VASTO FILM FESTVenerdì 21 agosto – Ore 23 FRANCESCO PANNOFINO LINO RUFO & NOGOSPEL

Sarà una band formata dai più coinvolgenti e preparati musicisti del settore, quella capitanata dal bluesmanLino Rufo, ad accompagnare il 21 agosto, nell’ambito del Vasto Film Fest, Francesco Pannofino nel suo nuovo e primo progetto musicale: Io vendo le emozioni. Nei suggestivi giardini napoletani di Palazzo d’Avalos, dopo la proiezione di Patria – film di Felice Farina interpretato dallo stesso Pannofino in cui è presente il brano Sequestro di Stato – il gruppo darà vita ad uno spettacolo di assoluta qualità in cui la musica – proposta in ritmi e generi diversificati – sarà la colonna sonora sui generis di brani, scritti dallo stesso Pannofino, volti a comunicare passioni e sensazioni. Un perfetto esempio di Teatro/Canzone dove il racconto dello spettacolo fa il paio con la voglia di coinvolgere ed in cui, oltre al repertorio inedito di Pannofino, si darà vita a cover, rivisitate ad hoc, di autori come De Andrè ed un tributo scintillante ai Blues Brothers. Il tutto condito da un bagaglio di attore, con una vocalità unica e personale in perfetta sintonia con il suono degli strumenti che l’accompagnano. Per quanti abbiano già apprezzato le sue doti di interprete, doppiatore ed anchorman graffiante tra cinema, teatro e televisione, la sorpresa è assicurata: Pannofino si farà cantattore e “contastorie” usando il palco come territorio dove esprimere in maniera eclettica le sue molteplici potenzialità.

Il Vasto Film Festival è una manifestazione organizzata dal Municipio della Città del Vasto in collaborazione con TeatriMolisani soc.coop. con il sostegno del Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale.

FRANCESCO PANNOFINO Nato in Liguria da genitori pugliesi, durante l’adolescenza scopre il suo estro comico lavorando come animatore nelle feste e negli stessi anni inizia a calcare i palcoscenici teatrali insieme a piccole compagnie di attori non professionisti. A neanche vent’anni si trasferisce a Roma per frequentare l’università e per caso il 16 marzo 1978 si ritrova a passare per via Mario Fani nel momento del sequestro di Aldo Moro, diventando suo malgrado uno dei testimoni oculari della strage. Si avvicina alla radio e al doppiaggio, prestando la sua voce agli eroi dei film d’azione, da Damon Wayans a JeanClaude Van Damme. Non rinuncia però al sogno di diventare un attore e, dopo aver militato per una stagione al Teatro Stabile di Trieste, entra a far parte della compagnia di Antonella Steni e nel corso degli anni Ottanta ottiene successo in teatro in coppia con Gigi Angelillo, anche lui doppiatore. All’inizio degli anni Novanta doppia in e in Philadelphia, diventando uno dei doppiatori italiani più famosi e prestando la propria voce a , e . Ma è proprio alla metà del decennio che anche il cinema e la televisione si accorgono di lui. Nel 1995 Luciano De Crescenzo lo chiama a interpretare un piccolo ruolo in Croce e delizia, mentre tre anni dopo è sul set di Così è la vita. Recita in alcune tra le serie televisive più seguite del momento come Carabinieri e La squadra. Negli anni Duemila il suo volto inizia a essere noto al grande pubblico: è il ‘Riccetto’ in Fatti della banda della Magliana di Daniele Costantini, Garofano, il poliziotto ossessionato dalle telefonate della moglie, in Notturno bus di Davide Marengo, e il Gatto della fiction Pinocchio targata Lux Vide. Il successo vero e proprio però arriva con il ruolo del regista René Ferretti nelle tre stagioni della sitcom Boris, che nel 2010 trova la via del grande schermo.

LINO RUFO Cantautore attivo dalla seconda metà degli anni ’70 con concerti in locali dell’area romana, quali il Folkstudio o il J.S.Bar (Oggi Alexanderplatz) o il Convento occupato, ottiene un contratto dalla IT di Vincenzo Micocci, con la produzione di Gianfranco Baldazzi, e incide così (fra il 1976 e il 1979) tre 45 giri e, nel 1978, un LP Notte chiara, prodotto da Baldazzi, Verdelli, Occhiello e Schipani, disco di sanguigna schiettezza che si avvale di ottimi musicisti dell’area napoletana come James Senese, Enzo Avitabile, Ernesto Vitolo, Danilo Rustici, Patrizia Lopez e Jenny Sorrenti, con cui Rufo aveva già collaborato così come con gli Osanna o Napoli Centrale. Contemporaneamente inizia la realizzazione di un disco con Peter Kaukonen, che non vedrà mai la luce per problemi editoriali. Nel 1979 partecipa al tour estivo negli stadi dei Pooh e in autunno fa un altro tour in vari locali italiani insieme ad altri giovani cantautori (Mario D’Azzo, Marco Ferradini, Alberto Fortis,Teresa Gatta, Francesco Magni, un allora sconosciuto Vasco Rossi, con cui aveva un grande feeling, e Vincenzo Spampinato); la sua performance al Caravel di Mantova sarà trasmessa da “L’Altra Domenica” di Arbore. Nel 1981 registra Nuovo Messico/In savana con il gruppo Albero Motore (Federico Troiani, Fernando Fera, Glauco Borrelli, Marcello Vento, Pablo Romero). Poi, a causa della crisi dell’industria discografica scompare dalle scene. Comincia però a lavorare alla RAI, sia come programmatore musicale che come conduttore (“Radio anch’io”, “Musicalmente”, “Disco contro”), sia continuando contemporaneamente a fare concerti con vari gruppi (Hard rock cafe, Il fuso) ma anche con Ferradini, Edoardo De Angelis, Goran Kuzminac e insieme a vari musicisti dell’area romana, in trio (Fabiola Torresi e Fabiano Lelli) o in gruppo partecipando a diversi festival blues. Ricompare nel 1998 con un nuovo album prodotto insieme a Federico Troiani, (Musicisti: Fabiola Torresi – Basso e Cori, Tina Bellandi – Cori, Giancarlo Aru – Batteria, Nicola Di Staso – Chitarre elettriche, Fabiano Lelli – Chitarre acustiche, Alex Saba – Basso, Massimetto Santalucia – Clarinetto, Bruno Marinucci – Chitarra elettrica) All’improvviso…, e forma la Lino Rufo Band suonando in varie situazioni, fra cui alcuni appuntamenti dell’Estate romana e vari festival blues (Trivento Blues con Alex Britti Louisiana Red Tony Cerqua Chicago Beau e Bruno Marinucci; Poggio Picenze Blues con Telesforo e gli Animals). Nel 2001 esce un suo nuovo lavoro, Fuggo, opera piena di calore, curato con un piacere quasi artigianale assieme ad alcuni amici romani di vecchia data (Fabiano Lelli, Fabiola Torresi, Tina Bellandi, Kim Petersen, Gianni Aquilino, Fabrizio Frosi, Luca Pirozzi, Sergio Gasperi). Rufo compone brani semplici con competenza e serenità, creando un’atmosfera distesa che pervade anche le composizioni che presentano toni più blues. Trascorre poi un lungo periodo di attività live, in cui si confronta con validi musicisti dell’area Roma-Napoli (Ezio Lambiase, Pierpaolo Ranieri, Pasquale Ricci, Pierluca Taranta, Marco Rovinelli, Riccardo Damiani, Fabrizio La Fauci, ecc.). Fonda successivamente una band, Bluemystic, in cui militano, al basso e alla chitarra, i figli Lalla e Yuki, oltre al batterista Fabio Rotondo, insieme a cui ha dato vita al nuovo lavoro Odilaria (Dicembre 2006), dove sono ospiti Fabiano Lelli, Bruno Marinucci, Massimiliano Rosati e Paolo De Stefani. Questa band dal vivo si avvale della collaborazione del sassofonista Carletto Conti. Ultima creatura i noGospel (con Yuki Rufo, Emanuele Gasperi, Pierpaolo Ranieri, Daniele Natrella, Carlo Conti e Davide Di Pasquale, con cui registra il disco Swing low…), misto di blues infuso di spirito jazz & blues acustico in stile New Orleans. Ha di recente arrangiato e suonato tutti i brani contenuti nel primo album dell’attore Francesco Pannofino dal titoloIo vendo le emozioni.

dall’inviato Andrea Forliano