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1250 ° anniversario Jahre della Innichen fondazione Ein Fest für Innichen Una festa per San Candido

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12 Innichen, ein Urzentrum des Christentums im ostalpinen Raum

Egon Kühebacher

Die elf in dieser Zeitschrift veröffentlichten Beiträge, die Einblicke in unsere Ortsgeschichte geboten haben, zeigen, dass ein wesentlicher Teil unserer Vergangenheit die Kirchen­ geschichte bildet. Innichen ist eines der ältesten christlichen Zentren Tirols, zwar zweihundert Jahre jünger als Säben, aber immerhin dreihun­ dert Jahre älter als .

ERSTE CHRISTLICHE von Lavant verlegt werden MISSIONIERUNG NOCH ZUR musste. Da überall Furcht und ZEIT DES RÖMERREICHES Schrecken verbreitet wurde, Noch älter ist der Bischofssitz zog sich ein Großteil der al­ von Trient, von dem aus Säben penromanischen Bevölkerung im 5.Jahrhundert gegründet in die Nebentäler und in abge­ wurde. Erhielt von diesen Zen­ legene Gebiete zurück. tren aus ein Großteil unseres Bis ins 12. Jahrhundert umfasste die Pfarre Innichen das gesamte Gebiet von Welsberg bis zum Anraserberg (auf Landes erstmals die christliche NEUE CHRISTLICHE der Skizze mit dicker Linie abgegrenzt). Die seelsorgliche Frohbotschaft, so wurde das MISSIONIERUNG IM FRÄNKI­ Betreuung eines so großen Gebietes vom Kloster Innichen Pustertal bereits im 4 .Jahr­ SCHEN REICH DURCH DAS aus, das nur über wenige Mönche verfügte, konnte nur hundert vom Bischofssitz HERZOGTUM BAIERN mangelhaft gewesen sein. Als um 1142 das Kloster in ein Aguntum (östlich von ) Zur Zeit des allmählichen Kollegiatstift umgewandelt wurde, dessen Gemeinschaft aus 20 Chorherren bestand, kam es zur Gründung der aus erstmals missioniert. Das Abklingens der Völkerwande­ Hochpustertaler Urpfarren Niederdorf, , Innichen, Ergebnis dieser ersten Missio­ rung hatte sich um 500 n. Chr. und (etwas später) , von denen aus nierungen wurde jedoch in unter der Führung des Fran­ nach 1600 Kuratien und Lokalien errichtet wurden (die den Wirren der Völkerwande­ ken­königs Chlodwig und mit Skizze zeigt die Grenzen der Urpfarren und das Jahr von deren Außengründungen). Das Erzbistum Salzburg rung, in dem das römische päpstlicher Unterstützung der umfasste bis ins zweite Jahrzehnt des 19. Jahrhunderts Reich zusammenbrach, nahe­ fränkische Staat gebildet, und auch einen Teil des südöstlichen Tirol. zu gänzlich vernichtet. in diesem ersten Zusammen­ // schluss süddeutscher Stämme Fino al XII secolo, la parrocchia di San Candido Hunnen, Vandalen, Rugier, war das römisch-katholische comprendeva tutta la regione da Monguelfo all’Anraserberg (sul disegno delimitata dalla linea più spessa). La cura delle Skirn und andere heidnische Bekenntnis die Staatsreligion. anime di una regione così vasta, ad opera del solo Kriegerscharen zogen auf ihrer Monastero di San Candido che, oltretutto, disponeva di Wanderung ins herrenlos ge­ Das ebenfalls christlich gewor­ pochi monaci, non poteva che essere carente. Quando, nel wordene Römerreich raubend, dene Herzogtum Baiern, das 1142, il monastero venne trasformato in Collegiata con una comunità di 20 canonici, si giunse alla fondazione delle plündernd und brandschat­ um 550 n. Chr. erstmals im prime parrocchie dell’Alta Pusteria a Villabassa, Dobbiaco, zend durch unsere Täler, zer­ Halbdunkel der Geschichte San Candido, Sillian e (poco più tardi) Innervillgraten ad störten nicht nur die blühen­ aufscheint, hatte sich zwar opera di 1600 curati e locali (il disegno mostra i confini den römischen Siedlungen dem fränkischen Staate ange­ delle antiche parrocchie e l’anno di fondazione). Sebatum (St.Lorenzen) und schlossen, war aber in seinen L’arcivescovado di Salisburgo includeva, fino al primo ventennio del XIX secolo, anche una parte del Tirolo Litamum (Innichen) im Puster­ Unternehmungen weithin au­ sudorientale. tal, sondern auch am Lienzer tonom. Im Auftrag der fränki­ Talboden die bedeutende Stadt schen Staatsoberhoheit hatten Aguntum samt dem Bischofs­ die bairischen Herzoge die sitz, der auf den Kirchbühel Aufgabe, das fränkische Reich 3

12 San Candido, antichissimo centro cristiano delle Alpi Orientali

Egon Kühebacher

Gli undici saggi pubblicati in questa rivista ci annesso al regno franco conti­ Rienza costituiva una semplice nuava a godere di ampi margi­ via d’accesso a sud delle Alpi hanno regalato interessanti scorci della storia ni di autonomia nelle sue Orientali per i Venedi, una della nostra cittadina e ci hanno dimostrato imprese. Per conto delle auto­ popolazione barbara prove­ quanto una considerevole parte del nostro rità franche, i duchi bavaresi niente da est (ramo delle Alpi passato sia indissolubilmente legata alla storia dovevano espandere il regno Orientali degli Salvi) e, pertan­ verso sud-est, costruire un to, nel 592, dislocarono lì le della Chiesa. San Candido è uno dei più antichi valido baluardo contro i peri­ loro truppe. In marcia attraver­ centri cristiani del Tirolo, due secoli più recente coli provenienti da oriente e so Pusteria passarono di Sabiona, ma pur sempre tre secoli più antico diffondere il cristianesimo. dinnanzi alle rovine dell’antica di Bressanone. Sebatum e, risalendo la valle, L’evangelizzazione era, quindi, non incontrarono alcun inse­ parte integrante dell’incarico, diamento umano probabil­ LE PRIME EVANGELIZZAZIONI Litamum (San Candido) in Val anche perché, a quei tempi, mente fino al gradino vallivo di AL TEMPO DELL’IMPERO Pusteria, ma anche l’influente andava di pari passo con l’e­ “Gradisc nei pressi di Dublaga” ROMANO città di Aguntum nel fondoval­ spansione territoriale, persino (Gratsch vicino a Dobbiaco, Ancora più antica è la sede le di Lienz, con tutta la sede se ottenuta con la forza delle dallo slavo Gradisc che significa vescovile di Trento che, nel V vescovile che dovette essere armi, la bonifica e l’insedia­ “luogo fortificato”) dove li secolo, fondò Sabiona. A gran spostata sul Kirchbühel di mento in nuovi territori e, non attendeva, pronto all’attacco, parte del nostro territorio la Lavant. Poiché ovunque dilaga­ da ultimo, con la germanizza­ il bellicoso esercito dei Venedi, buona novella cristiana giunse va il terrore, gran parte della zione, collegata alla diffusione proveniente dalle Alpi slave. per la prima volta da questi popolazione alpina si ritirò della lingua tedesca. Conside­ centri, mentre la Val Pusteria nella vallate laterali e in zone razioni religiose, politiche ed Con una dura battaglia, i Baiu­ fu luogo di conversioni ad più isolate. economiche sfumavano le une vari ricacciarono i Venedi nel opera di missionari provenien­ nelle altre mentre religione e fondovalle di Lienz e fissarono ti dalla sede vescovile di Agun­ NUOVA EVANGELIZZAZIONE chiesa erano il mastice che i confini del ducato alla chiusa tum (a est di Lienz) già nel IV CRISTIANA NEL REGNO DEI teneva tutti gli interessi ben di Lienz. Nel 610, tuttavia, secolo. Il risultato delle prime FRANCHI AD OPERA DEL chiusi in un insieme. l’esercito baiuvaro subì una evangelizzazioni, tuttavia, fu DUCATO DI BAVIERA disfatta e i Venedi penetrarono pressoché vanificato dal caos Dopo il tramonto dell’epoca Per adempiere a tale compito, nuovamente in Val Pusteria. in cui le invasioni barbariche barbarica, attorno al 500 d.C., i duchi baiuvari Garibaldo e Il fattaccio però non poteva gettarono l’impero Romano. il Re dei Franchi Clodoveo con Tassilo I, nel 590 d.C., indiriz­ interrompere né la battaglia l’appoggio del papa costituì zarono le proprie forze militari contro il paganesimo, né la Unni, Vandali, Rugi, Sciri e una nuova entità statale franca a sud, varcarono la cresta difesa della sopramenzionata altre orde di guerrieri pagani e, in questa prima unificazione, alpina sul Brennero e discese­ sede vescovile cristiana sulla scorrazzarono in lungo in largo la religione di stato delle tribù ro nella Valle Isarco fino a collina di Lavant. Il duca Gari­ per l’Impero Romano, ormai della Germania meridionale raggiungere la Valle dell’Adige baldo II, figlio di Tassilo I, riuscì privo di guida, razziando, fu quella romano cattolica. al confine con il Regno Longo­ in breve tempo a mettere saccheggiando, mettendo a Anch’esso convertito al cattoli­ bardo. I Longobardi avevano insieme un potente esercito ferro e fuoco le nostre valli e cesimo, il Ducato di Baviera, già accolto il cristianesimo, ma che sconfiggesse definitiva­ distruggendo non solo i fioren­ che fece capolino nello scena­ erano seguaci della setta aria­ mente gli invasori slavi. Ma, ti insediamenti romani di rio storico per la prima volta na. Fu la principessa baiuvara poiché durante questa batta­ Sebatum (San Lorenzo) e attorno al 550 d.C, seppur Teodolinda, moglie del re glia il vescovo fuggì per non longobardo Autari, a convertirli fare mai più ritorno nella sua alla fede romano cattolica. residenza sulla collina di Lavant, scomparve anche I Baiuvari intuirono presto che l’ultimissimo resto della città la Valle della e della romana di Aguntum. 4

Ostansicht des Stiftsdomes von Innichen. Der „Tuim“ war seit Jahrhunderten die gemeinsame Kirche aller Hochpustertaler von Welsberg bis Abfaltersbach. // Lato orientale del Duomo della Collegiata di San Candido. Il “Tuim“ era da secoli la chiesa di tutti gli abitanti dell’Alta Pusteria, da Monguelfo ad Abfaltersbach.

Foto Armin Huber

gegen Südosten auszudehnen, waren jedoch Anhänger der dabei gegen die Gefahren aus arianischen Sekte. Der bairi­ dem Osten ein starkes Boll­ schen Prinzessin Theodelinde, werk zu bilden und gleichzei­ die den langobardischen König tig das Christentum zu ver­ Authari heiratete, gelang es, breiten. sie für das römisch-katholi­ sche Bekenntnis zu gewinnen. Damit verbunden war also ein Missionsauftrag; aber Mission Da die Baiern rasch erkannten, ging damals Hand in Hand mit dass sich für die aus dem Os­ der Machtausdehnung, selbst ten vordringenden heidni­ mit Waffengewalt erreichter schen Wenden (ostalpiner Besitznahme, Rodung und Be­ Zweig der Slawen) das Tal der siedlung neuer Gebiete und Drau und Rienz als die güns­ nicht zuletzt mit der Germani­ tigste Einfallslinie ins südliche sierung, verbunden mit der Ostalpengebiet anbot, verleg­ Ausbreitung der deutschen ten sie im Jahre 592 ihre Un­ Sprache. Religiöse, politische ternehmungen dorthin. Auf Aber im Jahre 610 erlitt das der allerletzte Rest der römi­ und wirtschaftliche Erwägun­ dem Marsch durch das Puster­ bairische Heer eine vernicht­ schen Stadt Aguntum. gen vermischten sich also, und tal kamen sie bei den Ruinen ende Niederlage und die Wen­ Religion und Kirche waren Kitt des zerstörten Sebatum vorbei, den drangen erneut ins Puster­ In der Folgezeit, also ab ungef. und Bindeglied, durch die alle sahen auf ihrem Weitermarsch tal ein. Jedoch der Kampf 612, sollte das Talgebiet vom Interessen zu einer geschlos­ das Tal aufwärts kaum eine gegen das Heidentum und der Kristeinerbach, der bei Mitte­ senen Einheit verbunden wur­ Siedlung, bis sie wahrschein­ Schutz des bereits genannten wald in die Drau mündet (östl. den. lich an der Talstufe Gradisc bei christlichen Bischofssitzes auf Pustertal), westwärts bis zum Dublaga (Gratsch bei Toblach, dem Lavanter Kirchhügel durf­ Taistnerbach (nördl. von Wels­ Im Sinne dieses Auftrags dran­ aus slaw. Gradisc, das ’befestig­ te nicht aufgegeben werden. berg) ein unbesiedeltes Ödland gen die Streitmächte der bairi­ ter Platz’ bedeutet) von einem Herzog Garibald II., der Sohn bleiben, um bei weiteren sla­ schen Herzoge Garibald und angriffsbereiten Heer alpen­ Tassilos I., gelang es in kürzes­ wischen Einfällen als Kampf­ Tassilo I. um 590 n.Chr. nach slawischer Wenden erwartet ter Zeit, ein schlagkräftiges zone zu dienen. Hingegen ent­ Süden vor, überstiegen am wurden. Heer zusammenzustellen, mit falteten die Baiern im Raum Brenner den Alpenkamm und dem er die slawischen Ein­ von und , im Tal zogen den Eisack abwärts, bis Nach harten Kämpfen wurde dringlinge endgültig besiegte. Taufers und im Unterpusterta­ sie im Etschtal an die Grenze es möglich, die Wenden bis in Da während dieser Kämpfe der ler Mittelgebirge eine intensive des langobardischen Königrei­ das Lienzer Talbecken zurück­ Bischof geflohen und nicht Rodungs- und Siedlungstätig­ ches stießen. Die Langobarden zudrängen und die Grenze des mehr auf seine Residenz am keit. Unbesiedeltes oder in den hatten das Christentum zwar bairischen Herzogtums an der Lavanter Kirchbühel zurück­ Wirren der Völkerwanderung auch bereits angenommen, Lienzer Klause festzulegen. gekehrt war, verschwand auch verlassenes Gebiet gab es ja in 5

In seguito, quindi all’incirca vette poi Innichen – San Candi­ nel 612, fu decretato che la do. Come compito ufficiale i vallata che si estendeva dal monaci di questo ordine as­ Torrente Kristeinerbach, che sunsero l’evangelizzazione sfocia nella Drava nei pressi di degli slavi pagani, ma il duca Mittewald (Val Pusteria orien­ aveva altrettanto a cuore i tale), al Rio di Tesido a ovest giovani, ingaggiati dal mona­ (a nord di Monguelfo) dovesse stero nella madrepatria baiu­ rimanere un terreno incolto e vara per essere inviati come non popolato così da poter colonizzatori dell’Alta Val Quando, attorno all’anno 1000, masi, peraltro molto distanti fungere da campo di battaglia Pusteria. In territori pressoché tutti i territori adatti all’inse­ tra loro, successivamente in caso di ulteriori attacchi da deserti, questi ragazzi doveva­ diamento sul fondovalle erano suddivisi in masi minori. Tali parte degli slavi. In compenso, no rendere fecondo il terreno ormai fertili e suddivisi tra i masi minori e tutti gli altri i Baiuvari intrapresero un’in­ attraverso un intenso lavoro di masi che li lavoravano, la masi a est della falda, quindi tensa attività di bonifica e bonifica, erigere masi e trasfor­ comunità di coloni baiuvari, su Monte San Candido e Mon­ popolamento nell’area com­ mare gradualmente il paesag­ in forte crescita, bisognosa di te Versciaco, sui pendii del presa tra Brunico e Valdaora, gio naturale originario in un nuovi terreni, dovette avviare Reiderberg, Köckberg, Sillianer­ in Val di Tures e nelle zone di paesaggio antropizzato. un difficile intervento di boni­ berg, Heimfelserberg e Tessen­ media montagna della bassa fica per strappare nuovi campi berg e attorno ad Abfaltern, Val Pusteria. Le zone comple­ L’OPERA DI INSEDIAMENTO ai pendii volti a mezzogiorno e appartengono senza eccezioni tamente disabitate o abbando­ DEL MONASTERO BENEDET­ per erigere masi in punti non a canoni costruttivi più recenti nate nel caos delle invasioni TINO DI SAN CANDIDO soggetti al rischio valanghe. che prevedevano il frontone barbariche non erano certo Analogamente al Monastero di rivolto a valle. poche. Le anime dei colonizza­ Scharnitz, proprietà della città La pianificazione e la gestione tori provenienti dalla madre­ vescovile di , anche di tali interventi spettava al A ragione, dunque, è possibile terra baiuvara furono curate quello di San Candido, sin sopracitato Conte di Andechs, desumere che la causa delle fino all’anno mille dalla sede dalla fondazione, apparteneva in carica come balìvo. In que­ diverse modalità di costruzio­ vescovile di Sabiona. con tutti i possedimenti al sto periodo, all’incirca tra ne, a ovest e a est della falda, feudo del signore di Freising. l’anno 1000 e il 1130, i pendii fosse proprio la mano diversa Dopo la riconciliazione del 745 Il monastero di San Candido volti a mezzogiorno tra Mon­ che le pianificò: lo stile dei tra il duca baiuvaro Odilo e i era il centro direttivo di tutte guelfo e la falda, ossia quelli “Wipptaler Höfe” apparteneva condottieri della Carantania le opere di bonifica e di inse­ del Monte Costa, Monte Rota, al progetto del Conte di Ande­ slava, il figlio di Odilo, il duca diamento intraprese tra il VIII Candelle e Castanosellari, chs, in veste di balìvo di San Tassilo III, si propose di far secolo e l’anno mille, comin­ assumono in un certo qualmo­ Candido, mentre lo stile più insediare i contadini baiuvari ciando dal fondovalle e dalle do il paesaggio antropologico recente corrispondeva al pro­ anche nella sopramenzionata parti inferiori dei pendii. odierno. getto del balìvo della Collegia­ area incolta tra il Rio di Tesido ta, il Conte di Morit, che com­ e il Torrente Kristeinerbach. È L’attività di bonifica e di inse­ Questa zona è caratterizzata pare per la prima volta nei opportuno sottolineare che la diamento non venne svolta dalla presenza di “Wipptaler documenti del 1140. nostra patria, così come l’inte­ solo dagli abitanti del mona­ Höfe”, così chiamati poiché ra (escluso il Vorarl­ stero o dai colonizzatori baiu­ costruiti con la grondaia che Anche se nel XIII secolo il berg) appartiene all’antica vari, ma anche dai nobili inca­ guarda a valle, esattamente territorio della Collegiata di regione geografica e linguistica ricati e dal loro seguito. Tra come i masi tipici della Valle San Candido poteva ritenersi baiuvara. questi figurava anche il balìvo Wipptal. Poiché questa, dal popolato in tutte le sue parti e nominato dal re, il protettore 1027, appartenne al dominio fino a quasi 2000 m di altitudi­ Nel 769, il duca Tassilo III donò del monastero. Dal tardo X se­ feudale della Cattedrale di ne, la popolazione, in forte proprio quella vallata all’abate colo, il ruolo di protettore Bressanone e il suo balìvo fu lo crescita, continuava ad avere Atto del Monastero di Scharni­ dell’importante insediamento stesso Conte di Andechs, inca­ bisogno di nuovi sbocchi terri­ tz affinché vi erigesse e vi baiuvaro a San Candido venne ricato anche di gestirne anche toriali. A tal scopo, il Signore di gestisse un monastero bene­ affidato al più potente conte i nuovi insediamenti, è ragio­ Freising inviò ragazzi e ragazze dettino. Il monastero doveva della parte meridionale del nevole credere che la stessa di San Candido, che a casa non sorgere nella località di Intihhe ducato baiuvaro e cioè al Con­ mano abbia fatto attuare an­ avevano possibilità di formare (o India), dal cui nome si evol­ te di Andechs. che la stessa modalità di co­ una famiglia, nel suo feudo in struzione sia nella Wipptal che Alta Carniola (oggi Škofja nell’area occidentale di San Loka), ordinando loro di bonifi­ Candido. care e popolare ampie zone boschive. A est della falda di confine tra Costanosellari e San Candido, Ulteriori informazioni sull’atti­ e fino all’Anraserberg che vità di insediamento del mo­ delimitava ad oriente l’area di nastero benedettino sono già San Candido, presentano que­ state elargite nel terzo inserto sto stile edilizio solo cinque sulla storia di San Candido. 6

Hülle und Fülle. Seelsorglich ren sollten im nahezu men­ Als um das Jahr 1000 n.Chr. die Talniederung herab schauen. betreut wurden diese aus dem schenleeren Gebiet durch siedlungsgünstigen Gelände in Da das Wipptal ab 1027 zur bairischen Mutterland zuge­ intensive Rodungsarbeit den Talniederungen bereits Grundherrschaft des Hochstif­ wanderten Siedler bis in die fruchtbaren Boden schaffen, urbar gemacht und an Höfe tes Brixen gehörte und dessen Zeit der ersten Jahrtausend­ Höfe errichten und allmählich zur Bewirtschaftung zugeteilt Vogt ebenfalls der Graf von wende vom Bischofssitz Säben die Urlandschaft in eine Kul­ worden waren, die rasch an­ Andechs war, der wohl die Lei­ aus. turlandschaft wandeln. wachsende bairische Siedler­ tung des Siedlungsausbaues gemeinschaft aber neuen Sied­ im Wipptal übernommen hat­ Nachdem es um 745 zwischen SIEDLUNGSLEISTUNG DES lungsboden brauchte, musste te, kann gefolgert werden, dass dem bairischen Herzog Odilo BENEDIKTINERKLOSTERS begonnen werden, dem sonn­ die gleiche Hofbauweise im und den Anführern des slawi­ INNICHEN seitigen Talhang mit mühevol­ Wipptal und im westlichen schen Karantanien zu einer Wie das Kloster Scharnitz ein ler Rodungsarbeit fruchtbares Innichner Gebiet nach dem Aussöhnung gekommen war, Eigenkloster des Hochstiftes Ackerland abzuringen und zur Plan derselben Leitung seinen beabsichtigte der Sohn Odilos, Freising war, so gehörte auch Errichtung von Höfen lawinen­ Grund hat. Herzog Tassilo III., den Sied­ Innichen mit allen seinen Be­ sicheren Boden zu finden. lungsausbau durch bairische sitzungen von seiner Grün­ Östlich der als Grenzgraben Bauern auch im genannten dung an zum Grundbesitz der Planung und Leitung dieser zwischen Haselsberg und Ödland zwischen Taistner- und Grundherrschaft dieses Hoch­ Arbeit oblag wohl dem eben Innichberg fungierenden Kristeinerbach in Angriff zu stifts. Vom Kloster Innichen genannten als Vogt amtieren­ Klamme finden sich bis zur nehmen. Angemerkt muss aus zentral geleitet, wurden den Grafen von Andechs. In Ostgrenze des Innichner Ge­ werden, dass unsere Heimat, vom 8. Jahrhundert bis um die der Zeit von ungefähr dem bietes am Anraserberg nur wie das gesamte Österreich erste Jahrtausendwende zu­ Jahre 1000 bis um 1130 hatte fünf weit voneinander entfern­ (außer Vorarlberg) zum altbai­ nächst die siedlungsgünstigen der sonnseitige Talhang von te Höfe dieser Bauart, von de­ rischen Sprach- und Stammes­ Gelände am Talboden und in Welsberg bis zur Klamme, also nen später Teilhöfe abgetrennt gebiet gehört. den untersten Teilen der Tal­ der Eggerberg, der Rasberg, das wurden. Diese Teilhöfe und lehnen urbar gemacht und Kandellen und der Haselsberg, alle weiteren Höfe östlich der Im Jahre 769 schenkte Herzog besiedelt. das heutige Bild der Kultur­ Klamme, also am Innich- und Tassilo III. dem Abt Atto des landschaft einigermaßen er­ Vierschberg, am Reider-, Köck- Klosters Scharnitz den ge­ Die Rodungs- und Siedlungs­ halten. und Sillianerberg, am Heimfel­ nannten Talbereich zur Errich­ tätigkeit wurde nicht nur von ser- und Tessenberg sowie um tung eines Benediktinerklos­ den Eigenleuten des Klosters, Wir haben hier ein Geltungs­ Abfaltern, gehören ausnahms­ ters und zu dessen Unterhalt. nämlich von angeworbenen gebiet des „Wipptaler Hofes“, los zur jüngeren Bauform, Das Kloster sollte in der Ört­ bairischen Kolonisatoren, son­ so genannt nach der für das nach der die Häuser giebel­ lichkeit Intihhe (auch India) - dern auch von damit beauf­ Wipptal charakteristischen seitig nach der Talniederung daraus entwickelte sich der tragten Adeligen und deren Hofbauweise, bei der die gerichtet sind. Ortsname Innichen - gebaut Gefolgschaft durchgeführt. Zu Berg­höfe traufseitig in die werden. Als offizielle Aufgabe diesen gehörte auch der als übernahmen die Mönche die­ Schutzherr des Klosters vom ser Ordensniederlassung die König eingesetzte Vogt. Seit Missionierung der heidnischen dem späten 10. Jahrhundert Slawen, aber ebenso wichtig wurde diese Schutzherrnrolle war dem Herzog, dass vom für das wichtige bairische Sied­ Kloster junge Leute im bairi­ lungszentrum Innichen sicher schen Mutterland angeworben dem mächtigsten Grafen im und als Kolonisatoren ins südlichen Teil des bairischen gebracht wer­ Herzogtums, nämlich dem Gra­ den sollten. Diese Kolonisato­ fen von Andechs, anvertraut. 7

Zum „Großen Herrgott von Innichen“, wie das Volk die Kreuzesgruppe des Stiftsdoms nannte, pilgerten besonders seit dem Jahre 1413 alljährlich über tausend fromme Beter nicht nur aus dem Pustertal, sondern auch aus Kärnten, Salzburg, Steiermark, Friaul und Krain, ja auch aus Böhmen, Bayern und Ungarn. Beim Großbrand am 16. Oktober 1413 habe der Korpus des Kreuzes Blut geschwitzt. // Al “grande Cristo Crocifisso di San Candido“, come la gente chiamava il gruppo della crocifissione nel Duomo della Collegiata, si recavano in pellegrinaggio annuale, specialmente dopo il 1413, più di un migliaio di anime pie, non solo della Val Pusteria, ma anche della Carinzia, di Salisburgo, della Stiria, del Friuli e della Carniola, nonché della Boemia, della Baviera e dell’Ungheria. Durante il grande incendio del 16 ottobre 1413, il corpo del Cristo Crocifisso sudò sangue.

Foto Armin Huber

EVANGELIZZAZIONE E cristianesimo, si radicò pro­ CURA DELLE ANIME AD gressivamente anche la lingua OPERA DEL MONASTERO tedesca nei territori a est del BENEDETTINO DI SAN Ducato di Baviera e in tutto il CANDIDO Regno tedesco, nato a metà del L’incarico principale dei mona­ IX secolo dalla divisione del ci era naturalmente quello di grande Regno franco. annunciare la buona novella cristiana e, a questo proposito, Tra i doveri dei monaci di San dal VIII secolo San Candido Candido figurava anche la cura divenne un forte centro di delle anime dell’antica popola­ diffusione che inviava evange­ zione ladina sopravvissuta in lizzatori nella zona di Assling, Alta Pusteria, nonché dei nuovi Poiché il Monastero benedetti­ entrambi i monasteri, inoltre, popolata dagli slavi, verso est colonizzatori baiuvari in co­ no di San Candido era presu­ si trovavano sul confine fino alla lontana Carinzia. stante aumento. L’intera regio­ mibilmente molto semplice, dell’allora regione di insedia­ ne da Monguelfo all’Anraser­ i monaci si dedicarono alla mento slava. Non appena comprese che la berg costituiva un’unica costruzione di una chiesa maggior parte degli slavi della comunità religiosa nelle mani degna del rango di duomo, in Il duomo di San Candido è, Carantania si ostinava imper­ dei monaci di San Candido, già altre parole di una chiesa ve­ dopo Sabiona, il più antico territa a rifiutare il cristianesi­ sufficientemente oberati dalla scovile, visto che il vescovo di luogo di culto cristiano del mo, a nutrire un atteggiamento missione di evangelizzazione Freising era anche l’abate del Tirolo, nonché il più antico ostile verso gli evangelizzatori nell’Est. monastero di San Candido, centro di pellegrinaggio delle del monastero di San Candido proprietà di Freising, e che qui, Alpi Orientali. Il Tuim era in e a irrompere ripetutamente Poiché alcuni documenti del com’è documentato, soggior­ primo luogo la chiesa comune nel Ducato di Baviera, e quindi 816 si riferiscono al monastero nasse ripetutamente. Significa­ agli appartenenti di tutti i nel Regno dei Franchi, il duca di San Candido come a una tivo è il fatto che la popolazione centri per la cura delle anime Tassilo III prese in mano la “cellula” (piccola società monasti- dell’Alta Pusteria chiamasse in Alta Pusteria. Quando questi situazione e con il suo esercito ca), è logico dedurre che si da sempre la chiesa del mona­ furono promossi a parrocchie assoggettò definitivamente i trattasse, per lo meno nei stero, e più tardi la chiesa della da parte del monastero bene­ nemici nel 772. Con la vittoria primi duecento anni di vita, di Collegiata, Tuim (alto tedesco dettino di San Candido, allora sulla Carantania, l’evangelizza­ un piccola comunità di circa antico tuom dal latino domus), questo accrebbe ancor più la zione ebbe finalmente il via cinque padri e alcuni frati. La che in dialetto locale significa sua importanza e, grazie alla libera a est. mancanza di fonti attendibili, duomo (e anche nella lingua croce molto venerata, si impose tuttavia, non ci permette di standard venivano esclusiva­ come meta di pellegrinaggio. Come già detto, la vittoria del sapere come la modesta co­ mente i termini Thuemb o Cristianesimo poteva, dunque, munità monastica sia riuscita Thumb, Thum fino al XVIII Il più antico santuario del essere legittimata dall’uso a gestire l’imponente mole di secolo), e così continuasse a Tirolo meriterebbe oggi di delle armi. Il monastero di lavoro. La cura delle anime fu fare anche in avvenire. essere elevato al rango di Kremsmünster, fondato an­ senza dubbio scarsa e ineffica­ basilica, così come il più re­ ch’esso da Tassilo III nel 777 a ce, tanto che per assistere a un San Candido è quindi un anti­ cente Santuario della Madon­ nord delle Prealpi, divenne un stabile radicamento del cristia­ chissimo centro cristiano e, na di Pietralba in Alto Adige, di centro di evangelizzazione di nesimo bisogna probabilmente come il Monastero di Krem­ Absam vicino ad Hall, Nostra importanza analoga al mona­ attendere l’operato della Colle­ smünster, anch’esso fondato Signora sotto le Quattro Colon­ stero di San Candido a sud giata, istituita nel 1140. dal Duca Tassilo III nel 777 a ne a Wilten (un quartiere di delle Alpi; e di pari passo al nord delle Prealpi, il più antico Innsbruck) e il Santuario di centro di evangelizzazione Maria Luggau in Carinzia sul baiuvaro a sud delle Alpi; confine con il Tirolo. 8

Kremsmünster im nördlichen also einer Bischofskirche, hat­ Alpenvorland fortan als erfolg­ te, da ja der Freisinger Bischof reiches Missionszentrum; und der Abt des Freisinger Eigen­ Hand in Hand mit der Missio­ klosters Innichen war und sich nierung setzte sich auch die nachweislich wiederholt in deutsche Sprache im Raum Innichen aufhielt. Bezeichnen­ östlich des Herzogtums Baiern derweise nannte die Hochpus­ und im ganzen deutschen tertaler Bevölkerung die Kirche Man kann mit Recht anneh­ MISSION UND SEELSORG­ Reich, das durch die Teilung des Klosters und später die men, dass der Grund der ver­ LICHE LEISTUNG DES des fränkischen Großreiches Kirche des Kollegiatstiftes seit schiedenen Hofbauarten west­ BENEDIKTINERKLOSTERS um die Mitte des 9. Jahrhun­ alters Tuim (althochdeutsch lich und östlich der Klamme in INNICHEN derts entstanden war, allmäh­ tuom aus latein. domus), das ist der Planung zweier verschie­ Die wichtigste Aufgabe der lich durch. die bodenständige mundartli­ dener Siedlungsleitungen liegt: Missionäre war natürlich die che Lautform von Dom (auch die Bauart des „Wipptaler Ho­ Verkündigung der christlichen Zu den Pflichten der Mönche hochsprachlich galt bis ins 18. fes“ gehörte zur Planung des Frohbotschaft. Und dafür wirk­ des Klosters Innichen gehörte Jahrhundert ausschließlich als älterer Innichner Vogt täti­ te Innichen seit dem 8. Jahr­ auch die seelsorgliche Betreu­ Thuemb oder Thumb, Thum), gen Grafen von Andechs, die hundert als starkes Strah­ ung der im Hochpustertal und an dieser Bezeichnung jüngere Bauart hingegen ent­ lungszentrum, von dem aus noch lebenden alpenromani­ soll auch weiterhin festgehal­ sprach der Planung des um das slawisch besiedelte Gebiet schen Altsiedler sowie der ten werden. 1140 als Stiftsvogt urkundlich von Aßling ostwärts bis weit stets wachsenden Zahl der aufscheinenden Grafen von nach Kärnten hinab missio­ bairischen Neusiedler. Das ge­ Innichen ist also ein uraltes Morit. niert wurde. samte Gebiet von Welsberg bis christliches Zentrum und, wie zum Anraserberg bildete eine das ebenfalls von Herzog Tas­ Als im 13. Jahrhundert das In­ Nachdem aber offenbar ein einzige Seelsorgsgemeinschaft, silo III. 777 gegründete Kloster nichner Stiftsgebiet in allen Großteil der slawischen Karan­ die von den Innichner Mön­ Kremsmünster im nördlichen seinen Teilen und bis auf die tanen vom Christentum wei­ chen betreut werden musste, Alpenvorland, das älteste bai­ Meereshöhe von nahezu 2.000 terhin nichts wissen wollte, und dies zusätzlich zur Ost­ rische Missionszentrum süd­ Metern besiedelt war, die Be­ den Missionären des Klosters mission. lich der Alpen; und beide Klös­ völkerung aber weiterhin Innichen feindlich gesinnt war ter liegen an der Grenze gegen wuchs und neuen Siedlungs­ und wiederholt ins Herzog­ Da das Kloster Innichen im das damals slawische Sied­ raum brauchte, schickte der tum, Baiern – also ins fränki­ Jahre 816 urkundlich als „cellu- lungsgebiet. Freisinger Grundherr junge sche Reich – einbrach, griff la“ (Klösterlein) aufscheint, han­ Innichner Burschen und Mäd­ Herzog Tassilo III. mit seiner delte es sich zumindest in den Der Dom von Innichen ist chen, die daheim keine Mög­ Streitmacht ein und machte ersten zweihundert Bestands­ nach Säben die älteste christli­ lichkeit zur Familiengründung die Feinde endgültig im Jahre jahren um eine kleine Ordens­ che Kultstätte Tirols sowie das hatten, in seine Oberkrainer 772 untertan. Mit diesem Ka­ niederlassung mit einer Kon­ älteste Wallfahrtszentrum im Herrschaft Bischoflak (heute rantanensieg wurde der Missi­ ventgemeinschaft von etwa ostalpinen Raum. War der Tuim Skofjaloka) und beauftragte onierung endgültig ein freier fünf Priestermönchen und ei­ vor allem die gemeinsame sie, dort ausgedehnte Waldge­ Weg in den Osten eröffnet. nigen Brudermönchen. Da ein­ Kirche der Angehörigen aller biete zu roden und zu besie­ schlägige Quellen fehlen, wis­ Hochpustertaler Seelsorgspos­ deln. Der Sieg des Christentums sen wir nicht, wie die ten, deren spätere Erhebung konnte also, wie bereits ange­ bescheidene Innichner Kon­ zu Pfarreien vom Benediktin­ Weitere Angaben zur Sied­ merkt, auch legitim mit Waf­ ventgemeinschaft mit dem erkloster Innichen vorbereitet lungsleistung des Benediktin­ fengewalt errungen werden. gewaltigen Aufgabenbereich worden war, so wuchs seine erklosters wurden bereits im Wie das Kloster Innichen süd­ fertig wurde. Jedenfalls konnte Bedeutung wegen des viel ver­ dritten Beitrag unserer Schau lich der Alpen, so wirkte das die seelsorgliche Betreuung ehrten Kreuzes vor allem als in die Ortsgeschichte von Inni­ ebenfalls von Tassilo III. im nur mangelhaft gewesen sein, Wallfahrtszentrum. chen geliefert. Jahre 777 gegründete Kloster sodass eine feste Verwurze­ lung im Christentum wahr­ Die älteste Wallfahrtskirche scheinlich erst mit dem Wir­ von Tirol würde es verdienen, ken des seit 1140 bestehenden wie die neuzeitlichen Tiroler Kollegiatstiftes erreicht wurde. Wallfahrtsorte Maria Weißen­ stein, Absam bei Hall und Ma­ War das Benediktinerkloster in ria unter den Säulen in Wilten Innichen wohl denkbar ein­ (Ortsteil von Innsbruck) sowie fach, so bemühten sich die die Kärntner Gnadenstätte Mönche sicher um die Errich­ Maria Luggau im Grenzbereich tung einer würdigen Kirche, zu Tirol, in den Rang einer die den Rang eines Domes, Basilika erhoben zu werden.