RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 1 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 2 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

ACQUE SUPERFICIALI E SOTTERRANEE

A livello Europeo l’impianto normativo per la protezione delle acque è stato definito con la Direttiva Quadro sulle Acque (Direttiva 2000/60/CE, DQA). L’obiettivo primario di tale direttiva è il raggiungimento entro il 2015, del buono stato delle acque superficiali e sotterranee e il Piano di Gestione distrettuale è lo strumento conoscitivo, strategico e programmatorio attraverso cui ciascun Stato membro pianifica il raggiungimento dell’obiettivo. La Direttiva inoltre stabilisce che la tutela delle acque sia affrontata a livello di “bacino idrografico” e l’unità territoriale di riferimento per la gestione del bacino è individuata nel “distretto idrografico”, area di terra e di mare, costituita da uno o più bacini idrografici limitrofi e dalle rispettive acque sotterranee e costiere.

Il Piano di distretto idrografico del fiume Po (PdG) e quindi, a livello regionale , il Programma di Tutela ed uso delle acque (PTA) della Lombardia, costituiscono gli strumenti operativi funzionali all’attuazione degli obiettivi previsti dalla Direttiva 2000/60/CE (DQA)

E’ attualmente in corso una revisione del P.U.A. che porterà alla definizione del PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE 2016-2021. Con DGR 3539 del 8/5/2015 si è dato avvio al procedimento di approvazione del Piano di Tutela delle Acque (PTA) regionale e della relativa valutazione ambientale strategica (VAS). In data 22 giugno 2015 si è proceduto alla pubblicazione sul presente portale e sul sito istituzionale delle VAS regionali (SIVAS) del Rapporto preliminare e dell'Atto di indirizzi. In data 08 luglio 2015 è stata tenuta la prima Conferenza di valutazione e Forum pubblico presso l'Auditorium Testori di palazzo Lombardia a Milano.

Per quanto attiene il comune di Gerenzano, nello specifico del torrente Bozzente, tale Piano prevede un OBIETTIVO ECOLOGICO E CHIMICO PER SINGOLO CORPO IDRICO “Buono” al 2021 , partendo da uno stato ecologico al 2014 “cattivo” e uno stato chimico al 2014 “buono”.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 3 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Nel Piano Territoriale Provinciale della provincia di la tematica viene così descritta:

Il territorio provinciale è ricco di acque, sia superficiali (corsi d’acqua e bacini lacustri) che sotterranee (acque di falda e sorgenti), con presenza di numerosi laghi (tra cui, in particolare, il Verbano e il Ceresio, che appartengono al gruppo dei grandi laghi prealpini) e di fiumi, anche di notevole portata (con particolare riferimento al Ticino). Questa situazione è determinata anche da condizioni climatiche favorevoli (precipitazioni mediamente elevate, sempre superiori a 1.000 mm/anno). La qualità delle acque superficiali è però spesso compromessa, a causa del notevole carico organico e inorganico in esse rilasciato (sia di origine domestica che industriale, per l’elevata densità di insediamenti abitativi e produttivi); soprattutto nel caso dei bacini lacustri ciò ne ha, nel tempo, compromesso drasticamente lo stato di salute. A ciò si aggiungono le caratteristiche di molti corpi idrici, come i laghi, che determinano condizioni naturali di tendenziale eutrofia; emblematico, al riguardo, è il caso del Lago di Varese e del Lago di che, per la loro ridotta profondità, risultano intrinsecamente “a rischio”. Attualmente, peraltro, gran parte dei comuni (124 su un totale di 141, pari all’88%) è collegato, parzialmente o totalmente, a depuratori (80 sull’intero territorio provinciale).

Il consumo medio giornaliero di acqua è di circa 270 l/abitante, con notevoli variazioni secondo le differenti zone: anche in questo caso, si segnalano, per i valori più elevati, l’area metropolitana varesina (capoluogo e comuni limitrofi) e la conurbazione del Sempione (“--”), con valori anche superiori a 300 l/giorno per abitante.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 4 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 5 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

In prospettiva, soprattutto per il ridursi dei consumi ad uso industriale (secondo la tendenza affermatasi in anni recenti, con progressiva perdita d’importanza dell’industria pesante, caratterizzata da esigenze assai elevate in tal senso), si dovrebbe assistere a un calo dei consumi complessivi di acqua. Occorre altresì puntare a una diminuzione dei consumi domestici, adottando tecnologie e comportamenti adeguati (es. erogatori ad alto rendimento); la situazione dovrebbe migliorare ulteriormente con l’estensione della rete di collettamento ai depuratori all’intero territorio provinciale. Vanno sottolineate le sinergie esistenti con il processo di impermeabilizzazione dei suoli (vedi paragrafo seguente), che ha effetti negativi sull’alimentazione delle falde idriche sotterranee e delle sorgenti, nonché sulla qualità delle acque superficiali.

Per quanto riguarda il monitoraggio delle acque superficiali, a partire dall’anno 2000 la Regione Lombardia (con l’entrata in vigore del D.L. n. 152 dell’11/05/1999) ha predisposto una rete di rilevamento che comporta prelievi mensili per le analisi chimico-fisiche, microbiologiche e per la determinazione dell’E.B.I., per i corsi d’acqua superficiali, e prelievi semestrali per la determinazione dei parametri chimico-fisici dei bacini lacustri. In provincia di Varese le stazioni di prelievo sono 19 in totale, così ripartite: • corsi d’acqua naturali - Fiume 1, Fiume Olona 3, Fiume Ticino 2, Fiume Tresa 2, Torrente Arno 1, Torrente Boesio 1; • corsi d’acqua artificiali - Canale Brabbia 1, Canale Villoresi 1; • bacini lacustri - Lago di Comabbio 1, Lago di Ganna 1, Lago di Ghirla 1, Lago di Lugano 1, Lago Maggiore 1, Lago di Monate 1, Lago di Varese 1.

I riscontri ricavati dal monitoraggio evidenziano, secondo la scala adottata dal D.L. 152/99, uno stato di qualità ambientale da pessimo a sufficiente sia per i corsi d’acqua che per i laghi, in particolare: • pessimo - Torrente Arno, Lago di Comabbio, Lago di Ghirla, Lago di Lugano, Lago di Monate, Lago di Varese; • scadente - Fiume Bardello, Fiume Olona, Torrente Boesio, Lago di Ganna; • sufficiente - Fiume Tresa, Lago Maggiore; • buono - Fiume Ticino. Il quadro risulta quindi, nel complesso, piuttosto negativo; questo è correlabile, come nel caso dell’atmosfera, all’elevata densità abitativa e di insediamenti produttivi, con notevoli problemi di trattamento degli scarichi.

Gli impianti di depurazione delle acque in provincia di Varese sono complessivamente 100, con potenzialità compresa tra meno di 2.000 e più di 50.000 A.E. (abitanti equivalenti), così ripartiti: * meno di 2.000 A.E. - 32 impianti; * tra 2.000 e 10.000 A.E. - 32 impianti; * tra 10.000 e 50.000 A.E. - 26 impianti; * oltre 50.000 A.E. - 10 impianti.

Il controllo delle acque reflue degli impianti rivela percentuali molto variabili nel tempo (di anno in anno) dei casi fuori norma: ad esempio, da circa il 10% nel 2001 al 35% nel 2003; i parametri che più spesso superano i valori limite di legge sono l’azoto ammoniacale e, per quanto riguarda gli aspetti microbiologici, la concentrazione di batteri coliformi, con particolare riferimento a Escherichia coli.Per quanto riguarda i controlli effettuati sulle acque reflue, gli scarichi industriali vengono monitorati secondo un programma annuale; i parametri ricercati sono quelli previsti dal D.L. 125/99. Gli insediamenti produttivi che scaricano in fognatura, o in corsi d’acqua superficiali, sono numerosi sul territorio provinciale, concentrati in prevalenza nel settore centromeridionale. I risultati delle analisi indicano in circa il 15% (media pluriennale) la quota non conforme ai limiti di legge dei campioni analizzati; i parametri fuori norma sono soprattutto C.O.D., pH, solidi sospesi e tensioattivi.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 6 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 7 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Come per molte delle tematiche qui riassunte, è possibile individuare alcune aree maggiormente interessate, in particolare: il territorio metropolitano del capoluogo, la conurbazione “Busto Arsizio- Castellanza-Gallarate”, la Valle dell’Olona, la Valle dell’Arno, il comprensorio di . Si tratta dei settori geografici di più antica urbanizzazione e sviluppo delle attività industriali nei quali, già alla fine dell’Ottocento, era possibile individuare gli assi preferenziali di sviluppo futuro. Gli spazi interclusi tra i nuclei originari sono stati progressivamente saturati dagli insediamenti e il processo, ormai giunto alla fase finale (se non altro per ragioni puramente fisiche), è ancora in essere. Sono parzialmente escluse da questo fenomeno il settore occidentale del territorio, tra il Ticino e la statale del Sempione, l’area del Parco della Pineta di “Appiano Gentile-” e, soprattutto, la parte montana, quest’ultima sia per ragioni morfologiche intrinseche che per le vicende storiche che hanno caratterizzato, in generale, le regioni alpine.

Per quanto riguarda i fenomeni erosivi essi sono ovviamente circoscritti al territorio alto collinare e montano, seppure non particolarmente accentuati, mentre lo sfruttamento di risorse minerarie è riferibile esclusivamente all’estrazione di inerti per l’attività edilizia. In particolare, sono attualmente attive, sul territorio provinciale, 17 cave mentre si contano 140 siti in via di bonifica.

Occorre evidenziare la necessità inderogabile di arrestare il processo di consumo di suolo e di territorio (aspetto troppo e troppo spesso sottovalutato), in quanto risorsa primaria “finita” e non rinnovabile (se non in tempi molto lunghi). Al riguardo va sottolineato come la quasi totalità degli ambiti qui considerati risulti dipendente e/o correlata alla densità degli insediamenti antropici e alla conseguente disponibilità di spazi “liberi” (es. inquinamento atmosferico, inquinamento delle acque) e, quindi, alla qualità ambientale complessiva. Un capitolo a sé è rappresentato dalle acque sotterranee, o di falda, che rappresentano una risorsa importante del sottosuolo: in particolare, esse costituiscono fonte di approvvigionamento per l’industria oltre che per il rifornimento di acqua a uso domestico.

A tale riguardo, vanno distinti gli acquiferi superficiali (prima falda) dagli acquiferi profondi (seconda ed, eventualmente, terza falda).

La rete locale per il monitoraggio qualitativo delle acque di falda comprende 16 pozzi, così ubicati: • 6 relativi agli acquiferi superficiali nella zona di pianura; • 2 relativi agli acquiferi profondi nella zona di pianura; • 4 relativi agli acquiferi locali delle valli prealpine e valle del Ticino; • 4 relativi agli acquiferi delle colline moreniche e dei terrazzi.

Le analisi effettuate sulle acque di questi pozzi hanno evidenziato, dal punto di vista qualitativo, la seguente situazione: • 1 pozzo capta acque appartenenti alla classe di qualità 1 (il livello superiore in assoluto); • 12 pozzi possiedono acque appartenenti alla classe di qualità 2; • 2 pozzi captano acque appartenenti alla classe di qualità 3; • 1 solo pozzo è inquadrato nella classe di qualità 4, la più bassa della scala di riferimento (causa presenza di composti organo-alogenati).

Il quadro complessivo rivela caratteristiche di buona qualità media degli acquiferi monitorati sul territorio provinciale; i parametri più spesso al di sopra dei valori limite di norma sono i composti azotati, con particolare riferimento ai nitrati.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 8 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Nel rapporto Ambientale della Vas ex poste del Piano Cave della Provincia di Varese viene riportata la seguente tabella, che sintetizza dati ricavati da Arpa Lombardia, dall’ATO di Varese.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 9 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Il Sistema Idrico della provincia di Varese è così suddiviso:

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 10 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

I corpi idrici superficiali e sotterranei presenti sul territorio del Comune GERENZANO sono: Torrente Bozzente e il Fontanile di San Giacomo

La variante al PGT di GERENZANO non comporterà un peggioramento della qualità delle acque superficiali e sotterranee, in considerazione del fatto che gli scarichi delle nuove espansioni dovranno obbligatoriamente collegarsi alla fognatura comunale che affluisce nel depuratore di .

Lo studio del RETICOLO IDRICO MINORE, con le relative Norme Tecniche Attuative e coi criteri per l’esercizio dell’attività di Polizia Idraulica, permetterà di dare attuazione alle politiche strategiche di valorizzazione della risorsa acqua. Gli scarichi convoglianti acque di qualsivoglia natura nel reticolo idrico minore dovranno essere regolarizzati. Sul territorio comunale si localizzano quattro Pozzi, uno in via I° Maggio (collaudato nel 1980), in via A. Manzoni - via F. Petrarca (collaudato nel 2005), uno in via Monte Rosa (collaudato nel 2001) e uno in via Isonzo (collaudato nel 2004).

Gli interventi per il raggiungimento degli obiettivi di risanamento e tutela partono dalla realizzazione delle opere sulle reti e sugli impianti di depurazione previsti dal PIANO REGIONALE DI RISANAMENTO DELLE ACQUE e dal PROGRAMMA STRALCIO DELL’AUTORITA’ D’AMBITO DI VARESE.

Dal punto di vista delle acque superficiali non vi sono particolari problematiche da segnalare.

Le azioni proposte dal P.G.T. non risultano in contrasto con le analisi del P.T.C.P. e del PTUA. Si ritiene pertanto di non dover monitorare con specifici indici il comparto acqua relativamente all’effetto delle azioni di PGT. Tuttavia potrebbe essere interessante monitorare il consumo idrico procapite, attraverso il seguente piano di monitoraggio:

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 11 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Piano Di Monitoraggio

PIANO DI PRESSIONE INDICATORE MONITORAGGIO

Dotazione idrica procapite: Di = Ve / (Ps GG) Ove: Controllo ogni anno: CONSUMO DI Di = dotazione idrica (l /ab giorno) dati dai ruoli di acquedotto ACQUA Ve = volume erogato alla popolazione civile e dalla società di gestione residente (l /anno) del servizio Ps = popolazione civile residente servita dall’acquedotto (abitanti) GG = giorni medi di fruizione annui (giorni/anno)

COPERTURA % = (Ps / Ptot ) 100 Controllo ogni anno: DEL SERVIZIO Ove: dati dai ruoli di acquedotto DI Ps = popolazione servita dall’acquedotto e dalla società di gestione ACQUEDOTTO Ptot = popolazione totale residente e fluttuante del servizio

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 12 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

ACQUE REFLUE

La pressione sul sistema di smaltimento delle acque è strettamente legata alla copertura delle reti, alla popolazione servita, alla quantità e qualità delle acque piovane, alla quantità degli scarichi e, quindi, dell’approvvigionamento idrico.

Gli agglomerati della provincia di Varese sono definiti dalla normativa nazionale (art. 74, comma 1, lettera n, del D.Lgs.152/2006) quale "area in cui la popolazione e le attività produttive sono concentrate in misura tale da rendere ammissibile tecnicamente ed economicamente, anche in rapporto ai benefici ambientali conseguibili, la raccolta e il convogliamento in una fognatura dinamica delle acque reflue urbane verso un sistema di trattamento o verso un punto di recapito finale". Il Comune di Gerenzano si trova nell’AG6, come da elaborati ATO a seguito riportati.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 13 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Il Piano Territoriale della provincia di Varese dice:

Gli impianti di depurazione delle acque in provincia di Varese sono complessivamente 100, con potenzialità compresa tra meno di 2.000 e più di 50.000 A.E. (abitanti equivalenti), così ripartiti: * meno di 2.000 A.E. - 32 impianti; * tra 2.000 e 10.000 A.E. - 32 impianti; * tra 10.000 e 50.000 A.E. - 26 impianti; * oltre 50.000 A.E. - 10 impianti.

Il controllo delle acque reflue degli impianti rivela percentuali molto variabili nel tempo (di anno in anno) dei casi fuori norma: ad esempio, da circa il 10% nel 2001 al 35% nel 2003; i parametri che più spesso superano i valori limite di legge sono l’azoto ammoniacale e, per quanto riguarda gli aspetti microbiologici, la concentrazione di batteri coliformi, con particolare riferimento a Escherichia coli. Per quanto riguarda i controlli effettuati sulle acque reflue, gli scarichi industriali vengono monitorati secondo un programma annuale; i parametri ricercati sono quelli previsti dal D.L. 125/99. Gli insediamenti produttivi che scaricano in fognatura, o in corsi d’acqua superficiali, sono numerosi sul territorio provinciale, concentrati in prevalenza nel settore centromeridionale. I risultati delle analisi indicano in circa il 15% (media pluriennale) la quota non conforme ai limiti di legge dei campioni analizzati; i parametri fuori norma sono soprattutto C.O.D., pH, solidi sospesi e tensioattivi. SUOLO E SOTTOSUOLO

Il problema più rilevante è certamente rappresentato, oggi, dall’impermeabilizzazione dei suoli, come effetto conseguente al processo di urbanizzazione che, nell’ultimo cinquantennio, ha pesantemente investito il territorio varesino, sintetizzato dal dato che vede circa 310 Km2 (pari al 25,9% della superficie complessiva) occupati da aree edificate s.l..

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 14 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 15 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Per quanto attiene il comune di Gerenzano il sistema di depurazione delle acque è gestito da PREALPI SERVIZI s.r.l.

Prealpi Servizi è una società interamente pubblica costituita nel dicembre del 2008 e della quale sono socie – tra gli altri - le tre principali ex municipalizzate della provincia: l'Aspem di Varese, l'Agesp di Busto Arsizio e l'Amsc di Gallarate. Insieme, queste tre aziende detengono oltre il 60% del capitale sociale. Gli altri soci sono le cinque società ecologiche provinciali (ex consorzi) e i comuni di Tradate e Gerenzano.

L'attività dell'azienda è legata alla tutela e al risanamento dell'ambiente e in particolare alla gestione del servizio idrico integrato, che è, secondo la definizione legislativa, "costituito dall'insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili di fognatura e di depurazione delle acque reflue, e deve essere gestito secondo principi di efficienza, efficacia ed economicità, nel rispetto delle norme nazionali e comunitarie. Proprio per la gestione del ciclo idrico integrato la Società ha ottenuto la certificazione di qualità UNI EN ISO 9001 2008.

Attualmente, Prealpi Servizi gestisce direttamente 21 depuratori biologici per il trattamento dei reflui civili e industriali:

Besozzo, , , , Cocquio Trevisago, , Ferrara, Gornate Olona, Laveno Mombello, , , , , Origgio, , , Santa Caterina, Sant’Antonio Ticino – , Varese Lago – , Varese Olona – Varese.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 16 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Ogni anno sono più di 100 milioni i metri cubi di reflui fognari, restituendoli all’ambiente sotto forma d’acqua pulita secondo i severi parametri stabiliti dalla vigente normativa e 50 mila le tonnellate di sostanze inquinanti rimosse. Servono una popolazione pari a 700.000 abitanti equivalenti ed hanno una potenzialità complessiva di 960.000 abitanti equivalenti.

La rete di collettori gestiti da Prealpi Servizi per convogliare gli scarichi fognari ai depuratori è lunga poco meno di 400 chilometri e dotata di 59 stazioni di sollevamento.

Oltre alla già citata certificazione di qualità per la gestione del servizio idrico integrato, Prealpi Servizi ha ottenuto anche quella per il sistema di gestione salute e sicurezza denominata OHSAS 18001: 1999

Per quanto riguarda l'erogazione d'acqua potabile, attualmente Prealpi Servizi gestisce per conto della Provincia di Varese i due acquedotti provinciali di Barza e dell'Arnona e, su incarico dei rispettivi comuni, i pozzi e le reti di distribuzione di Tradate, Gerenzano e Vengono Superiore. In tutto i comuni serviti sono 26, per un'erogazione annua di circa 8,5milioni di metri cubi d'acqua potabile a oltre centomila abitanti, lungo una rete di distribuzione di quasi duecento chilometri.

Prealpi Servizi ha in affidamento tutti i collettori che convogliano i liquami ai depuratori sopraccitati, per una lunghezza totale di circa 400 chilometri, lungo il cui percorso si trovano 59 stazioni di sollevamento. I controlli e le manutenzioni vengono effettuati con mezzi e personale proprio.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 17 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Per quanto attiene il servizio di depurazione delle acque reflue, il territorio comunale è servito dal depuratore DI ORIGGIO. Lo scarico del depuratore di Origgio, secondo analisi delle Pressioni e Impianti di Depurazione Acque Reflue Urbane svolta da Arpa Lombardia è risultato CONFORME ai limiti D.Lgs 152/06 Tabella 1 e 2 e TAB. 3.

Impianto di Origgio Ubicazione viale Europa - 21040 Origgio VA Proprietà Bozzente S.r.l. Anno di avvio 1999 Potenzialità 75.000 A.E. Portata media 17.748 mc/gio rno Carico medio 629 kg BOD5/giorno kg COD/giorno 1887 KgCOD/giorno Tipologia di liquame mista Comuni serviti 8 (tra i quali Saronno)

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 18 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Di seguito viene riportato il risultato dell’analisi dell’acqua del pozzo di via Isonzo da un prelievo campione del 27/01/2015 - Certificato n. 177215 del 02/02/2015, espressa secondo i parametri di cui all'art. 13 della Direttiva dell'AEEG per la trasparenza dei documenti di fatturazione del Servizio Idrico Integrato. (fonte dati Prealpi Servizi s.r.l.)

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 19 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

SIGNIFICATO DEI PARAMETRI pH (Concentrazione degli ioni idrogeno) Nell'acqua sono contenute piccole quantità di ioni idrogeno (H+).Il valore pH, proposto nel 1909 dal chimico danese Soerensen, è correlato alla concentrazione di questi ioni nella soluzione acquosa: una soluzione neutra ha pH = 7 , una soluzione basica ha pH > 7 , infine una soluzione acida ha pH < 7 . Un valore di pH molto più basso o più alto dell'intervallo consentito può indicare un inquinamento rispettivamente da acidi o da basi forti. Residuo fisso a 180 °C Il residuo fisso rappresenta la quantità di sostanze solide presenti in acqua; è qui espresso in mg/L e indica la quantità di sostanza solida perfettamente secca che rimane dopo aver fatto evaporare l'acqua. In base al suo valore possiamo distinguere: - acque oligominerali : inferiore a 500 mg/L- acque mediominerali : compreso tra 500 e 1.500 mg/L - acque minerali : superiore a 1.500 mg/L. Durezza La durezza dell'acqua è dovuta alla naturale presenza di calcio e di magnesio; questo parametro non è tanto correlato alla salute umana quanto all'utilizzo quotidiano dell'acqua: una durezza elevata (>30°F o >17°D) infatti provoca incrostazioni di calcare (nelle tubazioni, negli impianti di riscaldamento e negli elettrodomestici) mentre un'acqua molto dolce (<10°F o <4°D) potrebbe risultare corrosiva per le tubazioni metalliche. Conduttività 20°C (conducibilità) La conduttività indica con immediatezza il grado di mineralizzazione dell'acqua: se il valore è elevato si tratta di un'acqua ricca di sali, se è basso si tratta di un'acqua povera di minerali. La maggior parte delle acque ha una conducibilità compresa da 100 a 1000 µS/cm. Calcio (Ca) e Magnesio (Mg) Sono due metalli presenti in abbondanza sulla crosta terrestre; la loro concentrazione in acqua dipende dal tipo di terreno che l'acqua attraversa. La normativa non prevede alcun valore limite.

+ Ammonio (NH 4 ) La sua presenza può essere di origine geologica, ma può derivare tanto dai fertilizzanti impiegati in agricolture quanto dalle attività di allevamento e industriali. Il valore in normativa è di 0,50 mg/l. Cloruri (Cl -) I cloruri nell'acqua derivano dalla composizione dei suoli, da scarichi industriali e urbani, dall'uso del sale utilizzato per sciogliere il ghiaccio sulle strade. Concentrazioni eccessive di cloruri in un'acqua, soprattutto se associati a valori di pH acido, accelerano la corrosione dei metalli nelle reti di acquedotto.

-- Solfati (SO 4 ) I solfati sono anioni non tossici e largamente diffusi. La presenza dei solfati nelle acque deriva da numerosi minerali, soprattutto depositi di gesso. In quantitá superiori a 250 mg/L conferiscono un sapore amaro all'acqua. Potassio (K) È un metallo alcalino molto importante per l'organismo umano; non è previsto alcun limite di legge.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 20 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Sodio È un altro metallo alcalino importante per l'organismo umano; la sua concentrazione nell’acqua potabile difficilmente supera i 20 mg/l e il valore limite di 200 mg/l ha un significato organolettico e non sanitario in quanto è molto lontano dall'RDA che si attesta tra gli 0,6 e i 3,5 grammi/giorno: un'acqua ricca di sodio, come quella prodotta da alcuni addolcitori domestici, potrebbe avere un gusto meno gradevole pur rimanendo assolutamente potabile. Arsenico (As) È un metalloide ampiamente distribuito nella crosta terrestre ed è quindi normale trovarlo nell'acqua. Il valore di parametro per l’acqua potabile è stato stabilito in 10 µg/L.

Bicarbonati (−HCO 3) e Carbonati (CO 3) La loro presenza in acqua è dovuta principalmente ai sali disciolti di calcio e magnesio; essi hanno un effetto stabilizzante sul pH dell'acqua, si parla in questo caso di potere tampone. Carbonati, bicarbonati e anidride carbonica che forma l'acido carbonico, sono in equilibrio tra loro dipendentemente dal pH dell'acqua. In un'acqua con pH=7 ad esempio si ha circa il 20% di anidride carbonica e circa l’80% di bicarbonati mentre i carbonati sono praticamente assenti. Un'acqua dura con un elevato contenuto di bicarbonato, se scaldata, causa depositi incrostanti (ad esempio negli impianti di riscaldamento e negli elettrodomestici). Cloro residuo (Disinfettante residuo) Rappresenta la quantità di disinfettante residuo presente nell’acqua al momento dell’analisi, qualora l'acqua stessa sia stata sottoposta a disinfezione (Prealpi Servizi utilizza esclusivamente ipoclorito di sodio conforme alla normativa UNI EN 901:2007).Il limite previsto di 0,2 mg/L è da intendersi come valore minimo. Fluoruri (F -) Lo ione fluoruro è un elemento importante per l'organismo umano, essendo correlato con lo sviluppo dei denti e dello scheletro ma l'assunzione di quantitativi troppo elvati può risultare dannoso. Il limite di legge è di 1,5 mg/L.

- - Nitrati (NO 3 ) e Nitriti (NO 2 ) I nitrati e i nitriti sono ioni che fanno parte del ciclo dell'azoto che si svolge in atmosfera e nel terreno. Nelle acque superficiali e sotterranee i livelli naturali di nitrati sono di pochi milligrammi per litro, mentre i nitriti sono normalmente quasi assenti. Manganese (Mn) È uno fra i metalli più abbondanti presenti nella crosta terrestre e costituisce, inoltre,un elemento essenziale per la vita degli uomini e degli animali. La sua presenza nell’acqua potabile, parimenti a quella del ferro, può comportare fenomeni di acqua scura; un'acqua con queste caratteristiche non presenta, in generale, rischi sanitari, tuttavia le caratteristiche organolettiche risultano sgradevoli. Il valore di parametro è di 50 µg/L.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 21 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Il bacino attualmente servito è costituito dal territorio del comune di Gerenzano La depurazione delle acque miste civili ed industriali avviene mediante trattamenti biologici e chimico-fisici. Le acque sono sottoposte alle seguenti fasi

Le acque in uscita dal depuratore vengono scaricate nel Torrente Bozzente che confluisce nel fiume Olona.

I fanghi prodotti sono sottoposti a: - pre ispessimento - digestione anaerobica - post ispessimento - disidratazione - conferiti ad impianti esterni per il trattamento e successivo recupero in agricoltura o per lo smaltimento in apposita discarica.

La portata in n rapporto alle acque meteoriche è di circa 17000 - 25000 mc/d

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 22 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Il comune di GERENZANO è dotato di RETE FOGNARIA distribuita sulla maggior parte del territorio comunale e gli interventi realizzati negli ultimi anni sono stati mirati alla separazione delle acque miste dalle nere. Le acque nere vengono colettate alla stazione di sollevamento.

Il PGT dovrà tendere alla progressiva sostituzione delle reti miste con reti separate, adottando da subito tale criterio nelle aree di espansione. Andrà inoltre previsto lo smaltimento in loco delle acque meteoriche per non aggravare idraulicamente la rete fognaria durante gli eventi piovosi. Nel medio periodo sarebbe auspicabile che venissero realizzate delle vasche volano, per la laminazione delle portate meteoriche immesse nei corpi ricettori, ed effettuate delle verifiche sullo stato delle tubazioni per evitare l’infiltrazione di acque estranee nelle reti di fognatura.

∑ CARICO INQUINANTE L’aumento di popolazione massimo conseguente al PGT di GERENZANO (comprensivo di tutte le espansioni previste) è stato stimato dal documento di piano in complessivi 701 abitanti. Si considerano unicamente gli apporti civili, focalizzando i conteggi sulla base del parametro che meglio caratterizza i carichi inquinanti di natura domestica o assimilabile al domestico, ossia il BOD5 (Biochemical Oxigen Demand), fissato in 60 g BOD5/AE giorno. La portata media giornaliera, Q media gior., viene calcolata come Q media gior. (m3/giorno) = P D / 1000 Ove = coefficiente di afflusso P = Abitanti Equivalenti D ( l ) = Dotazione Idrica

La portata di punta oraria, Q punta orar., viene calcolata come Q punta orar. (m3/ora) = cp Q media giorn. / Ove cp = Coefficiente di punta = periodo di ripartizione della portata

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 23 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Ipotizzando un carico pro-capite, C u, in termini di BOD5 pari a 60 g BOD5/AE giorno, ne deriva che l’incremento di carico organico in ingresso all’impianto di depurazione sarà pari a:

C BOD5 in (kg BOD5 in /giorno) = Cun P / 1000

Si può infine stimare il valore della concentrazione media giornaliera e di punta oraria, nel seguente modo:

BOD5 medio giornaliero (mg BOD5 / l) = ( C BOD5 in / Q media gior ) 1000

BOD5 punta oraria (mg BOD5 / l) = ( C BOD5 in / Q punta orar. ) 1000

Si ricavano i seguenti valori:

PORTATA MEDIA GIORNALIERA

= coefficiente di afflusso in fognatura = 0,8 P = popolazione servita max (ab) = 701 D = dotazione idrica (l / ab giorno) = 220

3 Q media gior. = portata media giornaliera (m /giorno) = P D / 1000 123,37

PORTATA DI PUNTA ORARIA

cp = coeffiente di punta = 1.8 = periodo di ripartizione della portata (ore) = 16 3 Q punta orar. = portata di punta oraria (m /ora) = cp Q media giorn. / 13,87

CARICHI UNITARI

C u = carico unitario (g BOD 5 / AE giorno) = 318

INCREMENTO DI CARICO ORGANICO

C u P / C BOD 5 in = incremento di BOD 5 (kg BOD 5 / giorno) = 1000 37,8

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 24 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

∑ IDONEITA’ DELLA RETE FOGNARIA Per quanto attiene la rete fognaria l’ente gestore è sempre la società “Prealpi Servizi s.p.a.” Per le espansioni proposte nel PGT sarà necessario realizzare gli allacciamenti alle fognature esistenti, la cui idoneità idraulica a ricevere i nuovi carichi, sarà da valutare dall’ente gestore delle fognature in fase attuativa.

PIANO DI MONITORAGGIO

PIANO DI PRESSIONE INDICATORE MONITORAGGIO

Controllo ogni % = (Ps / Ptot ) 100 anno: COPERTURA Ove: Dati dai ruoli di DEL Ps = popolazione servita dalla rete fognaria acquedotto e dalla SERVIZIO DI recapitante al depuratore società di FOGNATURA Ptot = popolazione totale residente e fluttuante gestione del

servizio

GESTIONE DEI RIFIUTI

La normativa di riferimento relativa ai rifiuti è di seguito sintetizzata:

Regionali • Legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26 (crf artt. 18 e 23) • Legge regionale 12 luglio 2007, n. 12 (crf art. 9) • Decreto Direttore Generale 11 novembre 2008, n. 12868 • Decreto Dirigente di Struttura 23 febbraio 2009, n. 1696 • Legge regionale 29 giugno 2009, n. 10 (Modifiche alla legge regionale 12 dicembre 2003, n.26) • Delibera Giunta Regionale 25 Novembre 2009 n.10619 (di fatto sostituita dalla DGR 2513/2011 ) • Delibera Giunta Regionale 16 Novembre 2011 n. 2513 (di fatto sostituita dal DDS 2578/2013 ) • Decreto del Dirigente di Struttura 19 marzo 2013 n. 2578

Specifiche sui PCB: • DLGS 22 maggio 1999 n. 209 • DM 11 ottobre 2001 • Legge 18 aprile 2005 n. 62, art. 18 • DLGS 11 maggio 2005 n. 133, art. 21, co.10

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 25 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Relativamente alla tematica dei rifiuti si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano Provinciale

Per quanto riguarda la produzione di rifiuti solidi urbani, si registra un dato medio (su scala provinciale) di circa 1,3 kg/giorno per abitante, con variazioni però sensibili in relazione alla distribuzione sul territorio.

Si segnala il polo urbano della città di Varese come area contraddistinta da valori elevati, mentre la conurbazione del Sempione evidenzia valori relativamente più ridotti; da sottolineare, invece, l’incidenza del fenomeno nelle aree a forte vocazione turistico-ricreativa (comuni rivieraschi del Lago Maggiore e del Fiume Ticino). Ciò è, presumibilmente, da correlare al numero elevato di presenze e di transiti sul territorio, di gran lunga superiore a quello dei residenti nelle stesse aree. Per quanto riguarda i rifiuti avviati a smaltimento, si tratta per lo più di rifiuti solidi indifferenziati e rifiuti ingombranti, in subordine di materiale derivante dalla pulitura delle strade. Gli impianti di smaltimento più importanti, presenti nel territorio provinciale, sono la discarica di e l’inceneritore del consorzio ACCAM di Busto Arsizio; altre due discariche ( e Gerenzano) sono attualmente dismesse e in fase di post-gestione.

Nel 2003 la raccolta differenziata ha interessato, sull’intero territorio provinciale, il 45,5% del totale di rifiuti prodotti, una quota decisamente superiore a quella definita dalla normativa vigente (35%), con un incremento apprezzabile rispetto all’anno precedente (+14%). In generale, in anni recenti, si è confermata la tendenza a un progressivo rallentamento della crescita nella quantità di rifiuti prodotti (attualmente circa +0,5%/anno), parallelamente all’aumento della quota destinata alla raccolta differenziata.

Una categoria particolare è rappresentata dai rifiuti speciali, la cui produzione è ancora in costante aumento, così come quella dei rifiuti pericolosi; i comuni maggiormente interessati sono tendenzialmente quelli in cui, alla presenza di insediamenti produttivi, si affianca la presenza di impianti di recupero e/o di smaltimento. Le attività economiche a cui si deve la maggiore produzione complessiva di rifiuti speciali sono quelle legate allo smaltimento dei rifiuti, delle acque di scarico e quelle legate alla produzione e alla lavorazione dei metalli.

Attualmente è stata autorizzata la realizzazione, sul territorio provinciale, di 24 nuovi impianti per il trattamento dei rifiuti, in particolare: • a livello provinciale - 6 impianti di raccolta e demolizione di autoveicoli - 8 impianti di stoccaggio e cernita - 3 impianti di compostaggio - 1 impianto di recupero e riciclo di imballaggi - 1 impianto di depurazione consortile • a livello regionale - 2 impianti di depurazione consortili - 2 impianti di stoccaggio e cernita - 1 nuova area di deposito preliminare di rifiuti pericolosi

Le attività di monitoraggio degli impianti di trattamento dei rifiuti sono affidate alla Provincia che, ai sensi del D.L. 22/97, si avvale delle competenze dell’A.R.P.A;.gli esiti dei controlli mostrano una percentuale di conformità alle prescrizioni degli atti autorizzativi e/o alle normative vigenti di circa il 60% (dati biennio 2002-2003). Un ulteriore aspetto legato al problema dei rifiuti è rappresentato dai siti contaminati: dal 2000 al 2003 sono stati effettuati dall’A.R.P.A. (Dipartimento di Varese) 90 controlli, con i seguenti esiti:

• 64 siti, tra quelli indagati, sono risultati contaminati (20 dei quali già bonificati); • 8 siti sono risultati non contaminati; • per 23 siti sono ancora in corso opportuni accertamenti.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 26 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

La maggior parte dei siti è ubicata nel settore meridionale del territorio, dove più elevata risulta la densità degli insediamenti produttivi e di attività antropiche s.l.; la categoria più rappresentata è quella delle aree industriali attive, seguita dalle aree industriali dismesse e, in subordine, dagli impianti di stoccaggio dei carburanti. Per quanto concerne le tipologie di sostanze contaminanti, nei terreni prevalgono gli idrocarburi pesanti, nelle acque di falda i composti alifatici clorurati.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 27 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 28 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

DATI RIFIUTI URBANI 2013 PER IL COMUNE DI GERENZANO – ARPA LOMBARDIA

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 29 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

DATI RIFIUTI SPECIALI 2012 PER LA PROVINCIA DI VARESE – ARPA LOMBARDIA

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 30 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 31 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 32 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Per quanto attiene il modello gestionale per la raccolta e smaltimento dei rifiuti, occorre far riferimento alla L.R. n. 26/2003, volta al raggiungimento di una sinergia tra pubblico e privato col coinvolgimento diretto della Provincia, fermo restando le facoltà delle Amministrazioni Locali volte alla riduzione dei rifiuti alla fonte, prima fra tutte quella dell’incentivazione al compostaggio domestico. Altre priorità da raggiungere sono le seguenti: • Riduzione del conferimento in discarica • Aumento di percentuale di raccolta differenziata • Diffusione della raccolta dell’umido domestico • Pretrattamento della frazione indifferenziata • Riduzione dei costi di gestione

In merito al tema dei rifiuti, si ritiene opportuno proporre il seguente piano di monitoraggio:

PRODUZIONE RIFIUTI

PRESSIONE INDICATORE PIANO DI MONITORAGGIO

Controllo ogni anno: Quantitativo totale di rifiuti prodotti Dati MUD c/o CCIAA (t/ anno) Dati comunali e/o dalla società di PRODUZIONE DI RIFIUTI SOLIDI gestione del servizio URBANI DAI CITTADINI Controllo ogni anno:

Quantitativo pro capite di rifiuti Dati MUD c/o CCIAA prodotti (kg/ ab giorno) Dati comunali e/o dalla società di gestione del servizio

Percentuale delle varie tipologie Controllo ogni anno: PERCENTUALE DI RACCOLTA (CER) raccolte in modo Dati MUD c/o CCIAA DIFFERENZIATA COMUNALE differenziato dai cittadini e dalle Dati comunali e/o dalla società di piazzuole comunali gestione del servizio

Per quanto attiene la frazione di rifiuti speciali di origine industriale/artigianale risulta più difficoltoso il reperimento delle informazioni, non essendo tenute le ditte a comunicare i quantitativi al comune. Si evidenzia comunque che le attività industriali effettuano annualmente la comunicazione dei quantitativi di rifiuti prodotti suddivisi per tipologia alla Camera di Commercio attraverso la redazione del Modello Unico di Dichiarazione (MUD).

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 33 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Il comune di GERENZANO ha deciso di eliminare i cassonetti e di effettuare la raccolta col metodo del prelievo cosiddetto “porta a porta”. Con questo metodo si favorisce una maggiore responsabilizzazione dei cittadini nell’azione di differenziare i rifiuti.

Modalità e orari della raccolta differenziata:

Modalità raccolta di rifiuti ingombranti a domicilio

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 34 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Calendario della raccolta differenziata 2015

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 35 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Manuale per la raccolta differenziata valido per il comune di Gerenzano (disponibile presso gli uffici comunale e sul sito internet)

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 36 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

La Piattaforma Ecologica del Comune di GERENZANO è situata in via Inglesina. I rifiuti che vengono conferiti al Centro di Raccolta devono essere immediatamente immessi negli specifici contenitori adeguatamente contrassegnati per favorire l’ordinata separazione delle frazioni merceologiche da inviare al recupero e allo smaltimento o, quando previsto, posizionati negli appositi spazi. E’ vietato effettuare operazioni di smontaggio dei rifiuti ingombranti. E’ vietata ogni forma di cernita, rovistamento finalizzata al recupero dei rifiuti collocati negli appositi contenitori.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 37 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 38 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 39 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

La raccolta dei rifiuti è gestita dalla società ECONORD s.p.a.. Sulla base dei dati fornitici dagli uffici comunali, relativi alla raccolta differenziata dei rifiuti (dati aggiornati al 31.12.2014) emerge che la percentuale di raccolta differenziata fatta dal comune di GERENZANO è del 62,11% nell’anno 2012, del 64,76% nell’anno 2013 e del 66,66 % nel 2014; si osserva favorevolmente un lieve ma costante aumento della percentuale di raccolta differenziata, con un buon valore di percentuale.

Dalla tabella sottostante possiamo osservare a confronto i dati riguardanti il comune Gerenzano con il confinante comune di Saronno, comune sopra i 10.000 abitanti, e Ponte nelle Alpi in provincia di Belluno, comune con popolazione inferiore ai 10.000 abitanti che detiene il primato 2014 per aver ottenuto i migliori risultati nella raccolta e gestione dei rifiuti.

% RD 2012 % RD 2013 % RD 2014 GERENZANO 62,11% 64,76% 66,66% SARONNO 68,30% 69,11% 69,45% PONTE NELLE ALPI 87,71% 87,72 % 85 %

I servizi di raccolta differenziata attivi nel comune sono 5: • Residuo indifferenziato • Plastica e lattine • Vetro e lattine • Rifiuti organici (umido) • Carta e cartone

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 40 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Di seguito vengono riportate una serie di tabelle che tracciano una stima della raccolta di rifiuti per il Comune di GERENZANO dal 2012 al 2014

TIPO RIFIUTO TRASPORTATORE DESTINAZIONE 2012 Kg 2013 Kg 2014 Kg

BATTERIE E ACCUMULATORI ECONORD S.P.A. ECONORD SPA - LA DI CUI ALLE VOCI 16 06 01, 16 GUZZA 820 945 70 06 02 ECC.

CARTA E CARTONE A ECONORD S.P.A. CASTELLI SNC DI A. E S. DOMICILIO CASTELLI / BRICCOLA 342.050 358.030 364.040 CARLO SRL / LURA MACERI SRL

PLASTICA A DOMICILIO ECONORD S.P.A. ECONORD S.P.A. - LA 170.280 175.940 187.880 GUZZA

VETRO A DOMICILIO ECONORD S.P.A. TECNO RECUPERI SPA 354.980 369.840 357.280

MEDICINALI CITOTOSSICI E ECONORD S.P.A. ECONORD SPA - LA 1.246 1.274 1.367 CITOSTATICI GUZZA

OLI E GRASSI COMMESTIBILI ECONORD S.P.A. VENANZIEFFE S.R.L. 2.225 1.910 2.110

RESIDUI DELLA PULIZIA ECONORD S.P.A. AMSA SPA 42.100 67.880 88.420,00 STRADALE

RIFIUTI BIODEGRADABILI DI ECONORD S.P.A. MONTELLO S.P.A. / CUCINE E MENSE ECONORD SPA - 613.280 593.540 628.440 COLOGNO MONZ.

RIFIUTI URBANI NON ECONORD S.P.A. AMSA S.P.A. - SILLA 2 1.285.680 1.264.200 1.096.460 DIFFERENZIATI

RIFIUTI URBANI NON ECONORD S.P.A. AMSA S.P.A. - SILLA 2 91.340 33.670 84.570 DIFFERENZIATI

RIFIUTI INGOMBRANTI A ECONORD S.P.A. AMSA S.P.A. - 152.670 101.940 244.680 DOMICILIO MUGGIANO

RIFIUTI BIODEGRADABILI ECONORD S.P.A. VERDEAMBIENTE S.R.L. 88.440 98.060 112.000

APPARECCHIATURE DU.ECO S.R.L. S.E.VAL. SRL. ELETTRICHE ED 19.980 20.760 22.520 ELETTRON.FUORI USO, SETRA SRL DIVERSE ECC. (R4)

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 41 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

APPARECCHIATURE ECONORD S.P.A. NUOVA BERETTA SRL 14.032 ELETTRICHE ED 13.889 12.369 ELETTRONICHE FUORI USO, RELIGHT S.R.L. RELIGHT S.R.L. DIVERSE ECC.

APPARECCHIATURE ECOBER SRL NUOVA BERETTA SRL ELETTRICHE ED 17.260 18.850 20.820 ELETTRONICHE FUORI USO, EREDI PAPINI SEVESO RECUPERI DIVERSE ECC.(R2) OSVALDO S.N.C. S.R.L.

APPARECCHIATURE FUORI DU.ECO S.R.L. S.E.VAL. S.R.L. USO CONTENENTI CLOROFUOROCARBURI ECOSAN SRL. 9.340 8.820 10.680

SETRA SRL

BATTERIE E ACCUMULATORI ECONORD S.P.A. ECONORD SPA - LA DI CUI ALLE VOCI 16 06 01, 16 GUZZA 140 1.592 06 02 ECC.

CARTA E CARTONE ECONORD S.P.A. CASTELLI SNC DI A. E S. CASTELLI / BRICCOLA 150.310 150.820 156.910 CARLO SRL

GAS IN CONTENITORI A ECONORD S.P.A. GRANDI IMPIANTI PRESSIONE (COMPRESI GLI ECOLOGICI S.R.L. 537 608 559 HALON) CONTENENTI ECC.

IMBALLAGGI IN PLASTICA ECONORD S.P.A. ECONORD S.P.A. - LA 4.900 2.280 4.520 GUZZA

IMBALLAGGI IN VETRO TECNO RECUPERI TECNO RECUPERI SPA 44.280 47.540 48.180 SPA

LEGNO DIVERSO DA QUELLO TRASPORTI DELTA ECOLEGNO BRIANZA DI CUI ALLA VOCE 20 01 37 SRL / ECOLEGNO SRL 205.520 223.220 287.960 BRIANZA SRL

MEDICINALI CITOTOSSICI E ECONORD S.P.A. GRANDI IMPIANTI 699 808 819 CITOSTATICI ECOLOGICI S.R.L.

METALLO PINCIROLI VIRGINIO PINCIROLI VIRGINIO 78.000 76.920 93.260 S.R.L. S.R.L.

OLI E GRASSI COMMESTIBILI ECONORD S.P.A. VENANZIEFFE S.R.L. 2.730 2.330 2.400

OLI E GRASSI DIVERSI DA QUELLI VENANZIEFFE SRL VENANZIEFFE S.R.L. 1.820 1.990 2.340 DI CUI ALLA VOCE 20 01 25

PLASTICA ECONORD S.P.A. ECONORD S.P.A. - LA 29.040 30.540 30.840 GUZZA

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 42 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

CEREDA AMBROGIO SRL

RIFIUTI BIODEGRADABILI ECONORD S.P.A. ECONORD SPA - COLOGNO MONZESE 471.240 440.440 522.260 VERDEAMBIENTE S.R.L.

RIFIUTI INGOMBRANTI ECONORD S.P.A. AMSA S.P.A. - 207.710 236.110 244.680 MUGGIANO

RIFIUTI MISTI DELL'ATTIVITA' ECONORD S.P.A. CAVA FUSI S.P.A. DI COSTRUZIONE E 213.200 227.520 237.930 DEMOLIZIONE DIVERSI ECC. CAVE TICINO DI VARALLO POMBIA SRL

TONER PER STAMPA ECONORD S.P.A. INK-JET HOUSE DI ESAURITI DIVERSI DA QUELLI LISANTI TEODORO 360 595 710 DI CUI ALLA VOCE 08 03 17*

TUBI FLUORESCENTI ED NEW AGE RELIGHT SRL ALTRI RIFIUTI CONTENENTI ECOLOGIA SRL 371 511 483 MERCURIO

VERNICI,INCHIOSTRO,ADESIVI ECONORD S.P.A. GRANDI IMPIANTI E RESINE CONTENENTI ECOLOGICI S.R.L. 5.525 7.974 8.113 SOSTANZE PERICOLOSE

VETRO TECNO RECUPERI TECNO RECUPERI SPA 16.840 21.540 13.310 SPA

RIFIUTI INGOMBRANTI A ECONORD S.P.A. AMSA S.P.A. - 32.630 27.410 29.070 DOMICILIO MUGGIANO

TOTALE Kg 4.671.575 4.719.876 5.098.026

+ 48.301 +37.815

RISPETTO RISPETTO AL 2012 AL 2013

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 43 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

QUALITA’ DELL’ARIA

Il PTCP ribadisce che “La qualità dell’aria risulta tendenzialmente correlata alla presenza delle maggiori conurbazioni, con particolare riferimento all’area del capoluogo e all’asse del Sempione (agglomerato “Busto Arsizio-Castellanza-Gallarate”), in subordine al comprensorio di Saronno. In riferimento al D.G.R. n. VII/6501 del19/10/2001, sono state individuate due zone critiche: • la zona critica sovracomunale che comprende i 10 comuni di Busto Arsizio, , Cassano Magnano, Castellana, Gallarate, Gerenzano, Origlio, , Saronno e , con una popolazione residente di circa 250.000 abitanti; • il territorio comunale del capoluogo (Varese), con circa 80.000 abitanti residenti. E’ qui che spesso si riscontrano valori di inquinanti superiori ai limiti di pericolosità per la salute umana (ad esempio ossidi di carbonio e polveri sottili), la cui fonte è riferibile soprattutto alla combustione dei motori a scoppio (traffico veicolare). I problemi si connessi a questi fattori tendono ad acuirsi durante la stagione invernale, in concomitanza con l’effetto sinergico imputabile agli impianti di riscaldamento e al verificarsi di condizioni meteorologiche sfavorevoli (es. inversione termica e assenza di vento). Il confronto con il sistema delle polarità urbane, che evidenzia assai bene le tendenze affermatesi negli ultimi decenni, ma che erano peraltro già presenti in epoca anteriore (assi preferenziali di sviluppo industriale, come la statale del Sempione e la zona dell’aeroporto della Malpensa) conferma tale lettura, individuando le aree a forte crescita demografica e/o produttiva come elementi a rischio in relazione all’inquinamento atmosferico. Il quadro generale, dal punto di vista delle emissioni, risulta piuttosto complesso: esso deriva infatti dalla presenza sul territorio di numerose tipologie di attività produttive, spesso inserite all’interno del contesto urbano. Sul territorio provinciale sono presenti circa 3.000 aziende aventi emissioni in atmosfera: ad attività tradizionali, quali ad esempio l’industria tessile e chimica, se ne affiancano oggi numerose altre, tra cui l’elettronica e la lavorazione di materie plastiche. La fascia di confine con la provincia di Milano è quella più ricca di insediamenti: si segnalano, in particolare, le a zone industriali di Origgio e di Caronno Pertusella, con molte ditte del settore chimico. Per quanto riguarda la qualità delle emissioni, le verifiche effettuate nelle aziende hanno quasi sempre evidenziato, sinora, valori inferiori ai limiti previsti dai provvedimenti di autorizzazione. Sul territorio provinciale sono presenti 8 stazioni fisse per il monitoraggio della qualità dell’aria, facenti parte della rete regionale di rilevamento, integrate da stazioni mobili utilizzate per campagne limitate nel tempo (in relazione a situazioni contingenti e/o di emergenza). I parametri che, in tempi recenti, hanno mostrato maggiore criticità nei valori rilevati sono le polveri sottili (PM10) e l’ozono, che spesso superano i valori limite previsti dalla normativa vigente. Queste situazioni sono particolarmente frequenti nel settore meridionale della provincia. Elementi positivi per il miglioramento del quadro attuale risultano, in particolare: • la riduzione del traffico veicolare privato nei giorni lavorativi (il fenomeno del “pendolarismo” rimane il maggiore contributo in tal senso), attraverso una migliore efficienza del trasporto pubblico e la ristrutturazione del sistema produttivo (con diminuzione della richiesta di spostamenti quotidiani su breve e media distanza); • la conversione degli impianti di riscaldamento all’uso di combustibili a ridotto impatto ambientale (es. metano) e la progressiva diffusione di tecnologie a basso consumo energetico e/o basate su fonti rinnovabili (es. pannelli solari e accumulatori termici); • la riqualificazione del territorio, con particolare riferimento alle aree urbane, attraverso una riduzione della densità degli insediamenti produttivi (soprattutto mediante diversa destinazione delle aree dismesse, la cui estensione in provincia è rilevante) e l’incremento degli spazi verdi.”

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 44 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Si propongono, nel seguito, una serie di tabelle numeriche e di grafici, desunti dal Data Base INEMAR – anno 2012, pubblicamente consultabile al sito www.ambiente.regione.lombardia.it ,

Al fine di illustrare le caratteristiche del Data Base INEMAR e quindi comprenderne i limiti e le potenzialità, si ritiene necessaria una premessa (estratta dal suddetto sito e riportata in colore blu ), integrata anche da alcune note generali tratte dal sito della Regione Lombardia - Qualità dell'Ambiente, www.regione.lombardia.it (riportate in colore verde ) – RAPPORTO SULLO STATO DELL’AMBIENTE IN LOMBARDIA ediz. 2011-2012

INEMAR (INventario EMissioni ARia), è un database progettato per realizzare l'inventario delle emissioni in atmosfera, attualmente utilizzato in sette regioni e due provincie autonome. Il sistema permette di stimare le emissioni dei principali macroinquinanti (SO2, NOx, COVNM, CH4, CO, CO2, N2O, NH3, PM2.5, PM10 e PTS) e degli inquinanti aggregati (CO2eq, precursori dell'ozono e sostanze acidificanti) per numerosi tipi di attività e combustibili.

Sul sito http://www.inemar.eu è presentato l'inventario delle emissioni in atmosfera INEMAR (INventario EMissioni ARia) realizzato da ARPA Lombardia per conto di Regione Lombardia, con riferimento all'anno 2012.

È possibile accedere al database INEMAR e scaricare i dati con diversi livelli di aggregazione:

i dati di emissione 2012 per i comuni della Regione Lombardia, per attività CORINAIR (macrosettore,settore, attività) e per tipo di combustibile (crea un'elaborazione personalizzata ).

i dati riassuntivi di emissione 2012 a livello regionale e provinciale .

Sono fornite sintetiche informazioni riguardo a:

le emissioni in atmosfera

gli inventari emissioni

le sostanze inquinanti ed i loro effetti sulla salute e sull'ambiente

i principali link legati a questa tematica

la struttura del database INEMAR (descrizione dei moduli e aspetti informatici).

I dati delle emissioni scaricabili da questo sito sono relativi alle emissioni in aria effettivamente generate da attività presenti entro i confini del territorio comunale. Non sono invece stimate le emissioni "ombra" , ossia le emissioni derivanti da tutti i consumi energetici finali presenti nel territorio. Queste emissioni "ombra", assieme ai consumi energetici, sono invece disponibili nel sito di SIRENA .

In caso di utilizzo, si prega di citare i dati come:

INEMAR - ARPA Lombardia(2015), INEMAR, Inventario Emissioni in Atmosfera: emissioni in Regione Lombardia nell'anno 2012 - dati per revisione pubblica. ARPA Lombardia Settore Monitoraggi Ambientali.

Le informazioni raccolte nel sistema INEMAR sono le variabili necessarie per la stima delle emissioni: indicatori di attività (consumo di combustibili, consumo di vernici, quantità incenerita, ed in generale

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 45 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

qualsiasi parametro che traccia l'attività dell'emissione), fattori di emissione, dati statistici necessari per la disaggregazione spaziale e temporale delle emissioni.

INEMAR contiene inoltre le procedure e gli algoritmi utilizzati per la stima delle emissioni secondo le diverse metodologie sotto illustrate, nonché i valori di emissione stimati.

Il sistema, nell'ultima versione 6.0, è formato dai seguenti moduli di calcolo:

PUNTUALI, DIFFUSE, TRAFFICO, BIOGENICHE, RISCALDAMENTO, DISCARICHE, SERBATOI, AEROPORTI, AGRICOLTURA, POLVERI FINI, EMISSIONI AGGREGATE, PORTI, FORESTE, ARTEMIS.

I risultati dell'inventario emissioni sono accessibili su queste pagine, da qualsiasi PC utente connesso in rete, per scaricare i risultati delle emissioni stimate relative all'anno 2012 nella versione per revisione pubblica (con dettaglio comunale).

Il database INEMAR effettua la stima sulla base di un indicatore che caratterizza l'attività della sorgente e di un fattore di emissione, specifico del tipo di sorgente, di processo industriale e della tecnologia di depurazione adottata. Questo metodo si basa dunque su una relazione lineare fra l'attività della sorgente e l'emissione, secondo una relazione che a livello generale può essere ricondotta alla seguente:

Ei = A * FEi (1)

dove:

Ei = emissione dell'inquinante i (t/anno);

A = indicatore dell'attività (ad es. quantità prodotta, consumo di combustibile, numero di capi);

FEi = fattore di emissione dell'inquinante i (ad es. g/t prodotta, kg/kg di solvente, g/abitante).

La bontà di questa stima dipende dalla precisione dei "fattori di emissione", tanto maggiore quanto più si scende nel dettaglio dei singoli processi produttivi, utilizzando specifici fattori di emissione caratteristici della tipologia impiantistica, come descritto nei paragrafi successivi

In Italia la predisposizione da parte delle Regioni di inventari delle emissioni è stata inizialmente prevista a livello normativo dagli articoli 4 e 5 del D.P.R. 24 maggio1988, n. 203 e dal D.M. 20 maggio 1991.

Con il D.lgs. 4 agosto 1999, n.351 è stata recepita nella normativa nazionale la direttiva 96/62/CE sulla qualità dell'aria, che definisce il quadro complessivo sull'inquinamento atmosferico e sulla valutazione e gestione della qualità dell'aria.

Il sopracitato decreto ha previsto che le Regioni compiano regolarmente una valutazione della qualità dell'aria ambiente su tutto il territorio regionale ed individuino le zone diversamente caratterizzate rispetto ai valori limite di inquinamento (artt. 5 e 6) classificandole in:

- zone non inquinate, dove non si rilevano superamenti dei valori limite per nessun inquinante;

- zone inquinate, dove si verifica, per almeno un inquinante, il superamento di un valore limite entro un margine di tolleranza fissato;

- zone particolarmente inquinate, dove si supera anche il margine di tolleranza.

In attuazione del D.lgs. 4 agosto 1999, n.351 è stato emanato il DM 1 ottobre 2002, n.261 , che definisce le modalità di valutazione preliminare della qualità dell'aria ed i criteri per la stesura dei programmi di miglioramento e di mantenimento della stessa.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 46 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

In particolare all'art.4 vengono individuati, quale principale strumento conoscitivo per la redazione dei programmi di miglioramento, gli inventari delle sorgenti di emissione, e nell'Allegato 2 vengono riportati i criteri per la redazione degli inventari, che devono essere seguiti in modo da garantire un adeguato livello di attendibilità e di uniformità ai dati raccolti.

I criteri previsti dal DM 261/2002 derivano dalle Linea guida per la realizzazione degli inventari delle emissioni realizzati dal CTN-ACE, il Centro Tematico Nazionale Atmosfera, Clima, Emissioni, costituito dall’ APAT e del Sistema delle Agenzie regionali e provinciali (ARPA, APPA) . Il CTN-ACE è uno dei Centri Tematici Nazionali (CTN) costituiti presso APAT con funzioni di supporto operativo con riferimento a specifiche problematiche ambientali.

La metodologia più diffusa per la stima delle emissioni è quella elaborata nell'ambito del progetto CORINAIR (CooRdination Information AIR), promosso e coordinato dalla DG XI della Comunità Europea nell’ambito del programma sperimentale CORINE (COoRdinated Information on the Environment in the European Community), intrapreso dalla Commissione delle Comunità Europee in seguito alla decisione del Consiglio del 27 giugno 1985. L’Inventario della Regione Lombardia è stato realizzato secondo questa metodologia e fornisce la stima delle emissioni totali annue di macro e microinquinanti, disaggregate per attività emissiva ai vari livelli di classificazione SNAP (Selected Nomenclature for Air Pollution) e ripartite spazialmente su scala comunale.

Inquinanti considerati

Come definito all'art.2 del DPR 203/88, per inquinamento atmosferico si intende ogni modificazione della normale composizione o stato fisico dell'aria atmosferica, dovuta alla presenza nella stessa di una o più sostanze in quantità e con caratteristiche tali da alterare le normali condizioni ambientali e di salubrità dell'aria; da costituire pericolo ovvero pregiudizio diretto o indiretto per la salute dell'uomo; da compromettere le attività ricreative e gli altri usi legittimi dell'ambiente; alterare le risorse biologiche e gli ecosistemi ed i beni materiali pubblici e privati.

Nel quantificare il "grado di inquinamento" atmosferico è importante distinguere le emissioni dalle concentrazioni di sostanze inquinanti.

Per emissione si intende la quantità di sostanza inquinante introdotta in atmosfera, da una certa fonte inquinante e in un determinato arco di tempo; generalmente essa viene espressa in tonnellate anno -1.

Per concentrazione si intende invece la quantità di sostanza inquinante presente in atmosfera per unità di volume; generalmente essa viene espressa in g mc-1 e viene utilizzata per esprimere valori di qualità dell'aria.

Gli inventari delle emissioni considerano generalmente i seguenti inquinanti atmosferici:

• ossidi di zolfo ( SOx ); • ossidi di azoto ( NOx ); • composti organici volatili non metanici ( COVNM ); • metano ( CH4 ); • monossido di carbonio ( CO ); • anidride carbonica ( CO2 ); • ammoniaca ( NH3 ); • protossido d'azoto ( N2O ); • polveri totali sospese ( PTS ); • polveri con diametro inferiore ai 10 mm ( PM10 ); • polveri con diametro inferiore ai 2.5 mm ( PM2.5 ). • metalli pesanti ( As, Cd, Cr, Cu, Hg, Ni, Pb, Se e Zn ); • composti organoclorurati ( diossine, PCB , ecc.).

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 47 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Si esplicitano le caratteristiche, per definizione e scopi, dei principali indicatori di seguito analizzati caratterizzanti lo stato della qualità dell’aria. (Fonte Arpa Lombardia)

Particolato (PM10) L’indicatore è un valore di concentrazione di PM10 in atmosfera, misurato nelle stazioni di monitoraggio distribuite sul territorio regionale. Il D.Lgs. 155/2010 stabilisce come valore limite sulla media annua 40 µg/m3 e come valore limite giornaliero 50µg/m3 da non superarsi per più di 35 volte per anno civile Lo scopo della media annua è quello di valutare l’esposizione media della popolazione al PM10, mentre lo scopo dei superamenti giornalieri è quello di valutare l’esposizione a picchi di concentrazione su breve periodo Particolato (PM2,5) L’indicatore è un valore di concentrazione di PM2,5 in atmosfera, misurato nelle stazioni di monitoraggio dislocate sul territorio regionale. Il D.Lgs. 155/2010 ha introdotto il valore limite sulla media annuale pari a 25 µg/m3 da raggiungere entro l’1 gennaio 2015. Lo scopo della media annua è quello di valutare l’esposizione media della popolazione al PM2,5 Biossiodo di azoto (NO2) L’indicatore è un valore di concentrazione del biossido di azoto in atmosfera, misurato nelle stazioni di monitoraggio distribuite sul territorio regionale. Il valore limite sulla media annua è pari a 40 µg/m3 e il valore limite orario è pari a 200 µg/m3 da non superarsi per più di 18 volte per anno civile. Lo scopo della media annua è quello di valutare l’esposizione media della popolazione all’NO2 , mentre lo scopo dei superamenti orari è quello di valutare l’esposizione a picchi di concentrazione su breve periodo. Monossido di carbonio (CO2) L’indicatore è un valore di concentrazione del monossido di carbonio in atmosfera, misurato nelle stazioni di monitoraggio distribuite sul territorio regionale. La normativa stabilisce come valore limite la massima media mobile calcolata su 8 ore pari a 10 mg/m3. Lo scopo di questo indicatore è quello di valutare l’esposizione a picchi di concentrazione su breve periodo. Biossido di zolfo (SO2) L’indicatore è un dato di concentrazione del biossido di zolfo in atmosfera, misurato nelle stazioni di monitoraggio distribuite sul territorio regionale. Il D.Lgs. 155/2010 stabilisce un valore limite orario pari a 350 µg/m3 da non superare per più di 24 volte per anno civile e un valore limite giornaliero pari a 125 µg/m3 da non superare per più di 3 volte per anno civile Lo scopo dei superamenti giornalieri e orari è quello di valutare l’esposizione della popolazione a picchi di concentrazione su breve periodo. In particolare i superamenti orari consentono di valutare l’esposizione a picchi orari di concentrazione.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 48 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Benzene (C6H6) L’indicatore è un valore di concentrazione di benzene in atmosfera, misurato nelle stazioni di monitoraggio distribuite sul territorio regionale. Il D.Lgs. 155/2010 stabilisce come valore limite una media annua pari a 5 µg/m3 Lo scopo della media annua è quello di valutare l’esposizione media della popolazione al benzene

IPA e metalli As, Cd, Ni, Pb, B(a)P Gli indicatori sono: As, Cd Ni e Pb per quanto riguarda i metalli e B(a)P per quanto riguarda gli IPA. Gli indicatori sono valori di concentrazione intesi come media annua nella frazione PM10 del particolato, calcolata su dati giornalieri. La normativa stabilisce i seguenti valori limite (per il Pb) e obiettivo (negli altri casi): 6 ng/m3 per As - 5 ng/m3 per Cd - 20 ng/m3 Ni - 0,5 µg/m3 per Pb - 1 ng/m3 per B(a)P Lo scopo della media annua è quello di valutare l’esposizione media della popolazione ai metalli pesanti e al B(a)P

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 49 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Tabella con dati delle emissioni di inquinanti relative alle provincie che interessano i confini di Gerenzano. (fonte Arpa Lombardia - del RAPPORTO SULLO STATO DELL’AMBIENTE IN LOMBARDIA 2011/2012- ARPA Regione Lombardia )

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 50 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

La conoscenza della qualità dell’aria è un requisito fondamentale per comprendere il grado di sostenibilità dello sviluppo di un territorio, soprattutto perché essa è fortemente condizionata dal comportamento di alcuni fattori determinanti legati alle diverse attività antropiche e a specifici fenomeni naturali. L’inquinamento atmosferico che ne consegue è all’origine di molti fenomeni negativi per l’ambiente, alcuni già evidenti, come lo smog presente nelle aree urbane, altri ritenuti potenzialmente pericolosi, come l’effetto serra. È possibile classificare le tipologie di inquinanti in due categorie principali: - inquinanti primari, emessi direttamente in atmosfera da parte di attività antropiche o di fenomeni naturali (SO2, NOX, CO, idrocarburi non metanici, PTS); - inquinanti secondari, che si formano nell’atmosfera attraverso reazioni chimiche e/o trasformazioni fisiche di altri inquinanti primari (PTS, O3, ecc.).

Il sistema che misura le concentrazioni medie degli inquinanti e pertanto di valutare la qualità dell’aria è la rete pubblica di monitoraggio della qualità dell’aria gestita da ARPA Lombardia. In Lombardia tale rete è composta da 152 stazioni fisse (pubbliche e private) distribuite su tutto il territorio regionale, la sottorete provinciale di Varese si articola in otto postazioni fisse di proprietà di ARPA Lombardia, di alcuni Comuni e del Parco Lombardo della Valle del Ticino, a cui si aggiungono le stazioni private di Busto Arsizio di proprietà del Consorzio ACCAM e di Malpensa Energia. ARPA Lombardia gestisce la rete a partire dalla fine dell’anno 2001, in seguito alla stipula della convenzione per il trasferimento dell’attività che era svolta in precedenza dalla Provincia di Varese.

La misura della qualità dell’aria è utile per garantire la tutela della salute della popolazione e la protezione degli ecosistemi. La legislazione italiana, costruita sulla base della direttiva europea Direttiva 08/50/CE recepita dal D.Lgs. 155/10 definisce che le Regioni sono l’autorità competente in questo campo, e prevede la suddivisione del territorio in zone e agglomerati sui quali valutare il rispetto dei valori obiettivo e dei valori limite. La zonizzazione deve essere rivista almeno ogni 5 anni. Il D. Lgs. 155/10 ha rivisto i criteri attraverso i quali realizzare la zonizzazione ai fini della valutazione della qualità dell’aria.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 51 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Regione Lombardia ha modificato la precedente zonizzazione del 2007 con la D.g.r.n. 2605 del 30 novembre 2011 distinguendo il territorio in: AGGLOMERATI URBANI: Agglomerato di Milano - Agglomerato di Bergamo - Agglomerato di Brescia ZONA A: Pianura ad elevata urbanizzazione ZONA B: Zona di pianura ZONA C: Prealpi, Appennino e Montagna ZONA D: Fondovalle

Ai fini della valutazione dell’ozono, la nuova zonizzazione prevede una suddivisione della zona C zona C1 per Prealpi e Appennino e zona C2 per la Montagna.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 52 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Il territorio di GERENZANO è classificato in “AGLOMERATI DI MILANO” Gli agglomerati di Milano, di Brescia e di Bergamo sono stati individuati in base ai criteri di cui all’Appendice 1 al D.lgs. 155/2010 e caratterizzati da: - Popolazione superiore a 250.000 abitanti oppure inferiore a 250.000 abitanti e densità di popolazione per km2 superiore a 3.000 abitanti; - più elevata densità di emissioni di PM10 primario, NOX e COV; - situazione meteorologica avversa per la dispersione degli inquinanti (velocità del vento limitata, frequenti casi di inversione termica, lunghi periodi di stabilità atmosferica caratterizzata da alta pressione); - alta densità abitativa, di attività industriali e di traffico;

La DGR in questione sottolinea inoltre che sia i risultati del monitoraggio della qualità dell’aria, sia le simulazioni modellistiche, sia le evidenze scientifiche, mettono in evidenza il persistere del superamento dei livelli stabiliti dalla vigente normativa per specifici inquinanti ed in particolare per le polveri sottili (PM10), per l’ozono e per gli ossidi di azoto, pur confermando che la concentrazione di gran parte degli inquinanti tradizionali, quali il biossido di zolfo, il monossido di carbonio e il benzene è progressivamente diminuita nel corso degli ultimi anni . Si afferma inoltre che: - alle emissioni di ossidi di azoto (NOx) contribuiscono soprattutto il trasporto su strada (in particolare veicoli diesel), la combustione nell’industria e negli impianti di riscaldamento civile e la produzione di energia; - alle emissioni dei composto organici volatili (COV), precursori dell’ozono, contribuiscono soprattutto, oltre alle sorgenti naturali, il trasporto su strada e l’uso di solventi;

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 53 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

- alle emissioni di PM10 primario contribuiscono soprattutto il trasporto su strada (in particolare veicoli diesel) e il riscaldamento domestico (in particolare a legna).

I dati di classificazione sopra descritti appaiono poco significativi, soprattutto se utilizzati per valutare la sostenibilità ambientale di un PGT. Infatti la qualità dell’aria è per definizione il prodotto di vari fattori su scale ben superiori ad un territorio comunale, che risentono di dinamiche complesse su scala addirittura continentale e globale.

A seguito si riportano le emissioni relative ai comuni appartenenti agli aglomerati di Milano fornite da Arpa Lombardia.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 54 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

La stazione fissa di rilevamento più vicina è “Saronno Santuario”

Inquinanti monitorati il 21 luglio 2015 I dati riportati sono da considerarsi incerti fino alla loro validazione da parte del competente Centro Regionale per il Monitoraggio della Qualità dell'Aria. I valori limite di PM2.5 e benzene fanno riferimento ad un periodo medio di valutazione annuale.

PM10 media giornaliera 30 µg/m³ Valore limite 50 µg/m³

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 55 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

PM2.5 media giornaliera 19 µg/m³

NO2 Biossido di Azoto massimo giornaliero 54 µg/m³ - Valore limite 200 µg/m³ Soglia di allarme 400 µg/m³

O3 Ozono massimo giornaliero 207 µg/m³ - Soglia di informazione 180 µg/m³ Soglia di allarme 240 µg/m³

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 56 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

L’inventario INEMAR permette di estrapolare una grande quantità di dati; ai fini della valutazione della qualità dell’aria del Comune di GERENZANO, si ritiene sufficiente fornire i seguenti dati relativi, disaggregati nella forma seguente:

• Emissioni totali e suddivise per settore e con le specifiche di macrosettore per il comune di Gerenzano;

• Raffronto tra le emissioni totali, suddivise per settore per il comune di Gerenzano e i suoi comuni contermini: , , , Saronno, , Uboldo.

Ovviamente si tratta di una mole notevole di dati numerici che si prestano poco ad una interpretazione immediata ai non esperti del settore, ma sono comunque utili per un confronto.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 57 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

EMISSIONI TOTALI NEL COMUNE DI GERENZANO SECONDO I MACROSETTORI DATI INEMAR 2012

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 58 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

EMISSIONI TOTALI NEL COMUNE DI GERENZANO SECONDO I MACROSETTORI DATI INEMAR 2012

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 59 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

EMISSIONI TOTALI NEL COMUNE DI GERENZANO SECONDO I MACROSETTORI DATI INEMAR 2012

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 60 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

NTO TRA

Si ritiene che, per il tramite delle considerazioni sopraesposte, si possa creare una matrice che correli le emissioni dei principali inquinanti in atmosfera con le azioni di PGT:

Impatti sulle emissioni in atmosfera - 1

IMPATTO DEL LA VARIANTE DI EMISSIONE NOTE PGT

- le indicazioni volte al risparmio energetico, all’uso di Fonti Energetiche Rinnovabili (FER) e SO 2 Positivo all’efficienza dei sistemi di combustione comporterà una diminuzione delle emissioni.

- le azioni della Variante PGT finalizzate allo snellimento della viabilità ed alla creazione di percorsi ciclopedonali porterà ad una diminuzione delle emissioni.

NO x Positivo - le indicazioni volte al risparmio energetico, all’uso di Fonti Energetiche Rinnovabili (FER) e all’efficienza dei sistemi di combustione comporterà una diminuzione delle emissioni.

COV ininfluente /

CH4 ininfluente /

- le azioni della variante di PGT finalizzate allo snellimento della viabilità ed alla creazione di percorsi ciclopedonali porterà ad una diminuzione delle emissioni. CO positivo - le indicazioni volte al risparmio energetico, all’uso di Fonti Energetiche Rinnovabili (FER) ed all’efficienza dei sistemi di combustione comporterà una diminuzione delle emissioni.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 61 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Impatti sulle emissioni in atmosfera – 2

EMISSIONE IMPATTO NOTE

- le azioni della variante di PGT finalizzate allo snellimento della viabilità ed alla creazione di percorsi ciclopedonali porterà ad una diminuzione delle emissioni.

CO 2 positivo - le indicazioni volte al risparmio energetico, all’uso di Fonti Energetiche Rinnovabili (FER) e all’efficienza dei sistemi di combustione comporterà una diminuzione delle emissioni.

- le azioni della variante di PGT finalizzate allo snellimento della viabilità ed alla creazione di percorsi ciclopedonali porterà ad una diminuzione delle emissioni.

N2O positivo - le indicazioni volte al risparmio energetico, all’uso di Fonti Energetiche Rinnovabili (FER) ed all’efficienza dei sistemi di combustione comporterà una diminuzione delle emissioni.

NH 3 ininfluente /

- le azioni della variante di PGT finalizzate allo snellimento della viabilità ed alla creazione di percorsi ciclopedonali porterà ad una diminuzione delle emissioni. PM10 primario Positivo - le indicazioni volte al risparmio energetico, all’uso di Fonti Energetiche Rinnovabili (FER) ed all’efficienza dei sistemi di combustione comporterà una diminuzione delle emissioni.

Gli effetti positivi (previsti) sui composti precursori (SO2, NOx) PM10 secondario Positivo contribuiranno alla riduzione del PM10 secondario.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 62 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Impatti sulle emissioni in atmosfera – 3

EMISSIONE IMPATTO NOTE

PTS positivo Vedi note relative al PM 10 primario

PM 2.5 positivo Vedi note relative al PM 10 primario

- le azioni della variante di PGT finalizzate allo snellimento della viabilità ed alla realizzazione di percorsi ciclopedonali porterà ad una diminuzione delle emissioni.

Gas Serra CO 2 eq positivo - le indicazioni volte al risparmio energetico, all’uso di Fonti Energetiche Rinnovabili (FER) e all’efficienza dei sistemi di combustione comporterà una diminuzione delle emissioni.

- le azioni della variante di PGT finalizzate allo snellimento della SOST. ACID. positivo viabilità ed alla realizzazione di percorsi ciclopedonali porterà ad una diminuzione delle emissioni.

- le azioni della variante di PGT di snellimento della viabilità e la PREC. OZONO positivo creazione di percorsi ciclopedonali porterà ad una diminuzione delle emissioni.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 63 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Il piano di monitoraggio proposto è il seguente:

Indicatori e piano di monitoraggio – 1

EMISSIONE INDICATORE PIANO DI MONITORAGGIO

Controllo ogni anno: Valore assoluto emissione - Dati INEMAR SO 2 % di variazione rispetto al dato Controllo ogni 3 anni: precedente - Dati INEMAR

Controllo ogni anno: Valore assoluto emissione - Dati INEMAR NO x % di variazione rispetto al dato Controllo ogni 3 anni: precedente - Dati INEMAR

Controllo ogni anno: Valore assoluto emissione - Dati INEMAR COV % di variazione rispetto al dato Controllo ogni 3 anni: precedente - Dati INEMAR

Controllo ogni anno: Valore assoluto emissione - Dati INEMAR CH4 % di variazione rispetto al dato Controllo ogni 3 anni: precedente - Dati INEMAR

Controllo ogni anno: Valore assoluto emissione - Dati INEMAR CO % di variazione rispetto al dato Controllo ogni 3 anni: precedente - Dati INEMAR

Controllo ogni anno: Valore assoluto emissione - Dati INEMAR CO 2 % di variazione rispetto al dato Controllo ogni 3 anni: precedente - Dati INEMAR

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 64 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Indicatori e piano di monitoraggio – 2

EMISSIONE INDICATORE PIANO DI MONITORAGGIO

Controllo ogni anno: Valore assoluto emissione - Dati INEMAR N2O % di variazione rispetto al dato Controllo ogni 3 anni: precedente - Dati INEMAR

Controllo ogni anno: Valore assoluto emissione - Dati INEMAR PM10 primario e secondario % di variazione rispetto al dato Controllo ogni 3 anni: precedente - Dati INEMAR

Controllo ogni anno: Valore assoluto emissione - Dati INEMAR PTS e PM 2.5 % di variazione rispetto al dato Controllo ogni 3 anni: precedente - Dati INEMAR

Controllo ogni anno: Valore assoluto emissione - Dati INEMAR CO 2 eq. % di variazione rispetto al dato Controllo ogni 3 anni: precedente - Dati INEMAR

Controllo ogni anno: Valore assoluto emissione - Dati INEMAR SOST. ACID. % di variazione rispetto al dato Controllo ogni 3 anni: precedente - Dati INEMAR

Controllo ogni anno: Valore assoluto emissione - Dati INEMAR PREC. OZONO % di variazione rispetto al dato Controllo ogni 3 anni: precedente - Dati INEMAR

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 65 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

ENERGIA

Nel Piano Territoriale Provinciale della provincia di Varese la tematica viene così descritta

L’elevata densità di popolazione (la media provinciale è di 683 abitanti/km2), che in alcuni casi supera i 3.000 abitanti/km2 (in particolare nell’area del capoluogo e lungo l’asse “Varese-Gallarate- Busto Arsizio”), unitamente alla densità di insediamenti produttivi, determina un forte consumo di energia elettrica, solo in misura ridotta derivante da tecnologie ambientalmente compatibili (es. impianti idroelettrici, fotovoltaici). I consumi maggiori si riscontrano, infatti, nelle zone sopra elencate, oltre che lungo l’asse della statale del Sempione e nel comprensorio di Saronno. Si registra, peraltro, una discreta diffusione di impianti fotovoltaici di piccole dimensioni, abbastanza omogenea nel territorio; il numero di questi dovrebbe essere incrementato, soprattutto su piccola scala (alimentazione della rete domestica), secondo un modello di distribuzione capillare che risulta il più vantaggioso in termini di rapporto “potenza installata/consumo di suolo”. Ciò in quanto consente di riutilizzare vantaggiosamente le superfici occupate dai tetti delle abitazioni, evitando così la necessità di alienare altre porzioni di territorio e di costruire nuove e/o più grandi centrali. Il circolo virtuoso che si riesce in tal modo a innescare presenta un ulteriore vantaggio: l’energia assorbita dai pannelli solari determinerebbe un miglioramento del microclima durante la stagione calda, sia a livello di singola unità abitativa che di insediamenti urbani, riducendo a sua volta la richiesta di energia per il funzionamento degli impianti di condizionamento. Anche per quanto riguarda l’energia necessaria al riscaldamento occorre puntare a riduzione dei consumi; gli effetti di una diversa politica energetica, inoltre, hanno apprezzabili conseguenze positive anche sull’inquinamento dell’aria, secondo effetti sinergici ben noti.

Si allega la tavola n° 7 relativa al consumo annuo di energia elettrica nella provincia di Varese, dalla quale si evince che il comune di Gerenzano consuma da 8,5 a 85 milioni di Kwh.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 66 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 67 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Il ruolo degli Enti Locali, a seguito del decentramento amministrativo, è aumentato. In sintesi alle Province sono attribuite, tra le altre, le seguenti funzioni (LR n. 1/2000 e LR n. 26/2003):

- interventi per la promozione e l’incentivazione delle Fonti Energetiche innovabili (FER) e del risparmio energetico;

- controllo sul rendimento energetico degli impianti termici nei comuni con popolazione inferiore ai 40.000 abitanti;

- autorizzazione degli impianti di produzione di energia elettrica di potenza inferiore ai 300 MW termici;

- autorizzazione di linee ed impianti elettrici, con tensione fino a 150 kV.

Ai Comuni spettano invece i compiti di:

- favorire la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili, l’uso razionale dell’energia ed il risparmio energetico, anche operando tramite i propri strumenti urbanistici e regolamentari;

- applicare la riduzione degli oneri di urbanizzazione nel caso di progetti caratterizzati da alta qualità energetica;

- rilasciare la certificazione energetica degli edifici civili secondo l’art. 30 della L. 10/1991;

- effettuare il controllo sul rendimento energetico degli impianti termici nei Comuni con popolazione superiore a 40.000 abitanti (DPR n. 412/1993 e smi);

- predisporre il Piano Energetico Comunale

In coerenza con l'approccio della programmazione energetica regionale e con le linee di indirizzo europee, S.I.R.EN.A . restituisce la base dati per disporre del bilancio energetico locale (relativamente alla domanda di energia suddivisa per settori e vettori) e conoscere le emissioni di gas serra correlate a partire dall'anno 2005 baseline di riferimento. Dagli schemi di seguito riportati è possibile definire una cronologia della domanda di energia in base ai settori d’uso e della produzione di gas serra, nel comune di GERENZANO.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 68 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

SETTORE RESIDENZIALE, CONSUMI ENERGETICI Sono riportati i consumi energetici finali comunali, suddivisi per i diversi settori d'uso (residenziale, terziario, agricoltura, industria non ETS, trasporti urbani) e per i diversi vettori impiegati (gas naturale, energia elettrica, energia immessa in reti di teleriscaldamento, ecc.), con l'esclusione della produzione di energia elettrica. L’unità di misura è il TEMP. (Tonnellata equivalente di petrolio: indica l'energia che si libera dalla combustione di una tonnellata di petrolio)

Consumi per settore (TEP)

Unità di misura TEP Anno 2008 2009 2010

Settore Valore (TEP) Valore (TEP) Valore (TEP)

RESIDENZIALE 6164,8183 6287,4466 6919,5158 INDUSTRIA NON ETS 4246,4936 3913,9454 4023,2324 TRASPORTI URBANI 2191,0567 2682,8942 2756,717 TERZIARIO 1969,6425 2319,1615 2163,0597 AGRICOLTURA 59,4656 61,4232 64,3568

Grafico relativo all’anno 2008 Grafico relativo all’anno 2009

Grafico relativo all’anno 2010

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 69 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

TEP: tonnellata equivalente di petrolio, unità di misura dell’energia (Fonte dati Finlombarda - Regione Lombardia, SIRENA aggiornamento 28/12/2012)

Consumi per vettore (TEP)

Unità di misura TEP Anno 2008 2009 2010 Vettore Valore (TEP) Valore (TEP) Valore (TEP) 8130,1148 8369,3415 9265,2587 GAS NATURALE 3507,6397 3426,3556 3135,6256 ENERGIA ELETTRICA 1733,9627 2318,5334 2347,6272 GASOLIO 756,8943 633,7464 622,4218 BENZINA Altri<2% 502,8652 516,894 555,9484

Grafico relativo all’anno 2008

Grafico relativo all’anno 2009

Grafico relativo all’anno 2010

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 70 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Consumi per anno

Il tema dell’energia è sicuramente molto importante per valutare la sostenibilità della variante di PGT. A livello strategico si tende a privilegiare l’utilizzo delle fonti energetiche alternative e rinnovabili (FER) e l’efficienza energetica degli edifici, prevedendo indicazioni specifiche nel piano delle regole . Il rispetto delle prerogative comunali in tema di energia garantirà un approccio efficiente ed efficace anche nell’ambito della variante di PGT e dei suoi regolamenti attuativi. Oltre al piano di monitoraggio relativo al medesimo tema per gli ambiti di espansione, si ritiene di prevedere un apposito monitoraggio globale a livello comunale, incentrato sulla certificazione energetica degli edifici:

PIANO DI PRESSIONE INDICATORE MONITORAGGIO

CONSUMO DI Controllo ogni anno: Numero di edifici pubblici con targa energetica (analisi statistica ENERGIA relativa alle varie classi energetiche). Dati dal comune.

CONSUMO DI Controllo ogni anno: Numero di edifici civili con certificazione energetica (analisi statistica ENERGIA relativa alle varie classi energetiche). Dati dal comune.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 71 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

INQUINAMENTO LUMINOSO

Sul tema, spesso sottovalutato, dell’inquinamento luminoso attualmente tale tematica è disciplinata solo a livello regionale: l’obiettivo delle norme (LR 17 del 27 marzo 2000, e DGR 7/2611 del 11 dicembre 2000 e DGR 7/6162 del 20 settembre 2001) è la riduzione dell’inquinamento luminoso e dei consumi energetici derivanti dall’illuminazione esterna, pubblica e privata, anche ai fini della tutela delle attività di ricerca scientifica e divulgativa svolte dagli osservatori astronomici. Occorre sottolineare che è stata prevista la definizione dei Piani Regolatori Generali di Illuminazione Pubblica ed è stata introdotta la gestione di specifici procedimenti autorizzativi nei confronti degli interventi progettuali pubblici e privati.”

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha deciso di proclamare il 2015 Anno Internazionale della Luce.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 72 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Affrontare tale problematica significa andare a ridurre • l’impatto ecologico di disturbo e di influenza della luce artificiale sugli organismi viventi che regolano i loro ritmi di attività principalmente sulla base della disponibilità quotidiana e stagionale di luce solare e dunque la sua notevole influenza sugli orologi biologici. • l’impatto economico di riduzione dei costi, con i nuovi piani di illuminazione pubblica si prospetta il futuro dell’illuminazione pubblica, che sarà potenzialmente a LED, con prospetti di riduzione dei costi del 30 % rispetto alle vecchie lampade. (seppur con i suoi difetti si tratta comunque di dispositivi che, rispetto al sodio ad alta pressione, inquinano il triplo per quanto riguarda gli effetti sulla produzione di melatonina)

Nel progetto “Operazione cieli bui”, discusso, senza esito, dalle Commissioni Ambiente e Bilancio della Camera dei Deputati, tra le misure proposte vi erano “lo spegnimento degli impianti di illuminazione pubblica extraurbani, lo spegnimento o l’affievolimento dell’illuminazione decorativa e di una parte dei complessivi punti luce stradali dopo le ore 23.00, la limitazione del consumo energetico attraverso l’applicazione delle norme della buona illuminotecnica (nel breve termine, mediante l’impiego di dispositivi di modulazione dei flussi luminosi e/o ottimizzazione degli impianti preesistenti; nel medio e lungo periodo, con l’incentivazione della posa in opera di impianti caratterizzati da sorgenti totalmente schermate verso l’alto, l’ottimizzazione delle interdistanze e delle potenze installate e la riduzione dei flussi coerentemente con il fabbisogno)” .

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 73 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Gli osservatori astronomici sono stati classificati in tre categorie: • osservatori astronomici, astrofisici professionali (di rilevanza nazionale); • osservatori astronomici non professionali di grande rilevanza culturale, scientifica e popolare (di rilevanza regionale); • osservatori astronomici non professionali che svolgono attività scientifica e/o divulgativa (di rilevanza provinciale).

Per ognuna di queste categorie è stabilita una fascia di protezione rispettivamente di: • 25 km per osservatori di rilevanza nazionale; • 15 km per osservatori di rilevanza regionale; • 10 km per osservatori di rilevanza provinciale.

Gli osservatori, la cui fascia di rispetto ricade in parte nella provincia di Como, sono i seguenti: • Osservatorio astronomico Brera di Merate (LC) – rilevanza nazionale; • Osservatorio astronomico Schiapparelli di Campo dei Fiori (VA) – rilevanza regionale; • Osservatorio astronomico di Sormano (CO) – rilevanza regionale; • Osservatorio astronomico “New Millennium” di Mozzate (CO) – rilevanza provinciale; • Osservatorio Città di Legnano (MI) – rilevanza provinciale.

Sul territorio della provincia di Varese vi è un osservatorio astronomico sulla cima del Campo dei Fiori, da oltre mezzo secolo, denominato come la Cittadella di Scienze della Natura "Salvatore Furia", destinata alla divulgazione scientifica, alle visite naturalistiche, ai giovani, per condividere una esperienza di ricerca e di impiego utile del tempo libero, "un ponte di comprensione tra la scienza e il popolo”, fondato da Salvatore Furia nel 1956

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 74 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Secondo la Delibera della Giunta Regionale della Lombardia n. 2611 del 11 Dicembre 2000 "Aggiornamento dell'elenco degli osservatori astronomici in Lombardia e determinazione delle relative fasce di rispetto", il comune di GERENZANO rientra nelle fasce di rispetto di tali osservatori, in particolare gran parte del territorio comunale è soggetto alla fascia di rispetto dell’osservatorio astronomico di New Millennium Observatory di Mozzate (CO) - ( raggio di 10 Km) e il n°11 e Osservatorio Astronomico Città di Legnano (MI) – n°16 ( raggio di 10 Km)

Il comune è obbligato alla predisposizione del Piano di Illuminazione Pubblica ed al rispetto della normativa di settore sopra richiamata; con la redazione di questi due strumenti cogenti, si ritiene che gli impatti derivanti dal PGT sull’ambiente siano trascurabili.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 75 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Stralcio cartografia con individuazione delle fasce di rispetto degli osservatori che interessano il comune di Gerenzano.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 76 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 77 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 78 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

INQUINAMENTO ACUSTICO

Per quanto attiene l’ inquinamento acustico il PTCP tratta il rumore come un fattore di interferenza, e cita: Il rumore è tra le principali cause del peggioramento della qualità di vita nelle zone urbane s.l. e in aree rurali interessate dalla presenza di infrastrutture di trasporto importanti quali linee ferroviarie ad alta percorrenza e autostrade. E’ possibile inoltre distinguere due tipologie di sorgenti di rumore: puntiformi (es. insediamenti produttivi, locali destinati ad attività di svago) e lineari (reti stradali e ferroviarie). Per quanto riguarda queste ultime, in provincia di Varese si segnala l’area di criticità in corrispondenza dell’Aeroporto della Malpensa, su cui insistono l’autostrada A8, la S.S. 33 del Sempione e la superstrada della Malpensa; a ciò si aggiungono alcune infrastrutture in progetto come la superstrada di connessione tra quella della Malpensa e l’autostrada A4. Il rumore è altresì un aspetto strettamente legato al grado di urbanizzazione del territorio, essendo il rumore frutto delle attività antropiche, con particolare riferimento al traffico veicolare e ai processi produttivi. Dato l’elevato livello di antropizzazione del territorio in oggetto, ne conseguono quindi condizioni intrinsecamente penalizzanti riguardo questo fattore. Un primo elemento di mitigazione e riduzione del disturbo che ne deriva (con particolare riferimento alla popolazione residente) è individuabile nell’allontanamento delle fonti di rumore dalle zone residenziali s.s. (es. istituzione di isole pedonali nei centri abitati) e nella creazione di barriere acustiche lungo gli assi stradali a più intenso traffico (es. siepi e fasce arboreo-arbustive). La dismissione di molte aree industriali e la loro parziale riconversione ad altri usi (es. verde pubblico) porterebbe ulteriori benefici, con una riduzione del grado di congestione degli spazi e del disturbo potenziale che ne deriva. Così come la riduzione del traffico veicolare privato e del trasporto su gomma in generale, come sottolineato anche nella descrizione dedicata al tema della mobilità. A livello di programmazione locale, va evidenziato che 33 comuni della provincia hanno approvato il piano di zonizzazione acustica, 10 lo stanno adottando e altri 25 hanno iniziato l’iter di individuazione delle aree da proteggere. In questo contesto si inserisce, quale elemento peculiare e fortemente caratterizzante, l’aeroporto della Malpensa che, in particolare dopo il recente ampliamento e in prospettiva futura, rappresenta una notevole fonte di rumore per un’ampia zona del territorio varesino, anche in relazione all’estensione rilevante delle aree interessate dalle rotte aeree di avvicinamento e di decollo. A tale riguardo, va sottolineata la presenza, nell’area in oggetto, di 18 postazioni di rilevamento del rumore aeroportuale. Come indicato anche nel P.T.C.P., in sintonia e in sinergia con il Parco del Ticino (considerata l’elevata valenza ambientale delle aree limitrofe allo scalo), si dovrebbero individuare forme e modalità di ”compensazione” che possono trovare espressione, ad esempio, nella realizzazione di aree verdi con funzione di filtro e di cuscinetto tra la struttura aeroportuale e il territorio circostante .

Il comune di GERENZANO è provvisto di apposita strumentazione normativa di riferimento alla quale si demanda. Il piano acustico del comune di Gerenzano è stato redatto dallo Studio Ambiente Uno di San Vittore Olona, alla firma del Dott. Bruno Gagliardi. Lo studio suddivide l’intero territorio comunale in classi di zonizzazione acustica in funzione del grado di possibile sensibilità dei luoghi all’inquinamento acustico.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 79 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO

Per quanto attiene il tema dell’inquinamento elettromagnetico nell’ambito delle radiazioni elettromagnetiche è necessario distinguere tra radiazioni ionizzanti e radiazioni non ionizzanti. Solo le prime sono disciplinate dalle normative sull’inquinamento elettromagnetico con particolare riferimento ai campi caratterizzati da intervalli di frequenze compresi tra 0 e 300 GHz.

Normalmente si fa distinzione tra:

- Campi a frequenza estremamente bassa denominati ELF (o – 3 kHz), generalmente prodotti dall’uso e distribuzione dell’energia elettrica;

- Campi ad alta frequenza (100kHz – 300 GHz), ulteriormente distinti in Radiofrequenze (RF) e microonde, generati,per esempio, da impianti radiotelevisivi e per le telecomunicazioni.

Da un punto di vista sanitario i rischi connessi all’esposizione a campi elettromagnetici sono tuttora oggetto di studio e l’interpretazione dei risultati, in termini di rapporto causa-effetto tra esposizione e patologie, è ancora contraddittoria. Nel caso dei campi ELF si ha tuttavia evidenza di una possibile correlazione tra esposizioni prolungate e insorgenza di talune forme neoplastiche, quali le leucemie infantili; nei campi RF invece non esistono riscontri epidemiologici omogenei e sufficientemente forti che consentano di avvalorare o smentire questa ipotesi. La normativa, anche in ragione del principio di precauzione, stabilisce comunque limiti di esposizione per entrambe le casistiche sopra citate. Nel primo caso si tratta di una misura cautelativa volta a contenere i possibili effetti a lungo termine. Nel secondo caso si tratta invece di una misura conseguente all’assenza di riscontri epidemiologici negativi certi.”

Sul territorio comunale di GERENZANO, abbiamo la presenza di tre linee dell’elettrodotto con tensione di132 kV; individuate due linee di media tensione, con le relative fascie di rispetto con distanza di prima approssimazione Dpa 25 metri e 26 metri. Vi è poi la presenza di un radiofaro posto a cavallo tra i comuni di Gerenzano e Rovello Porro. Tale impianto genera una “Imposizione di Servitù a protezione dell'impianto VOR/NDB radiofaro in comune di Rovello Porro - L. 898/76 Direzione Demanio Regionale decreto n° 367 del 09.07.1965” con le distanza 500 mt da antenna VOR - distanza 1.000 mt da antenna VOR.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 80 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Le previsioni della variante di PGT non vanno ad interessare questa parte dell’inquinamento elettromagnetico in quanto non vi sono in previsione interventi riguardanti impianti tecnologici.

RADON E RADIOATTIVITA’ La radioattività è l’emissione di particelle energetiche o onde elettromagnetiche ad alta energia dal nucleo atomico. I tre tipi principali di radiazione sono: • particelle alfa (nucleo dell’atomo di Elio), • particelle beta (elettroni) • raggi gamma(onde elettromagnetiche ad alta energia, o fotoni).

La radioattività naturale (fondo naturale di radiazioni), è sia di origine extraterrestre (raggi cosmici) che terrestre (rocce, minerali, acque) ed è fortemente variabile da luogo a luogo in dipendenza della conformazione geologica delle diverse aree. Il radon è una di queste sostanze radioattive naturali. La radioattività è una componente naturale dell’ambiente cui tutti gli esseri viventi sono da sempre costantemente esposti; solo recentemente, in particolare con lo sviluppo delle nuove tecnologie degli ultimi 60-70 anni, alla radioattività naturale si è aggiunta la radioattività artificiale.

Il comune di Gerenzano è dotato di Regolamento Edilizio ai sensi dell’art. 29 della L.R. n. 12/2005 e s.m.i. approvazione definitivamente nell’agosto 2014, comprensivo di allegati, tra i quali possiamo trovare: • allegato E - SCHEDE NORMATIVE PER LA SOSTENIBILITA’ ENERGETICA, con riferimenti al “Quaderno per la sostenibilità energetica ed ambientale nell’edilizia della Provincia di Varese e relative schede tecniche aggiornati ai disposti normativi vigenti in materia

• allegato F - TECNICHE DI PREVENZIONE E MITIGAZIONE PER LA PREVENZIONE DELLE ESPOSIZIONI AL GAS RADON IN AMBIENTI INDOOR - SCHEDE REGIONE LOMBARDIA

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 81 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Si ritiene che il PGT non possa influire in maniera efficace su questa forma di inquinamento, stante anche la carenza di dati a scala comunale. Molto importante sarà però l’attenta applicazione del regolamento edilizio e di igiene con particolare riferimento ai rapporti aero/illuminanti delle abitazioni al fine di garantire un sufficiente ricambio d’aria e una sufficiente ventilazione dei locali. Anche l’adozione di vespai aerati al piano terreno e/o interrato delle abitazioni può contribuire alla riduzione del fenomeno Radon.

L'ingresso del Radon all'interno dell'edificio è per la maggior parte dei casi dovuto ad una differenza di pressione tra l'ambiente esterno ed interno; infatti, a causa della differenza di temperatura, la pressione dell'aria all'interno dell'edificio è minore, per cui si genera una aspirazione di gas dall'esterno verso l'interno. Per tale ragione, il Radon emesso dal terreno viene aspirato, risale i piani bassi dell'edificio e si diffonde nei locali d'uso quotidiano. Tale fenomeno è notevolmente favorito dalla presenza di crepe nei solai o nelle murature, giunture, aperture verso l'esterno o canalizzazioni facilitate, quali ad esempio vani scala o condotte fognarie.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 82 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

R.U.1 CRITERI DI SOSTENIBILITA'

SUOLO DELL'ACQUA SOSTENIBILITA' DELPAESAGGIO NELL'ATMOSFERA SISTEMADEI RIFIUTI FORNIMENTID'ENERGIA ASPETTISOCIO ECONOMICI MINIMIZZAZIONECONSUMO DI CONTENIMENTO DELL'EMISSIONI MIGLIORAMENTODELLA QUALITA' TUTELADELLA RETE ECOLOGICA E

TUTELADELLA QUALITA' DEL SUOLO

RISTRUTTURAZIONE URBANISTICA ++ O O + O O O O SOVRACOMUNALE

RIQUALIFICA AGRICOLO + + + O O O O O DISMESSO AZIONI

RIQUALIFICA AMBIENTALE VIABILISTICA ++ - O O O + - O SOVRALOCALE

OPERE PUBBLICHE ++ - - - O + O O

VALUTAZIONE DI COERENZA ALLA SOSTENIBILITA' VERIFICATA SOSTENIBILITA'

Il nuovo regolamento edilizio, con le indicazioni volte al risparmio energetico, ARIA consentirà un miglioramento della qualità dell’aria. Minor emissioni per razionalizzazione viaria sovralocale

Le regole per il risparmio energetico e l’uso di FER si tradurrà in un minor consumo ENERGIA energetico

Miglioramento della qualità dell’acqua. Obbligo di corretto allacciamento degli scarichi ACQUA alle reti fognarie e di un corretto smaltimento delle acque meteoriche.

Riqualifica di suolo agricolo dismesso. Pianificazione adeguata e rispettosa dello SUOLO studio geologico e della rete ecologica. L’intervento si colloca all’interno ed a completamento del tessuto urbanizzato a carattere sovralocale.

RUMORE Applicazione del piano di zonizzazione acustica

PAESAGGIO E PATRIMONIO L’intervento si colloca all’interno ed a completamento del tessuto urbanizzato. CULTURALE

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 83 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

R.U.2 CRITERI DI SOSTENIBILITA'

PAESAGGIO DELL'ACQUA SOSTENIBILITA' NELL'ATMOSFERA

SISTEMADEI RIFIUTI FORNIMENTID'ENERGIA

ASPETTISOCIO ECONOMICI CONTENIMENTO DELL'EMISSIONI MIGLIORAMENTODELLA QUALITA'

TUTELADELLA QUALITA' DEL SUOLO MINIMIZZAZIONECONSUMO SUOLODI TUTELADELLA RETE ECOLOGICA E DEL RIGENERAZIONE URBANA – RECUPERO DEL PATRIMONIO ++ + ++ + O O O O STORICO E PARCO STORICO

RECUPERO EDILIZIO CON FUNZIONI ++ + + + O O O O SOSTENIBILI

AZIONI

FUNZIONI PUBBLICHE ++ + + + O O O O

VALUTAZIONE DI COERENZA ALLA SOSTENIBILITA' VERIFICATA SOSTENIBILITA'

Il nuovo regolamento edilizio, con le indicazioni volte al risparmio energetico, ARIA consentirà un miglioramento della qualità dell’aria. Mantenimento del parco storico

Le regole per il risparmio energetico e l’uso di FER si tradurrà in un minor consumo ENERGIA energetico

Miglioramento della qualità dell’acqua. Obbligo di corretto allacciamento degli scarichi ACQUA alle reti fognarie e di un corretto smaltimento delle acque meteoriche.

C. Pianificazione adeguata e rispettosa dello studio geologico e della rete ecologica. SUOLO L’intervento si colloca all’interno ed a completamento del tessuto urbanizzato.

RUMORE Applicazione del piano di zonizzazione acustica

PAESAGGIO E PATRIMONIO L’intervento si colloca all’interno ed a completamento del tessuto urbanizzato. CULTURALE Favorevole il mantenimento del parco storico.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 84 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

R.U.3 CRITERI DI SOSTENIBILITA' PAESAGGIO DELL'ACQUA SOSTENIBILITA' NELL'ATMOSFERA SISTEMADEI RIFIUTI FORNIMENTID'ENERGIA ASPETTISOCIO ECONOMICI CONTENIMENTO DELL'EMISSIONI MIGLIORAMENTODELLA QUALITA' TUTELADELLA QUALITA' DEL SUOLO MINIMIZZAZIONECONSUMO SUOLODI

TUTELADELLA RETE ECOLOGICA E DEL

RIGENERAZIONE URBANA ++ + + + O O O O

RECUPERO ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE E DEL ++ ++ + ++ O O O O PATRIMONIO EDILIZIO AZIONI ESISTENTE

OPERA PUBBLICA ++ + + + O O O O

VALUTAZIONE DI COERENZA ALLA SOSTENIBILITA' VERIFICATA SOSTENIBILITA'

Il nuovo regolamento edilizio, con le indicazioni volte al risparmio energetico, ARIA consentirà un miglioramento della qualità dell’aria.

Le regole per il risparmio energetico e l’uso di FER si tradurrà in un minor consumo ENERGIA energetico

Miglioramento della qualità dell’acqua. Obbligo di corretto allacciamento degli scarichi ACQUA alle reti fognarie e di un corretto smaltimento delle acque meteoriche.

Rigenerazione di un comparto già esistente. Pianificazione adeguata e rispettosa dello SUOLO studio geologico e della rete ecologica. L’intervento si colloca all’interno ed a completamento del tessuto urbanizzato.

RUMORE Applicazione del piano di zonizzazione acustica

PAESAGGIO E PATRIMONIO L’intervento si colloca all’interno ed a completamento del tessuto urbanizzato. Verrà CULTURALE preservato l’edificio con valenza di industria storica.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 85 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

P.L. 1-2-3 CRITERI DI SOSTENIBILITA' PAESAGGIO DELL'ACQUA SOSTENIBILITA' NELL'ATMOSFERA SISTEMADEI RIFIUTI FORNIMENTID'ENERGIA ASPETTISOCIO ECONOMICI CONTENIMENTO DELL'EMISSIONI MIGLIORAMENTODELLA QUALITA' TUTELADELLA QUALITA' DEL SUOLO MINIMIZZAZIONECONSUMO SUOLODI

TUTELADELLA RETE ECOLOGICA E DEL

NUOVI INSEDIAMENTI DI COMPLETAMENTO A DESTINAZIONE + O O + O O - - RESIDENZIALE

AZIONI OPERE PUBBLICHE ++ + - + O O O O

COERENZA ALLA SOSTENIBILITA' VERIFICATA VALUTAZIONE DI

SOSTENIBILITA'

Il nuovo regolamento edilizio, con le indicazioni volte al risparmio energetico, ARIA consentirà un miglioramento della qualità dell’aria.

Le regole per il risparmio energetico e l’uso di FER si tradurrà in un minor consumo ENERGIA energetico

Miglioramento della qualità dell’acqua. Obbligo di corretto allacciamento degli scarichi ACQUA alle reti fognarie e di un corretto smaltimento delle acque meteoriche.

Occupazione di suolo libero interno al tessuto urbano consolidato. Pianificazione SUOLO adeguata e rispettosa dello studio geologico e della rete ecologica. L’intervento si colloca all’interno ed a completamento del tessuto urbanizzato.

RUMORE Applicazione del piano di zonizzazione acustica

L’intervento si colloca all’interno ed a completamento del tessuto urbanizzato. Il PAESAGGIO E PATRIMONIO progetto delle aree verdi, dei parcheggi ed i viali alberati e collegamenti ciclopedonali CULTURALE rende sostenibile gli interventi.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 86 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

P.L. 4a CRITERI DI SOSTENIBILITA'

PAESAGGIO DELL'ACQUA SOSTENIBILITA' NELL'ATMOSFERA SISTEMADEI RIFIUTI FORNIMENTID'ENERGIA ASPETTISOCIO ECONOMICI CONTENIMENTO DELL'EMISSIONI MIGLIORAMENTODELLA QUALITA' TUTELADELLA QUALITA' DEL SUOLO MINIMIZZAZIONECONSUMO SUOLODI

TUTELADELLA RETE ECOLOGICA E DEL

RIQUALIFICAZIONE URBANA ++ O + + O O O O

RIDUZIONE DEL VOLUME PREESISTENTE ++ + ++ + + + + +

AZIONI TRASFERIMENTO DI VOLUME E ++ + + + + + + + DESTINAZIONE

OPERE PUBBLICHE ++ O O + O O O O

VALUTAZIONE DI COERENZA ALLA SOSTENIBILITA' VERIFICATA SOSTENIBILITA'

Il nuovo regolamento edilizio, con le indicazioni volte al risparmio energetico, ARIA consentirà un miglioramento della qualità dell’aria. Fascia a verde in progetto

Le regole per il risparmio energetico e l’uso di FER si tradurrà in un minor consumo ENERGIA energetico

Miglioramento della qualità dell’acqua. Obbligo di corretto allacciamento degli scarichi ACQUA alle reti fognarie e di un corretto smaltimento delle acque meteoriche.

Riqualificazione urbana di un comparto già utilizzato con riduzione del volume. SUOLO Pianificazione adeguata e rispettosa dello studio geologico e della rete ecologica. L’intervento si colloca all’interno ed a completamento del tessuto urbanizzato.

RUMORE Applicazione del piano di zonizzazione acustica

PAESAGGIO E PATRIMONIO L’intervento si colloca all’interno ed a completamento del tessuto urbanizzato. La CULTURALE fascia a verde ed i viali alberati di progetto rendono compatibile l’intervento.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 87 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

P.L. 4b CRITERI DI SOSTENIBILITA'

DELL'ACQUA SOSTENIBILITA' DELPAESAGGIO NELL'ATMOSFERA SISTEMADEI RIFIUTI FORNIMENTID'ENERGIA ASPETTISOCIO ECONOMICI CONTENIMENTO DELL'EMISSIONI MIGLIORAMENTODELLA QUALITA' TUTELADELLA RETE ECOLOGICA E TUTELADELLA QUALITA' DEL SUOLO

MINIMIZZAZIONECONSUMO SUOLO DI NUOVI INSEDIAMENTI A DESTINAZIONE COMMERCIALE IN ++ - O O O O - O AMBITO DI COMPLETAMENTO

VOLUME DERIVANTE DA UNA DELOCALIZZAZIONE ++ O O O + + + O AZIONI

OPERE PUBBLICHE + + + + O O O O

VALUTAZIONE DI COERENZA ALLA SOSTENIBILITA' VERIFICATA SOSTENIBILITA'

Il nuovo regolamento edilizio, con le indicazioni volte al risparmio energetico, ARIA consentirà un miglioramento della qualità dell’aria.

Le regole per il risparmio energetico e l’uso di FER si tradurrà in un minor consumo ENERGIA energetico

Miglioramento della qualità dell’acqua. Obbligo di corretto allacciamento degli scarichi ACQUA alle reti fognarie e di un corretto smaltimento delle acque meteoriche.

Occupazione di suolo libero all’interno del tessuto urbano consolidato. Pianificazione SUOLO adeguata e rispettosa dello studio geologico e della rete ecologica. L’intervento si colloca all’interno ed a completamento del tessuto urbanizzato.

RUMORE Applicazione del piano di zonizzazione acustica

L’intervento si colloca all’interno ed a completamento del tessuto urbanizzato. Il PAESAGGIO E PATRIMONIO progetto prevede l’apposizione di viale alberato per il tutto il tratto a confine con la CULTURALE viabilità esistente

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 88 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

P.L. 5 - 6 CRITERI DI SOSTENIBILITA' PAESAGGIO DELL'ACQUA SOSTENIBILITA' NELL'ATMOSFERA SISTEMADEI RIFIUTI FORNIMENTID'ENERGIA ASPETTISOCIO ECONOMICI CONTENIMENTO DELL'EMISSIONI MIGLIORAMENTODELLA QUALITA' TUTELADELLA QUALITA' DEL SUOLO MINIMIZZAZIONECONSUMO SUOLODI

TUTELADELLA RETE ECOLOGICA E DEL

NUOVI INSEDIAMENTI DI COMPLETAMENTO A DESTINAZIONE ++ O O O O + - - RESIDENZIALE

AZIONI OPERA PUBBLICA ++ - O O O O O O

VALUTAZIONE DI COERENZA ALLA SOSTENIBILITA' VERIFICATA SOSTENIBILITA'

Il nuovo regolamento edilizio, con le indicazioni volte al risparmio energetico, ARIA consentirà un miglioramento della qualità dell’aria.

Le regole per il risparmio energetico e l’uso di FER si tradurrà in un minor consumo ENERGIA energetico

Miglioramento della qualità dell’acqua. Obbligo di corretto allacciamento degli scarichi ACQUA alle reti fognarie e di un corretto smaltimento delle acque meteoriche.

Occupazione di suolo libero all’interno del tessuto urbano consolidato. Pianificazione SUOLO adeguata e rispettosa dello studio geologico e della rete ecologica. L’intervento si colloca all’interno ed a completamento del tessuto urbanizzato.

RUMORE Applicazione del piano di zonizzazione acustica

PAESAGGIO E PATRIMONIO L’intervento si colloca all’interno ed a completamento del tessuto urbanizzato. Il CULTURALE progetto della viabilità a carico rende sostenibile gli interventi..

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 89 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

P.L. 7 CRITERI DI SOSTENIBILITA' PAESAGGIO DELL'ACQUA SOSTENIBILITA' NELL'ATMOSFERA SISTEMADEI RIFIUTI FORNIMENTID'ENERGIA ASPETTISOCIO ECONOMICI CONTENIMENTO DELL'EMISSIONI MIGLIORAMENTODELLA QUALITA' TUTELADELLA QUALITA' DEL SUOLO MINIMIZZAZIONECONSUMO SUOLODI

TUTELADELLA RETE ECOLOGICA E DEL

NUOVI INSEDIAMENTI DI COMPLETAMENTO A DESTINAZIONE ++ O O O O O - - RESIDENZIALE

AZIONI OPERA PUBBLICA ++ - O O O O O O

VALUTAZIONE DI COERENZA ALLA SOSTENIBILITA' VERIFICATA SOSTENIBILITA'

Il nuovo regolamento edilizio, con le indicazioni volte al risparmio energetico, ARIA consentirà un miglioramento della qualità dell’aria.

Le regole per il risparmio energetico e l’uso di FER si tradurrà in un minor consumo ENERGIA energetico

Miglioramento della qualità dell’acqua. Obbligo di corretto allacciamento degli scarichi ACQUA alle reti fognarie e di un corretto smaltimento delle acque meteoriche.

Occupazione di suolo libero all’interno del tessuto urbano consolidato. Pianificazione SUOLO adeguata e rispettosa dello studio geologico e della rete ecologica. L’intervento si colloca all’interno ed a completamento del tessuto urbanizzato.

RUMORE Applicazione del piano di zonizzazione acustica

PAESAGGIO E PATRIMONIO L’intervento si colloca all’interno ed a completamento del tessuto urbanizzato. Il CULTURALE progetto dei parcheggi pubblici a carico rende sostenibile l’ intervento.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 90 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

P.L. 8/9 CRITERI DI SOSTENIBILITA' PAESAGGIO DELL'ACQUA SOSTENIBILITA' NELL'ATMOSFERA SISTEMADEI RIFIUTI FORNIMENTID'ENERGIA ASPETTISOCIO ECONOMICI CONTENIMENTO DELL'EMISSIONI MIGLIORAMENTODELLA QUALITA' TUTELADELLA QUALITA' DEL SUOLO MINIMIZZAZIONECONSUMO SUOLODI

TUTELADELLA RETE ECOLOGICA E DEL NUOVI INSEDIAMENTI DI COMPLETAMENTO A DESTINAZIONE ++ O + O O O O O INDUSTRIALE

AZIONI OPERE PUBBLICHE + O O O O O O O

VALUTAZIONE DI COERENZA ALLA SOSTENIBILITA' VERIFICATA SOSTENIBILITA'

Il nuovo regolamento edilizio, con le indicazioni volte al risparmio energetico, ARIA consentirà un miglioramento della qualità dell’aria.

Le regole per il risparmio energetico e l’uso di FER si tradurrà in un minor consumo ENERGIA energetico

Miglioramento della qualità dell’acqua. Obbligo di corretto allacciamento degli scarichi ACQUA alle reti fognarie e di un corretto smaltimento delle acque meteoriche.

Occupazione di suolo libero all’interno del tessuto urbano consolidato. Pianificazione SUOLO adeguata e rispettosa dello studio geologico e della rete ecologica. L’intervento si colloca all’interno ed a completamento del tessuto urbanizzato.

RUMORE Applicazione del piano di zonizzazione acustica

L’intervento si colloca all’interno ed a completamento del tessuto urbanizzato. Il PAESAGGIO E PATRIMONIO progetto prevede il mantenimento e la valorizzazione del muro storico a confine del CULTURALE collegamento ciclopedonale.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 91 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

PdC 1 CRITERI DI SOSTENIBILITA'

DELL'ACQUA SOSTENIBILITA' DELPAESAGGIO NELL'ATMOSFERA SISTEMADEI RIFIUTI FORNIMENTID'ENERGIA ASPETTISOCIO ECONOMICI CONTENIMENTO DELL'EMISSIONI MIGLIORAMENTODELLA QUALITA' TUTELADELLA RETE ECOLOGICA E TUTELADELLA QUALITA' DEL SUOLO

MINIMIZZAZIONECONSUMO SUOLO DI

RICONOSCIMENTO ATTIVITA’ ARTIGIANALE ++ O + + O O O O ESISTENTE

VALENZA SOVRALOCALE ++ + O O + + + O AZIONI

OPERE PUBBLICHE O O O + O O O O

VALUTAZIONE DI COERENZA ALLA SOSTENIBILITA' VERIFICATA SOSTENIBILITA'

Il nuovo regolamento edilizio, con le indicazioni volte al risparmio energetico, ARIA consentirà un miglioramento della qualità dell’aria.

Le regole per il risparmio energetico e l’uso di FER si tradurrà in un minor consumo ENERGIA energetico

Miglioramento della qualità dell’acqua. Obbligo di corretto allacciamento degli scarichi ACQUA alle reti fognarie e di un corretto smaltimento delle acque meteoriche.

Il comparto riconosce una funzione al suolo che già era esistente. Pianificazione SUOLO adeguata e rispettosa dello studio geologico e della rete ecologica. L’intervento si colloca all’interno ed a completamento del tessuto urbanizzato.

RUMORE Applicazione del piano di zonizzazione acustica

L’intervento si colloca all’interno ed a completamento del tessuto urbanizzato con PAESAGGIO E PATRIMONIO valenza sovralocale. Il progetto prevede un viale alberato a verde sul confine verso CULTURALE l’ambito agricolo.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 92 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

P.d.C. 2 CRITERI DI SOSTENIBILITA'

DELL'ACQUA SOSTENIBILITA' DELPAESAGGIO NELL'ATMOSFERA SISTEMADEI RIFIUTI FORNIMENTID'ENERGIA ASPETTISOCIO ECONOMICI CONTENIMENTO DELL'EMISSIONI MIGLIORAMENTODELLA QUALITA' TUTELADELLA RETE ECOLOGICA E TUTELADELLA QUALITA' DEL SUOLO

MINIMIZZAZIONECONSUMO SUOLO DI

ADEGUAMENTO DI UN COMPARTO ++ - + O O O O O INDUSTRIALE ESISTENTE

AZIONI RIOQUALIFICAZIONE VIABILISTICA ++ - + - O O O O

VALUTAZIONE DI COERENZA ALLA SOSTENIBILITA' VERIFICATA SOSTENIBILITA'

Il nuovo regolamento edilizio, con le indicazioni volte al risparmio energetico, ARIA consentirà un miglioramento della qualità dell’aria. La previsione viabilistica renderà gli accessi e le percorrenze maggiormente funzionali.

Le regole per il risparmio energetico e l’uso di FER si tradurrà in un minor consumo ENERGIA energetico

Miglioramento della qualità dell’acqua. Obbligo di corretto allacciamento degli scarichi ACQUA alle reti fognarie e di un corretto smaltimento delle acque meteoriche.

Il comparto riconosce un adeguamento di un comparto esistente. Pianificazione SUOLO adeguata e rispettosa dello studio geologico e della rete ecologica. L’intervento si colloca all’interno ed a completamento del tessuto urbanizzato.

RUMORE Applicazione del piano di zonizzazione acustica

PAESAGGIO E PATRIMONIO L’intervento si colloca all’interno ed a completamento del tessuto urbanizzato. CULTURALE

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 93 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

P.d.C. 3-4 CRITERI DI SOSTENIBILITA' PAESAGGIO DELL'ACQUA SOSTENIBILITA' NELL'ATMOSFERA SISTEMADEI RIFIUTI FORNIMENTID'ENERGIA ASPETTISOCIO ECONOMICI CONTENIMENTO DELL'EMISSIONI MIGLIORAMENTODELLA QUALITA' TUTELADELLA QUALITA' DEL SUOLO MINIMIZZAZIONECONSUMO SUOLODI

TUTELADELLA RETE ECOLOGICA E DEL

NUOVI INSEDIAMENTI DI COMPLETAMENTO A DESTINAZIONE + O O O O O O - RESIDENZIALE

OPERE PUBBLICHE + O O O O O O O AZIONI

COMPLETAMENTO DEL TESSUTO URBANO ++ O O O O O O O CONSOLIDATO

VALUTAZIONE DI COERENZA ALLA SOSTENIBILITA' VERIFICATA SOSTENIBILITA'

Il nuovo regolamento edilizio, con le indicazioni volte al risparmio energetico, ARIA consentirà un miglioramento della qualità dell’aria.

Le regole per il risparmio energetico e l’uso di FER si tradurrà in un minor consumo ENERGIA energetico

Miglioramento della qualità dell’acqua. Obbligo di corretto allacciamento degli scarichi ACQUA alle reti fognarie e di un corretto smaltimento delle acque meteoriche.

Occupazione di suolo libero all’interno del tessuto urbano consolidato. Pianificazione SUOLO adeguata e rispettosa dello studio geologico e della rete ecologica..

RUMORE Applicazione del piano di zonizzazione acustica

PAESAGGIO E PATRIMONIO L’intervento si colloca all’interno ed a completamento del tessuto urbanizzato. CULTURALE

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 94 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

PdC 5 CRITERI DI SOSTENIBILITA' PAESAGGIO DELL'ACQUA SOSTENIBILITA' NELL'ATMOSFERA SISTEMADEI RIFIUTI FORNIMENTID'ENERGIA ASPETTISOCIO ECONOMICI CONTENIMENTO DELL'EMISSIONI MIGLIORAMENTODELLA QUALITA' TUTELADELLA QUALITA' DEL SUOLO MINIMIZZAZIONECONSUMO SUOLODI

TUTELADELLA RETE ECOLOGICA E DEL

RICONOSCIMENTO DI ATTIVITA’ ESISTENTE + O + O O O O O

AZIONI PROGETTO AMBIENTALE ++ ++ + + + + + +

VALUTAZIONE DI COERENZA ALLA SOSTENIBILITA' VERIFICATA SOSTENIBILITA'

Il nuovo regolamento edilizio, con le indicazioni volte al risparmio energetico, ARIA consentirà un miglioramento della qualità dell’aria.

Le regole per il risparmio energetico e l’uso di FER si tradurrà in un minor consumo ENERGIA energetico

Miglioramento della qualità dell’acqua. Obbligo di corretto allacciamento degli scarichi ACQUA alle reti fognarie e di un corretto smaltimento delle acque meteoriche.

Riconoscimento di attività esistente. Pianificazione adeguata e rispettosa dello studio SUOLO geologico e della rete ecologica. L’intervento si colloca all’interno ed a completamento del tessuto urbanizzato.

RUMORE Applicazione del piano di zonizzazione acustica

L’intervento si colloca all’interno ed a completamento del tessuto urbanizzato. Il PAESAGGIO E PATRIMONIO progetto della barriera a verde a protezione delle zone residenziali esistente rende CULTURALE sostenibile l’intervento.

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 95 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

PdC 6 CRITERI DI SOSTENIBILITA' PAESAGGIO DELL'ACQUA SOSTENIBILITA' NELL'ATMOSFERA SISTEMADEI RIFIUTI FORNIMENTID'ENERGIA ASPETTISOCIO ECONOMICI CONTENIMENTO DELL'EMISSIONI MIGLIORAMENTODELLA QUALITA' TUTELADELLA QUALITA' DEL SUOLO MINIMIZZAZIONECONSUMO SUOLODI

TUTELADELLA RETE ECOLOGICA E DEL

NUOVO INSEDIAMENTI DI COMPLETAMENTO A DESTINAZIONE + - ++ O - - O O RESIDENZIALE

CONCENTRAZIONE VOLUMETRICA E DI CONSUMO DI SUOLO IN PROSSIMITA’ ++ ++ ++ + + O O O

AZIONI DELL’EDIFICATO ESISTENTE

CESSIONE AREA A VERDE ++ ++ ++ + + + O O

VALUTAZIONE DI COERENZA ALLA SOSTENIBILITA' VERIFICATA SOSTENIBILITA'

Il nuovo regolamento edilizio, con le indicazioni volte al risparmio energetico, ARIA consentirà un miglioramento della qualità dell’aria.

Le regole per il risparmio energetico e l’uso di FER si tradurrà in un minor consumo ENERGIA energetico

Miglioramento della qualità dell’acqua. Obbligo di corretto allacciamento degli scarichi ACQUA alle reti fognarie e di un corretto smaltimento delle acque meteoriche.

Occupazione di suolo libero all’interno del tessuto urbano consolidato. Pianificazione adeguata e rispettosa dello studio geologico e della rete ecologica. L’intervento si SUOLO colloca all’interno ed a completamento del tessuto urbanizzato. Concentrazione volumetrica verso l’edificato esistente. Cessione dell’area a verde

RUMORE Applicazione del piano di zonizzazione acustica

PAESAGGIO E PATRIMONIO L’intervento si colloca all’interno ed a completamento del tessuto urbanizzato. . CULTURALE Concentrazione volumetrica verso l’edificato esistente. Cessione dell’area a verde

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 96 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

PdC 7 CRITERI DI SOSTENIBILITA' PAESAGGIO DELL'ACQUA SOSTENIBILITA' NELL'ATMOSFERA SISTEMADEI RIFIUTI FORNIMENTID'ENERGIA ASPETTISOCIO ECONOMICI CONTENIMENTO DELL'EMISSIONI MIGLIORAMENTODELLA QUALITA' TUTELADELLA QUALITA' DEL SUOLO MINIMIZZAZIONECONSUMO SUOLODI

TUTELADELLA RETE ECOLOGICA E DEL

NUOVO INSEDIAMENTI DI COMPLETAMENTO A DESTINAZIONE + - ++ O - - O O RESIDENZIALE

AZIONI CONCENTRAZIONE VOLUMETRICA E DI ++ ++ ++ + + O O O CONSUMO DI SUOLO

CESSIONE AREA A VERDE ++ ++ ++ + + + O O

VALUTAZIONE DI COERENZA ALLA SOSTENIBILITA' VERIFICATA SOSTENIBILITA'

Il nuovo regolamento edilizio, con le indicazioni volte al risparmio energetico, ARIA consentirà un miglioramento della qualità dell’aria.

Le regole per il risparmio energetico e l’uso di FER si tradurrà in un minor consumo ENERGIA energetico

Miglioramento della qualità dell’acqua. Obbligo di corretto allacciamento degli scarichi ACQUA alle reti fognarie e di un corretto smaltimento delle acque meteoriche.

Occupazione di suolo libero all’interno del tessuto urbano consolidato. Pianificazione adeguata e rispettosa dello studio geologico e della rete ecologica. L’intervento si SUOLO colloca all’interno ed a completamento del tessuto urbanizzato. Concentrazione volumetrica. Cessione dell’area a verde per parco pubblico con il mantenimento delle alberature esistenti

RUMORE Applicazione del piano di zonizzazione acustica

L’intervento si colloca all’interno ed a completamento del tessuto urbanizzato. PAESAGGIO E PATRIMONIO Concentrazione volumetrica verso l’edificato esistente. Cessione dell’area a verde con CULTURALE funzione di parco pubblico con il mantenimento delle alberature esistenti

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 97 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

PdC 8 CRITERI DI SOSTENIBILITA' PAESAGGIO DELL'ACQUA SOSTENIBILITA' NELL'ATMOSFERA SISTEMADEI RIFIUTI FORNIMENTID'ENERGIA ASPETTISOCIO ECONOMICI CONTENIMENTO DELL'EMISSIONI MIGLIORAMENTODELLA QUALITA' TUTELADELLA QUALITA' DEL SUOLO MINIMIZZAZIONECONSUMO SUOLODI

TUTELADELLA RETE ECOLOGICA E DEL

RIQUALIFICAZIONE URBANA ARCHEOLOGIA ++ ++ + + O O O O INDUSTRIALE

CESSIONE DI AREE PER PARCHEGGI ++ ++ O O O O O O AZIONI

COMPLETAMENTO DEL TESSUTO URBANO ++ ++ + + O O O O CONSOLIDATO

VALUTAZIONE DI COERENZA ALLA SOSTENIBILITA' VERIFICATA SOSTENIBILITA'

Il nuovo regolamento edilizio, con le indicazioni volte al risparmio energetico, ARIA consentirà un miglioramento della qualità dell’aria.

Le regole per il risparmio energetico e l’uso di FER si tradurrà in un minor consumo ENERGIA energetico

Miglioramento della qualità dell’acqua. Obbligo di corretto allacciamento degli scarichi ACQUA alle reti fognarie e di un corretto smaltimento delle acque meteoriche.

Riqualificazione ambientale di un comparto dismesso. Pianificazione adeguata e SUOLO rispettosa dello studio geologico e della rete ecologica. L’intervento si colloca all’interno ed a completamento del tessuto urbanizzato.

RUMORE Applicazione del piano di zonizzazione acustica

PAESAGGIO E PATRIMONIO L’intervento si colloca all’interno ed a completamento del tessuto urbanizzato. Il CULTURALE progetto prevede il mantenimento degli elementi di archeologia astorica industriale

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 98 RAPPORTO AMBIENTALE – MATRICI AMBIENTALI GERENZANO (VA)

Bibliografia:

• PTCP della Provincia di Varese

• Opuscolo Informativo sulla raccolta differenziata

Siti Internet

• www.goole.it

• www.inermar.It

• www.SiReNa.it

• www.arpa.it

• www.bing.com

• www.comune.GERENZANO.co.it

• www.provincia.varese.it

• www.regione.lombardia.it

• http://www.ricicloni.it/

• http://www.legambiente.it/

• http://www.astrogeo.va.it

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 99