numero 3 dicembre 2011

Sot dal Tôr - 33041 Aiello del Friuli (Ud) Italia - e-mail: [email protected]

aiello ai suoi emigrati Ora c’è un’alleanza fra Aiello e Pesariis nel segno del tempo

Continua l’opera di proselitismo a cura estende nei comuni di Ova- del circolo culturale Navarca di Aiello che ro, Raveo e Prato Carnico. da una quindicina d’anni ha cominciato a La meridiana, che abbel- diffondere in Friuli la cultura di un tempo lisce l’edificio di proprietà misurato all’antica attraverso il ripristino di Enrica Cimenti Agosti- delle vecchie meridiane e la costruzione nis, può segnare anche un di quelle nuove. Ne sono così spuntate momento significativo di a bizzeffe, un po’ ovunque, ma in parti- incontro fra due Comuni colare nel paese che è adesso il cuore di che sono diventati famosi questo piccolo sorprendente fenomeno, e grazie proprio alla misu- cioè Aiello, dove oramai il numero degli razione del tempo: da un orologi solari supera l’ottantina, visto fra lato c’è appunto Aiello e l’altro che ogni anno l’ultima domenica di dall’altro la carnica Pesa- maggio si organizza una grande festa, in riis, celebre per la fabbri- L’intervento di Aurelio Pantanali durante l’inaugurazione a Entrampo. occasione della quale ne sono inaugurati ca di orologi e per il fatto sempre quattro o anche di più, sottoposti che in questi ultimi anni è meta di tanti getto turistico con cui proporre pacchetti poi a un concorso popolare per sceglie- turisti richiamati dai grandi orologi anti- che consentano di visitare, per esempio re il migliore. Ma la passione è arrivata chi ricostruiti nelle vie e nelle piazzette e nell’ambito di un week end, sia le meri- anche in altre zone della provincia, mon- anche dal museo, messo insieme grazie a diane nella Bassa sia gli orologi in Car- tagna compresa dove lo scorso ottobre, un gruppo di appassionati da Amanzio nia. All’evento erano presenti i sindaci in una bellissima giornata di sole, è stata Solari. di Aiello, Roberto Festa, e di Prato Car- festeggiata l’ultima nata fra le meridiane, L’inaugurazione della meridiana nel- nico, Omar D’Agaro, con gli assessori, realizzata da Aurelio Pantanali, presiden- l’albergo diffuso, in località Patuscera e l’assessore Enio De Corte, esponente te del Navarca, su una parete di un vec- di Entrampo di Ovaro, ha così fornito della Provincia, ente sotto la cui egida il chio rustico ristrutturato e che adesso fa l’opportunità per annunciare l’inedita progetto potrà diventare realtà. parte dell’albergo diffuso Il Grop, che si alleanza che potrebbe portare a un pro- Paolo Medeossi IL PELLEGRINO DOC D’EUROPA AD AIELLO Da tre anni cammina raggiungendo i principali santuari d’Europa Il giorno di Ferragosto di quest’anno ha si di Tarvisio per iniziare a salire lo storico alloggiato ad Aiello presso la struttura Sentiero del Pellegrino che porta al santua- parrocchiale della Ciasa dal Muini Olivier rio del Lussari e, complice una bella gior- Pieczonka, il pellegrino franco-polacco in nata di sole, si è trovato circondato dalle viaggio da tre anni per raggiungere, a piedi, cime e dall’ambiente mozzafiato del Monte i principali santuari d’Europa. Non poteva Lussari. sottrarsi quindi a percorrere il «Cammi- Il suo viaggio è poi proseguito attraverso la no Celeste» verso il Lussari, luogo di fede Carinzia fino a Maria Saal e poi verso Lu- mariana da parte delle tre grandi etnie eu- biana, in Slovenia, per proseguire poi verso ropee, quella romana, quella germanica e la Grecia. quella slava. Pieczonka diventa pellegrino nel 2008: Dopo più di 22 mila chilometri, Olivier dopo aver perso sia il lavoro che la casa, Pieczonka è giunto ad Aiello, prima tappa decide di lasciare tutto e di mettersi nelle del Cammino Celeste, trovando buona ac- mani di Dio, scoprendo i luoghi di fede di coglienza ed allacciando rapporti d’amici- tutta Europa. zia con alcuni aiellesi con i quali ha potuto Il pellegrino franco-polacco Olivier «Ho capito d’improvviso una cosa - ha af- far conoscere le fatiche di questo suo lungo Pieczonka in piazza ad Aiello con la carta fermato - : non avevo più niente, ma avevo d’Europa segnata dai suoi cammini. pellegrinare, spinto da una forte volontà tanto tempo. La cosa più preziosa. E ho de- di fede nel raggiungere i santuari mariani ciso di dedicarmi allo spirito». sparsi in Europa. Ripartendo l’indomani allenato com’era, in cinque giorni ha così Un cammino cominciato da Santiago, in da Aiello ha bruciato due tappe al giorno, potuto raggiungere Camporosso nei pres- Spagna, che, come obiettivo finale, ha quel-

2 |Sot dal Tôr Sot dal Tôr| 3 lo di promuovere l’unificazione spirituale dell’Europa. Auguri per il nuovo anno Pieczonka viaggia senza , confidando LASAGNIS! LASAGNIS! Cui lis dopria? nell’ospitalità e nella generosità della gen- Carissimi, quando Sot dal Tôr entrerà nelle che cresce». Carissimi tutti avremmo fatto propo- te. Percorre mediamente 40 chilometri al nostre case il Natale sarà già passato, rimar- siti per il nuovo anno che si apre, io vi auguro di giorno, portandosi sulle spalle tutta la sua Cussì su la taula si meteva la brea e tal A agàin= crampo rà, comunque, oltre l’atmosfera di festa ancora riuscire a godervi la vita con più serenità, riusci- «casa», uno zaino da dieci chili. miez una palotada di farina ben tame- B balort= malfermo di salute Un vero e proprio esempio di anti-frenesia, da concludere un anno, da iniziarne un altro. re ad apprezzare le cose belle che ci circonda- sada: ta fontanela si rompevin i ûs. Cul C clip= tiepido tra i mali più comuni nella società moder- Dovremmo celebrare l’epifania, che come cita un no e che la vita ci riserva, a vedere il bicchiere piron si messedava e farina e ûs doven- cocolâ= vezzeggiare tavin pasta lissa e ’lastica. Si cioleva la na: Olivier Pieczonka non ha fretta, non ha proverbio popolare «tutte le feste si porta via». mezzo pieno e non solo mezzo vuoto. Vi e mi cumissuris= articolazioni orari e non ha tempi stretti per rispettare Vorrei soffermarmi con voi sul 31 dicembre, auguro che si possa ancora fare strada assieme mescula e si tirava al sfuei: la plui brava parona era che che lu faseva fin e toront D dispiticasi= levarsi il capriccio, la ogni impegno della giornata. Per lui conta giornata dedicata alla festa con gli amici o in sulla via della comunione e della collaborazione come la brea da polenta o la luna. Par curiosità solo conoscere nuovi luoghi e nuova gente. famiglia aspettando che il campanile scocchi la nell’interesse delle nostre comunità, preparando dispatussât= cresciuto, uscito Alessandro Cesare finì al sfuei era rodolât e finalmenti cic- mezzanotte e si dia così il benvenuto al 2012. un terreno fertile alle nuove generazioni. cic-cic cul curtis: la brea si emplava di dall’infanzia Quest’anno che stiamo chiudendo, non è Vi e mi auguro che possa realizzarsi quello lasagnis, fatis saltâ cui dês e slargiadis F figot= di bimbo che cerca carezze; stato dei migliori visto la crisi economica, quello LAUREE che in una antica canzone gradese si augurava Una volta era fazil viodi di matina li sul mantil. Bastava spietâ un pôc tant carezza che è successo in giro per il mondo, ma certa- un tempo nel primo giorno dell’anno, quando lasagnis a suiâ, dopo che la parona lis che l’aga o la minestra a bulissin... e li fregul= briciola, piccolissima parte mente, se guardato con un occhio più attento for- dei cantori andavano alla ricerca di un piccolo veva fatis... e li plui famosisi erin ches di lasagnis erin prontis, cuetis e cialdis! MARTINA BUIAT di qualcosa se ci può riservare anche sorprese più positive: Vuànis pa fiesta di Santa Gnesa. Quant che jè vignuda la machina par fa aiuto, ma anche per dare un po’ di speranza a fof= morbido siamo noi che andando troppo di fretta, forse, ci coloro che incontravano dicendo: «che un bon Par ambizion o par fa capî che ta ciasa la pasta dut ’l è stât plui fazil e svelt: Ha consegui- G garbatul= oggetto (in senso dispre- lasciamo colpire dal negativo mettendo in prati- ano il ciel ve dia». no era miseria (oramai in zenâr al for- i blecs si ju tirava e taiava in t’un mo- to la laurea ment ’l era quasi finût e la farina di flôr ment. Cumò... li lasagnis lis fasin poci giativo) ca quello che un proverbio africano dice: «fa più don Federico Basso specialistica in dì par dì a manciava) lis metevin a suiâ feminis e qualchiduna sol par fa contenz gardinza= credito rumore un albero che cade che non una foresta parroco di Aiello Fisica, atmo- su la palada. Tant ’l è vêr che a Daèl i i fruz. Come Liseta Bressana, che par fa gardiz= graticcio sferica e mete- vecios a disevis: - Beât cui che par Santa passâ al timp ai soi nevôs, a fâs lasagnis gluc= sorso, piccolissima quantità orologica pres- Gnesa al à un parint in Vuànis! par una setemana. di liquido so la Facoltà Bielis li lasagnis cui ûs o senza, blancis o cine di altri coetanei, già pronti ad as- Par Chiara e Cristian fâ lasagnis ’l è gof= rigonfio di Scienze ASPETTANDO zalis, ma simpri mangiadis prima cui voi quasi un zuc, intant che ingrumin tal cûr sistere al divertente spettacolo teatrale gota= goccia, centellino Matematiche, e dopo cu la bocia par emplâ al stomit ricuars che fasaran biela la lôr veciaia. L’ARRIVO DI dal titolo «Il taccagno ed il bonaccio- L laît= guasto, cibo che inizia a marcire Fisiche e ne», storia animata messa in scena dal- simpri vueit e al cûr plen di speranza! R.P. laip= truogolo, abbeveratoio Naturali dell’U- SAN NICOLÒ la compagnia La Fabù. niversità degli Studi di Ferrara; discu- M mareôs= amaro Purtroppo, a seguire, una pioggerella tendo con il prof. Federico Porcù la I bambini «fulcro» della O olmâ= guardare di sfuggita impertinente ha perturbato il fluido tesi: «Analisi di fulminazione da rete Al premi San Simonut a Daèl manifestazione. svolgersi del programma, impedendo P pacioc= mota, fango; spesso di a terra: aspetti microfisici e climato- ai ragazzini di presenziare all’accen- bimbi grassi e tranquilli logici». padìn= riposo Le scuole di pensiero sulle figure por- sione dell’abete, piantato per l’occa- Venerdì 28 ottobre, presso la biblioteca ploc’= fanghiglia tatrici di doni nell’approssimarsi della sione, nella piazza Donatori di Sangue, comunale di Codroipo, si sono svolte le CHIARA MACOR parmis= accosto, rasente Natività sono molte, diverse da zona a tuttavia la festa non si è conclusa fino premiazioni della 25esima edizione del zona, e tutte più o meno ancorate ad una all’arrivo del generoso San Nicolò, pre- S sberlufît= scarmigliato Il 13 ottobre “San Simon”, premio letterario in lingua tradizione che getta solide radici in epo- visto per le 18. Il super ospite, tanto sbighet= sbieco, obliquo 2011 Chiara friulana, organizzato dal comune di Co- che antiche: San Nicolò o Santa Lucia, amato ed atteso con ansia dai bambini, sbiviciâ= piovigginare Macor si è nuo- droipo e dall’ARLEF, agenzia regionale vamente laure- Gesù Bambino o Babbo Natale. Sabato ha distribuito regali ai tanti intervenu- sbolseâ= tossire, respirare affanno- 3 dicembre, ad esempio, per i bambini ti ed ha collaborato all’estrazione dei della lingua friulana. All’interno di tale samente ata in Business evento trova vita il “San Simonut” riser- Management del nostro paese, è stato un grande gior- biglietti di una modesta lotteria, il cui scaia= scaglia, scheggia vato alle scuole della nostra regione. all’Universi- no, saturo di concatenati appuntamenti ricavato è stato devoluto in beneficen- s’cif= piccola misura (di grano) tà «Anglia sollazzevoli, aspettando il sopraggiunge- za dal comitato promotore. Vi hanno aderito nove scuole seconda- sclip= piccola quantità di liquido, Ruskin» di re del leggendario San Nicolò, affianca- Nel corso del pomeriggio, come in ogni rie di primo grado, tra le quali la “A. spruzzo Cambridge. to dal suo fedele asinello. allegra opportunità di incontro che si Venier” di Aiello e la “C. Deganut- sclipignâ= spruzzare Già laureatasi A partire dalle 14.30, presso le sale del- rispetti, non sono mancati momenti ti” di Perteole, facenti parte l’Istituto Questi racconti, che si possono leggere sclop= scoppio, tonfo e schianti; di la Ciasa dal Muini, per cominciare a golosi, con consumazione (e lancio) di nel 2001 in Scienze Infermieristiche Comprensivo Destra Torre di Aiello. Il sul sito della scuola, (www.icdestrator- bimbi grassi e tondi presso l’Università di Udine, ha svolto respirare appieno la magica atmosfera pop-corn ed un dolce rinfresco per tutti! gruppo di ragazzi, che hanno scelto di re.it) hanno portato a vincere il primo scufiot= schiaffo la sua attività come infermiera pres- delle imminenti festività, le intrapren- Per la manifestazione, interamente partecipare al corso di scrittura creativa premio, con la seguente considerazione smamât= scolorito so la divisione di Ematologia e tera- denti animatrici del camposcuola han- incentrata sull’intrattenimento delle in friulano, svoltosi assieme alla prof. da parte dei giudici: Lis contis a àn une pia intensiva dell’azienda ospeda- stâin sansis= essere (restare) in attesa no tenuto impegnata una quindicina di giovani generazioni, sono da ringra- ssa Marta Fogar, al prof. Emilio Rigatti struture narative curade e complete. liera S. Maria della Misericordia di stonfât= rimpinzato fanciulli di materne ed elementari, aiu- ziare la Pro Loco di Aiello e Joannis, il e al prof. Dario Chialchia, fanno parte Gli studenti si sono aggiudicati, oltre al Udine. Trasferitasi nel Regno Unito, tandoli a realizzare una serie di accat- locale gruppo «Amici del Mondo», la strafont= molle, inzuppato d’acqua delle ex-classi I A e I B di Aiello, dello certificato di partecipazione, un buono ha frequentato diversi corsi per l’ap- tivanti lavoretti manuali con soggetti a Parrocchia di Sant’Ulderico, il Comu- T tamana= cesta compatta per conte- scorso anno scolastico, e dell’ex-II B di di 200 euro, destinato alla scuola, da uti- prendimento della lingua inglese, ha tema natalizio, nell’ambito del «Labo- ne di Aiello e, soprattutto, i convenuti nere granaglie fatto parte dell’equipe infermieristica ratorio artistico X-Mas edition 2011», che hanno affrontato e sfidato l’umidi- Perteole. Tra i vari racconti di gruppo lizzare per l’acquisto di libri in lingua U umiliasi (-dal timp)= mitigare per l’assistenza del prof. Stephen un’iniziativa tutta nuova che pare ab- tà pur di poter rispondere «Presente!» che hanno prodotto ne sono stati scelti, friulana, che è stato consegnato dal pre- V ven a stai= cioè Hopkins, noto astrofisico, e da quat- bia riscosso da subito un discreto ap- all’appello, non senza riconoscenza e da presentare al concorso, tre di Aiello e sidente della provincia di Udine Pietro visâ= avvertire tro anni è stata assunta presso l’o- prezzamento tra i piccoli motivati par- gratitudine per le belle ore trascorse in tre di Perteole. Fontanini, il quale si è complimentato visasi= ricordare spedale universitario di Cambridge tecipanti. buona compagnia, nonostante il meteo Al pues sucedi di dut; Disfidis fur dai... con loro: - Brâs chei di Daèl. vis a vì= di fronte nel reparto di ClinicalInvestigations, Alle 16 l’esuberante comitiva è stata avverso. semenats; Viac di gnocis... cul muart; I ragazzi sono accorsi numerosi alla pre- dove lavora attualmente. Z zighis= trampoli accompagnata nella sala civica di via Alla dottoressa vive congratulazioni! A.T. Di no crodi; Sameancis inmagantis; Un miazione e con orgoglio e soddisfazione a cura di Battisti, ove ha potuto unirsi alle de- segret tal baul. hanno posato per la foto ricordo. Rachele Pitton

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Coinvolgente ELIA SERRAVALLE: UN CARO RICORDO concerto di Natale Con Elia Serravalle diventammo cognati quando sposai Lucilla. Alberta sua moglie e Lucilla erano Domenica 18 dicembre, nella chiesa di sorelle; Gastone: loro fratello, fu per me un fratello Sant’Ulderico, si è tenuto il Concerto acquisito con affetto. Dunque Elia. di Natale, organizzato dal Circolo Cul- Abitanti con le nostre famiglie a Gorizia, lui ed io turale “Navarca”, dalla Parrocchia e per una quindicina d’anni ci trovavamo spesso ad dall’Amministrazione Comunale. Aiello per rivedere e restare un paio d’ore coni ri- Nella splendida cornice della nostra spettivi vecchi amici e poi bere un bicchiere lungo chiesa parrocchiale, gremita di per- le «private» della «Màgniza». sone, si è esibito il Coro di Voci Bianche Un pomeriggio d’una decina d’anni fa eravamo in dell’Associazione Culturale Ritmea di piazza ad Aiello. A bruciapelo mi chiese: «Checo, Udine, diretto da Lucia Follador. menimi tal mulin di Miseu!»; mulino ormai da anni proprietà di Silvestro Battistin, nelle cui stalle e tet- Il coro ha eseguito parecchi brani del toie improvvisate l’amico gestiva la sua grande repertorio di Natale, accompagnati dal passione: i cavalli. giovane pianista Giovanni Molaro e Elia, esperto ed abilissimo maniscalco, conoscitore alle percussioni da Marco D’Orlando. profondo di questi meravigliosi animali, pensavo Alcuni pezzo hanno visto la bravura fosse questo il motivo della sua richiesta: andare delle due voci soliste: Elisa Blancuzzi sono unite al coro per eseguire i canti. a tutto il coro, ai solisti, ai musicisti a far visite a Silvestro per vedere i suoi cavalli. Fu e Francesco Cortese che hanno fatto La presenza e la partecipazione dei e un grande grazie alla maestra Lucia infatti così. Arrivati sul posto, Silvestro - poche pa- role di saluto -, cominciò ad aprire portelle, box, e letteralmente vibrare le loro note e i genitori ci hanno fatto capire che per Follador che con la sua bravura e pro- © paoloaizza.com 2008 vani adattati a ricovero per puledri ed altri animali Il molino di Miceu. loro acuti, rendendo il concerto molto trasmettere l’amore e la passione per fessionalità offre a chiunque senta il da cortile. Ad un certo punto ci invitò in cucina, intenso e partecipato. Una bella e inas- la musica, la cosa migliore è dimos- desiderio di avvicinarsi alla musica, di ampia stanza con camino e focolare e ci sistemò ramente la sapeva, la celava molto discretamente. ma». Avrei voluto, saltare, gridare, cantare, ridere, pettata sorpresa ha colto tutti a metà trarlo con i fatti. farlo, attraverso il canto. nell’annesso «fogolarut». Silvestro comparve di nuovo con in mano un vetro dalla gioia e felicità che provavo in quel momento concerto, quando alcune mamme si Un ringraziamento per la bella serata E.B. Sedemmo: Elia ed io, un po’ stretti uno accanto che aveva l’aspetto del litro di vino adoperato nelle ma rimasi compito, ricevendo il pane che Silvestro all’altro, mentre Silvestro estraeva dal forno ancora nostre osterie friulane. distribuiva. caldo alcune pagnotte appena cotte e profumate: C’era dentro sino all’orlo un «rubino»; i milanesi lo Questo è un ricordo sentito nel cuore tuttora: del Visco parevano lingotti d’oro. Pose sul minuscolo tavolo chiamano: «el negher»: lo curava lui stesso nella mio cognato Elia e dell’amico Silvestro; vorrei scri- questo ben di Dio e si allontanò un minuto. vigna dietro l’edificio. vere «cari» ma mi astengo rimanendo nell’ambito Noi due ci guardavamo muti e stupefatti. Non pen- Silvestro versò il vino in tre bicchieri, affettò una della loro riservatezza. È morto il dottor Gaspardis so che Elia sapesse già la storia del pane e se ve- pagnotta ancora calda ed un salame con la «lagri- Francesco Pinat da Gorizia Un medico umanista fra passato e futuro

Nel generale cordoglio, ci ha lasciati l’a- dare sollievo alla fatica nima buona e sapiente del dott. Davide umana». Lo faceva di stal- PATENTATO DA 70 ANNI, PINSÎRS di Ledi Paron Gaspardis. Nato ad Alture nel 1924, si la in stalla nella Bassa, col era trasferito, con la famiglia, in una padre, e nell’ambulatorio PREMIATO DALL’ACI Mandi Stela villa sulla strada per Gorizia, dove l’a- d’altri tempi in fondo alla bitato di Visco trascolorava nella cam- «braida» di casa. Ha fatto Correva l’anno 1941 e risiedevo nei al fronte russo, catturato e fatto pri- Jevi al ciâf banda al sîl, pagna. La casa si distingue per l’archi- puntate nella ricerca (mi- dintorni di Monfalcone, allora pro- gioniero dai tedeschi che mi rinchiu- ti viodi te stela, tettura, sposata a un verde, vario, tota- crobiologia), sulla leptospi- vincia di Trieste, quando mi si pre- sero nel campo di concentramento la pluilusinta, la pluibiela. le, che fa da elastico alla parte rustica. rosi, e una vastissima pra- sentò l’opportunità di un posto di la- di Fürstemberg in Germania. Con la consorte Teresa Burba, il padre, tica nella chirurgia: bovini, voro molto ambito presso i Cantieri Oggi, pensionato, con alle spalle A sai che tu mi âssimprijudât il dott. Giobatta trasmise ai figli passio- cavalli, cani, gatti, piccoli Riuniti dell’Adriatico. sessant’anni di attività lavorativa, e compagnâtta vita ne per la natura, in maniera didattica, animali. Curava, e amava In abbinamento venne l’iscrizione al dimentico dei momenti tristi, grato pratica. Grande clinico; veterinario pro- gli animali, il dott. Davide: in duc’ i puesc’ dulàca eri. Partito Unico di allora quale giova- alle circostanze fortuite che mi ha ri- vinciale (Contea di Gorizia e Gradisca), ha avuto cani, gatti, uno A era a vonda che ’sirassi al ciâf banda ne avanguardista e l’istruzione pre- servato la vita mi pregio di possede- aveva cooperato al miglioramento delle stupefacente merlo india- di te, razze equine e bovine, e degli animali di no parlante; oche, germani militare obbligatoria ogni sabato. re ed usare una patente di guida da e tu, tu mi cialavis, tu mi siguravis, bassa corte. Conferenziere abile, sapido, reali, colombi, conigli, galline livornesi, no; onorato e stimato da tutti a breve e Autonomamente partecipai ad un settant’anni senza aver mai graffiato sapeva mescolare scienza a bonomia canarini, una scimmia, una antilope, le largo raggio. Tirò fuori grinta di uomo corso di guida automobilistica a un parafango. tu mi davis la fuarsa di lâindevant friulana, per arrivare a mente e cuore api… della Bassa quando i problemi della vi- punteggio ottenendo il primo posto Il giorno 25 aprile 2011 nell’occa- e ogni me brut pinsîr al spariva. della graduatoria in provincia con- sione dell’assemblea dell’Automo- della gente. Persona veramente colta, Chi scrive, ricorda con trepidazione sta avrebbero vinto chiunque. Con la Làsù a sês in tantis che spietês una cla- spaziava da scienza, esperienze di vita, quando, un sessant’anni fa, gli portò in tecnologia si aiutò; diede il meglio di sé seguendo la patente «C» di abilita- bile Club sono stato premiato con mada, a conversazioni, fondate, sulle lettere di un cesto - più di là che di qua - il vecchio come umanista, autore, anche sul No- zione civile. pergamena e distintivo relativo. Il San Paolo. Folta di volumi e saggi, la gatto bianco e nero, che era come un stro Giornale, di pagine sapide, limpide, Quale premio tangibile per il risulta- caso ha voluto che a consegnarmi un consei, un ajût, ma tu stela produzione scientifica; uno dei figli non parente. Miracolo fu: il «tui» veleggiò eleganti, immerso nel mondo della na- to ottenuto, i Cantieri Riuniti mi fe- il premio sia stato il vice presiden- tu sêssimpri in prima fila, cero trascorrere un mese a Pesaro per te dell’ente, un noto professionista, poteva che calcare simili orme. a lungo fra cucina e «ciast», a variare il tura e di una professione coinvolgente. la pluilusinta, la pluibiela E fu Davide. Studia in varie parti d’Ita- monotono menù di polenta, con carne Così, fatto alla buona, un distico nella una specializzazione in elettrauto. mia vecchia conoscenza. Durante la lia; si specializza in Svizzera; sperimen- fresca e scattante. lingua dell’umanesimo, il latino. Per lui, A seguito della chiamata di leva fui premiazione la voce al microfono simpripronta a judami, savint ta pratiche chirurgiche di avanguardia. Anni della vecchiaia irti di difficoltà, Fletus ex hominibus/ lugeantque uni- assegnato al terzo reggimento autie- non mancava di commozione, ma si che la sù però ’l è cualchidun Quando la morte di una mucca o di un prodighi di soddisfazioni: laurea per versa animalia! - il pianto degli uomini ri di stanza a Milano. Frequentai un concluse con un forte abbraccio di pluibiel e pluilusint di te. cavallo era «lutto» intensivamente fa- i figli Gianenrico, e Gloria (ha seguito e quello di tutti gli animali, proprio di corso di allievi sottufficiali esterna- liberazione e gli applausi dei presen- Ledi Paron miliare, «tirava di qua», con medicina medesima via); nascita dei nipoti, nozze tutti! mente alla struttura militare. ti e familiari compresi. 29 di avrîl dal 2009 o chirurgia, i «muti animali creati per di smeraldo con la consorte Clara Mari- Ferruccio Tassin Quando fui promosso, fui destinato Ruggero De Giusti

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della diocesi, di tutte le età, laici che a lui mosso lavoro di don Lorenzo Boscarol, Presentato un opuscolo redatto da Lorenzo Boscarol ricorrevano per lo spirito di consiglio. non potrà fare a meno di rivolgersi al MADONA DI Si sentiva sempre parroco e volle conti- passo di San Paolo nella lettera agli Ebrei MONS. : PARROCO ESEMPLARE E nuare ad esserlo, nella piccola comunità (Eb 13, 7) laddove raccomanda: …Ri- MONTSANTA di Nogaredo. cordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno FORMATORE DI UOMINI Con l’arcivescovo mons. Andrea Pancra- annunziato la parola di Dio; consideran- PREA PAR NO Il 21 settembre in chiesa una celebrazione l’ha commemorato a 40 anni dalla morte zio (1962-1967), fu delegato arcivescovi- do attentamente l’esito del loro tenore di le, in un periodo in cui si trova dentro il vita, imitatene la fede... La chiamano microstoria, quasi a signi- Era una cultura diffusa, che non voleva Concilio Vaticano II, che lo vede agire in L’opera vuole essere la motivazione di ficare una storia minore, invece, si po- spargere soltanto, umanesimo, scientifi- dialogo con comunità, sacerdoti e laici. questo ricordo, con in più un motivo di trebbe definire cellula di un tessuto più cità, ma tutto, indirizzato a valorizzare Nel 1967 ha la gioia di salutare un sacer- tenerezza da aggiungere al testo paolino, ampio. in modo preciso la persona. dote goriziano arcivescovo nella propria perché quella di mons. Giovanni Dioda- Così questo bel lavoro, di 48 pagine scrit- Di varii campi si impadronirono suoi diocesi, mons. Pietro Cocolin, e con lui to è stata Una testimonianza di un ami- te - e di fotografie - che interpreta una giovani, ma sempre con in testa la consa- collabora in una fase di cambiamento co fraterno, prima che di un capo… un vita: mons. Giovanni Diodato (1907- pevolezza, la capacità critica, nel distin- quale fu quella della traduzione pratica uomo che, in tutta la sua esistenza, prima 1971), sacerdote. guere. dei risultati del Concilio. di tutto è stato un fratello e un padre. La copertina lo ritrae seduto, non in Tanti sacerdoti, uscirono dalla sua cer- Chi legge questo rapido, intenso, com- Ferruccio Tassin posa, su un elemento a protezione di una chia, e tanti ragazzi nel mondo del lavo- strada bianca; sfondo, paesaggio delle ro, e delle arti (basti pensare ad un perso- Per il mese di maggio, ci faceva recitare Dolomiti, autentico ricamo del creato. naggio di livello internazionale, come il La testimonianza e una poesia a fianco dell’altare della Ma- Ad attirare è lui, persona: in veste bor- musicista Orlando Dipiazza, o sociologi i ricordi del parroco donna (non so dove ne trovasse tante, ghese, come tanti nostri sacerdoti, già dal e filosofi del rango di mons. Luigi Pon- perchè ne aveva una per ogni giorno!) e tempo che fu, liberati da schiavitù di ve- tel), e poi tanti giovani e donne, impe- ci faceva animare con canti sempre nuovi. Giovanni Diodato In questo modo l’amore verso la Madre ste, non da dignità di funzione. gnati nelle associazioni, nella politica, in Sul mio tavolo ho un piccolo libro, pa- di Dio cresceva anche nei nostri cuori. Decoroso, non elegante; neppure dimes- maniera consapevole, pulita ed attiva. recchio sciupato. Mi ha accompagnato La sua formazione sacerdotale era impre- La pittura rianimata a novembre. so; quel tanto di scudo che bastava a ri- Ragazzi e ragazze, insieme anche in durante tutta la mia vita, lungo i miei gnata dello spirito di San Giovanni Bo- parare la funzione nella vita, che pure la gita in montagna, dove portò i bambini viaggi missionari e le mie soste, in tasca o sco. Grande infatti era l’amore che don Ab immemorabile sulla facciata della dignità deve salvaguardare. nell’immediato dopoguerra nelle prime in borsa. Perché sono così legata a questo Diodato aveva per i ragazzi, gli adole- casa Pellegrini, in Joannis, c’è «la Ma- scenti e i giovani. Era sempre disponibile Il gesto è quello che già Dante Alighieri La copertina dell’opuscolo. colonie organizzate libro? dona di Mont Santa». descriveva nella Divina Commedia. Nella prima pagina, leggo il titolo: «Imi- e sorridente con noi. Ci aveva insegnato Durante la guerra, ci fu un’intensa col- Gli avvenimenti tragici e le intemperie Dante, elemento di unione d’Italia, da Giovanni Diodato, è scuola (non è sem- laborazione sportiva, ricreativa, formati- tazione di Gesù Cristo»; subito dopo è il canto anche «Don Bosco ritorna fra i scritto: Ecce ancilla Do- giovani ancor». far sparire tutte le vergognose guerre pre così, se non è accettata). va, con la parrocchia di Ruda, propizia- ne hanno causato la copertura con la mini. Fiat mihi secundum La canonica era sempre calce (per il colera scoppiato durante chiamate, perfino di recente, con fanfa- Studi al seminario di Padova, poi a Gori- ta dalla sua consuetudine con Rolando verbum tuum. La dedi- aperta ad accogliere tutti ra, in un’Italia combattente, a raccontare zia; ordinazione a Trieste, da mons Luigi Cian (presidente e anima della A.C. ru- ca porta la firma di don noi: c’era chi leggeva, chi la prima guerra mondiale) o lo sbiadi- dell’unità. Fogar, nel 1933, dopo l’uscita di scena dese), poi sindacalista e politico di pri- Giovanni Diodato. Più giocava a ping pong, chi a mento dei colori, sempre i proprietari Dante (sette parole su dieci sue, nell’ita- dell’arcivescovo goriziano, lo sloveno Se- mo piano, che aveva conosciuto perché sotto c’è la data: Gorizia, calcetto, chi a carte... Per solleciti - Gianfranco, la sorella Elodia Festa dell’Annunciazione liano d’oggi, per far capire l’unità), dice- dej, sacrificato dalla caduta di dignità in fidanzato con una sua parrocchiana, il carnevale, organizzava con il marito Renato Tiberio - hanno va del gesto fare solecchio; al saress o al quei tempi, fatti di compromessi che si Gianna Pinat, ed egli seguì la coppia sino 1953. È questo l’anno in delle buone cenette, ma- cui lasciai il mio paese per provveduto a far ridipingere la sacra sarìa, perché don Diodato era di Monfal- credevano soluzioni. al matrimonio nella formazione e nella gari con una succosa pa- entrare nell’Istituto del- stasciutta! Organizzava immagine. cone, al sarìa ripararsi dal sole con una Cappellano di Aiello (1933), con un spiritualità. le Clarisse Francescane per noi colonie estive in Così è stato nel 1978, così è stato an- mano arcuata sulle sopracciglia. personaggio di punta del popolarismo Vive la II guerra mondiale, cercando di Missionarie del SS. Sa- montagna e pellegrinaggi Qui, la scelta della foto, centrata in ma- cattolico (il don Giuseppe Calligaris che continuare il contatto coi suoi giovani cramento. Dopo il Santo annuali al Santuario del- che quest’anno. niera stupefacente, vuol dire altro: aiuta- aveva lanciato in politica Giuseppe Bu- di A.C. - che già avevano sentito parlare Vangelo, l’«Imitazione la Madonna di Barbana, Staccato il vecchio intonaco, la pittrice re lo sguardo a mirare lontano. gatto), poi parroco (1938), don Diodato di spirito sociale cristiano e di gioventù di Gesù Cristo» è stato con i carri trainati dai ca- Genny Stocco con passione, compe- per me guida, preghiera, Nella foto, il gesto viene non da grinta, vive a contatto con il paese: devozioni, operaia belga - (don Diodato era di cul- valli della fam. Peloi. tenza ed abilità ha ridipinto la Vergine contemplazione, alimento Don Diodato aveva an- aspirazione a vedere; ma desiderio di cultura, carità (istituì il pane di Sant’An- tura francese), scrivendo a quelli scagliati spirituale per la mia vita con in grembo il Divin Battista, così scrutare, capire, individuare. tonio; dava mandato di notte, dopo il nel conflitto. che il dono di essere un cristiana e religiosa. bravo regista di teatro: quante scenette come la si può venerare nel santuario E poi, lui, in un campo molto profondo, coprifuoco, per carità concreta, nel non In paese dimostra accenti di vero defen- Don Diodato arrivò ad Aiello nel 1933. e quante storie! Forse, una delle più fa- Ricevetti il Battesimo dalle sue mani, nel- di Monte Santo a Nord-Est di Gorizia. la strada, la salita al monte; simboli della ferire i riceventi), le sue linee di attività sor civitatis, a ogni costo, anche della mose fu «Biancaneve e i sette nani». Lui la chiesa «dal borc dai fraris». Sono stata La «consegna» alla famiglia Pellegrini vita irta di difficoltà e ricca di conquiste. pastorale. vita, che, invano, offre per salvare un pa- godeva con noi, il suo sorriso contagioso A cominciare anche dalle montagne E vita in canonica, con tanti giovani, in dre di famiglia, nella fase di guerra che la sua prima battezzata. I miei genitori ed al paese è avvenuta il 21 novembre, mi diedero il nome di Eugea, nome poco creava un clima di serenità e unione tra amate e fatte amare; dal nostrano Ma- naturale alternativa con un conformismo spesso sconfinava nell’abominio. comune. Il parroco, quando veniva a vi- noi, giovani dell’Azione Cattolica. Alle giorno della «Madona da Salût». tajur, allora giardino di stelle alpine, alle acritico e straccione, capillarmente diffu- Tutta la comunità aiellese lo salutò sitare la mia nonna anziana, mi diceva nostre feste partecipavano anche genitori Sul far della sera una processione è Dolomiti. so in tutta l’Italia. (1949) in una chiesa gremita. sempre: «Ricordati che il tuo nome signi- e amici. Don Diodato era un uomo tutto di Dio. uscita dalla chiesa ed ogni fedele, per La foto scelta dall’autore, don Lorenzo Sì, tanti giovani; ragion d’essere di un sa- Dalla parrocchia passa al Seminario, fica “buona terra”». rendere sicuro il proprio cammino fisi- Boscarol, che conosceva ogni anfratto cerdote per il futuro di Chiesa e società. direttore spirituale, il Padre, come veni- La chiesa e la canonica erano la nostra Svolgeva il suo ministero sacerdotale con umiltà, saggezza e cuore aperto a tutti. co e spirituale, reggeva una torcia. nell’anima della personalità di don Dio- In lui, significava agire «con» i caratte- va abitualmente chiamato, dove, scrive seconda casa. La chiesa era il cuore del paese. A noi ragazzi e, poi, adolescenti, Per questo, quando arrivò il momento Il parroco, don Federico Basso, con- dato, vale venti-trenta pagine di testo. ri (non «sui» caratteri), per valorizzare, don Boscarol, egli divenne formatore di del suo trasferimento a Gorizia, per im- don Diodato ci faceva vivere intensa- sacrato il dipinto, ha impetrato su cia- Un testo intenso, teso, esplora questa non modificare, talenti, tendenze, aspira- uomini che della spiritualità sapessero mente i tempi liturgici, la Santa Messa, pegni sicuramente più forti in arcidiocesi straordinaria figura di sacerdote, vero zioni, sogni, a confronto con non facili fare un modo di essere nella chiesa e nel l’Adorazione Eucaristica, la Via Crucis. affidatigli dall’arcivescovo, tutta la gente scuno e su tutti i paesani la protezione punto di riferimento, per sua scelta, fatta realtà. mondo, cercando di mettere a punto una La Via Crucis! Con quanta devozione del paese si recò in piazza, e, con le la- divina. rientrare nella media del vivere quotidia- Una capacità multiforme di stare con i figura di sacerdote che meno puntasse sul percorreva la chiesa contemplando le sta- crime agli occhi che nessuno nascondeva, Lo spegnimento delle torce, alla fine zioni! E tutti lo seguivano con lo stesso salutò «al plevan», perché sapeva di per- no. giovani forse mutuata da don Bosco; ruolo e più sulla credibilità e sulla capa- della funzione sacra, ha portato l’oscu- Già dalle origini, elemento di carità, dall’insegnare i canti di montagna ad or- cità di essere testimone. raccoglimento. Ricordo un Venerdì San- dere un pastore e un grande amico. Grazie, don Diodato, per l’impronta rità in Joannis, ma non nei cuori dei monfalconese, vive i drammi della gran- ganizzare affollatissimi spettacoli di ma- Tutte da leggere le pagine dedicate da to: quando finì la predica sulla Passione del Signore, improvvisamente si ritirò dal che hai lasciato nella nostra vita e il tuo fedeli, ancora e sempre certi della ma- de guerra, ed è profugo, da bambino, in rionette. don Boscarol a questo compito da parte pulpito, commosso fino alle lacrime. La esempio di fedeltà a Cristo e alla Chiesa! Sicilia, poi il ritorno nella città dei can- Per chi lo conosceva, può sembrare stra- di un don Diodato, aperto all’esterno del gente, rimasta in silenzio per qualche mi- Ora che sei alla presenza di Colui che hai terna protezione della Madona di Mont tieri e la consuetudine con Egidio Bullesi no parlare di lui come uomo di cultura. seminario, che conservava ormai schemi nuto, visse sicuramente il grande dolore tanto amato qui in terra, ricordati di noi. Santa. nel campo della carità. La povertà, per Eppure tale, era, anche, e non solo. superati; aperto nell’accogliere sacerdoti di Cristo sulla croce. Eugea - ora suor Ulderica - Bressan R.P.

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anniversari IN BREVE NUOVO DIRETTIVO DEI DONATORI, Caterina Plet e lo Strolic Furlan IL COMMIATO DELL’EX-PRESIDENTE Poiché il 2012 sarà l’anno del- le Olimpiadi di Londra e del Donatrici, donatori e simpatizzanti ca- - la pubblicazione di «Un Campionato mondiale di sci INASFID rissimi, dopo aver «dato l’addio alle sce- dono lungo 50 anni», volu- (Federazione sportiva internazionale ne» in qualità di Presidente della locale metto sul primo mezzo secolo per i disabili intellettivi) in Turchia, sezione AFDS, durante l’assemblea ge- di storia della sezione AFDS lo Strolic Furlan rende onore ai tanti nerale del 17 novembre scorso, deside- aiellese; sportivi disabili delle più svariate di- ravo porgervi ancora un saluto, prima di - l’allestimento della ma- scipline. cedere ufficialmente il testimone al mio nifestazione ufficiale del 18 Per gennaio è stata scelta l’aiellese subentrante ed alla sua nuova squadra; settembre con il festeggia- Caterina Plet (classe 1982) per i suoi trovare le parole adatte ad esprimere ciò mento per i cinque decenni ottimi risultati nazionali, europei e che provo nel cuore in questo momen- di vita associativa, inserito INES DECORTE VERLA FULIZIO Il direttivo uscente alla festa del cinquantesimo. mondiali nello sci (slalom gigante e to, però, mi risulta ben più difficoltoso nel contesto della Giornata Il 29 dicembre 2010 Ines Decorte in Bonaventura Attorniata dai suoi familiari e dai tanti amici Super G) di questi ultimi anni. Per concludere, integro ringraziando chi, ha festeggiato insieme a parenti e amici il 90.o che hanno voluto esserle vicino, lo scorso luglio del previsto. Potrei iniziare spiegandovi del Donatore; Nelle gare Caterina è decisa e deter- quanto l’operare all’interno di questo - l’inaugurazione del nuovo labaro se- nel 2007, ha avuto piacere di credere in compleanno allietato anche dalla visita di don Verla ha festeggiato i suoi novanta anni. minata; sfida sempre non solo i pendii Federico. direttivo abbia rappresentato, senza om- zionale, confezionato grazie al finanzia- me (ed auspico non ne sia rimasto delu- nevosi ma anche se stessa con corag- Eccola tra i fratelli Silvano e Cide, la cognata bra di dubbio, un’esperienza intensa e mento dell’AFDS provinciale di Udine; so) e, chiaramente, la dozzina di mem- gio e consapevolezza dei propri limiti. Gigiutta e la figlia Nara. A lei vadano i più cari coinvolgente, utile e formativa... insom- - la predisposizione di un «annullo bri del Consiglio Direttivo che mi hanno auguri per le sue prossime 91 candeline. Il suo palmares trabocca di medaglie ma: un’opportunità di grande crescita postale» nel contesto della Fiera di San spalleggiata e che hanno condiviso con d’oro, d’argento e di bronzo e tra tut- personale! Nel corso di questi due man- Carlo, dedicato alla ricorrenza del 50esi- la sottoscritta gioie e delusioni, arrabbia- te spicca l’Aquila di bronzo ricevuta dati (il primo da semplice Consigliere ed mo AFDS Aiello e Joannis. ture ed euforie (è una pessima abitudine, dalla Regione Friuli Venezia Giulia il secondo da Presidente) ho anche avu- Una sola idea non ci è stato, purtroppo, questa mia, me ne rendo perfettamente nel 2009 per gli importanti risultati to l’occasione di approfondire la cono- possibile mettere finora in atto, per reite- conto, ma consentitemi alcune «menzio- raggiunti a livello mondiale: 6° in sla- scenza con tantissime belle persone che rati sopraggiunti impedimenti: la propo- ni d’onore» per Renzo ed Enrico, due va- lom gigante, 7° in super G a Lans En hanno incrociato questo mio cammino e sta di una serata di informazione sanita- lenti stacanovisti che hanno rappresen- Vercors – Francia. di interfacciarmi con realtà spesso mol- ria concernente il problema, sempre più tato vere e proprie colonne portanti per I 104 ANNI DI VICA to diverse le une dalle altre, nonché di attuale e sentito, delle zecche e degli altri lo sviluppo della sezione in questo ulti- Ne potrebbe raccontare di cose Lodovica Il dott. Blasi alla Croce Rossa svolgere attività ed organizzare iniziative parassiti che insidiano la specie uma- mo quadriennio e senza le quali molte Manzano, vedova Justulin, Vica per gli aiellesi! Rallegramenti vivissimi al dott. come mai avrei creduto di poter essere na e gli animali da cortile e da compa- conquiste non sarebbero state altrimenti La sua è una lunga vita (è nata infatti il 13 no- Maurizio Blasi, neo commissario capace di fare. Eppure è successo, ma gnia. La paternità della trovata, che noi possibili), ma un Grazie! raggiunga indi- CLASSE 1981 vembre 1907) segnata dalle traversie di ben del Comitato della Croce Rossa di non senza il provvidenziale intervento e abbiamo sposato subito con interesse, stintamente tutti quanti: i nostri 250 soci Si sono ritrovati per festeggiare i loro trent’anni due guerre mondiali e di due dopoguerra. Palmanova. sostegno di insostituibili e pazienti aiu- perfezionandola ed arricchendola, è da (una gran bella responsabilità da gesti- con una spensierata e goliardica serata i com- La sua fiducia nelle possibilità umane e persona- Il dott. Blasi fino allo scorso luglio tanti e collaboratori! attribuirsi all’amico Lorenzo Simeon, re!), i tanti privati cittadini che ci hanno ponenti della classe 1981. Da sinistra in alto: li, la sua fede incrollabile e il calore della fami- ha operato nel reparto di odontoia- Nel solo 2011, ad esempio, anno del il quale intendeva favorire una nostra incoraggiati con costanti dimostrazioni Cristian Pinat; Alessandro Marcon, Andrea glia di origine e quella in cui è andata sposa nel tria maxillo-facciale presso l’ASS 5 50esimo Anniversario di Fondazione, cooperazione con la Protezione Civile, di stima, affetto e vicinanza, gli enti e Magrino, Giuseppe Furlan, Stefano De Cecco, 1939, hanno reso la vecchiaia di Vica serena. Bassa Friulana. Fin dal 2005 è stato questo gruppo di volontari è stato in utile, per la nostra compagine, anche ai le istituzioni che mi hanno offerto fre- Elisa Moro, Marco Previt; nella fila centra- Ora, attorniata dall’affetto dei figli Maria Pia e pure commissario dei gruppi C.R.I. di grado di prender parte a tre donazioni fini del reclutamento di nuovi adepti. La quentemente l’opportunità di mettermi le: Elena Marcuzzi, Elisabetta Buiat, Cristina Gianni e dai parenti, con energia ha soffiato Cervignano. Il 17 ottobre, davanti ai comunitarie su Unità Mobile di raccolta sempre disponibile dott.ssa Zandomeni in gioco, di mettermi in discussione, di... Cantarin, Chiara Previt, Federica Perusin; in sulle candeline «104», ricevendo da tutti gli au- cinque gruppi operativi del Comitato, sangue ed emoderivati e a tre donazio- si è spesa, in più momenti, per contatta- maturare. Scusatemi se rischio di precipi- basso: Giacomo Bordignon, Enrico Del Frate. guri di ancora lunga vita c’è stata la sua nomina che ufficial- ni collettive domenicali presso il Centro re il dott. Ruscio, luminare, in regione, tare nel patetico, tuttavia sono fin trop- R.P. mente era giunta da Roma. Trasfusionale di Jalmicco, come pure di per quel che riguarda il Morbo di Lyme, po conscia che, sebbene dopo l’immane aderire alla storica «Festa di Primavera», tuttavia i numerosi appuntamenti che fatica dei tempi recenti, questo impegno Premio a Edoardo Zamparini tenutasi nel primo fine settimana di mag- saturano l’agenda del famoso medico- pressoché quotidiano comincerà a man- Per oltre 30 anni di attività, l’aiellese gio, in località Novacco. Senza dimenti- relatore hanno fatto sì che la conferenza carmi molto presto, ma ho la certezza di Edoardo Zamparini è stato premiato care le tante incombenze extra, inserite venisse procrastinata ripetutamente; cio- lasciarvi in ottime mani, per cui chiudo con «L’aquila d’argento», quale mae- nell’ambito del «Progetto 50esimo», nonostante ripongo fiduciose speranze con un grosso In bocca al lupo ed un stro del commercio. sempre con finalità pubblicitaria verso per centrare l’obiettivo nei mesi a venire. sincero Buon lavoro al mio successore, il gesto nobile, anonimo e prezioso del Ora, però, nel rivolgere a ciascuno di voi Luca, ed al suo vivace seguito, in parti- Curiosità dono: il più caloroso Buone Feste!, auguro an- colare agli altre volti nuovi: Alessandro, «Ma il nostro è un mondo che può - la partecipazione di dodici nostri iscrit- che alla nuova brigata di volenterosi alla Angelo e Serena! anche tornare indietro. Così il dialet- ti alla Lavanda dei Piedi, durante la Mes- guida di questo sodalizio di vivere i pros- Alberta to impera, in una Udine che sui se- sa in Coena Domini di Giovedì Santo; simi quattro anni con i medesimi fervo- gnali stradali è Udin, mentre Gorizia - il restauro della statua della Madonna re e passione, con gli stessi entusiasmo e è Gurize e se cerchi Aiello del Friuli Missionaria, della cappella di Novacco; partecipazione con cui l’ho fatto io, mo- NUOVA COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO: devi seguire la freccia per Dael.» - la sistemazione delle antiche locan- tivo per il quale la decisione di «farmi da dine manufatte di propaganda al dono, parte» è stata parecchio sofferta e fonte, Così ha scritto alla fine di un articolo poste nella sala del vecchio mulino della per me, di palesata commozione. Dopo Consiglio Direttivo: sulla famiglia friulana Savorgnan di famiglia Viola; aver veleggiato con questo equipaggio Presidente: Luca Mucchiut Brazzà il giornalista Jenner Meletti. - campagna di sensibilizzazione nella par- per otto anni, ho però sentito la necessità Vice-Presidente: Elisabetta Buiat (invariato) Nulla di nuovo è chiaro, ma il fatto rocchiale di Santa Agnese l’otto maggio; di ritirarmi da quest’avventura solidale, Alfiere/Rappresentante dei donatori: En- che l’articolo sia uscito sulla rivista - la realizzazione del nuovo arredo che per curare un po’ il mio privato, passato rico Del Frate (invariato) a tiratura nazionale «il venerdì di circonda il cippo eretto in Piazza Dona- ultimamente in secondo piano, e di far Tesoriere/Economo: Elisabetta De Michele CLASSE 1946 Repubblica» dell’11 novembre u.s. tori di Sangue; rientrare quindi, anche se con un bricio- Segretario: Enza Caselotto (riconfermata) I componenti della classe 1946 di Aiello e Joannis hanno festaggiato i propri 65 anni con una serata e che tra tutti i paesi friulani l’esem- trascorsa in allegria con una cena organizzata a Cividale del Friuli. Nella foto da sinistra in alto: - la promozione di una serata teatra- lo di malinconia, la mia barca in porto, pio abbia toccato proprio Aiello, non le, con la rappresentazione di «Regâl di lasciando che altri salpino dal molo, so- Collegio dei Revisori dei Conti: Evelina Battistin, Liliana Fabio, Vittorino Stolfo, Luisa Bordignon, Nives Paron, Walter Bressan, Roberto può far che piacere. Rubini, Luciano Lepre, Ornella Feresin, Isa Scarabelli, Serena Zandegiacomo, Giorgio Pletti; in basso: gnocis» ad opera dei giovani attori della spinti dal vento di idee nuove e da tanta Andrea Magrino, Tarcisio Pontel, Carla Claudio Peloi, Danilo Pinat, Elvio Cleri, Giovanni Geotti. Compagnia Instabile di Uanis; buona volontà. Zanin.

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L’aiellese fu parroco dal 1956 al 1986: trent’anni di intensa attività Ricordiamoli VIVISSIMO IL RICORDO DI DON MICEU A CAPRIVA A 25 anni dalla morte una curata mostra gli ha reso onore

ANNA GABASS GIUSEPPE MAURO GISELLA PASSARO DANILO PONTEL RENZO PELOI GIOVANNI 22.12.1920 24.10.1953 17.10.2010 08.03.1941 04.01.2004 BIGNULIN 14.04.2011 02.10.2011 17.10.2011 21.08.2011 04.01.2012 Nel lontano 1954 da Le figlie Luciana eLo ricordano con affet- Ad un anno dalla morte, Lo ricordano con affetto Durante questa vita tu Tarvisio Centrale dove Giuliana ricordano la to la moglie Fabia, la Gioiella Passaro ricorda la moglie Luisa e i figli sei un viandante. Devi faceva il ferroviere, cara mamma con grati- figlia Samoa e la fam. la madre Gisella e tutti i Fabiano e Stefano. oltrepassare tutto, la- andò in trasferta a tudine e amore. Pontel. suoi cari. sciar tutto alle tue spal- Bergamo ed è rimasto le. Scorgi lungo la stra- li fino alla sua dipartita, da un germoglio, una avvenuta il 18 settem- GISELLA DOSE pianta, una sorgente o bre 2011. ved. SCARABELLI qualche altra cosa che Era nato a Joannis il 11.01.1916 vale la pena vedere: ne 12 febbraio 1913. 11.11.2011 godi per un attimo e poi Fino a quando è stato prosegui. Ti imbatti in in grado, era sua con- «Lascia, Signore, rocce, valli, precipizi, suetudine ritornare per che la tua serva scogli, tronchi, fiere, ret- i «Santi», per rivedere A sinistra nella chiesa di Aiello, l’ordinazione di don Oreste Miceu impartita dall’arcivescovo Margotti e a destra la sua prima Messa. venga a te» avrà MIRELLA PERUSIN MARIA ASSUNTA tili, spine: devi tribolare i suoi fratelli e cono- certamente pregato in CIDIN ANGELI per un poco, ma poi li scenti. Aveva molta Gisella Dose alla Ha avuto luogo lo scorso 18 luglio gente in tutto e perfezionista nella fragio presieduta da mons. Adelchi 21.09.1929 25.02.1931 superi e vai avanti nostalgia per Joannis. fine della sua lunga, laboriosa vita, vissuta con la celebrazione del 25.o anniversario liturgia dagli atteggiamenti sempre Cabass, vicario generale dell’arcidio- 02.02.2011 22.05.1991 San Basilio Quando arrivava Sot cristiana fede, coraggio, speranza nel futuro e della morte di don Oreste Miceu par- signorili ma uomo di profonda uma- cesi e concelebrata dal parroco don Nel primo anniversario Sono trascorsi 20 anni dal Tôr per lui era una determinazione nel superare le tante avversità la ricordano con amore dalla tua scomparsa, Non ci hai lasciato, ci gioia, specie quando roco di Capriva per un trentennio. nità e di capacità pastorali. Guidò la Claudio dal suo predecessore don di cui è stata irta la sua esistenza. marito, figli, nipoti, ge- il tuo ricordo è sempre hai semplicemente pre- arrivarono i saluti dai Don Oreste nato ad Aiello nel 1921, comunità in un periodo di profondi Chino e da vari sacerdoti che hanno Nata infatti in piena prima guerra mondiale nero e parenti tutti. nei nostri cuori. ceduto. signori Mario Brandolin (11 gennaio 1916) in una famiglia di coloni, nipote di don Augusto Miceu anche cambiamenti dal passaggio da una conosciuto don Oreste. Tue figlie Marinella e Pia, Angela, Angelo, e Giovanni Pinat redu- fin da bambina conobbe «lo pane altrui» an- lui di Aiello e parroco per moltis- realtà sociale rurale ad una società La vasta partecipazione di fedeli mo- MARINO CUCIA Patrizia Zorat, tuo ge- Renzo e Daniele ti ricor- ci come lui dall’Africa dando a servizio dai signori Venier. In un ba- simi anni di Villa Vicentina, intra- moderna; dai cambiamenti dettati stra come don Oreste sia ancora mol- 27.07.1932 nero Albano Colaut e le dano con affetto. Orientale. leno Gisella fu ragazza e poi sposa di guerra 06.01.2004 tue nipoti Erica ed Elisa. Aveva un grande amo- prese gli studi presso il Seminario dal Concilio Vaticano II, fu certamen- to ricordato a Capriva, quella sera nel 1940. Ecco nuove angustie e ansie: lo spo- Non ti dimenticheremo mai. re per la famiglia, uno Arcivescovile di Gorizia. Fu ordinato te un uomo legato alla tradizione,ma ognuno aveva un ricordo un momen- so Alessandro Scarabelli è soldato a Spalato I familiari da Chieri (TO). sguardo amabile nell’in- sacerdote il 4 luglio del 1946 nella seppe condividere e applicare le rifor- to della propria vita legato a lui. (Dalmazia); rientrato in patria è ricoverato in contro con gli altri, una ospedale a Galliera Veneta, poi a Udine… e chiesa parrocchiale di Aiello dall’ar- me conciliari e incoraggiare la nasci- La Messa è stata accompagnata dai sincera forza di caratte- Gisella in bicicletta fin là a far visita al marito. civescovo Carlo Margotti, e nella ta di nuove realtà parrocchiali alcune tre cori che normalmente canta- re in mezzo alle prove, Una breve schiarita: nasce la figlia Isabella. Poi il stessa chiesa celebrò la prima Messa tuttora attive come l’ACR che con il no durante i riti: il Coro dell’ACR anche le più dure, come marito muore e Gisella viene di nuovo accolta dal- la morte prematura del il 7 luglio del 1946,successivamen- suo coro anima la liturgia di molte il Gruppo Polifonico Caprivese, i la signora Costanza Bosma come donna di casa. figlio Roberto avvenuta te per cinque anni ricoprì l’incarico feste. Cjantors tal Nom di Maria. Ad uno ad uno gli anni passano e Gisella final- CONIUGI PACORIG il 21 luglio 2001. mente può godere, seppur di riflesso, le gioie In memoria dei genitori di cooperatore parrocchiale presso Ma verso i giovani e bambini dedi- Successivamente nel giardino della Grazie per l’esempio di domestiche nella famiglia della figlia Isa e del Angelina e Ferruccio la parrocchia di Sant’Ambrogio a cava moltissima della sua attività canonica è stata ricordata la figura di amore e bontà che hai genero Roberto Rubini. Vede così nascere il ni- Pacorig, Luigi, Renato, Monfalcone e per altri cinque anni fu pastorale la quale non era solo inse- don Oreste dall’intervento di Roberto lasciato in noi. pote Alessandro e la pronipote Viola. Miranda e Bruna. Tua figlia Edda vicerettore del Seminario di Gorizia. gnare il catechismo,ma coinvolgeva i Grion e del vicesindaco Sandro Consumato l’olio nella lampada, Gisella muore Nel 1956 fu nominato parroco a ragazzi in molte attività: dal gruppo Corazza che ne hanno validamen- serena alla veneranda età di 95 anni. Capriva come successore di mons. dei chierichetti sempre numerosissi- te evidenziato la figura. È stata poi Che Dio l’abbia in gloria! Giuseppe Trevisan e a Capriva rima- mo, alla partita di calcio, alle escur- inaugurata la mostra fotografica«don R.P. ANNAMARIA BUSET in CANTONI se per trent’anni fino alla sua prema- sioni in montagna della quale era Oreste,una comunità, un’epoca» al- 28.08.1966 18.12.2010 tura morte il 18 luglio del 1986 rim- appassionato fin da giovane oltre che lestita dalla Parrocchia. don ERMES Prematuramente ci hai lasciati e il nostro dolore è ancora molto forte. A un BIRRI pianto da tutti. provetto alpinista,instaurando così La mostra, ripercorre i trent’anni di anno dal tuo ritorno al Padre ti ricordiamo con tanto amore. Le capacità pastorali di don Oreste un rapporto carismatico e di grande apostolato di don Oreste a Capriva † 12.03.1929 Mamma, papà, il marito, i figlio, il fratello, la sorella, i suoceri, i cognati 19.12.2011 lo portarono ad instaurare un rap- umanità. e si avvale sia di immagini esposte su e i parenti tutti. Nato ad Aiello, en- porto capillare con la comunità della Don Oreste realizzò importanti lavo- pannelli che di una videoproiezione. trato nell’ordine sa- quale egli condivideva ogni momento ri di ristrutturazione nell’ambito par- Le fotografie provengono per gran lesiano operò dap- Un pensiero ad Annamaria prima a Tolmezzo, sia di festa che di dolore una presen- rocchiale e in particolare della chiesa parte dall’archivio parrocchiale ol- Cara dolce amica mia, un anno è passato ma tu sei sempre accanto a poi a Venezia ed me, specialmente quando curo le piante e sorrido perché ho imparato a nascondere tra le piante gli infine concluse la za costante nella realtà sociale e as- parrocchiale alla quale era partico- tre che da privati cittadini e sono per animaletti e le fatine come facevi tu. Nei miei sogni arrivi con una grande luce che ti avvolge e con un sua esperienza edu- sociativa dal paese, una conoscenza larmente affezionato. la maggioranza opera del fotografo cativa a Mogliano meraviglioso sorriso di felicità e amore per tutto ciò che ti circonda e per tutte le persone che ti hanno personale di ogni famiglia, la sua fu Mario Grion, ed è stata visitata da Veneto. La sua ani- voluto bene. Mentre passeggi nel tuo giardino tra le tue piante ad ogni tocco fai sbocciare un meravi- una dedizione totale alla missione di In una chiesa gremita di persone è centinaia di persone. ma riposa ora in glioso fiore. Nel mio cuore ci sei e ti ringrazio per ciò che mi hai donato. Cristo. sacerdote. Fu un uomo rigoroso esi- stata celebrata la Santa Messa in suf- Paolo Piccini Anna

12 |Sot dal Tôr Il «Mai» ad Aiello: fine di una tradizione ultramillenaria?

Da un paio d’anni il «Mai»non fa più la tesca, opera di Angelo Poliziano, che molti del simbolo. Quando fu ridefinita la piazza, sua comparsa sulla piazza di Aiello, esso ricordano dai loro trascorsi scolastici. Dalla nel 1996, l’amministrazione comunale prov- che pure è stato una costante nella vita aiel- Gran Bretagna alla Francia alla Svezia alla vide a dotarla di un foro proprio per infilar- lese certamente per un periodo temporale Germania a diversi territori slavi il primo vi il «Mai», ma esso rimane ora vuoto. Ed lunghissimo, una di quelle tradizioni la giorno o la prima domenica del mese s’in- è significativo che questa tradizione scom- cui origine, come si suol dire, si perde nel- nalzano nei paesi gli alberi del maggio e in pare quando si rafforza invece quella che le la «notte dei tempi». Innalzato nella notte alcune zone, specialmente in Germania e in fa, anche qui da tempo immemorabile, da tra il primo sabato e la prima domenica molte territori slavi (Slovenia, Boemia), essi opposizione, esattamente sei mesi prima (o di maggio, era costituito da un albero che restano sulle piazze tutto l’anno. dopo, fate voi), segnando l’inizio del periodo rappresentava la rinascita della natura, che Nei nostri paesi tale tradizione, d’origine invernale. Parlo di quello che ora si chiama dopo la stasi invernale aveva ormai ripreso germanica e certo precristiana, ma tollerata Halloween, ma che è da noi esistito ben pri- tutta la sua forza, simbolo di fertilità e au- dalla Chiesa (tanto è vero che «mais» sono ma che questa moda s’imponesse, attraverso gurio di buon raccolto. Non solo: essendo presenti anche alla processione del Corpus il ricordo dei Morti, che il Cristianesimo ha innalzato dai giovani del paese e (tempo Domini), era stata fatta propria dai giovani fatto proprio. Quest’ultima tradizione si è addietro) accompagnato dalle «pursitis», dell’annata destinata alla leva militare, da reimposta, ma non come una valenza autoc- le strisce di calce o farina che univano le quando essa è divenuta obbligatoria (1872 tona, bensì come una moda esotica, ameri- case degli innamorati, anche della conti- in Austria-Ungheria). Rappresentava dun- cana. Forse anche il «Mai» potrebbe ripren- nuità e della fertilità della comunità stessa. que anche l’entrata nella vita adulta, nel pe- dere vigore dal sapere che pure negli Stati Tradizione (più volte ricordata in questo riodo della responsabilità nonché in quello Uniti lo si innalza il primo maggio in molte bollettino, penso ad esempio al numero di della costruzione di nuove famiglie. Certo scuole primarie e secondarie, coinvolgendo agosto 2002) che ci lega (o ci legava) nella ora la leva è stata soppressa (o, meglio, so- gli studenti? sua simbologia a tutta l’Europa settentrio- spesa), ma questo ancor di più dovrebbe Se ad Aiello è scomparso (speriamo prov- nale ed a parte di quella mediterranea: «Ben stimolare a riallacciarsi direttamente all’an- visoriamente), il «Mai» continua invece ad venga maggio ed il gonfalon selvaggio», tico significato del «Mai». Eppure, le ultime essere piantato in piazza a Joannis e quindi dove il «gonfalon selvaggio» è proprio l’al- esperienze sulla sua assenza, al contrario, ci diciamo bravi a quei giovani. bero portato in processione in quei giorni, dicono che esso sembra ad Aiello svanire sia Stefano Perini recita una ballata della Toscana quattrocen- nel significato ideale che nella concretezza

Laura, Franca, Luisa e Franco Grion, in ricor- Tiberio, 60; Ruggero Vrech in memoria della do di Gina e Pierut, 100; Nino da Varese in moglie Silvana Tognan e della mamma Rosa, ricordo dei defunti Giuseppe Diana, 50; Stelio OFFERTE 20; Aurora ricorda i suoi cari, 30; Maria Teresa Blanch, 10; Pia e Silvio Carlin in memoria dei e Carla Masau in ricordo dei cari genitori, 50; propri familiari defunti, 20; Maria Pia e Gianni Pieri, 10; Marina Geotti Padulosi da Pompei, Rosina Feresin ricorda i suoi cari, 20; i fami- Justulin, 25; in memoria di Gisella Dose, i fa- 50; Ferruccio e Luigi Diana in memoria dei liari in memoria di Marino Cucia, 20; S.D. E miliari, 30; Erminia, Lucia, Bruna e Roberta propri familiari defunti, 50; famiglia Daniele P.S. di Aiello, 50; Gianna Musuruana ricorda in ricordo dei propri cari, 40; Emanuela Beltrame in ricordo dei cari Fulvia ed Aldo, 50; i suoi cari defunti, 10; in memoria dei propri Bignulin, 10; Ida Tramontini in Virgilio fam. Peloi e Boschi, 30; i familiari in memoria cari defunti, G. e O., 10; in ricordo di Luigia da Turriaco, 20; Giuliano Tramontini, 20; di Danilo Pontel, 30;EdyAvian per i defunti, Plet (Gigia Sara) ved. Fulizio, Giuseppe Fulizio Francesco Vidon da Cervignano, 20; Fidalma 20; grazie nonna Gemma, in memoria dei pro- e Gisella Baldassi da parte della figlia Edda e Allegretto da Trieste, ricorda tutti i suoi cari pri cari fam. C.G., 20; per i nostri cari mor- dalla nipote Sara, 60; Luciana Marcuzzi in ri- morti, 20; Agnese ed Antonio sono ricorda- ti Giorgio e Benita Franceschi, 20; le famiglie cordo di Novolino e Alice Marcuzzi, fam. Doer ti con affetto dalla figlia, 20; fam. Cragnolin Marinella e Patrizia Zorat, il genero Albano R., 50. per i propri defunti, 20; Anna in ricordo dei Colaut e le nipoti Erica ed Elisa in memoria di nonni Jolanda e Toni, Emanuele e del cugino Maria Assunta Angeli a 20 anni dalla scompar- Paolo, siora Maria, Carmine, Annamaria, 20; sa, 25; Aurelia Giavedoni, 5; Silva Tentor da Sot dal Tôr famiglie Bonaventura, Pletti e Difrancesco, Milano in memoria della mamma Antonia, 20; 50; i familiari in memoria di Mirella Perusin Armando Valle da Trieste, 20; Eros Durli da fondato nel 1962 in Cidin, 30; famiglie Buset, 50; Luigi, Renato, Trieste per ricordare la mamma Olga Valle, 20; Direttore responsabile: Miranda e Bruna ricordano i genitori Angelina Edo e Marisa Gregorat, 10; in memoria dei de- Ferruccio Tassin e Ferruccio Pacorig; 50; Maria Boz e la sorella funti Gregorat, Lucilla da Gorizia, 20; Fausto Ines in memoria del marito Oliviero e di tut- e Agnese Aiza, 10; Franco Colussi e fam. ricor- Redazione: ti i propri cari, 10; in memoria di Giuseppe dano Nino e Mariuta, 10; Rino R. Cecconi in Sot dal Tôr Mauro, le famiglie Dipiazza, Pagarin, Bois, Boz, memoria dei genitori Giovanna e Firmino, 10; I - 33041 Aiello del Friuli (UD) Tiberio, Portelli, 60; dal Canada in memoria di fam. Sandro Mascellari, 10; Augusta e fami- [email protected] / +39 0431 99489 Livio Plet e Karen Broulliara, Marianna Boz glia Avian ringraziano ricordando Ottone, 50; Editore: e famiglia, 40; Franca in ricordo della mam- Franco Fonzar, 5; Silvana Macuglia, 5; Luisa ma Luigia e dal papà Dionisio, 20; Valentina Baggio, 10;Uccia Bressan, 10; in memoria del- Sot dal Tôr - Aiello ai suoi emigrati Gandin ricorda tutti i suoi cari defunti, 15; la cara Maria Buset il marito Claudio Avian Legale rappresentante: Milia e Tullio, 5; Luciana, 10; Luisa Gregorat ed i figli, 50; Edda e Gino Magrino felici per Giacomo Pantanali da Gorizia ricorda i suoi cari morti, 10; fam. il 45.o anniversario di matrimonio, 25; fam. Bruno Visintin, 10; Fulvia e Armando Cidin Gorlato, 5; Danila Musuruana per i suoi cari, Registrato presso il Tribunale di Udine al in memoria dei loro cari defunti, 20; Gemma 10; Gianfranco Olivo da Campolongo, 10; n. 14 del 29.04.2010. Bordignon, 10; Luigi Pontel, 10; fam. Macor Silvia Bignulin, 10; Albano Boaro, 5; Paolo INDIRIZZI: chi avesse parenti o da Crauglio, 20; Gabriella e Giulio Bulfoni da Vrech, 7; Orlando Milocco, 10; Marzia ed conoscenti aiellesi residenti in regione, Caserta, 25; fam. Deluisa, 30; Giovanna Boz, Alessandro Decorte, 20; ValdiMoschion, 20; in Europa o nel mondo che desiderino 20; Caterina Plet, 20; E.C. per i sui defunti, 10; Maria Giaiot, 5; Armando Musuruana e fami- ricevere Sot dal Tôr, può comunicarlo alla Luciano Bressan a ricordo dei genitori e del- glia, 10; Roberto Vrech, 10; Nives Basso, 10; redazione. la sorella, 10; in memoria di Bruno Bearzot, Enza Bertoldi, 10; in memoria di Silvana Turco 20; S.P., 15; Giuliana, Milena, Annalisa in ri- il marito ed i figli,20; in memoria di Teresa e OFFERTE: chi desiderasse inviare cordo della mamma Jolanda, 10; fam. Fantin, la sua famiglia da Percy Bartlett e famiglia, un’offerta, lo può fare anche tramite 20; in ricordo della mamma Anna Gabass, le 20; Erminio Bressan in ricordo di Marcello vaglia postale o con un versamento sul figlie Luciana e Giuliana, 30; la figlia Edda in e barba Guido Pontel, 50; Gioiella Passaro conto intestato a Sot dal Tôr, codice IBAN: memoria di Giovanni Bignulin, 75; Paul Petzi in ricordo della madre Gisella e di tutti suoi IT17R0855163600000000104322, dagli Stati Uniti, 200 $; ElviFurlan e famiglia cari, 70; in memoria di Giuseppe Mauro, le codice BIC: ICRAITRRFB0. ricordano i loro cari, 15; in ricuart di barba fam. Bais, Boz, Dipiazza, Pagarin, Portelli e