ANNUARIO ACCADEMICO 2017-20182018 - 2019

Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale Piazza Paolo VI, 6 - ����� Milano tel. �� �� �� �� - fax �� �� ��� ��� e-mail: [email protected] - www.teologiamilano.it

INFORMAZIONI GENERALI NOTIZIA STORICA

La Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale per le Regioni Lombardia, Piemonte e Tre Venezie – cui s’è aggiunta suc- cessivamente anche la Liguria – è nata dal trasferimento da Venegono Inferiore () a Milano della Facoltà Teologica eretta da Leone XIII il 15 Novembre 1892 nel Seminario Arci- vescovile di Milano, a servizio della Regione Conciliare Lom- barda, e riconfermata da Pio XI il 7 Dicembre 1938, a norma della Costituzione Apostolica «Deus scientiarum Dominus». L’iniziativa del trasferimento della Facoltà Teologica Milanese da Venegono a Milano è stata presa dall’Arcivescovo di Milano Card. Giovanni Colombo con lettera indirizzata a Sua Santità Paolo VI in data 11 Luglio 1966, ricevendone piena approva- zione da parte del Sommo Pontefice, con lettera autografa datata 7 Dicembre 1966. Scopi del trasferimento furono: sottolineare e potenziare la fi- nalità di istituto di ricerca scientifica, propria di una Facoltà Teologica; coinvolgere le altre Regioni dell’Italia Settentrionale al fine di costituire una Facoltà Teologica più ricca di docen- ti, di studiosi, di ricercatori e di mezzi di ricerca scientifica; instaurare un assiduo dialogo con gli altri Istituti universitari di ricerca e di studio; offrire ai laici una reale possibilità sia di conseguire i gradi accademici in Teologia, sia di tenere corsi accademici di Teologia. La direzione della nuova Facoltà, con sede nei Chiostri annes- si alla Basilica milanese di S. Simpliciano, è affidata all’Epi- scopato delle Regioni interessate. Nell’anno accademico 1967-1968 ebbero inizio le lezioni del primo Ciclo di Specializzazione; nell’anno accademico 1968- 1969 ebbero inizio le lezioni del Ciclo Istituzionale e nell’anno accademico 1973-1974 ebbero inizio le lezioni del secondo Ciclo di Specializzazione. La Facoltà è stata eretta canonicamente il 7 Dicembre 1969 dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica ed i suoi primi Statuti sono stati approvati «ad experimentum» dalla mede- sima Congregazione in data 18 Ottobre 1972; l’approvazione definitiva degli Statuti reca la data del 22 Febbraio 1993.

6 La Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale svolge la sua at- tività non solo nella Sede di Milano, ma anche, per quanto attiene il Ciclo di Specializzazione, presso la sede della Se-

zione Parallela di Torino e, per quanto attiene il Ciclo Istituzio- informazioni nale, nelle Sezioni Parallele erette nei Seminari diocesani di Genova, Milano (con sede Venegono) e Torino e negli Istituti Affiliati di Alessandria, Bergamo, Brescia, Como, Crema-Cre- mona-Lodi e Vigevano, Fossano, Novara e Mantova. Inoltre sono collegati alla Facoltà Teologica dell’Italia Setten- trionale gli Istituti Superiori di Scienze Religiose delle Regioni Conciliare Lombarda, Ligure e Piemontese. Con l’Anno Accademico 2005-2006, la Regione Conciliare Tri- veneta ha costituito la Facoltà Teologica del Triveneto che si è staccata dalla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale. La Facoltà Teologica si regge in conformità con la legislazione della Chiesa quale è concretata nella Costituzione Apostolica «Sapientia Christiana» e Norme Applicative. Con Decreto del Presidente della Repubblica n. 93 del 24-1- 1978 (pubblicato sulla G.U. n. 100 del 12-4-1978) è stata rico- nosciuta la personalità giuridica della Fondazione di culto e reli- gione denominata «Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale». In data 08.03.2017 la Prefettura di Milano ha iscritto al n. 149 del Registro delle Persone Giuridiche il nuovo Statuto adottato dall’Arcivescovo di Milano, Card. Angelo Scola, con D.A. prot. gen. 340 del 22 Febbraio 2017.

7 AUTORITÀ ACCADEMICHE

GRAN CANCELLIERE E PRESIDENTE COMMISSIONE EPISCOPALE

S.Ecc.za Mons. MARIO ENRICO DELPINI Arcivescovo di Milano

COMMISSIONE EPISCOPALE Per la Liguria: - S.Ecc.za Mons. GUGLIELMO BORGHETTI, Vescovo di Albenga Imperia - S.Ecc.za Mons. ALBERTO TANASINI, Vescovo di Chiavari Per la Lombardia: - S.Ecc.za Mons. DANIELE GIANOTTI, Vescovo di Crema - S.Ecc.za Mons. CORRADO SANGUINETI, Vescovo di Pavia Per il Piemonte: - S.Ecc.za Mons. FRANCO GIULIO BRAMBILLA, Vescovo di Novara (Vice Presidente) - S.Ecc.za Mons. DARIO OLIVERO, Vescovo di Pinerolo

8 Preside Dr. Don MASSIMO EPIS Vice-Preside informazioni Dr. Don ALBERTO COZZI Professori Ordinari - Dr. Don LUCA EZIO BOLIS - Dr. Mons. GIACOMO CANOBBIO (Emerito) - Dr. Don MAURIZIO CHIODI - Dr. Don ALBERTO COZZI - Dr. Don MASSIMO EPIS - Dr. Don ANGELO MAFFEIS - Dr. Mons. PIERANGELO SEQUERI (Emerito) - Dr. Mons. CLAUDIO STERCAL - Dr. Mons. SERGIO UBBIALI - Dr. Mons. ROBERTO VIGNOLO (Emerito) - Dr. Mons. SAVERIO XERES Professori Straordinari - Dr. Mons. GIANANTONIO BORGONOVO - Dr. Mons. LUCA BRESSAN - Dr. Don DARIO CORNATI - Dr. Don CLAUDIO DOGLIO - Dr. Don ANTONIO CESARE MONTANARI - Dr. Don EZIO PRATO - Dr. Don GIOVANNI ROTA - Dr. Don ANTONIO ZANI Consiglio Di Facoltà - Dr. Don MASSIMO EPIS (Preside - Professore Ordinario) - Dr. Don ALBERTO COZZI (Vice-Preside) - Dr. Don ANGELO MAFFEIS (Direttore Ciclo di Specializzazione) - Dr. Don EZIO PRATO (Direttore Ciclo Istituzionale) - Dr. Mons. CLAUDIO STERCAL (Bibliotecario) - Dr. Don LUCA EZIO BOLIS (Professore Ordinario) - Dr. Mons. GIACOMO CANOBBIO (Professore Ordinario emerito) - Dr. Don MAURIZIO CHIODI (Professore Ordinario) - Dr. Mons. PIERANGELO SEQUERI (Professore Ordinario emerito)

9 - Dr. Mons. SERGIO UBBIALI (Professore Ordinario) - Dr. Mons. ROBERTO VIGNOLO (Professore Ordinario emerito) - Dr. Mons. SAVERIO XERES (Professore Ordinario) - Dr. Mons. GIANANTONIO BORGONOVO (Professore Straordinario) - Dr. Mons. LUCA BRESSAN (Professore Straordinario) - Dr. Don DARIO CORNATI (Professore Straordinario) - Dr. Don CLAUDIO DOGLIO (Professore Straordinario) - Dr. Don ANTONIO CESARE MONTANARI (Professore Straordinario) - Dr. Don GIOVANNI ROTA (Professore Straordinario) - Dr. Don ANTONIO ZANI (Professore Straordinario) - Dr. Don GIOVANNI CESARE PAGAZZI (Rappresentante Professori Incaricati) - Dr. Don MATTEO CRIMELLA (Rappresentante Professori Incaricati) - Prof.ssa CRISTINA SIMONELLI (Rappresentante Professori Incaricati) - Dr. Don FRANCO MANZI (Direttore Sezione Parallela di Venegono Inferiore) - Dr. Can. Don ROBERTO REPOLE (Direttore Sezione Parallela di Torino - Istituzionale) - Dr. Ab. DAVIDE BERNINI (Direttore Sezione Parallela di Genova) - n. 5 rappresentanti degli Alunni

Commissione per gli Istituti Superiori di Scienze Religiose Coordinatore: - Prof. Don ALBERTO COZZI

Membri: - Prof. Don GABRIELE MARIA CORINI (Direttore ISSR di Albenga-lmperia)

- Prof. Don STEFANO OLIVASTRI (Direttore ISSR di Genova)

- Prof. CARLO LUPI (Direttore ISSR di La Spezia)

- Prof. Don GIOVANNI GUSMINI (Direttore ISSR di Bergamo)

10 - Prof. Don FLAVIO DALLA VECCHIA (Direttore ISSR di Brescia) - Prof. Don GIOVANNI CESARE PAGAZZI (Direttore ISSR di Crema-Cremona-Lodi-

Pavia-Vigevano) informazioni

- Prof. Don ROBERTO REZZAGHI (Direttore ISSR di Mantova) - Prof. Don ALBERTO COZZI (Preside ISSR di Milano) - Prof. Don FABRIZIO CASAZZA (Direttore ISSR di Alessandria) - Prof. Don DUILIO ALBARELLO (Direttore ISSR di Fossano) - Prof. Don PIER DAVIDE GUENZI (Direttore ISSR di Novara) - Prof. Can. GERMANO GALVAGNO (Direttore ISSR di Torino)

Consiglio Amministrativo Membri designati dalle Conferenze Episcopali: - Ing. ANTONIO GAMBA (Presidente) - Dr.ssa OLIVIA MARIA ZONCA (Lombardia) - Avv. PIERPAOLO CAMADINI (Lombardia) - Dr. TINO CORNAGLIA (Piemonte) - Prof. FRANCESCO PROFUMO (Piemonte) - Rag. ALBERTO BIASSONI (Liguria) - Rag. FRANCESCO DE MARCHI (Liguria)

Membri di diritto: - Dr. Don MASSIMO EPIS (Preside) - Dr. Mons. CLAUDIO STERCAL (Bibliotecario) - Dr. Don ALBERTO COZZI (Rappresentante Docenti) - Dr. Mons. SERGIO UBBIALI (Rappresentante Docenti)

OFFICIALI Segretario: Dr. Don MATTEO MARTINO

Bibliotecario: Dr. Mons. CLAUDIO STERCAL

11 PROFESSORI Ciclo Istituzionale

Direttore: Prof. Don EZIO PRATO

BARGELLINI DON FRANCESCO Insegna Greco biblico; Esegesi di Paolo; [email protected]

BESOSTRI DON FABIO Insegna Storia della Chiesa Moderna;[email protected]

BORGONOVO MONS. GIANANTONIO Insegna Esegesi A.T.: Scritti; [email protected]

CAIROLI DON MARCO Insegna Sinottici e Atti: introduzione e letture; [email protected]

CERAGIOLI DON FERRUCCIO Insegna Filosofia della natura e della scienza; [email protected]

CHIODI DON MAURIZIO Insegna Teologia morale fondamentale - I; [email protected]

CONTI DON ERMENEGILDO Insegna Filosofia dell’uomo; [email protected]

CORINI DON GABRIELE MARIA Insegna Profeti e Scritti: introduzioni e letture, Ebraico biblico e Lettorato di ebraico; [email protected]

CORNATI DON DARIO Insegna Metafisica e Filosofia della religione; [email protected]

COZZI DON ALBERTO Insegna Il mistero di Dio - I e Cristologia - I; [email protected]

CRIMELLA DON MATTEO Insegna Teologia biblica e Metodologia della ricerca; [email protected]

12 CUCCHETTI DON STEFANO Insegna Morale della vita; [email protected]

DE FLORIO PROF. CIRO Insegna Logica e filosofia della conoscenza; informazioni [email protected]

EPIS DON MASSIMO Insegna Teologia filosofica; [email protected]

FOGLIADINI PROF.SSA EMANUELA Insegna Teologia orientale; [email protected]

FUMAGALLI DON ARISTIDE Insegna Morale sessuale; [email protected]

GARLASCHELLI PROF. ENRICO Insegna Storia della filosofia (antica, medievale e moderna); [email protected]

GHIELMI PROF.SSA MARIA PIA Insegna Teologia spirituale; [email protected]

GOMARASCA PROF. PAOLO Insegna Filosofia e scienze umane; [email protected]

GUENZI DON PIER DAVIDE Insegna Morale sociale II; [email protected]

INVERNIZZI PROF.SSA LAURA Insegna Pentateuco: introduzione e letture, Lettorato di greco biblico e cura il Seminario biblico; [email protected]

IOTTI PROF.SSA CHIARA Insegna Lingua latina; [email protected]

MAGNOLI MONS. CLAUDIO Insegna Liturgia - I; [email protected]

MAMBRETTI PROF. RENATO Insegna Storia della Chiesa medievale; [email protected]

MANFREDI DON ANGELO Insegna Storia della Chiesa contemporanea; [email protected]

13 MANZI DON FRANCO Insegna Paolo: introduzione e letture; [email protected]

MARABELLI PROF. COSTANTE Insegna Filosofia morale ed etica pubblica e Storia della teologia medievale; [email protected]

MARTINO DON MATTEO Insegna Morale sociale - I; [email protected]

MOMBELLI DON DANIELE Insegna Diritto Canonico - I; [email protected]

NOBERASCO DON GIUSEPPE Insegna Storia della teologia contemporanea e cura il Seminario di sistematica; [email protected]

PAGANI DON ISACCO Insegna Giovanni: introduzione e letture; [email protected]

PRATO DON EZIO Insegna Introduzione alla teologia e Teologia fondamentale; [email protected]

REZZONICO PROF. PAOLO Insegna Storia della filosofia (antica, medievale e moderna) e Introduzione alla filosofia contemporanea; [email protected]

ROTA DON GIOVANNI Insegna Ecclesiologia - I e II; [email protected]

ROTA SCALABRINI MONS. PATRIZIO Insegna Esegesi A.T.: Pentateuco: introduzione e letture e Esegesi dei Profeti; [email protected]

SCANZIANI DON FRANCESCO Insegna Antropologia teologica - I e II; [email protected]

SIMONELLI PROF.SSA CRISTINA Insegna Patrologia I e Storia della Chiesa antica; [email protected]

14 TOMATIS DON PAOLO Insegna Liturgia II; [email protected]

UBBIALI MONS. SERGIO Insegna Teologia dei Sacramenti - I e II informazioni

ZANI DON ANTONIO Insegna Patrologia – II; [email protected]

PROFESSORI Ciclo di Specializzazione

Direttore: Prof. Don ANGELO MAFFEIS

ALBARELLO DON DUILIO Insegna Teologia fondamentale; [email protected]

ALBORGHETTI PROF. PATRIZIO Insegna Ebraismo; [email protected]

BALLARINI MONS. MARCO Insegna Storia della spiritualità contemporanea; [email protected]

BOLIS DON LUCA EZIO Insegna Teologia spirituale fondamentale; [email protected].

BONANDI DON ALBERTO Insegna Teologia morale fondamentale; [email protected]

BONATO DON ANTONIO Insegna Teologia patristica; [email protected]

BORGONOVO MONS. GIANANTONIO Insegna Teologia biblica A.T.; [email protected]

BOZZOLO DON ANDREA Insegna Teologia sistematica; [email protected]

15 BRESSAN MONS. LUCA Insegna Teologia pastorale fondamentale; [email protected]

CANOBBIO MONS. GIACOMO Insegna Teologia sistematica; [email protected]

CARRARA DON PAOLO Insegna Teologia pastorale; [email protected]

CERAGIOLI DON FERRUCCIO Insegna Filosofia della natura e della scienza; [email protected]

CHIODI DON MAURIZIO Insegna Teologia Morale fondamentale; [email protected]

COMO DON GIUSEPPE Insegna Storia della spiritualitàmoderna; [email protected]

CORINI DON GABRIELE MARIA Insegna Teologia biblica A.T.; [email protected]

CORNATI DON DARIO Cura il Seminario diTeologia fondamentale; [email protected]

CRIMELLA DON MATTEO Insegna Teologia biblica N.T.; [email protected]

DOGLIO DON CLAUDIO Insegna Teologia biblica N.T. e il Corso superiore di greco; [email protected]

EPIS DON MASSIMO Insegna Metodologia della ricerca teologica; [email protected]

FOGLIADINI PROF.SSA EMANUELA Insegna Storia della teologia orientale; [email protected]

FUMAGALLI DON ARISTIDE Insegna Morale speciale; [email protected]

16 GUENZI DON PIER DAVIDE Insegna Morale speciale; [email protected]

INVERNIZZI PROF.SSA LAURA Insegna Teologia biblica A.T.; informazioni [email protected]

KRIENKE PROF. MARKUS Insegna Morale speciale; [email protected]

LORENZI DON UGO Insegna Teologia pastorale e cura il Seminario di Teologia pastorale; [email protected]

MAFFEIS DON ANGELO Insegna Metodologia della ricerca teologica e Storia della Teologia; [email protected]

MANZI DON FRANCO Insegna Istituzioni bibliche; [email protected]

MARTINO DON MATTEO Cura il Seminario di Teologia morale; [email protected]

MARTINELLI MONS. PAOLO Insegna Temi di teologia spirituale: teologia della vocazione cristiana.

MONTANARI DON ANTONIO CESARE Insegna Storia della spiritualità antica e medievale; [email protected]

NICELLI PADRE PAOLO Insegna Introduzione all’Islam; [email protected]

NOBERASCO DON GIUSEPPE Insegna Teologia fondamentale; [email protected]

PAGAZZI DON GIOVANNI CESARE Insegna Teologia sistematica; [email protected]

ROMANELLO DON STEFANO Cura il Seminario di Teologia biblica; [email protected]

17 ROUTHIER PROF. GILLES Insegna Teologia pastorale fondamentale; [email protected]

SCANZIANI DON FRANCESCO Cura il Seminario di Teologia sistematica; [email protected]

SEQUERI MONS. PIERANGELO Insegna Teologia fondamentale; [email protected]

SIMONELLI PROF.SSA CRISTINA Insegna Teologia patristica; [email protected]

STEFANI PROF. PIERO Insegna Bibbia e cultura; [email protected]

STERCAL MONS. CLAUDIO Cura il Seminario di Teologia spirituale; [email protected]

TOMATIS DON PAOLO Insegna Teologia della Liturgia; [email protected]

UBBIALI MONS. SERGIO Insegna Teologia sistematica.

VIGNOLO MONS. ROBERTO Insegna Teologia biblica A.T.; [email protected]

ZANI DON ANTONIO Insegna Storia della Teologia; [email protected]

18 CICLO DI SPECIALIZZAZIONE IN TEOLOGIA MORALE SOCIALE

Sezione di Torino, informazioni Via XX Settembre, 83 - 10122 Torino - tel. 011/4360249; fax 011/4360370; [email protected]; www.teologiatorino.it Direttore di Sezione: ==

SEZIONI PARALLELE

Sezione Parallela di Milano presso il Seminario Arcivescovile di Milano, Seminario Arcivescovile Via Pio XI, 32 - 21040 Venegono Inferiore (VA) tel. 0331/867111; e-mail: [email protected] www.seminario.milano.it Direttore di Sezione: Prof. Don FRANCO MANZI

Sezione Parallela di Torino presso il Seminario Arcivescovile di Torino, Via XX Settembre, 83 - 10122 Torino - tel. 011/4360249; e-mail: [email protected]; www.teologiatorino.it Direttore di Sezione: Prof. Can. Don ROBERTO REPOLE

Sezione Parallela di Genova presso il Seminario Arcivescovile di Genova, Salita E. Cavallo, 104 - 16136 Genova - tel. 010/2724341; e-mail: [email protected] Direttore di Sezione: Prof. Abate DAVIDE BERNINI

19 ISTITUTI TEOLOGICI AFFILIATI

Studio Teologico del Seminario Vescovile di Bergamo «Giovanni XXIII», Via Arena, 11- 24129 Bergamo - tel. 035/286111; e-mail: [email protected] Direttore degli studi: Prof. Don GIOVANNI ROTA Studio Teologico del Seminario Vescovile di Novara «San Gaudenzio», Via Monte S. Gabriele, 60 - 28100 Novara - tel. 0321/432501; e-mail: [email protected] Direttore degli studi: Prof. Don FLAVIO CAMPAGNOLI Studio Teologico Interdiocesano di Fossano (seminari di Alba, Cuneo, Fossano, Mondovì, Saluzzo), Via Mellano, 1 - 12045 Fossano (CN) - tel. 0172/635663; e-mail: [email protected] Direttore degli studi: Prof. Don LUCA MARGARIA Studio Interdiocesano di Teologia di Alessandria (seminari di Acqui, Alessandria, Asti, Casale, Tortona), Via Serra, 3 - 15122 Valmadonna (AL) - tel. 0131/507590; e-mail: [email protected] Direttore degli studi: Prof. Don CLAUDIO BALDI Studio Teologico«PaoloVI» del Seminario Vescovile di Brescia, Via delle Razziche, 4 - 25123 Brescia - tel. 030/7741131; e-mail: [email protected] Direttore degli studi: Prof. Don ANDREA GAZZOLI Studio Teologico del Seminario di Como, Via Baserga, 81 - 22100 Como - tel. 031/507714; e-mail: [email protected] Direttore degli studi: Prof. Don STEFANO CADENAZZI Studio Teologico del Seminario Vescovile di Mantova, Via Cairoli, 20 - 46100 Mantova - tel. 0376/402211; e-mail: [email protected] Direttore degli studi: Prof. Don ANDREA FERRARONI Studi Teologici Riuniti dei Seminari Vescovili di Crema, Cremona, Lodi e Vigevano, Via XX Settembre, 42 - 26900 Lodi - tel. 0371/420637; e-mail:[email protected] Direttore degli studi: Prof. Don ANTONIO FACCHINETTI

20 ISTITUTI SUPERIORI DI SCIENZE RELIGIOSE

Regione Conciliare Ligure

ISSR di Albenga - Imperia informazioni Via Trieste, 35 -17031 Albenga (SV) tel.0182/555232; e-mail:[email protected]; www.issralbenga.com Direttore: Prof. Don GABRIELE MARIA CORINI ISSR di Genova Via Serra, 6/C - 16122 Genova - tel. 010/5530657; e-mail: [email protected] Direttore: Prof. Don STEFANO OLIVASTRI ISSR “Niccolò V” di La Spezia Via Malaspina, 1 - 19100 La Spezia - tel. 0187/735485; www.nicolov.it Direttore: Prof. CARLO LUPI Regione Conciliare Lombarda ISSR di Bergamo Via Arena, 11 - 24129 Bergamo - tel. 035/286283; e-mail: [email protected];www.issrbg.it Direttore: Prof. Don GIOVANNI GUSMINI ISSR presso Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia Via Trieste, 17 - 25121 Brescia - tel. 030/24061 Direttore: Prof. Don FLAVIO DALLA VECCHIA ISSR di Crema-Cremona-Lodi-Pavia-Vigevano “S. Agostino” Via Matteotti, 41 - 26013 Crema (CR) - tel. 334/8860543; e-mail: [email protected]; www.issrcremacremonalodi.it Direttore: Prof. Don GIOVANNI CESARE PAGAZZI ISSR “San Francesco” di Mantova Via F.lli Cairoli, 20 - 46100 Mantova - tel. 0376/321695; e-mail: [email protected]; www.issrmn.it Direttore: Prof. Don ROBERTO REZZAGHI ISSR di Milano Via dei Cavalieri del Santo Sepolcro, 3 - 20121 Milano tel. 02/86318503; e-mail: [email protected]; www.issrmilano.it Preside: Prof. Don ALBERTO COZZI

21 Regione Conciliare Piemontese ISSR di Alessandria Via Inviziati, 1 - 15121 Alessandria - tel. 0131/226286; e-mail: [email protected] Direttore: Prof. Don FABRIZIO CASAZZA ISSR di Fossano Via Mellano, 1 - 12045 Fossano (CN) - tel. 0172/635663; e-mail: [email protected]; www.sti-issrfossano.it Direttore: Prof. Don DUILIO ALBARELLO ISSR di Novara Via Monte San Gabriele, 60 - 28100 Novara tel. 0321/432501; e-mail: [email protected]; www.issr-novara.it Direttore: Prof. Don PIER DAVIDE GUENZI ISSR di Torino Via XX Settembre, 83 - 10122 Torino - tel. 011/4360249; e-mail: [email protected]; www.teologiatorino.it Direttore: Prof. Can. GERMANO GALVAGNO

22 PARTE NORMATIVA NORME GENERALI DEGLI STUDI

Fine della Facoltà

La Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, promossa dal- le Conferenze Episcopali ligure, lombarda e piemontese, ha come fine «la promozione degli studi nelle discipline sacre approfondendo anzi tutto la conoscenza scientifica della Ri- velazione cristiana e di ciò che con essa è collegato, enucle- ando sistematicamente le verità ivi contenute, considerando alla loro luce i nuovi problemi emergenti e ricercando le for- me ottimali per presentare le verità teologiche agli uomini del nostro tempo; l’approfondimento dell’incontro tra la cultura religiosa e la cultura profana, la qualificazione scientifica dei propri alunni; la preparazione di docenti specializzati; l’inten- sificazione dei rapporti con altri centri di studi teologici; l’aiuto efficace alle Chiese locali e a quella universale nell’opera di evangelizzazione e in quella ecumenica» (Statuti, art. 2).

Divisione degli Studi

La Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale persegue il suo fine anzi tutto istituendo i corsi accademici del Ciclo Istituzio- nale e dei corsi superiori di Specializzazione. I - I corsi del Ciclo Istituzionale (1° Ciclo) sono diretti a offri- re agli alunni una prima informazione generale su tutte le discipline teologiche e filosofiche fondamentali e hanno la durata di cinque anni. Si concludono con il primo grado accademico: Baccalaureato. I - I corsi di Specializzazione sono diretti a formare gli alunni allaricerca scientifica e hanno la durata di quattro anni. Il primo biennio (2° Ciclo) si conclude con il secondo grado accademico: Licenza specializzata. Il secondo biennio (3° Ciclo) si conclude con il terzo grado accademico: Dottorato. Il Ciclo di Specializzazione è diviso in due Sezioni che of- frono diversi indirizzi di studio: A) - Sezione di Teologia Fondamentale e Sistematica, comprendente:

24 compresi icorsiqualificantil’IndirizzodiStudiBiblici Nella sezionediTeologia FondamentaleeSistematicasono B) - 2) 1) 3) 2) 1) comprendente: Sezione diTeologia Morale,PastoraleeSpirituale Indirizzo diTeologia Sistematica. Indirizzo diTeologia Fondamentale; Indirizzo diTeologia Spirituale. Indirizzo diTeologia Pastorale. Indirizzo diTeologia Morale; 25

normativa NORME PER GLI STUDENTI

Categoria di iscritti:

Sono ammessi come alunni della Facoltà chierici diocesani, religiosi, laici. Gli alunni sono ordinari, uditori o straordinari. «Gli alunni ordinari sono quelli che, aspirando ai gradi accade- mici rilasciati dalla Facoltà, frequentano tutti i corsi e le eser- citazioni prescritte» (Statuti, art. 25). «Gli alunni uditori sono coloro che, con il consenso dei docenti interessati, sono ammessi dal Preside, sentito il Direttore di sezione, a frequentare uno o più corsi» (art. 26). «Sono alunni straordinari: a) coloro che non avendo un titolo valido per l’ammissione alle Università di Stato ai sensi dell’Art. 25 § 2 frequentano i corsi e svolgono i lavori personali prescritti, pur senza acquisire il diritto a sostenere gli esami per il conseguimento dei gradi accademici in teologia. b) coloro che, pur avendo un titolo di studio valido per l’am- missione alle Università di Stato, ai sensi dell’Art. 25 § 6 non possono essere ammessi come alunni ordinari» (art. 27).

Condizioni per l’iscrizione:

1. Per essere ammessi alla Facoltà i Religiosi devono pre- sentare il permesso scritto dell’Ordinario o del Superiore; i Seminaristi una lettera del Rettore; i Sacerdoti una lettera accompagnatoria del loro Ordinario diocesano e i Laici cat- tolici una lettera di una persona ecclesiastica competente. 2. Non possono essere ammessi alla Facoltà Teologica come alunni ordinari coloro che sono già iscritti a un’altra Facol- tà, a meno che siano all’ultimo anno, abbiano sostenuto tutti gli esami e debbano solo ultimare il lavoro di tesi. 3. Per gli alunni provenienti da Seminari o Istituti Teologici non accademici la Facoltà chiede di norma la frequenza di un anno integrativo. Riconosce invece gli anni frequen- tati presso Istituti Teologici accademici, previa verifica dei programmi.

26 5. 4. di Stato. È richiestoundiplomavalidoperl’ammissioneall’Università tà teologica. frequentati nellerispettiveUniversitàaffini aquellidellaFacol Sezione delprimociclol’eventualeomologazionedicorsigià personalizzato. Potrannointalsensochiedere alDirettore di liuniversitari extra-teologici, verràstabilitoun piano deglistudi Per glialunni in possessodicurriculumstudioaltritito e) d) c) b) a) Precisamente: cultura richiestaperseguire icorsidellaFacoltà. sesso diunDiplomaammissioneall’Universitàedella Per l’ammissioneal all’anno risultantedall’insiemedegliesoneri. tra FTISeISSRdiprovenienza epotrannoessere ammessi rati (previa verificadeicrediti) datuttiicorsicorrispondenti o qualchecorsonell’ISSRdiprovenienza, sarannoesone sesso ditalititoli,mahannosolofrequentato qualcheanno l’ISSR di provenienza. Inoltre, coloro che non sono in pos del trienniodellaFTISchenonsianostatifrequentati presso Istituzionale dellaFTIS,conobbligodirecupero deicorsi ordinamento) potrannoessere ammessialIVannodelCiclo se, Magistero inScienzeReligiose(quadriennalevecchio in Scienze Religiose, Laurea Magistrale in Scienze Religio Gli alunnicheprovengono daun ISSRinpossessodiLaurea preparazione nellaLingualatinaeStoriadellafi Gli studenti che non hanno potuto curare altrimenti la modalità verrannostabilitedi voltainvolta. sere richiesta unaprova dilatinoe difilosofialecui Anche aglialunniinpossesso diunalaurea potràes ceo artisticodovràsostenere unesamechecomporta: Chi èinpossessodelDiplomadiIstitutoTecnico odiLi nere unesamechecomporta: Chi èinpossessodelDiplomaMagistraledovràsoste scientifica èammessosenzaesami. Chi èinpossessodelDiplomadiMaturitàclassicao - - - - una prova scritta eoraledilingualatina. gramma delleMagistrali; una prova scritta e orale di filosofia secondo il pro una prova orale dilingualatina. una prova scritta eoraledifilosofia; Ciclo Istituzionale ènecessario il pos ------27

normativa losofia, potranno frequentare gli appositi Corsi istituiti dalla Facoltà nel 1° Anno del Ciclo Istituzionale. La frequenza e gli esami di detti Corsi sostituiscono le prove di ammissione. f) Per il Corso di Greco biblico (2° anno) istituito dalla Fa- coltà non è richiesta la conoscenza del Greco classico. Coloro che sono in possesso del Diploma di Maturità Classica sono dispensati dalla frequenza del Corso di Greco biblico, non da quella del Lettorato di Greco. g) È richiesta la conoscenza attestata di una lingua stra- niera (cfr. Regolamento). h) Casi speciali, riguardanti le condizioni di iscrizione e la possibilità di essere esonerati da singoli corsi del pro- gramma, verranno sottoposti al Consiglio dei Professori. 6. Le condizioni previste dagli Statuti (art. 25 § 3) per l’am- missione al Corso di Specializzazione per la Licenza sono le seguenti: a) Il possesso di un diploma valido per l’ammissione all’Università di Stato. b) Il possesso del primo titolo accademico in Teologia ot- tenuto con voto superiore alla semplice sufficienza o una preparazione equivalente. c) una sufficiente e attestata conoscenza del greco e dell’ebraico (cfr. N.B. Piano Studi Ciclo di Specializ- zazione). d) la conoscenza attestata di almeno 2 lingue straniere (cfr. Regolamento). La condizione di cui al punto b) viene così precisata: b1) Per voto superiore alla semplice sufficienza ottenuto nel Baccalaureato si intende il 24 nella valutazione in trentesimi. 7. L’ammissione all’anno preparatorio al Baccalaureato per gli alunni che hanno frequentato l’intero Ciclo Istituzionale in Istituti non accademici avviene in seguito a un colloquio nel quale vengono valutati gli studi filosofici e teologici compiu- ti dall’alunno e vengono programmati i corsi integrativi che l’alunno dovrà frequentare. 8. Le iscrizioni alla Facoltà devono essere fatte all’inizio dell’anno accademico. Trascorsi quindici giorni dall’inizio dell’anno accademico, nessuna iscrizione sarà ricevuta dal-

28 10. 9. . Letteradipresentazione: 6. 5. 7. . Domanda su 1. Documenti richiesti per l’iscrizione: 2. . Fotocopia del 3. 4. tre corsiannuali(pern.144ore complessive). si, contuttiidirittiedovericonseguenti,sonoalmassimo I corsiacuiglialunni e di5alunniordinari periCorsidelCiclodiSpecializzazione. è di8alunniordinari per ilprimoAnnodelCicloIstituzionale Il numero minimodialunniperché sipossatenere uncorso Facoltà percasiassolutamenteeccezionali. la Segreteria senzaautorizzazionescrittadelPreside della Specializzazione; cfr. Regolamento). lingua perilCicloIstituzionaleeduelinguedi tra le seguenti: inglese, francese, tedesco, spagnolo (una Attestazione di conoscenza delle lingue straniere (livello B1) Per studentistraniericfr. punto8. gennaio dell’annoaccademico incorso.Incasodirinuncia te dallaSegreteria. Lasecondarataasaldo entro ilmesedi stualmente all’Iscrizionestessa secondolemodalitàindica La primapartedellaquotad’iscrizione daversare conte In visioneunvalido d’Identità oPassaporto)solopergliordinari. versità ( Diploma originaledistudiovalidoperl’ammissioneall’Uni - - - - - l’attestato dellaconoscenzalinguaitaliana(livelloB1). Per glistudentistranierièrichiestaall’attodell’iscrizione sano (permessoscritto). per isacerdoti –solose“ordinari” –dall’Ordinario dioce scritto); per ireligiosi, dall’Ordinario odalSuperiore (permesso per iseminaristi,dalRettore; Teologica); inducono l’aspirante studente a frequentare la Facoltà clesiastica competente(incuisidichiaranoimotiviche per ilaici,dovràessere rilasciatadaunapersonaec Maturità Modulo Codice Fiscale ) – per gli“uditori”èsufficientelafotocopia documento d’identità dellaSegreteria. uditori possonoannualmenteiscriver . personale (Carta ------. 29

normativa agli studi, successiva all’inizio dell’anno accademico, l’inte- ra quota di iscrizione dovrà comunque essere versata e non potrà essere rimborsata.

Documentazione ulteriore richiesta agli studenti stranieri:

8. Il permesso di soggiorno (se già in possesso dell’interessato). 9. La traduzione in lingua Italiana del titolo di studio richiesto per l’ammissione all’Università civile della propria nazione; la dichiarazione di valore attestante il numero complessivo degli anni di studio necessari per il conseguimento di tale diploma (almeno 12 anni di scolarità complessiva) e la vali- dità del titolo per l’accesso all’università nel Paese d’origine. Le suddette certificazioni devono essere autenticate e legalizzate dall’autorità diplomatica o consolare italiana presso il Paese d’origine entro il 15 aprile di ogni anno (dopo tale data le Rappresentanze Diplomatiche e Conso- lari non assicurano la tempestiva concessione del visto di entrata per motivi di studio). 10. La presentazione dell’Ordinario della Diocesi di provenien- za dello studente (e non, in alternativa, la semplice presen- tazione di un ecclesiastico) debitamente controfirmata dal Nunzio Apostolico residente nel Paese di provenienza. 11. Peri laici: la dichiarazione di responsabilità o “presa in ca- rico”, riguardante il pagamento di vitto, alloggio e spese mediche. Su questa dichiarazione vi dovrà essere il nulla osta dell’Ordinario della Diocesi italiana di appartenenza del privato o dell’Ente che la rilascia. In caso di dichiarazione di auto-mantenimento da parte dello studente, in calce al do- cumento deve essere apposto il visto del proprio Ordinario di origine. 12. A seguito della presentazione dei suddetti documenti la Se- greteria potrà emettere, su richiesta dell’interessato, un cer- tificato di pre-iscrizione, che dovrà essere autenticato dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica (Palazzo delle Congregazioni - Piazza Pio XII, 3 - 00193 Roma) sia per il visto di espatrio che per il permesso di soggiorno. [Su tale certificato la Segreteria dovrà dichiarare di essere in pos- sesso tanto della presentazione dell’Ordinario della Diocesi

30 13. La 16. 15. 14. studenti iscrittialCiclo di Specializzazione: Documentazione ulteriore richiesta agli anno delCicloIstituzionale Per gli italiano, spagnolootedesco. le seguentilinguedellaComunitàEuropea: francese,inglese, –asceltatraconoscenza diunalingua–oltre aquellamaterna mento deltitolo di Baccalaureato inTeologia ènecessariala A partire dall’anno accademico2010-2011,perilconsegui lingue straniere Regolamento relativo allaconoscenza delle attesti lafrequenza eilsuperamentodell’esamefinalediun tificato, rilasciatodaunente certificatore riconosciuto,che Per essere esonerati dalla verifica occorre presentare un cer sostenere l’esameconseguente. offre lapossibilità diseguire ilcorso(biennale)ditedescoe gnolo otedesco.LaFacoltàTeologica dell’ItaliaSettentrionale traduzione inunalinguaasceltatrafrancese,inglese, spa un entecertificatore riconosciutooinunaprova dilettura e la linguastraniera,checonsisteràoinuntestpredisposto da o “presa incarico”]. dell’Ente cheharilasciatoladichiarazionediresponsabilità dinario dellaDiocesiitalianadiappartenenzadelprivatoo di provenienza dellostudente,quantodelnullaostadell’Or ai corsi. greco biblico. chiesta l’attestazione delle linguebibliche:ebraico biblico e Agli alunnichesiiscrivonoall’IndirizzodiStudibiblicièri (solo pergli“ordinari”). Curriculum studi per il conseguimento del Baccalaureato Baccalaureato – Diploma originaledel1°Titolo accademico inTeologia – certificazione deldomicilio studenti dilinguaitaliana Prima lingua straniera per gli“uditori”èsufficientelafotocopia , unaverificadellaconoscenzadel compatibile con lafrequenza èrichiesta, entro ilquinto . ------31

normativa corso, in una delle lingue indicate, di livello “intermedio” (B1 del “Quadro Comune Europeo di Riferimento per la conoscen- za delle Lingue”) secondo quanto approvato dal Consiglio di Facoltà del 16.4.2012. Si possono riconoscere certificazioni di corsi on-line purché rilasciati da enti certificatori riconosciuti. Diversamente si dovrà sostenere il test di verifica. Per gli studenti di lingua francese, inglese, spagnola o tedesca si ritiene sufficiente la frequenza dell’intero ciclo di studi in lingua italiana con il superamento dei relativi esami. Gli studenti stranieri con lingua madre differente da quelle sopra indicate dovranno verificare la lingua italiana tramite la regolare frequenza dei corsi del Ciclo Istituzionale con relati- vi esami e una lingua straniera a scelta tra francese, inglese, spagnolo o tedesco con le modalità indicate per gli studenti italiani. Si precisa che tanto all’esame conclusivo del corso biennale di tedesco quanto alle verifiche delle altre lingue straniere ver- ranno assegnati 7ECTS.

Seconda lingua straniera

Per il conseguimento della Licenza in Teologia è necessaria la conoscenza di una seconda lingua – oltre a quella materna e a quella studiata e verificata nel Ciclo Istituzionale in vista del Baccalaureato – scelta dallo studente tra le seguenti lingue della Comunità Europea: francese, inglese, italiano, spagnolo o tedesco. La Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale offre la possibili- tà di seguire il corso (biennale) di tedesco e sostenere l’esame conseguente o frequentare altri corsi di lingua organizzati da enti certificatori riconosciuti. Il livello da raggiungere è quello “intermedio” (B1) del “Quadro Comune Europeo di Riferimen- to per la conoscenza delle Lingue”, secondo quanto approva- to dal Consiglio di Facoltà del 16.4.2012, e deve essere certi- ficato da un esame finale svolto presso lo stesso ente che ha organizzato il corso. Si precisa che tanto all’esame conclusivo del corso biennale di tedesco quanto alle verifiche delle altre lingue straniere ver- ranno assegnati 7 ECTS.

32 . a)L’alunno puòritirarsinelprimotempodell’esame. 5. 4. 3. 2. 1. l’esame pertre volte,ètenutoarifrequentare ilcorso. sessione successiva.Nelcaso incuil’alunnononsuperi casi l’alunnohaildirittodisostenere l’esameapartire dalla esame, siscriveràsulverbale «nonapprovato». Inquesti Nel casoincuiildocentevaluti “insufficiente” laprova di non condurloa termine si scriveràsul verbale «ritirato». b) Nelcasoincuil’alunno,iniziatol’esame,preferisca mezz’ora primacheabbiainiziol’appellodell’esame. d) Ogniesaminandodevetrovarsi nell’aulad’esame nelle bachechedellaSede. namente notificatodallaSegreteria tramiteavvisoesposto c) L’ordine el’orariodegliesamiverrà fissatoedopportu una mora(cfr. quotescolastiche). In casodiinadempienzaverràaddebitatadallaSegreteria e-mail ([email protected]), faxocomunicazione telefonica. stabilitoperl’esametramitelapropriama delgiorno PPS, tirarsi, devenotificarloallaSegreteria almeno48ore pri b) Chi regolarmente iscritto ad un esame intenda poi ri sta materiaaseguitodiconsultazionediretta delSegretario. za, mentre rimane al Professore il giudizio ultimo circa que b) LaSegreteria esercita ilcontrollo dellaregolare frequen me dellarestante materia. risultato didettocolloquiofaràmediaconild’esa so compiutodelprogramma di unadisciplinascolastica,il b) Qualorasifacciaoggettodicolloquiounaparteasen b) Inognisessionenormaled’esamevisonodueappelli. do iservizi a) L’iscrizione prestabiliti, agliesamisifaneigiorni utilizzan richiesta lafrequenza aicorsinellamisuradeidueterzi. a) Perpoteressere iscrittiaqualsiasisessioned’esameè purché nonturbinolaregolare frequenza allelezioni. no scolastico in seguito ad accordo tra docente e studenti, cordare lafacoltàdicolloquidaattuarsinelcorsodell’an a) PerdeterminatematerieilConsigliodiSezionepotràac tembre/ottobre, gennaio/febbraio. a) Lesessioninormalid’esamesonotre: giugno/luglio,set NORME PER GLIESAMI on-line (PaginePersonaliStudenti-PPS). ------33

normativa 6. a) Il voto viene formulato collegialmente dalla Commissione d’esame e comunicato all’alunno. b) Il voto ha valore giuridico solo se vidimato dalla Segre- teria. 7. a) Alunni del Ciclo di Specializzazione: hanno la possibilità di sostenere gli esami dei singoli corsi entro l’anno accade- mico successivo a quello in cui i corsi sono stati tenuti. b) Gli alunni del Ciclo di Specializzazione sono tenuti a svolgere una Esercitazione scritta, preventivamente con- cordata con un docente di un corso che si frequenta, la cui valutazione sarà integrata a quella dell’esame del corso stesso. Copia dell’Esercitazione scritta, della consistenza di circa 30 pagine, dovrà essere consegnata 15 giorni pri- ma dell’esame sia al Docente che alla Segreteria per la registrazione. c) Alunni del Ciclo Istituzionale: per sostenere l’esame di Teologia fondamentale - II (vecchio piano degli studi) e Li- turgia - II è necessario aver sostenuto rispettivamente l’e- same di Teologia fondamentale - I e Liturgia - I. Gli alunni del Ciclo Istituzionale, dopo il Triennio iniziale, potranno frequentare i corsi del Biennio finale; per soste- nere gli esami dei singoli corsi del Biennio dovranno però aver superato gli esami delle materie corrispondenti del Triennio. d) In particolare, per sostenere gli Esami di Esegesi di An- tico Testamento e Nuovo Testamento devono avere prece- dentemente superato i relativi esami di Introduzioneall’A.T. e al N.T. e le lingue bibliche: Ebraico (per l’A.T.), Greco e Lettorato di greco biblico (per il N.T.). e) I corsi di Ebraico biblico (1° Anno) e Greco biblico (2° Anno, obbligatorio per chi non è in possesso di maturità classica) si concluderanno con un esame. Il Lettorato di greco (3° Anno) sarà obbligatorio per tutti e si concluderà con un esame. f) Gli alunni del Ciclo Istituzionale devono presentare in Se- greteria l’elaborato scritto dei Seminari svolti nei rispettivi anni di corso entro 15 giorni dal termine del corso. La valu- tazione sarà consegnata dal Docente alla Segreteria entro il mese successivo il termine di consegna degli elaborati. g) Gli alunni del Ciclo Istituzionale ordinari, uditori e fuori

34 I requisiti perottenere il I -Baccalaureato NORME PER ILCONSEGUIMENTO alla regolare frequenza econclusionedeidue inoltre sonotenuti,nelquinquennio (apartire dal2°Anno) giacenza corso hanno scritti ma dellaconclusionedelBienniofinale,almeno h) GlialunnidelCicloIstituzionaledevonosostenere, pri quentare ilcorso. non potràpiùessere datoepertanto l’alunnodovràrifre scorso dettoperiododitempo,l’esamedeisingolicorsi integrativi. Commissione, laqualepotràstabilire lafrequenza dicorsi me saràvalutata,medianteuncolloquio,daunaapposita Decorso taletermineladomandad’ammissioneall’esa cinque anni dal compimentodelquinquennioIstituzionale i) L’esame diBaccalaureato dovràessere sostenuto scelti dall’alunno. nali c) b) a) previsti dalpianodeglistudiodialtricorsiopzionali demico 2018-2019sonopubblicate allepp.146-152). l’Esame diBaccalaureato inTeologia perl’annoacca sita maturitàteologicadelcandidato (letematicheper approvato dalConsigliodiFacoltà,cheaccertil’acqui un programma determinato dalConsigliodiSezionee avere superatounesameaccademicoconclusivosu to l’approvazione secondolenorme delRegolamento; avere compostounelaboratoscrittocheabbiaricevu sposto degliartt.49e50Statuti; successo leverifichediprofitto prescritte, salvoildi Istituti affiliati, ilCicloIstituzionale ed avere subitocon avere frequentato, presso laFacoltàoinSeminari a sceltatraicorsispecialidi DEI GRADI ACCADEMICI dal terminedellafrequenza dei singolicorsi. Tra tre anni di tempo per sostenere gliesamiin anniditempopersostenere tre Diploma diBaccalaureato sistematica edi corsi opzio sono: due esami morale entro

------. ; 35

normativa Regolamento esame di baccalaureato

1. Natura dell’esame a) L’esame accademico conclusivo di Baccalaureato in Teo- logia è di sua natura sintetico. b) In conformità con questo suo carattere, esso fa riferimen- to alla Teologia sistematica e alla Teologia morale, sulla base dell’individuazione di un certo numero di capitoli sintetici, all’interno delle tematiche svolte nel quinquennio Istituzionale. 2. Contenuti dell’esame a) I contenuti dell’esame vengono definiti da tematiche strut- turate in: titolo e indicazioni orientative. - l titolo non fornisce una tesi da dimostrare, ma circoscri- ve un discorso da svolgere o un problema da prospettare - Le indicazioni orientative si presentano in forma di som- mario dei punti importanti o caratteristici dell’argomento stesso. b) Il testo delle tematiche non viene definito da questo Rego- lamento, ma viene riproposto ogni anno entro dicembre dai Professori di sistematica e di morale del quinquennio Istitu- zionale, unitamente ai Rappresentanti degli alunni del quin- to anno, e con il coordinamento del Direttore di Sezione. 3. Norme per l’ammissione all’esame a) L’ammissione all’esame accademico conclusivo di Bacca- laureato presuppone il superamento di tutti gli esami pre- scritti, la consegna della «tesina» scritta e la presentazione del «piano d’esame». b) La «tesina» e il «piano d’esame» dovranno essere deposi- tati in Segreteria al momento dell’iscrizione all’esame orale di Baccalaureato e in ogni caso almeno un mese prima dell’esame stesso. c) L’esame accademico conclusivo può essere sostenuto da- gli alunni del quinto anno Istituzionale che abbiano supera- to tuttigli esami del curriculum e ricevuto una valutazione positiva della tesina scritta. d) L’esame di Baccalaureato dovrà essere sostenuto entro cinque anni dal compimento del quinquennio Istituzionale. Decorso tale termine, la domanda d’ammissione all’esa-

36 b) a) 5. e) d) c) ) La c) b) a) 4. Norme perlosvolgimentodell’esame Norme Norme circala«tesina»scritta Norme copia stampataeunainformatodigitale[pdf]),il deve presentare in Segreteria, oltre alla Al momentodell’iscrizioneall’esameoraleilcandidato e unaorale. Baccalaureato inTeologia constadidueprove, una scritta L’esame accademicoconclusivo perilconseguimentodel quarto annodelCicloIstituzionale. Il momento dell’elaborazione può iniziare sul finire del cartelle dattiloscritte. La consistenzadella quanto riguarda ilplagio. teri dicorrettezza accademicaescientifica,inspecieper svolgimento. Peraccedere all’oraleilcandidatodovràaver espressamente indicato–eavràadisposizione 6ore perlo matica indicata.Tra questi,ne sceglieràunoopiù–se dellate verranno assegnatialcunitemi sceltiall’interno Modalità di svolgimento della prova scritta: al candidato la tematicasceltaperl’esamescritto. matica) conleindicazioniorientative;devealtresì indicare no d’esame Consiglio deiProfessori mati suititolidelletesinedeglialunniadogniincontro del scelti daglialunnieidocentidellaFacoltàsarannoinfor Istituzionale sovrintenderàsullapertinenzadegliargomenti scritto L’argomento della del pensiero diunautore odiuntemateologico. titudine allaricerca scientificaattraversolacomprensione La funzionedella integrativi. Commissione, laqualepotràstabilire lafrequenza dicorsi me saràvalutata,medianteuncolloquio,daun’apposita Segreteria argomento (otitolo)della guiderà lostudentenellaricerca evaluteràl’elaborato.Tale con undocentedelCicloIstituzionaledellaFacoltàche «tesina» di Baccalaureato. Il Direttore di SezionedelCiclo almeno sei mesi prima deveessere elaborata secondoicomunicri checontienelarosa deititoliscelti(unoperte «tesina» «tesina» «tesina» . tesina èdidocumentare unareale at dovràessere sceltod’accordo dovràaggirarsitrale30-50 dovràessere depositatoin dell’iscrizioneall’ tesina scritta esame (una pia ------37

normativa superato positivamente la prova scritta. L’esito della prova verrà quantoprima comunicato attraverso la Segreteria dal docente interessato con giudizio scritto, comprensivo del voto. d) Modalità di svolgimento della prova orale: essa durerà un’ora articolandosi in due prove di circa 30 minuti cia- scuna, che verteranno su due titoli tratti dalla rosa di te- matiche indicate dal candidato nel piano d’esame. Le te- matiche da svolgere vengono comunicate al candidato 30 minuti prima della prova orale. e) La prova orale deve essere sostenuta non oltre la terza ses- sione successiva alla prova scritta. Decorso tale periodo, il candidato dovrà di nuovo sostenere l’esame scritto. 6. Commissione Esaminatrice La Commissione Esaminatrice è composta di almeno tre Pro- fessori del Ciclo Istituzionale. 7. Valutazione finale a) La valutazione dell’esame accademico conclusivo di Bac- calaureato è data in trentesimi, e sarà l’espressione delle tre seguenti componenti che incideranno secondo le rela- tive percentuali: - la media delle votazioni riportate dal candidato negli esami del Ciclo Istituzionale, con incidenza del 60%; - la votazione conseguita nella «tesina» scritta, con inci- denza del 20%; - la votazione conseguita nell’esame accademico con- clusivo (scritto-orale con voto unico), con incidenza del 20%. b) Per poter accedere al corso di Specializzazione, è neces- sario aver ottenuto nell’esame di Baccalaureato un voto a partire da 24/30.

II - Licenza specializzata

I requisiti per ottenere il grado di Licenza specializzata sono: a) avere frequentato presso la Facoltà, dopo il conse- guimento del Baccalaureato, il 1° biennio del Ciclo di Specializzazione ed avervi presentato i lavori personali prescritti e superato i controlli di profitto;

38 4. 3. 2. 1. c) b) mediante: La definizionedella medesima disciplina. zialmente gliobiettividellatesi stessa,sarannosoggettealla intrapresa ricerca dovessesuggerire echemutinosostan Successive variazioni della definizione del tema, che la già di approvazione. illustri titolo e argomento della tesi e che motivi la richiesta del Docenterelatore dellatesialDirettore diSezione,che zione dovràessere accompagnatadaunadomandascritta della documentazionedicuialpunton.1;taledocumenta rettore di Sezione,dietro presentazione da parte dell’alunno Il titolodellatesi Segreteria: nizio dellavoro diricerca, l’alunnoètenutoadepositare in 1° bienniodelCiclodiSpecializzazionee,inognicaso,all’i Entro ilterminedel1°annosuccessivoallaconclusione - - zate agiudiziodelPreside (odelDirettore diSezione). Eventuali eccezionipotrannoessere valutateedautoriz essere conosciutaspecialisticamentedalcandidato. do ilcontestoprossimo dellaricerca monografica,deve il teologico un primoschemadidefinizionedella rezza l’oggetto; consufficiente chia lante, machevalgaadeterminarne relatore, insieme con un titolo dellatesi no parzialeeiniziale,allascienzateologica. ta degnadipubblicazioneperilsuocontributo,alme mente approvato dalConsigliodeiProfessori, giudica avere difesounatesimanoscritta suuntemaprevia lizzazione prescelta mediante un’appositaprova; avere dimostratocompetenzateologicanellaspecia Regolamento per ilconseguimento della Licenza specializzata entro ilqualelatesisicollocaeche,costituen , saràsottopostoall’approvazione delDi concordato conilDocentesceltocome «regione» del sapere teologico delsapere «regione» indice provvisorio «regione» del sapere delsapere «regione» , non vinco avverrà ------39

normativa a) la formulazione di alcuni temi (quattro o cinque); b) l’indicazione di una bibliografia essenziale. 5. Lo studio effettivo di tale regione teologica da parte del can- didato dovrà logicamente precedere la ricerca monografica e orientare la medesima. 6. La prova prevista dagli Statuti all’art. 43, § 1.b) con l’espres- sione «aver dimostrato competenza teologica nella specia- lizzazione prescelta mediante un’apposita prova», si svol- gerà nella maniera seguente: 6.1. Quarantotto ore prima dell’esame i tre relatori di tesi proporranno al candidato un tema rientrante nella «re- gione» di cui sopra. Il tema potrà essere variamente concepito: status quaestionis su un argomento con- troverso, recensione critica di un articolo, abbozzo di sviluppo teorico di una tesi teorica, o simili. La scelta del tema terrà conto dell’obiettivo dell’esame, che è quello di accertare non tanto un sapere precedente- mente memorizzato, quanto una capacità del candida- to di sviluppare un’esposizione all’interno della regione assegnata servendosi di tutti gli strumenti bibliografici pertinenti. 6.2. L’effettivo svolgimento della prova si articolerà nei due momenti: a) esposizione del candidato, contenuta nel margine massimo di 30 minuti; b) discussione con i relatori di tesi, che proporranno al candidato eventuali obiezioni o domande di chia- rimento su quanto esposto, e comunque su quanto attiene al tema proposto. 7. Le percentuali di concorso delle diverse votazioni a stabilire il voto complessivo di Licenza sono: 40% il voto della tesi scritta; 10% il voto della difesa della tesi; 30% la media del- la votazione dei corsi; 20% la votazione riportata nell’esame di Licenza. 8. La Tesi di Licenza dovrà essere depositata presso la Segre- teria in 4 copie rilegate e una copia in formato digitale (CD contenente il file PDF) entro due mesi precedenti la Sessio- ne d’Esame (escludendo i periodi di sospensione dell’atti- vità accademica) prevista per la discussione. All’atto della

40 9. 2. 1. del Dottorato inTeologia Regolamento per ilconseguimento III -Dottorato Specializzazione come alunnoordinariodelCiclodi timo corsofrequentato dallaconclusionedell’ul entro 5anniaccademiciapartire La discussionedella Tesi diLicenzadovràessere sostenuta zione sull’AnnuarioAccademico. presentazione dellatesi(max.1800battute)perlapubblica consegna dovrà essere depositata in Segreteria anche una de lafacoltàdiconcedere eventualideroghe. ria dellaFacoltà,allegando: presentare richiestaalDirettore diCiclo, tramitelaSegrete Il Candidatoall’ammissioneall’esamediDottoratodeve curriculum genze dipreparazione dellavoro diricerca, tenutocontodel che sianoriconosciuticomeconvenientiinrapportoalleesi Ciclo, eventualmenteancheaqueicorsidiinsegnamento Statuti gica perlapartecipazionealavoriditiposeminariale(cfr. pubblicazione. Èrichiestalafrequenza dellaFacoltàTeolo volto allaredazione dellatesi,quindiallasuadiscussionee torato, èfondamentalmenteoccupatodallavoro diricerca, Il terzociclodistudi,perilconseguimentodelgradoDot - - - le ragionidellasceltadell’argomento, l’indicazionedella elaborato scritto(dialmeno 15cartelle)chespecifichi Il temadelproprio progetto diricerca, unitamenteadun che attestil’idoneitàdelCandidato. La presentazione dapartediunDocentedellaFacoltà competenze dichiarateconil temadiricerca. includere fraglielementidigiudiziolacongruenzadelle za linguistica,ireferenti dellavalutazionesiriservanodi Per quantoriguarda laspecificazionedellacompeten (anche solo“passiva”)dialmenoduelinguestraniere. zioni e/oincarichidiinsegnamento,dellacompetenza dettagliata deglistudicompiuti,delleeventualipubblica Un curriculum , art.45§1.a)e,previo accordo conilDirettore di distudiprecedente dello Studente. . Decorsotaleperiodo,èriservataalPresi (in formato internazionale) con indicazione (in formato internazionale) ------41

normativa sua collocazione nell’ambito della produzione scientifi- ca; gli elementi di originalità e di incremento della cono- scenza che giustificano l’impianto della ricerca; la pre- sentazione ragionata (fonti e letteratura secondaria) dei principali testi di riferimento; l’elenco bibliografico della letteratura secondaria consultata. 3. Il Candidato al terzo Ciclo di studi in possesso di Licenza conseguita presso un’altra Facoltà teologica dovrà esibire: il curriculum (come al punto 2); la presentazione da parte di un Docente presso la Facoltà teologica frequentata; una co- pia della tesi di Licenza. All’atto dell’iscrizione, il Candidato sostiene un colloquio con il Direttore di Ciclo, unitamente al- Coordinatore dell’area teologica entro la quale il Candidato progetta di svolgere la propria tesi di Dottorato. Il Direttore di Ciclo determina la frequenza dei corsi di specializzazione riconosciuti come convenienti, in rapporto alle esigenze di preparazione previa al lavoro di ricerca e al curriculum pre- cedente dei suoi studi. Il numero di tali corsi sarà indicati- vamente di almeno tre, dei quali sosterrà i rispettivi colloqui d’esame. Per conseguire l’idoneità al Dottorato, la media degli esami non dovrà essere inferiore a 24/30. Nella scelta dei corsi si terrà conto dell’area teologica entro la quale il Candidato progetta di svolgere la propria tesi di Dottorato. Il piano degli studi così concepito viene sottoposto all’appro- vazione del Preside. Dopo aver ottemperato a queste condizioni, il Candidato potrà presentare il proprio progetto di ricerca, unitamente ad un elaborato scritto, come al punto 2. 4. La documentazione attinente al progetto di ricerca verrà sottoposta all’approvazione di un collegio di Professori (al- meno tre), individuato dal Direttore del Ciclo tra tutti i Do- centi della Facoltà. - I Docenti daranno conferma scritta del loro parere, po- sitivo o negativo, con breve indicazione di merito, ag- giungendo suggerimenti per l’integrazione di eventuali lacune. - Il parere deve essere consegnato alla Segreteria, che provvederà ad inoltrarlo al Direttore di Ciclo, al quale spetta la formulazione del giudizio sintetico, sulla base della maggioranza dei pareri. La valutazione deve essere

42 9. 8. 7. 6. 5. borato scritto,ilCandidatodovrà esibire, secondoilmodulo 9. Almenoseimesiprimadella prevista consegnadell’ela loscritte (2000battutecirca perpagina). indicativamente laconsistenza dialmeno300cartelledatti quella di un’opera monografica e deve perciò raggiungere viene precisato chelaconsistenzadellavoro deveessere sibilità atradurre talirequisiti inprecisi terminiquantitativi, porto altemascelto.Purnellaconsapevolezzadell’impos to chesottoquellodiproporzionale compiutezzaperrap scientifico compiuto,siasottoilprofilo delmetodoimpiega La tesidiDottoratodeveavere lecaratteristichediunlavoro nella materia. segna ilpatrocinio della ricerca adueDocenti,competenti recezione, ilDirettore diCiclo,inaccordo conilPreside, as In casodiparere positivo,entro trenta dalladatadi giorni ricevimento dellevalutazioni,periltramitedellaSegreteria. dalla data di ti, una sola volta, non prima di sessanta giorni sentare ilprogetto, integratosecondoisuggerimentiricevu In casodiparere negativo,ilCandidatohafacoltàdiripre c) IlCandidatodovràrinnovare l’iscrizioneall’iniziodiogni b) OgniCandidatoalDottoratodaràperiodicarelazione a) Ilprogetto diricerca depositatorimarràriservatoalCan - cumentazione. prodotta entro dalricevimentodellado sessantagiorni cessivamente allanotificadell’avvenutaapprovazione. nemediante comunicazionescrittaallaSegreteria, suc segnalazione dei Docenti da parte del Candidato avvie to dalDirettore delCiclofraiDocentidellaFacoltà.La segnalati dalCandidato;ilsecondoRelatore èdesigna Il primoRelatore èscelto fraiDocenti(ancheesterni) bandonare laricerca. caso contrario,saràpresunta lasuaintenzionediab anno accademico,finoalconseguimentodeltitolo;in randi eirispettiviRelatoriditesi. di Ciclo,aiqualisonotenutiapartecipare tuttiiDotto incontri dicarattere seminarialepresieduti dalDirettore dei risultatidellapropria ricerca nelquadro diappositi dovrà essere dinuovodepositato. didato per cinque anni ; trascorsotaletermine,iltitolo ------43

normativa fornito dalla Segreteria, la certificazione di avanzato stato di elaborazione, debitamente controfirmato dai due Relatori stabiliti. 10. Al compimento dell’elaborato, il Candidato depositerà sei copie rilegate della tesi e una copia in formato digitale (CD contenente il file PDF) facendo domanda di essere ammes- so alla difesa solenne. La domanda del Candidato dovrà essere accompagnata dal consenso scritto dei Relatori e dalla dichiarazione di originalità del testo. La tesi deve es- sere depositata almeno due mesi prima della sessione d’e- sami (escludendo i periodi di sospensione dell’attività acca- demica) nella quale il Candidato chiede d’essere ammesso alla difesa solenne. All’atto della consegna dovrà essere depositata in Segreteria anche una presentazione della tesi (max. 1800 battute) per la pubblicazione sull’Annuario Ac- cademico. Il Direttore del Ciclo provvede alla nomina della Commis- sione di Dottorato, indicando come Correlatore aggiunto un Professore della Facoltà o proveniente da altra Facoltà o Istituto universitario. - I Relatori ed il Correlatore designati presentano la previ- sta relazione scritta e la loro proposta di voto. Il criterio per tale giudizio è l’idoneità del lavoro alla pubblicazio- ne; il giudizio stesso dovrà essere formalizzato mediante un voto in trentesimi. Il giudizio dei Relatori e del Corre- latore sarà depositato in Segreteria e conservato in Ar- chivio. Il periodo di tempo massimo entro il quale esso dovrà essere depositato in Segreteria è di un mese dalla consegna dell’elaborato. 11. La decisione definitiva circa l’effettiva ammissione del Can- didato alla difesa solenne è presa dal Preside della Facoltà Teologica sulla base del giudizio favorevole e concorde dei due Relatori e del Correlatore. Qualora manchi tale accor- do, il Preside convocherà i due Relatori, il Correlatore e il Direttore di Ciclo e si deciderà collegialmente circa l’am- missione o meno del Candidato ed eventualmente circa il supplemento di lavoro richiesto. 12. La Commissione giudicatrice di fronte alla quale il Candida- to difenderà la propria tesi è costituita dai due Relatori, dal Correlatore e da un Presidente, nella persona del Preside o

44 14. 13. 15. scun intervento. Questi avràlapossibilitàdirispondere distintamenteacia candidato rilievianaliticierichiestedichiarimentiulteriori. membro dellaCommissione, potranno anche proporre al i dueRelatoriedilCorrelatore. Essi,comepure ognialtro te esprimerannolaloro valutazione sinteticasullaricerca teri e i risultati raggiuntidalla sua ricerca. Successivamen 30 minuti per illustrare – in linguaitaliana–gliobiettivi,i cri Il Candidatohaasuadisposizioneuntempomassimodi per ciascunvoto. legialmente sulladiscussioneorale,nellaragionedel25% sull’elaborato scrittodaitre Relatori edelvotoespresso col La valutazionefinaledellatesiterràcontodeivotiespressi Incaricati che vogliano farne parte. Incaricati chevoglianofarne di unsuodelegato,edaiProfessori Ordinari, Straordinari e un gettoneforfettariodipartecipazione. tecipazione alleCommissioni, aiDocentivienericonosciuto Per l’impegnodirevisione deiprogetti edelle tesi, elapar a) DopoladiscussionesolenneilCandidatocheabbiaotte b) Perl’effettivo conseguimento deltitoloediploma c) LatesipubblicatasaràconsegnatainSegreteria incin per l’EducazioneCattolica zione secondolenormestabilitedalla di Dottoratoèrichiestalapubblicazionedelladisserta per lapubblicazionesull’AnnuarioAccademico. del suolavoro nonpiùlungadiunacartelladattiloscritta, nuto l’approvazione depositerà in Segreteria una sintesi la Commissionegiudicatrice. blicazione soltantoparziale,dovràessere espressa dal come pure l’approvazione dell’eventualesceltadipub iscritto allostesso.Laverificaditaleottemperanza, discussione di tesi ed eventualmente consegnate per espresse dai dueRelatoriedalCorrelatore insededi ne, ilCandidatodovràtenere contodelleosservazioni dell’Italia Settentrionaleeilrelativo numero diserie. che latesièstatadiscussapresso laFacoltàTeologica quanta copie,portantinell’intestazionel’indicazione . Inordine atalepubblicazio Congregazione ------45

normativa IV - Norme sul plagio

1. Il plagio, ossia l’attribuzione a sé della proprietà intellettuale del testo o del contenuto di un’opera altrui, in qualunque sua parte, è una mancanza contro la giustizia e la verità. 2. Nell’ambito degli studi accademici, il plagio consiste più spesso nell’inclusione in un’opera scritta di un testo preso da un altro autore senza la consueta indicazione e il riferi- mento preciso alla fonte. 3. Il plagio riguarda soprattutto le produzioni definitivamen- te consegnate dallo studente come prova accademica, in particolare elaborati di fine ciclo, ma anche elaborati, esami scritti e relazioni seminariali (comprese le prove intermedie eventualmente richieste dal docente). In uno scritto anco- ra in fase di elaborazione e dato dallo studente al docente per una provvisoria valutazione, anche se non si configura il plagio nel senso sopra descritto, viene leso comunque il rapporto di lealtà. 4. Esistono vari tipi di plagio, che, in ordine di gravità decre- scente, consistono (1°) nel presentare come proprio un testo altrui, comunque ottenuto, fosse anche con il consenso dell’autore; (2°) nel citare qualche passo (anche breve o tradotto) di un testo altrui senza presentarlo come citazione (ad esempio, omettendo le virgolette e l’ubicazione bibliografica, o an- che solo le virgolette); (3°) nel parafrasare un testo altrui, senza indicarne la fonte, quando tale parafrasi appaia dolosamente intenzionale, e non semplicemente occasionale. 5. È invece ammesso l’utilizzo di informazioni o acquisizioni che sono, nel nostro contesto, patrimonio comune della cultura generale e accademica, o sono reperibili negli stru- menti di consultazione più usati; si raccomanda comunque di indicare sempre, per quanto possibile, le fonti a cui si è fatto ricorso. 6. Commettendo un plagio, uno studente vìola i doveri di giu- stizia e di lealtà nei confronti dei professori e dei propri col- leghi di studio, ma soprattutto viene meno allo scopo della formazione accademica, che punta all’onestà intellettuale,

46 9. 8. 7. indicazioni. tore dell’intero testo consegnato,conformementeaqueste disposto, unadichiarazionein cuigarantiscediessere l’au consegnerà, sottoscrivendounmoduloappositamentepre Il candidatoallafinediognicicloassiemealsuoelaborato te laricerca dellostudente. con suggerimenti ecorrezioni per far crescere organicamen temi oapprocci perquantopossibilenuovieinterverranno namente definitiestrutturati,maassegnerannoognivolta dirigono tesiodissertazioninonaccetterannolavorigiàpie ciclo, l’accrescimento delsapere. A talfine,iprofessori che tiva ricerca edesposizione dellaverità,e,almenonelterzo mente, rielaborarlepersonalmente,cosìdafavorire lacrea pretazioni, ma nel reperirle metodicamente,vagliarle critica non consistesemplicementenelfornire informazioniointer In generale,glistudentiricordino cheillavoro accademico riginalità delpensiero, alservizio dellaverità. alla competenzaautonomadiricerca edespressione eall’o d) Se ilplagioriguarda latesidi licenza oladissertazio c) Se ilplagioriguardac) laprova finaleounaprova inter Se ilplagioèscopertoinunadissertazionedidottorato, b) Se ilplagioriguardaa) l’elaboratoconclusivodiunciclo, su 30. valutazione finalenonpossaessere superiore a18punti e potràessere applicatalasanzioneaggiuntivache media di un corso o seminario, l’esame sarà annullato l’Educazione Cattolica. comunicazione allostudenteeallaCongregazione per porta l’annullamentodelgradoconferito,dicuisidarà grado accademico,illavoro saràannullato;ilchecom ne didottoratoedèscopertodopoilconferimentodel sere espulsodall’Università. oltre l’annullamentodiessa,lostudentepuòanchees stre. to dipresentare unaltro elaboratoperalmenounseme applicata la sanzionedisospendere lostudente dal dirit illavoro saràannullatoeinmodoparticolare potràessere ------47

normativa V - Norme per la consultazione delle Tesi di Baccalaureato, Licenza e Dottorato non pubblicate o parzialmente pubblicate

Le tesi (Baccalaureato, Licenza e Dottorato) non pubblicate o pubblicate in parte possono essere date in consultazione (qualora l’Autore della tesi abbia concesso il permesso) per un tempo non superiore ad una giornata (secondo gli orari di Ufficio di Segreteria e della Biblioteca), in una apposita “Sala consultazione” della Biblioteca, dietro presentazione di una richiesta scritta (da compilarsi su un modulo reperibile in Se- greteria di Facoltà) firmata dal richiedente. Il richiedente deve altresì sottoscrivere il proprio impegno a non trascrivere o riprodurre in alcun modo parte delle tesi. La richiesta va corredata da un documento di riconoscimento.

RICONOSCIMENTO AGLI EFFETTI CIVILI IN ITALIA DEI TITOLI ACCADEMICI ECCLESIASTICI RILASCIATI DALLA FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE

I titoli accademici di Baccalaureato, Licenza e Dottorato in S. Teologia rilasciati dalla «Facoltà Teologica dell’Italia Setten- trionale» sono di diritto pontificio. Agli effetti civili hanno valore secondo i Concordati, le Legislazioni vigenti nei vari Stati, e le norme particolari delle singole Università o Istituti Universitari. La situazione oggi vigente in Italia, salvi sempre i poteri di- screzionali dei singoli Consigli di Facoltà degli Atenei e Istituti Universitari, è la seguente: «I titoli accademici in teologia e nelle altre discipline eccle- siastiche, determinate d’accordo tra le Parti, conferiti dalle Facoltà approvate dalla Santa Sede, sono riconosciuti dallo Stato» (art.10, 2 della Legge 25 marzo 1985, n. 121, pubbli- cata nel Suppl. ordinario alla «Gazzetta Ufficiale» n. 85 del 10 aprile 1985). Con Decreto del Presidente della Repubblica, 2 febbraio 1994, n. 175, viene approvata l’Intesa Italia-Santa Sede per il ricono- scimento del titoli accademici pontifici («Gazzetta Ufficiale» n. 62 del 16 marzo 1994).

48 ra cenza nelledisciplinedicuiall’art.1( Pertanto (art.2):«Ititoliaccademicidibaccalaureato edili (cfr. rale dell’IRC;IRCdellascuolapubblicaeTirocinio didattico risultare ancheicorsidi:Pedagogiagenerale,Didatticagene C.E.I. del28giugno2012,nelcurriculumdeglistudi,dovranno dell’Intesa traM.P.I. -C.E.I.Aseguitopoidell’IntesaMIUR - ne cattolica nella scuola pubblica secondo le nuove norme sono riconosciutivalidiaifinidell’insegnamentodella religio La Inoltre ititoliaccademicidi diploma universitarioecomelaurea». conosciuti, arichiestadegliinteressati, rispettivamentecome 2. 1. se vidimatidalle competenti Autorità Ecclesiastiche e Civili,per: 4. 3. ) conferitidalleFacoltàapprovate dallaSantaSede,sonori Licenza L’Abilitazione all’insegnamento (Circolare M.P.I. del2-10-1971,n.3787). piuti devonoessere preventivamente vidimatielegalizzati Accademiche, anche i certificati originali degli studi com viazioni dicorsiuniversitari,adiscrezione delleAutorità statali eliberi.Aifinidiesenzionidafrequenze eabbre L’immatricolazione nelleUniversitàeIstitutiUniversitari scuola di cui sopra (n. 3), in attesa del conseguimento delle L’esercizio provvisorio dell’insegnamento nei tipi e gradidi versità stataliolibere (art.31dellaLegge19-1-1942, n.86). le Lauree inLettere oinFilosofiaconseguitepresso leUni relativamente aquelledisciplineperlequali sonorichieste di 1°e2°grado,dipendentidaEntiEcclesiastici o Religiosi, Scuole oIstituti,parificatipareggiati diistruzioneMedia mento dell’AbilitazioneoIdoneitàall’insegnamentonelle L’ammissione aiConcorsi-Esami diStatoperilconsegui n. 1084). Universitario statale o libero (art. 7 del R.D. del 6-5-1925, Italiano eunodiStoriacivile,presso unaFacoltàodIstituto che hannosuperato,conesitopositivo,dueesami:unodi zione MinisterialediEquipollenzaaltitolostatale,acoloro Tale riconoscimentovieneconcesso,mediantelaDichiara reggiate, dipendenti omenodaEntiEcclesiasticiReligiosi. grado, meramente private, olegalmente riconosciute, opa infra , pp.61-62). eil Dottorato inS.Teologia sonoriconosciutivalidi, Baccalaureato

nelle ScuoleMediedi1° Teologia eSacraScrittu , Licenza e Dottorato ------

49

normativa corrispondenti abilitazioni per Esami di Stato (Nota Ministe- riale del 5-12-1958 e successive estensioni: n. 411 del 10- 11-1964; n. 498 del 29-11-1965; n. 429 del 15-11-1966). 5. La partecipazione a Concorsi dove è richiesta una Laurea o Laurea Magistrale senza specificazione di disciplina. Per le vidimazioni si richiede una domanda, nella quale si spe- cifichi lo scopo cui servirà il Diploma o Attestato. Le vidimazioni richieste per l’Italia sono le seguenti: 1. Congregazione per l’Educazione Cattolica (Piazza Pio XII, 3 - Roma). 2. Segreteria di Stato di Sua Santità (Palazzo Apostolico Vaticano). 3. Ambasciata d’Italia nella S. Sede. 4. Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica. Inoltre per le altre Nazioni: 5. Ambasciata della Nazione presso la S. Sede o presso il Governo Italiano (a seconda delle procedure). Più dettagliatamente la procedura per il riconoscimento dei titoli prevede i seguenti passaggi: a) Richiedere alla Segreteria della Facoltà il Diploma Supple- ment e il certificato originale di Baccalaureato o di Licenza con l’elenco degli esami sostenuti. Assicurarsi che il certi- ficato contenga le seguenti dichiarazioni: a1) Per il Baccalaureato in Teologia: «con riferimento a quanto previsto dal D.P.R. n. 175 del 2 febbraio 1994, si certifica che la didattica complessiva per il conse- guimento del titolo Baccalaureato non è inferiore a 13 annualità. Si dichiara inoltre che a seguito delle inno- vazioni introdotte nell’ordinamento didattico univer- sitario italiano con il D.M. 509/99 e successivamente con il D.M. 270/2004 i crediti acquisiti relativamente al Baccalaureato in Teologia (quinquennio filosofico-te- ologico) corrispondono rispettivamente ai 300 crediti necessari per il conseguimento della Laurea nell’Ordi- namento universitario italiano». a2) Per a Licenza in Teologia: «con riferimento a quanto previsto dal D.P.R. n. 175 del 2 febbraio 1994, si certi- fica che la didattica complessiva per il conseguimento

50 b) presso laSegreteria diStato; recati presso la Congregazione per l’Educazione Cattolica e 1) allarispettivaAmbasciata presso laS.Sede,dopoessersi Gli studentistranierisonotenuti arecarsi: e) d) c) Diploma Supplement dei seguentidocumenti:originaledeldiplomaefotocopia; lica (PiazzaPioXII,n.3-Romatel.06/69884167)muniti Recarsi presso laCongregazione perl’EducazioneCatto lenze (ViaMicheleCarcani, 61-Romatel.06/97726090). della Ricerca Scientifica-Ufficio Riconoscimenti/equipol ce conmarca dabollo,presso ilMinistero dell’Universitàe nendone fotocopia,corredati dadomandaincartasempli Consegnare idocumentividimati,opportunamentetratte mento) conladocumentazioneperottenere ilvisto. Belle arti,2-Romatel.06/6729.4633solosuappunta Recarsi all’Ambasciatad’ItalianellaS.Sede(Vialedelle ottenere l’autenticadellefirme. autenticata deldiplomaecertificatodegliesamiper Vidimazioni tel. 06/6988.3438oppure 4438)con la copia Recarsi presso laSegreteria diStato dellaS.Sede(Ufficio giuntiva eattendere itempinecessaripertaleprocedura. Congregazione, sidovràprovvedere conunaquotaag che l’interaprocedura vengaattuatadagliofficiali della dell’Università e della Ricerca Scientifica. Qualora si voglia giosi –; domanda in carta semplice, indirizzata alMinistero vo oSuperiore/a Provinciale) –soloperecclesiasticioreli mento deltitolodapartecompetenteOrdinario (Vesco Magistrale nell’ordinamento universitarioitaliano». crediti necessariperilconseguimentodellaLaurea cioè laLicenza,corrispondonorispettivamenteai120 ti acquisiticonilgradosuccessivoalBaccalaureato, nell’Ordinamento universitarioitaliano.Inoltre icredi crediti necessariperilconseguimentodellaLaurea reato inTeologia corrispondono rispettivamenteai300 270/2004 icrediti acquisitirelativamente alBaccalau con il D.M. 509/99esuccessivamentecon il D.M. dotte nell’ordinamento didatticouniversitarioitaliano dichiara inoltre cheaseguito delleinnovazioniintro del titolodiLicenzanonèinferiore a20annualità.Si efotocopia;richiestadiriconosci ------51

normativa 2) oppure al Consolato della rispettiva nazione facendo prima vidimare i documenti presso la Congregazione per l’Educazio- ne Cattolica, la Segreteria di Stato, la Nunziatura Apostolica presso lo Stato italiano e la Prefettura di Roma.

CONVENZIONE TRA UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE E FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE PER LA FREQUENZA ED IL SOSTENIMENTO DI ATTIVITÀ FORMATIVE OFFERTE NEI RISPETTIVI CORSI DI STUDIO

Articolo 1 – Caratteri e finalità Università Cattolica e Facoltà Teologica intendono offrire ai rispettivi studenti ulteriori occasioni di crescita personale e professionale nell’ottica di una formazione integrale della per- sona umana. Tale fine è perseguito mediante piani degli studi che acconsentano la frequenza e il sostenimento di attività formative non presenti nei corsi di studio a cui gli studenti sono iscritti.

Articolo 2 – Requisiti e modalità di iscrizione I rispettivi studenti possono iscriversi presso l’Istituzione ospi- tante alle attività formative di cui all’art. 1 esclusivamente a titolo di corsi singoli. L’iscrizione a corso singolo avviene se- condo la misura, i tempi e con gli oneri economici previsti, rispettivamente, da Università Cattolica e Facoltà Teologica. Con l’iscrizione a corso singolo gli studenti si impegnano a ri- spettare lo Statuto ed i regolamenti della Istituzione ospitante. Le autorità preposte nelle singole Istituzioni acquisiscono la richiesta di accesso a Corsi singoli presso l’Istituzione ospi- tante e valutatane la coerenza alla luce degli obiettivi formativi specifici del corso di studio a cui il richiedente è iscritto, espri- mono il nulla osta o il diniego all’iscrizione. Le strutture competenti presso le singole Istituzioni si comu- nicano reciprocamente gli esiti dei corsi singoli intrapresi dagli

52 vità formativepresso l’Istituzioneospitante. rativa in essere per i propri studenti si estende anche alleatti Le particoncordano nelriconoscere chelacoperturaassicu iscritti aicorsisingolidicuiall’art.2. ne attrezzature, strutture, spazieserviziafavore deglistudenti La Partisiimpegnanoreciprocamente amettere adisposizio gli obiettivi formativi specifici dei corsi di studio di riferimento. delle rispettiveistituzioniall’uopopreposte incoerenza con autorità accademichedellestrutture didattichecompetenti convalidare icorsisingoli,preventivamente autorizzatidalle Le autoritàpreposte nellesingoleIstituzionisiimpegnanoa relative carriere. studenti econseguentementeprovvedono adaggiornare le almeno tre mesiprimadellascadenza. il dirittodirecesso dacomunicarsiconattoscrittotraleParti Tale durataèdaintendersitacitamenterinnovata,fattosalvo 2019/20 afartempodalladatadisottoscrizione. La presente Convenzionehadurataperiltriennio2017/18- rispetto incondizionatodellaNormativaPrivacyvigente. bito delperseguimentodeifiniistituzionaliecomunquenel municazione deidatipersonalideglistudentiospitatinell’am Le Partiprovvedono altrattamento,alladiffusione edallaco Articolo 5–Durata della convenzione Articolo 3 –Rapporti traleParti Articolo 4 –Privacy - - - - - 53

normativa IL “PROCESSO DI BOLOGNA”. SIGNIFICATO E IMPLICAZIONI PER LE FACOLTÀ TEOLOGICHE

1. Finalità e principi Il “Processo di Bologna” rappresenta il percorso che i Ministri dell’istruzione superiore dei Paesi europei si sono impegnati a seguire per costruire, entro il 2010, lo spazio europeo dell’i- struzione superiore. L’impegno preso in tal senso dai Governi è basato su principi chiave comuni che intendono orientare la ristrutturazione dei sistemi universitari europei per renderli tra loro omogenei e comparabili. Al Processo di Bologna hanno aderito 46 paesi europei. Tra i principi chiave si segnalano: – strutturazione dei sistemi nazionali di educazione superiore in tre cicli. Gli Stati si impegnano ad elaborare un quadro nazionale di riferimento per tutti i titoli dei loro sistemi di istruzione superiore e un quadro generale di riferimento per tutti i titoli esistenti nell’ambito dello Spazio europeo dell’i- struzione superiore entro il 2010; – introduzione del diploma supplement, che offre una descri- zione dei titoli e dei curricola di semplice leggibilità e com- parabilità; – adozione di un sistema europeo di accumulazione e trasfe- rimento dei crediti (ects). È un sistema incentrato sullo stu- dente e basato sul carico di lavoro richiesto a quest’ultimo per raggiungere gli obiettivi di un corso di studio, obiettivi preferibilmente espressi in termini di risultati dell’apprendi- mento e di competenze da acquisire; – promozione della dimensione europea dei percorsi formativi; – integrazione delle due dimensioni della formazione e della ricerca; – promozione della mobilità di studenti, docenti e ricercatori; – sviluppo della formazione continua e ricorrente; – riconoscimento dei titoli e dei periodi di studio; – sviluppo di processi di assicurazione della qualità a livello

54 – – adozione del sistemaeuropeo– di assegnazionedeicrediti introduzione delSupplementodiDiploma; – i seguentiobiettivi: nostri studi.L’AVEPRO ha indicato alleFacoltàEcclesiastiche esso nellasalvaguardia delcarattere proprio ecclesiasticodei cesso avviatoeassolvere icompitiderivantidall’adesionead Ecclesiastiche (AVEPRO), perseguire adeguatamenteilpro zione elaPromozione della Qualità nelle Universitàe Facoltà Cattolica (CEC).Questahacostituitol’AgenziaperlaValuta seguono leindicazionidellaCongregazione perl’Educazione Per l’attuazionedelprocesso diBolognaleFacoltàTeologiche turali edifedechecaratterizzanoleistituzioniecclesiastiche. gni che,tuttavia,nonintaccanoilpatrimoniodeicontenuti cul preso attodella necessitàdiottemperare adunaserie diimpe stinato atrascendere iconfinidell’Europa. Hatuttaviaanche rilasciati dalleFacoltàPontificie,unriconoscimentocheède delvalorericonoscimento internazionale accademicodeititoli riconosciuto l’opportunitàdiottenere perquestaviaunampio Entrando afarpartedel“Processo diBologna”laS.Sedeha 2. Lasua attuazione nelleFacoltà Teologiche agli organi delleistituzionidiistruzionesuperiore. digoverno nazionali chegarantiscanolapartecipazionestudentesca tesche nelle attività europee e con l’adozione di normative con uncoinvolgimentocontinuodelleassociazionistuden partecipazione attivadeglistudenti cooperazione internazionale; zie nazionali di garanzia della qualità, in una prospettiva di standard elineeguida,ancheperlacostituzionedelleagen istituzionali qualità consonaaipropriobbiettivieallepropriemissioni della alladiffusionediunaculturainterna meccanismi diretti la qualitàdelleloro attività,sonoimpegnateadi istruzione superiore, inquantoresponsabili principalidel tonomia e ai sistemi nazionali per la qualità, leistituzioni di metodi ampiamentecondivisi.Conformementeallaloro au istituzionale, nazionaleedeuropeo, elaboratisucriterie (ECTS); . IPaesieuropei sisono impegnatiacondividere al processo diBologna, ntrodurre ------55

normativa – avvio del percorso per la valutazione della qualità. Ciò ri- chiede di predisporre strumenti e modalità adeguati per svolgere periodicamente una autovalutazione finalizzata a verificare la regolare ed effettiva funzionalità dell’istituzione in tutti i suoi aspetti (corsi accademici, numero e valutazione dell’insegnamento dei docenti, dimensioni e fruizione della biblioteca, frequenza degli studenti, relazioni esterne...). Nel novembre del 2012 è stata costituita nella Facoltà Teologi- ca dell’Italia Settentrionale di Milano la Commissione interna di Valutazione; essa è composta da rappresentanti di tutti gli organismi della Facoltà ed è mirata all’analisi e al monitorag- gio degli standard della Facoltà in relazione a quelli proposti dall’AVEPRO. Tra le prime iniziative promosse è da segnalare la distribuzione ai docenti, agli studenti e al personale dei diversi uffici e servi- zi, le schede di valutazione relative ai corsi e ai servizi offerti.

56 CICLO ISTITUZIONALE PIANO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2018-2019

Il curricolo degli studi del Ciclo Istituzionale prevede di intro- durre in maniera progressiva gli alunni di teologia attraverso la scansione dei cinque anni in un primo triennio (che propone una prima esposizione fondamentale di tutto il sapere teolo- gico) e in un secondo biennio a cadenza ciclica (di carattere speciale, per entrare in maniera più determinata nel dibattito presente della teologia). I corsi del primo triennio sono organizzati in collaborazione tra la Facoltà Teologica e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano e prevedono corsi in comune.

1° Anno (1)

I-TEO01 Introduzione alla teologia Prof. E. PRATO I-TF01 Teologia fondamentale Prof. E. PRATO I-BIB01 Pentateuco: Prof.ssa L. INVERNIZZI introduzione e letture* I-BIB02 Profeti e Scritti: Prof. G. CORINI introduzione e letture* I-PATR01 Patrologia - I e Prof.ssa C.SIMONELLI Storia della Chiesa antica* I-PATR02 Patrologia - II Prof. A. ZANI I-STCH02 Storia della Chiesa medievale* Prof. R. MAMBRETTI I-LIT01 Liturgia - I* Prof. C. MAGNOLI I-FIL03 Filosofia morale ed etica Prof. C. MARABELLI pubblica

(1) A seguito del Decreto di Riforma degli studi ecclesiastici di filosofia (28.01.2011) della Congregazione per l’Educazione Cattolica, precisato nella Nota della stessa del 23.06.2012, a procedere dal I anno del Ciclo Istituzionale dall’anno accademico 2013-2014, è entrato in vigore il nuo- vo piano degli studi filosofici. * Corsi comuni tra la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano.

58 -S1Citlga-I Prof. SinotticieAtti:introduzione e Prof. Teologia morale fondamentale-I* Cristologia-I* I-BIB03 I-TM01 Prof. I-TS01 2° Anno CorsofondamentalediLingua Storiadellafilosofia I-LA01 Ebraicobiblico I-FIL01 I-LA02 Introduzione allafilosofia I-FIL02 -M5Mrl el ia Prof. Prof. Prof. Prof. Morale dellavita* Prof. Moralesessuale* I-TM05 Prof. Antropologia teologica-I* Prof. I-TM07 Ecclesiologia-I* I-TS05 Teologia deiSacramenti -I* Prof. I-TS04 IIMistero diDio-I* I-TS03 Prof.ssa I-TS02 Prof. 3° Anno Greco biblico Prof. Storia dellateologiamedievale I-LA03 Teologia spirituale I-STTH01 Metafisica I-TSP01 Teologia Prof. filosofica* I-FIL08 I-FIL07 Filosofiadellanaturae I-FIL06 Filosofiadell’uomo* Prof. I-FIL05 Prof. Prof. StoriadellaChiesamoderna* I-FIL04 Giovanni:introduzione eletture I-STCH03 Paolo:introduzione eletture* I-BIB05 I-BIB04 letture* Latina (corsointegrativo) (corso integrativo)* contemporanea* conoscenza Logica efilosofiadella scienza* Prof. Prof. Prof.ssa Prof. Prof. Prof. Prof. P. R G. C P. R S. C A. F F. S G. R S. U A. C F. B C. M D. C M. E C. D F. C E. C F. B I. P F. M M. C M. C A. C E. G AGANI M. P. G C. I CANZIANI ARGELLINI ESOSTRI ERAGIOLI EZZONICO EZZONICO UMAGALLI ANZI ONTI UCCHETTI BBIALI OZZI OZZI ARLASCHELLI ORNATI E OTA ORINI PIS ARABELLI AIROLI HIODI F OTTI LORIO

HIELMI

59

ciclo istituzionale I-TM03 Morale sociale - I Prof. M. MARTINO

I-STCH04 Storia della Chiesa PROF. A. MANFREDI contemporanea*

I-DC01 Diritto Canonico - I PROF. D. MOMBELLI

I-BIB06 Esegesi A.T.: Pentateuco Prof. P. ROTA SCALABRINI

I-BIB07 Esegesi A.T.: Scritti Prof. G. BORGONOVO

I-LIT02 Liturgia - II Prof. P. TOMATIS

l-LA05-opz. Lettorato di ebraico biblico Prof. G. M. CORINI

4° - 5° Anno (Ciclo B)

I-TS09 Teologia dei Sacramenti - II Prof. S. UBBIALI I-TS10 Antropologia teologica - II Prof. F. SCANZIANI I-TS11 Ecclesiologia - II Prof. G. ROTA I-TM06 Morale sociale - II Prof. P. D. GUENZI I-BIB10 Esegesi di Paolo Prof. P. BARGELLINI I-BIB11 Esegesi A.T.: Profeti Prof. P. ROTA SCALABRINI I-BIB12 Teologia biblica Prof. M. CRIMELLA I-STTH03 Storia della teologia Prof. G. NOBERASCO contemporanea I-TO01 Teologia orientale Prof.ssa E. FOGLIADINI I-SEMBIB Seminario biblico Prof.ssa L. INVERNIZZI I-FIL10 Filosofia della religione Prof. D. CORNATI I-FIL12 Filosofia e scienze umane Prof. P. GOMARASCA I-SEMSIST Seminario di Teologia Prof. G. NOBERASCO sistematica I-LA04 Lettorato di greco biblico Prof.ssa L. INVERNIZZI I-MET01 Metodologia della ricerca Prof. M. CRIMELLA

(Ciclo A)

I-TS06 Il mistero di Dio - II I-TS07 Cristologia - II

60 -I Esteticafilosofica/Filosofiaescienze umane/Filosofia Tesi Lettoratodigreco biblico I-FIL I-LA04 Seminariodimorale l-SEMMOR Filosofiaecristianesimo SeminariodiStoriadellateologia l-SEMTEO DirittoCanonico-II Teologia pastorale I-FIL09 I-DC02 EsegesidiGiovanni I-TP01 EsegesideiSinottici I-BIB09 Moraledellavita I-BIB08 Storiadellateologiamoderna I-TM05 Moralefondamentale-II Escatologiacristiana I-STTH02 I-TM04 I-TS08 indirizzo dell’IRC. a conseguire talequalificazioneicorsi relativi alle disciplinedi Cattolica (IRC),laFacoltàriconosce aglistudenti interessati di qualificazioneprofessionale degliInsegnanti diReligione iprofilite dellaConferenza EpiscopaleItaliana,concernente dell’Istruzione, dell’Università e dellaRicerca edalPresiden A seguitodell’Intesafirmatail28giugno2012dalMinistero lare frequenza econclusionedi almenoduecorsiopzionali. Gli AlunnidelquinquennioIstituzionalesonotenutiallarego Corsi opzionali Verifica della 1 Nel Quinquennio CORSI OPZIONALI/COMPLEMENTARI INTEGRATIVI DEGLI INSEGNANTIDI RELIGIONE CATTOLICA PER LAQUALIFICAZIONE PROFESSIONALE della politica(per4°e5°annoarotazione) a linguastraniera(cfr. Regolamento). - -

61

ciclo istituzionale Detti corsi, obbligatori in ordine all’Insegnamento della Reli- gione Cattolica unitamente al titolo di baccellierato, possono essere frequentati presso l’ISSR di Milano. I corsi sono: * Pedagogia generale; * Didattica generale dell’IRC; * IRC della scuola pubblica; * Tirocinio didattico. I corsi possono essere inseriti come corsi opzionali o com- plementari nel Piano di studio personale, su richiesta dell’in- teressato, e possono essere frequentati a partire dal II anno del Ciclo Istituzionale, previa regolare iscrizione ai singoli corsi presso l’ISSR di Milano. L’ISSR di Milano rilascerà un certificato che attesti la frequen- za e il superamento degli esami. La valutazione dell’eventuale equipollenza di corsi frequentati presso altre sedi riconosciute è di competenza del Direttore del Ciclo Istituzionale.

62 Corso semestrale:2ore settimanali 2 di Accumulazione eTrasferimento deiCrediti), cfr. p.54. 2. 1. ECTSèlasigladi sione conilcorsodiTeologia fondamentale). sarà dedicataallostudiodellesue“fonti”(instretta connes essenziali delsapere teologico,unaparticolare attenzione e fulcro deglistuditeologici.Nellapresentazione deitratti l’evento diGesùCristo,culminedelmistero storicosalvifico L’unità dellateologiaècoltaapartire dalsuopuntosorgivo: do innanzituttouncolpod’occhiosull’insiemedell’itinerario. ci, essovuoleagevolare iprimipassideglistudenti,offren sapere. Postoalprincipiodel so della teologia, onde iniziarli a questa forma peculiare del l’ingresso deiprincipiantinelcomplessoearticolatouniver Il corso–dicarattere propedeutico –sipropone difavorire . Laprofonda veritàsuDioesullasalvezzadegliuomini a. c. I “ c. I b. I caratteriqualificantiedistintividelsapere teologico I-TEO01. INTRODUZIONE ALLATEOLOGIA PER L’ANNO ACCADEMICO 2018-2019 lificazioni teologiche). e discernimento); discernimento); pretazione); Tradizione (significati,funzione,criteridi reciproci: Scrittura(canone,ispirazione, verità,inter mento alpianodeglistudidellanostraFacoltà). enciclopedia teologica(conspecificoriferi l’odierna delle principalidisciplinecheconcorrono acomporre (natura, metodoelinguaggio).Unarapidaillustrazione rivelazione (cfr. risplende anoiinCristo,mediatore epienezzadituttala cuore ecriteriodellarivelazionecristiana. sulla verità cristiana a partire dal centro: Gesù Cristo, sensus fidei loci ” dellateologia,illoro pesorelativo eirapporti PROGRAMMA DEI CORSI European CreditsTransfer Sistem ); Magistero (forme, pronunciamenti, qua PRIMO ANNO Dei Verbum Sensus fidelium Prof. E ZIO P curriculum , n.2).Unosguardo sintetico RATO ( infallibilità incredendo deglistuditeologi (SistemaEuropeo ECTS 2 3 ------63

ciclo istituzionale Bibliografia:

L. SERENTHÀ, Passi verso la fede, Centro Ambrosiano, Milano 2006; G. COLOMBO, L’ordine cristiano, Glossa, Milano 1993; COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE, La Teologia oggi: Prospet- tive, Princìpi e Criteri, 2011; G. COLOMBO, Professione “teologo”, Glossa, Milano 20152; V. MANNUCCI - L. MAZZINGHI, Bibbia come Parola di Dio. Introduzione generale alla sacra Scrittura, Que- riniana, Brescia 201621; D. HERCSIK, Elementi di teologia fonda- mentale. Concetti, contenuti, metodi, EDB, Bologna 2006.

I-TF01. TEOLOGIA FONDAMENTALE

Prof. EZIO PRATO Corso annuale: 60 ore complessive ECTS 8 Il corso vuole introdurre all’ambito teologico-fondamentale, mediante la presentazione delle principali tematiche di tale settore del sapere teologico (rivelazione, credibilità, fede, me- diazione ecclesiale) e l’illustrazione delle più rilevanti questioni teoriche che – all’interno di esso – si pongono. Mentre intende stimolare negli studenti una prima riflessione su questi temi e rilanciare l’indagine personale sui medesimi – anche pre- sentando gli strumenti essenziali per una ricerca –, il corso desidera favorire un più agevole approccio allo studio della teologia sistematica. 1. Nel momento introduttivo, mediante una sintetica disamina dello sviluppo storico dell’istanza teologico-fondamentale, che si sofferma – in particolare – sull’impostazione classica del trattato di apologetica, si cerca un approccio iniziale alla disciplina, disegnando un primo abbozzo del corso, eviden- ziando le questioni “materiali” che occupano l’odierna teo- logia fondamentale e accennando alle dinamiche teoriche di fondo che la innervano. 2. La parte riguardante la rivelazione è dedicata – innanzitutto – ad illustrare l’idea di rivelazione attraverso la ripresa della lezione biblica e la lettura della Costituzione Dei Verbum del Vaticano II (nel confronto con la Costituzione Dei Filius del Concilio Vaticano I).

64 4. 3. 5. Bibliografia B. B. M corso diteologiafondamentale zione cristianaèilmistero del«Diocapovolto». svolge attraversoduesnodidecisivi: Sul primoversante,vienearticolatounpercorso chesi stazione diDiocomededizione.Il critica al modello moderno dell’alternativa) e dell’alternativa) critica almodellomoderno mina deglisnodiindicati. raccogliere leistanzeessenzialicheemergono dalladisa credente tutiva estrutturantelacoscienza).Lateoriadella dello elacomprensione dellafedecomecondizionecosti (come passaggiochiaveperl’oltrepassamento ditalemo nologia personalistica dellarivelazioneapre laviaaduna Il guadagnodiunaconcezionecristocentrica,storicae che salva verità storica considerate (epresentate anchenelloro specificosviluppo): sua credibilità. Adessosonoricondottelealtre tre “vie” capovolto», cuore del cristianesimo e punto sorgivo della tico. Ilprincipioesprimel’incomparabilebellezzadel«Dio tuale La disaminadellafedeèstrutturatadallacoppiaconcet oria della La sezione sulla della rivelazione. moniale ne delcompitodella La categoriadi della testimonianza il corsosisofferma suicaratterieledinamicheessenziali si vogliaancheripensare laproblematica della di zione. Dopoaverofferto unachiarificazioneteoricadell’idea niale (parola, relazione, sacramento). strutture essenziali dellaChiesacomeistituzionetestimo AGGIONI testimonianza fede testimoniale di Gesù, che riconosce il suo centro nella manife

: guidainvecelaletturadella - appare comelaproposta teoricapiùcapacedi E. E. P trova una sua importante articolazione nella te coscienza credente , RATO verifica esistenziale fede testimoniale eaverprecisato comeattraversodiessa credibilità , Il Diocapovolto.Lanovitàcristiana: per ecclesiale Chiesa / fede chesalva è governata dal principio este è governata inordine all’accessoallarivela , Cittadella,Assisi2015 , perindividuare –infinele . Lacategoriadi introduce allacomprensio e valore universale valore contenuto mediazione ecclesiale fede eragione . Lacategoriadi fede efiducia dellarivela fede testi tradizione coscienza fenome . (con la 3 [ma fede ------,

65

ciclo istituzionale nuale di riferimento]; P. SEQUERI, L’idea della fede. Trattato di te- ologia fondamentale, Glossa, Milano 2002; ID., Il Dio affidabile. Saggio di teologia fondamentale, presentazione di G. COLOM- BO, Queriniana, Brescia 20084; M. EPIS, Teologia fondamentale. La ratio della fede cristiana, Queriniana, Brescia 2009.

I-BIB01. PENTATEUCO: INTRODUZIONE E LETTURE

Prof.ssa LAURA INVERNIZZI Corso annuale: 2 ore settimanali ECTS 6 1. Il corso vuole fornire un quadro di conoscenze necessarie per un primo accostamento ai testi biblici dell’Antico Testa- mento, con particolare riferimento al Pentateuco e ai libri storici. Le conoscenze riguardano sia l’aspetto letterario, sia quello storico, sia quello teologico. Lo studente dovrà giun- gere a poter commentare un testo già letto in precedenza, evidenziandone i fondamentali aspetti di cui sopra. Inoltre, lo studente riceverà i primi rudimenti di conoscenza dei vari metodi esegetici. 2. Il corso introdurrà alla lettura del Pentateuco, dal prologo della Genesi alla storia fondatrice d’Israele, dalla nascita alla morte di Mosè e alla lettura dei libri storici. Leggere il Pentateuco oggi significa da un lato rinnovare l’alleanza della lettura che viene stretta nei primi versetti della Genesi con un narratore onnisciente, e dall’altro es- sere in debito con la storia della ricerca sulla redazione del Pentateuco e sul suo rapporto con la Storia, sullo sfondo della cultura del Vicino Oriente antico. Oltre a presentare i testi biblici nei loro contenuti, il corso darà quindi anche gli strumenti e le conoscenze necessarie per delineare il quadro che permette di comprendere meglio i testi stessi nella loro formazione. Leggere i Libri storici significa scoprire la storia della re- cezione della Tôra nelle alterne vicende della prima storia d’Israele. Anche in questo caso, il corso affronterà la tema- tica del rapporto del racconto con la Storia ed evidenzierà l’arte narrativa della Bibbia, che racconta teologicamente la storia, raccontando tante storie per coinvolgere il lettore.

66 (Graphé 2),Elledici,Torino 2014; Dehoniane, Bologna2007; (Strumenti 8),Glossa,Milano2018; sono unDiogeloso.ManualesulPentateucoesuiLibriStorici Bibliografia cinque libridellaBibbia deiprimilettura delPentateuco.Chiaviperl’interpretazione 2. libri storici F.D 1. Corso semestrale:3ore settimanali R G le originialperiodoromano ÖMER IUNTOLI Introduzione: a)Bibbiaebraica( e) presentazione dialcunetematicheteologiabiblica. piano econtenutodeisingolilibri;d)letturadibraniscelti; storica cronistica»; c)gliebrei elenazioni;introduzione, «storia deuteronomistica»; b)ladiscussionesull’«opera Libri storici:a)storiadellaricerca alla edibattitoattorno presentazione dialcunetematicheteologiabiblica. nuto, teologiadeisingolilibri;c)letturadibraniscelti;d) redazione delPentateuco;b)introduzione, pianoeconte allaPentateuco: a)storiadellaricerca edibattitoattorno to cristiano;b)StoriadiIsraele “definizione”, una“descrizione” della affronterà ilvocabolariosapienzialeesi offrirà, piùcheuna ne” profetiche. Analogamente, alla lucedi “coordinate” delprofeta eivaritipidi “raccontidivocazio In un primo momento si studierà la terminologia profetica, le dell’ambientecircostante.di Israeleall’interno singolarità dellaprofezia ( Il corsointendeintrodurre lostudenteallaconoscenzadella ALLA

(ed.), V , Dai frammentiallastoria.IntroduzionealPentateuco ECCHIA : (Graphé 3), Elledici, Torino 2015; Guida diletturaall’AnticoTestamento INTRODUZIONE ELETTURE I-BIB02. PROFETI ESCRITTI: , Storia diDio,storieIsraele.Introduzioneai Prof. G (Biblica), EDB,Bologna2000. ABRIELE L. M L. , EDB,Bologna2007; N e bî’îm M AZZINGHI J.D. M J.D. ARIA TaNaK ) edellasapienza( J.L. S J.L. C , ORINI ACCHI Chohmah Storia d’Israele.Dal ) eAnticoTestamen KA , Proverbi

Introduzione alla G. G G. - C. N C. biblica. ALVAGNO S. P S. IHAN , Edizioni 1,1-7,si K ECTS INTO e

tubîm -

T.C. - , 6 Io Io F. - - - - ) 67

ciclo istituzionale In un secondo momento, si farà una “lettura” attenta di al- cuni brani particolarmente significativi. Per il profetismo, si prenderanno in considerazione gli “oracoli contro le nazio- ni” (Am 1–2); la “vicenda matrimoniale” di Osea (Os 1–3). Dei “profeti maggiori”, ci si limiterà a Geremia ed Ezechiele riguardo al tema della nuova alleanza in collegamento a Dt 29–30. Per gli Scritti, invece, la “lettura” si concentrerà su alcuni testi che formano il “cammino della Sapienza” in Israele: Pr 9; Gb 28; Sir 24 e Sap 9.

Bibliografia:

a) Testo di riferimento: G.M. CORINI, Dona al tuo servo Signore un «cuore in ascolto». Itinerario sintetico dei testi profetici e sapienziali, Glossa, Milano 2015. b) per i Profeti: J.M. ABREGO DE LACY, I libri profetici (ISB 4), Paideia, Brescia 1996; B. MARCONCINI ET ALII, Profeti e Apocalittici (Collana Lo- gos, n. 3) LDC, Leumann (TO) 20072; J. L. SICRE, Profetismo in Israele. Il profeta. I profeti. Il Messaggio, Borla, Roma 1995. c) per gli Scritti: M.V. ASENSIO, Libri sapienziali e altri scritti (ISB 5), Paideia, Bre- scia 1997; A. BONORA - M. PRIOTTO (ed.), Libri Sapienziali e altri Scritti (Logos n. 4), LDC, Leumann (TO) 1997; R.E. MURPHY, L’albero della vita. Una esplorazione della letteratura sapien- ziale biblica, Queriniana, Brescia 1993.

I-PATR01. PATROLOGIA - I STORIA DELLA CHIESA ANTICA

Prof.ssa CRISTINA SIMONELLI Corso annuale: 2 ore settimanali ECTS 6 Il corso si propone di presentare la diffusione e lo sviluppo della realtà cristiana nel primi secoli dell’era volgare. Poiché gli scritti degli autori cristiani non si possono comprendere al di fuori del contesto storico e d’altra parte rappresentano parte importante delle fonti per la storia della Chiesa antica, i moduli in cui viene articolato il corso integrano la patrologia e la storia.

68 Brescia 1995; e latina. I-II della letteratura cristiana antica greca tica University Press, Cagliari2013 B -storia: Bibliografia inizia dallapartemonograficaesiestendeallagenerale. scelto fraquellicheverrannoconsigliati.Ilcolloquiod’esame una partemonografica,svoltaapartire da untestopatristico personale. Lostudiosiarticolainfattiinunapartegenerale ein mento monograficocon relativa bibliografia, affidati allavoro le lezionivengonoindicatianchesingolisettoridiapprofondi A -patrologia: ai singolicontestistoricierelativi autori L’insegnamento siavvaledilezionifrontali, comeintroduzioni 5) 4) 3) 2) 1) G. L G. M. S donatismo epelagianesimo).Unosguardo prospettico. adAgostino:a confronto conmanichei, attorno (con perno cristologico econcilidiEfesoCalcedonia) e inOccidente Quinto modulo:laChiesanelVsecolo,inOriente(dibattito Siro, Ambrogio. presentative dellediversetradizioni:iCappadoci,Efrem il ratura. Quadro sintetico e introduttivo ad alcune figure rap tecumenato eilfenomenomonastico,conlarelativa lette conciliare (Nicea-CostantinopolitanoI).Losviluppodelca IV secolo.Lacrisiariana:temiindiscussione,ildibattito Quarto modulo:lasvoltaneirapportiChiesa-Impero nel Clemente eOrigeneperl’area alessandrina. “asiatica”; Tertulliano eCiprianoperl’area latino-africana; nenti dellearee teologiche:MelitoneeIreneo perl’area tuzioni ecclesiastichetraIIeIIIsecolo.Iprincipaliespo Terzo modulo:ilconsolidamentodelle strutture edelleisti rimento aGiustino.Spiritualitàeletteraturadelmartirio. secuzioni. La letteraturaapologetica, con particolare rife Secondo modulo:laChiesael’Impero Romano.Leper letteratura cristianadelleorigini( dibattito sulleoriginicristianeeilgiudeocristianesimo.La Primo modulo:introduzione generalealleduediscipline.Il , EDB,Bologna20112; AITI IMONETTI - C. S C. :

- E. E. P IMONELLI A. P A. RINZIVALLI IRAS , , Manuale diStoriadellaChiesa. I.L’età Storia dellaletteraturapatristica , Storia dellaletteraturacristianaan . M C. 2 . ORESCHINI Padri Apostolici

- patristici E. N E. , Morcelliana, ORELLI ). . Durante , , PFTS Storia ------69

ciclo istituzionale antica (dir. U. DELL’ORTO - S. Xeres), Morcelliana, Brescia 2018; G. FILORAMO - D. MENOZZI (ed.), Storia del Cristianesimo: l’An- tichità, Laterza, Roma-Bari 1997; P. SINISCALCO, Il cammino di Cristo nell’Impero romano, Laterza, Roma-Bari 20044. Altra bibliografia sarà indicata durante lo svolgimento del corso.

I-PATR02. PATROLOGIA - II

Prof. ANTONIO ZANI Corso semestrale: 2 ore settimanali ECTS 3 Obiettivo del corso è l’approfondimento di alcuni aspetti e temi, connessi a personalità, talora anonime, e a scritti anche adespoti, che mostrino il sorgere e il costituirsi entro la co- munità ecclesiale, segnata da un progressivo dilatato innesto nella geografia dei primi tre secoli dell’era cristiana, della com- prensione di segmenti del messaggio di Cristo nel confronto, anche dialettico, con la religione di provenienza – quella giu- daica – e con la religiosità e la nuova cultura greco-romana. Contenuto del corso saranno i seguenti punti: fonti non cristia- ne sul cristianesimo; capitoli eucaristici della Didaché; i testi cristologici di Ignazio di Antiochia; Giustino e il dialogo con il giudaismo; Ireneo e gnostici: antropologie a confronto; la Pa- squa nelle chiese dell’Asia Minore; Tertulliano e l’apologia del cristianesimo; Origene e l’esegesi della Scrittura; Cipriano e la chiesa dell’Africa romana. Bibliografia: Viene opportunamente segnalata, con riguardo ai singoli temi, al momento del loro svolgimento. È prevista anche la dispen- sa, accompagnata dalla copia dei testi da prendere in esame.

I-STCH02. STORIA DELLA CHIESA MEDIEVALE

Prof. RENATO MAMBRETTI Corso semestrale: 3 ore settimanali ECTS 5 Nell’intento di evidenziare gli eventi, i personaggi, le istituzio- ni, i nessi fondamentali e dinamici che hanno caratterizzato la

70 strumento diintegrazioneaquanto espostonelleore dilezione; Dispensa predisposta daldocente,che verràutilizzatacome Bibliografia d. Lecrociate elemissionideifratispingonolacristianità me c. Dall’XIsecoloiltessutoecclesialeèinoltre avviatonelsuo b. LescelteoperatedallaChiesaromana nelcorsodell’VIII a. L’incontro, non sempre facilemafecondodirisultati, trai trattati iseguentipunti: presenza storicadellaChiesanelMedioevoeuropeo, saranno nazionalità. concezioni universalistichee interrogata dall’emergere delle corsa daaspirazionidiriforma,ancoralegataatradizionali in cuisidibatte la Chiesatardomedievale, nuovamente per papa eilgrandescismadiOccidenterivelanoledifficoltà dievale oltre ipropri confini;mentre aRomadel ilritorno impegno caritativo. intreccia conle realtà associativedeilaicidevotiedelloro mitismo, alfiorire degliordini mendicanti.Questomondosi golari, alleriformemonastiche–ClunyeCiteauxall’ere circoscrizioni ecclesiastiche,allecomunitàdicanonicire tuzioni ecclesiastiche e delle comunità cristiane (dalle nuove complesso versoriformecherimodellanoilvoltodelleisti zione estrema dell’universalismopapale. nell’impegno perlediversespedizionicrociate, nell’afferma sostegno offerto allaformazionedeinuoviordini religiosi, rivela anche nella promozione dei concili lateranensi, nel visibile nellefigure diInnocenzoIIIeBonifacioVIII–si questo confronto sigenera.Ilruoloattivodelpapato–ben zione, comebenesemplificalaletteraturalibellisticacheda investiture costituisceilpuntodirottura diquestacollabora gio e quindi la Chiesa imperiale degli Ottoni). La lotta delle germanico ederedità romana ecristiana(ilsistemacarolin secolo favoriscono la prima significativa sintesi tra mondo e culturalediGregorio Magno. scovili, inparticolare diquellaromana conl’azionepastorale Nello stessocontestosicollocanol’ascesadelleChieseve connette qualenuovofattore diinterazioneilmonachesimo. popoli barbaricieleChiesed’Occidented’Oriente,cuisi : ------71

ciclo istituzionale Manuale di storia della Chiesa, vol. II, Morcelliana, Brescia 2017. Potrà risultare utile testo di consultazione per alcuni specifici argomenti: M. BENEDETTI (ed.), Storia del cristianesimo, vol. II. L’età medievale, Carocci, Roma 2015. Altre indicazioni biblio- grafiche saranno presentate durante lo svolgimento del corso.

I-LIT01. LITURGIA - I

Prof. CLAUDIO MAGNOLI Corso semestrale: 2 ore settimanali ECTS 3 1. Il corso si prefigge lo scopo di una prima competenza sui criteri con cui ha operato, dal punto di vista teologico li- turgico, la riforma conciliare, verificati alla luce della storia della liturgia. Il metodo storico, applicato alla disciplina li- turgica, è dunque integrato da un’esigenza di discernere la natura teologica e pastorale della liturgia in vista del suo compito ecclesiologico. 2. Il corso muove da una messa a punto del capitolo 1 di Sa- crosanctum Concilium, inteso come la Magna Charta della riforma liturgica e il luogo magisteriale da cui nascono tutte le domande della ricerca liturgica successiva. Alla luce di questo esito aperto della storia della liturgia e della rifles- sione sulla liturgia, vengono esplorati i vari segmenti della tradizione liturgica, orientale e occidentale fino al sec. VII; solo occidentale dal sec. VII in poi. La prassi rito-cultuale neotestamentaria e la riflessione sulle categorie religiose d’Israele (sacrificio, altare, tempio, sacerdozio) rilette nel Nuovo Testamento costituiscono una prima grande tappa. La prassi e la riflessione liturgica di epoca patristica (secoli II-VII) sonoun’altra tappa di grande significato. Seguono capitoli più snelli ed essenziali, relativi alle varie epoche medievali. Una sosta significativa sull’epoca pre-triden- tina/tridentina e post-tridentina per giungere alla stagio- ne del Movimento liturgico in senso ampio (prodromi del Movimento nel Settecento e Ottocento) e in senso stretto (Movimento nel Novecento con Beauduin, Casel, Guardini, ecc., fino allaMediator Dei). Un’ultima tappa storica è la ripresa dell’eredità del Vatica- no II nella sua recezione post-conciliare fino ad oggi.

72 ticana, CittàdelVaticano 2010; possibilità diessere nongiungearealizzazione» è realizzato; el’imperfezioneconsistenel fatto cheunasua dell’essere-buono («Ognienteèperfettonellamisura incui sulle cose.Ilsecondofuoco siappuntasullarealizzazione tà èinquest’otticaconcepita comecapacitàdigiudiziovero forme allarealtà intelligibile,allaveritàdellecose.Laliber come sapere normativodellaprassibuona)èciòchecon il bene,cioèterminedesiderativodell’agire (equindil’etica G Bibliografia del tempo. Anno Liturgico ediLiturgia delleOre oladimensioneliturgica Conclude ilcorsoundupliceaffondo tematico:lanozionedi ne della esperite. Ilprimofuocodelcorsoèorientatoalladefinizio all’illustrazione Il corsoèintroduttivo al Corso semestrale:3ore settimanali I dicate alcuneletture ascelta,complementariallostudio: lavoro duranteleore delcorsoeinvistadell’esame,sono Oltre alledispense,chesarannoutilizzatecomestrumentodi 2003); mani sione storica e teologica del culto cristiano e le sfide del do Brescia 1980 (or. 1919); 8), Messaggero, Padova2005; teologia el’antropologiadelrito svolgimento delcorso. Altre indicazioni bibliografichesaranno presentate durantelo della liturgia Assisi 2010; stiana D UARDINI . , I-FIL03. FILOSOFIA MORALE EDETICA PUBBLICA Teologia liturgica (Giornale diTeologia (Giornale 326),Queriniana,Brescia 2007(or. (Spiritualità delnostro tempo.Terza serie),Cittadella, P.T , prassi buona Lo spiritodellaliturgia-Isantisegni OMATIS : (Liturgia eVita),Qiqajon,Magnano(Bl)2011. J. R J. critica , ATZINGER La festadeisensi.Riflessionisullacri Prof. (Opera Omnia11),Libreria EditriceVa delleprincipalisoluzionistoricamente o G. G. B C , dovere dovere OSTANTE Lo spiritodellaliturgia problema filosoficodellaprassi ONACCORSO K. K. P (Caro SalutisCardo. Sussidi G. B G. M sul fondamentodell’essere: ECKLERS ARABELLI OSELLI , La liturgia e la fede.La , Liturgia. , Il sensospirituale , Morcelliana, (or. 2000),in S.Th. La dimen ECTS I-II,3, R. R. 5 e ------73

ciclo istituzionale 2). La libertà in quest’ottica è concepita come compimento di un’identità (di natura e personale). Nella seconda parte del corso si presentano (anche nelle loro genesi storiche) e si discutono criticamente cinque «figure» o «paradigmi» meta-etici, descrivibili come 1) ricerca sulla vita migliore per l’uomo; 2) individuazione della legge da osserva- re; 3) individuazione delle regole per la collaborazione sociale; 4) spiegazione dei comportamenti; 5) scienza per la produzio- ne di un buono stato di cose. Sulla base di un’analisi di queste «figure» e di un loro confronto critico si delinea la problematica compatibilità tra un’etica della prima persona (incentrata cioè sull’agente e il suo bene) e un’etica pubblica come ricerca di una prospettiva di accordo universale di là dal pluralismo nella concezione del bene. (L’affronto di questo problema prospetta un confronto tra sfera etica e sfera politica, consentendo di trattare i temi del bene comune, dello Stato etico e dello Stato di diritto. I. I concetti fondamentali 1. La definizione della prassi buona e il dover-essere. 2. Il bene come termine dell’agire: desiderio e norma. 3. La realtà intelligibile e la verità delle cose. 4. Il giudizio sulla verità delle cose e la libertà. 5. La realizzazione dell’essere-buono: libertà e identità. II. Paradigmi storici dell’etico 1. La ricerca sulla vita migliore. 2. L’individuazione della legge. 3. Le regole del legame sociale. 4. La spiegazione del comportamento. 5. La produzione degli effetti buoni.

III. Etica personale e sociale 1. La ricerca del bene e la dimensione pubblica dell’etica. 2. Etica, politica, bene comune: la concezione dello Stato.

Bibliografia:

Un manuale di accompagnamento del corso: G. PIANA, La verità dell’azione. Introduzione all’etica, Morcelliana, Brescia 2011; Z. BAUMAN, Le sfide dell’etica, Feltrinelli, Milano 1996; F. RIVA, La rinuncia al sé. Interrogativi ed etica pubblica, Edizioni

74 disponibili ledispensedelcorso. da Platonea Rawls linguaggio: Ludwig Wittgenstein. Gli scenari del postmoderno: linguaggio: LudwigWittgenstein. Gliscenaridelpostmoderno: nuel Lévinas,Jean-LucMarion, Marc Richir. Lafilosofiadel nomenologia: MauriceMerleau-Ponty, PaulRicoeur, Emma Gadamer. L’esistenzialismo: Jean-PaulSartre. Le viedellafe tezza, ilpensiero della“svolta”.L’ermeneutica diHans-Georg Heidegger: ontologiaetemporalità; lacomprensione dellafini Husserl: la la psicoanalisi).Lo“sguardo” dellafenomenologia.Edmund con particolare attenzioneall’interpretazione lacanianadel se nelNovecento(ilneomarxismoelescuolepsicoanalitiche Karl Marx,FriedrichNietzscheeSigmundFreud eleloro ripre tesi hegelianainSøren Kierkegaard. I“maestridel sospetto”: reità edella volontà:ArthurSchopenhauer. Larottura dellasin pensiero “teologico” dell’idealismo. La scoperta della corpo verità estorianellasintesidiGeorg WilhelmFriedrichHegel,il Verranno presi inesameiseguenticontenuti:ilrapportotra solo enunciate,iriferimentistoriciefilosofici. mentativo el’intenzionesottesa,letesiargomentate equelle ne latipologia,leideecentrali,ilprocedimento logico-argo la letturaditestifilosofici(antologiciointegrali),individuando lessico edellecategorieessenzialidellatradizionefilosofica; teorie filosoficheegliautori presentati; l’usocon proprietà del della complessitàdelpresente; laconoscenzadelleprincipali credenze; lacapacitàcriticaperelaborare unainterpretazione rotture; l’attitudinecritica neiconfronti delleconoscenze,idee, emersi neivarimomentidellastoria,mostrandonecontinuitàe gire umano;laconoscenzadeimetodiepercorsi diricerca, sperienza umanaesullecondizioniformedelsapere edell’a capacità diriflessionerazionalesul reale cometotalità,sull’e Il corsopersegueilraggiungimentodeiseguentiobiettivi:la Corso semestrale:4ore settimanali Lavoro, Roma2001; I-FIL02. INTRODUZIONE ALLAFILOSOFIA Crisie leideeportantidellafenomenologia.Martin , Laterza,Roma-Bari2012.Sarannorese CONTEMPORANEA Prof. S. M S. AFFETTONE P AOLO R EZZONICO

- S. V S. ECA , L’idea digiustizia ECTS

6 ------75

ciclo istituzionale Jean François Lyotard, Jürgen Habermas, Jacques Derrida, Gilles Deleuze, Gianni Vattimo e il “pensiero debole”. Max Pi- card. Luigi Pareyson. Le questioni teoriche privilegiate sono quelle di “raccordo” con il pensare teologico ed emergenti dal confronto con gli autori principali del dibattito novecentesco (la fenomenologia in primis contutte le sue “eresie”, l’ermeneutica, il pensiero pragmatico, il postmoderno, la psicoanalisi). In particolare: la questione della nominazione di Dio; la collo- cazione del soggetto; lo scenario della postmodernità; i temi “nuovi” della contemporaneità (corporeità, alterità, intersog- gettività, passività, finitezza); lo spazio di reciproca definizione di filosofia e teologia negli autori trattati (Husserl, Heidegger, Ricoeur, Gadamer). Bibliografia:

G. FORNERO - S. TASSINARI, Le filosofie del Novecento, Bruno Mondadori Editore, Milano 2002; F. D’AGOSTINI, Analitici e con- tinentali. Guida alla filosofia degli ultimi trent’anni, Raffaello Cortina, Milano 1997; F. CIOFFI - F. GALLO - G. LUPPI - A. VIGO- RELLI - E. ZANETTE, Il testo filosofico, Bruno Mondadori, Milano 1993; J. HERSCH, La storia della filosofia come stupore, Bruno Mondadori, Milano 2002; G. ANGELINI - S. MACCHI (ed.), La te- ologia del Novecento. Momenti maggiori e questioni aperte, Glossa, Milano 2008.

I-LA02. EBRAICO BIBLICO

Prof. GABRIELE MARIA CORINI Corso annuale: 2 ore settimanali ECTS 6 Il corso ha lo scopo di introdurre gli studenti alla lettura del- la lingua ebraica biblica e alla conoscenza delle sue strutture fondamentali; al termine gli studenti saranno in grado di tra- durre testi semplici della Bibbia ebraica. A) Ortografia e Fonologia: consonanti, vocali, sillabe, accenti. B) Morfologia: articolo, preposizioni e particelle, pronomi, so- stantivi, aggettivi, verbi. C) Elementi di Sintassi.

76 183-190. - Aggiornamento e dizionaridiebraico-aramaicoinitaliano.Catalogoragionato ragionato matiche edizionaridiebraico-aramaicoinitaliano.Catalogo of BiblicalHebrew ) Letturaedanalisidialcunibrani E) Lessicoebraico. D) influssi nelcorsodelleepoche. Siprivilegeràinmodopartico ne costantedimostrare inessifraledisciplineereciproci della stessarielaborazioneteologica,nell’attenzio all’interno prospettive filosofichechehannoavuto maggiore risonanza profondimento degliautorifondamentali.Si terràcontodelle no nellesuelineesintetiche piùsignificativeattraversol’ap essenziale delpensiero filosoficoantico,medievaleemoder tere introduttivo delcorsocondurràdunqueallaconoscenza che trova ilsuocompimentonelcriticismokantiano. Il carat presso iprimi pensatorigreci egiungeràfinoalla Modernità, Il corsoprenderà avviodalleoriginidelpensare filosofico Corso semestraledi120ore sentazione deglistrumentiinlinguaitaliana: dell’ebraico biblico Grammatica direferenza: Testo perlascuola: Bibliografia tramite verificheperiodicheinpreparazione all’esamefinale. forme apprese. Lapreparazione deglistudenti verrà saggiata tica di testi biblici permetterà difamiliarizzarsi con l’usodelle mento tramiteesercizi pratici.L’analisi grammaticaleesintat teorico leformegrammaticaliesiverificheràilloro funziona te nellostudiodellelingueantiche:sispiegherannoinmodo La metodologiadidatticasaràquellaimpiegatatradizionalmen Prof. , «LiberAnnuus»42(1992)9-32; (ANTICA, MEDIEVALE, MODERNA) I-FIL01. STORIA DELLA FILOSOFIA : P AOLO (dicembre 2001),«LiberAnnuus» 51(2001) R , PontificioIstitutoBiblico,Roma2006.Pre , SocietàBiblicaBritannica,Roma1992 EZZONICO G. D G. EIANA P.J -Prof.

- OÜON A. S A.

E PREAFICO - NRICO T. M T. Genesi G URAOKA , I ARLASCHELLI M. P M. Guida allostudio D e . , Rut Grammatiche , AZZINI A Grammar . ECTS , Gram 18 3 ------. 77

ciclo istituzionale lare l’approccio diretto ai testi filosofici, allo scopo di favorire un contatto effettivo con il metodo, il linguaggio, lo spazio fi- losofico del pensare. Il corso prevede per l’unità didattica (I. L’Antichità) un percorso di approfondimento monografico in rapporto a un autore, a un testo o a una corrente filosofica. Riguardo le unità didattiche II. e III. (Il Medioevo e La Modernità) il percorso verrà suggerito e concordato con il docente durante le lezioni. Il percorso si svolgerà secondo questi passaggi: I. L’Antichità 1) I primi pensatori greci; 2) I Sofisti e Socrate; 3) Platone e Aristotele; 4) Lo Stoicismo; 5) Plotino e la spiritualità ellenisti- ca; 6) Agostino e la filosofia cristiana. II. Il Medioevo 1) Anselmo d’Aosta; 2) Tommaso d’Aquino; 3) Giovanni Duns Scoto; 4) Guglielmo d’Ockham. III. La Modernità 1) Il nuovo umanesimo; 2) La Rivoluzione scientifica; 3) Il soggetto cartesiano; 4) Pascal: filosofia e cristianesimo; 5) Spinoza e la filosofia dell’immanenza; 6) Hobbes e Rousseau: politica e antropologia; 7) Il razionalismo di Leibniz; 8) Locke, Hume e la tradizione empirista; 9) La filosofia critica di Kant e le sue interpretazioni.

Bibliografia:

G. REALE - D. ANTISERI, Storia della filosofia, voll. 1-2, La Scuola, Brescia 1997; P. HADOT, Che cos’è la filosofia antica?, Einaudi, Torino 1998; E. BERTI, In principio era la meraviglia. Le grandi questioni della filosofia antica, Laterza, Roma-Bari 2008; G. REALE (ed.), I Presocratici. Testo greco a fronte, Bompiani, Mi- lano 2006; PLATONE, Apologia di Socrate - Simposio - Fedone; ARISTOTELE, Metafisica, Bompiani, Milano 2000; W. BEIERWALTES, Plotino. Un cammino di liberazione verso l’interiorità, lo Spirito e l’Uno, Vita e Pensiero, Milano 1993; É. GILSON, La filosofia nel Medioevo. Dalle origini patristiche alla fine del XIV seco- lo, Sansoni, Milano 2004; AGOSTINO D’IPPONA, Le confessioni, Einaudi, Torino 2007; G. CATAPANO, Agostino, Carocci, Roma 2010; S. VANNI ROVIGHI, Introduzione a Tommaso d’Aquino, La-

78 della scienza moderna inEuropa della scienzamoderna Torino 1995; o Pascal?Undialogosullamodernità S. V S. C P C R. terza, Roma-Bari2004; le lezioni. superiore. Ilmaterialedatradurre verràconsegnatodurante Una grammatica esintassi latina adusonellascuola media Bibliografia: ca DeusCaritasest. ventura; g)Lacostituzioneconciliare DeiVerbum; h)L’encicli Summadi Tommaso; f)L’Itinerarium mentisinDeumdi Bona simbolici; c)LavitaAntonii;d)LaRegoladiBenedetto;e) La licita edeisuoicompagni;b)Antologiapatristicasuglianimali A mo’diesempio:a)LaPassionedelleSantePerpetuae Fe generi letterarisignificativiperglistuditeologici. tura deitestiproposti, sceltifraopere appartenentiaidiversi latina permetteràloro diaffrontare conconsapevolezzala let del latinocristiano.Lostudiodellamorfologiaesintassi Il corsohaloscopodiguidare glistudentinellacomprensione occupa diteologia. no comprendere laculturaeuropea esoprattuttoperchisi Conoscere illatinoèfondamentalepertutticoloro chevoglia Corso annuale:2ore settimanali Ulteriore Brescia 1997. scimento ASCAL ASSIRER ANNI ARTESIO , Pensieri R , , BrunoMondadori,Milano2002; bibliografia Vita edottrinadiKant OVIGHI , I-LA01. CORSO FONDAMENTALE Discorso sulmetodo . S B. , , Bompiani,Milano2000; Introduzione allostudiodiKant PINOZA DI LINGUA LATINA saràindicatanelcorsodellelezioni. Prof.ssa , C. V C. Etica ASOLI C , Laterza, Roma-Bari 2009; , LaNuovaItalia,Firenze 1977; HIARA , Bompiani,Milano2002;

, Laterza,Roma-Bari2005; (ed.), I OTTI , Rosenberg &Sellier, Le filosofie del Rina C. C C. P.R IANCIO OSSI , LaScuola,

, La nascita , Cartesio ECTS B. B. E. E. 6 ------79

ciclo istituzionale SECONDO ANNO

I-TS01. CRISTOLOGIA - I

Prof. ALBERTO COZZI Corso annuale: 2 ore settimanali ECTS 6 1. Lo scopo del corso è quello di introdurre alla comprensione della formula di fede cristologica: «Gesù è il Cristo, ovvero, il compimento delle promesse di Dio all’uomo, in quanto è il Figlio di Dio tra noi». La comprensione di questa formula fondamentale della fede esprime le dimensioni della relazione con Gesù e chiede una triplice competenza nell’alunno: una competenza biblica (Scrittura), una competenza storico-erme- neutica e dottrinale (i dogmi della Chiesa) e una competenza speculativa (che offre una visione coerente del mistero del Dio fatto uomo per la nostra salvezza). Col termine «competenza» si intende aiutare a imparare il senso e l’uso di alcuni termini tecnici, la logica inscritta nella concettualità dogmatica e in- fine le dimensioni della visione del mondo e del mistero pro- piziata dalla fede in Gesù Cristo, salvatore unico e definitivo proprio perché Verbo incarnato. 2. Se questo è lo scopo del percorso, le scansioni sono quel- le della teologia sistematica, ossia di un certo procedimento che prevede un’introduzione, che vuole offrire il quadro della problematica con le domande che la costituiscono e gli autori di riferimento: una parte biblica fondativa, in cui si leggono le Scritture alla luce del compimento in Cristo; una parte stori- codogmatica, che aiuta a conoscere le principali verità di fede sull’argomento (ossia le regole linguistiche e concettuali che dischiudono il corretto campo semantico, in cui è possibile percepire la realtà che c’è in gioco). La parte storico-dogma- tica ed ermeneutica è costruita attorno ai principali contesti epocali in cui ha lavorato la speculazione teologica e rimanda a capitoli centrali della cristologia (il dogma dell’unione iposta- tica, le teorie della redenzione, la posizione di Cristo nell’epo- ca del pluralismo religioso). Presentiamo quindi l’indice generale e alcune indicazioni bi- bliografiche. Si tratta di strumenti minimi per raggiungere il

80 CRISTOLOGICA . L’ermeneutica dellatestimonianza. 4. Larecente «esplosione»dell’ovvietàdelsensoletterale. 3. 2. Isensi dellaScritturaelaCristologia. 1. pasquale dellatestimonianzaDai sensidellaScritturaall’ermeneutica B 1. P lungoilpercorso.saranno forniti fine edelaborare lacompetenzaindividuata.Altristrumenti 1. L 2. 1. N 2. A REMESSA IBBIA OTE

CRISTOLOGIA e sopraletterale. Un modellodicomprensione delrapportotrasensoletterale L’attuale situazionedellafedeinGesùCristo 1.2. Il sensodellatrasformazioneformuladifede. 1.1. pretazioni Linee disviluppodellaCristologia patristica:alcuneinter 2.3. 2.2. 2.1. co delGesùprepasquale La narrazione confessante: la memoria del ministero pubbli 1.2. 1.1. e inni omologie,kerigma La confessionedelrisortoelesueforme: suo oggetto La questione del punto di partenza della Cristologia e del

DI E C

gia patristica. Spunti perunaricostruzionedelle originidellacristolo Chiesa. La vicenda di Gesù nella narrazione confessante della to el’identitànarrativadiGesù. Il sensoteologicodelracconto:lastrategiaraccon gio dalkerigmaalVangelo. Dalla confessioneallanarrazione:ragionidelpassag omologie. La leggedisviluppoeilcontenutocristologicodelle l’inno). Il materialeneotestamentario(l’omologia,ilkerigma, . CRISTOLOGIA : : . RISTOLOGIA IL

LUOGO NEOTESTAMENTARIA .

PATRISTICO .

DELLA

BIBLICA -

QUESTIONE CONCILIARE - I I - . : : LA

DUE CONFESSIONE

CRISTOLOGICA

POLI

COSTITUTIVI

E

E LA

LE .

NARRAZIONE

SUE

DELLA

DIMENSIONI

FEDE - - - - -

81

ciclo istituzionale 1.3. La ricostruzione della cristologia dei Padri. 2. Fede in Cristo e domanda cristologica nei Padri fino a Calcedonia. 2.1. Implicazioni cristologiche della controversia ariana. 2.2. La questione formalmente cristologica: la crisi apolli- narista. 2.3. Cirillo e Nestorio: il discernimento di Efeso e il «Tomus unionis». 3. Il Concilio di Calcedonia e la crisi monofisita. 3.1. Il monofisismo di Eutiche. 3.2. Il Concilio di Calcedonia. 3.3. L’ermeneutica dogmatica di Calcedonia: il Costantino- politano II. 3.4. La crisi monotelita: il concilio Lateranense del 649 e il Costantinopolitano III. 4. Il modello calcedonese e la critica recente. 4.1. La formalizzazione metafisica del modello calcedone- se: il problema speculativo dell’unità di Cristo. 4.2. L’assunzione metafisica del problema speculativo dell’unità di Cristo: il contributo della Scolastica. 4.3. Nuove proposte teologiche sul mistero dell’unità di Cristo.

GESÙ NOSTRA SALVEZZA: LA DOTTRINA DELLA REDENZIONE 1. Lo sviluppo storico della soteriologia. 1.1. Le principali metafore soteriologiche dell’epoca dei Padri. 1.2. Le teorie medievali della redenzione. 1.3. La dottrina della redenzione dalla Riforma al periodo moderno. 1.4. La soteriologia cattolica contemporanea. 1.5. La crisi attuale della dottrina cristiana della redenzione. 2. Verso l’unità di senso nella comprensione cristologica della salvezza. 2.1. La logica del discorso: Gesù mediatore definitivo. 2.2. Gesù previde la sua morte e le diede un significato salvifico?

82 (1997) 146-183. Bologna 1989,nn.681-723; su autoconscientia Bibliografia generale Ilmistero diGesùCristo. 5. Perun discorso dialetticosull’identitàdiGesù. 4. 3. Latesi fondamentale. 2. L’esigenza: ciòchec’èingioconellaCristologia. 1. Linee fondamentalidiunaCristologiaGesù P 3. 2. 1. L ZIONALE C C A. 1982, nn.631-694; Queriniana, Brescia 1999; Cristologia si 2007; tica eriletturadottrinale elasalvezza,vol.I,Problema Saggiosullaredenzione diatore. A ARTE OMMISSIONE

CRISTOLOGIA sottesa. Il sensoeledimensionidellatesi:esplicitazionelogica » della«Dominus magisteriale:l’intervento Il discernimento 2.2. 2.1. religioni Gesù Cristodifronteallealtre Deassolutizzare lacristologia. 1.2. Unmutamentodicoscienzaepocale. 1.1. L’esigenza lacristologia dideassolutizzare OZZI S , ISTEMATICA Il cristianesimoelereligioni , sivo, costitutivo,normativo,relativo, facoltativo. Revisioni della pretesa unicitàdiGesù:salvatore esclu trismo-teocentrismo-soteriocentrismo. Il problema dell’universalitàdella salvezza:cristocen . T G. Conoscere Gesù Cristo nella fede Conoscere . (1980), in T

HEISSEN EOLOGICA NEL

CONTESTO C (1986), in

: - OMMISSIONE Enchiridion Vaticanum I . M A. NTERNAZIONALE , EdizioniPaoline,CiniselloB.1990;

B. S B. DEL ERZ Enchiridion Vaticanum

DIALOGO ESBOÜÉ C , T OMMISSIONE Il Gesùstorico.Unmanuale EOLOGICA , , «LaCiviltàCattolica»1 , Quaestiones selectae de

INTERRELIGIOSO Gesù Cristol’unicome . I NTERNAZIONALE T 7,EDB,Bologna , Cittadella, Assi . EOLOGICA . 10,EDB, I NTERNA , Dele ------, 83

ciclo istituzionale I-TM01. TEOLOGIA MORALE FONDAMENTALE - I

Prof. MAURIZIO CHIODI

Corso annuale: 2 ore settimanali ECTS 6

Il corso si propone di presentare le questioni fondamentali che caratterizzano l’esperienza morale della coscienza cre- dente. Si tratta di un tema che va al cuore non solo del vissuto del cristiano ma anche dell’esperienza universale dell’uomo di ogni tempo. L’oggetto fondamentale della trattazione si sviluppa intorno a quattro momenti, articolati sul rapporto costitutivo tra la coscienza e Dio, l’esperienza antropologica e la sua origine e destinazione teologica. I. Un primo capitolo offrirà la presentazione sintetica dell’e- sperienza morale nella cultura postmoderna. Non si pensa l’universale se non a procedere dal singolare. Solo partendo dal contesto attuale è possibile confrontarsi con gli autori che ci hanno preceduto. Il credente di oggi, come accade in ogni tempo, si accosta alla storia e alla Bibbia unicamente a parti- re dalla propria cultura. II. Sullo sfondo di tale contestualizzazione storico-culturale, il secondo capitolo presenterà una ripresa del sapere teologi- co- morale nella storia, anche in vista di un approfondimen- to della riflessione etica nel suo rapporto alla teologia tutta. La storia del pensiero, e ancor prima dell’esperienza mora- le, prenderà in considerazione lo sviluppo delle forme nel- le quali la coscienza credente ha attuato e pensato il senso del suo agire in risposta all’evento di salvezza attestato nella Scrittura. III. La terza parte metterà a tema, in due capitoli, il rapporto tra coscienza credente e Rivelazione biblica. L’interpretazio- ne dell’Antico Testamento (III capitolo), nella triplice forma di Legge, profezia e sapienza, e nel suo nesso inscindibile al compimento cristologico (IV capitolo), ha una relazione costi- tutiva con la coscienza cristiana, poiché il testo rimane attua- le nella misura in cui qualcuno lo accoglie e lo legge. A sua volta poi la “scrittura” biblica – così come avviene per ogni testo, che apre un “mondo”– non si esaurisce in se stessa ma dischiude l’evento della Rivelazione. L’iniziativa salvifica di Dio istituisce una relazione con l’uomo, per la quale questi

84 meneutica diP. Ricoeur vo Testamento, vol.I Brescia 1989. fondamentale scia 2014; spettive bibliche,questioniermeneutiche Brescia 1985; Bibliografia l’originario profilo teologicodellacoscienzamorale. terpellata. Nell’assolutezzadiquestaistanzariconosciamo caratterizza perlasuaqualitàsimultaneamenteliberaein Essa risuonanell’esperienza della coscienza stessa, che si la, ledischiudeilsuocompimento.Questaistanzaèbene. dispone diséafronte diun’istanzapraticache,anticipando “coscienza” èilsoggetto,lapersona,chepatisceeagisce rappresentativa dell’uomonellasuaesigenzaditotalità. La proposta nellaspecificaaccezionemorale,inquantolibera e scienza e il suo rapporto alla norma. L’idea di coscienza sarà IV. La quartapartesarà dedicata allariflessionesullaco risposta decisivaperl’accadere deldonostessodiDio. è costituitocomeuninterlocutore cheèconvocatoaduna M. C M. 2012; Spirito. Teologia della coscienza morale capitoli oditemiparticolari: tagalli, Siena2010,83-112.Perl’approfondimento deisingoli teologica compimento della persona: ermeneutiche aconfronto compimento dellapersona:ermeneutiche in P. Ricoeur L’ermeneutica dell’azione.Laricercadiun’identitànarrativa HIODI P.B , Cittadella,Assisi2004; , EAUCHAMP Teologia moralefondamentale.Analisi storica,pro : I D , in . , Glossa,Milano1999; , R. R. S L’identità narrativaedeticanell’ontologiaer L’azione, fontedinovità.Teoria dell’azionee CHNACKENBURG , L’uno el’altroTestamento, vol.I , Da Gesùallachiesaprimitiva , «Teologia» 34(2009)385-415; K. D K. , Il messaggiomoraledelNuo G. A G. EMMER A. F A. NGELINI , , Queriniana, Brescia Fondamenti dietica UMAGALLI , Queriniana,Bre , Teologia morale , L’eco dello , Paideia, , Paideia, , Can I D . ------, 85

ciclo istituzionale I-BIB03. SINOTTICI E ATTI: INTRODUZIONE E LETTURE

Prof. MARCO CAIROLI

Corso semestrale: 3 ore settimanali ECTS 5

1. Il corso intende introdurre lo studente alla conoscenza let- teraria e teologica dei vangeli sinottici e del libro degli Atti, situati nell’ampio corpus del Nuovo Testamento. Mediante l’a- nalisi di alcuni testi, allo studente verranno offerti strumenti e metodi in vista di una ulteriore e personalizzata lettura di questi libri ispirati. 2. In una parte introduttiva si affronteranno i seguenti temi: il senso del vocabolo “vangelo”, la formazione dei vangeli sinot- tici, la questione del genere letterario “vangelo” e la questione sinottica. Una parte considerevole del corso sarà riservata alla presentazione del vangelo di Marco. Dopo un’ampia illustra- zione della sua struttura, ci si concentrerà su una lectio cursiva della prima parte (Mc 1–8) per concludere con un approccio sintetico mediante il tema del discepolato. I vangeli di Matteo e di Luca saranno introdotti secondo il seguente percorso: per ciascuno di essi, si procederà a offrire un’introduzione gene- rale che tocchi gli aspetti letterari e teologici essenziali. In se- guito, l’attenzione verterà su alcuni testi-campione che faccia- no emergere le peculiarità di ognuno: per Matteo, il discorso della montagna (Mt 5–7) e il discorso ecclesiale (Mt 18); per Luca, l’inizio del ministero pubblico (Lc 4), le parabole della misericordia (Lc 15) e della preghiera (Lc 18) per chiudere con i racconti di Lc 24. Infine, si analizzeranno le linee narrative e teologiche essenziali del libro degli Atti, con uno sviluppo delle tematiche del ruolo dello Spirito, della missione e della testimonianza. 3. Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente e al- cune parti del corso assegnate alla preparazione personale. La verifica dell’apprendimento avverrà sulla base di un tesario sintetico. Il colloquio d’esame inizierà con una tesi presenta- ta dallo studente con relativo approfondimento; in seguito, si proseguirà con una tesi indicata dal docente.

86 sinottici eAttidegliApostoli edizione, Carocci, Roma 2017. sinottici eAttidegliApostoli degli Apostoli R. A R. Bibliografia Corso semestrale:3ore settimanali tro destinatari Evangelo evangeli.Quattroevangelisti,quattroVangeli, quat 2016; Vangeli sinottici «Vangelo diGesù,ilCristo,FiglioDio».Introduzioneai Risorto el’attesaoperosa dellaChiesain1 imminente del la suavocazioneemissione; ilritorno sa apostolica;lapersonalitàdiPaoloplasmatadalloSpirito; si articolaneitemiseguenti:lamissioneaipaganidellaChie rituale epastorale.Piùprecisamente, questapartedelcorso sistematica, maanchevariepistediricerca dicarattere spi lasciando intravedere alcunisviluppisuccessividellateologia 2. Aquestoscopo,latrattazioneprocede pernucleitematici, essi connesse. scritti dell’apostolo Paolo e di altre opere neotestamentarie a rario e teologico del graduale deglistudentinell’orizzontestorico-culturale,lette 1. L’intento difondodelcorsosemestraleèfavorire l’ingresso nalmente nella docente, glialunnisonomessiingradodiproseguire perso dell’esegesi biblica.Guidatidallapresentazione tematicadel sizione delleconoscenzebasilariedeglistrumentiprincipali e la«com-passione»diDioin Cristo e la «Chiesa-modello» in 1 in relazioni pastoraliin Fil GUIRRE ; l’evangelizzazionediCorinto in1 I-BIB04. PAOLO: INTRODUZIONE ELETTURE C. B C. M ROCCARDO : ONASTERIO , Paideia,Brescia 19951; (Reprint), EDB,Bologna2016; lectio cursiva , Edizioni San Paolo,CiniselloBalsamo(MI) , File corpus paulinum I Vangeli. Unaguidaallalettura Prof.

- in A.R. C A.R. F Gal , Elledici,Torino 2002 enellacomprensione criticadegli RANCO , EDB,Bologna2016. Fil ; l’«autosvuotamento»diCristo ARMONA ; lagraziadisoffrire perCristo M Ts ; ilprimatodiCristoele ANZI , , per mezzo dell’acqui Cor M. L M. Vangeli sinottici e Atti ; levocideicarismi ACONI Ts M. G M. ; l’imitazionedi

2 (ed.), ; RILLI G. G. S D. F D. , . Nuova ECTS Vangeli Vangeli EGALLA RICKER 5 ------, , 87

ciclo istituzionale e la polifonia della carità in 1Cor; le questioni scottanti sul matrimonio e sulla verginità in 1Cor; la professione di fede nel Crocifisso risorto in Cor1 ; la risurrezione universale in 1Cor; il vanto, l’orgoglio e le esigenze pastorali in 2Cor; il ministero apostolico in 2Cor; la potenza di Dio tramite la debolezza dei credenti in 2Cor; la rivelazione dell’ira di Dio in Rm; la fede in Cristo e il peccato di Adamo in Rm; la giustificazione, l’azione e la tentazione in Gc e nella Bibbia; “l’immagine” e le immagini “del Dio invisibile” in Ef e in Col; i sacrifici “carnali” e il sacri- ficio “spirituale” in Eb; Cristo, sommo sacerdote affidabile e misericordioso in Eb; il diaconato in 1Tm e nel N.T. 3. Il corso è svolto dal docente, che, nell’ultima parte di ogni lezione, mette a disposizione degli alunni un tempo congruo per domande e interventi personali. Per l’esame, che si svolge in forma orale, il candidato inizia a esporre in maniera sintetica una parte a scelta di almeno 25 pagine del libro di F. MANZI, Seconda Lettera ai Corinzi (I Libri Biblici; Nuovo Testamento 9), Edizioni Paoline, Milano 2002. La seconda domanda dell’esame, formulata dal docente, coin- cide con uno dei temi spiegati in classe e dettagliatamente esposti nel capitolo corrispondente del testo-base di F. MANZI, Introduzione alla letteratura paolina (Manualis.n.), EDB, Bolo- gna 2015. Dei temi spiegati il candidato può escluderne tre.

Bibliografia:

B. MAGGIONI - F. MANZI (ed.), Lettere di Paolo (Commenti e Studi Biblici s.n.), Cittadella, Assisi 2005 (Nuova traduzione e commento di F. BARGELLINI, B. MAGGIONI, F. MANZI, G. PAXIMA- DI, L. PEDROLI); F. MANZI, Introduzione alla letteratura paolina (Manualis.n.), EDB, Bologna 2015; F. MANZI, Lettera agli Ebrei. Un’omelia per cristiani adulti (Dabar - Logos - Parola. Lectio Divina Popolare s.n.), Messaggero, Padova 2001; F. MANZI, Pa- olo, apostolo del Risorto. Sfidando le crisi a Corinto (Parola di Dio, Seconda serie 28), Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2008; F. MANZI, Prima Lettera ai Corinzi. Introduzione, tra- duzione e commento (Nuova versione della Bibbia dai Testi Antichi 43), Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2013; F. MANZI, Seconda Lettera ai Corinzi (I Libri Biblici, Nuovo Te- stamento 9), Edizioni Paoline, Milano 2002.

88 voll. I-II,Claudiana,Torino 2017. menti estudibiblici),Cittadella, Assisi2010 a. l’introduzione al I contenutidelcorso: c. apprendimento dellinguaggioedeitemiteologicigiovannei. storico; b. familiaritàconlesingoleopere giovanneeeilloro ambiente a. conoscenzacomplessivadelcorpusgiovanneo; Lo scopodelcorsoètriplice: Corso semestrale:2ore settimanali . Z J. B R.E. N M. G G. Si consigliaunaletturaintegraleprevia oparalleladel gico dialcunitestisignificativi. nei saràofferto dallaletturaedalcommentoesegetico-teolo c. l’apprendimento dellinguaggioedeitemiteologicigiovan passaggi fondamentali); che sullostatodellaricerca neiloro confronti (almenoneisuoi esse si sono formatee sulla loro struttura compositiva, oltre verrà medianteunosguardo criticosull’ambientestoricoincui b. l’acquisizionediunafamiliaritàconleopere giovanneeav mento diquestenelcanoneneotestamentario; verse formeletterarie(vangelo,lettera,“apocalisse”)el’inseri tario delbloccocanonicogiovanneo,considerandolesuedi ci 7),Elledici,Torino 2003; scritti giovannei e alle Lettere Cattoliche scritti giovanneiealleLettere Il Vangelo secondoGiovanni conda serie49),SanPaolo,CiniselloBalsamo(MI)2014. Introduzioni Bibliografia scesse ilgreco. nella traduzioneCEI2008oinlinguaoriginale,perchicono I-BIB05. GIOVANNI: INTRODUZIONE ELETTURE UMSTEIN HIBERTI ICOLACI ROWN

, (ed.), : , , : Giovanni. CommentoalVangelo spirituale Il Vangelo secondo Giovanni La salvezzavienedaiGiudei.Introduzioneagli Opera giovannea corpus Prof. giovanneooffre unosguardo uni I SACCO : P ( Logos AGANI . Corsodistudibibli (Parola diDio.Se (Strumenti NT 72), 6 ; ECTS corpus (Com 3 ------

89

ciclo istituzionale Le lettere di Giovanni: R.E. BROWN, Le Lettere di Giovanni (Commenti e studi biblici), Cittadella, Assisi 1986. Apocalisse: G. BIGUZZI, Apocalisse. Nuova versione, introduzione e com- mento (I libri biblici. NT 20), Paoline, Milano 2005.

I-STCH03. STORIA DELLA CHIESA MODERNA

Prof. FABIO BESOSTRI Corso semestrale di 36 ore ECTS 5 1. La crisi e il rinnovamento della Chiesa cattolica tra il XV e il XVIII secolo hanno effetti duraturi sulla vita della Chiesa sino a oggi: la conoscenza dei problemi, delle persone, delle idee e degli eventi di quel periodo è quindi fondamentale anche per la comprensione della realtà ecclesiale odierna e dello sviluppo della riflessione teologica e pastorale. 2. Contenuti e programma del corso: a) La crisi della Chiesa europea alla fine del Medioevo: dal “grande scisma d’Occidente” ai concili del XV se- colo. b) Il papato rinascimentale e l’esigenza diffusa di un rin- novamento ecclesiale. c) La “riforma” cattolica prima di Trento e le sue manife- stazioni più significative. d) La riforma protestante: le idee, gli uomini, gli eventi. e) Il concilio di Trento e il conseguente rinnovamento e riorganizzazione della Chiesa cattolica: dalla “riforma cattolica” alla “controriforma”. f) La Chiesa di fronte allo Stato e alla società moderna (XVIII secolo); alcuni fenomeni di particolare rilievo in questo periodo (giansenismo, gallicanesimo, illumini- smo). 3. Il corso prevede essenzialmente lezioni frontali da parte del docente, dedicate all’esposizione sommaria delle vicende e alla lettura e analisi di alcune fonti, in modo da evidenzia- re soprattutto le diverse posizioni presenti nella Chiesa del

90 Bibliografia H. J H. D U. radicale dipendenzadelsingolo dall’altro epiùingeneraledel costituirsi dell’identitàpersonale einsiemeallascopertadella nale esociale,pergiungere alrinvenimentodellemodalitàdel fenomenologia dellarelazione nellesuedimensioniinterperso sofica sull’uomo. Questa seconda parte prende avvio da una aiqualisisofferma lariflessionefilo temi fondamentaliintorno logiche proposte nelcorsodellastoria,vengonoripresentati i parte dedicataallaricognizionedelleprincipaliteorieantropo corso segue l’abituale suddivisione dei trattati: dopo unaIl 2) razioni tradizionalietentativiattualididescrizionedell’umano. ECTS6 una personalericomprensione deltema,valorizzandoelabo conoscenza degli argomenti esaminati consentirà di formulare ni assuntedaltemanellastoriadelpensiero occidentale.La solo), anche a seguito e a motivo dellediverse determinazio cultura(umanisticaenon come siconfiguranonell’odierna individuare edinterpretare letematiche antropologiche, così 1) Obiettivodelcorsoèl’acquisizionedeglistrumentiutili ad Corso annuale:2ore settimanali celliana, Brescia 1974. rimento dei concetticonriflessioni sul concilio di Trento III, riveduta eampliata,voll.I-II,Morcelliana, Brescia 1993-1994; Storia della Chiesada Lutero ainostrigiorni L’epoca moderna nonché l’analisiattentadeidocumentiallegati. manuali esull’ampia soprattutto per le parti generali e non esposte in aula, sui ripresa durante le lezioni, l’integrazione, degli schemi forniti zione personaledapartedeglistudenticomporta,oltre alla tempo eilrispettivodibattitointrecciato traloro. L’assimila EDIN ELL ’O , Riforma cattolica o controriforma? Tentativo cattolicaocontroriforma? Riforma dichia RTO : I-FIL04. FILOSOFIA DELL’UOMO

- . X S. Prof. ERES , Morcelliana, Brescia 2017; , bibliografia E Manuale distoriadellaChiesa RMENEGILDO divoltainsegnalata, C ONTI . Nuova edizione . M G. ARTINA , Mor , vol. ------, 91

ciclo istituzionale tratto culturale che caratterizza il suo inserimento in un conte- sto sociale e storico. Il situarsi dell’uomo è successivamente approfondito nella ricerca delle connotazioni umane dello spa- zio e del tempo; anche sotto questo profilo appare il carattere culturale dell’essere umano, il suo peculiare modo di essere aperto al mondo e di interpretare l’esistenza secondo una fina- lità che orienta l’agire come attuazione di sé, in un compito che appare infinito. Il dramma della morte determina una necessa- ria sosta sulla problematica del senso e sul darsi dell’esperien- za religiosa: si è così in grado di mostrare quanto l’uomo sia capace di trascendere il proprio contesto esistenziale. In un passaggio ulteriore si individuano le condizioni trascendentali di quanto rilevato in precedenza nelle modalità con cui l’uomo si rapporta al mondo: coscienza, conoscenza e volontà. Al ter- mine, viene ricercato il fondamento ontologico, in vista di una rinnovata comprensione della nozione di persona.

Bibliografia:

E. CORETH, Antropologia filosofica, Morcelliana, Brescia 19913; J. GEVAERT, Il problema dell’uomo. Introduzione all’antropologia filosofica (Saggi di teologia 12), ElleDiCi, Leumann (TO) 19958; J.A. LOMBO - F. RUSSO, Antropologia filosofica. Una introduzione (Filosofia e realtà), Università della Santa Croce, Roma 2007; C. PERI, L’uomo è un altro come se stesso. Saggio sui paradig- mi in antropologia (Facoltà Teologica di Sicilia. Studi 5), Scia- scia, Caltanissetta-Roma 2002; A. PETAGINE, Profili dell’umano. Lineamenti di antropologia filosofica (Scienze umane per le professioni), Angeli, Milano 2007.

I-FIL05. FILOSOFIA DELLA NATURA E DELLA SCIENZA

Prof. FERRUCCIO CERAGIOLI Corso semestrale: 3 ore settimanali ECTS 5 1. Il corso si prefigge di fornire un’introduzione alla Filosofia della Natura e alla Filosofia della Scienza, nonché di mostrare i nessi che legano le due discipline tra loro e con le scienze matematiche, fisiche e naturali all’interno della globalità del

92 e naturalismo…)e/oalcuniautori particolarmentesignificativi. (es. realismo e idealismo,olismoriduzionismo,materialismo Infine, sivaluterannocriticamente alcunimodellidipensiero addirittura unitàdelsapere. ca, invistadiunamaggiore interdisciplinarietà, integrazioneo tenendo contodeipossibilinessiconl’interrogazione teologi di particolare rilevanzaeattualitàdiquestedisciplineanche ranno in più profonda considerazione alcuni temi e problemi (es. rapportomente/cervello,neuroni specchio…).Siprende dell’uomo, teoriadeisistemiaperti…)edelleNeuroscienze della Biologia(es.teoriadell’evoluzione,originevita e cosmologia, meccanica quantistica, principio antropico…), con un riferimento particolare ai risultati attualidella Fisica (es. tempo, misura,determinismo/indeterminismo,complessità…) su alcunenozionifondamentalidellaproblematica (es.spazio, definizione deglistatutidelleduedisciplineperpoisoffermarsi In unsecondomomentopiùsistematicosiprocederà auna breve panoramicasualcunimodellidifilosofiadellascienza. ticolare alleteoriedellacomplessità.Infine,sipresenterà una della Fisica di inizio Novecentoe i nuovi sviluppi legati in par le, passando attraversolateoriadell’evoluzione,rivoluzione sua origineconGalileoel’invenzionedelmetodosperimenta apartiresintetica dellosviluppodellascienzamoderna dalla lamente aquestoprimopercorso, sioffrirà unapresentazione tale aquellaromantica, finoadarrivare Paralle ainostrigiorni. pensiero di Tommaso d’Aquino, dalla concezione rinascimen di Aristotele,dallaconcezioneebraico-cristianadellanaturaal concezioni filosofiche dellanaturadai presocratici alla scopo siprocederà aun’essenziale ricognizionedelleprincipali di essenzialideirispettivisviluppiconiloro intrecci. Aquesto percorsi storicidelleduedisciplineindividuandoalcunisno 2. Inunprimomomentoverrannoripercorsi sinteticamentei temporaneo» ( tazione delsenso,impediscel’unitàinteriore dell’uomocon un approccio parzialeallaveritàconlaconseguenteframmen del sapere. […]Lasettorialità del sapere, inquantocomporta l’uomo ècapacedigiungere a unavisioneunitariaeorganica vanni PaoloII: «Voglio esprimere con forza la convinzione che rezione dellaricerca diquellaunitàdelsapere indicatadaGio sapere filosoficoeumano. L’obiettivoèdi procedere nelladi Fides etRatio 85). Fisica ------

93

ciclo istituzionale 3. Il corso prevede lezioni frontali e, per gli studenti del Ciclo Istituzionale, una esercitazione scritta. Si tratta di preparare un breve elaborato (tra i 12.000 e i 18.000 caratteri spazi inclusi) su un tema concordato con il docente e relativo o a un autore o a un testo o, ancora, a una problematica di rilevante interes- se per l’argomento del corso. Tale lavoro scritto concorre in- sieme con l’esame orale alla valutazione finale del candidato.

Bibliografia:

G. BONIOLO - P. VIDALI, Introduzione alla filosofia della scien- za, Bruno Mondadori, Milano 2003; L. CONGIUNTI, Lineamenti di filosofia della natura, Urbaniana University Press, Città del Vaticano 2010; V. DANNA, Universo, vita, coscienza. Introduzio- ne alla filosofia della scienza e della natura, Effatà, Cantalupa (TO) 2015; D. GILLIES - G. GIORELLO, La filosofia della scienza nel XX secolo, Laterza, Roma-Bari 2002; P. ROSSI, La nascita della scienza moderna in Europa, Laterza, Roma-Bari 2002; A. STRUMIA - G. TANZELLA NITTI (ed.), Dizionario Interdisciplinare di Scienza e Fede, Urbaniana University Press - Città Nuova, Roma 2002.

I-FIL06. LOGICA E FILOSOFIA DELLA CONOSCENZA

Prof. CIRO DE FLORIO

Corso semestrale: 3 ore settimanali ECTS 5

Il corso vuole essere un’introduzione alle principali tematiche di carattere gnoseologico al fine di orientare gli studenti tra le questioni cruciali della filosofia della conoscenza. Benché non sia propriamente un corso di storia della filosofia, si terrà presente l’evoluzione storica dei concetti discussi così come la lororilevanza nel panorama contemporaneo. Il corso si di- vide in quattro moduli (di 9 ore ciascuno). Il Modulo I è una brevissima introduzione alla logica e alla sua importanza per la filosofia. Muovendo da Aristotele e dal concetto classico di dimostrazione si arriverà fino alla nascita della logica contem- poranea, illustrando le tappe teoriche più significative di que- sta evoluzione. Il Modulo II analizza il concetto di conoscenza

94 2002; responses and contemporary Teorie dellaconoscenza le dilogica TEA, Milano 2005; II M II M I (Modulo IV). unitaria delsapere esullepossibili ermeneutichedellaragione scenza. Chiudeilcorsounaseriediriflessionisullastruttura occuperà deltemadellaveritàefondamentocono origine, scopoefondazionedellaconoscenza.IlModuloIIIsi classicamente intesoealcunetematichedibaseriguardanti IV M IV M III conoscenza Oltre agliappuntidellelezioni,siconsiglia: Bibliografia 3. Conclusioni:unitàdelsapere eragioneumana. 2. Conoscenzaenaturalismo. 1. Relativismo,anti-relativismo escetticismo. 3. Verità econoscenza. alcorrispondentismo. 2. Alternative 1. L’idea classicadiverità. za filosofica. 3. Laconcezionecontemporaneadellalogicaelasuarilevan moderna. 2. La matematizzazione della logicae la nascita della logica tico classico. 1. L’idea didimostrazioneinAristoteleeilmodelloassioma 3. Evidenzaegiustificazione. 2. Intenzionalitàecredenza. 1. Concezioneclassicadellaconoscenza. gia Un’introduzione all’epistemolo pensare. credere, Dimostrare, , Cortina,Milano2005; ODULO ODULO ODULO ODULO R. A R. : : : La logicacomestrutturadellaconoscenza : Questioni fondamentalidellaconoscenza , Mimesis,Milano-Udine2016; UDI La veritàeilfondamentodellaconoscenza : Ermeneutiche dellaragione Ermeneutiche , ETS,Pisa2016. , Epistemologia. Un’introduzione allateoriadella L. L. B ONJOUR , Cortina,Milano2015; A. P A. , , Rowman&Littlefield,Lanham Epistemology: classic problems AGNINI , Teoria dellaconoscenza C. C. C V. H ALABI ALBACH . G C.

ET

, ALII Manua LYMOUR

(ed.), - - - - - , , 95

ciclo istituzionale I-FIL07. TEOLOGIA FILOSOFICA

Prof. MASSIMO EPIS

Corso annuale: 2 ore settimanali ECTS 6

1. Il corso si prefigge l’acquisizione del significato della do- manda ontologica come declinata nelle principali figure indi- cate della storia della metafisica. L’articolazione fondamentale tra momento fenomenologico e ripresa concettuale è il punto prospettico per l’indagine del rapporto tra la noetica, l’ontolo- gia e il discorso teologico. 2. La crisi della metafisica ha ipotecato la possibilità di far valere il teismo come presupposto del discorso teologico-fon- damentale sulla fede. Quando però la rivendicazione della fede si colloca in un orizzonte concettuale di tipo scettico o che sancisca l’impraticabilità del questionamento sulla veri- tà, non può evitare la riduzione positivistica o la regressione irrazionalistica dell’affermazione di Dio. Il superamento dell’e- steriorità fra momento razionale e riflessione teologica non sancisce l’esaurimento, quanto piuttosto sollecita la ripropo- sizione dell’interrogazione filosofica radicale come momento intrinseco all’intelligenza critica della fede, considerato che l’affermazione di Dio nell’attuale contesto filosofico e culturale gode, per un verso, di un interesse vago e diffuso; dall’altro, soffre dell’indebolimento dell’istanza critica. Poiché la riformulazione della domanda ontologica è insepa- rabile dalla reinterpretazione delle figure principali della storia della metafisica, ne richiamiamo in forma sintetica lo sviluppo. (1) La forma che Aristotele ha conferito alla metafisica può es- sere considerata la matrice di questa disciplina, poiché costi- tuisce il paradigma di riferimento che nel pensiero occidentale sarà sottoposto a incessante riformulazione – e, addirittura, in alcuni casi, a rifondazione. La filosofia prima si distingue dalle altre scienze – regionali o seconde –, poiché essa è il sapere della totalità. E poiché il significato che risponde al requisito di essere insieme universale e primo è l’essere, la filosofia pri- ma è essenzialmente una ontologia. (2) Il pensiero cristiano antico, pur nella consapevolezza dell’assoluta originalità della rivelazione cristiana, ha riconosciuto nella filosofia (nella teo- logia metafisica) un interlocutore insostituibile in ordine all’in-

96 ra fra la differenza delleprospettive appare dallegamechesiinstau za) dellaveritàrivelatarispettoallarazionalitàmetafisica.La mentale lacriticaheideggeriana all’ rama dellafilosofiadelNovecento rimaneunosnodofonda il rapportoèdianticipazioneeriempimento.(5)Nelpano una funzionediverificaosmentita.Frapensiero esensibilità altra dellaintuizione,portatricedonazione),esercitando ficazione ètuttafunzionaleaciòchedàl’intuizione(allalogica ticipazione della logica altra dell’intuizione; e tuttavia la signi la suafunzione(diidentificazionedelsenso)senoncome an intuizione: lasignificazione(l’aprioricategoriale)nonesercita ze, insiemeirriducibiliecorrelative, dellasignificazionee della sensibilitàalpensiero, malareciprocità delledueistan attività/passività, poichélasuaformanonèsubordinazione no. PerHusserl,lasintesiconoscitivaèirriducibilealloschema dell’intenzionalità, restituisce laqualitàontologicadelfenome scendentale. (4)Ilmetodofenomenologico,mediantelateoria borazione piùconseguentediquestaistanza,dellasvoltatra rizzonte dellasoggettività siincaricadiuna moderno questione metafisica,ladelfondamento.Ilpensiero principio primoapartire dalqualesoltantopuòessere postala Il soggettononèunentefraglienti,unasostanza,mail scoperta dellasoggettivitàvienetematizzatacomeuniversale. in quantosapere insiemeuniversaleeprimo.(3)InKantla legame che èiscrittonell’essenzaoriginariadella metafisica l’ perché scaturisce dalla fatticità, dall’interno dell’esperienzaperché scaturiscedallafatticità,dall’interno va posta.Lafenomenologia èoriginariamenteermeneutica, incapace di pensare la differenza nella qualel’esistenza si tro la derivacoerente diunconcettualismorappresentazionista, lata (larivelazioneèil tematizza la ca aprocedere daunmotivoteologico-biblico.SeTommaso la modalitàdell’operazionedireinterpretazione dellametafisi – Tommaso eScoto–èdiportataepocale,poichériguarda ficato dell’opposizionetraiduepiùgrandimaestrimedievali aristotelica, comecanonedelsapere scientifico/vero. Ilsigni assume programmaticamente lametafisicagreca, perlopiù telligenza dellastessaveritàcristiana.Lateologiamedievale eterogeneità noetica continuità ; anzi,piùprecisamente l’ (ilproblema della conoscenza) e l’ telos fralaveritàmetafisicaerive . Lacriticakantianacostituiscel’ela rifondazione dellametafisicanell’o dellametafisica),Scotosottolinea ontoteologia esteriorità , considerata (l’eccellen ontologia ------; 97

ciclo istituzionale della vita. L’ermeneutica è un progetto di ontologia generale, che si regola sul Dasein come possibilità, in quanto sempre in cammino verso sé. L’ermeneutica deve obbedire al movimen- to stesso della vita, in quanto è un modo d’essere del Dasein stesso, momento della fatticità, come possibilità (ontologica e non logico-concettuale) non tematizzabile (non raggiungibile con un approccio che sarebbe inevitabilmente razionalistico). Si reputa teoreticamente fecondo riprendere il mandato di Heidegger, anche a prescindere dallo svolgimento che lui gli ha conferito: la differenza ontologica non viene reificata (sotto- posta a riduzione rappresentazionistica) a condizione che sia pensata ermeneuticamente, cioè in rapporto a quel principio di correlazione secondo il quale l’effettività dell’esistenza non può mai essere superata. Il discorso sulla trascendenza teo- logica ha, in origine, il significato di una riflessione radicale su di una differenza che l’uomo scopre e tematizza in quanto “la agisce” da implicato. La questione dell’essere e la questione del soggetto rispondo- no infatti allo stesso modello; non quello della dipendenza ma della reciprocità. La fenomenalità decide del senso dell’essere e del soggetto, poiché essa non appartiene a nessuno dei due principi (il principio dell’essere e quello del soggetto) presi se- paratamente, ma alla loro correlazione. La resistenza all’inte- grazione del pensiero metafisico della trascendenza nell’am- bito della teologia biblica cristiana e nel pensiero moderno del soggetto può essere ricondotta all’esigenza di pensare questa interconnessione: la forma dell’originario consiste nella reci- procità fra l’istanza ontologica della verità – la trascendenza dell’essere – e l’istanza antropologica del soggetto. Non si può parlare della verità in senso teologico – la verità assoluta: Dio – se non nell’orizzonte definito dalla reciprocità dell’onto- logico e dell’antropologico, dell’essere e del soggetto. 3. Il corso prevede un’ampia introduzione alle figure indicate e l’esposizione più analitica della filosofia prima aristotelica e della noetica ontologica tomasiana. La lezione frontale si svi- lupperà in stretto dialogo con le fonti. La verifica verte sulla comprensione del disegno complessivo dell’itinerario compiu- to. Sarà indicata agli studenti la possibilità di un approfondi- mento personale.

98 Incarnato, Segni2005; Incarnato, cipazione secondo S.Tommaso d’Aquino G. R G. Bibliografia essenziale Corso annuale:60ore complessive carità logia inKant Dio, ilMisterodell’Unico za, Roma-Bari2004; l’école delaphénoménologie a. 2. Indiceorientativo re «secondoveritàegiustizia». scissione dell’ontologiafondamentaledallalogicadell’esiste radicalmente indiscussione–giàsedefenomenologica –la ralistica dell’essere edelprincipio.Inprimoluogo,mettendo migliore: capacedicontrastare laderivadellaragione natu invoca piuttosto,perl’epocachedevevenire, unametafisica ne proclama perentoriamente “lafine”.Lacongiuntura critica dimeno, ilprofilo teoricamenteinaccettabiledell’edittoche te faràemergere iltrattosensibilmenteprovocatorio e,non stesso Heidegger).L’intelligenza delsuosviluppoconseguen tà dellacoscienza”(Spinoza,Leibniz,Kant,Hegele,forse, lo totali della Plotino, Tommaso,“metafisica una Cartesio)–e delle “proprietà trascendentali dell’essere” (Platone, Aristotele, te siapre frauna“metafisicadell’essere” –o,permegliodire, cruciali, messeintensionenellaforbicecheprogressivamen ro delfondamento, presidiando le sue espressioni storicamente limpida epensosa,dellariccatradizioneoccidentaledelpensie 1. Ilcorsosiripromette dioffrire allostudenteunarivisitazione, Puntualizzazioni traanticoemoderno - EALE Figure epichedellapassioneegrammaticheontologiche Pensiero greco, variazionidellogos, istituzionididike. , Jaca Book, Milano 1999; , Guida allaletturadellaMetafisicadiAristotele , Rosenberg &Sellier, Torino 1997; I-FIL08. METAFISICA C. F C. Prof. : O. B O. , Queriniana,Brescia 2014. ABRO D OULNOIS ARIO , , Vrin, Paris1998; La nozionemetafisicadiparte C G. F G. ORNATI , Duns Scoto. Il rigore dellaDuns Scoto.Ilrigore ERRETTI , EditricedelVerbo , Ontologia e teo A. B A. P.R ICOEUR ERTULETTI ECTS , Later , À 8 ------, 99

ciclo istituzionale del kosmos (Omero, Parmenide, Platone, Aristotele). - Sant’Agostino in-forma l’Occidente: il cuore dell’interiori- tà e il pondus dell’essere. - San Tommaso d’Aquino: fisica e metafisica dell’Essere, fra appetitus naturalise ratio diligendi. - Tra san Bonaventura e san Bernardo: dottrina dei sensi spirituali e percezione del Bene. - Il fondamento di ogni cosa e l’ordine del senso: le cinque vie medievali del riconoscimento. - Cartesio e l’ambivalenza del moderno: la ragione del sog- getto e il presupposto teologico. - Il principio nell’orizzonte dell’affezione: l’identità radicale di ontologia ed etica in Spinoza. - La questione del realismo e il postulato del senso: varia- zioni della rottura “critica” di Kant. b. Nodi tematici alla luce del contemporaneo - La libertà, l’origine. L’assoluto divino e la relazione tra Schelling e Kierkegaard. - L’eccedenza del senso. Husserl e lo sfondo etico-onto- logico del vissuto della coscienza. - Metafisica e cristianesimo: un nuovo paradigma? L’aper- tura di Blondel alla domanda. - L’analogia entise il logos cristiano della creaturalità. La polarità fra essere e senso in Przywara. - Una provocazione dalla teologia. Il sovra-trascendentale del principio-amore in von Balthasar.

Bibliografia:

H.U. VON BALTHASAR, Solo l’amore è credibile, Borla, Roma 1982; H.U. VON BALTHASAR, Verità di Dio (Teologica 2), Jaca Book, Milano 1990; M. BLONDEL, L’Azione (1893). Saggio di una critica della vita e di una scienza della pratica, Edizioni Paoline, Milano 1998; D. CORNATI, L’amore che tutto compie. Verità e giustizia di agape in Hans Urs von Balthasar, Libreria Editri- ce Vaticana, Roma 2018 (lettura e approfondimento richiesti per il colloquio d’esame); P. SEQUERI, Una svolta affettiva per la metafisica?, in P. SEQUERI - S. UBBIALI (ed.), Nominare Dio inva- no?, Glossa, Milano 2009; ID., Metafisica e ordine del senso, «Teologia» 36 (2011) 159-171; E. TOURPE, L’être et l’amour. Un itinéraire métaphysique, Lessius, Bruxelles 2010.

100 cura di 99-155; Corso semestrale:3ore settimanali B M G. a curadi 3. 2. 1. 4. Balthasar; GiovanniMoioli. de Renty;CharlesFoucauld;JeanMouroux; Hans Ursvon d’Ávila; FrancescodiSales;Jean-BaptisteSaint-Jure; Gaston Chiaravalle; Francescod’Assisi;Tommaso d’Aquino;Teresa d’Ippona; BenedettodaNorcia; Gregorio Magno;Bernardodi tranno essere presi inesame,sisegnalano:Origene;Agostino e megliofondatalariflessioneteologica. Tra gliautorichepo te ampiaevaria,cosìdarendere piùsolidaladocumentazione cristiana. Sicercherà dioffrirneunaselezionesufficientemen dei testipiùsignificatividellatradizioneteologico-spirituale zio piùampio,saràproposta l’analisielavalutazionedialcuni In questo terzo momento, quello al quale sarà dedicato lo spa all’interno dellaqualesisvolgeràlariflessione sirimandaa: all’interno presi inesame. Perunaprimapresentazione dellaprospettiva riferimento agliautorieaitestichesarannoeffettivamente La Bibliografia OLIS cristiana e della sua comprensione teologica cristiana edellasuacomprensione Momenti dellaevoluzione storica dell’esperienza spirituale di valutazione L’esperienza spirituale oggi: elementi di analisi e prospettive La “teologiaspirituale”:finalità,metodoecontenuti rapporti, acquisizioni,prospettive L’esperienza spiritualee l’insiemedellariflessioneteologica: bibliografia

OIOLI - C. S C. C. S C. G. M G. , C. S C. I La teologiaspirituale : -TSP01. TEOLOGIA SPIRITUALE TERCAL TERCAL OIOLI TERCAL saràindicataduranteilcorso,soprattuttoin . , , , Prof.ssa L’idea dispiritualità L’esperienza spirituale.Lezioni introduttive Centro Ambrosiano , Glossa,Milano2014; M ARIA , in P IA I G . D . , Glossa,Milano1999. HIELMI , - Glossa,Milano2014, Opera Omnia A. B A. . ERTULETTI , vol.I,a . ECTS

- L.E. L.E. 5 - - - , 101

ciclo istituzionale I-STTH01. STORIA DELLA TEOLOGIA MEDIEVALE

Prof. COSTANTE MARABELLI

Corso semestrale: 2 ore settimanali ECTS 3

L’attenzione sarà rivolta alle genesi delle dottrine e dei meto- di teologici nella loro compartecipazione attiva alle dinamiche culturali dei diversi momenti del medioevo.

1. Orientamento storiografico. L’emergere e il progresso degli studi storico-teologici nel ’900. 2. Le fonti: eredità patristica ed eredità filosofica. 3. Principali momenti dell’intelligenza della fede nel medioevo nelle sue diverse forme (scolastica / monastica / dialettica / assiomatica /estetica / visionaria / mistica ecc.). 4. La ricerca in due teologi dei secoli XIII-XIV: Tommaso d’A- quino e Giovanni Duns Scoto. Presentazione sintetica e testi significativi.

Bibliografia: - Per la storia della storiografia: dispense (Introduzione alla teologia medievale, in progress) e slides che saranno messe a disposizione; letture saranno consigliate. - I. BIFFI, Al cuore della cultura medievale. Profilo di storia della teologia, Jaca Book, Milano 2006. - Y.M.-J. CONGAR, Teologia. Una riflessione storica e speculati- va sul concetto di teologia cristiana, Lateran University Press, Roma 2011. - O. BOULNOIS, Duns Scoto. Il rigore della carità, Istem-Jaca Book, Milano 1999. - M.-D. CHENU, San Tommaso d’Aquino e la teologia, Piero Gri- baudi, Milano 2000. - Testi: TOMMASO D’A.: In Boetium De trinitate, in P. PORRO (ed.), Commenti a Boezio, Bompiani, Milano 2007; G.DUNS SCOTO: F. Fiorentino (ed.), IL PROLOGO DELL’ORDINATIO, Città nuova, Roma 2016; G. SONDAG (ed.), La théologie comme science pratique (Prologue de la “Lectura”), Vrin, Paris 1996.

102 Bibliografia 3. Lessico:studiosistematicodellessiconeotestamentario. (fonetica-morfologia-sintassi). 2. Grammatica:lestrutture fondamentalidellalinguagreca del periodoellenistico. 1. Storia:definizionedelgreco bibliconelcontestolinguistico per l’accostamentoaitestidelNuovoTestamento. essenziali di quelle sintattiche, come strumentazione difondo con particolare attenzionealsistemaverbale,edeglielementi dimento delsistemaintegraledellestrutture morfologiche, scenza basedellalinguagreca classica,attraversol’appren Il corsosiprefigge comeobiettivol’acquisizionedellacono Corso annuale:2ore settimanali A. C A. Società BiblicaBritannica,Roma1994; 1993. Leggo Marco e imparo il greco ORSANI , : Guida allo studio del greco delNuovoTestamentoGuida allostudiodelgreco I-LA03. GRECO BIBLICO Prof. F RANCESCO , Piemme, Casale Monferrato B ARGELLINI . C R. ALZECCHI O ECTS NESTI 6 - - , , 103

ciclo istituzionale TERZO ANNO

I-TS02. IL MISTERO DI DIO - I

Prof. ALBERTO COZZI Corso annuale: 2 ore settimanali ECTS 6 1. Lo scopo del corso è quello di formare una triplice compe- tenza nell’alunno sulla tematica del Dio cristiano: una compe- tenza biblica (Scrittura), una competenza storico-ermenutica e dottrinale (i dogmi della fede della Chiesa e i principali stili della riflessione teologica, elaborati nella storia) e una competenza speculativa (che offre una visione coerente della rivelazione, del rapporto Dio/uomo e del mondo). Col termine «competen- za» si intende aiutare a imparare il senso e l’uso di alcuni termi- ni tecnici, la logica inscritta in una certa concettualità e infine le dimensioni della visione del mondo e del mistero propiziate dalla fede in Gesù Cristo, rivelatore del Padre nello Spirito. 2. Se questo è lo scopo del percorso, le scansioni sono quel- le della teologia sistematica, ossia di un certo procedimento che prevede un’introduzione, che vuole offrire il quadro della problematica con le domande che la costruiscono e gli autori di riferimento: una parte biblica fondativa, in cui si leggono le Scritture alla luce del compimento in Cristo, così da co- gliervi le condizioni di accesso alla fede trinitaria; una parte storico-dogmatica, che aiuta a conoscere le principali verità di fede sull’argomento (ossia le regole linguistiche e concet- tuali che dischiudono il corretto campo semantico, in cui è possibile percepire la realtà che c’è in gioco) e i diversi stili teologici (latino-cattolico; bizantino-ortodosso e luterano-pro- testante), che hanno diviso il corpo ecclesiale; infine una ripre- sa sistematica delle principali intuizioni che hanno costruito il percorso. La parte storico-dogmatica ed ermeneutica è co- struita attorno ai principali contesti epocali in cui ha lavorato la speculazione teologica e rimanda a una buona storia della teologia. Presentiamo quindi l’indice generale e alcune indicazioni bi- bliografiche. Si tratta di strumenti minimi per raggiungere il fine ed elaborare la competenza individuata. Altri strumenti saranno forniti lungo il percorso.

104 I. L’automanifestazione diDio La veritàdiDioPadre inGesùCristoeildonodelloSpirito. Saggio diletturatrinitariadellaScrittura. . Leprincipaliformuletrinitarie. 2. 1. IV. LeFormuletrinitariedelNuovoTestamento III. UnanuovaimmediatezzaconDio:l’effusione delloSpirito II. Lamediazionedefinitivadell’automanifestazionediDio I P I NTRODUZIONE NTRODUZIONE REMESSA 3. 2. IlNome elastoria:l’automanifestazionediDio. 1. Unalettura «trinitaria». 3. 2. Ascoltare unarivelazionediDio. 1. Illuogo deldiscorsosuDiooggi. 3. 2. Ilsenso salvificoedesistenzialedelladottrinatrinitaria. 1. 3. 2. 1. 3. Latestimonianzadeidiscepoli:il«luogo»diGesù. 2. 1. definitivo. Le formuletriadichenell’articolazione dell’eventosalvifico finitiva. Il drammatico incontro divino-umano e la mediazione de dell’uomo. L’attestazione dell’alleato: l’identità di Dio nella risposta la Parola. Abitare ilmondodischiusodaltestobiblicopercogliervi altre formediconoscenzaedesperienza religiosa. La novità cristiana dell’esperienza di Dio in rapporto con Paolo eGiovanni. Una nuova immediatezza con Dio: la pneumatologia di di Gesù. Lo Spirito che attesta in noila verità del Figlio: lo Spirito ne diDio. La presenza e l’azione dello Spirito nell’automanifestazio e «pedagogiafiliale». La drammaticadell’incontro divino-umanoinGesù:croce di PasquaelaveritàdelPadre. La manifestazionedefinitivadiDio:ilraccontofondatore : L : O : : : :

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TRINITARIA

STRUTTURA - - 105

ciclo istituzionale LA TRINITÀ NELLA FEDE DELLA CHIESA APPROCCIO STORICO ERMENEUTICO E DOGMATICO I. La formazione del dogma trinitario e l’ellenizzazione del cri- stianesimo. 1. La questione delle origini. 2. Il nuovo spazio teologico della Trinità economica: la teo- logia prenicena. 3. La crisi ariana e il Concilio di Nicea (325). 4. Il Concilio di Costantinopoli (381): l’uno e il tre nella Trinità immanente. II. La teologia trinitaria di Agostino 1. Il contributo di Agostino: una rilettura neoplatonica della dottrina trinitaria? III. La formalizzazione del dogma trinitario tra questioni termi- nologiche ed eredità agostiniana 1. La codificazione dogmatica del linguaggio trinitario: so- stanza-ipostasi/natura-persona. IV. Tre «stili teologici» differenti 1. La teologia trinitaria medievale: il monoteismo cristiano e la nozione di persona. 2. La Trinità tra Oriente e Occidente: la questione del «Filio- que». 3. La Trinità nella prospettiva della «Teologia della Croce». V. Crisi e riscoperta della dottrina Trinitaria nell’orizzonte della soggettività moderna 1. La crisi della dottrina trinitaria. 2. La riscoperta della Trinità nelle speculazioni dell’idealismo tedesco: Hegel. VI. La Trinità nella Storia della salvezza 1. Dimensioni della riscoperta della Trinità: la storicità di Dio e la centralità della Pasqua. 2. Tre episodi significativi del rinnovamento della teologia trinitaria.

CONCLUSIONI GENERALI

106 I, 2009; la sintesiriflessivasucosa è sacramentomostrandocomeil ciascun sacramentovaincontro. L’analisi prevede quindi(d) la complessavicenda(pratica oltre cheriflessiva), allaquale linee essenzialidebbarichiamarsi lacorretta ermeneuticadel trattazione sui sacramentima (c)pure si chiariscano aquali dico sia indispensabile perilsostanziale rinnovamentonella sicché (b)nonsolosidefiniscaqualeimpegnoalivello meto singolo sacramentocostituisceilpuntodiavviodeldiscorso cruciali. Lo(a) ti deiqualisipromuovono erileggonoleproblematiche più con ciòtrascurare ilpreciso riferimentoaglialtrisacramen trimonio, chesidedicaespressa piùdistesaattenzione,senza dunque aisacramentidell’eucaristia,dellapenitenza,del ma menti percosìdire maggiorifraquellielencatinelsettenario.E 2. Materiadeterminatadelcorsoèl’analisipuntualedeisacra Chiesa, costituisceloscopoalqualel’insegnamentomira. con laloro specialestrutturafindalprincipioneltempodella dunque laspiegazionedelperché similiazionisianopresenti siale inordine all’accesso alDiodivinodapartedell’uomo,ma dono entro ilpiùcomplessivointerventodellacomunitàeccle sé originale,alqualeleazioni(liturgico) sacramentalirispon denominazione disacramento.Laspiegazionecirca ilruoloin cominciando dalleprimeepochedellaChiesa,siassegnala flessivi connessiaquellespecificheazioniecclesialiallequali, 1. Ilcorsointendeintrodurre lostudenteairadicaliproblemi ri Corso annuale:2ore settimanali L C A. Bibliografia Milano 2004. Roma 1986; ADARIA Il Diodellasalvezza OZZI B. S B. , I-TS03. TEOLOGIA DEI SACRAMENTI-I La Trinità misterodicomunione , Manuale didottrinatrinitaria TUDER : . S B. status quaestionis , Dio salvatore neiPadridellaChiesa Dio salvatore ESBOÜÉ , Piemme,CasaleMonferrato1996; Prof.

- S . W J. ERGIO OLINSKI U relativo alle discussionisul BBIALI , Storia deiDogmi , Queriniana,Brescia , FigliediSanPaolo, ECTS , Borla, , vol. F.L. 6 ------107

ciclo istituzionale sacramento coincida con la fides ecclesiae ossia con cosa si conferma irrinunciabile perché la fede personale sorga se- condo la propria verità. Il sacramento possiede l’inderogabile dimensione ecclesiale non perché esso esprima il puro codice in base al quale possa definirsi o possa documentarsi sul pia- no pubblico chi è la Chiesa. In causa con il sacramento vi è la fede, il consenso umano a Dio avverabilein base a chi Egli manda per il mondo, avverabile a chiunque in base all’evento Gesù Cristo.

Bibliografia: Dispense a cura del docente. S. UBBIALI, Il segno sacro. Teologia e sacramentaria nella dog- matica del secolo XVIII (Dissertatio. Series Mediolanensis, 1), Glossa, Milano 1992; ID., Il sacramento della penitenza, in AS- SOCIAZIONE PROFESSORI DI LITURGIA (ed.), Celebrare il mistero di Cristo. Manuale di liturgia, vol. II, La celebrazione dei sacra- menti (Bibliotheca «Ephemerides liturgicae». Subsidia, 88), CLV - Edizioni liturgiche, Roma 1996, 293-317; N. REALI (ed.), Il mondo del sacramento. Teologia e filosofia a confronto, Pa- oline, Milano 2001; ID., Figure e modelli emergenti della teolo- gia sacramentaria contemporanea, in L.M. CHAUVET - N. REALI, Sacramento, in J.Y. LACOSTE (ed.), Dizionario critico di teologia, Borla - Città Nuova, Roma 2005, 1171-1181: 1177-1181; S. UBBIALI, Il sacramento cristiano. Sul simbolo rituale (Leitourgía. Sezione teologica), Cittadella, Assisi 2008.

I-TS04. ECCLESIOLOGIA - I

Prof. GIOVANNI ROTA Corso semestrale: 3 ore settimanali ECTS 5 1. Il corso intende introdurre lo studente al metodo e alle pro- blematiche inerenti lo studio della ecclesiologia all’interno dell’enciclopedia teologica. Si propone di avviare la riflessione sulla Chiesa nella Scrittura, nella storia e nell’insegnamento magisteriale. Si conclude il percorso esponendo le dimensioni fondamentali della natura e della missione della Chiesa.

108 lo Balsamo(MI)1999; Sulla teologiadelpopolodi Dio della niale Bibliografia cattolicità eapostolicità. ni costitutivedellaChiesaindicatenelSimbolo:unità,santità, carismi. Inunterzomomentosiapprofondiscono ledimensio A.T.I., della Chiesanellafedecristiana,ossiala d) Nellapartesistematicasirintraccia,inprimoluogo,ilposto ripresa sistematica dellanaturaemissioneChiesa. logie assuntedallariflessioneecclesiologicainvistadiuna renti precomprensioni dellaChiesaelecorrispettivemetodo post-conciliari. Ilpercorso sipropone dievidenziare lediffe II; l’insegnamento del Vaticano II sulla Chiesa e i suoi sviluppi mento sullaChiesa nel passaggio dal Vaticano I al Vaticano to dellaRiformaprotestante; latrasformazionedell’insegna della veraChiesaedeisuoisegnidiriconoscimentoasegui dio sistematicoavviatidallateologiascolastica;laquestione dentità dellaChiesanell’etàpatristica;iprimitentatividistu logia: laprimaelaborazionepraticadiunariflessionesull’i c) Sitraccianolelineeessenzialidiunastoriadellaecclesio dell’evento pasquale. to pre-pasquale nellaChiesa di DioinGesùCristoaseguito ta escatologicadiIsraele,elatrasformazionedeldiscepola dell’annuncio delRegnodapartediGesùinvistadellaraccol ni costitutivedelpopolodiDiodell’AnticaAlleanza,lanovità tappe dellastoriasalvezza.Siindividuanoledimensio b) Si presenta il costituirsi della “Chiesa di Dio” nelle varie Vaticano II. dalla recezione nelladisciplinadell’insegnamentodelConcilio questioni dimetodoeimpostazionedeltrattatoscaturite logica contemporanea,concentrandosiinparticolare sulle 2. a)Sistilauno matico diecclesiologiacattolica EMP, Padova1994; Jaca Book,Milano1982 Storia, testoecommentodella CostituzioneLumenGentium . Inunsecondomomentosiindividuala“figurasociale” communio sacramentorum L’ecclesiologia contemporanea : status quaestionis G. L G. G. P G. OHFINK 2 ; M. K M. HILIPS , Dio habisognodellaChiesa? EHL , EdizioniSanPaolo,Cinisello , EdizioniSanPaolo,Cinisel , , evidenziandoneministerie La Chiesaeilsuomistero. , dellariflessioneecclesio La Chiesa.Trattato siste , acuradi mediazione testimo . V D. ALENTINI ------, , 109

ciclo istituzionale Balsamo (MI) 1995; S. DIANICH - S. NOCETI, Trattato sulla Chiesa (Nuovo Corso di teologia sistematica 5), Queriniana, Brescia 2002; Dispense a cura del docente.

I-TS05. ANTROPOLOGIA TEOLOGICA - I

Prof. FRANCESCO SCANZIANI Corso annuale: 2 ore settimanali ECTS 6 1. L’antropologia teologica intende rendere ragione della vi- sione cristiana dell’uomo, in dialogo con le altre comprensioni antropologiche, alla luce della rivelazione. Il corso ha lo scopo di introdurre alla ricchezza dei contenuti di una materia ampia e articolata, ma soprattutto di argomentare quell’impianto sistematico che dia unità e fornisca metodo e criteri di interpretazione delle singole questioni. 2. L’antropologia teologica trova il proprio principio architet- tonico nel nesso cristologia-antropologia, indicato autorevol- mente dal Vaticano II (GS 22), recuperato dal percorso storico e criticamente fondato nella Scrittura. Su questo principio il percorso si sviluppa lungo i seguenti passaggi. 2.1. Una sintetica panoramica storica intende argomentare l’attuale impostazione del trattato, che nella singolarità di Cri- sto ha trovato il suo principio unificante. 2.2. La tesi della predestinazione declina e fonda criticamen- te la risposta cristiana all’interrogativo sull’uomo. La verità dell’antropologia cristiana è dischiusa dalla rivelazione biblica secondo cui tutti gli uomini sono predestinati da Dio Padre ad essere figli nel Figlio Gesù Cristo per opera dello Spirito Santo. 2.3. Entro questo orizzonte unitario, il percorso sistematico è articolato in due quadri. Il primo mostra come la libertà, creata nella conformazione a Cristo, sia posta come libertà corporea nel mondo, nella differenza di uomo-donna, chiamata all’in- corporazione in Cristo, nello Spirito.Il secondo approfondisce la drammatica storica della libertà che, pur creata in Grazia, si irretisce nel peccato (originale) ed è salvata dalla Grazia, attra- verso un processo di remissione del peccato, giustificazione mediante la fede, ripresa della vita filiale.

110 Casale Monf.(AL)1995; L’uomo: paradossoemistero ta, dellamorte Bibliografia III. II. I. Analiticamente, ilpercorso saràilseguente: F.G. B ne curi?” na, Brescia 2005; 1994; L’escatologico cristiano.Propostasistematica L’ . Essere conCristo,compimentodell’umanità. 5. Ildestinoescatologico.Dallamorteallavita. 4. 3. 2. 1. L 7. 6. 5. 4. 3. 2. Lavisione“cristica”dell’uomo. 1. MODERNITÀ S A ULLA IDENTITÀ Laripresa esviluppo dell’antropologia cristiana. La giu Lastoria dell’antropologia cristiana. Il peccato (origina L’origine dell’antropologia cristiana.Laprotologia, desti LaGraziaformadell’antropologia cristiana.L’incorpora Uomoedonnasigillodell’antropologia cristiana.Lali Un’antropologia della libertà creata come “immagine” di L’uomo centro dell’antropologia cristiana. Lalibertàcor Lacreazione luogodell’antropologia cristianaesegno Laveritàdell’antropologia cristiana.Lapredestinazione

RAMBILLA F. S STORIA stificazione nellaPasquadiCristo. le), perdita della conformitàaCristo. nazione aCristo. zione aCristo,realizzazione dellacomunione. bertà sessuata,differenza nellacomunione. Dio. porea, capacitàdirelazione. per lacomunione. degli uominiinCristo.

CANZIANI (Nuovo corsoditeologiasistematica12),Querinia TRACCIA :

CRISTIANA

CRISTIANA AD , , SanPaolo,CiniselloB.(MI) 2007. Antropologia teologica.“Chièl’uomoperchéte

OGGI ,

L. L L. Così èlavita.Ilsensodellimite, dellaperdi DELL . C . L’ . ADARIA ’ RISTO UOMO UOMO . C G.

, NELLA L’ .

Antropologia teologica CONFORMATO , EDB,Bologna1997; OLZANI ANTROPOLOGIA

DRAMMATICA , Antropologia teologica.

A C

DELLA RISTO

, Glossa,Milano TEOLOGICA

VICENDA NELLO , Piemme, G. M G. S

UMANA PIRITO DALLA OIOLI ------,

111

ciclo istituzionale I-TM07. MORALE SESSUALE

Prof. ARISTIDE FUMAGALLI

Corso annuale: 2 ore settimanali ECTS 6

1. Il corso intende delineare l’interpretazione cristiana dell’e- sperienza morale specificamente sessuale, caratterizzata cioè dalla differenza e dalla reciprocità che connota gli esseri uma- ni, maschi e femmine. L’interpretazione del senso cristiano della relazione sessuata e sessuale che intercorre tra l’uomo e la donna dispone all’ulteriore obiettivo del corso di offrire le coordinate e i criteri essenziali per la valutazione morale dell’agire sessuale in generale e, particolarmente, di talune fattispecie. 2. Il programma del corso, corrispondendo al livello istituzio- nale dell’insegnamento della teologia morale, svolge il dupli- ce compito, anzitutto, di rinvenire e presentare i fondamenti antropologici e teologici dell’esperienza sessuale, e quindi di indicare e illustrare sistematicamente le direttive che rendono l’esperienza sessuale un’esperienza d’amore cristiano. L’inda- gine dell’agire sessuale condotto alla luce della Rivelazione cristiana trasmessa dalla Tradizione della Chiesa cattolica evi- denzia, infatti, il nesso sussistente tra l’amore umano e l’amo- re di Cristo. La struttura del corso prevede un’articolazione in cinque parti. La prima parte, dedicata ai Fondamenti antropologici, prendendo spunto da una breve fenomenologia dell’esperien- za sessuale e avvalendosi delle interpretazioni scientifiche di carattere biologico, psicologico e socio-culturale proprie della sessuologia, giunge a delineare le principali dimensioni dell’antropologia sessuale. La seconda parte, riguardante i Fondamenti biblici, percorre il canone biblico della Scrittura illuminando il rapporto che sus- siste tra la Rivelazione cristiana e l’agire sessuale. La terza parte, relativa ai Fondamenti storico-teologici, privi- legiando alcuni episodi salienti, recensisce l’evoluzione della teologia e l’insegnamento del Magistero lungo le successive epoche, patristica, medioevale, moderna e contemporanea della Tradizione cristiana. La quarta parte, proponendo una Criteriologia morale, forni-

112 Saggi segnalati: II, Teologica), EDB,Bologna2017; (Giornale di Teologia(Giornale 293), Queriniana, Brescia 2003; . F M.R Bibliografia attuali. sessuale specie dell’agire La quintaparteaffronta lavalutazionemoraledialcune tazione moraledell’agire sessuale. sce lecoordinate fondamentalieicriteri principali perlavalu 3. Labioeticacomeeticadella dimensionetecnicadell’agire. 2. Lasituazioneitaliana. 1. Iparadigmiinterpretativi dellabioetica. Introduzione scorso bioetico. etico; d)recupero delle categoriemoralifondamentalineldi il dettatodelmagistero dellaChiesacattolicaincampobio culturali chesiconfrontano neidibattitipubblici;c)conoscere zione moraledeldiscorso;b)conoscere leprincipalicorrenti questioni relative all’eticadellavitaattraversoun’imposta nelle seguentimetespecifiche:a)introdursi nellepiù recenti tica dellavitafisica.Inparticolare questoobiettivosideclina studenti all’impostazionemoraledellequestionirelative all’e L’obiettivo fondamentaledelcorso èquellodiintrodurre gli Corso semestrale:3ore settimanali Manuale diriferimento: poranea 182),Queriniana,Brescia 2017.Altrimanualisuggeriti: mentiecriteri teologico-morali Claudiana 1988; Unateologiadellasessualità Desiderio etenerezza. etica, esteticaespiritualedell’amore Morale dellapersonaevita AGGIONI : : L’identità dellabioetica , I-TM05. MORALE DELLA VITA Sessualità matrimonio famiglia . L X. .. C L.S. Prof. ACROIX A. F A. AHILL S , sceltetralepiùconsuetee TEFANO , UMAGALLI , Il corpo di carne. Ladimensione Il corpodicarne. Sesso, genere eeticacristiana Sesso, genere (Biblioteca diTeologia Contem G. P G. C , Cittadella,Assisi(PG)2014. UCCHETTI , , EDB,Bologna1996. L’amore sessuale.Fonda IANA , In Novità divita (Trattati di Etica E. F E. , Torino, ECTS Fatti UCHS , vol. 5 ------, 113

ciclo istituzionale SEZIONE 1: ACCOGLIERE LA PERSONA CHE NASCE

CAPITOLO 1: Il procreare umano 1. Fisiologia della procreazione. 2. Psicologia della procreazione. 3. Sociologia della procreazione. 4. Teologia della procreazione. 5. Etica della procreazione.

CAPITOLO 2: La procreazione medicalmente assistita (PMA) 1. Tecniche di PMA. 2. Valutazione etica. 3. Il discernimento del magistero. 4. La situazione giuridica.

CAPITOLO 3: L’aborto procurato. 1. Qualche numero per inquadrare il fenomeno in Italia. 2. Valutazione etica. 3. Il discernimento del magistero. 4. La situazione giuridica. SEZIONE 2: PRENDERSI CURA DELLA PERSONA MALATA

CAPITOLO 4: Salute e malattia 1. Fenomenologia della malattia. 2. Antropologia della malattia. 3. Teologia della malattia. 4. Etica della malattia.

CAPITOLO 5: La tecnica genetica: questioni diagnostiche e te- rapeutiche 1. Dati essenziali di genetica umana. 2. La questione radicale: una rivoluzione medica? 3. Alcune problematiche specifiche. SEZIONE 3: ACCOMPAGNARE LA PERSONA CHE MUORE

CAPITOLO 6: Il morire umano 1. La dimensione bio-fisiologica. 2. La dimensione psichica. 3. La dimensione sociale. 4. La dimensione teologica. 5. La sintesi nell’agire.

CAPITOLO 7: Interpretazioni inautentiche del morire: eutanasia e esubero terapeutico 1. Il dibattito odierno sull’eutanasia.

114 Fondamenti edeticamedica EDB, Bologna2016; Pensiero, Milano2010. Milano 2006; della vita.Lesfidepraticaelequestioniteoriche I NI Bibliografia 3. Riscoprire unaspiritualitàcristianadelmorire. 2. Ripresa critica. 1. Corso semestrale:3ore settimanali Oltre alledispensedeldocentesiconsiglia: di fondazione della bioetica Regno estrutture sociali. zione edall’operadiGesù circa ilrapportotravangelodel esodica, dalla critica profetica, e specialmente dalla predica nale dellagiustiziabiblica,così comeattestatodallavicenda giustizia. Particolare attenzioneèriservataallaqualitàrelazio ermeneutica deltestobiblico perilreperimento dell’ideadi contemporanee della vita associata apre il campo alla lettura re ilcostume neiPaesioccidentali.Laricognizionedelleforme della tradizionaleattitudinedelmessaggiocristianoaplasma ta dalcambiamentoepocale,precisamente dall’estenuazione 2. lazioni tematiche. ne ilcontestostorico-genetico,iprincipifondativieleartico con idocumentidelladottrinasocialeChiesa,rilevando cristologico; 2)su questo sfondo, offrire una presa dicontatto giustizia attinta dallarivelazionebiblica e compiutanell’evento seguimento diundupliceobiettivo:1)indagare lafiguradella le? Ilcorsoprovvede a istruire laquestionemedianteilper D , .

, L’ispezione delnessovangelo-società appare raccomanda Come intendere il rapporto tra fedecristianae agire socia La vita nelle nostre mani.ManualediBioetica teologica La vitanellenostre Manuale dibioetica,vol.II,Aspettimedico-sociali : I-TM03. MORALE SOCIALE-I S. C S. UCCHETTI Prof. E. S E. M GRECCIA , Interpretare lanatura.Prospettive Interpretare , Glossa, Milano 2011; ATTEO , VitaePensiero, Milano2012; M , Manuale dibioetica,vol.I, ARTINO M. C M. HIODI M. F M. , Glossa, ECTS , Vitae , AGGIO Etica 5 ------, 115

ciclo istituzionale A procedere dalla centratura cristologica della nozione di giu- stizia, declinata nelle forme pratiche dalla predicazione apo- stolica, è quindi affrontato il capitolo relativo alla questione della costituzione e dell’evoluzione della moderna dottrina so- ciale della Chiesa, fino al più recente magistero sociale ponti- ficio. Vengono esaminati i “principi” della dottrina sociale della Chiesa: centralità della persona, bene comune, sussidiarietà, solidarietà. Tali principi vanno intesi quali riferimenti impre- scindibili dell’orizzonte ermeneutico entro cui interpretare e valutare dal punto di vista teologico i fenomeni storico-sociali.

Bibliografia:

G. ANGELINI, I problemi della “dottrina sociale”. Saggio introdut- tivo, in TH. HERR, La dottrina sociale della Chiesa. Manuale di base, Piemme, Casale Monferrato 1998, V-XLVI; G. COLOMBO (ed.), La dottrina sociale della Chiesa, Glossa, Milano 1989; PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA GIUSTIZIA E DELLA PACE, Compendio della dottrina sociale della Chiesa, LEV, Città del Vaticano 2004; E. COMBI - E. MONTI, Fede e società. Introduzione all’eti- ca sociale, Centro Ambrosiano, Milano 2011; CENTRO DI RICER- CHE PER LO STUDIO DELLA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA - UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE, Dizionario di dottrina sociale della Chiesa. Scienze sociali e magistero, Vita e Pensiero, Milano 2004; G. MANZONE, Una comunità di libertà. Introduzione alla teologia sociale, Messaggero, Padova 2008.

I-STCH04. STORIA DELLA CHIESA CONTEMPORANEA

Prof. ANGELO MANFREDI

Corso semestrale: 3 ore settimanali ECTS 5

Il corso si articolerà in macro-lezioni corrispondenti a tre ore dipresentazione frontale e affronterà i seguenti contenuti: 1. l’espansione del cattolicesimo attraverso l’iniziativa mis- sionaria nel XIX secolo 2. l’espansione del cattolicesimo attraverso l’emigrazione (secoli XIX-XX)

116 Bibliografia ilcattolicesimopost-conciliare 12. ilconcilioVaticano II 11. icattolicidifronte alnazionalismoetotalitarismo 10. l’espansionedelcattolicesimoattraverso lemissioni: 9. riforme nella Chiesa all’inizio del secoloXX e moderni 8. larivoluzione industrialeelaquestionesociale 7. Risorgimento italianoe questioneromana 6. ilpensiero teologiconelXIXsecolotraintransigenzae 5. ilcattolicesimo nellasocietàliberale:rapportosta 4. la rivoluzione francese e gli esiti sul mondo cattolico eu 3. di possibile servizio al suo interno. Oltre allaconoscenzadeidi possibileservizioalsuointerno. una dellemodalitàdiconoscenza delmistero dellaChiesae prendere l’opportunitàdellostudiodiquestadisciplinacome della Chiesa.Sivorrebbe accompagnare glistudentiacom ritto canonicocomebranca del sapere teologicoepastorale 1. Ilcorsosiprefigge dioffrire unaprimaconoscenzadeldi Corso semestrale:2ore settimanali M G. Manuale distoriadellaChiesa a cura di III, Altra bibliografiasaràindicataduranteilcorso. temporanea Storia dellaChiesadaLuteroainostrigiorni L’età delliberalismo l’età delcolonialismoeilrinnovamento(XXsecolo) smo accoglienza dellamodernità to-Chiesa erinnovamentopastorale ropeo ARTINA U. D U. , : , Morcelliana, Brescia 1995. Storia dellaChiesadaLuteroainostrigiorni I-DC01. DIRITTO CANONICO -I ELL ’O RTO Prof. , Morcelliana, Brescia 1995;

e D S. X S. ANIELE ERES , vol.IV, M , Morcelliana, Brescia 2017; OMBELLI L’età contemporanea ,vol.IV, G. G. M L’età con ECTS ARTINA , vol. 3 ------, , 117

ciclo istituzionale principi generali di carattere filosofico, teologico e giuridico del diritto canonico, si intende offrire la conoscenza dei prin- cipali istituti trattati dal libro I del Codice e l’approfondimento dei diritti e obblighi di tutti i fedeli. 2. Il corso affronterà in primo luogo l’approfondimento del- le ragioni dello studio del diritto canonico. Alla luce di alcuni fondamentali documenti del Magistero si cercherà di dare ra- gione di questo studio, compreso all’interno delle discipline teologiche. Si passerà poi ad affrontare il fondamento filosofico e teologi- co del diritto canonico. Si tratterà di approfondire il diritto nella realtà umana, alla luce del concilio Vaticano II, centrata sulla persona. Anche l’approccio teologico, tenendo conto delle diverse linee di pensiero, farà riferimento a quanto definito dal concilio, in particolare collocando la dimensione giuridi- ca all’interno della ecclesiologia, intesa come ecclesiologia di comunione. Seguirà l’attenzione allo sviluppo nella storia della presenza del diritto nella vita della Chiesa: dalle origini si affronteranno gli snodi particolari, in specie la formazione del Corpus Iuris Canonici, la vicenda del concilio di Trento e la formazione del Codice di diritto canonico del 1917 e del 1983. Un ulteriore capitolo riguarderà il Libro Primo del Codice di diritto canonico. Dopo aver analizzato i canoni introduttivi ci si soffermerà sulle tematiche principali, utili per lo studio dei libri successivi. Un ultimo capitolo toccherà alcuni temi del Libro Secondo del Codice di diritto canonico, il Popolo di Dio. In particolare, si affronterà la tematica riguardante i fedeli in genere.

Bibliografia:

Obbligatoria: G. FELICIANI, Le basi del diritto canonico. Dopo il Codice del 1983, Il Mulino, Bologna 2002. Bibliografia specifi- ca relativa al Libro I del Codice di diritto canonico sarà fornita dal docente durante il corso.

Consigliata: C. FANTAPPIÈ, Introduzione storica al diritto canoni- co, Il Mulino, Bologna 2003. Riviste: «Quaderni di diritto ecclesiale», Ancora, Milano 1988ss. (in www.quadernididirittoecclesiale.org).

118 . IlcongedodiMosè( f. ta diinterpretare itestidella 1. Ilcorsomiraaoffrire lastrumentazionedibasecheconsen Corso annuale:2ore settimanali G. G. B e. Il giorno dell’espiazioneeilcodicedisantità( Ilgiorno e. Bibliografia esegetico. prova oralecon letturadeltestoebraicoerelativo commento frontali, eilmetododivalutazioneall’esamesaràquellodella zione generalealPentateuco.Nelconcreto lelezionisaranno della LXX.Cisidovràavvalere anchediunabuonaintrodu originale attraversoun’edizionecriticadellaBibbiaebraica e narratologia. Sipresuppone lapossibilitàdiaccedere al testo che delle metodologie sincroniche, quali l’analisi retorica e la con irisultatidelmetodostorico-critico,masifaràuso an 3. L’accostamento aitestiavverràanzituttoconfrontandosi Il testodiriferimento,conla bibliografia inessopresentata, è . L’archetipo dellastoriad’Israele( d. . IlciclodiGiacobbe( b. . Ilcammino neldeserto( c. . Dall’eziologiametastorica:lanuovaumanità( a. I passibiblicidaanalizzare sarannopresi daquestesezioni: neutiche comportate. pagine biblicheperleproblematiche metodologicheederme re antologicoesaràmotivatadall’interesse obiettivodialcune 2. Laselezionedeitestifattioggettodistudioavràuncaratte L’esame finaleverificheràl’acquisizioneditalicompetenze. gine edellequestioniermeneutichefondamentali. esegetici, affinando laconoscenzadellemetodologiediinda di analisideitesticheconsental’acquisizionedeglistrumenti dell’esegesi biblica. Concretamente si persegue un esercizio to (Logos 2),ElleDiCi,Leumann (TO)2012. 11,26). ORGONOVO I -BIB06. ESEGESIA.T.: PENTATEUCO :

ET

ALII P rof. , Torah e storiografie dell’Antico Testamen P ATRIZIO Dt Gen 31,1–32,47). Es 25,19–37,1). Tôrāh R 15,25–18,27; OTA secondoicanoniscientifici S Es CALABRINI 32–34). Nm 11–14). Lv 16–26). Gen ECTS 6,5– 6 ------119

ciclo istituzionale Altri testi di introduzione: J.L. SKA, Introduzione alla lettura del Pentateuco. Chiavi per l’interpretazione dei primi cinque libri della Bibbia, EDB, Bolo- gna 2000; G. GALVAGNO - F. GIUNTOLI, Dai frammenti alla storia. Introduzione al Pentateuco (Graphé 2), ElleDiCi, Leumann (TO) 2014.

I-BIB07. ESEGESI A.T.: SCRITTI

Prof. GIANANTONIO BORGONOVO Corso semestrale: 2 ore settimanali ECTS 3 I. Il corso vuole offrire la strumentazione di base per l’interpre- tazione dei testi appartenenti alla sezione dei Ketûbîm della Bibbia Ebraica e dei sapienziali della Bibbia Greca. La selezio- ne dei testi si spiega tenendo conto del carattere necessaria- mente antologico del corso e della particolare difficoltà erme- neutica di alcune pagine nella cornice di un tema di primario interesse teologico. II. Le pagine analizzate esegeticamente: a) Il luogo della ḥokmâ (Gb 28). b) La ḥokmâ danza davanti a JHWH e agli umani (Pr 8). c) La ḥokmâ e la tôrâ (Sir 24 e Bar 3,9–4,4). d) La ḥokmâ e la rûaḥ (Sap 7,22–8,1). e) Gli sviluppi nelle tradizioni rabbinico-farisaica e cristiana. A modo di conclusione: f) L’amore, sigillo del Creatore (Ct 8,5–7.8-14). III. Si utilizzeranno diversi metodi. In dialogo con i risultati del metodo storico-critico, si farà uso della retorica, della narrato- logia e della simbologia.

Bibliografia: Per un confronto dialettico con il metodo e i contenuti del cor- so, tutti devono leggere l’opera ormai classica di G. VON RAD, La sapienza in Israele, Marietti, Torino 1975. Strumentazione di base necessaria: a) un’edizione critica della Bibbia Ebraica; b) un’edizione critica della Bibbia Greca; c) una buona traduzione moderna.

120 2013. Ulteriore libri sapienzialiepoetici dicata durantelosvolgimentodelcorso. vita. Unaesplorazionedellaletteraturasapienzialebiblica blioteca Biblica13),Queriniana,Brescia 1993; scia 1997; scritti P Testi di riferimento raccomandati: gico, sicercherà dirileggere inunrapportodireciproca illumi lettura deiPraenotandaRituali. Dalpuntodivistametodolo ranno diseguire ilpercorso storico,chesichiude sempre conla 3. Lezionifrontali, conl’ausiliodiundossiertesti,consenti del ritoMatrimonio. sviluppo dei riti della Penitenza, dell’Unzione degli infermi e cederà aevidenziare inmodoschematicoleprincipalilineedi della preghiera eucaristica.Nella parte finaledelcorso, sipro teologico-pastorale del battesimo dei bambini eallosviluppo tuali libriliturgici. Particolare attenzione saràdedicataaltema menti dell’Iniziazionecristiana,allalucedellastoriaedegli at cramentale della Chiesa, si procede allo studio dei tre sacra settenario sacramentale nel più ampio organismo liturgico-sa 2. Apartire daalcunepremesse generali,cheinquadranoil ne liturgica delsettenariosacramentale. mento diunmetodoperleggere teologicamentelacelebrazio In questaprospettiva, primoobiettivodelcorsoèl’apprendi per lacomprensione teologica deisacramentidellaChiesa. dei sacramentiilpuntodipartenzaeriferimentoprivilegiato convinzione dellanecessitàdifare dellacelebrazionerituale mentale deisacramentiallalucedellaloro formarituale,nella 1. Ilcorsosipropone di investigare la“forma”teologicafonda Corso semestrale:2ore settimanali Leumann (TO)1997; RIOTTO (Introduzione alloStudiodella Bibbia5),Paideia,Bre

(ed.), .. L T.M. Libri Sapienzialiealtriscritti bibliografia ORENZIN I-LIT02. LITURGIA -II Prof. V.M , (Graphé 4),ElleDiCi,Leumann(TO) ORLA Esperti in umanità. Introduzione ai mirataallesingolepaginesaràin P AOLO A SENSIO T OMATIS R.E. M R.E. , Libri sapienzialiealtri URPHY (Logos 4),ElleDiCi, , A. B A. L’albero della ONORA ECTS

- (Bi M. M. 3 ------121

ciclo istituzionale nazione il dato liturgico, il dato teologico, insieme al dato pasto- rale e culturale, così da non offrire una interpretazione teologica del sacramento avulsa dalla concreta pratica ecclesiale.

Bibliografia:

A. GRILLO - M. PERRONI - P.R. TRAGAN (ed.), Corso di teologia sacramentaria, vol. II, I sacramenti della salvezza, Queriniana, Brescia 2000, 59-225; 309-376.

I-LA05. LETTORATO DI EBRAICO BIBLICO (opzionale)

Prof. GABRIELE MARIA CORINI Corso semestrale: 2 ore settimanali ECTS 3 Presupponendo la conoscenza fondamentale della lingua ebraica, il corso, attraverso l’applicazione diretta ai testi dell’Antico Testamento, permetterà l’approfondimento del si- stema verbale, della sintassi e del lessico. Saranno presi in esame diversi tipi di testo. Gli studenti verranno introdotti alla critica testuale e alla lettura della Massora. Gli studenti prepareranno personalmente la traduzione e il commento grammaticale dei testi: su questa base si svilup- perà il lavoro di approfondimento in aula.

Bibliografia:

Biblia Hebraica Stuttgartensia - Biblia Hebraica Quinta; L. KO- EHLER - W. BAUMGARTNER, Hebräisches und aramäisches Lexi- con zumAlten Testament, Brill, Leiden - Boston 1967-1995 (inglese: 1994-2001); L. ALONSO SCHÖKEL, Dizionario di ebraico biblico (Guida alla Bibbia), Edizioni San Paolo, Cinisello Bal- samo (MI) 2013; P. JOÜON - T. MURAOKA, A Grammar of Biblical Hebrew (Subsidia Biblica 27), Pontifical Institute Press, Roma 2006; A. NICCACCI, Sintassi del verbo ebraico nella prosa biblica classica, Franciscan Printing Press, Jerusalem 1986; ID., Let- tura sintattica della prosa ebraico-biblica. Principi e applica- zioni, Franciscan Printing Press, Jerusalem 1991.

122 Corso semestrale:2ore settimanali della, Assisi2008. no. Sulsimbolorituale con la denza conl’eucarestia sanciràcomeilsacramentocoincida l’esame. Ilconfronto conlequestioniteorichemesseinevi teoriche allequalila«presenza diCristoneltempo»obbliga sacramento dell’eucarestia eleradicalicomplessequestioni ché ilreferente primarioperlosviluppodell’indaginesaràil ilquadrogenerazioni successivefornisce delproblema, sic alla Chiesa,ilpassaggiodallaprimacomunitàcristiana alle codificate nelsettenariosacramentale.Ilpassaggioda Gesù della riflessionecirca leazionisimbolicheeritualidellaChiesa, che l’episodiosiacollocatoentro ilpiùcomplessivocontesto teologia scolastica, la cui illustrazione richiede a ogni modo cramentum 2. Materiaspecificadelcorsoèl’analisidellanozionedi possa disgiungersidallacelebrazionedisimiliazionirituali. ordine allaspiegazionedelperché l’accessoumanoaDionon re giacchélasuarigorosa conoscenzarisultaindispensabilein quello contemporaneo,indicalospaziotematicodainvestiga d’esame, lasuaconnessionealmomentobiblicoeinsiemea gica di si rivolgeràprecisando in manierapuntualelacategoriateolo gine nellavitadellaChiesa,allequalilariflessionemedioevale nessi aquellespecificheazioniecclesiali,presenti findall’ori aipiùfondamentaliproblemi riflessivicon d’indagine attorno 1. Ilcorsopresuppone come già perseguitounprimolavoro Dispense acuradeldocente; Bibliografia l’uomo creda aDioenoncedaall’idolo. bile affinché la fedepersonalesorga secondolapropria verità, fides ecclesiae sacramentum I-TS09. TEOLOGIA DEI SACRAMENTI-II : , coltanelgrandiosomomentosorgivo ovvero nella QUARTO -QUINTO ANNO . Laricerca suquestosingolare episodio ossia concosasiconfermaindispensa Prof. (Leitourgía. Sezioneteologica),Citta S ERGIO S. U S. U BBIALI BBIALI , Il sacramentocristia ECTS sa 3 ------123

ciclo istituzionale I-TS10. ANTROPOLOGIA TEOLOGICA - II

Prof. FRANCESCO SCANZIANI Corso semestrale: 2 ore settimanali ECTS 3 1. L’Antropologia teologica -II intende riprendere monografi- camente alcuni snodi cruciali della visione cristiana dell’uo- mo. A partire dall’impianto offerto nel primo ciclo saranno ap- profondite alcune questioni alla luce del dibattito recente, in modo tale da offrirne un aggiornamento esemplificativo per alcune sezioni della sistematica. 2. La proposta intende approfondire due momenti cruciali del- la vicenda dell’uomo, nonché capitoli essenziali del trattato: la dottrina della creazione, in riferimento al recente dibattito sull’evoluzionismo quale occasione per un approfondimento del dialogo scienza-fede; una riflessione sulla morte: tra oblio e urgenza di una parola cristiana per “vivere la morte”. Indice: a. Creazionismo o evoluzionismo? La dottrina della creazione alla prova della scienza. b. «Perché cercate tra i morti il Vivente?» (Lc 24,5). Cristo no- stra speranza oltre la morte. 3. Il percorso prevede la presentazione frontale dei contenuti, per introdurre criticamente nei percorsi della ricerca teologica contemporanea. Questa base e la bibliografia offerta in classe costituiranno lo sfondo e gli strumenti per opportuni e neces- sari approfondimenti personali. L’esame verificherà la conoscenza dei contenuti fondamentali dell’antropologia cristiana, l’apprendimento del metodo teolo- gico e dei suoi strumenti di indagine.

Bibliografia:

F.G. BRAMBILLA, Antropologia teologica. “Chi è l’uomo perché te ne curi?” (Nuovo corso di teologia sistematica 12), Queriniana, Brescia 2005; ASSOCIAZIONE TEOLOGICA ITALIANA, La teologia nel tempo dell’evoluzionismo, Glossa, Milano 2010; S. MORANDI- NI, Darwin e Dio. Fede, evoluzione, etica, Morcelliana, Brescia 2009; A. PIOLA, Non litigare con Darwin. Chiesa ed evoluzioni- smo, Edizioni Paoline, Milano 2009; K. RAHNER, Il morire cristia- no (GdT 341), Queriniana, Brescia 2009; F. SCANZIANI, Così è la

124 Corso semestrale:3ore settimanali Paolo, CiniselloBalsamo(MI)2007. vita. Ilsensodellimite,dellaperdita,morte gia, concentrandosiinparticolare sui“quattro dogmimariani”: 3. Sitraccerannolelineeessenziali diunastoriadellamariolo della Madre di Dionell’eventodellaRivelazione. 2. Si presenterà la testimonianza della Scrittura circa il posto stioni dimetodoeimpostazione deltrattato. gica contemporanea,concentrandosiinparticolare sulleque 1. Verrà stilatouno II. e latematicaemergente deiministerilaicali. tensione fraapostolicitàdidottrinaeministero 4. Nell’ambitodellaquestionedell’apostolicitàsiindagherà la ecclesiam nullasalus gate origine,sviluppoecomprensione attualedell’effato 3. Inconnessioneconlanotadellacattolicità,verrannoinda istituzione santificataesantificante. questione delladimensionesacramentaleChiesaquale 2. Approfondendo laquestionedellasantità,sistudierà zioni esistonofralaChiesauniversaleeparticolare. 1. Nell’ambitodell’unità,sicercherà diindividuare qualirela clesiologia contemporanea. logiche speciali,particolarmentedibattutenelcampodellaec della Chiesa,sipresenteranno leseguentiquestioniecclesio Prendendo comeschemadiriferimentolequattro proprietà I. no dell’enciclopediateologica. introdurre glistudentiallariflessionedellamariologiaall’inter attualità nelcampodellaecclesiologia;sipropone, inoltre, di Il corsointendeapprofondire alcunequestioniteologichedi Ecclesiologia Mariologia I-TS11. ECCLESIOLOGIA -II status quaestionis . P rof. G IOVANNI R dellariflessionemariolo OTA , EdizioniSan ECTS extra 5 ------125

ciclo istituzionale maternità divina, verginità perpetua, immacolata concezione, assunzione al cielo. 4. Si rintraccerà nella ripresa sistematica il posto di Maria nella fede cristiana, cercando di evidenziare «il nesso con il fonda- mento della fede cristiana» (DV 11). 5. Lo studio si concluderà col tema della devozione mariana.

Bibliografia: I. Ecclesiologia: A.T.I., L’ecclesiologia contemporanea, a cura di D. VALENTINI, EMP, Padova 1994; Dispense a cura del do- cente.

II. Mariologia: G. COLZANI, Maria, mistero di grazia e di fede, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1996; PONTIFICIA ACADEMIA MARIANA INTERNATIONALIS, La madre del Signore. Memoria, presenza, spe- ranza. Alcune questioni attuali sulla figura e la missione della beata Vergine Maria, Città del Vaticano 2000; dispense a cura del docente.

I-TM06. MORALE SOCIALE - II

Prof. PIER DAVIDE GUENZI Corso semestrale: 2 ore settimanali ECTS 3 1. Il corso, in continuità con Morale sociale-I, svolge alcuni ap- profondimenti di morale sociale, pur acquisendo una specifica e compiuta fisionomia. Il corso è focalizzato sugli elementi ca- ratterizzanti il processo di globalizzazione in atto, soprattutto sul versante dell’economia e del sistema delle comunicazioni. In particolare, nella prima parte, sono considerati aspetti di attualità nell’etica economica e, nella seconda parte, una in- troduzione alle questioni connesse al fenomeno della comuni- cazione sociale in vista di una sua valutazione etica. 2. La prima parte provvede a una più approfondita considera- zione del rapporto tra etica ed economia, con riferimento allo sviluppo storico della riflessione sia in ambito cristiano sia del pensiero e delle scienze economiche. A integrazione dei temi affrontati nel precedente corso di morale sociale, l’attenzio- ne è riservata all’organizzazione dell’impresa quale unità fon-

126 ca nomica nicazione G. P G. tive, lavalutazionedellosviluppodelsistema che impone il confronto con le teorie e le pratiche comunica della vitasocialecontemporanea,lacomunicazionesociale, La secondapartedelcorsointroduce aunaspettorilevante nell’ambito dell’eticafinanziaria. damentale delsistemaeconomicoeallequestioniemergenti traduzione letteraledall’originale greco; un’esegesiche intro per alcunibraniuninquadramento storicoeletterario;una logico, moraleedecclesiologico. Atalescopoilcorsooffre ologico, cristologico, pneumatologico, sacramentale, soterio Paolo, privilegiandolepagine piùdensedalpuntodivistate saranno presentati ediscussinumerosi brani dellelettere di letterario delineatonell’introduzione allaletteraturapaolina, 2. Riprendendo gliaspettiessenzialidell’orizzontestoricoe niverso paolino. scritto diriferimento:unafinestradallaqualeaffacciarsi sull’u Galati aquellaaiFilippesi,laprimaletteraCorinzisarà lo zierà dallaletteraaiRomaniaquelleCorinzi, ai spessore teologicoele“ricadute”pastorali.Anchese sispa non soloprecisare ilmessaggio,maaltresì farapprezzare lo intende mostrare comeun’accurataanalisi esegetica possa punto divistametodologico,lapresentazione deipassiscelti paolina.Dalgine piùimportantidellelettere disicurapaternità 1. Ilcorsovuolefamiliarizzare lostudenteconalcunetralepa Corso annuale:2ore settimanali Bibliografia etico. puntuale discernimento la suaincidenzasullavitadellepersoneedellasocietà,perun , Cittadella,Assisi2013; IANA , Queriniana, Brescia 2016; , In novitàdivita.III-Moralesocioeconomicaepoliti , Carocci, Roma2006. : I-BIB10. ESEGESIDI PAOLO Prof. F RANCESCO G. M G. ANZONE B A. A. F ARGELLINI ABRIS , Teologia moraleeco , Etica della comu mass-mediale ECTS 6 e ------127

ciclo istituzionale duce alla riflessione teologica e all’attualizzazione ecclesiale. In altri casi, invece, la spiegazione ricorre a un approccio più sintetico, evidenziando i temiportanti del pensiero di Paolo. Sollecitando così la capacità personale degli studenti di inter- pretare la letteratura paolina nell’alveo della tradizione della Chiesa, il corso non solo mette le basi per la riflessione teolo- gico-sistematica, ma dischiude anche interessanti sentieri di “attualizzazione” pastorale e spirituale. 3. L’esame finale, che presuppone una conoscenza generale del corpus paulinum, si articola in due momenti. Nel primo il candidato sarà esaminato sul corso frontale svolto durante l’anno mediante una domanda del docente. Mentre nel secon- do il candidato è chiamato a presentare e a discutere la tema- tica preparata personalmente e scelta da uno dei ventiquattro capitoli in cui si suddivide il libro di F. MANZI, Introduzione alla letteratura paolina (EDB manuali), EDB, Bologna 2015.

Bibliografia:

B. MAGGIONI - F. MANZI (ed.), Lettere di Paolo (Commenti e Stu- di Biblicis.n.), Cittadella, Assisi 2005; F. BARGELLINI, Paolo. Tra esegesi e spiritualità (Bibbia e Terra Santa 4), Messaggero, Pa- dova 2011; F. MANZI, Introduzione alla letteratura paolina (EDB manuali), EDB, Bologna 2015; A. PITTA, L’evangelo di Paolo. Introduzione alle lettere autoriali (Graphé 7), LDC, Torino 2013; R. FABRIS, La tradizione paolina (La Bibbia nella storia 12), EDB, Bologna 1995; V. FUSCO, Le prime Comunità Cristiane. Tradi- zioni e tendenze nel cristianesimo delle origini (La Bibbia nella storia 8), EDB, Bologna 1997.

I-BIB11. ESEGESI A.T.: PROFETI

Prof. Patrizio ROTA SCALABRINI Corso semestrale: 3 ore settimanali ECTS 5

1. Il corso di 36 ore con lezione frontale è dedicato all’esegesi dei libri dei “Profeti Posteriori”. L’obiettivo perseguito è quello di una conoscenza più approfondita del testo biblico e di una maggiore dimestichezza nell’uso degli strumenti per l’esegesi dei testi anticotestamentari.

128 dei dizionariteologici,commentari ecc. creto deltesto critico,delletraduzioniantiche,deivocabolari, testi analizzati,masioffriranno degliesempicirca l’usocon fronterà soltantol’aspetto filologico e contenutisticodei vari possibilmente giàneltesto originale. Nellelezioninonsiaf analizzati, masoprattuttounaprevia letturadeipassibiblici, za degliaspettigeneralideivarilibriprofetici cheverranno zioni frontali. Agli studentièrichiestaunaprevia conoscen 3. Losvolgimentodelcorsosiavvalesostanzialmentedi le Michea 6–7. a suasceltaolostudiodiOsea1–3;11;oppuredi Amos7–9; Per l’approfondimento personalelostudentepotràaffrontare passi diGiona,AbacuceMalachia. Per il libro dei Dodici Profeti è prevista un’esegesi di alcuni 36,1–37,14. Per illibro diEzechieleglistudenti affronteranno ipassidi ( consolazione e,inparticolare, l’annunciodellanuovaalleanza 25,1-13; 36;45.Sileggerannoalcunipassidellibretto della ma edellaterzasezionedel Per ilprofeta Isaial’esegesiriguarderà alcunipassidellapri te significativiperilloro messaggioteologico. tra direttamente nell’incontro contestiprofetici particolarmen ca lanaturaestoriadelprofetismo biblico,ilcorsosiadden 2. Presupponendo unaconoscenzadellegrandiquestioni cir come l’analisisemantica,retorica… dologia storico-critica, sia di alcune metodologie sincroniche, testo. Nell’accostamentoaitesti,cisiavvarràsiadellameto c nella lingua originale (ebraico) e talora nella traduzione gre In particolare, sivuoleavvicinare lostudentealtestobiblico generale e,piùanaliticamente,la polo (2,1-19;7).Perle“confessioni”sistudieràlaproblematica Per Geremia sianalizzerannoalcunipassideglioracolisulpo vo” delSignore. aspetti esegeticiedermeneuticicollegatiallafiguradel“Ser “Scriptura secundumScripturas”sileggerannoipassidi sione quanto riguarda ilcosiddetto Ger a della LXX, per poter apprezzare direttamente il tenore del 30–31). ( Ger 11,18–12,6e Ger 15,10-21). Perla tematica di una Protoisaia Deuteroisaia prima ( ela Is 1–12;30,8-18).Per , siaffronteranno gli seconda confes Ger Ez ------

129

ciclo istituzionale Lo studio personale e il lavoro di approfondimento dovranno provvedere ad assicurare anche una conoscenza del quadro storico in cui si collocano i singoli profeti, nonché la ripresa degli elementi forniti oralmente durante la lezione e per iscritto tramite le dispense del corso.

Bibliografia: Essendo analitico il lavoro di esegesi, la bibliografia specifica per i singoli testi analizzati verrà offerta durante il corso e indi- cata nelle dispense. Necessario è il testo ebraico della Biblia Hebraica Stuttgarten- sia, Editio funditus renovata, ediderunt K. ELLIGER - W. RUDOLPH, Textum masoreticum curavit H.P. RÜGER, Masoram elaboravit G. E. WEIL, Editio secunda emendata opera W. RUDOLPH - H.P. RÜGER, Editio quinta emendata opera A. SCHENKER, Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart 1977 [19975].

I-BIB12. TEOLOGIA BIBLICA

Prof. MATTEO CRIMELLA

«LE PARABOLE»

Corso semestrale: 2 ore settimanali ECTS 3 1. Intento del corso è studiare le parabole dei vangeli sinottici. Esse sono spesso lette in maniera acritica, mentre un attento esame del loro genere letterario permette un’interpretazione adeguata e capace di farne emergere la straordinaria poten- zialità. Si tratterà pure di considerare la singolarità della reda- zione delle parabole all’interno di ogni racconto sinottico, per valorizzare la specificità teologica di ogni evangelista. 2. L’articolazione del corso prenderà in esame, anzitutto, la di- scussione critica a proposito delle parabole: a una sommaria visione dell’interpretazione patristica e medievale, farà seguito un’attenta considerazione del rinnovamento ermeneutico, per mezzo delle opere di A. Jülicher, J. Jeremias, C.H. Dodd, J. Dupont, V. Fusco. Si metteranno a fuoco, poi, i criteri euristici per riconoscere una parabola e quindi per la sua interpreta- zione. Si prenderanno in considerazione parabole di triplice

130 cultura religiosa 3),Paideia,Brescia 1973 (ed.), 2011. (Kyrios), Borla,Roma1983; ia, Brescia 2004; (Introduzione allostudiodella Bibbia, Supplementi18),Paide teca minimadiculturareligiosa 28),Paideia,Brescia 1990 V.F D C.H. Bibliografia saranno studiati. è richiestodipreparare personalmenteitestiparaboliciche presentati in classe oppure altri indicati dal docente. Inoltre, studenti dovrannoleggere (ascelta)alcunicontributifraquelli 3. Ilcorsoprevede unaseriedilezionifrontali deldocente.Gli parabole proprie. tradizione, poi paraboleattestatesolo da Matteo e Luca, infine stabilita daDioconl’uomonella vicendadiGesù. categorie ritenutedecisiveper pensare larelazione definitiva sapere teologico chedivoltainverrannoelaboratiedelle scoperta siaallabasedeidiversi modellidicomprensione del vera CosadelCristianesimo. Simetteràinevidenzacometale effettiva dell’Iniziativadivinaedell’esperienza umana comela svolta dialetticadegliinizidelNovecento:farvalere lastoricità partire dall’intento fondamentalechelaattraversafin dalla 1. Ilcorsointendeintrodurre allateologiacontemporanea a Corso semestrale:2ore settimanali T G. Brescia 1976 rabole evangeliche biblica 25),Queriniana,Brescia 2003 USCO HEISSEN Compendio delleparabolediGesù ODD , Oltre laparabola.IntroduzionealleparabolediGesùOltre I-STTH03. STORIA DELLA TEOLOGIA ,

: - Le parabole del Regno 2 A. M A. ; J. J. D J. J. J ERZ UPONT Prof. (Sestante 3), Vita e Pensiero, Milano 1992; CONTEMPORANEA EREMIAS , Il Gesùstorico.Unmanuale G , IUSEPPE Il metodoparabolicodiGesù , A.J. A.J. H Le parabolediGesù N ULTGREN OBERASCO (Studi biblici 10), Paideia, 2 , 390-427; , Queriniana,Brescia , 2 ; Le parabolediGesù B. B. M AGGIONI R. R. Z (Biblioteca di (Biblioteca IMMERMANN

ECTS , (Biblio Le pa 3 2 - - - ;

131

ciclo istituzionale 2. La trattazione si articola in tre parti corrispondenti a tre ca- tegorie centrali nel corso della teologia novecentesca: la rive- lazione, la storia, la libertà. Tale successione non vuole sem- plicemente riprendere l’ordine cronologico della vicenda, ma fare emergere la questione teorica ad essa soggiacente. La prima parte mette in luce il senso della svolta barthiana per lo statuto della teologia, il guadagno ad essa legato, ma anche gli interrogativi lasciati aperti: il ruolo della decisione umana rispetto all’iniziativa divina, la possibilità di un’ontologia lin- guistica che permetta di pensare insieme la differenza della rivelazione e l’atto interpretativo umano. La seconda parte prende in esame la categoria della storia, ritenuta capace di superare il riferimento puramente positivi- sticoalla rivelazione: come orizzonte comune dell’esperienza, come fondamento di una prassi emancipativa. La parte conclusiva cerca nella categoria della libertà la pos- sibilità di chiarificare le difficoltà delle due prospettive prece- denti: essa consente di ripensare, da una parte, la storicità dell’iniziativa divina, il suo giungere a destinazione nell’atto del soggetto e, dall’altra, di cogliere l’autentica dinamica del- la prassi. In questo contesto vengono messi a tema i diversi approcci, maturati nel Novecento, alla questione della sog- gettività: l’approccio trascendentale; la fenomenologia con il suo intento di pensare la dinamica della soggettività a partire dalla storicità; il progetto che fin dai suoi inizi anima la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di affermare la libertà come cifra sintetica della rivelazione cristiana.

Bibliografia:

J. MOLTMANN (ed.), Le origini della teologia dialettica, Querinia- na, Brescia 1976; ID., Esperienze di sapere teologico. Vie e forme della teologia cristiana, Queriniana, Brescia 2001; G. ANGELINI - S. MACCHI (ed.), La teologia del Novecento. Momenti maggiori e questioni aperte, Glossa, Milano 2008; Antropolo- gia e teologia: un ripensamento urgente, «Teologia» 34 (2009) 319-519; Gesù Cristo e l’uomo: il caso serio della libertà, «Te- ologia» 35 (2010) 323-504; Lineamenti di antropologia teologi- ca: interpretazioni,«Teologia» 36 (2011) 315-520; D. ALBARELLO ET ALII, La fede. Dire Dio dicendo sé, Glossa, Milano 2015.

132 tare dellateologia, comeintesadamoltiOrienticristiani. zione deltema,maun’espressione autonomaecomplemen gini sacre utilizzatenonsarannosoloun supportoallaspiega vista della riflessione sia teologica sia iconografica. Le imma scientifico. Glisnodidottrinalisarannopresentati dalpuntodi rico-critica cheaffronta iteminoninmodoconfessionalema diverse questioniproposte, attraversounametodologiasto 3. Ilcorsolavorerà suldupliceapproccio parola-immagine alle le potenzialitàeanchecriticitàdellevarieinterpretazioni. alla conoscenzadiquestemacro tematiche,invitatiascoprire l’immagine sacra,isacramenti.Glistudentisarannointrodotti Trinità, lacristologia, del corso. Saranno dunque trattati i temi fondamentali, quali la dell’Ortodossia, èoggettodellasecondaepiùampiaparte la riflessioneteologicadegliOrienticristiani,einparticolare palesi nelcorsodelsecondo.Lapeculiare declinazionedel teologiche eranogiàpresenti nelprimomillennioesiresero logo complessoconilcristianesimolatino,lecuidivergenze Chiesa-Stato neisecolieperinquadrare leradicidiundia struzione èutilepercomprendere lapeculiaritàdelrapporto pensieri teologici,delladottrinaedell’iconografia. Tale rico gli Orienticristianinellarispettivastoria,luogofondativodei 2. Ilcorsocontestualizza,inunaprimaparte,lariflessionede metodologici econcettualiperapprofondire laricerca. ficità della Tradizione ortodossaeditrasmettere glistrumenti lebrati, raffigurati dagli Orienti cristiani,ditrasmettere laspeci come obiettivodifare conoscere iprincipalitemicreduti, ce fia liturgica eaiteologi ortodossicontemporanei.Ilcorsoha specifica saràriservataallariflessionepatristica,all’innogra tive teologie,iconografie,liturgie, spiritualità.Un’attenzione in particolare, dipresentare icapitolifondamentalidellerispet storia dell’impero bizantinoe dei principaliOrienticristianie, 1. Ilcorsohacomeobiettivodiintrodurre inmodosinteticola Corso semestrale:2ore settimanali I-TO01. TEOLOGIA ORIENTALE Prof. E Theotokos MANUELA F , l’ecclesiologia,laliturgia, OGLIADINI ECTS 3 ------133

ciclo istituzionale Bibliografia:

F. BOESPFLUG - E. FOGLIADINI, Volti del mistero. Il conflitto delle immagini tra Oriente e Occidente, Marietti, Bologna 2018. P. Gianazza, Temi di Teologia orientale, vol.I, EDB, Bologna 2010. E. MORINI, Gli Ortodossi. L’oriente dell’Occidente, Il Mulino, Bo- logna 2002. K.C. FELMY, La teologia ortodossa contempora- nea. Una introduzione, Queriniana, Brescia 1999; F. BOESPFLUG - E. FOGLIADINI, La Natività di Cristo nell’arte d’Oriente e d’Occi- dente, Jaca Book, Milano 2016.

I-SEMBIB. SEMINARIO BIBLICO

Prof.ssa LAURA INVERNIZZI

Corso semestrale: 2 ore settimanali ECTS 3 1. Introducendo i partecipanti al riconoscimento dei modelli letterari e al loro uso per l’interpretazione di un racconto, il lavoro seminariale intende favorire l’acquisizione di metodi e strumenti per la ricerca e per la condivisione dei risultati me- diante l’esposizione (orale e scritta). 2. L’alterità di Dio è difesa nella Bibbia dall’assoluto divieto di produrne qualsiasi rappresentazione fisica. Allo stesso tem- po, però, le convenzioni della narrativa biblica minimizzano la differenza tra l’umano e il divino, collocando il personaggio divino sullo stesso livello narrativo dei personaggi umani. Le narrazioni che descrivono la manifestazione di Dio all’uomo/ donna risultano quindi di particolare importanza per cogliere la radicale alterità divina, perché narrano spesso «esperienze di prima volta». Rivelando, pertanto, al lettore qualcosa del- lo shock e della sorpresa che accompagnano questo tipo di esperienza, questi racconti riescono a far emergere partico- lari aspetti della differenza essenziale tra Dio e il personaggio umano, al quale è donato un senso di auto-consapevolezza (e consapevolezza dell’Altro) capace di trasformare. 3. Dopo alcune lezioni frontali dedicate alla presentazione de- gli strumenti della ricerca e ad alcuni elementi dell’arte della narrativa biblica, verranno studiati nel loro contesto alcuni rac- conti di teofania.

134 Borla, Roma2011 biblici. LaBibbiasiracconta.Iniziazioneall’analisinarrativa Una guidaall’interpretazione . A R. Bibliografia dell’elaborato finale. corso terrà conto della partecipazione, dell’esposizione e modalità chesarannoindicatealezione.Lavalutazionedel e consegniaogniincontro ilfruttodellostudiopersonalenelle te studipreviamente iraccontipreparandosi alladiscussione zione attivaatuttelesedute,èrichiestocheciascunostuden done insieme.Poichéillavoro seminarialeesigelapartecipa aipartecipantilapresentazione deiraccontiediscuten turno Lo studiodeiraccontiditeofaniaverràrealizzato affidando a Corso annuale:2ore settimanali B Queriniana, Brescia 1990; logna 2013; 2005; Old Testament SupplementSeries420), T&TClark,London Theophany inBiblicalNarrative mento modelli teorici più potenti, alternatisi sul campo di una valu modelli teorici più potenti, alternatisi aver illustratoilvalore storicoeladebolezzacongenitadei no all’eccedenzaindisponibile dell’interlocutore divino.Dopo o all’ ca, pertanto,comevolontàdi accedere al«cuore» –al all’attacco nellaricerca delsuonucleostrategico;esiqualifi L’interesse teoricamente più mirato va, invece, decisamente gna perl’umanocomune,diun’esperienzareligiosa delsenso. religione» è quello più ospitale della qualità, eticamente de 1) Losfondoentro ilqualesimuovecorsodi«filosofiadella AUKS LTER ordo

J.P.S - (Testi ecommenti),EDB,Bologna2010,45-85. , C. N C. I-FIL10. FILOSOFIA DELLA RELIGIONE –ditaleesperienzauniversale, concentrataattor L’arte dellanarrativabiblica : ONNET D. M D. IHAN

ARGUERAT , (ed.), L’analisi narrativadeiraccontibiblici 2 ; .. S G.W. Prof. Manuale diesegesidell’AnticoTesta

- D Y.B . F G. ARIO , acuradi AVRAN OURQUIN C (Journal fortheStudyof (Journal ISCHER ORNATI , Encountering theDivine: , , (Biblioteca Biblica4), Conoscere laBibbia.Conoscere S. P S. Per leggere iraccontiPer leggere AGANINI , EDB,Bo ECTS , in logos M. M. 6 ------,

135

ciclo istituzionale tazione critica della prassi religiosa (naturalismo, positivismo storico, critica dell’ideologia, fenomenologia), il piano di la- voro assumerà le questioni giudicate per lo più fondamentali. Sub specie temporis et aeternitatis: che cosa identifica e su- bito distingue l’esperienza religiosa della giustizia e della ve- rità dell’esistere da altre figure intenzionali del senso? Dove si insedia il suo elemento differenziale e il suo indicatore incon- fondibile? Infine, come si accende quella forma di adesione convinta alla vita e alla manifestazione di Dio che coltiva la sua espressione soggettiva e pubblica, affettiva e ideale, simboli- ca e pratica, nelle espressioni del vissuto religioso-spirituale? 1. Figure storiche Nuovo interesse per religione e sentimento post-moderno del sacro: conflitto di interpretazioni. La filosofia della religione come figura della modernità. Il- di vorzio di ragione e religione in Kant. Tre paradigmi della ri-fondazione filosofica della coscienza -re ligiosa: Hegel, Kierkegaard, Blondel. Esperienza ed ermeneutica: ricupero del nucleo estetico-sim- bolico del sacro (R. Otto). Genealogia e decostruzione: il dispositivo psichico e proietti- vo del religioso (Freud e Nietzsche). Fenomenologia e religione: il tournant théologique dell’inap- parente (J.L. Marion). 2. Approfondimenti Il fenomeno religioso e la struttura etica della coscienza: la comunicazione mitica-rivelata del “nome di Dio”. L’appello etico-normativo della corrispondenza vissuta. Le figure costitutive dell’esperienza religiosa e l’autorizzazio- ne teologale della fede: i segni persuasivi, le parole dense, la mediazione testimoniale. L’esercizio effettivo della relazione col divino nella religione: oralità e scrittura, ritualità e interiorità. L’eccedenza intensiva dell’esperienza religiosa: estasi e pos- sessione, illuminazione e mistica.

Bibliografia:

E. FALQUE, Metamorfosi della finitezza. Saggio sulla nascita e la risurrezione, San Paolo, Milano 2014; R. GUARDINI, Fenomeno-

136 carne Morcelliana, Brescia 2006. psico-religiosa 2004; 2005; alrazionale dea deldivinoelasuarelazione a. Il I contenutisarannoiseguenti: scienza? lano 1964,193-329; . LecriticheaFreud dapartedeifilosofidellascienza: il d. c. Ladistinzionespiegare/comprendere eildualismoepiste b. Seconda parte. di W. Dilthey. orici ottocenteschi: il positivismo di A. Comte e lo storicismo Prima parte.Analisiediscussionedidueprincipalimodelli te 2. Ilcorsoèdivisoindueparti. statuto dellapsicoanalisi. in relazione auncasodistudio:lafamosacontroversia sullo principali modelliinterpretativi; b)mettere allaprova imodelli vi principali:a)acquisire unacompetenzastorico-teoricadei re riguardo aldibattitoepistemologico.Duesonogliobietti della riflessionefilosoficasullescienzeumane,conparticola 1. Ilcorsosiprefigge diintrodurre glistudentiallaconoscenza Corso semestrale:3ore settimanali Scrittifilosofici logia eteoriadellareligione. Popper, Grünbaum). dibattito verificazionismo/falsificazionismo (Wittgenstein, sogni. Case-study mologico diDilthey. stemologico diComte. Corso difilosofiapositiva , SEI, Torino 2001; P.S . W B. I-FIL12. EQUERI ELTHE , in : introduzione all’interpretazione freudiana dei , Case-study , Il sentimentodelsacro:unanuovasapienza FILOSOFIA ESCIENZEUMANE Filosofia della religione pernon-credenti Filosofia dellareligione La religione postmoderna La religione Prof. M. H M. ENRY P R. O R. AOLO : lapsicoanalisifreudiana èuna , TTO Incarnazione. UnafilosofiadellaIncarnazione. (1830-1842)eilmonismoepi G OMARASCA , Il sacro. L’irrazionale nell’i , vol.II,Fabbri,Mi , Feltrinelli,Milano , Glossa,Milano ECTS 5 ------, 137

ciclo istituzionale e. Le critiche a Freud da parte della tradizione “ermeneutica” (Ricoeur, Habermas). f. La lettura “decostruzionista” di Freud da parte di Derrida. 3. Il corso è costruito e proposto come analisi e discussione di testi: innanzitutto i “classici” che hanno segnato le tappe fondamentali del dibattito sullo statuto delle scienze umane nell’Ottocento e, nella seconda parte, i testi che espongono gli argomenti dello scontro epistemologico sulla psicoanalisi. Non sono dunque richieste conoscenze filosofiche preliminari. Gli studenti saranno fortemente incoraggiati a intervenire, ponen- do questioni a partire dai testi che via via verranno analizzati e discussi, ed eventualmente preparando piccole presentazioni seminariali su temi specifici, di cui si terrà conto in sede di valutazione finale. La verifica dell’apprendimento prevede una prova orale secondo le seguenti modalità: due domande rela- tive alla prima parte (concetti di base del positivismo e dello storicismo); due domande relative alla seconda parte (argo- mentazioni scientifiche ed ermeneutiche contro Freud). Il voto finale terrà conto: a) della capacità di argomentazione e rigore analitico relativamente a temi e concetti sviluppati durante il corso; b) della proprietà di linguaggio e delle abilità comunica- tive mostrate durante il colloquio.

Bibliografia: Prima parte: A. COMTE, Corso di filosofia positiva, tr. it. a cura di F. FERRA- ROTTI, 2 voll., UTET, Torino 1979 (le parti oggetto di esame e valutazione verranno indicate durante il corso); W. DILTHEY, In- troduzione alle scienze dello spirito, testo tedesco a fronte, tr. it. di G.A. DE TONI, vol. I, Bompiani, Milano 2007 (le parti ogget- to di esame e valutazione verranno indicate durante il corso). Seconda parte: K. POPPER, Poscritto alla Logica della scoperta scientifica. Il realismo e lo scopo della scienza, a cura di W.W. BARTLEY III, Il Saggiatore, Milano 2009 (solo la parte su Freud); P. RICOEUR, Ermeneutica e psicoanalisi, in ID. Il conflitto delle interpreta- zioni, Jaca Book, Milano 2007 (le parti oggetto di esame e valutazione verranno indicate durante il corso). Consigliato: M. RECALCATI (ed.), Introduzione alla psicoanalisi con- temporanea. I problemi del dopo Freud, Mondadori, Milano 2003.

138 domanda cheTheobaldsiponein atto dell’improponibilità diogniidealeveritativoassoluto.La percuioccorrepropria delmondopostmoderno, prendere dell’autore èl’insuperabilità dell’esperienza plurale del senso Comeènoto,elementocentrale dellatesipostmoderna. su qualefiguradebbaassumere ilcristianesimonell’epoca 1. In Corso semestrale:2ore settimanali rità dell’interavicendastorica? vuole elaborare: inchemodoogniepocaèattestatala Ve ordine allacomprensione teologicadell’epocacheTheobald sta. Mettere inlucelarilevanzadelproblema èimportante in namica dellavitadiGesùela Verità teologicacheessaatte il rischiocheeglicorre èquellodiunaseparazionetrala di riescono afarvalere lapossibilitàdiunastoria“oltre” Gesù, prospettive che,assolutizzandolavicendacristologica,non Se infattiopportunamenteTheobaldreagisce atutte quelle in cuieglipensailcarattere rivelativodellavicendadiGesù. rapporto cheessohaconlaquestionedell’identità;ilmodo ne delprogetto: ilsensocheegliattribuiscealpluralismoe successivamente sudueaspetti,decisiviperunavalutazio prensione inchiavepraticadelcristianesimo.Cisisoffermerà da taleletturacheeglifaemergere lanecessità diunaricom nista, ilconfronto conK.RahnereH.U.vonBalthasar).È vicenda ecclesialeeteologicadelNovecento(lacrisimoder in primoluogolaletturacheeglielaboradell’epocaedella 2. Ilconfronto criticoconlaprospettiva diTheobaldaffronterà prendimento. sperienza pluraledelsensocomeprocesso direciproco ap rivelazione stessasidàinunadinamicacheistituiscel’e sulla vicendadiGesùpensatacome“santitàospitale”.La gione einunaparticolare letturadellarivelazionecentrata trovata nellaridefinizionepragmaticadelcompitodellara compito razionaleesistematicodellateologia.Larispostaè tenendo fedeataleimproponibilità, siapossibilepensare il « I-SEMSIST. SEMINARIO DI TEOLOGIA SISTEMATICA E SPERIENZA Spirito diSantità

PLURALE

Prof. DEL

SENSO C.Theobaldprosegue lariflessione G IUSEPPE

E

RAGIONE N OBERASCO Spirito disantità

TEOLOGICA

IN C.T HEOBALD ècome, ECTS 3 » ------139

ciclo istituzionale 3. Il corso ha carattere seminariale. Esso presuppone e appro- fondisce le considerazioni svolte nel corso sulla Storia della teologia contemporanea. Si partirà da una lezione frontale del docente in cui verrà introdotta la questione del pratico nella teologia novecentesca e si proseguirà con il lavoro seminaria- le degli studenti.

Bibliografia:

S. UBBIALI, La svolta pratica in campo teologico, in G. ANGELINI - S. MACCHI (ed.), La teologia del Novecento. Momenti maggiori e prospettive, Glossa, Milano 2008, 469-527; A. BERTULETTI - M. EPIS, La teologia nel segno dell’ermeneutica, in Ivi, 529-694; C. THEOBALD, Il Cristianesimo come stile. Un modo di fare teologia nella postmodernità, voll. I-II, EDB, Bologna 2009; I.U. DALFER- TH, Trascendenza e mondo secolare. Orientamento della vita alla Presenza ultima, Queriniana, Brescia 2016; C. THEOBALD, Spirito di santità. Genesi di una teologia sistematica, Edizioni Dehoniane, Bologna 2017.

I-LA04. LETTORATO DI GRECO BIBLICO

Prof.ssa LAURA INVERNIZZI

Corso semestrale: 2 ore settimanali ECTS 3

Presupponendo la conoscenza fondamentale della morfologia della lingua greca, il Lettorato mira ad ampliare le competenze linguistiche dello studente, mediante il consolidamento della conoscenza della sintassi dei casi e del periodo e l’approfon- dimento degli usi specifici del greco biblico (in ambito lessica- le-semantico, sintattico e stilistico), con particolare riguardo ai semitismi e alle caratteristiche del greco ellenistico. Gli obiet- tivi saranno conseguiti mediante l’applicazione diretta ai testi del Nuovo Testamento. A. Introduzione: la lingua; il testo; gli strumenti. B. Lettura e traduzione giustificata di alcune pagine del Nuovo Testamento.

140 Strumenti utili: neotestamentario ece - Bibliografia linguistici studiatisarannoargomento diesame. a lezione.Ancheitestipresentati comeesempideifenomeni parazione); 2)letturaetraduzionegiustificataditestistudiati indicazioniperlaprenon studiatiinclasse(sarannofornite tata. L’esame sarà orale e prevederà: 1) lettura dialcuni testi mentale perl’apprendimento everràcostantementesolleci La partecipazioneattivadellostudenteallalezioneèfonda D. Finestrainformativasullacriticatestuale. portanza perlatraduzione. C. Approfondimento dialcuniargomenti disintassieloro im . Opere diriferimento:fonti,enciclopedie,repertori biblio b. a. Organizzazione dellavoro scientifico:individuazione 2. Contenuti: gia dellavoro scientifico. 1. Nellospaziodiottoore siintendeintrodurre allametodolo Corso semestraledi8ore Z Strumentazione essenziale: del NuovoTestamento 1984; Paideia, Brescia 1997; ERWICK C.M. M C.M. grafici, riviste(2ore inbiblioteca). rato, stesura(2ore). del materiale,metodologia lavoro, schemadell’elabo dell’oggetto dellaricerca, statusquaestionis, schedatura , DeutscheBibelgesellschaft,Stuttgart2012 I I-MET01. METODOLOGIA DELLA RICERCA D , . , ARTINI Analysis philologicaNoviTestamenti graeci Graecitas biblica :

- F.B B.M. M B.M. ,Paoline, CiniselloBalsamo(MI)2009; LASS Prof.

(ISB.S 2),Nuovaedizionedi ETZGER - . P F. A. D A. M , Romae1966. ATTEO B. B. OGGI

EBRUNNER (ed.), ET C K. A K. , RIMELLA Corso avanzatodiGreco Novum Testamentum Gra , LAND Grammatica delGreco

- J. K J. 28 ARAVIDOPOULOS . F. R , Romae ECTS EHKOPF M. M. 1 ------,

141

ciclo istituzionale c. Come scrivere un testo scientifico (2 ore). d. Esercitazione pratica (2 ore). 3. Il corso prevede sia lezioni frontali, sia lezioni nella sala di consultazione della biblioteca, sia esercitazioni con l’utilizzo (obbligatorio) del computer.

Bibliografia: Sarà approntata una dispensa a cura dei docenti.

142 1) seguenti eccezioni: opzionali icorsiproposti nelCiclodiSpecializzazione,conle cademico 2018-2019–lapossibilitàdiscegliere comecorsi I. AglialunnidelCicloIstituzionaleèofferta –nell’AnnoAc 3) 2) Non sonoaccessibili dei Professori: Sono accessibili Sono accessibilisolo Professori: ------Tomatis DonPaolo(Teologia dellaLiturgia) Sequeri Mons.Pierangelo(Teologia fondamentale -I) Prof.ssa Laura(TeologiaInvernizzi biblicaA.T. -I) Fumagalli DonAristide(Moralespeciale-I) orientale) Fogliadini Prof.ssa Emanuela(Storiadellateologia Corini donGabrieleMaria(Teologia biblica A.T. -III) Bonandi DonAlberto(Teologia moralefondamentale-II) Albarello Don Duilio(Teologia fondamentale-II) Bozzolo DonAndrea (Teologia sistematica-IV) Martino DonMatteo(Seminarioditeologiamorale) Lorenzi DonUgo(Seminarioditeologiapastorale) (Pre-Seminario metodologico) Prof.ssa Laura-CrimellaDonMatteoInvernizzi Stercal Mons.Claudio(Seminarioditeologiaspirituale) Romanello DonStefano(Seminarioditeologiabiblica) Guenzi DonPierDavide(Moralespeciale-III) della ricerca teologica) Epis DonMassimo-Maffeis DonAngelo(Metodologia matica) Scanziani DonFrancesco(Seminarioditeologiasiste DonDario(Seminarioditeologiafondamentale) Cornati Manzi DonFranco(Istituzioni Bibliche) Ubbiali Mons.Sergio (Teologia sistematica-I) CORSI OPZIONALI 2018-2019 agli alunnidal3°Anno iseguenticorsideiProfessori: agli alunnidel4°e5°Anno icorsidei icorsi - - 143

ciclo istituzionale 4) Sono accessibili agli alunni dal 2° Anno i corsi dei Professori: - Alborghetti Prof. Patrizio (Ebraismo) - Ballarini Mons. Marco (Storia della spiritualità contem- poranea) - Bolis Luca Ezio (Teologia spirituale fondamentale) - Bonato Don Antonio (Teologia patristica - I) - Borgonovo Mons. Gianantonio (Teologia biblica A.T. - II) - Bressan Mons. Luca - Routhier Prof. Gilles - Carrara Don Paolo (Teologia pastorale fondamentale) - Como don Giuseppe(Storia della spiritualità moderna) - Crimella Don Matteo (Teologia biblica N.T. - II) - Doglio Don Claudio (Teologia biblica N.T. - I) - Lorenzi Don Ugo (Teologia pastorale - I) - Maffeis Don Angelo (Storia della teologia - II) - Martinelli Mons. Paolo (Teologia spirituale) - Vignolo Mons. Roberto (Teologia biblica A.T. - N.T.) - Montanari Don Antonio (Storia della spiritualità antica e medievale) - Nicelli Padre Paolo (Introduzione all’Islam) - Noberasco Don Giuseppe (Teologia fondamentale - III) - Pagazzi Don Giovanni Cesare (Teologia sistematica - III) - Stefani Prof. Piero (Bibbia e cultura) - Simonelli Prof.ssa Cristina (Teologia patristica - II) - Zani Don Antonio (Storia della teologia - I) 5) Il corso di “Teologia sistematica - II” del Prof. Giacomo Canobbio è accessibile solo agli alunni del 4°-5° anno che abbiano già frequentato il corso di “Ecclesiologia - II”. 6) Il “Corso superiore di greco” del Prof. Claudio Doglio è ac- cessibile solo agli alunni che abbiano già superato l’esame di “Lettorato di greco”. 7) Il corso di “Teologia pastorale - II” del Prof. Paolo Carrara è accessibile solo agli alunni che abbiano già superato l’e- same di “Teologia pastorale” del 4°-5° anno Istituzionale. 8) Il corso di “Teologia morale fondamentale - I” del Prof. Maurizio Chiodi è accessibile solo agli alunni del 3° anno che abbiano già superato l’esame di “Teologia morale fon- damentale” del Ciclo Istituzionale.

144 nerdì 21 settembre 2018 nerdì 21settembre IV. L’iscrizione aicorsi opzionalidovràessere fattaentro meno duecorsiopzionali anno II. Icorsiopzionalipotrannoessere frequentati apartire 9) nel quinquennio,allaregolare frequenza econclusionedi III. Siricorda cheglialunnidelCicloIstituzionalesonotenuti, quentato “Moralesociale”delCicloIstituzionale. superato l’esamedi“Teologia moralefondamentale”efre è accessibilesoloaglialunnidel3°annocheabbianogià Il corso di “Morale speciale - II” del Prof. Markus Krienke delCicloIstituzionale. . . dal 2° Ve al - - - 145

ciclo istituzionale TEMATICHE PER L’ESAME DI BACCALAUREATO IN TEOLOGIA PER L’ANNO ACCADEMICO 2018-2019

Tematica fondamentale La Rivelazione cristiana di Dio: - L’idea di rivelazione nel Concilio Vaticano I e nel Concilio Vaticano II. Sviluppi successivi e momenti maggiori della teologia del ’900. - Spunti per una fenomenologia di Gesù: incontro con il Ri- sorto, teologia della croce, logica della rivelazione. Fede cristiana e coscienza credente: - La fede cristiana e le sue forme: la fede che salva ogni uomo e la fede testimoniale del discepolo. - La coscienza credente: fede e ragione, verità e libertà, evi- denza simbolica e verità assoluta. La mediazione testimoniale della Chiesa: - La mediazione ecclesiale come tradizione e come testi- monianza. - La testimonianza ecclesiale: caratteri e dinamiche; ele- menti strutturali: parola, relazione e sacramento. - La trasmissione della parola: Scrittura (canone e ispirazio- ne), tradizione, magistero.

Tematica “teologica” La Trinità esprime la nuova conoscenza di Dio fondata dalla sua rivelazione, compiutasi in Gesù Cristo: - Il Nome di Dio e i nomi divini nella storia dell’alleanza. - Il fondamento pasquale della fede trinitaria. L’elaborazione dottrinale della fede trinitaria in alcuni momenti strategici della sua trasmissione: - La formazione del dogma trinitario nei grandi concili e il sospetto di «ellenizzazione» del cristianesimo. - Il differente stile teologico latino-occidentale e bizantino-orientale e la questione del «filioque». - Il vero senso della trascendenza di Dio e le istanze della «teologia della croce».

146 La veritàdelFigliocomequestioneradicaledellacristologia Dimensione escatologicadiCristonellasuaPasqua ne definitivaeinsuperabiledellasalvezzasecondol’alleanza Il fondamentopasqualedellaveritàfilialediGesù.Lamediazio Tematica cristologica (teologia)eintroduconocosìallacomunione conDio eterne nellastoria(economia)lerelazioni glio edelloSpiritorealizzano La Trinità economicaelaTrinità immanente:lemissionidelFi ------(redenzione, sacrificio,soddisfazione,merito). esprimere lasalvezzacompiutasinellacroce/risurrezione Il significatoeilvalore dellecategorieteologicheusateper bibliche dimediazione(sacerdote, re eprofeta). za mediantelaPasqua:unconfronto conlegrandifigure Gesù mediatore pasquale definitivodirivelazioneesalvez problematica del rapportotrakerigmaecultura. La formazionedel«modellocalcedonese»allalucedella zione conl’«Abbà». dell’identità diGesù:lacoscienzafilialeGesùe rela L’umanità singolare delFiglioqualeprincipiostrutturale religioso. La singolaritàdiGesùCristonelcontestodelpluralismo adeguata dellasuauniversalitàedefinitività. grado diesibire la«storicità»propria diGesùqualeragione Spunti perunacomprensione delnessoverità-storiain tazione cristologica: La singolaritàdiGesùèilprincipiosistematicodellatrat esistenziale opolitica;concezioni idealisticaomarxista). del discorsoescatologicocristiano (come:l’interpretazione ta dellaCostituzioneBenedictus Deus;tentazioniriduttrici Aspetti etemiparticolari:esegesi di1Cor15;letturasitua del dogmadell’Assunzionedi Maria. izio. Dogmaeteologiadellaparousía diCristo.Ilsignificato mento» definitivo,etuttaviaintensioneallaparousía-giud Indicazioni orientative:laPasquadiCristocome«compi ro: personeenatura,sostanzarelazioni. Il linguaggioteologicoedogmaticoperesprimere ilmiste L’assioma diRahnerelesueinterpretazioni. : : : : ------147

ciclo istituzionale Tematica antropologica La predestinazione degli uomini in Cristo: - Il nesso cristologia-antropologia criterio metodologico e principio architettonico dell’antropologia teologica: il recu- pero nella storia sino al rinnovamento conciliare (GS 22) e il senso alla luce dell’antropologia fondamentale. - La verità dell’antropologia cristiana secondo la tesi della predestinazione: la testimonianza biblica, il dibattito sto- rico, la proposta sistematica della predestinazione degli uomini in Cristo. L’uomo centro dell’antropologia cristiana: - La teologia dell’imago Dei e la visione sintetica della libertà creata. - La declinazione della libertà creata nella sua relazione al mondo, nella dimensione corporea e nella sua essenziale differenza sessuale. La grazia come forma dell’antropologia cristiana: - Il ripensamento biblico-teologico della grazia nel contesto della predestinazione-incorporazione a Cristo. - Il percorso della giustificazione: alla luce del dibattito storico una riflessione sul dinamismo della vita di grazia nell’uomo, dalla preparazione al merito. - Il compimento escatologico della libertà creata. Il peccato originale perdita della conformità a Cristo: - L’ermeneutica del dogma attraverso la teologia biblica del peccato e l’analisi del dato magisteriale. - La riflessione sistematica sul peccato originale: sullo sfon- do della teologia del Novecento.

Tematica morale

1. TEOLOGIA MORALE FONDAMENTALE Lo stato presente della teologia morale: la frammentazione, le sue ragioni storiche e i problemi teorici emergenti. Momenti eminenti della storia della disciplina: - Il pensiero di Agostino. - La sintesi di Tommaso: analisi dell’atto umano e teoria del- la legge.

148 un’antropologia drammatica moraledellavitanellaprospettivadiSintesi teorica:laforma La forma morale dellavitanelleScritture La forma etico-antropologica enelsuo nessoallaRivelazionecristiana La nascitadellabioetica e ilsenso dellavita,nellasuaaccezione M 3. L’interpretazione dellasessualitàumana M 2. Il sensocristianodellasessualitàumana pali articolazioni La valutazionemoraledellasessualitàumananellesueprinci ------La parenesi apostolica. Sequela elegge. Il compimentodellaLeggesecondoGesù. La sapienzaelalegge. L’apporto deiprofeti all’elaborazionedell’ideadiLegge. La La libertàtrapossibilitàescelta. Il compimentodellavicendainCristo. mediante lavicenda. La configurazione della promessa e del comandamento Le formeoriginariedellavita. La teologiamoraleseparata,lacasistica. La riflessioneantropologica. L’indagine dellescienzeumane. L’esperienza dell’incontro trauomoedonna. Lo sviluppograduale. L’interazione conlasocietà. Il rapportoconilcorpo. La relazione conl’altro/a. di coppia. L’amore di Cristo, dono e comandamento perla relazione gisteriale circa l’amore coniugale. Radici bibliche,riferimentitradizionalieinsegnamentoma ORALE ORALE tôrāh

DELLA SESSUALE : iprecetti diMosèelamemoria storica. :

VITA : : : : . - - 149

ciclo istituzionale La questione dell’aborto, interpretata nell’orizzonte dell’evento del nascere. Il significato della salute, della malattia e del dolore nella loro relazione al senso del patire umano. L’evento della morte, l’eutanasia e l’accanimento terapeutico, considerate in rapporto all’autonomia del paziente e allo svi- luppo della tecnica nella medicina.

4. MORALE SOCIALE L’etica sociale nella storia della riflessione cristiana: - La tradizione agostiniana e tomista. - La «dottrina sociale» della Chiesa. La riflessione moderna sulla società: - La critica illuminista. - La concezione socio-politica hegeliana. - La critica marxista. Il problema dell’etica sociale e la risposta cristiana: - Natura del sociale. - Il messaggio biblico dell’Antico e del Nuovo Testamento. I «principi» della “dottrina sociale della chiesa” come orizzonte ermeneutico per un discernimento etico-teologico: - Bene comune, personalità, sussidiarietà, solidarietà, so- stenibilità. - Il discernimento etico-teologico delle principali istituzioni sociali. - Natura dell’economia e istanza etico-sociale. Il mercato e il lavoro. - Coscienza cristiana e responsabilità politica. Questione etica e stato democratico. - Ordinamento giuridico e norma morale (il problema della «pena di morte» e della «guerra giusta»).

Tematica sacramentaria

1. L’INIZIAZIONE CRISTIANA L’Eucaristia: - Progettazione e intelligenza della Eucaristia nella struttura

150 Il BattesimoelaConfermazione Chiesa inalcunimomentistrategici dellasuatrasmissione L’elaborazione dottrinale della identità edellamissione della 2. L 2. dalla PasquadelCristomortoerisortocheeffondeloSpirito ele edallegentichesorgeinvirtùdella“nuovaalleanza”sancita provenienti da Isra La Chiesacostituisceilpopolodeicredenti Tematica ecclesiologica D ------IO del sacrificiodiCristo,perlacostituzionedellaChiesa. L’Eucaristia nelmistero cristiano,memoriale(sacramento) e neimomentifondamentalidellatradizionecristiana. La prassiel’interpretazione dellaEucaristianellaScrittura suo rilievocomeperfezioneemodellodeiSacramenti. sacramentaria cristianaenellasistemazioneteologica,col ternus” (1870). ternus” I einparticolare dallaCostituzionedogmatica“PastorAe L’immagine dellaChiesaemergente dalConcilioVaticano della Confermazione. Prassi storicaecomprensione teologicadelBattesimoe logia messeinattoperl’Eucaristia. della Confermazione,secondolaprospettiva elametodo Studio storico e comprensione teologica del Battesimo e di GesùilCristo. Il fondamentodellaChiesadiDionellavicendapasquale fede delpopolodiIsraele. La “preparazione” ( za-Sacramento. soddisfazione); oppure teologiadeglieffetti dellaPeniten della contrizione,oteologiadell’accusa, za-Virtù inrapportoallaPenitenza-Sacramento(oteologia blemi dogmatici connessi; oppure teologia della Peniten dagli inizifinoalsec.VII,conparticolare riferimentoaipro Aspetti etemiparticolari:storiadellaprassipenitenziale della salvezza. Indicazioni orientative:peccatoepenitenzanellastoria

A IN P

CAMMINO ENITENZA : -S ACRAMENTO LG 2) della Chiesa nellastoria della

NELL : ’ EDIFICAZIONE

DEL P OPOLO : :

DI ------

151

ciclo istituzionale - Il rinnovamento della ecclesiologia del secolo XX e sua recezione da parte della Costituzione dogmatica “Lumen Gentium” (1964) del Concilio Vaticano II. - “Credo la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi”: - La Chiesa è mistero di comunione: origine, strutture, di- mensioni e finalità. - Le proprietà della Chiesa: unità, santità, cattolicità ed apo- stolicità.

152 CICLO DI SPECIALIZZAZIONE PIANO DEGLI STUDI

Gli alunni del 1° biennio del Ciclo di Specializzazione sono tenuti a frequentare in totale 10 annualità di 2 ore settimanali. Sono tenuti a preparare una Esercitazione scritta nel primo anno (cfr. Norme per gli esami n. 7. b, p. 34) e una prima parte del lavoro di tesi nel secondo anno. Delle 10 annualità,1 annualità è riservata alla frequenza di al- meno 2 Seminari di durata semestrale, sia del proprio indirizzo di studi che eventualmente di altri indirizzi; i lavori seminaria- li devono essere consegnati alla Segreteria per il successivo inoltro al Docente, che ne darà la valutazione. Tali Seminari sono riservati ai soli alunni ordinari, con un numero massimo di 12 iscritti. Dall’anno accademico 2018/2019 per tutti gli Indirizzi di studio è obbligatorio il corso di Metodologia della ricerca teologica ½ annualità di 2 ore settimanali. I corsi obbligatori per ciascun indirizzo sono pari a 5 annualità di 2 ore settimanali (cfr. Revisione del Piano degli Studi, ap- provata dal Consiglio di Facoltà del 22/12/2003), secondo il seguente piano: Indirizzo di teologia fondamentale - Teologia fondamentale (2 annualità) - Storia della teologia (1 annualità) - Teologia sistematica (1 annualità) - Teologia biblica (1 annualità) Indirizzo di teologia sistematica - Teologia sistematica (2 annualità) - Teologia fondamentale (1 annualità) - Storia della teologia (1 annualità) - Teologia biblica (1 annualità) Indirizzo di Studi biblici - Teologia fondamentale (1 annualità) (o sistematica o Storia della teologia) - Teologia biblica AT (1 semestre) - Teologia biblica NT (1 semestre) - Corso superiore di Greco (1 semestre) - Corso superiore di Ebraico (1 semestre) - Istituzioni bibliche (1 semestre)

154 Le rimanenti Indirizzo di teologia pastorale Indirizzo di teologia morale Ciclo diSpecializzazione. tutti glialunniordinari all’attodell’iscrizioneconilDirettore del dei corsivariindirizzisia sempre concordato dapartedi - Rimanevalidal’indicazione cheinognicasoilprogramma za dellalinguamedianteuncolloquio conildocente. si potràessere dispensatidimostrandounabuonaconoscen prima diaccedere alrispettivocorsosuperiore; da talilettorati altra facoltà è previsto un corso di lettorato di ebraico/greco nel curriculumdelBaccalaureato. Perglialunniprovenienti da biblico ediebraicoconirelativi lettorati,qualoranonrisultino Biblici sirichiedelafrequenza el’esamedeicorsidigreco - Aglistudenticheintendonoiscriversiall’IndirizzodiStudi N.B. coltà nell’intero CiclodiSpecializzazione. sere scelteliberamentedaglialunnifraicorsiofferti dallaFa Indirizzo di teologia spirituale ------Teologia biblica(1semestre) matica (1semestre) Teologia fondamentale/Storia della teologia/Teologia siste Temi diTeologia spirituale (1ann.+1semestre) Storia dellaspiritualità(1ann.+1semestre) Teologia spiritualefondamentale(1annualità) Teologia dellaliturgia oTeologia spirituale(1semestre) Sociologia religiosa oPsicologiadellareligione (1semestre) Teologia fondamentale/Storiadellateologia (1semestre) Teologia pastoralespeciale(1ann.+1 semestre) Teologia pastoralefondamentale(2annualità) Teologia biblica(1semestre) Teologia fondamentale/Storiadellateologia (1annualità) Teologia moralespeciale(1ann.+1semestre) Teologia moralefondamentale(2annualità) Storia dell’ermeneuticabiblica(1semestre) Ebraismo (1semestre) Storiografia biblica(1semestre) : 3 e½annualità di2ore settimanalipotrannoes - - - - 155

ciclo di specializzazione PROSPETTO DEI CORSI PER L’ANNO ACCADEMICO 2018-2019

Sezione di teologia fondamentale e sistematica

S-18MET Metodologia della ricerca Proff. M. EPIS teologica A. MAFFEIS S-18TS01 Teologia sistematica - I Prof. S. UBBIALI S-18TS02 Teologia sistematica - II Prof. G. CANOBBIO S-18TS03 Teologia sistematica - III Prof. G.C. PAGAZZI S-18TS04 Teologia sistematica - IV Prof. A. BOZZOLO S-18TSSEM Seminario di teologia Prof. F. SCANZIANI sistematica S-18TF01 Teologia fondamentale - I Prof. P. SEQUERI S-18TF02 Teologia fondamentale - II Prof. D. ALBARELLO S-18TF03 Teologia fondamentale - III Prof. G. NOBERASCO S-18TFSEM Seminario di teologia Prof. D. CORNATI fondamentale I-FIL05 Filosofia della natura Prof. F. CERAGIOLI e della scienza S-18TPA01 Teologia patristica - I Prof. A. BONATO S-18TPA02 Teologia patristica - II Prof.ssa C. SIMONELLI S-18STTH1 Storia della teologia - I Prof. A. ZANI S-18STTH2 Storia della teologia - II Prof. A. MAFFEIS S-18STTH3 Storia della teologia Prof.ssa E. FOGLIADINI orientale S-18EBR01 Ebraismo Prof. P. ALBORGHETTI S-18ISL01 Introduzione all’Islam Prof. P. NICELLI S-18TB01 Teologia biblica A.T. - I Prof.ssa L. INVERNIZZI S-18TB02 Teologia biblica A.T. - II Prof. G. BORGONOVO S-18TB03 Teologia biblica A.T. - III Prof. G.M. CORINI S-18TB04 Teologia biblica A.T. - N.T. Prof. R. VIGNOLO S-18TB05 Teologia biblica N.T. - I Prof. C. DOGLIO S-18TB06 Teologia biblica N.T. - II Prof. M. CRIMELLA S-18TBSEM Seminario di teologia biblica Prof. S. ROMANELLO

156 -8P3Tooi atrl IProf. Prof. Sociologiadellareligione Prof. S-18SOCR Psicologia dellareligione S-18PSICR Seminarioditeologiapastorale Teologia pastorale-II S-18TPSEM Teologia Prof. pastorale-I S-18TP03 S-18TP02 Teologia pastorale Prof. Teologia dellaLiturgia S-18TP01 Prof. S-18LIT01 Seminarioditeologiaspirituale Temi diTeologiaS-18TSPSEM spirituale S-18TSP05 Prof. Storiadellaspiritualitàcontempo- Prof. Storiadellaspiritualitàmoderna S-18TSP04 Prof. S-18TSP03 Prof. Storiadellaspiritualitàanticae Prof. Prof. Teologia spiritualefondamentale S-18TSP02 S-18TSP01 Seminarioditeologiamorale Moralespeciale-III S-18TMSEM Moralespeciale-II S-18TM05 Moralespeciale-I S-18TM04 Prof. S-18TM03 S-18TM02 Prof. Prof. S-18TM01 Sezione di Teologia morale, pastorale espirituale Corsosuperiore digreco Bibbiaecultura S-18LA01 Istituzionibibliche S-18TB09 S-18TB08 ranea fondamentale medievale Teologia moralefondamentale-II Teologia moralefondamentale-I P. C G. R Prof. Proff. Prof. Prof. Prof. ARRARA OUTHIER C. D P. S F. M U. L P. C U. L L.B P. T C. S P. M M. B G. C A. M L.E. B M. M P.D. G M. K A. F A. B M. C OMATIS TEFANI ARRARA UMAGALLI ORENZI ORENZI ANZI ONANDI ARTINELLI TERCAL OGLIO OMO RESSAN ONTANARI RIENKE ALLARINI HIODI

ARTINO OLIS UENZI

157

ciclo di specializzazione PROGRAMMA DEI CORSI PER L’ANNO ACCADEMICO 2018-2019

SEZIONE DI TEOLOGIA FONDAMENTALE E SISTEMATICA

S-18MET. METODOLOGIA DELLA RICERCA TEOLOGICA

coordinatori: Proff. M. EPIS - A. MAFFEIS Corso semestrale: 2 ore settimanali ECTS 3 1. Il corso si prefigge un duplice scopo: in primo luogo, in- trodurre gli studenti del ciclo di Specializzazione ai principali strumenti della ricerca in campo biblico, storico-teologico e si- stematico, che dovranno essere utilizzati nel corso degli studi e per la stesura della tesi di licenza e, in secondo luogo, offrire un quadro generale delle questioni fondamentali e delle opzio- ni di metodo che caratterizzano la teologia contemporanea, con particolare attenzione alla proposta elaborata all’interno della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano. 2. Il corso si suddivide in un modulo introduttivo (Pre-semina- rio metodologico) di 12 ore e in un modulo di approfondimento di 24 ore. a. Il modulo introduttivo prevede per tutti i partecipanti la spie- gazione del modo di organizzare il lavoro scientifico (definizio- ne dell’oggetto della ricerca, status quaestionis, schedatura del materiale, schema dell’elaborato), così come una illustra- zione degli strumenti digitali, con particolare attenzione alle risorse on-line e all’uso dei programmi di videoscrittura. Per gli studenti dell’indirizzo biblico è prevista una specifica sezione dedicata alle opere di riferimento (concordanze, sinossi, enci- clopedie bibliche) e alle edizioni critiche della Bibbia. Per gli studenti degli altri indirizzi una sezione del corso presenterà gli strumenti fondamentali della ricerca in campo storico-teo- logico (enciclopedie teologiche, edizioni patristiche e medie- vali, edizioni di fonti e raccolte di documenti magisteriali). b. Il modulo di approfondimento si articola in due momenti. Dopo un’introduzione generale al tema e alle finalità del corso,

158 per ilmodulointroduttivo. mento con esito positivo ( mento. La registrazione del voto d’esame suppone il supera proposte durantelosvolgimentodelmodulodiapprofondi sarà compiuta sulla base delle relazioni e delle esposizioni 3. Ilcorsosisvolgeràinformaseminarialeelavalutazione centi relatori. in corsonellaFacoltàTeologica, conl’invitodeirispettivido confronto seminarialesualcuniprogetti diricerca attualmente coordinatori. Lasecondasezionesaràinvecededicataaun aula sullerelazioni prodotte epreventivamente consegnateai glistudentisarannoinvitati ariferire inlazioni scritte;aturno che sarannoindicatidaicoordinatori elapreparazione dire la primasezioneprevede lostudiopersonaleditestioarticoli « CONTROCORRENTE tamenti, dunqueallemoltevoci guida,cheimaggioritaripro rappresenta un’eloquentereplica concessaaidifferenti orien sull’uomo, ilprotagonistascorsi forniti dell’epoca incorso, 2. L’ampio dialogointessutodallarecente teologiaconidi singolo attestaneifattideiquali divental’autore. approccio alla natura originale dell’uomo, quella stessa che il nella misura in cui ne avvalorano loscorrettomento moderno, ne pratica,nonsuperanogliinopportunidifettidelragiona logia, cominciandodaldisegnotrascendentalefinoalla visio Nondimeno leproposte messeincampodalla teo moderna. re disciplinari, rinvenibilinelpercorso tracciato dalla teologia tenderebbe criticarvi imoduliconcettuali,assiemeallelettu discorsidellateologiain prospettiva sostenuta dagliodierni recupero delladimensionestorico-temporaledell’uomo.La complesso di questioni promosso inragionedel pertinente teressamento espostodall’attualeriflessioneteologicaperil 1. Il corso riprende in sede critica le espressioni del largo in Corso annuale:2ore settimanali I L

SACRO S-18TS01. TEOLOGIA SISTEMATICA -I , , LA

TECNICA » , , Prof. L ’ UMANESIMO probatus S ERGIO U ( ) delleesercitazioni previste BBIALI MANCATO . U ). N ’ ANTROPOLOGIA ECTS 6 ------

159

ciclo di specializzazione grammi culturali di volta in volta suggeriscono. Per quanto la teologia consideri d’avervi recuperato il gesto d’una dottrina attenta al percorso delle vicende reali del tempo degli uomi- ni, bisogna contestarle come essa abbia mantenuto operan- te il compatto modello riflessivo dell’era moderna, dato che ne prosegue la grave lacuna di fondo, ossia cede all’ottica di tipo generalista. Le categorie interpretative dell’umano, alla cui consuetudine il manuale moderno (come d’altronde il ma- nuale contemporaneo) resta sospinto dalla prospettiva adot- tata, vengono sostituite da altre (dono, finitudine, desiderio, traccia) che destinano il ragionamento teologico a divenirvi una componente discorsiva del tutto periferica entro l’odierna discussione sull’uomo umano. L’andatura dello svolgimento teologico assume la giusta mossa interpretativa soltanto se non dimentica come l’analisi debba prendervi in esame la di- mensione del solus ipse per indicarvi la natura originale del soggetto, che vive gli eventi sempre in prima persona. Il ri- lancio della forma originale dell’evento cristico come d’altra parte il recupero della dinamica d’ordine pratico della fede nel Dio divino obbliga alla verifica puntuale di alcuni tra gli innovanti tentativi speculativi prodotti fino a ora, di cui giu- stappunto la triade argomentativa – il sacro, la tecnica, l’uma- nesimo (mancato) – costituisce la pregnante segnatura, per il fatto che mantiene aperta la questione dell’uomo in maniera da non trascurarne gli irriducibili singolari dinamismi, ragio- ne d’un episodio personale insuperabile (definitivo) dell’intera storia universale. 3. Il corso si svolgerà secondo la modalità della lezione fronta- le e si concluderà con una verifica orale.

Bibliografia:

H.U. VON BALTHASAR, La domanda di Dio dell’uomo contempo- raneo, Queriniana, Brescia 2013; C. DI MARTINO, Viventi umani e non umani. Tecnica, linguaggio, memoria, Cortina, Milano 2017; M. FOUCAULT, La cura di sé, Feltrinelli, Milano 201412 (1985); M. HEIDEGGER, La questione della tecnica, Mursia, Mi- lano 1976; S. PETROSINO - S. UBBIALI, Il peso che porta in alto. Agostino e la confessione del soggetto, Cittadella, Assisi 2017; J. TAUBES, Escatologia occidentale, Garzanti, Milano 1997.

160 CLESIOLOGICO « Corso semestrale:2ore settimanali semper reformanda per individuare quando eperché appare ilbrocardo Ecclesia 2. Siprende avviodaunaricerca dicarattere storico-teologico della vitaecclesialerichiedanooggiunprocesso diriforma. giunturali dellariformaChiesaeconsiderare qualiaspetti corso vorrebbe indagare leragioninon semplicemente con ta negliultimianniinmodoparticolare dapapaFrancesco.Il pre maggiore ilrichiamoallariformadellaChiesa,sollecita confrequenza sem 1. Nelcontestoecclesialeattualeritorna lezioni. rifica dell’assimilazionepersonale deicontenutiproposti nelle quelle che verranno indicate durante il corso, oltre che una ve studente sichiederàdipreparare larecensione diun’opera tra 3. Ilcorsosisvolgeconlezioni frontali. Perl’esame aogni matico sulsignificatodellariformamaicompiutaChiesa. In conclusione,siproporrà unariflessionedicarattere siste particolare all’Esortazione apostolica timo capitolo traidocumentipontifici sipresterà attenzione in (sinodalità, povertà,riformulazionedelledottrine).Inquest’ul lo stimolosoprattuttodipapaFrancesco,appaionourgenti di capire qualisianogliambitiprincipalidiriformache,sotto (continuità odiscontinuità?).Inunquartocapitolosicercherà ne globale del Vaticano II in rapporto al periodo precedente momento siaffronterà anchelaquestionedell’interpretazio stati accoltidopoalcunisecolidiopposizione.Inquestoterzo della ChiesaecomeinessoalcuniaspettiRiformasiano che modol’ultimoConcilioabbiaimmaginatoilrinnovamento ro). Interzoluogo,unosguardo alVaticano II aiuteràa capire in to implicare (verràprestata attenzionesoprattuttoalministe Chiesa ealletrasformazionichedetteragioniavrebbero dovu ragioni individuatedaLutero perproporre unariformadella leo dellaRiformaappenatrascorso,sipresterà attenzionealle E CCLESIA S-18TS02. TEOLOGIA SISTEMATICA -II

SEMPER »

REFORMANDA Prof. . Inunsecondomomento,stanteilgiubi G IACOMO . O . RIGINE C ANOBBIO

E Evangelii gaudium

SENSO

DI

UN

PRINCIPIO ECTS .

EC 3 ------161

ciclo di specializzazione Bibliografia:

Y.M. CONGAR, Vera e falsa riforma nella Chiesa, Jaca Book, Mi- lano 1995; ID., Per una Chiesa serva e povera, Qiqajon - Co- munità di Bose, Magnago (BI) 2014; G. LAFONT, Immaginare la Chiesa cattolica. Linee e approfondimenti per un nuovo dire e un nuovo fare della comunità cristiana, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1998; M. WIRZ (ed.), Riformare insieme la Chiesa, Qiqajon - Comunità di Bose, Magnago (BI) 2016; A. SPADARO - C.M. GALLI (ed.), La riforma e le riforme nella Chiesa, Queriniana, Brescia 2017.

S-18TS03. TEOLOGIA SISTEMATICA - III

Prof. GIOVANNI CESARE PAGAZZI

«“CHE COS’È LA VERITÀ?” (GV 18,38). PER UNA TEOLOGIA DEL VINCOLO SACRAMENTALE» Corso semestrale: 2 ore settimanali ECTS 3 1. Con gli aspetti più contenutistici, il corso tenta di introdurre lo studente ad alcune costanti metodologiche, quali l’approccio sistematico alle Sacre Scritture, non interpretate come mate- riale grezzo per l’elaborazione teologica, ma come depositarie di dinamiche definitive di senso che la teologia ha il compito di rilevare e ripresentare nell’ethos attuale. Per svolgere questo compito risulta necessaria una “simpatia” per la filosofia, ma anche per la letteratura e le scienze umane che, in modo diver- sificato, dell’ethos sono luoghi di emersione e di ripresa. 2. «Che cos’è la verità?» (Gv 18,38). Di fronte alla domanda di Pilato – quasi sintesi della cristologia giovannea – Gesù ri- mane in silenzio. Il termine che il Quarto Vangelo utilizza per indicare la verità (alétheia) è legato all’ambito della memoria e della dimenticanza, più che a quello di una generica co- noscenza. Il corso innanzitutto considera l’antagonismo, at- tribuito da gran parte del pensiero occidentale, a memoria e dimenticanza, con netto vantaggio valoriale riconosciuto alla memoria. Le Sacre Scritture – antiche e nuove – mostrano in- vece memoria e dimenticanza come reciprocamente implica- te, quasi che una sia la paradossale condizione di possibilità dell’altra. Con un ulteriore passo si ricostruisce la fenomeno-

162 dire Gesù dire risposta precisa dataaPilato.Selaveritàè 7,46). Tali silenzi,comequellonelpretorio, rappresentano la vannea: «maiunuomohauditocomeodequest’uomo!»(Gv larità estetica,esprimibileparafrasandoun’espressione gio rivelatori, a loro modo, della sua identità filiale e di una singo logia deisilenzidicuiècostellatalavicendaconcreta diGesù, CRAMENTALE « P G.C. D A J. Bibliografia 3. Lelezionisonofrontali el’esameèorale. sua presenza, nonattiraattenzione,lasciandosidimenticare. rendendola udibile,reale eche,proprio perl’eccessodella cheabbracciaognicosa quanto memoriadelsilenziopaterno e facendolarisuonare. èlaveritàanchein IlFiglio nellacarne riale delsilenzioPadre chelarende possibile,ospitandola ria-di-ciò-che-è-dimenticato la qualitàsacramentaledelmatrimonio cristiano,cosìdaabi me dei principali modelli teologici attraverso cui viene pensata del matrimonio.Laproposta riflessivas’intreccerà conl’esa e pastorale:lanaturaleimplicanze delvincolosacramentale rimento di un tema che si trova al centro del dibattito teologico ne deinumerosi ecomplessielementicheconcorrono alchia 1. Obiettivodelcorsoèintrodurre glistudentiallacomprensio Corso semestrale:2ore settimanali nelle grandiciviltàantiche Eerdmans, Cambridge2003; storia, l’oblio silenzio biblicoaldiAuschwitz L’indimenticabile el’insperabile “… “… UNN SSMANN CIÒ , Christianity intheMaking AGAZZI

S-18TS04. TEOLOGIA SISTEMATICA -IV CHE , Cittadella,Assisi2005; » , : D , La memoriaculturale.Ricordoeidentitàpolitica , Raffaello Cortina,Milano2003. Il polsodellaverità.Memoriaedimenticanzaper IO

HA

CONGIUNTO Prof. , Einaudi,Torino 1997; A NDREA , laParola –tacendoèmemo ”. P ”. A. A. N , Cittadella,Assisi2008; ER , vol.I,JesusRemembered, B EHER

OZZOLO UNA P.R , , Marietti,Genova1991;

L’esilio dellaparola.Dal TEOLOGIA ICOEUR a-letheia , La memoria,la

DEL J.L. C J.L.

VINCOLO , ECTS HRÉTIEN memo J.D.C. J.D.C.

SA 3 ------, 163

ciclo di specializzazione litare gli studenti all’identificazione dei presupposti teorici e pratici che presiedono alle risposte di volta in volta elaborate dalla teologia. 2. Le profonde trasformazioni della cultura affettiva dell’Oc- cidente sembrano aver incrinato la comprensione del vincolo sacramentale del matrimonio. La tendenziale spaccatura tra lo sviluppo della vicenda affettiva che conduce al costituirsi della coppia e le risorse simboliche messe a disposizione dal- la tradizione sociale e religiosa si manifesta, in modo acuto, nell’incertezza con cui la coscienza contemporanea guarda al rito nuziale come elemento determinante per il sorgere dell’al- leanza familiare. Nel sentire diffuso, infatti, tale alleanza pare fondarsi assai più sull’intesa tra i partner che sul vincolo san- cito dal sacramento. Questo orientamento culturale sfida l’intelligenza credente a mostrare in modo più persuasivo come il matrimonio non sia riducibile all’integrazione di due psichismi, ma riguardi in modo radicale l’identità dei soggetti e ponga in gioco in modo ineludibile il riferimento religioso. Perché la consistenza sacra- mentale del vincolo non appaia come un’imposizione esterna rispetto alla (fragile) storia del legame affettivo è, però, ne- cessario superare il (perdurante) estrinsecismo nel modo di prospettare il rapporto tra azione umana e azione divina. La questione sarà istruita a partire dalla discussione circa la tesi che presenta gli sposi come “ministri” del matrimonio. Nel confronto tra le opposte visioni di Cano e di Bellarmino è possibile individuare due paradigmi che in vari modi si ri- presentano nelle stagioni successive, segnalando l’esigenza di una riformulazione dell’interrogativo. La ricerca proseguirà interrogando le indagini più recenti che hanno individuato nel nesso tra matrimonio ed eucaristia un elemento decisivo per l’interpretazione teologica del legame coniugale. All’elabora- zione teorica di tale nesso corrisponde un peculiare approccio all’indissolubile unità del vincolo e una specifica formulazione del suo senso (giuridico, morale, ontologico). 3. Il corso si svolgerà principalmente attraverso lezioni fronta- li. Sarà previsto lo spazio per approfondimenti personali sulle questioni in esame, sulla base dell’ampia bibliografia disponi- bile. Tali approfondimenti, concordati con il docente, contribu- iranno alla valutazione conclusiva dell’apprendimento.

164 leanza 2001; sacramento sacrement etsonministre sacrement Z S B H. Bibliografia MATOLOGIA « ( il primogenitotramoltifratelliriceve“leprimiziedelloSpirito” «Il cristiano,poi,reso conformeall’immaginedelFigliocheè Corso semestrale:2ore settimanali teologia dellagrazia. relazione traSpiritoelibertà,contribuendo adelaborare una logico dialcuniautorichepiù acutamentehannoscrutatola e approfondire talenesso,confrontandosi colpensiero teo ca, intende sondare la feconditàdi tale ripresa nel rileggere Il seminario,attraversol’approccio dell’antropologia teologi nata dalloSpiritodivinoallospiritoumano. piuttosto checomeentitàcreata, emergerà comelibertàdo noso rapportotraGraziaelibertà.Intalequadro, laGrazia, della pneumatologiacomesnodocrucialeperrileggere l’an del Concilio.Laprospettiva contemporaneaindicailrecupero tandola alsuocompimento:cosìpare suggerire lacitazione a quelladelFiglio,laabilitaadagire responsabilmente por L’azione delloSpiritodiGesù,conformando lalibertàumana dell’amore» ( sciplinare Sacramento delmatrimonioeteologia.Unpercorsointerdi 2014; matrimonio. LatradizionedellaChiesaantica S-18TSSEM. SEMINARIO DI TEOLOGIA SISTEMATICA Rm S ANETTI ALUCCI PIRITO 8,23)percuidiventacapacediadempiere laleggenuova RICOUT X. L X. , Cantagalli,Siena2015; A. B A. ,

(ed.), L’amore come elafede.Illegameconiugalel’amore E »

, Glossa, Milano 2014; LIBERTÀ ACROIX , OZZOLO : Le mariage entre consentementetbénédiction.LeLe mariageentre , Glossa,Milano2017. GS Eucaristia eMatrimonio:duesacramenti,un’al 22). , . L .

Oser dire lemariageindissoluble Oser dire - Prof. A F.G.B

TEOLOGIA F RANCESCO RAMBILLA , Cerf,Paris2015;

DELLA A SSOCIAZIONE A. C A.

G S - CANZIANI RAZIA L. T L. ARPIN ESTA

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Indissolubilità del -

J. G J. EOLOGICA LUCE , ESD,Bologna S. Z S. RANADOS , Cerf,Paris

DELLA ANARDO I ECTS TALIANA P

NEU - - S. S. E. E. 3 ------, 165

ciclo di specializzazione Bibliografia:

A. MODA, Lo spirito Santo. Alcune piste di riflessione nella teo- logia sistematica cattolica a partire dal Vaticano II, Claudiana, Torino 2012; G. COLZANI, L’uomo nuovo. Saggio di antropologia soprannaturale, LDC Leumann, Torino1977; Y. CONGAR, Credo nello Spirito Santo (GD 98), Queriniana, Brescia 1998.

S-18TF01. TEOLOGIA FONDAMENTALE - I

Prof. PIERANGELO SEQUERI

«IL GENERATO. RICERCHE TEOLOGICHE SU SPAZIALITÀ E TEMPORALITÀ DELLA PRO-AFFEZIONE» Corso semestrale: 2 ore settimanali ECTS 3 Il corso intende saggiare l’ipotesi di restituire vitalità teologica e verità credibile al mistero del legame fra eterna generazione del Figlio, creazione in Gesù Cristo “di tutte le cose, visibi- li e invisibili” (Col 1,15-16), destinazione dell’umana creatura al compimento della vita secondo lo Spirito di Dio, in cui è generata “la nuova creatura” (2Cor 5,17) e sono fatte “nuove tutte le cose” (Ap 21,5). Ilnesso, come è noto, è saldamen- te attestato nella rivelazione biblica e compiutamente rivelato attraverso le formule di Paolo sul “mistero” della “ricapitola- zione di tutte le cose in Cristo” (Ef 1,3-10). La tradizione dei Padri lo ha frequentato con grande slancio e profondità di ispirazione. La grande scuola cristiana delle facoltà di teolo- gia medievali (e san Tommaso, in modo paradigmatico) lo ha iscritto nella logica dell’exitus-reditus che ispira l’armonizza- zione della teologia dell’originario atto creatore con la teologia della storia salvifica. Nella ripresa della teologia contempora- nea, che lo “ri-tratta”, dopo una fase di latenza nella teologia moderna, quel legame è di nuovo in onore. E tuttavia, esso rimane in certo modo ancora esteriore all’orizzonte della teo- logia fondamentale e dell’ontologia teologica. In altri termini, il lavoro di adeguamento e di rivisitazione delle categorie che consentono di pensare radicalmente la verità di quel legame in ordine alla correlazione fra costituzione storica della fede dell’uomo e alla meta-fisica teo-logica della rivelazione di Dio rimane esiguo. L’ipotesi, che il corso cerca di esplorare, con-

166 Resonanz für Gott?TheologischeKontroversenzuBeschleunigung und between sofia delculto Bibliografia scendenza dell’essere. eimpermeabileallatra dell’ente intrinsecamentealternativa spiragli: ossia,nellafiguradiun’esperienza/ragioneempirica lità elatemporalitànell’orizzontediun’immanenzafinitasenza sofia, dell’interdetto kantiano,cheavrebbe richiusolaspazia nuovo impegnodirevisione critica,dapartedellastessafilo stesso vive.L’interesse culturaledellaricerca èstimolatodal semplicitàdell’amorespazio etempodall’eterna dicuiEgli creatura- che rendono giustiziaaldifferenziarsi eall’avvicendarsidella originari diunasostanzialitàerelazionalità di Dio, incuiègeneratoil ontologia dell’affezione capacediriconoscere nell’ siste essenzialmentenellapossibilitàdielaborazioneuna G A K. della nascita silencieux dell’uomo ediDio Berlin 2016; Resonanz. EineSoziologiederWeltbeziehung meneutica all’etica nell’esperienzadellagravidanza.Dall’er Alterità erelazione teologiche Dio.TraRi-pensare mutamentidiparadigmierimodulazioni Guerini, Milano2016; Hegel e Schelling RIFFERO PPEL , , , Blackwell,Malden(USA)2008; imago Tempo da contemporanee a partire e Dio. Aperture Il pensiero dei sensi. Atmosfere edesteticapatica Il pensierodeisensi.Atmosfere , Herder, Freiburg -BaselWien2017; , Klincsieck,Paris2013; , Cittadella,Assisi2016; : , Morcelliana, Brescia 2017. R. R R. , ac.di comesoggettivitàvivente,allaqualeDiodona UYER , Morcelliana, Brescia 2018; , Orthotes, Napoli - Salerno 2016; , Orthotes,Napoli-Salerno , Aracne,Milano2006; T. K , N. V N. L’embryogenese dumondeetledieu Logos LÄDEN ALENTINI ecostituitoloSpirito,itermini

- M. M. S , SanPaolo,Milano2016; L. S L. W. D W. CHLÜSSER IMONI ESMOND P.F . Z S. , LORENSKIJ Tempo espazio,

(ed.), C. C C. , UCAL , Suhrkamp, God andthe I. M I. Zu schnell ALTAGIRONE , ALAGRINÒ arché H. R H. Filosofia , La filo agape OSA di di T. - - - - - , , , ,

167

ciclo di specializzazione S-18TF02. TEOLOGIA FONDAMENTALE - II

Prof. DUILIO ALBARELLO

«L’INSORGENZA DEL MALE E IL SUO SUPERAMENTO SPERATO. UN APPROCCIO FENOMENOLOGICO-TEOLOGICO» Corso semestrale: 2 ore settimanali ECTS 3 1. Il corso si propone di affrontare la questione del male in par- ticolare sotto il profilo della sua capacità di problematizzare in radice la relazione credente dell’uomo con Dio. L’approfondi- mento verrà condotto mediante l’articolazione di due indagi- ni complementari: una “archeologia del negativo”, incentrata sull’esame della reiterata pretesa dell’uomo di attentare l’ori- gine trascendente cedendo al delirio dell’auto-affermazione; una “soteriologia del desiderio”, volta a mostrare che solo il riconoscimento della propria identità di “figlio nel Figlio” per- mette all’uomo stesso di fronteggiare l’insorgenza del male per attingere al compimento sperato della sua libertà. 2. Il momento introduttivo intende evidenziare come la que- stione posta dal male sia al centro delle pressioni incrociate, che nell’epoca contemporanea esercitano l’una rispetto all’al- tra sia la visione immanentistica dell’umano sia la visione aper- ta alla trascendenza religiosa. Infatti, l’imporsi della dimensio- ne malvagia della realtà provoca entrambi i fronti a porre in discussione le rispettive concezioni della pienezza del vivere. La conseguenza è che le due prospettive, a ben guardare, si trovano alle prese con gli stessi dilemmi, ciascuno nell’ambito della rispettiva interpretazione della condizione umana e dei suoi criteri di pienezza. Tali dilemmi, in concreto, si posso- no raccogliere attorno ad alcune problematiche esemplari: il trascendimento dell’umano; la determinazione del senso; la qualità antropologica della temporalità. In tutti e tre i casi, è proprio l’impatto con le diverse forme del male a impedire alla visione immanentistica e a quella trascendente di rivendicare in maniera assoluta il possesso dell’argomento migliore. Nella prima parte, di carattere filosofico, l’attenzione si -di rigerà verso il contributo offerto alla ricerca dal pensiero di Bernhard Welte e Max Müller. L’analisi di Welte mostra che l’esistenza umana di fatto non è così come dovrebbe e vor-

168 concepisce l’uomocomesoggettività aquellacheazione diunavisioneantropologica alternativa introducecontesto dellaModernità percontrastoalladeline possibilità delsensoultimo.L’estenuazione deltragiconel verifica nellaconsiderazionedel“tragico” in relazione alla Nella riflessione di Müller, il tema del male trova un luogo di scendenza infinitaemisteriosa. conduce l’uomoallesogliedelsacro, inprossimità diunatra verità. Ugualmente,ilsilenziocheafferra davantiallamorte è espostaalsuperamentodapartedellaforzavittoriosa possibilità delpentimento,incuilaforzadell’azionemalvagia estrema precarietà. Tuttavia, lacolpalasciaapertaall’uomo dell’auto-assicurazione eponelapersonadifronte allasua d’altra parte,lamortenellapropria ineluttabilitàstrappailvelo to siaminacciosaladisarmoniachecolpiscesuaidentità; rebbe essere: lacolpamanifestaallapersonastessaquan le esiconcluderàconunaverifica orale. 3. Ilcorsosisvolgeràsecondo lamodalitàdellalezionefronta a sperare senzariserve. siderio di esserci, e conseguentemente si scopre autorizzato di nonperdere lapossibilitàdell’esaudimentodel proprio de ziale dell’affidamento all’Altro trascendentel’uomoèingrado di Gesùmostrachesolorimanendonellaposizioneesisten imprepensabile dellarisurrezione. Latestimonianza personale dono, dellasofferenza edellamorte,sfociantenellavittoria si mediantela quale Gesù haaffrontato la realtà dell’abban e superare lo scaccodelmale,inquantocoincideconlapras la disposizioneincondizionatamenteadeguataadattraversare dall’evento cristologicoèquelladiattuare unavoltapertutte e Jürgen Werbick, permostrare comelapretesa sollevata dialogo inparticolare conilpensiero diHansjürgen Verweyen La secondapartedelcorso,dicarattere teologico,siporràin potente dell’affidamento edelladedizione. dell’auto-affermazione edelladistruzionequelloancorapiù nella condizionediattuare sestessocontrapponendoall’eros e composizionedegliopposti,grazieacuil’uomoèmesso tosto, ilcompitoaffidato all’uomoconsistenellaaccettazione quale ogniopposizione/contraddizionevienesuperata;piut ab-soluta , inforzadella ------169

ciclo di specializzazione Bibliografia:

S. PETROSINO - S. UBBIALI, L’eros della distruzione. Seminario sul male, Il melangolo, Genova 2010; B. WELTE, Dal nulla al mistero assoluto. Trattato di filosofia della religione, Marietti, Casale Monferrato (AL) 1985; M. MÜLLER, Der Kompromiß oder vom Unsinn und Sinn menschlichenLebens, Alber, Freiburg-Münc- hen 1980; H. VERWEYEN, La parola definitiva di Dio. Compen- dio di teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2001; J. WERBICK, Un Dio coinvolgente. Dottrina teologica su Dio (BTC 150), Queriniana, Brescia 2010; J.L. CHRÉTIEN, Sous le regard de la Bible, Bayard, Paris 2008.

S-18TF03. TEOLOGIA FONDAMENTALE - III

Prof. GIUSEPPE NOBERASCO

«LA PRESENZA DEL DEFINITIVO E LA REALTÀ DELLA FEDE. LA VALENZA TEM- PORALE DELLA PRESENZA EUCARISTICA» Corso semestrale: 2 ore settimanali ECTS 3 1. Per un approccio fondamentale alla fede come atto concre- to dell’esistenza il riferimento alla dinamica eucaristica riveste un ruolo decisivo. Esso può essere colto se si mette in eviden- za la peculiare dinamica di presenza che nella celebrazione eucaristica si attua. Confrontandosi con il dibattito attuale, il corso intende mostrare come il legame tra fede e presenza eucaristica possa essere colto nella sua portata radicale se quest’ultima, al di là di ogni prospettiva cosificante, è pensata nella sua dimensione di evento. Nella celebrazione il Definiti- vo si rende presente rimandandosi alla storicità dell’esistenza credente, cosicché questa nel proprio tempo riconosce l’es- serci del Risorto e da essa è rinviata alla propria singolarità. Nella dinamica storica, che con essa si attua, l’Eucaristia de- termina la fede, e quindi l’esistenza storica di ciascuno, come atto non separabile dall’iniziativa divina. 2. Il corso, riprendendo e approfondendo le considerazioni svolte in quello svoltosi durante l’anno scorso, prende avvio dalle riflessioni sull’Eucaristia e sul sacramento portate avanti da E. Jüngel e da J.Y. Lacoste. Il confronto tra i due autori è

170 nomenologia nellariflessionefilosoficacontemporanea Rosenberg &Sellier, Torino 2004; eJ.L.Chrétien sciata: percorsitentatiinJ.L.Marion,M.Henry dell’uomo Bibliografia 3. Ilcorsosisvolgeràmediantelezionifrontali deldocente. Per questonellacelebrazionelafedeèistituitasuaverità. re umanosiriconosceinseparabiledall’iniziativacristologica. mero momentoempirico.Nellacelebrazioneeucaristical’agi si afferma prescindendo daesso,maanchesenzaridurlo a lo comeinessenzialerispettoaunadimensioneastoricache orica chesappiaaccostarsiall’agire celebrativosenzaveder che accadenell’Eucaristiarichiedequindiunaprospettiva te apre quelladistanzachefasìl’uomopienamentesia.Ciò nella suaconsistenza.Nellapresenza eucaristicailDefinitivo la storia,mamettendoinattoilluogocuiessaèstabilita rica: inessalapresenza dell’Assolutoaccadenonrequisendo ricerca nell’Eucaristialadinamica profonda dell’esistenzasto senso diogniatto.L’approccio fenomenologicodiLacoste fine produttivo, ma lasciavenire quelDefinitivoche rivela il dell’agire nellaliturgia: inessa l’uomononsipropone alcun effettiva. E.Jüngelsottolinealapeculiaritàdelladimensione per l’esperienzadiogniuomonellasuadimensionestorica ci sipropone infattidifare emergere ilsensodell’attoliturgico poralità cristologicaequelladellalibertàumana.Inentrambe mettere inevidenzailrapportocheessosiattuatralatem spettive, siimpegnanoinunapproccio alsacramentotesoa rilevante perché entrambi,purnelladifferenza traleloro pro N. R N. J E. Cittadella, Assisi2002; confronto et autres essais et autres ÜNGEL EALI

(ed.), , ; , Cittadella,Assisi2004; Segni dellaparola.Sullateologiadelsacramento : .. L J.Y. Il mondodelsacramento:teologiaefilosofiaa , AdSolem,Nanterre 2015. ACOSTE , . C C. Esperienza eassoluto.Sull’umanità ANULLO I D . H M. , . , La fenomenologiarove L’intuition sacramentelle ENRY , Eucaristia efe , in ------, , 171

ciclo di specializzazione S-18TFSEM. SEMINARIO DI TEOLOGIA FONDAMENTALE

Prof. DARIO CORNATI

«BRICIOLE E FRAMMENTI PER UN’INTERPRETAZIONE TRINITARIA DEL MONDO DATO/DONATO» Corso semestrale: 2 ore settimanali ECTS 3 1. Il seminario di ricerca intende ripercorrere nel dettaglio dei suoi contributi maggiori il dibattito acceso dal saggio baltha- sariano di Klaus Hemmerle: Tesi di ontologia trinitaria. Per un rinnovamento della filosofia cristiana (1975), cercando di acqui- sirlo quale limpido crocevia di un pensiero del mondo-creato, sottratto all’enfasi insopportabile del formalismo e all’arrende- vole debolezza della mistica contemporanea. Espressa con le parole dello stesso Balthasar che nel suo genio tutti ci prece- de, la questione affrontata è quella del modo in cui l’assoluto essere di Dio – il quale essere può esistere solo come trinitario – si riflette come stabilità di una promessa e definitivo di una giustizia nella malferma effettività del mondo che ci è dato e donato. 2. La grande scolastica di Tommaso e di Bonaventura – prima che la logica del manuale, nell’intenzione buona di preservarla, la stropicciasse – si dispiega tutta dentro questa convinzione di un vocabolario ontologico-trinitario, che è ancora un vestito fatto su misura e cucito addosso alla dimensione generativa della relazione, posta al centro della vita di Dio e della simbo- lica del mondo che pure ne riflette ilpathos drammatico. Con il dovuto rispetto delle differenze, ovviamente: in Tommaso, la processione delle persone divine distinte è la causa di ogni processione o moltiplicazione delle creature. L’origine tempo- rale delle creature fuoriesce infatti, per lui, dall’origine eterna delle persone e delle ipostasi. Nel dottore Serafico invece la dottrina della genesi trinitaria del mondo-creato è assicurata dalla categoria, per lui dirimente, di espressione, con la quale si rinvia più facilmente alla fecondità della vita divina. Solo questa è la chiave dell’autentica analogia, nella sua versione dinamica e creaturale: vale a dire, l’idea che il prius, la di- mensione metafisica di fondo, e quindi il trascendentale che costituisce l’ente, insista nella forma del legame, della rela-

172 la «teo-logicadell’ che, nellessicodiBalthasar, mettesalesullacodaedefinisce zione, dell’uscire dasé,cheesigeladifferenza. Appuntociò vita diDioc’èmoltopiù.Moltoprima donazione edidifferenza ontologicadeltrascendente.Nella Balthasar, soltantosfioratoquandosiparladipurezza della In altritermini,ilcuore delnostro discorsosull’essere è,per che ècostituitaessenzialmente per il suo genere di relazione. è segnatadalmistero trinitario dellepersoneedellasostanza non ècoltotrinitariamente.Tant’è chelalogicadell’ente-dato dal principio.Epertanto,nonesisteesemplaritàdell’essere se l’invano dellagratuitapartecipazionedi una vitache è trinitaria to rispecchia lavitatrinitariadiDio( uscita dall’agire generativo edrammaticodiDioognicreatura nella giustiziaegiustificazionedelsuoessere-amore. In sé, nonpuòmairestare solo,puressendounicoalmondo, trascendentale dell’ sogni eibruttirisveglidagliauspicidelpiùmaturo idealismo.Il metafisico, resta lagaranzia perscongiurare persinoicattivi Hemmerle lointuisce.CertoTommaso, conilsuoimpianto fessore Heideggereallasuaretorica delnullaabissale.Klaus tragica delfondamento,quantoinvecemenoall’illustre pro trinitaria chesiavvicinatantopiùaSchellingeallasuavisione scolo sull’amore del ’63, Balthasar concepisce un’ontologia to immarcabile eirriconoscibiledel qua diqualunqueforma re el’entein gioco;equellodelloslittamentoregressivo aldi del mondo,chesfocianellasostanzialeindifferenza tral’esse entrambi ifronti: quellodellarisoluzioneanaffettiva dellogos infatti la tradizione metafisica del razionalismoossessivo su dice ragionatodeldiscorso offerto, diunapiccola antologia accompagnata daunascheda sintetica,comprensiva dell’in modo, perfavorire il più vivo confronto. Dovrà perciò essere orico. Laduratadell’esposizione non dovrà sconfinare oltre testo suggeritoedellabuona restituzione delsuonucleote personali deglistudenti,secondolamodalitàdell’analisi del te dalprofessore, sirendono necessarialmeno8contributi duttivo el’ultimodieffettivo congedo),curatipersonalmen 3. Accanto ai due interventi previsti (il primo di carattere intro ): nonperunbisognodiconfermadelfondamento,ma agápe agape »: quellapercuiDio,inséefuoridi , quale vero nome dell’essere, sfida logos , favorevole alloscatenamen Imago trinitatisinentecrea pathos . Glaubhaft , l’opu ------173

ciclo di specializzazione dei principali passi stralciati e di una griglia di domande in- coraggianti. Non meno di 30 minuti, nell’arco di ogni seduta, verranno garantiti all’esercizio agile del dibattito: in grado di ospitare l’esigenza della chiarificazione immediata e la ripresa del tema unitario. (La bibliografia più completa verrà indicata e distribuita durante il primo incontro).

Bibliografia:

H.U. VON BALTHASAR, TeoDrammatica, vol. IV, L’azione (1980), Jaca Book, Milano 1986; P. CODA - A. TAPKEN (ed.), La Trinità e il pensare. Figure, percorsi e prospettive, Città Nuova, Roma 1997; P. CODA - L. Zăk (ed.), Abitando la Trinità. Per un rinno- vamento dell’ontologia, Città Nuova, Roma 1998; D. CORNATI, L’amore che tutto compie. Verità e giustizia di agape in Hans Urs von Balthasar, Libreria Editrice Vaticana, Roma 2018; K. HEMMERLE, Tesi di ontologia trinitaria. Per un rinnovamento del- la filosofia cristiana (1975), Città Nuova, Roma 1986; E. PR- ZYWARA, Analogia Entis - metafisica. La struttura originaria e il ritmo cosmico, Vita e Pensiero, Milano 1995.

I-FIL05. FILOSOFIA DELLA NATURA E DELLA SCIENZA

Prof. FERRUCCIO CERAGIOLI

Corso semestrale: 2 ore settimanali ECTS 3 1. Il corso si prefigge di fornire un’introduzione alla Filosofia della Natura e alla Filosofia della Scienza, nonché di mostrare i nessi che legano le due discipline tra loro e con le scienze matematiche, fisiche e naturali all’interno della globalità del sapere filosofico e umano. L’obiettivo è di procedere nella -di rezione della ricerca di quella unità del sapere indicata da Gio- vanni Paolo II: «Voglio esprimere con forza la convinzione che l’uomo è capace di giungere a una visione unitaria e organica del sapere. […] La settorialità del sapere, in quanto comporta un approccio parziale alla verità con la conseguente frammen- tazione del senso, impedisce l’unità interiore dell’uomo con- temporaneo» (Fides et Ratio 85).

174 sieme conl’esameoralealla valutazione finaledelcandidato. se perl’argomento delcorso.Tale lavoro scrittoconcorre in o auntestoo,ancora,una problematica dirilevanteinteres su untemaconcordato conildocenteerelativo oaunautore breve elaborato (tra i 12.000 e i 18.000 caratteri spazi inclusi) istituzionale, unaesercitazione scritta.Sitrattadipreparare un 3. Ilcorsoprevede lezionifrontali e,per gli studentidelciclo e naturalismo…)e/oalcuniautoriparticolarmentesignificativi. (es. realismo eidealismo,olismoriduzionismo, materialismo Infine, sivaluterannocriticamentealcunimodellidipensiero addirittura unitàdelsapere. ca, invistadiunamaggiore interdisciplinarietà, integrazioneo tenendo contodeipossibilinessiconl’interrogazione teologi di particolare rilevanzaeattualitàdiquestedisciplineanche deranno inparticolare considerazionealcunitemieproblemi (es. rapportomente/cervello,neuroni specchio…).Sipren dell’uomo, teoriadeisistemiaperti…)edelleNeuroscienze della Biologia(es.teoriadell’evoluzione,originevitae cosmologia, meccanica quantistica, principio antropico…), con un riferimento particolare ai risultati attualidella Fisica (es. tempo, misura,determinismo/indeterminismo,complessità…) su alcunenozionifondamentalidellaproblematica (es.spazio, definizione deglistatutidelleduedisciplineperpoisoffermarsi In unsecondomomentopiùsistematicosiprocederà auna scienza. terà unabreve panoramicasualcunimodellidifilosofiadella in particolare alle teorie della complessità. Infine, si presen rivoluzione dellaFisicadiinizio’900einuovisviluppilegati sperimentale, passandoattraversolateoriadell’evoluzione, partire dallasuaorigineconGalileoel’invenzionedelmetodo a sentazione sinteticadellosviluppodellascienzamoderna ni. Parallelamenteaquestoprimopercorso, sioffrirà unapre nascimentale aquellaromantica, finoadarrivare ainostrigior natura alpensiero diTommaso d’Aquino,dallaconcezioneri Fisica di Aristotele, dalla concezioneebraico-cristiana della cipali concezionifilosofichedellanaturadai presocratici alla scopo siprocederà a un’essenziale ricognizionedelleprin essenziali deirispettivisviluppiconiloro intrecci. Aquesto percorsi storicidelleduedisciplineindividuandoalcunisnodi 2. Inunprimomomentoverrannoripercorsi sinteticamentei ------175

ciclo di specializzazione Bibliografia:

G. BONIOLO - P. VIDALI, Introduzione alla filosofia della scien- za, Bruno Mondadori, Milano 2003; L. CONGIUNTI, Lineamenti di filosofia della natura, Urbaniana University Press, Città del Vaticano 2010; V. DANNA, Universo, vita, coscienza. Introduzio- ne alla filosofia della scienza e della natura, Effatà, Cantalupa (TO) 2015; D. GILLIES - G. GIORELLO, La filosofia della scienza nel XX secolo, Laterza, Roma-Bari 2002; P. ROSSI, La nascita della scienza moderna in Europa, Laterza, Roma-Bari 2002; A. STRUMIA - G. TANZELLA NITTI (ed.), Dizionario Interdisciplinare di Scienza e Fede, Urbaniana University Press - Città Nuova, Roma 2002.

S-18TPA01.TEOLOGIA PATRISTICA - I

Prof. ANTONIO BONATO

«LO SPIRITO SANTO, FONTE DI CARITÀ E ANIMA DELLA CHIESA, NEI SERMONI DI AGOSTINO» Corso semestrale: 2 ore settimanali ECTS 3 1. Il corso intende introdurre gli studenti nella conoscenza del metodo esegetico e del pensiero antropologico e teolo- gico-spirituale di Agostino. Si esamineranno in particolare la teologia dello Spirito Santo, l’ecclesiologia e la spiritualità agostiniane nei Sermoni. 2. Contenuti: a) Fondamenti teologici: lo Spirito Santo, Dono-Amore, consu- stanziale al Padre e al Figlio nell’unità della Trinità; procede dal Padre e dal Figlio, ma principaliter dal Padre; è la stessa carità divina che fa sì che noi restiamo in Dio e Lui in noi. b) Lo Spirito nell’uomo: è il soffio dell’Onnipotente, che si dona e ci vivifica, la forza dell’amore che ci accende del suo fuoco e ci eleva verso l’alto, fino alla piena partecipa- zione alla vita divina. c) Lo Spirito nella vita della Chiesa: anima e garante della sua unità; universalità e santità. La dottrina del Christus totus, capo della Chiesa, suo corpo: una sola persona mistica, un solo uomo, il Cristo completo o totale, lui e noi, sue membra.

176 in Agostino cheunisce.PneumatologiaespiritualitàSpirito Santo,Amore Paolo, CiniselloBalsamo(MI) 2004,33-58. in sant’Agostino come comunione.Sulrapporto trapneumatologiaespiritualità Cristo. LaspiritualitàdiAgostino cana, CittàdelVaticano 1997; e neltrattatotrinitariodisant’Agostino Augustin d) F P.B Bibliografia do ilpercorso diapprofondimento seguitoperlapreparazione. scritto, concordato precedentemente conildocente,indican dal docenteduranteilcorso,siasuuneventualecontributo zioni. Ilcolloquiod’esameverteràsiasulmaterialepreparato di untesarioriassuntivodelletematichesvoltedurantele grammata. Laverificadell’apprendimento avverràsullabase tematica relativa aunaquestioneoun’operadell’area pro e l’eventualeapprofondimento dapartedeglistudentidiuna tura espiegazioneinauladibranitrattidalleopere dell’autore, 3. Ilcorsoprevede lezioni frontali da parte del docente,la let e) s. Agostino 8, Borla,Roma1994,308-342; ERRARO Lo Spirito zione terrena, inattesadellapienezzadeldono. pegnocheciaccompagnanellanostra peregrina eterna, Lo Spirito perseverare nellevirtùenelbene. che rende l’uomocapacediamare Dioeilprossimo, edi quando siscatenalapersecuzione;sorgente digrazia, di annunciare ilVangelo editestimoniare lafede,anche nel cuore deifedeli;l’unzione spirituale, ossia il coraggio le; l’azionepedagogicadiammaestramentoeistruzione nascita, chetrasformalacreaturaaspiritua dacarnale rituale edellasantificazione;l’adozioneafiglilanuova che Dioconcedeaicredenti infunzionedelprogresso spi mor diDio,pietà,scienza,fortezza,consiglio,intelletto), ORROMEO , , Étudesaugustiniennes,Paris1972; Lo SpiritoeCristonelcommentoalquartovangelo : , CittàNuova,Roma2011; , in , L’église desaint decetempsdans laprédication nella vita cristiana in prospettivaescatologica Dizionario dispiritualitàbiblico-patristica , in La comunionenellaChiesa A. P A. : i doni di grazia (sapienza, ti J. R J. , CittàNuova,Roma2009; OLLASTRI ATZINGER , Libreria EditriceVati I D . , , : caparradellavita Molti eunosoloin La ecclesiologiadi , Lo SpiritoSanto . C N. , EdizioniSan IPRIANI , vol. , Lo Lo G. G. ------177

ciclo di specializzazione S-18TPA02. TEOLOGIA PATRISTICA - II

Prof.ssa CRISTINA SIMONELLI

«MUNUS ET OFFICIUM. AMBROGIO SULLA VERGINITÀ E IL MINISTERO» Corso semestrale: 2 ore settimanali ECTS 3 1. Il corso si propone di introdurre gli studenti alla ricerca teologica in ambito patristico, attraverso la lettura e il com- mento degli scritti di Ambrogio sulla verginità e il ministero. Sul primo aspetto sono conservate diverse opere del vescovo di Milano, sul secondo lo scritto di riferimento è De officiis ministrorum, ma su entrambi è illuminante l’epistolario, eco vibrante delle vicende ecclesiali dell’epoca. L’incrocio dei due temi, spesso studiati in ambiti separati, può offrire prospet- tive inedite, sia dal punto di vista del rilievo della presenza femminile nella chiesa milanese (e non solo) del IV secolo, sia dal punto di vista della grazia e dell’impegno dei ministri chiamati a servirla. 2. - Ambrogio: contesto storico, profilo biografico, produzione letteraria. - Il pensiero e l’opera di Ambrogio nel quadro delle forme ministeriali e monastiche antiche. - Presentazione degli scritti: epistolario, le opere sulla vergi- nità, il De officiis. - Dibattiti e sinodi attorno a Bonoso e Gioviniano: la molte- plice posta in gioco. - Visione di sintesi dei temi principali: modelli etici e agiogra- fici, l’incipiente mariologia e la concezione del femminile e del maschile, il ministero tra dovere e grazia. 3. Il corso è realizzato attraverso lezioni frontali in cui ven- gono presentati i temi e analizzati i testi. La verifica prevede un approfondimento scritto, che nel colloquio di esame verrà discusso e messo in relazione all’intero percorso.

Bibliografia: Fonti: le opere di Ambrogio nell’edizione bilingue Nuova Biblioteca Ambrosiana (NBA).

178 institutione virginis tra eredità edaperture tra eredità 291-336; Cattolica» 125/6(1997)801-821. gio diMilanonelXVIcentenariodellasuamorte K. P K. TO P. B Studi: « MARTIRE Roma 1992; le nellacatechesietestimonianzadivitadeiPadri 382; World: NewThemesandApproaches la posizionediquanti,perinflussodel“ giudei e del giudaismo nello scritto in esame. Pare indebolirsi no eilgiudeoTrifone equellaconseguentedell’immaginedei a) Laquestionedellarealtà deldialogotra ilcristianoGiusti Articolano ilcorsoprincipalmentetre nucleiimplicantisi: e dottrinaliattivinelcontestodialogico. inoltre, al riguardo la conoscenza degli aspetti letterari, storici a essededicato–diGiustino(metàdelIIsecolo).Consente, cristianesimo apartire daunoscritto–ilprimopervenutoci approfondimento dellepiùanticherelazioni fragiudaismoe N Corso semestrale:2ore settimanali la propria identità.Larappresentazione delgiudaismoriscon alcristianesimo,didefinire ecostruirema lanecessità,interna antigiudaica nonc’èconflitto socialetraicristianiegiudei, theory gnata daM.Taylor “ suale neiprimisecolicristiani R el complessoilcorsoperseguel’obiettivodiunrigoroso , INATA La mariologiainAmbrogiodiMilano ROWN OWER M. Z M. ” (M. Simon), sostengonocheall’originedella polemica

» S-18STTH1. STORIA DELLA TEOLOGIA -I ATTUALITÀ , , S. S. F ELZER Il corpo e la società. Uomini, donne e astinenza ses The RehabilitationofEveinAmbroseMilan’s De M. B M. ELICI , Gli scritti ambrosiani sulla verginità

DEL

IELAWSKI (ed.), , in D discourse theory Prof. , (StudiaAnselmiana140),Roma2004; M. D M. IALOGO La formazione alsacerdozioministeria La formazione

- D. H D. A ILLON

NTONIO , Einaudi,Torino 1992; CON OMBERGEN

(ed.), T Z RIFONE ”, inantitesialla“ ANI , Amsterdam 1996,367- ,«Theotokos» 11(2003) Religion intheAncient

(ed.), linguistic turn ( GIUDEO Il monachesimo , «LaScuola ) ) , in DI C. C C. G Ambro ECTS ”, desi conflict IUSTINO , LAS, ORSA 3 ------

179

ciclo di specializzazione trabile nel Dialogo, pertanto, non sarebbe il riflesso diretto di una realtà sociale, bensì una semplice costruzione retorica. b) Da qui la necessità di verificare la qualità dell’esegesi giu- daica rinvenibile nel Dialogo: media al lettore informazioni di seconda mano, quindi il percorso seguito nello scritto di Giu- stino risulta privo di originalità e il colloquio di cui dà conto è per gran parte o nella totalità fittizio? Il confronto delle nu- merose esegesi, credenze, pratiche giudaiche con le differenti fonti antiche – letteratura giudeo-ellenistica, scritti intertesta- mentari e di Qumran, Nuovo Testamento e letteratura cristia- na del II secolo – mette in risalto la specificità di Giustino in quest’ambito e inclina a ritenere che l’apologista cristiano di- sponga di un’informazione di prima mano, affine ai rabbi (pa- lestinesi?) del II e III secolo. c) Il contributo eventuale dell’opera di Giustino al contem- poraneo dibattito ricondotto, a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, a formule agevolmente indicative quali “Par- ting of the Ways” (Dunn: dicotomizzazione identitaria) oppure “Border lines” (Boyarin: separazione costitutiva riconducibile però a due distinte fasi della differenziazione giudaico-cristia- na) o, ancora e da ultimo, con chiaro intento irenico “The Ways that never Parted” (Yoshiko Reed - Becker), ripresa con certa enfasi in La croisée des chemins revisitée.

Bibliografia: Fonti: SAN GIUSTINO, Dialogo con Trifone, introduzione, traduzione e note di G. VISONÀ (LCPM 5), Edizioni Paoline, Milano 1988; PH. BOBICHON, Justin Martyr, Dialogue avec Tryphon, Édition criti- que, Traduction, Commentaires, «Paradosis», vol. 47/I-II, Éd. Universitaires, Fribourg (Suisse) 2003. Studi: S.J.G. SÁNCHEZ, Justin apologiste chrétien: travaux sur le Dialogue avec Tryphon de Justin Martyr, Gabalda, Paris 2000; D. BOYARIN, Justin Martyr Invents Judaism, «Church History» 70 (2001) 427- 461; T.J. HORNER, “Listening to Trypho”. Justin martyr’s Dialogue reconsidered (Contributions to Biblical and Theology 28), Peeters, Leuven 2001; PH. BOBICHON, Comment Justin a-t- il acquis sa connaissance exceptionnelle des exégèses juives?, «Revue de Théologie et de Philosophie» 137 (2007) 101-126.

180 di rappresentanti dellateologiacattolica. Sarannoinfinecon Costituzione dellaCommissione flessione ecclesiologicaall’interno dominato ildibattitoe,inparticolare, l’orientamentodellari decenni successivi,mettendo inluceitemicentralichehanno siglio EcumenicodelleChiesenegliannidelVaticano IIenei sarà preso inesameanzituttolosviluppodell’attivitàdelCon decreto sintesi dellavisionecattolicadell’ecumenismoformulata nel relazione tra laChiesacattolicaeleChiesecristianealla dibattito conciliare suitemidecisiviperlacomprensione delle a inviare osservatoridelegatiperassistere ailavoriconciliari,al dell’agenda conciliare, arivolgere allechiesecristiane l’invito hanno portato a riconoscere il tema ecumenico come parte si cheallavigiliadelVaticano IIeduranteilsuosvolgimento parte delcorsosaràdedicataall’approfondimento deiproces del NovecentodalleChieseprotestanti eanglicane.Laprima zione allosforzodidialogoericonciliazioneavviatoall’inizio del movimentoecumenicoeponelebasiperlasuapartecipa visione delgiudiziopronunciato inprecedenza sulleiniziative 2. ConilConcilioVaticano IIlaChiesacattolicacompieunare menico delleChiese. le iniziativeattuatenelmedesimoperiododalConsiglioEcu Al tempostessosarannoconsideratigliorientamentidefiniti e presenza haportatonellerelazioni traleconfessionicristiane. maturata nel ConcilioVaticano II, e aifatti nuovi che la sua alla adesionedella Chiesa cattolicaalmovimento ecumenico, to la seconda metà del XX secolo. Un rilievo particolare spetta presentare glisviluppiincampoecumenicochehannosegna alla vigiliadelVaticano II,nellasecondaparteilcorsointende ferenza di Edimburgo Missionaria Internazionale (1910), fino dello sviluppodelmovimentoecumenico,apartire dallaCon 1. Dopoaverstudiatonellaprimapartedelcorsolefasiiniziali Corso semestrale:2ore settimanali SUPPOSTI « I L

MOVIMENTO S-18STTH2. STORIA DELLA TEOLOGIA -II

TEOLOGICI Unitatis redintegratio , cheapartire dal1968havistoanchelapresenza

ECUMENICO » (II) » Prof. (1960-1999): (1960-1999): A NGELO . Nellasecondapartedelcorso M AFFEIS LO

SVILUPPO

STORICO ECTS

Fede e E

I

PRE 3 ------181

ciclo di specializzazione siderati, dal punto di vista del metodo e dei risultati conseguiti, i dialoghi bilaterali avviati dalla Chiesa cattolica con le grandi famiglie confessionali, fino alla firma nel 1999 dellaDichiara - zione congiunta sulla dottrina della giustificazione. 3. Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente e la let- tura commentata di alcuni testi. La verifica avverrà mediante un esame orale relativo ai contenuti illustrati nel corso. Nella prima parte dell’esame lo studente avrà la possibilità di illu- strare un tema a sua scelta tra quelli trattati durante il corso o l’approfondimento di un autore o di una parte del programma eventualmente compiuto.

Bibliografia:

L. JAEGER, Il decreto conciliare sull’ecumenismo. Storia, con- tenuto e significato, Morcelliana, Brescia 1965; A. MAFFEIS, Il dialogo ecumenico, Queriniana, Brescia 2000; A. MAFFEIS (ed.), Dossier sulla giustificazione. La dichiarazione congiunta cat- tolico-luterana, commento e dibattito teologico, Queriniana, Brescia 2000; Paolo VI e l’ecumenismo. Colloquio interna- zionale di studio. Brescia, 25-26-27 settembre 1998, Istituto Paolo VI - Studium, Brescia-Roma 2001; M. VELATI, Una diffi- cile transizione. Il cattolicesimo tra unionismo ed ecumenismo (1952-1964), Il Mulino, Bologna 1996.

S-18STTH3. STORIA DELLA TEOLOGIA ORIENTALE

Prof.ssa EMANUELA FOGLIADINI

«L’ARTE DEGLI EDIFICI CULTUALI BIZANTINI ALLA LUCE DELLA TEOLOGIA (VI- VIII SECOLO)» Corso semestrale: 2 ore settimanali ECTS 3 1. Il corso si propone una ricostruzione panoramica dell’arte figurativa dei luoghi di culto nell’Oriente bizantino dal VI all’VIII secolo. In particolare si soffermerà sulla sua parte orientale – le attuali Giordania, Siria, Egitto, Armenia, Turchia, Libia, Tuni- sia – considerata la più povera a livello artistico a causa delle supposte distruzioni iconoclaste. L’attenzione ai singoli siti, alle testimonianze archeologico-artistiche, al pensiero teolo- gico, permetterà di elaborare un quadro prossimo alla realtà

182 to theFifteenthCentury dge 2017; Jaca Book,Milano2002; cristiana. Dallaprovinciaimperialealprimoperiodoislamico civiltà culturali Bibliografia tati sultema,eilpatrimonioartisticoancoraesistente. ecclesiale, espresse attraversol’omiletica,l’innologiaeitrat ta facendointeragire leriflessioniteologichedellacomunità costruzione delcomplessoquadro iconograficosaràeffettua 3. L’analisi utilizzeràunametodologiamultidisciplinare. Lari e iterritoribizantiniinNord Africa. della Palestina, la Siria romana e in seguito l’Egitto, l’Armenia modo rilevante,inparticolare a seguitodellaconquistaaraba al contestostorico-politicoche,neisecoliinanalisi,mutò Occidente bizantino.Unaparticolare attenzionesaràdedicata ferenze iconografichechesipossono registrare traOriente e propriamente sacrie,infine,lemotivazioniallabasedelledif le ragioni dottrinali di un’arte figurativa ma che evitò soggetti quali furono leriflessioniteologichechenutrirono taliscelte, nografici sceltidallevariecomunitàecclesialiecomprendere dosi suprove dettagliate esolide,lagammadisoggettiico celebrazione eallapreghiera permetteràdiricostruire, basan tali raffigurazioni, perdefinizionefisse,inluoghidestinatialla nali suoggettimobilidipiccoledimensioni.Lapresenza di omettendo laquestionedelleiconeeimmaginidevozio tale, ossiasumosaicieaffreschi realizzati neiluoghidiculto, 2. Laricerca sifocalizzeràinparticolare sull’artemonumen re ilrapportodellacomunitàcristianaconl’immaginesacra. della Chiesaufficiale iconofila post-controversia, ediillumina storica, capacedisuperare iraccontisoventemiticiefaziosi L. J L. stiano dalleoriginialXVIIIsecolo e Medioevo AMES , Skira,Milano2011; , JacaBook,Milano2017; , Mosaics in the Medieval World: From Late Antiquity A. A. G : , JacaBook,Milano2011; RABAR , Le vie dell’iconografiacristiana.Antichità , CambridgeUniversityPress, Cambri . V T. M. Z M. ELMANS IBAWI , JacaBook,Milano2003. Armenia. ImprontediunaArmenia. , , L’arte copta.L’Egitto cri Orienti cristiani.Visioni M. P M. ICCIRILLO , L’Arabia ------, 183

ciclo di specializzazione S-18EBR01. EBRAISMO

Prof. PATRIZIO ALBORGHETTI

«LA TORAH CREA UN NUOVO MONDO» Corso semestrale: 2 ore settimanali ECTS 3 1. Il corso si propone di analizzare le introduzioni alla Torah dei più importanti esegeti ebrei, e il modo in cui essi hanno accostato i vari passi del testo biblico. Attraverso la lettura di parti scelte dei differenti Commentari, si delineeranno le molteplici vie interpretative, siano esse filo- logiche, filosofiche o mistiche. Si presenteranno anche i testi fondamentali della tradizione ebraica, quelli che diventeranno un riferimento per i lavori successivi. 2. Se anche dovessimo dire, con Rashi, che l’unico merito per cui il popolo d’Israele è stato liberato dalla schiavitù d’Egitto, mettendo così in evidenza la libera elezione di Dio, fu quello di essere destinato a ricevere la Torah, non potremmo non rima- nere meravigliati per quanto quel testo sia stato oggetto, nella storia successiva, di ammirazione, culto e interpretazione. Se inizialmente non vi fu pregio particolare a motivare la scel- ta, essa fu confermata dalle opere continue e fondamentali che i principali Sapienti hanno dedicato a quel libro. I testi fondamentali della tradizione – la Mishnah e i due Tal- mud –, i Midrashim, le traduzioni in altre lingue e l’opera dei commentatori nei differenti secoli, rappresentano un tesoro inestimabile, necessario per la giusta interpretazione: essi, se- condo l’ammonimento delle Massime dei padri, sono come “una siepe”, attorno ai primi cinque libri del Tanakh, che li pro- tegge e ne fornisce una corretta lettura. Il corso si soffermerà soprattutto sull’opera degli esegeti me- dievali, prendendoli a riferimento dei diversi metodi interpreta- tivi che in quel periodo si vennero sviluppando. Si dedicherà particolare attenzione a Rashi, per mostrare la nascita di una nuova sensibilità legata al senso letterale, a ’Avraham ’ibn ‘Ezra a Nachmanide e a Sforno, per vedere l’u- tilizzo della filosofia platonica e aristotelica per la spiegazione del testo, e al libro dello Zohar, per la lettura mistica. Si prenderanno in considerazione anche alcune prefazioni alla

184 nesi to (AL)1985; Bibliografia analitico sultesto. tori del I Torah a. Breve storia delleoriginidell’Islâm 2. Programma delcorso: abbraccia unmiliardo eseicentomilionidifedelinelmondo. fondamento diunaciviltà,unmodopensare larealtà, che ne aunareligione, quellaislamica,cheèstataedtutt’oggi pretazione nel mondocontemporaneo,cosìdarendere ragio lettura storico-critica delle fonti e alproblema dellaloro inter nell’esposizione inclasseverràdataparticolare attenzionealla Inquestosenso, tito contemporaneotraIslâmemodernità. recenti ricerche storicheeislamologiche,presenti neldibat diversi aspettidell’Islâm,tenendocontodeirisultatidellepiù gione islamicaattraversounapresentazione sistematicadei 1. Ilcorsovuoleintrodurre glistudentiallostudiodellareli Corso semestrale:2ore settimanali DI Brooklyn, NY2004; translated, annotated,andelucidated shit) BN - - - - T E Muh L’Arabia ecultipre-islamici ben guidati,ilconcettodiCaliffato ediSultanato L’integrazione dellasocietà:laComunitàIslamica;iCaliffi (Profeta eMessaggero) Muh le folle(Profeta eMessaggero) ROYES , acuradiR.M.Ravaglia,Valleripa, Linaro (FC)2007. , Menorah Publishing Company, New York, NY 1988; ZRA , peranalizzare ledifferenti prospettive cheglistessiau ̣ammad allaMecca:l’uomodifedeel’ammonitore del ̣ammad a Medina. L’uomo di stato e il condottiero Commentario S-18ISL01. INTRODUZIONE ALL’ISLAM ’ S , , Commento allaGenesi : Commentary on the Pentateuch, Genesis (Bere Commentary R AMBAN R , ABBI delineanoprimadiaccingersiallavoro Prof. The Torah: withRamban’s commentary ‘O P VADYAH AOLO N , Marietti,CasaleMonferra S ICELLI FORNO , MesorahPublications, , Commento allaGe ECTS R ASHI 3 ------

185

ciclo di specializzazione b. Il Corano (Qur’ân) - Redazione e stile del testo coranico - Contenuto: i principali temi - Concetti etico-religiosi del Corano - ‘Isa e Miriam nel Corano c. La Sunna e la legge (Šarî‘a) - Sunna: il concetto di “Tradizione” nell’Islâm - Ḥadîth: l’origine, le raccolte e la loro autenticità - Le fonti del diritto e le scuole giuridiche - Gli Huddûd Allâh d. Il culto islamico - I cinque Pilastri dell’Islâm (Arkân al-Islâm) - Concetto di Islâm, Imân, Iḥsân e. Il credo islamico (‘Aqîda) - La fede in Dio (Allâh), l’unico degno di tutto il culto (tawhîd) - La fede negli angeli (malâʾika) - Fede nei libri (Kutub) inviati da Allâh (compreso) - La fede in tutti i Profeti e Messaggeri inviati da Allâh - La fede nel Giorno del Giudizio (Yawm al-Dîn, o Yawm al- qiyâma) e nella risurrezione (la risurrezione dei corpi dei credenti dopo il Giorno del Giudizio) - Fede nel destino (qadâr) e la libertà dell’uomo f. La teologia (Kalâm) - Le correnti teologiche - La Mu‘tazila - Gli aš‘ariti e la “via media” - Al-Ghazâlî, pensatore e maestro spirituale g. La mistica islamica (Taṣawwuf) - Il percorso storico delle origini - Il Profeta e il Corano - L’esperienza dell’Amore di Dio e l’unità dell’essere - Il riconoscimento dell’esperienza spirituale dei ṣūfî - La “via mistica” dell’Islâm nel Sud-Est Asiatico h. Il pensiero filosofico, politico e religioso dell’Islâm - Le correnti del pensiero riformista islamico e i suoi pensatori - Le tre fasi fondamentali del riformismo islamico

186 verso sestesso( e maestrospirituale Milano 2001; 25,18: 25,18: 2. QuandoAbramfuchiamatodalSignore ( teologicamente irisultatidell’analisi. e lateologiadellibro dellaGenesi,imparandoainterpretare Lo studentepotràcosìconoscere eapprezzare l’artenarrativa narrativa nell’orizzontedellateoriadiMeirSternberg. di Abramo( 1. Verranno presentati emessiaprofitto nellaletturadelciclo Corso semestrale:2ore settimanali rivolta nonfuauscire ( era già“inuscita”e,forseperquesto,lachiamatachegli fu olo, CiniselloBalsamo(MI)2009. islamico nelpensieroriformista e modernità Bibliografia « Dispense deldocente; nomicità che contraddistingue la narrativa biblica, tratteggia esigenze diradicalità?Ilracconto dellaGenesi,purnell’eco relazione di uno deidueconunDiochesipresenta conforti con luiSarai,suamoglie.Che cosacomportaperlacoppia to dellarelazione conilDio.Abram,però, non erasolo:c’era lento apprendistato cheloporteràaesplorare lo spazioaper terà perAbramdiuncamminopazienza, di movimento giàiniziatoeadassumerlopersonalmente.Si trat Eglifuquindi chiamatoarenderepaterna. piùradicalequel storica - - - “P ADRE Il dibattitosulladignitàdellapersonaumananell’Islâm Il problema dell’ermeneuticadellefontiislamiche la modernità Il rinnovamentodellatradizioneislamicaneldibattitocon , Einaudi,Torino 2016; CAMMINO

DI S-18TB01. TEOLOGIA BIBLICA A.T. -I

: UNA Gen . H C.

DI MOLTITUDINE 11,27–25,18)iprincipalistrumentidell’analisi A lek l BRAMO Prof.ssa ILDEBRANDT , Jaca Book, Milano2013; e k ā y A. B A. ), lasciandoilpaese,clanelacasa - - ṣ ’

), maa CAMMINO E

L AUSANI , MADRE AURA P.N Islam. Unanuovaintroduzione I , ICELLI

camminare

NVERNIZZI DI Il Corano DELLE

COPPIA , Al-Ghazâlî, pensatore

NAZIONI » , EdizioniSanPa , BURPantheon, Gen ( P.N hlk . G ”. 12,1-3),egli ), adandare ICELLI EN 11,27– ECTS , Islâm 3 - - - - 187

ciclo di specializzazione finemente il cammino dell’uno e dell’altra, nelle reciproche lon- tananze e negli avvicinamenti, nei fraintendimenti e nelle com- plicità, tra attenzioni e interventi divini, quasi chirurgici, che ridefiniscono le relazioni mediante la parola e aprono alla vita. a. Status quaestionis: il ciclo di Abramo e gli studi letterari; b. Note di metodo: l’analisi narrativa; c. Lettura narrativa di Gen 11,27–25,18; il personaggio divino nella storia di Abramo. La lettura verrà intervallata da ampie soste metodologiche in cui verranno presentati gli strumenti adatti per lo studio dei vari fenomeni incontrati. 3. Il corso sarà condotto mediante lezioni frontali. Per una profi- cua partecipazione è auspicata la conoscenza dell’ebraico. Sarà cura dello studente approfondire personalmente gli argomenti mediante lo studio del materiale indicato a lezione. La ricerca personale del materiale sarà parte integrante della preparazione. L’esame sarà orale.

Bibliografia: Strumentazione essenziale: un’edizione critica della Bibbia ebraica. R. ALTER, The Art of Biblical Narrative: Revised and Updated, Basic Books, New York 1981, 20112, tr. it. della I ed.: L’arte della narrativa biblica (Biblioteca Biblica 4), Queriniana, Bre- scia 1990; J. GROSSMAN, Abram to Abraham: A Literary Analysis of the Abraham Narrative (ATID 11), Peter Lang, New York, NY 2016; J.G. JANZEN, Abraham and All the Families of the Earth: A Commentary on the Book of Genesis 12–50, Eerdmans, Grand Rapids, MI 1993; C. NIHAN - M. BAUKS (ed.), Manuel d’exég- èse de l’Ancien Testament (MoBi 61), Labor et Fides, Genève 2008, tr. it.: Manuale di esegesi dell’Antico Testamento, EDB, Bologna 2010; M. Sternberg, The Poetics of Biblical Narrati- ve. Ideological Literature and the Drama of Reading, Indiana University Press, Bloomington, IN 1987; A. WÉNIN, Abramo e l’educazione divina. Lettura di Genesi 11,27–25,18, EDB, Bo- logna 2017.

188 or EcclesiasticusintheRevised Version withintroductionand « gler), partire dallafinedelXIXsecolonella il fortunato ritrovamento di diversi frammentivenutiallaluce a Oggi possediamoil70%circa deltestoebraicooriginale,per si amassesoprattuttoperilsuocontenutomoraleeformativo. volta dasanCiprianodiCartagine(IIIsecolo),indicaquantolo Come ultimapagina,leggeremo I testipossedutisiainGreco siainEbraico: le diverseprospettive teologicheemorali. nipote diben-Sira(ultimoterzodelIIsecoloa.C.)escoprirne originale (circa 180a.C.)elaprimaversionegreca redatta dal Lo scopodelcorsoèquindidiconfrontare iltestoebraico poi aQumr stia») dellasinagogaal-Fustatdell’anticoquartiere delCairo, e Lo stessonome e Latine,èunsegnodell’interesse chehasuscitatoneltempo. sione Greca, dacuiderivarono soprattuttoleversioniSiriache Il fattochelatradizionecristianaloabbiatrasmessonellaver Il libro delSiracideèdialtissimointeresse dapiùpuntidivista. Corso semestrale:2ore settimanali I testioriginaliinedizionecritica:BHS, Bibliografia e morale. e Siriache).Analisipoetica,analisisimbolica,teologica – quandonecessariolealtre anticheversioni(almenoLatine Lettura filologicadeltestoebraicoegreco, tenendopresenti vati –qualepotrebbe essere l’ipoteticooriginaleebraico. versione greca, ipotizzando–sullabasedeitestiebraiciritro A-F,M – Commentari principali: Il testoebraicovocalizzatosarà distribuitodurantelelezioni. stalt, Stuttgart). A W.O.E. O W.O.E. LLA

SCOPERTA Peshi ASADA S-18TB02. TEOLOGIA BIBLICA A.T. –II ā : ESTERLEY ṭ , 2Q18 2Q18 , ta’ n (1947-1951)eMasada(1964).

(Leiden), DELLA Prof. Ecclesiastico E , S 11QS The WisdomofJesustheSon ofSirach APIENZA G IANANTONIO Vulgata ALA

DI ) » G , attribuitoallibro perlaprima (Württembergische Bibelan ESÙ Sir B 24,dicuiabbiamosolola

ORGONOVO BEN g e nîzâ S Septuaginta IRA («deposito,sacre ( FRAMMENTI (ed.Zie ECTS

EBRAICI 3 - - - - - : 189

ciclo di specializzazione notes (The Cambridge Bible for Schools and Colleges), Uni- versity Press, Cambridge 1912. – The Wisdom of Ben Sira, A new translation with notes by P.W. SKEHAN, Introduction and commentary by A.A. DI LELLA (The Anchor Yale Bible 39), Doubleday and Co., Garden City NY 1987. – A. MINISSALE, La versione greca del Siracide. Confronto con il testo ebraico alla luce dell’attività midrascica e del metodo targumico (Analecta Biblica 133), Editrice PIB, Roma 1995. – G. SAUER, Jesus Sirach / Ben Sira (Das Alte Testament Deu- tsch. Apokryphen 1), Vandenhoeck und Ruprecht, Göttingen 2000. Altri commentari e studi vari saranno comunicati durante le lezioni.

S-18TB03. TEOLOGIA BIBLICA A.T. - III

Prof. GABRIELE MARIA CORINI

«ISRAELE TRA MEMORIA E IDENTITÀ: L’ALLEANZA DI MOAB COME MANIFESTO PROGRAMMATICO DELLA MEMORIA FONDATRICE DI ISRAELE» Corso semestrale: 2 ore settimanali ECTS 3 1. Il corso intende presentare attraverso lo studio della peri- cope di Dt 28,69–30,20 il processo fondativo dell’Israele della fede, avviato a partire dall’evento dell’esilio a Babilonia e defi- nito come memoria fondatrice. Partendo proprio dalla ripresa del contesto storico in cui si inserisce il testo dell’alleanza in Moab e al suo studio esegetico e teologico, si propone una possibile risposta riguardo al quesito dell’identità di Israele come popolo di Dio e la sua auto-comprensione come tale. Esso viene risolto attraverso ciò che il testo stesso consegna al lettore: proprio la scelta di memoria e di abbandono per- mette di giungere a individuare un momento storico ben pre- ciso in cui è del tutto evidente l’emergere di un cambiamento radicale nella vita sociale e politica di Israele, che determina così anche una nuova comprensione della realtà. Questo punto focale è individuato nel tempo del ritorno dall’e- silio babilonese, in particolare negli anni compresi tra il 520 e il 515 a.C., dove la necessità di riprendere il cammino in-

190 Israele come manifestoprogrammaticodellamemoriafondatrice di Testament humus terrotto dalla“tragedia”dellaperdita dellaterrahacreato un G.M. C G.M. cesso definitocome leanza diMoab( c) La categoria di memoria fondatrice applicata al testo dell’al b) Ilmomentodeuteronomico elamemoriafondatriced’Israele inpatria ritorno a) Presentazione delcontestostorico-socialedell’esilioe 2. Glisnodiprincipalidelcorsosaranno: co-culturale d’Israele. rapporto Legge-alleanza,fondamentodellastrutturateologi identificazione inquantopuntodiconvergenza edisintesidel Moab èdaconsiderarsicomeverticediquestoprocesso di propria identitàcomepopolodiDio.Iltestodell’alleanza salvaguardare ciòcheeradaricordare ediporre lebasidella ge il proprio passato attraverso il prisma dell’esilio capace di Bibliografia f) FenomenologiadelrapportoLegge-alleanzainIsraele e) Elementiteologicidell’alleanzainMoab di alleanza d) LanuovaalleanzainMoabeilrapportoconlealtre tipologie in come medium tra evento originario e progettazione di identità no 2007,72-73; biblica Bibliche» 17(2005); nell’Israele antico,vol.II,Dall’esilioaiMaccabei scia 2005; R. V R. IGNOLO , Glossa,Milano2018; , «Henoch»25(2003)361-371. socialeeculturaleadeguatoall’attuazionediquelpro ORINI , Cerf,Paris1976; G. G. B : ,

Israele tramemoriaeidentità.L’alleanza diMoab (ed.), ORGONOVO Dt I D . Scrittura ememoriacanonica 28,69–30,20) , La memoriafondatrice P.B memoria fondatrice UIS , A partire daDeuteronomio.IlcanoneA partire , La notiond’Alliancedansl’Ancien A. R A. R. A R. OFÉ LBERTZ , Storia d’Israeleecritica , Storia dellareligione . CosìIsraelerileg , «Ricerche Storico , Paideia,Bre , Glossa,Mila ------, 191

ciclo di specializzazione S-18TB04. TEOLOGIA BIBLICA A.T. - N.T.

Prof. ROBERTO VIGNOLO

«RINASCERE DALL’ALTO. UN PARADIGMA GIOVANNEO PER IL RINNOVAMENTO ECCLESIALE». Corso semestrale: 2 ore settimanali ECTS 3 Intento del corso è quello di recuperare il nascere come cifra dell’umano – clamorosamente rimossa e obliterata dal pen- siero dell’epoca moderna, refrattaria al «dono dell’origine» (R. Mancini) e solo recentemente ritornato all’attenzione dei filo- sofi (cfr. S. Zucal) – per cui «l’uomo è un nascente, prima che un mortale». Avremo così modo di concentrarci sul vissuto della nascita/generazione secondo le più significative testimo- nianze bibliche di Antico e Nuovo Testamento: quelle circa la nascita come benedizione e promessa, come pure quelle che la denunciano come un «inconveniente» (Ger, Gb, Qo), fino alla teologia giovannea dove assurge ad una ben nota cifra simbolica (ri-nascita, ri-generazione, rigenerazione, vita [eter- na]) che ne investe l’intero orizzonte teologico. Ne risultano interessate: l’antropologia teologica (Gv 3,1ss. con Nicodemo ammiratore notturno di Gesù, in cammino verso un discepo- lato diurno: Gv 7,51; 19,38-42; ma cfr. 1Gv 3,9; 5,18-20) – con tanto di irriducibile istanza etica (1Gv 4,7–5,4) –, l’ecclesiolo- gia (Gv 16,21-23), ma più radicalmente in primo luogo la stes- sa cristologia (Gv 1,1-5 e 1,13 nella lectio patristica al singola- re; 18,37-38; 1Gv 5,18-20), e quindi la soteriologia (nel segno della vita eterna, accessibile attraverso la fede), la pneumato- logia, e perfino lademonologia (Gv 8,44; 1Gv 3,7-10). Pure la teologia e la spiritualità (soprattutto con la dottrina dei sensi spirituali, cui il QV offre uno speciale contributo) ne restano segnate. Non mancherà un confronto religionistico, portato soprattutto sul fronte del Corpus Hermeticum, che avanza una intensa istanza di rinascita. L’intento sarà quindi di riscoprire qualcosa della ricchezza di questo theologoumenon che pro- muove un’umanità e un’ecclesialità filiale, e quindi fraterna.

Bibliografia:

R. VIGNOLO, La “confessione antropologica” di Sap 7,1-6, an- ticamera della preghiera per la Sapienza, in L’intelletto cristia-

192 des Nikodemusgesprächs zur SymbolsprachedesJohannesevangeliumsamBeispiel nascere: unparadigmaspiritualeneotestamentario nascere: 219; Metaphorik und Mythos im NT («Aesthetica» 5),Glossa,Milano2010,27-68; Esteriorità diDio.Lafedenell’epocadella“perditadelmondo” 1 vol.,ibidem,2006. iste Spirito ca «findaprincipio».Laprospettiva apocalittica dellateologia dono ecommentanoilcontenuto dellapredicazione evangeli base all’identificazionedegli annuncifondamentali,cheripren 1. Ilcorsopropone l’esegesidi1 Corso semestrale:2ore settimanali «Credere oggi»XXXVIIn.6(2017)67-85. dellaprofeziadell’Emmanuele 7,14. Unaletturaermeneutica S. S. Z GELINIET compleanno dimons.GiuseppeColomboperl’LXXXno. Studiinonore TIMA « T V M. E nerazione filialesecondoilQuartoVangelo nascita èdall’alto(Gv3,1-21).Accoglienzacristologicaerige scia, 2017. carne carne nine Writings rigenerante spirituali nelQuarto Vangelo: paradigmi di fede accogliente e Milano 2006; L H RMETE A . . S 1G , LesBellesLettres, Paris1944-1954(4voll.);ristampatoin

UCAL REDAZIONE ELLANICKAL I ÖDING D (Sapientia 52),Glossa, Milano 2011, 185-234; . T V

, (Sapientia 59),Glossa,Milano2012,95-132; AL

, Wiedergeburt II.Bibl.-theol E RISMEGISTO S-18TB05. TEOLOGIA BIBLICA N.T. -I Filosofia dellanascita

. IL , , Wiedergeburt ausWasser undGeist.Anmerkungen Q , in Nascere e rinascere. LoSpiritocomeveritàdella erinascere. Nascere , Glossa,Milano2004,277-300;

A.J. F A.J. GIOVANNEA UARTO (AnBib 72),BiblicalInstitutePress, Rome1977; , A. M A. The DivineSonshipofChristiansintheJohan , V ESTUGIÈRE ONTANARI Corpo ermetico e Asclepio Corpo ermetico ANGELO Prof. » C : (Joh 3,1-21),in ,

LAUDIO UNA (ed.), La Révélation d’Hermès TrismégLa Révélationd’Hermès (QD 126), Freiburg 1990, 168-

(Filosofia 83),Morcelliana Bre Gv PROSPETTIVA D I sensispiritualitracorpoe , indicandonelastrutturain , LThK 310(2001)1148ss. OGLIO

, in APOCALITTICA . K K. I P.S D I D . , SE edizioni, , . ERTELGE , La seconda EQUERI Nascere/ri , in I D I .

D ECTS , NELL . G. A G. I sensi

,

(ed.), (ed.), Isaia ’ UL N 3 ------, 193

ciclo di specializzazione di 1Gv viene quindi confrontata con l’impostazione del Quarto Vangelo per verificarne i contatti e chiarirne i rapporti. 2. La stesura della 1Gv è strettamente connessa con l’ultima fase di elaborazione del Quarto Vangelo: di fronte a una grave crisi, interna alla comunità giovannea, la Lettera rappresenta “una” interpretazione della tradizione, contrapposta a quella degli avversari, e la esplicita introducendo una impostazione apocalittica incentrata sui temi di “luce” e “amore”. Il corso intende studiare l’unitaria concatenazione dei tre diversi ge- neri letterari che qualificano la Gv1 (annuncio, argomentazio- ne ed esortazione), valorizzando l’analisi letteraria e retorica di Giorgio Giurisato (1998), che ha dimostrato come il genere della chréia, simile a un discorso in miniatura, comprenda i tre stili caratteristici della Lettera: la proposta di un tema, la sua elaborazione mediante alcuni ragionamenti, una breve esortazione. Perciò l’identificazione degliannunci kerygmatici permette di individuare le pericopi in cui l’intero testo è artico- lato e l’analisi letteraria della Lettera contribuisce alla maggior comprensione della prospettiva apocalittica che ne segna il pensiero teologico. Tale prospettiva sembra caratterizzare an- che la redazione finale di Giovanni, che integra il tema dell’Ora con i concetti di luce e tenebra, presentando Gesù nel suo ministero (giorno) come Luce del mondo e poi nell’evento pa- squale (notte) come Colui che ama i suoi sino alla fine. Così l’esistenza terrena di Gesù è presentata come racchiusa da una iniziale “discesa” dal cielo e una conclusiva “salita” al cie- lo, che coincide col ritorno al Padre; ma, volendo correggere l’esagerazione spiritualista di coloro che sono rimproverati da 1Gv, il Quarto Vangelo finisce per ribadire con forza l’im- portanza della “carne” assunta dal Logos, delle celebrazioni sacramentali e di un comportamento etico corretto, con l’in- troduzione di esplicite formulazioni di fede nella risurrezione finale e corporea. 3. L’esegesi dei brani di 1Gv sarà elaborata, seguendo il me- todo interpretativo sincronico, che valorizza la costruzione letteraria del testo per ricavarne l’insegnamento teologico. I risultati di questa esegesi serviranno per chiarire alcune carat- teristiche del Quarto Vangelo. La verifica di apprendimento e competenze consiste in un colloquio col docente, basato su una ricerca specifica, condotta personalmente dallo studente.

194 biblica, 138),PIB,Roma1998; contenutoteologico ni. Analisiletterariaeretorica, tedesco 1991-92); ni ti inmanierabendifferente alpunto daessere addiritturain dà formaaepisodidovedue protagonisti sonocaratterizza costati einrelazione conunterzo?Inchemodol’evangelista ama rappresentazioni incuiduepersonaggidistintisonoac dato poneunaseriediinterrogativi: perché l’evangelistaLuca partengono tuttealpatrimonioparticolare delterzoVangelo. Il dal fariseoepubblicano(18,9-14).Lepericopicitate ap e in dialogocon il ricco(16,19-31),Dioè invocato nel tempio maggiore (15,11-32),Abramoèincontattocolpovero Lazzaro (10,30-35), ilpadre èinrelazione colfiglioprodigo ecolfiglio simile: ilsacerdote, illevitaeSamaritanoincontranounferito Vangelo sinotacheanchelàappare unmeccanismomolto ferenti eimprevedibili. Osservandopoileparabole delterzo Luca dàformaadaccostamentirapidievivaci,conesiti dif Marta eMaria(10,38-42),idueladroni incroce (23,39-43). in coppia:ilfariseoSimoneeladonnapeccatrice(7,36-50), incontri diGesùconpersoneche,inveceessere sole,sono golare peculiarità di Luca: l’evangelista ama rappresentare gli prende lemossedaun’osservazioneaproposito diunasin che metteinscenalafiguradeltriangolodrammatico.Ilcorso 1. Scopodelcorsoèfamiliarizzarsiconlanarrativalucana Corso semestrale:2ore settimanali SATI G. G Bibliografia « Eerdmans, GrandRapids,MI-Cambridge,UK2010; of John Balsamo (MI)2012. la Bibbia dai testi antichi,55),EdizioniSan Paolo, Cinisello I L (Commentario Paideia,NT22),Brescia 2013(orig. T , RIANGOLO Lettere di Giovanni. Lettera di Giuda Lettere IURISATO , vol.III, S-18TB06. TEOLOGIA BIBLICA N.T. -II : , D Struttura eteologiadellaPrimaLetteradiGiovan RAMMATICO Commentary on theLettersof John Commentary U. U. Prof. VON

IN M L W ATTEO UCA AHLDE H.J. K H.J. » C RIMELLA , The Gospel and Letters LAUCK (Nuova Versione del , Lettere diGiovan Lettere (Analecta , Wm.B. M. F M. ECTS OS 3 ------195

ciclo di specializzazione contrasto? Perché il terzo personaggio spesso fa da “arbitro” e sentenzia sul comportamento degli altri due? Perché Luca utilizza con guizzo geniale e singolare pregnanza quell’artifizio che la retorica antica ha classificato con il nome disýnkrisis o comparatio, sviluppandola in maniera del tutto originale? 2. Il corso avrà anzitutto una duplice introduzione: nella prima si offrirà un quadro dell’analisi narrativa (metodo col quale poi saranno studiate le pericopi); nella seconda introduzione si approfondirà la sýnkrisis greca, facendo riferimento in partico- lare all’opera di Elio Teone, Progymnasmata. Si analizzeranno poi le sette pericopi lucane dove compare la figura del “trian- golo drammatico”. Al termine si tireranno alcune conseguenze teologiche sulla poetica lucana. 3. Il corso prevede una serie di lezioni frontali del docente. Gli studenti dovranno leggere (a scelta) almeno tre contributi esegetici.

Bibliografia:

J.N. ALETTI, L’arte di raccontare Gesù Cristo. La scrittura narra- tiva del vangelo di Luca (Biblioteca biblica 7), Queriniana, Bre- scia 1991; C. BROCCARDO, La fede emarginata. Analisi narrativa di Lc 4–9 (Studi e ricerche. Sezione biblica), Cittadella, Assisi 2006; M. CRIMELLA, Marta, Marta! Quattro esempi di “triangolo drammatico” nel “grande viaggio” di Luca (Studi e ricerche. Sezione biblica), Cittadella, Assisi 2009; V. FUSCO, Narrazione e dialogo nella parabola detta del figliol prodigo (Lc 15,11-32), in ID., Da Paolo a Luca. Studi su Luca-Atti. Volume secondo (Stu- di biblici 139), Paideia, Brescia 2003, 421-462; J.J. KILGALLEN, Luke 15 and 16: a Connection, «Biblica» 78 (1997) 369-376; G. SELLIN, Lukas als Gleichniserzähler: die Erzählung vom bar- mherzigen Samariter (Lk 10.25-37), « Zeitschrift für die neute- stamentliche Wissenschaft und die Kunde der älteren Kirche» 65 (1974) 166-189; 66 (1975) 19-60; R. VIGNOLO, Alla scuola dei ladroni (Lc 23,33-49), in G. DE VIRGILIO - P.L. FERRARI (ed.), «Lin- gue, come di fuoco» (At 2,3). Studi lucani in onore di Mons. Carlo Ghidelli (La cultura 128), Studium, Roma 2010, 247-268.

196 articoli di minario presentazione, tenuto conto della stessa. data sull’elaboratoconsegnatoinsegreteria aseguitodellasua dalità ebibliografiaindicatadaldocente.Lavalutazione verrà senteranno delle relazioni su brani a essi assegnati, con mo 3. A seguito di due lezioni introduttive del docente gli allievi pre cedimenti retorici emidrashicicuil’apostoloricorre. defezione dallostesso.Ciòsaràpossibileindividuandoipro nità destinatariadelloscritto,cheviveilrischiodiunatragica riguadagnare allapropria comprensione delvangelolacomu necessario cogliere tutte le strategie da lui messe in atto per la suateologia.Percomprendere lastessasirende pertanto municativo perseguitodall’apostolopermeiinmododecisivo della suaargomentazione, verificandocosìcomel’intentoco ridotte, saràpossibileunadisaminacomplessivadell’insieme sendo omogeneanelcontenuto,edidimensionirelativamente 2. L’ambito d’analisisaràcostituitodalla sulla mozionedeiloro vissutoemozionale. ra logico-concettualeconappelliaidestinatarichefannoleva articoli leproprie argomentazioni intrecciando sviluppidinatu sincronico-pragmatica dell’esegesi,evidenziandocomePaolo rio paolino.Sipresterà particolare attenzionealladimensione competenza personalenellemetodiched’analisidell’epistola 1. Ilseminariosipropone difaracquisire aipartecipantiuna Corso semestrale:2ore settimanali Bibliografia tians CompositionandFunctionofPaul’sLiterary Letter to theGala Dizionario di retorica estilistica Dizionario diretorica Retorica: « RA SBERG duta teologica R G ETORICA S-18TBSEM. SEMINARIO DI TEOLOGIA BIBLICA AREVELLI ,« Studies»21(1975)353-387. , Elementi diretorica gli studentisonotenutialeggere (intendi:studiare!) gli

J.N. A J.N. E

: TEOLOGIA , Manuale diretorica , «Teologia» 38(2013)575-588,e LETTI Prof.

NELLA , Approccio retorico inesegesiesuarica Approccio retorico S L TEFANO , IlMulino,Bologna1969; ETTERA R , UTET, Torino 2004; , Bompiani,Milano2003;

AI OMANELLO G ALATI Prima di iniziare il se Prima di iniziare » Lettera aiGalati H.D. B H.D. B. M B. ETZ ECTS . L H. , ORTA . Es The C AU 3 H ------. 197

ciclo di specializzazione PERELMAN - L. OLBRECHTS-TYTECA, Trattato dell’argomentazione. La nuova retorica, Einaudi, Torino 1966; O. REBOUL, Introduzio- ne alla retorica, Il Mulino, Bologna 1966. Midrashica: P. BASTA, Gezerah shawah. Storia, forme e metodi dell’analogia biblica (SubBib 26), G&B Press, Roma 2006; G. STEMBERGER, Introduzione al Talmud e al Midrash, Città Nuova, Roma 1995.

S-18TB08. ISTITUZIONI BIBLICHE

Prof. FRANCO MANZI

«IL POPOLO DELL’ALLEANZA: LE ISTITUZIONI DELL’ANTICO TESTAMENTO E LE LORO REINTERPRETAZIONI CRISTOLOGICHE» Corso semestrale: 2 ore settimanali ECTS 3 1. Il fine fondamentale del corso semestrale è favorire l’ingres- so graduale degli studenti nella conoscenza delle principali istituzioni dell’Antico Testamento, vale a dire di quelle forme di vita sociale che hanno strutturato l’esistenza del popolo d’Israele nella fase anticotestamentaria della storia della sal- vezza. A questo scopo, ai partecipanti al corso sono spiegati i principali passi biblici che trattano di tali istituzioni e della loro rilettura neotestamentaria, nonché una bibliografia specifica per approfondire personalmente gli argomenti spiegati dal do- cente ed altri ad essi connessi. 2. Nel quadro dell’alleanza tra Dio e il suo popolo, il corso focalizza le principali istituzioni dell’Antico Testamento. In par- ticolare, dopo un’analisi della categoria dell’alleanza, saranno presentate nell’orizzonte anticotestamentario queste cinque istituzioni: la regalità, il profetismo, il tempio, il sacrificio e il sacerdozio. La prospettiva della trattazione non è soltanto storica e an- ticotestamentaria, ma è primariamente cristologica e conse- guentemente ecclesiologica. Più esattamente: soprattutto alla luce del documento della Pontificia Commissione Biblica,Il popolo ebraico e le sue Sacre Scritture nella Bibbia cristiana (Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2001), il corso chiarisce il rapporto di “continuità”, di “discontinuità” e di “progressione”, con cui le istituzioni anticotestamentarie sono

198 Cattolica»145/4(1994), 443-455; universale nelCristoevalidità dell’AnticaAlleanza 241-342; di Biblici;SezioneStudiBiblicis.n.),Cittadella,Assisi2006, ria delRisortoetestimonianzadellaChiesa l’Ancien Testament Institutions familiales. civiles (Le Ancore s.n.),Ancora,Milano2005; na popolare s.n.),Messaggero, Padova2001; Un’omelia percristianiadulti di espone inmanierasinteticailcapitolosul“sacrificio”dellibro L’esame oraleprevede duemomenti:nelprimo,ilcandidato denti untempocongruoperdomandeeinterventipersonali. parte diognilezione,ildocentemetteadisposizionedeglistu cotestamentari epoilariletturaneotestamentaria.Nell’ultima pio, il sacrificio eilsacerdozio), illustrandone prima i dati anti scuno deiseitemi(l’alleanza,laregalità, ilprofetismo, iltem 3. Ilcorsoèsvoltodaldocente,chededicaduelezioniacia comunità cristiana. gli scrittoridelNuovoTestamento inriferimentoaCristoealla dell’antico Israeleedelmediogiudaismosianostateriletteda dell’Antico e del Nuovo Testamento, in che termini le istituzioni attraverso undettagliatostudiostoricoedesegeticodeibrani in Cristodellarivelazioneanticotestamentaria,essomostra, dal corso.Perilluminare ilrapportodicompimentodefinitivo una presentazione piuttostorapida,èillustrataanaliticamente Biblica −coerentemente conilsuotagliosintetico−dedica Questa tesi,allaqualeildocumentodellaPontificiaCommissione definitiva diCristo. state portateacompimentodallamediazionestorico-salvifica . M F. Bibliografia dodici lezionidelcorso,riassuntenelledispense. rispondere alladomandadeldocentesultemadiunadelle Cittadella, Assisi2006,241-342;nelsecondomomento,dovrà Liturgicae» 116(2002)129-174; cumento dellaPontificiaCommissioneBiblica mento neotestamentariodelTempio do allalucediunrecente F.M ANZI ANZI , “Hic veritempliadumbraturmysterium”.L’adempi F. M , Memoria : ANZI , Le orme di Cristo. Discernimento eprofezia diCristo.Discernimento Le orme , vol.I, del RisortoetestimonianzadellaChiesa Le nomadisme et ses survivances. Le nomadismeetsessurvivances. (Dabar-Logos-Parola; Lectio divi R. R. . M F. DE V ANZI AUX . V A. , Cerf,Paris19915, , , Lettera agliEbrei. Les Institutionsde (Commenti eStu ANHOYE F. M , «Ephemerides ANZI , «LaCiviltà , Salvezza , Memo ------, 199

ciclo di specializzazione 155-203, tr. it.: Le Istituzioni dell’Antico Testamento, Marietti, Casale Monferrato (AL) 19773, 107-139.

S-18TB09. BIBBIA E CULTURA

Prof. PIERO STEFANI

«TRAMONTO DELL’ESODO COME FIGURA DI LIBERAZIONE?» Corso semestrale: 2 ore settimanali ECTS 3 1. Un primo scopo del corso è domandarsi se la figura dell’e- sodo, che ha potentemente agito nella storia come istanza di liberazione in senso spirituale, sociale e politico sia ormai tra- montata e, ammesso che lo sia, se ciò avviene in tutte e tre le sue accezioni indicate. La risposta è impegnativa perché non può prescindere da un giudizio sulla situazione storica presen- te. Un secondo scopo, più limitato, è chiedersi in che modo le dinamiche di impegno e riscatto sociale presenti nella teolo- gia della liberazione sudamericana siano declinate nell’attuale pontificato sia in relazione alla vita interna della Chiesa catto- lica sia rispetto all’opinione pubblica mondiale. 2. Il corso è diviso in quattro parti. Esse affrontano, per così dire quasi a campione, i quattro nuclei portanti del tema. La lettura spirituale dell’esodo sarà esemplificata soprattutto in base alla Divina Commedia colta nella luce del «In exitu Israel de Egypto». L’istanza di liberazione intesa in chiave prevalen- temente teologico-politica è in buona parte esaminata attra- verso gli studi del pensatore americano Michael Walzer. Esodo e rivoluzione – testo di oltre trent’anni fa – sarà affiancato da una più recente indagine dell’autore dedicata alla politica nella Bibbia ebraica. L’esito del confronto sembra prospettare un ri- dimensionamento dell’istanza liberatoria affidata alla politica. La terza parte prende in considerazione, soprattutto attraver- so l’opera di Gustavo Gutiérrez, i capisaldi della teologia della liberazione presentata nelle sue tre dimensioni: politico-socia- le, umana e spirituale. La quarta parte, servendosi in parti- colare del documento più importante dell’attuale pontificato: l’Evangelii Gaudium, esaminerà quali e quante siano le istanze della teologia della liberazione recepite dal magistero di papa Francesco. Nella conclusione risulterà inevitabile prendere

200 2012 le formulazionigrammaticali più recenti qualificano questetre zionale parladiazionidurative, puntualieperfettive,mentre in cuiècompostoilNuovoTestamento: laterminologiatradi caratteristica fondamentale del sistemaverbaledellalingua 2. Lostudiodell’aspettodei verbi greci miraapresentare una sione dell’ ramente cronologico siaimportante perl’esegesilacompren lo studiodeiverbi,perverificare comeaccantoalvalore pu adoperato nel Nuovo Testamento, il corso vuole approfondire 1. Presupponendo laconoscenzadibasedelgreco biblico Corso semestrale:2ore settimanali ne apostolicaEvangeliiGaudium scia 2013. Bibliografia per unasuccessivadiscussioneorale. scelta, daunbreve elaboratoscrittodaassumersicomebase iscritti. Ilmodellodiverificaècostituitodaunesameoraleo, a sull’intervento attivoesull’apportopersonaledapartedegli cumenti. Perilbuonesitodelcorsoèindispensabilecontare maniera consistentesullaletturacommentataditestiedo te aldialogo–prevede unamodalitàdisviluppoincentratain lezioni prevalentemente “frontali” –sempre, comunque,aper 3. Ilcorso,dopouninquadramentogeneraleattraversoalcune “teologia spirituale”radicatainprofondità nell’eredità biblica. misurarsi conorizzontidilungoterminesiaprospettare una sia dielaborare unavisione di“teologiadellastoria”capace atto chel’attualepanoramaècontraddistintodalladifficoltà « I G G. A D. de dellaScala D I I . TEMPI , All’ombra diDio.PoliticanellaBibbiaebraica LIGHIERI 5 UTIÉRREZ ; M. M. W

S-18LA01. CORSO SUPERIORE DI GRECO E

L ’ aspetto ASPETTO , : ALZER La DivinaCommediaedEpistolaXIIIaCangran , Teologia dellaliberazione (qualsiasi edizione); , cheitempiverbaligreci comunicano.

Esodo e rivoluzione DEL Prof.

SISTEMA C LAUDIO

VERBALE D (2013), qualsiasiedizione; P OGLIO

APA GRECO , Feltrinelli, Milano 2004; F , Queriniana,Brescia RANCESCO » , Paideia,Bre , Esortazio ECTS 3 ------201

ciclo di specializzazione tipologie d’azione come aspetto “interno, esterno o risultati- vo”. Inoltre, quando si analizza un verbo in un preciso testo letterario non si parla tanto di “aspetto” (valore assoluto di un tempo), quanto piuttosto di “qualità dell’azione” (Aktionsart), determinata dalla combinazione di caratteristiche lessicali, grammaticali e contestuali. Il corso quindi passerà in rasse- gna i tempi verbali greci (presente, imperfetto, aoristo, futu- ro, perfetto, piuccheperfetto), chiarendone il valore assoluto, ma soprattutto studiandone gli usi specifici in brani neotesta- mentari, dove tali precisazioni grammaticali sono utili per una corretta esegesi. Perciò lo studio teorico della grammatica è accompagnato da esercitazioni pratiche su alcuni testi biblici di particolare rilievo. 3. Lo studio grammaticale è ridotto ad alcune questioni princi- pali che riguardano l’aspetto dei verbi greci; l’esame dei testi biblici neotestamentari viene condotto con criteri propriamen- te linguistici, grammaticali e lessicali.

Bibliografia:

NESTLE-ALAND (ed.), Novum Testamentum Graece, 28a ed.; B.M. FANNING, Verbal Aspect in New Testament Greek, Claren- don Press, Oxford 1990; F. POGGI, Corso avanzato di Greco neotestamentario, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2009; M. ZERWICK, Il Greco del Nuovo Testamento, traduzione e adattamento alla lingua italiana di G. Boscolo (Subsidia Biblica 38), Gregorian & Biblical Press, Roma 2010; B. CORSANI, Guida allo studio del Greco del Nuovo Testamento, Società Biblica Britannica & Forestiera, Roma 1994.

202 tegoria eticadella ologia moralefondamentale,siprefigge diriflettere sullaca 1. Ilcorso,proposto nell’ambito dellaspecializzazioneinTe Corso annuale:2ore settimanali morale, mostrandocomel’ideadella necessità di superare laseparazione tra teologia spirituale e A partire daltemaconcreto,2. l’idea ispiratrice del corsoèla flessione teologicasinteticaesistematica. spirituale, biblica e morale, il corso intende articolare una ri la coscienza.Attraversocollaborazionedidocentidellearee prudentia « rittura si“identifichi”–conlanozionedella della tradizionespirituale,abbiaunnessoinscindibile–oaddi E ca espiritualedell’esperienza credente. scritti sapienzialiequellipaolini, evidenziandolaqualitàprati ti (solo)duemomentiesemplari dellaRivelazionebiblica:gli la SacraScrittura.Inmodo paradigmatico, sarannoaffronta nel Il terzocapitolosidedicherà allo studiodeldiscernimento Loyola esanFrancescodiSales. o formacostitutivadell’esperienzaspirituale:sant’Ignazio di come esercizio hannomessoatema ildiscernimento dernità, cristiana, soffermandosi suduefigure decisiveche,nellamo porrà unaripresa sceltadialcunimomentidellaspiritualità Il secondocapitolo,sotto il profilo teologico-spirituale, pro credente. quale appartiene l’esperienza morale della stessa coscienza al epost-moderno, dai rischidelcontestoculturalemoderno Il primo,dicarattere introduttivo, muoveràdalleopportunitàe aristotelica etomista.Ilcorsosisvilupperàinquattro capitoli. tia S-18TM01. TEOLOGIA MORALE FONDAMENTALE -I

D LA , cheappartieneinveceallariflessionemorale,inparticolare ISCERNIMENTO

TEORIA tommasiana,mostrandoneilnessocostitutivocon

MORALE SEZIONE DI TEOLOGIA MORALE

PASTORALE ESPIRITUALE E

PHRÓNESIS » phrón Prof. ē . L . M sis AURIZIO A aristotelicaerispettivamentela

TRADIZIONE C HIODI discretio spirituum discretio

SPIRITUALE phrón ē , , sis LA o S pruden- CRITTURA ECTS , tipica 6 ------

203

ciclo di specializzazione Il quarto capitolo, tematizzando la questione decisiva del discernimento come forma della prudentia o phrónēsis, ri- prenderà alcuni degli snodi fondamentali del pensiero morale occidentale: il concetto di phrónēsis in Aristotele, con alcune delle sue interpretazioni moderne, e quello di prudentia nella formalizzazione scolastica e sistematica di san Tommaso. Al termine, si presenteranno i nodi teorici per pensare la strut- tura del discernimento spirituale cristiano, come forma della phrónēsis, in cui è in gioco la coscienza morale del credente. 3. Il corso si svolgerà secondo la forma classica delle lezio- ni cattedratiche, che dovranno favorire al massimo coinvol- gimento, interesse e partecipazione degli studenti. Quattro ore saranno svolte da un docente di spiritualità, il prof. don Luca Ezio Bolis, otto ore da due docenti di Sacra Scrittura, i proff. don Patrizio Rota Scalabrini e don Stefano Romanello, e quattro ore da Antonio Da Re, professore ordinario di Filosofia morale all’Università degli studi di Padova. Per propiziare il coinvolgimento, si darà agli studenti l’opportunità di appro- fondire i temi svolti a lezione, con la possibilità di aggiungere un’esercitazione. Ovviamente si offrirà, sulle singole questioni, un’ampia rassegna bibliografica, nazionale e internazionale, per approfondire gli argomenti o le posizioni degli autori mag- giormente stimolanti tanto per la ricerca teologica quanto per l’interesse personale degli studenti.

Bibliografia: Il discernimento, «Parola Spirito e Vita» n. 70 (2015) 3-236; P. AUBENQUE, La prudenza in Aristotele, Studium, Roma 2018 (orig. 1963); M. CHIODI, Il capitolo VIII di Amoris laetitia: testo, contesto e questioni teoriche, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2018; M.R. JURADO, Il discernimento spirituale. Teologia, storia, pratica, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1997; M. MARCATO, Qual è la volontà di Dio? (Rm 12,2b). Il discernimento cristiano nella lettera ai Romani (Supplementi alla Rivista Biblica 53), EDB, Bologna 2012; H.M. YÁÑEZ, Il pro- cesso di discernimento in Amoris laetitia: crescita personale e integrazione ecclesiale, in G. BONFRATE - M. YÁÑEZ (ed.), Amoris laetitia. La sapienza dell’amore. Fragilità e bellezza della rela- zione nel matrimonio e nella famiglia, Studium, Roma 2017, 96-129.

204 la finedelsecoloXIX,attraverso 2. Sistudianoiprincipaliinterventimagisterialiapartire dal “morale”. ma ancheleproblematiche relative all’esercizio delmagistero Sullo sfondostaladiscussaimpostazionediquestaappunto, ricerca dimoralefondamentale: azione,passione,libertà,ecc. danti nonsolosessualità,matrimonioefamiglia,mal’intera sulta importanteancheinrapportoadaltre tematicheriguar quale quellatrattatadall’enciclicapaolina.Èovviocheciòri to complessastoricamente,culturalmenteeteologicamente necessari perorientare lariflessionecriticainunamateriatan allostudenteglistrumenticoncettuali1. Ilcorsomiraafornire Corso semestrale:2ore settimanali Spes fino adarrivare ad di precisazione edefinizione.Cosìlaproblematica di gono unquadro assaivario,esottoalcuniaspettiancorainvia pure coinvoltoinampliamentiedifferenziazioni, checompon sui modidell’esercizio delmagistero (nonsolo“morale”),esso la spiritualitàfamiliare. Nondiversamentesisviluppalaricerca ologia, dallaScrittura alla teologiafondamentale,nonesclusa la cosiddettabioetica),dellamoraleteologica,edell’intera te levanti sottoilprofilo dialtricapitolidellamorale(adesempio della pubblicazione dell’enciclica. Ne risultano prospettive ri venti diconferenze episcopaliedisingolivescoviinoccasione la moralefondamentale.Particolare rilievosaràdatoagliinter l’arricchimento delleprospettive teoricheviaelaboratedal teologica edell’insegnamentomagisteriale,l’affinamento e logico. Sinoteràanchel’evoluzionecontestualedellaricerca re lanormamoraleproposta eilsuosensonelcontestoteo gliere contributi,concordati coldocente,diduestudenti(al 3. Ilcorsoprevede soprattutto lezionifrontali, mapuòacco complessivo. nae Vitae « TEOLOGICO S-18TM02. TEOLOGIA MORALE FONDAMENTALE -II D A

, OLTRE Humanae Vitae -

risulta significativadiunmetodo teologicomorale MORALE UN

SECOLO

E Amoris Laetitia

NORMATIVA Prof. ,

Familiaris Consortio IL

A TEMA LBERTO

ECCLESIALE H B , conl’intentodifaremerge UMANAE Casti Connubii ONANDI » V , ITAE Veritatis Splendor : : , EPISTEMOLOGIA Gaudium et ECTS Huma 3 ------,

205

ciclo di specializzazione massimo) con conseguente discussione che coinvolga gli altri studenti. Importante sarà lo studio diacronico e/o sincronico dei documenti analizzati, e la ricostruzione del loro contesto nell’ambito della teoria teologica, non solo morale. La verifica del corso sarà l’esame orale, con possibili contributi scritti.

Bibliografia: Lettere Pastorali 1968-1969, Magistero episcopale, Verona 1970, pp. 2228; A. BONANDI, Il magistero morale secondo la teolo- gia recente, «La Scuola Cattolica» 127 (1999) 735-789; ID., L’au- tocomprensione del magistero morale, Ivi 128 (2000) 365-415; J. DECLERCK, La réaction du Cardinal Suenens et de l’épiscopat belge à l’encyclique Humanae Vitae, Chronique d’une déclar- ation, «Ephemerides Theologicae Lovanienses» 84 (2008) 1-68.

S-18TM03. MORALE SPECIALE - I

Prof. ARISTIDE FUMAGALLI

«L’EROTICA CRISTIANA. AMORE SPIRITUALE NEGLI ATTI SESSUALI» Corso semestrale: 2 ore settimanali ECTS 3 1. L’amore cristiano, ovvero l’amore di Dio rivelato da Cristo massimamente nel dono del suo corpo e infuso dallo Spirito nei cristiani, non si trattiene nell’intimo del loro spirito, ma ir- radia i loro corpi affinché lo testimonino al prossimo umano. Tra le forme della prossimità umana spicca l’intimità sessuale, la quale, per via dell’integrale coinvolgimento dei corpi, è un luogo di speciale incarnazione dell’amore cristiano. Agli atti sessuali presta attenzione il corso, con l’obiettivo di acquisire i tratti distintivi e offrire i criteri valutativi di un’erotica cristiana. 2. Il contenuto essenziale e costante del corso riguarda l’amo- re cristiano in rapporto agli atti sessuali, allo scopo di com- prendere come l’uno si incarni negli altri e gli altri manifestino l’uno, al di là della loro contrapposizione o semplice giustap- posizione. Lo sviluppo del corso, incentrato su questo conte- nuto, prevede indicativamente tre parti, dedicate all’elabora- zione di una teologia dell’agire sessuale, alla prospettazione di una criteriologia morale per gli atti sessuali, alla delineazione di una prassi del discernimento morale in ambito sessuale.

206 Siena 2014; del corpoel’unioneconiugale na, Brescia 2012; provocazione perlafede? niana, Brescia 2017; Bibliografia esame dopolafrequentazione delcorso. appresa durante lelezioniavverràtramiteunaprova oraledi testi indicatidurantelelezioni.Laverificadellacompetenza ta allostudiopersonale,chepotràavvalersidellalettura dei sviluppi della riflessione. L’acquisizione deicontenutiè affida zioni inordine alleopportunechiarificazionieagliauspicabili partecipazione attivadeglistudenticondomandeeosserva parte del docente attraverso lezioni frontali, senza escludere la 3. Ilmetododilavoro prevede losvolgimentodelcorsoda processualità delgiudizioprudenziale. deontologica, puntandoamostrare laloro integrazionenella lutazione dell’agire umano,qualiquelladellateleologia atti sessualiconsideraleprospettive piùclassichedellava moralesugli La delineazionedellaprassideldiscernimento la societàecultura,lungoilcorsodellapropria storiadivita. donazione all’altro/a, unificazione insestessi,interazionecon ordinate dellateologiamoralesessuale formulabiliinterminidi luppare opportunamenteinriferimentoagliatticorporei leco La prospettazione diunacriteriologiaintenderiprendere esvi dottrinale dellaChiesa;deiprincipaliinsegnamentidelMagistero. concezioni chepiùhannoimprontato laTradizione teologicae è previsto lostudiodi:alcunitestirilevantidellaScrittura;delle mandato da Cristo, e gli atti del corpo sessuato. A tale scopo l’amore interpersonale,corrispondenteall’amore donatoeco dell’intima connessionechenell’erotica cristianasussistetra cogliere glielementiimprescindibili evalidiperrendere ragione L’elaborazione diunateologiadell’agire sessualemiraarac . F A. co-morali dei sessi EDB, Bologna1996. Ladimensioneetica,esteticaespirituale dell’amore di carne. co. Seimeditazioni UMAGALLI , Medusa,Milano2009; (Biblioteca di Teologia Contemporanea 182), Queri : , S. O S. L’amore sessuale. Fondamentiecriteriteologi RTH F. H , Cantagalli,Siena2007;

J. G J. (ed.), ADJADJ RANADOS (Giornale diTeologia(Giornale 354),Querinia Eros -CorpoCristianesimo.Una , Mistica della carne. LaprofonditàMistica dellacarne. (Amore umano18),Cantagalli, J.L. J.L. M

(ed.), ARION Una caro:illinguaggio , X. X. L Il fenomenoeroti ACROIX , Il corpo ------, 207

ciclo di specializzazione S-18TM04. MORALE SPECIALE - II

Prof. MARKUS KRIENKE

«ETICA ED ECONOMIA» Corso semestrale: 2 ore settimanali ECTS 3 1. Attraverso la consapevolizzazione dei motivi della crisi eco- nomica e finanziaria del 2008 che non a caso è stata caratte- rizzata come “sistemica e strutturale”, il corso introduce nel rapporto tra etica ed economia, in riferimento all’antropologia cristiana e ai documenti della DSC. 2. «Questa economia uccide» (Evangelii gaudium, 53): questa frase di Papa Francesco è tra le più significative e più provo- catorie del suo pontificato. Nel 1991, Giovanni Paolo II affer- mò invece che “capitalismo” può significare anche «un siste- ma economico che riconosce il ruolo fondamentale e positivo dell’impresa, del mercato, della proprietà privata e della con- seguente responsabilità per i mezzi di produzione, della libera creatività umana nel settore dell’economia» (Centesimus an- nus, 42). Uno dei temi principali della DSC, dai suoi inizi fino a oggi, è infatti la domanda a quali condizioni nell’economia si realizza la dimensione del bene, per cui il rapporto tra “etica” ed “economia” è da comprendere a partire dalla realtà economica stessa. A tal fine vengono sostenuti nel dibattito attuale vari modelli che in un primo momento del corso saranno presentati e discussi. Particolare attenzione si dedica all’economia socia- le di mercato e all’economia civile e alla domanda in quanto realizzano un modello antropologico che trova corrispondenza nella DSC. Nella seconda parte, si indaga a partire dalla tesi di Max Weber sul rapporto tra religione/religioni ed economia, considerando anche la prospettiva dell’ebraismo e dell’islam, e dedicando un’ampia analisi ai documenti della DSC. Infine, nella terza parte si riflette su alcuni problemi attuali, interrogan- do economisti contemporanei, e porgendo attenzione al tema dell’etica dell’impresa e delle virtù dell’imprenditore, su cui tra l’altro punta l’attuale dibattito economico e teologico. 3. Si espone l’argomento attraverso lezioni frontali e la lettura di testi originali, interpellando anche l’orizzonte di esperienza degli studenti e stimolando il dibattito in aula. Inoltre, si of- fre un tutoring facoltativo per l’approfondimento di argomenti

208 sminiana, 2),Rubbettino,SoveriaMannelli(CZ)2010. e mercato.IliberalismidiRosminiHayekaconfronto 2010; sociale cattolico to. L’economia socialedimercatonellaprospettivadelpensiero Radici cattolichedell’economiadimercato . B M. Bibliografia power-point utilizzatodaldocenteduranteicorsi. ne inpdf,unriassuntoautorizzatodaldocente,eilmateriale prima lezione,unasceltaditestioriginalimessiadisposizio preparato sullabasedi:unmanualechevieneindicatonella parziali eperlapreparazione all’esame. L’esame oraleverrà « Roma 2001; Tocqueville, Mises,Hayek,Röpke,Popper Sturzo, Rubbettino, SoveriaMannelli(CZ)2016; Röpke all’eticadell’economiaealpensierosocialecristiano teologico, risultadecisivoper l’affrancamento dellariflessio pur non rescindendo formalmente il riferimento all’orizzonte da Scolasticacattolica,sianello sviluppodiunpensiero che, delcristianesimo,conlaRiformaprotestanteterno elasecon medievale sonosottopostia profondi ripensamentisiaall’in pensiero incuitemiteologico-politiciereditati dallastagione 2. IlCinquecentorappresenta unsignificativolaboratoriodi pensiero etico cristiano, soprattuttosottoilprofilo socio-politico. competenze metodologicheperlostudiodell’evoluzione del ti conoscitivi,connessialtemadilavoro, ediimplementare le morale permettendoallostudentediacquisire specificielemen 1. Il corso introduce alla ricerca storica nell’ambito teologico Corso semestrale:2ore settimanali Liberlibri, Macerata 1999; Dehoniane, Roma1991; T EOLOGIA ALDINI G. F , , , RANCO ETICA S-18TM05. MORALE SPECIALE -III : Il liberalismo, Dio eilmercato.Rosmini, Bastiat, O. B

, E , LateranUniversityPress, CittàdelVaticano

Economia senzaetica?IlcontributodiWilhelm AZZICHI POLITICA Prof. , Alle origini dello spirito del capitalismo : : P .. C A.A. IL F.F IER

CROCEVIA D ELICE AVIDE HAFUEN , Persona, impresa e merca Persona, impresa

G DEL UENZI ,

SECOLO Cristiani perlalibertà. S. M S. , tr. it.di USCOLINO XVI » , Armando, C. R C. , Persona ECTS (La Ro UFFINI 3 ------, , , 209

ciclo di specializzazione ne sulla società e la politica in termini secolari nel contesto dell’Europa delle nazioni, delle “guerre di religione” e delle te- orie assolutistiche portate a maturazione da Jean Bodin nel 1576 con Les Six Livres de la République. Il corso si propone di esaminare alcuni protagonisti del dibattito politico del se- colo XVI, verificando espliciti e impliciti richiami al pensiero teologico, pur nella consapevole riduzione della complessità insita in un’analisi di questo tipo. Lo sviluppo delle lezioni se- gue alcuni nuclei tematici nei quali si privilegerà il confronto diretto con i testi degli autori esaminati. a) Nel 1513 Nicolò Machiavelli sviluppa la prima stesura de Il Principe, in cui l’obiettivo di acquisire e mantenere il po- tere di uno Stato giustifica, nell’esercizio del governo, la sospensione dei tradizionali criteri etici retaggio del pen- siero tardoantico e medievale. Alla “realtà effettuale” pro- fessata da Machiavelli fa eco, nel 1516, l’Utopia di Thomas More con la ripresa di moduli filosofici nei quali, a partire dalla Repubblica di Platone, la forma ideale di società e di governo è trasportata su un livello “altro” rispetto alla “realtà”, pur lasciando trasparire, sotto il velo della finzio- ne letteraria, la percezione di attese ed esigenze presenti nella società del suo tempo. A questo modello “utopico”, diffuso anche in altre forme nel secolo XVI, si riallaccia, nel 1602, il frate domenicano Tommaso Campanella con La Città del Sole, ulteriore e originale riformulazione dell’idea- lizzazione societaria dietro alla quale è possibile riscontra- re, accanto all’opposizione alle tesi di Machiavelli, un pro- getto di riforma sociale alternativo al potere assolutistico. b) Erasmo da Rotterdam dà ragione di un’altra linea di pen- siero nella prima metà del secolo XVI per delineare le qua- lità morali dell’uomo di governo. Essa trova codificazione nella Institutio principis christiani (1516), dedicata a Car- lo V, con la quale l’illustre umanista si confronta, seppure indirettamente, con il modello di Machiavelli. Delineando il profilo etico del sovrano, Erasmo non solo si ricollega all’etica delle virtù di stampo aristotelico e a una peculiare ripresa dell’esegesi biblica origeniana, ma pone la sua ri- flessione nello stesso solco idealizzato dell’utopia di More, pur rifacendosi formalmente alla tradizione già alto-medie- vale degli Specula principum.

210 c) Bibliografia gli approfondimenti connessiaitemisvoltinellelezioni. ta con un esame orale nel quale lo studente potrà presentare ai finidellaprova diprofitto. Laverificadelcorsosarà effettua con l’accostamentodiretto aitestidegliautoriaffrontati, anche nerari diapprofondimento perlostudiopersonale,soprattutto 3. Il corso privilegia la lezione frontale, ma sono suggeriti iti studio. Perunaprimainformazione: direttamente durantelelezioni,oltre apiùspecificicontributidi incommercioEdizioni delleopere esaminatesaranno indicate d) della politica primo scrittopolitico libertà delcristiano maturazione dellaRiforma,conilmanifestodiLutero, Lo scenarioconfessionaledell’Europa vedegliiniziela de Mariana( iustitia et iure ( theologicarum communes rerum spunti sultema desunti daitestidiFilippoMelantone( to teologicodellasuariflessione.Sioffrono inoltre alcuni zare soprattuttoillegametralatesipoliticheel’impian Nell’analisi dei testi del Riformatore si cerca di puntualiz riormente approfonditi (eapplicati)negliscrittisuccessivi. berano temiteologicicaratteristicidelsuopensiero, ulte una riflessioneteologico-moralesullapolitica. poraneo perindividuare aspetti peculiariepermanentidi nel momentoanaliticoaconfronto conl’orizzontecontem In sedeconclusivasiriprenderanno temiequestioniemersi esclusiva, néoriginaria,dellasovranitàedelpotere politico. una riflessionesullacomunitàumanaqualefonte,purnon dalle forme assolutistiche con significativi abbozzi teorici di a questiteologièunateoriasocio-politicachesidistanzia ta daidomenicaniFranciscodeVitoria( di Tommaso d’Aquinoinprospettiva etico-politica, opera la ripresa attualizzantedella Scolastica, soprattuttonellascuoladiSalamanca,propone Nell’ambito cattolicolariflessioneofferta dallaseconda 1528; Institutio christianaereligionis De Indis e De iure belli De Indiseiure : , ilMulino,Bologna2001; 1556), e al volgere del secolo, dal gesuita Juan De rege et regis institutione etregis De rege (1520),cuidueannidoposegueilsuo L’autorità secolare lex naturaeedelloiusgentium , 1532)eDomingoSoto , 1536;1557). D. S , 1521) e Giovanni Calvino F. B TERNBERGER UZZI , nelqualesiriver De potestatecivili , , 1599).Comune Teologia, politica , Le tre radici Le tre Loci (De La La ------,

211

ciclo di specializzazione e diritto tra XVI e XVII secolo, Marietti, Genova-Milano 2005; M. RIZZI, Cesare e Dio. Potere spirituale e potere secolare in Occi- dente, il Mulino, Bologna 2009; M. VIDAL, Historia de le teología moral, vol. IV, La moral en la Edad Moderna (ss. XV-XVI), tomo 1. Humanismo y Reforma, Perpetuo Socorro, Madrid 2012, e2. América “problema moral”, Perpetuo Socorro, Madrid 2012.

S-18TMSEM. SEMINARIO DI TEOLOGIA MORALE

Prof. MATTEO MARTINO

«L’IDEA DI LIBERTÀ. MATRICE CRISTIANA E DECLINAZIONI (IPER)MODERNE» Corso semestrale: 2 ore settimanali ECTS 3 1. Come pensare la libertà? Nella stagione civile corrente essa appare più oggetto di accese rivendicazioni che di approfon- dimenti teorici. E quanto più è protestata da parte dei singo- li, tanto meno risulta concettualmente nitida la sua figura nel dibattito pubblico. Del tutto obliata è poi la matrice cristiana. Il seminario di ricerca provvede a offrire una prima presa di contatto con la letteratura sul tema, ambientando l’inchiesta nel quadro delle sollecitazioni provenienti dall’epoca e indivi- duando categorie di pensiero che propizino l’articolazione dei due profili della libertà, dono e compito. 2. L’idea di libertà, «venuta nel mondo per opera del cristia- nesimo» (Hegel), rischia oggi di ridursi a contenitore vuoto, a luogo comune della retorica libertaria. Nella visione cristiana, la libertà coincide con la decisione incondizionata di sé per il bene. La libertà è compresa nella prospettiva del rapporto del singolo con il proprio agire, preci- samente nella prospettiva della determinazione di sé a fronte della promessa escatologica anticipata a ogni uomo dall’e- vento Cristo. Questa visione ha creato un ethos che ha carat- terizzato la tradizione civile dell’Occidente ma che attualmente appare dissolto. Secondo la concezione ipermoderna, la liber- tà equivale all’istanza di emancipazione del soggetto da ogni condizionamento, fino alla pretesa di una sorta di immunità nei confronti delle richieste dell’altro e delle istituzioni. Libertà come esonero, addirittura come programmatica astensione da ogni impegno che non preveda il beneficio della revoca.

212 moderni Feltrinelli, Milano2005; Bibliografia sultati attinentiall’argomento daloro trattato. quali provvederanno araccogliere inunelaboratoscrittoiri questioni teoricheemersedalleesposizionideglistudenti,i con unariformulazionesinteticadapartedeldocentedelle seguita dalladiscussionecomune.IlSeminariosiconcluderà pera scelta secondo le indicazioni bibliografiche suggerite, A ciascunpartecipantesaràrichiestalapresentazione diun’o dologici perl’impostazionedellavoro diricerca deglistudenti. delle relative articolazioni.Verranno poiillustratiicriterimeto dedicate all’inquadraturadellatematicaeall’individuazione 3. IlSeminarioprenderà avvioconalcunelezioniintroduttive comandamento, nellarelazione conl’altro. la libertàsiacompitodellacuradisémediantel’obbedienzaal tetica edinamicadelsoggetto.Occorre quindimostrare come riferimento allamediazionepraticaestoricadell’identitàsin ne il senso cristiano. Si tratta anzitutto di pensare la libertà in restituire spessore teoricoallafiguradellalibertà,illustrando Per la riflessione teologico-morale si impone la necessità di teriorità”, “mistica”ecc.,che spessovengonousateinmodo fondamentali, comequelledi “spiritualità”,“esperienza”,“in cristiana. Questoesigedimettere afuocoalcunecategorie rare unateologiaspiritualeapartire dall’esperienza dellafede 1. Ilcorsosipropone dioffrire glielementiessenzialiperelabo Corso annuale:2ore settimanali R S. DOT A G. paragonata aquelladeimoderni Messaggero, Padova 2005; bliche S-18TSP01. TEOLOGIA SPIRITUALE FONDAMENTALE , NGELINI Esercizi spiritualiefilosofiaantica OMANELLO (BTC 185),Queriniana,Brescia 2017; , Meltemi,Roma2005. , : La libertà a rischio. Le idee moderne eleradicibi La libertàarischio.Leideemoderne , Lettera aiGalati.Introduzioneecommento Prof. . C B. L UCA C ONSTANT H E . T . , Einaudi,Torino 2001; ZIO AYLOR B , OLIS La libertàdegliantichi, , Einaudi,Torino 2005; , Gli immaginari sociali I. B I. ERLIN , ECTS Libertà P.H A 6 ------, , 213

ciclo di specializzazione generico, talvolta equivoco e riduttivo. Questo consente di in- dicare i criteri per la comprensione teologica dell’esperienza spirituale cristiana e di delineare i tratti dell’“uomo spirituale”. 2. L’introduzione si incarica di recensire le molteplici forme del “desiderio di spiritualità” che contrassegna la cultura con- temporanea, ma anche di segnalare la forte ambiguità che lo accompagna e che assegna al termine “spiritualità” i signifi- cati più vari. Un primo modulo ricostruisce le principali tappe storiche che hanno portato la teologia spirituale a costituirsi come capitolo autonomo all’interno dell’enciclopedia teologica: la riflessione dei Padri sulla “lettura spirituale” della Bibbia; il dibattito me- dievale tra teologia monastica e teologia scolastica; il “divor- zio” tra teologia e spiritualità nell’età moderna; il senso della distinzione tra “ascetica” e “mistica” e il porsi della “questione mistica” tra Otto e Novecento; la questione del rapporto tra spiritualità e psicologia; la nascita del trattato di Teologia spi- rituale nel XX secolo e i manuali contemporanei più diffusi. Chiude questa prima parte la presentazione di alcuni modi di articolare il rapporto tra la teologia spirituale e la storia della spiritualità. Un secondo modulo si concentra sull’esperienza cristiana in quanto oggetto della Teologia spirituale. Dopo alcuni cenni ad autori significativi come J. Mouroux e H. Urs von Balthasar, si presenta soprattutto la proposta di G. Moioli, illustrandone l’impostazione metodologica e l’articolazione dei contenuti e le prospettive aperte per l’elaborazione del trattato di Teologia Spirituale. Un terzo modulo individua alcuni “temi cristiani maggiori” decisivi della vita spirituale, non dedotti da una teoria prede- terminata ma ricavati dall’esperienza effettiva dei santi e dei maestri di spiritualità: la sequela di Gesù e la chiamata alla santità, la lettura spirituale della Parola di Dio, l’Eucaristia e la vita sacramentale, la preghiera, la Croce e il senso della sofferenza, il peccato la conversione e l’ascesi, la docilità allo Spirito e il discernimento spirituale, il senso della Chiesa, la testimonianza e la missione. 3. Il corso prevede lezioni frontali e un lavoro di ricerca perso- nale degli studenti, sulla scorta delle indicazioni suggerite dal docente. Il colloquio d’esame avverrà verificando l’acquisizione

214 tuale. Intersezionieparallelismi santa Teresa d’Ávila Milano 1992; Morale F B E. M G. Bibliografia dividuale apartire dalleletture suggeritenellabibliografia. delle tematiche trattate in classeeapprofondite nello studio in 3. Ilcorsoprevede lezionifrontali dapartedeldocenteel’ap gli sviluppinellaspiritualitàmedievale. poigure etemielaboratidallatradizionepatristica eseguirne letterarie piùsignificative,così daaccostare direttamente fi testi. Partedelcorsosaràpoi riservataall’analisidellefonti offrire glistrumentimetodologiciperuna corretta letturadei inquadramento storico-teologicodell’epoca,comeanche di caratteristiche fondamentali della disciplina, di presentare un 2. Trattandosi di un corso di base, si cercherà di delineare le stiche proprie, lungoilMedioevo. elaborate inepocapatristicaesviluppatesipoi,concaratteri teristiche dell’ambienteedellacultura,legranditematiche spiritualità cristianaanticaemedievale,illustrandolecarat 1. Ilcorsosipropone diintrodurre allostudiodellastoria Corso semestrale:2ore settimanali I Vaticana, CittàdelVaticano 2015,69-93; moderna 26 (2001)213-237; la spiritualità. Nodi teoricie prospettive di ricerca La santità aCristo La conformazione D ERRARI . S-18TSP02. STORIA DELLA SPIRITUALITÀ ANTICA , La preghiera attodellafedeeinatto.La“lezione”di La preghiera OLIS OIOLI , in

, (ed.), , in La prospettivadellaTeologia Spirituale sullaTeologia , , LitostampaIstitutoGrafico,Bergamo 2010,9-42; L’esperienza spirituale.Lezioniintroduttive A. F A. : E. B E. I Camminate secondoloSpirito D UMAGALLI . , Temi cristianimaggiori OLIS Prof. , «Teologia» 30(2005)200-219. I

D - . , R. F R.

E MEDIEVALE (ed.), Le trasformazioni dellasantitànell’età Le trasformazioni A , in NTONIO ORNARA Teologia MoraleeTeologia Spiri L. L. B , LAS,Roma2014,71-102; M

ORRIELLO - ONTANARI G. L G. , Glossa,Milano2018 OMBARDA I

D - . , M.R. D M.R. Storia estoriedel , Libreria Editrice

- G. T G. EL , «Teologia» G , Glossa, RABUCCO ENIO ECTS

- I D R. R. 10 3 . ------, , ; 215

ciclo di specializzazione profondimento personale di alcune tematiche. In sede di esa- me sarà chiesto: 1) di discutere le linee interpretative di un testo o di un tema, a scelta del candidato, indicando il per- corso di approfondimento seguito per la preparazione; 2) di discutere un testo o un tema, a scelta del professore.

Bibliografia:

V. GROSSI, La spiritualità dei Padri latini (Storia della spiritua- lità 3/B), Borla, Roma 2002; C. MARKUSCHIES, In cammino tra due mondi. Strutture del cristianesimo antico, Vita e Pensiero, Milano 2003; B. MCGINN, Storia della mistica cristiana in Occi- dente. Le origini (I-V secolo), Marietti, Genova 1997; ID., Storia della mistica cristiana in Occidente. Lo sviluppo (VI-XII secolo), Marietti, Genova 1997; K. RUH, Storia della mistica occidenta- le, 2 voll., Vita e Pensiero, Milano 1995 e 2002; T. ŠPIDLÍK - I. GARGANO, La spiritualità dei Padri greci e orientali (Storia della spiritualità 3/A), Borla, Roma 1983.

S-18TSP03. STORIA DELLA SPIRITUALITÀ MODERNA

Prof. GIUSEPPE COMO Corso semestrale: 2 ore settimanali ECTS 3 1. Il corso intende introdurre a una conoscenza non super- ficiale anche se non specialistica delle principali espressioni – autori e temi – della spiritualità occidentale tra il XIV e il XIX secolo. Il corso intende quindi non solo presentare gli snodi principali del modo di vivere la fede cristiana in un tempo che, a partire dall’eredità medievale, cerca nuovi linguaggi e si mi- sura con un mondo che cambia più velocemente, ma anche abilitare gli studenti a una lettura più consapevole e attenta dei testi della tradizione cristiana di quest’epoca. 2. Un’attenzione particolare sarà data a quelle esperienze che hanno dato origine a “scuole” di spiritualità e a “stili” di vita cristiana che sono rimasti nel tempo a segnare profondamen- te il modo di essere cristiani. Ci si soffermerà in particolare sui seguenti snodi: la devotio moderna e in particolare il libro dell’Imitazione di Cristo; il “se- colo d’oro” spagnolo: Ignazio di Loyola e la spiritualità degli

216 ritualità 11),EDB,Bologna2015; Settecento. Crisidiidentitàenuovipercorsi della Spiritualità12),EDB,Bologna2015. C. B C. Bibliografia di GesùBambinoela“piccolavia”. cazione, apostolato sociale e missione nell’Ottocento; Teresa Francesco diSalesal“crepuscolo dellamistica”;carità,edu Gesù eGiovannidellaCroce; la“scuolafrancese”del’600:da Esercizi spirituali « Spiritualità 10),EDB,Bologna2014; Bologna 2014; scuola francese1500-1650 cristiana nell’etàmoderna d. Ilrecupero dell’armonia:il l’ideale dellaMadonna. c. L’ambiguità dellabellezzafemminile:l’ideale diSodomae del cuore. nell’“anestetico”; l’artesacracomeoccasionedirivelazione b. Labellezzadell’arte:ilrischiodellacadutadell’estetico zione «labellezzasalveràilmondo». a. Analisicriticadelcontestoesensodellanotaafferma lupperà poiiseguentipunti: introduzione generale allafiguraeall’operadiDostoeskijsvi 2. Il corso sarà costituito fondamentalmente da una sintetica mentali dellabellezzaequaleilsuorapportoconla“salvezza”. romanzi di Dostoevskij, qualisianolecaratteristichefonda 1. Ilcorso intende presentare, attraverso la letturadei grandi Corso semestrale:2ore settimanali e. La(ri)costruzionedelparadiso: responsabili di tutti epertutto. cristismo D OSTOEVSKIJ ROVETTO S-18TSP04. STORIA DELLA SPIRITUALITÀ diZosima. :

- E

L. M L. L I ’ D ENIGMA ; lagrandetradizionecarmelitana:Teresa di . , EZZADRI La scuolaspagnola1500-1650 CONTEMPORANEA Prof.

DELLA

- M , Borla,Roma1987; F.F

ARCO BELLEZZA (Storia della Spiritualità 9), EDB, panenteismo ERRARIO B T.G ALLARINI »

- OFFI . G T. P.R , OFFI diMakareil L’Ottocento ICCA (Storia dellaSpi

- , . C L. La spiritualità . Z P. (Storia della OGNET OVATTO ECTS (Storia pan , , La La 3 Il Il ------217

ciclo di specializzazione 3. Il corso prevede essenzialmente lezioni frontali da parte del docente, lasciando però, qualora gli studenti lo desiderassero, la possibilità di interventi seminariali. Il colloquio d’esame par- tirà da una tesi scelta dallo studente (anche in base a eventuali approfondimenti personali), a cui il docente cercherà di allac- ciare altre parti del corso in vista di un confronto che conduca a delle sintesi ragionate.

Bibliografia: I cinque grandi romanzi di Dostoevskij: Delitto e castigo, L’ i - diota, I demoni, L’adolescente, I fratelli Karamazov. R. GUARDINI, Il mondo religioso di Dostoevskij, Morcelliana, Brescia 1951; S. SALVESTRONI, Dostoevskij e la Bibbia, Qiqajon, Magnano 2000; T. KASATKINA, Dostoevskij: il sacro nel profano, Rizzoli, Milano 2012; S. ALOE (ed.), Su Fëdor Dostoevskij. Vi- sione filosofica e sguardo di scrittore, La scuola di Pitagora,- Napoli 2012 (si veda anche la bibliografia lì indicata alle pp. 485-525); M.C. GHIDINI, Dovstoevskij, Salerno Editore, Roma 2017; F. BERGAMINO (ed.), Dostoevskij. Abitare il mistero, Edizio- ni Santa Croce, Roma 2017.

S-18TSP05. TEMI DI TEOLOGIA SPIRITUALE - II

Prof. PAOLO MARTINELLI

«TEOLOGIA DELLA VOCAZIONE CRISTIANA» Corso semestrale: 2 ore settimanali ECTS 3 1. Il corso, attraverso le lezioni frontali, intende fare in modo che lo studente acquisisca una conoscenza critica e sistema- tica delle questioni fondamentali riguardanti la vocazione, in- tesa come tema costitutivo dell’esperienza spirituale e della vita cristiana. Attraverso l’itinerario svolto e lo studio di quanto indicato, lo studente sarà in grado di orientarsi, nel panora- ma dell’attuale contesto culturale e teologico, nelle tematiche complesse della vocazione, riguardanti il suo fondamento, la sua strutturazione e il suo discernimento. 2. Dopo aver analizzato in fase introduttiva gli usi più comuni della parola “vocazione” nel vocabolario corrente, le lezioni affronteranno, nella prima parte, un percorso storico sul senso

218 Bibliografia spazio adeguatoperladiscussionedeicontenutiproposti. la comprensione dellalezione.Inognilezioneèprevisto uno raccomandata laletturaprevia diunoopiùarticolichefacilitino tematiche proposte. Nell’affronto dialcunitemispecificiverrà vocazione, siaperproporre alcunesintesi interpretative delle tradizione spiritualeedelmagistero dellaChiesasultema agli studenti, siaper l’analisi di alcunitesti della vamente fornite ne frontale; laqualefaràriferimentoadalcune slidessuccessi 3. Ilcorsosisvolgeràsostanzialmenteconilmetododellalezio ( 39.42), siacomeelementicaratterizzantilavitaconsacrata come realtà intrinsecaallavitadelbattezzato(LumenGentium tificazione delsensodeicosiddetti“consiglievangelici”,sia vocazionale,insieme allaiden fondamentale didiscernimento dell’amore comedestinazioneoriginariadell’uomoecriterio 22. Lapartefinaledelcorsosaràdedicataallaillustrazione mento, secondo la prospettiva delineata in in cuilastessastrutturaantropologica èportataalsuocompi nell’evento di Cristo, quale “universale concreto e personale”, parte, sicercherà unafondazionesistematicadellavocazione “uomo-donna”, “individuoecomunità”.Inoltre, nellaterza tità vocazionale,iscrittanellatriplicepolarità“spirito-corpo”, dal temadellavocazione,ossialalibertàdelsoggettoel’iden tico glielementiantropologici fondamentalimessiincampo seconda partedelcorso,verrannoproposti inmodosistema affermata da cazionali inriferimentoallavocazioneuniversalesantità, dibattito teologicocirca larelazione tra le diverse forme vo in attonelnostro tempo.Sarà postaspecificaattenzioneal nimento vocazionaledeicambiamenticulturaliparadigmatici di mostrare l’incidenza sul concettoesullapraticadeldiscer e al successivo dibattito postconciliare. Qui si cercherà anche ferimento alle acquisizioni magisteriali del concilio Vaticano II della vocazionenellacoscienzaecclesiale,conparticolare ri M H.U. Milano 1984; verso laRegoladisanBasilio Lumen Gentium ARTINELLI VON B , ALTHASAR Vocazione dellavita cristiana.Riflessione eforme : Lumen Gentium I D . 43-47). , La vocazionecristiana.Unpercorso attra , Glistatidivitadelcristiano cap.V. Successivamente,nella , JacaBook,Milano2003; Gaudium et Spes , JacaBook, P. ------219

ciclo di specializzazione sistematiche, EDB, Bologna 2018; P. MARTINELLI - A. SCHMUCKI, Fedeltà e perseveranza vocazionale in una cultura del provvi- sorio. Modelli di lettura e proposte formative, EDB, Bologna 2014; P. MARTINELLI (ed.), La vita Consacrata nella Chiesa. Van- gelo - Profezia - Speranza, Glossa, Milano 2016. Altra biblio- grafia sarà fornita durante lo svolgimento del corso.

S-18TSPSEM. SEMINARIO DI TEOLOGIA SPIRITUALE

Prof. CLAUDIO STERCAL

«LA PREGHIERA DI GESÙ E DEL CRISTIANO» Corso semestrale: 2 ore settimanali ECTS 3 1. Tre gli obiettivi principali del seminario: a) offrire ai parteci- panti l’occasione per approfondire la comprensione teologica del tema; b) verificare l’importanza che la trattazione sulla pre- ghiera di Cristo e del cristiano ha nella manualistica teologica, soprattutto per quanto riguarda la cristologia, l’antropologia e la spiritualità; c) sviluppare, negli studenti, la capacità di con- durre ricerche nel campo della teologia e della spiritualità cri- stiana, anche in vista dell’elaborazione della tesi finale. 2. In base alle competenze e agli indirizzi di studio degli stu- denti, saranno scelti ed esaminati alcuni testi teologici e spiri- tuali per verificare se e come trattano il tema della preghiera di Gesù e del cristiano. Questo consentirà di studiare il tema e di valutare il posto che esso occupa nella letteratura teologica e spirituale recente. L’ipotesi è che la riflessione sulla preghiera di Gesù e del cristiano non sia sempre sufficientemente valo- rizzata. Potrebbe, invece, fornire un punto di vista interessante per approfondire alcune questioni fondamentali non solo della Teologia spirituale, ma della teologia nel suo complesso. 3. Il metodo di lavoro si caratterizzerà per una costante at- tenzione all’analisi diretta dei testi scelti, alternando momenti di ricerca e di studio personale a momenti di confronto se- minariale. Questi ultimi saranno dedicati ad approfondire la comprensione dei testi oggetto di analisi, a mettere a punto il metodo di ricerca e a condividere i risultati raggiunti. La va- lutazione sarà data sull’elaborato scritto che ogni studente, analizzando il testo scelto, preparerà al termine del seminario.

220 turgia co di GesùnelvangeloMatteo.Unostudioesegetico-teologi DE D G. Bibliografia « e praticadell’esperienzareligiosa il FigliodelPadre valenza spiritualedellaliturgia operata dalMovimentoliturgi prestando quindi particolare attenzione alla riscoperta della lare delMedioevo,passandoperlaspiritualitàmonastica, e spiritualità,daquellamistagogica deipadriaquellapopo tra lepiùsignificativefigure storichedelrapportotraliturgia rituale. Suquestosfondo,si rileggeranno criticamentealcune in gradodicostituire unaeffettiva eprofonda esperienzaspi e quantolaprassiliturgica scaturitadallaRiformaliturgica sia traddistingue ilnostro tempointercetti leistanzedellaliturgia si chiederàinqualemisurala“vogliadispiritualità”che con grato igranditemidellaspiritualità.Sullivelloprassi, ci liturgico, eviceversaquantolaTeologia liturgica abbiainte la Teologia spiritualepostconciliare abbiaintegratoiltema livello della teologia, ci si domanderà quanto e in che modo plice analisi,condottasulfronte dellateoria edellaprassi.Sul 2. Ilpuntodipartenzadell’indaginesaràcostituitodauna du integrazione liturgica. scere neidiversimodellidispiritualità l’effettiva eauspicabile le principalidimensionidellaspiritualitàcristiana,earicono studenti sarannoabilitatiadeclinare nell’esperienzaliturgica brazione liturgica conl’esperienzaspiritualedelcredente. Gli 1. Ilcorsosipropone distudiare ilnessochelegalacele Corso semestrale:2ore settimanali Gesù modellodipreghiera Bibbia L L ITURGIA , PontificiaUniversitàGregoriana, Roma2000; A E P G , acuradi , Borla,Roma2009; OTTERIE ENNARO S-18LIT01. TEOLOGIA DELLA LITURGIA

E

SPIRITUALITÀ : ,

(ed.), La preghiera di Gesù: il Messia, il Servo diDio, diGesù:ilMessia,Servo La preghiera C. S C. , AdP, Roma1989; La preghiera nellaBibbia.Storia,strutturaLa preghiera TERCAL » Prof. , Centro Ambrosiano, Milano2017. P , AdP, Roma2009; G. M G. AOLO T OIOLI , Dehoniane,Napoli1983; OMATIS P.M , Preghiera, misticaeli Preghiera, ARE č EK Preghiera nellaPreghiera , La preghiera A. V A. ECTS ANHOYE 3 I. I. ------, 221

ciclo di specializzazione co. L’approfondimento teoretico, infine, svolgerà alcune tra le principali tensioni dell’esperienza spirituale nella prospettiva dell’esperienza liturgica: il rapporto tra interiorità ed esteriori- tà; la relazione tra individuo e comunità; il rapporto tra la me- diazione liturgica e l’immediatezza mistica; la relazione tra il culto rituale e il culto spirituale. 3. Attraverso lezioni frontali, con l’aiuto di un dossier di testi, si cercherà di articolare, nel triplice momento dell’istruzione della questione, dell’analisi storica e della ripresa teoretica, la dimensione teologica e antropologica della riflessione con quella più propriamente liturgica.

Bibliografia:

G. BOSELLI - M. CRIMELLA - A. GRILLO - E. MASSIMI - P. TOMATIS - G. ZANCHI, Celebrare in spirito e verità. L’esperienza spirituale della liturgia, Glossa, Milano 2017; N. CABASILAS, La vita in Cri- sto, Città Nuova, Roma 1994; B. MCGINN, Storia della mistica cristiana in Occidente. Le origini (I-V secolo), Marietti 1820, Genova 1997; P. TOMATIS, Liturgia e spiritualità, «Teologia» 40 (2015) 113-120; P. TOMATIS, Accende lumen sensibus. La litur- gia e i sensi del corpo, C.L.V. - Edizioni Liturgiche, Roma 2010; dispense del docente.

S-18TP01. TEOLOGIA PASTORALE FONDAMENTALE

Proff. LUCA BRESSAN, GILLES ROUTHIER, PAOLO CARRARA

«MILANO COME NINIVE. IL PRESENTE URBANO DEL CRISTIANESIMO E IL SUO FUTURO» Corso annuale: 2 ore settimanali ECTS 6 Il voluto rimando ad una lettera pastorale del cardinale (Alzati, va’ a Ninive, la grande città, 1991), allora Arcivescovo di Milano, delinea in modo chiaro anche se figu- rato il tema del corso: la città e il suo influsso sull’esperienza cristiana. Tutto il XX e anche questo nostro secolo vedono il fenomeno urbano come uno degli attori principali nella co- struzione della società e delle sue culture, nella delineazione degli scenari di vita, nella riconfigurazione dell’esperienza re- ligiosa e nella percezione della dimensione trascendente che

222 strumento ingradodidecostruire unarappresentazione della sione di Francia in poi il cristianesimo ha visto nella città lo bana haavutonelXXsecolo sulleChieseeuropee: dallaMis comprendere leragionidelforteimpattochel’esperienza ur È possibile così in un quarto momento (otto ore) fermarsi a sociali, ne esprimono l’identitàe la ricerca disensoe verità. negative deilegamichetengonounitigliindividuieigruppi concetto dicittà,impiegatiperdire leragionisiapositiveche i motividellaforzasimbolicainsitanelfenomenourbano e nel gica edantropologica sullacittàciconsentiràdicomprendere tica. Laraccoltadeiprincipalirisultatidellariflessionesociolo In unterzomomento(seiore) verràavviatal’interrogazione cri Dio dentro lastoria. dono formalarivelazionecristianaeilcamminodelpopolo di oggi edidomani),comeunodegliscenaridentro ilqualepren possibile leggere lacittà(anchelegrandimegalopoliglobalidi tema menodeduttivoepiùfenomenologicoedermeneutico: è partire dalconcilioVaticano IIconsenteun approccio alnostro tina). Lacategoriadeisegnitempièlostrumentochea pure quellodialcuniepiscopati (europei edell’AmericaLa il magistero degliultimipapi(daPaoloVIaFrancesco)come magistero ecclesialeallasuadimensionecattolica,toccando continua l’istruzionedellaquestioneallargando l’analisidel Un secondomomento,piùdisteso(lesuccessivedodiciore), pone all’esperienzacristianaeallavitaecclesiale. le suedimensioni:sociali,economiche,culturaliesimboliche) domande e delle sfide che il contesto urbano (la città in tutte le loro riflessionipastoralicomelospaziodiemersionedelle ultimi arcivescovi diMilano(daMontiniaScola),eassumendo istruire laquestione,attraversoletturadelmagistero degli primo momento(leprimeseiore delcorso)hailcompitodi lontà dellateologiadimisurarsiconilfenomenourbano.Un sei momenti,chemostranodaaltrettante prospettive lavo Il corsoaffronta iltemadellacittàarticolandolariflessionein tutti gliattoriingiocodentro questoscambio. un confronto chec’èstatoe ha segnatoinmodoindelebile simile fenomeno.Lastessateologianonpotevaesimersida mano, ancheilcristianesimoèchiamatoaconfrontarsi conun alleanza,assunzioneetrasfigurazionedell’u di incarnazione, struttura l’esperienzaumana.Proprio perlasuadimensione ------223

ciclo di specializzazione fede prigioniera di un immaginario che fatichiamo a supera- re. Possiamo così sviluppare in una quinta tappa (otto ore) le ragioni di una odierna teologia della città: in quale modo le argomentazioni di teologi del calibro di Agostino e Tommaso, oppure le ricostruzioni figurative dei testi biblici permettono al pensiero cristiano di assumere la città come lo strumento che ci rivela il disegno salvifico di Dio in atto dentro la storia degli uomini, trasformando grazie al registro escatologico il nostro presente in una anticipazione di dimensioni ed esperienze che appartengono al piano originario (e finale) di Dio. L’ultima porzione (otto ore) verrà dedicata alla presentazione del metodo teologico-pratico che ha accompagnato tutto lo svolgimento del corso, per consentire agli studenti di assu- mere in modo pieno ed autonomo questo metodo di ricerca teologica. Il corso, pur immaginato in modo classico (svolto in modo frontale), conoscerà nello sviluppo delle sei tappe in cui è costruito variazioni nel ritmo e nella didattica. In particolare, il secondo momento (dodici ore) verrà svolto in modo con- centrato, per poter usufruire della competenza di un docente esterno al corpo professorale della facoltà (il prof. Routhier). Ogni singola tappa, oltre alla trasmissione di contenuti e infor- mazioni relative alla tematica affrontata avrà lo scopo di ac- compagnare gli studenti ad assumere in modo individuale ed autonomo il metodo teologico-pratico. Ai singoli studenti sarà richiesto di sviluppare una propria ri- cerca personale, a partire dalla bibliografia analizzata durante il corso. Questa ricerca costituirà una parte dell’esame finale sintetico su tutto il percorso svolto.

Bibliografia:

J. COMBLIN, Teologia della città, Cittadella, Assisi 1971; G. FROSINI, Babele e Gerusalemme? Per una teologia della città, Paoline, Cinisello Balsamo 1992; M. MAGATI - G. SAPELLI (ed.), Progetto Milano. Idee e proposte per la città di domani, Bruno Mondadori, Milano 2012; C. GALLI, Dio vive in città. Verso una nuova pastorale urbana, LEV, Città del Vaticano 2014; L. MAR- TINEZ SISTACH (ed.), La pastorale delle grandi città, LEV, Città del Vaticano 2015.

224 il confronto conalcuniautori,soprattuttodiambitofranco dell’evangelizzazione. Perarricchire laricerca, siriveleràutile iscono: isoggetti,leazioni, il rapportoconterritorio,fine atto einrelazione alledimensionifondamentalichelacostitu valore dellaparrocchia oggi,afronte dalcambioculturalein no promossa. Ilsecondomomentotenta diproblematizzare il e culturaleincuiessasiègenerataagliobiettivichel’han gine dell’istituzioneparrocchia, inrelazione alcontestostorico menti principali.Alprimoèaffidato ilcompitodiripensare l’ori 2. Il corso è immaginato secondo una scansione in tre mo matrice secolare delcontestoeuropeo-occidentale. e delfunzionamentodellareligione nellasocietàeculturadi luogo, sitrova alcentro della trasformazioneradicaledelruolo infatti, comeistituzionedibasedeldarsidellaChiesain un corso intendefocalizzare l’attenzionesullaparrocchia. Essa, forma ecclesialeedalripensamentodell’azionepastorale, il 1. Inuncontestocaratterizzatodallatrasformazione della Corso semestrale:2ore settimanali « « SUBAPPALTO – esperienzeeprogetti significativi conigiovani. – iprincipalimodelliattualiditeologiapastoralegiovanile – leindaginisuigiovani – l’esperienzadelsinododeigiovani storale giovanile: alle domandechesorgono incoloro chesidedicanoallapa Faremo interagire quattro fattori,incorporandoilloro intreccio Corso semestrale:2ore settimanali P S ARROCCHIA TARE

CON S-18TP03. TEOLOGIA PASTORALE - II S-18TP02. TEOLOGIA PASTORALE -I

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225

ciclo di specializzazione fono e anglofono, che nell’ultimo decennio hanno affrontato queste stesse questioni. Sarà altresì stimolante l’ascolto delle provocazioni derivanti dal fenomeno, tipico dell’ambito prote- stante, delle cosiddette “Chiese emergenti”. Il terzo momento si propone di raccogliere le provocazioni che vengono lanciate alla parrocchia oggi (a proposito delle sue azioni, dei suoi riti, del suo linguaggio, della sua organizzazione e dell’esercizio dell’autorità) per mostrare come la riflessione teologico-pasto- rale, con le attenzioni che le sono proprie, si possa mettere a servizio di una loro comprensione più adeguata per un rilancio dell’istanza di un annuncio rinnovato del vangelo. In particola- re, saranno discussi i rapporti della parrocchia con la prospet- tiva teologica di una “fede per tutti” e con l’istanza contempo- ranea di una riforma ecclesiale in chiave missionaria. 3. Il corso viene proposto secondo il metodo delle lezioni frontali. L’esame orale ha lo scopo di verificare non soltanto l’apprendimento delle tematiche affrontate, ma anche l’ac- quisizione dello sguardo complessivo che, in ordine all’asse parrocchia-trasmissione della fede, si è suggerito. A tal fine, lo studente dovrà presentare un approfondimento, previa con- sultazione del docente.

Bibliografia:

D. BARNÉRIAS, La paroisse en mouvement. L’apport des syno- des diocésains français de 1983 à 2004, Desclée, Paris 2011; L. BRESSAN, La parrocchia oggi. Identità, trasformazioni, sfide, EDB, Bologna 2004; G. MONET, L’église émergente. Être et fai- re église en postchrétienté, Lit, Berlin 2014; M. PELCHAT (ed.), Réinventer la paroisse, Médiaspaul, Montréal 2015; W.E. SI- MON, Great Catholic Parishes, Ave Maria Press, Indiana 2016; C. THEOBALD, Urgences pastorales du moment présent. Com- prendre, partager, réformer, Bayard, Paris 2017.

226 « PO Gregory Bateson. – celebrazioniliturgiche edecosistemacomunicativosecondo – campeggiparrocchiali eantropologia dell’iniziazione – presenza dellaChiesaneimediaeteoriecomunicazione – vitadelleparrocchie esociologiadellaburocrazia – catechesidiICepedagogia questioni difedeeChiesa: Accorgendoci forsecheciporterannoall’essenzialedialcune renzialità, attraversoapprocci aberranti,impertinenti,sfasati. Interrogheremo l’azione ecclesiale, oggi tentata di auto-refe Corso semestrale:2ore settimanali L S-18TPSEM. SEMINARIO DI TEOLOGIA PASTORALE ’ ’ A

ASFITTICO PASTORALE

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ciclo di specializzazione Corsi di Lingua (aperti agli alunni del Ciclo Istituzionale e di Specializzazione)

TEDESCO I

Prof.ssa MANUELA TONELLI Corso annuale: 1 ora settimanale Mercoledì 13.00-14.00 Quota di iscrizione: € 130,00 Scopo del corso è avviare gli studenti alla comprensione della lingua scritta attraverso la presentazione delle strutture morfo- sintattiche essenziali e la lettura e traduzione di testi autentici di crescente difficoltà, prevalentemente attinenti a tematiche religiose. La prova finale consisterà in una traduzione scritta dal tedesco con l’ausilio di dizionario bilingue, seguita da un breve collo- quio sui testi affrontati durante il corso. Testo di riferimento: Impara il tedesco con Zanichelli, Zani- chelli, Bologna 2012; P. BONELLI - R. PAVAN, Grammatica attiva della lingua tedesca, Hoepli, Milano 2012.

TEDESCO II

Prof.ssa MANUELA TONELLI Corso annuale: 1 ora settimanale Martedì 13.00-14.00 Quota di iscrizione: € 130,00 Verrà completato e approfondito lo studio delle strutture fon- damentali della lingua tedesca, con particolare attenzione alla sintassi, all’uso del congiuntivo e al discorso indiretto. Lettura e traduzione di testi autentici di argomento prevalentemente religioso o filosofico. Prova finale: traduzione scritta dal tedesco con l’ausilio di di- zionario bilingue e breve colloquio sui testi esaminati durante il corso.

Testo di riferimento: P. BONELLI - R. PAVAN, Grammatica attiva della lingua tedesca, Hoepli, Milano 2012.

228 opzionale di“Lettoratoebraico”,paria3 – Corsodi“Lettoratoebraicobiblico”:omologatoalcorso gazione deicorsineiseguentitermini: la FacoltàTeologica dell’ItaliaSettentrionaleprevede l’omolo A fronte dellacertificazioneattestante frequenza edesame/i, anche perl’annoaccademico2017-2018. e geografia”,sisvolgononeimesidigiugnoluglio,previsti di “Lettoratoebraicobiblico”edauncorso“Archeologia i relativi esami.Solitamenteicorsisonocostitutidauncorso quentare corsibibliciinIsraelenelperiodoestivoesostenerne Esso haloscopodioffrire aglistudentilapossibilitàdifre Triveneto elaPontificiaUniversitàdellaSantaCroce. la PontificiaUniversitàLateranense,Facoltà Teologica del sità Gregoriana, laPontificiaUniversitàS. Tommaso d’Aquino, della FacoltàTeologica dell’ItaliaCentrale, laPontificiaUniver blicum Franciscanum Teologica oppure consultare ilsitowww.corsiagerusalemme.org. Per ulterioriinformazionirivolgersiallaSegreteria dellaFacoltà opzionale delCiclodiSpecializzazione,paria3 – Corsodi“Archeologia eGeografia”:omologatoauncorso Settentrionale, laFacoltàTeologica di Luganoelo è fruttodiunacollaborazionetralaFacoltàTeologica dell’Italia Il progetto, coordinato dal Prof. M.Fidanzioeiniziatonel2008, CORSI ESTIVIAGERUSALEMME di Gerusalemme e con la partecipazione ECTS ECTS . Studium Bi . - - - - 229

ciclo di specializzazione CRONACA E ATTI DELLA VITA DELLA FACOLTÀ Anno accademico 2017-2018 50º della Facoltà

14 ottobre 2017 – Si è avviato il percorso unitario in quattro tappe (14 e 21 ottobre, 11 e 18 novembre) intitolato Verso il sinodo dei giovani. La forma evangelica della fede. L’iniziativa è stata destinata in modo particolare a educatori e operatori pastorali. 19 ottobre 2017 – Si è svolta l’inaugurazione dell’Anno Ac- cademico della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose. Dopo il saluto inaugurale dei rispettivi Presidi, Don Massimo Epis e Don Al- berto Cozzi, sua Ecc.za Mons. F. G. Brambilla, già Preside della Facoltà e attualmente Vescovo di Novara, ha tenuto una Lectio magistralis sul tema Istanze pastorali della Chiesa di oggi e il compito della teologia. A conclusione della giornata, presso la Basilica di San Simpliciano, si è svolta una celebra- zione eucaristica presieduta dal Gran Cancelliere sua Ecc.za Mons. Mario Delpini. 22 dicembre 2017 – Si è tenuta la presentazione del volu- me Fenomeno & fondamento. Ricerca dell’assoluto. Studi in onore di Antonio Margaritti a cura di Samuele Pinna e Davide Riserbato. 11 gennaio 2018 – Si è tenuta l’annuale Giornata di Studio del Centro Studi di Spiritualità sul tema Il lavoro: dimensione umana e dimensione spirituale. Sono intervenuti l’onorevole Savino Pezzotta e sua Em.za il Cardinal Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI. 20-21 febbraio 2018 – Presso la Sede della Facoltà Teologica, si è tenuto l’annuale Convegno di Studio su Il senso di Dio. Scenari contemporanei e sfide per la fede. Dopo il saluto del Preside sono state proposte, il primo giorno, le relazioni dei Proff. Enzo Pace, Duilio Albarello, Maurice Gil- bert e Giovanni Cesare Pagazzi. Il secondo giorno le relazioni di Elisabeth Parmentier e Luca Ezio Bolis.

230 zato ilquarto l’attivazione delcorsodi“Archeologia egeografia”. elanostraFacoltàTeologica, haprevisto quest’anno cum Franciscanum estivi, realizzati grazieallacollaborazionefra lo ne deicorsiestiviaGerusalemme. Ilprogetto diquesticorsi 8 maggio2018 tecipazione. Centro StudidiSpiritualità.L’evento havistounanutritapar intervenuti la realtà della Facoltà Teologica, dell’ISSRM e del 29 giugno- 20 luglio 2018 ISSR dell’ItaliaSettentrionale. tutti iDocentidelleSezioniParallele,IstitutiAffiliati, Seminari e della edallaScrittura tenuto l’incontro periDocentidiarea biblicasultema 11-12 giugno2018 mento deititoliaccademici. compagnamento allaricerca teologicainvistadelconsegui tesi incorso,siprefiggono l’obiettivod’essere formediac volti allacomunicazionescientificatraalunniedocenti sulle (Licenza eDottorato),divisiperaree tematiche.Gli incontri, ri distudio lini, svolta lapresentazione delvolumeProf. GiuseppeAnge 21 marzo2018 si/e, laici. della FacoltàedelleSezioniParalleleIstitutiAffiliati, religio come diconsueto,eracostituitodapreti diocesani,studenti circa 400 presenze Il pubblico, distribuite nelle due giornate. La partecipazionealConvegnoèstatacomplessivamentedi 26 aprile2018 e S.Romanello. con lapresenza dell’autore edeiProff. M.Chiodi,A.Bonandi Maggio 2018 della Chiesa:intervengonoiProff. S.Xeres, F. Besostri. 18 maggio2018 Lione); sono intervenuti i Proff. G. Trabucco ed E. Campagnoli. ciclica La libertà a rischio. Le idee moderne eleradicibibliche La libertàarischio.Leideemoderne Fides et ratio rivoltiaglialunnidelIIeIIICiclodiSpecializzazione –Comediconsuetudinesisonotenutii Open day –Periniziativadeglistudentièstatoorganiz –Siètenutounincontro suivent’annidell’En –Presso laSededellaFacoltà Teologica, siè –Presentazione delnuovomanualediStoria diGerusalemme,laFacoltà diTeologia di –Presso VillaCagnolaaGazzada(VA), siè (Prof. Gabellieri, Università Cattolica di , organizzato dallaFacoltàTeologica per voltoafarconoscere aimaturandi – Si è svoltal’undicesima edizio Studium Bibli La verità Semina ------, 231

cronaca e atti della vita della facoltà REGOLAMENTO DELL’ASSEMBLEA DEGLI STUDENTI

ART. 1 - Gli alunni della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrio- nale iscritti al Ciclo Istituzionale e alle varie Sezioni del Ciclo di Specializzazione costituiscono l’Assemblea Generale degli studenti della Facoltà, disciplinata dal presente Regolamento.

ART. 2 - Funzione dell’Assemblea è di raccogliere e discutere le istanze degli studenti in ordine allo studio e alla vita accade- mica in tutti i suoi molteplici aspetti. Queste istanze vengono portate e discusse nel Consiglio di Sezione dai Rappresentan- ti degli studenti, in modo da collaborare al buon andamento della Facoltà.

ART. 3 - Gli studenti possono riunirsi oltre che nell’Assemblea Generale, anche in Assemblee di Ciclo, di Sezione e di Classe, che sono tenute nei locali della Facoltà. Gli studenti ordinari godono dell’elettorato passivo e attivo e del diritto di voto. Gli alunni uditori godono del diritto di parola.

ART. 4 - Per le Assemblee Ordinarie Generali e di Ciclo gli stu- denti hanno diritto di usufruire di due ore mensili tra quelle previste per le lezioni o i seminari, distribuendole regolarmente nell’orario, in modo da non occupare sempre gli stessi corsi, previa affissione dell’orario stesso e dell’ordine del giorno una settimana prima. Tale impegno non sussiste per le Assemblee Straordinarie. Le Assemblee di Sezione o di Classe verranno effettuate fuori dall’orario scolastico.

ART. 5 – L’Assemblea Straordinaria può essere convocata, in orario scolastico, su richiesta della maggioranza assoluta (50% + 1) degli studenti ordinari.

ART. 6 - Le Assemblee sono convocate dai Rappresentanti de- gli studenti. La prima Assemblea di ogni Anno Accademico è convocata dai Rappresentanti uscenti (ne basta anche uno solo) allo scopo di eleggere i vari organismi della Facoltà. Nella eventualità che non ci fossero i Rappresentanti uscenti, l’as- semblea d’inizio d’anno è convocata dal Preside della Facoltà.

ART. 7 – L’Assemblea è presieduta da un Moderatore, scelto a turno tra i Rappresentanti degli studenti, il quale nomina un Se- gretario che stenderà il Verbale. Tale nomina può essere fattadi volta in volta. I Rappresentanti degli studenti convocano l’As- semblea e ne fissano l’ordine del giorno dietro proposte emerse

232 lavoro svoltodalla Commissionestessa. Commissione potràdare relazione alConsigliodiSezionedel a maggioranzarelativa deipresenti. Un rappresentante della mento, puòessere nominataunaCommissioneconvotazione sull’argomento sembranecessariounulteriore approfondi blea adesprimere ilproprio parere conunavotazione.Se nelle qualiognistudentepuòmuovere delleinterpellanze. L’ordine termina sempre delgiorno con le«varie ed eventuali» bliche esonovalideseconvocateregolarmente. espressamente richiesta. prova, qualora siaritenutanecessariadalModeratore ovenga certa ilrisultatodiognisingolavotazione.Sipassaallacontro segreto. IlModeratore, aiutatodaduestudentiscrutatori,ac lepersone,perscrutinio appello nominale;quelleconcernenti superiore atre minuti. prendere la parola. Ogni intervento non può avere ladurata gli iscrittiunmembro cheintende rispondere oobiettare può secondo l’ordine diiscrizione. Dopochehannoparlatotutti si iscrivonopresso ilSegretario. IlModeratore dàlaparola rita l’illustrazione,glistudentichevoglionoprendere laparola nente odaunapersonaincaricatadaiRappresentanti; esau Ogni argomento dell’ordine èillustratodalpropo delgiorno nella successione secondo la quale sono iscritti nello stesso. zioni, ilVerbale siratificaperalzatadimano. che echiedere chiarimenti; senonvengonoavanzateosserva della riunioneprecedente. Ipresenti possonoproporre rettifi effettuati duesoliinterventi:unoafavore eunocontro. to. Suognimozione,primadi metterlaaivoti,possonoessere mento deilavorioperrichiamare l’osservanzadel Regolamen presentare mozionid’ordine, perdefinire le modalitàdisvolgi A A A degli studenti,previo accordo conilPreside elaSegreteria. blea con ilrelativo ordine viene affissa del giorno alla bacheca nell’ambito delle singole classi. La convocazione dell’Assem A A A RT RT RT RT RT RT . 12-Levotazioniavvengonoperalzatadimanoo . 11-ChiusaladiscussioneilModeratore invital’Assem . 10-Gliargomenti vengonotrattati all’ordine delgiorno . 9-InaperturadiriunionevienedataletturadelVerbale . 8-LeriunionidelleAssembleedeglistudentisonopub . 13 - Ogni studente, in ogni momento dell’Assemblea, può ------233

cronaca e atti della vita della facoltà

VARIE QUOTE SCOLASTICHE

CICLO ISTITUZIONALE 1. Alunni ordinari: quota annuale (iscrizione al corso ed esami entro le 3 sessioni relative ad ogni anno) € 900,00 – Corsi integrativi di Storia della filosofia e di Latino (ciascun corso) € 100,00 2. Alunni uditori: corso di 24 ore cad. € 90,00 corso di 36 ore cad. € 110,00 corso annuale di 48 ore cad. € 140,00 corso di latino - 48 ore € 130,00 corso annuale di 60 ore € 150,00 corso di “Storia della filosofia” € 180,00 iscrizione € 65,00 iscrizione ad ogni singolo esame € 10,00

CICLO DI SPECIALIZZAZIONE 1. Alunni ordinari: quota annuale (come sopra) € 1000,00 2. Alunni uditori: corso semestrale cad. € 110,00 corso annuale cad. € 160,00 iscrizione € 65,00 iscrizione ad ogni singolo esame € 10,00

PREPARAZIONE AL DOTTORATO € 950,00

CORSO DI PREPARAZIONE PER IL BACCALAUREATO – esame di ammissione € 60,00 – quota annuale (come sopra) € 550,00 Iscrizione Alunni «fuori corso» € 250,00 Iscrizione ad ogni singolo esame € 10,00

236 zioni alpresente regolamento qualoraloritenesseopportuno. L’Ufficio Amministrazione siriservalafacoltàdiapportare varia comunque essere pagateenonpotrannoessere rimborsate. cessiva all’iniziodell’AnnoAccademico, lequotedovranno In casodirinunciaaglistudi (sirichiedeletterascritta),suc cademico incorso. rata verrannoinvalidatituttigliattiaccademicidell’Anno Ac Si ricorda che incasodimancatopagamentodellaseconda il mesedigennaiodell’annoaccademicoincorso. in baseallespecifichediognisingolaiscrizione)asaldo entro dalità stabilitedalsuddettoUfficio. La bilita dall’Ufficio Amministrazione,effettuato secondolemo date dallaattestazionedelpagamentodiuna N.B.: Ledomandediiscrizioneverrannoaccoltesolosecorre 1. E Certificati R 2. 2. 3. 3. 4. 4. 5. 5. 6. 6. 7. 7. SAMI ILASCIO rqez e os prl lniodnr)€10,00 frequenza delcorso(pergli alunniordinari) (cad.) Esame d’ammissionealCicloIstituzionale sm ilm iBcaarao€300,00 Esame eDiplomadiBaccalaureato specializzata Difesa dellaTesi eDiploma diLicenza ieadlaTs iDtoao€700,00 Difesa dellaTesi diDottorato ilm iDtoao€90,00 Diploma diDottorato esame Mora permancatoavvisodirinunciaad nuto oltre la3 Iscrizione adognisingoloesamesoste

DEI : •semplici(d’iscrizioneofrequenza) • convotiparzialioditutto

DOCUMENTI igao€7,00 o digrado lcro€15,00 il corso a sessionesuccessivaalla seconda rata - prima rata (variabile € 650,00 € 90,00 € 15,00 , sta ------237

varie ORARIO

DELLE LEZIONI

1a ora: 9.15 - 10.00 5a ora: 14.25 - 15.10

2a ora: 10.05 - 10.50 6a ora: 15.15 - 16.00

3a ora: 10.55 - 11.40 7a ora: 16.05 - 16.50

4a ora: 11.45 - 12.30 8a ora: 16.55 - 17.40

9a ora: 17.45 - 18.30

10a ora: 18.30 - 19.15

- Le lezioni per il Ciclo di Specializzazione si svolgono normalmente il martedì, mercoledì e giovedì. - Le lezioni per il Ciclo Istituzionale si svolgono normalmente nei pomeriggi di martedì, mercoledì, giovedì e venerdì.

DEL PRESIDE Il Preside riceve su appuntamento.

DELLA SEGRETERIA La Segreteria è aperta il martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 17.

DELLA BIBLIOTECA La Biblioteca è aperta tutti i giorni feriali – escluso il sabato – con orario da verificare secondo il calendario accademico. N.B.: Per accedere alla Biblioteca è necessario esibire il tesse- rino di riconoscimento.

238 CALENDARIO 2018-2019 SETTEMBRE 2018 OTTOBRE 2018 NOVEMBRE 2018

1 S -- 1 L -- (1) * 1 G Tutti i Santi + 2 D -- 2 M Lezione (2) * 2 V Comm. defunti 3 L -- 3 M Lezione 3 S -- 4 M 1° Appello 4 G Lezione + 4 D -- 5 M Esami 5 V Lezione 5 L -- 6 G Sessione 6 S -- 6 M Lezione 7 V Autunnale + 7 D -- 7 M Lezione 8 S -- 8 L -- 8 G Lezione + 9 D -- 9 M Lezione 9 V Lezione 10 L -- 10 M Lezione 10 S -- 11 M 1° Appello 11 G Lezione + 11 D -- 12 M Esami 12 V Lezione 12 L -- 13 G Sessione 13 S -- 13 M Lezione 14 V Autunnale + 14 D -- 14 M Lezione 15 S -- 15 L -- 15 G Lezione + 16 D -- 16 M Lezione 16 V Lezione

17 L -- () 17 M Lezione 17 S -- 18 M 2° Appello 18 G Lezione + 18 D I Avvento Am.

19 M Esami 19 V Lezione 19 L -- () 20 G Sessione 20 S -- 20 M Lezione 21 V Autunnale (*) + 21 D -- 21 M Lezione 22 S -- 22 L -- 22 G Lezione + 23 D -- 23 M Lezione 23 V Lezione 24 L -- 24 M Lezione 24 S -- 25 M 2° Appello 25 G Lezione + 25 D -- 26 M Esami (**) 26 V Lezione 26 L -- 27 G Sessione 27 S -- 27 M Lezione 28 V Autunnale + 28 D -- 28 M Lezione 29 S -- 29 L -- 29 G Lezione + 30 D -- 30 M Lezione 30 V Lezione 31 M Lezione

() Riunione Dirett. Ita-Par. (1) Riunione Consiglio dei () Riunione Consiglio di (*) Termine iscrizioni Professori Facoltà (**) Inc. Dirett. Spec. con Stud. (2) Inizio Anno Accademico Ord. 1°-2° anno Spec. DICEMBRE 2018 GENNAIO 2019 FEBBRAIO 2019

1 S -- * 1 M S. Madre di Dio 1 V 1° App. Sess. Inv. + 2 D -- 2 M -- 2 S -- 3 L -- 3 G -- + 3 D -- 4 M -- 4 V -- 4 L -- 5 M -- 5 S -- 5 M 2° Appello 6 G -- + 6 D Epifania di N.S. 6 M Esami * 7 V S. Ambrogio 7 L -- 7 G Sessione * 8 S Immacolata 8 M Lezione 8 V Invernale + 9 D -- 9 M Lezione 9 S -- 10 L -- 10 G Lezione + 10 D -- 11 M Lezione 11 V Lezione 11 L -- 12 M Lezione 12 S -- 12 M 2° Appello 13 G Lezione + 13 D Battesimo di Gesù 13 M Esami 14 V Lezione 14 L -- 14 G Sessione 15 S -- 15 M Lezione 15 V Invernale + 16 D -- 16 M Lezione 16 S -- 17 L -- 17 G Lezione + 17 D -- 18 M Lezione 18 V Lezione (3) 18 L -- 19 M Lezione 19 S -- 19 M Convegno Sudio (S. Messa Natale) + 20 D -- 20 M Convegno Sudio 20 G Lezione 21 L -- 21 G Lezione (4) Lezione 21 V 22 M 1° Appello 22 V Lezione 22 S -- 23 M Esami 23 S -- + 23 D -- 24 G Sessione + 24 D -- 24 L -- 25 V Invernale 25 L -- () * 25 M Natale del Signore 26 S -- 26 M Lezione * 26 M S. Stefano + 27 D -- 27 M Lezione 27 G -- 28 L -- 28 G Lezione 28 V -- 29 M 1° Appello 29 S -- 30 M Esami Sessione + 30 D -- 31 G Invernale 31 L --

(3) Termine 1° semestre (4) Inizio 2° semestre () Riunione Direttori Issr MARZO 2019 APRILE 2019 MAGGIO 2019

1 V Lezione 1 L -- * 1 M S. Giuseppe Lav. 2 S -- 2 M Lezione 2 G Esami + 3 D -- 3 M Lezione 3 V Sessione Straord. 4 L -- 4 G Lezione 4 S -- 5 M Lezione 5 V Lezione + 5 D -- 6 M Lezione Le Ceneri 6 S -- 6 L -- 7 G Lezione + 7 D -- 7 M Lezione 8 V Lezione 8 L -- 8 M Lezione 9 S -- 9 M Lezione 9 G Lezione + 10 D I di Quaresima 10 M Lezione 10 V Lezione 11 L -- 11 G Lezione (S. Messa) 11 S -- 12 M Lezione 12 V Lezione + 12 D -- 13 M Lezione 13 S -- 13 L -- 14 G Lezione + 14 D Le Palme 14 M Lezione

15 V Lezione 15 L -- () 15 M Lezione 16 S -- 16 M -- 16 G Lezione + 17 D -- 17 M -- 17 V Lezione 18 L -- (.) (*) 18 G -- 18 S -- 19 M Lezione 19 V -- + 19 D --

20 M Lezione 20 S -- 20 L -- () 21 G Lezione + 21 D Pasqua di Ris. 21 M Lezione 22 V Lezione * 22 L dell'Angelo 22 M Lezione 23 S -- 23 M -- 23 G Lezione + 24 D -- 24 M -- 24 V Lezione 25 L -- * 25 G -- 25 S -- 26 M Lezione 26 V -- + 26 D -- 27 M Lezione 27 S -- 27 L -- 28 G Lezione + 28 D -- 28 M Lezione 29 V Lezione 29 L -- 29 M Lezione 30 S -- 30 M Esami Sess. Str. 30 G Lezione + 31 D -- 31 V Lezione (5)

(.) Riunione Cons. Sez. Riunite () Riunione Consiglio di Facoltà () Riunione Cons. Sez. Riunite (*) Riunioni di area (5) Termine Anno Accademico GIUGNO 2019 LUGLIO 2019

1 S -- 1 L -- + 2 D Ascensione 2 M 2° Appello 3 L -- 3 M Esami 4 M 1° Appello 4 G Sessione 5 M Esami 5 V Estiva 6 G Sessione 6 S -- 7 V Estiva + 7 D -- 8 S -- 8 L -- + 9 D Pentecoste 9 M 2° Appello Incontro Affil. 10 L 10 M Esami Paral./Issr 11 G Sessione Incontro Affil. 11 M Paral./Issr 12 V Estiva 12 M 1° Appello 13 S -- 13 G Esami + 14 D -- 14 V Sessione Estiva 15 L -- 15 S -- 16 M -- + 16 D SS. Trinità 17 M -- 17 L -- 18 G -- 18 M 1° Appello 19 V -- 19 M Esami 20 S -- 20 G Sessione + 21 D -- 21 V Estiva 22 L -- 22 S -- 23 M -- + 23 D Corpus Domini 24 M -- 24 L -- 25 G -- 25 M 2° Appello 26 V -- 26 M Esami 27 S -- 27 G Sessione + 28 D -- 28 V Estiva 29 L -- 29 S -- 30 M -- + 30 D -- 31 M -- SOMMARIO DELLE TESI DISCUSSE NELL’ANNO ACCADEMICO 2017-2018

Tesi DI dottorato in teologia

Tidjani Don Abdel Ouahid Antoine (Diocesi di Cotonou – Benin)

«JÉSUS, L’ENVOYÉ DE DIEU PAR L’ONCTION DE L’ESPRIT; BON- NE NOUVELLE AUX PAUVRES ET LIBÉRATION DE L’HOMME. EXÉGÈSE ET THÉOLOGIE DE LC 4,16-30» (Relatore: Prof. Mons. Roberto Vignolo)

La metodologia seguita ci ha fatto passare dalla diacronia alla sincronia attraverso una chiave di lettura narrativa della peri- cope. Lc 4,16-30 ha suscitato interesse sia per la molteplicità dei temi che affronta sia per la loro originalità, se confrontati agli altri vangeli sinottici (Mc 6,1-6, Mt 13,54-58). L’originali- tà riguarda, in primo luogo, la collocazione dell’episodio che risulta incoerente per dove è stato inserito nell’insieme dell’o- pera lucana, rivelando, da parte di Luca, una certa forzatura che molto presto il versetto 23 confermerà, informando il let- tore che l’episodio seguente (Lc 4,31-37) è avvenuto, in realtà, prima del racconto di Gesù a Nazaret. In secondo luogo, questa originalità si esprime attraverso l’ampiezza della pericope di Luca che vede anche l’utilizzo di citazioni e referenze anticotestamentarie; ciò non è stato per la stesura dell’episodio avvenuta per mano degli altri sinottici che sono rimasti invece molto sobri nel comporre lo stesso (6 versetti in Marco, 4 versetti in Matteo contro 15 versetti in Luca). Il più eloquente in tal senso è la citazione d’Is 61,1-2, ospitata nei versetti 18-19 della pericope, che, prima di essere affidata alle labbra di Gesù nella sinagoga di Nazaret, in Luca, ha conosciuto tante rielaborazioni da risultare redazionali. Molti esegeti hanno tentato di risolvere la problematica dell’o- riginalità della pericope, orientandosi verso la diversità delle fonti utilizzate da Luca, che ritengono poter essere differenti da quelle di Marco.

244 zato iloro studisutemispecificichecompongono Alcuni sonoandatioltre laquestionedellefonti,ehannofocaliz nifestarsi delFigliodiDio.Sipotrebbe immaginare che riferimento adunafiguratipicacheritienesignificativanelma sione ècheognievangelistahapresentato l’Eventocristicoin Il presupposto teoricosottostanteillavoro ditesiindiscus chiariranno. na lacuiragioned’essere l’esegesielateologiadellapericope nente dall’autore, ipotizzoche visottendaun’intenzioneluca tanto elaborataevolutamentepostainunaposizionepremi ricchi esignificativi,chepresenta. Acospettodiunapericope di questa pericope non debba polarizzarci sui temi, anch’essi Per quantomiriguarda, pensochel’attenzioneall’originalità Luca saia Questa ipotesisembragiustificarsiperlaricomposizioned’ anche dellereferenze anticotestamentarie. per attribuire aGesùlostatuschevuoleconferirgli, facendo la figura di Gesù. zione d’ procedura narratologicadell’intertestualitàattraversolacita gere questoscopo,egliarricchisceilsuotestomediante la a contributotuttiglielementichelariassumono.Perraggiun di Nazaret, eavevabisognodicomporre ilsuotestomettendo colata: l’evangelistavolevaconsegnare lapropria tesisuGesù volesse dare dellapersonadiGesùun’identitàteologicaarti 17,1.9; 1Re18,1), a Eliseoe Naaman (2Re5,14), Mediante chiare referenze aElia, allavedovadiSarepta (1Re ne diGesù. che noncorrispondeallamisericordia apportatadallamissio L’evangelista hatoltodalv. 2isaiano l’aspettodellavendetta, esseri umani. da tutteleformedischiavitù( 42,7a) edimisericordia cheliberal’uomodall’oppressione e razione armataepolitica,maunamissionediredenzione (Is berazione acuilamissionediGesùconducenonèuna libe dendo laliberazionedeiprigionieriperfare capire chelali profetizzata. si manifestacomeilcompimento della missione anticamente dell’apertura versolenazioni, ireietti; Gesùnellasuamissione 27 impostalamissionemisericordiosa diGesùnelsenso 61,1-2 ch’egli ha elaborato all’interno delsuotesto: 61,1-2ch’eglihaelaboratoall’interno haricompostoilv. 1d’ Is 61,1-2grazieacuieglidefinisceinunacertamisura Luca adopera, pertanto, degli artifici letterari Isaia Is 58,6)neirapportisocialitragli 61da Is 42,7e Luca Lc Is 58,6,eli 4,16-30. in 4,25- Luca I------

245

varie La tesi oggetto di questa trattazione è sicuramente sopraf- fatta dalla molteplicità dei temi trattati nella pericope ma, dal momento che, malgrado la moltitudine di temi, in campo ese- getico il discorso narrativo e, in generale, il discorso retorico hanno sempre una tesi unica, prothesis, come lo chiamano gli esegeti, l’ipotesi formulata che qui discuto è dimostrare che i versetti 18-19 costituiscono la prothesis di Luca; la quale da me posta in quanto titolo della dissertazione dottorale è la seguente: Jésus, l’Envoyé de Dieu par l’onction de l’Esprit: Bonne Nouvelle aux pauvres et Libération de l’Homme. Approfondendo questa ipotetica prothesis, si nota che sul pia- no linguistico, essa ha una struttura molto curata ed è com- posta da un ipertema (Jésus, l’Envoyé de Dieu par l’onction de l’Esprit) e da due temi (Bonne Nouvelle aux pauvres [tema 1] et Libération de l’Homme [tema 2]); e si dischiude lungo la progressione tematica di tutta la pericope. Questi due ver- setti che riassumono la prothesis del brano, sono il fil rouge di tutta la teologia che Luca svilupperà lungo il terzo vangelo sulla missione di Gesù. L’autore del Vangelo vuole servirsi del brano che costituisce la magna charta di tutto il suo libro, al fine di presentare la sua tesi. La carta d’identità missionaria di Gesù, per Luca, è riassumibile nel titolo di questa dissertazio- ne dottorale, definizione di Gesù che percepisco essere la tesi che Luca sviluppa lungo il brano. Tale sintesi giustifica tutte le forzature di composizione lucana, che risulta sicuramente riu- scita, anche se paga il prezzo delle incoerenze che denotano molti esegeti nella pericope. Lo scopo teologico di Luca risul- ta chiaro e riuscito: tutta la pericope gira attorno alla dialettica della anagnôrisis di Gesù come profeta, che Luca s’impegnerà a dimostrare lungo il terzo vangelo. Appropriandosi della ci- tazione isaiana della pericope, Gesù si rivela colui nel quale si compiono le scritture; e s’identifica senza equivoco come il profeta, l’unto, e come tale riconoscibile attraverso la sua missione di misericordia realizzata mediante segni di salvezza e grazia compiuti verso tutti, tra cui i deboli, gli ammalati, gli ultimi e i reietti. Tanti accetteranno questo ruolo di Gesù e lo riconosceranno come tale, molti si rifiuteranno di riconoscerlo in quanto tale. Il nucleo della teologia lucana è di dimostrare che, passando attraverso l’accettazione e il rifiuto, il Messia Gesù porterà la Buona notizia non solo a Israele ma anche alle nazioni che gli Israeliti non consideravano degne né di

246 la paraboladelbuonSamaritano( missione profetica diGesùattraversol’ironia drammaticadel Luca «centralità dell’Ioallacentralitàdell’altro» passare, comeMatteoCrimellaasseriscenellasuatesi,dalla gere occhibenevolentisuglialtri,morendo nelsuoego,ecosì per entrare in questa dinamica, deve imparare ad aprire e vol una buonanotiziaviventecheliberachiunqueloveda.Israele, venire, l’unoperl’altro, voltovisibilediquestamisericordia, misura dellegraziedell’unicoDiomisericordioso perpoterdi nel qualegliIsraeliticomeStranieribeneficianoinegual come obiettivoabbracciare tutti i popoli in un unico popolo, valore. LamissionediGesùèquelladellamisericordia, cheha viaggio diLuca» 1 ne deidiecilebbrosi ( trascurato passandooltre. Anche nell’episodiodellaguarigio fratelli dirazzae,inpiù,addettiallaleggeDio,l’avevano dioso diDioneisuoiconfronti, laddoveinveceiGiudei,suoi coltà e sene prende curain quanto segnodel volto misericor il Samaritano,chesidimostraprossimo delGiudeoindiffi tuto accedere alla ad innalzare ilprofilo dellostraniero (ilSamaritano)chehapo ultimi. Sicompiequilaprofezia checantavaMarianel quello deipotentimessianudoediventatiprimi e diventati za diDiofacendorovesciare duemondi:quellodegliultimi Gesù hapienamentemanifestatolospiegamentodellapoten Infine, sipercepisce anchechiaramentecheilministero di zione» ( la risurrezione dimoltiinIsraeleecomesegnocontraddi Gesù laprofezia diSimeone:«Ecco,eglièquiperlacadutae di ringraziamento.Ecosìsirealizza attraversoilministero di Friedrich WilhelmNietzsche, eAugusteComte–perilquale alcuni,Ludwig Feuerbach,KarlMarx, ateo, ossia,percitarne contrariamente allaposizionedeipensatoridell’umanesimo rovesciato i potentidaitroni, hainnalzato gliumili( gnificat Dio sirivela,nelGesùdi L’impatto umanistico dellatesi

Marta, Marta!Quattroesempidi «triangolo drammatico»nel«grande imprime nella mente del lettore questa dinamica della : hadispersoisuperbineipensieridelloro cuore; ha Lc 2,34). ,128. anagnôrisis Lc 17,11-19),l’ironia verbaleèfinalizzata Luca diGesùattraversoilsuogesto , comeilpiùGrandeUmanista, Lc 10,30-37):èlostraniero, 1 Lc 1,51). Ma ------247

varie Dio di Gesù Cristo non porta a nessuna «inclinazione altruista» e, secondo la fede monoteista professata in suo nome, «la vita sociale non esiste»2. Ignorando quanto la missione di Gesù di Luca abbia promosso la figura di donne, di bambini e quella di tutti gli ultimi, che la società escludeva, questa affermazione dei pensatori dell’umanesimo ateo riflette ovviamente la criti- ca di un umanesimo fondato sull’egoismo del capitalismo al quale hanno ceduto le civiltà cristiane del mondo, scegliendo i denari e l’accumulo dei beni materiali a discapito della carità verso i bisognosi, creando così una società disuguale di op- pressione e di sfruttamento, sfigurando, così facendo, il vero volto del Dio che professavano. Un nuovo umanesimo fondato sull’ispirazione di Gesù di Luca e promosso dalla chiesa dell’epoca post moderna sarà l’im- patto sociale (sperabilmente non solo virtuale!) al quale por- terà la pericope, per offrire pietre miliari nel dibattito interno agli ambiti universitari sul “nuovo umanesimo”, assetato della liberazione e di notizie che siano diverse da quelle della tri- ste confisca delle libertà di cui è segnato il mondo odierno – ma soprattutto, l’Africa oppressa e condizionata da tante forze esogene e endogene che la impoveriscono. Sulle orme di Gesù di Luca e sotto la spinta dello Spirito di Dio, la mis- sione della Chiesa e di ogni battezzato si riscopre profetica, per tradurre nella società umana la forza dello Spirito di Dio, operante perché il vangelo annunciato sia la leva dell’unità tra i popoli, la lieta notizia che dice ai poveri che Dio è della loro parte e vuole concretamente renderli felici, liberarli da ogni forma di oppressione umana, ed effondere la sua grazia su tutti perché sulla terra l’uomo, per egoismo, non si trasformi in lupo per il prossimo, ma possa prendere cura dell’altro alla stregua di ciò che fa Dio per tutti. Errata corrige dell’Annuario Accademico 2016-2017 alle pp. 299-303

2 Histoire de mes pensées, 141-142.

248 la La Tesi quisostenutaritieneche“Damasco” nonsiaaltro che nella letteraturadelSecondoTempio? significato puòavere una tale affermazione cosìinconsueta del Santuario”,cioèdaGerusalemme.Perché Damasco?Che za” conungruppodiGiudeifuoriuscitiedesulidalla“città una terraentro cuiDioavrebbe stipulatouna“nuovaallean del interpretum Si tratta,pertanto,dicomprendere insensonuovolanota ra titolazionesintetizzailproblema eneenuncialasoluzione. il sottotitolonerappresenta larisposta;inquestosenso,l’inte che quivienepresentata ècostituitodaunadomanda,mentre contenuto diunoscritto.IltitolodellaDissertazionedottorale Non sempre una titolazione è in grado di render ragione del (Relatore: Prof. Mons.RobertoVignolo) due terminiconosciutidaldizionarioebraicoantico: mem, stesse quattro lettere consonantidellalinguaebraica( che attraversatuttoildocumento:“Tempio/Santuario”. Le tempio che essi,esulidaGerusalemme, fondarono ededificarono un Onia IV. Infatti, lo storico giudeo Giuseppe Flavio ci informa miglia oniadedelsommo sacerdote Onia IIIe del figlio suo a sua fondazione: quella rappresentata dalla vicenda della fa possibilità, conunadiscendenzasommo-sacerdotale legittima Tempio» diGerusalemme?Lastoriacinarraun’unicaaltra giudaico avrebbe dovutoabbandonare la«cittàdelSantuario/ « Barbaglia DonSilvio TERRA Santuario/Tempio) e sto nell’area dell’antica “città santa” del Delta delNilo:Eliopoli. riferirsi il Tempio». Aqualealtra«terradelSantuario/Tempio» poteva masco» daintendersi nuovamente come «terra del Santuario/ la referenza storicadell’enigmaticaespressione «terradiDa complessivo di2.882pagine,hadovutoprendersi caricodel Lo sviluppodeltemaentro tre volumi,inquattro tomi,perun C HE costruzione anagrammata Documento diDamasco

COSA DEL ś yahwista in S Documento diDamasco /

šin RAPPRESENTA ANTUARIO deglistudisuimanoscrittidiQumran,einspecie e inEgitto,istituzionalmentericonosciuto epo qof

NELLA ) permettonodicostruire soltantoquesti dm (DiocesidiNovara) D ś AMASCO “ q PICCOLA (=Damasco). , chefadi“Damasco”unluogo, delterminecentraleedecisivo

NEL G dalmomentocheilgruppo D ERUSALEMME OCUMENTO ” ”

DI DI D O AMASCO NIA mqdš » daleth ? L ? crux (= (= A ------,

249

varie Duchi Don Simone (Diocesi di Cremona)

«VISIO DEI, VISIO FIDEI. IL SAPERE DEL FIGLIO INCARNATO» (Relatore: Prof. Don Alberto Cozzi)

La tesi intende maturar intelligenza circa quel sorgivo ambito del sapere della fede che è la scienza di Gesù mediante la discussione delle architetture teoriche in proposito edificate, modulate, criticate in secoli di studio. Precisando la portata del proprio interrogativo ne indaga la possibile convergenza delle istanze e dei lessici: saggiare la logica d’entrambe nella loro permanenza, decostruzione ed innovazione consente di- fatti, scansati inaccorti equivoci, d’apprezzare l’incidenza del- le categorie sotto esame (visio Dei, fides Jesu) all’interno del sistema teologico che le supporta. Al contempo quest’analisi facilita la distinzione tra realtà asserita (la competenza rivela- tiva e la capacità salvifica di Gesù, Figlio di Dio fatto uomo) e strumento con la quale questa s’asserisce, cosicché divenga chiaro che il destino del secondo non è in toto sovrimprimibi- le a quello della prima. Nel tentativo d’incoraggiare un nuovo consenso teologico propongo la formula visio fidei come sin- tesi delle istanze enucleate nel percorso: anziché per irenico concordismo o progressiva limatura d’antiche concorrenze, la permanente validità delle ragioni raccolte dalle parti è garanti- ta proprio accogliendo la loro composizione. Libera e liberante attestazione della verità divina, la visio Dei di Gesù accade nella e come fides, la stessa di cui Gesù è autore e perfe- zionatore quale mediatore definitivo della rivelazione di Dio. A motivo del rapporto tra incidenza ontologica, psicologica, soteriologica ed escatologica del tema, il provato legame di Gesù con Dio identifica pure senza confusione né separazione l’essere d’entrambe, la realtà di Dio e dell’uomo. Avverato in Cristo secondo l’eterno volere di Dio che così si pensa e in vi- sta di ciò dispone ogni cosa, mediante lo stesso Cristo, Verbo incarnato, quel medesimo legame è condiviso in una visione di fede che, iniziata in terra a giustificazione della nostra ottica di peccatori, si compirà nella gloria della salvezza eterna.

250 olistico della tà, anchesemaitotalmentenéesaurientemente–nell’effetto vedere iltuttoinognisuaparteelaneldellareal teandrica comeil costituirsi della “relatività radicale” che sa nostro autore diconcepire l’integrazione el’armoniacosmo della realtà. L’intuizione originariamenteinduistaconsenteal «percezione trinitaria e cosmoteandrica» (Dio-Uomo-Cosmo) la potenzialitàinnovativadiquestosguardo neiterminidella contemplativo, pluralisticoerelazionale. Panikkardenomina nuova percezione misticaedintuitivapropria diunosguardo nua ricomposizioneanaliticaerazionale,maattraversouna L’integrazione non siottieneinterminiquantitativi e di conti pere criticodellaragione,del“pensiero chepensal’essere”. contraddizione nellalegittimazioneespiegazionedelsa nia enciclopedicaerazionale.Ècosìinvalsoilprincipiodinon all’universalità delsapere criticonellasuapresunta egemo zazione appartengonoadun’epocachehapagatoloscorporo costitutiva dituttalarealtà. Lasegmentazioneelaspecializ è un’apprensione diuna“visionemistica” integraleall’interno originale contributoalpluralismoeall’interculturalità. Lasua L’opera multiformediR.Panikkar(1918-2010),rappresenta un (Relatore: Prof. DonAlbertoCozzi) 1918-2010) « Monti DonSauloEttore sua mediazionecosmicaed universale. duemila anni fae il CristoSalvatore, nella sua unicità e nella tra il figlio diMaria,l’uomo diNazareth vissutostoricamente chiave pluralisticanellacontinua identitàfraGesùeilCristo, che porre seri edurgenti interrogativi allacristologialetta in minale attestazionemiticaeculturale.Tutto questononpuò rendo quel Nomecheèsempre aldilàognisuaplurino e nellasuaattuazionecosmoteandricarelazionale, confe la perfettamanifestazionedelpluralismonellasuapienezza identificazione storicaerazionale.IlnomediCristoconferisce nezza dellacristologiatradizionalealdilàsuaintrinseca cosmoteandrica. Lamediazionedella“cristofania”èla pie “simbolo” diquestapienezzaolisticaedintegrale,mistica e T RINITÀ

E

CRISTOFANIA » pars prototum : UN ’ ARMONIA (DiocesidiMilano) o

COSMOTEANDRICA in toto –.GesùilCristoè (R AIMON P ANIKKAR ------

251

varie Ravanello Don Alessandro (Diocesi di Vittorio Veneto)

«DALLA RAGIONE E DALLE RAGIONI DEL DE NOVISSIMIS NELLA MANUALISTICA ALLA RINNOVATA IMPOSTAZIONE ESCATOLOGICA DEL XX SECOLO NELL’AMBI- TO DELLA TEOLOGIA CATTOLICA» (Relatore: Prof. Mons. Giacomo Canobbio)

Il rinnovamento escatologico del Novecento ha prodotto ma- nuali attenti alle istanze dell’uomo contemporaneo, impegnati a cogliere il legame con la dimensione storico-sociale, animati dal principio speranza, orientati cristologicamente. Allo stesso tempo, la trattazione ha tralasciato le domande relative alla dottrina sulle cose ultime, cui i Novissimi avevano cercato di rispondere: che cosa c’è dopo la morte? Ci sarà una fine del mondo? Come avverrà il giudizio? Come sarà l’aldilà? Che cosa saremo, che cosa proveremo, con chi ci troveremo? La tesi ha l’obiettivo di proporre un approccio metodologico per ritornare ai Novissimi facendo tesoro dei fattori di rinno- vamento individuati dalla riflessione escatologica negli ultimi decenni. Tenere vive le domande relative alla destinazione fi- nale dell’uomo, e offrire risposte, pare necessario nel contesto culturale contemporaneo per tre ragioni: difendere l’identità umana, salvaguardare la peculiarità della fede cristiana, ren- derci migliori abitanti di questa terra. La proposta di un discor- so aggiornato sui Novissimi è stata elaborata a partire dal con- tributo della tradizione, assumendo il manuale come elemento rivelatore dello sviluppo della riflessione e considerando poi gli elementi del rinnovamento escatologico prodottosi nel No- vecento: l’approccio alla Scrittura e la riflessione sul rapporto éschaton-storia. La ricaduta delle prospettive emergenti sulla produzione escatologica successiva alla celebrazione del Con- cilio Vaticano II è stata valutata mediante un sondaggio di ma- nuali appartenenti a diverse aree geografiche (francese, spa- gnola, tedesca, italiana, portoghese-brasiliana e statunitense). Nel capitolo conclusivo, al fine di offrire alcune linee meto- dologiche per affrontare i temi classici dei Novissimi (morte, giudizio, paradiso, inferno), anche a beneficio della catechesi e della predicazione, il principio della trattazione è stato indi- viduato nella parusìa, cioè l’evento del Cristo risorto che ri- tornando nella gloria porta l’uomo a compimento, nella sua dimensione sociale e in quella individuale.

252 MITI « Salvioli Padre Marco fraternità. di graziadellaChiesa,diffondendo unanuovaculturadella tenziale generativodilegamisocialiche“ridonda”dalla vita ne l’ontologiadeilegamichelarende taleemostrandoilpo con riferimentoallagenerativitàdellaChiesa,approfondendo re, attraversounariflessionesullateologiadellagenerazione tima macrosezione sviluppailpersonalecontributodell’Auto nerare il tessuto socialeinprospettiva teologico-politica. L’ul dono-scambio eCavanaughstudiandonelacapacitàdi rige ologico, Milbankriconoscendolacomesocietàcompiutadel Corpo diCristo:Hauerwassviluppandonel’apportoetico-te poste sonocentratesullacomprensione dellaChiesacome più incisiviesponentidellateologiapost-liberale,lecuipro conda macrosezione è dedicata all’ascolto critico di alcuni dei Hayek, passando per T. Hobbes, J. Locke edA. Smith. Lase dell’individualismo liberaledaGuglielmodiOckhamaF.A. von genealogicamenteleradicineldecorso le, perindividuarne dell’attuale dissoluzioneindividualisticadeltessutosocia ta intre macrosezioni. Laprima procede daunadescrizione chiarito ilmetodoadottato,l’argomentazione vienearticola dalla presenza dellaChiesanellasocietà.Atalfine,dopoaver di unarispostasocio-culturaleaquestofenomenochederivi retta dalprof. mons.G.Canobbio,vertesullamessaapunto luzione deilegamisocialich’essocomporta.Laricerca, di la Chiesaepersocietà,soprattuttoamotivodelladisso L’iperindividualismo contemporaneocostituisceunasfidaper (Relatore: Prof. Mons.GiacomoCanobbio) J L OHN A

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varie Tizzoni Don Emanuele (Diocesi di Tortona)

«KERYGMA ED ETHOS, COSTITUZIONE DELLA FEDE E RICERCA DELLA GIU- STIZIA. UNA RIPRESA TEOLOGICO-FONDAMENTALE DELLA FILOSOFIA DI ITALO MANCINI» (Relatori: Prof. Mons. Pierangelo Sequeri, Prof. Don Dario Cornati)

Lo scopo della ricerca consiste nell’articolare il rapporto tra fede e giustizia, in dialogo con il pensiero di Italo Mancini (Urbino, 1925 – Roma, 1993). Questo autore, formatosi negli studi di metafisica, si interessa di filosofia della religione e di filosofia del diritto, le due colonne di una passione speculati- va spesa per il rilancio della fede cristiana in seno alla civiltà occidentale. A tal proposito, Mancini descrive il suo itinerario teoretico in termini di “doppia fedeltà”: al cielo e a Dio, come attestano gli studi sulla religione, destinati a fungere da coscienza critica nei confronti della teologia; alla terra e all’uomo, nel segno della svolta verso la prassi e dell’attenzione alle forme sto- riche del diritto e dell’ethos. L’esercizio della doppia fedel- tà si traduce nell’elaborazione di un’ermeneutica integrale e contemporaneizzante, che, nel circolo di posizione d’ascolto e doppia precomprensione, teoretico-trascendentale e pra- tico-esistenziale, affronta la questione della verità nel segno dell’effettualità e dell’intreccio storico-dinamico di theoría e sotería. In questo percorso Mancini si avvale dei contributi di autori quali: Barth, Bultmann e Bonhoeffer a livello teologico; Marx, Bloch, Heidegger e Lévinas a livello filosofico. Questa eredità teoretica è ricostruita con precisione ed inseri- ta nel percorso della ricerca, la quale, portandosi oltre gli esiti conseguiti da Mancini, approda all’integrazione ermeneutica di fede e giustizia nella cifra della responsabilità: si tratta di riconoscere che tra una fede voluta e pensata e una prassi at- tuata secondo giustizia esiste una correlazione originaria. En- tro un orizzonte più teologico, ciò significa che al Dio “fedele”, trascendente e al tempo stesso impegnato con la storia fino al punto da lasciarsi condeterminare da essa, deve corrispon- dere l’uomo “responsabile”. La responsabilità così delineata è questione personale e umanizzante, che apre il soggetto a una necessaria dimensione comunitaria: tra i tempi e a livello

254 rola diDio.InGesùCristo,ilcristianoriceve lasuapersonalità nella formadiCristo,èpresente inDio,nell’amore enellapa è coinvoltoinDio,nell’amore enellaparola diDio.Ilcristiano, e, poichéCristoèDio,l’amore elaparola diDio,ilcristiano come havissutoCristo.Ilcristiano possiedelaformadiCristo di Cristo,obbedisceaDioPadre comehafattoCristoevive questo ècoinvoltonellaPersona,vitaemissione Dio chesidona.IlcristianopossiedelaformadiCristoe per del cristianoèlaformadiCristo,questal’amore di riceve daDioPadre laformadiGesùCristo,dunque e neisanti.Ilcristiano,attraversoilsacramentodelbattesimo, forma dell’amore diDioinGesùCristo, inMaria,nellaChiesa trova inSolo l’amore è una simileesplorazionecièsembratoutileloschemache si l’esistenza delcristianoogginelmondoenellaChiesa. Per e coinvolgente)possaaiutare acomprendere adeguatamente misura quest’ideadell’amore comedono(kenotico,fecondo biamo adottato perciò lecategoriecentraliper verificare in che Balthasar théo-logique dudon.LedondanslaTrilogie deHansUrsvon « Turchi AlessandraMaria realtà coinvolgenteeattuale. tribuiscono alfarsinelmondodellasalvezzateologicacome relazionale sidispieganoquelleliberazionistorichechecon VITA più precisamente del mente: nonsitrattagenericamentedell’amore diDio,quanto zione culminatainGesùCristo.Maoccorre precisare ulterior Dio checostituisceilcentro el’evidenzapropria dellarivela divisa: alcuore dellateologiabalthasarianasitrova l’amore di Il lavoro chepresentiamo partedaun’ipotesisempliceecon (Relatore: Prof. DonAlbertoCozzi) sulla teologiadell’amore comedonoinBalthasar( è sembratamoltoutileesuggestival’analisidiPascalIde forma prendere crocifissoglio incarnato, erisorto.Èproprio alivellodiquesto storia diDioconl’uomo,culminataappuntoneldonodelFi L’ AMORE

CRISTIANA

DI , Peeters,Leuven-Paris-Walpole, Ma2013).Neab D

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255

varie e la sua missione, la personalità del cristiano è la partecipazio- ne alla personalità di Figlio propria di Cristo e la missione del cristiano è la partecipazione alla missione unica e universale di Cristo. Il cristiano è il prolungamento della persona di Cristo e la missione del cristiano è il prolungamento della missione di Cristo. L’amore di Dio per gli uomini si rivela in Cristo e nel cristiano. La rivelazione dell’amore di Dio nel cristiano è la continuazione della rivelazione dell’amore di Dio in Cristo.

Varasio Don Pietro (Diocesi di Pavia)

«LA PSICOLOGIA DELLA RELIGIONE IN ANTOINE VERGOTE» (Relatore: Prof. Mario Aletti)

Antoine Vergote (1921-2013) è un teologo belga la cui psi- cologia della religione ha influenzato sia l’ambiente accade- mico europeo che americano. La sua formazione filosofica, teologica e psicoanalitica ha contribuito ad elaborare un im- pianto teorico che riesce a salvaguardare l’autonomia della psicologia come scienza e la specificità della religione come oggetto di studio. Il contributo di Vergote si esprime, sia in una vasta produzione pubblicistica che inizia con Psychologie religieuse del 1966 e termina con La psychanalyse devant la schizophrénie del 2011, sia nell’insegnamento della Psicolo- gia della Religione a Lovanio e sia in una partecipazione atti- va alla vita associativa, in particolare modo alla rifondazione dell’International Association for the Psychology of Religion. In Italia molti psicologi della religione condividono la sua epi- stemologia della disciplina e la Società Italiana di Psicologia della religione gli ha conferito il titolo di membro onorario. Una chiarezza epistemologica sulla relazione tra psicologia e reli- gione sembra propizia a fronte del rinnovato interesse della psicologia per la religione e del sempre maggiore utilizzo della psicologia in ambito pastorale. La non chiarezza epistemolo- gia, infatti, ha generato nella storia tre criticità: la riduzione a ruolo ancillare della psicologia, la spiegazione della religione con un dato psicologico e la difficoltà ad individuare l’oggetto proprio della psicologia della religione. L’ampiezza del pensie- ro di Vergote aiuta ad affrontare questi problemi ancora aperti. La psicologia della religione di Vergote nella tesi è esposta con

256 poiché l’amore, anchefattivo,perilprossimo richiedeilcom Carità emostriamocheessa nonpuòridursiaunfare pratico, dell’Amore Divino. Inquest’otticastudiamoletre forme della nel costantetentativodi“restituzione” allasovrabbondanza alla Carità di Dio per il vivere quotidiano, l’agire, il pensare, tuale diRosmini.Eglicerca dicapire, accogliere eispirarsi il legametralamaturazionespiritualeeriflessioneintellet per ilsuotempo:comearma,pensiero. Esaminiamoanche Egli, dunque, decidedi agire maturando una risposta nel e causare neifedeliignoranzaodeviazionedelfervore religioso. ducazione delclero secolare unagravecarenza, cherischiadi distacca dalladimensionereligiosa dellavita.Riscontranell’e correnti comeilluminismo,empirismoesensismo,lasocietàsi fermazioni dellariflessionecristianavengonodelegittimate da tamenti nelpensiero, neicostumi,nellarealtà sociale:leaf indicandone ecombattendoneglierrori. Rosminiosservamu riflettere edare rispostealleproblematiche dellasua epoca, le suecapacitàcritiche,segnodiunavocazioneDio,per Ci haprovocato allostudiolosforzodiquestoautore ausare drica figuradiAntonioRosminiSerbati:laCaritàintellettuale. Il nostro elaboratovuoleleggere untrattorilevantedellapolie (Relatore: Prof. Mons.SaverioXeres) « Abbruzzese DonWilliam della religione. progetto vergottiano e le sue conseguenze per la psicologia cristiano. LaConclusioneevidenziailpianocomplessivodel timo descrivonolapsicologiadellareligione delmonoteismo lo psichicoelasublimazionereligiosa. Icapitolisestoeset psicologia dellareligione diVergote: cos’èlareligione, cos’è e quinto,siimpegnanoadelineare lateoriasucuisifonda e l’influenzadelsuopensiero inItalia.Icapitoliterzo,quarto gliono farconoscere lavitaeformazionedelteologobelga questa scansione.Iprimiduecapitoli,dicarattere storico,vo SANTIFICAZIONE L A “C ARITÀ

INTELLETTUALE

Tesi di licenza inteologia COME “ RESTITUZIONE ” ” IN (DiocesidiMilano) A NTONIO ” ” ALLA R C OSMINI ARITÀ

(1797-1855). V (1797-1855). DIVINA » IA

DI ------

257

varie pleto amore per Dio, la Sua frequentazione nella preghiera, nello studio, nella vita, e l’amore per la Verità, cioè la ricerca intellettuale illuminata dalla Rivelazione. Solo così è possibi- le restituire la beneficenza divina: definiamo ciò “capacità di ascolto”, di sé, di Dio e del prossimo, suggerendo la comples- sità dell’opera e della spiritualità di Rosmini.

Biffi Giuseppina (Milano)

«SUSANNA. CONFRONTO TESTUALE TRA DIVERSI TESTIMONI. L’INTERPRETA- ZIONE DELLA CHIESA ANTICA». (Relatore: Prof. Don Matteo Crimella)

Come il titolo stesso della mia tesi suggerisce, l’obiettivo di questa ricerca è stato duplice: da un lato confrontare i diver- si testimoni greci e latini del racconto di Susanna, dall’altro analizzare la ricezione della figura di Susanna nella letteratura Patristica e nell’arte paleocristiana. La storia ci è pervenuta in due testimoni greci, il testo dei LXX e quello di Teodozione, mentre nell’ambiente romano è stata tra- mandata prima dalla Vetus latina, poi dalla Vulgata di Gerolamo. La sinossi quadriforme da me redatta, evidenzia un primo elemento di differenza, consistente nelle diverse dimensioni delle quattro versioni: il testo della LXX è più breve di quello di Teodozione, mentre il testo della Vetus è più breve di quello della Vulgata. Un secondo elemento è dato dalla dipendenza dichiarata delle versioni latine da quelle greche. Un confronto tra i due testimoni greci e i due testimoni lati- ni porta poi a scoprire differenze consistenti sia a livello del racconto, sia a livello linguistico: diversi sono la posizione dei brani nel libro di Daniele, l’epilogo, le caratteristiche del rac- conto, i punti di vista ed i riferimenti culturali. L’immagine di Susanna che emerge da questi testi è senza dubbio positi- va: donna di grande fede, di non minore bellezza, sa resistere all’attacco dei due anziani, forte dell’aiuto di Dio. Padri della Chiesa come Ippolito, Origene, Gerolamo, Ambro- gio, Agostino, ma soprattutto Massimo di Torino hanno scritto su Susanna, trovando in lei un simbolo di castità e pudicizia, ma soprattutto un tipo di Cristo nella sua passione. Infatti, esaminando parallelamente il racconto della passione di Mat-

258 G quadro emerge latesifondamentaledell’ la suaessenza,ilsuometodoefineperseguito.Inquesto di sanTommaso d’Aquino,qualificandonel’importanzacirca riormente qualeriletturavieneofferta dall’Autore delpensiero Garrigou-Lagrange. Perquestosièvolutoapprofondire ulte tomistica adeterminare l’impiantospeculativopredisposto da francese. Maèlasceltadiunbenpreciso filonedellascuola nire), nonchésull’operato pastoraleedidatticodelpensatore (Materialismo, Agnosticismo,Filosofiedell’azioneedel dive domenicano classico,ildialogoconlefilosofiepiùincisive ologico, insistendo soprattutto sull’opzione per il Tomismo zione dell’Autore nelproprio contestobiograficoestorico-te quoad nos te inteologia,relativa alla conoscibilitàdell’essenzadivina grange O.P. (1877-1964)circa ladomanda,sempre presen e lacollocazionedell’operadipadre RéginaldGarrigou-La Il lavoro diricerca svoltosipropone diindividuare ilcontributo (Relatore: Prof. DonAlbertoCozzi) circa gliattributidiDioelanostraconoscenzacomposita. La individuare comepertinente,manonesauriente,ogni discorso esaustività delnostro discorsosull’essenzadivina possiamo di Dioanoipartecipatasolo pergrazia.Inrelazione allanon ovverosia ilsuperamentodi ogni ontologianellavitaintima DIVINA « Bracchi Marco antica. tra arte,letteraturaeliturgia inquestiprimisecolidellaChiesa tipo diCristo,mostrandocosìcomesiaprofondo l’intreccio sanna èrappresentata comesimbolodivirtù,maanche chiata anche nelleopere dell’artefigurativapaleocristiana.Su Questa duplicitànellaricezionediSusannaneiPadrièrispec sione diCristo. come strutturaletterariapercostruire ilraccontodellaPas Teodozione siaservitoaMatteo(ma anche aMarco eLuca) nutritissima seriedicorrispondenze,taledafarpensare che teo edilraccontodiSusannaTeodozione, scopriamouna E ARRIGOU MINENTIA

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PARTIRE -L D . Inprimabattutacisièproposti diinserire laprodu AGRANGE EITATIS

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TEOLOGIA NA

RICERCA

SPECULATIVA

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259

varie tesi dell’eminenza della Deità non rimane però speculazione morta, bensì sfocia in un esito mistico che è la chiamata alla vita di grazia possibile per ogni uomo, ponendo una decisa distinzione tra ciò che è soprannaturale quoad se e ciò che è soprannaturale quoad nos. La vita di grazia, preludio di quella del Cielo, è reale anticipo della visio beatifica nello stato di uomo viatore, inserendoci così in una prospettiva escatologi- ca molto chiara.

Camesasca Giovanna (Sovico – MB)

«PARTICOLARE E UNIVERSALE NEL SIGILLO DELL’UNICO. ISTANZE DI ANTRO- POLOGIA NELL’ESEGESI DI PAUL BEAUCHAMP» (Relatore: Prof. Mons. Roberto Vignolo)

È possibile una “teologia del libro”, che rispetti interamente l’antropologia e la filosofia presenti nel testo biblico? Sulle orme di Beauchamp e di alcuni teologi della Facoltà Teologi- ca dell’Italia Settentrionale, la ricerca vorrebbe mostrare che il fatto di vedere in Gesù Cristo il compimento delle Scritture dell’Uno e l’Altro Testamento ha implicazioni ontologiche. La verità di Dio, secondo la Bibbia e la sua Tradizione, sta nel processo che coinvolge un uomo particolare nel determinarne la realtà. Attraverso il racconto biblico infatti s’individua una teologia dell’elezione: la verità universale viene proposta pas- sando per l’unicità d’Israele. Il compimento della stessa verità si attua – attraverso la singolarità di Maria – nell’evento unico di Gesù, il Crocifisso Risorto, e nel dono del suo Spirito a tutta l’umanità, nella Chiesa. L’evento cristologico rivela definitiva- mente il valore ontologico della storia dell’uomo – fino a quella di ciascun uomo, pur ferita dal male. Da questa impostazione del pensiero, che ha la sua radice nella stessa Bibbia, deriva un modello concreto di confronto fra cristianesimo e religioni – o meglio «fra racconto biblico e culture del mondo», come dice Beauchamp. I popoli di cultura cristiana non possono non riconoscere il ruolo salvifico che il popolo ebraico ha per la loro “nascita nel Vangelo”: il cri- stianesimo fin dalle origini nasce come un “innesto” su quel- la radice (cfr. Rm 11,16-24). Solo questo riconoscimento del ruolo della singolarità permette di rispettare ogni cultura nella propria unicità e arrivare alla verità universale.

260 faccia riferimento,dedicandosiad Nella primapartesiapprofondisce, aqualeChiesaTheobald no, unaChiesaimpegnatanell’ascoltoenell’annuncio. sa impegnataadialogare conilmondomaanchealsuointer zione spirituale».L’immagine suggestivaconsegnaunaChie Chiesa puòessere compresa comeunaimmensaconversa L’indagine prende avviodaunaaffermazione diTheobald:«la (Relatore: Prof. Mons.LucaBressan) del termine«conversazionespirituale»,per La secondaparteèdedicataadindagare l’origineignaziana mondo contemporaneo. divenuto mondialechiedonodientrare indialogoancheconil ecclesiali; inoltre lasecolarizzazioneeuncristianesimoormai assecondare processi allaricerca delvero tratuttiisoggetti stianesimo, Theobaldsuggerisce«lascommessadifficile» di te individualizzatoecaratterizzatodalladispersionedelcri la Rivelazione:difronte alcontestopluralisticoefortemen do apartire daunrinnovato rapportoconlaParola diDioe viare dellaChiesaeconilmon unaconversazioneall’interno conciliare. L’appello delConciliosembraessere quellodiav sia possibileeducare allaconversazione nell’epocadiinternet. Infine siaccennaall’interrogativo cosìattualeedintrigantese della realtà. nei processidiscernimento, sinodalienellavisione poliedrica versazione innerviilpontificato diBergoglio nellapraticadel immensa conversazionespirituale». Simostra come lacon papa Francescoautorizziad Solo aquestopuntoèpossibilerileggere comeilmagistero di sata comematricedellaChiesa. sione dellacomunitàapostolica,perquestopuòessere pen Laconversazione alimentalacomunioneemis suo interno. diventi necessarioperilmantenimentodellacomunione nel apostolico privilegiato del gruppo e in un secondo momento si hacuradimostrare comelaconversazionesialostrumento Nel ripercorrere lavicendadellafondazione Compagnia sia lasuaorigineequalipeculiaritàcaratterizzino. STIONE « Casoli Roberta P ENSARE

PER

LA LA C

TEOLOGIA HIESA (AusiliarieDiocesane)

COME

PASTORALE “ CONVERSAZIONE immaginare » ascoltare

SPIRITUALE laChiesacome«una discernere l’ecclesiologia ”. U ”. NA

quale SUGGE ------261

varie Cittadini Fabio (Montecassino – MC)

«ESPLORAZIONE TEOLOGICA DEL GIOCO. IN DIALOGO CON JÜRGEN MOLTMANN, HUGO RAHNER, KLAUS HEMMERLE» (Relatore: Prof. Don Giovanni Cesare Pagazzi)

La ricerca prende le mosse, dal punto di vista metodologico, dall’idea elaborata da Paul Ricoeur a riguardo di un pensiero a partire dai simboli, e tenta di applicare questo metodo al tema del gioco per farne una “categoria” utilizzabile in ambito teo- logico. Come è noto, il filosofo francese scandisce nel celebre saggio Ermeneutica dei simboli e riflessione filosofica, la sua idea, tracciando tre possibili tappe. La prima tappa è fenome- nologica, cioè in questa prima fase si cerca di comprendere il simbolo attraverso il simbolo. La seconda tappa è ermeneuti- ca, di interpretazione dei testi che contengono quel simbolo. L’ultima tappa è quella di un’elaborazione di un pensiero a partire dal simbolo. Nel primo capitolo si tenta di onorare la prima tappa delineata da Ricoeur e, quindi, verrà indagato il fenomeno ludico con l’intento di capire cosa esso sia, giovan- dosi dell’apporto di diverse discipline, e, successivamente, si procederà a mettere in luce la plurivalente simbolica ad esso legato. Il secondo, il terzo e il quarto capitolo, invece, vorreb- bero corrispondere alla seconda tappa descritta da Ricoeur, prendendo in esame i testi di tre teologi che sul gioco hanno scritto, mettendo in luce di queste opere gli elementi positivi e gli elementi critici. I tre teologi presi in considerazione sono, nell’ordine, J. Moltmann, H. Rahner e K. Hemmerle. Ogni dia- logo con ciascuno di questi teologi è seguito da un’esplora- zione del gioco nelle Scritture (secondo capitolo), nella storia della teologia (terzo capitolo) e, infine, nell’ambito dell’estetica teologica (quarto capitolo). Nel quinto e ultimo capitolo, che vorrebbe rispettare la terza tappa segnalata da Ricoeur, offre, nei suoi lineamenti essenziali, il guadagno per una teologia in grado di elaborare un pensiero a partire dal simbolo del gioco. In questa impresa fa da apripista l’opera del filosofo E. Fink Oasi del gioco che contiene, nella sua brevità, intuizioni da sviluppare sul piano teologico. L’ispirazione che guida la ricerca è quello di restituire alla teologia un fenomeno che non sembra essere stato oggetto del suo interesse, offrendone le ragioni.

262 « Crepaldi DonIsidoro Paolo COME per lavitacristianaedecclesiale trova nellacostituzione dogmatica clesiale imprescindibile, coerente conil dettato conciliare che è “principiopastorale”noncasuale,masceltateologico-ec come Martinièstato“unsegnodeitempi”echela“Parola” rende attualelasalvezzadelRisorto.LaTesi cerca dimostrare ha laforzadi comunicarsi ancoraoggialcuore dell’uomoe tiene, poichéinessac’èla“Parola vivadiDio”,”Parola” che ra, masoprattuttol’amore perla“Parola” chelaScritturacon ricordando l’amore ch’eglihaavutoperlostudiodellaScrittu Martini parladasé,esattamentecomeuna“vitaperlaParola”, obiettivi modestiemoltosemplicinelmostrare chelavitadi e difedelilaicichel’hannoconosciuto.Illavoro diTesi ha riferimento spirituale e pastorale per tante generazioni di preti “definizione”, mapuòessere consideratacomeunafigura di sfaccettature specifiche,non puòessere esauritainqualche uomo spirituale,distudiosoevescovo,analizzatainalcune Parola come“principiopastorale”.Lasuariccapersonalitàdi ro pastoralediMartiniaMilano,attraversolo“spettro” della della intera adivenire “discepoladelmaestro”, attraversolapratica sostenendo eincoraggiandolaChiesadiMilano Martini hasaputorealizzare lospiritodelConcilioVaticano II nali epastorali,asostegnodituttelefasceetà. praticare intuttelediversesituazioni,perscelte perso rali Martini. UnavitaperlaParola.Alcuneesemplificazionipasto La Tesi di licenza in Teologia pastorale dal titolo (Relatore: Prof. DonBrunoSeveso) C ARLO , vuoleessere untentativodirileggere lafiguraeilministe

PRINCIPIO lectio divina M ARIA M

PASTORALE ARTINI , che Martini ha insegnato e incoraggiato a . U . . A . NA LCUNE

VITA (DiocesidiMilano)

PER ESEMPLIFICAZIONI tout court

Dei Verbum LA P AROLA . Inquestosenso, . L . » unpuntofermo A P Carlo Maria AROLA

DI D IO ------

263

varie De Grandis Simonpietro (Vespolate – NO)

«UNO SOLO È IL VOSTRO MAESTRO. LA DIREZIONE SPIRITUALE NELL’ESPE- RIENZA E NEGLI SCRITTI DI ANTONIO ROSMINI» (Relatore: Prof. Don Luca Ezio Bolis)

Analizzando la produzione bibliografica rosminiana del secolo scorso appare subito evidente un dato: l’attenzione degli stu- diosi si è concentrata principalmente sugli aspetti filosofici, politici e pedagogici mentre gli scritti teologici sono marginal- mente interessati dalla ricerca accademica. Il XXI secolo è invece segnato da due importantissimi eventi ecclesiali che hanno portato a un rinnovato interesse per la te- ologia e la spiritualità di Rosmini: la Nota della Congregazione della Dottrina della Fede del 1° luglio 2001 e la beatificazione del 18 novembre 2007. Si è scelto di studiare l’esperienza cristiana di Antonio Rosmi- ni attraverso la forma della direzione spirituale, vero e proprio punto di intersezione di differenti discipline quali la teologia spirituale, la teologia morale e la teologia pastorale. Numerose sono le obiezioni che vengono fatte oggi alla dire- zione spirituale: si nega la necessità di una mediazione uma- na nel rapporto con Dio, si svaluta o addirittura si accusa di paternalismo la figura del direttore, si rifiuta il termine stesso di direzione a favore di espressioni come accompagnamento, consulenza, counseling. Rileggere il magistero di Rosmini sulla direzione spirituale si- gnifica riflettere su queste tematiche, individuandone non sol- tanto i punti di forza e di fragilità, ma cercando anche indica- zioni prospettiche per il domani. Il presente studio è strutturato in tre sezioni: una prima parte è dedicata a trattare i temi maggiori della direzione spirituale in Antonio Rosmini, una seconda parte rintraccia e studia i mo- delli di riferimento ed una terza parte ne mostra i fondamenti teorici. Il titolo Uno solo è il Maestro vostro è tratto dall’incipit delle Massime di perfezione cristiana ed esprime in maniera evan- gelica e sintetica la consapevolezza di Rosmini che l’unico vero maestro e direttore è il Signore.

264 sezioni, l’ultimadellaquale sarà dedicataaltentativosinte Idealmente lariflessioneche proponiamo sidivideincinque sia uomocheDio”,èlarealizzazione perfetta dell’uomofiliale. mento ultimodell’agire moraleinquantoEgli,cheè“veramente dicalismo evangelicocheponga lastoriadiGesùcomefonda rale autonomael’eticadella fede proponendo la viadiunra R. Tremblay ha suggeritodioltrepassare tralamo l’alternativa prendere edecidere. nel suocontenuto,primaancorachenellastrutturadelcom mondo edellecose,cioèdellasuaintenzionalità,varicercato Secondo ilteologo,l’influssodiCristo,dellasuavisione del considerazione morale. e delsuomessaggiocomeprismaattraversocuipassa ogni della moralità,inseguitoall’introduzione delmistero di Cristo tratta di capire se esista, e quale sia, la novità dellestrutture consiste nellatipologiadiquestolegame:piùprecisamente si sto elamorale,mettendoinevidenzacheilvero problema Réal Tremblay haparticolarmenteinsistitosullegametraCri (1975) sotto la direzione dell’allora professor Joseph Ratzinger. la Dottrina della fede. Ha conseguito il dottorato a Regensburg Accademia diTeologia econsultore dellaCongregazione per mentale all’AccademiaAlfonsiana,presidente dellaPontificia redentorista, professore emerito di Teologia morale fonda logia emorale),unpostoparticolare meritaRéalTremblay, gliendo ilnodoevidenziatodalconcilio(ilrapportotracristo hanno tentatounarifondazionecristologicadellamorale,co dellarecensioneAll’interno degliautoripiùsignificativiche è entratadentro lastrutturadel pensare inteologiamorale. tal senso,madifattolaprospettiva cristocentricanonsempre riflessa esistematica.Cisonostatiindubbiamentetentativiin to glistudidellateologiamoralealivellodiconsapevolezza morale), nonsembraancora,inmodoconcreto, averraggiun cioè il contenuto di OT 16 (la fondazione cristocentricadella indicata dalConcilioVaticano II,anchesel’istanzaconciliare, logia emorale,sonostatifattipassinotevolinelladirezione Riguardo alleriflessionipostconciliarisulrapportotracristo (Relatore: Prof. DonAristideFumagalli) Della SaleLuca « L A F ILIAZIONE

NELLA (Cagno–VA)

MORALE

CRISTOLOGICA

DI R ÉAL T REMBLAY » ------265

varie tico e approssimativo di mostrare i nodi critici del pensiero di Tremblay, evidenziati attraverso l’illustrazione sintetica del- le linee generali dell’indirizzo fenomenologico-ermeneutico, come possibile via di una rifondazione teologica della morale, così come auspicato dal Concilio Vaticano II.

Fenaroli Stefano (Pisogne – BS)

«DIRE LA DIFFERENZA, DECIDENDOSI PER DIO. LA CONCUPISCENTIA A PARTIRE DALLE CONFESSIONI DI SANT’AGOSTINO» (Relatore: Prof. Mons. Sergio Ubbiali)

È possibile, nel panorama teologico odierno, recuperare il tema della concupiscentia quale chiave ermeneutica per il dramma della libertà del singolo? È questo l’interrogativo che ha guidato la ricerca. L’obiettivo è stato indagare il tema a partire dalle Confessioni di Agostino, così da coglierne la rile- vanza ontologica per il darsi del soggetto, evitando una ridutti- va visione moralistico-sessuale. Dopo una presentazione dello status quaestionis, il lavoro si articola in tre parti che progres- sivamente focalizzano il tema precipuo della ricerca, trovando approdo nella proposta sistematica dell’ultimo capitolo. L’ac- cesso ci è offerto dal confronto con la ripresa del pensiero agostiniano da parte di M. Heidegger e J.L. Marion. Il contri- buto dei due autori, in molti punti divergente, sottolinea l’in- superabilità della concupiscentia per un’idonea comprensione della libertà quale decisione di sé di fronte alla verità che pure la istituisce. La seconda parte, maggiormente storico-filologi- ca, s’interessa al lavoro di T. Nisula, che giunge a enucleare quattro differenti funzioni della concupiscentia nella poliedri- ca produzione agostiniana. Queste funzioni sembrano trovare convergenza nelle Confessioni, in cui si può intravedere una concezione più radicale e fondamentale della concupiscenza. Scopo della terza parte è esplicitare questa diversa prospet- tiva, commentando il testo agostiniano e così riconoscere la centralità della concupiscenza per il dramma della libertà. In tal senso, concupiscentia identifica una situazione “sospesa” in attesa della decisione del soggetto, riguardante non solo l’oggetto dell’azione quanto il proprio sé, sempre da-determi- nare, e la veritas di fronte a cui il sé è chiamato a decidersi. L’ultimo capitolo indaga una pista sistematica per ricollocare

266 è definito“dononuziale”e “vincolo d’amore” traCristoela Questa ricerca, infine, esamina i testi in cui lo Spirito Santo cui i tre autori presentano Cristocome lo “Sposo crocifisso”. nazione. Ilterzocapitolo,invece, approfondisce gliscrittiin sovrabbondante amore per la sposa qualemotivodell’Incar le nozzespiritualitrailSignore Gesùelanaturaumana;ilsuo mo nuzialenelquale il Verbo si è unitocon la natura umana; come “sposa del Figlio di Dio”; il grembo di Maria quale tala eprecisamente suiseguentitemi:lanaturaumanacarnazione secondo capitolofocalizzailsuointeresse sulmistero dell’In anche l’interpretazione dell’attributocristologicodiSposo.Il termine sposo nei testi evangelici orientando negativamente affermazione perentoria, hacondizionato l’interpretazione del a quello di Messia, influenzata anche dallo gnosticismo; tale tiva adaverassociatoperlaprimavoltal’appellativodiSposo ment numphios nel Theologisches Wörterbuch zum Neuen Testa Jeremias, risalential1942,edespostenell’articolo della tesisonodedicatiall’analisidellevalutazionidiJoachim secoli cristianiincuiènata.L’introduzione eilprimocapitolo “Sposo”, contestualizzatanelquadro diriferimentodeiprimi getto diattenzioneèstatol’usodellametaforacristologica so”negli scrittidiAmbrogio, Agostino eGregorio Magno.Og L’argomento approfondito nellatesièiltemadel“GesùSpo (Relatore: Prof. DonCesare AntonioMontanari) « Gani DonDavide Dio epuòdire Diodecidendo di sé. differenza creaturale ovel’uomopuòdire sédecidendosiper vada deldivinochepure loistituisce.Ilteologicoapre quella to Gesù,sicomprende comeinquestodecidersiumanone pratica maiunivocadisé.Tuttavia, dalmanifestarsidell’even gnata daundesiderio ambiguo, chiamataalladeterminazione tà –ovvero ilsoggettochesidiceinundrammastorico–se sintesi, parlare diconcupiscenzasignificariconoscere laliber il temanelpiùampiopanoramadell’antropologia teologica.In TEOLOGIA C OMMENDATUS in cuil’autore sostienechesarebbe statalachiesaprimi

PATRISTICA

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OCCIDENTALE (DiocesidiUdine) NOBIS

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267

varie sua sposa. Nel bilancio conclusivo la tesi rileva come dato imprescindibile che Ambrogio Agostino e Gregorio Magno si servono della metafora del Cristo Sposo essenzialmente nelle loro omelie nelle quali essa emerge nella maggior parte dei casi a fianco alle citazioni scritturistiche delSal 18,6, di Ct 1,3 e del passo paolino di Fil 2,6-7. Lo studio svolto ha quindi potuto cogliere che il discorso patristico in merito al Cristo Sposo, non solo è inserito in un contesto biblico fondato, ma presenta in sé una precisa struttura teologica che ha come perno centrale il tema paolino della kenosi.

Gelsomino Renata (Milano)

«L’ESPERIENZA RELIGIOSA IN JULIEN RIES» (Relatore: Prof. Don Alberto Cozzi)

Julien Ries presenta l’esperienza religiosa come “filo rosso” lungo la storia, capace di dare ragione del legame dell’uomo con Dio. Nell’elaborato dopo una premessa sul sacro oggi, due capitoli sono dedicati all’analisi del significato dell’esperienza religio- sa e del sacro così come prospettati da Ries. Il compito scelto da questo Autore è quello di rintracciare, studiare e compren- dere sia il messaggio che si rivela nell’esperienza ierofanica sia il comportamento dell’uomo: rintraccia cioè il fenomeno religioso. Ries presenta il sacro come un elemento della vita dell’uomo di ogni tempo, cioè il sacro è un elemento della struttura della coscienza (rintracciato nelle sue rotture, crisi, mutamenti e metamorfosi). Arriva a coglierne il linguaggio e la grammatica (il vocabolario del sacro) e la causa della sua possibilità (la prossimità con il sacro). L’esperienza del sacro si rende concreta, ovunque si presenti, in tre elementi: il sim- bolo, il mito ed il rito (per Ries espressioni simboliche di cui rintraccia costanti e caratteristiche). Legata al sacro, sul versante dell’umano ecco l’esperienza religiosa posta come costitutiva, nella vita di sempre con una qualità storico-pratica e inscritta nel processo di ominizzazione. Per Ries il sacro è presente nella vita dell’uomo fin dal suo inizio (umanità e personale), gli appartiene fin nel più profon- do di sé (esistenziale, tratto della coscienza che nasce dalla

268 servare che il filo rosso cheaccomunalanostraricerca ruota dell’uomo edeisuoidinamismi soggettivi.Èimportanteos psicologia, circolarità cherisultaistruttivaperlaconoscenza tra ilteorico-fondativodella teologia eilpratico-vissutodella in questaprospettiva chesirinvieneunafeconda circolarità umana edellastessaesperienzacristianadi“peccato”. È antropologico e teologicocomecostitutivodell’esperienza ligiosa, checonsiderailsentimentodicolpasottol’aspetto bito incuicisioccupadelvissutoumano:ladimensione re sivo; piuttostorappresenta un’esperienzacomuneaquell’am tale guadagnononpuòessere consideratomonopolioesclu vissuto psichicosoggettivo,etuttaviabisognaosservare che particolare il giustomeritodiaverindagatoedapprofondito il È sicuramentedaattribuire alla psicologia e allapsicanalisiin sulta necessario prendersi cura alla stregua di una “malattia”. che propone delsensodicolpacomeun“disagio”, cuiri quelle psicoanalitiche,inparticolare inriferimentoallavisione sonofondamentalmente la comunicazionepubblicaodierna teorie infatti secondo lequali si parladi senso di colpa nel ancorata allaciviltàcristianaesempre piùsecolarizzata.Le morale dell’uomoassume,un’esperienzaormaisempre meno costume edallecaratteristichecomplessivechel’esperienza econtemporaneedall’altraperl’evoluzionedel moderne della teologia morale da una parte per l’evoluzione delle idee La riflessionesul“sensodicolpa”sièimpostaall’attenzione (Relatore: Prof. DonMaurizioChiodi) « Grandi Alberto ambito italianodell’antropologia religiosa fondamentale. Nella breve conclusioneunaccennoallenuoveprospettive in e cristianesimo,lealtre religioni nelpensiero diRies. tesi hoanalizzatoqualesiailrapportotraesperienzareligiosa morfosi edeimutamentidelsacro). Nellapartefinaledellamia gioso) ecerca formecorrispondenti (storiaumana,dellemeta L’uomo interpreta questosuoessergli accanto(ilvissutoreli relazione conDio),loaccompagna(unastoriadiDionoi). QUESTIONI S ENSO

DI

MORALI

COLPA »

(O.F.M. –Cap.) E

COSCIENZA

DI

PECCATO : : MODELLI

ANTROPOLOGICI

E ------

269

varie attorno ad una fondamentale domanda: “il senso di colpa è sempre ‘patologico’ o è anche ‘normale’ e quindi antropolo- gico-universale, comune cioè all’esperienza umana?”. A que- sta domanda si aggiunge quella relativa al suo rapporto con l’esperienza cristiana del senso di peccato: “il senso di colpa è un vissuto psichico sempre ‘problematico’ – un disagio – oppure può rappresentare un’esperienza antropologico-uni- versale costitutiva ed istruttiva della coscienza morale e del suo agire?”. La tesi si svolgerà nel mostrare la valenza antro- pologica ed universale del senso di colpa e quindi necessaria- mente costitutiva della coscienza morale e del suo agire e non un disagio psichico da accostare e da “guarire” con interventi terapeutici, se non nella sua deriva patologica.

Iacono Don Giovanni (Diocesi di Pavia)

«UNA VOLTA PER SEMPRE. AMORE E INDISSOLUBILITÀ DEL MATRIMONIO NEL DIALOGO CON J.L. MARION E IL DIRITTO CANONICO» (Relatore: Prof. Mons. Sergio Ubbiali)

Nella prima parte della tesi, dopo avere individuato tre orienta- menti rinvenibili nel panorama teologico contemporaneo circa il significato e il fondamento dell’indissolubilità del matrimonio, si approfondisce la prospettiva fenomenologica, attraverso l’analisi dell’opera di J.L. MARION, Le phénomène érotique. La fedeltà quale “virtus erotica” che permette all’amore di feno- menalizzarsi nel “per sempre” della decisione su sé per l’altro – mutuata dall’opera di Marion – viene assunta quale modello di rilettura dell’indissolubilità, da riferire prima che al matrimo- nio all’amore che, per poter essere coniugale, non potrà che essere per sempre. I temi della soggettività di chi è chiamato a decidersi nel matrimonio e dell’amore, sotto il profilo della temporalità, dell’univocità e della dinamicità, permetteranno un’ipotesi di reimpostazione della materia matrimoniale, coe- rente all’idea di indissolubilità che va emergendo nella ricerca. Nella seconda parte, alla luce del significato dell’indissolubi- lità per l’amore, ci si chiede quale sia il significato dell’amore per il matrimonio e della fede per la sua sacramentalità. Re- ferente dialogico privilegiato sarà il diritto canonico, riguardo alla rilevanza dell’amore e della fede nella costituzione del

270 C « Longo DonAlberto lui lodonaame):ladignitàdiamante». me stesso(néluiperséstesso)echeeppure glidono(come pre. […]Quindiioricevodall’altro quelchenonpossiedoper stato; equellopiùditutto.Amanteunavolta,loresto persem per sempre, perché ciòcheèstatofattononpuòesserlo giuramento. Avendo fatto l’amore unavolta,l’abbiamofatto vano suggerito:«L’addio miproietta nelcompimentodelmio formulando teologicamentequantoleparole diMarionave compimento dell’amore coniugalenellavitaefede compimento dell’amore zione dell’indissolubilità“assoluta”nella sumazione esistenziale»diJ.Bernhard, sigiungeallaformula G.P. Montini,inparticolare dallacriticadell’ipotesidella«con un’indissolubilità “estrinseca”.Muovendodaicontributidi vincolo e alla consumazione del matrimonio, perché si dia STERO co-trinitaria di Dionell’intrecciarsi di za credente l’inesauribilemistero dellarivelazionecristologi percorsi teologici sianooggicapacidirestituire allacoscien da unlatol’individuazionediqualicategoriefilosofiche e quali tire dalrinnovamentoteologicodellastagionepostconciliare: La nostraricerca prende lemossedaduesfideraccolteapar (Relatore: Prof. DonAlbertoCozzi) l’autore declina inchiaveaffettiva ed esteticaapartire dalla progetto diripensamentodell’ontologiafondamentale, che non escludenteelibertà.Del secondocisiamointeressati del articolata attraverso le categorie di reciprocità, negazione messa afuocol’originaleproposta diun’ontologiatrinitaria, temporanei: Piero CodaePierangeloSequeri.Delprimosiè linee fondamentalidelpensiero didueteologiitalianicon Per rispondere ataliprovocazioni abbiamoapprofondito le concreto dellasingolare vicendastoricadiogniuomo. predeterminare ilmistero diDiorispettoaldarsieffettivo e mera destinatariadell’autocomunicazionedivina,ossiadi non tro lapreoccupazione dinonridurre l’istanzaantropologica a L ODA ÓGOS

E DI

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P AGÁPE IO IERANGELO

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DELL : : LO ’

UOMO STATUTO S (SalesianiDonBosco) EQUERI . U .

N ONTOLOGICO »

CONFRONTO

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logos CON consumazione come

IL NOMINAZIONE e

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271

varie dedizione incondizionata di Dio rivelatasi nella historia Jesu e partecipata ad ogni uomo che si dispone al suo apprezzamen- to grazie all’apertura della propria fides originaria. L’analisi dei due percorsi e dei luoghi spirituali che li hanno generati ha permesso di individuare i tratti comuni, gli elemen- ti originali e irriducibili e i limiti delle rispettive impostazioni. L’ultimo capitolo si incarica di allargare il discorso attraverso un confronto più ampio, in particolare con l’operazione con- cettuale messa in campo da Angelo Bertuletti incentrata sulle figure di unicità e di novità, mostrando le fecondità e le nuove aperture che possono derivare da questa interazione.

Massari Ivan (Milano)

«IL CANTICO DEI CANTICI NELLA INTERPRETAZIONE DI ORIGENE. FORME DELL’AMORE E LESSICO AMOROSO» (Relatore: Prof. Don Antonio Zani)

Questa dissertazione ha lo scopo di indagare il significato del lessico amoroso nei testi sacri utilizzando un’opera emblema- tica, Il Cantico dei Cantici, attraverso il commento di un lettore assai particolare, Origene di Alessandria. Lo studio inizia con l’esposizione dei termini dell’amore nella filosofia greca e nei testi sacri dell’Antico e del Nuovo Testa- mento. Si focalizza poi brevemente sulla figura di Origene, le sue ope- re e il suo impianto teologico. L’area tematica vera e propria, ossia l’analisi del commento di Orgine al Cantico, è stata fatta precedere da una breve ricer- ca sulla antica recezione di questo testo biblico nell’ambiente ebraico e in quello patristico, anteriore all’Alessandrino. Un tema che ha richiesto uno specifico chiarimento ha ri- guardato qualità e quantità del materiale del commentario origeniano a noi pervenuto. Della imponente opera originale ci rimangono infatti solamente 88 frammenti greci tramandati dalla catena di Procopio. Il prologo, i primi tre libri e la parte iniziale del quarto ci sono pervenuti unicamente nella tradu- zione latina di Rufino, molto criticata in quanto universalmen- te ritenuta “infedele” all’originale greco. Entrata nel vivo del commentario, la dissertazione si è soffer-

272 un linguaggiocomprensibile all’uomo;leistessasiè riferitaa di accostare ilmistero diDio–catafatico eapofatico–mediante stico è arricchito e coadiuvato dalle metafore nelle due modalità cristiano: purgativo, illuminativo ed unitivo. Il suo linguaggio mi La vitadiTeresa hapercorso etracciatolatriadedelmisticismo comunicazione conDio. modellato lasuavitasull’unicoautenticoriferimentoecioè la de levatura,hacoltivatoincessantementelapreghiera edha gia diSantaTeresa diGesù.Essendounamisticagran Questo lavoro hamessoinlucelapedagogiaemistago del suomessaggioteologico-spirituale. le, dandoilviaaunaseriedistudivoltisottolineare ilcuore della Chiesa universa glio il suo carisma magistrale all’interno Teresa diGesùcontribuì inmodonotevoleaevidenziare me ne diPaoloVIattribuire iltitolodi“dottore dellaChiesa” a vuole approfondire lateologiaspirituale.La singolare decisio esponenti dellaspiritualitàcristianaèindispensabileper chi Conoscere Teresa diGesù(d’Ávila), rispettoaglialtriSanti (Relatore: Prof. DonLucaEzioBolis) mata sul SCOVERY Per Origene di Cristoperl’anima/Chiesa. l’amore delloSposoperlasuaSposasiidentifichiconquello mento di Origene al ci hapermessodicogliere laprofondità teologicadelcom contestuale deitermini nando lepossibili,fuorvianti,interferenze rufiniane. L’analisi di comprendere il lessico amoroso proprio di Origene, elimi indirizzare lostudioaisoliframmentigreci catenarialloscopo Riguardo ilcorpodelcommentarioorigenianosièsceltodi dell’amore edellesueforme. dità delpensiero origenianonel contestodellanaturastessa « Nigeria) Olufunmilayo DonFrancisOlasunkanmi tinomiche masifondononell’unicosublimeamore. M YSTIC

L TO Prologo ANGUAGE M ἔρως YSTICAL , partechiavedellibro checisvelalaprofon

AND e U Cantico ἀγάπη M NION ETAPHOR ἔρως » , leformedell’amore, nonsonoan , ossia la consapevolezza di come e

IN ἀγάπη S T . T . neiframmenticatenari, ERESA (DiocesidiOyo–

OF A VILA : A A : SELF - DI ------273

varie questa sua esperienza con il termine Teologia Mistica. Teresa asserisce che senza autocoscienza nessuno può ar- rivare a conoscere, in quanto non è l’abbondanza del sapere che sazia e soddisfa l’anima, ma il sentire e gustare le cose internamente. L’itinerario dell’anima deve iniziare con la pre- ghiera, nell’umiltà, per giungere attraverso l’autocoscienza alla unione mistica. Tutto questo è codificato tramite la sua metafora delle sette mansioni del Castello Interiore. Le prime tre mansioni sono classificate come esterne pur con una attività da parte dell’a- nima. La quarta mansione rivela come la fase della illumina- zione che preceda sempre nella umiltà sia il presupposto alla autocoscienza. Le ultime tre mansioni sono all’interno, dove c’è la passività da parte dell’anima. Si produce una profonda unione, tale che – afferma Teresa – lo spirito di questa anima diventa una cosa con Dio fino al punto che ormai non si possono separare; è come l’acqua che dal cielo cade in un fiume...oppure è come una gran luce che entra in una stanza per due finestre: vi entra divisa, e dentro si fa un tutt’uno.

Orlando Raffaele (O.F.M. – Cap.)

«BARTIMEO: MODELLO DI UN DISCEPOLO “VEDENTE” E “CREDENTE”. ANALISI NARRATIVA DI MC 10,46-52» (Relatore: Prof. Don Matteo Crimella)

Il lavoro nel suo insieme prevede tre capitoli. L’obiettivo della suddetta tesi è quello di mostrare come la pericope del cieco Bartimeo al termine del cammino di Gesù verso Gerusalemme risulti essere un racconto decisivo soprattutto nel mettere in risalto lo stesso cieco come modello ideale di sequela all’in- terno del Secondo Vangelo. Allo status quaestionis iniziale segue la parte più importante del primo capitolo ossia l’analisi narrativa della pericope. Tale ap- proccio narrativo mette in rilievo lo sviluppo della trama che, pur essendo unica, avrà due sfumature: di risoluzione e di rive- lazione. Segue lo studio personaggi e la loro caratterizzazione. In particolare prenderemo in considerazione le figure dei due co-protagonisti, Gesù e Bartimeo, e come i discepoli siano ca- ratterizzati dal narratore come personaggi di “sfondo”, favoren-

274 « Paulucci DonPaolo fede, inscindibiledaquellodelvedere. mentazione importanteperilSecondoVangelo: iltemadella al tema“vedere”. Insieme aquestatematica,emerge un’argo discepolo “modello”.Un’ulteriore puntualizzazioneèdedicata to ciòdimostracomeBartimeocorrisponderealmente adun interessato idiscepoliprimadella“sezionedelcammino”.Tut confronto faseguitoun’analisidellepericopichepiùhanno fronto conilraccontodelciecodiBetsàida(8,22-26).Aquesto sta allafinedellasezionedelcamminograzieanchealcon narrativa e“strategica”dellapericopedelciecodiGericopo Nel terzoeultimocapitolosimetteinevidenzal’importanza zialmente lasuaidentità,maanchequelladeldiscepolo. discepoli proprio sutaleargomento echeriguardano essen ma ancheperleinsistentiistruzionicheilMaestro, rivolgeai direzione diGesùversolasuaPassione,morteerisurrezione, ( del ciecoBartimeosiinseriscanella“sezionecammino” Il secondocapitolohal’obiettivodivedere comelapericope do l’emergere diunnuovodiscepolo“modello”:Bartimeo. FONDAMENTALE traccia lo no lacostitutivagrammatica relazionale dell’umano.Latesi senso dellavitaeladinamica dellafedecristianatestimoni che ilvenire almondodiogniuomo,ilsuoapprocciarsi al incentrato sullecategoriedella relazione, nellaconvinzione damentale circa ladimensioneantropologica dellafedesiè irischi.Molto dellavoro diripensamentoteologico-fon irne avevaassuntoipresuppostiche dellamodernità senza intu teologia recepta, per molti aspetti succube del superamento dell’impiantointellettualisticocristallizzato nella dell’estrinsecismo trateologicoeantropologico richiedevail superando lestrettoie dell’eredità neoscolastica.Ladenuncia mentale eredita ilcompitodiripensare lacategoriadellafede A partire dalConcilioVaticano IIlariflessioneteologico-fonda (Relatore: Prof. DonMassimo Epis) Mc P ENSARE 8,27–10,52).Tale sezionesicaratterizzanonsoloperla

LA status quaestionis

FEDE

A

PARTIRE

NELLA

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(Salesiani DonBosco) TRAMA

RIFLESSIONI

DEI circa laridefinizioneantropolo

LEGAMI

DI . P . C. T ROPOSTE HEOBALD

PER

duplex ordo E

P. S LA

TEOLOGIA EQUERI » ------

275

varie gico-relazionale della categoria della fede nell’attuale pano- rama teologico. L’obiettivo è duplice: entrare nel merito della questione attraverso l’interpretazione di una parte consistente della riflessione teologico-fondamentale degli ultimi decenni; individuare un buon punto di partenza per la ricaduta eccle- siologico-fondamentale dell’antropologico relazionale. La cifra di “trama relazionale” raccoglie l’indagine antropolo- gica degli ultimi decenni, in particolare la genesi relazionale della coscienza e la modalità pratica in cui l’identità è plasma- ta. Il processo di identificazione avviene nei legami che pla- smano la libertà storica il cui spazio esistenziale è costituito dal loro intreccio. La scelta dei due autori che costituiscono i principali interlocutori, C. Theobald e P. Sequeri, muove dalla vastità e solidità dei rispettivi pensieri. L’assenza di una diretta contrapposizione evidenzia l’urgenza del tema antropologico della fede nella polifonia delle strategie messe in campo per il suo recupero. Infine, rileviamo in entrambi una ricaduta ec- clesiologica nell’approccio antropologico-relazionale al tema della fede teologale.

Pelullo Andreina (Milano)

«RICOEUR, LA FORMA MORALE DELL’AGIRE E LA SUA MEDIAZIONE CULTURA- LE. UNA TRAMA INCOMPIUTA» (Relatore: Prof. Mons. Giuseppe Angelini)

L’ampia trattazione di Ricoeur in molti modi illustra il carattere narrativo dell’identità, o – per usare una formula – la via lunga del cogito: il soggetto arriva alla coscienza di sé attraverso un dramma, che rivela la sua identità solo alla fine del percorso. La forma morale del soggetto in questo senso si delinea come un “destino”, da intendersi non nel senso fatalistico del termi- ne, ma come “cammino” che implica l’impegno dell’uomo, la decisione libera dell’uomo di disporre di sé. Ma nella società contemporanea, la distanza tra l’esperienza della coscienza e le forme del costume rende meno evidente il senso della legge morale che appare così estranea al processo di identità del sé. L’attenzione di Ricoeur privilegia il rapporto tra soggetto e testo, tra linguaggio e coscienza, prima ancora che tra co- scienza e azione. L’azione stessa è dapprima studiata nella

276 H « Pesci Andrea incompiuta. Ricoeur, cheresta così,daquestopuntodivista,unatrama Ma quest’ultimopassaggioèperlopiùtaciutonell’operadi nianze dell’Origine,eformecivilidielaborazionedelsenso. esperienze dellerelazioni primariedelbenecometestimo È necessarioallorainnanzituttoriaffermare ilrapportotra zonte teologicoresta sullosfondodell’indagineetica. la promessa trovino esemplificazionineiversetti biblici, l’oriz mente ricerca filosoficaeteologica. Benchél’amore, ildono e Pur rifacendosispessoallaScrittura,Ricoeurseparanetta di libertà,senzaalcunriferimentoaltrascendente? un compitoaffidato allalibertà,maèancorapossibileparlare sabilità delsoggetto,acuisiappellainpiùriprese Ricoeur, è senso dellaleggenellasuamediazioneculturale.Larespon della legge.ènecessariouncodicesimbolicocheesprimail lismo kantianochenonpermettediriconoscere lastoricità all’intenzionalità teleologicafatrasparire unresiduo diforma zione, operatadaRicoeur, dellivellodeontologicodellalegge sul pianomorale,ilrapportotrateoriaeprassi.Lasubordina rinvia comunqueadun’altrarelazione circolare, fondamentale sua formulazionelinguistica.Lacircolarità tratestoeazione CORPOREO interesse perunacristologiaattentaal au-Ponty èospitaleperl’accadere corporeo del fenomenologico dellamanifestazioneformulatodaMerle nel legamecorpo-cose,lostatuto Sottolineando lacarne Verbo fattocarne rizzante lariflessioneteologicacheaccogliel’annuncio del lavoro diricerca vuoleindagare iltema In dialogoconM.Merleau-Ponty, M.HenryedE.Falque,il (Relatore: Prof. DonGiovanniCesare Pagazzi) corpo ne. Dal interrogare laVerità-Vita cheèGesù Cristoelasuaincarnazio gia versoun’interpretazione fenomenologicachenontemedi L ENRY A

RINASCITA

ED toccato-toccante cogito E

DI MMANUEL G

ESÙ DELLA cristianodelcorpoilfilosofo recupera lavisione (Carpenedolo–BS) . . I . N

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DIALOGO ALQUE . LafilosofiadiHenrystimola lateolo : : » FENOMENOLOGIA

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E corpo-carne ERLEAU

TEOLOGIA -P ONTY

Logos DEL caratte , , M

, al suo VISSUTO edi ICHEL ------

277

varie filiale in relazione all’amore divino che genera e rende possibi- le l’amore. L’opposizione carne e corpo, nascita e storia, e la comprensione del rapporto Dio-mondo escludente l’esteriori- tà, pur indicando difficoltà teologiche nel pensiero henryano, non impediscono di accogliere comunque in esso uno spunto significativo per la cristologia che dica oggi il mistero del Ver- bum caro. Anche la fenomenologia di Falque vuole dialogare con la teologia per un fecondo lavoro comune sull’uomo che, nella corporeità, incontra Gesù Cristo. Angoscia e sofferenza, nascita e morte, eucarestia e risurrezione, sono temi in cui l’autore enuclea una fenomenologia descrittiva del corpo, an- che se emerge il difetto tipico della fenomenologia francese: la passività del soggetto che deve solo accogliere la finitezza della vita in quanto è Dio che opera la sua metamorfosi. Dal dialogo con gli autori si evince che il binomio fenome- nologia e teologia è necessario e consente di recuperare un contenuto fondamentale per la cristologia: il vissuto corporeo del Figlio di Dio. La finitezza umana, che il corpo esprime nella sua radicalità, trova senso nell’universalità della salvezza che la fede in Gesù Cristo mette in atto in un processo creativo e dinamico rispettoso della singolarità di ciascuno.

Thoppiparambil Marian Don Benny Varghese (Diocesi di Cochin – India)

«THE EVOLUTION OF FUNDAMENTAL MORAL THEOLOGY AFTER THE SECOND VATICAN COUNCIL, A REPORT TAKEN FROM THE NOTES ON MORAL THEO- LOGY FROM THE JOURNAL THEOLOGICAL STUDIES» (Relatore: Prof. Don Aristide Fumagalli)

It is an attempt to explore the changes and new paths in the sector of moral theology with this council. First Chapter explains the status quo of Moral Theology at the II Vatican Council based on Optatam Totius 16. Chapter II concentrates on the tendencies in the newly formed term Theological Ethics. Third deals with the look back to the lengthy and rich history at the dawn of new millennium and the 21st century with an ac- count till the year 2006. And it stressed an analytical criticism of Fundamental Moral Theology in the new millennium. The thesis made its core point in the last chapter by summarizing

278 « Viganò Cristina are daymoraltheology. alsoinevitableelementsinthemodern given room forsuchdiscussionsinitspagesandfoundthey is anewphenomenoninthepost-conciliarperiod.Thesishas and inter-religious dialogues connection with Moral Theology evolution oftheFundamentalMoralTheology. Socialethics logy, religious pluralismandinculturationare alsoseeninthe derstand thetruth,alwaysplaysagreat role. Liberationtheo rium oftheChurch, astheGodgivenmeanstofindandun Conscience andtheEcclesiasticalPositivism.TheMagiste Theology. ItalsodealswiththeAutonomyofIndividual ted subjectisseenintheevolutionofFundamentalMoral Christological ShiftofMoralTheologyfrom apenitential orien concentrates inthecontemporaryperioduntil2013. and focusingonthehistoricalpointhowVatican CouncilII LA quale comprendere irapportitra laicieministriordinati etrail – ilrapportotradimensione comunitaria egerarchica, entro il strategiche perlaChiesadi allora e,crediamo, anchedioggi molteplici studirelativi adimensioni ecclesiali considerate riforma, siaconun’operastorico-sistematica siaattraverso duzione teologicadiYves Congar, ilqualeaffrontò iltema Per cercare risposta a tali questioni cisiamorivolti alla pro Tradizione ealimentandolacomunioneecclesiale? Come, dunque,introdurre cambiamentienovitàinfedeltàalla Chiesa, cheimponel’attenzioneaidiversicontesticulturali? re ilcompito missionario,motivodell’esistenzastessadella bile? QualeruolosvolgeattualmenteloSpirito?Comeonora tuzione ecclesialeèdivinamenteistituitae,dunque,irreforma domande fondamentaliperl’ecclesiologia:inchesenso l’isti criteri e le condizioni di un’autentica riforma. Si ripropongono mento delVaticano IIeriapre ildibattitosuimotiviteologici,i edirinnova prende conforza lavolontàdiaggiornamento i fedeliperunariformadellaChiesainuscitamissionariari L’invito accoratochepapaFrancescostarivolgendoatutti (Relatore: Prof. Mons.GiacomoCanobbio) L

A TEOLOGIA

RIFORMA

DI

NELLA Y VES (DiocesidiMilano) C C HIESA ONGAR . S . » IGNIFICATO , , MOTIVI

TEOLOGICI

E

AMBITI

NEL ------279

varie papa e i vescovi; le Chiese locali, quali realtà di inculturazione del Vangelo e portatrici di valori propri all’intero corpo eccle- siale; il dialogo con gli Altri, cioè fra tradizioni cristiane e con il mondo. Nonostante alcuni nodi irrisolti, nel suo pensiero si ritrovano elementi di valore da sviluppare, quali la progressi- va comprensione della dimensione storico-antropologica del- la verità e il recupero della pneumatologia nella cristologia e nell’ecclesiologia. Ciò permette di pensare in modo dinamico la natura della Chiesa, istituzione compresa; nessuna dimen- sione ecclesiale può essere pensata come un bagaglio a-sto- rico, perché tutte sono costituite da soggetti situati in una cultura specifica; e lo stesso Spirito, anche attraverso i cam- biamentistorici, spinge costantemente la Chiesa al di là di sé.

Zanardi Don Michele (Diocesi di Bologna)

«LE PAROLE VIVE DI YESHUA. IL GESTO EVANGELICO NELL’ANTROPOLOGIA DI MARCEL JOUSSE» (Relatore: Prof. Don Giovanni Cesare Pagazzi)

Il gesuita Marcel Jousse (1886-1961) è stato un antropologo estremamente innovativo, che ha aperto la strada a una nuova disciplina – l’“antropologia del gesto” – e che introducendo nuovi concetti come quelli di “stile” e “comunicazione orale” ha anticipato lo sviluppo delle discipline riguardanti la comuni- cazione. Purtroppo la sua opera, che lo colloca in una posizio- ne contigua e spesso interna alla teologia, non è ancora suffi- cientemente stata colta come un’opportunità per le discipline teologiche: un dialogo che si rende però possibile se ponia- mo attenzione alla qualità comunicativa dell’incarnazione del Verbo, considerata come “evento nella storia del linguaggio umano”. Con questa tesi si propone perciò una rielaborazione delle ri- flessioni di Jousse, offrendo un ritratto del sistema pedagogi- co orale in cui Gesù e i suoi discepoli si sono formati. Allo stu- dio di questo autore abbiamo affiancato un approfondimento delle posizioni di alcuni biblisti, teologi e antropologi, tra cui Birger Gerhardsson, James D.G. Dunn e Walter J. Ong. La descrizione del contesto antropologico ci ha permesso da un lato di comprendere più a fondo i meccanismi di produzione e trasmissione dei recitativi evangelici, e dall’altro di apprezza-

280 sperienza dellachiesa. problematico trail“dirsi”e“tramandarsi”dellafedenell’e comunicare Dio”,eaunamessatemadelrapportovolte a unafenomenologiadiGesùinquanto“coluichehasaputo teologia fondamentale.Intalmodoauspichiamodicontribuire in evidenzaalfinedicollocarlautilmentenelcontestodella vista siateologicocheantropologico –,cheabbiamomesso l’opera diJoussepresenta alcunipunticritici–dalpuntodi da unconfronto conl’“antropologia delgesto”.Certamente bibliche eteologiafondamentalepossanouscire arricchite to dievidenziare inchemododogmatica,pastorale,scienze tradizione vetero- eneo-testamentaria.Abbiamocosìcerca re ilradicamentoetnicodialcunitemiteologicipresenti nella - - 281

varie

ANNUARIO ACCADEMICO 2017-20182018-2019

Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale Piazza Paolo VI, 6 - ����� Milano tel. �� �� �� �� - fax �� �� ��� ��� e-mail: [email protected] www.teologiamilano.it

a) una confronto el’approfondimentoIl teoricotrovano realizzazione in: re conseguitoun“Diplomainspiritualità”. nel campoteologico-spirituale,alterminedelqualepuòesse religiosi, sacerdoti unaformazionedibase –chemiraafornire – pone suunduplicelivello: Per l’annoaccademico2018-2019,l’offerta formativasipro spiritualità, dall’altrailconfronto el’approfondimento teorico. una partel’offerta diuna solidaformazionenelcampodella Esso hasviluppatolapropria attivitàsuunaduplicelinea:da alla formazionespiritualedelcristiano». rire ilconfronto trateologieoperatoripastoralisuitemirelativi Conferenza ItalianaIstitutiSecolari),l’USMI–operaper«favo Conferenza EpiscopaleLombarda, laCISM,ilGIS(oraCIIS, tà Teologica dell’ItaliaSettentrionaleincollaborazioneconla Dal 1995il«Centro StudidiSpiritualità»–fondatodallaFacol b) c) Chiesa particolare voro diricerca ediinsegnamentodel«Centro». si propongono dioffrire aun pubblicopiùvastoifruttidella un corsobiennale ottosabatidiriflessione tre collanedi testi giornata distudio giornata FINALITÀ DEL CENTRO »; di studi (ad anni alterni) –apertoalaici, distudi(adannialterni) –pubblicatedallaeditriceGlossache apertaatutti; sul tema:« Vita consacratanella - - - - - 285

css - informazioni AUTORITÀ

Preside

Dr. Don MASSIMO EPIS

Direttore

Dr. Don ANTONIO CESARE MONTANARI

Membri del Consiglio di Direzione

Dr. Don MASSIMO EPIS, Preside

Dr. Don ANTONIO CESARE MONTANARI, Direttore

Sr. GERMANA CONTERI, Rappresentante USMI Lombardia

Don GIGI DI LIBERO, Rappresentante CISM Lombardia

Prof.ssa ISIDORA CASTENETTO, Rappresentante CIIS Lombardia

S. Ecc.za Mons. LUIGI STUCCHI, Delegato della C.E.L.

Dr. Don MATTEO MARTINO, Segretario

286 vocazione cristiana» Svolge ilcorsodi«Temi diteologia spirituale. Teologia della M [email protected] le» Svolge il corso di «Narrazione, romanzo ed esperienza spiritua M [email protected]. Svolge ilcorsodi«Teologia spiritualefondamentale» B [email protected] spiritualità paolina» Svolge ilcorsodi«“Permevivere èCristo”.Lineamentidella R [email protected] Svolge ilcorsodi«Storiadellaspiritualitàanticaemedievale» M OLIS OTA ARTINELLI AIER ONTANARI S Don Don CALABRINI Mons. Don L R UCA OBERTO Mons. E A NTONIO ZIO P AOLO PROFESSORI P C ATRIZIO ESARE - 287

css - informazioni NORME PER GLI STUDENTI DEL BIENNIO DI SPIRITUALITÀ

Categoria di iscritti:

Sono ammessi come alunni del «Centro Studi di Spiritualità» chierici, religiosi e laici. Gli alunni possono essere ordinari o uditori. Gli alunni ordinari sono coloro che, in possesso di un diploma di scuola media superiore, frequentano tutti i corsi per conse- guire il diploma rilasciato dal «Centro». Gli alunni uditori sono coloro che non intendono frequenta- re tutti i corsi previsti dal programma o che non possiedono i titoli necessari per l’iscrizione come alunni ordinari. Con il consenso dei docenti interessati, sono ammessi dal Preside, sentito il Direttore del «Centro», a frequentare uno o più corsi (per un massimo di 144 ore). Inoltre, gli alunni fuori corso sono coloro che, terminata la fre- quenza del biennio di studi, devono ancora sostenere alcuni esami e consegnare l’«elaborato» scritto finale.

Condizioni e Documenti per l’iscrizione:

Per essere ammessi al Centro Studi all’atto dell’iscrizione deve essere compilato un modulo consegnato dalla Segrete- ria e si devono presentare i seguenti documenti: 1. fotocopia di un documento di identità personale; 2. fotocopia del codice fiscale; 3. fotocopia del diploma di scuola media superiore; 4. il permesso scritto dell’Ordinario o del Superiore per i reli- giosi, i laici consacrati e per i sacerdoti; 5. la prima parte della quota d’iscrizione da versare conte- stualmente all’iscrizione stessa secondo le modalità indica- te dalla Segreteria. La seconda rata a saldo entro il mese di gennaio dell’anno accademico in corso.In caso di rinuncia

288 5. «Centro». scritta, e con l’autorizzazione del Preside o delDirettore del teria senonincasiassolutamenteeccezionali,previa richiesta lezioni nessunaiscrizionepotràessere accettatadallaSegre dell’anno scolastico.Trascorsi Le iscrizionial«Centro» devonoessere fatteprimadell’inizio . ) L’alunno puòritirarsinelprimotempodell’esame. a) 4. 3. 2. 1. esame. L’alunno nonpuòritirarsipiùdidue voltedallostesso b) non condurloa termine, si scriverà sul verbale «ritirato». Nelcasoincuil’alunno,iniziatol’esame,preferisca b) mezz’ora primacheabbiainizioilproprio esame. Ogni esaminando deve trovarsi nell’aulad’esamed) tunamente notificatodallaSegreteria. L’ordine el’orariodegliesamiverràstabilitoedoppor c) pienza verràaddebitatadallaSegreteria unamora. comunicazione telefonica,e-mailofax.Incasodiinadem fissatoperl’esametramitelapropria PPS,ma delgiorno ritirarsi, devenotificarloallaSegreteria almeno48ore pri Chi,regolarmente iscrittoadun esame,intendapoi b) la materia. quenza, mentre rimane al Professore ilgiudizioultimocirca LaSegreteria esercita ilcontrollo dellaregolare fre b) durante l’esameecomunicati all’alunno. Ivoti(espressi intrentesimi) sonoformulatidalDocente a) rimborsata. ra quotadovràcomunqueessere versataenonpotràessere agli studi, successiva all’inizio dell’anno accademico, l’inte zando lePaginePersonaliStudente(PPS). L’iscrizione prestabiliti agliesamisifaneigiorni utiliz a) frequenza aicorsinellamisuradeidueterzi. Perpotersi iscrivere allasessione d’esame è richiesta la a) un soloappelloperognisessione. Le sessioni d’esame sono tre: giugno, ottobre, febbraio, con NORME PER GLIESAMI quindici giorni dall’iniziodelle ------289

css - informazioni Nel caso in cui il docente valuti insufficiente la prova d’esa- me, si scriverà sul verbale «non approvato». In questi due casi l’alunno ha il diritto di sostenere l’esame a partire dalla sessione successiva. Nel caso in cui l’alunno non superi l’esame per tre volte, è tenuto a rifrequentare il corso. 6. Gli alunni hanno due anni di tempo, successivi a quello in cui i corsi sono stati frequentati, per sostenere gli esami. Trascorso detto periodo di tempo, l’esame dei singoli corsi non potrà più essere dato e pertanto l’alunno dovrà rifre- quentare il corso.

NORME PER IL CONSEGUIMENTO DEL DIPLOMA IN SPIRITUALITÀ

I requisiti per ottenere il Diploma in Spiritualità sono: a) avere frequentato presso il «Centro» tutti i corsi prescritti ed avere superato i corrispondenti esami; b) avere composto un «elaborato» scritto finale, di almeno 20-50 pagine dattiloscritte (2000 batture per pagina) esclu- sa la bibliografia. Tale «elaborato» è svolto sotto la dire- zione di un docente del «Centro», il quale guiderà l’alunno nella ricerca e valuterà in trentesimi I’«elaborato». c) La valutazione finale sarà espressa in trentesimi secondo le seguenti percentuali: – la media delle votazioni riportate dal candidato negli esa- mi del biennio con incidenza dell’80%; – la votazione conseguita nell’«elaborato» scritto, con in- cidenza del 20%. d) Il Diploma in Spiritualità potrà essere conseguito entro cin- que anni dalla frequenza, come alunno ordinario, del se- condo anno di corso.

290 ) Terminato il lavoro, se ne devono consegnare in Segrete d) Ilmomentodell’elaborazionepuòiniziare versolafinedel c) L’argomento deveessere sceltoinaccordo conundocente b) ) Aconclusione deicorsiprevisti dalpianodistudisirichie a) Norme riguardanti l’«elaborato» la votazioneconseguita. rettamente allaSegreteria, una copiadellavoro. Saràpoiildocenteacomunicare di smettere aldocenteinteressato ealDirettore del«Centro» (CD contenenteilfile PDF).LaSegreteria provvederà atra ria duecopie,benrilegateeunacopiainformatodigitale primo anno. interessato. compilando l’appositomodulo,controfirmato daldocente mente alla Segreteria il nome del docente e iltema scelto, Una voltadefinitoiltemaènecessariocomunicare ufficial nici dicuisidispone,eventualicompetenzegiàacquisite. tempo, dellaconoscenzadellelingueedeglistrumentitec sce ditenere contodeipropri interessi, delladisponibilitàdi te corretti di comune accordo. A tale proposito si suggeri alcuni temichesarannovalutati,precisati edeventualmen del «Centro StudidiSpiritualità».Lostudentepuòproporre ne delpensiero diunautore odiuntema. ca nell’ambito della spiritualità, attraverso la comprensio di documentare una reale attitudine alla riflessione teologi de lapreparazione diunelaboratofinale,chehaloscopo entro duemesidallaconsegna ------,

291

css - informazioni PROSPETTO DEI CORSI DEL BIENNIO CICLICO (2018-2019)

2018-2019 (anno A)

CSS-18.1 Teologia spirituale fondamentale BOLIS Don LUCA EZIO CSS-18.2 Storia della spiritualità antica e medievale MONTANARI Don ANTONIO CSS-18.3 Temi di Teologia spirituale. Teologia della voca- zione cristiana MARTINELLI Mons. PAOLO CSS-18.4 “Per me vivere è Cristo”. Lineamenti della spiri- tualità paolina ROTA SCALABRINI Mons. PATRIZIO CSS-18.5 Narrazione, romanzo ed esperienza spirituale MAIER Don ROBERTO

292 spiritualità. articolare ilrapportotralateologiaspiritualeestoriadella Chiude questaprimapartela presentazione di alcuni modidi rituale nelXXsecoloeimanuali contemporaneipiùdiffusi. spiritualità e psicologia; la nascita del trattato di Teologia spi mistica” traOttoeNovecento; laquestionedelrapportotra distinzione tra“ascetica”e“mistica”ilporsidella“questione ilsensodella zio” trateologiaespiritualitànell’etàmoderna; dievale trateologiamonasticaescolastica;il“divor dei Padrisulla“letturaspirituale”dellaBibbia;ildibattito me dell’enciclopediateologica:lariflessione autonomo all’interno hanno portatolateologiaspiritualeacostituirsicomecapitolo Un primomoduloricostruisceleprincipalitappestoriche che cati piùvari. accompagna echeassegnaaltermine“spiritualità”isignifi temporanea, maanchedisegnalare laforteambiguitàchelo del “desideriodispiritualità”checontrassegnalacultura con 2. L’introduzione siincaricadirecensire lemoltepliciforme spirituale cristianaedidelineare itrattidell’“uomospirituale”. dicare icriteriper la comprensione teologicadell’esperienza generico, talvoltaequivocoeriduttivo.Questoconsentediin teriorità”, “mistica”ecc.,chespessovengonousateinmodo fondamentali, comequelledi“spiritualità”,“esperienza”,“in cristiana. Questoesigedimettere afuocoalcunecategorie rare unateologiaspiritualeapartire dall’esperienzadellafede 1. Ilcorsosipropone dioffrire glielementiessenzialiperelabo Corso annuale:2ore settimanali CSS-18.1. TEOLOGIA SPIRITUALE FONDAMENTALE PER L’ANNO ACCADEMICO PROGRAMMA DEI CORSI PRIMO ESECONDO ANNO Prof. 2018-2019 L UCA E ZIO

B OLIS ECTS 6 ------293

css - corsi Un secondo modulo si concentra sull’esperienza cristiana in quanto oggetto della Teologia spirituale. Dopo alcuni cenni ad autori significativi come J. Mouroux e H. Urs von Balthasar, si presenta soprattutto la proposta di G. Moioli, illustrandone l’impostazione metodologica e l’articolazione dei contenuti e le prospettive aperte per l’elaborazione del trattato di Teologia spirituale. Un terzo modulo individua alcuni “temi cristiani maggiori” decisivi della vita spirituale, non dedotti da una teoria prede- terminata ma ricavati dall’esperienza effettiva dei santi e dei maestri di spiritualità: la sequela di Gesù e la chiamata alla santità, la lettura spirituale della Parola di Dio, l’Eucaristia e la vita sacramentale, la preghiera, la Croce e il senso della sofferenza, il peccato la conversione e l’ascesi, la docilità allo Spirito e il discernimento spirituale, il senso della Chiesa, la testimonianza e la missione. 3. Il corso prevede lezioni frontali e un lavoro di ricerca perso- nale degli studenti, sulla scorta delle indicazioni suggerite dal docente. Il colloquio d’esame avverrà verificando l’acquisizione delle tematiche trattate in classe e approfondite nello studio in- dividuale a partire dalle letture suggerite nella bibliografia.

Bibliografia:

G. MOIOLI, L’esperienza spirituale. Lezioni introduttive, Glos- sa, Milano 1992; ID., Temi cristiani maggiori, Glossa, Milano 201810; E. BOLIS, La prospettiva della Teologia Spirituale sulla Teologia Morale, in A. FUMAGALLI (ed.), Teologia Morale e Teo- logia Spirituale. Intersezioni e parallelismi, LAS, Roma 2014, 71-102; ID., La conformazione a Cristo, in L. BORRIELLO - M. R. DEL GENIO - R. FERRARI (ed.), Camminate secondo lo Spirito, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2015, 69-93; ID., Storia e storie della spiritualità. Nodi teorici e prospettive di ricerca, «Teologia» 26 (2001) 213-237; ID., Le trasformazioni della santità nell’età moderna, in E. BOLIS - R. FORNARA - G. LOMBARDA - G. TRABUCCO, La santità, Litostampa Istituto Gra- fico, Bergamo 2010, 9-42; ID., La preghiera atto della fede e fede in atto. La “lezione” di santa Teresa d’Ávila, «Teologia» 30 (2005) 200-219.

294 spiritualità 3/A),Borla,Roma 1983. Marietti, Genova1997; della misticacristianainOccidente.Losviluppo(VI-XIIsecolo) dente. Leorigini(I-Vsecolo) lità 3/B),Borla,Roma2002; Corso semestrale:2ore settimanali G G V. Milano 2003; delcristianesimoantico due mondi.Strutture le Bibliografia discutere un testoountema,asceltadelprofessore. corso diapprofondimento seguitoperlapreparazione; 2)di testo odiuntema,asceltadelcandidato,indicandoilper me saràchiesto:1)didiscutere lelineeinterpretative diun profondimento personaledialcunetematiche.Insedeesa 3. Ilcorsoprevede lezionifrontali dapartedeldocenteel’ap gli sviluppinellaspiritualitàmedievale. poigure etemielaboratidallatradizionepatristicaseguirne letterarie piùsignificative,cosìdaaccostare direttamente fi testi. Partedelcorsosaràpoiriservataall’analisidellefonti offrire glistrumentimetodologiciperunacorretta letturadei inquadramento storico-teologicodell’epoca,comeanchedi caratteristiche fondamentali della disciplina, di presentare un 2. Trattandosi di un corso di base, si cercherà di delineare le stiche proprie, lungoilMedioevo. elaborate inepocapatristicaesviluppatesipoi,concaratteri teristiche dell’ambienteedellacultura,legranditematiche spiritualità cristianaanticaemedievale,illustrandolecarat 1. Ilcorsosipropone diintrodurre allostudiodellastoria ARGANO , 2voll.,VitaePensiero, Milano1995e 2002; ROSSI CSS-18.2. STORIA DELLA SPIRITUALITÀ , , La spiritualità dei Padri greci eorientali La spiritualitàdeiPadrigreci La spiritualitàdeiPadrilatini : B. M B. Prof. ANTICA EMEDIEVALE C G A INN NTONIO K. R K. , Storia dellamisticacristianainOcci , Marietti,Genova1997; UH C . M C. , ESARE Storia dellamisticaoccidenta ARKUSCHIES M ONTANARI (Storia dellaspiritua , , VitaePensiero, In camminotra T.Š (Storia della I D PIDLÍK . ECTS , Storia

- 3 I. I. ------, 295

css - corsi CSS-18.3. TEMI DI TEOLOGIA SPIRITUALE TEOLOGIA DELLA VOCAZIONE CRISTIANA

Prof. PAOLO MARTINELLI Corso semestrale: 2 ore settimanali ECTS 3 1. Il corso, attraverso le lezioni frontali, intende fare in modo che lo studente acquisisca una conoscenza critica e sistema- tica delle questioni fondamentali riguardanti la vocazione, in- tesa come tema costitutivo dell’esperienza spirituale e della vita cristiana. Attraverso l’itinerario svolto e lo studio di quanto indicato, lo studente sarà in grado di orientarsi, nel panora- ma dell’attuale contesto culturale e teologico, nelle tematiche complesse della vocazione, riguardanti il suo fondamento, la sua strutturazione e il suo discernimento. 2. Dopo aver analizzato in fase introduttiva gli usi più comuni della parola “vocazione” nel vocabolario corrente, le lezioni affronteranno, nella prima parte, un percorso storico sul senso della vocazione nella coscienza ecclesiale, con particolare ri- ferimento alle acquisizioni magisteriali del concilio Vaticano II e al successivo dibattito postconciliare. Qui si cercherà anche di mostrare l’incidenza sul concetto e sulla pratica del discer- nimento vocazionale dei cambiamenti culturali paradigmatici in atto nel nostro tempo. Sarà posta specifica attenzione al dibattito teologico circa la relazione tra le diverse forme vo- cazionali in riferimento alla vocazione universale alla santità, affermata da Lumen Gentium cap. V. Successivamente, nella seconda parte del corso, verranno proposti in modo sistema- tico gli elementi antropologici fondamentali messi in campo dal tema della vocazione, ossia la libertà del soggetto e l’iden- tità vocazionale, iscritta nella triplice polarità “spirito-corpo”, “uomo-donna”, “individuo e comunità”. Inoltre, nella terza parte, si cercherà una fondazione sistematica della vocazione nell’evento di Cristo, quale “universale concreto e personale”, in cui la stessa struttura antropologica è portata al suo compi- mento, secondo la prospettiva delineata in Gaudium et Spes 22. La parte finale del corso sarà dedicata alla illustrazione dell’amore come destinazione originaria dell’uomo e criterio fondamentale di discernimento vocazionale, insieme alla iden- tificazione del senso dei cosiddetti “consigli evangelici”, sia

296 Bibliografia contenuti proposti. lezione è previsto uno spazioadeguato per la discussione dei più articoliche facilitino la comprensione della lezione. Inogni temi specificiverràraccomandatalaletturaprevia diuno o terpretative delletematicheproposte. Nell’affronto dialcuni sul temadellavocazione,siaperproporre alcunesintesiin testi dellatradizionespiritualeedelmagistero dellaChiesa agli studenti, sia per l’analisi di alcuni cessivamente fornite zione frontale, laqualefaràriferimentoadalcune 3. Ilcorsosisvolgeràsostanzialmenteconilmetododellale ( 39.42), siacomeelementicaratterizzantilavitaconsacrata come realtà intrinsecaallavitadelbattezzato( essenziale, quasia un accostamentoaitestipiù significativi attraversoun’esegesi colar modonegliscrittipaolini. Siprefigge inoltre diassicurare “vita nelloSpirito”attestato nel NuovoTestamento einparti alcune lineefondamentalidel progetto diesistenzacristianao 1. Il corso si propone di offrire agli studenti la conoscenza di Corso semestrale:2ore settimanali M H.U. cità deldiscorsopaolinosulla “vitainCristo”. sistematiche Milano 1984; grafia sarà fornita durantelosvolgimentodelcorso. grafia saràfornita gelo -ProfeziaSperanza 2014; sorio. Modellidiletturaeproposteformative Fedeltà eperseveranzavocazionaleinunaculturadelprovvi verso laRegoladisanBasilio Lumen Gentium ARTINELLI LINEAMENTI DELLA SPIRITUALITÀ PAOLINA VON P.M B CSS-18.4. “PER MEVIVEREÈCRISTO”. , ARTINELLI ALTHASAR Vocazione dellavitacristiana.Riflessione eforme : , EDB,Bologna2018; I D . 43-47). , Prof. Lavocazionecristiana.Unpercorsoattra

(ed.), , lectio cursiva Gli statidivitadelcristiano P ATRIZIO La vitaConsacratanellaChiesa.Van , Glossa,Milano2016.Altrabiblio R , JacaBook,Milano2003; OTA , perfaremergere la specifi S P.M CALABRINI ARTINELLI Lumen Gentium , EDB,Bologna

- , JacaBook, A. S A. slides CHMUCKI ECTS suc 3 P. ------, 297

css - corsi 2. Il corso prospetta brevemente la varietà di percorsi di spiri- tualità offerti nel Nuovo Testamento, mostrandone i tratti unifi- canti e i fondamentali elementi distintivi. Successivamente il corso si concentra sulla presentazione del discorso paolino circa la ‘vita secondo lo Spirito’. Le articola- zioni più precise sono le seguenti: a) All’origine dell’identità del credente in Cristo: l’incontro e la chiamata. b) “Per me vivere è Cristo”: il fondamento dell’esperienza spi- rituale. c) La vita battesimale: la figliolanza verso Dio. d) Nello Spirito: la dimensione pneumatologica della vita cri- stiana. e) Tutto è vostro: l’essere in Cristo e la responsabilità del cre- dente nella storia. f) “In un solo corpo”: essere e costruire comunità. g) La speranza e la dimensione escatologica della vita cristiana.

Bibliografia:

R. FABRIS - S. ROMANELLO, Introduzione alla lettura di Paolo, Bor- la, Roma 2006; B. MAGGIONI - F. MANZI, Lettere di Paolo, Citta- della, Assisi 2005; A. PITTA, Per me il vivere è Cristo. Itinerario spirituale con san Paolo, Paoline Editoriale Libri, Milano 2009; S. ROMANELLO, L’identità dei credenti in Cristo secondo Paolo, EDB, Bologna 2011.

CSS-18.5. NARRAZIONE, ROMANZO ED ESPERIENZA SPIRITUALE

Prof. ROBERTO MAIER Corso semestrale: 2 ore settimanali ECTS 3 1. Obiettivo del corso – in continuità con il percorso proposto negli anni passati su parola poetica ed esperienza spirituale – è fornire gli strumenti per svolgere una riflessione teologica critica sull’esperienza umana del narrare alla luce della rivela- zione cristiana. Sia nel suo legame con l’esperienza, sia nella connessione con la parola, la Teologia spirituale scopre nella narrazione uno dei suoi luoghi più cari. In particolare, di fronte

298 Confessioni alromanzo cortese,dalla pe fondamentali della nascita del romanzo in Occidente. Dalle b. Lasecondapartesaràiltentativodiindividuare alcunetap pretesa cronacistica chedellapura speculazioneintellettuale. in luceladinamicanarrativa,nelsuosingolare rifiutosiadalla che attraversol’esemplaritàdialcunitestispirituali,simetterà matività dellariletturaevangelicastoriadiGesù,ma an di fedecristiana.Muovendodalparadigmabiblicoedallanor chiarire dell’esperienza l’importanzadella narrazione all’interno a. Nellaprimaparte–dicarattere piùsistematico–siintende metodologia differente. Il corsoèfattoditre parti,ciascunaconun’intonazioneeuna cristiana, chepersecolinehaaccompagnatol’evoluzione. na iguadagnilinguisticiesimbolicidell’esperienzaspirituale canone occidentalesembrapossibilerileggere comeinfiligra attraverso lacomprensione delle tappeconcuisiècostruitoil nell’evidente distanzacheloseparadallascritturaevangelica, èilromanzo.della narrazione,nell’Occidentemoderno, Pur Jesu èilluogoproprio dell’atto difede.Laformacompiuta loro storiaconilSignore. Perloro, comepernoi,lamemoria rezione –iprimidiscepolisonoinvitatiaraccontare dacapola sempre nellasuanarrazione,sindaquando–dopolaResur contro conlapersonadiGesùCristo,taleincontro siillumina cio teologicoaltema.Sebbenel’esperienzadellafedesial’in dell’esperienzaspirituale,proponendoall’interno unapproc 2. Ilcorsointendemostrare lapertinenzadellanarrazione narrativa nellesuediverseintonazionistoriche. pretativa eaillustrare, con intelligenzateologica,ladinamica ca), glistudentisonoinvitatiadacquisire competenzainter alla formaletterariadelromanzo (eallasuaevoluzionestori la letteraturaedellaspiritualità italiana:i c. Unaterzaparteospiteràla riletturadiunapietramiliare del spirituale, affinché possano vicendevolmenteilluminarsi. indagare ilegamitradiversiparadigminarrativiel’esperienza non è semplicemente storico-letterario: si intenderà, piuttosto, dell’Ottocento eallasuadissoluzionenovecentesca.Ilpercorso stagione delteatro barocco, sinoalfruttomaturo delromanzo teorici delleprimeduesezioni. laboratorio permettere afrutto,difronte auntesto,iguadagni Manzoni. Questomomentoè daintendere comeunasortadi Commedia Promessi sposi allagrande di di ------299

css - corsi 3. Il corso si svolge attraverso lezioni frontali. Durante la lezio- ne si chiede agli studenti di intervenire con domande e rifles- sioni. La valutazione avverrà attraverso un esame orale diviso in due parti: una ripresa degli argomenti trattati e l’interpre- tazione di uno dei testi narrativi proposti a discrezione dello studente. In alternativa lo studente potrà presentare un ela- borato scritto di 5-8 cartelle su un romanzo precedentemente concordato con il docente e sarà valutato su questo.

Bibliografia:

J.P. SONNET, Generare è narrare, Vita e Pensiero, Milano 2014; J. CARROL, Il crollo della cultura occidentale, Fazi Editore, Roma 2009; H. BLOOM, Il canone occidentale. I libri e le scuole delle età, BUR, Milano 2008; R. BARTHES, La preparazione del romanzo, voll. I-II, Mimesis, Milano 2010; P. VALÉRY, All’inizio era la favola. Scritti sul mito, Guerini e Associati, Milano 2016; J.R.R. TOLKIEN, Albero e foglia, Rusconi, Milano 1998. Altre fonti bibliografiche verranno suggerite durante lo svolgi- mento del corso; si consiglia di attendere le successive indi- cazioni prima di acquistare la bibliografia.

300 QUOTE SCOLASTICHE

– Alunni ordinari € 360,00 – Alunni uditori: per ogni corso semestrale (fino a 3 corsi) » 100,00 Iscrizione » 45,00 Iscrizione ad ogni singolo esame » 10,00 – Alunni fuori corso » 110,00 – Mora per mancato preavviso di rinuncia ad esame » 15,00

RILASCIO DEI DOCUMENTI – Certificati: semplici (d’iscrizione o frequenza) » 7,00 di grado o con voti » 10,00 – Diploma in Spiritualità » 30,00 css - varie

N.B.: Le domande di iscrizione verranno accolte solo se corre- date dalla attestazione del pagamento di una prima rata effet- tuato secondo le indicazioni della Segreteria. La seconda rata (variabile in base alle specifiche di ogni singola iscrizione) a sal- do entro il mese di gennaio dell’anno accademico in corso. Si ricorda che in caso di mancato pagamento della seconda rata verranno invalidati tutti gli atti accademici dell’Anno Accademi- co in corso. In caso di rinuncia agli studi (si richiede lettera scritta), succes- siva all’inizio dell’anno accademico, le quote dovranno comun- que essere pagate e non potranno essere rimborsate. L’Ufficio Amministrazione si riserva la facoltà di apportare varia- zioni al presente regolamento qualora lo ritenesse opportuno.

301 ORARIO DELLE LEZIONI

GIOVEDÌ

1a ora: 9.15 - 10.00 4a ora: 11.45 - 12.30

2a ora: 10.05 - 10.50 5a ora: 14.25 - 15.10

3a ora: 10.55 - 11.40 6a ora: 15.15 - 16.00

IL PRESIDE - IL DIRETTORE Il Preside e il Direttore ricevono su appuntamento.

ORARIO DELLA SEGRETERIA La Segreteria è aperta il giovedì dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 17.00.

ORARIO DELLA BIBLIOTECA La Biblioteca è aperta tutti i giorni feriali – escluso il sabato – con orario da verificare secondo il Calendario Accademico. N.B.: Per accedere alla Biblioteca è necessario esibire il tesse- rino di riconoscimento.

302 CALENDARIO 2018-2019 SETTEMBRE 2018 OTTOBRE 2018 NOVEMBRE 2018

1 S -- 1 L -- * 1 G Tutti i Santi + 2 D -- 2 M -- * 2 V Comm. defunti 3 L -- 3 M -- 3 S -- 4 M 1° Appello 4 G Lezione (1) + 4 D --

5 M Esami 5 V 5 L -- () 6 G Sessione 6 S -- 6 M -- 7 V Autunnale + 7 D -- 7 M -- 8 S -- 8 L -- 8 G Lezione + 9 D -- 9 M -- 9 V -- 10 L -- 10 M -- 10 S -- 11 M 1° Appello 11 G Lezione + 11 D -- 12 M Esami 12 V -- 12 L -- 13 G Sessione 13 S -- 13 M -- 14 V Autunnale + 14 D -- 14 M -- 15 S -- 15 L -- 15 G Lezione + 16 D -- 16 M -- 16 V -- 17 L -- 17 M -- 17 S -- 18 M 2° Appello 18 G Lezione + 18 D I Avvento Am. 19 M Esami 19 V -- 19 L -- 20 G Sessione 20 S -- 20 M -- 21 V Autunnale (*) + 21 D -- 21 M -- 22 S -- 22 L -- 22 G Lezione + 23 D -- 23 M -- 23 V -- 24 L -- 24 M -- 24 S -- 25 M 2° Appello 25 G Lezione + 25 D -- 26 M Esami 26 V -- 26 L -- 27 G Sessione 27 S -- 27 M -- 28 V Autunnale + 28 D -- 28 M -- 29 S -- 29 L -- 29 G Lezione + 30 D -- 30 M -- 30 V -- 31 M --

(*) Termine iscrizioni (1) Inizio Anno Accademico () Consiglio di Direzione e dei Professori DICEMBRE 2018 GENNAIO 2019 FEBBRAIO 2019

1 S -- * 1 M S. Madre di Dio 1 V 1° App. Sess. Inv. + 2 D -- 2 M -- 2 S -- 3 L -- 3 G -- + 3 D --

4 M -- 4 V -- 4 L -- () 5 M -- 5 S -- 5 M 2° Appello 6 G -- + 6 D Epifania di N.S. 6 M Esami * 7 V S. Ambrogio 7 L -- 7 G Sessione * 8 S Immacolata 8 M -- 8 V Invernale + 9 D -- 9 M -- 9 S -- 10 L -- 10 G Lezione + 10 D -- 11 M -- 11 V -- 11 L -- 12 M -- 12 S -- 12 M 2° Appello 13 G Lezione + 13 D Battesimo di Gesù 13 M Esami 14 V -- 14 L -- 14 G Sessione 15 S -- 15 M -- 15 V Invernale + 16 D -- 16 M -- 16 S -- 17 L -- 17 G Lezione (2) + 17 D -- 18 M -- 18 V -- 18 L -- 19 M -- 19 S -- 19 M -- Lezione 20 G + 20 D -- 20 M -- (S. Messa Natale) 21 L -- Lezione (3) 21 V -- 21 G 22 M 1° Appello 22 S -- 22 V -- 23 M Esami + 23 D -- 23 S -- 24 G Sessione + 24 L -- 24 D -- 25 V Invernale * 25 M Natale del Signore 25 L -- 26 S -- * 26 M S. Stefano 26 M -- + 27 D -- 27 G -- 27 M -- 28 L -- 28 V -- 28 G Lezione 29 M 1° Appello 29 S -- 30 M Esami Sessione + 30 D -- 31 G Invernale 31 L --

(2) Termine 1° semestre () Consiglio di Direzione e dei Professori (3) Inizio 2° semestre MARZO 2019 APRILE 2019 MAGGIO 2019

1 V -- 1 L -- * 1 M S. Giuseppe Lav. 2 S -- 2 M -- 2 G -- + 3 D -- 3 M -- 3 V -- 4 L -- 4 G Lezione 4 S -- 5 M -- 5 V -- + 5 D --

6 M -- Le Ceneri 6 S -- 6 L -- () 7 G Lezione + 7 D -- 7 M -- 8 V -- 8 L -- 8 M -- 9 S -- 9 M -- 9 G Lezione + 10 D I di Quaresima 10 M -- 10 V -- 11 L -- 11 G Lezione (S. Messa) 11 S -- 12 M -- 12 V -- + 12 D -- 13 M -- 13 S -- 13 L -- 14 G Lezione + 14 D Le Palme 14 M -- 15 V -- 15 L -- 15 M -- 16 S -- 16 M -- 16 G Lezione + 17 D -- 17 M -- 17 V -- 18 L -- 18 G -- 18 S -- 19 M -- 19 V -- + 19 D -- 20 M -- 20 S -- 20 L -- 21 G Lezione + 21 D Pasqua di Ris. 21 M -- 22 V -- * 22 L dell'Angelo 22 M -- 23 S -- 23 M -- 23 G Lezione + 24 D -- 24 M -- 24 V -- 25 L -- * 25 G -- 25 S -- 26 M -- 26 V -- + 26 D -- 27 M -- 27 S -- 27 L -- 28 G Lezione + 28 D -- 28 M -- 29 V -- 29 L -- 29 M -- 30 S -- 30 M -- 30 G Lezione (4) + 31 D -- 31 V --

() Consiglio di Direzione e dei Professori (4) Termine Anno Accademico GIUGNO 2019 LUGLIO 2019

1 S -- 1 L -- + 2 D Ascensione 2 M 2° Appello 3 L -- 3 M Esami 4 M 1° Appello 4 G Sessione 5 M Esami 5 V Estiva 6 G Sessione 6 S -- 7 V Estiva + 7 D -- 8 S -- 8 L -- + 9 D Pentecoste 9 M 2° Appello 10 L -- 10 M Esami 11 M -- 11 G Sessione 12 M 1° Appello 12 V Estiva 13 G Esami 13 S -- 14 V Sessione Estiva + 14 D -- 15 S -- 15 L -- + 16 D SS. Trinità 16 M -- 17 L -- 17 M -- 18 M 1° Appello 18 G -- 19 M Esami 19 V -- 20 G Sessione 20 S -- 21 V Estiva + 21 D -- 22 S -- 22 L -- + 23 D Corpus Domini 23 M -- 24 L -- 24 M -- 25 M 2° Appello 25 G -- 26 M Esami 26 V -- 27 G Sessione 27 S -- 28 V Estiva + 28 D -- 29 S -- 29 L -- + 30 D -- 30 M -- 31 M --

Finito di stampare nel mese di settembre 2018 da Digitalandcopy Sas - www.digitalandcopy.com Edizioni Glossa s.r.l. - Milano