ISSN 2421-0171

DANTESCA Un giorno la Paura bussò alla

ANNO XIX n. 171 – MAR 2021 Anche se il Timore avrà più porta, il Coraggio

argomenti, tu scegli la andò ad aprire CENTRO LUNIGIANESE Speranza. e vide che non c’era nessuno. DI STUDI DANTESCHI SENECA Bollettino on-line MARTIN LUTHER KING Comitato di Redazione Direttore ATTIVITÀ DEL CLSD MIRCO MANUGUERRA pp. 3-9

Revisori Se qualcuno ti dice che non ci ANDREA BENEDETTO* SAPIENZIALE Discrimino dunque sono verità, o che la verità è DAVIDE PUGNANA* sono (libero) p. 10 solo relativa, ti sta chiedendo di GIOVANNI GENTILI non credergli. Comitato Scientifico COMPAGNIA DEL VELTRO p. 11 E allora non credergli. GIUSEPPE BENELLI JOSÉ BLANCO JIMÉNEZ COMPAGNIA DEL SACRO CALICE: ROGER SCRUTON FRANCESCO CORSI SILVIA MAGNAVACCA Una preghiera alla volta: l’Ave o MIRCO MANUGUERRA Maria p. 12

(*) Membri esterni SEVERINIANA Einstein e Parme-  nide pp. 13-14  2003-2021 CLSD

DANTESCA www.lunigianadantesca.it [email protected] Il Canto VIII del Purgatorio e la

filosofia di pace universale

AVVERTENZE pp. 15-20

È concesso l’utilizzo di materiale ai La Divina Commedia in verna- soli fini di studio citando sia l’Autore colo spezzino: Inf IX pp. 21-22 che la fonte bibliografica completa. Ogni Autore può disporre liberamen- TEOLOGICA Le grandi donne del te dei propri scritti, di cui è unico re- Medioevo: la donna dai capelli sponsabile e proprietario, citando co- munque la presente fonte editoriale in lunghi, pp. 22-25 caso si sia trattato di I pubblicazione. Il Bollettino è diffuso gratuitamente LA SETTIMA ARTE La grande presso i Soci del CLSD e tutti coloro bellezza pp. 26-40 che ne hanno fatto esplicita richiesta o hanno comunque acconsentito ta- L’OPINIONE Kubrick e le perver- citamente alla ricezione secondo i sioni sessuali p. 41 modi d’uso. Per revocare l’invio è sufficiente inviare una mail di dis- VISIBILE PARLARE Cinema e senso all’indirizzo sopra indicato. Pittura: le fonti visive di “Barry

Lyndon”, p. 42-43

CHE IL VELTRO (NON) SON SOLO CANZONETTE SIA SEMPRE CON NOI Premio Lunezia “Musicare i Poeti” 2021 pp. 44-45

RECENSIONI pp. 46- 47 Jules-Joseph-Lefebvre La Verità (1870)

ARCADIA PLATONICA pp. 49-50

INCIPIT VITA NOVA

FACCIAMO USCIRE DAL QUADRO La Tradizione non è il passato, LA CITTÀ IDEALE è quello che non passa.

DOMINIQUE VENNER

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Via Dantis® I (*) Membri esterni Direttore: Mirco Manuguerra CLSD STUTTURA E ATTIVITÀ Centro Lunigianese C’è una grande forza nelle di Studi Danteschi persone che conducono la propria esistenza con coerenza: Presidente: Mirco Manuguerra Rievocazione Storica decidono di fare in modo che la dell’arrivo di Dante in Lunigiana ® loro filosofia di vita e le loro Casa di Dante in Lunigiana azioni siano una cosa sola. Direttore: Dott. Alessia Curadini

ANTHONY ROBBINS

® Dantesca Compagnia del Veltro Museo Dantesco Lunigianese® Rettore: Mirco Manuguerra ‘L. Galanti’ 33

La più grande prigione in cui le persone vivono Le Cene Filosofiche® è la paura di ciò che pensano

gli altri. Biblioteca Dantesca Lunigianese ‘G. Sforza’

D. ICKE

Dantesca Compagnia del Sacro Calice Rettore: Mirco Manuguerra

Galleria Artistica ‘R. Galanti’ Conservatore: Dante Pierini

Le Strade di Dante ® Temi il lettore di un solo libro.

SAN TOMMASO D’AQUINO

Dante Lunigiana Festival®

Direttore: Prof. Giuseppe Benelli

Premio ‘Stil Novo’ Direttore: Dante Pierini

Chiedi l’iscrizione alla

pagina degli

AMICI DEL CENTRO ® Premio ‘Pax Dantis’ LUNIGIANESE DI STUDI Progetto Scuola DANTESCHI Direttore: Dott. Alessia Curadini

Avrai informazioni aggiornate sull’attività del CLSD

Premio di Poesia ‘Frate Ilaro’

Direttore: Hafez Haidar* Se vuoi la Felicità preoccupati Wagner La Spezia Festival® Direttore: M° Cesare Goretta* di trarre il massimo dell’Essere da quel poco di Avere che hai.

M. M.

® Lectura Dantis Lunigianese 2

CATALOGO LIBRERIA CLASSICA 7 - FOLDER FILATELICO VII Centenario EDITORIALE Per questa Sezione inviare l'ordine, Pace di Castelnuovo (1306-2006) LIBRERIA ON-LINE comprensivo di tutti i dati necessari alla spedizione e alla fatturazione a Folder Filatelico con annullo postale I libri di questa sezione NON sono [email protected] su busta e cartolina. Emissione limi- e-book, ma prodotti di stampa di- tata con pezzi numerati. Euro 15,00. I prezzi indicati sono comprensivi gitale: vengono inviati direttamente delle spese di spedizione postali e di al domicilio dopo l'acquisto con car- segreteria. Versamento su Conto ta di credito. Il sistema di vendita Corrente Postale 1010183604 fornisce il prezzo finale comprensivo 4 - NOVA LECTURA DANTIS delle spese postali. Per l'acquisto te- lematico copiare l'indirizzo in calce L'opera che sta alla base dell'intera ai volumi e seguire le istruzioni on- epopea del CLSD: la datazione del line viaggio al 4 di aprile del 1300 e la

® soluzione del Veltro come la stessa 1 - VIA DANTIS Divina Commedia. Oggetto di scheda La nuova interpretazione generale del 8 - ANNULLI FILATELICI bibliografica su “L'Alighieri” n. 10, poema dantesco in chiave neoplato- VII Centenario 1997. Luna Editore, La Spezia, 1996, nica sviluppata nella forma di una O- Pace di Castelnuovo (1306-2006) tavole di Dolorés Puthod, pp. 80. dissea ai confini della Divina Com- Euro 5 cadauno Euro 15. media, dalla “selva oscura” alla “vi- sio Dei”. Pagg. 40, Euro 12,00.

Centenario della nascita http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.as p?id=693017 di Livio Galanti

(7 settembre 1913-2013) 5 - LUNIGIANA DANTESCA 2 - INFINITE SCINTILLE DI PACE

Un lustro di Poesia di Pace del Pre- La determinazione della materia luni- mio “Frate Ilaro” in una sintesi sa- gianese come nuova branca discipli- pienziale all’insegna della Fratellanza nare (“Dantistica Lunigianese”). Edi- Generale con tanto di maledizione di zioni CLSD, La Spezia, 2006, pp. 180. Euro 10,00. ogni settarismo ed ideologismo: libro vivamente sconsigliato ai seguaci del politically correct. Pagg. 160, Euro 20,00.

VII Centenario Epistola di Frate Ilaro (1314-2014)

http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.as 6 – DANTE E LA PACE UNIVERSALE

p?id=891150 La lectura di Purgatorio VIII secondo

la scuola del CLSD arricchita delle 3 - L’EPISTOLA DI FRATE ILARO più recernti determinazioni Aracne DCCL di Dante (1265-2015)

Il primo titolo della Collana “I Qua- Editore, Roma, 2020, pp. 180. derni del CLSD” è dedicato al tema Euro 10,00. della Epistola di Frate Ilaro. Il saggio ricostruisce l’intera storio- grafia e porta nuovi contributi all’au- tenticità Pagg. 64, Euro 12,00.

XX del CLSD (1998-2018)

http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.as p?id=920281

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COMITATO ENCICLOPEDIA DELLA L’ADESIONE ® “LUNIGIANA DANTESCA” 2021 LUNIGIANA STORICA alla Dantesca ® PRESIDENZA Compagnia del Veltro prof. Giuseppe BENELLI

(Università di Genova) CONSIGLIO DI REDAZIONE NON È PER TUTTI ! PRESIDENTE ONORARIO prof. Eugenio GIANI PRESIDENTE (Presidente Consiglio Regione Toscana) Mirco Manuguerra

CONSIGLIO DIRETTIVO PRESIDENTE ONORARIO MEMBRI ORDINARI Consiglio di Redazione della Germano Cavalli MISSIONE: Enciclopedia della Lunigiana® DIRETTORE - Affermare l’avversione al Re- MEMBRI ONORARI (Sindaci) Giuseppe Benelli lativismo; Claudio NOVOA (Mulazzo); Alber-

- Impegnarsi nel celebrare le to FIGARO (Maissana); Lucia MEMBRI DEL CONSIGLIO DI REDAZIONE radici profonde della Cultura BARACCHINI (Pontremoli); Filippo Giuliano Adorni Occidentale ripartendo dal cul- BELLESI (Villafranca in Lunigia- Andrea Baldini to sacro e sapienziale del Prese- na); Angelo Maria BETTA (Monte- Egidio Banti pe; rosso al Mare); Camilla BIANCHI (Fosdinovo); Reo MARTELLONI Riccardo Boggi - Assumere in ogni proprio atto (Licciana Nardi); Annalisa FOL- Serena Pagani la Bellezza come punto di rife- LONI (Filattiera); Carletto MAR- Claudio Palandrani rimento essenziale del Buon Vi- CONI (Bagnone); Matteo MASTRINI www.enciclopedialunigianese.it vere; (Tresana); Daniele MONTEBELLO

- Rifuggire ogni sistema di pen- (Castelnuovo Magra); Leonardo siero che non soddisfi al precet- PAOLETTI (Lerici), Cristina PON- ZANELLI (Sarzana).. to aureo della Fratellanza inte- sa in senso Universale. COMMISSIONE - Contribuire all’affermazione SCIENTIFICA del processo storico della Pax PRESIDENZA Dantis®; prof. Antonio LANZA (Emerito Università dell’Aquila) PER ISCRIVERSI: prof. Emilio PASQUINI  - Richiedere (gratuitamente) al (Emerito Università di Bologna)

CLSD il Manifesto della Charta Magna® scrivendo una mail a MEMBRI [email protected] prof. Giuseppe BENELLI (Università di Genova) - Sottoscrivere il modulo di prof. José BLANCO JIMÉNEZ adesione e spedirlo all’indirizzo (Università Statale del Cile) postale del CLSD. prof. Francesco D’EPISCOPO - Versare la quota annuale di (Università di Napoli ‘Federico II’) Euro 20 a titolo di rimborso spese di segreteria generale sul prof. Silvia MAGNAVACCA (Università di Buenos Aires) CC Postale 1010183604 inte- stato al CLSD. Mirco MANUGUERRA

(Presidente CLSD)

prof. Giorgio MASI (Università di Pisa) - Io vi offro qualcosa che non prof. Mario NOBILI ha prezzo. (Università di Pisa) - La libertà? Martha: «Cos'è l'Autunno?» Serena PAGANI - No, quella ve la possono to- Jan: «Una seconda Primavera, (Università di Pisa) gliere. Vi offro la Conoscenza. dove tutte le foglie sono come prof. Antonio ZOLLINO (l’Abate Faria, Il Conte di Mon- fiori». (Università Cattolica tecristo, ALEXANDRE DUMAS) del Sacro Cuore di Milano) (ALBERT CAMUS, Il malinteso) SEGRETERIA GENERALE CENTRO LUNIGIANESE

DI STUDI DANTESCHI 4

LA CASSETTA DEL IL NUOVO VOLUME PREMIO PAX DANTIS CENTENARIO DI DANTE DELLA SCUOLA 2020 DANTESCA LUNIGIANESE AL MAESTRO AMEDEO MINGHI

«Per il contributo portato allo spi- rito di pace con Jerusalem, can- zone commissionata da San Gio- ARACNE EDITRICE vanni Paolo II; per il bra- Roma, 2020 no Come due soli in cielo, che pp. 180 richiama, seppure inconsapevol- Euro 10,00 mente, il modello della Pax Dan- tis così come ci viene effigiato Il Canto VIII del Purgatorio nel canto VIII del Purgatorio, e per il prezioso lavoro artistico La Pace di Castelnuovo profuso nell'avere messo in mu- e la ‘Pax Dantis’ sica testi sacri come il Padre No- stro, le Beatitudini e il Cantico I Malaspina e i delle Creature di S. Francesco d'Assisi, tutti testi ben richiamati I Malaspina da Dante nel capolavoro del- e l’origine del cognome la Divina Commedia».

Cantine Lunae I Malaspina e l’origine Bosoni Srl dei due Stemmi

Via Palvotrisia, 2, 19030 Castelnuovo Magra SP L’Epistola di Frate Ilaro ALBO D’ORO 0187 693483 Il viaggio di Dante a Parigi [email protected] 2008 Souad SBAI L’enigma del Veltro 2009 Claudio BONVECCHIO 2010 Magdi Cristiano ALLAM

La datazione del viaggio 2011 Hafez HAIDAR

al 4 di aprile del 1300 2012 Vittorio SGARBI 2013 Federico SANGUINETI Il Neoplatonismo di Dante: 2014 †Giovanni REALE la sintesi dei due massimi 2015 Mario ANDREOLI sistemi 2016 †Emanuele SEVERINO 2017 Quirino PRINCIPE Dante, Giotto e i Fedeli 2018 Marcello VENEZIANI d’Amore 2019 Diego FUSARO 2020 Amedeo MINGHI [e altro ancora…]

http://www.aracneeditrice.it/index .php/pubblicazione.html?item=97 88825535013 5

PREMIO ‘FRATE ILARO’ Commissione ha conferito molti 2) Premio alla Cultura 2020 Premi Speciali della Critica ed ha esteso a tutti i restanti elaborati il XXXVIII EDIZIONE CENACOLO Premio di Pubblicazione: a tutti (XIII n.s.) LETTERARIO ITALIANO gli Autori partecipanti sarà quindi VIA 25 NOVEMBRE, Cefalù dedicato uno spazio, con (Responsabili: Antonio Barracato VERBALE DELLA Commento d’Autore, e Dorothea Matranga) COMMISSIONE D’ESAME sull’Antologia ‘Paradisus 2020’ .

Si è inoltre voluto destinare la

PREMESSA dedica dell’antologia “Paradisus 2020”, con uno speciale Premio La Commissione d’Esame, in alla Memoria, alla nostra cara piena conformità al Bando 2020, Bruna Cicala, che, fresca ha espresso il proprio giudizio Segretaria Generale del ‘Frate tenendo conto della puntuale pro- Ilaro’, ci è stata portata via dai spettiva data dal Centro Lunigia- postumi di un terribile incidente nese di Studi Danteschi al Cantie- stradale. Di questa tragedia il re Poetico in essere. premio quest’anno ne ha Si sono, perciò, innanzitutto con- ovviamente risentito molto. siderati, ai fini della valutazione, Si ricorda che per il Premio quei lavori che sono risultati pie- Pubblicazione fa fede la presenza namente conformi alla nuova della lirica sull’antologia, per cui missione del Premio, come noto non è previsto il rilascio del proiettato dal 2018 verso una diploma se non su espressa Tetralogia Dantesca data dalla richiesta dell’Autore. sequenza Inferno (2018), Purga- A tutti i Poeti partecipanti giun- torio (2019), Paradiso (2020) e gano i complimenti ed i ringra- Visio Dei (2021): l’argomento ziamenti di tutta la Commissione principe, in questa edizione del d’Esame e di tutto il Centro cantiere poetico, era dunque Il Lunigianese di Studi Danteschi. Paradiso, con tutte le sue Virtù. Il progetto prevede la costru- Il Direttore del Premio zione di un ideale aggiornamento Prof. Hafez HAIDAR della terza cantica dantesca deno- minata “Paradisus 2020” e que- sto sarà, in effetti, il titolo del-la Antologia che uscirà auspica- bilmente entro il 2021. Ancora una volta non è stato possibile pervenire a premi asso- ESITI luti: anche i riconoscimenti del ‘Frate Ilaro’ edizione 2020 sono 1) Premio alla Memoria conferiti Ex aequo con assegna- 3) Premio Alla Carriera zione di medaglie d’oro. Si racco- BRUNA CICALA manda tuttavia di non equivocare: LUIGI CHIEREGATO l’assegnazione “ex aequo” è un concetto inerente il palio previsto.

In realtà ogni prescelto è Vin- citore del ‘Frate Ilaro’. Per la prima volta nella storia del Premio si è dovuto operare una scelta difficile: onde non privare opere significative di un riconoscimento particolarmente meritato, si è preferito assegnare i primi premi alla sola sezione delle opere edite, alle quali vanno, dunque, ben quattro medaglie d’oro.

In tutti gli elaborati, però – sia sillogi che poesie singole –, sono state individuate, come sempre, importanti “Scintille”, per cui la 6

4) Sezione Silloge Edita Diploma “Premio Speciale della Paradiso: le Tre Donne di Critica” Dante).

PAOLO BORSONI, Giorgio BOLLA (Storie di Ac- Per la Commissione d’Esame Il sentimento di un istante, Alta qua, di Angeli e di Vento, Gra- Il Presidente della Commissione, Via, 2020 diva Publications, 2013); Sergio prof. Giuseppe BENELLI CAMELLINI (Viandante dei sogni, Dantebus, 2020); Marco LANDO (Il volo delle rondini, Guido Miano Editore, 2019); Egizia MALATESTA (Ombra- RINGRAZIAMENTO AI luce, Dibuono Edizioni, 2018); POETI Maria Elena MIGNOSI PICONE (I colori della natura, Guido Come mio uso, desidero rivolgere Miano Editore, 2019); Claudia un personale, doveroso ringr- PICCINNO (La nota irriverente, aziamento a tutti i Poeti del Edizioni Il Cuscino di Stelle, ‘Frate Ilaro’ anche per questo 2019); Domenico PISANA (Nella concorso.

trafitta delle antinomie, Helicon, Il 2020 purtroppo non è stato un 2020); Augusta ROMOLI (Assol- anno dei più memorabili. Alla venze…Dissolvenze, edizioni del- tragedia nazionale si è aggiunta ROBERTO MALINI l’Erba, 2020); Giuseppe TERRA- per il ‘Frate Ilaro’ l’improvvisa, STEED GAMERO NOVA (Canti misti, Pegasus Edi- tragica scomparsa della caris- Selva di Luce, Lavinia Dickinson tion, 2019). sima Bruna Cicala, neo Segre- Edizioni, 2020 taria Generale del Premio. Nonostante le avversità, lo zoc- colo duro dei nostri poeti, arric- 5) Sezione Poesia Singola chito da alcune nuove gradite presenze portate dalla scuola

siciliana, non ha mancato di Diploma “Premio Speciale della apportare il solito preziosissimo Critica” contributo. Angela AMBROSINI (Varco do- Dopo questa fatica, ci aspetta un po Varco); Moreno ANDREANI ultimo traguardo: il 2021 sarà (Libera elaborazione di Par XI in l’anno conclusivo della tetralogia 327 vv.); Maria Cristina ANTO- Dantesca, con la Visio Dei. NIOTTI (L’attesa); Federico

ARDUINO (Luscinia); Nardino Che il Veltro sia sempre con noi. BENZI (La Fratrenità); Lino

CACCIAPAGLIA (La Vita); Mirco MANUGUERRA Antonino CAUSI (La bussola

della vita); Gabriella COZZANI PAOLO MENON Ameglia, 15 febbraio 2021 (Silenzio); Alceo DE SANCTIS (Per nuovi cieli e…); Domenico Nel mio sguardo cercami, Sim- onelli, 2020 GILIO (Nella natura delle cose); Vincenzo LA BELLA (Virtù, (Paradiso forse…); Giovanni MALAMBRÌ («I have a dream»…); Rita MASCIALINO (Paradiso); Gaia ORTINO MO- RESCHINI (Musica Paradiso); Mara PENSO (Una scintilla d’e- terno); Giulia PEPA (Velo di Spe- ranza); Alessandro RAMBERTI (Maschera siamo a noi stessi); Paola RICCI (La Scala); Anto- nella SANTORO (Dentro la Poe- sia); Maria Franca SERPONI (Il mio cuore); Sofia SKLEIDA (De- stino); Vito SORRENTI (Sorriso d’ombra), Giuseppina TUNDO CARROZZI (Nel terreno cam- mino); Vittorio VERDUCCI (Il

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ATTIVITÀ DEL ESCE LA GUIDA DELLA Patrocinatori ufficiali della pubb- COMITATO LUNIGIANA DANTESCA licazione sono la Regione Liguria LUNIGIANA DANTESCA e il Rotary Club Lunigiaina. 2020 Sponsor sono invece tutte le a- ziende inserzioniste che grazie al INAUGURAZIONE DELLA loro impegno – dato in un mo- VIA DANTIS mento tanto gravoso per l’econo-

Il 10 di aprile (salvo Coivid) tutti mia nazionale – hanno permesso a Mulazzo per l’inaugurazione di la realizzazione dell’opera. A un progetto unico nella tradizione questi veri imprenditori va tutta la plurisecolare della Lectura Dan- gratitudine e l’ammirazione sia di tis: la VIA DANTIS ora non è più ITALIAPERVOI che di tutto il solo un format teatrale, ma un mondo del CLSD: a tutti gli Ami- percorso che ha trasformato l’in- ci noi li raccomandiamo. tero borgo storico monumentale di Mulazzo, patria di Dante, in un unico grande Parco Dantesco. Con questa realizzazione si chiu- de un cerchio di 55 anni esatti: era il 1966 quando il dantista- sindaco Livio Galanti creò la Zo- na Dantesca ristrutturando l’inte- ra zona della Torre di Dante e inaugurando il monumento del Dante, ultima opera dle maestro Ecco una guida gratuita edita da carrarese Arturo Dazzi; ora con ITALIAPERVOI, azienda leader queste nove stazioni realizzate alla Spezia nel segmento edito- dal maestro sarzanese Giampierto riale della freepress. Si tratta di Paolo Paita si inaugura una vera e un Pocket di 80 pagine più le propria Odissea ai confini della quattro di copertina rigida, in Lo staff di ITALIAPERVOI Divina Commedia che dalla “sel- carta patinata lucida e immagini va oscura” conduce fino alla “Vi- in alta risoluzione nata in colla- sio Dei” salendo dal basso degli borazione con il CLSD. archi dell’acquedotto malaspinia- L’opera è strutturata su una In- troduzione alla Lunigiana Dan- no per finire alle altezze della stessa Torre di Dante. tesca, cui fanno seguito ben sedi- La scelta del 10 aprile ha una ci schede relative agli altrettanti duplice ragione: è una data assai principali Luoghi Danteschi di prossima al termine ad quem questa regione straordinaria, con della venuta di Dante in Luni- in più un capitolo dedicato alla giana (12 aprile 1306) stabilito cucina di Dante. nel 1965 dal grande Livio Galanti Il libro sarà distribuito in 20.000 ed è il giorno conclusivo del copie ed è rivolto soprattutto agli Viaggio di Dante nella Divina ospiti di Lunigiana ma anche ai Commedia (4-10 aprile 1300). tanti cultori della grande cultura. In questa breve nota il CLSD È un omaggio al Centenario di esprime la propria grandissima Dante che il CLSD ha realizzato ammirazione per il sindaco Clau- grazie alla grande professionalità dio Novoa per l’eccezionale di- dell’intero staff di ITALIAPER- mostrazione di onestà intellet- VOI: dal direttore editoriale Gino tuale e di capacità operativa. Giorgetti, al direttore responsabi- le Gabriella Mignani; dal general manager Maria Grazia Dellagia- coma alla social media manager Gabriella Mignani Erika Giorgetti ed alla graphic designer Sara Fornesi. “Orma di Dante non si cancella” uscirà prima di Pasqua e sarà pre- sentata ufficialmente a Mulazzo in occasione dell’inaugurazione

della Via Dantis il 10 aprile p.v. Dante Pierini La Torre di Mulazzo 8

UN PANNELLO DIDATTICO UNA PIAZZA ALLA SPEZIA UNA PREFAZIONE PER IL PARCO DANTESCO DEDICATA DI PRESTIGIO: DI MALNIDO AI DANTISTI DELLA CITTÀ DANTE 700 ANNI DOPO IN VILLAFRANCA Una proposta del CLSD è stata subito accolta dal Comune della Spezia grazie all'Assessore al Tu- rismo Maria Grazia Frija: è nato alla Spezia il LARGO DEI DANTISTI SPEZZINI. La cornice è prestigiosa: è lo spa- zio antistante l'ingresso del Mu- seo ‘Amedeo Lia’. Una epigrafe in marmo ricorderà i quattro dantisti della tradizione spezzina: Gaetano Zolese, Ubal- do Mazzini, Ettore Cozzani e Rinaldo Orengo. Grazie di cuore e complimenti vi- vissimi a Maria Grazia Frija: appena arrivata nel suo ruolo ha Parco Dantesco di Malnido subito lsciato un’impronta inde- (Villafranca in Lunigiana) lebile, perché, come sappiamo, Monumento a Dante (particolare) , - bene Orma di Dante non si can- , - Fotografia di Marco Angella cella… . (Shhh.. ve lo dico in un orecchio: ma Era una promessa già avanzata nell’epigrafe avranno lasciato uno «Stimare la portata culturale e alcuni anni fa: il Parco Dantesco spazietto in fondo???) intellettuale di Dante è impresa del Castello di Malnido, in Villa- franca in Lunigiana, doveva esse- difficile: in questo libro leggerete re dotato di un pannello didattico le impressioni di 1 autori, che ne capace di introdurre il visitatore hanno indagato i pi diversi a- nella grandezza della Lunigiana spetti concentrandosi sui rispet- Dantescca. tivi ambiti di competenza. Ebbene, grazie al Rotary Club Dalla filologia alla storia, dal- Lunigiana, il CLSD ha realizzato, l'esoterismo alle arti figurative, in collaborazione con l’Ammini- dal cinema alle serie tv, dalla ri- strazione Comunale e l’Associa- cezione della Commedia nei zione ‘Manfredo Giuliani’, il so- Paesi orientali ai campi pi parti- spirato pannello e sarà presentato colari e inaspettati: la gastrono- al pubblico ufficialmente nel me- mia, la parodia, il fumetto, i vi- se di giugno. deogiochi» Il Largo dei dantisti spezzini (prof. Mario De Martino, curato- re dell’opera)

. , Edizio- ni Formamentis, sar disponibile entro il Danted 2021 Prenota la tua copia e ricevilo in anteprima inviando una mail a

@ f .

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II marca piuttosto che un’altra; op- Se poi c’è qualcuno che sente il SAPIENZIALE pure quando scegliamo un risto- bisogno di chiedere più conside- rante piuttosto che un altro, e razione (diciamo delle categorie A cura di Mirco Manuguerra anche quando decidiamo di man- che si sentono discriminate, pove-

giare determinate cose piuttosto rine…), beh, questo accade per- Se vuoi la Felicità che altre. Non solo: ci scegliamo ché evidentemente non si sono preoccupati di trarre il gli amici che ci piacciono, vestia- ancora guadagnate la considera- massimo dell’Essere da quel mo sempre a modo nostro e pre- zione che pensano di dover rice- poco di Avere che hai. feriamo assumere nelle nostre a- vere. La considerazione, infatti, la

(M. M.) ziende persone che ci piacciono, si merita, non la si riceve per continuando a discriminare alla legge. grande e pure allegramente. Ed è solo così che si cresce: con DISCRIMINO, DUNQUE il continuo confronto e la conti- SONO (…LIBERO) Tutto questo perché DISCRIMINA- nua verifica, come nella buona RE vuol dire semplicemente SCE- scuola, quella buona per davvero Lo diciamo forte e chiaro: quella GLIERE e solo dove c’è pos- però, non la scuola di oggi del 6 del politically correct è una istan- sibilità di scelta c’è LIBERTÀ. politico. za odiosa che vale a distorcere la realtà delle cose. Invece di pro- Si fottano.,dunque, i nemici della dursi in una campagna di gene- discriminazione! Io sono liberis- rale crescita sociale (un buon e- simo di non frequentare chiunque sempio è quello della campagna a me non piaccia: sono tutte mie Respect introdotta nel mondo del scelte assolutamente INSINDACA- Se vuoi sapere chi coman- Calcio), è sempre più chiaro che BILI: nessuno può impormi i nomi da, si è voluto creare un vero e pro- delle persone da invitare stasera a guarda chi non puoi critica- prio strumento di costrizione so- cena a casa mia o di chi portare re. ciale per favorire l’imperio di un fuori in ristorante. Nessuno può mainstream globalizzante. obbligarmi ad assumere una per- sona piuttosto che un’altra. Voltaire Dato che si parla per questo trop- po spesso – ovviamente a spro- Del fascismo di cui si parla tanto, posito – di razzismo e pure di l’unico che vedo io è un po’ trop- fascismo, allora andiamo alla ra- po pitturato di rosso per poterlo dice del concetto: cosa vuol dire definire così. “essere razzisti?”. Beh, non dov- rebbe essere difficile rispondere a Tutto questo – si badi – non è af- questa domanda: una condotta fatto in contrasto con il concetto razzista è una condotta ostile u- di Fratellanza Universale, il quale sata indiscriminatamente contro non vuol dire che al mondo ci si gli appartenenti ad una determi- deve tutti quanti abbracciare. nata etnia. Il termine, invece, Questo è soltanto uno stupido viene regolarmente usato per una buonismo che non tiene conto, qualsiasi manifestazione di di- pre esmepio, del fatto che intere scriminazione sociale. masse di esseri umani non sono affatto abituati al vivere civile. Ebbene, avere a che fare con una condotta ostile è molto diverso Fratellanza Universale vuol dire dall’osservare un “comportamen- Rispetto. Un rispetto che si deve to discriminante” ed è qui oppor- sempre dare, certo, ma che pe- tuno andare ancora più in raltro si ha anche il pieno diritto profodnità. di ricevere, soprattutto in casa propria, dove con ‘casa’ si deve intende precisamente anche la Il Dante in Santacroce a Firenze Occorre essere pienamente consa- (particolare) pevoli del fatto che la nostra ci- propria Nazione, un dominio in L’Aquila che attende viltà occidentale, NON comunista, cui – in democrazia – è sovrano il il segnale del Gigante è fondata proprio sulla possibilità volere della maggioranza dei cit- di discriminare. tadini, non l’opinione di un mani- polo di cialtroni globalisti usi a

Lo facciamo sempre: per esempio parano dietra comode accuse di al supermercato, quando di fronte razzismo e di fascismo i loro luri- di interessi ideologici se non pro- ad un’ampia offerta del mede- prio mafiosi. simo prodotto noi scegliamo una 10

III LA TESTIMONIANZA L'opera di conversione al catto- DANTESCA DI ROMA licesimo del proprio popolo fu da lei promossa e avviata grazie alla COMPAGNIA DEL E DEI LONGOBARDI intensissima missione di San Co- VELTRO lombano di . Un soggetto altolocato ha fatto A cura di Mirco Manuguerra notare di recente che Claudio (na- Teodolinda fu dunque la grande to in germania, dunque non pro- artefice di tutte le condizioni ne- prio un bingo-bongo) è stato il cessarie ad un Impero che fosse «Uomini siate, non pecore primo imperatore straniero, vo- sia Sacro che Romano, logica at- matte/…» lendo con ciò elogiare la società tuazione del modello politico del- multirazziale romana. le “due spade che reggono il (Dante, Paradiso V 80) mondo” enunciato già da papa A parte il fatto che Claudio era San Gelasio I nel corso del V sec. più ariano del somaro di turno, perché era nato per caso in Ger- Come si vede, i Longobardi con mania da dinastia Giulio-Claudia, Teodolinda non erano più barba- l’impero romano era sì multietni- ri: erano tutti cristiani. C’è una co, ma NON era affatto multi- bella differenza. E tutta l’Europa culturale ed è solo questo ciò che ormai lo era. conta veramente. Solo un idiota non è in grado di Non inganni le molteplici forme comprende che una qualsiasi so- assunte dal politeismo: l’impero cietà che NON sia basata su di era interamente politeista (salvo un’unica piattaforma culturale la questione ebraica in Palestina, aggregante è destinata a crollare che sarebbe stata poi adeguata- miseramente. E quando ciò acca- mente risolta da Tito) e questo de, non è mai cosa indolore. La Dantesca Compagnia del Vel- rappresentava una piattaforma tro® rappresenta dal 2011 il ramo comune per tutti coloro che ne di attività filosofica del Centro facevano parte. Ebbene, è proprio Lunigianese di Studi Danteschi. la piattaforma culturale comune l’elemento essenziale per la co- Tale attività - di indirizzo dichia- ndizione di pace. ratamente neoplatonico - si e- strinseca con l’attivit delle Cene

Filosofiche®, con l’attribuzione Fu così anche con quell’Impero annuale del Premio ‘Pax Dantis’® Sacro e Romano che Carlo Ma- per il Pensiero di Pace Univer- gno edificò sul Regno Longo- sale, con il Premio di Poesia bardo: la nuova piattaforma, il ‘Frate Ilaro’, anch’esso dedicato Cristianesimo – ormai definitiva- al tema della Pace Universale, e mente strutturato a livello conti- con questa Rubrica appositamen- nentale – era già pronta. te dedicata. ARRIVEDERCI A PRESTO Che il Veltro Si deve tutto alla grandissima re- CON LE NOSTRE sia sempre con noi! gina Teodolinda, nata forse nella SPECIALISSIME fatale Ratisbona nel 570. CENE FILOSOFICHE® Figlia del duca dei Bavari, fu data in sposa ad Autari, re dei Longo- bardi. Morto questi, forse per av- velenamento, Teodolinda si ri- sposò con Agilulfo, duca di Tori- no, da cui ebbe un figlio, Adalo- aldo, che fu il primo re longo- bardo ad essere battezzato nella pienezza della fede cattolica.

Teodolinda rappresentò dunque il

primo stabile collegamento tra il Regno di Baviera, i Longobar-

di ariani e la Chiesa di Roma, quest’ultima grazie ai suoi buoni rapporti con papa Gregorio I. 11

IV UNA PREGHIERA DANTESCA ALLA VOLTA COMPAGNIA DEL SACRO CALICE AVE O MARIA A cura di Mirco Manuguerra

Ave o Maria piena di grazia, NON NOBIS DOMINE, «Così noi dovemo calare le il Signore è con te NON NOBIS, SED vele de le nostre mondane tu sei benedetta fra le donne NOMINI TUO DA operazioni e tornare a Dio.» e benedetto GLORIAM è il frutto del seno tuo Gesù.

(Dante, Convivio IV XXVIII 3) Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,

adesso e nell’ora della nostra morte, Amen.

L’AVE MARIA, assieme al Pa- dre nostro, è la poesia più co- nosciuta ed è senza dubbio la più recitata. Posta a fondamento del La Dantesca Compagnia del Sa- Rosario, nello sviluppo dei Cin- cro Calice è dal 2018 il ramo di que Misteri della gioia, della lu- attività teologica del Centro Luni- ce, del dolore e della gloria di gianese di Studi Danteschi. Gesù e Maria, essa viene recitata Tale attività è espressamente ri- non meno di 50 volte. volta alla difesa del Cristianesi- La parola "rosario" significa "co- mo Cattolico Dantesco ed alla in- rona di rose": l'idea è che ogni terpretazione sapienziale delle volta che si dice una Ave Maria è Scritture. infatti come se si donasse a Maria L’attivit editoriale di attinenza una rosa, componendo così una teologica del CLSD – non altri- corona di rose con un rosario menti classificata – trova il suo completo. Suor Lucia di Fatima spazio naturale su LD in questa ha affermato che "per il potere rubrica, riservata espressamente che il Padre ha dato, in questi alla Compagnia. ultimi tempi, al Rosario, non c'è problema personale, né familiare, Che il Veltro né nazionale, né internazionale, sia sempre con noi che non si possa risolvere con il

Rosario" mentre per San Vin- cenzo de' Paoli la devozione al Rosario "con le sue Ave Maria AFFIGGIAMO IL compie più miracoli di ogni altra CROCIFISSO ANCHE AL DI preghiera". FUORI DELLE NOSTRE CASE.

CHE SIA BEN VISIBILE A TUTTI

NON PRAEVALEBUNT

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V sa vi resta tale quale è, nel suo se il mutamento esiste solo nella SEVERINIANA "luogo" quadrimensionale; il nostra coscienza illusoria del cambiamento diventa come "ap- mondo, ma non nel mondo stesso, La Metafisica è la lotta parente"; è soltanto l'osservatore tuttavia la nostra coscienza, per titanica del Logos che, per così dire, scorre lungo la quanto illusoria rispetto al mon- contro il Nulla propria linea del mondo e acqui- do, è pur sempre qualcosa di rea- (M. M.) sta via via la consapevolezza dei le, ossia è una parte del mondo differenti "luoghi", lungo tale li- reale, sì che il mutamento che in A cura di Mirco Manuguerra nea, cioè dei propri dintorni "spa- essa si produce è esso stesso reale EINSTEIN E PARMENIDE zio-temporali". [ ... ] e contraddice la tesi della totale In Italia qualche serio studioso - immutabilità del mondo. Nella per esempio l'epistemologo G. proiezione cinematografica l'e- Prestipino, su "Critica marxista" sperienza illusoria del mutamento (1981,4) ha voluto riportare la richiede il passare, lo scorrere tesi centrale dei miei scritti - l'e- reale della pellicola nel proietto- ternità di ogni ente - alla teoria re, così come l' " osservatore " del del "campo" di Einstein. Un'ope- mondo immutabile deve scorrere

razione destinata a fallire, perché realmente lungo la linea in cui «Lo stesso Popper ci informa di la "logica" che in quegli scritti so- percepisce illusoriamente il dive- alcune sue visite ad Einstein, a stiene l'eternità di ogni ente non nire del mondo. Il mutamento è Princeton, nel 1950. Racconta ha nulla a che vedere con la "lo- comunque reale - anche cioè se è che in quelle conversazioni egli si gica" - la logica della moderna il contenuto di una coscienza il- rivolgeva al sommo fisico, chia- scienza della natura - che condu- lusoria. Ciò vuol dire che la realtà mandolo "Parmenide" e che Ein- ce Einstein ad affermare il suo u- muta. Popper racconta che ascol- stein si trovava completamente a niverso, dove "non si verifica al- tando questi argomenti "Parmeni- suo agio all'interno di questa inu- cun cambiamento", per usare an- de discusse con grande pazienza, sitata denominazione. L'intero cora una volta l'espressione di com'era sua abitudine. Disse che sviluppo del pensiero filosofico Popper: due logiche, due vie, due ne era rimasto colpito e che non ha continuato a riferirsi a Parme- sbocchi […] abissalmente diversi, sapeva come rispondervi". nide, la cui importanza è quindi anche se si possono usare parole Eppure il problema decisivo in- ineguagliabile. Anche Karl Pop- molto simili per descriverli. comincia proprio a questo punto. per, che è soprattutto un meto- Ma qui vorrei mettere soprattutto [...] Il senso autentico dell'immu- dologo, un filosofo della scienza, in chiaro che la discussione tra tabilità ed eternità di ogni ente non solo scrive che "Parmenide è Popper e Einstein a proposito del non è quello di cui parla la fisica uno dei più grandi e sorprendenti parmenidismo di quest'ultimo si è di Einstein. [ ...] Quando la cultu- filosofi di tutti i tempi" e che svolta a un livello concettuale ra e anzi l'intera civiltà occidenta- "quella di Parmenide può consi- inadeguato rispetto a quello che le affermano che il mutamento è derarsi la prima teoria ipotetico- la grandezza del tema avrebbe reale, ossia che la realtà muta, in- deduttiva del mondo", ma dichia- richiesto. [ ... ] tendono che gli ""enti" (per lo ra addirittura che Parmenide è "il Il tema centrale della loro discus- meno in qualche loro aspetto) e- padre della fisica teorica". Certo, sione riguarda, si è visto, l'illuso- scono dal "niente" e vi ritornano. il Parmenide visto, per esempio, rietà del mutamento, affermata da [ ... ]. Anche Einstein e Popper si da Hegel o da Heidegger è qual- Eistein sulle orme di Parmenide mantengono all'interno di questo cosa di molto diverso da quello (il Parmenide della tradizione fi- significato del mutamento, sebbe- visto da Popper. losofica) e negata da Popper. Il ne il primo affermi e il secondo Il quale si rivolgeva a Eistein quale propone, Einstein consen- neghi l'illusorietà del mutamento chiamandolo "Parmenide" perché ziente, di considerare il mondo così inteso. [ ... ] Einstein, scrive Popper, sosteneva einsteiniano come una "pellicola Ma la questione decisiva non è se "che il mondo fosse un universo cinematografica": nella pellicola i il mutamento, così inteso, sia o chiuso, di tipo parmenideo, a fotogrammi (cioè gli oggetti del no illusorio, ma se il pensiero non quattro dimensioni, nel quale il mondo) coesistono, sono già tutti debba portarsi oltre questo senso cangiamento era un'illusione u- reali nello stesso modo, sia quelli del divenire, che domina l'intera mana, o qualcosa di molto simile" che nella proiezione vengono a civiltà occidentale. [ ... ] Da tem- - ed Einstein "era d'accordo che formare il "passato", sia quelli po sto mostrando che se il dive- questa fosse la sua opinione". che costituiscono il "futuro". Solo nire è inteso in questo modo, allo- Popper ribadisce in più occasioni nella proiezione si produce la dif- ra non esiste affatto esperienza la convergenza tra Parmenide e ferenza tra passato e futuro e del divenire - che è cosa ben di- Einstein. Scrive ad esempio che quindi il mutamento. Ma rispetto versa, si badi, dall'affermare (co- come nell' "immutevole universo alla pellicola, in cui non accade me Einstein-Parmenide afferma) tridimensionale di Parmenide", nulla, il mutamento dei fotogram- che l'esperienza del divenire è il- così "nell'universo statico quadri- mi è "un'illusione umana". lusoria. Ma da tempo sto anche mensionale di Eistein non si veri- A questo punto Popper ha buon mostrando che il senso autentico fica alcun cambiamento. Ogni co- gioco ad obiettare ad Einstein che del divenire è un altro, del tutto 13 nascosto alla nostra cultura: il divenire è la "manifestazione", il progressivo "apparire" dell'eterno (ossia del Tutto). In questo senso, solo l'eterno può "divenire"».

(Emanuele Severino, Il parrici- dio mancato, Adelphi, Milano

1985, pp, 143-147).

Che bei teatrini: Einstein che prima scrive la famosa lettera al sodale Sigmund Freud (1932), per interrogarsi mestamente sul perché mai gli uomini – Ahi, las- so! – continuano a farsi la guerra, ESSERE, NON ESSERE e poi scrive a Truman (1939) as- Pitagora servendo ai desiderata degli altri Non vuoto è il vuoto sodali del Progetto Manhattan (si primordiale se miriadi veda un certo Oppenheimer), as- fluttuazioni solutamente bramosi di sperimen- lo riempiono, se l’essente tare gli effetti dell’atomica sulle si crea da una particella, uniche due città giapponesi – bolla anomala: guarda caso – a maggioranza “ inflatone” che si agita cristiana e a guerra già finita in nel mare del non visibile Europa; poi, ancora, la stessa e se da polvere del vuoto anima bella che accetta il con- interstellare fronto con un altro suo sodale, Parmende nasce una nuova stella Popper, su un tema che, di fatto, è o se ai bordi di galassie l’oggettività dei fenomeni, che gli astri accelerano il moto per un fisico sarebbe di per sé che rileva l’occhio di un potente sufficiente per lanciare in parten- telescopio : effetto di un vuoto za un sonoro “vaffa”… apparente, ma oscuri fotoni Così il “vaffa” se lo merita tutto o materia oscura e siamo noi lui, Einstein, che fu un grande fi- da un vuoto non vuoto sico, certo, ma uno zero assoluto essenze di vita. in filosofia, il quale si permette di Platone pulirsi la coscienza speculando in AUGUSTA ROMOLI pipa e ciabatte di pace universale in attesa di far saltare per aria Hi- roshima e Nagasaki per poi farsi chiamare “Parmenide” da Popper.

Severino – sia chiaro – prende in considerazione i due solo per e- sporre al meglio il proprio punto di vista. Affermare, infatti, che nell’universo di Einstein “non si verifica alcun cambiamento”, con l’interessato che accetta questa ri- Aristotele dicola semplificazione della sua teoria, è una delle più squallide e- spressioni di “cultura costruita a tavolino” che ci sia mai capitato di leggere: volgari “corrisponden- ze” create ad arte da una certa

“cultura” settaristica nel tentativo frustrato di accreditarsi un posto di rilievo in seno ad un Pensiero

Occidentale dove sa benissimo di non essere degna neppure di to- gliere la polvere dagli scaffali della Biblioteca.

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VI C’è una grande premessa da fare della Pace di Castelnuovo, di cui DANTESCA in ordine al Canto VIII del Pur- si tratterà. gatorio ed è inerente la famiglia IL CANTO VIII DEL Malaspina. Anche a Villafranca era reggente PURGATORIO E LA Precisamente va considerata con lo stesso Franceschino, perché il FILOSOFIA DI PACE attenzione la simbologia dei due marchese Corrado Malaspina il UNIVERSALE stemmi, quello dello Spino Sec- Giovane, essendo scomparso pre- co, il ramo ghibellino, dunque maturamente nel 1294, è colui imperiale, del casato, e l’altro che troviamo in Antipurgatorio a Conferenza Registrata in dello Spino Fiorito, appartenente colloquio con Dante. È lui il Genova Il 9 Marzo 2021 nella al ramo guelfo, dunque papalino. grande protagonista del canto splendida cornice della VIII del Purgatorio, il canto, Biblioteca Universitaria per il Come noto, la divisione del come vedremo, dell’Elogio asso- ciclo di contributi voluti dalla casato Malaspina nei due rami luto di Dante ai Malaspina di Società , politicamente opposti risale al parte imperiale. Comitato Genovese, in fregio ai 1221. Essa fu operata con atto 700 anni della morte di Dante notarile rogato in Parma per A Giovagallo, infine, fu marchese Alighieri (1321 - 2021). iniziativa di Corrado l’Antico, Moroello II, al tempo strana-

oggetto di citazione dantesca. mente guelfo di parte nera, valen-

tissimo uomo d’arme e personag- Mi sia innanzitutto permesso di Allo Spino Secco furono riservati gio onnipresente nelle referenze formulare un ringraziamento al i feudi sulla sponda destra della lunigianesi. È citato in Inf XXIV comitato genovese della Società Magra, con l’eccezione di Villa- come «Vapor di Val di Magra», Dante Alighieri e in particolare al franca, importante stazione di paragonato nell’espansione della prof. Francesco De Nicola, che sosta su quella che oggi diciamo sua influenza e delle sue conqui- mi onora della sua stima. essere la via Francigena. Allo ste, a quelle delle nebbie tipiche

Spino Fiorito tutti quelli della che in Lunigiana si manifestano Grazie anche a tutti gli ascol- sponda sinistra, senza eccezione al primo mattino nelle stagioni di tatori. Lieto di essere qui con voi. alcuna. mezzo, mentre la moglie Alagia Vi porto i saluti del Centro Lu- dei Fieschi è dedicataria, nella nigianese di Studi Danteschi e del Dunque, per la cronaca, i borghi scala ascendente della Divina Comitato Ufficiale per le Cele- di diretto interesse dantesco, dato Commedia, della citazione più brazioni in Lunigiana dei 700 che Dante fu chiamato in Luni- “alta” tra quelle dei personaggi anni della morte del Sommo giana dal ramo ghibellino per lunigianesi: in Pur XIX è definita Poeta, presieduto dal prof. Giu- dirimere una questione secolare come «buona da sé»: in quanto seppe Benelli e che vede a capo con il vescovo-conte di Luni, assai prodiga di suffragi per i suoi della Commissione Scientifica il sono tre: la capitale Mulazzo e morti, Alagia non avrebbe avuto prof. Antonio Lanza. Prima della altri due feudi, quello della citata bisogno delle cure di nessuno per sua scomparsa era co-presidente Villafranca e l’altro di Giova- assurgere alle beate genti. “Buona il caro prof. Emilio Pasquini. gallo, nell’attuale comune di Tre- da sé”, appunto.

sana. Il presente intervento è frutto di Orbene, come dicevo, prima di una lectura dantis che io tenni in È bene anche inquadrare subito i venire ai dettagli della Pace di Villafranca in Lunigiana, presso personaggi presenti sulla scena Castelnuovo, che si data al 6 l’antico sagrato della chiesina dell’arrivo di Dante in Lunigiana, ottobre del 1306, dunque a sei malaspiniana di San Niccolò, era avvenuto nell’aprile del 1306, mesi dal suo arrivo in Lunigiana, ormai il 2003, nei pressi dell’a- come dimostrato dal grande Livio e da lì ricostruire la filosofia di vello dove venne con tutta pro- Galanti sulla base della profezia pace universale così come si è babilità sepolto Corrado il Gio- astronomica posta a chiusura sviluppata nella mente di Dante, vane, il grande protagonista del proprio del canto VIII del Pur- occorre soffermarsi sull’origine canto VIII del Purgatorio. Quella gatorio. sapienziale dei due stemmi dei lectura fu poi espansa nel 2006 Malaspina, i quali, va detto, sono nella mia monografia Lunigiana A Mulazzo – dove non c’è passati inosservati sotto gli occhi Dantesca, comparsa alla Spezia bisogno di alcun documento per di secoli di tradizione storiogra- per le edizioni del Centro Luni- parlare di una presenza di Dante, fica. gianese di Studi Danteschi, e poi poiché che si tratta della capitale Perché proprio uno Spino, cioè ulteriormente sviluppata nel 2020 dello Spino Secco, il ramo man- un pruno, un susino selvatico, in Dante e la pace universale – Il datario della missione diplo- effigiato nella condizione inver- Canto VIII del Purgatorio e altre matica – era reggente Franceschi- nale da una parte (Spino Secco) e questioni dantesche, uscito per i no Malaspina, di cui ci è stata nella condizione estiva dall’altra tipi di Aracne Editrice in Roma. tramandata una canzone dedi- (Spino Fiorito)? Nessuno pare

catoria a firma di Senuccio del esserselo mai chiesto, eppure lo §§§ Bene; parliamo del grande regista stemma di una famiglia nobiliare 15

è il simbolo della famiglia, dun- quella secca d’inverno e quella È ben chiar, perciò, che il movi- que il vessillo, ovvero l’insegna fiorita d’estate. Ebbene, in questa mento trobadorico nasce e si svi- dove sono effigiate le prerogative duplice visione si riconosce il luppa nel solco potente di quella e le glorie della stirpe da osten- principio sapienziale dell'equili- cultura eroica che poggia i propri tare di fronte al mondo intero. Un brio degli opposti: la condizione fondamenti sui grandi poemi e- vessillo di fronte al quale ogni del pruno, uno dei primi arbusti pici della Chanson de Geste, che successore si dovrà rapportare e che fioriscono nei boschi agli al- va dalla Chanson de Roland e Il con cui ogni altra famiglia sarà bori di primavera, esprime il con- Cantare del mio Cid fino ai mo- sempre chiamata a confrontarsi. fronto positivo di estate e in- numentali cicli bretoni di Re Artù verno, di luce e oscurità, di caldo e dei Cavalieri della Tavola Ro- Ebbene, noi sappiamo che la e di gelo. Cosa diceva la saggezza tonda. Al romanzo francese – si grande prerogativa storica della dei vecchi contadini? É sotto la ricorderà – farà un chiaro riferi- famiglia Malaspina, fin dalla pri- neve che si prepara il pane. Mai mento lo stesso Dante nel canto ma met del XII secolo, era l’o- andare da un contadino a parlare V dell’Inferno con quel celeber- spitalit ai “poeti erranti”, cioè ai di “cattiva stagione”: l’inverno è rimo “libro Galeotto” in forza del cantori trobadorici. L’ospitalit una delle condizioni attraverso le quale Paolo e Francesca si sa- malaspiniana, dunque, al tempo quali si realizza il grande ciclo rebbero fatti emuli di Ginevra e radicata in Val di Stàffora, nel- della vita. Lancillotto. l’Oltrepò pavese, presso il castel- lo di Oramala, risale alla nascita Dunque, i due stemmi malaspi- Parliamo, dunque, di referenze stessa del movimento occitanico. niani valgono ad esprimere un massime, non di ispirazioni se- concetto che si pone a fonda- condarie: all'origine degli Stemmi E proprio nei due fondatori del mento dell’intera poetica proven- Malaspiniani – la cui simbologia canone, cioè Guglielmo IX d’A- zale e che vale ad attestarci che Dante sapeva intelligere benis- quitania e Jaufre Rudel, è possi- alla base della divisione del Ca- simo – c'è una profonda tradi- bile osservare due cobbole il cui sato ci fu l’idea di dotarsi strate- zione di stampo marcatamente contenuto va al di là della sem- gicamente sia della posizione cavalleresco di cui i Malaspina plice suggestione. guelfa, sia di quella ghibellina, erano di certo riconosciuti espo- NON per sprofondare in quella nenti di spicco. La prima è relativa alla canzone sterile, nefasta diatriba che stava “Col dolce tempo nuovo”, di attanagliando l’Europa intera, ma Tutto ciò significa una sola paro- Guglielmo IX d'Aquitania: per incrementare il valore di in- la: Virtù. Quelle virtù che tutti i sieme della Marca familiare. commentatori concordano nel- Così va il nostro amore, l’affermare che Dante vede per- come il ramo dello spino: In questo contesto, già molto pro- dute ovunque meno che presso le sta dritto tutta notte mettente, non saranno di scarso corti malaspiniane. nella pioggia e nel gelo, valore alcuni dati biografici rela- domani il sole scalda tivi ai due poeti in esame. Gu- Si apre a questo punto un nuovo, la foglia verde e i rami. glielmo (1071-1126), il primo importante cantiere di ricerca trovatore che si conosca in asso- filologica: Corrado l’Antico era Come si vede, si canta della luto, fu sì IX Duca d’Aquitania, davvero da sé tanto intendente, condizione dello spino ritto nel ma fu anche VII Conte di Poi- oppure gli Stemmi sono frutto di gelo e poi scaldato dal sole nelle tiers: un luogo non da poco per la una committenza che egli destinò foglie verdi e nei rami. cultura cavalleresca. Jaufre Ru- ad uno dei grandi poeti della La seconda cobbola è parte della del, da parte sua, sappiamo che corte di Oramala? canzone “Quando si fanno lunghi prese parte alla II Crociata, ini- i giorni a maggio”, di Jaufre ziata nel 1147, il che non è fatto Più probabile la seconda ipotesi: Rudel, dove nel finale leggiamo i trascurabile, ma soprattutto non è il riferimento alla primissima seguenti due versi: mancato chi ha intravvisto nei tradizione trobadorica, è uno dei suoi versi un'eco dell’insegna- grandi topoi dell’arte provenzale il canto e il ramo in fiore dello mento di un certo Bernardo di e solo un esponente della ristretta spino/ Chiaravalle, il probabile esten- cerchia di sapienti itineranti po- non amo più dell’inverno di sore della Regola Templare e teva dominare tanto a fondo quel- ghiaccio./ nientemeno colui che Dante a- la materia. vrebbe assunto al ruolo di me- Dice qui il poeta di non amare di dium tra lui e la Vergine al ter- A chi rivolgere, quindi, le nostre più la condizione in fiore dello mine della Divina Commedia e attenzioni? Pensiamo soprattutto spino rispetto alla sua condizione che giusto in quel 1147 sappiamo a quel Guilhem de la Tor, di invernale. predicare in terra francese per aperte simpatie ghibelline, che fu l’imminente inizio della campa- autore della Treva (la tregua), Come si vede, in entrambi i passi gna in Terra Santa. continuazione di un canto perduto è ben presente l’idea delle due di Aimeric de Peguilhan. In que- condizioni dell’arbusto spinoso: sta canzone straordinaria, che si 16 ascrive al 1216 – dunque agli Si tratta di un equivoco frutto di §§§ anni immediatamente precedenti una frettolosa interpretazione di la divisione del casato del 1221, un passo contenuto in un codice Ma la restituzione ai Marchesi di che già evidentemente si stava piacentino, poi ripresa passiva- Lunigiana della dignità, e della preparando – Selvaggia e Bea- mente dall'intera storiografia pura nobiltà, che loro compete, è trice – le figlie dell'Antico! – si successiva. Si tratta di una te- stata operata in modo indipen- contendono a corte la palma di stimonianza di cronaca relativa a dente dal Centro Lunigianese di reginetta di virtù: quale sarebbe Obizzo il Grande. Nel 1167 il Studi Danteschi fin dal 2003 sulla stata la “Donna”, cioè la Corte, Malaspina scortò l’imperatore Fe- base di una rivoluzionaria lectura più virtuosa, tra le due nascenti: derico I il Barabrossa sottraen- dell’Elogio del Canto VIII del quella della Marca dello “Spino dolo all’agguato tesogli dalla citt Purgatorio. Secco”, ghibellina, o l'altra, guel- di Pontremoli, che l’attendeva fa, dello “Spino Fiorito”? sbarrandogli la via di Monte Bar- In effetti, quel tributo riservato da done (l'attuale passo della Cisa). Dante al ramo ghibellino dello Venti fanciulle, nell’idealizzazio- Nell’occasione si riferisce che il Spino Secco era ancora da inqua- ne della canzone, provenienti da marchese espresse al sovrano drare correttamente e da spiegare altrettante corti dell’Italia del bavarese una confidenza circa la in maniera altrettanto adeguata. Nord, accorrono a Oramala per situazione economica del feudo la Si consideri: allo spirito di Cor- porre fine alla tenzone: è il chiaro cui traduzione è divenuta, per rado il Giovane, marchese di Vil- segno che i trobadour interven- l'appunto, tristemente celebre: lafranca, il poeta dichiara: gono direttamente nella vexata quaestio tutta europea dell’acceso «In siffatti paesi che nulla E io vi giuro, s’io di sopra vada, confronto tra guelfi e ghibellini producono bisogna pur vivere di che la vostra gente onrata [...] cercando di portare a tutti i Si- rapine». sola va dritta e ‘l mal cammin gnori la giusta dose di Sapienza. dispregia. Selvaggia e Beatrice, che erano Orbene, una recente analisi – che sorelle, erano i soggetti migliori testimoni autorevoli attribuiscono (Pur VIII 127-132) per una pace che si voleva “natu- al grande Tiziano Mannoni, rale”: la speculazione alchemica anche se pubblicata da altri – ha Ebbene, in quello che noi voleva che i due opposti (il Papa permesso di stabilire che il definiamo il Canto Lunigianese e l’Imperatore) si trasformassero, termine latino «voltis», presente per eccellenza abbiamo scoperto da nemici quali erano divenuti, in nella versione originale del che Dante ci dice che quella fa- quegli elementi complementari e documento, va meglio miglia ‘onorata’ è la sola che «va inscindibili che Carlo Magno interpretato come una derivazione dritta e ‘l mal cammin dispre- volle a fondamento della compo- diretta dal 'vultaticum', una tassa gia», è cioè l’unica a procedere sizione aurea di quell’unica me- richiesta per le merci di passaggio sul percorso illuminato della daglia che è il Buon Governo del su vie pubbliche. Insomma, «diritta via», l’unica a dispregiare Mondo. Cos la “Treva”, la ‘tre- nient'altro che il classico “Un quel nefasto stile di vita (il “mal gua’, sancita tra le due Donne fiorino!” di Non ci resta che cammin”) che nella costruzione dall'arte iniziatica del cantore piangere, capolavoro del metaforica generale della Com- trobadorico, novello Virgilio, si compianto Massimo Troisi: i media è caratteristica permanente faceva profezia inconsapevole di Malaspina traevano ricchezza dal del soggiorno nella «selva oscu- una rinnovata Lieta Novella: quel passaggio commerciale su quella ra» (Inf I 1-3). della Pax Dantis. Dante, infatti, che oggi noi diciamo essere la nel canto VIII del Purgatorio non “Via Francigena”, quella stessa Come si vede, abbiamo scoperto farà altro che sostituire le figure via su cui l’imperatore aveva che l’Elogio dei Malaspina è in- delle fanciulle con i due splendidi rischiato grosso e circa la quale teramente strutturato sull’incipit «astor celestiali», tanto luminosi volle ragionare con il fido della Divina Commedia. Siamo di in volto da prefigurare i «due Obizzo. fronte ad una cosa enorme, per- Soli» fatali di Pur XVI: il Papa e ché tale elogio possiede due par- l’Imperatore. Dunque, non i supposti agguati ai ticolarità: è unico, poiché a nes- danni di mercanti e viaggiatori, sun altro personaggio è ricono- A questo punto, però, si impone non le presunte vessazioni a sciuto da Dante nulla di compara- una domanda aggiuntiva: com’è carico dei sudditi, ma l’esercizio bile, ed è assoluto, in quanto rap- possibile che una simile tradi- di una normale gabella secondo presenta il massimo tributo con- zione sapienziale sia andata per- l'uso generale del tempo: crolla cepibile nella lingua del Poeta. In duta nei secoli? La causa primaria con ciò un’intera, misera effetti, nel lessico specifico della di un simile fenomeno è stata di tradizione di studi storici valsa ad Divina Commedia, sentirsi dire: certo il pessimo giudizio attri- etichettare malamente i “tu vai sulla diritta via” è il pi buito dagli storici ai Malaspina, Malaspina come rozzi e volgari grande elogio concepibile. Al di da troppo tempo ormai indicati Signori «usi alla rapina». l di questo c’è soltanto la San- come “gente da rapina”. tità, ma questa è altra materia, che a Dante non competeva. 17

Ebbene, sappiamo che Nino Vi- pente, ad essere clamorosamente In quest’ordine di idee non è sconti fu un «guelfo irriducibile» inesatto: la denominazione corret- certo trascurabile il fatto che Cor- mentre Corrado Malaspina un ta di quel prato fiorito è “Valletta rado il Giovane sia uno dei soli ghibellino «fiero e orgoglioso». dei Nobili”, da cui diciamo ancor sei personaggi di tutta la Com- Subito emerge la singolarità di meglio: Nobile Valletta. Da qui media a cui Dante riserva l’uso una scena in cui due figure così segue un interessantissimo con- riverente del “voi”: “la vostra politicamente opposte vengono fronto con il Nobile castello di Inf famiglia onrata…”. isolate ed effigiate in serena IV, nel Limbo, da cui si può de- convivenza ed amicizia nel con- durre la concreta speranza di sal- Purtroppo, anziché cercare la ra- testo già celestiale d’un prato vezza per gli Spiriti Magni, poi- gione storica di una simile fa- fiorito. ché anche laggiù, nel Limbo, vella, per quanto finora mai com- Pare, allora, cosa naturale soste- protetto da sette cerchia di mura, presa nella sua struttura profonda, nere che con questa allegoria ge- c’è a sorpresa il verde della spe- molti studiosi hanno preferito, nerale di Pur VIII Dante abbia ranza in un «prato di fresca ver- persino in Lunigiana, ed anche in voluto lasciarci una testimonianza dura». Gli spiriti del Limbo non anni recenti, negare ogni valore diretta dell’esperienza diploma- sono sospesi perchè costretti in storico alla testimonianza di Dan- tica vissuta in Val di Magra, dove uno stato di mezzo tra la pena te, relegando il suo verbo al rango - con la Pace di Castelnuovo - fu corporale e la visione di Dio: per di un semplice tributo di ricono- chiamato a redimere personal- loro è semplicemente ancora so- scenza reso per l'ospitalità cortese mente una secolare diatriba tra i speso il Giudizio di Dio, per cui qui ricevuta. Malaspina imperiali ed il vesco- sospirano nell’attesa, certo un vo-conte di Luni. poco angosciosa, dell’esito finale Ora si comprende benissimo, in- delle loro esistenze. vece, come nell’allegoria mistica Qui va aperta una piccola paren- dei due angeli e del serpente in tesi. A Nino e Corrado è stret- Chiusa la parentesi. Dall’affresco Pur VIII Dante riconosca in pie- tamente legata quella che si deve autobiografico definito da Dante no il proprio debito di ricono- ritenere la più risolutiva delle con il Canto VIII del Purgatorio scenza verso i Malaspina per l’in- peculiarità di Pg VIII: dopo averci emerge pure nettamente l’idea di tuizione fondamentale di quella presentato soprattutto principi e un’intuizione tutta lunigianese dei filosofia di Pace Universale che re nel canto precedente, ora Dante temi fondanti della Monarchia, sfocerà nella rigorosa e definitiva struttura un intero episodio su opera in cui, com’è noto, Dante formulazione del trattato maturo questi due soli personaggi che assegna un ruolo cruciale sia al della Monarchia. principi e re non lo sono per nul- Papa che all’Imperatore nell’irri- la; al più, possono essere definiti nunciabile processo di realizza- Quello che Dante consegna ai «due grandi feudatari». zione della Pace Universale. Malaspina con il suo Elogio è un Ciò che qui va considerata con Essendo la Pace di Castelnuovo vero Premio Nobel ante litteram attenzione è la netta distinzione un accordo intercorso tra il ve- per la Pace universale. tra “rango” e “nobilt ” che Dante scovo-conte di Luni e i marchesi sviluppa nel IV libro del Convi- Malaspina di parte ghibellina, Vediamo in dettaglio. vio. Contro la tesi attribuita a cioè tra coloro che possono dirsi, Federico II lo stupor mundi per almeno in senso ideale, i rappre- Protagonisti del Canto VIII del cui la nobilt sarebbe “belli co- sentanti, se non proprio i vicari Purgatorio sono due personaggi stumi e antica ricchezza”, Dante, sul territorio, del papa e del- apparentemente minori. argomentando da nominalista – l’imperatore, si comprende come cito Alessandro Raffi – sostiene Dante in realtà abbia speculato Il primo, Ugolino (Nino) Vi- che la nobilt “non cade ischiatta operando una generalizzazione in sconti, titolare del Giudicato di ma in singular persone”. Dunque senso newtoniano, elevando cioè Gallura, in Sardegna, fu nipote la non appartenenza ai massimi i rappresentanti locali dei due diretto dell’altro Ugolino, quello ranghi di Nino e Corrado non ne massimi sistemi del mondo ai che «la bocca sollevò dal fiero inficia affatto la nobiltà perché livelli di papa e imperatore ed pasto» di If XXXIII. per Dante non è la casata a ren- estendendo il comprensorio della dere illustri, ma sono i singoli in- Lunigiana alla superficie dell’in- L’altro - che si dice “il Giovane”, dividui, con la loro nobilt d’a- tero pianeta concepito come una onde meglio identificarlo rispetto nimo, se la possiedono, a rendere unica nazione. Questo modello all’omonimo capostipite del ramo illustre la casata. La verità, allora, sarebbe stato capace, per Dante, dinastico di appartenenza, indica- è ben altra: non sono Nino e di dare il via ad un'epoca storica to da Dante come «l’Antico» al v. Corrado ad apparire fuori luogo, del tutto rinnovata: l’Et della 119 - è il Corrado II Malaspina, ma è il sintagma della “Valletta pace universale, l’equivalente marchese di Villafranca in Lu- dei Principi”, coniato dai dantisti della mitica “Et dell’oro” di cui nigiana, che abbiamo già cono- sul finire del sec. XIX per meglio ci narrano le antiche tradizioni. sciuto. indicare il luogo in Antipurgato-

rio dove si svolge la grande al- legoria degli Angeli e del Ser- 18

Questa interpretazione ci pare, in pa e di imperatore. Così diciamo- un’idea della Commedia strut- verit , l’unica capace di portare a lo pure chiaramente: se a qual- turata anche in senso politico. soluzione l'enigma secolare dell- cuno questo non piace, si astenga La prima conseguenza notevole ’allegoria mistica dei due Angeli dal parlar di Dante. Ci sono molti di tutto ciò – come abbiamo già e del Serpente: i volti lumino- altri autori di cui occuparsi. visto – è la piena giustificazione sissimi dei due «astor celestiali», dell’Elogio assoluto che il Poeta posti a guardia della Nobile Val- Ma tornando a bomba, non c’è riserva ai Malaspina al termine letta onde proteggerla dagli at- solo il tema delle due spade. del componimento, la cui dimen- tacchi ricorrenti della serpe ten- Dante è anche il primo a forma- sione (la più alta concepibile nel- tatrice, altro non sono che l’anti- lizzare l’idea di un mondo conce- la lingua del Poeta) risulta altri- cipazione allegorica di quei «due pito come un’unica nazione, spe- menti davvero incomprensibile. Soli» (il papa e l’imperatore, cificando che è proprio l’esisten- appunto) ai quali, nel successivo za di più Stati a creare continue A questo punto va solo posto Canto XVI, sono espressamente occasioni di dissidi e perciò di l’accento sull’attualit del pen- affidate le migliori sorti terrene guerra. In un mondo unificato siero politico di Dante, perché se della Citt dell’Uomo. chi, e contro cosa, potrebbe mai un autore è davvero universale al- fare la guerra? lora deve essere sempre attualiz- §§§ zabile. In forza di questa enorme mate-

Il tema della Pax Dantis ha radici ria, la possibilità che Dante abbia La questione si pone in questi in realtà molto profonde: si parte interrotto i cosiddetti “trattati mi- termini precisi: è possibile con- addirittura dall’allegoria evange- nori” (Convivio e De Vulgari cepire una soluzione del governo lica delle “due spade” di cui al Eloquentia) per attendere alle politico del Mondo tale per cui, celebre passo di Luca 22,35-38; materie della Commedia prima e superando le figure del papa e si prosegue con la scuola di Papa della Monarchia poi (o congiun- dell’imperatore, venga comunque San Gelasio I (siamo nel V se- tamente) risulta senza alcun dub- soddisfatta la matrice originaria colo) e si passa attraverso la gran- bio rafforzata, così come assume del modello dantesco? diosa messa in opera di Carlo la massima fondatezza il convin-

Magno fino alle successive, ul- cimento, già espresso da Bruno La risposta a tale quesito è sen- teriori elaborazioni speculative di Nardi, che sarebbe giust’appunto z’altro positiva. Il modello attua- Goffredo di Vendome, Bernardo la Monarchia, e non già la Com- lizzato della Monarchia si perfe- di Chiaravalle ed alla stessa arte media, a rappresentare il vertice ziona nella figura di un Gover- ermetica dei cantori trobadorici. assoluto della speculazione dante- natore del Mondo che tenga sal- sca. damente in pugno la Carta Fon- Ma dov’è allora che Dante si damentale dei Diritti dell’Uomo, ritaglia l’ingresso nella storia La tesi qui espressa della struttura un documento che rappresenta della grande filosofia? allegorica di Purgatorio VIII, indubbiamente una matrice tutta tutta tesa al modello filosofico cristiana. Esattamente nella scena angelica della Pax Dantis – invero di gran- di Pg VIII, dove le due spade sono de immediatezza, ancorché rivo- Non solo: oggi possiamo ricono- «tronche e private de le punte luzionaria del secolare commento scere una espressione in nuce di sue»: Dante tronca le spade del di Pur VIII – è risultata avvalorata questo progetto epocale nell’Or- Cristo, di Gelasio papa e santo, di dalla scoperta successiva, pub- ganizzazione delle Nazioni Unite. Carlo Magno e di San Bernardo blicata dal prof. Carlo Dolcini nel di Chiaravalle: per lui il semplice dicembre del 2003, di una para- Approfondiamo un poco questo connubio – al posto dell’assurdo frasi delle Variae di Cassiodoro tema. dissidio – tra papa e imperatore, nel Preambolo dell’Atto della sarebbe stato da sé fattore di pace Pace di Castelnuovo, la quale, Cinque secoli dopo Dante, Im- immediata. Fattore, mezzo, non possedendo tutte le caratteristiche manuel Kant riprese di fatto il semplice motivo. di una mano dantesca, è stata in modello dantesco sostituendo effetti subito interpretata come la all’idea di un mondo concepito Con il mondo unificato dall’Im- prima forma ad oggi conosciuta come un’unica nazione quella di pero e il sostegno della morale di un pensiero compiutamente una grande confederazione degli cristiana, come si sarebbe potuto politico in Dante. stati del mondo. Con Kant, in- parlare ancora di guerra? Ricor- In ciò sta la dimostrazione che la fatti, nasce l’attuale concetto di diamo qui un aforisma fonda- Monarchia è opera della maturità, Stato, di tipo rigorosamente re- mentale di T.S. Eliot: «Se crolla il cui annuncio è dato proprio pubblicano, ed è proprio questa il cristianesimo, prepariamoci a dalla struttura allegorica del canto sua idea della confederazione secoli di barbarie». E la Divina VIII del Purgatorio. Ciò signi- globale a stare alla base dello Commedia, non a caso, è il gran- fica che quando Dante viene in storico traguardo dell’ONU de poema della Cristianità. Di Lunigiana non ha ancora in mente raggiunto a caro prezzo nel corso più: del Cattolicesimo, dato che del XX secolo. Si parla, ripetia- Dante parla espressamente di pa- 19 mo, di un progetto ancora in crediamo che ne avrebbe fatto vagallo) con un figlio spurio del nuce, certo, un percorso appena volentieri a meno… Conte Ugolino (Inf XXXIII); il abbozzato, ma possiamo affer- soggiorno (e la probabile morte) mare che la prima espressione, In verit , l’elenco delle Referenze di Guido Cavalcanti a Sarzana; le pur pallida quanto la si voglia, di Dantesche Lunigianesi è davvero due novelle lunigianesi del Deca- un governo mondiale confederato impressionante: oltre ai citati Atti merone, dedicate una a Corrado il si è comunque già manifestata della Pace di Castelnuovo e il Giovane e l’altra al monastero del nella Storia. E come abbiamo vi- Canto VIII del Purgatorio ab- Corvo di Bocca di Magra, di cui sto, la matrice originaria dantesca biamo l’Epistola di frate Ilaro del all’Epistola di frate Ilaro… in questa idea resta del tutto monastero del Corvo ad Uguc- immutata. Cambia la forma, ma cione della Faggiuola e l’Epi- Se poi consideriamo la notevole il principio è sempre lo stesso se, stola XI, che, senza qui entrare ricchezza della Tradizione, che e soltanto se, l’umanit conti- nei dettagli, si pongono a fon- permea l’intero territorio della nuerà a seguire la traccia aurea damento del viaggio di Dante a Lunigiana con memorie, motti, della Carta Universale dei Diritti Parigi nel 1314 in occasione del monumenti ed epigrafi, possiamo dell’Uomo. Magari tornando ad conclave in cattività a Carpentras; farci una chiara idea di una inserire anche quella dei Doveri abbiamo la Leggenda dei primi regione particolarmente votata al che pure è presente nella versione sette Canti dell’Inferno, che ci culto di Dante. vigente in USA del documento testimonia della rivoluzione che ma inspiegabilmente non appli- Dante apporta all’operis linea- E culto di Dante significa culto cata al celebre allegato dello sta- menta della poema nascente dopo delle radici. Come dice il perso- tuto dell’ONU. l’intuizione del modello politico naggio della Santa, in quel capo- della Pax Dantis; abbiamo la lavoro che è La grande bellezza Le referenze dantesche lunigia- Corrispondenza poetica tra Dan- di Paolo Sorrentino, «le radici nesi te, Cino da Pistoia e Moroello II sono importanti». di Giovagallo, che ci testimonia il Come si è visto, la materia fin qui ruolo fondamentale avuto dall’a- Questo per concludere che di trattata vale per i signori Mala- mico Cino (che poi sarà uno dei Dante ci possiamo fidare. È lui la spina, e per la Lunigiana tutta, precettori del Boccaccio in quel nostra diritta via, la sola via, una gloria davvero imperitura. La di Napoli) nella venuta di Dante l’unica, sulla quale non si può Lunigiana può ben fregiarsi del in Lunigiana; e abbiamo l’Epi- errare. Il resto è solo fuffa. titolo di terra della pace univer- stola IV dal Casentino a Moroel- sale. lo Malaspina, dove la Donna che Con ciò mi pregio di augurare a turbina nella mente del poeta non tutti, come faceva un grande

narra di un volgare amorazzo padre Mariano ai tempi eroici Ecco dunque spiegato ancora più casentinese come vuole un ple- della Rai Tv, un caloroso “Pace e a fondo perché Dante – come s’è tora di autentici parrucconi, ma la bene a tutti”, aggiungendo natu- scritto – ha «conservato [della materia amorosa del Purgatorio ralmente l’augurio ormai classico Lunigiana] un ricordo puro, senza che già si sviluppa nelle mente del Centro Lunigianese di Studi veleno, un’acuta nostalgia sen- del poeta, dato che il Purgatorio Danteschi: che il Veltro sia z’ombra di amaritudine», ed è sarà dedicato proprio a Moroello sempre con noi! Grazie. certezza ormai acquisita che di Giovagallo secondo la testi- «l’inno ai Malaspina è pi com- monianza dell’Epistola di frate MIRCO MANUGUERRA mosso, più intimo, che quello agli Ilaro. Scaligeri»: non a caso è stata definita propriamente «esemplare Il segreto è porre in relazione la gentilezza che ammanta» l’in- questo patrimonio formidabile di contro tra Dante e Corrado il Gio- Referenze: il risultato che se ne vane (e qui ho citato il Sacchetto, trae è una materia organica, dove il Donadoni e Giorgio Petrocchi). cioè ogni elemento è funzionale

agli altri e dove quindi le solu- Di fronte a simili evidenze mi sia zioni sono soluzioni coerenti, non permesso di sostare un poco, arbitrarie. prima di concludere, sull’insieme delle Referenze Dantesche Luni- Vi è poi l’insieme delle citazioni gianesi. di luoghi e personaggi nell’opera

omnia e pure una serie di in- La Lunigiana è una delle regione teressantissime questioni indiret- più ricche di referenze dantesche, te: l’abbacinamento di Pier delle se non proprio la più ricca in Vigne in Piazza San Gemignano assoluto. Certo vi sono località a Pontremoli; il matrimonio in più nominate nell’opera di Dante, Villafranca di Manfredina Mala- come Firenze, per esempio, ma spina (sorella di Moroello di Gio- 20

LA DIVINA COMMEDIA IN CANTADA NÒNA VERNACOLO SPEZZINO L'ea pògassè de tenpo ch'a eo [Cantada nòna, ond'i parla e i spià, spiega dea sità ch'i ghe dizo dee che la m ha fato ntrae drent a Dide, che la se trèva 'nt'o sèsto quer m o Piergiorgio Cavallini – filologo, sercio del'enfèrno, ond'i eno a piae 'n spìrito ch'i ea sta dialettologo e traduttore spezzi- castigà i 'rètici; e 'nte 'sta condanà no – aveva già pubblicato su cantada Vergì i ghe spiega a LD la traduzione in vernacolo Dante na quistion e i 'r pazenta del Canto VIII del Purgatorio con de die ch'i gh'è 'nzà sta ent o sercio de i da, queo ci (LD n. 84, giugno 2013), poi, in drento n'àotra vòta.] sc o, occasione del nostro DANTEDÌ ent o l go ci basso e ci l ntan: PUNTUALE gli è stato assegnato Quer coloe che 'nt'er moro a a strade a la cognosso, sta seg o. il “Veltro d’Oro” per la tradu- petachina zione di Inferno X, il Canto di nzà na v ta m aeva pet à e senti com i sp ssa 'sto pantan Farinata (LD n. 162, maggio 'nt'er vede, o d ca meo i fe na ch'i zia d'entorno a 'sta grama 2020). manfrina. sità Ora, con questo numero di LD, che p'entraghe la s-ciopeà 'n l’autore inizia una collabora- I ha sbandà e oce e dòpo i s'è ramadan". zione con la nostra rivista volta fermà alla pubblicazione sistematica perch nte l àia sc a e 'nt'er E anca s a parlae i ha contin à di Canti della Commedia in ver- garbin a n gh arepenso perch ho mià nacolo spezzino. ne se vedeva manco da chi 'n la. aa lins vèrso a sima dea tore 'nfogonà "Mia pròpio sortie fèa da 'sto casin - onde al enprovista i eno sta s CRITERI ADOTTATI i ha 'tacà a die - peò, a ne son sta tr i f ie del'enfèrno, ensanguonà me che na sp ce de d ne i m eo 1 Le rime ove possibile, sono a desside ... e aomai i saà a pars , dantesche vezin!". 2 Per la traduzione si utilizza lo cene de verdi bisse 'ntortigià, spezzino “classico” E me a m'en son ascòrto 'nt'i doi e ar pòsto di cavèi vìpoe e 3 Se lo spezzino non offre solu- pe sarpenti zioni, si utilizzano, in subordine, che i aveva cangià 'r mòdo de ch'entorno ai ponsi i ghe ziavo e il vocabolario generico di Luni- parlae atrà. giana o di Val di Vara. defeente da com'i 'ncomensé; 3 Dove la rima non è possibile, si E l ch'i cognosseva 'nzà e ricorre ad assonanze n t te e manee i m'ha fato manenti 4 Raramente si usano rime uni- spaventae, dea regina del'etèrno cianto voche ed equivoche ch'a pensavo che daa paòla "Mia - i me fa diza - e 'Rine che e 5 Alcuni versi sono solo apparen- tronca genti temente ipermetri: ci sono sillabe ch'i aeva 'ito ne gh'ea guai da che graficamente non si elidono speae. i 'masso. Mia Megera chi 'nt'o per non compromettere la com- canto prensione del testo, ma sono eva- Chiz 'nt'er fondo de 'sta grama a man zanca; a mandrita cianza nescenti nella pronunzia. conca Aleto, l mai chinà quarc n dar primo Tesifon l'è 'nt'er mèzo" e 'sto chi i seo è 'r quanto. che a speansa pe' a pena i ghe l'ha monca?" Co e nge i se sgarbelavo 'r pèto, i se tiavo di gran sganasson Coss a gh ho adimandà, e l "de e i sbragiavo, e ar poèta a me son rèo streto. la gh quarc n - fa diza - che de noi "Che la vègna a Carnassa, i se meta 'n camin pe' 'sto vièo. sacranon ch a o sechemo - i sgozavo Ma me a son 'nzà passà da 'sti miando enz - entradoi miava vetae a Tèseo a quand' a maga 'Riton m'aeva spedission". strionà che fava tornae i spirti ai còrpi ate ndar e i ci anca de ci soi. 21 sèra co' e man che se 'r Gorgon a faghe a reveensa. I ea cen de dar fègo com'i fan dai forgeron. ven fèa sdegno. e te t er mii ne te torne ci s ". I è arivà daa pòrte e con na veta ti i crov rci i gh'eo sta cavà i l'ha avèrta che ne gh'ea de e la 'n sortiva fèa di gran lamenti Cossì i ha 'ito 'r maistro e la ond'i retegno. ch'i paevo vegnie dai despeà. ea i m'ha 'rezià e anca co' e se man "Gente sborì dao celo e maladeta E me: "Maistro chi eno quele i òci i m'ha serà aa se manea. - gente a die davanti al sso i ha 'tacà ch'i eno sta 'nt'e càntoe sepelì E voi che o servèo a l'avé san con de die - cose l'è 'sta gran e ch'i se sento a lastimae li mié 'n pò o razonamento ch'i se geometa? arente?". 'sconde daré ai vèrsi ch'ho scrito, ch'i Perché a voré 'ndae contro a E l i me diza: "I rètici gh'è chi pao stran. volontà co' a se ghenga d'ogni mena e che niss n ne p faghe oposission assè E nzà i vegniva s pe' e lede e che ci de na v ta av b scà? ci te te credi e càntoe i eno onde reencì. en bordèlo d'en son cen de Cose sèrva 'ndae contro e spavento dessision Ogn n co' i se paegi, te n'o sè, che tremae i fava t te e doa e do destin? Pensé a Cèrbero ch'er i è sepelì e e càntoe i eno scaodà sponde, gòzo defeente". A mandrita pò' i pié e a baza i ha sensa pei, per la paeva ben che la bofasse 'r p nission". tra e pene e i àoti merli dea sità. vento fòrte che l'àia càoda 'r fa vegnie E d po i ha pià r portante l ngo quande se scontra, e ar bòsco i 'r bòzo PIERGIORGIO CAVALLINI pista drento, sensa manco silae, ma fando vista s-cianca e rame, i i deròssa e i i d aveghe àotro da fae ci che de fa sortie, sfròzo va ananti cen de p a e de pres m e i bèsti e anca i pastoi i fa a stasse a proc pae dea gente sborie. trista; e pò' a se semo 'nvià pe' 'ndae I òci i m'ha libeà e i fa, diza: "Mi' 'nt'a tèra laz da m zo a quela s-ci ma seg i pe' e se paòle e pe' a antiga conquista. onde r f me i fisso ci che chi". A semo 'ntrà li drento sensa Com'e ranòcioe ananti aa nemiga guèra: bissa nte l àiga i se spanpagio e me che, ch'avevo vògia de miae t te, e condission che quer fortin enfin ch aa t ra ogn na se rensèra ranpiga, a pena ntrà a me son misso a coss mili e ci sp riti destr ti l mae; ho visto a scapae via denansi a 'n na gran canpagna ho visto en sa tìssio e 'n la che nt o Stige i passava co i pe de doloi t ta cena e pene amae. ass ti. E come ad Arli o Ròdano i è Dar moro i al ntanava sto 'nbozà, s pr ssio e come a Pòla la arente ar a mansina menando en sa e 'n la: Carnao la paeva ch'i n'avesse àotro ond'e confin d'Italia i eno bagnà, vìssio. e càntoe i fan paee o lègo rao, o pensà aloa ch i ea l l sseo coss l ea n t te e parte do zion mandà ma nt en m do che s rto i ea ci dao celo: ho mià 'r maistro e i me amao fe segno, ch'a stassi bono e queto e i m'ha perché tante faigoe, sacranon, 'nvità i lanpezavo nfra e càntoe br zà 22

VII «Se costui fosse un profeta, Luca non ci dice dove accade TEOLOGICA conoscerebbe chi e quale tipo di questo fatto, perciò possiamo donna è colei che lo tocca: una pensare che accada dovunque, A cura di peccatrice». 40E rispondendo Ge- non importa il luogo. MARIA ADELAIDE PETRILLO sù disse verso di lui: «Simone, ho Probabilmente Gesù si è fermato

per te una cosa da dire». Quello nella sinagoga di quella città; era «In principio era il Verbo, e il rispose: «Maestro dici». usanza che i notabili del luogo Verbo era presso Dio, e il 41«[C’]erano due debitori verso invitassero a casa il rabbino di Verbo era Dio» un creditore. Il primo doveva passaggio. Durante il pranzo le cinquecento denari, il secondo porte venivano lasciate aperte (Giovanni, I 1) 42 cinquanta. Non avendo essi da perché chi passava potesse a- restituire [egli] fece grazia a scoltare, vedere ciò che accadeva entrambi. Chi dunque dei due lo all’interno e questo dava onore e LE GRANDI DONNE amerà di più?». 43Rispondendo prestigio all’anfitrione. Ges DELLA CHIESA: Simone disse: «Suppongo: colui accetta l’invito del fariseo. Viene LA DONNA DAI LUNGHI al quale ha fatto maggiore gra- spontaneo chiedersi come mai CAPELLI zia». Gli disse Gesù: «Hai giu- accolga l’invito, dato che non (Lc. 7, 36-50) dicato bene», 44e, voltatosi verso mostra certo di approvare gli la donna, disse a Simone: «Guar- atteggiamenti farisaici. La ri- Lectio Divina per il tempo da questa donna. Sono entrato sposta è evidente, perché Lui quaresimale nella tua casa: non mi hai dato stesso afferma di essere venuto acqua per i piedi, lei invece ha per i malati, quindi per tutti bagnato i miei piedi con le lac- coloro che hanno bisogno che rime e con i suoi capelli li ha venga loro annunziata la buona asciugati. 45Non mi hai dato un novella, la salvezza è per tutti. bacio, lei invece da quando sono Gesù non fa differenza di per- entrato non ha cessato di baciare i sone! Entra e non gli vengono ri- 46 miei piedi. Non hai unto con volti gesti di accoglienza. La Unzione di J. Tissot olio la mia testa, lei con profumo traduzione dice che “sedette” in ha unto i miei piedi. 47Per questo realtà Luca usa il verbo keitai, Stiamo vivendo il tempo di ti dico: sono rimessi i suoi pec- cioè si stese. Era infatti in uso Quaresima, tempo di conversione cati, [che sono] molti, poiché ha mangiare semisdraiati. Gesù è e penitenza. Tra le tante pericopi amato molto. A colui il quale si rivolto verso il padrone di casa.” su cui si può meditare, questa mi perdona poco, poco ama». 48Disse Ed ecco” dice il vangelo, in sembra la più adatta. Il Vangelo allora a lei: «Sono perdonati i greco” kai idoù” cioè all’improv- di Luca, come più volte abbiamo tuoi peccati». 49E cominciarono i viso, entra una donna, assai co- osservato, è detto “Vangelo in commensali a dire tra loro: «Chi nosciuta in città; Luca non la rosa” per l’ampia gamma di è costui che perdona i peccati?». definisce “prostituta” per quella figure femminili che ci vengono 50Disse verso la donna: «La tua delicatezza che sempre dimostra proposte. Questo Vangelo è detto fede ti ha salvato. Vai in pace». nei confronti della figura femmi- anche “della Misericordia” e il Oltre a Gesù i due personaggi nile. Ella porta con sé un vaso di passo che propongo ha come temi principali sono il fariseo e la alabastro con del profumo, si principali il perdono e la peccatrice. Entrambi mercenari: mette dietro (in greco “stasa o- Misericordia. lei avvezza a vendere il suo cor- piso”) ai piedi di Lui, perché non po, lui convinto di potersi com- ha il coraggio di mettersi davanti, prare la benevolenza di Dio per- di guardarlo in viso. E’ un segno 36Gli chiedeva uno dei farisei di ché si crede giusto e osservante di umiltà, ma mettersi dietro mangiare con lui, ed entrato in della legge. Due personaggi de- significa anche seguire qualcuno casa del fariseo sedette. 37Ed ecco scritti in modo contrapposto: lei e certo lei, Lo seguirà! una donna, che era peccatrice colpisce per la tenerezza, lui per nella città, e conosciuto che [Ge- la sua durezza, Entrambi sono bi- sù] sedeva nella casa del fariseo, sognosi di perdono e misericor- avendo portato un [vasetto di] dia. alabastro [pieno] di olio, 38ed essendosi messa dietro presso i suoi piedi a piangere, con le lacrime cominciò a bagnare i suoi piedi e con i capelli del suo capo asciugava e baciava i suoi piedi e [li] ungeva di profumo. 39Avendo visto il fariseo che lo aveva chiamato, disse tra sé dicendo:

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Quelli che vediamo adesso sono i non lo dice, ma resterà con Lui. gesti di una liturgia erotica. Lei Infatti subito dopo, all’inizio del porta sé stessa davanti al Signore, capitolo ottavo, Luca racconta mostra ciò che fa parte del suo che molte donne seguivano Gesù vissuto, cioè qualcosa che è e certamente la donna perdonata, abituata a fare con i suoi clienti: era tra queste. Una pagina del lavare, asciugare, profumare i Vangelo di Luca dal sapore squi- piedi. Comincia a piangere, Luca sitamente femminile, perché an- usa il verbo “breko” che indica Il padrone di casa è sbalordito, che la Misericordia del Signore uno scroscio d’acqua, un pianto a subito mormora tra sé conclu- ha origine dalle Sue viscere ma- dirotto; queste non sono due dendo che “Costui” (e qui c’è terne (in aramaico rahamin). lacrimucce di circostanza. Poi tutto il disprezzo per il Signore) con i capelli asciuga i piedi di non è un profeta, perché non sa Gesù. Le donne del tempo non che tipo di donna è questa. Ma scioglievano in pubblico i capelli, Gesù gli legge nel cuore, si perché questo gesto si faceva rivolge a lui chiamandolo per davanti allo sposo. Dunque lei nome:” Simone” (in ebraico c’è la riconosce in Gesù il suo sposo, radice di Shemà che vuol dire non c’è che Lui per lei, Si ascolto). Il Signore invita il fa- instaura una intimità sponsale, riseo ad ascoltare “una cosa che feconda, i baci di lei sono un ho da dire per te” questa aspre- gesto di adorazione, in latino sione in greco si usa per far adorare si dice ad-os, cioè portare intendere che ciò che si sta per alla bocca. Gesù la lascia fare. dire non piacer all’ascoltatore Questi gesti saranno ripresi dal Gesù racconta la parabola di un Signore nella lavanda dei piedi. creditore che “fa grazia” a due La dimostrazione d’amore di debitori e chiede al fariseo quale questa donna la farà Sua, lavando dei due sarà più riconoscente al e baciando i piedi dei suoi padrone. Il fariseo risponde cor- discepoli. Poi la donna versa il rettamente ”Suppongo sia colui a profumo e unge i piedi del Si- cui è stato condonato un debito gnore. Ma ora si spande nella maggiore”. Ges ora si volge ver- stanza un altro profumo, che è so la donna, ma guarda Simone quello della misericordia del portandogliela ad esempio, per- Signore, che la accoglie per ché lei ha compiuto quei gesti di quello che è, che la ricolma del accoglienza che nella casa nes- suo amore. Quel vasetto vuoto suno Gli ha rivolto quando è ora è colmo del profumo di Gesù, entrato. “Guarda questa donna” della sua Misericordia. Nel Can- dice a Simone il Signore, come tico dei cantici la sposa dice allo dire: non giudicarla, vedi in lei sposo che il profumo di lui è una persona, riconosci la sua come un sacchetto di mirra che dignit . “Io ti dico che le sono lei conserva sul seno. Quel va- perdonati i suoi peccati “perché setto, certo la donna lo porterà ha un grande amore per il Suo con sé, lo porterà sul cuore sem- sposo. Con più sincerità e più pre, e sarà lei, come ciascuno di profondità ameremo, più merite- noi a portare ai fratelli il buon remo quel perdono che Lui ci ha odore di Cristo, cioè le opere di già donato. La chiave per essere carità. Così questa liturgia erotica perdonati è l’amore reciproco: si trasforma davanti a Gesù in quello di Gesù per noi, il nostro una liturgia penitenziale. Tutti i per Lui. L’amore di questa donna cinque i sensi vengono messi in sigilla il perdono che c’è gi . gioco in questo brano. La donna Gesù non si cura di ciò che i tocca Gesù (tatto) lo profuma commensali stanno mormorando (olfatto) piange (gusto) ed assa- e dice alla donna:”La tua fede ti pora l’amarezza delle lacrime. La ha salvato.” Una fede fiducia vista e l’udito li troveremo evo- affettiva, piena di un sentimento cati nel colloquio con il fariseo. tutto femminile. Poi aggiunge “vai in pace” La pace che d il Signore è Lui stesso che ci accompagna, viene con noi. La donna … vogliamo pensare che non andrà, anche se il Vangelo 24

LA DONNA DAI LUNGHI CAPELLI

Ispirata dall’opera di Valentina Zasa

È entrata la donna dai lunghi capelli e si è prostrata ai piedi di Gesù./ Chissà da dove viene, chi le ha parlato di Lui,/ dove lo ha udito e visto passare … Una forza nascosta l’ha attirata per carezzare quel corpo tanto bello./ Lei, avvezza a toccare altri corpi, L’unzione di Valentina Zasa per scopi assai diversi … collezione privata 2020 Pianto sincero che feconda l’ari- Via pulchritudinis dità del cuore, lunghi capelli per asciugarlo, L’acquerello colpisce per il senso corpo da ungere, ieratico e per l’atmosfera mistica anticipo di un giorno non lonta- che avvolge lo spettatore. La no. Non importa chi sei, né ciò che pittrice, con poche linee essen- ziali, coglie in primo piano la hai fatto,/ Andrey Mironov tu lo hai visto e i tuoi occhi han- donna inginocchiata che tiene La peccatrice teneramente tra le mani i piedi no pianto,/ del Signore e li avvolge con i lo hai ascoltato ed ha tremato il lunghi capelli. Un gesto sponsale cuore di emozione, lo hai stretto con le tue carezze e di intimità feconda che introduce nel mistero d’amore, che coin- ti ha guarito/ hai incontrato un corpo da ba- volge in un rapporto unico chi si prostra ad adorare il Suo sposo e ciare/ Signore. Due grandi occhi scuri e la Misericordia ti ha inondata sono calamitati, ci attraggono e col profumo intenso dell’amore. ci dicono che guardare non è Ora è Lui che ti accoglie e ti soltanto vedere la realtà esterna, accarezza e cura le piaghe dell’a- quanto piuttosto guardarsi den- nima./ tro, mettersi a nudo, creare in- Sei perdonata e resa nuova e timità. La donna è circondata da pura e il tuo cuore/ è ritornato un cuore di fanciul- un’aureola, simbolo di santità. E’ già santa, perché chi tocca il la… Non sappiamo chi sei stata, ma Signore è guarito, purificato, santificato. sappiamo chi sei diventata, tu lo hai visto, lo hai udito, lo hai toccato/. E ci consola che il nostro Salva- tore ci ricolma d’amore e ci fa degni di poterlo accarez-

zare, di sentirci tutti stretti al cuore/ inebriati dal profumo del nostro sposo amato./

MARIA ADELAIDE PETRILLO

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VIII LA GRANDE BELLEZZA nulla generale del significato del film: LA SETTIMA ARTE

«(…) Hinter ihnen lauert das Il Cinema è l’universo più La Grande Bellezza (2013) è un große Nichts. Alles wird nur completo del nostro film per la regia e il soggetto di einmal gezeigt, verschwindet von Paolo Sorrentino (Napoli 1970), immaginario. der Bildfläche, spielt bald keine sceneggiatura di Paolo Sorren- Rolle mehr.» A cura di Rita Mascialino tino e Umberto Contarello. Il DVD utilizzato per l’analisi si (sueddeutsche.de/kultur 25 luglio riferisce all’edizione originale cui 2013)

è stato conferito tra gli altri Premi «(…) Dietro ad esse [alle im- il Premio Oscar nel 2014 e che magini] sta in agguato il grande presenta un taglio di circa mez- nulla. Tutto viene mostrato solo z’ora di alcune scene, ripristinate una volta, sparisce dalla scena e per un’Edizione speciale succes- presto non gioca più nessun ruo- siva della durata di tre giorni nel- lo.» (Trad. di Rita Mascialino) le sale dei cinematografi, scene comunque che nulla di sostanzia- «Ein aktuelles Abbild des Krisen- le aggiungono al messaggio ori- landes Italien ist ‘La rande Bel- ginale del film decurtato delle lezza’ allerdings höchstens als stesse. Dokument der Sprachlosigkeit, Non pochi critici importanti han- der Unfähigkeit zum Diskurs. no affermato come il film di Sor- Statt intellektueller Provokatio- rentino sembri un remake della nen und kühner Thesen bietet der Dolce vita di Fellini magari anche Film Anekdoten und fellineske I PROSSIMI FILM a livello inferiore. Non si farà in Fratzen» questo studio alcuna compara-

zione con Fellini, né con altri re- «Un’immagine attuale dell’Italia, gisti il cui influsso è pure rinve- Approfondimenti Paese in crisi, ‘La Grande Bel- nibile, anche persino in qualche lezza’ lo è comunque al massimo battuta di dialogo o gesto speciale come documento del silenzio del- Il posto delle fragole riferibili di pieno peso ad altri la parola, dell’incapacit di di- film. Verrà analizzato il scorso. Invece di provocazioni in- Il settimo sigillo messaggio del film in sé – la cita- tellettuali e tesi audaci il film of- zione dal romanzo di Céline fre aneddoti e caricature felli- La fontana della vergine Viaggio al termine della notte niane.» (Trad. di Rita Mascialino) (1932) posta all’inizio del film […] verrà considerata più avanti po- Secondo questi – e anche altri nendo in evidenza le somiglianze critici – non c’è una trama vera e e le diversità del significato del propria, implicitamente: ci medesimo pezzo nei due diversi sarebbe dovuta essere una trama contesti artistici. immediatamente recepibile, con Quale introduzione dell’analisi eventi collegati fra loro in tutta critica si accenna alla caratteri- immediatezza, ossia in modalità stica fondamentale della visione più o meno lineare. Di fatto le della vita offerta da Sorrentino in singole scene presentano questo film: la frammentazione, situazioni che, prima facie, non ciò prendendo avvio da alcuni dei hanno alcun seguito nella storia giudizi critici negativi tra gli altri, rappresentata. Appunto prima così da far risaltare al meglio facie, ma nell’esegesi delle opere l’opposto giudizio espresso in della fantasia artistica non ci si questo studio sulla frammentazio- può fermare a ciò che si ne e sull’opera di Sorrentino, che percepisce a prima vista. Ad uno sarebbe un fallimento, un film sguardo teso a capire l’opera che parrebbe non dire niente. risulta come la frammentarietà Tralasciando gli insulti contenuti delle scene e delle sequenze sia nella critica citata, riportiamo in tutt’altro che un difetto, bens breve quanto affermano tra l’altro connoti con intenzionale evidenza i due critici sui tratti che secondo la vita dei personaggi venendo loro connoterebbero il film, ossia: essa così a fare parte sostanziale la frammentarietà, l’assenza di della semantica intrinseca al film. spunti intellettuali, nonché il In altri termini: il tipo di trama a quadri non consequezialmente 26 collegati gli uni agli altri è «Nie aber spürt man den existen- sia al contrario appunto la qualità significativo in sé, venendo esso tiellen Ernst, den der Regisseur del film di Sorrentino. a rimarcare per parte sua la am Anfang des Films mit einem A questa comparazione, che ha frammentarietà che sta alla base Zitat aus Louis-Ferdinand Céli- introdotto a grandi linee lo spe- della vita dell’individuo secondo nes ‘Reise ans Ende der Nacht’ ciale concetto di frammentarietà Sorrentino. La frammentarietà beschwört» intrinseco al film, e prima di pro- che connota la struttura del film cedere nell’analisi, segue un cen- (sueddeutsche Zeitung, luglio riflette la realtà esistenziale dei no relativo alla trama provvisto di 2013) personaggi, con progetti abban- qualche approfondimento, questo donati per vari motivi, per pigri- «Mai si sente tuttavia la serietà e- onde circostanziare l’articolato zia o per dimenticanza, come dice sistenziale che il regista evoca al- messaggio del regista. ad esempio Romano, interpretato l’inizio del film con una citazione La vicenda si svolge a Roma. La da Carlo Verdone, quando può dal ‘Viaggio al termine della città viene presentata per lo più recitare un suo monologo in un notte’ di Louis-Ferdinand Céli- come semideserta o anche del tut- oscuro teatrino – metafora del ne.» (Trad. di Rita Mascialino) to deserta con eccezione quasi e- teatro riservato all’umanit pi sclusiva del protagonista inter- Il messaggio di Sorrentino non anonima della quale non resta pretato da Toni Servillo che pas- coincide con la Weltanschauung traccia – in cui non vorrà più seggia solitario o scambia qual- di Céline se non parzialmente. esibirsi, e preferità tornare a casa che parola con qualcuno o osser- Per altro il critico avrebbe dovuto pur avendo avuto successo, mete va qualche persona, qualche o- specificare il senso del concetto che si lasciano senza che si siano pera d’arte. Una citt che d l’im- di “seriet esistenziale” che rife- raggiunte, esistenza che si fran- pressione immediata per gli scor- risce alle opere d’arte invece di tuma in pezzi scollegati. Come ad ci della sua monumentalità scelti lasciarlo, piuttosto superficial- esempio anche la cosiddetta Non per il film di essere una grandiosa mente, nel vago. Per l’italiano fidanzata di Romano, interpretata testimonianza della storia romana Sorrentino, anticipando una delle da Anna Della Rosa, cambia vel- e, inevitabilmente e con buona motivazioni e lasciando al seguito leitariamente progetti di vita in pace dei due critici tedeschi, ita- dell’analisi il dettaglio della mo- successione rapidissima: da attri- liana di tempi trascorsi, una città dalità in cui ciò può avvenire, è ce teatrale a scrittrice di romanzi in cui sui viventi quasi prevalga- l’arte ciò che riesce a dare senso e poi subito dopo a regista di un no in generale le grandi opere alla vita attraverso la composi- film, senza portare avanti o d’arte, le statue, gli edifici a par- zione dei vari frammenti nella concretizzare nessuno di essi. tire dal Colosseo sul quale ha la straordinaria trama del suo po- Questo è ciò che si realizza nella pi emozionante vista l’attico in tente immaginario, il prodotto più vita in generale, la frammen- cui abita il protagonista. Jep peculiare dell’essere umano, tazione sparsa dei progetti se- Gambardella è giornalista di co- quanto di questo si presenta e condo il messaggio a monte del stume e di cronache mondane, resta come sua identità più vera, film e che, anticipiamo, otterrà nonché critico teatrale presso un tutt’altro che un trucco come composizione solo e per eccel- giornale diretto da una nana, Da- vedremo – serietà che non evita lenza nell’Arte, nella nostalgia dina. I nomi dei diversi personag- la presenza in Sorrentino di un della vita per ciò che di essa è gi importanti non sono casuali in genuino splendido humour fun- ormai trascorso in un susseguirsi seno alla semantica del film, os- zionale a dare qualche respiro di frammenti e progettazioni cui sia significano essi stessi, questo dalle intense emozioni e dalle ri- la morte in ogni caso porrà fine sull’esempio autoevidente di flessioni derivate dalla serietà de- per l’eternit mettendo essa in Talia Concept, nome della Musa gli intenti. I due critici asse- primo piano proprio il dominio greca della commedia, quindi una riscono che Sorrentino sia “auf della frammentarietà intrinseca in commediante in senso ironico, e eine wirklich schamlose Art un- sé all’esistere – sull’orizzonte cognome altrettanto ironico, Con- begabt”, “privo di talento in particolare e universale in cui si cetto, la performance artist che u- modo veramente svergognato”. situa il film vedremo più oltre sa i concetti a vanvera non sapen- Per chiarire: Sorrentino sarebbe, nell’analisi man mano che do quello che significano in piena secondo quanto affermano, privo saranno stati chiariti vari quadri, confusione di grandezza e di stol- di vergogna che dovrebbe avere vari frammenti. Si tratta di una tezza. Anche molto esplicitamen- per la sua mancanza di talento, di trama da intendersi in modo te nel nome di Giulio Moneta, il intelligenza. Si tratta di giudizi tutt’altro che superficiale perché latitante tra i dieci più ricercati che all’analisi risultano improv- di genere squisitamente estetico- del mondo, il cui cognome parla visati, non dimostrati in nessuna intellettuale. Secondo Céline nel di per sé e il nome pure, mentre misura da parte dei due critici in suo romanzo: vita come una per gli altri nomi le cose sono una loro interpretazione della cri- scheggia di luce prima della meno evidenti, pretendono qual- tica stessa al totale ribasso, ossia notte, in Sorrentino alla fine del che approfondimento perché la come se la critica potesse essere film: vita come possibilità di loro simbologia possa essere di- un’accozzaglia di offese gratuite “sprazzi di luce”. schiusa. A proposito di Moneta: e non frutto di analisi rigorosa – Ancora citando: quando viene arrestato dalla DIA vedremo in questo studio quale Direzione Investigativa Antima- 27 fia egli, rivolgendosi a Jep che gli zione in assonanza con il dimi- do i ben undici romanzi ideologi- chiede chi egli sia, risponde de- nutivo inglese Jeb – le consonanti camente impostati a sinistra e la finendosi un “uomo laborioso”, p e b, entrambe occlusive bila- storia del partito pubblicati da uno che mentre Gambardella per- biali rispettivamente sorda e so- una piccola casa editrice pure di de tempo a fare l’artista e a di- nora, si avvicinano e si possono sinistra procurata dal suo amante, vertirsi con gli amici, manda confondere occasionalmente e un capo politico anch’esso di si- avanti il Paese, solo che nessuno non proprio di rado nella pro- nistra, inoltre nessun impegno l’ha ancora capito: Sorrentino lo nuncia –, diminutivo che si usa neanche per la famiglia che Ste- fa capire molto esplicitamente. anche in qualche modo di dire fania si è formata con Eusebio, i Per Dadina: piccolo dado, tuttavia che non interessa nel contesto. quattro figli che ha avuto con lui buono anch’esso per il gioco Riferendosi alla personalità del sono in mano a diversi inser- d’azzardo, una donna capace di protagonista tale elaborazione del vienti, insomma un impegno fa- rischiare nella vita con le sue sole diminutivo di Giuseppe in Jep miliare e politico che in generale forze benché nana, più piccola simile a Jeb si associa a sua volta, è solo un teatrino ideologico e degli altri. Nella sua casa c’è un pur nella pronuncia diversa, chiu- sociale di cui si è servita per ave- grande pupazzo, un orsacchiotto sa e aperta, delle vocali, a jab, re denaro e successo a buon mer- gigante che enfatizza l’et infan- stoccata. Il termine, ad esempio cato ottenuti dalla sua relazione tile e la creatività dei bambini, nel pugilato, si riferisce a un col- con il capo politico. Anche il suo sempre in tema con il gioco e con po non decisivo della vittoria, ma amore con Eusebio – nome la nana che, a suo dire, vede il di disturbo dell’avversario, pi di ironico per colui che onora per mondo da sempre dall’altezza dei una semplice punzecchiatura, ma bene, in generale e relativamente piccoli, quindi condividendo la non un colpo così forte da de- alle divinità – è una finzione e loro spontanea creatività. cidere le sorti del match, da ab- delle più squallide, un autoin- Gambardella è stato anche scrit- battere l’avversario in un knock- ganno per non vedere la realtà: il tore di un solo romanzo pubblica- out. Il termine jab si usa anche suo uomo con cui dice di avere to in gioventù, L’apparato uma- per qualificare un attacco critico progetti e percorsi esistenziali da no, che gli aveva procurato alcuni contro qualcuno. E il protagonista portare avanti insieme tra cui l’e- importanti riconoscimenti in am- di fatto dà le sue stoccate al pros- ducazione dei quattro figli, in bito di Premi e soddisfazioni di simo, anche a se stesso, senza che realtà è innamorato di un uomo, critica e di pubblico. Romano, il siano per così dire mortalmente Giordano, insieme al quale si fa suo più caro amico, sottolinea dannose – il suo scetticismo gli vedere da tutti in tutti luoghi, con grande e sincera ammirazione vieta di inferire il colpo decisivo. anche sotto la quercia, in atteg- verso chi ritiene molto più impor- Si tratta di un prossimo cui in giamento amoroso. Jep giudica tante di sé, ossia per la persona fondo vuole anche bene perché sa con disprezzo anche l’uso del ter- famosa, il Premio Bancarella con- che è sulla sua stessa barca, sa mine cazzuto che Stefania ado- seguito dal romanzo, Premio di come sia devastato dalle delu- pera credendo con ciò di essere cui tuttavia non ricorda subito sioni che o tosto o tardi la vita in- moderna e che lui considera solo neanche il nome e che, quando lo fligge a tutti, se non altro essendo una parola che, oltre a indicare cita, per altro nella modalità di un l’uomo costretto a morire, co- conformismo acritico verso i ter- poderoso humour, più che un stretto a subire la tragedia più mini di moda, denuncia man- Premio sembra, malgrado l’am- grande senza potervisi opporre. canza di gusto estetico. Questo è mirazione profusa, essere un libro Un esempio delle stoccate o colpi dunque un attacco di Jep a colpi esposto in una bancarella, ciò con di jab di Jep. Quando l’amica di ripetuti Jep-Jeb-jab. Quanto al cui Sorrentino non si mostra Stefania, interpretata da Galatea cognome del protagonista, comu- proprio ossequiente verso i Pre- Ranzi, afferma di essere una don- ne specialmente in Campania, ad mi e il loro possibile valore. La na dall’impegno civile profondo esso si sovrappone un significato professione di critico teatrale fa gi da quando frequentava l’Uni- in sintonia con Jep-Jeb-jab. Tra i di Jep non solo un critico di pezzi versità, Jep, che non può non possibili significati del cognome teatrali veri e propri, ma anche e esternare una reazione di fronte scelto per il protagonista sta l’ita- soprattutto un filosofo, non acca- alle sciocchezze e alle bugie che lianizzazione del nome, secondo demico, ma libero critico del tea- il personaggio donna va dicendo gli studiosi nell’ambito dell’eti- tro della vita la quale gli appare per farsi grande, svela a tutti, mologia o storia dei termini lin- nell’attualit come qualcosa di provocato e autorizzato dalla me- guistici: Gam-bard-us dalla radi- finto, di non vero, appunto come desima che ritiene di essere in ce nordica gam (DUDEN Her- una rappresentazione teatrale a grado di contestarlo, che cosa le kunftswörterbuch; Etymologi- base di singoli sketch disparati. interessasse veramente quando sches Wörterbuch des Deutschen, Venendo al nome del protagoni- stava all’Universit : non l’impe- Zentralinstitut für Sprachwissen- sta risulta rilevante l’alone anglo- gno civile di sinistra come essa schaft, Berlin) per vecchio, anche sassone relativo all’elaborazione millanta, ma l’impegno nelle re- ormai inutile, anche fannullone; del nome Giuseppe: Giuseppe, lazioni sessuali che avevano luo- da Barde-Barte, ascia, scure da Geppe da cui Gep, quindi Jep in- go nei bagni dell’Universit . Nes- guerra, nome probabilmente di ternazionalizzato con la lettera sun impegno civile veritiero origine longobarda, all’incirca dell’alfabeto inglese J, elabora- neanche successivamente malgra- vecchio lanciere che non è più 28 vigoroso come in gioventù, iro- rentino non è mai fuga dalla real- zia a fare un bilancio della sua nizzato in aggiunta nel suffisso tà. A proposito di un piatto di esistenza ricordando il passato, la del diminutivo italiano -ella, ap- risotto cucinato in precedenza e sua giovinezza, i suoi progetti punto ipotizzando: Gam-bard- riscaldato per l’occasione di una non realizzati per il futuro che ora ella, che ne riduce due volte iro- cena da Dadina, direttrice della è il suo deludente presente e si nicamente la potenza, ciò che sta- testata al cui zoccolo culturale il sente più che mai scettico sulle rebbe in sintonia con Jep-Jeb-jab protagonista collabora come cri- cose umane in generale. In par- come sopra. Ma a parte la pos- tico, Jep se ne accorge e dice co- ticolare è deluso della società ro- sibile derivazione germanica, il me il risotto scaldato sia sempre mana in decadenza e di se stesso, nome pone in primo piano anche più buono di quello appena fatto, ossia si ritrova alla sua età appa- l’associazione, secondo un’eti- al che Dadina risponde: “Il vec- rentemente vuoto di idee creative mologia solo popolare, non scien- chio è meglio del nuovo”. L’af- per riprendere la possibile e de- tifica, ossia per pura e parziale fermazione di Dadina in sé ha siderata attività di romanziere assonanza, con il latino gamba- valenza soprattutto come possi- interrotta subito dopo la sua pri- rus, gambero, animale che in bile critica nei confronti del tem- ma opera, interruzione dovuta sia presenza di una minaccia non po in cui si svolge la vicenda, ma alla vuotezza della società che lo volta le spalle per così dire e unita a quella precedente di Jep si attornia e che secondo lui non mantenendo la postura frontale si estende, sempre sul piano seman- meritava né merita di essere al sottrae al pericolo camminando tico della metafora, all’immagi- centro di un romanzo, sia anche all’indietro, ossia retrocedendo nazione: l’azione del riscaldare – al suo troppo intenso coinvolgi- sempre tenendo d’occhio ciò che o elaborazione del vecchio in se- mento nella vita mondana, not- gli sta innanzi nella realtà. Di no all’immaginario – rende diver- turna, di Roma, che lo ha sedotto, fatto Gambardella, pur nel suo so, più gustoso e caldo il vecchio, stile di vita poco adeguato a pro- generale scetticismo, è più ben lo rende per così dire più signi- durre e mantenere la concentra- disposto verso l’andare indietro ficativo. Ancora sull’immagina- zione mentale necessaria per scri- che verso l’andare avanti, verso il zione, Jep dice esplicitamente al vere un romanzo contenente un passato che verso il presente che marito di Elisa, donna che è stata messaggio come preteso dal com- non lo soddisfa, ma che tiene il suo primo amore, che quando si plesso genere letterario. La sua sott’occhio per via della sua pro- scrive si fondono realtà e fan- ricerca della grande bellezza nella fessione di critico che riguarda tasia, per cui il diario scritto da vita appare a questo punto fallita, l’attualit e perché non fugge dal- Elisa può contenere non solo la Jeb non ha ancora trovato nes- la realtà in nessun modo, anche verità, questo detto tuttavia per suna grande bellezza da nessuna apprezzando di più il passato. In consolare Alfredo del fatto che parte tranne che nell’inevitabile occasione della sua decisione di nel diario la moglie abbia scritto apprezzamento delle grandi opere scrivere il suo secondo romanzo, di avere considerato il marito solo d’arte del passato, la trover nel finale del film, si riferisce al un buon compagno e di avere quando la nostalgia della vita ricordo del passato, quello che amato in realtà sempre e solo Jep prenderà in lui il sopravvento e la parte dalla sua gioventù ormai – vedremo ciò che pensa in realtà vita diventerà essa stessa ricordo trascorsa cui torna retrocedendo Jep dell’arte, della scrittura. A composto nell’arte. Anche quan- nello speciale indietreggiamento prescindere comunque dal signi- do la sua affettività supererà il del gambero che si allontana te- ficato dei nomi, l’andare indietro suo scetticismo all’apparenza in- nendo comunque in vista le cir- nel tempo è un Leitmotiv di cru- sanabile – a risvegliarla sarà, tra costanze della realtà presente, un ciale rilevanza nel film che viene l’altro, la sua amicizia affettuosa ritorno di Jep al passato dunque introdotto esplicitamente già agli con Ramona, come confessa Jep guardando il presente, non giran- inizi dello stesso, quando una stesso dopo una nottata passata a dogli le spalle, non diventando donna in foggia un po’ retrò si letto con la donna senza avere anacronistico. Di fatto dapprima specchia narcisisticamente nella avuto rapporti sessuali e come chiude gli occhi come per spro- speciale e quasi magica vetrata, Ramona risponde dicendogli che fondare nella propria interiorità, che divide nella fattispecie meta- si sono voluti bene, sentimento nel proprio immaginario più foricamente il presente dal pas- che Jep aveva dimenticato e che evocativo e nostalgico, tuttavia sato: la donna fa girare nella sua sta recuperando. successivamente li riapre per mano un ventaglio chiuso o qual- Lo schema di questa vicenda, guardare la realtà, il prossimo cui cosa di simile in senso antiorario, come accennato, è riempito da rivolge il romanzo. È il ritorno al come a introdurre un andare in- numerose sequenze e scene che passato dunque che gli permetterà dietro nel tempo, un mettere in- portano avanti diversi eventi co- di realizzare il romanzo della sua dietro l’orologio per cos dire. me quadri singoli che, pur facenti vita, di ricreare la realtà trascorsa Riprendendo dopo qualche cenno parte di un'unica storia, non sono filtrandola con la propria espe- approfonditivo le fasi della trama, collegati di primo acchito gli uni rienza esistenziale fino al pre- al suo sessantacinquesimo com- con gli altri o mostrano tenui sente, componendola nella pro- pleanno, mentre tutti lo festeg- collegamenti nella frammentarie- pria immaginazione di scrittore, giano con ritmi rumorosi e balli tà che predomina nella superficie ma sempre senza fuggire dal pre- frenetici per esprimergli la gioia del film. Quadri di vita quotidia- sente – l’arte nel film di Sor- per l’evento importante, Jep ini- na che tuttavia tessono una trama 29 concettuale coerente e profonda- le idee in immagini e dialoghi, Durante il chiassoso festeggia- mente incisiva relativamente al mentre in questo film essa, per mento del compleanno Jep gioca senso della vita e ai suoi più im- altro non invadente, risulta molto la sua parte in commedia, ossia portanti valori, alla qualità del- positiva grazie all’interpretazione finge di essere felice della festa, l’umanit senz’altro romana, ma di Toni Servillo. La sua voce ciò per ringraziare gli amici che non soltanto romana, anche più narrante, che pare provenire da così intendono fargli i loro auguri universalmente intesa. Perché una profonda interiorità, non è un di lunga vita. Ad un certo punto non solo romana, è direttamente tappabuchi per le parti che non si tuttavia emerge per contrasto la intuibile: Roma come luogo della sapessero trasformare a livello sua interiorità più vera, ben di- rappresentazione non è solo la più cinematografico, ma contribuisce stante dal quel vuoto frastuono. che straordinaria città capitale a conferire al film l’atmosfera Allora si vedono le sagome degli d’Italia, ma testimonia concreta- introspettiva, della nostalgia. amici e si sentono i forti ritmi mente con le sue antichità i fasti Anticipiamo ora quali siano gli andare entrambi evanescendo in della Roma classica e imperiale, argomenti fondamentali di cui un ralenti ad hoc di danze, musica caput mundi e caput orbis, capo consta il complesso messaggio e gesti, che dà spazio al suo del mondo, del globo noto nel- del film cui sono collegati altri pensiero lontano dal fracasso che l’antichit , da ciò il doppio bina- come corollario: il tema dell’arte, lo attornia, così che persone e rio della duplice valenza partico- centrale nel significato del film; il suoni sembrano esistere solo co- lare e, nello sfondo, universale, tema della donna; il tema me eco remota di ombre di una fasti che si contrappongono co- religioso; il tema particolarmente vita già trascorsa, ossia ombre munque all’insignificanza del audace delle radici. che sembrano come appartenere presente – vedremo in quale mi- Iniziando con il titolo, esso espri- già al passato dove acquisiscono sura. me quanto Jep Gambardella a- un volto più umano, quali amici Una breve parola sugli attori prin- vrebbe voluto trovare nella sua che abbiano cercato di essere cipali, bravissimi come anche tut- ricerca di bellezza come più so- felici e di fare festa al loro amico ti gli altri, capaci di realizzare le pra. La grande bellezza si ri- per come potevano in questa vita. sapienti istruzioni di un regista ferisce nella superficie del mes- In tale atmosfera profondamente come Sorrentino, attento ai signi- saggio alle speranze del giovane interiore e rievocativa Gambar- ficati da dare ai suoi film, a que- Gambardella che credeva di tro- della quale narratore intradiege- sto film, tra gli altri: Dario Canta- varla nel presente, vivendo a Ro- tico dà voce ai suoi pensieri. Egli relli, l’impeccabile assistente del- ma e facendo il critico teatrale e ricorda che, mentre per i suoi gio- la Santa tutto immerso, tra veri e mondano sia del bel mondo del- vani amici la cosa più interessan- propri picchi di irresistibile hu- l’aristocrazia eventualmente an- te nella vita era sempre la “fessa”, mour, nella spiritualità della stes- che decaduta come ne sono rap- o sesso femminile, per lui la cosa sa interpretata da una valentis- presentanti i Conti Colonna da pi interessante era l’odore delle sima Giusi Merli; Roberto Her- Reggio che si fanno noleggiare a case dei vecchi. Si tratta di una litzka nell’indimenticabile parte pagamento per dare con la loro metafora per la propensione alla del Cardinale Bellucci in odore di presenza raffinatezza e importan- sublimazione della sessualità in elezione papale; Carlo Verdone, za a cene e a feste, sia del bel maggiore sensibilità, in riflessio- Romano, forse nella sua migliore mondo di una facoltosa bor- ne sulla vita trascorsa ricordan- e più profonda interpretazione; ghesia, nonché facendo inoltre lo dola, scrivendola, nella dispo- Sabrina Ferilli nella parte di Ra- scrittore di romanzi. Si riferisce sizione per il passato, per ciò che mona, anagramma di Romano, anche alle straordinarie bellezze fosse diventato vecchio ormai, personaggio con cui condivide la monumentali e artistiche di Roma per la cultura con la maiuscola. In semplicit e la genuinit d’animo, e dell’Italia, bellezze che appar- altri termini: odore delle case dei anch’essa in una delle sue pi tengono in primis all’attivit del- vecchi come segno di maggiore importanti e sentite interpretazio- l’uomo nel passato, anche e so- raffinatezza. La citazione della ni; per non parlare di Anita Kra- prattutto in quello molto lontano “fessa” parallelamente all’odore vos, alias Talia Concept, la per- dal presente. Il titolo dell’opera di luoghi abitati da vecchi pone, formance artist; Giorgio Pasotti potrebbe avere anche la sfuma- tacitamente, il sesso femminile che compare solo brevemente, tura semantica dell’ironia visto stesso in un ambito di odori, si perfetto nel ruolo rilevantissimo che nel presente di Roma non ce tratta di due odori diversi, che di Stefano, il più misterioso di n’è molta di grande bellezza, ma vengono comparati implicitamen- tutti i personaggi; infine appunto lo sviluppo del film, come vedre- te con una differenza tra le due tutti gli altri che sarebbe lungo mo, elimina del tutto dal contesto situazioni olfattive nel fatto che elencare qui, in testa Toni questa angolazione. A suor Maria l’odore delle case dei vecchi è Servillo, protagonista e voce la Santa che gli chiede come mai culturale, come accennato. La narrante. In genere la narrazione non abbia scritto più nessun libro, comparazione viene anche a far non solo extradiegetica, ma anche Jep risponde appunto che voleva parte della presentazione di due intradiegetica, tranne poche scrivere un libro sulla grande tipi di uomini, uno più semplice e eccezioni, disturba lo sviluppo bellezza, ma che non l’ha trovata, materiale, l’altro pi complesso, del film ed evidenzia, sempre in per cui ha smesso di scrivere nonché anche di un giudizio ma- genere, scarsa capacità di ridare romanzi. schile sulla donna in generale, 30 quasi la donna non avesse altro la speciale borsa e Stefano ri- derivazione greca: incoronato, da offrire all’uomo o a un tipo sponde “Sempre”, sottolineando che allude alla corona che lo col- d’uomo che il proprio sesso, qua- con passione interiore nel tono lega alla figura del sacerdote che si la donna venisse identificata l’avverbio “sempre”. Si tratta di presso i greci era intermediario solo con il suo sesso nella consi- una borsa o più esattamente di tra gli uomini e gli dei, e di fatto derazione maschile, in qualità di una cassetta non proprio piccola Stefano è l’internediario fa il strumento quindi. Ancora perma- che contiene le chiavi dei più bei mondo terreno e quello degli dei nendo sul tema dell’odore delle Palazzi di Roma, dove Stefano più antichi, come vediamo subito: case dei vecchi, la città di Roma accompagna Gambardella e la è associabile molto direttamente a nelle immagini che il film offre bellissima Ramona, avvolta in un Vulcano, antichissimo dio della appare, come anticipato, più o mantello di raso verde. Nella sug- latinità, dio del fuoco sotterraneo meno sempre come una grande e gestiva scena all’interno di Pa- concreto e metaforico, fabbro de- vecchia casa abitata da vecchi lazzo Barberini si intravedono in gli dei, artigiano di eccezionale d’altri tempi che vivono nell’arte uno scurissimo chiaroscuro ope- abilità, capace di lavorare in mo- che hanno prodotto, nella traccia re d’arte magnifiche, statue seve- do insuperabile i metalli, forgia- della vita trascorsa e ancora sem- re e dipinti soavi come anche La tore delle armi degli dei e degli pre viva nelle opere monumenta- Fornarina di Raffaello che nella eroi, artista creatore di gioielli li, nelle vecchie case di cui si in- stanza quasi completamente oscu- altrettanto insuperabili in bellez- teressa Gambardella, nelle gran- ra pare irradiare luce propria, pre- za, artista creatore di sculture, diose opere d’arte. senze riferite a un’umanit del sposo di Venere, dea della bel- Al proposito vi è una stupenda passato, mentre Gambardella e lezza e dell'amore, il più grande sequenza, senz’altro la pi emo- Ramona appaiono nel buio quasi istinto vitale che spinge gli umani zionante di tutto il film oltre che totale essi stessi come ombre e all'unione – La Grande Bellezza quella che dà ragione del senso anche e soprattutto Stefano, con collegata nel dio Vulcano molto più profondo del film, della sua una lampada a cinque luci in profondamente all’antichit degli trama più verace – in questa ana- mano, è come un’ombra appena dei e dell’arte. Due antiche cultu- lisi –, la quale riguarda l’incontro visibile, persone in carne ed ossa re rappresentate nel medesimo di Jep con il sopra citato Stefano, gi come un’umanit trascorsa fra personaggio. Il collegamento per alias il bravissimo interprete quella ormai immobile e immu- così dire fisico tra Vulcano e Giorgio Pasotti. Segue qui una tabile raffigurata dall’arte, in un Stefano sta nel fatto che en- proposta esegetica che può gioco esteticamente molto emo- trambi, il dio e il personaggio apparire audace, ma che in ogni zionante tra arte e vita: gioco che ideato da Sorrentino, sono zoppi caso trova conferme sia nel mostra l’uomo di Sorrentino e portano entrambi un bastone contesto della sequenza, sia nel inserito come statua vivente nel con l’impugnatura a forma di contesto del significato del più sublime immaginario artistico martello, l’attrezzo simbolo di messaggio del film, conferme che del passato. Veniamo dunque in Vulcano. Il bastone viene evi- per così dire tagliano la testa al dettaglio al personaggio di Ste- denziato in una inquadratura ad toro nella semantica del fram- fano. Ramona, donna semplice hoc mentre è in posizione ver- mento e del film. Le conferme che credeva Stefano fosse un por- ticale e di profilo, appoggiato al stanno principalmente: nel nome tiere viste le chiavi dei Palazzi, centro della porta del Palazzo del personaggio; in una sua carat- ciò per cui Jep la irride per non così che sia ben visibile l’impu- teristica fisica, è molto visibil- avere essa capito come stavano gnatura a martello e la simbologia mente zoppo; nel bastone che le cose, è tuttavia incuriosita e ad essa connessa quale bastone di porta per aiutarsi a camminare; chiede a Stefano perché gli abbia- Vulcano, ciò mentre Stefano apre nella cassetta delle chiavi che no dato tutte quelle chiavi – do- la cassa delle chiavi per scegliere reca sempre con sé; nell’alone di manda quasi come un invito di quella adatta al Palazzo in cui en- mistero che caratterizza l’appa- Sorrentino da dietro le quinte a trerà con Jep e Ramona. rizione del personaggio; infine far sì che il pubblico si chieda chi Collegamenti importanti e vero appunto nel contesto semantico sia questo personaggio, perché gioiello culturale e artistico di profondo intrinseco al film che ne detenga appunto tali chiavi. Allo- Sorrentino: la grecità inerente al giustifica l’interpretazione data – ra Stefano pare imbarazzato, pare nome Stefano attraverso il suo non nella trama o frammento di come non poter dire la verità su collegamento al dio Vulcano ac- superficie isolato dal contesto di sé, abbassa lo sguardo e il vol- quista cittadinanza latina, roma- generale. Jep lo scorge nel giar- to come per nascondere l’imba- na. In tal modo l’influsso del dino di una villa durante una festa razzo e la propria identità, poi lo mondo greco sulla latinità e cui è stato invitato da un grande rialza e dice che gliele hanno date l’acquisizione per cos dire della Collezionista d’Arte che ha orga- perché è una persona affidabile, grecità nella latinità hanno la loro nizzato una cena con ballo a casa una risposta che ha bisogno di esplicitazione in questo straor- sua. Lo vede solitario e appartato, chiarimento in quanto non risolve dinario personaggio interpretato seminascosto tra le fronde quasi il problema del perché debba in modo altrettanto straordinario, completamente al buio, separato detenere queste chiavi proprio e come già accennato, da Giorgio dagli altri in festa. Jep lo saluta e solo lui. Il fatto è che il molto Pasotti, che ha saputo rappre- gli chiede se abbia sempre con sé simbolico Stefano ha un nome di 31 sentare la particolare natura fatta solo in un paio di inquadrature dividualità che, sempre nel conte- di mistero intrinseco alle cose an- con la luce in volto e per il resto sto artistico di Stefano e del Pa- tiche, antichissime, quale media- nelle poche inquadrature che lo lazzo, trova il suo massimo valo- tore del mondo dei viventi con riguardano sia una immagine re ancora e sempre nell’arte e nel- quei mondi trascorsi, fatti di fan- sfuggente, semi invisibile, confer- la cultura antica di cui il perso- tasmi. quasi fantasma esso stesso ma di suo la sua misteriosa paren- naggio è custode affidabile, riba- in qualità di sacerdote mediatore tela con il mondo oscuro dei miti dendo, visti i suoi agganci straor- tra il terreno e il divino e di no- e degli dei della latinità romana, dinari con il mondo degli dei più vello Vulcano. Si tratta di una con Vulcano, e indirettamente antichi, degli artisti pure antichi. guida più che speciale per Jep e greca, come nel nome Stefano, in In contrasto con l’atmosfera di Ramona con una colonna sonora una felice unione di popoli arti- cui vive la grande arte del passa- altrettanto speciale, guida che è stici e devoti. Attorno al perso- to, sta nella villa del Collezionista memoria della più antica cultura e naggio di Stefano si accentra d’Arte l’arte moderna della bam- arte quali radici del presente e dunque, sempre secondo l’analisi bina come action painting, fatta testimonianza della continuità in- di ciò che sta nel film, uno dei di grida, di pianti, di svuotamenti delebile del passato nelle epoche concetti base del film di Sorren- di grossi barattoli di colori a successive attraverso l’arte, radi- tino come abbiamo già avuto mo- casacccio e con rabbia sulla tela ce che è identità di una cultura, do di accennare e su cui ritorne- fino ad esaurimento di tutti i nella fattispecie della cultura la- remo ancora: l’importanza del colori. A ciò segue la composi- tina, romana con la sua amicizia passato. Un passato in particolare zione di un’immagine che raf- greca per così dire. Molto rile- veicolato non dalle guerre, bensì figura un cagnetto rosa bianco e vante è la risposta, già citata più dall’arte, dal suo messaggio rela- celeste tra le altre cromie da parte sopra, che Stefano dà a Jep nella tivo all’identit e radice dei diver- della bimba tutta inzaccherata di villa durante la festa relativa- si popoli, radice come antica cul- vernici, faccia compresa, un pu- mente alla borsa delle chiavi che tura, nella fattispecie, di mitici gno in un occhio rispetto alla tiene sempre con sé: “Sempre”, dei artisti essi stessi – maggiore Fornarina e all’atmosfera magica come memento al ricordo del pas- dettaglio sulle radici più avanti del Palazzo. La faccia tutta sporca sato artistico a partire dai tempi anche a proposito del personag- e contraffatta per via della verni- più antichi. Dopo le delucidazioni gio di Suor Maria la Santa, altro ce è metafora dell’artista che cos testé addotte, si può intuire dun- capolavoro di Sorrentino. Una pa- dipinga. que al meglio il significato della rola sulle quattro vecchie princi- Tornando al compleanno di Gam- cassetta degli attrezzi, delle chia- pesse a Palazzo: sono esse che bardella, mentre il gruppo dei vi di ferro forgiare dal fabbro con hanno dato la chiave della loro suoi amici dunque balla stordito allusione al dio Vulcano: Stefa- casa a Stefano, anch’esse perso- nel rumore di ritmi ottundenti e no-Vulcano preserva dunque nel naggi molto simbolici. Il numero sfrenati, in un vecchio edificio di presente le chiavi che schiudono quattro, ricchissimo di simbo- Roma sul Gianicolo, il Fontanone il passato artistico di Roma, ne logie, è nel contesto numero della cosiddetto, donne vestite di nero preserva la memoria, la conserva terra, metafora della solida radi- cantano del tutto compostamente perché non vada perduta, ne tiene cazione nella terra, sempre meta- in coro dirette da una maestra che appunto le chiavi ben chiuse nella foricamente: nella terra della lati- viene ripresa in vari primi piani cassetta che tiene sempre con sé, nità, del passato di Roma. Il fatto frontali e di profilo, il tutto fi- chiavi per proteggere l’arte, arte che le vecchie principesse giochi- nalizzato ad evidenziarne in pri- che risente della protezione del no a carte e abbiano dato le chiavi mo luogo la bocca mentre canta. mondo degli dei più antichi della del loro Palazzo ad altri, a Ste- Nella festa le fauci dei danzatori latinità collegati all’immaginario fano, allude sia ad un loro ritiro sono aperte in sorrisi e risate e in artistico, perciò Stefano è affida- dalla vita pratica, quasi non più qualche caso anche spalancate a bile, perché gli è stata affidata proprietarie materiali del Palazzo dismisura e sgradevolmente, co- l’arte del passato, nella fattispecie affidato a Stefano, sia al gioco me ad esempio nel grido che dà della latinità, di Roma – sempre con il destino, di cui le carte, a inizio alla scena del ballo in ono- stando a quanto è espresso nel qualsiasi livello e tipo di gioco, re di Jep. Il grido, nell’espressio- film di Sorrentino –, arte che è sono dalla loro origine sempre ne della donna, vorrebbe essere radice più peculiare della cultura anche simboli privilegiati, nel frutto di ira, come di minaccia di dell’uomo, seemrpe nel film. contesto: il gioco con il destino non si sa che cosa e contro chi, Questo, si può ipotizzare, anche dell’arte antica custodita nel loro ciò in un’energia vitale che come suggerimento di Sorrentino Palazzo. C’è inoltre la particolare tuttavia non si esprime altro che perché il patrimonio artistico di lampada a cinque luci con cui nell’urlo e nella rabbia inutili, Roma, del passato di Roma, Stefano illumina gli oscuri spazi e velleitari come lo sono i gesti fre- venga protetto e conservato nel percorsi del Palazzo: numero netici con le mani e le braccia che modo migliore, con rispetto e con cinque, dalla vasta simbologia appaiono dinamici, ma in una di- quella devozione che per così dire anch’esso, come numero che, nel namicità senza senso, come vuota il mondo degli dei pretende a contesto, è simbolo dell’uomo imitazione del dinamismo. Anche partire dal suo volto più antico. Il individuale: uomo individuale, una ragazza si mette successiva- fatto che il personaggio si veda nella fattispecie, della latinità, in- mente a gridacchiare a fauci spa- 32 lancate, con un urletto isterico e senza smorfie, ciò che non è. Andrea, Jep, cui Viola aveva anch’esso insensato con il quale Come mai allora, in particolare, chiesto aiuto per il figlio che non essa crede apparentemente di fare questo parallelismo tra le due voleva più stare in analisi e stava qualcosa di osé, il tutto nella scene di opposto tenore? Il coro è male a livello psicologico, glielo vuotezza generale del tipo di di- performato da donne quasi siano aveva rifiutato seccandosi e vertimento, chiassoso e informe. prefiche che cantino nenie fu- mentre porta la bara in spalla Grida inutili specificamente e- nebri, ossia si tratta di un canto in assieme a Romano, al poeta e messe dalle donne in una loro tema con l’antica tradizione fem- all’amico Lello – venditore di patetica illusione di potenza. Nel minile nei funerali. Il festeggia- giocattoli dal nome come di un ballo le braccia dei dnzatori sono mento vede uomini e donne bambino –, si mette a piangere spesso allungate in alto o allun- insieme con ritmi musicali di im- disperatamente accarezzando la gate in orizzontale e mosse molto pronta fallica. Da un lato dunque bara pentito di non averlo aiutato rapidamente in avanti, come se le forte vitalità istintuale sui ritmi quando avrebbe potuto, ossia gli persone stessero, inconsciamente, corrispondenti alla sessualità ma- affetti fanno breccia nel suo cuore affogando e cercando di non affo- schile, dall’altro l’assenza di vita- disilluso, così come si è affezio- gare nuotando – situazione, meta- lità corrispondente ad una certa nato a Ramona, che morirà poco foricamente, in cui si trovano tutti passività femminile di base e- dopo. nella società decadente dipinta da spressa nel canto delle donne, ciò Il nome di Ramona, oltre a essere Sorrentino. Parallelamente, nel come se l’energia vitale fosse pi l’anagramma di Romano come coro, le fauci della donna che dalla parte dei maschi e lo fosse più sopra – i due più sinceri amici canta in assolo tendono invece a meno dalla parte femminile, don- di Gambardella che lo lasceranno chiudersi nel modulare la voce. ne presentate nel coro come es- entrambi, Ramona morendo, Ro- Potrebbe sembrare che vi sia una seri tristi e privi di dinamicità, mano tornadosene al paese –, differenza fra un canto funebre o donne adatte a cantare le nenie e i nella sua derivazione dal germa- comunque triste e quanto perfor- cori funebri, in una immagine, nel nico significa cura, protezione e mato dalla massa e dalle grida di film, piuttosto deprimente della di fatto la donna al bar dopo la un insieme di persone scatenate donna. Lo speciale coro per altro, morte di Ramona chiederà a Jep nel baccano. Certo c’è differenza, composto da sole donne vestite di chi mai adesso si prenderà cura di come è esplicito, tuttavia l’e- nero, a lutto, nel contesto delle lui. Interessante è che Ramona, spressione nei volti è vuota sia sequenze funge da richiamo o donna capace di veri sentimenti nei festeggianti che nella corista presagio di morte per un turista, il nella loro migliore espressione dell’assolo, lo sguardo è total- quale cerca istintivamente di al- affettiva, muoia prematuramente, mente vuoto anche qui come lontanarsene, ormai inutilmente un po’ come se per la donna di un quello delle persone in festa.C’è perché morirà subito dopo. Il film tempo, sermplice ma signora de- comunque una non lieve diffe- inizia dunque con la morte del gli affetti, non ci fosse più spazio renza nelle due realtà: nelle per- turista introdotta dalla nenia fu- nel mondo attuale. sone in festa, grazie ai ritmi vi- nebre delle donne e anche dalla Durante la festa dunque Gam- gorosi, c’è un po’ di vita istintua- scritta esplicita incisa sul basa- bardella sorride mentre tutti in- le, nella donna del coro non c’è mento del monumento a Gari- torno gli fanno gli auguri. A un neanche questo. Ciò che, ribaden- baldi “Roma o morte” – l’uomo suo sorriso con la sigaretta fra le do, nel parallelismo tra le due morirà subito dopo aver ripreso labbra viene dato il risalto di un realtà fa decadere il coro da qual- con la sua camera il panorama primo piano. Si tratta di un sor- cosa possibilmente di più nobile della città dal Gianicolo. La mor- riso impostato socialmente, per rispetto al gruppo che urla e balla te improvvisa sempre in agguato l’occasione, un sorriso non vero, è tra l’altro la fissit dell’espres- nella precaria esistenza degli u- ma finto, quasi sgradevole a ve- sione degli occhi e l’atteggiamen- mani è un Leitmotiv nel film, nel dersi in tal senso, poco dopo il to della bocca nella donna che quale compare anche un concreto quale, come più sopra, si pone in canta per così dire nobilmente, a funerale, quello del giovane An- primo piano di nuovo il volto del evidenziare il nulla espressivo. Si drea figlio di Viola – nome del protagonista, questa volta serio tratta di smorfie oggettivamente colore del lutto in tema con la come di più non si potrebbe, spiacevoli e di sguardo ottuso, morte del figlio – e un post fu- mentre la sua voce narrante in- privo di qualsiasi intelligenza al- nerale, quello di Ramona per ma- forma della sua vocazione di l’apparenza. Non è quindi possi- lattia, tuttavia anch’essa improv- scrittore come più sopra, una bile ipotizzare che Sorrentino ab- visa, entrambi morti molto pre- serietà grave che testimonia del bia inteso rappresentare una mag- maturamente. In tema con il Leit- fallimento delle sue aspirazioni, giore nobiltà nel coro così fine motiv citato, Andrea, poco prima della sua vita e della falsità del delle donne. Per recepire una e- di suicidarsi, dice a Gambardella, sorriso durante la festa, un sorriso ventuale superiorità del coro ri- mentre sta con Ramona, che di facciata che mostra la sua spetto alla musica sfrenata della secondo Proust e Turgenev la inconsistenza. Il sorriso di Gam- festa per Gambardella, esso sa- morte può colpire in qualsiasi bardella ha una funzione seman- rebbe dovuto essere emotivamen- momento, senza che uno se lo tica importante nel film di Sor- te più coinvolgente la sfera del possa aspettare, senza che lo rentino: scettico e per i vari mo- sentimento, senza fissità di occhi possa prevedere. A proposito di menti sociali più o meno finto, di 33 convenienza, sincero alla fine del donna senza cultura e molto sem- gino, bensì misantropo, ossia di film, quando Jep crede di poter plice. Pare per contrasto che ove non apprezzare troppo l’uomo in ricominciare a scrivere poiché gli la donna abbia uno status di pre- generale, maschio o femmina che è venuta di nuovo l’ispirazione: il stigio, la donna in carriera dun- sia e di non apprezzare lei a ricordo e la nostalgia del passato, que, non lo abbia conquistato o prescindere dal suo genere fem- del suo amore giovanile come non lo conquisti con le armi del minile. cosa valida nella vita, qualcosa di merito, ma grazie alla cura del- Tornando a Talia Concept, il trascorso per sempre – e di irrea- l’apparenza, dell’estetica, a sca- pubblico sparsamente raccolto e lizzato nei fatti –, che può vivere pito dell’intelligenza, ossia pare seduto sul prato per assistere al- o rivivere nell’immaginario let- che lo status sia conquistato con l’evento della donna che d una terario. Nella citazione da Ferdi- la bellezza e con la disponibilità testata contro l’antico pilone e nand Céline posta nei titoli di verso uomini importanti, come cade al suolo ferita, ma non mor- testa, sta uno dei principi su cui si Gambardella sottolinea nella sua ta, guarda in silenzio, ma quando fonda il film, quello relativo al- critica a Stefania, di cui più so- la donna si alza e dice urlando e l’immaginazione, ma proprio qui pra. Anche la performance artist spalancando la bocca sganghera- sta una importante differenza tra Talia Concept – di cui anche più tamente “Io non vi amo”, una fra- l’interpretazione riguardante la sopra –, quando si erge nuda per se insensata che non dovrebbe immaginazione data da Céline e andare a battere la testa pren- interessare nessuno e tanto meno quella data da Sorrentino, come dendo la rincorsa contro un pilo- trovare un plauso qualsiasi, il accennato e come si vedrà nel ne dell’antico acquedotto romano pubblico applaude lieto di non es- corso dell’analisi man mano che e fare così davanti a uno scarso sere amato o piuttosto senza aver si chiarirà il significato del mes- pubblico qualcosa di non con- capito niente – c’era da capire la saggio intrinseco all’opera. formistico che possa essere rite- stoltezza della donna, della frase Veniamo adesso più in particola- nuto qualcosa di intelligente, mo- –, pssia crede di dover applaudire re alla figura della donna per stra in una rasatura sul pube tinto come ad un evento anticonfor- come è presentata in questo film. di rosso il segno della falce e mistico, questo per sentirsi origi- Dadina, Giovanna Vignola, pare martello, come nell’ideologia co- nale, moderna, ciò molto a buon essere più o meno l’unica donna munista, tuttavia tale simbolo o mercato, in un quadro della so- intelligente e saggia, ma si tratta logo comunista su sfondo rosso si cietà che appare del tutto deca- comunque di una nana, una don- fonde anche con la spazialità di duta dal punto di vista intellet- na in sedicesimo, ancora più pic- un’ancora. Metaforicamente: affi- tivo. La metafora della testa spac- cola delle altre, in ogni caso liazione all’ideologia politica pi cata contro il muro esprime di un’eccezione alla regola esplicita- potente all’epoca e utilizzo del nuovo e ancora più esplicita- ta molto visibilmente nel suo es- pube, come duplice ancora di sal- mente il disprezzo per la cultura sere nana. È più intelligente forse vezza, ultima spiaggia dunque per da parte della Concept che rap- in quanto le manca la bellezza, il la donna, un’ideologia politica di presenta un tipo di donna che sex appeal, quantunque pare successo e il pube o la vulva o la vorrebbe essere in carriera quan- abbia un compagno, verosimil- “fessa”, questo, nel film, lo stru- tunque senza cultura, senza intel- mente il più importante poeta vi- mentario per la donna che voglia leto, per così dire: il muro è anti- vente italiano, come afferma Jep, fare carriera, essere qualcuno al co e la donna vorrebbe abbatterlo un uomo chiaramente disturbato di là delle reali capacità. Una e comunque ci schianta contro la di cui Gambardella tuttavia ap- presentazione della donna piut- propria testa, o almeno si ferisce prezza il fatto che sappia ascol- tosto negativa – compaiono pr in questa assurda impresa. Niente tare, quindi sembri un uomo di ltro nel film le stesse prostitute di cervello dunque, niente cultura in una certa capacità di osservazione strada – da parte di Sorrentino senso stretto – Talia non legge e di riflessione. In ogni caso vie- che non teme di essere giudicato mai un libro –, cultura e intelletto ne citato un suo verso “su con la come misogino. Al proposito che si posono produrre al con- vita, giù con la reminiscenza”, ciò Stefania, quando Gambardella trario con un cervello ben fun- con cui il poeta pare essere a sfa- dice la verità sulla sua carriera e zionante. Solo Gambardella non vore del ricordare che toglierebbe sulla sua personalità, si difende approva, come si evince dalla sua vitalit all’uomo, per cui tale poe- attaccandolo attraverso l’accusa espressione e dal suo spento ap- ta non sembra in sostanza molto della misoginia, un modo comune plauso, dal suo totale silenzio a diverso da coloro che consigliano e frequente delle donne di cam- parte lo sguardo e l’espressione di non pensare al passato e di biare argomento quando siano del volto eloquenti di per sé. vivere il presente, un concetto attaccate nrl loro valore o pseudo Gambardella è andato ad assistere che invita alla superficialità, al- valore e di creare una sorta di uo- all’evento perché deve intervi- l’assenza di approfondimento del mo di paglia o argomento fallace stare l’artista per il giornale di senso della propria vita. che sposti i termini dell’attacco Dadina. Durante l’intervista essa Anche un’altra donna pare essere così che esse possano apparen- esprime una velleitaria provoca- di buon senso, ma è la donna di temente avere ragione anche se zione dicendo a Jep di cominciare servizio di Gambardella. Anche non ce l’hanno. Tuttavia Gam- dalla fine dell’intervista, non dal Ramona, capace di affettività, bardella-Sorrentino non ci casca e suo inizio, di nuovo come se pare avere del buon senso, ma è le risponde di non essere miso- questo fare il contrario di ogni 34 logica fosse un segno di geniale noscersi meglio, in realtà si au- Anche la moglie di Lello è originalità. Gambardella, che dice tofotografa tutto il giorno, anche piuttosto sciocca: ha cambiato come ci siano cose più importanti nuda, per ammirarsi, per cono- colore dei capelli perché si sente che provocare lui, smonta le scersi meglio ma solo nella su- pirandelliana, senza sapere ov- illusioni di grandezza e origina- perficiee data dal suo aspetto che viamente che cosa dica neanche lità della donna chiedendole su- Gambardella dice essere molto lei. Ma anche il primo amore di bito quali libri essa legga ed essa molto bello, salvo poi ad andar- Gambardella non è particolar- risponde di non avere bisogno di sene senza neanche salutare la mente intelligente a quanto si può leggere in quanto vive di vibra- donna che è andata a prendere il inferire dalla sua espressione zioni. Alla successiva domanda di computer per fargli vedere le fo- piuttosto spenta, dalla voce da Gambardella che vuole sapere da tografie dei suoi nudi, che ap- sciocchina, dalle sue azioni: ame- lei che cosa sia una vibrazione, punto a quanto pare non gli in- rebbe Gambardella, da cui sareb- essa risponde che la volgarità del- teressano soverchiamente. A be riamata, e sposa un altro che la parola non può esprimere la proposito di fotografie che paiono non ama. Viola, Pamela Villoresi, poesia della vibrazione e altre essere una mania di contempora- è molto religiosa e quando il fi- insensatezze, finché confessa di neità nel film: vi è una mostra di glio si suiciderà, essa donerà tutte non sapere che cosa sia una vi- fotografie, questa volta di un le sue ricchezze alla Chiesa e si brazione, in tal modo manife- uomo, scattate ogni giorno dalla darà al volontariato. È una donna stando l’abitudine di usare parole sua nascita in poi e appese alle buona, una donna comunque che e concetti di cui non conosce il pareti di un palazzo, come ai lo- non ha saputo neanche educare il significato. Accanto alla messa in culi in un grande cimitero. L’uo- figlio che ritiene pazzo e i cui primo piano della stoltezza della mo vivente, ripreso in piano me- problemi non capisce: poco prima donna in questione, Sorrentino dio, sembra già morto esso stesso che esso si suicidi dice tutta prende di mira nel contesto anche nel più totale squallore e inoltre contenta a Jep che il figlio sta il termine “vibrazione”, che viene non appare neanche egli stesso molto meglio, figlio dunque che utilizzato molto nella cultura di troppo intelligente, questo in una non ha in lei nessun punto di basso livello e sempre o spesso a presentazione di una possibile appoggio psicologico, Viola solo vanvera. La donna cambia quindi memoria di sé attraverso le im- lo manda da analisti di cui argomento e dice di voler essere magini fotografiche del volto che Andrea non ha bisogno e che non intervistata sul fatto che essa parla in realtà solo di anonimia gli servono a niente – puntata di faccia l’amore undici volte al moltiplicata a grandi numeri, de- Sorrentino non a favore degli giorno con il suo uomo e che siderio maschile di lasciare una psicologi –, una donna incapace progetti palloni da basket con i memoria del proprio aspetto più di essere madre. coriandoli, ciò che Gambardella ancora penoso della volontà di Insomma tutte le donne in questo considera “fuffa”, ossia cose apparire delle donne che almeno, film sono presentate come meno senza valore alcuno e che non in confronto, hanno dalla loro la intelligenti degli uomini. La si- interessano nessuno, almeno non bellezza o un po’ di bellezza, cer- gnora delle puzzole tuttavia, Ma- le persone che si aspettano dai to non la grande bellezza di cui nuela Gatti, che salva il Cardinale suoi articoli una critica culturale nel film – Jep stesso dice che alla dal dover rispondere sulla spiri- seria, non a base di vibrazioni e sua età una bella donna non gli tualità a Gambardella invitando di palloni di coriandoli o in- può più bastare. Bellucci ad andare a vedere le formazioni biografiche personali Tornando appunto al discorso puzzole appunto, pare non essere della Concept riguardanti il sesso sulle donne, nella scena del medi- sciocca e sapere come il Car- e via dicendo. Coerente con l’in- co estetico si vedono soprattutto dinale non sia adatto a parlare di coerenza della Concept è il fatto donne disposte a spendere tanti spiritualità. Romano stesso lasce- che nella sua corsa contro il pi- denari per qualche puntura fina- rà Roma e la sua Non fidanzata in lone dell’antico Acquedotto Clau- lizzata a sembrare più belle, più carriera per tornare per sempre a dio essa si sia fatta cingere il capo giovani, ossia sempre impegnate Nemi, dove si ricongiungerà con i con un velo bianco quasi sacrale a conservare il loro aspetto che fa suoi parenti e avrà una possibile essendo per il resto del tutto parte dello strumentario in loro relazione con una donna diversa, nuda. possesso. Neppure la Non fidan- una donna che ha un negozio o Proseguendo, Orietta, la donna zata di Romano è una donna in- negozietto di mercerie e che è milanese che si definisce ricca telligente: piena di progetti che simpatica, una donna tradizio- per cui non ha bisogno di lavo- cambia continuamente senza nale, senza velleità di sorta, sen- rare, nonché non sopporta i ro- concludere nulla e in cerca di uo- z’altro non una donna intellet- mani quando sta a Roma e che ha mini che la portino in alto grazie tuale, né una donna in carriera. un rapporto sessuale facile con alla sua bellezza, sfrutta Romano Come più sopra accennato: Dadi- Gambardella, che per altro non ne che ne è innamorato e la scambia na, che pare la più intelligente, è è particolarmente entusiasta a per una donna intelligente, ciò comunque una nana, non è una quanto si deduce dalla sua espre- che Gambardella contesta imme- donna come le altre; la donna di sione e da quanto dice la donna diatamente addirittura malamente servizio di Jep come pure stessa di sé, è un Narciso, che considerando la donna una per- Ramona hanno buon senso e dice di autofotografarsi per co- sona del tutto negativa e così via. buon cuore, ma sono donne del 35 tutto semplici, senza cultura, os- del cibo, ossia, per usare un ter- taggiasche, quindi un bicchiere di sia sono donne tradizionali per mine del gergo popolare, non è vino rosso e dopo un’ora di certi aspetti e che non hanno un mangione e anche le comuni cottura “ecce coniglio”, come di- molto da dire nella società, che ricette che descrive appaiono ce il Cardinale ridendo lietamen- nel film rimane luogo dell’azione tutte molto sobrie, salutistiche per te. Il numero dodici, nel conte- dei maschi, i quali eventualmente così dire. Nel film sono ricette sto della cena dove parla il futuro portano avanti le donne belle, molto simboliche. Il senso meta- Papa, si associa ai dodici Apo- giovani, disponibili, soprattutto forico della ricetta è presto identi- stoli, le tre parti si associano alla non intelligenti, dalle quali non ficato: trattandosi di una ricetta Trinità con il padre simboleggiato debbano temere competizioni di data da un Cardinale, nello spe- nella testa, il figlio nel petto e la sorta. Tema molto interessante ciale contesto, il “fuoco vivo” si spiritualità come un sottoprodotto questo di Sorrentino, tema di tutti associa inevitabilmente, seppure di scarto dei reni – vedremo fra i tempi. Dalla presentazione delle in una eco, ai roghi dell’Inquisi- poco in dettaglio che ruolo giochi donne in questo film si può in- zione, nel caso accesi per le don- la spiritualità nel Cardinale, ciò ferire che le stesse dovrebbero ne, visto l’animale femminile. che verrà a confermare l’analisi darsi da fare non con la più sopra Intanto Jep e Lello, Carlo Bucci- qui prodotta del numero tre nella citata doppia ancora di salvezza, rosso, l’amico che vende giocat- ricetta. Infine l’avverbio latino ma sviluppando l’intelligenza, toli in tutto il mondo, parlano di “ecce coniglio” che rimanda di- alla pari di un uomo cui esse so- lui e l’amico dice che il Cardi- rettamente all’ “ecce (homo)” ri- stengono di essere pari, ciò che nale, come accennato, è in odore ferito a Cristo da parte di Pilato potrebbero fare nella società at- di soglio pontificio, non solo, ma quando lo presenta alla folla dopo tuale se solo si rimboccassero le anche che è stato il più grande la flagellazione e l’incoronazione maniche, altrimenti sarebbe più esorcista d’Europa. E qui il signi- di spine, quindi sanguinnte, poco dignitoso per loro stare fuori dal- ficato metaforico è in primissimo prima della crocifissione. Che il l’arena e restare nell’ambito tra- piano: le arti della Chiesa per e- coniglio sia affiancato alla figura dizionale, domestico per così di- sorcizzare il demonio dall’Euro- di Cristo attraverso l’uso dell’av- re, dove potrebbero avere un pa, demonio che apparentemente verbio “ecce”, che lo ricorda im- ruolo positivo quali spose, madri, nel contesto è lo spirito non reli- mediatamente, è sorprendente in compagne tranquille, questo riba- gioso rappresentato da coloro che quanto detto da un ecclesiastico, dendo: per come stanno implici- sono contro il pensiero religioso e ciò che è piuttosto audace nel tamente le cose nel film. il dominio ecclesiastico, coloro film. Il Cardinale vorrebbe inse- Passiamo adesso a un paio di quindi che sono intesi come inde- rire un’altra ricetta, ma viene in- sequenze molto importanti che moniati in tal senso. Ma non ba- terrotto subito: la preparazione di riguardano l’ambito religioso, sp- sta: Lello si avvicina al Cardinale un agnello, anche qui l’associa- irituale, sempre al centro degli in- e gli dice senza remore, imperti- zione con l’agnello sacrificale ri- teressi di Sorrentino nei suoi film. nentemente, di averlo incontrato ferito a Cristo è inevitabile nel Protagonisti di tali scene, di que- già una volta durante il Carnevale contesto. Sembra pertanto che le sto grande frammento, sta la fi- – assonanza Cardinale-Carnevale alte gerarchie ecclesiatsiche non gura del Cardinale Bellucci e di –, dove lui era quello mascherato abbiano rispetto per Cristo, né Suor Maria detta la Santa. da escort. Implicito a tale festa di quindi per la religione stessa, così Incontriamo dunque il Cardinale Carnevale e al travestimento di per come appare nel film. Per la ad una festa di matrimonio men- Lello da escort è che anche il terza ricetta i dettagli fra poco. tre accoglie le donne che gli ba- Cardinale poteva risultare vestito Veniamo prima alla spiritualità. ciano la mano ossequienti – le in maschera carnevalesca, solo Tornando alla festa di matrimo- donne apprezzano la religiosità che lo era con il consueto abito da nio, Jep si avvicina al Cardinale e più degli uomini nel film. Poco Cardinale, che verrebbe a fare gli chiede, non ironicamente, ma dopo lo vediamo mentre, sempre parte di una mascherata di strane per sincero intereresse all’argo- attorniato da donne, descrive loro fogge come quelle usuali proprie mento, qualche delucidazione una ricetta forse di un’anatra delle gerarchie ecclesiastiche. C’è sulla spiritualità. Il Cardinale, che arrosto, comunque di un animale poi la cena da Jep Gambardella in aspettava ben disposto la doman- di genere femminile. In questa onore della Santa, dove il Cardi- da che Gambardella voleva por- ricetta il Cardinale sottolinea il nale inserisce una ulteriore ricetta gli, appena sente la parola “spi- rosolare “a fuoco vivo”. Potrebbe speciale, molto speciale. Si tratta rituale” retrocede come davanti al sembrare, come dicono i due cri- di un coniglio arrosto, tagliato in demonio stesso, si rabbuia e quasi tici tedeschi di cui sopra, un dodici pezzi senza contare i tre si spaventa, così che viene sal- poveraccio interessato al cibo più relativi a testa, fegato e reni che vato in extremis, come più sopra, che ad altro, ma la loro impres- tuttavia vengono citati come parti da una donna che ha osservato la sione si falsifica da sé: il Cardi- da buttare, non da cucinare. An- scena e lo invita sorridendo ad nale è vecchio e magrissimo, che qui si deve dapprima rosola- andare con lei a vedere le puzzole quindi non ha mai mangiato, né re, verbo pronunciato di nuovo che stanno nel bosco dei Tebaldi, bevuto tanto e meno che mai con lentezza e serietà, ciò che di ciò che il Cardinale accetta subito troppo, non è mai stato interes- nuovo associa i roghi, poi si molto volentieri, sollevato dal- sato particolarmente alla quantità introducono le spezie e le olive l’impasse, lasciando senza alcuna 36 risposta né saluto Gambardella e lando – del Cardinale rappresen- esempio a proposito del perso- dicendo alla donna tutto allegro tante della Chiesa, per così dire naggio di Stefano, questo secon- che le farà da guida per le puz- alle sue prediche ad hoc, che nes- do questa analisi. Il Cardinale zole nel bosco essendone esperto. suno è interessato. Verso la fine Bellucci, di cui verrà illustrato fra Dunque di fronte a dover parlare della cena Gambardella parla con poco il nome dal punto di vista di spiritualità, il Cardinale indie- Lello mentre è seduto a tavola di semantico, si trova dunque dopo treggia – vedi più sopra come fronte al Cardinale e gli dice che la cena a notte tarda nella macchi- vengono considerati i dodici A- sarebbe interessato ad approfon- na per andarsene. Gambardella lo postoli, la Trinità e Cristo stesso dire il concetto di fede e di spi- raggiunge in fretta perché vuole dal Cardinale –, ovviamente stia- ritualità, ma che non ha potuto porgli una domanda importante di mo sempre parlando di quanto sta chiedere gli approfondimenti al cui si era dimenticato e il Car- nel film. Così preferisce andare a Cardinale precedentemente, il dinale aspetta, questa volta molto fare da guida nel bosco per le quale interviene dicendo che gli seriamente e per nulla diplomati- puzzole in senso concreto e met- può porre le domande adesso. A camente come al solito, qui sono aforico, essendo esperto dunque ciò Gambardella risponde guar- da soli, senza nessuno che li pos- in questo settore di puzze. C’è dando l’amico e dicendo che non sa vedere né sentire, quindi non inoltre l’ulteriore ricetta sopra an- pone le domande al Cardinale ha bisogno di dissimulare. Gam- nunciata particolarmente impor- perché ritiene che non sappia ri- bardella chiede scusa per prima – tante come simbologia ad essa spondere in merito, che non abbia a tavola –, ciò per introdurre il intrinseca: le radici amare al li- una risposta sul tema della fede e suo discorso prima che il Cardi- mone, argomento delle radici della spiritualità come non l’ha nale, appunto già in macchina, molto rilevante nel film che viene avuta sul prato in occasione della parta. Gambardella non si avvi- introdotto esplicitamente dalla ri- domanda – concetti che sono il cina al Cardinale per chiedergli cetta in questione. Il Cardinale fulcro della possibilità di esisten- scusa, bensì per porgli la doman- cucina le radici amare quando za della Chiesa stessa, delle re- da la cui risposta gli interessa e vuole stare leggero. Anch’esse si ligioni. Si accorge quindi di aver- che è diversa da quella da lui devono tagliare a tocchettini dopo la detta grossa e si interrompe di- posta in precedenza che non ha averle raschiate con il coltello – e cendo che quanto ritiene in rife- avuto esito positivo, le scuse sono anche qua vi è un riferimento rimento al silenzio del Cardinale un incipit educato introduttivo metaforico alle torture dell’Inqui- sulla spiritualità sia solo una e- alla domanda medesima. Gli sizione dato dalla presenza del ventualità, non una certezza e chiede se sia vero quello che si coltello enfatizzata nella pro- sorride quindi imbarazzato vol- dice in giro, ossia che sia stato un nuncia particolarmente chiara e gendosi verso gli ospiti. In questo grande esorcista. Si tratta di un scandita dal bravissimo Roberto imbarazzo è possibile riconosce- esorcista a livello europeo, Lello Herlitzka, capace di mille diverse re la posizione di Sorrentino che così ha detto, metafora molto sfumature espressive. Sarebbe nel sa come il discorso di Gambar- esplicita per l’influsso della Chie- caso bastato utilizzare il verbo della sia anticonvenzionale in sa nell’Europa dei popoli, ripren- pulire senza bisogno di citare il estrema misura: una Chiesa che dendo come più sopra: un in- coltello scorticante perché l’asso- non sa rispondere o non si in- flusso che risulta teso a liberare i ciazione alle torture non fosse del teressa di dare risposte su ar- popoli dagli attacchi malefici dei tutto in primo piano, ma Sorren- gomenti di sua specifica compe- demoni, che nel contesto della tino ha preferito così. Successi- tenza e fondamentali per la sua Chiesa, come anticipato, si riferi- vamente si mettono gli altri ingre- stessa esistenza, una Chiesa che scono in primo luogo, anche se dienti, che non vengono detti in bagatellizza la figura di Cristo non solo, a coloro che non con- quanto il Cardinale viene inter- che sta per morire, è una Chiesa dividono il pensiero religioso, os- rotto. La cosa importante è stata che all’apparenza è non credente, sia che sono miscredenti dalla cui comunque già detta: le radici a- sempre per quanto sta nel film. Se anima fare uscire il demonio, una mare condite al limone per essere Sorrentino non avesse condiviso metafora anche questa alquanto più leggere. Si tratta metafori- tli idee di Gambardella, lo avreb- audace. Alla domanda di Gam- camente delle radici amare della be espresso in qualche modo, ciò bardella il Cardinale non rispon- Chiesa che il Cardinale cucina in che non ha fatto in nessuna de altro che semplicemente esor- modo tale da renderle meno pe- circostanza in tutto il film, nessu- cizzando Gambardella stesso qua- santi da sopportare, più digeribili. no contraddice Gambardella, si fosse lui l’indemoniato visto Che gli ospiti interrompano su- neanche il Cardinale stesso, non che vorrebbe sapere e conoscere e bito il Cardinale è importante, l’amico, né un ospite. Viene poi capire. Nel breve, ma serio bene- non sono interessati alle sue ri- la scena finale che riguarda il dicat vos omnipotens deus pater cette, sul piano simbolico: non Cardinale prossimo a rientrare in filius spiritus sanctus, il vos non sono interessati ai suoi tentativi di macchina nella sua sede e che è c’entra molto, Gambardella è uno alleggerimento delle radici amare un vero gioiello di condensazione solo, ma il vos può stare per la e si sa che alle ricette concrete, di significati a livello iconico, ci- formula generale dell’esorcismo non metaforiche, molti, se non nematografico, gioielli nella cui per tutti coloro – anche in Europa tutti, sono interessati: è dunque ai creazione Sorrentino eccelle, co- – che vogliono sapere come discorsi – metaforicamente par- me abbiamo visto tra l’altro ad Gambardella e non credono, co- 37 me appunto non crede Gambar- Cardinale, nel quale la Chiesa cocò. La comparazione con i te- della. Dopo di ciò la macchina si rivive in tutta la sua potenza e nebristi ha comunque in aggiunta avvia nella notte oscura, una temibilità, anche nella sua radice un che di ironia nera. Sul ten- macchina nera, con fitti tendaggi più umana come nella Suora con daggio ai finestrini molto eviden- di tela nera a grossi faldoni ai il suo rimando alle radici non te a fitti faldoni c’è da dire che finestrini e il Cardinale, nel con- amare di un Cristianesimo più sembrerebbe essere stato inserito sueto abito nero, si sposta indie- interiore, più vicino a Cristo – la nell’immagine perché desse nel- tro allontanandosi da Gambar- Suora non bagatellizza Cristo in l’occhio al pubblico, appunto fun- della cui neppure questa volta nessun modo. gesse da guida per il suo signifi- risponde comunque e la sua im- Veniamo ora al nome del Cardi- cato nei collegamenti cui è stato magine svanisce gradualmente nale – tralasciamo ogni riferimen- accennato. Una tra le tesi molto nel nero più fitto, ossia partecipa to ai Gesuiti e al Papa Nero –, audaci, questa di Sorrentino, e- pienamente del nero più tene- premettendo che il suo cognome spressa in simboli che dal punto broso, in cui il volto dall’espres- Bellucci deve avere un significato di vista cinematografico risultano sione all’apparenza non buona come ce l’hanno tutti gli altri no- essere un vero capolavoro dell’ar- del Cardinale svanisce, come per mi nel film, non può essere l’u- te, una tesi mimetizzata simbolic- un sortilegio, un po’ spaventosa- nico ad esserne esente. I tenebrosi amente nelle immagini e nei dia- mente. Quindi la macchina parte, tendaggi ai finestrini della mac- loghi, tuttavia esposta a tutti, al- ma non in avanzamento. Prima di china nera si possono collegare l’analisi, all’interpretazione. avanzare per andarsene fa una ad Antonio Bellucci, un grande Veniamo adesso alla più che lenta retromarcia: come il Cardi- pittore tra il Seicento e il Set- centenaria Suor Maria la Santa. nale indietreggia fino a sparire tecento, in particolare alla tela Durante la cena da Jep le viene nel nero più intenso, così la mac- intitolata Antioco e Stratonice, un detto di parlare, ciò come per china va indietro completamente dipinto che risente in pieno del- introdurre una possibile intervista nera anch’essa e riparte poi ap- l’influsso dei pittori cosiddetti ed essa, come accennato più so- punto dopo la retromarcia. Per Tenebristi, nelle cui opere gli pra, risponde che ha sposato la chiarire la simbologia intrinseca a sfondi portano all’estremo i chia- povertà e che la povertà si vive, questa sequenza nel contesto spe- roscuri a forti contrasti di Cara- non si racconta. E qui c’è un pic- cifico: pare, nelle sequenze rela- vaggio, ossia sfondi nei quali la co di humour relativo al Cardi- tive al Cardinale e nel messaggio parte scura è del tutto priva di nale nella stupenda interpreta- del film di Sorrentino, che la luce rispetto alle figure illuminate zione di Roberto Herlitzka. Il Chiesa non dimentichi le proprie a chiaro. Nel quadro citato il bal- Cardinale, che stava quasi dor- oscure nonché amare radici – dacchino sopra il letto del malato mendo annoiandosi , si scuote e si stiamo sempre parlando di quanto Antioco prende molto spazio ed è accorge che deve dire qualcosa apparentemente sta nel film –, fa di stoffa nerissima, di un velluto sulla frase della Santa che ha retromarcia prima di partire e appunto tenebroso e fa da sfondo orecchiato in sonnolenza e allora andare nel presente, ossia porta al dipinto molto sinistramente, dice accompagnando le sue pa- con sé, nascostamente perché quasi una simbolica presenza del- role con un gesto energico della nell’oscurit pi fitta, senza che la morte in agguato alle spalle mano che si tratta di parole nessuno se ne avveda, l’antica dell’uomo e sopra l’uomo. Si po- “potenti”, a gran voce quasi e poi mentalità malgrado le possibili trebbe dire che la coincidenza ripetendo la parola più volte a apparenze anche bonarie di su- possa essere casuale o il nome a- tono sempre più basso quasi sor- peramento della stessa, ossia an- vere altri significati, ad esempio preso positivamente egli stesso di cora: la Chiesa è nel presente, ma bello-belluccio, ma il Cardinale quanto abbia saputo dire di così con il suo passato oscuro, che non è né bello, né belluccio. In importante. Alla mattina dopo la vive ancora in essa celato nel- questa analisi la tenebra, nel cui cena, Suor Maria, che ha dormito l’oscurit . Se Sorrentino non a- sfondo scompare il Cardinale, è sul nudo pavimento vicino a vesse voluto questo significato collegata alla storia della Chiesa Gambardella che si è spaventato nel suo film, non avrebbe reso come in una intensificazione del- non poco nell’averla scoperta in tutto così intensamente nero – l’accusa di oscurantismo cui è casa sua a terra, dice a Gam- colore inquietante nel contesto – stata oggetto la stessa nei secoli bardella, che quasi costringe a e non avrebbe fatto fare la trascorsi. Tenebre che, non si può chiederle il motivo per cui man- retromarcia prima di avanzare. tralasciare, si riferiscono anche ai gia solo radici – un modo di far Ricordiamo quanto sia importante lunghi secoli in cui è stata attiva risaltare l’argomento nel film –, il passato nel film di Sorrentino, l’Inquisizione. Una tenebra che che mangia solo radici “perché le il passato conservato nell’arte avvolge il Cardinale dandogli ap- radici sono importanti”, frase che prodotta dall’uomo e conservato parentemente anche il nome attra- esplicita direttamente il concetto dal personaggio di Stefano-Vul- verso il collegamento con il pitto- delle radici espresso a vario rag- cano come più sopra, ma anche il re Bellucci nell’influsso che ebbe gio nel film. Anche la Suora dun- passato della Chiesa conservato su di lui il tenebrismo prima che que mangia radici come il Cardi- nella sua natura più antica, come schiarisse i colori e diminuisse il nale, ma non si tratta delle radici sua radice amara, passato con- contrasto tra luci e ombre degli amare citate dal Cardinale. Sono servato dalla figura simbolica del sfondi nei suoi dipinti in stile ro- radici di piante diverse, non solo 38 un tipo di radice quindi al sin- radici di piante diverse di cui Il calcio, dunque dato in dire- golare, ma radici di tanti tipi di Suor Maria si nutre ogni giorno e zione del rappresentante di una radici di piante al plurale, radici solo di quelle. Posizione ideolo- religione, sembra essere esteso queste tutte ugualmente impor- gica audace nell’epoca attuale, simbolicamente, come più sopra, tanti, sul piano della metafora e quella di Sorrentino relativa ai a tutte le altre religioni costitui- anticipando: radici riferibili a tutti popoli come espresso nella sim- te, non meno perennemente im- i popoli, non una radice unica e bologia concernente il personag- pegnate, pure violentemente, nel globalizzante per così dire. Sono gio di Suor Maria la Santa. Ma se raggiungere la supremazia sopra quindi importanti le radici, ossia la Santa si nutre di radici diverse le altre. le identità, di tutti i popoli e di di piante perché è importante la Venenendo adesso al numero questa diversità di popoli la Santa diversità di tali radici come sal- quaranta – i quaranta grammi del- è custode severa. vaguardia dell’identit dei popoli le radici –, si tratta di un numero Trattandosi di una Santa che vive – vedi Maria “Signora e Madre di importante nelle Sacre Scritture, di povertà, si intendono, per tutti i popoli” – , come mai la Vangelo compreso, dove il nume- quanto attiene alle radici relative Suora tira un calcio simbolico ai ro sta, tra l’altro, per la Quare- alla religione cristiana, aventi rappresentanti delle varie religio- sima, ossia i quaranta giorni di anch’esse uguale diritto condiviso ni costituite o a quello di una possibile digiuno come castigo con tutte le altre religioni – vedi specifica tra le religioni rappre- per i peccati ed espiazione degli pluralità delle radici di cui si sentate, che per altro ha una croce stessi, quaranta giorni di penti- nutre la Santa –, le radici del cristiana che si intravede di taglio mento e di attesa di tempi mi- cristianesimo più spirituale, quel- in alto sul pastorale, questo forse gliori per espiare il castigo per gli lo che spaventa il Cardinale, co- per deviare il colpo diretto alla errori o peccati commessi, in me la Suora mostra nel suo stile religione cristiana? Non dovrebbe termini metaforici: Suor Maria di vita. Suor Maria non si rivolge la Suora accogliere volentieri la attende che le identità di ogni mai al Cardinale, lui elogia la sua diversità delle radici più antiche? singolo popolo siano protette e vita di povertà, ma lei non si ri- Come è chiaro, la suora fa parte salvaguardate nei tempi a venire. volge comunque mai a lui, perché di un Ordine monastico, inserito Passando ad altro e giungendo le radici cui si riferisce sono ra- nel Cristianesimo che lei interpre- verso la fine del film e dell’a- dici antiche, profonde, non radici ta come Cristianesimo sprirituale, nalisi, Gambardella, come già ac- amare di cui il Cardinale deve povero come per altro è comune, cennato, vede morire i suoi amici: mimetizzare l’amarezza, la na- almeno nei loro principi fondanti, Andrea, Ramona, inoltre Roma- tura. Certo la Suora non invita a molti Ordini monastici, non no, pur non morendo, tuttavia lo tutte le Chiese a vivere di povertà delle gerarchie ecclesiastiche in abbandona perché deluso dalla dormendo magari i loro rappre- generale di cui, vista la pluralità Roma della sua epoca. Anche sentanti a terra su un cartone o delle radici delle sue piante, non Elisa, il suo primo amore, è mor- anche senza cartone come nella condivide le aspirazioni di ege- ta. Gambardella è rimasto solo casa di Gambardella, ciò che non monia finalizzate apparentemente con il suo lavoro, con il rapporto sarebbe possibile pena la non a cancellare o tosto o tardi le i- con Dadina e con la propria tri- sopravvivenza delle Chiese stes- dentità delle altre religioni – co- stezza. Improvvisamente però se, ma la Suora, a prescindere me accennato, Suor Maria non si rivede nuovamente l’ultimo in- dalle necessità delle Chiese costi- rivolge mai al Cardinale. È Suor contro avuto con Elisa in gio- tuite, questo rappresenta nel film, Maria che rappresenta simbolica- vent sulla costa dell’Isola del la salvaguardia delle radici e la mente, come nell’apparizione di Giglio, quando lei se ne va e si povertà che essa ha sposato, po- Maria Signora e Madre di tutti i siede nell’antro di una roccia, vertà che sta al passo con la pos- popoli, un nuovo modo di inten- quasi aspettando. In questa attesa sibilità della spiritualità. Veniamo dere le radici cristiane nell’ambi- Elisa, pur giovane nell’aspetto, è a maggiori dettagli esegetici al to della salvaguardia delle ident- la Elisa che Jep sa essere ormai proposito collegabili al nome ità dei popoli. morta, una Elisa molto seria nel- della Suora, Maria. Nella visione Al proposito, i fenicotteri che e- l’espressione e anche un po’ si- di Ida Peerdeman attorno alla migrano ad Ovest, come dice nistra per via dell’alone di morte metà del Novecento (wikipe- l’assistente, e di cui Suor Maria che la connota ormnai e che la dia.org), la donna luminosa che conosce i nomi di battesimo, colloca definitivamente nel passa- apparve alla fanciulla era secondo quindi fenicotteri simboli per il to. È una Elisa che lo rimanda al la giovane la Madonna e le disse Cristianesimo, fenicotteri per così passato, in tal guisa invitandolo di essere la “Signora e Madre di dire convertiti che vengono invia- implicitamente a darle vita an- tutti i popoli”. Non di uno solo ti appunto ad Ovest amorevol- dando indietro nel tempo, nella dunque, ma di tutti, ciò che im- mente dalla Santa, stanno presso vita trascorsa per ricostruirla e plica come ciascun popolo abbia Suor Maria, non presso il Cardi- comporla nell’immaginario arti- secondo l’apparizione di Maria il nale, pur rappresentando essi stico e conferirle con ciò verità diritto a conservare la propria migranti cristiani o cristianizzati profonda, vita profonda, even- identità nella storia, senza scom- per così dire, questo per quanto tualmente immortale per come parire nella possibile globalizza- attiene al desiderio di Suor Maria. può essere immortale la sfera u- zione – vedi i quaranta grammi di mana. Il sorriso di Gambardella 39 alla fine del film, come anticipato bonaria ironia nei confronti dello visione del mondo per come si più sopra, non è più convenzio- spettatore per dire esattamente il configura o dovrebbe configurarsi nale, ma sincero fino quasi a contrario, come quella di Céline nella cultura in seno ai regimi ottenere un’espressione ingenua, verso Littré nella citazione, una democratici. Il tutto rappresenta- da bambino che guarda alla vita presa in giro per così dire più to per altro con la più artistica come qualcosa in cui estrinsecare diretta in Céline, più elegante, più destrezza e creatività, con una la propria creatività allo stato na- sottile nell’ironia di Paolo Sor- colonna sonora fatta della scelta scente, spontaneo, appunto bam- rentino: di tanti diversi pezzi musicali, bino, non ancora guastato dalle non una classica colonna sonora «Viaggiare, è proprio utile, fa finzioni sociali. unica o quasi, pezzi semantica- lavorare l'immaginazione. Tutto Céline dice che la vita è un ro- mente importanti, introducendo il resto è delusione e fatica. Il manzo dove tutto è fittizio, ma essi significati dal punto di vista viaggio che ci è dato è intera- cita anche il positivista Littré di- emozionale in corrispondenza mente immaginario. Ecco la sua cendo che, se lo dice lui, Littré, delle varie atmosfere relative alle forza. Va dalla vita alla morte. che i romanzi sono solo finzioni, vicende, al loro significato – tra Uomini, bestie, città e cose, è deve essere vero, questo in una questi lo stupendo Adagio di tutto inventato, è un romanzo, punta di ironia piuttosto pesante Georges Bizet durante la visita a nient'altro che una storia fittizia. contro il positivismo e le sue cer- Palazzo Barberini nel frammento Lo dice Littré, lui non si sbaglia tezze in qualche misura grosso- riguardante il personaggio di Ste- mai. E poi in ogni caso tutti pos- lane se applicate appunto all’arte fano. Non da ultimo, ma per pri- sono fare altrettanto. Basta chiu- come prodotto dell’immagina- mo: un film che ha potuto conta- dere gli occhi, è dall'altra parte zione. Alla fine della citazione re su uno staff di attori e attrici della vita». Céline dice che per immaginare straordinari nelle loro interpreta- basta chiudere gli occhi e si è così Appunto al contrario in Sorren- zioni. dall’altra parte della vita, implici- tino: da questa parte, nella vita tamente: quella non concreta di degli umani, non altrove, un RITA MASCIALINO azioni e di eventi, di materia. Alla altrove che non viene negato fine del film Jep Gambardella cita comunque, solo non è interes- l’altra parte della vita come un sante per il personaggio proiezio- “altrove” e dice che l’altrove è al- ne del regista. Ribadendo: il ro- trove e che lui si interessa invece manzo di Gambardella, che deve solo di ciò che sta da questa parte ancora essere scritto e riguarda la della vita, non dall’altra, in ciò composizione della sua vita tra- differenziandosi sostanzialmente scorsa, così come il film di Sor- da Céline. L’altrove di Gambar- rentino che è giunto invece al ter- della proiezione di Sorrentino si mine, facendo entrambe le opere riferisce a due livelli esistenziali: parte del grande e meraviglioso a un’immaginazione artistica che immaginario artistico, possono non è dall’altra parte della vita fare emergere con diritto le verità come nella citazione da Céline, più profonde della vita, la sua ma che è parte sostanziale della grande bellezza. vita che si svolge sulla Terra; Così dunque narra la trama del anche a un altrove religioso che più interessante e complesso film, non viene dunque negato, ciò in una trama che esprime una im- un agnosticismo rafforzato da portante, molto importante visio- un’ottica comunque disillusa, ciò ne del mondo, per come è stato che manca del tutto nel pezzo di mostrato nel corso di questa ana- Céline. Pertanto la differenza del lisi. Un film, La Grande Bellezza, messaggio di Sorrentino da quel- di Paolo Sorrentino, che qui si lo di Céline non potrebbe essere giudica straordinario ritenendo di più grande: una immaginazione non esagerare, ma semplicemente artistica che fa parte della vita per basandosi sui fatti cinematogra- come essa si presenta agli umani, fici principali – numerosi det- ossia che non è da nessun’altra tagli sono stati tralasciati per ovvi parte, né tanto meno è qualcosa di motivi di spazio, tuttavia dettagli fittizio – come invece lo è il che, pur interessanti anch’essi, trucco del mago che fa sparire la non sono stati ritenuti rilevanti in giraffa –, né è una fuga dal reale. sé per la semantica generale re- Il fatto che la voce narrante di lativa al film. Un film grandioso Gambardella dica sorridendo che per la profondità dei temi e si tratta in fondo di un trucco e di l’audacia, anche estrema in qual- una finzione relativamente al che risvolto condivisibile o meno, romanzo che vuole scrivere è una tuttavia sempre rispettoso della 40

te tiepida. Quindi, verso la metà degli anni settanta si verificò una svolta importante nel comporta- mento dei giovani. Visto che qua- IX si tutto era divenuto loro lecito, L’OPINIONE rivolsero la loro disperazione contro se stessi e alla Svezia toc- KUBRICK E cò il triste primato del maggior LE PERVERSIONI numero di giovani sui cidi in Europa. Mentre avvenivano que- SESSUALI ste cose, un'altra nazione, la Ancora su Kubrick e le perver- Germania Ovest maturava un'al- sioni sessuali, dopo l’analisi con- tro genere di svolta. Non ferman- dotta su queste pagine dalla prof. dosi alle tristi pagine di “Chri- Mascialino (nn. 169 e 170 di stiane F. lo zoo di Berlino”, che richiama la droga pesante giova- LD). Dopo le conclusioni dell'ultimo nile, verso la fine degli anni set- articolo su “Eyes Wide Shut”, vo- tanta apparvero le prime notizie rrei solo osservare che, per l'en- sul superamento di tutti i possibili nesima volta, l'Italia arriva al limiti sessuali anche da parte punto con decenni di ritardo. E in degli adulti. Oggi, nel nostro pae- se, dobbiamo fare i conti con una questo caso, bisogna proprio dire “meno male!”. Ci siamo rispar- pedopornografia diffusa sia fra miati molti dolori e forse pos- gli adulti che fra gli adolescenti. siamo rimediare prima degli altri. E questo, senza dubbio è un grave E questo non è un vantaggio da problema, ma quei deviati di al- poco! Adesso, voglio chiarire me- lora, superarono anche questo sta- dio, pagando fior di marchi a im- glio quanto sto affermando. Prendo, ad esempio, un'altro film portatori senza scrupoli di video- di Kubrick, “Arancia Meccani- nastri veramente “speciali”. La ca”, apparso nella prima metà de- più becera commistione fra eros e gli anni settanta. A quei tempi, in thanatos, venne raggiunta goden- Italia, salvo casi celebri come do della vista di coloro che, so- quello del Circeo, cose del genere pratutto in quei paesi dell'Ameri- accadevano ben di rado e, solita- ca Latina sottoposti allora a feroci mente, nel mondo dei cosiddetti dittature, vennero sessualmente “Vip” o nell'alta borghesia. Basti torturati prima di essere uccisi e ricordare il Caso Montesi, negli fatti sparire. anni cinquanta. Invece, già da Purtroppo, bisogna dire che simili allora, si potevano notare due perversioni non mancano neppure nazioni che stavano decisamente attualmente e, quel che è peggio, prendendo una brutta china, la spesso sono rivolte contro adole- Svezia e la Germania Ovest. In scenti e bambini. “Arancia Mec- Svezia, terra con tradizioni di canica”, fu sia una vetrina di libertà sessuale, proprio per la quanto stava iniziando ad acca- mancanza di freni inibitori, i gio- dere in Svezia che una premoni- vani cominciarono a domandarsi zione di quello che avrebbe co- minciato a diffondersi anche al- cosa fosse veramente proibito. Visto che anche l'uso di alcuni trove. tipi di droghe aveva cominciato Termino queste mie considera- ad essere più o meno tacitamente zioni, riconoscendo umilmente di tollerato, riversarono la loro “hy- non avere le capacità critiche del- bris” contro le persone pi deboli la prof. Mascialino e se ella ri- tiene che io abbia ecceduto, chie- della società, quelli che oggi Papa Francesco definisce gli “scarti”. do ancora scusa. Pensionati poveri, disabili, senza- tetto, furono le vittime predesti- SERGIO MARCHI nate della loro crociata contro quel che rimaneva dei “tab ” sociali. Tuttavia, la reazione go- vernativa di fronte al crescendo di queste azioni fu fondamentalmen-

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pittura; vuole che le luci, le om- non significa che i riferimenti alla bre, i costumi, la composizione, pittura, e più in generale, a tutta la vita dei dettagli sia del tutto un’iconografia simbolica propria simile ad un dipinto. Non si del secolo dei Lumi, manchino o X accontenta della fluidità dei me- soggiaccia ad una sovrapposizi- VISIBILE PARLARE dium espressivi, vuole ricreare one meccanica. Niente di tutto

ciò che è pittura. E ci riesce: questo. A giudicare dal risultato Colui che mai non vide cosa "Barry Lyndon" è come un'im- finale, Barry Lyndon, più che un nuova/ mersione nella pittura del Sette- film costellato di citazioni di produce esto visibile cento, intrisa di letteratura e di pittori più o meno famosi, è una parlare… poesia. serie di tableaux vivants ina- Dopo una proiezione del film nellati uno dopo l’altro, a partire (Pur X 95) all’Academy of Motion Pictures dalla perfezione formale del ce-

A cura di Davide Pugnana Arts and Science (l’organismo lebre fotogramma d’apertura, per che ogni anno assegna i premi arrivare fino al macabro frame Oscar), il 21 agosto 2006, il pro- finale, in cui Lord Bullington, CINEMA E PITTURA: LE duttore Bernard Williams af- ritornato nella casa paterna, af- FONTI VISIVE DI fermò: “Eravamo soliti copiare fianca la madre mentre lei, con "BARRY LYNDON" dai dipinti in termini di luce e aria assente, firma la cedola re- posizionamento dei personaggi. lativa al versamento annuale in Cinema e pittura è un binomio Osservate il film, e vi accorgerete favore di Barry. Kubrick e il suo fruttuoso: i due linguaggi si guar- che ogni scena è una sorta di direttore della fotografia John dano, si corteggiano, si influen- dipinto”. Il regista raccolse in un Alcott hanno filmato paesaggi zano, scendono a compromessi, si archivio migliaia di riproduzioni reali e interni utilizzando solo studiano nelle loro intuizioni, nei di dipinti ritagliati da libri e luce naturale – o, al massimo, loro mezzi, nelle loro proiezioni volumi d’arte, smistandoli poi utilizzando candele o lumi a olio immaginative. La lista dei dialo- come riferimenti ai collaboratori. – nello spirito dei pittori del tardo ghi tra i due linguaggi visivi sa- Come ricorda Williams: “Stanley Settecento, non solo come scelta rebbe lunghissima. C'è un film tra – gli dicevo – abbiamo bisogno della composizione, ma anche i molti che mi è caro proprio per dell’ordine del giorno per do- nella matericità dei colori, volu- il suo binomio con la pittura. mani”. E lui: “Tira fuori tutti i di- tamente sgranati e pastosamente Forse binomio non è la parola pinti”. Una volta di fronte alla caldi, così da donare alla pellicola giusta. Dovrei dire di più: qual- sterminata collezione, li esamina- l’aspetto di “un dipinto o un cosa che ha a che fare con il va passandoli in rassegna e affresco”. “Il cinema è la foto- nutrimento profondo, con l'em- ripeteva: “Quello magari lo fac- grafia della fotografia della patia, con la reciprocità. Il film al cio domani, quell’altro potrei far- realt ”. L’ossessiva e maniacale centro di questa nota è il cele- lo domani e anche quello. Prepa- ricercatezza che il regista dimo- berrimo "Barry Lyndon". Chi non rameli tutti”. Questa adesione al stra in Barry Lyndon è un pro- ha amato alla follia quelle tre ore dato pittorico è assoluta e tota- cedimento che deve molto al mo- e venticinque di pura bellezza? lizzante. Sappiamo che Kubrick dus operandi tipico di Luchino A ben vedere, il lungometraggio era solito avere numerose discus- Visconti, tanto nell’attenzione al- è una delle opere d’arte pi riu- sioni sulla pittura del Settecento l’autenticit accuratamente filolo- scite e significative del secolo sia con Ken Adam, direttore artis- gica delle ricostruzioni di am- scorso, in cui si intersecano non tico, che con Milena Canonero, la bienti e situazioni, quanto alla sua solo pittura medio-tardo sette- responsabile dei costumi. Il suo volontà di utilizzare il potenziale centesca inglese ed europea, ma desiderio era aprire una finestra evocativo dell’arte al servizio di anche letteratura anglosassone sul passato, per trasportare diret- un intento non unicamente figu- dell’Ottocento, fotografia speri- tamente gli spettatori nella di- rativo, ma legato, nella ricchezza mentale e cinema. C'è tutto den- mensione del tempo. Uno stargate di elementi formali di astratta tro questo film che chiede pazien- in cui i ritratti di Gainsborough e idealizzazione e nel notevole e za all'osservatore e un numero Joshua Reynolds servivano per superiore valore estetico delle im- alto di visioni perché "alla prima" studiare la fisionomia delle per- magini, alla dimostrazione che la non si può cogliere l'insieme, né i sone, i loro usi e costumi e il pittura può avere la funzione di dettagli, né le finezze delle ci- modo in cui si relazionavano con “operatore di coscienza” capace tazioni colte. Il punto di forza del il loro mondo; mentre l’arco nar- di guidare tra le fitte maglie del film però non è solo nella sim- rativo di Hogarth come il funereo cinema chi ad esso si avvicina metria tra scene cinematografiche "Matrimonio alla moda" – sulla credendolo inaccessibile. e dipinti della tradizione. Kubrick nefasta unione tra un lord caduto Mi spiego meglio: Kubrick non si reinventa i suoi modelli: non si in disgrazia e la figlia di un mer- è limitato a riprodurre dei quadri; accontenta di rifare visivamente i cante – contiene molti dettagli su ha girato un film che rispecchia il pittori del Settecento, vuole che ricorrenze estetiche che servirono modo di rappresentare (desunto le sue sequenze siano a loro volta come termine di paragone al proprio dalle opere d’arte di quel regista e ai suoi collaboratori. Ciò periodo) il mondo da parte degli 42 artisti del XVIII secolo. È entrato di ciò si può interpretare inoltre la nel loro "occhio" storico, cer- fissità dei personaggi in molte cando di ricrearne le abitudini sequenze del film. Dei veri e pro- visive. Le sue scelte registiche, prio falsi fermo-immagine nei dunque, sono frutto di uno studio quali i personaggi sembrano es- di un particolare periodo della sere letteralmente in posa per un storia dell’arte che lo ha portato a dipinto. E così a seguire, scena gestire l’impianto visivo del film dopo scena: la galleria d'arte, in maniera peculiare. Sperando dove Barry Lyndon è "interes- che le mie imminenti parole sato" ad acquistare dipinti, è vengano prese per non di più che creata attraverso lo studio di una semplice battuta, direi quasi alcuni quadri di Johann Joseph che il regista ha girato un film Zoffany, pittore tedesco attivo allo stesso modo di come un soprattutto in inghilterra durante pittore settecentesco avrebbe gi- la seconda mettà del '700; il rato il suo, se ne avesse avuto la particolare della sequenza in cui possibilità. Ad esempio, il film si Barry compra un cavallo per il apre su un paesaggio che richia- piccolo Bryan, è esattamente fe- ma la pittura di Gainsborough. dele ai quadri di George Stubbs, Iniziare con questo olio su tela di artista famoso per aver dipinto Gainsborough aiuta a capire un quasi sempre cavalli. Non manca elemento fondamentale del film: neppure Fussli tra i pittori ricreati lo zoom (e, di conseguenza, i da Kubrick: i suoi dipinti servono campi larghi). Moltissime se- per ricreare, oltre alla composi- quenze, infatti, sono caratteriz- zione, le stesse atmosfere di luci e zate da lunghissime zoomate ombre in un inquadratura, dove all’indietro che, partendo da piani Lady Lyndon si accascia dolo- ravvicinati sui personaggi, e ini- rante sul suo letto. Non mi cre- ziando a “dipingere” un ambien- dete? Scorrete la galleria delle te, arrivano ad un tableau vivant foto che trovate qui sotto e la nel quale l’uomo non è altro che magia di cinema e pittura inva- un piccolo elemento inscritto in derà i vostri schermi. un vasto spazio naturale che lo abbraccia senza opprimerlo. Così Kubrick ricrea la pittura: Gain- sborough è un pittore che dipinge molto velocemente, con pen- nellate rapide e colori – in questo caso – poco saturi, atti a restituire una vera e propria atmosfera. Il suo stile non è così tanto attento alle regole accademiche, ma alla riflessione sul colore e sulle ve- dute, da lui preferite di gran lunga ai ritratti e rappresentate con nessun intento particolare se non quello di esaltare la bellezza di un paesaggio. Una pittura di osser- vazione della natura e dell’uomo all’interno di essa e della sua grandezza. E questo spirito di osservazione entra anche nel film. È quindi chiaro che, tra i tanti elementi, il gusto per il paesaggio e la veduta sono fondamentali in "Barry Lyndon". La sua mac- china da presa traccia gradual- mente un ambiente sempre più enorme, come in un vero e proprio processo pittorico tramite il quale alcune macchie di colore lentamente vanno a formare l’o- pera definitiva. Proprio sulla base 43

XI a soluzioni di particolare efficacia I PROPOSTA (NON) SONO SOLO estatica. DA MUSICARE Una sfida davvero meravigliosa CANZONETTE per produrre ancora della buona Il primo tema (“Preghiera alla A cura di Mirco Manuguerra musica. Vergine”) comprende lo svilup-

po dei primi 15 versi di Par PREMIO ‘LUNEZIA’ XXXIII. «MUSICARE I POETI» 2021 La terzina ultima (vv. 13-15) può essere usata a mo’ di ritor- nello.

POETICA DEI TESTI Vergine madre, figlia del tuo fi- glio, / Il Canto XXXIII del Paradiso si umile e alta più che creatura,/ pone come Epilogo del Poema termine fisso d’etterno consi- dell’Uomo ed è strutturalmente glio, / Per l’appuntamento conclusivo di considerabile un libro ulteriore. quest’anno, Anno Dantesco, il Se infatti i primi due Canti del- tu se’ colei che l’umana natura/ progetto del CLSD è denominato l’Inferno costituiscono il Proemio nobilitasti sì, che ‘l suo fattore/ La conquista della Città Ideale. della Divina Commedia, ovvero il non disdegnò di farsi sua fattu- Per soddisfare a questo concetto libro introduttivo, e i tre Regni ra./ il CLSD propone non più uno, ma (Inferno, Purgatorio e Paradiso) due soggetti, entrambi tratti dal ne costituiscono il corpo, il canto Nel ventre tuo si raccese l’amo- Canto conclusivo del poema finale costituisce una dimensione re/ dantesco, il XXXIII del Paradiso. a sé che chiude il capolavoro per lo cui caldo ne l’etterna pa- Il primo soggetto è rappresentato nella forma di Epilogo trionfali- ce/ dalla Preghiera alla Vergine, stico. Così è germinato questo fiore./ l’invocazione alzata da San Ber- nardo da Chiaravalle, estesore Il titolo de La conquista della Qui se’ a noi meridiana face/ della Regola Templare, affinché Città Ideale è giustificato dal fat- di caritate, e giuso, intra i mor- Dante possa godere della Visio to che il Dante-personaggio, che tali,/ Dei. dopo l’esperienza della Visio Dei se’ di speranza fontana vivace./ Il secondo soggetto è quello della torna alla sua scrivania per in- stessa Visio Dei, cioè la descri- carnarsi nel Dante-autore ed ini- zione del Trionfo di quella Uma- ziare la memoria di quel Viaggio nità che ha raggiunto con Dante, straordinario, può essere equipa- Donna, se’ tanto grande e tanto il suo Campione, la suprema ele- rato al “Bambino dello spazio” di vali,/ vazione dell’essere. 2001 Odissea nello spazio di Ar- che qual vuol grazia e a te non Si tratta di due temi tra i più af- thur Clark e Stanley Kubrick. Il ricorre,/ fascinanti offerti dall’intera sto- Dante della Divina Commedia ri- sua disianza vuol volar sanz’ali/. ria della letteratura mondiale. Gli propone l’idea dell’Uomo Nuovo, artisti possono scegliere uno tra i la stessa che sta da sempre alla due temi o addirittura decidere di base del Presepe e che introduce impegnarsi in entrambi. l’auspicio della fondazione di una Qui nella sommità del Paradiso società finalmente perfetta. Ciò cessa del tutto quella notevole che è in discussione è la fonda- difficoltà nella lettura dei versi zione dell’Et dell’Oro, cioè della tipica della terza Cantica che ab- Pace Universale. Parliamo di un biamo bene verificato nel Canto progetto di Rinascenza che è il di San Francesco: ora, al termine frutto della sommatoria delle del Viaggio, c’è l’estasi del tra- grandi valenze allegoriche sottin- guardo raggiunto e la musica tese dalle tre Cantiche del poema deve saper trasmettere i sensi di secondo il percorso esegetico questa apoteosi con una soluzione della Via Dantis, essenza della di pura melodia. scuola dantesca lunigianese. La Preghiera può anche essere www.lunigianadantesca.it avvicinata alla grande tradizione delle “Ave Maria”, mentre per la visio Dei è necessario avvicinarsi

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II PROPOSTA DA MUSICARE

Il secondo tema (“Visio Dei”) è un collage dei versi conclusivi del poema.

L’ultimo verso può essere usato a mo’ di ritornello.

Nella profonda e chiara sussi- stenza/ de l‘alto lume, parvemi tre giri/ di tre colori e d’una contenen- za, /

O luce etterna che solo in te si- di,/ Quella circulazion che sì con- cetta/ mi parve pinta de la nostra effige,/

PER PARTECIPARE veder voleva come si convenne/ l’imago al cerchio e come vi si COPIARE QUESTO LINK indova./ PREMIO 'LUNEZIA' Ma non eran da ciò le proprie «MUSICARE I POETI» 2021 | penne:/ Premio Lunezia - Festival della

Luna A l’alta fantasia qui manco pos- sa;/ ma già volgeva il mio disìo e ‘l velle,/ sì come rota ch’igualmente è mossa/

l’amor che move ‘l sole e l’altre stelle./

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XII l’attenzione sulla modernit , sulla POESIA RECENSIONI creativit e sull’originalit aspre- siva di alcuni grandi scrittori bri- QUEST’AMORE COSÌ tannici – Shakespeare in partico- ESTREMO A cura di MIRCO MANUGUERRA lare – i quali, pur appartenendo a di Gaia Ortino Moreschini culture ed età lontane, esercitano SAGGISTICA ancora adesso con le loro opere un fascino senza tempo, derivante GRENDEL E IL POETA – da una significativa sensibilità DA BEOWULF A per la natura dell’uomo, l’am- SHAKESPEARE biente che lo circonda e il cam- di Daniela Quieti mino che le genti devono seguire per un progresso nel quale con- vergano “come in una maestosa Un’occasione straordinaria per approfondire il periodo classico confluenza le acque di molti fiu- della letteratura inglese è rappre- mi”». Questa nuova silloge di Gaia Or- sentata da questa interessantissi- tino Moreschiniè un’opera sorp- ma sintesi operata in un centina- M. M. rendente: è un grandioso omaggio io di pagine da Daniela Quieti. a John Donne (1572-1631), poeta Apprendiamo dalla Premessa del- Daniela QUIETI inglese contemporaneo di Shake- l’Autore che «Questo saggio rac- Grendel e il poeta – da Beowulf speare, religioso e saggista, auto- coglie pagine scelte di storia della a Shakespeare re di poemi di carattere religioso, letteratura inglese, dall’et anglo- Empoli, Ibiskos, 2016 traduzioni latine, epigrammi, ele- sassone fino a quella shakespea- gie, canzoni, sonetti e satire. riana, con l’obiettivo di proporre Gaia ammira profondamente il te- un excursus attraverso le opere ma dell’Amore cos come si svil- più significative di alcuni illustri uppa in Donne nella Culla del autori che hanno influenzato lo Sole: «Amore – dice la poetessa – sviluppo culturale e sociale della inteso come esperienza suprema. propria epoca e di quelle succes- Oserei dire, estrema», così ha sive». tratto ispirazione da singoli versi facendone il titolo di ogni del- Si parte dalle origini, cioè, da quel Codice Cotton Vitellius noto l’autore inglese facendone i titoli come “manoscritto di Beowulf” di ogni singola composizione e che trascritto da monaci ama- richiamandoli nei testi: un eserci- nuensi intorno alla metà del seco- zio originale di virtuosismo poeti- lo VIII ha tramesso memorie, va- co. lori e leggende ascrivibili ai se- Non solo: ogni lirica è tradotta in coli V e VI. inglese, in onore del maestro ispi- Si prosegue con Geoffrey Chau- ratore, da Laura Mei, amante del- cer, «il maggiore poeta medievale la Poesia e laureata in lingue. britannico» (sec. XIV), da molti Parliamo di una costruzione com- indicato come il “padre della lin- posta di 206 composizioni in ver- gua inglese” per il ruolo letterario si liberi: siamo di fronte all’in- decisivo attribuito «alla parlata tenso Canzoniere di Gaia Ortino corrente del suo tempo, il dialetto Moreschini. dell’East Midland, poi sviluppa- tosi nel moderno lessico». Parlia- M. M. mo del traduttore in inglese del Roman de la Rose. Si incontra poi lo sviluppo delle Gaio ORTINO MORESCHINI ballate popolari e dei primi dram- Quest’amore così estremo – nau- mi per arrivare dapprima a Chri- fragio nella culla del sole di stopher Marlowe e poi a Thomas John Donne, Edizioni Ilmiolibro.it More. È da qui, passando attra- verso Francis Bacon e John Don- 2020 ne, che si perviene alla grandezza assoluta di Shakespeare. Nelle conclusioni, citando Mario Praz, Daniela Quieti conclude da grande maestro: «In questo sag- gio mi sono proposta di rinnovare

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SFINGE DI PIETRA di Claudia Piccinno

Con la Prefazione di Dante Maffia, una Nota Critica di Bru- nello Gentile e la Postfazione di Francesca Ribacchi, si svolge questa nuova silloge, sempre molto impegnata, di Claudia Pic- cinno. Una silloge dove tutto è tradotto a fronte in inglese, a conferma della spiccata vocazio- ne internazionale del poeta. Piccinno è un autore in versi ri- gorosamente liberi. Non c’è trac- cia di ricerca metrica: il lavoro di penna è rivolto all’efficacia del verso ed al suo contenuto di sen- timento e di meditazione. Una libertà di verso che vale ad esprimere la grande libertà del- l’individuo e della donna in parti- colare. E se si volesse provare a conden- sare in un unico passo la poetica sviluppata in questa raccolta da Claudia Piccinno, ecco da Il ticchettio di un’abitudine:

Non sarà solo un ingranaggio a scandire il tempo, è la memoria la pietra miliare di questa esistenza, il prima e il dopo del proprio ponte Morandi.

Non è una visione pessimistica della vita, ma la constatazione che la vita matura è il rialzarsi da una tragedia. Anche più di una.

M. M.

Claudia PICCINNO Sfinge di pietra L’Aquila, 2020 Edizioni ‘Il Cuscino di Stelle’

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«CHE EPOCA TERRIBILE QUELLA IN RIVISTE CONSIGLATE CUI GLI IDIOTI GOVERNANO DEI CIECHI» ARTHOS – Pagine di Testimo- nianza Tradizionale, fondata e diretta da Renato Del Ponte, Edi- trice I.C.D.C. - ARŶA, Genova. [email protected]

ATRIUM - Studi Metafisici e Umanistici, Associazione Cultu- rale ‘Cenacolo Pitagorico Ady- tum’, Trento. WILLIAM SHAKESPEARE [email protected] (DA RE LEAR) CRISTIANITA’ – Organo uffi- ciale di Alleanza Cattolica, fon- «È GIUNTO IL TEMPO DI DECIDERE data da Giovanni Cantoni, Arti VERBA DANTIS SE STARE DALLA PARTE DEI Graficeh Àncora, Milano. MERCANTI O DA QUELLA DEGLI [email protected] è l’etichetta dantesca EROI»

lunigianese IL PORTICCIOLO – Rivista di informazione, approfondimenti e notizie di cultura, arte e so- cietà, Centro Culturale ‘Il Portic- ciolo’, La Spezia. [email protected]

LEUKANIKà - Rivista di cultura varia, Circolo Culturale

CLAUDIO BONVECCHIO ‘Silvio Spaventa Filippi’, Luca- (PREMIO ‘PAX DANTIS’ 2009) nia. [email protected]

«SENZA WAGNER NON ESISTE L'OC- QUADERNI DEI GIULLARI – CIDENTE. CON WAGNER NASCE LA Rivista di cultura generale QUESTIONE MODERNA DELLA DICOTOMIA TRA AVERE E ESSERE» www.giullari.wordpress.com

SIMMETRIA – Rivista di Studi e Ricerche sulle Tradizioni Spirituali, Associazione Cultura- Cantine Lunae le ‘Simmetria’, Roma. Bosoni Srl [email protected]

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QUIRINO PRINCIPE

(WAGNER LA SPEZIA FESTIVAL 2014) 0187 693483

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«SE IL CRISTIANESIMO SE NE VA, AL-

LORA DOVREMO AFFRONTARE MOL-

TI SECOLI DI BARBARIE»

THOMAS STEARNS ELIOT

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XIII ONDE E OCCHI DI BIMBI

ARCADIA PLATONICA

Dal commento della pittrice: La Poesia è il fiorire dell’uomo nella Parola «Onde e occhi dei bimbi Vietna- miti morti tra le onde del mare in SOSPENSIONE Giuseppe Ungaretti tempesta! Anno 1979: Anno In-

ternazionale del Bambino. Opera Siamo come sospesi… premiata in Toscana per l'Arte fluttuanti forme di pensieri Moderna e per l’originalità dei che bevono nei quotidiani calici materiali: filo elettrico blu (le on- da apparenze di luce attratti, de del mare), puntine bianche da veleni non sospetti, disegno e al centro, incollati, co- da altre forme di vita trasmessi, rallini blu… le pupille degli occhi fantasmi, nelle notti spalancati al momento della mor- d’incubi, levitanti per rotte te». misteriose ma percepite A proposito di bambini morti in nella coscienza; ondeggiano mare c’è un fatto imperdonabile emozioni sconosciute da segnalare. In questi nostri ul- che si aprono improvvise timi anni abbiamo ad un servi-zio al destarsi da un sogno, fotografico, premiato a livello in- da un fantomatico miraggio ternazionale, dedicato ad un bam- che si fa percezione reale. bino dato per morto affogato. Pur sorge il sole e tramonta Avete mai visto voi un morto af- ogni giorno, astro indifferente fogato? Il bambino aveva le scar- al nostro vivere. pine allacciate, la magliettina e i pantaloncini a posto ed era tutto AUGUSTA ROMOLI ben pettinato con tanto di righina

in mezzo… Si dirà: era stato pie- tosamente composto. No: era sta-

to venduto da morto per un piatto di lenticchie a luridi sciacalli dai suoi stessi genitori. Nel 1979, anno del premio con- ferito a Malìa Pescara di Diana per l’opera in oggetto, un atto del genere non sarebbe stato immagi- nabile nemmeno dalla peggiore delle anime perse di tutta la let-

teratura maledetta. Fa onore all’artista essere d’e-

sempio per una metabolizzazione di fatti terribili attraverso la po- tenza del simbolismo. Non c’è altra strada, non c’è altra via, per crescere se non la denuncia one- sta. Altro che la strumentalizza- zione ideologica dei fatti o la mercificazione della loro spetta-

colarizzazione.

M. M.

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RESURREZIONE

Aspetto, chiuso in me, un tipo di nascita

voluta per tutti che mi porti a vedere dopo la parvenza e la fatica ciò che vive. Aspetto, come d'inverno i germogli, qui, sui campi, in silenzio.

MARCO LANDO

Sede Sociale c/o Museo

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