DI TURRIVALIGNANI (PE):

Statuto approvato dal Consiglio Comunale con delibere n. 15 del 10.10.91 e n. 4 del 10.4.92 Modificato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 34 del 19.10.2004

CAPO I AUTONOMIA STATUARIA E POTESTA’ REGOLAMENTARE

Art. 1 Statuto

1. Il Comune di Turrivalignani, Ente Locale Autonomo, rappresenta la propria Comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo.

2. Della sua autonomia si avvale per il perseguimento dei propri fini istituzionali e per l’organizzazione e lo svolgimento della propria attività, alla quale provvede nel rispetto dei principi della costituzione e delle leggi dello Stato, della Regione e del presente Statuto.

3. Il Consiglio Comunale adegua i contenuti dello Statuto al processo di evoluzione della società civile, assicurando costante coerenza fra la normativa statutaria e le condizioni sociali, economiche e civili della collettività rappresentata .

Art. 2 Revisione dello statuto

1. Non si possono proporre modificazioni o l’abrogazione dello Statuto senza la contestuale proposta del nuovo testo da adottare.

2. E’ ammessa l’iniziativa da parte di almeno 200 elettori per proporre modificazioni allo Statuto, nel rispetto della disciplina prevista per la ammissione e l’esame delle proposte di iniziativa popolare.

Art. 3 Regolamenti

1. Per l’attuazione dello Statuto il Comune adotta i seguenti regolamenti:

a) regolamento per la partecipazione e la trasparenza; b) regolamento per il funzionamento degli organi; c) regolamento per il funzionamento degli uffici e per l’esercizio delle funzioni attribuite; d) regolamento di contabilità; e) regolamento per la disciplina dei contratti.

2. Il Comune adotta, inoltre, regolamenti nelle materie di competenza comunale, nel rispetto delle leggi statali e regionali, tenendo conto delle altre disposizioni regolamentari emanate dai soggetti aventi una concorrente competenza nelle materie stesse.

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You created this PDF from an application that is not licensed to print to novaPDF printer (http://www.novapdf.com) 3. Iniziativa dei regolamenti spetta alla Giunta, a ciascun consigliere a ai cittadini, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 7, terzo comma, dello Statuto.

4. I regolamenti, dopo il favorevole esame dell’organo di controllo, sono pubblicati per quindici giorni all’albo pretorio ed entrano in vigore il giorno successivo all’ultimo di pubblicazione.

Art. 4 Adeguamento delle fonti normative comunali a leggi sopravvenute

1. Gli adeguamenti dello Statuto e dei regolamenti di attuazione debbono essere apportati, nel rispetto dei principi dell’ordinamento comunale contenuti nella Costituzione, nella legge 8 giugno 1990, numero 142, ed in altre leggi e nello Statuto stesso, entro i 120 giorni successivi all’entrata in vigore delle nuove disposizioni.

Art. 5 Pubblicità di Statuto e Regolamenti

1. Lo Statuto e i regolamenti di attuazione sono permanentemente consultabili senza alcuna formalità in un luogo liberamente accessibile all’interno del palazzo civico a tale scopo espressamente destinato durante il normale orario di apertura.

2. Le modifiche dello Statuto, entro 15 giorni successivi alla data di entrata in vigore, sono sottoposte a forme di pubblicità atte a garantire l’affettiva conoscibilità da parte della cittadinanza.

CAPO II ISTITUTI DI PARTECIPAZIONE

Art. 6 Partecipazione Popolare

1. Il Comune garantisce e promuove, attraverso le forme e gli istituti previsti dallo Statuto e dal regolamento, la partecipazione dei cittadini all’ attività dell’ente, allo scopo di assicurarne il buon andamento, la imparzialità e la trasparenza amministrativa.

2. Il Comune favorisce l’attività delle libere associazioni, dei comitati e delle altre forme di cooperazione dei cittadini operanti sul proprio territorio ed aventi effettiva rappresentatività di interessi generali o diffusi.

3. Per i fini di cui al presente articolo, detti organismi vengono registrati dalla giunta in apposito albo su istanza degli interessati e subordinatamente alla verifica del possesso dei requisiti di rappresentatività stabiliti nel regolamento.

4. L’amministrazione comunale promuove, inoltre, lo svolgimento di assemblee di cittadini allo scopo di:

a) sottoporre ad esse, per consultazione, proposte, programmi, deliberazioni particolarmente rilevanti per la intera cittadinanza;

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5. Le modalità di convocazione e di svolgimento delle assemblee sono stabilite nel regolamento.

6. La partecipazione delle libere forme associative dei cittadini alla vita amministrativa dell’ente è attuata anche mediante gli apporti consultivi alle commissioni consiliari, la presentazione di memorie e di osservazioni utili alla formazione dei programmi della giunta, la possibilità di inoltrare istanze all’amministrazione comunale.

7. Agli organismi della partecipazione previsti nel presente articolo, possono essere erogate forme di incentivazione sia con apporti di natura tecnica e organizzativa, sia mediante contributi finanziari predeterminandone modi e forme nell’apposito regolamento.

Art. 7 Istanze, Petizioni e Proposte

1. Possono essere inoltrate all’amministrazione comunale istanze, petizioni e proposte intese a promuovere risposte, chiarimenti o interventi a tutela di interessi collettivi.

2. L’istanza consiste in un’interrogazione volta a conoscere le ragioni di specifici aspetti dell’attività amministrativa dell’ente. La petizione è finalizzata a sollecitare l’intervento dell’amministrazione comunale su questioni di interesse generale o per esporre comuni necessità, mentre la proposta attiene all’adozione o alla revoca di atti amministrativi.

3. Le istanze possono essere presentate da uno o più elettori del Comune, dagli organismi della partecipazione e da soggetti collettivi in genere operanti nell’ambito del territorio comunale. Le petizioni e le proposte debbono essere sottoscritte da non meno di 100 elettori.

Art. 8 Ammissione ed esame delle richieste

1. Agli effetti dell’articolo 7, tutte le richieste debbono essere redatte in forma scritta e presentate al Sindaco, il quale provvede nel termine di dieci giorni all’assegnazione della pratica all’organo competente, a seconda della natura politica o gestionale della questione sollevata.

2. La risposta alle istanze deve essere fornita entro il termine massimo di trenta giorni dalla data di acquisizione al protocollo del Comune.

3. La petizione, entro sessanta giorni dalla presentazione, è esaminata dall’organo competente, il quale predispone le modalità di intervento del Comune sulla questione sollevata o dispone l’archiviazione qualora non ritenga di aderire alla richiesta formulata. In quest’ultimo caso, il provvedimento conclusivo dell’esame da parte dell’organo competente deve essere espressamente motivato ed adeguatamente pubblicizzato.

4. La proposta, corredata dei prescritti pareri e dell’attestazione relativa alla copertura finanziaria, se necessaria, deve pervenire nei trenta giorni successivi alla presentazione

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You created this PDF from an application that is not licensed to print to novaPDF printer (http://www.novapdf.com) all’organo competente, il quale può sentire i proponenti dell’iniziativa prima di decidere in merito all’atto amministrativo, oggetto della proposta stessa. 5. Se i termini previsti nel presente articolo non vengono rispettati, ciascun consigliere può chiedere ragione del ritardo al Sindaco, il quale è tenuto a fornire risposta nella prima seduta utile del Consiglio e comunque entro 60 giorni dalla richiesta del consigliere.

6. La disciplina per l’ammissione e l’esame di istanze, petizioni e proposte trova completamento nel regolamento per la partecipazione, il quale prevede anche adeguate forme di pubblicità delle richieste stesse.

Art. 9 Referendum

1. Possono tenersi referendum consultivi in tutte le materie di competenza comunale allo scopo di conoscere l’orientamento prevalente della collettività in merito ad argomenti o provvedimenti di particolare rilevanza.

2. E’ esclusa l’indizione di referendum in materia di tributi locali e di tariffe, su attività amministrative vincolate da leggi statali o regionali, su materie che sono già state oggetto di consultazione referendaria nell’ultimo quinquennio.

3. Soggetti promotori del referendum sono:

a) il venti per cento del corpo elettorale; b) il Consiglio Comunale, con deliberazione assunta a maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati al Comune.

4. Durante l’anno solare può essere tenuta una sola consultazione referendaria in una domenica compresa nei mesi di aprile o di novembre, con possibilità di contemporaneo svolgimento di più referendum nello stesso giorno.

5. Il referendum sarà ritenuto valido solo se vi avrà preso parte almeno il cinquanta per cento più uno degli aventi diritto al voto.

6. Il Consiglio Comunale stabilisce nel regolamento per la partecipazione i requisiti di ammissibilità, i tempi, le condizioni di accoglimento della richiesta, le caratteristiche del quesito da sottoporre a referendum, le modalità organizzative della consultazione e la composizione ed attribuzioni dell’ufficio comunale per il referendum, cui è rimesso accertamento della regolarità del procedimento.

Art. 10 Effetti del Referendum

1. Entro trenta giorni dal referendum il Consiglio Comunale ne proclama il risultato e delibera i relativi e conseguenti atti di indirizzo.

2. Il mancato recepimento delle indicazioni referendarie deve essere deliberato, con adeguata motivazione, dalla maggioranza dei consiglieri assegnati al Comune.

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Art. 11 Diritto di accesso e di informazione dei cittadini

1. Ai cittadini singoli o associati è assicurato il diritto di accesso agli atti del Comune e dei soggetti che gestiscono servizi pubblici comunali, con le modalità e le limitazioni previste dal regolamento per la partecipazione e la trasparenza.

2. Il regolamento, in particolare:

a) disciplina i casi in cui è applicabile l’istituto dell’accesso agli atti ed alle informazioni; b) detta norme di organizzazione per il rilascio delle copie; c) individua forme e mezzi di comunicazione, oltre quelli istituzionali, atti ad assicurare il massimo di conoscenza degli atti e la più ampia diffusione delle informazioni e delle notizie di carattere generale; d) disciplina l’accesso alle strutture e servizi comunali da parte degli enti, associazioni, organizzazioni di volontariato.

3. La giunta comunale adotta i provvedimenti organizzativi interni ritenuti idonei a dare concreta attuazione al diritto di informazione.

Art. 12 Interventi del procedimento amministrativo

1. I cittadini ed i soggetti portatori di interessi coinvolti in un procedimento amministrativo, hanno la facoltà di intervenirvi, tranne che per i casi espressamente esclusi dalla legge e dai regolamenti comunali.

2. Il responsabile del procedimento, contestualmente all’inizio dello stesso, ha l’obbligo di informare gli interessati mediante comunicazione personale contenente le indicazioni previste per legge.

3. Il regolamento stabilisce quali sono i soggetti cui le diverse categorie di atti debbono essere inviati, nonché i dipendenti responsabili dei relativi procedimenti ovvero i meccanismi di individuazione del responsabile del procedimento.

4. Se sussistono particolari esigenze di celerità o se il numero dei destinatari o la indeterminatezza degli stessi la rendono particolarmente gravosa, è consentito prescindere dalla comunicazione e provvedere a mezzo di pubblicazione all’albo pretorio, garantendo, comunque, altre forme di idonea pubblicizzazione e informazione.

5. Gli aventi diritto, entro trenta giorni dalla comunicazione personale o dalla pubblicazione di cui al comma 4, possono presentare istanze, memorie scritte, proposte e documenti pertinenti all’oggetto del procedimento.

6. Il responsabile dell’istruttoria, entro trenta giorni dalla ricezione delle richieste di cui al comma 5, deve pronunciarsi sull’accoglimento o meno e rimettere le sue conclusioni all’organo comunale competente all’emanazione del provvedimento finale.

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7. I soggetti di cui al comma 1, possono prendere visione di tutti gli atti del procedimento, salvo quelli che il regolamento sottrae all’accesso.

CAPO III IL COMUNE

Art. 13 Sede e segni distintivi

1. Il territorio del Comune di Turrivalignani si estende per chilometri quadrati 6,30 confinante con i Comuni di , , e .

2. Il palazzo civico, sede comunale, è ubicato nel centro di Turrivalignani.

3. Le adunanze degli organi elettivi collegiali si svolgono nella sede comunale. In casi del tutto eccezionali e per particolari esigenze, il Consiglio e la Giunta possono riunirsi anche in luoghi diversi dalla propria sede.

4. Il Comune negli atti e nel sigillo si identifica con il nome COMUNE TURRIVALIGNANI.

5. Nelle cerimonie e nelle altre pubbliche ricorrenze, accompagnato dal Sindaco, si può esibire il gonfalone comunale.

Art. 14 Finalità e compiti

1. Il Comune rappresenta l’intera popolazione del suo territorio, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo ed il progresso civile, sociale ed economico.

2. Assume le iniziative e promuove gli interventi necessari per assicurare pari dignità ai cittadini e per tutelarne i diritti fondamentali, ispirando la sua azione a principi di equità e di solidarietà, per il superamento degli squilibri economici e sociali.

3. Il Comune è titolare di funzioni proprie nei settori dei servizi sociali, dell’assetto ed utilizzazione del territorio, dello sviluppo economico; esercita, altresì, secondo le leggi statali e regionali, le funzioni attribuite o delegate dallo Stato e dalla Regione.

Art. 15 Albo Pretorio

1. Il Comune ha un Albo Pretorio per la pubblicazione degli atti e degli avvisi che debbono essere portati a conoscenza del pubblico.

2. La pubblicazione deve garantire l’accessibilità e la facilità di lettura.

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You created this PDF from an application that is not licensed to print to novaPDF printer (http://www.novapdf.com) 3. Il segretario comunale cura l’affissione degli atti di cui al comma 1 avvalendosi di un messo e, su attestazione di questo, ne certifica l’avvenuta pubblicazione. CAPO IV I SERVIZI

Art. 16 Forme e gestione dei servizi pubblici

1. La scelta della forma di gestione dei servizi pubblici esercitabili dal Comune deve essere effettuata previa valutazione comparativa tra le diverse forme previste dalla legge e dallo statuto.

2. Per i servizi da gestire in forma imprenditoriale la comparazione avviene tra affidamento in concessione, costituzione di aziende o di consorzio.

3. Per gli altri servizi la comparazione va effettuata tra la gestione in economia, la costituzione di istituzione, l’affidamento in appalto o in concessione, nonché tra la forma singola o quella associata mediante convenzione, ovvero consorzio.

4. L’organizzazione e l’esercizio dei servizi in economia sono disciplinati da appositi regolamenti.

5. I servizi da gestirsi con diritto di privativa sono quelli stabiliti dalla legge.

Art. 17 Aziende speciali ed istituzioni

1. Il consiglio comunale, nel rispetto della norme legislative e statutarie, può deliberare la costituzione di aziende speciali per la gestione dei servizi produttivi e di sviluppo economico e civile. L’ordinamento ed il funzionamento delle aziende speciali sono disciplinati dall’apposito statuto e da regolamenti interni approvati dal consiglio di amministrazione.

2. Per l’esercizio di servizi sociali che necessitano di particolare autonomia gestionale, il consiglio comunale può costituire istituzioni mediante apposito atto contenente:

a) il regolamento di disciplina dell’organizzazione e dell’attività della istituzione, il quale determina la dotazione organica di personale, l’assetto organizzativo dell’istituzione, le modalità di esercizio della autonomia gestionale, l’ordinamento finanziario e contabile, le forme di vigilanza e di verifica dei risultati gestionali, l’eventuale ricorso a personale assunto con rapporto di diritto privato, le modalità di nomina del direttore da parte della Giunta comunale, il numero, la durata in carica e la pozione giuridica dei componenti del consiglio di amministrazione;

b) il piano tecnico-finanziario dal quale risultano i costi dei servizi, le forme di finanziamento, le dotazioni di beni immobili e mobili, compresi i fondi liquidi; c) le norme di indirizzo da osservare, che possono essere aggiornate in sede di esame dei bilanci preventivi e consultivi dell’istituzione.

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You created this PDF from an application that is not licensed to print to novaPDF printer (http://www.novapdf.com) 3. Il Consiglio di amministrazione ed il presidente delle aziende e delle istituzioni sono nominati dal consiglio comunale fuori dal proprio seno tra coloro che abbiano i requisiti per l’elezione a consigliere comunale e comprovate esperienze di amministrazione. 4. La nomina è deliberata sulla base di un documento programmatico sottoscritto da un quinto dei consiglieri assegnati al Comune e depositato presso la segreteria comunale almeno dieci giorni prima della adunanza.

5. Il presidente ed i singoli componenti dei consigli di amministrazione possono essere revocati, su proposta motivata del Sindaco, o di un quinto dei consiglieri assegnati, dal consiglio comunale, che provvede contestualmente alla loro sostituzione.

CAPO V FORME ASSOCIATIVE E DI COOPERAZIONE

Art. 18 Principio di Cooperazione

1. L’attività dell’ente, diretta a conseguire uno o più obiettivi d’interesse comune con altri enti locali, si organizza avvalendosi dei moduli e degli istituti previsti dalla legge attraverso accordi ed intese di cooperazione.

2. L’amministrazione comunale, in particolare, sviluppa rapporti con gli altri comuni e la provincia per promuovere e ricercare le forme associative più appropriate tra quelle previste dalla legge in relazione alle attività, ai servizi, alle funzioni da svolgere e agli obiettivi da raggiungere.

Art. 19 Convenzioni

1. Il Comune promuove la collaborazione, il coordinamento e l’esercizio associato di funzioni, anche individuando nuove attività di comune interesse ovvero l’esecuzione e la gestione di opere pubbliche, la realizzazione di iniziative e programmi speciali ed altri servizi, privilegiando la stipulazione di apposite convenzioni con altri enti locali o loro enti strumentali.

2. Le convenzioni sono approvate dal consiglio comunale a maggioranza assoluta dei componenti assegnati. Esse debbono contenere tutti gli elementi e gli obblighi previsti dalla legge.

Art.20 Consorzio

1. Il consiglio comunale in coerenza con i principi statutari, può promuovere la costituzione del consorzio per realizzare servizi rilevanti sotto il profilo economico o imprenditoriale, ovvero per economia di scala qualora non sia conveniente l’istituzione da azienda speciale e non sia opportuno avvalersi delle forme organizzative per i servizi stessi previste nell’articolo precedente.

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2. A tale scopo, il consiglio comunale approva a maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati una convenzione unitamente allo statuto del consorzio che disciplina l’ordinamento organizzativo e funzionale del nuovo ente secondo le norme previste per le aziende speciali dei comuni, in quanto compatibili.

3. La convenzione deve prendere anche l’obbligo di pubblicazione degli atti fondamentali del consorzio negli albi pretori di ciascun ente consorziato.

4. Il consorzio assume carattere polifunzionale quando, tramite il modulo consortile, gli enti che ne fanno parte intendono gestire una pluralità di servizi.

Art. 21 Accordi di Programma

1. Per provvedere alla realizzazione di opere, interventi e programmi di intervento che richiedono il coordinamento e l’integrazione delle attività del Comune e di altre amministrazioni e soggetti pubblici, il sindaco promuove e conclude accordi di programma allo scopo di assicurare il coordinamento delle diverse azioni ed attività e per determinare tempi, modalità, finanziamenti ed ogni altro adempimento connesso.

2. L’accordo, in particolare, deve prevedere le forme per l’attivazione dell’eventuale arbitrato e degli interventi surrogatori.

3. Il Sindaco definisce e stipula l’accordo, previa deliberazione d’intenti del consiglio comunale, con l’osservanza delle formalità previste dalla legge e nel rispetto delle funzioni attribuite con lo statuto.

CAPO VI GLI ORGANI ELETTIVI

SEZIONE I IL CONSIGLIO E LA GIUNTA

Art. 22 Consiglio Comunale

1. Il Consiglio Comunale, rappresentando l’intera collettività di Turrivalignani, determina l’indirizzo politico-amministrativo del Comune ed esercita il relativo controllo. Esso, costituito in conformità alla legge, ha autonomia organizzativa e funzionale.

2. Il Consiglio Comunale esercita le potestà e le competenze previste dalla legge e svolge le sue attribuzioni conformandosi ai principi, ai criteri, alle modalità ed ai procedimenti stabiliti nel presente Statuto e nelle norme regolamentari.

3. Impronta l’azione complessiva dell’ente ai principi di pubblicità, trasparenza e legalità ai fini di assicurare il buon andamento e imparzialità.

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You created this PDF from an application that is not licensed to print to novaPDF printer (http://www.novapdf.com) 4. Nell’adozione degli atti fondamentali privilegia il metodo e gli strumenti della programmazione provinciale, regionale e statale. 5. Gli atti fondamentali devono contenere la individuazione degli obiettivi e delle finalità da raggiungere e la destinazione delle risorse e degli strumenti necessari all’azione da svolgere.

6. Ispira la propria azione al principio di solidarietà.

7. Nomina i propri rappresentanti in seno alle commissioni.

Art. 23 Sessioni e Convocazione

1. L’attività del Consiglio si svolge in sessioni ordinarie e straordinarie.

2. Sono sessioni ordinarie quelle convocate per l’approvazione del bilancio di Previsione e del Conto Consuntivo.

3. Il Consiglio è convocato dal Sindaco che formula l’ordine del giorno e ne presiede i lavori, secondo le norme di regolamento.

4. Gli adempimenti previsti dal terzo comma, in caso di dimissioni, decadenza, rimozione o decesso del Sindaco, sono assolte dal Consigliere Anziano.

Art. 24 Commissioni

1. Il Consiglio Comunale può istituire nel suo seno commissioni permanenti o temporanee. 2. Il regolamento disciplina il loro numero, le materie di competenza, il funzionamento e la loro composizione ed elezione, nel rispetto del criterio proporzionale. La nomina del presidente è comunque riservata al Consiglio Comunale.

3. Le Commissioni possono invitare a partecipare ai propri lavori Sindaco, Assessori, Organismi Associativi, Funzionari e Rappresentanti di forze sociali, politiche ed economiche, tecnici competenti per l’esame di specifici argomenti. Esse sono tenute a sentire il Sindaco e gli Assessori ogni qualvolta questi lo richiedano.

4. Compito principale delle Commissioni permanenti è l’esame preparatorio degli atti deliberativi del Consiglio al fine di favorire il migliore esercizio delle funzioni dell’organo stesso.

5. Compito delle Commissioni temporanee è l’esame di materie relative a questioni di carattere particolare o generale individuate dal Consiglio Comunale.

Art. 25 Consiglieri

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3. Le funzioni di Consigliere Anziano sono esercitate da colui che nella graduatoria degli eletti ha riportato la più alta cifra individuale di voti e a parità di cifra dal più anziano di età.

4. Le dimissioni dalla carica di Consigliere sono rassegnate al Sindaco, esse sono efficaci dal momento della presentazione e sono irrevocabili.

5. Ciascun Consigliere è tenuto ad eleggere un domicilio nel territorio comunale.

6. La decadenza dalla carica di Consigliere Comunale, nei casi previsti dalla legge è pronunciata dal Consiglio con le modalità e le garanzie previste dal regolamento.

7. I consiglieri possono costituirsi in gruppi consiliari secondo quanto previsto nel regolamento e, comunque, con numero di aderenti almeno pari a due. Un solo Consigliere di minoranza può continuare a costituire gruppo consigliare in caso di dimissioni degli altri due. Della avvenuta costituzione del gruppo deve essere data comunicazione scritta al Segretario Comunale.

Art. 26 Giunta Comunale

1. La Giunta è l’organo di governo del Comune. Essa è composta dal Sindaco che la presiede, e da quattro assessori.

2. Numero 1 (uno) assessore potrà essere nominato tra cittadini non Consiglieri, purché eleggibili e in possesso di documenti requisiti di prestigio, professionalità e competenza amministrativa.

3. L’assessore esterno partecipa al Consiglio, senza diritto di voto, per illustrare argomenti concernenti la propria delega.

4. La Giunta impronta la propria attività ai principi della collegialità, della trasparenza e della efficienza.

5. Adotta tutti gli atti idonei al raggiungimento degli obiettivi e delle finalità del Comune nel quadro degli indirizzi generali ed in attuazione degli atti fondamentali approvati dal Consiglio Comunale.

Art. 27 Elezione e funzionamento

1. La Giunta è eletta nei termini e con le modalità stabilite dalla legge sulla base di un documento programmatico presentato al Segretario Comunale almeno cinque giorni prima dell’adunanza del Consiglio.

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2. Le cause di ineleggibilità ed incompatibilità, la posizione giuridica, lo Status dei componenti l’organo e degli istituti della decadenza e della revoca sono disciplinati dalla legge. 3. Oltre ai casi di incompatibilità previsti al comma 2, non possono contemporaneamente far parte della Giunta gli ascendenti ed i discendenti, l’adottante e l’adottato, i fratelli, i coniugi e gli affini di primo grado.

4. Il Sindaco e gli Assessori, escluso il caso di dimissioni del singolo Assessore, restano in carica fino all’insediamento dei successori.

5. La Giunta è convocata dal Sindaco, che fissa la data della riunione e stabilisce l’ordine del giorno degli argomenti da trattare tenuto conto degli argomenti proposti dai singoli assessori. Le modalità di convocazione e di funzionamento sono stabilite dalla Giunta stessa.

Art. 28 Attribuzioni

1. La Giunta Comunale adotta gli atti di amministrazione e gestione a contenuto generale o ad alta discrezionalità che non sono riservati dalla legge o dallo Statuto alla competenza di altri soggetti, nonché tutti gli atti che per loro natura debbono essere adottati da organo collegiale e non rientrano nella competenza esclusiva del Consiglio Comunale.

2. La Giunta svolge attività di iniziativa e di impulso nei confronti del Consiglio Comunale ed attua gli indirizzi generali di politica amministrativa che esso esprime. Persegue l’attuazione del programma proposto nel documento in base al quale è stata eletta.

3. Nell’esercizio dell’attività di amministrazione alla Giunta competono, in particolare, le seguenti attribuzioni:

a) predisporre disegni e proposte di provvedimenti da sottoporre alle determinazioni del Consiglio; b) adottare atti di iniziativa, impulso e raccordo con gli organi della partecipazione; c) approvare progetti, programmi esecutivi e tutti i provvedimenti che comportano impegni di spesa sugli stanziamenti del bilancio e che non siano attribuiti al Sindaco o al Segretario Comunale; d) nominare le Commissioni, ad eccezione di quelle previste dall’articolo 24 e di quelle interamente formate da Consiglieri Comunali; e) costituire l’ufficio comunale per il Referendum e convocare i comizi elettorali per lo svolgimento dei referendum consultivi; f) adottare provvedimenti di assunzione, cessazione e, su parere della apposita commissione, quelli disciplinari e di sospensione dalle funzioni del personale non riservati ad altri organi; g) decidere in merito all’accettazione o al rifiuto di lasciti e donazione concernenti beni mobili; h) autorizzare il Sindaco a stare in giudizio come attore o convenuto ad approvare le transazioni; i) esercitare le funzioni delegate da Provincia, Regione e Stato quando non espressamente attribuite dalla legge o dallo Statuto ad altro organo; j) approvare gli accordi di contrattazione decentrata per il personale dipendente, fatta salva la materia riservata alla competenza normativa del Consiglio; k) approvare i ruoli dei tributi, dei canoni e delle entrate comunali.

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4. La Giunta, nell’esercizio dell’attività organizzatoria, decide in ordine a controversie di competenze funzionali che dovessero insorgere tra gli organi gestionali del Comune.

Art. 29 Deliberazioni

1. Il Consiglio della Giunta deliberano validamente con l’intervento della metà dei componenti assegnati ed a maggioranza dei voti favorevoli sui contrari, salvo maggioranze speciali previste espressamente dalla Legge, dallo Statuto e dai regolamenti. Per le sole deliberazioni della Giunta votate in modo palese e che hanno riportato egual numero di voti favorevoli e contrari, prevale il voto del Presidente.

2. Tutte le deliberazioni sono assunte, di regola, con votazione palese. Sono da assumere a scrutinio segreto le deliberazioni concernenti persone quando venga esercitata una facoltà discrezionale fondata sull’apprezzamento delle qualità soggettive di una persona o sulla valutazione dell’azione da questi svolta.

3. L’istruttoria e la documentazione delle proposte di deliberazione, il deposito degli atti e la verbalizzazione del Consiglio e della Giunta sono curate dal Segretario Comunale, secondo le modalità e i termini stabiliti dal regolamento. Quando il Segretario Comunale non può prendere parte alle sedute per motivi di incompatibilità, le sue funzioni sono svolte in via temporanea da un componente del Collegio nominato dal Presidente.

4. I verbali delle sedute sono firmati dal Presidente e dal Segretario.

SEZIONE II IL SINDACO

Art. 30 Sindaco

1. Il Sindaco è il capo del governo locale ed in tale veste esercita funzioni di rappresentanza, di presidenza, di sovrintendenza e di amministrazione.

2. Ha la competenza e poteri di indirizzo, di vigilanza e controllo dell’attività degli assessori e delle strutture gestionali-esecutive.

3. La legge disciplina le modalità per l’elezione, i casi di incompatibilità e di ineleggibilità all’ufficio di Sindaco, il suo status e le cause di cessazione dalla carica.

4. Al Sindaco, oltre alle competenze di legge, sono assegnate dallo Statuto e dai regolamenti attribuzioni di amministrazione, di vigilanza e di organizzazione delle competenze connesse con l’ufficio.

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Art. 31 Attribuzioni di Amministrazione

1. Il Sindaco nell’esercizio delle attribuzioni di amministrazione:

a) ha la rappresentanza generale dell’ente; b) ha la direzione unitaria ed il coordinamento dell’attività politico amministrativa del Comune; c) coordina l’attività degli assessori; d) può sospendere l’azione degli atti specifici concernenti l’attività amministrativa dei singoli assessori per sottoporli all’esame della Giunta; e) impartisce direttive al Segretario Comunale in ordine agli indirizzi funzionali e di vigilanza sull’intera gestione amministrativa di tutti gli uffici e servizi; f) ha facoltà di delegare ad uno degli assessori le proprie attribuzioni; g) promuove ed assume iniziative per concludere accordi di programma con tutti i soggetti pubblici previsti dalla legge sentito il Consiglio Comunale; h) rilascia le autorizzazioni commerciali, di polizia amministrativa, nonché le autorizzazioni e le concessioni edilizie; i) emette provvedimenti in materia di occupazione d’urgenza ed espropri che la legge genericamente assegna alla competenza del Comune; j) assegna gli alloggi di edilizia residenziale pubblica, sentita la Giunta Comunale; k) adotta i provvedimenti concernenti il personale non assegnati dalla legge e dal regolamento alla competenza della Giunta o del Segretario Comunale. l) determina gli orari di apertura al pubblico degli uffici comunali; m) stipula in rappresentanza dell’ente i contratti già conclusi; n) fa pervenire al Segretario Comunale la dichiarazione di dimissioni affinché il Consiglio Comunale prenda atto della decadenza della Giunta.

Art. 32 Attribuzioni di Vigilanza

1. Il Sindaco nell’esercizio delle funzioni di vigilanza:

a) può acquisire direttamente presso gli uffici e servizi informazioni ed atti anche riservati; b) promuove direttamente, o avvalendosi del Segretario Comunale, indagini e verifiche amministrative sull’intera attività del Comune; c) compie gli atti conservativi dei diritti del Comune; d) può disporre l’acquisizione di atti, documenti ed informazioni presso aziende speciali e le istituzioni appartenenti all’ente tramite i rappresentanti legali delle stesse, e ne informa il Consiglio Comunale; e) promuove ed assume iniziative atte ad assicurare che uffici, servizi, aziende speciali ed istituzioni appartenenti al Comune, svolgano le loro attività secondo gli obiettivi indicati dal consiglio ed in coerenza con gli indirizzi attuativi espressi dalla Giunta.

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Art. 33 Attribuzioni di Organizzazione

1. Il Sindaco, nell’esercizio delle attribuzioni di organizzazione:

a) ha la facoltà di delegare ad uno o più assessori con provvedimento espresso le sue competenze ed attribuzioni ordinate organicamente per materia o gruppi di materie, con autorizzazione alla firma per gli atti di ordinaria amministrazione relativi a funzioni istruttorie ed esecutive loro assegnate; b) può autorizzare il Segretario Comunale alla sottoscrizione di specifici atti non rientranti nelle materie delegate agli assessori; c) può delegare ad uno o più Consiglieri, quando particolari esigenze di svolgimento della sua attività lo richiedano, specifiche attribuzioni non rientranti nelle competenze e nelle materie eventualmente delegate ad altri soggetti, a tempo determinato e senza rilevanza esterna; d) esercita i poteri di polizia nelle adunanze consiliari nei limiti previsti dalla legge e dalle norme regolamentari; e) riceve le interrogazioni e le mozioni da sottoporre al Consiglio.

2. Delle deleghe assegnate ai sensi del precedente comma, il Sindaco dà comunicazione al Consiglio Comunale nella prima seduta utile.

Art. 34 Ordinanze

1. Il Sindaco può emanare ordinanze di carattere ordinario in applicazione di norme legislative e regolamentari.

2. Le ordinanze devono essere pubblicate per quindici giorni consecutivi all’albo pretorio. Durante tale periodo devono essere anche sottoposte a forme di pubblicità che le rendano conoscibili e devono essere accessi.

3. Il Sindaco emana, altresì, nel rispetto delle norme costituzionali e dei principi generali dell’ordinamento giuridico, ordinanze contingibili ed urgenti nelle materie di sanità ed igiene, edilizia e polizia locale al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità dei cittadini. Tali provvedimenti devono essere adeguatamente motivati ed avere efficacia nel tempo non superiore al periodo in cui perdura la necessità.

4. Quando l’ordinanza ha carattere individuale, essa deve essere notificata al destinatario, oltre che pubblicata nelle forme previste al comma due.

5. In caso di assenza o impedimento del Sindaco, le ordinanze sono emanate da chi lo sostituisce ai sensi dello Statuto.

Art. 35 Vicesindaco

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You created this PDF from an application that is not licensed to print to novaPDF printer (http://www.novapdf.com) 1. Il Vicesindaco è l’assessore che riceve dal Sindaco delega generale per l’esercizio di tutte le funzioni in caso di assenza o di impedimento 2. Gli assessori, in caso di assenza o impedimento del Vicesindaco, esercitano le funzioni sostitutive del Sindaco secondo l’ordine di anzianità, dato dalla età.

3. Della delega rilasciata al Vicesindaco va data comunicazione al Consiglio e agli organi previsti dalla legge.

CAPO VII UFFICI E PERSONALE

SEZIONE I IL SEGRETARIO COMUNALE

Art. 36 Ruolo e attribuzioni gestionali

1. Il Segretario Comunale, nel rispetto dalla legge che ne disciplina stato giuridico, ruolo e funzioni, è l’organo burocratico che assicura la direzione tecnico-amministrativa degli uffici e dei servizi.

2. Per la realizzazione degli obiettivi dell’ente, esercita l’attività di sua competenza con potestà di iniziativa ed autonomia di scelta degli strumenti operativi e con responsabilità di risultato. Tali risultati sono sottoposti a verifica del Sindaco che ne riferisce alla Giunta.

3. Al Segretario Comunale, nel rispetto degli indirizzi del Consiglio ed in attuazione delle determinazioni della Giunta e delle direttive del Sindaco, compete l’adozione di atti di gestione, anche con rilevanza esterna, che non comportano attività deliberativa e che non sono espressamente attribuiti dallo Statuto ad organi selettivi.

4. Al Segretario Comunale, in particolare, competono le seguenti attribuzioni:

a) organizzazione del personale e delle risorse finanziarie e strumentali messe a disposizione dagli organi elettivi per la realizzazione degli obiettivi e dei programmi; b) ordinazione di beni e servizi nei limiti degli impegni e dei criteri adottati dalla Giunta e liquidazione delle spese regolarmente ordinate; c) Presidenza delle commissioni di gara e di concorso con l’assistenza di un ufficiale verbalizzante e con l’osservanza dei criteri e dei principi procedimentali in materia fissati dalla normativa regolamentare dell’ente, d) verifica della fase istruttoria dei provvedimenti ed emanazione di tutti gli atti ed i provvedimenti , anche esterni, conseguenti e necessari per l’esecuzione delle deliberazioni; e) verifica dell’efficacia e dell’efficienza dell’attività degli uffici e del personale ad essi preposto; f) liquidazione dei compensi e delle indennità al personale, ove siano già predeterminati per legge e per regolamento.

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Art. 37 Attribuzioni consultive e di legalità

1. Il Segretario Comunale partecipa, se richiesto, a commissioni di studio e di lavoro interne all’ente e, con l’autorizzazione della Giunta, a quelle esterne.

2. Se richiesto, formula pareri ed esprime valutazioni di ordine tecnico e giuridico al Consiglio, alla Giunta, ed al Sindaco.

3. Esplicita e sottoscrive i pareri previsti dalla legge sulle proposte di provvedimenti deliberativi.

4. Nell’esercizio delle attribuzioni di legalità e garanzia, il Segretario Comunale:

a) partecipa alle sedute del Consiglio e della Giunta e ne cura la verbalizzazione, con facoltà di delega entro i limiti previsti dalla legge; b) riceve le richieste di trasmissione e delle deliberazioni dalla Giunta soggette al controllo eventuale; c) presiede l’ufficio comunale per i referendum; d) riceve la dichiarazione di dimissioni del Sindaco, le proposte di revoca e la mozione di sfiducia costruttiva; e) cura la trasmissione degli atti deliberativi al comitato regionale di controllo ed agli altri enti o soggetti ai quali essi vanno inviati per disposizioni di legge o regolamentari.

SEZIONE II GLI UFFICI

Art. 38 Principi strutturali ed organizzativi

1. L’organizzazione strutturale, diretta a conseguire i fini istituzionali dell’ente, è articolata in uffici e servizi anche appartenenti ad aree diverse, collegati funzionalmente al fine di raggiungere gli obiettivi assegnati.

2. La copertura dei posti di responsabili dei servizi o degli uffici di qualifiche dirigenziali o di alta specializzazione può avvenire mediante contratto a tempo determinato di diritto pubblico eccezionalmente e con deliberazione motivata della Giunta comunale, di diritto privato, fermi restando i requisiti richiesti da ricoprire.

Art. 39 Personale dipendente

1. Il Comune promuove e realizza il miglioramento delle prestazioni del personale attraverso l’ammodernamento delle strutture, la formazione, la qualificazione professionale e la responsabilizzazione dei dipendenti.

2. Il regolamento dello stato giuridico ed economico del personale disciplina in particolare:

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a) struttura organizzativo-funzionale; b) dotazione organica; c) modalità di assunzione e cessazione dal servizio; d) diritti, doveri e sanzioni; e) modalità organizzative della commissione di disciplina; f) trattamento economico.

CAPO VIII LA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA E IL CONTROLLO INTERNO

Art. 40 Principi e criteri

1. Il bilancio di previsione, il conto consuntivo e gli altri documenti contabili dovranno favorire una lettura per programmi ed obiettivi affinché siano consentiti, oltre al controllo finanziario e contabile, anche quello sulla gestione e quello relativo all’efficacia dell’azione del Comune.

2. L’attività di revisione potrà comportare proposte al Consiglio Comunale in materia di gestione economico finanziaria dell’ente. E’ facoltà del Consiglio richiedere agli organi e agli uffici competenti specifici pareri e proposte in ordine agli aspetti finanziari ed economici della gestione e di singoli atti fondamentali, con particolare riguardo all’organizzazione ed alla gestione dei servizi.

3. Le norme regolamentari disciplinano gli aspetti organizzativi e funzionali dell’ufficio del revisore del conto e ne specificano le attribuzioni di controllo, di impulso, di proposte e di garanzia, con l’osservanza della legge, dei principi civilistici concernenti il controllo delle società per azioni e del presente statuto.

4. Nello stesso regolamento verranno individuate forme e procedure per un corretto ed equilibrato raccordo operativo funzionale tra la sfera di attività del revisore e quella degli organi e degli uffici dell’ente.

Art. 41 Revisore del Conto

1. Il revisore del conto, oltre a possedere requisiti prescritti dalle norme sull’ordinamento delle autonomie locali, deve possedere quelli di eleggibilità fissati dalla legge per l’elezione a consigliere comunale e non ricadere nei casi di incompatibilità previsti dalla stessa.

2. Il regolamento potrà prevedere ulteriori cause di incompatibilità, al fine di garantire la posizione di imparzialità ed indipendenza. Saranno altresì disciplinate con il regolamento le modalità di revoca e di decadenza, applicando, in quanto compatibili, le norme del codice civile relative ai sindaci delle società per azioni.

3. Nell’esercizio delle sue funzioni, con modalità e limiti delimitati nel regolamento, il revisore avrà diritto di accesso agli atti e documenti connessi alla sfera delle sue competenze.

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CAPO IX NORME TRANSITORIE E FINALI

Art. 42 Adozione dei regolamenti

1. Il Consiglio Comunale, entro un anno dalla data di entrata in vigore dello Statuto, delibera l’adozione dei regolamenti di attuazione per i quali non sono previsti dalla legge termini diversi.

2. Fino all’adozione dei regolamenti restano in vigore le norme regolamentari già deliberate e che risultano compatibili con la legge e lo Statuto.

Art. 43 Entrata in vigore dello Statuto

1. Lo Statuto entra in vigore dopo l’espletamento degli adempimenti previsti dalla legge.

2. Il Segretario Comunale, con dichiarazione apposta in calce all’originale dello Statuto, ne attesta la data di entrata in vigore.

COMUNE DI TURRIVALIGNANI (PE)

Deliberazione del C.C. n. 34 del 19.10.2004. Modifica dello Statuto Comunale.

IL CONSIGLIO COMUNALE

…Omissis…

DELIBERA

Lo Statuto del Comune di Turrivalignani, approvato con delibere nn. 15 del 10 Ottobre 1991 e 4 del 10 Aprile 1992, è modificato come segue:

1) i commi 3 e 4 dell’art. 23 sono abrogati;

2) dopo l’art. 23 è inserito il seguente: “Art. 23 bis. Presidente del Consiglio Comunale. Elezione, ruolo e funzioni”. 1. Il Consiglio Comunale elegge, tra i consiglieri, a scrutinio segreto, il proprio Presidente del Consiglio. 2. Il Presidente del Consiglio rappresenta l’assemblea nei rapporti con gli altri Organi istituzionali ed all’esterno dell’amministrazione, ne dirige i lavori e promuove specifiche soluzioni alle problematiche ad essi correlate, ne esprime gli orientamenti su tematiche di carattere politico, sociale, economico e culturale, interviene, ispirandosi a criteri di imparzialità, a tutela delle prerogative dei singoli Consiglieri.

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3) Dopo l’art 23 bis è inserito il seguente: ”Art. 23 ter. Vice Presidente del Consiglio Comunale.

1. Il Presidente del Consiglio nell’esercizio delle sue funzioni, si avvale, qualora questi sia stato eletto, della collaborazione del Vice Presidente. 2. Il Vice Presidente sostituisce il Presidente e ne esercita le funzioni in caso di assenza o impedimento temporaneo o quando venga espressamente delegato.

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