Sped. in a. p. - art. 2 comma 20/c legge 662/96 - filiale di Milano - Anno LXXXIV - N. 6 di Vittorio al Cavaliere del presidente L’abbraccio Mensile dell’A.N.A.Mensile Giugno 2005Giugno AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE NUMERO 229 DIRETTORE RESPONSABILE Cesare Di Dato

DIREZIONE E REDAZIONE via Marsala, 9 - 20121 Milano tel. 02.29013181 - fax 02.29003611

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COMITATO DI DIREZIONE Adriano Rocci (presidente), Alcide Bertarini, Cesare Di Dato, Bruno Gazzola, Mauro Romagnoli, Sandro Rossi

NON ISCRITTI ALL’ANA: Abbonamenti, cambio indirizzo, rinnovi tel. 02.62410215 - fax 02.6555139 [email protected] per l’Italia: 12 euro (L. 23.235) IN COPERTINA per l’estero: 14 euro (L. 27.108) sul C.C.P. 23853203 intestato a: abbraccio del presidente nazionale a Secondo Roffinella, Cavaliere di «L’Alpino» - via Marsala, 9 - 20121 Milano L’ Vittorio Veneto. Corrado Perona ha lasciato la tribuna d’onore per scen- dere in strada e attestare al reduce della Grande Guerra la riconoscenza e ISCRITTI ALL’ANA: Gli iscritti all’ANA, per il cambiamento di l’omaggio di tutti gli . L’abbraccio è stato accompagnato dal lungo ap- indirizzo, devono rivolgersi esclusivamente plauso di tutte le autorità in tribuna e delle migliaia di persone che stavano al gruppo o alla sezione di appartenenza. assistendo a quel commovente incontro o sentivano la cronaca degli speaker diffusa dagli altoparlanti. È stato uno dei momenti più significativi ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI dell’Adunata, perché ha unito passato e presente di identici valori che sono Via Marsala, 9 - 20121 Milano indispensabili per pensare al domani. (Foto di Guido Comandulli) Segreteria: tel. 02.62410200 fax 02.6592364 [email protected] Direttore Generale: tel. 02.62410211 [email protected] Segretario Nazionale: tel. 02.62410212 [email protected] Amministrazione: tel. 02.62410201 fax 02.6555139 Sommario [email protected] giugno 2005 Protezione Civile: tel. 02.62410205 fax 02.6592364 3 28-29 [email protected] Editoriale Costalovara, Centro Studi ANA: tel. 02.62410207 oasi alpina da riscoprire fax 02.62410230 [email protected] 4-5 Lettere al Direttore 30-31 Bedeschi: Fotolito e stampa: Amilcare Pizzi s.p.a. Via Amilcare Pizzi, 14 donato l’archivio inedito 20092 Cinisello Balsamo (MI) 6 Calendario manifestazioni Progetto grafico e impaginazione: Camillo Sassi 32-33 Nel cuore della terra: Chiuso in tipografia il 2 giugno 2005 Di questo numero sono state tirate 396.184 copie il Buco del Piombo 8-11 Anteprima dell’Adunata

36-37 In biblioteca 12-14 Inviare a L’Alpino Protezione civile: una copia dei giornali – Perona da Bertolaso 38-39 Alpino chiama Alpino – l’ospedale da campo ANA di sezione e gruppo nello Sri Lanka Rinnoviamo l’invito ai presidenti di sezione 40-41 Incontri e ai capi gruppo ad inviare alla redazione de L’Alpino una copia del loro giornale. 16-17 Visita agli alpini in Sudafrica Servirà non soltanto per la nostra raccolta 42-46 Dalle nostre sezioni ma anche per avere la possibilità di pubbli- in Italia care qualche articolo di particolare inte- 20-23 resse, meritevole di essere riportato all’at- Adamello, ieri e oggi tenzione di tutti attraverso le pagine del 47 Dalle nostre sezioni mensile nazionale. Quindi inviate i vostri periodici alpini! 24-26 Continenti alla deriva all’estero 2 6 - 2005 I segnato lanostraAdunata nazionale,un È statoquelqualcosa in piùchehacontras- compatta. flesso, diappartenere adun’associazione essere soprattuttouniti.E,perri- affidabili, cia”). L’impressione chehannolasciatoè di hanno fattodelbeneallacittàeprovin- dente dellaProvincia Bernazzoli,(“glialpini conosciamo; nellaconvinzionedelpresi- sciuto dalpadre, alpino,aivaloriincuiciri- dando lealteparole delsindacoUbaldi,cre- Ma moltoèrimasto.Loritroviamo ricor- cato, senzaglialpini. no pontielampioniavevanounaltro signifi- senza transenne,lebandiere chedecorava- elestrade aperti giorno dopo,congliuffici va riacquistandoilsuoaspettodisempre. Il L’Adunata deglialpinierafinita,lacittàsta- quotidianità. brava orariportarci sullaterra,allanostra che avevainvitatoaguardare inaltosem- ancora inunclimadifesta,eilTricolore l’ammainabandiera. Perché lacittàviveva solennità maanchedisottiletristezzacheè piazza Garibaldi,conquelmomentofattodi undici ore econclusaconunmare difollain ormai all’imbrunire, dopolasfilatadurata guardando lontano Uniti, definire lagiornatadidomenicagiunta mensi nontrovavano piùleparole per mponente, grandiosa,fantastica…ipar- dare lontano. remo araggiungere lacima,epotremo guar- E nonc’èdubbioche, restando uniti,riusci- do nuovalena,cosìstiamo facendoadesso. cava alzarsiemettersiincamminoritrovan- tagna venivadatol’ordine diripartire, etoc- dopo unasostainlungamarcia inmon- l’Associazione, elosivede.Comequando, terlo inspallasembrastiafacendobeneal- de nuove.Maraccogliere lozainoerimet- toria nonabbiaimpostodiimboccare stra- pianeggiante, chelafinedellalevaobbliga- Nessuno pensacheilfuturo associativosia dei “veci”allacuiscuolasonocresciuti. più nell’Associazione,seguendol’esempio hanno chiestodifare dipiù,contare di tanti giovani.Sonoglistessigiovaniche un’impressione –maiabbiamovistosfilare vitalità. Masoprattutto–nonèsoltanto cialmente digruppo,segnounabrillante nuovesedi,disezioneespe- state aperte La riprova? Maicomeinquestimesisono suto socialediognisingolopaese. to allasfilata,perché sonoinseritineltes- gli alpinisannostare alpasso,enonsoltan- giusta echepurinunmondocambia, perché confermachesiamosullastrada storico ditransizione.Echeciconforta, l’assemblea deidelegatieinunmomento allavigiliadel- qualcosa moltoimportante **

6 -2005 3 editoriale . L’evento L’Alpino Annalisa Bottacin Annalisa Bottacin Antonio Vizzi - Antonio Vizzi o ricevuto una telefonata in ri- o ricevuto una telefonata apparso sposta al mio appello i invio la foto del monumento poco tempo all’alpino (!) eretto ingrazio per aver pubblicato ingrazio al- “Alpino chiama nella rubrica Quel monumento al cattivo gusto «Alpino chiama alpino» chiama «Alpino Luigi Castellazzo - Cellatica (BS) in novembre in “Alpino chiama al- in novembre di naziona- pino”. Era della vedova, maggio- sergente lità tedesca, di un di artiglieria1942, fe- alpina nel re dele abbonata a è modesto ma è un esempio di spi- rito alpino che permane intatto an- che nell’animo di un congiunto, per giunta, di un nostro straniero compagno defunto. A nome della redazione esprimo la massima soddisfazione per queste due notizie, peraltro niente affatto “modeste”. È la dimostrazione di co- me la rubrica “Alpino chiama alpino” sia seguita e, quel che più conta, di co- me raggiunga risultati positivi. fa a Pont St. Martin: gli alpini, quel- li veri, trasmettono valori seri at- e traverso l’uso di simboli reali consistenti. Se noi per primi non ci atteniamo a questa semplice regola di noi gli al- cosa possono pensare tri? Descrivo, per sommi capi, lo pseudo monumento: un roccione su un lato del quale è appiccicato un con penna spropositata; ai piedi del roccione uno zaino da boy scout con una fiaschetta di grappa emergente da un tascone. Il trionfo del cattivo gusto, perché assomma in sè due simboli che l’ANA respinge da tempo: una penna ridicola nelle ■ ■ pino” di ottobre i dati di mio padre, pino” di ottobre 1946 deceduto nel Lino Bottacin Ho contratta in guerra. per malattia suoi commilito- avuto notizie da tre episodi ni che mi hanno raccontato vada la A loro che non conoscevo. gratitudine. mia più profonda T R H ”. Maria Cristina Faccaroni Antonio Sulfaro - Genova orrei sapere se siete interessati sapere orrei a uno scritto di mio padre, Diario di guerra Anzitutto gli Alpini. Il loro valore Anzitutto gli Alpini. ■ V alpini, che fanno parte della nostra famiglia. Il rimpianto, la protesta du- ra, resta – invece – per l’eliminazio- ne della scuola di vita che era il ser- vizio di leva. Francesco Faccaroni, ufficiale del Francesco Faccaroni, Piave del 3°gruppo Val art. alpina. la sua esperienza Da esso emerge russo in una lu- di guerra sul fronte dove l’emozione, cida relazione trattenuta, conclude il rac- sempre conto. Papà era persona nota per le sue doti umane e per quelle di or- Negli ultimi tempi, ri- ganizzatore. masto solo, fece della sezione di la sua seconda famiglia. Tutto ciò che riguarda la storia degli Tutto alpini, alle armi o in congedo, ci in- teressa: ben venga, dunque, il diario di suo padre. Solo che, e lo diciamo anche per altri nostri lettori, l’ente deputato alla raccolta è il nostro Centro Studi, il cui recapito è a pagi- na 2 de L’Alpino. L’Aquila

Giuseppe Bottai e gli alpini Bottai Giuseppe Maurilio Di Giangregorio

o ritrovato una relazione di Giuseppe Bottai al Comando delle For- Giuseppe Bottai al di una relazione o ritrovato sul nelle truppe alla sua permanenza che fa riferimento ze Armate,

on riesco a capire la posizione on riesco a capire statica dell’ANA. Mi riferisco L’ANA e l’Esercito e L’ANA fronte greco-albanese. Si tratta di un elogio agli alpini, valido tutt’ora agli alpini, valido Si tratta di un elogio greco-albanese. fronte divulgato. “ d’essere che ritengo degno nella guerra che la loro fama è piena- albanese è noto. Aggiungerò solo del clichè alpini sono anche migliori, molto migliori, mente meritata. Gli diffuso da certa alpinistica del dopoguerra. retorica Sobri (nient’affatto, al bere più di altre truppe)per esempio, dediti seri, poco o punto procli- così lontano dal carattere della guerravi al gesto personale, moderna, es- straordinariosi sentono in modo della disciplina e del i valori collettivi altri reparticombattimento. Con con gli alpi- non ho mai saggiato, come organicità,ni, la stretta coerente vera e propria unità. Concorrono, quella senza dubbio, a formarla, della montagna la necessaria specializzazione zone, che sfrutta,e il reclutamento per solidarietà ai fini della coesione, di famiglie, di terre, di dialetti, di usi, di religiosità Giuseppe Bottai, ministro della Pubblica IstruzioneGiuseppe Bottai, ministro della Pubblica del governo Mussoli- ufficialeni negli ultimi anni ’30, combattè come degli alpini sul fronte greco-albanese. Nel luglio del 1943 firmò il documento Grandi che pro- si arruolòvocò la caduta del fascismo; nel 1944 nella Legione Straniera dove restò fino al 1948. H TESTIMONIANZA alle interminabili polemiche de l’attuale struttura circa L’Alpino In linea con le diretti- dell’Esercito. il governo italiano ha ve europee, professionale; deciso per l’Esercito giusto o sbagliato è così. Non com- risentimento contro il duro prendo le attuali autorità militari. Questa posizione così radicale ci sta allon- tanando dagli alpini in armi e dallo diventerà a L’ANA Stato maggiore. vecchia e sclerotica. breve La Sede nazionale, attraverso due presidenti, ha condotto e conduce una dura battaglia contro chi inten- de minare alla base il nostro più pre- zioso patrimonio: l’alpinità. Non credo si tratti di sclerosi: si tratta, an- zi, di sostenere con forza i propri convincimenti piuttosto che piegare il capo in assensi cortigiani. Quanto alle autorità militari, non c’e alcun meno nei riguar- risentimento. Tanto di dei volontari, e in special modo ■ N 4

lettere al direttore 6 - 2005 L’ I ■ ■ anche lamia. presente latuaindignazionecheè fare,bentenendo opportuno riterrà che to alpresidenteperl’intervento tiglia dialcolici.Hopresentatolefo- eunabot- sue esagerateproporzioni qualifica diBuonSamaritano. tare al“Centrodellibroparlato”la L’Alpino perun’attivitàchefameri- anche ilplausodellaredazionede Eccoti accontentato.Altuo,unisco scolto dilibrivariogenere. non vedenticonsentendoloro l’a- meritoria chesvolgeafavore dei “Centro libro parlato”perl’opera direi manifestare ilmio plausoal lini illibro incisosudischetti.Gra- messo adisposizionedelTranquil- liana ciechiche,senzaaddebiti,ha l’Unioneita- vazzeni, èintervenuta di Aosta‘41”comeme,Nereo Ca- 2003 –n.d.r. se 1921”( siderava leggere ilmiolibro “Clas- purtroppo divenutocieco.Eglide- Russia, Tranquillini, classe1916,è suno neparla. ridotto arecinto dicapre. Manes- cente daalcunivolonterosi. Essoè di quellalocalità,individuatore- sa comunediunpiccolocimitero gennaio 1936.Fusepoltoinunafos- to diPassoUarieunelTembien il21 Mio padre caddenelcombattimen- aicimiteripiùpiccoli. riservata dell’Eritrea. Nonaltrettanta curaè rispettare lamemoria deiCadutine- a quella Nazione sianomenoportati di trea epuòdarsicheigovernanti dell’Etiopiaenondell’Eri- fa parte denunciato cipuòessere:ilTembien Una spiegazionealgravefatto dalei batteria delgruppoVicenza in l valoroso comandantedella20ª I CadutiinEritrea parlato” Il “Centrodellibro sono tenutiicimiterimaggiori Alpino esaltalacuraconcui recensito nelfebbraio Franco Fiocca-Milano ). Grazieaun“ragazzo Solimbergo (PN) Solimbergo Umberto Bertin Umberto O sarai destinata. piacere sapereaqualereggimento mento. Anoidellaredazionecifarà ogni occasione.Auguriperl’arruola- mo sempre.Ti suggeriscodifarload la massimalealtàequindicifirmia- mento alpino:noisiamoabituatial- prima lezionedibuoncomporta- la didarti elettronico. Mipermetto ta dalsemi-anonimatodell’indirizzo inficia- Bellissima letterapurtroppo alpini. prove sceglierò,naturalmente,gli concorsoVFB.Sepasseròle al 7° ne mahogiàdecisodipartecipare sca. Sonounaragazzamoltogiova- bonato. Iocredo chealpinisina- ■ lia. secolo, eraedèlegatissimaall’Ita- stro possedimentoperoltremezzo mentrel’Eritrea,chefuno- guerra, mici. L’Etiopia fudanoiprovocataa TESTIMONIANZA S soluzione dialtripiùimpellenti estrategiciperl’Associazione. asuotempo,dopola saràaffrontato to piùvoltechequestoargomento Ilpresidentehadet- Questo degliamicialpini èunodeitemiaperti. miglia, ripagatideisacrificichevolentierifannoperl’Associazione. “Amici” meritevoliavrebbero uncappellochelifarebbero sentire infa- portare orgogliosi ilcappellochepernoi vuoldire tutto,mentre gli nappina dicolore diversodallenostre. Noialpinicontinueremmo a patizzanti chedimostranodicredere neivaloridell’alpinitàconuna lo”. Lamiaproposta èdifarindossare ilnostro copricapoaquei sim- al momentodisfilare sisentonodire: “Tu nonpuoiportare ilcappel- di tanti“Amici”che,almomentolavorare sonotrattatidaalpino,ma Alpina, prossimaventura... ri L’Alpino, cuimiononnoèab- gni meseleggomoltovolentie- rebbe privatodiqualchecosa.Comprendo tuttaviailrisentimento e tuttiindossassero ilcappelloalpino,chihafattol’alpinosisenti- [email protected] Amici meritevoli D sioni alpine,cosìcarichedigloria. in considerazioneancheleseidivi- lizzazione, dovrannoessereprese nale. Aggiungoche,incasodirea- al nostro presidentenazio- proporrò Idea intelligenteeinteressanteche cita unnostro motto. to “Pernondimenticare”, comere- da montagnanonpiùinvita.Iltut- glioni alpinieaigruppiartiglieria sciolti ealcuniloro gruppiaibatta- Brigate edeireggimenti oggidi- intitolare lesezioniainomidelle del miogruppo,checondivido,di ■ Annibale Pacitti-Acciano (AQ) Umberto Dorigoni-Sinigo(BZ) Umberto I nomideirepartidisciolti zione laproposta diunsocio esidero portare allatuaatten-

6 -2005 5 lettere al direttore sul Freikofel Premio Alpino Premio abato abato 30 luglio a Timau (), di avrà luogo il 18 e 19 giugno a cerimonia della del consegna premio nazionale “Alpino del Nord America del Nord l presidente nazionale l Corrado presidente Perona si recherà con una de- visiterà dal 9 al 19 dal 9 visiterà dell’anno: a Savona dell’anno: Un museo all’aperto Un museo Il presidente Perona Il presidente settembre le sezioni le sezioni settembre legazione in visita alle del Nord America. In particolare sezioni ci sarà a Windsor in Canada. gli alpini emigrati con un incontro Il viaggio si svolgerà dal 9 al 19 settembre, e comprenderà an- che escursioni alle cascate Monta- del spettacolari alle Niagara, fi- laghi, grandi ai e Rocciose gne Vancou- di baia splendida alla no Gli ver. interessati a partecipare CI- l’agenzia possono contattare SALPINA TOURS di Torino, tel. che 0119543730, ha presentato, le con- le agenzie contattate, fra dizioni economiche più vantag- giose. La quota di partecipazio- eu- 2450 di indicativamente è ne Nei ro. numeri prossimi del gior- nale riporteremo il programma dettagliato del viaggio e informazioni. altre dell’anno” si svolgerà a Savona il Savona a svolgerà si dell’anno” 18 e 19 giugno alla data contrariamente del 26 giugno comuni- di maggio. sul numero cata l’inaugurazione del “Museo all’a- l’inaugurazione quasi frutto, perto del Freikofel” volonta- del lavoro interamente, rio degli alpini in naugurazione sarà da preceduta congedo. L’i- un convegno sulla salvaguardia e il recupero dei manufatti della grande guerra. Relatori del con- vegno saranno esperti e sloveni. austriaci italiani, Per informazioni museo rivolgersi storico al di di all’APT oppure 0433/779168, Timau – tel. 0433/775344. Paluzza L S I ● Incontro A Castel- Tofane Forcella A Cuglieri cerimonia Raduno annuale del Pellegrinaggio in vetta Apertura rifugio al Col- Raduno alpino a Bellino Pellegrinaggio seziona- 23ª edizione carro fiori- Raduno intersezionale a Festa sezionale alla chie- Raduno sezionale a Borbo- le al Passo Fittanze. (alta Valle Varaita). alla cappella della Madonna delle na. Torella del Sannio. gruppo di Vendone. nuovo Garfagnana cerimonia in ri- VARESE - VARESE setta del Monte Camino. le dell’Agnello. deglialpini bergamaschi e valtelline- Fontananegra, 90º anniversario nevi. cordo dei Caduti alla croce di Staz- 30/31 luglio 30/31 MOLISE – luglio 31 42° PELLEGRINAGGIO IN ADA- MELLO. – VALSUSA VERONA – luglio 23 – -GENOVA luglio 24 BIELLA – SAVONA – SALUZZO– 17 luglio BERGAMO e SONDRIO – – MONDOVÌ – ROMA SARDEGNA – PISA-LUCCA-LIVORNO – PISA-LUCCA-LIVORNO al Rocciamelone. to a Laveno Mombello. si al Passo San Marco di Albaredo. della morte del gen. Cantore. zana. Raduno CALENDARIO MANIFESTAZIONI CALENDARIO Camminata alpina a Raduno sezionale a Ci- A Montebracco di Bar- A Comelico Superiore 18° raduno sezionale a Pellegrinaggio seziona- A Pieve Damos festa di Pellegrinaggio alla chie- “Trofeo btg. Tirano” di 2º raduno Cori alpini dei Raduno reduci btg. Monte 85º anniversario della se- Raduno btg. Valle Intelvi a

runo Dal Molin mostra orgoglioso il gagliardetto del suo gruppo “ge- del il gagliardetto runo Dal Molin mostra orgoglioso nerale Cadorna”, sezione di . Dopo 40 passati in Svizzera torna sull’Ortigara, dove è più di ottant’anni fa, e posa

Dalla Svizzera... con gagliardetto carabina e pistola. Tricerro. “Nin Ribul”. sezionale sul Monte Argegna. . setta delle Piane di Mocogno. zione e raduno 2º raggruppamento. Pellio Intelvi. di sangue. 10 luglio CARNICA – 9/10 luglio 9/10 PELLEGRINAGGIO NAZIONALE ALL’ORTIGARA. CADORE CADORE – CADORE – SALUZZO – VERCELLI VERCELLI – VERONA – COMO COMO – – MODENA BASSANO – BASSANO 3 luglio 56° RADUNO DELLA CUNEENSE AL AL di Imperia). NAVA (Sezione COL SACRARIO DI – AOSTA VARESE – VARESE 2/3 luglio 2/3 TIRANO – 26 giugno 26 PISA-LUCCA-LIVORNO – 11-12 giugno 11-12 COMO – gara di corsa in montagna trofeo congedanti. Cervino a Cervinia. gruppo. ma Grappa con il gruppo donatori ge festa alpina. le a Costabella. con fierezza tra il presidente nazionale Corrado Perona, il comandante del- nazionale Corrado Perona, tra il presidente con fierezza Brunello. Vittorio alpine generale Bruno Iob e il vicepresidente le Truppe B 6

calendario 6 - 2005 La guerra sul Don: a Voronezh convegno con delegazioni di 7 Paesi

ei giorni 9-13 aprile 2005 presso Il gen. Tullio Vidulich con il col. Multari, il Corpo, la fede e la grande umanità l’Università statale agraria col. Ruffo e alcuni partecipanti al conve- degli alpini durante le durissime 11 N “K.D. Glinka” di Voronezh (Rus- gno. Nelle altre foto l’omaggio ai Caduti, battaglie sostenute dai reparti alpini sia) si è svolto un convegno interna- al monumento eretto all’asilo di Rossosch per rompere l’accerchiamento del- zionale scientifico per celebrare il e, in basso, il gen. Vidulich con l’interprete. l’Armata Rossa. 60° anniversario della vittoria del- Al termine dei lavori, le delegazioni l’URSS, avente per tema: “L’alto e approfondito alcuni argomenti di ca- si sono trasferite sui campi di batta- medio Don nella grande guerra pa- rattere strategico, tattico ed umano glia per rendere omaggio ai Caduti tria”. Al convegno hanno partecipa- che la guerra in quel settore del ungheresi sepolti in un cimitero nei to, oltre alla delegazione italiana, le fronte orientale aveva provocato. Al- pressi di Ostrogozsk e ai Caduti ita- delegazioni tedesca, ungherese, ro- la conferenza ha partecipato una de- liani a Rossosch. Dopo l’omaggio ai mena, bielorussa, ucraina e russa. legazione del Comando Truppe alpi- Caduti le delegazioni hanno visitato In apertura di sessione plenaria i ne composta dal colonnello Mauri- “L’asilo del Sorriso”, inaugurato dal- partecipanti hanno ricevuto il salu- zio Ruffo, dal colonnello Massimo l’A.N.A. nel settembre 1993 in ricor- to del presidente regionale di Voro- Multari, capo dell’Ufficio Storico del- do di tutti i Caduti in terra di Russia nezh, Vladimir Grigorevich Kulakov lo Stato Maggiore dell’Esercito e dal e, accompagnate dal prof. Morozov, e il saluto del rettore dell’Università tenente colonnello Ivan Bertinotti. hanno visitato il piccolo Museo ubi- Statale Agraria di Voronezh, prof. Il delegato dell’Associazione Nazio- cato al piano inferiore dell’asilo. Aleksandr Viktorovich Vostroilov. nale Alpini, gen. B. Tullio Vidulich, Nelle foto: il gen. Vidulich (con la Telegrammi di saluto sono pervenu- ha illustrato la tragica ritirata del traduttrice) durante la sua esposi- ti dalle più alte cariche della Federa- Corpo d’Armata alpino dal Don alla zione, la foto ricordo con i responsa- zione Russa. città di Gomel, sottolineando il co- bili delle altre delegazioni e l’omag- Il concorso di numerosi storici di va- raggio, la disciplina, lo spirito di gio ai Caduti italiani, a Rossosch. ● rie nazioni ha dato al convegno il ca- rattere dell’internazionalità della cultura e del dialogo, offrendo un contributo prezioso alla storiografia della seconda guerra mondiale. Tutti i lavori della conferenza si so- no svolti in un clima di reciproca e sincera amicizia e di piena collabo- razione. In particolare, la delegazio- ne italiana è stata accolta con molta cordialità e cortesia. La conferenza si è sviluppata con una serie di rela- zioni (circa una trentina) che hanno 7 6 - 2005

apita, nei primi giorni della settimana apita, nei primi giorni con un confronto dell’adunata, di fare Per pronosticare l’anno precedente. l’affluenza, sondare il gradimento della l’affluenza, sondare con- città, l’atteggiamento della gente nei degli alpini che già attaccano stri- fronti scioni e tricolori e per l’aria si diffonde un nonsoché di attesa e di festa. certa-È successo anche a Parma, una città dato mente alpina per il contributo che ha sin dalla costituzione del alle Penne Nere vi- Corpo, ma che un’adunata non l’aveva anzi, l’Adunata, è un sta mai. L’adunata, lascia un qualcosa che non si può ignorare, “il segreto segno: Bedeschi lo chiamerebbe anco- degli alpini”, un desiderio di rivivere E, per ra una città diversa, allegra, amica. un sabato, una domenica, c’è chi ci sorride, af- tanti spontaneamente, ci fa dimenticare di non esse- ma sembra fanni (che restano, ad affrontarli). più soli re Ecco dunque che la città, un ’ sorniona, sanguigna, focosa e forte come la sua terra, ha risposto con tutta la sua generosità. Certo, letto su qualche vetrina di abbiamo martedì”: il proprietario negozio “Si riapre l’Adunata. Ma non potrà mai raccontare tutti gli altri hanno risposto prima con cu- riosità e poi con entusiasmo. Girando per nei ri- nei bar, la città, nonostante la ressa sem- storanti, nei negozi abbiamo trovato persone gentili, disponibili. Che ci han- pre no detto: tornate, tornate ancora. e lo ha fat- Parma ha mostrato il suo cuore to sin dall’arrivo della Bandiera del 3° reg- che sfilava- gimento, facendo ala ai reparti no. E fino all’ammainabandiera, al termine di una giornata esaltante e d’una sfilata du- assiepando piazza Garibal- rata undici ore, di. di lu- l’adunata nel numero Racconteremo glio, come è consuetudine, con una serie di articoli e una galleria di fotografie. Per in- tanto diamo una anticipazione: qualche im- magine che è solo una piccola parte dell’a- dunata che abbiamo ancora negli occhi. C Il cuore della città Il cuore

PARMA

Dall’alto: la tribuna d’onore con il presidente Perona, il ministro Giovanardi, il sin- il ministro Giovanardi, Dall’alto: la tribuna d’onore con il presidente Perona, Ubaldi, il ministro Martino,daco di Parma applau- e il ministro Lunardi. Al centro, si delle mogli e, qui sopra, un momento della cerimonia a Bardi, paese natale del e il capogruppo il sindaco di Bardi Pietro Tambini cap. Cella: il presidente Perona, l’arrivo della bandiera di guerra del 3°Renato Rossi. Accanto: reggimento Alpini. 8 anteprima dell’adunata 6 - 2005 anteprima dell’adunata

Momenti della sfilata, con il passaggio dei reduci e delle “Frecce tricolori”. 9 6 - 2005

Momenti della sfilata. In alto: la delega- zione della Repubblica di San Marino. In scortatobasso il Labaro dal presidente il gen. Iob e il Consiglio naziona- Perona, le; a destra, il saluto del capo di SME, gen. Fraticelli. 10 anteprima dell’adunata 6 - 2005 vessillo dellaSezione conilpresidenteAstorri. il gen.DeMaria. Adestrailvescovo diParma mons.Bonicelli,accanto al Sfila unasezionedellaprotezione civileconilcoordinatoregen.Gorzae 6 -2005 11 anteprima dell’adunata IncontroIncontro deldel capocapo deldel DipartimentoDipartimento didi ProtezioneProtezione civilecivile nazionalenazionale ee unauna delegazionedelegazione delladella nostranostra AssociazioneAssociazione guidataguidata daldal presidentepresidente nazionalenazionale

Bertolaso a Perona: determinante l’intervento degli alpini nei giorni del funerale del Papa

opo l’esperienza di soccorso e assistenza di una par- te dell’ospedale da campo ANA nello Sri Lanka, nel D distretto di Trinkomalee, era sorta la necessità di una ridefinizione dell’impiego del nostro ospedale e del- la nostra Protezione civile nell’ambito degli interventi di- sposti dal Dipartimento nazionale di PC. in Italia e all’e- stero. Per questo una delegazione guidata dal nostro presiden- te nazionale Corrado Perona si è incontrata il 20 aprile scorso a Roma con il capo del Dipartimento di Protezio- ne civile nazionale Guido Bertolaso. Con Perona c’erano il vice presidente nazionale Giorgio Sonzogni, il respon- sabile della Protezione civile ANA gen. Maurizio Gorza, il direttore dell’ospedale da campo dr. Lucio Losapio, e il responsabile della PC del 4° raggruppamento Francesco Beolchini. Con Bertolaso c’erano il dr. Agostino Miozzo, direttore generale delle associazioni di volontariato e dell’impiego all’estero e la dr.ssa Di Gennaro, direttore generale della parte sanitaria della PC. 12 6 - 2005 L’incontro è stato molto cordiale ed è iniziato con un “elevatissimo rin- graziamento” di Bertolaso a Perona per il lavoro degli oltre mille nostri volontari che hanno prestato assi- stenza alle centinaia di migliaia di pellegrini giunti da ogni parte del mondo a Roma in occasione della morte di papa Wojtyla. “Il contribu- to degli alpini è stato determinante”, ha detto Bertolaso, che ha ricordato l’assistenza ininterrotta per giorni e notti fornita dagli alpini con grande generosità. Un ringraziamento tanto più gradito in quanto altre autorità non sono state così prodighe nel manifestare gratitudine, e non sol- tanto nei riguardi degli alpini. Il gen. Gorza ha quindi illustrato a Bertolaso l’attività ma soprattutto le capacità e le possibilità d’impiego della nostra Protezione civile, forte di oltre tredicimila volontari prepa- rati e organizzati per affrontare, an- che in maniera autonoma, tante emergenze, come del resto è sempre avvenuto, ben al di là della sola par- te logistica. Ha ripreso il tema il pre- sidente Perona che ha evidenziato la possibilità di utilizzare maggiormen- te la Protezione civile ANA, con compiti ben definiti per i quali ha chiesto spazi appropriati. Miozzo ha dimostrato di essere in perfetta sintonia, rilevando che l’A- NA è l’unica associazione italiana ad essere intervenuta in tutte le emer- genze non solo nazionali ma interna- zionali, “con determinante tempesti- vità e qualificata operatività” e di questo va tenuto conto nel ridise- gnare il contributo della nostra As- sociazione nelle emergenze. In tema di tempestività e qualificata operatività non poteva certo essere trascurato il nostro ospedale da campo, parte del quale si trova nello Sri Lanka dai primi giorni di gennaio con 25 fra medici, infermieri profes- sionali e tecnici che si avvicendano in turni di venti giorni. L’incontro si è quindi concluso con il reciproco impegno di incrementare la collaborazione. Vede premiato lo sforzo dei nostri volontari che hanno fatto della Protezione civile dell’As- sociazione una struttura agile, poli- valente, diversificata ma soprattutto capace di operare con grande pro- L’incontro del presidente nazionale con il responsabile del Dipartimento della Prote- fessionalità e, sempre, con l’entusia- zione civile Bertolaso. Al centro e a sinistra le tendopoli erette dagli alpini della nostra smo tipico degli alpini. ● Protezione civile. 13 6 - 2005 Avviata la cooperazione con l’Aispo per il passaggio delle consegne e la formazione del personale medico e paramedico locale Nello Sri Lanka conclusa la prima fase d’intervento dell’ospedale da campo ANA Allo studio alcuni progetti sanitari e per il rilancio dell’economia dell’isola

opo cinque mesi di permanen- za nell’isola di Kinnya, nello Sri D Lanka devastato dallo tsunami, l’ospedale da campo dell’ANA ha concluso la missione legata all’e- mergenza. Ma il suo compito non è ancora terminato. L’ultimo turno di 25 fra medici, infermieri professio- nali e personale tecnico resterà a Kinnya fino alla metà di questo mese di giugno, poi farà ritorno in Italia. Il nostro ospedale da campo passerà in gestione al Di- partimento nazionale di Protezione civile e conti- nuerà ad operare in attesa del nuovo ospedale da ancora presente nello Sri Lanka, an- campo che sarà costruito che perché è allo studio la fattibilità su mandato del nostro go- di alcuni progetti di cooperazione verno. Intanto sarà avviata con l'Aispo orientati verso l’assi- una fase di transizione, stenza medico-sanitaria e il rilancio d’intesa con l’Aispo, l’As- delle attività economiche dell’isola. sociazione italiana di soli- Questi progetti saranno finanziati darietà fra i popoli – Fon- con il fondo raccolto dall’Associa- dazione San Raffaele di Mi- zione alpini attraverso una colletta lano, lo stesso ospedale lanciata nel giorni successivi alla che per tanti mesi ha fornito perso- Nei cinque mesi appena trascorsi tragedia che ha provocato oltre due- nale medico e paramedico per il fun- l’attività del nostro ospedale è stata centomila morti, e con quanto per- zionamento del nostro ospedale da molto intensa, come è comprensibi- verrà all’ANA anche da istituzioni campo durante i giorni di grave le essendo l’unica struttura di pron- private che hanno garantito il loro emergenza e quelli successivi dell’e- to soccorso in un’area spianata dal- contributo dopo che sarà definito il mergenza stabilizzata. l’onda assassina e dove ogni edifi- programma di intervento. ● cio, ospedale compreso, era stato raso al suolo o gravemente danneg- giato e pericolante. La fase che si prospetta ora è, in col- laborazione con l’Aispo, quella del graduale passaggio di responsabi- lità fra medici e infermieri italiani e quelli cingalesi, con conseguente addestramento del personale in mo- do da garantire una transizione “morbida” nella conduzione dell’o- spedale. L’Associazione alpini sarà dunque 14 6 - 2005 Incontro di alpieri, con un tempo da “lupi” “lupi” della compagnia alpieri si sono ritrovati a La Thuile per in- I contrare i giovani (gli ultimi VFA) oggi presenti alla caserma Monte Bianco. Erano in tanti (più o meno 110), con il sindaco, tre generali (Var- da ed i due fratelli Stella) alcuni co- lonnelli e tanti ex comandanti di plo- tone e sottoufficiali, compreso il mi- tico Maresciallo Fraconfini (oggi ha 86 anni). Con i bocia VFA, erano rap- presentati oltre 50 anni di storia del- la caserma Monte Bianco. La giorna- ta si è aperta con un momento di ri- cordo dei Caduti e dei nostri compa- gni “andati avanti”, mentre un pic- chetto della 88ª compagnia alpieri petti, che oggi ripetono le esperienze un passo, della quale i “lupi” non rendeva gli onori. Ha parlato per tut- vissute dai loro “nonni”. mostravano neanche di accorgerse- ti il generale Varda, che ha ricordato La giornata è terminata nella sede ne, tanto era il calore dell’incontro. le finalità dell'incontro e portato i sa- del gruppo ANA di La Thuile, ospiti Se non ci credete, guardate questa luti di Mario Rigoni Stern che nel del capogruppo (Lupo) Guido Bo- foto: dietro i fiocchi di neve, ci sono 1939 era a La Thuile nella Compagnia scardin e del consiglio sezionale. tutti. Si sono messi in posa come se Alpieri dell'allora Scuola Militare Ultima annotazione, non marginale. fossero sotto il più radioso dei soli e d'Alpinismo. È seguito un momento C’era un tempo… da lupi! Con una hanno sorriso, come si conviene agli di familiarità tra i "veci" Lupi ed i Lu- fittissima nevicata da non vederci a alpini. Lorenzo Gassa

A Varese rassegna COME ERAVAMO di cori dei congedati na foto, prima di raggiungere il fronte. È un plotone della 143ª compa- delle brigate Ugnia del battaglione Monte Berico, che nel 1915 stava per lasciare le retrovie per entrare in azione. La compagnia sarebbe stata impiegata in i scena i cori dei congedati delle cinque Vallarsa, poi sul Pasubio, sull’altopiano di Asiago, alle Melette di Gallio e Dbrigate alpine sabato 2 e domenica 3 lu- infine nella controffensiva partita dal Piave. Indicato dalla freccia il ser- glio, a Varese. Sabato alle 20,30, al teatro Ma- gente maggiore Luigi Turra, che sarà pluridecorato ed uno dei primi rio Apollonio, è in programma il concerto dei iscritti alla sezione ANA di Valdagno. congedati dei cori delle brigate “Taurinense”, “Orobica”, “Tridentina”, “Cadore” e “Julia” e del coro della “Scuola Militare Alpina”. La ma- nifestazione organizzata dalla sezione di Va- rese in collaborazione con l’amministrazione comunale, ripete quella dell’anno scorso svol- ta a Creazzo ed intende valorizzare la splen- dida realtà che sono i nostri cori alpini anche attraverso il richiamo dei cori costituiti dai congedati delle cinque brigate. Il giorno dopo, domenica, sarà festeggiato il 75° anniversario del gruppo di Varese e il 25° del coro “Campo dei Fiori”. Alle 10.30 ritrovo in piazza della Repubblica seguito dagli onori ai Caduti e la sfilata per le vie della città. Quindi, alle ore 11.30, una S. Messa sarà cele- brata nella basilica di San Vittore dal vicario episcopale mons. Luigi Stucchi. Il rito sarà ac- compagnato dai cori dei congedati. Infine, rancio alpino presso l’ippodromo. Per una migliore organizzazione della manife- stazione è necessaria la prenotazione sia per il concerto di sabato sera che per il pranzo della domenica, telefonando a Luigi Bertoglio, al numero 340.4918170. ● 15 6 - 2005 InIn Sudafrica,Sudafrica,

frafra gligli alpinialpini delladella secondaseconda najanaja

Visita del presidente dei privilegiati. Il colonnello Prinsloo, scosti da succinti reggiseno. Fioriro- comandante del campo, oltre ad atte- no scuole per analfabeti e avanzate, nazionale Corrado Perona nersi con scrupolo alle disposizioni altari scolpiti nella pietra, campi da nel 20° anniversario della Convenzione di Ginevra, da lui calcio, di atletica, atelier di pittura, di di costituzione definite “il più nobile accordo tra intarsio, fino all' organizzazione di gentiluomini”, cercò di occupare una grande mostra di prigionieri ita- della Sezione Sudafrica – questi giovani in attività lavorative e liani di guerra. La vita a vent'anni in L’omaggio ai Caduti italiani ricreative compatibili con lo status di un campo di concentramento non è il sepolti nel cimitero prigioniero. Nacquero laboratori di paradiso, ma quelli che sono tornati falegnameria, di lavorazione del fer- dalla Germania o dalla Russia raccon- di Zonderwater ro, della pietra, furono costruiti stru- tano storie diverse. menti musicali e qualcuno si ci- L'impeccabile tappeto erboso, le lun- DI VITTORIO BRUNELLO mentò, immaginiamo con quante e ghe file di croci bianche e la bandiera quali ironie, perfino nell'uncinetto. italiana che sventola in un cielo dal- l 60° della fine della seconda guer- Funzionavano con gran successo l'azzurro terso lasciano in tutta la co- ra mondiale è stato celebrato dalla quattro teatri, anche di mille posti, mitiva una profonda tristezza. Ai pri- I Sede Nazionale in modo inconsue- con opere che oggi farebbero impaz- mi di novembre, ogni anno, questi to. Il presidente Corrado Perona e zire i concorrenti dei quiz televisivi: giovani sono ricordati con una gran- una trentina di alpini e familiari sono "Il paese dei Campanelli", "La Princi- de cerimonia ufficiale – quest'anno andati a rendere omaggio ai 252 sol- pessa degli Zingari", "La cena delle sarà presente anche il Capo dello Sta- dati italiani che riposano nel cimitero beffe". to Ciampi – ma poi per mesi, in quel di guerra di Zonderwater, in Sud Afri- I ruoli femminili, con trucchi usciti paesaggio senza confini ci sarà solo ca, 120 chilometri da Johannesburg. dalle fervide fantasie dei barbieri, ve- la voce del vento o la visita di qual- In quell'area gli inglesi avevano con- nivano interpretati ovviamente da che vandalo, incurante dell'alta mura centrato i prigionieri superstiti delle splendide, procaci e sfacciate fan- di cinta e dei fili ad alta tensione. battaglie dell'Amba Alagi, di Keren e ciulle dai lunghi peli malamente na- Dopo una rapida visita a Pretoria, di Alamein. Lì, più che il filo spinato, erano le immense distese dell'alto- piano – 1.700 metri sul livello del ma- re – a sconsigliare la fuga. Nel luglio del 1943 se ne contavano 78mila, c'informa Emilio Coccia, pre- sidente dell’associazione che cura in modo impeccabile il cimitero e cu- stodisce con passione le memorie dei piccolo museo. Nella sfortuna quei prigionieri furono 16 6 - 2005 giardini fioriti e grandi parchi all'in- A conclusione dell'incontro il presi- glese, elegante nelle sue costruzioni dente nazionale Corrado Perona ha pubbliche e nelle ville della periferia, tenuto un discorso a dir poco trasci- sosta d'obbligo a Soweto, davanti al nante, sciogliendo in lacrime le si- memoriale delle lotte per l'abolizione gnore presenti, ma anche molti rudi dell'apartheid. Un'immagine choc de- alpinotti, Tullio Ferro compreso. “Mi gli scontri con la polizia, scattata da sta capitando di tutto in questo pe- un fotografo della CNN, campeggia riodo di presidenza – ha commentato accanto al monumento voluto da il nostro Corrado – ma un bergama- Mandela come segno della fine del sco che piange mi arriva nuovo”. dominio bianco. Si tocca con mano in Il pranzo d'onore presso il club italia- aeroporto, uffici, alberghi, controllo no con oltre trecento presenze ha del traffico, cliniche, che il Paese sta sciolto il rigore dell'ufficialità lascian- avviando in modo positivo la norma- do spazio alle conoscenze di paesani, lizzazione dei rapporti tra bianchi e di persone con storie incredibili co- neri, anche se, come ovunque, stride me Biasion, origini bassanesi, che vi- forte il contrasto tra le bidonville o le ve in Namibia, o Beppi, che fa soldi a aree riservate alle "scatole di fiammi- palate fabbricando bulloni nello Zam- feri", le casette popolari di recente bia. Toni invece ascolta inorridito il realizzazione, e i quartieri ricchi. Co- presidente Perona che racconta di si non può stupire se tutto è blindato una bevuta epica ai tempi della naja. da recinzioni, spesso con l'aggiunta Alza le braccia sconsolato: “Mi dova- di filo spinato o elettrificato e se i ne- ria 'ver la memoria d'n lefante par gozi importanti mettono in bella mo- contare le bale che go fato… – lunga stra un cartello giallo con le parole pausa – ...ghi'n tiro su una al dì”. Non “ARMED RESPONSE” (reazione arma- è vero, mi sussurra all'orecchio la so- ta, n.d.r). lita talpa, è un gran lavoratore che si- In questa realtà suggestiva e contro- curamente sì beve un litraccio al versa vive una comunità italiana sti- giorno, ma "l'è sempre drito come na mata ed apprezzata con in testa gli al- càndola". pini che, nella circostanza, hanno ce- Ci si lascia tra abbracci, lacrime e un lebrato il loro ventesimo della costi- solo pensiero: l'Italia. tuzione della sezione Sud Africa. Il La serata si chiude con una grandina- presidente Tullio Ferro, un imprendi- ta come non se ne vedeva da decen- tore dai modi sbrigativi ma dal cuore ni: un massacro di uccelli inesperti a d'oro, ha accolto la delegazione pro- queste avversità e... un caduto, il gio- veniente dall'Italia con una serata a vane Enzo Turchet, veneto della co- base di piatti tipici, vini eccellenti e la mitiva italiana. partecipazione del locale coro A.N.A. Per recuperare una giacca a vento diretto da un'energica Francesca Bor- dal pullman in partenza, scivola in- tolotti. gloriosamente sulla grandine e si Domenica 24 grande adunata presso il procura una frattura alla caviglia, club italiano dove si trovano una bella concludendo così il suo viaggio, im- 1488, l'Europa ha voltato pagina. Su baita, orgoglio degli alpini e un monu- memore che la nostra preghiera ren- quei marosi battuti dalle tempeste mento, a piramide tronca, sormontato de sicuro il passo sui perenni ghiac- Bartolomeo Diaz vede naufragare le da una robusta aquila a protezione del ciai, non su "le bale de tempesta". sue caravelle, ma la via delle Indie è nostro cappello. Toccante cerimonia Il gruppo proveniente dall'Italia pren- aperta e poco dopo Colombo scopre officiata dal cappellano don Giuseppe, de la via delle savane, delle lunghe le rotte per le Americhe. Il Mediterra- originario di , assistito da don spiagge bianche, degli animali in li- neo, Venezia e l'Oriente perdono la Sergio della Congregazione di don bertà, dell'Africa selvaggia e autentica. centralità attorno alla quale è cre- Gnocchi, presenti il viceconsole Gio- Il presidente Perona invece, dopo sciuta la nostra civiltà. vanna Rigato, donna semplice ed affa- una sosta d'obbligo al ristorante Ve- Ma questa é un'altra storia. Anche se bile che nel corso del pranzo non ha nezia gestito dall’immaginifico alpino un gruppo di alpini, cappello in testa, disdegnato di servire in tavola, il ge- Giorgio Chiappini che lo ha trasfor- gagliardetti al vento, si arrampica sul nerale sudafricano di brigata aerea mato in un pantheon delle glorie d’I- promontorio di Finisterre per vedere Mario Brazzoli, lontane origini verone- talia, compresa una bandiera di guer- lo spettacolo della convergenza degli si, con la banda dell'aeronautica per ra recuperata a Tobruch da un uffi- oceani Atlantico e Indiano. Anche chi gli inni nazionali e gli onori ai Caduti, ciale sudafricano, fa una puntata a si porta la montagna nel cuore non l'addetto militare col. pilota Luigi Te- Città del Capo. La bellezza delle baie resta insensibile al fascino del mare e desca e il consigliere per gli italiani al- e della flora marittima battuta dal ammira quelli che hanno saputo do- l'estero Riccardo Pinna. vento non fa dimenticare che lì, nel minarlo. ● 17 6 - 2005 NOSTRI ALPINI IN ARMI

Due momenti del passaggio del comando dal generale francese Chereau al generale italiano Macor. L’Italia al comando della Forza NATO del Sud-Est della Bosnia

l generale di brigata Michele Ma- area di responsabilità sulla capitale vina Alessandro Fallavollita, del I cor ha assunto a Mostar il co- Sarajevo. All’interno della base sindaco di Mostar, dei comandanti mando della Multinational Task “Ortjes” di Mostar, sede del coman- delle altre Task Forces e dei vari Force South-Est, una delle tre task do della Task Force, nel corso di contingenti nazionali. force multinazionali che compon- una breve cerimonia l’ufficiale ge- Il generale Macor proviene dalle fila gono la EUFOR, la Forza Militare nerale italiano ha rilevato le conse- degli alpini paracadutisti, è stato dell’Unione Europea schierata in gne dal brigadier generale francese comandante del 3° reggimento alpi- Bosnia – Herzegovina. Michel Chereau, alla presenza del ni ed ha ricoperto da ultimo l’inca- La Task Force Sud-Est è costituita comandante inglese della EUFOR, rico di direttore del reparto accade- da reparti francesi, tedeschi, spa- generale David Leakey, dell’amba- mico della Scuola di Applicazione gnoli ed italiani, questi ultimi con sciatore d’Italia in Bosnia-Herzego- dell’Esercito di Torino. ●

18 6 - 2005 Medaglie al Merito dell’Esercito ai militari del Centro Addestramento Alpino

Dennis Brunod e Manfred Reichegger in azione nel gruppo del Monte Bianco. Vittoria del Centro Sportivo Esercito nel campionato italiano di sci alpinismo o “scudetto tricolore” a squa- dalle cattive condizioni atmosferi- dre, tecnica classica, si cuce sul che per una perturbazione che ha L petto della collaudata coppia raggiunto il tracciato all’ultima sali- del Centro Sportivo Esercito, i ca- ta, portando nevischio a quota porali maggiori scelti Dennis Bru- 2600. nod e Manfred Reichegger che il 20 La coppia del Centro Sportivo Eser- febbraio a Tambre, nel bellunese, cito, al traguardo in 2 ore, 1 minuto hanno vinto la 25a edizione della e 5 secondi ha preceduto Guido “Transcavalli”, gara valida per l’as- Giacomelli e Mirko Pellissier di 14 Il presidente Ciampi consegna l’ono- segnazione del titolo italiano a secondi e il duo Boscacci-Murada. rificenza al maresciallo Busca. squadre. Ottima anche la prestazione della Tracciato molto tecnico – quattro seconda squadra del CSE, compo- o scorso 3 maggio il presi- salite, quattro discese, e due passi sta dal maresciallo capo Nicola In- dente della Repubblica Car- da percorrere a piedi – per un disli- vernizzi e dal caporale VFA Denis L lo Azeglio Ciampi, in occa- vello complessivo di 1.900 metri. La Trento, giunta sesta in 2 ore 17 mi- sione della festa dell’Esercito, gara è stata resa ancor più difficile nuti e 30 secondi. ● ha consegnato due onorificenze ai militari del Centro Addestra- mento delle Truppe alpine che hanno partecipato alla scalata Val d’Aosta: settimana di sci-alpinismo del K2, nel 50° anniversario del- la conquista. con rappresentative di sei Nazioni Il maresciallo capo Alessandro Busca è stato insignito della ello scorso mese di aprile il gnia alpieri del battaglione “Aosta”. Croce d’Oro al merito dell’Eser- Centro Addestramento Alpino L’attività svolta sotto la direzione cito, mentre il caporale Massi- N ha organizzato nelle valli di della sezione sci alpinistica del Cen- mo Farina è stato onorato alla Rhêmes, Savaranche e Grisenche la tro consiste in varie ascensioni su memoria con la Croce di Bron- “1ª Settimana Internazionale di sci- itinerari impegnativi che ha visto le zo al merito dell’Esercito, ritira- alpinismo” alla quale hanno parteci- varie squadre al Col di Malatrà, sul ta dalla madre e dal fratello. pato le rappresentative degli eserci- ghiacciaio del Thoula, all’Arp Vieille, Farina, 23enne grande promes- ti belga, francese, tedesco, spagnolo al Monte Forclaz ed alla Grand Tra- sa dell’alpinismo, è precipitato e cileno, gli istruttori del Centro di versiere. lo scorso 24 febbraio dalla pa- addestramento di Selva di Val Gar- È stata anche l’occasione per con- rete di ghiaccio che stava sca- dena dell’Arma dei e del frontare i materiali, le tecniche e lando in val di Rhêmes. soccorso alpino della Guardia di Fi- l’addestramento sviluppato dalle Oltre al K2 aveva scalato in soli- nanza. truppe da montagna e dai reparti taria le pareti più impegnative Le Truppe alpine erano presenti con speciali dei vari eserciti. La 2ª edi- del massiccio del Monte Bian- le squadre delle brigate “Julia” e zione, ampliata nel numero dei par- co, del Gran Paradiso e delle “Taurinense”, del 4° reggimento alpi- tecipanti, avrà luogo sempre in Valle Dolomiti. ● ni paracadutisti e dell’88ª compa- d’Aosta nella primavera del 2006. ● 19 6 - 2005 ADAMELLO IERI... 90 anni fa: tormente e bagliori di buonumore

DI UMBERTO PELAZZA Alpini della 72ª del Tolmezzo a Passo Paradisi.

paradossalmente, per dirla col tenente Bonaldi (più noto come È "La Ecia", befana, dal foulard sul quale calcava il cappello alpino), che l'ha vissuta e raccontata, "una guerra così cara, così pulita". Per la prima volta gli alpini si trovano a tu per tu con la grande montagna, pro- prio nel momento in cui viene sfer- zata dagli ultimi colpi di coda della "Piccola Età Glaciale": cime sopra i tremila, inverni di otto mesi, tempe- rature sotto i –30°. Sullo sterminato acrocoro bianco dell'Adamello-Presanella, attraver- sato dal confine italo-austriaco, tra il '15 e il '18 opereranno fino a tremila persone. Gli avamposti avversari si protendevano verso la pianura lom- verso i passi (ottanta di loro, già in barda: sull'elmetto dei Kaiserjäger elenco per la licenza natalizia, furo- spiccava un minaccioso "Nach Mai- no travolti da una valanga: si salva- land", verso Milano, rintuzzato dal rono in cinque). Sulle linee di cresta, "Di qui non si passa" degli alpini. Il irte di denti, furono intagliati gradi- lungo e aspro conflitto, magistral- ni, ancorati cavi, gettate passerelle e mente rievocato da Luciano Viazzi, installate scale a pioli che raggiun- si svolgerà sullo scenario di una na- gevano baracche di legno e osserva- tura impietosa, che metterà a dura tori strapiombanti sul ghiacciaio, prova le doti di coraggio, tenacia e dai quali le vedette, col viso trasfor- inventiva dei contendenti, non sce- mato in una maschera di ghiaccio, vri da quell'istinto primordiale di au- venivano ritirate ogni venti minuti e todifesa espresso dal gusto per la liberate con fatica dal camicione beffa e la canzonatura. bianco e dagli stivaloni irrigiditi dal All'inizio delle ostilità le avanguar- gelo. Traino artiglieria Lagoscuro. die, risalite dalla Val d'Avio, si erano Lavarsi era un lusso. Nei primi tempi attestate nei pressi del rifugio Gari- lettucci da campo... rancio caldo e si scendeva a turno in un ex conven- baldi, quota 2.451, non lontano dalla appetitoso... sigari e sigarette, cioc- to di monache a Ponte di Legno, se- vedretta dei Venerocolo. Stesse armi colato... impianti di riscaldamen- mideserta dopo un bombardamen- e attrezzature della guerra di Libia: to...”. (Corriere della Sera, 23 settem- to, e si risaliva con stufette, coperte, tende a quattro teli allacciati, una bre 1915). pignatte, tavolame: i carabinieri coperta a testa (due con l'arrivo del- Muli e territoriali facevano spola nel chiudevano un occhio e due ne chiu- l'inverno), mantellina al ginocchio, fondovalle: saranno sostituiti da due se il buon Dio il giorno in cui presero scarponi che rimavano con cartoni, teleferiche mentre intorno ai rifugio il volo le corde del campanile, resti- una corda per compagnia: assenti stava sorgendo una cittadella milita- tuendo ai loro compiti naturali le ramponi e piccozze. Le visite ispetti- re: cameroni, infermeria, magazzini cinghie dei pantaloni, specialmente ve, condotte a quota autovettura, e una galleria di oltre 5 km scavata quando, nonostante i santi invocati, rimbalzavano sulla stampa magnifi- nel ghiaccio e illuminata elettrica- tormente e valanghe ritardavano le cando "... indumenti di lana, comodi mente. Di lì i portatori proseguivano corvees della sbobba (per farsi per- 20 6 - 2005 donare gli smoccolatori si offriranno per la costruzione di una cappella presso il rifugio, che ospiterà anche un teatrino di burattini). Sulla poltiglia calda delle casse di cottura fioccavano le scommesse: era pasta o riso? La pulizia delle sto- viglie era affidata a una "partita di gi- ro": il caffè del mattino asportava Slitte con feriti trainate da dalla gavetta le incrostazioni della cani sul Pian della Neve. sera prima; il brodo di mezzogiorno eliminava ogni residuo e il recipien- incrociato, catturando due malde- te era pronto per la cena: riempito di stri "recuperanti" e invitandoli a una neve, il mattino dopo avrebbe forni- cena con piatto unico camoscio. E to un po' d'acqua per strofinarsi il non rinunciavano alla canzonatura, muso. La legna scarseggiava: pa- anche azzardata, come la calata di gnotte e formaggi, induriti dal gelo, braghe e relativa esposizione del po- venivano segati, burro e lardo taglia- steriore da parte del camuno Caluf- ti con l'accetta. Il vino, ridotto a fetti, ritto sulla cresta del Castellac- blocchi violacei, era distribuito a cio, che gli austriaci applaudirono schegge: sminuzzate nella borrac- con una raffica, non si sa quanto mi- cia, fondevano lentamente durante rata. A raffiche presero anche uno Ippopotamo, il cannone 149 G la notte. sciatore in discesa lungo un canalo- in postazione a Cresta Croce. Un fornitore civile, venuto meno ai ne, sbottando in imprecazioni quan- termini del contratto che ne fissava- do si accorsero che si trattava di veri era analoga a quella della trup- no il fabbisogno pro capite, fu con- una sagoma di legno sistemata su pa: allineati immobili davanti alle dannato dal pretore di Edolo, che due assicelle. Una tonda scatola da ciotole, iniziavano il pasto soltanto stabilì con sentenza la capacità lega- panettone, riempita di... prodotti or- al segnale di tromba. A fine ostilità le dello stomaco di un alpino in litri ganici personali e fatta scivolare lun- saranno malamente ricompensati: quattro: volumetria passata in giudi- go il pendio nevoso fino a una posi- fuggiti per fame dal centro di raccol- cato. Le coperte brulicavano di pi- zione di Schutzen, fu rapidamente ta di Temù e ricercati dagli abitanti docchi, maledettamente refrattari aperta e rumorosamente ripagata a stremati dalle privazioni, per molti alle basse temperature e pendolari cannonate. di loro "più che il dolor poté il digiu- mattutini sui farsetti a maglia: più Nella primavera del 1916 furono spe- no". chiari e crociati di rosso quelli na- rimentati gli asinelli da slitta, ma l'e- L'esemplare "faunistico" più celebre zionali, scuri e a croce nera quelli sito fu negativo: pur incappucciati e è però Ippopotamo, il cannone 149 austriaci: identica la mordacità. mantellati, diventavano facile preda G, pesante quasi sei tonnellate. Trai- Apolidi i topi, inquilini abusivi delle di polmoniti; attraverso i paraocchi nato a fune da 60 artiglieri e 200 al- casse di gallette, incuranti della di mica vedevano tutto verde e con- pini, mosse dalla Val d'Avio il 9 feb- scritta "Scorta intangibile". La situa- tinuavano a brucar neve come fosse braio 1916; alle prime nevi affusto e zione andò poi migliorando, ma in- erbetta. Furono sostituiti con suc- bocca da fuoco passarono su due tanto si era consolidata quella capa- cesso da cani a pelo folto, perlopiù slittoni, preceduti da 30 genieri su cità, tutta contadina e montanara, di pastori tedeschi, impiegati a racchette, mentre due robusti frena- non lascarsi dominare né dai disagi "troika". Robusti e volenterosi, se tori, muniti di aste di ferro, ne impe- né dall'astio verso gli avversari, fra i vedevano qualche loro simile inope- divano lo scivolamento all'indietro. quali molti cresciuti appena al di là roso abbaiavano indignati: non tolle- Il movimento avveniva di notte: di di quelle cime. Si sparavano addos- ravano gli imboscati. La razione vi- giorno il pezzo veniva ricoperto di so perchè gli ordini erano quelli, ma era sufficiente una sosta un po' pro- La messa domenicale all’esterno del rifugio. lungata per instaurare un rapporto diverso, combinando perfino scam- bi di pane, tabacco, vino, in attesa di ritornare amici a guerra finita (scuo- teva la testa uno dei tanti contrab- bandieri: "Sior tenente, se i fan la guera per slargar el confin, mi perdo el mestier”). I "tognitt" offrivano a quattro alpini catturati bevande, si- garette e un paio di stivali. I nostri ri- spondevano con l'esca di un povero camoscio finito sulla neve sotto tiro 21 6 - 2005 Colonna rifornimenti al rifugio Garibaldi .

neve e frasche e le tracce erano can- cellate con rami di abete. La lentez- za era esasperante, ma la marcia subì un'improvvisa accelerazione il giorno in cui prese la testa del con- voglio l"osteria su pattini", una slitta con barilotto di marsala o acquavi- te, che diventava... operativa al rag- giungimento di punti prestabiliti. A fine aprile Ippopotamo prese posi- I 5 Militi Ignoti dell’Adamello stanno zione sul passo del Venerocolo e per I primi reparti sciatori. affiorando dalla tomba di ghiaccio. un anno fornì fuoco d'appoggio. At- traversò quindi Pian della Neve e raggiunse, a quota 3.276, la posta- zione di Cresta Croce, dove si trova tuttora. Alle 4,30 del 15 giugno 1917 il suo primo boato si ripercosse su tutte le cime: gli fecero eco altri 42 pezzi e all'alba la vetta del Corno di Caven- to, obiettivo dell'attacco italiano, fu- mava come un vulcano. Gli austriaci avevano nel frattempo trascinato sul Mandrone il loro corpulento obi- ce "Giorgio", destinato però a vita breve: dopo una dozzina di colpi fu individuato e messo fuori uso da 7 km.

* * *

Estate 1964. Da mezzo secolo i ghiacciai alpini sono in fase di ritiro: durante la discesa da Col Croce al- cuni escursionisti, guidati dal berga- masco Erminio Peloni, capogruppo ANA di Lovere, intravedono, diafani nella tomba di ghiaccio che li ha conservati intatti, i corpi di cinque alpini. Son privi di piastrina di riconosci- mento, come il loro coetaneo che ri- Sopra: l’ippopotamo 149G sulla posta- posa nel Vittoriano di Roma: cinque zione di Cresta Croce. Militi Ignoti, in uno dei tanti silenzio- si Altari della Patria che costellano A destra: salita all’Adamello, oggi. le nostre Alpi. ● 22 6 - 2005 … ADAMELLO OGGI Sul ghiacciaio, scendendo dal cielo

Pattuglie di paracadutisti del battaglione Monte Cervino.

l grosso elicottero CH 40 sale dal versante dell’Adamello, passa radente sulla forcella sotto Pun- I ta Croce e si tuffa sulla spianata del Pian di Neve (quo- ta 3.200), scaricando sagome che si aprono in altrettanti paracadute. Sembrano grossi fiori bianchi che ondeggia- no scendendo lentamente sull’ampia distesa ghiacciata. È l’operazione “Bora 2005”, condotta da 90 paracadutisti del battaglione “Monte Cervino” del 4° reggimento Alpi- ni: per tre giorni hanno eseguito una complessa eserci- tazione sul comprensorio Adamello-Tonale-Ponte di Le- gno simulando una serie di attacchi. Tutto ciò per verifi- care la loro capacità di movimento e di combattimento ad alta quota: un test indispensabile per l’attribuzione della qualifica di “ranger”. I lanci effettuati a quote così Un parà accanto al cannone “Ippopotamo”. elevate richiedono un’accuratissima preparazione an- (Foto per gentile concessione della rivista “Montagne”. che per l’organizzazione a terra. Le velocità di discesa, a causa della rarefazione dell’aria, sono legger- mente superiori e pertanto è indispensabile una La Guerra Bianca in un grande reportage perfetta preparazione fisica e tecnica. Questo della rivista Montagne sul Pian di Neve è stato singolare anche perché Il duplice servizio sull’Adamello di queste pagine è il lancio è avvenuto da quota 3.600 e gli alpini stato annunciato dal bimestrale Montagne che ha avevano materiali ed equipaggiamenti adatti ad pubblicato anche la copertina de L’Alpino in coda a attività notturne. Dopo una serie di raids ed at- un bel reportage sull’Adamello e sulla Guerra tacchi ad obiettivi simulati, attività tipiche delle Bianca, ai quali la rivista di questo bimestre è de- unità ranger, il reparto è rientrato con gli sci al- dicata. Si tratta di un reportage estremamente in- la base “Tonolini” del Tonale. La durata del cor- teressante e utile: si inserisce in un provvidenzia- so al quale è sottoposto il reggimento per conse- le filone di ricostruzione storica che sta coinvol- guire la qualifica di rangers ha una durata di di- gendo ricercatori e studiosi in un nobile tentativo ciotto mesi. Il reggimento, dotato di materiali ed di sfrondare gli avvenimenti da ogni elemento che non sia basato sulla sem- equipaggiamenti, tra i più moderni della Forza plice storicità dei fatti. Il servizio si conclude con un’esercitazione ad alta Armata, è impegnato, al momento, nelle princi- quota di una compagnia di parà del battaglione “Monte Cervino”, unendo co- pali operazioni in cui è presente l’Esercito italia- sì passato e presente dei nostri amati alpini. no: in Iraq (nelle città di Nassirya e Bagdad) e in (nella capitale Kabul). ● 23 6 - 2005 Il balletto dei continenti

Montagne, tsunami, calotte polari e deriva delle terre emerse

DI UMBERTO PELAZZA

ronosticabili, lente e durature le onde litiche che creano monta- Pgne; impreviste, effimere e cata- strofiche le "onde di porto" degli tsunami; casuali e transitorie le ca- 135 milioni di anni fa lotte glaciali dei poli: madre comune é la deriva dei continenti, la cui for- mulazione, nei primi del Novecento, venne a sfatare l'immagine di una terraferma rigida e immobile. Fu lo studio dell'orogenesi alpina che portò alla concezione di una crosta terrestre mobile, quando an- cora la nascita delle montagne era attribuita al raffreddamento origina- rio della corteccia continentale, che si sarebbe raggrinzita come la buc- cia di una mela cotta. Ma sulla terra-mela i rilievi si sareb- 65 milioni di anni fa bero sparsi a caso e non localizzati ai margini delle terre emerse. Era no- Sopra: i frammenti del supercontinente mità son salite a prendere aria in su- to da tempo che, accostando certi Pangea hanno preso il largo perficie, come l'Islanda, le Azzorre e profili costieri, come quelli atlantici Sotto: la dorsale atlantica sta allonta- la napoleonica Sant'Elena). di Africa e Sudamerica, si sarebbero nando l’Europa dall’America. Il materiale basaltico fuoriuscito si incastrati con sorprendente preci- raffredda e sgomita in direzioni op- sione. Fu il tedesco Alfred Wegener, poste alla velocità di pochi centime- studioso eclettico e geniale, alpini- tri l'anno, ripavimentando i fondali sta, esploratore, sciatore e accanito oceanici; poi, in corrispondenza di fumatore di pipa, a porsi la doman- fosse abissali, accompagnato da ter- da: "E se la terraferma fosse stata un remoti ed eruzioni vulcaniche, ritor- tempo concentrata in un unico su- na nel rovente mantello dove, rici- percontinente, frantumatosi poi in clato, sarà pronto per una nuova av- varie zattere andate alla deriva? Ma ventura. con quale meccanismo? La forza motrice è fornita da corren- Le sue spiegazioni non furono con- ti convettive, analoghe a quelle che vincenti perchè non aveva indagato si formano nell'acqua di una pentola appieno sulla vera natura delle zat- posta sul fuoco: si dilata col calore, tere. A imprimere una svolta fu lo si alleggerisce e sale in superficie studio delle dorsali oceaniche, cate- dove si raffredda e torna sul fondo. ne sottomarine che corrono per gli Fu questa la prova più convincente oceani tra un continente e l'altro per dell'esistenza di una tettonica a oltre sessantamila chilometri, incise placche, che sta alla base della deri- da profonde spaccature dalle quali va dei continenti: una crosta terre- sgorgano, come da bocche vulcani- stre spessa fino a un centinaio di che, lenti e ininterrotti flussi di mag- chilometri, suddivisa in piattaforme ma proveniente dal caldo e fluido che si muovono in varie direzioni al- mantello sottostante (alcune som- la velocità da 1,5 a 15 centimetri l'an- 24 6 - 2005 Riposo apparente per le nostre Alpi nate dal mare. no, galleggiando sul vischioso man- oltre alle orme dello yeti, propone tello come biscotti sulla marmellata. un ricco campionario di fossili mari- Sette sono le più estese, di cui una ni. Montagne innalzate, continenti sola, la "Pacifica", ospita un fondale spostati: azione lenta e inavvertita oceanico; le altre si portano in grop- se non nei momenti in cui si accom- pa i continenti che, essendo più leg- pagna a eruzioni vulcaniche e terre- geri, quando s'incontrano non moti: "E Poseidone si mise a scuote- sprofondano, ma subiscono defor- re la terra sconfinata e le elevate ci- mazioni e corrugamenti che genera- me dei monti: perfino Ade, signore no catene montuose. dei morti, temette che la terra gli si Il Cervino: un prezioso regalo della zolla Così si formarono le nostre Alpi, aprisse sopra la testa" (Omero, Ilia- africana. quando la placca africana entrò ri- de). petutamente in collisione con l'euro- Oggi il tridente del dio del mare sem- pea, lasciandovi una robusta scheg- bra accanirsi sulla zona circumpaci- gia "made in Africa" inglobata nel fica e tra l'arcipelago indonesiano, Cervino e combinando, scontro du- dove collidono tre placche, l'indoau- rante, un ben riuscito scherzo allo straliana, l'asiatica e la pacifica, le stretto di Gibilterra, dove, nel tardo più prodighe di eruzioni vulcaniche, Miocene, innalzò una soglia roccio- frane e scosse sismiche sottomari- sa che chiuse il collegamento fra ne, cause scatenanti di terribili ma- Atlantico e Mediterraneo. remoti: gli tsunami. Le onde che si In un migliaio di anni evaporarono producono non oltrepassano all'ori- nel nostro mare 40 milioni di chilo- gine il metro d'altezza, ma viaggiano metri cubi d'acqua, non compensati in convoglio a velocità pazzesche, dall'apporto dei fiumi, creando un'e- toccando perfino gli 800 chilometri norme fossa profonda tre chilome- all’ora. Giunte nei pressi della costa, tri, punteggiata di laghi salmastri e dove i fondali s'innalzano, la velo- cosparsa di depositi salmi. L'istmo cità diminuisce, ma la pendenza del- si riaprì cinque milioni di anni fa e la cresta ondosa aumenta rapida- per oltre un secolo una fragorosa ca- mente impennandosi fino a una ses- scata precipitò nella voragine fino a santina di metri: le onde innocue si riempirla: il livello degli oceani sce- sono trasformate in uno dei più vio- se di 12 metri. Responsabile della lenti fenomeni della natura, una mu- spettacolare orogenesi himalayana raglia d'acqua che tutto travolge e fu la zolla indiana, staccatasi dalla distrugge. placca antartica: dopo un viaggio di Ultimo segnale d'allarme un'anoma- novemila chilometri andò a cozzare la ed estesa bassa marea: le barche contro il basso ventre dell'Asia, sol- rimangono in secca e i pesci si dime- levando la più imponente catena nano all'asciutto: subdolo e mortale L’antartico “Luigi Peak”, “prima” italiana montana del globo che, attualmente, invito per gli ignari che si inoltrano dedicata al Duca degli Abruzzi. 25 6 - 2005 Sopra: l’onda dello tsunami è giunta al incuriositi sull'inconsueta spiaggia nenti è impietosa e mentre il monta- termine della sua corsa. (come gli egiziani del Faraone al pas- gnoso continente antartico è attual- saggio del Mar Rosso, sorpresi, ha mente posizionato sul polo sud, azzardato qualche storico, dal flus- bloccando le correnti marine, nella so e riflusso provocati dall'esplosio- zona artica la tiepida corrente del ne dell'egea Atlantide). golfo si è trovata la strada sbarrata L'Atlantico non ne è rimasto immu- dalla Groenlandia e dall'Islanda: una ne. Lo tsunami da terremoto che in- combinazione mai verificatasi nella vestì Lisbona nel 1755 distrusse la storia della nostra Terra. ● città e causò cinquantamila vittime. Il miscredente Voltaire si chiese co- P.S. riservato ai posteri. me una tale catastrofe potesse con- La capricciosa danza dei continen- ciliarsi con l'esistenza di un "dio d'a- ti non subisce interruzioni. Sopra more", consolandosi con la scom- la loro placca Europa e Asia si spo- parsa di un buon numero di gesuiti e steranno a est, mentre le due Ame- di edifici religiosi (fra le poche co- riche si allontaneranno verso occi- struzioni rimaste in piedi, i bordelli dente. Un Atlantico ampliato con- di legno). Tsunami anche per un'Ita- sentirà all'acqua più temperata di lia ai margini fra le placche africana eliminare la banchisa e farà lievi- ed euroasiatica, che nel 1908, favori- tare i prezzi sulle linee aeree New to dalla forma a imbuto del vicino York-Parigi. L'Australia muoverà stretto, rase al suolo la città di Mes- verso nord per saldarsi alla zolla sina, provocando la morte di cento- euroasiatica nella regione indone- mila abitanti. siana. La zolla antartica porterà i Nulla di stabile quindi sulla superfi- suoi ghiacciai a fondere in più cie terrestre, nemmeno tra i freddi confortevoli lidi. L'Africa entrerà silenzi dei poli, se si pensa che nella nuovamente in collisione con l'Eu- storia geologica del pianeta anche la ropa restringendo il Mediterraneo presenza di una sola calotta glaciale e cancellando l'Adriatico: l'Italia si è un evento eccezionale: le correnti salderà alla Iugoslavia. Le conseguenze dello Tsunami che ha tropicali han sempre fornito calore Fra cinquanta milioni di anni, uno investito lo Sri Lanka e il Sud-est asiatico, sufficiente a evitare la formazione più uno meno. fino alle coste africane. dei ghiacci. Ma la deriva dei conti- 26 6 - 2005 O ■ V ■ tutti gliitaliani. perché ilTricolore èlabandieradi conoscerci sottoun’unicabandiera, tica. Soloinquestomodopotremo ri- trasversale aqualsiasiideologiapoli- il Tricolore agliitalianiqualesimbolo sta strumentalizzazione.Restituiamo stro vessillosiadovutaancheaque- degliitalianiperilno- disaffezione le andrebbe perseguito.Pensochela tengo sitrattidiunabuso,ecometa- neilorohanno riportato simboli.Ri- sono appropriati delTricolore elo politicisi Purtroppo diversipartiti collettiva. ancora lontanidaunapartecipazione sultato èstatoraggiunto,masiamo pristino” edevodire chequalcheri- devolmente impegnatointemadi“ri- Il Presidente dellaRepubblicasièlo- essere amato? Italia ilnostro Tricolore sembranon glio adognievenienza,mentre quiin mente fieri,loesponganoconorgo- vadano profondamente edintima- tifichino inunvessillo,icittadinine Possibile chetuttelenazionisiiden- mente bandiere logore escolorite. dimenticano oespongonosvogliata- vante. Ancheleistituzionispessolo L’adesione èscarsa,stentata,irrile- dovrebbe esporloalproprio balcone. le) nellequaliognunopotrebbe, anzi pubblica, 4novembre -unitànaziona- liberazione, 2giugno-festadellaRe- colore, 25aprile-anniversariodella istituzionale (7gennaio-festadelTri- sono dellericorrenze dicarattere ra tricolore: verde, bianco,rosso. Ci polo italianosiidentificaèlaBandie- simbolo. Ilsimboloconilqualepo- ne diStatisiidentificainqualche di guerre. Adogninomeseguiva un fatti inomideiCadutidelledue gran- Cime” e,finitalaS.Messa,sono stati Noi abbiamocantato“Signore delle po alpinidiunpaesevicinoal mio. gli alpiniCadutiorganizzata dalgrup- to allacommemorazioneannuale de- conilcoroHo partecipato incuican- bella esperienza. è la bandiera di tutti di è la bandiera Il Tricolore “Presente” gli alpinilettoridellarivistauna oglio condividere convoie ogni nazione,confederazio- gni comunità,ogniassociazione, Gianni Longo-Arese U a nostro Signore. nonno edilmioprimosalutodavanti “presente!” saràdavantialmioamato gli altriedellamiaItalia.Ilmioprimo de- cia inmestessaesaròalservizio sente” confierezza, riacquisteròfidu- trò anch’iopronunciare quel“Pre- scirò adessere anch’iounalpino,po- no figliaenipotediunalpino.Seriu- In quelmomentohopensatocheso- le lacrime. del genere” edafatica ho trattenuto savo: “Grandioso,maisentitoniente vano legambedall’emozioneepen- Non esagero neldire chemisipiega- presente, pronunciato daglialpini. ■ liare, professionale, sociale insenso tuo inserimentonellavitacivile, fami- tieni abbianocaratterizzato anche il acquisizioni piùsignificative cheri- ne ricevuti,qualipensisiano statele do agliinsegnamentieallaformazio- quanto maisignificativa:"Ripensan- cui accennavo,eccounadomanda Ma, perquelcheconcernelanovità rezza delcorsostesso! Semmai launiformitàèstatasulladu- state nèuniformisempre positive. suoi variaspetti:lerispostenonsono se riguardava ilcorsodiAostanei dies- di40.Lamaggiorparte da parte mande: lerispostesonopervenute un questionariodiunaventinado- to inviatoai135ex-allievidelcorso Nella preparazione dellatesierasta- qui affrontato inmodoassaichiaro. vita militare esuccessiva vitacivileè suquellachedefinireine; ilrapporto veramente nuovonellaimpostazio- affermare chesitrattadiunlavoro docente all'Universitàcredo dipoter Data lamialungaesperienzacome L’Alpino diaprile,n.d.r. biamo scrittoanchenelnumerode ( tobiografica deipartecipanti. struito attraversolarievocazioneau- SMALP adAosta(1984-1985)rico- corsodella ha preso inesameil117° destramento militare”. Lalaureanda educativi edaspettiformatividell'ad- alpini incongedo).Titolo: "Aspetti il prof. degli NicolaBarbieri(ufficiale Laureanda ElenaBerbellini,relatore nello scorsomesedidicembre 2004. niversità diPadovaèstatadiscussa sul 117º corso AUC corso sul 117º La tesi Scienze dellaFormazionedell'U- na tesidilaurea nellaFacoltàdi Francesca Subrizi ). Ne ab- L verificasse lanecessità. pronti làdovesene adintervenire gruppi esezioni,sarebbero sempre nell’ambito dell’ANAe,con iloro serverebbero illoro spiritodiCorpo congedati, questi“nuovi”alpinicon- scartare. Ancheperché unavolta Eppure quest’ideanonsarebbe da l’Esercito. dizionamento delpiùbelCorpodel- inermi difronte alprogressivo ricon- di fronte allacrudarealtà diessere resto, cheècomuneatuttiglialpini l’angoscia dichiscrive;angoscia,del non èaltro chefantasia,dettatadal- L’ho dettoinpremessa: quantosopra che dellamontagna. robusti, egiàtempratiallefati- forti tamente alpini,doveigiovanisono mento avverrebbe neidistretti pret- simile aquelladeiVFB-1.Ilrecluta- conunaferma rie aisuoiinterventi chinari edalleattrezzature necessa- Corpo sarebbero costituitedaimac- Le armiindotazioneaquestonuovo fauna, soccorsoalpino. ghiacciai, difesadellaflorae frane, valangheeincendi,controllo chi, guardia forestale, prevenzione dia dellanatura,come:guardia par- la Protezione civileeallasalvaguar- rebbe unicamentequelloinerente al- Il compitodiquestinuovialpinisa- mare unCorpodeglialpiniparallelo. ■ corso, ciaspettavalaguerra. Scuola. Anchesepernoi,allafinedel trovato nelgiudiziodidurezza della SMALP nellontano1941,misonori- na. Essendostatoanch'ioallievoalla spettare ilvalore dellapersonauma- re l'esempio,asaperascoltare, ari- prattutto deiveriuomini,pronti ada- forgiati maso- nonsolodegliufficiali quel periododivitamilitare sisono Complessivamente sipuòdire chein della famiglia". mestiere dipadre", enella"gestione della SMALPglièstatautile...“nel chel'esperienza che chihaaffermato pegno, lasicurezza interiore. C'èan- mai", l’onestà,lacostanzainogniim- vincimento che"nonsidevemollare na, delcoraggio,sacrificio;ilcon- lasciato inloro ilvalore delladiscipli- no chegliinsegnamentiavutihanno lato "?Ingeneraleicorsistiafferma- qualcuno potrebbe pensare difor- asciatemi sbrigliare lafantasia: Alpini eAlpini alpini Francesco DeVivo -Padova Germano Affaticati Germano 6 -2005 27 zona franca La riunione fissata per il 18 di questo mese – Il 22 ottobre il Soggiorno ospiterà i presidenti di Sezione del Triveneto

Al Soggiorno alpino di Costalovara il prossimo Consiglio Direttivo Nazionale

ome è avvenuto con il rifugio seggiate segnaliamo un suggestivo si snoda a lato della costruzione Contrin, anche il Soggiorno al- sentiero che ne percorre il periplo. maggiore per centinaia di metri, fino C pino di Costalovara ospiterà la L’altopiano del Renon si estende per a un grande prato un tempo usato riunione del Consiglio Direttivo Na- 111 chilometri quadrati, e potrem- dai ragazzi della colonia come cam- zionale. Avverrà il 18 di questo me- mo dire che sono tutti da vedere. Un po da calcio. se di giugno e sarà la prima volta trenino collega Collalbo, Renon e So- Già, i ragazzi della colonia: il Sog- che i consiglieri si ritroveranno con prabolzano, i tre paesi maggiori del- giorno nacque infatti come colonia il presidente in quella sede, fra i bo- l’altopiano, che è un luogo di vacan- estiva per i figli degli alpini. Venne schi dell’Alto . ze estive e invernali. La quota varia inaugurato lo stesso giorno in cui Non sarà l’unico appuntamento di dagli 800 ai 2260 del “Corno” di Re- l’uomo posò il piede sulla luna: il 20 carattere nazionale: il 22 ottobre il non, servito da una cabinovia molto luglio 1969. Soggiorno alpino ospiterà la riunio- confortevole e soprattutto sicura: Accanto alla costruzione maggiore, ne dei presidenti di Sezione del Tri- vale una gita, che non resta mai uni- nella quale ancor oggi possono veni- veneto. ca perché è davvero troppo bella re ospitate comitive di ragazzi Un rilancio alla grande, dunque, per per non riprovarci, non fosse altro (scouts, aderenti ad associazioni Costalovara, che come il Contrin ap- per gustare i piatti tipici del rifugio a giovanili, ecc.) e nella quale ci sono partiene all’ANA. monte, che fanno certamente onore grandi sale e le cucine, c’è una gra- Il soggiorno si trova sull’altopiano a quelli dei numerosi ristoranti del- ziosa dependance, arredata a cha- del Renon, un’altitudine di 1206 me- l’altopiano. let, con stanze dotate di servizi, sala tri, sulle rive di un caratteristico la- Ma torniamo al “nostro” soggiorno. televisione, caminetto e terrazze. ghetto che prende lo stesso toponi- Il luogo è molto ben curato, con un Può ospitare una trentina di perso- mo del soggiorno. Il lago d’estate è grande prato, una fontana, una ne. Gli ospiti possono essere serviti frequentato da turisti che vi fanno il splendida chiesetta dove la domeni- di prima colazione, pranzo e cena, bagno, ma per gli amanti delle pas- ca si celebra la S. Messa. Un sentiero oppure avere un trattamento perso- nalizzato, a seconda che amino tra- All’interno del soggiorno c’è un sentiero che si inoltra per centinaia di metri nel scorrere la giornata in gita, percor- bosco fitto. In alto e a destra alcune immagini del Soggiorno e della dependance. rendo l’altopiano a piedi o, perché no?, a cavallo. Una splendida strada fra i boschi collega Renon con l’alto- piano di Avelengo, sopra , e in un quarto d’ora con la stessa Bol- zano, che è una città, con i suoi por- tici e mercato delle Erbe, davvero da visitare. Insomma, non ci si annoia di certo. Il Soggiorno alpino merita dunque di essere valorizzato, e non soltanto durante i mesi estivi. Per gli amanti dello sci è un’ottima base, ma è an- che un luogo in cui trascorrere le fe- stività di Natale, un fine settimana ri- 28 6 - 2005 generativo, nel silenzio dei boschi. È gestito direttamente dalla sezione di , presieduta da Ferdinando Scafariello. È aperto dall’1 giugno a fine settembre. Informazioni e prenotazioni posso- no essere assunte telefonando in Se- zione, il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 16,30 alle 18,30, al numero 0471.279280, o (negli altri giorni) mandando un fax allo stesso numero, oppure telefonando al Soggiorno al- pino, al numero 0471/279280, o al cel- lulare 339.2900886. Il soggiorno può ospitare tutto l’anno anche gruppi, comitive, associazioni. C’è anche un indirizzo di posta elet- tronica: [email protected] ed un sito internet: www.ana-altoadige.it ●

Conferita da Ciampi nella ricorrenza della Festa della Repubblica del 2 Giugno Contrin: Medaglia d’oro al Merito Civile il pellegrinaggio ai 136 minatori italiani morti a Marcinelle domenica l presidente della carbone del Bois du Cazier, a Marcinelle, 26 giugno IRepubblica Ciampi, avvenne come s’è detto nel 1956: la com- nella ricorrenza del memorazione delle vittime, e in partico- 2 Giugno, festa della lare delle italiane, è stata prevista per il i svolgerà do- Repubblica, ha conferi- prossimo ottobre per non interferire con menica 26 S giugno il pel- to la medaglia d’Oro al le cerimonie dell’anno prossimo, in occa- Merito Civile alla me- sione del cinquantesimo, organizzate dal legrinaggio al rifu- moria dei 136 minatori governo belga e dai governi dei Paesi ai gio Contrin, in alta italiani morti nella tra- quali appartenevano le vittime. val di Fassa. Il rifu- gedia di Marcinelle, in L’ANA intende ricordare in particolare i gio è accessibile Belgio, avvenuta l’8 agosto del 1956. 53 alpini periti nella catastrofe minera- da Alba di Canazei Ciampi ha anche conferito la medaglia ria. Da parte delle sede nazionale sono in in un’ora e mezza. d’Oro al Merito Civile alla memoria dei 27 corso contatti con agenzie di viaggio per La strada è percor- bambini morti – mentre compivano il loro definire un programma di viaggio, delle ribile soltanto dai dovere di studenti – nel crollo della scuo- visite e i costi. Lo comunicheremo nel fuoristrada dell’or- la di San Giuliano di Puglia, durante il ter- prossimo numero. Per intanto, anticipia- ganizzazione. remoto del 31 ottobre 2002. mo il programma della tre giorni messo a Questo il program- Questa la notizia dell’ultima ora, giunta al punto dalla sezione. ma: alle 10,45 alza- momento di andare in macchina con il no- Venerdì 7 ottobre: arrivo dei presidenti di bandiera e onore ai Caduti con de- stro mensile. sezione e degli alpini che parteciperanno posizione di una corona al cippo in * * * alla commemorazione. Sabato 8 ottobre: onore di Andreoletti. Alle 11 allocu- Dei 136 minatori, ben 53 erano alpini. La all’auditorium del “Bois du Cazier” riu- zione del presidente nazionale Cor- nostra Associazione commemorerà la ri- nione dei presidenti delle sezioni euro- rado Perona. Ore 11,15 S. Messa offi- correnza con una serie di cerimonie. La pee. ore 13 pranzo; alle 16 sfilata per le ciata da monsignor Augusto Covi, Sezione ANA del Belgio si è mobilitata con vie di Charleroi e ricevimento del sindaco cappellano della sezione di Trento. il suo presidente Roberto Del Fiol e, d’in- all’Hotel de la Ville. Ore 20 cena. Domeni- Ore 12,30 rancio alpino. tesa con la sede nazionale, ha messo a ca 9 ottobre: alle 9 S. Messa nella chiesa Accompagnerà la cerimonia la fanfa- punto un programma per le giornate del 7, di Marcinelle Haies, ore 11 scoprimento di ra alpina Monte Zugna di Lizzana 8 e 9 ottobre prossimo. In questi giorni si una targa ricordo alla miniera, deposizio- (Trento). svolgerà anche la riunione ne di corone ai due monu- Per informazioni e prenotazioni: dei presidenti delle sezioni menti nel cimitero di Mar- Rifugio Contrin 0462.601101; Azien- europee. cinelle. Dopo la cerimonia, da del Turismo della val di Fassa La strage nella miniera di pranzo sociale. ● 0462.601113 (Canazei) e 0462.601354 (Alba di Canazei). ● 29 6 - 2005 L’archivio inedito di Giulio Bedeschi donato alla biblioteca Bertoliana

Luisa Vecchiato Bedeschi, durante il suo intervento. Alla sua sinistra Giangaspare Basi- le, il presidente Galvanin, il vice presidente della Fiera, l’assessore comunale di Vicen- Giulio Bedeschi. za Elisabetta Rossi Negri e il generale Domenico Innecco.

iulio Bedeschi, l’autore di “Cen- vennero mandati lontano, a combat- cia, che ha raccolto i canti popolari G tomila gavette di ghiaccio”, un tere una guerra non voluta, non ca- del periodo della grande guerra (ne best seller continuo, ha ancora pita, ma condotta con grande sacri- riparleremo in un prossimo nume- molto da dare attraverso i suoi scrit- ficio ed eroismo, non rinunciando al- ro). È stato anche proiettato un bel- ti: la moglie, Luisa Vecchiato Bede- la loro grande, grandissima umanità. lissimo filmato d’epoca, girato dal schi, ha donato l’intero e inedito ar- * * * tenente Ucelli di Nemi in e in chivio personale di Bedeschi alla bi- A Bedeschi è stata dedicata un sera- Russia, nel quale tragedia e umanità blioteca Bertoliana di Vicenza. Nel ta che si è svolta alla Sala Palladio dei nostri alpini si intrecciano in uno vasto materiale che sarà davvero della Fiera di Vicenza, stipata di alpi- struggente crescendo. una miniera per gli studiosi, c’è il ni. Con la signora Bedeschi c’erano Il generale Innecco ha tracciato con “Diario di guerra” che inizia dalla il presidente della biblioteca Berto- grande passione la storia del Corpo campagna d’Albania e che Bedeschi liana Mario Giulianati, il consigliere degli Alpini, dalla costituzione ai no- spedì al padre nell’agosto del ’42, al- del Comune di Vicenza Elisabetta stri giorni, attraverso le due guerre e la vigilia della partenza per la Rus- Rossi Negri in rappresentanza del con accenti appassionati per la “Ca- sia. sindaco Enrico Hüllweck all’estero dore” di cui fu comandante. Una ve- “Quando Giulio è mancato - ha confi- per impegni istituzionali, il presiden- ra lezione che sarebbe opportuno dato la moglie del medico scrittore te della sezione ANA di Vicenza Giu- svolgere nelle scuole, i cui mortifica- alpino scomparso nel dicembre del seppe Galvanin, il generale di Corpo ti programmi di storia impediscono ’90 - l’archivio suo rimase… inesplo- d’Armata Domenico Innecco, Beppe ai nostri giovani di apprendere chi rato. Avevo un po’ di paura delle Bedeschi, fratello di Giulio e il capo- siamo. emozioni che mi sarebbero nate redattore de L’Alpino Giangaspare Elisabetta Rossi Negri ha portato il dentro, leggendo per la prima volta Basile che – in occasione dell’uscita saluto del sindaco e del Consiglio le sue lettere di guerra, i suoi diari de “Il segreto degli Alpini”, di Giulio comunale, con parole che sono an- personali di studente…Insomma, Bedeschi, edito da Mursia - ha svol- date ben al di là dell’ufficialità e han- non mi sentivo di farlo”. to una relazione sugli scrittori alpini no toccato il cuore. Ricordando il La donazione consentirà di conosce- dal primo Novecento ad oggi . “legame profondo con lo scrittore al- re a fondo Bedeschi e ricostruire at- Un intermezzo della serata è stato pino, vicentino, figlio della nostra traverso un infinito mosaico di ap- portato dalla “Banda Brian”, un terra, un legame che vive oltre la punti, come un caleidoscopio della complesso corale con musiche di morte, nel presente”, ha parlato dei memoria, gli anni in cui gli alpini corde e fiati di straordinaria effica- temi conduttori della produzione 30 6 - 2005 letteraria di Bedeschi: “Gli alpini, de- scritti in tutta la loro naturale gene- rosità, nello spirito di Corpo, nell’a- more di Patria, nel loro senso di ap- partenenza ad un gruppo deposita- rio e testimone di fondamentali va- lori umani e sociali. Tanto che – ha detto – si è soliti dire: alpino una vol- ta, alpino tutta la vita”. Ed a conclusione del suo intervento ha annunciato che sarà prossima- mente dedicata una strada della città a Giulio Bedeschi ed ha ringra- ziato i promotori della serata, l’As- sociazione Nazionale Alpini, la civi- ca biblioteca Bertoliana, la Fiera di Vicenza, la biblioteca internazionale La Vigna e “l’amico Gianni Periz, per le iniziative volte a celebrare gli alpi- ni e la loro storia”.. Giangaspare Basile, giornalista, è ri- salito ai primi anni del Novecento, dagli accesi interventisti come Papi- Il presidente della sezione ANA di Vicenza, Giuseppe Galvanin. ni e Marinetti, a Jahier, a Ungaretti, Rebora, fino ai nostri giorni con Mo- “dalla parte sbagliata”. Fortunata- rio del marito al presidente della ravia, Pratolini, Calvino, Revelli, Ri- mente il senso comune della gente è Bertoliana Giulianati, ha raccontano goni Stern e infine Bedeschi, il quale migliore di quello di tanti politici e come “nell’affrontare quelle buste, – ha aggiunto - “se gli alpini hanno di tanti editori. Bedeschi fu dato, fi- prendendo pian piano confidenza un segreto, Bedeschi ne aveva uno nalmente, alle stampe. con quegli scritti mai letti e tornan- più degli altri”. È il segreto del suo Ha parlato quindi il presidente della do, con nuovi elementi, sulla figura successo, raggiunto “usando l’arma sezione di Vicenza, Giuseppe Galva- di mio marito ho capito una cosa: della letteratura e il cuore di alpino”. nin, che ha ringraziato tutti, i suoi tutta la vita, Giulio, l’ha vissuta per Certo, “Centomila gavette di ghiac- collaboratori, le autorità, i relatori e dare testimonianza di quanto aveva cio” fu un libro politicamente scor- gli alpini, ed ha consegnato alla si- visto, sofferto, patito. Per dare testi- retto, tanto che fu rifiutato per 16 gnora Bedeschi una spilla d’oro raf- monianza delle nefandezze della anni dagli editori. Erano i tempi in figurante una penna alpina. guerra”. E, nel donare questa docu- cui chi aveva combattuto era un col- * * * mentazione alla biblioteca, ha spie- pevole, tanto più – è una amara Luisa Bedeschi, nel consegnare uffi- gato il motivo che l’ha indotta alla realtà di oggi - se aveva combattuto cialmente la copia olografa del Dia- donazione dell’archivio: “perché questi scritti diventino oggetto di studio e di riflessione per la colletti- vità più ampia” . Ed ha concluso: “Lasciare questo materiale inedito, chiuso nella mia casa e nel suo stu- dio, era impedire che la sua voce parlasse ancora dei valori in cui ha creduto”. Grande riconoscenza è stata espres- sa da Mario Giulianati, il quale ha evidenziato la ricchezza e il valore storico del fondo che documenta, in presa diretta, il tragico periodo della guerra sia attraverso gli scritti di Be- deschi, i suoi diari, gli appunti, che attraverso le testimonianze e memo- rie che lo scrittore raccolse dai com- battenti dei vari fronti. E, rivolgen- dosi alla signora Bedeschi: “Mi cre- da, signora – ha detto – questa sera un po’ di Giulio è tornato a casa, è Il coro ANA del gruppo di Lumignano: si è esibito in alcune cante alpine, molto applaudite. tornato fra noi”. ● 31 6 - 2005 Nel cuore della montagna, ai primordi della Terra

accede – nel triangolo fra Como e Lecco – dall’Alpe del Viceré, lungo un suggestivo sentiero che porta verso il fondovalle; oppure da Albavilla e salendo per un breve tratto su una carrozzabile fino a una accogliente locanda dalla cui terrazza la vista spazia sull’intera valle. Da qui si sno- da un sentiero nel bosco che porta fin sotto la grotta. Al visitatore si presenta sin dall’in- gresso uno spettacolo imponente. La grotta è paragonabile al duomo di Mi- lano: misura 45 metri di altezza, 38 di larghezza e si estende degradando per più di 400 metri in cunicoli non tutti ancora esplorati. Percorrere con la guida la parte visitabile è come fa- re un tuffo ai primordi della terra, in un silenzio profondo, nel cuore della Lo spettacolare scenario della cavità della montagna. Nel medioevo l’accesso era montagna. stato fortificato. Grazie alla presenza di acqua garantita da una sorgente, la caverna La storia di questa caverna, chiamata era un ottimo rifugio sia durante le pestilenze che nelle invasioni barbariche. così per la posizione a strapiombo Poteva ospitare centinaia di persone. sulla parete e per il colore plumbeo delle rocce che circondano l’ingres-

DI DAVIDE CATTANEO so, ha inizio circa 23 milioni di anni Il “Buco del piombo”: fa, quando cominciò l’instancabile una spettacolare caverna azione dell’acqua che scavò e model- elle Prealpi Lombarde, all’inizio lò la maiolica, un calcare bianco ric- nelle Prealpi lombarde della Val Bova e nella cosiddetta co di selce. in territorio di Erba (Como) N “fascia dei laghi”, si apre il Buco Il processo carsico, che diede vita a con cunicoli che Del Piombo, un’imponente grotta giu- pozzi, cavità e grotte, durò migliaia di rassica scavata all’interno del com- anni e l’evoluzione della cavità, resa si estendono per 400 metri plesso carsico dell’Alpe Turati. Vi si possibile dalla grande abbondanza di acqua, terminò sostanzialmente du- La suggestiva vista del fondovalle, dalle prime fortificazioni. rante le glaciazioni quaternarie. Fu proprio in questo periodo che la grotta accolse il suo primo illustre ospite: l’Orso delle Caverne, che 350.000 anni fa comparve nell’Europa centrale, utilizzando le grotte per tra- scorrervi il letargo. Si trattava di un orso imponente, adattato a climi rigi- di e dotato di una grande struttura ossea; tuttavia, nonostante ciò, era un animale quasi esclusivamente er- bivoro poiché si cibava di vegetali, tra cui radici e tuberi, che si procura- va scavando il terreno con le lunghe zanne di cui era dotato. Si estinse cir- ca 18.000 anni fa, prima del termine dell’ultima grande glaciazione, laddo- 32 6 - 2005 La fine della scalinata che porta a ridosso delle fortificazioni. L’ultimo tratto è ben servito e messo in sicurezza con una robusta ringhiera a prova di …gita scolastica. L’interno della grotta è colonizzato da una piccola colonia di pipistrelli e da una microfauna particolare, costi- tuita da piccoli invertebrati stretta- mente adattati alla vita ipogea, quin- di per lo più ciechi e depigmentati. Numerosi uccelli popolano, inoltre, l’androne della caverna: la Taccola, che si annida negli anfratti della roc- cia nel mese di maggio, il Gheppio e il Falco Pellegrino che sono soliti nidifi- care sulle pareti che affiancano l’a- L’imbocco della sorgente. trio. I richiami degli uccelli, le numerose ve il clima stava ormai cambiando, e lo era un’importante fonte idrica che piante protese verso la benefica luce quando incominciò ad entrare in permetteva la vita di 400 soldati. L’a- e lo scorrere incessante dell’acqua, competizione con l’uomo preistorico trio fortificato venne infatti usato da ci ricordano, insomma, che da quasi per accaparrarsi le grotte. Infatti, più rifugio durante le invasioni di Goti e 300 anni la Natura è la padrona in- o meno a partire da 60.000 anni fa, il Longobardi del VI secolo, e come na- contrastata del Buco Del Piombo e il Buco Del Piombo incominciò ad es- scondiglio dopo la battaglia di Carca- secolare Tasso, che sovrasta l’ingres- sere frequentato anche dall’Uomo di no del 1160, vinta dagli erbesi contro so, sembra il custode di un luogo in- Neanderthal, che utilizzava la grotta il Barbarossa. Dopo essere stata usa- triso di storia e al contempo ricco di come cava di selce; campagne ar- ta, durante le pestilenze del Medioe- vita. ● cheologiche, più o meno recenti, vo, come un lazzaretto al contrario, hanno portato alla luce utensili prei- nel 1700 la grotta, ormai abbandona- storici rudimentali, come raschiatoi ta, divenne un covo di briganti, che e punte musteriane, lavorati grezza- trovarono nei ruderi della roccaforte mente in questo tipo di roccia, ma an- un sicuro rifugio dopo le sporadiche che manufatti datati 4.000 a.C., in razzie nei paesi di Erba e di Albavilla; piena età neolitica. ma dopo anni di saccheggi la popola- Il ritrovamento di un’antica moneta zione, esasperata, riuscì a mettere in romana, fa poi pensare che già du- fuga i malviventi, distruggendo defi- rante l’Impero Romano la grotta ve- nitivamente la fortezza che non ven- nisse usata come riparo; fu solo a ne più ricostruita. partire dal 500 d.C., però, che nell’a- Da allora la caverna incominciò ad trio venne costruita una vera e pro- assumere la fisionomia che ha oggi: pria fortezza, sviluppata su più piani la scarsa radiazione solare, l’elevata e su quattro livelli di mura a scopo di- umidità del suolo e dell’aria, hanno fensivo. La rocca rappresentava la favorito lo sviluppo di piante ben perfetta fusione tra l’opera della na- adattate a queste condizioni; è il caso La Madonna con Bambino tura e l’ingegno umano: le ripide mu- delle felci, del capelvenere o dell’ede- all’ingresso della caverna. ra circostanti permettevano una faci- ra la quale, penzolando dalle pareti e È di altezza naturale ed è stata posta le difesa e l’acqua perenne del ruscel- dalla volta, adorna l’ampio ingresso. dagli alpini di Erba nel 1937. 33 6 - 2005 Tesi di laurea sugli IMI scar Brambani per la sua tesi Odi laurea sta conducendo una ricerca storica sui nostri soldati internati in Germania dal ’43 al ’45 (IMI). A tale scopo chiede l’aiuto di quanti sono in possesso di informazioni o materiali che possano portare un contributo a questa ricerca. Scrivergli in via don Mornatti 3 – 22010 Germasino (CO), e-mail: [email protected]

Quattro staffettisti di buona volontà (e gambe) omenica mattina 15 maggio, per operatore munito di telecamera mo- giamente il loro lavoro consentendo, tutti coloro che sono rimasti a bile, era di circolare …in bicicletta, in silenzio e senza chiedere nulla, di D casa, c’è stata una diretta televi- dal momento che in nessun altro mo- mandare in onda le interviste. siva su Raitre che ha ripreso per un’o- do sarebbe stato possibile circolare Li vediamo nella foto. Sono, da sini- ra e mezza la sfilata di Parma. C’erano nella zona sfilata. Il nostro direttore, stra, Roberto Danese (gruppo San anche interviste nella zona di ammas- grazie anche al presidente della se- Quirico), Pierluca Battilana (gruppo samento, filmati che venivano portati zione di Valdagno, Cailotto, e di Dino Cornedo), Luigi Bertagnin (gruppo nel furgone regia dislocato poco di- Danieli, già consigliere nazionale, ha Castelvecchio) e Silvano Povolo stante dalla tribuna d’onore. L’unico reclutato sabato sera – è il caso di dir- (gruppo San Quirico), tutti della se- modo di far pervenire alla regia le lo – quattro alpini, noti per la loro di- zione di Valdagno. Grazie, a nome del cassette con la registrazione delle in- sponibilità. Hanno detto subito di sì e nostro direttore, della redazione e, terviste fatte da un giornalista con domenica mattina hanno svolto egre- perché no?, di tutti gli alpini. ● Alla Stramilano la squadra Mountain-bike: il 4 settembre del gare nazionali ANA l’Esercito, nell’ambito del 144° anni- a Sulmona e versario di costituzione della forza armata. Questi gli atleti e i tempi: Casatenovo ten. col. Roberto Giovagnoli (1h 35' 40''), cap. Diego Simoni (1h 33' 48''), el numero scorso abbiamo primo maresciallo “lgt” Paolo Cupi- scritto delle necessità di inseri- do (1h 35' 46'', ottimo secondo posto N re nuove discipline sportive di categoria), primo mar. “lgt” Am- nel calendario delle gare nazionali brogio Pisano (1h 35' 46''), primo ANA. Sono gare ancora sperimenta- mar. Adriano Ruotolo e caporale li, in attesa che la commissione magg. Mario Capuani (1h 22' 05''). sportiva nazionale proponga al Con- nche quest’anno nel capoluogo Con piacere pubblichiamo la foto siglio direttivo nazionale di inserirle lombardo si è disputata la Stra- della squadra del Comando Truppe nel calendario ufficiale, con valenza A milano. È stata l’occasione per alpine, anche perché si è distinta in di campionato nazionale ANA. la squadra del gruppo sportivo del varie competizioni, premiando l’im- Intanto, il prossimo 4 settembre, si Comando Truppe alpine di Bolzano pegno degli atleti e la loro prepara- svolgeranno due importanti gare na- per testare i propri atleti. I quali si zione. zionali ANA: una a Sulmona (L’Aqui- sono comportati benissimo, realiz- Nella foto, da sinistra: ten. col. Ro- la) ed un’altra a Casatenovo (Lecco) zando ottimi tempi. Un risultato tan- berto Giovagnoli, cap. Diego Simoni, organizzate la prima dal gruppo alpi- to più lusinghiero in quanto la gara primo mar. "lgt." Paolo Cupido e pri- ni di Sulmona e la seconda dalla se- era valevole per il campionato del- mo mar. Adriano Ruotolo. ● zione di Monza. ● 34 6 - 2005 CLASSIFICA TROFEO “gen. ANTONIO SCARAMUZZA de MARCO” ANNO 2004 uesta la classifica del Trofeo “Gen. Antonio Scaramuzza de Marco”, che viene assegnato tenendo conto del punteg- gio conseguito dagli atleti d’ogni singola sezione nei vari campionati, che sono: sci alpinismo, sci da fondo e slalom, Qmarcia individuale in montagna, di regolarità e a staffetta, tiro a segno con carabina e tiro a segno con pistola. ● Sezioni Totale Fondo Sci Alpino Slalom Staffetta Carabina Pistola Corsa Marcia atl. punti atl. punti atl. punti atl. punti atl. punti atl. punti atl. punti atl. punti atl. punti class. class. class. class. class. class. class. class. class. 1 Bergamo 187 12.245 47 2.714 12 836 19 1.075 33 2.319 6 371 6 437 34 2.498 30 1.995 2 Biella 136 6.604 21 721 12 624 19 1.145 33 1.353 1 72 6 296 20 728 24 1.665 3 Brescia 108 5.832 8 105 12 348 18 547 4 279 5 174 10 605 51 3.774 4 Trento 78 5.461 32 2.326 22 1.478 15 972 9 685 5 Verona 104 4.805 13 691 17 747 27 1.161 9 477 13 752 22 857 3 120 6 Sondrio 72 4.787 11 871 12 872 19 1.065 15 1.077 15 902 7 68 3.845 19 897 8 526 12 711 12 825 4 251 4 228 6 395 3 12 8 Vicenza 55 3.721 27 1.641 6 519 3 95 8 468 8 668 3 330 9 53 3.636 23 1.725 4 126 18 976 3 306 5 503 10 Lecco 55 3.425 3 230 17 844 21 1.536 2 92 12 723 11 Salò 52 3.373 6 266 6 318 8 432 6 510 4 264 1 26 21 1.557 12 Valdobbiadene 75 3.118 8 303 2 56 8 291 18 957 4 56 5 74 18 634 12 747 13 Omegna 52 2.880 12 543 34 1.773 6 564 14 Pordenone 61 2.870 23 835 3 110 6 444 8 167 12 930 9 384 15 Cadore 54 2.739 35 1.715 4 108 13 794 2 122 16 Varese 63 2.198 12 472 2 60 15 539 3 111 7 252 4 144 8 335 12 285 17 Torino 48 1.764 18 381 1 73 2 93 6 263 21 954 18 Aosta 24 1.636 1 70 8 658 15 908 19 Treviso 28 1.604 3 76 6 446 7 410 12 672 20 Bassano 24 1.392 2 165 1 93 21 1.134 21 Udine 25 1.390 21 1.108 4 282 22 Val Susa 16 1.263 16 1.263 23 Ivrea 22 1.097 4 64 4 186 6 459 5 367 3 21 24 Domossola 22 1.069 7 419 2 70 9 385 4 195 25 Carnica 16 996 16 996 26 Valsesiana 13 717 3 183 7 459 3 75 27 Parma 19 650 1 2 5 78 3 198 5 116 2 148 3 108 28 Vitt. Veneto 10 608 1 11 3 231 6 366 29 Asiago 11 536 7 484 4 52 30 Pinerolo 9 474 9 474 31 Luino 15 467 12 225 3 242 32 Como 11 454 3 88 5 300 3 66 33 Tirano 12 453 12 453 34 Cividale 6 303 3 96 3 207 35 Valle Camonica 6 255 4 213 2 42 36 Intra 5 247 3 94 2 153 37 Gorizia 4 214 1 24 1 37 2 153 38 Vercelli 3 108 2 25 1 83 39 Modena 285 285 40 Abruzzi 267 267 41 Pisa 141 141 42 Firenze 141 141 43 Conegliano 125 125 44 Ceva 124 124 45 Venezia 116 116 46 Milano 312 312 47 Bolognese Rom.14 14 TOTALE 1.635 89.551 377 19.658 90 4.830 310 15.069 225 13.680 74 3.732 65 3.239 245 14.223 249 15.120 Militari 60 9 4 14 3 10 9 11 G.S.A. 2 2 TOTALE GENERALE 1.697 388 94 324 228 84 74 256 249 SEZIONI 168 33 14 29 18 16 13 27 18 35 6 - 2005 I libri recensiti in questa rubrica si possono reperire presso la Libreria Militare (via Morigi 15, angolo via Vigna, Milano; tel. 02-89010725) in biblioteca punto vendita gestito da due alpini.

LA CAMPAGNA IN AFRICA sconfitta loro inferta da un nemico che non apprezzavano: quegli italiani spesso chiamati con lo spregiativo “Welschen”. ORIENTALE ITALIANA (1940-41) Nel libro questo senso di superiorità si coglie spesso; ma, spia- n documento tecnico sulla seconda ce per i nostri valorosi avversari, furono proprio i Welschen alla Uguerra mondiale che mette in eviden- fine ad avere la meglio. Casi della vita! (c.d.d.) za le macroscopiche carenze soprattutto dottrinali del nostro apparato militare, P. POZZATO, M. RECH, R. DAL MOLIN chiamando in causa lo stesso Mussolini. 1918 I GIORNI PERDUTI Un documento che respinge le accuse di Le ultime quattro settimane di guerra presunta connivenza con il nemico che dell’esercito austroungarico ancora oggi vengono lanciate da certi Editore: Itinera Progetti – via Milano 45 – Bassano del Grappa ambienti radicali contro personaggi milita- Tel. 0424/503467 ri e contro lo stesso terzo Duca d’Aosta. www.itineraprogetti.com Una guerra, quella d’Africa Orientale, con- Pag. 400 – euro 21 dotta in situazioni di chiara inferiorità dal nostro esercito nel quale combattevano anche numerose brigate di indigeni che, senza speranza di aiuti dalla madre Patria, tenne in scacco il TORNARE A NIKOLAJEWKA nemico per diciotto mesi con episodi di alto valore militare che stupirono anche l’avversario: Cheren, Amba Alagi, Culquabert, on si stupisca il lettore se affermo che Gondar, per citare solo i più noti. Nnon ci troviamo in presenza di un libro Gloria imperitura al migliore dei Savoia e ai suoi soldati che, ma di un mosaico scritto, non dipinto. grazie al gen. Matucci, ufficiale del dopoguerra, tornano ad Lugaresi ha saputo dedicare a ognuno dei occupare il posto d’onore che loro compete. (c.d.d.) personaggi da lui prescelti un breve rac- conto cogliendo l’episodio essenziale della PAOLO MATUCCI loro vita, quello che trasforma, direi di LA CAMPAGNA IN AFRICA ORIENTALE (1940-41) colpo, l’uomo in eroe. È la sublimazione La figura del Duca d’Aosta, Viceré d’Etiopia delle loro vite prima, durante e dopo la vit- Pag. 120 – euro 14 toriosa ritirata dal Don a Nikolajewka. Un Paganini Editore – Firenze tassello per ognuno, quel tassello che, Tel. 055/6800074 unito agli altri, fa appunto, il mosaico. Reverberi, Reginato, Don Brevi, Don Franzoni, Magnani: pietre miliari sulla via dell’onore e Bedeschi, autentico Senofonte del- 1918: I GIORNI PERDUTI l’impresa; e ancora il capitano Reitani che abbiamo conosciu- to come uno dei protagonisti in “Centomila gavette”. Di lui l crollo di un impero visto dai nostri Lugaresi ci fa ricuperare la memoria descrivendone la morte Iavversari. Il 16 ottobre 1918 il debole eroica sul fronte russo dove, dopo l’otto settembre, era ritor- imperatore Carlo I, succeduto nel 1916 a nato con pochi altri italiani a fianco dei tedeschi, convinto che Francesco Giuseppe, per far fronte alle questo poteva essere l’unico modo per riscattare il buon nome spinte autonomiste delle varie etnie, tra- dell’Esercito. sformò l’Impero austro-ungarico in uno Né sono stati dimenticati gli alpini delle generazioni del dopo- stato federale; ma era troppo tardi. Solo guerra: Ferdinando Sovran nel 1999 ripercorre a piedi le orme così si spiega come, in sole tre settimane, dei nostri predecessori per esprimere in modo concreto la sua “uno dei più potenti eserciti del mondo” si devozione verso quei ragazzi. Quella di Sovran non è stata l’u- polverizzasse e l’Impero scomparisse per nica impresa del genere, ben s’intende; altre ne sono state sempre. La decisione dell’imperial regio fatte prima e dopo la sua, ma questa è stata condotta a carat- governo fu suicida: i nuovi capi politici di Cecoslovacchia e tere personale: solo contro l’immensità della steppa e contro d’Ungheria imposero ai loro soldati di abbandonare il fronte e l’emozione del ricordo. di rientrare nelle loro nuove Patrie; le retrovie si dissolsero, i Precede l’opera la presentazione dell’autore che è anche una reggimenti si assottigliarono. Croati e sloveni rifiutarono da confessione del perché sia “tornato” a Nikolajewka, lui che, per subito la federazione e accorsero a costituire la nuova età, non ha vissuto gli orrori di quei giorni. Leggetela bene: Jugoslavia. Gli austriaci, rimasti soli con pochi reparti unghere- sono parole di chi si è profondamente permeato della perso- si ancora fedeli al giuramento, dovettero rassegnarsi alla ritira- nalità di coloro che ha rievocato. Lugaresi nel libro è di volta in ta sotto la pressione delle armi italiane. Interi Corpi d’Armata si volta Reverberi, Magnani, Don Brevi, Bedeschi; e scrive. Scrive diressero, ancor prima dell’armistizio, verso la Patria con i loro quello che loro avrebbero scritto e proromperà in quel grido reggimenti, in buon ordine, sia pure circondati da masse di che potrebbe essere un grido liberatorio:”Tornando a disertori e di sbandati in uno scenario apocalittico. Nikolajewka ho provato l’orgoglio di essere italiano”. Gli scrittori militari austriaci sostennero che “Fu colpa degli Cesare Di Dato ungheresi se il fronte crollò” e che “Gli italiani non riuscirono mai a vincerci”, dimenticando che i nostri soldati, Diaz in testa, GIOVANNI LUGARESI seppero aspettare. Irrigiditisi sul Piave, non cedettero e il 15 TORNARE A NIKOLAJEWKA giugno 1918 conseguirono la brillante vittoria del Solstizio, Uomini e fatti di guerra e di prigionia vanto della nostra artiglieria. A fine ottobre i soldati italiani col- MUP Editore – Parma sero, come un frutto maturo, la resa del nemico una settima- Pag. 160 – euro 9,00 na prima degli Alleati sul fronte francese. Tel. 0521/386014 – fax 0521/506588 Molti comandanti austro-ungarici non si rassegnarono mai alla Sito internet: www.mupeditore.it 36 6 - 2005 LIBRI RICEVUTI Parma, romanza alpina TENENTE ANONIMO MEMORIE DI GUERRA Memorie di guerra di un sulle note… dell’Adunata ufficiale di artiglieria 1915-1918 Diario di guerra di uno sconosciuto ufficiale di artiglie- arma, romanza alpina: non poteva ria sul Carso e sull’Ortigara, quotidiane vicende di Pessere titolato meglio il libro che coraggio e patriottismo. Pino Agnetti, inviato speciale ed edi- Pag. 258 – euro 18,00 torialista della Gazzetta di Parma, ha Nordpress Edizioni – Via Maffoni 43 – 25032 Chiari (BS) Tel. 030/7000917 – 030/70002124 scritto sulla 78ª Adunata nazionale www.nordpress.com degli alpini nella città della musica per eccellenza. È un volume di artico- GIUSEPPE REINA li e di fotografie a colori che ripercor- NOI CHE TIGNEMMO IL MONDO DI SANGUIGNO rono, anzi, testimoniano lo svolgersi Combattendo sull’Isonzo e sul Carso con la brigata Perugia – Maggio-novembre 1915 dell’Adunata, dalle prime avvisaglie Questo volume, che narra le vicende di Reina, coman- alpine allo scioglimento della sfilata. dante del 130° reggimento di fanteria della brigata Agnetti, del quale abbiamo scritto Perugia, decorato di medaglia d’argento al Valor nella nostra rubrica “In biblioteca”, è Militare, è uno dei primi libri di memorie della prima l’unico reporter ad avere seguito sul guerra mondiale. Proibito per un anno dalla censura è stato pubblicato nel 1919. campo tutte le principali missioni ita- Pag. 125 – euro 20 liane all’estero dell’ultimo decennio: Tel. 030/7000917 – 030/70002124 Somalia, Bosnia, Kosovo, Albania, Ti- www.nordpress.com mor Est, Eritrea, Afghanistan e da ultimo Iraq. Molto attivo anche sul versante umanitario, ha promosso insieme all’Alto Commissa- riato delle Nazioni Unite per i Rifugiati la maggiore donazione pri- I seguenti volumi sono editi da: vata italiana a favore della popolazione di Sarajevo. ● Paolo Gaspari editore Via Vittorio Veneto 49 – 33100 Udine tel. 0432/512567 e-mail [email protected] www.gasparieditore.com I manifesti dell’Adunata di Parma H. SCHNEEBERGER, P. PIERI, L. MALVEZZI e le medaglie dall’Ortigara ad oggi LA MONTAGNA CHE ESPLODE. KAISERJAGER E ALPINI idea è originale: un libro con i manifesti del- SUL CASTELLETTO DELLA TOFANA L’ l’Adunata e un po’ di storia, attraverso le me- Finalmente tradotto uno dei memoriali più interessanti daglie delle adunate, dalla prima all’ultima. L’ha della guerra nelle Dolomiti. a cura di Paolo Pozzato – pag. 134 – avuta Renato Valentini, artigliere del 3° da monta- 35 illustrazioni – euro 9,00. gna, gruppo Udine, titolare di una tipografia a Ca- doneghe, in provincia di Padova. In un libro che si A CURA DI D. FONTANIVE E M. FORNARO legge come un almanacco, tutto alpino, presentato DIARI DI GUERRA SULLA MARMOLADA E SUL COL dal nostro presidente nazionale Corrado Perona ci DI LANA Nove diari di volontari “irredenti” trentini, di alpini e sono i manifesti e le medaglie che hanno parteci- ufficiali delle brigate cacciatori delle Alpi e Val pato alla selezione in vista dell’adunata di Parma. Cordevole e di Landesschützen, percorrono i due anni È una interessante passerella di idee, incentrate di guerra tra i monti della Marmolada, del Sieff e del sulla città di Verdi e sugli alpini. Come si avrà mo- Col di Lana. do di constatare, la fantasia non ha avuto davvero Pag. 120 – 74 foto – euro 9,00 limiti, il che ha appesantito il lavoro del Consiglio nazionale che una LUIGI PAULUZZI scelta ha dovuto comunque farla. Lo stesso si può dire per la me- ALPINI, MULI E CRISTIANI daglia ufficiale dell’adunata. Non un’aggiunta: nel libro di Valentini Le avventure di un ufficiale veterinario della Julia sono riportate tutte le medaglie delle adunate, da quella sull’Orti- in Russia gara nel 1920, a Parma. Ci sono poi immagini delle cartoline delle Un tenente veterinario friulano, il suo attendente, l’in- adunate degli ultimi anni. Si tratta di un libro… aperto, una sorta di fermiere ucraino, i carri armati russi e tedeschi e l’in- ferno della ritirata. Un diario prezioso che fornisce al cronistoria alpina che va aggiornata di anno in anno, visto che men- lettore una diversa visuale sugli avvenimenti. tre si spegne l’eco di Parma, già sembra incombere Asiago… Pag. 79 – euro 9,00 Il libro può essere richiesto alla tipografia Valentini, al prezzo (alpi- no) di 5 euro. Per una sola copia vanno aggiunte le spese di spedi- DINO COLLI, PAOLO GASPARI, ROBERTO VECELLIO zione, spese che saranno invece a carico dell’editore per richieste ITINERARI SEGRETI DELLA GRANDE GUERRA NELLE DOLOMITI di cinque o più copie. L’indirizzo è: Tipografia Valentini, via Galliani Dal Sass de Stria alle Tofane: i luoghi “nascosti”e diffi- 127, 35010 Cadoneghe (Padova). Tel. 049.702033 – 702175; fax cili da scoprire, lungo i boschi e le crode. 049.702605 – e-mail: [email protected] ● “Guide Gaspari” – volume primo – Pag. 126 – euro 12 37 6 - 2005 chi si riconosce? incontriamoci!

SAN CANDIDO, 6º ALPINI San Candido, anni ‘64/65: 6° Alpini, 129ª cp. mortai. Te- lefonare a Nello Cappelletti, 045-519839. TOLMEZZO NEL 1939 BTG: GEMONA, Alpini del btg. Ceva, 4ª cp., a Tolmezzo nel ’39. Pietro ANNI 1967/68 Larino, primo a destra, 8° Alpini, btg. Gemona di classe 1919, ferito e fatto , anni ‘67/68. prigioniero dai russi, è ri- Renzo Gobbo (tel. 0434- masto per tre anni in Sibe- 29913) in particolare cerca ria. Scrivergli in via Alpi 8 – Angelo Pellizzari, indicato 12078 Ormea (Cuneo). dalla freccia.

BTG. FELTRE A MOGGIO UDINESE Moggio Udinese, anni ‘51/52, 7° Alpini, btg. Feltre, 125ª cp. mortai. Scrivere a Battista Passuelle, Jardin de l’Amiral c3 – 126 Chemin des âmes du Jurgatoire – 06600 Anti- bes (Francia). MISURINA, NEL 1954 Campo invernale a Misurina, nel febbraio del ’54: gruppi Pieve di Cadore e Conegliano, 2° e 3°/’31. Contattare Pier Rocco Olivero, 011-9675039.

11º ALPINI, NEL 1969 Danta di Cadore nel ’69, nell’11° rgpt. alp. arr. di GRUPPO BERGAMO, 32ª BATTERIA BASSANO, NEL 1958 stanza a Chiusa Forte (Udi- Artiglieri del 5° da Montagna, 32ª batteria dell’Orobica, CAR di Bassano, nel ’58, ne). Contattare Angelo Cic- gruppo Bergamo, a Silandro, 3°/’65. Telefonare a Paolo 1°/’37. Scrivere a Giuseppe carelli, 0737-85377; oppu- Togni, 030-2792490; oppure a Franco Del Bosco, 0363- Paoluzzi, 0432-729438. re 348-8245639. 45976. 38 6 - 2005 alpino chiama alpino ADUNATA DEL BTG. VAL BRENTA Gli alpini del btg. d’arresto Val Brenta si ritroveranno do- menica 26 giugno in occasione del 50° di fondazione REGGINATO DOVE SEI? del gruppo di Dimaro. Per informazioni contattare Cor- Vincenzo Regginato e Luigi Piccirilli erano a nel rado Franzoi, 349-3605562, Enzo Salvatori, 333- ’69, caserma La Marmora, reparto salmerie. Da allora non 3755165; oppure inviare una mail all’indirizzo: anasol- si sono più rivisti. Ora Piccirilli cerca il suo commilitone [email protected] per poterlo abbracciare. Contattarlo al nr. 0873-959303.

BRIGATA OROBICA, 1º/’32 Giustino Rotolone cerca i commilitoni della brigata Oro- bica, 1°/’32, che nei mesi di gennaio e febbraio hanno fatto il CAR a San Rocco Castagnaretta (Cuneo), 1° plo- tone, 8ª cp., 2° btg. caserma Vian. Contattarlo al nr. 0171-945647.

STEFANO ACTIS PERINETTO Stefano Actis Perinetto cerca notizie e foto in divisa del nonno, che portava il suo stesso nome. Poche le infor- mazioni di cui dispone: classe 1909, nato a Rodallo (To- rino) ha fatto il militare a Ivrea, nel 4° alpini, btg. Ivrea. Durante la seconda guerra mondiale era ad Aosta, alla PASQUALE MENNA caserma Testafochi. Scrivere a Stefano Actis Perinetto, Pietro Baldassarre (seduto Via Isonzo 11 – 10010 Rodallo (Torino). sul dorso del mulo), classe 7° ALPINI, 1930, cerca notizie del ANNI 1969/70 commilitone Pasquale Pasqualino Sottoriva cerca CERCA IL TENENTE CROCE Menna che nella foto tiene il commilitone fotografato le redini del mulo. Negli Mario Venturini, classe 1916, cerca notizie del tenente con lui quando erano nel anni ‘51/52 erano nella 7° Alpini, anni ‘69/70. Te- Croce (di Vigevano o Varese) comandante di plotone 108ª cp., del btg. L’Aquila, del btg. Vicenza durante l’ultima guerra mondiale. Ven- lefonargli al nr. 0331- caserma La Marmora. Te- 995900. turini, conducente nello stesso battaglione, nel ’38 si lefonare a Baldassarre, al trovava a Tolmino (ora in Slovenia), nel ‘40/’41 ha par- nr. 338-4672129. tecipato alla Campagna del fronte greco-albanese e nel ‘42/’43 alla Campagna di Russia. Chi avesse notizie contatti il figlio di Venturini, Dino residente a Cervigna- no del Friuli, tel. 0431-33738; cellulare 335-6975548 – e mail: [email protected]

SNICHELOTTO DEL BTG. PIEMONTE Il 31 marzo del ’44, diciotto alpini del btg. Piemonte, 1ª cp., condotti dai sottotenenti Snichelotto e Rizzini, occu- parono monte Marrone. Ora Rizzini vorrebbe incontrar- si con Snichelotto, che non ha più rivisto. Telefonargli al nr. 045-7265144. ARMANDO TARAVELLO TENENTE MONTI 5° CAR A SACILE Stefano Baravalle (tel. Giovanni Macori era nell’8° Alpini, btg. Gemona, 69ª cp., Olivo Baldassin (nella fo- 0172-98393) cerca notizie a Pontebba, negli anni ‘61/63. A distanza di oltre 40 an- to) classe 1926, cerca i di Armando Taravello, che ni Macori vorrebbe incontrarsi con l’allora tenente Mon- commilitoni del 5° CAR di nel 1954 era alla caserma ti, che comandò la 69ª compagnia. Chi avesse sue noti- Sacile, 5°/’47: lui era il Di Prampero (Udine), nel zie è pregato di scrivergli, in via Sangemini 40 – 47020 cuoco. Telefonargli al nr. 3° rgt. art. da montagna San Vittore di Cesena. 0424-99538. della brigata Julia. 39 6 - 2005 A 38 anni dal congedo un gruppo di alpini della 125ª compa- gnia mortai, 7° alpini, brigata Cadore, si sono ritrovati, ospiti del gruppo ANA di Strigno, per trascorrere una giornata in al- legria ricordando la naia; si è unito al gruppo l’allora tenente Catone (ora generale). Per il prossimo incontro contattare Agostino Piccinelli tel. 339/4533763 o Ponza 0445/403038. incontri Eccezionale incontro, in occasione dell’89° compleanno, dopo oltre 60 anni, di 7 reduci cl. 1916 che hanno partecipato insie- me alle campagne della seconda guerra mondiale.

Di nuovo insieme a Bagnatica (Bergamo), ospiti del gruppo al- pini, alcuni compagni di naia a Malles Venosta negli anni All’annuale commemorazione dei Caduti in Russia al tempio 1957-1958. C’erano: Lino Rossi (capogruppo), Sperandio Al- di Cargnacco (Udine) si sono ritrovati alcuni reduci di Russia deni, Franco Ghilardi e i tenenti Omobono Fenaroli, Franco dell’8° alpini btg. Tolmezzo. Sono: Egidio Poles, Giovanni Ci- Gazzola e Gianfranco Moretti. molai, Umberto Perin, Enzo Roman Zotta, Vittorio e Giuseppe Zaina, Ottavio Pes e i loro ufficiali Fiore Bucco, Luigi Pauluzzi, Gastone Rocco e Guido Vettorazzo.

Erano sottufficiali di comple- mento del 5° corso ASC della SMALP e della 129ª compa- In occasione del 29° raduno gnia mortai del btg. Bassano al Passo Duran nelle Dolomi- di stanza a San Candido cin- ti si sono incontrati (da sini- quant’anni fa. Si sono incon- stra): Fabio De Pellegrini, ca- trati per caso (ecco il motivo pogruppo ANA di Stoccarda per cui non portano il cappel- (Germania), Bruno Zanetti, lo) a Sotto il Monte Giovanni già presidente della sezione XXIII, riconosciuti, abbracciati. di Belluno, Mario De Col, ca- Sono Sergio Geminiani di Si sono ritrovati a Lumezzane, dopo 38 anni, i “veci” del 2° pogruppo ANA di Wolfsburg Massarosa (Lucca) e Tomaso scaglione 1965 della fanfara della gloriosa Cadore. Eccoli fo- (Germania), il gen. Mervig, e Tagliaferro di Alzano Lombar- tografati davanti alla chiesetta di Poffe, dedicata ai Caduti di l’ambasciatore Paolo Scarso. do (Bergamo). Lumezzane. 40 6 - 2005 litoni dellascuolaalpinadiLaThuile (Aosta). timo adestra)haritrovato,dopooltre50 anni,alcunicommi- Grazie aunappellopubblicatoda“L’Alpino”, Pedrotti (ul- Luigi vio Pascoletti 0432/666210. prossimo incontrocontattareIdoMarchetti0165/44295 oFul- Aosta,deglianni‘59/’60. Per delgruppo il Saluzzo gliartiglieri Dopo 44annidalcongedosonotornatiallacasermaMussodi Per iprossimiincontricontattare LorisFavret 0434/522790. compagnia, btg.Gemona,distanzaaPontebba nel1969/’70. tenente, oragenerale,GianfrancoPerelli, glialpinidella71ª Si sonodatiappuntamentoaValeggio sulMincioconilloro nuto aSaluzzo alla casermaMusso. po Aostaa44anni dalcongedo,inoccasione delradunote- alpini della4ªbatteriadelgrup- degliartiglieri Foto digruppo pe Savioritel.030/2 stone anni1966/’67. Per iprossimiincontricontattareGiusep- Ve- damontagnadelgruppo na, hannoospitatogliartiglieri Rodengo Saiano(Brescia)elasuasplendidaabbaziaoliveta- dolo tel.0432/581203 tel.0422/23119. oRinoMartinazzo ti chenonèstatopossibilerintracciare,contattare:LeonardoLo- Gemonaanni1951/52.toni dellabatteriadelgruppo Per imol- to Calvi,aTai di Cadore,inoccasioneunincontrocommili- Questa fotoèstatascattatadavantiallacasermaPietroFortuna- e Enduir. Per notizie rivolgersiaMussatel.011/9981130. Franchino, Boella,Mussa,VivaldoBaldini. Dasinistra: Martora, canti dellafanfara“Taurinense”, alloradiretta dalmaestro Leinì (Torino) sisonoritrovati,a41 annidalcongedo,seimusi- di anniversario difondazionedelgruppo In occasionedell’80° btg. Feltre. za, alla65ªcompagniadel Bernasconi eranoaUgoviz- Bonora (alloratenente)e Bernasconi. 54 anniLuigi potuto riabbracciaredopo Castelgoffredo (Mantova)ha di Bepi Bonora,capogruppo 771920 o F o 771920 ranco Valetti tel.030/2 (Udine) eSpezzotti(Padova). tozzi (Modena),Formella stra: Amedeo(Cuneo),Ber- corso.Dasini- tro AUCdel65° Trieste sisonoincontratiquat- In occasionedell’adunatadi 771317.

6 -2005 41 incontri la deposizione pini fa parte della storia di Gazzada Schianno – e i pre- sidenti delle locali associa- zioni d’Arma. Il parroco don Giuseppe Ornaghi ha officiato la S. Messa, aven- di stima per le do parole Il rito è stato penne nere. concluso dalla Preghiera dell’Alpino. Dopo la depo- al sizione di una corona monumento ai Caduti, sul- le note del “Silenzio”, il Bertolasi ha presidente ringraziato il sindaco, i delle associa- presidenti e tutti gli zioni consorelle alpini venuti a celebrare l’anniversario con le penne del gruppo. nere Nelle foto: al monumen- della corona to ai Caduti. l gruppo di Gazzada ha fe- Schianno (Varese) VARESE Gazzada Schianno in festa Gazzada Schianno del Gruppo per i 55 anni steggiato il 55° di fondazio- ne. Lo ha fatto in un paese imbandierato, sfilando per le strade fino alla piazza del Municipio, dove c’è il in me- monumento eretto dei Caduti. moria e a onore La cerimonia ha avuto una nutrita partecipazione non solo di alpini del gruppo e della sezione , ma anche di e gruppi della Provincia una delegazione venuta dal Trentino. seziona- C’era il presidente le Francesco Bertolasi con il capogruppo Franco Maz- zucchi, il sindaco Pierange- lo Brusa con il Gonfalone della città – a dimostrazio- degli al- ne che la presenza I (g.p.) dicò allo studio delle lin- gue e della psicologia. Nel 1964 fondò la “Lega”. In occasione del quaran- tennale di questa beneme- rita associazione, e nel quinto anniversario della morte della fondatrice, do- po la messa celebrata nella chiesa locale, nella piazza intitolata a Sabina Santilli è stato scoperto il monu- mento. autorità, Erano presenti tra cui il sindaco e il presi- dente della "Lega del Filo loca- le scolaresche d'Oro", dell'asso- li, rappresentanti ciazione combattenti e re- sordocie- duci e numerosi chi, accompagnati dai loro assistenti.

li alpini del gruppo di San Bene- "Morroni" ABRUZZI Un monumento alla fondatrice Un monumento del “Filo d’Oro” detto dei Marsi, il vice pre- sidente sezionale Enrico capo Addis e il Tabellione Calvarese, gruppo Pietro sono stati gli artefici di una commovente iniziativa. Hanno commissionato allo Vincenzo alpino scultore un busto mar- Trinchino che ritrae la concit- moreo tadina Sabina Santilli, fon- datrice della "Lega del Filo a tutela delle perso- d'Oro" Santilli La ne sordocieche. all'età diventò sordo-cieca di 7 anni, visse per qualche tempo in un istituto a Ro- ma, per far ritorno, dopo qualche anno a San Bene- detto dei Marsi, dove si de- G 42 dalle nostre sezioni 6 - 2005 G S l’assessore provinciale Re- siglio regionale Ronzitti, il vicepresidente delCon- la RegioneMilitare Ligure, Fresia giàcomandante del- tivo alcompleto,ilgen. grano conilconsigliodiret- sidente dellasezioneBel- con ilqualec’eranopre- nazionale CorradoPerona, presenza delpresidente colarmente solenneperla La cerimoniaèstataparti- se 1915. il ten.Doro Bressani, clas- re Piccinini,classe1921,e valor militare, ilten.Cesa- annovera duedecoratial quant’anni delgruppo,che diquestoaccordo portanza “ attiva damoltotempo. za unacollaborazionegià convenzione cheufficializ- no Meroi, hannofirmatola noma Valle d’Aosta,Silva- Civile dellaRegioneauto- direttore dellaProtezione l’ANA, CorradoPerona, eil presidente nazionaledel- le aSaint-Christophe,il Naturali eProtezione Civi- dell’Agricoltura, Risorse dell’assessorato regionale la salettaalprimopiano Lunedì 21marzo 2005,nel- e diassistenza alle operazionidisoccorso disupporto mo intervento nelpri- e, particolarmente, attività diprotezionecivile no essere impiegati“ na dell’ANAechepotran- vile dellasezionevaldosta- no l’UnitàdiProtezione ci- I 50annidelgruppodiRivarolo la collaborazioneANA-Regione Protezione civile:ufficializzata GENOVA AOSTA Inutile dilungarmi sull’im- Inutile dilungarmi no celebratoicin- li alpinidiRivarolo han- lontari checompongo- ono ottantanoveivo- ”. nelle della M.O.SilvioSibona, de chericorda ilsacrificio mento aiCadutieallalapi- sta unacorona almonu- go ilpercorso èstatadepo- strade dellacittadina.Lun- hapercorsoUn corteo le vello. della Circoscrizione, Cri- nata Briano,ilpresidente gratificaquantogli accordo dovuta attenzione.Questo abbiamo volutodedicarela –acui tolineato Coquillard mento significativo–hasot- “ mente soddisfatti. quillard, entrambi visibil- Valdostana, RodolfoCo- presidente dellaSezione le, gen.MaurizioGorza, eil nale dellaProtezione civi- che ilresponsabile nazio- cordo eranopresenti an- Alla sottoscrizionedell’ac- essere sempreall’altezza gurio diunbuonlavoroe vailmioau- gruppamento, Rag- del1° e chefaparte RollandozdiHône da Bruno valdostano,“tirato” gruppo quattordicimila uomini.Al ga, complessivamente,di ne NazionaleAlpinidispon- zione civiledell’Associazio- stanza ecioèchelaProte- Perona – ilpresidente– haaffermato È indubbiamenteunmo- credo contilaso- ”. come ivigilidelfuoco,sono del fattocheglialpini,così anche inconsiderazione minimo chepotessimofare, all’ANA.Erail una certezza didare perché permette nell’occasione– tervenuto Vicquéry,nale Roberto in- aggiunto l’assessore regio- di grandeimportanza “ ciò chefaranno ta unulteriorestimoloper non soltanto,marappresen- e ni sulnostroterritorio, Alpini hannofattoneglian- cinini, andatoavantialcun cinini (figliadiCesare Pic- drina lasignoraCeciliaPic- Il giornosuccessivo,ma- scosso numerosi applausi. le cuiesecuzionihannori- Soreghina eMonteBianco, deicori In serata,concerto ne Cuneense. rgt. delladivisio- artiglieria so della11ªbatteriadel4° comandante sulfronte rus- È una firma simbolicama È unafirma ”. – ha non hacostomacuore lontario, tengoaribadire, bre del2000.L’opera delvo- to laValle d’Aostanell’otto- to alluvionalechehacolpi- ne nerenelcorsodell’even- dallePen- l’aiuto apportato èstato ricordare, vorrei Fondamentale, gli effettivi. nulla togliereallavorode- numero divolontari,senza eungran rità nelservizio unacapilla- torio, offrendo disponibili sulnostroterri- costantemente operativie Penne Nere”. della targa “Piazzettadelle mento dell’inaugurazione Pietro Garnesiinunmo- capogruppo diRivarolo zionale CorradoPerona il Nella foto: dito. che èstatoalungoapplau- nazionale CorradoPerona ro equindidelpresidente diAntonioSulfa- tervento lano sezionale,unbreve in- targa, dalcappel- impartita Dopo labenedizionedella civile. gagliardetti epopolazione zione dialpini,gruppicon po. Numerosa lapartecipa- davanti allasededelgrup- delle PenneNere", proprio latargaperta di"Piazzetta anni orsono)èstatasco- Cristina Sanson il presidente na- ”.

6 -2005 43 dalle nostre sezioni Dario Burresi to che intendono utilizzare quei fondi per l’acquisto di sofisticati strumenti per lo studio delle malattie tumo- rali infantili e per un pro- al- relativo getto di ricerca nel campo le malattie rare pediatrico. Nelle foto: Leonardo Riccio- li, con il presidente della se- zione Chiapolino e l’asses- sore Sluga. gentina, portandosi ga- il del gruppo. Era- gliardetto alpinisti no con lui altri tre Berton-valsesiani: Tiziano e Massi- cini, Matteo Ferro miliano Lana, (nella foto). artigliere Andrea Dega- Andrea artigliere sparis del gruppo di Ala- VALSESIANA e rimane è la solidarietà. Come A.N.A. siamo stati i tesorieri di quella colletta. generosa- Ora il denaro, mente donato dalla città, ritorna alla città”. La consegna degli assegni è avvenuta durante una ce- rimonia nel Municipio alla dell’assessore presenza Fulvio Sluga. I presidenti delle due associazioni be- neficiate hanno comunica- Sul Cerro Aconcagua con il gagliardetto del gruppo gna, sezione Valsesiana, ha gna, sezione Valsesiana, raggiunto la vetta del Cerro Aconcagua (mt. 6.980) per- la via normale Ar- correndo L’ nella Cordigliera Blanca nella Cordigliera del Perù. La cima, come sta- scalate, è tutte le altre ta raggiunta con il cappello alpino in testa. rietà. Così il “Fondo Riccio- rietà. Così a Leonar- li” ha permesso cure, tutte le do di ricevere in- sottoposto agli essere terventi e, dopo necessari di ripren- la riabilitazione, la sua vita normale. dere è un baldo e Ora Leonardo ad sano giovanotto, pronto che gli è la vita affrontare genero- dalla stata regalata sità dei nostri concittadini, stesso come ha voluto lui con un breve affermare ma commovente ringrazia- mento. I soldi che sono avanzati, la sezio- 42.000 euro, oltre sentito ne ANA di Trieste, ha deciso di l’interessato, alla città devol- restituirli vendoli alle associazioni “Azzurra” ed “AGMEN” che, nell’ambito dell’ospe- dale pediatrico Burlo Garo- si occupa- falo di Trieste, no dell’assistenza alle fa- miglie dei bambini malati la ed a sostenere di tumore in cam- scientifica ricerca po pediatrico. – dice il presi- “L’incidente Chiapoli- dente Gianpiero un resta no – per Leonardo Ciò che vale triste ricordo.

arco Merana e Mauri- arco – alpini del lio Siccardi n una strada di Aurisina n una strada il di Trieste alla periferia CUNEO TRIESTE gruppo di Demonte – foto- grafati sulla cima del ne- vaio Ishinca a quota 5.800 Col cappello alpino, sulla Cordigliera peruviana Bentornato alla vita, Leonardo alla vita, Bentornato

20 maggio del 1998 il giova- 20 maggio del 1998 Riccioli, nissimo Leonardo e figlio dell’alpino Mario da fratello dell’artigliere era ri- montagna Aurelio, inci- masto vittima di un Le sue dente col motorino. subito condizioni erano apparse gravi: ricoverato medici in stato di coma, i speran- non davano molte a ze. Alla fine riuscirono strapparlo alla morte; ma, le sue cure per completare era necessario trasferirlo di alla clinica neurologica , per farlo opera- specializ- da un chirurgo re ri- zato. Altrimenti sarebbe paraliz- masto per sempre zato. Poichè la famiglia non disponeva di adeguati mezzi economici, gli alpini della sezione si sono dati e, tramite una col- da fare letta ed una campagna di sensibilizzazione della stampa locale, sono riusci- addirittura ti a raccogliere più della somma necessa- ria grazie al grande cuore dei triestini, che si sono su- perati in una gara di solida- M I 44 dalle nostre sezioni 6 - 2005 U avrà mododidimostrare il seconda GuerraMondiale, Africa Orientale,durantela Anche successivamentein d’Argento alvalormilitare. ritandosi tre medaglie di uomoealpinista,me- sua tempraeilsuovalore mello, avevadimostratola Guerra, sullenevidell’Ada- zione. GiànellaGrande dellaspedi- ni asupporto guidare lapattuglia dialpi- ro Soraerastatosceltoa lare. ManonacasoGenna- sferiche dellabanchisapo- estreme condizioniatmo- Re, gentetemprataalle tori difochedellaBaiadel una folliasecondoicaccia- un’impresa leggendaria, pack fudefinitaallora polare. Lasuamarcia sul schiantò sullabanchisa ilPoloNord, si sorvolato generale Nobile,dopoaver “Italia” che,allaguidadel naufraghi deldirigibile allaricercapartecipò dei Gennaro Sora,chenel1928 rio “capitanodelpack”, commemorare illeggenda- un mododiricordare e èanche La partecipazione conentusiasmo. ciparvi semplici praticanti,parte- e d’ogni età,atletiaffermati le. Unagarachevedealpini no insiemealrisultatofina- no sifondonoeconcorro- do, sci,alpinismoescialpi- timo indiscesa;dovefon- in piano,unosalitael’ul- nere, cheprevede untratto ta alpina,unicanelsuoge- ro Sora.Unagaradistaffet- edizione delTrofeo Genna- mo perlacinquantesima sulle nevidiSpiazziGro- rose PenneNere accorse nazionale CorradoPerona Presente allamanifestazioneancheilpresidente Cinquant’anni dialpinità Trofeo GennaroSora BERGAMO sole haaccoltolenume- stupenda giornata na di del Serinariesceamante- bagarre. Toninelli Antonio Su perlasalitasiscatena Carona B. staccato giungeVanini del ne disalita.Lievemente mo ilcambioperlafrazio- brucia Carraraedàperpri- termine delpianoParedi rona B(Vanini Corrado).Al to B(Paredi Simone)eCa- (Carrara Michele),Eserci- dai frazionistidiSerina testa unterzetto formato dopo illanciosiformain modo impeccabile.Poco piste sonopreparate in Esercito diCourmayeur. Le Centro Addestramento cui duedialpiniinarmidel te trentatré pattuglie,di sonoschiera- Alla partenza nio Sarti. presidente sezionaleAnto- dente Giorgio Sonzognieil Perona conilvicepresi- dente nazionaleCorrado degli ospitiillustri:ilpresi- patizzanti, visonoanche tori presenti, alpiniesim- feo. Tra inumerosi spetta- prestigiosa storiadeltro- ripercorre letappedella illustra lafiguradiSorae stampa diunopuscoloche si sonofatticaricodella glistessiGruppi ne del50° Gennaro Sora.Inoccasio- sto Sparso,paesenataledi lezza, Val diScalveeFore- dino, Val delRiso,Val Bor- l’Alta Valle Seriana,Valgan- organizzato daiGruppidel- della Sezioneepoidal1975 nato nel1950suiniziativa hanno perquestoTrofeo, gli alpinibergamaschi grande attaccamentoche Ed eccoalloraspiegatoil d’argento eduedibronzo. dosi un’altramedaglia suo coraggioguadagnan- della Difesaquestecose. farà aspiegare alministro na commenta:«Comesi sia nonl’hapiùvisto.Pero- no dellacampagnadiRus- trarlo. Daallora,dalritor- no esiripromette diincon- la. Isuoiocchisiillumina- iscritto allaSezionediBiel- batteria èviventeed che ilsuocomandantedi zionale Perona apprende gli sci.Dalpresidente na- sapere ancora dominare il percorso, madimostradi classe 1920.Nonfaràtutto Pietro CavagnadiSerina, della campagnadiRussia, presenta ancheunreduce si ra deiveci.Allapartenza Subito doposisvolgelaga- terzo esettimo tempo. sifica propria, segnanoil litari, chehannounaclas- goglio. Leduesquadre mi- Carona BeCremeno A.Val- del Trofeo Sora,davantia si aggiudicala50ªedizione Così lasquadradelSerina la discesa. frenesia distrafare giùper senza farsiprendere dalla dai compagnidistaffetta, il vantaggioaccumulato amministrare congiudizio dala, glislalomistidevono sul solatiopoggiodelVo- dell’Esercito B.Alcambio, il valdostanoPessionJules della frazioneesuperando gnando ilmigliortempo del Carona Afafaville,se- ma dietro Pirola Corrado nere laprimaposizione, simo. Trofeo Sora.All’annopros- che hasempre distintoil no spiritodicompetizione ro saràbenaccetto,nelsa- lia, vorràmisurarsiconlo- d’Ita- alpino, diogniparte e sequalcunaltro Gruppo mento perl’annoprossimo panti sidannoappunta- trentatré pattuglieparteci- della bandacittadina,le Sulle notedel“Trentatrè” Trofeo. senti adogniedizionedel che sonosempre statipre- tanti dellafamigliaSora, nale Sonzognierappresen- di, ilvicepresidente nazio- onorario sezionaleCrepal- vi sonoancheilpresidente Corrado Perona. Sulpalco e ilpresidente nazionale, te sezionale,AntonioSarti, daco diGromo, ilpresiden- prendono laparola ilsin- na almonumentoaiCaduti la deposizionediunacoro- merosi gagliardetti. Dopo da tantePenneNere enu- le piazzadiGromo, gremita pomeriggio nellamedieva- La premiazione seguenel done l’età,egiungeprimo. sura anchecoiveci,aven- di salitadelTrofeo, simi- dopo averfattolafrazione fredo PasinidelValgoglio, La vittoriaèscontata;Al- mai.» Maeccolapartenza. Roma nonlocapiranno per capirnelospirito.A gna vivere conglialpini Bisogna esseralpini,biso- Luigi Furia

6 -2005 45 dalle nostre sezioni da sinistra (se- gli alpini al lavo- Nella foto: micoperto) il gen. Romeo, Sottile, il sinda- il prefetto co Chiamparino, il gen. No- della se- velli, il presidente zione Chiosso e l’assesso- alla PC Bonino. re ro e impiegando complessi- ro traspor- vamente 778 ore, tando i materiali a dorso di mulo e, quelli più pesanti, ripri- hanno in elicottero, stinato la cappella sulla quale poggia una grande del Si- statua della Madre Le spese per i mate- gnore. trasporto sono riali e il loro state coperte da una sotto- scrizione fra i cittadini di Bedonia, ai quali si sono aggiunti anche numerosi i la- villeggianti. Terminati vori, gli alpini del gruppo si sono riuniti davanti alla e hanno po- cappella “loro” sato per la foto ricordo. Uno sventolava la Bandie- ra, qualcuno aveva bardato a festa i muli… Così sono gli alpini. Nelle foto: e la foto ricordo. ro li alpini di Bedonia han- sul ponte no recuperato PARMA Nord, il vice comandante Nord, col. Silvio della Taurinense Bigini, e il comandante del 32° Genio guastatori rgt. col. Giovanni Musso. il clima della sera- Cordiale ta, conclusa con una cena. Bedonia: restaurata restaurata Bedonia: del Pennino la chiesetta Penna un prezioso manu- Penna un prezioso fatto di alto significato reli- gioso e morale per la popo- lazione della vallate del Ta- e del Ceno, le cui sorgen- ro sul proprio ti si trovano Penna: la cappella, dedica- ta alla Madonna che sorge sulla cima della montagna, a quota 1735 e che ogni an- no viene visitata da centi- naia di valligiani e turisti. Costruita nel 1937 dagli stessi alpini del gruppo di Bedonia, era stata restau- rata una prima volta nel ’93. Ma intemperie, fulmini (ora c’è anche un paraful- la cap- mine che protegge pella dalle saette atmosfe- riche) ne avevano compro- messo la stabilità. Gli alpini si sono allora messi al lavo- G (d.b.) il tenente medico sessore alla PC Bonino. alla sessore Non mancavano illustri rap- militari: il gen. presentanti Carlo Cabigiosu (iscritto al- la sezione torinese), il gene- rale Gaetano Romeo, ispet- degli enti formativi, il tore generale Armando Novelli, comandante della scuola d’applicazione, il generale coman- Franco Cravarezza dante del Comando RFC (consentiteci questo esca- (consentiteci questo – mi motage linguistico) già bene, penso di raf- trovo fermarmi”. Nata a Floridia, di Siracusa, si è in provincia in medicina a Cata- laureata nia e quindi ha frequentato stages in Inghilterra e in a concilia- Brasile. Problemi la vita privata con il ser- re vizio? “Certamente no – ha risposto decisa – Anzi, fini- to l’orario si stacca e si può a a casa e dedicarsi tornare se stessa e alla famiglia…”. Noi diamo il benvenuto nel- la nostra Associazione al nuovo ufficiale medico, ere- de di una lunga e grande tradizione: siamo sicuri che potuto fare non avrebbe una scelta migliore. Nella foto: con alpino Lidia Sarnataro un ufficiale del battaglione della sezione e il presidente ANA di Belluno Arrigo Ca- dore.

spiti di eccezione in se- zione, accolti dal presi- i chiama Lidia Sarnata- è medico ed ha il gra- ro, TORINO BELLUNO Ospiti d’eccezione visitano la Sezione Benvenuta, tenente Sarnataro, Sarnataro, tenente Benvenuta, degli alpini donna ufficiale prima dente Giorgio Chiosso. C’e- dente Giorgio Goffredo rano il prefetto Sottile, l’allora presidente della Regione Enzo Ghigo alla Prote- con l’assessore zione civile Caterina Ferre- Chiam- il sindaco Sergio ro, da monta- parino (artigliere gna della 37ª batteria e so- cio della sezione) con l’as-

do di tenente. È il primo uf- ficiale alpino nella storia del Corpo. Il tenente Sarna- Salsa di alla caserma taro Belluno ha giurato fedeltà alla Patria davanti alla Ban- diera di guerra del 7° reggi- mento Alpini della brigata Julia ed al ten. colonnello Giovanni Da Pra, coman- del batta- dante dei reparti gli presenti glione “Feltre”, Nella ufficiali del presidio. c’era anche il circostanza della sezione presidente ANA di Belluno, Arrigo Ca- che nel complimen- dore, tarsi con la prima donna uf- ficiale alpina le ha conse- gnato la tessera di socia ANA, che l’ufficiale (o uffi- mettere cialessa?, dovremo a nuovo il vocabolario!) ha molto gradito. “Sono con- tenta di questa mia scelta – ha detto il tenente Lidia O S 46 dalle nostre sezioni 6 - 2005 C I cavalieri diColombo,ol- cavalieri diSanGiorgio e nieri, guardia difinanza, le associazionidicarabi- pini, rappresentanze del- oltre allocalegruppoal- deli, hannopreso parte, zione, gremitissima dife- dello Tsunami. Allafun- una messaperlevittime York,North dicelebrare rocchia diSanRoccoa Dalla Vecchia dellapar- ronto, hachiestoapadre “Tranta Sold”seguitodal nense chehasuonato fara dellabrigataTauri- Milite Ignoto,conlafan- tradizionale omaggioal to aiCampiElisiperil tari. Alle18appuntamen- stre autoritàciviliemili- na allapresenza delleno- Missione CattolicaItalia- duti nellachiesadella Messa inmemoriadeiCa- nie sonoiniziateconla Forze Armate. Lecerimo- Guerra elaGiornatadelle la vittorianellaGrande per levittimedelloTsunami Toronto: messasolenne a Parigi La fanfaradellaTaurinense CANADA FRANCIA della sezioneANAdiTo- York,l gruppodiNorth commemorata aParigi ome ogniannoéstata 2005. casione deltesseramento YorkNorth inposaoc- Nella foto: to perisociefamiliari. organizzato unricevimen- fine dellaMessaèstato la Patriaoralontana.Alla za neiqualihannoservito to gliannidellagiovinez- tare; moltihannoricorda- l’attenti edelsalutomili- presenti almomentodel- commozione degliitaliani locali. Grandeèstatala tre anumerose autorità Cultura Italiano. nel salonedell'Istitutodi sivo lafanfarasièesibita sigliese. Illunedìsucces- l'inno diMamelielaMar- nando insieme,allafine, nata conlanostrasuo- banda francesesièalter- rante lacerimonia, le GianfrancoMarini.Du- con ilpresidente seziona- della sezionediImperia, si eranounitiglialpini denti inFrancia,aiquali alpini incongedoresi- Trionfo, applauditadagli per raggiungere l'Arco di “33” durantelamarcia il gruppodi S S Gara ditiroaWendlingen Assemblea annualedeisoci Eccel, ilcapogruppodi mania Sambucco,ilvice dente dellasezioneGer- Erano presenti ilpresi- Stoccarda. ganizzata dalgruppodi “Coppa deglialpini”,or- biennio 2005/2007con votate lecaricheperil ge (Francia).Sonostate pini delgruppodiLivan- semburgo enumerosi al- NATOsupporto inLus- Maggiore Difesapresso il collegamento delloStato di nico Dell’Uva,ufficiale di Ricci,ilten.col.Dome- semburgo AmedeoBellar- dente dell’UNUCIdelLus- Grazia Gragnani,ilpresi- d’Italia CarmelaMaria Erano presenti ilconsole semburghese. comunità italianaelus- da familiarieamicidella aggregati, accompagnati di 300persone,frasocie più le hannopartecipato semblea deisociallaqua- LUSSEMBURGO GERMANIA la garaditiro perla i èsvoltaaWendlingen burgo l’annualeas- i èsvoltainLussem- speciale, a25. e conlapistolacalibro 38 na calibro 22a100metri no sparatoconlacarabi- si lecoppeinpalio.Han- donne) chesisonoconte- singoli (traiqualisette squadre con45tiratori Stoccarda DePellegrini,8 buona musica. ciale, accompagnatoda tradizionale pranzoso- l’assemblea èseguitoil zioni ANAinEuropa. Al- le settetestatedellese- riunirebbe inunfascicolo “L’Alpino europeo”, che di unnuovoperiodico, progetto perlacreazione “amici deglialpini”eal all’argomento servata lare attenzioneèstatari- Conti segretaria. Partico- dei contieMonicaDe Pierino DeContirevisori riere, AmatoPloznere glieri, NinoJaconelliteso- Zamboniconsi- Roberto Eric Turgis, Bruno Venier, dente, LucianoSilverio, vico Lombardi vicepresi- Turra, presidente, Ludo- questi risultati:Eleuterio

6 -2005 47 dalle nostre sezioni all’estero Obiettivo sulla montagna L’alba, vista da Bocca Caset, un valico in alta valle di Ledro, nel Trentino. Il sole che nasce sembra infuocare l’orizzonte mentre un mare di nuvole nasconde la valle sottostante, dando l’impressione di trasformare in un’isola il monte Baldo che disegna l’orizzonte. La foto è di Karol Tabarelli de Fatis, di Trento.