PERIODICO del Comitato Provinciale Associazione Nazionale Partigiani d'Italia di 03 editoriale Tenere gli occhi ben aperti Antonio Zambonelli 04 politica FIM sui metalmeccanici Giovanni Caruso 12 economia L’economia italiana e 2010 reggiana Azio Sezzi generazioni 16 cultura 150° unità democratiche nazionale Antonio Zambonelli

09 2009 dicembre - N. 9 Dicembre 2009 - In caso di mancato recapito rinviare all'Ufficio P.T. di Reggio Emilia detentore del conto per restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. la relativa che si impegna a pagare Emilia detentore del conto per restituzione al mittente di Reggio P.T. all'Ufficio 9 Dicembre 2009 - In caso di mancato recapito rinviare - Anno X L N. perçue taxe pagata Tassa - 1 - comma 1- DCB Filiale R.E. 46) art. 27-02-2004 n. in L . 353/2003/ (conv. . inserto Speciale dedicato a Nilde Iotti Coordinamento Provinciale Donne ANPI di Reggio Emilia Sedici pagine a colori Poste Italiane s.p.a. - Spediz. in abb. post. - d .l post. in abb. - Spediz. Italiane s.p.a. Poste la Copertina Tesseramento 2010

La studentessa Elena Montorsi mentre racconta il suo viag- gio della Memoria 2009 a Berlino (Reggio Emilia 25 aprile 2009)

Cogliamo l’occasione in questa fine d’anno per rinnovare l’invito ad aderire alla nostra Associazione. Ne fanno già parte anche molti giovani diversi dei quali hanno assunto ruoli dirigenziali nel suo seno.

L’ANPI vive del contributo dei suoi iscritti. Destina il 5 permille firmando nell’apposito riquadro dei modelli CUD, 730-1 e UNICO e scrivendo il n. di CF dell’ANPI: 00776550584.

Spedizione in abbonamento postale - Gruppo III - 70% Comitato di redazione: Eletta Bertani, Ireo Lusuardi Periodico del Comitato Provinciale Collaboratori: Paolo Attolini (fotografo), Massimo Becchi, Riccardo Associazione Nazionale Partigiani d'Italia di Reggio Emilia Bertani, Bruno Bertolaso, Sandra Campanini, Nicoletta Gemmi, Enzo Iori, Via Farini, 1 - Reggio Emilia - Tel. 0522 432991 Enrico Lelli, Saverio Morselli, Fabrizio Tavernelli e-mail: [email protected]; [email protected] Registrazione Tribunale di Reggio Emilia n. 276 del 2 Marzo 1970 sito web: www.anpireggioemilia.it Stampa: Centroffset - Fabbrico (RE) Proprietario: Giacomo Notari Questo numero è stato chiuso in tipografia il 20-11- 2009 Direttore: Antonio Zambonelli Per sostenere il “Notiziario”: Caporedattore: Glauco Bertani UNICREDIT, piazza del Monte (già Cesare Battisti) - Reggio Emilia IBAN: IT75F0200812834000100280840 editoriale di Antonio Zambonelli sommario

Sommario

Editoriale - Tenere gli occhi ben aperti. No alle trappole anticostituzionali, di Antonio Zambonelli ...... 3

Politica - “Non ‘scippiamo’ il contratto ai lavoratori”, di Giovanni Caruso, segretario provinciale FIM ...... 4 - FIOM: questioni fondamentali di metodo e di democrazia, di Enzo Grappi ...... 5 - Accettare il diverso, di Anna Fava ...... 7 - La legge è uguale per tutti, di Giancarlo Ruggieri ...... 8 - Passaggio del testimone a Rubiera, di Dario Rodolfi ...... 9

Estero TENIAMO GLI OCCHI - Giappone, è di sinistra l’alternanza al governo del Paese asiatico, di Bruno Bertolaso ...... 10 BENE APERTI! Economia - L’economia italiana tra luci e ombre, di Azio Sezzi ...... 12 NO ALLE TRAPPOLE ANTICOSTITUZIONALI Avvenimenti Questo numero della nostra rivista con- - Presidio al monumento della Resistenza ...... 14 - Bibbiano, Università del tempo libero ...... 14 tiene un inserto speciale, realizzato dal - Castellarano, 150 coperti per l’ANPI ...... 15 coordinamento femminile dell’ANPI provinciale, dedicato a Nilde Iotti a dieci Cultura anni dalla scomparsa della nostra con- - Il 150° dell’Italia come Stato, di Antonio Zambonelli ...... 16 - In ricordo di Achille Ardigò, di Danilo Morini ...... 17 cittadina che fu eletta Presidente della - Istoreco. Progetti in corso, di Michele Bellelli ...... 18 Camera dei Deputati nel 1979 e ricoprì - Nilde Iotti, le iniziative commemorative ...... 19 tale prestigiosa carica istituzionale per ben 13 anni, con grande equilibrio uni- INSERTO SPECIALE DEDICATO A NILDE IOTTI ...... pp. I-XVI versalmente riconosciuto. l’Opinione - Quale sarà mai lo scandalo?, di Francesco Paolella ...... 27 “La Nilde”, come veniva chiamata dalle sue compagne reg- giane, è stata una delle “Madri costituenti” avendo fatto parte Memoria dell’Assemblea che, dall’estate 1946 a tutto il 1947, diede - In memoria di Giuliano Vassalli, di Dino Felisetti ...... 29 vita alla Carta costituzionale. - Di che tempra erano gli antifascisti, di Paolo Attolini ...... 31 Giovanissima insegnante di Lettere, aveva seduto sui banchi della Costituente a fianco di altri illustri reggiani: da Meuc- Lutti ...... 35 cio Ruini, presidente della Commissione dei 75 che scrisse il testo della Costituzione poi sottoposto all’Assemblea, a Anniversari ...... 38 Giuseppe Dossetti, il futuro Monaco a fianco del quale Nilde Offerte ...... 41 Iotti si ritrovò anni dopo, nel settembre 1994, a Monteveglio, nel convegno sui valori della Costituzione. Quei valori, quei Turismo ...... 43 principi fondamentali per la cui salvaguardia Giuseppe Dos- setti aveva lanciato un profetico appello cinque mesi prima, Le rubriche alla vigilia del 25 aprile, profilandosi, con l’avvento dell’era - Cittadini-Democrazia-Potere, di Claudio Ghiretti ...... 20 berlusconiana, i tempi oscuri nei quali oggi ci troviamo a vi- - Primavera silenziosa, di Massimo Becchi ...... 21 vere. - Segnali di pace, di Saverio Morselli ...... 22 Nilde Iotti, qui nella nostra terra, per le elezioni della Costi- - Opinion leder, di Fabrizio “Taver” Tavernelli ...... 24 tuente e per il Referendum istituzionale era andata in varie lo- - L’informazione sanitaria. Le risposte del prof. Enzo Iori ...... 25 calità della provincia per invitare tutti al voto per i candidati del PCI e per la Repubblica. Ne ha un vivo ricordo Giacomo - Conoscere gli altri, di Riccardo Bertani ...... 26 Notari che ebbe ad accompagnarla, nel maggio del ’46, scar- - Reggio che parla, di Glauco Bertani ...... 42 pinando per sentieri, nelle borgate appenniniche del busane- - La finestra sul cortile, di Nicoletta Gemmi ...... 43 continua a pag. 4

dicembre 2009 3 notiziario politica Contratto continua da pag. 3 metal se: da Cervarezza a Nismozza, Talada… Al Convegno di Monteveglio Nilde ri- cordò che pochi giorni prima il poeta Mario Luzi, da lei incontrato, le aveva meccanici detto:”State attenti, non vi illudete mai. Tenete gli occhi bene aperti, anzi… te- niamo gli occhi bene aperti perché non sappiamo quello che succederà”. Quello che doveva succedere, e che poi è succes- so, oggi lo sappiamo. Troppe prove del degrado in cui sta ca- FIM: dendo la Repubblica abbiamo avuto, troppe prove concrete di una pericolosa “Non ‘scippiamo’ deriva populista. Anche oggi è necessario che ci rimettiamo a scarpinare se credia- mo nei valori della Costituzione, se non il contratto ai lavoratori...” accettiamo lo scempio che si sta facendo dei suoi principi. Dobbiamo incontrare La FIM di Reggio Emilia, esprimendo piena soddisfazione per l’ipotesi di i cittadini, i giovani in particolare, chia- rinnovo del CCNL dei metalmeccanici dell’Industria, siglato dalla FIM e mando ciascuno all’impegno per cambia- UILM nazionali il 15 ottobre con la controparte Federmeccanica, cerca in re le cose. questa breve sintesi di spiegarne le motivazioni. L’ANPI, che, come ribadiamo costante- mente, non è un partito e non ha sposa- Tale risultato è stato ottenuto con una feriori. to nessun partito in particolare, si sente vera trattativa, che ha vissuto anche Il contesto economico e finanziario del- però di rinnovare il suo appello a tutti momenti di duro confronto, ma che ha la categoria (il settore metalmeccanico quei partiti, a quelle forze sociali, a quei consentito, dal lontano 1994, un rinnovo è quello più falcidiato dalla crisi) attri- singoli cittadini che hanno a cuore i va- contrattuale senza sacrifici per i lavora- buisce un valore aggiunto all’ipotesi, lori della Costituzione, l’uguaglianza dei tori, cioè senza scioperi, senza scambi e infatti si afferma un principio, che è an- cittadini davanti alla Legge (art. 3) la li- per la prima volta, in assoluto, con gli che un “insegnamento” per le associa- bertà di manifestazione del pensiero e il aumenti che partono dal 1° giorno suc- zioni datoriali: i contratti si fanno anche pluralismo dell’informazione (art. 21), il cessivo alla scadenza del contratto. quando si è in tempo di crisi. progresso del Paese basato sulla giustizia A partire dal prossimo 1° gennaio 2010 Il nuovo contratto è importante non sociale, a far rivivere lo spirito che animò saranno riconosciuti 28 € al 5° livello, solo per l’incremento salariale che de- uomini come Giuseppe Dossetti, donne ulteriori 40 € dal 1° Gennaio 2011 e gli termina, ma anche per i nuovi strumenti ultimi 42 € dal 1° gennaio 2012, per che fornisce per tutelare meglio il red- come Nilde Iotti. In questo spirito faccia- un totale di 110 € per una vigenza con- dito dei lavoratori colpiti da crisi o da mo nostro l’appello lanciato da Roberto trattuale triennale, ma che va a regime lunghe malattie, attraverso l’istituzione Saviano su “La Repubblica” di domeni- dopo appena 25 mesi. di un fondo di solidarietà, gestito da un ca 15 novembre, che pubblichiamo qui Qualunque confronto si effettui con Ente bilaterale, finanziato inizialmente sotto. Lo spirito che è, ancora e sempre, questo incremento salariale rispetto a dalle imprese e successivamente anche quello della Resistenza. tutti i rinnovi contrattuali degli ultimi da un contributo volontario dei lavora- Antonio Zambonelli 15 anni, vede questi ultimi sempre in- tori. ROBERTO SAVIANO PRESIDENTE, RITIRI QUELLA NORMA DEL PRIVILEGIO

SIGNOR Presidente del Consiglio, io non rap- condizioni di velocizzare tutto. Non fermare i presento altro che me stesso, la mia parola, il processi e cancellare così anche la speranza di mio mestiere di scrittore. Sono un cittadino. chi da anni attende giustizia. Ritiri la legge sul Le chiedo: ritiri la legge sul “processo breve” processo breve. Non è una questione di destra e lo faccia in nome della salvaguardia del di- o sinistra. Non è una questione politica. Non è ritto. Il rischio è che il diritto in Italia possa una questione ideologica. distruggersi, diventando uno strumento solo E’ una questione di diritto. Non permetta che per i potenti, a partire da lei. Con il “processo questa legge definisca una volta per sempre breve” saranno prescritti di fatto reati gravis- privilegio il diritto in Italia, non permetta che i simi e in particolare quelli dei colletti bianchi. processi diventino una macchina vuota dove si Il sogno di una giustizia veloce è condiviso da afferma il potere mentre chi non ha altro che tutti. Ma l’unico modo per accorciare i tempi è il diritto per difendersi non avrà più speranze mettere i giudici, i consulenti, i tribunali nelle di giustizia. 4 dicembre 2009 notiziario anpi Interviene il segretario provinciale FIM Giovanni Caruso politica

Infine, altri temi importanti dell’intesa ste il sindacato, non per obbligo divino; il sono la definizione di linee guida per faci- sindacato esiste perché esistono lavoratori litare la diffusione della contrattazione di che tutti i mesi, a volte subendo per questo 2° livello, nelle aziende prive delle RSU; discriminazioni nelle aziende, versano ai la regolamentazione contrattuale del part- sindacati la loro adesione volontaria. time; la parità normativa e retributiva dei Qualcuno, invece, vuole attribuirsi una tempi determinati e dei somministrati (ex- rappresentanza che non ha e soprattutto interinali) ai tempi indeterminati; il diritto che non gli è stata data. allo studio ed alla formazione; norme in La maggioranza della categoria dei me- favore dei migranti, ma anche l’estensione talmeccanici è costituita da lavoratori delle funzioni degli RLS (Rappresentante che non sono iscritti a nessun sindacato, dei Lavoratori per la Sicurezza) e l’isti- principalmente per due motivi: il primo, tuzione del RLSA per assumerci l’onere nella maggior parte dei casi è che non riu- della salvaguardia dell’ambiente, in cui si sciamo, nessuno escluso, a raggiungerli, a trovano le aziende. rappresentarli; il secondo è che, coloro che Dunque, con questo rinnovo la FIM e la nonostante siano in aziende dove è presen- UILM danno un contributo concreto ai te il sindacato e ricevono i benefici delle Chi afferma che questo fondo di solida- lavoratori ed alle lavoratrici, nel momen- sue contrattazioni nazionali ed aziendali, rietà è soltanto una foglia di fico o peggio to peggiore della crisi economica che sta non si iscrivono per un mero tornaconto snaturerebbe la funzione del sindacato, do- erodendo i loro redditi. personale. vrebbe spiegare, primo Rispetto alla validazione dell’accordo, al- Perché iscriversi al sindacato quando qual- perché dal 2008 ad oggi, non si sono at- tro punto che ci vede in disaccordo con la cuno pratica la teoria che contiamo tutti in tribuiti questi compiti all’Ente bilaterale, FIOM, non essendoci regole condivise, ci egual misura? permettendo così di integrare oggi il red- affidiamo allo statuto delle singole orga- In questo modo si mina alle fondamenta dito dei lavoratori in cassa integrazione; nizzazioni sindacali, e quindi faremo vo- l’esistenza del sindacato, e comunque, che secondo, se snatura la missione del sinda- tare i soli iscritti a FIM e UILM. referendum sarebbe se non riusciamo a cato, perché tutte le altre categorie, uni- A chi dice, che in questo modo “scippia- raggiungere la maggioranza degli aventi tariamente, quindi anche quelle aderenti mo” il contratto ai lavoratori, rispondiamo diritto? alla CGIL, ne sono in possesso da anni, che come è richiamato dalla nostra Carta Giovanni Caruso distribuendo in questo modo servizi ai costituzionale, “il Contratto Nazionale è propri iscritti, quali ad esempio la sanità prerogativa delle Organizzazioni Sindaca- integrativa, o l’integrazione piena della li Nazionali”, quindi sgombriamo il campo maternità. da fraintendimenti: il CCNL esiste se esi- FIOM: questioni fondamentali di metodo e di democrazia…

Nell’autunno caldo del 1969 la la FIOM, il reggiano Gianni luglio del 1993. E’ quasi super- trovare un’intesa unitaria sulla Federazione lavoratori metal- Rinaldini, nella relazione te- fluo sottolineare che il governo, parte economica, ma l’inten- meccanici e i loro tre segretari nuta all’Assemblea nazionale in primis il ministro Sacconi, zione della FIM e della UILM Trentin, Carniti e Benvenuto dei delegati a il 30 ha manovrato in ogni modo per di introdurre nel contratto i erano la principale forza che ottobre, ha definito la rottu- arrivare a una rottura ed isolare contenuti normativi contenuti spingeva per l’unità sindaca- ra attuale “più grave di quella la CGIL. In estrema sintesi, ma nell’accordo separato con il go- le, che sembrava un obiettivo precedente”. Come si è giunti proprio estrema, dirò che l’ac- verno e Confindustria ha reso a portata di mano. L’unità poi a questo punto? Nel “Notizia- cordo separato riduce di molto impossibile l’intesa. non si fece e da allora molte rio” di ottobre un articolo di il ruolo dei contratti nazionali Sono così state presentate due cose sono cambiate e i contra- Angelo Bariani ha già spiegato a favore della contrattazione piattaforme, una FIOM e l’altra sti sono stati molti, ma mai i molte cose. Tralasciando per aziendale (se, quando e dove FIM-UILM, e la Federmeccani- rapporti tra i tre sindacati dei esigenze di sintesi importan- sarà possibile) e introduce per ca si è assunta la responsabilità metalmeccanici avevano toc- ti avvenimenti precedenti, un il calcolo degli aumenti salaria- di firmare un accordo separato cato un punto così basso come fatto di capitale importanza av- li un nuovo indicatore inferiore che esclude l’organizzazione ora. Già nel 2001 e nel 2003 viene il 22 gennaio di quest’an- a quello precedente. di gran lunga maggioritaria tra non si era riusciti a trovare una no, quando CISL e UIL hanno Sulla base di questo accordo i lavoratori. La FIOM respinge piattaforma unitaria tra FIOM, sottoscritto con Confindustria FIM e UILM hanno disdettato l’intesa per una lunga serie di FIM e UILM ed erano stati fir- e con il governo un accordo il contratto dei metalmeccanici motivi che si possono così sin- mati contratti separati, ma poi separato, rifiutato dalla CGIL, che era (ed è) in vigore per la tetizzare. Per quanto riguarda nel 2006 e nel 2008 i contratti che riscrive le regole del si- parte normativa fino alla fine la parte economica viene can- erano stati rinnovati in modo stema contrattuale, superando del 2011, mentre era in sca- cellata una conquista storica unitario e approvati con refe- di fatto il quadro dei rapporti denza per la sola parte econo- dei metalmeccanici, la rivalu- rendum da tutti i lavoratori. di “concertazione” che erano mica alla fine del 2009. Forse tazione del valore del punto Ora il segretario nazionale del- in vigore dall’accordo del 23 non sarebbe stato impossibile per gli aumenti contrattuali, e

dicembre 2009 5 notiziario anpi che considera ancora valida la parte nor- un successo della FIOM e della CGIL. La mativa e sul sistema di regole del contratto FIOM chiama alla mobilitazione ma anche politica in vigore, oltre ad annunciare iniziative sul alla solidarietà la società civile, i partiti, le piano legale, ha lanciato azioni di lotta e altre categorie. Sono lieto che a Reggio la mobilitazione. Nella settimana dal 9 al 13 prima organizzazione ad esprimere solida- novembre sono state proclamate in tutta rietà alla lotta della FIOM sia stata l’ANPI

Contratto metal meccanici Italia quattro ore di sciopero e sono stati con il comunicato del 22 settembre. So- organizzati cortei e manifestazioni; nella lidarietà è stata poi espressa da Sinistra e nostra provincia si sono tenuti sette cortei libertà, Rifondazione comunista, Italia dei con una vasta partecipazione. L’obiettivo Valori. Anche il Partito democratico, pur della FIOM è quello di riuscire, con la mo- senza pronunciarsi sul merito del contratto, bilitazione dei lavoratori e con una lotta in un comunicato ha espresso “solidarietà che si prospetta lunga e difficile, a con- piena a tutte le lavoratrici ed i lavoratori quistare i contenuti della sua piattaforma. della FIOM e a tutti coloro che si mobilita- Nel contempo si è lanciata una petizione no per difendere la qualità e l’esistenza del per una legge di iniziativa popolare che proprio posto di lavoro” e si è detto “fa- stabilisca il diritto dei lavoratori di votare vorevole ad una legge sulla rappresentanza piattaforme ed accordi. Ora bisogna dire sindacale”. Gianni Rinaldini, segretario generale FIOM che la sfida cui è di fronte la FIOM (e la Se il dissenso tra FIOM da una parte e FIM CGIL) è tra le più difficili della sua storia. e UILM è molto forte, non esiste unità di viene introdotto un nuovo indicatore Si punta infatti alla mobilitazione dei lavo- lotta di fronte alla crisi neanche tra CGIL, della crescita dei prezzi che in buona ratori nel bel mezzo di una crisi industriale CISL e UIL e non è stato possibile orga- sostanza riduce di circa il 9 percento il che è la più grave dal dopoguerra ad oggi. nizzare nessuna iniziativa unitaria sul pia- valore del punto attuale per ogni punto Nella nostra provincia ci sono attualmen- no nazionale. La CGIL si è mobilitata da di inflazione registrato, determinando te in Cassa Integrazione Ordinaria 19.000 sola ed ha portato centomila lavoratori a nel tempo una grave perdita di salario. lavoratori; di questi 16.000 sono del setto- Roma. La CGIL di Reggio Emilia ha par- Per avere un’idea di quali “favolosi” re metalmeccanico. In Cassa Integrazione tecipato in forze e nel presidio organizzato aumenti stiamo parlando, è bene sapere Straordinaria ci sono 2750 lavoratori, di davanti alla Prefettura ha presentato una che l’accordo separato prevede aumenti cui 1300 metalmeccanici. Complessiva- piattaforma che chiede al governo di assu- che per un terzo livello sono di 16 euro mente tra Cassa Ordinaria, Straordinaria mere misure per garantire la prosecuzione netti nella prima tranche del 2010, di 36 e Contratti di solidarietà oltre 23.000 la- degli ammortizzatori sociali, di aumentare euro nel 2011, e di 13 euro nel 2013 per voratori nella nostra provincia vivono con l’assegno mensile di Cassa Integrazione, un totale di 64 euro. Più in generale poi salari di circa 750 euro al mese, e in molti di allungare i periodi di disoccupazione, la FIOM respinge le limitazioni intro- casi la durata della Cassa Integrazione sta di riconoscere una copertura di reddito ai dotte al ruolo del contratto nazionale a per esaurirsi. precari che hanno perso il lavoro. Di fron- favore della contrattazione aziendale e In questa situazione lottare, fare sciopero, te all’inerzia del governo (inerzia verso i della parte variabile del salario. Vengo- comporta un sacrificio grande e una gran- lavoratori, che a favore degli evasori si è no poi posti una serie di vincoli e limi- de fiducia nel consenso dei lavoratori. Co- dato molto, molto da fare!) Epifani ha an- tazioni a ciò che si potrà chiedere nelle munque, al di là del giudizio su questo o nunciato che la CGIL è pronta allo sciope- aziende e sono previste delle deroghe al su quell’aspetto del dissenso sull’ipotesi ro generale, cosa che è stata proposta dalla contratto nazionale che consentono di di accordo, non si può non convenire che FIOM nella assemblea nazionale dei de- definire nei contratti aziendali condizio- la FIOM pone una questione essenziale di legati. C’è da augurarsi vivamente che di ni peggiori rispetto a quelle definite nel democrazia nelle fabbriche che è un pez- fronte a queste proposte di equità sociale contratto nazionale. Per quanto riguarda zo essenziale della democrazia nel nostro e di buon senso si riesca a ritrovare un mi- la difesa dell’occupazione la FIOM, che Paese: far decidere e votare sempre e co- nimo di unità di intenti tra i sindacati che chiede una moratoria sui licenziamenti, munque dai lavoratori piattaforme ed ac- favorisca anche il graduale superamento critica la mancanza di interventi per in- cordi. Nell’attuale Parlamento una simile dei contrasti tra i metalmeccanici, per la tegrare il reddito dei lavoratori in cassa proposta di legge di iniziativa popolare qual cosa esiste una sola via: far decide- integrazione; il contratto separato pre- non ha nessuna possibilità di passare, poi- re sempre e comunque i lavoratori, tutti i vede infatti di rinviare il tutto ad un ente ché è evidente che questo governo e que- lavoratori. bilaterale e ad un fondo di sostegno al sta maggioranza si guarderanno bene di Enzo Grappi reddito che entrerà in vigore nel 2012. approvare una legge che apparirebbe come Oltre al merito, il contrasto riguarda an- che il metodo e fondamentali questioni In questa situazione lottare, fare sciopero, comporta un sacrificio di democrazia. La FIOM, infatti, chiede di sottoporre l’accordo ad un referendum grande e una grande fiducia nel consenso dei lavoratori. tra tutti i lavoratori, e, pur proponendo di respingerlo, ha detto che se fosse approvato dai lavoratori lo firmerebbe. FIM e UILM rifiutano, e hanno deciso di tenere un referendum solo tra i loro iscritti. Il contratto precedente però, ri- cordiamolo bene, era stato sottoposto a referendum nel gennaio 2008 tra tutti i lavoratori e approvato con il 75 percen- to dei voti! In questo referendum ave- vano votato più di 500.000 lavoratori in Italia e 19.000 a Reggio. Ora la FIOM,

6 dicembre 2009 notiziario anpi ACCETTARE politica IL DIVERSO Pakistano, magrebino, albanese o italia- no, non accettiamo il diverso. E la diver- comporta sità appare a noi come una minaccia alla nostra sicura identità. Ma questa sicurez- impegno, za in realtà altro non è che un muro, per altro piuttosto fragile che al primo picco- lo terremoto può crollare. Una barriera pazienza, che ha nelle sue fondamenta soprattutto indifferenza, e ignoranza, quest’ultima in- tesa nel vero senso della parola: cioè la coraggio, condizione di chi non sa, non conosce. E chi non conosce avrà sempre timore del- confronto le situazioni nuove e dei cambiamenti.

namorata di un albanese. Evelina ha già un molto più facile avere a che fare con ciò che 11 agosto 2006. L’Italia è in vacanza, quan- figlio, avuto da una precedente storia con un c’è già di noto. Ma non possiamo escluderci do a Sarezzo, vicino a Brescia, viene uccisa altro ragazzo albanese. Il padre teme un’al- da questo esercizio. Integrazione non signi- Hina Saleem. Ha 21 anni, Hina, è arrivata tra storia sbagliata. La attende all’ingresso fica solo avere un lavoro. Integrazione oggi, dal Pakistan nel 1999, ora vive e lavora a di casa, tenta di parlarle, ma probabilmente deve necessariamente essere intesa come Brescia. Hina, a Brescia, oltre al lavoro ha la discussione degenera: estrae dalla tasca interazione tra culture diverse. Interazione un compagno italiano. Hina, voleva vivere un punteruolo e ferisce (per fortuna, stavol- sociale, ma anche scolastica. come tutte le sue coetanee occidentali. Il la- ta, non gravemente) la figlia al collo: Eveli- Ed è proprio dalla scuola che bisogna parti- voro, che la rendeva indipendente, una casa, na, ricoverata in ospedale, se la caverà. re. Dai bambini. Dalla loro ingenuità. Dalla che non era quella del padre, un compagno loro innocenza. non mussulmano: tutte cose che il padre non Alla base di queste tre storie di ordinaria Mi torna alla mente la vicenda della scuola accettava. In una calda giornata di agosto, follia c’è la violenza di un padre-padrone materna statale Grisanti-Respicio di Luzza- con la complicità di alcuni parenti Hina vie- che non accetta di perdere la sua autorità ra. La classe di soli bimbi di origine stra- ne accoltellata a morte dal padre. E, dopo paterna nei confronti della figlia. Una figlia niera è stata l’unica soluzione possibile per aver infierito sul suo giovane corpo, la sot- che con il lavoro si è resa indipendente, e rispondere ad una situazione di emergenza. terra nel giardino di casa. che ha voglia di costruirsi una vita che va Di questa vicenda se ne sono occupati media al di là dello schema paterno. Una casa pro- e giornali, consigli comunali, provinciale e pria, un compagno di diversa nazionalità ma regionale. Si sono indette manifestazioni e soprattutto di una diversa religione. serate pubbliche. Si sono alzati i toni su una “Mia figlia con un non mussulmano… no, comunità ben lontana dall’essere giudicata mai!” ma la frase può essere tranquillamen- razzista ma che forse ha ancora qualche ri- te capovolta. Tanti anni fa De Andrè cantava serva culturale. “Credevano a un altro diverso da te e non Se si è arrivati a questa situazione d’emer- mi hanno fatto del male” ma le sue parole, genza, è anche perché i genitori italiani han- profetiche, sono rimaste inascoltate. no preferito iscrivere i loro figli alla scuola Pakistano, magrebino, albanese o italiano, parrocchiale anziché alla statale Grisanti- 16 settembre 2009. Provincia di Pordenone non accettiamo il diverso. E la diversità Respicio. Sanaa Dafani ha solo 18 anni, lavora in un appare a noi come una minaccia alla nostra Ogni scelta è assolutamente legittima. Ma ristorante e si è innamorata di uno dei soci: sicura identità. Ma questa sicurezza in realtà chiedo di riflettere su questa in particolare: 13 anni di differenza tra i due, ma soprat- altro non è che un muro, per altro piuttosto siamo sicuri che la decisione presa è stata tutto lui, italiano non mussulmano. Come il fragile che al primo piccolo terremoto può la migliore per i bambini? O è stata la più padre di Hina, anche il padre di Sanaa non crollare. Una barriera che ha nelle sue fon- immediata per noi adulti? accetta questa storia d’amore. La storia si ri- damenta soprattutto indifferenza, e ignoran- Pensiamoci. Perché i bambini non alzano pete: il padre attende la figlia, la rincorre, il za, quest’ultima intesa nel vero senso della barriere. Ed il diverso per loro diventa cu- fidanzato cerca di difenderla e lo accoltella, parola: cioè la condizione di chi non sa, non riosità della scoperta. Impariamo da loro. poi, il padre la raggiunge: una, due coltella- conosce. E chi non conosce avrà sempre ti- Passo dopo passo. Proviamo a considerare ta al petto e alla gola. Sanaa muore. more delle situazioni nuove e dei cambia- la diversità come un elemento da tutelare e menti. non da tollerare. 11 ottobre 2009. Osimo, provincia di Anco- Accettare il diverso comporta impegno, pa- Anna Fava na. Evelina Matarazzo ha 23 anni e si è in- zienza, coraggio, confronto. Sicuramente

dicembre 2009 7 notiziario anpi politica LA LEGGE È Passaggio del testimone uguale per tutti (fra Demos e Dike) “Il Popolo è con me e mi ha già assolto, incari- candomi di governare; nessuno mi potrà ferma- re !” Questo, in sintesi, il pensiero berlusconia- no sull’assetto istituzionale della Repubblica Italiana.

Secondo un approccio lieve- pericolo della “dittatura della permanente e concreto, della improntato ad una ineccepibi- mente meno grossolano, le maggioranza”. sovranità, nell’ambito del- le moralità ed un’assoluta de- Istituzioni dovrebbero asse- Ed invero, anche le minoranze le formazioni sociali (partiti, dizione al pubblico interesse. condare la maggioranza di sono portatrici di interessi e di sindacati, associazioni) e delle (Può essere interessante con- governo, in quanto investita valori meritevoli di tutela, a autonomie locali. siderare che etimologicamente direttamente dalla volontà po- tacer del fatto che la volontà Ma vi è di più! La sostanza del- “ministro” significa servitore, polare. della maggioranza può anche la democrazia non si esaurisce colui che è da meno degli al- Se uno studente di giurispru- non coincidere con il “giusto” nella semplice conta dei voti, tri…). denza esprimesse tali rudi- ed il “vero”. che si risolve in una inelutta- Rigore morale, purezza di ide- mentali concetti in sede di Inoltre, la volontà popolare bile regola di governo, ma si ali e adamantina onestà sono, esame di diritto costituzionale, può agevolmente essere fuor- compendia in un valore etico invero, i canoni del “buon verrebbe inesorabilmente boc- viata da un’opera di seduzio- oggettivamente insuperabile: governo”. La “questione mo- ciato con ignominia. ne e di inganno, dispiegata il principio di uguaglianza. rale” (Enrico Berlinguer) è Infatti, si coglie in essi una nell’esclusivo interesse di uno La democrazia, modernamen- precondizione indispensabile grande confusione fra catego- o di pochi, cosicché la demo- te intesa, nacque in Atene alla per qualsiasi politica (attività rie del tutto diverse (politica e crazia degenera e si snatura in fine del VI secolo a.C. e si svi- nell’interesse della comunità giustizia) ed una grave igno- demagogia, come già aveva- luppò pienamente nel secolo dei cittadini). ranza del nostro assetto co- no ben compreso gli antichi successivo. Ascoltiamo allora In altri termini, il “governo stituzionale e dei fondamenti Greci. la testimonianza di uno storico dei più” è mera regola di or- dello stato di diritto. Per evitare tali perniciosi del tempo (Tucidide), il quale, ganizzazione del potere di Il fatto che la maggioranza de- inconvenienti, potenzialmente per bocca di Pericle – un illu- fare le leggi, che necessita dei cida chi debba governare è re- derivanti dalla regola maggio- minato governante dell’epoca descritti contemperamenti e gola antica: molte migliaia di ritaria, la saggezza dei nostri – spiega agli Ateniesi la vera correttivi, per evitare gli effetti anni fa – si era ancora nell’età costituenti recepì l’insegna- ed oggettiva essenza della perversi del meccanismo elet- della pietra – in una certa tribù mento propugnante la divisio- democrazia con queste pa- torale, brutalmente maggiori- si comprese che, per eleggere ne dei poteri (legislativo, ese- role (liberamente riportate): tario. il capo, era più conveniente cutivo e giudiziario) e concepì “La nostra forma di stato si L’uguaglianza di tutti i cittadi- per tutti contare il numero dei istituti di garanzia, atti a con- chiama democrazia, perché le ni (governanti e governati) da- sostenitori dei vari contenden- temperare eventuali eccessi di leggi sono decise dai più, però vanti alla legge, invece, costi- ti, piuttosto che prendersi a potere degli organi di governo, siamo tutti uguali davanti alla tuisce, ad un tempo, un valore randellate, come si era soliti nell’ambito di un equilibrato legge”. morale ed una regola di civiltà fare in precedenza. sistema di bilanciamenti e di Ecco dunque la semplice rego- e di giustizia, tanto da assurge- Nel corso dei secoli, tale regola correttivi. Tutto ciò si chiama la aurea della democrazia: la re a vera e propria essenza del di governo, fondata sulle ine- Stato di diritto. legge è uguale per tutti! fondamento della democrazia: sorabili leggi della matemati- La Costituzione italiana, inol- Di conseguenza, non vi è al- “La Giustizia è il fondamento ca, si è raffinata ed evoluta, ma tre, non concepisce una demo- cun rapporto fra l’investitura dello Stato”, dicevano di anti- la sostanza è rimasta immuta- crazia meramente rappresen- elettorale e la doverosa repres- chi Romani. ta: la maggioranza vince. tativa, che comporti la manife- sione dei reati eventualmente Ed infatti, come insegna Cer- Tuttavia, ben presto ci si rese stazione della volontà popolare commessi dall’eletto. vantes nel Don Chisciotte, la conto che ciò non era suffi- soltanto con il voto, bensì una Il responso delle urne, invero, giustizia è così importante, ciente per perseguire il bene democrazia partecipativa, per non è un lavacro né una garan- che persino tra i malfattori non comune ed inoltre, nel cor- cui tutti i cittadini concorrono, zia di impunità, che anzi ai go- se ne può fare a meno (nella so del XVIII secolo in Fran- anche al di fuori delle consul- vernanti si dovrebbe richiedere spartizione del bottino…). cia, si individuò il grave tazioni elettorali, all’esercizio, un comportamento individuale Giancarlo Ruggieri

8 dicembre 2009 notiziario anpi politica Passaggio del testimone ALL’ANPI COMUNALE DI RUBIERA Il nostro Dario Rodolfi, il partigiano Nazibin della 26.a Brigata “Garibaldi”, ci ha inviato il testo che ben volentieri pubblichiamo di seguito. Si tratta di un affettuoso “passaggio del testimone”, alla Presidenza dell’ANPI di Rubiera, da Rodolfi stesso (87 anni) alla giovane Chiara Pignedoli, eletta a tale carica in una recente assemblea dei soci.

Il 25 aprile 2009 a Rubiera. I giovani aprono la manifestazione

Con la elezione di Chiara si estende la rete di giovani dirigenti della nostra associazione nati dopo (anche molti anni dopo) il 25 aprile 1945. Al compagno Rodolfi, sempre attento ad un positivo rapporto con le nuove generazioni, va il ringraziamento, e l’au- gurio fraterno di buona salute, da parte dell’ANPI provinciale, che lo ha avuto per tanti anni (e conta di averlo anche in futuro) prezioso collaboratore. “10 ottobre 2009 Quella di Chiara è una famiglia modello. Spagna e Seconda guerra mondiale. Un saluto fraterno dal Presidente dell’AN- A Rubiera i tesserati all’ANPI nel 2003 Oggi dobbiamo lottare contro la destra di PI di Rubiera, partigiano combattente de- erano 39, oggi siamo a 80. Berlusconi con l’arma pacifica e intelli- corato. E’ giunta l’ora di sostituzione per Ecco una smentita alle tante affermazioni gente del voto segreto. Se sono 64 anni ragioni di età avanzata. di Berlusconi che va dicendo che la Resi- che viviamo in pace è anche grazie alla Il cambio me lo dà la signorina Chiara stenza sta scomparendo. forza di un movimento popolare che ha le Pignedoli, figlia della Sindaca Lorena, La Resistenza ieri ha combattuto e con- sue radici nella Resistenza. che deve essere orgogliosa dell’impegno tribuito a vincere, anche con le armi, la Chiudo con un rinnovato saluto fraterno. della figlia a tutela dei valori di pace, giu- destra di Mussolini, che in 23 anni ha Rodolfi Dario” stizia e libertà. scatenato quattro guerre: Libia, Etiopia, AUGURI FRATERNI A ENRICO LELLI Il Presidente della sezione ANPI cittadina, l’ex dirigente scolastico Enrico Lelli, ha compiuto 87 anni il 13 novembre u.s. e da queste pagine gli rinnoviamo i nostri fraterni auguri.

Ma anche in ragione dell’età, Lelli ha deciso di rallentare i suoi impegni in seno alla nostra Associazione. Lo ha fatto con una lettera inviata agli organi dirigenti dell’ANPI nella quale rassegna le proprie dimissioni da Presidente della Sezione cittadina fornendo varie motivazioni: “gli anni, i malanni e problemi familiari che mi impediscono di assolvere agli impegni che richie- de l’incarico” – scrive Lelli aggiungendo peraltro che continuerà a far parte degli organismi elettivi sino al prossimo congresso e che sarà comunque sempre a disposizione . Infine Lelli rivolge un ringraziamento a “tutti i compagni che in questi lun- ghi anni (dal 1992) hanno collaborato con me”. Il Comitato direttivo della sezione cittadina dell’ANPI, riunitosi nella gior- nata del 19 novembre u.s., ringraziando Lelli per il contributo dato in tanti anni, ha proceduto alla nomina, su proposta dello stesso Lelli, di Anna Fer- rari a presidente della sezione. La nostra redazione sente il bisogno di rin- Enrico Lelli insieme al presidente ANPI provinciale Giacomo graziare a sua volta il caro amico Lelli, che è stato anche apprezzato collabo- Notari durante una pranzo della Resistenza ratore del “Notiziario” inaugurando e gestendo per anni la rubrica “Città, democrazia, potere”.

dicembre 2009 9 notiziario anpi estero

Giappone: è di sinistra l’alternanza al governo del Paese asiatico

Nel 1988 il partito di destra al governo PLD (Partito liberal-democratico) era maggioranza assoluta nell’opulento Paese asiatico. Il “modello giapponese” veniva imitato in tutto il mondo, la condivisione delle scelte economiche era massima tra la popolazio- ne, la ricchezza prodotta era equamente distribuita tramite le aziende industriali. Lo scoppio della bolla speculativa nei primi anni ’90 e il successivo sconvolgimento derivato dalla crisi internazionale, ha travolto il Paese, innescando una crisi senza prece- denti. I tentativi fatti dal PLD di uscirne, non hanno prodotto esiti sufficientemente adeguati per la soluzione dei problemi, innescati a causa della miope politica liberista, adottata precedentemente dal partito al governo. Tra i media giapponesi si diffondevano e diventavano, quindi, termini ricorrenti “disoccupazione”, “precarietà”, “povertà”, men- tre il governo adottava dure misure per deregolamentare l’economia, senza prevedere conseguenti e adeguate misure sociali. Quando i giapponesi hanno visto bivaccare nei parchi di Tokyo centinaia di salariati e precari licenziati dalle aziende, hanno compreso che si rendeva necessario un deciso cambiamento nel funzionamento della società. I dirigenti del PDJ, interpretando giustamente tale esigenza, hanno elaborato un programma per un eventuale, futuro governo di sinistra, incentrato su una diver- sa distribuzione delle ricchezze, su consistenti aiuti all’agricoltura ed alle famiglie e sulla eliminazione delle tasse per gli studenti liceali. I liberal-democratici, nel contempo, non si discostarono minimamente dalle loro proposte, incentrate su dolorose riforme economiche, assicurando la popolazione che queste avrebbero prodotto i loro frutti nel prossimo futuro. In effetti, a metà agosto del 2009, si è assistito ad una consistente ripresa economica del Paese, che ha elevato il PIL ad un più 3,7 percento, ottenuto peraltro dopo il forte arretramento del 13,1 percento nel quarto trimestre del 2008 e dell’11,0 percento del primo trimestre 2009. Il positivo risultato del terzo trimestre dell’anno in corso, peraltro, non è riuscito a produrre un cam- biamento nelle opinioni della gente.

La pubblicazione dei dati sulla disoc- sentimento di rigetto nei riguardi del Pld nistro, occupano per la prima volta della cupazione del luglio 2009, apparsi sui aveva raggiunto un livello tale che biso- loro recente vita politica, una larga fetta giornali, alla vigilia della consultazione gnava farla finita...”. dei diciotto posti ministeriali. amministrativa, ha sospinto gli elettori Con il voto, quasi plebiscitario a favore I giapponesi auspicano oggi che l’alter- verso la decisione di modificare col voto del PDJ, che presentava un numero consi- nanza da loro voluta, riesca a cambiare la situazione generale del Paese. La di- stente di giovani candidati, praticamente il funzionamento del Paese, passando da soccupazione, in effetti, toccando una sconosciuti al grande pubblico, il popolo una politica decisa dalla burocrazia ad percentuale del 5,7 percento, aveva rag- giapponese ha espresso non solo la vo- una politica voluta dai cittadini. giunto un livello negativo mai visto dopo lontà di cambiamento, ma anche il de- La creazione di un Consiglio delle rifor- il 1953, colpendo, in special modo, i gio- siderio di dare nuova linfa ad una classe me amministrative e l’affidamento a Kan vani dai 15 ai 24 anni, con una quota di politica invecchiata, incapace di cogliere Naoto della direzione dell’Ufficio della disoccupazione oscillante intorno al 9,9 i cambiamenti strutturali della società. strategia nazionale, è il primo, forte se- percento. Amamiya Karin interpretando In effetti quattordici componenti del gnale di cambiamento inviato ai potenti le voci dei giovani precari affermava “il governo Hatoyama, tra cui il primo mi- burocrati del passato. Cambiamento che

10 dicembre 2009 notiziario anpi

Nel lontano 1988, l’allora futuro primo estero ministro giapponese Hatoyama Yukio, nel tentativo di emergere dalle nebbie della sua scarsa visibilità, registra- va una propria canzone, che diceva “dobbiamo avere coraggio e credere nel futuro. Dobbiamo avere coraggio, il cuore libero e pieno di pace...”. Il 16 settembre 2009 la storica vittoria del suo partito (PDJ–Partito democratico giapponese) gli consentiva di arrivare alla più piena visibilità, nell’ottenere l’investitura di primo ministro. Hatoyama Yukio, primo ministro giapponese

ha forti attinenze anche per la politica buto mensile di 165 euro per ogni figlio, estera, che si prefigge oggi l’intento di fino alla fine della scuola dell’obbligo e la tagliare il cordone ombelicale, che lega gratuità per gli studi liceali. il Paese con gli USA. A Okada Katsuya, Il nuovo governo si sta attivando in modo nuovo ministro degli Affari esteri è affi- tale, da “fare tutto il possibile per rico- dato il succitato delicato compito, senza struire il Giappone, che è stato devastato dimenticare che sono ancora 85 le basi dall’economia del libero mercato....” così americane sul territorio giapponese con come viene affermato dal segretario di 40.000 militari presenti. Ozawa Sakihi- Stato Kamei Shizuka. to a capo del ministero dell’Ambiente Tuttavia saranno necessarie molte nuove ha il compito di produrre un successivo misure e tempi non brevi per elimina- svincolo da Washington, proponendo re i disastri economici lasciati nel Paese alla Conferenza sul clima di Copenhagen dai precedenti governi. Gli ostacoli sono riduzioni delle emissione dei gas serra, molti e le soluzioni non sempre condivi- nettamente differenti dalle timide pro- se. Un esempio su tutti: la promessa abro- poste americane. gazione della legge, che aveva prodotto Tutte queste misure, peraltro, non sono un precariato, che coinvolgeva il 34 per- considerate adeguate alle speranze dei cento dei lavoratori, sta provocando un cittadini, che attraverso gli scritti di Mu- profondo dissenso con le imprese e dis- rakami Ryù, evidenziano una assenza di sociazioni e riserve anche nell’ambito del entusiasmo per i risultati delle elezioni partito democratico oggi al governo. Okada Katsuya, nuovo ministro degli Affari del 30 agosto, dal momento che la gente Per riuscire a realizzare quanto promesso esteri, insieme a Hilary Clinton ha perfettamente compreso che nessun in sede elettorale e quanto previsto dai governo può essere in grado di risolvere programmi del governo Yukio Hatoyama gli enormi problemi creati precedente- deve fortemente sperare che continui mente al Paese e che l’arrivo al potere del quella ripresa economica registrata nel PDJ non poteva essere considerato una terzo trimestre del 2009, ricordando, panacea, in grado di modificare la preca- peraltro, che il Giappone è fortemente rietà e le difficoltà della vita del Giappo- dipendente dai mercati esteri, in presen- ne in quel particolare momento. za di un consumo interno decisamente Secondo le ultime statistiche ufficiali, le debole. famiglie con un reddito lordo annuo in- Di fronte ai gravosi compiti che lo aspet- feriore a 22.000 euro sono passate nel tano ed alle attese dei suoi concittadini, 2006 dalla precedente percentuale del sarà bene che il nuovo capo del governo 9,3 percento al 12,3 percento. Contem- ricordi le parole della sua vecchia canzo- poraneamente il reddito lordo di una ne e creda in esse: “Dobbiamo avere co- famiglia con 4 figli è calato mediamente raggio e credere nel futuro”. da 57.200 euro a 51.300, tanto che il PDJ Bruno Bertolaso ha previsto per queste famiglie un contri-

dicembre 2009 11 notiziario anpi economia L’economia italiana tra luci e ombre

L’ISTAT segnala inoltre che nel mese di settembre gli indici del fat- turato e degli ordinativi dell’indu- stria italiana hanno registrato, nel Qualcosa confronto con il mese precedente, comincerebbe un incremento del 2,3 percento, il primo, e del 5,2 percento, il secon- a muoversi, do, anche se il dato tendenziale an- dunque almeno nuo resta fortemente negativo. sul piano della

Su queste pagine, lo scorso luglio, ci in- 2010 e dell’1,5 percento nel 2011 (rispet- produzione, terrogavamo sulle cause e la profondità to a valori mediamente superiori per gli della crisi economica che da tempo inve- altri tre Paesi). Preoccupano invece, e non mentre il ste l’economia mondiale e il nostro terri- poco, il debito pubblico (120 percento del torio, cercando di capire quali potevano Pil nel 2011) e il deficit (che quest’anno si mercato del essere le risposte istituzionali (nazionali e attesterà al 5,5 percento del PIL). Tenden- lavoro appare locali) per migliorare la situazione e quali ze ancora più negative per l’occupazione, i tempi e i passaggi di una possibile ri- prevista al 7,6 percento nel 2009 (contro presa. il 6,8 percento del 2008) e addirittura ancora in In realtà, da allora, non è cambiato molto, all’8,7 percento nel 2011. almeno in termini di certezze, e il quadro L’ISTAT segnala inoltre che nel mese di difficoltà, in continua ad oscillare tra segnali di otti- settembre gli indici del fatturato e degli mismo e spunti negativi. Per formarci un ordinativi dell’industria italiana hanno termini sia quadro aggiornato, proviamo a osservare registrato, nel confronto con il mese pre- alcuni indicatori concreti, tratti dagli or- cedente, un incremento del 2,3 percento, consuntivi sia ganismi economici internazionali e dai il primo, e del 5,2 percento, il secondo, dati statistici interni. anche se il dato tendenziale annuo resta previsionali. L’OCSE, ad esempio, prevede per l’Italia fortemente negativo. una flessione del PIL per il 2009 del 4,8 Qualcosa comincerebbe a muoversi, dun- percento (più del doppio di quella france- que almeno sul piano della produzione, se e in linea con Germania e Gran Breta- mentre il mercato del lavoro appare anco- gna) e una crescita dell’1,1 percento nel ra in difficoltà, in termini sia consuntivi

12 dicembre 2009 notiziario anpi

economia L’economia italiana

...la pressione fiscale tra luci sulle imprese italia- ne e sul lavoro dipen- dente è una tra le più e ombre alte del mondo...

sia previsionali. e alla crescita del nostro Paese. di ricchezza così alta (16,9 percento del A livello locale le rilevazioni trimestrali Sotto il primo profilo, come dimostrava PIL italiano per l’ISTAT, 27 percento per dell’Associazione industriali e di CNA uno studio molto interessante dell’API di l’OCSE) sfugga a qualsiasi forma di con- confermano i problemi del sistema pro- Reggio Emilia del 2007, il combinato di- tribuzione fa sì, come ha scritto il gover- duttivo reggiano, con una sofferenza par- sposto tra IRAP (l’Imposta regionale sul- natore Draghi, che “l’occultamento di una ticolare per il settore metalmeccanico e le attività produttive, istituita da Vincenzo parte considerevole delle basi imponibili per le imprese di minori dimensioni. Visco, ministro delle finanze di Romano accresce l’onere imposto ai contribuenti Sempre sul piano territoriale, aiutano a Prodi, e mai abolita dai governi Berlusco- ligi al dovere fiscale”, ossia che i contri- completare le informazioni, soprattutto ni successivi) e IRES (ossia l’Imposta sul buenti collocati nella parte emersa si deb- per ciò che riguarda l’occupazione, i dati reddito delle società) faceva sì che a fronte bano fare carico anche degli evasori della recentemente presentati dalla Camera del di un’aliquota nominale del 37,25 percen- parte sommersa. lavoro di Reggio nell’ambito del primo to, determinata dal 33 percento dell’IRES Tutto ciò fa sì che anche questa non sarà numero dell’Osservatorio sull’economia e dal 4,25 percento dell’IRAP (attualmen- la volta buona per interventi e riforme di e il lavoro in provincia di Reggio Emilia. te le aliquote sono state rivedute), il peso carattere strutturale: ci si limiterà a un pur Qui emergono segnali di estrema gra- effettivo delle imposte sugli utili raggiun- apprezzabile ma del tutto insufficiente vità: la rilevazione parla (per il mese di geva, per il campione di piccole e medie differimento del pagamento dell’acconto settembre) di 589 imprese in crisi (ovve- industrie analizzato, la percentuale del IRPEF (che riguarda i lavori dipendenti ro che hanno avviato procedure di Cassa 56,9 percento. Questo perché la tassazio- che hanno anche altri redditi, gli impren- Integrazione Ordinaria e Straordinaria, di ne delle imprese avviene su basi imponi- ditori individuali, i lavoratori autonomi). Contratto di solidarietà e di mobilità), per bili non collegate al valore costituito dal Il mancato incasso, per il 2009, di circa un totale di 23.000 lavoratori reale utile d’impresa ma determinate da 3,7 miliardi verrà coperto dal gettito as- In questo quadro di forte instabilità si in- altre componenti, quali il costo del per- sicurato dallo scudo fiscale, ossia la rego- serisce la manovra finanziaria del gover- sonale, il compenso degli amministratori, larizzazioneFonti bibliografiche dei capitali e dei beni illegal- no. Al di là dei giudizi politici, emerge gli interessi passivi. mente detenuti all’estero. Insomma, una con evidenza il limitato raggio d’azione Un discorso analogo vale per la tassazio- classica misura sanatoria “una tantum” consentito da un debito pubblico smisu- ne del lavoro dipendente. Qui non occorre per finanziare un beneficio che dovrà co- rato. La mancanza di risorse impedisce, essere degli economisti né dei matemati- munque essere saldato a giugno 2010. infatti, la copertura di eventuali sgravi ci: è sufficiente analizzare una busta paga Al di là di tutto, comunque, la situazione fiscali, richiesti a gran voce dalle asso- per verificare la distanza tra il compenso è certamente fluida, e i prossimi mesi sa- ciazioni imprenditoriali e da quelle dei lordo e quello netto. Secondo Eurostat ranno importanti per capire da un lato se lavoratori. tasse e contributi in Italia costituiscono il “i germogli di ripresa” sapranno crescere In effetti la pressione fiscale sulle imprese 44 percento del costo del lavoro, rispetto in una pianta più robusta e, dall’altro, se italiane e sul lavoro dipendente è una tra a una media europea intorno al 34 percen- le “politiche industriali” del nostro Paese le più alte del mondo – in Europa siamo to. e più in generale delle nazioni industria- dietro solo a Danimarca, Svezia, Belgio, Naturalmente questa situazione è esaspe- lizzate porteranno effetti positivi. L’ap- e Norvegia, nazioni con una efficacia ed rata da un’anomalia tutta italiana, ossia puntamento, pertanto, è alla prossima efficienza della spesa pubblica infinita- l’economia sommersa, che alcune (caute) primavera. mente superiori alla nostra – e rappresen- stime valutano intorno ai 250 miliardi di Azio Sezzi ta un ostacolo fondamentale allo sviluppo euro all’anno. Il fatto che una percentuale

dicembre 2009 13 notiziario anpi avvenimenti 24 ottobre 2009 PRESIDIO AL MONUMENTO DELLA RESISTENZA CONTRO LA DERIVA POPULISTA ANTICOSTITUZIONALE Nel pomeriggio di sabato 24 ottobre, indetto dall’ANPI, si è tenuto il pre- sidio davanti al Monumento alla Resistenza per richiamare l’attenzione dei reggiani sui rischi di smantellamento dei principi fondamentali della Costituzione e in sostegno della costante e saggia azione equilibratrice del Presidente della Repubblica .

In alto: Al centro della foto, il sen. Alessandro Carri mentre pronuncia un suo sintetico e intenso saluto ai partecipanti Sotto: Studenti della Sinistra giovanile raggiungono il presidio cantando “Bella ciao!”

BIBBIANO UNIVERSITA’ DEL TEMPO LIBERO PROMOSSA DALL’ANPI COMUNALE (7° ANNO)

Lunedì 13 ottobre, nella sala del Consi- – ed esecutore di brani – Maestro Paolo glio comunale di Bibbiano, l’ANPI locale Gandolfi). ha presentato il programma del 7° Corso dell’Università del tempo libero, le cui le- Il prof Renzo Barazzoni è il docente al zioni, iniziate il 19 ottobre u.s. nel Teatro corso di Storia della Filosofia (Filosofia “Metropolis”, si concluderanno il 19 apri- e Scienza nel Rinascimento): le 2010. Sono previsti 22 incontri. 25 gennaio 2010: Telesio, Campanella, Già svolti tra ottobre e novembre i 5 in- Giordano Bruno. contri condotti dalla prof.ssa Albarosa 1 febbraio 2010: Leonardo e Machiavel- Paganelli sul tema Donne al di fuori degli li. 8.02: Galileo. schemi del loro tempo. 15 febbraio 2010: Il Razionalismo. Car- tesio, Spinosa, Leibniz. Il corso di Storia e Diritto, iniziato il 30 22 febbraio 2010: Empirismo inglese. novembre, avrà le seguenti ulteriori lezio- Locke, Hume, Hobbes. ni: 14 dicembre 2009: La gente di Bibbia- E’ possibile iscriversi direttamente nelle no e l’evolversi della legge attraverso il serate di lezione, anche a corsi avviati. 7° Corso tempo. Dal diritto longobardo […] alla Del calendario relativo a Incontri di et- Costituzione repubblicana (docente Loris nie e alle proiezioni di film introdotti dal dell’Università Bottazzi). prof. Tullio Masoni (marzo-aprile 2010) del tempo libero 11 gennaio 2010: Norme e regolamenti daremo notizia sul prossimo numero nel rapporto Cittadino-Comune (docente dott. Sandro Venturelli, sindaco di Bib- (info: L. Bottazzi, 0522-882153; Nino biano). Fantesini, 0522-882869) 18 gennaio 2010: La fisarmonica stru- mento popolare per eccellenza…(docente

14 dicembre 2009 notiziario anpi

avvenimenti CASTELLARANO CENTOCINQUANTA COPERTI PER L’ANPI Autofinanziamento e solidarietà nei locali del circolo Arci

Oltre 150 persone hanno partecipato alla dedicata a “Giuseppe Carretti”, – Enti, Associazioni, Partiti e Persone – cena di autofinanziamento dell’ANPI che Alla serata sono intervenuti Alessan- hanno reso possibile l'iniziativa. si è tenuta, venerdì 13 novembre, al cir- dro Frignoli, vicepresidente provinciale A sinistra: Gian Luca Rivi, Loredana Cavazzini, colo ARCI di Castellarano. I fondi raccolti dell’ANPI, il consigliere regionale Gian Alessandro Frignoli contribuiranno anche alla costruzione a Luca Rivi (PD) e Loredana Cavazzini per A destra: Un momento della serata Seilat, in Palestina, della scuola materna l’ANPI locale. L'ANPI ringrazia quanti (foto di Silvia Martelli) 10 NOVEMBRE FESTA DELLA CAVALLERIA

Domenica 10 novembre si è svolta presso la ex Caserma Taddei la festa dell’Arma di Cavalleria. Dopo la messa al campo e brevi allocuzioni commemora- tive di eventi e personaggi legati alle vicende della Caval- leria tra la prima e la seconda guerra mondiale, si è avuta la riapertura ufficiale della sala storica, ricca di cimeli e documenti. Su queste pagine vogliamo ricordare ai reggiani che un loro concittadino, nato a Reggio nel 1889, il generale di cavalleria Dàrdano Fenùlli, è decorato di medaglia d’oro alla memoria per la sua partecipazione alla Resistenza. Collaborò attivamente con le formazioni partigiane ro- mane e in particolare con il comunista Pompilio Molina- ri. Caduto in mani naziste, seppe eroicamente resistere Al centro dei portabandiere delle varie associazioni d’arma la bandiera dell’AN- alle atroci torture nel carcere di Via Tasso. Fu uno dei 335 PI provinciale scortata da Ghiacci, che la regge, Soragni e Vacondio Martiri uccisi alle Fosse ardeatine nel marzo 1944.

ANNIVERSARIO 66 ANNI DI MATRIMONIO

L’8 gennaio 2010 ricorrerà il 66° anniversario di matrimonio del partigiano Luigi Beggi, Mago e di Anna Rocchi. Il loro pranzo di nozze avvenne nella casa della sposa, in quel di Roncolo di Quattro Castella, mentre cadevano le bombe su Reggio e i piatti coi cappelletti – come ricorda Luigi – tremavano sulla tavola. La casa dei Rocchi, mezzadri dei Manodori, sulle colline sopra Roncolo, divenne poi casa di latitanza e posto tappa, prima della Casa Roma, per quanti salivano nelle file partigiane. A Luigi, che nell’aprile 2010 compirà 90 anni, e ad Anna, che quando si sposò non ne aveva ancora 18, i più affettuosi auguri dell’ANPI e della nostra redazione.

dicembre 2009 15 notiziario anpi cultura Padania versus Italia? VERSO IL 150° DELL’ITALIA COME STATO L’Italia, non solo come penisola, esiste da ben prima di quel 1861 in cui si costituì in quanto Stato unitario con capitale Torino, in attesa di Roma, che soltanto nel 1870 verrà sottratta al potere temporale dei papi.

Almeno a livello di élites colte era da se- 19 settembre u.s., partecipando al dibatti- Dialetto e “vera storia” del Risorgimento coli ben presente la coscienza di apparte- to Reggio perde la memoria?, tenutosi al (da padre Bresciani ai suoi gramsciani nere ad una entità, se non altro culturale, Teatro Piccolo Orologio e organizzato dai “nipotini”) di nome Italia. La citazione consueta, al “GrilliReggiani” e dall’ANPI, ha condi- Ma l’on. Alessandri non ha detto soltan- riguardo, e giustamente, è quella dei versi viso la proposta del “grillino” Alessandro to le cose interessanti di cui sopra, ed è di Dante nel Canto del Purgatorio “Ahi Marmiroli di realizzare un grande Museo un vero peccato che su quelle cose come serva Italia di dolore ostello…” con quel cittadino del Novecento, puntando sulla sulle altre, non abbiamo potuto interlo- che segue. storia recente: Riformismo prampolinia- quire direttamente avendo il parlamenta- Solo quelli della Lega Nord, benché al- no, fascismo, Resistenza, dopoguerra. re leghista dovuto assentarsi subito dopo cuni di loro abbiano giurato fedeltà alla “Personalmente – ci ha tenuto a sottoline- il suo intervento. Nel corso del quale ha Costituzione come ministri della Repub- are Alessandri – tempo fa portai sessanta anche collegato il tema della Memoria del blica italiana, continuano a cianciare di parlamentari leghisti in visita al Museo Novecento e della nostra identità a quello una Nazione Padana, o “Padania”. Cervi”. del “dialetto da difendere”. Ora si tratte- E dalla loro radio continuano a salutarsi Noi ascoltavamo compiaciuti le parole rebbe di capire se questa “difesa” debba con l’insulso slogan “Padania libera!”. con cui Alessandri condivideva una pro- attuarsi, secondo proposte estive della E alle loro feste “celtiche” si divertono posta che come Istoreco ed ANPI andia- Lega a livello nazionale (e quasi quoti- come matti gridando “Chi non salta ita- mo avanzando, con scarso successo, da dianamente ribadite dalla solita Radio liano è!”. circa un quarto di secolo. Padania), con l’insegnamento del dialetto Anche se poi in questi giorni si ergono, Non osiamo dubitare della sincerità nelle scuole. Quale dialetto poi, nel caso dalla stessa radio (e dal loro quotidiano dell’on. Alessandri e proprio per questo nostro: di Reggio città (mo’ ed Santa Cròz “La Padania”, tanto per cambiare) a di- saremmo ben lieti di averlo in futuro al o ed Santa Crous?), di Guastalla centro, di fensori della Croce in quanto simbolo di nostro fianco per la realizzazione di ciò Correggio, per stare in pianura? Di Villa italianità e fanno appello (trasmissione che Massimo Storchi, nella stessa circo- Minozzo o di Busana, per la montagna? E del 5.11, partecipante l’on. Lussana) ad stanza, ha così sintetizzato: “Organizza- ancora, differenze già ci sono tra i dialetti una nuova crociata contro l’incombente re le testimonianze storiche in percorsi, reggiani di Pieve Modolena, di Gavassa, invasione islamica. Dimenticando che luoghi che a volte si sono persi, come la di Villa Cadé; e tornando in pianura: tra non molto tempo addietro il loro capo ca- sala dei Musei civici dedicata fino al 1982 patina parmigiana del dialetto di Poviglio rismatico minacciava di mettere a posto alla Resistenza e poi smantellata. Oggi gli e quello di zone limitrofe che tale patina “quei vescovoni”. appassionati che vengono a Reggio non non hanno, cosa scegliere? Ma insomma di certe pagliacciate leghiste sanno dove andare per studiare la nostra Insomma, chi scrive queste note è aman- potremmo anche sorridere. Anche perché storia recente”. te del dialetto imparato fin da bambino certi esponenti leghisti di casa nostra fan- Alessandro Frignoli, che è stato tra i pro- come lingua madre. no a volte discorsi un po’ diversi e tali da motori del dibattito, ha dichiarato che Lo sa leggere e scrivere. Si è talvolta di- doverli prendere in parola per continuare l’ANPI si augura ampia condivisione per lettato a leggere periodici locali, come a ragionare, per esempio, in tema di me- avviarci alla realizzazione di un Museo Pruspròun, che uscivano tra fine Otto- moria e di identità locale. del Novecento magari diffuso sul terri- cento e primi ’900. Il dialetto lo parla con L’on Alessandri, il Novecento e la Resi- torio, tenendo conto anche di realtà già amici d’infanzia e così via. Ma trova più stenza esistenti e ben consolidate, come Casa utile, nella scuola, che scolari e studenti Come l’on. Angelo Alessandri, che sabato Cervi. imparino bene l’italiano e almeno – ma

16 dicembre 2009 notiziario anpi

cultura

Nel libro di Silingardi: Il sistema regionale bene, con insegnanti preparati – una da Silvio Berlusconi alla Festa, l’estate di musei e luoghi lingua straniera. Se poi un insegnante scorsa, dei giovani del PDL ad Atreju. di memoria della altrettanto preparato volesse far impa- Si tratta di Risorgimento da riscrivere, rare a scolari e studenti qualche fila- di Angela Pellicciari, che di libri che Resistenza strocca, “sirudella”, o proverbio in uno ritornano sempre sullo stesso tema ne Gli uomini, le dei tanti dialetti reggiani, benissimo. ha scritti almeno altri tre. istituzioni e le Ma altre derive esasperatamente quan- Tutti libri – ma anche articoli su “Li- to inutilmente identitarie come l’inse- bero” e “La Padania” (toh chi si ri- collettività gnamento del dialetto, per l’amor del vede…), interviste, conversazioni in dell’Emilia-Romagna cielo… No. Radio Maria –, tesi a sostenere che il L’on. Alessandri ci ha anche detto, a Risorgimento fu nient’altro che “una Quindici storie di guerra e Resisten- proposito del prossimo 150° dell’Uni- guerra di religione dimenticata del- za, 27 musei e luoghi di memoria, tà d’Italia, che bisogna saper vede- la massoneria e dei liberali contro la quindici itinerari e ambienti storici, re anche il punto di vista dei “vinti”, Chiesa” perché “colpendo il potere diciassette istituti, fondazioni, isti- perché anche quelli che combatterono temporale della Chiesa s’intendeva tuzioni. L’Emilia Romagna, che ha dalla parte dei borboni, ecc., aveva- annientarne la portata spirituale”. conosciuto come poche altre regio- no loro ideali. E ha suggerito anche Ma ecco lo spot pubblicitario del Gran- ni in Italia i drammi della guerra e la lettura di altri libri che raccontano de Venditore a favore del libro de quo: gli entusiasmi della lotta di Libe- razione, costituisce a pieno titolo del Risorgimento una storia diversa da “in preparazione per l’anno 2011 del – insieme alle realtà piemontese e quella consueta. Ora, a parte che gli centocinquantenario della storia d’Ita- toscana – il grande museo diffuso storici seri, anche a livello di manuali lia – testuali parole del Cav. – consiglio della Resistenza italiana. scolastici, hanno da anni superato le a tutti i ragazzi e meno ragazzi di anda- Quest’opera, che vuole essere una visioni nazionalistiche ed agiografi- re a rivedere la nostra storia degli ulti- guida originale per attraversare una che, occorre aver presente che la com- mi 150 anni... perché è stata raccontata regione che trova nella Resistenza plessità, anche drammatica, della sto- in maniera diversa dalla realtà”. uno dei suoi tratti identitari, parte ria del Risorgimento è stata analizzata L’altra storia della Pellicciari (che pia- dall’assunto che la memoria di que- da decenni ad opera di studiosi come ce tanto a Berlusconi) l’aveva già più o ste vicende non è il frutto di una se- Antonio Gramsci, Emilio Sereni e di- meno raccontata, a partire da metà del dimentazione naturale, ma di scelte versi altri prima e dopo di loro, i quali, secolo XIX, padre Antonio Bresciani. compiute da uomini, istituzioni e per esempio, hanno ben presto colto e E Gramsci ne aveva già individuato collettività. Per questo, nel presen- analizzato il fenomeno del “brigantag- dei “nipotini” nelle sue note dal carce- tare il sistema regionale di musei e gio” meridionale del dopo 1861, nei re sul Risorgimento. luoghi di memoria della Resistenza suoi caratteri di reazione sanfedista e Antonio Zambonelli e della seconda guerra mondiale, il di rivolta sociale che vi si intrecciava- volume parte dalla storia per rico- no. E che, salendo al Nord, caratteriz- struire non solo la geografìa delle zarono anche la “rivolta del macinato” realizzazioni, ma anche i percorsi qui da noi. che dal dopoguerra hanno portato Ma forse Alessandri aveva in mente il alla “condensazione” di memorie libro di Angela Pellicciari reclamizzato sul territorio emiliano-romagnolo.

dicembre 2009 17 notiziario anpi cultura ISTORECO. PROGETTI IN CORSO. Il database dei caduti, la sanità militare, la musica Iniziative per il 91° anniversario della fine della prima guerra mondiale

Mercoledi 4 novembre 2009 è stata inau- quale quello dell’assistenza ai propri sol- gurata presso la sede del Polo Archivi- dati feriti e malati. stico di Istoreco la mostra “1914-1918 Per tre anni in tutta la regione Emilia Ro- l’inutile massacro” a cura di Nicoletta magna vennero aperti ospedali militari, Fasano e dell’Istituto storico della Resi- oppure vennero utilizzati quelli civili, stenza di Asti. L’arrivo della mostra dal treni ospedali, volontari della Croce rossa Piemonte, la cui chiusura è prevista per partirono per il fronte, si dovettero requi- il 28 novembre, è stato possibile grazie ai sire edifici per ospitare i malati contagio- rapporti con l’Istituto storico di Asti che a si (basti citare il colera o la spagnola), il sua volta ha ricevuto la mostra “Così lon- tutto aggravato dalle necessità militari tana, così vicina” pubblicata da Istoreco che “imponevano” guarigioni il più celeri lo scorso anno per celebrare il novante- possibili per poter rimandare al fronte i simo anniversario della fine della prima soldati ricoverati. Tutti questi aspetti ven- guerra mondiale. gono analizzati dai vari ricercatori al fine L’occasione è servita per fare il punto su di poter fornire al pubblico uno sguardo alcuni progetti in corso sulla storia della su questa fase della guerra molto lontana Grande Guerra e su quegli aspetti fino ad dalla prima linea, ma i cui effetti si face- ora purtroppo mai approfonditi. vano sentire notevolmente anche nelle Uno di questi, che lascia l’Italia molto retrovie. indietro rispetto a quasi tutte le altre na- Il professor Carlo Peruchetti sta invece zioni che parteciparono al conflitto, è la compiendo una ricerca, a livello anche in- disponibilità per il pubblico di studiosi ternazionale, per conoscere e censire tutti ed appassionati di un database unico e quel soldati-musicisti che fra il 1914 e il ufficiale dei caduti. Già negli anni Venti 1918 composero musiche durante il loro e Trenta l’allora ministero della Guerra servizio in guerra. Come milioni di altre redasse un elenco ufficiale degli oltre sei- persone anche i musicisti, professionisti e centomila italiani morti in guerra, pubbli- non, furono chiamati al fronte e molti di cato in un albo d’oro di trentuno volumi. loro continuarono a scrivere e comporre Questi elenchi tuttavia non sono mai più musica durante quegli anni. L’intento di stati aggiornati nel corso dei decenni e questo progetto è, oltre a sapere quanti e a tutt’oggi non esiste un database unico quali furono questi musicisti-soldati, co- nazionale online. A questo sta provve- noscere che tipo di musiche composero, dendo da alcuni mesi Amos Conti, con in che misura furono condizionati dalla l’aiuto dell’associazione Cime e Trincee guerra nella loro professione e come cam- e del ministero della Difesa. Essi stanno biò il loro modo di fare musica dopo il recuperando uno ad uno i trentuno volu- 1918 rispetto agli anni dell’anteguerra. mi pubblicati decenni or sono e tramite E poiché si tratta di musica non avrebbe un paziente e prezioso lavoro fotografi- senso compiere tali interessanti studi sen- co stanno provvedendo a ricopiarli per za poi avere la possibilità di eseguire ed poi metterli su internet a disposizione di ascoltare tali composizioni. Ecco quindi chiunque voglia interessarsene (www.ca- che lo stesso 4 novembre nella prestigiosa dutigrandeguerra.it). Sala del Tricolore si è tenuto un concerto In alto, da sinistra: Amos Conti, Mirco Carrattieri, Un altro progetto ruota attorno alla sanità nel quale sono state presentate proprio al- Francesco Paolella militare, con tutte le necessità che lo sta- cune delle opere composte dai musicisti- Al centro: Carlo Peruchetti to di guerra imponeva. Un team a livello soldati durante la guerra. Interpretati da In basso: Sala del Tricolore, un momento del con- regionale, con Francesco Paolella, Fabio Silvia Felisetti, Silvia Peruchetti e Loren- certo Montella e chi scrive fra gli altri, si sta zo Fornaciari sono state eseguite le com- adoperando per ricostruire il più detta- posizioni di alcuni artisti quali Ivor Gur- gliatamente possibile il funzionamento di ney, Maria Bredova e Claude Debussy. un ganglio vitale di un esercito in guerra Michele Bellelli

18 dicembre 2009 notiziario anpi

cultura NILDE IOTTI, UNA DONNA ITALIANA. DA REGGIO EMILIA ALL’EUROPA.

Promotori: Istituto Alcide Cervi, Comune e Provincia di Reggio Emilia, di Reggio Emilia, ANPI provinciale di Reg- gio Emilia, ANPI nazionale, Istituto per la Storia della Re- sistenza e della Società contemporanea di Reggio Emilia e Provincia (Istoreco) Da segnalare – prima di elencare il programma, seppur anco- ra provvisorio, delle celebrazioni per i prossimi mesi – l’inizia- tiva, organizzata dall’ANPI nazionale, dedicata a Nilde Iotti, 10° ANNIVERSARIO svoltasi, il 28 novembre scorso, a Roma dal titolo “Donne, an- tifascismo e democrazia. Dalla memoria al futuro, ricordando DELLA SCOMPARSA Nilde Iotti” a cui daremo ampio spazio nel numero prossimo del “Notiziario”. I relatori della giornata, condotta da Concita 90°ANNIVERSARIO De Gregorio, sono state Eletta Bertani, Marisa Ombra, Marisa DELLA NASCITA Rodano, Livia Turco. ELENCO DELLE INIZIATIVE IN PROGRAMMA. 2009-2010

12 dicembre 2009 (mattina) presso Museo Cervi “Nilde Iotti nella storia della Repubblica italiana” 10 aprile 2010 Gennaio 2010 (data in corso di definizione) “Nilde Iotti e l’Europa” (Titolo provvisorio) Iniziativa cittadina di intitolazione della Biblioteca dell’Isti- Evento di chiusura, sede: sala del Tricolore. tuto Magistrale ‘Matilde di Canossa’ a Nilde Iotti Si ipotizza di porre particolare attenzione a Nilde Iotti qua- le figura europea, con un intervento/testimonianza di una Sabato 6 febbraio 2010 figura femminile (anche straniera) che abbia incarichi a li- Evento storico - scientifico a cura di Cervi, Istoreco, Anpi. vello europeo. Provincia di Reggio Emilia, Comune di Reggio Emilia Intervento di chiusura a cura di Fiorenza Tarozzi, ordinaria Mattina: “La modernità di Nilde Iotti” Tavola Rotonda. di storia all’università di Bologna e membro comitato scien- Sede: Teatro Ariosto di Reggio Emilia tifico Istituto Cervi. Pomeriggio: Iniziativa storica “lavori in corso su Nilde Iotti” Esposizione sede: Sala del Capitano – Hotel Posta In margine a questo calendario verrà allestita una mostra fi- latelica sulle donne nella Resistenza con il contributo dell’As- Marzo 2010 (data da definirsi) - sociazione Italiana di Filatelia. Nell’ambito del cartellone “Primavera donna” – Teatro No- La mostra sarà corredata dall’annullo postale. vecento di Cavriago (Reggio Emilia) La mostra verrà inaugurata al Museo Cervi in occasione “Nilde Iotti. Una donna della Repubblica” spettacolo teatrale. dell’iniziativa inaugurale del 12 dicembre 2009 presso il Spettacolo della compagnia teatrale Teatro dell’Orsa di e Museo Cervi. con Monica Morini su Nilde Iotti

26 NOVEMBRE 1919 - 2009: BUON COMPLEANNO

AL COMANDANTE DIAVOLO, GERMANO NICOLINI Palazzo di Giustizia di Perugia, 8 giugno 1994: il pianto liberatorio di Germano Nico- lini (abbracciato al figlio dott. Fausto) dopo la sentenza di revisione che riconosce la sua innocenza per l’omicidio di don Umberto Pessina. Sentenza che riconosceva anche l’innocenza di Ello Ferretti e Antonio Prodi e restituiva a Germano, dopo dieci anni di carcere e decenni di sofferenze morali, la medaglia d’argento al valore ben meritata per il suo comportamento, come comandante di battaglione nella 76.a SAP, nei lunghi mesi di una difficile lotta in pianura e nei giorni travagliati del post Liberazione. A Germano, che il 26 novembre u.s. ha compiuto novanta splendidi anni, rinnoviamo gli auguri affettuosi dell’ANPI e dei vecchi e nuovi partigiani.

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cultura

Crisi del commercio in centro: che fare? In centro i negozi chiudono a causa della crisi economica e degli affitti troppo cari. Si potrebbe cominciare con un Piano di valorizzazione del commercio della Città Storica

a crisi economica morde, gli sivo costo degli affitti. Pagare 5000 euro tratto fondamentale della nostra identità affari non vanno bene e, pun- al mese, per una superficie di vendita di culturale e della nostra vita di relazione. Ltuali ritornano le polemiche 30 metri quadrati è un costo che, in tem- Per questo sarebbe necessario, da parte dei commercianti del centro contro i nuo- po di crisi, costringerebbe alla chiusura dell’Amministrazione comunale realizza- vi centri commerciali in periferia. La ri- chiunque. L’impossibilità di ridurre il co- re un vero e proprio Piano di Valorizza- chiesta è sempre la stessa: fermare lo svi- sto dell’affitto in proporzione alle minori zione delle attività economiche della città luppo, respingere i nuovi operatori, che entrate delle vendite, è la causa principale storica, a partire dalla salvaguardia della vengono a togliere il poco che c’è e fanno delle chiusure a cui stiamo assistendo in tradizione commerciale e produttiva, in morire il centro. La questione è posta con questo periodo. La rendita immobiliare grado tutelare e valorizzare, appunto le molta convinzione e vale la pena chieder- sta divorando la redditività del commer- attività commerciali ed economiche che si se non ci sia del vero nel loro grido di cio in centro storico e non consente più di appartengono alla nostra storia e che co- dolore e se, bloccare tutto sia, davvero, la remunerare adeguatamente gli altri fatto- stituiscono il tratto distintivo della nostra soluzione migliore. ri produttivi, quali il personale, i costi di realtà urbana. Un Piano che perimetri la Proviamo a dare una risposta. Comin- funzionamento, le spese generali, i costi città storica come parte di città da tutela- ciamo col dire che la crisi c’è davvero. I d’amministrazione, le tasse, ecc. Questo re, che indichi le vocazioni commerciali, consumi sono in calo e colpiscono tutte le spiega, perché molti nuovi negozi, sep- direzionali e di servizio delle varie vie ed tipologie commerciali e tutti i canali di- pure in zone commercialmente meno pre- edifici, che contenga un elenco delle bot- stributivi, dalla grande distribuzione orga- giate, sono, invece, aperti da extracomu- teghe storiche e dell’area circostante da nizzata al piccolo commerciante singolo. nitari. Questi, non solo operano con affitti tutelare e una serie di misure incentivanti Dopo anni di precarizzazione del lavoro e inferiori, ma operano con costi di gestione e disincentivanti in relazione alla coeren- di riduzione reale del potere d’acquisto di estremamente bassi e incompatibili con lo za con la vocazione assegnata, dal Piano, salari e pensioni la riduzione dei consumi standard di vita ritenuto accettabile da un a quella determinata zona di città storica. è la conseguenza minima che ci si potes- commerciante italiano. Evidente è il caso Ecco, a me pare, che questa proposta pos- se aspettare. La crisi economica, la cassa dei negozi di generi alimentari aperti da sa aiutare i commercianti del centro più integrazione e i licenziamenti, hanno fat- cittadini pachistani, dello Sry Lanka, del di qualsiasi polemica; che possa creare un to il resto. Ampi strati di popolazione si è Bangla Desh o indiani. Nessun commer- ambiente commerciale, futuro, più favo- fatta prudente e tende a comprare solo il ciante italiano potrebbe accettare condi- revole e che possa calmierare gli affitti. necessario. Ciò significa che la crisi sta zioni di vita e di lavoro simili. Infatti, questi dovrebbero tenere conto colpendo tutti e non è detto che sia più Stante così le cose, si ha un’ulteriore con- della coerenza dell’attività con la voca- forte per i negozi del centro. C’è, però, un seguenza: i commercianti italiani vengono zione commerciale prevista dal Piano. fenomeno che la crisi sta facendo emer- sostituiti da commercianti stranieri, con il Forse vale la pena di approfondire. gere e sta diventando insopportabile, so- rischio di una perdita molto grave per la prattutto per i negozi del centro: l’ecces- comunità cittadina, cioè, la perdita di un

20 dicembre 2009 notiziario anpi di Massimo Becchi Privatizzazione dell’acqua: si mercifica un patrimonio universale La privatizzazione di questo bene ha costituito, infatti, un altro esempio di come il liberismo non risolva, ma anzi aggravi, i problemi di disponibilità e accessibilità delle risorse naturali ... n Italia invece si sta scegliendo de- metà della popolazione. Il resto è a capitale monopoli pubblici con monopoli privati”. liberatamente di penalizzare una ge- misto o privato. Questo fino a pochi giorni Si prenda l’esempio di ACEA. La società Istione pubblica, che molte volte ha fa. Perché nel giro di un anno o al massimo serve il Lazio, una parte della Campania, garantito il principio delle 3 E: efficienza, entro il 2012 l’affidamento dei servizi pub- l’Umbria, e quattro ATO su sei della Tosca- efficacia, economicità, a fronte di un pro- blici locali passerà in mano a “imprenditori na. E’ il primo operatore nazionale del cir- cesso di parziale privatizzazione. o società in qualunque forma costituite”. cuito idrico (ha il 10 percento del mercato). Con la definitiva conversione pochi giorni Anche con capitale misto dunque, purché E’ controllata al 51 percento dal Comune di fa del decreto 135/09, o decreto Ronchi, “l’attribuzione dei compiti operativi con- Roma, al 10 percento circa dalla francese il cui art. 15 sancisce la definitiva e totale nessi alla gestione del servizio” sia nelle GDF-SUEZ e al 5 percento dal costruttore privatizzazione dell’acqua potabile in Italia, mani del privato che non può “avere una Caltagirone. Ma presto il comune di Roma che contiene anche la riforma dei servizi quota inferiore al 40 percento” della società. dovrà cedere a privati l’11 percento della pubblici locali, si disperde e si mercifica un Il pubblico può rimanere ma è il privato che società per un valore di circa duecento mi- patrimonio prezioso, bene comune, il cui decide quanto o come investire. Ed ovvia- lioni. Lo stesso dovranno fare i comuni emi- utilizzo deve rispondere ad assoluti criteri mente il privato deve (e vuole) fare profitti. liani per ENÌA o quelli di Genova e Torino di utilità pubblica. Il governo non ha lascia- E i profitti si fanno abbassando gli investi- per la futura IRIDE. In totale sul mercato to alternative sulla privatizzazione dell’ac- menti e alzando le tariffe. In Italia dal 1994 finiranno oltre un miliardo di euro in azioni. qua, imponendo il provvedimento in modo (anno della Galli) al 2005 sono stati investiti Cha andrà ai privati. I quali investiranno per assolutamente obbligatorio, senza lasciare settecento milioni di euro l’anno nella rete. avere un ritorno. E se i piani industriali di spazio ad alcuna discussione in proposito, Nei dieci anni precedenti oltre due miliardi 87 ATO mostrano un incremento medio dei né tenendo conto delle esperienze fallimen- di euro. Nel 2008, secondo l’ultimo rappor- consumi di acqua, da qui al 2023, del 17-20 tari maturate negli altri Paesi. to del Co.Vi.RI. relativo a 54 ATO, risul- percento, vuol dire che la privatizzazione Il nodo quindi della questione è tutto lì, tavano realizzati solo il 56 percento degli dell’ acqua la pagheremo noi. nel titolo dell’articolo 15 del decreto legge investimenti previsti (sei miliardi), questo a La privatizzazione di questo bene ha co- n. 135. È lungo solo una riga ma vale mi- fronte di un’impennata delle tariffe di oltre stituito, infatti, un altro esempio di come liardi. Soldi che usciranno dalle tasche dei il 47 percento negli ultimi dieci anni. Se- il liberismo non risolva, ma anzi aggravi, consumatori e che arriveranno in quelle di conde solo al petrolio. In Toscana, ad esem- i problemi di disponibilità e accessibilità pochi grandi gruppi. Il titolo, dunque, re- pio, dove è più forte la presenza di privati, delle risorse naturali. A livello europeo lo cita: “Adeguamento alla disciplina comu- ogni famiglia spende in media per l’acqua testimonia a tutti gli effetti l’esperienza di nitaria in materia di servizi pubblici locali 330 euro all’anno a fronte di una dispersio- Parigi che ha deciso di abbandonare la pri- di rilevanza economica”. Questo significa ne del 34 percento. I privati, se non regola- vatizzazione per tornare ad amministrare che l’affidamento della gestione dei servizi mentati, non portano efficienza. Nel nostro pubblicamente questa risorsa. In Italia inve- pubblici locali avverrà, in via ordinaria, at- Paese le società più importanti, per capacità ce si sta scegliendo deliberatamente di pe- traverso gare ad evidenza pubblica. I servizi e fatturato, sono sei: la romana ACEA, la nalizzare una gestione pubblica, che molte indicati sono gas o trasporto, ad esempio, bolognese HERA, la ligure-piemontese IRI- volte ha garantito il principio delle 3 E: ef- ma tra questi uno in particolare: l’acqua. DE, la triestina ACEGAS-APS, la lombarda ficienza, efficacia, economicità, a fronte di Che con il decreto ha cambiato status. Non A2A e Acquedotto Pugliese. Le prime cin- un processo di parziale privatizzazione che, più bene pubblico, ma merce. Di “proprie- que sono quotate. Sono multiutility a capi- al contrario, ha comportato generalmente tà” dello Stato, dopo una emendamento in- tale misto dove però è il privato che detta le un aumento dei costi di gestione e benefici serito all’ultimo minuto dal PD, ma gestita regole. Questo perché ha i soldi necessari e sostanzialmente nulli per ciò che riguarda la da privati. Un business colossale. Si stima, spesso anche il know how. E con la nuova riduzione degli sprechi, dalle perdite degli infatti, un giro d’affari di circa otto miliardi norma avranno un peso ancora maggiore acquedotti, fino all’uso terribilmente inef- nei prossimi dieci anni. Attualmente in Italia visto che gli enti locali non potranno avere ficiente delle risorse idriche in agricoltura. la rete idrica è coperta da circa 110 gestori. oltre il 40 percento del capitale delle società Ma non solo: la privatizzazione penalizza Divisi tra i 91 ATO (Ambito territoriale ot- in questione. L’Italia diventerà un terreno tutti quegli enti locali virtuosi che, con im- timale) esistenti. Grosso modo ad ogni ATO fertile per le multinazionali estere, come le pegno, hanno amministrato coscienziosa- corrisponde una provincia. A crearli fu la francesi Veolia e Suez, che tra gestione e in- mente un bene comune, da oggi divenuto Legge Galli del 1994. Che per la prima vol- croci azionari, si stanno mangiando fette di regalo per le multinazionali. ta aprì anche ai privati. Oggi 64 gestori sono territorio. Per l’acqua “si assiste – per usare a totale capitale pubblico e servono oltre la le parole dell’Antitrust – alla sostituzione di

dicembre 2009 21 notiziario anpi 31 dicembre. Tempo di bilancio Fine anno. Tempo di bilanci, resoconti, consuntivi, relazioni. Tempo di rapporti che aggiornano con assoluta attendibilità situazioni in continua evoluzione, o fissano con l’oggettività dei numeri fenomeni spesso ba- nalizzati da consolidati luoghi comuni. Eccone alcuni in rapidissima sintesi.

– Per leggere e comprendere il Rapporto memoria a quanti vedono negli extraco- ro regolarmente soggiornante” (Franco UNICEF sulla mortalità infantile in Afri- munitari esclusivamente dei barbari che Pittau, responsabile del Rapporto Caritas ca nel 2008 occorre un grande sforzo di rubano il lavoro, delinquono, occupano le 2009). contestualizzazione. Già, perché stiamo case popolari e gli asili e chi più ne ha più – Il Rapporto Goldstone (dal nome del re- parlando di una buona notizia per la quale ne metta. I regolari risultano essere quattro latore del documento licenziato dal Con- le virgolette sono d’obbligo. Per la prima milioni e mezzo, a cui aggiungere le circa siglio per i diritti dell’uomo dell’ONU) volta da quando vengono effettuate queste 300.000 colf e badanti in corso di regola- aveva il compito di analizzare se e quali rilevazioni, il tasso di mortalità dei bambi- rizzazione. Il 7,2 percento della popolazio- crimini di guerra fossero stati commessi ni scende al suo livello più basso: 65 per ne residente in Italia, una media superiore dall’esercito israeliano e da Hamas nel mille. Nel 1990 era il 90 per mille. Il che, di un punto a quella europea. Ma ciò che corso della tristemente famosa operazione tradotto in cifre che permangono spaven- colpisce è il contributo che danno alla eco- Piombo Fuso. E’ stato approvato con un tose, significa che si è passati dal dodici nomia del nostro paese, pari al 9,5 percento voto che, a maggioranza, ha sancito le re- milioni e mezzo ai nove milioni di bambi- del Prodotto interno lordo, mentre il prelie- sponsabilità delle due parti in conflitto e ni che muoiono di malattie e denutrizione vo fiscale sulle loro buste paga ammonta a in particolare di Israele, accusato dell’uti- in un solo anno. Se oggi si può dire che 5,6 miliardi di euro l’anno. Altro fattore di lizzo di bombe al fosforo bianco e a fram- dal 2004 ne muoiono diecimila in meno al estremo interesse è quello della rimessa ai mentazione, oltre che della sistematica di- giorno, questo è dovuto non solo all’au- paesi di provenienza, circa 6,4 miliardi di struzione di case, ospedali ed infrastrutture mento delle vaccinazioni contro morbillo, euro: una cifra enorme che pone seri inter- varie. Un uso sproporzionato della forza pertosse e tetano, ma anche al successo di rogativi in rapporto agli aiuti allo sviluppo militare, come tale condannato dal dirit- valide campagne di tutela ed educazione devoluti dall’Italia, molto meno dell’0,7 to internazionale umanitario. Sia chiaro: sanitaria quali l’allattamento dei figli al percento stabilito dalla Unione europea. il voto di per sé invita semplicemente il seno, l’utilizzo di acqua bollita per uso ali- Ma anche altre affermazioni del rapporto Consiglio di Sicurezza ONU a trasferire la mentare e il lavaggio frequente delle mani fanno riflettere: l’assoluta mancanza di competenza sui crimini compiuti da Israe- per bloccare le malattie a trasmissione correlazione tra l’aumento degli immigrati le e Hamas alla Corte criminale internazio- rapida. Ma soprattutto, la differenza l’ha e aumento della criminalità, la sorprenden- nale dell'Aja (ICC), qualora entro sei mesi fatta una semplice ma fondamentale mi- te prevalenza di cristiani sui musulmani, la le due parti in conflitto nell'operazione sura di protezione: l’uso della zanzariera crescita esponenziale delle richieste di cit- Piombo Fuso dello scorso dicembre non intorno al letto. Continua infatti ad essere tadinanza e dei matrimoni misti. Soprattut- abbiamo portato a termine indagini indi- la malaria il vero killer dei bambini, ben to, una realtà di fatto che vede gli sbarchi pendenti e interne sulle accuse di crimini più dell’AIDS. L’UNICEF ha distribuito sulle coste italiane, raddoppiati dal 2007, di guerra e contro l'umanità. Rimane tutta- sino ad ora 35 milioni di zanzariere bagna- incidere per meno dell’1 percento della via, la portata politica di un pronunciamen- te nel repellente e lo considera il miglior presenza regolare. Statistiche alla mano, il to faticosamente raggiunto sulla base della intervento mai attuato in rapporto ai costi rapporto qualifica come vera emergenza il convinzione, ben espressa dal Presidente e ai benefici. E sottolinea che il costo sti- “catastrofismo migratorio”, l’incapacità di del Consiglio per i diritti umani Navy Pil- mato per la salvezza di un bambino grazie prendere atto del ruolo assunto dall’immi- lay, che “è giunta l'ora di porre fine alla all’acquisto e alla distribuzione di rimedi grazione nello sviluppo del nostro Paese: cultura di impunità che da sempre prevale contro le zanzare che diffondono la mala- “Se non troveremo un modo di parlare in Israele e nei Territori palestinesi”. No- ria è di 50 centesimi. 50 centesimi per una dell’immigrazione diverso dai discorsi su- bili parole, che il rappresentante italiano vita. gli sbarchi e sull’irregolarità resteremo in- ha creduto di interpretare votando contro – Il rapporto della Caritas sulla immi- capaci di gestire responsabilmente l’Italia (sapremo mai il perché?). Il governo e la grazione nel nostro Paese fornisce dati che si va costruendo nella quale già adesso stampa israeliana hanno bollato il rappor- interessanti, da far leggere ed imparare a 1 ogni 14 abitanti è un cittadino stranie- to Goldstone come un provvedimento a

22 dicembre 2009 notiziario anpi CHE FARE

senso unico, ingiusto ed unilaterale: “Non prema Alì Khamenei, al quale ha espresso Gennaro e l’ex dirigente della Digos ge- permetteremo mai che Israeliani vengano la sua ferma protesta per la repressione in novese Mortola, accusati di induzione alla processati per crimini di guerra”, ha tuona- atto e su ciò che avviene nelle prigioni, per falsa testimonianza nei confronti dell’ex to il premier Netanyahu. E quando mai? il clima poliziesco che circonda la stampa, questore di Genova, Francesco Colucci – Nella classifica annuale diReporter sen- per l’impossibilità di mettere in discussio- (tutti ex, perché tutti promossi ad incari- za Frontiere, relativa alla libertà di stampa, ne la Guida Suprema o la struttura di po- co più prestigioso). La sentenza è stata di l’Italia continua perdere posti: 44° posto tere incarnata dal Consiglio dei Guardia- assoluzione, “per non aver commesso il nel 2008, 49° nel 2009. E’, quindi, la demo- ni e dall’Assemblea degli Esperti. “Sono fatto”. Attenzione, non “perché il fatto non crazia dell’Europa occidentale con meno cinque o sei anni che seguo attentamente i sussiste”. Ovvero, qualcosa è successo per libertà di stampa, seguita tuttavia (44° po- media e non ho mai trovato qualcuno che indurre Colucci a dare diverse versioni sto) dalla Francia di Sarkozy, anch’essa osasse criticarla”, ha continuato lo studen- dell’accaduto, tant’è che lui stesso è sta- nel mezzo di burrascosi rapporti tra potere te. E ancora: “Perché nessuno può permet- to rinviato a giudizio. Ma non si capisce esecutivo e informazione. All’origine della tersi di criticarla in questo paese? Non è bene cosa. Tutti (o quasi) felici e contenti pessima posizione, “le vessazioni di Berlu- ignoranza questa? Lei ritiene di non fare e questo clima è ben rappresentato dalle sconi nei confronti dei media, le ingerenze errori? L'hanno trasformata in una sorta sempre acute dichiarazioni del presidente crescenti, le violenze della mafia contro di idolo irraggiungibile che nessuno può dei senatori del PDL, Maurizio Gasparri: giornalisti che si occupano di criminalità sfidare”. Per qualcuno è coraggio, per altri “L'assoluzione del prefetto De Genna- organizzata e la proposta di legge che ri- solo incoscienza. Per tutti dovrebbe essere ro e del dirigente della Digos di Genova durrebbe drasticamente la possibilità dei una semplice, bellissima aspirazione alla dimostra che per anni è stata organizzata media di pubblicare intercettazioni telefo- libertà. una immotivata campagna di denigrazione niche”. Potremmo aggiungere, molto op- – Non sappiamo se nel corso della sua esi- delle forze dell'ordine, che a Genova nel portunamente, l’indecente comportamento stenza (ovvero, dal 1901) il premio Nobel 2001 difesero la legalità da un'autentica di certa stampa, specie televisiva, che non per la pace sia mai stato assegnato “per gli sommossa che sconvolse la città”.Proprio conosce capacità critica e di indagine e il sforzi straordinari volti a rafforzare la di- vero: il giorno dopo sarebbe stata emessa quadro sarebbe completo. Per correttezza plomazia internazionale e la cooperazione la durissima sentenza nel processo di ap- di informazione (appunto), corre l’obbligo tra i popoli”. Ma tale è la motivazione in pello contro gli indifendibili Black Block: di precisare che al primo posto di questa base alla quale quest’anno a toccato al pre- 98 anni e nove mesi complessivi. Solo 10 classifica si trova la Danimarca, seguita da sidente americano Barack Obama fregiar- i condannati e il record di 15 anni di re- Finlandia e Irlanda. Tornando all’Italia, la sene. Un premio alle intenzioni, a quello clusione va a Francesco Puglisi, dichiarato vetta è assai lontana, ma la speranza è di che è stato definito il trionfo della mano colpevole per lancio di molotov e distru- superare nel prossimo futuro almeno Hong tesa, diretto a modificare sostanzialmente zione di auto e vetrine. “Quindici anni a Kong, che la precede di una posizione. la politica aggressiva e di potenza del suo chi spacca vetrine, assolto chi spacca le – Esistono persone, del tutto sconosciute predecessore Bush. Di più: un riconosci- teste”, ha commentato Vittorio Agnoletto. alla opinione pubblica in quanto non ri- mento alla dichiarata volontà di aprire un Non è esattamente così, ma la sproporzio- vestono alcun ruolo degno di notorietà, dialogo con l’Islam basato sul rispetto e i ne con le poche e miti pene della Diaz e che con un semplice gesto o parola sono comuni interessi, di ridurre le testate ato- Bolzaneto è comunque evidente. in grado di dare significato all’idea di “di- miche e di rinunciare allo scudo stellare, di gnità”. Dei “signor nessuno” capaci di of- abolire formalmente il ricorso alla tortura frire esempi che rimarranno impressi nella e alle carceri speciali, di bandire la teo- memoria collettiva. Senza scomodare Jan ria della guerra preventiva. Prendiamone Palach, lo studente cecoslovacco divenuto atto: d’accordo, non ha il valore simboli- simbolo nel 1969 della resistenza anti-so- co immediato come nei casi di Rigoberta vietica, potremmo accennare al cosiddetto Menchu, Aung San Suu Kyi, Medici senza “rivoltoso sconosciuto”, lo studente cine- frontiere o, più recentemente, l’economista se che esattamente vent’anni fa si oppo- indiano Muhammad Yunus, ma in fondo se con il suo solo corpo all’avanzare dei sarebbe ipocrita riconoscere l’importan- carri armati diretti in piazza Tien An Men. za di un premio a seconda della persona Esempi minori, ma comunque significati- a cui viene assegnato. E’ stata aperta una vi, sono costituiti dal fenomenale lancia- linea di credito nei confronti di Obama e tore di scarpe (contro Bush) Muntazer al lui stesso è consapevole della responsabi- Zaidi, icona irachena della protesta antia- lità che tutto questo comporta. Ha giurato mericana recentemente tornato in libertà; da nemmeno nove mesi e non ha firmato o Izzeldin Abu al Aish, medico palestinese alcun trattato di pace, mentre i suoi fronti capace di ribadire parole di pace e di ricon- sono ancora tutti aperti: Afghanistan, Me- ciliazione sui corpi delle tre figlie appena dio Oriente, Cuba, Corea del Nord e Iran. uccise a Gaza dai bombardamenti israelia- Solo la storia sarà in grado di dire se il ni. L’ultimo della serie è il ventenne stu- compito davvero enorme che si è accollato dente di matematica iraniano Mahmoud sarà coerentemente portato a termine. Vahidnia, protagonista di un intervento di – All’appello per i fatti del G8 del 2001 venti minuti al cospetto dell’autorità su- mancavano solo l’ex capo della Polizia De

dicembre 2009 23 notiziario anpi A CENA CON I RESISTENTI EDIZIONE 2009 lettura di Calamandrei, poesie acidamente co, rockstar. Sempre parlando per iperboli ironiche e discorsi sull’attuale anomalia po- e metafore, ho presentato questo intervento litica italiana, il performer neo-futurista si è annuale di Germano all’interno della festa, spostato tra i tavoli dove nel frattempo era come il discorso del saggio, dell’anziano di iniziata la cena. Subito dopo è stata la volta un gruppo tribale, che da indicazioni e stru- del Coro di Calvatone e Piadena composto menti culturali per affrontare i problemi e le dalle voci di Bruno Fontanella, Roberto situazioni che si presentano nel presente o “Peto” Seniga, Leardo “Miciu” Taraschi, in un prossimo futuro. Eugenia “Genia” Arnoldi, Enrico Tavoni. Infine è stata di nuovo la volta della musica, Il repertorio proposto dal coro è partito anche se dire soltanto musica è riduttivo, vi- dalla metà dell’Ottocento testimoniando le sto che i contenuti ideali, filosofici, storico- rivolte contadine delle terre della valle del sociali, dei canti anarcosindacali proposti Po che sfociarono negli scioperi che por- dal progetto “dio valzer” sono andati ben tarono migliaia di braccianti alla conqui- oltre. Vocalist d’eccezione la mai dimenti- sta dei diritti sindacali. Grande emozione cata Mara Redeghieri, immagine e voce di hanno suscitato questi canti che venivano una delle migliori esperienze musicali della eseguiti in diverse occasioni di lavoro, dalla scena alternativa degli anni ’90: gli Ustma- gramolatura della canapa al rastrellamento mò. Durante la loro attività gli Ustmamò nche quest’anno la Sezione correg- del fieno,dall’aratura alla spannocchiatura hanno prodotto diversi album con I Dischi gese dell’ANPI ha organizzato, in del mais. Oltre a questi canti contadini il del Mulo/ Virgin, hanno girato in lungo e Acollaborazione con i Giovani de- Coro ha presentato il cd Cantavamo Ban- in largo la penisola e hanno avuto un di- mocratici, presso il Salone delle Feste la diera Rossa una importante antologia che screto successo di critica e pubblico. Insie- festa di tesseramento denominata “Partigia- testimonia il lavoro di cinquant’anni con me a tutto questo, un dichiarato impegno no Novello”. Un appuntamento conviviale- alcune preziose registrazioni del passato politico, che ha avuto il massimo esempio culturale che in primis si pone l’obiettivo di dagli anni ’60 e ’70 affiancate a brani del nella partecipazione all’evento “Materiale mettere a sedere allo stesso tavolo gli ultimi 2001; una sorta di riaffermazione di temi e Resistente”: il loro rifacimento del canto partigiani e i nuovi resistenti. Questo ap- intenti che dal novecento al duemila sono partigiano I Ribelli della Montagna posto in puntamento è ormai una consuetudine nel tutt’altro che tramontati. Quando Bandiera apertura della compilation del 1995, rimane nostro territorio, una buona abitudine che Rossa si Cantava è un prodotto autonomo una delle migliori e riuscite riletture. Mara insieme alla cena allietata da vini novelli, della Lega di Cultura di Piadena in colla- in compagnia di Lorenzo Valdesalici (figlio favorisce la digestione con contenuti, musi- borazione con l’Istituto “Ernesto de Marti- di Benedetto, nume tutelare degli Ustmamò che e concetti che hanno ancora una volta al no”. Il segno di questa collaborazione si rifà sin dai loro esordi) alla chitarra e di Nicola centro l’eredità morale della Resistenza. In all’affermazione di Gianni Bosio secondo Bonacini al contrabbasso, ha reinterpretato questa edizione il programma è stata com- il quale “il lavoro culturale non può che con trasporto alcuni dei classici della can- posito (ricordiamo che negli anni passati tra trasformarsi in lotta politica per la propria zone militante, libertaria e di protesta come gli ospiti ci sono stati Cisco, City difesa e la lotta politica diventa il livello più Figli di Nessuno. “Figli di Qualcuno” è in- Ramblers, Gang...) e ha visto come primo alto di ogni lavoro culturale”. Dopo la mu- vece il motto che potrebbero intonare i tanti esuberante mattatore il performer neo-futu- sica popolare sul palco è salito (e a 90 anni partecipanti che si ritrovano nelle parole, rista Stefano Raspini protagonista dell’avan- “salire” su di un palco è già una impresa, nelle esperienze, nelle memorie di chi ha guardia reggiana tra gli anni ’80 e gli anni una testimonianza di caparbietà, fermezza, sostenuto e preso parte alla lotta di Libera- ’90. Raspini è stato all’epoca coinvolto in coerenza) il Comandante Diavolo Germano zione. In definitiva ancora una bella serata locali storici come “Locomotive” e “Ital- Nicolini che come sempre era atteso per i e una bella atmosfera, una partecipazione ghisa”, luoghi in cui Raspini si esibiva nei suoi lucidissimi interventi contraddistinti da costante e cosa che conta, altre e altri nuovi suoi deliranti monologhi (detti per l’appun- una innata arte oratoria. Quest’anno Nico- antifascisti che con la loro tessera possano to “Raspo Monolohi”) o con poesie dada- lini si è soffermato sulla politica dei nostri assicurare un futuro all’ANPI. Un baluardo surrealiste. Nel salone delle feste Raspini si difficoltosi giorni e la platea lo ha ascoltato che ha bisogno di nuovi sostegni, di nuove è esibito nell’interpretazione di alcuni scritti in religioso silenzio, molti giovani si sono forze, contro lo straripare delle nuove intol- su Mussolini che rapportati all’oggi hanno poi soffermati successivamente tributan- leranze che ancora oggi possiamo tranquil- trovato piena coincidenza con le ossessioni, dogli attenzioni e testimonianze da vera e lamente definire: fascismi. i tic e le manie del nostro premier. Tra una propria, se mi passate il paragone iperboli-

24 dicembre 2009 notiziario anpi SPECIALE II NILDE formazione Nilde a vent’anni IOTTI IV vita e politica

PERIODICO del Comitato Provinciale Associazione Nazionale Partigiani d'Italia di Reggio Emilia Gli affetti e il PC VI udi La battaglia per l’autonomia VIII diritto di famiglia La Costituente X presidente L’incarico alla Camera dei deputati XII donne L’impegno per i diritti e la libertà delle donne XVI ANPI Dalla memoria a futuro

“Io stessa ... vivo in modo quasi 09 emblematico questo momento ... che supera la mia persona e investe 2009 milioni di donne che, attraverso lotte faticose, pazienti e tenaci, si dal discorso di insediamento dicembre a Presidente della Camera dei - Supplemento al N. 9 Dicembre 2009 - In caso di mancato recapito rinviare all'Ufficio P.T. di Reggio Emilia detentore del conto per restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. la relativa che si impegna a pagare Emilia detentore del conto per restituzione al mittente di Reggio P.T. all'Ufficio 9 Dicembre 2009 - In caso di mancato recapito rinviare - Anno X L Supplemento al N. perçue taxe pagata Tassa - 1 - comma 1- DCB Filiale R.E. 46) art. 27-02-2004 n. in L . 353/2003/ (conv. . sono aperte la strada verso la loro SUPPLEMENTO emancipazione. Essendo stata una Deputati – 20 giugno 1979 di loro e avere speso tanta parte del mio impegno di lavoro ... per l’affermazione di una loro pari responsabilità sociale ed umana, costituisce e costituirà sempre un motivo di orgoglio della mia vita”. Poste Italiane s.p.a. - Spediz. in abb. post. - d .l post. in abb. - Spediz. Italiane s.p.a. Poste nilde iotti

Ho imparato che fare politica “ significa sforzarsi di capire le ragioni degli altri ” NILDE IOTTI - Alcune note biografiche I PRIMI ANNI Montecitorio. Nilde Iotti nasce a Reggio Emilia il 10 apri- 1976 - Presidente della Commissione Af- le del 1920. fari costituzionali. Allieva dell’Istituto Magistrale Matilde di 1979 - Presidente della Camera dei De- Canossa di Reggio Emilia. putati (eletta al primo scrutinio) all’inizio Laurea in Lettere all’Università Cattolica della VIII legislatura. di Milano. 1983 - Rieletta Presidente della Camera Insegnante all’Istituto Tecnico Statale nella IX legislatura. Nella fase conclusiva “A.Secchi” di Reggio Emilia. della IX legislatura è chiamata dal Presi- dente della Repubblica a svolgere manda- LA FORMAZIONE DI NILDE IOTTI Aderisce ai Gruppi di Difesa della Donna durante la Resistenza. to esplorativo (prima e unica donna della storia repubblicana) per la soluzione della Nilde nasce in una famiglia sposata sol- crisi politica sfociata poi nelle elezioni an- tanto con rito civile. Il padre, un deviato- IMPEGNO POLITICO E re delle Ferrovie dello Stato, attivista del INCARICHI ISTITUZIONALI ticipate. 1987 - Rieletta per la terza volta conse- movimento operaio socialista, persegui- 1945 - Segretaria dell’UDI di Reggio Emilia. tato poi durante il regime fascista, quan- 1946 - Si iscrive al PCI. cutiva Presidente della Camera dei De- do si trattò di mandarla a scuola disse: 1946 - Eletta nel Consiglio Comunale di putati. “meglio i preti che i fascisti, quando sarà Reggio Emilia nelle liste del PC come in- 1993 - Eletta Presidente della Commis- grande capirà”. Nilde rimane orfana a 14 dipendente. sione parlamentare per le riforme istitu- anni e la madre, pur relegata al focolare 1946 - Eletta Deputato all’Assemblea Co- zionali. domestico per legge fascista, inizia a la- stituente dove farà parte della Commissio- vorare per mantenere la famiglia. ne dei 75 che elabora la bozza della Costi- INCARICHI INTERNAZIONALI tuzione. Lavorerà nella Sottocommissione 1969 /1979 - Parlamentare europeo. Per dare un parametro della povertà di per i diritti civili, politici ed economici. 1993 - Presidente della delegazione par- quei tempi, Nilde dirà: “Per anni indossai 1946 - Inizia il rapporto con il segretario lamentare italiana presso l’Assemblea il cappotto rovesciato di mio padre”. del PCI . CSCE (Conferenza sulla Sicurezza e la Co- Ugo Bellocchi, compagno di università di 1948 - Rieletta alla Camera dei Deputati operazione in Europa) e successivamente Nilde Iotti e amico tanto che si conside- viene sempre riconfermata in tutte le suc- Vice presidente dell’assemblea stessa. ravano fratello e sorella, racconta: “Sono cessive legislature. 1996 - Presidente della delegazione par- stati anni duri. Per arrivare alla laurea, 1948 - Nominata nella Presidenza dell’UDI lamentare italiana presso il Consiglio conseguita nel ’43, la Nilde ed io abbiamo nazionale. d'Europa. dovuto lavorare senza sosta per guadagnare 14/07/1948 - Attentato a Togliatti. 1997 - Vice presidente del Consiglio d’Eu- l’indispensabile che ci consentisse di acqui- 1950 - Assieme a Togliatti, prende in af- ropa stare i libri e le dispense (versando metà a fido una bambina, Marisa Malagoli,(la più testa), di pagare l’abbonamento ferroviario piccola di dodici fratelli e sorella di una 1999 - GLI ULTIMI MESI Reggio-Milano (carrozza di terza classe, operaio ucciso dalla celere Modena), che 8 novembre - Viene ricoverata in una cli- sedili di legno), nonché i pasti presso la sarà poi adottata. nica romana. mensa dell’Università. La Nilde ed io ci 1956 - Entra nel Comitato Centrale del 18 novembre - Rassegna le dimissioni da siamo preparati agli stessi esami studiando Partito Comunista Italiano e successiva- Deputato per motivi di salute. a tutte le ore, sugli stessi testi e sugli stessi mente assume la responsabilità della Se- 3-4 dicembre - Nella notte muore a Roma appunti. Quando dovetti assolvere ai miei zione femminile nazionale. per arresto cardiaco, aveva 79 anni. obblighi militari – la guerra era scoppiata 1961/1962 - Entra nella Direzione nazio- 6 dicembre - Funerali di Stato a Monteci- il 10 giugno 40! – la Nilde mi favoriva le nale del PCI. torio e tumulazione nel cimitero del Vera- dispense da lei annotate. Alla Cattolica, 1964 - Togliatti muore a Yalta. no accanto a Togliatti e vicino a Di Vittorio, ambiente di formalità esasperate nell’osse- Longo e altri esponenti del PCI. 1968 - Vice presidente del Gruppo parla- quio del regime, si davano esami in divisa mentare comunista alla Camera di cui è ed era obbligatorio il saluto fascista, ma i a cura di Anna Loredana Cavazzini già stata segretario. professori si chiamavano Dossetti e La Pira, 1972 - Vice presidente all’Assemblea di

II dicembre 2009 notiziario anpi nilde iotti

formazione

Per anni LA FORMAZIONE DI NILDE IOTTI “indossai il Calderini, c’erano Fanfani e Lazzati”. è derivato anche dall’ambiente che ho Giorgio Frasca Polara, giornalista e suo conosciuto qui (come sfollata). Non solo cappotto portavoce alla Camera, riferisce: “Proprio per le persone che vi ho conosciuto e che all’Università Cattolica del potente padre sono state per me un esempio, ma perché rovesciato di Agostino Gemelli, Nilde perde la fede in tutto quel periodo, che fu durissimo mio padre “Mi accorgo che la mia razionalità è più (gli inverni ’43-44 e ’44-45, quando la forte della fede”. Confesserà ad Oriana neve di accumulava per le strade e non Fallaci: “E fu un conflitto drammatico: la c’erano i mezzi per toglierla e c’era an- ” religione non è solo ragione, è anche sen- che poco da mangiare), io ho avvertito in timento e quando la ragione si rifiuta di questo luogo, intorno a me un senso di ri- credere, comincia il conflitto drammatico volta contro l’oppressione, uno spirito di dei sentimenti. Avevo solo vent’anni”. Ma resistenza e di capacità di lotta che sono il suo rapporto con il mondo cattolico non stati, senza dubbio, determinanti nelle si cancella ed anzi resterà sempre segnata mie scelte politiche”. da una sensibilità molto particolare. Marisa Malagoli, la figlia adottiva, la Le tre componenti della formazione fa- chiamava “zia” Nilde. … “La ‘zia’, come miliare – riformismo socialista, matrice l’ho sempre chiamata da bambina, amava cattolica, antifascismo – sono ugualmente ricordare il periodo dell’Università a Mi- presenti nella base culturale di Nilde. lano. Prendeva il treno a Reggio Emilia Durante la Resistenza la Iotti s’impegnò tra mille peripezie e si fermava a dormire nei Gruppi di Difesa delle Donne. presso una modesta famiglia di portieri in “Fu la guerra, confessa Nilde, “a sconvol- un palazzo vicino alla Scala. L’orgoglio germi. L’idea del paese allo sbaraglio”. Nilde Iotti a destra di avere conseguito quel titolo di studio Dai Gruppi di Difesa delle Donne nascerà tra mille difficoltà la portava a valoriz- l'UDI. zare ogni successo scolastico mio e dei Nilde nel 1946 entrò giovanissima nel nipoti Alessandra e Alfredo e a sostene- Consiglio comunale di Reggio Emilia e re il valore della scienza come possibili- appena ventiseienne fu eletta in Parla- tà di realizzazione delle parti più nobili mento “Il debito di gratitudine che sento dell’umanità. Ricordava la sete di sapere di riconoscere per il mio ingresso in po- dei suoi genitori che utilizzavano la sera litica è dunque solo quello con le com- per leggere ad alta voce, insieme, i pochi pagne di Reggio che mi hanno sostenuto libri a loro disposizione”. e difeso. Mi hanno sempre difeso anche A Cavriago, in Consiglio comunale per il in momenti delicati del mio legame con conferimento della Cittadinanza Onora- Togliatti”. ria, Nilde dirà: “Il mio impegno politico Anna Salsi

dicembre 2009 III notiziario anpi nilde iotti

affetti e pc

Se oggi dovessi Dopo il 25 aprile 1945, la vita politica di Nilde mettere in fila, per Iotti si proietta ai vertici della Repubblica ordine di importanza Italiana e dopo il Referendum del 2 giugno 1946 gli incarichi che ho – grazie al quale per la prima volta le donne rivestito nella mia italiane esercitarono il diritto di voto per il vita, al primo posto Parlamento e furono così “considerate, dal metterei la nomina a punto di vista politico, cittadine a pieno titolo” Palmiro Togliatti, Nilde Iotti, come sottolinea Miriam Mafai – la ventiseienne consigliere comunale, la loro figlia adottiva Marisa Malagoli, sulle montagne Nilde Iotti fu eletta in Parlamento. nel lontano 1946, nella biellesi, fine anni ’50 mia città Nilde, dopo aver avuto come professori Nilde, già deputato, entrò nell’Assemblea all’Università Cattolica molti futuri diri- costituente (556 membri in rappresentan- genti della DC, comincia a sentire sempre za del popolo italiano, di cui solo 22 don- più forte il fascino del mondo comunista ne) “la più grande scuola politica a cui e si introduce, lentamente, in un ambiente abbia mai avuto occasione di partecipare, che ha le sue regole, i suoi tabù, le sue anche nel prosieguo della mia vita poli- gerarchie, grazie soprattutto al suo ruolo tica”. Ella entrò poi a far parte con To- primario nella lotta di Liberazione. Come gliatti, della “Commissione dei 75” alla tanti suoi coetanei si prepara a vivere, quale fu assegnato il compito di redigere dopo le sofferenze della guerra, una sta- la bozza della Costituzione repubblicana, gione incerta ma esaltante dove tutto è che sei mesi dopo fu sottoposta a voto da ricostruire. (Ugo Bellocchi in Nilde di dell’intera Assemblea. Gianni Corbi, 1993). Nilde ebbe occasione di vedere di sfuggi- Robusta, alta, i capelli sciolti sulle spal- ta a Reggio Palmiro Togliatti, il leggenda- le, il manifesto desiderio di imparare a rio Ercoli (Bellocchi, 1993), già nel ’45. fare il “deputato”, secondo la descrizione Già in quegli anni, Nilde Iotti era diventa- del suo portavoce alla Camera G. Frasca ta popolare, anche per il suo impegno con Polara, Nilde conobbe Palmiro Togliatti, le attività sociali e assistenziali promosse capo carismatico del PCI. Da questo in- dall’UDI in collaborazione con il CIF, per contro seguì una relazione sentimentale, incarico del prefetto Pellizzi. Nel 1945 che seppe resistere a tutti gli attacchi, Nilde Iotti è segretaria dell’UDI (Unio- soprattutto all’interno del Partito, perché ne Donne Italiane) che a Reggio contava Togliatti, 53 anni, era già coniugato con ventimila iscritte. Rita Montagnana e con un figlio; allora Il 31 marzo 1946 viene eletta in Consiglio non esisteva il divorzio. comunale a Reggio Emilia ed assapora il

IV dicembre 2009 notiziario anpi Palmiro Togliatti, Nilde Iotti, la figlia Marisa, Pietra di Bismantova, 1956 nilde iotti

piacere della prima carica pubblica. Dirà: “Non dimentico mai di essere anch’io una donna e non dimentico mai, per esperienza personale, come sia difficile per le donne partecipare alla vita politica, anche a livello comunale. Se oggi dovessi mettere in fila, per ordine di importanza gli incarichi che ho rivestito nella mia vita, al primo posto metterei la nomina a consigliere comunale, nel lontano 1946, nella mia città”. Intanto Togliatti e la Iotti si innamorano e iniziano una convivenza in un primo tempo riservata e che poi, conosciuta da tutto il Partito suscita reazioni moralistiche e di vera e propria ostilità, che si palesavano anche ai massimi livelli del Partito. E’ la stessa Nilde che ricorda come nel 1948 si alzò più di una voce contro la sua candidatura alla Camera e così fu nel 1956 quando per la prima volta entrò nel Comitato centrale PCI. Va ricordato che nel ’56 Nilde Iotti fu candidata a Bologna e non a Reggio per pochi voti mancanti. L’imbarazzo nel PCI e nei compagni di base era palpabile, i costumi e le tradizioni erano ferree; l’essere uomini/donne pubblici comportava anche il dover rispondere dei comportamenti privati. In occasione dell’attentato a Togliatti, accaduto nel 1948, nel bel libro Gianni Corbi si legge: “Un problema è la pre- senza di Nilde. Mentre tutti gli occhi sono fissi sulla sala operatoria dove Valdoni lotta per salvare Togliatti dalla morte, la presenza di quella compagna che non ha un ruolo e non è una parente è motivo di fastidio e di imbarazzo. Tutti si rendono conto, però, che sollevare in quel momento drammatico la “questione Iotti” può essere inopportuno e perfino pericoloso. Conoscendo il suo temperamento, pochi dubitano, infatti, che Nilde reagirebbe con tutta la sua forza, anche a rischio di provocare uno scandalo”. Sembra che a Nilde fosse stato in seguito vietato l’accesso alla stanza di Togliatti in ospedale, divieto che ben presto ella superò con la sua forza d’animo. E’ la stessa Nilde a confermare di aver molto sofferto delle incomprensioni e delle ostilità da cui si sentiva circondata. In una intervista a Chiara Valentini, dell’aprile 1981, quando quegli avvenimenti erano ormai lontani anni luce e si erano stemperati, Nilde non può fare a meno di ricordare, anche a se stessa, che qualche cicatrice di quella stagione è ancora rimasta rispetto alle ostilità di buona parte del gruppo dirigente del partito… “Provi ad essere, per almeno dieci anni, in una organizzazione politica, il sospettato, ci vogliono buone spalle per reggere. Non avrei mai accettato, per nessuna

ragione, di rinunciare alla lotta gliatti e la figlia adottiva Marisa politica per il rapporto con To- costruì un nucleo familiare dove gliatti”. ha vinto l’amore: “Penso che sia, Ricorda Nilde con piacere e gra- in fondo, la storia di una famiglia titudine un episodio degli anni che non aveva niente di legale, in successivi, quando, pur non es- nessun momento, né nel rappor- sendo candidata, il partito le to coi figli, né nel rapporto fra di chiese di fare ugualmente la noi, e che pure è stata una fami- campagna elettorale e dopo un glia totale”. comizio a Cadelbosco Sotto, “al- cune compagne mi si avvicinaro- Marisa Malagoli, la figlia adotti- no e mi chiesero, come se fosse va di Nilde, ringrazia così il prof. la cosa più normale del mondo, Bellocchi e coloro che hanno ‘Togliatti come sta? Sta Bene?’”. promosso la pubblicazione della Il profondo legame si spezza solo sua tesi di laurea – Le riforme con la morte di Palmiro Togliat- amministrative nel Reggiano nel- ti, avvenuta nel 1964. Ai suoi la seconda metà del settecento – : funerali partecipò una folla oce- “in quanto amiche e amici, com- anica di persone profondamente pagne e compagni, cittadini della commosse, venute da tutta Italia. sua Città che ha sempre portato Mentre Nilde si batte tutta la vita nel suo mondo di affetti”. perché venga assicurata alle don- Anna Salsi ne la giusta emancipazione e la- vora per il diritto della famiglia, la sua di famiglie fu “quasi vera”. Lei aveva già dovuto fare i conti

GLI AFFETTI E IL PCI E GLI AFFETTI per entrare all’Università Catto- lica, con il suo certificato di bat- tesimo in cui c’era la notazione Nilde Iotti e all’XI come “bollo infamante” di essere congresso nazionale del Pci, figlia di “concubini” non sposati Roma,1966. in chiesa, tanto erano pressanti le scelte individuali. Non si per- se d’animo in un momento del Paese molto difficile, e con To-

dicembre 2009 V notiziario anpi nilde iotti

udi

LA COSTRUZIONE DELL’UNIONE DONNE ITALIANE (UDI)

Piera Vitale con Nilde Iotti, LA NUOVA Assemblea Calzificio Bloc, POLITICA Reggio Emilia, anni ’70 DEL PCI PER LA BATTAGLIA LE DONNE: PER L’AUTONOMIA La costruzione di una politica autonoma dell’UDI e del PCI verso le donne, fondamentale per affermare libertà e responsabilità in tutti i campi, è stata il frutto di un lungo e travagliato processo dagli anni 50 in poi, di vere e proprie battaglie politiche e culturali nella società e delle donne nelle piazze, e nei partiti, incluso il PCI, cui Nilde Iotti ha contribuito in modo decisivo. Lo testimonia la conversazione di Anna Quando nel ’61 divenne responsabile del- e il CIF ( Centro Italiano femminile ) di Maria Riviello a Giglia Tedesco, senatri- la Commissione femminile del PCI marcò selezionare le famiglie più bisognose, tra ce e dirigente dell’UDI, nel libro Ho im- subito una novità. La commissione fem- le innumerevoli richieste, per poi passare parato tre cose. minile divenne un centro di elaborazione alla distribuzione di viveri e di fondi. Il Anna Maria Riviello: “Le giovani che sui temi delle donne, compito che sino lavoro fu svolto assieme, fianco a fian- sono interessate alla storia del ’900 posso- allora era stato assolto dal movimento. co … Ma alla fine era questa la strada no dare per scontata la politica dell’eman- Nel ’62 Nilde assume in toto la politica dell’UDI? Senza dubbio era cresciuta la cipazione, che fu invece il frutto di una dell’emancipazione e nuove tematiche: la conoscenza della città, l’immagine delle faticosa battaglia politica sviluppata da tematica del doppio lavoro, del divorzio, sue sofferenze … Ma l’inquieta domanda alcune con grande determinazione”. e il nuovo diritto di famiglia”. restava del tutto aperta e inquieta e insod- Giglia Tedesco : “Determinante fu il ruo- Nella sua testimonianza in Paura non ab- disfatta la ricerca: l’UDI cos’è? lo di Nilde Iotti … La storia politica di biamo… (Storia dell’UDI di Reggio Emi- Non fu questo un periodo breve né povero Nilde non è stata semplice. Nel momento lia) la stessa Nilde Iotti ricorda: “Nell’in- di attività e di presenza. Non c’era lotta in cui maturò quella svolta politica si do- verno del ‘45-‘46 l’Avv. Pelizzi, Prefetto dei lavoratori per la difesa del lavoro che veva promuovere un nuovo gruppo diri- di Reggio Emilia nominato dal CLN, non vedesse presente l’UDI … Un lavoro gente… incaricò l’UDI (Unione Donne Italiane) più adeguato al sindacato che ad una as-

VI dicembre 2009 notiziario anpi nildepolitica iotti

Molti ci hanno aiutato, ma l’autonomia della ricerca è stata delle donne. [...] le donne hanno potuto vincere e conquistare in Italia una delle collocazioni più avanzate in Europa

Nilde Iotti al microfono

In alto: La delegazione raggiana alla manifestazione sulla legge sugli asili nido (Roma marzo 1971) Sotto: Festa dell’8 marzo, esecutivo provinciale UDI (Reggio Emilia, marzo 1978) sociazione femminile. Da queste considerazioni sorse una op- posizione interna molto più forte, che, rifacendosi all’emancipazione femmini- le, cambiò radicalmente l’impostazione dell’UDI”. E conclude: “Chi si accinge a rileggere quelle vicende non deve dimenticare la difficoltà delle donne, la fatica per trova- re la strada giusta. Molti ci hanno aiutato, ma l’autonomia della ricerca è stata delle donne. Perché c’era questa autonomia, all’inizio confusa, più tardi più limpida, le donne hanno potuto vincere e conqui- stare in Italia una delle collocazioni più Tessera dell’UDI del avanzate in Europa”. 1948, con la firma del a cura di Eletta Bertani segretario, Nilde Iotti

dicembre 2009 VII notiziario anpi nilde iotti nilde iotti

diritto rivolti ai singoli e alla famiglia , E a questi valori Nilde ha ispirato anche la sua fa- Napolitano affermerà che tale relazione “apre su miglia: “quella strana famiglia in cui non c’era un di famiglia un intero orizzonte di obiettivi e di battaglie per vero marito, una vera moglie, una vera figlia, ma l’avanzamento delle donne in tutti i campi. Vi si che era felicissima ed unita”.a cura di Eletta Bertani può cogliere, rileggendola, il programma del movi- mento per l’emancipazione femminile”. Nilde Iotti svilupperà successivamente in Parla- Ciascun cittadino mento e nel paese, questi valori e questi obiettivi con concetti di grande valore culturale e sociale. deve avere una condizione economica Dalla dichiarazione di voto, favorevole all’intro- duzione del divorzio, alla Camera (1969): tale che gli permetta di “Ciò che nel mondo moderno spinge le persone al - formarsi una famiglia matrimonio e alla formazione della famiglia, ciò - e di provvedere al suo che rende morale nella coscienza popolare la for mazione della famiglia è, in primo luogo, l’esisten sostentamento za dei sentimenti”. E ancora: “Siamo fermamente convinti di avere agito e di agi- re per il rinnovamento ed il progresso del Paese. Ciò crediamo soprattutto perché, rompendo l’anti ca e chiusa concezione del possesso reciproco dei coniugi, fa avanzare il rapporto umano che sta alla DALLA COSTITUENTE base del matrimonio verso un rapporto nuovo, che trova nella responsabilità e insieme nella libertà la sua ragion d’essere”. AL NUOVO DIRITTOEletta a 26 anni all’Assemblea E ancora:“Ci apprestiamo al voto senza trionfa- Costituente nel 1946, Nilde lismi, consapevoli che si apre un discorso con le Ciò che nel mondo si occupa, nell’apposita grandi masse di convinzione cattolica”. - moderno spinge DI FAMIGLIA sottocommissione, della famiglia, A proposito del nuovo diritto di famiglia affer le persone al tema che sarà oggetto del suo merà: matrimonio e alla impegno per tutta la sua vita. “Noi poniamo il problema dell’autonomia della fa- miglia nei confronti dello Stato perché ci troviamo formazione della alle esigenze di una società moderna… di fronte a una realtà, quella familiare, che è inerente - 3) Stabilita la eguaglianza giuridica dei famiglia, ciò che Dalla sua relazione alla Costituente : alla sfera più gelosa, più intima, più libera dell’uo- coniugi ne deriva l’eguaglianza dei loro “Si propone che la Costituzione nell’in mo. Proprio per questo noi sentiamo che lo Stato rende morale nella doveri di fronte alla prole,per la sua edu- tento di rafforzare e democraticamente deve avere nei confronti di questo organismo, che cazione ed istruzione, Lo Stato dovrà coscienza popolare rinnovare l’istituto della famiglia , si ispi- ha una sua vita e sue leggi morali, un atteggiamento esercitare una assidua azione di controllo, ri ai principi seguenti: di grande rispetto, riconoscendone l’autonomia”. la formazione della affinché educazione ed istruzione venga- 1) Ciascun cittadino deve avere una con- Ma aggiungerà anche: “Chiediamo anche un forte - famiglia è, in primo no date in ugual modo a tutte le categorie dizione economica tale che gli permetta intervento dello Stato a tutela dei figli e la preva- sociali senza distinzione luogo, l’esistenza di formarsi una famiglia e di provvede- - lenza, nella controversia tra i genitori, dell’interes 4) La Repubblica deve riconoscere ai figli re al suo sostentamento. Tale condizione se dei figli”. dei sentimenti illegittimi gli stessi diritti dei figli legit è strettamente legata alle possibilità di timi lavoro che la Repubblica deve poter ga- Da questi principi, dal confronto di idee e da grandi 5) Lo Stato deve riconoscere la maternità rantire a chiunque e a una retribuzione battaglie nel parlamento e nel paese sono derivate come funzione sociale. Non si può consi- adeguata. concrete conquiste e nuovi diritti dei cittadini tra derare la maternità come cosa di carattere 2) Deve essere garantito il principio dell’ cui l’art 3, gli artt. 29, 30, 31, 37 della Costituzione, Celebrazione del 40° - privato, di conseguenza lo Stato deve dare eguaglianza giuridica dei coniugi. Il ma- l’apertura alle donne di professioni sino ad allora della Costituzione, - una protezione adeguata e vigile alla ma- trimonio diventa così una unione libera a loro precluse, come la magistratura, la legge di Firenze 4 giugno 1988 ternità , all’infanzia e alla gioventù…”. mente consentita di due persone giuridi tutela sociale della maternità, l’introduzione del di- camente uguali e la donna viene tolta dal- vorzio, il nuovo diritto di famiglia, servizi sociali

VIII dicembre 2009 lo stato di inferiorità che non corrisponde notiziario anpi nilde iotti nilde iotti

diritto rivolti ai singoli e alla famiglia , E a questi valori Nilde ha ispirato anche la sua fa- Napolitano affermerà che tale relazione “apre su miglia: “quella strana famiglia in cui non c’era un di famiglia un intero orizzonte di obiettivi e di battaglie per vero marito, una vera moglie, una vera figlia, ma l’avanzamento delle donne in tutti i campi. Vi si che era felicissima ed unita”.a cura di Eletta Bertani può cogliere, rileggendola, il programma del movi- mento per l’emancipazione femminile”. Nilde Iotti svilupperà successivamente in Parla- Ciascun cittadino mento e nel paese, questi valori e questi obiettivi con concetti di grande valore culturale e sociale. deve avere una condizione economica Dalla dichiarazione di voto, favorevole all’intro- duzione del divorzio, alla Camera (1969): tale che gli permetta di “Ciò che nel mondo moderno spinge le persone al - formarsi una famiglia matrimonio e alla formazione della famiglia, ciò e di provvedere al suo che rende morale nella coscienza popolare la for mazione della famiglia è, in primo luogo, l’esisten- sostentamento za dei sentimenti”. E ancora: “Siamo fermamente convinti di avere agito e di agi- re per il rinnovamento ed il progresso del Paese. Ciò crediamo soprattutto perché, rompendo l’anti ca e chiusa concezione del possesso reciproco dei coniugi, fa avanzare il rapporto umano che sta alla DALLA COSTITUENTE base del matrimonio verso un rapporto nuovo, che trova nella responsabilità e insieme nella libertà la sua ragion d’essere”. AL NUOVO DIRITTOEletta a 26 anni all’Assemblea E ancora:“Ci apprestiamo al voto senza trionfa- Costituente nel 1946, Nilde lismi, consapevoli che si apre un discorso con le Ciò che nel mondo si occupa, nell’apposita grandi masse di convinzione cattolica”. - moderno spinge DI FAMIGLIA sottocommissione, della famiglia, A proposito del nuovo diritto di famiglia affer le persone al tema che sarà oggetto del suo merà: matrimonio e alla impegno per tutta la sua vita. “Noi poniamo il problema dell’autonomia della fa- miglia nei confronti dello Stato perché ci troviamo - formazione della alle esigenze di una società moderna… di fronte a una realtà, quella familiare, che è inerente - 3) Stabilita la eguaglianza giuridica dei famiglia, ciò che Dalla sua relazione alla Costituente : alla sfera più gelosa, più intima, più libera dell’uo coniugi ne deriva l’eguaglianza dei loro “Si propone che la Costituzione nell’in mo. Proprio per questo noi sentiamo che lo Stato rende morale nella doveri di fronte alla prole,per la sua edu- tento di rafforzare e democraticamente deve avere nei confronti di questo organismo, che cazione ed istruzione, Lo Stato dovrà coscienza popolare rinnovare l’istituto della famiglia , si ispi- ha una sua vita e sue leggi morali, un atteggiamento esercitare una assidua azione di controllo, ri ai principi seguenti: di grande rispetto, riconoscendone l’autonomia”. la formazione della affinché educazione ed istruzione venga- 1) Ciascun cittadino deve avere una con- Ma aggiungerà anche: “Chiediamo anche un forte - famiglia è, in primo no date in ugual modo a tutte le categorie dizione economica tale che gli permetta intervento dello Stato a tutela dei figli e la preva- sociali senza distinzione luogo, l’esistenza di formarsi una famiglia e di provvede- - lenza, nella controversia tra i genitori, dell’interes 4) La Repubblica deve riconoscere ai figli re al suo sostentamento. Tale condizione se dei figli”. dei sentimenti illegittimi gli stessi diritti dei figli legit è strettamente legata alle possibilità di timi lavoro che la Repubblica deve poter ga- Da questi principi, dal confronto di idee e da grandi 5) Lo Stato deve riconoscere la maternità rantire a chiunque e a una retribuzione battaglie nel parlamento e nel paese sono derivate come funzione sociale. Non si può consi- adeguata. concrete conquiste e nuovi diritti dei cittadini tra derare la maternità come cosa di carattere 2) Deve essere garantito il principio dell’ cui l’art 3, gli artt. 29, 30, 31, 37 della Costituzione, Celebrazione del 40° - privato, di conseguenza lo Stato deve dare eguaglianza giuridica dei coniugi. Il ma- l’apertura alle donne di professioni sino ad allora della Costituzione, - una protezione adeguata e vigile alla ma- trimonio diventa così una unione libera a loro precluse, come la magistratura, la legge di Firenze 4 giugno 1988 ternità , all’infanzia e alla gioventù…”. mente consentita di due persone giuridi tutela sociale della maternità, l’introduzione del di- camente uguali e la donna viene tolta dal- vorzio, il nuovo diritto di famiglia, servizi sociali lo stato di inferiorità che non corrisponde dicembre 2009 IX notiziario anpi nilde iotti

presidente

PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI

Dal discorso di insediamento a Presidente della Camera dei Deputati, 20 giugno 1979: Il 20 giugno 1979 Guai a noi se non Nilde è eletta avvertissimo che le Presidente della assemblee parlamentari Camera dei esprimono al più alto grado la sovranità Deputati, ruolo popolare. che ricoprirà per Non possono perciò, per ben 13 anni. loro stessa natura, essere un fortilizio, Foto in alto: Cossiga conferisce l’incarico esplorativo a Nilde Iotti, ma devono essere prima e unica donna comunista, sempre più assemblee marzo1987 Pagina a fianco, in alto: Nilde Iotti aperte per il nostro nel giorno del suo insediamento popolo

X dicembre 2009 notiziario anpi nilde iotti

Teniamo gli occhi bene aperti...

Dall’intervento alla Camera sulle rifor- me costituzionali (10 gennaio 1996 ) “il paese ha bisogno di riforme istituzio- Sull’Europa nali, il paese attende riforme istituziona- li”. Dal discorso di apertura della “Ripetiamo in tanti ancora oggi che la Conferenza dei parlamentari prima parte della Costituzione non si della Comunità Europea (in deve toccare. Lì sono iscritti,per meglio qualità di Presidente della Came- dire “scolpiti” principi e valori… fermi ra), Roma, 27 novembre 1990 e intangibili restando questi diritti,questi valori, vi era e vi è ancor più oggi il com- “Il superamento della guerra pito di realizzare un nuovo disegno isti- fredda,la fine dell’equilibrio bi- tuzionale”. polare apre una condizione del tutto nuova del mondo, con pro- Dall’intervento alla Camera sul ddl co- spettive di autonomia di stati e stituzionale di revisione della seconda popoli,di pace e di cooperazione parte della Costituzione ( 29/1/1998 ) sinora impensabili. Ma nello stes- “Per innovare non ci sono modelli, pa- so tempo rende possibili pericoli rametri certi. Siamo a percorrere un sen- nuovi o rinnovati di instabilità, di Sulla tiero stretto. Se abbandonassimo questo conflittualità, di emersione esa- sentiero, non vi sarebbe solo un grave sperata di soggettivismi etnici, Costituzione insuccesso di una classe dirigente, ma nazionali, religiosi”. continuerebbe, accentuata e più aspra, Dal discorso agli studenti di Firenze, 4 una fase di incertezza e instabilità politica “Oggi diviene finalmente una aprile 1979, a 40 anni dalla approvazione del paese. Il progetto di riforma al nostro possibilità concreta la fonda- della Costituzione: esame è l’occasione storica perché la po- zione di un nuovo ordine e la “Una Costituzione,per essere una buona litica torni ad essere elemento di sintesi Comunità Europea non può re- Costituzione… deve riuscire ad essere un e di orientamento generale…”. (Ma quel stare indietro rispetto a questo elemento di coesione nazionale. E’ riu- tentativo fallì…). processo, ma deve divenire uno scita in ciò la nostra Costituzione? Direi dei soggetti del mutamento. Se proprio di sì,alla luce di una esperienza A Monteveglio sui valori della Costi- non sapremo rispondere a questa personale, per avere vissuto tanti passaggi tuzione, con Giuseppe Dossetti ( 16 set- esigenza,rischiamo di disperdere difficili ed appassionanti della vita nazio- tembre 1994) il grande patrimonio dei risultati nale in questi 40 anni,che concernevano “Mi è capitato qualche giorno fa di in- raggiunti in termini di espansione ora diritti personali di libertà, ora l’affer- contrare uno dei più grandi poeti italiani, della democrazia e della libertà, mazione di diritti sociali,ora l’organizza- Mario Luzi. di creazione di un tessuto comu- zione dello stato e delle autonomie,ora la Alla fine, salutandomi, quasi volesse ri- ne di valori tra aree del mondo necessità di affrontare grandi questioni chiamarmi ad un dovere, mi ha detto: sino a ieri divise e contrapposte. di costume e di civiltà… Questi passaggi “state attenti e non vi illudete mai.Tenete Non si tratta certo di riprendere sono stati contrassegnati da un elemento gli occhi bene aperti, anzi, mi correggo, un ruolo egemone che l’Europa forte,da una bandiera ideale che unificava teniamo gli occhi bene aperti perché non ha avuto in passato; si tratta di e consentiva di vincere: la Costituzione, sappiamo quello che succederà. Ecco: io tornare ad essere uno dei fulcri di la necessità della sua realizzazione vera e concluderei nello stesso modo. Teniamo un nuovo sistema di equilibrio” piena. La Costituzione à stata così in tutti gli occhi bene aperti…” (a cura di e.b.) questi anni dalla parte del progresso, di a cura di Eletta Bertani chi voleva giustizia, più giustizia”.

dicembre 2009 XI notiziario anpi nilde iotti

donne

L’IMPEGNO PER I DIRITTI

Lidia Greci e Nilde Iotti, Cavriago di Reggio Emilia, 1987 E LA LIBERTA’ (foto di Giovanna Franceschi) un po’ Grazia Pagnotta, storica, ricorda che l’impegno staffette, DELLE della futura Presidente della Camera per i diritti e la libertà delle donne iniziò durante la Resistenza un po’ con la “partecipazione ai gruppi di difesa della partigiane, un DONNE donna di Reggio Emilia”.

po’ antesignane In una intervista all’“Unità” del 17 dicem- commemorandola, riconobbe il contribu- bre 1996 Nilde ne descrisse la caratteriz- to civile, di entusiasmo e di intelligenza del femminismo zazione “un po’ staffette, un po’ partigia- delle donne italiane e come, quel 2 giu- ne, un po’ antesignane del femminismo”. gno, “stringessero le schede come bigliet- L’epurazione del padre socialista e sinda- ti d’amore” (Anna Garofalo). calista, la povertà della famiglia e la guer- La relazione sulla famiglia (1946) ra fecero dire a Nilde: “più che l’allegria dell’“onorevole signora Iotti Leonilde”, mi allevò la serietà, la gravità della vita”. espresse con la evidenza la sua viva atten- Ma da queste esperienze si forgiò il ca- zione alle condizioni di arretratezza delle rattere forte, la disposizione a cogliere donne che le “pongono in stato di infe- le ingiustizie, la determinazione a lottare riorità…” e dalle quali dovranno essere per eliminarle e per dare voce e diritti a emancipate soprattutto attraverso la piena tutti, ma soprattutto ai ceti più deboli ed attuazione del diritto al lavoro, attraverso emarginati e alle donne. cui esse possono conquistare l’indipen- in Il cammino delle don- denza “base di una vera compiuta perso- ne nella democrazia a 60 anni dal voto, nalità”. Con una lucidità ed uno sguardo

Sopra: Con le donne di Bagnolo di Reggio Emilia

XII dicembre 2009 notiziario anpi nilde iotti

gogliose di aver fatto la lotta per l’eman- cipazione femminile. Scambi di cartoline dalle rispettive ferie, vicinanza affettuosa negli eventi privati più importanti; tele- fonate nei momenti significativi, come il riconoscimento americano alle scuole dell’infanzia comunali di Reggio Emilia, frutto delle lotte dell’UDI per i servizi so- ciali”. La coerenza dell’attività politica di Nilde sia nella città di origine e a livello Ettore Borghi, Nilde Iotti, Loretta Giaroni, Loris Malaguzzi, Reggio Emilia 1981 (foto di Loretta Giaroni) nazionale si espresse negli ambiti più di- versi: riduzione della settimana lavorati- L’IMPEGNO PER I DIRITTI va, scuola, assistenza all’infanzia, servizi davvero anticipatore, Nilde affermò che altri ambiti. “lo stato deve riconoscere la maternità Oltre a “quella strana famiglia in cui non sociali, previdenza, parità di accesso alle come funzione sociale” e non come “cosa c’erano un vero marito, una vera moglie, cariche elettive; sempre l’obiettivo era di carattere privato”. una vera figlia, ma che era felicissima e modificazione dell’apporto donna-fami- E LA LIBERTA’ glia-società. Oggi più che mai abbiamo Nell’appassionato discorso tenuto il 4 unita” (così la descrisse Nilde Iotti), seppe aprile 1989 agli studenti di Firenze a con- farsi carico dei tanti problemi delle donne, bisogno di testimonianze, di percorsi di clusione del ciclo di lezioni sulla “Costi- in un cammino (che è ancora incompiuto, coerenza ispirati da una forte etica e da tuzione Italiana a 40 anni dalla sua appro- oggi anche interrotto) verso l’anticipa- una concezione della politica come ser- DELLE vizio per il bene collettivo: fare memoria vazione” a proposito dell’art. 3 sostenne: zione di una cittadinanza piena. Espresse “in queste parole sta la chiave essenziale questo suo sapere essere sempre, “donna di Nilde Iotti risponde a tante nostre do- per leggere l’intera Costituzione”. tra le donne” anche nel discorso di inse- mande e consolida le nostre certezze, ri- Durante l’impegno nell’UDI, quindi nel- diamento come Presidente della Camera trovando con pienezza il senso e il valore DONNE del nostro stare insieme. la Commissione femminile nazionale del il 20 giugno 1970. partito comunista italiano, nella lunghis- Nelle relazioni personali e nel suo impor- Fiorella Ferrarini sima attività istituzionale (dal Consiglio tante percorso istituzionale, il confronto e Vice presidente ANPI Reggio Emila comunale di Reggio Emilia alla Camera la mediazione che sempre praticò prove- dei deputati e al Parlamento Europeo) il nivano dalla storia privata e politica sia di suo intervento a favore dell’emancipa- Nilde che di Togliatti, che a proposito del Le citazioni sono tratte dai seguenti zione e dell’autonomia delle donne fu rapporto tra Comunisti e Cattolici parlò testi: costante: “donna di parte e donna del- della “necessità della comprensione re- - Nilde Iotti. Una donna della Repub- le istituzioni” ha detto il presidente Pier ciproca, di un riconoscimento di valori e blica, Camera dei deputati Roma 4 Ferdinando Casini nel 2003, ricordandola quindi di un’intesa ed anche di un accordo dicembre 2003; nel quinto anniversario della sua scom- per raggiungere fini che siano comuni”. - Circolo filatelico numismatico parsa e, nella stessa occasione Barbara reggiano, Il cammino delle donne Pollastrini ha individuato la sua capacità Oggi definiremmo questo indispensabile nella democrazia a 60 anni dal di saper vivere nel presente ma anche di orientamento “spirito di contaminazione” voto. Nilde Iotti. L’impegno di una percorrere la modernità, vivendone “le tra le diverse culture riformiste, decisa- vita, Reggio Emilia 2006; opportunità e insieme le sofferenze, fino mente illuminato da una sana convinzio- - Ricordando Nilde Iotti, Quader- a quelle più intime”. ne laica. Fondamentali furono a questo ni studi e documenti a cura del In Parlamento negli anni ’50, ’60, ’70, proposito l’amicizia e la collaborazione gruppo parlamentare Democratici come ci ricorda la storica, Nilde continuò con don Giuseppe Dossetti che – sono le di Sinistra-L’Ulivo della Camera “la sua battaglia sul tema del rinnovamen- parole di Nilde – “seppe esprimere con dei deputati, a. V, nn. 22-23, 1-15 to della famiglia” e firmò la proposta di straordinaria forza una visione della po- dicembre 1999. legge sulla soppressione dei reati di adul- litica come esercizio del dovere, come terio e di concubinato, quella per l’istitu- espressione della più alta moralità”. E an- zione di una pensione e di una assicura- cora il pensiero ci riporta all’oggi… Nella pagina accanto, foto in basso: zione volontaria a favore delle casalinghe Loretta Giaroni, in “Argento vivo” del Con Loretta Giaroni, Abazia di Mon- teoliveto (Siena), agosto 1993 e quella per il nuovo diritto di famiglia; fu gennaio 2000, per sottolineare la capaci- impegnata per il pieno riconoscimento del tà di Nilde per coltivare le relazioni più lavoro delle contadine che allora valeva il autentiche anche durante gli incarichi 66 percento di quello degli uomini; da co- importanti, ricorda: “Quando veniva a adiuvanti furono considerate lavoratrici a Reggio per manifestazioni varie, cercava pieno titolo. Si impegnò nel dibattito sul di avere tempo per stare con noi, amiche divorzio, poi sull’aborto e in tantissimi ‘storiche’ quelle che ancora oggi sono or-

dicembre 2009 XIII notiziario anpi nilde iotti

Nilde Iotti insieme al compa- gno Palmiro Togliatti

hanno detto di lei presidente ANPI provinciale di Reggio Emilia: Giacomo Notari, “Ricordo quando, appena prima del Referendum istituzionale e delle elezioni della Assemblea costituente, giovanissima venne in montagna a fare propaganda elettorale. Per tre giorni, spostandosi a piedi, andò a Nismozza, a Busana, a Cervarezza e a Talada. Gli incontri spesso si svolgevano nei fienili e Nilde si accontentava di salire in piedi su una seggiola per meglio farsi vadere e capire. Le donne votavano per la prima volta, una donna era candidata e avrebbe presto iniziato un percorso politico straordinario”. Il Presidente - della Repubblica Marisa Malagoli Togliatti (figlia adottiva): Giorgio Napolitano: “Mi seguiva nelle mie scelte culturali: dall’amore per i libri, “Ebbe delle istituzioni una concezione alta: che si ampiamente condiviso con Togliatti, al cinema, al le teatro, permetteva alla esprimeva persino nel suo portamento, di rara distin- musica. Alle visite in varie città italiane e straniere che abbia La sua memoria prodigiosa zione ed eleganza ma anche di qualche consapevole so- mo visitato insieme. Era instancabile e voleva vedere tutti i lennità. Non temo di dire: una concezione quasi “sacra- musei e le mostre. le”. Non temo di dirlo e di apprezzarlo, pensando al danno di ricordare il nome di pittori anche sconosciuti,Miriam le loro Mafai: opere, di atteggiamenti dissacranti diffusisi poi: dissacranti, o di inquadrandoli nei contesti storici e culturali“Nilde con visse grande la sua pre con- - volgare mancanza di rispetto verso le istituzioni, verso il loro cisione…”. dizione, come dire, ‘irregolare’ con ruolo e verso chi le rappresenta. Resta l’esempio della conce- grande dignità e pudore. Ma credo anche di sa- zione che Nilde Iotti seppe impersonare, come non già legata pere, non perché me l’abbia detto lei (penso infatti di non ad una stagione storica conclusa, ma ad una ragione permanente avere mai conosciuto persona più riservata) ma solo perché alcu- di vita e di dignità delle istituzioni democratiche”. ne cose tra donne si capiscono anche senza parlare, credo dunque di sapere che abbia vissuto questa sua condizione con intima soffe- renza. E se oggi noi donne godiamo di una maggiore libertà, anche Pierferdinando nella espressione dei nostri sentimenti, lo dobbiamo a lei, non solo a Casini (Presidente della Camera nel V anniversa- quello che ha detto e che ha fatto…, ma anche al silenzio che ha saputo rio della sua scomparsa): conservare e al pudore dei suoi comportamenti”. “Nilde Iotti aveva ben chiara l’idea che, aldilà delle vicende politiche quotidiane, fosse interesse fon- Tina Anselmi: damentale della sua parte politica così come del- “Ho vivo il ricordo, in quei primi anni da parlamentare, della solidarietà e della le altre, assicurare il rispetto della Costituzione. passione che mettemmo per raggiungere i nostri obiettivi, noi donne di partiti Proprio questa consapevolezza le è valsa un ri- diversi, e spesso, come ho già detto, la comunanza politica si trasformava in pro conoscimento unanime dell’equilibrio e della fonda amicizia. Come è accaduto con Nilde Iotti, che fu una grande militante- del imparzialità con cui ha sempre condotto il PCI ed in seguito una autorevole Presidente della Camera. Piena di intelligenza lavoro parlamentare”. politica e di dignità, è stata una donna che ha lasciato un se- gno”.

Lalla Trupia Ione Bartoli (un’amica): (già Responsabile della Commissione femminile del PC e - “ Con Nilde, per anni c’è stato un continuo in- Deputata): trecciarsi di relazioni personali e politiche, rap- porti improntati alla semplicità, non di soggezio- “Affrontò anche con coraggio, forza ed autonomia anche momenti difficili all’in ne, anche dialettici. Nilde in ogni momento era terno del suo partito, dovuti ad una cultura in cui la ragione politica spesso com- e, anche grazie al suo se stessa... Anche nei rapporti personali usciva lo primeva libertà individuali e, in particolare, le libertà femminili. Con questo spessore culturale, l’onestà intellettuale, l’autono- coraggio contribuì a rinnovare la politica del suo partito mia di pensiero e le scelte coerenti che hanno carat- impegno, si affermò quel processo di modernizzazione dell’Italia, che cambiò terizzato la sua vita”. le leggi, ma soprattutto la coscienza civile e gli stili di vita”.

dicembre 2009 XIV così come persone diverse l’hanno interpretata notiziario anpi nilde iotti

IL PUNTO DI VISTA

Gerardo Bianco (Capogruppo del gruppo DEI GIOVANI parlamentare DC all’epoca): “Troppo alto era in Nilde Iotti il senso istituzio- Ci piace concludere questa breve e sommaria rassegna, nale, forte il senso della indipendenza di un come segno di speranza, con il punto di vista dei giovani, ruolo di arbitro e di moderatore della dialettica parlamentare per piegarsi a ragioni di parte. La gli studenti della classe V A dell’ ITC Carlo Cattaneo di pacata e ferma guida di Nilde Iotti rappresentò, Castelnuovo Monti, che, nel 2005, a conclusione di un lavoro quindi, un punto di ancoraggio e di riconduzione sui Costituenti reggiani, hanno fatto queste riflessioni su a razionalità politica di non poche, divaricanti di lei: spinte presenti nella vita parlamentare”. NOI PENSIAMO CHE: Il mondo in cui oggi viviamo è una ragnatela di egoismi e i singoli : ... Non debba essere ricordata pensano ai propri interessi, che “La sua imparzialità non fu mai neutralità. Man quasi sempre si traducono nella tenne sempre forte la fiducia nelle sue idee, ma solo come la prima “Donna della non le usò per piegare la ragione degli altri, anzi - Repubblica”, ma come una di noi, ricerca del denaro e del successo. disse una volta da questo seggio: ‘Ho imparato che come un esempio di coraggio e di fare politica significa sforzarsi di capire le ragioni intelligenza politica. Quali sono i nostri modelli? Qua- degli altri’ e praticò questa massima nell’esperienza li le idealità che animano i nostri quotidiana di Presidente”. ‘Ebbi l’impressione che Essendo donna, non posso che progetti? noi stessi non avevamo la consapevolezza di cosa esserle grata per aver lottato af- aveva rappresentato Nilde Iotti nella vita del paese. finché i nostri diritti venissero ri- Una come lei va ricordata per Ce ne accorgemmo in quel momento, quando vedem conosciuti. non dimenticare ciò che è stato mo quanta gente, quanti sentimenti si erano messi in moto alla notizia della sua morte”. - fatto e quello che ancora si può Troppo spesso pensiamo che fare. Grandi obiettivi sono stati tutto quello che abbiamo ci sia raggiunti,ma non bisogna sottova- dovuto,oppure ci appelliamo alla lutare il rischio dell’involuzione. fatalità del diritto, non conside- rando che in passato ci sono state La “Signora della Repubbli- Questa è stata persone che, come lei, hanno lot- ca” ha dato tanto alle donne, tato e sofferto anche solo per po- ma anche loro dovrebbero far Nilde Iotti, ter essere rispettate. sentire la propria voce (e. b.) Nilde Iotti incontra gli studenti reg- giani, 12 marzo 1988 così come persone diverse l’hanno interpretata dicembre 2009 XV notiziario anpi “DONNE, ANTIFASCIMO, DEMOCRAZIA: DALLA MEMORIA AL FUTURO” Questo il titolo del Progetto lanciato se stessa e gli altri, condivisione dei pro- stata dalla loro parte, perché ha concepito alla Conferenza Nazionale delle donne blemi e degli obiettivi da raggiungere per l’impegno nella politica e nelle istituzioni dell’ANPI tenutasi a Roma il 18 marzo darsi reciprocamente forza; pari dignità come servizio per il bene comune. 2009 (approvato alla Conferenza Nazio- (di donne e uomini) in tutti i campi della Di fronte alle sfide presenti e future, alle nale di Organizzazione dell’ANPI nel giu- vita sociale, politica, e delle istituzioni, ormai necessarie battaglie per il manteni- gno scorso) che rappresenta l’autonomo difesa e potenziamento dei diritti sociali mento dei diritti – acquisiti con enormi e peculiare contributo volto a sollecitare e di cittadinanza. sacrifici e lotte – abbiamo bisogno di va- una riflessione, una presa di coscienza, Un’idea ed un’immagine femminile che lorizzare la presenza delle donne in tutte una reazione sempre più ampia e collet- ha radici profonde nella storia del no- le istanze sociali, politiche, ed istituzio- tiva delle donne, al grave arretramento stro paese, nella Resistenza e nella Co- nali, e di aprire alle giovani generazioni; sociale, civile e culturale di cui sono le stituzione, nel percorso che ha portato continuando a trasmettere la memoria dei prime vittime, e per tenere assieme la me- le donne a superare una condizione di fatti storici e le testimonianze delle per- moria storica e la riflessione sull’oggi, esclusione e soggezione, a “raddrizzare sone che hanno vissuto la Resistenza, di il bilancio e le prospettive, con lo scopo la schiena”, a risalire verso la libertà. quelle che hanno rivestito ruoli impor- primario di riaprire il confronto tra le tanti e significativi nel dar vita alla Carta donne e tra le generazioni e di individua- E NILDE aldilà dello straordinario percor- costituzionale, e di tutte quelle che hanno re a livello locale contenuti, obiettivi, for- so politico e delle altissime responsabilità lottato e lottano per la Democrazia. me concrete di realizzazione del progetto raggiunte (prima donna Presidente della stesso. Camera dei Deputati per ben 13 anni) E’ per queste ragioni che abbiamo ha saputo essere, in una società ancora scelto di dedicare il nostro progetto a PERCHE’ DEDICHIAMO IL PRO- arretrata, una donna “nuova” ha avuto il NILDE IOTTI nel decennale della sua GETTO A NILDE IOTTI coraggio di scegliere, si è assunta la re- scomparsa, come figura simbolica che Abbiamo scelto questa figura della storia sponsabilità delle sue idee e dei suoi sen- incarna questi valori e come donna che repubblicana perché ben simboleggia e timenti e ha saputo difenderli con dignità può “parlare” alle giovani generazioni, sintetizza i valori e l’idea di donna nella e coerenza; ha saputo raggiungere i livelli può essere memoria ed esempio per co- quale crediamo e che vogliamo affermare più alti del “successo” politico e persona- struire speranza per il futuro. e promuovere, i cui tratti costitutivi sono: le, e al tempo stesso ha condiviso sempre Per il Coordinamento Provinciale dignità, rispetto di sé, libertà e coraggio con le donne il loro faticoso cammino di Donne ANPI di Reggio Emilia delle proprie scelte, responsabilità verso emancipazione e liberazione, ed è sempre Anna Loredana Cavazzini

Si ringrazia Loretta Giaroni per le foto inedite fornite

Supplemento al n. 9 - 2009 Spedizione in abbonamento postale - Gruppo III - 70% Comitato di redazione: Eletta Bertani, Ireo Lusuardi del Notiziario ANPI Periodico del Comitato Provinciale Collaboratori: Paolo Attolini (fotografo), Massimo Becchi, Riccardo Associazione Nazionale Partigiani d'Italia di Reggio Emilia Bertani, Bruno Bertolaso, Sandra Campanini, Nicoletta Gemmi, Enzo Via Farini, 1 - Reggio Emilia - Tel. 0522 432991 Iori, Enrico Lelli, Saverio Morselli, Fabrizio Tavernelli e-mail: [email protected]; presidente@anpireggioemi- Registrazione Tribunale di Reggio Emilia n. 276 del 2 Marzo 1970 lia.it Stampa: Centroffset - Fabbrico (RE) sito web: www.anpireggioemilia.it Questo numero è stato chiuso in tipografia il 20-11- 2009 Proprietario: Giacomo Notari Per sostenere il “Notiziario”: UNICREDIT, piazza del Monte (già Cesare Battisti) - Reggio Emilia dicembre 2009 Direttore: Antonio Zambonelli XVI IBAN: IT75F0200812834000100280840 notiziario anpi Caporedattore: Glauco Bertani Psoriasi Un rebus con terapie efficaci

gregio Professore, lizzati; in Italia riguarda circa un La psoriasi palmo-plantare può an- ho 58 anni e per alcuni anni, milione di persone. Nella forma più che localizzarsi, come probabilmente Eora non più, ho sofferto di classica si hanno chiazze eritematose accade nel caso di tuo fratello, preva- psoriasi. Però evidentemente una (da rosa pallido a rosso intenso) rico- lentemente alla cute dei polpastrelli forma leggera: avevo desquamazioni perte da tipiche squame biancastre a (pulpite psoriasica); si ha eritema, ai gomiti, alla sommità delle natiche, più strati, che si staccano facilmente; ipercheratosi diffusa, la chiazza può e nella selletta tra le dita delle mani. le chiazze possono essere di picco- ragadizzarsi; si può in questi casi Con applicazioni di una pomata Top- le dimensioni, oppure più grandi; osservare una pulpite secca aspeci- sin, la mia psoriasi è scomparsa. Ac- attorno può esservi un alone chiaro; fica, simile alla pulpite allergica o cade invece che mio fratello minore generalmente insorge nella seconda da contatto, con polpastrelli ruvidi e (ha 48 anni) soffre a sua volta di pso- e terza decade di vita e si localizza microragadizzati, fino alla scompar- riasi (così la diagnosi) ma in modo preferibilmente a gomiti, ginocchia, sa dei dermatoglifi; tali lesioni pos- diversa dal mio. Infatti a lui vengono regione sacrale e pretibiale, cuoio sono essere anche molto dolorose e delle fastidiosissime lesioni ai pol- capelluto, unghie; ha un andamento fastidiose. pastrelli delle dita delle mani. Sono cronico recidivante con parziali re- La psoriasi, sebbene sia una malat- 3 o 4 anni che ciò gli accade, ma non gressioni delle placche; le remissioni tia generalmente non grave, tuttavia c'è ancora stato verso di saltarci fuo- possono essere anche lunghe o defi- incide parecchio sulla qualità di vita ri. Le è mai capitato di osservare un nitive. del paziente, con le sue remissioni caso di psoriasi come quello di cui Oltre alla cute, la psoriasi può coin- e riapparizioni anche a distanza di soffre mio fratello? Potrebbe forni- volgere anche le articolazioni, so- anni. Proprio per questo è importan- rei qualche informazione per potere prattutto quelle di mani, piedi, ba- te che tuo fratello sia seguito da un saltarci fuori? cino, colonna vertebrale (artropatia bravo dermatologo per la soluzione Grazie per quanto ci saprà dire e di- psoriasica). Il decorso della psoriasi del suo problema; infatti ogni mala- stinti saluti. può essere influenzato anche da fat- to è un caso a sé, e si deve evitare Filippo G. tori fisici (traumi, freddo, umidità), di seguire terapie empiricamente ed (anche a nome del fratello) dietetici (tra cui l'uso di alcool), di- al di fuori del consiglio specialisti- sturbi emotivi, stress, infezioni, uso co; sebbene la psoriasi sia un rebus aro Filippo, di farmaci. non ancora del tutto risolto, tuttavia esistono in effetti diverse for- Nella psoriasi è frequente il coin- le possibilità terapeutiche efficaci Cme cliniche di psoriasi, come volgimento delle palme delle mani esistono; ciascun farmaco ha però le ad esempio la psoriasi volgare in e delle piante dei piedi; le chiazze proprie caratteristiche e modi d'uso chiazze, la psoriasi pustolosa, inver- insorgono nelle zone di pressione, e deve essere assunto sotto controllo tita, follicolare puntata, la onicopatia con squame spesse, giallastre, dif- dello specialista. psoriasica; spesso nello stesso pa- ficilmente staccabili, con eritema Si dice poi anche che il mare faccia ziente la psoriasi può mutare forma, sottostante, oppure possono essere bene allo psoriasico, infatti le lesioni od anche essere contemporaneamen- presenti piccole squame bianche o migliorano stando al sole (che po- te presente in più varietà cliniche. giallastre con eritema sottostante. La trebbe essere anche di lago o mon- La psoriasi è una dermatosi a causa malattia può portare al totale interes- tagna); inoltre il clima di vacanza e ignota che colpisce dal 2 al 4 per- samento palmo-plantare. Inoltre può relax giova a questa malattia, purché cento della popolazione nel mondo, interessare il dorso delle dita con al- si scelga una località rilassante e gra- prevalentemente nei paesi industria- terazioni ungueali. devole.

dicembre 2009 25 notiziario anpi di Riccardo Bertani I SUMERI lontani parenti degli Eschimesi?

Di tutti i popoli presemitici che abitarono l’Asia anteriore i Su- in esso la stressa struttura agglutinante, sintetizzata da suffissi, meri sicuramente sono quelli che sinora sono stati più studiati, caratteristica questa pure presente nel linguaggio degli eschimesi grazie anche alle numerose iscrizioni che sui monumenti che essi asiatici. Comunanza linguistica che appare ancor più rafforzata ci hanno lasciato. dalla presenza sia nel sumero che nell’eschimese asiatico, del Tali iscrizioni ci testimoniano che i Sumeri abitavano nella Me- largo uso che si fa delle forme assolute e dell’ergativo, presenti sopotamia meridionale, nella regione segnata dai bassi corsi del anche a livello gerundiale. Tigri e dell’Eufrate. Zone queste che nell’antichità risultavano In questo caso è pure curioso osservare le diverse omonimie les- molto paludose, ed è quindi probabile che i Sumeri venissero ad sicali esistenti tra questi due gruppi linguistici, così lontani nel abitare in questi luoghi non prima del terzo millennio a.C., come tempo e nello spazio. Eccone alcuni esempi: lo dimostrano alcuni relitti rimasti nella toponomastica locale, i quali sicuramente non sono di posteriore origine semitica. sumero dialetti eschimesi asiatici Quasi tutti gli studiosi oggi sono concordi nell’affermare che i A Acqua NA Sumeri all’origine provenissero dalle zone montagnose della Per- É, És Abitazione ÉSAK sia e dall’Asia centrale, anche se la cosa non resta ancora del tutto EN Prete ANGAJRY (sciamano) chiarita. GAL Grande UGLAK Di grande aiuto per capire la lingua sumerica, sono state invece GÙ Voce IGLIA le iscrizioni pittografiche, ideografiche e quindi quelle posterio- IGI Occhi YZY ri ai caratteri cuneiformi che troviamo incise sui monumenti e KA Bocca KANIK sulle tavolette d’argilla. Pur tenendo conto che a volte in queste KI Terra, luogo Y iscrizioni ci possono essere anche elementi estranei, da esse si LÙ Uomo JUK può presumere che nella Mesopotamia del sud, si parlasse già il ÙG Tribù UGLJA sumero verso la metà del IV millennio a.C. UZ Oca KUK La lingua sumera, alla pari di quella etrusca, non ha trovato anco- ra un preciso collocamento nel panorama della linguistica mon- Quindi dopo tutte queste analisi viene logicamente da chiedersi se diale. queste due etnie in tempo storico così lontane, appartenessero in- Circa la parentela della lingua sumera con altri gruppi linguisi- vece in tempi preistorici ad uno stesso gruppo razziale dimorante tici sono state formulate diverse ipotesi. Per quanto riguarda la nelle zone temperate dell’Asia. Del resto il colorito bronzeo degli fonetica – campo questo alquanto approssimativo, perché oggi è Eschimesi e la sensibilità al freddo da essi dimostrata, fanno pre- difficile poter dire con esattezza quale era la reale pronuncia dei sumere una loro lontana provenienza da zone più meridionali. Sumeri (1) –, ci sono studiosi che vogliono la fonetica dell’antica lingua sumerica molto vicina a quella degli attuali idiomi uralo- Curiosità altajki, per esempio il cino-tibetano; altri invece trovano somi- Di solito il valore ideografico dei pittogrammi sumeri è abbastan- glianze con la fonetica delle parlate sudanesi, se non addirittura con quella degli antichi idiomi indoeuropei. za comprensibile, vedi casa, gamba, D’altro canto non si puiò negare a priori che la grande somiglian- cuneo, ecc. za strutturale che accomuna la lingua sumerica con certe parlate dell’odierno gruppo ibero-caucasico (vedi i Nartveli e gli Abcha- Ma a volte s’incontrano segni di estrema difficoltà interpretativa, si-Adyghei), che tra l’altro dimostrano molte somiglianze con il protoittita. Ma anche in questo caso le testimonianze portate da come per esempio illustrante l’organo sessuale parte numerica sono ancora troppo poche , sia a livello sintattico femminile, per indicare una schiava di origine straniera. Forse che lessicale, mancano inoltre precise notizie sulla numerazione, a riguardo dell’anatomia, ecc., per fare affidamento a simile opi- tale pittogramma voleva riferirsi metaforicamente alla facilità con nione. la quale si poteva abusare sessualmente di queste schiave? Molto più interessante appare invece l’ipotesi che vede accomu- nata la lingua sumera con quelle delle attuali parlate paleoasiati- che, specialmente con quelle degli eschimesi asiatici. Infatti, esa- NOTA: minando attentamente il frasario della lingua sumera, troviamo (1) Infatti, anche se le immagini dell’antica scrittura pittografia sumera sono alquanto comprensibili, esse non ci dicono nulla a riguardo della fonetica dei nomi.

26 dicembre 2009 notiziario anpi l’opinione

L’intelligenza non avrà peso, mai, / nel giudizio di questa pubblica opinione. / Neppure sul sangue dei lager, tu otterrai / da una dei milioni d’anime della nostra nazione, / un giudizio netto, interamente indignato: / irreale è ogni idea, irreale / ogni passione, / di questo popolo ormai dissociato / da secoli, la cui soave saggezza / gli serve a vivere, / non l’hai mai liberato.

Pasolini, Guinea QUALE SARÀ MAI LO SCANDALO?

Che senso possiamo dare, oggi, alla ap- italiani? O piuttosto di incantamento o a nudo): vale la pena di rileggere quel parente pazienza degli italiani? Come meglio ancora di acquiescenza? E que- passo per esteso: “Insomma, davanti fanno a reprimere lo sdegno, la rabbia sto avviene nonostante il momento cri- alla storia e di fronte al popolo francese, per ciò che accade, per la desolazione in tico (nel senso di momento di crisi, ma la grande gloria di Napoleone III sarà cui si trovano, per gli scandali prodotti pur sempre acritico!) del nostro sistema stata quella di provare che il primo ve- dal sovrano? di sviluppo. nuto può, impadronendosi del telegra- La pazienza in Italia non è (non do- Metà del Paese (almeno) è per e di Ber- fo e della Stampa nazionale, governare vrebbe) più essere una virtù. E nessuno lusconi. Una enormità, il vero scandalo una grande nazione. Imbecilli quelli che – nessuno non proprio, ma quasi – sem- fra gli scandali. credono che simili cose si possano rea- bra agitarsi più di tanto. Il poeta Gianni D’Elia di recente si è lizzare senza l’assenso popolare”. Un Ma quale tipo di sovranità abbiamo di occupato dell’Italia come del Paese dittatore (qui è un discorso generale) fronte? Quale genere di sovrano ci me- della servitù volontaria, rifacendosi non è che il domestico del popolo. ritiamo, noi che tolleriamo che la sua ovviamente a La Boétie (in “Il Fatto A dominare non è dunque la pazien- immagine ed il suo nome siano ovun- quotidiano” del 10 ottobre 2009). Altro za, ma l’accondiscendenza italiana; que, sempre, ossessivamente? che Casa della libertà, Popolo e partito quest’ultima per D’Elia “è fondata sul Unico presupposto (indispensabile della libertà! La nostra è evidentemente voto e sul fascino del reato e del vizio però): metà, qualcosa più qualcosa una «servitù elettiva» (oggi si dice de- che il piccolo tiranno italiano di oggi in- meno, dell’Italia che vota, vota per Ber- mocrazia mediatica). Gli italiani accet- carna, per tutti gli evasori e i puttanieri lusconi. E’ solo una sfida alla logica? tano senza troppi problemi che la natura della nostra sterminata piccola borghe- E ci sarà poi tutto questo abisso fra stessa del loro vivere democratico sia sia arricchita e razzista: è la sua gloria, chi sta in alto e chi sta sotto? Fra chi travolta, corrotta. E molto a proposito e la loro”. governa e chi è governato? E’ davve- D’Elia recupera Baudelaire critico di Questi ultimi mesi sono stati tutti dedi- ro opportuno parlare di pazienza degli Napoleone III (da Il mio cuore messo cati al “dibattito” (senza troppe pretese)

dicembre 2009 27 notiziario anpi l'opinione

sull’emergenza dei rapporti fra politica e morale. Che cosa si deve pensare di certi comportamenti privati, di rilievo però indubbiamente pubblico? La democrazia mediatica sta rapidamente cadendo verso la demagogia autoritaria; l’Italia assomiglia sempre di più a un condominio: lo spazio comune è ridotto a un mediocre incrocio di egoismi, senza forma, in cui l’individualismo consumistico è la de- responsabilizzazione dei singoli. A essere perverti- to è ancora e prima di tutto il linguaggio, il lessico stesso della democrazia, ormai ridotta appunto a meccanismo “senza qualità”. Chi ancora conserva la capacità di scandalizzarsi, cioè di porre degli in- ciampi, degli ostacoli a questo declino grottesco, è tacciato inevitabilmente di “moralismo”. Per Carlo Galli, ad esempio, il problema rimon- ta alla debolezza radicale delle élites (partitiche, economiche, culturali) del nostro Paese: élites non tanto e non solo come gruppi di potere, ma come luoghi della responsabilità, della (auto)disciplina, della credibilità; il pluralismo delle élites, se que- ste sono in competizione reale, è essenziale per la- sciare sostanza alla forma democratica. “La verità è che – a parte le eccezioni individuali, o di piccoli gruppi isolati, che spesso hanno vita difficile – le élites stanno trasformandosi in gruppi d’interesse ciechi, in corporazioni chiuse (a volte dinastiche, con modalità nepotistiche di trasmissione del pote- re), in un pulviscolo di privilegi, in Palazzi e Caste (non solo della politica, come si sa)” (C. Galli, Il Paese casuale e le élites vacillanti in “Il Mulino”, QUALE SARÀ 5/2009). Questo disastro delle élites – ecco la questione – non è rimasto confinato in alto, ma si è diffuso MAI LO SCANDALO? attraversando, tagliando la società italiana, corro- dendo irrimediabilmente gli spazi pubblici. Ber- lusconi è davvero più invidiato che temuto, e più temuto che condannato. Ecco perché resiste così bene, così a lungo, per silenzio-assenso. D’altra parte, ragioniamo un momento in conclu- sione su chi oggi abbia il potere di far accadere qualcosa nella politica italiana, perfettamente im- mobile per il resto. Chi, quali persone sono riuscite anche solo per un momento a mettere in crisi il go- verno nazionale, se non le prostitute pugliesi con il loro mentore? E, da ultimo, chi ha “fatto politica” se non i quattro (“mele marce” - chissà come è messo l’albero...) che, a quanto risulta, ri- cattavano Piero Marrazzo, già presidente della Re- gione Lazio, a causa dei suoi incontri a via Grado- li? L’unica parvenza di attività politica viene ormai Per Carlo Galli ad esempio il problema rimonta alla da quella Lega Nord, che ottiene senza problemi debolezza radicale delle élites (partitiche, economiche, ciò che chiede e che, purtroppo, otterrà quello che culturali) del nostro paese: élites non tanto e non chiederà più avanti. E bisogna temere che non si solo come gruppi di potere, ma come luoghi della accontenti di far fare coi soldi pubblici altri film sulle nostre origini, film che nessuno comunque responsabilità, vuole vedere. Francesco Paolella

28 dicembre 2009 notiziario anpi memoria

Giuliano Vassalli Uomo di grande classe e di forte personalità

Il 21 ottobre u.s. è deceduto a Era un nome già celebre come profes- fisico”. Roma il prof. Giuliano Vassalli. sore e avvocato quando io facevo anco- Questa pagina della sua vita o, meglio, Nato a Perugia il 25 aprile 1915, ra l’università e quando avevo da poco questa Sua scelta inizia (e persevere- iniziato la professione; ma non lo cono- rà fino alla sua morte) quando l’8 set- fu tra i protagonisti di primo scevo. L’imparai a conoscere negli anni tembre del 1943, il giorno della grande piano della Resistenza facen- 1976-77 quando, scoppiò lo scandalo eroica e drammatica Svolta dell’Italia, do parte della giunta militare della Lockheed, che travolse, fra gli al- Giuliano Vassalli, allora ventotten- centrale del CLN. Sulla sua fi- tri, soprattutto i ministri Mario Tanas- ne (era nato a Perugia il 25 aprile del gura siamo lieti di pubblicare si del PSDI e Luigi Gui della DC (nel 1915), entrò nella Resistenza romana una testimonianza dell’on. avv. processo relativo il prof. avv. Giuliano e dall’ottobre del 1943 al gennaio del Vassalli difendeva i fratelli Ovidio e 1944, fece parte della Giunta militare Dino Felisetti, che con Vassalli Antonio Lefebvre, procacciatori d'affa- centrale del CLN; nel gennaio del 1944 condivise la militanza socia- ri) finiti sotto processo penale costitu- organizzò l’evasione di e lista e l’impegno sul terreno zionale, dapprima davanti al Parlamen- dal carcere di Regina giudiziario. to in seduta comune e, poi davanti alla Coeli. Catturato dai nazisti nell’aprile Corte Costituzionale, costituita come del 1944 fu relegato nel famigerato car- Alta Corte di Giustizia. I miei rapporti cere di via Tasso dove venne sottoposto con Lui si intensificarono quando Lui a pesanti torture da parte delle SS; e da Senatore ed io deputato, entrambi so- dove fu infine liberato, per intercessio- cialisti, avemmo più volte occasioni di ne di Pio XII, alla vigilia del 4 giugno incontro specie quando il sen. Vassalli, 1944, giorno dell’ingresso in Roma dal 1987 al gennaio del 1991, fu mini- delle forze armate angloamericane. Nel stro di Grazia e Giustizia nei successivi corso dei successivi anni e fino alla sua governi Goria, De Mita e Andreotti. morte il Presidente Vassalli continuò Uomo di grande classe e di forte per- a curare l’insegnamento universitario sonalità, quando si trattava di questioni alla Sapienza, l’esercizio della profes- giuridiche o politiche nelle quali aveva sione di avvocato e la vita parlamentare una sua ferma convinzione, era anche (nella V e IX legislatura). un uomo “duro” e di memoria lunga Il prof. Giuliano Vassalli vide la sua at- anche nei rapporti interpersonali. Ma tività coronata con la nomina a Giudice è difficile dire se ciò che più lo ha ca- costituzionale dal Presidente Cossiga e ratterizzato siano state la Sua fama di poi com la elezione a Presidente della grande giurista, di politico socialista stessa Corte Costituzionale l’11 no- convinto, o di Resistente o di “esem- vembre 1999. plare” di fedeltà alla democrazia. C’è Il Presidente Giuliano Vassalli ebbe una pagina della Sua vita che lo ha reso l’onorificenza (medaglia d’oro) per be- Uomo eccezionale e, come tale, meri- nemerenze culturali e fu Cavaliere di tevole di passare alla storia perché ca- Gran Croce Ordine al merito della Re- pace di grandi scelte in cui ha messo in pubblica Italiana. gioco “sé stesso fino in fondo con tanta Dino Felisetti perseveranza quanto coraggio morale e

dicembre 2009 29 notiziario anpi memoria Di che tempra erano gli antifascisti

Armando Attolini a Litvínov, in Cecoslovacchia, nel luglio del 1952, poco prima di lasciare il Paese nell’ottobre 1954 per far ritorno in Italia (archivio privato fam. Attolini)

Mi ricordo quanto mi raccontava mio padre a proposito di un suo compagno di pena verso il quale conservava una grande ammirazione per la sua dirittura morale. Si trattava di

Anni Sessanta, Armando con il figlio Paolo sulla strada che da Villa Minozzo porta a Ligonchio

30 dicembre 2009 notiziario anpi memoria Di che tempra erano gli antifascisti

Paolo Attolini è figlio di - Ar Oggi mentre sistema- tale. La tratta La Spezia- da fare per fargli ottenere vo libri della biblioteca Civitavecchia la facemmo la grazia. A quei familiari mando, ex perseguitato poli- dell’ANPI mi è capitato di notte e ricordo che un fu detto che bastava che tico antifascista nel ventennio fra le mani un volume di marinaio mi fece sdraiare Umberto scrivesse una do- nero e comandante Partigiano Avvenire Paterlini, di cui a dormire (avevo 8 anni) manda olografa di grazia dopo l’8 settembre ’43. sono stato la staffetta negli sulla sua sacca. diretta al capo del governo Da anni Paolo fa parte dei col- ultimi mesi della guerra di Quella fu l’unica volta, in . Terra- liberazione, quando avevo sette anni di detenzione, cini non si piegò e preferì laboratori volontari dell’ANPI 16 anni, e Paterlini era che ho avuto la possibilità rimanere in carcere scon- provinciale. Ogni tanto gli af- Commissario politico del- di incontrare mio padre. E’ tando la condanna a 18 fiorano ricordi della sua adole- la 145a Brigata “Garibal- una cosa che mi viene in anni che gli aveva inflitto scenza (è nato nel 1928) negli di” operante in territorio mente ogni volta che sento il Tribunale speciale. Tor- anni del fascismo. Gli abbiano di Ligonchio. parlare del 41-bis contro i nò libero nel 1943, dopo la Poi con la memoria sono mafiosi (spesso colpevoli caduta del fascismo. chiesto di metterne uno per andato al 1936, quando anche di atroci assassini) Mio padre uscì dal carce- iscritto che pubblichiamo di incontrai per la prima vol- e delle lamentele al riguar- re nel 1939 ed allora ebbi seguito. ta sua moglie Maria e suo do dei mafiosi stessi e dei l’occasione di conoscere A proposito: Paolo è nato il 15 figlio Nino in occasione di loro avvocati. Non posso altri antifascisti che ave- un viaggio in treno da Reg- fare a meno di un confron- vano condiviso con lui la novembre. Cogliamo l’occa- gio a Civitavecchia nel cui to con la condizione assai detenzione. Tutte persone sione per rinnovare gli auguri penitenziario erano dete- più dura di mio padre e di che avevano lottato, e lot- di buon compleanno per gli 81 nuti per attività sovversiva tanti altri antifascisti con- teranno anche dopo l’8 portati con piglio giovanile. sia Avvenire che mio padre dannati a lunghe e pesanti settembre ’43, a rischio Armando. detenzioni solo per le idee anche della propria vita, Era dal 1932 che non vede- che professavano. per garantire a tutti la li- vo mio padre e solamente E per capire di che tempra bertà che si raggiunse il 25 in quel 1936 ci fu concesso erano gli antifascisti, mi aprile 1945. di andarlo a visitare. ricordo quanto mi raccon- Considero disgustoso che Partimmo in otto con un tava mio padre a proposi- oggi ci siano personaggi biglietto collettivo: io, mia to di un suo compagno di che con ogni mezzo cerca- madre, la moglie e il figlio pena verso il quale conser- no di cambiare la libertà di Paterlini ed altri quattro vava una grande ammira- per tutti in licenza per po- familiari di carcerati di cui zione per la sua dirittura chi. non ricordo il nome. Fa- morale. Si trattava di Um- Paolo Attolini cemmo il percorso Reggio berto Terracini, che sareb- Emilia, , La Spezia, be poi diventato Presidente Civitavecchia. Ricordo che dell’Assemblea costituente sul treno c’erano molti sol- e primo firmatario della dati e marinai che andava- Costituzione repubblicana. no ad imbarcarsi per rag- Era di famiglia benestan- giungere l’Africa Orien- te e i suoi si erano dati

dicembre 2009 31 notiziario anpi memoria 4 NOVEMBRE ALL’INSEGNA DELL’UNITA’ NAZIONALE COMMEMORAZIONE AL CIPPO DI BUVOLO

Domenica 18 ottobre si è svolta a Buvolo, sulla sponda reg- giana dell’Enza dirimpetto a quella parmigiana del Mulino di Bazzano, la commemorazione dei quattro partigiani caduti durante il passaggio dell’Enza in piena il 6 ottobre 1944: Eros Capellini, Raul, Angiolino Canepari, Gianni, Bruno Cavan- doli, Moietta, Franco Panciroli, Linz. Nel corso della cerimonia, organizzata dalle associazioni par- tigiane ANPI e ALPI-APC, d’intesa coi Comuni di Vetto, Ca- nossa, San Polo, Bibbiano, Montecchio e Quattro Castella, ha tenuto l’orazione ufficiale la sen. Ileana Pignedoli. Parole di Le autorità rendono omaggio al monumento ai Caduti in Piazza della Vit- saluto dai sindaci di Canossa e di San Polo. toria. Da sinistra: il consigliere regionale Fabio Filippi, il vice sindaco Liana Barbati, il Prefetto Antonella De Miro, Sonia Masini, il col. Fichera, coman- Presenti anche alcuni partigiani protagonisti del drammatico dante provinciale dei Carabinieri, il col. Alfonso Di Vito, comandante della sganciamento dell’ottobre ’44, tra cui Anita Malavasi, Laila. Guardia di Finanza

Il 4 novembre u.s. si è ripetuta in vari comuni della provincia la giornata un tempo centrata sulla celebrazione della vittoria italiana nella guerra ’15-18, quest’anno particolarmente dedi- cata alla celebrazione dell’unità nazionale e al riconoscimen- to alle nostre Forze armate di un ruolo, come si suol dire, di “peace keeping”, nei vari teatri di operazioni in cui sono di- slocate. Ciò del resto in armonia col messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Nel capoluogo, dopo la messa in Duomo officiata dal vesco- vo ausiliare mons. Lorenzo Ghizzoni, un corteo si è diretto da Piazza Prampolini a Piazza della Vittoria. Dopo la depo- sizione di corone d’alloro ai monumenti alla Resistenza e ai Caduti di tutte le guerre, il prefetto Antonella De Miro ha letto il messaggio del presidente Napolitano, il col. dei carabinie- ri Giovanni Fichera ha letto quello del ministro della Difesa Ignazio La Russa. Nel suo discorso di saluto la presidente Un aspetto della commemorazione davanti al cippo che ricorda i quattro della Provincia Sonia Masini ha valorizzato il ruolo delle For- partigiani caduti. ze armate sia per gli interventi di soccorso alla popolazione Da sinistra: Mario Sulpizio,Guerra, comandante del distaccamento “Don italiana in occasione di calamità, che “a difesa della libertà e Pasquino” della 144a Garibaldi, il Sindaco di Canossa Musi, Ileana Pignedo- della pacifica convivenza” in aree del mondo caratterizzate da li, Mirca Carletti, sindaco di San Polo, Francesco Bertacchini Volpe situazioni di turbolenza.

La bandiera e il Medagliere dell’ANPI durante il corteo verso Piazza della Vittoria. Assieme al vice presidente Alessandro Frignoli scortano i vessilli Francesco Bertacchini, Renato Vacondio, Gino Ghiacci, Cesare Soragni e Paolo Borciani

32 dicembre 2009 notiziario anpi memoria

CAMPAGNOLA E LA MEMORIA DEI CADUTI NEI LAGER NAZISTI Il 25 aprile di quest’anno a Campagnola è stata inaugurata la lapide che ricorda i campagnolesi morti nei campi di concentramento nazifascisti, lapide che è stata collocata sul basamento che accoglie da tempo quella dedicata ai caduti nella lotta di Liberazione. Ecco i nomi dei sei internati militari che scelsero la prigionia piuttosto che accettare l’invito ad arruolarsi nelle forze armate della Repubblica sociale:

l) Benati Cesare nato il 10/02/1916 deceduto il 10/04/1945 a Mauthausen (Austria); 2) Bolondi Amos nato il 25/07/1913 deceduto il 31/05/1944 a Eilenburg (Germania); 3) Ferrari Bruno nato il 03/04/1919 deceduto il 06/08/1944 a Bonn (Germania); 4) Lusuardi Gino nato il 05/09/1915 deceduto il 13/05/1944 a Zeithain (Germania); 5) Meglioraldi Lelio nato il 17/03/1915 deceduto il 29/09/1944 località sconosciuta in Germania; 6) Panzera Romualdo nato il 20/02/1911 deceduto il 29/09/1944 località sconosciuta in Germania; 7) Rinaldi Pietro nato il 06/04/1910 deceduto il 25/04/1945 a Brema (Germania).

Nell’occasione, durante la celebrazione del 64° anniversario della Liberazione svoltasi in Piazza Roma, di fronte ad un fol- to pubblico di cittadini, giovani, studenti, la signora Lorenza Catellani, componente il Consiglio direttivo dell’ANPI locale, ha sottolineato il profondo significato dell’iniziativa promossa dalla nostra associazione, ricordando il pensiero di un intel- lettuale italiano “(pure lui prigioniero) ... : ‘Non li piegarono le sevizie, non li vinse la fame, non li allettarono le lusinghe, internati-deportati, caddero da combattenti coscienti, da uomini liberi, resistendo alle violenze naziste’. Qui è nata la resistenza disarmata, dando un grande contributo alla lotta generale per la liberazione dal nazismo e dal fascismo, come fu per i partigia- ni del Corpo volontario della libertà, acquisendo pari dignità e rispetto ... Di ciò vogliamo rendere consapevoli e coscienti le nuove generazioni, perché nel mondo non ci siano mai più reticolati e guerra, ma prevalga la gioia di vivere in amicizia e Nella foto, due momenti della inaugurazione della lapide in pace con tutti gli esseri umani di questo mondo”.

dicembre 2009 33 notiziario anpi TANTI REGGIANI ALLA COMMEMORAZIONE DEL 65° DELL’ECCIDIO DI MARZABOTTO

Molti sono stati anche quest’anno i reg- giani presenti a Marzabotto per la com- memorazione dell’eccidio nazifascista del settembre-ottobre 1944. Nella foto (Govi) il folto gruppo partito dalla Bassa Ovest. Tra di loro, con fascia tricolore, il sin- daco di Poviglio Manghi e i rappresen- tati dei comuni di Castelnuovo Sotto e Campegine nonché gli attivisti ANPI Maria Manzotti, Sidraco Codeluppi, Adriana Zoboletti, Stefania Govi, Rina Cervi, Catellani, Sergio Baruffi.

RIMANDATO IL PROCESSO PER LA STRAGE DI CERVAROLO 17 dicembre: LA NUOVA UDIENZA A VERONA La Germania chiamata in causa?

La nuova data dell’udienza del processo ai responsabili della strage di Cervarolo e di altre compiute in diversi comuni emiliani è stata fissata, sempre a Verona, per il 17 dicembre 2009, alle ore 9.30. Nel corso di tale udienza dovrebbe essere definito il ca- lendario di quelle successive dedicate an- che all’audizione di testimoni delle stragi. I giudici del tribunale militare di Verona, chiamati a giudicare gli autori della stra- ge di Cervarolo e di altri eccidi nazifascisti compiuti nella primavera del 1944 sull’Ap- pennino tosco-emiliano, a causa della man- cata notifica in tempo utile del documento a 4 dei 6 imputati, hanno dovuto disporre la ri-notificazione della citazione a giudizio prevista per il giorno di San Martino, 11 novembre. Nell’udienza del 17 dicembre, l’Autorità giudiziaria deciderà se ammettere nel processo la Germania in qualità di responsabile civile dei danni patiti dalle popolazioni. Nell’aula del tribunale militare di Verona erano presenti i rappresentanti dell’Associazione famigliari delle vittime, dell’ANPI e di Istoreco, oltre a un centinaio di cittadini e di numerose telecamere delle tv nazionali francesi e tedesche. Alla prima udienza era presente, tra gli altri amministratori dei comuni emiliani, il sindaco di Villa Minozzo Luigi Fiocchi.

34 dicembre 2009 notiziario anpi lutti

te una trebbiatura del grano a casa di un al riparo, perché fuori sarebbe morto di ORESTE VALCAVI mezzadro (negli anni ’50) dove lui era freddo durante la notte. Ma lui quell’at- (BATTISTA) uno dei quattro portatori che sulle spal- teggiamento lì non lo digerì e un perio- 06/08/1922-27/08/2009 le dovevano con mezzo quintale di grano do dopo avrebbe voluto giustiziare quel portarlo e versarlo a casa rispettivamente, dirigente… ma dei suoi amici soldati gli con viaggi alternati, sia al mezzadro che fecero capire che quel fetentone era già al padrone del fondo agricolo. sistemato. Dopo migliaia di chilometri a Lui in quella occasione durante la cam- piedi viene a casa dove poi ha scelto di minata di trasporto a piedi non più di 300 fare il partigiano e si iscrisse al partito co- metri tra le case del paese salta diversi munista nella primavera del 1944 e fino giri del padrone e cambiando velocemen- al 2009 con la tessera di Rifondazione te percorso andava a riversare il grano in comunista. casa di un disoccupato con sei figli, cioè Ecco, questo è Valcavi Battista. Lui im- riuscì a sottrarre un paio di quintali di gra- personifica tutto un periodo crudele, di no al padrone per darlo al disoccupato. contraddizioni, di speranze, di valori, di Molti anni dopo un’altra cosa eticamente delusioni, di tradimenti, di vittorie e di valida è che si oppose all’occasione che sconfitte, ecc, senza aggiungere i carrie- ebbe mia madre, attraverso una operazio- risti e gli opportunisti tra le file dove ha ne di contributi, un po’ fasulla, nel giro sempre militato. Ma spesse volte tutto Campagna di Russia nel 6° dell’agricoltura di poter avere una sua ciò che è nuovo, creato, costruito la pri- pensione. ma volta dall’umanità non funziona qua- alpini Verona, btg. “Valchiese” Lui disse che quel metodo era sintetico si mai come si vorrebbe. Facciamo un divisione “Tridentina”, sul e non molto regolare, e che per vivere a esempio metaforico: quando inventarono Don da maggio 1942 a marzo loro due era sufficiente la sua pensione la prima automobile andava malamente e da parastatale. Valcavi aveva un caratte- più piano delle carrozze trainate dai ca- 1943; nella Resistenza per re difficile e non si lasciava facilmente valli, però non si disse all’ora “dobbiamo dieci mesi nel distaccamen- colonizzare il cervello. Fino in ultimo, rinunciare al progetto e continuare ad an- to “F.lli Rosselli”, 5° btg., Bgt. all’ospedale, a un parente, il quale par- dare in carrozza”. Si cercò di perfeziona- lando di guerra e di mondo arabo, voleva re l’auto e, infatti, vinse sui mezzi trainati “Garibaldi”. Iscritto al PCI dalla giustificare gli interventi armati dicendo dagli animali. primavera del 1944. che gli arabi sono fetenti e pericolosi, sot- Loris Tonino Paroli tomettono le donne, ecc. Gli rispose che Per ricordare la scomparsa del compa- “un po’ di verità poteva esserci in quello gno Valcavi Oreste Battista Partigiano che diceva, però di non scordarsi che una col nome di battaglia Pippo, marito di volta dicevano che i comunisti della Rus- mia mamma e quindi mio patrigno, non sia mangiavano i bambini”. Battista va occorrono categorie retoriche né troppi però ricordato per il periodo trascorso che ragionamenti discorsivi. Egli ha vissuto va dalla campagna fascista in Russia alla la sua gioventù in groppa alla crisi capi- lotta partigiana nella Brigata Garibaldi. A talistica del 1929 e ovviamente alle guer- 22 anni viene mandato in Russia in guerra re consequenziali ed è morto in groppa a combattere il comunismo. a questa ennesima grave crisi con altret- Lì scopre che quello che dicevano del co- tante guerre in corso. Lui è veramente il munismo non corrispondeva e la gente, confine comunista interno tra queste due là, era e stava più o meno come qua. Lì crisi criminali. vive il “macello”… arriva l’inverno, 40 Era un compagno pieno di difetti, come gradi sottozero, il delitto della guerra era tutti gli esseri viventi del mondo, ma accompagnato a quello della natura, cioè accostato ad essi aveva dei principi eti- totale: vede persone con la stessa divisa ci e morali che non sono in vendita da ammazzarsi fra di loro per un berretto di nessuna parte. E’ da ricordare che sposa lana, per non morire dal freddo. La riti- ANSELMO PEDRONI rata è a piedi, dopo giorni e giorni sfinito mia madre, che aveva avuto con un al- 30/01/1921-15/10/2009 tro uomo un figlio (cioè io) subito dopo dal freddo e scarpe rotte trova (o trovano) la guerra dove il maschilismo dominante uno spezzone dell’esercito ed entra in un lo declassava (contraddizioni in persona: luogo per ripararsi ma il graduato gli dice Il 15 ottobre scorso è venuto a mancare anche lui aveva sulle donne un giudizio che senza scarpe non può stare lì, deve ri- Anselmo Pedroni. In suo ricordo le fami- glie Pedroni e Fantuzzi offrono pro No- scarso e maschilista dell’epoca). Un epi- manere fuori. tiziario. sodio pieno di valore lo espresse duran- Riesce (o riescono) ad imporsi e rimane

dicembre 2009 35 notiziario anpi lutti

Deceduto a 85 anni l’ex sindaco sistenza” – scrive Ugo Benassi – Mariani di Novellara Cerati fu eletto sindaco per la prima vol- ta il 1° luglio 1951 e riconfermato nella Antonio Mariani carica fino al 26 novembre 1976. Ricoprì Cerati, successivamente l’incarico di assessore all’Urbanistica e poi di consigliere comu- “cuore e anima della sua terra” nale, fino all’aprile del 1995. Nell’ago- 28/03/1924-26/10/2009 sto 1953, Mariani Cerati fu arrestato con l’accusa di peculato, ma fu assolto con formula piena “perché il fatto non sussi- ste”. Al suo posto, per i mesi che passò in carcere, venne eletta la moglie Edda Ferretti, recentemente scomparsa (si veda l’articolo di Ione Bartoli in queste stes- Antonio Mariano Cerati con Fausto Coppi (1959) se pagine). Giulio Fantuzzi, nel ricordo pubblicato sul “Giornale di Reggio” (29 ottobre 2009), così scrive dell’ex Sindaco e della Novellara degli anni Cinquanta: “Una vita che ci racconta tante cose bel- le. Una narrazione che lascia senza fiato, d’incanto. Narra di una comunità che ha lottato per il progresso, per la crescita ci- vile, per la libertà, per la pace. Negli anni Cinquanta erano bisogni primari: la casa, “Una storia, quella di Tonino, che ha le il lavoro, i servizi essenziali. Tonino vi si sue radici nella lotta dell’antifascismo, butta a capofitto. Non si risparmia. Brac- nella lotta per i valori della libertà ai qua- cianti, agricoltori, operai sono il suo po- li è sempre stato legato”. Sono le paro- polo prediletto. Un Paese che usciva dalla le pronunciate da Raul Daoli, il giovane guerra segnato da miseria e povertà e che sindaco di Novellara, ai funerali Antonio con Tonino, insieme a Tonino, si incam- Mariani Cerati Tonino, morto lunedì 26 mina sulla strada del riscatto economico ottobre, nella propria abitazione in piazza e civile. E arrivano le grandi conquiste della Resistenza a Novellara, a 85 anni. sociali: le scuole d’infanzia, i servizi per TINA SALSI (DINA) Cerati è stato sindaco di Novellara per gli anziani, le infrastrutture, la casa. No- 27/08/1922-07/11/2009 25 anni, dal luglio del 1951 al novembre vellara assume un ruolo esemplare per le del 1976 ed è stato, per usare la parole di esperienze più avanzate nel campo della In memoria della Partigiana Tina Salsi Ugo Benassi, “il cuore e l’anima della sua scuola, della cooperazione indivisa per Dina, appartenente alla 37a Bgt. GAP, terra”. l’abitazione, della cooperazione agricola, mancata all’affetto dei suoi cari il 7 no- Antonio Mariani Cerati nacque a Novel- dell’assistenza domiciliare agli anziani, vembre 2009, la ricordano la sorella Al- lara il 28 marzo 1924. Il padre Galliano della pianificazione urbana e del territo- berta e le nipoti Simona e Marisa Salsi (1896-1950), socialista e poi comunista, rio. [...] E’ la stagione ricchissima, straor- sottoscrivendo pro Notiziario. Nel corso fu nell’aprile del 1920 tra i soci fonda- dinaria di un riformismo illuminato e ben della lotta di Liberazione, Tina, sorella tori della Società anonima cooperativa praticato da una generazione di Sindaci di Luciano e Vivaldo (Tancredi), teneva “Metallurgica”, e fu un oppositore della che avevano il senso della missione, del i collegamenti con i partigiani Giannet- dittatura fascista. Tonino, chiamato alle bene comune, del servizio alla causa dei to Magnanini, Franco Iotti, Nilde Iotti e armi nella seconda guerra mondiale, fu più deboli”. la sorella Alberta e fra i partigiani della catturato a Pola dai tedeschi il 12 settem- “La sua testimonianza – ha detto Daoli Gardenia, di San Prospero Strinati e Ca- bre 1943, pochi giorni dopo l’armistizio confermando le parole di Fantuzzi, a sua vazzoli nord. Inoltre, collaborava con con gli alleati, e deportato a Mrkt-Pongau volta ex sindaco di Novellara e attuale gli operai delle Latterie Riunite. Le dif- (Salzburg). Come internato militare italia- segretario del PD – sarà per tutte le gene- ficoltà di collegamento con altri reparti no (IMI) venne avviato al lavoro nel lager razioni future un esempio di umanità. In erano dovute soprattutto alla presenza, di Mitterbergutten, ove vi rimase per 581 un periodo difficile come quella della ri- nella portineria dello stabilimento, delle giorni. Il 1° aprile 1945, Tonino tentò di costruzione, dopo la grande guerra, Cerati guardie. Così attraverso i partigiani che fuggire dal luogo di detenzione, ma venne ha saputo guidare la sua città, dalla scuola operavano fra i netturbini, il materiale di arrestato. Liberato dagli americani il 15 all’economia con passione e metodo”. propaganda, gli ordini, le armi, le muni- aprile 1945 ritornò a Novellara l’11 mag- Antonio Mariani Cerati è sepolto nel ci- zioni entravano e uscivano insieme ai bi- gio 1945. “Conquistato dai valori della mitero urbano di Novellara. (g.b.) doni delle immondizie. Resistenza, educato ai principi della Re-

36 dicembre 2009 notiziario anpi lutti

dre la costrinse a trovare un lavoro con- nomina a sindaco si vuole dimostrare che tinuativo. Anche in quel periodo fece di si crede nella innocenza di Tonino e lei, tutto. Nonostante conoscessi Edda da come moglie, assumendosi la responsabi- tanti anni, sapessi della sua intelligenza e lità di primo cittadino, lo confermerebbe. della sua fermezza d’animo della sua di- Edda per giorni è sotto i riflettori delle gnità e poi del suo altissimo senso civico, televisioni nazionali, è intervistata da alcune cose dette nella sua intervista mi giornalisti delle testate nazionali più im- hanno fortemente colpita. In esse ho visto portanti. È il sindaco più giovane d’Italia, con più chiarezza la sua caparbietà, la sua per di più donna e moglie dell’ex sinda- forza interiore per vincere le avversità, la co in galera. In un consiglio comunale la volontà di non mollare e, nell’ultima par- minoranza chiede al sindaco la misura- te della sua vita, quanto può essere forte zione delle tubature delle fognature nelle un legame con la persona amata e come diverse frazioni di Novellara. Edda non rivendicare il rispetto dei diritti di chi è conosce con precisione queste misure, più debole ed indifeso. ma non chiede l’aiuto dei tecnici. Spara Dire di Edda e Tonino Fa parte della condizione di chi si sente delle cifre. La minoranza resta interdetta Il ricordo di un’amica cittadino sempre, e questo cittadino deve dalla sua prontezza di risposta e si dichia- essere rispettato ancor prima di essere ra soddisfatta. Conclusione: Edda non Dire di Edda e Tonino – a Novellara – tut- aiutato. voleva che si pensasse che le donne sono ti sanno di chi si parla. Nei loro confronti A Edda la coerenza è costata parecchio e meno brave degli uomini e che lei fosse c’è molto di più del rispetto. Edda però se ha saputo vincere anche fragilità superan- sindaco solo per sostituire il marito. Evi- n’è andata. dole proprio nei momenti più difficili. dentemente la minoranza non conosceva Io Edda l’ho conosciuta nel ’48 quando Quali fatti mi hanno particolarmente col- queste misurazioni intendeva solo mette- era già dirigente provinciale dell’UDI. pita nella sua intervista? re in difficoltà Edda. Aveva 18 anni. Una giovane molto più E’ bambina ma ha già un suo mansiona- Delle storie dell’infanzia delle sofferenze matura della sua età. rio di lavoro giornaliero. Deve tra l’altro familiari non parlavamo molto fra di noi, Mi parve già donna, non una ragazza. riempire l’abbeveratoio delle mucche con un po’ per pudore, un po’ perché le nostre In queste poche righe tento di tratteggia- una pompa a mano molto dura. L’abbe- vite si intrecciavano sempre con quelle di re alcuni aspetti della sua personalità o veratoio non si riempiva mai perché le altri. almeno come a me sono parsi e come si mucche bevevano tanto e quell’acqua era Poi si era giovani, ottimisti, non ci voleva sono manifestati in tanti anni di frequen- velocissima a calare e lentissima a cresce- molto per divertirsi, si guardava al futuro tazioni di dialoghi e occasioni di lavoro re. Era uno sforzo fisico per una persona con fiducia cercando di costruirlo insie- comune e negli ultimi anni attraverso un adulta, una fatica che invece deve soppor- me. legame mantenuto con telefonate. tare il corpo di una bambina come quello Si sapeva della tribolazione personale Mi aiuta una sua bella intervista nel volu- di Edda, ma lei vince questa fatica e non quotidiana, ma per chi accettava respon- me Tra storia e memoria. Lì c’è davvero si arrende. sabilità pubbliche o istituzionali esisteva Edda, racconta di sé ma lo fa mettendo lei Edda sposa Tonino, ma per le responsa- innanzitutto la vita dei cittadini di cui ci fra gli altri dicendoci del periodo in cui ha bilità familiari (e poi non avevano per si doveva preoccupare. Per quanto riguar- vissuto, quale è stata la fatica del vivere loro neppure il locale per una camera da dava la vita di ognuno di noi, si cercava di quotidiano e come si è sentita parte di una letto), ognuno resta nella propria famiglia superare le difficoltà senza parlare troppo. comunità. Parlare di sé in questo modo di origine. Tonino era già sindaco di No- Tanto si sapeva e ci si capiva. oggi è una grande lezione. La sua era la vellara. Negli ultimi tempi il rapporto con Edda condizione di tante bambine e famiglie Accadeva che Tonino la sera, o è meglio era mantenuto attraverso telefonate. Nel della bassa reggiana negli anni ’30-40. dire la notte (dopo le interminabili riunio- suo dire vi era tutto il dolore per le soffe- Ma lei fin da giovanissima non accetta di ni di partito a cui partecipavano entram- renze di Tonino ma anche il grande amo- fermarsi alla quinta elementare. Si ribella bi), accompagnasse a casa la moglie e re per quel marito che tanto ha dato alla a questa ingiustizia che colpiva e colpisce sulla abitazione di Edda si separasse da comunità di Novellara e non solo. Come i più poveri. lei e così per alcuni anni. Vivere insieme sempre Edda parlava poco di se stessa, Per poter continuare gli studi è guardiana pur essendo sposati era un lusso che non piuttosto chiedeva come stavano le ami- di oche, fa i lavori di campagna presso fa- si potevano permettere. che perché anche di questo si preoccupa- miglie contadine, partecipa alla mietitura Edda è sindaco di Novellara. Come ac- va. Ma poi ascoltandola a lungo anche se e trebbiatura del grano, è anche mondina. cadde? soltanto per telefono, si capiva a volte dal Vince pure l’opposizione di chi non vole- Edda era consigliera comunale ma il ma- suo tono di voce della sua salute malfer- va ammetterla ad un esame di ammissione rito Tonino, sindaco è arrestato con una ma. Così discorrendo affioravano anche i perché non frequentava il sabato fascista. accusa inconsistente perché non sussiste- suoi problemi. Edda è stata vicino a To- Pur di continuare a studiare supera la pau- va il reato (sarà assolto al processo), ma nino fino all’ultimo. Negli ultimi mesi ra dei bombardamenti. Andava e tornava resta in galera per dei mesi. A sostituire Edda ha conosciuto tante sofferenze, ma da Novellara in bicicletta anche con il Tonino i compagni, il gruppo consiglia- ha sempre dimostrato di possedere gran- gelo dell’inverno. re PCI ma anche tanta parte della popo- de dignità. Edda ci ha insegnato e detto Si arrese solo quando la malattia del pa- lazione, vuole Edda sindaco (ha soltanto come vivere. 23 anni). Edda è brava, ma poi con la sua Ione Bartoli

dicembre 2009 37 notiziario anpi anniversari

Giannino Cavazzoni (Marco) CARLO PORTA ANNIVERSARIO 2°ANNIVERSARIO Giannino Cavazzoni Marco ex-Partigiano Il 26 novembre ricorreva il 2° anniversa- combattente con qualifica di tenente (pe- rio della scomparsa di Carlo Porta. Lea e riodo di riconoscimento dal 01/05/1944 al Vanna lo ricordano con affetto e sottoscri- 13/06/1945) appartenente al distaccamen- vono pro Notiziario. Carlo Porta, Presi- to “A. Piccinini” della 144a Brigata “An- dente dell’Associazione Nazionale Perse- tonio Gramsci” operante nell’Appennino guitati Politici Italiani Antifascisti (ANP- reggiano, è deceduto il 1° agosto 2009. PIA) di Reggio Emilia, era nato a Gavasseto (RE) il 5 maggio Nel settembre del 1943 disertò dalla caserma di Piacenza per 1918 da una famiglia di braccianti, socialisti prampoliniani che, fare ritorno a casa e, nonostante la giovane età, si organizzò con nonostante le minacce, mai aderirono al fascismo. Carlo, a se- sette amici facendo nascere la prima cellula clandestina del PCI dici anni, era già simpatizzante del partito comunista e assieme a Santa Croce Esterna di Reggio Emilia. ad altri amici, leggeva e distribuiva clandestinamente “l’Unità”. Quando la sua attività clandestina venne scoperta e la sua vita fu Dalla famiglia imparò l’amore per la democrazia e per la giu- messa in pericolo decise di raggiungere “Casa Roma” e succes- stizia sociale; con gli amici e con le letture clandestine divenne sivamente le pendici del monte Cusna. Di famiglia antifascista, attivo antifascista e propagandista contro la dittatura. Lavora- pare doveroso ricordare la sorella Lina Mirka, Partigiana com- va alle “Reggiane” come meccanico e per questo fu chiamato a battente appartenente alla 77a Brigata SAP “F.lli Manfredi”, che prestare servizio militare nell’aeronautica nel marzo del 1939 a subì innumerevoli e disumane torture a Villa Cucchi, i cui segni Roma. Scoperta la sua attività antifascista, fu incarcerato prima le rimasero per tutta la vita sia dal punto di vista fisico che mo- a Roma, poi a Reggio Emilia in San Tommaso; successivamente rale. Marco partecipò alla battaglia di Villa Minozzo, della Spa- trasferito alla casa di pena di Castelfranco Emilia e, infine, venne ravalle, di Cerrè Sologno, di Succiso, di Ramiseto e a numerosi condannato a tre anni di confino in quanto comunista e sosteni- attacchi ai presidi tedeschi per poi congedarsi con la Liberazio- tore del “Soccorso rosso”. Scontata la pena (ridotta) al confino ne. In questo periodo vide morire un’infinità di compagni e visse di Pisticci (MT), tornò a casa ma ci rimase poco. Richiamato alle con i sopravvissuti momenti di difficoltà estreme ma nonostante armi nel 1943, fu inviato al CAR di Bari e poi in Albania. Con la questo non si diede mai per vinto. caduta del fascismo e l’armistizio dell’8 settembre 1943, venne La guerra non fu che uno solo degli ostacoli che dovette affron- catturato dalle truppe tedesche e deportato in Germania come in- tare nella sua lunga vita purtroppo. Nel 1976 perse prematura- ternato militare italiano (IMI). Dopo quaranta giorni passati nel mente l’adorato figlio Marco e l’intera famiglia gli è ancora ri- campo di Neu-Brandenburg (Berlino), fu trasferito nel campo di conoscente per il coraggio e la serenità che, nonostante il grave Wickede vicino a Dortmund. Dopo la nascita della RSI, fu tra le lutto, lui riuscì a trasmettere a chi gli stava vicino, superando ap- centinaia di migliaia di IMI che rifiutarono il collaborazionismo. parentemente il proprio dolore per essere di conforto agli altri. Per punizione lui e gli altri trecento internati a Wickede, vennero Chi più di tutti oggi gli è riconoscente e lo ricorderà con affetto lasciati alcuni giorni senza mangiare. Nel dopoguerra lavorò alle infinito è la nipote Claudia che all’epoca aveva poco più di due Latterie Cooperative Riunite di Reggio Emilia come operaio e anni e che oggi lo ricorda come una persona onesta, intelligen- trasportatore ma non abbandonò mai la sua attività antifascista e te, rispettosa, paziente, di un’estrema saggezza. Questo grande di militante del PCI, fino al suo scioglimento, e continuò sempre uomo lascerà, in chi ha avuto il piacere di conoscerlo, un’enor- a battersi per l’affermazione degli ideali della Resistenza e la re- me vuoto perché Giannino è stato un maestro ed esempio di vita alizzazione della Costituzione. Carlo Porta era amato e stimato anche nella grande sofferenza che purtroppo ha segnato l’ultimo da tutti, in particolare dai ragazzi delle scuole medie superiori anno della sua esistenza. che egli, fino a qualche anno fa, accompagnava nei “Viaggi della La scomparsa di Giannino, ad un paio di ore dai 90 anni, è inac- memoria” in tanti campi di concentramento e ai quali raccontava cettabile soprattutto per la moglie Wilma (compagna da ben 65 la sua esperienza e quella di tanti altri, il patimento in quei luo- anni) che lo vede ancora al suo fianco e non crede possibile que- ghi di sofferenza e di morte. Andava anche nelle scuole, sempre sta separazione definitiva. ascoltato con attenzione e sempre ammirato e rispettato per la Ti chiedo scusa nonno se solo ora ho avuto il coraggio di scri- sua vita di antifascista e democratico. vere queste righe in tua memoria ma questo addio è stato per Ci piace qui riportare una sua frase pronunciata durante un me quello più difficile in assoluto da affrontare e mi accorgo “viaggio della memoria” di Istoreco, assieme a centinaia di stu- che risulta tale anche per la tua piccola adorata Giulia che ti denti, al campo di concentramento di Neu Brandenburg, in cui cerca sconsolata e malinconica perché vorrebbe condividere le era stato prigioniero: “Sono tornato qui grazie a questi giovani sue esperienze ed i suoi sorrisi con te. che mi hanno riempito il cuore. Non ho odio per nessuno. Au- Addio partigiano Marco ci mancherai tantissimo e grazie per guro che quello che è successo a me e a tanti altri, non succeda esserci stato vicino. Sarai per sempre una grande perdita perché più alle nuove generazioni e per sempre. Sarebbe un disastro per tutti noi sei stato una grande presenza. imperdonabile per tutti” (g.b). Ti vogliamo bene… i tuoi cari! Claudia Cavazzoni

38 dicembre 2009 notiziario anpi anniversari

ERCOLE SANTINI ALICE SACCANI - RENATO GIACHETTI 3° ANNIVERSARIO Per onorare la memoria di Ercole Santini ANNIVERSARI Una vita insieme di nel 3° anniversario della scomparsa, av- amore e di lotta per un venuta l’8 dicembre 2006, e nel ricordar- mondo migliore. I figli lo con immutato affetto, la moglie Bruna Giancarlo e Giuliana, (Carla) e il figlio Paride sottoscrivono pro unitamente ai nipoti, Notiziario. nel ricordare i genitori Partigiani Alice Saccani DERVIS PAPANI (BIMBO) (08/07/1918-07/11/2000) e Renato Giachetti (02/07/1903-24 12° ANNIVERSARIO /08/1964), sottoscrivono pro Notiziario. Nel 12° anniversario della scomparsa del Partigiano Dervis Papani Bimbo, la mo- GIULIO MORELLI (LUCIANO) glie Lovanna Panciroli e i figli Nino e Dennj, nel ricordarlo con affetto, offrono 4° ANNIVERSARIO pro Notiziario. Nel 4° anniversario della morte del Parti- giano Giulio Morelli Luciano, la moglie Luisa e la figlia Milena, per onorarne la VALDO MARGINI memoria, offrono al Notiziario. Giulio Morelli Luciano è stato per oltre 20 4° ANNIVERSARIO mesi un fiero combattente nell’esercito di Liberazione in Jugo- Nel 4° anniversario della scomparsa di slavia, sotto il comando della bgt. “Garibaldi” e del maggiore Valdo Margini, la moglie Dina, con i figli, Senatore di Napoli, che comandava un btg. dell’esercito italiano le nuore e il nipote Andrea, lo ricorda con prima dell’8 settembre 1943. rimpianto e l’affetto di sempre. Sottoscri- Luciano si è subito arruolato nelle file dei Combattenti della li- ve pro Notiziario. bertà di Tito, combattendo in Jugoslavia fino alla Liberazione. Rientrato in Italia, ha aderito al PCI partecipando attivamente alle lotte per il riscatto dei lavoratori e per la difesa delle libertà LINO GROSSI (PIERO) democratiche. E’ rimasto attivo nel sindacato e nell’ANPI fino al giorno della sua morte, avvenuta il 22 dicembre 2005. 65° ANNIVERSARIO Lo ricordiamo ai tanti amici e compagni con affetto, stima e via Sessantacinque anni fa, il 17 novembre considerazione. L’ANPI di Carpineti si associa con riverenza al 1944 a Legoreccio (Vetto d’Enza), veniva suo ricordo. (b.v.) ucciso dai nazifascisti il Partigiano Lino Grossi Piero. Aveva 20 anni. Nel ricor- darlo con affetto, la sorella Fermina sot- SENNO RICCÒ (MISCIA) - IVO SPAGGIARI (TELL) toscrive pro Notiziario. 4° ANNIVERSARIO Arturo Lusetti (Lupo) Nel 4° anniversario del- 9° ANNIVERSARIO la scomparsa dei Parti- giani Senno Riccò e Ivo Il 3 dicembre 2000 veniva a mancare il Spagggiari, appartenen- Partigiano più giovane dell’Emilia Ro- ti alla 76a magna Arturo Lusetti, nome di battaglia bgt. SAP, la Lupo, di Villa Cella. Staffetta Ida Spaggiari Ormai sono passati nove anni, ma il tuo Adis, rispettivamente ricordo è sempre vivo in noi come se il moglie e sorella dei defunti, li ricorda sempre, unitamente alle tempo non fosse passato, ci manchi e sempre ci mancherai. Tua famiglie, con immutato affetto e sottoscrive a favore del Noti- moglie Edda e i figli Vanni e Rosanna, i nipoti Davide, Vanessa ziario. e Beatrice, con i parenti e gli amici, lo ricordano con profonda nostalgia. Per onorarne la memoria la famiglia offre pro Noti- ziario.

dicembre 2009 39 notiziario anpi

anniversari

ODOARDO BULGARELLI (NINO) - SEVERINA BISI BINDO BONOMI (CARAMBA) 29/10/1926 8° ANNIVERSARIO 15/03/2009 Nell’8° anniversario della scomparsa del 24° ANNIVERSARIO Partigiano Bindo Bonomi Caramba, av- Nel 24° anniversario venuta il 5 dicembre 2001, già presidente della scomparsa del dell’ANPI di Fabbrico, la moglie Idilia Partigiano Odoardo Bellesia, i figli e i parenti tutti, nel ricor- Bulgarelli Modena, av- darlo sempre con grande affetto, sottoscri- venuta il 30 novembre vono pro Notiziario. 1985, nel ricordarlo con immutato affetto insieme alla moglie Severina Bisi, staffetta par- tigiana, deceduta il 15 marzo 2009, i figli Paris e Sirte, i nipoti, i DANTE CAVAZZONI pronipoti e i famigliari tutti sottoscrivono pro “Notiziario”. 5° ANNIVERSARIO Il 12 dicembre ricorre il 5° anniversario Carlo Tedeschi (Pace) della scomparsa dell’amico dell’ANPI 6° ANNIVERSARIO Dante Cavazzoni. In sua memoria la mo- Il 13 dicembre ricorreva il 6° anniversario glie Bruna Menozzi offre al Notiziario. della morte del Partigiano Carlo Tedeschi Pace. Rimase gravemente ferito a una gamba nella battaglia dello Sparavalle, il 10 giugno 1944. Impossibilitato a cam- ANNA MARIA IOTTI minare, Pace tentò di nascondersi in una cunetta-tombino della SS 63, ma fu visto e subito catturato dai 4°ANNIVERSARIO nazifascisti, che lo massacrarono di botte con il calcio dei fu- Nel 4° anniversario della scomparsa di cili. La salvezza la deve all’intervento di un ufficiale medico Anna Maria Iotti in Gibertoni, la ricorda- che, con secco ordine, bloccò il pestaggio e lo fece trasportare no con amore il marito Renato e le figlie all’ospedale Sant’Anna di Castelnuovo Monti assieme ai feri- Orestina, Laura e Patrizia e i nipoti tutti. ti nazifascisti. Ricoverato successivamente all’ospedale Santa In sua memoria sottoscrivono pro Noti- Maria Nuova di Reggio, che allora aveva trasferito una sezione ziario. a Rivaltella, Tedeschi fu liberato mediante una temeraria azione di un gruppo di partigiani. Le cure necessarie gli furono poi pre- state in una casa amica nei pressi di Quattro Castella e curato ELIO TROLLI (SERGIO) da un medico amico. Fu riconosciuto Invalido di guerra avendo difficoltà a camminare. Carlo trovò lavoro a Genova, dove rima- 12° ANNIVERSARIO se per tanti lustri. Sposò, poi, la signora Cavecchi Ernestina di Sono passati 12 anni dalla scomparsa del Velucciana di Carpineti e con lei e i figli ha vissuto fino all’età Partigiano Elio Trolli Sergio, ma il ricor- di 79 anni. La moglie, con le figlie, lo ricorda con tanto affetto e do di lui, della sua passione, del suo im- sincero dolore e sottoscrive pro “Notiziario”. pegno per il turismo amatoriale sono più Anche l’ANPI di Carpineti si associa alla commemorazione e vivi che mai in coloro che hanno avuto la vuole ricordarlo agli amici come membro del Direttivo e attivo possibilità di verificare la sua instancabile partecipe alle Cerimonie a ricordo degli Eroici Caduti per la li- opera organizzativa in occasione dei tornei e dei raduni sui sen- bertà. tieri partigiani. Per onorarne la memoria le figlie Laila e Lilia, Bruno Valcavi il genero e i nipoti, nel ricordarlo sempre con immutato affetto, ANPI di Carpineti sottoscrivono pro Notiziario.

WALTER CERVI (JAGO) GEMMA BOSI in BELTRAMI 5° ANNIVERSARIO Il 28 novembre ricorreva il 5° anniversa- 23° ANNIVERSARIO Per onorare la memoria di Gemma rio della scomparsa del Partigiano Walter Bosi, nel 23° anniversario della scom- Cervi Jago. Nel ricordarlo con immutato parsa, avvenuta il 31 dicembre 1986, affetto, la moglie Eletta, i figli Katia e Ro- il marito Silvio, i figli, le nuore, i nipo- berto, assieme alla nuora Ketty e gli ado- ti e gli amici la ricordano con immutato rati nipoti Simone, Alice e Giorgia, non- affetto e sottoscrivono pro Notiziario. ché alla pronipote Matilde, sottoscrivono pro Notiziario.

40 dicembre 2009 notiziario anpi

Il “Notiziario ANPI” è una voce della resistenza e della democrazia. PER VIVERE HA BISOGNO DEL TUO AIUTO

- FIORELLA e VERENNA FERRARINI in memoria di Aldo Govi ...... “ 100,00 di Renzo e Beniamina Ferrarini ...... euro 100,00 - LEA e VANNA PORTA in memoria di Carlo Porta...... “ 50,00 - ANNA FERRARI e fam. in memoria del padre - CORRADO COLI a sostegno...... “ 20,00 Didimo Ferrari “Eros”...... “ 100,00 - RENATO GIBERTONI e fam. in memoria della moglie - FAM. CAVAZZONI in memoria di Giannino Cavazzoni Anna Maria Iotti...... “ 100,00 “Marco”...... “ 100,00 - GIACOMO NOTARI in memoria del fratello Giuseppe - UGO CASSANO per ricordare Rachele Vergnani...... “ 50,00 morto 11/3/45 a Cervarezza...... “ 50,00 - DIANA BASCHIERI LORENZELLI – contributo...... “ 25,00 - SILVIO BELTRAMI in memoria della moglie Gemma Bosi... “ 100,00 - SEZ.A.N.P.I. di Albinea – a sostegno...... “ 100,00 - La MOGLIE in memoria di Mario Masoni...... “ 100,00 - PARIS e SIRTE BULGARELLI in onore del padre Odoardo - NERO e MARIA FONTANESI – a sostegno...... “ 100,00 e della madre Severina...... “ 100,00 - ELETTA BISI in memoria di Walter Cervi “Jago”...... “ 50,00 - ERNESTINA CAVECCHI e figlie in ricordo di Carlo Tedeschi. “ 20,00 - BRUNA MENOZZI in memoria di Dante Cavazzoni...... “ 100,00 - LAILA GROSSI e fam. in memoria dell’amico Marastoni.... “ 50,00 - IDILIA BELLESIA in memoria di Bindo Bonomi ...... “ 200,00 - LAILA GROSSI in memoria delle zie e zii scomparsi...... “ 50,00 - ONEGLIA BERTANI – a sostegno...... “ 30,00 - FAM. PEDRONI GINA e FANTUZZI in ricordo - LUIGI BEGGI di Albinea in occasione del 66° di Anselmo Pedroni...... “ 300,00 anniversario di matrimonio...... “ 30,00 - FERMINA GROSSI in memoria del fratello Lino “Piero”..... “ 50,00 - FAM. LUSETTI in memoria di Arturo Lusetti “Lupo”...... “ 70,00 - SEZ. di CASINA – a sostegno ...... “ 25,00 - IDA SPAGGIARI in memoria di Senno Riccò - GIUSEPPE e IVO IORI in ricordo del fratello Roberto e Ivo Spaggiari...... “ 50,00 nel 1° ann.rio scomparsa...... “ 70,00 - FAM. TROLLI in memoria di Elio Trolli ...... “ 110,00 - GIANCARLO GIACHETTI per ricordare i genitori Renato e Alice Saccani...... “ 400,00 - LUISA e MILENA MORELLI in memoria OFFERTA PRO NOTIZIARIO di Giulio Luciano Morelli...... “ 30,00 Il versamento è stato fatto dal compagno Ennio Pistoni Taro, già - DINA MARGINI e fam. in ricordo di Valdo Margini comandante del distaccamento “Pigoni”, 26a Bgt “Garibaldi”, che, nel 4° ann.rio scomparsa...... “ 50,00 nel mese di gennaio 1945, subì quel tragico evento con la cattura - NEREO GRASSI – a sostegno...... “ 20,00 a San Bartolomeo di Gatta di undici partigiani, massacrati dopo - FAM. PAPANI in memoria di Dervis Papani “Bimbo”...... “ 25,00 inaudite torture a Villa Marta, mentre altri due furono fucilati a Ciano - BRUNA (CARLA) BONACINI e figlio in memoria d’Enza il 25 gennaio 1945. di Ercole Santini...... “ 50,00 Il Pistoni, malgrado i suoi 87 anni, è ancora attivo e partecipa alle - ENNIO PISTONI “TARO” in ricordo dei caduti manifestazioni e cerimonie a ricordo dei Caduti e per la difesa delle dell’8 gennaio ’45 di Gatta...... “ 30,00 libertà democratiche. - SIMONA e MARISA SALSI e fam. in memoria A sostegno del Notiziario offre 30 euro. di Salsi Tina...... “ 50,00 Bruno Valcavi - CARLO GOVI e fam. nel 45° ann.rio della scomparsa

SOLIDARIETÀ PER I BAMBINI PALESTINESI Il contributo dell’associazionismo di Cadelbosco Sopra La scuola materna a Seilat intitolata al nostro indimenticato Giuseppe Carretti Pubblichiamo l’elenco del volontariato e dell’asso- - AVIS Cadelbosco Sopra Sezione Comunale ...... € 350,00 ciazionismo cadelboschese che ha raccolto dei fondi - Bosco di Solidarietà ...... € 300,00 per la realizzazione a Seilat, in Palestina, della scuo- - Circolo Arci “L.Chierici” ...... € 200,00 la materna intitolata a Giuseppe Carretti. - Circolo Arci Vallechiara ...... € 200,00 A tutti loro va il sentito ringraziamento dell’ANPI - Circolo Arci Manzoni ...... € 200,00 - Partito Democratico Circolo “G.Carretti” ...... € 300,00 provinciale - Costi Pietra e Gasparini Edda ...... € 120,00 REGGIOCHEPARLA

SPQR brato che i ragazzi abbiano deciso di fre- presa e non poco. Ha detto cose lontane “Il Presidente degli Industriali Gianni Bor- quentare i cimiteri e compiere gesti dissa- dalla realtà dei fatti, senza nemmeno veri- ghi e la Presidente dell’API non hanno cranti più per farsi notare che per convin- ficare se fossero vere o meno” (Lisa Rigattieri, mai dichiarato le loro simpatie politiche ... zione in quello che stavano facendo” (don Comitato genitori scuola Pieve Modolena) Sono di centrodestra? Sono berlusconiani? Ermes Macchioni, esorcista) Le solite corbellerie che possono succedere “Continuano le ridicole esternazioni e i va- solo a Reggio Emilia, dove ancora una vol- “L’interpellanza è quantomeno strana e niloqui del consigliere Alberto Ferrigno” ta l’ideologia e il settarismo prevalgono sul sembra scritta da una persona che non ha (Stefano Tombari, Lega Nord) buon senso” (Fabio Filippi, PDL) mai frequentato il cimitero in questione ... Mettiamo la mano sul fuoco sul fatto che la “Chi ci pagherà dei danni che continuiamo “Penso che sia un’enorme cazzata e chi la risposta non sia stata ‘lasciva’ come sostie- a subire? Per quante altre volte dovremmo vuole è un imbecille” (Ferdinando Raiola, responsabile ne il consigliere Filippi” (Liana Barbati, IdV) chiedere un’attenzione vera per il bene provinciale di Casa Pound) nostro e che anche bene comune? Fino a “Non c’è una fascia d’età ben precisa che quando continuerà ad abusare della nostra “La nostra missione è aiutare la gente sulla si rivolge a noi, I giovani? Non sono molti. pazienza?” (Flavia R., cittadina) strada e di comunicati simili ne abbiamo Sono troppo impegnati a vivere” (Massimo Pa- fatti a centinaia in 18 città italiane ma un gan, libraio) Uno spettro si aggira... problema così si è posto solo qui a Reggio. “Oggi, nella rossa Emilia Romagna, si parla Sono sconcertato” (Mario Furlan, City Angels) “Padre nostro, Ave Maria. Perché le cose tanto di valori della Resistenza e della bru- più semplici sono le più efficaci... Sono anni talità del regime fascista e, in uno spettro Aiazzone che combattiamo questa battaglia contro più ampio, di quello nazista; nessuno di “Personalmente penso che Bersani sia la Satana e i satanisti con molte difficoltà ... noi, tantomeno io, intende negare questa persona migliore per ridare speranza al Quello del satanismo è un fenomeno in cre- verità storica che ha visto la morte di mi- partito, all’area politica di centro-sinistra e scita visto che Satana ha convinto tanti che lioni di persone e di molti innocenti” (Fabio ad un Paese che sembra caduto in una abis- non esiste” (Carlo Fiordaliso, cavaliere templare) Filippi, PDL) sale crisi di pensiero” (Giovanni Catellani, PD) Errare humanum est... “No, noi con i fascisti non parliamo. Anche “La discussione in atto mi sembra solo un “A Luzzara sono stati commessi degli erro- se sono del terzo millennio” (Gianluca Tegoni, La- tentativo per avere qualche spazio, ma in ri” (Sonia “dagli occhi blu” Masini, PD) boratorio Aq16) realtà è tutto tranquillo. Se i seguaci di Ber- sani vogliono posti in più aprano un mobi- “Non ci troviamo d’accordo con le affer- “Intanto va detto che in Casa Pound c’è lificio in tempi di crisi, per vendita di sedie mazioni del presidente della Provincia … gente che si dichiara fascista e gente che e poltrone” (Sonia “dagli occhi blu” Masini, PD) Rimandiamo al mittente le accuse di gravi non si dichiara fascista ... Io personalmente errori commessi a Luzzara” (Simona Berni, PD mi dichiaro tale, l’ho sempre detto e non “D’altro canto mi riuscirebbe sgradito do- Luzzara) l’ho mai negato” (Ferdinando Raiola, responsabile pro- ver lavorare a fianco di persone (seppure vinciale di Casa Pound) poche) che non hanno fiducia nella mia “L’uscita della Masini? E’ molto grave per- capacità di essere uomo delle istituzioni, ché ostacola il già difficile percorso intra- “Loro invece sono solo un ‘brufolo’, che anziché uomo di parte” (Massimo Mussini, Fonda- preso … Il PRC fa sparate offensive. Non però non deve finire ad intaccare il fegato zione Manodori) condividiamo nulla di quello che dice, ma di Reggio (Gianluca Tegoni, Laboratorio Aq16) siamo disponibili a discutere” (Luciano Semper, A mezzanotte va... vicesindaco Luzzara) “A questo si aggiunge il dato che non tut- “Il Servizio volontario di salvaguardia e os- te le persone infette sviluppano malattie, servanza del territorio, che niente ha a che La ruggine non dorme mai… infezioni asintomatiche latenti sono molto fare con le ronde, non si occupa di sicurez- “E’ palese che, come dice la Masini, a Luz- comuni. Nonostante questo, circa una su za pubblica, che per noi deve essere pro- zara siano stati commessi degli errori … dieci diventerà malattia attiva che, se non pria delle forze dell’ordine: infatti, è esclu- Roberto Ferrari, il dirigente scolastico, chi trattata, uccide più della metà delle sue vit- so che le figure possano avere una funzione vuole prendere in giro con le sue parole? time” (Fabio Filippi, PDL) diretta di ordine pubblico ... Lo slogan che Non è indorando la pillola che la realtà meglio potrebbe rappresentare lo spirito cambia” (Alberto Ferrigno, PRC) Walter (si pronuncia Uolter) chi? dell’inziativa è ‘adotta il tuo territorio’” (Pa- “Condivido in pieno le parole di Veltroni olo Magnani, assesssore Ambiente Castellarano) “Il razzismo ha fatto la fortuna delle destre, quando afferma che se il PD imbocca la perché magari in maniera più temperata, strada dell’identità socialista si suicida” “Si ripropone così con forza il tema delle non sfruttarlo a vantaggio di amministra- (Franco Colosimo, PD) cosiddette ‘ronde’: nate per aiutare le forze zioni di sinistra o sedicenti tali?” (PRC Luzzara) dell’ordine a tutelare la sicurezza nel ter- “Una scelta azzeccata e gode tuttora della ritorio, nella pratica la loro attività finisce “Apprendiamo con estrema preoccupazio- nostra stima” (Andrea Viero, , a.d. ENÌA) per creare più danno che utile, seminando ne che i fatti di Luzzara non sono gli unici panico ingiustificato e intralciando l’attivi- nella nostra provincia. Infatti, abbiamo in- Erano 300, giovani e forti... tà di polizia e carabinieri, oltre a quella dei formazioni su discriminazioni a Villarotta e “Nel bagno a servizio della presidenza e vigili urbani” (Marco Eboli, PDL) Pieve Modolena dove pare vi siano classi di della direzione, straordinariamente sparta- soli immigrati” (Alberto Ferrigno, PRC) ne, non è installata nessuna Jacuzzi” (Andrea Cimiteri sotto la luna Viero, a.d. ENÌA) “Per le esperienze che ho avuto, mi è sem- “Le dichiarazioni di Ferrigno mi hanno sor-

42 dicembre 2009 notiziario anpi la finestra REGGIOCHEPARLA sul cortile

I film "intelligenti" in uscita a dicembre A NATALE NON C’È SOLO IL CINEPANETTONE

Laverty, ne abbiamo estratto a recuperarseli vi suggeriamo di non perdervi una storia, inserendo tutti gli assolutamente Nemico Pubblico/Public Ene- elementi tipici dei miei film”. I mies diretto da Michael Mann e interpretato due interpreti sono eccellenti e da Johnny Depp, Christian Bale, Marion Cot- in due parole Eric Cantona, in tilard, in una nuova rivisitazione della storia carne, ossa e muscoli, sfodera del gangster John Dillinger. “Mi chiamo John delle massime indimenticabili Dillinger. Rapino banche”. Così si presenta come: “I am not a man… I am Johnny Depp nel capolavoro, notturno e ir- Cantona”, seguita da un sorri- requieto del nuovo kolossal di Mann, dove ci so e da una pacca sulla spalla racconta un rapinatore, solitario e malinconi- data al suo nuovo amico. Una co, avvolto da una calma minacciosa e da una delle battute diventata un vero eleganza naturale. Il tutto nell’America della tormentone tra gli aficionados Grande Depressione. Infine ha aperto la 66° del film. Una pausa ‘lieve’ per Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica il più coerente e integro degli di Venezia a settembre 2009, ed è Baarìa, il autori dell’impegno. Si ride, si film corale firmato da Giuseppe Tornatore che piange, si partecipa alla vita ci racconta di un secolo di vita nella Sicilia – di Eric Bishop che, come in in particolare a Bagheria (Baarìa ne è l’antico una favola, sarà aiutato dal nome fenicio) – dei primi del ’900 ai giorni suo mito, Eric Cantona che nostri. “Scriverlo è stato un puro divertimento Il giornale dell’ANPI vi vuole consigliare al- diventa per lui: consigliere, – ci ha detto Tornatore – questo film io l’ho cuni film da vedere in uscita a dicembre. Film psicologo e motivatore personale. Mentre il già ‘visto’ più di una volta. Mi ricordo tutto, interessanti e intelligenti che esulano dalle bat- 25 dicembre, il giorno di Natale, esce Sher- esattamente tutto. Io ho solo rimesso insieme i tute trite e ritrite dei soliti cinepanettoni natali- lock Holmes firmato da Guy Ritchie, autore pezzi e mi sono sentito come un bambino con zi. Quest’anno presenti in due versioni: Natale del divertentisismo RocknRolla ed ex-marito i suoi giochi”. Nonostante questa prefazione a Beverly Hills di Neri Parenti e Io & Marilyn di Madonna. Interpretato da uno dei migliori non dobbiamo pensare a Baarìa come ad una di Leonardo Pieraccioni. Il 4 dicembre arriva attori in circolazione Robert Downey Jr. che pellicola strettamente autobiografica ma piut- l’ultimo splendido film del grandissimo Ken veste i panni dell’investigatore più intelligente tosto alla chiusura di un cerchio, dopo Nuovo Loach, si chiama Il mio amico Eric, e ve lo del mondo e da Jude Law nei panni del Dottor Cinema Paradiso, su tutto quello che l’autore consigliamo caldamente. Il postino di mezza Watson, dimenticate tutto quel che avete già poteva dire sulla sua esperienza, sui luoghi, ma età Eric Bishop si trova in un momentaccio del- visto fino ad ora con Sherlock Holmes prota- anche sulla fantasia che negli anni trasfigura la vita: pochi soldi, un incontro con la moglie gonista perché il ritratto di questo detective, la percezione delle cose, della sua Sicilia. La dalla quale è separato da 30 anni, complicati firmato Guy Ritchie, è una rivisitazione molto vicenda narrata ha al centro la storia d’amo- rapporti con i figli. Un giorno però il suo idolo personale di quello creato dalla geniale men- re di Mannina (Margareth Madè) e Giuseppe calcistico Eric Cantona si materializza per dar- te di Sir Arthur Conan Doyle. Londra 1891. (Francesco Scianna), dei loro padri e dei loro gli istruzioni sulla vita, l’amore e lo sport. Un Sherlock Holmes e il suo fedele compagno figli, avvolta da gioia e malinconia ma anche Ken Loach strepitoso, che parla delle cose che Watson devono fronteggiare un terribile ne- intinta di travolgenti utopie. Passione politica contano, ma con una leggerezza da commedia. mico, Lord Blackwood (Mark Strong) il cui e civile che si mescolano con il dramma della I due Eric sono ‘semplicemente’ irresistibili. complotto mette in pericolo l’intera Inghilter- passione amorosa. Quando si pensava che la “Un giorno mi hanno detto che Eric Cantona ra. Ad aiutare Holmes e Watson ci sono due politica poteva cambiare la società e l’esisten- voleva incontrarmi…”, ha affermato Ken Lo- donne. Irene Adler (Rachel McAdams) l’uni- za delle persone. Un film serio, appassionan- ach al Festival di Cannes dove il suo bellis- ca ragazza che è riuscita a tenere testa all’in- te che, purtroppo, non riflette minimamente, simo ultimo film è passato in concorso. “Ed domabile investigatore e con il quale ha una l’Italia di oggi. era vero – continua Loach – mi voleva parla- tempestosa relazione e Mary (Kelly Reilly) di re della storia del suo rapporto con un tifoso. cui Watson è innamorato. E per chi riuscisse Così, io e il mio sceneggiatore di fiducia Paul

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