Sommario

2 Guardando al nostro futuro Emergency: grazie di cuore 3 Burundi: una scintilla di bellezza 4 Il materialis-menefreghismo Femminismo e femminilizzazione 5 E allora incominciamo 6 Scatti: mani legate Partendo dal tabù dei “diversi” Volume 14, numero 133 - Maggio 2010 7 Previsioni e lontananza Fezzano e la sua storia: 8 i miei primi passi a Fezzano Foto denuncia, lettori on the road Io sto con Emergency! 10 e una foto per riflettere Pro Loco: Giugno, è vicino a dove iniziare? Come riuscire ad ordinare le proprie idee quando si è totalmente rapiti 11 CRI: come curare l’ipertensione da un senso di rabbia? Come organizzare parole e frasi per rendere giustizia alla grande D organizzazione non governativa italiana Emergency? Beh… contare fino a mille, pren- 12 Borgata: ai nastri di partenza dere fiato e digitare in maniera molto cauta i tasti, dando ogni tanto qualche schiaffetto con la mano destra a quella sinistra, di modo che alcune parole non escano di stomaco, ma nella ma- Fezzanese: Roberto Fiocchi, oltre niera più sensata ed efficace possibile. 13 vent’anni in verde Il fatto lo conoscete tutti: tre volontari di Emergency in Afghanistan sono stati prima seque- Un posto speciale / Una luce parti- strati (direttamente dall’ospedale di Lashkar-gah) con la scusa di un loro possibile coinvolgi- 14 colare / Conosciamo la redazione mento terroristico e poi successivamente liberati in quanto ritenuti non colpevoli. Raccontata così sembrerebbe quasi una bella favola, priva di intoppi e di soprusi, invece quello Cinema, musica e lettura che abbiamo dovuto assistere è veramente qualcosa di vergognoso. All’interno dell’ospedale 15 sono state introdotte delle armi e indovinate un po’ chi hanno incolpato di tutto questo? Esat- Wanted to, proprio i tre medici, di modo che la struttura in questione si chiudesse in un lampo e, sicco- 16 Mini Bang!!! me in quel Paese bolle in pentola qualcosa di grosso da diversi mesi, testimoni scomodi avreb- bero ancora una volta potuto provare quanto queste guerre nascono e prosperano non per “esportare democrazia”, ma per importare ricchezza! Lo squallore più totale è stato ben confezionato da tutti coloro i quali, per prima cosa, hanno Redazione sospettato della nostra straordinaria Emergency - vero orgoglio di noi italiani - e, invece che sostenere in maniera ferma e decisa una posizione a favore della stessa, hanno insinuato il RESPONSABILI dubbio di una sua possibile colpevolezza, attraverso i canali di informazione più diffusi; in pri- Emiliano Finistrella (347 1124866) mis il nostro Governo che addirittura ha messo a repentaglio sia la vita dei medici che il ruolo Gian Luigi Reboa (0187 791572) dell’ONG, quella stessa ONG alla quale, qualche mese prima, proprio il Governo chiese di in- COMITATO DI REDAZIONE tervenire sul rilascio di alcuni uomini sequestrati (tra l’atro rilascio avvenuto con successo!). Ugo Arcari, Vinicio Bagnato, Pino Baini, Si può ricondurre Emergency alla partitica? Si può ridurre Gino Strada ad una sorta di politico Franca Baronio, Padre Bepi, Fabrizio sindacalista che vuole avere con sé le masse per un proprio tornaconto? La risposta è semplice Chiroli, Alessandro De Bernardi, Vittorio e banale: questo tipo di partitica riconducibile sempre più al potere uccide, mentre le moltepli- Del Sarto, Gianni Del Soldato, Adele Di ci strutture di Emergency disseminate nel mondo curano e salvano milioni di preziose vite Bella, Albano Ferrari, Emiliano e Ilaria umane. Come faccio a dire questo? Semplice, bisogna ricorrere ad uno sport che ormai a molti Finistrella, Elisa Frascatore, Giulia Giaco- mazzi, Marcello Godano, Daria La Spina, di noi sembra essere sconosciuto: approfondire e conoscere i FATTI. Nella sola struttura Stefano Mazzoni, Valentina Maruccia, “incriminata” in Afghanistan sono stati salvati due milioni e mezzo di vite umane, delle quali il Lidia Pais, Paolo Paoletti, Paolo Perroni, quaranta per cento risulta essere bambini! Che altro bisogna aggiungere, che altro bisogna Emanuela Re, Gian Luigi Reboa e Giovan- obbiettare, davanti a questi fatti IO MI INCHINO E RINGRAZIO. ni Rizzo Non contento di tutto questo orrore, ho avuto anche la sgradevole sfortuna di assistere ad un

STAMPA dibattito televisivo durante il quale Gino Strada ha dovuto rispondere ad un politologo che Tipografia Conti tuonava dicendo: “Le ONG come la sua allungano le guerre, in quanto curano indistintamente gente del posto, militari, ma anche talebani. Io ci sono stato in Afghanistan”. Gino Strada: “Io a DISTRIBUZIONE questo non vorrei rispondere, anzi nemmeno proprio parlargli, ma io in Afghanistan non ci Serenella, Anna e Mirco, Laura & Dona- sono stato due giorni per tirare giù due saggi, ci ho vissuto sette anni per assistere le vittime di tella, Sandro, Giovanna una tremenda guerra”. E l’altro: “Beh, io preferisco altre latitudini”. Ditemi voi cosa bisogne- www.il-contenitore.it rebbe rispondere a degli esseri del genere, quando tutto viene spettacolarizzato e i fatti vengo- no distorti all’inverosimile? Anzi ve lo dico io: IO STO CON EMERGENCY, così come tutti gli

Foto di copertina di Gian Luigi Reboa altri quattrocentomila che hanno firmato l’appello di Gino in tre giorni! Emiliano Finistrella

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Pensieri & riflessioni Gian Luigi Reboa Guardando al nostro futuro ormai sfilacciati anch’essi. E quando si strapperanno anche loro? Ma possibile che non riusciamo ad arrivare a questa benedet- ta “PACE”. Possibile che non si vogliano convertire le fabbriche di morte in fabbriche di vita? Lo scrissi già una volta, e chissà quante volte dovrò ancora scriverlo, sino a che ci saranno fabbriche che costruiscono armi, sino a che ci sarà chi le compra esisteranno sempre queste grandissime fonti di guadagno per persone senza scrupoli, per “assassini” che vivono nell’ombra e girano per le città in giacca e cravatta e, magari, la domenica si vedono anche uscire dalla chiesa o dalla d eccomi nuovamente a spremere le cattedrale con le loro famiglie dopo aver za. Guardiamo un po’ più lontano dalla no- mie logore meningi, nei mesi scorsi assistito alla funzione religiosa. Questa è stra penisola, guardiamo agli Stati Uniti, E gli articoli erano un po’ come si dice l’ipocrisia, questo è il male peggiore della oggi in mano ad un presidente che ammiro, di routine, tranne lo spazio lasciato alla me- nostra società, un male che è senz’altro a un presidente che ha il colore della pelle moria di Teresa, ed ora? Beh, non posso molto più incurabile di un tumore. Ed allora uguale a tanti suoi avi maltrattati e sfruttati davvero dire, purtroppo, che questo nuovo mentre questi signori se la spassano tra un dall’America stessa. Quanto sono stato felice anno abbia portato qualcosa di nuovo, di bagordo e l’altro godendosi i soldi guada- per la sua candidatura, quanto sono felice bello, di innovativo (tranne, logicamente, la gnati “uccidendo” gli innocenti, dall’altra per i risultati che sta dando, per quello che nascita della mia seconda nipotina Emma, parte abbiamo proprio questa povera gente, sta facendo questo presidente che con coc- ma questi sono affetti personali…). Le noti- questi poveri bambini; perché quando “il ciutaggine vuol portare la pace e l’armonia zie che si sentono non fanno certamente confettino” viene sganciato dall’aereo, dove fra il suo popolo, a differenza dei guerrafon- sperare in un futuro migliore. Sembra ormai cade cade e, dove cade, provoca solo morti, dai suoi predecessori. Non ce la faccio più, assoldato che le cose si vogliano a tutti i feriti ed invalidi perenni. credetemi, a leggere tutti gli orrori che le costi far andare per il verso sbagliato. Esiste Ed allora ecco che, questi volontari che di guerre producono e quel che più mi amareg- un’assoluta mancanza di volontà per far tutto fanno per salvare questa povera gente, gia, e mi fa pensare in un futuro sempre più migliorare lo stato attuale della nostra vita. triste, è il fatto che non è una cosa attuale Io ascolto solo la radio, come ormai avrete ma un male che si protrae nel tempo. capito, ma, notizie frammentarie, mi arriva- “Quando soccorrete Un esempio? Ai tempi di Alessandro se non no anche da lì. Ed ecco allora che mi trovo avevi il denaro per pagare i soldati ti per- di fronte allo specchio a darmi pizzicotti ed un ferito chiedete mettevano, come compenso, di violentare le a chiedermi: sto sognando o sono sveglio? giovani donne… Ed oggi non succedono le Come si può implicare un qualsiasi di che religione è?” stesse cose? Purtroppo sì, la guerra è anche “misfatto” a persone dell’equipe di Emer- questo: umiliazione e frustrazione verso gency? Come si può pensare che queste per- rischiando la propria, vengono presi di mi- giovani spose che devono subire ogni tipo di sone, che rischiano la vita ogni giorno in ra. In un certo senso gli rompono le “uova violenza anche alla presenza di mariti o figli. prima linea per salvare i loro “fratelli” feriti nel paniere”, più persone salvano meno af- A questo punto non mi resta di chiedere una da quella sporca guerra, da quelle sporche fari fanno gli addetti al recupero dei morti cosa a questi esseri, per i quali non trovo guerre che uomini ignobili alimentano, sia- (Probabilmente sarà così)! Che tristezza! aggettivi da attribuirgli, a questi esseri che no alleati con questi o quelli? Come si fa, Ma in che mondo viviamo? Possibile che raggiungono il massimo del loro piacere parole sentite con le mie orecchie, ad inter- l’onestà debba essere per forza messa da solo sapendo di essere riusciti ad innescare vistare un operatore e chiedergli: “Ma voi, parte perché troppo fastidio dà? Possibile un nuovo conflitto: ma, voi, esseri umani quando soccorrete un ferito gli chiedete di che persone come Roberto Saviano, un ra- come il sottoscritto, nati grazie ad una ma- che religione è?” Ma chi è quel pazzo che fa gazzo che potrebbe essere mio figlio, per il dre ed a un padre che hanno deciso di do- certe domande. Ma che cos’ha al posto del quale nutro la massima ammirazione, debba narvi la vita, avete dei figli? Avete dei nipo- cuore, un pezzo di portoro? Ma se io devo vivere, se si può chiamare vivere, scortato ti? Avete una qualsiasi persona che amate? soccorrere una persona, se io sono in quelle da sette guardie del corpo, spostarsi su di Od avete solo persone da odiare? O vi senti- terre infuocate è perché credo in certi valori una macchina blindata solo perché ha avuto te veramente cosi potenti ed intoccabili da altrimenti sarei nella mia bella Italia a far il coraggio di scrivere delle verità che tanto decidere se io devo vivere o morire? A tutte soldi a palate tranquillamente seduto sulla amareggiano e tanto ci fanno vergognare queste persone darei un consiglio: Chiudete- poltrona del mio studio, con aria condizio- della nostra nazionalità, della nostra povera vi nel bagno, guardatevi nello specchio e nata, dinnanzi a un computer. Ed allora Italia? Possibile che le leggi del nostro Paese vergognatevi per ciò che vi troverete rifles- come si possono fare certe domande? Se- debbano essere solo ed esclusivamente a so! condo loro se un ferito è di una religione favore di chi la legge non rispetta? Possibile piuttosto che di un’altra devo decidere se che le strade dell’onestà, della trasparenza, Qui sotto ricevuta adozioni di Aprile. lasciarlo al proprio destino o meno? Ma ci della rettitudine siano state cancellate dalle rendiamo conto di ciò che diciamo o parlia- nostre cartine stradali? Ma siamo veramen- mo solo perché abbiamo la lingua in bocca. te convinti che per noi ci sia un futuro vi- Che vergogna, ma dove andremo a finire? vendo come stiamo vivendo? Personalmente io, con le mie idee, che pos- Io sono sempre più convinto che questo sono essere condivise o meno, non finirò nostro modo di agire, di comportarci non mai di rivolgermi a Lui, di appellarmi a Lui, potrà far altro che condurci lungo una scar- ma quanto ancora potrà ascoltarmi? La cor- pata senza nessun arbusto al quale appi- da ormai è tutta sfilacciata e siamo nelle gliarci ed allora la caduta non potrà che es- mani di quei pochi legnoli rimasti logori ed sere delle più rovinose, senza alcuna salvez-

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Buonavita con Emergency Cecilia Strada Ancora una volta, grazie di cuore rilasciati il 28 aprile; sul sesto stanno prose- guendo le indagini. I nostri avvocati e il no- stro personale a Kabul continuano natural- mente a monitorare la situazione. Stiamo già lavorando per la riapertura dell’- ospedale di Lashkar-gah: continuare ad “Il vostro sostegno, la presenza a Roma, le 400.000 firme” ari amici, vorrei ringraziarvi dello che i nostri fossero innocenti. Ma l’altro straordinario sostegno che avete dato assicurare assistenza alle vittime di guerra - ingrediente fondamentale siete stati voi: il C a Emergency in questa difficile situa- per il 40 percento bambini - è la nostra prio- vostro sostegno, le mail e le telefonate, la zione. rità, come lo è stata per i quindici anni della presenza a piazza San Giovanni (con il corpo Insieme a voi abbiamo vissuto un periodo di nostra storia. o con lo spirito), le quattrocentomila firme grande preoccupazione per i nostri operato- Siamo riusciti ad affrontare a testa alta que- in quattro giorni. Di tutto questo, non sap- ri umanitari e per l'ospedale di Lashkar-gah sti giorni durissimi grazie a due fattori. Il piamo come ringraziarvi. Anzi, lo sappia- (foto in alto a sinistra ed in basso al cen- primo, naturalmente, era la consapevolezza mo: continuando a fare sempre di più e tro), l’unica struttura nella regione in grado sempre meglio il nostro lavoro, curando di offrire cure chirurgiche gratuite e di qua- chiunque ne abbia bisogno. E siamo sicuri lità alle tante vittime di guerra. che voi non ci farete mancare il vostro soste- Come sapete, i nostri tre colleghi italiani gno in futuro, anche con un gesto che a voi sono stati rilasciati con tante scuse. Un rila- non costa nulla, come la devoluzione del 5 scio, come hanno detto gli stessi servizi di per mille per gli ospedali di Emergency. sicurezza afgani, frutto non di pressioni di Ancora una volta, grazie di cuore. sorta ma dovuto a una semplice, banale ve- A presto. rità: sono innocenti. L’avevamo detto fin dal primo, durissimo giorno, e voi con noi. Dei Il tuo 5 per mille per gli ospedali di Emer- sei collaboratori afgani che erano stati prele- gency, codice fiscale: 971 471 101 55 vati insieme agli italiani, cinque sono stati

Buonavita in Burundi Padre Bepi Una scintilla della sua bellezza ogni uomo ha dato una scintilla della sua che avevo intrapreso, a troppi avevo detto di Bellezza, ed a noi sta scoprire questa scintil- sì, devo essere capace qualche volta di dire: la per avere una conoscenza più illuminata “Aspettiamo un po’, sarà tutto fatto, ma con del Creatore… ma non è facile essere saggi e calma”. percorrere questa via, percorriamo altre vie Intanto ti mando qualche foto: un acquedot- e ci troviamo in una tragedia e non siamo to di 7.000 m., una chiesa nuova, vedrai la capaci di uscirne… ma Cristo Emiliano ci differenza fra la vecchia cattedrale (a sini- vuole bene lo stesso e senza violentarci ci dà stra) e la nuova (qui in basso), una strada è ogni giorno segni per ritornare alla sua sag- quasi finita, altri 20 letti per ammalati. Ed gezza. altre cose fatte, ma sai anche io ho 74 anni, 46 di Burundi e 20 Italiani… mi stanco di 03.05.2010 più ma ringrazio il Buon Dio che posso aiu- arissimo Emiliano, “Non siamo mai soli, tare tanti miei fratelli e sorelle più giovani di grazie del tuo messaggio… io non me e più in forza. C conosco la situazione in Italia, ma se c’è Lui e tanta buona Avanti Emiliano Dio è con Noi. mi guardo in giro nei miei paesi quello che dici sul razzismo è una pura verità. Lo scan- gente, insieme avanti” dalo che tante volte viene predicato ed ese- guito dai cristiani che si dichiarano univer- Allora avanti Emiliano, non siamo mai soli sali, fratelli di tutti, in fondo lo siamo perché c’è Lui e tanta buona gente che non cono- redenti da Cristo e tutti messi su una stessa sciamo che la pensa alla stessa maniera, direzione di gloria se crediamo al vangelo. insieme avanti. Ma poi nella vita pratica esce l’uomo bestia, In questi ultimi tempi sono stati tempi un l’uomo egoista, per il quale non esiste l’altro po’ tormentati, ma ora stiamo vedendo il di colore e anche di religione… come se noi sole all’orizzonte ed almeno di notte ci si cristiani conoscessimo tutta la verità? riposa e durante la giornata di lavora con Il Buon Dio ha fatto le cose per bene ed ad calma e serenità. Forse erano troppe le cose

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Poesie Pensieri & riflessioni Elisa Frascatore

14 Aprile 2010

Forza e gioia oggi nel mio cuore Il materialis-menefreghismo linfa di vita per me. Aprendo la finestra l termine “Storia” in italiano significa “ Co- vanto ed orgoglio per molti di loro ma anche per uno stridio di rondini noscenza acquisita tramite un’indagine, la maggior parte degli italiani, oggi si tende a volteggiavano festose. I una ricerca”. cancellare quegli anni di massima espressione La pianta vestita a festa Gli studiosi che si sono occupati di documentare degli ideali di uguaglianza, unione e libertà. manto bianco come una sposa la Storia, cioè di descrivere in modo scientifico Mentre prima, ogni singolo essere vivente, pote- attendeva le rondini. Dal ventuno marzo gli eventi prodotti dall’uomo, hanno suddiviso va scrivere la propria storia futura e condiziona- la primavera tali eventi in epoche storiche che raggruppano re il futuro degli altri, oggi ognuno di noi può si era fatta desiderare. caratteristiche comuni. anche riscrivere la storia passata. I “fatti” non L’aria profumava E così i nostri svariati antenati hanno vissuto hanno più peso scavalcati dalle mille opinioni. di fiori appena sbocciati durante il periodo della Preistoria per passare 3 La Rivoluzione Scientifica. Le malattie che in di mille colori. alla storia Antica, al Medioevo, alla storia Mo- passato hanno decimato l’umanità, o meglio, Il sole splendeva con i suoi derna e, infine, a quella Contemporanea. l’occidente (perché, calcolando con estrema pre- raggi lucenti, in un cielo azzurro E oggi? In questo preciso momento che periodo cisione le cause delle morti giornaliere nel mon- creando una spiritualità divina. storico stiamo vivendo? Siamo ancora nella fase do, ieri come oggi, sono derivanti tutte dalla fa- Lidia Pais “Contemporanea” o siamo andati oltre? me e dalle “guerre”, ma non contano nelle stati- …………………………………………………… La nostra epoca non ha più nulla a che vedere stiche perché sono morti di terza classe, un po’ con il periodo della Storia Contemporanea, infat- come le morti bianche, inoltre sono morti dove la L’ultima poesia ti, questa ultima è caratterizzata dallo scoppio ricerca scientifica non ci incastra nulla) derivava- Per chiudere un cerchio delle due guerre mondiali e dalla successiva no dalle singole cellule del nostro corpo che, im- che si è stretto attorno al collo, Guerra Fredda tra Stati Uniti e Urss con la con- pazzite, generavano il cancro. Udite udite, oggi il per riassumere una vita seguente caduta del Comunismo. cancro, grazie alla scienza, è quasi completamen- riempiendo di parole il vuoto. Possiamo essere fieri allora di partecipare ad te debellabile. C’è di più, mentre prima chi era Dipingendo questa storia un’ulteriore fase storica, quella del MATERIA- colpito dal cancro, non esistendo praticamente su un muro scalcinato, assecondarne le sconnessioni LIS-MENEFREGHISMO. cure, aveva una previsione di vita aspettando che l'intonaco cada. Le caratteristiche principali di stabilita, in parole povere un Ecco l'ultima poesia, questa nuova epoca sono fonda- “Una nuova era certo numero di anni di vita e poi non un ricordo ma una fine, mentalmente 3: tiravi le cuoia, oggi, con le effica- non una lacrima ma un mare calmo, 1 Le Guerre non si chiamano più basata su tre cissime cure guarisci di cancro non più io ma quel che vorrei essere. guerre, bensì Missioni di Pace, e perché non sei morto prima dei 5 Ecco l'ultimo scoglio che si frantuma, sono combattute da eroi non più punti principali” o 10 anni dall’inizio delle terapie i gabbiani che tornano a casa, obbligati ad andare in guerra ma e per il resto della vita ti curerai l'ultimo vampiro che aspetta la sua preda. liberi di accettare o meno e pagati fior di quattri- per cercare di guarire dagli effetti devastanti Eccoti infine, nuda, ad aspettare me. ni per riportare la stabilità in paesi dilaniati dalla delle terapie a cui sei stato sottoposto. Però sei fame ma ricchi di oro nero. Le armi utilizzate per guarito dal cancro o meglio, non ti è tornato nel Fabrizio Chiroli combattere questo tipo di guerra non sono più giro di 5 anni e per la scienza la tua guarigione è …………………………………………………… armi di distruzione di massa ma artiglieria intel- un successone. Fantastico no?

Verginità ligente, cioè colpiscono, intelligentemente e con Ci sono altri punti di minor importanza che ca- innaturale precisione, obiettivi civili e militari ratterizzano questa epoca: se vuoi fare del male a Forse, sereni gigli di desideri senza sbagliare di una virgola. E’ da evidenziare qualcuno e ti reputi cristiano, fallo pure ma con crebbero audaci in un rigoglio che, solo chi usa tali armi perspicaci può ritener- un crocifisso in mano, magari tira proprio un fecondo di membra. Versavano stille di miele fragrante si fautore della pace e quindi essere chiamato crocifisso al tuo rivale, sarai di sicuro perdonato. clementi urne… “Eroe”, tutti gli altri, che non hanno a disposizio- Se vuoi affermarti nel mondo del lavoro frega il La manna di una giovinezza ne tali armi e quindi tendono a difendersi come prossimo tuo. si scioglieva possono sono denominati “Terroristi”. In fin dei conti in questa Era denominata MATE- in una neve del nostro stupore… 2 In questa nuova epoca la storia può essere RIALIS-MENEFREGHISMO stiamo riscrivendo Ogni giorno un fiore di felicità riscritta o soggettivamente interpretata. Spie- anche i vangeli, i comandamenti, la costituzione sbocciava fra tripudio di sogni. ghiamoci meglio: possiamo mettere in dubbio ed i valori, il tutto per un’incredibile ed improv- Schiudendo nelle corolle soavi tutto quello che è successo in periodi passati a viso amore per la libertà di stampa, di parola ed protezione agli acerbi anni. L’ala della giovinezza seconda di come ci svegliamo e di come tira il espressione. vibrava in infantile stupore; vento. Questa è una grande vittoria per la Libertà Dovremmo aggiungere un’ultima informazione sognando un amore conquistata con il sudore, i sacrifici e la vita da riguardante l’M.M. (così si abbrevia via sms): nelle illimitate lagune del candore… parte delle generazioni passate. Possiamo fare un anche i detti popolari si stanno evolvendo travol- esempio che ci tocca molto da vicino: La Resi- ti da questa frizzante aria di rinnovamento e così Adriano Godano stenza. Se negli anni 80 a scuola i professori ti concluderei dicendo: “SI STAVA MEGLIO …………………………………………………… obbligavano a studiare La Resistenza, motivo di QUANDO SI STAVA MEGLIO” Il saggio

Il violinista pazzo soleva dire: “L’amore ama tutto ciò che è imperfetto, solamente l’interesse ama la perfezione” “Ma che pazzo” dico io, “quello è un dritto perché ha capito tutto”.

Stefano Mazzoni

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Pensieri & riflessioni Lucio Garofalo Poesie

Ore ventiquattro

Femminismo e femminilizzazione Eccomi qui con il viso sporco di latte Lucio ha già collaborato con “Il Contenitore”, scrive da Lioni (Avellino) ed ha 40 anni. e con l’incontrollabile voglia di non sapere, robabilmente, occuparsi oggi di un tema spiega facilmente. In tali paesi gli emolumenti di non conoscere. vasto e controverso come il "femminismo" assegnati agli insegnanti sono più appetibili e Eccomi qui P potrebbe apparire demodè nel senso che, convenienti, per cui gli uomini aspirano in mag- con il mio sorriso rotondo per quanto si possa sollevare un problema reale gior numero ai posti di insegnamento, a differen- le mie smorfie tonte ed oggettivo, l’approccio rischierebbe di esse- za del nostro paese, dove gli stipendi retribuiti e il biberon legato alla cinta. re superato e scorretto in partenza. alla classe magistrale sono a dir poco indecenti. Eccomi qui Non c’è dubbio che diversi segnali attestano che Ebbene, lo scarso valore economico riconosciuto spensierato, gioioso l’uguaglianza tra i sessi rappresenta un traguar- alla professione docente in Italia, deriva almeno e colmo di energia con le mie quattro gambe motrici do ancora distante quando si tratta dei ruoli de- in parte dalla eccessiva femminilizzazione nella ed il desiderio di imparare a volare cisionali, benché la presenza femminile in molti scuola. Infatti, le donne che insegnano sono nella da un momento all’altro. settori lavorativi sia in costante aumento. E’ in- quasi totalità madri e mogli, impegnate ad atten- Vorrei essere di nuovo negabile come in tutti gli ambiti lavorativi e so- dere alle faccende domestiche e accudire la pro- rinchiuso nella fortezza di mia madre ciali i maschi detengano e difendano a denti le, relegate in ruoli marginali rispetto ai coniugi, per non sapere di guerre, egoismi stretti le posizioni di maggior prestigio e potere. che magari svolgono funzioni più vantaggiose e e tradimenti, La discriminazione diventa un dato più evidente remunerative sul piano economico. vorrei ritornare a scrivere nel campo della politica, soprat- Pertanto, le insegnanti che sono con i pennarelli per potermi macchiare tutto ai vertici del potere. Infatti, anche mogli e madri non hanno nei peggior modi, tranne rare eccezioni, i “boss” dei “Ridestare molto tempo, né voglia per dedi- ma sempre in superficie, partiti politici più importanti in carsi ad attività sindacali e sociali, in una zona non definita Italia sono quasi tutti elementi le coscienze e tantomeno per occuparsi di poli- tra il grembiule e la faccia. maschili. tica. Per le medesime ragioni, Vorrei ascoltare di nuovo di cicogne Nel contempo, laddove esiste una assopite” quando si tratta di lottare e riven- e aquiloni, netta prevalenza femminile, come dicare i propri diritti, ottenere percepire genuinità dovuta, nel settore della scuola, il rapporto di potere è miglioramenti nella propria condizione lavorati- esporre il mio distintivo e scrivere la targa dietro rovesciato: infatti, sono in aumento i dirigenti va, le insegnanti (mogli e madri) tendono a sot- il mio triciclo: scolastici donna. Tuttavia, a riguardo mi sono trarsi e disimpegnarsi in modo decisivo, per cui IO SONO UN BAMBINO. formato alcune convinzioni che, all’apparenza, il potere contrattuale della categoria si è ridotto Non ho fretta di crescere, potrebbero risultare invise alle più accese progressivamente. Non a caso le adesioni agli non voglio cibarmi di conoscenza, "femministe". Mi riferisco alla realtà della scuola scioperi nel comparto scuola sono più basse ri- voglio restare in equilibrio italiana, soprattutto a livello dei primi ordini di spetto ad altri settori, laddove la presenza ma- in questa sorta di dormiveglia scolarità: scuola dell’infanzia, scuola primaria e schile è più alta. Si pensi ad esempio all’industria per assaporare ogni istante secondaria di I grado. In tale contesto la femmi- metal-meccanica o ad altri ambienti di lavoro. del mio sogno per gustarlo, memorizzarlo nilizzazione è un dato dominante. Si pensi alle Il mio non è un atto d'accusa nei confronti della e diffonderlo. scuole materne, laddove gli elementi maschili presenza femminile nella scuola e nella società Fosse per me Babbo Natale sono completamente assenti, o alle scuole ele- italiana, anzi. Il mio intento è esattamente quello esisterebbe ad ogni età mentari, dove i maestri costituiscono una netta di ridestare le coscienze assopite delle donne, e i topolini porterebbero doni minoranza. Ebbene, sono convinto che uno tra i distratte da troppi impegni familiari e di altro anche per la caduta delle dentiere. principali problemi della scuola italiana (non tipo, siano esse insegnanti, madri e mogli, siano Vorrei nuovamente nascere l’unico, è ovvio) sia rappresentato dall’eccessiva esse indipendenti, perché la liberazione della non per paura di invecchiare femminilizzazione. società passa anche attraverso l'emancipazione ma per essere di nuovo ingenuo e credulone Mi spiego meglio. Altrove, ad esempio in Francia effettiva delle donne da una condizione di margi- per analizzare le cose o in altri stati europei (in particolare nei paesi nalità e subalternità a cui ancora sono costrette sempre in buona fede scandinavi) la presenza maschile è più consisten- nella società italiana, in vari ambiti professiona- per eliminare tutti i doppi sensi te e, in alcuni casi (si pensi alla Norvegia), è ad- li, ma ancor più sul versante del potere politico gli incroci e le strade troppo affollate. dirittura massiccia. La ragione si intuisce e si decisionale. Terrei buono solo qualche divieto di accesso perché - in sostanza - un tempo di fronte ad un bambino I consigli di nonna Franca Franca Baronio ci si fermava.

Emiliano Finistrella …………………………………………………… E allora incominciamo La neve

allora incominciamo con il primo dei lavorare seriamente a una distinzione fondamen- Cade leggera tanti esercizi che occorrerà fare nella no- tale, e cioè che differenza passi fra ciò che vera- cancella i colori stra “palestra” speciale. mente è proprio del cuore e ciò che invece è nel cuor della sera E risveglia i sapori Questo primo esercizio consta di “altro” . di un bambino che corre tre fasi: fase A, fase B e fase C, e A supporto di questo esercizio trai fiocchi gelati ciascuna ha la sua funzione. “Ciò che viene (che presenta difficoltà di non di un fiume che scorre Vediamole più da vicino. poco rilievo) posso darvi una im- fra i monti innevati Fase A (preliminare): METTERSI dal fuori e ciò portante indicazione di partenza: copre ogni foglia, camino e cemento IN POSIZIONE DI ASCOLTO. ciò che è “altro” viene dal “fuori”; copre i colori dell'uomo violento Fase B (controllo): ACCERTA- che è del cuore” ciò che è “del cuore” viene dal ciò che rimane ancora là fuori MENTO, essere ben sicuri che il “dentro”. é il rosso invincibile dei teneri cuori.

“qualcosa” a cui vogliamo dare ascolto sia esclu- Lo so che adesso vorreste chiedermi di dirvi an- Eleonora Frascatore sivamente il nostro cuore e non qualche cosa che che differenza veramente esiste fra “il fuori” d’altro. e “il dentro”. Fase C (verifica): MASSIMA ATTENZIONE: Ma questo è appunto il vostro esercizio !

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Mani legate

Massa - 23 Marzo 2010 Scatto di Albano Ferrari

Pag. 6 - Maggio 2010

I nostri tabù Franca Baronio Partendo dal tabù dei “diversi”

l tabù questa volta, sul tavolo della no- peo), dovrebbero essere lì per ricordarci che te antropologica… stra “redazione” era di quelli “coi fioc- c’è qualcosa DA VIVERE e non soltanto da Gianni (Del Soldato)I: Qui stiamo andando I chi”… un tabù scottante davvero e di APPENDERE AI MURI come se questo po- un po’ troppo sul profondo e sul “religioso”, estrema attualità: il tabù dei “diversi”… Le tesse bastare… secondo me… il Sindaco di cui avete parlato, nostre cronache quotidiane ne registrano Emiliano: Eppure la nostra religione si fon- probabilmente mirava semplicemente a l’esistenza ogni giorno… da sulle parole di Cristo “ama il prossimo tenersi bene stretto il suo elettorato, dicen- Emiliano (Finistrella): Ieri sera sono rima- tuo come te stesso”… do le cose che al suo elettorato vanno bene… sto letteralmente sconvolto durante una Franca (Baronio): Sì, caro, è vero, ma non Elisa (Frascatore): Ma allora questo non è trasmissione televisiva di fronte a un gruppo dimenticarti che questa è solo la seconda niente altro che un esercizio di potere, una di madri che, senza neanche accorgersene, parte del “comandamento” di cui parli… e visione del POTERE come unico obiettivo. negava di fatto ad altre madri il diritto di non funziona se prima non funziona bene la Franca: Appunto. Secondo voi perché Gesù pretendere cibo, assistenza e diritto a una prima parte… ha detto a Pilato: “Sì io sono Re. Ma il mio vita civile anche ai figli di genitori in diffi- Emiliano: E cioè? Regno non è di questo mondo?”. coltà, impossibilitati a dare ai propri figli il Franca: E cioè “Ama il Signore Dio tuo so- Silenzio generale e poi Valentina: Voleva necessario per vivere, magari perché pra ogni cosa”… dire che non dobbiamo cercare il potere “clandestini”, provenienti da altri Paesi e da “materiale”, ma invece nutrire la nostra vita altre culture… Non credevo ai miei occhi; “spirituale”. ero impietrito davanti allo schermo… E Sa- “Si può essere Franca: E brava la Valentina che ha trovato pete cosa? In più subito dopo arriva il Sin- la risposta giusta… daco del paese dove si svolge la scena, a dire cristiani Tutti gli altri (tutti insieme, facendo un po’ che in questo modo non siamo più di confusione): Si capisce, va bene, ma fin- “cristiani”, perché permettiamo a chiunque ed essere razzisti?” ché dobbiamo vivere su questa terra… le di venire qui da noi a farla da padrone pre- cose materiali esistono… non siamo mica già tendendo di imporci le sue credenze e maga- Emiliano: Ma il Vangelo dice anche “Come in Paradiso… ri la sua religione… farai a amare il Dio che non vedi, se non Valentina: Comunque se il potere materiale Giulia (Giacomazzi): Beh… non c’è da mera- provi ad amare il tuo fratello che vedi accan- va condannato, allora il Papa dovrebbe ven- vigliarsi… non è che la Chiesa a noi to a te ogni giorno?”. dere tutti i suoi tesori, liquidare tutto e an- “battezzati” ci passi una vera “cultura” cri- Valentina (Maruccia): Ma così è il cane che darsene in giro per il mondo povero in can- stiana… Quattro formulette di catechismo si morde la coda… da dove si deve incomin- na a predicare Gesù Cristo… giusto per arrivare alla comunione e alla ciare allora a essere davvero cristiani e ama- Elisa (molto pensierosa): Ma allora l’unica cresima , e poi tutti a casa e chi s’è visto si è re il prossimo? rivoluzione possibile dovrebbe essere la visto… I mussulmani, per esempio, giuste o Marcello (Godano): Se guardiamo alla storia “rivoluzione interiore”? sbagliate che siano, le loro credenze LE VI- delle religioni… Emiliano: Beh, ragazzi… si è fatto tardi! VONO davvero, dentro alla loro vita. Come Giulia: Ma ormai lo sanno tutti che la reli- Cosa ne dite di rimandare il seguito della dire che “alla teoria corrisponde anche una gione non è altro che “un espediente nato discussione al prossimo incontro? prassi”. I simboli, per esempio (come il fa- per domare le masse”… La proposta di Emiliano viene approvata moso crocifisso di tante polemiche e adesso Franca: Ho l’impressione che questa sia una all’unanimità. anche oggetto di contestazioni a livello euro- definizione un po’ di parte, non precisamen-

La saggezza dei proverbi Marcello Godano Previsioni e lontananza er il mese di maggio, voglio proporvi nostro vivere quotidiano dove si corre sem- due proverbi. pre più velocemente per avere tutto e subito, P Dice il primo: “FEBBRAIO NEVOSO, sembra che affetti e sentimenti diventino ESTATE GIOIOSA”… Quest’anno l’inverno sempre più fragili e poco duraturi pronti ad non ha scherzato e la neve ha fatto la sua infrangersi contro il primo ostacolo o a dis- comparsa un po’ dappertutto, da dicembre solversi come neve al sole davanti alla prima fino a tutto marzo e prova che ci si pre- oltre. Dare dei giudizi senta. Certi esempi sul tempo non è faci- “La lontananza: del passato ci appaio- le, neanche oggi che no come autentiche possiamo avvalerci termometro dei nostri rarità regalate a un dell’aiuto dei più mondo che via via va sofisticati computer; sentimenti ed affetti” scomparendo. Duran- quindi affidiamoci te il periodo militare, ancora una volta alle deduzioni derivanti spesso cantavamo una canzone che tra le dalle esperienze del passato, con l’augurio altre parole diceva… Anche il mio amor lan- che arrivi una bella estate a ripagarci di tutto guisce stando lontan da te… E la lontananza I due innamorati nello il freddo di un inverno che fino a poco fa è proprio una delle prove che ci danno la sembrava non volesse mai finire. misura dell’intensità e della grandezza dei specchio di Maria. Il secondo proverbio è di tutt’altro argomen- nostri affetti e dei nostri sentimenti. to e dice: “LA LONTANANZA E’ LA PIETRA Al prossimo mese. Opera realizzata con radici d’albero DI PARAGONE DEI VARI AFFETTI”… Nel da Ugo Arcari (Remedello - BS)

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Fezzano e la sua storia Emiliano Finistrella I miei primi passi a Fezzano

ezzano, il mio paese, il luogo da dove posso descrivervela? D’altronde pochi di voi Ho usato l’ironia per presentarla, anche è iniziata la mia storia materiale e la conoscono, anche perché a Fezzano ha perché è stata proprio lei la prima ad inse- F spirituale su questo mondo, la prima lavorato pochi anni, un’insegnante, che co- gnarmi quanto sia importante utilizzarla terra sulla quale ho poggiato i piedi per im- me si direbbe adesso, lavorava saltuaria- anche per dare un senso ai grandi meccani- parare a camminare e adesso che di passi ne smi che regolano la nostra società. ho fatto tanti e tante soddisfazioni sono Ricordo come se fosse ora, tutte le volte che state raccolte, mi trovo costretto - ahimè - a “Fezzano è la sfinivo per vedere il cartone animato della trasferirmi nella mia nuova casa a… Fabiano Walt Disney intitolato “Red e Toby”, così Basso (La Spezia). e sarà per sempre come mi sembra di vivere in questo istante Nonostante la gioia e l’entusiasmo si attesti la magia della proiezione che solo le vecchie a livelli infiniti per un progetto di famiglia il mio paese” pellicole inserite negli appositi proiettori che con tanto amore va a concretizzarsi, non sapevano regalare. Ricordo per filo e per posso fare a meno di pensare a questo mente e con contratto co.co.co. … Partiamo segno tutte le mie smorfie, i miei sorrisi, la splendido borgo sospeso tra mare e cielo. dal fatto che si chiama come la mia amata mia voglia di ascoltare Rosalba, questa mae- Penso alle mille battaglie fatte, anche con i sorella, Rosalba, e quindi, per quanto mi stra verso la quale, ancor oggi, nutro un denti, per rimanere appiccicato a questo riguarda, parte già con il piede giusto… sì, profondissimo sentimento di stima e di ami- splendido album di ricordi, alle innumere- avete capito bene, sto parlando della mitica cizia. voli attività e progetti organizzati proprio maestra Ro (all’anagrafe Rosalba Manetti), Nella foto qui sopra, io sono il primo in pie- tra queste pagine per salvaguardare le no- questa straordinaria donna che ringrazio di a destra, siamo in compagnia di un’altra stre bellissime tradizioni, ai mille aiuti par- veramente Dio di avermi fatto incontrare. maestra della quale conservo un ottimo ri- titi da questo porto per tante destinazioni sparse per il mondo, alla mia gente, a quelle persone che mi stimano e mi vogliono bene. A tutte queste, in particolare, vorrei dedica- re alcune pagine del mio personale libro fotografico; vorrei abbracciare con queste immagini in lettere, per primi, i miei genito- ri, le mie sorelle, i miei nipoti, tutti i miei parenti, ma anche tutti quegli amici con i quali abbiamo raccolto insieme tante soddi- sfazioni e, perché no, sono sicuro che conti- nueremo a raccoglierne. I primi ricordi nitidi che balzano alla mia memoria sulla vita vissuta a Fezzano in quanto comunità a tutti gli effetti, si ricon- ducono alla frequentazione della scuola ma- terna, uno dei periodi più belli della mia vita e, proprio di quel meraviglioso lasso di tem- po, vorrei raccontare a tutti voi… da dove posso cominciare? Beh… la mia maestra era… ehm… come

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Fezzano e la sua storia Emiliano Finistrella

lettera che batto al punto di chiusura, sono convinto che trascorrerà un’infinità di vita fondata sull’amore senza condizionamenti. Per me loro erano una famiglia aggiunta - anche se erano “solo” i miei padroni di casa - , erano una benedizione grande piovuta dal Signore, un regalo talmente immenso che mai mi azzardavo a scartare totalmente. Per me “zio Stè” era il prototipo del migliore essere umano, un gigante di bontà apparso da un’altra galassia, l’Uomo che vorrei di- ventare, IL punto di riferimento, ancor oggi. A quell’età mi appoggiava sulle sue possenti gambe e, tra una barzelletta e una storiella, mi raccontava delle stelle… ma era lui l’astro che brillava di più nel mio cuore. Erano le sue armi che mi disarmavano, ma in genera- le sono quelle che annientano ogni tipo di esercito: il sorriso, l’altruismo e l’umiltà… questo palombaro che aveva visitato le pro- fondità della mia anima. Poi c’era “zia Tea”, la donna che mi chiama- va semplicemente “amore” e che per me si sarebbe fatta ammazzare. Non ce la faccio proprio a parlare di lei, non ce la faccio nemmeno oggi, ma spero che in qualche cordo, Franca. sorelle Ilaria e Francesca? modo ogni lettore possa percepire questa Ma all’asilo, soprattutto, si stava in compa- Proprio nella foto posizionata in basso nella sinfonia speciale di sentimenti veri. Mi fer- gnia di tanti amichetti ed io la mia infanzia pagina precedente trovate di seguito parten- mo e mi commuovo. l’ho passata tutta ed esclusivamente con il do da sinistra: Francesca Basso, Riccardo Scusate, questo per me, per come sono fatto, mio amicone vicino di casa Reboa, Emiliano Finistrella, Ilaria Finistrel- è il modo migliore per partecipare alla storia “Giulianino” (Giuliano Basso)… eravamo la e Giuliano Basso. di Fezzano, perché questo giornalino è total- proprio inseparabili, passavamo ore ore Ma di quegli anni, soprattutto, ricordo due mente fondato sulla parola “emozioni” e per all’asilo a realizzare e collaudare dei prototi- grandi stelle: “zio Stè” (Stefano Reboa) e me questo borgo ha sì un’identità morfolo- pi di macchine-carretti, in quanto utilizzava- “zia Tea” (Maria Teresa Gerbaldo). gica, ma rappresenta allo stesso tempo un mo delle costruzioni enormi in legno che le Nella fotografia qui affianco trovate in ordi- insieme di volti, di anime, di emozioni. maestre della scuola materna di Fezzano ne partendo da sinistra: Maria Teresa Ger- Vi abbraccio tutti, indistintamente, e non conservavano in una grande stanza. Giuli baldo, Stefano Reboa che lecca il dito del credo che sia un caso il fatto che abbia scelto era proprio vivace, spericolato e con un’agi- sottoscritto inzuppato nella torta e, dietro, di parlare del mio inizio per salutare (e non lità da felino, riusciva ad aggrapparsi ovun- mia sorella Ilaria. dire addio!) il mio paese… non esiste fine, que ed aveva una velocità fuori dal comune. Sinceramente non so da dove far iniziare Fezzano vive in me, è parte di me, perché Come non citare i mitici tornei a nascondi- questa porzione del mio racconto, né tanto Fezzano è e sarà sempre il mio paese. Nes- no, in compagnia delle nostre rispettive meno so come terminarla, ma, dalla prima suna bandiera, solo amore e partecipazione. Un nuovo fezzanotto: Massimo Vaudo! unedì 3 Maggio 2010 presso l’ospeda- chio” come Ale. le Sant’Andrea di La Spezia, è venuto E allora possiamo non unirci all’incredibile L alla luce il piccolo Massimo Vaudo, gioia del nostro redattore Alessandro? figlio del mio “amico/fratello”Alessandro De Tutta la redazione e tutti i lettori si associa- Bernardi e Sanda Bugnar. no al mio particolare augurio… che Massimo Sono proprio felice di pubblicare la sua foto Vaudo possa godere di tutto quell’affetto che e di parlare di questo nuovo fezzanotto ap- una famigliola bella come la vostra, sarà in pena nato, proprio nella rubrica “Fezzano e grado sicuramente di regalarle. la sua storia”, perché la storia di un popolo si Dimentico qualcosa? Certo che sì… auguri tramanda solo se di quella gente ne esiste un mamma! Eh sì, sarebbe stato un lapsus im- futuro… beh, allora, benvenuto Massimo… perdonabile non rivolgere direttamente alla però permettimi… posso non citare il tuo mamma Sanda le nostre più calorose felici- secondo nome, proprio tra le pagine di que- tazioni! sto giornale? Sono convinto che il tuo nonno Che aggiungere? Non saprei, davvero, è tal- Vaudo, da qualche parte intorno a noi, ride mente forte il legame che mi lega ad Ale che ed esulta dalla gioa, fiero di te e soprattutto saperlo così felice, di riflesso, mi fa sentire del suo adorato nipote che finalmente ha bene e fiero di avere un amico come lui. coronato uno dei suoi più grandi desideri di Bene avanti tutta… e tu di rotte ne sai qual- sempre… diventare papà! cosa, vero? Ancora tanti complimenti a te, Ho conosciuto, infatti, tanti ragazzi deside- Sanda, ma anche a tutti i vostri familiari, noi rosi di coronare un legame d’amore forte con tutti non possiamo far altro che unirci in un la decisione di mettere al mondo un figlio, gigantesco abbraccio con la speranza che un ma mai mi sono imbattuto in una persona giorno, i tuoi figli insieme ai miei condivida- così felice e gioiosa di avere “un marmoc- no questa stessa redazione. E. Finistrella

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Posto riservato… ai morti Di Gian Luigi Reboa

Il mese scorso denunciai un paese del quale si vuole il funerale… ed ecco subito la soluzione con questo parcheggio, penso unico nel suo genere, riservato… “ai morti”. Peccato che il perimetro non sia idoneo alla lunghezza dei mezzi appositi e per accedere alla scalinata, dopo aver estratto il feretro, bisogne- rà ulteriormente smussare il palazzo “dei Mar- tini”. In compenso i pedoni dopo aver attraver- sato la strada dovranno o saltare il tutto od avventurarsi in mezzo alla strada per recarsi in via Rossi (scalinata della chiesa) o proseguire per via Provinciale.

Una foto per riflettere Lettori on the road Di Albano Ferrari Da Rosalba Manetti di Fezzano

Fuoco! Un’immagine dal Carnevale di Venezia.

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Pro Loco Fezzano Emiliano Finistrella / Gianna Sozio Giugno: il mese della festa del patrono

Sono previsti, ovviamente, gli stand gastro- nomici), intorno alla mezzanotte, si terrà il nomici che, come ogni anno, saranno gestiti tradizionale e spettacolare falò; in attesa al meglio dai nostri cuochi: cozze a volontà, dell’evento si giocherà alla tombola e via ma anche penne alla fezzanotta, fritture, di… karaoke! Nelle serate dei festeggiamenti sono già in programma moltissime serate danzanti e… non vi svelo nient’altro, visto che il pro- “Banchi gastronomici, gramma completo sarà a vostra disposizione il tradizionale falò, nel prossimo numero. Per concludere non posso far altro che invi- serate danzanti e…” tare tutti voi a partecipare attivamente a questo bellissimo evento, ognuno come può, uest’anno la tradizionale sagra paesa- poiché anche ciò che apparentemente può na legata ai festeggiamenti del nostro insalate di polpo, sgabei, mesciue e… scusa- sembrare un minimo apporto, spesso si ri- Q santo patrono San Giovanni Battista, te, ma ho già l’acquolina in bocca! vela come un importante contributo per la sarà caratterizzata da tanti giorni da trascor- Per la vigilia del giorno di San Giovanni migliore riuscita di questa festa che altro re in gioia ed allegria; si inizierà venerdì 18 Battista - mercoledì 23 Giugno - presso lo non è che parte della nostra storia. giugno, per terminare sabato 27. scaletto alla marina (dietro gli stand gastro- Vi aspettiamo numerosi.

Croce Rossa Italiana - Sezione Fezzano Ilaria Finistrella Come curare l’ipertensione arteriosa esercizio fisico regolare, una dieta a basso ne di controllo della pressione arteriosa contenuto di sale e di grassi, la riduzione del collocate a livello cerebrale. Gli antiseroto- peso, la limitazione nell’assunzione di alcoli- ninergici, che ostacolano l’azione di una ci. sostanza, la serotonina, in grado di aumen- Quando queste misure non si rivelano suffi- tare i valori della pressione arteriosa. cienti è giustificato il passaggio all'uso dei A volte è sufficiente l'uso di uno solo di que- farmaci. Numerosi sono attualmente quelli sti farmaci. Nei casi più resistenti si ricorre a disposizione, con diversi meccanismi d'a- ad una loro associazione. zione il cui risultato finale è comunque quel- L'ipertensione arteriosa è una condizione lo di ridurre la pressione arteriosa. caratterizzata da una grande dinamicità. I diuretici, che agiscono aumentando la Una cura efficace in un dato momento può quantità di urina prodotta, riducendo così la non esserlo più a distanza di tempo. quantità di liquido presente nei vasi. I beta- E' quindi buona norma sottoporsi a controlli periodici non solo dei valori pressori ma anche di tutti quei parametri che possono “E’ buona norma indicare eventuali danni d’organo indotti dall’ipertensione. sottoporsi In particolare sono consigliabili: ei rari casi in cui venga evidenziata un controllo della pressione arteriosa (una una malattia come causa dell’iper- a controlli periodici” volta al mese); un elettrocardiogramma N tensione arteriosa, la cura sarà evi- (una volta all’anno); controlli dei principali dentemente diretta al controllo della malat- bloccanti, che riducono la frequenza del parametri ematochimici (una volta all'an- tia stessa, attraverso farmaci, come nel caso cuore, la sua forza di contrazione e a volte no). delle malattie del sistema immunitario o del possono aumentare il diametro dei vasi, sistema ghiandolare, o interventi, come nel meccanismo detto di vasodilatazione. I cal- caso delle stenosi vascolari e delle malattie cioantagonisti, che hanno un’azione di va- del sistema ghiandolare non curabili con sodilatazione diretta. Gli ace-inibitori, che farmaci. Nei casi di ipertensione essenziale intervenendo sui sistemi renali di regolazio- l'obiettivo della cura sarà invece quello di ne della pressione arteriosa ne determinano abbassare direttamente i valori pressori. l'abbassamento. Gli alfa-bloccanti, che pro- Esistono innanzitutto alcune misure che ducono indirettamente vasodilatazione. I non prevedono l'uso di farmaci, e che si ri- vasodilatatori arteriosi, che agiscono diret- velano particolarmente utili nelle forme più tamente sui vasi arteriosi dilatandoli. Gli lievi. Esse comprendono la pratica di un agenti centrali, che agiscono sulle centrali-

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U.S.D. Fezzanese - Settore Voga Gianni Del Soldato La stagione 2010 ai nastri di partenza

a stagione sta per iniziare, infatti do- Damiano Bertolini, Lorenzo Russo, timonie- lavoro che fa Samuel con gli Junior (e molte menica 9 maggio nello specchio ac- re Guendalina Lenelli. volte a fare il quarto con i Senior), Antonio L queo antistante passeggiata Morin SENIOR: Cristian Biagioni, Mattia Renier, con la gestione di palestra e spogliatoi e saranno di scena le borgate con i propri ar- Marco Passaro, Luca Roccioletti, timoniere Francè e Luciano con la sistemazione degli mi. Guendalina Lenelli. scafi. La nostra società presenterà tutti e tre gli Dietro a questi giovani c’è un gruppo solido Ovviamente la borgata ha bisogno dell’aiuto armi ai blocchi di partenza e con il massimo di tutti, quindi aspettiamo anche saltuaria- impegno vogliamo fare una stagione con mente chi dei nostri borgatari voglia darci serenità e raggiungere i migliori risultati. “Dietro a questi giovani una mano; a questo proposito volevo antici- In questo ultimo mese abbiamo dovuto c’è un gruppo solido parvi che nel mese di luglio organizzeremo cambiare due atleti, uno nei senior e una nel delle feste con stand gastronomici pro- femminile, Alessio Nardini e Antonella Ge- e unito che cerca borgata. nua, che ringraziamo per l’impegno profuso Infine voglio darvi un’informazione di servi- in questi mesi, sono stati sostituiti da Cri- di aiutarli” zio: la lega canottaggio e le borgate ci hanno stian Biagioni e Laura Spella. chiesto di fare le gare a Fezzano il 20 giugno Comunque volevo ricordarvi tutti i ragazzi e unito che cerca di aiutarli, per rendere i al mattino per la concomitanza per il pome- che rappresenteranno il nostro paese: loro allenamenti più comodi; vorrei ringra- riggio della partita dell’Italia ai mondiali. FEMMINILE: Sara Galletti, Laura Spella, ziare, senza che nessuno si offenda, chi ogni Ringraziamo la Marina del Fezzano che ci Alice Agrifogli, Rossella Caso, timoniere giorno è presente accanto a questi ragazzi: ha dato il suo appoggio per organizzare le Marilena Cerliani. “Marietto” e Giuliano con le ragazze, Andrea regate anche al mattino. JUNIOR: Niccolò Pindaro, Andrea Turco, e “Franceschino” con i Senior e il fantastico

S.O.S. VITA

Se avete lettini, culle, carrozzelle, passeggini e corredino neonati che non vi servono più portateli a noi:

in via Malaspina a La Spezia il giovedì dalle 16.00 alle 17.30, oppure telefonate ai numeri 0187/534232 - 339/7361719.

Questo appello viene lanciato da una “volontaria” del gruppo, la nostra paesana Ornella Del Soldato, per il “CENTRO DI AIUTO ALLA VI- TA DI LA SPEZIA” - c/o atrio reparto pediatria, ospedale civile S. Andrea (numero verde, 24h, 800-813000).

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U.S.D. Fezzanese - Settore Calcio Vinicio Bagnato Roberto Fiocchi: oltre vent’anni in verde

empre in quegli anni (1973) il campo stra, Vannini C., Andolcetti M., Amenta C., vinta dai verdi, ridotti in nove da due espul- di Fezzano veniva dotato di un im- Favazza A. e Bagnato E.; accovacciati, sem- sioni, per 3 a 2. S pianto seppure limitato di illuminazio- pre da sinistra: Bovini U., Zignego R., Am- Nella foto in alto, la Fezzanese della stagio- ne notturna. Questo permetterà lo svolgi- brosini P., Stefanini M.. ne 1976/1977; in piedi da sinistra: Fiocchi, mento di numerosi, agguerriti e seguiti tor- Il 17 novembre del 1974 faceva l’esordio Andolcetti, Di Bonito, Artiaco G. C. , Martel- nei di calcio a sette. nella Fezzanese a diciasette anni, provenien- loni, Artiaco R. e l’allenatore Tarabugi. Ac- Durante un incontro femminile tra le squa- covacciati, sempre da sinistra: Brancaleone, dre del Fezzano e Cadimare, in occasione Costa, Taraborelli, Vergazzola e Resta. delle festività di San Giovanni del 1979, l’a- “Il 17/11/1974 esordì In quegli anni un giocatore di Fezzano Bru- gonismo sfocerà in una e vera propria rissa R. Fiocchi vera bandiera no Nardini, seppure con le maglie del Mi- generale. La notizia farà talmente scalpore gliarina, dopo aver lasciato la Fezzanese, che verrà proposta del celebre Walter Moli- e leader della squadra” vincerà per molti anni il titolo di cannoniere no nella tradizionale ultima pagina di Grand in prima categoria. Hotel, giornale di fotoromanzi all'epoca te dalle giovanili del Lerici, Roberto Fioc- molto popolare. chi, sarà per oltre vent’anni, e con brevi Nella foto in basso a sinistra, i vincitori del interruzioni, bandiera, leader e capitano CLASSIFICA FINALE primo torneo estivo a sette disputato ancora della squadra. L’esordio coincise con una CAMPIONATO ECCELLENZA in orario diurno, per mancanza di impianto burrascosa partita casalinga contro il Paglia- di illuminazione. In piedi, partendo da sini- ri, arbitrata dal “famoso” arbitro Del Bene, e STAGIONE 2009/2010

Sanremese 76 Caperanese 69 Sestri Levante 63 Bogliasco 51 Rapallo 51 Busalla 39 Ventimiglia 39 Cairese 39 Pontedecimo 35 Fontabuona 34 Loanesi 34 Fezzanese 33 Rivasamba 32 Argentina 27 Fo.Ce. Vara 20 Andora 17

Sanremese promossa in serie D. Caperanese agli spareggi. Argentina, Fo.Ce. Vara e Andora retroces- se.

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Indagine incompleta Franca Baronio radio accesa a basso volume gli teneva compagnia, aveva percorso tutti quei chilometri facilmente come se fosse dotata del pilota au- tomatico, tanti erano stai i pensieri e le immagini che aveva avuto in testa. La lontananza si sa acuisce il ricordo, sviluppa la fantasia, Un “posto speciale” fa ritornare alla mente colori e sensazioni attenuati dal trantran quotidiano. In quei lunghi mesi lontano da tutto il suo mondo, ave- u forse in quegli anni che mi nacque dentro coscienza di va ripensato spesso e quotidianamente a cosa aveva lasciato alle quello che avevo chiamato sempre fra me e me il “posto spe- spalle e specie la sera, da solo, nel suo letto, sotto ad una calda co- F ciale” in cui si poteva sentire più che in ogni altro pulsare la perta ed abbracciando il cuscino in un gesto quasi infantile per farsi vita. Io conoscevo la luce brillante che circondava i bordi delle nu- conciliare il sonno, rivedeva gli ultimi giorni dove la felicità e le vole nelle sieste sui prati all’estate, con i cesti delle merende, i gridi risate erano state protagoniste di momenti indimenticabili e, quasi di richiamo dal bosco e i rotoloni nei fossi, le risate e le guance di in dormiveglia, aveva rivisto volti e vissuto situazioni che purtrop- fuoco ad ogni corsa. po ormai facevano parte di quel meraviglioso passato che era stato Queste cose - “le mie nuvole bianche”, come le chiamavo fra me - costretto suo malgrado a lasciare.Fra breve dunque, poche ore an- erano tutte presenti, così accese e felici nel mio cielo. Non si vede- cora, e tutto si sarebbe riproposto come sempre, e sarebbe bastato vano però più lì, intorno a me. Gli spari, i cannoni, le bombe, il uno sguardo o un appassionato incontro per ricreare quello per cui sangue e il minaccioso invisibile nemico potente che ci inseguiva aveva e stava amando con tutto se stesso e ininterrottamente. chi sa perché (ma che cosa voleva poi dire la parola “ebreo”?) le La notte buia e serena di quel mese di Febbraio stava volgendo al avevano cacciate. Ero comunque convinta che non fossero perdute. termine, un alba stupenda si mostrava ad est. Stava seduto su un Annusavo e riannusavo l’aria per sentire se arrivava un anche pic- freddo sedile dentro al traghetto che lo portava nella sua Sicilia. colo sentore del loro profumo vaporoso, magari da lontano. Coperto da un giaccone di pelle nera, con le mani sprofondate nelle Niente. Solo gli odori della paura, che sono terribili e indescrivibili tasche, e con aria estasiata, stava contemplando le luci rossastre del per un bambino di dieci anni. sole che timidamente facevano capolino da dietro le montagne, e le Ma le mie nuvole bianche non erano sparite. Non potevano sparire. nuvole. Ancora poche ore e tutto il suo universo, fatto di amore e di Di certo erano solo “in quell’altro posto”, il “posto speciale” di sem- gioia, per il quale il suo cuore pulsava incessantemente e per cui pre. E da lì un giorno sarebbero tornate. Tutto ciò che più deside- avrebbe dato la vita si sarebbe finalmente mostrato. Il traghetto riamo sta sempre “altrove”, in quel “posto speciale” che solo la no- attraccò al molo. Ormai il sole alto in cielo illuminava la strada e gli stra anima sa riconoscere. In quegli anni questa divenne una specie veniva facile guidare seguendo la via per la sua città. Percorse que- di verità naturale per me, al di là di ogni possibile dubbio. gli ultimi chilometri con un nodo in gola che non voleva sciogliersi, In realtà non era un’idea. Si trattava più che altro di una specie di in preda ad una frenesia d’arrivare e concludere quel faticoso e luminosità lattiginosa, in forma ora di gatto, ora di castello, ora di lungo viaggio intrapreso il giorno prima da Milano. Entrò nel cen- fata e ora di elefante, che compariva nel mio cielo da est, magari tro abitato alle prime ore del mattino, con il risveglio di chi andava accompagnata dal ronzio di una mosca durante l’ora di latino, per a lavoro, con i bar con la gente intenta a far colazione, con i bus veleggiare tranquilla, con calma, fino a scomparire a ovest, dietro pieni di pendolari e con quel tipico fervore che caratterizza le città alla lavagna o squagliandosi sul velo nero della Madre Preside suor alle prime ore del mattino. Ormai era vicino casa. Parcheggiò l’auto Maria Costanza, che fungeva anche da insegnante di lettere. quasi sotto il palazzo dove abitava. Prese il trolley dal bagagliaio. Chiuse con cura l’auto e di corsa si precipitò verso l’abitazione. Ec- co il portone, l’ascensore, il pianerottolo. Entrò piano per non far I miei racconti Franco Russo rumore. Tolto il giaccone si diresse immediatamente verso la stan- za da letto. Aprì lentamente la porta e vide Veronica intenta a dor- mire saporitamente con un’aria meravigliosa di grazia e bellezza, serena in volto e sicuramente sognante. Piano piano le si avvicinò Una luce particolare e, con delicata dolcezza, le diede un bacio sulla guancia. Era questo tutto il suo mondo, era questo tutto il suo universo. Lei al tocco di veva condotto la sua utilitaria tutta la notte per quelle strade quel bacio si destò e, con aria assonnata e trasognata lo vide… Era buie e tortuose senza mai stancarsi o distrarsi. Durante la una sorpresa... Veronica ebbe un sussulto di gioia e di stupore. Le A guida tanti erano stati i pensieri che gli avevano affollavano pupille le si dilatarono assuefacendosi alla fioca luce proveniente la mente e che lo avevano tenuto sveglio ed occupato mentre faceva dal corridoio. Distese le sue braccia e si prodigò in un caloroso ed strada. L’auto era un modello confortevole ma di vecchia data e la appassionato abbraccio ed in un tenero bacio...

Conosciamo la redazione Elisa Frascatore

Nome: Elisa Frascatore. Età: 31 anni. Segno zodiacale: acquario. Professione: contadina. Passioni: scoprire il mondo, la fotografia, la musica e la scrit- tura. E Gianlu, nel bene e nel male. Musica preferita: non sopporto Gigi D’Alessio, Scanu e i pez- zi smielosi… per il resto… ! Dimenticavo… sono cresciuta con Guccini! Film preferiti: “Non ci resta che piangere” e “Harry ti presen- to Sally”. Libri preferiti: tutto ciò che hanno scritto Terzani, l’Allende e Neruda . “Venuto al Mondo” della Mazzantini e “Il Vangelo Se- condo Gesù” di Saramago. Piatti preferiti: pizza, rosticciane e salsicce (ma non tutto insieme!). Eroi: il “Che”, Gesù, Gandhi, G. Strada, Saviano e mio papà e tutte quelle persone che ogni giorno cercano di aiutare e di dare conforto a milioni di individui che stanno peggio di me e di te. Le fisse: il sole e i numeri dispari! Sogno nel cassetto: che ci sia davvero quella giustizia divina che un giorno metterà in ordine tutte le cose.

Pag. 14 - Maggio 2010

Oltre la pellicola Emanuela Re Michael Jackson: This is it

’ già da qualche mese che sento la necessità di parlare di “This is it”, il film-documentario con le riprese delle prove dello spettacolo che Michael Jackson avrebbe portato in giro per il mondo nelle E tappe del suo prossimo, ultimo tour. Il film è uscito poche settimane dopo il suo decesso, e ciò ha reso il tutto molto surreale per quei fan che, seduti in quella poltroncina del cinema, guardavano con occhi spalancati il gigante ballerino, coreografo, cantante di sempre, che ancora non sembrava realmente averli abbandonati. Ho bisogno di parlare di questo film perché io, che non mi ritengo una sua grande fan nonostante abbia sempre riconosciuto la sua grandezza artistica, sono rimasta inaspettatamente sorpresa e commossa nel vedere la sensibilità e la professionalità usata da questo piccolo, grande uomo. I suoi modi erano così gen- tili e per niente boriosi - nonostante artisticamente avrebbe potuto permetterselo – e i suoi dialoghi sem- pre colmi di umiltà. Eppure era evidente che non si trattasse di recitazione e non poteva di certo immagi- nare che quelle riprese sarebbero state viste poco dopo in tutte le sale cinematografiche del mondo. Inutile poi cercare di raccontare la bellezza, l’eccezionalità e l’originalità di tutte le scenografie accompagnate dalle sue più belle canzoni. Nonostante l’età e le condizioni fisiche, la sua grandezza come ballerino non si è fatta desiderare ed è uscita fuori prorompente e accattivante. I suoi accompagnatori ballerini – i più bravi del mondo, selezionati accuratamente - sembravano niente vicino a lui. Gli stessi parlano di Michael come un “Maestro”, il punto massimo di ispirazione, ed eguagliarlo il punto massimo di arrivo. Nel momento dell’annunciazione dei fortunati ballerini che avrebbero accompagnato Michael nel tour, mi sono commossa nel vedere la loro gioia che sembrava quella di chi sa di aver raggiunto qualcosa che prima di allora sembrava un sogno inavvicinabile e troppo bello per realizzarsi. Uscita dal cinema ero consapevole ancor di più della perdita di un grande “maestro” di tutti i tempi nella scena del ballo e della musica, ma allo stesso tempo noto la sua presenza artistica in tutti i passi di danza che vedo o nelle note delle canzoni che sento, perché capisco che l’apporto che ha dato questo genio nel mondo dell’arte è una presenza che c’è e rimarrà sempre. Grazie Michael per il tuo contributo!

Musica Giuseppe Baini Libri Adele Di Bella The La’s Ritratto in seppia

l Brit-pop esiste fin dagli TITOLO: Ritratto in seppia anni sessanta (chiedere a AUTRICE: Isabebel Allende I sir Paul McCartney o ai Kinks), ma a metà degli anni urora del Valle è una gio- novanta esplose prepotente- vane donna che, alla so- mente grazie a gruppi come A glia dei trent'anni, deve gli Oasis, Blur e poi Supe- affrontare un tradimento coniu- grass, Suede e tanti altri. In gale. Catapultata in una situazio- realtà proprio nel 1990 un ne emotivamente insopportabile, quartetto di (e da cerca di venirne a capo recupe- dove se no?), i La’s incise un rando la memoria del suo passa- disco che conteneva già tutto to e, in particolare, di alcune fasi il meglio del brit-pop, un di- della sua vita che le sono rimaste sco la cui bellezza e influenza sempre oscure. Ripercorriamo è stata riconosciuta anche da così, a partire dalla sua nascita sua presunzione Noel Gallagher. nel 1880, una storia avventuro- E pensare che quest’album non sarebbe nemmeno dovuto uscire, sa, centrata attorno al personag- infatti il leader della band, (gli altri erano , gio della nonna paterna, Paulina e John Timmons) non era affatto soddisfatto delle del Valle, che apre ad Aurora, tracce registrate e continuava ad opporsi alla loro pubblicazione, quasi per caso, il mondo della considerandole non finite. fotografia. Lee Mavers era il chitarrista/cantante dei La’s, genio e sregolatez- Proprio come un’istantanea, l’Allende riesce ad evocare immagini za, un maniacale perfezionista sempre alla ricerca della perfetta vive,ricche di sfumature grazie alle meravigliose e dettagliatissime pop song (un po’ quello che aveva fatto più di vent’ anni prima descrizioni e alla maestria con cui riesce sempre ad utilizzare gli Brian Wilson dei Beach Boys con Smile), ma la casa discografica aggettivi più evocativi ed azzeccati. esasperata dai continui rinvii, decise di pubblicare ugualmente Sono stata rapita nella lettura per le prime pagine, poi l’insofferen- l’album prodotto da Steve Lillywhite. za ha preso piede a causa di una sostanziale prolissità di argomenti Beh, forse è l’unica volta che una casa discografica ha preso una affrontati, che sembravano appena nominati e sostanzialmente saggia decisione facendoci così conoscere queste dodici canzoni che poco approfonditi. sono puro british pop al 100%, tutte a loro modo sono un gioiello di Il racconto parte addirittura dalla storia dei nonni,e alla fine quan- melodia, trame chitarristiche che talvolta sfiorano il power pop e do è Aurora a prendere il controllo della sua vita, l’autrice diventa lirismo. Su tutte svettano descritta perfettamente troppo sbrigativa, sia nei “tempi” che nell’introspezione psicologi- dal titolo e There She Goes, uno dei più belli brani pop degli anni ca: la storia risulta un lungo resoconto familiare senza troppo im- novanta. pegno e sentimento. Dopo quest’unico album si sciolsero, dalle loro ceneri nacquero i In breve: ho apprezzato molto i ricordi che evoca l’autrice, ma se- Cast, e rimasero una band di culto. Si vocifera di una loro reunion condo me si è dilungata su cose inutili e non ha reso bene quello ma forse, dopo tanti anni trascorsi, è un po’ troppo tardi per emo- che “importava” realmente: cosa prova Aurora, quali sono i suoi zionare ancora. sentimenti e i suoi pensieri… tutto questo è rimasto in sospeso.

Pag. 15 - Maggio 2010

Ricercati dai nostri ricordi Di Gian Luigi Reboa

Siamo nel mese in cui ci si accosta per la prima volta al sacramento della Comunione ed allora ho pensato di proporre questa foto del 1974 nella quale son certo si riconosceranno questi oggi quarantenni, quasi cinquantenni, che, quel giorno, dopo la dura annata di catechismo impartito dalla “signorina”, ricevettero, dall’ Arciprete don Ettore, l’importante Sacramento.

Disegni Di Emanuela Re

Pag. 16 - Maggio 2010