Rivista marxista rivoluzionaria di storia, politica e cultura Teoria e Prassi TROTSKISMO OGGI

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IL MARXISMO DI TROTSKY NELLE LOTTE DI OGGI

Marx e la prima internazionale Le donne nella Comune di Parigi Materialismo o idealismo?

Sommario Numero cinque – marzo duemilaquattordici Editoriale pag. 1 Una rivista che cresce, un prezioso strumento per chi lotta di Adriano Lotito

, rivista teorica della Lit Attualità pag. 2 Il giorno in cui il gigante si svegliò. Analisi del processo rivoluzionario brasiliano

Archivio Leon Trotsky www.archivoleontrotsky.org vivo Marxismo www.archivoleontrotsky.org/revista.php di Valerio Torre

Storia pag. 7 La battaglia di Marx per guadagnare la Prima Internazionale al comunismo di Francesco Ricci pag. 19 Les Petroleuses: le donne che hanno “incendiato” la Comune trotskismo oggi di Laura Sguazzabia Dossier sul materialismo (parte II) Numero 5 pag. 25 Materialismo o idealismo? di Adriano Lotito Rivista teorica edita dal Partito di Alternativa Comunista Inediti Tradotti sezione italiana della pag. 32 Lega Internazionale dei Lavoratori Lev Trotsky: Il marxismo oggi (parte I) Quarta Internazionale

Blog dei Giovani di Alternativa Comunista giovanidialternativacomunista.wordpress.com Lega Internazionale dei Lavoratori – Quarta www.litci.org Traduzione e prefazione di Matteo Bavassano Supplemento al numero 44 di Confronti Progetto Comunista pag. 41 Rifondare l'Opposizione dei Lavoratori Dal Partito operaio comunista (Poc) alla nascita dei registrato il 23/3/2006 presso il Tribunale di Salerno. Gruppi comunisti rivoluzionari (Gcr) di Diego Giachetti pag. 47 Direttore 1945, l’eccidio di Schio Francesco Ricci di Ugo De Grandis Coordinatore di redazione Ricerca teorica Matteo Bavassano pag. 52 La teoria marxista del diritto di E.B. Pašukanis (parte II) di Matteo Bavassano Redattori

Partito di Alternativa Comunista Partito www.alternativacomunista.org Adriano Lotito I classici del marxismo Ruggero Mantovani pag. 56 Claudio Mastrogiulio Lenin, Il socialismo e la guerra Marco Pegorin di Alberto Madoglio Laura Sguazzabia pag.58 Fabiana Stefanoni Lenin, La rivoluzione proletaria e il rinnegato Kautsky di Patrizia Cammarata Simone Tornese pag.60 Trotsky, Terrorismo e comunismo Per contatti: di Mauro Buccheri [email protected] i nostri siti web Recensioni pag.62 Il sindacalismo rivoluzionario negli Usa. Gli Wobblies Grafica e impaginazione di Fabiana Stefanoni Marco Pegorin pag.64 http://marcopegorin.altervista.org/index.html Razzolare tra i libri di Francesco Ricci Trotskismo Oggi N5 Editoriale 1 Una rivista che cresce, un prezioso strumento per chi lotta

di Adriano Lotito

Ogni volta che ci apprestiamo a introdur- Questo numero si apre con un articolo di della concezione marxista del diritto e del- re un nuovo numero di Trotskismo oggi attualità di Valerio Torre che descrive “il lo Stato con la seconda parte del suo studio ci sentiamo in qualche modo vincenti. risveglio del gigante”, ovvero l’entrata in sull’opera del teorico marxista Pasukanis. Vincenti perché ci rendiamo conto della scena del poderoso proletariato brasiliano Rispetto ai numeri precedenti in questo difficoltà e anche dell’assurdità, in senso con le giornate di lotta del mese di giugno quinto numero c’è una significativa novità: positivo, di questa impresa: un’impresa 2013 e con le successive imponenti mobili- una nuova sezione intitolata “Confronti” che consiste appunto nel riaffermare una tazioni contro il governo di Dilma Rousseff che si propone di dare spazio a storici della teoria rivoluzionaria indispensabile per che hanno determinato una situazione sinistra classista non riconducibili al partito ogni lotta che vuole essere rivoluzionaria, pre-rivoluzionaria al momento aperta nella (Pdac) che edita la rivista ma che ugual- cioè che vuole rovesciare l’ordine di cose principale potenza economica del conti- mente si propongono di dare il loro contri- esistente. E’ questo infatti lo scopo della nente latinoamericano e Paese dove esiste buto a rispolverare la storia dimenticata del nostra rivista: riarmare il movimento ope- il più grande e radicato partito trotskista movimento operaio e lo fanno in termini raio di una teoria in grado di mostrare sen- del mondo, il Pstu (sezione della nostra secondo noi convincenti e interessanti, a za veli le contraddizioni del sistema in cui Internazionale, la Lit). prescindere dal fatto che le conclusioni a ci troviamo, non per arenarsi in una amara La parte storica della rivista vede invece cui giungono possano in qualche caso ri- constatazione del dato, avvinghiandosi su due articoli. Il primo, di Francesco Ricci, sultare differenti dalle nostre. posizioni fataliste che si arrendono al mon- tratta della nascita e dello sviluppo dell’Ail, In questa prima puntata abbiamo i contri- do così come è, ma per aprire a prospet- l’Associazione internazionale dei lavorato- buti di Diego Giachetti (autore di numero- tive alternative, per indagare orizzonti di ri, più conosciuta come Prima Internazio- si libri di storia e sociologia del movimento possibile superamento di questo sistema e nale (1864-1876): Ricci tratteggia le lotte di operaio, tra cui ricordiamo almeno Il Ses- di possibili mondi nuovi. La difficoltà ma Marx all’interno dell’organizzazione, tutte santotto, Unicopli 2008) e di Ugo De Gran- anche l’ardire di questa operazione è però con l’obiettivo della demarcazione pro- dis (di cui ricordiamo Perché siamo rima- nel fatto che gli stessi autori di questi saggi, grammatica dei rivoluzionari, smontando sti giovani. Vita e morte di Pietro Tresso gli stessi compagni e le stesse compagne tutte le false ricostruzioni che successiva- Blasco rivoluzionario scledense, Libera che si prestano a riaffermare gli strumen- mente si sono date di questa prima gran- associazione culturale Livio Cracco 2012). ti teorici per poter combattere il conflitto, de esperienza organizzativa sul terreno Giachetti descrive nel suo articolo le origini sono gli stessi militanti che poi quel con- internazionale del movimento comunista. del trotskismo italiano negli anni Quaran- flitto lo combattono concretamente, ogni Il secondo articolo della sezione storica, ta; De Grandis invece tratta dell’eccidio di giorno, nelle piazze e nelle strade del Pa- di Laura Sguazzabia, concerne un capitolo Schio, in cui decine di fascisti furono giu- ese, davanti a scuole e fabbriche. Per noi rimosso della gloriosa storia della Comune stiziati dai partigiani delusi dall’opportuni- è questo il punto fondamentale: la teoria di Parigi: il contributo delle donne rivolu- smo del Pci togliattiano. non nasce da una rivista teorica, non na- zionarie in quella che fu la prima lotta per Nelle pagine finali, gli inviti alla lettura dei sce al chiuso di una scuola come prodotto il potere combattuta e vinta dalla classe classici del marxismo sono dedicati a Il so- illuminato di un gruppo di intellettuali; la operaia. cialismo e la guerra, La rivoluzione prole- teoria nasce al contrario dall’esperienza La sezione prettamente teorica della rivista taria e il rinnegato Kautsky, Terrorismo e pratica dei comunisti nel conflitto sociale. include la seconda puntata del dossier sul comunismo. A seguire una recensione di Il marxismo non è un prodotto intellettua- materialismo storico e dialettico, firmata Fabiana Stefanoni al libro di Patrick Ren- le che poi in un secondo momento dev’es- dall’autore di questo editoriale, incentrata shaw, Wobblies. Il sindacalismo rivolu- sere diffuso nell’arena della lotta di classe; sulla battaglia condotta da Lenin contro zionario negli Stati Uniti, edito da Massari il marxismo può crescere parallelamente l’empiriocriticismo e sulle generalizzazioni editore, sugli Iww, punto di riferimento alla lotta di classe e dunque influire su di teoriche che se ne possono trarre. storico dell’anarcosindacalismo. Chiude essa per orientarla e indirizzarla consape- Nella sezione inediti proponiamo la tra- la rivista la rubrica Razzolare tra i libri cu- volmente verso i propri fini storici. duzione della prima parte (la seconda e rata da Francesco Ricci: in questo numero E’ qui l’importanza della teoria per il mo- ultima parte sarà pubblicata nel prossimo consigli di lettura sulla storia della Prima vimento rivoluzionario e il motivo per cui numero) di uno scritto di Trotsky intitola- Internazionale. investiamo tanta energia e tanti sforzi nella to Il marxismo oggi, introduzione ad un Speriamo che anche questo numero possa formazione teorica dei militanti rivolu- compendio del Capitale curato da Otto soddisfare le aspettative dei lettori ma so- zionari. Il frutto di questo investimento è Ruhle: il testo è particolarmente importan- prattutto che possa aiutare i militanti rivo- appunto Trotskismo oggi che aumenta di te per l’esposizione dialettica della critica luzionari che combattono per cambiare il numero in numero i suoi lettori e la sua marxista dell’economia. mondo a muoversi sul terreno della lotta diffusione ma anche il suo spessore e la ric- Nella parte dedicata alla ricerca teorica, di classe con più consapevolezza e deter- chezza dei contenuti. Matteo Bavassano prosegue la sua analisi minazione. 2 Attualità Trotskismo Oggi N5 Il giorno in cui il gigante si svegliò Analisi del processo rivoluzionario brasiliano

Zé Maria, dirigente del Pstu, parla a una manifestazione

di Valerio Torre

“Il tratto caratteristico incontrovertibi- società” (Lev Trotsky, Storia della rivo- è parte di una storia molto più grande, le delle rivoluzioni è l’intervento diret- luzione russa). iniziata ancor prima in molte altre parti to delle masse negli avvenimenti stori- del mondo e tuttora in corso di svolgi- ci. (…) nei momenti decisivi, quando “Não quero estádio e nem copa do mento1. l’ordine stabilito diventa insopportabi- mundo. Quero cadeia para governo le (…) esse rompono le barriere che le vagabundo” (“Non voglio lo stadio né Nondimeno, possiamo raccontarla così: separano dall’arena politica, rovescia- i mondiali di pallone. Voglio la galera “C’era una volta un gigante che dormi- no i loro rappresentanti tradizionali e, per un governo mascalzone”: slogan va. Questo gigante si chiamava Brasile e con il loro intervento, creano un punto che ha accompagnato le mobilitazioni a un certo punto si svegliò facendo un di partenza per il nuovo regime. (…) di giugno in Brasile). gran baccano e sconcertando tutti co- La storia delle rivoluzioni è per noi, in- loro che avevano interesse a che il suo nanzitutto, la storia dell’irruzione vio- ’era una volta …”. Così comin- sonno durasse ancora a lungo …”. lenta delle masse nel governo dei loro “Cciano tutte le favole che i genitori Stiamo parlando, appunto, del più gran- propri destini. (…). Le masse non fan- raccontano ai bambini per farli addor- de Paese dell’America latina2; quello che no la rivoluzione con un piano preor- mentare. non ha mai vissuto una rivoluzione; in dinato della nuova società, bensì con Qui non vogliamo narrare una favola, cui tutte le transizioni sono state regola- la chiara percezione dell’impossibilità ma invece una storia che è cominciata lo menti di conti fra élite, con pochissima di continuare a sopportare la vecchia scorso mese di giugno in Brasile: e che o nessuna partecipazione popolare, e in Trotskismo Oggi N5 Attualità 3 cui nessun governo è mai stato rovescia- ralismo imposto dai precedenti governi più pauperizzati e marginali della popo- to dall’azione delle masse. Il Paese il cui del Psdb4. Forte della sua popolarità, lazione, ha incorporato al mercato e al sistema politico non è mai stato messo Lula ha girato tutto il Paese per divulga- consumo milioni di persone che prima in discussione da un processo rivoluzio- re quest’opuscolo (in realtà, ha aperto non potevano avervi accesso. Ma è sta- nario e in cui l’ascesa al potere del Par- con anticipo la campagna elettorale per to invece l’accesso al credito il mecca- tido dos trabalhadores (d’ora in avanti, le presidenziali in Brasile) in cui si so- nismo con cui il lulismo ha fatto presa Pt) è servita, soprattutto dopo l’elezione steneva che gli esecutivi del suo partito sulle fasce sociali che rientravano nei a presidente di Lula, ad anestetizzare e avevano “diminuito la povertà”. parametri appena al di sopra della linea controllare le mobilitazioni operaie gra- È vero che era cresciuta la generale di povertà. zie alle grandi aspettative nell’azione sensazione di un miglioramento con Approfittando dei quattro anni di cre- del governo3. Eppure, questo Paese, con i governi di Lula e Dilma dovuto però scita economica fra il 2004 e il 2008, il ritardo necessario ad allineare la crisi agli anni di crescita economica5: una l’aumento del salario minimo appena al con la percezione popolare della crisi; sensazione che si fondava sull’immagi- di sopra dell’inflazione, la diminuzione con l’inevitabile intervallo di tempo ne di un’economia controllata, con un della disoccupazione, l’ampliamento perché ampi settori di massa scartasse- generalizzato aumento del tenore di vita dell’inclusione nella previdenza sociale, ro tutte le altre possibilità – comprese di ampi settori della popolazione che sono stati tutti fattori che, con l’acces- le promesse dei governanti – per un potevano, a differenza di prima e grazie so al credito, hanno fatto crescere la reale cambiamento delle condizioni di al credito concesso, comprare una casa, platea dei “consumatori”9. Utilizzando vita e scoprissero che senza la lotta col- un’automobile, degli elettrodomestici. statistiche economiche manipolate ad lettiva non è possibile mutare, alla fine In realtà, però, è altrettanto vero che, a arte, i portavoce del governo hanno ha avvertito il malessere che si è andato dispetto della campagna pubblicitaria, propagandato l’avvento di “una nuova accumulando nel corso degli anni e si i governi del Pt hanno mantenuto inal- classe media brasiliana”. Tutto ciò ha ali- è improvvisamente “svegliato” inseren- terato il modello neoliberista (dandogli mentato l’illusione che il Brasile stesse dosi nella dinamica mondiale che si è semmai un tono “sviluppista”) basato su vivendo l’inizio di una tappa di maggior sviluppata a partire dall’esplosione del- alti interessi per attrarre capitali esteri e mobilità sociale. la crisi economica del 2007. su un debito pubblico interno ed estero In realtà, il meccanismo dell’indebita- lasciato libero di crescere. Questo mo- mento della popolazione è stato usato I governi Lula e Dilma come pilastro dello capitalista, che sta asfissiando il come un’arma politica dai governi del del sistema capitalistico Paese, privilegia, oltre alle imprese6, le Pt, che hanno creato, attraverso il cre- Solo pochi mesi prima delle grandi grandi banche7. dito generalizzato10, la sensazione che mobilitazioni che hanno attraversato le È noto che uno dei pilastri su cui è sta- la vita stesse migliorando. Tuttavia, strade di tutto il Brasile dagli inizi del to fondato il sistema di potere “petista” quest’indebitamento massiccio con alti giugno 2013, i dirigenti del Pt avevano era l’insieme delle misure assistenziali tassi di interesse sta già determinando pubblicato e diffuso un opuscolo au- – “Bolsa família”, “Minha casa, minha significativi inadempimenti11. tocelebrativo dei dieci anni di governo vida”, tra le altre – prodotto dell’inve- E dunque, se vogliamo dare alla defini- (due mandati di Lula e metà mandato di stimento delle briciole del bilancio sta- zione di “povertà” un senso autentico e Dilma Rousseff ), presentati come un’in- tale8 in progetti che, determinando una non considerarla soltanto un dato sta- versione di tendenza rispetto al neolibe- piccola crescita del reddito dei settori tistico legato al reddito12, dobbiamo in-

(1) Non si può, infatti, intendere il processo rivoluzionario brasiliano se non come parte della situazione rivoluzionaria mondiale e considerando l’impatto che questa ha avuto sulla coscienza della gioventù socialmente frustrata che si è resa protagonista delle giornate di giugno. (2) Il quinto al mondo, sia per dimensione (8,52 milioni di km2) che per popolazione (195 milioni di abitanti). Occupa il 47% della superficie del Sudamerica, con 7.500 km di coste e quasi 17 mila km di frontiere terrestri. L’economia brasiliana è una delle maggiori dei Paesi in rapida cresci- ta. Nel 2011 il suo Pil a prezzi correnti è stato il sesto al mondo ($2,5 miliardi, contro i $2,2 miliardi dell’Italia) e a parità di potere d’acquisto il settimo con $2,26 miliardi. Il Pil brasiliano rappresenta il 60% di quello sudamericano e il 2,9% di quello globale. (3) Henrique Carneiro, “17 de junho de 2013 foi o início da revolução brasileira!”, http://www.blogconvergencia.org/. Vale la pena ricordare che l’elezione di Lula nel 2002 fu esplicitamente appoggiata dalla finanza internazionale, una volta accertatasi che il candidato avrebbe difeso gli interessi del grande capitale: il finanziere George Soros fece appello al voto per Lula, come pure la City londinese attraverso il Financial times (“Date una chance a Lula”). Per un approfondimento sul ruolo di Lula e del Pt nel sostegno al sistema capitalista, Valério Arcary, Um reformismo quase sem reformas, Editora Instituto José Luís e Rosa Sundermann, São Paulo, 2011; nonché Cyro Garcia, Pt: de oposição à sustentação da ordem, Robson Achiamé Editor, , 2012. (4) Partito della socialdemocrazia brasiliana, organizzazione politica di centro che ha espresso come presidente della repubblica Fernando Hen- rique Cardoso, predecessore di Lula dal 1995 al 2002. (5) In particolare, i due mandati di Lula, (che ha attraversato indenne la grave crisi politica del “mensalão”, cioè della corruzione che ha coin- volto tutto il suo sistema di potere, portando a termine il secondo incarico con alti indici di popolarità) hanno coinciso con un ciclo economico ascendente e, basandosi su questa congiuntura favorevole, hanno proiettato il Pt – con l’elezione di Dilma – al suo terzo governo consecutivo. (6) Uno studio realizzato da politologi delle Università di Boston e della California ha evidenziato che per ogni real con cui finanziano le campa- gne elettorali del Pt, le imprese ne ricevono 8,5 di ricavi. (7) Durante i due governi Cardoso, i profitti del sistema finanziario brasiliano sono stati di 95 miliardi di real. Nei due mandati di Lula sono ascesi a 428 miliardi di real. Nelle elezioni presidenziali del 2010, le banche hanno finanziato la campagna di Dilma con 38 milioni di real. (8) La Banca mondiale sostiene apertamente questi progetti ritenendo che “la Bolsa família è abbastanza efficiente e ha un costo relativamente basso (0,5% del Pil nazionale)”. (9) Con ciò intendendosi l’ingresso sul mercato dei beni durevoli (casa, automobile, elettrodomestici) di settori che prima ne erano esclusi dalla loro condizione economica. (10) Nel 2012 il credito è cresciuto del 16% a fronte della crescita del Pil dello 0,9%. 4 Attualità Trotskismo Oggi N5 tenderla come “privazione delle capaci- tivamente diminuita negli anni. In altri qualità nell’offerta dei servizi pubblici, tà di base”, cioè fare riferimento al ritar- termini, la diseguaglianza salariale si è dalla sanità all’istruzione, e contro l’al- do nell’istruzione, all’accesso ai servizi ridotta verso il basso14. In conclusione, to livello di corruzione venuto alla luce sanitari, alla situazione abitativa, all’ac- a dispetto della propaganda governativa soprattutto nella costruzione delle gran- cesso ai servizi di base, all’alimentazio- si può dire che non è sorta in Brasile di opere e infrastrutture per la Coppa ne e alla sicurezza sociale. Sulla base di una robusta “nuova classe media”: si del mondo del 2014 e le Olimpiadi del questo diverso criterio nel 2011 si sono è verificata invece la proletarizzazione 2016, la cui cantierizzazione sta provo- contati 62 milioni di persone che non della classe media salariata. cando una vera e propria controriforma avevano accesso ai servizi di base; 113 urbana, con l’espulsione sempre più milioni con carenze sociali e 58 milio- Giugno: in scena una “nuova classe ampia di settori popolari dalle aree sot- ni con carenze reddituali. E dunque, media” o un nuovo proletariato? toposte a speculazione edilizia, mentre possiamo, alla luce degli interventi dei E sono stati principalmente proprio gli imponenti investimenti di denaro governi del Pt, ritenere il Brasile solo questi settori proletarizzati della società pubblico per la loro realizzazione20, con meno miserabile, non certo meno in- brasiliana (prevalentemente giovanili e il sottoprodotto di diffusa corruzione, giusto: la povertà continua ad essere ad elevato tasso di scolarizzazione)15 a vengono fatti a spese dei servizi pubbli- diffusa in tutto il Paese, nonostante la scendere in piazza nello scorso mese di ci i cui bilanci sono sempre più miseri. propaganda governativa. giugno inscenando le gigantesche mani- Quest’ultimo aspetto, in particolare, ha Né è più vera la categoria di “nuova festazioni che hanno attraversato tutto fatto emergere il massiccio sentimento classe media” oggetto della campagna il Paese16. di rifiuto verso un’intera classe politica, pubblicitaria dei governi del Pt. Gli stu- La scintilla che ha fatto esplodere la pro- vista come legata agli interessi degli im- di di economisti e sociologi dimostrano testa è stata l’aumento di 20 centesimi prenditori, dell’edilizia in particolare. che i tassi di mobilità sociale assoluta e di real17 del prezzo di trasporti sovraf- Ma a tutto ciò si è aggiunto – e ha costi- relativa sono diminuiti13. L’ampliamen- follati, lenti, inefficienti e pericolosi. tuito al contempo un lievito e un collan- to dei benefici dell’assistenza sociale Ma sin da subito gli argini della pura te per le manifestazioni – il ripudio ge- ha permesso la riduzione della miseria, e semplice rivendicazione economica18 neralizzato della condotta violenta della ma l’offerta di lavoro, anche durante hanno ceduto per sfociare nella messa polizia che, su impulso dei media legati l’ultimo ciclo espansivo prima dell’at- in discussione delle istituzioni statali. alla borghesia, ha brutalmente represso tuale stagnazione economica, non ha Come spesso accade, infatti, dietro la già i primi cortei. L’ironia della sorte ha aumentato il salario medio, né ha ridot- relativa esiguità delle rivendicazioni voluto che la repressione poliziesca sia to il ricambio della manodopera, né ha immediate19 è dissimulata la reale di- stata mostrata proprio dalle telecamere invertito la tendenza all’emigrazione, né mensione del malcontento popolare: di quelle catene televisive che l’avevano infine ha ridotto la criminalità. D’altro un’insoddisfazione che, dopo dieci anni reclamata a gran voce e abbia per giunta canto, i salari di occupazioni di livello di governo del Pt, è finalmente esplosa coinvolto i loro stessi giornalisti, molti superiore hanno avuto un ritmo di len- determinando il sorgere di una situazio- dei quali gravemente feriti o arrestati. ta caduta, tanto che la differenza fra il ne prerivoluzionaria. La reazione dei manifestanti all’azione salario medio di impieghi che richiedo- A partire, infatti, dalle mobilitazioni con- repressiva delle forze dell’ordine si è no un basso tasso di scolarità e quelli di tro l’aumento del biglietto, la protesta si quindi trasformata nella critica genera- scolarità media e superiore è significa- è arricchita di rivendicazioni di migliore lizzata al modello di sicurezza pubblica

(11) L’indagine della Confederazione nazionale del commercio (aprile 2013) segnala che sono 118 milioni i brasiliani indebitati, di cui 37 milioni sono in ritardo coi pagamenti. Di questi ultimi, 12 milioni sono insolventi. Oggi, il 44% del reddito delle famiglie è destinato al pagamento dei debiti. Per il 19,5% delle famiglie più della metà del reddito è destinato al pagamento dei prestiti ricevuti. (12) Secondo il governo brasiliano, nella categoria della “povertà estrema” rientrano le famiglie i cui componenti guadagnano fino a 70 real al mese (circa 22 euro), mentre sono “poveri” coloro che guadagnano da 70 a 140 real al mese. In base a questo astratto criterio, il governo sostiene che 22 milioni di abitanti sono stati sottratti alla povertà estrema in cui restano oggi solo 2 milioni. (13) La mobilità sociale è il processo di spostamento di individui o gruppi in uno spazio sociale strutturato gerarchicamente. Il tasso di mobilità assoluta in una società è costituito dal rapporto tra i componenti di quest’ultima che giungono in una posizione diversa da quella di origine e il totale dei suoi componenti; il tasso di mobilità relativa verifica in che misura vengono superati gli ostacoli all’accesso a posizioni di lavoro o possibilità di studio che favoriscono l’ascesa sociale. (14) I circa 20 milioni di nuovi posti di lavoro creati nel decennio del 2000 fruttano ai lavoratori un salario di una volta e mezza quello minimo: sono dunque impieghi precari. Al contempo si sono persi 4.300.000 posti di lavoro con un salario superiore a cinque volte quello minimo. Inol- tre, sono più di 40 milioni (quasi la metà degli occupati) i lavoratori che vengono definiti “informali”, cioè privi di ogni diritto lavorativo (ferie, tredicesima, straordinari pagati, Tfr, permessi di maternità e cassa integrazione). (15) Un’inchiesta realizzata nella città di Rio de Janeiro ha mostrato che il 65% di coloro che partecipavano alla massiccia manifestazione del 20 giugno avevano un reddito familiare che raggiungeva al massimo la cifra complessiva di tre salari minimi: quindi, un salario di una volta e mezza quello minimo per ciascun componente di una famiglia formata da una coppia. (16) Si calcola che le varie mobilitazioni abbiano raggruppato nelle strade del Brasile tre milioni di manifestanti. (17) Equivalenti a circa 6 centesimi di euro! (18) In questo senso – e lo vedremo più estesamente nel testo – va segnalata la consapevolezza delle masse, sintetizzata nello slogan “Non è solo per 20 centesimi!”, di lottare per qualcosa di più grande. (19) Basti pensare a quanto accaduto pressoché coevamente in Turchia, dove le grandi mobilitazioni popolari sono state innescate dalla difesa di un parco pubblico. (20) La stima attuale è di 33 miliardi di real (più di 10 miliardi di euro), ma le previsioni sembrano puntare verso un investimento di 40 miliardi di real. Trotskismo Oggi N5 Attualità 5 lenti e vandali”. Questa interessata “ri- zioni convocate in città più piccole e in costruzione” non è rimasta senza effet- quartieri popolari; e ha anche comincia- to: gruppi neofascisti sono stati aizzati to a produrre intensa politicizzazione e contro i settori dei cortei in cui i mani- a stimolare la nascita di nuove forme di festanti si riconoscevano nelle posizioni organismi di lotta e mobilitazione, come dei partiti e delle organizzazioni della le assemblee popolari di Belo Horizonte sinistra esibendone le bandiere – in e il Forum di lotta di Rio de Janeiro (ma particolare del nostro partito fratello in vi sono state esperienze simili anche a Brasile, il Pstu – tentando di espellerli. Fortaleza, Maceió e Campinas). Tutte L’avere spinto settori reazionari, che in hanno in comune una critica progres- un primo momento erano contrari alle siva ai limiti strutturali del sistema di manifestazioni, a scendere in campo per rappresentanza della democrazia eletto- dividere e screditare la giusta lotta della rale borghese, dei suoi partiti corrotti e classe lavoratrice e dei giovani aveva un delle elezioni truccate a esclusivo van- chiaro obiettivo: impedire l’affermazio- taggio del grande capitale. Tutte cerca- ne di un’alternativa di lotta organizzata no di costruire, a partire dalla lotta, un e classista in questo processo. altro livello di rappresentanza e di unità Dal canto loro, il governo federale e d’azione, trasformando la forza politica quelli nazionali hanno cercato di depo- spontanea delle piazze in organizzazio- tenziare le mobilitazioni accogliendo in ne. parte la richiesta di bloccare l’aumento Ma, soprattutto, va rimarcato che quella dei biglietti, mentre Dilma teneva un di- gioventù altamente scolarizzata e forte- scorso al Paese promettendo che avreb- mente proletarizzata ha aperto la strada prevalente in Brasile, basato su truppe be “ascoltato le voci delle piazze” e, alla consapevolezza che è necessario militarizzate di sorveglianza onnipre- dopo aver ricevuto rappresentanti sin- lottare. E che è con la lotta che si vin- senti nelle strade e dedite a pratiche dacali e di movimenti sociali (cosa mai ce. In altri termini, possiamo dire che quotidiane arbitrarie e irrispettose per- accaduta fino ad allora), assicurava inte- giugno è stato il detonatore per l’inizio sino dei diritti umani. se con i governatori su cinque tematiche dell’ingresso sulla scena della classe la- (responsabilità fiscale, riforma politica, voratrice: ha aperto la porta a uno dei Borghesia e governo colti di sorpresa sanità, trasporti e istruzione), ipotiz- più grandi proletariati del mondo. In questo quadro complessivo, l’impre- zando anche un referendum sulla con- vedibile, gigantesca e montante ondata vocazione di un’assemblea costituente Dopo giugno, un nuovo soggetto di proteste in tutto il Paese ha colto di per la riforma politica: con il fin troppo sociale in campo: la classe operaia sorpresa le istituzioni statali mettendole scoperto intento di deviare nelle urne E allora, nelle successive giornate di lu- spalle al muro. La stessa Dilma Rousseff, il malcontento sociale22. In ogni caso, il glio, agosto e settembre si è visto che sonoramente fischiata durante una sua tentativo non riuscito da parte del Pt di ciò che è in disputa non è solo l’aumen- apparizione nel concomitante torneo organizzare l’intervento dei propri mili- to dei prezzi dei trasporti. L’11 luglio è calcistico della Confederation cup21, ha tanti nelle manifestazioni di giugno per stata una delle più grandi giornate di visto rapidamente scendere a livelli mi- sostenere l’azione politica del governo, lotta unificate della classe lavoratrice noritari il proprio gradimento nei son- come pure il mancato appoggio popola- e del movimento sindacale brasiliano daggi. Di qui la necessità di cambiare re ai “cinque patti”, hanno reso eviden- negli ultimi anni, sicuramente la mag- registro. I grandi mezzi di comunicazio- te che, nonostante il robusto consenso giore azione di protesta nei dieci anni ne hanno iniziato a modificare la linea elettorale, qualcosa si è cominciato ad di governo di fronte popolare: non c’è editoriale, passando dall’invocazione incrinare nell’adesione al progetto “pe- stato un vero e proprio sciopero gene- del pugno di ferro al tentativo di spo- tista” da parte di alcuni settori che ne rale, ma una serie di scioperi intercate- liticizzare e svuotare di contenuto so- costituiscono la base di massa. goriali simultanei praticamente in tutti ciale le grandi manifestazioni che attra- Ottenute le sue prime, seppure parzia- gli Stati del Paese, con blocchi stradali, versavano il Paese, dipingendole come li, vittorie, l’ondata di mobilitazioni del picchetti e manifestazioni. In alcune ca- l’espressione del sentimento patriottico mese di giugno, priva com’era di unità pitali, come Porto Alegre, lo sciopero è di una pacifica gioventù omogeneizza- programmatica e organizzativa che po- stato generale. È significativo il fatto che ta e indistinta, che nei cortei esibiva la tesse darle continuità, è inevitabilmente la Cut 23 sia stata costretta, nonostante lo bandiera del Brasile ripudiando invece rifluita. Ma non è passata invano, consi- sciopero fosse chiaramente contro il go- quelle dei partiti, contrapponendola derando che ha aperto la strada ad altre, verno, a convocarlo per cercare di con- quindi a un’infima minoranza di “vio- quantunque meno massicce, manifesta- trollarlo. Altrettanto significativo il fatto

(21) Che l’ironia popolare ha prontamente ribattezzato “Mobilization cup”. (22) La proposta di referendum, tuttavia, veniva accantonata subito per la contrarietà sia degli alleati di governo che dell’opposizione di centro- destra. (23) La Cut è il più grande sindacato brasiliano, equivalente come peso sociale – ma con una dimensione molto maggiore – alla nostra Cgil. La Cut appoggia il governo di Dilma Rousseff, che ha il suo principale pilastro nel Pt. 6 Attualità Trotskismo Oggi N5 che borghesia, governo e stampa, spa- occorressero il 7 settembre. In quell’oc- sce non solo il governo, ma il regime nel ventati dalla prospettiva dell’ingresso casione, polizia militare e truppe d’as- suo insieme. in campo della classe operaia, abbiano salto hanno scatenato una violenta La borghesia e i suoi rappresentanti ri- denunciato il carattere organizzato della repressione contro il movimento, uti- formisti stanno cercando di riprendere protesta, contrapponendole la “sponta- lizzando non solo gas lacrimogeni, ma il controllo della situazione utilizzando neità” delle manifestazioni di giugno. anche armi da fuoco, e ricorrendo a fer- tutti gli strumenti possibili: dalle istitu- Per il 30 agosto è stata convocata una mi e arresti illegittimi. zioni, agli apparati, alla repressione. Ma giornata di sciopero che, nonostan- La brutale repressione dello sciopero la lotta è in corso. Certamente, nulla te l’azione di freno delle burocrazie degli insegnanti in ottobre a Rio de Ja- sarà come prima di giugno, ma quelle sindacali, ha prodotto una forte mo- neiro ha suscitato un’ondata di indigna- giornate sono state solo l’inizio: saran- bilitazione a livello nazionale, benché zione nazionale con una manifestazione no le mobilitazioni popolari e operaie non omogenea sull’intero territorio. nazionale di 50.000 persone che recla- ad aprire la possibilità di cambiare la Ci sono stati scioperi dappertutto, con mavano le dimissioni del governatore, società. L’evoluzione della coscienza di- particolare riguardo per i lavoratori del Cabral, e del sindaco, Paes. penderà dalla lotta politica e in questo petrolio, dell’edilizia, i metalmeccanici, senso le responsabilità dei rivoluzionari gli impiegati pubblici federali, statali e La costruzione di una direzione aumentano, poiché il processo rivolu- municipali. In sette città il blocco totale rivoluzionaria: il ruolo del Pstu zionario brasiliano richiede la costru- del trasporto pubblico ha determinato Queste, e le altre lotte operaie e mobili- zione di una direzione cosciente di cui un clima di paralisi generale. In alcune tazioni che si sono prodotte e continua- oggi il Pstu rappresenta l’elemento più zone vi sono stati blocchi stradali. Si no ancora oggi a svilupparsi, indicano avanzato. sono registrate occupazioni dei parla- che la situazione prerivoluzionaria in Questo progetto richiede tempo e pren- menti locali. Anche in quest’occasione, Brasile prosegue con un ritmo e una de forma a partire da lotte economiche pur non essendoci state mobilitazioni dinamica non lineare (e non potrebbe anche minime, ma è una condizione massicce come quelle di giugno, le azio- essere altrimenti) e tuttavia univoca. imprescindibile perché la rivoluzione ni di protesta sono state molto radicali. L’azione del governo deve fare i conti trionfi. Il Pstu è impegnato nella- co Approfittando del minor impatto di con un forte rallentamento della cresci- struzione di quella direzione che, lungo massa delle successive mobilitazioni, il ta che non consente di fare concessioni tutto un processo storico, vuole conqui- governo, dopo la paralisi seguita alle e modificare la direzione della politica stare la fiducia politica della classe lavo- giornate di giugno, ha cercato di ripren- economica. Le mobilitazioni di giugno ratrice attraverso un lavoro permanente dere il controllo attraverso una controf- hanno cambiato i rapporti di forza in di propaganda e agitazione sulle masse, fensiva repressiva che prendeva spunto Brasile, ponendo le masse all’offensiva, creando quadri operai e studenteschi. dalle isolate azioni di gruppi di black mentre borghesia e governo arretra- Si tratta di un compito urgente che non block per giustificare una violenta rea- vano; e il fatto che le proteste si siano può attendere. Una sfida per l’oggi e per zione poliziesca sull’intero movimento. prodotte al di fuori degli apparati sin- il domani. Ciò non ha impedito però che nuove e dacali della Cut e del Pt (e in alcuni casi importanti mobilitazioni di avanguardia contro) ne evidenzia la crisi che colpi- Trotskismo Oggi N5 Storia 7 La battaglia di Marx per guadagnare la Prima Internazionale al comunismo La storia delle quattro internazionali (prima parte)

Marx ed Engels

di Francesco Ricci

“La Prima Internazionale ci ha dato un L’intento non è ovviamente quello di ri- prossimi numeri): l’Associazione Inter- programma e una bandiera. La Secon- costruire in ogni dettaglio questa storia, nazionale dei lavoratori (o Associazione da Internazionale consentì alle masse cosa che sarebbe impossibile fare negli Internazionale operaia, da ora in poi Ail di erigersi saldamente sulle proprie spazi limitati di una rivista. Cerchere- o Prima Internazionale), che fu attiva gambe. La Terza Internazionale ha for- mo piuttosto di enucleare, per ognuna dal 1864 al 1872 (anche se formalmente nito un esempio di eroica azione rivo- delle quattro internazionali, gli aspetti si estinse nel 1876); la Seconda Inter- luzionaria. La Quarta Internazionale salienti, quelli che ci sembra possano nazionale, che fu costituita nel 1889 a condurrà alla vittoria finale!” maggiormente interessare chi, oggi Parigi e che morì, di fatto, allo scoppio Lev Trotsky (“La Francia è ora la chiave come ieri, lotta per un vero interna- della prima guerra mondiale, quando della situazione”, marzo 1934)1 zionalismo, cioè per costruire il partito la quasi totalità dei partiti che la com- mondiale che guidi i lavoratori alla con- ponevano sostenne i rispettivi gover- on questo saggio iniziamo una se- quista del potere in ogni Paese. ni borghesi nel grande macello della Crie dedicata alla storia delle quattro Quattro sono le organizzazioni di cui guerra imperialista; l’Internazionale internazionali del movimento operaio. racconteremo la storia (in questo e nei comunista (o Terza Internazionale) che

Avvertenza: in queste note si troveranno solo le indicazioni bibliografiche minime. Per una bibliografia sulla Prima Internazionale rimandiamo alla rubrica Razzolare tra i libri nella parte finale di questo numero della rivista. (1) Pubblicato su La Verité (9 marzo 1934) e su The Militant (31 marzo 1934) col titolo “Per la Quarta Internazionale”. 8 Storia Trotskismo Oggi N5 mica del 1857-1858 che determina ‑ così del 1862 erano stati infatti oltre 700 gli come succede con la crisi odierna che operai francesi recatisi in vari momenti stiamo vivendo, iniziata nel 2007 ‑ tanto a Londra. un aggravarsi dell’attacco della borghe- Gli operai francesi erano in quel perio- sia agli operai per recuperare il tasso di do in lotta, come i loro compagni ingle- profitto perduto, come una risposta di si, contro i tentativi borghesi di scarica- lotta degli operai. Il biennio 1858-1859 re la crisi sulle spalle dei lavoratori. La è caratterizzato da un aumento degli Francia era governata da Napoleone III scioperi in vari Paesi europei e da una (dal 1852 proclamatosi “imperatore”), loro radicalizzazione. Di particolare im- che dominava con un misto di conces- portanza è lo sciopero degli operai por- sioni paternaliste e repressione. tuali di Londra da cui nasce, per coordi- Il 23 luglio 1863 un gruppo di operai nare la lotta, la Trades Council, francesi, guidati da Tolain, proudhonia- i cui principali dirigenti ritroveremo no (avremo modo in seguito di tornare pochi anni dopo alla testa dell’Ail. Ma i su questa figura e sul proudhonismo), facchini del porto sul Tamigi sono solo partecipa a un’iniziativa pubblica orga- una parte della nuova avanguardia di nizzata dal London Trades Council. I lotta che si è risvegliata dopo i dieci anni rapporti tra i capi degli operai inglesi di riflusso seguiti alla sconfitta delle ri- (guidati da Odger e Cremer) e i capi voluzioni del 1848. In prima fila ci sono degli operai francesi (guidati da Tolain) anche gli operai edili inglesi che con si fanno più intensi. Viene convocata a scioperi durissimi impongono nel 1861 Londra per il 10 novembre 1863 una la riduzione della giornata lavorativa (a riunione ristretta chiamata a discutere nove ore e mezza!). una bozza di lettera degli operai inglesi prese le mosse al momento della crisi Questa ondata di scioperi induce i pa- ai compagni francesi. Il testo di questa della Seconda ma la cui nascita formale droni a usare il ricatto della mano d’ope- lettera aperta, scritta da Odger, pone al avvenne nella Mosca sovietica nel marzo ra straniera a minor costo. In risposta gli centro la necessità di “una comune asso- 1919 e il cui atto di morte fu stilato per operai comprendono la necessità di co- ciazione tra coloro che col proprio lavo- mano stalinista nel 1943, quale omaggio ordinarsi di là dalle frontiere per spez- ro producono tutto ciò che è essenziale all’imperialismo anglo-americano con zare il meccanismo della “concorrenza” alla vita dell’umanità.”3 E’ necessario cui la burocrazia diretta da Stalin si stava tra lavoratori. organizzare una più grande assemblea spartendo il mondo in zone d’influenza, Ma, come rimarca David Rjazanov2, di operaia internazionale per discutere di rinunciando anche formalmente a ogni certo uno dei massimi esperti di storia questi temi. I preparativi proseguono sviluppo rivoluzionario mondiale, dopo dell’Ail e del marxismo, non sono solo per vari mesi finché questa assemblea è avervi già rinunciato nei fatti a partire le esigenze pratiche del momento a in- convocata a Londra per il 28 settembre dalla seconda metà degli anni Venti. Infi- durre gli operai di diversi Paesi a unirsi, 1864. ne la Quarta Internazionale, fondata da bensì anche la politica e in particolare Per celebrare questa assemblea (che Trotsky e dagli altri bolscevichi soprav- l’entusiasmo che suscitano in quegli passerà alla storia, ma gli organizzatori vissuti ai colpi incrociati del fascismo e anni nelle masse del Vecchio continente non possono nemmeno immaginarlo) dello stalinismo: si tratta dell’interna- le lotte per l’indipendenza nazionale in si sceglie una sala nella zona operaia di zionale che fu battezzata nel 1938 ma le Italia (Garibaldi era una figura celebre Londra: la St. Martin’s Hall, in un edi- cui origini risalgono alla battaglia avvia- tra gli operai europei) e in Polonia. In ficio eretto nel 1850, una sala abitual- ta da Trotsky e dall’Opposizione russa quest’ultimo Paese è in corso, a inizio mente utilizzata per assemblee sindacali contro lo stalinismo già alla metà degli degli anni Sessanta, una sollevazione e politiche. anni Venti. Quell’internazionale ha subi- contro l’oppressione della Russia zari- to, dagli anni Cinquanta, un lungo pro- sta. 2. Un invitato tedesco cesso di deriva politica e di conseguente Ed è proprio il tema della solidarietà alla St. Martin’s Hall frantumazione organizzativa. La Lega con le masse rivoluzionarie polacche a Internazionale dei Lavoratori - Quarta condurre all’organizzazione, il 28 aprile La partecipazione dei lavoratori è tal- Internazionale (di cui il Pdac, editore 1863, a Londra, di una grande assem- mente massiccia che la sala li contiene di questa rivista, è sezione italiana) si blea presieduta dal filosofo positivista a malapena. La presidenza è tenuta dal considera lo strumento per ricostruirla Edward Spencer Beesly; un’altra grande filosofo Beesly. Sono presenti operai oggi. assemblea sarà organizzata nel luglio di varie parti d’Europa (in particolare dello stesso anno. In queste assemblee rifugiati politici italiani, ungheresi, po- 1. L’incontro tra operai inglesi e si riannodano rapporti instaurati tra gli lacchi, irlandesi) ma le delegazioni più francesi operai inglesi e quelli francesi che si numerose sono quelle dei due gruppi erano incontrati all’Esposizione univer- promotori: i tradunionisti (cioè i mem- La vera madre dell’Ail è la crisi econo- sale di Londra l’anno prima: nel corso bri delle Trade unions, i sindacati) ingle-

(2) D. B. Rjazanov, Alle origini della Prima Internazionale, ed. Lotta Comunista, 2007. (3) Il testo integrale si può leggere a p. 60 e sgg. di Rjazanov, op. cit. Trotskismo Oggi N5 Storia 9 si, guidati da George Odger, calzolaio, dell’Ail, come talvolta si ripete, d’altra lutata biografia di Franz Mehring5) di e da William Cremer, carpentiere; e i parte la sua partecipazione a quello che un Marx “economista” o comunque francesi, alla cui testa sono Henri Luis inizialmente appare come un esperi- periodicamente dedito a lunghi perio- Tolain, cesellatore, e Ernest Fribourg, mento è spiegata da Marx stesso come di di ritiro filosofico. Al contrario, la incisore. un fatto non certo accidentale. In varie teoria fu per Marx sempre e soltanto Partecipano poi vari esuli tedeschi e lettere di quei mesi4 Marx insiste su un funzionale all’azione rivoluzionaria. Se tra loro , che è accompagna- punto: questa nuova organizzazione guardiamo a tutta la biografia di Marx, to da Johann Georg Eccarius, sarto, ex differisce profondamente da tanti altri non vi è un periodo in cui non si oc- dirigente della Lega dei comunisti (l’or- tentativi analoghi degli anni precedenti, cupò di politica per dedicarsi al solo ganizzazione per cui Marx ed Engels da cui Marx si era tenuto a debita distan- studio. E la conferma maggiore ci viene avevano scritto nel 1847-1848 il celebre za (con l’eccezione della partecipazione proprio dall’analisi di questi anni che Manifesto). alla Lega dei giusti-Lega dei comunisti, vanno dalla fondazione dell’Ail al suo Circolano da decenni due leggende a che rimase comunque una organizza- declino, cioè dal 1864 al 1872: sono in proposito di questa storica assemblea: zione di proporzioni ben minori della parte gli anni di gestazione del Capitale una vuole che Marx avrebbe dominato successiva Ail, non superando mai i 250 (il Primo libro uscirà nel 1867), eppu- l’assemblea fondativa (in qualche dida- membri). Per Marx la differenza essen- re Marx si butta a capofitto nella lotta scalia di immagini riferite ad altri mo- ziale tra l’Ail e precedenti strutture come politica quotidiana. Di più: tra i motivi menti lo si fa tenere un discorso il 28 la Società universale dei comunisti rivo- del ritardo nell’elaborazione del Capita- settembre); in altre ricostruzioni (specie luzionari, la London democratic society le c’è, oltre alla ossessione di Marx per di matrice anarchica) si dice che capitò diretta da Harney e Bronterre O’Brien leggere ogni testo possibile su un tema lì quasi per caso. (ispirata dalle posizioni di Buonarrotti), prima di completare anche solo un sin- Non è vera né l’una né l’altra cosa. Non i Fraternal democrats, e tante altre, sta golo paragrafo, proprio l’attività politi- fu Marx a organizzare il 28 settembre e in due elementi congiunti: nell’Ail sono ca frenetica svolta al ritmo di decine di non tenne alcun discorso: al contrario, presenti i dirigenti reali del movimento riunioni, la scrittura di infinite lettere, rimase in silenzioso ascolto. Ma non operaio (inglese e francese soprattut- risoluzioni. In Marx il lavoro di ricerca per questo la sua presenza fu casuale: to); e il progetto non nasce dal sogno teorica e il lavoro pratico sono sempre l’esplicito invito gli era giunto dagli or- di qualche intellettuale filantropico ma strettamente intrecciati. Molti elemen- ganizzatori perché il suo nome era già scaturisce dalle lotte concrete, econo- ti e osservazioni che fanno da sfondo molto noto tra gli operai d’avanguardia, miche e politiche, degli operai. al Capitale sono tratti dall’esperienza non per le sue opere, ancora scarsamen- Il che non significa, s’intende, che l’Ail politica di Marx; così come le conclu- te diffuse, né per il Capitale, cui stava nasca come internazionale “socialista” sioni cui via via giunge nella sua opera lavorando (e che uscirà solo nel 1867), già perfetta come Venere uscì da una più importante si riflettono nell’azione ma per la sua attività politica e giorna- conchiglia. Negli stessi discorsi che politica: si pensi alla famosa conferenza listica. vengono pronunciati quel 28 settem- che Marx tiene per il Consiglio generale E’ per questi motivi che quando l’assem- bre alla St. Martin’s Hall il socialismo dell’Ail nel giugno 1865 per spiegare i blea, dopo aver deciso di dare vita a una non fa quasi mai capolino. C’è il con- meccanismi dell’economia capitalistica “unione internazionale” (il nome rima- cetto di unione di classe e di lotta: ma e per confutare le ingenuità e gli errori ne per il momento indefinito), elegge è interpretato diversamente a seconda di altri dirigenti operai: gli assi di questo un comitato provvisorio incaricato di dell’oratore. Gli inglesi pensano soprat- testo sono il frutto dello studio fatto per dirigere i primi passi dell’organizzazio- tutto all’aspetto sindacale della lotta, i il Capitale, che diventano elemento di ne e redigere il programma e lo statu- francesi rimasticano i concetti di Prou- battaglia politica (la conferenza sarà poi to, Marx è chiamato a farne parte. Non dhon, padre dell’anarchismo e di un racchiusa nell’opuscolo noto col titolo solo: viste le sue conosciute capacità ed socialismo piccolo-borghese, non rivo- di Salario, prezzo e profitto in cui molti esperienza, è inserito anche nella com- luzionario. concetti del Capitale vengono popola- missione ristretta eletta in seno al co- Il socialismo rivoluzionario deve ancora rizzati). mitato o Consiglio centrale (dal 1866 si essere portato nell’Ail. E’ appunto que- chiamerà Consiglio generale). Quest’ul- sto il compito che Marx si prefigge e a 3. La delimitazione programmatica timo organismo è composto di 31 mem- cui dedicherà anni di appassionata lotta bri: tra loro Odger è eletto presidente, politica. Peraltro è questo che contrad- Alla riunione del Comitato provvisorio Cremer segretario, mentre Marx svolge distingue il vero Marx, che è estraneo del 12 ottobre 1864 è approvata la pro- per il momento solo il ruolo di respon- all’immagine di comodo che ne è stata posta di Eccarius di denominare la nuo- sabile per la Germania. data per decenni (con la legittimazio- va organizzazione Associazione Interna- Marx non è dunque il “fondatore” ne, purtroppo, anche della sopravva- zionale dei lavoratori. Nel frattempo la

(4) Si vedano in particolare la lettera di Marx a Engels del 4 novembre 1864, la lettera a Weydemeyer del 29 novembre 1864 e quella a Kugelmann dello stesso giorno. Le lettere di Marx ed Engels sono state pubblicate in italiano negli anni Cinquanta per le edizioni Rinascita, poi ripubblicate come Carteggio Marx-Engels, Editori Riuniti, 1972; negli ultimi anni le edizioni di Lotta Comunista hanno pubblicato (con anche inediti e nuovi apparati di note) le lettere degli anni Settanta e Ottanta dei due fondatori del socialismo scientifico. (5) F. Mehring, Karl Marx, di recente (2012) ristampata per i tipi di Shake editore. Ad esempio nel libro di Mehring non è chiaro perché Marx ed Engels furono chiamati, dalla Lega dei comunisti, a scrivere il Manifesto. Sembra quasi la richiesta fatta a due luminari: mentre, come ha dimostrato Rjazanov, ciò fu dovuto all’intenso lavoro politico di Marx nei primi anni Quaranta, che ebbe un ruolo decisivo nella costruzione del gruppo che poi diede vita alla Lega dei comunisti. 10 Storia Trotskismo Oggi N5 commissione incaricata di redigere le modo per liberarsi dallo sfruttamento venta il principale dirigente di fatto del bozze si riunisce varie volte ma Marx, capitalistico è abbattere la società divi- Consiglio. Come scrive in una lettera a malato, non vi può partecipare. sa in classi attraverso una rivoluzione Engels: “A parte il lavoro per il mio li- L’inglese John Weston (su posizioni vici- in cui il proletariato conquisti il potere. bro [il Capitale, ndr] l’Ail mi prende un ne a quelle del socialista utopista Owen) Ogni lotta parziale ha senso solo in que- mucchio di tempo, dato che io sono nei redige una prima bozza di “dichiarazio- sta prospettiva. fatti alla testa di questa cosa.”9 ne di principi” e il maggiore Wolff (che In altre parole, Marx fin dal primo gior- Ed è vero: il Consiglio si riunisce, dal vari anni dopo si scoprì essere una no impegna nell’Ail una battaglia che giorno della fondazione (1864) fino al spia al soldo tanto dei prussiani come ha per obiettivo quello di delimitare Congresso dell’Aja (1872), ben 385 vol- di Napoleone III), uomo molto vicino programmaticamente l’internazionale te. A parte le riunioni, Marx è responsa- a Mazzini6, ha preparato una proposta e per questo non fa nessuna conces- bile, come abbiamo visto, per la Germa- di statuti. Si tratta di testi politicamente sione programmatica (se non qualche nia e, dal 1870, anche per la Russia. Ma molto deboli, intrisi di sentimentalismo, aggettivo innocuo). Questa constatazio- il suo lavoro è molto più ampio e per ed Eccarius raccomanda a Marx di non ne si impone con evidenza a chiunque questo intrattiene una corrispondenza mancare la successiva riunione della si prenda la briga di studiare la storia quotidiana con le sezioni di decine di commissione in cui Eccarius stesso, dell’Ail e dunque risulta infondata la Paesi; scrive la gran parte dei testi uffi- spalleggiato da Cremer e da Odger, pro- teoria che accredita Marx come soste- ciali dell’Ail; organizza le riunioni inter- pone che sia affidato a Marx l’incarico di nitore di un “partito unico” della classe nazionali, che si svolgono con cadenza “rivedere” queste prime bozze. operaia, non delimitato programmatica- annuale, pur partecipando, dopo la fon- In realtà Marx cestina i due testi e ne mente, senza distinzione tra riformisti e dazione, solo alla Conferenza di Londra riscrive di nuovi, limitandosi a mantene- rivoluzionari. Citare il fatto che nell’Ail del 1871 e al Congresso dell’Aja del re qualche aggettivo innocuo, per non convivessero mazziniani, anarchici, 1872, cosa che viene in genere segna- urtare gli estensori delle bozze. E’ Marx lassalliani, proudhoniani ecc. come ri- lata dai sostenitori del “Marx filosofo” a raccontare così a Engels: “Tutte le mie prova di una concezione “unitarista” di come prova di quel preteso disinteresse proposte furono accettate dal sottoco- Marx significa ignorare deliberatamente (di cui si è detto) di Marx per la politica mitato. Solo, venni obbligato a inserire la battaglia che Marx fece in quegli anni quotidiana. nel preambolo dello statuto due frasi su e di cui si trova ampia testimonianza nei In questo lavoro incessante Marx non ‘duty’ e ‘right’ e così pure su ‘truth mo- testi innumerevoli che scrisse per l’Ail. trova, almeno per i primi anni, nemme- rality and justice’, che però sono così Certo, il percorso di delimitazione ideo- no il sostegno diretto di Engels che è an- collocate da non poter arrecare alcun logica passava per la sconfitta di tutte le cora costretto a vivere in Germania per danno.”7. altre correnti e non fu cosa né semplice assicurarsi (con l’azienda di famiglia) i E’ in questo modo che Marx scrive quel né breve. Il risultato non poteva essere denari necessari a mantenere Marx e a testo al contempo sintetico e tagliente conseguito in un solo giorno: si tratta- finanziare il movimento. Solo dal 1869, che è l’Indirizzo inaugurale. Un testo va di battere politicamente le tendenze Engels finalmente potrà smettere con che, pur più moderato nella forma del politiche che dominavano l’Ail. Non l’odiato lavoro e si trasferirà a Londra Manifesto del ‘48 (e anche più breve), deve infatti trarre in inganno il fatto che assumendo il ruolo di fatto di segretario contiene tutti i principi fondamentali l’Indirizzo scritto da Marx venisse ap- organizzativo dell’Ail, nonché facendosi del Manifesto. L’Indirizzo descrive (in provato all’unanimità: si trattava di una assegnare la responsabilità per vari Pae- modo brillante anche dal punto di vista accettazione prevalentemente passiva: si (Spagna, Italia e Danimarca). letterario) la condizione degli operai nel 1864 la conquista di questi operai E’ impossibile delineare qui in modo nella società divisa in classi; rivendica e dell’intera internazionale al marxismo compiuto ciascuna delle battaglie del l’importanza che il proletariato faccia era appena cominciata. marxismo contro le altre correnti, che pesare il suo numero organizzandosi e costituiscono la storia stessa dell’Ail. dotandosi di un programma adeguato; 4. Marx alla conquista Limitiamoci a elencarle: abbiamo la critica di passata i limiti riformisti del dell’internazionale battaglia contro il democraticismo pic- proudhonismo; rivendica l’importanza colo-borghese dei mazziniani; contro che gli operai si interessino non solo Marx si getta a capofitto in questa im- il lassallismo10, che subordina la lotta della lotta sindacale ma anche della lot- presa. E’ convinto di avere finalmente operaia all’elettoralismo e alle manovre ta politica e in particolare della politica un ambito in cui raccogliere le migliori segrete con Bismarck; contro il mutua- internazionale.8 Gli stessi concetti sono avanguardie di lotta e fondere la lotta lismo proudhoniano (su cui torneremo nel preambolo politico agli statuti. Si e il socialismo scientifico. Ben presto tra poco diffusamente); contro l’estre- tratta di concepire l’Ail come lo stru- Marx, che inizialmente era rimasto in mismo blanquista, nutrito di ricordi del- mento per guadagnare le avanguardie silenzio, e che poi si era guadagnato la Grande rivoluzione francese; contro operaie alla comprensione che l’unico l’incarico di scrivere i testi fondativi, di- il tradunionismo inglese, che concepi-

(6) Mazzini non partecipò direttamente all’Ail. Di più: con il crescere dell’influenza di Marx nell’internazionale cresceva la distanza che separava Marx e Mazzini: quest’ultimo, democratico piccolo-borghese e anticomunista, rifiutava la lotta di classe e non a caso fu “equidistante” tra la Comune operaia del 1871 e la borghesia che la rovesciò nel sangue. (7) Si veda la lettera di Marx a Engels del 4 novembre 1864, in Carteggio Marx-Engels, ed. Rinascita, 1951, vol. IV, p. 244. (8) L’Indirizzo è riportato integralmente nella raccolta di testi (in due volumi) curata da G. M. Bravo: La Prima Internazionale, vol. I, p. 121 e sgg. (9) Lettera di Marx a Engels, 13 marzo 1865 (vedi nota 4). Trotskismo Oggi N5 Storia 11 “comuni” federate. Dal punto di vista del programma economico, Proudhon vagheggiava un’economia basata sulla piccola produzione, associata in coope- rative finanziate da “banche del popolo” che elargissero un “credito gratuito”. Suo modello era il “mutualismo”, una mutua assistenza tra gli individui, sulla base di un contratto sociale, di là dalle classi di appartenenza. Non si trattava di “espropriare gli espropriatori” ma di ri- formare la circolazione delle merci e lo scambio; non rovesciare il capitalismo ma in qualche modo... aggirarlo. Proudhon riadattava alcune delle con- cezioni di Max Stirner (autore nel 1845 de L’unico e la sua proprietà), uno dei giovani hegeliani del gruppo in cui spic- cavano Feuerbach e Marx. Stirner era contro ogni forma di coercizione del singolo, per questo rifiutava lo Stato ma anche qualsiasi assemblea che deli- berasse a maggioranza, ritenendo che il singolo non debba avere nessun vin- colo. La liberazione dell’uomo era per Stirner non collettiva, non sociale: era una rivolta individuale. Queste posizio- ni furono bersagliate dal sarcasmo di Marx ed Engels ne L’ideologia tedesca. Auguste Blanqui Il proudhonismo riprendeva temi del- la filosofia di Stirner dando a essi una sce la lotta nel solo ambito sindacale Marx nell’Ail, quella contro il proudho- coloritura più sociale. Ed era in buona (mentre per Marx si tratta di andare ol- nismo fu una delle più difficili. sostanza il riflesso di una fase in cui nel- tre l’obiettivo di un “equo” salario, bat- Se la componente inglese dell’Ail era re- la produzione predominava l’artigiana- tendosi per la soppressione del sistema lativamente “apolitica” (cioè subalterna to. Nel proudhonismo troviamo, miste fondato sul lavoro salariato) e che sul alla democrazia borghese), la compo- a idee filantropiche, idee francamente piano politico si subordina alla demo- nente francese arrivava impregnata del- reazionarie: come il rifiuto dell’educa- crazia radicale borghese (sostenendo ad le posizioni di Pierre-Joseph Proudhon. zione pubblica (l’educazione doveva esempio il proprio imperialismo contro Proudhon, operaio autodidatta, è con- dipendere dalla famiglia); la concezione la causa nazionale irlandese, di cui Marx siderato il “padre dell’anarchismo”, per della donna come subalterna all’uomo fu invece sempre attivo sostenitore). quanto l’anarchismo sviluppatosi suc- e inadatta al lavoro esterno all’ambito L’ultima e più intensa battaglia di Marx cessivamente e quello che conosciamo domestico; il ripudio del comunismo nell’Ail sarà quella contro il bakunismo noi oggi sia maggiormente debitore alla inteso come limitazione della libertà in- e sarà oggetto dell’ultima parte di que- variante “di sinistra” di Bakunin. dividuale; l’idea di una grande concilia- sto saggio. Il nocciolo delle teorizzazioni di Prou- zione universale tra gli uomini. dhon era l’ostilità contro ogni Stato. Già nel 1847, col suo La miseria della 5. La battaglia contro Proudhon voleva “abolire” lo Stato (e filosofia, Marx aveva distrutto la debo- il proudhonismo dunque era ostile anche alla dittatura le impalcatura teorica di Proudhon co- del proletariato e a una economia piani- gliendone l’essenza nel vano tentativo Delle tante battaglie combattute da ficata centralmente), sostituendolo con di porre rimedio ai mali del capitalismo

(10) Con riferimento a Ferdinand Lassalle (1825-1864), tra i protagonisti della rivoluzione del 1848, padre del socialismo moderato e riformista tedesco. Nel 1863 fondò la Associazione generale degli operai tedeschi: vedeva nella lotta per il suffragio universale l’obiettivo politico e la formazione di associazioni operaie di produzione sovvenzionate dallo Stato il cuore del programma economico. L’Associazione, fortemente subalterna al bismarckismo, rimase fuori dall’Ail. Lassalle peraltro morì nell’agosto 1864 (in un duello per motivi sentimentali), dunque poco prima della nascita dell’Ail. In Germania la sua Associazione (diretta dopo la sua morte da Von Schweitzer) aveva come rivale la Unione delle associazioni operaie, diretta da Liebknecht (intellettuale) e da Bebel (operaio), con i quali Marx entrò in contatto guadagnandoli alle proprie posizioni. Il gruppo di Bebel e Liebknecht diede vita nell’agosto 1869, ad Eisenach, al Partito operaio socialdemocratico, conquistando alcuni settori lassalliani; nel maggio 1875 (nel Congresso di Gotha, cui Marx dedicherà la famosa Critica al Programma di Gotha, rimasta come testo interno e pubblicata solo una quindicina di anni dopo) si fondono con quanto resta dei settori di provenienza lassalliana. Engels giudicò che quella fusione portava già in sé “i germi della scissione” (vedi lettera a Bebel, 12 ottobre 1875). Nacque così quello che diventerà negli anni seguenti il più importante partito della Seconda Internazionale: il Partito operaio socialista tedesco (che dal 1890 cambierà nome in Partito socialdemocratico tedesco, cioè Spd). 12 Storia Trotskismo Oggi N5 riformandolo senza abolire con la rivo- riunì ogni anno in un congresso mon- luzione la società divisa in classi. diale o, quando non fu possibile (a cau- Questo impasto di ideali utopistici e sa della repressione dei governi borghe- di pregiudizi reazionari predominava si), in conferenze. in Francia tra le avanguardie operaie. Nel settembre 1865 si tenne una confe- L’orientamento politico concreto del renza a Londra. Il Consiglio annunciò proudhonismo si rivelava nel Manife- che erano stati presi nuovi contatti per sto dei sessanta (tale era il numero dei estendere l’Ail fuori dall’Europa: negli firmatari) che nel febbraio 1864 (pochi Stati Uniti (grazie alla presenza di emi- mesi prima della nascita dell’Ail) rac- grati tedeschi) e persino in Brasile ed colse le avanguardie operaie francesi Egitto. Negli anni seguenti le sezioni attorno alla candidatura di Tolain alle principali saranno comunque quelle di elezioni. Il testo affermava che la classe Gran Bretagna, Francia, Germania, Bel- operaia si doveva schierare a sostegno gio, Svizzera. In seconda fila, dal punto dell’opposizione liberale borghese e di vista numerico, si collocavano le se- che l’elezione di propri rappresentanti zioni di Spagna, Polonia, Russia, Unghe- diretti nelle istituzioni aveva il solo sco- ria e Italia. Nel nostro Paese l’Ail nasce- po di pungolare la borghesia, rafforzan- rà in ritardo: la prima sezione effettiva do così l’opposizione liberale. si costituì infatti a Napoli nel gennaio Marx dovette fare i conti con queste 1869, promossa da un avvocato bakuni- posizioni nell’Ail e nei congressi queste sta, Carlo Gambuzzi, e da un sarto anar- posizioni furono infatti maggioritarie al- chico, Stefano Caporusso11. meno fino al 1868, quando furono per I temi della conferenza del 1865 furono la prima volta battute (è in quell’anno quello della religione (molto sentito dai che il congresso dell’Ail si pronuncia proudhoniani): ma passò la decisione per la prima volta esplicitamente a favo- di rinviarlo al congresso dell’anno suc- re della proprietà collettiva dei mezzi di cessivo; e i problemi pratici, di cassa: produzione), per poi essere definitiva- il tesoriere rivelò infatti che le casse mente schiacciate l’anno dopo a Basilea. dell’organizzazione erano vuote e re- Michail Bakunin Ma vediamo più da vicino il dibattito dei stava appena il necessario per pagare la congressi dell’Ail. sede centrale. cercarono di essere ammessi. Tuttavia, Fu l’anno dopo, con il congresso che essendo sprovvisti di deleghe vennero 6. Da un congresso all’altro si tenne a Ginevra in settembre, che si messi alla porta. registrarono significativi sviluppi e un Il dibattito sulla religione non portò a L’attività preminente dell’Ail nella fase ventaglio di nuovi temi in discussione. nessuna conclusione e venne quindi iniziale consisteva soprattutto nell’or- Nel giugno di quello stesso 1866 i mem- nuovamente aggiornato. Più importan- ganizzare una concreta solidarietà tra bri inglesi dell’Ail avevano guidato le te fu invece il dibattito sullo sciopero: i le diverse lotte nei diversi Paesi, racco- mobilitazioni imponenti con cui era sta- proudhoniani erano ostili a questo mez- gliendo fondi e sostenendo casse di re- to imposto un relativo ampliamento del zo di lotta, non necessario nelle loro sistenza. diritto di voto per gli operai (maschi e ingenue idee cooperativistiche. Ma fu la Come abbiamo visto, però, i temi poli- con la disponibilità di un certo reddito). posizione di Marx (assente ma rappre- tici (e la politica internazionale special- Il congresso registrò la costituzione di sentato da Eccarius) favorevole alla lotta mente) facevano parte della vita dell’Ail 25 sezioni nazionali, rappresentate da sindacale (coniugata con quella politi- fin dalla sua fondazione e, col passare una sessantina di delegati. La prima par- ca) a essere approvata. degli anni, divennero parte costitutiva te del congresso fu animata dall’arrivo Altro elemento di scontro fu la bizzarra ed essenziale (si pensi anche soltanto di un gruppo di giovani blanquisti fran- proposta di Tolain, leader dei proudho- all’intervento dell’Ail a sostegno della cesi, guidati da Protot (futuro delegato niani, che avrebbe voluto limitare l’ade- Comune di Parigi, tema su cui tornere- alla Giustizia nella Comune del 1871) sione all’Ail (o perlomeno agli incarichi mo più avanti). che, non condividendo la linea di Blan- dirigenti) ai soli operai manuali. In que- Dal 1864, anno della fondazione, l’Ail si qui12, che preferiva non entrare nell’Ail, sto caso furono gli operai inglesi che ‑

(11) Sulla nascita dell’Ail in Italia si rimanda alla relazione di Domenico Demarco pubblicata col titolo “La fondation de la Première Internationale a : 1869-1870” a p. 285 e sgg. di: Aa.Vv., La première Internationale: l’institution, l’implantation, le rayonnement, 16-18 novembre 1964 (atti del seminario internazionale svoltosi a Parigi nel 1964, per il centesimo anniversario della nascita dell’Ail). (12) Auguste Blanqui (1805-1881; da cui il termine “blanquisti” per designarne i sostenitori). Fu un grande rivoluzionario che passò oltre metà della sua vita in carcere (anche durante la Comune era imprigionato, per questo non poté parteciparvi). Blanqui era, secondo la definizione di Engels (che pure lo stimava), “un rivoluzionario di una stagione precedente”. Imbevuto dei miti della rivoluzione francese, e in particolare di Hebert capo della Comune del 1793, riduceva la rivoluzione all’insurrezione di una élite (considerando gli operai incapaci di liberarsi culturalmente nel capitalismo) e riduceva l’insurrezione alla barricate. Il concetto di “dittatura del proletariato” in Marx deve molto alla concezione di Blanqui (anche se ovviamente Marx gli diede un segno differente), così come il leninismo deve molto (pur avendoli sviluppati in forma completamente nuova) ai principi blanquisti di “direzione” e “centralismo”. La socialdemocrazia e lo stalinismo hanno svalutato (falsificandola) la figura gigantesca di Blanqui che viceversa Marx, che pure ne era molto lontano politicamente, non esitava a definire “testa e cuore del proletariato francese”. Trotskismo Oggi N5 Storia 13 proprio citando l’esempio di Marx, che confidò soddisfatto all’amico e compa- settembre 1869, a Basilea, che final- sarebbe stato escluso in virtù di questo gno: nonostante lassalliani, mazziniani, mente la questione della socializzazione precetto ‑ contrastarono la posizione tradunionisti, proudhoniani e “ogni dei mezzi di produzione venne posta “operaista” rifiutando una contrapposi- altra sorta di asini e stupidi (Marx non al centro del dibattito e fu approvata la zione tra lavoratori manuali e intellet- era mai molto diplomatico, ndr), siamo posizione marxiana favorevole all’aboli- tuali e più in generale tra proletari di (cioè Marx ed Engels e dunque, diciamo zione della proprietà privata della terra, differenti settori lavorativi. così, la frazione marxista, ndr) vicini ad per 54 voti contro 3 e 13 astensioni. Una volta giunti al voto passò la propo- avere in mano l’Ail”.13 Al congresso parteciparono i socialisti sta degli inglesi per 25 voti contro 20 Il biennio 1867-1868 si contraddistinse tedeschi guidati da Liebknecht, i belgi ma fu lasciata libertà alle sezioni di rego- per una nuova grande ondata di scio- con alla testa Cesar de Paepe, gli inglesi larsi liberamente e per questo la sezione peri e di lotte operaie in Francia e In- con Lucraft, una delegazione dagli Stati francese, diretta dai proudhoniani, per ghilterra. Gli operai parigini del bronzo Uniti e, per la prima volta, anche Baku- tutto un primo periodo imporrà un re- vennero sostenuti (febbraio 1867) dalla nin (con delega dall’Italia). clutamento riservato agli operai (anche cassa di resistenza alimentata dagli ope- Il rivoluzionario russo era reduce da se, ironia della sorte, lo stesso Tolain rai londinesi; un’altra cassa di resistenza anni di galera e confino in Siberia. Era dopo poco lascerà il lavoro manuale per internazionale andò a sostenere la lotta stato proprio Marx (che sperava di ser- diventare... un impiegato). dei minatori belgi. virsene contro i mazziniani in Italia) a Infine il Congresso di Ginevra cambiò la L’Ail svolgeva un ruolo importantissi- incoraggiarlo a partecipare. Ma Bakunin denominazione del Consiglio centrale mo di unione delle lotte. Ovunque ini- avanzò a Basilea delle strambe idee sul- in Consiglio generale. ziasse uno sciopero l’Ail inviava propri la “abolizione” del diritto di eredità. I Esattamente un anno dopo, nel settem- militanti per esprimere la solidarietà e delegati vicini a Marx le contrastarono, bre 1867, si tenne nuovamente un con- costituire nuclei dell’organizzazione. La spiegando che l’abolizione dell’eredità gresso, stavolta a Losanna (la prevalenza stampa borghese iniziò a favoleggiare, sarebbe stata un effetto della conquista di congressi e conferenze in Svizzera era scandalizzata, sui presunti (e purtroppo del potere, non la premessa. Ma la posi- dovuta al fatto che qui la repressione inesistenti, come abbiamo visto) tesori zione di Bakunin fu approvata a maggio- era meno pesante). che l’Ail avrebbe utilizzato per sobillare ranza, col sostegno dei proudhoniani. A presiedere i lavori fu Eugene Dupont, gli operai. Dal settembre 1868 Bakunin aveva fon- che sarà pochi anni dopo uno dei di- Il 1868 si aprì con un giro di vite della dato a Ginevra la Alleanza internaziona- rigenti della Comune (nonché autore repressione di Napoleone III: la prima le della democrazia socialista che inten- del testo dell’Internazionale). Anche fila delle sezioni francesi dell’Ail finì in deva usare come frazione nell’Ail. questa volta Marx era assente ma le sue galera. Ciò, come commentano Marx ed E’ da questo momento che Marx ed En- posizioni furono ben rappresentate dai Engels nel loro carteggio privato, aveva gels percepirono il pericolo costituito delegati tedeschi. indirettamente anche un effetto... posi- da questa nuova variante di anarchi- Sui temi generali si confermava una tivo. Nasceva infatti un nuovo gruppo smo che stava nascendo. In una lette- maggioranza vicina alle tesi proudho- dirigente francese che rapidamente so- ra dell’11 febbraio 1870 Engels scrive niane (credito gratuito, cooperative, stituiva quello più esplicitamente legato a Marx: “Bisogna tenerli d’occhio quei ecc.). Lo scontro divampò tra Tolain e al proudhonismo. Tra i nuovi dirigenti, tipi [gli uomini di Bakunin, ndr] per- il marxista Eccarius sul tema della pro- maggiormente influenzabili dalle posi- ché non occupino il terreno in qualche prietà della terra: i proudhoniani erano zioni di Marx, spiccava Eugene Varlin, posto senza incontrare alcuna resisten- ostili all’idea della collettivizzazione. Il che sarà tre anni dopo la figura più im- za.”15 tema venne rinviato. portante della Comune di Parigi14. Il 1870 fu il primo anno senza congresso Ma anche Marx segnò un punto: il con- Il congresso si tenne anche quell’anno a né conferenza, a causa della guerra che gresso approvò una risoluzione che settembre, stavolta a Bruxelles, con un era scoppiata tra la Prussia e la Francia. legava l’emancipazione sociale e quel- centinaio di delegati. Nel settembre di quell’anno a Parigi era la politica (seppure con una formula I francesi, guidati da Tolain (nel frattem- nata una Repubblica borghese e pochi piuttosto vaga). E Blanqui, che assisteva po scarcerato), ma con anche la parteci- mesi dopo (il 18 marzo 1871) gli ope- tra il pubblico, osservò in seguito che si pazione su posizioni distinte di Varlin, rai parigini la rovesciavano prendendo trattava di un decisivo passo avanti con- avanzarono i loro cavalli di battaglia: il potere. tro il proudhonismo. l’ostilità all’istruzione pubblica e il rifiu- La Comune di Parigi costituì un autenti- Infatti, commentando il congresso in to dell’obiettivo della collettivizzazione. co spartiacque nella Prima Internaziona- una lettera a Engels Marx scrisse: “Al Ma furono battuti: passò la tesi a favore le. Ci fu un prima e un dopo. E in realtà, prossimo congresso di Bruxelles darò dell’insegnamento obbligatorio gratuito per essere precisi, la Comune costituì io personalmente il colpo di grazia (e senza ingerenza religiosa) e il concet- un prima e un dopo in tutta la storia del a questi asini di proudhoniani.” Poi, to della collettivizzazione di trasporti, movimento operaio, aprendo una fase smentendo preventivamente chi oggi strade e miniere (seppure con formula- nuova che culminerà con la rivoluzione sostiene una concezione “ecumenica” zioni vaghe). russa del 1917. Ma prima di occuparci, del Marx della Prima Internazionale, Fu al congresso dell’anno successivo, seppur brevemente, della Comune, può

(13) Lettera di Marx a Engels, 11 settembre 1867 (vedi nota 4). (14) Su Eugene Varlin si veda il nostro “La Comune di Parigi (1871): premessa della Comune di Pietrogrado (1917)”, in Trotskismo Oggi, n. 1. (15) Lettera di Engels a Marx, 11 febbraio 1870 (vedi nota 4). 14 Storia Trotskismo Oggi N5 essere interessante chiudere questo ca- Rispetto ai numeri precisi non disponia- in termini di adesioni individuali signi- pitolo sui congressi dell’Ail cercando mo di informazioni certe e in ogni stu- ficavano in ogni caso non più di 250 di quantificare la presenza organizzata dio sull’Ail si trovano ipotesi numeriche militanti; per la Germania si ragiona dell’internazionale. differenti. Ciò è dovuto anche al fatto sui 400 militanti; 500 per gli Usa16. Per Il grosso degli aderenti all’Ail era com- che spesso si fa confusione tra adesio- quanto riguarda la Francia le adesioni posto da artigiani e operai del settore ni collettive (a volte dopo uno sciopero collettive arrivarono anche a 20 mila, tessile: pochi erano gli operai nell’indu- aderivano alcune migliaia di operai, per ma non si superarono probabilmente stria pesante. Ciò corrispondeva ovvia- magari “uscire” poco dopo) e adesioni mai i 1500 militanti effettivi (secondo mente al livello di sviluppo industriale individuali di membri paganti una quo- altri autori nemmeno il tetto dei mille di quegli anni. Ma quanti erano i mem- ta ed effettivamente attivi come militan- fu mai superato). Assumendo per buoni bri dell’Ail? ti dell’Ail. Tanto per fare un esempio: i calcoli fatti dalla storiografia più recen- A giudicare dalla stampa borghese l’Unione dei calzolai inglesi risultava te, i militanti effettivi (e non quelli che dell’epoca l’Ail era un’organizzazio- aderire con ben cinquemila membri aderivano inconsapevolmente insieme ne di massa: il Times di Londra arrivò all’Ail: ma in tutto pagava 5 sterline l’an- al proprio sindacato) non superarono a parlare (alla fine del 1871, all’epoca no di quote. mai qualche migliaio in tutto il mondo: della “caccia alle streghe” ingenerata Le stime più attendibili calcolano per i più ottimisti si spingono a parlare di dalla Comune) di oltre due milioni di la Gran Bretagna fino a una punta di diecimila, cifra dimezzata da altri e noi aderenti. Ma le cose non stavano così. 50 mila adesioni collettive (comunque propendiamo per questa seconda ipo- L’Ail non fu mai una organizzazione di meno di un decimo degli operai sinda- tesi suffragata da un numero maggiore massa, pur avendo in certe fasi una in- calizzati, se si considera che gli iscritti di studi. fluenza di massa. alle Trade unions erano 800 mila) che

Pierre-Joseph Proudhon Trotskismo Oggi N5 Storia 15 7. Lo spartiacque borghese i rivoluzionari edificassero un declino del gruppo di Tolain (quest’ulti- della Comune di Parigi loro dominio (la dittatura del proletaria- mo nel frattempo, eletto all’Assemblea to). Ma soprattutto la Comune insegna- nazionale, si schierò con la borghesia Su un numero precedente di questa ri- va che senza un partito rivoluzionario contro la Comune, non rinunciando al vista abbiamo dedicato un ampio saggio (o meglio, come dimostriamo nel no- suo seggio parlamentare tra gli assassini alla Comune di Parigi del 187117. Per stro saggio citato, disponendo solo di della Comune; e fu per questo espul- evidenti ragioni di spazio a esso (e alla un embrione di partito rivoluzionario, il so dalla sezione francese e poi anche vasta bibliografia lì contenuta) riman- Comitato centrale dei Venti circondari; dall’Ail). diamo il lettore, limitandoci qui a rie- dato che certo la Comune checché ne Varlin svolgerà un ruolo centrale nella pilogare alcuni fatti determinanti per lo dicano gli anarchici di ogni tempo non Comune. Oltre a essere “ministro” del- sviluppo del nostro studio. fu certamente un fatto “spontaneo”) la Comune (prima alle Finanze poi alla La Comune fu secondo la definizione questo compito gigantesco di emanci- Sussistenza), sarà eletto nel Comitato di Marx “un punto di partenza storica pazione umana non era (e non è) pos- centrale della Guardia nazionale (che universale”18. Scrivendo queste parole sibile. guiderà il 18 marzo a occupare Place in una lettera Marx non poteva imma- L’Ail e le sue sezioni in Francia non furo- Vendome), ispirerà la Sezione dell’Ail, ginare come effettivamente la Comune no quel partito. Certo l’Ail partecipò in dirigerà il lavoro della Camera sindaca- di Parigi avrebbe mutato tutto il corso prima fila a tutto il processo rivoluzio- le, sarà tra i capi di un embrione di par- storico, essendo anche la fonte maggio- nario: dall’elaborazione degli Indirizzi tito rivoluzionario, denominato Delega- re di ispirazione dei bolscevichi di Lenin (scritti da Marx) sulla guerra franco- zione dei Venti circondari (circondari e Trotsky che proprio studiando a fondo prussiana, guerra che ebbe la funzione erano i quartieri o arrondissements in la Comune si prepararono all’Ottobre di detonatore della rivoluzione, con- cui è divisa Parigi). 1917. Basterebbe ricordare che le “let- trapponendo la classe operaia armata Ma Varlin non era marxista, anche se, tere da lontano” con cui Lenin riorientò alle borghesie di Francia e Prussia unite di provenienza proudhoniana, evolveva il suo partito dopo il febbraio 1917, così contro gli operai (nonostante la guerra); sempre più verso concezioni marxiste. come anche il libro Stato e rivoluzio- passando per il sostegno convinto for- Egli vedeva nella classe operaia il sog- ne (che uscirà subito dopo la presa del nito ai comunardi dopo l’insurrezione getto rivoluzionario (e già questo lo di- potere ma che fu scritto nel corso degli del 18 marzo 1871 e alle indicazioni e stanziava da Bakunin, che cercò invano avvenimenti e riassume tutto l’orienta- ai suggerimenti preziosi che Marx fornì di guadagnarlo alla sua corrente). Da mento leniniano) sono letteralmente ai dirigenti della Comune a lui più vici- delegato alle Finanze Varlin si scontrò imbevuti dell’esperienza della Comu- ni; fino alla battaglia che l’Ail, con Marx con i proudhoniani sull’atteggiamen- ne. Non esagerava dunque Trotsky nel- alla testa, combatté per contrastare la to da tenere nei confronti della Banca lo scrivere (in Le lezioni dell’Ottobre) repressione e la tempesta di calunnie Nazionale di cui (seguendo in questo che senza lo studio della Comune “non che la borghesia internazionale scatenò Marx) avrebbe voluto che la Comune si avremmo mai guidato la rivoluzione.” contro quegli operai che, per la prima impadronisse. Ma gli effetti della Comune si fecero volta nella storia, avevano osato rove- Se ci fosse stato più tempo, se la Comune sentire anche in tempi più brevi: fu pro- sciare il suo dominio e avevano preso non fosse stata strangolata rapidamente prio in base all’esperienza pratica degli nelle proprie mani (seppure solo per dalla borghesia, con ogni probabilità un operai parigini che l’intero movimento poche settimane) tutto il potere. partito ispirato alle posizioni di Marx, rivoluzionario internazionale fu in gra- Ma se la sezione francese ebbe un ruolo un partito rivoluzionario d’avanguardia, do di acquisire alcuni insegnamenti fon- importante (la gran parte dei dirigenti avrebbe potuto costruirsi e rafforzarsi. damentali che Marx ed Engels seppero comunardi apparteneva all’Ail), le posi- Ciò avrebbe evitato i numerosi errori enucleare e su cui svilupparono la loro zioni dei marxisti effettivi erano in estre- esiziali commessi dai comunardi19. battaglia negli ultimi anni dell’Ail e in ma minoranza in Francia. C’erano due Ma così non fu. La Comune venne sof- particolare nella Conferenza di Londra, dirigenti inviati direttamente da Marx a focata nel sangue dalla barbara vendetta che è di pochi mesi successiva alla Co- Parigi: Serraillier e Elisabeth Dmitrieff borghese. Eugene Varlin, identificato e mune (settembre 1871) e nel Congresso (che fondò e diresse l’Unione delle don- denunciato da un prete, fu fucilato a dell’Aja dell’anno seguente. ne - si veda in merito il saggio di Lau- Montmartre il 28 maggio 1871, dopo Il principale insegnamento che la Co- ra Sguazzabia in altre pagine di questo essere stato l’ultimo comandante delle mune offriva ai proletari in tutto il stesso numero); e c’erano poi altri tre- barricate operaie. mondo era quello della necessità che quattro quadri in stretto rapporto con il Ma se la Comune fu sconfitta, il suo la classe operaia conducesse un’azione grande rivoluzionario tedesco: tra loro sacrificio non risultò inutile. La grande politica indipendente volta al rovescia- l’operaio di origine ungherese Leo Fran- lezione che ne veniva fu imbracciata da mento per via rivoluzionaria (“rompen- kel (che diresse la commissione Lavoro Marx ed Engels per dare l’ultimo colpo do” lo Stato borghese) del dominio ca- della Comune) e il grande Eugene Var- agli avversari del comunismo rivoluzio- pitalistico; che sulle macerie dello Stato lin, principale dirigente dell’Ail dopo il nario. E’ così che l’Ail si avviò al suo de-

(16) La stima è riportata in K. McLellan, Karl Marx, Rizzoli, 1976, p. 390 e sgg. (17) Si veda F. Ricci, cit. (18) Lettera di Marx a Kugelmann, 17 aprile 1871, in K. Marx, Lettere a Kugelmann, Editori Riuniti, 1976, p. 166. (19) Non abbiamo modo qui di tornare sugli errori della Comune nell’interpretazione che ne fecero Marx ed Engels, prima, e Lenin e Trotsky poi. Rimandiamo nuovamente al nostro saggio (vedi nota. 14) che propone anche, sulla base di nuovi materiali, una interpretazione critica dell’analisi della Comune fatta dai marxisti dell’Ottocento e della prima parte del Novecento. 16 Storia Trotskismo Oggi N5 clino. Francia, costituendo una autentica ditta- il solo Stato borghese ma anche lo Stato- tura proletaria; rifiuto di costruire il par- Comune, cioè lo Stato operaio; terzo, 8. Il declino dell’Ail: tito centralizzato della classe operaia). questa differenza strategica si riflette nel la Conferenza di Londra Alla Conferenza di Londra (che si tenne rifiuto degli anarchici della politica per nel salotto di casa Marx) parteciparono la conquista del potere; quarto, rifiutan- La necessità che il proletariato agisca 22 delegati (e ogni tanto facevano capo- do ogni potere e la centralizzazione che nella piena indipendenza di classe dalla lino le figlie di Marx, tutte militanti di ne discende, gli anarchici rifiutano il borghesia e dai suoi governi, come con- grandi capacità). partito d’avanguardia, centralizzato, di- dizione indispensabile per guadagnare Due sono i punti centrali che emersero sciplinato, operaio (per Bakunin il sog- le masse, nel corso delle lotte, alla co- da questa conferenza in cui Marx domi- getto rivoluzionario era “la canaglia”, struzione di un governo “degli operai nava completamente la scena: primo, cioè il sotto-proletariato). per gli operai”: ecco il più grande tra gli si dichiarò inammissibile l’esistenza Vi sono tra le varie matrici e le relative insegnamenti della Comune, fatto pro- nell’internazionale di società con pro- filiazioni anarchiche differenze non se- prio e inverato dai bolscevichi nel 1917. pri programmi distinti da quelli dell’Ail; condarie. Stirner affermava una filosofia Non a caso la rimozione di questa lezio- secondo si approvò una risoluzione (ri- individualista che Proudhon rifiutava. ne storica è alla base di tutte le teorie soluzione numero IX) che stabiliva la Bakunin riprendeva elementi di Prou- riformiste dell’ultimo secolo e mezzo ed necessità dell’azione politica della clas- dhon ma certo non la moderazione anti- è stata ripresa dallo stalinismo (negazio- se operaia. La classe operaia, si afferma rivoluzionaria né le fantasie sulla società ne del marxismo e del bolscevismo) che nelle risoluzioni, può agire come classe costruita sulla base di cooperative. Così ha reintrodotto nel movimento operaio solo costituendosi in partito politico pure l’anarchismo di Bakunin (e dei il morbo della collaborazione di classe e contrapposto a tutte le altre formazioni suoi discepoli meno rozzi), a differenza di governo con la borghesia (dando infi- politiche: un partito per il potere opera- di quanto abitualmente si dice banaliz- ne vita ai “fronti popolari” a partire dalla io. Questo concetto sarà inserito come zando, non era “contro ogni organiz- metà degli anni Trenta). articolo (articolo 7a) negli statuti che zazione”: rifiutava piuttosto l’organiz- La dittatura del proletariato fu solo po- saranno rinnovati l’anno dopo al Con- zazione centralistica (affermando, per tenziale nella Comune; così come solo gresso dell’Aja. usare i termini successivi di Malatesta, embrionale fu il “soviet” della Comune Bakunin era evidentemente il bersaglio che “il centro è dappertutto”). Baku- (il Comitato Centrale della Guardia Na- di queste due affermazioni di princi- nin preferiva definirsi “collettivista” in zionale), cioè l’organismo di lotta del- pio: l’incompatibilità di programmi quanto il comunismo incarnava per lui le masse; così come fu solo abbozzato fondamentalmente differenti all’inter- una ideologia “autoritaria” e per questo il partito che agiva in quel “soviet” per no della stessa organizzazione (il rife- pericolosa. conquistarlo a posizioni autenticamente rimento è alla frazione segreta con cui Ciò che accomuna le varie tendenze rivoluzionarie. Sta qui tutta la differen- Bakunin agiva nell’Ail); e la definizione anarchiche di ogni tempo è, nel rifiuto za tra la Comune del 1871 e la Comune dell’obiettivo di fondo dell’internazio- di uno Stato degli operai (transizione di Pietrogrado del 1917 in cui operò e nale: il partito rivoluzionario per la con- verso il socialismo e il comunismo), il trionfò il Partito bolscevico. quista del potere. disprezzo per una economia pianificata. Tocchiamo qui superficialmente temi Per Marx non vi erano ormai più dubbi: Il che porta ogni tipo di anarchismo, in molto importanti per i quali ancora una la sua vecchia conoscenza Bakunin era definitiva, a ricadere in utopie reaziona- volta rimandiamo per un necessario l’avversario politico da sconfiggere. Non rie pre-capitalistiche. approfondimento al già citato nostro vi era combinazione possibile nella stes- Bakunin attingeva selettivamente alle saggio sulla Comune. E lo facciamo per sa organizzazione tra marxismo e anar- teorie di Proudhon ma lo faceva senza riprendere il filo del discorso: il declino chismo. La battaglia per la delimitazione curarsi di edificare una propria teoria dell’Ail iniziò infatti con la sconfitta del- programmatica dell’Ail era arrivata al coerente. Anche il suo testo più com- la Comune. Perché proprio la Comune suo punto culminante. piuto (cioè Stato e anarchia) non con- rendeva evidente la necessità di andare tiene nessun tentativo di analisi scien- oltre la Prima Internazionale. 9. Marxismo contro anarchismo tifica della società. Impietosamente ma Fu questo l’obiettivo che Marx indicò senza esagerazioni Engels definì così le nella prima conferenza dopo la Comu- Dovendo schematicamente riassumere concezioni di Bakunin: “uno zibaldone ne, che si tenne a Londra nel settembre le differenze di fondo tra marxismo e di proudhonismo e di comunismo, in 1871. anarchismo (bakuniano) faremmo un cui prima di tutto l’essenziale è che egli Qui, dopo aver chiuso i conti con gran elenco di questo tipo: primo, per gli non considera come male principale da parte delle tendenze riformiste e cen- anarchici lo Stato è fonte di ogni male eliminarsi il capitale, e quindi il contra- triste presenti nell’Ail, fu la volta di af- (già Proudhon, in qualche modo proge- sto di classe tra capitalisti e operai sala- frontare Bakunin e gli anarchici, che la nitore moderato di Bakunin, affermava riati sorto dalla evoluzione della società, Comune aveva rivelato in tutta la loro che “il governo dell’uomo sull’uomo è ma lo Stato.” Così, mentre per i marxisti miseria politica (ostilità a estendere il la schiavitù”)20; secondo, per gli anarchi- lo Stato è uno strumento della classe potere centrale della Comune a tutta la ci l’avversione allo Stato non coinvolge dominante, per Bakunin è il vero nemi-

(20) La posizione degli anarchici è ben riassunta nella Risoluzione del Congresso di Saint-Imier del settembre 1872: “Ogni potere politico è una fonte di sicura depravazione per coloro che governano e una causa di servaggio per coloro che sono governati.” (cit. in G. Haupt, L’Internazionale socialista dalla Comune a Lenin, Einaudi, 1978, p. 278). Trotskismo Oggi N5 Storia 17 co, sopprimendo il quale “il capitale se se non nella forma, al congresso che allontanando dall’Ail in seguito alle po- ne andrà al diavolo da solo” (la sintesi è si tenne nel settembre 1872 all’Aja: un sizioni assunte dall’Internazionale sulla sempre di Engels). anno e mezzo dopo la fine della Comu- Comune: Odger, di fatto con Tolain il Engels ironizza sulla futura società so- ne di Parigi. promotore dell’Ail nel 1864, come To- gnata da Bakunin: “Come faranno co- Il congresso fece proprie le decisioni lain si schierò contro la Comune, cioè storo a far marciare una fabbrica e le della Conferenza di Londra dell’anno con la borghesia. ferrovie, a comandare un bastimento, precedente: delimitazione programma- Finita l’attribuzione delle deleghe, il senza una volontà che decida in ultima tica e dunque rifiuto di frazioni interne congresso ratificò le conclusioni della istanza, senza direzione unitaria: que- animate da un diverso programma; sco- Conferenza di Londra: azione politi- sto, naturalmente, non ce lo dicono.” po strategico la costruzione di un par- ca della classe operaia (assunto come E’ il sogno reazionario in cui il singolo tito per la conquista rivoluzionaria del articolo dello statuto); ruolo direttivo prevale sulla società e ogni comunità è potere politico. del Consiglio e struttura centralista (in autonoma rispetto alle altre: ma come E’ a partire da questi chiari confini pro- contrapposizione ai bakunisti che pro- si possa costituire una comunità (cioè grammatici che lo scontro con Bakunin ponevano di trasformare il Consiglio in l’unione di più singoli) senza un pote- divenne inevitabile e inevitabilmente un mero centro di corrispondenza). re centrale è un mistero, conclude En- non ammise compromessi di sorta. Ma il punto più delicato del congresso gels.21 Al congresso parteciparono tutte le se- fu la commissione d’inchiesta che Marx Di qui l’idea di Bakunin che anche l’in- zioni, salvo gli italiani che, riunitisi a aveva richiesto per indagare sulla fra- ternazionale dovesse essere organizzata Rimini nell’agosto precedente, avevano zione segreta costituita da Bakunin e su in questo modo: senza un centro diri- deciso di boicottarlo, schierandosi con presunte malversazioni di quest’ultimo. gente (per quanto nella pratica l’Alle- Bakunin contro il Consiglio (parteci- Per disporre di prove da usare contro anza anarchica fosse edificata attorno al perà come osservatore solo il dirigente Bakunin, prima dell’Aja Marx aveva suo “papa” Bakunin). italiano Carlo Cafiero, che fino a poco spedito in Spagna il dirigente politico Marx, che conosceva Bakunin fin dal prima Engels si era illuso di guadagnare (nonché genero) Paul Lafargue. Questi, 1844 (si incontrarono per la prima volta alla battaglia contro Bakunin). approfittando della sua origine cubana a Parigi; poi si frequentarono a Bruxel- I delegati furono 64, e tra loro Marx ed e parlando lo spagnolo, si era introdot- les a metà anni Quaranta e infine si rin- Engels che certo non potevano mancare to nell’Alleanza di Bakunin col nome di contrarono a Londra negli anni dell’Ail), in questa occasione. Mancava invece Ba- Pablo Farga. Qui aveva trovato le prove è ancora più duro nel suo giudizio ma kunin, malato. inconfutabili dell’esistenza della frazio- non meno efficace: “Il suo programma La tensione era enorme: Marx non ri- ne segreta e aveva portato all’Aja vari [di Bakunin, ndr] era un pasticcio mes- uscì a dormire per tutta la durata del documenti interni e gli statuti segreti so assieme superficialmente da destra e congresso (così come anni dopo capitò dell’organizzazione nell’organizzazione da sinistra, eguaglianza delle classi (!), a Lenin in un altro congresso di capita- costruita da Bakunin. abolizione del diritto di eredità, come le importanza che si concluse con una La Commissione d’inchiesta esaminò punto di partenza del movimento socia- scissione funzionale alla delimitazione questi documenti, ascoltò come testi- lista (sciocchezza sansimoniana): atei- programmatica: il II Congresso del Po- moni d’accusa prima Engels e poi Marx. smo come dogma imposto ai membri sdr del 1903 in cui nasceva il bolscevi- Infine (anche sulla base di alcune “for- ecc. e, come dogma principale (prou- smo contro il menscevismo). zature” di Marx che accusò Bakunin dhonianamente), astensione dal movi- I primi tre giorni del congresso furono di condotta moralmente disdicevole) mento politico.”22 assorbiti dall’esame delle deleghe: es- la Commissione propose l’espulsione sendoci aria di rottura determinare chi dall’Ail di Bakunin e di Guillaume. Il 10. 1872, l’Aja: la fine di aveva diritto di voto era la prima cosa congresso approvò a larga maggioranza. un “accordo ingenuo” da farsi. Su tutta questa vicenda si è ricamato La maggioranza dei delegati tedeschi, molto. Anche Franz Mehring, nella sua A centocinquanta anni dalla fondazio- austriaci e francesi (in gran parte esuli celebre biografia di Marx23 si dilunga sul ne dell’Ail e a circa centoquaranta anni blanquisti della Comune) si schierò con tema, quasi come se non capisse che il dalla sua morte ancora si è costretti a Marx. Totalmente dalla parte di Bakunin punto importante non è in base a quali leggere in tanti libri e articoli interpreta- erano solo un paio di svizzeri (tra cui elementi di prova Bakunin fu espulso: zioni fantasiose sui motivi della fine del- Guillaume, braccio destro del rivoluzio- la rottura avvenne per l’incompatibilità la Prima Internazionale. In realtà, come nario russo) e quattro spagnoli (la Spa- programmatica tra marxismo e anarchi- vedremo tra poco e se ha un senso gna era tutta con Bakunin, così come smo. Un fossato divideva queste due quanto abbiamo fin qui ricostruito, non l’Italia, ad eccezione di un gruppo di To- correnti: e tutta la storia successiva, fino vi è nessun mistero nello scioglimento rino). Divisi tra bakunisti e marxisti era- ai giorni nostri, lo ha sufficientemente dell’Ail e non c’entrano presunti scontri no invece belgi e olandesi. Gli inglesi si provato. di personalità tra Marx e Bakunin o altri schierarono in parte con Bakunin, pur La Prima Internazionale esplose come psicologismi simili. non condividendo le teorie anarchiche, un frutto troppo maturo, quasi marcio: Lo scioglimento avviene, nei fatti, anche solo perché diversi tra loro si stavano era stata la Comune a produrre questo

(21) Lettera di Engels a Cuno, 24 gennaio 1872 (vedi nota 4). (22) Lettera di Marx a Bolte, 29 novembre 1871 (vedi nota 4). (23) F. Mehring, Karl Marx, Shake editore, 2012. 18 Storia Trotskismo Oggi N5 effetto. Non restava ormai che avviare veva far saltare questo accordo ingenuo delimitati programmaticamente, “pura- la conclusione di quest’esperienza. Per di tutte le frazioni [che era l’internazio- mente comunisti”, cioè marxisti. Solo questo, pur sorprendendo vari delegati, nale, ndr] (...) Io credo che la prossima pochi anni prima questo compito (che a un certo punto Engels si alzò e pro- internazionale ‑ dopo che i libri di Marx pure Marx aveva chiaro fin dall’inizio) pose al congresso di spostare il centro avranno esercitato la loro influenza per non poteva essere assolto. Ora poteva dell’Ail a New York. La proposta venne alcuni anni ‑ sarà puramente comunista perlomeno essere tentato. Negli anni accolta male anche da molti che fino a e propagherà direttamente i nostri prin- seguenti, la fondazione della Seconda quel momento si erano schierati con cipi.”25 Internazionale fu appunto un tentati- Marx contro Bakunin. Non capivano E’ tutto spiegato in poche righe: l’espe- vo in questo senso. La fine ingloriosa il senso di quella mossa a sorpresa. La rienza fondamentale della Comune con- di quella internazionale (con il voto mozione di Engels fu approvata di mi- sentiva di portare a termine il lavoro che ai “crediti di guerra” il 4 agosto 1914) sura, con 26 voti a favore, 23 contro e Marx aveva iniziato dal primo giorno del non sminuisce per niente l’importanza 9 astenuti. suo ingresso nell’Ail: la delimitazione di quel tentativo e il salto in avanti che Da un certo punto di vista lo spostamen- programmatica per eliminare politica- esso significò per preparare la strada a to non era poi una cosa così assurda mente le correnti riformiste e centriste. quei partiti “puramente comunisti” che, come alcuni ritengono: tutto sommato Al contempo gli insegnamenti della Co- a differenza di quanto auspicavano Marx negli Usa l’Ail disponeva di una sezione mune e i successi raggiunti dall’Ail che ed Engels, nasceranno dopo altri anni di relativamente forte, diretta prevalente- aveva esteso a mezzo mondo i contatti dure battaglie, per costruirsi finalmente mente da emigrati tedeschi molto vicini di Marx ed Engels rendevano possibile attorno alla successiva internazionale, la politicamente a Marx. Eppure si tratta di realizzare ora compiti più elevati per Terza. Ma questa, come direbbe Kipling, una scelta che non può essere compre- i quali l’Ail risultava ormai inadegua- è un’altra storia, che proveremo a rac- sa interamente se non si ha chiaro che ta. Negli otto anni dal 1864 al 1872 il contare nelle prossime puntate. l’intento di Marx ed Engels era avviare, marxismo aveva seminato: i frutti anda- senza troppo clamore, l’Ail verso una vano ora raccolti e investiti in una nuo- rapida estinzione. Infatti l’atto di morte va fase, superiore: nella costruzione di formale sarà certificato nel 1876, con la una nuova internazionale “puramente Conferenza di Filadelfia: ma nel mezzo comunista” e delle sue sezioni in ogni non vi saranno più conferenze né con- Paesi. Aufhebung, per dirla con Hegel: e gressi.24 cioè soppressione (negazione) e mante- Come dicevamo, ancora ferve il dibatti- nimento attraverso una elevazione che to e a così grande distanza ci si affanna supera e invera la cosa negata. a cercare interpretazioni di questa deci- Lo stalinismo (specie nel momento in sione di Marx. Sorvolando sulle banalità cui si apprestava, negli anni Quaranta, di chi scrive che l’intento di Marx era a sciogliere l’Internazionale comunista) semplicemente quello di togliersi di sostenne la tesi per cui l’Ail moriva ne- mezzo un impegno per avere più tempo cessariamente per fare spazio a partiti da dedicare agli studi (quando Marx, lo nazionali (come se Marx fosse stato una abbiamo già osservato, non concepì mai sorta di precursore delle “vie nazionali l’impegno teorico come slegato dalla al socialismo” di staliniana memoria). E’ lotta politica); abbondano le tesi di vari una tesi completamente falsa: in realtà, studiosi che concordano nel definire il al contrario, i partiti nazionali poterono Congresso dell’Aja come una “vittoria nascere perché l’Ail aveva preparato il di Pirro” di Marx, nel senso che questi terreno; ma lo stesso sviluppo di questi avrebbe sconfitto Bakunin ma si sarebbe partiti necessitava di una internaziona- poi trovato privo dell’internazionale. le, però di tipo diverso rispetto all’Ail La realtà è ben più semplice e richiede e alla sua unione “ingenua di tutte le per essere compresa solo un poco di at- frazioni” del movimento operaio. Divi- tenzione a quanto Marx ed Engels stessi dere il movimento operaio per poterlo hanno chiarito in svariati testi. Il testo riunire contro la borghesia: ecco cosa più chiaro e inequivocabile è una lette- era necessario e nella diversa fase che ra di Engels a Sorge (dirigente tedesco la Comune aveva aperto era possibile emigrato negli Usa dove dirigerà l’Ail fare. C’era la necessità ‑ e ora dopo anni negli ultimi anni dopo l’Aja): “Il primo di lotta politica anche la possibilità ‑ di grande successo [la Comune, ndr] do- costruire una internazionale e partiti

(24) Non includiamo qui i congressi degli anarchici, di fatto fuori dall’Ail. Essi si riunirono a Saint-Imier nel settembre 1872 (dove respinsero i deliberati dell’Aja), poi a Ginevra nel 1873, a Bruxelles nel 1874, a Berna nel 1875, a Vervies nel 1877. Poi, con lo sviluppo del marxismo, la loro influenza (peraltro ampia “soltanto” in Spagna e Italia) declinerà, restando forti nel Novecento solo in Spagna (con quali conseguenze disastrose per la rivoluzione spagnola è noto). La riemersione oggi di tardivi nipotini di Bakunin in vari Paesi è il frutto, ahinoi, dello spazio lasciato libero dalla crisi del riformismo, spazio che i rivoluzionari non sono ancora riusciti a occupare. Quanto a Bakunin, ritiratosi dalla vita politica nel 1874, morirà un paio di anni dopo. (25) Lettera di Engels a Sorge, 12 settembre 1874, in Marx ed Engels, Lettere 1874-1879, ed. Lotta Comunista, 2006, p. 35. Trotskismo Oggi N5 Storia 19 Les Petroleuses: le donne che hanno “incendiato” la Comune

di Laura Sguazzabia

ritratti delle donne che hanno parteci- spalle, avrebbero dato fuoco ai grandi trici. Questa è senza dubbio la ragione Ipato alla Comune sono diventati una palazzi di Parigi. Con questa invenzione, per la quale esse più degli uomini sono metafora dell’atteggiamento degli stori- la borghesia cercò di nascondere quello state punite e condannate da Versailles, ci verso quell’esperienza rivoluzionaria. che era veramente successo, ossia che vittime anche di calunnie infamanti. Petroleuses è il termine francese con cui decine di migliaia di proletari, di donne Nell’aprile del 2013 l’associazione pari- si indicano le donne accusate di aver ap- e di bambini erano stati massacrati in un gina Les amis de la Commune de Paris piccato incendi col petrolio nel 1871: di mare di sangue, incarcerati e deportati 1871 ha dato alle stampe un petit dic- questi incendi si è storicamente discusso in condizioni disumane. tionnaire delle comunarde nel tenta- a lungo, tuttavia, la consultazione degli In quella straordinaria esperienza rivo- tivo di far uscire dall’ombra le tante fi- atti ufficiali dei processi intrapresi dalle luzionaria che fu la Comune parigina, gure femminili che hanno “incendiato” autorità di Versailles rivela che queste per la prima volta nella storia delle so- con coraggio e passione i 72 giorni pa- accuse sono prive di fondamento, in cietà moderne si assiste a un intervento rigini. La lettura di questa breve rasse- quanto nessuna comunarda è stata re- massiccio delle donne sulla scena poli- gna permette di comprendere la quan- almente condannata come incendiaria. tica, anche attraverso una attiva parteci- tità e la qualità dell’azione delle donne Si tratta di un’immagine creata dalla pazione alla vita economica e alla lotta nell’esperienza parigina e di rendere at- borghesia reazionaria per la quale le co- con le armi. Durante la Comune, miglia- tuale il loro esempio nella situazione di munarde erano delle virago impazzite, ia di donne della classe operaia e alcune crisi economica e di vessazione sociale sgualdrine assetate di sangue e incen- intellettuali conquistate alle idee sociali- cui le donne di oggi sono sottoposte in diarie fanatiche che, negli ultimi giorni ste sono state esempi di coraggio e de- misura simile a quelle del 1871.1 della Comune con i figli innocenti sulle vozione, nonché foriere di idee innova- 20 Storia Trotskismo Oggi N5 La condizione femminile co-prussiana, esse sono presenti nume- (e delle operaie) rose: il 4 settembre sono tra la folla che Durante il Secondo Impero (1852-1870) rovescia l’Impero e proclama la Repub- le donne erano ridotte in una condizio- blica; l’8 settembre una manifestazione ne di totale sottomissione. di donne domanda davanti all’Hôtel de Il codice civile del 1804 considera le Ville le armi per lottare contro i prus- donne come legalmente inferiori e di- siani; il 7 ottobre le donne reclamano il pendenti dai loro mariti tanto che non diritto di partecipare agli avamposti per possono nemmeno lavorare senza la soccorrere i feriti (diritto che otterranno loro autorizzazione. In genere meno solo successivamente, con la Comune). istruite degli uomini, quelle che hanno A partire dal gennaio 1871, si attivano o accesso all’istruzione frequentano scuo- si riattivano alcune organizzazioni fem- le per ragazze gestite da religiose dove, minili: si tratta di piccoli gruppi come i oltre ad una stretta morale cristiana, si comitati di cittadine, di raggruppamenti insegna loro a diventare buone mogli. femminili che tentano di far rispettare Le donne inoltre non hanno il diritto di i diritti delle donne, di club molto atti- voto. vi come quello di Madame Allix nel VI Molte donne lavorano a Parigi, in parti- arrondissement, che raccoglie circa 300 colare sono occupate nella produzione adesioni di donne che vogliono armarsi industriale tessile: l’annuario statistico per andare a combattere sulle barricate. del 1871 indica che su 114.000 lavora- Attraverso queste esperienze le donne trici, 62.000 sono operaie. Esse sono le comprendono di avere molto da guada- prime vittime dell’industrializzazione: gnare, in particolare ciò che desiderano oltre all’alienazione che ne deriva, devo- maggiormente ossia il riconoscimento no far fronte alla concorrenza delle mac- della loro dignità. Esse confidano total- chine e a quella dei conventi che offro- mente in ciò che sta accadendo e pro- no mano d’opera ad un miglior prezzo. teggono, partecipando attivamente, i Inoltre esse subiscono quotidianamente cambiamenti che porteranno alla nasci- i pregiudizi misogini dei loro compagni ta della Comune, dai primi giorni fino di lavoro, ispirati persino dal pensiero al termine sanguinario dell’esperienza di “socialisti” come Proudhon.2 rivoluzionaria. Le donne lavorano dalle dodici alle All’alba del 18 marzo 1871 quando le quattordici ore al giorno per un salario truppe di Thiers tentano di confiscare i giornaliero irrisorio, compreso tra i 50 cannoni dei Parigini, esse vi si oppon- centesimi e i 2,50 franchi, inferiore della gono fisicamente rivolgendosi ai soldati metà rispetto a quello degli uomini. Se che solidarizzano con la popolazione e pensiamo che all’epoca una camera si che si rifiutano di eseguire l’ordine di affittava tra i 100 e i 200 franchi l’anno, sparare sui manifestanti, per tre volte è evidente che da sola una donna non impartito dagli ufficiali. Edith Thomas poteva far fronte ai propri bisogni, so- scrive che “sarebbe esagerato dire che prattutto perché spesso aveva a carico questa giornata rivoluzionaria sia stata figli e parenti anziani. In questo quadro quella delle donne, ma esse vi contribu- la prostituzione assume rilevanti risvolti irono in modo decisivo”.3 economici, anche per le donne sposate Nei giorni successivi Parigi è una gran e che dunque potevano unire il proprio festa popolare il cui culmine è la procla- guadagno a quello del marito o compa- mazione della Comune il 28 marzo. Le gno: il ricorso alla prostituzione, spesso donne confidano nelle risoluzioni- im non occasionale, corrisponde a ciò che mediatamente prese che, benché sem- esse chiamano il “quinto quarto” della plici e pratiche, consentono di intrave- loro giornata. dere una nuova giustizia e soprattutto Malgrado queste condizioni, le donne alleviano gli stenti patiti dalla popola- Fin da questi primi giorni le donne si sono attive e partecipano alla vita politi- zione parigina, in particolare dalle don- mobilitano, si occupano di soccorrere ca. Già nel 1870 durante la guerra fran- ne, durante il lungo assedio prussiano. malati e indigenti, discutono e avanzano

(1) C. Rey – A. Gayat – S. Pepino, Petit dictionnaire des femmes de la Commune, Editions Le bruits des autres, 2013. In generale, il nostro articolo si basa su materiali consultati a Parigi presso l’associazione Les amis de la Commune de Paris 1871 (http://www. commune1871.org) e presso il centro Cermtri (www.trotsky.com.fr). (2) Pierre Joseph Proudhon, filosofo ed economista francese, 1809 – 1865. Proudhon difendeva l’idea che le funzioni della donna fossero la procreazione e i lavori domestici. La donna che lavorava (fuori casa) rubava il lavoro all’uomo. Proudhon arrivò a proporre che il marito avesse diritto di vita e di morte sulla moglie che avesse disobbedito o avesse avuto un cattivo carattere, e dimostrò, attraverso una relazione aritmetica, l’inferiorità del cervello femminile rispetto a quello maschile. (3) Edith Thomas, Les Pétroleuses, Gallimard, 1963. Trotskismo Oggi N5 Storia 21 volontà rivoluzionaria, si impone la ne- lizione di ogni forma di disuguaglianza cessità di un’organizzazione. sociale, compresa la discriminazione delle donne. Cosa fondamentale, esso L’Unione delle donne descriveva la discriminazione delle don- Due organizzazioni di donne hanno ne come uno strumento per mantene- avuto un ruolo preponderante nella Co- re il potere delle classi dominanti: “La mune: il Comitato di vigilanza di Mon- Comune che rappresenta il principio tmartre, di area blanquista, e l’Unione dell’estinzione di ogni privilegio e disu- delle donne per la difesa di Parigi e guaglianza dovrà perciò considerare tut- l’aiuto ai feriti, orientata da una diri- te le legittime proteste di ogni settore gente marxista. L’Unione i cui principi della popolazione, senza alcuna discri- riflettevano in qualche modo la prospet- minazione di genere, discriminazioni tiva rivoluzionaria dell’ala marxista del- che sono state create e perpetuate al la Prima Internazionale, risultò essere la fine di mantenere i privilegi della classe formazione di donne più importante, dominante. Il successo nella lotta in cor- raggruppando al proprio interno più so, il cui obiettivo è (...) infine quello di di seimila iscritte. Si distinse, oltre che rigenerare la società, assicurando il do- per l’importanza numerica, anche per minio di lavoro e giustizia, è altrettanto il suo funzionamento molto rigoroso e importante per le donne che per gli uo- allo stesso tempo molto democratico. mini di Parigi”. Essa seppe guidare e organizzare il pro- L’organizzazione pone la propria sede fondo fermento popolare tra le donne nel X distretto. Un comitato centrale e divenne l’anello di congiunzione tra composto da 20 delegate nomina una le donne della città e il governo della commissione esecutiva di sette mem- Comune. Nessun altro gruppo godette bri con il compito di relazionarsi con le di un’influenza estesa a tutta la città ed principali commissioni della Comune: altrettanto duratura, a partire dalla sua in questo modo esse possono trasmette- fondazione fino alla caduta della Comu- re efficacemente e rapidamente le riven- ne sulle barricate. dicazioni delle donne al governo opera- L’11 aprile del 1871 il Journal officiel io. Ogni militante deve contribuire con della Comune pubblica un lungo “Ap- dieci centesimi e riconoscere l’autorità pello alle cittadine di Parigi”, nel quale del comitato centrale dell’Unione. I co- sono riassunti, secondo le firmatarie, lo mitati di distretto costituiti dall’Unione spirito e le aspirazioni della Comune. delle donne sono coordinati da una Questo testo spiega alle donne parigine presidente a rotazione, coadiuvata da che il modo migliore di difendere ciò un comitato che poteva essere revocato che esse amano è lottare contro il ne- dalle militanti. mico impietoso. L’appello è seguito da La commissione esecutiva consta di un avviso che invita ad una riunione la quattro operaie (Nathalie Le Mel, Blan- sera stessa. Con la sua prima riunione, che Lefèvre, Marie Leloup e Aline Jac- l’Unione delle donne propone al comi- quier) e di tre donne senza professione tato esecutivo della Comune di aiutare (Elisabeth Dmitrieff, Aglaé Jarry, Thérè- materialmente l’istituzione di strutture se Colin). In pratica le due grandi ani- in ogni consiglio di distretto, di sussi- matrici della commissione furono Nata- diare la stampa di circolari e manifesti, halie Le Mel ed Elisabeth Dmitrieff. e la distribuzione di avvisi. Il comitato esecutivo intraprende immediatamente Elisabeth Dmitrieff l’attuazione delle proposte della riunio- Elizaveta Loukinitcha Kouceleva nasce ne, stampando sul Journal officiel del il primo novembre 1851 in una famiglia 14 aprile il testo integrale dell’Indirizzo nobile russa. Riceve una buona educa- idee innovatrici, muovendosi sempre in dell’Unione, accompagnato da un rias- zione e parla correntemente numerose una logica di classe, non di sesso o di sunto delle decisioni prese dall’assem- lingue. Abita a San Pietroburgo dove genere: esse comprendono che solo blea. milita giovanissima nei circoli socialisti, grazie alla rivoluzione sociale potranno L’Indirizzo evidenzia quale fosse l’idea sognando l’emancipazione per se stessa essere garantiti i loro diritti. dell’Unione delle donne sull’origine e per le altre donne. Il matrimonio bian- Il 3 aprile 1871 cinquecento donne par- dell’oppressione femminile. Accanto al co con il colonnello Toumanovki le per- tono da Place de la Concorde per mar- nome di sei delle sette firmatarie fu ap- mette di partire per l’estero. Nel 1868 ciare su Versailles. Al ponte di Grenelle posto il titolo di “operaia” a indicarne emigra in Svizzera dove partecipa alla vengono raggiunte da altre settecento. l’origine proletaria. L’Indirizzo si riferi- fondazione della sezione russa dell’In- I dirigenti della Comune le invitano a va alla Comune come ad un governo il ternazionale. Delegata a Londra nel non uscire da Parigi. Davanti a una tale cui obiettivo finale doveva essere l’abo- 1870, frequenta la famiglia di Marx con 22 Storia Trotskismo Oggi N5 il quale ha lunghe conversazioni: l’auto- tre figli. Rimasti senza lavoro, si trasferi- Dopo l’amnistia del 1880 torna a Parigi re del Capitale è impegnato in questo scono a Parigi in cerca di nuove oppor- dove trova un impiego nel giornale L’In- periodo ad imparare la lingua russa. tunità lavorative. Nella capitale Nathalie transigeant. Trascorre gli ultimi anni di Elizaveta rimane a Londra tre mesi du- lavora ancora come rilegatrice e parteci- vita in miseria e, divenuta cieca, viene rante i quali, oltre ad incontrarsi con pa agli scioperi che nel 1864 agitarono accolta nel 1915 nell’ospizio di Ivry Marx e la sua famiglia, ha modo di co- la sua categoria. Fa parte del comitato di dove muore nel 1921. noscere i suoi più stretti collaboratori, sciopero che pretendeva per le donne in particolare Engels, e di partecipare a la parità di salario, e si fa notare dalla Le conquiste sociali numerose riunioni dell’Internazionale. polizia del regime che in un rapporto la Le donne dell’Unione intendono “lavo- L’unica fonte che permette di conoscere descrive come “un’esaltata che si occu- rare in comune per il trionfo della causa almeno in parte il contenuto di questi pava di politica; nelle fabbriche leggeva del popolo”, “battere e vincere o morire incontri è data da una lettera scritta il a voce alta cattivi giornali; frequentava per la difesa dei (...) diritti comuni”. Il 7 gennaio 1871 a Marx da Elizaveta che assiduamente i clubs”. Nel 1865 aderì primo obiettivo è dunque sicuramente si era ammalata di bronchite: la discus- all’Internazionale. Nel 1868, lasciato il quello di partecipare alla difesa di Pari- sione è incentrata sulla comune rurale marito, fonda con altri una cooperativa gi: per permettere la partecipazione al russa. che si occupava di alimentazione, arri- maggior numero di donne, l’Unione re- Marx la invia a Parigi nel marzo 1871 vando a dare lavoro a 8000 persone, e clama l’uso di sale per organizzare delle perché sia la sua corrispondente sugli una trattoria popolare dove lavora alla conferenze.4 avvenimenti della Comune, in qualità di preparazione dei pasti. Esse discutono molto, anche di decisio- rappresentante del Consiglio generale Durante la Comune fonda e dirige con ni militari che trovano indispensabili dell’Internazionale. Assunto lo pseudo- Elisabeth Dmitrieff l’Unione delle don- quali ad esempio la necessità di marcia- nimo di Dmitrieff, durante la Comune ne per la difesa di Parigi e il soccorso re su Versailles. Inizialmente le donne crea l’Unione delle donne: è membro dei feriti. Quando le truppe di Versailles ottengono di essere presenti nei posti del comitato esecutivo dell’Unione ed entrano a Parigi, combatte sulle barri- avanzati di combattimento per creare ideatrice di un piano per la riorganizza- cate alla testa di un battaglione di una un servizio di pronto soccorso ai feriti: zione del lavoro femminile, solo in par- cinquantina di donne e costruisce la l’Unione delle donne recluta più di un te realizzato. La sua azione è tanto inci- barricata di Place Pigalle innalzandovi migliaio di soccorritrici che ricevono siva che una disposizione del comitato una bandiera rossa. Arrestata il 21 giu- la stessa paga e la stessa razione della centrale dell’organizzazione femminile gno 1871, è condannata il 10 settembre guardie nazionali, secondo il princi- le attribuisce la cittadinanza parigina 1872 alla deportazione in Nuova Cale- pio di “lavoro uguale, salario uguale”. in attesa che la Repubblica che verrà le donia. Poiché i suoi amici presentano Nell’ambito militare non sono sempre riconosca il titolo di cittadina dell’uma- a suo nome una richiesta di grazia, dal ben accolte e il giornale La Sociale nità. carcere di La Rochelle nel quale è rin- denuncia spesso la misoginia di alcuni Dopo essersi battuta coraggiosamente chiusa fa sapere al prefetto di polizia di ufficiali o dei chirurghi che cacciano le con le armi nella cosiddetta semaine Parigi di sconfessare “tutti coloro che donne dagli avamposti. sanglante, riesce a fuggire da Parigi, hanno agito o agiranno a sua insaputa”. A parte casi isolati, soltanto durante la rifugiandosi prima a Ginevra e poi fa- Il 24 agosto 1873 viene imbarcata sulla semaine sanglante le donne sono sulle cendo ritorno in Russia. Condannata Virginie per essere deportata in Nuova barricate a combattere. La formazione di in contumacia alla deportazione in una Caledonia, dove giunge il 14 dicembre. reparti femminili era idea già accarezzata prigione fortificata dal consiglio di guer- Qui, all’ordine dei carcerieri di dividere durante l’assedio parigino: le “Amazzoni ra il 26 ottobre 1872, viene graziata nel gli uomini dalle donne durante la pri- della Senna”, proposta ambiziosa di bat- 1880. Tra il 1900 e il 1902 si trasferisce gionia, si rifiuta di scendere dalla nave taglioni di donne avanzata nel 1870 da a Mosca e da questo momento le sue e minaccia di buttarsi in mare se la di- Felix Belly, non troverà attuazione ma tracce si confondono. Non è chiara la visione non viene abolita: seguita nella testimonia dell’esigenza di rispondere data della sua morte anche se alcune protesta da molte altre donne, riesce ad alle sollecitazioni delle donne ad esse- ricerche di storici sovietici sembrano ottenere che la detenzione sia comu- re autorizzate a partecipare alla lotta in confermare che sia morta nel 1918 in ne. Durante la prigionia il suo nome armi. C‘è invece testimonianza storica circostanze poco chiare. ricorre frequentemente nella lista delle dell’esistenza della Légion des féderées prigioniere sanzionate a dimostrazione del XII distretto, formata nella prima Nathalie Le Mel che il suo spirito indomito non si piega metà di maggio, comandata e composta Nathalie Duval, 1827, fa i primi studi a nemmeno durante questa pesante espe- esclusivamente da donne.5 Brest, dove i genitori gestivano un caffè. rienza; contrariamente ad altri deportati Ferocemente laiche ed anticlerica- Dall’età di 12 anni lavora come operaia della Comune, solidarizza con i kanaki li come si evince da alcuni interventi rilegatrice. Nel 1845 sposa un suo col- che nel 1878 si erano rivoltati contro i nelle assemblee di distretto6, le donne lega di lavoro, Jérome Le Mel, da cui ha colonizzatori francesi. sostituiscono le religiose negli ospizi,

(4) In seguito al decreto del 2 aprile 1871 sulla separazione tra Stato e Chiesa, alcune chiese vengono requisite per servire come luoghi di riu- nione dei club cittadini. (5) Il 14 maggio un avviso alle Guardie nazionali della 12° legione informa i soldati che le donne hanno chiesto di potersi organizzare militar- mente per poter partecipare in modo più attivo alla difesa della città: “Un grande esempio vi viene dato, delle cittadine, delle donne eroiche hanno chiesto le armi per difendere, come tutti noi, la Comune e la Repubblica… La prima compagnia di cittadine volontarie sarà formata immediatamente”. Trotskismo Oggi N5 Storia 23 negli orfanotrofi, nelle scuole e nelle crescente in proporzione incredibile (quest’ultima richiesta trova una parzia- prigioni con volontarie laiche. In que- […] c’è da considerare che l’elemento le accoglienza nella uguaglianza dei sa- sto clima matura la convinzione che sia femminile della popolazione parigina, lari di istitutori e istitutrici, del maggio necessario agire anche sull’educazione momentaneamente rivoluzionario, può 1871). delle donne e delle giovani fanciulle: tornare, a causa delle privazioni conti- Inizialmente il progetto interessò il set- una volta insediatasi la Commissione nue, allo stato passivo più o meno rea- tore tessile (Parigi in particolare vantava sull’insegnamento, Marguerite Tinay- zionario che l’ordine sociale del passato un’ottima reputazione internazionale re, istitutrice militante dell’Unione e aveva creato - ritorno funesto e perico- nella produzione di abbigliamento), dell’Internazionale, viene nominata loso per gli interessi rivoluzionari e in- ma avrebbe dovuto espandersi in tutti l’11 aprile “ispettrice generale dei libri ternazionali dei popoli, e di conseguen- i settori professionali nei quali le don- e dei metodi di insegnamento” nelle za per la Comune”. La Repubblica aveva ne avevano dimostrato eccellenza. Nel scuole per ragazze; la sua azione è im- già organizzato il lavoro delle donne breve periodo in cui la Comune è ope- prontata da propositi innovativi e di durante l’assedio: 32 mila donne aveva- rativa, viene inoltre avviata presso il Pa- laicizzazione. Alcune iniziative sono già no ricevuto del lavoro per il confezio- lazzo dell’Industria una commissione state avviate a livello di distretto prima namento delle uniformi della Guardia incaricata dell’organizzazione del lavo- dell’insediamento della Tinayre: nel VII nazionale, ma a seguito dell’armistizio, ro “libero” delle donne associate negli arrondissement viene inaugurata una tutte le attività erano state interrotte. atelier, con il compito di acquistare le “scuola nuova” per ragazze con annes- Attraverso i comitati di distretto le don- materie prime, ripartire i guadagni e di- so un laboratorio di lavoro, un rifugio ne dell’Unione recensiscono le disoccu- stribuire il lavoro tra i venti distretti. per le orfane e le giovani donne inoccu- pate e, in virtù del decreto della comu- Tuttavia, il 6 maggio 1871, Leo Frankel7, pate; il 26 marzo compare una Società ne del 16 aprile sulla requisizione dei a capo della Commissione del lavoro, dell’educazione nuova (tra i cui delegati laboratori abbandonati dai padroni che pubblica un lungo rapporto il cui sen- figurano due donne che ritroveremo si erano rifugiati a Versailles, individua so si può cogliere dalla seguente frase: nelle organizzazioni femminili succes- dei locali da utilizzare per la creazione “Il lavoro della donna è il più oppresso, sive alla Comune) che propone un ri- dei cosiddetti ateliers cooperatifs. la sua riorganizzazione immediata è del pensamento generale dei programmi Il progetto elaborato dall’Unione delle tutto urgente”. Annuncia allo scopo una scolastici e l’uso di metodi pedagogici donne e inviato alla Commissione del riunione di tutte le corporazioni operaie innovativi; sono già attivi infine un ate- lavoro, prevedeva la creazione di una as- dei due sessi e convoca le rappresentan- lier école per l’insegnamento professio- sociazione produttrice in ogni distretto, ti dell’Unione per formare delle camere nale ed una scuola di disegno, meglio autonoma ma con regole coerenti con sindacali che inviino delle delegate alla nota come scuola di arte industriale per i principi generali dell’Unione, dotata Camera federale. La riunione che avreb- giovani fanciulle. di laboratorio, magazzini e commesse be dovuto svolgersi il 21 maggio, non Il 2 aprile 1871 la Comune vota la legge ugualmente ripartite per evitare la con- avrà luogo per l’ingresso a Parigi delle di separazione tra Chiesa e Stato: così, correnza; stabiliva prezzi di vendita e truppe di Versailles. in un’epoca in cui era inevitabile seguire tariffe delle lavoratrici, secondo il prin- l’ordine morale imposto dalla Chiesa, si cipio di “uguale salario per un uguale La repressione stabilisce il diritto al divorzio e il rico- numero di ore”. Le associazioni produt- La maggior parte delle donne che par- noscimento dell’unione libera, nonché tive eleggevano al proprio interno due tecipano alla Comune, trovano la morte una pensione di 600 franchi alla donna, responsabili e, attraverso la mediazione sulle barricate nella semaine sanglante, sposata o compagna, di membri della del comitato centrale dell’Unione, dove- o negli scontri o fucilate sul campo dalle Guardia nazionale morti in combatti- vano mettersi in rapporto con le asso- truppe di Versailles. mento, ed una pensione di 365 franchi ciazioni dello stesso tipo della Francia e Secondo l’inchiesta parlamentare pre- ai figli, legittimi o naturali, dei caduti. dell’estero per favorire l’esportazione e sentata dal capitano Briot, sono arre- La Comune bandisce inoltre la prostitu- lo scambio di prodotti. state più di mille donne: le motivazioni zione che viene dichiarata una “forma di L’ambizione era di riorganizzare più in degli arresti tentano di giustificare una sfruttamento commerciale di creature generale il mercato del lavoro femmini- condanna penale. Insieme all’accusa di umane da parte di altre creature uma- le sul modello di quanto era avvenuto aver partecipato alle agitazioni della Co- ne”. per gli uomini in modo che si potesse mune, sono spesso accusate di furto o “assicurare il prodotto al produttore di vagabondaggio, di prostituzione per La questione del lavoro femminile […] sottraendo il lavoro al giogo del il fatto di vivere in una relazione non Molto presto tuttavia l’Unione giunge capitale oppressore”; assicurare ai la- sancita dalla Chiesa, di essere “esaltate” ad affrontare un problema urgente, os- voratori la direzione dei loro affari; per aver parlato in pubblico durante le sia quello dell’organizzazione del lavo- diminuire le ore di lavoro; azzerare la assemblee, di essere “incendiarie” per- ro femminile. Elisabeth Dmitrieff mette concorrenza tra i lavoratori dei due sessi ché avevano il compito di distribuire fin da subito in guardia la Comune: “in in quanto i loro interessi sono del tutto durante i combattimenti armi e petrolio. presenza dei fatti attuali, per la miseria identici; parificare i salari tra i due sessi Le donne arrestate attraversano Parigi

(6) Il 15 maggio una donna di nome André detta “Matelassiére” per le sue capacità dialettiche, in una riunione del club Ambroise afferma che “andrebbero fucilati entro le 24 ore tutti i rappresentanti della Chiesa […] Non serve arrestare i preti, bisogna dichiararli fuori legge in modo che ogni cittadino possa ucciderli come si uccide un cane con la rabbia”. Il 20 maggio a Nicolas des Champs una sconosciuta propone per la difesa di Parigi di sostituire i sacchi di terra con i cadaveri di 60.000 preti e di 60.000 suore della città. 24 Storia Trotskismo Oggi N5 verso Versailles tra le ingiurie dei bor- alla deportazione in una struttura forti- comunarda. Si sono organizzate in un ghesi accorsi per assistere allo spettaco- ficata, 16 alla deportazione semplice. La movimento e si sono imposte sul terre- lo. Rinchiuse nella prigione di Chantiers fregata Virginie salpa il 10 agosto 1873 no politico, consapevoli che solo nel ro- subiscono condizioni degradanti relega- (due anni dopo la Comune) e impiega vesciamento del sistema di sfruttamento te su graticci riempiti di vermi. L’opera 120 giorni per toccare le coste della di una classe sull’altra si sarebbe potuto di una di loro testimonia l’orrore di Nuova Caledonia. risolvere anche il problema della disu- questa detenzione durata diversi mesi guaglianza tra i sessi. Con la stessa con- ma anche la solidarietà con cui le prigio- Un esempio imperituro vinzione che oggi mostrano le donne di niere affrontano l’esperienza nonostan- Tutte queste donne hanno pagato un Siria, Egitto, Tunisia, Spagna, Brasile, te la promiscuità, la mancanza di igie- grosso tributo nella speranza di far di ogni parte del mondo dove si lotta ne e le punizioni arbitrarie.8 Una volta trionfare il loro ideale di giustizia so- contro la violenza, lo stupro quale arma pronunciate le sentenze, sono trasferite ciale e di uguaglianza, lottando in un di guerra, le discriminazioni nel mondo in altre prigioni in attesa di partire per contesto difficile. Hanno investito tutte del lavoro, la precarietà, le differenze di il periodo di deportazione: 31 donne le loro forze convinte che la loro sorte salario, il diritto alla contraccezione e sono condannate ai lavori forzati, 20 dipendesse dall’esito dell’esperienza all’aborto.

Le barricate della Comune

(7) Leo Frankel, 1844 – 1896, militante ungherese, membro dell’Internazionale dal 1867, ne rappresentò la sezione tedesca a Parigi dove lavora come operaio gioielliere. Durante l’esperienza della Comune fu membro della Guardia nazionale, del Comitato centrale e presidente di varie commissioni tra cui quella sul lavoro. Era in corrispondenza con Marx. Ferito nella settimana di sangue sulle barricate e soccorso da Elisabeth Dmitrieff di cui pare fosse innamorato non corrisposto, si rifugiò in Svizzera prima e poi in Inghilterra, mentre in Francia il Consiglio di guerra lo condannava a morte in contumacia. (8) Célestine Hardoin, La Détenue de Versailles en 1871, opera riedita nel 2005 dall’associazione Les amis de la Commune de Paris. Trotskismo Oggi N5 Dossier sul materialismo (parte II) 25 Materialismo o idealismo? Il materialismo dialettico e l’attualità della polemica di Lenin

Lenin, Gorkij e Bogdanov giocano a scacchi a Capri

di Adriano Lotito

Articolo in forma di conversazione il dibattito filosofico sulla battaglia po- realtà. Come scrive Engels nel Ludwig litica: si tratta di due livelli diversi che Feuerbach, “ad ogni scoperta che fa n questa seconda puntata del no- hanno linguaggi differenti pur essendo epoca nel campo delle scienze naturali” Istro dossier sul materialismo dia- dialetticamente correlati. Ritornando il materialismo è costretto a “cambiare lettico, abbiamo deciso di concen- a Materialismo ed empiriocriticismo, la sua forma”. Il punto è che la maggior trarci sullo sviluppo della concezione quest’opera nasce in una fase di con- parte dei filosofi e alcuni fisici (della marx-engelsiana da parte di Lenin, in troffensiva della filosofia idealistica e scuola del cosiddetto “idealismo fisico”) particolare sulla sua opera del 1908, reazionaria, controffensiva maturata sul a fronte di queste scoperte decisero di Materialismo ed empiriocriticismo. terreno della rivoluzione scientifica di “buttare il bambino con l’acqua sporca”, Ci puoi introdurre l’opera e conte- fine Ottocento. Il materialismo mecca- cioè di sbarazzarsi del materialismo tout stualizzarla dal punto di vista storico nicistico, di cui abbiamo parlato anche court. Piuttosto che interpretare la rivo- e politico? nel dossier sul materialismo pubblicato luzione scientifica in atto come una crisi Innanzitutto partiamo da una consi- nello scorso numero, che aveva rappre- del modello meccanicistico, essi la con- derazione: anche Lenin considera il sentato per secoli il pilastro della scien- siderarono come una crisi della scienza materialismo dialettico come uno stru- za moderna, si era rivelato incapace di in quanto tale, del materialismo in ge- mento di lotta, come l’espressione di comprendere le grandi scoperte scien- nerale. Di qui la tendenza a ritornare al una battaglia che è innanzitutto sociale tifiche di fine Ottocento: l’elettrone, il paradigma idealistico in sostituzione del e politica; dunque la sua produzione radio, le teorie dell’elettromagnetismo materialismo. Una tendenza dovuta in strettamente filosofica, che comprende erano tutte scoperte che trascendevano particolare all’ignoranza e alla diffiden- oltre a Materialismo ed empiriocriti- il rigido impianto riduzionista della fisi- za nei confronti della dialettica. Così si cismo anche la raccolta dei Quaderni ca classica, con le sue categorie assolute spiega il successo della corrente positi- filosofici (redatti tra il 1895 e il 1917), e definitive, con la sua concezione di vista e della tendenza, inclusa in questa, non ha una funzione speculativa fine a una natura omogenea riducibile a una dell’empiriocriticismo, i cui maggiori sé stessa, bensì un’importanza politica serie di atomi indivisibili e indistruttibi- esponenti, Ernst Mach e Richard Avena- anche legata alla contingenza storica. Il li, che costituivano a detta dei fisici di rius, sono duramente criticati da Lenin. che non significa che Lenin appiattisca questa scuola, gli elementi ultimi della Infatti, una volta che si abbandoni il 26 Dossier sul materialismo (parte II) Trotskismo Oggi N5 materialismo e la considerazione della zionaria, e dogmatizzandolo in modo scienza la logica, la dialettica e la teoria realtà oggettiva, si priva l’uomo di ogni da renderlo inoffensivo. Proprio contro della conoscenza del materialismo (non rapporto conoscitivo con la realtà, po- queste falsificazioni Lenin intraprende occorrono tre parole: è una stessa e nendolo nell’impossibilità di agire per una battaglia filosofica e politica tesa a identica cosa), prendendo tutto ciò che trasformare scientificamente il mondo. difendere il materialismo dialettico da c’è di prezioso in Hegel e sviluppandolo Se non si riconosce la realtà, non la si tutte le sue revisioni sostanziali, svilup- ulteriormente”. Questo basta a confuta- elimina di certo, ma semplicemente la si pandolo al tempo stesso sulle sue basi re la nota obiezione secondo cui Marx subisce senza reagire. in modo da far fronte alle nuove con- non era un materialista dialettico: Marx dizioni createsi agli inizi del XX secolo. si è occupato in particolare di fenomeni In questo quadro che forma assume economici e sociali ma con la consape- la controffensiva idealistica in Rus- Ma questa operazione che Lenin volezza appunto che la dialettica della sia? svolge sul pensiero di Marx non è società è solo un caso particolare della In Russia l’empiriocriticismo si diffonde anch’essa un’operazione revisioni- dialettica. In questo senso Lenin si in- in una situazione controrivoluzionaria. sta, una personale interpretazione serisce in perfetta continuità nella linea E’ finita la rivoluzione del 1905 e il re- di Marx volta a sistematizzare il suo di sviluppo del materialismo dialettico gime zarista ha scatenato appunto una pensiero in una dottrina rigida e fun- avviata da Marx ed Engels. controffensiva a tutti i livelli, in partico- zionale a interessi di partito? In altre lare inasprendo la repressione contro i parole, il materialismo dialettico è Ora scendiamo più nel dettaglio: in rivoluzionari ma anche attraverso una opera di Marx o si tratta di un’aggiun- pratica, cosa dicevano gli empiriocri- lotta ideologica serrata che colpisce ta posteriore e ideologica estranea al ticisti e perché il loro è un abbando- purtroppo anche gli ambienti rivoluzio- suo spirito scientifico e filosofico? no del materialismo? nari e intellettuali legati al movimento Questa opinione è stata (ed è) ripetuta Per comprendere la critica svolta da operaio. Al 1908 risale la pubblicazione da molti “professori”, nel senso dispre- Lenin contro la scuola empiriocriticista dei Saggi sulla filosofia del marxismo, giativo usato da Lenin, che volevano bisogna ripartire da quella questione raccolta che conteneva articoli di Ba- “recuperare” il pensiero “genuino” di fondamentale della filosofia di cui ci sia- zarov, Bogdanov, Lunacarskij, Berman, Marx, buttando a mare tutti gli svilup- mo già occupati nello scorso numero: Helfond, Juskevic e Suvorov, che inten- pi successivi della sua teoria, compreso la questione dei rapporti tra l’essere e devano sottoporre a revisione il mate- l’apporto fondamentale di Engels prima il pensiero. Schematizzando, nella pre- rialismo dialettico in senso empiriocri- e di Lenin poi. Tra gli ultimi teorici di cedente conversazione abbiamo detto ticista, seguendo le indicazioni di Mach questo “ritorno a Marx” possiamo cita- che per l’idealismo il dato primordiale e Avenarius. Proprio contro questa ini- re il filosofo idealista Diego Fusaro, che è il pensiero, l’idea, la coscienza, men- ziativa Lenin scrive il suo Materialismo appunto oppone Marx a Engels e Lenin tre per i materialisti a venire prima è ed empiriocriticismo, dimostrando che (finendo però col tornare a Fichte e He- appunto la materia e il pensiero non nel momento in cui si intacca il pilastro gel!). I tentativi di abbandonare alcune è altro che il prodotto di una materia fondamentale del marxismo, ovvero il tesi fondamentali del marxismo in nome giunta ad un livello di organizzazione materialismo, si passa inevitabilmente della sua “autenticità” non è certo pre- particolarmente complesso e avanzato. nel campo della reazione idealistica e rogativa della nostra epoca. Già al tem- Orbene, gli empiriocriticisti, e in gene- fideistica; non esistono vie di mezzo. po di Lenin alcuni “marxisti” sosteneva- rale la corrente positivista che tra la fine no che le concezioni di Engels fossero dell’Ottocento e gli inizi del Novecento In generale il marxismo non se la invecchiate e avessero bisogno di “in- fu dominante tra gli intellettuali, soste- passava certo bene in quel periodo. novazioni”. Proprio da questa posizione nevano che la realtà è costituita dalle In effetti no. Si assisteva ad un tripudio nacquero i tentativi di una revisione in sensazioni, e che nulla esiste o comun- di tendenze contrastanti, unite però dal- senso “empiriocriticista”, cioè in ultima que nulla si può conoscere al di fuori la falsificazione in un senso o nell’altro analisi idealista, del marxismo. Questa dell’esperienza che l’uomo ne fa; i corpi del materialismo dialettico. Da un lato posizione è in realtà priva di fondamen- dunque, ripetendo Mach, sono “com- tendenze economicistiche che riduce- to. E’ vero che Marx non ha dedicato plessi di sensazioni” anziché essere le vano il marxismo allo scheletro eco- un’opera specifica al materialismo - dia sensazioni un prodotto del corpo. A ben nomico epurandolo da ogni interesse lettico; era però d’accordo con le idee vedere la posizione sostenuta dall’empi- filosofico e dunque da ogni sforzo poli- formulate da Engels in questo campo riocriticismo può essere onestamente tico atto a rivoluzionare lo stato di cose (aveva infatti letto, approvato e integra- identificata in una nuova riproposizione esistente (in particolare la tendenza del to l’Antiduhring, da cui Lenin prende le di una vecchia cosa: l’idealismo appun- marxismo cosiddetto “ortodosso”, che mosse) e le basi fondamentali della teo- to, e in particolare l’idealismo sogget- abbiamo sottoposto a critica nella pri- ria si ritrovano nel corso di tutta la sua tivo del reverendo Berkeley, uno dei ma puntata di questo dossier). Dall’al- opera, in particolare nel Capitale che più importanti filosofi del Settecento. tro tendenze soggettivistiche e appunto costituisce un’applicazione magistrale Berkeley sosteneva infatti che “esse est idealistiche che eliminavano il lato og- delle tesi del materialismo dialettico. percipi”, cioè che nulla esiste al di fuori gettivo, cioè materiale, della dottrina, Per usare le parole di Lenin: “Marx non delle nostre percezioni: la realtà si iden- falsificandola interamente. Si trattava di ci ha lasciato alcuna Logica (…) ci ha tifica con le nostre percezioni sensibili, interpretazioni in ogni caso unilaterali lasciato tuttavia la logica del Capitale, e a prescindere da queste nulla esiste. che non coglievano l’aspetto dialettico che per il problema che ci interessa do- Ora, anche il materialismo attribuisce e dinamico del marxismo, svuotandolo vrebbe essere utilizzata al massimo. Nel un’importanza primaria alle sensazioni di ogni pretesa trasformativa e rivolu- Capitale vengono applicate ad una sola in sede conoscitiva, cioè come strumen- Trotskismo Oggi N5 Dossier sul materialismo (parte II) 27 to per conoscere la realtà, ma non le professa l’inesistenza degli oggetti al di alla realtà, ma si tratta sempre di una identifica con l’oggetto della conoscen- fuori dello spirito: gli oggetti sono, per corrispondenza condizionata, approssi- za, ma appunto come lo strumento per dirla con Berkeley, combinazioni di sen- mativa, mai definitiva. Una determinata conoscere un oggetto che è posto al di sazioni”1. teoria scientifica è sempre suscettibile fuori delle percezioni e della nostra co- di essere sostituita da una teoria più scienza e che esiste indipendentemente Però questi oggetti “in sé” non solo completa che possa cogliere livelli più dall’esperienza che ne possiamo fare. La esistono indipendentemente dall’uo- profondi della materia: la teoria “sor- differenza è sostanziale. Un altro teori- mo, ma secondo Lenin possono an- passata” continua però a conservare, co, al quale i fautori di questa “nuova” che essere conosciuti in modo ap- entro certi limiti, una validità oggettiva filosofia si rifanno, è Hume: anche lui prossimativamente esatto. (è il caso ad esempio del superamento sostiene che tutta la realtà non è altro Questo punto è da chiarire. Gli uomini della fisica classica che Lenin analizza che una “collezione di impressioni” sog- possono conoscere la realtà materiale, appunto come un progresso scientifico gettive ma non conclude che il mondo posta fuori di loro, perché le loro idee piuttosto che come una crisi della scien- non esista materialmente (come scrive sono immagini delle cose. Ma per il za). Berkeley) perché più semplicemente, e materialismo dialettico la conoscenza La nostra conoscenza è sempre relativa: più ipocritamente, rifiuta di prendere che l’uomo può avere della realtà non questo non significa che non contenga posizione. Per Hume e in generale per è mai assoluta e definitiva, trattandosi elementi di verità oggettiva, ma sempli- tutti quei teorici che Engels e Lenin de- al contrario di un processo dinamico. cemente che non può esaurire una volta finiscono “agnostici”, non si può appu- E’ necessario ribadirlo perché una delle per tutte il suo oggetto. “La dialettica, rare l’esistenza reale del mondo mate- critiche mosse con più costanza al ma- come spiegava già Hegel, comprende i riale perché non si può andare oltre le terialismo dialettico, anche da parte di fattori del relativismo, della negazione, percezioni sensibili. La stessa cosa può intellettuali “marxisti”, è stata quella di e dello scetticismo, ma non può essere dirsi di Kant: anche questo filosofo che essere un sistema dogmatico e assolu- ridotta allo scetticismo. La dialettica ma- tanto ha inciso sullo sviluppo della filo- to2. “Le idee” scrive Lenin “sono riflessi terialistica di Marx ed Engels abbraccia sofia moderna tende ad assumere una delle cose”: questo non significa che le senza contrasto il relativismo, ma non si posizione agnostica nella misura in cui nostre idee sono fotografie esatte della riduce ad esso; il che vuol dire che essa pur ponendo una realtà fuori della co- realtà, bensì che sono approssimazioni è d’accordo sulla relatività di tutte le no- scienza, dichiara questa realtà incono- sempre migliorabili dei processi og- stre conoscenze, non tuttavia nel senso scibile: si tratta della celebre distinzione gettivi che avvengono all’esterno. La della negazione della verità oggettiva, tra “cosa in sé”, inconoscibile, e “cosa conoscenza non è un rispecchiamento sebbene in quello della relatività stori- per noi”, cioè la cosa per come si mostra immediato e totale, ma un processo di ca dei limiti dell’approssimazione delle ai nostri sensi. Si capisce bene che se si approfondimento per approssimazioni nostre conoscenze a questa verità”4. dovessero adattare queste posizioni, al successive che non raggiunge mai una Quello che i suoi contemporanei non di là delle loro differenze, alla concezio- fine, ed è al tempo stesso il riflesso di hanno compreso secondo Lenin è il ne marxista, ciò significherebbe intacca- una materia in continuo divenire e illi- rapporto tra verità relativa e verità asso- re l’essenza stessa del marxismo, ovvero mitatamente approfondibile3. La pro- luta. Bisogna essere chiari: il materiali- la posizione materialista. Contro questo cessualità del conoscere, riflesso ad un smo dialettico, aperto e flessibile, non revisionismo del marxismo operato dai tempo della processualità della materia è il materialismo meccanicistico, ridut- seguaci russi di Mach e Avenarius si e della storicità della scienza, esclude tivo e dogmatico; si tratta di due visioni scaglia Lenin: “Il materialismo è l’am- di per sé ogni carattere di definitività. completamente differenti del mondo. Il missione degli oggetti in sé o al di fuori In questa concezione non c’è traccia meccanicismo considera la realtà come dello spirito: per esso le idee e le sensa- di dogmatismo: man mano che avanza una struttura lineare, omogenea, che si zioni sono copie o immagini di questi il progresso scientifico noi ci formiamo ripete identica a sé stessa dall’infinita- oggetti. La dottrina opposta (idealismo) delle idee sempre più corrispondenti mente grande all’infinitamente piccolo

(1) V. I. Lenin, Materialismo ed empiriocriticismo. Note critiche su una filosofia reazionaria, Quaderni sapere, Nuove edizioni operaie, Roma, 1978, p. 22. (2) Tra i critici e i cattivi interpreti del materialismo dialettico in ambito marxista abbiamo ad esempio Anton Pannekoek, estremista nell’accezio- ne leniniana del termine (oggi lo chiameremmo ultrasinistro), che considerava il materialismo di Lenin come la versione russa del materialismo borghese di stampo settecentesco; altri teorici critici sono il primo Lukacs (in particolare in Storia e coscienza di classe, 1923), Karl Korsch (Marxismo e filosofia, 1923), i teorici della scuola di Francoforte (Adorno, Horkheimer, Marcuse per citare i più importanti) e altri esponenti del cosiddetto “marxismo occidentale”, una corrente piuttosto eterogenea e caratterizzata dalla divisione che i suoi teorici operano tra dialettica della natura e dialettica storico-sociale, prendendo in considerazione quasi sempre solo quest’ultima (3) La teoria leniniana del riflesso rappresenta sicuramente uno dei punti più equivocati e fraintesi del materialismo dialettico. Per citare solo una tra le gravi deformazioni interpretative a cui è stato sottoposto, alcuni teorici di tendenze diverse, come Umberto Eco e Costanzo Preve, hanno paragonato questa teoria alla concezione della conoscenza elaborata da Tommaso D’Aquino nel Medioevo: la teoria dell’adeguamento dell’intelletto alle cose (“adaequatio rei et intellectus”). L’identificazione del materialismo dialettico con la scolastica medievale è chiaramente un’interpretazione del tutto arbitraria e infondata: nella concezione aristotelico-tomistica il rispecchiamento della realtà è postulato in modo aprioristico e definitivo; nella concezione marxista il rispecchiamento è il risultato di un processo attivo e sempre in divenire; nella concezio- ne medievale l’oggetto del rispecchiamento sono le “essenze” fisse e create una volta per tutte da Dio; nella concezione marxista l’oggetto è dialettico (è sempre sé stesso e altro da sé, in continuo collegamento con l’ambiente circostante e in mutua trasformazione con le altre parti di materia); nella concezione medievale la conoscenza adegua la realtà; nella concezione marxista la conoscenza approssima la realtà, dove nel verbo approssimare è insito il più o il meno che era invece escluso dal verbo adeguare. 4) V. I. Lenin, op.cit., p. 110. 28 Dossier sul materialismo (parte II) Trotskismo Oggi N5 (per dirla con Pascal, scienziato e filo- teria, come il materialismo meccanicista la può operare grazie allo strumento sofo del Seicento) e che può essere ri- non è la sola forma di materialismo”6. In della dialettica, sconosciuta ai materia- dotta a degli elementi ultimi una volta effetti questi fenomeni apparentemente listi settecenteschi e ai realisti ingenui conosciuti i quali, abbiamo colto il sen- inconciliabili potrebbero essere consi- (cioè meccanicisti)8. so ultimo della realtà. Le scoperte della derati perfettamente compatibili se si fisica contemporanea hanno stravolto “allargasse” il concetto che noi abbiamo Abbiamo parlato in modo sintetico completamente questa concezione: gli di materia: “La distruttibilità dell’atomo, del rapporto tra essere e pensiero atomi, considerati elementi “ultimi”, la sua inesauribilità, la variabilità di tutte secondo il marxismo; sia dal punto si sono scoperti complessi e divisibi- le forme della materia e dei suoi movi- di vista ontologico (cioè dal punto li. Gli elettroni, che al tempo di Lenin menti, sono sempre stati le colonne del di vista della materia in quanto tale, erano considerati i “nuovi” elementi materialismo dialettico. In natura, tutti i in quanto separata dalla coscienza), “ultimi”, sono stati anch’essi scomposti limiti sono relativi, convenzionali, mo- sia dal punto di vista gnoseologico in elementi ancora più piccoli, i quark. bili, riflettono l’approssimarsi del no- (cioè dal punto di vista della cono- In questo senso è lungimirante l’affer- stro intelletto alla conoscenza della ma- scenza che noi abbiamo della mate- mazione di Lenin sulla “inesauribilità teria, ma ciò non dimostra affatto che la ria). Possiamo dire che i due aspetti dell’elettrone”: l’inesauribilità della natura, la materia stessa sia un simbolo, (l’esistenza della realtà fuori di noi e materia è data dall’infinita varietà delle un segno convenzionale, vale a dire un la conoscenza che ne abbiamo) sono interazioni e dei legami tra le sue parti. prodotto del nostro intelletto”7. In que- dialetticamente collegati. Ma come Il dinamismo della nostra conoscenza, sto senso idealismo e materialismo mec- possiamo dire che le nostre idee ri- per cui non possiamo mai raggiunge- canicistico sono contrari ma simmetrici: specchiano in modo approssimativa- re una verità ultima a cui fermarci, è il entrambe le dottrine ammettono degli mente esatto le cose esterne? Qual riflesso dunque del dinamismo della elementi definitivi; per il meccanicismo è il criterio mediante il quale verifi- materia, che non prevede elementi ul- si tratta di atomi “fisici”, per l’idealismo chiamo la correttezza o meno della timi a cui ridurre tutta la realtà, ma una di percezioni, dati sensibili, numeri o nostra conoscenza, la sua corrispon- infinità di interazioni e relazioni da cui segni linguistici (a seconda della più o denza alla realtà oggettiva? deriva un’incredibile varietà di forme meno nuova tintura che queste scuole si Senza dubbio la teoria materialistica materiali che sembrerebbero anche con- danno nel corso del tempo). Per il ma- della conoscenza si fonda sul criterio trastanti per una concezione antidialet- terialismo dialettico al contrario, tutte le della prassi. Porre al di fuori della pra- tica della realtà quale quella del mate- proprietà della materia (massa, energia, tica il problema della corrispondenza rialismo meccanicistico. Tutta la realtà, dualismo, ecc.) sono relative e in mutua della verità oggettiva al pensiero umano ci insegna il materialismo dialettico, è trasformazione, ad eccezione di una: la significa darsi alla scolastica, dice Marx “unità di opposti”: onda/corpuscolo, proprietà di esistere indipendentemen- nella sua seconda tesi su Feuerbach. campi/particelle, continuo/discontinuo; te dall’uomo, fuori della sua coscienza. La pratica è la migliore confutazione in natura si ritrovano continuamente Questo è l’unico “assoluto” che il mar- dell’agnosticismo di Kant e di Hume, queste dualità, a tutti i livelli di organiz- xismo ammette. Per il resto ogni verità come del resto di tutti gli altri sotterfugi zazione della materia. L’idealismo fisi- è relativa e riflette proprietà che a loro filosofici, ripete Engels. “Il successo dei co, che considera la realtà un numero, volta, pur nella loro oggettività, non nostri atti dimostra la corrispondenza un simbolo, viene alimentato proprio sono definitivamente valide. L’impresa delle nostre percezioni con la natura dall’incapacità del meccanicismo nello di Lenin e in generale dei materialisti oggettiva delle cose percepite”9. Nel spiegare questi fenomeni contradditto- dialettici è proprio questa: affermare momento in cui noi siamo in grado di ri- ri5. Ma come ci ricorda Sergej Vavilov, una nuova prospettiva di realismo che produrre praticamente un processo na- fisico e storico della scienza sovietico, unisca la relatività con l’oggettività, due turale, quel processo da essere una cosa “le masse invariabili della fisica classica elementi apparentemente inconciliabili. in sé sconosciuta, diviene una cosa per non sono la sola forma possibile di ma- E questa “apertura” del realismo Lenin noi, cioè una cosa che siamo in grado

(5) La teoria della relatività di Einstein (1905 e 1913) e lo sviluppo della meccanica quantistica (a partire dal 1900) hanno sì avvalorato deter- minate tesi del materialismo dialettico ma anche alimentato le concezioni idealistiche sul terreno fisico; ciò è dovuto, come sottolinea Lenin, all’ignoranza di molti fisici e teorici rispetto alla dialettica, che ha portato questi a ripudiare il materialismo in quanto tale, piuttosto che una sua specifica forma (meccanicistica). Alcune interpretazioni della meccanica quantistica hanno costituito e costituiscono tuttora il baluardo dell’ide- alismo fisico. Ci riferiamo in particolare alla produzione teorica della scuola di Copenaghen (anni Trenta) e dei suoi maggiori esponenti, Werner Heisenberg e Niels Bohr, i quali riprendono le tesi fondamentali dell’idealismo sulla base di un’interpretazione in senso soggettivistico della quantistica. Per un’analisi dettagliata di questi problemi in una prospettiva coerentemente marxista, consideriamo imprescindibile la lettura di Fisica contemporanea e materialismo dialettico, di Eftichios Bizakis, Lavoro liberato, Milano 1974. L’autore, un militante rivoluzionario greco, partigiano e filosofo, passa in rassegna gran parte della filosofia del secolo scorso, in particolare le correnti neopositiviste e la filosofia analitica, e analizza le grandi scoperte della fisica contemporanea alla luce delle categorie materialistico-dialettiche. (6) S. Vavilov, Lénine et les problèmes philosophiques de la physique moderne, Mosca, 1953, p. 15. (7) V. I. Lenin, op.cit., p. 276. (8) Per approfondire la teoria della conoscenza materialistico-dialettica e le varie questioni ad essa connesse, segnaliamo come di estrema importanza il lavoro del gruppo diretto dal filosofo della scienza Ludovico Geymonat (per citare solo due titoli che riteniamo fondamentali, la Storia del pensiero filosofico e scientifico in sei volumi, Garzanti, Milano, 1970-72, con richiamo di fondo al materialismo dialettico, e il più ma- neggevole Scienza e realismo, Feltrinelli, Milano, 1977). Gli studi del gruppo di Geymonat sono a loro volta ancorati al lavoro teorico-scientifico di alcuni accademici sovietici, tra cui segnaliamo V. Foch e M. B. Omelyanovskij (L’interpretazione materialistica della meccanica quantistica. Fisica e filosofia in Urss, Feltrinelli, Milano, 1972). (9) V. I. Lenin, op.cit., p. 110. Trotskismo Oggi N5 Dossier sul materialismo (parte II) 29 di manipolare e sottomettere al nostro noscitivo e ridurla ad un sistema di in questa concezione, che porterebbe a dominio. Ecco perché per Lenin è assur- convenzioni e simboli di utilità prati- legittimare le istanze più retrive nell’ot- da una differenza di principio tra cosa ca: questa è stata la linea dell’ideali- tica di una conservazione dell’ordine in sé e cosa per noi: l’unica differenza smo fisico al tempo di Lenin e anche esistente. Purtroppo bisogna constatare da ammettere è quella tra le cose note e successivamente (nella sua opera che queste tendenze sono ancora oggi quelle che dobbiamo ancora conoscere. sono citati spesso Poincarè e Duhem dominanti e lo dimostra il polverone Ritornando all’importanza del criterio a nome di questa tendenza); ma cosa sollevato dal Manifesto per il nuovo della pratica, l’apporto della prassi alla significa in effetti svolgere questa realismo di Maurizio Ferraris, filosofo teoria non ha luogo soltanto nella fase operazione? Quali sono i pericoli in- che si scaglia contro le posizioni idea- di convalida delle conoscenze elaborate siti nel depotenziamento conoscitivo listiche e antiscientifiche della scuola in sede teorica, ma anche nella fase ini- del sapere scientifico? cosiddetta postmoderna, in particolare ziale, creativa, di tali conoscenze. Que- Togliere alla scienza una verità, seppu- contro la corrente del “pensiero debo- sto ce lo dimostra il contributo fonda- re relativa, è pericolosissimo, perché le” (il cui rappresentante più conosciu- mentale della tecnica allo sviluppo delle lascia il campo libero alle istanze più to è il filosofo Gianni Vattimo). Questa teorie scientifiche nel corso della storia. reazionarie e oscurantiste, che legitti- corrente di pensiero parte dalla filosofia “Certo” afferma Lenin “non si deve di- mano in questo modo il fideismo e il di Nietzsche, o meglio dalla sua inter- menticare che il criterio della prassi, in clericalismo. Pensiamo al dibattito crea- pretazione ad opera di filosofi come il sostanza, non può mai confermare o zionismo-evoluzionismo: su quale base francese Derrida, e conclude che “non confutare completamente una rappre- possiamo opporci alla loro equiparazio- esiste nulla al di fuori del testo”, ovvero sentazione umana qualunque essa sia. ne, da molti “commessi della Chiesa” “non esistono fatti, ma solo interpre- Anche questo criterio è talmente inde- ritenuta opportuna, se riteniamo che la tazioni”: non possiamo considerare la terminato da non permettere alla cono- scienza non abbia contenuti oggettivi? realtà oggettiva a prescindere dalle no- scenza dell’uomo di trasformarsi in un Oppure, per esemplificare l’assurdità stre interpretazioni. Vecchi miti ritorna- assoluto; ma nello stesso tempo è abba- che comporterebbe una svalutazione no ammantati di abiti teorici differenti. stanza determinato per permettere una conoscitiva della scienza, pensiamo al Contro queste posizioni Ferraris fonda lotta implacabile contro tutte le varietà caso di Galileo; una delle maggiori ac- la sua prospettiva sulla base di un rea- dell’idealismo e dell’agnosticismo”. cuse a suo tempo rivolte allo scienziato lismo sicuramente ingenuo, intriso di Un’altra precisazione fondamentale da fu formulata dal gesuita Melchiorre In- confusionismo, semplicismo e tecnici- farsi è questa: il rimarcare l’importanza chofer che affermò: “L’autore sostiene smo (cioè senza nessun riferimento alla della pratica non significa degradare il di avere discusso un’ipotesi matemati- dialettica né sul terreno ontologico né marxismo a pragmatismo. Quest’ultima ca, ma le conferisce realtà fisica”11. Se su quello gnoseologico), ma il proble- scuola di pensiero, diffusasi negli Stati la realtà è solo un simbolo matematico, ma che mette in luce è sicuramente cru- Uniti a cavallo tra il XIX e il XX secolo, tesi sostenuta dai fisici e dai filosofi ap- ciale: ridurre la realtà oggettiva alle co- conserva l’opposizione di teoria e prassi partenenti alle varie scuole idealistiche, struzioni idealistiche del soggetto porta e azzera la prima in luogo della secon- questa critica sarebbe assolutamente alla totale impotenza dell’uomo nei da. In questo senso i pragmatisti negano legittima e logicamente ineccepibile. confronti del mondo che ha davanti12. alla pari di tutti gli idealisti il valore co- Non a caso nel 1990 l’allora cardinale La realtà non scompare se noi decidia- noscitivo della scienza, per ammetterne Joseph Ratzinger, in occasione di una mo di farla scomparire: la realtà rimane, unicamente il valore pratico. Una que- conferenza universitaria, cercò di giu- irriducibile all’uomo, e se ci rifiutiamo stione spiegata bene dal teorico cinese stificare l’operato dell’Inquisizione con- di riconoscerla saremo costretti a subir- Zhang Enci nel suo Conoscenza e verità tro Galileo proprio avvalendosi delle la passivamente. Oltretutto il ragiona- secondo la teoria del riflesso (1977): tesi, idealistiche, del filosofo anarchico mento idealistico che tende a mettere in “gli utilitaristi dicono ‘l’utile è la veri- Feyerabend il quale sostiene appunto dubbio l’esistenza di un mondo esterno tà’; i marxisti dicono ‘la verità è utile’. l’inesistenza di un fondamento ogget- oggettivamente conoscibile, se portato Questi due principi si rassomigliano in tivo alla base delle teorie scientifiche. alle estreme conseguenze, conduce a apparenza; in realtà sono fondamental- Per Feyerabend una teoria scientifica si dubitare anche dell’esistenza degli altri mente opposti”. In altri termini: “il mar- indica come più adeguata rispetto ad uomini, finendo per approdare ai lidi xismo considera utile la verità ma non un’altra esclusivamente per via di una del solipsismo, cioè a una concezione considera l’utile come il criterio della serie di convenzioni politiche, sociali, profondamente individualistica che non verità”10. storiche, extra-scientifiche. Non è ne- riesce ad andare oltre l’individuo e le cessario aggiungere altro per far com- sue rappresentazioni, rendendo impos- Privare la scienza del suo valore co- prendere la pericolosità assoluta insita sibile ogni dimensione collettiva.

(10) Zhang Enci, Conoscenza e verità secondo la teoria del riflesso, 1977. Quest’opera di filosofia marxista pur essendo schematica e molto didattica è di grande importanza per fissare alcuni concetti e per alcune distinzioni abbastanza sofisticate introdotte dall’autore nel tentativo di sciogliere delle questioni problematiche inerenti al materialismo. L’opera, tradotta in italiano e prefata da Ludovico Geymonat, è reperibile su internet al seguente link: http://homosapiensplus.altervista.org/essenziali/riflesso/index.htm. (11) Giorgio De Santillana, Processo a Galileo, Mondadori, Milano, 1960, p. 477. (12) Il dibattito tra postmodernismo e nuovo realismo, che ha segnato la discussione filosofica degli ultimi anni in Italia e in Europa, ha visto l’intervento di quasi tutta l’intellettualità borghese. Ciò che importa qui è segnalare la totale assenza, in tutte le diverse prese di posizione, di una prospettiva materialistico-dialettica. Per chi fosse interessato ad approfondire il dibattito e a conoscere le diverse posizioni che si sono avvicen- date nella discussione, consigliamo la raccolta di saggi Bentornata realtà a cura di De Caro e Ferraris, Einaudi, 2012. 30 Dossier sul materialismo (parte II) Trotskismo Oggi N5 li gli scienziati devono raggiungere un proponiamo di fare nei prossimi nu- Il materialismo dialettico dunque accordo. Le stesse posizioni sono state meri di questa rivista, in occasione sottolinea la funzione conosciti- sostenute da Bruno Latour e Steve Wo- dei quali entreremo nel dettaglio su va della scienza: la scienza ci dice olgar: le affermazioni di uno scienziato questioni anche più specifiche. In qualcosa di reale, di corrispondente diventano un “fatto” non in seguito a conclusione, qual è il senso della bat- ad un mondo oggettivo posto fuori evidenze sperimentali, ma quando ri- taglia di Lenin contro l’empiriocriti- di noi. Ma le teorie scientifiche non scontrano il consenso della comunità. cismo e quale la sua attualità? sono anch’esse storicamente deter- La scienza, sostengono, non è osserva- Come dicevamo all’inizio della tratta- minate, non sono anch’esse il pro- zione della natura, ma una battaglia per zione, lo scopo che Lenin si prefigge dotto di un preciso contesto sociale costruire la realtà. Un ultimo esempio, non è speculativo ma politico. “Non è attraversato da interessi particolari ma ce ne sono a non finire, di questa possibile non vedere, dietro la scolasti- e di classe? Qual è il rapporto tra la concezione costruzionista della scienza ca gnoseologica dell’empiriocriticismo, scienza come oggettività e la scienza lo ritroviamo nel saggio Il Leviatano e la lotta dei partiti in filosofia: lotta che come ideologia? la pompa a aria. Hobbes, Boyle e la in sostanza esprime le tendenze e l’ide- Sicuramente anche lo sviluppo del pen- cultura dell’esperimento di Stephen ologia delle classi avverse della società siero scientifico è storicamente deter- Shapin e Simon Schaffer, in cui gli espe- contemporanea”15. L’idealismo, in tutte minato e risponde a delle esigenze di rimenti di Boyle sul vuoto con la pompa le sue varianti “moderne”, legittima og- classe. Ma il problema deve essere af- pneumatica venivano interpretati dagli gettivamente le istanze più conservatrici frontato sempre in modo dialettico, mai autori come risposte a quanto si stava della società, divenendo facile stru- unilaterale. Possiamo dire che la scienza dibattendo in politica nell’Inghilterra mento del fideismo e delle sue orga- ha un duplice valore: un valore intrinse- della restaurazione. La disputa con il nizzazioni; il materialismo al contrario, co, conoscitivo, per cui ci dice qualco- filosofo Hobbes, che negava l’esistenza nel corso della storia ha rappresentato sa di oggettivamente vero, e un valore del vuoto, era ricondotta ad una lot- sempre uno strumento di emancipa- ideologico, che rende il suo contenuto ta politica tra diverse concezioni dello zione e di progresso: l’ammissione di storicamente relativo. Zhang Enci intro- Stato13. Si parte da considerazioni giuste una realtà oggettiva è sempre stato il duce, per spiegare questa dualità, una (il condizionamento sociale e politico più valido antidoto contro tutte le fan- distinzione più sottile: quella tra verità della ricerca scientifica) per approdare a tasticherie e le promesse di paradisi e ricerca della verità; il carattere oggetti- conclusioni totalmente relativiste e uni- che preti e speculatori hanno avanzato vo riguarderebbe infatti la verità; quello laterali (l’annullamento di ogni valore per illudere le masse e anestetizzarle. di classe la ricerca della verità. In altri obiettivo della scienza). “Ogni ideolo- Le stesse correnti idealistiche attuali, termini: la ricerca della verità è senza gia” ‑ scrive Lenin ‑ “è storicamente rela- nella forma del pensiero postmoderno, dubbio condizionata dalle strutture tiva, ma è un fatto assoluto che ad ogni sono espressione di una società liquida sociali in cui operano i ricercatori, ma ideologia scientifica (contrariamente a e spettacolarizzata, dominata dalla vir- ciò non incide in alcun modo sul carat- quanto avviene, ad esempio, per l’ide- tualità delle merci e dei titoli finanziari. tere oggettivo della verità stessa. Nes- ologia religiosa) corrisponde una verità La lungimiranza di Lenin è stata quel- suno di questi due aspetti, soggettivo oggettiva, una natura assoluta. Direte la di prevedere questa degenerazione e oggettivo, dev’essere arbitrariamente che questa distinzione tra la verità asso- idealistica, di segnalarne i pericoli e di assolutizzato, altrimenti si cadrebbe in luta e la verità relativa è vaga. Vi rispon- affinare le armi del materialismo con le un approccio metafisico, univoco, alla derei che è vaga quel tanto che occorre nuove scoperte della scienza per poter questione. L’errore ad esempio in cui per impedire alla scienza di diventare rispondere adeguatamente alla situazio- cadono le tesi “costruzioniste” degli un dogma nel peggior senso della pa- ne che si profilava. “Nelle pagine di Ma- ultimi anni, le quali considerano il sa- rola, una cosa morta, fredda, ossificata; terialismo ed empiriocriticismo Lenin pere scientifico esclusivamente come ma è abbastanza precisa per tracciare tra analizzava le prime fasi di un violento un gioco di potere determinato da fat- noi e il fideismo, l’agnosticismo, l’idea- attacco filosofico contro le scienze della tori esterni, sociali e politici. Secondo i lismo filosofico (...) una linea di separa- natura, e di un tale attacco egli indica- sociologi della scienza Harry Collins e zione decisiva e incancellabile”14. va la caratteristica basilare parlando di Trevor Pinch, gli esperimenti non sono una ripresa offensiva dell’idealismo, la in grado di fornire fatti teoreticamen- Penso che possiamo concludere qui quale traeva spunto dalle trasformazioni te neutri e, di conseguenza, non è un questo percorso sul materialismo radicali verificatesi nelle scienze fisiche esperimento migliore di un altro che dialettico. Abbiamo cercato di sche- e tendeva a proporre i propri temi come può permettere agli scienziati di risol- matizzare nel modo più semplice temi per una battaglia su tempi lunghi. vere le loro controversie. I fatti della possibile una materia che meritereb- Questa ripresa offensiva dell’idealismo, scienza sono interamente “costruiti”, be di essere trattata in modo molto in quanto partiva da una presunta crisi sono delle rappresentazioni sulle qua- più approfondito. E’ quello che ci del pensiero scientifico e da una reale

(13) Gli autori qui nominati si ricollegano alla corrente costruzionista, o costruttivista, che ha ricoperto un ruolo importante negli studi di sociologia della conoscenza dagli anni Settanta a oggi, ottenendo fortuna soprattutto in ambito umanista. Per chi fosse interessato ad avere un quadro più preciso di questa scuola e dei suoi rapporti con la ricerca scientifica (rapporti “ostili” dato il materialismo “istintivo” della maggior parte di scienziati), consigliamo il manuale, schematico ma comprensibile, Che cos’è la storia della scienza, di Paola Govoni, Carocci editore, Roma, 2004. (14) V. I. Lenin, op.cit., p. 109. Trotskismo Oggi N5 Dossier sul materialismo (parte II) 31 sconfitta del materialismo meccanicisti- Concludendo, rispolverare oggi il ma- forze culturali della società nel loro in- co, si presentava insomma, agli occhi di terialismo dialettico e svilupparlo sulle sieme. Contro i vari “pensieri deboli”, Lenin, non tanto come un fenomeno sue basi e in sintonia con il progresso versioni ormai caricaturali dell’illustre culturale, transitorio e di breve dura- delle scienze, significa ricaricare un’ar- idealismo di un tempo, è necessario ri- ta, quanto come un tentativo estrema- ma che si è già rivelata di fondamentale affermare un pensiero “forte” ma nello mente serio di egemonizzare su tempi utilità per contrastare le tendenze irra- stesso tempo flessibile, aperto e anti- lunghi l’intera produzione scientifica e zionalistiche del capitalismo, tanto più dogmatico: il materialismo dialettico è filosofica. E il fine di questo tentativo in una fase come quella che stiamo at- l’unica concezione globale del mondo consisteva nel privare gli uomini di un traversando, in cui parallelamente alla che finora è riuscita a comprendere in rapporto conoscitivo con la natura, e di distruzione delle forze produttive e alla sé questi caratteri prima inconciliabili. porli conseguentemente in condizioni crisi sociale ed economica, si assiste ad Per questo ci definiamo, ancora oggi e tali da non poter trasformare scientifi- un imbarbarimento e ad una regressio- malgrado tutto, materialisti dialettici. camente le loro condizioni materiali di ne senza precedenti dello stesso pensie- vita”16. ro filosofico e a un arretramento delle

(15) V.I. Lenin, op.cit., p. 288. (16) Enrico Bellone, “I presupposti materialistici nel realismo dei fisici”, inAttualità del materialismo dialettico, di E. Bellone - L. Geymonat – G. Giorello - S. Tagliagambe, Editori Riuniti, Roma, 1974, p. 56. 32 Inediti tradotti Trotskismo Oggi N5 Lev Trotsky: Il marxismo oggi Parte Prima

Lev Trotsky Traduzione e prefazione di Matteo Bavassano

Presentiamo qui la prima parte della teorica contro la degenerazione stalini- cui aveva una parte importante nella traduzione italiana1 di un testo di Trot- sta dell’Internazionale comunista piut- direzione dell’economia sovietica. sky del 1939 di grandissimo interesse tosto che una ricerca teorica che, dopo in our time, tradotto da noi e, soprattutto, di grandissima attuali- la sua esclusione dal governo e ancor come Il marxismo oggi nasce come tà, un testo basilare per formulare una di più dopo la sua espulsione dall’Urss, un’introduzione ad un compendio del critica della società e dell’economia sarebbe rimasta fine a sé stessa. Questo Capitale curato da Otto Rühle, vecchio odierna. Uno degli aspetti più interes- non significa che Trotsky non si occupi membro del Kapd che diverrà negli santi è che è uno dei pochi testi organi- di economia, ma sempre nell’ambito anni sempre più ostile al bolscevismo, e ci del grande rivoluzionario russo che di una critica politica più generale e che era in contatto con Trotsky in quan- tratta di economia marxista: non per- spesso per criticare la politica econo- to era membro della commissione De- ché Trotsky non si interessasse di que- mica della burocrazia staliniana: una wey sui Processi di Mosca che scagionò sto aspetto, anzi nelle occasioni in cui delle opere in cui più si concentra su Trotsky dalle false accuse degli stalini- ha approfondito le teorie economiche questo aspetto è ovviamente La rivolu- sti. È una difesa della teoria economica ha dimostrato come avesse una profon- zione tradita. I principali lavori teorici marxista molto acuta e spiegata in una da comprensione di questi problemi, di Trotsky nel campo economico risal- forma molto accessibile, ma precisa e spesso maggiore degli economisti “uffi- gono dunque agli anni tra il 1921 e il soprattutto dialettica: questa è una di ciali”2, ma negli anni Trotsky ha sicu- 1923. Questo invece è il più importante quelle caratteristiche che più si è persa ramente privilegiato la lotta politica e testo economico successivo agli anni in con lo stalinismo, cioè l’applicazione

Note alla prefazione (1) La traduzione è stata condotta sul testo in inglese e controllata con la versione spagnola. (2) A Trotsky sono affidate, ad esempio, le relazioni sull’economia mondiale al III ed al IV congresso dell’IC. In particolare con la relazione al III propone una teoria sui cicli economici che anticiperà la teoria di Kondrat’ev. Trotskismo Oggi N5 Inediti tradotti 33 della dialettica nei vari campi della te- questa impressione cresce in conse- nostra epoca. oria marxista, scomparsa per favorire guenza della mancanza dell’abitudine l’empirismo burocratico che viveva di ad approcciarsi ai fenomeni abituali Il metodo di Marx assoluti (anche se spesso erano assoluti scientificamente. La merce è diventata Avendo definito la scienza come la co- che contrastavano tra loro). Ecco per- una omnipervasiva, consueta e familiare gnizione delle ricorrenze oggettive della ché questo testo è fondamentale come parte della nostra esistenza quotidiana natura, l’uomo ha provato testardamen- spiegazione in forma semplice del cor- che, cullati fino al sonno, non tentiamo te e persistentemente ad escludere sé retto metodo economico marxista e nemmeno di considerare perché gli uo- stesso dalla scienza, riservandosi pri- deve essere considerato come una base mini rinunciano a oggetti importanti, vilegi speciali nella forma di presunti di partenza per un approfondimento necessari per sostenere la vita, in cam- rapporti con forze soprannaturali (re- in questo campo, ovviamente senza bio di piccolo dischi d’oro o d’argento ligione) o con i precetti di una morale dimenticare che sono passati più di 70 che non sono di alcuna utilità terrena. senza tempo (idealismo). Marx ha priva- anni e quindi l’analisi va aggiornata Il problema non è limitato alla merce. to l’uomo di questi odiosi privilegi de- con le nuove analisi, cui il movimento Tutte le categorie (i concetti di base) finitivamente e per sempre, vedendolo trotskista ha contribuito con opere fon- dell’economia di mercato sembrano es- come un anello naturale nel processo damentali3. sere accettati senza analisi, come auto- evolutivo della natura materiale; alla evidenti, come se fossero la base natu- società umana come l’organizzazione rale delle relazioni umane. Ma, mentre della produzione e della distribuzione; uesto libro [di Otto Rühle, ndt] le realtà del processo economico sono al capitalismo come uno stadio nello Qenuncia in modo compatto i prin- il lavoro umano, le materie prime, gli sviluppo della società umana. cipi degli insegnamenti economici di strumenti, le macchine, la divisione del Non era obiettivo di Marx scoprire le Marx con le parole di Marx. Dopotutto, lavoro, la necessità di distribuire pro- “leggi eterne” dell’economia. Egli ha nessuno è stato ancora capace di espor- dotti finiti tra i partecipanti al processo negato l’esistenza di tali leggi. La storia re la teoria del valore lavoro meglio di lavorativo e simili, categorie come “mer- dello sviluppo della società umana è la Marx stesso. Il compendio del primo ce”, “denaro”, “salari”, “capitale”, “pro- storia della successione di vari sistemi volume del Capitale – il fondamento fitto”, “tasse” e simili sono solo riflessi economici, ognuno operante in accor- dell’intero sistema economico di Marx semi-mistici nelle teste degli uomini dei do con le sue proprie leggi. La transi- ‑ è stato curato dal sig. Otto Rühle con vari aspetti di un processo economico zione da un sistema ad un altro è stata grande cura e con profonda compren- che loro non capiscono e che non è sempre determinata dalla crescita delle sione del suo compito. Le prime parti sotto il loro controllo. Per decifrarli, è forze produttive, cioè della tecnica e da eliminare erano gli esempi e le figu- indispensabile un’analisi scientifica pro- della organizzazione del lavoro. Fino a re obsolete, poi le citazioni riportate da fonda. un certo punto, i cambiamenti sociali testi che oggi hanno solo un interesse Negli Stati Uniti, dove un uomo che sono di carattere quantitativo e non al- storico, polemiche con scrittori oggi di- possiede un milione si dice che vale un terano i fondamenti della società, cioè menticati e infine numerosi documenti milione, i concetti del mercato sono pe- le forme prevalenti di società. Ma il limi- – atti parlamentari, rapporti di ispettori netrati più a fondo che in qualsiasi altro te è raggiunto quando le maturate forze di fabbriche e simili – che, qualunque luogo. Fino a poco tempo fa gli ameri- produttive non possono più mantenersi sia la loro importanza per la compren- cani davano davvero poca importanza all’interno delle vecchie forme di pro- sione di una data epoca, non trovano alla natura delle relazioni economiche. prietà; allora avviene un cambiamento posto in una esposizione concisa che Nella terra del più potente sistema eco- radicale nell’ordine sociale, accompa- persegue obiettivi teoretici piuttosto nomico la teoria economica continua a gnato da scosse. La comune primitiva fu che storici. Allo stesso tempo, il sig. essere eccessivamente ostacolata. Solo infatti sostituita o integrate dalla schia- Rühle ha fatto di tutto per preservare l’attuale profonda crisi dell’economia vitù; la schiavitù fu seguita dalla servi- la continuità nello sviluppo dell’analisi americana ha bruscamente messo a tù con la sua sovrastruttura feudale; lo scientifica così come dell’esposizione. confronto l’opinione pubblica con i sviluppo commerciale delle città portò Le deduzioni logiche e le transizioni problemi fondamentali dell’economia l’Europa del sedicesimo secolo all’or- dialettiche di pensiero non sono state, capitalista. In ogni caso, chiunque non dine capitalista, che da allora è passato crediamo, violate in nessun punto. È abbia superato l’abitudine di accettare attraverso diversi stadi. Nel suo Capita- ovvio che questo estratto richieda una acriticamente i riflessi ideologici pre- le, Marx non ha studiato l’economia in lettura attenta e premurosa. Per aiutare confezionati dello sviluppo economico, generale, ma l’economia capitalista, che il lettore, il sig. Otto Rühle ha affiancato chiunque non abbia approfondito, se- ha le sue proprie specifiche leggi. Solo il testo con concise note a margine. guendo le orme di Marx, la natura es- di passaggio egli si riferisce agli altri si- Alcune delle argomentazioni di Marx, senziale della merce come cellula base stemi economici per chiarire le caratte- specialmente nel primo capitolo, il più dell’organismo capitalista, dimostrerà ristiche del capitalismo. difficile, possono sembrare al lettore di essere per sempre incapace di com- L’economia autosufficiente della fami- profano troppo discorsive, spacca-ca- prendere scientificamente le più impor- glia contadina primitiva non aveva bi- pelli o “metafisiche”. È un dato di fatto, tanti e le più acute manifestazioni della sogno di una “economia politica”, dato

(3) Pensiamo al lavoro economico di Mandel, in particolare al Trattato marxista di economia, in cui anche lui cerca di dimostrare nuovamente le teorie marxiste, e Late purtroppo inedito in italiano, testo che amplia l’analisi agli sviluppi del “tardocapitalismo”. 34 Inediti tradotti Trotskismo Oggi N5

Lev Trotsky che è dominata da una parte dalle forze si regoleranno in qualche modo da sole. forze conflittuali. della natura e dall’altra dalle forze della E in gran parte lo fanno, o meglio erano tradizione. L’economia autosufficiente solite farlo. Marxismo e scienza ufficiale dei greci o dei romani, fondata sul lavo- È assolutamente impossibile ricercare le Marx ha avuto dei predecessori. L’eco- ro schiavile, era dominata dalla volontà cause delle ricadute della società capi- nomia politica classica – Adam Smith, del padrone degli schiavi, il cui “piano” talista nella coscienza soggettiva – nelle David Ricardo – raggiunse la sua piena era determinato direttamente dalle leg- intenzioni o nei piani ‑ dei suoi membri. fioritura prima che il capitalismo fosse gi della natura e dalla consuetudine. Lo Le ricadute oggettive del capitalismo invecchiato, prima che cominciasse a te- stesso si potrebbe dire anche dello stato sono state formulate prima che la scien- mere il domani. Marx ha pagato ad en- medievale con i suoi servi della gleba. In za cominciasse seriamente a pensare a trambi i grandi classici il perfetto tributo tutte questi casi le relazioni economiche loro. Ad oggi la preponderante maggio- di profonda gratitudine. Ciononostante erano chiare e trasparenti nella loro pri- ranza degli uomini non sa nulla delle l’errore basilare degli economisti clas- mitiva rozzezza. Ma il caso della società leggi che governano l’economia capita- sici era la loro visione del capitalismo contemporanea è completamente diver- lista. Tutta la forza del metodo di Marx come normale esistenza dell’umanità so. Questa ha distrutto le antiche rela- era nel suo approccio al fenomeno eco- per sempre invece che meramente come zioni autosufficienti e i modi di lavoro nomico, non dal punto di vista sogget- uno stadio storico nello sviluppo della ereditati. Le nuove relazioni economi- tivo di alcune persone, ma dal punto società. Marx cominciò con una criti- che hanno collegato città e villaggi, pro- di vista oggettivo della società come un ca dell’economia politica, ha esposto i vincie e nazioni. La divisione del lavoro tutto, così come un ricercatore di scien- suoi errori, così come le contraddizioni ha inglobato il pianeta, distruggendo la ze naturali si approccia ad un alveare o del capitalismo stesso, e ha dimostrato tradizione e le consuetudini, questi le- a un formicaio. l’inevitabilità del suo collasso. Come gami non si sono composti secondo un Per la scienza economica l’elemento de- Rosa Luxemburg ha osservato molto qualche piano definito, ma piuttosto al cisivo è ciò che le persone fanno, non opportunamente, l’insegnamento eco- di fuori della conoscenza e della previ- quello che loro stessi pensano delle nomico di Marx è figlio dell’economia sione umana, e quasi alle spalle degli loro azioni. Alla base della società non classica, un figlio la cui nascita è costata stessi uomini. L’interdipendenza degli ci sono la religione e la morale, ma la la vita a sua madre. uomini, dei gruppi, delle classi, delle natura e il lavoro. Il metodo di Marx è La scienza non raggiunge i suoi obiet- nazioni, che deriva dalla divisione del materialistico, perché procede dall’esi- tivi nello studio ermeticamente sigillato lavoro, non è diretta o gestita da nes- stenza alla coscienza, non in senso dello scienziato, ma nella società in car- suno. Le persone lavorano per gli altri contrario. Il metodo di Marx è dialetti- ne ed ossa. Tutti gli interessi e le passio- senza conoscerli, senza interrogarsi sul- co, perché riguarda sia la natura che la ni che fanno a pezzi la società, esercita- le necessità dell’altro, nella speranza, ed società nella loro evoluzione, e l’evolu- no la loro influenza sullo sviluppo della anzi nella certezza, che le loro relazioni zione stessa come scontro costante tra scienza – specialmente l’economia poli- Trotskismo Oggi N5 Inediti tradotti 35 tica, la scienza del benessere e della po- vari aspetti dell’economia sono portati includendo anche i prezzi di monopolio vertà. La lotta dei lavoratori contro i ca- in uno stato di relativo equilibrio è sco- dei trust; dove il lavoro non ha creato pitalisti forza i teorici della borghesia a prire le leggi oggettive del capitalismo. nuovo valore, nemmeno Rockefeller voltare le spalle ad un’analisi scientifica Chiaramente, le leggi che governano può ottenere niente. del sistema di sfruttamento e a occupar- le varie sfere dell’economia capitalista si di una mera descrizione di fatti econo- – salari, prezzi, terra, rendita, profitto, Diseguaglianza e sfruttamento mici, uno studio dell’economia passata interesse, credito, la Borsa – sono nu- Ma se le merci sono scambiate tra di e, cosa che è incommensurabilmente merose e complesse. Ma al computo loro in base alla quantità di lavoro in- peggio, a un’assoluta falsificazione delle finale discendono dalla singola legge vestito in loro, come spunta fuori l’ine- cose come sono nell’intento di giusti- che Marx ha scoperto ed esplorato fino guaglianza dall’uguaglianza? Marx ha ficare il regime capitalista. La dottrina in fondo; cioè la legge del valore-lavo- risolto questo enigma esponendo la economica che è attualmente insegnata ro, che è in effetti il regolatore di base natura peculiare di una delle merci, che nelle ufficiali istituzioni d’insegnamento dell’economia capitalista. L’essenza di sta alla base di tutte le altre merci: cioè e predicata sulla stampa borghese non quella legge è semplice. La società ha a la forza lavoro. Il possessore dei mezzi manca di offrire importanti elementi di sua disposizione una certa riserva di for- di produzione, il capitalista, acquista la fatto, ma è assolutamente incapace di za lavoro vivente. Applicata alla natura, forza lavoro. Come tutte le altre merci, comprendere il processo economico quella forza produce prodotti necessari è valutata secondo la quantità di lavoro come un tutto e di scoprire le sue leg- per la soddisfazione dei bisogni umani. investita su di essa, cioè di quei mezzi gi e prospettive, né ha alcun desiderio In conseguenza della divisione del lavo- di sussistenza che sono necessari per di farlo. L’economia politica ufficiale è ro tra produttori indipendenti, i prodot- la sopravvivenza e la riproduzione del morta. La reale conoscenza della società ti assumono la forma di merci. Le merci lavoratore. Ma il consumo di quella capitalista può essere ottenuta solo at- sono scambiate tra di loro ad un dato merce – la forza lavoro – consiste nel traverso Il capitale di Marx. rapporto, dapprima direttamente, e col lavoro, cioè la creazione di nuovi valori. tempo attraverso lo strumento dell’oro La quantità di questi valori è più grande La legge del valore-lavoro o del denaro. La proprietà base delle di quelli che il lavoratore stesso riceve e Nella società contemporanea il vincolo merci, che a un determinato rapporto le che spende per il suo sostentamento. Il cardine dell’uomo è lo scambio. Qual- rende uguali tra loro, è il lavoro umano capitalista acquista forza lavoro allo sco- siasi prodotto del lavoro che entra nel speso su di loro – lavoro astratto, lavo- po di sfruttarla. È questo sfruttamento processo di scambio diventa una mer- ro in generale – la base e la misura del che è la fonte della disuguaglianza. ce. Marx comincia la sua ricerca con valore. La divisione del lavoro tra milio- Quella parte del prodotto che va a co- la merce e deduce dalla fondamentale ni di produttori sparpagliati non porta prire la sussistenza stessa del lavorato- cellula della società capitalista quelle alla disintegrazione della società, per- re Marx la chiama prodotto necessario; relazioni sociali che si sono oggettiva- ché le merci sono scambiate secondo il quella parte che il lavoratore produce mente modellate sulla base dello scam- tempo di lavoro socialmente necessario oltre questa è plusprodotto. Il pluspro- bio, indipendentemente dalla volontà speso su di loro. Accettando e rifiutan- dotto doveva essere prodotto dallo dell’uomo. Solo proseguendo in questo do merci, il mercato, come arena dello schiavo, o il proprietario di schiavi non percorso è possibile risolvere l’enigma scambio, decide se contengono o non avrebbe tenuto nessuno schiavo. Il plu- fondamentale – nella società capitalista, contengono al loro interno lavoro so- sprodotto doveva essere prodotto dai nella quale l’uomo pensa per sé stesso cialmente necessario, determina quindi servi della gleba, o la servitù non avreb- e nessuno pensa per tutti, come si crea- la proporzione dei vari tipi di merci ne- be avuto alcuna utilità per la nobiltà no le relative proporzioni dei vari rami cessarie per la società, e conseguente- terriera. Il plusprodotto, solo in misura dell’economia indispensabili alla vita. mente anche la distribuzione della forza notevolmente maggiore, è ugualmente Il lavoratore vende la sua forza lavoro, il lavoro secondo i diversi mestieri. prodotto dal lavoratore salariato, o il contadino porta il suo prodotto al mer- Gli attuali processi del mercato sono in- capitalista non avrebbe bisogno di com- cato, l’usuraio della banca concede pre- commensurabilmente più complessi di prare forza lavoro. La lotta di classe non stiti, il negoziante offre un assortimento quanto sia stato espresso qui in poche è nient’altro che la lotta per il pluspro- di merci, l’industriale costruisce un im- righe. Così, oscillando attorno al valore dotto. Colui che possiede il plusprodot- pianto, lo speculatore compra e vende del lavoro, i prezzi fluttuano considere- to è il padrone della situazione – pos- azioni e obbligazioni – ognuno con le volmente sopra e sotto il suo valore. Le siede il benessere, possiede lo Stato, ha proprie considerazioni, il proprio piano cause di questa fluttuazione sono com- le chiavi della chiesa, delle corti, delle privato, la propria preoccupazione per i pletamente spiegate da Marx nel terzo scienze e delle arti. salari o i profitti. Eppure, fuori da questo volume del Capitale, che descrive “il caos di aspirazioni e azioni individuali processo della produzione capitalista Concorrenza e monopolio emerge un certo insieme economico, il considerato come un tutto”. Le relazioni tra i capitalisti, che sfruttano quale, vero, non è armonioso, ma con- Tuttavia, anche se le differenze tra prez- i lavoratori, sono determinate dalla con- traddittorio, eppure dà alla società la zi e valori delle merci possono essere correnza, che per lungo tempo perdura possibilità non meramente di esistere, grandi nei singoli casi, la somma di tutti come molla del progresso capitalista. Le ma anche di svilupparsi. Questo signifi- i prezzi è uguale alla somma di tutti i va- grandi imprese godono di vantaggi tec- ca che, dopo tutto, il caos non è del tut- lori, al computo finale solo i valori che nici, finanziari, organizzativi, economici to caos, che in qualche modo si regola sono stati creati dal lavoro umano sono e, ultimi ma non meno importanti, poli- automaticamente, se non consciamen- a disposizione della società, e i prezzi tici rispetto alle piccole aziende. Il mag- te. Comprendere il meccanismo per cui non possono oltrepassare questo limite, giore ammontare di capitale, essendo in 36 Inediti tradotti Trotskismo Oggi N5 grado di sfruttare un maggior numero cora cercando di mantenere l’illusione banche si è ridotto essenzialmente per- di lavoratori, inevitabilmente emerge di una distribuzione “democratica” de- ché vengono assorbite, soprattutto nella vittorioso dalla contesa. Tale è l’inaltera- gli investimenti capitalisti. Il New York forma delle cosiddette “fusioni”. L’enti- bile base del processo di concentrazio- times, in confutazione dei marxisti, tà del giro d’affari cresce rapidamente. ne e centralizzazione del capitale. evidenzia che ci sono dai tre ai cinque Sopra le banche cresce l’oligarchia delle Mentre stimola il progressivo sviluppo milioni di singoli datori di lavoro. Le so- super-banche. Il capitale bancario si fon- della tecnica, la competizione consuma cietà di capitali, è vero, rappresentano de con il capitale industriale nel super- gradualmente non solo gli strati inter- una concentrazione di capitale molto capitale finanziario. Supponendo che la medi ma anche sé stessa. Sopra i cadave- maggiore di tre o cinque milioni di sin- concentrazione di industria e banche ri e i semi-cadaveri dei capitalisti piccoli goli datori di lavoro, ma gli Stati Uniti avanzi allo stesso tasso dell’ultimo quar- e medi emerge un numero sempre de- hanno “mezzo milione di corporazioni”. to di secolo – in realtà, il ritmo della crescente di sempre più potenti padroni Questa specie di gioco di cifre grezze e concentrazione è in aumento ‑ nel corso capitalisti. Quindi, da “onesta”, “demo- valori medi non ha lo scopo di svelare, di questo quarto di secolo i monopolisti cratica”, “progressiva” la competizione ma di nascondere le cose come sono. si accaparreranno l’intera economia del diventa irrevocabilmente “dannoso”, Dall’inizio della guerra fino al 1923 il Paese, senza lasciare più di tanto come “parassitario”, “reazionario” monopo- numero di impianti e fabbriche negli obolo della vedova. lio. La sua influenza ha iniziato ad affer- Stati Uniti è sceso da un indice di 100 Le statistiche degli Stati Uniti sono sot- marsi negli anni ‘80 del secolo scorso, a 98,7, mentre la massa della produzio- tolineate qui solamente perché sono assumendo forma definitiva all’inizio di ne industriale è salito da 100 a 156,3. più precise e più evidenti. Essenzial- questo secolo. Oggi la vittoria del mono- Durante gli anni della sensazionale mente il processo di concentrazione ha polio è riconosciuta apertamente dalla prosperità (1923-1929), quando sem- carattere internazionale. Per tutti i vari maggioranza dei rappresentanti ufficiali brava che tutti stavano diventando ric- stadi del capitalismo, attraverso le fasi della società borghese. La concorrenza chi, il numero degli stabilimenti è sceso dei cicli congiunturali, attraverso tutti i come influenza moderatrice, come- la da 100 a 93,8, mentre la produzione regimi politici, attraverso i periodi paci- menta l’ex procuratore generale degli cresceva da 100 a 113. Ma la concen- fici come attraverso i periodi di conflitti Stati Uniti mr. Homer S. Cummings, è trazione degli stabilimenti industriali, armati, il processo di concentrazione di stata gradualmente ridimensionata e, in legati dai loro poderosi enti materiali, tutte le grandi fortune in un numero di molti campi, rimane solo come “ricordo è molto lontana dalla concentrazione mani sempre minori è andato avanti e oscuro di condizioni che una volta esi- delle loro anime, cioè la proprietà. Nel continuerà senza fine. Durante gli anni stevano”. Ma quando nel corso della sua 1929 gli Stati Uniti avevano in realtà più della Grande guerra, quando le nazioni prognosi Marx aveva dedotto per primo di 300.000 corporazioni, come osserva stavano sanguinando a morte, quando i il monopolio dalle tendenze intrinse- correttamente il New York times. È sola- corpi politici della borghesia giacevano che del capitalismo, il mondo borghese mente necessario aggiungere che 200 di schiacciati sotto il peso dei debiti nazio- guardava alla concorrenza come a una queste, cioè lo 0,07 percento del totale, nali, quando i sistemi fiscali rotolavano eterna legge della natura. controllavano direttamente il 49,2 per- nel baratro, trascinando le classi medie L’eliminazione della concorrenza da cento dei beni di tutte le corporazioni, con loro, i monopolisti ottenevano pro- parte del monopolio segna l’inizio della quattro anni più tardi quella proporzio- fitti senza precedenti dal sangue e dal disintegrazione della società capitalista. ne era già salita al 56 percento mentre fango. Le più potenti compagnie degli La competizione era la principale molla durante gli anni dell’amministrazione Stati Uniti hanno aumentato i loro pa- creativa del capitalismo e la giustificazio- Roosevelt è indubitabilmente cresciuta trimoni durante gli anni della guerra di ne storica del capitalismo. Per lo stesso ancora di più. Tra queste 200 aziende due, tre, quattro volte ed oltre ed hanno motivo l’eliminazione della competizio- leader il dominio attuale appartiene a ingrossato i loro dividendi del 300, 400, ne segna la trasformazione degli azio- una piccola minoranza. Una commis- 900 percento ed oltre. nisti in parassiti sociali. La concorrenza sione del Senato nel febbraio 1937 ha Nel 1840, otto anni prima della pub- doveva avere certe libertà, un ambiente scopeto che nei precedenti venti anni le blicazione da parte di Marx ed Engels liberale, un regime di democrazia, di decisioni di dodici delle più grandi cor- del Manifesto del partito comunista, il cosmopolitismo commerciale. Il mono- porazioni sono state equiparate a delle famoso scrittore francese Alexis de Toc- polio ha bisogno di un governo il più direttive per la gran parte dell’industria queville scrisse nel suo libro La demo- autorevole possibile, barriere tariffarie, americana. Il numero dei presidenti dei crazia in America: “Le grandi fortune “sue proprie” fonti di materie prime e consigli direttivi è lo stesso del numero tendono a scomparire, il numero dei arene mercantili (colonie). L’ultima pa- dei membri del Gabinetto del presiden- piccoli patrimoni ad aumentare”. Que- rola nella disintegrazione del capitale te degli Stati Uniti , il ramo esecutivo sta idea è stata ribadita innumerevoli monopolistico è il fascismo. del governo della repubblica. Ma que- volte, inizialmente riferendosi agli Stati sti presidenti dei consigli direttivi sono Uniti , più tardi riferendosi ad altre gio- Concentrazione del benessere e cre- incommensurabilmente più potenti dei vani democrazie, Australia e Nuova Ze- scita delle contraddizioni di classe membri del Gabinetto. landa. Ovviamente, il punto di vista di I capitalisti e i loro avvocati provano in Gli stessi processi si potrebbero osser- Tocqueville era già sbagliato all’epoca. ogni modo a nascondere il reale grado vare nei sistemi bancari e assicurativi. Tuttavia, la reale concentrazione della di concentrazione del benessere dagli Cinque delle più grandi compagnie ricchezza cominciò solo dopo la Guerra occhi delle masse così come dagli oc- assicurative negli Stati Uniti hanno as- civile americana, alla vigilia della quale chi degli esattori delle tasse. Sfidando sorbito non solo altre compagnie, ma Tocqueville morì. All’inizio di questo se- l’evidenza, la stampa borghese sta an- anche molte banche. Il numero totale di colo il due percento della popolazione Trotskismo Oggi N5 Inediti tradotti 37 lismo, che è stato tradotto in molte lin- gue e che probabilmente è l’esposizio- ne apologetica dell’economia borghese più conosciuta degli ultimi tempi. Dopo aver offerto il tributo di platonico ap- prezzamento ai principi dell’autore del Capitale, Sombart scrive: “Marx ha pro- fetizzato: in primo luogo, la crescente miseria dei lavoratori salariati; in secon- do luogo, la ‘concentrazione’ generale, con la scomparsa della classe di artigiani e contadini; in terzo luogo, il collasso catastrofico del capitalismo. Niente del genere è successo”. Contro questa pro- gnosi errata Sombart contrappone la sua prognosi “strettamente scientifica”. “Il capitalismo continuerà,” secondo lui, “a trasformarsi interiormente nella stessa direzione in cui ha già cominciato a trasformarsi, al momento del suo apo- Lev Trotsky geo; invecchiando, diverrà sempre più calmo, pacato, ragionevole”. Cerchiamo degli Stati Uniti possedeva già più della solo il mercato ma anche tutte le leve di verificare, anche se solamente lungo metà dell’intera ricchezza del Paese; nel del governo. Sono loro il vero governo, le linee di base, chi dei due ha ragione, 1929 lo stesso due percento possedeva “il governo del denaro in una democra- Marx, con la sua prognosi di catastro- tre quinti della ricchezza nazionale. Allo zia del dollaro”. fe, o Sombart, che nel nome di tutta stesso tempo 36.000 famiglie benestanti Così, il concetto astratto, “capitale mo- l’economia borghese, ha promesso che avevano un reddito pari a 11.000.000 di nopolistico” acquista per noi carne ed i problemi sarebbero stati risolti “con famiglie medie e povere. Durante la crisi ossa. Quello che significa è che una calma, pacatamente, ragionevolmente”. del 1929-1933 gli stabilimenti monopo- manciata di famiglie, unite da legami Il lettore concorderà che la domanda è listici non avevano bisogno di appellarsi di parentela e interessi comuni in una degna di nota. alla pubblica carità; al contrario, creb- esclusiva oligarchia capitalista, dispone bero più che mai sul declino generale delle ricchezze economiche e politiche “La teoria della miseria crescente” dell’economia nazionale. Durante la di una grande nazione. Si deve per forza “L’accumulazione di ricchezza in un seguente ripresa industriale traballan- ammettere che la legge marxista della polo,” ha scritto Marx sessant’anni pri- te dalla torta di lievito del New deal i concentrazione ha funzionato notoria- ma di Sombart, “è quindi, allo stesso monopolisti hanno scremato ancora mente! tempo accumulazione di miseria, agonia un sacco di panna. Il numero di disoc- di fatica, schiavitù, ignoranza, brutalità, cupati scese al massimo da 20.000.000 Gli insegnamenti di Marx degradazione mentale, al polo opposto, a 10.000.000; contemporaneamente lo sono diventati obsoleti? cioè dal lato della classe che produce il strato superiore della società capitalista, Problemi di concorrenza, concentrazio- suo prodotto in forma di capitale”. Que- non più di 6.000 adulti – raccolse fanta- ne della ricchezza, e monopolio portano sta tesi di Marx, che va sotto il nome di stici dividendi; questo è ciò che il Pro- naturalmente alla domanda se al giorno “teoria della miseria crescente”, è stata curatore generale Robert H. Jackson ha d’oggi la teoria economica di Marx è oggetto di costanti attacchi da parte dei dimostrato con i numeri durante il suo meramente di interesse storico – come, riformatori democratici e socialdemo- mandato come assistente procuratore per esempio, la teoria di Adam Smith – cratici, specialmente durante il perio- generale dell’anti-trust. o se continua ad avere un significato at- do 1896-1914, quando il capitalismo si Ferdinand Lundberg che, nonostan- tuale. Il criterio per rispondere a questa sviluppava rapidamente e faceva alcune te tutta la sua serietà scientifica, è un domanda è semplice: se la teoria stima concessioni ai lavoratori, specialmente economista abbastanza conservatore, correttamente il corso dello sviluppo e al loro strato superiore. Dopo la Guerra ha scritto nel suo libro, che ha suscita- prevede il futuro meglio di altre teorie, mondiale, quando la borghesia, spaven- to abbastanza scalpore: “Gli Stati Uniti rimane la teoria più avanzata del nostro tata dai suoi stessi crimini e dalla Rivolu- sono di proprietà e sono oggi dominati tempo, anche se ha già decine di anni. zione d’ottobre imboccò la strada delle da una gerarchia di sessanta delle fami- Il famoso economista tedesco, Werner riforme sociali annunciate, il valore del- glie più ricche, sostenute da non più di Sombart, che era virtualmente un mar- le quali fu simultaneamente annullato novanta famiglie di ricchezza minore”. A xista all’inizio della sua carriera ma che dall’inflazione e dalla disoccupazione, questo si potrebbe aggiungere un terzo più tardi ha revisionato tutti gli aspetti la teoria della progressiva trasformazio- strato di forse trecentocinquanta altre più rivoluzionari degli insegnamenti di ne della società capitalista sembrava ai famiglie, con redditi superiori a cento- Marx, specialmente quelli più sgrade- riformatori e ai professori borghesi pie- mila dollari l’anno. La posizione predo- voli per la borghesia, nel 1928, verso namente giustificata. “Il potere d’acqui- minante appartiene al primo gruppo di la fine della sua carriera, ha replicato sto del lavoro salariato”, diceva Sombart sessanta famiglie, che dominano non al Capitale di Marx con il suo Capita- nel 1928, “è aumentato in proporzione 38 Inediti tradotti Trotskismo Oggi N5 diretta all’espansione della produzione significa l’aperto riconoscimento della destinato ad essere ingrossato da un capitalista”. tendenza all’impoverimento, che le de- flusso costante di ulteriori disoccupati. In realtà, la contraddizione economica mocrazie imperialiste più ricche stanno La disintegrazione del capitalismo ha al- tra proletariato e borghesia si era aggra- ancora cercando di mascherare. Musso- levato tutta una generazione di giovani vata durante i periodi più prosperi dello lini e Hitler perseguitano il marxismo persone che non hanno mai avuto un sviluppo capitalistico, quando la cresci- con tanto odio precisamente perché il lavoro e non hanno speranza di trovar- ta nei livelli di vita di certi strati di pro- loro stesso regime è la più orribile con- ne uno. Questa nuova sotto-classe tra letari, che a volte era piuttosto ampia, ferma della prognosi marxista. Il mon- il proletariato e il semi-proletariato è nascondeva ad occhi superficiali la dimi- do civilizzato era indignato o fingeva di costretta a vivere a spese della società. nuzione della parte del proletariato del essere indignato quando Göring, con È stato stimato che nel corso di nove reddito nazionale. Così, appena prima il tono di boia e buffone che gli è pe- anni (1930-1938) la disoccupazione ha di cadere in prostrazione, la produzione culiare, ha dichiarato che le armi sono tolto dall’economia degli Stati Uniti più industriale degli Stati Uniti aumentò del più importanti del burro, o quando di 43.000.000 di anni di lavoro umano. 50 percento tra 1920 e 1930, mentre la Cagliostro-Casanova-Mussolini ha con- Considerando che nel 1929, al culmine somma versata in salari crebbe solo del sigliato ai lavoratori d’Italia di imparare della prosperità, c’erano due milioni di 30 percento, che significa, nonostante le a stringere le cinture sulle loro camicie disoccupati negli Stati Uniti e che du- assicurazioni di Sombart, una tremenda nere. Ma non succede sostanzialmente rante quei nove anni il numero di poten- diminuzione della quota del lavoro nel lo stesso nelle democrazie imperialiste? ziali lavoratori è aumentato a cinque mi- reddito nazionale. Nel 1930 iniziò una Il burro viene usato ovunque per unge- lioni, il numero di anni di lavoro umano crescita inquietante della disoccupazio- re le armi. I lavoratori di Francia, Inghil- persi dovrà essere incomparabilmente ne, e nel 1933 aiuti più o meno sistema- terra, Stati Uniti imparano a stringere più alto. Un regime sociale devastato da tici ai disoccupati, che ricevevano sotto le loro cinture senza avere camicie nere. una tale piaga è un malato terminale. La forma di poco più della metà di quello Nei Paesi più ricchi del mondo milioni diagnosi adeguata di questa malattia è che avevano perso in forma di salario. di lavoratori si sono trasformati in mi- stata fatta circa ottant’anni fa, quando la L’illusione dell’ininterrotto “progresso” serabili che vivono a scapito della carità malattia stessa era un semplice germe. di tutte le classi è scomparsa senza la- federale, statale, municipale o privata. sciare tracce. Il relativo declino del livel- Il declino delle classi medie lo di vita delle masse è stato sostituito L’esercito di riserva e la Le cifre che dimostrano la concentrazio- da un declino assoluto, i lavoratori co- nuova sotto-classe di disoccupati ne del capitale indicano contemporane- minciano ad economizzare sui piccoli L’esercito industriale di riserva costitu- amente che il peso specifico della classe intrattenimenti, poi sui loro vestiti e in- isce un’indispensabile componente dei media nella produzione e la sua quota fine sul loro cibo. Articoli e prodotti di meccanismi sociali del capitalismo, tan- del reddito nazionale è costantemente media qualità sono soppiantati da quelli to quanto una fornitura di macchine e in declino, mentre le piccole aziende scadenti, e quelli scadenti dai peggiori. materie prime nei magazzini delle fab- sono state o completamente inghiottite I sindacati cominciano ad assomigliare a briche o di prodotti finiti nei negozi. Né dalle grandi o ridotte di grado e priva- un uomo che si appende disperatamen- la generale espansione della produzio- te della loro indipendenza, diventando te mentre scende su una veloce scala ne né l’adattamento del capitale ai pe- un semplice emblema di fatica insoste- mobile discendente. riodici flussi e riflussi del ciclo industria- nibile e desideri disperati. Allo stesso Con il sei percento della popolazione le sarebbe possibile senza una riserva di tempo, è vero, lo sviluppo del capita- mondiale, gli Stati Uniti detengono forza lavoro. Dalla tendenza generale lismo ha considerevolmente stimolato il cinquanta percento della ricchezza dello sviluppo capitalista – l’incremento un incremento nell’esercito di tecnici, mondiale. Inoltre, un terzo della nazio- del capitale costante (macchine e mate- manager, manutentori, impiegati, avvo- ne, come Roosevelt stesso ha ammesso, rie prime) a spese del capitale variabile cati, medici – in una parola, le cosid- è denutrito, vestito inadeguatamente, e (forza lavoro) – Marx trasse la conclu- dette “nuove classi medie”. Ma questo vive in condizioni sub-umane. Cosa c’è sione: “Maggiore è la ricchezza sociale, strato, la cui crescita non era un mistero da dire, poi, per i Paesi meno privilegiati? maggiore è l’esercito industriale di ri- già per Marx, ha poco in comune con le La storia del mondo capitalista dall’ulti- serva, maggiore è la massa di un surplus vecchie classi medie, che nella proprie- ma guerra ha inconfutabilmente confer- di popolazione consolidato, maggiore è tà dei loro propri mezzi di produzione mato la cosiddetta “teoria della miseria il pauperismo ufficiale. Questa è l’asso- avevano una tangibile garanzia di indi- crescente”. L’aumento della polarità luta legge generale dell’accumulazione pendenza economica. La “nuova classe sociale della società è oggi riconosciuta capitalista”. media” è più direttamente dipendente non solo da tutti gli statistici competen- La tesi – indissolubilmente legata con la dai capitalisti di quanto non siano i la- ti, ma anche dagli statisti che ricordano “teoria della miseria crescente” e per de- voratori. In effetti, questi sono in gran le regole rudimentali dell’aritmetica. cine di anni denunciata come “esagera- parte sotto il dominio di questa classe; Il regime fascista, che si limita a ridurre ta”, “tendenziosa”, e “demagogica” – è inoltre all’interno di questa nuova clas- al massimo il limite del declino e della ora diventata l’immagine teorica inecce- se media si è verificata una considerevo- reazione intrinseco in ogni capitalismo pibile delle cose così come sono. L’at- le sovrapproduzione, con le sue conse- imperialista, diventa indispensabile tuale esercito di disoccupati non può guenze di degradazione sociale. quando la degenerazione del capitali- più essere considerato come un “eserci- “Informazioni statistiche affidabili,” af- smo cancella la possibilità di mantenere to di riserva”, perché la sua massa base ferma una persona lontana dal marxi- le illusioni su un aumento dei livelli di non può più avere nessuna speranza smo come il già citato ex-procuratore vita del proletariato. La dittatura fascista di ritornare occupata: al contrario, è generale Homer S. Cummings, “mo- Trotskismo Oggi N5 Inediti tradotti 39 strano che molte unità industriali sono giro di ruota, stupefacente a prima vi- cui “il problema delle crisi ci lascia oggi completamente scomparse e che ha sta, non confuta minimamente né la virtualmente indifferenti”. Adesso, solo avuto luogo una progressiva elimina- tendenza della popolazione urbana ad dieci anni dopo, queste parole suona- zione dei piccoli uomini d’affari come aumentare a spese della popolazione no come un cupo scherno, mentre so- fattore nella vita americana”. rurale, né la tendenza delle classi me- lamente al giorno d’oggi la prognosi di Ma, obbietta Sombart insieme con die a diventare atomizzata mentre allo Marx si profila nella piena misura della molti dei suoi precursori e successori, stesso tempo dimostra più puntualmen- sua tragica cogenza. In un organismo nonostante Marx, “la concentrazione te la disintegrazione del sistema capita- con sangue avvelenato ogni malattia generale, con la scomparsa della classe lista nel suo complesso. L’incremento fortuita tende a diventare cronica nel di artigiani e contadini,” non ha ancora della popolazione rurale durante il pe- soggetto; comunque, nell’organismo avuto luogo. È difficile dire cosa abbia riodo dell’acuta crisi del 1930-1935 è marcio del capitalismo monopolistico più peso in questa argomentazione, se semplicemente spiegato dal fatto che le crisi assumono una forma particolar- l’irresponsabilità o la malafede. Come pressoché due milioni di persone del- mente maligna. ogni teorico, Marx inizia isolando le la popolazione urbana, o, parlando più È rimarchevole che la stampa capitalista, tendenze fondamentali nella loro forma precisamente, due milioni di disoccupa- che tenta per metà di negare l’esisten- pura; in caso contrario sarebbe stato as- ti affamati, si sono trasferiti in campagna za dei monopoli, per l’altra metà ricor- solutamente impossibile capire il desti- – su appezzamenti di terreno abbando- re a questi stessi monopoli per negare no della società capitalista. Marx stesso, nati dagli agricoltori o nelle aziende di l’anarchia capitalista. Se sessanta fami- comunque, era perfettamente capace loro amici e parenti, così da applicare glie controllassero la vita economica de- di vedere i fenomeni della vita alla luce la loro forza-lavoro, rifiutata dalla socie- gli Stati Uniti , osserva ironicamente il dell’analisi concreta, come prodotto tà, all’economia produttiva naturale e al New York times, “questo dimostrerebbe della concentrazione di diversi fattori fine di poter vivere un’esistenza misera- che il capitalismo americano, ben lungi storici. Sicuramente, le leggi di Newton bile invece di morire di fame. dall’essere ‘senza un piano’ è organizza- non sono invalidate dal fatto che il tasso Perciò, non è un problema di stabilità to con grande accuratezza”. Questa tesi di velocità della caduta dei corpi varia in dei piccoli agricoltori, artigiani e nego- non coglie il punto. condizioni differenti o che le orbite dei zianti, ma piuttosto l’abbietta impoten- Il capitalismo è stato incapace di svi- pianeti sono soggette a irregolarità. za della loro situazione. Lungi dall’es- luppare una delle sue singole tenden- Al fine di comprendere la cosiddetta “te- sere una garanzia del futuro, la classe ze fino al suo completo sviluppo. Così nacità” delle classi medie, è bene tenere media è una sfortunata e tragica reliquia come la concentrazione della ricchez- a mente che le due tendenze, la rovina del passato. Incapace di sradicarla del za non abolisce le classi medie, così il delle classi medie e la trasformazione di tutto, il capitalismo è riuscito a ridurla monopolio non abolisce la concorren- queste in proletari, non si sviluppano al massimo grado di degrado e di disa- za, ma preme solamente su di essa e la né allo stesso ritmo né in ugual misu- gio. All’agricoltore è negato non solo storpia. Né il “piano” di ognuna delle ra. Dalla crescente preponderanza delle l’affitto dovuto per il suo appezzamento sessanta famiglie, né le diverse varianti macchine sulla forza lavoro deriva che di terreno e il profitto sul capitale in- di questi piani sono minimamente volti quanto più il processo di rovina delle vestito, ma anche una buona porzione a coordinare le varie branche dell’eco- classi medie va avanti, più si supera il del suo salario. Similarmente, la povera nomia, ma solamente ad aumentare i processo della loro proletarizzazione; in gente di città spende gradualmente le profitti della loro cricca monopolistica realtà, ad un certo punto quest’ultimo sue risorse e sprofonda in una vita che a spese delle altre cricche e dell’intera può cessare completamente ed anche vale poco più della morte. La classe me- nazione. L’incrocio di questi piani alla retrocedere. dia non è proletarizzata solo perché è fine dei conti approfondisce solamente Proprio come il funzionamento delle pauperizzata. In tutto questo è difficile l’anarchia nell’economia nazionale. La leggi della fisiologia produce risultati trovare un argomento contro Marx così dittatura del monopolio e il caos non si diversi in un organismo in crescita o come è difficile trovarne uno in favore escludono a vicenda; anzi si integrano e in un organismo morente, così le leggi del capitalismo. si nutrono a vicenda. dell’economia marxista si fanno valere La crisi del 1929 è scoppiata negli Stati in modo diverso in un capitalismo in Le crisi industriali Uniti un anno dopo che Sombart ave- sviluppo o in un capitalismo morente. La fine del secolo scorso e l’inizio va proclamato la completa indifferenza Questa differenza si vede con partico- dell’attuale sono stati segnati da un tale della sua “scienza” al problema delle lare chiarezza nei rapporti reciproci tra travolgente progresso compiuto dal ca- crisi. Dall’apice di una prosperità senza città e campagna. La popolazione rurale pitalismo che le crisi cicliche sembrava- precedenti, l’economia degli Stati Uniti degli Stati Uniti , aumentando compa- no essere diventate niente di più che dei è stata catapultata nell’abisso di una mo- rativamente meno della popolazione fastidi “accidentali”. Durante gli anni del struosa prostrazione. Nessuno all’epoca totale, ha continuato ad aumentare in quasi universale ottimismo capitalista, i di Marx avrebbe potuto concepire con- termini assoluti fino al 1910, quando critici di Marx ci hanno assicurato che vulsioni di tale portata! Il reddito nazio- ammontava a più di 32.000.000. Du- lo sviluppo nazionale e internazionale nale degli Stati Uniti era salito per la rante i seguenti venti anni, nonostante di trusts, sindacati e cartelli ha introdot- prima volta nel 1920 a sessanta miliar- il rapido incremento della popolazione to un controllo pianificato del mercato di di dollari, solamente per scendere totale del Paese, scese a 30,4 milioni, e hanno predetto il trionfo finale sulle l’anno successivo a cinquanta miliardi cioè di 1,6 milioni. Ma nel 1935 creb- crisi. Secondo Sombart, le crisi erano di dollari, cioè del 27 percento. Come be ancora a 32,8 milioni ingrossandosi già state “abolite” prima della guerra dai conseguenza della prosperità dei cin- rispetto al 1930 di 2,4 milioni. Questo meccanismi del capitalismo stesso, per que anni successivi, il reddito nazionale 40 Inediti tradotti Trotskismo Oggi N5 crebbe ancora, nel 1929, al suo livello più elevato di ottantuno miliardi di dol- lari, solamente per scendere nel 1932 a quaranta miliardi, cioè a meno della metà! Durante nove anni tra il 1930 e il 1938 si sono persi approssimativamen- te quarantatré milioni di anni di lavoro umano e 133 miliardi di dollari di red- dito nazionale, supponendo come stan- dard la quantità di lavoro e reddito del 1929, quando c’erano “solo” due milio- ni di disoccupati. Se tutto questo non è anarchia, quale può essere il significato di questa parola? La “teoria del collasso” Le menti e i cuori degli intellettuali del- la classe media e dei burocrati sindacali sono stati quasi completamente affa- scinati dalle conquiste del capitalismo tra la morte di Marx e lo scoppio della Guerra mondiale. L’idea di progresso graduale (“evoluzione”) sembrava esse- re stato assicurato per sempre, mentre l’idea della rivoluzione era considerata Lev Trotsky come una mera reliquia della barbarie. La prognosi di Marx sulla crescente collasso” ha vinto sulla teoria dello svi- umana, quelle più strettamente connes- concentrazione del capitale, sull’aggra- luppo pacifico. se con i bisogni vitali base dell’uomo vamento delle contraddizioni di classe, – nell’agricoltura. Non più soddisfatto sull’approfondirsi delle crisi, e sul col- La decadenza del capitalismo degli ostacoli che la proprietà privata lasso catastrofico del capitalismo non Nonostante quanto sia stato costoso nella sua forma più reazionaria, quel- era stata modificata correggendola par- per la società il dominio del mercato, la dei piccoli proprietari terrieri, pone zialmente e rendendola più precisa, ma l’umanità è cresciuta fino ad un certo di fronte allo sviluppo dell’agricoltura, è stata contrapposta alla prognosi qua- punto, approssimativamente fino alla i governi capitalisti si vedono non di litativamente contraria sulla distribu- Guerra mondiale, sviluppandosi e ar- rado chiamati a limitare artificialmente zione bilanciata del reddito nazionale, ricchendosi attraverso le crisi parziali e la produzione con l’aiuto di misure le- sull’attenuazione delle contraddizioni generali. La proprietà privata dei mezzi gislative ed amministrative che avrebbe- di classe e sulla riforma graduale della di produzione ha continuato ad essere ro spaventato gli artigiani delle corpo- società capitalista. Jean Jaurès, il più in quell’epoca un fattore relativamente razioni nel momento del loro declino. dotato dei socialdemocratici dell’epoca progressivo. Ma ora il cieco dominio E rimarrà scritto nella storia che il go- classica, sperava di riempire gradual- della legge del valore si rifiuta di ren- verno del più potente Paese capitalista mente la democrazia politica con con- dere un ulteriore servizio. Il progresso concedeva incentivi agli agricoltori per tenuti sociali. In questo sta l’essenza del umano è bloccato in un vicolo cieco. ridurre le loro piantagioni, cioè per riformismo. Tale era la prognosi alterna- Nonostante gli ultimi trionfi del -pen diminuire artificiosamente il già -deca tiva. Che cosa è rimasto di essa? siero tecnico, le forze produttive non dente reddito nazionale. I risultati sono La vita del capitalismo monopolistico al stanno più crescendo. Il più chiaro e evidenti: nonostante grandiose capacità giorno d’oggi è una catena di crisi. Ogni più perfetto sintomo di declino è la sta- produttive, assicurate dall’esperienza e crisi è una catastrofe. Il bisogno di sal- gnazione mondiale dell’edilizia, come dalla scienza, l’economia agraria non vezza da queste catastrofi parziali per conseguenza del blocco di nuovi inve- esce da una crisi putrescente, mentre mezzo di barriere tariffarie, inflazione, stimenti nelle branche basilari dell’eco- il numero degli affamati, la preponde- incremento della spesa pubblica e debi- nomia. I capitalisti semplicemente non rante maggioranza del genere umano, ti pone le basi per ulteriori crisi, più am- credono più nel futuro del loro stesso continua ad aumentare più velocemen- pie e più profonde. La lotta per i merca- sistema. Le costruzioni stimolate dal te della popolazione del nostro pianeta. ti, per le materie prime, per le colonie governo significano un aumento della I conservatori considerano una politica rende le catastrofi militari inevitabili. In tassazione e la concentrazione “sfrena- sensibile difendere un ordine sociale verità, non è facile essere d’accordo con ta” del reddito nazionale, specialmente che è sceso a una tale follia distruttiva Sombart che il capitalismo invecchian- perché la maggior parte delle nuove co- e condannano la lotta socialista contro do diviene sempre più “calmo, sedato struzioni governative sono state proget- tale follia come utopismo distruttivo. e ragionevole”. Sarebbe molto più giu- tate direttamente per scopi bellici. sto dire che sta perdendo le sue ultime Il marasma ha acquisito un carattere vestigia di ragionevolezza. In ogni caso, particolarmente maligno e degradan- (prima parte - continua nel prossimo non vi è alcun dubbio che la “teoria del te nelle più vecchie sfere dell’attività numero) Trotskismo Oggi N5 Confronti 41 Dal Partito operaio comunista (Poc) alla nascita dei Gruppi comunisti rivoluzionari (Gcr) Il trotskismo in Italia negli anni Quaranta

di Diego Giachetti

ieci anni dopo la conferenza di fon- Ddazione della Quarta Internaziona- le (settembre 1938), quando si tenne il II Congresso mondiale (aprile 1948), per l’Italia furono conteggiati 800 ade- renti1, una cifra rilevante se si tiene con- to che nel rendiconto della Conferenza di fondazione, alla quale partecipò un dirigente della qualità di Pietro Tresso, non figuravano riferimenti precisi - cir ca il numero degli aderenti italiani alla nuova internazionale. In effetti la se- zione italiana sorta con la nascita della Nuova opposizione italiana, attorno ai tre dissidenti del Pci (Alfonso Leonetti, Pietro Tresso e Paolo Ravazzoli) che ave- vano preso contatto con Trotsky per poi aderire all’Opposizione di sinistra inter- nazionale, poi diventata Lega comuni- sta internazionalista, aveva conosciuto un’esistenza difficile nell’esilio francese, segnata da diaspore e divisioni interne che caratterizzarono la vita del gruppo composto da fuoriusciti antifascisti. Fu una parte di questi militanti, passati at- traverso l’esperienza della guerra civile spagnola, a introdurre in Italia le idee della Quarta Internazionale. Sconfitta la rivoluzione spagnola essi trovarono ri- fugio in Francia dove vennero internati e successivamente consegnati dalla poli- zia di Pétain alle autorità italiane che li deportarono nelle isole Tremiti. Uno di loro era Nicola Di Bartolomeo, attorno al quale nel confino si formò un collet- tivo trotskista. Dopo la caduta del fasci- smo, Di Bartolomeo e gli altri confinati furono liberati e si stabilirono a Napoli dove fondarono un piccolo gruppo che si definì Centro nazionale provvisorio per la costruzione del Partito comunista internazionalista (Quarta Internaziona-

(1) Dato ricavato da Natalja Sedova Trotsky, G. Munis, Beniamin Perot, “The Fourth International in danger!”, in The Fourth International in danger! Selected documents 1944-1948, Greenleand Press. 42 Confronti Trotskismo Oggi N5 le). Privi di mezzi entrarono a Napoli zionale e la sezione italiana, dove solo contatti coi “nuovi” trotskisti provenien- nel Partito socialista di unità proletaria una piccola componente condivideva ti dalle diaspore socialiste, comuniste e e nella sua organizzazione giovanile e gli orientamenti politici e teorici del azioniste -, il II Congresso decise di non stabilirono alcuni contatti con dissiden- movimento trotskista. A partire dal 1947 riconoscere più il Poc come sua sezione. ti del Pci. quindi il Segretariato internazionale ini- ziò un suo lavoro d’intervento in Italia La ricostruzione Il Partito operaio comunista allargando il numero degli interlocutori della sezione Italiana Nel 1944 il gruppo di Di Bartolomeo riu- fuori dal Poc, grazie a contatti stabiliti Nel biennio 1947-48 iniziò il raggruppa- scì a riallacciare i rapporti con la Quarta con esponenti dei partiti della sinistra mento dei dissidenti della sinistra italia- Internazionale, tramite militanti trotski- tradizionale, socialisti, comunisti e azio- na vicini al trotskismo mediante un la- sti inglesi e statunitensi giunti in Italia nisti. Già nel 1947 la Quarta Internazio- voro di frazione nel Psli, nel Psi, nel Pci al seguito dell’esercito angloamericano. nale dichiarava che in Italia il movimen- nell’intento di dare vita a un organismo Venuti a conoscenza che a Foggia era to trotskista era agli inizi, organizzativa- che coordinasse e dirigesse tale attività stato pubblicato un manifesto a favore mente e politicamente e che l’intento nei vari partiti; parallelamente occorre- della Quarta Internazionale, Di Bartolo- era quello di tentare la via della costru- va costruire al più presto una direzione meo si recò sul posto dove fece cono- zione del partito rivoluzionario attra- politica nazionale e omogenea e avviare scenza con Romeo Mangano2, che era verso la fusione dei migliori militanti di la formazione politica dei militanti attra- stato un dirigente della federazione del sinistra socialisti, comunisti, azionisti, verso scuole quadri. Quest’attività diede Pci delle Puglie e segretario della Came- del Partito comunista internazionalista alcuni significativi risultati nel Partito ra del lavoro di Foggia, ideologicamente e del Poc4. Nel progetto di ricostruzione socialista. Più difficile risultò l’interven- vicino alle idee di Amadeo Bordiga. Lo i dirigenti della Quarta Internazionale to nel Pci, limitato ad alcuni contatti scambio di informazioni portò rapida- si impegnarono direttamente aiutando personali che permisero di collegarsi mente a un accordo che si concluse, nel o orientando il lavoro politico dei com- con esponenti del disciolto Movimento luglio del 1944, con la formazione del pagni italiani. Senza quell’aiuto e il col- comunista d’Italia, meglio conosciuto Partito operaio comunista bolscevico- legamento diretto con i suoi organismi con il nome del loro giornale Bandiera leninista (Poc b-l). L’accordo coi puglie- “l’organizzazione non si sarebbe proba- rossa6. si accrebbe notevolmente il numero dei bilmente costituita”5. I nuovi contatti Fu soprattutto tra i giovani socialisti militanti e la Quarta Internazionale, pur intrapresi dal Segretariato internazio- che si registrò il successo maggiore. tra dubbi e richieste di chiarimenti, finì nale, accanto alla persistente esistenza Circa un anno dopo la ricostruzione col riconoscerlo come sezione italia- del Poc, spiegano in parte la cifra di 800 del Partito socialista italiano di unità na. Effettivamente le due componenti aderenti dichiarati per l’Italia alla vigilia proletaria (Psiup), avvenuta nel 1943, si del Poc avevano un diverso concetto del II Congresso mondiale. In essa era- ricostituì anche la Federazione giovani- dell’organizzazione internazionale trot- no compresi tutti gli aderenti al Poc e le socialista (Fgs) che si caratterizzò fin skista. I militanti pugliesi pensavano che altri militanti in contatto con la Quarta dall’inizio per l’intransigenza delle sue la Quarta Internazionale non fosse altro Internazionale. Quel numero, forse cal- posizioni politiche: internazionalismo, che un organismo potenziale, senza di- colato per eccesso, raccoglieva un’ag- azione autonoma della classe operaia, ritto di imporre un programma e una di- gregazione di militanti per nulla omo- opposizione ad ogni compromesso sul- sciplina a tutte le sezioni. Ciò corrispon- genea in quanto a provenienza e appar- la questione istituzionale e, di conse- deva in realtà al tentativo di diffondere tenenza a una struttura organizzativa. guenza, un atteggiamento di riserva e di le proprie idee utilizzando le possibilità In questo senso il Poc rappresentava il critica nei confronti del Comitato di li- offerte da un’organizzazione di sinistra problema principale. Diretto, dopo la berazione nazionale. Terminata la guer- già strutturata, anche se debole; come morte prematura di Nicola Di Bartolo- ra i giovani socialisti, in collaborazione confermò lo stesso Romeo Mangano: meo (1946), da Romeo Mangano, esso con l’organizzazione giovanile del par- “noi non ci fondemmo coi trotskisti, ma aveva accentuato la mai sopita tendenza tito socialista francese (Sfio), aderirono ritenemmo utile affiancarci ai trotskisti verso un’impostazione politica di deri- all’iniziativa di ricostruire l’Internazio- per le possibilità che un’organizzazione vazione bordighista. Dopo vari tentativi nale giovanile socialista. Fu proprio at- internazionale ci dava”3. di chiarimenti, mediante l’invio in Italia traverso i collegamenti coi francesi che Terminata la guerra mondiale, quando di dirigenti del Segretariato internazio- alcuni militanti italiani presero contatto si poterono stabilire maggiori contatti nale, compreso Michel Raptis (Pablo), con la Quarta Internazionale. Si trattava col Poc, il Segretariato internazionale - mentre parallelamente, soprattutto un di un gruppo di giovani con letture e si rese conto delle divergenze d’impo- altro giovane dirigente, Ernest Mandel simpatie trotskiste che datavano già dal stazione esistenti tra la Quarta Interna- (Walter, Germain) curava i rapporti e i 1945 e alcuni anche prima; tra questi

(2) Come si è poi appreso aveva operato come informatore dell’Ovra almeno fino al 1929 (cfr. Raffaele Colapietra, La Capitanata nel perio- do fascista (1926-1943), Foggia, Amm. Provinciale della Capitanata, 1978). Vedi anche Eros Francescangeli, L’incudine e il martello, Perugia, Morlacchi editore, 2005, p. 288. (3) Testimonianza in Arturo Peregalli, L’altra resistenza. Il Pci e le opposizioni di sinistra 1943-1945, Genova, Graphos, 1991, p. 137. (4) Lettera di Walter (Ernest Mandel) a Franco Archibugi, Parigi, 30 ottobre 1947, in carte personali dell’autore. Vedi anche E. Germain (Ernest Mandel), L’Italie à la croisée des chemins, Quatrième Internationale, settembre-ottobre 1947. (5) Livio Maitan, “La Quarta Internazionale: una tendenza rivoluzionaria del movimento comunista”, Rendiconti, n. 10, marzo 1965, p. 265. (6) Cfr., Lettera di Walter (Ernest Mandel) a Franco Archibugi, Parigi, 25 agosto 1948 e lettera di Franco Archibugi a Walter, Roma, gennaio 1948, in carte personali dell’autore. Trotskismo Oggi N5 Confronti 43 c’era Livio Maitan, il quale aveva aderito socialista emersero già nell’estate del Poco tempo dopo, nell’aprile del 1948, al Psiup nel 1943 durante i 45 giorni del 1947. La direzione dell’organizzazione si svolse il II Congresso mondiale del- governo Badoglio. giovanile, in contrasto con le decisioni la Quarta Internazionale a cui parteci- Quando sul finire del 1945 si costituì prese dal partito, aderì alla giornata di pò come delegato Livio Maitan con lo all’interno del partito la corrente di Ini- lotta contro il carovita promossa dai pseudonimo di Mario. A Parigi incontrò ziativa socialista, gli esponenti della Fgs partiti di sinistra per il 20 settembre. Fu Pierre Frank e altri dirigenti che gli co- vi svolsero un ruolo importante. Quella quello il periodo nel quale Livio Maitan municarono l’intenzione di espellere il corrente divenne il punto di riferimento e altri giovani della Fgs aderirono alla Poc, date le divergenze politiche e teo- per tutto un settore di militanti e di diri- Quarta Internazionale. Nel mese di no- riche registrate; contemporaneamente genti unificato da una critica di sinistra vembre il congresso dei giovani socia- si prospettava di ricostruire la sezione nei confronti della “svolta di Salerno” listi, che si tenne a Roma, registrò dif- italiana puntando in particolar modo operata dal Pci e subita dal Psiup, e da fidenze e critiche dei militanti rispetto sui militanti del Msup. Quest’ultimo alla un’accentuata diffidenza nei confronti alla linea politica del partito. A quel con- vigilia delle elezioni politiche del 1948 del Comitato di liberazione nazionale gresso partecipò anche un membro del aderì al cartello del Fronte democrati- e dell’alleanza con forze democratiche Segretariato internazionale, Germain, co popolare partecipando attivamente borghesi, alla quale essi contrapponeva- alias Ernest Mandel. Il congresso elesse alla campagna elettorale pur non aven- no una tematica classista e rivoluziona- una nuova direzione e Livio Maitan di- do propri candidati nelle liste. Dopo ria. Terminata la guerra la critica si rivol- venne segretario. le elezioni si sciolse. Una parte rientrò se ai governi di unità nazionale. L’interesse del Segretariato internazio- nel Psi, nome assunto dal Psiup dopo la L’orientamento “fusionista” del Psiup nale per l’evoluzione del dibattito inter- scissione di Palazzo Barberini, mentre, nei confronti del Pci, prevalente in quel no ai giovani socialisti italiani andava di alla fine dell’anno, molti appartenenti periodo, e comunque la sua sostanziale pari passo con la verifica del perdurare al Msup, quasi tutti i componenti della non differenziazione dai comunisti nella delle differenze tra le posizioni poli- direzione e quasi tutti i dirigenti locali, politica interna ed estera, contribuì alla tiche del Poc e quelle della Quarta In- aderirono alla Quarta Internazionale e maturazione dell’idea che quel partito ternazionale. Stante questa situazione si impegnarono nel lavoro di ricostru- non potesse diventare l’organizzazione il Segretariato Internazionale decise di zione della sezione italiana. nuova alla quale essi aspiravano. Quan- lavorare in due direzioni: favorire il pro- do sul finire del 1946 la situazione inter- cesso di discussione e di chiarificazione La ricomposizione na al partito socialista cominciò ad esa- politica all’interno del Poc e tra questo del movimento trotskista sperarsi e si profilò l’eventualità di una e la Quarta Internazionale e contattare e Parallelamente al processo in corso tra scissione, Iniziativa socialista concordò reclutare militanti tra i giovani socialisti. i giovani socialisti, la componente trot- sull’inevitabilità della rottura con Pietro In autunno le prime avvisaglie di una di- skista presente nel Poc - riconducibile ai Nenni e Lelio Basso. Avute da Giuseppe sponibilità di Saragat e del gruppo par- gruppi di Napoli, Roma e Milano, facen- Saragat assicurazioni su un’uscita imme- lamentare del Psli a trattare un accordo ti capo rispettivamente a Libero Villone, diata del nuovo Partito socialista dei la- a favore dell’ingresso nel governo pre- Bruno Nardini ed Enrico Bellamio - uscì voratori italiani (Psli, in seguito Psdi) dal sieduto da De Gasperi mise in allarme dal partito e si unì ai giovani militanti governo di unità nazionale, gli esponen- la sinistra del partito. Si giunse così al provenienti dal Msup per pubblicare la ti di Iniziativa socialista si mossero per I Congresso nazionale del partito, che rivista 4° Internazionale a partire dal costruire al più presto un nuovo partito, si tenne a Napoli nel febbraio del 1948. luglio 1948. Diretta da Libero Villone, convinti che sarebbe diventato l’auspi- Esso si caratterizzò per il blocco tra la il comitato di redazione era formato da cato partito socialista, rivoluzionario e destra e il centro con una mozione che Enrico Bellamio, Bruno Nardini, Clau- classista. L’illusione durò poco: nel vol- confermava la politica di collaborazione dio Giuliani (pseudonimo di Livio Mai- gere di pochi mesi, dopo la scissione di governativa. La sinistra oppose una pro- tan) e Corrado Serra (pseudonimo di Palazzo Barberini del gennaio 1947, il pria risoluzione che condannava quella Ruggero Mura). Nel suo primo anno di Psli si orientò verso scelte filogovernati- scelta. Il documento di maggioranza ot- vita la rivista non era ancora l’espressio- ve e filoatlantiche: “nato, per una parte tenne l’84% dei consensi, quello della ne di un gruppo politico organizzato, dei suoi aderenti, come partito di classe sinistra il 16%. Subito dopo il congres- ma soltanto la portavoce delle idee di autonomo e rivoluzionario, capace di so, la direzione del partito sciolse gli un collettivo redazionale che si poneva superare la politica stalinista e centra- organismi dirigenti della federazione come scopo la diffusione in Italia del lista e perciò rinunciataria del Pci […] giovanile. La reazione di quest’ultima fu programma e del patrimonio teorico diventa in breve tempo un partito d’opi- netta: dichiarò la propria indipendenza e politico della Quarta Internazionale. nione, prima di ‘terza forza’, poi sempre dal partito e proclamò la propria libertà Essa intendeva contribuire alla chiarifi- più strettamente legato al campo capita- d’azione. Unendosi alle forze di sinistra cazione teorica all’interno del panora- listico-americano-democristiano”7. che avevano dato battaglia al congresso, ma marxista italiano, al fine di lottare organizzarono un convegno a Roma il politicamente contro il riformismo e Il Movimento socialista 15 febbraio del 1948, dove decisero di l’opportunismo delle direzioni tradi- di unità proletaria uscire dal Psli e di fondare una nuova zionali del movimento operaio. L’1 e il I primi contrasti tra la direzione del Psli organizzazione politica: il Movimento 2 gennaio del 1949 a Roma si riunì la e quella della Federazione giovanile socialista di unità proletaria (Msup). I Conferenza nazionale del movimento

(7) Guido Quazza, Resistenza e storia d’Italia. Problemi e ipotesi di ricerca, Milano, Feltrinelli, 1976, p. 432. 44 Confronti Trotskismo Oggi N5 trotskista italiano, alla quale partecipò Difatti il Comitato esecutivo internazio- la sezione italiana. A chiudere definiti- un numero ridotto di militanti e di qua- nale (Cei) dell’aprile 1949 ipotizzò una vamente la questiono venne la presa di dri, per discutere della situazione poli- proposta di riavvicinamento al Poc che posizione del Poc, negativa verso ogni tica e porre le basi per la costituzione nessun militante italiano aveva pensato forma di riunificazione o anche solo a breve termine di un’organizzazione o voluto. Si riteneva che una riunifica- collaborazione con la Quarta Interna- politica indipendente. Il gruppo si strut- zione col Poc avrebbe consentito, ora zionale e con la nuova organizzazione turò in organismi di direzione nazionali che il movimento trotskista si era raffor- nazionale. e locali e designò Livio Maitan nell’in- zato, di acquisire la direzione politica L’attività del movimento trotskista si in- carico di segretario; subito dopo la e organizzativa del partito il quale, per dirizzò verso la formazione dei militanti, conferenza, si tenne una scuola quadri altro, conservava una discreta base so- il consolidamento dell’organizzazione, nazionale alla quale intervennero per la ciale in Puglia e in altre regioni dell’Ita- la pubblicazione di materiale di propa- Quarta Internazionale Pierre Frank, Er- lia meridionale, che era opportuno non ganda. Si migliorò la situazione finanzia- nest Mandel e Michel Pablo. Ad animare lasciare alla dispersione o all’acquisizio- ria, sì costituì un fondo per pubblicare il ricostituendo movimento trotskista si ne definitiva a tendenze antitrotskiste un giornale nazionale subito dopo la ritrovarono militanti di diversa prove- e bordighiste. Il Comitato centrale del proclamazione dell’organizzazione indi- nienza politica: la “vecchia guardia” del movimento trotskista respinse la propo- pendente. I risultati raggiunti non erano Poc, i giovani militanti socialisti che vi sta di riunificazione e rimproverò al Cei eccezionali, anzi, come si poteva legge- apportarono, numericamente parlando, di non aver mantenuto nei confronti del re sulla rivista, erano “modesti, se com- il contributo maggiore, alcuni militanti Poc l’atteggiamento deciso al Congres- parati alla necessità di lotta del proleta- del Partito d’azione, scioltosi nel 1947, so mondiale che aveva decretato la sua riato. Ma sarebbe erroneo sottovalutare altri dal Pci perché espulsi o usciti per espulsione e la necessità di ricostruire l’importanza della costituzione – per la divergenze politiche. La nuova organizzazione che poteva contare su gruppi operanti a Roma, Pa- lermo, Perugia, Napoli, Trieste, Sassari, Milano, Venezia, Torino e su cellule in altri centri, indirizzò la sua strategia di costruzione verso il consolidamento di un’organizzazione indipendente. L’atti- vità di costruzione non fu più tutta in- centrata sul lavoro di frazione nei partiti della sinistra: l’attività indipendente di- venne prioritaria rispetto a quella di fra- zione, quest’ultima si allargò all’interno dei sindacati, in particolare nella Cgil, dove si riteneva possibile la formazione di un’opposizione di sinistra. Il movimento era sorto in un momento di ripiegamento del movimento ope- raio, segnato dalla sconfitta subita alle elezioni dell’aprile 1948 a cui era segui- ta l’altrettanta sconfitta della mobilita- zione popolare a seguito dell’attentato subito nel luglio da Palmiro Togliatti. La situazione non era affatto propizia, la classe operaia si ritraeva dalla scena, ripiegava con le sue organizzazioni tra- dizionali, sotto il peso di un attacco che andava intensificandosi con le prime av- visaglie della guerra fredda in arrivo. In quel contesto di ripiegamento e di de- moralizzazione il compito per loro prio- ritario divenne quello di raggruppare gli elementi d’avanguardia offrendo loro una prospettiva politica, un’alternativa alle direzioni politiche tradizionali. Una scelta condivisa dalla direzione interna- zionale, appoggiata e caldeggiata anche mediante una serie di “aiuti” all’organiz- zazione italiana per favorirne la costru- zione in vista anche di un possibile re- cupero del Poc all’Internazionale stessa. Trotskismo Oggi N5 Confronti 45 prima volta nel nostro Paese – di un’or- Uniti, ma perché la casta burocratica al Per discutere della situazione italiana e ganizzazione che accetta interamente, potere temeva che la guerra provocasse internazionale, per trarre un bilancio di senza riserve, la piattaforma dell’Inter- un risveglio della rivoluzione sociale nei un anno e mezzo di esistenza dell’orga- nazionale”8. Paesi capitalisti e della rivoluzione poli- nizzazione e per stabilire la linea poli- Il ricostituendo movimento trotskista tica in quelli cosiddetti socialisti9. tica e organizzativa da seguire, si riunì fu subito coinvolto nel dibattito della a Roma dal 29 luglio al 2 agosto 1950, Quarta Internazionale che gli avveni- I Gruppi comunisti rivoluzionari la II Conferenza nazionale. Vi partecipa- menti di quegli anni proponevano a co- A seguito di un referendum svolto tra rono una ventina di delegati dei gruppi minciare dalla questione jugoslava. Il 28 i militanti, il Comitato esecutivo del locali e, per il Segretariato internaziona- giugno del 1948 il Cominform espelleva movimento, il 1° febbraio del 1950 le, Pierre Frank. Il bilancio organizzati- dalle proprie file il Partito comunista ju- stabilì che il nome dell’organizzazio- vo poteva dirsi soddisfacente: si erano goslavo colpevole di non aver accettato ne era Gruppi comunisti rivoluzionari costituiti nuovi gruppi, erano emersi i di sottomettersi alle direttive politiche (Gcr). Poco dopo, a Roma, nella sala primi tenui legami con la classe operaia, provenienti da Mosca. Il movimento del teatro della Banca d’Italia in piazza il numero degli attivisti era aumentato, trotskista offrì il suo appoggio critico Borghese, sul fondo della quale spicca- la struttura organizzativa si era conso- alla rivoluzione jugoslava e proclamò di vano i ritratti di Lenin e di Trotsky e la lidata e si pubblicava regolarmente il voler difendere le sue conquiste contro bandiera rossa col simbolo della Quar- giornale dell’organizzazione. I parteci- l’imperialismo e la burocrazia sovietica. ta Internazionale, si svolse, il 5 marzo panti votarono per acclamazione la mo- Le sezioni della Quarta Internazionale – 1950, una conferenza del Gcr romano zione presentata da Libero Villone nella quelle europee in particolare – svilup- sul tema La crisi del movimento opera- quale si constatava con vivo compiaci- parono una campagna di solidarietà e io e la Quarta Internazionale, tenuta mento “che il livello politico raggiunto di sostegno alla rivoluzione jugoslava. da Livio Maitan. Scopo dell’iniziativa ha segnato un miglioramento notevole Anche i trotskisti italiani si mossero per era quello di presentare ufficialmente rispetto ai precedenti consessi dell’or- costruire brigate di lavoro da inviare in la nuova organizzazione. Subito dopo ganizzazione considerando che questo Jugoslavia. Comitati di solidarietà con la si procedette alla pubblicazione di un è il frutto dal lavoro svolto dagli orga- rivoluzione jugoslava e per l’organizza- giornale quindicinale Bandiera rossa il nismi direttivi nell’ultimo periodo”10. I zione di brigate del lavoro si costituiro- cui primo numero (di prova) uscì il 1° lavori furono aperti da una relazione del no a Milano e Roma. Quanto accadeva in aprile 1950, per poi uscire regolarmen- segretario uscente e dall’intervento del Jugoslavia e il successivo trionfo della ri- te dal 15 maggio. Il giornale era diretto delegato del Segretariato internaziona- voluzione cinese con l’entrata dell’eser- da Franco Villani ed aveva una redazio- le, seguì un lungo e articolato dibattito cito popolare di liberazione a Pechino ne formata da Libero Villone, Giorgio riportato nei bollettini interni pubblicati il 31 gennaio 1949, furono eventi che Ruffolo, Ruggero Mura e Livio Maitan. dopo la Conferenza. La risoluzione po- stimolarono la riflessione della Quarta La scelta del nome richiamava quello litica approvata dalla Conferenza critica- Internazionale circa la natura sociale di della testata del Movimento comunista va aspetti della politica sindacale della questi Paesi e delle direzioni politiche d’Italia, un importante raggruppamento Cgil, la campagna per la pace promossa staliniane alla guida dei partiti. Di lì a sorto a Roma alla sinistra del Pci duran- dal Pci e dai Partigiani della pace poiché poco, l’inizio della guerra di Corea (25 te la Resistenza, che ebbe una notevole essa esagerava i pericoli di guerra e dif- giugno 1950), obbligò un’altra attenta influenza durante la lotta contro i tede- fondeva concezioni pacifiste guardan- analisi circa gli sviluppi del quadro in- schi e i fascisti. dosi bene dal sostenere che soltanto un ternazionale uscito dalla seconda guer- La struttura organizzativa intanto si era profondo rivolgimento sociale avrebbe ra mondiale che evolveva rapidamente consolidata. I militanti versavano re- potute evitare i pericoli di una guerra. verso la Guerra fredda. Si era alla vigilia golarmente le quote, si avviò il lavoro L’orientamento politico che i Gcr dove- di una terza guerra mondiale? La discus- politico indipendente, gli organismi di- vano seguire si indirizzava verso obietti- sione si sviluppò sugli organi di stampa rigenti cominciarono a funzionare rego- vi ben precisi e circoscritti: intervenire dell’Internazionale e tra i trotskisti ita- larmente, si pubblicò un Bollettino sin- in determinati settori politici, sociali e liani. Tanto l’una quanto l’altra super dacale per orientare l’attività dei mili- sindacali, operando con la strategia del potenza non erano ancora pronte a quel tanti, assieme a opuscoli di propaganda, fronte unico e con la necessaria duttili- passo. Per gli Stati Uniti era “impossibi- di formazione teorica e anche un bollet- tà tattica se si fossero delineati fermenti le pensare a una guerra immediata. La tino di critica interna rivolto ai militanti critici nelle organizzazioni di sinistra, situazione politica e sociale non lo per- del Pci, Critica comunista. Il Comitato Pci in particolare. In generale, le parole metteva”; né era pensabile che l’Unione esecutivo della Quarta Internazionale, d’ordine che la Conferenza faceva pro- sovietica avesse “interesse a scatenare dopo aver esaminato la richiesta dei prie erano le seguenti: difesa della liber- un conflitto mondiale”, non perché essa Gcr, nell’aprile del 1950 li riconobbe uf- tà di sciopero e dei posti di lavoro, ria- fosse militarmente inferiore agli Stati ficialmente come sezione italiana. pertura statale degli stabilimenti chiusi,

(8) “Un anno di vita della rivista”, 4° Internazionale, n. 6, agosto-settembre 1949, p. 24. (9) Cfr., Corrado Serra, Non pronti alla guerra, Bandiera rossa, n. 7, dicembre 1950. (10) “Mozione n. 2”, in Gcr, Bollettino interno, n. 1, agosto 1950, Archivio Gambino-Verdoia, Torino. Contemporaneamente Franco Villani propose un’altra mozione, approvata anch’essa all’unanimità, nella quale si ringraziava la direzione dell’Internazionale “per l’aiuto politico e materiale costantemente fornito ai compagni italiani” (“Mozione n. 1”, in ibidem). (11) Cfr.: la risoluzione politica e la risoluzione sindacale pubblicate su Bandiera rossa, n. 3, giugno-luglio 1950. 46 Confronti Trotskismo Oggi N5 pagamento dell’intero salario agli ope- nazionale e ne accettano la disciplina e esperienza politica vissuta nei partiti rai che perdevano il posto di lavoro, lo statuto”12. della sinistra tradizionale. Sulle prospet- divisione del lavoro disponibile fra tutti Alla conclusione dei suoi lavori la Con- tive di sviluppo a breve termine nessu- i lavoratori a parità di salario, creazio- ferenza elesse il Comitato centrale no di loro nutriva mal riposte illusioni. ne di organismi di controllo operaio, composto da Enrico Bellamio (Milano), Il percorso da compiere era lungo, non scioglimento della celere, indipendenza Alfonso Cascone (Roma), Nanni Dore si poteva né si doveva cullarsi in facili immediata alle colonie. Si decise infine, (Sassari), Renzo Gambino (Torino), Leo- speranze o promettere facili successi. che i militanti marxisti rivoluzionari ne Iraci (Roma), Livio Maitan (Venezia), La lotta politica avveniva in condizioni all’interno della Cgil avrebbero operato Giorgio Modolo (Venezia), Ruggero difficili, contro avversari agguerriti e per ottenere l’abolizione del cottimo, Mura (Roma), Bruno Orsini (Perugia), ben fermi sulle loro posizioni borghesi, la riduzione dell’orario di lavoro, degli Giorgio Ruffolo (Roma), Franco Villani staliniste e socialdemocratiche. Esclusa affitti, per deburocratizzare la struttura (Milano), Libero Villone (Napoli), Fran- la possibilità, al momento, di una rapi- sindacale e per la creazione di direzioni co Guerrieri (Genova). Si formò quindi da affermazione, e non potendo valere di fabbrica elette da tutti gli operai11. un Comitato esecutivo e una commis- “motivi e speranze finalistiche per dei La Conferenza nazionale adottò anche sione di controllo; si designò il segreta- militanti che debbono abituarsi a non lo statuto dei Gcr in cui all’articolo 1° rio nella persona di Livio Maitan. contare su di una identificazione della si diceva: “I Gcr organizzano, in Italia, Con questa conferenza i Gcr assunse- sorte del movimento con la loro sorte l’avanguardia rivoluzionaria del proleta- ro un’immagine politica e un profilo personale”, l’unico compenso risiedeva riato, col fine di abolire il capitalismo e organizzativo più stabile e definito. Il “nel capire quanto di grandioso e tragi- di instaurare la dittatura del proletariato processo di ricostruzione della sezione co stiamo vivendo, nel sapere districa- che realizzerà l’abolizione definitiva e italiana poteva dirsi concluso. Era sorta re in questo crepuscolo di una società totale delle classi e stabilirà il socialismo, una piccola organizzazione trotskista i che si dissolve i lineamenti della società prima tappa verso la società comunista cui aderenti erano, per la maggior parte, nuova, per la quale stiamo lottando”13. e la completa abolizione dello Stato. I dei giovani militanti che avevano unito Con queste parole Livio Maitan aveva Gcr fanno pertanto propri i principi, gli le loro sorti a quelle della Quarta Inter- concluso la sua relazione politica alla II scopi, il programma della Quarta Inter- nazionale dopo una breve ma intensa Conferenza nazionale.

Bibliografia ne, Poggibonsi, Lalli, 1984; Serge Lam- pazione alleata del Sud e “svolta di Sa- Sulla formazione e la vita politica bert, “Notes sur l’histoire du trotskisme lerno” (1943-45), A. C. editoriale, 2013. dell’opposizione trotskista italiana in in Italie: le Poc”, Chaiers Leon Trotsky, Sull’origine e la storia dei Gruppi co- Francia negli anni Trenta la bibliogra- n. 29, marzo 1987; Arturo Peregalli, “Il munisti rivoluzionari si può consultare fia è abbondante; mi limito a segnalare Partito operaio comunista”, in L’altra l’autobiografia di Livio Maitan, La stra- alcuni lavori usciti ultimamente: Eros resistenza. Il Pci e le opposizioni di da percorsa, Bolsena, Massari editore, Francescangeli, L’incudine e il martello, sinistra 1943-1945, Genova, Graphos, 2002 e anche Per una storia della Quar- Perugia, Morlacchi editore, 2005; Sara 1991; la serie di saggi di Paolo Casciola: ta Internazionale, Roma, Alegre edi- Galli, Le tre sorelle Seidenfeld. Donne “Origini del Partito operaio comunista zioni, 2006; il lavoro di Yuri Colombo, nell’emigrazione antifascista, Firenze, (b-l)” e “Nicola Di Bartolomeo (Fosco) Storia della Quarta Internazionale in Giunti, 2005 e il romanzo storico di Ste- 1901- 1946”, in “Appunti di storia del Italia, in http://trotskismo.over-blog.it/ fano Tassinari dedicato a Pietro Tresso, trotskismo italiano (1930-1945)”, Qua- pages/yurii-colombo-storia-del-trotski- Il vento contro, Milano, Tropea, 2008. derni del Centro studi Pietro Tresso, smo-italiano-1968-1980-4455315.html Sulla storia del Partito operaio comuni- n. 1, maggio 1986; “Il trotskismo e la rimando anche alle mie ricerche pubbli- sta (b-l) cfr.: “Le Parti ouvrier commu- rivoluzione in Italia (1943-1944)”, Qua- cate in quattro numeri dei Quaderni del niste (Italie) et la Quatrième Internatio- derni del Centro studi Pietro Tresso, n. Centro Studi Pietro Tresso di Paolo Ca- nale” e “Resolution sur le Parti ouvrier 3, luglio 1987; “I difficili rapporti tra il sciola: “Alle origini dei Gruppi comuni- communiste d’Italie”, entrambi in Qua- Poc e la Quarta Internazionale (1946- sti rivoluzionari 1947-1950”, n. 9, 1988; trième Internationale, marzo-aprile 1948)”, in Diego Giachetti, “Alle origi- “I Gruppi comunisti rivoluzionari tra 1948; “La federazione delle puglie: il ni dei Gruppi comunisti rivoluzionari analisi e prospettive 1948-1951”, n. 19, Poc tra trotskismo e bordighismo”, in (1947-1950)”, Quaderni del Centro stu- 1990; “La svolta entrista. La IV Interna- La sinistra comunista italiana (1927- di Pietro Tresso, n. 9, novembre 1988. zionale e i Gruppi comunisti rivoluzio- 1952), Napoli, Corrente comunista in- Per avere un quadro generale entro cui nari negli anni 1951-1953”, n. 22, 1992; ternazionale, 1984; Maurizio Lampronti, si inserì l’attività politica del Poc nel “I Gruppi comunisti rivoluzionari negli “I trotskisti italiani e i loro rapporti con meridione d’Italia durante la seconda anni della ripresa capitalistica e della la Quarta Internazionale (1943-1951)”, guerra mondiale cfr., Francesco Giliani, “destalinizzazione”, n. 32, 1994. in L’altra resistenza, l’altra opposizio- Fedeli alla classe. La Cgl rossa tra occu-

(12) “Testo dello Statuto dei Comunisti Rivoluzionari”, Bandiera rossa, n. 13, 15 settembre 1957. (13) Livio Maitan, “Relazione politica”, in Gcr, Bollettino Interno, n. 3, agosto 1950, Archivio Gambino-Verdoia, Torino. Trotskismo Oggi N5 Confronti 47 1945, l’eccidio di Schio La verità su un episodio della Resistenza

di Ugo De Grandis chio, grosso centro industriale po- nanzitutto la posizione geografica: -po proletariato urbano particolarmente po- Ssto a 25 chilometri a nord-ovest sta allo sbocco della Val Leogra, una via liticizzato e combattivo, forgiatosi con le di Vicenza, durante i venti mesi della alternativa al fondovalle dell’Adige per lotte sindacali degli ultimi decenni del Repubblica di Salò fu l’epicentro di un il collegamento del Veneto occidentale XIX secolo contro la riduzione selvaggia movimento partigiano particolarmente con i territori del III reich - che, con la dei salari e i licenziamenti di massa, che agguerrito. Le pattuglie iniziali, sorte creazione dell’Alpenvorland, iniziava- produssero numerose ondate migrato- sulle colline circostanti sin dall’indo- no ad appena 20 chilometri dal centro rie verso le Americhe, la Francia e l’Au- mani dell’8 settembre 1943, assunsero cittadino - e circondata da una cerchia stralia, delle quali fu particolarmente consistenza vieppiù importante nel- prealpina, già interessata da estese for- pesante quella seguita agli scioperi del la primavera successiva, fino a che il tificazioni durante il primo conflitto 1891: nell’arco di 24 mesi, infatti, la re- 17 maggio 1944, in una malga sopra mondiale, che ben si prestava alla rea- azione padronale spinse ad emigrare il Recoaro, si tenne la cerimonia di fonda- lizzazione di un’estrema linea difensiva 13,1% della popolazione del circonda- zione della XXX brigata garibaldina d’as- contro l’avanzata delle armate angloa- rio scledense. salto “Ateo Garemi” che, a seguito della mericane. A seguire, ma solo in ordine Ecco perché, nelle settimane precedenti successiva, inarrestabile evoluzione in di esposizione, una forte concentrazio- la fine del conflitto, nello Stato maggio- gruppo brigate “Garemi”, nelle ultime ne di industrie, soprattutto lanifici ma re del gruppo brigate “Garemi” matu- fasi della lotta giunse ad imporre la sua anche officine meccaniche e siderurgi- rò il progetto di attaccare Schio prima influenza su un’area estesa dal lago di che e un cementificio, che sin dal primo dell’arrivo degli angloamericani, per Garda al fiume Brenta e da Bolzano a giorno dell’occupazione furono requisi- costringere alla resa le forze tedesche Montagnana (Pd). te dai tedeschi e destinate alla loro pro- presenti in città: un evento di enorme Le ragioni della crescita impetuosa duzione bellica. valenza politica che avrebbe consentito del movimento partigiano scledense e Se gli aspetti sin qui visti servono a com- alle forze della Resistenza di acquistare dell’asprezza dello scontro che esso so- prendere il particolare interesse riserva- crediti nei confronti degli Alleati. Ma stenne con i nazifascisti vanno ricercate to dall’occupante alla cittadina e ai suoi questa decisione provocò lo scontro tra nelle peculiarità della cittadina, che al- immediati dintorni, la concentrazione il comando del gruppo brigate, retto da lora contava circa 20 mila abitanti. In- delle industrie motivò la presenza di un uomini di rigida fede comunista, reduci 48 Confronti Trotskismo Oggi N5 dalla guerra di Spagna e dal confino, e nuncia ai loro piani di distruzione degli cessiva alla Liberazione: la prima che ce- il comandante della brigata “Martiri del- impianti industriali, che una compagnia lebrò le esequie dei combattenti caduti la Val Leogra”, Valerio Caroti “Giulio”, di guastatori aveva già iniziato a minare. durante l’attacco finale e, a distanza di un tenente degli Alpini vicino al Partito Quando gli inglesi giunsero a Schio, due alcuni giorni, il funerale collettivo dei d’azione. Questi, pur comprendendo giorni più tardi, dovettero riconoscere partigiani morti nel corso della lotta, ri- il significato politico della liberazione i meriti della Resistenza e concedere esumati dai tumuli provvisori e traslati della città da parte dei partigiani, valu- l’istituzione di una polizia ausiliaria par- al Sacrario militare. tava l’inevitabile tributo di sangue che tigiana, nella quale entrarono tutti gli ex Ma la commozione lasciò il posto alla l’attacco finale avrebbe comportato in combattenti che non avevano immedia- rabbia allorché fu rinvenuta la salma presenza di reparti consistenti e in pie- te prospettive di lavoro. di un partigiano sceso dalla montagna na efficienza che in quei giorni sosta- e catturato in centro il 14 aprile, due vano in città in attesa di riprendere il L’epurazione mancata settimane prima della fine della guerra. cammino verso nord. Alla fine si giunse C’era, però, il problema della giustizia. Giacomo Bogotto “Ala” fu infatti trovato a un compromesso: “Giulio” acconsentì Nei giorni della Liberazione erano stati sepolto a poche decine di centimetri di a guidare i suoi uomini all’attacco, pre- giustiziati 5 fascisti tra quelli riconosciu- profondità, privo di unghie e di occhi, tendendo in cambio che non vi fosse il ti maggiormente responsabili di crimini, con il corpo intero che mostrava segni bagno di sangue che si verificava in tut- poi i comandanti erano riusciti a impor- di torture, ed era schiacciato da una pe- te le città del centro-nord occupate dai re l’ordine e a concentrare nelle carceri sante lastra di pietra, posatagli sul torace partigiani. e nelle caserme cittadine circa 350 dete- perché non si muovesse mentre lo rico- L’attacco finale, scattato a mezzogiorno nuti. I Carabinieri reali iniziarono a con- privano di terra. Per due giorni una fila del 29 aprile 1945 a opera di 400 par- durre indagini sui numerosi fatti di san- ininterrotta di persone di ambo i sessi tigiani contro 6.000 tedeschi apparte- gue accaduti nei mesi precedenti e una e di ogni età sfilò davanti a quel povero nenti ai “Diavoli verdi”, una delle forma- Commissione d’epurazione si incaricò corpo: molti si ritraevano inorriditi, ma zioni più agguerrite, reduce dal fronte di raccogliere le denunce e di vagliare i più gridavano esasperati che si doveva di Cassino, costò alla città 16 morti, ma la posizione di ciascuno dei fermati. fare giustizia, entrare in carcere e lincia- dopo 4 ore di combattimenti i tedeschi Il desiderio di giustizia si impossessò re i fascisti; altri ingiuriarono i partigia- chiesero di parlamentare e alla fine fu sempre più degli ex combattenti e del- ni che vegliavano la salma, dando loro firmato un accordo di “cessate il fuoco” la popolazione, via via che affioravano dei vigliacchi e dei bugiardi perché non che consentì loro una partenza incruen- i crimini commessi dai fascisti. Grande compivano la giustizia che avevano pro- ta da Schio e il libero transito fino all’im- commozione destarono le due cerimo- messo e qualcuno arrivò a sputare loro bocco della Valdastico in cambio della ri- nie funebri tenutesi nella settimana suc- addosso in segno di disprezzo. Trotskismo Oggi N5 Confronti 49 Anche in quell’occasione i partigia- solamente 5, una delle quali anonima1. notizie recate da William Pierdicchi e da ni tennero i nervi saldi, convinti che i Sappiamo dai documenti che, in real- quel momento le voci di una prossima processi sarebbero prima o poi iniziati, tà, a quella data erano già stati istruiti azione contro i fascisti incarcerati inizia- ma di questi non si vedeva l’ombra: la dai Carabinieri reali ben 28 fascicoli, rono a circolare tra le vie della città e Corte d’Assise di Vicenza iniziò a giudi- all’interno dei quali erano denunciati negli ambienti più vari5. care i gerarchi del capoluogo, ma non si 63 fascisti scledensi o che a Schio ave- Numerosi familiari dei detenuti invia- parlava ancora dei fascisti di Schio che, vano operato2; inoltre, il giorno succes- rono ai loro congiunti biglietti, con i anzi, venivano rilasciati a decine. A se- sivo alla manifestazione, i familiari delle quali li mettevano in allerta e, al tem- guito delle proteste per le facili scarce- vittime di Mauthausen avevano inviato po stesso, si rivolsero al governatore razioni un rappresentante dei partigiani una denuncia collettiva a carico di 28 alleato e ai carabinieri scongiurandoli fu affiancato ai membri civili della Com- esponenti della Rsi che loro indicava- di rinforzare la guardia al carcere o di missione, ma egli lamentò ben presto di no come responsabili “materialmente trasferire i prigionieri. Analoga richiesta non venire mai avvisato delle sedute e e moralmente” di tutto l’orrore che la era stata espressa già nel pomeriggio del che talune denunce, da lui viste, erano vallata e la città avevano subito nei mesi 28 giugno da Riccardo Walter, presiden- sparite. precedenti3. te del Cln e futuro onorevole del Pci, In questa situazione ribollente si verificò Il manifesto fatto affiggere dal gover- ma nessun provvedimento concreto fu un fatto che ebbe l’effetto di un cerino natore instillò nei partigiani e nella po- intrapreso dagli inglesi né dalle autorità buttato in un pagliaio. Nel pomeriggio polazione la certezza che, malgrado le italiane. Eppure l’eventualità che di lì a del 27 giugno arrivò a Schio, reduce da denunce già raccolte, egli avrebbe ben poco qualcosa di grave potesse accade- Mauthausen (A), William Pierdicchi, 38 presto rimesso in libertà i detenuti po- re si era diffusa anche ai livelli più alti chili di pelle e ossa, che riferì una terri- litici rimasti nelle carceri, che ormai si dell’amministrazione militare dell’Ita- bile notizia: del gruppo di dodici terri- erano ridotti a 91. Tra di loro 18 aveva- lia occupata. Il 30 giugno, due giorni toriali deportati il novembre preceden- no rivestito cariche politiche nel passa- dopo la manifestazione e sei prima te non sarebbe tornato più nessuno. La to regime, 19 erano appartenuti a corpi dell’eccidio, il Quartier generale della notizia si diffuse rapidamente in città e il militari (Guardia nazionale repubblica- V armata riferiva che “a Schio, provincia giorno successivo i lavoratori di tutte le na, Brigata nera, Polizia ausiliaria), 18 di Vicenza, il Cln sta facendo qualcosa industrie scledensi scesero in sciopero e erano colpevoli di collaborazionismo, che ci sfugge”. Più avanti nella lettera si concentrarono nella piazza principale altri ancora si erano particolarmente l’estensore della comunicazione era più del paese, ostentando cartelli e scan- distinti durante il fascismo monarchico. esplicito: “E’ stato inoltre accertato che, dendo slogan con i quali chiedevano Non meritavano tutti la pena di morte, in seguito al fatto che sono state ricevu- giustizia per i martiri di Mauthausen e certo, ma non dimentichiamo che per il te in città informazioni che un numero una punizione esemplare dei colpevo- fascismo repubblicano, in virtù del De- (14) di residenti di Schio sono stati ucci- li. Dalla vicina Valdagno, dove amava creto del 18 aprile 1944, chiunque fosse si in Germania, sono state programmate trascorrere le giornate assieme ai conti sorpreso a collaborare con la Resistenza rappresaglie contro certi prigionieri del- Marzotto, giunse Stephen W. Chambers, era passibile di fucilazione alla schiena4: le carceri, da elementi comunisti della governatore inglese di Schio, e da un quella era stata la legge fino a due mesi banda dei patrioti”6. balcone pronunciò un breve discorso prima. Ciò malgrado la vigilanza del carcere, che ebbe l’effetto di esasperare gli ani- in affiancamento ai carcerieri civili che mi dei presenti. Egli, infatti, invitò gli I prodromi vivevano all’interno con le proprie fami- scledensi a presentare denunce scritte Già all’indomani dell’imponente mani- glie, continuò a essere effettuata da un contro i detenuti presenti all’interno festazione del 28 giugno tra i partigia- unico carabiniere che montava la guar- del carcere, in mancanza delle quali li ni iniziarono a maturare i progetti per dia dalle 8 alle 20, ora in cui inforcava avrebbe fatti scarcerare tutti. La mani- compiere un’irruzione nel carcere ed la bicicletta e rientrava alla caserma dei festazione si sciolse, ma dalla folla si eseguire quella giustizia che gli Allea- Carabinieri reali a circa un chilometro staccò un gruppo di persone che tentò ti e gli organi del rinato Regno d’Italia di distanza. di dare l’assalto al carcere per linciare i dimostravano di non essere interessati A concretizzare il desiderio dei giovani detenuti e che fu trattenuto a stento dai a realizzare. In realtà tra i partigiani l’in- partigiani di vendicare i torti subiti si militi del 57° rgt. Fanteria. soddisfazione per non aver visto man- prestò Igino Piva “Romero”, rientrato a Il 3 luglio successivo il governatore tenute le promesse espresse nei giorni Schio l’ultima settimana di giugno. Piva fece affiggere un manifesto nel quale della Liberazione e il desiderio di farsi era stato protagonista del “biennio ros- lamentava che, malgrado gli scledensi giustizia con le proprie mani, covavano so” e, dopo la marcia su Roma, era stato avessero partecipato in 5.000 alla ma- già da tempo, ma la spinta finale di so- costretto, assieme a decine di altri anti- nifestazione, le denunce giunte erano stituire il mitra alla toga fu l’arrivo delle fascisti scledensi, a emigrare dopo aver

(1) “Promemoria della Legione Territoriale dei Carabinieri Reali di - Compagnia di Vicenza Interna. Vicenza, 16 luglio 1945”, in Giorgio Marenghi (a cura di), L’eccidio di Schio, pp. 8-14, pubblicato sul sito Internet www.lastoriaperte.it. (2) Archivio del Tribunale di Vicenza, Corte d’Assise Straordinaria 1945-46. (3) Archivio del Comune di Schio, busta 70. (4) Decreto legislativo 18 aprile 1944-XXII, n. 145 “Sanzioni penali a carico di militari o di civili unitisi alle bande operanti in danno delle organizzazioni militari o civili dello Stato”. (5) Biblioteca Civica di Schio, Procedimento penale contro Ruggero Maltauro e altri. Eccidio di Schio, dattiloscritto in due volumi. (6) G. Marenghi (a cura di), L’eccidio di Schio, cit., p. 7. 50 Confronti Trotskismo Oggi N5 subito una finta fucilazione. Aveva quin- scavalcare. cortile, degenerata in un pesante alterco di trascorso dieci anni in Sudamerica Calate le tenebre, i due partigiani assie- al termine del quale un colpo di pistola, (Brasile, Argentina e Uruguay), passan- me al carceriere entrarono nelle carceri udito da più testimoni, avrebbe ferito do attraverso lotte sindacali e colpi di e, passati nell’ufficio matricola, iniziaro- gravemente il comandante partigiano. Stato; dopo l’ennesima espulsione era no una selezione sulla base dell’elenco “Turco”, in effetti, morì all’ospedale di tornato in Italia, ma non riuscendo a dei detenuti. Nel frattempo entrarono Schio l’8 luglio, ricoverato a fianco dei trovare lavoro si diresse in Francia e, gli altri partigiani che, dopo aver allon- fascisti rimasti feriti nella sparatoria, ma poco dopo, si arruolò nelle Brigate in- tanato dalle celle gli 8 detenuti comuni, il motivo ufficiale del suo ricovero, da ternazionali, combattendo per l’intera concentrarono gli altri in due grandi sempre sostenuto, è un incidente avve- durata del conflitto spagnolo, passando stanze, al pianterreno e al secondo pia- nuto a Trento, dove “Turco” comandava poi attraverso l’internamento nei campi no. Poi iniziarono a chiamare i detenuti la polizia partigiana. francesi e il confino di Ventotene. che dovevano essere sottratti alla fucila- Molti indizi portano però a ritenere “Romero” rientrava da Milano, dove ave- zione: riuscirono a farne uscire solo 6, infondata la versione ufficiale del suo va partecipato alla liberazione e ai tribu- perché gli altri che erano stati chiama- ferimento: le numerose ed evidenti nali del popolo istituiti lungo il Naviglio, ti non vollero staccarsi dal gruppo per contraddizioni sulle circostanze dell’in- nei quali i fascisti, dopo un sommario timore di essere fucilati. La selezione cidente; quel colpo di pistola sparato in processo davanti a vittime e testimoni, proseguì per oltre un’ora in un’atmosfe- cortile che i detenuti comuni sopravvis- venivano fucilati con il consenso degli ra permeata da enorme tensione: più di suti all’eccidio dichiararono essere stato americani che avevano concesso ai parti- ottanta persone erano allineate davan- il segnale di inizio della sparatoria; la giani alcuni giorni per regolare i conti in ti a dodici uomini mascherati e con i lettera inviata da un comandante parti- casa. Egli aveva dunque le idee chiare su mitra spianati, alla luce di una debole giano secondo il quale “quella notte i come si doveva concludere una guerra lampadina e con un caldo soffocante. A fascisti spararono per primi”, provocan- civile e tra le mura del carcere vi erano un tratto le armi iniziarono a crepitare e do la rabbiosa reazione dei partigiani7; molti dei suoi nemici di un tempo che ad abbattere i detenuti delle prime file. le sconcertanti dichiarazioni del figlio dovevano pagare per le loro malefatte. La sparatoria proseguì rabbiosa, indi- di Plebani, secondo il quale si verificò il Non istigò, quindi, i giovani a compie- scriminata per un tempo variabile da 3 ferimento di “un partigiano”, le cui con- re l’eccidio, né vi prese materialmente a 5 minuti, durante i quali i partigiani dizioni disperate imposero poi il rico- parte: si assunse semplicemente l’inca- scaricarono contro i detenuti tre carica- vero in ospedale attraverso l’adiacente rico di organizzare l’azione, assieme a tori ciascuno, l’ultimo dei quali a colpo chiesa8; e infine il mistero della cartel- Gaetano Pegoraro “Guido II”, commis- singolo contro i corpi che si muovevano la clinica di “Turco”, ritrovata 60 anni sario politico del btg. “Ramina-Bedin” a terra. Fu una carneficina: 47 persone dopo nell’abitazione padovana dell’allo- gravitante su Schio centro. Furono ben morirono sul posto, altre 7 nei gior- ra primario di Chirurgia Ugo Frasson e presto raccolti i nominativi dei volontari ni successivi; 17 rimasero ferite, più o che permette di escludere la presenza di che aderirono al progetto, così tanti che meno gravemente, mentre gli illesi furo- ferite da armi da fuoco. Ma l’ultimo dei ad un certo momento fu necessario in- no 13, salvatisi perché coperti dai corpi componenti ancora in vita del comman- terrompere l’arruolamento avendo rag- degli uccisi. do partigiano nega pervicacemente la giunto il numero richiesto. Sui motivi che trasformarono in una presenza di “Turco” in quelle ore dram- carneficina indiscriminata quella che matiche e pertanto la versione ufficiale è La strage nei piani dei partigiani doveva essere quella dell’incidente. Dopo aver rinviato per due volte l’azio- una selezione mirata a colpire i dete- Anche perché, a distanza di molti anni, ne, a causa di un eccessivo movimento nuti sul cui capo pendevano le impu- l’affaire “Turco” ha motivato due pro- di truppe inglesi in città, i partigiani tazioni più gravi, non è mai stata fatta cessi per diffamazione: il primo da parte passarono all’azione la sera del 6 luglio. sufficiente chiarezza. In città e fuori cir- dei familiari di “Turco” nei confronti di Due giovani di paesi adiacenti a Schio colano da sempre voci che vorrebbero Gaetano Sella, figlio di una delle- vit bloccarono il capo carceriere all’uscita tra i presenti all’interno delle carceri un time, che in una pubblicazione aveva dell’osteria prospiciente le carceri e, con partigiano non previsto nel gruppo scel- affermato “Turco” essere morto a causa la minaccia delle pistole, lo condussero to dagli organizzatori, Germano Baron di una pallottola di rimbalzo; il secondo in Valletta, una vicina località isolata, “Turco”, che si sarebbe introdotto di sua dal figlio di Mario Plebani contro Gian dove si fecero consegnare le chiavi del iniziativa per scopi non chiari. Tra lui e Paolo Resentera che, in un periodico portone: era solo un modo per crearsi uno dei fascisti più in vista tra i dete- locale, aveva chiesto provocatoriamente un alibi, visto che il cortile del carcere nuti, Mario Plebani, vecchio squadrista se era stato lui a passare la pistola con confinava con l’ex caserma della Brigata del ventennio e fondatore del Fascio cui il padre ferì a morte il “Turco”. nera, divenuta sede del btg. “Ramina- repubblicano, di cui la famiglia Baron Bedin”, e i due cortili erano separati da era mezzadra, vi sarebbe stata una lunga Le indagini e i processi un muro alto 1,80 metri, facilissimo da discussione in un angolo appartato del A Schio giunsero due investigatori del-

(7) “Quella notte i fascisti spararono per primi”, Lettera di Ferruccio Manea “Tar”, pubblicata in Nuova Vicenza del 4 ottobre 1990. (8) Roberto Plebani, Schio. La guerra, il fascismo, il dopoguerra ed altro, Grafiche Marcolin Edizioni, Schio, 2004, p. 23. (9) Ugo De Grandis, Pietro Bolognesi, l’ultimo processato per l’Eccidio di Schio, Quaderni di storia e di cultura scledense, Nuova Serie, Libera Associazione culturale “Livio Cracco”, n. 3, Schio, 2008. (10) “Sorbole, qui Radio Praga. Si riapre il misterioso capitolo dei partigiani fuggiti oltre cortina”, Massimo Caprara, Il Giornale, 2 settembre 1990. Trotskismo Oggi N5 Confronti 51 la V armata, John Valentino e Theron Commissione d’epurazione, già inviso detenuti, che sarebbero stati al più Snyder, che individuarono ben presto ai familiari delle vittime perché sospet- dei “piccoli fascisti” l’ambiente in cui era maturato il proget- tato di avere trattenuto nel cassetto gli 3) la mancanza di accuse sul capo dei to del massacro: la polizia ausiliaria par- ordini di scarcerazione di alcuni dete- detenuti, mentre al contrario accuse tigiana. L’arresto di uno degli esecutori, nuti che rimasero uccisi nell’eccidio. ne erano state raccolte in abbondan- riconosciuto dai detenuti sopravvissuti, Sospetti la cui inconsistenza fu prova- za e le successive indagini provocarono la ta da ben due sentenze che assolsero 4) la motivazione della strage legata cattura di altri sei sospettati, mentre i Bolognesi per insufficienza di prove, nel a questioni di carattere personale e rimanenti, alla spicciolata e con mezzi 1956, e, l’anno successivo, con formula non quale reazione ai lutti che la città propri, guadagnarono il confine con la piena9. aveva sopportato nei venti mesi di fa- Jugoslavia, passando in zona sicura. Negli anni che seguirono, l’imbarazzo scismo repubblicano e nei vent’anni Nel settembre 1945 a Vicenza la Corte da parte della sinistra nell’affrontare un del precedente regime.11 alleata processò i sette arrestati: tre furo- episodio che, pur nella comprensione no condannati a morte, due all’ergasto- delle motivazioni che avevano spinto i Benché per anni in città si sia vociferato lo mentre gli altri due, avendo prodotto partigiani a sostituirsi a una giustizia che di un ipotetico convegno sull’Eccidio, un alibi convincente, furono assolti. In sembrava sempre più lontana, non por- che avrebbe dovuto chiarire una volta dicembre, grazie a un profluvio di let- tava certo onore alla Resistenza, lasciò la per tutte questi aspetti, nel 2005 l’Am- tere inviate da tutta Italia, il Comando via aperta a speculazioni di ogni sorta da ministrazione comunale di Schio ha alleato tramutò le condanne a morte in parte di storici improvvisati e giornalisti preferito mettere a tacere le polemiche, ergastoli. Le pene furono via via ridotte, d’accatto che contribuirono a far sedi- scaturite dopo la posa di ben tre lapidi fino a che nel 1955 tornarono tutti in mentare nell’opinione pubblica talune in memoria delle vittime, con la cosid- libertà. leggende, difficile da sfatare: detta Dichiarazione di concordia civi- Nel frattempo, a partire dal 1946, la ma- ca: un atto di pacificazione, sottoscritto gistratura italiana aveva avviato un’in- 1) l’esistenza di mandanti esterni, con i familiari delle vittime e le associa- chiesta sui “fatti di Schio”, che ricevette legati ai vertici dell’ala secchiana del zioni partigiane Anpi e Avl, con il quale un forte impulso dall’espulsione dalla Pci, che avrebbero scelto Schio come l’eccidio è stato definito un atto “parti- Jugoslavia di Ruggero Maltauro “Attila”, sede di un “test insurrezionale” che colarmente ingiusto e insensato”, pur all’epoca dei fatti comandante della po- avrebbe dovuto scatenare una rivol- rinunciando espressamente “all’analisi lizia partigiana e pertanto compreso tra ta antiamericana in tutto il territorio storiografica di quell’evento”, ossia alla gli organizzatori, per avere rilasciato i italiano. Un’ipotesi al cui consolida- ricostruzione del contesto in cui maturò permessi ai suoi sottoposti incaricati mento contribuirono le confuse rive- la decisione dei partigiani di sostituirsi a del compimento della strage. Nel corso lazioni di Massimo Caprara, all’epoca una giustizia fiacca e illusoria e alla ret- del processo, celebrato nel novembre segretario di Palmiro Togliatti, secon- tifica dei luoghi comuni che settant’anni 1952 a Milano, Maltauro accusò qua- do il quale gli esecutori sarebbero di disinformazione hanno contribuito a le promotore della carneficina Pietro stati portati in salvo a est per interes- far sedimentare nell’opinione comune. Bolognesi, segretario capo del Comune samento dello stesso leader del Pci10 Una lacuna che mi sono assunto di col- di Schio, a quel tempo membro del Cln 2) la totale estraneità al fascismo re- mare con le mie prossime pubblicazio- per il Partito d’azione e presidente della pubblicano della maggior parte dei ni.

(11) A instillare nei lettori queste convinzioni ha contribuito la pubblicazione di Silvano Villani, L’Eccidio di Schio. Luglio 1945: una strage inutile, Ugo Mursia Editore, Milano, 1994, alla quale ha fatto eco qualche anno più tardi, da un’angolatura diametralmente opposta, Ezio Maria Simini, … e Abele uccise Caino. Elementi per una rilettura critica del bimestre della “resa dei conti”. Schio 29 aprile - 7 luglio 1945, Grafiche Bm Marcolin, Schio, 2000. 52 Ricerca teorica Trotskismo Oggi N5 La teoria marxista del diritto di E.B. Pašukanis Parte 2: Lo Stato, il diritto e la loro estinzione

di Matteo Bavassano

Il diritto e la morale re il diritto e la morale non come una dere con la terza ed ultima forma del l sesto capitolo dell’opera di Pašukanis esplicazione del contenuto delle norme diritto di cui parla Stučka, l’ideologia. Iè dedicato al rapporto tra diritto giuridiche e morali, ma come una espli- Ed anche questa prende una determina- e morale, sempre tenendo al centro cazione della stessa forma del diritto e ta forma in base allo sviluppo delle for- della speculazione teorica l’atto dello della morale”.1 ze produttive e dei rapporti sociali che scambio, la compravendita di merci. È “L’essere morale è il complemento ne- si instaurano nella società. “L’aspetto, evidente dalla trattazione del giurista cessario dell’essere giuridico e ambe- forse l’unico, per cui l’etica razionali- russo che egli considera la morale come due sono strumenti di connessione tra stica si leva al di sopra degli istinti so- un complemento alla forma di merce e i produttori di merci. Tutto il pathos ciali forti e irrazionali sta proprio nella alla forma giuridica. “Il soggetto egoisti- dell’imperativo categorico kantiano si sua generalità umana. Essa rompe con co, quello giuridico e la persona morale circoscrive a ciò che l’uomo fa ‘libera- ogni organicità, e necessariamente, di sono le tra maschere principali dietro mente’, quando cioè ha raggiunto il li- conseguenza, con ogni ambito limitato le quali si nasconde l’uomo che opera vello di una intima persuasione di ciò (la gens, la tribù, la nazione), mina ad nella società produttrice di merci. L’eco- a cui verrebbe comunque costretto sul acquistare un carattere universale riflet- nomia fondata sui rapporti di valore ci piano del diritto”.2 In questa visione la tendo in tale processo determinate con- dà per l’appunto una chiave per spiega- morale sembra quasi arrivare a coinci- quiste materiali dell’umanità ed in parti-

(1) Ivi, p. 162. (2) Ivi, p. 165. (3) Ivi, p. 166-167. Trotskismo Oggi N5 Ricerca teorica 53 colare la trasformazione del commercio ire i loro rapporti, utilizzando alcuni il principio di utilità è semplice e ragio- in commercio mondiale. (…) Nondi- elementi e chiari concetti di danno e di nevole. Ma se la morale del proletariato, meno, in seguito, l’idea nazionalistica interesse. Estinguere il portato ambiguo o meglio, la morale dei suoi strati più costituisce per una società che produce della forma etica ai più alti elementi es- avanzati, perde indubbiamente il suo merci il massimo grado del progresso senziali, cioè nella sfera dell’esistenza carattere feticistico estremo – poniamo e un supremo bene culturale, di cui si materiale degli uomini, implica di con- con la liberazione da elementi religiosi parla di solito in termini entusiastici”.3 seguenza la distruzione di quella forma –, pur tuttavia essa, anche se priva di La nascita dell’etica razionalistica, basa- in generale”.4 elementi religiosi, resta una morale, ta cioè sull’uguaglianza naturale degli Anche quelle teorie borghesi che tenta- cioè una forma del rapporto sociale in uomini in quanto uomini, che è la tra- no di eliminare la morale non saranno cui ogni elemento non è ricondotto sposizione etica dell’idea giuridica della in grado, per Pašukanis, di superare all’uomo. Se il legame vivo con la clas- uguaglianza degli uomini di fronte alla l’etica, perché per questo risultato sa- se è veramente così solido da portare legge, che sono comunque due ugua- rebbe necessario la scomparsa della for- alla progressiva scomparsa dei confini glianze di tipo formale, risponde ad una ma giuridica e della forma di merce, sue dell’Io e alla fusione dell’utile di classe esigenza del dominio borghese, l’esigen- forme complementari. “L’utilitarismo con quello individuale, allora non ha za di una ideologia che vada a sostenere puro, che tende a dissipare le nebbie più senso sostenere l’attuazione di un l’ordine sociale e che quando viene in- metafisiche che circondano l’etica, ac- dovere morale e vien meno in generale teriorizzata dalle masse fa sì che queste costa i concetti di bene e male proprio il fenomeno stesso della morale. Dove non mettano in discussione tale ordine dal punto di vista del danno e dell’utile. invece tale fusione non si è realizzata, e il dominio di classe. “Anche se le teorie Ma ciò naturalmente non porta che a inevitabilmente si origina il rapporto etiche hanno avuto la pretesa di cambia- distinguere l’etica o, meglio, a un tenta- astratto del dovere morale con tutte le re e correggere il mondo, di fatto non tivo di distruggerla e di superarla, dato relative conseguenze”.6 sono state che un riflesso deformato di che il superamento dei feticci dell’etica Bisogna capire se ci possa essere una un particolare aspetto del mondo reale, si può compiere in effetti solo insie- specifica morale di classe proletaria. A un particolare aspetto in base al quale i me al superamento del feticismo della nostro avviso, esattamente come soste- rapporti che intercorrono tra gli uomini merce e del feticismo giuridico. Orien- nuto da Trotsky per quanto riguarda si subordinano alla legge del valore. Ma tandosi nell’azione su concetti chiari e l’arte proletaria, non vi può essere una bisogna dimenticare che la persona mo- semplici di danno e di utile, non sarà specifica morale proletaria: tale morale rale è solo una delle ipostasi di un sog- più necessario ricorrere né alla espres- potrebbe esistere solo quando il prole- getto trinario; l’uomo come fine in sé sione di valore, né a quella di diritto tariato diventasse la classe dominante a rappresenta l’altro aspetto del soggetto nei rapporti sociali. Fino al momento in livello mondiale, ma a quel punto lo svi- egoistico. L’azione che incarna nei fatti cui un tale stadio storico dello sviluppo luppo della rivoluzione e la costruzione e realizza il principio etico ne include non verrà raggiunto dall’umanità, fino a del socialismo metterebbe il proleta- in sé la negazione. Il grande capitalista quando, cioè, non saranno spezzati via i riato, come ci dice anche Pašukanis, di manda allo sbaraglio ‘in buona fede’ il retaggi dell’epoca capitalista, ogni sfor- fronte all’estinzione della forma morale piccolo senza attentare in nulla al valore zo del pensiero teorico sarà destinato in quanto costrizione di tipo ideologico assoluto della sua persona. Il proletaria- esclusivamente ad anticipare tale futura alla condotta degli uomini. Quella che to è in linea di principio ‘uguale’ al ca- emancipazione, ma non sarà in grado di esiste è una morale rivoluzionaria, che pitalista: e cioè si esprime in un ‘libero’ realizzarla praticamente”.5 nasce dalla contrapposizione cosciente contratto di lavoro. Ma è da tale ‘libertà Interessante è capire quale possa esse- dell’avanguardia del proletariato alla materializzata’ che scaturisce per il pro- re il ruolo della “morale di classe del borghesia ed è una forma della coscien- letariato la possibilità di morire tran- proletariato” rispetto all’estinzione del za di classe del proletariato, derivante quillamente di fame. L’ambiguità della feticismo morale. “L’obiezione di fronte dalle necessità della lotta di classe rivo- forma etica non è un fatto causale, una alla quale mi trovo è che la morale di luzionaria. imperfezione esteriore, determinata dai classe del proletariato si sta già liberan- Pašukanis sostiene che la morale, così difetti specifici del capitalismo. È invece do da tutti i feticci. La condizione, che come il diritto e lo Stato sono forme del- un sintomo precipuo della forma etica determina il dovere morale come utile la società borghese. A nostro parere non come tale. Eliminare questa ambiguità di classe, fa sì che in questa forma la è così: queste sono forme della società della forma etica implica il passaggio morale non includa più nulla di assolu- classista: nel Medioevo ad esempio vi è all’economia sociale pianificata, ma ciò to, giacché ciò che oggi risulta utile può una morale, ma è di tipo religioso. Sia- significa realizzare un sistema in cui gli cessare di esserlo domani, né alcunché mo però d’accordo col giurista russo uomini possono determinare e costru- di mistico o di sovrannaturale, giacché che queste devono essere utilizzate dal

(4) Ivi, p. 167. (5) Ivi, p. 167-168. (6) Ivi, p. 168-169. (7) Non intendiamo dire che lo Stato proletario debba essere uno Stato debole: essendo un mezzo di lotta del proletariato contro la borghesia internazionale e gli Stati borghesi, deve necessariamente avere una sua forza coercitiva. Tale forza però deve basarsi in primo luogo sul proletaria- to stesso e sulla sua azione rivoluzionaria piuttosto che sullo Stato, cioè sulla burocrazia. Questa deve essere al servizio del proletariato e del suo fine storico, le si deve quindi impedire uno sviluppo che porterebbe alla degenerazione della dittatura rivoluzionaria del proletariato. In questo senso lo Stato proletario, inteso come il mero apparato statale, non deve essere qualitativamente più forte di quello borghese. 54 Ricerca teorica Trotskismo Oggi N5 proletariato nell’epoca di transizione classe della borghesia, l’esemplificazio- delittuoso, e diventa una autonoma fun- anche se queste forme non saranno un ne più evidente di quello che abbiamo zione sociale medico-pedagogica. Non domani compatibili con il socialismo. indicato altrove10 come il carattere fon- v’è dubbio che l’orientamento è questo Da qui anche la necessità di non raf- damentale della forma statale dell’orga- e che continuerà a svilupparsi. Ma fino forzarle7, ma di farle progressivamente nizzazione sociale ossia il monopolio a quando, parlando di misure di difesa estinguere. “Bisogna quindi ritenere della violenza legittima. sociale, saremo ancora costretti ad ac- che la stessa morale, come il diritto e lo Interessante è la riflessione che il giu- cettare il termine ‘giudiziario’, finché, Stato, sono forma della società borghe- rista sovietico sviluppa sulla eventuale cioè, continueranno ad esistere le for- se. Il fatto che il proletariato sia indotto sopravvivenza di un sistema penale in me del processo e di un codice penale ad utilizzarle non significa affatto che una società senza classi. “Solo la com- materiale, il mutamento terminologico esse possano svilupparsi attraverso una pleta eliminazione delle classi compor- consisterà in parte in una riforma del integrazione di contenuti socialisti. Tali terà le condizioni per impostare un tutto verbale”.12 forme non sono in grado di contenere sistema penale dal quale venga escluso Purtroppo il giusto orientamento di cui questi ultimi e dovranno estinguersi ogni elemento di antagonismo. C’è da parla Pašukanis verrà presto abbando- progressivamente con la loro realizza- chiedersi, però, se in tale situazione un nato con il termidoro burocratico, il cui zione. Nondimeno, nella nostra epoca sistema penale qualsiasi si dimostrerà “coronamento” nel campo del sistema di transizione, il proletariato deve ser- necessario”.11 penale sono i gulag e le purghe stalinia- virsi, nel proprio interesse di classe, Completano il libro una serie di consi- ne. Come già rilevato riguardo al lavo- di queste forme ereditate dalla società derazioni sul sistema di diritto penale ro di Stučka, anche il lavoro teorico di borghese e contemporaneamente deve nella Russia sovietica e sulla prospet- Pašukanis dovrà essere completamente condurle ad esaurimento. Per un tal tiva con cui si guardava alla questione demolito, e l’autore perseguitato fino a fine il proletariato deve in primo luogo penale nei primi anni della rivoluzio- scomparire, probabilmente fucilato nel- avere un’idea chiara, libera da nebbie ne. “Il Commissariato del popolo alla le purghe dell’anno 1937, per far spazio ideologiche, della loro origine storica; Giustizia della Rsfsr pubblicò già nel alle “teorie” giuridiche di Vyšinskij, pro- il suo atteggiamento deve essere quindi 1918 alcune indicazioni direttive di di- ne alle esigenze di Stalin e della buro- sereno, anche se critico, non solo nei ritto penale nelle quali veniva respinto crazia sovietica. confronti dello Stato borghese e della il principio della colpevolezza come sua morale, ma anche nei confronti del fondamento della pena ed essa veniva Uno sguardo critico alle teorie di proprio Stato e della propria morale definita non come retribuzione per una Pašukanis e una sintesi necessaria proletaria, deve cioè cogliere la necessi- colpa, ma solo come misura presa in Durante gli anni Venti, quando il dibat- tà storica della loro esistenza così come chiave difensiva. Il codice penale della tito teorico era ancora vivo, vi fu una della loro estinzione”.8 Rsfsr del 1922 non fa cenno al concet- grande polemica fra Stučka e Pašukanis to di colpevolezza e, infine, i Principi su diversi aspetti. La più importante cri- Il ruolo del tribunale e la fondamentali della legislazione penale tica che Stučka portava al suo collega giurisdizione penale dello Stato dell’Unione esaminati dal Comitato ese- più giovane era quella di basare la sua Abbiamo visto come Pašukanis nella sua cutivo centrale dell’Urss, abbandonano definizione del diritto sui rapporti di teorizzazione riserva un ruolo impor- del tutto la stessa definizione di ‘pena’ scambio e non sui rapporti di proprietà tante alla controversia e al momento in sostituendolo con il termine ‘misure di e di produzione, che di fatto per i marxi- cui questa si risolve sul piano giuridico, difesa sociale a carattere giuridico-coer- sti sono i rapporti sociali fondamentali, quindi al tribunale. Questo è un campo citivo’. Questa trasformazione della ter- quelli che conferiscono il carattere di di ricerca teorico che è peculiare del minologia riveste un carattere senz’altro classe ad una società. Questo primato giurista sovietico, tanto da inserirlo a dichiarativo, ma non risolve la sostanza conferito ai rapporti di scambio porta conclusione della sua opera principale. del problema. Mutare la pena da retri- a tutta una serie di incomprensioni e “Da un punto di vista sociologico puro, buzione in una misura atta a difendere imprecisioni che non permettono ad in sostanza cioè, la società borghese sor- la società e ad emendare una persona una teoria ben studiata e strutturata da regge con il suo sistema di diritto pena- ritenuta socialmente pericolosa, signifi- Pašukanis nel solco della teoria marxi- le la propria dominazione di classe e im- ca affrontare un enorme problema orga- sta del diritto di essere adatta a spiega- pone l’obbedienza delle classi sfruttate. nizzativo che trova le sue radici non solo re correttamente i fenomeni giuridici e (…) La giurisdizione penale dello Stato fuori di una attività giudiziaria pura, ma soprattutto la loro correlazione con lo borghese è terrorismo di classe organiz- che – se risolto – invalida in fin dei con- Stato. zato, diverso solo per il grado di acutez- ti lo stesso processo e la sentenza giu- Leggendo il libro di Pašukanis si ha tal- za dalle cosiddette misure eccezionali diziaria, perché la correzione attraverso volta l’impressione che, benché egli si che venivano applicate nel corso della il lavoro perde il carattere di semplice riferisca costantemente alle relazioni guerra civile”.9 Per Pašukanis il sistema ‘conseguenza giuridica’ dalla sentenza sociali di scambio e quindi alla realtà, penale è il perno della dominazione di che identifica un particolare episodio la sua trattazione sia astorica: egli par-

(8) Ivi, p. 170. (9) Ivi, p. 182. (10) Nel nostro già citato articolo su Stučka in Trotskismo oggi n°3. (11) Ivi, p. 184. (12) Ivi, p. 192-193. Trotskismo Oggi N5 Ricerca teorica 55 la della società borghese ma si ha quasi da parte del monarca assoluto. Gli Stati mo si possa arrivare alla definizione di l’impressione che non vi sia nulla prima assoluti sono il primo esempio di Stato una corretta analisi marxista del diritto di questa, cioè che lo Stato e gli scambi moderno, e nascono dalla necessità del borghese. Ma questo ancora non basta commerciali sui quali si fonda secondo sovrano di esautorare i feudatari su cui per una teoria marxista del diritto: bi- Pašukanis compaiano dal nulla. Questo si fondava l’organizzazione sociale pre- sogna anche impostare una analisi del perché, non mettendo al centro i rap- cedente, di togliere loro i privilegi pre- diritto proletario sulla base dell’espe- porti di produzione non si riesce ad cedentemente concessi dal sovrano. Per rienza sovietica, per quanto limitata ai avere una giusta visione dell’evoluzione far questo il monarca si appoggia alla primi anni della rivoluzione, ed una della forma di organizzazione sociale. nascente borghesia commerciale delle previsione circa l’estinzione della forma Gli scambi commerciali esistono anche città e se ne serve per controbilanciare giuridica, cioè del diritto nella società nelle società pre-capitaliste e anche lì il potere politico dei nobili, pur senza socialista, previsione che possa orienta- sono svolti da soggetti liberi, ma non togliere loro la proprietà fondiaria della re l’azione del proletariato nel periodo necessariamente da soggetti giuridi- terra. In questa fase il patrimonio dello di transizione al socialismo. ci. La società romana antica si avvicina Stato è ancora il patrimonio persona- Questi sono degli aspetti che l’opera di molto alla visione del giurista sovietico le del monarca assoluto. Le necessità Pašukanis non tocca, così come la fun- e infatti vi è anche un primo esempio di controllo capillare sul territorio per zione rivoluzionaria dello Stato prole- storico di diritto (ma solo privato): in- la riscossione dei tributi da cui dipen- tario, ma non perché non li consideri negabilmente però questa non era una de la ricchezza del sovrano porta alla importanti o, peggio, perché la sua è società capitalistica e nemmeno basata necessità della creazione di un corpo una teoria che pecca di “economici- sulla produzione di merci. Ma durante di funzionari professionali: con la cre- smo”. Il giurista sovietico respinge que- tutti i secoli del Medioevo non esiste azione della burocrazia nasce lo Stato ste accuse, in polemica con Stučka, in nulla di simile al diritto, tutta la socie- moderno. Lo Stato nasce dunque per un articolo del 1927 intitolato La teoria tà feudale si basa sulla religione, quindi tutelare rapporti sociali e di produzio- marxista del diritto e la costruzione con criteri regolatori extra-giuridici; ep- ne pre-borghesi, nasce per tutelare il del socialismo13 spiegando che sempli- pure gli scambi commerciali esistono. dominio del sovrano principalmente, cemente nella sua ricerca si era concen- Quello che cambia, al di là del fatto che ma tutela anche la posizione sociale dei trato su altri aspetti. Una teoria materia- effettivamente gli scambi commerciali nobili rispetto alla borghesia: sebbene i lista complessiva dovrebbe partire dalla si intensificano, sono i rapporti di pro- feudatari perdano molti dei loro privile- ricerca teorica di Pašukanis (che ripren- duzione. Ciò che la società borghese e gi politici, mantengono un primato so- de e riorganizza la ricerca sul diritto di il diritto borghese difendono non è la ciale ed economico dovuto alla proprie- Marx ed Engels) e dovrebbe includere stabilità dei rapporti commerciali, ma tà fondiaria della terra. La coercizione le ricerche «pragmatiche» di Stučka il mantenimento dei rapporti di produ- statale garantisce in questo periodo una (usando un’espressione di Pašukanis). zione. È vero che la vendita della forza tipologia di rapporti sociali che preve- Le teorie dei due massimi esponenti lavoro da parte dei proletari si configura dono una dominazione essenzialmente della giurisprudenza sovietica guardano similarmente ad uno scambio commer- politica, extraeconomica: nei rapporti di allo stesso oggetto con un approccio di- ciale, ma vi è una differenza qualitativa produzione borghese, la dominazione è verso e giungono quindi a conclusioni data dal fatto che la proprietà privata dei in primo luogo economica, nel senso diverse, ma non opposte né incompa- mezzi di produzione costringe i proleta- che gli strumenti del dominio borghese tibili. Siamo anzi convinti che sia pos- ri a vendere la propria forza lavoro, an- sono principalmente interni al rapporto sibile e necessaria una sintesi dei due nullando di fatto la loro volontà sogget- economico. Quando la borghesia pren- contributi, sintesi a cui probabilmente tiva. Sopravvalutando l’importanza de- de possesso dello Stato per via rivolu- sarebbero arrivati loro stessi una volta gli scambi commerciali, Pašukanis non zionaria lo adatta alle sue necessità e terminato ciascuno il proprio percorso riesce a dare una risposta convincente questo include la creazione del diritto, di ricerca e avessero focalizzato l’atten- alla domanda sul perché nasce lo Stato: il dare una forma giuridica ai rapporti zione sulle basi comuni delle due teorie esclude giustamente la spiegazione ide- economici di sfruttamento. piuttosto che sulle differenze. Purtrop- ologica, ma poi tralascia degli elementi Questa incomprensione, che non è po questo è stato impedito dal termi- fondamentali, che lui stesso segnalava, secondaria a nostro parere se si vuole doro burocratico. Anche per evitare un per tornare alla spiegazione degli scam- impostare una corretta teoria marxista nuovo epilogo di questo tipo, è neces- bi commerciali. Il giurista sovietico par- del diritto e dello Stato, non ci deve far sario affinare al meglio gli strumenti lando della formazione dei mezzi finan- dimenticare il grande merito teorico di teorici per consentire al proletariato ziari dello Stato pone la cosa alla base Pašukanis, che è quello di aver capito di marciare verso il socialismo dopo la della creazione del corpo di funzionari che la forma giuridica è complementare presa del potere con la rivoluzione: una e burocrati dello Stato; a nostro parere alla forma della merce. Se si sostituisco- corretta teoria marxista dello Stato è qui Pašukanis inverte causa ed effetto no i rapporti di produzione ai rapporti fondamentale per questo e una corretta perché non comprende la reale ragione di scambio come base della costruzione teoria marxista del diritto ne è un neces- della creazione dello Stato, che è la ne- dell’impalcatura giuridica, un lavoro te- sario complemento. cessità di controllo diretto del territorio orico ancora tutto da compiere, ritenia-

(13) Questo testo, a quanto ci è dato sapere, è inedito in italiano, è consultabile in inglese sul Marxists’ internet archive all’indirizzo : http://www.marxists.org/archive/pashukanis/1927/xx/theory.htm 56 Classici del Marxismo Trotskismo Oggi N5 Lenin, Il socialismo e la guerra Un’analisi di classe della prima guerra mondiale

di Alberto Madoglio

punto alle falsificazioni che storici, gior- nalisti, politici produrranno nei prossi- mi quattro anni. Cercheremo di dare il nostro contribu- to a una battaglia di verità, non per un astratto interesse storiografico, ma con la convinzione che la storia deve aiutarci a trovare le soluzioni per la situazione che stiamo vivendo. Guera o pace? No, rivoluzione Lo scritto che qui presentiamo venne redatto da Lenin tra il luglio e l’agosto del 1915 e fu pubblicato nell’autunno dello stesso anno sul giornale Sotsial- demokrat1. È un breve opuscolo, circa una trentina di pagine, frutto della precedente elabo- razione dei bolscevichi2, in cui il gran- de dirigente operaio spiega quale deve essere l’atteggiamento dei rivoluzionari davanti alla guerra imperialista. Lenin riesce a mantenere dritta la “bar- ra” del marxismo in uno dei periodi più bui per il movimento operaio in- ternazionale. Davanti a un conflitto che el 2014 cade il centesimo anniversa- per molti versi è simile, gli abitanti di già dai primi mesi dimostra tutta la sua Nrio dello scoppio della prima guerra ogni Paese devono unirsi per il bene brutalità, dopo il tradimento della so- mondiale (in Italia si dovrà aspettare il comune della Nazione (oggi non siamo cialdemocrazia internazionale3, difende 2015). in una situazione di guerra vera e pro- e argomenta una posizione che dopo Possiamo essere certi che fino al 2018 pria, ma siamo senza ombra di dubbio due anni permise la prima rivoluzione (centesimo anniversario della fine di all’interno di una guerra economica che proletaria vittoriosa. uno dei più tragici conflitti nella storia sta facendo danni molto simili a quelli Comincia sostenendo che, seppur in umana) assisteremo a un’orgia di nazio- causati dalle divisioni tedesche, russe, ogni guerra vengano commessi crimi- nalismo, amor patrio e di tutto il ciarpa- inglesi, francesi e italiane). ni e brutalità, non tutte le guerre sono me retorico che in occasioni simili viene Si tratta, con tutta evidenza, di una ri- uguali. Cita il periodo che va dalla rivo- prodotto in quantità industriali. costruzione falsa. Nel 1914 milioni di luzione francese del 1789 alla Comune È molto probabile che una delle carat- operai e contadini vennero mandati di Parigi del 1871 come una fase in cui teristiche che più verranno analizzate a scannarsi gli uni contro gli altri nel le guerre ebbero un carattere progres- e prese come esempio di quel conflitto solo ed esclusivo interesse delle classi sivo. In quell’epoca la borghesia aveva sarà quella riguardante “l’unità naziona- dominanti dei rispettivi Paesi, le quali ancora un ruolo rivoluzionario, in quan- le”. avevano come unico obiettivo quello di to stava combattendo una lotta contro il Ci racconteranno che come nel ’14-18 vedersi garantiti i profitti al termine di sistema feudale, un modo di produzio- padroni, operai e contadini misero da un conflitto che avrebbe dovuto modi- ne e di governo della società che aveva parte i loro egoismi di classe in nome ficare i rapporti di forza tra le nazioni fatto il suo tempo e la cui sopravvivenza del bene supremo della difesa della pa- belligeranti per i successivi decenni. era di ostacolo a un ulteriore sviluppo tria, anche oggi, in una situazione che Non sarà facile rispondere punto per della civiltà.

(1) Giornale illegale del Posdr, pubblicato dal 1908 al 1917. Agli inizi la redazione fu formata da menscevichi, bolscevichi e socialdemocratici polacchi. Dal 1911 fu diretto da Lenin. Dal Mia - glossario dei periodici. (2) Nella prefazione alla prima edizione estera si citano il Manifesto sulla guerra pubblicato il 1 novembre del 1914 sul Sotsial demokrat e le risoluzioni della Conferenza di Berna. (3) Il 4 agosto del 1914 la Spd vota a favore dei crediti di guerra. In tutti i Paesi belligeranti, i partiti della Seconda Internazionale si schierano al fianco delle rispettive borghesie dando vita all’Union Sacreè. Trotskismo Oggi N5 Classici del Marxismo 57 In questa prima parte vediamo accen- sempre più vasta di operai e contadini. lavoratori conquistato in decenni di lot- nati temi che verranno sviluppati in ma- Viene così espresso il concetto di partito te potesse durare in eterno. niera più completa e approfondita due di avanguardia non settario, che inter- decenni dopo da Trotsky nella sua ope- viene nelle mobilitazioni di massa con 1914-2014: il filo rosso della lotta ra La loro morale e la nostra (si veda il proprio programma con il fine di con- per il socialismo la scheda apparsa sul numero 4 di que- quistarne la direzione politica. Un secolo fa dirigenti socialisti come sta rivista): respingere l’idea che possa L’opuscolo poi continua con una serie Scheidemann, Vandevelde e Bissolati si esistere una morale astratta, slegata dai di argomenti di carattere generale che schierarono con le rispettive borghesie concreti rapporti tra le classi e che, con- possono essere utili anche oggi: lotta contro i lavoratori del proprio Paese, dannando la lotta di classe in nome di senza quartiere contro i social sciovini- oggi lo stesso fanno Camusso e Landini. interessi comuni fra sfruttatori e sfrutta- sti, o contro gli opportunisti5, necessità Nel 1914 ascoltavamo comprensibili ma ti, condanni questi ultimi ad accettare il di difendere l’indipendenza di classe inefficaci appelli alla pace, senza capire loro stato come qualcosa di naturale al del proletariato nei confronti della gran- le cause che portarono gli eserciti sui quale non ci si può ribellare. de e piccola borghesia; altri che sono campi di battaglia, oggi ascoltiamo gli Passa poi a analizzare il vero carattere maggiormente legati a una polemica stessi appelli a farla finita con la guerra della guerra in corso: una lotta tra le contingente: viene fatta una brevissima dei capitalisti contro i lavoratori, senza maggiori potenze imperialiste per una cronistoria della lotta dei comunisti in comprendere che i padroni altro non diversa ripartizione fra loro degli “schia- Russia contro le varie forme di opportu- possono fare, non perché sordi o in- vi” (intesi questi ultimi come gli abitanti nismo. Salta agli occhi come Lenin dia sensibili alle rivendicazioni di milioni delle colonie, delle nazionalità oppres- molta importanza in questa lotta al siste- di persone, ma perché difensori di un se e degli operai e contadini dei Paesi ma di autofinanziamento del partito de- sistema, quello capitalista, che oggi può belligeranti). ciso dai bolscevichi. Ulteriore dimostra- sopravvivere solo sferrando una guerra Da qui ne risulta la necessità di non po- zione che non si tratta di una fissazione totale, senza quartiere, contro operai, tersi schierare da nessuna delle due par- amministrativa del Pdac o della Lit. Ma impiegati, donne, studenti, immigrati e ti in conflitto, siano essi membri dell’In- su questo tema specifico vedremo di disoccupati. tesa o dell’Alleanza4. intervenire in futuro in maniera meno Ma come allora il futuro deve essere Se lo scopo delle potenze in guerra fra estemporanea. Alcuni concetti risultano ancora scritto. Se Lenin era consape- loro è quello di continuare lo sfrutta- ancora confusi, ad esempio per quanto vole che dalla crisi dell’imperialismo mento di milioni di salariati, e se causa concerne la teoria della rivoluzione per- poteva nascere un’ondata rivoluziona- della guerra non è stata la follia guerra- manente, concetto fondamentale che ria che avrebbe potuto farla finire una fondaia di governi o stati maggiori, ma il spiega compiutamente quelle scelte che volta per sempre con le guerre, anche frutto marcio di un sistema, quello capi- consentirono ai bolscevichi di guidare oggi vediamo che la crisi non crea solo talistico, arrivato alla sua fase imperiali- il proletariato russo al potere: teoria miseria e disoccupazione, ma spinge stica e quindi impossibilitato a risolvere all’epoca non ancora completamente milioni di lavoratori dal nord Africa al in maniera pacifica le sue contraddizio- compresa da Lenin.6 Brasile all’Europa a prendere in mano il ni, è chiaro che la sola rivendicazione E’ passato un secolo, ovviamente molte proprio destino. della “pace” non è più sufficiente. cose sono mutate, ma le condizioni che E’ con questo spirito che dobbiamo Lenin non nega il fatto che la maggior portarono al macello della prima guerra leggere le pagine scritte da Lenin quasi parte delle popolazioni in guerra voglia mondiale sussistono ancora. L’imperia- cento anni fa, e a chi vuole farci credere metter fine al conflitto e accolga con fa- lismo si dimostra sempre più incapace che i lavoratori e i padroni di ogni Pae- vore la propaganda pacifista. Spiega in di garantire un futuro prospero per la se debbano unirsi fra loro e combatte- maniera semplice come la pace possa maggior parte dell’umanità. Se nel 1914 re (oggi senza armi ma domani chissà) essere garantita solo quando i soldati i colpi di pistola sparati a Sarajevo con- contro i lavoratori di altre nazioni, dob- punteranno i fucili contro i loro uffi- tro l’erede al trono asburgico furono la biamo rispondere con queste parole ciali e distruggeranno quel sistema che scintilla che scatenò il conflitto mondia- che, meglio di altre, riassumono il vero ha causato, e causerà se non abbattu- le, il fallimento della Lehman brothers spirito internazionale degli sfruttati to, milioni di morti. Quindi compito del 2008 è stata la scintilla che ha sca- di ogni latitudine: “Operai e operaie, dei rivoluzionari deve essere quello di tenato la guerra del capitale contro le madri e padri, vedove e orfani, feriti e battersi perché la rivendicazione di tra- classi oppresse del pianeta. A Sarajevo mutilati, a voi tutte vittime della guer- sformare la guerra imperialista in guerra morì l’illusione di una coabitazione ra, noi diciamo: al di sopra dei campi di civile, guerra degli sfruttati contro i loro pacifica tra le diverse classi e le diverse battaglia, al di sopra delle campagne e oppressori, diventi la parola d’ordine potenze mondiali. A Wall street è morta delle città devastate: Proletari di tutto il capace di mobilitare una maggioranza l’illusione che il relativo benessere dei mondo unitevi!”7.

(4) Facevano parte dell’Intesa Francia, Gran Bretagna e Russia (poi Italia e dal 1917 gli Usa come associati); dell’Alleanza Germania, Austria e Ungheria. (5) Si definiscono social sciovinisti quei dirigenti del movimento operaio che si schierano a fianco della propria borghesia e che tradiscono in maniera aperta gli interessi della classe operaia, oggi paragonabili a Sel e a Rifondazione comunista, quest’ultima sostenitrice di un governo che ha inviato le proprie truppe nel 2006 in Libano a difesa dello stato di Israele; opportunisti quelli che difendono a parole il marxismo ma che nella pratica sono inclini alla collaborazione di classe. (6) In un passaggio si ritiene possibile che per Cina e India la borghesia di quei Paesi possa svolgere un ruolo rivoluzionario. (7) Conferenza socialista internazionale, Zimmerwald, settembre 1915. 58 Classici del Marxismo Trotskismo Oggi N5 Lenin, La rivoluzione proletaria e il rinnegato Kautsky

Louise e Karl Kautsky

di Patrizia Cammarata

Karl Kautsky, vichi”, denuncia con forza il fallimento di Kautsky col marxismo. da marxista a rinnegato della Seconda Internazionale e la totale arl Kautsky, nato a Praga il 18 otto- abiura del marxismo da parte di Kaut- Il rinnegato Kautsky e la democrazia Kbre 1854 e morto ad Amsterdam il sky. La rottura di Kautsky con il marxismo 17 ottobre 1938, fu editore del quarto è testimoniata dagli argomenti che egli volume dell’opera di Karl Marx, Il ca- La Seconda Internazionale usa per attaccare la rivoluzione su que- pitale. Nel 1875 divenne membro del e il rinnegato Kautsky: marxismo stioni di centrale importanza: il ruolo Partito socialdemocratico d’Austria. Dal a parole e opportunismo nei fatti dei soviet, lo scioglimento dell’Assem- 1885 al 1890 visse a Londra dove fu se- L’opuscolo di Kautsky e la risposta di Le- blea costituente, la repubblica e la costi- gretario di Friedrich Engels. In seguito nin furono pubblicati solo ad un anno tuzione sovietica, l’internazionalismo, la alla morte di Engels, Kautsky diventò di distanza dalla vittoriosa rivoluzione guerra civile, l’abolizione della proprie- uno dei teorici del socialismo più au- del 1917, in piena guerra mondiale, e tà privata, la socializzazione della terra. torevoli. Nel 1914 appoggiò la maggio- l’opera di Lenin anticipa di pochi mesi Lenin si sofferma sulle argomentazio- ranza del partito che, contrariamente ai la fondazione della Terza Internazionale ni di Kautsky smontandole ad una ad principi dell’internazionalismo prole- comunista (marzo 1919). Lenin sma- una in modo esaustivo, svelando tutte tario, si dichiarò favorevole all’ingres- schera e demolisce, ad una ad una, con le ipocrisie e falsità usate per attaccare so della Germania in guerra. Nel 1917 precisione e rigore, tutte le accuse che i bolscevichi ed evidenziando, al con- abbandonò la Spd e fu tra i fondatori Kautsky rivolge alla Repubblica sociali- tempo, come la questione principale del Partito socialdemocratico tedesco sta dei soviet. Nella sua analisi traccia trattata nell’opuscolo sia quella del con- indipendente (Uspd). Nel 1922 ritor- una netta linea di separazione tra la de- tenuto fondamentale della rivoluzione nò nella Spd. Nel 1918 Kautsky scrisse mocrazia borghese e la democrazia pro- proletaria, cioè la dittatura del proleta- un opuscolo intitolato La dittatura del letaria. “Il kautskismo - afferma Lenin riato. Questo, afferma Lenin, è il pro- proletariato in cui attacca la rivoluzione - non è un caso, ma il prodotto sociale blema centrale di tutta la lotta di classe, d’ottobre e i bolscevichi. Lenin rispose, delle contraddizioni della Seconda In- Kautsky pone la questione cercando di nello stesso anno, con il libro La rivolu- ternazionale, del connubio tra la fedeltà dimostrare che l’opposizione tra le due zione proletaria e il rinnegato Kautsky verbale al marxismo e la sottomissione tendenze socialiste (cioè tra i non bol- in cui afferma che l’opuscolo di Kautsky effettiva all’opportunismo”, e ricorda scevichi e i bolscevichi) è “l’opposizione avrebbe dovuto intitolarsi “Ripetizione come già dall’inizio della guerra fu co- dei metodi democratico e dittatoriale”. degli attacchi borghesi contro i bolsce- stretto a denunciare più volte la rottura Lenin denuncia come questa “grande Trotskismo Oggi N5 Classici del Marxismo 59 scoperta di Kautsky” riveli un’abiura uguaglianza fra sfruttati e sfruttatori?” e proletariato toglie, in caso di necessità, completa del marxismo. “La questione dimostra come la democrazia proletaria il diritto di voto ai capitalisti e scioglie della dittatura del proletariato - ricorda ha dato “alla stragrande maggioranza qualsiasi parlamento che si riveli con- Lenin - è la questione dell’atteggiamen- della popolazione, agli sfruttati e ai la- trorivoluzionario. “E, se voi sfruttatori - to dello Stato proletario verso lo Stato voratori, un’estensione e uno sviluppo avverte Lenin - farete il minimo tentativo borghese, della democrazia proletaria della democrazia che non hanno pre- di resistere alla rivoluzione proletaria, vi verso la democrazia borghese” e prose- cedenti al mondo”. Ad un Kautsky che schiacceremo senza pietà, vi priveremo gue denunciando come Kautsky ponga auspica “tranquillità e sicurezza”, ricor- di ogni diritto o, peggio, vi negheremo il problema “da liberale, parlando della da le parole di Marx e Engels sulla ne- il pane, perché nella nostra repubblica democrazia in generale e non della de- cessità di “spezzare la macchina statale proletaria gli sfruttatori non avranno mocrazia borghese”. borghese”. “La democrazia proletaria - nessun diritto”. Lenin denuncia tutti i sotterfugi, i sofi- afferma Lenin - reprime gli sfruttatori, la smi e le falsificazioni truffaldine di cui borghesia, e quindi non è ipocrita, non La necessità di smascherare i rinnegati si è servito Kautsky per nascondere il promette loro la libertà e la democrazia, Oggi che stiamo assistendo alla crisi fatto di essere passato dalla parte della ma garantisce ai lavoratori, la democra- strutturale e internazionale del capitali- borghesia. Kautsky parla di attentato al zia reale […] togliendo per esempio i smo, l’analisi che ci offre Lenin nel suo suffragio universale da parte dei bolsce- palazzi e le ville alla borghesia (senza scritto sulla democrazia rappresenta un vichi e cita la Comune di Parigi, eletta di che la libertà di riunione è un’ipo- importante insegnamento per chi voglia a suo dire a suffragio universale, cioè crisia), togliendo le tipografie e la carta comprendere la situazione attuale e senza che la borghesia fosse privata dei ai capitalisti (senza di che la libertà di lavorare per l’abbattimento del capita- suoi diritti, asserendo che anche secon- stampa per la maggioranza lavoratrice lismo. Oggi assistiamo sempre più chia- do Marx “la dittatura del proletariato della nazione è una menzogna), sosti- ramente, sempre più senza veli, a come era uno stato di fatto che scaturisce di tuendo il parlamentarismo borghese l’Unione europea, la Banca mondiale, il necessità dalla democrazia pura, se il con l’organizzazione democratica dei Fondo monetario internazionale detta- proletariato costituisce la maggioranza”. soviet, che sono mille volte più vicini al no ai governi “democraticamente elet- Lenin ricorda che in realtà dal primo popolo e più democratici del parlamen- ti” le criminali politiche economiche a giorno della Comune i dirigenti della to borghese più democratico. E così via. danno della classe lavoratrice e delle borghesia erano scappati da Parigi a Ver- Kautsky ha buttato a mare […] la lotta masse popolari del mondo intero e al sailles, che la Comune si batteva contro di classe in rapporto alla democrazia! contempo assistiamo alla risposta della Versailles in quanto governo operaio Kautsky è diventato un perfetto rinne- classe lavoratrice attraverso numerosi della Francia contro il governo borghe- gato e lacchè della borghesia”. scioperi, rivolte e rivoluzioni, pur se in- se e chiede “che c’entrano qui concet- Sul ruolo dei soviet Lenin attacca Kaut- complete e spesso con parole d’ordine ti come democrazia pura e suffragio sky quando questi auspica, al pari dei arretrate per l’assenza di una direzione universale se Parigi decideva le sorti menscevichi, che essi siano “organizza- autenticamente rivoluzionaria. Le anali- della Francia?” Lenin ricorda il giudizio zioni di combattimento” rinunciando a si del secolo scorso di Lenin ricevono, formulato da Engels: “Non hanno mai diventare “organizzazioni statali” nello oggi, la più lampante delle conferme. veduto una rivoluzione questi signori Stato proletario, rinunciando, se così Un’analisi e un insegnamento che riba- (gli antiautoritari)? Una rivoluzione è fosse - dimostra Lenin - alla vittoria sulla discono il concetto marxista che la de- certamente la cosa più autoritaria […] borghesia. mocrazia borghese è un paradiso per i La Comune di Parigi sarebbe durata “Dire ai soviet: battetevi ma non pren- ricchi e una trappola ed un inganno per un sol giorno, se non si fosse servita di dete nelle vostre mani tutto il potere i poveri e gli sfruttati e al contempo un questa autorità di popolo armato, in fac- dello Stato, non diventate organizza- monito e un’indicazione che è, oggi più cia ai borghesi? Non si può al contrario zioni statali, significa predicare la colla- che mai, attuale e reale: “La più gran- rimproverarle di non essersene servita borazione delle classi e la pace sociale de sventura e il più grave pericolo per abbastanza largamente?”1. tra il proletariato e la borghesia”. Lenin l’Europa - dice Lenin - sta nell’assenza Lenin ricorda che “fino a che esistono difende lo scioglimento dell’Assemblea di un partito rivoluzionario. Ci sono i classi diverse, non si può parlare di una costituente e lo fa sia attraverso un’ana- partiti dei traditori […] o delle anime democrazia pura, ma soltanto di una lisi di classe sia attraverso i dati oggettivi servili come Kautsky. Non c’è partito ri- democrazia di classe […] democrazia della presenza dei bolscevichi nei con- voluzionario. Naturalmente il possente pura è la formula menzognera del li- gressi dei soviet e indica come la sola movimento rivoluzionario delle masse berale che vuole trarre in inganno gli storia dei soviet sia sufficiente a mostra- può correggere questo difetto, ma esso operai. La storia conosce la democrazia re che “lo scioglimento dell’Assemblea rimane una grande sventura e un gran- borghese, che prende il posto del feuda- costituente era inevitabile e che questa de pericolo. Bisogna pertanto smasche- lesimo, e la democrazia proletaria, che Assemblea aveva un carattere reaziona- rare con tutti i mezzi i rinnegati come prende il posto di quella borghese”. rio […] I marxisti rivoluzionari non si Kautsky e sostenere tutti i gruppi rivo- Lenin chiede, ad un Kautsky che va- sono mai fatti un idolo della democrazia luzionari dei proletari veramente inter- gheggia di suffragio universale e di pura (borghese)”. nazionalisti che esistono in tutti i Paesi”. democrazia pura, se “ci può essere Nel corso della rivoluzione, quindi, il

(1) F. Engels, Dell’autorità, in Marx-Engels, Opere. 60 Classici del Marxismo Trotskismo Oggi N5 Trotsky, Terrorismo e comunismo Perché i riformisti e i centristi hanno rinnegato questo testo fondamentale di Mauro Buccheri

Russia sovietica, ma dimenticano gli analoghi travagli che accompagnarono in passato le loro rivoluzioni, in parti- colare quella francese. Di certo “la guer- ra civile è nociva per l’economia. Ma farne una colpa all’economia sovietica equivale a imputare ai neonati i dolori della madre durante il parto”. Ne con- segue che “occorre abbreviare la guerra civile”1, e per farlo occorre essere fermi nell’azione politica. E’ contro questa fermezza che si scatena lo spirito oppor- tunistico dei kautskiani. Contro il riformismo kautskiano Contro il riformismo di Kautsky, che crede nella democrazia come via pacifi- errorismo e comunismo è un saggio il rinnegato Kautsky, denunciandone il ca al socialismo, i marxisti vedono nella T- articolato in una prefazione, nove tradimento dei principi marxisti rivolu- democrazia borghese soltanto uno stru- capitoli e una postfazione - scritto da zionari. mento con cui le classi economicamen- Lev Trotsky fra il 1918 e il 1920. Siamo te dominanti illudono le masse di parte- nel bel mezzo della Guerra civile russa, La guerra civile cipare alla gestione del potere politico. il conflitto scatenatosi in seguito alla ri- Nella prima fase della guerra civile l’im- Nei riformisti di ogni epoca, la demo- voluzione d’ottobre fra l’Armata rossa e pegno principale dei rivoluzionari si crazia, totalmente sganciata dalla real- gli eserciti controrivoluzionari di mezzo concentrò nello sforzo bellico. In una tà concreta, assume una dimensione mondo. seconda fase, dopo alcune importanti metafisica, assolvendo la medesima Nella prefazione l’autore chiarisce che vittorie sulle armate bianche, fu pos- funzione della religione, quella narco- la ragione di questo scritto risiede nel- sibile spostare una parte delle energie tica: “l’uguaglianza mistica del cristia- la necessità di difendere la dittatura nell’industria. Contrariamente ai catti- nesimo è scesa di uno scalino dal cielo del proletariato russo dagli attacchi di vi presagi di Kautsky, e ai suoi giudizi sotto forma dell’eguaglianza ‘naturale’ Karl Kautsky, principale dirigente della negativi sul proletariato sovietico, con- e ‘giuridica’ della democrazia; ma sen- socialdemocrazia tedesca. Il nome del trassegnato, a suo dire, da egoismo e za veramente scendere fino a terra, fino saggio trae ispirazione proprio da un ignoranza, “le masse lavoratrici russe alla base economica della società. Per libro pubblicato da Kautsky nel 1919 – scrive Trotsky – sono lontane dalla l’oscuro bracciante che non cessa in tut- (e intitolato, per l’appunto, Terrorismo disgregazione politica, dalla disfatta ta la sua esistenza di essere una bestia e comunismo), nel quale il dirigente morale o dall’apatia. Grazie a un regime da soma al servizio della borghesia, il socialdemocratico, rivendicando una che, sebbene abbia imposto loro pesan- diritto ideale d’influire sul destino del (presunta) ortodossia marxista, cercava ti oneri, ha dato un senso alla loro vita e popolo attraverso le elezioni parlamen- di delegittimare il partito bolscevico e la un obiettivo molto elevato”. tari è a malapena più reale della felicità sua azione politica. Trotsky non nasconde la situazione di testé promessagli nel regno dei cieli”2. La pericolosità dell’attacco non stava profondo malessere economico vissuto E’ chiaro che i rivoluzionari devono tanto nella forza delle argomentazioni, dalle masse popolari sovietiche in quel battersi per i diritti democratici, e che a cui Trotsky controbatterà punto su periodo delicatissimo, “ma ciò non co- possono usare il parlamentarismo per punto, quanto nella notorietà del perso- stituisce un argomento contro il regime la causa rivoluzionaria. Ma è altrettan- naggio da cui l’attacco proveniva, quel dei soviet; tutte le epoche di transizione to ovvio che la loro lotta politica non si Kautsky che era stato in passato uno sono state caratterizzate da tali tragici deve fermare al livello istituzionale e che stretto collaboratore di Engels e che aspetti. Ogni società divisa in classi […] deve essere finalizzata all’abbattimento rappresentava una delle principali figu- una volta esaurito il suo ruolo, non la- del sistema economico borghese e delle re di riferimento della socialdemocrazia scia tranquillamente la scena: occorre relative istituzioni. Per raggiungere que- a livello internazionale. Un personaggio estirparla con un’aspra lotta intestina, sto obiettivo si deve necessariamente molto conosciuto fra le masse proleta- che sovente provoca ai combattenti sof- passare dalla dittatura del proletariato. rie, contro il quale già Lenin, poco prima ferenze e privazioni più grandi di quelle Del resto, ammesso che il proletariato di Trotsky, aveva fatto partire i suoi strali contro cui sono insorti”. dovesse raggiungere la maggioranza nei nel celebre La rivoluzione proletaria e I borghesi rimarcano la povertà della parlamenti democratici, ciò non cam- Trotskismo Oggi N5 Classici del Marxismo 61 bierebbe nulla, in quanto la borghesia di Mosca e in generale di tutti i centri lo strumento necessario attraverso cui non tarderebbe a mettere in campo industriali del paese e trasformato i so- la rivoluzione in Russia si difese dai suoi ogni azione possibile per evitare di es- viet in potenti organizzazioni dirette dal nemici, interni ed esterni, e mediante il sere espropriata, al punto da sacrificare nostro partito”5. quale fu possibile vincere la guerra ci- lo stesso sistema democratico: “La que- vile. stione del potere nel Paese, vale a dire Il terrore rosso Kautsky asserisce di essere a favore del- la vita o la morte della borghesia, non Kautsky condanna la violenza esercitata la rivoluzione ma assolutamente contra- si risolverà con dei richiami agli artico- dal regime sovietico, cioè dalla dittatu- rio al terrore rosso, dimenticando che li della Costituzione bensì ricorrendo a ra del proletariato. È paradossale che a il terrore ha caratterizzato ogni evento tutte le forme della violenza”3. fare moralismo in merito all’esercizio rivoluzionario della storia, e che “la bor- della forza da parte dei proletari e a ghesia stessa si è impadronita del potere I soviet e il partito rivoluzionario farsi paladino della “pace” sia un per- attraverso l’insurrezione e l’ha consoli- I dirigenti dei partiti riformisti, diffi- sonaggio che attaccò i bolscevichi per dato con la guerra civile”, e che “in tem- denti verso le masse, giudicano sempre aver firmato il trattato di Brest-Litovsk po di pace conserva il potere per mezzo prematura la rivoluzione proletaria. A (con cui i russi uscirono dalla Grande di un complesso apparato coercitivo. questa visione pregiudiziale Trotsky re- guerra, ponendo le premesse indispen- Fintantoché vi sarà una società di classe, plica molto seccamente: “nessuno con- sabili allo sviluppo del processo rivolu- basata sugli antagonismi più profondi, il cede al proletariato la scelta di montare zionario interno) e che, assieme al suo ricorso alla repressione sarà indispensa- a cavallo o meno, di impadronirsi del partito, la Spd, votò i crediti alla guerra bile al fine di assoggettare alla propria potere immediatamente o di rimanda- imperialista, attraverso cui le varie bor- volontà la parte avversa”. Ed è chiaro re la questione ad un secondo tempo. ghesie nazionali usarono il proletariato che “più la resistenza del nemico di In talune condizioni la classe operaia come carne da macello! In realtà, “chi classe battuto si mostrerà ostinata e pe- è obbligata a prendere il potere, pena vuole il fine non può rifiutare i mezzi. La ricolosa, più il sistema di coercizione si l’autoeliminazione politica per un inte- lotta deve essere condotta con intensità trasformerà inevitabilmente in sistema ro periodo storico […] il proletariato è sufficiente da garantire effettivamente al di terrore”. Se in altri Paesi europei fos- obbligato, sotto la pressione di una ne- proletariato l’esclusiva del potere […] se scoppiata la rivoluzione, la coalizione cessità inderogabile, ad imparare da sé, La borghesia cacciata dal potere deve antisovietica avrebbe avuto dimensioni con l’esperienza, a realizzare il compito essere costretta a sottomettersi”6. minori, così come la guerra civile e, con- così difficile di organizzare l’economia Il punto centrale della questione riguar- seguentemente, il terrore rosso. socialista”4. da dunque la necessità del terrorismo, I moralisti sentenziano che il terrore Kautsky arriva a sostenere che i soviet termine con cui si fa qui riferimento viola il “carattere sacro della vita uma- costituiscono un’organizzazione “primi- non al terrorismo individuale di matrice na”? A dire il vero, fino a quando le vite tiva”, ma trascura che il sistema sovieti- piccolo-borghese. Quest’ultimo viene umane saranno “articoli di commercio, co ha mobilitato le masse in proporzioni infatti respinto dai marxisti in quanto di sfruttamento e di rapina, il principio mai viste prima, e che è stato capace di azione politica che elude il passaggio del ‘carattere sacro della vita umana’ rimettere in moto l’economia russa dal- fondamentale della costruzione del par- non sarà altro che la più infame delle le macerie della guerra civile. Fermo re- tito rivoluzionario con influenza di mas- menzogne, il cui scopo è mantenere stando che, contro le tesi spontaneiste e sa, sostituendolo con azioni ribellistiche soggiogati gli schiavi. Per rendere sacra “sovietiste” di chi individuava nell’ege- ad effetto promosse da singoli, azioni la persona occorre distruggere il regime monia del partito bolscevico sui soviet che non fanno avanzare la coscienza sociale che la schiaccia. E questo compi- l’origine della degenerazione stalinista, delle masse proletarie né modificano i to può essere svolto solo con le armi e Trotsky sottolinea il ruolo centrale del rapporti di forza fra queste e le classi con il sangue”7. partito e delle sue capacità organizzati- dominanti. La profondità e la schiettezza dell’anali- ve nel processo rivoluzionario. Infatti, Il terrorismo cui si riferisce Trotsky è il si trotskiana, sempre attuale, spiegano nel capitolo in cui mette a confronto “terrore rosso”, cioè l’utilizzo della for- come mai i centristi e i riformisti ab- l’Ottobre con l’esperienza della secon- za da parte del proletariato, una volta biano preso le distanze da questo testo da Comune parigina (quella del 1871), passato al potere attraverso la rivolu- fondamentale, oppure abbiano provato egli ricorda che la rivoluzione russa av- zione, per stroncare la reazione degli a cacciarlo nella dimensione dell’oblio. venne dopo che il partito bolscevico nei espropriati. Un terrore che, con buona Noi lo sottraiamo alla dimenticanza, e mesi precedenti aveva “conquistato la pace degli antimarxisti, lungi dall’essere invitiamo alla sua lettura tutti i compa- schiacciante maggioranza nei soviet de- il prodromo dello stalinismo (il cui ter- gni che si battono per la causa rivolu- gli operai e dei soldati di Pietroburgo, rore fu rivolto verso i rivoluzionari!), fu zionaria.

(1) L. Trotsky, Terrorismo e comunismo in Opere scelte, vol. 4, Prospettiva edizioni, 2013, prefazione, pp.71-73. (2) ivi, III, p.96. (3) ivi, IV, p.106. (4) ivi, VII, p.139. (5) ivi, V, p.118. (6) ivi, II, p.83. (7) ivi, IV, p.106-112. 62 Recensioni Trotskismo Oggi N5 Il sindacalismo rivoluzionario negli Usa Gli Wobblies e le lotte operaie nell’America del Novecento

recensione a cura di Fabiana Stefanoni ’ recentemente stato ripubblicato, ziste nei luoghi di lavoro, sottopagata, in un partito comunista. Eda Massari editore, il libro di Patrick con ritmi di lavoro pesantissimi. Una Quando nacque l’Iww, il movimento Renshaw, Wobblies. Il sindacalismo ri- manodopera che andrà a costituire la sindacale statunitense contava circa voluzionario negli Stati Uniti. Il libro combattiva base operaia degli Wobblies. due milioni di iscritti, la metà apparte- uscì in una prima versione nel 1970. nevano alla Afl (American federation of Questa nuova edizione contiene l’intro- Alle origini degli Wobblies labor), fondata nel 1886. L’Afl aveva san- duzione allora scritta da Roberto Mas- Ma chi erano gli Wobblies? Come precisa cito un avanzamento rispetto al sinda- sari, che ne curò la pubblicazione per i l’autore del libro, non esistono certezze calismo corporativo fino ad allora ege- tipi di Laterza, e un saggio dello stesso sull’origine di questo nome. Pare che mone (di cui erano espressione princi- autore pubblicato nel 1977 sulla rivista il termine wobblie sia stato usato per pale i Knights of labor, i Cavalieri del La salamandra (entrambi i saggi ripresi la prima volta sulla stampa, in termini lavoro, di ispirazione massonica): l’Afl nell’antologia Il ‘77 e dintorni, a cura di dispregiativi, da un direttore del Times si poneva, infatti, sul terreno del sinda- Antonella Marazzi). Citiamo questi due noto per la sua fede antisindacale. L’ori- cato d’industria, superando l’ottica del saggi iniziali perché riteniamo che co- gine del nome è avvolta nella leggen- “sindacato di mestiere”. Tuttavia, essa stituiscano una premessa importante al da, ma ciò che invece è certo il nome restava un’organizzazione conservatri- libro di Renshaw: ricostruiscono la sto- dell’organizzazione sindacale di cui fa- ce e conformista, incapace di raggrup- ria del movimento operaio statunitense, cevano parte: Iww, Industrial workers of pare i settori più sfruttati della classe e nell’ambito dello sviluppo industriale, the world, fondata a Chicago nel 1905. funzionale essenzialmente alla difesa di dalla fine del Settecento fino alla nascita Anche se formalmente l’Iww esiste an- un’aristocrazia operaia autoctona. degli Wobblies nel 1905. cora, la sua vita reale andò dal 1905 L’Iww nacque proprio dall’esigenza di C’è in particolare un dato che è impossi- agli inizi degli anni Venti, con alterne raccogliere tutti quei settori operai che bile ignorare se si vuole comprendere il fortune in termini di adesioni (il nume- fino ad allora non erano stati tutelati fenomeno degli Wobblies: l’immissione ro degli iscritti non superò mai i 100 da nessuna organizzazione sindacale, massiccia di manodopera straniera nel mila, con un grande ricambio di anno in nemmeno dalla Afl: lavoratori stagiona- sistema industriale statunitense. Tra gli anno). Si trattava di un’organizzazione li, immigrati senza contratto, taglialegna anni Sessanta dell’Ottocento e i primi sindacale che riproduceva tutti i pregi e delle regioni di frontiera, minatori, pe- anni Venti del Novecento giunsero negli i limiti del sindacalismo rivoluzionario scatori, ecc. Usa quasi trenta milioni di immigrati eu- (o anarco-sindacalismo): raggruppava Fu la rottura della Wfm (Western fede- ropei (la gran parte tra il 1900 e il 1920). un’avanguardia molto combattiva della ration of miners) con la Afl a fare da de- Si trattava di manodopera a basso costo, classe operaia e, al contempo, rifiutava tonatore allo sviluppo del sindacalismo spesso oggetto di discriminazioni raz- l’organizzazione di questa avanguardia rivoluzionario negli Usa. La Wfm era Trotskismo Oggi N5 Recensioni 63 un’organizzazione di minatori dell’ovest preambolo dello Statuto degli Iww), gli una impasse al momento dello scoppio fondata nel 1893 nel Montana. Raggrup- Wobblies erano convinti che la rivoluzio- della prima guerra mondiale: nel 1916 pava un settore della classe operaia che, ne si sarebbe realizzata attraverso una il X Congresso del sindacato espresse fin da subito, aveva dovuto affrontare serie di scioperi. Come gli anarco-sinda- una condanna molto generica contro pesanti condizioni di lavoro nonché calisti europei, ritenevano che grazie al la guerra, ritenendo possibile impedir- una durissima repressione: interventi sindacato, e senza un partito politico, la la con la “propaganda antimilitarista dell’esercito per stroncare gli scioperi, classe operaia avrebbe potuto costruire in tempo di pace” e con lo “sciopero imprigionamenti, pestaggi, deportazio- un grande sciopero generale in grado di generale” in tempo di guerra. Ma fu so- ni in altri Stati. Di fatto, nel Montana, costringere alla resa i capitalisti. prattutto nel 1917, quando gli Usa en- la condizione di questi minatori era di All’interno, tuttavia, esistevano divisioni trarono in guerra, che gli Wobblies mo- guerra permanente con i padroni e i loro anche profonde tra diverse linee politi- strarono tutti i loro limiti: di fatto non sgherri. La Wfm (circa 30 mila iscritti) che: anarchici, marxisti, sindacalisti. Fin riuscirono a proclamare quello sciopero aveva aderito all’Afl nel 1896, ma il con- dall’inizio la possibilità si sviluppare in generale di cui avevano tanto cantato le flitto tra le due organizzazioni esplose senso marxista la coscienza dei dirigenti lodi, ritenendo che un’azione di questo dopo pochi mesi: durante uno sciopero degli Wobblies risultò ostacolata da un tipo avrebbe esposto il sindacato a per- dei minatori del Colorado, l’Afl si rifiutò emendamento - paradossalmente pre- secuzioni e a una pesante repressione. di sostenere con un aiuto economico sentato proprio da De Leon (cioè da un Di fatto, sebbene la base degli Iww fosse la lotta e già nel 1897 la Wfm si ritirò dirigente socialista!), nei suoi intenti per tendenzialmente ostile all’arruolamen- dall’Afl. Negli anni successivi la Wfm si cercare di ostacolare l’influenza dei so- to, non venne organizzata una vera e fece promotrice di scioperi molto duri cialisti riformisti - che impediva all’Iww propria propaganda contro l’interven- e prolungati, finché nel 1902 i dirigenti di affiliarsi a qualsiasi partito politico: to in guerra. Eppure queste accortezze della Wfm cominciarono ad allearsi con questo sarà un carattere permanente tattiche non ebbero i risultati sperati: il i ferrovieri dell’Aru (American railway degli Wobblies, che restarono ancorati governo avviò comunque una pesante union), che già aveva rotto con l’Afl. Il all’idea di poter abbattere il capitalismo repressione nei confronti degli espo- presidente dell’Aru era Debs, dirigente e distruggere il potere borghese senza nenti degli Iww, accusati di sabotaggio socialista, più volte candidato alla presi- organizzarsi in partito rivoluzionario. e cospirazione contro la guerra: in cen- denza per l’American socialist party. Da Viceversa, come ben sottolineava Trot- tinaia furono arrestati, torturati e alcuni questo incontro nacque l’Alu (American sky nel 1920, “lo sciopero generale, che condannati a morte. labor union), di per sé un’esperien- è del tutto indicato realizzare mediante za fallimentare, che gettò però le basi l’apparato sindacale, non basta a rove- Lotta di classe senza rivoluzione per la nascita degli Iww. I dirigenti dei sciare il dominio borghese; lo sciopero Gli Wobblies diressero alcuni degli scio- minatori - Haywood, Moyer, St. John e generale è un’arma buona per difender- peri più importanti del periodo com- Mother John i più noti - e dei ferrovieri si, ma non per attaccare” (L. Trotsky, Let- preso tra il 1905 e il 1920, subendo avviarono, infatti, un confronto con altri tera a un sindacalista francese, 1920). scissioni e rotture - la più pesante fu rappresentanti del mondo sindacale e Ogni feticismo del sindacato, tipico del- l’uscita dei minatori della Wfm nel 1908 socialista, in dissidio con l’Afl: De Leon, la tradizione sindacalista rivoluzionaria, - ma trovando sempre nuova linfa in del Socialist labor party, e il prete ribel- significa rinuncia alla conquista del po- altri settori operai. Anzi, quando l’Iww le padre J. Hagerty. Da questa unione tere politico da parte della classe ope- sembrava sul punto di scomparire, im- nacque l’Iww, a partire da un manifesto raia: senza partito la classe operaia non provvisamente riprendeva vita. elaborato nel gennaio del 1905 che lan- può prendere il potere, non può sop- Lasciamo alla lettura dell’opera di Ren- ciava l’appello per una nuova organizza- primere né la proprietà privata dei mez- shaw la dettagliata ricostruzione degli zione dei lavoratori. zi di produzione né la polizia borghese scioperi che ebbero come protagonisti né il militarismo borghese, cioè lo Stato gli Wobblies: dalle lotte degli operai L’Iww al momento della fondazione di classe su cui si regge la proprietà pri- metalmeccanici della Pennsylvania agli La platea dei delegati al congresso fon- vata e il conseguente sistema di sfrutta- scioperi ad oltranza che bloccarono per dativo degli Iww non era omogenea mento. Non solo: se non si organizza in mesi l’industria tessile sulla costa orien- dal punto di vista sindacale, politico e partito, l’avanguardia della classe ope- tale, dagli scioperi degli operai del set- ideologico. La componente principale raia non potrà nemmeno svolgere quel tore automobilistico di Detroit alle lotte era allora costituita dai minatori, ma la lavoro preparatorio che è indispensabi- dei lavoratori stagionali del settore agri- platea era rappresentativa di una base le per preparare la rivoluzione: inserirsi colo. Tutte azioni in gran parte animate eterogenea, con una forte presenza di nei sindacati e dirigerli è solo un aspetto da immigrati europei, sostenute da un immigrati (soprattutto irlandesi e italia- di quella “energica e ostinata prepara- piccolo gruppo di dirigenti sindacali, ni) e lavoratori saltuari. Il programma zione” che è indispensabile per rove- che si spostavano da una città all’altra. presentava le caratteristiche tipiche del sciare il potere borghese. Occorre porsi Ricordiamo, tra le figure più celebri, sindacalismo rivoluzionario. A partire da subito su un piano politico, denun- Elizabeth Gurley Flynn, di origini irlan- dalla convinzione che tra la classe pa- ciare tutti i crimini della borghesia, dalla desi, instancabile oratrice e organizzatri- dronale e quella salariata “la lotta deve politica internazionale al colonialismo, ce, soprannominata la “Fiamma rossa”, continuare finché i lavoratori di tutto alle politiche del governo che non han- sempre in viaggio nei vari Stati degli Usa il mondo si organizzeranno come clas- no un immediato risvolto sindacale. Per per sostenere e organizzare gli scioperi se, prenderanno possesso della terra e tutto questo l’organizzazione sindacale degli Iww. degli strumenti di produzione, e aboli- non è sufficiente. Anche se i giudizi di Renshaw non sono ranno il lavoro salariato” (così recitava il Non è un caso che l’Iww sia caduta in condivisibili e mostrano tutti i limiti 64 Recensioni Trotskismo Oggi N5 politici di un’impostazione accademica e James Cannon provenivano dagli Iww. correggere i limiti di una direzione costi- - le posizioni marxiste vengono liqui- John Reed, giornalista che assistette ai tuita, allora, in maggioranza da giovani date come “settarie”, si stravolgono le giorni dell’Ottobre 1917 in Russia (da intellettuali. Egli stesso fece molti sforzi posizioni di Lenin e dell’Internazionale lui descritti nell’opera I dieci giorni che in questo senso. Cannon ritiene, come comunista, si arriva persino a teorizzare sconvolsero il mondo), fu tra i fondatori del resto lo stesso Renshaw (sebbene da una convergenza tra posizioni comu- del Communist labor party of America. punti di vista nettamente diversi), che il niste e fascismo! - si tratta indubbia- Collaborò con l’Iww, organizzando an- punto di svolta nella storia degli Iww fu mente di un’opera che vale la pena di che una rappresentazione teatrale per la rivoluzione bolscevica. Anche se ini- leggere: la storia degli Iww è ricostruita finanziare le lotte degli Wobblies: l’im- zialmente la rivoluzione russa suscitò con accuratezza e attenzione ai detta- magine simbolo degli Iww, riprodotta grandi entusiasmi nella base del sinda- gli. Pensiamo, soprattutto, che sia una anche sulla copertina del libro di Ren- cato - e nonostante la già citata adesione lettura utilissima per tutti coloro che shaw (con un operaio che si staglia su di alcuni importanti dirigenti Wobblies svolgono attività sindacale, in particola- uno sfondo di ciminiere) era proprio la al comunismo - la grande maggioran- re nell’ambito del sindacalismo conflit- locandina di quello spettacolo. Simil- za degli attivisti prese presto un’altra tuale. La storia degli Wobblies dimostra mente, proveniva dagli Wobblies James strada: fu così che l’Iww boicottò l’In- infatti che, senza una direzione politica Cannon, esponente del movimento co- ternazionale sindacale rossa, facendo comunista, anche la più vivace e com- munista statunitense e successivamente opposizione alla Terza Internazionale battiva avanguardia operaia è destinata principale dirigente del Socialist wor- e allo Stato sovietico, e rafforzò al suo a disperdere le proprie energie. L’Iww kers party (sezione statunitense della interno le tendenze anarchiche e anti- si avviò verso la decadenza all’indoma- Quarta Internazionale) e stretto colla- partito. L’Internazionale comunista, dal ni della Rivoluzione d’ottobre, quando boratore di Trotsky. canto suo, condannò la posizione degli la maggioranza dei suoi dirigenti non Cannon, pur riconoscendo tutti i limi- Iww, ostile per principio alla costruzio- vollero schierarsi a difesa del governo ti del sindacalismo rivoluzionario degli ne di un partito politico indipendente bolscevico. Iww, aveva grande considerazione dei della classe operaia. Secondo Cannon, Eppure, diversi dirigenti degli Iww con- dirigenti di questo sindacato. Riteneva, opinione che condividiamo, fu per gli fluirono nel movimento comunista, anzi, che riuscire a guadagnare alcuni Wobblies l’inizio di un processo di de- come Haywood, una delle figure più co- degli agitatori sindacali degli Iww al par- cadenza da cui non si risollevarono più. nosciute. Non solo: gli stessi John Reed tito comunista fosse fondamentale per Razzolare tra i libri Rubrica di percorsi bibliografici di Francesco Ricci

edichiamo la seconda uscita di questa ru- di Marx ed Engels. A lui si deve la pubblica- Giappichelli, 1963 e Storia del socialismo, Dbrica ai libri sulla Prima Internazionale o zione di vari testi rimasti per decenni inediti, 1789-1848. Il pensiero socialista prima di Associazione Internazionale dei lavoratori (da tra i quali ricordiamo l’Ideologia tedesca e i Marx, Editori Riuniti, 1971, è considerato il ora in poi Ail). Ciò che integra al contempo Grundrisse. Per il tema che qui ci interessa principale esperto italiano di questo tema. Di il saggio sullo stesso tema pubblicato in altre consigliamo: Marx ed Engels, che raccoglie là dalle sue interpretazioni (fortemente se- pagine di questo numero e la bibliografia su alcune lezioni per quadri bolscevichi tenute gnate dalla militanza stalinista nel Pci) i suoi Marx che ha inaugurato (con Trotskismo Oggi da Rjazanov a Mosca nel 1922 (ed. Samonà testi sono tra i più documentati reperibili nel- n. 4) la rubrica. e Savelli, 1969: necessita quanto prima di un la nostra lingua. Segnaliamo anche in partico- Il punto di partenza per ogni studio sulla Pri- editore che lo ristampi!); e Alle origini della lare l’agile Marx e la Prima Internazionale ma Internazionale così come su Marx e il mar- Prima Internazionale (ed. Lotta Comunista, (Laterza, 1979). Di notevole interesse anche xismo sono i rari libri di David B. Rjazanov. 2007), un saggio pubblicato originariamente una monografia di un’allieva di Bravo, la sto- Rjazanov, dirigente bolscevico, è stato sen- nel 1926. Rjazanov morì in data imprecisata rica Angiolina Arrau: Classe e partito nella za dubbio il massimo esperto mondiale dei negli anni Trenta, in un gulag stalinista, con Prima Internazionale (De Donato, 1972). testi di Marx da un punto di vista filologico. l’accusa di “trotskismo”. Per completare la panoramica, risultano im- Nato nel 1870, tra i fondatori del marxismo Dopo queste prime letture, chi volesse studia- portanti varie monografie su Marx indicate russo, fu tra i partecipanti alla Conferenza re più a fondo l’Ail dovrebbe fare riferimen- nella rubrica del numero precedente di que- di Zimmerwald (dalla cui sinistra nacque la to ai due giganteschi volumi curati da Gian sta rivista: la biografia di McLellan,Karl Marx Terza Internazionale) e insegnò (negli anni Mario Bravo per gli Editori Riuniti (1978): La (Rizzoli, 1976) e specialmente le pagine da dell’emigrazione) nella scuola per militanti Prima Internazionale. Storia documenta- 365 in poi, dedicate alla Prima Internaziona- di Longjumeau, creata da Lenin nei pressi di ria. Qui le risoluzioni e i documenti prodotti le; e il Karl Marx di Nicolaevskij-Maenchen Parigi. Presidente dei sindacati di Pietrobur- dall’Ail (in gran parte dalla penna di Marx) Helfen, da pag. 295 in avanti sempre sul me- go dopo la rivoluzione, dal 1920 fu direttore sono accompagnati da ampie introduzioni. desimo tema. dell’Istituto Marx-Engels che editò l’opera Bravo, a cui si devono altri testi importanti L’evento centrale nella vita della Prima Inter- completa dei padri del marxismo. In questo su temi analoghi come Wilhelm Weitling e il nazionale (e nel movimento rivoluzionario ruolo si dedicò allo studio dei manoscritti comunismo tedesco prima del Quarantotto, dell’Ottocento) fu la Comune di Parigi. Per Trotskismo Oggi N5 Recensioni 65 una bibliografia ragionata sulla Comune ri- (dirigente bolscevico), Anarchismo e comu- Internationale: l’institution, l’implantation, mandiamo al nostro “La Comune di Parigi nismo (su internet se ne trova la versione le rayonnement, Paris 16-18 novembre 1964 (1871): premessa della Comune di Pietrogra- spagnola, Anarquismo y comunismo); e poi (Cnrs, 1968). Il libro che vi consigliamo ora è do (1917)”, in Trotskismo oggi, n. 1. Per como- G.V. Plechanov, Anarchia e socialismo, un ancora una volta in francese: ma non è colpa dità del lettore indichiamo qui i testi che sono testo del 1895 del padre del marxismo russo nostra se il meglio della storiografia marxista utili per approfondire il nostro saggio sull’Ail: (sempre su internet si trova il pdf scaricabile, è stato scritto in lingua francese e ‑ ciò che è a parte la Guerra civile in Francia di Marx, in questo caso in versione italiana). peggio ‑ non è stato degnato di attenzione per a più riprese ripubblicato dagli Editori Riuniti Completa il quadro un testo di cui non condi- traduzioni che avrebbero arricchito il desolan- (ora disponibile anche nelle edizioni econo- vidiamo per nulla le conclusioni, trattandosi te panorama della storiografia italiana. Si trat- miche di Lotta Comunista), i testi che racco- di un libro di Daniel Guérin, che aveva la pre- ta di Miklos Molnar, Le Déclin de la Première mandiamo sono purtroppo (salvo il primo) tesa di combinare marxismo e anarchismo. Internationale, la Conférence de Londres de reperibili solo in francese: Dautry - Bruhat Eppure il suo L’anarchismo dalla dottrina 1871 (1963). I giudizi dell’autore sono lonta- -Tersen: La Comune di Parigi (Editori Riuni- all’azione, Ed. Savelli, 1974 è tra le più intelli- ni dai nostri, celano dietro un’apparente neu- ti, 1971); e poi ancora di Dautry con Lucien genti sintesi dei temi che storicamente hanno tralità un ostile scetticismo per le posizioni Scheler: Le Comité Central Républicain des diviso le due correnti facenti capo rispettiva- marxiane; ma sulla conferenza di Londra (che vingt arrondissements de Paris, Editions So- mente a Marx e a Bakunin. prepara lo scioglimento all’Aja nel 1872) non ciales, 1960. Quest’ultimo è il testo chiave per Come abbiamo scritto nel saggio sull’Ail in esistono testi più completi di questo. chi volesse esplorare il tema della costruzione questo numero, l’Ail fu il prodotto, nella pri- Non possiamo, infine, non citare il libro più del partito d’avanguardia nella Comune. Per missima fase, degli sforzi congiunti degli ope- recente, uscito nel 2013 in edizione italiana lo studio minuzioso di ogni aspetto politico rai inglesi e di quelli francesi. Tra l’infinità di per le edizioni Alegre, di uno storico francese: della Comune il libro migliore è dello svizzero libri dedicata all’Ail in Inghilterra e in Francia Mathieu Leonard, La Prima Internazionale. Charles Rihs, La Commune de Paris, sa struc- ne segnaliamo due (anche in questo caso non Lo citiamo però non per caldeggiarne la let- ture et ses doctrines, Ed. Du Seuil, 1973. è disponibile una traduzione italiana): H. Col- tura ma anzi per mettere in guardia il lettore Per conoscere meglio alcune figure chiave del lins e C. Abramsky, Karl Marx and the British contro l’unico libro sull’Ail che al momento socialismo francese dell’Ottocento, cui faccia- Labour Movement (Macmillan, 1965); e Aux si trova sugli scaffali delle librerie: seppure mo cenno nell’articolo, rinviamo al libro di origines du socialisme moderne. La Premiè- la lettura risulti piacevole (infiorita di aned- Maurice Dommanget (storico vicino al trotski- re Internationale, la Comune de Paris, l’exil doti gustosi), per quanto la documentazione smo negli anni Trenta), Blanqui (Massari edi- (Les Editions Ouvrières, 2010) di Michel Cor- esaminata appaia davvero imponente (e tut- tore) e al libro di Jean Bruhat, Eugene Varlin, dillot (che già abbiamo citato per una bella ta utilmente citata in una ampia bibliografia Editeurs Français Réunis, 1975. Quest’ultimo biografia di Varlin), che esamina invece l’Ail posta in fondo al volume), i giudizi dell’au- non esiste in traduzione italiana. Bruhat porta da quest’altra parte della Manica. tore sono esageratamente tendenziosi e im- prove del tentativo ‑ fallito ‑ di Bakunin di far Da consigliare, per chi voglia con una prima pregnati del cosiddetto “anti-autoritarismo” aderire Varlin alla sua organizzazione (pag. lettura farsi un quadro d’insieme delle prime (cioè l’anarchismo) a cui l’autore si ispira. 146 e sgg.) smentendo tutte le interpretazioni tre internazionali, il libro del trotskista George Purtroppo le lenti anarchiche impediscono filo-anarchiche che hanno preteso di accre- Novack, The First Three Internationals their all’autore di comprendere cosa fu realmente ditarsi Varlin, sicuramente più vicino a Marx history and lessons (Pathfinder Press). Con- la Comune di Parigi e il significato che ebbe che a Bakunin. Tra i libri più recenti su Varlin viene segnalare che, almeno nella versione in nella successiva e magistrale elaborazione le- risulta prezioso Paul Lejune, Eugène Varlin, spagnolo che noi abbiamo letto (non dispo- niniana sullo Stato; così come risulta impedito Pratique militante e écrits d’un ouvrier com- niamo dell’originale inglese), sono contenuti all’autore, dal suo anarchismo, ogni elemento munard (ed. Maspero, 1977) che indaga tra errori grossolani che supponiamo non dipen- di comprensione dei motivi che condussero l’altro sul disaccordo tra Varlin e Jourde (“mi- dano dall’autore: ad es. si scrive che Marx all’Aja allo scioglimento dell’Ail. Nei capitoli nistro” proudhoniano delle Finanze nella Co- avrebbe “pronunciato” un discorso inaugura- dedicati a ciò Leonard esibisce tutto il consue- mune) sulla questione della Banca; e molto le il 28 settembre alla fondazione dell’Ail (cosa to armamentario di sciocchezze “anti-autorita- ben fatta è anche la biografia di Michele Cor- che, come abbiamo spiegato nel nostro sag- rie”, parteggiando per Bakunin contro Marx dillot, Eugene Varlin, chronique d’un espoir gio, appartiene alle leggende); si trova scritto (e, furbamente, citando anche la biografia di assassiné, Les Editions Ouvrières, 1991. che l’Ail visse fino al 1878 (invece che fino al Mehring su Marx che, pur scritta da un autore Bakunin e lo scontro tra anarchismo e mar- 1876); ecc. A parte questi errori (che abbia- marxista, non rende giustizia all’operato di xismo occupano uno spazio importante nel mo visto ripresi anche in altri testi che citano Marx). Come degna conclusione del libro, nostro saggio sull’Ail (e ovviamente sono un Novack) la lettura di questo libro è consigliata Leonard finisce con una lunga tirata contro il tema centrale della vicenda). Per approfon- per l’ottima sintesi. bolscevismo, a suo giudizio conferma ulterio- dire suggeriamo di iniziare con la biografia Abbiamo tenuto per la fine (o quasi) i due li- re che il marxismo autoritario non poteva che scritta da E.H. Carr (grande storico della ri- bri che per noi sono stati forse più preziosi produrre disastri (il riferimento è ai disastri voluzione russa), Bakunin, del 1975, tradotta nello studiare la Prima Internazionale. In pri- di Stalin, ovviamente, che Leonard non è in per Mondadori nel 1977. Ma la lettura impre- mo luogo la raccolta delle relazioni tenute al grado di distinguere dal bolscevismo di Lenin scindibile sullo scontro Marx-Bakunin è la seminario organizzato a Parigi nel 1964 per il e Trotsky). Ma tant’è: un’occasione sprecata raccolta di testi di Marx ed Engels pubblicata centesimo anniversario della fondazione della per un libro che, ripetiamolo, è comunque col titolo Critica dell’anarchismo per i tipi di Prima Internazionale. Parteciparono i princi- ben documentato. Speriamo che il centocin- Einaudi, 1974. pali specialisti internazionali della materia. quantesimo della fondazione dell’Ail ci riservi Ancora, due testi che riassumono con effi- Questo libro costituisce (a nostra conoscenza) qualche uscita migliore nelle librerie. cacia le ragioni del marxismo contro quelle il testo più completo e affidabile sugli aspetti dell’anarchismo sono: Evgenij Preobraženski maggiori e minuti dell’Ail: AA.VV., La première Euro 5.00