Piano territoriale a favore di persone non autosufficienti

COMUNE DI CORIGLIANO CALABRO SAN DEMTRIO CORONE SAN GIORGIO ALBANESE

PIANO TERRITORIALE A FAVORE DI PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI

Iniziative a tutela della famiglia ed a sostegno delle responsabilità familiari attraverso il potenziamento di SERVIZI DOMICILIARI

Decreto Regione – Dipartimento n. 10 - Settore Politiche Sociali – n. 18205 del 18.11.2008 - Deliberazione di Giunta Regionale n. 770 del 23.10.2008

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Premessa

Il quadro di riferimento attuale è caratterizzato da trasformazioni culturali, sociali e tecniche che sono state determinate dall’affermazione dei diritti sociali e dei diritti delle persone con disabilità. Un processo che ha portato da una parte ad una visione della tutela della salute anche come attenzione al benessere ed alla qualità della vita della persona, ma soprattutto all’affermazione di una concezione che vede nella partecipazione sociale e nella fruizione dell’ambiente il parametro su cui misurare qualsiasi sistema ed obiettivo di cura: condizioni quindi essenziali per i processi di massima esaltazione di tutte le potenzialità delle persone in condizione di handicap e per la riduzione dei condizionamenti fisici, sensoriali e psichici della disabilità creati dalla condizione di non autonomia. E’ fondamentale la consapevolezza che la condizione di disabilità non è solo a livello di deficit delle funzioni, ma anche a livello di attività della persona e della sua partecipazione sociale intesa come la natura e l’estensione (o articolazione) del coinvolgimento della persona nelle situazioni quotidiane della vita. E’ con questo intento che il Piano Territoriale a favore di persone non autosufficienti che persegue l'obiettivo di costruire una rete articolata di risorse e opportunità finalizzata al riconoscimento e allo sviluppo delle potenzialità della persona, alla rimozione delle cause sociali che determinano la condizione di svantaggio, alla prevenzione dei processi di emarginazione e istituzionalizzazione che non risolvono, ma aggravano, le condizioni di salute e la qualità della vita delle persone disabili. L'itinerario di vita di un disabile, pertanto, dalla nascita al suo diventare adulto è irto di problemi e difficoltà aggiuntive a quelli di un normale percorso di crescita. Il disabile, per un proprio sviluppo, ha necessità di trovare il dovuto sostegno nei servizi di abilitazione/riabilitazione, nella scuola, nel lavoro e nella domiciliarizzazione degli interventi. Tutto ciò è ancor più vero se si conviene che ogni immediato sostegno alla famiglia non attivato, ogni programma riabilitativo negato o mal impostato, ogni occasione di sviluppo di potenzialità non concesso abbassa la qualità della vita e pesantemente duro l'onere assistenziale della famiglia e della comunità locale.

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E' necessario pertanto operare - in connessione con i servizi e le reti di opportunità locali - in modo parallelo su due distinti fronti : favorire l'inserimento sociale e sviluppare gli interventi finalizzati all’acquisizione della autonomia per garantire valide risposte alle esigenze assistenziali manifestate dai disabili più gravi .

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Analisi territoriale del Distretto Socio-Sanitario di Corigliano Calabro

Il presente Piano territoriale a favore di persone non autosufficienti, da realizzarsi nell’ambito del Distretto socio-sanitario di Corigliano Calabro è inerente alla realizzazione di prestazioni e servizi assistenziali a favore di persone non autosufficienti, si pone, in aderenza a servizi analoghi – servizio di aiuto alle persone disabili – già attuati e sperimentati dal Distretto Socio- Sanitario di Corigliano Calabro.

Il Distretto Socio-sanitario di Corigliano Calabro si compone dei seguenti Comuni: Corigliano Calabro, San Cosmo Albanese, San Giorgio Albanese, , Vaccarizzo Albanese.

Il di Corigliano Calabro è situato sulla fascia dell’Alto Ionio cosentino a ridosso della montagna silana, ed è uno dei più grossi centri della Regione sia per estensione demografica che per estensione territoriale. Il Comune si articola in più centri urbani: Centro Storico, Scalo, Schiavonea, Cantinella e altre località sub-comunali (Fabrizio, Torricella, Piana Caruso, Barraccone, San Nico, Apollinara). La zona collinare su cui si estende il Centro Storico ha registrato nel corso degli anni un notevole spopolamento, la popolazione si è insediata maggiormente nelle aree di pianura. Centro di maggiore insediamento urbano e demografico è oggi rappresentato dallo Scalo di Corigliano dove lo sviluppo sociale e culturale registrato negli ultimi anni è abbastanza significativo. Il Comune di Corigliano Calabro per la sua posizione geografica, a ridosso della montagna Silana e affacciato sul mare Ionio, si configura come un importante polo emergente a livello sociale, economico e culturale. La struttura produttiva del Comune si basa sulla produzione di agrumi, sul commercio, sul turismo stagionale e sulla pesca.

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Nonostante un significativo sviluppo economico abbia interessato l’area comunale negli ultimi anni il mercato del lavoro non ha risentito alcuno incremento, anzi, la situazione occupazionale, nel complesso, rappresenta grosse contraddizioni e complessità. Il dato demografico, 39.837 abitanti di cui 19.592 maschi e 20.245 femmine , fa sì che il Comune sia il primo tra i più popolati della provincia cosentina.

Il Comune di San Giorgio Albanese è una località di collina con un’invidiabile posizione geografica che la pone tra la fascia costiera ionica e l’altopiano della Sila, circondata da boschi e sorgenti d’acqua. Il suo centro storico si sviluppa attorno al Palazzo Municipale: le piazzette, i vicoli, i vecchi palazzi, permettono di cogliere suggestioni d’altri tempi e ammirare preziose testimonianze del passato. La popolazione è costituta da 1629 di abitanti di cui 787 maschi e 842 femmine.

Il paese di San Cosmo Albanese è situato ai piedi della Sila Greca a 400 m. di altitudine, dista circa 12 Km dalla Piana di Sibari e da altrettanti km da San Demetrio Corone. La popolazione è costituita da un totale di solo 647 abitanti di cui 311 maschi e 336 femmine.

Vaccarizzo Albanese è situato sul versante settentrionale della Sila Greca alle pendici della Serra Crista d’, dove si estende su una superficie di 8,5 km².Arroccato su una collina a 435 m. sul livello del mare, Vaccarizzo si affaccia sulla Piana di Sibari e sul Mar Jonio e confina con i Comuni di Acri, San Giorgio Albanese e San Cosmo Albanese. La popolazione è costituita da 1201 abitanti di cui 589 maschi e 612 femmine.

San Demetrio Corone è il più importante centro culturale delle comunità albanesi d'Italia. La cittadina è situata a 521 m. sulle colline che dalla pianura di Sibari salgono verso la Sila Greca.L'abitato, fondato da San Nilo di Rossano nel X secolo, sorge nei pressi dell'antico eremo di Sant' Adriano. Conta 3757 abitanti di cui N.1832 Maschi e N.1925 Femmine. Questi Paesi sono tutti di origine albanese e la lingua, ancora oggi, più parlata è l’ Arbëreshë. Dai dati demografici si evince che i quattro Comuni sono molto piccoli. La carenza di posti

5 Piano territoriale a favore di persone non autosufficienti occupazionali ha provocato un forte spopolamento in questi Paesi ed il numero complessivo della popolazione si è abbassato notevolmente nel corso degli anni..

Dati del distretto Socio-Sanitario: Numero della popolazione del distretto1 Comuni Maschi Femmine Totali Corigliano 19592 20245 39837 Cal. San Giorgio 787 842 1629 San Cosmo 311 336 647 Vaccarizzo 589 612 1201 San Demetrio 1832 1925 3757 Totali 23111 23960 47071

Dati disabilità Comuni Assegno Invalidi al 74% incluso Invalidi totali con Totale Scolastico accompagnamento accompagnamento età 0-18 19-64 Ultra 65 Corigliano Cal. 90 208 655 953 San Giorgio 3 9 43 55 San Cosmo 0 6 31 37 Vaccarizzo 3 5 55 63 S. Demetrio 4 68 129 201

1 Dati elaborati dal Settore Socio Educativo Formativo e della Solidarietà Sociale in data settembre 2008.

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Le disabilità non sono tutte uguali, non sono tutti uguali i disabili tra loro, diverse sono le domande che pongono, diverse devono essere le risposte. Bisogna favorire il protagonismo dei disabili stessi; la prima risorsa su cui contare, e da potenziare, è l’autonoma capacità di iniziativa, del singolo individuo e delle forme associate. L’attenzione è sulla centralità della persona e sulla sua promozione, perché possa esercitare il diritto a conseguire una personale qualità della vita ragionevole e possibile, senza scendere a compromessi con la propria dignità. Le problematiche con riferimento alle persone disabili, residenti nel distretto socio-sanitario, hanno in comune la connotazione derivante dalla condizione di svantaggio - determinata dalla menomazione psicofisica, fisica o sensoriale- alla quale si associano, spesso aggravandola, i problemi di disagio riferiti ai giovani - i minori in particolare-, agli adulti e agli anziani .

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Finalità ed Obiettivi

Quando una persona della famiglia nasce o diventa disabile i bisogni della famiglia intera si moltiplicano e si frappongono a quelli comunemente esistenti in tutte le altre. Sicuramente la famiglia assolve meglio ai suoi compiti se e solo se i contesti istituzionali possono mettere a disposizione supporti e servizi stabili adatti ai bisogni. Il Piano degli interventi per le persone non autosufficienti intende garantire forme di assistenza stabilizzata , ormai divenute indispensabili, ai soggetti con handicap grave e alle loro famiglie . Tale piano è finalizzato al riconoscimento e allo sviluppo delle potenzialità della persona, alla rimozione delle cause sociali che determinano la condizione di svantaggio, alla prevenzione dei processi di emarginazione e istituzionalizzazione che non risolvono , ma aggravano , le condizioni di salute e la qualità della vita delle persone disabili. Obiettivi del piano sono il sostegno per l'autosufficienza, il conseguimento del grado massimo di autonomia personale, il sostegno alla socializzazione, la riduzione dell'istituzionalizzazione e il supporto al nucleo familiare. Finalità del progetto è la promozione della persona disabile e della piena integrazione della stessa nella famiglia e nella società, , affinché possa esercitare il diritto a conseguire una personale qualità della vita ragionevole e possibile, senza scendere a compromessi con la propria dignità unitamente ai propri familiari. Inoltre verrà data priorità di sistema all’integrazione delle attività socio-assistenziali con le prestazioni socio-sanitarie attuate dai servizi di assistenza domiciliare integrata di competenza delle Aziende Sanitarie Provinciali.

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Destinatari

Il piano, in aderenza al Decreto Regione Calabria n. 18205 – Dipartimento n. 10 – del 18.11.2008, è rivolto a persone non autosufficienti che presentano i seguenti requisiti: Cittadinanza italiana; Residenza nel Distretto Socio-Sanitario di Corigliano Calabro; Riconoscimento inabilità totale; Non essere ricoverato in un istituto pubblico o privato convenzionato; impossibilità a compiere gli atti quotidiani della vita ovvero impossibilità a deambulare

Il piano è rivolto a n. 32 persone non autosufficienti in possesso dei requisiti di cui sopra, di cui n. 4 San Demetrio Corone, n. 1 San Cosmo Albanese, n. 2 Vaccarizzo Albanese, n. 2 San Giorgio Albanese e n. 23 Comune di Corigliano Calabro.

Sulla scorta dell’esperienza acquisita dal servizio, nell’ambito degli interventi, come sopra distribuiti, è riservata una quota pari a n. 5 progetti di vita per situazioni specifiche particolarmente gravi, accertate dall’Assistente Sociale dell’Ente, e non contemplate nella graduatoria dei destinatari.

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METODOLOGIA

Il mondo dell’handicap rappresenta situazioni personali diversissime. Diversa è, infatti, la situazione di una persona che abbia solo problemi di non autosufficienza o solo problemi di autonomia da chi abbia problemi di non autonomia intrecciati a problemi di non autosufficienza. Tutto questo si colloca su un continuum di programma che necessariamente ha bisogno di attenzione e dignità a largo spettro, ha bisogno di negoziazione continua e personalizzata, di pluralità professionali e di interventi sinergici, per giungere al miglior percorso assistenziale possibile per ognuna delle persone disabili. Il percorso metodologico alla base del presente piano individua come punto di forza della propria applicazione il coinvolgimento diretto del disabile e della famiglia nella definizione di un progetto di vita complessivo. Tale metodologia d’intervento tende alla crescita della determinazione personale del diretto interessato e alla concreta possibilità di intervento da parte dei servizi, che in tal modo diventano garanti per l’applicazione di un processo non solo descritto secondo parametri e valutazioni standard ma condiviso e pertanto rispondente ad esigenze vissute.

Strumenti 1. Avviso pubblico per l’individuazione e la quantificazione delle persone non autosufficienti;

2. Questionario per la rilevazione dei bisogni che consente di porre in evidenza le principali sfere su cui intervenire, da somministrare, a cura del soggetto gestore, al fine di attivare interventi rispondenti ai bisogni del singolo soggetto;

3. Progetto di vita quale itinerario in cui vengono previsti ed integrate tutte le azioni di sostegno riferite alla persona disabile.

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Articolazione del Piano

Descrizione della tipologia del Servizio Domiciliare per persone non autosufficienti.

Prestazioni di aiuto domestico : aiuto per il governo della casa, per l’assunzione dei pasti, per la pulizia e l’igiene personale e dell’ambiente, consegna o aiuto nella preparazione dei pasti, servizio di lavanderia e stireria, etc Per favorire l’autosufficienza delle attività giornaliere : accompagnatore motorizzato per raggiungere i luoghi di diagnosi e cura o per commissioni varie ; segretariato sociale. Prestazioni para-infermieristiche di semplice attuazione: controllo dell’alimentazione, del rispetto delle norme igieniche elementari e del corretto uso dei farmaci in stretto collegamento con il medico curante e con gli operatori sanitari del territorio, semplici prestazioni para- infermieristiche (controllo della PA , aiuto nella assunzione dei farmaci etc.) etc.

Le prestazioni saranno flessibilmente adattate alle problematiche delle persone non autosufficienti e delle loro famiglie, in fase di redazione del Progetto di Vita.

Il soggetto attuatore del Piano sarà una organizzazione del terzo settore, da individuarsi secondo criteri e modalità stabilite dalla normativa vigente. Le persone non autosufficienti saranno individuate e quantificate attraverso avviso pubblico a cura dei singoli Comuni afferenti al Distretto Socio-Sanitario, con riferimento a criteri di selezione individuati dal decreto decreto Regione Calabria n. 18205 – Dipartimento n. 10 – del 18.11.2008. Per l’attuazione dei servizi domiciliari saranno utilizzate donne in condizione di grave disagio sociale. Le attività di monitoraggio e valutazione , curata da personale interno all’Ente, con ricorso a prestazioni lavorative straordinarie, avrà le seguenti funzioni di tipo operativo: 1. Selezione degli utenti; 2. Monitoraggio della spesa – Rendiconto;

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3. Monitoraggio di progetto: customer satisfation; 4. Verifiche e valutazioni; 5. Raccordo e coordinamento con i soggetti coinvolti nel piano.

Forme di integrazione Si rende necessario, ai fini di una progettazione partecipata e condivisa, rapportarsi con i servizi territoriali specialistici dell’ASP, soprattutto in ordine alla conoscenza dei dati quantitativi e qualitativi afferenti la sfera della non autosufficienza e per l’integrazione di interventi sociali e sanitari per la redazione di un progetto recupero complessivo sui nuclei familiari di riferimento. Sono previsti per gli operatori domicialiari, da realizzarsi nella fase di avvio a cura dell’ASP, incontri di orientamento/formativi per le prestazioni da effettuarsi a favore degli utenti del servizio domiciliare.

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Piano Economico

Voci di Costo Unità Tempi n. ore Costo mensile Totale settimanali Per ore 20 per beneficiario Beneficiari del n. 32 Mesi 10 5 ore 166,00 53.120,00 Progetto Spese generali / Mesi dodici / / 5.000,00 ( avvio, rimborso trasporti, spese commercialista, spese di gestione, altro) Tutor di progetto2 n. 2 Mesi 10 / / 8.000,00 Monitoraggio e n. 4 Mesi 12 5.663,65 valutazione3

TOTALE EURO 71.783,65

2 La figura del tutor di progetto – assegnata al soggetto gestore che si aggiudicherà l’appalto –ha funzioni di raccordo con gli utenti, abbinamento beneficiaria/operatori, raccordo utente/operatore. 3 Le attività di monitoraggio e valutazione hanno le seguenti funzioni di tipo operativo: 1. Selezione degli utenti; 2. Monitoraggio della spesa – Rendiconto; 3. Monitoraggio di progetto: customer satisfation; 4. Verifiche e valutazioni; 5. Raccordo e coordinamento con i soggetti coinvolti nel piano.

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