Comune di

PIANO RISORSE E OBIETTIVI 2017-2018-2019

Indice

1. Presentazione del Piano - contesto normativo

2. Sintesi delle informazioni di interesse per i cittadini ed i soggetti esterni coinvolti nell’attività dell’ente 2.1 Chi siamo Dallo Statuto Accenni storici La Valchiavenna L’economia di Chiavenna Dati statistici – Demografia Dati statistici – il territorio Dati finanziari – il bilancio Dati finanziari - Il fondo di solidarietà per il comune di Chiavenna 2.2 Cosa facciamo Principi tratti dallo Statuto comunale Uffici 2.3 Come operiamo Principi generali tratti dallo Statuto comunale Principi operativi ed organizzativi tratti dal Regolamento uffici e servizi Norme dal codice di comportamento dei dipendenti del Comune di Chiavenna

3 Mandato istituzionale e Missione 3.1 Mandato istituzionale Mandato istituzionale nei principali settori d’intervento del comune a) Le funzioni definite fondamentali b) Turismo c) Cultura e spettacolo d) Servizi sociali e) Istruzione pubblica f) Attività sportive 3.2 Missione Linee programmatiche

4. Analisi del contesto esterno ed interno

5. Elenco obiettivi 5a) Obiettivi strategici rivolti a tutte le aree. 5b) Obiettivi strategici delle singole aree

1. Presentazione del Piano – contesto normativo

L’art. 169 del Tuel D.LGS. 267/2000 nel testo ora vigente dispone che “La giunta delibera il piano ese- cutivo di gestione (PEG) entro venti giorni dall'approvazione del bilancio di previsione…Il PEG è riferito ai medesimi esercizi considerati nel bilancio, individua gli obiettivi della gestione ed affida gli stessi, unitamente alle dotazioni necessarie, ai responsabili dei servizi”.

Il comma 3 bis dello stesso art. 169 del Tuel, così come inserito dall’art. 3 del D.L. 169/2012, converti- to in legge 213/2012, dispone che “Al fine di semplificare i processi di pianificazione gestionale dell'en- te, il piano dettagliato degli obiettivi di cui all'articolo 108, comma 1, del presente testo unico e il piano della performance di cui all'articolo 10 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, sono unificati or- ganicamente nel piano esecutivo di gestione”.

L’articolo 10 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 (anche dopo le recenti modifiche introdotte dall’art. 8 del D.lgs. 25 maggio 2017, n. 74) non rientra fra le norme di principio cui i Comuni devono adeguare i propri ordinamenti entro il 22 dicembre 2017, ma fra quelle per la cui attuazione si procede tramite accordo da sottoscrivere ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo n. 281 del 1997 in sede di Conferenza unificata.

La giunta comunale con delibera n. 68 del 17/5/2017 ha approvato il PEG Piano di gestione relativo all'esercizio 2017 - affidamento dotazioni necessarie (risorse umane strumentali - finanziarie).

Il presente Piano, che integra il precedente documento, ha, ai sensi del comma 3 bis dell’art. 169 del Tuel, così come inserito dall’art. 3 del D.L. 169/2012, il medesimo orizzonte temporale del Bilancio preventivo e del DUP 2017-2019 (salvo le modifiche e le integrazioni che al medesimo potranno esse- re apportate nel corso del 2018 e del 2019, in particolare dopo l’approvazione degli strumenti pro- grammatori riferiti rispettivamente agli esercizi 2018-2020 e 2019-2021), ed è tendenzialmente finaliz- zato, nel limite delle risorse disponibili e per quanto possibile nel contesto di un quadro normativo in continua evoluzione e di difficile applicazione, a rispondere alle esigenze di cui: • all’art. 107 del T.u.e.l. 267/2000: definizione degli obiettivi e dei programmi da attribuire, per l’attuazione, ai responsabili dei servizi, nell’espletamento delle proprie esclusive competenze ge- stionali; • all’art. 165 c. 9 del medesimo T.u.e.l. 267/2000: attribuzione a ciascun servizio, in esecuzione del bilancio di previsione, di un complesso di mezzi finanziari, specificati negli interventi asse- gnati, del quale risponde il responsabile del servizio (per il quale si fa riferimento alla delibera G.C. N. n. 37 del 13.04.2017 e successive modifiche); • all’art. 197 del medesimo T.u.e.l. 267/2000 (controllo di gestione), così come applicato negli artt. 13-14-15 del Regolamento comunale in materia di controlli interni, approvato con delibera C.C. n. 6/2013; • alla disciplina generale di cui al D. LGS. n. 150/2009, in materia di misurazione e valutazione delle prestazioni, così come adottata, nell’esercizio dell’autonomia dell’ente, dalla Giunta Comu- nale (in attesa degli adeguamenti eventualmente necessari rispetto alle modifiche introdotte al D.lgs. n. 150/2009 dal D.lgs. 74/2017); • alle normative in materia di lotta alla corruzione e di obblighi di pubblicità e trasparenza di cui al- la Legge 6/11/2012 n. 190 ed al D.lgs. 14/3/2013, n. 33, ed alle misure ed agli obiettivi individuati nel Piano triennale di prevenzione della corruzione 2017 - 2019, approvati con delibera G.C. n. 8 del 31 gennaio 2017.

Naturalmente il presente piano potrà essere rivisto a seguito dell’adeguamento dell’ordinamento ai principi contenuti nel decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 (come modificato dal D.lgs. 25 maggio 2017, n. 74). Gli obiettivi generali di gestione, che costituiscono il quadro entro il quale collocare gli obiettivi di cui al presente documento sono quelli contenuti nei seguenti documenti: • le linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato ammi- nistrativo approvate con la deliberazione del Consiglio comunale n. 22 del 9.06.2014; • il Documento Unico di Programmazione 2017 – 2019 comprensivo della nota di aggiornamento approvato con deliberazione n. 17 del 29.03.2017 del Consiglio Comunale; • il bilancio di previsione finanziario 2017 – 2019 approvato con deliberazione n. 18 del 29.03.2017 del Consiglio Comunale.

Per quanto concerne l’assegnazione ai responsabili delle risorse finanziarie si rinvia alla citata delibera G.C. n. 68 del 17.05.2017, esecutiva, e successive modifiche.

2. Sintesi delle informazioni di interesse per i cittadini ed i soggetti esterni coinvolti nell’attività dell’ente 2.1 Chi siamo Dallo Statuto Articolo 1.Il Comune 1. Il Comune di Chiavenna, elevato al rango di Città con Regio Decreto del 20 novembre 1941, è Ente autonomo nell'ambito dei principi fissati dalle leggi e dal presente Statuto. 2. Esercita funzioni proprie e funzioni attribuite o delegate dalle leggi, in armonia con i principi della Costituzione repubblicana.

Articolo 2. Territorio e stemma 1. Il Comune è costituito dalle comunità delle popolazioni e dai territori dell'area urbana e dei nuclei di Campedello, S.Carlo, Loreto, S.Giovanni, Pianazzola, Bette, Uschione e Tanno. 2. Il Comune ha un proprio gonfalone e un proprio stemma concessi con D.P.R. del 7 agosto 1990. Lo stemma “di rosso, all’aquila di nero, linguata di rosso, coronata con corona alla antica di tre punte, d’argento, afferrante all’altezza degli ingegni, posti all’insù e volti verso i fianchi dello scudo, due chiavi di argento, decussate, con impugnature quadrifogliate, munite di cinque fori del campo, la chiave in sbarra attraversante. Ornamenti esteriori da Città.”

Accenni storici

Posta all'estremo lembo settentrionale di Lombardia, che con la sua valle si incunea nel cantone sviz- zero dei Grigioni, Chiavenna, "Clavenna" per i Romani, fu un importante centro di transito fin dall'epo- ca di Augusto tra la pianura Padana e il nord Europa. Costituisce il centro della Valchiavenna, compo- sta a sua volta da tre valli minori: il Piano di Chiavenna a sud, dove anticamente continuava il lago di Como (oggi sopravvive il lago di Mezzòla), la val San Giacomo verso il passo dello Spluga e la verso il passo del Settimo un tempo (oggi percorso da un sentiero turistico) e verso quello del Maloja, accesso all'Engadina. Quest'ultima valle, infatti, è divisa dal confine di stato, che fu stabilito dall'imperatore Ottone I fin dal 960.

Della romanità di Chiavenna fanno fede due carte stradali romane: l'Itinerarium Antonini e la Tabula Peutingeriana, che registrano pure "Summus lacus" (oggi Samòlaco).

Lo stemma del borgo compare nel XIII secolo con una sola chiave, evidentemente derivando il nome da "clavis", cioè chiave verso i passi alpini, mentre oggi si propende per una base mediterranea "kla- va" a indicare un abitato fondato su una frana. Nel XV secolo lo stemma sarà completato con due chiavi incrociate, sormontate dall'aquila.

Gli imperatori assegnarono la Valchiavenna, come il resto del territorio della diocesi, ai vescovi di Co- mo, e il comune di Chiavenna, attestato nel 1097, è il primo a comparire nel territorio dell'attuale pro- vincia di Sondrio. Nel 1335 al vescovo subentrarono i Visconti di Milano e quindi gli Sforza, quando Ludovico Maria Sforza detto il Moro, per difendersi dai vicini Grigioni costituiti in repubblica delle tre Leghe, fece costruire le mura di cinta attorno al borgo (1488-1497).

Ma a poco servirono, perché, sconfitto Ludovico il Moro dalla Francia, a questa passò la valle fino al 1512, quando i Grigioni riuscirono a conquistarla. La terranno fino al 1797, con l'intervallo di un ven- tennio seguito al cosiddetto Sacro Macello del 1620, durante il quale in furono uccisi 400 protestanti. Si trattò di un'insurrezione sanguinosa motivata ufficialmente dalla reazione dei cattolici contro i protestanti (lo erano in maggioranza i Grigioni), in realtà fomentata per motivi politici dalla Spagna, che aveva il ducato di Milano confinante con la Valtellina, e dai nobili valtellinesi, esautorati dalla nobiltà grigione. Non vi partecipò la Valchiavenna, legata ai traffici commerciali con i dominanti, ma ne subì le conseguenze politiche, con l'allontanamento dei Grigioni fino al Capitolato di Milano del 1639.

Il borgo, che era stato dato alle fiamme durante una incursione degli stessi Grigioni nel 1486, risorse a partire dal XVI secolo, quando nacque il centro storico che si vede tuttora, caratterizzato da una strada principale, detta "Paart de mèz" (vie Quadrio, Dolzino, Pedretti), delimitata da case e palazzi a cui si accede da portali in pietra ollàre con date e iscrizioni religiose e morali. Nelle piazze sopravvivono fon- tane nella stessa pietra locale: da quella cinquecentesca (ma solo relativamente alla vasca ottagonale) del "Cantón" (piazza Pestalozzi) a quella con tazza circolare e sculture del 1732 in piazza San Pietro, a quella tardo ottocentesca di "piaza Növa" (piazza Crollalanza) ecc.

Più o meno parallela alla "Paart de mèz", verso ovest, era la zona artigianale, già servita dal canale derivato dal fiume . Si snoda lungo le vie della Marmirola, al Maglio vecchio, Cappuccini e Moli- nanca. Sul lato opposto era la zona agricola, servita dalle vie Macolino, delle Agostiniane e Lena- Perpenti. Quest'ultima diventerà zona abitativa a partire dal 1886, quando vi fu costruita la stazione ferroviaria.

Della dominazione grigione rimangono, sulle pareti esterne e soprattutto interne del Pretorio, abbon- danti tracce di affreschi dei commissari che ogni due anni venivano inviati dal governo come rappre- sentanti e giudici, oltre che affreschi sulle case, come quella in via Dolzino, appartenente a un medico riformato, il quale nel 1591 fece decorare la facciata a monocromo con due scene bibliche e, in alto, i re di Francia Enrico III e IV, che fino ad allora si erano distinti nell'appoggio agli ugonotti.

Oltre il fiume, perpendicolare alla "Paart de mèz", si snoda la contrada di Oltremera (via Bossi), fino a una ottantina di anni fa unica via di accesso alla val San Giacomo.

Allontanati i Grigioni nel 1797 dalle truppe napoleoniche, la Valchiavenna entrò nella Cisalpina fino alla sconfitta di Napoleone e dal congresso di Vienna fu aggregata al regno lombardo-veneto, dominato dagli Austriaci, costituendo con la Valtellina la provincia di Sondrio. Nel frattempo, a partire dal 1804, la repubblica dei Grigioni entrava nella Svizzera come cantone. Nel 1861 la Valchiavenna entrò nel Regno d'Italia.

Durante i quasi tre secoli di dominio grigione Chiavenna con la sua valle aveva goduto di un certo be- nessere, grazie soprattutto alla sua posizione sulla via più diretta tra Milano e il nord Europa. Ciò non fermò il flusso migratorio di parte della popolazione verso altre terre europee, come Austria, Germania, Boemia e Polonia e - da parte di ceti più popolari - verso città italiane, come Venezia, Roma, Napoli, Palermo ecc.

In patria nacque l'industria. In via di estinzione quella della pietra ollàre, con cui si facevano i "laveggi" (pentole per la cottura di cibi) ma anche elementi architettonici (rinascerà a Prosto di un secolo dopo, dov'è tuttora attiva), in crisi la lavorazione della seta soprattutto per la caduta del mercato ingle- se, si sviluppò quella del cotone, che nel 1829 a Chiavenna aveva 8500 fusi in funzione e quindici anni dopo occupava 230 operai. Compaiono anche i birrifici, favoriti dalla presenza di acqua leggera e dei tipici "crotti" (luoghi naturali dove la temperatura si mantiene pressoché costante durante tutto l'anno); essi raggiungeranno il numero di nove e nel 1911 saranno unificati nel birrificio Spluga, che fu in fun- zione fino a oltre la metà del '900. Si aggiungano gli ovattifici, per cui, su una popolazione di 2500 per- sone, 400 erano impiegati nell'industria locale.

Favorì il traffico internazionale la prima carrozzabile dello Spluga, voluta nella prima metà dell'800 dai dominanti austriaci, ma l'apertura del traforo del Fréjus nel 1871 e di quelli ferroviari del San Gottardo e del Sempione cominciò a segnare la crisi della valle come zona di transito internazionale. Con l'av- vento del '900 la popolazione di Chiavenna diminuì del 10%, anche per effetto dell'emigrazione in Eu- ropa, ma soprattutto in America e poi in Oceania, peraltro già in atto dalla metà dell'800.

Ci fu tuttavia una rinascita industriale agli inizi di quel secolo con il sorgere di varie ditte, generalmente fondate da persone forestiere. A partire dal 1927 si sviluppò l'industria idroelettrica, che portò in valle alla costruzione di varie dighe e centrali. Dopo le due guerre mondiali Chiavenna si sviluppò verso sud con nuove case e quartieri popolari. Le frazioni di mezza costa come Uschione e Pianazzòla, abitate permanentemente dal XV secolo, cominciarono a spopolarsi.

Oggi tutte le industrie di Chiavenna sono dislocate fuori dal territorio comunale, generalmente nell'area industriale di , mentre sono in atto attività di valorizzazione turistica, grazie all'ambiente natu- rale, alle ricche testimonianze storiche e alle preziose opere d'arte qui conservate. Testi di Guido Scaramellini, Centro di studi storici valchiavennaschi

La Valchiavenna

Dall’accordo di programma quadro Regione Lombardia “AREA INTERNA - Valchiavenna” Allegato 1 si riportano alcune informazioni sulla situazione della Valchiavenna.

1.a. Il territorio e la popolazione L’area della Valchiavenna è incuneata tra le Alpi ed il bacino del Lago di Como, sul confine fra l’Italia e la Svizzera; il territorio, costituito da una valle principale e da valli secondarie, vanta una prevalenza di boschi e montagne, ed è caratterizzato orograficamente da zone strettamente interconnesse tra loro, tali da costituire una eccellenza nel panorama dell’offerta di fruizione naturalistica e rurale lombarda. La nostra strategia abbraccia l’intero territorio della Comunità Montana della Valchiavenna, che si estende da e fino a . L’area è composta da 12 comuni (13 fino al 2015, quando è stato accorpato al Comune di Gordona), caratterizzati dalla presenza di molti nuclei sparsi. I versanti delle montagne, infatti, sono costellati di nuclei rurali che rappresentano un importante fattore identitario locale. Accanto ai nuclei urbani maggiormente insediati, e generalmente coincidenti con il capoluogo dei Comuni della Valle, si possono contare almeno 76 nuclei permanentemente abitati (dati del Censimento 2011), con una densità di popolazione varia. Se l’attenzione si allargasse anche ai nuclei non permanentemente abitati, si acquisirebbero entità e informazioni sicuramente inaspettate: essi costituiscono senz’altro un enorme patrimonio, al quale guardare con attenzione in ottica di sviluppo. I nuclei, spesso in stato di semi abbandono, testimoniano la tradizione agricola del territorio e dell’economia valchiavennasca. Ad oggi alpeggi, maggenghi e nuclei di mezza costa caratterizzano l’eredità di una società che non esiste più, ma, a testimonianza di un passato agricolo, sono rimasti reperti di notevole qualità architettonica che, uniti al patrimonio paesaggistico, rappresentano una grande opportunità di sviluppo turistico sostenibile. Esistono alcuni nuclei nei quali sono attivi processi di rivitalizzazione e recupero delle tradizioni rurali: essi rappresentano un modello di turismo alternativo già in atto in modo embrionale. Tra questi si citano, ad esempio, i nuclei della Val Codera posizionati sopra , o i nuclei di Savogno presenti sopra Piuro, come Dasile e Cranna, oppure ancora Olmo San Bernardo e Fraciscio, dove piccole comunità mantengono il presidio del territorio. Oltre a questi nuclei in Valchiavenna e in Val Bregaglia sono presenti i Crotti, anfratti naturali dotati di uno spiraglio costante di corrente di aria fredda, il “sorèl”, che esce dalla montagna e favorisce la conservazione degli alimenti. Attorno a questi nuclei si è sviluppato un modello socio-culturale unico che ancora oggi caratterizza la Valchiavenna, e per il quale si vuole intraprendere il percorso per il riconoscimento come Patrimonio dell’Umanità presso l’UNESCO. Al 1 gennaio 2015 (ISTAT), i Comuni della Valchiavenna presentavano una popolazione residente complessiva di 24.801 persone, che corrisponde al 13,6% della popolazione provinciale (variazione percentuale del 2.75% dal 2001 al 2015); la configurazione morfologica condiziona la distribuzione della popolazione sul territorio: nel fondovalle, dalle porte di Chiavenna al Pian di Spagna, vive il 50,5% della popolazione (di cui il 29,7% nella sola Chiavenna), e la restante quota (19,8%) nelle valli laterali. La popolazione residente a Chiavenna appare stabile negli anni, mentre si assiste ad un leggero fenomeno migratorio dalle valli montane - Val Bregaglia e Val San Giacomo - verso i comuni della Piana. Se si prendono in considerazione gli elementi che indicano la struttura della popolazione per classi di età, si può chiaramente osservare che la popolazione è composta per il 20,82% da anziani ultra 65enni e dal 5,3% di bambini di età compresa tra 0 e 5 anni; interessante è notare l’aumento degli iscritti all’anagrafe comunale provenienti dall’estero: la popolazione straniera contava, nel 2014, 869 soggetti (pari al 4 % della popolazione totale), quota quadruplicata rispetto al censimento del 2001. Gran parte di questi indicatori preannunciano un numero di anziani in costante crescita, facendo prefigurare, nel futuro prossimo, sia una diversa composizione della spesa sociale (che interesserà anche gli enti locali) nella direzione di maggiori prestazioni previdenziali, sanitarie e di assistenza, sia una modificazione del mercato dei beni di consumo. 1.b. L’ambiente Particolarmente ricco è il patrimonio ambientale: dall’oasi del Pian di Spagna al , dalla piana di alle valli laterali (Codera, Ratti, Bodengo), dalla Bregaglia italiana all’intera Val San Giacomo. Il nostro territorio ricopre un ruolo di rilievo nella Rete Ecologica Regionale, come dimostra la diffusione degli ambiti classificati come elementi di primo livello della RER (visibili in verde nella carta sottostante) e dalla diffusione degli elementi di secondo livello che - di fatto - sono diffusi su tutto il territorio esterno ai centri abitati. La Valchiavenna è ricca di patrimoni ambientali eccezionali, di bellezze paesaggistiche, e di un grande patrimonio culturale che ne fanno un luogo ideale per l’insediamento antropico. Inoltre, come si può vedere dalla cartografia soprastante, ai sensi della lr 86/83, sono presenti in Valchiavenna diverse aree protette: Riserva naturale delle Marmitte dei Giganti, Riserva naturale Oasi del Pian di Spagna, Monumento naturale Cascate dell’Acqua Fraggia, Monumento naturale Caurga della Rabbiosa, SIC Val Zerta, SIC Val Bodengo, SIC Piana di Chiavenna, SIC e ZPS Val Codera, SIC e ZPS Valle dei Ratti; gli stessi sono per lo più luoghi remoti di incontaminata bellezza e difficilmente raggiungibili in cui l’impatto umano è limitato, e che presentano una grande diversità, di habitat e di specie, dovuta al notevole sviluppo altitudinale (da 200 fino a 3000 m). Alcuni di questi habitat oggi risultano a rischio, specie quelli “seminaturali”: essi, a causa del progressivo abbandono delle attività della montagna, vengono gradualmente invasi dal bosco. Nelle zone pianeggianti della Valchiavenna si trovano anche la parte centrale del SIC Piana di Chiavenna e il SIC e ZPS Pian di Spagna - Lago di Mezzola, una delle zone umide più grandi del nord Italia, che tutelano delle aree umide importantissime e indispensabili per le specie dell’avifauna. 1.c. La rete infrastrutturale Dal punto di vista infrastrutturale, l’accessibilità alla valle è limitata all’asse viario principale (SS36) che, partendo dal capoluogo lombardo, attraversa la Valchiavenna per la sua intera lunghezza, addentrandosi poi in territorio svizzero. La mobilità è costituita principalmente da automezzi privati, affiancati dalla linea ferroviaria -Chiavenna, e dalle autolinee del Servizio di Trasporto Pubblico della Provincia di Sondrio e del Postale Svizzero. Le maggiori problematiche relative alla mobilità riguardano l’inadeguatezza dell’asse viario (spesso costituito da corsie troppo strette) e la limitatezza del servizio di trasporto pubblico, con poche corse soprattutto in orari serali. Il tema della mobilità e dell’accessibilità, per il territorio della Valchiavenna, assume un ruolo centrale sia per lo sviluppo e per il consolidamento della qualità della vita dei propri residenti, sia per lo sviluppo di un turismo sostenibile. Forte è il fenomeno del pendolarismo nell’area che, secondo quanto rilevato dal Censimento Istat 2011, riguarda 12.357 persone che si muovono ogni giorno per ragioni di lavoro o di studio; circa 3 pendolari su 4 si muovono verso uno dei Comuni della Valle e solo il 13,3% utilizza un mezzo pubblico per questo spostamento. La quota di pendolari che impiega oltre 30 minuti per raggiungere la destinazione di lavoro o di studio è pari al 19,4%, valore non lontano dalla media della Lombardia (23%) e da quella italiana (18,6%). Le principali criticità del sistema viario sono maggiormente legate alle condizioni della SS36 che rappresenta l’unico asse viario di accesso alla valle, e la cui funzionalità è spesso minata da problemi idrogeologici (per es. Val Genasca in Val San Giacomo) che rischiano di isolare la Valchiavenna, la quale non ha sbocchi alternativi. Il trasporto pubblico locale - ferroviario e su gomma – presenta, invece, criticità legate in particolar modo all’integrazione oraria. I principali problemi che si riscontrano sono: limitatezza e inadeguatezza degli orari (corse insufficienti soprattutto in orari serali, in particolar modo di collegamento tra la Valle Spluga e Chiavenna), mancanza di coincidenze e di integrazione nelle diverse tipologie di trasporto, difficoltà e/o impossibilità di trasporto biciclette, in particolar modo sugli autobus. Sul tema della viabilità sentieristica, il nostro territorio offre centinaia di chilometri di sentieri ben tenuti che si snodano tra paesaggi e bellezze naturalistiche, raggiungendo i nuclei di mezza costa, gli alpeggi e i rifugi. Uno degli itinerari maggiormente frequentati e apprezzati è la via Spluga, di grande valore ambientale e storico, che ripercorre duemila anni di storia dei transiti alpini. Questa, organizzata in tappe e dotata di supporti logistico informativi, sviluppa con continuità il percorso tra gli antichi tracciati, ed è fortemente caratterizzata da contenuti storici, etnografici e naturalistici; il percorso, di lunghezza totale di 65 km, nato da un progetto Interreg di collaborazione tra Italia e Svizzera, evidenzia un crescente interesse soprattutto da parte di stranieri: i dati, se raffrontati con il 2010, mostrano un incremento pari al 143,64% dei pacchetti venduti, al 37,07% degli utilizzatori e al 118,06% del fatturato. Il successo di tale percorso ha indotto le amministrazioni locali a potenziare la rete sentieristica e i percorsi organizzati, al fine di integrare l’offerta turistica (Via Lepontina). Esiste sul nostro territorio un sistema di mobilità dolce - “la ciclabile della Valchiavenna” - che si sviluppa lungo il Mera e lungo le Merette, e si estende su una sede stradale propria o, in alcuni casi, affiancando percorsi rurali (tra cui i crotti) che partono da Verceia fino ad arrivare a Chiavenna, innestandosi poi lungo le Vie storiche Via Spluga e Via Bregaglia. La rete ciclabile riveste una grande importanza, sia per gli spostamenti legati al tempo libero sia per quelli legati al tragitto casa-scuola e casa-lavoro, e rappresenta un’autentica ricchezza in un’ottica di promozione del cicloturismo. Dal punto di vista delle infrastrutture di rete, la Valchiavenna è dotata dell’infrastruttura di rete di base per la connessione digitale: l’attuale strutturazione è inadeguata e non è in grado di rispondere alla domanda locale sia dei cittadini, sia delle amministrazioni locali, sia delle imprese. Prioritaria per lo sviluppo futuro del territorio si rivela essere, dunque, un’adeguata rete di connessione. 1.d. Il sistema economico Il nostro sistema produttivo conta, ad oggi, 1.588 imprese attive che operano per il 18% nei servizi, per il 20% nel commercio, per il 12% nel turismo, per il 30% nell’industria e per il restante 20% nell’agricoltura. Il tessuto economico è costituito da piccole imprese che impiegano circa 3.400 addetti. Il raffronto 2001 (1661 imprese) e 2014 (1588 imprese) rileva una moderata flessione nel numero di imprese attive, pari a circa il -4%. Tra queste, il commercio, anche se in difficoltà su tutto il territorio nazionale, ha registrato solo una leggera flessione (-0,3%) al di sotto della media Regionale, la quale si attesta sul - 1,2%. All’interno del contesto produttivo industriale, un ruolo fondamentale è occupato dal settore agroalimentare. Infatti questo settore produttivo apporta notevole impulso all’attività agricola, ed è ugualmente di stimolo alla conservazione dei “saperi locali” nelle produzioni tipiche (vini, formaggi, salumi). Tuttavia, tale settore è oggi interessato da una contrazione delle esportazioni. Il recupero delle attività agricole di montagna deve prevedere la ripresa delle colture autoctone che possono riqualificare ampi settori del territorio, ora in stato di semi abbandono. La Valchiavenna offre un territorio agro-silvo- pastorale che occupa poco meno dell’80% della sua intera superficie e che si estende per oltre 45.000 ettari di colture, boschi, pascoli e incolti produttivi, caratterizzandone il paesaggio. L’analisi dei dati evidenzia, rispetto ai censimenti dell’agricoltura, una flessione del numero di imprese del settore agricolo (-24%) in quasi tutto il territorio della Valle, ad eccezione di alcuni comuni tra cui Chiavenna, Madesimo e . Analizzando i dati raccolti dell’ultimo Censimento dell’Agricoltura emerge una crescita notevole della Superficie Agricola Utilizzata (+8,89%) e della Superficie Agricola Totale (+24,6%) rispetto al precedente Censimento, facendo intuire che l’agricoltura si stia razionalizzando e che le aziende rimaste abbiano consolidato la propria attività anche tramite fusioni o accorpamenti, oltre a probabili modifiche nella raccolta del dato. Il settore agricolo, oltre a costituire apprezzabile fonte di reddito, contribuisce in modo determinante alla cura ed alla manutenzione del territorio, influenzando anche in modo significativo l’offerta turistica e gastronomica della Valle. L’area, dal fondovalle fino alle alte quote, offre un ricco e diversificato paniere di prodotti tipici. I prodotti tipici rappresentano uno degli elementi strategici per lo sviluppo dell’economia locale, in quanto costituiscono lo strumento principale per promuovere al di fuori del territorio l’immagine della Valchiavenna in un’ottica di sistema turistico integrato. L’agricoltura di montagna, se vuole sopravvivere, ha la necessità di configurarsi come “multifunzionale” integrando con le colture del luogo l’ambiente, l’ospitalità e la disponibilità ad accompagnare il visitatore nel proprio mondo, ma anche la capacità di offrirne assaggi, esperienze e contenuti. La multifunzionalità potrebbe rappresentare un volano in grado di rilanciare la valorizzazione dell’ambiente, delle imprese agricole e della qualità della vita con gli obiettivi specifici: - integrare agricoltura e commercio, con la strutturazione di una filiera in grado di promuovere e commercializzare i prodotti locali; - integrare agricoltura e turismo, dando impulso per la creazione di nuovo valore attraverso imprese agricole, favorendo attività di diversificazione funzionale legata a forme di turismo sostenibile. Al fine di sostenere l'agricoltura in Valchiavenna, nell’ultimo decennio, alcune aziende hanno affiancato l’attività agrituristica alla tradizionale attività agricola, cercando di sviluppare il turismo nelle campagne. Oggi infatti, in Valchiavenna, operano ben 10 agriturismi che sono sorti al fianco di aziende agricole nei comuni di , Gordona, Madesimo, Piuro, e Samolaco. Il settore commerciale incide per il 20% sul sistema produttivo della Valle, grazie a piccole attività commerciali diffuse capillarmente su tutto il territorio (ben 335, di cui 71 alimentari, 232 non alimentari e 32 miste). La concentrazione maggiore delle imprese commerciali è nel comune di Chiavenna, che ingloba circa 180 attività commerciali, quasi la metà di tutta la valle; ben serviti dal punto di vista commerciale sono anche i comuni del fondovalle e i comuni più turistici come Campodolcino e Madesimo, mentre si rileva la tendenza alla desertificazione commerciale nelle aree più marginali del territorio, in particolare le frazioni ed i comuni più isolati delle valli, come San Giacomo Filippo, Villa di Chiavenna. Il turismo, come comparto produttivo, ha uno spazio ed un ruolo particolari nell’economia e nella vita della Valle: è integratore vitale della sua struttura economica, ma contiene e possiede una grande quantità di potenzialità di sviluppo. La centralità del tema ha indotto ad un approfondimento circa il tema turistico durante i lavori di coprogettazione della strategia, al fine di avere una serie di conoscenze approfondite per informare i tavoli di lavoro sull’effettivo stato dell’arte del settore in Valchiavenna. Strategia d’Area – Valchiavenna. Dall’approfondimento emergono numeri di particolare interesse, riferiti sia alle strutture ricettive, sia alle presenze sul territorio della Valchiavenna. Particolare attenzione deve essere rivolta al complesso dei flussi turistici, che, in certi momenti dell’anno, assumono una notevole consistenza soprattutto in particolari centri della Valle. Il maggior numero di presenze si rivela nel mese di agosto, con 11.202 arrivi e 34.900 presenze, mentre il mese con il minor numero di presenze è novembre, con 1.379 arrivi e 2.564 presenze; se si considerano le seconde case nel mese di agosto, a Madesimo sono presenti circa 18281 turisti (su 537 abitanti), a Campodolcino 9000 turisti (su 994 abitanti) e a Chiavenna 4893 turisti (su 7.342 abitanti). A dicembre si contano 18267 turisti a Madesimo, 2858 a Campodolcino e 1426 Chiavenna. La popolazio- ne turistica rappresenta un carico di popolazione che si aggiunge a quella residente e che, sotto il profilo dell’offerta, tende ad incidere anche fortemente sulla struttura della rete e sulla tipologia dei servizi territo- riali e sociali di competenza dell’ente pubblico, soprattutto se si considera la stagionalità, la fluttuazione e la difficile quantificazione nei vari tempi di questo carico. Il sistema occupazione del turismo, in Valchia- venna, assume ulteriori e particolari connotazioni. Si deve osservare, infatti, che il turismo montano si ba- sa sulla doppia stagionalità (estiva ed invernale) e sulla presenza di una accentuata ma limitata periodicità di punta all’interno della stagionalità stessa. L’occupazione risulta perciò stratificata, caratterizzata dalla doppia stagionalità con la presenza di una quota di addetti fissi occupati tutto l’anno, una quota di addetti presenti nella sola stagione estiva e/o invernale ed una quota di addetti saltuari in attività durante i periodi di alta stagione. Si è di fronte, cioè, ad un fenomeno dai contorni molto variabili, non esattamente definibili, la cui conoscenza e quantificazione potrebbero soltanto essere stimate, anche perché la sua presenza è legata alle connotazioni complessive del fenomeno turistico in quel dato periodo o momento, tenendo pre- sente anche la forte l’incidenza delle condizioni meteorologiche. Esiste, poi, un insieme di attività che ruo- tano attorno al turismo. Si tratta della cosiddetta occupazione indotta dal turismo; fra le figure professionali turistiche ad alta qualificazione troviamo le Guide Alpine ed i Gestori dei Rifugi, il cui ruolo e la cui funzio- ne per il turismo di un’area sono assolutamente essenziali e insostituibili. Sono insieme, infatti, promotori di turismo ed operatori del turismo. Queste figure professionali, dunque, devono essere in grado di veder costruita un’attività lavorativa integrata, estesa, per esempio, alla consulenza ed alla realizzazione di inter- venti in fatto di offerta turistica. L’approfondimento realizzato ha riservato ampio spazio alle richieste ed agli orientamenti del nuovo turista, dei nuovi modi di andare in vacanza e di fruire dei luoghi, opinioni rac- colte in vari punti strategici: • tra i turisti è molto sentito il tema del trasporto e della viabilità, e quindi la necessità del turista di spostar- si sul territorio con mezzi pubblici; • tra le attività di svago richieste dai turisti spiccano gli eventi, seguiti dai luoghi della cultura, dai percorsi di trekking e dalle altre attività sportive; • tra le attività di svago richieste sono in crescita gli intrattenimenti per bambini. I punti di debolezza individuati nell’offerta turistica sono: -l’offerta turistica della Valchiavenna non è chiaramente intellegibile e identificabile; -il trasporto pubblico non è integrato ed è poco focalizzato come servizio del turista: orari (soprattutto sera- li), coincidenze, trasporto biciclette scarsa presenza di animazione ed eventi: nonostante l’elevata poten- zialità destagionalizzante, non è sufficientemente presente in tutti i comuni; -insufficienze segnaletica/cartellonistica: mancanza di cartelli informativi, sia indicativi che informativi, sui tempi di percorrenza e sulla difficoltà dei percorsi; -accoglienza ed ospitalità: poca cultura dell’accoglienza e poca disponibilità verso i turisti; -offerta attiva organizzata: è stata definita carente in molte aree con specifiche indicazioni aggiuntive:  mountain bike e percorso vita migliorabile,  mancanza di un’area benessere aperta a tutti i turisti; -organizzazione turistica: frequente richiesta di una maggiore organizzazione turistica e di un maggiore sviluppo di attività, ovvero una rete di sistemi integrati che mettano insieme le risorse e le attrattive turisti- che locali. 1.e. Il sistema socio sanitario ed educativo Il principale servizio, in termini sanitari e sociali, è caratterizzato dal presidio ospedaliero di Chiavenna, parte dell’ASST - Azienda Socio Sanitaria Territoriale della Valtellina e Alto Lario. Si tratta di un presidio sanitario di valenza territoriale e di un nodo fondamentale dell’offerta dei servizi per la popolazione resi- dente e per quella turistica. Il presidio è composto da 4 reparti fondamentali - Chirurgia, Medicina, Trau- matologia e Ostetricia -, attraverso una organizzazione che consente di garantire un’adeguata copertura generale dei casi clinici. Il modificarsi dei bisogni, sia in ambito sanitario che socio-sanitario, impone di ri- pensare ai percorsi ospedale-territorio con maggiore integrazione e continuità dell’assistenza, orientando la risposta istituzionale verso i servizi e le iniziative più aderenti alle caratteristiche della domanda delle persone assistite e delle loro famiglie. Il problema della copertura dei bisogni, il mutare dell’espressione del bisogno, l’aumento rilevante dell’aspettativa di vita e quindi delle persone con patologie croniche con diverso grado di fragilità, impone di non delegare quasi unicamente alla famiglia la gestione delle necessi- tà assistenziali ma di individuare nuovi percorsi che rendano più fluida l’assistenza, sollevando conte- stualmente il cittadino dal problema di dover spesso coordinare una pluralità di servizi. Nonostante la buo- na organizzazione, si evidenza la carenza di prestazioni ambulatoriali specialistiche che oggi costringono i malati a scomodi “viaggi della salute” verso Gravedona, Sondrio e Lecco per le cure quotidiane, aggra- vando la condizione di fragilità e dipendenza degli individui; la strutturazione di un servizio ad elevata componente tecnologica dovrebbe ridurre gli squilibri e rispondere in maniera più efficacie ai bisogni della popolazione mediante l'implementazione di un nuovo modello di gestione del servizio: il Mountain Virtual Hospital. Tale servizio dovrebbe inoltre rispondere anche “al bisogno” evidenziato dalle amministrazioni locali sul tema del potenziamento della guardia medica turistica, in particolare a Madesimo ed a Campo- dolcino, anche in considerazione dell’elevato numero di presenze nei mesi di alta stagione. Oltre all’ospedale, sono presenti in Valle: ambulatori medici che vedono operativi 18 Medici di Medicina Genera- le e 3 Pediatri di Libera Scelta, 11 farmacie, una R.S.A. e due case di riposo, 10 centri diurni per anziani e un centro diurno per disabili, mini alloggi per anziani e un centro polifunzionale comprendente Centro Diurno Integrato, Comunità alloggio e Mini alloggi protetti. Questi elementi potrebbero rappresentare punti di forza per lo sviluppo futuro di un turismo sanitario (rif. Decreto Legislativo 4 marzo 2014, n. 38 pubblica- to in Gazzetta Ufficiale 21 marzo 2014, n. 67 che prevede mobilità sanitaria internazionale). L’apertura al libero mercato pone inevitabilmente in concorrenza i differenti sistemi nazionali, rappresentando al con- tempo un’opportunità di sviluppo ed una sfida per il Servizio sanitario nazionale (SSN), dato il probabile aumento del flusso di pazienti che si sposteranno tra i Paesi dell’Unione per ricevere cure ed il corrispetti- vo impatto economico ed organizzativo sulle risorse interne destinate all’assistenza sanitaria. La scuola in Valchiavenna: laboratorio del futuro, incubatore di idee e di lavoro Il sistema scolastico e formativo della valle è ben organizzato e con una distribuzione capillare sul territorio, considerando le caratteristiche mor- fologiche dei comuni. E’ composto da: scuole Materne per l’infanzia, pubbliche e paritarie, presenti in tutti i Comuni, 3 istituti comprensivi - nello specifico Istituto Comprensivo Bertacchi, Istituto Comprensivo Gari- baldi e Istituto Comprensivo di Novate -, l’Istituto Superiore IIS Leonardo da Vinci che comprende un istitu- to tecnico statale commerciale con l’indirizzo “amministrazione finanza e marketing ex Ragioneria”, un isti- tuto per geometri, un liceo scientifico e l’IPSAR Crotto Caurga che qualifica operatori del servizio di cuci- na, sala bar, ricevimento, operatori meccanici e dell’industria del mobile e dell’arredo. Esiste a Chiavenna anche una sede universitaria dell’Università degli Studi di Milano “Stazione Valchiavenna” per lo Studio dell’Ambiente Alpino, sede distaccata del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Milano. Stazione Valchiavenna realizza studi e ricerche su temi ambientali e geologico ingegneristici, sviluppando argomenti geologici, geomorfologici, idrogeologici, geotecnici e geomeccanici, rivolti alla prevenzione ed alla protezione dai rischi geologici e ambientali e alla valorizzazione delle risorse e dei beni territoriali. Il Sistema Educativo Integrato della Valchiavenna – S.E.I. in Valchiavenna nasce in risposta alle esigenze di una programmazione di rete; costituito nel maggio 2015 per la presentazione congiunta di un progetto sostenuto dalla Fondazione Cariplo, é composto da: Istituto Comprensivo di Novate Mezzola, Istituto Comprensivo Giuseppe Garibaldi, Istituto Comprensivo Giovanni Bertacchi, Scuola dell’Infanzia “Immaco- lata”, Cooperativa Sociale Nisida, Istituto d’Istruzione Superiore “Leonardo da Vinci”, Istituto Professionale “Crotto Caurga” e Comunità Montana della Valchiavenna. Gli obiettivi dell'aggregazione sono orientati a promuovere in maniera integrata la crescita dei giovani, la loro valorizzazione sociale e la coesione, oltre a perseguire gli obiettivi specifici di ampliare e/o potenziare l’offerta educativa e formativa per le nuove ge- nerazioni. Più in particolare, ai seguenti obiettivi generali: - la creazione di una scuola che diventi anche un centro di aggregazione, luogo di formazione scolastica ma anche luogo di aggregazione per tutte le attività extra scolastiche; - la creazione di una rete fra i vari istituti e attori della formazione, finalizzata a individuare e a creare un modello di continuità didattica fra le varie componenti formative in un’ottica di sistema unico che possa permettere di creare percorsi coordinati e condivisi, e finalizzata a modellare l’educazione alle effettive ne- cessità del territorio, visto non come oggetto ma come soggetto che rappresenta la storia: il passato, il fu- turo ed il presente; - l’inclusione effettiva e reale di bambini in generale e dei bambini diversamente abili in particolare; - realizzare un sistema dinamico attento al cambiamento che presupponga che il sistema sia in grado di aggiornare e di arricchire il proprio patrimonio di conoscenze attraverso la “partecipazione Attiva” e il dia- logo con i diversi utenti dei servizi, favorendo incontri e confronti con altre esperienze. Le principali criticità emerse dall’analisi del contesto scolastico locale e che la strategia intende affrontare riguardano princi- palmente: • l’inadeguatezza delle conoscenze e dello studio delle lingue comunitarie (inglese e tedesco); • l’inadeguatezza delle dotazioni strumentali degli istituti scolastici; • il rischio di esclusione sociale e di fragilità di alcune categorie (la crisi famiglia tradizionale e la tendenza verso la famiglia mononucleare/unipersonale, le fragilità di donne, immigrati, disabili ed anziani); • la scarsità di utenti delle scuole, soprattutto nei centri minori e più periferici; • la limitata integrazione nel passaggio scuola-lavoro; • la dispersione scolastica; • la scarsa cultura in azioni integrate di rete; • l’insufficiente connessione “Banda Larga”.

L’economia di Chiavenna

Dal confronto con altre realtà urbane simili a Chiavenna emerge un territorio comunale di dimensioni abbastanza limitate, privo di zone industriali e di aree a vocazione agricola. Dalla relazione illustrativa del PGT: “Il principale valore patrimoniale di Chiavenna è rappresentato dalla sua centralità all’interno di un ampio sistema di relazioni e di flussi; flussi di persone ma anche e soprattutto di culture e di idee. E’ forse questa condizione di lungo periodo che meglio rappresenta l’identità di Chiavenna, il suo carattere ereditario. La centralità di Chiavenna in un sistema di flussi e relazioni è riconoscibile in diverse scale. Alla scala locale Chiavenna è il centro urbano e dei servizi di un sistema territoriale al quale appartengono i vicini comuni di Mese, Prata e Piuro (la conurbazione individuata dal Ptcp di Sondrio). Alla scala regionale Chiavenna e il suo immediato contesto rappresenta il punto di riferimento dell’intera Valchiavenna (da cui la classificazione di Chiavenna come polo proposta dal Ptcp). Alla scala globale Chiavenna ha storicamente rappresentato un punto di passaggio di flussi (un tempo flussi commerciali, oggi flussi legati al tempo libero, al turismo, alla cultura). L’ipotesi progettuale è che il PGT debba necessariamente partire e confrontarsi con l’idea di Chiavenna come nodo in una rete di flussi. Questa prima ipotesi ne produce una seconda più operativa: Chiavenna come luogo di accoglienza e di aggregazione nella rete dei flussi”.

Una risorsa di Chiavenna è anche la Riserva Regionale del Parco Marmitte dei Giganti istituita dalla Regione Lombardia con DCR 1803 del 15/11/1984 tipologia Riserva parziale geologica archeologica e paesistica), che comprende le aree più ad est di Chiavenna, lungo il Mera, e prosegue nel comune di Piuro per una estensione complessiva di 37,6 ettari. La gestione della Riserva è stata affidata alla Comunità Montana della Valchiavenna. La zona della Riserva è caratterizzata da tipiche forme di origine fluvioglaciale, tra le quali è di particolare rilievo la presenza di numerose buche, anche di grandi dimensioni, a forma di cilindro o scodella, denominate “Marmitte dei Giganti”; sono rilevabili anche le tracce dell’antica attività di estrazione della “pietra ollare” per la produzione di pentole, “olle”, ed elementi architettonici; è presente un orto botanico in cui, grazie alla particolare esposizione crescono piante di tipo mediterraneo.

E’ evidente la vocazione turistica e commerciale della città. Si ricorda che Chiavenna aderisce al Consorzio di promozione turistica Valchiavenna ed al movimento Città Slow (rete internazionale delle città del buon vivere). Nell’estate 2008 la città di Chiavenna è stata insignita della bandiera arancione da parte del Touring Club Italiano; questo importante riconoscimento, destinato alle piccole località d’eccellenza dell’entroterra, è il marchio di qualità turistico-ambientale, di cui Chiavenna si fregia (fra i tre della Provincia di Sondrio), e si somma all’altrettanto rilevante riconoscimento di città Slow. Questi attestati rappresentano il biglietto da visita di grande prestigio per il consolidamento e lo sviluppo turistico di Chiavenna.

Come indicato nella relazione del PGT “Il sistema produttivo vede Chiavenna posizionarsi secondo una dotazione strutturale di imprese e addetti che conferma la sua vocazione di “capoluogo” della val- le. Infatti sia a livello di imprese che di unità locali ed addetti a Chiavenna è presente una quantità più rilevante di servizi, alla persona e alle imprese, e una dotazione di esercizi commerciali superiore alla media provinciale di ben tre punti percentuali e di quasi 10 punti percentuali rispetto alla media della Val Chiavenna. Il Comune di Chiavenna dunque si posiziona nel territorio come un attrattore economico dal punto di vista commerciale e dei servizi. Ciò si riflette e si rafforza nell’analisi dei dati relativi alle unità locali, dove si evidenzia una maggiore differenziazione degli scarti percentuali appena illustrati, e che indica- no dunque come Chiavenna sia capace di esprimere anche una struttura produttiva tipica dei centri di maggiore dimensione, dove alla struttura d’impresa si associano spesso anche più unità locali produt- tive e dei servizi. Tuttavia la conformazione strutturale del comune e le sue caratteristiche insediative non consentono uno sviluppo dimensionale delle strutture dell’offerta produttiva e commerciale, se non in limitati contesti. E’ quanto infatti emerge dal confronto tra il peso percentuale di imprese e unità lo- cali in relazione al numero degli addetti. Chiavenna pesa il 4% sulle imprese a livello provinciale ma solo il 3,2% degli addetti, segno di una dimensione media di impresa più piccola (2,7 addetti per unità locale rispetto alla media provinciale di 3,5 e rispetto alla media della Val Chiavenna, comunque supe- riore e pari a 3,4). Il confronto fra singoli settori non fa che confermare il posizionamento di Chiavenna nel sistema produttivo e dell’offerta commerciale e di servizi a popolazione e imprese a livello di co- munità montana, dove emerge il ruolo maggiormente turistico di altri comuni o quello tipicamente in- dustriale e produttivo legato ai settori energetici di altre realtà confinanti e limitrofe. Queste dinamiche e questi valori patrimoniali sono confermati anche dal ruolo della mobilità locale, che (sempre con riferimento ai dati più recenti disponibili per confronti e benchmarking territoriali) evi- denziano come vi sia un impatto non trascurabile nel sistema delle relazioni e della mobilità locale, in quanto ogni giorno a fronte di una “generazione di mobilità” esterna al comune da parte dei residenti di Chiavenna che pesa per il 19,6% sul totale dei trasferimenti nell’intera Val Chiavenna nel complesso, i quattro comuni contermini apportano ben il 39% degli spostamenti complessivi; significa che Chiaven- na, che ha una popolazione di oltre 7mila abitanti genera metà della mobilità extracomunale in rappor- to ai comuni contermini che, con una popolazione complessivamente inferiore a quella del “capoluo- go”, generano spostamenti più extracomunali doppi; in sostanza: si vive fuori Chiavenna e si lavora a Chiavenna. Il sistema del turismo a Chiavenna può contare su un’offerta differenziata e in grado di rispondere a molteplici esigenze. In particolare osservando la dotazione strutturale dell’offerta turistica, sia in termini di offerta ricettiva, sia in termini di offerta di promozione turistica e dei prodotti tipici, emerge un ruolo significativo e centrale di Chiavenna nel sistema turistico locale. Chiavenna infatti rappresenta in alcu- ni settori oltre il 40% dell’offerta ricettiva dell’intera valle, in particolare nei sistemi più diffusi e, in qual- che modo “innovativi” legati al turismo giovanile (ostelli) e al turismo delle vacanze brevi a contatto con la cultura e i sapori dei luoghi (Bed & Breakfast). Nell’offerta ricettiva “tradizionale” emerge un ruolo di catalizzatore di Chiavenna che con l’11,4% degli alberghi propone il 22,3% delle camere a livello dell’intera Val Chiavenna. E’ pertanto un ruolo importante e tipico che conferma il ruolo di “capoluogo” anche in senso turistico, come confermano in particolare i dati relativi alla presenza e quantificazione dei servizi di promozione turistica dei prodotti tipici, dai crotti ai ristoranti, dai bar e pasticcerie associati al Consorzio promozione turistica della Val Chiavenna ai rivenditori di prodotti tipici, fino agli esercizi di carattere più commerciale (disco & pub)”.

Dati statistici - demografia

Struttura della popolazione dal 2002 al 2016 L'analisi della struttura per età di una popolazione considera tre fasce di età: giovani 0-14 anni, adulti 15-64 anni e anziani 65 anni ed oltre. In base alle diverse proporzioni fra tali fasce di età, la struttura di una popolazione viene definita di tipo progressiva, stazionaria o regressiva a seconda che la popolazione giovane sia maggiore, equivalente o minore di quella anziana. Lo studio di tali rapporti è importante per valutare alcuni impatti sul sistema sociale, ad esempio sul sistema lavorativo o su quello sanitario.

Anno 0-14 anni 15-64 anni 65+ anni Totale residenti 1° gennaio

2002 986 4.849 1.399 7.234

2003 988 4.807 1.475 7.270

2004 996 4.787 1.497 7.280

2005 998 4.760 1.505 7.263

2006 961 4.744 1.524 7.229 2007 962 4.719 1.564 7.245

2008 963 4.796 1.577 7.336

2009 936 4.759 1.584 7.279

2010 935 4.764 1.611 7.310

2011 933 4.774 1.651 7.358

2012 902 4.707 1.697 7.306

2013 914 4.713 1.715 7.342

2014 899 4.619 1.791 7.309

2015 894 4.647 1.833 7.374

2016 903 4.610 1.834 7.347

Andamento demografico storico dei censimenti della popolazione di Chiavenna dal 1861 al 2011. Variazioni percentuali della popolazione, grafici e statistiche su dati ISTAT.

Va rilevato che la situazione di questo Comune è particolare, data la sua posizione geografica, poiché si trova ad erogare servizi (quali, ad esempio, quelli turistici, sportivi, l’asilo nido, ecc.) non previsti in enti di dimensioni demografiche simili, ma gravitanti in ambito metropolitano.

La seguente tabella espone i dati numerici della popolazione residente nei rispettivi anni.

2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Popolazione residente 7.358 7.385 7.421 7.385 7.374 7379 7347

Il Comune di Chiavenna sta invecchiando… L’età media del cittadino Chiavennasco era di 42,1 nel 2002, 44,3 nel 2010 ed è attualmente (2016) pari a 45,9. Età media È la media delle età di una popolazione, calcolata come il rapporto tra la somma delle età di tutti gli individui e il numero della popolazione residente. Da non confondere con l'aspettativa di vita di una popolazione. A Chiavenna nel 2016 l'età media è pari a 45,9 (42,1 nel 2002) rispetto ad un dato Provinciale di 44,7, ad uno per la Regione Lombardia di 44,1 e ad uno per l’Italia di 44,2.

Indice di vecchiaia

Nel 2016 l'indice di vecchiaia per il comune di Chiavenna dice che ci sono 205,1 anziani ogni 100 gio- vani (141,9 nel 2002), rispetto ad un dato Provinciale di 167,9 anziani ogni 100 giovani, ad uno per la Regione Lombardia di 155,7 e ad uno per l’Italia di 161,4.

Indice di struttura della popolazione attiva Rappresenta il grado di invecchiamento della popolazione in età lavorativa: tanto più basso è l'indice tanto più giovane è la popolazione in età lavorativa. In una popolazione stazionaria o crescente il valo- re è inferiore al 100% mentre in una popolazione tendenzialmente e fortemente decrescente il rappor- to supera il 100%. È il rapporto percentuale tra la parte di popolazione in età lavorativa più anziana (40-64 anni) e quella più giovane (15-39 anni). A Chiavenna nel 2016 l'indice è di 139,7 (94,2 nel 2002) rispetto ad un dato Provinciale di 141,7, ad uno per la Regione Lombardia di 137,8 e ad uno per l’Italia di 132,3.

Carico di figli per donna feconda È il rapporto percentuale tra il numero dei bambini fino a 4 anni ed il numero di donne in età feconda (15-49 anni). E' un buon indicatore della fecondità. Indica il numero di bambini in età prescolare pre- senti sul territorio per donna feconda. Solitamente oscilla tra il 30% in popolazioni mature e il 90% in popolazioni in via di sviluppo a forte incremento demografico. A Chiavenna nel 2016 l'indice di carico di figli è di 22,7 (20,6 nel 2002) rispetto ad un dato Provinciale di 23,6, ad uno per la Regione Lombar- dia di 21,4 e ad uno per l’Italia di 21,9..

Indice di natalità Rappresenta il numero medio di nascite in un anno ogni mille abitanti. A Chiavenna nel 2015 l'indice di natalità è pari a 7,7 (8,8 nel 2002) rispetto ad un dato Provinciale di 8, ad uno per la Regione Lom- bardia di 8,4 e ad uno per l’Italia di 8.

Indice di mortalità Rappresenta il numero medio di decessi in un anno ogni mille abitanti. A Chiavenna nel 2015 l'indice di mortalità è pari a 13,6 (10,6 nel 2002) rispetto ad un dato Provinciale di 10,4, ad uno per la Regione Lombardia di 9,9 e ad uno per l’Italia di 10,7.

Dati statistici – il territorio

Alcuni dati riferiti a Chiavenna Superficie 10,77 km² (sessantunesimo su settantasette comuni), Tirano ha una superficie di 32,37 km², Sondrio di 20,88 km², Morbegno di 14,82 km² Densità 684,41 ab./km² (il terzo comune per densità in Provincia di Sondrio, dove la densità complessiva è di 57 abitanti per chilometro quadro - Lombardia 419 abitanti per chilometro quadro, Italia 201 abitanti per chilometro quadro) Altitudine 333 m s.l.m. (min 286 - max 2.455) Coordinate Geografiche sistema sessagesimale 46° 19' 21,00'' N 9° 23' 58,92'' E sistema decimale 46,3225° N 9,3997° E

Classificazione sismica La nuova classificazione sismica dei comuni lombardi approvata con D.G.R. 11 luglio 2014 n.2129 ha modificato la zona sismica di Chiavenna dalla zona 4 (Zona con pericolosità sismica molto bassa. E' la zona meno pericolosa dove le possibilità di danni sismici sono basse) alla zona 3 (Zona con pericolosità sismica bassa, che può essere soggetta a scuotimenti modesti). L’ACCELERAZIONE MASSIMA (AGMAX) [accelerazione orizzontale massima (ag) su suolo rigido o pianeggiante, che ha una probabilità del 10% di essere superata in 50 anni] PRESENTE ALL’INTERNO DEL TERRITORIO COMUNALE è stata determinata in 0,052982. Le zone 3 sono quelle con un AGMAX compreso fra 0,05 e 0,15.

Zona climatica E Periodo di accensione degli impianti termici: dal 15 ottobre al 15 aprile (14 ore giornaliere), salvo ampliamenti disposti dal Sindaco. Gradi-giorno: 2.426 Il grado-giorno (GG) di una località è l'unità di misura che stima il fabbisogno energetico necessario per mantenere un clima confortevole nelle abitazioni. Rappresenta la somma, estesa a tutti i giorni di un periodo annuale convenzionale di riscaldamento, degli incrementi medi giornalieri di temperatura necessari per raggiungere la soglia di 20 °C. Più alto è il valore del GG e maggiore è la necessità di tenere acceso l'impianto termico. La zona E comprende i Comuni con GG superiore a 2.100 e inferiore a 3.000.

Rischio geologico (dalla Relazione componente geologica PGT) Per quanto riguarda il comune di Chiavenna il quadro riassuntivo dei rischi individua un rischio totale=4 (molto elevato) corrispondente alla valutazione dei rischi parziali individuati, ovvero quelli legati alla presenza di: - Conoide; - Esondazione; - Colate fluvio-torrentizie; - Frane; - Valanghe.

Nell’Allegato 2 (Quadro di sintesi dei fenomeni di dissesto a livello comunale), vengono individuate le superfici esposte a dissesti sul totale comunale di 11,1 kmq. - Conoide: 1,6 km2 - Superfici esposte a esondazioni in montagna: 1,2 km2 - Fascia B PSFF: 0,4 km2 - Fenomeni di colata fluvio-torrentizi: 6,4 km - Frane osservate: 0,6 km2 - Frane potenziali: 0,5 km2 - In totale la superficie esposta a dissesti osservati o potenziali risulta quindi pari a 4,3 km2 pari al 38,7% del territorio comunale.

Le infrastrutture: i collegamenti Chiavenna é raggiungibile tramite ferrovia o strada.

Collegamenti in treno:

Milano - Chiavenna tragitto: Milano – Lecco – Colico – Chiavenna km 120 2 ore Sondrio - Chiavenna tragitto: Sondrio – Colico – Chiavenna km 70 1h 30'

Collegamenti in auto:

Milano - Chiavenna tragitto: Milano – Lecco – Colico – Chiavenna km 110 1h 40' Sondrio - Chiavenna tragitto: Sondrio – Morbegno – Nuova Olonio - Chiavenna km 62 1 ora Sondrio - Chiavenna tragitto: Sondrio – Morbegno – Colico - Chiavenna km 65 1h 10' Roma – Chiavenna tragitto: Roma - Milano – Lecco – Colico - Chiavenna km 668 7h

Collegamenti in aereo:

Possibilità di volo a partire dagli aereoporti internazionali di Malpensa (145 Km da Chiavenna – 2 h circa in auto), Linate (120 Km da Chiavenna – 1 h 50 min. in auto), Orio al Serio (100 Km da Chiavenna – 1 h 40 min. in auto), Samedan/St.Moritz (50 Km – 1 h circa in auto).

Milano Malpensa - Chiavenna km145 2h Milano Linate - Chiavenna km 120 1h 30' Bergamo Orio al Serio - Chiavenna km 100 1h 40' St. Moritz - Chiavenna km 50 1h

Dati finanziari – Il Bilancio

Il Bilancio di Previsione per gli esercizi finanziari 2017-2019 chiude con i seguenti totali a pareggio:

Esercizio 2017 €. 22.772.479,29 Esercizio 2018 €. 24.685.692,86 Esercizio 2019 €. 21.501.968,49

Il pareggio del Bilancio di Previsione 2017-2019, a legislazione vigente, è stato quindi raggiunto adottando la seguente manovra finanziaria, tributaria, tariffaria e regolamentare che prevede:

1) politica tariffaria: il comma 26 della L. 208/2015 ha bloccato gli aumenti dei tributi locali per il 2016, ad eccezione della TA.RI, ed il comma 42 della L.232/2016 ha prorogato tale bloc- co per tutto l’anno 2017; per un maggior dettaglio si rimanda alle singole delibere tariffa- rie allegate al bilancio di previsione nonché al Documento Unico di Programmazione (D.U.P.); 2) politica relativa alle previsioni di spesa: in relazione ai vincoli imposti dalle varie normative ed ai sempre maggiori tagli subiti dalle autonomie locali (fondo di solidarietà comunale), al fine di raggiungere gli obiettivi fissati dall’amministrazione, garantendo il regolare funzionamento di tutti i servizi, è stata attuata un’oculata razionalizzazione della spesa, tenendo conto delle spese sostenute in passato, delle spese obbligatorie, di quelle consolidate e di quelle derivanti da obbligazioni già assunte in esercizi precedenti. 3) la programmazione del fabbisogno triennale del personale per il triennio 2017-2019, cui si rimanda per i dettagli, rispetta i limiti imposti dalla normativa e dalle risorse disponibili: la spesa iscritta in bilancio è conseguenza di tale programmazione; 4) l’entrata relativa ai proventi per permessi di costruire (ex oneri di urbanizzazione) è de- stinata per €. 23.000,00= al finanziamento di spese correnti (manutenzione patrimonio); 5) politica di indebitamento: il Comune di Chiavenna non ha previsto manovre sull’indebitamento al fine di non gravare il bilancio di nuovi oneri finanziari.

COMUNE DI CHIAVENNA Prov. (SO)

QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO 2017 - 2018 - 2019

COMPETENZA COMPETENZA COMPETENZ COMPETENZA COMPETENZA COMPETENZ ENTRATE SPESE ANNO 2017 ANNO 2018 A ANNO 2019 ANNO 2017 ANNO 2018 A ANNO 2019

Fondo di cassa all'inizio dell'esercizio Utilizzo avanzo di ammini- 0,00 0,00 0,00 Disavanzo di amministrazio- 4.359,05 4.359,05 strazione ne 4.359,05 Fondo pluriennale vincola- 0,00 0,00 0,00 to Titolo 1 - Entrate correnti di 3.777.314,50 natura tributaria, contributiva 3.893.283,10 3.899.283,10 e perequativa Titolo 1 - Spese correnti 5.685.685,73 5.633.665,70 5.631.714,77 - di cui fondo pluriennale 0,00 0,00 0,00 vincolato Titolo 2 - Trasferimenti 597.072,12 488.227,12 correnti 480.227,12 Titolo 3 - Entrate extratribu- 1.597.762,61 tarie 1.521.941,81 1.524.941,81 Titolo 4 - Entrate in conto 2.059.813,60 Titolo 2 - Spese in conto capitale 4.041.724,37 857.000,00 capitale 2.036.813,60 4.041.724,37 857.000,00 - di cui fondo pluriennale 0,00 0,00 0,00 vincolato Titolo 5 - Entrate da riduzio- 0,00 0,00 0,00 Titolo 3 - Spese per incremen- 0,00 0,00 0,00 ne di attività finanziarie to di attività finanziarie

Totale entrate fina- 8.0316.962,83 9.945.176,40 6.761.452,03 Totale spese fina- 7.722.499,33 9.675.390,07 6.488.714,77 li...... li......

Titolo 6 - Accensione di 0,00 0,00 0,00 Titolo 4 - Rimborso di prestiti 305.104,45 265.427,28 268.378,21 prestiti

Titolo 7 - Anticipazioni da 7.000.000,00 7.000.000,00 7.000.000,00 Titolo 5 - Chiusura Anticipa- 7.000.000,00 7.000.000,00 7.000.000,00 istituto tesoriere/cassiere zioni da istituto tesorie- re/cassiere

Titolo 9 - Entrate per conto 7.740.516,46 7.740.516,46 7.740.516,46 Titolo 7 - Spese per conto 7.740.516,46 7.740.516,46 7.740.516,46 di terzi e partite di giro terzi e partite di giro

Totale titoli 22.772.479,29 24.685.692,86 21.501.968,49 Totale titoli 22.768.120,24 24.685.333,81 21.501.609,44

OTALE COMPLESSIVO TOTALE COMPLESSIVO ENTRATE 22.772.479,29 24.685.692,86 21.501.968,49 SPESE 22.772.479,29 24.685.692,86 21.501.968,49

Fondo di cassa finale pre- sunto

Il fondo di solidarietà per il comune di Chiavenna:

I dati comunicati dal Ministero dell’Interno sui trasferimenti dal Fondo di Solidarietà Comunale per l’anno 2017 sono evidenziati nel seguente prospetto:

Quota 2017 (22,43%) calcolata sul gettito I.M.U. stimato da trattenere per alimentare il F.S.C. 2017 - -282.930,11 art. 2 DPCM 25/05/2017

F.S.C. 2017 definitivo 572.013,54

Fondo di solidarietà al netto delle trattenute per pag. 18

alimentazione del fondo 289.083,43

Questa amministrazione, come la precedente, ha più volte rimarcato la gravità della situazione fi- nanziaria nella quale il Comune di Chiavenna, come molti altri enti, si trova per effetto delle mano- vre finanziarie degli ultimi anni, che, in contrasto con i principi costituzionali riportati nel primo ca- poverso della premessa, hanno gravemente penalizzato le finanze di questo ente; per tale aspetto è sufficiente citare le seguenti cifre riferite ai trasferimenti: • anno 1998 € 1.547.234 (attualizzati sulla base degli indici ISTAT in € 2.104.238); • anno 2009 € 1.603.923 (attualizzati sulla base degli indici ISTAT in € 1.737.048); • anno 2017 € 289.083,43 (fondo di solidarietà interamente dovuto a compensazione per soppressione IMU e TASI su prima casa pari A € 386.789,72) + 20.281,92 TRASFERIMENTI ERARIALI per complessivi € 309.365,35

E chiara la difficoltà di far fronte ad una situazione in cui complessivamente in pochi anni lo Stato ha azzerato i trasferimenti ai Comuni (con un taglio alla propria spesa di circa 8,5 miliardi di euro), incidendo su trasferimenti che traevano in gran parte origine dalla soppressione di imposte e tas- se di competenza dei comuni, assorbite od incorporate in tributi statali o regionali e lo ha fatto, in modo irrazionale anche riguardo alla distribuzione fra gli enti del peso di tale intervento,

Il Comune cerca di far fronte a tale soluzione, da un lato, con una rigorosa politica di contenimento delle spese, con indispensabili interventi in materia di politica tariffaria a carico dei cittadini, con l’alienazione di beni pubblici, vista anche l’impossibilità pratica di assumere mutui, per effetto del meccanismo individuato per il patto di stabilità (ora pareggio di bilancio).

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2.2 Cosa facciamo Principi tratti dallo Statuto comunale

Articolo 3. Finalità 1. Il Comune rappresenta e cura unitariamente gli interessi della propria comunità, ne promuove lo sviluppo ed il progresso civile, sociale ed economico.

Articolo 4. Cultura e tradizioni 1. Richiamandosi alle proprie origini di libero comune e alla sua storia intessuta di scambi e rapporti con le più diverse culture d'Europa e d'Italia, il Comune promuove lo sviluppo del proprio patrimonio culturale e di tradizioni, di cui intende favorire l'arricchimento anche attraverso forme d'incontro e di dialogo con le altre culture.

Articolo 5. Tutela della salute 1. Il Comune concorre a garantire, nell'ambito delle sue competenze, il diritto alla salute, con particolare riguardo alla tutela della salubrità dell'ambiente di lavoro, alla tutela della maternità e della prima infanzia. 2. Opera per l'attuazione di un efficiente servizio di assistenza sociale, con speciale riferimento ai minori, agli inabili ed agli invalidi e agli anziani, avvalendosi anche delle associazioni di volontariato.

Articolo 6. Tutela del patrimonio naturale, storico ed artistico 1. Il Comune adotta le misure necessarie a conservare e difendere l'ambiente, attuando piani per la difesa del suolo e per eliminare le cause dell'inquinamento atmosferico, acustico e delle acque. 2. Tutela il patrimonio storico ed artistico, garantendone il godimento da parte della collettività.

Articolo 7. Sviluppo economico 1. Il Comune coordina le attività commerciali e favorisce l'organizzazione razionale dell'apparato distributivo, al fine di garantire la migliore funzionalità del servizio al consumatore. 2. Tutela e promuove lo sviluppo della piccola industria e dell'artigianato, adottando iniziative atte a stimolarne l'attività e a favorire l'associazionismo. 3. Favorisce e sostiene lo sviluppo del turismo, promuovendo il rinnovamento e l'ordinata gestione delle attrezzature e dei servizi in un corretto equilibrio fra le finalità economiche e quelle culturali dell'offerta turistica.

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Uffici e servizi AREA AMMINISTRATIVA L’area Amministrativa è articolata nei quattro servizi appresso elencati, ai quali competono le attribu- zioni loro proprie e, in particolare, le mansioni relative alle seguenti attività: SERVIZIO n. 1: PERSONALE, SEGRETERIA, AFFARI GENERALI, PROTOCOLLO, CULTURA E SERVIZI SOCIOASSISTENZIALI

Al personale appartenente al servizio n. 1 sono affidati tutti i compiti specifici e caratteristici di tale servizio e, in particolare, le mansioni relative alle seguenti attività: gestione della segreteria del sindaco, degli assessori interessati, per delega, al servizio, del segretario comunale, del direttore generale e del responsabile dell’area di appartenenza; predisposizione di atti e documenti amministrativi nelle materie di competenza (ordinanze, deliberazioni, determinazioni ecc.); gestione degli affari generali che non siano di competenza di altri servizi o altre aree, e, in particolar modo, di quelli che siano connessi con il servizio n.3 (asilo nido) e n. 4 (scuola materna) di questa area; gestione del protocollo generale; gestione dell’archivio corrente e di quello storico; assistenza al consiglio comunale e sviluppo dei relativi atti; gestione e amministrazione di tutto il personale dipendente dall’ente, compresi gli obbiettori di coscienza e i fruitori delle borse lavoro, eccettuata la direzione ed il coordinamento tecnico, di competenza dei singoli responsabili di area, ed eccettuata altresì la gestione economica (paghe, contributi ecc.), quella relativa alla gestione delle procedure di contabilizzazione e di registrazione delle presenze e delle assenze (orario di lavoro osservato, ferie, permessi, malattie, infortuni ecc.) e di istruzione pratiche pensioni, di com- petenza dell’area finanziaria; gestione dell’URP e dei rapporti con i media; gestione delle attività connesse con il diritto allo studio e dei rapporti con scuole ed asili; gestione delle attività socioassistenziali e culturali e dei rapporti con l’associazionismo so- cioassistenziale e culturale; gestione dell’attività museale; gestione amministrativa dei beni comunali, mobili e immobili, assegnati e utilizzati per le fina- lità di competenza del servizio; gestione burocratica delle incombenze derivanti dalla L.626/94; notificazioni in mani proprie, nell’ufficio di appartenenza, di atti destinati a persone fisiche; inserimento nell’albo pretorio informatico delle deliberazioni e delle determinazioni dei re- sponsabili di area”.

SERVIZIO N. 2: DEMOGRAFICO

Al personale appartenente al servizio n. 2 sono affidati tutti i compiti specifici e caratteristici di tale servizio e, in particolare, le mansioni relative alle seguenti attività:

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gestione della segreteria degli assessori interessati, per delega, al servizio, del segretario comunale, del direttore generale e del responsabile dell’area di appartenenza; predisposizione di atti e documenti amministrativi nelle materie di competenza (ordinanze, deliberazioni, determinazioni ecc.); gestione delle competenze comunali in materia di anagrafe generale, storica ed estera, non- ché di stato civile, leva, elettorale, statistica e censimenti e, in generale, delle competenze relative alle fun- zioni del sindaco quale ufficiale di governo; gestione dei libretti di lavoro; gestione delle pratiche di polizia mortuaria; gestione giuridico-amministrativa dei cimiteri; gestione amministrativa dei beni comunali, mobili e immobili, assegnati e utilizzati per le fina- lità di competenza del servizio; notificazioni in mani proprie, nell’ufficio di appartenenza, di atti destinati a persone fisiche.

SERVIZIO N. 3: ASILO NIDO

Al personale appartenente al servizio n. 3 sono affidati tutti i compiti specifici e caratteristici di tale servizio e, in particolare, le mansioni relative alle seguenti attività: prestazione di lavoro educativo a favore degli infanti ospiti della struttura ed effettuazione delle relative attività integrative; preparazione di alimenti e bevande a favore degli ospiti e relativa somministrazione dei pa- sti; gestione amministrativa dei beni comunali, mobili e immobili, assegnati e utilizzati per le fina- lità di competenza del servizio; adempimento delle prescrizioni in materia igienico-sanitaria degli alimenti utilizzati; effettuazione delle pulizie dei locali e delle infrastrutture dell’asilo nido.

SERVIZIO N. 4: SCUOLA MATERNA

Al personale appartenente al servizio n. 4 sono affidati tutti i compiti specifici e caratteristici di tale servizio e, in particolare, le mansioni relative alle seguenti attività: preparazione di alimenti e bevande a favore dei bambini ospitati e del personale docente avente diritto; adempimento alle prescrizioni in materia igienico-sanitaria degli alimenti utilizzati; gestione amministrativa dei beni comunali, mobili e immobili, assegnati e utilizzati per le fina- lità di competenza del servizio; effettuazione delle operazioni di predisposizione dei refettori, di organizzazione e distribuzio- ne dei pasti e di riordino dei locali, in quanto di competenza comunale.

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AREA FINANZIARIA - INFORMATICA

L’area Finanziaria è articolata nei due servizi appresso elencati, ai quali competono le attribuzioni lo- ro proprie e, in particolare, le mansioni relative alle seguenti attività:

SERVIZIO n. 1: CONTABILITA‘ E RETRIBUZIONI

Al personale appartenente al servizio n. 1 sono affidati tutti i compiti specifici e caratteristici di tale servizio e, in particolare, le mansioni relative alle seguenti attività: gestione della segreteria degli assessori interessati, per delega, al servizio, del segretario comunale, del direttore generale e del responsabile dell’area di appartenenza; predisposizione di atti e documenti amministrativi nelle materie di competenza (ordinanze, deliberazioni, determinazioni ecc.); elaborazione e gestione degli strumenti di programmazione economica dell’ente, nonché di ogni operazione connessa con l’attività finanziaria e contabile dell’ente, compresi i controlli economici di ge- stione; esecuzione delle forniture di beni e di servizi che coinvolgano tutte le aree del comune (di in- teresse generale dell’ente); gestione del servizio economato; gestione economica di tutto il personale dell’ente, compresi gli obbiettori ed i fruitori delle borse lavoro (paghe, contributi, pratiche pensioni ecc.), nonché gestione delle procedure di contabilizzazione e di registrazione delle presenze e delle assenze dei dipendenti, (orario di lavoro osservato, ferie, permessi, malattie, infortuni ecc.); gestione amministrativa dei beni comunali, mobili e immobili, assegnati e utilizzati per le fina- lità di competenza del servizio; notificazioni in mani proprie, nell’ufficio di appartenenza, di atti destinati a persone fisiche.

SERVIZIO n. 2: TRIBUTI, INFORMATICA, TELEMATICA, PATRIMONIO E DEMANIO

Al personale appartenente al servizio n. 2 sono affidati tutti i compiti specifici e caratteristici di tale servizio e, in particolare, le mansioni relative alle seguenti attività: gestione della segreteria degli assessori interessati, per delega, al servizio, del segretario comunale, del direttore generale e del responsabile dell’area di appartenenza; predisposizione di atti e documenti amministrativi nelle materie di competenza (ordinanze, deliberazioni, determinazioni ecc.); gestione dei tributi, delle entrate patrimoniali e varie, esclusa COSAP temporanea; gestione amministrativa dei beni comunali, mobili e immobili, assegnati e utilizzati per le fina- lità di competenza del servizio;

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gestione economica del patrimonio e del demanio comunale di cui è consegnatario, fatta ec- cezione per le attività connesse e conseguenti all’alienazione di beni comunali con procedure di evidenza pubblica; coordinamento e supervisione a livello dell’ente sulla corretta applicazione delle regole tec- niche in materia informatica, i collegamenti da e per le banche dati interne ed esterne, nonché gestione delle reti informatiche e telematiche comunali; notificazioni in mani proprie, nell’ufficio di appartenenza, di atti destinati a persone fisiche.

AREA SICUREZZA

Al personale appartenente all’area sono affidati tutti i compiti specifici e caratteristici di tale area e, in particolare, le mansioni relative alle seguenti attività:

gestione della segreteria degli assessori interessati, per delega, al servizio, del segretario comunale, del direttore generale e del responsabile dell’area di appartenenza; predisposizione di atti e documenti amministrativi nelle materie di competenza (ordinanze, deliberazioni, determinazioni ecc.); esecuzione dei servizi di polizia di competenza comunale; gestione amministrativa e tecnico-giuridica degli atti di assenso in materia di polizia stradale eccettuati quelli attinenti l'attività edilizia e urbanistica; gestione della parte di competenza dell’ufficio tecnico del traffico e suo coordinamento a li- vello di ente; esecuzione della fornitura, consulenza e assistenza tecnico-giuridica in materia di segnaleti- ca stradale; gestione tecnico-amministrativa dei parcometri e altre attrezzature tecniche per la gestione delle strade; gestione amministrativa (parte tecnico-burocratica eccetto assicurativa) delle pratiche con- seguenti a danni al patrimonio e al demanio comunale; gestione amministrativa della pratiche connesse con la materia trasporti, viabilità, circola- zione e traffico; gestione degli accertamenti e dei trattamenti sanitari obbligatori; esecuzione delle notificazioni in generale; gestione amministrativa dei beni comunali, mobili e immobili, assegnati e utilizzati per le fina- lità di competenza dell’area; • gestione dell’albo pretorio e dell’albo pretorio informatico, fatta eccezione per l’inserimento nell’albo pretorio on-line delle deliberazioni e delle determinazioni dei responsabili di area; assunzione di informazioni ed effettuazione delle istruttorie sul territorio; gestione della COSAP temporanea; gestione delle pratiche oggetti smarriti; gestione degli interventi in materia di animali vaganti, delle relative pratiche amministrative e dell’anagrafe canina;

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vidimazione di competenza comunale di registri e bollettari; ricezione delle denunce in materia di p.s., di p.g. e di infortuni sul lavoro; gestione tecnica e amministrativa degli atti di assenso in materia di polizia amministrativa, commercio su aree pubbliche, commercio in aree private e di somministrazione al pubblico di alimenti e be- vande; gestione delle pratiche relative all’attività di sparo mine e/o connesse con le materie esplo- denti. • gestione dello sportello unico per le attività produttive o delle pratiche di competenza comu- nale nell’ambito del servizio associato SUAP, comprensivo di tutte le attività economiche, ed in particolare delle attività di somministrazione alimenti e bevande, delle attività industriali, agricole, artigianali, commerciali all’ingrosso, al minuto su aree pubbliche e su aree private, delle attività ricettive e turistiche in generale non- ché delle attività regolate dalla polizia amministrativa, eccetto i teatri, gli ascensori e montacarichi; • gestione e/o coordinamento delle iniziative culturali, di spettacolo e sportive di interesse co- munale, il cui svolgimento coinvolga anche altre aree; • gestione delle attività turistiche e sportive e dei rapporti con l’associazionismo sportivo;

AREA TECNICA URBANISTICA EDILIZIA

Al personale appartenente all’area sono affidati tutti i compiti specifici e caratteristici di tale area e, in particolare, le mansioni relative alle seguenti attività, fatto salvo quanto indicato in calce alle competenze dell’area tecnica manutentiva:

gestione della segreteria degli assessori interessati, per delega, al servizio, del segretario comunale, del direttore generale e del responsabile dell’area di appartenenza; predisposizione di atti e documenti amministrativi nelle materie di competenza (ordinanze, deliberazioni, determinazioni ecc.); gestione dello Sportello unico per l’edilizia; gestione degli strumenti di programmazione edilizia; vigilanza e accertamento violazioni in materia edilizia e di beni culturali e ambientali; gestione amministrativa delle pratiche edilizie ed urbanistiche; assistenza alla commissione per il paesaggio e istruttoria delle relative pratiche; gestione di ogni atto in materia di urbanistica, edilizia privata e di edilizia residenziale pubbli- ca; gestione amministrativa delle pratiche connesse con il servizio di raccolta, trasporto e smal- timento rifiuti e con la materia ecologia; gestione di ogni atto in materia di ambiente; gestione amministrativa dei beni comunali, mobili e immobili, assegnati e utilizzati per le fina- lità di competenza dell’area; gestione tecnica del patrimonio comunale e attività di gestione connesse e conseguenti all’alienazione di beni comunali con procedure di evidenza pubblica; gestione degli atti di assenso in tema di teatri e di ascensori e montacarichi; gestione amministrativa e tecnico-giuridica degli atti di assenso in materia di polizia stradale, se attinenti l'attività edilizia e urbanistica; 25

gestione della parte di competenza dell’ufficio tecnico del traffico; notificazioni in mani proprie, nell’ufficio di appartenenza, di atti destinati a persone fisiche.

AREA TECNICA MANUTENTIVA

Al personale appartenente all’area sono affidati tutti i compiti specifici e caratteristici di tale area e, in particolare, le mansioni relative alle seguenti attività:

gestione della segreteria degli assessori interessati, per delega, al servizio, del segretario comunale, del direttore generale e del responsabile dell’area di appartenenza; predisposizione di atti e documenti amministrativi nelle materie di competenza (ordinanze, deliberazioni, determinazioni ecc.); gestione dell’ufficio appalti e contratti; progettazione, contabilizzazione e direzione lavori opere e lavori pubblici; gestione tecnica e amministrativa nonché esecuzione degli interventi di manutenzione di competenza comunale; supervisione e gestione amministrativa dei servizi manutentivi affidati in appalto; gestione tecnica dei cimiteri e dei relativi servizi; gestione tecnica e amministrativa servizio idrico integrato; gestione del servizio di pulizia delle aree pubbliche; gestione del servizio di protezione civile; gestione della parte di competenza dell’ufficio tecnico del traffico; gestione amministrativa dei beni comunali, mobili e immobili, assegnati e utilizzati per le fina- lità di competenza dell’area; gestione tecnica delle incombenze derivanti dal D.Lgs. 81/2008; notificazioni in mani proprie, nell’ufficio di appartenenza, di atti destinati a persone fisiche.

In un’ottica di flessibilità, collaborazione ed intercambiabilità delle prestazioni, il personale dell’Area collabora nelle funzioni dell’area Tecnica Urbanistica, come di seguito indicato:

a) un dipendente dell’area individuato dal Responsabile svolge le funzioni -comuni ai due uffici- di sportello, centralino e smistamento del pubblico che si rivolge agli uffici, indirizzandolo all’ufficio di compe- tenza; b) con la sola eccezione del servizio raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti, l’area manutentiva svolge per entrambe le aree tecniche i compiti connessi con l’affidamento di forniture di beni, di servizi e di lavori pubblici (compresa la gestione dei capitoli di bilancio, le fatture, la CIG); c) I dipendenti dell’area collaborano con l’Area Tecnica Urbanistica per la stesura materiale degli atti amministrativi di competenza (delibere e determine), nonché per la gestione del protocollo informa- tico.

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2.3 Come operiamo

Principi generali tratti dallo Statuto comunale

Articolo 8. Programmazione economico-sociale e territoriale 1. Il Comune realizza le proprie finalità adottando il metodo e gli strumenti della programmazione. 2. Al fine di concorrere alla determinazione degli obiettivi dei piani e programmi dello Stato e della Regio- ne, il Comune provvede ad acquisire, nei rispettivi settori di interesse, l'apporto delle formazioni sociali, economiche e culturali operanti nel suo territorio.

Articolo 9. Partecipazione 1. Il Comune realizza la propria autonomia assicurando la effettiva partecipazione di tutti i cittadini all'at- tività politica ed amministrativa. 2. Riconosce che presupposto della partecipazione è l'informazione sui programmi, sulle decisioni e sui provvedimenti comunali e cura, a tal fine, l'istituzione di mezzi e strumenti idonei, stabilendo anche rap- porti con gli organi di comunicazione di massa.

Articolo 41. Principi e criteri direttivi 1. Il Comune informa la propria attività amministrativa ai principi di democrazia, di partecipazione, di se- parazione fra i compiti di indirizzo e di controllo, spettanti agli organi elettivi, e compiti di gestione ammi- nistrativa, tecnica e contabile, spettanti al segretario ed ai responsabili di settore. 2. Assume come caratteri essenziali della propria organizzazione i criteri dell'autonomia, della funzionalità ed economicità di gestione, secondo principi di professionalità e di responsabilità. 3. L'ufficio comunale si riparte in aree funzionali.

Articolo 42. Personale 1. I dipendenti del Comune sono inquadrati in un ruolo organico, deliberato dal Consiglio comunale. 2. Lo stato giuridico ed il trattamento economico del personale sono disciplinati dagli accordi collettivi na- zionali. 3. Il regolamento disciplina: a) la dotazione organica del personale; b) le procedure per l'assunzione del personale; c) l'individuazione delle aree funzionali e la loro organizzazione; d) l'attribuzione al segretario ed ai responsabili di settore di compiti gestionali per l'attuazione degli obiet- tivi fissati dagli organi comunali; e) le modalità per il funzionamento della Commissione di disciplina. 4. Il Comune promuove e realizza la formazione e l'aggiornamento professionale del proprio personale. 5. Il Comune garantisce al proprio personale l'effettivo esercizio dei diritti sindacali.

Articolo 43. Segretario comunale 1. Il Segretario comunale sovrintende, dirige e coordina gli uffici ed i servizi comunali, avvalendosi della collaborazione dei responsabili di area. 2. Dirime i conflitti di attribuzione e di competenza fra gli uffici. 3. E' responsabile dell'istruttoria delle deliberazioni; esprime il parere sulle proposte deliberative previste dalla legge e provvede ai relativi atti esecutivi. 4. Partecipa alle riunioni del Consiglio e della Giunta e, se richiesto, a quelle delle commissioni e degli altri organismi. Cura altresì le verbalizzazioni, con facoltà di delega entro i limiti previsti dalla legge. Tale fa- coltà non opera per le sedute del Consiglio Comunale e della Giunta Municipale. 5. Roga, nell'esclusivo interesse dell'Amministrazione comunale, gli atti e i contratti di cui all'art. 87 del T.U. 1915. 6. Adotta e sottoscrive tutti gli atti e i provvedimenti, anche a rilevanza esterna, per i quali gli sia stata 27 attribuita competenza. 7. E’ sostituito dal vicesegretario qualora lo preveda la pianta organica e nei casi contemplati dalla legge.

Articolo 44. Compiti dei responsabili di area 1. I responsabili di area sono direttamente responsabili dell'attuazione dei fini e dei programmi fissati dall'Amministrazione, del buon andamento degli uffici e dei servizi cui sono preposti, del rendimento e della disciplina del personale assegnato alle loro dipendenze, della buona conservazione del materiale in dotazione. 2. I responsabili di area, nell'organizzazione e utilizzazione delle risorse assegnate, agiscono in piena au- tonomia tecnica, di decisione e di direzione.

Articolo 47. Deleghe alla Comunità Montana della Valchiavenna 1. Il Comune valuta, in relazione alla natura e dimensione dei servizi, l'opportunità di affidarli alla Comu- nità Montana della Valchiavenna. 2. L'affidamento in gestione deve essere deliberato dal Consiglio comunale a maggioranza assoluta dei componenti. 3. La deliberazione deve recepire i contenuti di apposita convenzione fra Comune e comunità montana che contenga tempi, modi e costi della gestione delegata.

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Principi operativi ed organizzativi tratti dal Regolamento uffici e servizi

Art. 4 - Criteri generali di organizzazione. L'organizzazione della struttura dei servizi e degli uffici, nel rispetto delle norme prima richiamate, si ispira ai seguenti criteri e principi: a) distinzione tra direzione politica e gestione amministrativa e conseguente autonomia operativa dei servizi; b) funzionalità ed economicità di gestione; c) responsabilità dei dipendenti, strettamente collegata all'ambito di autonomia decisionale degli stessi; d) pari opportunità tra uomini e donne; e) razionalizzazione e snellimento delle procedure; f) trasparenza nell'azione amministrativa; g) flessibilità nell'orario di servizio, nella mobilità e sulle mansioni. h) destinazione degli incentivi economici alla promozione del miglioramento organizzativo ed alla valorizzazione del contributo dei dipendenti per il miglioramento dei servizi. In particolare il presente regolamento disciplina: - le sfere di competenza; - le attribuzioni e le responsabilità; - il raccordo dei dipendenti e dei funzionari con l'organo di governo del comune, in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'azione amministrativa e la realizzazione degli obiettivi programmatici approvati dal consiglio comunale o definiti, comunque, dagli organi di governo.

Art. 5 - Struttura organizzativa. La struttura organizzativa del comune è articolata in aree e servizi. L'Area è la struttura organizzativa di massima dimensione del comune, incaricata: - della programmazione; - del controllo, in itinere, delle operazioni; - della verifica finale dei risultati. L'Area può comprendere uno o più servizi secondo raggruppamenti di competenza. Il Servizio costituisce un'articolazione dell'area ed ha il compito di gestire l'intervento in specifici ambiti, garantendone l'esecuzione, e di erogare i servizi alla collettività. Sono istituite le aree ed i servizi di cui all’allegato A) al presente regolamento, che individua anche le competenze loro attribuite. Art. 15 - Mansioni individuali. Ciascun dipendente è adibito alle mansioni proprie della categoria e del profilo di appartenenza, nelle quali rientra comunque lo svolgimento di compiti complementari e strumentali al perse- guimento degli obiettivi di lavoro, con la possibilità di interscambio, secondo necessità, di per- sonale di servizi diversi nell’ambito della stessa area. Il dipendente può essere adibito a svolgere compiti specifici non prevalenti della qualifica supe- riore, ovvero, occasionalmente, ad adempiere a compiti o mansioni inferiori. L'attribuzione è di- sposta dal responsabile dell’area; tali variazioni non comportano alcuna modifica del trattamen- to economico.

Art. 16 - Definizioni e aspetti organizzativi. Ai fini di cui al presente regolamento: - per servizio gestione del personale (SGP) si intende l’insieme delle risorse umane appartenenti al servizio n. 1 dell’Area Amministrativa, compreso il suo responsabile; - per ufficio registrazioni si intende il personale destinato dal responsabile dell’Area Finanziaria a registrare e contabilizzare le presenze e le assenze dei dipendenti. L’Area Amministrativa e l’Area Finanziaria, e per esse il SGP e l’ufficio registrazioni, sono dotati di 29 applicativi informatici che consentano ad ambedue: - di colloquiare e di aggiornare in tempo reale, ciascuno per la parte di propria competenza, i dati relativi al personale; - di prendere visione di tutti gli atti che riguardano il personale; - di verificare in tempo reale la situazione delle presenze e delle assenze del personale non esonerato dall’obbligo della timbratura.

Art. 17 - Competenze in tema di gestione del personale e meccanismi di adozione dei relativi atti. Fatto salvo quanto indicato nel successivo comma del presente articolo, quanto diversamente sta- bilito dal presente regolamento, quanto statuito da norme speciali in materia ovvero quanto previ- sto da disposizioni contrattuali vigenti, gli atti di gestione giuridica e amministrativa del personale del comune appartengono alle competenze del responsabile dell’Area Amministrativa, che, a tali fini, si avvale delle prestazioni del SGP, di cui è responsabile. Fanno invece capo al responsabile dell’Area Finanziaria le competenze relative alla gestione eco- nomica del personale comunale, nonché alla registrazione e alla contabilizzazione delle presenze e delle assenze dei dipendenti comunali. Il personale comunale formula e/o presenta al responsabile del SGP o dell’Area Finanziaria, a se- conda delle rispettive competenze, le istanze, le comunicazioni e le certificazioni indirizzate al co- mune quale datore di lavoro. Il presente regolamento stabilisce i casi in cui: - le citate istanze, comunicazioni o certificazioni presentate devono contenere il parere espresso del coordinatore del servizio e/o del responsabile dell'area di appartenenza del dipendente in- teressato, o del segretario comunale nel caso in cui detti atti siano riferiti ai responsabili di area; - gli atti di competenza dei responsabili dell’Area Amministrativa o dell’Area Finanziaria sono as- sunti in conformità con il parere espresso dal responsabile dell'area di appartenenza del dipen- dente interessato, o del segretario comunale nel caso in cui detti atti siano riferiti ai responsabi- li di area, ovvero sentito il loro parere. Fatto salvo quanto stabilito dalle vigenti disposizioni contrattuali in tema di certificato di malattia o infortunio, ogni istanza o comunicazione deve essere presentata all’ufficio di protocollo prima del verificarsi dell’evento cui si riferisce e, nel caso debba essere adottato un conseguente provvedi- mento, con l’anticipo necessario a consentire il suo perfezionarsi.

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Norme dal codice di comportamento dei dipendenti del Comune di Chiavenna Art.7 Comportamento nei rapporti privati – integrazioni e specificazioni all’art. 10 del “codi- ce generale”

1. In relazione a quanto previsto nell’art. 10 del codice generale, si considerano lesivi dell’immagine dell’amministrazione i comportamenti tenuti dai dipendenti nei rapporti privati che violino i principi di correttezza e buona fede nei confronti del datore di lavoro e quelli volti a sfruttare, nelle relazioni extralavorative, la posizione ricoperta nell’amministrazione per ottenere utilità che non gli spettino.

Art.8 Comportamento in servizio – integrazioni e specificazioni all’art. 11 del “codice gene- rale”

1. Ad integrazione e specificazione di quanto previsto nel codice generale, valgono, per i sog- getti cui si applica il codice di comportamento, le norme di comportamento di cui ai commi successivi. 1. Il dipendente ed il collaboratore, nell’ambito del rapporto di lavoro o di collaborazione con l’ente, dovranno: a) imperniare la propria azione sul rispetto della legalità e della democrazia, contri- buendo all'affermazione del rispetto delle libertà e dei diritti fondamentali del cittadi- no; b) conformare i propri comportamenti alla consapevolezza di essere al servizio della collettività, facendo prevalere l'interesse della missione sull'interesse personale ed assicurando che la funzione sa esercitata all'insegna dell'onestà e dell'integrità; c) mantenere un atteggiamento leale, rispettoso e dignitoso nei confronti dei colleghi e delle autorità politico-amministrative, evitando di esprimere e diffondere critiche se non ai diretti interessati e a condizione che siano costruttive; d) evitare di porre in essere atti e comportamenti discriminatori o vessatori nei confron- ti di altri lavoratrici e lavoratori, che si caratterizzino come una vera e propria forma di persecuzione psicologica o di violenza morale (mobbing); e) contribuire con spirito di iniziativa e intraprendenza all'incremento della qualità e dell'efficienza del servizio, assumendo iniziative conformi agli obiettivi dell'attività dell’ente come individuate dalle leggi e dagli atti amministrativi del Comune; f) attenersi alle regole d’uso impartite dall’amministrazione e dai responsabili sull’utilizzo adeguato di materiali, attrezzature, servizi e più in generale di risorse messe a disposizione degli uffici; il dipendente utilizza il materiale e le attrezzature con modalità improntate al buon mantenimento e alla riduzione delle spese, anche energetiche, e all’uso esclusivamente pubblico delle risorse, con la cura e la dili- genza del buon padre di famiglia; g) evitare di abbandonare il proprio posto di lavoro anche per periodi brevi, qualora il proprio allontanamento provochi l’assenza completa di custodia di uffici o aree in quel momento accessibili da parte degli utenti; in caso ciò fosse necessario per ra- gioni imprescindibili, il dipendente è comunque tenuto ad informare i propri respon- sabili della necessità di abbandono temporaneo del posto di lavoro; h) attenersi alle disposizioni impartite per l'esecuzione delle prestazioni offerte; se le disposizioni sono palesemente illegittime, il dipendente è tenuto a farne immediata e motivata contestazione a chi le ha impartite; se le disposizioni sono rinnovate per iscritto, il dipendente ha il dovere di darvi esecuzione, salvo che le disposizioni stesse siano espressamente vietate dalla legge penale. 2. I responsabili a tutti i livelli devono essere d'esempio mediante il loro comportamento, la lo- ro volontà e il loro impegno, ascoltare i propri dipendenti e raccogliere le loro proposte mi- 31

ranti ad un miglioramento dell'efficienza e della qualità del servizio. Essi offrono ai dipen- denti dell’area di competenza fiducia, sostegno e sufficiente autonomia nei limiti delle ri- spettive competenze, li rispettano, trattandoli con cortesia, umanità e correttezza, osser- vando fra loro la massima parità di trattamento possibile. 3. I responsabili dovranno: a) tutelare qualsiasi lavoratrice e lavoratore da atti e comportamenti ostili, perpetrati nell'ambito dei rapporti di lavoro, che assumono le caratteristiche della violenza mo- rale e della persecuzione psicologica; b) tutelare il benessere psico-fisico delle persone, come valore fondamentale della "salute"; c) migliorare i servizi dell'Amministrazione riconoscendo l'importanza del clima rela- zionale nei luoghi di lavoro, come essenziale supporto per il miglioramento della qualità dei servizi stessi e di conseguenza della soddisfazione degli utenti; d) dare applicazione al Codice delle pari opportunità tra uomo e donna ed al piano del- le azioni positive approvato dall’ente e fare in modo che all’interno dei luoghi di lavo- ro sia assicurata una situazione di rispetto per tutti i dipendenti, senza discrimina- zioni di genere; e) rilevare e tenere conto, anche ai fini della valutazione del personale, delle eventuali disfunzioni, degli inadempimenti e/o dei ritardi nell’espletamento delle attività di competenza delle strutture medesime, dovute alla negligenza dei dipendenti, con- trollare per quanto possibile che l’uso dei permessi di astensione avvenga effetti- vamente per le ragioni e nei limiti previsti dalla legge e dai contratti collettivi, vigilare sulla corretta timbratura delle presenze da parte dei propri dipendenti, segnalando al soggetto competente in materia di esercizio di funzioni disciplinari eventuali prati- che scorrette e comportamenti contrari agli obblighi di cui all’art. 11 del codice gene- rale, nonché del presente articolo.

Art. 9 Rapporti con il pubblico – integrazioni e specificazioni all’art. 12 del “codice generale

1. Nella corrispondenza con il pubblico, in qualsiasi forma essa avvenga (posta elettronica, corrispondenza postale, telefonica, fax), il dipendente deve fornire nel termine previsto dal Regolamento comunale e, per quanto non previsto dal medesimo, entro 10 giorni, una ri- sposta precisa e puntuale rispetto all’informazione richiesta, anche indicando al richiedente il funzionario o l’ufficio competente qualora non sia egli stesso competente per posizione ri- vestita o per materia, e riportando tutti gli elementi idonei ai fini dell’identificazione del re- sponsabile della comunicazione. 2. Il dipendente rispetta gli standard di qualità e di quantità fissati dall'amministrazione nelle apposite carte dei servizi. Egli si preoccupa di assicurare la continuità del servizio, di con- sentire agli utenti la scelta tra i diversi erogatori e di fornire loro informazioni sulle modalità di prestazione del servizio e sui livelli di qualità. 3. Il dipendente non deve consigliare ai cittadini che si rivolgono all’ufficio consulenti, profes- sionisti, ditte private, assicurando fra questi soggetti parità di trattamento.

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3 Mandato istituzionale e Missione 3.1 Mandato istituzionale

Ai fini dell’individuazione delle finalità istituzionali e delle competenze degli Enti locali, occorre, in primo luogo, far riferimento alle seguenti fonti di diritto: a) Costituzione della repubblica (nel testo revisionato dalla legge costituzionale 18/10/2001 n. 3): • art. 114 “I Comuni… sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i prin- cìpi fissati dalla Costituzione”; • art. 118 “Le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei princìpi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza. I Comuni, le Province e le Città metropolitane sono titolari di funzioni amministrative proprie e di quelle conferite con legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze; b) Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (D.lgs. n. 267/2000) art. 13: “Spet- tano al comune tutte le funzioni amministrative che riguardano la popolazione ed il territorio comunale, precipuamente nei settori organici dei servizi alla persona e alla comunità, dell'assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico, salvo quanto non sia espressamente attribuito ad altri soggetti dalla legge statale o regionale, secondo le rispet- tive competenze”; c) L. 15-3-1997 n. 59 art. 1: che attribuisce agli enti locali “i compiti amministrativi relativi alla cura degli interessi e alla promozione dello sviluppo delle rispettive comunità”.

Tali norme non definiscono in modo esplicito, esaustivo e tassativo, le finalità e le competenze dei Comuni, e occorre pertanto far riferimento: • al principio di sussidiarietà, secondo cui le funzioni amministrative, salva esplicita previsione di legge, sono di norma attribuite ai Comuni, quale Ente più vicino ai citta- dini; • alle previsioni dello Statuto del Comune; • al complesso delle norme statali e regionali che conferiscono funzioni ai Comuni; • all’evoluzione degli assetti sociali, economici ed istituzionali che, costantemente, estende ed adegua le funzioni proprie dei Comuni.

Mandato istituzionale nei principali settori d’intervento del comune a) Le funzioni definite fondamentali

L’art. 14, comma 27, del D.L. N° 78/2010, convertito nella Legge 30.7.2010 n° 122, come modifica- to dal D.L. 6.7.2012 n° 95, convertito nella Legge 7.8.2012 n° 135 elenca come segue le funzioni fondamentali dei Comuni, ai sensi del sopra richiamato art. 118 della Costituzione: a) organizzazione generale dell'amministrazione, gestione finanziaria e contabile e controllo; b) organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito comunale, ivi compresi i servizi di trasporto pubblico comunale; c) catasto, ad eccezione delle funzioni mantenute allo Stato dalla normativa vigente;

33 d) la pianificazione urbanistica ed edilizia di ambito comunale nonché la partecipazione alla pianificazione territoriale di livello sovracomunale; e) attività, in ambito comunale, di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi; f) l'organizzazione e la gestione dei servizi di raccolta, avvio e smaltimento e recupero dei rifiuti urbani e la riscossione dei relativi; g) progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni ai cittadini, secondo quanto previsto dall'articolo 118, quarto comma, della Costituzione; h) edilizia scolastica per la parte non attribuita alla competenza delle province, organizzazione e gestione dei servizi scolastici; i) polizia municipale e polizia amministrativa locale; l) tenuta dei registri di stato civile e di popolazione e compiti in materia di servizi anagrafici nonché in materia di servizi elettorali, nell'esercizio delle funzioni di competenza statale; l-bis) i servizi in materia statistica. b) Turismo

L’art.60 del D.P.R. n.616 del 1977 attribuisce ai comuni, ai sensi dell'art. 118, primo comma, della Costituzione, le funzioni amministrative in materia di promozione di attività ricreative e gestione di impianti e servizi complementari alle attività turistiche, comprendendovi quindi gli interventi e le manifestazioni organizzate dai comuni per la promozione delle attività ricreative.

La recente Legge Regionale 1 ottobre 2015, n. 27, “Politiche regionali in materia di turismo e attrat- tività del territorio lombardo”, all’art. 7 prevede, fra l’altro, che il comune eserciti le seguenti funzio- ni: a) valorizzazione delle proprie attrattive turistiche e territoriali favorendo l'offerta integrata, l'esple- tamento dei servizi turistici di base e l'organizzazione di manifestazioni ed eventi, con facoltà di avvalersi delle associazioni, comprese le pro loco, dei consorzi e di altri organismi associativi pre- senti sul territorio; b) realizzazione di specifici progetti in materia di valorizzazione dell'offerta turistica e integrata del territorio approvati dalla Giunta regionale; c) attivazione delle procedure amministrative per l'avvio e le trasformazioni delle attività turistiche mediante l'applicazione delle disposizioni relative allo sportello unico di cui all'articolo 38 del decre- to-legge 25 giugno 2008, n. 112 (Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazio- ne, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione Tributaria) converti- to, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 e del relativo regolamento attuativo; d) raccolta e comunicazione, anche tramite le associazioni dei consumatori iscritte nell'elenco di cui all'articolo 2, comma 2, della L.R. 6/2003, delle segnalazioni dei turisti relativamente alle attrez- zature, ai prezzi delle strutture ricettive e alle tariffe dei servizi e delle professioni turistiche al fine di implementare il Sistema Informativo Regionale di cui al comma 3 dell'articolo 14; e) vigilanza e controllo, compresa la lotta all'abusivismo, sulle strutture ricettive, comprese case e appartamenti per vacanze, e sull'attività di organizzazione e intermediazione di viaggi in forma pro- fessionale e non professionale c) Cultura e spettacolo 34

L’art. 47 del D.P.R. n.616 del 1977 attribuisce ai comuni le funzioni amministrative relative alla ma- teria «musei e biblioteche di enti locali», ivi compresi tutti i servizi e le attività riguardanti ogni mani- festazione culturale e divulgativa organizzata nel loro ambito;

L’art. 49 del medesimo D.P.R. dispone che le regioni svolgono attività di promozione educativa e culturale attinenti precipuamente alla comunità regionale, o direttamente o contribuendo al soste- gno di enti, istituzioni, fondazioni, società regionali o a prevalente partecipazione di enti locali e di associazioni a larga base rappresentativa, nonché contribuendo ad iniziative di enti locali o di con- sorzi di enti locali.

L’art. 60 del medesimo DPR 616/1977 attribuisce ai comuni le funzioni amministrative in materia di promozione di attività ricreative.

L’art. 156 del D.lgs 112/1998 attribuisce ai comuni il compito di programmare e promuovere, uni- tamente allo stato ed alle regioni, “la presenza delle attività teatrali, musicali e di danza sul territo- rio, perseguendo obiettivi di equilibrio e omogeneità della diffusione della fruizione teatrale, musi- cale e di danza, favorendone l'insediamento in località che ne sono sprovviste e favorendo la equi- librata circolazione delle rappresentazioni sul territorio nazionale.

La LEGGE REGIONALE 26 febbraio 1993, N. 9, nel testo vigente, prevede (articoli 1, 2 e3) che:

- La regione promuove e realizza iniziative di promozione educativa e culturale che mirano a favorire il pieno sviluppo della personalità dei cittadini ed il progresso civile e culturale della comu- nità lombarda e, a tal fine, attua un sistema coordinato di promozione educativa e culturale in gra- do di razionalizzare ed avvalorare le risorse e le occasioni formative, favorendo l’integrazione delle attività educative con quelle culturali, per la conoscenza e la divulgazione dei valori storici, etno- grafici, artistici e culturali mediante: a) convegni, mostre, rassegne; b) indagini conoscitive sull’organizzazione e sui consumi e fabbisogni culturali; c) iniziative di studio, ricerca, documentazione attinenti ai beni e alle attività culturali; d) iniziative per recuperare e avvalorare la storia, la cultura e le tradizioni anche del mondo popolare in Lombardia; e) l’informazione sulle attività e sulle iniziative culturali più rilevanti presenti in Lombardia anche con sistemi telematici; f) ogni altra attività volta alla produzione ed alla divulgazione della cultura, anche attraverso supporti editoriali e diffusione di pubblicazioni ed altro materiale informativo che rientrino nella spe- cificità delle iniziative del settore cultura ed informazione. - Tali iniziative sono attuate dalla Regione direttamente o con la collaborazione di altri sog- getti pubblici e privati, fra i quali si individuano gli enti locali singoli o associati;

La LEGGE REGIONALE 30 luglio 2008, N. 21, nel testo vigente, prevede (articoli 1 e 2) che:

- La Regione riconosce lo spettacolo come espressione artistica, componente essenziale della cultura, fattore di aggregazione, di sviluppo economico e condizione fondamentale per la vita democratica e la crescita del territorio lombardo. La Regione nell'ambito dello spettacolo assicura l'autonomia e la libertà di produzione, programmazione e iniziativa imprenditoriale. - la Regione, in collaborazione con province e comuni e in concorso con altri soggetti pubbli- ci e privati, realizza iniziative nel campo delle attività teatrali, musicali, di danza, cinematografiche e audiovisive al fine di: a) promuovere la diffusione dello spettacolo; b) valorizzare le espressioni artistiche tradizionali e contemporanee; c) promuovere il recupero del patrimonio storico e linguistico del teatro in vernacolo, della musica popolare lombarda e del teatro di marionette e burattini; 35

d) riconoscere le espressioni artistiche di strada come forma di spettacolo; e) favorire l'innovazione, la ricerca e la sperimentazione; f) valorizzare il patrimonio storico-artistico afferente allo spettacolo; g) promuovere la formazione e l'aggiornamento del personale artistico e tecnico; h) avvicinare nuovo pubblico allo spettacolo, con particolare riguardo ai giovani; i) favorire l'imprenditoria giovanile nel settore dello spettacolo; j) favorire la collaborazione tra soggetti produttivi privi di un teatro e i gestori di teatri pubblici e pri- vati per la realizzazione di residenze temporanee.

d) Servizi sociali

Gli artt. 22, 23 e 25 del D.P.R. n.616 del 1977 attribuiscono ai comuni le funzioni amministrative re- lative all’organizzazione ed all’erogazione dei servizi di assistenza e di beneficenza, comprenden- dovi “tutte le attività che attengono, nel quadro della sicurezza sociale, alla predisposizione ed ero- gazione di servizi, gratuiti o a pagamento, o di prestazioni economiche, sia in denaro che in natura, a favore dei singoli, o di gruppi, qualunque sia il titolo in base al quale sono individuati i destinatari, anche quando si tratti di forme di assistenza, a categorie determinate, escluse soltanto le funzioni relative alle prestazioni economiche di natura previdenziale” e comprese le attività relative all'as- sistenza economica in favore delle famiglie bisognose dei defunti e delle vittime del delitto; all'assi- stenza post-penitenziaria; agli interventi in favore di minorenni soggetti a provvedimenti delle auto- rità giudiziarie minorili nell'ambito della competenza amministrativa e civile; agli interventi di prote- zione speciale di cui agli articoli 8 e seguenti della legge 20 febbraio 1958, n. 75.

La legge quadro 328/2000, prevede, fra l’altro che sono a carico dei comuni, singoli e associati, le spese di attivazione degli interventi e dei servizi sociali a favore della persona e della comunità e che i comuni sono titolari delle funzioni amministrative concernenti gli interventi sociali svolti a livel- lo locale.

Gli artt. 131 e 132 del D.lgs 112/1998 attribuiscono ai comuni i compiti di erogazione dei servizi e delle prestazioni sociali, e prevedono il conferimento ai comuni delle seguenti funzioni e compiti amministrativi concernenti i servizi sociali relativi a:

a) i minori, inclusi i minori a rischio di attività criminose (contributi alle associazioni di cui ai punti 3 e 4);

b) i giovani (contributi alle associazioni di cui ai punti 3 e 4);

c) gli anziani (contributi alle associazioni di cui ai punti 1 e 2);

d) la famiglia (contributo all’associazione di cui al punto 5);

La LEGGE REGIONALE 12 marzo 2008, N. 3, nel testo vigente, prevede (articoli 3 e 4) che: a) secondo il principio di sussidiarietà, concorrono alla programmazione, progettazione e realizzazione della rete delle unità di offerta sociali e sociosanitarie, secondo gli indirizzi definiti dalla Regione, fra gli altri i comuni, singoli ed associati, i gruppi informali di reciproco aiuto e solida- 36

rietà, i soggetti del terzo settore, le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, gli altri soggetti di diritto privato che operano in ambito sociale e sociosanitario e gli enti riconosciuti delle confessioni religiose, con le quali lo Stato ha stipulato patti, accordi o intese, che operano in ambi- to sociale e sociosanitario. b) Le unità di offerta sociali hanno, fra gli altri, i compiti di:

• aiutare la famiglia, anche mediante l'attivazione di legami di solidarietà tra famiglie e gruppi sociali e con azioni di sostegno economico (contributo all’associazione di cui al punto 5); • tutelare la maternità e la vita umana fin dal concepimento e garantire interventi di sostegno alla maternità e paternità ed al benessere del bambino, rimuovendo le cause di ordine sociale, psi- cologico ed economico che possono ostacolare una procreazione consapevole e determinare l'in- terruzione della gravidanza (contributo all’associazione di cui al punto 5); • promuovere azioni rivolte al sostegno delle responsabilità genitoriali, alla conciliazione tra maternità e lavoro ed azioni a favore delle donne in difficoltà (contributi alle associazioni di cui ai punti 3 e 4); • assistere le persone in condizioni di disagio psicosociale o di bisogno economico, con particolare riferimento alle persone disabili e anziane, soprattutto sole, favorendone la permanenza nel proprio ambiente di vita (contributi alle associazioni di cui ai punti 1 e 2); • sostenere le iniziative di supporto, promozione della socialità e coesione sociale, nonché di prevenzione del fenomeno dell'esclusione sociale (contributi alle associazioni di cui ai punti 1 e 2).

La LEGGE REGIONALE 23 novembre 2001 , N. 22, nel testo vigente, detta disciplina in materia di "Azioni di sostegno e valorizzazione della funzione sociale ed educativa svolta dalle parrocchie mediante gli oratori" e prevede, fra l’altro, che: “La Regione riconosce, sulla base dei principi ispi- ratori che fanno riferimento alla sussidiarietà, alla cooperazione, alla partecipazione e al concorso per la costituzione di un sistema integrato a favore dell’area giovanile, la funzione educativa e so- ciale svolta dalle Parrocchie mediante l’oratorio, che, in stretto rapporto con le famiglie, costituisce uno dei soggetti sociali ed educativi della comunità locale per la promozione, l’accompagnamento ed il supporto alla crescita armonica dei minori, adolescenti e giovani, che vi accedono sponta- neamente”; “La Regione riconosce altresì il ruolo delle Parrocchie quali soggetti promotori di azioni di intervento e di opportunità a favore dell’area giovanile attraverso l’attività degli oratori”.

e) Istruzione pubblica

A seguito della recente abrogazione della legge regionale 20 marzo 1980, N. 31 (Diritto allo studio - norme di attuazione) ad opera dell'art. 33, comma 1 della L.R. 26 maggio 2017, n. 15, la normati- va regionale in materia è contenuta nella L.R. 6 agosto 2007, n. 19 “Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione della Regione Lombardia” la quale prevede che spettano ai comuni, in relazione alla scuola primaria (elementari) e secondaria di primo grado (medie):

• l'istituzione, l'aggregazione, la fusione e la soppressione di scuole, in attuazione degli strumenti di programmazione; • il piano di utilizzazione degli edifici e di uso delle attrezzature, d'intesa con le istituzioni scolastiche; • la sospensione delle lezioni in casi gravi e urgenti; • la costituzione, i controlli e la vigilanza, ivi compreso lo scioglimento, degli organi scolastici a livello territoriale; • l'educazione degli adulti; • la risoluzione di conflitti di competenza tra istituzioni scolastiche. • lo svolgimento dei servizi di trasporto e di assistenza per l’autonomia e la comunicazione persona- le degli studenti con disabilità fisica, intellettiva o sensoriale.

La norma regionale dispone inoltre che alle province e ai comuni spettano, in attuazione delle ri- spettive competenze programmatorie, l'organizzazione della rete scolastica e la definizione del 37

piano provinciale dei servizi che comprendono l'offerta dei percorsi di istruzione e formazione e i servizi connessi e funzionali, quali in particolare trasporto e mense, fornitura di libri di testo e mate- riale didattico, attività di orientamento, azioni per la lotta alla dispersione scolastica, nonché per l'educazione stradale, musicale e alla salute.

La L.R. n. 15/2017 prevede inoltre:

• che i comuni curano la fornitura gratuita dei libri di testo alle famiglie degli alunni della scuola primaria del sistema nazionale di istruzione attraverso il sistema della cedola libraria, garantendo la libera scelta del fornitore da parte delle famiglie stesse. • il trasferimento ai comuni, in forma singola o associata, dello svolgimento, in relazione all’istruzione secondaria di secondo grado e ai percorsi di istruzione e formazione professionale, dei servizi di trasporto e di assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli studenti con disabilità fisica, intellettiva o sensoriale.

f) Attività sportive

L’art.60 del D.P.R. n.616 del 1977 attribuisce ai comuni, ai sensi dell'art. 118, primo comma, della Costituzione, le funzioni amministrative in materia di promozione di attività ricreative e sportive e gestione di impianti e servizi complementari alle attività turistiche, comprendendovi quindi gli inter- venti e le manifestazioni organizzate dai comuni per la promozione delle attività ricreative e sporti- ve; in particolare il Comune è propulsore di attività sportive non agonistiche, ossia di base, con im- piego delle proprie risorse finanziarie per stimolare, gestire e assistere le manifestazioni sportive di carattere ludico, nell'interesse di tutta la popolazione locale.

La legge regionale 8/10/2002, n. 26 riconosce la funzione sociale delle attività sportive ed impegna la Regione a promuovere lo sviluppo

- a) della pratica sportiva e delle attività motorie da parte di tutti i cittadini, differenziate per le diverse categorie di utenti e per le diverse fasce d’età ed adeguate alle esigenze di ciascuno; - b) delle attività sportive quale strumento di prevenzione, cura, riabilitazione e benessere psicofisico di tutti i cittadini, sostenendo in particolare iniziative con carattere motorio sportivo, rivol- te a persone con difficoltà psicofisiche, organizzate da soggetti pubblici e privati senza scopo di lu- cro che perseguano l’educazione e l’assistenza di portatori di handicap; - c) delle attività motorio-sportive da parte delle fasce deboli, utili al superamento del disagio e del disadattamento, in particolare giovanile.

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3.2 Missione Linee programmatiche Tratto dalle LINEE PROGRAMMATICHE APPROVATE CON DELIBERA CONSIGLIARE N. 22 DEL 09.06.2014, con alcune integrazioni conseguenti all'esperienza dei primi 2 anni di amministrazione

Personale dipendente del Comune Per un’efficace ed efficiente svolgimento dell’attività amministrativa è fondamentale il ruolo del personale dipendente. Esso rappresenta il tramite dell’Amministrazione con i Cittadini ed è per noi essenziale la sua motivazione e valorizzazione.

Anno Totale dipendenti 2009 50 2014 46 2016 41

Blocco delle assunzioni con possibilità di copertura dei posti lasciati liberi solo 1 ogni 5 ad eccezione della Polizia Locale.

Riorganizzazione di alcuni Uffici con ridistribuzione di funzioni e di personale al fine di assicurare comunque la continuità dei servizi erogati alla cittadinanza.

La situazione del nostro Comune è particolare, poiché si trova ad erogare servizi e relativi costi per la popolazione della Valchiavenna (quali, ad esempio, quelli turistici, sportivi, l’asilo nido, ecc.). Per questo occorre, anche in considerazione degli obblighi normativi per i piccoli Comuni e delle specializzazione dei nostri uffici, individuare forme di gestione associata di funzioni e servizi.

Assetto istituzionale É necessario proseguire con determinazione il percorso avviato che lavora alla costruzione di una Comunità di Valle, che unisce le forze, condivide una prospettiva di sviluppo e lavora insieme. Individueremo, a seguito di confronto e discussione, il percorso migliore da intraprendere, nel quale Chiavenna dovrà certamente avere un ruolo importante.

Turismo Realizzazione di un’APP scaricabile sul telefonino che accompagni la visita della città; dai musei, alle mostre, alle iniziative, ai negozi, bar, ristoranti con un mappa interattiva. Insomma una città a portata di click! Realizzazione di un calendario in tempo reale delle iniziative e delle opportunità previste in città. Sostegno alle diverse iniziative proposte ed organizzate da parte dei numerosi soggetti attivi in città in questo ambito. Realizzazione di patrocini, collaborazioni ed iniziative direttamente costruite da parte del Comune. Potenziamento del ruolo del Consorzio Turistico della Valchiavenna individuando, in accordo con altri Enti, linee di sviluppo che realizzino un’unità di intenti e di obiettivi con le diverse presenze del settore, operando in una logica di Valle al fine di unire le forze ed essere maggiormente rappresentativi nei contesti nazionali ed internazionali. Vorremmo realizzare un PIANO PER IL TURISMO, coinvolgendo tutti gli attori che concorrono direttamente e indirettamente a qualificare l’offerta turistica, per incentivare la costruzione consensuale di un sistema integrato, che assicuri uno sviluppo sinergico. Per mettere a “sistema” il comparto turistico si favorirà la stabile collaborazione tra i diversi comparti/assessorati all’interno dell’amministrazione comunale (Turismo, Sport e Attività produttive, Istruzione e Cultura, Urbanistica, Manutenzione e Ambiente) e gli altri enti del territorio come la Comunità Montana oltre che con tutte le realtà produttive e di categoria (es. Albergatori, Commercianti, Artigiani, Scuola Alberghiera, Produttori agricoli). 39

L’intervento pubblico avrà un ruolo di facilitatore per: aiutare a individuare le condizioni di scenario e di evoluzione del sistema turistico, offrendo agli imprenditori locali le conoscenze necessarie a sviluppare un adeguato processo di decisione, sulla base di conoscenze necessarie e aggiornate; aumentare la consapevolezza del ruolo, delle risorse, dei valori e delle tradizioni locali; concorrere a delimitare i vincoli che definiscono la compatibilità tra il modello di offerta turistica, le condizioni ambientali e le scelte infrastrutturali, urbanistiche, ecc. lavorare sulla cultura del turismo, indirizzare le conoscenze, le abilità e le motivazioni verso una nuova responsabilità individuale e collettiva che trova fondamento in un’identità comune e condivisa; informazione e formazione degli imprenditori, degli addetti attuali e futuri (ex. Scuola Alberghiera) per poter efficacemente stimolare, supportare e accompagnare un’idea di progettualità di territorio. Opereremo per fare in modo che il turismo, inteso nella più ampia accezione, possa non solo convivere con le altre attività sociali ed economiche presenti sul territorio, ma, per la sua rilevanza e per la sua trasversalità, possa promuovere la difesa e la valorizzazione del territorio e delle sue specificità e identità, rappresentando nel contempo un’opportunità di crescita economica e occupazionale. L’idea di turismo che sosteniamo passa anche attraverso uno stretto legame tra: AGRICOLTURA E TURISMO, inteso sia come conservazione e difesa ambientale, sia come promozione del consumo di prodotti tipici sia nelle strutture ricettive e nella rete commerciale; TURISMO ED ECONOMIA, si pensi in particolare alla necessità di destagionalizzare il turismo al fine di consentire un’occupazione stabile e l’impiego di personale locale, opportunamente formato; TURISMO E CULTURA, dove l’obiettivo principale è individuato nella valorizzazione delle proposte culturali esistenti in chiave turistica, sia in termini di patrimonio storico culturale da valorizzare e fruire, sia in termini di eventi; AMBIENTE E TURISMO, pensiamo alla necessità di sostenere e promuovere la valorizzazione del territorio, oltre che come tutela del patrimonio naturalistico, anche in termini di qualità architettonica, degli arredi urbani, sotto il profilo estetico, paesaggistico e ambientale nella consapevolezza che le strutture ricettive devono essere inserite in un contesto di qualità da intendersi non solo in senso strutturale, ma anche a livello immateriale/relazionale (atmosfera, accoglienza, rapporto con l’ospite, cultura).

CHIAVENNA: città al centro delle Alpi Vorremmo fare di Chiavenna un laboratorio di applicazione della Convenzione delle Alpi provando a tradurre in concreto le occasioni che questo strumento offre. Per una città Alpina, fortemente legata al suo territorio ed alle sue peculiarità, capace di trasformare tutto questo in opportunità. Proseguiremo il percorso intrapreso all’interno del Patto Europeo dei Sindaci (PAES) che mira alla costruzione di uno sviluppo sostenibile con un’attenzione particolare ai temi ambientali, energetici e di impatto.

CHIAVENNA: una città smart Chiavenna si candida certamente ad essere un modello di SMART CITY, una città intelligente, innovativa, creativa, partecipata, vivace, del buon vivere. Vorremmo lavorare fortemente per costruire il progetto “CHIAVENNA SMART CITY” consapevoli di poter ottenere risultati importanti. Il Comune di Chiavenna entrerà a far parte dell’Osservatorio Nazionale sulle Smart City di ANCI, il luogo in cui le città più innovative d’Italia si confrontano e si scambiano suggerimenti ed esperienze.

CHIAVENNA: Città Slow legata al suo territorio, alla tradizione, alla cultura, alla gastronomia, alla ristorazione e all’artigianato. Intendiamo proseguire su questo tema al fine di aumentare le ricadute turistiche sulla nostra città in particolare sul rapporto tra territorio ed i suoi prodotti, le sue tradizioni, le sue specialità, l’artigianato e l’enogastronomia.

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CHIAVENNA: Bandiera Arancione il riconoscimento della bandiera arancione è un privilegio riservato a poche realtà della Lombardia. Intendiamo proseguire con determinazione sulla strada della valorizzazione di questo riconoscimento aumentando la collaborazione con le altre località che hanno raggiunto questo risultato. In collaborazione con gli altri comuni e con il Touring sarà possibile partecipare a progetti condivisi per un’importante ricaduta sul territorio.

CHIAVENNA e l’Europa La Valchiavenna è uno dei pochi PROGETTI PILOTA nazionali per le AREE INTERNE. Ci saranno risorse da investire, ma soprattutto un progetto ed un’idea di Valchiavenna capace di creare sviluppo, lavoro, opportunità, con uno sguardo particolare per i giovani. Insomma, costruiremo insieme una Valchiavenna 2.0, un sistema nuovo. Per viverci meglio e per attrarre qui un maggior numero di persone ed imprese. In questo percorso al Comune di Chiavenna sarà indubbiamente affidato un ruolo specifico, importante, trainante. Vorremmo che Chiavenna rappresenti un esempio di come le opportunità europee, anche in termini di finanziamento, possono essere reali e diventare azioni concrete. In questi anni abbiamo creato le condizioni per iniziare un percorso senza precedenti. I prossimi cinque anni saranno quelli in cui realizzeremo molte iniziative per un nuovo modello economico e di sviluppo sostenibile di Chiavenna e della Valchiavenna.

CHIAVENNA e le sue frazioni Consideriamo di vitale importanza le frazioni di Chiavenna alle quali vogliamo dedicare la massima attenzione ed un ascolto continuo. In particolare vorremmo sperimentare iniziative finalizzate a favorire il recupero degli immobili sia per vivacizzare le diverse località sia per una migliore valorizzazione dei luoghi. Riteniamo sia fondamentale concentrare l’attenzione sulla qualità della vita dei residenti e sui servizi/infrastrutture necessari per rispondere alle esigenze dei cittadini (parcheggi, raccolta rifiuti, sicurezza, difesa del suolo e del territorio, ordine e manutenzione).

Rifiuti Continua il percorso per arrivare ad un sistema tariffario puntuale ovvero secondo la logica “più rifiuti produci e più paghi” con l’individuazione dell’opportuna formula per un giusto equilibrio che tuteli anche le famiglie più numerose. Puntiamo ad una ulteriore riduzione della parte indifferenziata, ad una maggiore qualità della parte differenziata e, se i risultati saranno importanti, potremo pensare ad una riduzione dei costi. E’ partita nel 2017 la soluzione innovativa per il riconoscimento dei sacchi che sono distribuiti attraverso una specifica codifica personalizzata ad utente. La gestione della questione rifiuti prevede momenti di confronto con le categorie e con i cittadini al fine di raccogliere osservazioni, proposte, suggerimenti. In particolare si intende programmare una intensa attività di sensibilizzazione ed informazione in materia attraverso il coinvolgimento delle scuole e dei singoli cittadini. A fianco di queste iniziative sarà indispensabile affiancare un sistema di controlli al fine di garantire il massimo rispetto delle regole previste ed il raggiungimento degli obiettivi. In questi anni è stata realizzata una funzionale Piazzola nei pressi del Campo Sportivo Comunale: intendiamo valorizzare questa opportunità che può contribuire al miglioramento dell’intero sistema di raccolta e smaltimento avviando anche ragionamenti innovativi sugli orari di fruizione della stessa (ad es. nelle giornate festive/non lavorative - in loco o con punto di raccolta protetto). Ridurre i quantitativi prodotti e migliorare la capacità di differenziare è la principale strada per provare a ridurre il costo di un servizio che poi si riversa sui bilanci delle famiglie. Si è proceduto ad una prima revisione dei calendari e dei giorni di raccolta al fine di incentivare la raccolta differenziata, oltre a relizzare, promuovere e distribuire nuovo materiale informativo. Sede privilegiata di confornto e lavoro è stata la commissione LLPP che ha affrontato e affronta la questione rifiuti monitorando costantemente i risultati prodotti.

Governo del territorio e pianificazione urbanistica

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Sperimentazione ed applicazione del vigente PGT approvato nel mese di novembre 2011 per comprendere se vi siano possibili interventi migliorativi da promuovere, nella consapevolezza che il consumo del suolo deve essere responsabile e inserito in una più vasta prospettiva, anche a medio e lungo termine. Vogliamo studiare ed approfondire la possibilità di dare vita ad un sistema di incentivazione del recupero del patrimonio edilizio esistente con la valutazione di specifici incentivi ed agevolazioni anche attraverso un rinnovo e un potenziamento degli strumenti in uso come il “Regolamento recupero delle facciate nel Centro Storico” e il “Regolamento per l’erogazione contributi per il Recupero Edilizio in Pianazzola” da estendere anche ai vecchi nuclei delle frazioni. La nuova disciplina urbanistica introduce sempre più il concetto della concertazione tra pubblico e privato: per questo motivo rigore, chiarezza e trasparenza diventano i fondamentali principi cui ispirarsi. Rafforzamento delle iniziative a supporto dei tecnici operanti sul territorio comunale per la gestione ed il monitoraggio delle pratiche edilizie (procedure on-line, calendarizzazione delle riunioni della Commissione Paesaggio, predisposizione di format standard per le pratiche edilizie, ecc.). Predisposizione di linee guida sull’utilizzo a fini commerciali degli spazi comunali (attrezzature ed installazioni a supporto delle attività di ristorazione e somministrazione). Con l’avvenuta pubblicazione dell’avviso di approvazione definitiva sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (BURL) – Serie Inserzioni e Concorsi n. 11 del 15 marzo 2017, è in vigore la prima variante (conservativa) al Piano di Governo del Territorio del Comune di Chiavenna.

“Il Fantastico Mondo delle Associazioni” Una delle ricchezze principali del nostro Comune è senza dubbio la presenza delle associazioni. Si tratta di luoghi in cui moltissime persone mettono a disposizione il proprio tempo, la passione, le energie per una forma di servizio alle persone ed alle famiglie. Intendiamo partire da qui. Da un continuo e costante confronto con le associazioni offrendo la massima collaborazione ed il supporto, per consolidare queste positive esperienze e condividere iniziative e proposte.

“Oggi fare impresa è davvero un’impresa!” Artigiani, liberi professionisti, commercianti, esercenti, baristi, ristoratori… Anche in questo caso assicuriamo il massimo impegno per costruire un RAPPORTO DI FIDUCIA E COLLABORAZIONE RECIPROCA. Questo avverrà attraverso la valorizzazione del tavolo partecipato/commissione specifica e con altre modalità da individuare a seguito di confronto. Se la situazione economico/finanziaria lo consentirà (se sarà quindi sostenibile la relativa copertura economica in base alle scelte di finanza locale dello Stato centrale) vorremmo valutare la sperimentazione di una “no tax area” legata in particolare al centro storico che consenta di alleggerire il peso della tassazione locale su chi intende aprire una nuova attività. Sperimentazione di forme di collaborazione con le attività di impresa, in particolare i commercianti, al fine di legare il pagamento delle imposte comunali ad iniziative specifiche di richiamo turistico. “Dimmi per che cosa pago” sarà un programma di informazione trasparente che metterà in evidenza come vengono utilizzate le risorse economiche versate al comune da parte degli esercenti. Vorremmo avviare una valutazione preliminare per la sperimentazione del “Parcometro turistico”. Il tagliando del parcheggio, a seguito di una convenzione, darà diritto a sconti e condizioni particolari nei negozi, nei bar e ristoranti della città. Semplificazione ed agevolazione di tutto il sistema dell’occupazione di suolo pubblico legato ad attività commerciali e di ristorazione, nei termini di azioni consentiti dalla normativa.

Cultura La cultura è indubbiamente un settore centrale per Chiavenna che può davvero diventare un volano per l’economia locale. E’ stato realizzato ed è in continua evoluzione il PIANO PER LA CULTURA. Uno strumento che vada oltre i singoli interventi in materia culturale, ma indichi obiettivi e strategie, coinvolgendo le categorie, per trasformare in ricchezza e lavoro le grandi bellezze del territorio. I lavori preparatori

42 di questo strumento saranno realizzati in collaborazione con i diversi soggetti attivi in questo settore ed in particolare con il supporto del Centro di Studi Storici Chiavennaschi. Realizzazione di un calendario annuale delle manifestazioni culturali, sportive e delle associazioni locali per evitare sovrapposizioni di date ed eventi. La realizzazione del Museo Archeologico della Valchiavenna presso la sede della “Caurga” rappresenta un’ulteriore opportunità per una promozione culturale della nostra città. Ci siamo impegnati personalmente in questi anni riuscendo a raggiungere lo storico risultato di ottenere l’autorizzazione al deposito in Chiavenna di oltre duecento reperti archeologici raccolti nelle campagne di scavo. La Storia della Città, grazie anche al nostro impegno, resterà qui e potrà essere valorizzata e conosciuta. Nei prossimi mesi dovrebbe concretizzarsi il trasferimento della Biblioteca comprensoriale presso l’edificio “ex convento dei Cappuccini”. Questa scelta realizzerà un interessante polo culturale e formativo in una sede prestigiosa e nel cuore della città. La nuova organizzazione della biblioteca consentirà di dedicare spazi riservati a particolari fasce di età come quella dei ragazzi e dei bambini. Potenziamento dell’utilizzo e della valorizzazione di Palazzo Vertemate Franchi anche per attività complementari all’ordinaria fruizione turistica quali eventi e manifestazioni particolari. Lavoreremo fortemente, in collaborazione con la Comunità Montana della Valchiavenna ed i diversi soggetti del territorio, per avviare l’iter per il riconoscimento dei Crotti quale patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.

Una città attiva… Collaborazione alla realizzazione di eventi e manifestazioni di richiamo turistico come la Sagra dei Crotti e la Notte Bianca, cercando di trovare le migliori soluzioni organizzative. Rivitalizzazione di alcune piazze ed in particolare di Piazza Crollalanza con la proposta di un “Mercato del passato e del territorio” (antiquariato, prodotti artigianali, gastronomici e agricoli del territorio).

Sguardo al futuro: innovazione Il tema dell’innovazione sarà sicuramente una delle sfide che regalerà grandi soddisfazioni. I SERVIZI DEL COMUNE A CASA TUA. Oggi siamo abituati a pensare che per ricevere un servizio dal Comune ci si debba recare in Municipio, allo sportello, magari più volte o facendo la fila. I servizi in Municipio rimarranno anche domani, ma vorremmo fare in modo che il Comune possa offrire i servizi ai cittadini anche direttamente e comodamente a casa loro. Per questo realizzeremo un sistema informatico che consentirà di ricevere risposte, certificati, effettuare pagamenti on line direttamente da casa, anche tramite adesione a campagne nazionali e regionali. Realizzeremo un ambizioso programma di rete WI FI per la città, in collaborazione anche con aziende e realtà private per consentire di essere collegati, in maniera efficiente, con i servizi della rete e le opportunità che offre. Vorremmo promuovere un programma di EDUCAZIONE DIGITALE nei confronti delle fasce di età che non utilizzano ordinariamente gli strumenti informatici (pensionati e anziani). HAI QUALCOSA DA DIRE AL COMUNE? CI INTERESSA MOLTO… FALLO DAL TUO TELEFONO. Sperimenteremo un servizio, utilizzabile su un normale telefonino o tablet, che consentirà di fare segnalazioni, inviare proposte, esprimere idee in tempo reale. Il cittadino potrà ricevere risposte con lo stesso canale e seguire l’iter della sua segnalazione.

Scuola: da qui nasce il futuro della Città La scuola è il luogo in cui si formano i nuovi cittadini di domani. Intendiamo dedicare una particolare attenzione agli insegnanti, ai bambini, ai ragazzi e alle loro famiglie attraverso servizi scolastici definiti nel piano di diritto allo studio, con relativo piano dell’offerta formativa (POF), ottimizzato ed incrementato, per quanto possibile nella spesa. Si effettuerà un’attenta verifica dei progetti proposti, tenendo conto dei diversi bisogni di ogni piccolo cittadino. È nostra intenzione sviluppare un LABORATORIO SCUOLA: un gruppo aperto a chi vorrà collaborare (scuola, associazionismo, oratorio, ecc.) per realizzare proposte in questo campo, con 43 l’intento di sviluppare iniziative finalizzate al benessere fisico e psicologico dei bambini, adolescenti e giovani del nostro paese. Organizzazione di percorsi di formazione per i genitori al fine di aiutarli a svolgere al meglio questo compito all’interno della società: l’educazione dei figli. Politica scolastica da parte dei “piccoli cittadini” attraverso la costituzione di un Consiglio Comunale dei bambini. Una specifica attenzione verrà posta al tempo “extra scolastico”, nel periodo in cui le scuole sono chiuse per le vacanze, organizzando “momenti di aggregazione” guidati da educatori coadiuvati da volontari e associazioni. Vorremmo organizzare una rassegna annuale di film/documentari rivolta ai bambini esplorando la possibilità di collegarci ad iniziative di questo tipo di carattere regionale ed internazionale.

Giovani Una grande attenzione dovrà essere dedicata ai giovani. Crediamo rappresentino la principale risorsa in vista delle sfide future. • individuare un luogo in cui offrire proposte ed occasioni di confronto e di realizzazione di attività culturali, sociali e un contesto stimolante l’imprenditorialità giovanile, dove si creino le condizioni per: agevolare l’incontro tra giovani professionisti, favorire le sinergie professionali e le start up giovanili. • coinvolgerli maggiormente nella gestione del Comune e nelle decisioni che l’Amministrazione Comunale andrà a prendere; • proseguire e potenziare l’esperienza della “LEVA CIVICA”: i coscritti diciottenni condividono con l’Amministrazione Comunale un impegno a servizio della propria comunità. • Proseguire e potenziare l’esperienza del “Servizio Civile Volontario” e delle altre iniziative di coinvolgimento dei giovani nell’impegno a favore della comunità (Garanzia Giovani, Dote Comune ecc), favorendo il coinvolgimento dei giovani all’interno delle associazioni,

Sport Collaborazione con tutte le società sportive per la realizzazione delle loro attività e per l’organizzazione di manifestazioni sportive. Realizzazione della giornata dello Sport con premiazione degli sportivi dell’anno. Sono stati ristrutturati ed ampliati gli spogliatoi a servizio del campo sportivo comunale e sono previsti interventi a miglioramento delle strutture esistenti.

Servizi alla persona Nel tempo i bisogni sociali non sono solo aumentati, ma sono anche sempre più differenziati. I cambiamenti nella struttura familiare con la progressiva riduzione della natalità, l’incremento dell’occupazione femminile, delle separazioni, dei divorzi e delle famiglie monoparentali con figli hanno reso la famiglia sempre meno capace di dare risposta a determinate esigenze e inevitabil- mente è cresciuta la domanda di servizi verso l’ente pubblico. Nonostante le sue fragilità, la famiglia è comunque il luogo di creazione dei legami primari e di sperimentazione delle relazioni personali, ambito capace di prestare funzioni di cura e di valorizza- zione delle persone, ma allo stesso modo è una cellula economica fondamentale e il nucleo prima- rio di qualsiasi welfare, in grado di tutelare i deboli garantire cura, a patto di ricevere gli adeguati supporti. La famiglia infatti adempie ad alcune funzioni fondamentali che vanno dalla socializzazio- ne dei bambini alla cura dei malati e degli anziani In tale prospettiva, Amministrazione intende promuovere politiche a sostegno della famiglia (Family friendly) finalizzati a - favorire l’assolvimento delle responsabilità familiari

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- sostenere la genitorialità e le nascite - rafforzare i legami familiari - armonizzare la vita familiare con quella lavorativa - garantire maggiore tutela ai membri deboli della famiglia - creare reti di solidarietà locali Lo scopo delle politiche familiari è aiutare le famiglie a realizzare i loro progetti di vita e a costruire un legame forte con il territorio, un territorio in grado di offrire servizi rispondenti alle esigenze delle famiglie residenti e ospiti(turisti).

I profondi mutamenti nella struttura sociale hanno fatto emergere a fianco dei bisogni sociali e assistenziali tradizionali, nuovi bisogni e nuove emergenze. Tra i bisogni tradizionali evidenziamo quelli degli anziani, per sottolinearne alcuni aspetti particolari (aumento delle persone anziane sole e con problemi di non autosufficienza più o meno inseriti in nuclei familiari sempre più piccoli, spesso caratterizzati da una grande fragilità nei compiti di cura o accuditi da personale straniero). Un’altra peculiarità emersa negli ultimi decenni, ma destinata ad aumentare sensibilmente, è legata alla problematica delle demenze, che richiede un’elevata specializzazione e un consistente sostegno da parte del comparto socio sanitario, ma anche, a livello dell’ente locale; sarà nostro compito individuare forme di sostegno e formazione ai familiari impegnati nella cura. Anche in Valchiavenna ci si confronta con gli effetti del fenomeno migratorio, che porta spesso nuove urgenze e bisogni e richiede risposte anche di tipo innovativo sia di supporto e sostegno che in termini di integrazione sociale. A ciò si aggiungono oggi le conseguenze provocate dal difficile contesto economico che, con la diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie, fanno riemergere con forza anche i bisogni primari (casa, alimenti, utenze domestiche) determinati dalla perdita della posizione sociale (nuove povertà, perdita del lavoro).

A tal fine si intende promuovere iniziative volte a promuovere occasioni di lavoro, creando sinergie con enti, Ufficio di Piano, associazioni e mondo profit, utilizzando il lavoro accessorio, i tirocini risocializzanti e gli strumenti messi a disposizione dalla Regione e dallo Stato (ex. Dote Comune, Dote lavoro, Politiche attive del lavoro), orientati prevalentemente agli adulti in difficoltà. Si proseguirà, potenziandola, la relazione con la Caritas zonale e i benefattori, per coordinare le forme di sostegno economico alle famiglie più disagiate, ma anche attraverso forme di scambio tipo “patti di collaborazione”, “baratto amministrativo”, previa verifica amministrativa. Sul tema della casa si intende valutare la possibilità di creare, in rete con altri soggetti pubblici e privati, nuove forme di housing sociale, per rispondere ai bisogni emergenti, di carattere temporaneo e nuove modalità di sostegno agli affitti.

In questa prospettiva, e nonostante la presenza di vincoli di bilancio sempre più pesanti e restrittivi, l’intervento dell’Amministrazione in ambito dei servizi gestiti in forma associata (area anziani, minori, disabili) è stata e sarà in questi anni sempre più consistente. Oltre alle povertà legate ad una situazione economica occorrerà dedicare la massima attenzione a nuove difficoltà di carattere relazionale, affettivo, educativo.

Il Comune ha perseguito gli obiettivi indicati nell’ambito del servizio associato gestito dalla Comunità Montana, arrivando nel 2012 alla delega totale di questa funzione all’Ufficio di Piano. I servizi socio assistenziali hanno raggiunto un buon livello qualitativo e quantitativo e rispondono in larga parte alle esigenze essenziali dei cittadini. Importante è anche il ruolo del Servizio di segretariato sociale istituito presso il Comune ed aperto tutti i giorni.

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Un’importantissima struttura nel settore sociale è anche la Casa di Riposo “Città di Chiavenna”, gestita da una fondazione che fornisce uno dei più rilevanti servizi sociali così come i servizi di residenzialità gestiti dal privato sociale (sia nell’area degli anziani che della disabilità). Le attività realizzate a livello comprensoriale sono attuate nel solco del principio di sussidiarietà anche in collaborazione con Caritas, Centro di Ascolto, associazioni e oratori, che operano nel settore sociale. Il raccordo, funzionale e sostanziale, tra organizzazioni non profit ed enti locali è auspicabile, soprattutto, in virtù delle numerose iniziative che, in questi ultimi anni, sono andate progressivamente strutturandosi nel tessuto sociale, in specie a livello comunale. Inoltre, tali organizzazioni sono definite da un’elevata ed incisiva partecipazione dei diversi gruppi di portatori di interessi, quali volontari, lavoratori, utenti e privati. Tutti questi elementi fanno sì che le organizzazioni non profit debbono poter trovare nelle istituzioni municipali un interlocutore primario e consapevole delle risorse esistenti in seno alla collettività, così da realizzare pienamente il dettato costituzionale. A tal fine si intende promuovere forme di “Cittadinanza attiva”, di partecipazione alla gestione e manutenzione del territorio e dei servizi di interesse generale, con l’obiettivo di radicare nella comunità forme di cooperazione attiva, rafforzando il rapporto di fiducia con il comune e tra i cittadini stessi. Si intende sostenere inoltre la comunicazione , il confronto e la cooperazione tra le associazioni e le organizzazioni del privato sociale, anche attraverso la creazione di un portale che funga da “vetrina delle associazioni” Nel corso del quinquennio la Comunità Montana ha progressivamente aumentato la propria quota di partecipazione alle spese permettendo una riduzione significativa dei contributi da parte dei singoli Comuni fra cui il nostro, a fronte di un mantenimento complessivo delle risorse allocate e dei Servizi erogati. Intendiamo proseguire su questa strada della collaborazione con gli altri Comuni e con il coinvolgimento, anche economico, della Comunità Montana della Valchiavenna. Non rientra tra le funzioni delegate alla Comunità Montana la gestione dell’Asilo Nido i cui costi sono coperti in parte dalle rette degli utenti, in parte da un modesto contributo regionale e la quota restante dal Comune. Riguardo al nido si è già provveduto ad ampliare l’orario di frequenza e a potenziare il servizio, si intende proseguire nel miglioramento dell’offerta, adeguandola alle nuove esigenze e richieste della popolazione, anche attraverso nuove iniziative educative, formative e di servizi. prospettiva si valuterà l’opportunità di costruire le premesse per una gestione associata del Nido di Chiavenna e degli altri nidi presenti sul territorio. Una particolare attenzione è dedicata alla prevenzione delle forme di disagio sociale e delle dipendenze, in particolare sono state avviate forme di contrasto del gioco d’azzardo, che verranno ampliate e potenziate, attraverso campagne di sensibilizzazione; una puntuale mappatura delle installazioni di gioco, per verificare la consistenza del fenomeno e verificare le distanze dai luoghi sensibili, e forme di incentivi agli esercizi pubblici che non installano o disinstallano apparecchiature di gioco.

Sicurezza stradale e piano urbano del traffico Viene continuata l’azione della vigilanza per una nuova pianificazione del traffico incidendo su alcuni comportamenti scorretti degli automobilisti verso le utenze più deboli dei pedoni e dei ciclisti. Sentieristica: I sentieri sono frutto del lavoro dei nostri antenati e patrimonio storico che riteniamo chiave di volta e via preferenziale per la conoscenza del nostro territorio e per la sua gestione. La valorizzazione dei percorsi e dei sentieri e la loro promozione sarà uno dei nostri principali impegni per i prossimi cinque anni.

Sicurezza L’esigenza di sicurezza è oggi più che mai sentita da tutti noi. Costante è stato il monitoraggio e la collaborazione che il Corpo di Polizia Locale ha avuto con le altre Forze dell’ordine con particolare riferimento ai Carabinieri. Diversi sono stati gli interventi diretti dell’Amministrazione al fine di garantire la corretta e rispettosa convivenza fra le diverse istanze dei Cittadini. Si è concordato con le Forze dell’Ordine, con i Sindaci della Valchiavenna e la Comunità Montana il potenziamento della videosorveglianza a livello di Valle opera finanziata ed in parte già realizzata.

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Intendiamo proseguire questo percorso con decisione perché riteniamo che il bisogno di sicurezza sia alla base di una vita serena e tranquilla.

Ospedale Costante è stato il livello di attenzione da parte dell’Amministrazione nei confronti dell’Ospedale visto il suo fondamentale ruolo di Presidio del territorio, vitale per la nostra Comunità anche nell’ottica della sua crescente vocazione turistica.

4. Analisi del contesto interno ed esterno

La seguente scheda sintetizza la rilevazione delle informazioni di contesto interno ed esterno in termini di punti di debolezza/minacce e punti di forza/opportunità nelle principali quattro dimensio- ni: organizzazione, risorse strumentali ed economiche, risorse umane e salute finanziaria.

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ANALISI DEL CONTESTO INTERNO ED ESTERNO Punti di forza/opportunità Punti di debolezza/minacce

Il Comune è il punto di riferimento al quale la cittadinanza si rivolge per problematiche di vario tipo. L’Ente si pone sovente come possibile volano di iniziative che possano produrre ricadute favorevoli sul territorio e sulla cittadinanza. Risorse strumentali ed economiche Il Comune è dotato di buone risorse strumentali e patrimo- niali. Sarebbe dotato anche di buone risorse economiche e fi- nanziarie se potesse usufruire delle imposte locali sulla ca- sa riscosse dai suoi uffici. Economia Il perdurare della congiuntura economica particolarmen- te negativa e sfavorevole (già presente da anni), con carattere di grave “crisi economico-sociale”, che inte- ressa l’economia nazionale ed internazionale ed ha quindi, necessariamente, pesanti ripercussioni anche a livello locale. L’Amministrazione è, quindi, consapevole che l’obiettivo di sistema di contenimento della spesa pubblica, nell’attuale contesto, richiede di operare in condizioni particolarmente impegnative, al limite della sostenibilità. Ciononostante auspica il massimo impegno e richiede ogni sforzo alla struttura tutta, per il raggiungimento de- gli obiettivi prefissati, nella convinzione che i risultati, se conseguiti, vadano a beneficio della comunità. Organizzazione Il caos normativo che affligge gli enti locali ostacola una ponderata e stabile definizione dell’organizzazione degli uffici e dei servizi comunali. Altre criticità sono connesse alla complicazione buro- cratica (con eccesso di pianificazione, moltiplicazione dei centri di controllo, caos legislativo, vincoli e limiti di spesa che ostacolano la normale attività dell’ente). Finanze I tagli nei trasferimenti dallo Stato accompagnati da una scelta legislativa di utilizzare le finanze degli enti locali per risanare i bilanci dello Stato, rischiano di compro- mettere la potenzialità di spesa (e quindi di erogazione dei servizi) del Comune. Tale situazione mina anche i rapporti con i contribuenti che versano tributi di imposte comunali che però non restano attribuite al Comune e che è pertanto impossibilitato a fornire i servizi legitti- mamente attesi dai cittadini.

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5. Elenco obiettivi 5a) Obiettivi strategici rivolti a tutte le aree. Obiettivo 1 Miglioramento dell’organizzazione dell’ente – partecipazione dei responsabili alla programmazione ed alla verifica degli obiettivi – Gestione del personale 2017 – 2018 - 2019 Obiettivo 2 Misure intese a favorire l’attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2017 – 2018 - 2019 Obiettivo 3 Dematerializzazione e servizi on line 2017 – 2018 – 2019 Obiettivo 4 Mantenere i livelli di servizio alla cittadinanza 2017 – 2018 - 2019 5b) Obiettivi strategici delle singole aree Obiettivo 1 (Area Finanziaria Informatica) Nuova contabilità, DUP, Bilancio armonizzato. Obiettivo 2 (Area Finanziaria Informatica) Utilizzo nuovo software per la rilevazione delle presenze in funzione della predisposizione dei dati economici del personale, nonché delle statistiche annuali del personale Obiettivo 3 (Area Finanziaria Informatica) Allineamento e controllo incrociato banca dati IMU a seguito di migrazione dati per cambio procedura software ai fini della bollettazione a decorrere dall’anno 2018

Obiettivo 4 (Area Finanziaria Informatica) Recupero IRAP a credito da dichiarazione anno 2015 Obiettivo 5 (Area amministrativa) Adeguare l’organizzazione dell’ente alla digitalizzazione e dematerializzazione dei flussi documentali. Obiettivo 6 (Area amministrativa) Sviluppo e miglioramento servizi sociali

Obiettivo 7 (Area amministrativa) Adempimenti finalizzati al passaggio all’Anagrafe naziona- le della popolazione residente (ANPR) Obiettivo 8 (Area amministrativa) Nido – scuola materna – Diritto allo studio

Obiettivo 9 (Area tecnica urbanistica edilizia) Misure intese a favorire l’attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2017 – 2018 - 2019 Indicazioni PNA settore Urbani- stica edilizia e controllo territorio

Obiettivo 10 (Area tecnica manutentiva) Attuazione programma opere pubbliche: Strategia Area interna – altre iniziative finanziate da Regione, Provincia, Comunità Montana

Obiettivo 11 (Area tecnica manutentiva) Manutenzione del territorio, strade, verde Obiettivo 12 (Area sicurezza) Potenziamento attività polizia locale associata Obiettivo 13 (Area sicurezza + area amministrativa + area tecnico manutentiva) Marketing territoriale, promozione turistica – gestione eventi ricreativi, turistici, sportivi e culturali Obiettivo 14 (Area finanziaria informatica + area amministrativa + area tecnico manutentiva + area sicurezza) Sviluppare la smart city

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Obiettivi strategici rivolti a tutte le aree.

L’attività di programmazione comprende alcuni obiettivi strategici a valenza trasversale rivolti a tut- te le aree nelle quali è suddivisa la struttura comunale.

In particolare, un approccio di tipo trasversale si rende necessario per gli obiettivi che vogliono in- cidere sull’organizzazione complessiva dell’ente e per alcuni obiettivi di carattere obbligato- rio, che si intrecciano con le normali attività poste in capo alla pubblica amministrazione, quali le azioni finalizzate alla prevenzione della corruzione e l’attuazione della trasparenza.

Gli obiettivi sono declinati nell’arco del triennio di vigenza del Bilancio preventivo e del Documento unico di programmazione. Naturalmente, così come tali strumenti, anche il presente Piano è soggetto ad aggiornamento all’inizio di ogni esercizio, dopo l’approvazione degli strumenti di programmazione da parte del consiglio comunale.

Per il soddisfacimento delle esigenze sopra richiamate vengono elaborate le sotto riportate sche- de:

Obiettivo 1 Miglioramento dell’organizzazione dell’ente – partecipazione dei responsabili alla pro- grammazione ed alla verifica degli obiettivi – Gestione del personale 2017 – 2018 - 2019

Obiettivo 2 Misure intese a favorire l’attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2017 – 2018 - 2019

Obiettivo 3 Dematerializzazione e servizi on line 2017 – 2018 – 2019

Obiettivo 4 Mantenere i livelli di servizio alla cittadinanza 2017 – 2018 - 2019

50

Obiettivo n. 1 (2017)

POSIZIONI ORGANIZZATIVE SETTORI/AREE COLLEGAMENTO CON LINEE STRATEGICHE

Attuazione regolamento uffici e servizi e Tutti Tutte nuovo regolamento di contabilità armo- nizzato TITOLO Miglioramento dell’organizzazione dell’ente – partecipazione dei responsabili alla programmazione ed alla verifica degli obiettivi –

Gestione del personale

DESCRIZIONE Il presente obiettivo ha carattere trasversale e intende favorire la realiz- zazione di un modello organizzativo, che colleghi in maniera bidirezio- nale l’attività di programmazione svolta dagli organi di indirizzo politico – amministrativo con l’attività di gestione svolta da parte del personale, attraverso le fasi di predisposizione degli obiettivi e di verifica del loro stato di attuazione. In tal senso si intende valorizzare il ruolo e l’attività dei responsabili d’area. Lo stesso dicasi per la partecipazione alla pro- grammazione del fabbisogno del personale. Posizioni organizzative Tutte le aree.

FASI DI ATTUAZIONE 2017 Data inizio Data termine Proposta ai fini della programmazione fabbisogno del personale 2018- 2020 in attuazione comma 4bis dell’art. 6 del d.lgs. n. 165/2001 e per la revisione della struttura organizzativa e degli organici: a) Ricognizione esistenza nell’area di situazioni di soprannumero o comunque di eccedenze di personale, in relazione alle esigenze funzionali o alla situazione finanziaria. Formulazione proposte per il 1 ottobre 31 ottobre documento di programmazione triennale del fabbisogno di persona- le con individuazione dei profili professionali necessari allo svolgi- mento dei compiti istituzionali delle strutture cui sono preposti. b) Proposte per la revisione della struttura organizzativa e degli orga- nici. Conferenza dei servizi per esame proposte pervenute 1 novembre 30 novembre Verifica intermedia raggiungimento obiettivi Piano 2017. Presentazione al Nucleo di Valutazione dei report sullo stato di conseguimento degli 1 novembre 30 novembre obiettivi. Individuazione figure che svolgono compiti di particolare responsabilità ai sensi dell’art. 7, c. 1 del CCNL 09/05/2006 – Predisposizione provve- 1 dicembre 31 dicembre dimento per verifica/individuazione relativo personale anno 2018. INDICATORI DI RISULTATO anno 2017 Aree interes- INDICI DI QUANTITA’ 5 sate Documenti 5 * 3 = 15 raccolti INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati

51

Obiettivo n. 1 (2018)

POSIZIONI ORGANIZZATIVE SETTORI/AREE COLLEGAMENTO CON LINEE STRATEGICHE

Attuazione regolamento uffici e servizi e Tutti Tutte nuovo regolamento di contabilità armo- nizzato TITOLO Miglioramento dell’organizzazione dell’ente – partecipazione dei responsabili alla programmazione ed alla verifica degli obiettivi – Gestione del personale

FASI DI ATTUAZIONE 2018 Data ini- Data termi- zio ne Proposta al segretario obiettivi per Piano 2018-2020, formulando, per quanto di rispettiva competenza, una prima ipotesi di obiettivi gestionali da inserire 1 febbraio 28 febbraio nel PEG Presentazione alla Giunta Comunale di una relazione sugli andamenti della gestione e sul grado di raggiungimento degli obiettivi assegnati, indicando le 1 febbraio 28 febbraio motivazioni degli eventuali scostamenti, e fornendo ogni utile informazione che consenta alla Giunta di elaborare la relazione sulla gestione. Schede di valutazione dipendenti delle aree. 1 febbraio 28 febbraio Proposta finalizzata alla formazione del DUP 2019-2021 in concorso con i 1 giugno 30 giugno relativi assessorati. Proposta ai fini della programmazione fabbisogno del personale 2018-2020 in attuazione comma 4bis dell’art. 6 del d.lgs. n. 165/2001 e per la revisione della struttura organizzativa e degli organici: a) Ricognizione esistenza nell’area di situazioni di soprannumero o co- munque di eccedenze di personale, in relazione alle esigenze fun- zionali o alla situazione finanziaria. Formulazione proposte per il do- 1 agosto 31 agosto cumento di programmazione triennale del fabbisogno di personale con individuazione dei profili professionali necessari allo svolgimento dei compiti istituzionali delle strutture cui sono preposti. b) Proposte per la revisione della struttura organizzativa e degli organi- ci. Conferenza dei servizi per esame proposte pervenute 1 settembre 30 settembre Verifica intermedia raggiungimento obiettivi Piano 2018. 1 settembre 30 settembre Individuazione figure che svolgono compiti di particolare responsabilità ai sensi dell’art. 7, c. 1 del CCNL 09/05/2006 – Predisposizione provvedimento 1 dicembre 31 dicembre per verifica/individuazione relativo personale anno 2019. Proposta al segretario obiettivi per Piano 2019-2021, formulando, per quanto di rispettiva competenza, una prima ipotesi di obiettivi gestionali da inserire 1 dicembre 31 dicembre nel PEG INDICATORI DI RISULTATO anno 2018 Aree inte- INDICI DI QUANTITA’ 5 ressate Documenti 5 * 8 = 40 raccolti

INDICI QUALITATIVI Adeguatez-

52

za Come so- INDICI DI TEMPO pra indicati

53

Obiettivo n. 1 (2019)

POSIZIONI ORGANIZZATIVE SETTORI/AREE COLLEGAMENTO CON LINEE STRATEGICHE

Attuazione regolamento uffici e servizi e nuovo regolamento di contabilità armo- Tutti Tutte nizzato

TITOLO Miglioramento dell’organizzazione dell’ente – partecipazione dei responsabili alla programmazione ed alla verifica degli obiettivi – Gestione del personale

FASI DI ATTUAZIONE 2019 Data inizio Data termine Presentazione alla Giunta Comunale di una relazione sugli andamenti della gestione e sul grado di raggiungimento degli obiettivi assegnati, in- dicando le motivazioni degli eventuali scostamenti, e fornendo ogni utile 1 febbraio 28 febbraio informazione che consenta alla Giunta di elaborare la relazione sulla ge- stione. Schede di valutazione dipendenti delle aree. 1 febbraio 28 febbraio

Assegnazione obiettivi PEG al personale appartenente alle rispettive Data di ap- 30 giorni dalla aree/servizi entro 30 giorni dalla approvazione dello stesso da parte del- provazione data di approva- la Giunta. del PEG da zione del PEG Compilazione di scheda sintetica che deve essere sottoscritta sia dal re- parte della da parte della sponsabile che dal dipendente. Giunta Giunta Proposta finalizzata alla formazione del DUP 2019-2021 in concorso con 1 giugno 30 giugno i relativi assessorati. Proposta ai fini della programmazione fabbisogno del personale 2018- 2020 in attuazione comma 4bis dell’art. 6 del d.lgs. n. 165/2001 e per la revisione della struttura organizzativa e degli organici: a) Ricognizione esistenza nell’area di situazioni di soprannumero o comunque di eccedenze di personale, in relazione alle esigenze funzionali o alla situazione finanziaria. Formulazione proposte 1 giugno 30 giugno per il documento di programmazione triennale del fabbisogno di personale con individuazione dei profili professionali necessari allo svolgimento dei compiti istituzionali delle strutture cui sono preposti. b) Proposte per la revisione della struttura organizzativa e degli or- ganici. Conferenza dei servizi per esame proposte pervenute 1 luglio 31 luglio Verifica intermedia raggiungimento obiettivi Piano 2019. 1 luglio 31 luglio Individuazione figure che svolgono compiti di particolare responsabilità ai sensi dell’art. 7, c. 1 del CCNL 09/05/2006 – Predisposizione provve- 1 dicembre 31 dicembre dimento per verifica/individuazione relativo personale anno 2020. INDICATORI DI RISULTATO anno 2019 Aree interes- INDICI DI QUANTITA’ 5 sate Documenti 5 * 7 = 35 raccolti

54

INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati

55 obiettivo n. 2 (2017)

POSIZIONI ORGANIZZATIVE SETTORI/AREE COLLEGAMENTO CON LINEE STRATEGICHE

Tutti Tutte Attuazione piano anticorruzione

TITOLO Misure intese a favorire l’attuazione del piano triennale di preven- zione della corruzione DESCRIZIONE Il presente obiettivo, in coordinamento con quanto previsto nel piano triennale di prevenzione della corruzione prevede l’attuazione delle mi- sure nello stesso contenute. Si riferisce in particolare al monitoraggio dei tempi di conclusione dei procedimenti, al cui fine occorre prelimi- narmente effettuare una ricognizione e definizione dei procedimenti. Posizioni organizzative Tutte le aree.

FASI DI ATTUAZIONE 2017 Data inizio Data termine Inserimento ed aggiornamento nel sito delle informazioni previste nel Programma triennale per la trasparenza e l'integrità: Costante aggior- namento delle informazioni, dei dati e delle sottosezioni di Amministra- zione trasparente. Predisposizione banca dati per pubblicazione infor- 1 settembre 31 dicembre mazioni sui contratti pubblici lavori, servizi e forniture, ai sensi art. 1, comma 32 della legge n. 190/2012 per procedure 2017: Creazione e tra- smissione del file dati Il Segretario responsabile della prevenzione anticorruzione procede a riunione formativa rivolta ai Responsabili di Posizione Organizzativa per 1 settembre 30 settembre approfondire gli aspetti legati alle misure previste dal Piano anticorruzio- ne Il Segretario comunica ai responsabili i dati previsti nella sezione “Pro- gettazione della gara” del capitolo 20-misure ulteriori di trattamento del 1 settembre 30 settembre rischio del Piano comunale anticorruzione I responsabili adeguano gli schemi degli atti alle indicazioni del capitolo 20 “misure ulteriori di trattamento del rischio” del Piano comunale anti- 1 ottobre 31 dicembre corruzione, alla luce di quanto comunicato dal segretario. Mappatura dei processi amministrativi: Ricognizioni all’interno di ogni area anche attraverso interviste/questionari con i dipendenti afferenti ai singoli Servizi, incentrate sulla conoscenza delle attività gestite e propo- 1 ottobre 31 dicembre sta di individuazione dei procedimenti amministrativi e del termine di conclusione. Entro il 31 dicembre presentare relazione sullo stato di at- tuazione della mappatura. I responsabili svolgono le attività di formazione sulle misure previste dal Piano anticorruzione nei confronti del personale appartenente ai Servizi 1 ottobre 31 dicembre di rispettiva responsabilità, con particolare riferimento ai dipendenti che operano nelle aree di rischio. Monitoraggio stato di attuazione codice di comportamento dei dipendenti 1 dicembre 31 dicembre comunali anno 2017 – relazione dei responsabili

INDICATORI DI RISULTATO anno 2017 56

Aree interes- INDICI DI QUANTITA’ 5 + Segretario sate Documenti 5* 5 = 25 + 2=

raccolti 27 INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati

57

Obiettivo n. 2 (2018)

POSIZIONI ORGANIZZATIVE SETTORI/AREE COLLEGAMENTO CON LINEE STRATEGICHE

Tutti Tutte Attuazione piano anticorruzione

TITOLO Misure intese a favorire l’attuazione del piano triennale di preven- zione della corruzione

FASI DI ATTUAZIONE 2018 Data inizio Data termine Inserimento ed aggiornamento nel sito delle informazioni previste nel Programma triennale per la trasparenza e l'integrità: Costante aggior- namento delle informazioni, dei dati e delle sottosezioni di Amministra- zione trasparente. 1 gennaio 31 dicembre Predisposizione banca dati per pubblicazione informazioni sui contratti pubblici lavori, servizi e forniture, ai sensi art. 1, comma 32 della legge n. 190/2012 per procedure 2018: Creazione e trasmissione del file dati Comunicazione elenco dei procedimenti conclusi oltre il termine previsto 1 gennaio 28 febbraio da leggi o da regolamenti anno 2017 Comunicazione al RPC eventuali proroghe contrattuali o affidamenti 1 gennaio 28 febbraio d’urgenza per contratti sopra soglia anno 2017 Conclusione mappatura dei processi amministrativi delle singole aree e 1 gennaio 31 marzo presentazione del risultato al Segretario Approvazione in giunta delle schede esplicative dei procedimenti ammi- nistrativi e pubblicazione sul Sito istituzionale Sezione Amministrazione 1 aprile 31 maggio trasparente/Sottosezione di 1° livello Tipologia di procedimento Comunicazione elenco dei procedimenti conclusi oltre il termine previsto 1 luglio 31 agosto da leggi o da regolamenti 1 semestre 2018 Comunicazione al RPC eventuali proroghe contrattuali o affidamenti 1 luglio 31 agosto d’urgenza per contratti sopra soglia 1 semestre 2018 Redazione di scadenziario in ordine alle future scadenze contrattuali per servizi e forniture standardizzabili, nonché lavori di manutenzione ordi- 1 luglio 31 dicembre naria, redazione di scadenziario in ordine alle future scadenze contrat- tuali Monitoraggio stato di attuazione codice di comportamento dei dipendenti 1 dicembre 31 dicembre comunali anno 2018 – relazione dei responsabili Definizione da parte della giunta dell’arco temporale entro il quale sussi- ste l’obbligo per i Responsabili di comunicare al RPC la presenza di ripe- 1 dicembre 31 dicembre tuti affidamenti ai medesimi operatori economici

INDICATORI DI RISULTATO anno 2018 Aree interes- INDICI DI QUANTITA’ 5 sate Documenti 5 * 9 = 45 raccolti

58

INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati

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Obiettivo n. 2 (2019)

POSIZIONI ORGANIZZATIVE SETTORI/AREE COLLEGAMENTO CON LINEE STRATEGICHE

Tutti Tutte Attuazione piano anticorruzione

TITOLO Misure intese a favorire l’attuazione del piano triennale di preven- zione della corruzione

FASI DI ATTUAZIONE 2019 Data inizio Data termine Inserimento ed aggiornamento nel sito delle informazioni previste nel Programma triennale per la trasparenza e l'integrità: Costante aggior- namento delle informazioni, dei dati e delle sottosezioni di Amministra- zione trasparente. 1 gennaio 31 dicembre Predisposizione banca dati per pubblicazione informazioni sui contratti pubblici lavori, servizi e forniture, ai sensi art. 1, comma 32 della legge n. 190/2012 per procedure 2019: Creazione e trasmissione del file dati Comunicazione elenco dei procedimenti conclusi oltre il termine previsto 1 gennaio 28 febbraio da leggi o da regolamenti 2 semestre anno 2018 Comunicazione al RPC eventuali proroghe contrattuali o affidamenti 1 gennaio 28 febbraio d’urgenza per contratti sopra soglia 2 semestre 2018 Trasmissione al segretario di report in cui siano rendicontati i contratti prorogati e i contratti affidati in via d’urgenza e relative motivazioni (di importo superiore alla soglia prevista per gli affidamenti diretti – attual- 1 gennaio 28 febbraio mente 40.000 euro) con riferimento al 2018 – pubblicazioni sul sito del report Comunicazione al RPC dell’eventuale presenza di ripetuti affidamenti ai medesimi operatori economici in un dato arco temporale (come definito 1 luglio 31 agosto dalla stazione appaltante) con riferimento al 1 semestre 2019. Comunicazione elenco dei procedimenti conclusi oltre il termine previsto 1 luglio 31 agosto da leggi o da regolamenti 1 semestre 2019.

Comunicazione al RPC eventuali proroghe contrattuali o affidamenti 1 luglio 31 agosto d’urgenza per contratti sopra soglia 1 semestre 2019 Monitoraggio stato di attuazione codice di comportamento dei dipendenti 1 dicembre 31 dicembre comunali anno 2019 – relazione dei responsabili INDICATORI DI RISULTATO anno 2019 Aree interes- INDICI DI QUANTITA’ 5 sate Documenti 5 * 6 = 36 raccolti INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati

60

Obiettivo n. 3 (2017)

POSIZIONI ORGANIZZATIVE SETTORI/AREE COLLEGAMENTO CON LINEE STRATEGICHE

Attuazione codice amministrazione digi- Tutti Tutte tale

TITOLO Dematerializzazione e servizi on line DESCRIZIONE Ai sensi di quanto originariamente disposto dall’art. 17 del DPCM del 13 novembre 2014 entro il 12 agosto 2016, tutti i documenti della Pubblica Amministrazione avrebbero do- vuto assumere la forma digitale, così come previsto dall’art. 40 del CAD, con obbligo del- le Amministrazioni di adeguare i propri sistemi di gestione informatica dei documenti. L’art. 61, comma 1 del D.lgs. 26 agosto 2016, n. 179 ha previsto l’adozione entro 4 mesi di un Decreto del Ministro delegato per la semplificazione e la pubblica amministrazione per l’aggiornamento ed il coordinamento delle regole tecniche previste dall’art. 71 del D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82. Fino all’adozione del suddetto decreto ministeriale l’obbligo di adeguamento dei sistemi di gestione informatica dei documenti rimane sospeso. Al momento il suddetto decreto non risulta ancora adottato. Negli scorsi anni si è procedu- to al rinnovamento degli applicativi del sistema informativo comunale, uniformandoli con quelli utilizzati dagli altri Comuni e dalla Comunità Montana. Tale operazione, finalizzata all’integrazione di tutto il sistema informativo comunale con attivazione del servizio di e- Government, integrando anche il sito web comunale in funzione di tutti i nuovi adempi- menti previsti dalle nuove norme sulla trasparenza e sull’anticorruzione, ha comportato un impegno notevole per tutti gli uffici comunali, nel 2015 e soprattutto nel 2016. Nel 2017 si è proseguito con tali attività anche in vista della dematerializzazione degli atti e della conseguente revisione del flusso documentale interno ed esterno all’ente. Posizioni orga- Tutte le aree. nizzative

FASI DI ATTUAZIONE 2017 Data inizio Data termine

Piena entrata a regime nuova procedura per la gestione del procedimen- 1 settembre 30 settembre to in formato digitale riguardante le deliberazioni e le determinazioni. Piena entrata a regime nuova procedura per la gestione del procedimen- to in formato digitale riguardante tutti gli atti del comune. 1 ottobre 31 dicembre

Verifica della possibilità e dell’opportunità di digitalizzare gli atti in archi- vio per i periodi precedenti alla digitalizzazione dei documenti. 1 novembre 30 novembre Presentazione di proposta in tal senso con indicazione di soluzioni ope- rative ed eventuali costi per attività esterne. Verifica ed approvazione delle proposte di cui al punto precedente da 1 dicembre 31 dicembre parte della giunta INDICATORI DI RISULTATO anno 2017 Aree interes- INDICI DI QUANTITA’ 5 sate Documenti 5 * 3 = 15 raccolti INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati 61

Obiettivo n. 3 (2018)

POSIZIONI ORGANIZZATIVE SETTORI/AREE COLLEGAMENTO CON LINEE STRATEGICHE

Attuazione codice amministrazione digi- Tutti Tutte tale

TITOLO Dematerializzazione e servizi on line

FASI DI ATTUAZIONE 2018 Data inizio Data termine Gestione decentrata protocollazione corrispondenza in partenza presso le postazioni dei singoli responsabili, del segretario e del personale ulte- 1 gennaio 31 marzo riormente individuato. Revisione modulistica di ogni area e pubblicazione sul sito istituzionale 1 gennaio 31 dicembre in formato digitale in disponibilità ai cittadini Digitalizzazione atti in archivio per i periodi precedenti alla digitalizzazio- 1 gennaio 31 dicembre ne dei documenti. 1 fase

INDICATORI DI RISULTATO anno 2018 Aree interes- INDICI DI QUANTITA’ 5 sate Documenti 5 * 3 = 15 raccolti INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati

62

Obiettivo n. 3 (2019)

POSIZIONI ORGANIZZATIVE SETTORI/AREE COLLEGAMENTO CON LINEE STRATEGICHE

Attuazione codice amministrazione digi- Tutti Tutte tale

TITOLO Dematerializzazione e servizi on line

FASI DI ATTUAZIONE 2019 Data inizio Data termine Digitalizzazione atti in archivio per i periodi precedenti alla digitalizzazio- 1 gennaio 31 dicembre ne dei documenti. 2 fase

INDICATORI DI RISULTATO anno 2019 Aree interes- INDICI DI QUANTITA’ 5 sate Documenti 5 * 1 = 5 raccolti INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati

63

Obiettivo n. 4 (2017)

POSIZIONI ORGANIZZATIVE SETTORI/AREE COLLEGAMENTO CON LINEE STRATEGICHE

Tutti Tutte

TITOLO Mantenere i livelli di servizio alla cittadinanza

DESCRIZIONE Mantenimento degli standard qualitativi e quantitativi dei servizi ai cittadini nonostante la massiccia produzione di normativa statale che richiede una costante attività di aggior- namento, modifica delle procedure, adeguamento dei ruoli e dei carichi di lavoro tra gli uffici. In una situazione di pressanti limiti assunzionali e di crisi di risorse, la necessità di continuare ad assicurare le prestazioni nei servizi di competenza rende necessario chie- dere un notevole livello di interfunzionalità e disponibilità a tutti i dipendenti, a prescinde- re dal proprio ruolo. L'obiettivo si pone la finalità di mantenere il livello di erogazione dei servizi alla cittadinanza e amministrativi interni in modo da garantire il corretto funziona- mento della macchina comunale, superando anche le fasi critiche determinate dalle ces- sazioni dal servizio di dipendenti previste nel triennio, non sempre coperte dal turn over. Posizioni orga- Tutte le aree. nizzative

FASI DI ATTUAZIONE 2017 Data inizio Data termine

Supporto operativo alle altre aree in ogni occasione ciò sia necessario 1 settembre 31 dicembre Sostituzione dipendenti delle altre aree in caso di assenza 1 settembre 31 dicembre Interscambio nozioni operative fra dipendenti per consentire (per quanto possibile) la piena operatività e l’autonomia di tutti i dipendenti nella ge- 1 settembre 31 dicembre stione delle attività comunali Attivare buone pratiche gestionali e processi di riorganizzazione che fa- voriscano l’efficienza al fine di rispettare comunque i termini di legge per 1 settembre 31 dicembre la conclusione dei procedimenti

INDICATORI DI RISULTATO anno 2017 Aree interes- INDICI DI QUANTITA’ 5 sate Attività verifi- 5* 4 = 20 cabili INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati

64

Obiettivo n. 4 (2018)

POSIZIONI ORGANIZZATIVE SETTORI/AREE COLLEGAMENTO CON LINEE STRATEGICHE

Tutti Tutte

TITOLO Mantenere i livelli di servizio alla cittadinanza

DESCRIZIONE Mantenimento degli standard qualitativi e quantitativi dei servizi ai cittadini nonostante la massiccia produzione di normativa statale che richiede una costante attività di aggior- namento, modifica delle procedure, adeguamento dei ruoli e dei carichi di lavoro tra gli uffici. In una situazione di pressanti limiti assunzionali e di crisi di risorse, la necessità di continuare ad assicurare le prestazioni nei servizi di competenza rende necessario chie- dere un notevole livello di interfunzionalità e disponibilità a tutti i dipendenti, a prescinde- re dal proprio ruolo. L'obiettivo si pone la finalità di mantenere il livello di erogazione dei servizi alla cittadinanza e amministrativi interni in modo da garantire il corretto funziona- mento della macchina comunale, superando anche le fasi critiche determinate dalle ces- sazioni dal servizio di dipendenti previste nel triennio, non sempre coperte dal turn over. Posizioni orga- Tutte le aree. nizzative

FASI DI ATTUAZIONE 2018 Data inizio Data termine

Supporto operativo alle altre aree in ogni occasione ciò sia necessario 1 gennaio 31 dicembre Sostituzione dipendenti delle altre aree in caso di assenza 1 gennaio 31 dicembre Interscambio nozioni operative fra dipendenti per consentire (per quanto possibile) la piena operatività e l’autonomia di tutti i dipendenti nella ge- 1 gennaio 31 dicembre stione delle attività comunali Attivare buone pratiche gestionali e processi di riorganizzazione che fa- voriscano l’efficienza al fine di rispettare comunque i termini di legge per 1 gennaio 31 dicembre la conclusione dei procedimenti

INDICATORI DI RISULTATO anno 2018 Aree interes- INDICI DI QUANTITA’ 5 sate Attività verifi- 5 * 4 = 20 cabili INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati

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Obiettivo n. 4 (2019)

POSIZIONI ORGANIZZATIVE SETTORI/AREE COLLEGAMENTO CON LINEE STRATEGICHE

Tutti Tutte

TITOLO Mantenere i livelli di servizio alla cittadinanza

DESCRIZIONE Mantenimento degli standard qualitativi e quantitativi dei servizi ai cittadini nonostante la massiccia produzione di normativa statale che richiede una costante attività di aggior- namento, modifica delle procedure, adeguamento dei ruoli e dei carichi di lavoro tra gli uffici. In una situazione di pressanti limiti assunzionali e di crisi di risorse, la necessità di continuare ad assicurare le prestazioni nei servizi di competenza rende necessario chie- dere un notevole livello di interfunzionalità e disponibilità a tutti i dipendenti, a prescinde- re dal proprio ruolo. L'obiettivo si pone la finalità di mantenere il livello di erogazione dei servizi alla cittadinanza e amministrativi interni in modo da garantire il corretto funziona- mento della macchina comunale, superando anche le fasi critiche determinate dalle ces- sazioni dal servizio di dipendenti previste nel triennio, non sempre coperte dal turn over. Posizioni orga- Tutte le aree. nizzative

FASI DI ATTUAZIONE 2019 Data inizio Data termine

Supporto operativo alle altre aree in ogni occasione ciò sia necessario 1 gennaio 31 dicembre Sostituzione dipendenti delle altre aree in caso di assenza 1 gennaio 31 dicembre Interscambio nozioni operative fra dipendenti per consentire (per quanto possibile) la piena operatività e l’autonomia di tutti i dipendenti nella ge- 1 gennaio 31 dicembre stione delle attività comunali Attivare buone pratiche gestionali e processi di riorganizzazione che fa- voriscano l’efficienza al fine di rispettare comunque i termini di legge per 1 gennaio 31 dicembre la conclusione dei procedimenti

INDICATORI DI RISULTATO anno 2019 Aree interes- INDICI DI QUANTITA’ 5 sate Attività verifi- 5 * 4 = 20 cabili INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati

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Obiettivi strategici delle singole aree. Gli obiettivi delle singole aree sono in parte collegati con quelli intersettoriali (dei quali in alcuni casi costituiscono applicazione) ed in parte specifici.

Come avviene per quelli intersettoriali, anche alcuni obiettivi rivolti alle singole aree sono declinati nell’arco del triennio di vigenza del Bilancio preventivo e del Documento unico di programmazione. Naturalmente, così come tali strumenti, anche il presente Piano è soggetto ad aggiornamento all’inizio di ogni esercizio, dopo l’approvazione degli strumenti di programmazione da parte del consiglio comunale. Fino a tale aggiornamento o in caso di mancato aggiornamento, nel 2018 e 2019 restano confermati gli obiettivi del presente documento, ferma restando la necessità di ag- giornare le assegnazioni di risorse ai responsabili, in coerenza con i Bilanci dei prossimi esercizi.

Per il soddisfacimento delle esigenze sopra richiamate vengono elaborate le sotto riportate sche- de: Obiettivo 1 (Area Finanziaria Informatica) Nuova contabilità, DUP, Bilancio armonizzato. Obiettivo 2 (Area Finanziaria Informatica) Utilizzo nuovo software per la rilevazione delle presenze in funzione della predisposizione dei dati economici del personale, nonché delle statistiche annuali del personale Obiettivo 3 (Area Finanziaria Informatica) Allineamento e controllo incrociato banca dati IMU a seguito di migrazione dati per cambio procedura software ai fini della bollettazione a decorrere dall’anno 2018

Obiettivo 4 (Area Finanziaria Informatica) Recupero IRAP a credito da dichiarazione anno 2015 Obiettivo 5 (Area amministrativa) Adeguare l’organizzazione dell’ente alla digitalizzazione e dematerializzazione dei flussi documentali. Obiettivo 6 (Area amministrativa) Sviluppo e miglioramento servizi sociali

Obiettivo 7 (Area amministrativa) Adempimenti finalizzati al passaggio all’Anagrafe naziona- le della popolazione residente (ANPR) Obiettivo 8 (Area amministrativa) Nido – scuola materna – Diritto allo studio

Obiettivo 9 (Area tecnica urbanistica edilizia) Misure intese a favorire l’attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2017 – 2018 - 2019 Indicazioni PNA settore Urbani- stica edilizia e controllo territorio

Obiettivo 10 (Area tecnica manutentiva) Attuazione programma opere pubbliche: Strategia Area interna – altre iniziative finanziate da Regione, Provincia, Comunità Montana

Obiettivo 11 (Area tecnica manutentiva) Manutenzione del territorio, strade, verde

Obiettivo 12 (Area sicurezza) Potenziamento attività polizia locale associata Obiettivo 13 (Area sicurezza + area amministrativa + area tecnico manutentiva) Marketing territoriale, promozione turistica – gestione eventi ricreativi, turistici, sportivi e culturali Obiettivo 14 (Area finanziaria informatica + area amministrativa + area tecnico manutentiva + area sicurezza) Sviluppare la smart city

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Obiettivo n. 1

Responsabile POSIZIONE SETTORI/AREE Finalità ORGANIZZATIVA

Area Finanziaria informatica - Nuova contabilità S. Figini servizio n. 1: contabilità e retri- buzioni TITOLO Nuova contabilità, DUP, Bilancio armonizzato

DESCRIZIONE Si rende necessario completare l’adeguamento del sistema contabile dell’ente al D.lgs n. 118 del 23 giugno 2011 in particolare di adeguamen- to e armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle amministrazioni pubbliche, è di applicare lo stesso schema, modellato sui principi europei del Sec 95, ai bilanci di Regioni, Province, Comuni e dei loro organismi. L'esercizio 2017 segna il terzo anno di gestione operativa della Nuova Contabilità, con l'obbligo di redazione del DUP e della ge- stione del bilancio di previsione secondo gli schemi del citato D.L.gs 118/2011. Per il Comune di Chiavenna, con popolazione superiore a 5.000 abitanti, già dal 2017 trova piena applicazione la nuova contabilità ivi compresa quella economico-patrimoniale. Queste attività hanno com- portato uno sforzo non indifferente di aggiornamento ed approfondimen- to, che deve essere perfezionato e consolidato nel triennio 2017-2019. In particolare, le riclassificazioni sono state effettuate nel rispetto dell’articolo 7 del D.lgs. n. 118/2011, che vieta l’adozione del criterio della prevalenza, salvi i casi in cui è espressamente consentito attraverso il cd. “spacchettamento” dei capitoli del PEG, al fine di garantire, in fase di ge- stione e di rendicontazione, una correlazione puntuale tra le voci del bi- lancio gestionale/PEG e le voci del piano dei conti finanziario di quarto e di quinto livello, pertanto ciascun capitolo è stato analizzato singolarmen- te. La riclassificazione secondo il piano integrato dei conti e la configurazio- ne dei V^ livelli ha consentito l’elaborazione dello stato patrimoniale di apertura, riferito contabilmente al 1° gennaio 2016, ottenuto riclassifican- do l’ultimo stato patrimoniale/conto del patrimonio, secondo lo schema previsto dall’allegato n. 10 al D.Lgs. n. 118/2011. Il lavoro svolto permetterà la predisposizione del bilancio consolidato.

FASI DI ATTUAZIONE 2017 Data inizio Data termine Raccolta e coordinamento dati e predisposizione, ai fini 01settembre 30 settembre dell’approvazione consiliare, del bilancio consolidato

Applicazione costante dei nuovi principi contabili e nuova gestione del 01 gennaio 31 dicembre bilancio armonizzato e del DUP.

Documenti raccolti ed attività verificate n. 2 INDICI QUALITATIVI Adeguatezza

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Come sopra INDICI DI TEMPO indicati Risorse umane coinvolte Morena Tam FASI DI ATTUAZIONE 2018 Data inizio Data termine

Verifica ed eventuali correttivi (anche su segnalazione area tecnica ur- 01 gennaio 31 marzo banistica) prospetti dell’inventario e dello stato patrimoniale. Applicazione costante dei nuovi principi contabili e nuova gestione del 01 gennaio 31 dicembre bilancio armonizzato e del DUP Documenti raccolti ed 4 attività verifi- cate INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati Risorse umane coinvolte Morena Tam FASI DI ATTUAZIONE 2019 Data inizio Data termine

Applicazione costante dei nuovi principi contabili e nuova gestione del 01 gennaio 31 dicembre bilancio armonizzato. Documenti raccolti ed 1 attività verifi- cate INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati Risorse umane coinvolte Morena Tam

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Obiettivo n. 2

Responsabile POSIZIONE SETTORI/AREE Finalità ORGANIZZATIVA

Area Finanziaria informatica - Rilevazione presenze del personale S. Figini servizio n. 1: contabilità e retri- buzioni TITOLO Utilizzo nuovo software per la rilevazione delle presenze in funzione della predisposizione dei dati economici del personale, nonché del- le statistiche annuali del personale L’installazione del nuovo sistema della gestione delle presenze ha impe- gnato l’ufficio personale nell’ambito della configurazione dell’interfaccia DESCRIZIONE con le variabili economiche che concorrono alla predisposizione ed all’elaborazione degli stipendi nonché di tutta l’interfaccia correlata alle statistiche annuali del personale (rilevazioni trimestrali, conto annuale e relazione allegata, ecc.).

FASI DI ATTUAZIONE 2017 Data inizio Data termine Conclusione e perfezionamento gestione delle presenze con il nuovo 01settembre 31 dicembre software e superamento problematiche emerse nel primo semestre

Documenti raccolti ed attività verificate n. 1 INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati Risorse umane coinvolte Tiziana Rogantini FASI DI ATTUAZIONE 2018 Data inizio Data termine Verifica ed eventuali correttivi (in collaborazione con il servizio gestione del personale e con la casa di software) al programma utilizzato ed 01 gennaio 31 dicembre all’organizzazione dell’immissione dei dati. Documenti raccolti ed 1 attività verifi- cate INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati Risorse umane coinvolte Tiziana Rogantini FASI DI ATTUAZIONE 2019 Data inizio Data termine Verifica ed eventuali correttivi (in collaborazione con il servizio gestione del personale e con la casa di software) al programma utilizzato ed 01 gennaio 31 dicembre all’organizzazione dell’immissione dei dati. Documenti 1 70

raccolti ed attività verifi- cate INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati Risorse umane coinvolte Tiziana Rogantini

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Obiettivo n. 3

Responsabile POSIZIONE SETTORI/AREE Finalità ORGANIZZATIVA Area Finanziaria informatica - servizio n. 2: tributi, informatica, S. Figini Gestione tributi locali telematica, patrimonio e dema- nio TITOLO Allineamento e controllo incrociato banca dati IMU a seguito di mi- grazione dati per cambio procedura software ai fini della bolletta- zione a decorrere dall’anno 2018 L’Armonizzazione dei sistemi contabili impone, con maggior attenzione che in passato, un’attenta valutazione delle proprie entrate sia tributarie DESCRIZIONE che extratributarie. In quest’ambito l'Ufficio Tributi detiene un ruolo stra- tegico nella salvaguardia degli equilibri contabili. Il recupero dell’evasione fiscale rappresenta un obiettivo altamente strategico con forti impatti con- tabili sia in termini di cassa che di competenza. E’ pertanto necessario potenziare l’attività di verifica e monitoraggio della riscossione, sia volontaria che con accertamenti nei casi di ritardato pa- gamento (o di evasione totale) delle imposte.

FASI DI ATTUAZIONE 2017 Data inizio Data termine Verifica delle posizioni presenti nella banca dati IMU. Analisi puntuale della banca dati procedendo ad alimentare i dati mancanti ed a bonifica- re i dati errati. 01 gennaio 30 settembre

Incroci dati denunciati con dati catastali al fine di verificare la congruità 01 ottobre 31 dicembre delle denunce. Svolgimento attività di assistenza personalizzata a cittadini e imprese del 01 gennaio 31 dicembre territorio IUC Attività di verifica delle annualità fiscalmente accertabili 01 gennaio 31 dicembre Documenti raccolti ed attività verificate n. 4 INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati Risorse umane coinvolte Mery Giampedraglia e Erica Sciuchetti FASI DI ATTUAZIONE 2018 Data inizio Data termine Calcolo e stampa del dovuto IMU-TASI 2018. 01 gennaio 31 maggio Verifica delle posizioni presenti nella banca dati IMU. Analisi puntuale della banca dati procedendo ad alimentare i dati mancanti ed a bonifica- 01 gennaio 30 settembre re i dati errati.

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Incroci dati denunciati con dati catastali al fine di verificare la congruità 01 ottobre 31 dicembre delle nuove denunce. Svolgimento attività di assistenza personalizzata a cittadini e imprese del 01 gennaio 31 dicembre territorio IUC Attività di verifica delle annualità fiscalmente accertabili 01 gennaio 31 dicembre Documenti raccolti ed 5 attività verifi- cate INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati Risorse umane coinvolte Mery Giampedraglia e Erica Sciuchetti FASI DI ATTUAZIONE 2019 Data inizio Data termine Calcolo e stampa del dovuto IMU-TASI 2018. 01 gennaio 31 maggio Verifica delle posizioni presenti nella banca dati IMU. Analisi puntuale della banca dati procedendo ad alimentare i dati mancanti ed a bonifica- 01 gennaio 30 settembre re i dati errati. Incroci dati denunciati con dati catastali al fine di verificare la congruità 01 ottobre 31 dicembre delle nuove denunce. Svolgimento attività di assistenza personalizzata a cittadini e imprese del 01 gennaio 31 dicembre territorio IUC Attività di verifica delle annualità fiscalmente accertabili 01 gennaio 31 dicembre Documenti raccolti ed 5 attività verifi- cate INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati Risorse umane coinvolte Mery Giampedraglia e Erica Sciuchetti

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Obiettivo n. 4

Responsabile POSIZIONE SETTORI/AREE Finalità ORGANIZZATIVA

Area Finanziaria informatica - S. Figini servizio n. 1: contabilità e retri- Economia di bilancio. buzioni

TITOLO Recupero IRAP a credito da dichiarazione anno 2015

Recupero IRAP versata in eccedenza nell’anno 2015 al fine di generare crediti nell’anno corrente ed eventualmente negli anni a seguire fino al DESCRIZIONE completo riassorbimento delle stesse.

FASI DI ATTUAZIONE 2017 Data inizio Data termine Nella prima fase del progetto sarà necessario recuperare, dai versamen- ti eseguiti, tutti gli imponibili assoggettati ad IRAP al fine di depurare tutti quegli importi che da IRAP istituzionale andranno assoggettati ad IRAP 01 gennaio 30 settembre commerciale (IRAP versata per il personale in forza all’asilo nido ed in forza alla mensa della Scuola Materna di Bette), al fine di verificare le somme versate in eccedenza che costituiscono i crediti da recuperare. La seconda fase del progetto si articola nell’intero recupero dell’imposta IRAP per le deduzioni spettanti per il personale in servizio appartenente alle categorie di cui all’art. 1 della L. 68/99 e della L. 482/68, il recupero di queste somme richiede una verifica puntuale di tutti i versamenti fatti 01 ottobre 31 dicembre al personale che andranno depurati delle somme di IRAP versate in ec- cedenza che costituiscono ora un credito e che si consolideranno in ri- sparmi di spesa negli anni a venire. Documenti raccolti ed attività verificate n. 2 INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati Risorse umane coinvolte Tiziana Rogantini e Morena Tam FASI DI ATTUAZIONE 2018 Data inizio Data termine Prosecuzione fasi del progetto eventualmente non ultimate nel 2017 01 gennaio 31 dicembre Documenti raccolti ed 1 attività verifi- cate INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati Risorse umane coinvolte Tiziana Rogantini e Morena Tam

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Obiettivo n. 5

Responsabile POSIZIONE SETTORI/AREE Finalità ORGANIZZATIVA

Area amministrativa servizio n. 1: Vacante (f.f. Segretario comunale) personale, segreteria, affari ge- Organizzazione uffici e procedimenti nerali, protocollo

TITOLO Adeguare l’organizzazione dell’ente alla digitalizzazione e dematerializza- zione dei flussi documentali. DESCRIZIONE Negli scorsi anni si è proceduto al rinnovamento degli applicativi del sistema informativo comunale ed al passaggio alla gestione informatica dei documenti. Tali innovazioni incidono in modo particolare sull’organizzazione del lavoro del servizio affari generale e, in particolare, sul protocollo e archivio e sul servizio di segreteria con particolare riferimento alla predisposizione, gestione e con- servazione degli atti (in primis delibere degli organi collegiali e determine). Occorre gestire tali trasformazioni dando attuazione agli obiettivi intersettoriali e adeguando procedure e organizzazione dell’area alle innovazioni introdotte e in corso di introduzione. In particolare per le sue caratteristiche l’area si trova al centro dell’Obiettivo intersettoriale 3 “Dematerializzazione e servizi on line” e nel medesimo obiettivo svolge un’azione di coordinamento e di impulso anche per le altre aree.

FASI DI ATTUAZIONE 2017 Data ter- Data inizio mine

Attuazione obiettivo intersettoriale 3– pubblicazioni su amministrazione trasparen- 01 settembre 31 dicembre te Documenti raccolti ed attività verificate n. 1 INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati Risorse umane coinvolte M. Cristina Traerup, N. Sciuchetti, Luciana Dal Cason FASI DI ATTUAZIONE 2018 Data ter- Data inizio mine

Attuazione obiettivo intersettoriale 3– pubblicazioni su amministrazione trasparen- 01 gennaio 31 dicembre te Documenti raccolti ed 1 attività verifi- cate INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati Risorse umane coinvolte M. Cristina Traerup, N. Sciuchetti, Luciana Dal Cason

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FASI DI ATTUAZIONE 2019 Data ter- Data inizio mine

Attuazione obiettivo intersettoriale 3– pubblicazioni su amministrazione trasparen- 01 gennaio 31 dicembre te Documenti raccolti ed 1 attività verifi- cate INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati Risorse umane coinvolte M. Cristina Traerup, N. Sciuchetti, Luciana Dal Cason

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Obiettivo n. 6

Responsabile POSIZIONE SETTORI/AREE Finalità ORGANIZZATIVA

Area amministrativa servizio n. 1: Vacante (f.f. Segretario comunale) Servizi sociali Servizi socioassistenziali

TITOLO Sviluppo e miglioramento servizi sociali. DESCRIZIONE Il servizio sociale in Valchiavenna è gestito in forma associata, con delega all’Ufficio di piano presso la Comunità Montana della Valchiavenna. L’attività della struttura comunale è in gran parte assorbita dallo sportello per l’utenza presso il municipio, che svolge svariate funzioni di informazione, rac- colta bisogni, verifica requisiti e predisposizione documenti per la concessione di benefici economici agli aventi diritto. Accanto a ciò, l’azione dell’amministrazione è focalizzata sulla partecipazione a bandi regionali o di altri enti pubblici e privati per ottenere benefici economici da utilizzare per erogare servizi alla cittadinanza. Gli uffici sono chiamati a supportare tali interventi sia nella fase dell’individuazione e della presentazione dei progetti, sia in quella attuativa. Negli ultimi anni si citano, tra gli altri, i seguenti progetti per i quali il Comune è risultato assegnatario di contributi: INSIEME CONTRO L’AZZARDO per dare continuità al contrasto dei fenomeni di dipendenza dal gioco d’azzardo lecito e ridurre l’impatto e le ricadute sulla collettività (G.C. n. 74 del 6.05.2015 e prosecuzione 50 del 10.4.2017); CRESCERE INSIEME! Sentieri di crescita in Valle per il rispetto di sé e degli altri in prospettiva di genere (G.C. n. 55 del 26/4/2017 e 88 del 23.06.2017).

FASI DI ATTUAZIONE 2017 Data ter- Data inizio mine

Attività Sportello sociale 01 settembre 31 dicembre Supporto a progetti promossi dall’amministrazione comunale per partecipazione a 01 settembre 31 dicembre bandi pubblici Documenti raccolti ed attività verificate n. 2 INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati Risorse umane coinvolte M. Cristina Traerup, N. Sciuchetti, Luciana Dal Cason

FASI DI ATTUAZIONE 2018 Data ter- Data inizio mine

Attività Sportello sociale 01 gennaio 31 dicembre

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Supporto a progetti promossi dall’amministrazione comunale per partecipazione a 01 gennaio 31 dicembre bandi pubblici Documenti raccolti ed attività verificate n. 2 INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati Risorse umane coinvolte M. Cristina Traerup, N. Sciuchetti, Luciana Dal Cason

FASI DI ATTUAZIONE 2019 Data ter- Data inizio mine

Attività Sportello sociale 01 gennaio 31 dicembre Supporto a progetti promossi dall’amministrazione comunale per partecipazione a 01 gennaio 31 dicembre bandi pubblici Documenti raccolti ed attività verificate n. 2 INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati Risorse umane coinvolte M. Cristina Traerup, N. Sciuchetti, Luciana Dal Cason

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Obiettivo n. 7

Responsabile POSIZIONE SETTORI/AREE Finalità ORGANIZZATIVA

Area amministrativa servizio n. 2: Aderire alle novità legislative in materia Vacante (f.f. Segretario comunale) demografico anagrafica TITOLO Adempimenti finalizzati al passaggio all’Anagrafe nazionale della popo- lazione residente (ANPR) Ai sensi dell’articolo 62 del d.lgs n. 82/2005 Codice dell’Amministrazione Di- gitale è stata istituita l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente DESCRIZIONE (ANPR), la banca dati nazionale nella quale confluiranno progressivamente le anagrafi comunali. Con Circolare n. 13 del 29 luglio 2016 il Ministero dell’Interno ha indicato gli adempimenti a carico delle amministrazioni comunali per avviare le azioni necessarie alla migrazione dell'anagrafe locale su ANPR. La nota del Mini- stero dell'interno 13 settembre 2016 conferma le tempistiche.

FASI DI ATTUAZIONE 2017 Data inizio Data termine Attività propedeutiche all’attivazione ANPR: Verifica della banca dati anagrafica della popolazione APR e AIRE; predisposizione delle segna- lazioni sulla base delle incongruenze emerse; attività di correzione e bo- 01 ottobre 31 dicembre nifica.

Verifica con fornitore software la tempistica della fase di test. 01 ottobre 31 dicembre Documenti raccolti ed attività verificate n. 2 INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati Risorse umane coinvolte M. Mazzina, M. Gianera, M. Clara FASI DI ATTUAZIONE 2018 Data inizio Data termine

Dopo aver ricevuto il messaggio dal Ministero con il Piano di subentro Come da Come da piano di su- effettuare le seguenti attività: test; pre-subentro; censimento degli utenti; piano di su- bentro subentro. bentro Documenti raccolti ed 1 attività verifi- cate INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati Risorse umane coinvolte M. Mazzina, M. Gianera, M. Clara

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Obiettivo n. 8

Responsabile POSIZIONE SETTORI/AREE Finalità ORGANIZZATIVA

Area amministrativa servizi n. 3: Servizi sociali – pubblica istruzione – Inizia- Vacante (f.f. Segretario comunale) asilo nido n. 4 Scuola materna tive per il diritto allo studio TITOLO Nido – scuola materna – Diritto allo studio

L'obiettivo di base nel nido è il mantenimento del servizio in termini di rap- porto educatore/bambini anche in caso di ferie e di assenze di personale DESCRIZIONE educativo per i quali non è più ammessa o possibile la sostituzione. Occorre tener conto della normativa regionale in materia di standard gestio- nali, che impone dei requisiti molto stringenti, in particolare per ciò che ri- guarda il numero degli educatori, in rapporto al numero dei bambini iscritti al servizio (educatore/bambini = 1/7). Per andare incontro alle esigenze delle famiglie, anche nell’ottica della con- ciliazione dei tempi lavorativi con le esigenze familiari (al cui fine il comune ha recentemente approvato un progetto di alleanza locale) ha ampliato a decorrere dal 01/02/2015 l’orario di apertura pomeridiana dell’asilo nido co- munale fino alle ore 18.00. Questo richiede un ulteriore impegno per le educatrici in termini di flessibilità e il coordinamento del servizio di ausiliariato. Anche l'offerta delle attività educative nel nido va continuamente monitorata per il suo miglioramento. In particolare nello scorso anno educativo, la Giunta Comunale con atto n.48/2017, ha previsto di organizzare preso la sede dell’asilo nido comunale, degli incontri formativi/informativi - serali, con ingresso libero e aperto a tutti gli interessati e degli incontri formativi per le educatrici dell’asilo nido ed i piccoli utenti della struttura. Nel prossimo triennio è necessario raccogliere le indicazioni provenienti da tale attività formativa e informativa. Il Comune, per quanto riguarda la scuola dell’infanzia, agisce in funzione sussidiaria alla scuola statale, fornendo la refezione. In tal senso anche le dipendenti devono assicurare la necessaria flessibilità per assicurare le reci- proche sostituzioni, contenendo per quanto possibile i costi esterni. La politica comunale per la scuola dell’infanzia e quella dell’obbligo si appli- ca nell’ambito del Piano Diritto allo Studio, che ha la finalità primaria di rea- lizzare di un percorso unitario, organico e continuo, attraverso il quale sia garantito il pieno sviluppo delle potenzialità di ogni alunno nel rispetto della propria identità personale, culturale e sociale. L'obiettivo ha la finalità di raggiungere: -Politiche educative dentro e fuori dall’Istituzione scolastica. -Predisposizione ed attuazione iniziative per il diritto allo studio. -Mantenimento servizi di refezione. FASI DI ATTUAZIONE 2017

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Data inizio Data termine

Prosecuzione sperimentazione orario di apertura Nido: 7.30 - 18.00 01 settembre 31 dicembre

Raccolta indicazioni provenienti dall’attività formativa e informativa svol- 01 settembre 31 dicembre tasi nell’anno educativo 2016-2017 e adozioni iniziative conseguenti Flessibilità nella gestione del personale nido e scuola materna. 01 settembre 31 dicembre Analisi bisogni alla base del POF- Condivisione con gli Istituti compren- sivi e predisposizione proposta di piano per il diritto allo studio 01 settembre 31 dicembre

Gestione fondi diritto allo studio 2016 – 2017 e 2017 - 2018; interventi per servizi erogati dal Comune, appalto mense, trasporto alunni, acqui- 01 settembre 31 dicembre sto generi alimentari Documenti raccolti ed attività verificate n. 5 INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati Traerup, Dal Cason, , Sciuchetti, Anselmini, Mercuri, Risorse umane coinvolte Moia, Fattarelli, Mottarlini

FASI DI ATTUAZIONE 2018 Data inizio Data termine

Prosecuzione sperimentazione orario di apertura Nido: 7.30 - 18.00 01 gennaio 31 dicembre

Adozione iniziative conseguenti alle indicazioni provenienti dall’attività 01 gennaio 31 dicembre formativa e informativa svoltasi nell’anno educativo 2016-2017 Flessibilità nella gestione del personale nido e scuola materna. 01 gennaio 31 dicembre Analisi bisogni alla base del POF- Condivisione con gli Istituti compren- sivi e predisposizione proposta di piano per il diritto allo studio 01 maggio 31 agosto

Gestione fondi diritto allo studio 2017 – 2018 e 2018 - 2019; interventi per servizi erogati dal Comune, appalto mense, trasporto alunni, acqui- 01 gennaio 31 dicembre sto generi alimentari Documenti raccolti ed attività verificate n. 5 INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati Traerup, Dal Cason, , Sciuchetti, Anselmini, Mercuri, Risorse umane coinvolte Moia, Fattarelli, Mottarlini

FASI DI ATTUAZIONE 2019 Data inizio Data termine

Prosecuzione sperimentazione orario di apertura Nido: 7.30 - 18.00 01 gennaio 31 dicembre

Adozione iniziative conseguenti alle indicazioni provenienti dall’attività 01 gennaio 31 dicembre formativa e informativa svoltasi nell’anno educativo 2016-2017 Flessibilità nella gestione del personale nido e scuola materna. 01 gennaio 31 dicembre Analisi bisogni alla base del POF- Condivisione con gli Istituti compren- sivi e predisposizione proposta di piano per il diritto allo studio 01 maggio 31 agosto

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Gestione fondi diritto allo studio 2018 – 2019 e 2019 - 2020; interventi per servizi erogati dal Comune, appalto mense, trasporto alunni, acqui- 01 gennaio 31 dicembre sto generi alimentari Documenti raccolti ed attività verificate n. 5 INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati Traerup, Dal Cason, , Sciuchetti, Anselmini, Mercuri, Risorse umane coinvolte Moia, Fattarelli, Mottarlini

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Obiettivo n. 9

Responsabile POSIZIONE SETTORI/AREE Finalità ORGANIZZATIVA

ANTICORRUZIONE L. Arnaboldi Area tecnica urbanistica edilizia

TITOLO Misure intese a favorire l’attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2017 – 2018 - 2019 Indicazioni PNA settore Urbanistica edilizia e controllo territorio

DESCRIZIONE L’obiettivo si propone la finalità di dare attuazione alle misure previste al punto 20.2 MISURE ULTERIORI DI TRATTAMENTO DEL RISCHIO del piano triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019.

FASI DI ATTUAZIONE 2017 Data inizio Data termine FASE DI REDAZIONE varianti generali al PGT o nuovo PGT, l’UTC verifica il rispetto delle misure previste nel Piano anti-corruzione (staff incaricato interdisciplinare, individuazione preliminare obiettivi generali del piano e 01 settembre 31 dicembre verifiche previste in occasione dell’adozione del PGT o della variante generale) FASE DI PUBBLICAZIONE dei piani, l’UTC elabora e cura la pubblicazione in amministrazione trasparente di un documento di sintesi dei contenuti del- 01 settembre 31 dicembre la variante in linguaggio non tecnico FASE DI APPROVAZIONE dei piani, l’UTC verifica il rispetto delle misure previste nel Piano anti-corruzione (motivazione decisioni di accoglimento 01 settembre 31 dicembre delle osservazioni e approvazione documento riassuntivo di monitoraggio). PIANI DI PARTICOLARE INCIDENZA URBANISTICA, ECONOMICA O PATRIMONIALE nel caso in cui la giunta, anche su proposta del responsa- bile del servizio, le disponga, attuazione delle misure previste nel Piano an- 01 settembre 31 dicembre ti-corruzione: (gruppo di lavoro interdisciplinare, richiesta ai proponenti di presentare un programma economico finanziario, acquisizione di informa- zioni dirette ad accertare il livello di affidabilità dei privati promotori). PIANI ATTUATIVI O PERMESSI CONVENZIONATI che prevedano la rea- lizzazione di opere di urbanizzazione a carico del privato: identificazione delle opere di urbanizzazione secondo quanto previsto dal Piano anti- 01 settembre 31 dicembre corruzione (verifica assenza di altri interventi prioritari realizzabili a scompu- to e sul livello qualitativo adeguato al contesto d'intervento) CESSIONE DELLE AREE NECESSARIE PER OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA E SECONDARIA E MONETIZZAZIONE DELLE AREE A STANDARD: monitoraggio tempi e adempimenti connessi alla acquisizione gratuita delle aree -quando non avvenute contestualmente alla firma della convenzione urbanistica (con apposita tabella da allegare al 01 settembre 31 dicembre DUP del triennio). Segnalazione al Responsabile anti corruzione di monetizzazioni di importo significativo (superiori a 40.000 euro) per l’attuazione della verifica attraver- so un organismo collegiale, composto da soggetti che non hanno curato 83 l’istruttoria; - previsione del pagamento delle monetizzazioni contestuale alla stipula del- la convenzione e, in caso di rateizzazione, richiesta in convenzione di ido- nee garanzie. - previsione nelle convenzioni dei contenuti richiesti dal piano anti corruzio- ne. Attività verificate (se si concretizzano le necessità) n. 1+5 INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati Risorse umane coinvolte Rogantini FASI DI ATTUAZIONE 2018 Data inizio Data termine MONETIZZAZIONE DELLE AREE A STANDARD Predisposizione proposta di delibera della giunta con i criteri generali per la individuazione dei casi 01 gennaio 28 febbraio specifici in cui procedere alle monetizzazioni e per la definizione dei valori da attribuire alle aree anno 2018. CALCOLO DEGLI ONERI – allegare alla convenzione urbanistica attesta- zione riguardo all'avvenuto aggiornamento delle tabelle parametriche degli oneri ed al fatto che la determinazione degli stessi è stata attuata sulla base dei valori in vigore alla data di stipula della convenzione

- OPERE A SCOMPUTO motivare l’eventuale necessità di far realizzare di- rettamente al privato costruttore le opere di urbanizzazione secondaria; 01 gennaio 31 dicembre - valutare la necessità di richiedere per le opere a scomputo il progetto di fattibilità tecnica ed economica, previsto dall'art. 1, co. 2, lett. e) del d.lgs. 50/2016, da porre a base di gara per l'affidamento delle stesse; DAL 2018

- valutare la necessità di prevedere garanzie aventi caratteristiche analoghe a quelle richieste in caso di appalto di opere pubbliche PIANI ATTUATIVI D'INIZIATIVA PRIVATA E PERMESSI DI COSTRUIRE CONVENZIONATI: verbalizzazione degli incontri con i soggetti attuatori e 01 gennaio 31 dicembre trasmissione per conoscenza al RPCT. CONSOLIDAMENTO ANCHE NEL 2018 DI QUANTO PREVISTO PER IL 2017 (fase di redazione varianti generali al PGT o nuovo PGT, fase di pub- blicazione dei piani, fase di approvazione dei piani, piani di particolare inci- 01 gennaio 31 dicembre denza urbanistica, economica o patrimoniale, piani attuativi o permessi convenzionati, cessione delle aree necessarie per opere di urbanizzazione primaria e secondaria e monetizzazione delle aree a standard). PIANI ATTUATIVI D'INIZIATIVA PRIVATA E PERMESSI DI COSTRUIRE CONVENZIONATI: predisposizione dei seguenti documenti da sottoporre all’approvazione da parte della giunta; 01 giugno 30 settembre -linee guida interne che disciplinano la procedura da seguire e introducono specifiche forme di trasparenza e rendicontazione. - schema di convenzione - tipo.

CALCOLO DEGLI ONERI –pubblicazione delle tabelle di calcolo degli oneri 01 giugno 30 settembre 84 di urbanizzazione e del costo di costruzione, le modalità di rateizzazione e le sanzioni connesse al ritardato o mancato pagamento sul sito del comu- ne; se possibile si adottano procedure telematiche che favoriscano una ge- stione automatizzata del processo.

- predisporre una tabella di calcolo del valore delle opere da scomputare uti- lizzando i prezziari regionali o dell'ente, anche tenendo conto dei prezzi che l'amministrazione ottiene solitamente in esito a procedure di appalto per la realizzazione di opere analoghe (da approvare in sede di adozione del pia- no attuativo);

Attività verificate (se si concretizzano le necessità) n. 3+3 INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati Risorse umane coinvolte Rogantini FASI DI ATTUAZIONE 2019 Data inizio Data termine MONETIZZAZIONE DELLE AREE A STANDARD Predisposizione proposta di delibera della giunta con i criteri generali per la individuazione dei casi 01 gennaio 28 febbraio specifici in cui procedere alle monetizzazioni e per la definizione dei valori da attribuire alle aree anno 2019. COMPATIBILMENTE CON i mezzi in dotazione: estensione ed implemen- tazione del programma di gestione dei flussi documentali per rendere ac- 01 gennaio 31 dicembre cessibili agli interessati (tramite identificazione informatica) le informazioni sullo stato del procedimento CONSOLIDAMENTO ANCHE NEL 2019 DI QUANTO PREVISTO PER IL 2017e 2018 (fase di redazione varianti generali al PGT o nuovo PGT, fase di pubblicazione dei piani, fase di approvazione dei piani, piani di particolare incidenza urbanistica, economica o patrimoniale, piani attuativi o permessi 01 gennaio 31 dicembre convenzionati, cessione delle aree necessarie per opere di urbanizzazione primaria e secondaria e monetizzazione delle aree a standard, calcolo degli oneri, opere a scomputo, piani attuativi d'iniziativa privata e permessi di co- struire convenzionati)

Attività verificate (se si concretizzano le necessità) n. 1+2 INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati Risorse umane coinvolte Rogantini

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Obiettivo n. 10

Responsabile POSIZIONE SETTORI/AREE Finalità ORGANIZZATIVA

ATTUAZIONE PROGRAMMI STRATEGICI Area tecnica manutentiva E. Bernasconi DELL’ENTE TITOLO Attuazione programma opere pubbliche: Strategia Area interna – altre iniziative finanziate da Regione, Provincia, Comunità Montana.

Nel triennio 2017-2019 il Comune sarà impegnato in un straordinario momento di inter- venti nel settore opere pubbliche finanziati nell’ambito della strategia delle Aree Interne DESCRIZIONE e da altre fonti di finanziamento (fondi Cariplo, interventi di edilizia scolastica, ecc.) L’attuazione di tale programma richiede uno sforzo particolare dell’area tecnica manu- tentiva. Una criticità è data dalla necessità di dare applicazione alle disposizioni del nuovo Co- dice dei contratti (d.lgs. 50/2016), come emendato dal correttivo (d.lgs. n. 56/2017), ed alle linee guida conseguentemente emanate ed emanande dall’ANAC in un quadro le- gislativo complessivamente tutt’altro che stabile ed assestato. Uno sforzo deve essere dedicato anche a dare corretta applicazione alla recente nor- mativa in materia di “armonizzazione contabile” ed in particolare al principio della “com- petenza finanziaria potenziata”

FASI DI ATTUAZIONE 2017 Data inizio Data termine Definizione dei progetti per la partecipazione ai bandi - attuazione inter- venti e costanti rapporti con gli enti finanziatori per la corretta gestione 01 gennaio 31 dicembre delle risorse. Costante aggiornamento e trasmissione al servizio finan- ziario cronoprogrammi. Attività verificate INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Nei termini ri- INDICI DI TEMPO Secondo necessità chiesti Risorse umane coinvolte Avvantaggiato – Corgatelli – Capelli -Maraffio FASI DI ATTUAZIONE 2018 Data inizio Data termine Definizione dei progetti per la partecipazione ai bandi - attuazione inter- venti e costanti rapporti con gli enti finanziatori per la corretta gestione 01 gennaio 31 dicembre delle risorse. Costante aggiornamento e trasmissione al servizio finan- ziario cronoprogrammi. Attività verificate INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Nei termini ri- INDICI DI TEMPO Secondo necessità chiesti

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Risorse umane coinvolte Avvantaggiato – Corgatelli – Capelli -Maraffio FASI DI ATTUAZIONE 2019 Data inizio Data termine Definizione dei progetti per la partecipazione ai bandi - attuazione inter- venti e costanti rapporti con gli enti finanziatori per la corretta gestione 01 novembre 31 dicembre delle risorse. Costante aggiornamento e trasmissione al servizio finan- ziario cronoprogrammi. Attività verificate n. 6 INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Nei termini ri- INDICI DI TEMPO Secondo necessità chiesti Risorse umane coinvolte Avvantaggiato – Corgatelli – Capelli -Maraffio

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Obiettivo n. 11

Responsabile POSIZIONE SETTORI/AREE Finalità ORGANIZZATIVA

AMBIENTE E TERRITORIO E. Bernasconi Area tecnica manutentiva

TITOLO Manutenzione del territorio, strade, verde Le politiche di mantenimento e miglioramento del patrimonio comunale vedono il set- tore impegnato nello svolgimento delle proprie funzioni istituzionali volte a garantire DESCRIZIONE condizioni di efficienza e sicurezza dell'intero patrimonio edilizio comunale. Al fine di mantenere in condizioni adeguate e funzionali il patrimonio esistente, adottando criteri e metodologie volti sia al contenimento delle spese che al miglioramento della effi- cienza, dell’efficacia e della qualità delle funzioni svolte dal settore, proseguirà la ma- nutenzione ordinaria del patrimonio comunale eseguita con personale interno. Com- plesso di interventi finalizzati alla conservazione e fruizione del patrimonio di verde già realizzato. Particolare attenzione è sempre stata prestata con risultati apprezzati da turisti e resi- denti ad un’attenta pulizia delle strade comunali. La prosecuzione di tale attività costi- tuisce una priorità anche quale caratteristica si attrattività per la località.

FASI DI ATTUAZIONE 2017 Data inizio Data termine

Pulizia strade e marciapiedi 01 gennaio 31 dicembre Interventi manutentivi strade, segnaletica stradale 01 gennaio 31 dicembre Interventi manutentivi verde pubblico 01 gennaio 31 dicembre Sabbiature, antighiaccio e pulizie neve (in raccordo con ditta incaricata) 01 gennaio 31 dicembre Supervisione interventi operativi ditte e soggetti esterni in caso neve 01 gennaio 31 dicembre Partecipazione ai servizi di pronto intervento e reperibilità protezione ci- 01 gennaio 31 dicembre vile Predisposizione sintetico piano interventi per il 2018 01 novembre 31 dicembre Attività verificate n. 7 INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra indi- INDICI DI TEMPO cati Avvantaggiato – Corgatelli – Maraffio – Capelli - Tam – Risorse coinvolte area tecnica manutentiva Sposetti – Torri – Fustella - Lombardini – Geronimi – Barbusca – Agosti - Oregioni FASI DI ATTUAZIONE 2018 Data inizio Data termine

01 gennaio 31 dicembre Interventi manutentivi strade, segnaletica stradale 01 gennaio 31 dicembre 88

Interventi manutentivi verde pubblico 01 gennaio 31 dicembre Sabbiature, antighiaccio e pulizie neve (in raccordo con ditta incaricata) 01 gennaio 31 dicembre Supervisione interventi operativi ditte e soggetti esterni in caso neve 01 gennaio 31 dicembre Partecipazione ai servizi di pronto intervento e reperibilità protezione ci- 01 gennaio 31 dicembre vile Predisposizione sintetico piano interventi per il 2019 01 novembre 31 dicembre Attività verificate n. 6 INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra indi- INDICI DI TEMPO cati Avvantaggiato – Corgatelli – Maraffio – Capelli - Tam – Risorse coinvolte area tecnica manutentiva Sposetti – Torri – Fustella - Lombardini – Geronimi – Barbusca – Agosti - Oregioni FASI DI ATTUAZIONE 2019 Data inizio Data termine

Presentazione alla Giunta report attività svolte nel 2018 01 gennaio 31 marzo Pulizia strade e marciapiedi 01 gennaio 31 dicembre Interventi manutentivi strade, segnaletica stradale 01 gennaio 31 dicembre Interventi manutentivi verde pubblico 01 gennaio 31 dicembre Sabbiature, antighiaccio e pulizie neve (in raccordo con ditta incaricata) 01 gennaio 31 dicembre Supervisione interventi operativi ditte e soggetti esterni in caso neve 01 gennaio 31 dicembre Partecipazione ai servizi di pronto intervento e reperibilità protezione ci- vile Predisposizione sintetico piano interventi per il 2020 01 novembre 31 dicembre Attività verificate n. 6 INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra indi- INDICI DI TEMPO cati Avvantaggiato – Corgatelli – Maraffio – Capelli - Tam – Risorse coinvolte area tecnica manutentiva Sposetti – Torri – Fustella - Lombardini – Geronimi – Barbusca – Agosti - Oregioni

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Obiettivo n. 12

Responsabile POSIZIONE SETTORI/AREE Finalità ORGANIZZATIVA

M. Frenquelli Area sicurezza Sicurezza urbana e videosorveglianza

TITOLO Potenziamento attività polizia locale associata Coordinare, nell'ambito del servizio associato di PL, il servizio di Polizia Lo- cale attraverso l'utilizzo delle risorse umane e strumentali disponibili, con DESCRIZIONE particolare attenzione alle problematiche di sicurezza urbana utilizzando la strumentazione tecnologica ed in particolare il sistema di videosorveglianza per prevenire e / o reprimere qualsiasi forma di reato o illecito amministrati- vo. Il tutto secondo le necessità, le segnalazioni dei cittadini, le indicazioni dell'organo esecutivo, in compatibilità con le risorse umane e finanziarie di- sponibili. Le finalità sono: a) Contrastare e sanzionare le violazioni al codice della strada per la sicu- rezza dei studenti all'entrata e uscita dalle scuole; b) Contrastare i fenomeni di danneggiamento o reati contro il patrimonio; c) potenziare l'attuale livello di presenza nei giorni, soprattutto festivi, in cui si svolgono fiere, competizioni sportive, spettacoli, sagre, ecc., e nelle fasce orarie notturne, più critiche d) potenziare la capacità di contrasto a determinate condotte illecite in mate- ria di edilizia, commercio e contraffazione, gestione dei rifiuti, utilizzo del pa- trimonio abitativo comunale, evasione ai tributi.

FASI DI ATTUAZIONE 2017 Data inizio Data termine

Programmazione puntuale servizi settimanali servizio associato e alle 01 ottobre 31 ottobre conseguenti attività (turni, congedi, straordinari) Monitorare quotidianamente l'efficienza del servizio di videosorveglianza 01 ottobre 31 dicembre Potenziamento del servizio di vigilanza sul territorio comunale. Attività di 01 ottobre 31 dicembre prevenzione mediante presenza costante sul territorio Partecipazione ai servizi di pronto intervento e reperibilità protezione ci- 01 ottobre 31 dicembre vile Assicurare l'attività di gestione delle sanzioni amministrative: riscossione delle sanzioni non pagate e invio al soggetto incaricato della riscossione 01 ottobre 31 dicembre della documentazione per la predisposizione delle cartelle esattoriali Attività di raccolta dei dati riguardanti gli interventi eseguiti dai vari ad- 01 ottobre 31 dicembre detti al servizio associato di PL Attività verificate n. 6 INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra indi- INDICI DI TEMPO cati FASI DI ATTUAZIONE 2018

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Risorse umane coinvolte area Pasini Lucchinetti Petitto Colli Zani Data inizio Data termine

Predisposizione rendiconto attività gestione associata 01 gennaio 31 marzo Presentazione alla Giunta report attività svolte nel 2017 01 gennaio 31 marzo Programmazione puntuale servizi settimanali servizio associato e alle 01 gennaio 31 dicembre conseguenti attività (turni, congedi, straordinari) Monitorare quotidianamente l'efficienza del servizio di videosorveglianza 01 gennaio 31 dicembre Potenziamento del servizio di vigilanza sul territorio comunale. Attività di prevenzione mediante presenza costante sul territorio: Controlli mirati sul corretto conferimento dei rifiuti, sui veicoli inquinanti e rumorosi, sui comportamenti pericolosi alla guida (cinture di sicurezza, uso del telefo- no, del casco) contrasto alla illegalità nelle vendite di tabacco e di alcol e 01 gennaio 31 dicembre nell’utilizzo di terminali di giochi elettronici, miglioramento delle condizio- ni di fruibilità degli spazi viabili dedicati all’utenza debole, contrasto ai disturbi arrecati al riposo da parte degli utenti dei pubblici esercizi negli orari serali/notturni

Predisposizione ed approvazione del nuovo Piano urbano del traffico 01 gennaio 31 dicembre

Partecipazione ai servizi di pronto intervento e reperibilità protezione ci- 01 gennaio 31 dicembre vile Assicurare l'attività di gestione delle sanzioni amministrative: riscossione delle sanzioni non pagate e invio al soggetto incaricato della riscossione 01 gennaio 31 dicembre della documentazione per la predisposizione delle cartelle esattoriali Attività di raccolta dei dati riguardanti gli interventi eseguiti dai vari ad- 01 ottobre 31 dicembre detti al servizio associato di PL Attività verificate n. 9 INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra indi- INDICI DI TEMPO cati Risorse umane coinvolte Pasini Lucchinetti Petitto Colli Zani FASI DI ATTUAZIONE 2019 Data inizio Data termine

Predisposizione rendiconto attività gestione associata 01 gennaio 31 marzo Presentazione alla Giunta report attività svolte nel 2017 01 gennaio 31 marzo Programmazione puntuale servizi settimanali servizio associato e alle 01 gennaio 31 dicembre conseguenti attività (turni, congedi, straordinari) Monitorare quotidianamente l'efficienza del servizio di videosorveglianza 01 gennaio 31 dicembre Potenziamento del servizio di vigilanza sul territorio comunale. Attività di prevenzione mediante presenza costante sul territorio: Controlli mirati sul corretto conferimento dei rifiuti, sui veicoli inquinanti e rumorosi, sui comportamenti pericolosi alla guida (cinture di sicurezza, uso del telefo- no, del casco) contrasto alla illegalità nelle vendite di tabacco e di alcol e 01 gennaio 31 dicembre nell’utilizzo di terminali di giochi elettronici, miglioramento delle condizio- ni di fruibilità degli spazi viabili dedicati all’utenza debole, contrasto ai disturbi arrecati al riposo da parte degli utenti dei pubblici esercizi negli orari serali/notturni.

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Partecipazione ai servizi di pronto intervento e reperibilità protezione ci- 01 gennaio 31 dicembre vile Assicurare l'attività di gestione delle sanzioni amministrative: riscossione delle sanzioni non pagate e invio al soggetto incaricato della riscossione 01 gennaio 31 dicembre della documentazione per la predisposizione delle cartelle esattoriali Attività di raccolta dei dati riguardanti gli interventi eseguiti dai vari ad- 01 ottobre 31 dicembre detti al servizio associato di PL Attività verificate n. 8 INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra indi- INDICI DI TEMPO cati Risorse umane coinvolte Pasini Lucchinetti Petitto Colli Zani

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Obiettivo n. 13

Responsabile POSIZIONE SETTORI/AREE Finalità ORGANIZZATIVA

M. Frenquelli +segretario comunale (resp. F.f. Area amministrativa) + E. Aree sicurezza + amministrativa Bernasconi Politiche economiche e per il lavoro - cultura servizio n. 1: culturali + tecnica manutentiva

TITOLO Marketing territoriale, promozione turistica – gestione eventi ricreativi, turistici, sportivi e culturali Il Comune di Chiavenna, a rinforzo della sua vocazione turistica, è impegnato da anni in iniziative di promozione turistica e di gestione di eventi e di valorizzazione dei suoi DESCRIZIONE palazzi storici. Il presente obiettivo è finalizzato alla prosecuzione di attività finalizzate allo sviluppo del potenziale di attrattività del territorio, in collaborazione con il Consorzio turistico Val- chiavenna, la Pro Chiavenna le associazioni sportive, culturali e di categoria e con tutta la struttura comunale, nonché all’attuazione delle iniziative di interesse culturale e di valorizzazione dei palazzi storici.

FASI DI ATTUAZIONE 2017 Data inizio Data termine Organizzazione di iniziative di valenza turistica e culturale e collabora- 01 gennaio 31 dicembre zione con le iniziative organizzate da altri enti. Supporto logistico a iniziative organizzate o patrocinate dall’ente. 01 gennaio 31 dicembre Attuazione iniziative di valorizzazione Palazzo Vertemate comprese nel 01 gennaio 31 dicembre progetto approvato dalla Giunta comunale. Documenti raccolti ed attività verificate n. 3 INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati Risorse umane coinvolte area sicurezza Pasini Lucchinetti Petitto Colli Zani Risorse umane coinvolte area amministrativa Traerup, Dal Cason, , Sciuchetti Avvantaggiato – Corgatelli – Maraffio – Capelli - Tam – Risorse coinvolte area tecnica manutentiva Sposetti – Torri – Fustella - Lombardini – Geronimi – Barbusca – Agosti - Oregioni

FASI DI ATTUAZIONE 2018 Data inizio Data termine Organizzazione di iniziative di valenza turistica e culturale e collabora- 01 gennaio 31 dicembre zione con le iniziative organizzate da altri enti. Supporto logistico a iniziative organizzate o patrocinate dall’ente. 01 gennaio 31 dicembre

Attuazione iniziative di valorizzazione Palazzo Vertemate comprese nel 01 gennaio 31 dicembre 93 progetto approvato dalla Giunta comunale. Documenti raccolti ed attività verificate n. 3 INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati Risorse umane coinvolte area sicurezza Pasini Lucchinetti Petitto Colli Zani Risorse umane coinvolte area amministrativa Traerup, Dal Cason, , Sciuchetti Avvantaggiato – Corgatelli – Maraffio – Capelli - Tam – Risorse coinvolte area tecnica manutentiva Sposetti – Torri – Fustella - Lombardini – Geronimi – Barbusca – Agosti - Oregioni

FASI DI ATTUAZIONE 2019 Data inizio Data termine Organizzazione di iniziative di valenza turistica e culturale e collabora- 01 gennaio 31 dicembre zione con le iniziative organizzate da altri enti. Supporto logistico a iniziative organizzate o patrocinate dall’ente. 01 gennaio 31 dicembre Attuazione iniziative di valorizzazione Palazzo Vertemate comprese nel 01 gennaio 31 dicembre progetto approvato dalla Giunta comunale. Documenti raccolti ed attività verificate n. 3 INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati Risorse umane coinvolte area sicurezza Pasini Lucchinetti Petitto Colli Zani Risorse umane coinvolte area amministrativa Traerup, Dal Cason, Sciuchetti Avvantaggiato – Corgatelli – Maraffio – Capelli - Tam – Risorse coinvolte area tecnica manutentiva Sposetti – Torri – Fustella - Lombardini – Geronimi – Barbusca – Agosti - Oregioni

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Obiettivo n. 14

Responsabile POSIZIONE SETTORI/AREE Finalità ORGANIZZATIVA

M. Figini +segretario comunale (resp. F.f. Area amministrativa) + E. Aree Finanziaria informatica + Bernasconi + M. Frenquelli amministrativa + tecnica manu- Modernizzazione della struttura tentiva + sicurezza

TITOLO Sviluppare la smart city

Il Comune di Chiavenna, negli scorsi anni ha provveduto a rinnovare il sito comunale. DESCRIZIONE I prossimi passaggi da perseguire che richiedono la collaborazione di diverse aree so- no: • l’attivazione della app municipale per amministrazioni aperte ai cittadini da utilizzare quale facile punto d’accesso unificato per comunicazioni, eventi, informazioni, segnalazioni, e tutti i servizi comunali. • La prosecuzione nella attività di miglioramento nella connessione veloce alla rete degli edifici pubblici (in particolare scuole e municipio) e privati.

FASI DI ATTUAZIONE 2017 Data inizio Data termine Attivazione sperimentale della app municipale per amministrazioni aper- te ai cittadini MUNICIPIUM da utilizzare quale facile punto d’accesso 01 ottobre 31 dicembre unificato per comunicazioni, eventi, informazioni, segnalazioni, e tutti i servizi comunali Verifica e attuazione iniziative da adottare per il miglioramento nella 01 ottobre 31 dicembre connessione veloce alla rete degli edifici pubblici. Documenti raccolti ed attività verificate n. 2 INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati Risorse umane coinvolte area finanziaria Giampedraglia Sciuchetti Risorse umane coinvolte area sicurezza Pasini Lucchinetti Petitto Colli Zani Traerup, Dal Cason, Sciuchetti, Mazzina, Gianera, Mi- Risorse umane coinvolte area amministrativa leti Risorse coinvolte area tecnica manutentiva Avvantaggiato – Corgatelli – Maraffio – Capelli - Tam

FASI DI ATTUAZIONE 2018 Data inizio Data termine Implementazione app municipale per amministrazioni aperte ai cittadini MUNICIPIUM quale facile punto d’accesso unificato per comunicazioni, 01 gennaio 31 dicembre eventi, informazioni, segnalazioni, e tutti i servizi comunali, ivi compresa la raccolta di segnalazione dei cittadini e la risposta alle medesime

Attuazione iniziative da adottare per il miglioramento nella connessione 01 gennaio 31 dicembre

95 veloce alla rete degli edifici pubblici. Documenti raccolti ed attività verificate n. 2 INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati Risorse umane coinvolte area finanziaria Giampedraglia Sciuchetti Risorse umane coinvolte area sicurezza Pasini Lucchinetti Petitto Colli Zani Traerup, Dal Cason, Sciuchetti, Mazzina, Gianera, Mi- Risorse umane coinvolte area amministrativa leti Risorse coinvolte area tecnica manutentiva Avvantaggiato – Corgatelli – Maraffio – Capelli - Tam

FASI DI ATTUAZIONE 2019 Data inizio Data termine Pieno utilizzo app municipale per amministrazioni aperte ai cittadini MUNICIPIUM quale facile punto d’accesso unificato per comunicazioni, 01 gennaio 31 dicembre eventi, informazioni, segnalazioni, e tutti i servizi comunali, ivi compresa la raccolta di segnalazione dei cittadini e la risposta alle medesime Attuazione iniziative da adottare per il miglioramento nella connessione 01 gennaio 31 dicembre veloce alla rete degli edifici pubblici. Attuazione iniziative da adottare per il miglioramento nella connessione 01 gennaio 31 dicembre veloce alla rete degli edifici pubblici. Documenti raccolti ed attività verificate n. 2 INDICI QUALITATIVI Adeguatezza Come sopra INDICI DI TEMPO indicati Risorse umane coinvolte area finanziaria Giampedraglia Sciuchetti Risorse umane coinvolte area sicurezza Pasini Lucchinetti Petitto Colli Zani Traerup, Dal Cason, Sciuchetti, Mazzina, Gianera, Mi- Risorse umane coinvolte area amministrativa leti Risorse coinvolte area tecnica manutentiva Avvantaggiato – Corgatelli – Maraffio – Capelli - Tam

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