PALIANO: IL FAGIOLO A SURICCHIO INSERITO NELL'ELENCO DEI PRODOTTI TRADIZIONALI DEL

Redazione

Paliano (FR) – Si è salvato dall’estinzione grazie all’accurata manodopera di un ristretto gruppo di contadini ultraottantenni che ne ha tramandato la semenza. Stiamo parlando del fagiolo a “suricchio”, ossia a falcetto, di Paliano, un legume autoctono del territorio comunale che è stato di recente riconosciuto come “prodotto tradizionale del Lazio”. E’ infatti delle sette nuove referenze della nostra Regione inserite dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali nella quindicesima revisione dell'elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali (PAT), pubblicata nella GU n. 168 del 22 luglio scorso. Come è noto, si definiscono "Prodotti Agroalimentari Tradizionali" quei prodotti le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultano consolidate nel tempo. In particolare, devono risultare praticate sul territorio di riferimento in maniera omogenea secondo regole tradizionali e protratte nel tempo, comunque per un periodo non inferiore ai 25 anni.

L’attività di ricognizione eseguita dai tecnici delle strutture regionali competenti ha riconosciuto al fagiolo a “suricchio” tutti i requisiti per essere inserito nel prestigioso registro aprendo così la strada ad azioni di maggior tutela, conservazione e valorizzazione. Il legume si presenta all’interno di baccelli verdi che vengono raccolti e consumati ancora teneri. I semi sono -per l’appunto- a forma di falce, dalla buccia sottile, lucida e di colore rosso. Una volta sgranati e lasciati essiccare manifestano buone capacità di conservazione.

"Il processo di conservazione di questo legume – dichiara Domenico Alfieri, Sindaco di Paliano – è il frutto di un grande impegno di volontà. Ringrazio dunque sia chi ha conservato sia chi ha ricercato e recuperato le radici di questo prodotto antico e prezioso. L’inserimento del fagiolo a “suricchio” nel registro dei prodotti tradizionali è infatti un’opportunità per lo sviluppo del territorio che l'Amministrazione Comunale di Paliano, in collaborazione con Agenzia Regionale per i Parchi, ente gestore del Monumento Naturale Selva di Paliano – Mola de Piscoli, sarà sicuramente in grado di sfruttare al meglio. Ciò al fine di affermare e promuovere le nostre eccellenze sui mercati ma anche per dimostrare fattivamente come la dedizione, lo spirito di collaborazione e la competenza concretizzino sinergie vitali allo sviluppo economico locale".

"E’ un risultato importante per l’intera comunità palianese – sottolinea l’Assessore alle Politiche Agricole Eleonora Campoli – ed è stato raggiunto grazie all'interessamento di Francesca Litta, imprenditrice agricola locale, che ha impiantato sui terreni de "La Polledrara" questo legume, seguendo da vicino le diverse fasi, ed ha fornito alla Regione tutte le informazioni utili affinché il fagiolo a "suricchio" fosse inserito nell'elenco dei prodotti tradizionali del Lazio. Questo a testimonianza del ruolo fondamentale svolto dagli agricoltori, ai quali va il ringraziamento più sentito, come custodi del territorio e delle tradizioni locali".

"L’esperienza ci insegna – conclude Vito Consoli, Direttore dell’Agenzia Regionale per i Parchi – che quando la tutela si coniuga con lo sviluppo diventa garanzia di successo. Ciò lascia ben sperare anche per la realizzazione del Master Plan".

CANTAGIRO 2015: CAROL MARITATO CONQUISTA LA MAGLIA ROSA E VOLA ALLE NAZIONALI di Mario Vito Torosantucci

Nella splendida cornice di Trevi nel Lazio si sono disputate le finali del Cantagiro Lazio 2015. Diversi gli artisti emergenti che si sono sfidati a suon di successi della musica italiana ed Internaziole. Alla straordinaria serata musicale strepitosamente condotta da Alessandro Greco, l'esecuzione magistrale di Carol Maritato (a Save Little Prayer for You A.Franklin) ha lasciato un segno nel cuore degli oltre 1200 spettatori vincendo la serata,valida per le finali Lazio. Incoronata reginetta,da Elvino Echeni, Lorenzo Echeoni, Mario Torosantucci ed il Patron Enzo de Carlo con la fatidica maglia rosa del Cantagiro,fugge in volata per le finali nazionali 2015, con l'augurio importante di Alessandro Greco.

ALATRI, CENTRO DI PRIMA ACCOGLIENZA: ARRESTATO RICERCATO NIGERIANO

Redazione (FR) – A seguito di alcuni controlli eseguiti presso una struttura di prima accoglienza della zona che ospita cittadini nigeriani richiedenti protezione internazionale, si appurava che da qualche settimana un altro cittadino extracomunitario sempre nigeriano, ambulante, aveva preso in affitto un appartamento attiguo al citato centro. Immediatamente cominciava un’attività info-investigativa da parte della Compagnia dei carabinieri di Altri poiché si accertava che l’appartamento dell’ambulante nigeriano, oltre ad ospitare donne sempre di nazionalità nigeriana e sempre diverse, era spesso frequentato da connazionali residenti nel capoluogo ciociaro e che, soventi, avevano animate discussione con gli ospiti del centro per motivi presumibilmente riconducibili a dinamiche etniche. Ciò, oltre a far incuriosire i Carabinieri, faceva partire degli approfonditi accertamenti sul citato ambulante, dai quali emergeva che a carico dello stesso pendeva un mandato di arresto Europeo emesso dall’Autorità Giudiziaria del Lussemburgo nel mese di giugno del corrente anno per traffico illegale di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti. Sulla base di ciò, il presunto ambulante veniva tratto in arresto ed associato presso la Casa Circondariale di a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

IL COSTUME CIOCIARO E LA LETTERATURA EUROPEA: ECCO DUE SUCCESSI MONDIALI "GRAZIELLA" E "SENZA FAMIGLIA"

di Michele Santulli

Tra i romanzi più letti e più amati si registrano regolarmente ‘Senza Famiglia’ e ‘Graziella’ di successo strepitoso alla loro epoca e ancora oggi, in tutto il mondo. Nell’Ottocento non ci furono in Francia solo i romanzi di Victor Hugo o di Flaubert o di Emile Zola o di Dumas ad arricchire ed anche a marcare la letteratura europea: specie nella seconda metà del secolo i lettori ebbero la ventura di assaporare anche altri mondi e modi di raccontare le vicende umane e mi riferisco in particolare a due di essi, di enorme successo, in ogni epoca. Uno è ‘Graziella’ -questo il titolo originario- di Alphonse de Lamartine pubblicato nel 1852: è per certi versi l’autobiografia dell’artista stesso vissuto per molti anni a Napoli come rappresentante diplomatico: vi si narra l’inebriamento sentimentale di un giovane straniero per la figlia di un povero pescatore dell’isola incantata di Procida e il nome della ragazza è appunto Graziella. Il successo del libro fu tale che nel corso degli anni ebbe centinaia di edizioni e altresì fu tradotto in quasi tutte le lingue parlate, più tardi fu ridotto in versioni cinematografiche, televisive, fumetti, e oggi su altri sistemi di diffusione, ovunque, fa parte dei classici irrinunciabili.

Successo mondiale all’epoca ed anche oggi ancora maggiori di ‘Graziella’, fu un romanzo avente per protagonista una delle figure più tragiche e terribili della umanità, la prova evidente quasi di regola, della violenza e della prevaricazione, della miseria e del sopruso e cioè i figli illegittimi, i senza genitori, i figli di nessuno: a Napoli, i figli della madonna; in Toscana, gli Innocenti, una delle macchie imperdonabili che accompagnano la esistenza dell’uomo, da sempre.

E’ intitolato ‘Sans Famille’, in Italiano ’Senza Famiglia’, in Inglese e in Tedesco ’Figlio di nessuno’. L’autore è Hector Malot, famoso per i suoi libri sull’infanzia nella letteratura e questo ne fu il capolavoro: narra le vicende di un bimbo figlio di nessuno, Remi, il quale quando comincia a capire il proprio stato, e dopo essere passato di mano in mano affidato o venduto, si propone e determina di ritrovare la genitrice. E il libro narra tutte le vicende e peripezie che portano a tale conclusione. I suddetti due monumenti della letteratura europea, ‘Graziella’ e ‘Senza famiglia’, avrebbero meritato, si dirà, uno studio e una indagine appropriati atti a condurre a risultanze e conclusioni più stimolanti ma noi lasciamo al lettore tale incombenza poiché qui è altrettanto gratificante e significativo scoprire il ruolo giuocato dal costume ciociaro in questi due celebri monumenti della Letteratura. E si dirà: ma come è mai possibile, che cosa c’entra il costume ciociaro con Graziella e con Remi? Abbiamo invece ancora una volta la riprova evidente che il personaggio in costume ciociaro, e la rispettiva iconografia, era veramente un componente significativo e consolidato dell’arte occidentale, era cioè divenuto un topos, un elemento distintivo e noto, era il costume al quale solamente si poteva far riferimento quando si parlava o scriveva o dipingeva o componeva, professionalmente, di certe tematiche quali il brigante, il pifferaro, lo zampognaro, il pastore o il pecoraio, il modello o la modella di artista, il contadino che incarnava l’Italia intera e talvolta anche l’Europa, l’artista girovago, l’emigrante, l’organettaro e molto altro. E la fantasia dell’artista pittore è questo che ha visto.

I due romanzi come detto hanno avuto fino ad oggi centinaia di edizioni, di traduzioni, di riduzioni audiovisive ed altro ancora, quindi non pochi editori si sono distinti ad illustrare queste vicende interpretando i personaggi nel modo più diversificato: quello più ricorrente ed anche più consolidato e familiare al lettore è appunto il personaggio ciociaro nel suo costume unico e tipico! E qui vogliamo evidenziare quelle che a nostro avviso sono state le edizioni più celebrate e di successo dei due romanzi. Per quanto riguarda ‘Senza Famiglia’ l’edizione del 1895 illustrata da Emile Bayard notissimo artista dell’epoca, in cui le immagini dei personaggi sono state rese in maniera magistrale ed attenta e dove l’artista ha prestato particolare attenzione a certi elementi del vestiario, soprattutto la resa inappuntabile delle cioce. La copertina invece si riferisce ad una edizione del ‘900 pur con ciociari. Mentre per quanto riguarda ‘Graziella’ si impone a mio avviso in maniera perfino prorompente l’edizione del 1927, la prima, che ci mette sotto gli occhi gli acquarelli magistrali di Umberto Brunelleschi che ha inteso addirittura ciociarizzare al meglio la immagine dei personaggi del romanzo come da lui interpretati. Alla sua epoca Umberto Brunelleschi era ritenuto l’artista illustratore, decoratore, ritrattista più di successo della Francia, lo stesso Emile Bayard nell’ottocento.

MISS CIOCIARIA 2015: TRIONFA LA CECCANESE SERENA PIZZUTI

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Redazione

Frosinone – E’ Serena Pizzuti, 17enne di , la nuova Miss Ciociaria. Studentessa al chimico-biologico di Frosinone e con il sogno di diventare una fotomodella, ma al contempo proseguire gli studi, Serena è stata incoronata, domenica scorsa nella finalissima svoltasi a Trevi nel Lazio. Una kermesse seguitissima, come ogni anno, che ha visto 27 ragazze contendersi il titolo sfilando in abito elegante, casual e costume da bagno dinanzi ad una giuria presieduta dal sindaco di Trevi nel Lazio Silvio Grazioli e composta da Stefania Mari (assessore politiche sociali Trevi nel Lazio), Donatella Gallo, Tony De Bonis (Patron Miss Ciociaria), Gabriele Falconi (presidente consiglio comunale ), Luciano Paris (consigliere comunale Trevi nel Lazio), Gisella Peana (consulente di immagine, film-maker, direttrice web magazine ilpeana.it), Greta Mariani (Radioday), Simona Di Ruzza, Jessie Lee Larson (attrice ed organizzatrice eventi di solidarietà), Carlo Di Sotto, Gianfranco Tanzi, Piero Ricci (maestro d’arte), Marina Di Mario (Matilda costumi), Luigi Colapietro (imprenditore ed organizzatore Fiera di Ceccano), Fabrizio Minori, Flaminia Santilli (ChicStyle), Adriana Pigliasco (Mad Moda Accessori Design), Luigi Tersigni e Simonetta Saccucci. A presentare la serata la bravissima Paola Delli Colli accompagnata dal Mago Parker e i suoi numeri di illusionismo. Spazio anche alla musica e all’intrattenimento con l’esibizione di Reddy ed Emiliano Fratarcangeli, direttamente da “X Factor” e la partecipazione straordinaria di Gianluca Ciotoli (Mister Ciociaria), Alessio de Carolis (Mister Ciociaria baby) e Giacomo Di Maulo.

Poco dopo la mezzanotte il verdetto finale. Ad incoronare Serena Pizzuti è stata Silvia Colagiovanni, Miss Ciociaria 2014, visibilmente commossa ma entusiasta di questo anno trascorso che l’ha vista partecipare a numerosi eventi in rappresentanza della Ciociaria. Seconda classificata Martina Terezza, 19 anni di mentre al terzo posto si è piazzata Marika Nardozi, 15enne di . Le fasce sono andate anche ad Arianna Buttarazzi (Miss Ciociaria Eleganza Mad), a Silvia Scaccia (Miss Ciociaria Ragazza Immagine), Laura Marrocco (Miss Ciociaria Un volto per il cinema) che reciterà nel prossimo film di Tony De Bonis, Piera Nardozzi (Miss Ciociaria Volto Tv), Alessia Fiore (Miss Ciociaria Moda Mare), Daiana Vecchio (Miss Ciociaria Portamento) e Veronica Giugliano (Miss Ciociaria In Gambissima) che si è aggiudicata anche la copertina del prossimo numero di Chic Style, rivista di moda ed un servizio fotografico. Premiata anche Tatiana Rizzi, 27enne di San Felice Circeo con la fascia di “Miss Ciociaria Lazio”. Da quest’anno, infatti, Miss Ciociaria vuole passare oltre confine premiando anche concorrenti provenienti da tutto il Lazio. Vanessa Pretola, modella professionista di , ha coordinato le ragazze sia nelle varie sfilate che nelle danze al tempo di “Ritmo Violento”, colonna sonora ufficiale del concorso di bellezza realizzata appositamente da Dj Cresh il cui nuovo video vedrà proprio il volto di Miss Ciociaria 2015. Le concorrenti hanno inoltre sfilato in abito da sposa grazie a “Creazioni Gio” di Assunta Giorgilli che ha annunciato l’apertura dell’Atelier di (via Vecchia Fiuggi). Creazione Giò ha anche voluto omaggiare la serata, in occasione della finale con un abito in seta pure indossato da Miss Ciociaria uscente. Matilda, alias Marina Di Mario, ha invece pensato ai costumi con creazioni uniche realizzate appositamente per la serata: pezzi unici, modello intero anni 60, indossati dalle concorrenti insieme alla nuova linea estate.

Trucco e pettinature sono state curate dal centro “Tony Parrucchieri” di .“Miss Ciociaria da sempre appuntamento importante per la provincia di Frosinone – dichiarano soddisfatti Donato e Giuliana De Bonis – è nata 41 anni fa da un’idea di nostro padre, il Cavalier Tony De Bonis e da diversi anni abbiamo l’onore di organizzarlo e di portarlo avanti sotto la sua supervisione che per noi è davvero importante. Vogliamo ringraziare tutti coloro che ci hanno seguito in particolare Gianat Cosmetici professionali, Creazioni Gio per gli abiti da sposa, Matilda per i costumi da bagno, Creazione d’arte di Domenica Scaccia per gli abiti indossati da Paola Delli Colli, le riviste ChicStyle e ilpeana.it, Ottica Macciomei ed Outlet calzature di . Un grazie particolare va ai comuni che ci hanno ospitato ed anche alla preziosa collaborazione di Geremia Di Massa, a Paola Delli Colli e il Mago Parker per aver magnificamente presentato le tappe di questa edizione 2015, a Sonia Costa per l’ufficio stampa ed ai fotografi ufficiali Francesco Cipriani, Pietro Mingarelli e Bartolomeo Tricarico nonché Massimo Mingarelli per Service e scenografie ed alla tv più seguita nel Lazio Teleuniverso nella persona di Tonino Magnapera, che trasmetterà l’intera serata finale. Diamo appuntamento all’edizione 2016 per un nuovo tour all’insegna della bellezza ciociara”.

CASSINO, AGGRESSIONE IN CARCERE: DETENUTO FERISCE CON SGABELLO SECONDINO

Redazione – Un assistente capo della polizia penitenziaria sarebbe rimasto ferito, e per questo costretto al ricovero in ospedale, a causa dell'aggressione di un detenuto avvenuta sabato pomeriggio nel carcere di Cassino. È quanto si apprende da una nota sindacale firmata da Massimo Costantino, segretario generale aggiunto della Cisl Fns. Erano le 19 quando il detenuto straniero avrebbe scagliato uno sgabello colpendo al volto l'agente 50enne della penitenziaria. «Attualmente – si legge nella nota sindacale – vi sono a Cassino 225 detenuti reclusi di cui 124 italiani ed 104 stranieri. Per la Fns Cisl Lazio è preoccupante quanto accaduto a Cassino, i poliziotti penitenziari continuano ad essere picchiati e feriti nell'indifferenza delle varie autorità dell'amministrazione penitenziaria le quali hanno solo come scopo quello di parlare di calo di detenuti nelle carceri , legittimo, ma è auspicabile anche a prendere provvedimenti affinché tale aggressioni possano essere evitate e pensare anche al personale di polizia penitenziaria».

PONTECORVO: 30ENNE SI SCHIANTA CON SCOOTER SU UNA FIAT 600 Redazione Pontecorvo (FR) – Sono gravissime le condizioni di un 30enne di che questa mattina alle 10 circa, mentre era in sella al suo scooter di grossa cilindrata percorrendo la Via Leuciana a Pontecorvo, giunto allo svincolo di Aquino si è schiantato contro la Fiat 600 guidata da una donna di 60 anni di . Le sue condizioni a causa di un trauma cranico sono risultate subito gravissime e, per questo, gli operatori del 118 lo hanno trasportato d’urgenza a Cassino dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Del caso se ne stanno occupando i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Pontecorvo. MISS CIOCIARIA: CONTO ALLA ROVESCIA PER INCORONARE LA NUOVA LA BELLEZZA

Redazione

Trevi nel Laizo (FR) – Manca poco per sapere chi sarà Miss Ciociaria 2015. L’anfiteatro di Trevi nel Lazio, infatti, ospiterà, domenica 23 agosto, dalle ore 21, la tappa finale del concorso di bellezza nato ben 41 anni fa da un’idea del Cavaliere Tony De Bonis che ha fortemente voluto omaggiare la nostra terra e le bellezze locali con questa iniziativa che ogni anno ha riscosso sempre più successi e che ha rappresentato un trampolino di lancio per molte partecipanti. Tutto pronto, quindi, per questo appuntamento importante che ha visto sfilare numerose ragazze nelle serate che si sono svolte a , Frosinone, Pontecorvo e Guarcino e che proprio a Trevi nel Lazio decreterà la vincitrice assoluta di questo 2015. Sarà la bravissima Paola Delli Colli, accompagnata dal mago Parker, a presentare la kermesse che vedrà al suo interno anche momenti musicali e di danza con ospiti a sorpresa tra cui anche alcuni finalisti del programma tv “X Factor”. Il tutto sotto la supervisione di Donato e Giuliana De Bonis i quali, insieme al papà Tony, hanno organizzato questa edizione 2015 alla ricerca della più bella della Ciociaria. Dalle ore 21 le ragazze, coordinate dalla modella professionista Vanessa Pretola, sfileranno in abito elegante, abito casual e costume da bagno di fronte ad una giuria qualificata e composta da esperti del settore dello spettacolo e della moda tra cui Assunta Giorgilli (titolare “Creazioni Gio”), Gisella Peana (consulente di immagine, film- maker e direttrice del web magazine ilpeana.it), Greta Mariani (Radioday), Salvatore Pigliasco (Chic Style) ed una rappresentanza del punto vendita di alta moda Mad (Moda Accessori Design) di Frosinone.

Sfilata anche in abito da sposa grazie all’atelier “Creazioni Gio” che metterà a disposizione 18 abiti di importanti aziende italiane (tra cui Pronovias e Giotta) mentre Miss Ciociaria 2014, Silvia Colagiovanni, indosserà un vestito da sposa in pura seta prima di passare lo scettro alla vincitrice di quest’anno. Tutte le concorrenti indosseranno costumi realizzati per l’occasione dalla ciociara Marina Di Mario (Matilda Costumi): modello intero con sgambatura anni 60. Ad immortalare i momenti più belli della serata ci penseranno i fotografi ufficiali Francesco Cipriani, Pietro Mingarelli e Bartolomeo Tricarico. Il trucco e le pettinature saranno curate dal centro “Tony Parrucchieri” di Anagni. Sponsor Miss Ciociaria 2015 “Gianat” Cosmetici Professionale. Service e scenografia a cura di Massimo Mingarelli. Appuntamento, quindi, a Trevi nel Lazio per tutti coloro che saranno curiosi di conoscere la nuova testimonial della Ciociaria.

SORA, NONNO UCCISO IN BICICLETTA: DENUNCIATO IL 44ENNE CHE AVEVA TENTATO DI SOTTRARSI ALLA GIUSTIZIA

di M.L.S. Sora (FR) – È stato denunciato per omicidio colposo ed omissione di soccorso il 44enne che, la notte del 17 agosto, era piombato in automobile su di un uomo di 65 anni che passeggiava in bicicletta con il nipotino. I due, stavano percorrendo un tratto poco illuminato della Via Marsicana, ai margini della cittadina di Sora, quando l'automobile del 44enne li ha tamponati. Nell'impatto il 65enne aveva perso la vita mentre, il nipotino, era rimasto miracolosamente illeso.

Colpa alla convivente. In un primo momento, i Carabinieri avevano denunciato per omicidio colposo la convivente dell'uomo. Il 44enne, infatti, dopo aver tamponato la bicicletta si era sottratto alle manovre di primo soccorso per recarsi al suo domicilio. Giunto a casa, aveva chiesto alla sua convivente, una donna di 47 anni, di accompagnarlo nuovamente sulla scena dell'incidente per autodenunciarsi al posto suo. Quì, in assenza di indagini, era stato dato peso alla vicenda messa in campo dalla donna. In seguito, però, le varie testimonianze raccolte dai militari dell'Arma hanno portato tutte le accuse a ricadere sulla testa dell'uomo.

Vero colpevole. Quella sera, infatti, il veicolo era guidato dal 44enne che, in stato di ebrezza e con la patente di guida scaduta si era messo al volante. Al termine degli accertamenti, dunque, la convivente dell'uomo è stata denunciata per autocalunnia e favoreggiamento. Il 44enne, invece dovrà rispondere alle accuse di omicidio colposo, fuga in caso di incidente con danno alle persone, omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza.

SORA: NONNO IN BICI CON IL NIPOTINO VIENE TRAVOLTO DA UN'AUTO

di M.L.S.

Frosinone – Era uscito in bicicletta per una passeggiata con il nipotino, quando, poco prima delle 23 di lunedì sera, un'automobile li ha travolti. È accaduto a Sora, nel frusinate, dove B. G., 63enne infermiere ormai in pensione era anche titolare del bar “Stella Azzurra”. L'uomo è morto all'arrivo in pronto soccorso, mentre, il nipotino ha riportato solo qualche ferita di lieve entità per cui non sarebbe in pericolo di vita.

L'incidente. Approfittando della bella serata, il 63enne aveva deciso di percorrere insieme al nipote la Via Marsicana, strada ai margini della cittadina. Durante la pedalata, in un tratto poco illuminato della via, la gioia si è trasformata in tragedia quando un'automobile ha investito i due ferendo a morte l'anziano. Subito, il conducente del veicolo coinvolto ha arrestato la corsa per prestare i primi soccorsi in attesa dell'ambulanza, che, giunta sul posto, ha trasportato immediatamente l'ex infermiere in ospedale. All'arrivo in pronto soccorso, però, i sanitari non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

CIOCIARIA FRUSINATE, CIOCIARIA PONTINA E CIOCIARIA ROMANA

di Michele Santulli La Ciociaria Storica , è proprio così: l’antico territorio a Sud di Roma, all’incirca fino al Garigliano, una volta patria dei Volsci, dei Sanniti, degli Ernici poi divenuto Campania, poi Latium Novum, quindi Campagna di Roma, è stato per venticinque secoli un solo territorio e una sola regione. Di questa regione, nel corso delle vicende storiche, la parte compresa tra i fiumi Liri e Garigliano -il Cassinate, il Sorano, il Fondano- divenne appendice settentrionale di Terra di Lavoro, una delle province del Regno di Napoli, mentre tutto il resto al di là del Liri, era possedimento dello Stato della Chiesa.

L’indipendenza dell’Italia e il successivo Ventennio Mussoliniano ebbero per conseguenza che la cosiddetta Alta Terra di Lavoro menzionata tra il Garigliano e il Liri, venne opportunamente accorpata alla neo istituita provincia di FR che, assieme a quelle di LT e di RM, rappresentarono, in realtà, la frantumazione dell’antica regione, fino allora una e indivisibile e unita. Tutti gli anni trascorsi dal fatale 1927, certamente pregni di fatti e di novità, sono stati all’insegna del più puro particolarismo e campanilismo, nella ignoranza e negligenza totali e complete delle comuni radici e della storia: se cioè oggi si interroga un cittadino di Frosinone o di LT o di RM, nulla e niente conosce della comune identità, della secolare fusione dei destini: magari padroneggiano tutti la storia di Circe e di Coriolano e di Caio Mario e di Enea e dei Volsci ma zero della secolare convivenza e comune appartenenza. E la colpa delle rispettive istituzioni a tutti i livelli è del massimo biasimo. Si vada invece in queste cittadine e luoghi, con particolare riguardo a quelle lungo la Via Appia e poi nelle cittadine sui ed Equi e Ruffi: si resta sbalorditi nel costatare che gran parte della popolazione, parlandoci, si avvede che i propri antenati erano sistematicamente originari della Ciociaria frusinate, mentre per Anticoli, Cervara, Paliano, Subiaco, Olevano pur non avendo verificato tali legami di sangue, sono evidenti e consolidati e storicizzati, ancora più significativi, quelli folklorici e cioè le medesime calzature e i medesimi vestimenti come pure la piena consapevolezza di un medesimo senso di appartenenza: sia aggiunto a plateale conferma per quanto attiene queste cittadine annidate sui monti menzionati, che una produzione pittorica sconfinata di oltre centocinquantanni documenta e eterna, in maniera irrefutabile e incontestabile, tale senso di appartenenza. Ed è normale che la Storia scriva, documenti ed illustri che ci troviamo in Ciociaria, che è l’unico concetto in grado scientificamente e storicamente di accomunare e amalgamare e, ancora di più, di salvaguardare. Certamente ci sono personaggi in certe località che per ragioni loro personali, antistoriche e insensate, rivendicano altre origini e certe nostalgie, originate dalla ignoranza delle vicende storiche e maggiormente dal pregiudizio. Ma sono comparse da teatro comico.

Pur non essendo un concetto amministrativo o geografico o amministrativo, la Ciociaria è l’unica e sola idea in grado di pienamente rappresentare e personificare e, direi, di incarnare non solo il territorio fino al Garigliano quanto, ancora di più, la gente e le popolazioni che abitavano e in gran parte ancora abitano, la gloriosa regione. Il territorio ha avuto la sventura e la disgrazia, uniche, di non essere mai stato non dico considerato ma nemmeno menzionato o rappresentato: ancora oggi, per molti, non si sa bene che cosa esso rappresenti e dove esattamente si trovi: importanti giornali nazionali quando parlano di Valcomino o di Arpino o di Atina e perfino di Fiuggi comunemente scrivono che si trovano in Abruzzi, al plurale. Queste sono state le sventure e disgrazie, come detto più sopra, di questa terra che non ha mai avuto il suo cantore e, ancora più vituperevole, una sua istituzione che si sia proposto come obbligo e dovere di tutelarla e di farla conoscere e di promuoverla, né, ancora peggio, si è mai visto un cosiddetto uomo politico, e mi riferisco alle tre province, che abbia mai pronunciato il termine di ‘Ciociaria’, magari identificandovisi. Zero.

Abbiamo già ripetutamente ricordato gli enormi e unici contributi alla civiltà usciti da questa terra fino ad oggi e in merito invito alla lettura di alcune pagine di ‘CIOCIARIA SCONOSCIUTA’: questa terra nel suo insieme e non le province di FR o di LT o d RM, è nota e conosciuta in tutto il mondo, probabilmente più di ogni altra regione del pianeta, perché essa ha goduto del privilegio unico di essere stata eternata dagli artisti del mondo occidentale, e perciò presente, come nessun altro soggetto, in tutti o quasi tutti i musei del mondo: il personaggio in costume ciociaro, la modella e il modello di artista, la iconografia del brigante, quella del pifferaro e dello zampognaro per le vie del mondo sono assurti ad autentico patrimonio della umanità.

Oggi dunque è la grande occasione e la grande opportunità: con la dissoluzione delle province una pagina storica all’improvviso si è aperta ed attende di essere affrontata, davanti a noi, con l’obiettivo della ricompattazione e riaggregazione dell’antica regione col nome di Ciociaria! Parliamone! Occupiamocene! Non lasciamo soli i politici!