NORDEST Lunedì 2 dicembre 2013 PG 17

LA STRAGE DI GRUARO Nel 1933 venne testato un vaccino contro la difterite su 253 piccoli: 28 morirono

COME CAVIE Questa fotografia è datata 1933 e ritrae una parte dei bambini di Gruaro sopravvissuti al vaccino contro la difterite. I morti furono 28 (dal volume "Gruaro, venti secoli di storia") Sotto, Adamo Gasparotto nella sua casa di (Ve), con la stessa foto. Oggi ha 86 anni. «Noi, bambini, trattati come cavie umane» La battaglia di un sopravvissuto: Adamo Gasparotto, 86 anni: «Per quelle vittime nemmeno una lapide»

Gabriele Pipia si rischiava di soffocarsi. Tutti la cavarono, e solo negli anni conti della madre: «Molti genito- della strage di Gruaro, confer- SPINEA piangevano, il paese era in ap- seguenti si chiarì quanto era ri andarono a farsi sentire in mata pure dalle ricerche di prensione. Alla fine ci dovettero successo: «Un contenitore di sie- municipio muniti di bastoni. Gianni Strasiotto (studioso di «In quel maledetto marzo 1933 ricoverare a , dove ro in un laboratorio di Napoli Capito l'errore e visto ciò che storia locale, per 26 anni sinda- fummo utilizzati come cavie l'ospedale era pieno e vennero non fu fatto bollire - racconta stava succedendo le autorità co di Pravisdomini in provincia umane. Io sono sopravvissuto, organizzati reparti di fortuna. Gasparotto -. Le fiale che finiro- salirono a Gruaro per far spari- di Pordenone) e Ariego Rizzet- tanti altri bambini no. Ma a tutti Eravamo tutti terrorizzati, ogni no a Gruaro contenevano vacci- re ogni traccia di quel vaccino. to, docente scolastico e storico quei piccoli martiri non è dedica- tanto qualche bambino moriva e no vivo, una sostanza letale». Passarono di famiglia in fami- del Orientale. Il primo ta nemmeno una targa». si capiva dalle urla delle mam- Gasparotto ripercorre pure i glia per raccattare tutte le scato- ne fa riferimento in una ricerca Sono passati esattamente ot- me». Gasparotto e la sorellina se giorni seguenti riportando i rac- le vuote». Una storia, quella sulla storia della diocesi di Con- tant'anni, ma il ricordo è ancora cordia, il secondo la cita nella vivo nella mente di Adamo Ga- pubblicazione «Gruaro, venti se- sparotto, che ora abita a Spinea e IL LIBRO coli di storia». Nel testo, - di anni ne ha quasi 86. Per gli siotto aggiunge ulteriori detta- storici locali e per gli anziani 12 maschi, 16 femmine gli: «Il vaccino venne sommini- residenti del paese, quella del strato ai bimbi dai tredici mesi 1933 è ricordata come "La strage Ecco chi perse la vita agli otto anni, il costo per dose di Gruaro". era di 80 centesimi, ma gratuita La storia, struggente, è docu- Nel libro «Gruaro, Venti secoli di storia» il per le famiglie non abbienti. I mentata da molte ricerche stori- ricercatore Angelo Rizzetto riporta uno per parroci di Gruaro e della frazio- che relative al periodo fascista e uno i nomi delle 28 vittime, bambini e ne di Bagnara vennero invitati a merita di essere ripercorsa con bambine di età compresa tra i 13 mesi e gli 8 illustrare la bontà del vaccino le parole di uno dei due testimo- anni. Tra loro anche alcuni fratellini. Eccoli: alla popolazione: si verificarono ni diretti ancora vivi. Erminio Barbui, Maria Basso, Renato Biasio, 28 decessi a causa di paralisi, «Il prefetto e le altre autorità Placida Biason, Luigi Bonan, Mirella Bortolus- molti altri bimbi restarono se- di allora, su indicazione del regi- si, Giovanni Bravo, Giuseppe Colautti, Gio gnati per tutta la vita». me, scelsero i Comuni di Gruaro Batta Dreon, Evelina Falcomer, Celso Inno- Un elemento importante lo e per testare un nuo- cente, Maria Marson, Antonietta Moro, Iole aggiunge pure Rizzetto: «Non vo vaccino contro la difterite - Nosella, Maria Orlando, Bruno Paschetto, venne svolta, a quanto risulta, racconta Gasparotto -. Il nostro Plinio Paschetto, Polinio Peresson, Edda alcuna indagine giudiziaria per dottore era del tutto contrario, Romanin, Sante Romanin, Imelde Stefanuto, accertare le responsabilità». ma evidentemente c’era il biso- Luciano Stefanuto, Iole Toffoli, Florida Tone- Ottant'anni dopo Adamo Ga- gno di provare sul campo il atti, Siria Toneatti, Caterina Zambon, Maria sparotto non pretende giustizia, vaccino. La puntura venne fatta Zanin, Celia Zanon. (g.pip.) ma chiede solo che quei bimbi a 253 bambini e ben 28 morirono vengano ricordati come merita- nei giorni seguenti. Quasi sotto no, ed è per questo che nei mesi silenzio». Tra quei 253 bimbi scorsi ha scritto all'amministra- c'erano pure Gasparotto e la sua IL PROTAGONISTA DELLA STORIA zione di Gruaro: «In quelle tom- sorellina di tre anni: «Ci sommi- be non c'è una parola che spie- nistrarono quel vaccino all'ambu- ghi come e perché sono morte latorio comunale, ma tornati a Emigrante, bracciante in Libia e artigiano quelle creature. Dovrebbe esse- casa ci sentimmo tutti male - re posta almeno una targa, una racconta riportando le testimo- Adamo Gasparotto ha vissuto i primi anni in poi a Verona, a Reggio Emilia e infine a lapide che spieghi la causa della nianze degli adulti dell'epoca -. Veneto Orientale e, dopo aver girato l'Italia, dal Bordighera (Imperia). Tornato in Veneto nel morte di quei piccoli innocenti». Si cadeva a terra e, mangiando, 1977 vive in via Taglio a Spinea con la moglie 1943, ha lavorato come bracciante agricolo e © riproduzione riservata Ida. Nato nel 1928 a Portogruaro, località poi per alcune ditte di scavi e costruzioni, L’INIEZIONE Pradipozzo, era il più giovane di otto fratelli: da prima all’Isola d’Elba e poi a Vicenza. Dal 1966 NEL SILENZIO bambino ha vissuto a Bagnara, frazione di ha iniziato a lavorare in proprio come artigia- «Dopo la puntura Gruaro, per poi trasferirsi nel 1938 con la no, trasferendosi a Chirignago e infine a «Le autorità famiglia in Libia, in una concessione agricola Spinea, dove vive tutt’ora. La vita lo ha portato ci sentimmo male nei pressi della città di Leptis Magna. Nel 1940, a vivere molte esperienze e altrettanta difficol- fecero sparire in piena guerra, rientra in Italia per girare tà, ora guarda al passato con soddisfazione. E avevamo paura» varie colonie: prima a Venezia agli Alberoni, con la passione per le ricerche storiche. (g.pip.) ogni traccia»