COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO Sabato, 16 settembre 2017 COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO Sabato, 16 settembre 2017

Politica locale

16/09/2017 Cronache di Caserta Pagina 23 Consiglio fissato a giovedì, da approvare la variazione di bilancio 1 Scuola e servizi per l'infanzia

16/09/2017 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 73 PERSICETO Pavimenti nuovi, muri tinteggiati, auguri del sindaco La... 2 Sport

16/09/2017 Gazzetta di Modena Pagina 61 Paleari, Spezzani e Borghi in lizza a S. Giovanni 3 15/09/2017 gazzetta.it Basket, la sfida Shved­Bogdanovic pronta a illuminare Russia­Serbia 4 16/09/2017 La Gazzetta dello Sport Pagina 34 Come rilanciare la nazionale? Vi propongo il mio decalogo 5 16/09/2017 TuttoSport Pagina 42­43 «AI GIOVANI DIAMO TEMPO IN TEMPO» 7 Urbanistica e trasporti

16/09/2017 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 72 Delimitatala nuova area pedonale Per le biciclette resta il via libera 9 16 settembre 2017 Pagina 23 Cronache di Caserta

Politica locale

ROCCAMONFINA Consiglio fissato a giovedì, da approvare la variazione di bilancio

ROCCAMONFINA (al) ­ E' stato convocato il consiglio comunale per il prossimo giovedì alle 20. La seconda, eventuale, convocazione è stata fissata al giorno successivo, sempre alle 20. Da approvare i seguenti punti all' ordine del giorno: schema di convenzione con i privati per la realizzazione del progetto collettivo di sviluppo rurale del borgo di Roccamonfina centro, revisione straordinaria delle partecipazioni ex articolo 24 del dl.gs. 19.08.2016 numero 175, ricognizione partecipazioni societarie possedute, ratifica atto di acquisizione sanante di un terreno in lococalità Voria del Comune di Roccamonfi na, direttive al responsabile del servizio tecnico per la predisposizione degli atti finalizzati alla alienazione degli immobili esistenti nell' area ex zona alberghiera del Comune di Roccamonfina, ratifica variazione di bilancio, gemellaggio con il Comune di S. Giovanni in Persiceto. Si attende dunque il consiglio comunale anche per approvare l' ultimo documento contabile dell' anno.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017 1 16 settembre 2017 Pagina 73 Il Resto del Carlino (ed. Bologna)

Scuola e servizi per l'infanzia

PERSICETO Pavimenti nuovi, muri tinteggiati, auguri del sindaco La scuola è ricominciata

­ PERSICETO ­ PRIMO giorno di scuola a San Giovanni in Persiceto: sindaco e assessori sono andati tra i banchi per salutare gli studenti e il personale scolastico. In alcune scuole ad agosto sono finiti dei lavori di rinnovo e manutenzione, come alla primaria Romagnoli. Qui, nei moduli Est, è stato sostituito il pavimento in pvc risalente all' inaugurazione della scuola nel 2012, che emanava cattivi odori. Ora è stato sostituito con gres porcellanato. Il Comune ha poi provveduto alla ritinteggiatura delle aule con pittura lavabile. «Nel giro di pochi mesi dalla segnalazione dei genitori ­ spiega Alessandra Aiello, assessore ai Lavori Pubblici ­ i problemi sono stati risolti. E per questo vogliamo ringraziare il dirigente scolastico Mauro Borsarini, la Regione e i tecnici comunali, sempre al nostro fianco». «In occasione dell' inizio della scuola ­ aggiungono il sindaco Lorenzo Pellegatti, la vicesindaco Valentina Cerchiari e l' assessore alla Scuola Maura Pagnoni ­ siamo felici di poter fare rientrare i nostri bambini in edifici belli e sicuri». p. l. t.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017 2 16 settembre 2017 Pagina 61 Gazzetta di Modena

Sport

master regionale Paleari, Spezzani e Borghi in lizza a S. Giovanni

Sarà il budrionese Diego Paleari l' unico modenese tra gli 8 protagonisti della serata finale del Master Regionale di categoria A, venerdì 29 settembre a S. Giovanni in Persiceto. Paleari al termine delle qualificazioni è infatti giunto sesto assoluto con 14 punti. Escluso l' altro budrionese Provenzano, settimo a quota 12, perché il regolamento prevede un massimo di due atleti per comitato provinciale ma non appartenenti alla stessa società. Questi i magnifici otto, in ordine di piazzamento: Andrea Mazzoni (Sanpierina Bo), Gianluca Selogna (Fontanella Pc), Davide Zerbini (Vicentini Re), Christian Marzocchi (Buco Magico Re), Diego Paleari (Rinascita Mo), Emanuele Nizzoli (Audace Pr), Nicola Franceschi (Baldini Bo), Gaetano Miloro (Montegridolfo Rn). Nelle categorie minori, in gara per Modena i primatisti di punti nelle rispettive categorie: Roberto Spezzani (Formiginese) in B e Roberto Vecchi (Fioranese) in C.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017 3 15 settembre 2017 gazzetta.it

Sport

Basket, la sfida Shved­Bogdanovic pronta a illuminare Russia­Serbia Alle 20.30 la seconda semifinale dell' Europeo che deciderà la sfidante per il titolo della Slovenia che ieri ha superato la Spagna 92­72. Nel girone, il 2 settembre, vittoria russa 75­72

15 settembre 2017 ­ Milano Bogdan Bogdanovic, 25 anni, in azione nel match dei quarti vinto dalla Serbia AFP Bogdan Bogdanovic, 25 anni, in azione nel match dei quarti vinto dalla Serbia AFP Russia o Serbia? Chi raggiungerà la Slovenia in finale? Ci sbilanciamo e puntiamo proprio sula Serbia guidata da Sasha Djordjevic, c.t. azzurro mancato visto che tra lui e la Fip nei mesi scorsi non si è trovato l' accordo per il dopo­ Messina. Sarà un' altra gara disputata su ritmi alti, con il testa a testa tra Shved e Bogdanovic a illuminare una sfida che ha in Mozgov­ Marjanovic un altro duello interessante. Della Serbia che ci ha eliminato sappiamo tutto: a parte il dominio sotto i tabelloni che ci ha messo fuori gioco, ha molto colpito la capacità di difendere duro soprattutto sugli esterni, portandoci così ad attaccare in maniera faticosa e sempre a ridosso dei 24" mettendo così fuori gioco la nostra principale bocca da fuoco come Belinelli. precedente ­ Tra le due formazioni c' è già un recente precedente: quello della fase a gironi, era il 2 settembre e la Russia sconfisse i serbi per 75­72 con 22 punti di Shved e 11 a testa per Mozgov e Kurbanov. Dall' altra parte, stessi punti, 19, per Bodganovic e Marjanovic: insomma, i soliti noti. E allora la differenza stasera la faranno i particolari, l' abilità di Khvostov oppure di Jovic nel gestire i momenti importanti del gioco, o anche le percentuali nel tiro da tre. Nel quarto di finale contro la Grecia, la Russia ha anche dimostrato di sapere soffrire e uscire alla distanza, dopo i primi due quarti giocati con tanti errori al tiro, palle perse e non certo belli da vedere. Anche qui nei momenti decisivi è uscito fuori Shved che però in molti momenti esagera, prendendosi tiri fuori ritmo e forzando senza motivo (2/11 da tre). Ma è però bravissimo a procurarsi falli, per cui anche la precisione nella lunetta farà la differenza. Sulla carta, è una partita punto a punto, così come è accaduto nella prima fase, con vantaggi mai in doppia cifra.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017 4 16 settembre 2017 Pagina 34 La Gazzetta dello Sport

Sport

L' analisi di danpeterson Come rilanciare la nazionale? Vi propongo il mio decalogo

L' Italia del basket non vince una medaglia dall' argento olimpico del 2004, che coincide con l' ultima partecipazione ai Giochi. Non fa un Mondiale dal 2006, dove c' è andata peraltro pagando per comprarsi una wild card. Che fare? Dieci pensieri sull' argomento. 1. Inutile dire «Abbiamo nostri Nba». Per capirci, la Svizzera, ha due con pedigree Nba: Thabo Sefolosha e Clint Capela. Poi, la Turchia (4), la Spagna (10), Slovenia (3), Serbia (5), Lituania (3), Grecia (2), Germania (4), Francia (12). Quindi, tutti hanno giocatori Nba. 2. Manca il play­luce, tipo (4° all' Olimpiade del '60), Dodo Rusconi (4° al Mondiale '70), Giulio Iellini (4° ai Giochi '72), (argento olimpico '80), Roberto Brunamonti (oro all' Europeo '83), Gianluca Basile (oro all' Europeo '99). 3. Manca il pivot­faro, come Nino Calebotta (4° ai Giochi '60), Massimo Masini (4° al Mondiale '70), Gigi Serafini (4° ai Giochi '72), (argento a Mosca '80), Ario Costa (anche lui oro a Nantes '83), Denis Marconato (oro a Parigi con Tanjevic). 4. Manca l' esperienza. Quest' anno, un solo giocatore Nba. Dall' Eurolega? Abass e Cinciarini, che hanno visto il campo poco o nulla. Gli altri non avevano una grande esperienza nel basket di altissimo livello europeo, come i serbi, ad esempio.

5. Non ci sono italiani nei quintetti base dei club che fanno l' Eurolega o lottano per lo scudetto. Sassari? Quintetto base Usa.

Venezia? Solo Stefano Tonut. Avellino? Quintetto base Usa. Trento? Quintetto base Usa. Reggio Emilia? Sì, italiani ma... nessuno in Nazionale. 6. Manca una nuova generazione. L' ultima grande annata è stata il 1975: Marconato, Galanda, Basile. Poi? Poco. Alcune annate non hanno mandato nessuno in Nazionale. Un ciclo molto negativo. 7. C' è la concorrenza. La pallavolo recluta gli stessi atleti che interessano al basket: alti, longilinei, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017 Continua ­­> 5 16 settembre 2017 Pagina 34 La Gazzetta dello Sport

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atletici, con elevazione, coordinazione e genio motorio. La verità: il basket deve vendere meglio il suo prodotto ai più giovani. 8. C' è una fuga di cervelli. Tecnici italiani importanti non allenano più in Italia: Ettore Messina (San Antonio), Sergio Scariolo (Spagna), Andrea Trincheri (Bamberg, Germania). La scuola italiana deve insegnare in Italia. 9. Ci vogliono gli italiani in squadra. Tante grazie a Chris Burns e Ariel Filloy per ciò che hanno fatto quest' anno ma il movimento deve avere gli equivalenti italiani di Burns e Filloy. Anche altri Gallinari e Belinelli, ragazzi nel mirino della Nba. 10. Ci vogliono centri di addestramento, come servono per l' atletica: camp dove coach e giovani imparano ad insegnare e giocare, come l' Insep in Francia, come Colorado Springs negli Usa. Cioè, un progetto come ha fatto la Germania nel calcio. Sia chiaro, c' è altro da fare, altri argomenti da sviscerare. Ma non è mai troppo tardi per cominciare.

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Sport

IL MAESTRO DI GIOCO E DI VITA DICE BASTA DOPO 46 ANNI DA CAPO ALLENATORE. NE ABBIAMO RACCOLTO ALCUNI RICORDI ED EMOZIONI «AI GIOVANI DIAMO TEMPO IN TEMPO» INTERVISTA A BOSCIA TANJEVIC

Quarantasei anni di insegnamenti, trionfi, delusioni, avventure, storie, non si possono raccontare. Ma è dovere dolcissimo il tributo a Boscia Tanjevic che ha deciso di dire basta con la panchina. «Ora sto tre giorni con la mia nipotina Nina, 18 mesi, l' ultima arrivata già comanda». Subito una tenerezza dal maestro di vita. Che ha visto la sua terra spezzarsi, ha battuto la malattia, creato grande famiglia mentre indicava una strada al basket, unica, umanissima.

Tanjevic, perché lascia dopo l' Europeo col Montenegro? «Due anni nelle nuove regole, con due partite che non puoi preparare in 3 giorni sono troppo lunghi. Fosse stato a 69 magari... Bisogna dire basta un giorno. La palestra già manca, sarei pronto per un raduno come dico io, 30 giorni, ma non per questo. Ho avuto il mio tempo, tanto. Gioie, delusioni, la vita». «Scelgo tre immagini: la vittoria in Coppa Campioni con il Bosna Sarajevo 79 con i ragazzi che avevo cresciuto dal '71, quando smisi di giocare. Con Delibasic... La gioia di vivere, quella squadra. L' oro europeo con l' Italia nel 1999: non ho dormito due notti. Dopo la partita con la Jugoslavia e dopo la finale tanto ero carico. L' argento mondiale con la Turchia 2010: ero in cura per il cancro e non ho sentito la fatica della terapia fino a 3 giorni dopo, quando la stanchezza mi sovrastò. Era la magnifica sensazione di essere molto amato. Ancora adesso mi fermano, grati per strada. E pure in questi giorni del ritiro ho ricevuto un' incredibile serie di messaggi, telefonate. Qualcosa allora ho lasciato. A pensarci bene anche il titolo francese con l' Asvel nel 2002, dopo 21 anni per loro, quando già sapevamo di lasciarci». Potrebbe davvero fare il presidente federale in Italia come diceva... «Ma era una battuta, per stemperare tensioni. Figuriamoci. Per me è il momento di riflettere, ricevere l' affetto, ringraziare tutti quanti mi hanno aiutato nel mio percorso. Non ho convocato nemmeno una conferenza stampa. Non mi va. Ho stabilito un record, 46 anni da capo allenatore. All' Europeo una cosa mi ha deluso». Mi hanno multato perché avrei fumato nello spogliatoio dopo la vittoria con l' Ungheria che ci ha

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qualificati. Invece ero fuori su una panchina, lasciando che il mio assistente parlasse del successo, mentre dopo ogni sconfitta vado io. C' è sempre una panchina che mi piace, come un bar per il caffè, che si beve seduti per condividere, chiacchierare, non come fate voi in piedi. E insomma, sono uscito a fumare. Tra l' altro hanno trovato una sigaretta, io fumo solo il sigaro. Lo sapete. Non ho mai fumato in spogliatoio, io rispetto i ragazzi». «Dovrei pensarci per dare consigli. Penso che l' Italia con Gallinari e Gentile sarebbe stata più forte e se la sarebbe giocata. Può capitare in partita, una reazione come quella del Gallo, certo che lui è sempre stato così straordinario, lavoratore. Hanno perso contro una grande squadra, enorme, normale succeda se hai 8 giocatori. Ho visto una straordinaria Slovenia che gioca una pallacanestro incredibile, il migliore di questo Europeo con due soli campioni, Dragic e il fenomeno Doncic e altri buoni giocatori. Merito dell' allenatore, Igor Kokoskov, davvero bravissimo. Come Djordjevic, che senza sette giocatori ha dato organizzazione, durezza, qualità. Il fatto è che ora è difficile vincere con tutte queste nazioni. Prendete gli incredibili baltici, lituani e lettoni, per dire. Una volta c' erano Urss, Jugoslavia, Italia e Spagna per le medaglie». Guardando la Slovenia sono tornati in mente le sue visioni e parole su Vidmar, quando l' ingaggiò a 20 anni per il Fernebahce di Eurolega... Difficile che in Italia si lancino i giovani. «I ragazzi prima bisogna farli lavorare e tanto, devono capire che è l' unica via. Ma il talento non è difficile da riconoscere. Tu vedi che uno zoppica a 30 metri di distanza per strada, no? E' lo stesso con il talento. Poi a 17­18 anni bisogna metterli in prima squadra perché guadagnino il tempo. Nessuno è mai diventato un campione a 25 anni. Bisogna dare più tempo e in tempo». Lei l' ha fatto con tanti, da Delibasic e Bodiroga, Fucka, fino a Belinelli nel 2002. «Perché aspettare? Investiamo sul futuro. Eppoi i giovani non ti tradiscono mai. Giocano per farti contento, non pensano a loro stessi. Più in là poi pensano alle interviste, ai contratti. Io dicevo ai ragazzi di non leggere articoli. Più di tutti mi hanno seguito Fucka e De Pol. Non voleva nemmeno il cellulare Gregor. Ora è felice di andare ad insegnare ai giovani a Trapani. Questi sono uomini veri. Sa di cosa sono più orgoglioso? » «Dei miei ragazzi, degli assistenti, dei presidenti, delle relazioni con chi ho lavorato. Mai avuto problemi nemmeno con arbitri e giornalisti e il motivo è semplice. Io sono molto aperto, schietto. Non devo nemmeno sforzarmi di ricordare cosa ho detto il giorno prima perché il giorno dopo dirò le stesse cose».

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Urbanistica e trasporti

Delimitatala nuova area pedonale Per le biciclette resta il via libera Persiceto Una nota del Comune 'tranquillizza' i ciclisti

­ SAN GIOVANNI IN PERSICETO ­ «SI PUÒ girare in bici nel centro di San Giovanni?». Se lo chiedono numerosi persicetani dopo la recente entrata in vigore del nuovo piano di viabilità. L' incertezza è nata dai cartelli che sono stati affissi lungo le vie e che indicano le zone pedonali. «Visti i dubbi manifestati da diversi cittadini ­ spiega in una nota l' amministrazione comunale ­ rispetto alla segnaletica relativa alle nuove aree pedonali presenti in centro storico, precisiamo che in queste aree le biciclette possono circolare liberamente». Il Comune, nel particolare fa riferimento a piazza del Popolo e ai suoi accessi, vicolo Albiroli e piazzetta Betlemme. E a tal proposito l' amministrazione comunale, citando, il Codice della strada, ricorda che «l' area pedonale è la zona interdetta alla circolazione dei veicoli, salvo quelli in servizio di emergenza, i velocipedi e i veicoli dedicati al servizio di persone con limitate o impedite capacità motorie; nonché eventuali deroghe per i veicoli a emissioni zero che hanno un ingombro e una velocità tali da poter essere assimilati ai velocipedi. In particolari situazioni, i Comuni possono introdurre, attraverso apposita segnalazione, ulteriori restrizioni alla circolazione su aree pedonali. L' ULTERIORE restrizione introdotta dal Comune di Persiceto riguarda la sosta in queste are, che è consentita solo ai veicoli di emergenza o delle forze dell' ordine e alle biciclette. I veicoli dedicati al servizio di persone invalide possono sostare (purché muniti di contrassegno) negli appositi spazi nelle piazze Garibaldi e Cavour. «In sintesi ­ si legge ancora nella nota ­ nelle aree pedonali possono accedere pedoni, biciclette, bici elettriche, veicoli di emergenza e mezzi a servizio di disabili muniti di contrassegno». Da rilevare che erano anni che non si metteva mano alla viabilità nel centro storico. Tra l' altro sono stati modificati i limiti di velocità, i confini della zona a traffico limitato (Ztl) e la sosta col disco orario. p.l.t.

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