Celli E La Guerra Alla Malaria
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GRANDI MEDICI Celli e la guerra alla malaria dell'efficacia dei preparati chininici prodotti li divenne assertore e diffuse attraverso gli At dallo Stato in rapporto a un preparato indu ti e il Bollettino della Società Italiana per gli di Gilberto Corbellini striale privato, l'Esanof eie prodotto dalla Dit Studii della Malaria una concezione della lot ta Felice Bisleri. Infatti, mentre Celli si prodi ta antimalarica che prevedeva l'utilizzazione n ragione del fatto che nelle campagne gava per l'attuazione della legge del 23 dicem secondo diverse combinazioni (e a seconda intorno a Roma, ma anche in alcune zo bre 1900 che prevedeva la preparazione da delle condizioni locali) dei diversi strumenti ne della capitale, la malaria rappresenta parte dello Stato e quindi la diffusione di varie in grado di agire sia sulle cause efficienti (pa va un grave problema sanitario, a parti formule abase di chinino, Grassi nel 1901 spe rassita e zanzara) sia sulle cause concomitan rIe dagli anni Ottanta dell'Ottocento ha opera rimentava a Ostia l'Esanof eie, prodotto dalla ti, migliorando l'ambiente, le condizioni di vi to nella capitale dell'ancor giovane nazione Felice Bisleri & C. L'Esanofele era in sostanza ta e la «coscienza igienica» delle popolazioni. un nutrito gruppo di medici e biologi, preva la «mistura Baccelli», che il clinico romano Secondo l'igienista romano, «il problema di lentemente universitari, che si dedicò allo stu aveva inventato nel 1869 per trattare la mala liberare dalla malaria il nostro paese è molto dio della malattia riuscendo a produrre risul ria cronica, composta di «solfato di chinina, più arduo che a qualche semplicista non sem tati di grande rilevanza e richiamo internazio tartarato ferro-potassico, acido arsenioso pu bra», e poteva ottenersi solo nel contesto di nale. A questo gruppo, tra i quali spiccavano i ro e acqua distillata» secondo proporzioni de una collaborazione fra il medico, l'ingegnere nomi di Guido Baccelli, Giuseppe Bastianelli, finite. Le «pillole antimalariche»commercia- idraulico, l'agricoltore e il maestro, vale a dire Amico Bignami, Angelo Celli, Battista Grassi lizzate da Bisleri erano pubblicizzate come do come risultato del concorso di interventi sani ed Ettore Marchiafava, si tende a riferirsi co tate di azione profilattica, curativa e ricosti tari, di bonifiche idrauliche, di una adeguata me alla «scuola romana di malariologa», e ad tuente, nonché attive contro i gametociti dei politica del lavoro e della diffusione dell'istru attribuire loro il merito di aver concorso alla plasmodi. Dal 1900 diversi medici in varie par zione. «Unum tacere et alterum non omitte- messa a punto di un «metodo italiano» di lot ti d'Italia furono invitati 0 chiesero di speri re» fu il motto che coniò e andò ripetendo, e a ta antimalarica. Nella realtà, piuttosto che agi mentare l'Esanof eie. Attraverso una reclama cui tutto sommato avrebbe fatto riferimento re in conformità a una comune idea sulla natu- ta sperimentazione effettuata a Ostia nel la malariologia italiana soprattutto dalla me ra del problema e con gli stessi obiettivi, que 1901, Grassi riteneva di aver dimostrato una tà degli anni Venti. In quest'ottica si compren sti medici e biologi diedero luogo a una serie maggiore efficacia del prodotto rispetto ad al de l'impegno politico e umanitario di Celli, in di intense contrapposizioni e competizioni, tri preparati chininici. Ma i risultati, nonché sieme alla moglie Anna Fraentzel, per lo svi per far prevalere ognuno il proprio punto di la correttezza di Grassi nel condurre l'espe luppo della legislazione antimalarica, per l'ap vista, influenzando anche la politica sanitaria rimento, furono in seguito messi in discus plicazione delle leggi sul Chinino di Stato e antimalarica a livello nazionale. Angelo Celli, sione da Angelo Celli. Ne risultò un'asperri per la diffusione dell'istruzione tra i contadi nato a Cagli nel 1857 fu al centro di questi con ma polemica, condotta principalmente sul ni. Nondimeno, Celli, per superare le difficol trasti. Le critiche sollevate da Celli e quelle ri le pagine delle rivista medica «Il Policlini tà e i ritardi di interventi che dovevano dipen volte a Celli consentono di inquadrare da una co», nell'ambito della quale Grassi e Celli dere dal concorso di più parti sociali, si fece prospettivanon consueta ilconfronto intellet non si risparmiarono colpi: mentre Celli promotore «soprattutto» dell'utilizzazione tuale relativo alla questione «malaria in Ita concentrava i suoi attacchi contro l'esperi profilattica del chinino, che fece accogliere an lia», e illustrano anche i tratti personali pecu mento di Ostia, sostenendo che molte per che a livello legislativo, nel 1904, assicurando liari del grande igienista italiano deceduto sone trattate con Esanofele erano state rico la gratuità del farmaco ai poveri e ai lavoratori esattamente cento anni fa a Frascati. verate al S. Spirito con malaria grave e que a rischio di contrarre la malaria non solo per sti casi non venivano conteggiati da Grassi, la cura ma anche per la profilassi. Tra Grassi [scopritore nel 1898 delmeccani- questi non si limitava a dimostrare che C elli smo di trasmissione della malaria umana] e aveva informazioni sbagliate, bensì lo accu Autori vari, «Angelo Celli», a cura di Celli si scatenò un'intensa polemica su chi sava di essersi appropriato delle sue idee e Stefano Orazi, Sapienza Università avesse per primo praticato e dimostrato la di suoi materiali per pubblicare il libro La Editrice, Roma, 2014, pagg. i84,€ 20,00. profilassi meccanica [uso di reticelle per pro malaria secondo le nuove ricerche. Dal libro è tratto l'articolo pubblicato qui teggere le abitazioni dalle zanzare], che si Nel corso dei primi anni del Novecento, Cel sopra. estese immediatamente anche alla questione .