POR SARDEGNA 2000-2006

AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO

FORMULARIO PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO

Novembre 2006

UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA INDICE

1. DATI GENERALI DEL PROGETTO INTEGRATO ...... 3

2. SINTESI DELLA PROPOSTA DI PROGETTO INTEGRATO ...... 6

3. PARTENARIATO DI PROGETTO ...... 8 3.1. Composizione e costituzione del Partenariato di Progetto ...... 8 3.2. Articolazione del Partenariato di Progetto ...... 10

4. QUADRO DI RIFERIMENTO DEL PROGETTO INTEGRATO ...... 12 4.1. Analisi di contesto ...... 12 4.2. Analisi SWOT ...... 17

5. OBIETTIVI E PRIORITA’ DEL PROGETTO INTEGRATO ...... 19 5.1. Costruzione dell’albero dei problemi ...... 19 5.2. Costruzione dell’albero degli obiettivi e selezione degli obiettivi prioritari . 23 5.3. Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati” ...... 27

6. STRATEGIA E OPERAZIONI DEL PROGETTO INTEGRATO ...... 28 6.1. Definizione della strategia ...... 28 6.2. Definizione delle operazioni ...... 34 6.3. Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità ...... 37 6.4. Definizione degli indicatori ...... 41

7. MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO INTEGRATO ...... 43 7.1. Iter procedurale e cronoprogrammi di attuazione delle operazioni ...... 43 7.2. Efficienza amministrativa del contesto territoriale di riferimento per l’attuazione dell’operazione...... 47 7.3. Accordi di cooperazione per l’attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo ...... 51

8. QUADRO FINANZIARIO DEL PROGETTO INTEGRATO ...... 52

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1. DATI GENERALI DEL PROGETTO INTEGRATO

A. Titolo del Progetto Integrato

Sviluppo del sistema delle PMI e crescita della loro competitivitò

B. Classificazione del Progetto Integrato

Tipologia del Progetto Integrato

Progetto Integrato di Sviluppo Regionale

X Progetto Integrato di Sviluppo Territoriale

Tema / Settore di Riferimento del Progetto Integrato

Tipologia di Barrare la (Fare riferimento agli Allegati dell’Avviso Pubblico) Partenariato Casella di di Progetto Interesse Industria, Artigianato e Servizi Regionale  Filiere e Produzioni Agroalimentari. Regionale  Pesca, Acquacoltura e Aree Umide. Regionale  Rete Ecologica Regionale. Regionale  Parchi e Compendi Forestali Regionali. Regionale  Itinerari di Sardegna (Itinerari Turistici) Regionale  Inclusione, Sociale Regionale  Sicurezza e Legalità. Regionale  Industria, Artigianato e Servizi Territoriale ⌧ Filiere e Produzioni Agroalimentari. Territoriale  Sviluppo delle Aree Rurali e Montane. Territoriale  Turismo Sostenibile e Valorizzazione del Patrimonio Ambientale e Territoriale  Culturale. Aree Urbane e Reti di Comuni. Territoriale 

Provincia/e di Riferimento del Progetto Integrato

(Barrare la/e Provincia/e solo per i Partenariati di Progetto Territoriali)

Cagliari  Carbonia Iglesias  Medio Campidano  Oristano   Ogliastra ⌧ Olbia Tempio  Sassari 

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA C. Partenariato di Progetto

Tipologia e Numero di Soggetti del Partenariato di Progetto

(Articolo 10, Comma 2 dell’Avviso Pubblico) Numero Ente Locale (Comune, Comunità Montana, Provincia) 5 Enti Locali in Forma Associata (Associazioni, Unioni e Consorzi di Enti Locali) Impresa 12 Imprese in Forma Associata (Consorzi, Società Consortili, Associazioni Temporanee di

Impresa, etc.) Università, Centro di Ricerca Pubblico, Centro di Ricerca Privato, Parco Scientifico Associazione di Categoria e/o Datoriali 2 Organizzazione Sindacale Associazione Ambientalista Associazione Culturale Organizzazione del Terzo Settore (No – Profit) Costituendi Partenariati di Progetto (ai sensi dell’articolo 10, comma 2 dell’Avviso

Pubblico)

2 Consorzio Fidi

Composizione del Comitato di Coordinamento (il primo nominativo è il Coordinatore) Cognome Nome Organismo Posta Elettronica Ferrai Gabriella Comune di [email protected] Melis Giuseppe Comune di [email protected] Imbesi Lorenzo CNA Ogliastra lorenzo.imbesi@tiscali,it Puddu Paolo Ditta [email protected] Tatti Stefania Ditta [email protected]

Data di Sottoscrizione del Protocollo d’Intesa (Allegato al Progetto Integrato)

Data 15/12/2006 Luogo Lanusei

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D. Approvazione del Progetto Integrato

Data di Approvazione del Progetto Integrato da parte del Partenariato di Progetto

Data 15/12/2006 Luogo Lanusei

Data di Approvazione del Progetto Integrato da parte del Tavolo di Partenariato Regionale/Provinciale

Data 15/12/2006 Luogo Lanusei

E. Presentazione del Progetto Integrato

Firma dei Componenti del Comitato di Coordinamento (il primo nominativo è il Coordinatore) Cognome Nome Firma Ferrai Gabriella

Melis Giuseppe

Imbesi Lorenzo

Puddu Paolo

Tatti Stefania

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2. SINTESI DELLA PROPOSTA DI PROGETTO INTEGRATO La peculiarità dell’area della nuova provincia dell’Ogliastra risiede nella rilevanza del fenomeno artigiano, che rappresenta l’83% delle imprese industriali esistenti, con un’incidenza molto superiore alla media regionale (70%). Un secondo elemento distintivo è la dimensione estremamente piccola delle imprese e la scarsa propensione alla collaborazione. In particolare, le infrastrutture di supporto alle imprese, ovvero la strutturazione delle aree industriali, risultano essere abbastanza carenti e in tale contesto la crescita competitiva delle imprese ogliastrine deve essere accompagnata da una crescita infrastrutturale dei servizi alle imprese. Il Progetto Integrato

Sviluppo del sistema delle PMI Ogliastrine e crescita della loro competitività La realizzazione del presente progetto integrato consente di aumentare la competitività delle PMI nel settore artigianale o in quello industriale migliorando le strutture da un punto di vista qualitativo e organizzativo consolidando il tessuto imprenditoriale esistente e incentivando quello potenziale attraverso la creazione di condizioni favorevoli per chi intende investire nel territorio. La localizzazione degli interventi relativi a questo PI ricadono nell’intero territorio ogliastrino dove si rende necessario realizzare una seria azione di riorganizzazione degli spazi dedicati alle attività industriali ed artigianali. Il numero totale di domande è pari a 28 di cui 15 coerenti e 13 non coerenti Le operazioni relative al settore edile che, in partenariato con le associazioni datoriali locali, intendono attivare piani di ristrutturazione aziendale e acquisto macchinari e attrezzature, non fanno parte del presente progetto in quanto per motivi di ordine pratico sono stati inseriti in un partenariato di tipo regionale e, inoltre, tale settore non risulta essere tra quelli indicati quali prioritari dagli elementi per la predisposizione dei progetti integrati. Le proposte coerenti sono localizzate nei comuni di , Barisardo, Lanusei, Tortolì e Villagrande Strisaili, con la presenza in quest’ultimo di un parco d’impresa. Anche la localizzazione degli interventi pubblici è similare: Arzana, Barisardo e Villagrande.

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Descrizione del Partenariato Il partenariato è composto da soggetti pubblici e privati e associazioni di categoria, quali soggetti che hanno presentato manifestazioni di interesse, ad essi si aggiungono i soggetti che, pur non presentando manifestazione di interesse, sottoscrivono il protocollo di intesa (es. Finsarda) in modo che possano integrare e ottimizzare i servizi da loro offerti, nell’ottica di una programmazione partecipata degli interventi. Le operazioni sono state presentate tutte senza prepartenariato, ad eccezione del parco di impresa localizzato nell’area industriale di Villagrande Strisaili. L’elemento aggregante può essere individuato nella crescita della competitività delle imprese ogliastrine e nell’offerta di servizi comuni all’interno delle aree PIP esistenti. E’ comunque evidente che tutti i soggetti facenti parte del parternariato vogliano procedere nell’ottica di uno sviluppo partecipato, al fine di condividere e beneficiare di servizi di qualità offerti per tutti

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3. PARTENARIATO DI PROGETTO

3.1. Composizione e costituzione del Partenariato di Progetto

Tabella 1 - Elenco degli Enti Pubblici che partecipano al Partenariato di Progetto

Ente Pubblico Titolo Operazione Proposta Codice Operazione Comune di Lanusei Opere di urbanizzazione relative al A 652/B (scheda D3) piano particolareggiato di iniziativa pubblica zona produttiva di espansione D1 del comune di Lanusei Comune di Lanusei Interventi di sistemazione dell’area A 652/E (scheda D6) PIP del comune di Lanusei Comune di Villagrande Strisaili Completamento e messa a sistema A482 dell’area destinata Piani di Insediamenti Produttivi Comune di Villagrande Strisaili Completamento e messa a sistema A482/B dell’area destinata Piani di Insediamenti Produttivi – INCUBATORE DI IMPRESA Comune di Arzana La nuova zona artigianale per la A667 piccola e media impresa Comune di Barisardo Progetto per la redazione del Piano A339 si Insediamenti Produttivi nel Comune di Barisardo Comune di Talana Completamento e messa a sistema A403/1 dell’area destinata Piani di Insediamenti Produttivi

Tabella 2 - Elenco delle Imprese che partecipano al Partenariato di Progetto.

Imprese Titolo Operazione Proposta Codice Operazione Ampliamento e realizzazione di una nuova struttura per la lavorazione GIANFRANCO PIRAS del legno A572 In aprtenariato con le imprese di FALEGNAMERIA SETTE BASILIO Villagrande Str.li per acquisto GIOVANNI attrezzatura e innovazione di P&P A622 Ampliamento della produttività e innovazione nel processo di produzione: realizzazione di un DITTA TORTUOVO nuovo prodotto (tortellini di carne) B458

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Imprese Titolo Operazione Proposta Codice Operazione Realizzazione di uno stabilimento da destinare alla lavorazione, al fine del Usai e Murgia S.A.S. di Usai Fiorenzo riciclo, degli scarti di lavorazione & C. dell’alluminio e del rame D465 Rinnovare alcuni macchinari e attrezzature di lavoro, per permettere all’impresa di introdurre INFISSI LOI innovazioni di processo e di prodotto D474 Realizzazione di un immobilie, acquisto di macchinari attrezzature. VETRERIA ORGIANA ALBERTO Incremento produzione. E514 MULAS ROMANO MARIO Artigianato tipico e tradizionale – FALEGNAMERIA IND.LE Villagrande Strisaili F338 Diversificazione dell’attivita’ : con l’inserimento di sistemi di lavorazione della pietra. Ditta Luigi Loi Innovazione di processo e prodotto F343 Prima lavorazione e assemblaggio ferro lavorato e lattoneria moderna. CLAUDIO GHIRONI Nuovo stabilimento H268 Creazione di uno stabilimento per la produzione di manufatti in marmo e granito da ubicare nella zona MELEDDU ANTONIO industriale di O981 Società Sarda RMP Creazione di uno stabilimento per il A669 recupero dei metalli prezioni Nino Muceli Fornitura di servizi di trasporto a G514 favore di altre imprese

Tabella 3 - Elenco degli Altri Soggetti che partecipano al Partenariato di Progetto.

Altri Soggetti Titolo Operazione Proposta Codice Operazione Cna Ogliastra Attività di supporto e formazione alle A658 imprese Confartigianato Ogliastra Attività di supporto e formazione alle A658 imprese Sardafidi Ogliastra Consorzio I soggetti e i consorzi fidi rafforzano il progetto integrato per la partecipazione con operazioni che completano e rafforzano le azioni previste dal PI

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3.2. Articolazione del Partenariato di Progetto

Le operazioni sono state presentate tutte senza prepartenariato, ad eccezione del parco di impresa localizzato nell’area industriale di Villagrande Strisaili. L’elemento aggregante può essere individuato nella crescita della competitività delle imprese ogliastrine e nell’offerta di servizi comuni all’interno delle aree PIP esistenti. A tal fine si sottolinea che gli interventi si articolano in proposte presentate dagli enti locali (tese al potenziamento delle infrastrutture esistenti dedicate alle zone per gli insediamenti produttivi e alla creazione di un centro servizi), dalle imprese (tutte imprese esistenti che cercano di innovarsi per prodotto e per processo e di adeguarsi alle nuove normative vigenti) e dalle associazioni di categoria (sostegno per le attività produttive e servizi alle imprese).

Priorità Attribuita all’Impegno Soggetto del Partenariato Impegno Specifico Specifico Comune di Lanusei Impegno a realizzare o completare l’opera ed organizzare l’erogazione di servizi in collaborazione con le associazioni di categoria e i soggetti INDISPENSABILE privati, nell’obbiettivo di creare un alloggio stabile e ottimale per le imprese. Comune di Villagrande Strisaili Impegno a realizzare o completare INDISPENSABILE l’opera ed organizzare l’erogazione di servizi in collaborazione con le associazioni di categoria e i soggetti privati, nell’obbiettivo di creare un alloggio stabile e ottimale per le imprese. Comune di Arzana Impegno a realizzare o completare INDISPENSABILE l’opera ed organizzare l’erogazione di servizi in collaborazione con le associazioni di categoria e i soggetti privati, nell’obbiettivo di creare un alloggio stabile e ottimale per le imprese. Comune di barisardo Impegno a realizzare o completare INDISPENSABILE l’opera ed organizzare l’erogazione di servizi in collaborazione con le associazioni di categoria e i soggetti privati, nell’obbiettivo di creare un alloggio stabile e ottimale per le imprese. Comune di Talana Impegno a realizzare o completare INDISPENSABILE l’opera ed organizzare l’erogazione di servizi in collaborazione con le associazioni di categoria e i soggetti privati, nell’obbiettivo di creare un alloggio stabile e ottimale per le imprese. Impegno a collaborare con le amministrazioni e le associazioni di categoria ed usufruire in modo corretto RILEVANTE Vetreria orgiana alberto delle aree destinate. Impegno a collaborare con le RILEVANTE amministrazioni e le associazioni di categoria ed usufruire in modo corretto Mulas romano mario delle aree destinate Impegno a collaborare con le RILEVANTE amministrazioni e le associazioni di categoria ed usufruire in modo corretto Ditta luigi loi delle aree destinate

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Impegno a collaborare con le RILEVANTE amministrazioni e le associazioni di categoria ed usufruire in modo corretto Claudio ghironi delle aree destinate Impegno a collaborare con le RILEVANTE amministrazioni e le associazioni di categoria ed usufruire in modo corretto Meleddu antonio delle aree destinate Cna Ogliastra Impegno ad organizzare l’erogazione di INDISPENSABILE servizi alle imprese e supportare le amministrazioni e i soggetti privati Confartigianato Ogliastra Impegno ad organizzare l’erogazione di INDISPENSABILE servizi alle imprese e supportare le amministrazioni e i soggetti privati FinSardegna Impegno ad organizzare l’erogazione di INDISPENSABILE servizi alle imprese e supportare le amministrazioni e i soggetti privati Sardafidi Ogliastra Impegno ad organizzare l’erogazione di INDISPENSABILE servizi alle imprese e supportare le amministrazioni e i soggetti privati

Tabella 5 - Impegni collettivi assunti dai singoli Soggetti del Partenariato di Progetto

Impegno Specifico Priorità Attribuita all’Impegno Specifico Protocollo di intesa dei soggetti che hanno manifestato nei singoli comuni l’esigenza di avere Indispensabile uno spazio in zona PIP e relativi costituendi partenariati Messa in rete di servizi alle imprese e agli enti locali, promossi da tutti i comuni presenti nel Indispensabile parternariato Coordinamento delle iniziative imprenditoriali con Indispensabile le disponibilità delle aree PIP dei comuni

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4. QUADRO DI RIFERIMENTO DEL PROGETTO INTEGRATO

4.1. Analisi di contesto

A. Situazione attuale del contesto territoriale / tematico / settoriale del Progetto Integrato di Sviluppo La realtà economico-produttiva dell’Ogliastra, territorio nel quale si sta elaborando e sviluppando il presente “Progetto di Sviluppo del Sistema delle PMI” si caratterizza per una serie di problematiche ma anche di opportunità troppo spesso non sfruttate e/o non valorizzate al meglio. Per evidenziare i problemi si farà ricorso ad una sintetica analisi dello stato dell’arte delterritorio, con particolare riferimento al mercato del lavoro e al contesto socio-economico, e un’attenzione particolare all’imprenditorialità. I dati sociali innanzitutto per capire dove si intende operare. L’area oggetto dell’analisi ha una popolazione legale, censita al 21 ottobre 2001, di 58.389 unità, con una densità abitativa di 31,5 persone per kmq, dato al di sotto della media regionale pari 67,7 unità per kmq. Se si analizza la densità abitativa dei singoli comuni, emerge il dato relativo ai comuni di Tortolì con 249,5 abitanti per kmq, seguito da 125,5 di , 109,4 di Lanusei e 103,1 di Barisardo. Tale dato evidenzia la forte spinta verso le zone costiere come centri di aggregazione più forti oltre alla bassissima antropizzazione della zona interna. I dati relativi alla popolazione residente mettono in evidenza la piccola dimensione di molti dei comuni facenti parte dell’Ogliastra, ad eccezione di Tortolì e Lanusei che si caratterizzano quali poli di attrazione rispettivamente della zona interna e della zona costiera. Le dinamiche demografiche degli ultimi anni hanno evidenziato un graduale abbandono dei centri dell’interno a favore dei comuni costieri che nel decennio scorso hanno visto esplodere la loro popolazione, a discapito dei limitrofi centri montani. L’economia. Le differenti tendenze demografiche si riflettono allo stesso modo sulle dinamiche produttive e sul contesto economico. In Ogliastra convivono due realtà produttive molto differenti in quanto ad articolazione e specializzazione produttiva. La zona montana ha un’economia caratterizzata dal settore agro- pastorale, con una buona presenza di produzioni artigianali e agroalimentari tipiche. La zona costiera, un tempo contrassegnata dalle produzioni agricole, ha conosciuto negli ultimi anni uno sviluppo differente, iniziato negli anni sessanta con l’apertura delle Cartiera di Arbatax e proseguito con una sempre maggiore specializzazione nel settore turistico. Le due zone costituiscono due mondi separati dal punto di vista delle specificità produttive ma, al contempo, sono complementari per ciò che concerne ipotesi di sviluppo sinergico dal momento che potrebbero notevolmente beneficiare della messa in comune delle proprie specificità in un programma di sviluppo congiunto. In Ogliastra, stando ai dati del Censimento dell’Industria e dei Servizi (escludendo perciò il settore di produzione agricola), sono presenti circa 3.800 imprese, per un totale di oltre 13.200 addetti. Al di là del dato statistico assoluto, che soffre delle carenze dovute al sommerso, si nota come il sistema economico ogliastrino pesi in termini di addetti e imprese dell’industria e dei servizi, per il 3% circa del totale dell’economia regionale. Da questo dato si intuisce che il sistema agropastorale (non rilevato dal CIS) gioca un ruolo importante nel sistema economico ogliastrino. La ripartizione interna delle aziende per settore di attività vede una lieve differenza tra la percentuale del numero di attività industriali dislocate a livello provinciale rispetto alla percentuale regionale (22.6%), dato che lascerebbe pensare che il numero di industrie sia superiore alla media regionale, tenendo presente che le attività produttive industriali di questo censimento si riferiscono per lo più a piccole imprese e a grosse realtà a livello regionale come la Cartiera di Arbatax e l’Intermare. Confrontando i dati del censimento del 1991 con quelli del 2001, si può notare quale impulso abbia avuto il tessuto produttivo dell’Ogliastra, con un incremento di ben 275 nuove realtà produttive. Il dato statisticamente più rilevante è l’incremento di ben 178 unità locali a Tortolì, a

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA dimostrazione della crescita economica della costa, seguito da un incremento di 33 a , di 32 a Lanusei che, come capoluogo della provincia ogliastrina, nelle analisi economiche è sempre in linea con i comuni costieri e Villagrande Strisaili con un 30 UL. Continuando l’analisi dei dati disaggregati per comune non si può non notare che i comuni dell’Alta Ogliastra come Seui (-30), ed Arzana (-14) fanno registrare un maggiore decremento La peculiarità della provincia risiede nella rilevanza del fenomeno artigiano . Ben l’83% delle imprese industriali sono infatti artigiane, con un’incidenza molto superiore alla media regionale (70%). Un secondo elemento distintivo è la dimensione estremamente piccola degli operatori. Il 55,6% delle aziende ha meno di 9 addetti. Il 23,7% rientra nella classe da dieci a 49 occupati e solo l’8,6%, localizzate esclusivamente a Tortolì, ne ha più di 200 con una percentuale di addetti pari al 22,7 della distribuzione comunale. La distribuzione delle imprese per classi dimensionali dimostra quanto sottolineato in precedenza, ovvero la numerosità elevata delle piccole imprese. Il 79% circa delle imprese ha meno di 50 addetti e ben il 55,6% ha meno di nove addetti, con punte pari al 100% in numerosi comuni dove, ovviamente, non esiste la classe dimensionale pari a 10 addetti.

I problemi maggiori, così come indicato anche nel Rapporto d’Area, che non hanno permesso che si creasse un certo sviluppo economico-produttivo possono essere così sintetizzati: - mancanza di infrastrutture nelle aree artigianali e industriali, ad eccezione di qualche iniziativa sporadica iniziativa (es. le aree di Tortolì – Arbatax e da qualche anno a Villagrande e Lanusei); - scarsa efficienza delle infrastrutture di collegamento (viabilità interna ed esterna alle aree inadeguata e non interconnessa con porto di Arbatax e aeroporti di Olbia e Cagliari); - frammentazione e dislocazione disomogenea delle imprese in tutto il territorio ogliastrino che creano difficoltà nella realizzazione e creazione di sinergie tra le stesse; - ridotte dimensioni delle aziende. Nell’analisi del contesto settoriale, occorre sottolineare che oltre alla forte frammentazione, le imprese appartengo a settori differenti; quali lavorazione dell’alluminio, del ferro,del legno e vetro oltre al settore lavorazione marmo e agroalimentare. Le opportunità non colte possono essere considerate oggi come fattore di crescita e possibilità di sviluppo per il futuro, però per poter fare questo occorre iniziare a fare sistema, creare le condizioni affinché le aziende inizino a collaborare, creare sinergie e sistema. Quanto precedentemente detto potrebbe essere articolato: sia attraverso la dislocazione dei soggetti interessati al presente progetto all’interno di una stessa area oppure attraverso la creazione di una rete.

B. Risorse materiali e immateriali di riferimento per il Progetto Integrato di Sviluppo

Il contesto territoriale di riferimento offre ben poche possibilità di crescita alla aziende che vi sono dislocate. Come evidenziato nell’analisi precedente le carenze infrastrutturali, non limitatamente alle vie di comunicazione, costituiscono un GAP quasi insopportabile per le gli operatori. Nonostante ciò alcune porzioni di mercato offrono segnali di ripresa e alcuni settori produttivi rispondono in modo positivo. Il contesto territoriale potrebbe essere ottimale se le principali porte d’accesso fossero sviluppate e implementate assieme ai collegamenti e ai servizi di trasporto. Porto e aeroporto sono le potenzialità inespresse del territorio, le opportunità di sviluppo legate a queste due infrastrutture sono innumerevoli. Accanto alle infrastrutture il discorso conduce ad evidenziare le professionalità e competenze locali. La formazione è sempre stata sottodimensionata rispeto alla domanda di progresso del mercato del lavoro. Alcuni centri di formazione professionale, l’ENAIP su tutti, hanno funzionato a fasi alterne inserendo in modo non efficace i giovani nel mercato del lavoro. Da sottolineare comunque un’aspetto positivo legato alle conoscenze e competenze dell’artigianato locale, anch’esso in situazione di disagio.

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Le risorse materiali necessarie ed oggetto del Progetto possono essere indicate in: - Infrastrutture per l’insediamento delle imprese; - Strutture per la creazione di centri servizi alle imprese; - strutture produttive quali (capannoni, depositi e laboratori); - attrezzatura; - impianti e macchinari. Le risorse immateriali oggetto del Progetto sono: - Realizzazione di sistemi di innovazione delle imprese; - Aggiornamento delle professionalità - Conoscenza ed informatizzazione del personale.

C. Analisi in ottica di genere del Progetto Integrato di Sviluppo

Il principio delle pari opportunità tra donne e uomini trova, all’interno delle politiche dell’Unione Europea, una rilevanza sempre più consistente; a partire dalla Piattaforma globale di azione adottata dalla Quarta Conferenza mondiale sulla donna tenutasi a Pechino nel 1995, per poi proseguire con il Trattato di Amsterdam, con il quale i Paesi membri hanno formalizzato l’impegno e l’attenzione verso le politiche di parità e il mainstreaming di genere. In particolare, i Regolamenti dei Fondi Strutturali per il 2000-2006 rappresentano un punto fondamentale del processo avviato a livello comunitario, perché individuano, nel principio di pari opportunità fra uomini e donne, una delle priorità a cui tutti i Paesi membri devono tendere, nelle fasi di programmazione, attuazione e valutazione delle risorse comunitarie. Ciò significa porre l’attenzione alle possibili ricadute che l’attuazione del programma genera sulle condizioni rispettivamente di donne e uomini in termini di miglioramento delle condizioni di vita; l’assunzione di una “prospettiva di genere” porta, quindi, ad interrogarsi sistematicamente sugli impatti differenziali significativi per i generi. Nel tentativo di realizzare nell’area interessata dagli interventi, uno sviluppo ad alta valenza sociale, si è modulato il complesso delle azioni generali al principio della pari opportunità, infatti ,tale principio sarà garantito attraverso meccanismi di selezione delle professionalità e d’impegno nelle azioni di governance. La questione delle pari opportunità scaturisce dal divario esistente nelle condizioni di lavoro di uomini e donne rispetto a molteplici profili quali occupazione/disoccupazione, carriere, posizioni decisionali, trattamenti salariali. Le donne, infatti, si caratterizzano rispetto agli uomini, oltre che per il minor tasso di partecipazione, per la maggior difficoltà nel trovare occupazione, spesso a fronte di un elevato livello di istruzione e di una spiccata vocazione per attività autonome ed imprenditoriali. Se le suddette considerazioni possono valere in termini generali, senza connotazione spaziale e settoriale, valgono ancora di più in un contesto quale quello del territorio in questione, nel quale i dati statistici mostrano un quadro monocromatico dove il ruolo maschile, in termini di partecipazione al lavoro, è di gran lunga predominante. Lo scenario del lavoro, nell’area presa in esame, è attualmente caratterizzato da un basso tasso di occupazione, da un differenziale marcato e persistente nei tassi di disoccupazione per sesso, anche in relazione all’aspetto salariale, bassa presenza femminile nei livelli più elevati, elevata presenza delle donne nei lavori atipici e nel lavoro sommerso, esclusione dal mercato delle giovani donne, anche con elevato livello di scolarizzazione. Le conseguenze si registrano in termini di mancata ed adeguata qualificazione di una vasta parte delle risorse umane disponibili, e connesso abbassamento del potenziale di crescita del territorio. Le proposte presentate, e la caratterizzazione stessa del sistema produttivo locale, denota il carattere prettamente familiare delle aziende. Questo si traduce in un’integrazione di tutti i soggetti che prendono parte alla vita familiare. La presenza femminile, pertanto, risulta evidente dal fatto che le donne stesse, di solito vengono impiegate per tutte le attività di aggiornamento e formazione . Le azioni presentate, volte al miglioramento del sistema produttivo e della competitività delle piccole e medie imprese, pertanto influirà, con beneficio, sia nel contesto di riferimento (migliorando e

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA potenziando l’inserimento lavorativo femminile cui sono pur sempre riservate opportunità di investimento specifiche e potenzialmente valide), che direttamente, con l’allargamento della produttività e l’inserimento di nuovi posti di lavoro.

D. Analisi della sostenibilità ambientale del Progetto Integrato di Sviluppo

L’obiettivo ambito dalle manifestazioni di interesse presentate è quello di creare o completare delle zone delle aree nelle quali gli imprenditori si possano insediare o sono già insediati in modo di non disseminare tutto il territorio con strutture e infrastrutture, rispettando e valorizzando al meglio l’uso dell’ambiente circostante. I progetti presentati si concentrano in tessuti urbani già urbanizzati, spesso le aziende propongono investimenti volti al potenziamento di attività esistenti e già collocate nel territorio. Nei casi di realizzazione di nuovi capannoni e nuove attività verranno messe a punto soluzioni (che potranno essere valutate da ciascun ente locale) che consentano la riconversione dei cicli dissipativi di risorse, la riduzione del contenuto di materie prime destinate all’esaurimento e, contemporaneamente, la salvaguardia della salute del personale e degli utilizzatori del servizio da fonti di inquinamento interno ed esterno. Verranno inoltre messi a sistema metodi di smaltimento dei rifiuti integrati fra i vari insediamenti, in modo che si possano ottimizzare i costi di gestione abbattendo i costi.

E. Progetti in atto correlati con il Progetto Integrato di Sviluppo

Tra i progetti correlati con la presente proposta di progetto integrato di sviluppo territoriale, si evidenzia la costituzione dello sportello unico per le attività produttive e i progetti integrati sviluppati, in ambito territoriale, nel territorio di Nuoro, e a livello regionale.

Lo Sportello Unico per le Attività Produttive nasce dall'esigenza di semplificare, razionalizzandole, le procedure dell'Amministrazione Pubblica che vengono richieste ad un aspirante imprenditore o ad una impresa per realizzare o avviare un nuovo impianto produttivo o per ampliarne uno esistente. Il SUAP ha il compito di coordinare tutte le fasi istruttorie che conducono alla realizzazione della iniziativa imprenditoriale.

Lo sportello valuta tutti gli aspetti della pratica, inclusi quelli urbanistici, sanitari, di tutela dell'ambiente e della sicurezza. L'autorizzazione rilasciata è unica e riassuntiva dei molteplici atti autorizzatori, nulla osta e pareri richiesti per l'avvio dell'impianto produttivo.

In questo modo il Comune diventa l'unico referente dei privati e degli altri Enti cointeressati nel procedimento.

F. Soggetti coinvolti nella definizione e attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo

I soggetti coinvolti nella definizione di tale progetto sono: - da una parte la pubblica amministrazione, rappresentata dal Comune di Lanusei, , Arzana, Talana e Villagrande - associazioni di categoria - consorzio fidi

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - e le imprese privati operanti nel settore: a) Vetro b) Lavorazione metalli, ferro, alluminio ecc c) Lavorazione del legno d) Agroalimetari e) Lavorazione del marmo e della pietra

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4.2. Analisi SWOT

Tabella 6 - Rappresentazione sintetica della SWOT

Punti di Forza Punti di Debolezza

Ambito A Ambito A − Punto di Debolezza A.1 − Punto di Forza A.1 Carenza di infrastrutture nelle aree artigianali e industriali; Presenza sul territorio di significative realtà imprenditoriali frammentazione e dislocazione disomogenea delle imprese in nell’ambito delle attività produttive già insediate o in attesa di tutto il territorio ogliastrino che crea difficoltà nella collocazione nei nascenti insediamenti produttivi realizzazione e creazione di sinergie tra le stesse

Ambito B Ambito B − Punto di Debolezza B.1 − Punto di Forza B.1 Carenza di strutture per la creazione di centri servizi alle imprese; carenza di adeguate strutture produttive quali Possibilità di realizzare insediamenti produttivi strutturati (capannoni, depositi e laboratori); scarso livello di razionalmente e con interventi mirati da parte delle innovazione tecnologica di attrezzatura, impianti e amministrazioni territoriali macchinari.

Ambito C Ambito C − Punto di Debolezza C.1 − Punto di Forza C.1 Carattere prevalentemente familiare delle imprese, che nella Le piccole realtà familiari sono portatrici di notevole Know- gran parte dei casi necessariamente è la causa delle le how produttivo. All’interno di queste, le donne che fanno ridotte dimensioni delle aziende impresa, di solito vengono impiegate per tutte le attività di

aggiornamento e formazione e contribuiscono alla crescita dell’azienda. Ambito D − Punto di Debolezza D.1 Ambito D Polverizzazione delle imprese e difficoltà di creazione di insediamenti produttivi strutturati con razionalità, anche sul − Punto di Forza D.1 fronte dello smaltimento dei rifiuti. Assenza di insediamenti Presenza di insediamenti industriali e artigianali concentrato produttivi al di fuori dei territori già urbanizzati sul territorio ogliastrino a più alto grado di urbanizzazione.

Ambito E

− Punto di Debolezza E.1 Ambito E Carenza di strutture organizzate, deputate a facilitare il − Punto di Forza E.1 disbrigo delle formalità per l’insediamento delle imprese. Presenza di accordi e protocolli intercomunali per la Assenza di sistemi di integrazione imprenditoriale finalizzati a realizzazione di SUAP realizzare sinergie tra le PMI. Assenza di sistemi integrati di aggiornamento delle professionalità, conoscenza ed informatizzazione del personale. Ambito F − Punto di Forza F.1 Ambito F I soggetti coinvolti nella realizzazione del progetto sono − Punto di Debolezza F.1 diversi ed estremamente qualificati, possibilità di integrazione tra strutture pubbliche e private. Rilevante numerosità dei settori produttivi in cui le PMI operano

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Opportunità Rischi

Ambito A − Opportunità A.1 Possibilità di valorizzazione delle risorse umane e materiali presenti sul territorio, lasciando inalterate le diverse tipicità, tali da divenire un importante volano dell’economia Ambito A provinciale. − Rischio A.1

Scarsa efficienza delle infrastrutture di collegamento (viabilità Ambito B interna ed esterna alle aree inadeguata e non interconnessa con porto di Arbatax e aeroporti di Olbia e Cagliari − Opportunità B.1

Possibilità di realizzare politiche di pianificazione del territorio, realizzando le dovute sinergie con gli insediamenti esistenti e Ambito B quelli programmati. − Rischio B.1

Operatività delle imprese in condizioni di inadeguatezza e Ambito C staticità di risorse umane e materiali. − Opportunità C.1 Possibilità di veicolare il bagaglio conoscitivo delle numerose imprese familiari che operano nel settore da più generazioni per creare delle eccellenze e fattore di attrattività Ambito C locale.Miglioramento del sistema produttivo e della − Rischio C.1 competitività delle piccole e medie imprese, pertanto influirà, con beneficio, sia nel contesto di riferimento (migliorando e Difficoltà di interscambio di professionalità e limitate potenziando l’inserimento lavorativo femminile cui sono pur dimensioni aziendali sempre riservate opportunità di investimento specifiche e potenzialmente valide), che direttamente, con l’allargamento della produttività e l’inserimento di nuovi posti di lavoro. Ambito D

− Rischio D.1

Difficoltà a realizzare fino ad oggi interventi infrastrutturali Ambito D finalizzati a razionalizzare l’uso del territorio e limitare l’impatto sul territorio − Opportunità D.1

Possibilità di pianificare il territorio in base alla sua naturale vocazione e di realizzare operazioni di marketing territoriale Ambito E Ambito E − Rischio E.1 − Opportunità E.1 Allungamento dei tempi di approvazione delle pratiche di insediamento e inutile spreco di risorse e tempo. Possibilità da parte delle amministrazioni componenti il parternariato di realizzare comuni politiche di utilizzazione delle risorse offerte dal territorio, ivi comprese le politiche Ambito F volte a ridurre al minimo l’impatto ambientale Rischio F.1

Difficoltà di creazione di distretti Ambito F Opportunità F.1 Possibilità di sfruttare le naturali vocazioni del territorio

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5. OBIETTIVI E PRIORITA’ DEL PROGETTO INTEGRATO

5.1. Costruzione dell’albero dei problemi

Tabella 7 - Descrizione dell’albero dei problemi

LIVELLO GENERALE LIVELLO 1 LIVELLO 2

Insufficienti capacità produttive e di sfruttamento delle opportunità di mercato

Basse competenze e conoscenze gestionali ed operative degli imprenditori (deficit di Insufficiente dimensione cultura imprenditoriale) delle imprese Insufficiente attitudine alla integrazione operativa orizzontale (di settore) e verticale (intersettoriale)

Debolezza del sistema commerciale delle imprese

Imprese con struttura patrimoniale e finanziaria non equilibrata (sottocapitalizzazione e insufficiente margine di tesoreria) Debolezza del sistema Deficit di competitività del finanziario delle imprese Carenza di partner finanziari per le imprese sistema produttivo Difficoltà alla commercializzazione dei crediti

Basse opportunità di localizzazione in aree a destinazione specifica per le imprese

Difficoltà nella condivisione di servizi essenziali (logistica – smaltimento rifiuti – incubatori d’impresa – altri servizi) Problemi di localizzazione Insufficienza di proto-distretti e/o distretti produttiva produttivi

Ridotti interventi di sostegno da parte della P.A.

Elevato costo della R&D rispetto alle capacità di investimento delle imprese

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA A. Descrizione dei singoli problemi (max 5 righe per problema).

Problema Generale

Il deficit di competitività del sistema produttivo è da ricercare nella insufficienza del tessuto produttivo nel dare risposte alle mutate esigenze del mercato, sia locale che regionale o nazionale; il processo di globalizzazione, infatti – attraverso il veicolo dei media – ha contemporaneamente omogeneizzato e innalzato le esigenze del consumo.

Le imprese locali, troppo deboli nelle componenti dimensionali e qualitative, non risultano essere in grado di sostenere la competizione di mercato e rischiano di vedere eroso da concorrenti esterni anche le posizioni nel mercato locale.

Problema 1

L’insufficiente dimensione delle imprese è una delle concause della debolezza del sistema produttivo; dimensioni maggiori stimolerebbero gli imprenditori alla ricerca di formule organizzative a maggiore efficienza tali da garantire le opportunità derivanti dalle economie di scala.

Problema 1.1

Con l’insufficienti capacità produttive e di sfruttamento delle opportunità di mercato si intende la incapacità di ottenere adeguati volumi di pro duzione tali da permettere la difesa delle quote di mercato locali e l’aggressione di quelli esterni all’Isola. È evidente che solo con adeguati volumi produttivi è possibile abbattere i costi di trasporto sia verso i maggiori centri urbani sardi che oltre Tirreno.

Problema 1.2

Le basse competenze e conoscenze gestionali ed operative degli imprenditori (deficit di cultura imprenditoriale) è una concausa della piccola dimensione; maggiori dimensioni implicano una maggiore complessità nella gestione dell’impresa. Il problema in oggetto scoraggia l’imprenditore al superamento di quella soglia dimensionale tipica della “impresa a gestione familiare”.

Problema 1.3

L’insufficiente attitudine alla integrazione operativa orizzontale (di settore) e verticale (intersettoriale) limita fortemente la specializzazione delle imprese; queste ultime quindi si trovano a dover gestire tutte le fasi operative della produzione e commercializzazione con aggravio di complessità e di costi diretti ed indiretti.

Problema 1.4

La debolezza del sistema commerciale delle imprese si mostra nella insufficiente cura delle attività di marketing (brand, promo, fidelizzazione, pakaging, etc.). sembra tuttora vigere l’errata convinzione

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA che “il prodotto, se buono, si fa conoscere” .

Problema 2

La debolezza del sistema finanziario delle imprese è evidente nella difficoltà alla pianificazione dell’evoluzione dell’impresa, nella impossibilità di cogliere le opportunità di investimento, nella debolezza nei confronti del cliente – soprattutto nei confronti della grande distribuzione – e del fornitore (necessità di accettare costi maggiori in cambio di dilazioni di pagamento).

Problema 2.1

Le imprese mostrano una struttura patrimoniale e finanziaria non equilibrata in termini di sottocapitalizzazione (basso apporto di capitale proprio), elevato indebitamento a breve e insufficiente margine di tesoreria; questi limiti soffocano non solo la dinamica finanziaria, ma anche quella operativa.

Problema 2.2

Con carenza di partner finanziari per le imprese si intende indicare l’insufficiente presenza sul territorio di enti/istituti in grado di sostenere, mediante apporto di capitali di credito a medio/lungo termine e/o di rischio, le imprese locali

Problema 2.3

La difficoltà alla commercializzazione dei crediti si verifica constatando che sul territorio non siano presenti società di factoring, ossia istituti che operino nella commercializzazione dei crediti a breve (il problema è fortemente sentito dalle imprese fornitrici della grande distribuzione – pagamenti che superano i 120 giorni)

Problema 3

I problemi di localizzazione produttiva si manifestano nelle basse opportunità per le imprese nel localizzarsi in aree ad esse dedicate e nella costrizione a diffondersi sul territorio senza una organica soluzione. Ciò implica la rinuncia a molteplici vantaggi organizzativi e di abbattimento di costi.

Problema 3.1

La bassa opportunità di localizzazione in aree a destinazione specifica per le imprese costringe le imprese a distribuirsi sul territorio spesso in aree carenti di infrastrutture specifiche (viabilità, scarichi, adeguati livelli di capacità energetiche, etc.)

Problema 3.2

La difficoltà alla condivisione di servizi essenziali impedisce di godere di molteplici vantaggi quali la condivisione di coti per servizi comuni, la maggiore forza contrattuale verso i fornitori (es: energia elettrica, servizi telefonici, servizi di smaltimento rifiuti, guardiania, etc.), la possibilità di

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA coordinamento operativo (logistica – commercializzazione).

Problema 3.2

L’ostacolo ad una opportuna localizzazione comporta la difficoltà alla realizzazione di proto-distretti e/o distretti produttivi ; nella realtà dei distretti, infatti, si realizza la specializzazione produttiva delle singole imprese e la nascita delle collaborazioni produttive e commerciali.

Problema 4

Il deficit di investimenti in R&D è una delle problematiche diffuse del contesto italiano; tale fenomeno è particolarmente evidente nelle realtà caratterizzate da ridotta dimensione delle imprese e sottosviluppo economico quale è quello ogliastrino.

Problema 4.1

Si verificano ridotti interventi di sostegno da parte della P.A. (Regione, Provincia, Comuni) per gli investimenti in ricerca e sviluppo di prodotti e processi; le provvidenze messe a disposizione dalla Comunità Europea – ad accesso spesso difficoltoso – non vengono utilizzate dalle imprese o gruppi di esse.

Problema 4.2

L’elevato costo della R&D – in un ambiente di microimprese dalle ridotte capacità di investimento in immobilizzazioni immateriali – deprime la quantità di opportunità di sviluppo;

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5.2. Costruzione dell’albero degli obiettivi e selezione degli obiettivi prioritari

Tabella 8 - Descrizione della matrice progettuale

OBIETTIVI OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVI OPERATIVI OPERAZIONI GENERALI Appropriate capacità produttive e di Programmi di investimento delle sfruttamento delle opportunità di imprese - A662 A667 B458 D645 mercato D474 E514 F338 F343 H268 O981 A669 G514 Adeguate conoscenze e competenze Interventi formativi agli gestionali degli imprenditori imprenditori – A 658 Capacità produttiva Idonee attitudini alla integrazione Interventi per la promozione delle adeguata operativa orizzontale (di settore) e collaborazioni (net work) –

verticale (intersettoriale) incubatore, formazione, etc. A482/B Adeguata capacità commerciale delle Interventi per il potenziamento imprese qualitativo delle produzioni (sistemi di certificazione qualità, promo marchi collettivi, etc.) A658 Imprese con struttura patrimoniale e Interventi di controllo sullo finanziaria equilibrata sviluppo degli investimenti (budgeting) delle singole imprese interessate – AZIONI DI COOPERAZIONE CON Associazioni di categoria Consorzi di Fidi, Adeguato sistema partner del progetto finanziario delle Presenza di partner finanziari per le Collaborazione con Finsardegna e Adeguato livello imprese imprese Artigianfidi Nuoro Ogliastra (Enti competitivo del CNA e Confartigianato di garanzia sistema fidi e di finanziamento alle produttivo imprese) a favore delle imprese del partenariato Possibilità di commercializzazione dei Accordo con società di factoring crediti (società da individuare) - Opportunità di localizzazione in aree a Progetti e programmi di sviluppo destinazione specifica per le imprese delle aree PIP dei comuni interessati – Tutti i PIP Possibilità di Condivisione di servizi essenziali Progetti e programmi di sviluppo localizzazione (logistica – smaltimento rifiuti – delle aree PIP dei comuni produttiva in aree incubatori d’impresa – altri servizi) interessati – con rilievo per destinate alle l’iincubatore di imprese A imprese Presenza di proto-distretti produttivi Progetti e programmi di sviluppo delle aree PIP dei comuni interessati Presenza di interventi di sostegno da Protocollo dei comuni interessati – parte della P.A. impegno dei comuni al finanziamento di progetti di R&D Contesto (es; LR 37) economico con Costo della R&D commisurato alle Programmi di condivisione dei adeguato livello di capacità di investimento delle imprese costi per lo sviluppo di ricerche ricerca e sviluppo comuni (es: marchi di qualità collettivi, IGP, disciplinari di produzione, etc.) – A 658

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA A. Descrizione dei singoli obiettivi (max 5 righe per problema).

Obiettivo Generale L’obiettivo è raggiungere un adeguato livello competitivo del sistema produttivo rispetto alle esigenze del mercato locale, isolano e, almeno, nazionale. L’adeguatezza alle esigenze del consumo innescherà un processo di crescita che contribuirà a colmare il gap di capacità economica del sistema locale.

Obiettivo Specifico 1

Ottenere, nel sistema locale, una capacità produttiva adeguata in grado di raggiungere standard qualitativi e dimensionali della produzione sufficienti a raggiungere il livello competitivo previsto Obiettivo Specifico 1.1

Le appropriate capacità produttive e di sfruttamento delle opportunità sono condizione essenziale per garantire livelli quantitativi e qualitativi appropriati al mercato ed il raggiungimento di efficaci economie di scala; le capacità produttive saranno correttamente dimensionate.

Obiettivo Specifico 1.2

Ridurre il divario di professionalità così da adeguate conoscenze e competenze gestionali degli imprenditori rendendoli capaci di gestire complessità produttive a maggiore dimensione.

Obiettivo Specifico 1.3

Stimolare l’ integrazione operativa orizzontale (di settore) e verticale (intersettoriale) fra imprese, inizialmente nelle funzioni esternalizzabili (logistica, distribuzione commerciale, servizi accessori, etc) e successivamente nella suddivisione delle fasi di processo (imprese specializzate nella produzione di semilavorati – imprese di assemblaggio – imprese di commercializzazione).

Obiettivo Specifico 1.4

La adeguata capacità commerciale delle imprese implica la modifica dell’atteggiamento dell’impresa nei confronti del mercato: maggiore attenzione alle esigenze dei consumatori rispetto alle problematiche della produzione; adeguata capacità di comunicazione della propria offerta.

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Obiettivo Specifico 2

L’adeguato sistema finanziario delle imprese è componente essenziale della corretta gestione; coerenti strutture patrimoniali e finanziarie, liquidità d’impresa regolata sulle effettive necessità di gestione operativa e di sviluppo programmato, saranno condizione base per il raggiungimento dell’obiettivo generale. Obiettivo Specifico 2.1

L’obiettivo di avere imprese con struttura patrimoniale le finanziaria equilibrata è condizione per programmare efficacemente lo sviluppo dell’impresa (programmi di investimento) anche in vista dell’entrata in vigore dei parametri di rating imposti agli istituti di credito dalla cosiddetta conferenza di Basilea 2; strutture patrimoniali adeguate permetteranno all’impresa l’accesso alle opportunità offerte dal sistema del credito.

Obiettivo Specifico 2.2

La presenza – nel territorio – di partner finanziari specializzati nel credito alle imprese è una ulteriore condizione preliminare di sviluppo. L’obiettivo è rendere disponibili strumenti di sostegno soprattutto nelle fasi preliminari si espansione del tessuto produttivo. Obiettivo Specifico 2.3

Ottenere che anche le imprese del nostro territorio possano avere la possibilità di commercializzazione dei crediti specie per quelle attività che operano con clienti che impongono pagamenti dilazionati (è il caso della grande distribuzione che verifica pagamenti normalmente a 120/150 giorni)

Obiettivo Specifico 3

L’obiettivo – possibilità di localizzazione produttiva in aree destinate alle imprese – è parte fondamentale del programma complessivo; rendere disponibili aree adeguate alle necessità delle imprese permette una maggiore organicità del sistema produttivo e una più efficace tutela degli aspetti ambientali del territorio. Si otterrà una distribuzione ordinata delle attività produttive sul territorio e si ridurranno i costi sociali e di realizzazione e gestione dei servizi essenziali.

Obiettivo Specifico 3.1

L’obiettivo è specificatamente diretto a dare alle imprese le necessarie opportunità di

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA localizzazione in aree a destinazione specifica (produttiva/commerciale) con il risutato atteso di riduzione dei costi di impianto e maggiore organicità del contesto produttivo.

Obiettivo Specifico 3.2

La condivisione di servizi essenziali (logistica – smaltimento rifiuti – incubatori d’impresa – altri servizi) è fondamentale nel potenziamento delle capacità produttive in particolare nella riduzione dei costi di approntamento e di gestione degli stessi; tali servizi potranno essere consortili o erogati da apposite imprese.

Obiettivo Specifico 3.3

L’obiettivo è la creazione di proto-distretti produttivi (concentrazione di imprese di diversi settori), ossia la preliminare condizioni perché si sviluppino – una volta innescata la fase di suddivisione produttiva delle imprese insediate – i distretti, entità caratterizzate per tipologia produttiva (distretto prod. agroalimentare, distretto del mobile tradizionale, etc.)

Obiettivo Specifico 4

Possedere un territorio con adeguato livello di ricerca e sviluppo è una condizione necessaria per porre le basi di una costante crescita del sistema economico e – cosa fondamentale – una adeguata corrispondenza alle esigenze sempre mutevoli del consumo. Obiettivo Specifico 4.1

La presenza di interventi di sostegno da parte della P.A. alla R&D si reputa necessaria in un contesto attualmente debole per gli investimenti in innovazione di prodotto, di processo e di mercato. È quindi necessario siano attivate apposite leve di spesa pubblica per stimolare le iniziative di ricerca e sviluppo.

Obiettivo Specifico 4.2

Un costo della ricerca e sviluppo commisurato alle reali capacità di investimento delle imprese stimola le stesse a sviluppare ricerche attinenti alle reali di attitudini e/o capacità produttive.

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA 5.3. Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati”

Tabella 9 - Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati”

Obiettivi Specifici Obiettivi Specifici Note (Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati) (Albero degli Obiettivi) favorire il sistema di pacchetti integrati di agevolazioni sui piani di Capacità produttiva investimento; adeguata Possibilità di promuovere l’aggregazione imprenditoriale al fine di favorire la domanda localizzazione produttiva di servizi collettivi innovativi; in aree destinate alle imprese privilegiare, nelle politiche d’investimento, l’accumulo di capitale Contesto economico con immateriale rispetto a quello materiale, favorire gli interventi tesi al adeguato livello di ricerca miglioramento gestionale e all’innovazione e favorire e sviluppo l’internazionalizzazione delle imprese sarde; sostenere la nuova imprenditorialità con strumenti snelli che agevolino Contesto economico con investimenti proporzionati al piano d’impresa e alle effettive possibilità adeguato livello di ricerca dei neo imprenditori; e sviluppo contenere l’intensità degli aiuti selezionando gli interventi su obiettivi Adeguato sistema specifici di filiera o di territorio; finanziario delle imprese definire interventi specifici per le garanzie ed il microcredito e garantire Adeguato sistema nuovi strumenti di accesso al capitale di rischio. finanziario delle imprese

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6. STRATEGIA E OPERAZIONI DEL PROGETTO INTEGRATO

6.1. Definizione della strategia

Obiettivi Specifici NN° 1 -2-3-4

Punto di Forza N° A.1 – Presenza realtà imprenditoriali

Descrizione: Presenza sul territorio di significative realtà imprenditoriali nell’ambito delle attività produttive già insediate o in attesa di collocazione nei nascenti insediamenti produttivi

Strategia di Valorizzazione: [Obiettivo 1.1] Coordinamento degli interventi di investimento proposti dalle imprese partner nell’ambito territoriale interessato anche alla luce delle iniziative proposte dalle P.A. locali per l’insediamento produttivo in aree specifiche e per l’approntamento dei servizi di sostegno alle imprese.

Operazioni – (nuovi investimenti delle imprese Ampliamento strutt. Produtt. A572, Acquisto attrezzatura e innovazione di P&P A622, Ampliamento strutt. Produtt. B458, Realizzazione di uno stabilimento da destinare alla lavorazione, al fine del riciclo, degli scarti di lavorazione dell’alluminio e del rame D465, Acquisto attrezzatura e innovazione di P&P D474, Nuovo stabilimento per attività esistente, acquisto di macchinari attrezzature. Potenziam. Attività E514, Artigianato tipico e tradizionale F338, innovazione di P&P F343, Nuovo stabilimento per attività esistente H268, Nuovo stabilimento O981, Nuovo stabilimento per attività esistente A669, Fornitura di servizi di trasporto a favore di altre imprese G514, + interventi infrastrutturazione sui PIP (A 652/B (scheda D3), A 652/E (scheda D6), A482, A482/B, A667, A339, A403/1 – tutti gli interventi dei comuni )

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Punto di Forza N° B.1 - Possibilità di realizzare insediamenti produttivi

Descrizione: la possibilità data dagli interventi proposti dalle amm.ni comunali partner del programma di realizzare e/o potenziare insediamenti produttivi (PIP) strutturati razionalmente insieme con interventi mirati; gli interventi saranno diretti soprattutto alla realizzazione e/o potenziamento delle aree PIP e alla predisposizione di strutture e servizi generali per le imprese.

Strategia di Valorizzazione: [Obiettivi 3.1 e 3.2] Realizzazione e/o potenziamento delle aree PIP che insistono nei comuni partecipanti al presente progetto; si prevedono gli interventi di infrastrutturazione delle aree e l’approntamento di servizi comuni alle imprese.

Operazioni (titolo) – (programmi dei comuni - A 652/B (scheda D3), A 652/E (scheda D6), A482, A482/B, A667, A339, A403/1 )

Punto di Forza N° C.1 – Presenza di piccole realtà produttive

Descrizione: Le piccole realtà produttive a gestione familiare sono portatrici di notevole Know-how produttivo. Tale bagaglio di conoscenze diffuse, caratterizza la peculiarità produttiva dei territori e la loro predisposizione. La riunificazione delle imprese in ambiti ristretti (aree PIP) permette la formazione di proto-distretti produttivi che, favorendo la specializzazione rispetto alle attitudini economico-produttive permettono il sorgere dei distretti produttivi. All’interno delle imprese, in particolare di quelle a conduzione familiare, le donne vengono impiegate in tutte le attività operative; inoltre spesso sono impegnate anche nelle attività trasferimento del know- how (formazione) contribuendo alla crescita dell’azienda.

Strategia di Valorizzazione: [Obiettivo 3.3] Favorire l’insediamento delle imprese nelle aree PIP che i comuni partecipanti al presente progetto intendono realizzare e/o potenziare. si prevedono interventi per l’aumento dei lotti insediativi e la infrastrutturazione degli stessi. L’approntamento di servizi comuni per le imprese permetterà un abbattimento dei costi di gestione liberando risorse da dedicare all’incremento dimensionale e/o qualitativo delle imprese.

Operazioni (titolo) – (programmi dei comuni A 652/B (scheda D3), A 652/E (scheda D6), A482, A482/B, A667, A339, A403/1 )

Punto di Forza N° E.1 – Presenza di accordi e protocolli intercomunali

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Descrizione: Sono già previsti interventi a sostegno delle imprese da parte delle amministrazioni locali; si segnala, oltre agli sforzi di urbanizzazione delle aree di insediamento produttivo, gli interventi per l’approntamento di servizi comuni alle imprese quale possono essere gli accordi e protocolli intercomunali per la realizzazione di SUAP.

Strategia di Valorizzazione: [Obiettivo 3.2] Favorire – attraverso interventi di formazione e indirizzo – l’utilizzo efficace dei servizi approntati; si intende ridurre il deficit che spesso si verifica nella utilizzazione, da parte degli imprenditori, delle opportunità di semplificazione e/o di utilizzo di appositi servizi/sistemi approntati presenti nel territorio.

Operazioni (titolo) – (programmi formativi previsti dalla CNA/CONFARTIGIANATO e attività di diffusione delle funzionalità dei servizi comuni che si intendono realizzare o che sono già presenti sul territorio - A658, A482/B (incubatore di impresa) e potenziamento SUAP )

Punto di Forza N° F.1 – Coinvolgimento dei soggetti partecipanti

Descrizione: I soggetti coinvolti nella realizzazione del progetto sono diversi per settore ed estremamente qualificati e disponibili alla integrazione – tra strutture pubbliche e private – per la realizzazione delle iniziative di supporto e sostegno alle attività relative agli obiettivi proposti.

Strategia di Valorizzazione: [Obiettivo 3.3] Permettendo e facilitando l’insediamento produttivo delle imprese in aree approntate dalle amministrazioni comunali si innescherà un processo di interscambio fra privati e P.A. che garantirà una maggiore corrispondenza fra esigenze produttive e politica di spesa pubblica diretta al sostegno del sistema produttivo.

Operazioni (titolo) – (programmi formativi previsti dalla CNA/CONFARTIGIANATO e attività di diffusione delle funzionalità dei servizi comuni che si intendono realizzare o che sono già presenti sul territorio A658, A482/B (incubatore di impresa) e potenziamento SUAP)

Opportunità N° A.1 - Valorizzazione delle risorse umane

Descrizione: Possibilità di valorizzazione delle risorse umane e materiali presenti sul territorio, lasciando inalterate le diverse tipicità, tali da divenire un importante volano dell’economia provinciale.

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

Strategia di Valorizzazione: [Obiettivo 1.2] Ridurre il divario di professionalità così da adeguare le conoscenze e competenze gestionali degli imprenditori rendendoli capaci di gestire complessità produttive a maggiore dimensione per lo sfruttamento delle opportunità derivanti dalle tipicità produttive del territorio.

Operazioni (titolo) - (programmi formativi previsti dalla CNA/ CONFARTIGIANATO A 658)

Opportunità N° B.1 - Valorizzazione delle risorse umane

Descrizione: Possibilità di realizzare politiche di pianificazione del territorio, realizzando le dovute sinergie con gli insediamenti esistenti e quelli programmati.

Strategia di Valorizzazione: [Obiettivo 1.3] Stimolare l’integrazione operativa fra imprese che operano sul territorio insediate in aree già strutturate; tale integrazione operativa stimolerà – anche attraverso esperienze e imitazioni delle esperienze più virtuose – l’accrescimento della professionalità d’impresa e la condivisione di soluzioni comuni a problematiche generali che interessano il sistema complessivo.

Operazioni (titolo) - (programmi formativi previsti dalla CNA/CONFARTIGIANATO A 658 e programmi singoli dei privati (innovazione di P&P:A622, innovazione di P&P D474, innovazione di P&P F343, Fornitura di servizi di trasporto a favore di altre imprese G514)

Opportunità N° C.1 – Trasferimento di competenze delle imprese già operanti

Descrizione: Possibilità di veicolare il bagaglio conoscitivo delle numerose imprese familiari che operano nel settore da più generazioni per creare delle eccellenze e fattore di attrattività locale.Miglioramento del sistema produttivo e della competitività delle piccole e medie imprese, pertanto influirà, con beneficio, sia nel contesto di riferimento (migliorando e potenziando l’inserimento lavorativo femminile cui sono pur sempre riservate opportunità di investimento specifiche e potenzialmente valide), che direttamente, con l’allargamento della produttività e l’inserimento di nuovi posti di lavoro.

Strategia di Valorizzazione: [Obiettivo 1.2]

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Ridurre il divario di competenze attraverso divulgazione delle esperienze produttive già consolidate nel mercato così da adeguare le conoscenze e competenze operative degli imprenditori e stimolare lo sfruttamento di tipicità produttive non ancora adeguatamente utilizzate.

Operazioni (programmi formativi previsti dalla CNA/Confratigianato A 658)

Opportunità N° D.1 – Pianificazione delle vocazioni e capacità commerciali

Descrizione: Possibilità di pianificare il territorio in base alla sua naturale vocazione e di realizzare operazioni di marketing territoriale

Strategia di Valorizzazione: [Obiettivo 1.4] Potenziare la capacità delle commerciale delle imprese con la modifica dell’atteggiamento degli imprenditori eccessivamente rivolti alle sole problematiche produttive; si interverrà per stimolare nelle imprese una maggiore attenzione alle esigenze dei consumatori e, quindi, all’adeguamento delle produzioni alle bisogni del mercato.

Operazioni (programmi formativi previsti dalla CNA/Confartigianato A 658)

Opportunità N° E.1 – Politiche di utilizzazione delle risorse e tutela dell’ambiente

Descrizione: Possibilità da parte delle amministrazioni componenti il parternariato di realizzare comuni politiche di utilizzazione delle risorse offerte dal territorio, ivi comprese le politiche volte a ridurre al minimo l’impatto ambientale

Strategia di Valorizzazione : [Obiettivo 3.2] Attraverso la condivisione di servizi comuni fra P.A. (Comuni) e le imprese insediate, sarà possibile coordinare servizi essenziali per la salvaguardia dell’ambiente e per la valorizzazione di risorse non ancora sufficientemente sfruttate. Si fa riferimento ai servizi di smaltimento rifiuti (consorziati e/o offerti da imprese private) e ai sistemi di promozione delle nuove iniziative (incubatore d’impresa)

Operazioni (programmi di intervento dei comuni relativi alle aree PIP: A 652/B (scheda D3), A 652/E (scheda D6), A482, A482/B, A667, A339, A403/1 – tutti gli interventi dei comuni )

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

Opportunità N° F.1 – Possibilità di sfruttare le naturali vocazioni del territorio

Descrizione: la possibilità di sfruttare le naturali vocazioni produttive del territorio sono legate al potenziamento della funsione di ricerca e sviluppo, soprattutto per ciò che attiene ai nuovi prodotti; si tratta di rendere commercializzabili prodotti della nostra tradizione.

Strategia di Valorizzazione : [Obiettivo 3.2] Perché sia concreta la possibilità di sfruttare le naturali vocazioni del territorio è necessario promuovere attività di ricerca in particolare per poter utilizzare processi produttivi in linea con le esigenze di mercato (igienicità, conservazione, etc.).Queste attività di ricerca potranno essere stimolate dalla P.A. e compartecipate dalle stesse imprese. La compartecipazione potrà abbattere il costo relativo per singola impresa così da rendere economicamente sostenibile la spesa in R&D (immobilizzazione immateriale)

Operazioni (programmi di intervento dei comuni (A 652/B (scheda D3), A 652/E (scheda D6), A482, A482/B, A667, A339, A403/1 – tutti gli interventi dei comuni )+ associazioni di imprese su programmi specifici di ricerca)

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6.2. Definizione delle operazioni

Tabella 10 - Analisi, verifica e classificazione delle operazioni interne ed esterne al Progetto Integrato di Sviluppo.

Classificazione Obiettivo Operativo Anagrafica Operazione Operazione Rilevanza Soggetto Codice Num Puntuale Operazione Titolo Proponen Titolo Operazione Tipologia . / Sistema te Proposta Opportunità di localizzazione in Opere di urbanizzazione aree a relative al piano Comune 3.1 destinazione particolareggiato di iniziativa Sistema Opere di A 652/B pubblica zona produttiva di indispensabile 3.2 specifica ….. Lanusei pubbliche Condivisione di espansione D1 del comune di Lanusei servizi essenziali ……… Opportunità di localizzazione in aree a Comune Completamento e messa a 3.1 destinazione di sistema dell’area destinata Sistema Opere A482 indispensabile 3.2 specifica ….. Villagrand Piani di Insediamenti pubbliche Condivisione di e Strisaili Produttivi servizi essenziali ……… Opportunità di localizzazione in Opere aree a Comune pubbliche 3.1 destinazione di Realizzazione di un Sistema Azioni A482/B indispensabile 3.2 specifica ….. Villagrand incubatore di imprese istituzionali Condivisione di e Strisaili e di partenariato servizi essenziali ……… Opportunità di localizzazione in aree a La nuova zona artigianale 3.1 destinazione Comune Sistema Opere per la piccola e media A667 indispensabile di Arzana pubbliche 3.2 specifica ….. impresa Condivisione di servizi essenziali ……… Opportunità di localizzazione in aree a Progetto per la redazione Comune 3.1 destinazione del Piano si Insediamenti Sistema Opere di A339 indispensabile Produttivi nel Comune di pubbliche 3.2 specifica ….. Barisardo Condivisione di Barisardo servizi essenziali ………

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Classificazione Obiettivo Operativo Anagrafica Operazione Operazione Rilevanza Soggetto Codice Num Puntuale Operazione Titolo Proponen Titolo Operazione Tipologia . / Sistema te Proposta Imprese con struttura patrimoniale e Azioni CNA – Attività di supporto e 2.1 finanziaria Sistema istituzionali Confartigi formazione alle imprese A658 e di rilevante 2.2 equilibrata anato artigiane Presenza di partenariato partner finanziari per le imprese Appropriate Ampliamento e capacità realizzazione di una nuova puntuale aiuti alle 1.1 GIANFRA A572 importante produttive e di NCO struttura per la lavorazione imprese sfruttamento PIRAS del legno FALEGN Appropriate AMERIA In partenariato con le capacità SETTE imprese di Villagrande Str.li aiuti alle A622 puntuale importante 1.1 produttive e di BASILIO per acquisto attrezzatura e imprese sfruttamento GIOVAN innovazione di P&P NI Appropriate Ampliamento della produttività e innovazione capacità aiuti alle DITTA nel processo di produzione: B458 puntuale importante 1.1 imprese produttive e di TORTUO realizzazione di un nuovo sfruttamento VO prodotto (tortellini di carne) Usai e Realizzazione di uno Appropriate Murgia stabilimento da destinare capacità S.A.S. di alla lavorazione, al fine del aiuti alle D465 puntuale importante 1.1 produttive e di Usai riciclo, degli scarti di imprese sfruttamento Fiorenzo lavorazione dell’alluminio e & C. del rame Appropriate Rinnovare alcuni macchinari e attrezzature di lavoro, per capacità aiuti alle permettere all’impresa di D474 puntuale importante 1.1 imprese produttive e di INFISSI introdurre innovazioni di sfruttamento LOI processo e di prodotto VETRERI Appropriate A Realizzazione di un capacità ORGIAN immobilie, acquisto di aiuti alle E514 puntuale importante 1.1 produttive e di A macchinari attrezzature. imprese sfruttamento ALBERT Incremento produzione. O MULAS Appropriate ROMANO Artigianato tipico e capacità MARIO aiuti alle tradizionale – Villagrande F338 puntuale importante 1.1 FALEGN imprese produttive e di Strisaili sfruttamento AMERIA IND.LE Appropriate Diversificazione dell’attivita’ : con l’inserimento di sistemi capacità aiuti alle di lavorazione della pietra. F343 puntuale importante 1.1 imprese produttive e di Ditta Luigi Innovazione di processo e sfruttamento Loi prodotto Appropriate Prima lavorazione e capacità assemblaggio ferro lavorato aiuti alle 1.1 H268 puntuale importante produttive e di CLAUDIO e lattoneria moderna. imprese sfruttamento GHIRONI Nuovo stabilimento Creazione di uno Appropriate stabilimento per la capacità MELEDD produzione di manufatti in aiuti alle O981 puntuale importante 1.1 produttive e di U marmo e granito da ubicare imprese sfruttamento ANTONI nella zona industriale di O Ulassai

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Classificazione Obiettivo Operativo Anagrafica Operazione Operazione Rilevanza Soggetto Codice Num Puntuale Operazione Titolo Proponen Titolo Operazione Tipologia . / Sistema te Proposta Appropriate Società capacità Sarda Potenziamento produttivo aiuti alle RMP A669 puntuale importante 1.1 produttive e di nuova attività imprese sfruttamento Appropriate Nino capacità Muceli Potenziamento produttivo aiuti alle G514 puntuale importante 1.1 produttive e di nuova attività imprese sfruttamento

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6.3. Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità

Tabella 11 - Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità

Partecipazione Accesso al Situazione alla Creazione di Codice Operazione Contesto di Vita Mercato Occupazionale Attività Socio- del Lavoro Economiche A 652/B A M A A A482 A M A A A482/B A M A A A667 A M A A A339 A M A A A658 A M A A A572 A M A A A622 A M A A B458 A M A A D465 A M A A D474 A M A A E514 A M A A F338 A M A A F343 A M A A H268 A M A A O981 A M A A H268 A M A A O981 A M A A A669 A M A A G514 A M A A

Note (max 2 pagine)

Le proposte presentate, e la caratterizzazione stessa del sistema produttivo locale, denota il carattere prettamente familiare delle aziende. Questo si traduce in un’integrazione di tutti i soggetti che prendono parte alla vita familiare. La presenza femminile, pertanto, risulta evidente dal fatto che le donne stesse, di solito vengono impiegate per tutte le attività di aggiornamento e formazione . Le azioni presentate, volte al miglioramento del sistema produttivo e della competitività delle piccole e medie imprese, pertanto influirà, con beneficio, sia nel contesto di riferimento (migliorando e potenziando l’inserimento lavorativo femminile cui sono pur sempre riservate opportunità di investimento specifiche e potenzialmente valide), che direttamente, con l’allargamento della produttività e l’inserimento di nuovi posti di lavoro. Nel compilare la tabella si sono seguite le indicazioni di cui alle “linee guida per l’applicazione delle Pari Opportunità nella nuova Progettazione Integrata della Regione Sardegna”, per cui si è inserito l’impatto atteso da ogni operazione elaborando un livello di incidenza potenziale su ciascun obiettivo specifico indicando con - Alto (A) : impatto diretto molto significativo nel breve periodo; - Medio (M): se si palesa un impatto diretto significativo nel medio periodo;

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Basso (B) : se si prospetta un impatto diretto poco significativo o, di contro, un impatto indiretto significativo nel medio periodo; - Non Evidente (NE) : se l’impatto non è significativo o non è evidente. Il progetto integrato trova motivazione fondante nella realizzazione di interventi, strutture e azioni di animazione e di coinvolgimento della produttività. Sono, perciò, direttamente connesse con il miglioramento del contesto territoriale nel quale e sono tese direttamente all’innalzamento della qualità della vita. E’ quindi evidente come sul punto relativo della tabella ((contesto di vita) siano tutte situazioni connesse con un miglioramento diretto e immediato, nel breve periodo. Poiché poi le imprese sono familiari si avrà un miglioramento anche nell’inserimento dei nuovi posti di lavoro.

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Tabella 12 - Valutazione dell’impatto delle operazioni a diretta finalità ambientale.

Obiettivi ambientali Codice Operazione A B C D E

Note (max 2 pagine). All’interno del progetto non sono presenti proposte con diretta finalità ambientale, tutte le manifestazioni di interesse sono tese alla realizzazione di nuovi impianti e/o il potenziamento di strutture produttive esistenti. Le iniziative degli enti locali completano il quadro con l’infrastrutturazione delle zone Per gli Insediamenti Produttivi.

Tabella 13 - Valutazione dell’impatto delle operazioni ad esclusiva finalità di sviluppo economico o sociale

Codice Obiettivi ambientali Operazione A B C D E F x A 652/B x

x A482 x

x A482/B x

x A667 x

x A339 x

x A658 x

x A572 x

x A622 x

x B458 x

x D465 x

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Codice Obiettivi ambientali Operazione A B C D E F x D474 x

x E514 x

x F338 x

x F343 x

x H268 x

x O981 x

x A669 x

x G514 x

Note (max 2 pagine). I soggetti attuatori si impegnano a realizzare sistemi per lo smaltimento dei rifiuti in modo da minimizzare costi di gestione e aumentare la sostenibilità dei nuovi carichi antropici causati dalle nuove iniziative.

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6.4. Definizione degli indicatori

Tabella 14 - Indicatori oggettivamente verificabili

OBIETTIVI OBIETTIVI OBIETTIVI OPERATIVI INDICATORI TARGET Note GENERALI SPECIFICI Appropriate aumento della Aziende in Adeguato capacità produttive produttività area PIP livello e di sfruttamento aziendale competitivo delle opportunità di (fatturato annuo del sistema mercato aumentato del produttivo 10% min.) Adeguate aumento della dislocazione di conoscenze e partecipazione a eventi in Capacità competenze corsi formativi e Ogliastra produttiva gestionali degli di adeguata imprenditori aggiornamento Idonee attitudini inizio della alla integrazione creazione di operativa distretti o proto- orizzontale (di distretti settore) e verticale (intersettoriale) Adeguata capacità aumento delle commerciale delle esportazioni e imprese delle vendite Imprese con diminuzione struttura della patrimoniale e dipendenza dai finanziaria crediti equilibrata Presenza di partner raggiunto Adeguato sistema finanziari per le accordo di finanziario delle imprese cooperazione imprese con i consorzi fidi Possibilità di raggiunto commercializzazione accordo con dei crediti società di factoring Opportunità di Realizzazione monitoraggio localizzazione in dei PIP e della aree a destinazione ottimizzazione realizzazione specifica per le dei servizi a delle opere imprese disposizione in pubbliche quelli esistenti Possibilità di Condivisione di messa in rete di localizzazione servizi essenziali servizi comuni produttiva in aree (logistica – destinate alle smaltimento rifiuti – imprese incubatori d’impresa – altri servizi) Presenza di proto- protocollo e distretti produttivi programmi con comuni interessati Contesto Presenza di economico con interventi di

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA sostegno da parte della P.A. adeguato livello Costo della R&D di ricerca e commisurato alle sviluppo capacità di investimento delle imprese

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7. MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO INTEGRATO

7.1. Iter procedurale e cronoprogrammi di attuazione delle operazioni

Tabella 15 - Stato della progettazione delle operazioni.

Tipologia di Codice Operazione Stato della Progettazione Note Operazione

A 652/B Studio di fattibilità Opere pubbliche approvato – Progettazione da affidare A482 Opere pubbliche Studio di fattibilità approvato – Progettazione da affidare A482/B Opere pubbliche Studio di fattibilità approvato – Progettazione da affidare A667 Opere pubbliche Studio di fattibilità approvato – Progettazione da affidare A339 Opere pubbliche Studio di fattibilità approvato – Progettazione da affidare A658 Azioni istituzionali e Progettazione definita

di partenariato completamente A572 Aiuti alle imprese Progetto completato A622 Aiuti alle imprese Progetto completato B458 Aiuti alle imprese Progetto completato D465 Aiuti alle imprese Progetto completato D474 Aiuti alle imprese Progetto completato E514 Aiuti alle imprese Progetto completato F338 Aiuti alle imprese Progetto completato F343 Aiuti alle imprese Progetto completato H268 Aiuti alle imprese Progetto completato O981 Aiuti alle imprese Progetto completato A669 Aiuti alle imprese Progetto completato G514 Aiuti alle imprese Progetto completato

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Tabella 16 - Stato dell’iter procedurale degli adempimenti preliminari per la realizzazione delle operazioni.

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Data di Soggetto Stato Codice Operazione Adempimento Conclusione Responsabile Adempimento Prevista A 652/B e C Approvazione (ampliamento e Progettazione realizzazione NUOVO Studio di (preliminare Amministrazione PIP) fattibilità 1 mese definitiva – comunale esecutiva – realizzato appalto) A482 Approvazione Progettazione Studio di (preliminare Amministrazione fattibilità marzo 20007 definitiva – comunale esecutiva – realizzato appalto) A482/B Approvazione Progettazione Studio di (preliminare Amministrazione fattibilità marzo 2007 definitiva – comunale esecutiva – realizzato appalto) A667 Approvazione Progettazione Studio di (preliminare Amministrazione fattibilità febbraio 2007 definitiva – comunale esecutiva – realizzato appalto) A339 concessione ufficio tecnico Da attuare giugno 2007 edilizia comunale A658 - - - - concessione ufficio tecnico Da attuare 60 giorni A572 edilizia comunale concessione ufficio tecnico edilizia e comunale e enti da attuare un anno adempimenti preposti A622 connessi B458 ordinazione proprietario da attuare un anno concessione ufficio tecnico edilizia e comunale e enti da attuare sei mesi adempimenti preposti D465 connessi D474 - - - - Acquisto e Proprietario da attuare sei mesi E514 ristrutturazione F338 - - - - F343 ordinazione proprietario da attuare - H268 progettazione proprietario iter avviato 6 mesi ufficio tecnico O981 C.E. da attuare 3 mesi comunale A669 VIA Ufficio T.P. da attuare 6 mesi ufficio tecnico G514 C.E. VIA comunale e enti da attuare 6 mesi preposti

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Tabella 17 - Cronoprogramma procedurale delle fasi per la realizzazione delle operazioni.

Selezione Codice Operazione Progettazione Realizzazione Collaudo Soggetto Attuatore

A 652/B amm.ne da effettuare aprile 2008 aprile 2008 appaltante A482 da effettuare amm.ne febbraio 2008 febbraio 2008 appaltante A482/B da effettuare amm.ne marzo 2008 marzo 2008 appaltante A667 da effettuare amm.ne marzo 2008 marzo 2008 appaltante A339 proprietario A658 - - - - da effettuare proprietario un anno entro 30 gg dalla A572 fine lavori da effettuare proprietario un anno entro 30 gg dalla A622 fine lavori da effettuare proprietario un anno entro 30 gg dalla B458 fine lavori da effettuare proprietario un anno entro 30 gg dalla D465 fine lavori da effettuare proprietario un anno entro 30 gg dalla D474 fine lavori non necessaria proprietario un anno entro 30 gg dalla E514 fine lavori da effettuare proprietario un anno entro 30 gg dalla F338 fine lavori da effettuare proprietario un anno entro 30 gg dalla F343 fine lavori proprietario un anno entro 30 gg dalla iter avviato H268 fine lavori da effettuare proprietario un anno entro 30 gg dalla O981 fine lavori da effettuare proprietario un anno entro 30 gg dalla A669 fine lavori da effettuare proprietario un anno entro 30 gg dalla G514 fine lavori

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7.2. Efficienza amministrativa del contesto territoriale di riferimento per l’attuazione dell’operazione.

Descrizione delle funzioni e dei servizi degli Enti Locali a scala intercomunale attivati e funzionanti e/o in corso di attivazione (unici es. sportelli per le imprese, uffici comuni, etc).

Nell’area di intervento del PI, le amministrazioni locali non sono nuove ad esperienze di gestione comune dei servizi. Le esperienze attivate sul territorio in termini di gestione comune di servizi risultano essere abbastanza interessanti: si tratta dell’attivazione di due Sportelli Unici che, in funzione della tempistica differente di progettazione e attuazione, hanno un differente grado di funzionalità.

Lo Sportello Unico per le Attività Produttive nasce dall'esigenza di semplificare, razionalizzandole, le procedure dell'Amministrazione Pubblica che vengono richieste ad un aspirante imprenditore o ad una impresa per realizzare o avviare un nuovo impianto produttivo o per ampliarne uno esistente. Il SUAP ha il compito di coordinare tutte le fasi istruttorie che conducono alla realizzazione della iniziativa imprenditoriale. Lo sportello valuta tutti gli aspetti della pratica, inclusi quelli urbanistici, sanitari, di tutela dell'ambiente e della sicurezza. L'autorizzazione rilasciata è unica e riassuntiva dei molteplici atti autorizzatori, nulla osta e pareri richiesti per l'avvio dell'impianto produttivo.

In questo modo il Comune diventa l'unico referente dei privati e degli altri Enti cointeressati nel procedimento.

Caratteristiche e obiettivi del servizio:

1. si tratta di un sistema per semplificare le procedure per il rilascio di autorizzazioni necessarie a chi svolge attività produttive e accelerare i tempi di rilascio delle autorizzazioni.

2. si rivolge agli imprenditori che abbiano o intendano avviare una attività produttiva nel territorio provinciale: lo Sportello Unico diviene unico interlocutore per lo smaltimento delle pratiche e l’avvio delle procedure.

3. L'imprenditore che intende avviare una pratica si rivolge allo Sportello Unico per le Attività Produttive, che assiste il richiedente nella fase di predisposizione e di successiva presentazione dell'istanza, verificando la completezza della domanda.

4. Lo Sportello invia immediatamente la documentazione necessaria a tutti gli uffici comunali e agli enti esterni coinvolti nel procedimento, affinché provvedano a rilasciare il proprio parere e/o nulla osta di competenza.

5. Lo Sportello segue l'intero iter della pratica, comunicando tempestivamente all'interessato lo

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA stato di avanzamento della medesima e verificando il rispetto dei tempi fissati dalla normativa, in modo da pervenire al rilascio del provvedimento unico entro i termini di legge.

SUAP (Sportello Unico Per le Attività Produttive) Ogliastra 1

Capofila: Tortolì Comuni partecipanti: Tortolì - Villagrande - - Talana - Triei - Lotzorai - - - - Barisardo - Note: Suap associato in via di istituzione con Comune capofila con Suap singolo costituito. SUAP Ogliastra 2 Capofila: Lanusei Comuni partecipanti: Lanusei, Arzana, , , Gairo, Seui Note: Suap associato in via di istituzione con Comune capofila con Suap singolo costituito. SUAP Ogliastra 3 Capofila: Comuni partecipanti: Jerzu - - Ulassai –

Obiettivi: snellire il processo burocratico di richiesta autorizzazioni, semplificando i rapporti tra la Pubblica Amministrazione e il mondo produttivo, gestendo l’intero procedimento per la realizzazione di un impianto produttivo di beni o servizio.

Pon Sicurezza:

Il progetto pilota “L.A.S.E. Ogliastra (Legalità in Ogliastra attraverso l’aggregazione e lo sviluppo economico”), si configura come un’innovativa strategia per arginare l’illegalità. La strategia consiste nella creazione di strutture socializzanti e nel sostegno allo sviluppo economico.

Il Consorzio presenta una proposta progettuale articolata in tre azioni:

- adeguamento, ristrutturazione di locali da adibire ad attività aggreganti;

- acquisto di attrezzature e arredi, incluse le dotazioni informatiche; incentivi per il finanziamento di micro–iniziative imprenditoriali. Il consorzio di comuni è costituito dalle seguenti Amministrazioni ogliastrine: - Arzana - Gairo - Lanusei - Talana - Tertenia - Tortolì - Urzulei

- Villagrande Strisaili

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Descrizione delle esperienze di servizi alle comunità locali a scala intercomunale attivati e funzionanti e/o in corso di attivazione.

Gal (Gruppo di Azione Locale) Ogliastra consorzio che gestisce i fondi del programma comunitario leader plus per il territorio dell'Ogliastra

Il programma degli interventi previsti è contenuto nel Piano di Sviluppo Locale (PSL) che ha l'obiettivo principale di migliorare la qualità della vita economica e sociale rafforzando un senso di identità e di appartenenza all'area fondato sulla qualità della vita e delle produzioni e consolidando la consuetudine alla collaborazione ed al partenariato tra i soggetti che operano nel territorio mediante una mobilitazione sociale indotta grazie all’attuazione degli interventi contenuti nel Piano. Sono soci i 18 Comuni dell’area Leader (Arzana, Baunei, Cardedu, Elini, Gairo, Ilbono, Jerzu, Loceri, Osini, Perdasdefogu, Seui, Taluna, Tertenia, Triei, Ulassai, Urzulei, , Villagrande Strisaili), la Provincia di Nuoro, l’XI Comunità Montana dell’Ogliastra, organizzazioni professionali e di categoria, consorzi produttori ed altri organismi di carattere collettivo operanti nel territorio ogliastrino. Il campo d’azione del Gal spazia dall’agricoltura all’artigianato, al terziario, al turismo, all’ambito culturale, all’agroindustria e all’ambiente. Sono questi i settori in cui si promuovono le iniziative che il Gal, attraverso l’utilizzo di risorse comunitarie, porta avanti nel rispetto del Piano di Sviluppo Locale e delle azioni in esso contemplate.

Tipologie di intervento:

1. Miglioramento e valorizzazione del sistema produttivo locale 2. Valorizzazione delle risorse naturali e culturali 3. Miglioramento della qualità della vita 4. Rafforzamento della competitività sociale, territoriale e di sviluppo delle reti relazionali

Provincia Ogliastra sportello Europa ( centro di prima informazione ed orientamento sulle opportunità comunitarie, per la diffusione della cultura e delle politiche europee; attività di animazione nel territorio: organizzazione di incontri, seminari di approfondimento, conferenze ed iniziative didattiche e formative nelle scuole).

Provincia Ogliastra Piano di Sviluppo Socio-Economico

Obiettivi: Valorizzazione Beni ambientali e culturali, ottimizzazione sistemi di comunicazione, reti stradali e trasporti, Valorizzazione delle produzioni tipiche

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Descrizione delle esperienze di programmazione territoriale innovative attivate e funzionanti e/o in corso di attivazione (es. Agenda 21). S.T.L Sistema Turistico Locale della Provincia di Ogliastra (composto da 26 soggetti pubblici partecipanti e 22 soggetti privati)

Per la diffusione su tutto il territorio di un Turismo condiviso e sostenibile orientato alla conservazione dei patrimoni locali (ambiente, cultura, tradizioni ed imprenditorialità) ed allo sviluppo economico diretto ed indiretto, sollecitando in forma sinergica la ripresa del primario tradizionale (Agricoltura, Pastorizia, Artigianato etc..), delle attività del secondario già esistenti nella Provincia e quelle altre che possono essere indotte dallo sviluppo Turistico.

Obiettivi:

1. sviluppo e avvio di politiche di promozione del turismo territoriale

2. sviluppo di politiche sociali ed atti istituzionali in linea con gli indirizzi generali di politica del Turismo formulati dalla Amministrazione del Sistema Turistico Locale

3. Ogni singolo comune o ente (pubblico e privato partecipante) si fa caricodi valorizzare ed enfatizzare ogni potenziale peculiarità ancora non espressa o poco conosciuta per rafforzare la realizzazione di un sistema ogliastrino diffuso, che sia volano di nuova economia e anche espressione di una cultura creativa che faccia soprattutto delle zone ancora deboli zone capaci di esprimere iniziative in grado di competere sul mercato non soltanto in forma sinergica con le altre ma anche autonomamente.

4. La componente privata del Sistema Turistico Locale è rappresentata dalle Associazioni di Categoria che coordinano i loro aderenti per l’organizzazione di manifestazioni e progetti di valorizzazione e sviluppo economico e turistico del territorio.

5. La presenza di soggetti privati è finalizzata all’ideazione, adozione, condivisione e divulgazione di buone prassi finalizzate alla qualificazione dell’offerta turistica e dei relativi prodotti turistici direttamente collegati ad essa.

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7.3. Accordi di cooperazione per l’attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo

Accordo di Cooperazione N° 1 – Titolo: istituzione dell’Ufficio Comune

Oggetto dell’accordo sottoscritto.

Realizzazione di un ufficio unico per la gestione e il monitoraggio del progetto integrato, in accordo con la vigente normativa per l’istituzione degli uffici comuni (art. 30 D.Lgs. 267/2000)

Soggetti sottoscrittori dell’accordo.

Enti locali facenti parte del progetto integrato e la provincia, quale ente coordinatore di tutti gli uffici.

Soggetti non sottoscrittori dall’accordo.

I privati, l’interesse dei quali viene comunque perseguito dalle finalità dell’accordo e del progetto integrato stesso

Motivazioni della non sottoscrizione dell’Accordo

L’ufficio unico è un istituto che regola i rapporti fra enti locali.

Data di sottoscrizione dell’accordo.

15/12/06

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8. QUADRO FINANZIARIO DEL PROGETTO INTEGRATO

Tabella 18 - Quadro Finanziario.

Titolo Codice Operazione Tipologia Costo Totale Contributo richiesto Operazione

A339 Comune di Barisardo € 3.300.000,00 € 3.300.000,00

A403/1 Comune di Talana € 600.000,00 € 600.000,00

COMUNE DI

VILLAGRANDE

A482 STRISAILI € 1.938.000,00

GIANFRANCO

A572 PIRAS € 944.000,00

FALEGNAMERIA

SETTE BASILIO

A622 GIOVANNI € 100.000,00

A658 CNA Ogliastra € 320.000,00

A667 Comune di Arzana € 3.106.500,00

B458 DITTA TORTUOVO € 400.000,00

Usai e Murgia S.A.S.

D465 di Usai Fiorenzo & C. € 1.130.000,00

D474 INFISSI LOI € 50.000,00

D652/B Comune di Lanusei € 1.185.000,00 € 1.185.000,00

D652/E Comune di Lanusei € 412.000,00 € 412.000,00

VETRERIA

E514 ORGIANA ALBERTO € 700.000,00

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MULAS ROMANO

MARIO

FALEGNAMERIA

F338 IND.LE € 116.000,00

F343 Ditta Luigi Loi € 1.230.000,00

H268 CLAUDIO GHIRONI € 302.000,00

O981 MELEDDU ANTONIO € 533.000,00

A669 Società sarda RMP € 247.000,00

G514 MUCELI NINO € 733.000,00

Totali € 16.934.500,00

(*) contributo per gli enti pubblici fisso (100%) per i privati a seconda del bando e delle leggi di settore

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