Rino Genovese Aldo Fasolo Avventure in Africa di Gianni Celati Dennett e il dibattito sull'evoluzionismo Massimo Salvadori Guido Fink I viaggi di Alexis de Tocqueville Deconstructing Harry di Woody Alien Massimo Cacciari Guido Carboni Sull'autoritratto Legami di Henry Roth

MENSILE D'INFORMAZIONE - SPED. IN ABB. POST. COMMA 20/b ART. 2. LEGGE 662/96 - ROMA - ISSN 03933903 T~BBDEHNPiI UBRI DEL MESEBccÉ I ' haitonalb

Il 18 aprile 1948

Il cinquantenario del 18 aprile di- glio per attenuare il peso di quei con- steriosa nella sua natura, ma non nel sprecati. Lo splendido isolamento mostra l'insensatezza dell'abitudine dizionamenti internazionali, svilup- suo effetto principale, che fu quello dell'unica potenza globale rimasta - a parlare di storia per cifre tonde. E pando un sistema democratico che di allontanare l'ipotesi di quell'alter- che ricorda quello dell'Impero bri- nel 1989, al momento del crollo del però non consentiva alternanza alla nanza. tannico al massimo del suo fulgore - muro di Berlino, che avremmo dovu- guida politica del paese. Quando di- Ormai possiamo affermare che la non ne ha aumentato la capacità di to discutere del 18 aprile. Allora minuì la dipendenza della sinistra da controprova di tutto ciò è quanto ac- controllo che richiedeva il sostegno crollò anche quell'assetto di potere, Mosca e aumentarono le sue prospet- caduto dopo il fatidico crollo del mu- di un avversario globale da combatte- interno al nostro paese, di cui la tive di conquistare il governo per via ro. In questo senso i nove anni di ri- re (i cosiddetti rogne states non sono grande vittoria elettorale della De- democratica, non a caso si sviluppò tardo con cui affrontiamo il significa- sufficienti, come dimostra la recente mocrazia cristiana sulle sinistre unite una fitta catena di eventi rimasta mi- to storico del 18 aprile non sono stati crisi irachena). segnò l'inizio. Poiché allora quella Ciò è particolarmente evidente in discussione non ebbe luogo, almeno quello straordinario laboratorio della che io ricordi, proviamo a farla con guerra fredda che era il nostro paese, nove anni di ritardo. ove l'influenza degli Stati Uniti è sta- Quella grande vittoria della De ta drasticamente ridotta, soprattutto portava il segno dell'egemonia ame- sulla politica interna, e ove i fatti di ricana in un'Europa ormai divisa dal- sangue che lo condizionavano sono la guerra fredda, con modalità diver- cessati. Sono diventate possibili in- se soggetta in entrambe le sue parti chieste giudiziare che hanno messo in alle due superpotenze. L'Italia, più di crisi un regime. L'alternanza è stata tutti gli altri paesi dell'Europa occi- praticata per ben due volte in pochi dentale, riproduceva al proprio in- anni. I pellegrinaggi politici conti- terno quella spaccatura, subendo nuano, ma la meta di Washington è una doppia limitazione di sovranità. stata sostituita da Bonn, e soprattutto Mentre i legami con l'Occidente co- da Bruxelles, una capitale in qualche stituivano una sorta di assicurazione misura comune. sulla vita a favore della De e della La stessa sinistra può festeggiare il classe dirigente ad essa alleata, solo 18 aprile come una tappa dura ma ne- in Italia (e per un certo periodo in cessaria per lo sviluppo della sua li- Francia) l'opposizione fu segnata da bertà (ricordate il famoso ombrello, una dipendenza da Mosca, che andò non di Chamberlain, ma di Berlin- attenuandosi solo alla fine degli anni guer?) e della sua capacità di gover- sessanta. no. Non è tutto, ma non è neanche Quella del 18 aprile fu una scelta li- poco. Il seguito è in larga parte nelle bera e consapevole del popolo italia- nostre mani. no, anche se condizionata dagli Stati Uniti che offrivano il Piano Marshall Gian Giacomo Migone e da un'Unione Sovietica, fin da allo- ra sulla difensiva, che faceva volare Jan Masaryk dalla finestra del suo uf- Chi fosse interessato ad approfondire ficio di ministro degli esteri a Praga. le questioni relative al bipolarismo nel- A suo tempo ebbe ragione Pietro la politica italiana troverà, a pagina 33 Scoppola nel sostenere che De Ga- di questo numero, una bibliografia ra- speri e Togliatti fecero del loro me- gionata sull'argomento.

Immaginate di camminare fati- Vintila Horia. È davvero un in forza dei quali per anni fu venzioni, reinvenzioni, contami- cosamente controvento o di nuo- peccato che, recensendo "proibito" leggere Tolkien per- nazioni letterarie, e non tanto Lettere tare ostinatamente controcorren- sulLTndice" di febbraio II dia- ché era "un fascista" (e se si trat- dei veti o delle censure. Vorrei a te. Non che voi amiate essere dei rio di Ovidio di Marin Mincu e tasse di questo, 0 peccato sareb- questo proposito aggiungere una Qualche inconsistenza 2. Per bastian contrari: tutt'altro, solo tracciandone possibili e varie be mortale. (...) considerazione personale in mar- noi lettori meno qualificati la che la vostra strada è quella e non parentele, Giancarlo [N.d.R., in Giuliano Corà, Barbarano (Vi) gine alla mia recensione: risulta "consistenza" di una rivista non potete per comodità girarle le realtà Gian Paolo, a differenza francamente difficile sostenere - può essere messa in discussione spalle e lasciarvi andare ai flussi di quanto si legge nel numero di come fa Mincu - che Publio Ovi- da qualche leggerezza biografica favorevoli. Talvolta nella nostra febbraio] Caprettini non abbia Alla lettera del sig. Giuliano dio Nasone sia stato l'artefice di o grammaticale. Però, come avete redazione abbiamo di queste sen- citato Dio è nato in esilio, di Vin- Corà credo abbia dato risposta una simulazione poetica, e abbia potuto non controllare minuzio- sazioni, per cui una lettera come tila Horia, anch'egli rumeno, soddisfacente il convegno che si è deciso di autoesiliarsi: basta leg- samente il testo della risposta al quella dei gentili lettori Villata e pubblicato in Italia nel 1961 dal- svolto in Sulmona, città natale di gere i versi dei Tristia 1,3, dove signor G. Choukhadarian pub- Lombardi è come una sosta per ti- le Edizioni del Borghese, ed è un Ovidio, nei giorni 20-21 marzo, Ovidio parla della "notte estre- blicata sul numero di febbraio? rare il fiato. È vero: ci è rimasto peccato che non l'abbiano no- nel corso del quale sono stati ap- ma" delle lacrime, dello stordi- L'accento di ambiguità rimasto un "si" sulla punta della penna, minato né l'editore né l'autore, punto trattati i rapporti fra l'ope- mento e dello smarrimento del nella penna e quel "non tratta" ma non per questo perdiamo la nei risguardi di copertina, in una ra di Vintila Horia e quella di "senso della vita" che attraversa- orfano del si non ci sono sembrati loro fiducia: giustamente critica. prefazione, in una postfazione o Mincu. Quanto a me, l'unica re- rono le ultime sue ore romane. all'altezza delle osservazioni La "consistenza" deW'Tndice" ri- in una bibliografia, che manca- sponsabilità oggettiva che mi Ma, ancora una volta: un conto è dell'attento lettore di Imperia. guarda il progetto complessivo da no nel volume di Bompiani. Va- compete è quella di non sapere l'accertamento storico dei fatti - Per il resto torniamo alla nostra cui nasce la rivista, che speriamo rie spiegazioni possono essere dell'esistenza di Dio è nato in che coinvolge anche gli scrittori affannosa rincorsa della soglia sia più chiaro con la varata novità date a questo silenzio. La prima: esilio di Horia, testo, per i dati ri- come soggetti storici - e che me- minima di sussistenza culturale: dei "Libri del Mese". Quanto alla tutti costoro non hanno mai sen- portati nella lettera, che appare rita di essere affiancato, partendo tito parlare di Horia e del suo li- la lettura del Dottor Zivago e del soglia minima di sussistenza, a non tanto come un richiamo cul- induttivamente dai testi, da bro (peccato veniale: non si può Mulino del Po. Con la promessa Pasternak e Bacchelli possiamo turale intertestuale ma piuttosto un'indagine filologica, per porre aggiungere, per restare alle scelte sapere tutto). La seconda: che di suggerimenti migliori nel no- come una vera e propria fonte o in luce i debiti contatti, un conto di questo numero, Puzzati e Cela- l'omissione sia dovuta ad un re- stro, speriamo prossimo, futuro modello di Mincu; a quest'ulti- sono iprocedimenti dell'immagi- ti, magari Tocqueville e, perché siduo, magari inconscio, di os- di "cultori della materia". mo bisognerebbe chiedere il mo- nario, dei modi possibili posti in no, i ritratti di Grazia Cherchi. servanza di quei canoni che tan- tivo di un mancato rinvio esplici- essere dalla creatività, di cui sono PS. A proposito, vi piace pro- Quanto al colore, dopo un ga- to a lungo hanno contraddistin- to, oppure la natura delle conver- artefici e responsabili i singoli prio tanto il verdino? gliardo rosso vivo, ecco un prima- to una certa cultura "di sinistra" genze e divergenze con il testo di autori. Claudia Villata, Torino verile blu pervinca. in Italia, quelli, per intenderci, Paolo Lombardi, Milano Horia. Siamo nel campo delle in- Gian Paolo Caprettini ARTE E ARCHITETTURA LIBRI DEL MESE 26 Enrico Castelnuovo, La maschera di Socrate di Paul Zanker Gian Carlo Jocteau, Solitudine di Riccardo Gualino LE IMMAGINI

5 Opere scelte di recensito da Alberto 27 Michela di Macco, Cesarina Gualino e i suoi amici DI QUESTO NUMERO Papuzzi con un intervento di Michele Marangi Andrea Bruno jr, Mario Ridolfi, 6 Avventure in Africa di Gianni Celati OswaldMathias LJngers e TadaoAndo recensito da Rino Genovese INCROCI 12 Poesie di Sandro Sinigaglia recensito da Carlo Carena 30 Massimo Cacciari, Narciso infranto di Alberto Boatto Sergio Givone, Negli occhi di Vincent di Franco Rella 13 Legami di Henry Roth recensito da Guido Carboni 16 Carabattole di Michel Leiris MEMORIA recensito da Catherine Maubon 31 Francesco Ciafaloni, Come spiegare il mondo 18 Prima memoria di Anna Maria Matute di Delfino Insolera recensito da Vittoria Martinetto e Angelo Morino Adriana Lay, Noi due di Davide Jona e Anna Foa 23 II ridicolo nel teatro di Molière di Francesco Fiorentino recensito da Ferdinando Taviani SOCIETÀ 33 Alessandro Triulzi, L'altra Africa di Serge Latouche 28 Paesaggio e memoria di Simon Schama recensito da Giorgio Bertone, Cesare De Seta e Mario Tozzi FILOSOFIA 32 Viaggi di Alexis de Tocqueville recensito da Massimo Salvadori 34 Alfredo Paternoster, Significato ed esperienza di Patrizia Violi Federico Vercellone, Eternità e tempo di Giovanni Mari 38 La pericolosa idea di Darwin di Daniel C. Dennett recensito da Aldo Fasolo con un intervento di Simone Gozzano INTERVENTO 35 Una testimonianza del traduttore di Angelus Novus Renato Solmi NARRATORI ITALIANI 7 Alessandro Fo, Lettere ad Antonio Tabacchi PSICOANALISI E PSICHIATRIA di Claudio Di Scalzo 36 Mauro Mancia, Costruzioni e campo analitico Sara Marconi, La città ritrovata di Paolo Barbaro di Domenico Chianese Percorsi, Afriche di Lidia De Federicis Delia Frigessi, Un passo oltre la soglia di Chiara Sasso 8 Rossella Bo, L'ultimo romanzo e un autoritratto di Lalla Romano SCIENZE Guido Bonino, Sei una bestia, Viskovitz 37 Aldo Fasolo, L'informazione tra scienza e pseudoscienza di Alessandro Boffa 3 9 Michele Luzzatto, Formiche di Hòlldobler e Wilson 9 Lidia De Federicis, Quattro antologie Qui sopra un'immagine di STRUMENTI IL SALVAGENTE Salvatore Quasimodo a Milano Alessandro Fo, Eliana Bouchard, Ugo Pastore, fotografo da Mario De Biasi nel 10 Gianni Riotta, Scompartimento per lettori e taciturni Francesca Pilato, Cosma Siani e Angela Lano, 1963. di Grazia Cherchi Manuali e schede POESIA 40 Piero Boitani, Tre dizionari mitologici A pagina 8 Giorgio Morandi 41 Giorgio Patrizi, La Storia della letteratura italiana nel suo studio di Bologna foto- 11 Vittorio Coletti, Antologia della poesia italiana diretta da Enrico Malato grafato da Mario De Biasi nel diretta da Cesare Segre e Carlo Ossola 42 Cosma Siani, Dialect Poetry of Southern Italy 1959. Edoardo Esposito, Conversazioni sul cristianesimo di Mario Luzi RUBRICHE A pagina 27 William Faulk- ner fotografato da Mario De LETTERATURE 20 GRANDI LETTORI Biasi nel 1960. 14 Carmen Concilio, Sotto la pelle di Doris Lessing Norman Gobetti, Come bisogna leggere di Ezra Pound Maria Rosaria De Bueriis, Lettere delle sorelle A pagina 39 Eugenio Monta- Brònte e un romanzo sulla famiglia Shelley le riceve la notizia di aver vinto 25 MARTIN EDEN 15 Eva Banchelli, Ponzi sul mito della giovinezza il Premio Nobel per la lettera- Andrea Canobbio, La cosa che passa inosservata in Hermann Hesse tura nel 1976; il fotografo è Mauro Covacich, Puzza di bruciato Paola Quadrelli, Due storie dell'Emmental Giorgio Lotti. di Jeremias Gotthelf e saggi su Peter Szondi 43 EFFETTO FILM A pagina 48 Ezra Pound a Ve- 17 Mariolina Bertini, Esperienze francesi di Guido Neri Guido Fink, Harry a pezzi di Woody Alien Paola Carmagnani, La deriva dei sentimenti di Marco Bertozzi e Giulia Carluccio, nezia fotografato da Walter Yves Simon e Gli ultimi giorni di Pechino di Pierre Loti Il viaggio dell'icononauta di Giampiero Brunetta Mori nel 1963. 18 Vittoria Martinetto, Trattato di culinaria per donne Sara Cortellazzo, Claude Chabrol tristi di Héctor Abad Faciolince Umberto Mosca, Poetiche del cinema A pagina 49 Monica Vitti e 19 Angelo Morino, Afrodita di Isabel Allende hollywoodiano contemporaneo Michelangelo Antonioni sul set Maurizio Assalto, La vita è bella di di "Deserto Rosso" fotografati 20 Dario Voltolini, Pirati, fantasmi e dinosauri da Walter Mori nel 1964. di Osvaldo Soriano 47 MONDO 21 Elisabetta Bartuli, Peccati dimenticati di Emile Habibi Tutti i ritratti sono stati ripre- Alba Pessini, La matita del Buon Dio non ha la gomma Mariella di Maio, L'affaire Dreyfus si da Imagina.1950-1997: I di Louis-Philippe Dalembert Rosamaria Loretelli, Enforcing Normalcy di Lennard D. Davis Cosimo Risi, Le Chemin de ]érusalem di Boutros Boutros-Ghali grandi fotografi di Epoca raccon- tano il mondo, a cura di Laura INFANZIA Maurizio Pirro, Der Autor als fragwùrdigerZeuge di Gùnther Grass Leonelli, Leonardo, Milano 22 Angelo Ferrarmi, Tiziana Merani 1998, pp.343, s.i.p. e Fernando Rotondo, Romanzi per ragazzi 50 MENTE LOCALE Prato, interventi di Gianni Cascone, Franco Neri, Paola TEATRO Pagnini e Paola Ballerini 23 Daniela Della Valle, Don Giovanni di Molière 24 Alessandra Vindrola, Nuovo teatro inglese 52 II CHIOSCO Mariolina Bertini, Saggi su La Bruyère Ce n'est qu'un debut di Andrea Bosco 53 AGENDA IDEI LIBRI DEL MESE| APRILE 1998 ctcksCiCkst^L ~ v^cÙr'vO- ctc^L N. 4, PAG. 6 Un turista ascetico alla ricerca della grazia Lecologia della letteratura tra avventure africane e ibridi culturali

RINO GENOVESE

gli ascoltatori con cui trovare una in cui il livello di scolarizzazione contro con un autentico turista Gianni Celati toccato morire di Aids - cioè di connivenza immaginativa sono fortunatamente è basso e i profes- una malattia che si può beccare sessuale — rotondo commerciante Avventure in Africa sempre meno - decimati dalla tre- sori di letteratura non si trovano a dappertutto - e non, per dire, di attorniato dalle sue bambine pro- pp. 181, Lit 28.000 menda scolarizzazione universale, ogni angolo della savana. febbre gialla, è un caratteristico stitute, che gira il mondo e, manco dalla abominevole grettezza dei Dico l'Africa ma avrei potuto di- contrappasso per chi credeva di a dirlo, è di Modena - dà il senso Feltrinelli, Milano 1998 professori di letteratura, dalla sor- re la Patagonia o l'jft^fa. (dove in poter sfuggire al destin<^«jjolo- preciso della malinconia ("io uso dità di tutti i libri pubblicizzati che effetti si è recatoJìt^WEfaiL( >dale di gante della gloBatizzazS^^^^Ht) sempre il preservativo, ma sa! Ho diventano modelli normativi per Celati, Cavazzon 11 .M^B&KTI a ovun- do semplicemeHTeFóm^^^P^ci 59 anni, me ne restano forse dieci, ianni Celati è uno scritto- gran parte dei lettori". que sia ancora non del tutto impos- fosse. Celati invece non affetta nes- finché ho tempo io vado avanti"), re la cui importanza, se o di quella miseria in cui anche un posso sbilanciarmi con asceta potrebbe sprofondare se una profezia, è destinata ad au- perdesse la sua sorveglianza anti- mentare man mano che la sua pro- turistica. Il fatto è che la grande posta di una ecologia della lettera- Celati chi è? offerta sessuale ha reso ormai tura (così io la chiamo) sempre di pressoché impossibile l'avventura più sia recepita come una delle po- erotica di viaggio, già da sempre che capaci di misurarsi con l'im- Siamo in pochi o in pochissimi a condivide- me edizioni, La letteratura italiana del No- complicata. Così anche Batouly, passe della narrativa contempora- re il parere di Rino Genovese sull'importan- vecento, a cura di Lucio Gambetti e Franco simpatica e cicciotta, che non è af- nea, con la sua estenuazione ormai za di Celati? Anzi, esiste davvero nella lette- Vezzosi (Graphos, 1997): ma è fatto nascere fatto una prostituta, e a Celati pia- evidente. Contro la riduzione ratura italiana un autore chiamato Gianni troppo presto, nel 1927. Di questo scrittore ce, gli appare tuttavia con un cor- dell'arte del narrare al romanzo Celati? Pareva di sì quando Stefano Pani, irritante, che credevamo noto, non sarà dun- po "a pezzi staccati", imprendibi- "industriale" di derivazione natu- le. Mi sono domandato - come scrivendo un saggio sul romanzo contempo- que inutile riassumere i dati. ralistica (bestie nere di Celati sono Celati non vorrebbe mai che si fa- raneo (11 romanzo di ritorno, Mursia, 1990) Zola e Moravia: si veda il suo sag- Nato a Sondrio nel 1937, Gianni Celati cesse - cosa diavolo significhi que- gio Le posizioni narrative rispetto gli dedicava molta attenzione e una quindici- esordisce come narratore, grazie all'interessa- sta mancanza di unità nel corpo di all'altro, in "Nuova Corrente", na di pagine. Il dubbio nasce invece se si mento di Italo Calvino, con Comiche (Einau- Batouly. E mi sono dato la risposta 1996, n. 117), contro la centralità guarda alle storie letterarie e ai repertori bi- di) nel 1970. Dal 1970 al 1972, insegna lette- che essa allude alla condizione di dell'autore che tutto vuole con- bliografici: la voce "Celati Gianni" compare ratura italiana all'Università Cornell di Itba- sradicamento, di caos, d'ibrida- trollare e spiegare mediante le nella Nuova Enciclopedia della Letteratura ca, negli Stati Uniti. Tornato in Italia, inizia a zione culturale inconsapevole, scienze e il discorso ideologico, Garzanti, o nuova Garzantina, del 1985 e insegnare letteratura angloamericana all'Uni- non voluta ma subita, in cui vivo- egli rilancia la narrazione orale, poi del 1997. Celati non è invece mai nomi- versità di Bologna e lavora come consulente e no gli africani e le africane oggi. l'arte di serbare e trasmettere espe- nato nel riveduto Novecento (1987) della traduttore (Céline, Barthes, Mark Twain, Già, l'ibridazione culturale: ecco rienza attraverso la voce, rivalutan- grande Garzanti, la Storia della letteratura Jack London) per Einaudi, presso cui pubblica un concetto, una di quelle cose da do la funzione simpatetica del let- italiana. Ricompare nel Dizionario biobi- anche i propri testi saggistici - Finzioni occi- cui Celati fugge. Lui non sopporta tore rispetto a quella ingombrante la sociologia, l'etnologia, la psichia- bliografico, che esce da Einaudi nel 1990 per dentali. Fabulazione, comicità e scrittura dell'autore imposta dal sistema tria. .. Anzi, il suo viaggio prende la la Letteratura italiana diretta da Alberto (1975) - e narrativi: Le avventure di Guiz- della comunicazione letteraria. "I giusta piega solo dopo che sia venu- Asor Rosa. Manca invece, ma per scelta sua, narratori - scrive Celati nel saggio zardi (1972), La banda dei sospiri (1976) e to meno l'originario pretesto pseu- citato, intendendo qui i narratori e lo dichiara il curatore Eelice Piemontese, Lunario del paradiso (1978); raccolti con va- doscientifico: quello di realizzare genuini - spuntano sempre, come i «e//'Autodizionario degli scrittori italiani rianti nel 1989 in Parlamenti buffi (Feltrinel- un documentario sui guaritori afri- salici nei terreni dove c'è appena che nello stesso anno esce da Leonardo. Il no- li). Alla fine degli anni settanta abbandona cani e sul Centro di medicina tradi- un po' d'acqua, mentre i lettori o me di Celati è sfiorato o sveltamente trattato temporaneamente l'insegnamento e viaggia zionale messo su nel Mali dall'etno- nelle successive storie letterarie di Giulio negli Stati Uniti, in Europa e in Tunisia. Dal psichiatra Piero Coppo. Per un ma- Ferroni, Franco Brioschi e Costanzo Di Giro- 1986 riprende a pubblicare, ora presso Feltri- linteso, forse, i due amici vengono IMÌIMU lamo, Giorgio Bàrberi Squarotti. Infine ecco- nelli -Narratori delle pianure (1986), Quat- sbattuti fuori dalla casa di Coppo: e ci ai repertori più recenti. Nel 1997 è uscito tro novelle sulle apparenze (1987), Verso la a questo punto l'estro picaresco di Celati comincia a prendere forma. RQLASI© dagli Editori Riuniti il Dizionario critico foce (1989) - e Baskerville: La farsa dei tre ASTR Lui e il suo compagno sono Ridolfi della letteratura italiana del Novecento, un clandestini. Un adattamento dai fratelli e Cevenini: il primo è un mattoc- volume di quasi mille pagine curato da Enri- Achaan Thanavaro Marx (1987). Negli anni novanta traduce per chio che dà spesso in escandescen- DA CUORE A CUORE co Ghidetti e Giorgio Luti, i quali, presen- Feltrinelli libri di Melville, Hòlderlin, ze, il secondo lo accompagna in tandolo, dicono di aver seguito nella selezio- La felicità della saggezza Stendhal e Swift, cura l'antologia Narratori Africa da un certo professor Papo- consiste nel vedere le cose ne degli autori il criterio di prendere in consi- delle riserve (1992) e pubblica Recita dell'at- nio (Piero Coppo) che cura la follia così come sono derazione "soltanto quanti, in diversa misu- tore Vecchiatto nel teatro di Rio Saliceto con i metodi magici dei guaritori al di là delle costruzioni ra, hanno costituito e continueranno a (1996). Per Einaudi pubblica nel 1994 L'Or- africani... Le vicende di questi due della mente costituire un problema critico". Celati man- lando innamorato raccontato in prosa. Da stralunati personaggi tipicamente ca. È presente invece nel repertorio delle pri- molti anni vive prevalentemente all'estero. celatiani faranno d'ora in avanti da contrappunto al viaggio reale: Cela- J. Krishnamurti ti comincia a scrivere un racconto LIBERTÀ TOTALE di cui ci dà solo qualche assaggio, ma che possiamo aspettarci di ve- Dai primi celebri discorsi dere prossimamente pubblicato. fino all'ultimo Krishnamurti, Per l'ecologo della letteratura è sibile battere le piste della "sempli- suno sguardo ingenuo: cerca pro- il percorso spirituale dunque necessaria una bonifica cità", diverse da quelle troppo faci- prio una nuova ingenuità nel guar- Ricerca della grazia, ricerca di uno dei grandi maestri dell'intero sistema autore-lettore. li del turismo organizzato. Viaggia- dare le cose, e prende perciò le dell'ispirazione - sono le vere av- della nostra epoca E questo comporta, come spesso re è una pratica ascetica per l'eco- mosse dall'amara condizione del venture di questo libro africano. negli ecologi, anche una buona do- logo della letteratura. Il titolo Av- turista. L'Africa resta uno sfondo. Il viaggio se di fondamentalismo ascetico. venture in Africa non deve trarre in L'ascesi non è solo una virtù let- ci parla dello sforzo che costa rag- R. H. Robinson - W. L. Johnson Uno così non può che fare della inganno: niente Hemingway, nien- teraria; in certi casi è una scelta giungere una condizione di non LA RELIGIONE BUDDHISTA "grazia" la sua "disciplina" (i ter- te caccia grossa, niente imprese quasi obbligata. Prendiamo l'eros. sforzo; la sua linfa è il paradosso. mini sono usati dallo stesso Celati erotiche; anzi Celati e il suo com- Sulle insegne letterarie di Celati sta Un'introduzione storica Se una nera sirena viene a sussur- in un'intervista apparsa sull'"Indi- pagno di viaggio sembrano man- scritto: descrivere si può (e ci sono Tutti gli aspetti storici, rare ogni notte davanti alla porta ce" nel luglio 1991; e su tutta la giare anche poco e di certo non be- nel libro folgoranti descrizioni, co- dottrinali, rituali, meditativi, della camera d'albergo, come si questione si veda Carla Benedetti, vono alcolici. In primo piano - ed è me ad esempio quella dei termitai tutte le scuole di pensiero potrebbe cedere alla seduzione Celati e le poetiche della grazia, in secondo me l'aspetto più interes- nella savana); narrare si deve (è il del buddhismo passato senza diventare dei turisti sessua- "Rassegna europea di letteratura sante del libro - c'è lo sforzo che principio stesso dell'ecologia della e presente li? E una scena esilarante quella in italiana", 1993, n. 1): perché la gra- costa sottrarsi, anche solo di un cui il compagno di viaggio si mette letteratura); quello che proprio non zia, ossia la ricerca dell'involonta- soffio, alla vita da fantasma asse- la cera nelle orecchie per non sen- si deve fare è riflettere, cercare spie- rio all'interno di ciò che è costruito gnata al turista; tentare di sfuggire gazioni. L'Africa è e deve restare un Sri H. W. L. Poonja tire il richiamo della sirena, men- con i mezzi volontari dell'arte, può al destino di chi è costretto a guar- tre Celati va ad aprire la porta per enigma. Ciò che può dare è qualco- DIALOGHI COL MAESTRO essere conquistata solo attraverso dare tutto come attraverso un ve- scacciarla ma lei non c'è già più, sa che si trova in fondo da qualsiasi La vera realizzazione, un lavoro di purificazione. A uno tro. Ciò che disturba in Chatwin c'è soltanto il suo effluvio nel cor- altra parte solo che si sappia guarda- che mette termine alla ricerca, così si addice il viaggio, meglio il (almeno nel suo In Patagonia, ridoio... E dire che Celati sarebbe re: magari anche sul Po, cui Celati è superare l'ultimo desiderio, vagabondaggio in quanto apertura l'unico suo libro che abbia letto) è contrario all'autocontrollo tipico ha dedicato un altro libro di viaggio, il desiderio dell'illuminazione all'imprevisto, indisciplinata disci- il suo procedere come se niente dell'uomo bianco, nessuno più di Verso la foce. Perché per Celati-Ri- plina verso una perdita del con- fosse: scarponi in spalla, e via verso lui sarebbe disposto a vivere dolfì, che si dichiara spinoziano, trollo. E a Celati doveva pur capi-, la scoperta, 0 viaggio non contami- "nell'indistinto presente dei mo- "l'assoluto sta nel niente di speciale, Affini AMA tare di andare in Africa, continente nato. Che a questo viaggiatore sia menti qualsiasi"! Ma a Dakar l'in- che è l'assolutamentenecessitato". IDEI LIBRI DEL MESE N. 4, PAG. 7 APRILE 1998

ognuno di noi, artista sconosciuto da che tutti hanno finito per scri- sempre più ricchi e sempre più soli o affermato, è sempre espressione vere "una sorta di diario". dopo l'esodo della maggior parte Caro Antonio ti scrivo di una piccola località rispetto al Niente di strano, quindi, nella delle attività artigianali-industriali tutto, un pianetino destinato, pri- scelta dell'ottavo: Barbaro ha inco- da Venezia. Barbaro scopre di do- Otto amici, Tabucchi e un canapè ma o poi, a perdersi nel silenzio". minciato nel '66 la sua carriera di ver ricominciare a camminare, abi- Vecchiano allora, in quanto an- scrittore con un diario (il diario tudine persa nelle grandi città da ALESSANDRO FO ch'essa "piccola località" può as- buttato giù quasi per caso da un cui proviene, e - soprattutto - a surgere a simbolo. Frattanto, come tecnico isolato in un cantiere lon- guardare: "niente di più bello, e di neanche il titolo - Vecchiano, un un tessuto che in quasi cinquan- tano, tra le sue macchine e la natu- più faticoso" di Venezia, niente di Claudio Di Scalzo paese-, referenziale sì, ma non certo t'anni di militanza si sia ritirato, ra grande tutta intorno) e ha co- meno catturabile, imprigionabile in formule precise e funzionali. Vecchiano, un paese. fatto per richiamare le folle di cu- anche l'autore si è sottratto ai mira- struito negli anni uno stile legato Venezia è il luogo altro per eccel- Lettere a Antonio Tabucchi riosi - va a installarsi nella memo- bilia locali e riscrive il suo paese da proprio alla scrittura diaristica, ria con tanta naturalezza ed effica- lontano, forse aspirando a un me- una scrittura diaristica - però - lenza, la città-non-città, nuova e prefaz. di Antonio Tabucchi cia che se ne diventa sull'istante ritato posto, come è avvenuto al che non può mai prescindere da vecchia insieme, indefinita nel suo cittajM^anzi patrioti. Molti gli suo corrispor^ente, in un De viris un interlocutore, da un altro che miscuglio sempre divet^Èyì. acque pp. 94, Lit 24.000 episg^sSpbriti, le invenzioni di vi- illustribus mejjo angusto. Claudio, ascolta o ascolterà il suo racconto. e di pietre, labirinto càStJpscopi- Feltrinelli, Milano 1997 ta - pffiia che letterarie - che figlio di Lalo, non abita più qui. Barbaro, dunque, "esperto di co e "luogo infinito". E ÌBàrbaro - pur sapendo che basta "un mini- In un giorno di mezzo Novecen- mo spostamento di chi guarda" to, in un piccolo paese del pisano, per cambiarla - la rincorre nel suo Lalo il camionista - che in realtà si tentativo senza speranza di "dirla chiamava Libertario, nome però Afriche tutta", con la sua prosa cadenzata, inagibile sotto il fascismo - si spo- scandita da ritmi ternari e binari e sò con Nada, la sarta. E fu così che LIDIA DE FEDERICIS da ritorni e richiami, con una lin- di lì a non molto Vecchiano diven- gua chiara e semplice ma attentis- sima e precisa, con qualche accen- ne 0 teatro in cui il loro figlioletto ca". E Moravia viaggiava forse come Stendhal, A metà secolo Claude Lévi-Strauss annunciò to veneziano subito giustificato, Claudio conobbe fantasie infantili attratto da un umano diverso e precivile, e un la "fine dei viaggi" (in apertura di Tristi tropi- con calma e passione. e poi mille avventure dell'adole- ci, 1955): fine dell'avventura eurocentrica e po' come Lévi-Strauss. Era il tipo europeo, l'in- scenza, lungo la quale, ammantato Ritornano nomi, personaggi, del viaggio gnoseologico, non essendoci un al- tellettuale che segue un filo di utopia portando di "avvenenza comunista", diven- squarci, addirittura episodi di altri trove da conoscere nel mondo civilizzato. con sé l'illusione antropologica del ritorno a un ne un giovane militante di Lotta suoi libri; soprattutto ritorna l'at- punto d'inizio, a un paese innocente, di natu- Continua e adepto delle avanguar- Intanto però Pasolini riprendeva lo schema mosfera che dà a cortili calli slarghi rale e incontaminata innocenza. Diceva, nella die artistiche (rivissute in un per- ottocentesco dell'artista in fuga e invocava ponti botteghe muri finestre pan- sonale "surrealismo domestico"). l'Africa: "Africa! Unica / mia alternativa..." Vita registrata da Alain Elkann, che "l'Africa è chine odori e colori un aspetto In quel minuscolo paese della pro- (in conclusione del Frammento alla morte, la cosa più bella che esista al mondo". Perché è nuovo, molto al di là della cartoli- vincia pisana fioriva la poco nota 1960). E incominciavano allora a muoversi "un continente preistorico"; perché il rapporto na cui spesso siamo abituati. Quel- combriccola Otto Club, detta così davvero gli scrittori italiani, in molti e spesso fra uomo e natura "non è mediato dalla storia". lo di Barbaro è anche un monito: dal numero dei suoi fondatori e proponendosi ai giornali come corrisponden- In tale dicotomia fra natura e storia incanalava attenzione, Venezia sta male, biso- componenti. Era ospitata nella ca- ti e reporter d'eccezione. Ha la fisionomia del la disperazione del viaggiatore da vecchio, de- gna aiutarla a sopravvivere a se stessa e alle nostre iniziative spesso sa, ancora inabitata, del maestro grande viaggiatore Alberto Arbasino; un cul- luso dalle due forme (storiche) sia del decrepito distruttive; Venezia è ancora tutta elementare; e così Claudio, mari- to globe trotter, dicono di lui. Viaggiatore Occidente sia di un modo primitivo recitato a da scoprire e il rischio è quello di nando al piano di sopra le ripeti- esotico è stato Tabucchi, partito dalla natia uso dei turisti. Nella sua lingua dimostrativa, e non fare in tempo. zioni di francese, perlustrava il sot- Pisa per trasformarsi in portoghese o in in- con sintassi ordinata, descriveva, per i lettori tostante cenacolo di ventenni let- diano. Lungo il Niger viaggia Gianni Celati, del "Corriere", lo spazio naturale, aggiungen- tori di libri del Mulino, appassio- che noi, vecchi lettori, siamo abituati a figu- dovi didatticamente il commento. Sempre nati di jazz e inclini a organizzare esatto, e consapevole, nel distinguere le cose vi- anche qualche festa attorno a un rarci in viaggio si, ma verso la foce del Po, fra ste dalle emozioni che esse suscitano quando lo chiassoso canapè. le voci e le apparenze della nostrana pianura. spazio naturale diventa simbolico e metafisico: Fra gli Otto c'era Antonio Ta- L'Africa era rimasta di Moravia, che l'at- bucchi, che di quella precedente traversò quasi ogni anno dopo la prima sco- a causa, spiega, della solita inclinazione "ad at- NOVITÀ generazione figura nel De viris il- perta del 1963 (assieme a e tribuire un significato a tutto ciò che non ne lustribus di laggiù come capofila. con l'accompagnamento di Pasolini) e ne ha". Il viaggiatore moraviano getta sugli altri, PELAGOS Proprio a Tabucchi la generazio- da buon razionalista, uno sguardo esterno. trasse tre libri. Il principale è Lettere dal n. 4 Esterno e giudicante fra due opposte alterità: la ne nuova, rappresentata ora da Sahara, raccolta dei reportage scritti per il RIVISTA DI LETTERATURA Claudio Di Scalzo, invia con que- deserta natura e i circuiti commerciali dell'in- CONTEMPORANEA "Corriere della Sera" dal 1975 al 1981. È un E CREATIVITÀ sto libro nato nell'amicizia una bel libro: per consenso unanime, più caloroso dustria turistica. Senza mediazioni, appunto. miniserie di immagini d'epoca Senza lo spazio sociale, nel quale invece - diretta da in quanti non amano il Moravia romanziere. UMBERTO PIERSANTI congiunte a foto di stati interiori e E un libro classico, perché appartiene a un al- tutt'una mescolanza e un meticciato - viaggia pp. 174. L 20.000 ricordi, che prendono la forma di tro tempo, a un Novecento già datato. Qui oggi, continua a viaggiare, Celati. un romanzo atonale e quasi steso Umberto Pieraanti possiamo rileggere Moravia già da posteri Lettere dal Sahara è uscito da Bompiani La forza della dispersione per passatempo, come con noncu- Fabio Doplicher ranza. Un disincanto che però la- (come bisognerebbe sempre, per leggerlo con nel 1981 e non ha altre edizioni. Per farsene Muraglie verso Piazza scia trapelare il profondo affetto, serenità, secondo la Maraini). un'idea, può servire Una tribù consumata Nazano Sauro la delicatezza di una nostalgia mi- Racconta il suo amico, , che dai turisti, articolo scartato e ora compreso Guido (ani - Poesie surata, polarizzata sulle cose buf- Moravia "ripeteva spesso: Stendhal viaggiava nel volume postumo dei Viaggi (1994), testi AchiBe Sctrao - Poesie Fdiciano Pad! - Poesie fe, le ingenuità, le venature mini- a cura di Siciliano e Tonino Tornitore. in Italia come noi possiamo viaggiare in Afri- Bianca Garavefli me di un ambiente che a priori Il culto di lei non può stagliarsi a dimensione di Bianca Garavefli epos - e Di Scalzo ben lo sa - se Metauro 1995: Un premio non per l'autore e per pochi altri l'estroso autore genialoide ha rac- diari"; ma anche Barbaro "esperto per quattro poeti e alcuni inediti suoi cari. Ma il segreto del libro è di Venezia", avendole dedicato tre Fabio Pusterla - Poesie colto nell'album: splendide quelle Diario Arnaldo Edcrle - Poesie proprio qui. Tutte le scelte vanno dei due opposti occhi (a nord e a dei suoi libri di racconti e la mag- Fabrizio Marcucci Pinoli verso il privato: la navigazione at- sud), anzi tre (col soffitto), della gior parte dei suoi articoli, e aven- Invito a nozze torno a istantanee (cui questa re- sua casa, o la "sparata epistolare" veneziano do deciso una decina di anni fa - Manuel Cohen censione è lieta di offrirsi a corni- dopo aver viaggiato a lungo dietro Gianni D'Elia: l'eredità del piccolo pistolero nell'asilo del- SARA MARCONI degli anni giovani ce), comprese quelle "che non esi- le suore. Altrove, un paio di spic- al suo lavoro di ingegnere civile - Sabrina Berti stono ma che hanno impressiona- chi monografici dedicati a Lalo e di ritornare alla città lagunare che Ode all'amicizia to - e per sempre - la mia mente"; Nada - nella cui cucina, ai tempi l'aveva adottato bambino. Maria Lenti la forma confidenziale di un epi- Paolo Barbaro Sibille spiritate e mute del Riflusso, preparando il ragù Questo libro - che verrà presto Giovanna De Angelia stolario, per di più dimezzato "incarnavo una specie di crepu- La città ritrovata. ripubblicato da Marsilio - raccon- L'eterno ritorno (mancano infatti, eccettuata la scolarismo rosso". E "scrivere, sal- Quaderni veneziani ta proprio il ritorno, lo spaesamen- Luce d'Eremo prefazione, le lettere di Tabuc- vare dall'oblio parti della vita dei to davanti ai cambiamenti, la me- Riflessione su una lettera chi) . In ciò Di Scalzo depone pre- pp. 206, fuori commercio mai spedita miei genitori, piccole parti, è un raviglia per l'unicità della città, le Plinio Penili liminarmente le armi, rinuncia a po' come viverle, di nuovo, al loro Consorzio Venezia Nuova, difficoltà e i ritmi diversi da reim- lo 'cosmico' e poesia ancestrale ogni pretesa, per attestarsi sulla posto; ma quanta vita degli altri, Venezia 1997 parare. Poeti tedeschi d'oggi melodia da camera, intonata come foss'anche quella di una madre o Fin dalle prime pagine emerge Un francese a cui dobbiamo molto: su una chitarra di quelle antiche di un padre si può vivere con la let- Il Consorzio Venezia Nuova è la Venezia di Barbaro, fatta di co- Jean-Charles Vegliarne sezioni, strumento povero, e alter- (a cura di Silvia Calizia) Intervista teratura?". Non c'è risposta, e il alla sua ottava strenna natalizia. lori ("verdelaguna tra spume bian- ad Angelo Starnazza nativo - e anche intimo. sorrisino sprezzante che Claudio si Prima che ne venisse affidata una a che, verde-blu-giallo, verde-rosa. Marcello Fedoni Quanto ne risulta corre così autosorprende in una foto fra altri Barbaro ne avevano scritte Brod- Rinforza il tramonto, tutto a stri- La stagioni dell'anima dritto nel centro di quella che Saba pittori locali (ma gli è rimasto in skij, Chastel, Sinopoli, Brodkey, sce; arancione, viola") e di contra- avrebbe forse potuto etichettare fronte un moscone) vale solo ad Acheng, Riotta e Matvejevic: uni- sti, sospesa tra muri antichi caden- come "narrativa onesta". E pertan- ammonirlo che "l'arte è esplosa, è co comun denominatore il tema, ti e intrisi d'acqua e nuovi telefoni- to quel microcosmo che, di suo, diventato un universo in continua Venezia. Ma tant'è, la brevissima ni onnipresenti, tra turisti "Furie non ha quasi la forza di sostenere espansione e moltiplicazione e presentazione dell'iniziativa ricor- di ogni paese" e commercianti gli ascoltatori con cui trovare una in cui il livello di scolarizzazione toccato morire di Aids - cioè di contro con un autentico turista Gianni Celati connivenza immaginativa sono fortunatamente è basso e i profes- una malattia che si può beccare sessuale - rotondo commerciante Avventure in Africa sempre meno - decimati dalla tre- sori di letteratura non si trovano a dappertutto - e non, per dire, di attorniato dalle sue bambine pro- pp. 181, Lit 28.000 menda scolarizzazione universale, ogni angolo della savana. febbre gialla, è un caratteristico stitute, che gira 0 mondo e, manco dalla abominevole grettezza dei Dico l'Africa ma avrei potuto di- contrappasso per chi credeva di a dirlo, è di Modena - dà il senso Feltrinelli, Milano 1998 professori di letteratura, dalla sor- re la Patagonia o l'IadÙ. (dove in poter sfuggire aJjJe^m^^j^o- preciso della malinconia ("io uso dità di tutti i libri pubblicizzati che effetti si è recatgJjj^jKjg^odale di sempre il preservativo, ma sa! Ho diventano modelli normativi per Celati, Cavazzonij.M^gfnfna ovun- do semplicemetTTéVóm^^^^r ci 59 anni, me ne restano forse dieci, ianni Celati è uno scritto- gran parte dei lettori". que sia ancora non del tutto impos- fosse. Celati invece non affetta nes- finché ho tempo io vado avanti"), re la cui importanza, se o di quella miseria in cui anche un ^ 2 posso sbilanciarmi con asceta potrebbe sprofondare se una profezia, è destinata ad au- perdesse la sua sorveglianza anti- mentare man mano che la sua pro- turistica. Il fatto è che la grande posta di una ecologia della lettera- Celati chi è? offerta sessuale ha reso ormai tura (così io la chiamo) sempre di pressoché impossibile l'avventura più sia recepita come una delle po- erotica di viaggio, già da sempre che capaci di misurarsi con l'im- Siamo in pochi o in pochissimi a condivide- me edizioni, La letteratura italiana del No- complicata. Così anche Batouly, passe della narrativa contempora- re il parere di Rino Genovese sull'importan- vecento, a cura di Lucio Gambetti e Franco simpatica e cicciotta, che non è af- nea, con la sua estenuazione ormai za di Celati? Anzi, esiste davvero nella lette- Vezzosi (Graphos, 1997): ma è fatto nascere fatto una prostituta, e a Celati pia- evidente. Contro la riduzione ratura italiana un autore chiamato Gianni troppo presto, nel 1927. Di questo scrittore ce, gli appare tuttavia con un cor- dell'arte del narrare al romanzo Celati? Pareva di sì quando Stefano l'ani, irritante, che credevamo noto, non sarà dun- po "a pezzi staccati", imprendibi- "industriale" di derivazione natu- le. Mi sono domandato - come scrivendo un saggio sul romanzo contempo- que inutile riassumere i dati. ralistica (bestie nere di Celati sono Celati non vorrebbe mai che si fa- raneo (11 romanzo di ritorno, Mursia, 1990) Zola e Moravia: si veda il suo sag- Nato a Sondrio nel 1937, Gianni Celati cesse - cosa diavolo significhi que- gio Le posizioni narrative rispetto gli dedicava molta attenzione e una quindici- esordisce come narratore, grazie all'interessa- sta mancanza di unità nel corpo di all'altro, in "Nuova Corrente", na di pagine. Il dubbio nasce invece se si mento di Italo Calvino, con Comiche (Einau- Batouly. E mi sono dato la risposta 1996, n. 117), contro la centralità guarda alle storie letterarie e ai repertori bi- di) nel 1970. Dal 1970 al 1972, insegna lette- che essa allude alla condizione di dell'autore che tutto vuole con- bliografici: la voce "Celati Gianni" compare ratura italiana all'Università Cornell di Itha- sradicamento, di caos, d'ibrida- trollare e spiegare mediante le nella Nuova Enciclopedia della Letteratura ca, negli Stati Uniti. Tornato in Italia, inizia a zione culturale inconsapevole, scienze e il discorso ideologico, Garzanti, o nuova Garzantina, del 1985 e insegnare letteratura angloamericana all'Uni- non voluta ma subita, in cui vivo- egli rilancia la narrazione orale, poi del 1997. Celati non è invece mai nomi- versità di Bologna e lavora come consulente e no gli africani e le africane oggi. l'arte di serbare e trasmettere espe- nato nel riveduto Novecento (1987) della traduttore (Celine, Barthes, Mark Twain, Già, l'ibridazione culturale: ecco rienza attraverso la voce, rivalutan- grande Garzanti, la Storia della letteratura Jack London) per Einaudi, presso cui pubblica un concetto, una di quelle cose da do la funzione simpatetica del let- italiana. Ricompare nel Dizionario biobi- anche i propri testi saggistici - Finzioni occi- cui Celati fugge. Lui non sopporta tore rispetto a quella ingombrante la sociologia, l'etnologia, la psichia- bliografico, che esce da Einaudi nel 1990 per dentali. Fabulazione, comicità e scrittura dell'autore imposta dal sistema tria. .. Anzi, il suo viaggio prende la la Letteratura italiana diretta da Alberto (1975) - e narrativi: Le avventure di Guiz- della comunicazione letteraria. "I giusta piega solo dopo che sia venu- Asor Rosa. Manca invece, ma per scelta sua, narratori - scrive Celati nel saggio zardi (1972), La banda dei sospiri (1976) e to meno l'originario pretesto pseu- citato, intendendo qui i narratori e lo dichiara il curatore Felice Piemontese, Lunario del paradiso (1978); raccolti con va- doscientifico: quello di realizzare genuini - spuntano sempre, come i «e//'Autodizionario degli scrittori italiani rianti nel 1989 in Parlamenti buffi (Feltrinel- un documentario sui guaritori afri- salici nei terreni dove c'è appena che nello stesso anno esce da Leonardo. Il no- li). Alla fine degli anni settanta abbandona cani e sul Centro di medicina tradi- un po' d'acqua, mentre i lettori o me di Celati è sfiorato o sveltamente trattato temporaneamente l'insegnamento e viaggia zionale messo su nel Mali dall'etno- nelle successive storie letterarie di Giulio negli Stati Uniti, in Europa e in Tunisia. Dal psichiatra Piero Coppo. Per un ma- Ferroni, Franco Brioschi e Costanzo Di Giro- 1986 riprende a pubblicare, ora presso Feltri- linteso, forse, i due amici vengono lamo, Giorgio Bàrberi Squarotti. Infine ecco- nelli -Narratori delle pianure (1986), Quat- sbattuti fuori dalla casa di Coppo: e n§inymwu a questo punto l'estro picaresco di ci ai repertori più recenti. Nel 1997 è uscito tro novelle sulle apparenze (1987), Verso la Celati comincia a prendere forma. dagli Editori Riuniti il Dizionario critico foce (1989) - e Baskerville: La farsa dei tre ASTROLABI© Lui e il suo compagno sono Ridolfi della letteratura italiana del Novecento, un clandestini. Un adattamento dai fratelli e Cevenini: il primo è un mattoc- volume di quasi mille pagine curato da Enri- Achaari Thanavaro Marx (1987). Negli anni novanta traduce per chio che dà spesso in escandescen- DA CUORE A CUORE co Ghidetti e Giorgio Luti, i quali, presen- Feltrinelli libri di Melville, Hòlderlin, ze, il secondo lo accompagna in tandolo, dicono di aver seguito nella selezio- La felicità della saggezza Stendhal e Swift, cura l'antologia Narratori Africa da un certo professor Papo- consiste nel vedere le cose ne degli autori il criterio di prendere in consi- delle riserve (1992) e pubblica Recita dell'at- nio (Piero Coppo) che cura la follia così come sono derazione "soltanto quanti, in diversa misu- tore Vecchiatto nel teatro di Rio Saliceto con i metodi magici dei guaritori al di là delle costruzioni ra, hanno costituito e continueranno a (1996). Per Einaudi pubblica nel 1994 L'Or- africani... Le vicende di questi due della mente costituire un problema critico". Celati man- lando innamorato raccontato in prosa. Da stralunati personaggi tipicamente • ca. È presente invece nel repertorio delle pri- molti anni vive prevalentemente all'estero. celatiani faranno d'ora in avanti da contrappunto al viaggio reale: Cela- J. Krishnamurti ti comincia a scrivere un racconto LIBERTÀ TOTALE di cui ci dà solo qualche assaggio, ma che possiamo aspettarci di ve- Dai primi celebri discorsi dere prossimamente pubblicato. fino all'ultimo Krishnamurti, Per l'ecologo della letteratufa è sibile battere le piste della "sempli- suno sguardo ingenuo: cerca pro- il percorso spirituale dunque necessaria una bonifica cità", diverse da quelle troppo faci- prio una nuova ingenuità nel guar- Ricerca della grazia, ricerca di uno dei grandi maestri dell'intero sistema autore-lettore. li del turismo organizzato. Viaggia- dare le cose, e prende perciò le dell'ispirazione - sono le vere av- della nostra epoca E questo comporta, come spesso re è una pratica ascetica per l'eco- mosse dall'amara condizione del venture di questo libro africano. • negli ecologi, anche una buona do- logo della letteratura. Il titolo Av- turista. L'Africa resta uno sfondo. Il viaggio se di fondamentalismo ascetico. venture in Africa non deve trarre in L'ascesi non è solo una virtù let- ci parla dello sforzo che costa rag- R. H. Robinson - W. L. Johnson Uno così non può che fare della inganno: niente Hemingway, nien- teraria; in certi casi è una scelta giungere una condizione di non LA RELIGIONE BUDDHISTA "grazia" la sua "disciplina" (i ter- te caccia grossa, niente imprese quasi obbligata. Prendiamo l'eros. sforzo; la sua linfa è il paradosso. erotiche; anzi Celati e il suo com- Sulle insegne letterarie di Celati sta Un'introduzione storica mini sono usati dallo stesso Celati Se una nera sirena viene a sussur- in un'intervista apparsa sull"Tndi- pagno di viaggio sembrano man- rare ogni notte davanti alla porta scritto: descrivere si può (e ci sono Tutti gli aspetti storici, ce" nel luglio 1991; e su tutta la giare anche poco e di certo non be- della camera d'albergo, come si nel libro folgoranti descrizioni, co- dottrinali, rituali, meditativi, questione si veda Carla Benedetti, vono alcolici. In primo piano - ed è potrebbe cedere alla seduzione me ad esempio quella dei termitai tutte le scuole di pensiero Celati e le poetiche della grazia, in secondo me l'aspetto più interes- senza diventare dei turisti sessua- nella savana); narrare si deve (è il del buddhismo passato sante del libro - c'è lo sforzo che principio stesso dell'ecologia della e presente "Rassegna europea di letteratura li? È una scena esilarante quella in • italiana", 1993, n. 1): perché la gra- costa sottrarsi, anche solo di un cui il compagno di viaggio si mette letteratura); quello che proprio non zia, ossia la ricerca dell'involonta- soffio, alla vita da fantasma asse- la cera nelle orecchie per non sen- si deve fare è riflettere, cercare spie- rio all'interno di ciò che è costruito gnata al turista; tentare di sfuggire gazioni. L'Africa è e deve restare un Sri H. W. L. Poonja tire il richiamo della sirena, men- con i mezzi volontari dell'arte, può al destino di chi è costretto a guar- tre Celati va ad aprire la porta per enigma. Ciò che può dare è qualco- DIALOGHI COL MAESTRO essere conquistata solo attraverso dare tutto come attraverso un ve- scacciarla ma lei non c'è già più, sa che si trova in fondo da qualsiasi La vera realizzazione, un lavoro di purificazione. A uno tro. Ciò che disturba in Chatwin c'è soltanto il suo effluvio nel cor- altra parte solo che si sappia guarda- che mette termine alla ricerca, così si addice il viaggio, meglio il (almeno nel suo In Patagonia, ridoio... E dire che Celati sarebbe re: magari anche sul Po, cui Celati è superare l'ultimo desiderio, vagabondaggio in quanto apertura l'unico suo libro che abbia letto) è contrario all'autocontrollo tipico ha dedicato un altro libro di viaggio, il desiderio dell'illuminazione all'imprevisto, indisciplinata disci- il suo procedere come se niente dell'uomo bianco, nessuno più di Verso la foce. Perché per Celati-Ri- plina verso una perdita del con- fosse: scarponi in spalla, e via verso lui sarebbe disposto a vivere dolfi, che si dichiara spinoziano, trollo. E a Celati doveva pur capi- la scoperta, il viaggio non contami- "nell'indistinto presente dei mo- "l'assoluto sta nel niente di speciale, ixiMim tare di andare in Africa, continente nato. Che a questo viaggiatore sia menti qualsiasi"! Ma a Dakar l'in- che è l'assolutamente necessitato". IDEI LIBRI DEL MESE| N. 4, PAG. 7 APRILE 1998

ognuno di noi, artista sconosciuto da che tutti hanno finito per scri- sempre più ricchi e sempre più soli o affermato, è sempre espressione vere "una sorta di diario". dopo l'esodo della maggior parte Caro Antonio ti scrivo di una piccola località rispetto al Niente di strano, quindi, nella delle attività artigianali-industriali tutto, un pianetino destinato, pri- scelta dell'ottavo: Barbaro ha inco- da Venezia. Barbaro scopre di do- Otto amici, Tabucchi e un canapè ma o poi, a perdersi nel silenzio". minciato nel '66 la sua carriera di ver ricominciare a camminare, abi- Vecchiano allora, in quanto an- scrittore con un diario (il diario tudine persa nelle grandi città da ALESSANDRO FO ch'essa "piccola località" può as- buttato giù quasi per caso da un cui proviene, e - soprattutto - a surgere a simbolo. Lrattanto, come tecnico isolato in un cantiere lon- guardare: "niente di più bello, e di neanche il titolo - Vecchiano, un un tessuto che in quasi cinquan- tano, tra le sue macchine e la natu- più faticoso" di Venezia, niente di Claudio Di Scalzo paese-, referenziale sì, ma non certo tanni di militanza si sia ritirato, ra grande tutta intorno) e ha co- meno catturabile, imprigionabile anche l'autore si è sottratto ai mira- in formule precise e funzionali. Vecchiano, un paese. fatto per richiamare le folle di cu- struito negli anni uno stile legato bilia locali e riscrive il suo paese da Venezia è il luogo altro per eccel- Lettere a Antonio Tabucchi riosi - va a installarsi nella memo- proprio alla scrittura diaristica, ria con tanta naturalezza ed effica- lontano, forse aspirando a un me- una scrittura diaristica - però - lenza, la città-non-città, nuova e prefaz. di Antonio Tabucchi cia che se ne diventa sull'istante ritato posto, come è avvenuto al che non può mai prescindere da vecchia insieme, indefinita nel suo cittajM^anzi patrioti. Molti gli suo corrispondente, in un De viris un interlocutore, da un altro che miscuglio sempre divetjdbjh acque pp. 94, Lit 24.000 epis^SpPpòriti, le invenzioni di vi- illustribus mégo angusto. Claudio, ascolta o ascolterà il suo racconto. e di pietre, labirinto c&prj|pscopi- Feltrinelli, Milano 1997 ta - prrma che letterarie - che figlio di Lalo, non abita più qui. Barbaro, dunque, "esperto di co e "luogo infinito". L barbaro - pur sapendo che basta "un mini- In un giorno di mezzo Novecen- mo spostamento di chi guarda" to, in un piccolo paese del pisano, per cambiarla - la rincorre nel suo Lalo il camionista - che in realtà si tentativo senza speranza di "dirla chiamava Libertario, nome però Afriche tutta", con la sua prosa cadenzata, inagibile sotto il fascismo - si spo- scandita da ritmi ternari e binari e sò con Nada, la sarta. E fu così che LIDIA DE FEDERICIS da ritorni e richiami, con una lin- di lì a non molto Vecchiano diven- gua chiara e semplice ma attentis- sima e precisa, con qualche accen- ne il teatro in cui il loro figlioletto ca". E Moravia viaggiava forse come Stendhal, A metà secolo Claude Lévi-Strauss annunciò to veneziano subito giustificato, Claudio conobbe fantasie infantili attratto da un umano diverso e precivile, e un la "fine dei viaggi" (in apertura di Tristi tropi- con calma e passione. e poi mille avventure dell'adole- ci, 1955): fine dell'avventura eurocentrica e po' come Lévi-Strauss. Era il tipo europeo, l'in- scenza, lungo la quale, ammantato Ritornano nomi, personaggi, del viaggio gnoseologico, non essendoci un al- tellettuale che segue un filo di utopia portando di "avvenenza comunista", diven- squarci, addirittura episodi di altri trove da conoscere nel mondo civilizzato. con sé l'illusione antropologica del ritorno a un ne un giovane militante di Lotta suoi libri; soprattutto ritorna l'at- punto d'inizio, a un paese innocente, di natu- Continua e adepto delle avanguar- Intanto però Pasolini riprendeva lo schema mosfera che dà a cortili calli slarghi rale e incontaminata innocenza. Diceva, nella die artistiche (rivissute in un per- ottocentesco dell'artista in fuga e invocava ponti botteghe muri finestre pan- sonale "surrealismo domestico"). l'Africa: "Africa! Unica / mia alternativa..." Vita registrata da Alain Elkann, che "l'Africa è chine odori e colori un aspetto In quel minuscolo paese della pro- (in conclusione del Frammento alla morte, la cosa più bella che esista al mondo". Perché è nuovo, molto al di là della cartoli- vincia pisana fioriva la poco nota 1960). E incominciavano allora a muoversi "un continente preistorico"; perché il rapporto na cui spesso siamo abituati. Quel- combriccola Otto Club, detta così davvero gli scrittori italiani, in molti e spesso fra uomo e natura "non è mediato dalla storia". lo di Barbaro è anche un monito: dal numero dei suoi fondatori e proponendosi ai giornali come corrisponden- In tale dicotomia fra natura e storia incanalava attenzione, Venezia sta male, biso- componenti. Era ospitata nella ca- ti e reporter d'eccezione. Ha la fisionomia del la disperazione del viaggiatore da vecchio, de- gna aiutarla a sopravvivere a se stessa e alle nostre iniziative spesso sa, ancora inabitata, del maestro grande viaggiatore Alberto Arbasino; un cul- luso dalle due forme (storiche) sia del decrepito distruttive; Venezia è ancora tutta elementare; e così Claudio, mari- to globe trotter, dicono di lui. Viaggiatore Occidente sia di un modo primitivo recitato a da scoprire e il rischio è quello di nando al piano di sopra le ripeti- esotico è stato Tabucchi, partito dalla natia uso dei turisti. Nella sua lingua dimostrativa, e non fare in tempo. zioni di francese, perlustrava il sot- Pisa per trasformarsi in portoghese o in in- con sintassi ordinata, descriveva, per i lettori tostante cenacolo di ventenni let- diano. Lungo il Niger viaggia Gianni Celati, del "Corriere", lo spazio naturale, aggiungen- tori di libri del Mulino, appassio- che noi, vecchi lettori, siamo abituati a figu- dovi didatticamente il commento. Sempre nati di jazz e inclini a organizzare rarci in viaggio sì, ma verso la foce del Po, fra esatto, e consapevole, nel distinguere le cose vi- anche qualche festa attorno a un ste dalle emozioni che esse suscitano quando lo chiassoso canapè. le voci e le apparenze della nostrana pianura. spazio naturale diventa simbolico e metafisico: Fra gli Otto c'era Antonio Ta- E Africa era rimasta di Moravia, che l'at- a causa, spiega, della solita inclinazione "ad at- bucchi, che di quella precedente traversò quasi ogni anno dopo la prima sco- NOVITÀ generazione figura nel De viris il- perta del 1963 (assieme a Dacia Maraini e tribuire un significato a tutto ciò che non ne lustribus di laggiù come capofila. con l'accompagnamento di Pasolini) e ne ha". Il viaggiatore moraviano getta sugli altri, da buon razionalista, uno sguardo esterno. PELAGOS Proprio a Tabucchi la generazio- trasse tre libri. Il principale è Lettere dal n. 4 Esterno e giudicante fra due opposte alterità: la ne nuova, rappresentata ora da Sahara, raccolta dei reportage scritti per il RIVISTA 01 LETTERATURA Claudio Di Scalzo, invia con que- deserta natura e i circuiti commerciali dell'in- CONTEMPORANEA "Corriere della Sera" dal 1975 al 1981. È un E CREATIVITÀ sto libro nato nell'amicizia una bel libro: per consenso unanime, più caloroso dustria turistica. Senzja mediazioni, appunto. miniserie di immagini d'epoca Senza lo spazio sociale, nel quale invece - diretta da in quanti non amano il Moravia romanziere. UMBERTO PIERSANTI congiunte a foto di stati interiori e E un libro classico, perché appartiene a un al- tutt'una mescolanza e un meticciato - viaggia pp. 174, L 20.000 ricordi, che prendono la forma di tro tempo, a un Novecento già datato. Qui oggi, continua a viaggiare, Celati. un romanzo atonale e quasi steso Umberto Pieraanti possiamo rileggere Moravia già da posteri Lettere dal Sahara è uscito da Bompiani La forza dalla dispersione per passatempo, come con noncu- Fabio Dopiicher ranza. Un disincanto che però la- (come bisognerebbe sempre, per leggerlo con nel 1981 e non ha altre edizioni. Per farsene Muraglie verso Piazza scia trapelare il profondo affetto, serenità, secondo la Maraini). un'idea, può servire Una tribù consumata Nazario Sauro la delicatezza di una nostalgia mi- Racconta il suo amico, Enzo Siciliano, che dai turisti, articolo scartato e ora compreso Guido Garwfi - Poesie Acbiflc Setrao - Poesie surata, polarizzata sulle cose buf- Moravia "ripeteva spesso: Stendhal viaggiava nel volume postumo dei Viaggi (1994), testi Fdiciano Paoli - Poesie fe, le ingenuità, le venature mini- in Italia come noi possiamo viaggiare in Afri- a cura di Siciliano e Tonino Tornitore. Bianca GaraveOi me di un ambiente che a priori Il culto di lei non può stagliarsi a dimensione di Bianca Garavefli epos - e Di Scalzo ben lo sa - se Metauro 1995: Un premio non per l'autore e per pochi altri diari"; ma anche Barbaro "esperto per quattro poeti e alcuni inediti l'estroso autore genialoide ha rac- Fabio Punteria - Poesie suoi cari. Ma il segreto del libro è colto nell'album: splendide quelle Diario di Venezia", avendole dedicato tre Arnaldo Ederle - Poesie proprio qui. Tutte le scelte vanno dei due opposti occhi (a nord e a dei suoi libri di racconti e la mag- Fabrizio Marcucci Pinoli verso il privato: la navigazione at- sud), anzi tre (col soffitto), della gior parte dei suoi articoli, e aven- Invito a nozze veneziano Manuel Cohen torno a istantanee (cui questa re- sua casa, o la "sparata epistolare" do deciso una decina di anni fa - Gianni D'Elia: l'eredità censione è lieta di offrirsi a corni- del piccolo pistolero nell'asilo del- SARA MARCONI dopo aver viaggiato a lungo dietro degli anni giovani ce), comprese quelle "che non esi- le suore. Altrove, un paio di spic- al suo lavoro di ingegnere civile - Sabrina Berti stono ma che hanno impressiona- chi monografici dedicati a Lalo e di ritornare alla città lagunare che Ode all'amicizia to - e per sempre - la mia mente"; Nada - nella cui cucina, ai tempi l'aveva adottato bambino. Maria Lenti la forma confidenziale di un epi- Paolo Barbaro Sibille spiritate e mute del Riflusso, preparando il ragù Questo libro - che verrà presto Giovanna De Angeiif stolario, per di più dimezzato "incarnavo una specie di crepu- La città ritrovata. ripubblicato da Marsilio - raccon- L'eterno ritorno (mancano infatti, eccettuata la scolarismo rosso". E "scrivere, sal- Quaderni veneziani ta proprio il ritorno, lo spaesamen- Luce d'Eremo prefazione, le lettere di Tabuc- vare dall'oblio parti della vita dei to davanti ai cambiamenti, la me- Riflessione su una lettera pp. 206, fuori commercio mai spedita chi). In ciò Di Scalzo depone pre- miei genitori, piccole parti, è un raviglia per l'unicità della città, le Plinio Perilli liminarmente le armi, rinuncia a po' come viverle, di nuovo, al loro Consorzio Venezia Nuova, difficoltà e i ritmi diversi da reim- lo «cosmico' e poesia ancestrale ogni pretesa, per attestarsi sulla posto; ma quanta vita degli altri, Venezia 1997 parare. Poeti tedeschi d'oggi melodia da camera, intonata come foss'anche quella di una madre o Fin dalle prime pagine emerge Un francese a cui dobbiamo molto: su una chitarra di quelle antiche di un padre si può vivere con la let- la Venezia di Barbaro, fatta di co- Jean-Charles Vegliarne Il Consorzio Venezia Nuova è (a cura di Silvia Calizia) Intervista sezioni, strumento povero, e alter- teratura?". Non c'è risposta, e il alla sua ottava strenna natalizia. lori ("verdelaguna tra spume bian- ad Angelo Starnazza nativo - e anche intimo. sorrisino sprezzante che Claudio si Prima che ne venisse affidata una a che, verde-blu-giallo, verde-rosa. Marcello Fedoni Quanto ne risulta corre così autosorprende in una foto fra altri Barbaro ne avevano scritte Brod- Rinforza il tramonto, tutto a stri- Le stagioni dell'anima dritto nel centro di quella che Saba pittori locali (ma gli è rimasto in skij, Chastel, Sinopoli, Brodkey, sce; arancione, viola") e di contra- avrebbe forse potuto etichettare fronte un moscone) vale solo ad Acheng, Riotta e Matvejevic: uni- sti, sospesa tra muri antichi caden- come "narrativa onesta". E pertan- ammonirlo che "l'arte è esplosa, è co comun denominatore il tema, ti e intrisi d'acqua e nuovi telefoni- to quel microcosmo che, di suo, diventato un universo in continua Venezia. Ma tant'è, la brevissima ni onnipresenti, tra turisti "Furie non ha quasi la forza di sostenere espansione e moltiplicazione e presentazione dell'iniziativa ricor- di ogni paese" e commercianti ligione, la poesia, l'amore, l'amici- meglio: intollerante, come ogni in- ghera, con i suoi alberghi eleganti, Resa dei conti con il tempo zia), senza peraltro disdegnare dividuo dedito all'arte in fondo de- il suo mare eloquente, gli ingre- aspetti più intimi o quotidiani, co- ve essere) nei suoi giudizi, ma al- dienti in fondo tipici di una Liguria me il cibo, i soldi, i viaggi, la moda, trettanto di frequente la si scopre che si dimostra per i nostri scrittori L'ultimo romanzo e un autoritratto è quel misto di durezza e tenerezza capace di vera dolcezza nei con- inesauribile serbatoio poetico) si che tutto pervade e che in un certo ROSSELLA BO fronti di circostanze e persone a lei avvicendano, con un montaggio al- senso costituisce una delle cifre più più o meno prossime: non solo, ternato quasi cinematografico, le caratteristiche dell'artista di cui so- quindi, nei riguardi di quella folla vicende della stessa Lalla, villeg- interiore di una persona alla quale no espressione. Si legge infatti, nel Lalla Romano di amici, viventi e non, che si affac- giante insieme ad Antonio Ria, e il destino ha concesso di attraversa- capitolo intitolato La morale, i sen- cia con piacevole vivacità in queste quelle di un amatissimo zio mater- In vacanza con re un arco di tempo assai consisten- timenti: "Soltanto le persone che pagine, ma anche di creature ed no della scrittrice, insegnante lui il buon samaritano te, e che ha saputo viverlo con sono capaci di durezza, sono capa- eventi appena sfiorati. pure: Alessio Peano, uomo dagli grande coerenza emotiva e intellet- ci di tenerezza. Gli altri sono molli. pp. 100, Lit 24.000 In vacanza con il buon samaritano "occhi ardenti, il viso magro da tuale. Ciò che sorprende in questa Perciò non è tenerezza, è mollez- assume invece la dimensione tem- arabo"; "morto giovane per un ma- Einaudi, Torino 1998 lunga intervista-confessione, nel za". Di certo Lalla Romano non co- porale come categoria narrativa le spaventoso di cui si faceva gran corso della quale si ragiona su temi nosce questa "mollezza": è spesso dominante: sullo sfondo di uno mistero". Va ancora sottolineato di carattere universale (l'arte, la re- determinata, quasi intransigente (o spazio condiviso (la città di Bordi- che anche nel parallelo svolgersi di Lalla Romano queste esistenze, ricucite attraverso L'eterno presente immagini, testimonianze, fatti quo- tidiani e risvolti artistici, il Tempo a cura di Antonio Ria torna a essere materia di inesauribi- pp. 160, Lit 16.000 le riflessione: strumento conosciti- vo, tanto che apprendiamo come Einaudi, Torino 1998 l'autrice ammetta di aver mutato, nel corso degli anni, il proprio pun- In questo inizio d'anno Lalla Ro- to di vista sulla storia. mano si concede ai suoi lettori con "La leggevo come un presente un duplice approdo in libreria - un immobile. Adesso la considero in- nuovo, breve romanzo e un più vece 'nel tempo'. Il senso della vita - corposo autoritratto, concepito scrive infatti Lalla Romano - si com- sotto forma di serrato colloquio pie, per ognuno, nel tempo che ci è con Antonio Ria, personaggio di In stato dato". Il romanzo, in cui il suc- vacanza con il buon samaritano e cedersi di passato e presente possie- curatore negli anni trascorsi della de il ritmo naturale e dialogico delle pubblicazione di numerosi testi onde marine, così come auspica la della scrittrice e di volumi a lei de- scrittrice ("Vorrei che il mio roman- dicati. Nella loro intima contiguità, zo avesse il rumore del mare"), va queste opere offrono l'immagine di dunque compreso all'interno di un'autrice, di una persona, profon- questa prospettiva, e la scrittura damente occupata a fare i conti con biografica che lo caratterizza viene il Tempo. Nell'affrontare il libro- ulteriormente trasfigurata dal signi- conversazione di Lalla Romano, si ficato della parabola evangelica cui è affascinati dalla sensazione di po- allude il titolo del volume: quella del ter seguire il percorso esistenziale buon samaritano, citata integral- di chi ha compreso la bellezza e in- mente nel testo e di cui l'autrice sot- sieme la paradossalità dell'esisten- tolinea la profonda ironia, la portata za umana, la necessità di rivendicar- rivoluzionaria così come l'intensa si a se stessi, di appropriarsi della affettività che contraddistingue al- propria essenza in quanto calata cuni dei personaggi che agiscono nel tempo vitale che ci viene con- sulla scena. cesso: considerando che ciò che re- Ironia, capacità di donarsi, amo- sta dietro di noi è oblio e notte e si- re come gratuità e "mutuo soccor- lenzio se non l'abbiamo fatto no- so", rincorrersi e liquefarsi del stro nell'6/c et nunc, e che non è le- tempo, unitamente a una certa ten- cito vivere accampando pretese denza al discorso gnomico, si pro- sull'aldilà, ipotizzando ricompense pongono come denominatori co- o punizioni finali. muni di entrambi i volumi, desti- Neil 'Eterno presente il tempo si nati a dialogare fittamente tra loro, fa dunque argomento: sull'orizzon- come suggerito anche dall'ideale te di una privatissima assiologia le corrispondenza fra le prime battu- due direttrici della sincronia e della te del romanzo (Carlo Ossola diacronia dialogano continuamen- all'autrice: "Felice te, che hai potu- te, a volte annullandosi e dando to raccontare tutto!"; replica di luogo all'impressione di un'eter- Lalla: "Oh no"! I momenti più nità in cui tutto si corrisponde, a preziosi li ho tenuti in serbo, e for- volte alternandosi per consentire al se per sempre! ") e quella finale, la- lettore di penetrare più da vicino pidaria e liberatoria dell'Eterno l'evoluzione del complesso mondo presente: "Ho detto tutto".

gallo al camaleonte, dallo squalo al- stiche che rifa il verso a generi narra- è il racconto sulle lumache, che pren- sentimentalismo o stucchevolezza, Mondo lo scorpione; in realtà il protagoni- tivi o cinematografici (il western nel de spunto dal loro essere animali er- che peraltro sono tenuti lontani an- sta è in un certo senso sempre lo racconto sullo scorpione, il polizie- mafroditi, anzi "ermafroditi insuffi- che dal linguaggio secco e limpido, ghiro stesso personaggio, Viskovitz, alle sco-thriller in quello sul cane); e infi- cienti" e, in minor misura, dalla loro arricchito da un'abbondante termi- prese con le difficoltà della vita. Al- ne "lo sguardo sub specie animalium lentezza: dopo varie vicissitudini, do- nologia biologica. GUIDO BONINO tri personaggi ritornano nei vari rac- alla condizione umana". Si potreb- vute appunto alla sua lentezza, Vi- Per molto tempo nella letteratura conti, ogni volta sotto forma di un be anche pensare che quest'ultima skovitz-lumaca scopre, tra la ripro- si sono usati gli animali come sempli- diverso animale: Ljuba, bellissimo categoria comprenda in realtà tutti i vazione morale di tutta la comunità ci maschere per esprimere massime Alessandro Boffa oggetto del desiderio di Viskovitz; racconti. Anche nel risvolto di co- delle lumache, di non essere affatto morali che riguardano l'uomo. In Jana ("la femmina più brutta e de- pertina si dice che "è la condizione insufficiente, e di potersi auto- tempi più recenti alcuni scrittori han- Sei una bestia, Viskovitz primente della comunità, la più te- umana, in tutta la sua dignità e sco- fecondare dando origine a una pro- no fatto uno sforzo per parlare di per- pp. 141, Lit 19.000 diosa e sciocca"), di cui spesso Vi- stumatezza, a essere rappresentata genie di altri Viskovitz a lui (lei) iden- sonaggi non umani in termini non skovitz si'deve accontentare; Zuco- attraverso queste esilaranti meta- tici. Un altro esempio è il racconto umani, o almeno non troppo umani, Garzanti, Milano 1998 tic, Petrovic e Lopez, che a seconda morfosi". Questa chiave di lettura borgesiano su Viskovitz-ghiro, tutto come nel caso delle Cosmicomiche e delle occasioni sono amici, parenti o mi sembra però un po' riduttiva. basato sulla potenza dei sogni. Di di Ti con zero di Italo Calvino. Certa- Sei una bestia, Viskovitz è il primo avversari di Viskovitz. L'esercizio di leggere un racconto fronte all'inventiva che Boffa mostra mente il Viskovitz di Boffa è molto libro di Alessandro Boffa, e ha già Ermanno Paccagnini (in una re- di ammali come se parlasse di uomini in queste storie, la morale che se ne più "umano" del Qfwfq di Calvino ricevuto numerose recensioni favo- censione sul "Sole-24 ore") ha sud- è fin troppo facile, e probabilmente è può ricavare dall'applicazione alla (anche nelle sue storie d'amore per revoli. Si tratta di una raccolta di diviso i racconti di Boffa in tre cate- sempre legittimo. Ma nel caso del li- specie umana sembra ben povera co- Ljuba, che pure ricordano parecchio venti brevi racconti su animali, tutti gorie: il breve divertissement basato bro di Boffa, così facendo si perde sa. La crudeltà e il pessimismo che quelle di Qfwfq), ma non credo che molto divertenti, nonostante la vi- su una singola trovata, come il rac- forse di vista ciò che è più interessan- spesso permeano questi racconti, più questo ci debba indurre a leggere le sione generalmente pessimistica e conto sulle difficoltà di un pappa- te, ovvero il gioco di intelligenza che che un ammonimento per gli uomi- sue vicende come se costituissero de- crudele del mondo e della vita. Ogni gallo nel dichiarare il proprio amore si sviluppa in ogni racconto a partire ni, sembrano essere un espediente gli apologhi morali. Molto meglio gu- racconto è dedicato a un animale di- a una pappagalla che risponde solo da una particolare caratteristica narrativo che serve a dare vivacità al stare l'ingegnosità e la brillantezza verso, dall'alce al verme, dal pappa- ripetendo le sue ultime parole; il pa» dell'animale in questione. Esemplare libro e a scongiurare ogni pericolo di della costruzione narrativa. Fifth (Coda II Tomo I) sono usciti vincitori o finalisti. La bre- Cremonini; racconto con due punti tipico della narrativa meridionale, che dell'enfasi conosce i lato de- \ a cura di Andrea Demarchi ve premessa, di Brunetto Salvarani, di vista, di moglie e marito, ma il ma- di cui si ritrovano vari tratti persi- bole. pp.233, Lit 22.000 andando oltre le considerazioni uffi- rito è un giocatore irriducibile: ecco il stenti: dalla propensione al dialet- (L.D.F.) | Transeuropa, ciali sulle caratteristiche di un premio tema fosco dell'azzardo dostoev- to all'uso impietoso dei quadri di I Ancona 1997 ispirato al nome del concittadino illu- skiano immesso nella casalinghitudi- famiglia, là dove il microcosmo ri- stre, tocca un punto vero e interes- ne, con un effetto di tranquilla, certis- specchia e concentra le modalità Decalogo Usciva un anno fa Coda, antolo- sante, e giustifica bene il libro, là do- sima disperazione. e tortuosità del vivere sociale. Fofi a cura di Arnaldo Colasanti gia proposta da Silvia Ballestra e ve accenna alla fine della "difficoltà (L.D.F.) si richiama a Pirandello; ma sem- pp. 189, Lit 20.000 Giulio Mozzi, che riprendevano il di narrare"; fine di una sensazione bra di incontrare, in certe scene di Rizzoli, Milano 1997 diffusa di "impotenza delle strategie I progetto generazionale di Pier Vit- vita, anche la mano di Matilde Se- torio Tondelli. Ora Andrea Demar- narrative". È subentrato invece, pos- Luna nuova rao; e più episodicamente, in Dieci scrittori raccontano i dieci siamo aggiungere, il diffuso convin- chi, amico e collaboratore delia a cura di Goffredo Fofi, qualche pagina femminile, il gusto comandamenti, si legge in coperti- cimento, oggi, che raccontare sia un Ballestra, ha curato questa nuova pp. 209, Lit 25.000 di Sciascia per l'indagine d'archi- na. Sono nell'ordine Aurelio Picca, diritto accessibile a tutti. Con risultati Coda, seconda raccolta di narra- Argo, Lecce 1997 vio e lo scavo nella storia sepolta. Antonella Anedda, Linda Ferri, disomogenei per qualità, ma signifi- I Gli autori, tutti di grande leggibi- Rocco Carbone, Luca Doninelli, tori esordienti e ventenni: "under cativi sempre del mutamento cultu- 25" è ancora la sigla di richiamo Sono quindici racconti, di altret- lità, sono Alajmo, Attanasio, Ben- Carola Susani, Sergio De Santis, rale. Da Carpi vengono racconti di (lanciata da Tondelli nel 1987). So- tanti nuovi scrittori del Sud, scelti fante, Colaciura, Capraro, Cono- Pia Pera, Laura Padani, Erri De Lu- no sei nomi da ricordare: Omar ca: tutti nati nello spazio di una ge- Cerchierini, Tommaso Leoni, Silvia nerazione (fra il 1950 di De Luca e Magi, Giulio Milani, Stefania Olivie- il 1965 della Susani), tutti già cono- ri, Mirko Romano. Ciascuno com- pare con uno o più pezzi ed è pre- Mentre sentato da una scheda critica e Stranieri a Roma biografica. Ne risulta un gruppo di BRUNO CONTE giovani (si può dire?) normali, con È uscita la prima opera narrati- regolari studi umanistici a Bologna Bruno Conte, nato a Roma nel 1939, artista figurativo, scrittore e poeta, ha ora va di Simona Cancellata, nata a o Torino, Pisa, Ferrara: maturità Roma nel 1957, sceneggiatrice classica e poi lettere all'università, pubblicato, sotto il titolo Estremi e con una nota critica di Gio Ferri, una serie di per la televisione e autrice ra- o lingue (Magi), filosofia (Olivieri), trentaquattro brevi testi (quasi) narrativi. Ne proponiamo uno. diofonica e teatrale. Si intitola legge (Leoni), scienze politiche Radicchio, . Ventidue (Milani). Hanno alle spalle vite bre- Mentre sussurra al telefono, alle 11 di sera, altrove il terreno smotta nella notte e storie pungenti di stranieri a vi e brevi percorsi, che sono so- Roma (e/o, Roma 1998, pp. prattutto percorsi di formazione sui viene inghiottito nel terrore di un torrente. 133, Lit 22.000). libri. Daremo dunque per scontati Mentre si allaccia una scarpa, alle 11 di mattina, trovando un appoggio tra la gen- gli influssi letterari. Non è scontata te che scorre, invece la bravura, davvero notevo- sciuti, con l'eccezione dell'esor- le in alcuni/nel fabbricare il testo, altrove sul convesso di una duna un rettile disperato dal nessuno circostante spa- diente De Santis, e alcuni afferma- governare il proprio strumento. Il lanca le fauci al cielo assolato. ti. Questa infatti è un'antologia bel- racconto di Leoni, Verso Volterra, Mentre gli cade la gomma da cancellare dal tavolo oblungo della sala delle riunio- la e ambiziosa, senza acerbi speri- bizzarro incrocio fra il tema onirico mentalismi. Ciascuno qui resta del viaggio agli inferi e il recupero ni, alle 10 di mattina, quando la luce riflette stagnante sulla superficie del tavolo, fedele alla sua cifra, dal minimali- di un'espressività linguistica d'altri altrove una cascata d'acqua strapiomba tra alberi sfrondati a braccia levate sca- smo elegante di Carbone al provet- tempi (alla maniera di un Dossi o di to mistilinguismo della Padani. Cia- un Imbriani), ha già entusiasmato vando la roccia. scuno racconta a suo modo storie Barilli. Ma è sorprendente anche Mentre legge in un libro, alle 3 pomeridiane, la descrizione di un prato, moderne. Ma l'arcaico rimando Cerchierini nel raccontarci a due altrove un prato desolato rimane attento, come se si sentisse descritto in ogni ca- scritturale non resta inerte e, per il voci un tragicomico amore (in Ses- lettore, sposta il punto di vista, crea so! Sesso! Sesso!, su modello ar- pello d'erba. un attrito. Arnaldo Colasanti chiude basiniano). E Olivieri quando (pen- Mentre mischia in un bicchiere latte e menta, quasi alle 6 del pomeriggio, seduto la raccolta con una specie di undi- sando a Carver) lascia presagire, al bar di Piazza del Lauro, cesimo racconto, La vita è altrove, da indizi minimi, crepe catastrofi- riflessione sul senso delio scrivere. che nel quotidiano adattamento. altrove, nella compatta profondità della fossa oceanica, un esilissimo gambero Il letterato Colasanti (quarant'anni, Sanno come si scrive, questi gio- diafano punteggia appena col suo percorso il velo di melma. vicedirettore di "Nuovi Argomenti") vani, e il loro problema sarà, sem- Mentre raggiunge, con una certa titubanza, in un dato momento lambito da è il più esplicito, quasi imbarazzan- mai, cosa scrivere. Per ora sono te, nel far domande a Dio circa il attenti a ritagliarsi porzioni esatte un'ora, quell'altra mano"eh e sembra ritrarsi, male di vivere ("perché consenti di realtà comportamentali, senza altrove, in un microabisso così irraggiungibile accanto, sfrecciano nel loro vuoto, tutto questo") e nel sovraccaricare sociologismi né psicologismi. Il la letteratura assegnandole un curatore Demarchi, piemontese di seguendo una biellisse divergente, due punti senza nome. compito riparatore: "La letteratura Chivasso, trentadue anni, due bre- Mentre posa lo sguardo, in un'ora X, sul profilo controluce, da cui attende una ri- può concedere pace e congedo al vi romanzi già pubblicati, introdu- sposta in forma di parola, in un'attesa che sembra pesare, nulla umano". Gli altri conservano ce il volume con sobrietà e passio- fisionomie proprie, e avranno forse ne. Si capisce che gli sta a cuore il altrove, a una lontananza astratta oltremente, il peso pressato di un grigio sferico altre idee di letteratura. Ma il male progetto complessivo, il lavoro in assume senza incertezze il proprio schiacciante processo cieco. è davvero il filo conduttore della comune. E ii ricordo di Tondelli, raccolta. E s'intenda anzitutto la con la sua presa sui ragazzuoli di da Estremi, Anterem, Verona 1998, p. 38 materialità del male: penuria e mor- provincia, lo spolverino bianco, la te e distruzione dei corpi per lenti pratica di una scrittura certificata morbi o traumatici eventi, con il dalia vita. corredo psicologico di solitudine e LIDIA DE FEDERICIS paura. Ogni racconto, sotto eti- gente comune, in stile semplice. e introdotti da Fofi, il quale nella scenti, D'Ambrosio, De Santis, Mi- chetta biblica, raffigura esseri Questi narratori della pianura, di sva- prefazione spiega il progetto - ri- nervini, Notari, Pascale, Piccolo, umani alle prese con errori senza riate età e professioni (uno insegna, cercare e ritrovare, se c'è, una Taiuti, Torre, Venezia; sono sicilia- Sabina Cremonini, rimedio; e l'ultimo, di De Luca, in un altro è in officina), raccontano sto- specificità della letteratura meri- ni, campani e pugliesi; uomini e forma di lettera dal carcere di una Gabriella Maleti, rie con protagonisti qualsiasi e in dionale - e ne indica le ragioni donne, poche le donne; con me- brigatista irriducibile al marito che Francesco Martini, ambienti alla buona, una scuola, una non solo letterarie. Si tratta infatti, stieri svariati e in genere oscuri, desidera staccarsi da lei e dal pas- Claudio Mauri, casa lontana dalla corriera, una peri- per Fofi, di far sentire (se c'è) la spesso nella scuola. Ma parecchi sato, usa la "donna d'altri" come Mario Menziani feria ex campagna. E per sfuggire resistenza della cultura meridio- di loro già sono noti per aver pub- straordinaria metafora del mondo Li chiamerò più tardi alle strettoie della rappresentazione nale al modello "emiliano-torine- blicato libri e non inosservati: co- di fuori; e della sua estraneità - e altri racconti usualmente realistica scartano non se", al "modello di sviluppo eco- me Marcello Benfante, Francesco "una casa, un salario, le ferie, il vo- pp. 107, Lit 20.000 tanto verso il lirismo poetico, quanto nomico agnelliano o emiliano"; di Piccolo, Domenico Conoscenti, to" - al sogno di sangue della pa- Diabasis, ai bordi di una realtà che sconfina in far luce su diversi modi di stare al Maria Attanasio (l'archivista, ap- lingenesi (misticismo, terrorismo). Reggio Emilia 1997 mania o in fantasia. Si distingue dagli mondo. L'intento polemico e il punto), e il giornalista Roberto La vita qui è crudele; e anche la let- altri, per la materia storica, Il giovane convincimento populistico e po- Alajmo che qui compare con un teratura vuol essere letteratura del- Viene dal cuore emiliano della tenente, episodio della Resistenza veristico avranno forse guidato bel pezzo in cui gli effetti a sorpre- la crudeltà. Posto di fronte alla ta- provincia, narrativamente (come si rievocato da Martini, che ridisegna l'ottimo lettore che è Fofi nella se- sa nascono dall'economia crona- vola dei valori religiosi, questo sa) feconda; viene dall'idea di una sul filo della pietà civile, in una spe- lezione di questi pezzi, centrati in- chistica dei mezzi narrativi: La fa- gruppo di scrittori ne ha dato una "biblioteca padana" (come si legge cie di stilizzato santino, un repertorio fatti su una tradizionale ricerca te- mosa rivolta del cani in Sicilia, lettura elementare e fondamentale: in copertina) questa raccolta di cin- di scene truci. Invece la vena della matica più che su forme innovati- cronaca straordinaria perché, no- torna in mente "l'uomo al punto", que racconti inediti, che, avendo nota (in letteratura) follia padana flui- ve. L'insieme risulta in linea con nostante le aspettative innescate minaccioso titolo secentesco. concorso al premio "Arturo Loria sce a vista nel bel racconto che apre un realismo, pronto sempre a ri- dal titolo, non vi succede niente. (L.D.F.) 1997" indetto dal comune di Carpi, il libro e gli dà il titolo, della vincitrice voltarsi in surreali esiti grotteschi, Malizia di scrittore, e di giornalista garetta all'angolo della bocca, im- gentiluomini che abbiano ancora e lo sta leggendo !.. .Tra l'altro aveva Una donna arguta permeabile con la cintura stretta, le patrie lettere". due bellissimi occhi grigi". Grazia capelli neri sugli occhi, non faceva Perché insistere su valori come lettrice della "Voce" di Montanelli nulla per smentire. l'educazione, la gentilezza, il gala- e appassionata "pidiessina", che si contro il cattivo gusto Chi leggerà il primo volume dei teo, la cortesia, l'old fashioned, da definisce "grilla (o grulla?) parlan- GIANNI RIOTTA suoi scritti critici, Scompartimento parte di una scrittrice "estremista"? te". Grazia che si nomina poliziotta per lettori e taciturni, edito da Fel- Perché detestare la "stroncatura"? delle buone maniere a Milano, e re- trinelli, a cura di Roberto Rossi, Perché Cherchi era persuasa che il darguisce giovanotti malmostosi, diali segni di lapis, Stefano Benni Grazia Cherchi con introduzione di Bellocchio e discorso della cultura, soprattutto il aiutando un'arzilla vecchietta. "Ma scherzò: "Ti eri addormentata?". prefazione dell'amico prediletto discorso della narrativa, fosse dialo- lo sa che in soli cinque minuti ha Scompartimento Quando usavo vocaboli obsoleti Giovanni Giudici, scoprirà una go tra uguali, autore e pubblico, detto ventidue volte 'cazzo'?. 'Ma per lettori e taciturni. come "giovanotto" o "paletot", ri- donna diversa, gentile, arguta, col- con il testo a fare da mediatore. La lei che cazzo vuole?', mi ha sbraita- Articoli, ritratti, interviste deva: "Solo tu e la Cederna amate tissima, che leggeva un libro al forzatura del dialogo, la prevarica- to. 'E siamo a ventitré'". parole del genere ormai". a cura di Roberto Rossi giorno, senza steccati di lingua, zione, l'arroganza volgare, è quindi Il libro vi appassionerà e diver- Lu Benni a dedicarle la poesia cultura, fede politica. la vera dissonanza. Grazia la pensa- tirà, ma io l'ho chiuso con rimorso. pref. di Giovanni Giudici "Grazia ha telefonato: / 'Final- Giudici, che pronunciò l'orazio- va come Kundera: il cattivo E evidente, e lo proveranno gli al- introd. di Piergiorgio Bellocchio mente mi hai mandato / un vero ne funebre per Grazia, in un deso- gusto è violenza. tri volumi di scritti della Cherchi in preparazione, che Grazia è stata pp. 285, Lit 20.000 una delle più serie critiche del do- Feltrinelli, Milano 1997 poguerra italiano. Più colta, intelli- gente e attenta ai cambiamenti di Non è facile recensire il libro, tanti più celebri di lei. La sua gene- postumo, della propria migliore rosità, regalare agli altri tempo, ci- amica. Non è facile perché avanza- tazioni, editing, lavoro di redazio- no i dubbi: mi farà velo il calore, la ne, meriti, ci ha impedito di veder- nostalgia, il ricordo? Sarò indul- lo quando era in vita e dargliene at- gente, raccomanderò ai lettori e al- to come meritava. le lettrici un libro così così, solo Neppure gli amici più cari sep- per affetto? pero che stava morendo. "Non di- Incertezza ancor più radicata se sturbiamo gli scrittori, devono la- l'amica in questione è Grazia vorare", disse morendo a Vincen- Cherchi. La critica, editor e scrit- zo Cottinelli. Era già agonizzante e trice mancata nel 1995, ugualmen- mi dava appuntamento per lavora- te severa con amici e avversari, re insieme: ignaro, le inflissi al te- spietata nel giudicare aggettivi e lefono la lettura del capitolo scrit- avverbi, ruffianerie e viltà, igno- to per il romanzo a quattro mani ranze e arroganze. Grazia era la co- con Eco, Pontiggia e Tabucchi. scienza delle lettere italiane, "Zari- Critica della destra, Grazia na" l'averi battezzata Geno Pam- Cherchi si rivela in queste pagine paloni. Con gli amici era durissi- corrosiva anche per la sinistra, le ma. Quando accettava di fare da sue lungaggini e ipocrisie. Ogni ri- editor, la sua severità era tale che, ga cela una domanda: perché sia davanti a una pagina senza i mici- Franco Fortini che Cesare Cases dichiarano, tra i rimpianti, di non avere imparato l'inglese? Tic lin- guistico o non piuttosto rammari- co di sentirsi tagliati fuori dalla più tumultuosa civiltà del presente? La chiave del libro sta in una straordinaria risposta di Cesare Garboli, a proposito di Flaiano: "Flaiano è in anticipo sull'oggi so- prattutto nel negativo, nella dia- gnosi di uno stato di putrefazione. Ma la cosa difficile è essere in anti- M&B Publishing cipo nel positivo, in ciò che di buo- no non si vede ancora". Garboli P.zza Aspromonte 26 Milano dice bene: è comodo attaccarsi al Tel 29529042 Fax 29529030 buono del passato. Difficile è scommettere sul futuro, intrave- Mussolini e il derne le potenzialità e speranze. I sionismo profeti da talk show abbondano. I Furio Biagini veri saggi scrutano il futuro, incu- Pag. 200 Lit. 25 000 ranti dei ricchi premi e cotillon. A questa specie apparteneva l'a- Psicologia dei Popoli mica perduta. Bene ha fatto Feltri- Gustave Le Bon nelli a cominciare il lavoro di rac- Pag. 160 Lit. 15 000 colta dell'opera militante (ma nelle future edizioni si dovranno elimi- La scuola moderna romanzo / asciutto e stringato' / lato piazzale milanese, in un giorno Scompartimento per lettori e taci- nare i refusi, due volte "Gutem- Grazia, da mesi di dirtelo tento, / qualunque d'estate, ricorda l'amica turni è ricolmo di citazioni, diverti- berg", "bersagio", "Roberto Ron- Francisco Ferrer era la lettera d'accompagnamen- con etica brechtiana: "Come dopo menti, aneddoti. Mi viene da chia- chey", "Renzo Ciafanelli", l'indice Pag. 144 Lit. 15 000 to". Benni disegna la gioia che era una sconfitta (...) anche all'indoma- mare Grazia al telefono (andava a dei nomi impreciso: l'autrice dete- lavorare con Grazia, tagliare, ri- ni della morte di Grazia Cherchi dormire tardissimo e il fuso orario stava gli errori). "Cherchi col Kap- In difesa del flettere, lucidare, smontare, ragio- sentii che il miglior modo in cui i Milano-New York coincideva con pa?" chiede una centralinista. "No, proporzionale nare sul testo, senza tartufismi, suoi amici potessero onorarla sa- le nostre abitudini): "Ti rendi con- come Cossiga senza K" si diverte senza ideologie, senza patemi. Alla rebbe stato il comportarsi come se to di quanti giornalisti pelandroni Grazia. Ciao carissima giovanotta: Vittorio Valenza fine della giornata restava in terra Lei ci fosse ancora". Notate la "L" ruberanno, a man salva, le tue cita- vado a leggermi quel po' po' di libri Pag. 224 Lit. 35 000 un rotolo di carta straccia e lo si maiuscola. Giudici e Cherchi, amici zioni?". che consigli nel tu© Scompartimen- buttava via scherzando, "Brutti da sempre, si davano del lei. "E poi la chiamano industria cul- to per lettori e taciturni. Lettrice lo Stalin tempi per i filologi". A cena, al ri- La vulgata parla di una critica fa- turale. Dove sia in tutto questo l'in- eri, eccome. Taciturna, grazie al La dittatura del storante la Fenice di Venezia, Gra- ziosa, ma la persona che esce dal dustria e dove sia la cultura, io non cielo, no. E se fa freddo dalle tue proletariato zia discettava col proprietario sul lavoro di Rossi è più simile alla ve- lo capisco proprio"; "Nonostante i parti, non scordare il paletot. gusto di certi rosolii e lui, colpito, A cura di F. Capelli ra Grazia della caricatura in corso suoi giochi, le sue esibizioni di fa- le regalava un paio di orecchini. nelle cronache letterarie. Grazia di Pag. 350 Lit. 35 000 tuità, Arbasino è scrittore di molta Nella vulgata dei giornali, Grazia sinistra, ma seguace del "gentiluo- serietà"; "Non avere un pensiero e Cherchi era rimasta invece la fon- mo" Geno Pampaloni. Grazia che saperlo esprimere, è questo che fa Guida alle elezioni datrice, con Piergiorgio Bellocchio annota: "Da Feltrinelli è riapparso di uno un giornalista" (Kraus). Di- comunali e Goffredo Fofi, della rivista "Qua- Breve lettera di un lungo addio di derot che raccomanda un poverac- Riccardo Rudelli derni piacentini", all'alba della Peter Handke, che con questo ro- cio, bisognoso di 25 luigi, permet- Pag. 160 Lit. 17 000 nuova sinistra. In particolare la ma- manzo lasciò, buon per lui e per tendogli di pubblicare una stronca- drina della rubrica di libri, "Da leg- noi, lo sperimentalismo avanguar- tura delle proprie opere. Grazia Distribuzione: gere da non leggere". Insomma una diero". Grazia lettrice di Frutterò che spia un uomo in metrò, "un MIDI libri critica militante di sinistra, dura e & Lucentini e convinta che Alber- maschio adulto... non con la 'Gaz- spigolosa: immagine che Grazia, si- to Arbasino fosse "uno dei pochi zetta dello sport'... ma con un libro, stantemente) documentata dal Lu- torità antiche o coeve, in cui i poeti Fedeli al canone zi degli anni ottanta-novanta, dal corrispondevano in versi e per le ri- grandissimo Caproni dei "libretti" me (opportunamente la scuola sici- Scrittura e o dall'ultimo, eccezionale Giudici; liana e lo stilnovo sono rappresenta- con le dovute eccezioni pazienza, dunque, se non ci saran- ti nell'antologia di Segre e Ossola preghiera no autori come Cesare Viviani o anche dalle "tenzoni", dai sonetti di VITTORIO COLETTI EDOARDO ESPOSITO Eugenio De Signoribus. corrispondenza, segno di una circo- Ma, sul Novecento, ci dovremo lazione della poesia e di un riciclag- lasciare qualche novità, come quel- tornare alla pubblicazione del volu- gio dei suoi temi e dei suoi materiali Antologia della poesia Mario Luzi la del "minore" Ser Giacomo da me ad esso dedicato. Qui invece re- oggi impensabile). italiana Lèona, neoassunto nel repertorio sta da dire qualcosa sui commenti ai Nella sua prefazione, poi, Ossola La porta del cielo. voi. I: Duecento-Trecento della lirica medievale, o la grande testi. Preceduti da precise note in- ha provveduto a mostrare come Conversazioni diretta da Cesare Segre ospitalità data alla poesia trecente- troduttive e corredati da schede questa tendenza a tornare sui suoi sul cristianesimo metriche e storiche, i componimen- prodotti, a citarsi e riutilizzare e Carlo Ossola sca, oltre Petrarca; in particolare, il a cura di Stefano Verdino Boccaccio lirico, i testi della "poe- ti antologizzati sono sottoposti a un schede e schegge, suggestioni e in- pp. LXXI-1062, Lit 120.000 sia per musica", poeti come Nic- fittissimo commento che dà ampio tuizioni di predecessori e contem- pp. 168, Lit 30.000 Einaudi-Gallimard, colò de' Rossi o Antonio da Ferra- rilievo, tra l'altro, all'inter- e all'in- poranei resti a lungo, e in qualche Piemme, Torino 1997 Casale Monf.to (Al) 1997

Attesa da tempo e da molti, esce finalmente (col primo volume dedi- Ciò che mi appare più intenso e cato al Due-Trecento) l'antologia autentico del cristianesimo di Ma- della poesia italiana diretta da Cesa- Il CD ROM dell'Indice rio Luzi, così come ce lo trasmetto- re Segre e Carlo Ossola per Einaudi- no queste pagine di riflessione, e Gallimard. Con direttori così auto- si aggiorna e vi dà appuntamento che mi sembra importante mettere revoli (che si sono a loro volta avvalsi anzitutto in luce, è la "naturalità" di dei migliori specialisti dei diversi au- un'esperienza; che è, certo, espe- tori antologizzati) e una collana (la al prossimo Gennaio 1999 rienza di fede e scelta "ideologica" "Plèiade") tanto prestigiosa, nes- di campo, ma che nasce e si sostan- suno si sarebbe sorpreso né scan- zia nella quotidianità del vissuto e dalizzato di una presa di posizione dei rapporti umani, e che prima e al radicale che selezionasse fortemen- di là di ogni razionale convinzione e te, tra i testi oggetto d'antologia, del dogma pone il problema quelli davvero canonici o addirittura dell'amore: "Il cristianesimo è stato proponesse un nuovo canone. prima di tutto un'ammirazione e Diciamolo pure: glielo avremmo v una imitazione di mia madre. Io so- consentito. Nel momento in cui no entrato per quella porta, che era una semplificazione (e cioè un'in- una porta naturale, ma anche già se- terpretazione più restrittiva) del lettiva"; selettiva perché ella non canone scolastico sembra immi- era "una attivista della fede, ma ave- nente, non foss'altro per far posto a va un senso pieno della carità, che nuovi e più recenti componimenti entrava nella sua prassi cristiana in e autori (il famoso problema del P modi continui quanto discreti". E Novecento...), chi meglio, per re- l'amore, la carità, si fanno cardine, stare a questo volume, di Cesare pietra angolare di tutto l'edificio. Segre, il maggior conoscitore della Per Luzi, che il diavolo e l'inferno nostra letteratura medievale, esistano o che in senso letterale deb- avrebbe potuto avventurarsi in ba essere intesa la resurrezione dei un'opera di disboscamento e ma- corpi non sembra avere importanza gari di apertura di nuovi sentieri? determinante, né come decisiva si Da chi avremmo accettato con più pone per lui la questione del pecca- riverenza e fiducia una scelta tra i to originale. E gli autori prediletti poeti del Due-Trecento che, ponia- sono Agostino e Pascal e Mauriac, mo, avesse dato a Cino da Pistoia, "nella linea dell'agostinianesimo gran mediatore tra lo stilnovo e Pe- La nuova edizione (versione francese, abbastanza contrapposto trarca e quindi precoce maestro al cattolicesimo italiano, che, esclu- della lingua poetica poi dominante, per Windows) conterrà tutte le so il Manzoni, è più pasquale, meno anche lo spazio che altre ragioni problematico e meno interiore". Ne hanno voluto, che so, per Girardo deriva l'immagine di un interrogarsi Patecchio o per Bondie Dietaiuti? recensioni, le schede, gli interventi non appagato di soluzioni ormai de- Invece hanno prevalso, appunto, finite, ma che trova la propria defi- altre ragioni; e, come si vedrà, non pubblicati sull'Indice dal primo numero nizione giorno per giorno appunto c'è motivo di dolersene troppo, an- nella pratica della carità, nella con- che se queste sono meno innovati- divisione del dolore, nella convin- ve di quanto a simili maestri avrem- dell'ottobre 1984 al dicembre 1998 zione di un divino che parla "dalle mo volentieri concesso. I curatori cose più inaspettate e tra parentesi". hanno infatti deciso di ammettere Che tutto ciò ben si concili con testi non solo quando importanti una prassi poetica che si è fatta, so- per il loro valore intrinseco o per il prattutto col tempo, di partecipe e loro ruolo nel canone della nostra ra o Cino Rinuccini, raggruppati in tratestualità, cioè ai rapporti del te- modo fino al Novecento, una carat- solidale attenzione alla vita di spe- letteratura, ma anche quando esau- una vasta sezione. Ma i vantaggi di sto esaminato con quelli di altri au- teristica della poesia, arte nutrita di ranza e di sofferenza dell'uomo, e riscono (o quasi) il loro significato una ricognizione completa, spinta tori o con altri dell'autore stesso. altra arte come nessun'altra. Del volta anch'essa a cogliere "dalle co- (odierno) nella testimonianza di un quindi persino in territori di per sé Sarebbe interessante domandarci resto, su questa inclinazione, per se più inaspettate" la vibrazione ri- momento, di un movimento, di una non strettamente canonici, già si quanto questa prospettiva sia tribu- così dire innata, della poesia alla velatrice della loro e della nostra forma della poesia. intravedono anche per i volumi in taria di una tradizione critica nove- tradizione, va a innestarsi la parti- anima, si può giustamente dire. Ma Se posso bisticciare un po' con le preparazione grazie a quello che centesca (semiologica più che al- colare fisionomia della vicenda lin- importante è anche notare come parole: hanno scelto ciò che ancora lascia intendere Carlo Ossola, per- tro), che tende a esaltare l'autorefe- guistica e letteraria italiana, distesa questa riflessione si collochi in alcu- (sempre) conta (ad esempio, in que- correndo nella sua suggestiva in- renzialità della letteratura, la circo- su tempi lunghi e scandita da visto- ni momenti accanto alla poesia di sto volume: Petrarca); ciò che conta troduzione itinerari extrapetrar- larità dell'universo poetico, in cui il se costanti, per cui la ricerca delle Luzi come suo vero e proprio com- perché ha contato (mettiamo: i sici- cheschi e annunciando testi e linee recupero e il riuso di forme e motivi "fonti" di un testo, dei ritorni, dei mento, e aiuti a meglio intenderne liani) e ciò che non conta ma serve a di poesia scientifica, politica, reli- già sperimentati contano non meno riflessi di altri testi in esso è un'op- passi e intenzioni; del resto, dice completare il quadro di un'epoca giosa, filosofica, ecc. dell'originalità dei singoli autori. zione critica di fatto obbligata. Luzi, "poesia e preghiera sono for- (diciamo la poesia allegorico-didat- Ossola si spinge, con la sua pre- Personalmente, ho qualche riserva me parallele", ricerca prima del sen- tica del Trecento) o a capire ciò che fazione, fino al terreno minato del sull'applicazione troppo meccanica so vero della parola, e poi invoca- poi ha contato (qui potrebbe essere Novecento, in cui pare di capire di questa chiave a testi contempora- zione "quando la parola non serve il caso della poesia didattica del che l'antologia riproporrà la pro- nei, in cui la continuità si manifesta più e occorre un linguaggio altro". Duecento). Insomma, i responsabili pria vocazione istituzionale esclu- a livelli spesso esclusivamente lin- Stefano Verdino ha curato queste dell'impresa hanno adottato un dendo i poeti nati dopo il 1930. Ma guistici (in questo senso Mengaldo pagine stimolando e provocando punto di vista sostanzialmente "isti- la lettura che Ossola propone del ha usato il termine "tradizione" per l'autore, suggerendo nessi e glos- tuzionale", nel senso, per altro, più Novecento poetico dimostra fin da il nostro secolo). Ma è certo che sando il discorso con una presenza positivo e pieno di questa parola. ora che i rischi di questo limite cro- questa angolatura esegetica è la mi- qua e là eccessiva, ma intelligente; e Il primo volume offre infatti un nologico saranno molto ridotti, gliore per testi di un'epoca come il ha aggiunto tre recenti scritti di Lu- panorama della poesia italiana dei perché la grande svolta verso una medioevo, in cui l'individualità zi (su Giobbe, sul Vangelo, su San due secoli iniziali di eccezionale "terza tradizione" novecentesca vi dell'autore era un tratto assai meno Paolo) che utilmente completano ampiezza e completezza, senza tra- sarà, si intuisce, ampiamente (e ba- rilevante della sua adesione ad au- questo ritratto interiore. La voce aristocratica di un antico esordiente Versi ardui, fra reperti linguistici, commedia sconcia e delicatezze amorose

CARLO CARENA

fezione impossibile agli occhi di chi Sandro Sinigaglia Questo rapporto fondamentale tore del Flauto-, né mancheranno ri- ca!) e da D'Annunzio prosatore; ogni giorno si poneva davanti, lapis iniziò molto umanamente, durante prese, anche se piuttosto ironiche, all'altro estremo il prestito dialet- Poesie in mano, Proust e il Baldus (impor- e subito dopo l'insurrezione osso- nella Camena. tale (veneto) "sgherle", ma sono tante il suo apporto come redattore a cura di Paola Italia lana dell'autunno '44, che vide La camena gurgandina, fine degli opposizioni e scarti consueti; qui all'edizione ricciardiana), Rabelais e Gianfranco Contini accorso da Fri- anni settanta, è decisamente la più tuttavia questi ultimi, sempre es- introd. di Silvia Longhi Ponge, e aveva un mentore della sta- burgo a prendere il suo posto nel densa delle raccolte sinigagliane. Lì, senziali e voluti, presenti in misura pp. XLVII1-440, Lit 49.000 tura e natura di Gianfranco Contini. governo repubblicano e Sandro Si- secondo il riconoscimento di Maria singolare nell'intensità dei diminu- Questo del rapporto di Sinigaglia nigaglia nelle file partigiane. Iniziò Corti nell'introduzione, "il proces- tivi o dei superlativi. Si rilevi piut- Garzanti, Milano 1997 con Contini è un capitolo fonda- allora anche un epistolario che, in so di arricchimento in direzione tosto la sapiente scansione degli endecasillabi espliciti o occultati e annacquati, quasi necessariamente edizione nella maggior col- addotti dalla miscela esplosiva del lana poetica di Garzanti verso 6.104.2 della Gerusalemme delle Poesie di Sandro Sini- La vita liberata-, programmati dal primo gaglia ha messo finalmente verso, sfiorati nel secondo che tutti a disposizione per la lettura e per le sono tentati di leggere senza la i di indagini su ogni fronte della critica La formazione di Sandro Sinigaglia a due quindi e definitivamente presso la Ricciardi "gentili": il verso 1 (e 2, e 3 senza una delle opere contemporanee più culture, piemontese e lombarda, italiana e come redattore della collana dei "Classici ita- "più belle") endecasillabo di sesta, interessanti, di uno scrittore, per francese, fu promossa dalla sua nascita e dal- liani". Che lascia nel '79 per tornare a vivere il verso 4 di quarta e ottava, il verso merito della sua signorilità, della 5 di quarta e settima; ma come un la sua vita in un paese a cavallo delle due re- ad Arona. Non ha molti amici stretti, ha mol- sua discrezione e del suo scettici- endecasillabo prolungato all'infi- gioni e ai limiti della Francia e della Svizzera ti autori cari, ma anch'essi reconditi, conti- smo, fra i meno conosciuti, meno nito può essere letto, con interru- italofrancese (poetò anche in francese). Vi si abbordati e in verità meno abbor- nuo cimento dell'intelligenza e del gusto, zione e strascico di grandi ondate, dabili. Occorre certamente pazien- aggiunse la formazione scolastica con una questa grande qualità di Sinigaglia. Usuo stu- anche poi il sesto verso "Vane so- za, una forte sollecitudine letteraria laurea in lettere. dio è ingombro di dizionari e di edizioni criti- vrabbondanze al mio compiuto e il possesso di una robusta stru- Nato a Oleggio Castello presso Arona nel che; legge e sperimenta molto, pubblica poco; giuro" mentre i due seguenti "Io mentazione per affrontare anche il 1921, dopo la partecipazione alla Resistenza e s'accanisce come un filologo ma ha pure mol- non ti tocco nò / sacro esemplare" più piccolo testo di questo poeta la laurea in estetica presso l'Università di Mi- ta fantasia; gode il piacere della tavola non formano assieme un altro endeca- acquattato fra le Alpi ossolane, le lano nel '47, sposato, Sandro Sinigaglia entra meno di quello della musica; brilla per la sua sillabo, come con un endecasillabo amate rive del lago Verbano e le ca- nell'industria di famiglia e ne dirige uno sta- conversazione e per la sua educazione. Crede la poesia si suggella: "Iulca [latini- se editrici milanesi, ma esperto bilimento a Premosello, quasi un esule in pa- in ben poche cose. La letteratura difficile lo smo] la rosa [metafora] làncina dell'antico latino e romanzo, ingor- [latinissimo] anche il santo". do delle novità francesi, tutto sensi tria. La sua vocazione culturale e la curiosità assorbe sempre più, assieme alla filosofia con- per il mondo lo rendono irrequieto e sconten- temporanea. Allenta i suoi viaggi solitari ol- Il volume delle Poesie pubblica e vibrazioni sulle superfici e sulle inoltre un nucleo di sedici componi- to. Insegna per qualche anno lettere in un li- tralpe o nei centri d'arte. Chiude i suoi giorni profondità della vita, pronto e lento menti "extravagand", sparsi lungo ceo, poi all'inizio degli anni settanta passa a ad Arona il 12 settembre 1990. a trasferire e trasfigurare queste con tutto l'arco poetico dal Flauto ai quei mezzi in versi tanto più intensi Milano presso la casa editrice De Agostini, (C.C.) Versi dispersi ma non entrati nelle quanto più scarsi. raccolte edite; altri sei componi- Il linguista vi troverà i reperti del menti usciti postumi qua e là, e tren- Du Cange, del Tommaseo, del Che- tadue invece già accorpari dal poeta rubini, del Littré; il metrico la can- stesso sotto il titolo di II Regesto del- zonetta e l'epillio; il letterato am- la Rosa e altre vanterie ma rimasti micchi al Tre e al Cinquecento. E il inediti per la sua morte. Su queste lettore? garbo, astuzia, arguzia, il ultime soprattutto, pur trovate in dramma della guerra partigiana, la uno stato di avanzata o addirittura commedia sconcia e delicata definitiva elaborazione, ha dovuto dell'amore, le iniziazioni dell'alba esercitare la sua tecnica Paola Italia, della vita e le malinconie del suo tra- predisponendole definitivamente e monto. Nessun'ora, nessun giorno costituendo un apparato in fondo al sfugge alla presa tattile, visiva e fin volume. All'Italia si deve anche un olfattiva di Sinigaglia; che nella sua glossario, arduo e paziente lavoro, assoluta eleganza, nella sua conce- che molto soccorre per non abban- zione evidentemente elitaria della donare il lettore a se stesso nei labi- poesia, è pur poeta delle creature rinti linguistici di queste poesie, nei più umili, dei luoghi più bassi, dei loro cunicoli e grotte, tra i ruderi di momenti più comuni, qual era uo- linguaggi perduti e avvolti in fitte mo di raffinate esperienze e di elette boscaglie, tra gli arcaismi o i moder- frequentazioni come di ricordi ope- nismi di quasi tutte le lingue euro- rai e di godimenti bucolici. pee e nella vitalità dei gerghi e dei Naturalmente la critica ha detto vernacoli. soprattutto dell'istituto formale del- Non muta in questo spasimo la sua poesia, indubbio punto di ori- mentale nella sua produzione, oltre- gran parte conservato, contiene plurilinguistica ed espressionistica estremo la materia poetica, come ginalità e di forza, tale ne è la con- ché una grossa fetta della sua vita. pezzi eccezionalmente intensi e si è molto accentuato", tanto da pre- si può immaginare dal titolo stes- centrazione, la sfida occultistica, la Basti confrontare la prima raccolta straordinariamente aperti di quel sentare una poesia asintonica rispet- so della raccolta, anzi vi è subli- necessità addirittura iniziatica. di 11 flauto e la bricolla, pur uscita su grande epistolografo che fu il corri- to a quella dell'esordio, d'"altra mata, araldizzata, tanto che fra Quanti frequentarono e lessero Si- segnalazione di Contini stesso nel spondente di Gadda e di Montale, tempra e altro stile", come risulta mezzo ci s'imbatte in una lirica di nigaglia fino a ora furono degli 1954 presso Sansoni nella "Bibliote- e documenta dall'altro lato una de- dalla bellissima analisi della Longhi. tre strofette che inconsapevol- happy few. La sintesi, l'analisi com- ca di Paragone" sorvegliata da Ro- vota e intelligente percezione. Vi è Ma se "La camena è un libro mente, sul filo ultimo, riassume le plessiva e dettagliata che ne fa Silvia berto Longhi: confrontarla già con uno scambio di notizie e di confi- complesso, a più strati" (Longhi), ambizioni e condensa la carriera Longhi in apertura del volume gar- la successiva, La camena gurgandina denze, ma anche si assiste a un rim- coinvolto in un "furore linguistico del cantore. Altre confessioni si zantiano è perfetta: "Leggere Sini- nella "Collezione di poesia" Einau- pallo stilistico e lessicale, progressi- e retorico" (Corti), i successivi trovano nell'unico brano di prosa, gaglia è un'avventura. Quarant'anni di (1979), sì di venticinque anni più vamente sempre più zelante, sino al Versi dispersi e nugaci pur nella lo- Breve anamnesi, testo di una le- di lavoro solitario, isolato in un di- tarda ma di sostanziale diversità, calco, da parte del più giovane poe- ro esilità e varietà e pur proseguen- zione tenuta da Sinigaglia nel stacco insieme aristocratico e di- proseguita e se possibile accentuata ta. Il quale fin dal '46 sottopone al do per molti aspetti nella direzione 1980 alla Facoltà di lettere screto, hanno prodotto (...) versi già nella terza e ultima in vita, quella dei giudizio dell'amico i suoi parti poe- tracciata, mostrano una varia arti- dell'Università di Ginevra duran- definiti difficili, talora di ardua com- Versi dispersi e nugaci (Scheiwiller, tici e ne ha fin da allora (marzo del colazione e nuove sperimentazio- te un ciclo d'incontri con poeti prensione, elaborati con straordina- 1990). Sinigaglia fu, se così si può '47) la definizione di "solo surreali- ni, metriche ad esempio. Si prenda italiani organizzato da Guglielmo ria sottigliezza, e con gusto accanito dire e ripetere, il braccio poetico di sta d'Italia". Questa intersecazione la prima poesia di Trittico, per Gorni, studioso anch'egli fra i più dell'innovazione e dello scarto dalla Contini. Al contatto intenso, talora evidentemente incoraggiava una molti aspetti anche tipica dell'ispi- attenti e convinti della sua poesia. norma". La relativa esiguità della quotidiano, col maestro toscano e collocazione eccentrica e avventu- razione di Sinigaglia: "Sottilina e L'autobiografia offre notizie inte- sua produzione e ancora più delle ossolano, il poeta ne subì il fascino, rosa nel panorama letterario italia- di sgherle slanciatissime / mam- ressanti sulla sua formazione, sui pubblicazioni (in un quarantennio!) vi trovò consonanze alle proprie no, tanto più in anni impegnati, mellette gentili tonde meline / del- suoi gusti e i suoi autori, completa derivava dall'estetica stessa del poe- idee e aspirazioni poetiche; a sua realistici e discorsivi: anche se è ra- le tende latine agli occhi miei più e sigilla il molto che si è già appre- ta, necessariamente infinita poiché volta il critico trovò nel poeta dispo- ro trovare, pure in quegli anni, un belle / solo un'egretta non recavi so nei versi di un poeta davvero li- le varianti, le incrostazioni, gli ag- sizioni che gli permettevano un col- impegno morale e civile, ma auto- in capo / ed un feltrino alla mano rico, perché parla soltanto di sé o glomerati, le superfetazioni erano loquio sintonico, condiscendenza e nomo e severo, quale quello di que- un guinzale". Potremmo rilevare il filtra inesorabilmente in sé ogni praticamente interminabili, la per- attitudine a farne tesoro. sto ex combattente antifascista au- "guinzale" cavato dal Pulci (Lu- cosa al suo di fuori. e^tt^tAétco^c- - obik'vcr cte^L m^ede "... e della vita il doloroso amore" II terzo romanzo della trilogia autobiografica "Alla mercédi una brutale corrente"

GUIDO CARBONI

camente - gli è più congeniale, for- di Chiamalo sonno, "non era più to perché il suo protagonista ha cam- apre con una citazione dal Vecchio Henry Roth se per lui l'unica veramente possi- adeguato, non gli consentiva più di biato nome, se non ambienti di vita, Marinaio di Coleridge che ricono- Legàmi bile. Intitolato Mercy of a Rude costruire un modello della realtà", ma perché problematizza in modo sce il volto dell'uomo che può e de- che era diventato "non incapace, radicale la "verità" dell'autobiogra- ve ascoltare la sua storia, non a ca- ed.orig. 1996 Stream (Alla mercé di una brutale corrente, Garzanti, 1997) il mano- ma certo non in grado di valutare la fia. David non è più vero, rispetto a so Roth attraverso Ira scrive a se trad. dall'inglese di Marco Papi scritto conta alla sua morte - nel realtà". Henry Roth, di quanto lo sia Ira (la stesso per cercare quel lettore che nuova incarnazione): è come se que- non potrà sottrarsi al racconto; pp. 436, Lit 33.000 1995 - ben oltre 3000 pagine, ed è Roth ha smesso di pubblicare, pensato con un'articolazione in per lunghi tratti ha smesso forse ste due rappresentazioni di una vita Baudelaire lo avrebbe chiamato Garzanti, Milano 1997 cinque romanzi, di cui tre pubbli- anche di scrivere ma non ha mai volessero ricostruire la vita vera di uno che gli assomiglia, un fratello, un altro "ipocrita". Non a caso gran parte del suo discorrere si ri- enry Roth è un caso let- volge al fidato personal computer terario molto particola- Ecclesias che consente alle mani re, un caso letterario "si- Gli altri Roth devastate dall'artrite di scrivere lenzioso"h. Ebreo, arriva bambino ancora o alla moglie ormai perduta a New York agli inizi del secolo che per anni gli ha consentito di dalla Galizia. La famiglia si stabili- Joseph Roth continuare a essere, anche nei mo- sce nel Lower East Side - allora et- menti di silenzio, uno scrittore. E la scrittura non è solo il gioco soli- nicamente compattissimo -, poi Dello scrittore austriaco Joseph Roth (na- All'americano Philip Roth (nato a psistico "per ingannare l'attesa nel fervore multietnico di East to a Schwabenhof, presso Brody, in Galizia Newark, nel New Jersey, nel 1933) è stata at- Harlem, a contatto di gomito con della fine", è ancora un modo "di orientale, nell'odierna Ucraina, nel 1894) tribuita la definizione di scrittore erotico, an- irlandesi, polacchi, italiani, porto- guadagnare il necessario per man- che se il tema della sessualità è centrale so- ricani. Un vero figlio del "crogio- molto è stato detto da (so- tenersi" come ci ricorda il prologo, lo", con i segni di tutte le illusioni, prattutto in Lontano da dove. Joseph Roth prattutto in uno dei suoi lavori, Il lamento di è anche mestiere e vita. le ferite, le ustioni e i successi che e la tradizione ebraica orientale, Einaudi, Portnoy (1969; Leonardo, 1994, pp.224, Lit Legàmi è un libro della soglia, del quell'esperienza ha lasciato sulla 1977), che ne ha fatto il riferimento princi- 28.000). distacco-riconciliazione. Lo è nelle pelle, nell'anima e nella scrittura pale nella sua indagine sulle fonti letterarie Philip Roth ha analizzato e sarcasticamen- sezioni del passato che rievocano degli esseri umani che l'hanno at- del mito dell'Impero asburgico. Per diversi te commentato, con lo sguardo di chi provie- gli anni dal 1925 al 1927: il distacco traversata. dalla famiglia, dalla sessualità ado- anni (tra il 1925 e il 1930) Roth lavorò co- ne da una famiglia di ebrei rigidamente os- Meno che ventenne, una donna lescenziale, l'incontro con Edith/ me corrispondente per la "Frankfurter Zei- servanti, l'opulenza della società americana. anglosassone più matura, poeta e Eda che gli permetterà di sbocciare A lui si devono alcuni degli stereotipi a cui intellettuale, lo aiuta a entrare nel tung" in Francia e in Russia, accumulando come scrittore. E lo è nelle sezioni cuore della vita del Village - avan- esperienze che si riflettono in alcuni suoi Woody Alien ha abbondantemente attinto del "presente": distacco nella mor- guardia, arte, politica, letteratura, celebri racconti. Da posizioni vicine al so- nei suoi film, tra cui quello del rapporto con te dalla moglie, ed elaborazione di musica, liberazione sessuale -, un cialismo virò decisamente verso un'impo- l'analista. questo lutto nella scrittura, distacco altro dei "crogioli" da cui esce la stazione sempre più conservatrice. Emigra- Tra i suoi libri: Addio, Columbus (1959) - dalla tradizione letteraria in cui è cresciuto e con cui ha lottato. Espli- cultura del nostro secolo. Siamo nel to a Parigi nel 1933, vi morì alcolizzato nel da cui nel 1969 è stato tratto il film La ragaz- cita fino all'autodeprecazione la sua cuore degli anni venti. 1939. za di Tony, di Larry Peerce -, Professore di Nel 1934 pubblica Cali lt Sleep scrittura rimane nutrita di candore La casa editrice Adelphi ha tradotto quasi desiderio (1978; Bompiani, 1978, pp. 248, (•Chiamalo sonno, Garzanti, 1986; e di pudore, il suo pessimismo pie- cfr. "L'Indice", 1986, n. 7), in cui tutta l'opera di Joseph Roth, in un processo Lit 25.000), Lo scrittore fantasma (1979; no di amore. articola la sua esperienza di bambi- di forte identificazione tra autore e politica Bompiani, 1980, pp.192, Lit 25.000), Come è stato notato è una scrittu- no, i rapporti con la madre protet- editoriale. Tra i suoi libri: La tela del ragno Zuckerman scatenato (1981; Bompiani ra di eventi minuti, o più precisa- tiva e con il padre severo, con il (1923), Hotel Savoy (1924), Fuga senza fine 1981, pp.192, Lit 25.000) La lezione di ana- mente una scrittura in cui anche mondo esterno, così estraneo e fa- (1927), Ebrei erranti (1928), Giobbe. Ro- tomia (1983), La mia vita di uomo (1986; momenti di grande rilevanza, siano essi il riconoscimento di una sessua- miliare nello stesso tempo: la più manzo di un uomo semplice (1930), La Bompiani, 1989, pp.357, Lit 11.000); I fatti. grande città americana, in cui lità dispiegatamente incestuosa o marcia di Radetzky (1932), La cripta dei Autobiografia di uno scrittore (1989; Leo- "non conoscevo nessuno che non l'incontro determinante con le gran- fosse ebreo". Il libro guarda al cappuccini (1938), La milleduesima notte nardo, 1989, pp. 192, Lit 27.000; cfr. "L'Indi- di opere del Novecento che hanno Lower East Side con un incredibi- (1939), La leggenda del santo bevitore ce", 1990, n. 5), Operazione Shylock. Una fatto di lui uno scrittore - Eliot con le senso della sua "realtà", ma lo (1939). confessione (1993; Mondadori, 1993, pp. La terra desolata e ancor più il Canto guarda attraverso gli occhi di chi è Bompiani ha raccolto le sue opere in due 413, Lit 32.000; cfr. "L'Indice", 1994, n. 7), Il d'amore di JA. Prufrock, Joyce con cresciuto a East Harlem. volumi (Opere 1916-1930 e Opere 1931- teatro del Sabbath (1995; Mondadori, 1996, Ulisse-, diventano "eventi minuti", La critica non si entusiasma, il li- 1939). pp. 480, Lit 34.000). vissuta quotidianità sulla quale la bro non trova i suoi lettori; tra i più scrittura spesso continua a ritorna- Su di lui, oltre al libro di Magris già citato, Su di lui è uscito in Italia il libro di Antonio severi gli amici della sinistra. "New re, per ricercarne le vibrazioni e le Masses", una piccola benemerita ri- è uscito un Invito alla lettura di Joseph Roth Donno L'intellettuale ebreo in America. conseguenze emotive, lontana dalla vista molto influente, scrive: "È un di Maria Sechi (Mursia, 1994). Saggio su Philip Roth (Milella, 1981). passione e dalla forza simbolica di peccato che tanti giovani scrittori Chiamalo sonno eppure proprio per che provengono dalle fila del prole- questo straordinariamente efficace. tariato non sappiano fare miglior In varie occasioni Roth ha ricon- uso dell'esperienza di classe che nu- cati: A Star Shines over Mt. Morris smesso di essere uno scrittore, non Henry che, a sua volta, cerca di ritro- dotto il blocco della sua scrittura trire romanzi di una febbrile intro- Park nel 1994 ( Una stella sulla col- ha mai veramente smesso di inter- varsi in una rappresentazione. Se all'affermarsi negli anni trenta di un spezione". Il libro e il suo autore lina del parco di Monte Morris, rogare e di interrogarsi, se c è stato l'identità è soprattutto un "discor- modello di realismo "proletario" e praticamente scompaiono. Garzanti, 1994; cfr. "L'Indice", il suo è stato un silenzio urlante. so" che conduciamo con noi stessi, e delle ortodossie della sinistra. Con Nel 1964 la ristampa in paper- 1995, n. 4), A Diving Rock on the Che abbia' saputo trovare di nuovo che si traduce in agire, Ira è una rico- il senno di poi, e tralasciando gli back è un successo. Si scopre che Hudson nel 1995 (Una roccia per un "punto di vista" e la voce che lo struzione dell'identità nella memo- elementi personali di questa crisi, Chiamalo sonno è uno dei romanzi tuffarsi nell'Hudson, Garzanti, accompagna è fonte di grande spe- ria, quando l'unico agire possibile è forse possiamo dire che ha subito fi- più importanti degli anni trenta e 1996) e questo ultimo From Fon- ranza, basterebbe questo a rendere il ricordare e la ricerca della forma no in fondo, sulla propria pelle, la nella storia di iniziazione di un da ge, postumo. la sua lettura rilevante. del ricordo nelle parole per dirlo. La divaricazione tra scrittura del- bambino (ebreo) alle contraddi- Il caso Roth è dunque legato a E poiché, una volta tanto, ci fa verità dei fatti, così essenziale, diven- l'avanguardia e scrittura dell'impe- zioni della società adulta (ebreo- circa cinquant'anni di (quasi) com- onore* sarà bene ricordare che in ta insieme irrilevante, e 1 piani non si gno. Vivere questa divaricazione lo americana) si rilegge il profilo di pleto silenzio e alla domanda radi- questo gioco di "silenzi" e "parola" confondono ma interagiscono libe- ha portato a trovare una sua solu- una storia archetipa che nutre tut- cale che la letteratura renda conto la cultura italiana ha avuto un ruolo ramente, controllati anche dal filo di zione al problema del romanzo e to il romanzo americano: il Lower della problematica "verità" della decisamente positivo. Nel 1987 una esplicita riflessione sulla scrittu- dell'autobiografia, al problema di East Side incontra il Mississippi di propria vita, che cerchi il modo di Mario Materassi ha curato una rac- ra e sulle sue evoluzioni novecente- una scrittura che cerca di includere Mark Twain, David Schearl (trave- dar conto di nessi tra la quotidianità colta americana delle prose pubbli- sche. Per questo i libri che lo com- la vita nel suo essere radicalmente stimento autobiografico di Roth) della nostra esperienza, bruciante e cate dal 1925 all'87 arricchita di pongono hanno un punto di vista "informe". Credo che ci sia riuscito abbraccia Huck Finn. banale insieme, e l'orizzonte del materiali importanti e ha curato e oscillante nel tempo, con sezioni de- anche grazie a una disperata onestà, Il tardo riconoscimento degli mondo in cui si manifesta. Se per tradotto una selezione di Alla mercé dicate al "passato ricordato" e sezio- che in letteratura vuol dire l'immer- anni sessanta non basta a sanare un momento riattiviamo la memo- di una brutale corrente (Garzanti, ni dedicate al "presente che ricor- sione nella vertigine dell'inganno e veramente il silenzio in cui Roth ria sugli eventi che hanno riempito 1990; cfr. "L'Indice", 1990, n. 6), da". Ma entrambe in terza persona, dell'autoinganno e, nel suo caso co- sembra caduto, fino alla fine degli (di orrore) questi anni (1934-79), molto prima che se ne iniziasse la perché il gesto di dire "io" non può me in quello di Umberto Saba, anni settanta quando inizia a lavo- allora stupisce molto meno che pubblicazione negli Stati Uniti. che essere mediato, indiretto, per- all'amore di "trite parole che non rare a una lunga narrazione di ca- Henry Roth possa aver pensato che Alla mercé di una brutale corrente ché l'io detto - e ancor più quello uno osava", della vita che conten- rattere autobiografico, la forma il punto di vista di David, che gli riprende la storia di David ma non è scritto - sono sempre un "lui". gono e della irriducibile difficoltà che - dolorosamente e problemati- aveva consentito di trovare la forma la continuazione, non solo e non tan- Non a caso questo Legàmi si di entrambe. Doris Lessing l'ha trovata e seguita con il suo talento di narratrice, te- Un'autobiografia stimone di un passato non così lon- Le sorelle Brònte e tano da essere completamente sco- sulle note di Cole Porter nosciuto alle nuove generazioni, la famiglia Shelley CARMEN CONCILIO ma neppure così vicino da non as- sumere un'aura di racconto d'altri MARIA ROSARIA DE BUERIIS tempi, talento di narratrice che si L un continuo ritornare, quello di traduce qui in un'autobiografia che Doris Lessing n così forte desiderio di ali, umiltà, e chi invece vi legge una Doris Lessing, nei luoghi reali e può essere letta come un romanzo. selezione delle lettere del- sferzante ironia. Sotto la pelle mentali del proprio passato. Dopo Basti pensare, fra tutti, all'episodio U la famiglia Bronté, esce La passione di Charlotte per la ed orig. 1994 Memorie di una sopravvissuta di quel viaggio pazzesco dal Suda- nel centocinquantesimo anniver- scrittura era iniziata molto presto. (1974) e Mia madre (1986), due frica all'Inghilterra, che la madre sario della pubblicazione di Jane Con le sorelle Emily, Anne e il fra- trad. dall'inglese opere esplicitamente autobiografi- della Lessing volle via Mosca, per Eyre, Cime Tempestose e Agnes tello Branwell, fin da bambini, se- di Maria Antonietta Saracino che, e, ancora, dopo Going Home evitare ai bambini il caldo e la tra- Grey, rispettivamente di Charlot- duti intorno al tavolo della cucina, (1957) e dopo i recenti viaggi in pp. 436, Lit 35.000 versata del Mar Rosso. Quasi come te, Emily e Anne. Questo epistola- scrivevano e inventavano saghe av- Zimbabwe (1982-92), nei luoghi aprire uno squarcio improvviso in rio, che rappresenta l'unica edizio- venturose come quelle di Gondal e Feltrinelli, Milano 1997 di Angria. Ognuno di loro avrebbe intrapreso il proprio percorso let- Scrivono di lei sul "Guardian" in terario, tranne Branwell, oppioma- occasione dell'uscita, in Inghilter- ne e alcolizzato. Molto belle sono ra, del secondo volume autobio- le lettere di Charlotte all'amica El- grafico, Camminando nell'ombra: len Nussey, che irritavano il marito "E una vera eroina (...) È un perso- Nel bicentenario della nascita della Bronté per la loro impulsività naggio, una donna che ha superato e intensità, o quelle indirizzate alla le barriere che si è trovata dinanzi e scrittrice Elizabeth Gaskell, che dopo il suo esempio è stato più fa- una biografia "totale" avrebbe poi pubblicato una bio- cile per le donne vivere la propria grafia dell'amica. vita". Vero. Nata nel 1919, Doris Un secondo anniversario impor- Lessing è stata ed è tuttora testimo- del poeta italiano tante che Luciana Tufani Editrice ne dei cambiamenti di un intero se- coglie e sottolinea, pubblicando la colo: è vissuta nell'Africa d'inizio più letto e più amato prima traduzione italiana di Le fi- secolo, nell'Africa coloniale che glie di Mah dell'autrice statunitense non esiste più; ha voltato le spalle Judith Chernaik, è quello dei due- all'apartheid e ha vissuto nella po- cento anni dalla nascita di Mary vertà dell'Europa postbellica; ha Shelley, autrice di Frankenstein. Il vissuto la guerra fredda, e poi ha ROLANDO DAMIANI O^. romanzo della Chernaik s'incentra assistito alla caduta dei muri, del- su quattro figure di donne, legate l'apartheid; ha viaggiato nell'Africa in maniera diversa e intricata ai libera e indipendente di oggi. Di All'apparir del vero poeti Shelley e Byron. Si tratta di tutto questo ha scritto: racconti e Mary Shelley, seconda moglie del romanzi sull'Africa, racconti e ro- Vita ni LIA C O M O LEO PAR or poeta, di sua sorella Fanny, della manzi ambientati a Londra, ro- sua sorellastra Clare e di Harriet, manzi fantascientifici, e ancora, a prima moglie di Shelley. Figura do- settantanove anni, promette di minante e ispiratrice di questo scrivere un romanzo d'avventura, gruppo di donne fu Mary Wollsto- come abbiamo recentemente ap- necraft, madre di Mary Shelley, ce- preso dai settimanali italiani. lebre autrice di Rivendicazione dei Questa donna, certo un po' ecce- diritti della donna. I loro diari e let- zionale, ha sempre avuto per com- tere rappresentano la fonte prima- pagna la scrittura e su di essa e sulle ria per la stesura di Le figlie diMab, sue verità l'autrice si sofferma a ri- che riprende il titolo di una poesia flettere anche in questo primo volu- di Shelley, La regina Mab, appunto. me autobiografico che la ritrae nella Veniamo proiettati in un mondo sua infanzia, negli anni del primo intenso e a tratti cupo, animato da matrimonio con Frank Wisdom - grande spirito di ribellione nei con- da cui ebbe due figli, John e Seang - fronti delle convenzioni e delle re- fino al suo arrivo in Inghilterra, nel gole sottese alla società del tempo. 1949, con il secondo marito, Gott- Il romanzo, di lettura avvincente, fried Lessing, attivista politico co- sottolinea la tragica intensità dei munista come lei, con il figlio Peter rapporti che queste donne intrec- e il suo primo romanzo da pubblica- ciarono con Shelley e Byron, e l'at- re, L'erAt canta. mosfera di grande tensione intellet- "Le nostre vite non ci apparten- tuale e libertaria nella quale visse- gono" dice Doris Lessing, pensando ro. Le figlie diMab apre inoltre una a quelle contraffazioni che i biografi breccia nella visione essenzialmen- - più o meno ufficiali, più o meno te mascolina del genio creatore ro- autorizzati - spacciano per verità. mantico, mostrandoci nel dettaglio Ma c'è n'è una, di vita, che scorre quotidiano la vita di donne, quali sottopelle, suggerisce l'autrice, co- Mary Shelley e Mary Wollstone- me accennando quasi tra sé il moti- craft, che non vissero di luce rifles- vo di Cole Porter posto a epigrafe di sa, ma produssero opere di assolu- questo primo volume autobiografi- ta grandezza. co. Tra l'inventato "e l'autentico si MONDADORI apre, dunque, il ventaglio delle per- sonalità raccolte nell'io. La hostess e Charlotte, Emily, la ribelle, la ragazza sorridente e ser- Anne Bronté vizievole, pronta a compiacere gli al- Un così forte tri, e l'indomita donna ipersensibile della sua infanzia che trovano posto una realtà di povertà prima inim- ne italiana attualmente in commer- desiderio di ali alle costrizioni, quelle imposte dalla nelle recenti narrazioni di viaggio in maginabile, fatta di bande di orfani cio, è stato tradotto e curato da provincia - il desertico Karoo ma Sorriso africano (1992), Doris Les- affamati e mendichi che vivevano Franca Gollini, referente italiana trad. dall'inglese anche la provincia dell'Impero -, sing sente la necessità di ripercorre- allo stato brado nelle stazioni, vesti- della Bronté Society. di Franca Gollini dalla vita mediocre, dal matrimonio. re ancora una volta tutte quelle stra- ti di stracci, i piedi fasciati di strac- In una lettera del 1837, indiriz- pp. 160, Lit 25.000 Le due anime di Doris, nutrite dalla de, sente il bisogno di riaffermare le ci, pronti ad assaltare i treni e a de- zata a Charolette Bronté, il poeta lettura - altra costante della sua vita sue personali verità. E poiché il pro- rubarne i passeggeri - era solo il Robert Southey, dopo aver letto al- Tufani, Ferrara 1997 - e tradotte in scrittura. E una scrit- blema della verità narrativa, la scrit- lontano 1924, era solo la Russia po- cune poesie inviategli dalla stessa tura, però, quella della Lessing, in tura e le sue implicazioni sono i nu- strivoluzionaria. Oppure alla storia Charlotte, pur riconoscendole "la Judith Chernaik perenne stato di revisione. Come clei tematici che più stanno a cuore recente dell'Europa e dall'Africa facoltà del verso", scrive: "La lette- per la necessità di guardare ai propri alla scrittrice, questa autobiografia seguita, nell'ultimo e frenetico ca- ratura non può essere l'occupazio- Le figlie di Mab sé di prima come li vedrebbe qual- ripercorre anche l'intera sua opera pitolo del volume, attraverso gli ne della vita di una donna e non trad. dall'inglese letteraria, gli errori di editori e criti- cun altro, dall'esterno, per poi ri- spostamenti del secondo marito dovrebbe esserlo". La risposta a di Eleonora Chiavetta porsi al centro di uno di questi, e ve- ci, le sperimentazioni stilistiche, gli della Lessing, assassinato in Ugan- questa lettera, spesso citata dalla nire travolti da una cocente congerie ideali politici più o meno disillusi. da nel 1979, durante la rivolta con- critica, è stata oggetto di discussio- pp. 282, Lit 27.000 di emozioni, giustificate da certezze La vena d'oro, quella che suo pa- tro Idi Amin: storia di un passato ne tra chi crede di scorgere nelle Tufani, Ferrara 1997 e idee ora giudicate inattuali. dre non trovò mai in terra d'Africa, recente che ancora ci riguarda. parole della Bronté un senso di Mauro Ponzi dell'industria culturale potessero Gotthelf è ascrivibile alla scuola otto- totale alterità del suo mondo rispetto tra l'altro, stimolato il convegno tenu- Il mito della giovinezza funzionare con la prosa di questo centesca del "realismo poetico", di al nostro. "Gotthelf suggerisce, dalla tosi a Napoli nel '94, di cui sono ora in Hermann Hesse scrittore in modo così clamoroso e cui furono celebri rappresentanti il lontana provincia svizzera e da un disponibili gli atti presso Multimedia. pp. 157, Lit 28.000 durevole, sono innanzitutto il tong conterraneo Gottfried Keller, l'au- tempo irrelato, che quella natura po- All'interno del volume si segnalano Vallecchi, Firenze 1997 piano e conciliatorio del linguaggio striaco Adalbert Stifter e, tra gli altri, i trebbe diventare ancora una volta e la testimonianza di Eberhard Làm- hessiano, la diffusa genericità del tedeschi Hans Theodor Storm e An- negli anni a venire una possibile pa- mert, che di Szondi fu collega a Ber- Riallacciandosi alla sua mono- suo messaggio. Per mostrare e di- nette von Droste-Hulshoff. Rispetto a tria (...) Ci parla del rispetto per la na- lino, il breve articolo di Giorgio Cusa- grafia su Hesse apparsa nella col- mostrare queste tesi avrebbe tutta- essi, però, Gotthelf non ha mai otte- tura e per la vita, ci mette in guardia telli che, ripercorrendo la ricezione lana della Nuova Italia "Il Castoro" via giovato anche il ricorso a nuto la definitiva elevazione al rango di fronte al nostro insaziabile egoi- italiana della critica di Szondi, invita (1980) e a successivi interventi un'analisi testuale che illustrasse di "classico": la impedisce, come smo. È più che una buona ragione a recuperarne il nucleo sociologico, sparsi, Ponzi affronta l'opera di più direttamente le strategie lingui- sottolinea il prefatore Luigi Forte, la per ricominciare a leggerlo". "essenziale ma raramente esplicita- Hesse soprattutto come fenomeno stiche e narrative di cui Hesse si av- natura irriducibilmente anacronisti- PAOLA QUADRELLI to", e la selezione proposta da Làm- di estetica della ricezione, a partire vale. Mi pare inoltre che, per voler ca del mondo e della prosa di mert e Kònig di alcune lettere di Szondi. Esse illustrano la posizione naturalmente da quella statuniten- ripercorrere criticamente le vicen- Gotthelf. L'idealizzazione della vita Peter Szondi. La storia, se, responsabile dei più diffusi de del mito massmediale di questo contadina in un'Europa ormai di Szondi durante la contestazione le forme, l'unità studentesca (negli anni sessanta fu equivoci nella lettura dell'autore. scrittore, il saggio non si discosti profondamente mutata dalla rivolu- della parola Questo tipo di approccio non è nuo- dall'analisi delle sue opere più zione francese e dall'industrializza- direttore dell'Istituto di letteratura ge- vo in Italia, dove già nel 1981 era scontate, Siddhartha prima fra tut- zione nonché l'intento esplicitamen- a cura di Elena Agazzi, nerale e comparata presso la Freie stato dedicato un importante con- te, senza provare a interrogare an- te pedagogico ed edificante della Giovanni La Guardia Universitàt di Berlino), testimoniano vegno, con relativo volume, proprio che testi meno noti, ma tutt'altro che sua opera (Gotthelf fu pastore prote- e Giulio Raio del dissidio (1967) con il maestro zu- ai rapporti tra Hesse, la cultura di secondari (la saggistica, gli episto- stante) hanno il sapore del buon pp. 183, Lit 25.000 righese Emil Staiger e documentano massa e il Kitsch. Ponzi si appoggia lari, parte della lirica), nei quali l'am- tempo antico. Questo giudizio tradi- Multimedia, Salerno 1997 della novità metodologica della Teo- metodologicamente a Eco, Macdo- pia produzione hessiana può esse- zionale ritrova sostanziale conferma ria del dramma moderno a proposito nald e soprattutto al Chomsky de II re ancora capace di sottrarsi alla lettura dei racconti qui proposti. Peter Szondi ( 1929 - del binomio forma-contenuto (lettera potere dei media, per indagare i aH"'appiattimento di tutti i discorsi" Se a entrambi non manca ritmo nar- Berlino 1971) fu presentato in Italia a Bòschenstein dell'11 settembre motivi del successo di un'opera di cui parla Ponzi e di conservare il rativo e vivacità descrittiva, le consi- da Cases, che nell'introduzione alla 1953). L'ultimo documento presen- che è costruita, in realtà, intorno a sapore della vera letteratura. derazioni moraleggianti sparse qua Teoria del dramma moderno (Einau- tato è un avviso del settembre 1971 molteplici e complesse radici cultu- EVA BANCHELLI e là e l'adesione del narratore alla di, 1962) riconosceva quale princi- col quale Szondi annunciava agli rali dì tutt'altro che facile accessibi- simplicitas dei suoi contadini posso- pale presupposto dell'analisi szon- studenti berlinesi il suo trasferimento lità. Opportunamente, perciò, ac- no frenare l'empatia del lettore. La diana del dramma moderno la filoso- all'Università di Zurigo. Nell'ottobre canto ai punti forti di una lettura ba- Jeremias Gotthelf particolarità di questa prosa va però fia della storia di Hegel e ascriveva il successivo morì suicida nello Halen- nalizzata di Hesse, quali il (tanto Due storie dell'Emmental riconosciuta nel suo "carattere epi- critico ungherese alla linea che see. frainteso) mito dell'Oriente e il tema prefaz. di Luigi Forte co", come ricordava Hesse in una da\VEstetica di Hegel porta alla Teo- (P.Q.) della giovinezza, si tornano qui a con una nota nota, posta ora in appendice al volu- ria del romanzo di Lukàcs. Le recen- evidenziare le fondamentali matrici di Hermann Hesse me, dove si rileva che nelle pagine di ti traduzioni degli Studi su Paul Ce- della sua opera: quella pietista e e una di Robert Walser Gotthelf "non è il singolo a parlare, lan (Gallio, 1990), del Saggio sul quella romantica, da un lato, la trad. dal tedesco ma lo spirito di una totalità, di una lin- Tragico (Einaudi, 1996) e delle lezio- nietzscheana e la psicoanalitica di Mattia Mantovani gua e di un mondo". In questo senso ni universitarie su Antico e moderno dall'altro. Sono questi, come ci ha pp. 87, s.i.p. Gotthelf si affianca agli altri "narratori nell'estetica dell'età di Goethe {Gue- insegnato Ferruccio Masini, i riferi- Dado, Locamo 1997 orali" dell'Ottocento, il russo Nikolaj rini e Associati, 1995) hanno offerto menti indispensabili per sottrarre Leskov e il tedesco Johann Peter un quadro più ampio dell'attività cri- Hesse ai deleteri effetti del midcult, Di Jeremias Gotthelf (1797-1854), Hebel, studiati da Walter Benjamin e tica szondiana, mentre la pubblica- restituendolo anche a un preciso scrittore svizzero poco noto in Italia, da Ernst Bloch. Il messaggio che zione in Germania dell'epistolario orizzonte epocale. Certo, sostiene vengono ora proposti due racconti: Gotthelf può ancora rivolgere al let- (Briefe, Suhrkamp, 1993) ha deli- Ponzi, ad aver creato le condizioni Joggeli cerca moglie ( 1841 ) e Elsi, la tore contemporaneo è invece rico- neato nuove prospettive di studio. affinché i perversi meccanismi strana serva (1843). 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CATHERINE MAUBON

re più vicino a Musil che non a leirisiana la mobilità di un gioco alta acrobazia, Leiris si aggrappa abbandonata ogni postura eroica - Michel Leiris Proust. (euforico finché, "ragione razioci- quasi esclusivamente alle sue qua- i fantini e gli aviatori dell'infanzia e Carabattole Va però subito precisato che pur nante, discorso discorsivo, scrittu- lità di lettore e interprete dei pochi dell'adolescenza - Leiris fa impie- perseguendo una ricerca unitaria - ra scrivente", non minacciava di gi- a cura di Ivos Margoni segni di cui dispone - "modeste tosamente i conti con ciò che chia- "definire ciò che per me è la regola rare a vuoto) non ha più il valore di esperienze (...) minuscoli frantu- ma il proprio disfattismo, il perver- ed. orig. 1955 del gioco (...) la mia arte poetica e il un postulato ma il peso di una mi" -, questi "fourbis" che come so intreccio di pessimismo e pigri- realtà che spinge al parossismo il pp. 308, Lit 42.000 codice del mio saper-vivere che tutto ciò di cui non si può né si zia di cui rintraccia le prime mani- amerei vedere fusi in un unico siste- procedimento di composizione del vuole dire il nome - cose, aggeggi festazioni nel lontano ginnasio ove Einaudi, Torino 1998 ma" - ognuno dei quattro volumi testo il cui compito euristico non più che carabattole - trova il pro- si sottraeva agli esercizi più difficili: "Assai più delle cose, io dispero di me stesso e ciò che mi appare insor- oloch che si nutre montabile non è tanto l'ostacolo in delle proprie visce- sé e per sé e le difficoltà che esso re", Michel Leiris rappresenta, quanto quell'inerzia mnon riuscì mai a farla finita con se di carattere che fa di me l'equiva- stesso. L'Age d'homme (1939) ap- lente di un infermo". Più che altro- pena pubblicato, intraprese la re- ve si palesa in queste pagine ciò che dazione della Règie du Jeu - Biffu- Margoni chiama la duplicità di Mi- res (1948), Fourbis (1955), Fibrilles chel Leiris, il vincolo organico tra (1966), Frèle bruit (1976) - la cui "la sua percezione della propria co- sospensione al quarto volume non stitutiva banalità (...) la crepuscola- significò in alcun modo l'abbando- re platitude della sua esistenza (...) e no dell'io autobiografico. Eppure il soggetto del discorso autorefe- fin da Biffures lo scrittore si era in- renziale, che è invece contraddi- terrogato sull'opportunità di pro- stinto dal gigantismo dei mezzi e lungare un gesto "che forse si può dei poteri assegnati al pensiero, al effettuare una sola volta nella vita". linguaggio e alla scrittura". Maniaco o, se si preferisce, speciali- Una duplicità alla quale il vissuto sta della confessione? Leiris fu il ha saputo però offrire, qualche rara primo a riconoscerlo, anche se ri- volta, un riscatto: i momenti - "sa- fiutò di lasciarsi racchiudere nel cri" - segnati da quel "formalismo "cerchio magico" di un io di cui, secondo il quale - scrive Leiris - mi lungo tutta la sua esistenza, si piacerebbe vedere le cose adattarsi ostinò invece a voler varcare i limi- fra loro come in un cerimoniale". ti. Un tentativo malinconico che Perché, aggiunge, è solo allora, che impresse alla sua opera il profilo di "mi sento portato al di là della mia una ricerca il cui oggetto - "rompe- singolarità, in comunione con re il vincolo più radicale, più irre- l'esterno e assai vicino a una condi- missibile, il fatto che l'io è se-stes- zione che si potrebbe dire totale". so" (Lévinas) - non cessò di allon- Momenti altri come "l'avventura tanarsi all'orizzonte delle parole assai volgare (...) ma che - grazie al- che avrebbero dovuto dargli corpo. la complicità di alcune apparenze - "Monumento dell'autopresenta- si innalza (...) alla dignità di un mito zione integrale e della semiologia vissuto" condivisa, per qualche autobiografica" (come la definisce giorno, con Khadidja, la prostituta Ivos Margoni nell'esauriente intro- araba elevata a figura biblica ed duzione a questa edizione italiana eroina tragica. Felicità e perfezione così a lungo rimandata di Fourbis), formale del vissuto ma anche della l'opera leirisiana si è costruita spin- scrittura che, nell'ultimo capitolo, gendosi sempre più spericolata- "Vedi? di morte l'angelo...", si ab- mente ai bordi del vuoto che la bandona, per l'unica volta nell'inte- morte ha aperto al suo centro: la ro ciclo, alla magia, propria all'in- morte "non è solo un'assurdità in fanzia, del racconto. Un racconto sé (...) ma rende assurda tutta la che resiste alle insidie metadiscorsi- mia vita, degradandola - come o- ve perché si svolge come un lento gni vita possibile - al rango di brut- processo di sacralizzazione al ter- to canovaccio che a dire il vero non mine del quale Khadidja finisce per giungerà mai a uno scioglimento incarnare "l'equivoco travestimen- ma finirà unicamente perché, in un to carnale assunto dall'angelo della modo, o nell'altro, la rappresenta- morte per insinuarsi fino a me e far- zione deve pur finire". Sviluppan- mi assimilare, senza che io mi po- dosi, tramite il patto autobiografi- della Règie du jeu mantiene ben de- sarà mai stato così arduo. Nell'im- prio senso soltanto in contesto, tessi ribellare contro una cosa così co, come mimesis di questo "brutto finita la propria singolarità, le for- possibilità di rappresentarsi il mi- nell'atto del discorso. Ma lo scacco naturale come la bellezza, l'idea più canovaccio", la scrittura leirisiana me dell'espressione adattandosi, stero per eccellenza ("Il mistero - è totale. Nessuna di queste espe- di ogni altra venefica della caduta ha dovuto rinunciare alla continui- volta per volta, a quelle del conte- se, per le necessità del discorso, vo- rienze riesce a esplorare il mondo futura". Evocazione del rituale e tà del racconto retrospettivo, sfor- nuto. Così mentre Biffures, costrui- gliamo a ogni costo prestare una fi- lanuginoso e informe "che nessuna dell'ambiguità che mette in moto la zarsi di rimediare a questa assenza to su una vertiginosa serie di asso- gura a quel che per definizione ne cartografia reale o immaginaria "dinamica commovente" del sacro, tessendo la proliferazione aracnea nanze e disarticolazioni della mate- manca - può essere rappresentato permette di delimitare" dal quale, l'episodio appare come una delle dei suoi brancolamenti verso una ria verbale, è quasi interamente de- come un margine, una frangia che con tanta fatica, il testo aveva do- punte più alte dell'estetica, d'origi- via di uscita fino alla fine impreve- dicato alla scoperta del linguaggio e circonda di un alone l'oggetto, iso- vuto emergere. E poiché "in fin dei ne baudelairiana, definita in Miroir dibile. Frustrata nella sua ambizio- al mondo di rivelazioni in esso na- landolo mentre ne sottolinea la conti non si può scrivere se non per de la tauromachie (1938) in cui eros ne totalizzante, La Règie du jeu, le scosto, i tre capitoli di Carabattole - presenza, nascondendolo mentre colmare un vuoto, o almeno indi- e morte, soggetto e oggetto, destro cui ultime parole rimandano a ciò Mors, "Le Tavolette sportive", "Ve- lo qualifica") lo scrittore ha dovuto care, in rapporto alla parte più lu- e sinistro tendono a raggiungere un che, dopo più di mille pagine, lo di? di morte l'angelo..." - sviluppa- operare un radicale rovesciamento cida di sé, il luogo ove si spalanca "immaginario punto di tangenza". scrittore non ha "scoperto, saputo no tre temi maggiori, così riassunti e spostare l'asse del capitolo dal questo incommensurabile abisso" formulare, ripugnato a mettere in dallo scrittore: "addomesticare la termine del paragone, la morte, ai (L'Age d'homme), lo scrittore ab- luce", non sbocca, come l'impresa morte, agire autenticamente, rom- termini a cui viene paragonato. bandona ogni tentativo ulteriore di proustiana, su alcuna rivelazione pere il cerchio magico dell'io". Viene così isolata e interrogata una conoscere o dominare ciò che gli salvifica. In questo senso, se può "L'evento capitale che sono serie di esperienze nel corso delle rimane da addomesticare: "In considerarsi insieme agli autori sempre stato incapace di ricordare quali il narratore ebbe la sensazio- mancanza di esperienze capaci di della Recherche e dell' Uomo senza (...) è (...) quello che per me sareb- ne di trovarsi "collocato sul ciglio illuminarmi, non dispongo comun- qualità, "uno dei massimi scritto- be stato costituito dalla mia presa AAÌ'altro mondo", l'illusione "di que di alcuni punti di appoggio ri-ermeneutici del secolo", Leiris di coscienza della morte". Con aver varcato la soglia, e (...) di non che - bastioni o oasi - potrebbero (che aveva intitolato L'homme sans Mors, l'impossibilità di conoscere aver più da temere l'offesa della avere per la mia angoscia la funzio- honneur le note preparatorie al Sa- le cose in se stesse che, di trasposi- morte", l'impressione di scoprire ne di luoghi di sosta o di tregua?". cre' dans la vie quotidienne, nucleo zione metaforica in slittamenti ana- "qualche parcella di verità relativa Sullo stesso registro minore, si germinale della Règie du jeu) appa- logici, ha assicurato alla scrittura alla morte". In questo esercizio di svolge il secondo capitolo in cui, DEI LIBRI DEL MESE

Jean-Paul Sartre la rivista "Les Guido Neri e competenza da Gian Carlo Ro- Yves Simon Temps Modernes". Pubblica poe- Esperienze francesi. scioni e Giulio Ungarelli; non lo con- La vita sie, racconti di sogni e un saggio su Da Vigny a Leiris sentiva lo spazio, né il carattere di André Masson. molti scritti, strettamente funzionali e i libri 1948 Esce Biffures, a cui lavorava al testo che erano destinati ad ac- dal 1940; è il primo volume del compagnare. Gli orientamenti es- grande ciclo autobiografico La Rè- senziali sono però presenti: trovia- 1901 Michel Leiris nasce a Parigi, gie du jeu. Si reca per la prima volta a cura di Gian Carlo Roscio- mo in queste pagine il Neri studioso in una famiglia della media borghe- nelle Antille francesi, dove tornerà Ini e Giulio Ungarelli di Vigny e di Baudelaire, che fa La deriva dei sentimenti sia. Il padre è impiegato presso un nel 1952. Per tutti gli anni cinquan- pp. 169, Lit 25.000 emergere da densissime rassegne Ied. orig. 1991 agente di cambio. In Biffures scri- ta e sessanta, alterna la pubblicazio- Pendragon, Bologna 1997 della critica i problemi più stimolanti trad. dal francese verà: "Accanto alla Vergine, sposa ne di testi letterari a quella di lavori Della cultura, dell'editoria italiana, legati alla definizione della poesia di Chiara Nardini mistica dello Spirito Santo, c'è l'arti- etnografici: letteratura ed etnogra- Guido Neri, scomparso nel 1992, è romantica; il congeniale lettore di pp. 253, Lit 28.000 giano San Giuseppe, che fa un po' la fia sono per lui, lo scriverà nel 1967 stato, tra gli anni sessanta e gli anni Claude Simon, capace di portare al- King Kamehameha Press, figura dell'intruso nella sacra fami- in un proprio curriculum, "due fac- ottanta, un invisibile protagonista, la luce le stratificazioni di un tessuto Como 1997 glia, l'uomo onesto e dabbene che ce di una ricerca antropologica nel un instancabile animatore, dissimu- stilistico di infinita complessità; Un narratore racconta: sta scri- una creatura semi-angelica si è stra- senso più completo della parola". lato al pubblico più vasto da una co- l'esegeta dell'ardua poesia di Fré- vendo un romanzo il cui protagoni- namente abbassata a sposare. Così razza di aristocratico riserbo e di ri- sta è un vecchio scrittore, che a sua mi appariva mio padre". gore appassionato. Chi volesse ri- volta sta componendo il suo ultimo 1913-17 Compie gli studi liceali costruire il suo apporto alla nostra romanzo prima di morire. I piani del- a Parigi. la narrazione s'intersecano, si so- 1925 Dopo aver esordito in poe- "D'art et d'amour..." vrappongono, e prendono vita una sia, sotto l'egida di Max Jacob, con serie di personaggi, attorno ai quali Simulacre, attraverso l'amico pitto- MICHEL LEIRIS si sviluppa una riflessione sui senti- re André Masson si avvicina al menti. L'unica risposta possibile all'isolamento delle esistenze indivi- gruppo surrealista, alle cui mani- Leiris rievoca la zia Claire Friché, bellissi- stata la prima interprete a Parigi, come ho duali sembra essere la ricostruzione festazioni parteciperà attivamen- ma cantante d'opera che viveva a Bruxelles appreso da poco grazie a una recensione let- di legami più vasti, che possano ri- te. Pubblica su "La Révolution ta su una vecchia rivista (...) Era uno dei e che ha incantato la sua infanzia. congiungerci alla storia di coloro surrealiste" i testi di Glossane: j'y pezzi forti del suo repertorio, al tempo in cui serre mes gloses, sorta di controdi- che ci hanno preceduto e di coloro veniva a cantare a casa nostra e in cui, anco- zionario in cui le parole smontate e L'accento belga, mia zia certamente non che vivono nel nostro stesso tempo. ra troppo giovane per cavillare sul piacere ricomposte creano impreviste co- l'aveva. Ecco l'unica cosa che ricordo, in ne- Strumenti indispensabili in que- stellazioni di senso. gativo, della sua voce di tutti i giorni. Quan- che provavo e per preoccuparmi di vane di- st'opera di ricostruzione sono la me- 1926 Sposa Louise Godon. do cantava, la sua voce, dal timbro ricco, non scriminazioni estetiche, mi lasciavo inebria- moria e la poesia. Rimane, tuttavia, 1927 Viaggia in Egitto e in Gre- pareva né uscirle dalla gola né arrivarti alle re in tutta semplicità da quel filtro vocale di l'incolmabile frattura tra presente in- cia. Comincia la stesura del roman- orecchie. Era un'onda che ti avvolgeva, ti cui lei, natura semplice a sua volta, pareva dividuale e passato collettivo, fra ar- zo Aurora, che pubblicherà soltan- commuoveva senza che si sapesse esattamen- possedere per nascita il segreto di fabbrica- te e vita. Il vecchio scrittore, che ha attraversato tutte le guerre, mondiali to nel 1946. te donde venisse il suo potere: se da quel che zione. 1929 Inizia un'analisi. Rompe e personali, ha amato una donna avevano di drammatico le parole pronuncia- A quel tempo, non avevo che un'idea per tutta la vita, ha parlato di questo con Breton e con il movimento te (drammaticità illustrata dal volto spesso molto confusa dell'opera di Puccini; avevo surrealista. Si distacca dalla poeti- amore in tutti i suoi romanzi, eppure, contratto di colei che le pronunciava), o dal udito soltanto quell'aria in cui si esprime la ca del gioco linguistico e della "fol- mentre si avvicina la fine della vita e carattere della melodia in cui quelle parole si passione della cantante Eloria Tosca e l'al- dell'ultimo romanzo, egli si chiede lia volontaria" per volgersi all'uso incarnavano, o dalla sola sostanza sonora, ro- ancora: "Perché aver scritto queste del linguaggio come strumento in- tra, nella quale il suo amante, sul punto di trospettivo e per interrogarsi sui busta come il corpo stesso della cantante di essere fucilato, dice addio alla vita. Non fa- parole d'amore nei libri, e non aver suoi rapporti con il sacro e con la cui pareva, ancor più che l'espressione, l'irra- cevo molta attenzione al senso preciso delle pronunciato le stesse nella vita di trasgressione; proprio questi inte- diazione o la trasposizione su di un altro regi- parole; ma, a un livello più profondo di tutti i giorni? È questo l'enigma". ressi lo avvicinano alla rivista "Do- stro. Che effetto mi farebbe quella voce se la quello dell'aneddoto, l'alleanza dell'arte e Con una scelta ambiziosa, l'appena nata King Kamehameha Press pro- cuments", animata da Georges Ba- udissi ora? E che effetto mi faceva, esatta- dell'amore, quella dell'amore e di una mor- pone come prima pubblicazione taille e attenta a quei temi etnologi- mente, allora, quando tutto il volume d'aria te disperata, erano veicolate non tanto dal- ci che diverranno un elemento un'ottima traduzione di questo gran- contenuto nel salotto dei miei genitori ne era le parole quanto dalla melodia, come se ar- de romanzo, vincitore del premio centrale della sua riflessione. penetrato a tal punto, che - almeno così mi te, amore e morte disperata fossero per defi- 1931-33 E segretario-archivista Médicis nel 1991. pare retrospettivamente - era quella voce nizione inclusi in quella musica, come se la della missione etnografico-lingui- PAOLA CARMAGNANI stessa che noi respiravamo? E unica cosa si- bellezza di quella musica avesse detto, con stica Dakar-Gibuti diretta da Mar- Pierre Loti cel Griaule. cura è che il ricordo che essa mi ha lasciato la sua sola esistenza, che non c'è nessun 1934 Pubblica L'Afrique fantò- riemerge così; e che, se ascolto oggi una voce culmine che non partecipi di tutto questo. me, diario amaro e disincantato di della stessa categoria, quel che mi serve da Per conficcare in me il chiodo di quella ve- questa esperienza che è da lui av- pietra di paragone per valutar l'oro della voce rità o darmene, almeno, un'oscura pre- vertita insieme come auspicato ab- d'oggi, è quel che credo di ricordare della vo- scienza, bastava il canto solo, aiutato da bandono della prospettiva etno- ce di allora. qualche parola-guida: arte e amore, amore e Gli ultimi giorni di Pechino centrica e come colpevole violazio- morte, anelli di una stessa catena o pianeti D'art et d'amour... Così comincia, nella ed. orig. 1902 ne dei segreti di un'altra cultura. di uno stesso sistema. I Completa la sua formazione scien- versione in lingua francese, la grande aria trad. dal francese tifica e comincia a lavorare per il del soprano nel secondo atto della Tosca. Di da Fibrilles (1966), trad. dal francese di Marco Bevilacqua Musée de l'homme. quell'opera mia zia, già nota in Belgio, era di Mariolina Bertini pp. 247, Lit 26.000 1937 Partecipa con Georges Ba- Muzzio, Padova 1997 taille e Roger Caillois alla fonda- Pierre Loti giungeva a Pechino zione del Collège de Sociologie; vi nel settembre del 1900, ufficiale a svolgerà un ruolo marginale, ma 1955 Partecipa a una delegazio- storia culturale recente, dovrebbe naud, in grado di divenirne anche il bordo di una corazzata della squa- proprio nell'ambito del Collège re- ne ufficiale nella Repubblica po- passare in rassegna, oltre a riviste felicissimo traduttore. Dovendo as- dra francese inviata a raggiungere digerà l'importante saggio Le sacre polare cinese. Pubblica il secondo come "Il Contemporaneo" e "Il Ver- segnare un centro a questo volume, la flotta delle potenze europee im- dans la vie quotidienne (1938). Vi volume di La Règie du jeu, Fourbis. ri", la grande Enciclopedia dello lo collocherei nello splendido sag- pegnate nella repressione della ri- sono racchiusi in nuce tutti i temi 1957 Tentativo di suicidio con i Spettacolo, di cui Neri seguì la parte gio dedicato a L'Afrique fantóme di volta dei Boxer. Da questa espe- della sua futura opera autobiogra- barbiturici, che rievocherà in Fi- francese, redigendo voci di fonda- Michel Leiris: saggio in cui il diario rienza nacquero un romanzo, La fica; in particolare, quello dell'ar- brilles. mentale importanza, e soprattutto il africano redatto dal romanziere du- troisième jeunesse de Madame cheologia del linguaggio infantile, 1961 Raccoglie in volume i pro- catalogo Einaudi degli anni sessan- rante la spedizione del 1931-33 è Prune, e due resoconti di viaggio, sola chiave d'accesso agli strati più pri racconti di sogni (Nuits sans ta e settanta, che porta il segno ben da un lato inserito nel contesto della Un pèlerin d'Angkor e Les derniers antichi del nostro vissuto. nuit et quelques jours sans jour). visibile dei suoi orientamenti e delle scienza etnografica del tempo, jours de Pékin. Di quest'ultimo, 1939 Pubblica L'Àge d'homme. 1964 Viaggia in Giappone. sue scelte. Se in quel catalogo figu- dall'altro decifrato alla luce della pe- Muzzio propone ora una buona tra- Segnato dall'esperienza psicoana- 1966 Pubblica Fibrilles, terzo rano, editati con ammirevole acri- culiare poetica autobiografica duzione italiana. Nella cupa desola- litica, questo volume rievoca ricor- volume de La Règie du jeu. bia, Breton e Artaud, Bataille e Lei- dell'autore, all'insegna di un Nietz- zione di un paese distrutto dalla di d'infanzia, ossessioni e sogni ca- 1967-68 Compie due soggiorni a ris, è grazie alla continuità del suo sche e di un Rousseau sui quali è guerra, disseminato ovunque di ro- talizzati dalle figure leggendarie di Cubà. impegno e alla puntualità dei suoi passato lo sguardo straniante del vine e di cadaveri, attraverso la pol- un'affascinante e sinistra mitologia 1976 Pubblica Frèle bruit, quarto impeccabili aggiornamenti critici e sogno surrealista. Difficile trovare vere del gigantesco crollo di una ci- personale di eros e di morte; gran- e ultimo volume de La Règie du jeu. bibliografici. Altri suoi centri d'inte- un'introduzione a Leiris più esau- viltà, l'esotismo decadente della de risalto, oltre alle eroine del me- 1981 Pubblica Le Ruban au cou resse furono costituti dal Nouveau riente e limpida di quella racchiusa scrittura di Loti ricompone l'immagi- lodramma, hanno la Giuditta bi- d'Olympia. roman, dalla poesia di André Fré- in queste pagine; ne viene fuori non ne perduta di uno splendido passa- blica e la matrona romana Lucre- 1985 In Langage Tangage ou ce naud e da Baudelaire, di cui curò, soltanto un ritratto approfondito del to. Testimone d'eccezione, egli pe- zia. Mobilitato dopo la dichiara- que les mots me disent torna a ri- con un gruppo di allievi, la traduzio- romanziere-etnografo, ma anche un netra in quella che era stata l'inac- zione di guerra, viene mandato in flettere sui giochi di parole, sull'at- ne integrale della Corrispondenza più segreto e commovente ritratto cessibile città proibita degli impera- Africa settentrionale. to della scrittura e sulle sue regole. (cfr. "L'Indice", 1989, n. 2). Non tutte del critico Guido Neri, lucido, som- tori, svelandone i misteri in una cosciente opera di profanazione 1943-47 Tornato a Parigi, aderi- 1990 Muore nella sua casa di le direzioni della sua ricerca sono messo cultore di un mai raggelato che sembra sfidare la collera di an- sce al Fronte nazionale di lotta per campagna di Saint-Hilaire (Esson- rappresentate in questo Esperienze perfezionismo. tiche ombre inafferrabili. Ossessio- la liberazione e fonda insieme a ne), il 30 settembre. francesi, messo a punto con affetto MARIOUNA BERTINI nato dalla morte e dalla memoria, Loti mette in scena la definitiva vio- lazione dei meravigliosi misteri del- frontchinlprestigiluminat(p.c.a sacralit)oo èfr•o oa finit adecadutoàpassat giorno" aorientale - eglo , ,ei iscrivl,presente sul'ultimo emister -,o . i l con"Peosu ilo- IDEI LIBRI DEL MESE

N. 4, PAG. 18 - c^jih'tsCr ct&L Una straniata adolescenza spagnola Selleno recupera un romanzo del '59 di una scrittrice straordinaria

VITTORIA MARTINETTO

tordicenne Maria, della perdita stribuzione degli spazi: in alto sor- Ana Maria Matute coazione a ripetere per cui anche mentata e contraddittoria menta- dell'innocenza infantile e della ge la casa di dona Pràxedes, la diventare donna - ne è esempio la lità adolescenziale rivisitata dalla Prima memoria transizione all'età adulta vissuta nonna, onniveggente - scruta l'iso- languida e inetta zia Emilia, madre voce narrante. E bene sottolineare come un'irreversibile iniziazione al la con un binocolo da teatro - e on- di Borja - significa la necessaria ac- che tutta la narrativa di Ana Maria ed. orig. 1959 male. Orfana di madre e abbando- nipotente come un Caudillo. Sotto cettazione di una vita di sottomis- Matute e Prima memoria in parti- trad. dallo spagnolo nata dal padre esiliatosi per ragioni questa si estende il pendio abitato sione alla quale la nonna Pràxedes colare, malgrado la frettolosa clas- di Maria Nicola politiche, la protagonista rimane dagli uomini-sudditi, da lei con- vorrebbe educarla. Un'immanca- sificazione compiuta da qualche sotto la tutela della nonna esigente trollati come marionette, disturba- bile vena di pessimismo permea la manuale, non è realista: i tratti del pp. 165, Lit 25.000 e dispotica ed è costretta a compie- to dall'unica "macchia" di un ap- voce narrante nel ricordare come reale sono qui deformati dalla len- Sellerio, Palermo 1997 te del punto di vista per il quale perfino gli oggetti inanimati acqui- stano vita diventando di volta in a letteratura spagnola è fra volta minacciosi o consolatori. Ba- quelle di cui, in Italia, si pub- Succulenti aforismi sti pensare al trattamento ultrae- blicano recenti autori di grido spressivo dato agli elementi natu- - penso ad esempio all'inte- rali - il sole, gli insetti, il mare -, 1resse per Manuel Vàzquez Mon- HÉCTOR ABAD FACIOLINCE, Trattato di culi- viene incontro alle sue lettrici con la benevo- agli oggetti - i brillanti sporchi che talbàn - e rimangono negletti alcu- naria per donne tristi, Sellerio, Palermo lenza rara, e perciò consolatoria, di uomo ballano al dito della nonna, il pu- ni classici contemporanei di grande 1997, ed. orig. 1996, trad. dallo spagnolo di emancipato e solidale con l'universo degli af- pazzo Gorogó, l'atlante -, al piaz- importanza. È il caso di Ana Maria Eleonora Mogavero, pp. 154, Lit 15.000. fanni femminili, cui una famiglia di sole don- zale dove, anni addietro, si brucia- Matute, autrice di una trentina di ne - "Alle mie cinque sorelle, anzi, alle mie sei vano vivi gli ebrei, e infine al giar- opere narrative, di cui la casa editri- dino che circonda la misteriosa ca- Un titolo accattivante caratterizza questo madri", recita la dedica - deve averlo abituato. ce Sellerio ha saggiamente avviato il sa sulla scogliera di Son Major, arguto breviario rivolto esplicitamente a de- recupero, iniziando con uno dei ro- Il Trattato di culinaria per donne tristi è lontano parente della nonna e av- manzi più belli: Prima memoria, stinatari di sesso femminile, ma che potreb- formalmente strutturato sul modello della venturiero "in pensione", che nel- uscito in Spagna nel 1959 e già una be suggerire interessanti spunti di riflessio- raccolta di massime, ma fluidificate e svi- l'immaginario degli adolescenti volta in Italia nel 1972 presso la ca- ne anche a un pubblico maschile. Del resto luppate in riflessioni (il che teoricamente dell'isola è una figura anarchica e sa editrice Sei (un'altra opera della è uomo l'autore, un giovane scrittore co- invalida la classica "economia metrica del favolosa finché, con il venir meno Matute pubblicata in Italia risale al lombiano di buone speranze, con un roman- pensiero" che disciplina lo schema della dei sogni e di uno sguardo inno- 1961, Pesta al Nordovest, pubblica- zo e un libro di racconti al suo attivo, non massima secondo quanto segnalato da Bar- cente, si rivela in tutta la sua im- to da Einaudi). ancora pubblicati in Italia. Questo tratta- thes), anche se è quasi sempre possibile ri- perfetta complessità umana. Ana Maria Matute (nata nel tello utilizza il veicolo della ricetta (qualcu- durre ogni paragrafo alla sua ossatura afori- Ineccepibile la maestria con cui 1926) appartiene a quella genera- na anche succulenta e realizzabile) come stica. E se alcune sentenze possono a prima Ana Maria Matute ritrae con po- zione di scrittori - fra cui Juan metafora dal sapore antico per disquisire in vista apparire scontate, alla fine di ogni "ri- che incisive pennellate i protagoni- Goytisolo, Luis Martin Santos e modo disinvolto e giocoso di piccoli e gran- cetta" si trova sempre qualche ingrediente sti del romanzo dotandoli di valen- Rafael Sànchez Ferlosio, anch'essi ze allegoriche così emblematiche di assilli della sfera emotiva quotidiana ed desueto o stuzzicante a stravolgerne com- quasi sconosciuti in Italia - che si da permetterne svariate letture. esistenziale, come pare d'uso nel mondo pletamente il sapore, o anche solo a lasciarci manifesta dagli anni cinquanta in Alla nonna, anche definita dai ni- narrativo ispanico da qualche anno a questa poi, una volta cessato l'isolamento un retrogusto impensato. Come dire, un co- poti "la bestia", sono spesso asso- imposto dalla guerra civile e dalla parte, se si pensa alla Esquivel, a Mon- fanetto pieno di sorprese, di minime verità ciate connotazioni animali: i suoi seconda guerra mondiale. Si tratta talbàn e, recentissimamente, alla Allende o curiosità da centellinare. Un sapiente di- occhi sono "pesci tentacolari" che di narratori che hanno vissuto gli (vedi pagina a fianco). vertissement. Un libro da regalare all'ami- non guardano, ma "perlustrano" e anni della loro infanzia e adole- Così come un ricettario contiene istruzio- ca. O all'amico. "sferzano", o sono "due formiche scenza in pieno conflitto o durante ni per piatti dolci e salati, minestre e pasta- (V.M.) che percorrono le iridi" di Maria l'atroce dopoguerra. In modo sciutte, carni e pesci, salse, sughi e bevande, torturandole, e le sue mani sono spesso traslato, a causa della cen- "artigli voraci" quando fanno cre- anche qui, in ordine volutamente caotico, si sura franchista, questi autori, seb- pitare i bollettini che recano noti- alternano riflessioni, consigli, suggerimen- bene molto diversi fra loro, hanno zie della guerra. La zia Emilia, con rappresentato tale vissuto e messo ti e consolazioni per un campionario piutto- le sue "larghe mascelle di velluto in discussione i valori instaurati sto variegato di eventi e di situazioni tra i bianco" e il suo "gran ventre mol- dal nuovo assetto politico del pae- quali ci si può muovere spilluzzicando: in- le", ci viene di continuo ritratta co- se. Quanto ad Ana Maria Matute, vecchiamento, nervosismo, insonnia, vedo- me una creatura vagamente oscena il tema della guerra civile compare vanza, verginità, nubilato, seduzione, tra- "in triste colloquio con il bicchiere in quasi tutte le sue opere, sebbene dimento, godimento, gravidanza, maschi- color rubino" nell'abulica attesa trasfigurato allegoricamente o co- lismo, mestruazioni, solo per citarne una del marito impegnato sul fronte me telone di fondo delle vicende manciata... fC franchista. Del "feroce zio Alva- narrate. E così, a parte il caso di un ro", con "la faccia affilata come un testo del '55 - En està tierra - mal- Héctor Abad, in tono divertito e poetico, coltello e la bocca torta da una ci- trattato a tal punto dalla censura catrice", nel romanzo compaiono che l'autrice preferì ritirarlo, il lu- solo gli oggetti virili e aggressivi stro dato al paese dalla sua produ- sparsi per casa e un palese riflesso zione letteraria le ha permesso di re l'apprendistato alla vita in soli- pezzamento di terreno che non le l'entusiasmo della ribellione ado- nel figlio: "Il profilo di Borja, sotti- continuare a lavorare indisturbata tudine. Di temperamento sensibile appartiene. Qui si trova la casa de- lescenziale sia destinato al naufra- le come il filo di una daga. Borja durante tutto il regime. Fin dai e sognatore, Mafia deve celare la gli emarginati dell'isola: José Ta- gio. In esplicito parallelismo con sollevava il labbro superiore in un precoci inizi Ana Maria Matute ha sua tenerezza e il bisogno di affetto ronjì, Malene e il loro figlio Ma- l'esito della guerra, Matta non riu- modo particolare, e i lunghi canini goduto di enorme successo rice- e protezione dietro la maschera nuel, che hanno fama di "rossi" e scirà a cambiare strada evitando aguzzi, come bianchissimi pinoli vendo tutti i più prestigiosi premi dell'autosufficienza per sfuggire la cui ribellione passiva verrà un destino che per un attimo aveva sbucciati, gli davano un'aria fero- letterari di Spagna, la massima allo sguardo e al disprezzo del cu- stroncata alla fine del romanzo. Jo- creduto di poter evadere. Il neces- ce". Poi ci sono i fratelli Taronjì, onorificenza costituita dall'ingres- gino Borja, essere arrogante e ma- sé Taronjf assassinato, la moglie ra- sario scioglimento sarà rappresen- sorta di giustizieri locali, "con i lo- so alla Real Academia Espanda, levolo, e tuttavia suo inseparabile pata dalle donne del villaggio e tato dall'amara consolazione della ro stivali alti, le giubbe mezze sbot- nonché tre candidature al premio compagno di giochi. La vicenda è Manuel accusato ingiustamente di consapevolezza e dall'evocazione tonate, biondi e pallidi, con i loro Nobel. Curiosamente, proprio a ambientata in un'isola, probabil- furto - per un inganno tramato da dei paradisi perduti. rotondi occhi azzurri, da bebé mo- partire dalla metà degli anni set- mente Maiorca, durante la guerra, Borja, ma indirettamente assecon- Come sempre, la vicenda in se struosi, e i grandi nasi ebraici"; c'è tanta - momento della fine del dove dei combattimenti giunge dato da Matta - e rinchiuso in un stessa potrebbe non costituire Lauro il Cinese, ex seminarista franchismo -, la scrittrice sembra soltanto un'eco, quasi onirica, at- riformatorio. A provocare la gelo- un'attrazione se non fosse per la precettore di Borja e Maria, "senza entrare in un periodo di afasia, che traverso i giornali, ma in qualche sia, ma anche l'invidia, del cugino, qualità della scrittura, e l'ottima età, sprofondato com'era in se è durato vent'anni fino alla clamo- modo, come un campione sotto era stato il rapporto idilliaco di traduzione di Maria Nicola - che stesso, quasi a divorarsi"; c'è Sana- rosa uscita, l'anno scorso, di un vetro, vi si riproduce la stessa op- amicizia venutosi a creare fra ha reso giustizia al romanzo, men- mo, l'anziano esotico servitore di lungo romanzo storico dal titolo posizione di forze nelle bande ne- Maria e Manuel il quale, sedicenne tre quella precedente lasciava mol- Son Major; Sa Malene, la madre di Olvidado rey Gudù. miche di ragazzini e comunque, già provato dalla vita grama, è av- to a desiderare - ce ne restituisce Manuel, dai capelli rossi così fiam- Oltre alla guerra, ma con la simbolicamente, nella topografia volto da un'aura di maturità rassi- appieno il sapore. La prosa di Ana meggianti da bruciare gli sguardi guerra variamente intrecciato, un piramidale che evoca quella di un curante, ben diversa da quella tor- Maria Matute, immaginifica e sug- degli uomini; l'elegantissimo e pre- tema costante della narrativa di regime totalitario. bida e inquietante di un mondo gestiva, eppure limpida ed essen- stante Don Mayol, parroco del Ana Maria Matute è quello dell'in- Come aveva sottolineato Cesare adulto che Matta rifiuta. Manuel ziale, tesa sul filo di frasi brevi, è paese, alleato della nonna, e molte fanzia come paradiso perduto. Pri- Acutis nell'introduzione all'edizio- rappresenta la possibilità offerta a giocata sui tentennamenti di uno altre figure, talvolta solo sfiorate, ma memoria è infatti la storia, nar- ne del '72, è impossibile non legge- Maria di negarsi a un'esistenza ipo- straniamento in procinto di cor- accennate, ma immediatamente rata in prima persona dalla quat- re una valenza allegorica nella di- crita e borghese, spezzando una rompersi che si attaglia alla tor- palpabili nella lettura. APRILE 1998 N.4, PAG. 19 c^eé^e-v^&^Le - o^òà-iro- cCc-L rtve-ae re, secondo una personale ottica romanzo sociale di anteguerra fi- sotto molti aspetti si potrebbe Tuttavia Prima memoria non si che non sarebbe mai stata abban- no a tutte le manifestazioni suc- qualificare surrealista". consumava in un'allegoria attra- Acutis su donata. cessive al conflitto, compresa A queste premesse seguiva poi una verso cui leggere la condanna degli Così, il romanzo di Ana Maria quella cui viene generalmente as- felice esplorazione dell'intreccio, anni del franchismo, allorché gli Matute Matute veniva messo in posizione sociata la scrittrice". In questo schematizzato al fine di meglio indi- interventi della censura di regime modo, dopo aver negato l'appar- viduarvi "un rapporto tra la finzione impedivano di esprimere ogni for- ANGELO MORINO di rottura all'interno del panora- ma spagnolo in cui si ritrovava in- tenenza di Ana Maria Matute al del romanzo e una precisa realtà po- ma di dissenso. Al di là del rinvio serito al momento della sua pub- genere realista, si sottolineava la litica", che non sembrava "tanto alla particolare situazione politica blicazione. E, più specificamente, spiccata liricità - gli squarci di so- quella della Spagna negli anni della in cui la Spagna versava nel '59 - n Italia, di Ana Maria Matu- Cesare Acutis scriveva: "Il reali- le feroce sul panorama di Maior- guerra civile, quanto quella successi- quando Ana Maria Matute propo- te, apparve nel 1961 - presso smo, sotto la cui etichetta si pre- ca, i fiori divampanti di rosso ac- va". L'obiettivo era, naturalmente, neva ai lettori il suo romanzo - co- Einaudi - Vesta al Nordovest, tende talvolta di caratterizzare in ceso, il senso di mistero crudele indicare nel romanzo di Ana Maria me ancora nel '72 - quando quello Ia otto anni dalla comparsa dell'edi- blocco, secondo un inveterato sparso a opprimere l'isola - che Matute - anziché un ennesimo esem- stesso romanzo veniva presentato zione in lingua originale e quando pregiudizio, la letteratura spagno- contraddistingue la prosa di Pri- pio di realismo - un disegno allegori- ai lettori italiani -, Cesare Acutis la scrittrice spagnola aveva nel la, è in verità il comune denomina- ma memoria-, quel suo avvicinarsi co e, di qui, la "rappresentazione era consapevole di trovarsi dinanzi frattempo pubblicato diversi ro- tore della narrativa precedente e "alla realtà deformandone i tratti obliqua di una realtà che si è impediti a un testo assai complesso. E il mo- manzi in patria molto letti e spesso posteriore alla guerra civile, dal fino a restituirli in una visione che di riprodurre direttamente". tivo per cui, dopo aver chiarito il premiati, come Pequeno teatro funzionamento di Prima memoria (1954), Los hijos muertos (1958) e all'interno del contesto dove era Primera memoria (1959). Poi, per emerso, non esitava a individuarvi un buon decennio, il nome di Ana valenze più universali e, quindi, a Maria Matute scomparve dalle no- Aneddoti voluttuosi definirlo "una rappresentazione stre librerie, mentre in quelle del emblematica della condizione suo paese, proprio nello stesso pe- umana". La sconfitta dell'eroe riodo, nuovi titoli si susseguivano ISABEL ALLENDE, Afrodita. Racconti, ricette riera letteraria'. Fin dall'inizio, da quando adolescente, l'iniziazione al male regolarmente: Los soldados lloran e altri afrodisiaci, Feltrinelli, Milano 1998, nel 1982 le arrivò per posta un pacchetto che che ne segna il passaggio al mondo de noche (1964), La trampa (1969) ed. orig. 1997, trad. dallo spagnolo di Elena Li- conteneva il manoscritto del mio primo ro- degli adulti, il desiderio sempre e La torre vigia (1971). Da noi si verani e Simona Geroldi, pp. 325, Lit 32.000. manzo, La casa degli spiriti, ha continuato a frustrato di sottrarsi alla solitudi- aspetta per un buon decennio, fino concepire progetti ambiziosi su di me e con ne: erano questi gli elementi indi- al 1972, quando - presso la Sei - viduati con maggiore spicco, i qua- Per gli innamorati i baci sono come gli an- grande pazienza ha atteso che, come il buon compare finalmente Prima memo- li inducevano a osservare che "uno tipasti, le zuppe come i preamboli erotici, i vino, invecchiassi con garbo". La pazienza di ria, uno dei romanzi più belli, pur- degli aspetti più affascinanti di Pri- Carmen Balcells potrà essere infinita, ma vie- troppo dato a leggere in una tradu- piatti forti come il fuoco genitale trasformato mera memoria consiste appunto zione che non rendeva piena giu- in piacere e i dolci come il coronamento ne da pensare che in questo caso non sia trop- nel suo offrirsi a varie e differenti stizia alla sua prosa. Ma quella dell'orgia intima. E intanto, sul filo di tali al- po ben riposta, dal momento che sarebbe fi- letture". pressoché inosservata comparsa di lettamenti, il lettore passerà trascinato fra nalizzata all'attesa di un grande romanzo fir- Prima della pubblicazione di Prima memoria era accompagnata una spuma d'arancia e un pica pica di canoc- mato da Isabel Allende. questo scritto - e di quello, più da una presentazione di Cesare chie, fra un consommé di Bacco e un resusci- Ciò detto, va riconosciuto che si prova lungo e immediatamente anterio- Acutis, il quale, l'anno prima, ave- tamorti, fra un tacchino dell'harem e una gal- un'indubbia sensazione di piacevolezza nel re, dedicato a Camilo José Cela e va pubblicato - presso la casa edi- linella romantica, fra un sospiro di banana e seguire le pagine del manuale di cucina afro- alla stessa Matute -, Cesare Acutis trice universitaria Giappichelli - una bomba dei Caraibi. Con questo tripudio disiaca adesso proposto. Non si tratta solo di aveva esordito con lavori soprat- uno studio intitolato Due romanzi di ricette collezionate attraverso il mondo, una sequela di esotiche ricette affiancate da tutto a carattere compilativo, che, spagnoli ("Mrs. Caldwell habla con se attestano la serietà dei primi Isabel Allende ha avuto modo di ammannire tante illustrazioni, perché Isabel Allende sa su bijo" di C. ]. Cela e "Fiesta al passi mossi ai confini dell'ispani- un ennesimo libro che, quanto a diritti d'au- Nordeste" di A. M. Matute). che "il migliore stimolante dell'erotismo, ef- smo italiano, non si traducono in tore, le varrà sicuramente sostanziosi introi- ficace quanto le più esperte carezze, è una sto- All'epoca, Cesare Acutis era un un'autentica riflessione critica. ti. Forse dovremmo essergliene grati, tanto la ria raccontata tra lenzuola fresche di bucato". giovane e brillante ispanista che si Questa riflessione, che in Italia si stava avvicinando alla narrativa in compilatrice di questo manuale sembra esser- E, allora, ecco una miriade di aneddoti attra- sarebbe rivelata tra le più proficue lingua spagnola del Novecento e, si presa cura di noi. verso cui vengono riferiti soprattutto casi nell'ambito della letteratura di lin- al contempo, muoveva i primi pas- Da questo punto di vista, non c'è che dire: personali dell'autrice, inframmezzati da ve- gua spagnola, prende l'avvio al si nell'ambito della critica struttu- Isabel Allende si è prodigata a piene mani, loci indagini sui rapporti fra cibo ed erotismo momento dell'incontro con titoli come Festa al Nordovest e Prima ralista, ma sensibile soprattutto al- grazie anche alla collaborazione di sua madre nelle più varie culture. Il tutto organizzato memoria. le lezioni del formalismo russo. Panchita Llona - in veste di compilatrice del- nella volontà di produrre un testo dalla leggi- A ventisei anni dalla comparsa Infatti, nella presentazione di Pri- le ricette - e di Robert Shekter - in veste di il- bilità variegata quanto epidermica, che, se ma memoria, lì dove il romanzo delle pagine qui ripercorse - e a lustratore. Ma, oltre a questi due nomi tute- non manca di esplodere in una girandola di viene schematizzato in una se- colori e sapori, sottrae spessore letterario al undici dalla scomparsa di chi le quenza narrativa - aperta da "si- lari che compaiono in frontespizio al libro, ne scrisse -, la presentazione del ro- libro, riducendolo a null'altro che un ben tuazione iniziale" seguita da "ten- viene indicato un altro: quello di Carmen manzo di Ana Maria Matute con- tazione", "ribellione", "tranello" Balcells, "in qualità di agente". E, nel pezzo confezionato oggetto di svago. La qual cosa serva, intatto, il suo valore intro- e "sconfitta" -, gli insegnamenti di gratulatorio a lei dedicato, Isabel Allende ri- non sarebbe di certo un demerito, non fosse duttivo, senza che ci sia bisogno di Propp e della sua Morfologia della corda: "Confesso che mi terrorizzava la pro- che - con l'eccezione del precedente Paula - ricorrere ad aggiornamenti o a ret- fiaba sono implicito punto di rife- spettiva di proporre un libro di afrodisiaci a la "carriera letteraria" di Isabel Allende sta tifiche. E, al contempo, dà testimo- rimento. Tuttavia, malgrado fos- Carmen Balcells, l'agente letterario più fa- sempre più specializzandosi nel confezionare nianza su come fin da allora ci fos- sero anni in cui si preferiva tenere moso del mondo (...) Questa signora ha inve- solo rutilanti oggetti di svago. se stata da parte di Acutis la consa- lontano il referente dal testo ana- stito molta energia nella mia supposta 'car- (A.M.) pevolezza di avere a che fare con lizzato, già in queste pagine criti- un'opera delle più significative fra che si dava mostra di voler - e di quante la letteratura spagnola del saper - coniugare storia e struttu- Novecento ha saputo produrre.

CARLO GINZBURG ARCHIVIO FOUCAULT SALVATORE VECA LUCIO RUSSO www.feltrinelli.it OCCHIACCI DI LEGNO 3. Interventi, colloqui, interviste DELLA LEALTA CIVILE SEGMENTI Nove riflessioni sulla distanza 1978-1985 Saggi e messaggi nella bottiglia E BASTONCINI Mito e rappresentazione, idolo Estetica dell'esistenza, etica, politica Dai valori della sinistra alla fine del Dove sta andando la scuola? e immagine, familiarità e A cura di Alessandro Pandolfi secolo breve al ruolo delle costituzioni La riforma Berlinguer e la scuola per straniamento. Nell'intrecciarsi Traduzione di Sabina Loriga nei regimi democratici; dall'idea di "consumatori intelligenti". Come si delle tradizioni greca, latina, ebraica Illuminismo, sessualità e potere, cura equità sociale alle sfide per una teoria insegna e come si dovrebbe insegnare. e cristiana, le simmetrie più profonde di sé. Ricostruire "genealogicamente" della giustizia internazionale; e le più feconde analogie si colgono i problemi, per trasformare passato dall'elogio dell'imperfezione all'idea OTA DE LEONARDIS soltanto da una prospettiva inusuale, e presente in una simultanea di lealtà civile. IN UN DIVERSO "distante", che scardina l'opacità rielaborazione. Diciotto riflessioni di etica filosofica. WELFARE dell'abitudine e svela le menzogne Gli interrogativi nodali e le riflessioni Diciotto ipotesi di partecipazione alla della società. degli ultimi anni di vita del grande vita politica e civile. Saggi e messaggi Sogni e incubi "archeologo del sapere". rivolti a chiunque si voglia serbare Mercato sociale e imprese nonprofit, MAURIZIO BERTOLOTTI "aperto" all'incertezza. A chiunque efficienza economica e solidarietà, FRANCO RELLA voglia accettare la sfida della orientamento al cliente e impegno LE COMPLICAZIONI responsabilità intellettuale. DELLA VITA NEGLI OCCHI volontario: qualcosa non torna... Storie del Risorgimento DI VINCENT ANTONIO PRETE PIERRE BOURDIEU Nella storia di una famiglia di ricchi L'io nello specchio del mondo FINITUDINE E INFINITO MEDITAZIONI agricoltori, diventati patrioti per Maschere, specchi ingannatori, scelta, l'origine del nazionalismo "cuori messi a nudo". Da sempre Su Leopardi PASCALIANE italiano, i rapporti tra città e letterati e artisti si sono autoritratti Nella finitudine la spina del desiderio, Traduzione di Alessandro Serra campagna, le diversità tra Nord e Sud sforzandosi di narrare il sé più nel sapere della mortalità la passione Da un "grande" della sociologia durante il Risorgimento. E, anche, profondo, l'"immisurabile della per il vivente. una disamina impietosa di uno il groviglio di interessi economici passione". Ma diventare se stessi In occasione del bicentenario degli aspetti più rimossi della società e pregiudizi culturali, le radici è possibile solo nel confronto con della nascita di Giacomo Leopardi, contemporanea: le dinamiche di casta lontane dell'attuale leghismo. 10 straniero, prossimo e lontano come un nuovo saggio dall'autore del mondo universitario e la "distanza 11 più autentico degli specchi. de II pensiero poetante. dal mondo" propria dell'approccio intellettuale. Mtrinelli modo l'immagine del padre, Soria- Qui non ci sono fantasmi e nemme- meschinità degli intellettuali ar- no fa almeno altre due cose: tesse no dinosauri, in compenso di pirati gentini, di pochezza anche della Un padre arbitro una rete fittissima di rimandi lette- ce ne sono di tutti i tipi. Ebbene, do- classe dirigente rinnovata. C'è un rari e inizia la descrizione cumulati- po aver riportato aneddoti e raccon- punto in cui la vita privata di un tra caos e ordine va dell'Argentina che, continuando tato esperienze personali e altrui ad autore, quella pubblica, storica e in ogni altro brano, diventerà uno accumulare testimonianze sulla politica del suo paese e quella della DARIO VOLTOLINI dei temi unificatori del libro. C'è grettezza, l'avarizia, la malafede e sua opera sono essenzialmente la inoltre un piccolo e intelligente cor- l'illegalità di una quantità di editori stessa cosa ed è infallibilmente in carne e ossa, di varia nazionalità, proprio questo bersaglio che So- Osvaldo Soriano Ma, all'interno di questa scelta sti- tocircuito, verso la fine del brano listica generale, l'arte di Soriano la- intitolato Incendi, in cui il cliché Soriano enuncia questa ironia: "Bi- riano riesce sempre a colpire. Pirati, fantasmi vora una filigrana preziosa, elegan- che imbozzola la figura del padre sogna riconoscere che il sacrificio Sarebbe però riduttivo conside- e dinosauri te, ricca di esiti e, poiché la bravura viene piegato e fatto collassare con maggiore degli editori consiste rare "autori" solo gli scrittori. E evi- dell'artista consiste nel celare la un gesto rapidissimo a legare geni- nell'avere a che fare quotidiana- dente che Soriano considera tali an- ed. orig. 1997 propria arte, invisibile. tore e figlio, con il risultato enorme mente con gli scrittori, che sono gli che alcuni uomini di sport: il corri- trad. dallo spagnolo Il gruppo di racconti con cui si - per una mossa di scrittura così esseri più sgradevoli, insolenti e ar- dore Fangio, ad esempio, e il calcia- apre la raccolta è centrato sulla fi- sintetica - di imprigionare per tutto roganti della terra". tore Ernesto Lazzati, "pibe de oro" di Glauco Felici gura del padre. Un uomo sconfitto, il resto del libro lo scorrere del tem- Naturalmente sono invece pro- degli anni trenta e quaranta. pp. 264, Lit 28.000 D'altra parte per lui il mondo Einaudi, Torino 1998 del calcio è talmente parte impor- tante della vita, almeno della sua Soriano scrive in apertura di vo- vita, che un arbitro mafioso può lume: "I racconti si mescolano agli condividere le pagine con Borges omaggi, le evocazioni agli appunti NORMAN GOBETTI non grazie a scelte letterarie o reto- e le narrazioni alle storie di calcio", riche, ma perché già prima di finire in un modo, sostiene, "arbitrario e sulla carta i due occupavano parti caotico". Scopo di questa rubrica è commentare ogni prosa, Gautier, Corbière, Laforgue e Rimbaud di uno spazio comune. Tuttavia a lettura conclusa arbi- mese una riflessione d'autore sulla lettura o più per la poesia. Un canone piuttosto insolito, de- I racconti calcistici presenti in trarietà e caos avranno avuto desti- in generale sul rapporto con i libri. questo volume sono eccellenti. So- cisamente poco canonico e davvero asciutto. ni opposti: se alla prima riconosce- no scritti con tale sapienza che D'altra parte "i libri che uno ha bisogno di co- remo una funzione determinante, EZRA POUND, Come bisogna leggere, in probabilmente anche coloro che del secondo non rimarrà nessuna Opere scelte, Mondadori, Milano 1970, pp. noscere per potere orientarsi, per poter for- per questo sport nutrono indiffe- traccia. Spesso sentiamo affermare 957. marsi un sano giudizio di qualsiasi brano di renza o disprezzo, leggendoli, po- che il valore di un racconto consi- poesia che possa capitargli di vedere sono po- trebbero con uno sforzo davvero ste nella sua necessità. Di fronte a "Per tranquillizzare il lettore non-intellet- chissimi". minimo dell'immaginazione sen- questa tesi solitamente non ci resta tuale, dirò subito che non desidero istupidirlo Alla base di un criterio selettivo così radica- tirsi in procinto di scavalcare il che annuire, anche se il significato fadendogli leggere un maggior numero di libri, le sta una concezione funzionale, artigianale portiere con un pallonetto. della frase non ci è mai del tutto ma anzi permettergli di leggere di meno con della scrittura letteraria. La letteratura serve In uno di questi racconti calcisti- chiaro. Cosa vorrà mai dire infatti, maggiori risultati". C'è in questo saggio sulla a "incoraggiare (...) l'umanità a continuare a ci, quasi in fondo al volume, ri- in questo caso, la grossa parola lettura tutto un immaginario dell'asciutto, del vivere; a liberare l'animo dalla tensione e nu- compare un personaggio incontra- "necessità"? Che il racconto ha to tempo prima e poi perso di vi- secco. Nauseato dalla "ridondanza", dal "ma- trirlo". Le parole sono strumenti attraverso una sua ferrea coerenza interna? sta: il padre, cooptato nell'assurda rasma", dal "pantano", dalla "bavosità" e dal Oppure che non poteva non essere cui si esprime "la salute della sostanza stessa posizione di arbitro, lui che di cal- scritto? Che, quindi, doveva essere "caos" dell'insegnamento del pensiero". Ai lette- cio, essendo sostanzialmente un scritto? Che non ha nulla di super- accademico della lette- rati tocca il compito di intellettuale e uomo di scienza, fluo? Qualcosa di tutto ciò, e an- ratura, Pound propone coltivare e migliorare non ne capisce niente. L'esito di che d'altro. Forse. un metodo rigoroso, questi strumenti, che questo ritorno sulla pagina del ge- I brani raccolti da Soriano sono cerca di distinguere, devono essere il più nitore provoca una sottile tensione una quarantina. A prima vista po- di fare chiarezza. Ai Uf possibile precisi, chiari nella lettura: forse l'abilità compo- trebbe sembrare che, sul numero, suoi occhi la storia ed esatti. Tornare a leg- sitiva di Soriano, anche nel caso di alcuni siano più necessari, altri me- della letteratura (pa- gere le (non molte) pa- una raccolta di brani, è tale da con- ferire al tutto un'unità superiore? no: una considerazione di buon droneggiata, almeno gine dei maestri, dei senso. Tuttavia la necessità, consi- Forse siamo di nuovo di fronte al nelle intenzioni, nel- "migliori fabbri", è al- derata seriamente e non in qualche passo decisivo della necessità di la sua totalità) è in senso figurato, non tollera un più e lora un compito a cui cui si parlava all'inizio? un meno. Meglio, allora, stabilire fondo una cosa molto secondo Pound non si Soriano scrive di ciò che conosce che non solo la scelta dei brani, e semplice: "In ogni epoca dovrebbero sottrarre coloro bene, dove conoscere è soprattutto l'ordine in cui sono stati disposti, uno o due uomini di genio scoprono qual- che lavorano con le parole. Perché "quan- sinonimo sia di esperienza vissuta, sono frutto di arbitrio, ma anche la cosa, e lo esprimono". L'importante è allora do il loro lavoro degenera - e con ciò non vo- sia di penetrazione dell'intelligenza loro stessa esistenza. Di ciascuno: individuare e conoscere questi pochi "autori glio dire quando esprimono pensieri indeco- nella cosa. È su questo piano che di quello su Monzón, di quelli sul che possono insegnarci un metodo nuovo o rosi - ma quando il loro stesso strumento: l'opera di uno scrittore, la storia di padre, sugli scrittori, sui luoghi, più efficace di infondere energia nelle parole". l'essenza stessa della loro opera, l'applicazio- un paese, la propria evoluzione in- sugli arbitri, su Fangio, sul tale che Eccoli: Omero e Saffo, Confucio, Ovidio, Ca- ne della parola alla cosa, si corrompe, cioè di- dividuale e il rimbalzo di un pallo- si chiude in una stanza per supera- tullo e Properzio, qualche trovatore e qualche venta torbido e inesatto, o eccessivo e rigon- ne sul palo di una porta sono parti re un blocco di scrittura, sugli edi- dello stesso oggetto. Un oggetto Minnesanger, Dante e Cavalcanti, Villon; e fio, allora tutto il meccanismo del pensiero e tori, sulla processione della Setti- conosciuto e raccontato. L'unità poi, tra i moderni, Stendhal e Flaubert per la mana Santa a Tandil. dell'ordine sociali e individuali va in malora". delle narrazioni nasce piuttosto da Di quest'ultimo, scritto nel 1969 questa unicità della loro radice. E per la rivista "Primera Plana", ad- invece di necessità qui è il caso di dirittura Soriano dice: "Adesso parlare di possibilità: la scrittura, quel pezzo non vale più niente"; sognatore quanto basta per essere po in una circolarità senza sviluppo. prio alcuni scrittori al centro di una nelle mani di Soriano, si esplicita però aggiunge subito: "Ma allora del tutto irrealizzato, con larghe zo- Ecco in che modo: dopo aver ricor- serie di brani deliziosi costruiti tra come strumento per indagare il ha significato così tanto per me che ne di inettitudine, di immaturità, di dato un momento di frizione con il narrazione, critica e ritratto. Le pa- possibile. Non nasce da una coa- ho deciso di inserirlo in queste pa- mistificazione. Non è un tipo che padre avuto in passato, nel quale il gine dedicate a Roberto Arlt, l'auto- zione necessitante, ma da un richia- gine". E una motivazione extralet- non si sia mai incontrato nella lette- genitore era impietosamente visto re de II giocattolo rabbioso (1924; Le mo della varietà degli stati di cose. teraria particolarmente illuminan- ratura, evidentemente, ma è signifi- come individuo fanciullesco, Soria- Mani, 1994), vanno probabilmente Ma il vero punto cruciale è che la te, sebbene nascosta in poche ri- cativo 0 risultato che l'uso di un cli- no dice: "Sono tornato molte molte lette anche come una dichiarazione scrittura, come il caso di Soriano ghe stampate in corpo minore. ché può raggiungere in mano a uno volte in quella pianura e ho sempre di poetica dello stesso Soriano, mol- rende evidente, non è così urgente- Getta luce sul mondo costruito da scrittore come Soriano: quello che pensato a mio padre e a me, a quello to preciso nell'interpretare Arlt, an- mente chiamata a situarsi nell'op- Soriano con la scrittura, sul suo poteva essere un già visto letterario che ero allora. Adesso il bambino nettendolo al canone letterario ar- posizione tra necessità e possibilità modo di costruirlo. diventa un ritratto intenso, sofferto, sono io e il mio giocattolo è la paro- gentino anche se "scriveva male". come si è tentati di credere. La cop- pia degli opposti che più la riguar- Soriano è infatti un narratore esemplare e realistico. L'uomo è la". Il tempo è dunque passato e il Se si fosse costretti a scegliere un da è un'altra, è quella tra caos e or- raffinato, e consapevole di esserlo, colto nel suo girovagare in motoci- figlio crescendo è diventato bambi- campione rappresentativo di que- dine. Soriano produce senso di- a cui va riconosciuto un merito ul- cletta con indosso un abbigliamen- no come era il padre. sto gruppo di scritti, dedicati, oltre chiarando che ciò di cui narra è in- teriore, quello di non permettere to passato di moda, è inseguito nei Esempi di rovesciamenti simili ce che ad Arlt, a Cortàzar, Borges, timamente insensato, che si tratti alla propria scrittura di autocele- suoi spostamenti in zone dell'Ar- ne sono anche in altri racconti, e Bioy Casares, Graham Greene, della storia dell'Argentina o di una brarsi, di invaghirsi di sé, di pre- gentina che sembrano essere lonta- sebbene siano meno potenti di que- Rafael Alberti e , partita di calcio truccata o di tutto tendere tutta la nostra attenzione ne da ogni posto, è descritto mentre sto, contribuiscono a costruire un li- la scelta cadrebbe sul brano dedi- il mezzo mondo di persone e figure di lettori. La scrittura di Soriano nottetempo disegna e progetta mac- bro che sembra fatto di fotografie e cato a Julio Cortàzar e scritto poco che lottano soprattutto perdendo sembra viaggiare oscillando attor- chinari che non funzioneranno mai, invece è fatto di specchi. Il rovescia- dopo la sua morte. Qui l'amalgama (mezzo mondo: quello maschile; no a un asse medio, costituendosi è presentato in compagnia del- mento ha spesso un legame diretto degli elementi è perfetto: i debiti quello femminile in questo libro è ora come rapporto oggettivo di l'amante, se ne riportano le menzo- con l'umorismo, e almeno in un caso d'amore e riconoscenza verso un sostanzialmente - e assai enigmati- fatti, ora come esplicito commento gne e l'antiperonismo, le disfatte Soriano l'utilizza in questo senso. autore che "avrebbe sconvolto le camente - omesso). E cavare senso del narratore, dichiarando in que- culinarie e l'improvviso sprofonda- Siamo in un gruppo di racconti cen- lettere in lingua spagnola" sono dall'insensato è scegliere la parte sto modo con serenità quali inten- mento nella solitudine. trati sulla figura dell'editore, mestie- fatti risaltare su uno sfondo cupo e dell'ordine contro quella del caos. dano essere i propri binari retorici. Ma, mentre costruisce in questo re delinquenziale come pochi altri. doloroso composto di esilio, di | DEI LIBRI DEL MESE |

APRILE 1998 N.4, PAG. 21

Sventura il Pessottimista (Editori tra in un viaggio a ritroso nella pro- canto suo rifiuta, perché segno Riuniti, 1990) e alcuni racconti, pria infanzia e tenta di ricostruire, tangibile del proprio fallimento. Ingorgo a Haifa mentre resta purtroppo ancora ine- attraverso le poche notizie che la Rimane dunque in città dove, nau- dito il suo ultimo lavoro tradotto in sua memoria gli fornisce e con frago di un diluvio, approda nel Satira di una dominazione francese a pochi mesi dalla morte l'ausilio del sogno e dell'immagi- cortile di Pont d'Avignon, vero e (Emile Habibi, Yoram Kaniuk, La nario, l'enigmatica esistenza di proprio teatrino della fauna uma- ELISABETTA BARTULI terre des deux promesse, Solin-Actes Faustino, uno dei numerosi lustra- na di Porto Fango, e lì si cimenta Sud, 1996). Si tratta di un insieme di scarpe che popolano il lungomare nella nuova professione di lustra- tempi degli arabi". lucide considerazioni sull'intricata di Porto Fango. Per ritrovare Fau- scarpe. Il ricordo del bambino ini- Emile Habibi Su questa costruzione, infine, attualità israelo-palestinese e, come stino, quest'uomo, di cui non ci zia qui, per poi dissolversi quando Peccati dimenticati Habibi posa l'infinito amore che chiusa, Habibi aveva scelto di ripor- viene mai fornito il nome, richiama arriverà anche per lui il momento tare un monito lanciato, proprio in le istantanee che, da bambino, nel di lasciare il quartiere e di affronta- ed. orig. 1986 nutre per la sua terra, quella terra che, diversamente da molti suoi Peccati dimenticati, ai suoi concitta- cortile della nonna a Pont d'Avi- re la vita senza la mano di Faustino trad. dall'arabo connazionali, si è sempre rifiutato dini arabi ed ebrei: "Non siamo più gnon, coglieva dal retrovisore di che gli ha fatto da guida. di Barbara Marziali di abbandonare. Palestinese di na- noi gli attori e voi gli spettatori ! Ehi, una vecchia Peugeot 304. Da que- Louis-Philippe Dalembert pro- pp. 136, Lit 20.000 zionalità israeliana, giornalista e de- gente, il posto è uno solo e le perso- sto vecchio catorcio abbandonato pone con questo suo primo ro- putato comunista alla Knesset, in- ne sono, comunque, persone i" contempla i vari avvenimenti della manzo dai toni forti e seducenti Marsilio, Venezia 1997 una riflessione sul ruolo della me- moria, quella individuale che trova "Dubito che esista la libertà di spesso nell'infanzia il suo humus nostalgia per questo paese in questo privilegiato, ma anche quella col- paese, per Haifa ad Haifa", scrive Come un erbario della steppa lettiva del popolo haitiano, di cui nell'introduzione Emil Habibi tutti sono partecipi, in cui tutti si (l'aggiunta della "e" finale al nome ANNELISA ALLEVA ritrovano. Il racconto di Dalem- proprio è una francesizzazione bert, al di là delle immagini e delle storie che ci propone, documenta francamente inutile). E su questo IVAN TURGENEV, Mumù e altri racconti, costretta a seguito di una caduta a vivere im- la fatica del ricordare in una terra suo dubbio costruisce Ikhtiyya (let- Adelphi, Milano 1997, trad. dal russo di Tom- mobilizzata in una capanna. Luker'ja ha perso calpestata nei suoi diritti e nella teralmente "errore, peccatuccio" in maso Landolfi, pp. 113, Lit 12.000. il suo leggendario incarnato, e la sua lunga sua natura, definitivamente ferita e dialetto palestinese), breve roman- treccia, ma il protagonista risce a scorgerne an- zo in cui narra di una "faccenda" trasformata. Così come il protago- Ecco tre racconti di Turgenev scelti da Tom- cora da qualche parte l'antica bellezza. accaduta in un giorno di primavera nista del romanzo ormai adulto maso Landolfiper l'antologia Narratori russi Vive così immersa nella natura, e ne diventa dei primi anni settanta quando, non ritrova le tracce di Faustino, i - pubblicata nel 1948 dall'editore Bompiani parte integrante: intuisce la data del calendario senza apparente motivo, uno degli brandelli di ricordi che si mescola- dall'odore della segale, dei fiori; perfino una le- incroci più trafficati della città di -, riproposti nel 1960 nel volume Racconti no nella pagina scritta rimangono pre trova rifugio e s'intrattiene qualche istante Haifa si paralizzò in un gigantesco russi da Vallecchi, e ora qui da Adelphi. allo stato di frammenti, non si ri- nella sua capanna, perché intuisce che da lei ingorgo stradale e le autorità israe- Due di questi racconti fanno parte de Le compongono in un insieme ma evi- liane disposero che venisse aperta memorie di un cacciatore, e sono: Il prato di non può venirle nulla di male. E alla fine muo- denziano le parti mancanti. Questi un'inchiesta per far luce sulle sva- Bezin, che entrò a far parte della prima reda- re, dopo la festa di San Pietro, come le era stato vuoti della memoria, queste so- riate e spesso fantascientifiche spie- zione della raccolta, del 1851, e La reliquia annunciato da un sogno premonitore. Linfer- spensioni del ricordo, vengono gazioni che a questo avvenimento vivente, apparso in una più tarda edizione mità rende Luker'ja pura sensibilità, puro can- quindi colmati dall'immaginario, vengono date. Da qui si dipana una nel 1874; il terzo racconto, uno dei suoi più to, puro ascolto, pura ricettività. Per lei, per la dal sogno; la storia di Faustino de- delle più esilaranti descrizioni di belli, è Mumù (1854). sua assenza di peccati e la sua fiduciosa armo- ve comunque essere raccontata o reinventata. Non è forse questo il come la macchina amministrativa In Turgenev è la gioia del raccontare, oltre il nia col mondo, è più facile morire. ruolo dello scrittore delle Antille e prenda possesso della quotidianità sipario naturale, episodi di vita della steppa. I In Mumù un servo sordomuto ex contadino di Haiti in particolare, colmare le e la disintegri. Nella descrizione boschi tremano in apertura e in chiusura, fan- viene trasferito dalla padrona nella casa di città, della Commissione superiore che a Mosca; non gli viene data in sposa la ragazza béances della storia di un popolo no da corifeo all'ambiente. Le memorie di un scritta dall'Altro, dal Bianco, re- di cui è innamorato, e viene costretto a soppri- cacciatore si sfogliano con lo stesso piacere di datta con lunghi silenzi da recupe- mere una cagnolina, Mumù, che è l'unica crea- un erbario descritto. Turgenev incalza il letto- rare? i®, re, lo intrattiene con galanteria, qualche volta tura a cui può attaccarsi. Il solo suo riscatto sarà si schermisce perché teme di annoiarlo, co- la fuga e il ritorno alla vita e al lavoro dei campi. Leggiamo dunque, con questa I I storia dal titolo intrigante preso a munque si presenta alla fine dello spettacolo, Questo racconto ricorda per certi versi un prestito da un vecchio proverbio ed è lui a chiudere il sipario. Il suo atteggia- altro memorabile racconto de Le memorie di di Haiti, un romanzo della memo- mento frivolo, anche nel descrivere la natura, un cacciatore di Turgenev, La fine di Cer- ria, ma anche un romanzo dell'er- topchanov, qui non presente, in cui è descrit- le stagioni, lo avvicina a Vivaldi. Il tremolare ranza in un microcosmo insulare to l'amore feticistico di un cosacco per il suo delle tremule, il leggero inarcarsi delle betulle che illustra la tragedia di un popo- cavallo e la perdita del cavallo, che gli viene rievocano la vibrazione dei violini. lo costretto dalla fame o dal regime Nel primo racconto, Il prato di Bezin, il pro- rubato. presiede alle indagini non mancano a sradicarsi, ad abbandonare la Turgenev predilige eroi semplici, presi dalla gustosi assaggi delle varie tipologie tagonista alla fine di una giornata di caccia si campagna per la città, a lasciare servitù della gleba o liberi e selvaggi, ma che di individui di potere: l'esperto smarrisce, e incontra già a notte fatta un gruppo Haiti per terre sconosciute al di là americano di "mentalità araba", i di ragazzi che si raccontano storie intorno affuo- della loro povertà e infelicità fanno tesoro, fi- del mare, a sperimentare l'ango- generali di brigata e gli ex capi di co, gremite di personaggi presi dal folclore russo. no a diventare miti, attraverso la sua voce. scia della partenza e l'incognita del Stato Maggiore, molteplici delegati, Nel secondo, straordinario racconto La reli- , con la sua lingua che ri- ritorno, se ritorno vi è. sottodelegati e, in definitiva, tutta quia vivente è descritto il casuale rincontro fra corda quella delle novelle toscane dei libri Se con l'uso di tematiche come "quella banda di uomini dagli inu- il protagonista, figlio dei padroni, e una sua ex d'infanzia, sceglie questi tre racconti di Turge- la memoria e l'erranza Dalembert mani nervi d'acciaio che ha rifiutato serva, Luker'ja, agile e abile in gioventù, ora nev. si inserisce perfettamente nel pa- alla gente il diritto alla rabbia... e norama della letteratura haitiana non [è] arrivata a capire i motivi contemporanea, prodotta in larga che spingono gli arabi a riprodursi parte fuori dai confini dell'isola, le in modo (...) eccessivo". defesso sostenitore del fatto che i vita quotidiana, le partite di calcio strutture narrative del suo roman- La "faccenda", però, è per Ha- palestinesi mai avrebbero dovuto Faustino della squadra del cuore seguite zo mostrano la volontà di recupe- bibi solo l'ennesima occasione per lasciare la Palestina, Emil Habibi animatamente da tutto il quartiere, rare quella tradizione orale del disquisire a suo modo della situa- ha voluto continuare a vivere ad le scommesse sui combattimenti di conteur della piantagione, che fu la zione in cui si dibatte il suo popo- Haifa anche dopo la creazione dello a Salbunda galli, le attese di vincite alla lotteria prima espressione di libertà e di lo. Lungo tutto il racconto, infatti, stato d'Israele, straniero nella sua ALBA PESSINI che ritmano lo scorrere dei giorni creatività dello schiavo. A questa si condensa il meglio delle due doti stessa patria. Nel 1995 aveva fonda- in questo angolo dei bassifondi di tradizione appartiene la moltepli- che sono precipue alla sua scrittu- to la rivista "Masharif" ("Sguardi") Salbunda ove la violenza irrompe, cità delle storie che si alternano, con il chiaro, forse utopico, intento a volte con forza, mostrando il vol- spesso introdotte da una voce che ra: la profonda conoscenza della Louis-Philippe Dalembert tradizione letteraria araba e un di divulgare anche tra il pubblico to implacabile del potere che in- interpella il lettore/uditore coin- marcato senso dell'umorismo che israeliano il patrimonio culturale La matita del Buon Dio scena fucilazioni di gruppo. volgendolo direttamente nelle vi- trasforma le sue opere in "una sati- arabo-palestinese. E proprio sulle non ha la gomma L'esistenza di Faustino scorre cende narrate. A questo mondo della piantagione rimanda anche ra politica basata su un'interpreta- pagine del numero 9 di "Masharif" ed. orig. 1996 così, fra momenti di quiete e feli- zione comica della condizione (giugno 1996), a un mese dalla sua cità, fatti di passeggiate a braccetto una concezione del tempo non li- umana". Fiero di appartenere a morte, decine di intellettuali arabi trad. dal francese con Marie lungo il molo, di uscite neare, acronologico, dove passato una cultura, quella arabo-palesti- di ogni paese e credo politico lo di Marie-Josée Hoyet il sabato sera per vedere il film pro- e presente spesso si confondono e si mescolano, procurando, alla let- nese, che ha resistito indenne a in- hanno ricordato con un cordoglio pp. 180, Lit 25.000 grammato dall'unica televisione numerevoli dominazioni, Habibi sincero al quale si sono aggiunte le che troneggia sulla piazza pubblica tura, un'inebriante impressione di accompagna la narrazione con nu- voci di alcuni, pochi, intellettuali Edizioni Lavoro, e momenti di sconforto e dispera- vertigine. merosi aneddoti ripresi dalla sto- israeliani schierati, come lui, sul Roma 1997 zione legati alla perdita del lavoro, Se "la matita del Buon Dio non riografia araba medievale e vi asso- fronte della pace. alla vergogna di dover vivere alle ha la gomma", se non si può can- cia una puntigliosa insistenza sulla Di Emil Habibi restano racconti, Salbunda, isola caraibica imma- spalle della donna amata. L'arrivo cellare ciò che è stato, nulla impe- toponomastica, un dovere di me- novelle e pièces teatrali. In italiano, ginaria che non nasconde tuttavia di un figlio costringerà Marie al ri- disce allo scrittore di rubare a Dio moria per sottolineare come oltre a Peccati dimenticati, sono stati svariate analogie con l'Haiti degli torno verso la campagna che un la matita e di ricomporre un uni- nell'odierna Israele non ci sia via pubblicati il suo capolavoro Le anni sessanta, accoglie dopo anni tempo aveva lasciato, piena di spe- verso costantemente in bilico fra che non avesse un suo nome "ai straordinarie avventure di Felice di assenza un uomo che si adden- ranze; un ritorno che Faustino dal onirico, reale e immaginario. E.T.A. Hoffmann no all'infinito o si ripiegano, rimpic- to mal riuscito di magia nera, il vice- età in Nonnina (Mondadori, 1996; cfr. dell'opera è ancora nel suo tema: la Schiaccianoci cioliti e angusti, come trappole per preside è un vampiro, gli insegnanti "L'Indice", 1996, n. 11), Horowitz pro- smaniosa ansia dell'homo faber di trad. dal tedesco topi. sono un lupo mannaro, un fantasma, segue la sua lunga marcia dissa- diventare artefice di ogni cosa, di Alessandra Re TIZLANA MERANI una strega. Il collegio è un'accade- crante entro i territori canonici del compreso se stesso. L'autrice non ili. di Roberto Innocenti mia di stregoneria dove si insegnano conformismo e del perbenismo. tralascia di sviluppare un tema pa- pp. 135, Lit 48.000 Anthony Horowitz ai novizi le arti della magia. Inutile ri- (F.R.) rallelo, quello dell'educazione C'era una volta, Villa Ghiacciaossa bellarsi, tentare di fuggire; David, in dell'uomo: chi ha reso bestiale la Pordenone 1997 ed. orig. 1988 quanto settimo figlio, è predestinato Mary Shelley creatura? "Il mio animo era fatto per trad. dall'inglese a diventare uno stregone. Del resto, Frankenstein accogliere amore e comprensio- E.T.A. Hoffmann appartiene a di Angela Ragusa spiega il vicepreside Sgozzingoz, trad. dall'inglese ne", dice il mostro durante la sua quella schiera di grandi fiabisti ro- ili. di Alberto Roberi anche David è vittima di un pregiudi- di Mario Sala Gallini confessione alla fine della storia. mantici tedeschi che hanno fatto pp. 130, Lit 11.000 zio razziale avverso a fantasmi e stre- ili. di Philippe Munch Ma le ambizioni faustiane della nuo- esercizio di fantasia poetica fiam- Mondadori, Milano 1997 ghe, licantropi e mostri, a torto da lui pp. 256, Lit 36.000 va scienza approdano a un incubo meggiante. Adesso è Roberto Inno- ritenuti cattivi, mentre la verità è che Piemme, senza risveglio. centi, uno dei maggiori illustratori Sempre più spesso temi, argo- sono sempre stati maltrattati nei libri Casale Monferrato (Al) 1997 (T.M.) del mondo, a cimentarsi con la du- menti e personaggi scolastici trova- e sullo schermo. Le creature delle te- plice e intrecciata storia del leale e no collocazione entro il genere hor- nebre - spiega -, anche se appaiono Nei classici della collana dedica- Edith Nesbit coraggioso Schiaccianoci impe- Cinque bambini e la Cosa gnato a difendere prima la princi- ed. orig. 1902 pessa Pirlipat e poi la dolce Maria trad. dall'inglese dallo spaventoso re dei topi. Già la ROBERT SWINDELLS, La setta, Mondadori, Mi- RENATO GIOVANNOU, Il mistero dell'Isola di Luigina Battistutta prima tavola, che mostra attraverso lano 1997, ed. orig. 1995, trad. dall'inglese di del Drago, Piemme, Casale Monferrato (Al) ili. di Adriano Gon i riquadri delle finestre l'interno bor- Angela Ragusa, pp. 155, Lit 13.000 1998, ili. di Angel Esteban, pp. 137, Lit 12.500 pp. 212, Lit 34.000 ghese di una famiglia intenta a pre- C'era una volta, parare l'albero di Natale con i mera- Il fondamentalismo religioso è un proble- Giovannoli ama le citazioni di autori e libri, il Pordenone 1997 vigliosi doni per i bambini, i quali a ma che è andato assumendo una diffusione e ripescaggio e l'impasto di topoi e archetipi narra- loro volta attendono trepidanti in una rilevanza sociali e politici sempre maggio- tivi, la contaminazione di generi. D mistero Five Children and it è uno dei un'altra stanza, dietro altri vetri, of- ri nelle nostre società. Il libro di Swindells ha dell'Isola del Drago comincia come un romanzo tanti libri per bambini pubblicati fre il segno distintivo dell'autore ed dalla Nesbit (1858-1924) nella sua è al tempo stesso la dichiarazione il pregio di affrontare il tema, facendo opera della "Biblioteca dei miei ragazzi", con un'accu- di informazione e chiarificazione a proposito rata ambientazione di inizio Novecento, quando ricca vita di donna di famiglia, di di una poetica dello sguardo che cultura, di scrittura. Inglese di Lon- dell'influenza negativa osserva, spia, fruga nelle pieghe una fiammante automobile dra, indipendente e anticonformi- delle piccole storie per collocarle che possono svolgere rossa entra nel parco sta, visse molto nel Kent, fondò rivi- nel flusso della grande storia (a le piccole sette do- della villa della ste e circoli, si interessò di politica. proposito, nel film di Roberto Beni- minate da per- vecchia ma an- Poi le necessità della vita le impo- gni La vita è bella sono riconoscibili sonaggi do- h cora arzilla pro- sero di trasformare in lavoro il suo le suggestioni coloristiche e figura- tati di perso- zia Jolanda a interesse per la letteratura infantile tive delle sue illustrazioni di Rosa nalità molto Ventimiglia e si mise a scrivere racconti e libri. Bianca, C'era una volta, 1991). In- forti e non per depositarvi Qui è presentata per la prima volta nocenti solleva il velo delle placide soggetti ad al- in italiano - in una traduzione scor- nursery tedesche di inizio Ottocen- i/l V tv per una dieci- cun controllo na di giorni revole e graziosa - una delle storie to per lasciare intravedere le ombre più avvincenti e spiritose, anzi una sociale. Ila, A l'undicenne gotiche di un futuro che si prean- raccolta di storie in cui sono coin- nuncia cupo e che per il momento invece, una . Ma su- volti cinque bambini che ogni gior- viene ricacciato indietro dal trionfo personalità bito compare no, grazie al Folletto della Sabbia- coloristico del fantastico paese dì molto debo- prepotente- una specie di genio bizzarro - sono Confettoburgo e dalla ricomposta e le il padre mente alla ribal- protagonisti di magie e di avventu- riappacificata stanza dei giochi, della quindicenne An- ta il nome di Sal- re in contrasto con i pregiudizi del- teatro ora del nascente idillio tra gari, che come un nume tutelare fa virare la vi- le persone adulte. La scrittrice dia- Maria e Schiaccianoci divenuto un nabel, la cui moglie è malata di cancro. Fini- sce, allora, per appoggiarsi sempre più alla set- cenda verso l'avventura. Naturalmente di pirati. loga con i suoi piccoli lettori e li ac- bel giovinetto. Per di più con l'ispirazione di Stevenson, che compagna nelle sorprese e nelle FERNANDO ROTONDO ta dei Fanciulli, al cui pastore e capo delega domande che suscitano le situa- anche le decisioni sull'educazione delle figlie. mette a disposizione tutti gli ingredienti del re- pertorio: un pappagallo che strepita "Avventura! zioni di conflitto con il mondo reale. Proibisce, così, ad Annabel di frequentare le La magia è nel quotidiano. Non si Avventura!", una mappa, un antico manoscrit- Philip Puilman lezioni di religioni comparate e quelle esce dal mondo reale per uno pa- La lama sottile sull'evoluzione naturale (i fossili dei dinosau- to, una bandiera col teschio, un vecchio giardi- rallelo, ma si ricomincia ogni giorno ed. orig. 1996 ri - secondo il pastore - sarebbero fabbricati niere ex piratapentito, i cattivi e traditori, e natu- il gioco, tornando da Sabbiofilos trad. dall'inglese da Satana e nascosti sotto terra per ingannare ralmente un tesoro. Tra i colpi di scena, Mino che esaudisce un desiderio per di Alfredo Tutino gli uomini). Ma Annabel rifiuta di farsi chiu- conduce a buon fine l'avventura e trova il tesoro, volta. La bellezza sta nell'avventu- pp. 300, Lit 28.000 dere la mente e fugge di casa. Intanto la sorel- incontrando gli ultimi rimasugli di pirateria, ra: non si sa mai come si svilupperà Salani, Firenze 1997 lina Sarah rischia di essere sottoposta dal lo- compresi i discendenti del Corsaro Nero, fra cui la giornata e in che condizioni si sco pastore a pratiche sessuali in un campo Fe- la prozia Jolanda e quindi lo stesso Mino. Forse è tornerà a casa: chiedi la bellezza e Gli universi paralleli creati da Phi- questo "l'altro tesoro" di cui parla la mappa: l'av- nessuno più ti riconosce, ottieni de per bambini. Il lieto fine arriverà a salvare tanti soldi, ma sono vecchie ghi- lip Pullman nella Bussola d'oro tor- le due ragazze e ad aprire gli occhi al padre. ventura trova Usuo premio in se stessa. nano a incantarci in questo secondo nee... Tutto però si risolve con il tra- (F.R.) (F.R.) libro della trilogia, dove Lyra, la gio- monto: finiscono le magie, il gioco vane protagonista del precedente ha termine ma il ricordo e la sorpre- romanzo, incontra un nuovo compa- sa celebrano le vissute meraviglie. gno di avventure, Will Parry. Will, che Alla sera le cose tornano al loro po- attraverso la finestra separatrice di ror, quasi a significare una radicata malvage, non hanno mai sganciato ta ai ragazzi, la Piemme ha pubbli- sto - o quasi - ed è giusto perché è mondi è arrivato nella nuova dimen- avversione giovanile per l'istituzione, bombe atomiche, né inquinato l'am- cato, in versione integrale, Franken- di sera che si leggeranno questi sione, è in cerca dei proprio padre, vissuta come un incubo intollerabile biente, né fatto esperimenti su ani- stein di Mary Shelley, in un'edizione racconti, questi capitoli della misu- scomparso nel corso di una miste- e al tempo stesso come un'esperien- mali, né tagliato i fondi per l'assisten- finemente illustrata da Philippe ra giusta per una lettura della buo- riosa missione in Alaska. Insieme a za priva di senso. Ormai lontani i tem- za sanitaria. In fondo, "alla gente stia- Munch e arricchita da immagini e nanotte, prima di dormire, in pace Lyra, il ragazzo scopre il segreto pi di Cuore, adesso si respira un ef- mo simpatici. In realtà siamo piace- didascalie che ricostruiscono il con i quattro fratelli più "il Cuccio- delia Lama Sottile, l'oggetto di cui di- fluvio di umori dissacranti, una mi- volmente malvagi". Sembra l'arringa quadro storico dell'epoca in cui si lo". Le otto tavole di Adriano Gon venta portatore e custode, nell'este- scela di disincanto lucido e ironia di un avvocato difensore dei libri snoda la trama. La storia originale, (aveva già illustrato II gatto con gli nuante marcia verso la verità. Il ro- corrosiva, secondo una deliziosa le- dell'orrore di fronte a genitori preoc- quella che l'autrice scrisse a dician- stivali. C'era una volta, 1995; cfr. manzo, nutrito da una potente forza zione di cattiveria alla Dahl. Il tredi- cupati, pedagogisti saccenti, educa- nove anni gareggiando con il mari- "L'Indice", 1995, n. 7) traducono la di immaginazione, costruisce il pro- cenne David viene espulso "per so- tori diffidenti, esperti improvvisati, to Shelley e l'amico Byron in una sfi- visione del mondo dell'infanzia di prio ritmo alternando momenti di cialismo" dall'eiitario Bastan College, moralisti predicatori. David deciderà da letteraria nel genere gotico, è un secolo fa, adattando, com'è co- tensione drammatica a visioni fanta- specializzato nel preparare la futura di accettare i propri poteri straordina- composta di una triplice struttura stume di questo giovane e brillante stiche, inventando personaggi e si- classe dirigente intrecciando cru- ri, usarli e goderli, anziché seguire le narrativa. Il mostro viene percepito illustratore, il linguaggio al tempo. tuazioni che sono metafore di idee o deltà e assurdità (pulire le scarpe de- orme bancarie dello sgradevole pa- e rivelato al lettore attraverso le Contro dunque il nostro tempo do- trasposizioni del mondo reale. Me- gli altri ragazzi e mangiare stando dre. Più tardi sceglierà che cosa far- emozioni di un osservatore esterno, ve tutto sembra desiderato e con- tafore che, in attesa del successivo dritti su una gamba). Allora il padre, ne: magia bianca o nera, il bene o il dell'artefice della creatura e del cesso, cioè poco desiderabile e romanzo, restano appena abbozza- bancario reazionario e sadico, per male. Ma sarà lui a stabilirlo. L'horror mostro stesso. Il pretesto della noioso. Viva dunque ancora una te. Universi di magie, di mutazioni e raddrizzargli la schiena lo manda rivela così la sua più recondita ma sa- competizione fornì a Mary Shelley volta la lettura e la sua magia, il di avvenimenti oscuri, dove, accanto nella scuola di Villa Ghiacciaossa lutare vocazione alla comprensione l'occasione per esprimere il proprio viaggio e il sogno (la veste editoria- a drappelli di angeli armati e lucenti, sull'isola Diteschio. Se l'edificio goti- e all'accettazione della diversità, disagio di fronte agli esperimenti di le ci aiuta, con la tela rossa e l'am- volano streghe che cavalcano rami co mette paura alla sola vista, all'in- cioè di una dimensione in cui sono animazione della materia che in pia pagina colorata: il volume è da di pino-nuvola, si affannano uomini terno si nasconde una realtà ben più offerte varie alternative rispetto al ras- quegli anni stavano infervorando la biblioteca di casa, da riproporre senza scrupoli, sfilano spettri che si spaventosa. A cominciare dal corpo sicurante e soporifero tran-tran intel- nuova scienza. Oggi, in epoca di cioè nel tempo che passa ai nuovi nutrono di linfa umana. Universi simi- docente: il preside ha due teste su un lettuale. Dopo l'esilarante smitizza- clonazioni, trapianti, manipolazioni bambini di famiglia). li, replicanti di se stessi, che si dilata- corpo solo a causa di un esperimen- zione dei luoghi comuni della terza genetiche e ibernazioni, l'attualità ANGELO FERRARINI N. 4, PAG. 23 ""CsesC^tECr Il riscatto del Molière pensatore. Serietà del comico Un saggio sull'idea di normalità nel grande commediografo e nella cultura del suo tempo

FERDINANDO T AVI ANI

santropo, Einaudi, 1990). France- gire al carattere eccessivamente dra- ché si oppone alla "visione unidi- Francesco Fiorentino mento dal ridicolo previo, e di conseguenza la difficile scelta di sco Orlando ha fornito a Francesco stico delle tesi di Gérard Defaux sal- mensionale" d'un Molière "chiuso Il ridicolo nel teatro far ridere sul serio. Fiorentino l'esempio di un'analisi vandone l'essenziale. Ma è qui che esclusivamente in una dimensione di Molière Se fosse vero, come ha sostenuto del prodotto comico attraverso le probabilmente Fiorentino si sba- teatrale", intento solo a far ridere. Gérard Defaux, che Molière, dal Mi- sue stratificazioni e la sua comples- glia. Il libro di Defaux traeva la pro- Sposa quindi la tesi di base di De- pp. 226, Lit 32.000 santhrope in poi, rovescia i rapporti e sità (il ridicolo di per sé; il ridicolo pria energia soprattutto dai difetti. faux e la sostiene con una lettura Einaudi, Torino 1997 si pone dalla parte del protagonista gettato su colui che ridicolo non sa- La sua era la forza del sasso nello che esamina l'evoluzione dell'at- comico, condannando la società che rebbe; il ridicolo che deriva da una stagno, non quella di un modello di teggiamento e dei giudizi molie- lo deride, il suo teatro mostrerebbe disproporzione fra la virtù e i modi analisi. Era un libro un po' guasco- riani alla luce d'un percorso di imile a un donchisciotte non pensiero più articolato, stretta- tanto debole di mente da an- mente intrecciato alle voci Sdarsene errando per le cam- dell'epoca, lontano da considera- pagne e i paesi, Molière usò proba- zioni commerciali e di mestiere e bilmente il paese del teatro come Maschere dongiovannesche invece fermo alle quote alte del di- extraterritorialità, a difesa d'un battito morale e letterario. proprio difficile modo d'esser libe- DANIELA DELLA VALLE Ma ho l'impressione che per ro. E molto diverso, quindi, se si sgrossare la tesi di Defaux e farle sviluppare tutta l'energia critica la- osserva soltanto quel che scrisse o MOLIÈRE, Don Giovanni, a cura di Delia Gam- vanni poco... dongiovannesco e meno colpe- tente non basti sostituire un oriz- anche quel che fece: il modo in cui belli, Marsilio, Venezia 1997, trad. di Delia vole, la scomparsa o almeno la riduzione zonte di riferimenti più raffinato e intrecciò le opere alla vita persona- Gambelli e Dario Fo, testo francese a fronte, della presenza dei vecchi come simbolo del le, secondo quella strategia e quel- articolato, conservando però la lo- pp. 222, Lit 24.000. potere, l'importanza dell'uso delle macchi- lo scandalo dell'esporsi e del rove- gica di base che legge i testi sullo delia loro funzione, il significato sciarsi che tanto impressionava i ne e sfondo di altri testi. La si spinge, suoi compagni, alcuni spettatori e i La bella traduzione del Don Giovanni di dell'abito - quello di Don Giovanni e quel- così, in un'atmosfera filologica- più intelligenti fra gli avversari. Molière nata dalla collaborazione di Delia lo degli altri personaggi - nello svolgersi mente appropriata, ma eccessiva- Da queste due prospettive (quel Gambelli e Dario Fo viene presentata ai let- dell'azione, l'uso della medicina come mente rarefatta, che attraverso che scrisse, e quel che fece di sé scri- tori corredata da una ricca, appassionata espressione della fede. Ne risulta una parti- successive smorzature la riduce vendo e recitando) derivano due Mo- presentazione di Delia Gambelli: ventisei colare lettura dell'opera come espressione quasi all'ovvietà della lettura con (informatissimo) commento. Oc- lière contrapposti: da una parte il pagine densissime, a cui si aggiungono la del rifiuto di una visione dell'arte e della correrebbe invece farla decampa- classico della letteratura e del reper- cronologia, le note al testo francese e a quel- morale: una visione che s'identifica con un torio, monumento comico di quella re, verso altri confronti. Ciò che lo italiano e la bibliografia. Un'interpreta- certo tipo di teatro (sostanzialmente, la tra- blocca Fiorentino e lo spinge a se- porzione del Seicento francese che zione appassionata, dunque, impegnata, e gedia), a cui si contrappone una commedia viene detta Grand Siècle-, dall'altra, gnare il passo nel cerchio ristretto in certo modo discutibile, proprio perché che "travalica gerarchie e pregiudizi, mette l'artista gioioso, livido e sibillino. delle proprie specialità, è - mi pare s'impone come un originale approccio in gioco i sensi e i confini; dove le furberie Questa seconda figura è oggi più viva - un'insufficiente conoscenza del- in Italia che in Francia, per merito so- all'opera. sono esibite (...) dove le macchine sono tra- la problematica teatrale. prattutto di Giovanni Macchia e di La novità sostanziale del discorso critico sparenti, che siano nascoste tra le quinte del Le problematiche del mestiere, Cesare Garboli, scrittori diversissimi, di Delia Gambelli nasce dalla prevalenza palcoscenico o tra le pieghe (...) di un testo e della ditta comica, non spiegano ma accomunati da un'analoga passio- accordata ad alcuni tratti caratteristici del di un'anima". tutto, né spiegano l'essenziale. In ne per la persona di Molière e le scos- Don Giovanni, soprattutto il rapporto tra il Questa introduzione al capolavoro molie- questo Fiorentino ha ragione da vendere. E giustificato il suo fasti- se che è ancora in grado di dare. Don Giovanni stesso e la commedia dell'ar- riano, così intelligente e serrata, è molto dio nei confronti di coloro che Ma anche l'altro Molière, il ben te. È un aspetto di cui molti critici hanno coinvolgente, e il lettore non può che aderire regolato classico del comico, 0 credono di poter risolvere tutti i sempre parlato come di una componente in- alle brillanti pagine della Gambelli. Alla fi- Molière-solo-testo, può essere sot- problemi riconducendoli al me- ne, però, quando si ritorna a percorrere il te- tratto alla sua inoffensiva tranquil- cidentale, ma che la Gambelli fa assurgere a stiere d'un attore che fa ridere lità. Potrebbe dimostrarlo questo funzione determinante e di cui si serve per sto, quella dimensione di discussione a cui al- moltissimo e pensa poco. Meno libro di Francesco Fiorentino, in- analizzare l'opera intera. All'interno di que- ludevo all'inizio riemerge; e ci accorgiamo ragionevole è però continuare a teressato non alla storia complessa sta impostazione, il problema che si pone e che il discorso della Gambelli ha finito col tener separata la prospettiva del e radioattiva dell'attore-autore, ma che l'analisi cerca di risolvere è la spiegazio- trascurare alcuni passaggi che possono sem- mestiere teatrale dall'avventura alla traccia che nella sua opera si ne dello scandalo che, dopo il primo straor- brare fondamentali: se non altro la scena con del pensiero. conserva della cultura del tempo. dinario successo, si abbatté su quest'opera e il povero e quelle sull'ipocrisia di Don Gio- E vero che nulla impedisce di Il libro di Fiorentino è un libro se- continuò a schiacciarla per secoli; uno scan- vanni. Nasce allora il desiderio di reinserire considerare l'opera di Molière in rio, una ricerca ben definita, non dalo che deriva - secondo la Gambelli - dal- questi passaggi nell'interpretazione appena una prospettiva letteraria, ma non uno di quei manuali che ricapitola- tutti i paradigmi buoni per la sto- la differenza tra il Don Giovanni molieria- letta, di proporne alcune varian ti, o di sugge- no un po' di tutto. Indaga un solo ria della letteratura van bene an- no e gli altri Don Giovanni secenteschi. rire qualche ipotesi correttiva. E appunto una livello d'organizzazione della che per quella particolare lettera- drammaturgia molieriana, per in- Questa differenza è analizzata in tanti rapi- prova in più della vitalità di questa proposta tura che cresce nel contesto teatra- dividuare l'evoluzione d'un pen- di paragrafi, densi e suggestivi: un Don Gio- di lettura. le. Dire che Molière non è solo un siero sulla "normalità" e sui limiti geniale capocomico che s'adatta dell'ideologia dell'honnète hom- alle circostanze, ma anche un for- me, che conduce a un carnevale- midabile pensatore, non vuol dire sco riscatto dei valori della vita co- una stupefacente metamorfosi dal ri- per affermarla; la disproporzione ne, sbrigativo e privo di finezza. In- che gli si attagli il paradigma del me festa. dicolo come condanna morale che deriva da null'altro che il rinca- seriva Molière nell'orizzonte della pensiero che si dipana per stadi La via più semplice, per chi vuol all'erasmiana follia come antidoto ro d'un giudizio moralmente ap- filosofia del comico nei secoli dei se- successivi. Il paradigma àALevo- far ridere a teatro, è mettere al cen- per una società ridicola. Secondo prezzabile). I diversi strati del comi- coli, da Aristotele a Erasmo, dalla luzione del pensiero d'autore ri- tro una figura ridicola che per i Francesco Fiorentino, è vero solo in co si rivelano, a loro volta, come Stultifera navis a Platone, da Bach- specchia la cronologia della com- suoi vizi e le sue deficienze susciti parte. D libro di Defaux Molière ou matrice di nodi drammaturgici di- tin a Rabelais. Secondo Defaux, posizione dei testi, ma non la sto- un riso di superiorità già prima di les métamorphoses du comique: de la versamente variati di commedia in all'inizio della sua carriera comica ria di un pensatore-attore. Molière impegolarsi in vicende spassose. comédie morale au triomphe de la fo- commedia, che permettono la co- Molière aderirebbe ai valori premi- non passava da una commedia Nella farsa, il ridicolo di partenza lte (edito in francese a Lexington, struzione di personaggi moralmen- nenti, quelli dell'honnète homme\ all'altra come da una fase all'altra sta nella deformazione delle mac- Kentucky, nel 1980, e a Parigi nel te e psicologicamente variegati. alla fine sposerebbe visioni estreme d'un pensiero che si supera ed chiette e delle maschere. Nella 1992) è il suo costante punto di riferi- Fiorentino ha storicizzato tutto (e più arcaiche), carnevalesche, an- evolve. Le sue commedie erano commedia, diventa tipo o caratte- mento, esplicitato findall e prime pa- questo, inventariando le diverse tagonistiche rispetto alle morali che tutte contemporaneamente pre- re: un vizioso, un imbroglione, uno gine, ma con l'intento di correggerne sfumature del comico e collegando- reggono la società. Per capire le sue senti nell'orizzonte del suo reper- smodato, un fuori posto, un incon- la radicale inversione di fronte con le alle analisi coeve del comporta- ultime opere non basterebbe, dun- torio. Recitava, per esempio, la sapevole e un beffato, o un vorrei- un susseguirsi di sfumature che mento - dai nomi eminenti di Mon- que, pensare alla voga della comé- prima di esse, L'Étourdi, il rifaci- ma-non-posso. L'uso del perso- esplorino la complessità del comico e taigne, Pascal, Mme de Sévigné, La die-ballet. Bisognerebbe invece ve- mento d'una commedia-farsa ita- naggio già di per sé ridicolo è co- le sue polarità fra ciò che in esso si Rochefoucauld, La Bruyère, Vau- derle come il punto d'arrivo d'un liana, negli stessi giorni in cui reci- modo perché anche quando attac- esprime e ciò che vi si reprime. venargues, Fénelon, Cardinal de pensiero asistematico ma filosofico tava il nuovissimo Misanthrope. ca persone pericolose, cioè in Qui agisce soprattutto l'influenza Retz, Saint-Evremond, a quelli for- sulla morale. Continuare a recitare le "vecchie" grado di reagire duramente, s'ap- di Francesco Orlando, che alcuni se meno noti di La Mothe Le Vayer, Il riscatto del Molière pensato- commedie non vuol dire soltanto poggia pur sempre sui gusti e i va- anni fa aveva cercato nel Misanthro- Méré, Charron, Vaumorière, Cour- re, e l'idea di un'evoluzione del continuare a sfruttarle commer- lori correnti e li conferma. Eppure pe non la storia dell'autobiografi- tin, Faret, Fleury, Groussault, Mor- suo pensiero, è ciò a cui Fiorenti- cialmente. Vuol dire anche conti- questa comodità viene da Molière smo teatralmente perverso che l'au- van de Bellegard e Villiers. no tiene di più e che lo spinge a nuare a lavorarle, a tenerle presen- ti. Ciò che gli schemi ovvi per la abbandonata. La cronologia delle tore vi aveva impastato, ma un de- Una tale molteplicità di confronti, trovare in Defaux un interlocuto- sue opere mostra un mutamento corso della negazione •freudiana un tale ricamo di citazioni e sfuma- re stimolante e innovativo. Lo de- piuttosto radicale, un allontana- (Due letture freudiane: Fedra e ìlMi- ture, dovrebbe permettere di sfug- finisce "magistrale" proprio per- contenuti "forti", che abitualmen- 4 sumismo che ha costituito il retro- terra culturale in cui sono cresciuti te non vengono mostrati sulla sce- storia della letteratura vedono co- Drammaturghi inglesi questi giovani drammaturghi. An- na: gran parte della carica eversiva me passaggio o evoluzione da un che la reazione, lo sdegno morale, il di Blasted per esempio è espressa tipo comico all'altro (dal perso- e commedie arrabbiate rifiuto di logiche selvaggiamente dalle scene di sodomia, masturba- improntate al profitto sono simili: zione, fellatio e cannibalismo. In naggio ridicolo a quello deriso, ALESSANDRA VINDROLA per esempio), nella concretezza simili perché, al contrario del teatro Shopping and Fucking, i protagoni- storica dell'attore-autore è un al- politico di generazioni precedenti, sti sono tossici e sadomasochisti, in si risolvonoi n modo indiretto, con- Mojo sono teppisti, mentre quelli largamento del repertorio, che Nuovo teatro inglese che nel 1996 ha presentato Shopping mentre conserva tutte le vecchie and Fucking, ed è significativo sotto- centrandosi sulla snaturalizzazione di Killer Disney sono dolciumi-di- a cura di Barbara Nativi posizioni, non superandole affat- lineare che già il titolo è stato in In- di sfere tematiche che in fondo do- pendenti o ingurgitano (e vomita- to, conquista spazi nuovi. e Luca Scarlini ghilterra oggetto di censura. Jez But- vrebbero appartenere all'individuo, no) ogni sorta di schifosi insetti. Non sono considerazioni margi- pp. 334, Lit 35.000 terworth ha ventotto anni, e anche il come il sesso o il cibo, senza per lo Di fatto, per chi non è afflitto da nali, perché mostrano come l'appa- Ubulibri, Milano 1997 suo Mojo è stato presentato nel 1995 più coinvolgere aspetti strutturali un eccesso di anglosassone puritane- rente evoluzione di Molière fosse in al Royal Court di Londra, diventan- della comunicazione teatrale. Tran- simo, queste provocazioni risultano realtà un'espansione, un allargare i Una nuova vitalità sembra attra- do poi anche un film (Soho) nel cui ne nel caso del già citato Attentati assai meno scioccanti di quanto pro- propri margini all'interno del tea- versare la drammaturgia inglese. cast figura tra gli attori Harold Pin- alla vita di lei di Martin Crimp, che mettono. Qual è allora il loro fasci- tro. Se al paradigma sostanzialmen- no? È nella capacità di lasciar filtrare te rettilineo dell'evoluzione si sosti- echi di una realtà, elementi di un im- tuisce quello circolare dell'espan- maginario giovanile, che raramente sione, che non butta niente, che il teatro, anche quello meno conven- e 7eC- AV C-ÓVe-ò t

La cosa che passa inosservata In un'aula con venti persone alla ricerca del fuoco del racconto

ANDREA CANOBBIO

• er quattro anni - quattro cicli di così dire, mettere in cantiere. ci si annoiava tutti insieme. Ogni tanto do non banale. E poi in effetti scriven- lezioni lunghi dai tre ai sei mesi Se qualcuno di quelli seduti nella scoppiavamo a ridere, ognuno a modo do, spesso, uno si convince che sta pro- M - sono entrato in una scuola di stanza con me avanzava questo dubbio suo s'intende. Poteva essere una risata ducendo qualcosa di nuovo e incredi- scrittura creativa e sono andato a seder- che potremmo definire quello della ge- liberatoria o una risata convinta. Libe- bilmente profondo e se avesse un po' di mi in un'aula con altre venti persone. La nesi naturale dei racconti, contrapposto ratoria dalla noia o dall'imbarazzo per più di consapevolezza capirebbe che lezione poteva iniziare con la lettura di all'idea della loro costruibilità, io mi al- l'affermazione fuori posto di qualcuno prima di lui l'hanno fatto perlomeno già un racconto. Lettura ad alta voce, una zavo in piedi e tutto infervorato descri- che l'affermazione fuori posto di qual- in due (o tre). pagina dopo l'altra, una pagina per uno, vevo e citavo le testimonianze di autori cun altro aveva fatto sembrare ancor Il corso poteva iniziare con un rac- questione di equità. In generale la gente eminenti che, senza quasi accorgersene più fuori posto di quanto non fosse. Ri- conto di Beppe Fenoglio, Un giorno di non è più abituata a leggere ad alta voce. e in ogni caso senza costrizione alcuna - sate convinte poche, a dire il vero. Alla fuoco. E la storia di un bambino in va- In generale - pensavo mentre leggevo insomma in modo piuttosto naturale - fine della lezione, talvolta, eravamo tut- canza dagli zii in campagna, e della gior- ad alta voce - la gente legge molto male avevano confessato di aver "costruito" i ti d'accordo nel sostenere che il fuoco nata trascorsa in attesa di ricevere noti- ad alta voce. Sentivo una voce spiacevo- loro racconti, e in particolare mi piace- del racconto sta nel tempo, perché il zie da un paese vicino dove un tale, Gai- le, la mia, risuonarmi nelle orecchie e va citare quel pezzo dove Proust, per racconto è un'operazione sulla durata, e pensavo che non stavo dando un bello difendere Flaubert, lo descrive come quindi bisogna imparare a sentire il spettacolo. Che gli altri dovevano pen- "un uomo che, per l'uso affatto nuovo e tempo, cosa non facile, perché la vita ci Premio Calvino abitua invece a dimenticarlo, e a ricor- sare la stessa cosa, e comunque, venuto personale che fece del passato remoto, Giovedì 7 maggio 1998 verrà asse- dare soltanto le cose con cui lo riempia- il loro turno, non avrebbero letto meglio del passato prossimo, del participio gnato il premio Italo Calvino - undi- mo. Cioè c'era, talvolta, la certezza di di me. Non c'è più l'abitudine di leggere presente, di certi pronomi e di cer- cesima edizione - per un romanzo o essere giunti a sfiorare il nucleo cal- ad alta voce. Non c'è più l'abitudine di te proposizioni, rinnovò la no- una raccolta di racconti, opera prima do del problema, senza scot- raccontare le storie ad alta voce, non c'è stra visione delle cose qua inedita. più l'abitudine di parlare ad alta voce. tarsi: imparare a manipo- si quanto Kant, con la La premiazione avverrà alle ore Non c'è più l'abitudine. Di solito, lare un tempo vivo, ad sua dottrina delle 18 a Palazzo Barolo, via delle Orfa- nell'aula di scrittura creativa stavo sedu- alterarne la cronolo- categorie e della ne 7, Torino e sarà seguita da un to, leggevo ad alta voce e ascoltavo gli al- gia e a creare ef- realtà del pubblico dibattito. Saranno pre- tri leggere ad alta voce. Ogni tanto mi al- fetti di acce- mondo ester- senti i membri della giuria: Enrico zavo in piedi e mi lanciavo in una difesa lerazione no". E sban- Deaglio, Maria Nadotti, Silvio Per- appassionata della lettura ad alta voce. e ral- dierando il rella, Clara Sereni e Gianni Tur- Perché serve a sentire il ritmo della pro- lenta- libro da chetta. sa, perché serve a sentire il suono della cui ave- mento, La manifestazione si svolge con il lingua. Perché serve a rallentare la lettu- v a m o senza uc- contributo del Comune di Torino e ra e vedere i difetti di quello che si è letto cidere il pa- della Regione Piemonte scritto, perché serve, perlomeno, ad ac- ad alta ziente, come corgersi delle ripetizioni. Gli altri mi voce, chirurghi im- guardavano con un'aria perplessa, a sempre possibili auto- lesio, "colpito negli interessi", ha fatto tratti imbarazzata. Spesso chinavano gli più rauco rizzati dalla na- fuori tutta la famiglia e si è asserragliato occhi per non guardarmi. e paonaz- tura a trapiantare nel granaio, resistendo come un eroe lutti. i .(.la La lezione, poi, proseguiva con l'ana- zo, affermavo un cuore al posto all'attacco dei carabinieri. Nel racconto lisi del racconto. Cioè il racconto veniva l'importanza di del cervello e va- Gallesio non si vede mai, quello che fatto a pezzi finché non era più un rac- quell'affermazione: perché lo stile è riarne il battito a piacere. Chirurghi, in- sappiamo di lui lo sappiamo perché il conto ma un'informe carogna di parole grammatica, lo stile è sintassi, lo stile è gegneri, aria di famiglia. bambino, che in campagna si annoia, insignificanti e vagamente repellenti. retorica. Cioè intendevo propugnare Ma poteva succedere, altre volte, che sta con occhi e orecchie attenti a capta- Però avevamo capito com'era costruito. un'idea di letteratura come artigianato alla fine della lezione fossimo tutti d'ac- re la minima notizia che arriva dall'altro Così mio padre da piccolo sventrò l'asi- minimo e mestiere duro e faticoso e in- cordo nel sostenere che il fuoco del rac- paese. Cioè ci sono due idee importanti: no a dondolo del fratello maggiore, gli somma alla fine scoraggiare quelli sedu- conto sta invece nella distanza, e allora l'attenzione continua e il paese lontano, aprì le budella dalla gola alla coda, per ti con me in quella stanza, non mancan- ore e ore a chiarire un concetto che più comunque irraggiungibile dal bambino. vedere com'era costruito. Infatti poi ha do mai di dire loro che scrivere è la cosa vago non si può, e alla fine esausti getta- L'idea importantissima sotto sotto è fatto l'ingegnere. L'uomo è ossessiona- più noiosa del mondo, e l'unica fase re la spugna, elaborare uno schema inu- quella della schizofrenia educata: non si to da quest'idea di vedere come sono davvero appassionante è la revisione, tile alla lavagna e andare a casa. Cioè ci può vivere e poi nelle pause scrivere; si costruite le cose, è la sete di conoscen- dove ci si sdoppia, si esce da se stessi, sono scrittori come Gadda e scrittori scrive sempre, ci si porta sempre dietro za, fatti non foste a viver come bruti. I si diventa lettori, cioè qualcos'altro, come . Bella scoperta. E ap- in una metà del cervello la scrivania, il racconti però non è certo che siano dav- cioè non scrittori. Alla fine però non punto tutto, in generale, ruotava intor- foglio e la penna e si scrive mentre si vi- vero "costruiti". Quindi prima di ero sicuro che quello che avevo det- no a questò J SÒspetto della scoperta ve. E si scrive in un paese lontano dal smontarli bisogna appurare se tutti so- to c'entrasse qualcosa con la faccen- dell'acqua calda. In quei casi io mi alza- fuoco, lontano dalla battaglia, comun- no d'accordo, se non si rischia di urtare da della genesi naturale dei racconti. vo in piedi e peroravo la causa della que irraggiungibile. la sensibilità di qualcuno. E possibile Gli altri mi guardavano con la consueta consapevolezza. Perché in effetti ci so- La sera si usciva dalla scuola di scrittu- che i racconti nascano come nascono i aria perplessa, a tratti imbarazzata. E no cose banali a cui non pensiamo mai ra frastornati da quest'idea, non del tutto bambini. Cioè c'è gente naturalmente spesso chinavano gli occhi per non che invece spesso vengono utili e vale sicuri di aver scoperto qualcosa d'impor- attrezzata per farlo e con un'operazione guardarmi. quindi la pena di parlarne. Cioè bisogna tante, una cosa che faceva di tutto per assai semplice e istintiva si possono, per Poi la lezione proseguiva e ogni tanto ricominciare a pensare al banale in mo- passare inosservata.

Non si penserà mica che il suo che l'ultimo scrittore la sa rico- pure meschina, ma l'unico mo- Puzza di bruciato intento sia quello di creare nuo- noscere. do per allargare la tribù sparuta vi scrittori? Per carità, non fac- E poi - a parte il fatto che non dei frequentatori di librerie è MAURO COVACICH ciamolo troppo ingenuo. Anche si sente mai qualcuno lamentarsi quello di educare il grande eser- lui sa che non si diventa scrittori perché, ad esempio, i musicisti cito degli scriventi autistici (e perché si "studia" scrittura. Ve- studiano composizione - gli anoressici) ai piaceri della lette- * Dov'è finito lo scrittore cupo, losamente i segreti del proprio de che tra i suoi corsisti ci sono scrittori che forniscono ai pro- ratura. Intenzione meschina, solitario, che sta in ascolto del mestiere, anziché venderli per quelli che vogliono dire qualco- pri corsi un vero e proprio kit certo. Ma cosa farebbero i gio- proprio genio e aspetta 0 soffio poco alle cospicue schiere di ap- sa a tutti i costi e quelli che han- artistico, con tanto di genio per- catori di calcio se il pubblico vitale dell'ispirazione? Dov'è fi- prendisti. Insomma, comunque no veramente qualcosa da dire: sonale da inoculare prima non andasse più a vederli gioca- nita la sua arte misteriosa? Per- sia, lo scrittore insegnante di ce l'hanno e basta, e nessuno dell'atto creativo, sono eccezio- re, essendo tutto preso nelle ché adesso svela i propri truc- creative writing puzza di brucia- gliel'ha insegnata. Vede che c'è nalmente pochi. I più insegnano proprie partitelle condominiali? chi, mostra la bottega dove la- to. Molti sono i critici che arric- chi sceglie di scrivere (esatta- lettura. Proprio così: smontano E cosa farebbe il cantante se vora e i suoi ferri, spiega come ciano il naso (recentemente mente come potrebbe aver scel- frasi, pagine, libri interi e li ri- ognuno di noi, anziché ascoltar- fare per imitarlo? Si dirà: o lo Onofri sul "Diario della Setti- to di fare un corso di yoga o di montano sotto gli occhi dei loro lo, si mettesse a cantare le pro- scrittore è un artista e allora do- mana") di fronte a quello che fotografia) e chi non può farne a allievi, perché vedano come so- prie canzoni? Bisognerebbe vrebbe albergare come un tem- appare come un racket. Ma fac- meno, chi ha un mondo che no fatti dentro, perché imparino chiederlo allo scrittore di una po nel proprio incantato isola- ciamo fino -in fondo il processo spinge per farsi parola: chi ce a conoscerli e piano piano se ne volta. Chissà se, adesso che non mento; oppure è un artigiano e alle intenzioni di questo nuovo l'ha, di suo, e nessuno gliel'ha innamorino. Questa è la vera in- ci sono più amanti delle belle allora per ovvie ragioni concor- tipo di scrittore, così poco puro messo. E la differenza tra un tenzione dello scrittore inse- lettere, continuerebbe a fare il renziali dovrebbe custodire ge- e così tanto intraprendente. passatempo e un'ossessione: an- gnante: produrre lettori. Sarà bel tenebroso. DEI LIBRI DEL ME SE | RR 4, PAG. 26 APRILE 1998

L'autore di questo libro, Paul raccolte della gliptoteca Ny Carls- tenti e gli intellettuali, la situazione Zanker, uno studioso di grande in- berg di Copenaghen, dei Musei va- subì modifiche profonde, e fu a par- Il volto dell'intellettuale gegno, ora direttore dell'Istituto ticani o del Museo nazionale di tire da questo momento che gli intel- archeologico germanico di Roma Napoli) ne incontreremo di fre- lettuali vennero esaltati in quanto ta- da Sofocle a Cristo appartiene a un'altra generazione, quente che recano il nome o le fat- li, che i loro ritrattipreser o a sottoli- è nato nel '37 e pone i problemi in tezze più o meno caratterizzate di nearne le facoltà mentali mettendo ENRICO CASTELNUOVO modo un po' diverso da quanto fa- celebri personaggi. in evidenza lo sforzo di pensare che cessero i suoi predecessori. Aven- Zanker affronta il suo soggetto increspa la fronte dei filosofistoic i di do lungamente riflettuto sulle fun- ponendosi delle questioni elemen- rughe e accentuando gli atteggia- Paul Zanker significato, sulle differenze tra il ri- tratto nell'antica Grecia e a Roma zioni della figurazione nel mondo tari, ma basilari, semplici in appa- menti che rivelano la concentrazio- La maschera di Socrate esiste un'imponente letteratura antico e sui ruoli sociali delle opere renza ma decisive e che spesso so- ne mentale o, nei poeti, la fatica del d'arte (di lui è uscito nel 1993 da no state eluse, quali il come, il dove comporre. Si apre quindi il tempo ed. orig. 1995 che conta i più bei nomi dell'ar- cheologia classica da Gisela Rich- Einaudi Augusto e il potere delle e il perché; interrogandosi cioè sui dei ritratti retrospettivi, dell'esalta- trad. dal tedesco ter a Vagn Poulsen, da Ernst Bu- immagini) riesce a trattare con committenti dei ritratti, sui pub- zione delle immagini degli antichi di Francesco De Angelis schor a Karl Schaefold, da Bernard estrema chiarezza, in un modo che blici a cui essi si rivolgevano, sulle eroi del pensiero e della poesia, dal per essere accessibile al lettore non funzioni che erano loro attribuite, divino Omero a Socrate, a Diogene, pp. 392, 214 ili., Lit 20.000 Schweitzer a Hans Peter L'Orange a Guido Kaschnitz-Weinberg. specialistico non toglie niente al ri- sui luoghi cui erano destinati. Apre che di fronte all'avanzare dell'ege- Einaudi, Torino 1997 monia di Roma vengono a compor- re un ideale heroon e divengono in qualche modo i garanti di una iden- Che greci e romani si siano con tità greca. E questo anche il periodo tanta continuità cimentati nell'e- in cui si assiste a un'intellettualizza- splorazione del volto dell'uomo e Ambasce di confino zione crescente del ritratto del citta- nella produzione di ritratti e che dino, sempre più spesso rappresen- tanti esemplari ne siano giunti sino a GIANCARLO JOCTEAU tato nei monumenti funebri in atteg- noi colpisce anche il più distratto vi- giamento pensoso, mentre emerge sitatore di musei che per lo più tra- RICCARDO GUALINO, Solitudine, Marsilio, Ve- scista, ma anche della verosimile reticenza di la figura del personaggio immerso verserà rapidamente le sale a essi de- nezia 1997, pp. 122, Lit 22.000. quelle pagine. nella lettura e il lettore diventa il mo- dicate senza soffermarsi troppo, se Installatosi a Lipari, si legge in Solitudine, dello di un'esistenza ritirata. non per notare i tratti più accentuati Il 19 gennaio 1931 Riccardo Gualino fu ar- il confinato si interroga su come trascorrerà il dell'uno, l'abbigliamento o l'accon- Nell'antica Roma l'intellettuale restato nella sua casa di Torino, incarcerato e suo tempo: "Che cosa farò (...)? Scriverò. Che ciatura dell'altro, reso perplesso non fu certo un modello di figura dall'abbondanza stessa dei pezzi, poi condotto al confino a Lipari, dove tra- cosa? Non so e non importa; qualsiasi cosa, pubblica; Cicerone e Seneca non si dall'ignoranza delle loro originarie scorse la maggior parte dei due anni di pena pur di non dormire". E un consapevole pro- faranno rappresentare come pensa- funzioni, dalla discordanza tra il che dovette scontare. Aveva allora più di cin- getto di stoico attivismo che in Solitudine tori, ma come fattivi uomini d'azio- tempo dei personaggi rappresentati quantanni, e dopo aver raggiunto il culmine prende la forma di un diario intimo steso nei ne, e si tiene molto a tenere distinti e quello in cui fu eseguita l'opera, delle sue fortune di grande industriale delle mesi trascorsi alle Eolie. Non è estranea a otium e negotium. L'omaggio alla dal diffuso anonimato e da una cer- fibre sintetiche si era trovato coinvolto nella queste pagine l'ambizione letteraria, che ri- cultura greca, attraverso la miriade di busti di personaggi del passato, si ta uniformità di fattura. Se molti ri- crisi economica e nel tracollo del suo cospi- salta dalla cura e dalla levigatezza formale e svolge in ambito privato e il culto tratti di grandi personaggi dell'anti- cuo impero finanziario. Com'è noto, Guali- dallo sforzo costante di legare in frasi concise della paideia nasce così nel segreto chità possono, per i loro caratteri ri- no era mosso da curiosità e interessi molte- la percezione di una natura inconsueta, fasci- petitivi, provocare un senso di te- delle ville di campagna dei patrizi. plici, e si compiacque di esercitare un attivo nosa e inquietante con l'esperienza vissuta dio, ciò è dovuto al fatto che sono Un punto di svolta si avrà nel II se- mecenatismo. Nel contesto sempre più asfit- per la massima parte copie romane del protagonista, degli abitanti dell'isola, colo dell'era volgare quando eseguite pressoché in serie. Gli ori- tico dell'Italia fascista, fu aperto a esperienze delle centinaia di confinati e dell'apparato l'aspetto ellenizzante dell'impera- ginali greci erano stati concepiti per internazionali e d'avanguardia, e se per qual- adibito alla loro sorveglianza. Ma nonostan- tore Adriano con barba alla greca (i una fruizione collettiva, erano desti- che tempo la sua industria esportatrice costi- te questi propositi Gualino risulta sostanzial- romani erano rigorosamente sbar- nati agli spazi e agli edifici pubblici, tuì uno dei fiori all'occhiello delle ambizioni mente estraneo a quanto lo circonda: a parte bati e come tali venivano rappre- dall'agorà al teatro, le copie romane espansionistiche del regime, quando la fortu- qualche squarcio sulle ore trascorse con la sentati, mentre la barba era divenu- vennero eseguite per la villa, la bi- na gli volse le spalle Mussolini si affrettò a moglie nell'intimità degli affetti, la scrittura ta un attributo del filosofo) si porrà come un modello. Gli Antonini vol- blioteca, il giardino di qualche pa- saldare i conti aperti per i suoi passati atteg- è sovrastata da un continuo arrovellarsi in- lero presentarsi con volti da intel- trizio che li disponeva in schiere giamenti anticonformistici. Allontanato a torno alla propria sorte, dalle riflessioni sulle lettuali quali erano, e una tale stiliz- giungendo persino a ordinarli in or- forza dalle sue occupazioni e sottoposto fortune passate e sull'avvilimento del presen- dine alfabetico, per mostrare le pro- zazione caratterizzata dal mantello all'avvilente disciplina del confino, egli avviò te, dallo sforzo di conservare vigilanza e auto- prie curiosità culturali e per acquisi- greco, dalla barba, dalla fronte ag- sorprendentemente una frenetica attività di re una forma di distinzione. Non so- controllo. E dinanzi a queste ambasce il re- grottata e dalla calvizie (le cui con- lo: questi ritratti non sono che una scrittore, che occupò l'intero biennio. Come sto, si tratti di personaggi (rapide comparse, notazioni spirituali verranno più replica molto parziale degli originali ricorda Cesare De Michelis nella sua nota a come il comunista buono e filantropo che cu- tardi esaltate nell'Elogio della calvi- greci che presentavano i loro sog- Solitudine, il diario uscito nel 1945 e ora ri- ra l'istruzione popolare, o la moglie di un zie di Sinesio da Cirene) si genera- getti sempre a figura intera. Quella pubblicato da Marsilio, tra il '31 e il '32 Gua- confinato che compie i lavori domestici dai lizzerà in tutto l'impero in età tar- del busto è stata infatti un'invenzio- lino scrisse un romanzo, ne lasciò due incom- Gualino), di scenari naturali o di eventi so- do-antonina e severiana. Il trionfo ne romana che concentrò sul volto piuti e stese un volume di memorie, Fram- ciali, costituisce un mero contorno, col quale del cristianesimo sarà accompagna- to da una crescente spiritualizzazio- l'attenzione dello spettatore cui in menti di vita, pubblicato da Mondadori nel la debordante figura del protagonista non en- ne dei volti, con una vistosa accen- origine facevano appello tanti ele- '31: il successo e la rapidità di quell'edizione tra mai in autentica comunione. Ciò che gli tuazione degli occhi "enfaticamen- menti: il piglio, la postura, l'abito testimoniano dell'eccezionalità dell'autore e stesso; era il corpo intero insomma, te aperti" del filosofo carismatico. della compiaciuta tolleranza della censura fa- e non il solo volto che trasmetteva Da questo intreccio nascerà l'im- un messaggio allo spettatore. magine di Cristo come theios anér, uomo divino. Sul ritratto nell'antichità, sul suo Seguendo per secoli la vicenda gore, un tema affascinante e diffici- al lettore il laboratorio dell'archeo- di questa particolare categoria di le, quello del ritratto di un partico- logo, lo accompagna nei meandri immagini e percorrendone l'itine- lare tipo di uomini e di come esso della critica delle copie, gli svela il rario, Paul Zanker ha scritto un li- C.so Buonarroti, 13 Edizioni tel. 0461/829833 38100 Trento fax 0461/829754 nasca e si trasformi, quello, come complicato lavoro che porta attra- bro affascinante e rivelatore, che Erickson precisa il sottotitolo, dell'immagine verso la costruzione di serie, il con- facendo la storia del ritratto dell'intellettuale nell'arte antica. fronto e l'analisi di copie e deriva- dell'intellettuale, del suo svilup- Intellettuale è un termine che zioni che permettono anche di ren- parsi e dei suoi mutamenti, ha trac- entra nell'uso in Francia giusto un dere un corpo a un volto o un volto ciato nello stesso tempo una storia M.T. Singer e /. Lalich secolo fa, ai tempi di Zola e àALaf- a un corpo, a ricostruire l'aspetto culturale e sociale di lunga durata, Psicoterapie folli" faire Dreyfus, ma non è improprio degli originali perduti. attraverso cui si possono accostare usarlo per momenti tanto più re- e stringere da vicino tendenze, Conoscerle e difendersi Nella polis democratica del IV se- moti; infatti nell'antichità poeti, colo a.C. i filosofi e i poeti cui erano aspirazioni, attese, modelli, valori pp. 208 - L. 34.000 scrittori, filosofi, pensatori, mate- state dedicate statue (Licurgo pro- di società e di epoche. matici, oratori, retori vennero con- pose nel 330 l'erezione di immagini siderati, e particolarmente in certe bronzee dei tre massimi tragici), da Richard K. Topp epoche, come appartenenti a un Sofocle a Eschilo, Euripide, Socrate, mondo a parte, con caratteri in Platone, non erano rappresentati in Le metafore in psicoterapia qualche modo comuni che li acco- modo diverso dagli altri cittadini; si L'uso dell'immaginazione munavano tra loro e li distingueva- trattava certo di raffigurazioni ono- creativa del cliente no dai loro contemporanei. L'im- rarie, ma che onoravano le virtù civi- portanza che nell'antichità i ritratti che più che le doti intellettuali. Nel pp. 192 - L. 36.000 degli intellettuali rivestirono agli III secolo a.C., nella temperie dei re- occhi dei loro concittadini si misu- gni ellenistici e del particolare rap- ra anche dal numero imponente di porto, simboleggiato dalla celebre quelli che sono giunti sino a noi. visita di Alessandro a Diogene, che Su internet: http://www.delta.it/edizioni erickson Visitando un museo (eccezionali le si era andato instaurando tra i po- N. 4 PAG. 27 APRILE 1998 /-A'vtd e /-Kuc-lyitc-ttc^ucv Oswald Mathias Ungers sarina è protagonista non solitaria, Francesco Cellini, corroborata dalle forti spalle di Claudio D'Amato a cura di Martin Kieren Journal pittorico Riccardo Gualino alle quali con Mario Ridolfi. Manuale pp. 248, Lit 36.000 "astuta innocenza" la si vede ap- delle tecniche tradizionali IZanichelli , Bologna 1997 Quadri e gusti di Cesarina Gualino poggiarsi in una bella foto sorri- del costruire. Il ciclo dente scattata a Cereseto nel 1924. delle Marmore L'architettura pensata e costruita MICHELA DI MACCO In realtà il solido Riccardo Guali- pp. 272, Lit 80.000 da Ungers si è sviluppata lungo no è "Baby Boy" nelle pagine dei Electa, Milano 1997 quasi cinquantanni di attività pro- fia sull'argomento, lo fa soprattutto diari, che illuminano su 59 anni di vi- fessionale secondo un codice che Cesarina Gualino dalla parte di Cesarina. Il regesto ta di una donna, fragile solo in appa- La grande abilità nella rappresen- lega strettamente il linguaggio pro- e i suoi amici bibliografico segue infatti un per- renza, vissuta nella storia e per essere tazione grafica e la minuziosa preci- prio dell'architetto con quello filoso- fico; la ricerca e la conferma a cura di Maurizio Fagiolo corso biografico, scandito per even- parte della storia: "In ogni caso non sione nel fornire indicazioni, misure, dimenticare che la rinascita dell'arte suggerimenti per gli esecutivi sono dell'/dea pura nella progettazione dell'Arco e Beatrice Marconi ti (pubblici e privati) significativi per Cesarina. È un tipo di montag- italiana non può venire che da te". due degli aspetti principali che con- consentono al professionista l'aper- pp. 183, 60 ili. a col., gio che ricostruisce biografie cultu- Nel 1924: "Dopo cena Gobetti"; traddistinguono l'opera di Mario Ri- tura di un dialogo interdisciplinare che ha la sua origine nel pensiero 153 ili. in b.-n„ s.i.p. rali con spezzoni di documenti, nel 1923, la sera a Parigi, l'incontro dolfi. L'obiettivo di questo volume è quasi abituale per almeno uno dei con Isadora Duncan "interessante proprio quello di proporre una lettura platonico, e che trova corpo attra- Marsilio, Venezia 1997 verso il confronto con le teorie espresse da pensatori come Pas- cal, Kant e Schopenauer. Questa Sono trascorsi otto mesi da quan- impostazione rigidamente intimista do si è chiusa la mostra allestita nel- combattere", afferma deciso, mentre professa ha posto Ungers in netto contrasto le sale dell'Accademia nazionale di una fede inquieta ma incrollabile nella ci- con la tradizione del funzionalismo, San Luca a Roma dove i quadri di viltà industriale: "Pochi sentono l'armonia e sta veramente a cuore compare solo saltuaria- che proprio in Germania ha espres- Cesarina Gualino e degli amici pit- mente fra le pagine del diario, quando si ac- la bellezza espresse dall'industria moderna: so alcune fra le opere più importan- tori evocavano il mondo di cose cenna alle sue tormentate vicende finanzia- da un'officina, che fonda in un solo ritmo ti; ciò nonostante la solidità del pro- d'affezione di "una donna tra le più rie o alla crisi economica che sconvolge il operoso mille clamori; da una ciclopica cen- cesso creativo di Ungers, temprata intelligenti e sensibili" (la citazione mondo e che egli segue attento, cercando trale elettrica, solitaria fra i monti che, senza dalla scelta di studiare e riflettere è da Giulio Carlo Argan, 1946). ostinatamente di capire quanto sta accaden- uomini a servirla, distribuisca luce ed energia sull'architettura astenendosi dal co- A tanto tempo di distanza avreb- a intere province; dall'automobile, dal telefo- struire dal 1963 al 1978, non ha mai be poco senso parlare del catalogo do. Proprio alla crisi egli si accinge a dedicare no, dalla radio, dai velivoli, dal cinema...". E, subito incrinature né ha ceduto alle della mostra, se non fosse che, per in quegli stessi mesi il romanzo Uragani, nel quale, sullo sfondo di una vicenda america- di nuovo libero, torna agli affari, ove, se non bordate di una critica spesso ag- come è stato montato, il volume ha gressiva e votata allo scetticismo. Il na, delinea ipotesi non prive di fascino circa riesce più a raggiungere le posizioni di primo una sua autonomia e si presta a testo si divide in due sezioni: la pri- piano conquistate negli anni venti, ricostrui- meraviglia per essere letto insieme un mondo futuro basato su una nuova aper- ma illustra, attraverso il saggio di sce una consistente fortuna nell'industria ci- alle pagine di Solitudine, il diario tura agli scambi e ai rapporti internazionali. Kieren, il pensiero e l'iter progettua- scritto da Riccardo Gualino (edito Gualino è assillato dall'urgenza di tornare nematografica e in quella chimica. Fu una le seguiti da Ungers, allacciandosi nel 1945), ripubblicato nel 1977 alla vita attiva. "Ho bisogno di andare e di singolare Solitudine, la sua. all'occorrenza alla biografia del sempre da Marsilio. progettista; la seconda riporta in or- Il catalogo della mostra racconta dine cronologico le opere, secondo la pittura di Cesarina in forma di una formula che presenta gli edifici diario, in sintonia con i pochi, ma mediante disegni e immagini foto- importanti critici (Emilio Cecchi, grafiche corredati da una spiega- 1942; Libero De Libero, 1944; Si- zione che va oltre il semplice sup- billa Aleramo, 1945; Lionello Ven- porto didascalico fornendo di volta turi, 1947) che ne hanno trattato per IHlllMPji? in volta anche alcune chiavi di lettu- monografie l'opera, insistendo sulla ra del progetto e agevolando così il corrispondenza tra pittura e vita. lettore nella scoperta dell 'idea pura "Di questa pittrice nascosta Libe- racchiusa nelle architetture, ro De Libero ha raccolto e presenta- to, in una magnifica edizione della m (A.B.) Cometa, un'ampia serie di opere, Tadao Ando perfettamente riprodotte a colori e in nero. Ed è il modo più discreto ed a cura di Masao Furuyama accorto di non privare la pittura di pp. 248, Lit 36.000 una testimonianza che le appartiene, IZanichelli , Bologna 1997 senza rompere il riserbo di questo 'journal pittorico'". Il brano è tratto Il cammino del "fare architettura" da una nota sulla monografia di De di Tadao Ando procede con estre- Libero scritta da Giulio Carlo Argan ma logicità secondo alcune coordi- e uscita il 13 febbraio 1946 nella ru- nate fisse: la semplicità delle for- brica "Libri d'arte" de "La Nuova me, la centralità dello spazio inter- Europa", dove ancora si legge: "Ce- no e l'intervento complice di ele- sarina Gualino dipinge senza pen- menti naturali come luce, buio, acqua, cielo. La definizione di "ar- nelli, a piccoli colpi di spatola; e sem- il bra che così scelga e scandisca le pa- i chitettura dei muri" esprime con ef- role di una conversazione tranquilla ficacia ciò che Arpdo desidera co- e cordiale. Questa pittura, in un municare attraverso i suoi edifici: tempo d'introspezioni tormentate e una scatola grigia che invita a non tese, ha la schiettezza e la confidenza soffermarsi sull'esteriorità ma a pe- di un diario, dove ogni parola, prima curatori del catalogo, qui tuttavia rna perversa"; sempre nel '23 a Ce- dei disegni eseguiti da Ridolfi nel netrare dentro lo spazio, in una sor- vissuta che detta, ha un senso finito arricchito da un contributo impor- reseto e a Torino: "Arrivo di Mars suo ritiro volontario alle Marmore. ta di percorso catartico che insiste d'immagine: momenti della vita che tante che è la novità più significati- [Marcelle de Manziarly] e presen- L'ingresso in questo universo di se- sulla coscienza dell'individuo frui- si trasformano e manifestano nei va del volume: la citazione di brani tazione di Sakharoff, cena con loro gni tracciati rigorosamente a mano tore; la capacità di far entrare nel momenti della luce e del colore. dai diari di Cesarina, piccoli qua- e Venturi e grandi discussioni"; libera viene accompagnato dal testo gioco delle architetture la natura di Cellini che illustra il significato del concorre in questo percorso cono- L'identità singolare di donna e il derni che recano il motto "Nulla nel 1928, a Parigi con Venturi: metodo di disegno di Ridolfi e del scitivo ricoprendo un ruolo di primo buon frutto dell'insegnamento di dies sine linea" e la scritta "A con- "Vediamo e compriamo dei bellis- suo socio Frankl e dal rapporto pro- piano. Un esempio per tutti: la Lionello Venturi per il fare pittura, densed, comparative record for five simi Modigliani"; nel 1930 a Cere- getto-costruzione nel ciclo delle Chiesa della Luce a Osaka. Il pas- allora riconosciuti da Argan in Ce- years - A line a day", trovati nel seto: "Arrivo di Baby Boy con Marmore sviluppato nello scritto di saggio dall'architettura privata a . sarina, hanno trovato nel tempo os- 1992, alla sua morte (a 102 anni). Venturi che vede tutte le nostre D'Amato; la parte introduttiva si chiu- quella pubblica determina un cam- servatori meno coinvolti nel ruolo Nel catalogo si trova, nella parte pitture"; "Partenza di Venturi. de con un interessante rapporto sul biamento dell'approccio proget- di testimoni. La danza, il teatro, la centrale, l'esposizione dei quadri in Correggo tutti i miei paesaggi". lavoro condotto dai due autori nel tuale di Ando, che trasferisce la sua poesia, il cinema, gli incontri, la vita forma di diario: dalla copia del 1930 "Non sapevo pittrice questa signo- riordinare il Fondo Mario Ridolfi con- attenzione verso l'esterno, ridise- intellettuale, le capacità imprendi- del ritratto di Lunia Czechowska ra, che sta lì magra e rarefatta, pre- servato nell'Archivio dell'Accademia gnando le potenzialità espressive toriali, il gusto collezionistico, le ca- (come è noto acquistato dai Guali- sente come un sorriso e distante co- nazionale di San Luca. La seconda degli elementi posti alla base della se museo, il mecenatismo, le pub- no a Parigi nel 1929, con altri cinque me un'immagine" (da Libero De Li- parte del testo, ovvero il corpus prin- sua architettura: forma, spazio, lu- bliche elargizioni e la donazione di quadri di Modigliani) ai 34 dipinti bero, 1944), ma la pittura è proprio cipale, è interamente dedicata ai di- ce. Il volume è strutturato secondo quadri, mobili e oggetti preziosi alla scelti e ordinati per generi (si ricor- componente sostanziale della vita di segni, suddivisi in due sezioni: la pri- la formula collaudata da tempo dal- Galleria Sabauda di Torino, insom- dano alcuni titoli a mo' di occhiello: Cesarina: lo sa bene Riccardo Guali- ma presenta i progetti generali, la la "Serie di Architettura" Zanichelli, ma le componenti essenziali del Autoritratto, Riccardo alla scrivania, no che, per convincerla a raggiunger- seconda affronta i dettagli costrutti- consistente di un'introduzione e- mondo di Riccardo e Cesarina Bella nello studio di Riccardo, Lipari, lo nel confino di Lipari, la seduce vi. Gli apparati contengono, oltre alle splicativa dei procedimenti creativi Gualino sono state studiate dalla Il nostro orto alla Malmaison, Gla- scrivendo: "Ed i tramonti? Quello di note biografiche e a un regesto delle dell'architetto e di un regesto delle critica. Il catalogo che qui si prende dioli, Libri, Cravatte, Guanti, Case ieri, dopo una giornata infernale fu opere completo e preciso, una viva- opere presentate attraverso com- in considerazione non rinuncia a moderne ai Pariolì). commuovente: oro, ma oro soffuso ce intervista a Ridolfi. menti, disegni e fotografie. qualche incursione in quel mondo, Precede e segue l'allestimento di rosa (...) se fossi capace di dipinge- ANDREA BRUNO JR ma quando ripercorre la bibliogra- del teatro della memoria dove Ce- re credo che impazzirei". (A.B.) |DEI LIBRI DEL MESE |

APRILE 1998 N. 4, PAG. 28 u. - obib^Cr cte^L

TRADOTTO UN SAGGIO SU EVOCAZIONI, MITI E IMMAGINI DEL TERRITORIO La memoria del mondo dietro il paesaggio

GIORGIO BERTONE

che di orale, letterario, sociologico, nerale. Ancora l'intero capitolo HI, giardini alle statue allegorico-antro- pina), così come il ritrattodell'eccen - Simon Schama economico ruota attorno a un terri- Le libertà nel bosco, alle pp. 138-78 pomorfe dei Fiumi (Bernini), alla trico Henry Hastings riecheggia Paesaggio e memoria torio supposto culturalmente ed et- godrebbe d'essere ribattezzato "Sto- storia degli obelischi nel centro delle Keith Thomas (Einaudi, 1994); ma nicamente omogeneo. Così per il ria politico-socio-economica del bo- piazze; senza neppure sfiorare, tra invano cercherai in nota e nell'indice ed. orig. 1995 territorio francese: qui si recupera a sco anglosassone", ovvero "Linea- l'altro, la questione dei rapporti tra analitico tanto "Thomas Keith" trad. dall'inglese ritroso il filo che lega l'Albero del- menti di silvicultura inglese e loro ef- paesaggio e giardino rinascimentale quanto "Joutard Philippe"; li trove- di Paola Mazzarelli la Libertà, "adattamento politico fetti sociali ". E, di nuovo, il vero tema (italiano). Quanto alle montagne rai invece alla rinfusa nei "Riferimen- pp. 672, Lit 65.000 (tramite l'America) del tradizionale sviluppato - una volta svelato e tolto (parte terza) di fronte alla frettolosa ti bibliografici" (eh e un bel sistema maypole inglese simbolo di fertilità e di mezzo l'alibi della parola "paesag- sintesi assemblata da Schama con di occultamento, non starò a dire dei Mondadori, Milano 1997 plagi, ma dei "prestiti", e comunque di evasione dei controlli). iò che si dice un libro di E il paesaggio forse più importan- "grande respiro". T'intro- te, oggi, quello americano? Schama Cduce nell'aria dell'universo Un archeologo del tempo attacca il capitolo VII con un pezzo mondo e te la rende di colpo respi- forte: la trasformazione delle rocce rabile: così alla prima lettura di MARIO TOZZI di Mount Rushmore nelle teste di Landscapeandmemory (1995; inusi- quattro famosi presidenti Usa. La tatamente salutato fin dalla prima Per centinaia di migliaia di anni lo Hwang- cambiamento di ottica dal particolare all'uni- questione è davvero essenziale. E ha un nome: monumentalizzazione del ora dai giornali nostrani). Ora, Ho (il mitico Piume Giallo) ha elaborato la versale e viceversa. Simon Schama non è solo all'uscita italiana, mi pare valga la paesaggio americano. In generale: sua enorme pianura, prima di sciogliersi nel uno storico profondo, un umanista raffinato, pena di prenderne più accurata- perché mai in America, e solo lì, a Mare che da sempre si chiama Giallo. Quel un ricercatore attento che va alla caccia delle mente le misure, anche per marcar- proposito di panorami naturali si è ne le novità e gli esiti reali. A partire fiume percorre più di 5000 chilometri, sot- sue e delle nostre origini fino nelle pieghe più parlato, con termine artistico, di dalla tesi principale: "Anche i pae- traendo sabbia ai deserti dell'Asia centrale fi- profonde del passato: egli è soprattutto un ar- "Monument" (della serie "Monu- saggi che crediamo più indipenden- no a diventare una specie di valanga di fango, cheologo, anzi - meglio -, uno stratigrafia, ment Valley", ecc.)? Schama svicola ti dalla nostra cultura possono, a più ha scavato, creato rapide e cascate, eroso e de- qualcuno che non si accontenta di scavare nelle subito di 90 gradi e ci racconta per attenta osservazione, rivelarsene in- positato, si è aggirato più volte in meandri su stratificazioni del tempo, ma che vuole anche aneddoti delle contestazioni proto- vece il prodotto". Chi mai oserebbe se stesso e, finalmente, è uscito dai suoi confi- compararle e assegnare loro un posto preciso femministe contro l'esclusione di un sostenere il contrario? E dire che il ni con disarmante regolarità, si è scelto lui alla luce della memoria dell'umanità. Un libro volto di donna dal gruppo marmo- paesaggio non è un prodotto cultu- stesso il posto dove sfociare, ha poi tracimato, basilare attorno alla memoria dell'uomo, che reo dei grandi americani, per passare rale? Fin dall'introduzione Schama inondato, distrutto. Una sua drammatica pie- ha mille pregi e un solo, paradossale, peccato allo scultore medesimo, Gutzon vuole stravincere. E su tutto il fronte na ha ucciso per annegamento, fame e malat- originale: la mancanza di una prospettiva tem- Borghum, alle sue storie con le don- stravincerà; vedremo come. tia più di due milioni di cinesi, un 'altra è dura- porale che abbia un respiro più ampio di quello ne, la sua affiliazione al KKK, e tac- ciarlo infine di "razzista" e "ingenuo Ecco, però, che già il successivo ta per più di tredici anni e solo un uomo - poi degli uomini, il respiro della Terra. Dov'è la fascista" in nome, dunque, di una corollario inizia a far oscillare il pen- divenuto l'imperatore Yu il Grande - "impedì memoria formidabile delle rocce, che ricorda- politicai correctness estesa à rebours dolo della perplessità: "Che ciò [os- no perfettamente i processi che le hanno gene- che tutti i cinesi diventassero pesci". Nasce qui (e diffusa un po' dappertutto: "Ahi, sia il paesaggio come prodotto cultu- in Oriente il dispotismo delle società idrauli- rate e le deformazioni che le hanno alterate? rale] sia motivo non di vergogna e povero Varo, il Custer del Teoto- che, dove si stanno costruendo due dighe che rammarico ["guilt and sorrow" = La Terra è un immenso archivio naturale burger Wald" - reo di "arroganza sconvolgeranno per sempre un equilibrio che "colpa e dispiacere"], ma semmai di dove si trovano, per quanto scomposte, le te- culturale e razziale"); nonché para- celebrazione ["celebration"] èia tesi la Terra - non l'uomo - aveva perseguito per stimonianze della memoria del pianeta. gonarlo a un maestro del Tao quale di Paesaggio e memoria". Perché mai un tempo tanto lungo che non si riesce neppu- Laspetto etico-filosofico della questione non Zhang Ling sorvolando su fusi orari dovrebbe essere motivo di "vergo- re a contare: un ambiente che diventa paesag- può sfuggire: cosa sarà dello sviluppo delle e culturali, sul millennio e mezzo e, gna" o di "colpa"? E perché di "cele- gio e inizia a occupare una nicchia nella me- intelligenze future, se il mondo sarà fatto so- insomma, sull'abisso che separa i brazione"? Caso mai, d'indagine; e moria. Non sono nemmeno passati tanti anni lo di realtà (ricostruite dall'uomo o filtrate due personaggi. Chiude il capitolo preferibilmente con nuovi risultati. da quando, sull'altro grande fiume, lo Yangtze dalla sua memoria? In questo senso conser- sui monti - dopo lunghe pagine con- E infatti, giustamente, l'autore parte (il Piume Azzurro), migliaia di cinesi fecero vare natura e geologia ha un riflesso culturale tro l'idea romantica di Grande e Su- blime Montagna -, l'episodio di Pi- dal Quattrocento olandese, luogo e per giorni da muraglia umana prima che ve- carico di significati per un futuro meno squi- ne Hill, poco più di un dosso degli data della nascita, con la parola nisse riparato l'argine, impastando di sudore e librato, e forse permetterà ai nostri discen- Stati Uniti, dove nel dopoguerra per (Landschap; refuso nell'edizione ita- di sorgo - di uomo e di terra - ogni metro della denti di non considerarsi nel mondo solo per- liana), del concetto e delle sue pri- mano di italiani sorse una Holyland, nuova barriera. ché vivono tra parchi cittadini, zoo, fram- missime traduzioni pittoriche. Solo piena di croci e simboli religiosi. menti di boschi o foreste, residui di spiagge. che le domande capitali conseguenti Neil'intrecciare la propria storia personale Tanta montagna per partorire la ri- (Come nasce il paesaggio? E perché alla Storia dell'umanità Schama apre squarci Tornerà forse allora quel rispetto per la ma- duzione di un chiaro caso di "antro- proprio a quell'altezza cronologica penetranti e inattesi, dagli egizi agli statuniten- dre-terra che, non a caso, ormai persiste solo pologia del vicino" alla categoria se- in piena atmosfera umanistica? E si, inseguendo il filo delle medesime memorie presso le civiltà primitive, cioè quelle la cui migiornalistica della "teologia cara- proprio lì, nel Nord? E in seguito al- collettive. Dai paesaggi fluviali di Turner lun- mellosa e da parco divertimenti" e trove, in Italia soprattutto? Qual è la go il Tamigi, al Tevere, al Nilo in un continuo bollare tutto di "evangelismo da pol- rivoluzionaria concezione dello spa- laio" (ma come mai qui il corretti- zio e dell'occhio che promuove una smo politico non s'applica più?). tale genesi?) rimangono inevase, me- E Thoreau?, chiederà il lettore glio, obliterate dall'incalzare a galop- rinascita", su su fino all'Albero della gio" - confessa la sua appartenenza molti fraintendimenti (Whymper), che, quanto a paesaggio, pretende e po spiegato dei grandi capitoli setto- Vita del Genesi con cui fu costruita la alla categoria bibliografica del déjà certo molti storici dell'alpinismo rab- attende le cose davvero importanti. riali. In rassegna rapidissima: nel ca- croce di Cristo. Insomma, la rico- vu. Per esempio, Schama insiste pa- brividirebbero e non di freddo, co- Costretto a forza a diventare il cul- pitolo II intitolato Der Holzweg: la struzione di un mitologema mondia- recchio sulle varie fasi del disbosca- me gli storici della filosofia di fronte tore della memoria della natura, traccia nella selva si narra delle trup- le, con la citazione, per dirne una, di mento inglese, avvenuto per cause ad affermazioni del tipo "[La Nou- mentre fu l'esatto contrario - non pe del Terzo Reich alla ricerca del Piero della Francesca solamente per notissime (cantieristica) e meno note velle Héloìse] forse il più influente tra un raccoglitore di miti passati ma Codex Aesinas lat 8, contenente la l'Albero simbolico nella sua Resurre- (combustibile per le fonderie del fer- i libri mediocri di tutti i tempi". Tra un esaltatore dell'incontro col tem- Germania di Tacito, testo in cui i te- zione, non già come uno dei fondato- ro). Ma - già che il discorso ha preso parentesi la didascalia di p. 525 po presente e della natura vissuta deschi sarebbero andati cercando ri della prospettiva e con la prospetti- ormai una decisa piega di divulgazio- "John Ruskin, 'E Cervino'" è errata, ora e qui -, il citatissimo Thoreau è "la memoria ancestrale dei guerrieri va di una delle vie principali dell'Oc- ne storico-economica -, perché mai trattandosi del Monte Bianco visto di fatto velocemente liquidato. delle foreste", per poi passare al leg- cidente al paesaggio. insistere tanto sulla necessità inglese da Chamonix: per un alpinista e un Se è evidente a questo punto la dif- gendario eroe Arminio, altro "robu- A questo punto qualsiasi elemento di produzione di ferro senza indicar- geologo, non solo dell'Ottocento, frazione del tema del paesaggio e la sto prodotto della selva" e via così o tessera del mosaico "paesaggio" ne il motivo (che sta in Carlo M. Ci- come mettere la didascalia "Nascita sua dispersione in storia, storie, sto- inanellando storia e storie della na- potrebbe essere estrapolata e poi set- polla, Vele e cannoni, Il Mulino, di Venere" sotto La Gioconda (ma rielle, aneddoti (raccontati anche in zione germanica nei suoi legami più torialmente storicizzata, anche i ra- 1983, ed. orig. 1965; ben noto e nu- chissà a chi attribuire la sbadataggine prima persona e nel ricordo degli an- o meno stretti col mito della foresta. mi, le foglie (d'acero, di alloro, di uli- trientissimo libro che di paesaggio si paesaggistica, già presente nell'edi- tenati ebreo-lituani e del padre Per cui un titolo più appropriato vo) ; e nel mare i pesci, uno per uno e, cura un fico)? Ancor più esplicita- zione originale). La tesi poi di Antoi- Arthur "grande narratore di aneddo- dell'intero capitolo suonerebbe perché no?, la lisca. Puntualmente mente il capitolo VI, Fiumi come ar- ne de Ville come "il Cristoforo Co- ti") sono chiare, mi sembra, le con- pressappoco "Il mito della foresta l'interesse preponderante e non ca- terie, scorribanda cronologica nel lombo alpinista" che nel 1492 scalò il traddizioni di fondo. Aveva qualche nella storia della cultura germanica"; suale - vedremo - di Schama, pare mito fluviale nella cultura europea da Mont Aiguille è di Philippe Joutard, buona ragione lo storico marxista che col paesaggio c'entra e non c'en- spesso calamitato innanzitutto verso Osiride fino alle fontane rinascimen- L'invenzione del Monte Bianco (Ei- Isaac Deutscher, qui citato ma non tra. Si capisce subito, allora, cosa qui l'araldica e la simbologia o iconolo- tali, ostenta tutta la fervida e compia- naudi, 1993, con l'ottima cura di Pie- ascoltato: "Le radici le hanno gli albe- s'intenda per memory. non memoria gia di singoli emblemi, frammenti di ciuta vena leggendaria, aneddotica e tro Crivellaro); ma Schama non cita ri, gli ebrei hanno le gambe". Oppu- di una tradizione paesaggistica o del "suolo patrio" (per esempio la se- di collezionismo mitografico - non mai compiutamente le fonti: Joutard re, meglio, si potrebbe rievocarei l Lé- suo farsi o costituirsi in immagini di quoia americana e la quercia inglese) neutrale - del nostro affabulatore (e, è segnalato, sì, alla nota 65, ma per al- paesaggio, ma memoria di tutto ciò e ricondotti alla diacronia storica ge- a volte, fascinoso affabulatore): dai tra faccenda (minima: cartografia al- APRILE 1998 O . / ./ / / N. 4, PAG. 29 v t^o^o-oc ~ oC^jcb-'co- cLc L tvcoòe- < fiato al lettore e nello stesso tempo natura nella pittura di Poussin e di un modo di esibire una lussureg- Turner, la Fontana dei fiumi di Ber- vinas di Libertà difficile-, "L'uomo Bisonti lituani giante forma narratologica. nini) ci fornisce. ebreo scopre l'uomo, prima di sco- Chi dovesse restare sorpreso di Di queste molte deboli pagine non prire i paesaggi e le città. È a casa sua reali e metaforici questo suo farsi attore sulla scena del diremo, ma come non segnalare in- in una società, prima ancora che in racconto sappia che fa parte del plot vece quelle illuminanti dedicate alla CESARE DE SETA una casa. Comprende il mondo a par- adottato dal "genere" il cui massimo foresta dell'Odenwald dove sceglie tire dagli altri, anziché la totalità teorico è l'americano John Danto. di vivere Anselm Kiefer: del rappor- dell'essere a partire dalla terra... Que- ssumere la foresta, il fiume, Schama è profondamente con- Infatti nella foresta polacca irrompe, to (forse inconscio) di questo grande sta libertà non ha niente di malsano, la montagna a soggetto di vinto, al contrario, che queste realtà d'un tratto, Hermann Gòring, nelle artista contemporaneo con il mito di contratto o di lacerante. Essa mette una spumeggiante storia del naturali assumono concretezza nel vesti di protettore della foresta: l'as- medievale pangermanico, della sua in secondo piano i valori del radica- apaesaggio e della memoria è certa- momento in cui l'uomo le percepi- sociazione - non so quanto consape- battaglia per la difesa della foresta, di mento, e instaura altre forme di fe- mente un'idea brillante: trascinare sce prima ancora che con gli occhi vole - tra il gerarca nazista e la difesa come le sue piante e i suoi alberi in- deltà e di responsabilità". questo racconto per oltre seicento col cuore e con la mente: esperienza della natura ha una sua simmetria comincino a entrare nella sua opera Tutto il capitolo I (Nel regno del pagine è certamente testimonianza comune con alle spalle pagine cele- nella antipatia palese che l'autore di artista postconcettuale. Fino a di- bisonte lituano) è un tentativo di ac- di dedizione al mestiere dello scrive- berrime. Goethe, giunto a Roma, ri- nutre per tutte le problematiche am- venire - la foresta-albero-cellulosa - creditare un paesaggio ebreo-litua- re visto che Simon Schama non mo- vede un paesaggio impresso indele- bientaliste. Quasi che i devastanti e pagine (combuste) nei suoi libri bru- no, mentre le stesse fonti citate dimo- ciati: nella ricostruzione della poetica strano il contrario. E così anche sen- kieferiana Schama mescola la memo- tenze sparse senza controllarne gli ria di Friedrich al "verde" Beuys, effetti sulla coerenza d'insieme (del oggi, ridotto a pattumiera e a cimitero ormai di Nietzsche alle camicie brune, e dà il dpo: "il timore romano e giudaico decine di alpinisti, che memoria ci evoca e, so- meglio di sé. Pagine che sono più per le profondità oscure della selva") memoria ha potuto modificare solo limitata- prattutto, come potrà mai perdonarci? convincenti di tutto quanto scritto si ritorcono sul libro e ne rivelano mente l'ambiente. Foreste, acqua, roccia ecco i termini di parago- dai critici d'arte contemporanea su Kiefer, contribuendo anch'essi alla l'equivoco di fondo. Per forza poi ci Schama ci conduce per mano nel mondo dove ne, i cardini delle ricostruzioni di Schama nel si stupisce che "lo sterminio di milio- gli alberi sono reperti della memoria e testimoni suo grandioso ricollegare tutti ifili delle storie, ni di vite umane [di ebrei] non pare- della storia e celebra come salutare l'occupazio- dalle piccolissime a quelle grandi, all'unico Vite di Gesù va per nulla incompatibile con l'ap- ne di luoghi una volta selvaggi da parte dell'uo- grande capo della Memoria e della stratificazio- passionata difesa di milioni di alberi mo e della sua storia. Non è calamitoso il rap- ne culturale. Ma non c'è bisogno di viaggiare Nel prossimo numero del- [da parte del nazismo che germa- l'"Indice" Giovanni Filoramo porto cultura-natura per chi imposta questo pro- davvero per averne un'idea, basta muoversi nizzò la foresta lituana] ". Anzi, sem- parlerà di uno dei fenomeni blema solo intellettualmente, ma è proprio que- nell'orizzontalità dei capolavori dell'arte figura- mai fu proprio l'estraneità di quegli editoriali più impressionanti ebrei al mito della foresta che li fece sta la luce che acceca, che impedisce di rendersi tiva o dei libri per comprendere, alla fine, che i degli ultimi tempi: il prolifera- sentire come "alieni" dai tedeschi. conto che un antropocentrismo troppo accen- confini tra selvaggio e non, tra passato e presen- re di biografie di Gesù. Ga- Ma ecco allora la preoccupazione tuato non solo non fa bene al paesaggio, ma te non sono definibili con chiarezza neppure in briella Caramore ne recensirà maggiore: non sarà che con il conti- neanche a noi. Ma poi quanto è vero che le abi- sede analitica: la chiave sta nella memoria che ci in particolare una, il Jesus di nuo parlare di miti si finisca con il tudini culturali hanno lasciato spazio alla sacra- portiamo comunque appresso e di cui non dob- David Flusser. Allo stesso te- conceder loro un qualche credito ul- lità della natura? Un tempo è stato certamente biamo vergognarci, perché se molto abbiamo ma la trasmissione radiofonica teriore, eccessivo e pericoloso? D così: il recupero dell'ecosistema del bisonte li- preso, molto abbiamo anche dato. Il mondo è "Uomini e profeti" (in onda problema (inesistente, dato che qui tuano dimostra che quel paesaggio è cultura pri- nel giardino di casa, questo sembra confermarci ogni sabato alle ore 12.00 su si tratta piuttosto di una collezione di ma che natura, ma non può far dimenticare che verso la fine del suo affresco l'autore di Paesag- Radio Tre) dedicherà cinque miti e della loro neutralizzazione die- ogni paesaggio ha un contenitore fisico che va al gio e memoria, dopo aver riaffermato - senza puntate, il 4, 11,18 e 25 aprile getica) preoccupa non poco Schama di là delle costruzioni dell'uomo e che si chiama nessun motivo (excusatio non perita) - la gra- e il 2 maggio: Gabrielle Cara- che pertanto se la prende con James ambiente. Se il paesaggio è, per definizione or- vità della crisi ambientale: significativamente more parlerà con Enzo Bian- chi delle fonti storiche della vi- Frazer e Aby Warburg, responsabili mai, prodotto dall'uomo, lo stesso non può dirsi questo è l'unico momento in cui il paesaggio di ta di Gesù. secondo lui di una eterogenesi dei lo- per l'ambiente, frutto di equilibri dinamici in Schama diventa ambiente. È strano però che sia ro fini scientifici e di perigliosi flirt cui sono in gioco forze e tempi incommensurabi- mancata a un evidente ammiratore di stregoni e con l'irrazionalismo. Al punto che, li. Peraltro la conservazione delle foreste è co- alchimisti, che spesso hanno fornito chiavi di preso da un senso di colpa e da un ri- distruzione della foresta che tautolo- lettura irripetibili alla storia dell'arte e degli'uo- tomo a boomerang dell'ipercorretti- minciata già nel 1800, proprio a partire dalla lo- gicamente tutta l'opera di Kiefer am- smo politico, s'inventa una sorta di ro sacralità (basti pensare ad Arminio della sel- mini, la visione sciamanica olistica della Terra, bisce a preservare. mimetica e materializza li per lì un va), ma non si può conservare solo ciò che ha quella espressa nell'ipotesi Gaia dal chimico-fi- Temo di offrire una rassegna ten- Pubblico Ministero della coscienza una radice culturale evidente e distinta, altri- losofo James Lovelock. La Terra è un organismo denziosa di un volume che seguendo sua propria e del mondo intero (nella menti si confonde paesaggio con ambiente e al- che è in grado di autosostentarsi e di regolare i foreste, fiumi e montagne frantuma persona di Carlo Ginzburg). lora tanto valeva affidarsi al latifondo. propri equilibri anche quando una variabile im- qualunque distinzione cronologica e Ma, Signori, accontentiamoci. Si E, infine, le montagne, dove avrebbe potuto pazzita - l'uomo - comincia ad alterarli pesante- disciplinare. La ricerca dell'Eldora- do lungo l'Orinoco, le rive del Tami- tratta pur sempre di un libro sedu- trovare posto anche un genio di questo secolo mente. Forse quella che Schama chiama memo- gi come starting point delle avventu- cente (che di fatto ha sedotto molti) e come Alfred Wegener. Fino a Wegener le mon- ria dell'uomo è, in ultima analisi, la memoria re coloniali dell'Impero inglese, i che offre a piene mani informazioni e tagne sono il disordine della natura, il caos, della Terra, a ribadire (forse inconsapevolmen- una bibliografia sterminata e in Italia te) la dicotomia che da sempre esiste tra uomini porti olandesi e la costruzione dei l'abisso rivoltato, la geologia gotica. Ma sono - polder in questo paese "artificiale" inattingibile (nei due sensi: per il ri- di scienza e uomini di lettere. Non c'è bisogno di come è noto - nello stesso tempo, l'attrazione per antonomasia, l'ambiguo destino tardo di studi del genere qui da noi e ritornare a Majakovskijper scrollarsi di dosso la dell'orrido, la capacità di affrontarlo, da Anni- del Reno: dai francesi considerato per la difficoltà di reperimento), e cimice e riportare alla primitiva unità due me- molte pagine sono davvero belle. bale a Napoleone, e l'ineluttabilità del castigo, confine naturale e dai tedeschi ri- morie artificialmente tenute distanti. Leggende, favole, miti non ci preoc- specie quando si pecca di superbia: l'Everest di vendicato in entrambe le sue sponde cupano più di tanto, specie se in for- come parte essenziale della Heimat. ma di centone o di Baedeker dei Bae- Un libro come Paesaggio e memoria, deker, lussuosa guida per un turismo per stessa ammissione dell'autore, si culturale di gran classe. Piuttosto: la presta ai più diversi usi e lui è fiero tendenziale riconduzione del pae- stra alcun riguardo per i telai (o le bilmente nella sua memoria infanti- indiscussi effetti del degrado del pia- che la Bbc ne abbia tratto un serial saggio a mitografia e del mito ad prigioni) delle discipline. L'idea di le e di cui ci riferisce persino i dati fi- neta (acqua, aria, terra) possano es- televisivo in cinque puntate. E in ef- aneddotica per sfornare l'ennesima fondo da cui parte il fortunato auto- lologici: le incisioni di Piranesi che sere ridimensionati dalla consapevo- fetti, il tomo, un enciclopedico cano- storia del mondo in versione epurata re di molti volumi entrati nei Gotha tappezzavano la casa di papà Ca- lezza che questi stessi elementi vaccio che può essere letto con pia- e "correa", far evaporare e dissolve- della nouvelle vague dell'historical spar; Maurice Halbwachs, un allie- (quantunque degradati) sono pari- cere e consultato con cautela se ci si re surrettiziamente la categoria "pae- anthropologist è la seguente: "I pae- vo di Durkheim, quando giunge a menti ricchi di valori mitici, storici, lascia prendere dal gusto dello scri- saggio" e parlarne quasi solo come saggi sono cultura prima di essere na- Londra la riconosce come la scena simbolici, antropologici e chi più ne vere fictional dell'autore, se ci si ab- forma rubricabile in affabulate prei- tura; costruzioni dell'immaginazione dei romanzi di Dickens. Schama ha più ne metta. L'intelligenza onni- bandona al suo talento versatile e, storie e retrologie narrative, senza proiettate sulla selva, sull'acqua e sul- parte alla ricerca del suo paesaggio vora dell'autore, il suo gusto per necessariamente, si abbassa la guar- preoccuparsi della sua genesi e quin- la roccia". Verità lapalissiana visto privato e per circa un quinto del vo- un'erudizione "selvaggia" - nel sen- dia (specialistica) che sonnecchia in di del nostro modo di farlo rivivere che fiumi di parole sono corsi negli lume ci conduce sulle tracce del mi- so della dispersione tematica, geo- ogni "collega" del Professor Oxbrid- ancora (o uccidere) come fenomeno ultimi due secoli sul rapporto tra na- tico bisonte lituano, per poi immer- grafica, disciplinare - ci consentono ge con cattedra plurimilionaria alla ottico-intellettuale, significa volenti o tura e cultura: dove i più radicali gersi nell'intrico della Foresta nera di ammirare la sovrana indifferenza Columbia University. nolenti presuppore profeticamente idealisti (e neoidealisti) si sono indu- dalla quale si levano nibelungici va- con la quale ignora l'intera opera di P.S.: Consiglio per la lettura: essa già la fine della terra e dei paesaggi. striati a mostrare che la natura in pori. Il bisonte lituano è un animale Rosario Assunto sul paesaggio, la si- sia preceduta o seguita dall'assai uti- L'entropia, come si suol dire. Poiché, quanto tale non esiste, visto che essa reale e metaforico: nella selva in cui curezza claudicante con cui si muo- le volumetto di Jerzy Topolski, Nar- se non proprio probabile, è certa- esiste nel momento in cui viene co- visse e attorno a essa mossero con ve tra storia dell'arte (le icone e le im- rare la storia. Nuovi principi di meto- mente non impossibile che la Terra nosciuta e ri-conosciutadall'uomo . I ogni probabilità gli avi ebrei di Si- magini assumono un rilievo molto dologia storica (Bruno Mondadori, finisca così, teniamoci cara anche ghiacciai del polo nord, la cordigliera mon che erano boscaioli e poi com- evidente in questo "racconto"), sto- 1997; cfr. "L'Indice", 1998, n. 2), questa stirpe di amici raccontatori delle Ande, la foresta amazzonica, il mercianti di legno, "madera" che ria letteraria e antropologia: talvolta che svela con acribia i "nuovi princi- che, triturando suolo e radici di qual- deserto del Gobi inclino a pensare servì a costruire la rete ferrata della con straordinarie pagine in cui il ta- pi" di questi centauri narratori-sto- siasi parte del globo e appropriando- che una simile prospettiva non la Polonia. Con destrezza l'autore in- lento dell'autore si apprezza fino a rici che, partiti da Vico e Voltaire, sene con la ruminazione in parole e condividano: ma non essendo sog- troduce questa sua recherche in una strappare gli applausi, talaltre in cui sono arrivati a Braudel e Foucault. diegesi di gamba lesta e tenace, ci re- getti pensanti - alla nostra umana storia in cui natura e cultura sono non si riesce a trattenere un senso di Per conciliare l'inconciliabile essi galano e ci regaleranno ricordi, storie maniera - non sono finora riusciti a inestricabili, lo fa con molta intelli- fastidio per la vulgata che di temi im- fanno del loro meglio, e il successo e storielle nei secoli superstiti esprimere il loro profondo dissenso. genza e misura: è un modo di dar portanti e vicende molto studiate (la della libreria li conforta. quello sarebbe l'Io? Da qui il decli- questo tema specifico - viene meno sto fondamentale e indiscusso, as- no inevitabile di ogni forma di an- (o diventa a volte comica, parados- solutamente indimostrato, della fi- L'io indigente tropocentrismo. Quello è il centro? sale, ridicola), nell'arte moderna e losofia moderna. Se si fosse detto Quel "servo sofferente" è il centro? contemporanea, quella forma tipica invece "ego loquor", l'ego cogito Le ragioni dell'autoritratto L'autoritratto, dunque, come car- che è rappresentata dall'autoritrat- avrebbe dovuto necessariamente tina di tornasole, reagente, di tutta to dell'artista o del pittore "in co- partire da una comunità. Perché MASSIMO CACCIARI la decomposizione, la decostruzio- ro". Come elemento di una "sinfo- non esiste nessuna lingua "sola", ne della forma prospettica umanisti- nia", politica, sociale, civile o cultu- parlata da "uno solo". re", "mostrare", "conoscere" il sog- co-rinascimentale; in tutte le sue rale. Si pensi alle grandi rappresen- Ecco, da qui allora la domanda, Alberto Boatto getto della rappresentazione. Da ciò forme, da quelle drammatiche a tazioni rinascimentali; dove tutte l'aporia che Boatto svolge nel suo Narciso infranto. la prospettiva; devo mostrare quelle ironiche. Da quelle alla le guide vanno a dire: quello è Be- libro, e che vive appunto nella for- L'autoritratto moderno quell'occhio, e il corpo a cui appar- Goya, a quelle alla Warhol, alla Man nozzo Gozzoli, quello è Lippi... ma dell'autoritratto, fino al coro- da Goya a Warhol tiene quell'occhio, il volto a cui ap- Ray. Dalla decostruzione tragico- Queste "coralità" vengono meno. namento di questo processo. Anzi, partiene quell'occhio, quello che ha drammatica, a quella ironico-dissol- Oppure riappaiono in forme invo- direi addirittura che l'autoritratto pp. 210, 83 ili. a col. e in b.-n., prodotto quelle composizioni, quel- vente, romantica o tardo-romantica lontariamente quasi comiche, come moderno e contemporaneo rap- Lit 40.000 le rappresentazioni - il punto da cui (come nel caso del pop), di ogni for- nel Funerale di Togliatti ài Guttuso. presenta, più che una figura data, Laterza, Roma-Bari 1997 esse sono state prodotte. Ecco, il so- ma di antropomorfismo. A imporsi Ma perché questo? Perché l'ego proprio il "processo" per cui l'ego che si rivela a se stesso, si rivela in quelle forme, si rivela come assolu- Questo di Boatto è anzitutto un li- tamente indigente, misero, dicia- bro di letture iconologiche nuove e mo pure "impotente" a sopportare affascinanti sull'arte moderna e con- Sguardi nel buio la propria centralità. E il suo pote- temporanea. Sono letture che na- re si esprime allora nel decostruire scono dall'opera, che seguono l'ope- SERGIO GIVONE la propria antica potenza, la pro- ra, il suo formarsi, il suo costruirsi. pria antica centralità. L'autoritrat- to moderno e contemporaneo è la Certamente, però, il tema dell'auto- FRANCO RELLA, Negli occhi di Vincent. L'io si esponga a una tentazione. Quella che piega rappresentazione di questo movi- ritratto mette in campo questioni, nello specchio del mondo, Feltrinelli, Mila- la dialettica al servizio di un'ontologia totali- per così dire, "originarie". In fondo, mento, di questo processo, per cui no 1998, pp. 187, Lit 40.000. taria. Come definire altrimenti la presunzio- mette in campo il problema del "co- noi esistiamo soltanto nella misura ne di identificare ideale e reale per mezzo del- nosci te stesso", dell'enigma di Del- in cui ci facciamo stranieri a noi La domanda che Franco Rella pone in que- fi. Sul frontone di Delfi sta scritto la distruzione di ciò che non è "conforme"? stessi, ci mostriamo e ci chiediamo: sto suo ultimo libro è di quelle che sembrano questo enigma: "Conosci te stesso". Non per questo l'unica strada ancora per- "E quello l'Io?". Come se il Dio ci invitasse a un'ope- precluse alla filosofia o che la filosofia intrave- corribile implica l'abbandono della filosofia. Questo è davvero il risultato razione che immediatamente pos- de, ma come da una soglia non oltrepassabile: Rella fa sua un'ipotesi di Martha Nussbaum, dell'autoritratto moderno e con- siamo riconoscere come impossibi- "Che cosa ci fissa dagli occhi di un uomo, quan- la quale "propone di attraversare la lettera- temporaneo, anzi dell'autoritratto le. Infatti, come facciamo a conosce- do entriamo in essi, penetriamo in essi, ci tuf- tura per trovare, come già aveva detto Leo- tout court. Riconoscersi stranieri a re noi stessi? Per conoscere noi stes- fiamo nella loro profondità?". Invece è stata pardi, una ragione ibrida", ossia una ragione sé, non riconoscersi più, non aver più dove stare - insistendo proprio si dovremmo essere a un tempo proprio la filosofia, per bocca di Hegel, a tenta- in grado di rendere universalmente comuni- soggetto e oggetto, vedente e vedu- nel "non-stare". D'altro canto non re una risposta. Nella Filosofia dello spirito je- cabile ciò che li sottrae in quanto realtà indi- to. Ma come è possibile? Il principio nese leggiamo che è la notte a fissarci dagli oc- si possono pensare gli autoritratti vidua e ineffabile, realtà che è come il punto di Van Gogh se non in questa dire- di non contraddizione lo impedisce. chi di un uomo, notte abitata da chimere e fan- Essere nello stesso tempo e nello cieco del guardare, realtà che è fonte di luce zione. Un uomo che ex-siste, che tasmi, i quali invitano a un passo ulteriore ver- stesso luogo due cose diverse e di- ma proprio perciò sprofondata nel buio. sta-fuori, che si trascende costante- so lo sprofondamento in un pozzo di tenebra. stinte... il grande principio non lo Esattamente come è nel buio e dal buio che mente. Un uomo che da un lato è consentirebbe. Quindi Dio ci invita Ed ecco il pensiero hegeliano dispiegarsi su l'occhio di qualcuno ci guarda. Qualcuno: un frammento di energia cosmica e a un'opera impossibile, quindi Dio questa base come il grande tentativo moderno non dunque il soggetto di un sapere che af- dall'altro non ha dove stare, non ha ci invita a naufragare, a fare la fine di di domare la negatività. ferma il proprio dominio sull'esistente ne- casa, non ha dimora, non ha comu- Narciso - che infatti era un concor- È dunque vivo in Hegel secondo Rella l'an- gandolo, bensì il soggetto di un sapere che nità, non ha volto definito; che è rente di Apollo. tico tema platonico, per cui la filosofia deve accoglie l'esistente nella sua irriducibilità, davvero, tutti insieme, il servo sof- ferente, il malato, il condannato a Ma perché nel modello contem- essere come un farmaco che dissecca le impu- singolarità. poraneo diventa così decisivo que- morte. Come se assumesse in sé tut- rità affettive e fa dell'anima non già il luogo Allora non stupisce che la filosofia ritrovi sto problema? to il male di esistere. Un uomo che della passione bensì il luogo della contempla- la forma della narrazione come sua propria non ha dove stare; e che nonostante Non è forse la nostra filosofia ad zione dell'eterno. I contenuti dell'esperien- affermare che il fondamento di forma. Questo non vuol dire affatto identifi- ciò insiste sempre in questo "non- za, che è pur sempre esperienza di qualcuno, tutto, dell'essere stesso, è il nostro care, secondo un topos reso celebre da Rorty, stare". Non si tratta dunque di accedono all'idea e quindi alla verità "me- pensare? Cogito. Ego cogito - filosofia e letteratura. Tantomeno significa un'erranza "sentimentalmente" de- quindi "sono". E quindi l'esse è diante l'azione negatrice" del sapere che len- rifiutare il discorso filosofico, la sua specifi- finita, di un errare tra molte ma- determinato a partire dalla catego- tamente e faticosamente si appropria di ciò cità, in nome di ciò che solo la letteratura sal- schere in modo casuale e arbitrario. Perché questo "non-stare" in nes- ria del cogito - ma questa stessa ca- che gli si presenta come estraneo ma che è in- vaguarderebbe. Piuttosto, si tratta di affer- sun luogo è "insistito", è il suo stare. tegoria "sta" solo sulla base della vece cosa sua. Insomma, "il mondo conforme mare che solo di fuori di sé la filosofia trova nostra "esistenza". Non posso du- all'ideale" potrà essere attinto'^sìruggendo Ed è così che sempre ci appare alla se stessa. Con piena coerenza Rella in questo fine: come un frammento che non bitare di esistere. E nel momento il mondo che non,corrisponde all'idea" e anzi suo importante lavoro svolto per saggi lascia stesso in cui penso di esistere, pen- ha luogo, ma nello stesso tempo sta sarà pienamente realizzato "grazie a questa che il movimento della riflessione si risolva so - e quindi esistenza e pensiero, sempre nel suo "non aver luogo", stessa distruzione". Accade così che la filoso- in racconto. Sulle tracce dell'opera di Van ed è sempre concepito e visto come cogitare ed essere fanno "upff'. Ma fia, nel momento in cui celebra il suo trionfo, se il nuovo fondamento è questo Gogh. frammento, come scheggia di un ego, come è possibile non cercare dolore e di un male cosmici, di di conoscerlo? Se il fondamento di un'inquietudine cosmica. tutto, dello stesso essere, è diventa- Probabilmente la "fotografia" to l'ego, come è possibile non sfi- vrano della rappresentazione uma- è la necessità impellente, inesorabi- che costruiva la prospettiva era uno corona tale processo. Perché, se da dare di nuovo l'enigma di Apollo? nistico-rinascimentale va mostrato. le, ormai, di porsi di nuovo il pro- Zoon politikón, era la comunità, era un lato essa sembrerebbe costituir- Conosci te stesso. Se penso che il Il sovrano sono io, sono l'artista; blema del "conosci te stesso". Cer- "noi". Ma ormai vengono meno le si come quella forma di espressione fondamento di tutto è Dio cercherò quello che deve conoscersi, che de- to, si è detto che "Io sono centro"; antiche comunità; già nell'ego cogi- che ci fa veramente vedere come Dio. Tra me e Dio può esservi un ve conoscere se stesso. E da qui co- lo ha detto la pittura umanistico-ri- to cartesiano la coralità e la comu- siamo, che ci fotografa, appunto, rapporto del tutto "logico"; io sono mincia il dramma che Boatto descri- nascimentale, lo ha detto la grande nità non hanno più alcun peso. Si dall'altro essa abbandona radical- il soggetto e lui il veduto, oppure io ve nel suo libro, attraverso "figure"; filosofia che si corona con Cartesio pensi al Discorso sul metodo di Car- mente ogni pretesa di dire chi sia- sono l'oggetto e lui mi vede. Ma è ossia nel concreto, nel vivo del fare (che non è l'origine di, ma il "termi- tesio. Cartesio si pensa "solo", "sra- mo. Perciò la fotografia è la forma un rapporto di soggetto e oggetto, artistico, della poiesis. "Sono io ne" di questo grande processo uma- dicato"; ha fatto epoché- così si di- di espressione più abissalmente un rapporto tra due. Analogo il rap- quello?". E quello l'Io che cercavo? nistico-rinascimentale, quello che ce-, ha dubitato di tutto. Ma poche lontana dall'icona. L'icona: ovvero porto di conoscenza tra me e il Quello sarebbe il nuovo fondamen- pone l'occhio dell'uomo al centro, volte si sottolinea come questa epo- nessun realismo, e insieme la prete- mondo, tra me e qualsiasi "altro" to inconcussum? Quello sarebbe il l'ego cogito al centro di ogni misu- ché sia la sospensione radicale di sa, metafisicamente fondata, che da me. Ma quando il fondamento di sovrano della rappresentazione? ra). L'autoritratto si assume insom- ogni presupposto "comunitario". quella rappresentazione sia vera- tutto sono io stesso, e io devo cono- Quello sarebbe il creatore, il de- ma la responsabilità eroica di mo- La comunità, semmai, va tutta rico- mente quello che è, nella sua essen- scere me stesso - come è possibile miurgo della "composizione pro- strare questo centro - ma quando struita a partire dall'ego-sum/ego- za, il rappresentato. Quello è santo mettere insieme soggetto e oggetto, spettica"? Quello è l'Io? l'ha mostrato, via via, piano piano, cogito. Da ciò la prospettiva dell'in- Stefano, quello è san Basilio. Po- tremmo anche dire: rappresenta- vedente e veduto? Questo è il dramma che comincia sempre con più terrore, con timore e dividualismo moderno e contem- zione dell'anima del rappresentato. Ora questo è necessario, appunto a svolgersi, sin dalle prime battute, tremore, questo centro si sfalda. poraneo. Se c'è comunità, sarà Massimo realismo, quindi, e nello perché si afferma che il fondamento sin dal ritratto del Parmigianino. Da qui si disfa tutta la forma della nient'altro che il prodotto dell'ego- stesso tempo minimo realismo, se- di tutto è l'Ego sum. Ego cogito. E al- Questa è l'angoscia che afferra il rappresentazione prospettica. Si sum/ego-cogito, ossia del punto di condo i nostri canoni - perché, cer- lora la sfida diventa inesorabile. moderno-contemporaneo. Quella comincia a decostruire ogni forma vista individuale. Non c'è una co- tamente, la figura, la forma fisica Perché il fondamento non è il mon- "creatura" sarebbe il fondamento di antropocentrismo; in vari modi - munità che preceda l'individuo; c'è nulla hanno a che fare con il san do, non è qualche cosa di "altro" da inconcussum, il centro della compo- che possono essere anche incompa- una comunità che è soltanto forma- Basilio o il santo Stefano "reali". me. Sono io. Diciamolo in termini sizione? Il nuovo demiurgo? Quella rabili l'uno all'altro. Ma il processo ta dall'individuo, se c'è. Comun- più vicini al materiale di questo li- creatura lì? Quel "servo sofferente", decostruttivo è comune. Oppure - que, io parto sempre facendo come bro: l'autoritratto, ossia "far vede- malato, quel condannato a morte, sarebbe interessante un capitolo su se non fosse. Questo è il presuppo- • APRILE 1998 YTX N.4, PAG. 31 Delfino Insolera è quello lì, che ri- zione, cioè in nome della politica, vendica negli anni quaranta la ne- ma in nome della verità. Tanti lo Due prospettive davvero antite- La necessità cessità dell'eresia, con tutta la re- hanno fatto, ma non erano votati al tiche, dunque. Da un lato, una for- sponsabilità e l'impegno a decidere dubbio. È questa l'osservazione ma artistica (non a caso metafisica- del dubbio e a fare personalmente che questo prima di Celeste Umero, che la ar- mente opposta a ogni prospettivi- comporta, e che l'otto settembre gomenta con sottigliezza. A questo smo, a ogni egocentrismo, a ogni FRANCESCO CIAFALONI del '43 si presenta al suo colonnello Timoteo risponde invocando la li- antropocentrismo) che pretendeva per dirgli: "Guardi che io adesso bertà, la necessità del maestro di di dire "chi sei", e dall'altro il mas- quello che praticamente chiude la lascio l'ufficio e vado a combattere proporre anche l'inganno e il do- Delfino Insolera simo realismo e insieme la massima raccolta: la risposta di Timoteo a i tedeschi". L'altro gli risponde: vere del buon scolaro di rifiutare il lontananza dal semplice proposito Come spiegare il mondo Celeste Umero (cioè di Insolera a "Bravo, bravo, verrei anch'io... ma, maestro che proponga l'errore. Ma sembra esserci un eccesso di fidu- di porsi il problema del "chi-è" del pp. 491, Lit 68.000 Ranchetti) del 1950 e il racconto sto cercando di telefonare a Roma rappresentato. Ossia, puro flusso della propria vita detto nel 1985 ma il Ministero non risponde". Da cia nella ragion pratica, nella capa- Zanichelli, Bologna I997 di momenti, puro flusso di ma- nell'ambito di un corso di Enrico quel giorno, ci dice, si è sempre cità di porre il problema giusto e di schere - "io siamo tutte queste ma- Doglio agli studenti della Facoltà chiesto davanti a professori e auto- trovare la risposta. In effetti è pos- schere", colte in tutti questi mo- Delfino Insolera non è stato so- di scienze politiche di Bologna. rità, nel pieno esercizio del loro po- sibile che non di certezza si tratti menti, attimi, istanti (delle "istan- prattutto uno scrittore. Non solo Anche se nel primo è dominan- tere, che cosa avrebbero fatto indi- ma di radicale accettazione dell'in- tanee"), catturati da un flusso che certezza, dell'assenza di fini nel non ha né origine né fine. mondo, della volontà di sostituire L'autoritratto in quanto tale, il progetto e l'educazione alle idee dunque, rispetto alla fotografia, ricevute e alle fedi. Sono il mestie- aveva sempre mantenuto qualcosa Sfida al fascismo re, il metodo, il lavoro che consen- dell'icona - magari nostalgicamen- tono di procedere nell'incertezza. te. L'autoritratto e il ritratto hanno ADRIANA LAY Ho conosciuto, di sfuggita e la- sempre mantenuto qualcosa del- teralmente, Delfino Insolera, per- ché anch'io, molto molto più mar- l'icona, o meglio della sua pretesa, DAVIDE JONA, ANNA FOA, Noi due, introd. di orientale e la tragedia della prima guerra della sua volontà, del suo desiderio ginalmente, ho lavorato a sceglie- Aldo Zargani, Il Mulino, Bologna 1997, pp. 233, mondiale; la Torino delle grandi tensioni so- di dire "chi-è". La fotografia di- re, tradurre e stampare libri scien- Lit 28.000. ciali del primo dopoguerra e le idee di un mentica tutto ciò. E un grande fat- tifici, guidato un poco da Michele to, un fatto epocale. La fotografia gruppo di giovani intellettuali che si muove Ranchetti (che allora mi sembrava mostra il coronamento del proces- Esiste in questo libro un forte elemento di intorno a Gobetti; infine l'onda montante - figuriamoci! - un po' troppo so che si è descritto, l'avvenuta rot- originalità che è bene espresso dal titolo, Noi del fascismo. Come per una sapiente regia e mondano). L'ho conosciuto a tura di ogni spazio antropocentri- due: si tratta di un'autobiografia a due voci. non per un evento drammatico, Davide in- Francoforte, alla fiera, e l'ho fre- co, con tutto ciò che questa defini- Davide Jona, originario di Ivrea, ebreo emi- terrompe il racconto proprio mentre introdu- quentato un poco per vari anni, so- zione presuppone. grato con la famiglia negli Stati Uniti nel ce i due personaggi che avrebbero segnato la prattutto in un periodo in cui sem- 1940, comincia a scrivere - in una lingua im- nuova fase della sua vita: Anna, una donna brava venisse a lavorare a Torino. parata tardi - per i nipoti, nati e vissuti in che vive il fascismo come sfida personale, e il A suo tempo ho trovato emo- zionante la traduzione del Pssc America, la storia della sua famiglia, l'am- fratello di lei, Vittorio Foa, colui che lo aiuta (Physical Science Study Commit- Autoritratto come "rovescio" del biente da cui proviene, le "radici" dalle quali "a credere (...) che c'è ancora una speranza ol- tee) e del suo gemello per la biolo- ritratto, non semplice rappresenta- anche loro discendono. Nel 1971 Davide tre la palude italiana". Tocca dunque ad An- gia. -Mi entusiasmo ancora per la zione ma tentativo di risposta a un muore improvvisamente lasciando il raccon- na raccontare del vuoto che si crea intorno a storia alla rovescia (dal presente al interrogativo esistenziale. Afferma- to incompiuto al momento del suo matrimo- loro dopo l'arresto di Vittorio; della perdita passato), che tanto ci servirebbe. ta la radicale differenza tra i due ge- nio con Anna Foa. Si opera a questo punto un del lavoro di Davide, della decisone di emi- Trovo addirittura commovente il neri, Alberto Boatto attraversa i se- passaggio di testimone. grare. Ma dove? Eccoli davanti a una carta dettaglio delle istruzioni per la co- coli e legge le testimonianze visive Il testo, come fa notare nella sua bella in- geografica guardare il pianeta e scartare i pae- struzione di esperimenti di scien- che pittori diversissimi tra loro han- troduzione Aldo Zargani, "è vissuto a lungo si che richiedono il certificato di battesimo. ze naturali, dei corsi di formazio- no voluto lasciarci. Leon Battista Al- prima di essere stampato, ha dormito sugli La descrizione dell'impatto con il mondo sco- ne musicale, delle interpretazioni berti è autore di uno dei primi autori- metriche di proverbi e detti popo- scaffali, ma è stato anche letto da pochi fortu- nosciuto e indifferente di New York colpisce tratti dell'età moderna: proprio dal lari. Quelli che hanno condiviso i nati di Torino e del Minnesota"'. Una copia il lettore; l'emigrazione, con la difficoltà di cuore del nostro Quattrocento uma- criteri delle scelte senza avere lo ricostruire veri legami, diventa un prolungar- nistico nascono le prime audaci au- della sola parte di Davide è conservata, igno- stesso mestiere, la stessa attenzio- si sofferto dell'isolamento subito a Torino. I toaffermazioni pittoriche. Dal di- rata dai più, nell'archivio della Comuni- ne ai particolari, la stessa capacità chiarare la propria esistenza al ce- tà ebraica di Torino; ma è all'Immigration primi anni americani vedono in Anna una di realizzazione, forse sono in gra- lebrarla. Ecco gli opulenti autoritrat- History Research Center di Saint Raul che grande protagonista: è lei che provvede inge- do meglio di altri di capire quanto ti seicenteschi, l'elegante sicurezza Luciana Benigno si è imbattuta nelle memo- gnosamente al mantenimento della famiglia. fosse bravo. con cui un pittore ricco e affermato rie complete. A lei si deve la traduzione e, in- Dalle sue pagine è tutto il poco noto mondo Fanno parte della raccolta l'in- come Rubens ritrae se stesso. Ma il sieme all'Istituto storico della Resistenza in femminile dell'esodo che diventa visibile. So- troduzione a Uomini e molecole, segno della modernità Boatto lo In- Piemonte, l'impulso alla loro pubblicazione. lo quando Davide riuscirà finalmente a tro- con l'esauriente critica al vitali- dividua nell'autoritratto di Goya del E aspetto più interessante della memoria di vare un lavoro da ingegnere a Boston, en- smo, e l'intervista a "Tempo medi- co", che sono gli interventi più 1820; malato, aggredito dalla mor- Davide è quel continuo intrecciarsi della sto- trambi potranno riprendere l'impegno anti- estesi sulla scienza, il metodo, le te, Goya affronta se stesso nello ria personale e familiare con la storia d'Italia fascista attivo, ricostruendo così appieno la applicazioni pratiche della scienza specchio, scegliendo di tramandar- e d'Europa nei primi trent'anni del secolo; la loro vita negli Stati Uniti. Le memorie si si in un'immagine di dolore e sor- che Insolera abbia scritto. vita in una piccola città di provincia che si in- chiudono con l'immagine felice del primo ri- prendente, magnifica consapevo- E interessante notare che uno dustrializza; gli echi dei pogrom dell'Europa torno in Italia nel 1947. lezza. Da qui il viaggio dell'autore si dei punti cardine è l'attenzione a stringe intorno alle produzioni figu- non escludere risultati possibili in nome della scienza. Mai dire mai, rative di Ottocento e Novecento, se- se non si viola una legge fonda- coli di inquietudine, di crisi, talvolta vidualmente loro l'otto settembre. mentale, almeno fino a che il prin- di follia. Arte e vicenda esistenziale perché ha prodotto anche quadri e te la teologia e la metafora teologi- Dire però che tutto Insolera sta cipio regge. Due problemi pratici sono ormai indissolubilmente lega- schizzi ma perché è stato un edu- ca o scritturale e nel secondo Dio e la metafora di Dio sono quasi as- nella risposta a Celeste Umero sa- che hanno a che fare con scelte an- te, e lo dimostrano non solo le opere catore e un editore, un organizza- tore di cultura, un ideatore e rea- senti, il punto centrale è sempre lo rebbe una cancellazione della na- cora attuali, la possibilità del volo famosissime di Van Gogh o Munch, lizzatore di programmi didattici; stesso. Il diritto e il dovere del tura stessa dell'uomo. Lui le sue af- spaziale e i trapianti, compaiono in ma numerose altre testimonianze uno che aveva delle idee e sapeva dubbio, la possibilità o la neces- fermazioni di principio le ha scrit- Che fare. Insolera sostiene che non meno note. L"'essenzialità barbari- trovare e motivare le persone per sità dell'eresia, la possibilità te una volta sola. La vita poi l'ha si può escludere che il volo inter- ca" di Picasso, le maschere espres- realizzarle. dell'inganno del maestro, o di passata ad applicarli i suoi princi- stellare sia possibile, in quanto ha sioniste, l'Autoritratto solo spazio e Perciò sarebbe un po' riduttivo Dio, la scelta, la necessità etica di pi. Lui è stato un uomo del mestie- solo ostacoli tecnici. oggetti del De Chirico metafisico, le recensire questo libro come una dubitare, di sottoporre a control- re, dei dati raccolti, della pagina Per i trapianti invece Insolera ne provocazioni dadaiste, le possibili raccolta di scritti, come se si trat- lo, di attenersi alle cose che si pos- stampata, della divulgazione rea- sostiene l'impossibilità, come cura combinazioni offerte dalla fotogra- tasse di un insieme di narrazioni o sono sperimentare, di non crede- lizzata, della competenza, non ordinaria. Perché ogni vita salvata fia, scherzi più o meno seri di artisti di tesi. Questa è la raccolta di re, di non obbedire all'autorità dell'ideologia. A leggerlo, sia nella presuppone una morte e l'interes- che giocano con la propria immagi- qualche testo, in senso proprio, e gerarchicamente costituita, di replica iniziale, sia nelle introdu- se di chi vive e quello di chi deve ne. Partendo dalla descrizione di molte tracce, di appunti, afori- non aspettarsi nulla dall'autorità zioni, sia nelle affermazioni che fa morire sono contrapposti. Sembra semplice e meticolosa dell'autori- smi, programmi, segmenti di li- costituita, di fare e far fare le cose in introduzioni, interviste e inter- un errore di previsione, ma tocca tratto in questione, Boatto interpreta bro, note di metodo: la documen- che contano, di cercare la verità venti, malgrado l'esplicita scelta invece il centro del problema. Alla e sviluppa, servendosi spesso della tazione del percorso di un uomo nel fatto e la legittimità dei rap- del dubbio e dell'accettazione del- fine gli abusi dei ricchi a danno dei psicanalisi; e se apparentemente la cui opera non è stata costituita porti nella forza interna dei rap- la messa alla prova, Insolera sem- poveri, il conflitto di interessi tra sono le notizie biografiche in nostro soprattutto di parole; non diretta- porti. Non per nulla delle quindici bra avere troppe certezze. chi sta per morire e chi spera di vi- possesso ad approfondire la com- mente almeno. pagine del racconto della sua vita Molti non avrebbero avuto il co- vere, i problemi etici sull'uso stru- prensione dell'opera, è questa Forse Delfino Insolera è tutto ben dieci riguardano fatti avvenuti raggio di chiamare un giornale, co- mentale degli uomini sono i pro- stessa alla fine ad aggiungere ai racchiuso nei ricordi dei suoi due prima del '50. Nel resto del tempo me il grande confratello russo, "La blemi di oggi: la testimonianza del- dati pieghe segrete, risvolti, nuove amici più antichi, Claudio Pavone pare che non gli sia accaduto più Verità", o di proporre a un gruppo la vista lunga di Delfino Insolera, nulla; il resto sembra sia stato ap- che praticava la scienza ma non luci. e Michele Ranchetti, oppure nello di persone un programma pratico plicazione (come certo non è vero). idolatrava il nuovo. ANNA VILLARI scritto che praticamente apre e in non in nome della comune convin- 3 • DEI LIBRI DEL MESEI APRILE 1998 N. 4, PAG. 32 AAve^e Le orme e le idee di un sociologo romantico Raccolti in un unico volume i resoconti dei viaggi di Tocqueville a metà Ottocento

MASSIMO SALVADORI

lità e calda partecipazione. letteralmente nella Democrazia in privilegio in relazione agli strati in- I viaggi in InghEterra, al pari di Alexis de Tocqueville Colpisce l'uso dell'inchiesta, America. feriori, operai e soprattutto conta- queHo in America, furono di pri- Viaggi strumento tipicamente sociologi- D'altro canto, la scrittura dei dini. Ed è singolare com'egli fosse maria importanza per la formazio- co. Tocqueville si preparava accu- Viaggi possiede una piena autono- largamente libero dai pregiudizi ne deEa cultura politica di Toc- a cura di Umberto Coldagelli ratamente per quanto riguardava mia, in quanto risponde a una pro- del ceto cui apparteneva. In Sicilia quevEle. Rimase abbagliato dal vi- e Marina Sozzi sia le persone che intendeva in- pria strategia intellettuale e lettera- notò, con viva deplorazione, come gore dell'industria e del commer- pp. LXXXVIII-81 I, Lit 150.000 contrare, le quali dovevano essere ria. Infatti - laddove La democrazia i grandi proprietari fondiari e gli cio; e ne trasse la conferma che possono darsi popoli liberi che Bollati Boringhieri, significative e rappresentative, sia e L'antico regime trovano la loro ordini religiosi, veri e propri paras- espressione in una prosa maestosa- siti "incuranti di ogni miglioria", non siano "né industriali né com- Torino 1997 i quesiti da sottoporre loro. Alle mercianti", ma che non vi è "popo- lo industriale e commerciante che lexis de Tocqueville è un non sia stato libero". Lo spirito di autore classico nel senso intrapresa, infatti, insegna a vivere più pieno del termine, poi- Bibliografìa critica rischiando, e il rischio "è il prezzo aché la sua opera ci ha offerto cate- della libertà". Altro motivo di am- gorie fondamentali, entrate a far mirazione per l'InghEterra era la parte della nostra grammatica con- Le due opere principali di Tocqueville sono recenti è invece quello di Giuseppe Bedeschi sua legislazione, che considerava "molto superiore alle migliori legi- cettuale. Inoltre Tocqueville è sta- entrambe disponibili in italiano in ottime (Tocqueville, Laterza, 1996). Tra le biografie to anche uno scrittore davvero slazioni del continente" per il fatto edizioni: L'antico regime e la rivoluzione la migliore è quella di André Jardin (Alexis grande: impersonale e oggettivo di essere in grado di "permettere (1856) è disponibile nei "Millenni" Einaudi de Tocqueville, Jaca Book, 1994; cfr. "Vindi- nei suoi memorabili scritti storici alla società di svilupparsi in ogni dedicati a La democrazia in Ameri- a cura di Corrado Vivanti (con un'ottima in- ce", 1995, n. 7). Nicola Matteucci, curatore senso" dato il suo carattere non cana. L'antico regime e la rivoluzio- troduzione di Luciano Cafagna) e nella "Bi- degli Scritti politici Utet e della Vita secon- centralistico, pragmatico e aderen- ne-, inconfondibilmente personale blioteca Universale Rizzoli" a cura di Gior- do le lettere, ha pubblicato anche un Alexis te alle pieghe multiformi del paese. nei carteggi, specchio di un'uma- gio Candeloro; da Rizzoli, sempre a cura di de Tocqueville. Tre esercizi di lettura (Il Ma Tocqueville era troppo uma- nità che lo induceva a guardare a se Candeloro, è stato anche pubblicato La de- Mulino, 1990; cfr. "L'Indice", 1990, n. 6). namente ricco e mentalmente di- stesso, agli altri e alle cose del mon- mocrazia in America (1835-40). Le due ope- Tra le altre raccolte di saggi critici, segna- sincantato e indipendente per non do alla luce della sensibilità acutis- re sono anche raccolte nei due volumi di liamo: Anna M. Battista, Lo spirito liberale vedere il controcanto del trionfo deE'accumulazione della ricchezza sima di un essere interiormente ge- Scritti politici usciti nei "Classici della politi- e lo spirito religioso (Jaca Book, 1976) e Stu- neroso, talvolta però capace (pen- come scopo supremo di una so- ca" Utet a cura di Nicola Matteucci. Bollati di su Tocqueville (Centro Editoriale Tosca- so, per fare un solo esempio, a cer- cietà. Di qui una riflessione ricor- Boringhieri ha recentemente pubblicato te osservazioni sul razzismo di no, 1989); Luisa Cicalese, Democrazia in rente e amara nei viaggi, rivolta un'altra raccolta di scritti politici, in questo Gobineau nelle lettere) anche di cammino. Il dialogo politico tra Stuart Mill aU'InghEterra: "L'intera società risentita, severa ripulsa. Il luogo in caso quelli più legati all'attività parlamenta- e TocquevEle (Angeli, 1988); Francesco M. inglese è basata sul privilegio del cui, mi pare, lo stile dello storico e re. Il volume (Scritti, note e discorsi politici De Sanctis, Tempo di democrazia (Edizioni danaro"; "il danaro è il vero pote- lo stile dell'uomo che vive tra gli 1839-1852, a cura di Umberto Coldagelli; Scientifiche Italiane, 1986) e Tocqueville. re"; "in altri paesi l'opulenza è ri- uomini trovarono il punto di in- cfr. "L'Indice", 1995, n. 7) comprende anche Sulla condizione moderna (Angeli, 1993); cercata per godersi la vita; gli in- crocio e la loro saldatura furono i un'esauriente introduzione del curatore Louis Diez del Corrai, Tocqueville. Forma- glesi sembrano farne una ragione ricordi politici e i diari di viaggio. (lunga 117 pagine). zione intellettuale e ambiente storico (Il di vita". E quindi "gli inglesi han- Il volume ora pubblicato - che Mulino, 1996); Mario Lesini, Tocqueville no lasciato ai poveri (...) diritti più Sono usciti in Italia anche altri libri di Toc- apparenti che reali, perché è il ric- raccoglie i resoconti dei viaggi queville, che per lo più contengono scritti tra destra e sinistra (Edizioni Lavoro, 1997). compiuti tra il 1826 e il 1846 in Si- co che fa la legge" e "la giustizia è compresi nelle raccolte citate. Dell'epistola- cilia, America, Inghilterra, Irlanda, solo aEa portata del ricco". Lo rio sono disponibili tre scelte: Vita attraverso Svizzera e Algeria - ci mostra il stesso dominio del danaro vide in volto del Tocqueville che osserva le lettere (a cura di Nicola Matteucci, Il Muli- America. luoghi, parla con interlocutori di no, 1996), L'amicizia e la democrazia. Let- Un'altra annotazione assai rive- diversa statura e carattere, conse- tere scelte 1824-1859 (a cura di Massimo latrice è la seguente: "Checché si gna prima alla sua memoria e intel- Terni, Edizioni Lavoro, 1987; cfr. "L'Indice", dica, sono le idee e non i bisogni ligenza e poi ai posteri le sue 1988, n. 4) e Del razzismo. Carteggio 1843- che sconvolgono il mondo". Non straordinarie annotazioni e rifles- 1859 (Donzelli, 1994; cfr. "L'Indice", 1995, ci si lasci trarre in inganno. Toc- sioni, nelle quali il lettore ben rico- n. 7), che raccoglie tutte le lettere per e da Jo- queville era tutt'altro che un idea- nosce molti importanti mattoni dei seph-Arthur de Gobineau. lista. Egli aveva vivissima la consa- due grandi edifici da lui costruiti: pevolezza del peso che gli interessi La democrazia e L'antico regime. La bibliografia critica su TòcqU'eville edita materiali hanno nella storia. Quel in italiano è molto ricca. Tra i saggi introdut- E Viaggio in America è stato in che intendeva dire era che gli uo- tivi generali, quello classico di Vittorio De anni vicini ripubblicato in Italia da mini agiscono, si muovono e si Caprariis (Profilo di Tocqueville, Guida, Laterza e da Einaudi; e fn,quell'oc- mobilitano spinti sì dagli interessi, casione di esso si è ampiamente as- 1996, 1" ed. 1961) è ancora utile. Uno dei più ma in base alla percezione che di sai riparlato, sicché mi pare me- questi elaborano nelle proprie glio, in questa sede, soffermarsi su- menti, le quali muovono le vo- gli altri viaggi: senza alcuna siste- lontà e inducono a operare politi- macità, spigolando, in modo conversazioni arrivava dopo op- mente distaccata, seppure segnata sfruttassero senza ritegno i conta- camente. necessariamente arbitrario, qua e portune letture e ricognizioni dei da scatti icasticamente taglienti, dini. E dalla SicEia E pensiero cor- Tra i diversi altri aspetti che si là, con l'unico intento di comuni- luoghi, così da rendere efficace E che ha per oggetto essenzialmente re all'Irlanda, dove TocquevEle os- potrebbero menzionare, vorrei care alcune impressioni e soprat- confronto diretto tra lo studioso- le grandi forze collettive e imperso- servò una miseria dei contadini ancora attirare l'attenzione sul tutto di indurre E lettore ad andare viaggiatore e i suoi interlocutori e nali della storia - i Viaggi appaiono cattolici, oppressi da un'aristocra- TocquevEle osservatore di singoli alla fonte. lo studio dell'ambiente. E proprio caratterizzati da una prevalente zia esterna, che non aveva eguali. uomini e di scene di vita. Bellissi- All'inizio deUa sua introduzione l'accurata preparazione prelimina- immediatezza, espressione del Tanto che si poteva ben capire mo E ritratto di Lord Wellintgon ColdageEi mette in luce come la re consentiva a TocqueviEe di es- contatto fisico con gli individui che quale fosse E fondamento dell'al- in una seduta alla Camera dei "passione" di Tocqueville per i sere lui a tenere in mano E bandolo parlano con lui e ch'egli utEizza leanza religiosa e politica che aveva Lord. "L'eroe di Waterloo non viaggi sia stata la risposta data alle della matassa, impedendo ai collo- per addentrarsi neH'analisi - suo saldato popolo e clero cattolico in sapeva dove metter braccia e gam- esigenze intrinsecamente connesse qui di prendere un andamento ca- scopo finale - per un verso deEa funzione anti-inglese. "Se volete be né, alto com'era, tenersi eretto. della sua mente e del suo senti- suale e rendendoli funzionali al mentalità, dei costumi, dei giudizi avere un'idea - scriveva nel 1835 - Prendeva e posava il cappello....", mento. La prima lo portava a vede- proprio progetto intellettuale. e dei pregiudizi dei gruppi sociali e di che cosa possano produrre lo e si legga con gusto il seguito. re in essi "una vera e propria ne- Niente di improvvisato; sicché le per l'altro deEe istituzioni e deEe spirito di conquista e l'odio reli- Molto beEo è anche il ritratto di cessità conoscitiva"; E secondo lo conversazioni diventavano appie- leggi, insomma dei meccanismi che gioso, uniti a tutti gli abusi deH'ari- un operaio inglese improvvisatosi spingeva a rifuggire dal senso op- no gli strumenti per - osserva Col- regolano la società. Così l'ansia esi- stocrazia, senza alcuno dei suoi oratore in una riunione politica: primente deU'"uniformità dell'esi- dageEi - "l'osservazione metodica stenziale di andare "errante" per E pregi, venite in Irlanda". Per con- "Di rado, in vita mia, sono stato stenza" e dar sfogo all'"inquietudi- della concreta vita sociale". Tale mondo diventa la chiave che gli tro in InghEterra TocqueviEe vide scosso daEa parola quanto lo fui ne del cuore" e all'"agitazione mo- fu l'importanza del metodo apre le porte deEa comprensione una diversa aristocrazia, capace di quella sera ascoltando l'uomo del rale o fisica". Orbene, a leggerne i dell'inchiesta per Tocqueville da inteEettuale del modo di essere del mantenere uno stretto rapporto popolo". resoconti, ci si avvede bene come i consentirgli di ottenerne risultati mondo stesso. con le classi medie, di favorire lo Mi fermo qui. Come dicevo viaggi abbiano profondamente sovente definitivi. Ciò emerge in Osservazioni penetranti, e anche svEuppo comune e quindi anche all'inizio, spero, con queste note soddisfatto i bisogni intellettuali e maniera particolarmente evidente caustiche, l'aristocratico francese del popolo; e la definì uno dei mi- sparse, di essere riuscito a svegliare umani di TocqueviEe, questo, per nel Viaggio in America, dove non dedica in più punti alla propria gliori modeUi di governo, E quale l'interesse del lettore. A lui E pia- così dire, "sociologo romantico", si fa difficoltà a riconoscere nume- classe, al suo rapporto con la so- faceva da contraltare a quello ir- cere di prendere in mano diretta- capace insieme di fredda raziona- rosi passi trascritti poi in molti casi cietà e in generale al mondo del landese, uno tra i peggiori. mente le pagine tocquevilliane. |DEI LIBRI DEL MESE APRILE 1998 N. 4, PAG. 33

neoclanica della società vernacola- metallo, posta sulla strada di fron- re basata su reti relazionali e comu- te a casa sua, dove vende tra matti- Le microstrategie dei nitarie della nuova parentela di na e sera da 25 a 35 chilogrammi quartiere e di strada. Dove lo di pane; occasionalmente vende naufraghi dello sviluppo scambio non è solo mercato, e il roba usata, incenso che confezio- na lei stessa. Prepara la zuppa, ac- ALESSANDRO TRIULZI prezzo di merci e servizi più che corrispondere al rapporto tra do- quista pesci e fa il tonno alla maio- GODA PRATICA manda e offerta esprime i rapporti nese per la clientela del vicinato. ALLE MOVE PENSIONI sere alle frontiere delle sfere della negoziali tra le persone e i gruppi. In stagione, vende mandarini che GIANCARLO ABALDO Serge Latouche gratuità e dell'interesse, della mo- Così l'altra Africa sopravvive le spedisce il marito della sorella o L'altra Africa. netarizzazione e della socialità, fa- "viaggiando con benzina detassa- anche l'altra sposa del marito ri- p. XIII-320, L. 40.000 Tra dono e mercato vorisce e quasi impone il continuo ta, vestendosi con abiti importati masta al villaggio, della quale dice: andirivieni o straddling delle masse clandestinamente, ascoltando cas- 'Essa fa come me, anche lei si ar- TEORIA ed. orig. 1997 africane strette tra prassi mercanti- sette pirata, comprando al merca- rangia...'. Fa merletti che piazza trad. dal francese li e rituali oblativi della convivialità to gli oggetti rubati riciclati ecc.", presso le sue 'collegate' della rete. DELL'ARGOMEYIAZIONE di Alfredo Salsano e della parentela. Così i "naufraghi recuperando così il sociale e met- Alleva pulcini e pensa di contrarre GIURIDICA dello sviluppo", lungi dal rappre- tendolo al servizio dell'economi- un prestito per impiantare un alle- pp. 244, Lit 55.000 ROBERTALEXY p. XV-422, L. 48.000 Bollati Boringhieri Torino 1997 18 aprile 1948yletture CONTROFIRMA MINISTERIALE Serge Latouche è autore ben no- E RESPONSARRJTÀ POLITICA to al pubblico italiano. Critico acu- NEI REGIMI PARLAMENIARI to e intransigente della mondializ- Numerosi libri aiutano a capire il senso di Sulla De, sarebbero da consultare innanzi tutto SALVATORE BONFIGLIO zazione e dei suoi estraniati effetti questa data nella storia italiana. Innanzi tutto Storia della Democrazia cristiana di Giorgio p. XII-216, L. 28.000 sulle società del Terzo Mondo, i se ne trova traccia nei testi che disegnano la Galli (Laterza, 1978), l'ultimo capitolo de La suoi saggi teorici sono regolarmen- nascita della nostra repubblica, fra i quali ri- cultura democristiana di Antonio Giovagnoli te apparsi in lingua italiana quasi cordiamo il saggio di Francesco Barbagallo (Laterza, 1991) eli partito italiano. La Demo- I PARCHI NAZIONALI in contemporanea con l'edizione sulla costruzione della democrazia italiana nel crazia Cristiana dal 1942 al 1994 di Agostino PER LA PROTEZIONE originale: L'occidentalizzazione del mondo (1992), Il pianeta dei nau- primo volume della Storia dell'Italia repub- Giovagnoli (Laterza, 1996). Interessanti con- DEITÀ NATURA blicana di Einaudi, La costruzione della de- siderazioni su quella cesura si trovano anche fraghi (1993), e La Megamacchina CARLO DESIDERI mocrazia (1994); le pagine di Paul Ginsborg nelle pagine biografiche di Ruggero Orfei su (1995), tutti pubblicati nella colla- FRANCESCO FONDERICO na "Temi" della Bollati Boringhie- nella sua Storia d'Italia dal dopoguerra a og- Andreotti (Feltrinelli, 1975) e di Giorgio Tu- ri. Non ci si può che rallegrare di gi (Einaudi, 1989; cfr. "L'Indice", 1990, n. 2); pini su De Gasperi (Il Mulino, 1992). p. VII-210, L. 26.000 una tale sollecitudine editoriale il saggio di Ennio Di Nolfo La repubblica Per quanto riguarda gli studi sul Pei, fon- non usuale da noi, anche se leggen- delle speranze e degli inganni (Ponte alle damentali appaiono il primo volume della GLI EMI COMMERCIALI do le opere di Latouche ci si rende Grazie, 1996); La seconda guerra mondiale e serie della Storia del Pei, affidato a Renzo E LE 0NLUS conto quanti altri autori stranieri, la Repubblica di Simona Colarizi (Utet, Martinelli - Il partito nuovo dalla Libera- IMS. 4 DICEMBRE 1997, N. 46(1 africani e non, e soprattutto non 1985, 2" ed. Tea, 1995; cfr. "L'Indice", 1985, n. meno validi (penso ai lavori semi- zione al 18 aprile (Einaudi, 1995; cfr. "Vin- 6); Governo e opposizione nell'Italia del do- GAETANO DE VITO nali di Victor Y. Mudimbe, di dice", 1996, n. 5) - e il Togliatti di Aldo p. XIII-192, L. 28.000 Achille Mbembe o di Guy Nicolas, poguerra di Giorgio Caredda (Laterza, 1995; Agosti (Utet, 1996; cfr. "L'Indice", 1996, n. da cui viene ripresa l'idea centrale cfr. "L'Indice", 1995, n. 8); di Nicola Trava- 4). I retroscena delle elezioni, soprattutto in del saggio di Latouche sul dono glia, La tradizione repubblicana (Scripto- relazione ai rapporti con il Cominform, sono PROTEZIONE DEI MINORI mauritano) sono ancora inspiega- rium, 1997, cfr. "L'Indice", 1997, n. 11); e di esaminati da Elena Aga-Rossi e Victor Za- E DIRITTO INTERNAZIONALE bilmente assenti in edizione italia- Angelo Ventrone, La cittadinanza della re- slavsky in Togliatti e Stalin (IlMulino, 1997; PRIVATO na. Ma si sa, le mode sono tali an- pubblica (Il Mulino, 1996; cfr. "Vindice", cfr. "L'Indice", 1998, n. 2). Un punto divista che se appartengono all'antimoda, 1997, n. 6); oltre alle Lezioni sull'Italia re- del tutto peculiare è stato offerto da Roberto MARINA FRANCHI quella avversa alla mondializzazio- pubblicana pubblicate da Donzelli nel 1994 e Faenza nel saggio Gli americani in Italia p. X-322, L. 40.000 ne, di cui Latouche è oggi conside- al V volume, intitolato La Repubblica e cura- (Feltrinelli, 1976), che metteva in luce le rato tra i principali teorici in occi- to da Giovanni Sabbatucci e Vittorio Vidotto, dente. pressioni internazionali su quell'appunta- LE MISURE CO™ L'USURA della Storia d'Italia Laterza (1997). Delle pro- mento elettorale. A livello teorico non c'è molto di spettive di governo aperte da quelle elezioni ENRICO GIANFELICI nuovo nell'ultimo volume, che ri- Ma il 18 aprile 1948 può essere considerato prende molti dei temi già indagati parla Piero Calandra, che, in I governi della anche da punti di vista non strettamente politi- FRANCESCO GIANFELICI nelle opere precedenti, e riunisce repubblica (Il Mulino, 1991, 2" ed. 1997), ci, per il peso che ebbe nella vita italiana. In p. XV-226, L. 30.000 saggi già pubblicati in riviste spe- tende a sottovalutare lo scontro del 1948 ri- questo senso si raccomanda la lettura di Nello cialistiche del settore. La novità sta conducendolo alla scelta centrista. Del tutto Ajello, Intellettuali e Pei 1944/1958 (Laterza, LE STRUTTURE DI VERTICE piuttosto nell'attenzione che il vo- personale, infine, il ricordo di quei giorni nelle 1979, e di Stephen Gundle, I comunisti italia- DELLA PURRLICA lume porta alle ricerche svolte sul memorie di Vittorio Foa in Questo Novecen- ni tra Hollywood e Mosca (Giunti, 1995). Se- terreno della mondializzazione co- AMMINISTRAZIONE to (Einaudi, 1996). gnaliamo infine, in corso di pubblicazione sì come questa viene registrata da PAOLO GIANGASPERO Latouche sul terreno della quoti- Le elezioni del 1948 furono decisive nella presso II Saggiatore, Hanno sparato a Togliat- p. VIII-336, L. 42.000 dianità in tre situazioni urbane storia dei due maggiori partiti, la De e il Pei. ti di Giovanni Gozzini. dell'Africa contemporanea: tra i fabbri di Kaedi in Mauritania, i po- IL RAPPORTO DI LAVORO veri urbani di Douala nel Came- NELLO SPETTACOLO roun, e nel quartiere-bidonville e sentare la rivolta eversiva e intran- co. C'è naturalmente in questa vamento di galline sulla terrazza. ALFIO CESARE LA ROSA grand marché dell'informale di sigente denunciata dai media, im- analisi tutta l'enfasi tardo terzo- Progetta di averne un centinaio. Grand Yoff a Dakar, nel Senegal. pongono una riflessione sulla nuo- mondista del Latouche ostinato Di tanto in tanto sostituisce p. XXIII-618, L. 72.000 La tesi di fondo è che lo sviluppo, va produzione di senso da dare a antiutilitarista e convinto difenso- un'amica per un mese o due come sia quello economico proposto denominazioni tutte occidentali re delle tesi dell'antisviluppo co- impiegata nel centro ortopedico. CODICE DEI, COMMERCIO dalla Banca Mondiale sia quello come povertà o sottosviluppo, e me unica strategia possibile e al- Affitta tre camere, ma le entrate umano e sostenibile del Program- inducono a necessari ripensamenti ternativa allo sviluppo esistente. sono irregolari, e i locatari insol- VITTORIO RAGONESI ma dello Sviluppo delle Nazioni critici su cosa voglia dire ricchezza Anche chi, come il presente re- venti si trasformano spesso in one- p. LVIII-1422, L. 160.000 Unite, è fallito, come è fallita so- o povertà in contesti culturali non censore, non è del tutto convinto ri supplementari perché mangia- stanzialmente ogni forma di occi- occidentali, e sulla stessa postmo- del catastrofismo dei processi di no in famiglia (...) Questa vita di dentalizzazione forzosa del mon- dernità e i suoi posizionamenti sviluppo nel mondo, non può non espedienti in cui si mescolano IL CONDOMINIO do. Lo testimonia sia quel modesto ideologici e operativi in situazioni concordare con Latouche sulle produzione di beni e servizi, com- GINO TERZAGO 2 per cento che rappresenta la par- di bisogno. Per il futuro dei nau- mercio, scambio di doni, di dena- stupefacenti reazioni a questo svi- p. XXX-1066, L. 130.000 te dell'Africa nera nella produzio- fraghi dello sviluppo, dice Latou- luppo che si producono in ogni ro e soprattutto di parole, è quella ne mondiale, sia la scarsa presa che che, la battaglia per la produzione momento del vivere nel bisogno della maggior parte delle famiglie i valori di civiltà tecnologica e di di senso sarà non meno decisiva di degli africani e del loro quotidiano di Grand Yoff e, con qualche pic- fi, TRIRl NAI E AD HOC progresso in senso occidentale quella per la ricchezza. sopravvivere a esso. Come si inge- cola variante, della maggior parte hanno sulle società africane, che PER LA EX IUGOSLAVIA Al centro della riflessione di La- gna a fare tutti i giorni N'danye dei naufraghi dell'Africa". Sor- E a CONSENSO DEGÙ STATI per questo sembrano rifiutarli e touche è ancora una volta la vita- Sokhna, madre di famiglia analfa- prende forse, in tale situazione, stravolgerli in una disordinata eco- lità del settore informale, quell'in- beta e manageriale di Grand Yoff, che siano donne analfabete come MARIA CHIARA VITUCCI nomia della sopravvivenza che li sieme di prassi e di adattamenti di alla periferia di Dakar: "N'danye N'danye e non giovani studenti p. VII-108, L. 14.000 pone fuori e contro lo sviluppo, e chi vive quotidianamente nel biso- ha un marito ferraiolo per il ce- africani formati nelle business ne fa dei naufraghi residuali, ano- gno mettendo in atto strategie col- mento armato che non lavora da school, che fondano oggi in Africa mici e controcorrente. lettive di sopravvivenza, legittime vari anni, sette figli la maggior imprese economicamente effi- Eppure proprio la loro indoci- anche se non sempre legali, che co- parte dei quali vanno a scuola. Es- cienti basate sulle reti del bisogno lità e resistenza umana, e il loro es- stituiscono la nuova oikonomia sa ha un chiosco, sorta di garitta in e della convivialità? | DEI LIBRI DEL MESE |

APRILE 1998 N. 4, PAG. 34 iterò

manuale di semantica lessicale, so di un accordo tacito tra i mem- cuni punti che soEevano qualche scritto, beninteso, da un punto di vi- bri della comunità linguistica. La perplessità. La prima è una certa La svolta naturalistica sta certamente non neutrale, ma competenza semantica è cioè quel- oscElazione relativamente aHa no- nondimeno sufficientemente equili- la che si assume come condivisa, in- zione di significato: per un verso si della semantica brato e informato da poter essere dipendentemente dal fatto che essa nota una propensione a dissolvere utilizzato in corsi non specialistici di sia realmente condivisa o meno. tale nozione in queUa di competen- ALFREDO PATERNOSTER linguistica o fEosofia del linguaggio; Violi è molto convincente nell'im- za; per l'altro si riscontra invece questo è un pregio perché non si postazione generale del problema, una forte reticenza a disfarsene. Di modalità concorre a determinare E può dire che l'area deEa semantica un po' meno neH'indicazione con- per sé in questo non ci sarebbe nul- Patrizia Violi significato deEe parole; l'origine lessicale sia particolarmente ricca di creta di come selezionare le infor- la di male, salvo che la non-defini- Significato ed esperienza dei processi semiotici risiederebbe lavori in lingua italiana. La parte sul- mazioni pertinenti al liveEo deEa bilità del significato dovrebbe esse- la teoria del prototipo, Et particola- competenza semantica. La defini- re una conseguenza inevitabEe del- pp. 374, Lit 36.000 cioè neEa relazione percettiva tra parlanti e realtà. Corollario della re, è trattata con completezza infor- zione di competenza convenziona- la prospettiva cognitiva sposata Bompiani, Milano 1997 precedente è la tesi secondo cui E mativa e critica e costituisce certa- le, infatti, non riesce a funzionare daU'autrice. La persistente pretesa sistema linguistico e il sistema cul- mente un compendio molto utEe come un criterio effettivo di sele- a cercare di dire che cosa è E signifi- Il 1997 sarà forse ricordato da chi turale "non presentano nessuna anche per gli psicologi interessati ai zione, non più di quanto lo consen- cato è peraltro un residuo presente si occupa di linguaggio come l'anno differenza di qualità o statuto on- problema deEa categorizzazione. tano le intuizioni del lessicografo. in molta semantica cognitiva, per della "svolta naturalistica" nelle di- esempio nei lavori di Ray Jacken- scipline semiotiche ed ermeneuti- doff. La seconda è una questione di che, almeno stando all'apparizione dettaglio: ingenera un po' di confu- pressoché contemporanea degli ul- sione l'uso, non univoco e comun- timi libri di Umberto Eco (Kant e Tra narrare e spiegare que deviarne rispetto a queHo stan- l'ornitorinco, Bompiani, 1997; cfr. dard in letteratura filosofica, deEa "L'Indice, 1997, n. 10), Maurizio FEDERICO VERCELLONE dicotomia tra esternalismo e inter- Ferraris (Estetica razionale, Cortina, nalismo (o, come preferisco, tra esternismo e internismo). Infine, E 1997) e di questo Significato ed espe- GIOVANNI MARI, Eternità e tempo nel- sentazione compresa". Il che significa in fon- rienza di Patrizia Violi. Nel caso di libro dà talora l'impressione di un l'opera storica, prefaz. di Remo Bodei, La- do tradurre il tempo storico in quello storio- Patrizia Violi, tuttavia, non si può eccesso di ecumenismo, nel senso terza, Roma-Bari 1997, pp. 200, Lit 38.000. grafico, render conto del valore sempre co- certo parlare di sorpresa: l'autrice che l'enfasi suEa convergenza deEe (docente di semiotica all'Università gente del passato attualizzandolo, fornendo- tesi semiotiche (soprattutto di deri- di Bologna e direttore del Centro di L'opera storica deriva dall'intersecarsi di ne dunque anche una nuova spiegazione. vazione echiana) e di queEe cogni- studi semiotici e cognitivi di San uno sfondo eterno e di uno temporale, l'uno Così che l'intemporalità (già sempre relativa, tiviste appare in qualche caso in- Marino) è infatti da anni impegnata esente dalla caducità e l'altro (a sua volta) già sempre storiografica) dell'evento storico giustificata. in un approccio cognitivo alla se- storico. Narrazione e spiegazione non costi- si traduce e si prosegue, per così dire, vivifica- Nondimeno le diverse linee di mantica lessicale, e ha già dimostra- tuiscono, da questo punto di vista, alternati- ta nella temporalità assoluta dell'impresa ricerca percorse daE'autrice trova- to in precedenti occasioni di saper ve assolute. Neppure per ciò che concerne la scientifica. In questi termini Mari compie la no una sintesi efficace nella sua coniugare in modo convincente cer- storiografia è infatti possibile proporre oggi sua analisi: "La scrittura storiografica dun- concezione complessiva della se- te istanze della semantica linguistica una scelta dirimente tra verstehen ed erklà- que si presenta come una composizione di mantica, e E libro, oltre che ben di ispirazione strutturalista con i costruito, risulta stimolante so- ren, tra comprendere e spiegare. Proprio la rappresentazioni e ragionamenti schematici modelli e dati sperimentali tratti prattutto per E modo schietto di che pervengono a un'unità di senso tempora- dalla ricerca della scienza cognitiva storiografia dimostra infatti come questa op- delineare E progetto deEa semanti- e della psicolinguistica in particola- posizione, di ascendenza storicistica, sia ob- le grazie alla successione lineare in cui essa è ca cognitiva, affermando queEa re. Questa sintesi è alla base anche soleta. capace di collocare le proprie rappresentazio- connessione intima tra significato della proposta teorica contenuta in È quanto viene messo acutamente a tema ni spiegate e, soprattutto, grazie al significato ed esperienza, intesa proprio nel questo lavoro. da Giovanni Mari in Eternità e tempo che lo storico riesce a far esprimere a tali rap- senso di fisicità, che è sancita dal La tesi centrale del libro è che nell'opera storica. Non si ha qui da fare - presentazioni mediante la loro organizzazio- titolo. Ma se il linguaggio è conce- "il significato della lingua non è se- per citare solo due fra i numerosi punti di ri- ne e l'imposizione di una fine alla propria pito "come un organismo vivente, il cui cuore è E sistema semantico, parabile dalla nostra esperienza ferimento del libro - con l'opzione tran- scrittura". e la cui vita è strettamente legata e del mondo" e, più specificamente, chante tra II narratore di Benjamin e The È indubbio: Mari, su questa via, si colloca che la percezione nelle sue diverse partecipe deEa nostra stessa vita e Function of General Laws in Elistory di in un quadro che ricolloca il significato della da essa inseparabEe", se, in altre Hempel. L'opposizione non concerne in al- storia nella qualità propriamente storica: ciò parole, la teoria del significato non tri termini l'alternativa tra la valenza in che è stato vale ancora (a saperlo interpreta- è una disciplina autonoma e la di- MIIQMIW qualche modo assoluta della narrazione e la re, ossia spiegare) e sarà probabilmente in- rezione da perseguire è queEa di cogenza o meglio la contingenza (invero, fluente anche in un tempo a venire. una semantica "globale", è chiaro ASTROLABIO anch'essa assoluta) della legge. La questio- Ma questo varrà ancora per un tempo dif- che E compito di fronte al quale si ne, a questo proposito, va riformulata: così ferente: ossia per quella differenza del tem- trova l'autrice, unitamente a tutti Achaan Thanavaro come l'eternità ha come suo correlato il po senza la quale la storicità nella sua qualità coloro che lavorano nel grande fiu- me deEa semantica cognitiva, è as- DA CUORE A CUORE tempo a partire dal quale, soltanto, è dato mitopoietica non è in grado di affacciarsi? È sai arduo. E difficEe negare, infat- accedere all'intemporale, così pure è soltan- La felicità della saggezza cioè possibile pensare, nel, a partire dal tem- ti, che è stato E procedimento in- consiste nel vedere le cose to la spiegazione storica che, ben lungi dal po storico a una storicità altra? Oppure il verso, la delimitazione precisa di così come sono mortificarla, dà accesso alla natura assoluta senso della storia si conclude nella storiogra- un ambito disciplinare, a produrre al di là delle costruzioni e dunque, in questa accezione, intemporale, fia? Così che a farsi carico della poiesis è i più grandi successi neEe scienze della mente dell'evento. un'altra volta solo l'arte, secondo una pervi- del linguaggio (si pensi, ad esem- A questo proposito Mari parla di "rappre- cace tradizione. pio, aE'eleganza e potenza esplica- tiva deEa grammatica generativa, la J. Krishnamurti cui forza più grande sembra dipen- LIBERTÀ TOTALE dere proprio daEa tesi, vera o falsa Dai primi celebri discorsi che essa sia, deE'autonomia deEa tologico" - la cosiddetta concezio- La personale prospettiva di Violi Relativamente al contesto, è un fino all'ultimo Krishnamurti, sintassi). Insomma, è davvero fatti- ne enciclopedica del significato - emerge invece nell'ultima parte, errore secondo Violi concepirlo - il percorso spirituale bile un siffatto progetto? E davve- sulla quale convergono semiotica e dove l'autrice, oltre a delineare E come tipicamente avviene - nei di uno dei grandi maestri ro possibEe la semantica così con- semantica cognitiva. quadro teorico generale di cui già si termini di una funzione che tra- della nostra epoca cepita? Qualsiasi risposta definiti- Il libro è articolato in tre parti. è detto, avanza le proprie soluzioni sforma significati in (altri) signifi- va a questo interrogativo è comun- Nella prima parte vengono presen- a due problemi particolarmente cati. Questa concezione sottende que prematura, tenuto conto deEa tati e messi a confronto i tre princi- Enbarazzanti: la delimitazione del un'opposizione tra un significato R. H. Robinson - W. L. Johnson relativa giovinezza deEa semantica pali programmi di ricerca sul signifi- significato lessicale e la definizione nel contesto e un significato fuori LA RELIGIONE BUDDHISTA di orientamento cognitivo. cato deEe parole, vale a dire la se- di "contesto". Il primo problema, dal contesto, opposizione infonda- Un'introduzione storica mantica logica di derivazione fre- che si presenta immediatamente a ta perché "nessuna parola si dà Tutti gli aspetti storici, geana, la semantica strutturale e la tutte queEe teorie che respingono mai fuori contesto". Ciò non è dottrinali, rituali, meditativi, semantica cognitiva; neEa seconda la tesi dell'esistenza di una chiara li- però da intendersi nel senso di una Heidegger e il tempo tutte le scuole di pensiero parte vengono discusse in dettaglio nea di demarcazione tra dizionario svalutazione del ruolo deEe parole NeEa "Piccola BibHoteca del buddhismo passato le semantiche a tratti, basate essen- ed enciclopedia, tra conoscenza singole; al contrario, sono le parole e presente Adelphi" è appena stato pub- zialmente sull'idea che sia possibEe linguistica e conoscenza del mon- che creano E contesto, operando bheato 11 concetto di tempo di scomporre E significato Et un insie- do, è affrontato facendo ricorso a come istruzioni per la costruzione Martin Heidegger (pp. 80, Lit me di condizioni necessarie e suffi- una nozione di competenza seman- di una situazione e per la sua inter- 12.000), E testo di una confe- Sri H. W. L. Poonja cienti, e le semantiche cognitive, tica - in quanto distinta da una più pretazione. renza tenuta da Heidegger nel DIALOGHI COL MAESTRO orientate invece a una caratterizza- generale competenza enciclopedi- Essendo largamente simpatetico 1924 a un pubblico di teologi. La vera realizzazione, zione graduale e sfumata dei concet- ca - basata su un principio di con- con E punto di vista difeso daE'au- L'edizione è a cura di Franco che mette termine alla ricerca, ti; nella terza parte l'autrice delinea venzione: "La competenza seman- trice, e in particolare con la tesi del- Volpi ed è arricchita da una è superare l'ultimo desiderio, in modo compiuto la propria visio- tica è costituita daE'insieme deEe la centralità deEa percezione, sono postEla di Hartmut Tietjen e il desiderio dell'illuminazione ne enciclopedica e non uniforme interpretazioni convenzionalmente istintivamente portato a una valu- da un glossario dei termini te- del significato lessicale. Si può quin- associate a determinate forme lin- tazione molto positiva di questo la- deschi più significativi usati da di dire che neEe due sue prime parti guistiche", dove tale natura con- voro; per non tradire E compito di Heidegger neEa conferenza. asiptoama E libro è essenzialmente un buon venzionale è da intendersi nel sen- recensore segnalerò comunque al- Una testimonianza del traduttore di Angelus novus RENATO SOLMI

Come ho già detto, a più riprese, agli amici della redazione delL'In- zione teorica, nonostante che esso fosse continuamente, com'è ovvio, dice" che mi hanno gentilmente invitato a scrivere qualcosa a propo- al centro dei loro commenti e deEe loro analisi, possa prestare E fian- sito dell'antologia di testi benjaminiani pubblicata da Gianfranco Bo- co a una critica non del tutto diversa da queEa che si sarebbe in dirit- nola e da Michele Ranchetti presso la casa editrice Einaudi sotto il ti- to di rivolgere a chi pretendesse di parlarci di Dio, in sede teoretica o tolo Sul concetto di storia, non sono in grado di pronunciarmi con pie- fEosofica, senza preoccuparsi di affrontare la questione della legitti- na conoscenza di causa sul valore che essa indubbiamente possiede mità o deEa noncontraddittorietà del suo concetto, ciò che i fEosofi nel quadro degli studi benjaminiani che hanno avuto uno sviluppo del passato, almeno fino a Leibniz (ma anche, seppure con esiti di- così grandioso, nel corso degli ultimi quarantanni, in Germania, in versi e più problematici, fino a Kant e ad Hegel), si sono sempre rite- Italia, in Francia e nei paesi anglosassoni (ma anche in altre parti del nuti in dovere di fare in via preliminare ad ogni discorso di questo ge- mondo), e che hanno trovato espressione, oltre che nelle opere e negli nere. So bene, naturalmente, che le cose sono cambiate a partire daEa scritti di singoli autori, anche nello sviluppo di associazioni e di inizia- fine del secolo scorso, quando si è ritenuto di poter fare a meno di for- tive di carattere internazionale intese a promuovere la conoscenza e a nire una giustificazione teoretica deEe credenze di carattere religioso, sviluppare l'eredità metodologica e critica di uno dei pensatori più e si è fatto ricorso ad argomentazioni di stampo pragmatico o esisten- originali e dei lettori più acuti e più raffinati del nostro secolo. ziale, psicologico o sociologico, per suffragare la legittimità o la fun- Quando, per una combinazione di circostanze più o meno fortuite, zionalità di questo modo di pensare e di sentire. Ma si tratta, com'è ho avuto l'onore di tradurre per la prima volta in italiano una raccolta ovvio, di una considerazione del tutto generica, e che potrebbe valere di scritti di questo autore, il suo nome era già circondato da un'aura di per qualsiasi ricerca che avesse come oggetto il problema dei rapporti rispetto e di prestigio, ma E suo pensiero e la sua opera erano ancora tra filosofia e religione neE'età contemporanea (anche se E problema praticamente sconosciuti da noi come in ogni altra parte del mondo di è reso, in un certo senso, più acuto, nel caso di cui ci stiamo occupan- lingua e di cultura non tedesca. Anche la mia conoscenza dei suoi do, da quello che si potrebbe essere tentati di chiamare, per analogia, scritti era ancora (e lo sarebbe rimasta anche in seguito) molto limita- ("ermetismo" del pensiero di Benjamin, e cioè dal suo carattere alle- ta, in quanto si basava esclusivamente sui due volumi di Schriften usci- gorico e figurativo, di fronte al quale, a giudizio di un "profano" come ti presso E Suhrkamp Verlag nel 1955 a cura di Adorno e deEa moglie me, non si può fare a meno di avvertire E bisogno di scioglierne, in Gretel Karplus, e cioè su una siEoge molto ristretta deEa sua opera qualche modo, l'ambiguità in sede di ricostruzione storica e critica). complessiva (anche se essa includeva quasi tutte le sue opere più note Ritornando a questioni infinitamente più prosastiche e più minute, ed anche esteriormente più compiute). e a costo di riconoscere la presenza di una macchia tutt'altro che lu- Se si confronta queEa prima edizione di 1200 pagine in tutto ai sette singhiera suE'"onore" che mi sono attribuito aE'inizio, devo aggiun- volumi deE'edizione critica pubbEcata in Germania fra E 1974 e E 1989 gere che tutto quello che ho detto circa i limiti della mia conoscenza (pari a oltre 5000 pagàie di testo e 2000 di annotazioni), a cui bisogna di quarant'anni fa del pensiero di Benjamin (e anche, a maggior ra- aggiungere anche l'epistolario complessivo e E carteggio con Scholem, gione, di queEa che ne possiedo oggi) può servire ad attenuare, alme- ci si capaciterà facilmente del salto di qualità che ha avuto luogo in que- no in parte, anche se non certo a dissolvere e ad annuEare, la respon- sto frattempo neEa conoscenza deE'opera di questo autore, e del carat- sabilità di avere commesso, nella traduzione di questo testo così bre- tere ancora parziale e inadeguato deEa concezione che ci si poteva fare ve e così sintetico, anche se, per altro verso, straordinariamente pre- di essa al momento in cui mi sono accinto a presentarla Et Italia. Per non gnante e impegnativo, almeno due gravi errori che si trovano tuttora parlare poi, come ho già detto, deEa mole crescente e pressoché stermi- neEe pagine di Angelus novus (ripubblicato nella Nue a partire dal nata deEa Sekundarliteratur che si è svEuppata intomo al suo pensiero e 1982), e che sono stati debitamente corretti ed eliminati dai due stu- alla sua opera nel corso di questi ultimi decenni, dando luogo, a un cer- diosi autori di questa raccolta (che hanno fornito, del resto, una tra- to punto (grosso modo negE anni ottanta), almeno da noi, a una specie duzione del tutto nuova dell'intero scritto). Uno di essi era già stato di culto esoterico deEa sua figura, di cui bisogna dire, peraltro, che non segnalato parecchi anni fa da Enzo Rutigliano nel suo libro Lo sguar- poteva (o che avrebbe potuto difficilmente) scadere in forme deteriori e do dell'angelo, e la mia responsabilità è ulteriormente appesantita dal volgarizzate, data la statura deEo scrittore a cui si riferiva e la profon- fatto di non avere ancora provveduto a eliminarlo. dità deE'opera da cui aveva tratto alimento. Il primo si trova neEa traduzione della tesi V e si basa sul frainten- Orbene, le circostanze deEa mia vita privata, E mio lavoro di inse- dimento, o per dir meglio suEo scambio, di un complemento di ter- gnante, e, per dirla in breve, tutto ciò che angustia lo spirito e soEeci- mine con un complemento di specificazione; ed era un errore che E ta l'attività di ciascuno di noi, mi hanno impedito, a partire da un cer- semplice confronto con tutta una serie di altri passi contenuti nelle to momento, di occuparmi più a fondo e regolarmente di questi pro- tesi avrebbe dovuto permettermi di evitare senza eccessive difficoltà blemi, e cioè non solo deE'opera di Benjamin, ma anche, e più in ge- (ma evidentemente non avevo afferrato fino in fondo tutta la profon- nerale, degli autori che avevano suscitato E mio entusiasmo e con cui dità e la complessità deE'idea teologica della redenzione, così come mi ero cimentato come traduttore e, in qualche caso, come introdut- era stata intesa e concepita da Benjamin, per cui, come egli dice, "an- tore o presentatore nel corso deEa mia giovinezza. che i morti non saranno al sicuro dal nemico, se egli vince"). A questo punto, e cioè dopo aver fatto questa malinconica ma do- Il secondo si trova neEa traduzione deEa tesi X, ed è stato determi- verosa premessa, posso dire con sincera e profonda convinzione che nato, con ogni probabilità, oltre che dai limiti deEa mia conoscenza E lavoro condotto da Gianfranco Bonola e dal mio vecchio e carissi- del tedesco parlato e corrente, dalla sovrapposizione di uno schema mo amico Michele Ranchetti mi sembra un contributo di grande im- di stampo hegeliano o lukàcsiano (e cioè, in definitiva, dalla conce- portanza alla comprensione del pensiero di Benjamin su questo argo- zione marxista deEa rivoluzione, o, per dir meglio, deEa violenza che mento centralissimo deEa sua speculazione fEosofica e politica, di cui essa comporta, come "levatrice" della storia) a queEa, del tutto diver- gli studiosi di questo autore, a qualunque cultura o nazione appar- sa, che se ne faceva Benjamin, dal suo punto di vista "catastrofico" o tengano, non potranno fare a meno di tenere E debito conto. apocalittico (rivolto al passato piuttosto che al futuro): Anche qui, Quanto al problema cruciale e decisivo, per la comprensione del naturalmente, potrei invocare a mia discolpa o, quanto meno, addur- pensiero di Benjamin e per le conseguenze che se ne possono trarre re come attenuante il fatto di avere mancato di alcuni testi o termini in sede teorica e pratica, del rapporto fra teologia e politica, "reden- di riferimento attualmente disponibili, come la traduzione francese zione" e rivoluzione, sarei in contraddizione con quello che ho detto deEe tesi eseguita daEo stesso Benjamin; ma sarebbe una scusa del aE'inizio di questo intervento se mi azzardassi a entrare anche solo tutto inadeguata rispetto alla coerenza intrinseca del passo, che cursoriamente neEa discussione a cui esso non può fare a meno di da- avrebbe dovuto farmi indovinare il senso dell'espressione re luogo. Anche se non posso nascondere la mia impressione che E ("Weltkind") se non fossi stato ingannato e fuorviato da uno schema fatto che gli autori lo abbiano quasi completamente lasciato da parte, preconcetto come queEo di cui ho parlato (e che era del tutto inadat- almeno sotto il profEo della sua giustificazione o deEa sua invalida- to e inappropriato aEa comprensione del pensiero di Benjamin). APRILE 1998 N. 4, PAG. 36 ^DòLc-cc^iX'C^LòòL e- JGQòcoévicvt'vCcv hanno determinato nella sua esi- soggettivo e oggettivo nel discorso verità analitiche debbono essere stenza un certo numero di svolte dell'analizzato. Nell'orientamento assunte nei termini di un'esperien- Archeologia storiche. Comunque la costruzio- strutturale entrano invece le paro- za interna, di una convinzione vis- ne ed elaborazione (di cui Chiane- le dell'analizzato, nel momento in suta della verità ossia nella convin- dell'inconscio se indica tre accezioni: psichica, cui le pronuncia unitamente al zione che si tratta di una verità re- terapeutica, secondaria) sono in- transfert che lo lega all'analista. lativa. MAURO MANCIA tese come due forme di una stessa Una delle particolarità che è matu- Nel sistema analitico isoliamo funzione trasformativa. D'altra rata con lo strutturalismo è una tre poli referenti: il polo analista, il sponde alla domanda di come si parte lo stesso Freud è andato in- sorta di osmosi tra antropologia, polo paziente, il polo teoria. Tra Domenico Chianese può e si deve vivere. Il progetto contro a una progressiva trasfor- storia, psicoanalisi. questi poli si viene a creare uno Costruzioni analitico si identifica con il deside- mazione: da naturalista della men- Quali sono gli esempi di strut- spazio virtuale che definiamo cam- e campo analitico rio di sapere e di guarire, e questi te a storico. A partire dagli anni tura in psicoanalisi? I fantasmi po analitico. Ogni polo è metafora due desideri si uniscono per il fatto trenta, il problema storico è al originari e l'Edipo. I fantasmi rap- degli altri, e in quanto metafora si pp. 268, Lit 40.000 che il sapere permette al paziente centro della sua speculazione teo- presentano delle categorie o "or- caratterizza come un sistema di re- Boria, Roma 1997 di vivere meglio. rica, speculazione che parte dalla ganizzazioni" che costituiscono il lazioni reciproche. Questo spazio Il concetto di costruzione è le- questione della verità storica e si nucleo dell'inconscio, preesisto- è "lo sfondo su cui si svolgono gli Costruire è una "questione fon- gato a quello di rimozione e censu- conclude con la riflessione su Mo- no all'esperienza e anzi la guidano eventi e i mondi dell'analisi, eventi damentale" della psicoanalisi e e mondi altrimenti invisibili. La si- coincide con l'essere analista. Ana- tuazione analitica permette così al- lista e paziente costruiscono insie- la realtà psichica di rappresentarsi me tante storie parallele, tanti rac- una realtà". Il polo analista è domi- conti. Ne era consapevole Freud, Senza fissa dimora nato dal controtransfert che non che alla fine della sua vita, in Co- deve essere inteso come "contro" struzioni nell'analisi, si trova impe- DELIA FRIGESSI il transfert, ma che si accompagna gnato ad affrontare questo tema a esso, ne segue i movimenti. Men- tre il polo paziente ha infatti biso- insieme a quello della verificabi- CHIARA SASSO, Un passo oltre la soglia, Da- ne storie e ha ritratto gli abitanti della Casa di lità, fermo restante che i ruoli del gno dell'analista per vivere il suo taNews, Roma 1997, pp. 125, Lit 18.000. ospitalità notturna di via Marsigli a Torino, paziente e dell'analista sono diver- transfert, l'analista ha bisogno del l'unico dormitorio pubblico comunale di pron- si: "Il paziente deve ripristinare il paziente per il suo controtransfert. ricordo di determinati episodi, Protagonisti dell'emarginazione che colpisce ta accoglienza, gestito dalla cooperativa Parel- Questa relazione tra i tre poli viene l'analista deve scoprire o per esse- aree sempre meno anguste delle nostre società la. Un pezzo di memoria e di storia viene rico- bene rappresentata da una metafo- re più corretti costruire il materiale postindustriali, gli homeless, i senza fissa di- struito da queste voci di esclusi dal diritto di ra artistica in cui l'equilibrio tra i dimenticato a partire dalle tracce mora, i "barboni" o come altro li si vuole chia- cittadinanza e da quelle degli operatori che con tre poli, l'analista, il paziente e la che di esso sono rimaste". E di se- mare, aumentano anche in Italia. Questa po- loro lavorano. Il ritratto di Valter che cerca di teoria, è come i mobiles di Calder guito Freud precisa che il "lavoro polazione fa parte di una realtà multiforme che tenere una lezione e promuove un dibattito sui che esprimono equilibri ma anche leggerezza ed eleganza. Essi sono di costruzione, o se si preferisce, di dal Terzo rapporto sulla povertà del 1995 è concetti base della filosofia ("chi vive sulla stra- determinati dalla proporzione del- ricostruzione" deve essere fatto stata contabilizzata così: 60.000 barboni, da ne ha più bisogno di chi vive nella norma- dall'analista sulla base dei ritrova- le forze, dal peso dei singoli ele- 400.000 immigrati clandestini, 76.000 noma- lità") non è meno significativo di quello di An- menti archeologici che il tempo ha menti. Solo in alcuni momenti pri- na la "concorsista" o diRoberta, che ha fondato depositato nella psiche del sogget- di, 49.000 malati di mente. Questi soggetti so- vilegiati i tre poli o vettori del.cam- to. Si sa che l'espressione freudia- no entrati in un percorso di povertà estrema l'Ancit, l'associazione dei concorsisti italiani po si incontrano. Questi sono i na sopracitata ha dato luogo a una che li ha condotti all'esclusione sociale, un per- che inventa un nuovo tipo di lavoro denun- momenti che possiamo definire di discussione interminabile: Freud corso che ha ragioni politiche ed economiche. ciando i disservizi dei vari concorsi a premi. hic et nunc, in cui paziente e anali- intendeva usare i due termini come Soggetti che godono di limitata protezione Le alterne fortune del progetto di una rac- sta si trovano sulla stessa lunghez- za d'onda, pensano la stessa cosa sinonimi o dava loro significati di- giuridica e che ricevono con difficoltà un soste- colta di firme per migliorare il servizio susci- nello stesso momento. Ciò permet- versi? Per certo sappiamo che gno dai servizi sociosanitari. Un dato eclatan- tano reazioni altrettanto accese dei film sui Freud era consapevole che "men- te al soggetto "di ritrovare le pro- te: il 20 per cento dei senza fissa dimora in Ita- desaparecidos in Argentina. E i giri notturni tre per l'archeologia la ricostruzio- prie parole, grazie alle quali potrà lia è costituito da ragazze madri che hanno su- della "Boa urbana mobile" - un servizio ge- ne coincide con la meta, per l'ana- scrivere la propria versione di una lisi la costruzione è solo un lavoro bito violenza. Tossicodipendenza, disagio psi- stito dalla cooperativa per combattere l'emer- storia che gli era vietato di cono- preliminare". Quindi sembrereb- chico, crisi del nucleo familiare, disoccu- genza freddo - in una gelida Torino popolata scere e memorizzare". be che Freud usi differentemente i pazione ed esclusione lavorativa sono tra i fat- da ombre dolenti rannicchiate sotto i portici Lo spazio che struttura il campo due termini, riferendo la costru- tori che portano al "harbonismo" moderno (si e tra i cartoni, mostrano il lavoro della soli- analitico viene così definito un zione all'analista e la ricostruzione veda il libro di Raffaele Rauty, Homeless. Po- darietà che si materializza nell'offerta di una campo di fantasmi e di rappresen- all'archeologo. (Ma in realtà a mio vertà e solitudine contemporanea, di cui è ora bevanda calda e di una parola partecipe. tazioni più che di interazioni. "La avviso Freud ha usato i due termini uscita la seconda edizione da Costa & Nolan). Gli operatori provengono spesso da passati situazione analitica è una situazio- come sinonimi dal momento che Neil'affrontare queste situazioni è fonda- impegni di militanza sociale e condividono la ne a più scene e a più entrate - pre- non c'era distinzione nella sua cisa Chianese -, attraverso le quali mentale l'apporto degli operatori. Contano realtà dell'abbandono che questa parte mente clinica tra costruzioni e ri- il paziente può attraversare il cam- le politiche sociali che a essi sarà consentito dell'umanità patisce, un abbandono, una soffe- costruzioni: ambedue riguardano po delle rappresentazioni". La si- renza che mettono in discussione i nostri ordi- un pezzo di vita passata e dimenti- applicare, ma fondamentale è la conoscenza tuazione analitica è così definibile cata che viene riportato alla luce). della galassia della povertà, la ricerca e direi namenti sociali. La homelessness, la vita di come teatro in quanto "dispositivo Comunque per Chianese è "para- perfino l'invenzione degli strumenti che con- strada rivela i rapporti sociali che tenderemmo di rappresentazioni". Essa permet- dossale e ironico l'esito di Costru- sentano di comprenderla e di affrontarla. a mantenere nascosti. Il disagio dei soggetti in te al soggetto di sdoppiarsi, molti- zioni". Infatti Freud dopo aver Senza moralismi inutili e con la grazia di una povertà non esige l'assistenza ma una politica plicarsi, rappresentare vari perso- tentato di difendere la validità del- brava narratrice, Chiara Sasso ha raccolto alcu- del lavoro, uri azione sulle disuguaglianze. naggi precipitati in identificazioni le costruzioni, finisce per creare multiple, complesse e contraddit- dubbi sulla non arbitrarietà delle torie che descrivono e drammatiz- costruzioni dell'analista. zano la storia del soggetto. Il pensiero di Chianese è che ra, e per via di questo legame vi è sé e su Costruzioni nell'analisi. In e la determinano. Anche l'Edipo L'agito viene visto come una rot- l'analista non debba debordare una continuità tra metodo analiti- quegli anni, con questo lavoro, è una struttura. E la storia non è tura dei limiti tra la vita e la scena, nella biologia né nell'antropologia co e teoria metapsicologica del- Freud contraddice le premesse di pensabile al di fuori della struttu- che infrange la possibilità di rap- o linguistica o filosofia. La psicoa- l'inconscio. La costruzione è vista stampo naturalistico. ra. Queste strutture preesistenti e presentare. La funzione del setting nalisi ha i suoi oggetti specifici, i anche come recitativo (proposto Chianese sostiene che la corren- fondanti la storia del soggetto co- infatti, come il teatro, si regge sulla suoi predicati fondamentali, i suoi dall'analista) che permette all'ana- te storica del pensiero psicoanaliti- stituiscono il "fondo" su cui si or- coscienza che si tratta di una fin- referenti. Essa contribuisce a un lizzando di riconoscere, a partire co ha accolto, dall'eredità freudia- ganizza la storia del soggetto. An- zione, di un gioco (o area transizio- sapere che migliora l'esistenza e ri- da alcune tracce, gli eventi che na, il chiarimento delle radici in- che se è di Freud la battuta un po' nale) in cui il transfert fa vivere la fantili della nevrosi, la nozione di sprezzante "gli intrecci storici ricchezza ma anche i limiti fissazione e regressione. "Molti non sono il mio forte, lasciamoli a dell'analisi come "scena". In que- evoluzionisti culturali abbraccia- Thomas Mann". sta scena-campo analitico la lingua (la narrazione) contribuisce a co- Sergio I. Minerbi rono, come Freud, l'idea secondo Nel corso del processo analitico cui i processi psicologici e le tracce l'analista attraverso il transfert cer- struire ma anche a trasformare il Risposta a Sergio Romano mnestiche potevano venire tra- cherà di facilitare i processi di sto- campo analitico stesso. Il lavoro smessi attraverso eredità di tipo la- ricizzazione e trasformazione degli dell'analista si svolge in uno "spa- marckiano, secondo cui lo svilup- eventi del passato. In questa pro- zio virtuale" che separa e insieme Ebrei, Shoah, Stato d'Israele po psicologico di ciascun indivi- spettiva non si può non criticare la collega analista e paziente, passato duo riassumerebbe biogenetica- medicina occidentale per la quale e presente. E un lavoro che ci co- mente quello dei suoi antenati". Di la storia del malato viene ad annul- stringe a riconoscere la comple- Bruno Pedretti fatto in psicoanalisi si possono in- larsi e a corrispondere con la storia mentarità della presenza e dell'as- Charlotte. La morte e la fanciulla dividuare, secondo Freud, la cor- della malattia. Al contrario, per gli senza e a tollerare la solitudine (del Con 20 tavole a colori di Charlotte Salomon rente storica e quella strutturale. psicoanalisti scrivere e narrare fa paziente e dell'analista), in quanto Nell'orientamento storico sono parte della loro esperienza di lavo- questa tolleranza è la premessa centrali le nozioni di fissazione, re- ro. Infatti scrivere, narrare signifi- perché possa costruirsi l'area del gioco tra i due membri della cop- Editrice La Giuntina - Via Ricasoli 26, Firenze gressione, l'osservazione del bam- ca semiotizzare un'esperienza e bino, la ricerca di quanto c'è di darle un senso. In questo senso le pia e della loro creatività. tarE con consapevolezza, e inter- Silvano Fumerò scoperta scientifica, ma che si con- Il caso Di Bella pretarli. Da un lato la comunità Il clone africano creta attraverso la prosa intensa scientifica non è stata capace di della programmazione e della pro- darsi un ruolo di comunicazione e gettazione, fortemente legata alle Scienza e pseudoscienza la medicina ufficiale si è rivelata I pp. 173, Lit 27.000 ricadute economiche. Viceversa, lo sempre più malata di tecnicismo e Fògola, Torino 1997 scienziato viene descritto come uo- priva di sensibEità umana nel rap- Un microrganismo (il clone afri- mo a una dimensione, piuttosto ari- Il giornale "Il Sole 24 Ore" si è posta: sia delle nuove idee sia del porto con E malato. DaE'altro lato cano) messo a punto dalla biotec- do. Il nodo cruciale è però il rappor- fatto interprete del disagio estremo sapere stabilito. Un tipo di pensie- si evidenzia un'impreparazione nologia sembra attaccare la carta, to fra scienza, mondo produttivo e prodotto dal "caso" Di Bella propo- ro che è strumento essenziale an- culturale che inizia sui banchi di mettendo così a repentaglio la base informazione responsabile dell'opi- nendo una riflessione pubblica che per una democrazia in conti- scuola, dove la scienza e lo studio materiale stessa della cultura tradi- nione pubblica. La domanda di fon- sull'etica dell'informazione. Qui di nua evoluzione. Niente a che vede- del metodo scientifico passano in zionale. È questo lo sfondo, con- do è: come si può creare un pubbli- seguito stralcio alcuni passi signifi- re con la costruzione di miti di faci- secondo ordine rispetto alla cultura temporaneamente simbolico e con- co capace di comprendere il pro- cativi (l'indirizzo Internet dove ri- le presa che trovano un terreno umanistica e ai movimenti di pen- cretissimo, in cui si snoda un rac- cesso scientifico e tecnologico, in trovare il documento e inserirsi nel fertile nelle emozioni e nell'irrazio- siero. Se tutti disponessero dei conto di fantascienza atipico. Il li- una realtà che cambia velocemen- dibattito a distanza è www. il so- nalità. Il metodo scientifico si basa mezzi per comprendere che l'affer- bro, scorrevole e piacevole, te? Come non pensare oggi al caso le24ore.it). su ipotesi formulate, sulla verifica, mazione di una "verità" scientifica nasconde infatti una riflessione, Di Bella! Il libro esprime bene la dif- niente affatto banale, sui rapporti ficile dialettica tra le ragioni del Il "caso" Di Bella ha mostrato mondo produttivo e quelle della ri- che l'analfabetismo scientifico in cerca di base, tra scienza e opinio- Italia ha raggiunto un livello di ne pubblica, che si può realizzare - guardia. La scarsità di buona infor- "New Scientist" in Italia perché no - anche attraverso l'atto mazione scientifica ha lasciato spa- liberatorio di scrivere un romanzo. zio a nicchie che vengono pronta- ALDO FASOLO (A.F.) mente occupate dalla pseudoscien- za, dalla superstizione, dall'irrazio- "Scienza nuova", ed. italiana di "New glese a proposte originali (il "Matemangolo", I Enrico Bellone nalità. In queste condizioni è Galileo Scientist", in edicola da fine marzo 1998, curato da Piergiorgio Odifreddi, "Finestra a difficile instaurare un rapporto pp. 104, Lit 9.000 Asterios, Trieste sud est", destinata a riflettere sui rapporti fra corretto tra innovazione medico- Le Scienze, Milano 1998 scientifica, quadro istituzionale- scienza e terzo mondo), ne è specchio fedele. Il politico e controllo democratico in un periodo di grave crisi dell'immagine riferimento alle realtà nazionali potrebbe agi- La rivista "Le Scienze", dopo delle conoscenze scientifiche. Per della scienza e di paura verso l'innovazione re da amplificatore di alcuni dibattiti - rifor- avere per molti anni rappresentato questo un gruppo di giornalisti, fi- tecnologica - almeno nel mondo economica- ma dei cicli scolastici, riforma del sistema del- l'autorevole adattamento italiano losofi della scienza, medici e opera- mente sviluppato - si vedono in Italia spe- la ricerca, ristrutturazione dell'università, pri- della rivista di divulgazione scienti- tori sanitari ha provato a riflettere ranze di una nuova, seppur tardiva, primave- vilegio alle iniziative riguardanti i beni cultu- fica mondiale più accreditata, sul ruolo dell'informazione e sui ra della cultura scientifica. Esce infatti in edi- rali e ambientali, creazione di nuovi posti di "Scientific American", sta cambian- principi etici cui essa si deve ispira- zione italiana la rivista "New Scientist", che lavoro, globalizzazione, salute - che sono cen- do pelle, senza perdere di credibi- re per impedire che la confusione, per quarant'anni in tutto il mondo anglofo- trali per lo sviluppo della società italiana. lità e di peso - anzi, acquisendo su temi così delicati e complessi, una nuova dimensione critica. Gli no, ma anche altrove, ha costituito un punto Riviste come "New Scientist" possono con- prenda E sopravvento, influendo articoli di ricercatori noti o illustri su di riferimento importantissimo per la divul- sulla capacità di scelta dei cittadini tribuire in modo determinante a creare una singoli temi scientifici attuali e rile- gazione e per il dibattito culturale e politico su questioni di tale delicatezza e consapevolezza critica sul modo in cui proce- vanti rimangono la struttura portan- importanza (...) sulla scienza e la tecnologia. de la scienza, senza miti né prevenzioni, pro- te della rivista, sono un punto di rife- I mass media hanno amplificato Lo stile della rivista, talvolta scanzonato e seguendo in modo nuovo il percorso di riviste rimento importante anche per gli e alimentato la contrapposizione iconoclasta, sempre incisivo, puntuale e grafi- meritorie e testimoni di temperie storiche di- specialisti e si offrono con un corre- tra due fronti - sinistra e destra, camente aggressivo, le ha creato una nicchia verse, quali il glorioso "Sapere". Il mio augu- do illustrativo se possibile ancora medicina ufficiale e terapie alter- editoriale importante e un pubblico di lettori rio è che le speranze di primavera della cultu- più accattivante. A fianco di questi, native o non ortodosse, sanità pub- appassionati. In qualche modo "New Scienti- ra scientifica trovino un clima adeguato: fuor le interviste e le rubriche fisse su "Scienza e Società" e sui libri sono blica e privata, intesa come libertà st" è complementare dei grandi giornali scien- di metafora, spero che si sviluppi un'atten- di curarsi secondo le proprie con- un mezzo efficace di ancoramento tifici ("Nature" e "Science") e delle gloriose ri- zione premiante dell'opinione pubblica per vinzioni - perdendo di vista il alla realtà italiana. L'aria nuova è viste di divulgazione ("Scientific American", queste iniziative culturali, tanto necessarie compito di informare in modo cor- sul fronte della cultura scientifica e retto l'opinione pubblica e spo- "La recherche" e simili). L'uso esteso di artico- quanto coraggiose. della storia della scienza. La colla- stando l'attenzione dall'ambito li e notizie, elaborati da giornalisti specializ- na de "I grandi della Scienza", prettamente scientifico a quello zati, le ha dato infatti un'incisività tutta sua, aperta da un saggio del direttore di pseudoscientifico o, ancora peg- senza farle perdere affidabilità. "Le Scienze", vuole rappresentare gio, a quello politico. Un'informa- Dedizione italiana, diretta da Emanuele Vi- un contributo storico di appoggio zione che - con poche eccezioni - nassa de Regny, che si avvale come vicediretto- all'insegnamento delle scienze nel- le scuole superiori e nei primi anni programmaticamente e su larga re di Pietro Greco, è garanzia che anche da noi scala ha svolto E suo mestiere con dell'università. La scelta del taglio saranno conservate e probabilmente affinate grave disprezzo deEa conoscenza editoriale è pensata proprio per queste caratteristiche di efficacia e credibilità. dei problemi e dei dati. Cosa che fa raggiungere, in modo piano e gra- sorgere preoccupazioni importan- Il primo numero, che apre con una cover story devole, ma senza cedimenti alla ti suEa sua autoconsapevolezza di sulle droghe "leggere" e spazia dall'intelligen- corrività, un pubblico giovanile. Le strumento di democrazia. Soprat- za artificiale al clima, dal parto al caso Di Bel- biografie che seguiranno (sono tutto quando riguarda un settore la, da rubriche ben affermate nell'edizione in- previste a breve termine quelle di direttamente coEegato al diritto Newton, Lavoisier, Darwin, Maxwell fondamentale di ogni cittadino di e Einstein) disegnano un ampio conoscere, di poter valutare e programma editoriale e culturale, quindi scegliere (...) la validazione o confutazione delle richiede la presentazione di prove tra scienza, tecnologia, opinione teso a spezzare il vecchio ma pur Senza voler togliere nulla aEa M- medesime. La differenza fra scien- adeguate prima di poter essere ac- pubblica. La storia di superficie è reale dualismo tra cultura scientifi- bertà di espressione e al controEo za e pseudoscienza sta proprio in cettata e condivisa, non ci sarebbe quella di un biotecnologo che attra- ca e umanistica. La proposta appa- democratico sulla scienza, non bi- questa disponibEità alla critica e al spazio per una scienza fatta di cam- verso una scoperta ben sfruttata re ancora più ambiziosa, poiché sogna però dimenticare che esiste confronto rigoroso con le espe- pagne stampa, di marce, di manife- apre nuove prospettive applicative. viene a integrarsi con altre iniziati- un metodo accreditato per valuta- rienze degli altri, alla revisione stazioni di massa. La sua scoperta, però, si rivela a ve, già attive ("I quaderni", "I vi- re con ragionevole certezza l'effi- deE'indirizzo deEe proprie ricer- medio termine insidiosa e, come deo") e con innovazioni recenti (i cacia di farmaci e terapie. Perché che, aH'ammissione dell'errore e Nel suo insieme, il documento rap- l'apprendista stregone, scatena grandi esperimenti della scienza la scienza si basa su ipotesi, verifi- alla ripresa del cammino in cerca di presenta un importante avanzamento forze incontrollabili, che in un siste- moderna, presentati in forma di in- che, fatti e dati e non su opinioni nuove strade, possibEmente senza culturale e politico. Rimangono certo ma produttivo ormai globalizzato e serti della rivista vera e propria), e soggettive che mutano a seconda pregiudizi. Il percorso della cono- inesplorati alcuni nodi centrali, quali fortemente influenzato dall'informa- con la creazione di un sito Internet dei momenti storici, deEe mode, scenza ha le stesse regole deEa de- il rapporto fra pratica empirica e co- zione, travolgono l'impresa scienti- nell'ambito del progetto Campus del clima politico e dei direttori di mocrazia ed esse dovrebbero vale- noscenza scientifica, la difficoltà di as- fica. Il finale, a sorpresa, lascia il dell'Enea, per creare un riferimento giornali e telegiornali che, caval- re anche per il modo con cui si fa sumere scelte complesse, in presenza gusto amaro delie occasioni non su tutte le informazioni utili a un rin- cando assurdità come la cura anti- informazione: fatti, ipotesi ben di dati incompleti e talvolta contra- colte. Il libro è insolito, perché na- novamento della didattica delle cancro, cercano solo di aumentare fondate e non demagogia (...) stanti, sia di natura squisitamente sconde un retrogusto forte, il giudi- scienze. Questa offerta complessi- va di un ventaglio di percorsi forma- E numero deEe copie vendute e gli E diffuso nel nostro Paese un scientifica, sia sul piano delle intera- zio di un autore esordiente, che nel- tivi può costituire una grande spe- indici di ascolto. La scienza è mol- preoccupante analfabetismo scien- zioni costi-benefici medici, sociali, la vita è manager della ricerca. Lo ranza nella lotta all'analfabetismo to di più di un corpo di conoscen- tifico che impedisce a chi produce economici. In ogni caso, deve costitui- scrittore trasferisce così nella narra- scientifico e nel rinnovamento della ze, è un modo di pensare. Ci invita informazione e a chi legge di discer- re un bagaglio irrinunciabile di chi a zione una serie di esperienze e di scuola, ma anche un'indicazione di a tener conto dei fatti anche quan- nere, di distinguere le opinioni fon- vario titolo opera nella scienza e nella valutazioni, maturate dalla sua pro- come un'attività "privata", se diretta do non si concEiano con i nostri date da queEe infondate, di decide- cultura, ma anche della classe politi- spettiva privilegiata. Il rischio e il fa- in modo intelligente e lungimirante, preconcetti. Ci esorta a mantenere re su argomenti che riguardano la ca, che deve mediare le diverse esi- scino dell'impresa scientifica ven- possa coniugare interesse pubbli- E deMcato equflibrio fra un'apertu- salute e quindi E vivere. E come se genze trasformandole in scelte ragio- gono sentiti all'interno del processo co e vantaggio economico. ra senza restrizioni a nuove idee e mancasse una grammatica per sa- nate e di interesse pubblico. complesso dell'innovazione pro- duttiva, che parte dalla poesia della (a.F.) l'esame rigoroso di qualsiasi pro- per leggere i fenomeni, per affron- (a cura di Aldo Fasolo) Il babbuino e la metafìsica Un libro affascinante e pericoloso all'insegna di un selezionismo radicale ALDO FASOLO

metafisica dello stesso Locke" può dell'evoluzione, ha autorevol- concetto di gene". Questa afferma- Dennett né Gould abbiamo citato Daniel C. Dennett esserne l'epitome. Come in tutte le mente recensito, in modo sostan- zione è a dir poco sconcertante, i lavori classici di Harry Jerison, La pericolosa idea opere di sintesi, Dennett propone zialmente positivo, su "La Rivista anche per l'anacronismo, ma la di- uno studioso americano che stu- di Darwin. L'evoluzione un nuovo paradigma e cerca dei Libri" (marzo 1996) l'opera di ce lunga sulla dipendenza di Den- diando l'evoluzione dell'encefalo e i significati della vita un'egemonia di pensiero, lavoran- Dennett, ma poi è subentrato nett dalle concezioni di Dawkins e su basi quantitative ha concluso do, per sua stessa dichiarazione, Stephen Jay Gould ("La Rivista che l'organo del pensiero, contra- ed. orig. 1995 dai suoi "geni egoisti". La doman- sui contributi degli altri teorici e dei Libri", ottobre e novembre da finale rimane: tutto è adattati- riamente alle nostre presunzioni, trad. dall'inglese scienziati, ma anche sulla loro re- 1997) a criticare il "fondamentali- vo? Il fatto che nell'analisi delle potrebbe essersi generato nella sua di Simonetta Frediani torica, al fine di esercitare l'arte smo darwiniano" a favore di una forme viventi si impieghi una stra- complessità come un sottoprodot- pp. 723, Lit 125.000 to di altri fattori, legati alla crescita corporea. Il ruolo della selezione Bollati Boringhieri, nell'evoluzione non è quindi un Torino 1997 semplice oggetto del contendere Dennett: profilo filosofico filosofico, ma la pietra di paragone per comprendere appieno la diver- a vecchia talpa scava ancora e SIMONE GOZZANO sità delle forme viventi e per crear- l'idea rivoluzionaria di ci un'immagine del mondo vivente e umano come un insieme di pro- Darwin è sempre più attuale. Tra i più originali e prolifici pensatori sta- smo mentale, né essi sono destinati a scom- Daniel Dennett riprende getti algoritmici realizzati, piutto- tunitensi contemporanei, Daniel C. Dennett parire con buona pace degli eliminativisti. 1gran parte dei dibattiti recenti sul sto che come elementi fortemente è difficilmente collocabile all'interno delle Si tratta, invece, di attribuzioni oggettiva- darwinismo per proporci un'ope- commisti di necessità biologica e ra affascinante, importante, peri- grandi scuole che attualmente segnano il pa- mente valide compiute adottando quello di contingenza "storica". norama filosofico-analitico. Addottoratosi a colosa. Il libro è innanzitutto af- che egli chiama T"atteggiamento intenzio- Dennett è abilissimo a sottoli- fascinante per ricchezza di conte- Oxford con Gilbert Ryle, tornato negli Stati nale", un complesso di pratiche volte alla neare quanti filosofi e scienziati nuti, piacevolezza di lettura, abi- Uniti Dennett ha seguito con assiduità l'in- previsione e alla spiegazione dei comporta- abbiano usato un procedimento, lità dialettica, vivacità di po- segnamento di un altro degli epigoni del menti dei vari sistemi. È entro queste prati- messo in spiritosa berlina da Ki- lemiche. Attraverso una forma comportamentismo: Willard V.O. Quine. che che si vengono a fissare, in funzione pling con le "storie proprio così", smagliante e policroma, Dennett Ryle e Quine costituiscono dunque i punti di esplicativa, quei termini intenzionali trami- per spiegare a posteriori processi costruisce passo a passo le sue partenza tramite i quali ricostruire la vicenda te i quali si individuano i contenuti. Questi complessi. Ma i misteriosi memi conclusioni. La prima, fondante intellettuale di Dennett. argomenti costituiscono il cuore di una rac- di Dawkins, moduli di pensiero conclusione è che l'evoluzione che si replicano, non sono spiega- Alla base della sua ricerca in filosofia della colta di articoli intitolata The Intentional della specie attraverso la selezio- zioni "proprio così", tanto quanto Stance (1987). ne naturale è un processo algorit- mente si colloca l'idea che esistano due gran- la genesi della lunga proboscide mico, basato su regole elementari di problemi: la natura del contenuto mentale Come si diceva, a giudizio di Dennett l'al- dell'elefante nella storiella di Ki- e semplici per la soluzione di un - ossia la nostra capacità di rappresentarci tro grande tema della filosofia della mente è pling? Dove cominciano e dove problema. In questo processo eventi o entità reali o possibili - e quello del- la coscienza. A questo ha dedicato un breve finiscono quei moduli immateria- quello che conta è la logica, non il la coscienza. Dennett ritiene che questi due saggio dall'impianto fenomenologico (El- li, dove si generano e moltiplica- substrato materiale. Tale proces- problemi possano essere affrontati in modo bow Room, del 1984) e un lungo e appassio- no? Se la favola de La bella e la be- so ha, secondo Dennett, due altre indipendente. Si tratta di un'inversione di nante volume (Consciousness Explained, stia è un meme, come dice Den- qualità fondamentali: è privo di rotta rispetto alla tradizione, soprattutto fe- del 1991). In quest'ultimo, in particolare, nett nell'ultima sua pagina, essa intelligenza e tuttavia fornisce ri- ha avuto un'origine indipendente nomenologica, che invece ritiene che sia solo Dennett difende una visione della coscienza sultati definibili in partenza. In nelle varie culture oppure è mo- entro gli atti di coscienza che vengono a col- imperniata su quel "funzionalismo omunco- questo modo Dennett ritiene di nofiletica? E se la contropartita locarsi i contenuti mentali. avere esteso e prolungato il pen- lare" enucleato in alcuni dei suoi saggi raccol- della favola è quella del "lupo tra- siero darwiniano e averne dimo- Viceversa, sin dal suo primo libro (Con- ti in Brainstorms (1978). Secondo tale va- vestito da agnello", esse hanno strato la forza corrosiva. Per fare tent and Consciousness, del 1969; elabora- rietà di funzionalismo, non occorre ipotizza- origine comune, e l'ambivalenza questo, dopo aver discusso, nella zione della sua tesi di dottorato) Dennett ha re per ogni funzione cognitiva complessa un semantica ne è il segreto, oppure prima parte del libro, della teoria cercato di mostrare come l'individuazione meccanismo elaboratore di complessità equi- non sembra anche questa una sto- darwiniana nel suo contesto sto- dei contenuti mentali sia il puro frutto valente. Ad esempio, al fine di capire come ria "proprio così", trovata per rico e filosofico, affronta con dell'attività interpretativa che ognuno di comprendiamo il linguaggio naturale, non è chiudere in modo maieutico? grande vigore polemico le conce- L'analisi delle omologie è stata noi compie nel momento in cui si trova a do- né necessario né filosoficamente corretto po- zioni che - a suo giudizio erro- per un secolo la base controversa, ver analizzare il comportamento di un siste- stulare un meccanismo che esegua la funzio- neamente - vogliono limitare il ma irrinunciabile, di ogni indagi- ne di comprensione tout court, perché tale potere pervasivo della selezione. ma complesso qualunque, sia esso un altro ne evolutiva seria. Sarebbe perciò mossa non farebbe altro che rimandare la Infine estende alla natura umana essere umano, un robot o un calcolatore. interessante capire se si può fare Così intesi, i contenuti mentali non sono spiegazione. Meglio, ipotizza Dennett, im- - ai problemi della mente, del un'omologia dei memi. particolari proprietà interne degli individui, linguaggio, della coscienza, A una riflessione biologica più dell'etica - le conclusioni genera- Contro quanto sostengono i fautori del reali- seria, il meme è certo invisibile, co- li da lui concepite per spiegare me 0 gene, ma mentre il primo ap- l'evoluzione. Ne emerge un qua- pare concetto vago e multiuso, il dro di selezionismo forte, dove si secondo - qualsiasi cosa ne pensi ritiene che ogni carattere abbia della persuasione. visione "pluralistica". Se molta tegia di "ingegneria inversa", dalla Dennett - è una realtà materiale, valore adattativo diretto, anche Alcuni "grandi" del pensiero parte di questa contesa è connota- struttura si deduca la funzione, è invisibile a occhio nudo, ma ben se verbalmente questa imposta- scientifico, da Stephen Jay Gould ta dalle personalità ipertrofiche un metodo efficace, ma lo stesso identificabile e comprensibile con zione è alleviata da vari caveat. a Roger Penrose, a Noam Chom- dei campioni in campo, il proble- Dennett ammette nella sua chiusa altri strumenti. Alla creazione di questo quadro sky vengono fortemente criticati, ma di fondo rimane niente affatto "quanto sia facile escogitare spie- In ogni caso il libro di Dennett contribuiscono in modo signifi- per ragioni che sono centrali alla marginale. La polemica successi- gazioni darwiniane che a un più at- (ma anche le polemiche che lo cativo le teorie dell'intelligenza riflessione di Dennett. Capire va sulla psicologia evoluzionistica tento esame svaniscono nel nulla". hanno seguito) sembra privilegia- arficiale, dell'informatica e della quanto conti la selezione darwi- ("La Rivista dei Libri", gennaio Il libro e la polemica successiva so- re le visioni ormai classiche del scienza cognitiva, oltre che il pen- niana è infatti il nodo teorico da 1998) ha ben mostrato che Steven no pieni di riferimenti alle "lunet- neodarwinismo, dimenticando le siero biologizzante di autori, qua- cui derivare decisive conseguenze Pinker, autorevole teorico del set- te" (spandrels) di San Marco a Ve- molte cose nuove della scienza li G.C. Williams e Richard sulla natura umana e sulla sua ge- tore, sottolinea il potere del "ra- nezia, una brillante metafora esco- militante. Per esempio si stanno Dawkins, che vedono nel "gene" nesi. Nello stesso tempo l'orato- gionamento evoluzionistico", ma gitata da Gould e Lewontin parec- accumulando dati sempre più in- l'ente replicatore per eccellenza. ria, di cui Dennett è riccamente nella sua personalissima accezio- chi anni fa, per sostenere che non tegrati sul ruolo dei geni durante Sul piano dell'evoluzione cultu- dotato, gli suggerisce di alzare il ne di pluralismo, lo identifica con tutti i caratteri sono necessaria- lo sviluppo embrionale. Un buon rale, a questo si affiancherebbe tiro per tentare di conquistare un unico principio, quello adatta- mente adattativi, come quegli ele- esempio è il libro recentissimo di l'altro elemento replicatore, il co- un'egemonia del pensiero evolu- zionista. menti architettonici della volta, Gerhart e Kirschner (Cells, Em- siddetto "meme". zionista. Nella peggiore delle ipo- Il libro di Dennett è quindi peri- prima nati per una funzione strut- bryos and Evolution, Blackwell, Il libro è importante perché al- tesi, la polemica alimenterà l'ef- coloso, non per le suscettibilità che turale e poi assunti alla funzione 1997), a coronamento di numero- larga il dibattito sul darwinismo e fetto del libro. Le aspettative di tocca, ma perché di Darwin vuole decorativa. si contributi teorici sul rapporto - per l'ennesima volta - sdogana Dennett si sono puntualmente commerciare un'interpretazione A parte l'eccesso di identifica- fra sviluppo embrionale ed evolu- autorevolmente in campo filosofi- realizzate e nella tenzone di arti- personale e pericolosa, colmando- zione con la metafora, che ha svia- zione. Questi apporti hanno l'am- co un dibattito sviluppatosi fra ri- coli che è seguita i toni sono stati ne le lacune. "Malgrado tutte le to vari polemisti, è mancato abba- bizione di completare - anche lo- cercatori e pensatori di campo alti, enfatici e talvolta aspri. Rima- sue riflessioni geniali, Darwin non stanza il dibattito fondato sulle co- ro! - l'opera di Darwin, cercando scientifico. La notissima frase di nendo nel campo dei dibattiti di- imbroccò mai il concetto più im- noscenze biologiche che erano di spiegare come la variazione fe- Darwin "Chi riuscirà a capire i sponibili al lettore italiano, John portante, senza il quale la teoria l'elemento di riferimento delle lu- babbuini potrà fare di più per la Maynard Smith, grande teorico dell'evoluzione è quasi inutile: il nette. E curioso quindi che né IDEI LIBRI DEL MESE|

bandiera di due schieramenti teori- via. Si ha l'impressione che si stia Bert Hòlldobler ci che si stanno affrontando con to- trovando la chiave di volta per spie- Edward 0. Wilson notipica e l'adattamento biologi- Lettera ni particolarmente veementi. Di- gare tutto. Bisogna fare attenzione, Formiche. Storia co si originano dai processi biolo- ciamo "di nuovo" perché si ha perché è una lusinga molto affasci- di un'esplorazione ENRICO ALLEVA gici di sviluppo della cellula. Tali l'impressione che lo scontro abbia nante e ingannevole. E sicuramen- scientifica E AUGUSTO VITALE processi non sono quindi un vin- le stesse caratteristiche di contrap- te una chiave di volta per vendere ed. orig. 1994 colo dell'evoluzione, ma una sorta posizione tra due modi differenti più libri ed entrare di forza nel trad. dall'inglese di motore combinatorio capace di Abbiamo letto con piacere le di pensare l'evoluzione che rese ac- grande circuito dei mass media. di Donato Grasso potenziarne le possibilità. Il libro competenti recensioni di Giorgio ceso il dibattito all'uscita delle pri- Lungi da noi il pensiero che lo pp. 350, Lit 55.000 cerca "un algoritmo che connetta Malacarne dedicate alla traduzione me visioni sociobiologiche nella se- scienziato non debba "uscire allo Adelphi, Milano 1997 il fenotipo al genotipo" e l'afori- delle due ultime fatiche di Stephen conda metà degli anni settanta. I scoperto" e debba invece rimanere sma di Theodosius Dobzhansky Jay Gould e Richard Dawkins nomi coinvolti sono illustri, e si nello splendido isolamento del suo "Nulla nella biologia ha senso ec- ("L'Indice", 1997, n. 10). Appro- combattono furiosamente a forza pensiero illuminato; ma non biso- Come scrivono i due autori di cetto che alla luce dell'evoluzio- priatamente "L'Indice" dedica di libri, recensioni, interviste, arti- gna nemmeno offrire al pubblico questo libro, esistono due tipi di bio- ne" viene parafrasato, in modo un spazio alla divulgazione scientifica coli... Alcuni esempi. Il filosofo illusioni di onnipotenza esplicati- logi da campo: i "teorici-sperimen- poco iconoclastico, in "Nulla di alto valore, come da sempre of- della mente Daniel Dennett non ri- va. Questo è tanto più vero quanto tali" e i "naturalisti". I primi si pongo- nell'evoluzione ha senso eccetto ferta dai due noti ricercatori. D'al- sparmia nel suo libro pesanti frec- più questa illusione deriva da una no dei problemi di carattere genera- che alla luce della biologia cellula- le e in seguito vanno sul campo alla re". L'opera originale di Dennett ricerca di una specie animale che è del 1995, ma il campo era già al- possa rappresentare il modello otti- lora ricchissimo di proposte. Il di- trodurre il contesto generale entro il quale si male per risolverli. I secondi invece battito di e su Dennett sembra un muove la ricerca di Dennett: l'evoluzioni- si innamorano di una specie o di un duello fra pochi, illustri paladini, maginare di "smontare" tale funzione in smo. Dennett è infatti convinto che ogni no- gruppo di animali, quindi li studiano mentre gli eserciti dei fantaccini compiti via via più semplici, assolti da mecca- stra umana capacità non sia altro che il pro- al solo scopo di sapere tutto di loro, della ricerca si scontrano altrove. e talvolta così facendo si imbattono nismi via via più elementari e automatici, fi- dotto della selezione naturale nonché, per Secondo voi, chi deciderà dello in comportamenti che, generalizza- no a che la viziosità e la circolarità della pri- quel che riguarda imemi, di quella culturale. scontro, e ancora, ci saranno vin- ti, possono spiegare fenomeni di ma spiegazione si dissolvono in una miriade A questo concetto ha dedicato uno dei suoi citori e vinti? portata generale per l'intera biolo- di meccanismi metodologicamente innocui. ultimi libri, Darwin's Dangerous Idea (si Nel complesso l'opera di Den- gia. La storia della zoologia è ricca Una tale strategia, afferma il filosofo statuni- veda la recensione qui a lato). E da questo nett è da leggere e da far leggere, di esempi di "naturalisti" inspiega- tense, è cruciale per svelare il supposto miste- per l'interesse dei contenuti e per concetto si è mosso, con Usuo recente Kinds bilmente innamorati di vermi, di zan- il modo di argomentare, senza ec- ro della coscienza. La coscienza sarebbe allo- of Minds, nel comparare le capacità mentali zare o di parassiti intestinali e che cessi tecnicistici e pedanterie ac- ra il prodotto di un intrecciarsi di meccanismi umane con quelle degli altri animali. Uno pure hanno dato lo spunto per l'ela- cademiche, ma pirotecnico ed ef- semplici in opera su elementi mentali mini- dei meriti di Dennett, infine, è la capacità di borazione di eleganti e ampie teo- ficace, ma il risultato di tanto mi, i memi, unità culturali elementari imma- unire le tecniche rigorose dell'analisi filoso- rie. Anche Hòlldobler e Wilson sono smalto è alla fine piuttosto incosi- ginate da Richard Dawkins in analogia con i fica alle indagini fenomenologiche, renden- senza dubbio dei "naturalisti" e l'og- getto del loro amore sono le formi- stente. Nessuno mette in discus- geni. do il tutto sempre in modo chiaro e accatti- sione, credo, il valore scientifico che. I due autori hanno il pregio di Il richiamo ai memi offre lo spunto per in- vante. della teoria dell'evoluzione oggi, scrivere in maniera decisamente né il suo valore liberatorio da va- accattivante (anche se di tanto in ghe metafisiche. Sembra viceversa tanto tendono a parlare in termini un del tutto modesta la conclusione po' troppo trionfalistici di se stessi), di ultrasemplificazione selezioni- e se a questo aggiungiamo che la sta proposta. A guardare bene veste grafica, ricchissima di disegni molte spiegazioni ultraadatta- e di splendide fotografie a colori, è zioniste, sembra che sia proprio decisamente accurata, il risultato è vera l'affermazione che Dio, ma che il libro trasmette la loro passio- anche il diavolo, sono nelle picco- ne anche al lettore. Esistono diverse le cose. migliaia di specie di formiche, che presentano le morfologie più varie e Coscienza plurale curiose e i comportamenti più insoli- a cura di Paolo ti dell'intero regno animale. Ci sono Francesco Pieri certe formiche che rapiscono le lar- n. monografico di "Atque" ve di altre specie per poi schiaviz- zarle, altre che coltivano lettiere di novembre 1997 foglie sulle quali fanno crescere una pp. 225, Lit 20.000 particolare specie di funghi di cui si Moretti & Vitali, cibano, altre ancora che ripiegano Firenze 1998 le foglie degli alberi e le cuciono tra loro per allestire formicai pensili. Ma Cervelli che parlano. a parte queste (e molte altre) curio- Il dibattito su mente, sità da "naturalisti", le formiche rap- coscienza e presentano forse il modello più intelligenza artificiale adatto per lo studio della socialità a cura di Eddy Carli animale. Qualsiasi formicaio può pp. 231, Lit 16.000 essere visto come un "superorgani- Bruno Mondadori, smo", come se ciascuna singola Milano 1997 formica non fosse altro che una cel- lula di un corpo enorme e cangian- te, il cui centro - la regina - rappre- II dibattito su mente, cervello, tra parte, però, non abbiamo potu- ciate a Gould. Quest'ultimo gli ri- distorsione della teoria darwiniana: senterebbe l'organo riproduttore. coscienza sta diventando ricco di to fare a meno di provare un senso sponde con potenza distruttiva in questo senso il momento di di- Qui Wilson ripete ciò che aveva già documentazioni anche in Italia. di insoddisfazione perché al lettore sulle pagine della "Rivista dei libri" battito in quest'ambito è cruciale, e scritto in Sociobiologia (Zanichelli, Paolo Francesco Pieri presenta (per esempio, a margine delle re- (numeri di ottobre e novembre). una rivista di divulgazione cultura- 1979) e appoggia la visione di Ha- una serrata disamina delle visioni censioni stesse) non viene fornita John Maynard Smith, grande stu- le dovrebbe renderne conto. Non milton della selezione di parentela, attuali sulla coscienza, attraverso i una chiave di lettura che si rende dioso dell'evoluzione dell'Univer- crediamo sia del tutto lecito chie- anche nella sua versione dawkinso- contributi di noti filosofi e psicolo- indispensabile in questa fase parti- sità del Sussex, mette in dubbio la dere all'Indice" di schierarsi da niana più "dura" del gene egoista. gi, in una chiave di lettura plurali- colare del dibattito sull'evoluzione competenza di Gould, ma que- una parte o dall'altra deEa barrica- Qui è anche il punto più debole del stica. Questo pluralismo non è solo biologica. Ci spieghiamo. Gould e st'ultimo attacca Dawkins definen- ta, non è questo E suo compito. Un libro: i due autori sono ottimi "natu- espressione delle diverse conce- Dawkins sono due autori estrema- do "caricatura fondamentalmente problema del genere già si è posto ralisti" e scrittori ispirati, ma manca- zioni a confronto, ma anche rifles- mente prolifici, e hanno sempre sciocca e logicamente carente" parecchi anni or sono (si veda l'in- no forse un po' di senso critico e sione sulla natura fondamentale rappresentato due precise scuole l'interpretazione di quest'ultimo tervento di Enrico Alleva e Giorgio tendono a citare alcune fonti e alcu- della coscienza. In una prospettiva di pensiero nell'analisi della me- del pensiero darwiniano. Di tutto Bignami sul "manifesto" del 13 no- ni esempi, dimenticando altre fonti e differente ma complementare, tafora darwiniana: più a largo re- questo E lettore deU'"Indice" è te- vembre 1984), e quindi accoglie- altri esempi che renderebbero l'in- Eddy Carli attraverso conversazio- spiro il primo, critico di una visio- nuto aE'oscuro. Stephen Jay remmo con piacere un maggiore terpretazione del fenomeno della ni con filosofi e biologi, debitamen- ne troppo adattazionista dei feno- Gould scrive dei bellissimi libri di sforzo nel non considerare libri ri- socialità meno lineare di quanto essi te inquadrati nel loro contesto cul- meni naturali; adattazionista con- divulgazione ma, al momento, sta levanti come questi come sospesi non lascino apparire. Oltre a un ca- turale e scientifico, ripropone temi vinto il secondo, da sempre chiamando aHe armi per combatte- nel vuoto di un'inteUettuale disser- pitolo finale che illustra le tecniche legati alla coscienza e alla rappre- ispirato a principi sociobiologici. re contro gli ultras darwiniani, fau- tazione scientifica. C'è molto di più di allevamento e studio delle formi- sentazione dei processi intelligenti Di questo E lettore viene informato tori a spada tratta deEa potenza dietro: un fervore di idee molto im- che, vi è un epilogo, un po' moralista mediante simulazioni. In entrambi i correttamente dagli ottimi articoli deEa selezione naturale. portanti che al momento si scontra- ma tutto sommato d'obbligo, sull'im- volumetti, Daniel Dennett ha occa- di Malacarne: ma non basta, dato Mai come adesso E mercato è in- no apertamente, con conseguenze patto dell'uomo sulla natura: "Non sione ulteriore di sostenere le sue che questi due libri rappresentano, vaso da libri il cui fine è spiegare che potrebbero modificare E modo disprezziamo le umili formiche, ma tesi "algoritmiche" con l'abituale Et questo momento, la punta di un come funziona la mente, da dove in cui noi intendiamo i diversi modi rispettiamole". efficacia e onnipresenza. iceberg. Gould e Dawkins si trova- del nostro essere. Teniamone con- viene l'anima, qual è la ragione evo- MICHELE LÙZZATTÓ •ALDO FASCI.O no di nuovo a fungere da porta- lutiva del nostro cervello... e così to, se possibile. IDEI LIBRI DEL MESE| APRILE 1998 N. 4, PAG. 40 fff)

Ungaretti: la biblioteca ghiera, 1970). E dopo i vari di un nomade pregevoli interventi - di Leone Pic- catalogo della mostra I classici in prima persona cioni, Luciana Stegagno Picchio, pp. 150, Lit 90.000 Alexandra Zingone, Paola Mon- De Luca, Roma 1997 Tre dizionari mitologici a confronto tefoschi, Luciano Rebay, Mario Petrucciani, Frangois Livi, Luigi de PIERO BOITANI Seduto su un gradino, da dietro Nardis, Maurizio Calvesi, Annama- ie grandi foglie di una pianta esoti- ria Andreoli - che impreziosiscono ca, Ungaretti si affaccia dal con- "Cameade! Chi era costui?". antico; ha un eccellente indice dei na del Grande dizionario illustrato ulteriormente il libro, ecco di nuo- trofrontespizio come da una soglia Ricordiamo tutti il perplesso in- nomi e uno splendido indice degli dei personaggi biblici, Piemme, vo Ungaretti in solitudine, sguscia- domestica, quasi a invitare il letto- terrogativo di Don Abbondio alla argomenti per le ricerche e i riferi- 1991), essi recensiscono non sol- to dalle forme pensosamente mos- re nel libro-casa, nel libro-bibliote- lettura di quel nome in un panegi- menti incrociati; non ha una bi- tanto la letteratura antica (e sono se di De Fiori o bonariamente pe- ca che segue. Libro-casa per via rico di san Carlo. Era divenuta, bliografia secondaria, perché suo in questo campo necessariamente santi di Fazzini, nel suo studio ro- dei quadri e dei busti degli amici quella domanda sull'identità del scopo è di ricostruire le vicende re- più limitati della Biondetti), ma mano dell'Eur. Appunta qualcosa artisti, e per via delle foto che-co- filosofo fondatore della Nuova lative a un determinato personag- anche la storia, e poi l'arte, la let- in piedi, curvo sul tavolo; o vi sbu- me spesso anche sculture e dipinti Accademia, proverbiale fra tutti gio esclusivamente attraverso gli teratura e la musica delle epoche ca assorto nella scrittura, colto di - ritraggono il poeta, talvolta con i gli alunni dei ginnasi di una volta. autori classici, facendoli parlare, successive. Ogni voce dei Miti e sorpresa di là da grandi foglie di suoi affetti (la figlia Annamaria; la Era un topos, variato all'infinito per quanto è possibile, in prima personaggi del mondo classico è una pianta esotica. gatta Kiki, dono di Moravia), talal- per i tanti, a noi sconosciuti per- persona: ogni voce è dunque cor- così suddivisa in sezioni: un bre- ALESSANDRO FO tra in occasioni più o meno piace- sonaggi del remoto mondo classi- redata, con mirabili precisione e vissimo profilo della figura, ac- voli: al Caffè Greco, in gita nella fo- co che la scuola italiana spesso completezza, degli estremi primari compagnato dalle fonti più im- resta brasiliana o in pieno duello evocava senza ulteriori spiegazio- (e di abbondanti citazioni), e svol- portanti; un'esposizione più arti- Il gran libro dei ragazzi 1998 con Bontempelli. E libro-biblioteca ni. "Damone!", oppure "Ifitoo!", ta con godibilissima intonazione colata delle sue vicende nella let- ed. orig. 1997 perché, oltre a riprodurre immagini ci si chiedeva, "chi era costui?". narrativa. teratura e nell'arte antiche; una pp. 446, Lit 18.000 degli ambienti in cui Ungaretti stu- (Mai, invece, che ci si interrogasse Molto diversi sono i due volumi parte dedicata alla sua sopravvi- adn kronos, Roma 1998 diò e scrisse, tratta dei libri da lui su Assalonne o Balaam, perché la della Bruno Mondadori: ambe- venza nella letteratura, nelle arti posseduti e sfoglia sparse carte medesima scuola bella- figurative e nella musi- Allegra Panini (ecco il biglietto con cui il presi- mente ignorava, e tut- ca post-antiche, con ri- 366 quiz, notizie, dente del Consiglio dei ministri tora ignora, la Bibbia, e mandi bibliografici. curiosità sui dinosauri Mussolini risponde a quella richie- in particolare l'Antico Un'eccellente biblio- pp. 381, Lit 14.000 sta di prefazione che tanto costerà Testamento). Né era I libri recensiti grafia secondaria finale Mondadori, Milano 1997 in seguito al poeta) e autografi facile trovare risposta, completa il volume. Al- Eric M. Moormann, Wilfried Uitterhoeve, Miti e personaggi tempestati di varianti. Come quella allora, se non, per chi lo stesso modo, a ogni World Almanac for Kids è un al- del mondo classico. Dizionario di storia, letteratura, arte, cartolina postale a Papini che in avesse conoscenze e bi- voce de I personaggi bi- manacco americano che, nell'arco musica, a cura di Elisa Tetamo, Bruno Mondadori, Milano data 26 gennaio 1917 comunica la blioteche decisamente blici incontriamo in di due anni, ha venduto 400.000 co- 1997, pp. 876, Lit 50.000. prima stesura di tre liriche; la pri- estese, nella Biblioteca primo luogo le infor- pie; il suo simbolo è un piccolo dino- ma, Cielo e mare, suona: "M'illumi- di Apollodoro, nella mazioni essenziali (con Luisa Biondetti, Dizionario di mitologia classica. Dèi, sauro rosso. Con II grande libro dei no / d'immenso / in un breve / moto Genealogia del Boc- i riferimenti testuali) eroi, feste, Baldini & Castoldi, Milano 1997, pp. 908, Lit ragazzi 1998 adn kronos lancia / di sguardo". Eccola più in là ritrat- caccio (ma perché che su quel personag- 80.000. l'edizione italiana a saggiare quel ta a colori nel corsivo verde dell'af- compendi simili ap- gio ci offre la Bibbia, pubblico che in quest'ultimo decen- fezionata stilografica, in stesura paiono sempre sulla Martin Bocian, I personaggi biblici. Dizionario di storia, quindi sezioni sul mo- nio si è dimostrato tanto più ricettivo definitiva, dentro una litografia di soglia fra ere diverse?), letteratura, arte, musica, con la collaborazione di Ursula do in cui esso è stato del lettore adulto. L'ambizione Piero D'Orazio (Mattina Pre- nel Pauly-Wissowa, Kraut e Iris Lenz, Bruno Mondadori, Milano 1997, pp. 524, trattato nella tradizio- dell'editore, di dire tutto, dalla ta^ nell' Oxford Classical Lit 40.000. ne ebraica, in quella Dictionary, nei libri di cristiana e in quella Kerényi e Graves. i •• | islamica, nella lettera- Adesso, a quelle in- I BB —I tura, nell'arte e nella BULZONI B ORLA chieste, e persino alle musica. Non c'è (ed è Via delle Fornaci, 50 - 00165 Roma sparse curiosità bibliche, si potrà due originariamente prodotti un vero peccato) una bibliografia EDITORE dar seguito consultando i due di- all'estero (in Olanda quello classi- secondaria, ma solamente una pa- Moses L'ADOLESCENTE zionari "classici" proposti da Bru- gina di rimando alle principali opere di consultazione. Il piacere Laufer SUICIDA no Mondadori e da Baldini & Ca- (a cura di) della lettura consiste, qui, non pagg. 160- L. 25.000 stoldi (in nessuno dei due, per inciso, si troverà Cameade, tanto nel seguire le avventure che almeno nel primo non originarie della figura classica TULLIO DE MAURO avrebbe sfigurato) e o biblica, narrate con estre- NARCISISMO PRIMA PERSONA SINGOLARE Giorgio quello finalmente de- ma concisione, quanto Sassanelli PASSATO PROSSIMO INDICATIVO Condizione umana dicato ai personaggi piuttosto nell'apprende- o disturbo pagine 170, L 22.000 delle Scritture. re con crescente meravi- della personalità? glia le peripezie postume Si tratta di opere le pagg. 240 - L. 40.000 di ciascuna figura: cosa quali hanno il merito accadrà agli Argonauti d'essere destinate al- DARIO SABBATUCCI nel medioevo o nel- la scuola e alle perso- Mi. Algini QUADERNI l'opera in musica; che ne di media cultura. POLITEISMO ne sarà dell'arcange- (a cura di) DI PSICOTERAPIA Il paragone fra di esse Voi. 1 - Mesopotamia, Roma, lo Gabriele nell'Islam o INFANTILE e lavori accademici Grada, Egitto nel Rinascimento (manca, recenti come The pagine 470, L. 58.000 Voi. 38: Tra ascolto ahimè, il riferimento sopraf- e interpretazione Oxford Guide to Clas- fino alla novella del Boccaccio pagg. 256 - L 40.000 sical Mythology in the Voi. 2 - Indo-Iranici, Germani, su Frate Alberto). Arts 1300-1990s, cu- Cina, Giappone, Corea rato da Jane David- Sugli scaffali di ogni biblioteca pagine 470, L 58.000 Umberto LA GUARIGIONE son Reid in due volu- scolastica e universitaria italiana, Piscicelli IN NOI mi per la Oxford nonché nella biblioteca di chiun- University Press nel que aspiri a dirsi colto, non do- pagg. 240 - L. 32.000 1993, o il monumen- vrebbe dunque mancare una co- LO STRANIERO tale Lexicon Icono- pia di questi repertori. La lóro a cura di graphicum Mytholo- ricchezza è quasi senza fondo, il Mario Domenichelli, Pino Fasano Jean-Paul COMPENDIO giae Classicae com- loro fascino irresistibile. Si è Descombey DI ALC00L0GIA pletato per la Artemis punti dalla vaghezza di ripassare 2 volumi in cofanetto CLINICA nel 1997 con l'ottavo come e da chi è stata fondata Ro- pagine LXX + 950, L. 110.000 volume, o persino ma? Non si troverà la voce Roma pagg. 384 - L. 46.000 con il Dictionary of né nella Biondetti né nel Moor- Biblical Tradition in mann-Uitterhoeve, ma in ambe- Englisb Literature cu- due ci si soffermerà naturalmen- SILVANO D'ALTO José INTRODUZIONE rato da David Lyle te su Romolo. Nel Dizionario del- CITTÀ DEI BARRIOS Sànchez ALLA STORIA Jeffrey per la Eerd la Biondetti, però, l'occhio sarà Jiménez da Caracas a Cusco: pagg. 560 - L. 60.000 mans (1992), sarebbe attirato dalle voci immediata- profondamente ingiu- mente precedenti: Romano, Ro- una ricerca lungo la Cordillera sto. E non equilibrato ri- me, Romi, Romo, tutti possibili pagine 386 con ili., L. 50.000 Roberto MANUALE schia anche di essere il fondatori della Città Eterna. Si confronto fra di loro. Il Dizionario (ri)scoprirà così che il primo era fi- Cipriani VIA DEI LIBURNI, 14 - 00185 ROMA DI SOCIOLOGIA della Biondetti è concentrato glio di Ulisse e Circe (secondo co, che fonde nell'edizione italia- Tel. 06/4455207 - Fax 06/4450355 DELLA RELIGIONE esclusivamente sul mito classico na due volumi separati; in Germa- Esiodo tali erano invece Agrio e (dèi ed eroi), con una benvenuta http://www.airweb.it/bulzoni pagg. 352 - L. 40.000 nia quello biblico, ridotto rispetto appendice sulle feste del mondo e-mail: [email protected] alla sua originaria versione italia- A alla Z, è naturalmente una < palazzo di Rheinsberg sulle rive di Purim. Potrà persino, con un brivi- Niccolò Abriani follia; infatti non c'è, ad esempio, no- un lago in mezzo al quale sorge do di turbamento, sfiorare la figura Gli amministratori di fatto tizia della rivolta di Spartaco ma in Latino); che (della cui ge- un'isola dove era stata "scoperta" misteriosa deE'Ebreo Errante, il delle società di capitali compenso si fa conoscenza con un nealogia si tramandano diverse una tomba di Remo. cui nome è, appunto, Assuero. pp. 332, Lit 40.000 gran numero di santi protettori di versioni) era una donna approdata Né mancano le opportunità per Avrà così compiuto il viaggio Giuffrè, Milano 1998 animali: ma questo è il limite oggetti- sulle rive del Tevere assieme ad al- consultazioni incrociate. Si pren- per il quale repertori come questi vo di una pubblicazione onnicom- tri fuggiaschi troiani, la quale con- da, ad esempio, Assuero, coprota- sono guide ideali e idealmente im- Lo studio di Niccolò Abriani af- prensiva. Alcune sezioni dell'alma- vinse le sue compagne a bruciare le gonista dell'eccitante libro biblico perfette: perché rimandano sem- fronta un tema di estrema importan- nacco sono particolarmente ap- navi e costrinse così gli uomini a di Ester, e come tale trattato nel pre a qualche vicenda, o interpre- za giuridica ed economica. Si tratta profondite, ineccepibili quelle dedi- stabilire lì una città; che rhome Bocian. Ma poiché questi indica tazione, che non possono contene- delia responsabilità di chi gestisce cate all'ambiente, agli animali, al vuol dire "forza"; che Romi era di- che Assuero altri non è che il re re. Gli Aloadi, per esempio: chi di fatto, non apparendo formalmen- clima, ai pianeti. Ma una lacuna c'è: venuto re dei Latini dopo aver persiano Serse, sconfitto dai greci erano costoro? I giganti Oto ed te investito di tale potere, società di non esiste una sezione dedicata alla scacciato gli Etruschi; che Romo, a Salamina, E lettore curioso tor- Efialte, risponde la Biondetti, pre- capitali (ovvero il principale veicolo scuola, grande rimosso di ministri e era, anche lui, figlio di Ulisse e Cir- nerà ai Miti e personaggi del mondo sunti figli di Aloeo (ma in realtà di della ricchezza economica del pae- editori. La scuola, il luogo dove i ra- ce e fratello di Anteias e Ardeas, classico, dove consulterà le voci Ar- Poseidone) e di Ifimedia: menzio- se, specie in un'epoca in cui si regi- gazzi trascorrono gran parte del loro eponimi di Anzio e Ardea, oppure temisia, Leonida e Temistocle, im- nati da Omero nell'Iliade, nel- stra la graduale, discussa scom- tempo non c'è, non ci sono elementi di Romolo. Si giungerà così a que- battendosi in una massa notevole POdissea si dice che decisero di da- parsa degli enti pubblici economi- di confronto con altri paesi: la legi- st'ultimo col desiderio di (rilegge- di informazioni storiche e artisti- re la scalata al cielo sovrapponen- ci). Il collegamento tra potere e re- slazione scolastica, i diritti, i doveri, re i primi capitoli della Vita a lui che (ma nuEa, significativamente, do l'uno sull'altro i monti Pelio, sponsabilità, ovvero tra potere e le condizioni delle aule, gli orari, i dedicata da Plutarco, che tutte che colleghi Serse ad Assuero). Olimpo e Ossa. Non v'è traccia di rischio, è uno dei cardini del siste- rapporti numerici insegnanti/alunni, queste ipotesi menziona. A questo Quello stesso lettore potrebbe essi, giustamente, fra I personaggi ma societario e più in generale del il tempo scolastico, l'abbandono, la punto, ci si potrà rivolgere a però continuare con l'Assuero de I biblici. Ma l'immaginazione è sem- diritto dell'impresa. Per questo diversificazione delle attività, il varia- Moormann-Uitterhoeve, alla voce personaggi biblici: e allora, senza pre più forte deEa filologia. Nella l'estensione della responsabilità le- re dei calendari scolastici. Questa è Romolo e Remo. Qui, oltre alle sto- alcuno sforzo, incontrerà Burgk- battaglia fra Omero e Mosè che ap- gale degli amministratori ai cosid- l'unica vera critica a un almanacco rie tradizionali, si rinverranno par- mair, Rembrandt, e, sotto Ester, passionò gli animi di pagani e cri- detti amministratori di fatto è stato che è quello che dice di essere: una ticolari ghiotti e abissali differenze Vasari e Tiepolo, nonché la festa di stiani nei primi secoli della nostra un importantissimo passo elabora- montagna di informazioni, curiosità, tra visioni storiche, po- era, gli Aloadi divenne- to negli anni dalla dottrina e dalla notizie e giochi, indispensabile litiche e religiose: per ro discriminanti: Celso giurisprudenza, attente alle forme nell'era della globalizzazione dove esempio, mentre Ago- sostenne infatti che la sempre nuove di "amministrazione l'uomo si informa intraprendendo ci- stino condanna l'immo- storia omerica aveva di fatto", che oggi si creano in seno clopiche collezioni di frammenti. In- ralità del fratricidio, tol- chiaramente ispirato a sempre più complessi gruppi di teramente made in Italy è invece lerato dagli indifferenti Euro e 35 ore quella biblica di Babele; società, o in forza di particolari vin- 366 quiz, notizie, curiosità sui dino- dèi di Roma, Machia- Origene, seguito da tut- coli contrattuali in favore di banche sauri: ogni pagina un quiz sull'argo- velli lo difende in quan- All'interno della collana "Pro e Contro" edita da II Sole ta la tradizione cristiana, e gruppi creditizi. Il libro affronta mento più esplorato del secolo, al- to commesso nell'inte- 24 Ore sono usciti due piccoli libri che riguardano temi di replicò che la Genesi, approfonditamente lo stato del dirit- meno per quel che riguarda la pub- resse dello Stato; men- grande attualità. Il primo, curato dal giornalista economi- opera di Mosè, era ben to italiano in materia, dall'evoluzio- blicistica diretta all'infanzia. Ogni tre un rilievo in avorio co Luca Paolazzi, s'intitola Euro e contiene due interviste a più antica dell 'Odissea. ne storica della dottrina alle proble- scheda contiene una parte informa- del secolo IX mostra la Carlo Azeglio Ciampi e Antonio Martino sul futuro della Vinse, naturalmente, il matiche più concrete e attuali, ri- tiva (caratteristiche dell'animale, cli- lupa che allatta i gemelli moneta unica analizzato da due diverse prospettive. Il se- cristiano. Del resto, chiamando numerosi esempi di al- ma e ambiente in cui vivevano, stu- ai piedi del Cristo croci- condo si struttura secondo il medesimo schema introdu- l'ebreo ellenizzato Arta- tre legislazioni europee. Si trovano dio dei medesimi attraverso l'osser- fisso, rappresentando zione-intervista e si intitola Flessibilità. La cura è di Alberto pano non aveva già pro- parecchie serie riflessioni su una vazione delle ossa). A piè di scheda così emblematicamente Orioli e i pareri a confronto sono quelli di Innocenzo Cipol- clamato a chiare lettere materia, quella del governo delle una domanda con tre soluzioni plau- origine, significato e su- letta e Fausto Bertinotti. che Mosè altri non era imprese, su cui anche l'ampia di- sibili rimanda alle pagine finali con prema autorità del Sa- che Museo, cantore pri- scussione in corso sollevata dalla le risposte ai quiz. Le domande so- cro Romano Impero, migenio e ispiratore di legge "Draghi" ha riportato una giu- no pertinenti, rafforzano la cono- Federico il Grande di Orfeo e dunque padre sta, particolare attenzione. scenza dell'argomento e inducono il Prussia costruisce il suo dei padri di Omero? (U.P.) lettore a riflettere sulle soluzioni pos- sibili, quasi mai ovvie. ELIANA BOUCHARD Giacomo Molle, Luigi Desiderio Topoi letterari Manuale di diritto bancario Marco Bianchi, e dell'intermediazione Giorgio Fossati, di fine secolo finanziaria pp. 431, Lit 48.000 Mario Garibaldi, GIORGIO PATRIZI Cristina Ginestra, Giuffrè, Milano 1997 Diego Saluzzo, I contratti per le imprese Storia mi - il quarto e il quinto - che of- troriforma, crisi della cultura uma- La nuova legge bancaria italiane della letteratura italiana frono uno sguardo esemplarmente nistica e revisionismi linguistici e fi- a cura di Paolo Ferro-Luzzi pp. 505, Lit 80.000 diretta da Enrico Malato ricco sull'attività letteraria nelle losofici. Laura Barletta, Saverio e Giovanni Castaldi II Sole-24 Ore, Milano 1997 voi. IV: Il primo Cinquecento epoche in cui si volge E passaggio Ricci e Francesco Tateo ridisegna- pp. 2351, Lit 280.000 vol.V: La fine del Cinquecento dall'umanesimo classicistico al se- no con grande ricchezza di partico- Giuffrè, Milano 1996 e il Seicento Alle edizioni giuridiche di II Sole- 24 centismo barocco, si colgono subi- lari il nesso tra i mutamenti cultura- pp. I 169+1 175, Lit 160.000 ciascuno Ore si aggiunge una nuova raccolta to le novità di prospettiva, pur li di più ampia portata e le innova- Giuffrè ha pubblicato due opere Salerno, Roma 1997 di modelli contrattuali, elaborati sulla all'interno di un'architettura nota zioni istituzionali, daEe accademie dedicate agli importanti sviluppi del base della propria esperienza pratica e consolidata. Si parte, nel quarto alle università, dall'educazione re- diritto bancario. Il manuale di Molle e da cinque giuristi d'impresa, per col- La pubblicazione del quinto vo- volume, da un quadro storico-poli- ligiosa aEe nuove forme di profes- Desiderio, arrivato alla sua quinta edi- leghi e imprenditori che intendono lume della Storia della letteratura tico e di storia intellettuale (scien- sionalizzazione del lavoro intellet- zione, è stato completamente rielabo- condurre la loro attività al di fuori dei italiana edita dalla Salerno, sotto la za, filosofia, lingua), da cui si pos- tuale. Se da un lato si disegna una rato in riferimento alla nuova legge confini nazionali. Si trovano esempi direzione di Enrico Malato, offre sono ricavare i parametri generali - mappa ben precisa dei nuovi saperi bancaria, ispirata a principi di sempre commentati di vari tipi di contratti, lo spunto per qualche riflessione sia teorici che pragmatici - per in- nati daEe scoperte geografiche e maggiore trasparenza - sia nei con- dall'acquisto e la distribuzione di pro- ulteriore sul fenomeno che sembra quadrare le esperienze creative (a scientifiche (Ferdinando Abbri), fronti delle istituzioni di vigilanza sia dotti, all'acquisizione di società, a for- caratterizzare i nostri studi letterari cura di Galasso e Ingegneri). Se- dall'altro si sottolineano i profondi nei confronti della clientela - imposti me di collaborazione imprenditoriale in questa fine secolo: la produzio- guono alcuni medaglioni che fissa- legami che coUegano la ristruttura- dalle direttive comunitarie. L'evolu- come il Geie e le cosiddette joint-ven- ne quanto mai intensa di opere sto- no le personalità di maggior rilie- zione di categorie, che nel secolo zione dell'attività bancaria ha portato tures. L'ampia offerta di tipologie riografiche dedicate alle vicende vo, dall'Ariosto di Ferroni all'Are- precedente erano state egemoni inoltre la materia trattata nel manuale contrattuali rispecchia lo stato attuale letterarie, secondo prospettive che tino di Larivaille; quindi la rico- (ad esempio, quelle della politica), a estendersi a forme di. finanziamento del mondo in continua evoluzione dei possono variare da una diacronia struzione della genesi e deEa secondo i principi della morale e e settori detti "parabancari", per evi- contratti internazionali, in cui le esi- più o meno complessa a un'orga- diffusione dei modelli deEa cultura della religione, all'affermazione di denziarne la maggiore complessità ri- genze e la creatività imprenditoriali nizzazione per temi o per problemi classicistica, da Bembo a Castiglio- una "cultura" dell'assolutismo. spetto alla tradizionale semplice rac- cercano continuo conforto e inqua- o per generi del discorso storico, ne (Fedi), e deEe esperienze degli L'esempio deEa Spagna - studiata colta di risparmio ed erogazione di dramento giuridico. L'avvertenza de- con esiti che alternano originalità a anticlassicisti, da Folengo a Berni da Galasso - è emblematico per i credito, in cui negli ultimi anni si stan- gli autori è che i modelli devono esse- frammentarietà, efficacia analitica (Paccagnella) aHe peculiarità di fittissimi legami che propone tra no cimentando i gruppi finanziari ita- re sempre letti e utilizzati come un a carenza di sintesi, di visione glo- classicismi locali (romano e veneto, teoria politica, cultura, lingua e liani per affrontare la concorrenza semplice strumento di riferimento, bale. In particolare, le opere che, soprattutto neH'indagine di Ta- comportamento: da un lato le gran- straniera. Per quanto riguarda in parti- ovvero un esempio o uno spunto da come questa della Salerno, ripro- teo), aHa trattazione dei generi di ristrutturazioni e trasformazioni colare la legge bancaria (d.l. 1° set- rielaborare e adattare ai singoli casi. pongono il tradizionale schema (poesia lirica, epica, noveUa, tea- economiche; dall'altro le epoche tembre 1993, n. 385) il ricco commen- Il rischio da evitare è invece che il mo- scandito per secoli suggeriscono la tro, storiografia). deEa cultura scandite dalle catego- tario in tre tomi, opera di numerosi au- dello venga inteso come modulo, da riflessione intorno alle possibilità Nel quinto volume, lo schema si rie del barocco e del rococò, daUa tori coordinati da Ferro-Luzzi e Ca- compilare negli spazi bianchi, diven- della storiografia di fine Novecen- ripropone: E punto di partenza è querelle des anciens et des modernes staldi, offre un compendio appro- tando così un metodo incosciente e to di offrire un disegno compiuto ancora queHo di uno scenario stori- (secondo E disegno presentato nel fondito sulle autorità creditizie e pericoloso per affrontare i numerosi e della tradizione che abbia anche co molto dettagliato in cui coEoca- bel capitolo di Battistini), dall'af- sull'attività di vigilanza, nonché sulla complessi problemi giuridici sollevati un senso culturale preciso e non re gli snodi deEa radicale trasfor- fermarsi dei linguaggi scientifici, nuova impostazione delle strutture e dal commercio internazionale. meramente commemorativo. mazione dei valori e delle pratiche delle operazioni bancarie. UGO PASTORE Se si scorre l'indice dei due volu- letterarie nel XVII secolo, tra Con- • (U.P.) Manuale di scrittura traversano sia lo studio delle retori- grande laboratorio di forme in cui "Englishes. professionale che che quello dei centri culturali e si consuma 0 distacco dalla proble- Letterature inglesi pp. 200, Lit 28.000 dalla riformulazione degli statuti politici, la definizione dei canoni - matica umanistica e dalla rappre- contemporanee" Zanichelli, Bologna 1997 storiografici, quale realizza Paolo classico e anticlassico - come il rac- sentatività storico-sociale. E anco- anno 1,1997, n. 3 Sarpi: vale a dire la scansione che conto delle biografie degli intellet- ra il topos di una celebrazione Pagine, Roma Si tratta di un manuale da consul- deriva dalla consapevolezza di una tuali, la narrazione delle vicende dell'antico che prelude all'apertu- tare, da usare, per destreggiarsi tradizione "moderna" che si affer- delle forme e dei linguaggi come la ra definitiva verso i temi e le ten- Giunto al terzo numero, "Engli- con naturalezza nel pur sempre im- mava alle spalle dell'obsolescenza proiezione degli eventi politici e sioni del moderno. Anche su que- shes" conferma la sua caratteristica pervio e intimidente mondo della dell'universo classicista. militari sulle esperienze creative, il sto punto - l'intreccio, più che il macroscopica: l'esser fatto per do- scrittura. Malgrado la conclamata Lo scenario rinnovato delle vi- disegno della trasformazione dei conflitto, tra nuovo e antico, tra centi di inglese medi e universitari priorità del parlato, infatti, i mille do- cende intellettuali, così disegnato, metodi della didattica e dello stu- coscienza della continuità e della allo stesso tempo. Ciò rallegra, per- veri e incombenze della vita adulta consente una riformulazione an- dio accademico e la ricognizione rottura - la storiografia di questa ché sembra additare il superamento richiedono continue competenze e che del rapporto dialetto-lingua degli spazi deputati all'attività in- fine secolo sembra convenire nel di tradizionali steccati fra la ricerca e strategie dello scrivere (dalla ricer- (basti pensare alla complessità del- tellettuale e sociale; insomma tutti recepimento della prospettiva che quell'applicazione di essa che è il ri- ca del posto di lavoro alla stesura le esperienze linguistiche nell'idio- quei "tagli" che consentono di arti- fu disegnata da Curtius e ripresa, ciclaggio dell'elaborato disciplinare del verbale della riunione di condo- ma del Basile) e quindi della rela- colare l'immagine di questi secoli, con molti aggiustamenti, da tanti a livello di classe, di didattica e più minio). Gli autori, ben coscienti di zione centro-periferia, illustrata al di là dei luoghi comuni che per altri: la continuità di una cultura generalmente di formazione. E tutta- questo nel rivolgersi a un pubblico con estrema precisione dal capito- tanto tempo hanno accompagnato classica che, attraverso i secoli, si via lascia quanto meno pensosi il di lettori/utenti potenzialmente am- lo che Lina Bolzoni ha dedicato a un lavoro di storicizzazione. propone come chiave di organiz- modo in cui questa unione è realiz- plissimo, presentano via via le Tommaso Campanella, dove l'ori- Dal topos della cultura rinasci- zazione e interpretazione delle zata: con una separazione. Sotto in- "istruzioni testuali" con cui raggiun- gine calabrese del filosofo fornisce mentale come un universo classici- esperienze individuali e collettive. volucro unico, la rivista è material- gere il successo comunicativo. I una delle chiavi per definirne l'ori- stico unitario, in cui gli scarti dalla Ma anche il classico come grande mente divisa in due fascicoli separa- primi due capitoli sono dominati dal ginalità del pensiero e la forza reto- norma erano registrabili in termini repertorio di forme e di temi, di ti, il primo di ricerca universitaria, grande spazio retorico della lettera; rica delle argomentazioni. di differenza di valore e risorse lin- modi di pensare la letteratura, di con il titolo detto, il secondo addirit- le finalità informative, persuasive Una simile organizzazione del di- guistico-espressive; all'altro topos, elaborarne teorie e metodi. tura col sottotitolo a sé stante di (addirittura espressive delle lettere scorso storiografico è da confronta- relativo alla cultura barocca come In questa fin-de-siècle in cui "Joint Venture" affidato a un diverso private) sono efficacemente inda- re con le scansioni e le ^^ __ sembra difficile elabo- comitato editoriale e a diversi "con- gate fino a dettagli come le formule sintesi che offrono altre rare qualsiasi teoria direttori" (Manuela Fusco, Enrico di cortesia o l'indirizzo del mittente storie letterarie, paralle- "forte" della letteratu- Grazzi). La prima parte è redatta da sul retro della busta. L'urgenza rea- le e contemporanee, dal ra e della storiografia docenti universitari, la seconda da listica della "caccia al lavoro" è la Cinquecento della Utet, letteraria, ma che pure insegnanti medi. I docenti universi- protagonista del terzo capitolo; la scritto da Rinaldi e Gu- mantiene viva la richie- tari trattano l'attività letteraria non so- domanda di assunzione e il curricu- glielminetti, a quello di Didattica sta di un ripensamento lo angloamericana, secondo cano- lum vitae ne sono gli inevitabili co- Ferroni, a quello artico- della tradizione e di ne, ma postcoloniale, come il titolo rollari. Non può mancare, natural- lato per generi da Brio- Per i bambini che iniziano a imparare l'inglese (dai tre una nuova razionalizza- suggerisce, con un plurale sempre mente, un accenno all'uso del fax e schi e Di Girolamo per anni in su) Franco Angeli propone alcuni volumi suddivisi zione degli eventi, la ri- più in uso per lingua e letteratura in- della posta elettronica. In modo la Bollati Boringhieri, per livello intitolati The adventures ofhocus and lotus. flessione sul Rinasci- glese. In questo terzo numero, per- piacevolmente non enfatico, co- ciò, accanto a Katherine Mansfield e infine a quello dissemi- Attraverso il racconto di alcune favole tradizionali e il mento si fissa su una Dylan Thomas, Wyndham Lewis e nato nei temi, nei pro- supporto di apparati quali musicassette e carte colorate, i pluralità di modelli e di Kate Atkinson, entrano la scrittrice blemi, nelle vicende bambini dovrebbero essere sedotti da un più facile meto- linguaggi, quelli che si aborigena Sally Morgan, Amos Tu- storico-geografiche del- do di apprendimento. E gli insegnanti aiutati nel richiama- intrecciarono per far tuola, il drammaturgo sudafricano la Letteratura italiana re la loro attenzione. intravedere un nuovo einaudiana, curata da mondo e una nuova Athol Fugard; e anche Dario Fo and Asor Rosa. Ne emergo- cultura, quel Moderno Australia-, il tutto concluso con la ru- no prospettive che ri- che della pluralità fece brica fissa di bibliografia on line. I mandano a problemi una chiave drammatica docenti medi parlano invece di in- comuni: quelli che at- e necessaria. glese nella scuola elementare e ma- teriali Tv per la loro materia, di inse- gnamento del lessico e cooperative learning, di abilità linguistiche e va- lore educativo della letteratura. Va Dal particolare all'universale notata di più la separazione o l'unio- ne (o meglio giustapposizione) dei La poesia dialettale tradotta in inglese due livelli? Accogliamo per ora COSMA SIANI l'apertura degli universitari, e inco- raggiamo i docenti medi ad accede- re all'ampio orizzonte da loro propo- sto, se non altro come aggiornamen- munque, i nuovi media tecnologici Dialect Poetry dell'intero arco novecentesco. Im- dell'intellegibilità, con relativa- to del canone letterario entro cui ci ci vengono presentati come utili of Southern Italy. presa ardua, che riesce chiara lad- mente poche incongruenze. siamo formati, strumenti (da un'apposita "fine- Texts and Criticism. dove il curatore si imponga drasti- Pur nelle inevitabili scelte perso- (c.s.) stra", sorta di appendice critica che A Trilingual Anthology che linee-guida (lo fa mirabilmente nali e difformità di criteri, l'insie- a cura di Luigi Bonaffini arricchisce ogni capitolo dell'ope- Maffìa per Lazio e Campania, più me dei testi rispecchia l'evoluzione prefaz. di Giacinto Spagnoletti ra; un divertente intervento di Eco ci prolissamente Zinna per la Sicilia, da forme e formule ottocentesche introd. di Luigi Reina avverte sui pericoli di un loro uso in- con buona sintesi D'Amaro per la alla libertà dai clichés, la frammen- Claudia Maria Tresso PP- 511 discriminato). Nella seconda sezio- Puglia, Reina per la Calabria), meno tazione, l'esperimento di questo fi- Lingua araba contemporanea Legas, New York- chiara dove si prediliga un criterio ne secolo - quella che è stata chia- pp. 432, Lit 60.000 ne appaiono le scritture professio- Ottawa-Toronto 1997 nali in senso stretto, quali la stesura compilativo (Esposito per l'Abruz- mata neodialettalità. Ma le sillogi Hoepli, Milano 1997 di programmi per convegni, i "pie- zo), o dove faticosamente si insista ci ricordano altresì come sul ver- ghevoli" turistici, la corretta impo- Il carattere di "strumento" in sull'identità regionale (Faralli per il sante tradizionale esistano voci al- Manuale introduttivo di grammati- stazione dei preventivi: necessaria- questa inattesa antologia della Molise; e con più ragione, almeno lettanti per briosità, capacità tecni- ca araba, con regole, esempi, eser- mente più sbrigativa, questa parte poesia dialettale è soprattutto linguistica, Mùndula per la Sarde- ca, spessore culturale, che sarebbe cizi e due audiocassette, scritto in dei manuale si avvale della sua chiaro nel suo luogo d'origine, do- gna) o si cerchino puntelli al di fuori miope liquidare in base a un puro forma semplice e nello stesso tem- spiccata referenzialità, per dirla à la ve essa si inserisce agevolmente co- della dialettalità (Lotierzo per la Ba- criterio neodialettale. po ben articolato e piacevole, il te- Jakobson, Il capitolo conclusivo ha me sussidio nei dipartimenti di ita- silicata). È privilegiato un criterio di Arriyandoci d'oltreoceano, con sto viene presentato dall'autrice a invece un fine più ambizioso; in po- lianistica. Certamente, appigli of- uniformità quantitativa, per cui agli quella limitazione territoriale defi- un pubblico variegato di lettori, di che pagine affronta il tema del fre la veste trilingue: da un lato, i emergenti è per lo più riservatoqua - nita nel titolo, e con il detto accosta- studenti, di curiosi e di turisti. Insom- "passaggio" dall'orale allo scritto. testi dialettali con versione italia- si lo stesso spazio dato a figure stori- mento di ottiche opposte, l'impresa ma, a tutti coloro che, in questi ultimi Forse ia consueta leggerezza di to- na, che rimandano a realtà forte- che (e punti di riferimento) come può lasciarci perplessi. Ma dobbia- anni, hanno maturato un'attenzione no non soddisfa del tutto il lettore a mente localizzate; dall'altro, la lo- Pascarella e Di Giacomo. mo ricordare che essa giunge da un particolare verso una cultura com- questo proposito: si avverte che ro traduzione nell'idioma del mon- Il volume è stato curato da un luogo di emigrazione meridionale, plessa, problematica, indubbia- una questione così complessa an- do, l'inglese, cioè quanto di menò docente universitario italo-ameri- e pare voglia restituire alla meridio- mente affascinante, e a noi vicina, drebbe affrontata più analiticamen- localistico e di più pervadente si cano che, oltre a coordinare un nalità d'America anche questo pro- non solo geograficamente, ma an- te e con il sostegno di un più ampio possa pensare. Forse proprio il gruppo di traduttori in inglese - filo poetico (limitazione provviso- che per la sempre più vistosa pre- quadro teorico. Da segnalare, co- confronto ravvicinato fra aspetti tutti ugualmente a cavallo fra due ria, del resto, perché già è in cantie- senza di immigrati arabi nel nostro me concreti aiuti ai fruitori del ma- così stridenti offre occasioni di in- culture e due lingue - ha tradotto re un volume sul centro-nord, per paese. Il libro si compone di quattro nuale: l'elenco degli argomenti del teresse. lui stesso gran parte dei testi. Le gli stessi editore e curatore). D'altra unità didattiche (per un totale di 22 lezioni), che, partendo dall'alfabeto capitolo inseriti in appositi box di Si tratta di una panoramica meri- traduzioni hanno esiti vari. Allo parte, quello che ci rimane da que- e dalla scrittura araba, giungono ad apertura; le liste di controllo, esem- dionale, da Abruzzo e Lazio in giù, stesso Bonaffini va riconosciuta la sta, come dalle ben note antologie a affrontare esempi di traduzione e di plari pro-memoria delle successive isole incluse, affidata a singoli capacità di far risuonare ritmi, ri- cui questa segue, sta nella constata- conversazione non eccessivamente "istruzioni testuali"; le finestre, cui si esperti, anche non accademici ma me e immagini degli originali con zione che esiste un nucleo di poesia complessi, e a fornire allo studente è già accennato, che aprono in mo- ben radicati in luoghi e parlate, e so- sensibilità ed efficacia; altri hanno dialettale che, alla luce del gusto e gli strumenti per la costruzione delle do stimolante ulteriori orizzonti di lidamente documentati, che deli- scelto soluzioni diversificate: dalla degli sviluppi novecenteschi, appa- frasi principali, sia nella forma scrit- scrittura. Infine gli esercizi con solu- neano 0 quadro di ciascuna regione letteralità a un moderato grado di re dotata di autonomia estetica e ta che in quella orale. zione. e lo completano con una scelta, di autonomia, spesso passando per la chiede cittadinanza a pieno titolo versione italiana alla ricerca nelle patrie lettere. ANGELA LANO FRANCESCA PILATO cinque-sei poeti, a compendio Deconstructing Woody

GUIDO FINK

n un libro abbastanza stimo- 'Harry a pezzi" (Deconstructing Harry) di Woody Alien leno e come rimedio, la dissémina- lante, e comunque curioso, tion come dispersione di seme, semi Isui rapporti - ovviamente del con Woody Alien, Hazelle Goodman, Judy Davis, e semi nel senso di tratti semantici. tutto indiretti - fra le teorie del cine- Billy Crystal ed Elizabeth Shue, Usa 1997 DaEa prima scena del film - la ver- ma e E pensiero di Jacques Derrida sione fictional del rapido incontro (,Screen/Play di Peter Brunette e Da- amoroso fra cognati - e fino al rune- vid WEls, Princeton University preti (o anche tre, nel caso di ricchissima filmografia alleniana esi- margini d'intervento sono in realtà dio con cui la brava prostituta di co- Press, 1989), Woody AEen è citato Harry), dall'altro non possono non stano fEm che amo di più e film che ridottissimi, anche perché i microte- lore Cookie riesce a guarire Harry di sfuggita e solo un paio di volte; far pensare, in modo ovviamente logicamente amo di meno. Potrei ad sti che lo compongono si susseguono daEa sua crisi di panico aEa vigEia del resto le sole analisi di testi artico- scherzoso ma non poi tanto, a con- esempio rivedere aE'infinito, pur rapidissimi, e rapidamente vengono deEa premiazione aE'Università, la late in senso derridiano riguardano cetti-cardine del pensiero derridia- senza dimenticare altre vette isolate, canceEati. Ce ne sono peraltro due dispersione di seme è -, in effetti, ab- alcuni film di Truffaut e uno di Da- no, la disseminazione come "catalo- quelli che costituiscono il miracolo- davvero straordinari, da inserire in bondante: e non a caso, del resto, vid Lynch, mentre il precedente la- go sistematico degli innesti testuali so quartetto realizzato fra E 1983 e E un'ideale antologia del Woody AEen Woody AEen, non citato o quasi nel voro di Marie-Claire Ropars sul "te- (La dissemination), la firma fatta e 1986, Zelig appunto, e Broadway migEore: mi riferisco aEa visita aEa libro sul cinema e Derrida, ha invece sto diviso" ricorre come esemplifi- contraffatta deU'autore del testo co- Danny Rose, La rosa purpurea del sorella e al cognato, una coppia reli- diritto ad ampia trattazióne in un al- cazione a opere di Godard o di me "forma ripetibile, imitabEe, ite- Cairo, Hannah e le sue sorelle-, fEm giosissima che a Harry rimprovera E tro libro curioso, un Bbro "da tradur- Marguerite Duras. Eppure, sarebbe rabEe" (Marges), la ricerca del senso magari di dimensioni e aspirazioni tradimento deEa fede dei padri e la re": mi riferisco a Eros and the ]ews difficEe pensare a un texte che pro- come "rinvio infinito da significante apparentemente modeste se non ad- violazione di chissà quanti comanda- (Basic Books, 1992), dove l'autore, clami di' essere divisò come questo a significante" (L'écriture et la diffé- dirittura minimali, soprattutto i pri- menti (dieci minuti di cinema che David Biale, ricostruisce le variazioni Harry a pezzi, traduzione italiana al- rence). E si potrebbe rivolgere al mi tre, ma cesellati con infinita tene- valgono, o efficacemente compen- deE'immaginario amoroso aE'inter- quanto bruttina di un originale De- Woody Alien di questo fEm la do- rezza e un perfezionismo persino diano, un intero romanzo di Saul no deEa tradizione ebraica, dai tempi constructing Harry che in modo let- manda che lo stesso Derrida si pone commovente neEa sua maniacale e BeEow o di PhiEp Roth) e la favolosa biblici del Cantico dei Cantici a queEi terale, e senza dubbio ironico, striz- in Glas: "Perché passare un coltello millimetrica precisione. cenetta domestica in cui una scon- moderni del kibbutz e deE'America. za l'occhio aUa pratica ermeneutica fra due testi? O almeno, perché Per la sua stessa impostazione volta casalinga, avvertita da un'ami- Rispetto alla levità incantata con più diffusa nei dipartimenti di lette- scrivere due testi aEa volta?". narrativa, per la sua furibonda tecni- ca, chiede conferma al marito un po' cui E gioco deEe coppie e degM ratura neEe grandi università ameri- D'accordo, Woody AEen può ca di accostamenti e di canceEature, vergognoso di un plurimo omicidio scambi veniva trattato in Manhattan cane deE'est, magari in difficile coa- permettersi queUo che vuole, è E Harry a pezzi necessitava di un ritor- da lui commesso anni prima in Flori- (1979) o in Una commedia sexy in bitazione con E neostoricismo ispi- più bravo di tutti. Qui scrive non no al montaggio singultante di Mari- da, quando E brav'uomo, beh sì, una notte di mezza estate (1982) - rato da un altro maestro parigino, due ma dieci testi aEa volta, bru- ti e mogli (1992), per fortuna senza avrebbe ucciso moglie amante e figli senza per questo escludere la capa- Foucault. ciando materiali che ad altri sareb- le vertigini e gli ondeggiamenti della deE'amante mangiandoseli tutti per cità di esprimere la malinconia del Sappiamo bene che la pratica di bero serviti almeno per altrettanti camera a mano; e i risultati sono per- eliminare i resti. In questo secondo distacco e deEa fine, come neB'indi- accostare versioni antitetiche degli fEm diversi, e E risultato è un fuoco fettamente coerenti aEe intenzioni menticabEe Io e Annie (1977) - stessi eventi non è certo una novità: di fEa pressoché continuo d'inteBi- di partenza. Ma se La rosa purpurea La battuta Harry a pezzi ci fa assistere a versioni lo faceva E giovane Lubitsch neEe genza e di humour, di cattiveria ap- del Cairo - E fEm nel fEm, queEo che plurime e seriaH di rapporti quasi "Che vuoi che ti dica, c'è chi sue primissime comiche mute, E parente e di nostalgia. Ma è inevita- incantava la povera Cecilia sullo sempre agitati, delusioni ampiamen- li brucia, c'è chi li sotterra, e meraviglioso e chissà perché di- bEe, e proprio perché teniamo tan- schermo del Jewel Theater - doveva te previste, matrimoni tutt'altro che c'è chi li mangia: ma se ti dico menticato Les deux timides di René to ai futuri appuntamenti con lui, essere, di per sé, un mediocrissimo felici, sesso a pagamento come solu- perché l'ho fatto, dopo giuri Clair, anno 1928, faceva scorrere che ci si cominci a preoccupare di fEmetto awenturoso-musicale di se- zione o pharmakón tutto sommato che la smetti e non ne parli sui due riquadri in cui divideva lo quanto E gioco possa ancora dura- rie B, e senza dubbio lo era, ma ap- preferibEe: e per questo risultafors e più?" schermo, a sinistra e a destra, la vi- re, di quale direzione voglia pren- pariva al tempo stesso perfettamen- (il marito cannibale) non del tutto credibEe, o forse com- sualizzazione di quel che sosteneva- dere per evitare di riavvolgersi ec- te logico che risultasse per Cecilia prensibEe ma per certi versi imba- no rispettivamente l'accusa e la di- cessivamente e tautologicamente su un'epifania del paradiso (proprio caso, sentiamo gH echi deE'assurdo razzante, la rivincita finale del- fesa in una causa di divorzio, e lo se stesso. Durante un festival vene- come i finti inserti di Zelig erano fa- aEa Perelman e deE'acre gusto'satiri- l'immaginario sulle miserie e le me- stesso Woody AEen, con E suo cita- ziano particolarmente noioso, ma volosi, o gli sciagurati "artisti" di cui co di certe pagàie di Cynthia Ozick; schinità del privato: quando Harry, zionismo selvaggio, o con la prolife- rallegrato daE'adorabile Pallottole si occupava come agente Danny Ro- e un giorno o l'altro varrà la pena di aEa fin fine e nonostante tutto, ottie- razione dei doppi di Zelig (1983), su Broadway (1994), devo aver se erano pateticamente inefficienti e sottolineare quanto AEen abbia sac- ne la sua glorificazione tra gE ap- rientra da sempre in quel bisogno scritto da qualche parte che in al tempo stesso straordinari), un cheggiato e mirabEmente reinventa- plausi unanimi dei suoi personaggi del "commento Erfinito, e degli un'eventuale mostra del cinema te- analogo processo di lievitazione e di to E corpus deEa grande letteratura improvvisamente pacEicati. Nel ri- strati infiniti del commento sul nuta in un altrettanto eventuale pa- sublimazione non ha luogo, né pote- ebraico-americana del Novecento: torno al coté felliniano e self-reflexive commento" che per E George Stei- radiso tutti i film esposti sarebbero va averlo, in Harry a pezzi. Per essere anche perché, di fronte a un fEm co- di Stardust Memories (1980), questo ner di Vere presenze è dominante stati fEm di Woody AEen, e lo pen- uno scrittore affetto da una sorta di me questo, certa stampa italiana non finale suona poco convincente: non nel pensiero ebraico, come sostitu- so ancora. Ma è anche vero che in- blocco creativo, questo Mr Block ha sapendone individuare le matrici ha possiamo dimenticare che la foBa zione del Tempio distrutto e tecnica vece del paradiso verso la fine di una fantasia davvero inesauribEe: creduto di vedervi una "ribelEone plaudente è composta da ombre e di sopravvivenza neE'esilio. Ma in questo fEm avvertiamo zaffate sul- ma in qualche caso i suoi sforzi crea- nei confronti deE'integraEsmo", an- da doppi, che l'autore assolto e glo- questo film le frenetiche e ricorrenti furee, in un inferno colorato che dà tivi, e i personaggi immaginari che vi ziché, come sarebbe stato più giusto, rificato ha finito sia pure brevemen- giustapposizioni del protagonista vita a una sequenza abbastanza agiscono, sembrano tratteggiati con gE echi e le tracce amorosamente ri- te per ridursi a una larva sfocata co- Harry Block aEe sue proiezioni fic- scontata e non proprio esaltante, e una sorta di furore distruttivo e au- calcate di una tradizione caratteriz- me uno di loro. D'altra parte, questa tional più o meno fedelmente auto- che nel bozzetto accennato da todistruttivo, quasi fossero fatti ap- zata fin dai suoi inizi da un sano e sar- conclusione senza dubbio provviso- biografiche, o l'alternanza tra la ve- Harry al suo analista neEa prima posta per giustEicare le indignate castico scetticismo, da una mesco- ria contiene le promesse e le garan- ra ex moglie Joan o la vera cognata parte del fEm E suo doppio giovani- reazioni deEe "vere" Joan e deEe lanza pressoché unica di ribelEone e zie che E discorso continuerà, che Lucy e le figure via via più grotte- le, di nome Harvey Stern, viene per "vere" Lucy che in quei bozzetti ri- di rassegnazione. avremo, meno male, altre occasioni sche o convenzionali in cui lo stesso uno sciagurato equivoco reclutato fiutano di riconoscersi; o forse, chis- di incontro con Woody AEen e E suo Lo scandalo deEa scrittura di Der- Harry le ha trasformate nei suoi ro- da una Morte inflessibEe che non sà, vi si riconosconotroppo . magico circo di fantasmi: più che al- rida, scrive Jonathan CuEer in Sulla manzi e racconti, da un lato costrin- può non suscitare nostalgici ricordi tro, comunque, perché non esistono In questo testo che Barthes defini- decostruzione (Bompiani, 1988), sta- gono lo spettatore a tener conto del dell'irresistibEe finale pseudoberg- soluzioni alternative, perché i rimedi rebbe scriptible e non già lisible, nel rebbe nel tentativo di dare statuto fatto che lo stesso personaggio può maniano di Amore e guerra ( 1975 ). e i farmaci deEa vita reale si sono ri- senso che sembra richiederel a coEa- "filosofico" a somigEanze e connes- essere affidato a due diversi inter- velati tutti o quasi tutti inefficaci. Né potrei negare che neE'ormai borazione di noi lettori-spettatori, i sioni fortuite: E pharmakón come ve- Gian Piero Brunetta to e assetato di spettacoli, desidero- Il viaggio dell'icononauta so di elevarsi e andare alla conquista dalla camera oscura Il mercato comune del mondo grazie alle immagini". di Leonardo Non si tratta di una vera e propria alla luce dei Lumière degli immaginari teoria della ricezione, quanto di una feconda e contaminata storia del ve- pp. 519, Lit 64.000 MARCO BERTOZZI Marsilio, Venezia 1997 dere "incantato". Qui le macchine: camera oscura, mondo niovo, lanter- Il crescente interesse per i tempi Compulsando un'estesa e quanto da sguardi appassionati, inusitate sione interiore di immagini archeti- na magica, panorama, stereovisore, antichi del cinema ha segnato l'ulti- mai variegata molteplicità di fonti, mappazioni per geografie sentimen- piche, l'apprendimento di un nuovo cinematografo: là le esperienze, le mo ventennio di una storiografia in Il viaggio dell'icononauta ci accom- tali in espansione. Il protagonista di linguaggio, l'aspirazione alla totalità sensazioni, i racconti difficili da rac- piena evoluzione. Al rilevante am- pagna in lussureggianti selve erme- questa storia è Yicononauta, i cui della visione. Brunetta parla di "oc- cogliere, le passioni indegne di me- pliamento delle fonti ha corrisposto neutiche; senza reti di protezione "poteri" sono illustrati in dodici chi come remi" per navigare al di là moria o i lacerti di memorie ormai un approccio al testo mutuato dalla disciplinare, Brunetta valica la tra- punti; fra 0 primo, "quello di muo- delle apparenze. evanescenti; da una parte i modelli filologia, rinnovate pratiche di re- dizionale storia del precinema - versi nell'iconosfera (...) facendone Il battesimo dell'icononauta av- della cultura alta, le derivazioni pit- stauro hanno consentito di salvare e storia semplice di apparecchi, di- un habitat e una fonte primaria di viene con un gesto semplice. In di- toriche dal vedutismo di Canaletto, di mostrare in appositi festival - spositivi, brevetti, tentativi falli- alimentazione emotiva e culturale" verse vedute d'ottica una premuro- Zocchi, Carlevarijs, Guardi, Pirane- Pordenone, Bologna, Parigi - mentari - per compierne una raffi- e l'ultimo, che consente all'icono- sa madre solleva il figlio sino al foro si: dall'altra la cultura popolare, le quanto gli "scavi cinetecari" stava- nata traduzione in termini iconolo- nauta di "diventare un punto di rife- del pantascopio, consentendogli urla di un mestierante girovago e no portando a nuova luce, l'orga- gici e socioculturali. rimento fondamentale per qualsiasi l'osservazione in scatola: un'inizia- senza terra, il sudore e la paura, lo nizzazione di grandi esposizioni, Qual è la tesi del libro? Esiste una processo di secolarizzazione del sa- zione senza scampo, per un imprin- stupore, l'enfasi, la magia... Ma tut- quelle recenti, legate al centenario, storia della visione strumentale che pere", emergono l'assimilazione di ting che richiama miti platonici e to è unito, mischiato, benevolmente ha rinnovatoi l dialogo, non sempre prima dell'avvento del cinema inau- forme di cultura diverse, la sovrana- antichi riti sacrificali. Da questa Ma- confuso, in un'elegante composizio- felice, fra istituzioni della conserva- gura un mercato comune delle im- zionalità del "culto", la colonizza- ter imaginum il piccolo viaggiatore ne letteraria che elabora tecniche e zione museale e protagonisti magini e degli immaginari: un enor- zione del tempo e dello spazio, la di- di sguardi diparte "iconofago, ico- modalità di fruizione, percorsi di dell'elaborazione culturale del ci- me giacimento di segni attraversato sposizione alla meraviglia e all'inva- nodipendente e iconolatra, affama- senso e ricostruzioni sinestetiche, nema. Il viaggio dell'icononauta stupori spettatoriali e geografie de- parte da questa inversione di rotta, gli errabondi imbonitori trentini e dal riconoscimento di inusitati e savoiardi. I luoghi della memoria plurisecolari giacimenti del vedere, emergono quàli tracce costitutive di per condurci alla scoperta di terri- una grande mitologia collettiva, ca- tori dal nome ancora incerto, lande pace di sospingere gli atteggiamenti segnate dall'accostamento di disci- normativi legati al visus verso l'affer- pline eterogenee - antropologia, vi- mazione di quel privilegio dello suale, geografia antropica, arti dello sguardo alla base del secolo del ci- spettacolo, storia dell'immaginario nema e della società delle immagini. e delle mentalità - attraversate sen- Brunetta valica gli angusti anditi za soluzione di continuità dal desi- della cronologia, individuando derio vorace dell'uomo di nutrirsi piuttosto un percorso di "resisten- di immagini, poi di farne spettaco- za". L'appassionante idea del mi- lo, scienza, religione. rare in scatola - ecco il vedere E un viaggio che precede il cine- espanso o inquadrato, dinamico o ma ma non è finalizzato all'arrivo profondo - si accresce seguendo del cinématographe Lumière: un modelli compositivi in qualche viaggio tutt'altro che teleologico, modo indipendenti dall'avvento di viaggio autonomo e poroso ai rac- nuovi dispositivi: non sarà neppu- conti dei cantastorie e dei ciarlatani, re la messa a punto del cinemato- alle scene teatrali e carnevalesche, grafo, ancora vedutista nei suoi alle pitture di vedute e alle riflessio- primissimi anni, a scardinare le an- ni sull'ottica, al senso della fede e al- tiche guide di viaggio dell'icono- la fiducia nella scienza, all'espansio- nauta. Eppure, congiuntamente, ne degli immaginari urbani come anche di una frattura si tratta: non alle anamnesi dei Milordi o dei è compito del testo affrontarla, ma Touristi in Grand voyage. al termine della lettura si pone, im- perativo, il quesito sul rapporto fra Il viaggio dell'icononauta è un li- questa avventura dell'immagina- bro delle meraviglie, il cui valore zione popolare europea e il viaggio sta nel correre il rischio dell'inter- che gli spettatori del XX secolo pretazione. La riflessione storica, condurranno nelle oscure sale del come quella teorica ed estetica, più grande dispositivo immaginifi- non si sviluppa "naturalmente" al- co della modernità. Lì, a cavallo fra la proliferazione dei dati: spingersi due secoli, i termini del confronto oltre la superficie documentata, si pongono maestosi e riaprono il valicare l'orizzonte semplice, neo- dibattito sulle origini, sui diversi positivistico di altri studi di campo modi d'intendere la storia e, in ul- è 0 costante tentativo di Gian Pie- tima analisi, sulla stessa essenza fi- ro Brunetta, sino all'elaborazione e losofica dell'arte del cinema. alla proposta del suo modello.

ricostruire diversi strati (oggettivi e notare come l'invenzione del cine- cando nuovamente il nostro senso Da Leonardo soggettivi) dell'avventura europea ma costituisca una soglia, un mo- di habitat visivo e di immaginario, dell'immaginazione popolare, da mento di raccolta ma anche di frat- per cui, come dice Brunetta, "0 vil- Leonardo ai Lumière. tura nei confronti del passato, è pur laggio globale di cui parlava Mc- al cybernauta Questo percorso, attraverso alcu- vero che l'homo cinematographicus Luhan è ormai alle nostre spalle". GIULIA CARLUCCIO ni secoli, sfugge alla linearità di viene a realizzare a livello più pieno Si tratterà di capire se la passione un'idea evoluzionistica di un mero gli orizzonti di attese dei secoli pre- che per secoli ha caratterizzato la sviluppo teleologico, proprio nella cedenti, come quello, dal Sette e storia dei dispositivi di immagina- zione rimarrà viva. l viaggio dell'icononauta rac- ha solo il merito di offrire un mo- prospettiva molteplice di una storia Ottocento, dell'esigenza di cono- coglie i risultatid i una ricerca dello storiografico ed ermeneutico pluridisciplinare fatta di nessi e scere virtualmente il mondo, e cioè ampia e singolarmente gene- prezioso nella sua apertura e vastità concrezioni socioculturali. Ne deri- di quel "voyage immense que l'on I va una riflessione profonda sulle fait avec les yeux sans bouger de sa Hong Kong rosa sulla visione e l'immaginazione (di fonti consultate, di ambiti disci- legate agli spettacoli ottici che pre- plinari tenuti presenti, di idee ela- modalità, le ragioni e i bisogni con- loge", per usare la parole di Gautier A Udine, dal 18 al 24 aprile, si cedono il cinema, contribuendo si- borate), ma anche quello di rag- nessi alla storia dei dispositivi di vi- ricordate da Brunetta. La grande svolgerà la XII edizione di Udi- gnificativamente e prepotentemen- giungere una forma di scrittura e, si sione strumentale, fino al 1895, conquista dell'icononauta divenuto nelncontri. Questa volta il festi- te a quella svolta storiografica che, potrebbe dire, di narrazione stori- Yannus mirabilis del cinémato- homo cinematographicus, allora, è val sarà interamente dedicato al nell'ultimo ventennio, ha trovato ca aperta a una libertà letteraria di graphe Lumière, cioè fino a uno (tra proprio quella di poter viaggiare cinema di Honk Kong. Verran- proprio nello studio del precinema movimento tra spazi geografici e gli altri) degli atti ufficiali di nascita nello spazio.e nel tempo senza limi- no proiettati circa quaranta e nella questione delle origini nuove spazi interiori, dati documentari e del cinema. Ma se è vero che "tra ti, nel rito collettivo del "buio in sa- film, realizzati tra gli anni qua- necessità metodologiche e nuove interpretazioni di immagini, imma- tutte le arti il cinema è stata la prima la", il più grande rito collettivo della ranta e gli anni novanta, ma per- ipotesi storico-teoriche. Tuttavia il ginazioni, dispositivi ottici e dispo- e la sola a aver goduto dell'iscrizio- modernità. lopiù risalenti al 1996-97. La valore di questo saggio non riguar- sitivi mentali. Proprio questa pecu- ne in un registro anagrafico", è an- Il libro si conclude con il riferi- rassegna sarà affiancata da in- da soltanto la sua portata euristica liare libertà, e la ricchezza di sugge- che vero che "eredita luoghi, modi, mento alla nuova soglia, quella del contri con gli autori e tavole ro- oggettiva per l'ambito storiografico stioni offerte, allargano i confini forme dello spettacolo anteriore". passaggio dall'icononauta al cy- tonde. Per informazioni, tel. di partenza. della trattazione a un ampio sfondo Vale a dire, se, abbandonata la pro- bernauta che stiamo vivendo ora, 0432-522717, fax 0432-601421. spettiva teleologica, è inevitabile Il libro di Brunetta, infatti, non di storia socioculturale capace di in cui la realtà virtuale sta modifi- estraneo aE'autobiografismo caro a Francois Truffaut, sicuramente Come il gatto meno rigoroso neEe scelte temati- Mappa di un che di Eric Rohmer e Jacques Ri- con il topo vette, ai quali pur si sente molto vi- decennio soft cino, Chabrol è artefice di un cine- SARA CORTELLAZZO UMBERTO MOSCA ma la cui dimensione autoriale non viene mai esibita, ma chiede di es- Aldo Vigano follia, l'avidità, la stupidità - intesa sere ricercata aE'interno della Poetiche del cinema opere (Cuore selvaggio, Il silenzio Claude Chabrol non come bètise, mancanza di in- struttura linguistica e narrativa dei hollywoodiano degli innocenti, di Bram pp. 235, Lit 30.000 teEigenza, precisa E regista, ma co- singoli fEm". contemporaneo Stoker, Pulp Fiction, Thelma & Le Mani, Recco (Ge) 1997 me contiene, queEa coltivata da in- Un cinema, insomma, anche di- a cura di Franco La Polla Louise, Lezioni di piano) che, dividui che pur essendo imbecEE seguale, ma sempre e comunque pp. 238, Lit 24.000 aprendo gli anni novanta nell'ela- pensano di aver ragione. caratterizzato da un rapporto mol- borazione di ciò che di meglio gli France Cinéma. Lindau, Torino 1997 Recentemente si è avviata su più to personale con il mondo e la sua anni ottanta avevano saputo forni- Retrospettiva Claude fronti un'operazione celebrativa messa in scena, un cinema, come Vent'anni dopo E suo insostitui- re, costituiscono fino a questo Chabrol deE'autore: in Francia i "Cahiers du precisa Chabrol medesimo, che ri- bile volume su queUo che a metà punto un bacino inestinguibile di a cura di Frangoise Pieri Cinéma", dopo anni di semi-sEen- mane sempre "negli stessi paraggi anni settanta si poteva a ragione e personaggi e situazioni e di varia- pp. 146, Lit 35.000 zio o addirittura di abiura, lo hanno mentali", pur cambiando genere e con enfasi chiamare "il nuovo ci- zioni sul tema. Il Castoro, Milano 1997 festeggiato con un numero speciale tipo di storie narrate. Vigano lavo- nema americano", Franco La Polla Mentre sul piano strettamente deEa rivista;i n Italia E festival Fran- ra proprio sui nodi centrali della cura oggi questo mosaico di saggi tecnico è possibile individuare Per avvicinare E lettore e trasci- ce Cinéma gli ha dedicato una re- poetica chabroliana, su alcune nel tentativo di definire quel mon- una sola nuova linea estetica do- narlo nelle pieghe della poetica trospettiva e un ampio spazio di ri- "bussole critiche" imprescindibili: do assai complesso e differenziato minante (quella che Vito Zagar- chabroliana, Joèl Magny rammen- flessione nel catalogo, mentre per i il primato del personaggio, la for- che costituisce la produzione hol- rio, citando i due famosi piani se- ta una novella pubblicata dal regi- tipi deUe Mani usciva un'ampia e ma che diventa soggetto, l'atten- lywoodiana contemporanea. Ma se quenza di Quei bravi ragazzi e II sta francese nel 1953 in "Mystère interessante monografia di Aldo zione per i particolari, l'ironia, la nel caso degli autori che esordirono falò delle vanità, nel suo saggio Magazine", Musique douce, storia Vigano. Salta inevitabilmente vocazione entomologica, la rap- tra la fine degli anni sessanta e i pri- chiama acutamente l'"aesteady- di un uomo che, per vendicare aB'occhio neEe diverse pubblica- presentazione della borghesia e missimi settanta (Scorsese e Cop- cam", sottolineandone il potere l'umiliazione di essere stato ab- zioni un gioco di rimandi costante e della provincia francese, la passio- pola, De Palma e Bogdanovich, assoluto sullo spettatore: pensia- bandonato dalla sua donna, decide un balletto di firme o testimonianze ne per il potar (quella sintesi tipica- Spielberg e Lucas) era possibile mo anche all'apertura di Strange di ucciderla. Compiuto il crimine ricorrenti (Vigano nel catalogo mente francese tra E policier e il rintracciare una vera e propria Days), è sul piano delle strategie di si sbarazza del cadavere, ma presto France Cinéma, Joèl Magny nei noir), ecc. frattura con il cinema precedente confezionamento complessivo dei viene arrestato e condannato, tra- "Cahiers" e anche in France Ciné- (quella dei grandi autori del perio- film che assistiamo alle novità più dito da un cordino utilizzato per ma), a comporre E ritratto a tutto do classico, che se non erano morti rilevanti, come suggerisce Nepoti sigillare E sacco contenente E cada- tondo di un autore che pur prove- Le immagini avevano comunque cessato di la- nel suo saggio su genere e super- vere. Risvegliatosi all'improvviso, nendo daEa critica (per l'appunto A pagina 43, una scena di vorare e di fare cassetta), nella genere (vedi, pur distinguendo tra l'uomo comprende di aver sempli- dai "Cahiers"), e/o forse proprio Harry a pezzi, a pagina 44 e a Hollywood degli anni novanta gli esiti complessivi, il "formato cemente sognato sulle note di una per questo, deEa critica si è sempre pagina 46 due Elustrazioni trat- sembrerebbe piuttosto trattarsi di famiglia" di film come Litanie e musica dolce. Il campanello della fieramente infischiato nel corso del- te da La magia dell'immagine, a un passaggio più soft, di una messa Braveheart). porta suona e, mentre il protagoni- la sua quarantennale attività: qua- cura di Paolo Bertetto e Donata a punto di strategie narrative che In buona sostanza: la nuova Hol- Pesenti Campagnoni, Electa, sta va ad aprire, la novella si con- rantasette lungometraggi, tre episo- traggono la loro ispirazione dal ci- lywood deriva e si definisce più 1996. clude così: "Egli sapeva ora quale di per il cinema, diciassette fEm per nema del decennio precedente, dalle opere che dagli autori (che ri- errore non doveva commettere". la televisione, innumerevoli spot, magari dosando sapientemente al- mangono sostanzialmente gli esor- Così Magny, profondo conosci- nonché diverse interpretazioni in Il catalogo di France Cinéma, ol- cune componenti che avevano fat- dienti degli anni settanta, con qual- tore del cinema di Chabrol (pen- opere sue o di amici. Un lavoro im- tre ai saggi di Magny e Vigano, e to la fortuna del cinema di genere che formidabile aggiunta: Lynch, siamo al suo volume edito dai ponente, quasi irrefrenabEe, dai ri- all'intervista a un'attrice-feticcio del (soprattutto l'horror) o alcuni sug- Burton e Tarantino su tutti), all'in- "Cahiers du Cinéma" nel 1987), sultati ovviamente discontinui. cinema di Chabrol, Stéphane Au- gerimenti visivi nati dall'incontro segna di queEa "estrema differen- partendo da questo spunto effica- Questa prolificità gli è stata na- dran (interprete di Les bonnes fem- tra cinema di genere e certe istanze za" che La Polla indica come la mi- ce, definisce innanzitutto E meto- turalmente rimproverata a più ri- mes, Les biches, Una moglie indipendenti (pensiamo alla rela- glior garanzia della "coerenza, do del regista francese, ovvero il prese, innanzitutto come tradi- infedele, Il tagliagole, L'amico di fa- zione privilegiata tra Sam Raimi e i compattezza, consistenza" con cui suo giocare al gatto e al topo con lo mento della politique des auteurs e miglia, ecc.), presenta un bel ritratto fratelli Coen). Hollywood gestisce la sua rinnova- spettatore, catapultandolo su un conseguente scivolamento nel ci- del regista francese a opera di Aldo Se, infatti, quella del gruppo di ta superiorità sui mercati mondiali. pericoloso ma affascinante crinale nema commerciale, "di cassetta". Tassone che ripercorre velocemen- registi sopra citato era stata una ve- Tra gli altri, di questa mappa ster- di ambiguità morale, in cui ci si Tali incomprensioni, tanto più te la sua fEmografia isolandone i ra e propria rivoluzione linguistica minata Emanuela Martini ci aiuta a può permettere di osciUare tra aspre in quanto rivolte a un autore momenti più felici, compiacendosi rispetto alla linearità del cinema ricostruire i percorsi del romance, l'ebbrezza all'idea di un'azione re- su cui si era investita molta attesa del ritorno aEa ribalta del grande classico (marcata manipolazione e Crespi a rintracciare ciò che resta proba che rimane impunita e E da parte della critica francese - " joueur" che mai si prende sul serio, frammentazione dei tempi e dei dell'immaginario western, Canova perturbamento di fronte all'evi- aveva anticipato almeno di un an- ama scherzare, è caustico e corrosi- ritmi narrativi, impiego abbondan- a catalogare le rappresentazioni dente indebolimento del proprio no la Nouvelle Vague con Le beau vo e nel contempo sa, come pochi, te di ralenti, accelerati, stop-frame, del corpo, De Bernardinis a osser- senso etico e morale - ma in fondo Serge (1958) e si era confermato "radiografare le anime", riprenden- macchina a mano, ecc.), pur se fil- vare la definitiva interiorizzazione ci si può creare un alibi pensando auteur a tutti gli effetti anche con la do una beEa definizione di IsabeBe trata attraverso il lavoro fonda- del concetto di frontiera, Cremoni- che si trattava pur sempre di fin- seconda opera, I cugini -, traggono Huppert, la protagonista predEetta mentale svolto in questo senso ne- ni a definire le nuove etiche figlie zione! Di questa ambiguità, fonda- origine, secondo Vigano, in buona da Chabrol neE'ultima parte deEa gli anni sessanta da autori come del capitale. ta sul senso del grottesco e del tra- parte dalla complessa e articolata sua carriera - e pensiamo a Violette Leone e Peckinpah, quella di oggi Perché, suEa base di quella che è gico, si nutre ampiamente E cine- concezione che E regista ha sem- Nozière, Un affare di donne, Mada- si presenta piuttosto come un'epo- una ormai cronica mancanza di ma di Chabrol, che, da lucido en- pre avuto del cinema: "Lontano me Bovary, Il buio nella mente, sàio ca di oculato e prudente riformi- centro, non resta da fare altro che tomologo, entra neEe pieghe daEa vocazione iconoclasta di al recente Rien ne va plus, vincitore smo, di messa a punto di alcune intraprendere tutte le direzioni deU'animo umano per stanarne la Jean-Luc Godard, assolutamente del festival di San Sebastiàn. istanze provenienti da una serie di possibili.

Ali intento di Biblioteca di Storia una serie con diaria biografìe, carteggi, memorie sulle principalifìgure delVazionismo.

Come mai il dibattito storiografico Paolo Vittorelli Willy Jervis - Lucilla Jervis Rochat sull'azionismo è sempre L'ETÀ DELLA SPERANZA Giorgio Agosti vivacissimo? È vero, la sua Testimonianze e ricordi UN FILO TENACE parabola politica è da tempo del Partito d'Azione Lettere e memorie 1944-1969 esaurita. Ma gli azionisti sono Un viaggio all'interno del PdA Il carteggio della prigionia tra rimasti, come singoli individui e nella fase più saliente e critica della Willy Jervis, partigiano GÌ come memoria storica collettiva, sua vita, dalla fine del 1943 al arrestato e fucilato nel 1944, rappresentando una presenza 1947. La passione politica, e la moglie Lucilla. talvolta difficile a definirsi. la battaglia per la conquista Il carteggio di Lucilla e Di qui l'esigenza di moltiplicarne della repubblica, il ritratto Giorgio Agosti, allora i ritratti, approfondendone di personaggi fondamentali magistrato e commissario percorsi soggettivi e inclinazioni nella rinascita del paese - regionale delle formazioni personali, inseguendo nelle loro da Ferruccio Parri a Emilio GÌ. Una storia che lascia biografie, nelle loro lettere, nei Lussu, da Ugo La Malfa a affiorare una profonda fede loro diari, la soluzione di un Riccardo Lombardi e Tristano religiosa, un eroismo fatto di Codignola —, le ansie, le sconfitte, affascinante nodo della storia e gesti sommessi e slanci contenuti, La Nuova Italia Editrice l'amarezza della scissione, nella della storiografia contemporanea. un amore e un'amicizia tanto casella postale 183,50100 Firenze memoria di uno dei protagonisti. profondi quanto discreti. IDEI LIBRI DELMESE_| C APRILE 1998 N.4, PAG. 46

Kathryn Bigelow. Lo sguardo dentro Ancora su a cura di Massimo Causo pp. 160, Lit 20.000 "La vita è bella" Sorbini, Roma 1997 MAURIZIO ASSALTO Talento tra i più significativi nel panorama del cinema americano Tacciato di superficialità emol- mente, nella realtà narrativa (nes- contemporaneo, Kathryn Bigelow liente e di semplificazionismo sme- suna inverosimile suggestione eroi- meritava davvero uno studio at- morante, naturalmente di buoni- ca), ma nella coscienza dello spet- tento alla sua non sterminata ma smo, perfino di negazionismo, bol- tatore, con la forza irresistibile di densa e particolare filmografia, lato come oggetto di un entusia- una dimostrazione logica. composta da The Loveless smo pregiudiziale e cortigiano, C'è una scena che non dovrebbe (1983), vicenda stilizzata di moto- come sintomo e catalizzatore di un lasciare dubbi. E quando Giosuè, ciclisti-zombi; Il buio si avvicina nuovo patriottismo di marca ulivi- il bambino, sembra aver capito: (Near Dark, 1987), western di sta, La vita è bella di Benigni-Cera- "Ci fanno i bottoni, il sapone (...) vampiri; Blue Steel ( 1990), thriller mi non è solo una trappola per cri- Ci bruciano tutti nel forno". La in cui un'agente poliziotto è perse- tici a corto di idee, e forse per que- reazione di Benigni, il padre, è un guitata da uno psicotico; Point sto inclini a buttare tutto in politi- puro lampo di genialità comica. Break (1991), poliziesco urbano ca, è una cartina di tornasole della Una risata. "Giosuè! Ci sei cascato portato sulle spiagge a seguire le disposizione a capire che cosa è il un'altra volta. Con noi... con le peripezie di una banda di rapina- comico nella sua essenza, quali so- persone... ci fanno i bottoni sì... tori-surfisti, per arrivare infine no le sue possibilità, la sua deva- Eh, domattina mi lavo le mani con all'ultima fatica, il fantascientifico stante carica liberatrice. E in rap- Bartolomeo, mi abbottono la giac- e visionario Strange Days (1995). porto a queste prerogative il film ca con Lrancesco e mi pettino con Pittrice, video-artista e redattore va giudicato. Claudio... Ma dico... Giosuè, lascia capo della rivista di semiotica "Se- Si è detto che la vicenda pecca di perdere va'...". Si potrebbe espri- miotext", prima di diventare regi- verosimiglianza, che la realtà del mere con più candida violenza la sta, Bigelow compie un lavoro Lager risulta edulcorata, la Trage- follia, l'inaccettabilità, e in questo consapevole e capillare sui generi dia occultata. Ma la verosimiglian- senso l'irrealtà di quel che pure è cinematografici, dall'horror al za è un buon criterio per valutare accaduto? western, dal poliziesco alla fanta- un'operazione comica? "E così ne Ridere ci salva, vedere l'altro la- scienza, giocando di sottrazioni e è uscito fuori un film fantastico, to delle cose, il lato surreale e di- capovolgimenti, minando struttu- quasi di fantascienza, una favola in vertente, ci aiuta a non essere spez- re, scardinando capisaldi, primo cui non c'è niente di reale, di neo- zati", scrive Benigni. Opponendo fra tutti la rigida divisione fra bene realista, di realismo": è lo stesso la vita alla non vita, ribaltando l'in- e male, assecondando in tal sen- Benigni ad avvertirci, nell'introdu- sensatezza non umana dei campi, so una sottile fascinazione e pre- zione alla sceneggiatura del film La vita è bella ottiene qualche cosa dilezione per il male e il lato oscu- (Einaudi, 1997). E infatti in nessun di più: al valore etico e civile si ag- ro dell'animo umano. I suoi pro- truppe naziste. Goebbels, com- loro, ma in realtà tutti caratterizzati momento La vita è bella attenua il giunge un'efficacia pedagogica che dotti, action movies per antono- prendendo che la propaganda è da temi, modalità espressive o sen- suo carattere favoloso. Anche i cri- forse neppure un capolavoro reali- masia, si nutrono in realtà di un tanto più efficace quanto più è sibilità Beat: dalla ribellione al cine- tici più severi in genere salvano la stico come Schindler's List può cinema d'azione molto personale subdola, sostenne la produzione ma classico di Ombre alla battaglia prima parte del film: nessuno fin pretendere. La rappresentazione e poco etichettabile da un punto di genere: opere divertenti, avvin- civile di Stonewall, passando per il qui si cura della verosimiglianza. del male è sempre suscettibile di di vista teorico e critico, grazie a centi, piacevoli, in grado d'entu- viaggio, la musica e la protesta di Ma, ecco la questione cruciale, è esercitare una fascinazione perver- un uso particolare dello sguardo e siasmare e di richiamare le masse, Easy Rider, e la droga di Drugstore lecito rappresentare al di fuori del- sa; il (tragicamente, mostruosa- dei corpi. Una cineasta da seguire ma tutte impostate rigorosamente Cowboy e di II pasto nudo. Comple- la verosimiglianza - di più: al di mente) ridicolo si pone al di là del- con grande cura, in attesa di in chiave nazista. ta il saggio una sezione dedicata al fuori della verità, l'unica possibile, le tentazioni. Company of Angels, nuova versio- MASSIMO QUAGLIA Free Cinema. quella dei testimoni e dei docu- Ma, appunto, per ottenere que- ne della Giovanna d'Arco, prodot- MARGHERITA PRINCIPE menti - la tragedia del Lager? Qui sto effetto bisogna evitare scrupo- ta da Lue Besson e interpretata da si tocca un nervo scoperto, una losamente ogni rapporto con la Sean Connery, Willem Dafoe, Sulla strada dei Beat sensibilità ancora dolente. E qui realtà rappresentata, perché qual- Gary Oldman e Catherine McCor- a cura di Simone Simonazzi Eurowestern La vita è bella si gioca tutto: nel siasi contatto comporterebbe un mack. pp. 128, Lit 19.000 n. mon. di "Bianco & Nero" contesto fondamentalmente (favo- cedimento nella radicalità del ri- SARA CORTELLAZZO I Sorbini, Roma 1997 n. 3 losamente) ordinario della prima baltamento comico, sarebbe un IIl Castoro, Milano 1997 parte, il film procede senza scosso- modo di venire a patti con l'aber- L'influsso della Beat Generation ni, con spunti più o meno originali; razione. Nell'inferno del Lager Il cinema delle dittature si estende ben oltre gli anni cin- Storie e geografie, miti e realtà è nelle scene finali, nella straordi- Benigni non soffre. Neppure il a cura di Susanna Stanzani quanta e sessanta, e del resto le del western europeo, dalle origini narietà non umana del Lager, che gioco che inventa per nascondere pp. 59, s.i.p. sue radici affondano negli anni all'esplosione degli anni sessanta: il congegno narrativo condensa il la verità al figlio, si direbbe, gli Cineteca del Comune quaranta: da cinquant'anni, dun- è il tema di questo numero speciale proprio senso pieno, impegnando procura pena, puro folletto privo di Bologna, Bologna 1997 que, sensibilità e suggestioni Beat della nuova edizione della presti- l'operazione comica al limite delle di psicologia che si esaurisce attraversano la nostra cultura, in- giosa rivista del Centro sperimenta- sue possibilità. Che un comico fre- nell'esteriorità e nell'esteriorità Una rassegna di film, svoltasi tra trecciandosi inevitabilmente, anche le di cinematografia. All'esame la quenti la morte non può sorpren- deflagra. Sarà pure un limite delle il febbraio e l'aprile 1997 a cura del se in modo sfuggente e tangenzia- produzione di genere di paesi co- dere: basti pensare a Totò, al quale sue qualità interpretative: quel Dipartimento di sociologia del- le, con il cinema. È questo il pre- me la Francia, la Germania, la Gran Benigni apertamente si richiama. che ne risulta è un felice strania- l'Università di Bologna e della Ci- supposto alla base del volume a Bretagna, la Finlandia, le variazioni Ma in questo caso abbiamo a che mento che prepara e potenzia la neteca del Comune di Bologna, è cura del Cineclub Black Maria di dell'Est europeo, la Spagna e, natu- fare con qualche cosa più terribile negazione comica. Con il contesto all'origine di questo volume. L'o- Parma, che si propone di suggerire ralmente, l'Italia (come sottolinea della morte, più annichilente, più concentrazionario, con gli aguzzi- biettivo è quello di esaminare le percorsi di lettura in senso Beat di Stefano Della Casa nel saggio intro- definitiva. Si può ridere del Male ni, quasi non esiste interazione: pellicole di propaganda totalitaria alcuni testi cinematografici ameri- duttivo, Teurowestern è un feno- assoluto? indicativa, per chi vuole capire, la come riflesso dell'ideologia delle cani, inglesi, canadesi e italiani de- meno tipicamente italiano e spa- "Benigni in un campo di con- gag strepitosa in cui il protagoni- dittature, tenendo presente che il gli ultimi decenni. Arricchita da in- gnolo, con addentellati in molti altri centramento non è un po' come sta si offre come interprete, non cinema, fra tutte le arti, è stata terventi sul Beat come fenomeno paesi europei"), da parte di una se- Totò all'inferno?", si chiede l'atto- capendo una parola di tedesco, e quella che per la sua capacità di letterario, sociale e culturale e sui rie di esperti di varia provenienza, re. Nei vari inferni, reali o metafo- "traduce" in altrettante regole del coinvolgimento ha più contribuito suoi protagonisti, la prima parte del dai nostri Codelli e Della Casa, Mar- rici, creati per lui dal cinema, Totò suo gioco le disposizioni dettate ai processi di fascinazione delle libro individua nella storia del cine- tinelli e Salizzato, ai francesi Le Roy funziona come una bomba eversi- con metallica macchinalità dal ca- masse. Gli scritti presenti nell'opu- ma la presenza di caratteri che se- e Chirat, all'inglese McKernan, allo va metodicamente impegnata a porale delle SS. scoletto, pur non tralasciando la gnarono la generazione di Ke- spagnolo Aguilar. Il risultato è quel- scomporre, scardinare, ribaltare, a L'inverosimiglianza come pre- politica cinematografica del comu- rouac, Cassady, Corso e Ginsberg, lo di una vasta di percorsi, dissolvere l'ordine stabilito per ria- condizione della verità: la "vita nismo e del fascismo, si concen- come la mancanza della figura di ri- ciascuno dei quali arricchito di indi- prire la strada al possibile. Anche il bella" è tutta lì, in quella finzione trano in modo particolare sull'ap- ferimento paterna e il rifiuto di cre- cazioni filmografiche e di spunti Lager ha un suo ordine infernale, che caparbiamente ribadisce i parato rappresentativo messo in scere per paura di assomigliare ai storico-sociologici, con un'attenzio- fondato sullo stravolgimento di suoi diritti, che è più umanamente piedi dal nazismo. Tra coloro che mostri generati dalla società dei ne obbligata nei confronti di quei ogni normale rapporto umano, fondata, quindi più reale, della meglio seppero cogliere e svilup- consumi; analizza i rapporti che il luoghi (dalla Camargue alla Tun- delle stesse categorie spaziotem- realtà irreale, infondata e infonda- pare le intuizioni di Hitler in materia cinema d'avanguardia, indipen- dra, dai Carpazi alle lande di Alme- porali e del senso delle cose (L'or- bile, costruita dal delirio nazista. di comunicazione di massa e pro- dente e underground ebbero con i ria) che fecero da scenario alle cen- dine del terrore è il titolo di uno E non è toccata, questa verità, dal paganda politica vi fu di sicuro Jo- temi e le modalità espressive Beat; tinaia di trasposizioni in terra eu- studio di Wolfgang Sofsky, tradot- finale agrodolce, il bambino in seph Goebbels, che credeva nel suggerisce, Infine, affinità tra il ci- ropea della più corposa delle mi- to nel 1995 da Laterza, che scanda- salvo, il padre inghiottito dal bu- potere del cinema di influenzare, nema di Antonioni e l'amore per i tologie americane. Un'occasione glia a fondo il fenomeno). In que- co nero. Perché - come ha inse- se non le azioni, almeno i pensieri grandi spazi di Kerouac o l'ango- preziosa per organizzare dati, ma sto ordinato inferno terreno Beni- gnato Epicuro, un grande umori- e le credenze di un popolo, e di- scia metropolitana di Ginsberg. anche un necessario punto di inizio gni interviene come una potenza sta - quando ci siamo noi non c'è chiarò che il cinema tedesco ave- Nella seconda parte viene proposta per una serie di stimolanti ap- disordinante atta a metterlo defini- la morte, quando c'è la morte noi va la missione di conquistare il una lettura più dettagliata di alcuni profondimenti. tivamente in crisi: non, natural- non ci siamo. mondo come avanguardia delle film, in apparenza molto distanti fra UMBERTO MOSCA tyy\cr^cLcr Processo infinito. I documenti sull'affaire Dreyfus MARIELLA DI MAIO

Niente meglio dell'immensa gi- plessa (e Zola la semplifica con violento dibattito che, neEe setti- lizzare l'opinione pubblica. anni erano morti anche altri prota- gantografia del facsimile del ]'Ac- grande efficacia retorica), ma ab- mane che seguono la pubblicazio- Ma se la logica che porterà alla gonisti deE 'affaire: Scheurer-Kest- cuse di Zola sulla facciata dell'As- biamo a nostra disposizione una ne deE'articolo di Zola, contrap- riabilitazione di Dreyfus è ormai ner, Lazare. semblée Nationale esprime il ca- bibliografia ormai imponente di pone dreyfusards e antidreyfusards, un processo irreversibEe, tale pro- Sembra che Alfred Dreyfus fos- rattere ufficiale e anche "spetta- testimonianze e di studi che hanno come Maurice Barrès per cui l'au- cesso sarà ancora molto lungo: du- se contrario alla pubblicazione colare" che le commemorazioni contribuito a far chiarezza su tore è un "déraciné" a causa delle rerà otto anni. Di questo epEogo dei cinque, fitti quaderni sui quali del centenario della pubblicazio- aspetti anche reconditi della vi- sue origini italiane, e come i colla- interminabile parlano i Carnets di aveva annotato angosce, emozio- ne della celebre lettera-pamphlet cenda. Tra i più recenti: lo studio boratori del giornale cattolico "La Alfred Dreyfus, dal processo di ni, speranze, delusioni. Ma questa nell'"Aurore" del 13 gennaio monumentale di Jean-Denis Bre- Croix" che lo considerano al soldo Rennes quando viene nuovamente testimonianza umana, discreta e 1898 hanno avuto a Parigi. Fitta din, L'Affaire (Fayard-Julliard, degli ebrei, interessati alla politica condannato il 9 settembre 1899, toccante, è indubbiamente un di appuntamenti di ogni genere, 1993), il lavoro collettivo diretto anticlericale della Terza Repubbli- alla grazia concessa dal presidente evento editoriale di questo cente- D'Agenda Dreyfus" (come la de- da Michel Drouin (Flammarion, ca. E va segnalato infine 13 janvier Loubet (dieci giorni dopo), fino al- nario. Come lo è anche un'altra finiva "Le Monde") ha conferma- 1994), il bel libro di Antoine Com- la sentenza definitiva della Cassa- testimonianza cruciale di genere to ancora una volta quella straor- pagnon sul V antidreyfusisme di zione del 12 luglio 1906, che lo diverso, quella rappresentata dal dinaria capacità celebrativa (e au- Ferdinand Brunetière, catto- reintegra nell'esercito. Docu- diario di un giovane diplomatico tocelebrativa) con cui la Francia, lico esemplare e critico mento per la maggior par- italiano, Raniero Paulucci di Cai- forse più di ogni altro paese, rivi- eminente (Seuil, 1997; te inedito (solo alcuni boli (1861-1931), di cui è uscita, ve e fa rivivere i momenti più im- cfr. "L'Indice", estratti erano noti), contemporaneamente all'edizio- portanti della sua storia politica, 1997, n. 8). Stupi- questo diario ne italiana, la traduzione francese sociale, culturale. Ma il contesto sce, quindi, l'in- "deH'attesa" vie- del journal de l'année 1898. Il del processo "infinito" a Maurice terpretazione ne pubblicato ruolo importante di Paulucci era Papon, il ricordo intermittente e deformante da Calmann- già noto agli storici (soprattutto irrisolto della macchia incancella- (ma forse si Lévy, a cura italiani) dell' affaire. Ma la pubbli- bile di Vichy e delle complicità tratta sol- di Philippe cazione di questo diario ci forni- politiche e amministrative col ge- tanto di Oriol e sce un documento di grande im- nocidio nazista, hanno reso meno leggerez- con una portanza per la comprensione dei formali e rituali le rievocazioni za) di al- prefazio- fatti e dei retroscena dell'anno culminate nella cerimonia al cuni in- ne . di "fatale". Panthéon con l'allocuzione del terventi Jean-De- Aristocratico lodevolmente de- primo presidente della Corte di sulla nis Bre- dito a ideali umanitari, l'autore, Cassazione. stampa din. Ci che, sulla base d'informazioni di "Omaggio al Capitano Dreyfus italiana, in racconta prima mano, provenienti da am- e a Emile Zola" era il bel titolo del- occasione l'ultima fa- bienti mEitari e dal controspionag- la mostra e del convegno alla Bi- di questo se dell'af- gio francese, è sicuro dell'innocen- bliothèque Nationale, che presen- centenario, faire, quan- za di Dreyfus e deEa colpevolezza tava insieme il manoscritto zoliano volti a stabEi- do, dopo il ri- di Esterhazy, combatte la sua bat- e quello del diario dell'innocente re presunte torno di Zola taglia di diplomatico e di uomo so- esiliato nell'Isola del Diavolo, sin- analogie con al- in Francia, si at- lo per far trionfare la verità. Una tetizzando quindi i punti "forti" tri casi giudiziari, tende appunto la battaglia, perduta, evidentemente, dell 'affaire: il falso giudiziario co- in diversi contesti. revisione del primo nella quale la buona fede e anche struito dai servizi segreti e dai tri- AEa specificità asso processo. Liberato dal una certa (salutare) ingenuità si bunali militari, la connivenza delle luta (per le sue origini e per potere politico, ma non ri- scontrano contro E muro del sEen- più alte cariche dello Stato, E co- le sue conseguenze poHtiche) conosciuto innocente, Alfred zio e dell'omertà. Presentata con raggio di un inteUettuale (il termi- deE 'affaire Dreyfus corrisponde Dreyfus accetta, spinto dal fratel- rara perizia da Giovanni Tassani, ne, come si sa, nasce in quegli an- non a caso E carattere eccezionale lo, quella decisone farisaica con un questa testimonianza "dall'inter- ni), che accusa clamorosamente deEa testimonianza di Zola, una 1898, J'Accuse... di Alain Pagès, ot- atto degno di umana comprensio- no" non rappresenta, come è noto, neEa sua "Lettera al Presidente macchina di guerra individuale, ma timo specialista dell'opera zoliana, ne che divide però, drammatica- che una parte delle "agende" e del- della Repubblica", uno per uno, che prelude a tanti altri "J'accuse" che per la collana di Perrin, "Une mente, il campo dei dreyfusards le carte conservate negli archivi di tutti i responsabili di queE'intrigo del nostro "secolo degli inteEettua- journée dans l'histoire", ricostrui- (come l'intransigente Labori che Forlì. La consideriamo il miglior tenebroso, un feuilleton in fondo, li". Del resto, ancor prima d'impe- sce, dopo un secolo esatto, quella era stato uno degli avvocati difen- contributo che l'Italia potesse dare romanzesco e improbabEe, un de- gnarsi a fianco dei sostenitori "foBe" giornata. E un calendario sori di Zola). Segue un periodo dif- a questo anniversario, proprio per- lirio di prove mai esibite, di artifi- deB'innocenza di Dreyfus, lo scrit- dettagliato di quanto avvenne nel ficile nel quale Dreyfus e gli amici ché non fornisce rivelazioni clamo- ciose perizie caUigrafiche, d'inter- tore aveva denunciato l'atmosfera giro di ventiquattr'ore: manovre e più cari e più fedeli continuano a rose dal punto di vista storico e rogatori melodrammatici, di grot- "avvelenata" che ormai si respirava, segreti deEe redazioni dei giornali, lottare perché la verità venga alla giudiziario, rivelazioni di cui non teschi messaggi spionistici tra E con un articolo sul "Figaro" nel spettacoli, eventi mondani, perso- luce, in uri clima profondamente c'è più bisogno. Ma in quanto do- Ministero della Guerra e l'amba- maggio 1896, dal titolo più che naggi pittoreschi, con al centro, diverso, segnato daE'affermazione cumento "personale", registrazio- sciata tedesca (il "bordereau", E esphcito, Pour les Juifs. ovviamente, un ritratto finissimo delle sinistre nelle elezioni del ne di un dramma soprattutto sog- "petit bleu"). Sullo sfondo: un col- In tal senso, mi pare che le re- di Zola. 1902. Sempre nel 1902 muore in gettivo, questa voce che viene dal pevole (assolto) - E colonnello centissime scelte editoriali in Fran- Trascinato nella mischia dai par- circostanze rimaste misteriose Zo- passato viene miracolosamente a Esterhazy - e un onesto ufficiale, cia siano particolarmente riuscite e tigiani della revisione del processo la, che aveva ricevuto - costante- colmare una lacuna deEa storia uf- condannato alla degradazione mi- intelligenti. Da un lato, alcune rie- del 1894 (Bernard Lazare, E sena- mente minacce di morte. In quegli ficiale. litare e al carcere a vita, condanna- dizioni e alcune rievocazioni stori- tore Scheurer-Kestner, Joseph to perché ebreo. che dettagliate. Dall'altro, la pub- Reinach, E fratello del condanna- E infatti la violenta campagna di blicazione di opere documentarie to, Mathieu Dreyfus), questi è di grande interesse, che gettano spinto alla pubblicazione del ]'Ac- antisemitismo, che è poi l'eredità Riferimenti bibliografici ideologica nazionale che viene tra- una luce nuova sul contesto e sullo cuse daE'assoluzione di Esterhazy, smessa al "pétainisme", come ha svolgimento degli eventi proces- l'I 1 gennaio. Diventa così anche la Émile Zola, Lettre à la jeunesse. ments annexes, Stock, 1997, scritto Henri Mitterand, che è la suali. prima vittima deEa fase più politi- Lettre à la France, Stock, Paris pp. 1024, FF 190. vera origine del caso Dreyfus. Tale NeEa prima serie si annovera la ca dell 'affaire. Accusato di diffa- 1997,pp.80,FF50. Alfred Dreyfus, Carnets (1899- campagna, scatenata in Francia in ristampa di due interventi di Zola mazione, viene immediatamente "l'Accuse!..."Emile Zola et L'Af- 1906), a cura di PhEippe Oriol, particolare dai primi anni ottanta di poco precedenti al J'Accuse: Let- processato dal 7 al 23 febbraio. Ed faire Dreyfus, a cura di Philippe prefaz. di Jean-Denis Bredin, Cal- del secolo scorso (e basta pensare tre à la jeunesse e Lettre à la France, è il resoconto stenografico di que- Oriol, Coli. Librio, Paris 1997, pp. mann-Lévy, Paris 1997, pp. 480, alla France juive di Drumont) in rispettivamente del 14 dicembre sto processo (un migliaio di pagi- 160, FF 10. FF 150. ambienti di estrema destra e ultra- 1897 e del 7 gennaio 1898, la pri- ne), mai ripubblicato dal 1898, che Alain Pagès, 13 janvier 1898. Raniero Paulucci di Calboli, Pa- cattolici (ma prima dell'affaire era ma, bellissima, diretta ai giovani esce per le edizioni Stock, costi- ]'Accuse!..., Perrin, Paris 1997, pp. rigi 1898: con Zola per Dreyfus. ben vivo un analogo atteggiamen- perché si difendano dal "veleno tuendo un documento storico es- 300, FF 119. Diario di un diplomatico, a cura di to di marca populista e di "sini- imbecille" deB'antisemitismo e senziale. Come è noto, Zola fu Le procès Zola devant la Cour Giovanni Tassani, Clueb, Bologna stra") costituisce l'assoluta speci- daEe tentazioni nazionalistiche e condannato a un anno di prigione d'Assises de la Seine et la Cour de 1997, pp. 276, Lit 29.000 (Journal ficità di quello che non fu soltanto antiparlamentari che venivano e a una multa di trecentomEa fran- Cassation (7-22 février, 31 mars-2 de l'année 1898, trad. dall'italiano un errore giudiziario, causato dal- espresse daEa destra di Drumont. chi, condanna poi confermata dal- avril 1898), compte-rendu sténo- di O. Gelosi, Stock, Paris 1997, la ricerca di un capro espiatorio e Poi la pubblicazione di un'utEe la corte di VersaiHes. Intanto lo graphique "in-extenso" et docu- pp. 336). dall'arroccamento corporativo scelta antologica di Philippe Oriol, scrittore si era rifugiato in Inghil- delle gerarchie militari. La que- dove, accanto a diversi testi zolia- terra, e intanto anche la sua con- stione è certo estremamente com- ni, sono raccolte testimonianze del danna aveva contribuito a sensibi- |DEI LIBRI DEL MESE|

APRILE 1998 N. 4, PAG. 48 yrx^ct Cr Bernard Simeone Lecteur de frontière. Il racconto della disabilità Chroniques italiennes ROSAMARIA LORETELLI 1988-1997 pp. 202, FF 100 Paroles d'aube, LENNARD D. DAVIS, Enforcing Normalcy, Verso, London-New York 1995 Vénissieux 1998 The Disability Studies Reader, a cura di Lennard D. Davis, Sull'arco di un decennio, Ber- Routledge, London-New York 1997 nard Simeone ha recensito per I let- tori della "Quinzaine littéraire" qua- si tutte le più importanti traduzioni Enforcing Normalcy. Disability, migliori intenzioni! Per questo contrappone il nevrotico agli uo- te da lui stesso). Nelle arti figurati- francesi di testi letterari italiani: dal- Deafness, and the Body - uscito ne- l'autore di Enforcing Normalcy si mini "normali" (e quante volte ri- ve cambia il modo di trattare il cor- le prediche di Savonarola ai rac- gli Stati Uniti alla fine del 1995 - è propone di "defamiliarizzare" il pete questa parola nei suoi libri! ). po frammentato; i romanzi, da conti di Antonio Delfini, da Guic- un libro appassionato, militante, discorso sulla disabilità, di provare Idee sorelle, quelle di normalità Dickens a Hugo, a Conrad, a Zola, ciardini a Lalla Romano, da, Carlo imperfetto, splendido: di quelli che che non è trasparente, che non e di disabilità, che tracciano tra gli rivelano, all'opera, la politica della Dossi a Cristina Campo, da Leo- penetrano nel lettore a fri di lama e aderisce alle cose e non è l'unico uomini confini determinati da una disabilità. pardi al Pasolini di Petrolio, dal 10 trasformano. Tratta di un tema a possibile. Non è, insomma, la politica che pensa il corpo come Madame Bovary presenta il pri- Tasso ad Amelia Rosselli, da Gad- tutt'oggi nuovissimo, cioè del di- "realtà" quella che racconta, ma i mezzo di produzione. Concrezioni mo tentativo di "mettere a norma" da ad , da Fede- scorso sulla disabilità: vale a dire di nostri sentimenti nei confronti di ideologiche che hanno però una un corpo umano. Il marito della rigo Tozzi ad Angelo Maria Ripelli- quell'insieme di conoscenze e di po- questa; e tali sentimenti ebbero potente ricaduta sulla vita tutta protagonista opera uno stalliere af- no. Riuniti ora in volume, i suoi in- sture culturali che intrappolano la fetto da piede equino, e per con- terventi si rivelano accomunati da persona che abbia una limitazione vincerlo a sottoporsi all'operazio- una tensione stilistica e da una fisica nella definizione di disabile. ne gli dice che così potrà eseguire densità concettuale inconsuete nel Un discorso costruito su un fatto meglio il suo lavoro (il che si rive- panorama giornalistico; su ogni au- oggettivo, ma che di questo fatto ap- lerà non vero) e che potrà anche tore preso in esame forniscono non profitta per cancellare la specificità essere chiamato a combattere sot- una sintesi di informazioni, ma un degli individui, accomunandoli in to lo stendardo nazionale. Il corpo essenziale profilo critico in cui si è uno stereotipo. del giovane stalliere, insomma, do- sedimentata una lettura penetran- Libro militante è dunque questo, vrà essere reso "normale", trasfor- te, sensibilissima, fortemente per- si diceva, ma non di quelli che ormai mato per servire ad altro che al sonale. Personale, ma per nulla au- già occupano una parte di scaffale proprio benessere. Questo è ciò toreferenziale o isolata: in un dialo- nelle librerie britanniche e statuni- che spinge ad adattare, a modifica- go ininterrotto, alla voce di Simeo- tensi sotto la dicitura di "disability re, a manipolare dal Settecento in ne si alternano quelle di scrittori studies". Non un libro, come quelli, poi il corpo umano - ogni tipo di amati che si pronunciano su altri di intervento politico immediato, o corpo umano -, come ha dimostra- scrittori (Pasolini su Fortini e su studio sociologico, o memorie, ben- to Michel Foucault, la presenza Gadda, Saba su Leopardi, Fortini sì un saggio di storia della mentalità, culturale più forte, seppur discre- su Saba...), ricostruendo nel lampo del nostro sentire rispetto a una mi- ta, nello scritto di Lennard Davis. di una citazione ben scelta un pre- noranza consistente. Corpi adattati per fare gli operai, zioso contesto intellettuale. Di Lennard Davis non si perita a fa- gli studenti, i soldati: adatti a di- estremo interesse per il lettore ita- re da specchio brutale e impietoso. morare in carcere o in ospedale. liano è poi seguire in queste pagi- "E ritenuto disabile - dice - chi Un libro splendido, dunque, ne la fortuna (o sfortuna) francese abbia una limitazione visibile del Enforcing Normalcy, che apre un al- del nostro patrimonio letterario: corpo, della mente o della perce- tro focolaio in quella che è stata de- dalle vicissitudini che vedono Leo- zione sensoriale. Il 'normale' ne finita l'insurrezione dei saperi as- pardi escluso dalla "Plèiade" alla prova pena e prova imbarazzo a re- soggettati, e produce mezzi di con- tardiva scoperta di Federigo Tozzi, lazionarvisi. Pensa che il governo o trasto per render visibili oggetti an- fino alla sorprendente presenza, le istituzioni di carità dovrebbero cora a noi per lo più trasparenti, nel catalogo di un piccolo editore fornire servizi speciali, e ringrazia mostrando quanto siano profonda- degli anni novanta, dello splendido la sorte per averlo/a risparmiato/a mente legati al corpo normalizzato i Poveri e semplici di Anna Maria Or- (con atteggiamento del tipo: mi la- nostri assunti rispetto al linguaggio, tese, a lungo dimenticato dall'edi- mentavo perché non avevo scarpe alla letteratura, all'arte, alla cultura, toria di casa nostra. finché non ho incontrato uno sen- alla vita stessa. Un libro, si diceva MARIOLINA BERTINI za piedi...)". all'inizio, anche imperfetto, come Vero, e gli esempi non mancano. origine in un momento determina- della persona disabile. L'individuo sempre lo è il nuovo, che sparpaglia 11 20 dicembre 1997, il giornale in- to della nostra storia. è così trasformato in stereotipo, se- le prove come carte su un tavolo da Honoré de Balzac glese "The Guardian" pubblica il Sia chiaro: nessuno nega che esi- condo le medesime procedure contare prima del gioco: tante, per- Les fantaisies de la Gina diario di una giovane donna che ha stano delle limitazioni fisiche og- all'opera per la classe sociale, la tinenti, e disordinate. pp. 72, FF 65 riacquistato l'udito dopo trent'an- gettive; ciò che non è oggettivo è il razza e il sesso. Tuttavia, mentre di Due anni dopo, è ancora Len- ISéquences , Rezé 1997 ni di sordità. Dice: "Mi si chiede discorso fatto attorno a esse, il rac- questi si sono fatti carico i partiti e nard Davis a curare la prima anto- spesso che cosa si prova a essere conto che le rende pensabili ed è i movimenti progressisti, lo stesso logia di "disability studies", The La casa editrice Séquences man- sordi. Come posso spiegarlo? I preliminare a qualsivoglia azione. non è avvenuto per la disabilità. Disability Studies Reader, che for- da in libreria, in un volumetto estre- sordi sono come chi ha l'udito: al- Di questo racconto, che non parla Natura, cioè limitazione fisica ef- nisce un panorama dei "cultural mamente elegante, una novella po- cuni stupidi altri intelligenti, alcu- dell'esperienza vissuta della limita- fettiva, e concrezioni culturali, ov- studies" sull'argomento. Ne emer- co conosciuta di Balzac, Les fantai- ni battaglieri altri riservati, di tem- zione, ma del corpo in termini del- vero la disabilità in quanto costrut- ge una situazione ancora embrio- sies de la Gina (I capricci della Gi- peramento riflessivo oppure co- • la sua utilità, cioè del suo rapporto to ideologico, prodotto di un pen- nale, seppur ricca di prospettive. na). Protagonista è una bella municativo, di preferenze artisti- con il lavoro che è in grado di svol- siero che pensa all'utile, aderisco- Esiste negli Stati Uniti una rivista, nobildonna genovese sposata a Mi- che, scientifiche, musicali, ce ne gere, Lennard Davis ricostruisce la no l'un l'altra nella mentalità "Disability Studies Quarterly" che lano; per qualche misterioso motivo sono insomma di tutti i tipi. Che storia a partire dal Settecento, ancora tanto strettamente da esse- fonde intervento politico e ricerca tiene sulla corda, senza concedersi, cosa autorizza gli udenti a metterci quando inizia la pratica di osserva- re quasi sempre ritenute insepara- accademica, in cui le conoscenze un giovane ammiratore di cui è inna- in un sol mucchio? Non siamo co- re il corpo per plasmarlo appunto bili, anche da chi analoghe commi- possedute dalle comunità dei disa- morata, e a un certo punto, con un sì: tra noi ci sono le stesse diversità in funzione delle sue capacità lavo- stioni in altri casi le sa riconoscere. bili e dei "normali" si incontrano e futile pretesto, lo costringe a un lun- che tra voi". E in Italia l'atteggia- rative. Lu allora che la limitazione E a partire dal Settecento, si di- dialogano. go viaggio lontano da lei. Soltanto la mento non è diverso, dice Amalia fisica divenne disabilità. Lu allora ceva, che la politica della disabilità The Disability Studies Reader conclusione della novella svela Rossignoli, presidente dell'Asso- anche che ebbe origine la categoria comincia a predare sulle limitazio- consta di sette sezioni, di cui le pri- l'enigma e riunisce felicemente gli ciazione italiana paraplegici, se, a di "normalità". Norma in latino si- ni fisiche effettive. E quando la fi- me due sulla costruzione storica amanti: né frivola, né crudele, Gina una recente riunione politica dove gnifica sia squadra per misurare losofia si interroga su quelle che dell'idea di disabilità e sulla politi- nascondeva il segreto di una malat- le associazioni dei disabili hanno che regola; e normale, normalità, interessano il linguaggio (Rous- ca della disabilità. Seguono una tia che la costringe a offrire al ferro incontrato un partito di governo, il sono termini che solo nel tardo seau, Diderot, Condillac), quando, parte intitolata Stigma malattia con del chirurgo "il più bel seno del mon- suo benintenzionatissimo leader li Settecento assumono l'attuale si- con la diffusione dell'alfabetizza- estratti da Erving Goffman e un in- do". Si intrecciano in questo testo te- ha chiamati tutto il tempo "soffe- gnificato di collocazione mediana. zione e della lettura individuale, tervento di ; una sulla mi squisitamente balzachiani, come renti", "malati", "poveri", mai una Un secolo dopo le statistiche di- ossessivamente vengono poste in teoria femminista della disabilità l'esasperata tensione dell'eros inap- volta "persone" o "cittadini". Le ventano strumento della politica, relazione scrittura e sordità - se (Gender and Disability)-, un'altra pagato, ed echi stendhaliani, inevi- definizioni tradiscono fin troppo dell'economia, della medicina, e la l'icona culturale del narratore è da sulla disabilità in rapporto al- tabilmente ridestati dallo sfondo mi- quell'imbarazzo, quell'ansia cui si categoria di normalità è ormai sempre Omero cieco, quella del l'istruzione e alla cultura (con arti- lanese. Con una scelta particolar- risponde rimuovendo l'oggetto profondamente radicata nel pen- lettore ora è l'individuo immerso coli sul linguaggio non verbale e la mente felice, l'editore ha affidato il che la crea, distanziandolo e sem- siero occidentale. Ci si studia di nella lettura che diviene sordo a teoria letteraria, su una poetica compito di ricostruire la storia del te- plificandolo in uno stereotipo. Va- costruire l'uomo medio, nel fisico tutto quanto gli accade intorno. della visione rispetto al corpo e sto e quella delle sue fonti - letterarie le a dire: compiendo il gesto che e nella mente: la media assurge a Nel Settecento, la memorialistica sulla fotografia). L'antologia si e biografiche - al maggior studioso fonda il razzismo. ideale. La medicina eugenetica comincia ad accogliere le esperien- chiude con alcuni testi poetici e italiano di Balzac, Raffaele de Cesa- manipola il corpo per migliorarlo re, che ha corredato il volume di una Potere della mentalità, che prati- ze (scritte da Daniel Defoe) di un narrativi contemporanei che parla- nel senso della medietà, Marx po- splendida postfazione. ca zone del nostro pensiero di cui Duncan Campbell, sordo, o del no dell'esperienza della limitazio- stula il lavoratore medio, Lreud (M.B.) siamo inconsapevoli e deforma le sordomuto Pierre Desloges (scrit- ne fisica. e punteggiate da carcasse di mezzi suo ministro degli esteri. Per il le trattative di Camp David per af- militari che gli israeliani lasciano là Rais, ciò che importa è la restitu- frontare altre prove per le quali Contemplando il Nilo a cielo aperto per commemorare le zione del Sinai all'Egitto per via manca il consenso minimo nella COSIMO RISI battaglie che hanno segnato la vita negoziale: senza cioè che un solo comunità internazionale. di Eretz Israel. Boutros siede in soldato egiziano debba perdere la E l'Europa? L'Europa - è vero - macchina accanto a Moshe Dayan vita per riavere quanto è suo daEa non aveva ancora la Pese (la politi- BOUTROS BOUTROS-GHALI, Le Chemin de e, sul sedile anteriore, il suo capo notte dei tempi. Per E ministro, la ca estera e di sicurezza comune) e Jérusalem, Fayard, Paris 1997, pp. 476, FF 148 gabinetto, Elie Rubinstein, che pace fra Egitto e Israele è l'inizio di neppure la Cpe (cooperazione po- parla arabo con l'ospite ma calza un processo negoziale che dovrà litica europea); ma aveva adottato la Kippa sul capo. Una volta nella portare a una sistemazione globale a Venezia, nel 1980, l'omonima di- sua camera al King David, Boutros della questione mediorientale: chiarazione che riconosceva so- A Franco Jérusalem? J'ai bien peur que Jéru- guarda dalla finesta le luci della comprendere cioè E riconoscimen- . stanzialmente la potestà negoziale salem ne soit perdue pour les Ara- città della pace e ricorda E viaggio to del diritto dei palestinesi a un dell'Olp. L'Europa, ebbene, nella Uscito contemporaneamente in bes! ". E Boutros di rimando: "Me- di devozione della mamma: perché loro stato nonché la "liberazione" ricostruzione di Boutros Boutros- Francia e negli Stati Uniti (colà col me si c'est vrai, nous devons croire Gerusalemme è la meta anche dei di Gerusalemme. Ghali non sta da nessuna parte. titolo più esplicito Egypt's Road to la contraire. Autrement, tout est cristiani copti. L'indomani gli La pace separata fra Egitto e Accoglie con qualche distinguo gli Jerusalem. A Diplomat's Story of perdu. Au bout de la route qui va ospiti compiono E giro rituale: mo- Israele è alfine conclusa perché accordi di Camp David, si impe- the Struggle for Reace in the Middle au-delà de Jérusalem nous retrou- schea Al-Aqsa, dove Sadat si genu- forte è la spinta negoziale delle gna a fianco dei palestinesi, mette East), il libro di Boutros Boutros- verons Jérusalem ". flette in preghiera; chiesa della Re- parti e forte è l'impegno di Carter qualche fondo, ma non si caratte- Ghali ripropone in una luce stori- Commossa è la descrizione dei surrezione, dove Boutros si genu- a promuoverla come momento rizza come un interlocutore politi- ca un tema che non cessa d'essere preparativi del viaggio, la prima flette in preghiera; Yad Vashem, della sua campagna per la riele- co con cui fare i conti. Significativo d'attualità. La pace in Medio missione ufficiale cui è chiamato anche il silenzio di Boutros-Ghali Oriente, ovvero, come suggestiva- Boutros-Ghali, neoministro agli sull'Italia, nonostante la citata di- mente viene chiamata qui, la via affari esteri dopo le dimissioni per chiarazione lagunare. Dei nostri ci- verso Gerusalemme, Al-Quds, la protesta del suo predecessore. E ta Virginio Rognoni, allora mini- città della pace. preoccupata è la reazione degli stro dell'interno, e gli addetti al ce- V'è mistero nella scelta del tito- amici, che tentano di dissuaderlo rimoniale che lo accolgono all'ae- lo, perché il volume è la storia di- rammentandogli che il nonno roporto quando giunge a Roma plomatica, sotto forma di diario a Boutros Ghali Pacha era stato as- per le esequie di Paolo VI. Natu- tratti autobiografico, del primo ve- sassinato, come pure Re Abdallah, ralmente vi si trattiene in forma ro negoziato di pace fra Egitto e nonno di re Hussein di Giordania, privata per visitare il suo sarto. Israele: quello che si intrecciò tra il e questi proprio davanti alla mo- DaEe pagine di Boutros-Ghali, a 1977 e il 1981 e portò agli accordi schea Al-Aqsa. Boutros resiste agli volte felici nel tratteggiare un ca- di Camp David. Accordi che non amici, forte della solidarietà della rattere (gustoso quello di Ezer contenevano alcun riferimento al- moglie Lea (ebrea sposata a un cri- Weizman, attuale presidente d'I- lo status di Gerusalemme. stiano copto in terra prevalente- sraele), a volte pompose per dissi- Gerusalemme è però la pro- mente musulmana), e si accinge al mulare la reticenza, si trae un sen- spettiva escatologica prima che suo ufficiale pellegrinaggio - lo so di stanchezza per non dire di diplomatica dell'esercizio nego- haji dei musulmani - verso i luoghi spossatezza a cospetto d'un com- ziale che Sadat, Mubarak (allora santi. Il viaggio in aereo fino all'ae- pito - la pace in Medio Oriente - vicepresidente) e lo stesso Ghali roporto Ben Gurion di Tel Aviv è che pare smisurato per i comuni avevano intrapreso con il viaggio molto breve, meno di un'ora. Il mortali. E financo per gli eroi. "Il 6 di Sadat nella capitale delle tre re- portello si apre e i proiettori illu- ottobre 1981 - conclude Boutros- ligioni e col discorso davanti alla minano la scaletta impedendo ai Ghali - contemplavo E NEo, il fiu- Knesset. Di afflato spirituale, di visitatori di guardare la folla, che dove tutti tacciono perché è il mu- zione. Mentre per affrontare la me-dio, indifferente agli avveni- metafisica, è intriso questo libro essi comunque avvertono numero- seo della Shoah, dell'olocausto. questione, dell'assetto globale del- menti, che i miei antenati venera- di memorie che Ghali ci consegna sa dal brusio delle voci come "una Ma al di là delle emozioni da cui la regione, con la sistemazione vano ed io guardo ogni giorno, dal- dal suo huen retiro parigino dopo nuvola d'insetti invisibili". La ceri- è fatalmente dominato, quali gli della questione palestinese, man- la mia finestra con amore e gli anni al Palazzo di vetro, ora in- monia di benvenuto è sobria come scopi diplomatici del viaggio di Sa- cano i presupposti basilari: Israele rispetto, all'alba e al tramonto; terrotto dalla chiamata di Chirac nello stile del paese, e subito gli dat nella terra del nemico? Quel non intende discutere con terzi questo 6 ottobre, una pagina della a dirigere la Communauté de la ospiti vengono trasferiti in auto- viaggio che preparò la sua candi- della vicenda; i palestinesi non storia d'Egitto, tante volte mElena- francophonie. mobile verso Gerusalemme. datura (con Begin) al premio No- conferiscono alcun mandato ria, è stata appena voltata con la La chiave di lettura è nelle pagi- Ordunque, per chi non conosce bel per la pace ma anche la sua all'Egitto di trattare per loro con- morte di Sadat". ne iniziali, da uno scambio di bat- i luoghi, è bene ricordare che la condanna a morte per mano del to, anzi, fanno di tutto per avver- Un'altra, speculare pagina sarà tute con Mustapha Khalil, che os- strada - ora autostrada Ayalon solito strenuo oppositore del pro- sare qualsiasi tentativo di Sadat in voltata neEa storia d'Israele, tante serva: "Croyez-vouz, Boutros, South - si inerpica dal livello del cesso di pace. Sugli scopi emerge tal senso. E per finire, gli america- volte millenaria, nell'autunno qu'ils [gli israeliani] nous rendront mare lungo colline coperte di ulivi la diversità di vedute fra Sadat e E ni sembrano troppo estenuati dal- 1995: con la morte di Rabin.

sto una parte crescente del mio tem- gati alla presunta "ora zero" deEa coraggiosi interventi suEe questioni Tamburi tedeschi po di lavoro in piccole attività poHti- letteratura tedesca dopo il 1945 del terrorismo e deEa riunificazione che. Non ho potuto impedire alcu- (Kein Schlufwort). deEa Germania, ha dato vita a un MAURIZIO PIRRO na guerra. Mai la televisione ha po- AEa raccolta, ferma aB'aprBe del tiepido dibattito sul ruolo degli in- tuto inquadrarmi e sfruttare la mia 1997, manca necessariamente uno teEettuali neEa società tedesca di GUNTHER GRASS immagine mentre da una barricata dei pezzi di maggior pregio: E di- questi anni, dibattito caratterizzato incitavo aEa rivoluzione. Ho però scorso tenuto a Francoforte E 19 ot- in verità più daEe irritate censure Der Autor als fragwurdiger Zeuge contribuito ad arginare nel mio pae- tobre 1997 in occasione del conferi- dei poBtici deEa coaHzione che daBo se le ripercussioni del nazionalsocia- mento aEo scrittore turco Yasar Ke- spessore dei contributi proposti. Dtv, Munchen 1997, pp. 350, DM 29,90 lismo e a consolidare la democrazia mal del premio per la pace patroci- Grande importanza, infine, han- parlamentare". L'alterità irrinun- nato daB'editoria tedesca. In questa no nel libro i passaggi dedicati ciabUe di estetica e potere indurrà lo occasione, come è noto, Grass ha all'esplorazione dell'officina di Il libro mette insieme un'ampia nome, l'impegno del letterato può scrittore a predEigere forme di im- pesantemente criticato la politica Grass. Segnaliamo in particolare scelta della produzione pubblici- aBora dispiegarsi efficacemente su pegno ben delimitate, ad assumere del governo tedesco Et materia di l'intervista del gennaio 1996 suEa stica di Grass tra E 1995 e E 1997. tutte quefie vaste e feconde aree di compiti E cui svolgimento non pre- immigrazione. La sua presa di posi- gestazione del romanzo Ein weites Si tratta di una delle iniziative più intersezione disegnate daB'incontro supponga la resa a una visione pura- zione, ispirata aEo stesso rigore cri- Feld e sulla centralità della lezione meritorie fra le tante collegate al necessario tra vita pubbBca e priva- mente pragmatica deB'esistenza, né tico che aveva sostenuto in passato i di Theodor Fontane. settantesimo compleanno deEo tezza deB'esperienza artistica. Preso d'altra parte si esaurisca in una vo- scrittore, benché non sia in realtà atto deB'incapacità deB'arte di pro- lenterosa ma improduttiva attività un'antologia organizzata intorno a durre grandi trasformazioni stori- di testimonianza. blocchi tematici compatti e siste- che, E letterato non deve rinunciare Ritornano così, in interviste e ar- GIANCARLO RINALDI maticamente svEuppati, ma una a presidiare quegB spazi che gE ticoli di fondo, certi passaggi decisi- raccolta di interventi occasionali - competono come inteEettuale e co- vi deEa storia tedesca dal secondo LA BIBBIA DEI PAGANI saggi, interviste e discorsi. me cittadino. Da un lato, allora, la- dopoguerra in poi, neE'esame dei I. QUADRO STORICO Il problema dei rapporti tra lette- vorerà suBe caratteristiche propria- quali si profEa in piena evidenza ratura e politica riemerge carsica- mente etico-civiE deB'arte, poten- l'impegno politico di Grass. La ten- II. TESTI E DOCUMENTI mente lungo l'intero volume, se- ziandone l'attitudine a "rappresen- denza a Equidare frettolosamente la gnandone ogni volta le zone di mag- tare le contraddizioni del reale". dittatura nazista e a presentarla co- Le motivazioni filosofiche, storiche, etico-politiche giore interesse. Grass rigetta sia lo DaB'altro interverrà direttamente me un fatto episodico e comunque dell'anticristianesimo greco e latino tra il II e il TV secolo svuotamento deEe forme letterarie a neEa vita sociale, utiEzzando le ri- senz'altro consegnato al passato (il Collana «La Bibbia nella storia» vantaggio di un incondizionato en- sorse umanistiche impEcite nel- problema deEa Beivàltigung der gagement, sia la chiusura deB'arte l'esercizio deEa sua professione arti- Vergangenheit) è condannata da nel vagheggiamento di una piena stica: "Fare politica come scrittore Grass con la massima durezza. Di autosufficienza estetica. Proprio significa per me innanzi tutto acqui- grande efficacia è, tra le altre, una VIA N0SA0ELLA 6 TEL. 051/306811 perché letteratura e poEtica si confi- sire una conoscenza precisa deEa pagina del 1979 in cui Grass mette EDIZIONI 40123 - BOLOGNA FAX 051/341706 gurano come due grandezze auto- poEtica (.. ) Da circa dieci anni inve- in discussione tutti gli stereotipi le- DEH0NIANE BOLOGNA | DEI LIBRI DEL MESE | APRILE 1998 N. 4, PAG. 50

Industrie tessili e lavoro culturale Un territorio ricco di risorse e una cittadinanza poco ricettiva GIANNI CASCONE

ei primi anni novanta, di spensabili alla maturazione di Kantor, a Peter Brook) è stato po- In pratica una città capace di proprie, talvolta rischiose pro- fronte al dissolversi del un'identità culturale. Ad esem- co frequentato o del tutto ignora- avere creato una struttura indu- prio oggi che la politica inclina modello politico e di po- pio, Prato è tutta votata al lavoro to; altrettanto si può dire del striale notevolissima, di fare in- al personalismo e al localismo. ntere della classe dirigente nazio- e, nonostante le sue medie dimen- "Pecci", che resta un edificio mi- novazione tecnologica, di aprire Come si vede accadere trop- nale, la città, o meglio Videa di sioni, una parte cospicua della cit- sterioso per la maggioranza dei sempre nuovi orizzonti commer- po di frequente, anche qui sono città, è tornata a caricarsi di valo- tadinanza si mostra indifferente, cittadini; o di manifestazioni co- cili discendono grosse diventate preminenti la comu- re all'interno della società italiana quando non addirittura ostile me la "Settimana di Studi" del culturali, sembra per nicazione delle iniziative e come via di fuga, luogo in cui l'apertura di nuovi spazi per la possibilmente rifugiarsi e da cui cultura che siano disseminati possibilmente cominciare una ri- nel tessuto urbano. Eppure la costruzione della propria iden- comunicazione, teoricamente tità. E alla macrostruttura indu- democratica, è tale se non è fine striale si è tornati a preferire la a se stessa e se promuove fatti microstruttura della piccola e f^^'VCXs'tcr che si sedimentano nel tessuto media impresa, al centralismo sociale, gesti di profondo signi- statale si è contrapposta una ri- ficato e non di effetto - altri- scoperta del regionalismo e del Dopo Sassari, luogo di conflittualità linguistiche, di rivendicazioni di insularità e menti finisce per risolversi in decentramento costituzionali. insieme di attrazione verso il "continente", parliamo questa volta di Prato. Gianni propaganda; mentre i nuovi spazi, vuoti di contenuto o di Nel panorama nazionale delle Cascone, scrittore, tra i fondatori del laboratorio di scrittura Grafio, riflette città Prato rappresenta un feno- funzione, rischiano soltanto di meno abbastanza particolare, i sull'identità culturale di una città importante soprattutto come polo industriale a disperdere risorse. cui elementi costitutivi, oggi più vocazione tessile; Franco Neri, bibliotecario, direttore della Biblioteca comunale, Il discorso deve essere esteso ai che mai, vengono esaltati dalla problemi dell'identità di un luo- nuova situazione economica e po- descrive la produzione editoriale locale; Paola Pagnini, economista, parla delle li- go. E naturale che la spinta al de- litica. Ad esempio Prato è uno dei brerie, quelle che ci sono e quelle che non ci sono; Paola Ballerini, critica d'arte, di- centramento stimoli la riscoper- più importanti distretti industriali ta, la ridefinizione e la valorizza- a vocazione tessile del mondo; e rettrice del Centro "Luigi Pecci", ne presenta le iniziative. zione delle proprie radici cultu- in seno a questa tipologia rappre- rali; ma Prato, come altri centri di senta un caso particolare che è og- medie dimensioni in Italia, corre getto di studi costanti da patte de- il pericolo di scivolare in un pro- gli economisti: qui non si tratta vincialismo autosufficiente, nelle soltanto di una galassia di piccole pratiche di un'identità strapaesa- e medie imprese (oltre 9000) le (come nel caso di Ronconi), alla prestigioso Istituto di storia eco- ora incapace di mettere in comu- na regressiva e illusoria. cui dimensioni conferiscono ela- produzione culturale di alto livel- nomica "F. Datini" (uno dei più nicazione tali istituzioni con la Sussiste comunque un certo sticità e dinamismo eccezionali al- lo che di qui passa o che qui è sta- importanti a livello internaziona- maggioranza dei cittadini. fermento culturale nella città. Ad la struttura, ma anche del fatto ta prodotta. E se il cartellone pro- le) che resta un evento per addetti Attualmente si assiste al ten- esempio accanto all'operosità, di che pochissime di queste hanno posto dal "Metastasio" è ben se- ai lavori; a ciò si aggiunga, infine, tativo da parte dell'amministra- antica tradizione, delle corali citta- un ciclo produttivo completo. guito, il grande teatro di ricerca che 250.000 abitanti dispongono zione comunale di creare questa dine, alle molte iniziative della Bi- Tali caratteristiche fanno della nato o distribuito nello spazio del solo di due o tre librerie medio- comunicazione, ma spesso ciò blioteca "A. Lazzerini" in favore città un pattern da imitare ora che "Fabbricone" (da Ronconi a piccole e di pochi cinema. avviene seguendo logiche im- della lettura e alla programmazio- l'Italia individua in questa dimen- ne d'essai di cinema come II Ter- sione il modello competitivo vin- minale, negli ultimi anni si è affer- cente sul piano internazionale. mata l'attività di centri per la pro- L'individualismo e l'imprendi- duzione di gruppi musicali gio- torialità che hanno generato una Le librerie vanili come il Cencio's e di as- simile struttura vengono usati PAOLA PAGNINI sociazioni culturali come Grafio o tradizionalmente come chiavi di Dryphoto (nel campo della foto- comprensione dello spirito citta- grafia), che nonostante i pochi dino: facilmente infatti spiegano, Entrai come andassi a una fe- merchandising qua e là, visitatori e coraggio un'altra libreria tentò, mezzi a disposizione hanno conti- accanto a una Firenze frenata sta, la prima volta, in libreria. più numerosi, meno frettolosi... per breve tempo, di rispondere nuato caparbiamente a fare circui- dalla tradizione, i due fatti im- Piccola, i libri fino al soffitto; eppure mi prese una sorta di pena. al paradosso... scomparve. to e dibattito culturale, a confron- portanti che solitamente conno- tuttavia, sotto una finestra, un Istintivamente l'occhio cercò Udi- Per anni non cambiò niente. tare la produzione cittadina con tano Prato fuori dei suoi confini, piccolo divano. vano sotto la finestra inesistente, Poi, improvvisa, quasi inevitabi- altre esperienze sia nazionali che la fondazione "Teatro Metasta- Presi l'abitudine, quasi ogni ma non mi vidi... non mi vidi leg- le, da Firenze, implacabilmente internazionali e a portare a Prato sio" e il Centro per l'arte contem- giorno, di tornarci: il divano sem- gere su quel divano. mercantile, la colonizzazione: "la figure intellettuali di rilievo, men- poranea "Luigi Pecci". pre libero ad aspettarmi; indistur- nuova libreria" (anni novanta). tre si attendono gli effetti della Entrambi sono espressione di bata, passavo ore leggendo. Solo Città insolita, città-fabbrica. E si sa come vanno queste cose: i nuovissima Camerata Strumenta- una città continuamente proietta- rari, frettolosi e svogliati, i visita- Fino a non molti anni fa (anni colonizzati per lungo tempo si le. Tutte queste esperienze insie- ta nel futuro: il Metastasio (forse tori. La libreria si nascondeva, settanta), allontanandosi dal adeguano, in qualche modo, pu- me, oltre a sprovincializzare la cul- prossimo stabile e polo di produ- quasi invisibile, nella città; segre- centro - più o meno impecca- re, ci guadagnano qualcosa. tura della città, svolgono una fon- zione della Toscana), da teatro co- ta come un angolo, uno scorcio bilmente - "storico", quasi non In questo caso, è certo soprat- damentale opera di formazione munale di buon livello è diventato che solo pochi conoscono. c'era soluzione di continuità fra tutto ciò che è andato perduto: verso i giovani, uno dei problemi concreti da risolvere se si vogliono grande intorno al 1975, quando O, piuttosto, la città la nascon- luogo di abitazione e luogo di un'altra occasione. creare seri presupposti per una ve- ospitò il Laboratorio di Ronconi. deva a se stessa? Andare in libre- lavoro. E così vicina, \umanisti- ra osmosi fra istituzioni e società e 11 "Pecci" ha una storia più breve ria, neppure troppo spesso, era so- ca, raffinata Firenze... se si vuole selezionare, in base a (nasce alla metà degli anni ottan- spetto. Me ne accorsi. Cominciai a Inevitabilmente si era stabili- Grafìo criteri qualitativi, un'altra leva di ta) ma non è che l'espressione ul- rispondere. "Oggi? Oh, oggi ho ta una divisione "smithiana": operatori e un nuovo pubblico. tima di una cultura dell'arte con- fatto solo un giro in centro". mani che lavoravano, a Prato Il laboratorio di scrittura dell'associazione culturale temporanea ben radicata a Prato, Presi ad andare in libreria a Fi- (molte, purtroppo, quelle moz- Queste realtà hanno trovato Grafio, fondato nel 1991, di un percorso fatto di mostre or- renze. Là tutto era diverso: le li- zate), universitarie meningi che due importanti interlocutori: dopo aver dedicato alcuni ganizzate dal Comune via via più brerie non si nascondevano, né ra- pensavano e si dilettavano d'ar- uno, privato, è il Gruppo dei gio- anni allo studio della città importanti e dell'affermarsi di ri né frettolosi né svogliati i visita- te, a Firenze. Chi, per privilegio vani imprenditori, da tempo im- inaugura ora un nuovo pro- gallerie come Farsetti Arte: tutti tori, e i libri occupavano, con so- e/o per vocazione, si sottraeva a pegnato nella promozione di getto biennale in "De-scrit- fenomeni originati dalla forte vo- lennità, grandi spazi. questa legge diventava in qual- eventi qualificati e dell'immagine tura 1", una prima riflessio- lontà di un collezionismo privato Per anni non tornai più in li- che modo straniero. Appariva della città fuori dai suoi ristretti - la Collezione Goti a Celle ne è sempre meno in città: ancora ci ne su scrittura e descrizio- confini; l'altro, pubblico e di re- breria nella mia città. Poi seppi ne. Interverranno Giam- l'esempio fondamentale. che alla vecchia libreria se riera abitava, magari, ma le cose im- cente istituzione, è la neonata portanti le faceva a Firenze. I li- piero Comolli, Mario Provincia di Prato, che già si di- E però vero che le grandi istitu- aggiunta una nuova, a poca di- Perniola, Carlo Sini, Fran- zioni necessitano di un humus e stanza, quasi a farsi coraggio così bri si compravano a Firenze. mostra molto sensibile alla for- Così, per un lungo periodo, vi co Berardi, Alfredo Pater- mazione, alla diffusione culturale, di una profonda osmosi con il ter- vicine. noster, Mario Maffi, Luisa ritorio per continuare a vivere; Un giorno incuriosita entrai. fu in città una sola libreria: ma e si sta facendo contenitore delle troppo piccola per gli stranieri, Passerini, Augusto Ponzio affermazioni di identità e della vi- così come la vocazione produttiva Una sorella maggiore, più esper- e Romano Madera. può non influire o risultare asfis- ta: display più curato, meno mal- ma troppo grande per i pratesi. vacità culturale di centri più pic- siante per attività altrettanto indi- destro, spazio più ampio, un po' di Anni ottanta: con intelligenza coli come Vaiano e Carmignano. ' IBI DEI LIBRI DEL MESE •• APRILE 1998 N. 4, PAG. 51

Case editrici, biblioteche e istituti di ricerca FRANCO NERI

na pubblicazione di alcu- rie e museaB. In molti casi la sessanta, E progressivo passaggio di riccaproduzion e storiografica, nima rivista ("Aft") e con ni anni fa, Ex libris: tipo- committenza si accompagna a deB'Ente locale da presenza uni- che si era già parzialmente rifles- l'edizione di volumi (Da Mala- Ugrafia e cultura a Prato una progettazione culturale e di tariamente percepita a una più sa neE'altra grande Storia di Pra- parte a Malaparte; Fototeche e nell'800, curata da Simonetta Ca- ricerca che spesso confluisce in articolata dimensione, in cui le to, edita daEa Cassa di risparmi e archivi fotografici-, L'uomo e la vaciocchi (Le Monnier, 1985), serie editoriah, in coBane quindi competenze dei diversi assesso- depositi di Prato (1980, 3 volu- terra, ecc.) che riflettono una poneva E problema del nesso fra dotate di una propria visibiEtà e rati divengono spesso sede di mi) , e che si esprime neEa pubbli- complessa attività promozio- svBuppo deE'attività editoriale e riconoscibiEtà. progettuaEtà. E spesso taluni cazione di inventari, ricerche, nale, scientifica, seminariale; costituzione di éEte inteBettuaB Ma neE'aggregazione e r progetti, fra i quali "Memoria e studi. la Biblioteca comunale "A. capaci di dare visibiEtà e circola- fluire di competer! narrazione", promosso daE'As- Sono gli anni, questi, in cui Lazzerini" innanzitutto con la zione a idee, fermenti, esperien- sorta di primogenitura sto sessorato aEa Cultura e finalizza- le tre strutture istituzional- propria collana "Studi e docu- ze. La formazione fra gE anni menti", nella quale sono stati trenta e gE anni quaranta deB'Ot- pubblicati inventari e analisi di tocento di un nucleo di inteBet- fondi ("Di là dal mare": inven- tuaE (Giuseppe SEvestri, Giu- tario del Fondo Melis; Denta: seppe Arcangeli, Atto Vannucci, dediche d'autore nei fondi della Ferdinando Baldanzi, E giovanis- Biblioteca comunale di Prato), simo Cesare Guasti) aveva ac- studi su Bilenchi, D'Annun- compagnato e promosso l'evol- zio, Pratolini, rassegne sulle versi di una produzione editoria- biblioteche "storiche" del ter- le, e non più solamente tipografi- ritorio (Archivibiblioteche mu- ca, neEa città di Prato. Re- sei pratesi: sistema integrato ciprocamente, la dispersione a per la storia locale), la ricerca partire dagli anni cinquanta, a se- di Piccardi su La cartiera de La guito deEa sconfitta del biennio Briglia e la manifattura della 1848-49, di sodalizi inteBettuali e carta nel Granducato. civili era stata causa del progres- Infine l'originalità del tessuto sivo riflusso deEa produzione culturale pratese è testimoniata editoriale in attività tipografica. daEa presenza di istituti di ricer- Questa annotazione storiogra- ca, fondazioni, bibHoteche spe- fica può essere una delle chiavi di cializzate, con un'ampia produ- lettura deB'attuale produzione zione editoriale e una rete di rela- editoriale a Prato. Non esistono zioni culturaE e scientifiche den- neEa città editori di r de van za o sa e significativa. E E caso visibiEtà nazionale. Vi sono case deB'Istituto internazionale di editrici ormai "storiche" nel storia economica "F. Datini", paesaggio culturale, come le Edi- ve essere riconosciuta aB'Azienda to al recupero e aEa valorizzazio- mente afferenti all'ente locale, con la pubbHcazione presso l'edi- zioni del Palazzo di MarceBo Go- di promozione turistica. Questa, ne deEa tradizione letteraria e ar- il Museo civico, la Biblioteca tore Le Monnier degE "Atti deEe ri, che a partire dagli anni settan- per tutti gE anni sessanta e settan- tistica del territorio, si traducono comunale "A. Lazzerini" e Settimane di studi", deB'Istituto ta hanno reaEzzato un'importan- ta neEa veste istituzionale di in iniziative editoriali, come l'Archivio fotografico toscano di studi storici postaE, del Centro te opera di documentazione e, Azienda autonoma di turismo, è l'omonima coBana presso l'edito- hanno reso visibile in specifi- per l'arte contemporanea "L. spesso, di riscopertad i una tradi- stata l'editore locale che con mag- re Giunti. Ma un'opera ambizio- che collane la presenza di una Pecci" e deEa sua bibHoteca e zione culturale, letteraria e antro- giore continuità ha documentato, sa, in coedizione con l'editore Le progettualità culturale e scien- centro di documentazione (Cid/ pologica del territorio: daEa rie- innanzitutto con la rivista "Prato Monnier, ha segnato l'impegno tifica continuativa. Il Museo Arti Visive). La produzione edi- dizione di opere di Sem BeneBi storia e arte", ma anche con cata- culturale deE'Amministrazione civico come editore dei "Qua- toriale è allora naturalmente inte- (La cena delle beffe, Pignola, con loghi, volumi, ricerche, opuscoE, comunale per tutti gE anni ottan- derni", i cui titoli (Leoni ver- grata neE'attività istituzionale di un saggio di Diego Fabbri, l'evolversi deEa città neEa sua au- ta: Prato: storia di una città, la cui migli e candidi liocorni, 1992; ricerca, seminariale, museale. 1974), di Giuseppe Giagnoni toconsapevolezza di ricostruzione direzione venne affidata a Fer- Grande dea e nostra signora, Ciascuno di questi istituti dispo- (Tempi lontani, 1980), di Ferdi- storico-artistica. nand Braudel e che è giunta nel 1993; Città medievali, 1994) ne di bibEoteche e centri docu- nando Carlesi (Il paese perduto, Poi E Comune. La lettura dei 1998 al suo epBogo (1986-98, 4 sono indicativi di un originale mentazione specializzati di rile- 1977), agE studi di Umberto cataloghi deEe biblioteche del volumi in 6 tomi). La seconda percorso di ricerca e di didatti- vanza intemazionale. Mannucci, al crocevia fra storia territorio documenta nei diversi metà degE anni settanta e gE anni ca ormai decennale; l'Archivio Nel 1998 con ogni probabilità sociale e materiale e linguistica decenni, in particolare dagli anni ottanta sono dunque un periodo fotografico toscano con l'omo- vi sarà la costituzione formale (Bisenzio: tradizioni e cucina, del Sistema integrato deEe bi- 1981; L'industria tessile del carda- blioteche e dei centri di docu- to, 1982; Parole in fabbrica, mentazione della provincia di 1993); aE'importante opera di Indirizzi Prato. Al sistema aderiranno Giorgio Mugnaini, Contributo a Il Centro "Luigi Pecci" una pluralità di istituzioni ed en- una bibliografia sui comuni della PAOLA BALLERINI Prefìsso telefonico: 0574 ti diversi: daEe biblioteche civi- Toscana. I, Prato, a studi di storia Codice Postale: 50047 che aEa principale biblioteca sociale e poEtica, aEa pubblica- "storica" del territorio, la Ron- zione di testi di poesia saggistica Il Centro "Luigi Pecci" ha svolto quentate. In tal senso è importante cioniana, aB'Archivio storico Biblioteca Roncioniana narrativa. E vi sono case editrici in questi dieci anni dalla sua aper- il ruolo che il Dipartimento educa- diocesano e aU'Archivio di Sta- piazza S. Francesco, 27 nuove, la cui attività inizia aEa fi- tura un'intensa attività, ma, nono- zione e il Dipartimento avveni- to, l'Istituto "F. Datini" e l'Isti- tel.: 24641,fax: 44972 5 ne degE anni ottanta, come Pen- stante che il Centro sia conosciuto e menti svolgono per avvicinare il tuto di studi storici postali, E Biblioteca comunale talinea, neEa cui produzione si ri- apprezzato all'estero, stenta invece pubblico all'arte contemporanea Centro di scienze naturali di "A. Lazzerini" flette E complesso recupero deEa a trovare una giusta collocazione (iniziative pluridisciplinari, rivolte Galceti, E Museo Pecci (Cid/Ar- via del Ceppo Vecchio, 7 memoria, individuale ma anche nel tessuto cittadino, sia per la dif- soprattutto ai giovani, come labo- ti Visive) e la Fondazione Teatro sociale e politica, del territorio: i fusa diffidenza nei confronti ratori, performance, rassegne di tel.: 616518, fax: 21387 Metastasio. Nel sistema entrano Ebri di SEvano Calamai, gE studi dell'arte contemporanea, sia per- film e video d'artista, concerti). Archivio fotografico non solo le biblioteche e i centri di Michele Di Sabato suBa guerra ché il Museo è nato dalla volontà di Purtroppo qualche settore del Cen- toscano (Aft) di documentazione, ma le istitu- e la Resistenza nel pratese, la sto- pochi (amministratori, collezioni- tro non trova piena valorizzazione: La sede è in via di trasferimento zioni cui questi fanno riferimen- ria di un'istituzione di rflievo non sti, imprenditori) ed è perciò anco- il Cid/Arti Visive (la biblioteca tel.: 616492, fax: 615410 to. Ciò significa introdurre una solo cittadino come E Convitto ra scarsamente sentito dalla città. specializzata, collegata precoce- Cid / Arti Visive - ricchezza di relazioni, di rappor- Centro per l'arte contempora- nazionale Cicognini. Dopo una programmazione tesa mente via modem alle banche dati ti, di competenze, tale che sia nea "Luigi Pecci" D panorama si arricchisce se lo ad affermare il suo ruolo nel pano- di musei e biblioteche italiane e in- possibile accogliere, integrare, viale della Repubblica, 277 sguardo si rivolge aH'editoria rama culturale internazionale - ternazionali) è un grande patrimo- render note e fruibili tendenzial- tel.: 570620,fax: 57260 4 sommersa, a queEa imponente grazie a mostre come "]ulian Sch- nio e uno strumento prezioso di mente tutte le risorse documen- Istituto di studi storici produzione che ha come suoi re- nabel" (1989-90), "Artisti russi analisi sul presente dell'arte, ma fa- tarie del territorio. postali ferenti prioritari - nel dupEce contemporanei" (1990), "Burri e tica ad affermarsi come polo di do- Costruire un sistema bibliote- ruolo di committenti di ricerche Fontana" (1996-97) - si sono ora cumentazione della cultura artisti- via Ser Lapo Mazzei, 37 cario come area deEa coopera- e studi, e di editori degE stessi - le intensificate le iniziative collegate ca del Novecento, essendo perlopiù tel.: 604571 zione istituzionale fra diversi si- istituzioni. E istituzioni deve es- all'area metropolitana - "Habitus, ancora frequentato come luogo di Istituto internazionale gnifica anche, forse, porre su sere inteso in una accezione lar- Abito, Abitare" (1996-97) - e le studio generico. Questo perché i di storia economica "F. basi nuove la questione deEa vi- ga, con un ampio spettro di pre- mostre aperte negli spazi della città rapporti coni suoi interlocutori pri- Datini" sibilità deEa produzione edito- senze che vanno daEe organizza- - "Inside Out" (1993), la serie di vilegiati restano occasionali man- via Muzzi, 38 riale e della circolazione, in tut- cando a Prato gli indirizzi umani- zioni sindacali, ai centri studi, aEe "Irradiazioni" (1997-98) - che ri- tel.: 604187, fax: 604297 te le sedi del libro e dell'infor- istituzioni culturaE, documenta- mangono tuttavia ancora poco fre- stici dell'università e le accademie. mazione. Ti obi CròOCr L'INAFFERRABILE EUGENIO UNA GRANDE METAFISICA L'ULTIMA RIVOLUZIONE un amore, una morte, recensione al- nuovi titoli sul "Titanic" debuttano le poesie dedicate da Ted Hughes nella prestigiosa lista bestseller del In realtà II labirinto è un libro Quando penso ad Anna Maria Il Manifesto, dunque, oggi può alla moglie Sylvia Plath, raccolte nel "New York Times", portando a die- sul tempo, e sulla filosofia. Proba- Ortese la colloco in una costellazio- essere riletto anche alla rovescia, libro 8irthday Letters. ci il numero di libri sulla tragedia at- come un'esaltazione intrisa di ri- bilmente non è un romanzo, se per ne che comprende i grandi scrittori "La Repubblica", 28 feb- tualmente nei Top 15 delle categorie morso, un'esaltazione crepuscola- romanzo intendiamo qualcosa che metafisici, come Leopardi e Do- braio. "tascabile" e "rilegato" (...) La car- fa della narrazione un procedi- stoevski. Lo scrittore metafisico re ed elegiaca, del genio rivoluzio- rellata supersonica di ben quindici mento "ambiguo". E neppure un non è quello che fantastica mondi nario ma caduco della borghesia case editrici per approfittare della racconto filosofico, perché il libro inverosimili, è quello che odia tanto del secolo XIX. Sull'altro versante LETTORE E TUFFATORE contagiosa e inarrestabile ondata. non cerca di dare soltanto risposte la realtà da non poterla sopportare, di lettura, sul piatto contrapposto Lej|^,'jjsifitemati e prendi un Alessandra Farkas, corrispon- a problemi teoretici o morali (...) è quello che lotta disperatamente di questa oscillante "bilancia dia- buorìlK|gja&nT'modo migliore per denza da New York. Così Scalfari scrive un testo che nel contro la realtà per farne almeno lettica", c'è invece la nuova classe leggereKegis Debray è senza dub- "Corriere della Sera", 17 finale diventa romanzo vero e pro- una favola dolorosa. Lo scrittore eletta, la sempre più povera e nu- bio in immersione. Bisogna inabis- prio, perché soltanto attraverso metafisico è lacerato dalla "infinita merosa classe proletaria, la classe sarsi in questa narrazione, approva- l'ambiguità del linguaggio poetico cecità del vivere", dalla efferata dis- redentrice che rompendo le briglie re, detestare, innervosirsi, piegare il il suo libro, un libro davvero inaf- sennatezza delle cose accettata e or- di un sistema produttivo frenante, bordo delle pagine per ritornarci, AL CUOR NON SI COMANDA ferrabile, può trovare un compi- ganizzata dall'uomo. già obsoleto, già marcito, decreterà arrivando al punto di sentirsi man- mento a una conclusione. Alfredo Giuliani, Ferita dalla l'ultima rivoluzione della storia e la Caia è bellissima, ma anche sfug- care l'aria per tentare di compren- Roberto Cotroneo, Il tempo realtà si rifugiò nel dolore, in morte di fine consequenziale di tutte le clas- gente: e il nostro ragazzo se ne in- dere come funziona questa magnifi- secondo Eugenio, recensione ai ro- Anna Maria Ortese. si e di tutte le lotte classiste. namora attraverso lei scoprendo ca macchina d'intelligenza rivolta manzo Il labirinto di Eugenio Scalfa- "La Repubblica", 11 marzo. Enzo Bettizza, Manifesto. Lo non soltanto quanto possa essere contro se stessa, questo megaloma- ri. spettro della rivoluzione fallita, recen- penosa, penosamente lieta, la rive- niaco odio di sé, questa radicale lu- "L'Espresso", 5 marzo. sione all'opera di Marx ed Engels. lazione della propria identità fisi- UN PONTE STORICO cidità negativa (...) E il sottotitolo, "La Stampa", 24 febbraio. ca, lo scatto sanguigno del deside- La singolarità della figura di Dio- Une éducation intellectuelle, che de- rio, ma anche la proiezione morale nisotti sta nell'aver costituito un signa i propositi del libro. Il titolo, di tutto questo, il peso di un senti- ASCENSORE DIVINO ponte fra il "metodo storico" fiorito Par amour de l'art, è ironico, proba- LE CAVERNE DEL DOLORE mento non più infantile, neppure A me piace pensare che Vassal- a Torino a cavallo fra Otto e Nove- bilmente. Perché non si parla molto adolescenziale, un sentimento che li abbia voluto riraccontare il pas- cento e una nuova storiografia, C'è una parola in inglese che mi è d'arte in queste pagine, e per niente passa i limiti stessi del suo corpo e saggio di Gesù - rinominato quella che può essere rappresentata venuta in mente leggendo queste di amore per l'arte. Ciò che si scrive, della sua età, una protettività dal Youshua - sulla terra per sottrar- dalla rivista "Italia Medievale e poesie: endurance. E una parola che si dipinge, si recita nella seconda connotato paterno, una dedizione lo alla realtà della religione e ri- Umanistica", che condirigeva con dice come la durata del dolore coin- metà del XX secolo (e anche nella totale, istinto di difesa non solo per congiungerlo alla concretezza Billnovich ed Augusto Campana. Il cida con la forza per sopportarlo, prima) è quasi totalmente assente. sé ma per l'altro. dell'esperienza. Per farlo non ha "metodo storico", maltrattato da come se il dolore e chi lo soffre fos- Josyane Savigneau, Régis De- Enzo Siciliano, L'età amara di trovato di meglio che abbassare Croce, rischiava di precipitare in sero tutt'uno, e crescessero insieme, bray, la lucidità négative, recensione Erri, recensione al romanzo Tu, mio Gesù-Youshua al livello dell'uo- un'erudizione grigia, fine a se stessa: come se appunto il dolore fosse un all'ultimo libro di Débray, pubblica- di Erri De Luca. mo Giuda o, se volete, innalzare la storiografia di Dionisotti punta processo di familiarità con ciò che to da Gallimard. "La Repubblica", 18 marzo. l'uomo Giuda al livello del per- diritta al nocciolo delle cose, che per spaventa, e allo stesso tempo una co- "Le Monde des livres", 13 noscenza di sé, della propria tenuta. marzo. corso di riavvicinamento tra i due lui è sempre storia, ma colta nelle Questa nuova rubrica è una Così enduring (durando e soppor- personaggi attraverso coinciden- spinte profonde e irresistibili, nelle rassegna di recensioni e criti- ze essenziali. manifestazioni e momenti decisivi. tando) capiamo in quali caverne si EDITORI TITANICI che. Invitiamo i lettori a colla- Angelo Guglielmi, Leale come Cesare Segre, in morte di Car- forma la nostra risposta al dolore, e borare segnalando articoli che un Giuda, recensione al libro La not- lo Dionisotti. come la ragione e la conoscenza del Anche i più navigati veterani delle si distinguano per originalità, te del lupo di Giuliano Vassalli. "Corriere della Sera", 23 dolore richiedano tempo e distanza. classifiche letterarie Usa non credo- interesse o anche assurdità. "L'Espresso", 12 febbraio. febbraio. Nadia Fusini, Due grandi poeti, no ai propri occhi. Da domenica tre

Su Garaudy

Intendiamoci. Si è già visto di tutto. Quel che stu- negli anni novanta, aderendo alla setta negazionista, cherebbe! Gli è che la smania dello scandalo ha avu- pisce, almeno un pochino, è che si possa trovare sul si mise in testa che le camere a gas, probabilmente, to la meglio sull'informazione. Capita. Spesso. "Corriere della Sera" del'l marzo un'intervista, a fir- non erano mai esistite. Con lo scopo di delegittimare Nulla toglie a quel che si è detto il fatto che Garaudy ma di Ulderico Munzi, dal titolo Garaudy. Sono il l'esistenza storica e politica dello Stato d'Israele. Scris- sia stato successivamente condannato a pagare, in ra- nuovo Dreyfus. Largo spazio, e l'ultima e alluviona- se così un pamphlettino dal titolo Les mythes fonda- gione della legge Gayssot, la cifra ben più consistente le parola, vengono lasciati, come parrebbe sacrosan- teurs de la politique israélienne, pubblicato nell'in- di centoventimila franchi per avere negato l'esistenza to, a chi si paragona - e il "Corriere", difensore degli verno del 1995 sul secondo numero della rivista "La storica di "crimini contro l'umanità" (cfr. Bruno Gra- umiliati e degli offesi, sottolinea la faccenda con un Vieille Taupe", animata da un ex libertario (ricordate vagnuolo, Ma Garaudy non è punibile, "L'Unità", 19 titolo strillatissimo - all'ufficiale francese di origine "Socialisme ou barbarie"?) come Eierre Guillarme. Il marzo). È vero. E verissimo. Fuò suscitare più d'una ebraica che nel 1894fu deportato a vita nell'Isola del misteriosofico sottotitolo di tale rivista suonava "Or- perplessità la legge Gayssot. Non si deve giuridizzare Diavolo. Suscitando il noto putiferio. Ma chi è stato e gane de critique et d'orientation postmessianìque", il un'opinione - se così si può dire - "storiografica". Fer chi è Garaudy? E quali terribili torti.ha subito? Ve- che avrebbe dovuto mettere sul chi vive un seguace del quanto falsa e offensiva essa sia. Al fine di tutelare la diamone sinteticamente la vicenda. Erofeta. Ma ci vuol altro per il Nostro. Il testo è co- memoria e la storia dell'umanità danneggiata e ferita Marsigliese, nato nel 1913, mediocrissimo filosofo munque disponibile anche in italiano, tradotto dalle sarebbe più che sufficiente un'informazione giornali- parastalinista fino al 1970 - della specie peggiore, edizioni Graphos di Genova, nel cui catalogo si trova- stica professionalmente corretta e non prigioniera del- quella "sentimentale" - ebbe un lodevole soprassalto no, assemblati in una sorta di ossessivo Fronte Eopo- la spettacolarizzazione. Sino a che questo non accadrà, di indipendenza e venne espulso dal Ecf perché non lare negazionista, testi di neonazisti e di (ex?) comu- sino a che i frissons provocati dal facile maledettismo in linea sulla questione dell'invasione della Cecoslo- nisti di sinistra. Le pubblicazioni italiane della nebu- negazionista continueranno a fare bella mostra di sé, vacchia. Non era diffusissimo il dissenso nel Ecf. Ga- losa che si autodefinisce "revisionista, e che i difensori allora quei quaranta denari da versare che a Garaudy raudy divenne allora famoso. La cosa dovette appa- della verità definiscono appunto "negazionista", rap- parranno "borghesi", "sterco del demonio", e soprat- rirgli eccitante. Volle stupire e giocò al rialzo. Comu- presentano comunque un tema su cui "L'Indice" dovrà tutto "giudaici", potranno configurarsi come un pur nista critico per un breve periodo, si convertì poi al pur soffermarsi. Il che accadrà presto. inadeguato e inaccettabile contrappeso materiale alla diffusione virtuale e odiosa della menzogna sulle vitti- cattolicesimo, e quindi, suscitando qualche clamore Fer farla in breve, processato in E rancia, Garaudy è me e su un passato che ha mutilato non solo gli ebrei, esotico in più, all'Islam. Le intermittenze del cuore stato condannato a pagare simbolicamente un franco ma tutti quanti. Neppure centoventimila franchi val- hanno, per carità, segreti che restano -ed è giusto che a testa alle quindici associazioni che si sono costituite gono d'altra parte l'Isola del Diavolo. Li si può pagare sia così - insondabili. Si trattava tuttavia sempre di parte civile. La somma di 4.500 lirette come risarci- concedendo un bel po' di interviste. conversioni pubbliche, ben orchestrate ed esibite da- mento morale per avere calpestato la memoria stessa . E siccome "L'Indice" è una rivista di libri, ve ne vanti alla luce di potenti riflettori. C'era sempre lì, delle povere vittime di Auschwitz è bastata al titoli- consigliamo uno, come antidoto. Eccolo: Valentina pronto qualche "Corriere della Sera" che le registrava sta del "Corriere", che ha fatto Tingo, per enfatizzare Eisanti, L'irritante questione delle camere a gas. e le spettacolizzava. Eiaceva questo slalom solenne- l'autoidentificazione provocatoria di Garaudy con la Logica del negazionismo, Bompiani, Milano 1998, mente drammatizzato, sempre in nome deW'uomo", protovittima dell'antisemitismo contemporaneo. Ma pp. 292, Lit 28.000. Capirete da dove viene Garaudy. tra le religioni del Libro, ivi compreso quello "nero". non c'è nulla da temere. Il "Corriere" resta liberale e A un certo punto, però, Garaudy volle strafare. E rispettoso dei valori della civiltà occidentale. Ci man- Bruno Bongiovanni GARCIA LORCA MIGRAZIONI LETTERARIE schi, Bruno Pischedda, Enrico Margherita Pieracci Harwell, Gio- TRADUZIONE Regazzoni); "Quale ruolo svolgo- vanni Pozzi, Quirino Principe, Gio- no le agenzie letterarie e i tradut- vanni Raboni, Lalla Romano, Van- l dipartimento di lingua e lettera- l Goethe Institut di Milano pro- l dipartimento di studi linguistici ni Scheiwiller, Alessandro Spina, Itura spagnola dell'Università di Imuove, dal 6 all'8 maggio, l'in- tori nella diffusione della lettera- Ie letterari dell'Università di Sa- Parma organizza, nei giorni 27, 28 contro fra editori e studiosi te- tura di lingua tedesca in Italia?" Andrea Zanzotto. Nei monastero è lerno organizza, nei giorni 2 e 3 e e 29 aprile, presso la sua sede di deschi e italiani dal titolo "Migra- (Anna Maria Carpi, Harald Kahne- allestita una mostra fotografica e 23 e 24 aprile, il convegno " Teo- via Università, il congresso inter- zioni letterarie. La letteratura di mann, Burkhard Krober, Andreina bibliografica sulla vita e l'opera ria, didattica e prassi della tradu- nazionale "Federico Garcia Lorca lingua tedesca: bilancio e pro- Lavagetto, Magda Olivetti, Do- della scrittrice, zione". Fra i relatori: Jacqueline e il suo tempo". Queste alcune spettive per la sua diffusione in rothée Polchau-Vigevani); "Il ruo- tel. 015-679185 Risset, "L'autotraduzione"; Ales- delle relazioni: "Memoria di Ore- Italia". Questo il programma: lo dei grossisti e delle librerie sandro Serpieri, "Tradurre Shake- ste Macrì"; Isabel Garcia Lorca, "Letteratura contemporanea di nella diffusione della letteratura" speare: la trasmissione dell'ener- lingua tedesca: una controver- (Piero Femore, Romano Montro- "Federico y sus amigos"; Manuel CULTURA LUSITANA gia"; Enrico Arcaini, "Reflexion Fernàndez Montesinos, "Federico sia" (Roberto Cazzola, Christian ni, Alberto Ottieri, Hilde Schivek); herméneutique, linguistique et tra- Garcia Lorca y el acontecer dia- Doring, Volker Hage, Andreas "L'importanza dei mass media - duction"; Stefano Gensini, "La rio"; Andrés Soria, "Lorca en el Isenschmid, Wendelin Schmidt- Cd-rom, Internet - per la diffusio- al 4 all'8 maggio si svolge danza del senso. Aspetti del dibat- marco de su generaciòn"; Mario Dengler); "La letteratura contem- ne della letteratura di lingua te- Dall'Università di Torino un in- tito su indeterminatezza e traduci- Hernàndez, "Lorca y Juan Ramon poranea di lingua tedesca: la pro- desca" (Grazia Casagrande, Hu- contro dedicato a "Dialogo sulla bilità del linguaggio"; Arnparo Hur- Jiménez"; Giovanni Caravaggi, spettiva Italiana" (Eugenio Ber- bert Winkels, Mauro Zerbino), cultura portoghese. Letteratura, tado, "Fundamentos de la ense- "Antonio Machado e Garcia Lorca: nardi, Anna Chiarloni, Luigi Forte, tel. 02-76005571. storia e musica" - organizzato da nanza de la traducción"; Stefano discordanze e convergenze"; Nor- Anna Ruchat); "Come vedono gli Pablo Luis Àvila e Giancarlo Depre- Manferlotti, "Didattica della tradu- bert von Prellwitz, "La presenza di editori italiani la letteratura di lin- tis della facoltà di lingue e lettera- zione letteraria"; "Annibale Elia, Machado nel Lorca giovanile"; gua tedesca la loro collaborazio- ture straniere. Per riflettere "La traduzione automatica: sogno Christopher Maurer, "Lorca y Los ne con i colleghi tedeschi, au- CRISTINA CAMPO sull'evoluzione del genere narrati- o realtà?"; John Denton, "L'adatta- striaci e svizzeri?" (Roberto Caz- cuatros vientos"-, Gabriele Morelli, vo e poetico nella letteratura por- mento dell'alterità nella traduzione zola, Inge Feltrinelli, Sandro Fer- "Federico Garcia Lorca a Buenos a comunità monastica di Bose toghese contemporanea interven- filmica"; Susan Basnett, "Transla- ri, Enrico Gannì, Helena Aires e Montevideo: storia di organizza, nella sua sede di gono gli scrittori José Saramago e tion and Postcolonialism"; Angelo Janeczek, Marco Zapparoli); "Co- L un'apoteosi"; Piero Menarini, Magnano (Biella), il 19 aprile, la Nuno Judice. Franco Baroia e Jor- Morino, "Le mani sporche"; Euge- me vedono gli editori tedeschi, giornata "Ricordo di Cristina Cam- ge Couto si occupano del versante nij Solonovic, "La poesia di Giu- "Lorca e il cinema". Il 27 aprile, al- svizzeri e austriaci la loro colla- le ore 9, al Ridotto del Teatro Re- po". Intervengono: Gianni Antoni- storico. A due tavole rotonde dedi- seppe Gioachino Belli tra dialetto borazione con i colleghi italiani? ni, Giorgio Bàrberi Squarotti, Ga- cate alla tematica femminile e alla gio è previsto un concerto con bre- Traduzioni sovvenzionate: come e lingua"; Ida Porena, "La traduzio- vi composizioni inedite del poeta, spare Barbiellini Amidei, Elio Bar- letteratura portoghese partecipa- ne dei romantici"; Emilio D'Agosti- e perché" (Erica Benz-Steffen, tolini, Vittore Branca, Roberto Ca- no Teresa Rita Lopes, Teresa Be- canzoni popolari da lui armonizza- Christoph Buchwald, Margit no, "Dizionari elettronici per la tra- te e opere di altri compositori a lui lasso, Alfredo Cattabiani, Guido leza, Ana Hatterley e Carlos Reis. duzione"; Annalisa Goldoni, "Poe- Knapp, Michael Kruger, Renate Ceronetti, , Riccardo Il tema "Il Portogallo nella peniso- dedicate. Nagel, Delf Schmidt, Angelika sia postmoderna: l'infinita tradu- Contini, Mary De Rachewiltz, Gian la iberica" è affidato ad Antonio zione". tel. 0521-206252 Uerling-Folle, Loize Wieser); Franco Draghi, Luciano Erba, Enzo Bernat Vistarini. Chiude l'incontro tel. 089-962080. "Quale ruolo svolgono i critici e le Fabiani, Monica Farnetti, Giovanna un concerto con musiche di Fer- riviste specializzate nella diffu- Fozzer, Franca Grisoni, Dante Isel- nando Lopes Graga, Joly Braga sione della letteratura di lingua la, Gina Lagorio, Franco Loi, Mario Santo, Aleixandre Delgado, Luis ANIMAZIONE tedesca in Italia?" (Anna Chiarlo- Luzi, Ena Marchi, Renato Minore, Freitas Branco, ni, Paolo Di Stefano, Marino Fre- MANAGEMENT Marta Morazzoni, Giorgio Orelli, tel. 011-6703694 Torino - Galleria d'Arte mo- A derna - il 21 aprile si tiene il a Luiss Management promuo- convegno "Il gioco del teatro. Lve un corso di specializzazione L'Animazione trent'anni dopo". in Management dello spettacolo, Fra gli interventi: Nuccio Messi- per dotare gli addetti del settore di na, "1968-69: la nascita del pro- una formazione manageriale a getto 'Animazione' al Teatro Sta- completamento della preparazio- bile di Torino"; Claudia Allasia, "Il ne specialistica. Dopo le lezióni corpo animato"; Loredana Peris- dedicate alle forme giuridiche di sinotto, "Andata e ritorno. L'Ani- organizzazione dell'impresa di mazione teatrale senza frontie- spettacolo, alla gestione delle,ri- re"; Ken Robinson, "Cultura, sorse umane, al marketing e alla creatività e giovani in Europa"; comunicazione del prodotto, il 20, Piergiorgio Giacché, "Trent'anni 21 e 22 aprile si studiano "La ge- dopo: l'Animazione fra politica stione dei progetti" (Lucio Argano, culturale e cultura teatrale"; Gio- Fabio Fassone); il 18, 19 e 20 vanni Moretti, "Il cuore antico maggio "Aspetti giuridici" (Vincen- dell'attore solista"; Roberto Alon- zo Donativi, Giorgio Assumma, ge, "Il tempo della palinodia"; Stefano Accossa); il 15, 16 e 17 Giuliano Scabia, "Il tempo germo- giugno "Aspetti economici e fisca- gliatore". Nel pomeriggio, al tea- li" (Giovanni Fiori, Massimiliano tro Araldo, si svolgono dimostra- Longo); il 6, 7 e 8 luglio, "Il control- zioni di lavoro e scambi di espe- Archivio lo di gestione" (Francesca Nico- rienze ("Così impari. Proget- sia); il 14, 15 e 16 settembre, to sperimentale quadriennale per "Forme e fonti di finanziamento la scuola elementare", "La pro- teschi sino ad allora inediti, testi che ora sono per le aziende di spettacolo dal vi- va del teatro: un progetto per i esauriti. L'accordo riguarda, invece, i libri appar- minori a rischio della città di Ba- vo" (Fabrizio Di Lazzaro, Lorenzo si a partire dal secondo dopoguerra. Intellettuali ri"; "Linguaggi dell'integrazione Scarpellini, Ugo Bacchetta). teatrale. Teatro ed handicap"; come Abrate, Luraghi, Quazza e Bulferetti si tel. 06-85222325 "Tradotti altrove. Teatro e carce- concentrano allora su temi di storia economica e re"). sociale, come agricoltura, industria, infrastruttu- re, innovazioni cavouriane e dinamiche demogra- IL BENE, IL MALE tel. 011-482343 fiche. Sono saggi che conservano pieno valore. Nella "nuova serie" iniziata nel 1963, compaiono JAssociazione laica di cultura ricerche di Nada, Levra e dello stesso Quazza, in- r biblica Biblia organizza a Pa- L'ARTE DI VIVERE L sieme a quelle dei giovani studiosi, vincitori di dova, Collegio Antonianum e Basi- borse di studio del Comitato. Dopo questo primo lica del Santo, nei giorni 24, 25 e cattolica, da marzo al 15 mag- CAROCCI è il nuovo nome della Nis, Nuova Ita- passo, c'è chi spera in una futura ristampa anche 26 aprile, il convegno "Colui che fa gio, a cura del Centro cultura- A lia Scientifica di Roma. Mutare un marchio noto dei testi esauriti. il bene e crea il male: male, Bibbia le polivalente, con l'Istituto italia- almeno nell'ambiente degli studiosi, dove la Casa FRANCESCA ROCCI e Occidente". Queste alcune delle no per gli studi filosofici e il Comu- relazioni: Giovanni Filoramo, "La ri- viene considerata un poco come una University ne, nell'ambito del ciclo di lezioni sposta dualistica al problema del su "Cosa fanno oggi i filosofi", si Press, è sempre un rischio, ma la decisione è stata "GLI ORSATTI. Testi dell'altro Medioevo" è la male"; Salvatore Natoli, "Monotei- tiene il ciclo di conferenze sul te- presa per differenziarsi dal quasi omonimo gran- nuova collana delle Edizioni dell'Orso diretta da smo e male"; Gianni Cappelletto, ma "L'arte di vivere: riflessioni de editore di scolastica. La Carocci amplia così la Massimo Bonafin, Nicola Pasero, Luciano Rossi. "Le risposte dell'Antico Testamen- sull'idea di saggezza". Dopo Gian- propria rete di distribuzione, prevedendo con- L'indirizzo della collana è quello di privilegiare to"; Piero Capelli, "Il male nella ni Vattimo, "Educare l'oltreuo- temporaneamente un impulso alle proprie inizia- opere che offrano un'immagine non convenziona- letteratura apocrifa"; Paolo Ricca, mo?"; Remo Bodei, "Sapienza e tive editoriali, con 120 nuovi uscite e altrettante le della letteratura e della civiltà dell'Europa me- "Le risposte del Nuovo Testamen- saggezza"; Ermanno Bencivenga, to"; Luigi Sartori, "Considerazioni ristampe nel 1998. La nuova sigla sarà riservata ai dievale. Ogni volume conterà: introduzione, testo "La saggezza della follia"; Roberto teologiche sul male nel mondo"; Esposito, "La saggezza tra filoso- volumi pubblicati da quest'anno, mentre gli altri originale con traduzione a fronte, note esplicative Pierangelo Sequeri, "Riletture cri- fia e politica", il 3 aprile Maurizio distribuiti da Carocci continueranno ad apparire e filologiche. I primi titoli in uscita saranno: Il ro- stiane: da Agostino a Barth"; Pao- Viroli parla di "La virtù leggera"; il con la vecchia copertina. I libri del Comitato di manzo diRenart la volpe, a cura di Massimo Bona- lo De Benedetti, "Riletture ebrai- 17 aprile Sergio Givone di "Sag- Torino dell'Istituto del Risorgimento si potranno fin; Rolando a Saragozza, a cura di Gian Carlo Bel- che: dal midrash a Jonas"; Remo gezza impopolare"; il 23 aprile trovare con facilità nelle librerie, grazie a un ac- letti; La visione di Tungdal, a cura di Margherita Bodei, "Risposte laiche al proble- Salvatore Natoli su "Verità, incer- cordo stretto con la Carocci. Le pubblicazioni Lecco. Per informazioni: http: //www.edior- ma del male". tezza e prassi"; T8 maggio Dome- tel. 055-8825055 nico Losurdo su "I disastri della del Comitato presero il via all'inizi'0 del secolo, so.com e [email protected] morale"; il 15 maggio Emanuele con raccolte di lettere e atti diplomatici ottocen- WALTER MELIGA Severino su "Sulla virtù". di Elide La Rosa tel. 0541-967802 BRIANI, NlCCOL U-Gli amministratori di fatto delle FAGIOLO DELL'ARCO, MAURIZIO / MARCONI, BEATRI- ATIVI, BARBARA / SCARLINI, LUCA (A CURA DI)- Asocietà di capita li- G i u ff rè - ( p. 41) CE-Cesarina Gualino e isuoizzzzzzbz'-Marsilio-(p. 27) NNuovo teatro z«g/«t'-Ubulibri-(p. 24) ALLENDE, ISABEL-Afrodita. Racconti, ricette e altri FERRO-LUZZI, PAOLO / CASTALDI, GIOVANNI (A CURA NERI, GUIDO-Esperienze francesi. Da Vigny a Leiris- afrodisiaci- Feltrinelli-(p. 19) Di)-La nuova legge bancaria-G'mEvèfp. 41) Pendragon-(p. 17) Antologia della poesia z'tó/z'zz«zz-Einaudi/Gallimard-(p. 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(P.9) ALZAC, HONORÉ DE-L« fantaisies de Gina-Sé- FUMERÒ, SILVANO-//clone africano-¥ògoìa-(p. 37) ANINI, ALLEGRA-366 quiz, notizie, curiosità sui di- quences-(p. 48) B FURUYAMA, MASAO (A CURA Dì)-Tadao Ando-Zani- «orzzzzrz-Mondadori-(p. 40) BARBARO, PAOLO-LA città ritrovata. Quaderni venezia- chelli-(p. 27) P ni-Consorzio Venezia Nuova-(p. 7) PAPÀSOGLI, BENEDETTA / PIQUÉ, BARBARA (A CURA BELLONE, ENRicO-Gzz/z/eo-Le Scienze-(p. 37) DI)-// prisma dei moralisti. Per il tricentenario di La Bruyère- Salerno-(p. 24) BIONDETTI, LuiSA-Dz'zzb«zzrzo di mitologia classica. IOVANNOLI, RENATO-Il mistero dell'Isola del Dra- Dèi, eroi, feste-Baldini & Castoldi-(p. 40) Peter Szondi. La storia, le forme, l'unità della parola- Ggo-Piemme-(p. 22) Multimedia-(p. 15) BOATTO, ALLLL.TO-N arriso infranto. L'autoritratto GOTTHELF, JEREMIAS-DZZC storie dell'Emmental- moderno da Goya a Warhol-haterza-fp. 30) PIERI, FRANQOISE (A CURA DI)-France Cinéma. Retro- Dadò-(p. 15) spettiva Claude Chabrol-ll Castoro-(p. 45) BOCIAN, MARTIN-/ personaggi biblici-Bruno Monda- Il gran libro dei ragazzi-aàn kronos-(p. 40) dori-(p. 40) PIERI, PAOLO FRANCESCO (A CURA D\)-Coscienzaplura- GRASS, GUNTHER-Der Autor als fragwùrdiger Zeuge- le-Moretti & Vitali-(p. 39) BOFFA, ALESSANDRO-5« una bestia, Viskovitz-Gar- Dtv-(p. 49) PONZI, MAURO-Il mito della giovinezza in Hermann zanti-(p. 8) GUALINO, RiccARDO-5o/z7zzz/z>ze'-Marsilio-(p. 26) //«.re-Vallecchi-(p. 15) BONAFFINI, LUIGI (A CURA DI)-Dialect Poetry of POUND, EZRA-Come bisogna leggere-Mondadori-(p. 20) Southern Italy-Legas-(p. 42) PULLMAN, PHILIP-DZ lama sottile-Salani-(p. 22) BOUTROS-GHALI, BOUTROS-LE Chemin de Jerusalem- ABIBI, TmìE-Peccati dimenticati-MaxV\X\o-(p. 21) Fayard-(p. 49) HHOFFMANN, E.T.A.-Schiaccianoci-C'era una vol- BRÒNTE, CHARLOTTE / EMILY / ANNE-Un così forte ta-(p 22) ELLA, FRANCO-NEG/z occhi di Vincent. L'io nello desiderio diali-Tufani-(p. 14) HÓLLDOBLER, BERT / WILSON, EDWARD O .-Formiche. specchio delz?zcWo-Feltrinelli-(p. 30) BRUNETTA, GIAN PIERO-// viaggio dell'icononauta dal- Storia di un'esplorazione scientifica-AAeìphiip. 39) R ROMANO, Lalla-In vacanza con il buon samaritano- la camera oscura di Leonardo alla luce dei Lumière- HOROWITZ, ANTHONY- Villa Ghiacciaossa-MonAaào- Einaudi-(p. 8) Marsilio-(p. 44) ri-(p. 22) BUZZATI, DINO-Opere r«7/e-Mondadori-(p. 5) ROMANO, LALLA-L'eterno presente-EXnauàifp. 8) ROTH, HENRY-Lcgzzzwz'-Garzanti-(p. 13)

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La rivoluzione non russa