Emilia-Romagna Uomini, Aziende, Territori
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Lunedì, 25 Gennaio 2016 www.corrieredibologna.it L’intervista Lo speciale Scenari Fondazione Carisbo Da venerdì Alberto Clò (Rie): Parla Leone Sibani Bologna si accende «Dai No Triv solo slogan «Addio banche crudeli» con Arte Fiera e disinformazione» 5 I 6 IMPRESE EMILIA-ROMAGNA UOMINI, AZIENDE, TERRITORI L’analisi Primo piano Cina, la crisi prelude a una svolta di Giorgio Prodi elle ultime settimane la Cina sembra essere diventato un grande esportatore di brutte notizie. L’economia Nrallenta, la Borsa crolla, l’inquinamento, la bolla immobiliare, la (leggera) svalutazione dello yuan. Il Paese si trova effettivamente nel mezzo di una transizione molto difficile. Stiamo assistendo ad un cambio di classe dirigente, un cambio che passa anche da una campagna anticorruzione senza precedenti. Si sta cercando di cambiare il modello di crescita che si basava prevalentemente su investimenti ed esportazioni in un modello centrato sui consumi interni. L’inquinamento non è più solo un problema per le generazioni future, ma Difficoltà colpisce gli abitanti delle Sette anni di grandi città nella vita di tutti i recessione giorni. hanno Non è quindi un periodo cambiato in facile ma quale può essere modo l’impatto per le nostre radicale le imprese? condizioni I dati sull’export italiano in di molte Cina nei primi nove mesi del persone in 2015 (dato Istat più recente) regione hanno mostrato un calo delle nostre esportazioni verso la Cina del 7,4%. La nostra regione fa relativamente meglio, ma comunque il dato è in calo del 4,2%. Considerate le difficoltà sopra descritte è assai probabile che il dato sia Il lato oscuro dell’Emilia confermato per l’intero 2015, ma anche per il 2016 le previsioni non possono essere positive. Certo molto Il 4,2% delle famiglie in regione sotto la soglia della povertà: siamo tra le aree meno dipenderà dall’andamento del cambio. Per ora sembra che il Paese stia cercando di colpite dal disagio sociale, ma la crisi ha acuito le disuguaglianze svalutare lo yuan, ma è anche intervenuto in questi giorni sui mercati per sostenere la Delbono: «Il fenomeno dell’indigenza è cambiato, mancano gli strumenti per capirlo moneta, per evitare una svalutazione troppo brusca. continua a pagina 15 e combatterlo». La giunta Bonaccini ci prova con un reddito minimo di solidarietà L’intervento Cassa Depositi e Prestiti degli enti locali di tutta Italia, delle impre- se dell’indotto, dei lavoratori e dei sinda- e un cavaliere straniero cati e di quanti continuano a vedere nella per risollevare le sorti di Versalis chimica una delle opportunità di crescita del nostro Paese? La risposta sta a metà. di Gianni Bessi Va benissimo che Eni abbia in mente una «strategia lunga» per Versalis. Ma in questa strategia di ampio respiro sarebbe a chimica italiana non verrà dismessa. da valutare un coinvolgimento diretto del Anzi verrà potenziata: questo almeno ‘super piano industriale’ che vede prota- L è quello che si ricava dalle ultime di- gonista la Cassa depositi e prestiti dal chiarazioni dell’amministratore delegato 2016 fino al 2020. Come sappiamo è un di Eni, Claudio Descalzi, il quale ha citato piano da 265 miliardi (163 miliardi per gli investimenti — il rilancio del settore imprese italiane e internazionali) che ha bisogno di risorse per un 1 miliardo e punta a sostenere la crescita dell’econo- mezzo — che potranno essere messi in mia: gli strumenti sono la «Promozione campo quando verrà sancito l’ingresso in delle soluzioni» e il «Partenariato pubbli- Versalis di un partner straniero. Tutto be- co privato». Poste Italiane Sped. in A.P. D.L. 353/2003 conv. L.46/2004 art. 1, ne,c1 DCB Milano. Non può essere distribuito separatamente dal Corriere della Sera quindi, ed eccessive le preoccupazioni continua a pagina 15 2 Lunedì 25 Gennaio 2016 Corriere Imprese BO PRIMO PIANO La crisi acuisce disagio sociale e disuguaglianza: la Regione stanzia 75 milioni in tre anni per il reddito di solidarietà Quasi 100.000 famiglie sotto la soglia della povertà di Andrea Guermandi zerato Irap e Asp per tutte le Così in Emilia-Romagna organizzazioni del privato socia- SPESA MEDIA MENSILE le. Il reddito di solidarietà, ha overtà, a che punto stia- annunciato il presidente Stefano Vari anni, valori in euro rivalutati al 2014 Emilia-Romagna Nord Est Italia mo? Sicuramente, dopo Bonaccini, «diventerà un inter- gli anni della crisi, viene 3.600 vento strutturale per tutta la le- percepita come un vero e gislatura». Si calcola che la mi- proprio allarme sociale. 3.400 sura potrà riguardare tra i 20.000 PTanto che la giunta regionale ha e i 35.000 soggetti: verosimil- inserito nel bilancio 2016 un mente l’assegno sarà di qualche fondo di 75 milioni di euro per 3.200 centinaio di euro al mese per un finanziare un reddito di solida- totale stanziato, fra risorse regio- rietà a favore di 30-35 mila resi- 3.000 nali e risorse statali, di 75 milio- denti in condizioni di indigenza. ni in tre anni. Il Movimento 5 Basteranno? Nei fatti, nei nume- stelle ha criticato l’intervento ri, in Emilia-Romagna la povertà 2.800 perché, ha notato il consigliere è però al di sotto della media Andrea Bertani, «non solo nel nazionale. Le statistiche ci dico- 2.600 bilancio per il 2016, ma anche in no che nel 2014 il tasso di pover- quello di programmazione per il tà relativa (famiglie con una spe- 2017 e il 2018, sono stanziati per sa mensile inferiore alla media 2.400 la parte regionae 15 milioni ri- della regione) in Emilia-Roma- spetto ai 35 milioni pubblicizzati gna è stato pari al 4,2%, contro 2.200 per il finanziamento del fondo». una media nazionale del 10,3%. Replica l’assessore al Bilancio, La spesa media per consumi del- Emma Petitti: «Per il 2016 sono le famiglie sui cui l’Istat basa in 2.000 stati accantonati 15 milioni per- 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Italia le stime ufficiali della po- ché l’avvio del fondo è previsto vertà è di 2.490 euro, in Emilia- INCIDENZA DI POVERTÀ E RELATIVI INTERVALLI DI CONFIDENZA nel secondo semestre dell’anno, Romagna di 2.880. Mal contate, quando verosimilmente entrerà quindi, le famiglie emiliano ro- Anni 2013 - 2014, valori percentuali Emilia-Romagna Nord Italia in vigore la legge regionale, an- magnole povere sarebbero circa cora da scrivere, mentre per gli 95 mila. Nel 2012 il tasso era pari 12,0 anni successivi, nell’attesa della al 5,1% contro il 13% circa in Ita- conferma dello stanziamento de- lia. Il dato è sostanzialmente sta- finitivo del Governo e del varo bile dal 2006, anche se gli anni 10,0 della legge regionale, i 15 milio- della crisi hanno visto scendere ni sono stati riportati come pura del 14% circa la spesa media cifra di riferimento». La vice mensile per consumi di tutte le 8,0 presidente della Regione con de- famiglie, in Italia e in regione. lega al welfare, Elisabetta Gual- Allargando il concetto di disa- mini, descrive a sua volta il red- gio, l’Istat prende in considera- 6,0 dito di solidarietà come provve- zione anche un indice di “depri- dimento rivolto a chi è in condi- vazione materiale” che i basa zioni di povertà assoluta, sull’impossibilità di accedere ad 4,0 «temporaneo e fortemente colle- Vita quotidiana 2,0 3,84,2 4,64,9 10,4 10,3 Interventi La spesa media per Dal 2009 al 2012 consumi delle famiglie 0,0 la spesa dei comuni in Emilia-Romagna 2013 2014 2013 2014 2013 2014 per i servizi è passata è di 2.880 euro EMILIA-ROMAGNA NORD ITALIA da 12,7 a 14,3 milioni Fonte: Istat. Indagine sulle spese delle famiglie alcune categorie di consumi (au- della popolazione, un livello si- sostegno delle spese di alloggio fessionale (16%), interventi e ser- gato a un patto tra diritti e dove- to, abbigliamento, vacanze e via mile a quello delle altre grandi costituiscono quasi il 64% della vizi educativi-assistenziali e per ri». «L’Emilia-Romagna - spiega dicendo). In queste condizioni, città. Questa analisi, che si ferma spesa per questa macro tipolo- l’inserimento lavorativo (10%). - presenta dati confortanti se sempre nel 2012, si trovava il 13% come visto al 2012, non è però gia. Per il totale dei trasferimenti Dal 2009 al 2012 la spesa soste- confrontati al tasso nazionale delle famiglie emiliano roma- sufficiente a fotografare con cash si registra nell’arco dell’ulti- nuta dai comuni per l’erogazione (3,3% di `povertà assoluta contro gnole, contro il 22,4% della me- esattezza la situazione. Anche in mo biennio un incremento del di interventi e servizi passa da il 6,6%), ma non possiamo e non dia italiana. La deprivazione era Emilia-Romagna, infatti, crisi +8%, da 11,1 milioni del 2009 a 12 12,7 a 14,3 milioni. La terza ma- intendiamo restare indifferenti grave per il 6,6% delle famiglie aziendali, disoccupazione, giova- milioni del 2012. Un’altra com- cro tipologia di prestazioni, infi- di fronte agli oltre 65.000 nuclei in regione, contro l’11,4% dell’in- nile e non, costo della vita ed ponente di spesa, che sfiora il ne, pari al 26% circa del totale, familiari che vivono in condizio- tero territorio nazionale. Sono altri indicatori tipici di queste 40%, è costituita da interventi consiste nell’accoglienza in ni di estrema difficoltà. Sono invece meno del 3% le famiglie rilevazioni, fanno precipitare in che includono principalmente strutture (residenziali e diurne), giovani, madri e padri sotto i 35 emiliano-romagnole classificate basso classi sociali un tempo tu- attività di servizio sociale e pro- divise fra dormitori per persone anni con bambini a carico, an- dall’Istat in condizioni di povertà telate.