11 NOV 2010 Il Piccolo Nazionale Cultura pagina 25 Quotidiano Dive e divi del cinema nei ritratti di Arturo Ghergo

di CRISTINA FERESIN La glamour photo- che esprima un nuovo sti- grafici, gestualità sapien- graphy nasce negli anni le nazionale, moderno, temente coreografate, GORIZIA Dive d’altri Venti fra i major movie portatore di nuovi valori. composta eleganza delle tempi, scatti in bianco e studios di Hollywood, ac- Arturo Ghergo, marchi- pose. Il risultato prefisso nero che cristallizzano compagnando il passag- giano di nascita, giunto a è quello di conferire al bellezze raffinate, attua- gio dal cinema muto al so- Roma nel 1929 dove apre soggetto quell’alterità in- lissime ed irripetibili, e noro e la fotografia è il lo studio in Via Condotti, dispensabile a renderlo poi ritratti di attrici ed at- mezzo principale con il si inserisce prepotente- un’icona. Gli espedienti tori simbolo del cinema quale il divismo cinemato- mente in questo clima, retorici sono esclusiva- italiano, immortalati da grafico viene diffuso al di contribuendo a creare un mente affidati proprio al- uno dei grandi fotografi fuori dei grandi schermi, modello formale politica- la luce, avvolgente, miste- del XX secolo. È dedicata principalmente attraver- mente disimpegnato, im- riosa, a volte vagamente so la stampa dei rotocal- prontato ad un aristocrati- simbolica. ad Arturo Ghergo e alla chi. Scrive Claudio Domi- glamour photography la co e controllato senso del- Il resto lo fa il ritocco mostra che s’inaugura do- ni che questo tipo di foto- l’eleganza che accomuna manuale, vero e proprio mani, alle 18.30, ai Musei grafia «ricorre frequente- i nuovi divi di Cinecittà intervento di chirurgia Provinciali di Borgo Ca- mente a pose scultoree e agli esponenti della mi- estetica, materialmente stello a Gorizia, in colla- coreutiche, abbigliamenti gliore società romana, eseguito sulle “carni vi- borazione con l’Archivio eleganti, espressioni di- senza troppe soluzioni di ve” della pellicola fotogra- Ghergo, Erratacorrige, staccate, gesti sofisticati, continuità. L’enorme in- fica e poi dissimulato con forme sensuali esaltate cremento della richiesta ulteriori espedienti pitto- l’Università degli Studi di rici, e sapienza d’alchimi- Udine, la Mediateca Pro- da marcati contrasti di lu- da parte dell’industria ci- ce, tutti elementi che con- nematografica italiana, sta. I fianchi e le braccia vinciale di Gorizia e il si sfinano, i seni si solle- contributo della Banca di corrono a stabilire un’au- conseguente alla politica ra con cui si segna una di- autarchica, corrisponde vano, la pelle diventa li- Cividale. scia come seta, gli occhi “Arturo Ghergo. Il gla- stanza insormontabile fra per Ghergo ad una lunga il divo, oggetto di ammira- stagione di riconoscimen- brillano di una luce pro- mour autarchico. Fotogra- fonda e soprannaturale. fie 1930–1959”, che sarà zione, e i comuni morta- ti professionali, riscontra- li». bili attraverso le molte Alice Barcinska, moglie aperta al pubblico da sa- di Ghergo, nelle sue me- bato 13 novembre fino al È negli anni Trenta che immagini pubblicate su la glamour elafashion un gran numero di rivi- morie ricorda come 31 gennaio, è curata da «Ghergo controllava scru- Claudio Domini, docente photography arrivano in ste, per un elenco di attri- Italia, nel pieno di una fa- ci ed attori che coprono polosamente la posa, l’il- di Storia e tecnica della luminazione, il taglio del- fotografia presso il corso se in cui il regime fasci- praticamente tutto lo star sta si prefigge di incarna- system nazionale, da Isa l’inquadratura, il tipo di di Laurea Dams, sede di obiettivo, la velocità della Gorizia, dell’Università re una via nazionale al Miranda a Mariella Lotti, modernismo, fondata su Leda Gloria, , pellicola, il valore della degli Studi di Udine, in carta da stampa, il ritoc- collaborazione con Cristi- valori coerenti con la tra- Marina Berti, Assia No- dizione culturale latina e ris, Maria Denis, Marisa co del negativo, coniugan- na Ghergo, fotografa, fi- do tutti questi elementi glia di Arturo e titolare facendo dell’ideale esteti- Merlini, Valentina Corte- se, Clara Calamai, Doris in una sintesi che conferi- dell’archivio paterno e co un veicolo di propagan- sce una particolarissima Gloria Fulgeri. da politica. L’isolamento Duranti, Isa Pola, Paola Barbara, Adriana Benet- cifra al suo stile». Il percorso espositivo si internazionale che si de- Nel Dopoguerra, nono- compone di circa 150 foto- termina negli anni del- ti, Carla Del Poggio, Carla Candiani, Lea Padovani, stante i tempi siano meno grafie, sia d’epoca sia l’autarchia (1936-’43) favo- favorevoli, la firma di stampate per l’occasione, risce notevolmente lo svi- Iole Voleri, Elli Parvo, Vi- Ghergo continua a riscuo- prevalentemente in bian- luppo di un’industria cul- vi Gioi, Vera Carmi, Mas- tere un successo immuta- co e nero, che non solo ri- turale di massa per la simo Serato, Rossano to. Saranno ancora molte, percorrono l’intera attivi- quale Cinecittà diventa Brazzi, , infatti, le divinità del ci- tà di Arturo Ghergo fra gli una precisa alternativa a . nema italiano, vecchie e anni ’30 e ’50 del secolo Hollywood e il rotocalco L’approccio di Ghergo nuove, che fino a tutti gli scorso, ma informano an- “Tempo” una risposta al- al ritratto d’attore è in- anni Cinquanta busseran- che sulla glamour e sulla l’americano “Life”. dubbiamente quello più no alla porta dello studio fashion photography del In questa industria, la significativo e in cui, me- di via Condotti, per sotto- periodo con opere dei fotografia svolge un ruolo glio di altri campi d’appli- porsi ai suoi rinomati trat- maggiori fotografi interna- di grande importanza nel cazione, può esprimere tamenti di bellezza. zionali del settore, da Ru- divulgare i nuovi modelli appieno gli elementi fon- , Gina th Harriet Louise a Geor- estetici di riferimento. danti: prevalenza di pri- Lollobrigida, Sophia Lo- ge Hurrell, da Clarence Non serve più la fotogra- mo piano, focalizzazione ren, Silvana Pampanini, Sinclair Bull a Laszlo Wil- fia d’arte e pittorialista, sullo sguardo, accurata Silva Koscina, Eleonora linger, a Ernst Bachrach. ma piuttosto, una via au- composizione geometrica Rossi Drago, Annamaria Incentrata sulla produ- tarchica alla glamour e al- su direttrici diagonali, as- Ferrero, Rossella Falk, zione d’argomento cine- la fashion photography, senza di elementi sceno- ma anche tutte le nuove matografico ed accompa- leve del cinema italiano, gnata da alcuni video rea- non più autarchico, e di lizzati dal regista Pasqua- nuovo in sintonia con i le Pozzessere in collabo- mercati internazionali, razione con Cristina Gher- non perderanno l’occasio- go, la mostra attraversa ne di essere immortalate comunque tutta la carrie- dall’obiettivo di Ghergo, ra professionale di Gher- che rimane fondamental- go, intersecandosi con la mente fedele al suo stile, produzione di ritratti dei continuando a testimonia- più noti esponenti dell’al- re il proprio personale e ta società, della politica, incrollabile culto della nonché dell’allora nascen- bellezza. te industria della moda. © RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. 1/2 Apertura 11 NOV 2010 Il Piccolo Nazionale Cultura pagina 25 Quotidiano

AI MUSEI PROVINCIALI DI GORIZIA Mostra-omaggio all’artefice della fortuna, in Italia, della ”glamour photography” nata a Hollywood

Alida Valli ritratta da Ghergo nel 1943 (©Archivio Ghergo) Massimo Girotti fotografato negli anni ’40 (©Archivio Ghergo)

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