INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Premesso che

 in data 13 maggio 2012 alcuni cittadini hanno segnalato di avere assistito, in località Ospedaletto (comune di ) a "un ingente sversamento di liquami fognari nella zona di Ospedaletto di Coriano nel torrente Marano". Per la data del 14-15 maggio, erano previste abbondanti piogge;  gli stessi cittadini segnalano di avere assistito allo stesso fenomeno almeno altre due volte nei mesi precedenti, in entrambi i casi sempre in previsione di piogge; precipitazioni che però poi in questi casi non si sono invece verificate, e dunque gli scarichi sono avvenuti in un momento di scarsa ricettività del fiume, con poca o nulla diluizione degli stessi. In queste due occasioni i cittadini hanno anche ritenuto di informare i tecnici dell'ARPA, nel primo caso, poi recatisi effettivamente sul luogo; e i Carabinieri di Coriano, nel secondo, senza però avere notizie in merito a quanto fosse stato eventualmente rilevato;

considerato che

 il fiume Marano, al suo sbocco nel mare Adriatico, presenta spesso, come da dati pubblicati da ARPA, valori di Enterococchi e di Escherichia coli molto elevati, in qualche caso anche superiori ai limiti consentiti (vedi grafico di confronto con stazioni di campionamento limitrofe);  che anche le analisi di Goletta Verde – Legambiente, mostrano un quadro davvero preoccupante per il fiume Marano, come riportato nel comunicato stampa del 9 agosto 2011, che riporta: "allarme rosso: la Foce del Marano, che insiste nel comune di Riccione, oltre al deprecabile odore di urina sul luogo, i risultati degli esami dei biologi di Goletta Verde hanno riportato livelli batteriologici così alti da essere difficilmente quantificabili, ma che superano sicuramente il milione di unità formanti colonie";

Rilevato che

 nell'area descritta, sul sito di ARPA, viene segnalato, in località Ospedaletto, in via Pastore, uno scarico di tipo Imhoff, direttamente nel fiume Marano;  lo stesso fiume Marano raccoglie, pochi chilometri più a monte, anche parte degli scarichi fognari, di tipo misto, della Repubblica di ; infatti, in base ad una Convenzione stipulata con l'azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici della Repubblica di San Marino (AASS) il 3 novembre 1989 - convenzione integrata con un accordo siglato in data 4 maggio 2007 - tutti i reflui provenienti dalla Repubblica di San Marino confluiscono nella rete fognaria della provincia di in tre punti: a Rovereta, a e a , quest'ultimo proprio nel fiume Marano; in caso di piogge, il sistema fognario sammarinese è dotato di scolmatori di piena i quali, durante gli eventi meteorici, vengono attivati e scaricano nei corsi d`acqua Ausa (scarico di Rovereta) e Marano (scarico di Faetano);  gli scarichi di San Marino nel fume Marano sono stati e sono oggetto di numerosi segnalazioni di cittadini per lo stato dei fiumi interessati, di ripetuti articoli di stampa, e di interrogazioni, anche alla stessa Giunta Regionale (ad esempio, l'interrogazione n. 4308 del 2009);  oltre a quelli provenienti da San Marino, il fiume Marano, inoltre, riceve altri 9 scarichi all'interno del Comune di Riccione, 1 nel Comune di Rimini e 4 nel Comune di Coriano.

Valutato che

 La risposta dell'Assessore Zanichelli alla suddetta interrogazione n.4308, riportava: "In conclusione, la situazione collegata agli scarichi della Repubblica di San Marino non determina impatti negativi nel torrente Ansa e nel Rio Marano in condizioni di tempo asciutto. In caso di piogge invece, soprattutto per quanto riguarda le diverse reti che recapitano nel Rio Marano, ognuna dotata di proprio scolmatore gestito manualmente, bisognerebbe procedere alla realizzazione degli interventi già in programmazione per dotare detti scolmatori di griglie e telecontrollo, che spettano per competenza territoriale alla Repubblica di San Marino. Gli interventi programmati dalla Provincia di Rimini, sulla base degli indirizzi e piani regionali, porteranno comunque ad un minore impatto e ad un miglioramento della qualità dei due corsi d'acqua.";  che la Relazione Generale del Piano di Tutela delle Acque (PTA), adottato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 633 del 22 dicembre 2004, individua esplicitamente nel carico inquinante delle acque di prima pioggia veicolato nei corpi idrici superficiali attraverso le reti fognarie (unitarie e separate) uno dei principali fattori di generazione responsabili della compromissione dei livelli di qualità delle acque superficiali.

Interroga la Giunta e l’Assessore competente per sapere

 Se sia informata di quanto riportato, in particolare della situazione del fiume Marano;  se gli scarichi di liquami in previsione, e non in presenza, di piogge, siano una procedura consentita e conforme alla Deliberazione della Giunta Regionale 18 dicembre 2006, n. 1860;  se non ritenga necessario verificare la situazione e la gestione dello scarico di via Pastore, località Ospedaletto di Coriano;  se non ritenga necessario sollecitare la Repubblica di San Marino affinché realizzi gli "interventi già in programmazione per dotare gli scolmatori sul fiume Marano di griglie e telecontrollo";  se non ritenga necessario sollecitare gli "interventi già programmati dalla Provincia di Rimini.

Il Presidente Andrea Defranceschi