Comune di Carano. Inventario dell'archivio storico (1458 - 1957) e degli archivi aggregati

a cura di Nadia Mattivi

Provincia autonoma di . Servizio Beni librari e archivistici. Ufficio Archivio Provinciale 1998

Premessa L'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio sono stati realizzati, per incarico e con la direzione tecnica dell'Ufficio Archivio Provinciale del Servizio Beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento, a cura di Nadia Mattivi; il lavoro è stato ultimato nel 1998. L'inventario, redatto originariamente con il programma "Sesamo", è stato successivamente convertito alla versione "Sesamo 2000" e pubblicato in questo formato nella sezione riservata agli archivi del portale Trentinocultura (www.trentinocultura.net). L'importazione in AST-Sistema informativo degli archivi storici del e la conseguente revisione dei dati sono state curate dalla Soprintendenza per i beni librari archivistici e archeologici con la collaborazione di Francesco Antoniolo (Studio Virginia) nel corso del 2009, secondo le norme di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006".

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Albero delle strutture

Comune di Carano, 1458 - 1993 Comune di Carano, 1458 - 1957 Archivio fino alla soppressione del comune, 1458 - 1928 Carta di Regola, 1789 - 1789 Deliberazioni degli organi di governo, 1789 - 1923 Deliberazioni della Regola, 1789 - 1864 Deliberazioni della Rappresentanza comunale, 1871 - 1923 Deliberazioni del Consiglio comunale, 1923 - 1928 Deliberazioni della Giunta e del Podestà, 1923 - 1950 Carteggio e atti degli affari della comunità, 1458 - 1928 Parte prima, 1458 - 1922 Parte seconda, 1834 - 1928 Parte terza, 1817 - 1960 Lavori pubblici, 1861 - 1927 Ispezioni cadaveriche, 1894 - 1923 Leva militare, 1902 - 1928 Ruoli matricolari, 1923 - 1928 Elenchi degli individui obbligati alla tassa militare, 1902 - 1907 Catasti e mappe, 1857 - 1860 Inventari del patrimonio e fogli di possesso fondiario del comune, 1901 - 1905 Quinternetti delle rendite, 1871 - 1917 "Estrazione del siegabile", 1867 - 1894 Conti preventivi ed allegati - Conti consuntivi e documenti giustificativi, 1883 - 1928 Libri di cassa, 1925 - 1925 Mastri e partitari, 1920 - 1928 Registri diversi, 1897 - 1928 Strumenti di corredo, 1858 - 1886 Archivio posteriore alla ricostituzione del comune, 1947 - 1957 Verbali delle deliberazioni del Consiglio comunale -originali-, 1947 - 1948 Verbali delle deliberazioni del Consiglio comunale - copie-, 1949 - 1958 Indici delle deliberazioni del Consiglio comunale, 1947 - 1962 Verbali delle deliberazioni della Giunta comunale -originali-, 1951 - 1955 Verbali delle deliberazioni della Giunta -copie-, 1949 - 1959 Indici delle deliberazioni della Giunta, 1947 - 1961 Protocolli degli esibiti, 1947 - 1958 Carteggio e atti degli affari comunali, 1947 - 1961 Atti elettorali, 1947 - 1956

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Verbali di deliberazione della commissione elettorale comunale -originali, 1952 - 1955 Liste elettorali, 1947 - 1955 Revisioni dinamiche e annuali delle liste elettorali, 1947 - 1956 Elezioni, 1948 - 1956 Contratti, 1947 - 1958 Ruoli delle rendite, 1947 - 1957 Bilanci di previsione e conti consuntivi, 1947 - 1957 Giornale e mastro della contabilità, 1947 - 1957 Allegati ai bilanci di previsione e documenti giustificativi dei conti, 1947 - 1957 Liste di leva, dei renitenti, dei riformati ed atti relativi e ruoli matricolari, 1921 - 1957 Lavori pubblici, 1937 - 1966 Strade, ponti, piazze, 1947 - 1964 Acquedotti e fognature, 1948 - 1950 Edifici, 1948 - 1966 Lavori vari, 1947 - 1953 Pratiche edilizie, 1947 - 1959 Registri di stato civile: atti di nascita, 1947 - 1947 Registri di stato civile: atti di matrimonio, 1947 - 1957 Registri di stato civile: atti di morte, 1947 - 1957 Registri di stato civile: atti di cittadinanza, 1947 - 1957 Censimento della popolazione, 1951 - 1951 Registro della popolazione Registri diversi, 1946 - 1965 Cat. I, 1965 - 1965 Cat. II Cat. III Cat. IV, 1956 - 1965 Cat. V Cat. VI Cat. VII Cat. VIII Cat. IX Cat. X Cat. XI, 1946 - 1964 Cat. XII Cat. XIII Cat. XIV, 1947 - 1947 Cat. XV Fondo poveri, 1864 - 1923 Carteggio e atti, 1864 - 1920

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Inventari del patrimonio della fondazione e fogli di possesso fondiario, 1894 - 1921 Conti preventivi ed allegati - Conti consuntivi e documenti giustificativi, 1906 - 1923 Fondazione Domenico Bortolotti, 1909 - 1923 Carteggio e atti, 1894 - 1925 Inventari del patrimonio e fogli di possesso fondiario, 1901 - 1922 Sistemi preliminari di tutta l'entrata e l'uscita/ Conti preventivi ed allegati - Sommari di tutta l'entrata ed uscita/ Conti consuntivi e documenti giustificativi, 1906 - 1923 Congregazione di carità poi E.C.A, 1923 - 1993 Deliberazioni del Consiglio d'amministrazione della Congregazione di Carità e dell'E.C.A.-originali-, 1923 - 1982 Deliberazioni del Consiglio d'amministrazione della Congregazione di Carità e dell'E.C.A. -copie-, 1947 - 1956 Protocolli degli esibiti, 1947 - 1975 Carteggio e atti e contabilità, 1923 - 1993 Consiglio scolastico locale, 1902 - 1924 Protocolli delle sessioni e degli esibiti, 1902 - 1921 Carteggio e atti, 1915 - 1924 Conti preventivi - Conti consuntivi e documenti giustificativi, 1915 - 1922 Amministrazione separata usi civici (A.S.U.C.), 1941 - 1946 Verbali di deliberazione del Commissario frazionale -originali-, 1941 - 1946 Verbali di deliberazione del commissario frazionale -copie vistate-, 1941 - 1946 Carteggio e atti degli affari frazionali, 1941 - 1946 Contratti, 1944 - 1945 Bilanci di previsione e conti consuntivi, 1941 - 1946 Giornali e mastri della contabilità, 1941 - 1946 Documenti giustificativi del conto, 1941 - 1946 Lavori pubblici, 1946 - 1950 Registri diversi, 1941 - 1944 Archivio del Giudice conciliatore, 1948 - 1985 Affari civili, 1950 - 1985 Protocolli della corrispondenza, 1950 - 1950 Carteggio e atti, 1950 - 1979 Ruolo generale degli affari civili, 1950 - 1966 Rubrica alfabetica generale degli affari civili, 1948 - 1948 Ruolo di udienza, 1948 - 1978 Registro cronologico dei provvedimenti e degli altri originali, 1948 - 1961 Registro repertorio degli atti soggetti a tassa di registro, 1950 Registro delle spese di giustizia anticipate dall'erario in materia civile, 1948 - 1956 Registro delle spese inerenti alle cause riflettenti persone o enti giuridici ammessi alla prenotazione a deito, 1948 - 1959

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Registro di carico dei depositi delle spese di cancelleria, 1950 - 1950 Registro di scarico dei depositi per spese di cancelleria, 1948 - 1969 Registri diversi, 1954 - 1982 Azienda elettrica, 1947 - 1965 Carteggio e atti, 1947 - 1965 Registri consumi energia elettrica, 1948 Registri diversi, 1948 - 1961

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Albero dei soggetti produttori

Comune di Carano, Carano, 1818 gennaio 1 - 1923 gennaio 13 Successori: Comune di Carano, Carano, 1923 gennaio 13 - 1928 marzo 23 Si separa da : Comune di , Cavalese, 1810 settembre 1 - 1817 dicembre 31

Comune di Carano, Carano, 1923 gennaio 13 - 1928 marzo 23 Predecessori: Comune di Carano, Carano, 1818 gennaio 1 - 1923 gennaio 13

Comunità di Carano, Carano, [1458] - 1810 agosto 31 Si fonde in : Comune di Cavalese, Cavalese, 1810 settembre 1 - 1817 dicembre 31

Comune di Carano, Carano, 1946 novembre 11 -

Fondo Poveri, Carano, 1864 gennaio 1 - 1923 dicembre 31

Fondazione Bortolotti, Carano, 1894 aprile 29 - 1923 dicembre 31

Congregazione di Carità, Carano, 1923 maggio 16 - 1937 giugno 30 Successori: Ente comunale di assistenza, Carano, 1937 luglio 1 - 1993 luglio 1

Ente comunale di assistenza, Carano, 1937 luglio 1 - 1993 luglio 1 Predecessori: Congregazione di Carità, Carano, 1923 maggio 16 - 1937 giugno 30

Consiglio scolastico locale, Carano, 1902 gennaio 1 - 1924 dicembre 31

Amministrazione separata usi civici, Carano, 1941 gennaio 1 - 1946 dicembre 31

Giudice conciliatore, Carano, 1948 gennaio 1 - 1982 dicembre 31

Azienda elettrica, Carano, 1947 gennaio 1 - 1965 dicembre 31

7 superfondo Comune di Carano, 1458 - 1993

metri lineari 40.0

Modalità di acquisizione e versamento Condizione giuridica L'archivio comunale, al pari di quelli appartenenti allo stato, alle regioni e alle province, è soggetto al regime del demanio pubblico e pertanto è inalienabile.

Contenuto La sezione separata dell'archivio comunale di Carano copre l'arco cronologico 1458-1957 e consiste in metri lineari 40 circa. Oltre alla documentazione prodotta dal comune, è presente anche quella prodotta dal Fondo poveri, dalla Congregazione di carità poi E.C.A., dalla Fondazione Bortolotti, dall'A.S.U.C., dal Giudice conciliatore, dall'Azienda elettrica e dal Consiglio scolastico locale. In particolare, la documentazione prodotta dagli enti che si occupavano di assistenza e beneficenza (Congregazione di carità, Fondazione Bortolotti, Fondo poveri) era frammista a quella del comune.(1) Nel corso dei secoli le comunità rurali trentine riservarono sempre una particolare cura alla custodia e alla conservazione dei documenti perché ad essi era legata la tutela dei loro diritti. Numerose carte di regola contenevano specifiche norme riguardanti la custodia degli atti documentari e prevedevano pene pecuniarie molto severe per gli ufficiali comunitari che non le avessero rispettate.(2) Secondo quanto attestato dall'inventario degli atti più antichi compilato nel 1858 e aggiornato nel 1886, la Regola di Carano fino alla fine del secolo scorso conservò i documenti più antichi in un armadio della sacrestia della chiesa parrocchiale del paese. I documenti, suddivisi secondo un criterio che potremo definire tematico-cronologico, erano stati inseriti nei cassettini, ciascuno dei quali contrassegnato da una lettera dell'alfabeto.(3) Nel periodo in cui il comune fu aggregato a Cavalese (1928-1946), anche l'archivio comunale venne trasferito in quella sede, ove fu sottoposto ad un riordino che ne stravolse completamente l'impianto. Tutto il carteggio prodotto dal comune -che, relativamente agli atti più antichi (1458-1822) era ordinato secondo un repertorio del 1886, mentre per il carteggio prodotto dal 1824 al 1928 era protocollato e suddiviso per annate- venne riorganizzato in base ad un sistema di classificazione per materia. Tale intervento ha comportato l'estrapolazione dei documenti dalle loro serie originarie e la rifusione degli stessi in nuove unità incamiciate (fascicoli-affare), contenenti di volta in volta uno, due o più pezzi. Mentre i fascicoli contenenti gli atti più antichi furono inseriti in due faldoni conservati a parte, quelli relativi ad affari più recenti vennero raggruppati, a seconda della materia trattata, in una quarantina di buste contraddistinte da un titolo proprio ('Boschi', 'Pompieri'; etc.) e da numerazione progressiva (nn. 1-44). Altri fascicoli vennero inseriti parte in buste di argomento specifico e parte in buste recanti il generico titolo di 'Varie'. Nell'economia di un simile riordino i protocolli degli esibiti, dal momento che non servivano più per rintracciare gli atti in base alla loro posizione archivistica, vennero scartati. Il materiale contabile del comune venne sottoposto ad una grossa operazione di scarto, che, secondo le disposizioni del massimario di scarto del 1917, interessò la documentazione esaurita da più di cinquant'anni. La contabilità anteriore al 8

1883 venne scartata, mentre quella di epoca posteriore fu inserita, assieme a quella prodotta dagli enti che si occupavano di assistenza e beneficenza, in una quindicina di buste. Nel 1947 subito dopo la ricostituzione del comune, l'archivio, la cui struttura era stata così profondamente mutata, venne riportato a Carano. A partire da tale data l'amministrazione comunale applicò rigorosamente le norme emanate dalle autorità superiori in merito alla tenuta degli archivi. Il carteggio venne classificato secondo le direttive contenute nella Circolare del Ministero dell'Interno n. 17100/2 del 1° marzo 1897. Tale circolare stabiliva, fra l'altro, che tutti gli atti spediti o ricevuti dai comuni, dovessero essere registrati a protocollo, dopo essere stati assegnati ad una categoria d'archivio. Le categorie di classificazione furono previste in numero di quindici, corrispondenti ai principali settori, cui erano riconducibili le attività e le competenze comunali. Esse sono: I Amministrazione; II Assistenza e beneficenza; III Polizia urbana e rurale; IV Sanità e Igiene Pubblica; V Affari finanziari; VI Governo; VII Affari di grazia e giustizia; VIII Affari militari; IX Istruzione Pubblica; X Lavori Pubblici; XI Agricoltura, Industria e Commercio; XII Stato Civile e Anagrafe; XIII Esteri; XIV Pubblica Sicurezza; XV Oggetti Diversi. Esse furono suddivise in un certo numero di classi in corrispondenza di gruppi particolari di affari all'interno della stessa categoria. Le classi, infine, avrebbero raggruppato i fascicoli contenenti il carteggio dei singoli affari prodottisi concretamente nell'ambito di ciascuna. Giova ricordare che attualmente per i comuni è ancora vigente la circolare del Ministero dell'Interno 1° marzo 1897, con l'avvertenza che possono essere create nuove categorie, comprensive di classi e sottoclassi per affari che non possono rientrare, neppure per analogia, in quelle dello schema previsto dalla suddetta circolare. All'art. 17 essa prevedeva per ogni ufficio comunale la tenuta di due archivi distinti: "uno corrente per gli atti iniziati e non ancora compiuti; l'altro di deposito per quello sui quali siasi definitivamente provveduto". Un ulteriore criterio di ripartizione dei documenti d'archivio venne fissato dall'art. 30 del D.P.R. 30 settembre 1963, n. 1409; esso prescriveva l'istituzione di Separate sezioni per gli atti esauriti da oltre un quarantennio, innovando in ciò rispetto alla legge del 1939, che prevedeva per simili sezioni il termine finale fisso del 1870. Sebbene tale legge non ne parli esplicitamente è necessario aggiungere che gli atti esauriti da meno di quarant'anni costituiscono l'archivio corrente. Questa ripartizione della documentazione in sezioni d'archivio è stata poi stabilita espressamente dalla deliberazione della Giunta provinciale, 29 marzo 1993, n. 3962, Direttive circa i requisiti dei locali, i criteri generali di ordinamento e inventariazione, nonché di organizzazione degli archivi e dei documenti degli enti pubblici locali. Le disposizioni ivi contenute prevedono inoltre l'obbligo da parte degli enti pubblici locali di provvedere alla ordinata conservazione degli archivi e alla compilazione dei necesari strumenti di corredo. Fra questi sono obbligatori il titolario di classificazione e il protocollo; sono facoltativi, ma necessari ad una buona tenuta degli archivi, l'indice di protocollo, il repertorio dei fascicoli, lo scadenziario, il massimario di scarto, il registro di carico e scarico dei fascicoli.

Criteri di ordinamento e inventariazione L'intervento di ordinamento dell'archivio di Carano ha riguardato tutti i documenti afferenti ad affari esauriti da più di quarant'anni e tutti i documenti degli archivi aggregati.(3) Il lavoro di ordinamento è stato effettuato presso l'Archivio provinciale di Trento con sede a Melta di Gardolo, dove la documentazione, dopo essere stata prelevata dal comune, è rimasta temporaneamente in deposito.

Il lavoro di riordino si è svolto in cinque fasi:

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- schedatura delle singole unità archivistiche delle quali sono stati rilevati il titolo, gli estremi cronologici, la tipologia fisica (registro, busta, fascicolo, carte sciolte) La descrizione è stata più accurata per i registri anteriori al 1928 per i quali si sono specificati la consistenza, il tipo di legatura e gli eventuali indici. Per i registri di protocollo, al fine di far comprendere il volume di affari dell'amministrazione comunale, si è ritenuto opportuno indicare gli estremi degli esibiti registrati ogni anno

-ordinamento del materiale: complessivamente, l'intervento sulla documentazione prodotta dal comune dalle origini al 1928, ha posto non pochi problemi metodologici. Ragioni di ordine teorico e pratico hanno reso improponibile un tentativo di riordino del carteggio secondo il metodo storico, in base al quale il riordinatore deve rispettare e dove necessario ripristinare l'organizzazione assegnata all'archivio dall'ente generatore. E' sembrato invece opportuno mantenere l'assetto organizzativo dato all'archivio nel corso dell'ultimo riordino, in considerazione del fatto che "le trasformazioni subite dalle carte durante la loro vicenda amministrativa debbano essere mantenute, e che pertanto l'ordine "originario", in caso di passaggio di documentazione ad altro o ad altri uffici sia quello dell'ultimo degli uffici che hanno avuto il maneggio delle carte per lo svolgimento istituzionale dei propri compiti".(6) Il riordino per materia, per sua stessa natura, non tiene in considerazione le cesure di carattere storico-istituzionale, le quali determinano solitamente un mutamento della struttura organizzativa dell'archivio e della sua articolazione interna e danno quindi luogo a nuclei distinti di documentazione. Si è quindi dovuto rinunciare a suddividere il materiale prodotto dall'amministrazione comunale dalle origini fino al 1928 secondo le tradizionali sezioni cronologico- istituzionali (antico regime-ordinamento italico -ordinamento austriaco- ordinamento italiano). Tutto il materiale anteriore al 1928 è stato inserito in un unico subfondo, chiamato 'Archivio fino alla soppressione del comune'. All'interno di tale sezione il carteggio, suddiviso in tre sottoserie, è stato ordinato secondo dei criteri variabili (ordine cronologico, segnatura antica delle buste) che verranno specificati dettagliatamente nell'introduzione di ciascuna sottoserie. La documentazione più antica, compresa nella "Parte prima" del carteggio (1.3.1) è stata descritta con particolare analiticità: si è fornito il regesto delle pergamene e il contenuto, carta per carta, degli atti risalenti al periodo 1458-1822. Meno problematico si è rivelato l'intervento sulla documentazione prodotta dal comune nel periodo successivo alla sua ricostituzione (1947-1957), inserita nel subfondo denominato 'Archivio posteriore alla ricostituzione del comune'. Il materiale è stato ordinato seguendo i criteri del metodo storico: il carteggio è stato ricondotto alle categorie e alle relative classi, i contratti sono stati ordinati in base al numero di repertorio, il materiale contabile secondo gli articoli di appartenenza.

-separazione delle schede in base all'ente produttore della documentazione (se diverso dal comune), e nell'ambito dell'archivio comunale, ripartizione del materiale secondo la periodizzazione sopra descritta. Infine le unità e le relative sottounità sono state ricondotte alle serie, che, nell'ambito di ciascuna partizione, sono ordinate secondo i criteri enunciati da E. Casanova,(5) facenti riferimento a categorie direttive, esecutive e consuntive. Ciò significa che si trovano per prime le deliberazioni degli organi di governo, poi gli atti amministrativi e infine i documenti contabili.

-condizionamento del materiale in scatole chiuse, ad eccezione di alcuni registri di grande formato.

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- numerazione delle unità archivistiche: il presente ordinamento prevede una configurazione composita di sezione separata, che si articola in almeno due parti distinte: un archivio precedente la soppressione del comune, che, non essendo più suscettibile di accrescimenti, è stato impostato su serie chiuse di atti dotati di numerazione progressiva, e un archivio posteriore alla ricostituzione dell'ente, caratterizzato da serie aperte alle accessioni di materiale proveniente dall'archivio di deposito, una volta trascorsi quarant'anni dalla sua produzione. Per gli archivi aggregati inattivi, appartenenti ad enti ed uffici ormai soppressi, si è deciso di adottare una numerazione chiusa, dal momento che non sono più suscettibili di accrescimenti documentari.

Inventariazione

Nella redazione dell'inventario ci si è attenuti alle direttive impartite dalla circolare del Ministero dell'Interno n. 39/1966, Direzione Generale degli Archivi di Stato, 'Norme per la pubblicazione degli inventari' e alle 'Norme per la descrizione archivistica e per la redazione degli inventari' impartite dal Servizio Beni librari e archivistici della Provincia Autonoma di Trento. Si è utilizzato il programma informatico Sesamo, fornito dal sopracitato Servizio. In base a questo programma l'archivio è strutturato su più livelli (Fondo, Subfondo, Serie, Sottoserie, Unità, Sottounità), ciascuno dei quali rappresenta un diverso grado di analiticità nella descrizione della documentazione. La descrizione inventariale del carteggio (cfr. serie 1.3) prodotto dal comune prima della sua soppressione è stato realizzato mediante l'uso delle schede sottounità. Esse costituiscono una ramificazione dell'unità archivistica principale (busta o fascicolo) cui sono collegate e permettono di scendere ad un livello più analitico di descrizione del fondo.

Per ogni unità ed eventuale sottounità compaiono in inventario:

-il numero di corda scritto in grassetto a sinistra del titolo. Per quanto riguarda le sottounità, il numero di corda è costituito dal numero dell'unità, separato da un punto cui segue il numero della sottounità (per esempio: 19.10 indica la decima sottounità della diciannovesima unità, nel nostro caso "Compromesso tra Carano e Castello"). La numerazione è chiusa e progressiva solo quando non siano previsti accrescimenti;

-il titolo originale o attribuito, scritto in grassetto. Si sono riportati tra virgolette i titoli originali, riportando all'uso moderno i segni di interpunzione, i segni diacritici, le maiuscole e le minuscole. Nel caso in cui il titolo originale non fosse completo o non rispecchiasse la natura della documentazione, si è data una descrizione più accurata nel campo contenuto;

-gli estremi cronologici (anno, mese, giorno). Qualora la data non fosse riportata sul documento, si è indicato il secolo, specificando se exeunte o ineunte , cui il documento può essere verosimilmente attribuito. Per quanto riguarda i livelli gerarchici superiori (sottoserie, serie, subfondo, fondo) si sono riportati gli estremi cronologici della documentazione presente;

-eventuali descrizioni del contenuto dove si riportano le notizie ritenute significative

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-la descrizione estrinseca: si è indicata la consistenza e il tipo di legatura solo per i registri del periodo anteriore alla soppressione del comune , non si sono date specificazioni invece per i registri posteriori alla sua ricostituzione, fatta eccezione per il numero delle carte dei registri delle deliberazioni della giunta e del consiglio;

- si sono riportate tra parentesi le carte bianche, tranne quelle esistenti alla fine del registro, nel qual caso si è rilevato solo il computo delle carte scritte;

-in presenza, all'interno di uno stesso registro di una numerazione imprecisa o non omogenea, si è indicato il computo totale delle carte;

- il numero arabo tra parentesi tonde che compare in alto, nel margine destro, è un marcatore associato a ciascuna unità e sottounità e alle schede introduttive al fine di consentire i rimandi dalle voci dell'indice;

- ad ogni unità e sottounità è stata associata una segnatura, scritta in grassetto nel margine destro in basso e preceduta dall'indicazione 'b.' (busta). La segnatura, che indica la collocazione fisica del pezzo all'interno dell'archivio, è composta da due elementi: la classificazione (corrispondente al numero della serie di cui il pezzo fa parte) e il numero di corda. Tali elementi compaiono anche sulle unità di condizionamento (buste o registri).

Criteri di selezione Lo scarto degli atti inutili è un'operazione che si rende necessaria per evitare all'interno dell'archivio la concentrazione di una quantità di carte prive di interesse storico e culturale costituisca un ostacolo alla buona conservazione e al corretto ordinamento di quelle che rivestono invece carattere di importanza. In particolare le operazioni di scarto costituiscono la premessa indispensabile alla istituzione e all'incremento della sezione separata d'archivio in cui debbono confluire solo atti interessanti dal punto di vista dello studio e della ricerca in generale. Per compiere la delicata e complessa operazione dello scarto ci si è basati sulle disposizioni contenute nella L.P. 14 febbraio 1992, art. 16 e sul massimario ivi allegato. Nel corso del riordinamento del fondo sono stati eliminati i formulari in bianco in più esemplari, i registri di carico e scarico dei bollettari, i registri delle spese postali, le matrici dei mandati e delle reversali, le copie dei preventivi e dei consuntivi, conservando il progetto di bilancio, e caso per caso, i carteggi ad esso relativi. Si sono poi scartati i bollettari delle imposte di consumo e delle sue contravvenzioni, conservando i registri e i prospetti delle contravvenzioni. Relativamente al materiale elettorale sono state eliminate le matrci dei certificati elettorali in bianco, gli atti relativi alla costituzione e all'arreddamento dei seggi, conservando il prospetto delle sezioni e della loro ubicazione, i verbali di consegna del materiale elettorale. Nel complesso l'entità delle carte eliminate è quantificabile in cinquanta buste.

Condizioni di accesso La consultabilità dei documenti dell'archivio comunale è disciplinata dal combinarto disposto dell'art. 7 della L.P. 11 febbraio 1992 e dell'art. 21 del d.P.R. 30 settembre 1963, n., 1409. Le modalità di accesso sono disciplinate dalle Direttive sopracitate, parte I, par. 7. I documenti dell'archivio comunale sono liberamente consultabili - ad eccezione di quelli riservati relativi a situazioni puramente private di persone, che lo divengono dopo settant'anni- previa presentazione di una tichiesta motivata al

12 sindaco, che potrà accoglierla quando l'archivio non si trovi in corso di riordinamento, salvo eccezioni da valutarsi caso per caso. La consultazione dei documenti della sezione separata viene negata alle persone che siano incorse nel provvedimento di esclusione dagli Archivi di Stato oppure quando si rilevi la manifesta mancanza di un progetto di ricerca. Non può essere consentita la consultazione autonoma a chi non abbia compiuto i sedici anni di età. Eventuali ricerche da parte di persone di età inferiore debbono svolgersi con la collaborazione dell'archivista. Gli esperimenti didattici e le ricerche scolastiche debbono avvenire sotto la guida e la responsabilità dell'insegnante e debbono essere concordati in ogni caso con l'ente. E' esclusa in ogni caso la possibilità di ottenere in prestito i documenti. Gli atti della sezione separata non debbono essere asportati dalla stessa neppure per uso interno dell'ente, se non per breve tempo e sotto il controllo del segretario o dell'archivista, che deve provvedere alla loro ricollocazione. Se il comune è dotato di un servizio continuativo di consultazione al pubblico, i documenti debbono essere consultati presso la sala di studio.

Condizioni di riproduzione La fotoriproduzione sostitutiva è ammessa nei limiti e con le cautele stabilite dall'art. 25 della legge 4 gennaio 1968, n. 15, dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 settembre 1974 e dal decreto del Ministero per i beni culturali e ambientali 29 marzo 1979. La fotoriproduzione di sicurezza, di completamento e di integrazione è eseguita in conformità alla normativa tecnica disposta dalla Circolare del Ministero per i beni culturali e ambientali -Ufficio centrale per i beni archivistici di data 1 febbraio 1988, n. 12. L'ente pubblico può rifiutare la fotoriproduzione (microfilmatura e fotografia) dei documenti solo per comprovati motivi, quali ad esempio, l'impossibilità di procedere alla stessa a causa del cattivo stato di conservazione dei documenti. Lo stesso può richiedere che riproduzioni fotografiche siano eseguite con luce naturale. Nei procedimenti vanno comunque evitate quelle manovre che potrebbero compromettere l'integrità dei singoli documenti o delle unità archivistiche che li contengono. Con le stesse cautele è ammesso l'uso saltuario della fotocopiatrice.

Bibliografia A.N.A.I. (a cura dell') - Sezione Piemonte - Valle d'Aosta, IN: Atti del seminario interregionale sull'inventariazione, a cura dell'A.N.A.I. - Sezione Veneto, Venezia, 15 febbraio 1992 ANTONIELLA A., L'archivio comunale postunitario. Contributo all'ordinamento degli archivi dei comuni, Firenze 1979 CARUCCI P., Le fonti archivistiche: ordinamento e conservazione, Roma, 1983 CASANOVA E., Archivistica, Torino, 1979 DOGLIOTTI M. - ROSIELLO L., Vocabolario della lingua italiana di Nicola Zingarelli, Bologna, 1996 GIACOMONI F. (a cura di), Carte di regola e statuti delle comunità rurali trentine, Milano, 1991 REGIONE LOMBARDIA, Guida operativa per l'ordinamento e l'inventariazione degli archivi storici di enti locali, Settore cultura e informazione, Servizio biblioteche e beni librari e documentari, Milano, 1992 LODOLINI E., Archivistica. Principi e problemi, Milano, 2000 (9° edizione) MASTELLOTTO E., L'archivio comunale trentino, Trento, 1986 NEQUIRITO M., Le carte di regola delle comunità trentine, Mantova, 1988 TAIANI R., Il riordino dell'archivio della Magnifica Comunità di Fiemme come contributo ad una nuova

13 indagine storica, IN: "Studi trentini di Scienze Storiche", LXV, (1986)

Note (1) La presenza di altri fondi accanto all'archivio principale è una circostanza che condiziona tutte le fasi del percorso operativo: dalla redazione del progetto di intervento, dall'ordinamento e inventariazione e alla redazione degli indici. Per quanto riguarda la complessa problematica inerente gli archivi aggregati cfr. A. ANTONIELLA, 'L'archivio comunale postunitario', Firenze 1979, p. 85; cfr. inoltre P. CARUCCI, 'Le fonti archivistiche: ordinamento e inventariazione', Roma 1983, p. 200. (2)Cfr. E. MASTELLOTTO, 'L'archivio comunale trentino', pp. 29-30 (3) Il comune di Carano utilizzò per l'inventariazione dei propri documenti un criterio analogo a quello utilizzato dalla Magnifica Comunità di Fiemme. Cfr. R. TAIANI, 'Il riordino dell'archivio della Magnifica Comunità di Fiemme come contributo ad una nuova indagine storica', in "Studi trentini di Scienze Storiche", a. LXV, pp. 37-38. (4) Per quanto riguarda le fasi dell'ordinamento cfr. P. CARUCCI, 'Le fonti archivistiche', p. 32. (5) Cfr. E. CASANOVA, 'Archivistica', Siena 1928, pp. 215-219. (6) Cfr. E. LODOLINI, 'Archivistica. Principi e problemi', 6 ristampa, Milano 1992, p. 172; per quanto riguarda le complesse problematiche inerenti l' "ordine originario" e i mutamenti dell'organizzazione delle carte nella dinamica amministrativa cfr. 'La struttura dell'archivio', a cura dell'A.N.A.I., Sezione Piemonte-Valle d'Aosta, in "Atti del seminario interregionale sull'inventariazione", a cura dell'A.N.A.I.- Sezione Veneto, Venezia 15 febbraio 1992, pp. 44- 49.

14 fondo Comune di Carano, 1458-1957

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Ente Comune di Carano 1818 gennaio 1 - 1923 gennaio 13

Luoghi Carano

Archivi prodotti Subfondo Archivio fino alla soppressione del comune, 01/01/1458 - 31/12/1928

Storia Frattanto le intricate vicende belliche determinarono un nuovo cambiamento di carattere politico-istituzionale per il Trentino, che venne annesso con il decreto di Le Havre del 28 maggio 1810 al Regno d'Italia napoleonico. Il territorio trentino corrispondente a quello che si definiva Tirolo meridionale assunse il nome di Dipartimento dell'Alto Adige e venne sottoposto ad una riorgannizzazione di carattere giudiziario-amministrativo. Il territorio venne suddiviso in cinque distretti: Trento, , Riva, e Bolzano. Da quest'ultimo dipendeva il "Cantone di Fiemme", comprensivo di Fassa e . Il decreto vicereale 23 agosto 1810 n. 194 estese al Dipartimento dell'Alto Adige il sistema d'amministrazione dei comuni del regno d'Italia. Le antiche regole vennero aggregate in comuni maggiori, retti da un sindaco, assistito da due "anziani" (la giunta) e dal consiglio, eletto dalla popolazione. Gli "anziani" venivano scelti fra i consiglieri eletti dalle ville (frazioni) ove risiedevano. Per il municipio di Cavalese, cui erano state aggregate le frazioni di Carano, e Varena, il primo sindaco eletto fu Domenico Rizzoli, i due anziani furono Giobatta Defrancesco di Varena e Giuseppe de Tomasi di Carano.(1) Per quanto riguardava la Comunità Generale si riformò, con dispaccio del Prefetto dipartimentale di Trento del 23 agosto 1811 n. 14.169, la rappresentanza e l'amministrazione dell'istituzione, costituendo una Commissione Provvisoria, composta da un presidente e due aggiunti. Liquidate in tal modo le competenze politico-amministrative-giudiziarie della Comunità, la cui ultima assemblea plenaria si tenne il 5 agosto 1811, rimaneva in sospeso la divisione del suo patrimonio tra i municipi interessati.(2) Alla soluzione di questa intricata e complessa vicenda il governo italico non si giunse mai, in quanto a causa della sconfitta delle truppe napoleoniche a Lipsia (ottobre 1813) l'esercito austriaco rioccupò il territorio trentino. Il 1° marzo 1814 il Commissario in Capo del Tirolo emanò una serie di disposizioni per l'organizzazione politico-amministrativa del territorio, che confermarono per intanto, la distrettuazione e l'organizzazione dei comuni esistente sotto il cessato governo italico. Nell'anno 1815 con risoluzione sovrana del 7 aprile l'Austria incorporava il Dipartimento dell'Alto Adige, provvedimento che diventò esecutivo con il 1° maggio. In virtù di questo decreto furono ripristinati i capitanati circolari di Trento, Bolzano, Brunico, Imst, Schwach e Bregenz, direttamente dipendenti dal governo di Innsbruck e la cui estensione doveva coincidere con quella esistente fino all'anno 1805.(3) Ad essi competeva la direzione degli affari amministrativi ed avevano la funzione di raccordo tra i comuni e il governo di Innsbruck. Nel circolo di Trento, cui anche Carano apparteneva, le istituzioni comunitarie italiche cessarono il 31 dicembre 1817 in seguito alle disposizioni emanate dal Capitanato Circolare di Trento con circolare n. 11135/3818 del 4 novembre 1817 "Istruzioni per l'organizzazione e futura amministrazione dei comuni del Circolo di Trento" e con il 1° gennaio 1818

16 entrarono in vigore quelle austriache. Fu così che Carano, come molti altri ex-comuni aggregati nel periodo napoleonico, fu ricostituito comune autonomo dopo otto anni di aggregazione a Cavalese. Dal momento che la cellula di base dell'amministrazione austriaca era il comune,(4) per definirne funzioni e competenze il 26 ottobre 1819 fu emanato il "Regolamento delle Comuni e de' loro Capi" per il Tirolo e il Vorarlberg. In base a tale regolamento, il comune veniva considerato un ente territoriale autonomo, dotato di attribuzioni naturali e delegate e soggetto al controllo dell'autorità politica e distrrettuale o provinciale. L'articolo 5 stabiliva che nei comuni di campagna, categoria cui apparteneva anche Carano come la quasi totalità dei paesi trentini, i censiti dovessero eleggere un capocomune, due deputati, un cassiere comunale, un esattore steorale e alcune guardie con compiti di polizia; la nomina di questi rappresentanti doveva essere successivamente confermata dal Giudizio distrettuale competente. Una definizione più accurata degli organi e delle competenze del comune si ottenne con la legge provvisoria comunale del 17 marzo 1849. Essa prevedeva, tra l'altro, l'istituzione della Rappresentanza e della Deputazione, che avevano rispettivamente funzioni deliberanti ed esecutive.(5) La successiva legge comunale del 1866, con aggiunte le norme relative al patrimonio e ai redditi del 1882 e del 1892, non determinò nessun cambiamento sostanziale nell'assetto delle strutture amministrative periferiche.

Fonti archivistiche e bibliografia Bibliografia GARBARI M., Le strutture amministrative del Trentino sotto la sovranità asburgica e la sovranità italiana, IN: Storia del Trentino, a cura di Lia De Finis, Trento, 1996 MASTELLOTTO E., L'archivio comunale trentino, Trento, 1986

Note (1) Cfr. C. DEGIAMPIETRO, "Storia di Fiemme e della Magnifica Comunità", pp. 106 ss. Cfr. inoltre ID., "Le milizie locali fiemmesi dalle guerre napoleoniche alla fine della I guerra mondiale (1796-1914)", Villalagarina, 1981, p. 318. (2) Cfr. R. TAIANI, "Il riordino dell'archivio della Magnifica Comunità di Fiemme come contributo ad una nuova indagine storica", in "Studi trentini di Scienze Storiche", a. LXV, p. 49. A partire da tale momento si accese un dibattito intorno alla natura giuridica della Comunità di Fiemme, che si è protratto fino ai giorni nostri. Significativa è la sentenza della Corte d'Appello -Sezione Speciale Usi Civici - 30 gennaio 1950, confermata poi dalla Suprema Corte di Cassazione con sentenza 20 dicembre 1950, che riveste un grande interesse storico. La sentenza riconobbe alla Magnifica Comunità il carattere di un'istituzione 'sui generis, relitto di antichi ordinamenti, che non trova corrispondenza in nessuna delle categorie di enti pubblici previsti dal nostro sistema'. Essa, perdute le antiche prerogative e attribuzioni di natura politico-giurisdizionale a partire dal 1805, è rimasta quale rappresentante della Universitas generale degli abitanti di Fiemme e quale amministratrice del patrimonio collettivo di natura di demanio universale. Cfr. M. PANTOZZI, "Pieve e Comunità di Fiemme", pp. 90-124. (3) Cfr. Cfr. S. BENVENUTI, "Storia del Trentino. Antologia di documenti e letture", Trento 1996, vol. III, pp. 113 ss. (4) L'azione di controllo esercitata da parte degli organi politici sui comuni era assai contenuta. Essa aveva l'aspetto più di un'assistenza e di un affiancamento; la legislazione austriaca parlava solo di vigilanza e non di tutela e quindi il controllo riguardava la legittimità, non tanto il merito sulle delibere sulle quali lo Stato generalmente si asteneva dal sindacare in ossequio al principio di non operare mai una sostituzione del potere centrale a quello periferico. Cfr. M. GARBARI, "Le strutture amministrative del Trentino sotto la sovranità asburgica e quella italiana", in "Storia del Trentino", a cura di L. De Finis, Trento 1996, p. 537.

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(5) Cfr. E. MASTELLOTTO, "L'archivio comunale trentino", Trento 1986, pp. 88-89.

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Ente Comune di Carano 1923 gennaio 13 - 1928 marzo 23

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Storia La situazione mutò alla fine della prima guerra mondiale con la dissoluzione della monarchia asburgica: con legge del 26 settembre 1920, n. 1322 veniva convertito in legge il R.D. 6 ottobre 1919, n. 1804 riguardante l'approvazione del trattato di pace tra l'Italia e l'Austria concluso a San Germano il 10 settembre 1919. In base ad esso la Venezia tridentina veniva annessa al Regno d'Italia e si autorizzava il governo a pubblicare nei territori annessi lo statuto e successivamente le altre leggi. Il R.D. 11 gennaio 1923, n. 9 estese alle nuove province il regolamento comunale italiano.(1) Anche a Carano dopo tale data cominciarono la loro attività gli organi elettivi del consiglio comunale e della giunta, che sostituirono rispettivamente la rappresentanza e la deputazione; il capocomune mutò la sua denominazione in quella di sindaco. Successivamente la legge del febbraio 1926 riguardante l'istituzione del podestà e della consulta municipale, nominati dall'esecutivo nei comuni non eccedenti i 5000 abitanti, e il R.D. del settembre 1926 estendente a tutti i comuni del regno l'ordinamento podestarile operavano la cancellazione completa del passato tessuto amministrativo trentino. I comuni vennero infatti ridotti da 384 a 127. Anche Carano con R.D. 29.3.1928, n. 837 fu aggregato insieme a Varena e a Daiano a Cavalese.

Fonti archivistiche e bibliografia Bibliografia CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961 GARBARI M., Le strutture amministrative del Trentino sotto la sovranità asburgica e la sovranità italiana, IN: Storia del Trentino, a cura di Lia De Finis, Trento, 1996

Note (1) Cfr. M. GARBARI, "Le strutture amministrative del Trentino", p. 548.

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Ente Comunità di Carano [1458] - 1810 agosto 31

Luoghi Carano

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Storia L'abitato di Carano si trova nella bassa val di Fiemme a 1083 metri di altitudine. Esso è disposto su di un terrazzo in posizione dominante con vista sulla catena del Lagorai e sulle Pale di san Martino, lungo l'antica strada (del Silàn) Cavalese-Aguai-Trodena. La valle del Rio Val, detto anche val d'Osta, divide il paese in due parti: la Villa, che è l'agglomerato più elevato (m. 1120) e Radoi dove sorge la chiesa (m. 1083). (1) Il comune di Carano, cui apparteneva anche il "maso" di San Lugano costituito comune nel 1913 ed aggregato nel 1926 a Trodena, comprende le località Aguai, Calvello, Cela, Dosso, Veronza, Solaiol. Secondo quanto attestato dai reperti archeologici rinvenuti nell'ambito del suo territorio, Carano è uno dei villaggi più antichi della valle e fu sede fin dal Medioevo di una comunità rurale (regola), che assieme a Cavalese, Castello, Cadrobio, (2) Trodena, Daiano e formava la Magnifica Comunità di Fiemme. Quest'ultima è un'istituzione che non ha trovato precisa collocazione all'interno di rigidi schemi giuridici. Le sue origini non si discostano molto da quelle delle altre comunità montane che la storiografia ha italiana ha individuato numerose nel versante meridionale delle Alpi.(3) Essa nacque, sicuramente in epoca prelongobarda,(4) come Comune di Pieve, con finalità religiose e civili e con un suo proprio patrimonio comunitario (boschi, valli, prati, ponti, strade, etc.) di cui potevano fruire tutti i 'vicini', gli abitanti dei 'vici', i villaggi membri della Comunità.(5) Quando nel 1245 il territorio di quest'ultima venne suddiviso per ragioni amministrative in quattro "Quartieri", ciascuno dei quali raggruppava due o più regole, Carano assieme a Daiano costituì il secondo quartiere della Comunità. Essendo però aumentata la popolazione, specialmente a , Panchià e Ziano, e, infine, essendo nel 1210 entrata a far parte del Comune di Fiemme anche , nel 1315 la mappa territoriale del Comun Generale venne riorganizzata e Carano costituì assieme a Castello e Trodena il quarto quartiere. Ad ognuno di questi venne data in godimento una uguale parte dei "bona publica" (boschi e pascoli) da usufruire stabilmente, mentre altri beni (pascoli montani e malghe, appezzamenti segabili, etc.) venivano assegnati, secondo un sistema di rotazione quadriennale (rotolo) rimasto in vigore fino al 1847, a ciascun quartiere.(6) La principale prerogativa degli abitanti di Fiemme così suddivisi, era il diritto di vicinìa o della comunanza generale, inteso come diritto personale di quegli antichi abitatori, che consiste nell'appartenenza agli homines Flemi di monti, pascoli, boschi, acque e degli usi civici costituiti su di essi. In concreto i vicini avevano il diritto di tagliare nei boschi della comunità la quantità di legna da ardere necessaria a ciscun fuoco. Ci si doveva astenere da tagliarla nei "gazi" (selve nere), che erano parti di bosco, il cui sfruttamento era vincolato da precisi provvedimenti della Comunità. In tali aree si poteva tagliare solo il legname ocorrente per la costruzione o riparazione delle case, col permesso della regola a cui i gazi erano assegnati in uso. (7)

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I vicini potevano avvalersi del diritto di far carbone con i residui delle fratte, del diritto di pascolo del bestiame sulle montagne del 'rotolo', del diritto di falciare sulle montagne assegnate al quartiere o sue regole il fieno che era loro necessario. Un diritto assai significativo era quello di ronco: la Comunità dava in godimento al vicino per tre anni un appezzamento di terreno montano o boschivo dissodato per seminarvi biade, lino o canape, che non poteva essere arato, ma solo vangato o zappato. Allo scadere dei tre anni, il ronco doveva essere restituito alla comunità, la quale poteva decidere di locarlo allo stesso dissodatore. Significative sono a tal proposito le pergamene trovate nell'archivio comunale di Carano, le quali attestano una locazione enfiteutica - effettuata per la prima volta nel 1649 e successivamente riconfermata- di tredici ronchi situati in località Aguai in favore della regola di Carano, la quale era tenuta a pagare alla Magnifica Comunità un canone annuo di otto staia di segala. La partecipazione democratica di tutte le regole alla vita politico-amministrativa della comunità era garantita dalla rotazione delle cariche che avevano durata annuale e dalla divisione dei poteri. Le deliberazioni venivano prese, a maggioranza di voti, dall'assemblea plenaria dei vicini, che si riuniva a Cavalese due volte all'anno, il 1° maggio e il 15 agosto nei Comuni o Placiti Generali. L'esecutivo era affidato allo scario, che, coadiuvato dai nove "Regolani de Comun", per la realizzazione pratica dei programmi di governo si serviva di nove funzionari, detti Saltari de' comun. Il potere giudiziario era esercitato dallo scario, dai quattro giurati di Banco e dai giurati di Consiglio,(8) formanti il Consiglio di valle, controllato dal vicario vescovile. Quest'ultimo assieme al capitano o luogotenente costituiva l'anello di congiunzione fra la Magnifica Comunità e l'autorità principesco-vescovile trentina, cui la valle, pur con ampi margini di autonomia, era soggetta fin dall'XI secolo.(9) Il vicario, la cui nomina era di spettanza vescovile, giudicava nelle cause civili e criminali; il capitano (o luogotenente) sovrintendeva alle rendite camerali e giudicava nelle cause in appello fino a 25 fiorini. L'appartenenza alla Comunità di Fiemme non pregiudicava l'autonomia politico-amministrativa delle singole regole, ciascuna delle quali aveva un suo territorio, una parte del quale restava indiviso nel pascolo comune, mentre il resto veniva assegnato agli abitanti per consentire loro coltivazioni particolari (el diviso). Ogni regola aveva un suo statuto (carta di regola), che, attraverso una serie di norme, definiva gli aspetti civili della vita comunitaria: diritti e doveri dei vicini, competenze degli ufficiali comunitari, criteri per l'amministrazione delle risorse economiche, pene per i trasgressori delle norme in esse contenute. La carta di regola di Carano non trattava questioni di diritto civile e criminale, materie disciplinate rispettivamente dai libri II e III delle Consuetudini di Fiemme, redatte nel 1613.(10) La prima redazione della Carta di Regola di Carano non ci è pervenuta, in quanto fu probabilmente distrutta dagli stessi regolani, allorquando nel 1789 procedettero alla stesura di un nuovo statuto, la cui elaborazione fu resa necessaria dall'evolversi della vita comunitaria. La carta di regola venne redatta da un attuario (notaio) in presenza degli ufficiali comunitari, i quali codificavano le norme stabilite e approvate dall'assemblea plenaria dei vicini. Quest'ultima era il fulcro centrale, l'organo sovrano cui dovevano far capo tutte le decisioni. Alla regola, cui spettavano funzioni deliberanti ed esecutive, partecipavano i capifamiglia residenti nel villaggio con stabile dimora e in possesso dei diritti comunitari. Le decisioni venivano prese a maggioranza dei votanti con un sistema ispirato quindi al principio della uguaglianza tra le famiglie.(11) Il 22 febbraio di ogni anno, festa della cattedra di san Pietro, i vicini venivano convocati per l'elezione dei tre regolani, che dovevano essere scelti da una rosa di sei candidati, proposta dai regolani uscenti. Nelle mani di questi ultimi i nuovi eletti dovevano prestare giuramento di fedeltà, "toccando con la mano destra la scritura de' ordini e prometendo soto vincolo di giuramento di fedelmente e realmente fonger l'officio di regolani e di osservare e far osservare a tutto loro pottere e sapere li ordini di essa regola e di mantener li ordini e i diritti ad essa aspetanti".(12)

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I regolani dovevano provvedere ad una serie di incombenze amministrative, tra le quali quella di applicare le pene previste, vigilare sull'attività degli ufficiali comunali, visitare assieme ad un'apposita commissione le case per controllarne il tiraggio dei camini e l'efficienza delle stufe a legna al fine di evitare incendi. Oltre a queste mansioni, il secondo regolano in ordine di preferenza doveva fungere le funzioni di 'scossor di regola',(13) era cioè tenuto 'duopo la festa di san Martino e per tutto il mese di novembre di rascuotere dalli vicini e da foresti tutte le entrate dell'onoranda regola'.(14) Il terzo regolano doveva svolgere le funzioni di 'fontegger', responsabile del fondaco comunale del grano nel quale veniva versato, dopo la festa di san Martino, tutto il grano prodotto dalla regola, parte del quale veniva distribuito ai pertinenti poveri la primavera successiva. Nei giorni seguenti la loro elezione, i regolani dovevano procedere alla distribuzione delle varie cariche. Innanzitutto si dovevano scegliere i saltari, i quali avevano funzioni di guardia forestale e campestre (ne erano previsti due a custodia delle campagne di Aguai e Solaiol, due per il Bosco Negro vicino a San Lugano e due per il Bosco Bianco, mentre altri due avevano il compito di sorvegliare il bestiame, che veniva loro affidato dai vicini, per la transumanza estiva). Altri ancora, i saltari della razza, svolgevano funzioni di polizia antincendio, facendo in ogni casa ispezioni quindicinali per controllare il buon funzionamento dei camini e e dei forni a legna. Un ufficio molto importante era quello svolto dai termoladori, i quali avevano il compito di rivedere i vecchi termini delle proprietà della regola e di intervenire nelle dispute sorte tra i vicini in materia di confini. La carta di regola cita altri ufficiali di grado inferiore, come i giurati, che avevano il compito di coadiuvare i titolari delle cariche più importanti nell'amministrazione, e il sindaco o massaro della chiesa di San Nicolò che curava gli interessi economici della chiesa e la rappresentava nei negozi giuridici. Il 17 ottobre 1784 a Carano scoppiò un incendio che distrusse un centinaio di abitazioni.(15) I lavori di ricostruzione comportarono un onere economico tale da costringere gli amministratori comunitari a contrarre debiti con privati o con enti ecclesiastici. Fra gli atti dell'archivio comunale vi sono infatti molti documenti relativi a costituzioni di censo (prestiti ad interesse) stipulate dalla regola di Carano tra il 1785 e il 1810. La somma più alta - tremila fiorini - venne data in prestito dal capitolo cattedrale di Bressanone, il quale pretese come garanzia tutti i beni della regola di Carano.(16) Modificazioni radicali nell'ambito del secolare assetto della comunità fiemmese si ebbero tra il 1796 e il 1815, allorquando le riforme attuate dalle amministrazioni bavarese e napoleonica spazzarono via le antiche consuetudines, creando una frattura sostanziale rispetto agli ordinamenti comunitari che vennero a cessare definitivamente. Dopo la breve occupazione francese (1797-1801), con la pace di Luneville ( 9 febbraio 1802) i principati vescovili di Trento e Bressanone furono secolarizzati in quanto i loro territori dovevano utilizzati per indennizzare i principi tedeschi delle perdite subite al di là del Reno.(17) La prospettiva che il principato potesse andare, in base al complesso sistema delle indennizzazioni, al granduca di Toscana fu smentita dal trattato di Parigi concluso tra la Francia e Francesco I d'Austria, in forza del quale il principato venne annesso alla Contea del Tirolo.(18) L'amministrazione austriaca attuò una serie di interventi, che nel loro complesso miravano ad uniformare gli ex- principati alle altre province asburgiche. La Comunità di Fiemme, che aveva sempre difeso con successo i propri secolari privilegi contro ogni tentativo di centralizzazione da parte dei principi-vescovi, venne progressivamente privata delle sue competenze. Nel 1804, infatti, contemporaneamente ad un decreto capitanale del 7 aprile con cui si ordinava che ogni Congresso Comunale dovesse tenersi sotto la presidenza dell'autorità politica locale e nella fattispecie del Vicario generale di Fiemme, si disponeva che ogni procedimento giudiziario si armonizzasse con le norme sancite dall'ordinamento giudiziario e dal codice civile austriaco introdotti proprio allora nel territorio dell'ex Principato Vescovile. Successivamente, il 5 gennaio 1805, con l'estensione allo stesso territorio della circolare della validità del

22 decreto circolare del 10 maggio 1787, fu vietata la convocazione di ogni Regola generale senza il consenso e il presidio dell'autorità superiore locale.(19) Il 4 giugno 1807 il governo del Regno di Baviera, al quale erano stai ceduti i due ex- principati dopo la sconfitta subita dall'Austria ad opera di Napoleone, emanò un provvedimento che prevedeva l'abolizione dello statuto, dei regolani e delle assemblee dei vicini. La figura dello scario fu sostituita da quella di un cassiere, che aveva il compito di ripartire le rendite del patrimonio boschivo, destinate a scopi pubblici, mentre la figura dei regolani fu sostituita con quella dei capo-villa.(20)

Fonti archivistiche e bibliografia Bibliografia CAPUZZO E., Carte di regola e usi civici nel Trentino, IN: "Studi trentini di scienze storiche", LXIV (1985), 4 CORSINI U., Il Trentino nel secolo XIX, Rovereto, 1963 DEGIAMPIETRO C., Storia di Fiemme e della Magnifica Comunità, Calliano, 1972 DELUGAN, N. - VISANI, C., Corpi e territori. Le trasformazioni della val di Fiemme nel XVI secolo, IN: L'ordine di una società alpina. Tre studi e un documento sull'antico regime del Principato vescovile di Trento, a cura di C. Mozzarelli, Milano 1988 DELVAI G., FELICETTI L., Memorie storiche di Carano e di San Lugano nel Trentino, Artigianelli, Trento, 1928 GIACOMONI F. (a cura di), Carte di regola e statuti delle comunità rurali trentine, Milano, 1991 GIACOMONI F. (a cura di), Carte di regola e statuti delle comunità rurali trentine, Milano, 1991 GORFER A., Le valli del Trentino. Trentino orientale, Calliano (TN), 1975 Guidetti M. - Stahl P. H., Un'Italia sconosciuta: comunità di villaggio e comunità familiari nell'Italia dell'800, Milano 1977 NEQUIRITO M., Le carte di regola delle comunità trentine, Mantova, 1988 PANTOZZI M., Pieve e Comunità di Fiemme: ricerca storico-giuridica, Calliano (TN), 1990 RIZZOLI G., Popolazioni e costituzioni antiche in Valsugana, Pineta, Fiemme, Fassa, Cadore e i 7 comuni vicentini, Feltre 1906

Note (1) Cfr. A. GORFER, "Le valli del Trentino. Trentino orientale", Calliano 1977, pp. 554-555; cfr. inoltre G. DELVAI - L. FELICETTI, "Memorie storiche di Carano e di San Lugano nel Trentino", Trento 1928. (2) Cadrobio scomparve in seguito all'alluvione del 1339 e i suoi abitanti si trasferirono nella regola di Cavalese apportandovi i propri beni e i propri diritti. Cfr. C. DEGIAMPIETRO, "Storia di Fiemme e della Magnifica Comunità", Calliano 1972, p. 35. (3) M. GUIDETTI- P.H. STAHL,"Un'Italia sconosciuta. Comunità di villaggio e comunità familiari nell'Italia dell'Ottocento", Milano 1977. Cfr. inoltre G. RIZZOLI, "Popolazioni e costituzioni antiche in Valsugana, Pineta, Fiemme, Fassa, Cadore, Ampezzo e i 7 Comuni vicentini", Feltre 1906. (4) I Longobardi, che occuparono la valle di Fiemme nel VI secolo d.C., per ragioni fiscali mantennero e rafforzarono l'antico sistema della comunione patrimoniale plebana. Gli arimanni-exercitales longobardi, cui era stata affidata una parte dei 'bona publica', lentamente si amalgamarono agli 'homines Flemi' e diedero origine ad un'unica comunità vicinale, plebana e di valle, favorita dalla responsabilità solidale delle collettività per le imposte personali e reali. Cfr.

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M. PANTOZZI, "Pieve e Comunità di Fiemme", Trento 1989, p. 18. Sulla componente arimannica nell'ambito della costituzione della Magnifica Comunità di Fiemme. (5) Cfr. M. PANTOZZI, "Pieve e Comunità di Fiemme", p. 18. (6) I beni soggetti al 'rotolo' secondo quanto determinato nell'anno 1472 erano: 1) Cadino, Campolongo e Lavazè con gli affitti del monte Braga (il Corno); 2) Val di Moena, Lagorai, Viezzena, Tovazzo coi loro diritti e Cugola; 3) Cavelonte, Sadole, Cornon, Mont'Orfana (Bellamonte); 4) Valmazzor, Cecce, Valmoregna, Pozza, Pozzil, Solz, Cadignoni, Toval del Mazzon e Zochera con gli affitti toccanti a Valmaor. Con gli atti giudiziari del 9 marzo e del 30 giugno 1847 tutte le montagne e pezze segabili vennero divise per quartiere e date in libero godimento agli undici comuni. Essi potevano godere di questa assegnazione a loro piacimento, salvo divenirne proprietari quando venissero divisi gli altri beni della Comunità. Carano ricevette in godimento le Alpi Stue Alte e Cazzorghe in Cadino e i segabili in località Bellamonte e Coston. Cfr. M. PANTOZZI, "Pieve e Comunità di Fiemme", pp. 88-89. (7) Su questo argomento cfr. il saggio di N. DELUGAN - C. VISANI, "Corpi e territori. Le trasformazioni della val di Fiemme nel XVI secolo", in "L'ordine di una società alpina. Tre studi e un documento sull'antico regime nel principato vescovile di Trento", a cura di C. Mozzarelli, Milano 1988, pp. 29-39. (8) I giurati, eletti dai vicini nelle singole regole, fungevano da periti, depositari di pegni, vigili. I giurati di Banco affiancavano lo scario nei procedimenti civili. Quelli di consiglio esprimevano pareri che erano vincolanti nelle cause penali. Nelle sentenze non dilazionabili sostituivano lo scario. Cfr. ivi, p. 25. (9) Nel lungo processo di definizione dei rapporti tra la Comunità di Fiemme e il suo dominus una svolta importante si era avuta nel 1111 con la stipulazione dei Patti gebeardini, mediante i quali il principe vescovo riconobbe agli 'homines Flemi', in cambio di, una serie di esenzioni fiscali. Il privilegio concesso nel 1317 dal principe vescovo Enrico III di Lorena costituì un'altra tappa significativa nella storia della Comunità, riconoscendo esso, in modo chiaro e preciso, una proprietà comune su boschi e pascoli e i cosiddetti usi civici su di essi (diritto di caccia, di pesca, di legnatico, di pascolo, etc.). (10) Cfr. "Carte di regola e statuti delle Comunità rurali trentine", a cura di F. Giacomoni, Milano 1991, vol. II, pp. 465- 524. (11) Cfr. E. CAPUZZO, "Carte di regola e usi civici nel Trentino", in "Studi trentini di Scienze Storiche", LXIV (1985), pp. 383-389. (12) Cfr. Archivio comunale di Carano, Subfondo "Archivio fino alla soppressione del comune", serie Carta di regola, n. 1 "Quaderno overo libro de' ordini dell'onoranda regola di Carano", c. 12. (13) Cfr. ivi, c. 17 (14) cfr. ivi, c. 62. (15) Cfr. A. GORFER, "Le valli del Trentino", p. 554. (16) Archivio comunale di Carano, Subfondo "Archivio fino alla soppressione del comune", serie Carteggio e atti, sottoserie Parte Prima, n. 33.1 (17) U. CORSINI, "Storia del Trentino nel secolo XIX", Rovereto, 1963, pp. 65 ss. (18) J. KOEGL, "La sovranità dei vescovi di Trento e Bressanone", Trento 1964, pp. 393-403. (19) Cfr. M. PANTOZZI, "Pieve e Comunità di Fiemme", p. 81. (20) Cfr. C. DEGIAMPIETRO, "Storia di Fiemme e della Magnifica Comunità", p. 103.

24 subfondo 1 Archivio fino alla soppressione del comune, 1458-1928

Soggetti produttori Comunità di Carano, [1458] - 1810 agosto 31 Comune di Carano, 1818 gennaio 1 - 1923 gennaio 13 Comune di Carano, 1923 gennaio 13 - 1928 marzo 23

25 serie 1.1 Carta di Regola, 23/2/1789-23/2/1789

Contenuto La carta di regola (1) era uno strumento giuridico che, attraverso una serie di norme, disciplinava la civile convivenza nel territorio della comunità, stabilendo i diritti e i doveri dei vicini, le competenze e la durata dei vari uffici comunitari, i criteri per la più opportuna fruizione dei beni comuni e le pene cui erano soggetti coloro che avessero violato le disposizioni contenute nella carta stessa. Essa veniva redatta dagli ufficiali comunitari più importanti con l'assistenza di un notaio oppure da persone appositamente delegate dalla regola maggiore e quindi presentata nei vari territori e giurisdizioni all'autorità competente. L'evolversi della vita comunitaria rendeva talvolta necessaria l'elaborazione di capitoli aggiuntivi, anch'essi soggetti all'approvazione principesco-vescovile.

Nell'archivio comunale di Carano è conservata la carta di regola redatta il 23 febbraio 1789 dal notaio e attuario Antonio Caviola, il quale, assieme codificò le norme approvate dall'assemblea plenaria dei vicini, convocata per il rinnovo dei capitoli statutari il 29 settembre 1788. Le tematiche affrontate in questa nuova edizione della Carta di Regola riguardano non solo l'aspetto socio-economico della vita comunitaria, ma anche quello religioso e vi sono quindi disposizioni relative all'obbligo di santificare le feste, al dovere di partecipare alle processioni, alla celebrazione delle messe, all'elezione del sacrestano, all'elezione dei massari delle chiese. Purtroppo non esistono tracce dell'antecedente carta di regola, che, contenendo capitoli "oscuri, doppiamente scritti, ed in parte anche cassati", molto probabilmente fu distrutta in epoca coeva dagli stessi regolani. La carta di regola pervenutaci non è stata sottoposta all'approvazione delle autorità superiori.

Note (1) Sulle carte di regola cfr.M. NEQUIRITO, "Le carte di regola delle comunità trentine", e "Carte di regola e statuti delle comunità rurali del Trentino", a cura di F. Giacomoni

1 b. 1-3 . "Quaderno overo libro de'ordini dell'onoranda regola di Carano, rifformati l'anno del Signore 1789" 1789 febbraio 23 Si tratta della carta di regola della comunità di Carano, contenente i nuovi capitoli introdotti nel 1789 Volgare Registro, legatura cart.; originaria, cc. 92 con indice sistematico alle cc. 6-8

26 serie 1.2 Deliberazioni degli organi di governo, 23/2/1789 - 4/11/1923

Contenuto Questa serie, articolata in quattro sottoserie, raccoglie le deliberazioni prodotte dagli organi che governarono nel corso dei secoli la comunità di Carano.

27 sottoserie 1.2.1 Deliberazioni della Regola, 23/2/1789-24/4/1864

Contenuto Durante tutto l'ancièn régime il fulcro centrale cui dovevano far capo tutte le decisioni importanti era l'assemblea generale, la regola, che aveva il potere di fissare le norme dello statuto e di eleggere ogni anno le persone le persone preposte alle varie cariche.(1) Con l'avvento dell'amministrazione austriaca le funzioni della Regola vengono surrogate dalla Rappresentanza comunale L'art. 5 del "Regolamento delle Comuni e de' loro Capi" emanato il 26 ottobre 1819 prevedeva che nei comuni di campagna, categoria cui apparteneva anche Carano, i censiti dovessero eleggere un capocomune, due deputati, un cassiere, un esattore steorale e alcune guardie con compiti di polizia; la nomina di questi rappresentanti doveva essere successivamente confermata dal Giudizio distrettuale competente. (2)

Note (1) Cfr."Regolamento delle Comuni e de' loro Capi" § 5

2 b. 1-3 . "Libro de' voti dell'onoranda regola di Carano 1789" 1789 febbraio 23-1803 febbraio 22 Si tratta delle deliberazioni prese dalla regola maggiore Volgare Registro, legatura cart.; originaria, pp. 308 num. impr.

3 b. 1-3 . Deliberazioni della Regola 1804 marzo 13-1850 settembre 1 -Deliberazioni della Regola (1804 marzo 13- 1810 maggio 31), cc. 1-58 -Deliberazioni della Regola (1813 novembre 10-1813 dicembre 6), cc. 59-61 -Deliberazioni della Rappresentanza comunale (1818 gennaio 18- 1850 settembre 1), cc. 61-160 Volgare Registro, legatura cart.; originaria, cc. 149 (bianche 4)

4 b. 4-7 . "Libro de' voti dell'onoranda regola di Carano, principiando l'anno di agosto 1851" 1851 agosto 8-1864 aprile 24 Sono contenuti i verbali delle sedute della Rappresentanza comunale Volgare Registro, legatura cart.; originaria, cc. 174 num. parz.

28 sottoserie 1.2.2 Deliberazioni della Rappresentanza comunale, 19/2/1871-4/11/1923

Contenuto La "Legge provvisoria comunale del 17 marzo 1849" definì in modo più accurato le competenze del comune e previde l'istituzione di due organi collegiali, la Rappresentanza e la Deputazione comunale, che avevano rispettivamente funzioni deliberanti ed esecutive. La sottoserie comprende esclusivamente i verbali (protocolli) di deliberazione della Rappresentanza, mentre quelli della Deputazione non ci sono pervenuti. La Rappresentanza aveva l'obbligo di riunirsi almeno due volte all'anno per l'approvazione del conto consuntivo e preventivo, ma poteva essere convocata straordinariamente in altre occasioni. Le sue funzioni, descritte ai paragrafi 71 e segg. della già citata legge, consistevano nell'esercizio delle "attribuzioni naturali" del comune comprendenti "tutto ciò che è d'immediato interesse del comune e può essere realizzato pienamente entro i suoi confini". (1) Avevano la facoltà di eleggere la Rappresentanza comunale i cittadini del comune e alcuni fra i suoi pertinenti (curati, impiegati dello Stato, ufficiali, persone con grado accademico, maestri). Gli elettori si dividevano in base al loro censo annuo in tre corpi elettorali e si riunivano separatamente per scegliere i loro rappresentanti. Il numero dei rappresentanti era proporzionale a quello degli elettori. Il "Regolamento comunale per la Contea principesca del Tirolo" emanato con legge del 9 gennaio 1866 in ottemperanza alla legge 5 marzo 1862 sull'ordinamento degli affari comunali definiva la Rappresentanza "organo deliberativo e sorvegliante" senza potere esecutivo (affidato alla Deputazione) ma apportava poche variazioni al suo funzionamento. Essa aveva l'obbligo di riunirsi almeno una volta al trimestre e comunque ogni volta che fosse necessario e che lo richiedesse "un terzo almeno dei suoi membri, o l'Autorità politica distrettuale, ovvero ... la Giunta distrettuale". (2) Le modalità di elezione sono contenute nel Regolamento elettorale pei comuni della Contea principesca del Tirolo allegato alla legge del 1862 insieme al regolamento comunale. Le funzioni e le attività della Rappresentanza rimasero pressoché invariate fino all'entrata in vigore della legislazione italiana nel 1923. (3)

Note (1) Legge provvisoria comunale del 17 marzo 1849, Disposizioni generali art. I. (2) Cfr. art. 40 del "Regolamento comunale" (3) Nel 1923 venne esteso anche al Trentino il "Regolamento comunale" del 4 febbraio 1915

5 b. 4-7 . "Protocolli delle sessioni comunali 1871" 1871 febbraio 19-1880 marzo 14 Volgare Registro, legatura cart.; originaria, cc. 140 n.n.

6 b. 4-7 . "Protocolli delle sessioni comunali 11/4/1880-15/2/1892" 1880 aprile 11-1892 febbraio 2 29

Volgare Registro, legatura cart.; originaria, cc. 200 n.n.

7 b. 4-7 . "Protocolli delle sessioni comunali" 1892 gennaio 6-1897 maggio 27 Registro, legatura cart.; originaria, cc. 119 n.n.

8 b. 8-13 . "Protocolli delle sessioni comunali 19/4/1896-1901 maggio 27" 1896 aprile 19-1897 maggio 27 Volgare Registro, legatura cart.; originaria, cc. 119 n.n. .

9 b. 8-13 . "Protocollo delle sessioni comunali. 19/4/ 1896 e 1901 27/5" 1896 aprile 19-1901 maggio 27 Italiano Registro, legatura cart.; originaria, cc. 118 n.n.

10 b. 8-13 . "Protocolli di sessione dal 21/8/1904 al 14/11/1909" 1904 agosto 21-1909 novembre 14 Volgare Registro, legatura cart.; originaria, cc. 98 n.n.

11 b. 8-13 . "Protocolli di sessione dal 19/12/1909 al 15/2/1914" 1909 dicembre 19-1914 febbraio 2 Volgare Registro, legatura cart.; originaria, cc. 96 n.n.

12 b. 8-13 . "Protocollo di sessione dall'1/III/1914 al 31/XII/1919" 1914 marzo 1-1919 dicembre 31 Volgare Registro, legatura cart.; originaria, cc. 131 n.n.

13 b. 8-13 . "Protocollo di sessione dal 18.1.1920 al 22.X.1922" 1920 gennaio 18-1922 ottobre 22 Volgare 30

Registro, legatura cart.; originaria, cc. 131 n.n.

14 b. 14-15 . "Protocollo di sessione, consiglio comunale dal 1/XI/1922 al 4/11/1923" 1922 novembre 11-1923 novembre 4 Italiano Registro, legatura cart.; originaria, cc. 43 n.n.

31 sottoserie 1.2.3 Deliberazioni del Consiglio comunale, 1/1/1923-25/4/1928

Contenuto La mutata situzione politica alla fine della prima guerra mondiale ebbe ripercussioni anche sull'assetto amministrativo. Il R.D. 11 gennaio 1923, n. 9 estese alle nuove province la legge e il regolamento comunale italiano. Anche a Carano dopo tale data cominciò la sua attività il consiglio comunale, che sostituì la Rappresentanza comunale; il capocomune mutò la sua denominazione in quella di sindaco.

15 b. 14-15 . Verbali di deliberazione del consiglio comunale -copie- 1923-1926 Italiano Busta; carta

15.1 . "Conchiusi Consiglio 1923" 1923 Italiano Fascicolo

15.2 . "Conchiusi Consiglio 1924" 1924 Italiano Fascicolo

15.3 . "Deliberazioni Consiglio 1925" 1925 Italiano Fascicolo

15.4 . Verbali di deliberazione del Consiglio comunale 1926 Italiano Fascicolo

16 b. 16-18 .

32

"Deliberazioni del consiglio comunale dal 21/10/1923 al 25/4/1928" 1923 ottobre 21-1928 aprile 25 Italiano Registro, legatura cart.; originaria, cc. 69 n.n.

33 sottoserie 1.2.4 Deliberazioni della Giunta e del Podestà, 1/11/1923-21/12/1950

Contenuto Il R.D. 11 gennaio 1923 n. 9 che estese alle nuove province la legge e il regolamento comunale italiano, prevedeva l'istituzione della Giunta comunale, un organo collegiale che aveva funzioni esecutive. Il R.D. del settembre 1926 estese a tutti i comuni del Regno l'ordinamento podestarile.

17 b. 16-18 . "Deliberazioni della Giunta comunale dal 1/XI/1923 al 12/5/1926 e dal 21 maggio 1947 al 21/12/1950" 1923 novembre 1-1950 dicembre 21 cc. 1-29 Deliberazioni della Giunta comunale 1923 nov. 11-1926 maggio 5 cc. 30-184 Deliberazioni della Giunta comunale 1947 maggio 21-1950 dicembre 21 Registro; carta

18 b. 16-18 . Deliberazioni del podestà 1926-1928 Italiano Busta; carta

18.1 . "Deliberazioni prese dal podestà nel 1926" 1926 Italiano Fascicolo

18.2 . "Deliberazioni podestà 1927" 1927 Italiano Fascicolo

18.3 . "Deliberazioni podestà 1928" 1928 Italiano Fascicolo

34 serie 1.3 Carteggio e atti degli affari della comunità, 1/1/1458-31/12/1928

Contenuto Questa serie comprende la documentazione relativa agli affari che competevano all'amministrazione della comunità. Il carteggio, che abbraccia un arco cronologico di quattro secoli (1458-1928) è particolarmente interessante, perché permette di comprendere l'evoluzione e lo sviluppo della comunità di Carano.

35 sottoserie 1.3.1 Parte prima, 1/1/1458-31/12/1922

Contenuto Questa sottoserie comprende gli atti più antichi prodotti dall'amministrazione comunitaria. Fra questi rivestono particolare importanza i compromessi, i lodi arbitrali, le transazioni e le sentenze - che testimoniano le numerose cause e controversie di cui la comunità fu attrice per la difesa del territorio e dei diritti acquisiti nei confronti delle 'universitates' limitrofe e di privati - ma si segnalano compravendite, permute, ricevute, suppliche, note delle spese militari. Fra gli atti sono di particolare importanza le costituzioni di censo, stipulate dalla comunità con privati o con enti ecclesiastici, i quali le concessero prestiti ad interesse per la ricostruzione del paese semidistrutto nell'incendio del 1784. In seguito al riordino dell'archivio, effettuato negli anni 1928-1930, la documentazione si trova suddivisa in numerosi fascicoli, sulla camicia dei quali è stato riportato l'oggetto di ogni singolo documento contenuto. In inventario si sono trascritti fedelmente tali titoli, integrandoli e correggendoli con note contenutistiche. All'interno dei fascicoli, assieme agli atti cartacei, sono state ritrovate 20 pergamene, la cui esistenza non era stata segnalata in nessun censimento, e che coprono un arco cronologico di circa due secoli (1458-1683). Proprio perchè le pergamene fanno parte integrante della documentazione contenuta nei fascicoli, al fine di non sciogliere il vincolo archivistico esistente, non si è ritenuto opportuno estrapolarle per costituire un fondo diplomatico a parte. Gli attergati, che oltre alle note di contenuto presentano anche una vecchia segnatura repertoriale, sembrano dimostrare che le pergamene furono regestate e inventariate nel 1858, allorquando verosimilmente su ordine del capocomune e della Rappresentanza comunale, si procedette alla compilazione di un repertorio degli atti più antichi dell'archivi di Carano. Vista l'importanza degli atti contenuti, limitatamente a questa sottoserie, si è ritenuto opportuno compilare un inventario analitico, dando una sintesi dell'oggetto di ogni singolo documento contenuto nei fascicoli affare. Per ciascuna unità si sono segnalati: -il numero di corda progressivo; -il titolo mirante ad individuare l'azione giuridica posta in essere; -la data cronica, completa di anno, mese e giorno, ricondotta allo stile moderno e la data topica, espressa con il toponimo moderno; -il regesto, espresso in forma oggettiva, nel quale sono stati segnalati la natura dell'atto giuridico, i nomi con le eventuali apposizioni dominus/a e ser, il patronimico, la provenienza e la qualifica delle parti contraenti, l'oggetto. I nomi propri e comuni non traducibili in italiano e i microtoponimi sono stati riportati fra virgolette. I cognomi, che sono frequentemente citati accanto ai nomi propri degli attori, sono stati ricondotti alla forma stabilizzata quando non sussisteva alcun dubbio di omologazione, verificando, quando necessario, sull'elenco telefonico. Nell'elencazione di edifici o di appezzamenti di terra si è riportata la collocazione con toponimo e microtoponimo - e quando possibile la coltura- fino ad un massimo di cinque. Analogamente, negli elenchi di persone sono stati segnalati, per ciascuna il nome, il patronimico, la provenienza e la qualifica fino ad un massimo di cinque. Esclusivamente per quanto riguarda il materiale pergamenaceo si sono riportati in aggiunta i seguenti dati: -il notaio rogatario, specificandone, quando possibile, il patronimico e la provenienza e indicando con il monogramma ST la presenza del 'signum notarii'; -la tradizione: si è segnalato se il documento è originale o in copia specificando, in questo caso, chi ne ha autorizzato la redazione 36

- le dimensioni: sono state date le misure in millimetri, prima l'altezza poi la base; per le forme irregolari si è segnalata la misura maggiore e, tra parentesi tonde, quella minore. -gli attergati: si è segnalata la presenza di annotazioni sul verso, distinguendo fra note di contenuto, che indicano data cronica e topica, oggetto e parti contraenti, e note archivistiche, che riportano numeri e dati ad uso amministrativo. -lo stato di conservazione -l'esistenza di regesti pubblicati

19 b. 19-43 . "Pergamene" 1458-1699 Questo fascicolo contiene sedici pergamene di argomento vario Latino, volgare Fascicolo

19.1 . "1. Documento relativo ai diritti della regola per le strade a Fassòl 1458" 1458 aprile 10 , Cavalese Compromesso di Antonio "Monaci", Giovanni "Simonati" e Lazzaro di Carano, regolani di Carano per la risoluzione di una controversia vertente con Bartolomeo Ottolini di Carano per la ripartizione delle spese di manutenzione della strada consortale, che attraversava il campo dell'Ottolini, situato nella regola di Carano in località "Zo in Fassòl"

Lodo arbitrale di Antonio Castelbarco di Lizzana, vicario generale di Fiemme, nella controversia sopradescritta, in favore della regola di Carano. Notaio: Giacomo, fu ser Guadagnino Marchetti de Bertellis delle valli Giudicarie, abitante a Cavalese (ST) Originale, atto notarile, volgare pergamena, mm. 553 (472) x 340 (117), a tergo note di contenuto e archivistiche.

19.2 . "2. Transazione 1571 tra la regola di Carano e Tomasino Braito di Varena" 1571 agosto 28 , Cavalese Sentenza di Baldassarre Trautson, barone di Schroffenstein e Sprechenstein, "capitaneo dignissimo" della val di Fiemme, per risolvere la lite intentata dalla regola di Carano a Tommasino Braito di Varena per pascolo abusivo al di là del rivo di Canareggio. Originale, documento di cancelleria pubblica, volgare pergamena, mm.510 x 187, a tergo note archivistiche e di contenuto.

19.3 . "3. Dazione di pagamento fatta dalla regola di Carano li 19 maggio 1699" (1) 1669 aprile 29 , Carano Cessione da parte di Giacomo Vanzo di Carano alla regola di Carano di un fondo prativo, situato nella regola di Carano in località 'Veronza', per estinguere la rimanente parte di un debito, ammontante a 11 ragnesi e tre crucigeri. Originale, documento privato, volgare

37 pergamena, mm. 380 x 204, a tergo note archivistiche e di contenuto. Note (1) La data riportata nel titolo originale è sbagliata.

19.4 . "4. Investitura della Comunità concessa alla regola di Carano dei ronchi in Aguai 1664 ed altra" 1664 febbraio 1 , Cavalese Locazione perpetua concessa da Luca Mich, scario di Fiemme, alla regola di Carano di tredici ronchi, situati in località 'Aguai', per un canone annuo di otto staia di segala da corrispondersi il giorno della festa di san Martino. Notaio: Giovanni Antonio, fu Bartolomeo Braito da Cavalese (ST) Originale, atto notarile, latino pergamena, mm. 413 x 145, a tergo note di contenuto e archivistiche.

19.5 . "5. Compera fatta da Leonardo Bonelli alla comunità di Fiemme 15 agosto 1682" 1682 agosto 13 , Cavalese Vendita da parte di Antonio Giacomuzzi, scario di Fiemme, di un ronco situato in località 'Aguai', ai fratelli Leonardo e Giorgio Bonelli, al prezzo di 195 ragnesi. Notaio: Ludovico Bonelli, abitante a Cavalese (ST) Originale, atto notarile, italiano pergamena, mm. 375 x 150 (147), a tergo note archivistiche e di contenuto.

19.6 . "6. Vendita fatta dalla regola di Carano a Nicolò Chelodi di un fondo ai Perari 14 febbraio 1617" 1617 febbraio 14 , Carano Vendita da parte di Nicolò, fu Nicolò Chelodi di Carano, a Michele, fu Giorgio Delvai, e a Giorgio Chelodi, regolani di Carano, di un fondo arativo situato nella regola di Castello, in località 'alli Perari' per una somma di undici ragnesi tirolesi. Notaio: Gislimberto, del fu dominus Alessandro Giovannelli, vicario e luogotenente del capitanato della val di Fiemme, notaio e abitante di Carano (ST) Originale, atto notarile, latino pergamena, mm. 193 x 215

19.7 . "7. Istrumento di pascolar i prati di San Lugano 29 marzo 1606" 1606 marzo 29 , Cavalese Sentenza emessa da Cristoforo Baldessari, scario di Fiemme, per dirimere la controversia vertente tra i fratelli Silvestro, Stefano e Antonio Paoli di San Lugano, da una parte, e la regola di Carano, dall'altra, originata dalla pretesa di quest'ultima di prolungare l'alpeggio del proprio bestiame nei pascoli appartenenti ai 'vicini' di San Lugano, trascorso il termine fissato di San Michele. Notaio: Giorgio Ropelli Copia autentica del figlio Giacomo Filippo (ST), atto notarile, latino pergamena, mm. 370 (320) x 195, a tergo note archivistiche e di contenuto.

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19.8 . "8. Investitura della comunità fatta alla regola di Carano di alcuni ronchi in 'Aguai'" 1649 novembre 29 , Cavalese Locazione enfiteutica concessa da Gregorio de Francesco, scario di Fiemme, alla regola di Carano per un canone annuo di otto staia di segala da corrispondersi il giorno della festa di san Martino. Notaio: Bartolomeo, de fu dominus Giovanni Braito di Varena, abitante a Cavalese (ST) Originale, atto notarile, latino pergamena, mm. 575 (580) x 177, a tergo note archivistiche e di contenuto.

19.9 . "9. Atto di elegger dalla regola i saltari e non per via di urla dei 29 aprile 1572" 1572 aprile 29 , Carano Lodo arbitrale dei quattro arbitri eletti dalle parti in causa per risolvere la lite vertente tra la regola di Carano e Nicolò de 'Campanai' di Carano in merito all'elezione dei saltari della regola. Notaio: Nicolò, del dominus Lazzaro Bozetta notaio di Moena, abitante a Cavalese (ST) Originale, atto notarile, volgare pergamena, mm. 373 (370) x 165, a tergo note archivistiche e di contenuto.

19.10 . "10 Compromesso tra Carano e Castello" 1583 agosto 24 , Cavalese Lodo arbitrale di Baldassarre Trautson, barone di Schroffenstein e Sprechenstein, e di Giorgio d'Arsio, capitano della val di Fiemme, nella controversia vertente tra la regola di Carano e quella di Castello per l'utilizzazione dei pascoli sul monte Campolongo. Notaio: Cipriano Mengoni di Traversara d'Arsio (ST) Originale, atto notarile, latino pergamena, mm.383 (340) x 190 (110), a tergo note archivistiche e di contenuto.

19.11 . Locazione enfiteutica 1649 novembre 29 , Carano Locazione enfiteutica concessa dallo scario di Fiemme Gregorio de Francesco alla regola di Carano di 14 terreni arativi situati in località 'Aguai' per un canone annuo di otto staia di segala da corrispondersi il giorno della festa di san Martino. Notaio: Bartolomeo Braito (ST) Originale, atto notarile, latino pergamena, mm. 474 x 203, a tergo note archivistiche e di contenuto.

19.12 . Sentenza 1619 dicembre 26 , Cavalese Sentenza pronunciata dal giureconsulto Ludovico Particella, nella causa intentata dalla regola di Carano a Michele Caviola per l'apertura di una malga abusiva sul monte Solaiol. Originale, scrittura semplice, italiano pergamena, mm. 513 x 152, a tergo note archivistiche e di contenuto. 39

19.13 . Compravendita 1637 giugno 29 , Cavalese Vendita da parte della regola di Carano a "Zuan Della Barbera" di una prativa situata nella regola di Carano in località Veronza, gravata da servitù prediale in favore dei 'vicini' della regola. Notaio: Giovanni Antonio, del fu dominus Bartolomeo Braito (ST) Originale, atto notarile, volgare pergamena, mm. 232 (200) x 119 (40)

19.14 . Concessione 1657 novembre 13 , Cavalese Concessione da parte dello scario di Fiemme Angelo Baldironi alle regole di Carano e Daiano di una porzione di bosco situata in località 'Sopra il Doss'. Notaio: Bartolomeo Scopoli di Cavalese (ST) Originale, atto notarile, volgare pergamena, mm. 286 (267) x 135 (47,5) , a tergo note archivistiche e di contenuto. Note La pergamena, a causa del trattamento con noce di galla e delle macchie di umidità presenti nella parte superiore, risulta leggibile solo con la lampada di Wood.

19.15 . Locazione enfiteutica 1668 maggio 1 , Cavalese Locazione enfiteutica concessa dallo scario di Fiemme Giovanni Chelodi alla regola di Carano di tredici ronchi situati in località 'Aguai' per un canone annuo di cinque staia di segala da corrispondersi il giorno della festa di san Martino. Notaio: Giovanni Bartolomeo, del fu ser Giovanni Braito (ST) Originale , atto notarile, volgare pergamena, mm. 465 (417) x 166 (152), a tergo note archivistiche e di contenuto.

19.16 . Locazione enfiteutica 1683 febbraio 7 , Cavalese Locazione enfiteutica concessa dallo scario di Fiemme Antonio Giacomuzzi alla regola di Carano di dodici ronchi situati in località 'Aguai', per un canone annuo di otto staia di segale da corrispondersi il giorno della festa di san Martino. Notaio: Ludovico Bonelli di Cavalese (ST) Originale, atto notarile, italiano pergamena, mm. 485 x 135, a tergo note archivistiche e di contenuto.

20 b. 19-43 . "Terminazione in pergamena Ruadelli dei 8 dicembre 1466 ed altri atti relativi, pergamena tra Carano e Castello pel pascolo di Predaja con sentenza scariale 18 febbraio 1776"

40

1466-1776 Contiene atti relativi all'esercizio dei diritti della regola di Carano sui pascoli situati nella valle di Predaja Latino, volgare Fascicolo

20.1 . Lodo arbitrale con terminazione 1466 dicembre 28 , Cavalese Lodo arbitrale con successiva terminazione di Zanetto, fu Simone da Predazzo, di Martino Cavada da Moena, di Nicolò fu Tommaso da Trodena, e Antonio da , tutti e quattro arbitri eletti dalle parti in causa per risolvere la lite vertente tra le regole di Carano e Castello per l'uso dei pascoli indivisi situati nella valle di Predaja Notaio: Giovanni Rudelli, fu messer Bertolin notaio da Gandino, abitante a Cavalese Copia autentica del nipote Matteo (ST), atto notarile, volgare mm. 537 x 342, a tergo note archivistiche e di contenuto

20.2 . Lodo arbitrale 1525 aprile 27 , Cavalese Lodo arbitrale dei quattro arbitri eletti dalle parti in causa per risolvere la lite vertente tra le regole di Carano e Castello, originata dalle reciproche accuse di sconfinamento di pascolo nella valle di Predaja Notaio: Silvestro Leitner abitante a Cavalese (ST) Originale, atto notarile, latino mm. 355 x 256, a tergo note archivistiche e di contenuto

20.3 . Lodo arbitrale 1475 , Cavalese 1. Compromesso effettuato dalle regole di Carano e Castello a quattro arbitri per dirimere la controversia in merito all'utilizzazione dei pascoli indivisi situati nella valle di Predaja

2. Lodo arbitrale pronunciato dai quattro arbitri eletti dalle parti in causa, i quali concedono alla regola di Castello l'uso dei pascoli che si estendono a sud della val Tosega fino al rivo di Canareggio, e a quella di Carano il diritto di transito per l'alpeggio del bestiame nella valle di Predaja; mentre la porzione di pascolo compresa tra il rivo di Canareggio e la strada che porta ad Egna sarà destinata all'uso comune Notaio: Giovanni di Bartolomeo Rodelli da Gandino, abitante a Cavalese Copia autentica di Bartolomeo, del fu Bartolomeo Braito di Daiano, notaio e giudice ordinario della val di Fiemme, atto notarile, latino a tergo note archivistiche e di contenuto

20.4 . Lodo arbitrale 1475 Compendio del lodo arbitrale pronunciato nel 1475 dai quattro arbitri eletti dalle parti in cusa per risolvere la lite vertente tra le comuregole di Carano e Castello per l'utilizzazione dei pascoli situati nella valle di Predaja 41

Volgare cc. 2

20.5 . Lodo arbitrale 1715 aprile 22 Lodo arbitrale pronunciato dallo scario di Fiemme, Pellegrino Giacomuzzi, per risolvere la lite vertente tra la Magnifica Comunità di Fiemme e la regola di Carano per l'utilizzazione dei pascoli situati tra il rivo di Canareggio, la val Tosega e la valle di Predaja Volgare legatura cart.; originaria, cc. 4 (bianca 1)

20.6 . Memoriale post. 1754 Memoriale della regola di Carano allo scario di Fiemme per risolvere la controversia vertente con quella di Castello per il possesso dei pascoli situati nella valle di Predaja Volgare Documento singolo, cc. 2

20.7 . Sentenza 1776 febbraio 18 Sentenza di Francesco Delladio, scario di Fiemme, per risolvere la lite intentata dalla regola di Carano a quella di Cavalese per vendita abusiva di un arativo di proprietà comune situato nella valle di Predaja Volgare cc. 4

21 b. 19-43 . Atti relativi al bosco detto 'il Gazzo' appartenente alle comunità di Carano e Daiano 1535-1861 Volgare Fascicolo; carta

21.1 . "Terminazione del gazzo con proibizione di condur legname sia a Egna che a Bolzano 24 maggio 1535" 1535 maggio 24 Transazione seguita tra le regole di Carano e Daiano atta ad impedire la vendita del legname prodotto dal bosco di proprietà comune detto 'il Gazzo', situato nei pressi di san Lugano, ad acquirenti forestieri Volgare legatura cart.; originaria, cc. 4

21.2 .

42

"Terminazione 7 dicembre 1799 del bosco sopra il maso della Scoffa" 1799 dicembre 17 Transazione seguita fra la Magnifica Comunità di Fiemme e la regola di Carano per determinare i confini dei boschi situati sopra il maso Zeni, in località Scoffa Volgare cc. 2

21.3 . "Sentenza scariale divisione bosco San Lugano dei 17 dicembre 1713" 1799 dicembre 7 Sentenza pronunciata dallo scario di Fiemme Andrea De Gregori nella lite intentata dalla regola di Daiano a quella di Carano per la divisione del bosco di proprietà comune situato a San Lugano Volgare cc. 2

21.4 . Terminazione 1861 settembre 21 Terminazione seguita tra la Magnifica Comunità di Fiemme e il comune di Carano per determinare i confini del bosco detto 'il Gazzo', situato a San Lugano Volgare cc. 2

22 b. 19-43 . Atti relativi all'esercizio dei diritti della Regola di Carano sui monti Fraul, Pombolt e Scales 1560-1922 Volgare Fascicolo; carta

22.1 . " 1 Sentenza commissariale tra la Comunità Generale di Fiemme e gli uomini di Anterivo per il monte Fraul 1560; terminazione del Fraul, Cisa, Compen, Pambol, Scales l'anno 1561" 1560-1561 1. Sentenza pronunciata da Biagio Khuen, presidente del Tribunale d'appello dell'Austria Superiore, nella lite intentata dalla regola di Anterivo alla Magnifica Comunità di Fiemme, per l'utilizzazione dei beni situati sul monte Fraul, pp. 1-24

2. Terminazione seguita tra la regola di Anterivo e la Magnifica Comunità di Fiemme per stabilire i confini delle rispettive proprietà , situate sui monti Scales, Fraul, Pombolt, pp. 26-40

Copia del 1728 da originale tedesco Volgare Quaderno, legatura cart.; originaria, pp. 40

43

22.2 . "Terminazione del monte Fraul l'anno 1561" 1561 agosto 12 Copia del 1780 della terminazione di cui sopra Volgare Quaderno, legatura cart.; originaria, cc. 9

22.3 . Memoriale 1796 maggio 18 Memoriale dei vicini di Carano alla Magnifica Comunità di Fiemme contro quelli di Solaiol per le modalità di sfruttamento dei pascoli comunali Volgare cc. 2

22.4 . Memoriale 1796 maggio 18 Copia semplice del 1922 del documento di cui sopra Volgare c. 1

22.5 . Notifica 1863 novembre 30 Notifica della pretura di Cavalese al comune di Carano della decisione della commissione provinciale di affrancare il comune di Carano dall'onere di servitù gravante sui pascoli di 'Aguai' e 'Fraul' Volgare cc. 2

23 b. 19-43 . "Terminazione in pergamena 23 agosto 1584 tra Carano e Castello" 1584-1822 Volgare

23.1 . Transazione 1584 agosto 23 Transazione tra le comunità di Carano e Castello per ridefinire i confini delle rispettive proprietà situate in località Piazzaia e Salgaia Volgare pergamena

44

23.2 . Transazione con terminazione 1584 agosto 23 Copia semplice del 1822 del documento precedente Volgare Quaderno, legatura cart., cc. 4

24 b. 19-43 . "Bosco Cugola" 1613-1889 Atti relativi al bosco Cugola Volgare Fascicolo; carta

24.1 . "1. Istrumento di terminazione tra le comuni di Carano e Daiano del bosco Brustolade dei 27 luglio 1613" 1613 luglio 27 Lodo arbitrale di Cesare Zontin di Cavalese e Bartolomeo Betta di Castello, arbitri deputati dallo scario di Fiemme Giovanni Bozetta di Daiano, per fissare i termini del 'Bosco Novo' alle 'Brustolade' Volgare legatura cart., cc. 4

24.2 . "2.Terminazione seguita tra le comunità di Carano e Daiano su per Val Prudel, Ronchi Grandi rapporto al pascolivo 18 giugno 1798" 1798 giugno 18 Lodo arbitrale di Eliseo Antonio Vareschi di Panchià e Giuseppe Antonio de'Tomasi di Cavalese nella controversia vertente tra Carano e Daiano per la divisione dei boschi, pascoli, arativi situati in località Valprudel e Ronchi Grandi Volgare Documento singolo, carta, cc. 2

24.3 . "3. Concessione del bosco Cugola fatta dalla Comunità Generale alle regole di Carano e Daiano" 1645 marzo 27 -Concessione da parte della Magnifica Comunità del bosco situato in località 'Cugola' ai vicini di Daiano e Carano con divieto di tagliare il legname per scopi commerciali; 1645 marzo 27, cc. 1-3v

-Sentenza di Leonardo Bozetta, scario di Fiemme, nella lite vertente tra Cristiano Zaller di Redagno, locatario del bosco 'Drio Cugola', e le regole di Carano e Daiano, proprietarie del gaggio, desiderose di rompere il contratto di locazione; 1709 aprile 7, cc. 3v-4r

-Supplica di Vigilio Melchiori alla Magnifica Comunità per ottenere un taglio di legname in località 'Drio Cugola', 1719 maggio 25, cc. 4r-4v

45

-Sentenza emessa dallo scario di Fiemme Pietro Antonio Riccabona nella lite vertente tra le regole di Carano e Daiano, da una parte, e Vigilio Melchiori, dall'altra, per taglio abusivo di legname; 1719 giugno 2, cc. 4v-5r Volgare legatura cart.; originaria, cc. 5

24.4 . "4. Terminazione della montagna di Cugola dd. 30 settembre 1750" 1750 settembre 30 Determinazione dei confini del bosco 'Cugola' tra la Magnifica Comunità di Fiemme e la regola di Daiano Volgare Documento singolo, carta, cc. 2

24.5 . "5. Ingazzazione dei larici del monte Cugola 27 marzo 1645" 1645 marzo 27 Divieto ai 'vicini' e ai forestieri di tagliare legna nel bosco della montagna di Cugola emanato dallo scario di Fiemme Giacomoandrea Calderon, su istanza delle regole di Carano e Daiano. Copia semplice postuma Volgare Documento singolo, carta, cc. 2

24.6 . "6. Decreto capitanale 1 luglio 1852 n. 4200/116 arbitri divisione bosco Cugola e atti relativi" 1852 luglio 20 Decreto capitanale 1 luglio 1852 n. 4200/116 concernente la nomina degli arbitri per la divisione del bosco Cugola tra Carano e Daiano Volgare Documento singolo, carta, cc. 2

24.7 . "7. Terminazione bosco Cugola 29 novembre 1757" 1757 novembre 29 Determinazione dei confini del bosco Cugola tra le regole di Carano, Daiano e la Magnifica Comunità di Fiemme Volgare Documento singolo, carta, cc. 2

24.8 . "8. Atti dell'Imperial Regia Pretura di Cavalese relativi alla divisione del bosco Cugola 29 luglio 1862" 1862 luglio 29 Volgare Documento singolo, carta, cc. 2

24.9 .

46

"9. Atto di confinazione del bosco Cugola dei 31 maggio 1889" 1889 maggio 31 Determinazione dei confini del bosco Cugola tra i comuni di Carano e Daiano Volgare Documento singolo, carta, cc. 2

25 b. 19-43 . Atti relativi all'alpeggio sui pascoli vicinali 1618-1623 Volgare Fascicolo; carta

25.1 . Intimazione 1618 agosto 5 Intimazione fatta a Bartolomeo Boschetti di Solaiol, malgaro della regola di Carano, di non portare all'alpeggio bestiame forestiero Volgare Documento singolo, c. 1

25.2 . Sentenza 1623 maggio 21 Sentenza emanata da Francesco Vicari, vicario generale di Fiemme, nella controversia vertente tra la regola di Carano e Stefano Grossi, pievano di Fiemme, per l'uso dei pascoli vicinali Volgare Documento singolo, cc. 2

25.3 . Supplica 1695 agosto 15 Supplica presentata alla Magnifica Comunità dai regolani di Carano, Castello e Trodena contro la costruzione di una malga abusiva in località Solaiol Volgare Documento singolo, cc. 2

25.4 . Atti processuali 1619 ottobre 20 Atti della causa intentata dalla regola di Carano davanti all'ufficio vicariale di Fiemme in Cavalese contro Michele Caviola di Carano per l'apertura di una malga abusiva sul monte Solaiol, con sentenza emanta a favore di Carano dal vicario, secondo il parere legale di Ludovico Particella, 'consiliarius Tridenti et commissarius vallis' Latino

47

Registro, legatura cart.; originaria, cc. 49

26 b. 19-43 . "Decisioni e transazioni antiche" 1638-1808 Contiene atti relativi a negozi giuridici diversi Italiano Fascicolo; carta

26.1 . Privilegio 1638 maggio 17 Privilegio concesso dal principe vescovo di Trento Carlo Emanuele Madruzzo per mettere a coltura i pascoli vicinali in località 'Veronza' e 'Nonedol' Volgare Documento singolo, carta, cc. 2

26.2 . Transazione 1703 dicembre 31 Transazione nella lite vertente tra le regole di Carano e Castello per ottenere la locazione dei monti sopra Trodena Volgare Documento singolo, carta, cc. 2

26.3 . Condizioni di vendita 1707 aprile 12 Condizioni di vendita poste dalle regole di Carano e Castello ad Antonio, fu Matteo Ventura di Castello, acquirente di un fondo situato nella valle di Predaja Volgare Documento singolo, carta, cc. 2

26.4 . Transazione 1707 settembre 1.Transazione nella lite sorta tra Carano e Castello per la ripartizione dei proventi derivanti dalla locazione dei monti di proprietà comune

2. Ratifica da parte dei vicini di Carano, riuniti in pubblica regola, della transazione di cui sopra Volgare Quaderno, legatura cart., cc. 10

26.5 .

48

Quietanza 1708 febbraio 27 Quietanza rilasciata dai regolani di Castello alla comunità di Carano per il saldo di un'obbligazione di 290 fiorini Volgare Documento singolo, carta, cc. 2

26.6 . Compravendita 1711 agosto 30 Vendita da parte della Magnifica Comunità di Fiemme a Tommaso Chelodi e Gerardo de Tomasi, regolani di Carano, di otto staia di prato e arativo, situato ad Aguai, al prezzo di 146 fiorini Italiano Quaderno, originaria, cc. 4

26.7 . Compravendita 1713 gennaio 17 Vendita da parte di di Giacomo, fu Paolo Vareschi di Carano, curatore delle sorelle Maria, Barbara e Caterina, fu Domenico Bonelli di Carano, alla regola di Carano di un 'cortivo' situato in località 'Spinel' al prezzo di 26 fiorini Volgare Quaderno, legatura cart., cc. 4

26.8 . Lodo arbitrale 1713 marzo 12 Lodo arbitrale di Andrea de Gregori e Bartolomeo Guadagnini, arbitri nominati dallo scario di Fiemme Giangiacomo Bonelli, nella controversia vertente tra la regola di Carano e Giovanni Battista Giovannelli e Giacomo Delvai per servitù prediale Volgare Documento singolo, carta, cc. 2

26.9 . Rinnovo di investitura 1721 marzo 2 Rinnovo di investitura concesso da Antonio Delladio, scario di Fiemme, alla regola di Carano di 13 ronchi, situati in località 'Aguai', per un canone annuo d'affitto di otto staia di grano da corrispondersi il giorno della festa di san Martino Volgare legatura cart., cc. 8 (bianche 2)

26.10 . Sentenza 1723 marzo 13 Sentenza emessa da Giannantonio Franceschi, scario di Fiemme, nella lite intentata dalla regola di Trodena a quelle di Carano e Castello per ottenere l'assegnazione dei pascoli indivisi situati sul monte detto 'il Capo'

49

Volgare Documento singolo, carta, cc. 2

26.11 . Sentenza 1725 settembre 30 Sentenza emessa dallo scario di Fiemme, Gianguacomo Bonelli, nella lite intentata dalle regole di Trodena, Carano e Castello a quella di Tesero per il diritto di pascolo sul passo Lavazè Volgare Quaderno, legatura cart.; originaria, cc. 4

26.12 . Costituzione di censo 1725 giugno 27-1739 gennaio 26 Costituzione di un censo annuo affrancabile al 5% assicurato sopra tutti i propri beni, da parte di Eliseo Tretel di Tesero, a favore di Giangiacomo Giovannelli di Cavalese, per una somma di cento fiorini Volgare c. 1

26.13 . Contratto 1728 febbraio 2 Contratto stipulato dalla regola di Carano con il proprio curato Giovanni Battista Delvai per definire obblighi e compensi di quest'ultimo Volgare c. 1

26.14 . Deliberazione 1729 novembre 13 Deliberazione della regola di Carano in merito alla richiesta inoltrata da Nicolò Delvai, detto 'della Bastian', di incanalare l'acqua proveniente dalla località 'Chiesur' per irrigare il proprio fondo Volgare originaria, cc.2

26.15 . Costituzione di censo 1743 maggio 5 Costituzione di un censo annuo affrancabile al 5%, assicurato sopra tutti i beni appartenenti alla regola di Carano, da parte di Nicolò Bonelli, Mario Tomasi e Antonio Partel, regolani di Carano, a favore di Gianfrancesco Riccabona, amministratore del legato Giovannelli, per un capitale di 60 fiorini Volgare Quaderno, legatura cart., cc. 4

50

26.16 . Lodo arbitrale 1743 maggio 5 Lodo di Giovanni Chelodi e Simone Bonelli, arbitri eletti dalla regola di Carano, in merito alla richiesta fatta da Nicolò Delvai per acquistare un fondo di proprietà della regola situato in località 'Pasquari'. Volgare cc. 2

26.17 . Compravendita 1751 marzo 28 Vendita da parte dei fratelli Giorgio e Nicolò, fu Biagio Bonelli di Carano, alla regola di Carano di una stalla e di nove piedi di sedime situati in detta villa, al prezzo di 54 fiorini e 21 carentani, pagati dai regolani Giovanni Battista Delvai, Nicolò Boschetti e Tommaso Demattio Volgare legatura cart., cc. 5

26.18 . Conferma 1754 agosto 5 Conferma di Antonio Bellante e Francesco Settili, arbitri deputati dallo scario di Fiemme, Silvestro Bellante, dei precedenti lodi arbitrali pronunciati in merito alla controversia tra Carano e Castello per la divisione dei pascoli nella valle di Volgare Quaderno, legatura cart., cc. 5

26.19 . Rinnovo di investitura 1759 marzo 4 Rinnovo di investitura della Magnifica Comunità di Fiemme alla regola di Carano di 13 appezzamenti arativi, situati in località 'Aguai', per un canone annuo di affitto di otto staia di segala, da corripsondersi il giorno della festa di San Martino. Volgare legatura cart.; originaria, cc. 4

26.20 . Sottoscrizione 1768 gennaio 6 Impegno sottoscritto da Giuseppe, fu Giovanni Antonio Bonelli, e Maria, vedova di Matteo Caviola, in qualità di tutrice dei figli minorenni, con la quale si impegnano a canalizzare le acque della roggia che scorre nel loro prato, in modo tale da impedire che fuoriescano nella via pubblica Volgare cc. 2

51

26.21 . Compravendita 1773 febbraio 6 Vendita da parte di Nicolò, fu Biagio Bonelli di Carano, alla regola di Carano di una stanza giacente nel 'cortivo' della casa primissariale, al prezzo di 12 fiorini e 3 troni Volgare cc. 2

26.22 . Transazione 1778 dicembre 1 Transazione tra le regole di Trodena, Carano e Castello di portare il bestiame all'alpeggio, per i successivi quattro anni del rotolo, sui monti di Val Maòr e Moregna, anziché sul monte Vezzena Copia coeva Volgare cc. 2

26.23 . Proclama di Pietro Vigilio Thun, principe vescovo di Trento, contro forestieri e vagabondi 1778 dicembre 6 Copia coeva Volgare Legatura cart.; originaria, cc. 6

26.24 . "Repertorio o sia inventario della libraria che rissiede nella cannonica di Carano" 1779 gennaio 14 Volgare legatura cart., cc. 5

26.25 . Deliberazione della regola 1788 aprile 27 Deliberazione della regola di Carano in merito alla proposta fatta da Nicolò, fu Biagio Bonelli di Carano, per abbattere -e successivamente ricostruire- un muro pericolante della casa primissariale, confinante con l'abitazione del Bonelli. Volgare cc. 2

26.26 . Locazione perpetua 1792 marzo 5 Locazione perpetua della Magnifica Comunità di Fiemme alla regola di Carano di 13 ronchi situati in località 'Aguai' Volgare

52 legatura cart., cc. 4

26.27 . "Urbarieto de' legati perpetui dell'onoranda regola di Carano, tanto quelli che paga essa regola quanto di quelli che pgani particolari; estratti in succinto dalli originari per contegno delli regolani che di tempo in tempo saranno ut intus" 1793 maggio 5 Volgare legatura cart.; originaria, cc. 18

26.28 . Quietanza di pagamento 1820 marzo 8 Quietanza di pagamento del notaio Gasparo Riccabona alla regola di Carano per un importo di 36 carentani Volgare Documento singolo, carta, cc. 2

26.29 . Lodo arbitrale 1796 agosto 10 Lodo arbitrale di Eliseo Antonio Vareschi e Antonio Delvai per risolvere la vertenza tra Giovanni Delvai e Leonardo Bonelli, a causa di una buca di liquame scavata da quest'ultimo nei pressi del muro dell'orto del Delvai Italiano cc. 2

26.30 . Decreto 1799 maggio 7 Decreto di Eliseo Antonio Vareschi e di Valerio Alessandro Ielico, arbitri deputati dalla Magnifica Comunità di Fiemme, per stabilire le condizioni di divisione del bosco di larici situato in località Doss e Solombo Documento singolo, carta, cc. 2

26.31 . Circolare 1805 aprile 17 Circolare inviata dall'ufficio supremale di Fiemme al comune di Carano in merito alla raccolta della trementina Italiano cc. 2

26.32 . Circolare 1805 luglio 11 Circolare inviata dall'ufficio supremale delle selve in Cavalese al comune di Carano in merito alla raccolta della trementina 53

Copia coeva Italiano legatura cart.; originaria, cc. 3

26.33 . Lettera 1808 gennaio 14 Lettera dell'Imperial Regio Giudizio Distrettuale al comune di Carano in merito al reperimento dei fondi per far fronte alle spese di ristrutturazione della chiesa parrocchiale di San Nicolò c. 1

26.34 . Concessione 1820 marzo 8 Concessione effettuata da privati al comune di Carano per attraversare con le condutture dell'acqua i loro fondi situati in località Pasquari Italiano cc. 2

26.35 . Divisione 1820 maggio 24 Divisione del bosco di larici in località Doss e Solombo tra Daiano e Carano Italiano cc. 2

27 b. 19-43 . "Divisione Doss -Solombo" 1651-1908 Contiene atti relativi a divisioni e terminazioni di boschi in località Solombo, Zuzal e doss Valli Volgare Fascicolo; carta

27.1 . "1.Concessione fatta dalla Comunità Generale di Fiemme di un pezzo di bosco al Doss, li 19 agosto 1651" 1651 agosto 19 Concessione dello scario di Fiemme Angelo Baldironi di una porzione di bosco 'al Doss' alle regole di Carano e Daiano Copia coeva Volgare c. 1

27.2 . "2. Terminazione del Doss seguita li 30 novembre 1793"

54

1793 novembre 30 Terminazione tra la regola di Carano e la Magnifica Comunità di Fiemme per stabilire i confini dei rispettivi beni in località Doss e Solombo Volgare cc. 2

27.3 . "3. Sentenza 18 marzo 1820 n. 1395 della divisione bosco Doss Solombo seguita li 24 maggio 1820, (giusta atti uniti) 1820 maggio 18 , Cavalese Sentenza emanata dall'Imperial Regio Giudizio Distrettuale per risolvere la controversia vertente tra Carano e Daiano per la divisione dei boschi in località Solombo e Doss documento di cancelleria pubblica, volgare Documento singolo, cc. 2

27.4 . "4. Altra verificazione di divisione Doss - Solombo 2 settembre 1834 n. 1635/12" 1834 settembre 2 , Cavalese Risposta data dall'Imperial Regio Giudizio Distrettuale al comune di Daiano in merito al memoriale presentato da quest'ultimo riguardo la divisione dei boschi in locaòlità Solombo e Doss documento di cancelleria pubblica, volgare Quaderno, legatura cart., cc. 6

27.5 . "5.Protocollo peritale 23 novembre 1890 di verificazione di confini Doss -Solombo" 1890 novembre 23 Stima peritale effettuata da Leonardo Deflorian su incarico dei comuni di Carano e Daiano per ridefinire i termini in località Solombo Volgare cc. 2

27.6 . "6. Istanze e spese" 1818-1831 Spese affrontate dalle comunità di Carano e Daiano per la divisione dei boschi in località Solombo Volgare Fascicolo, cc. 11

27.7 . "7.Terminazione 4 novembre 1755 al Palù della Val" 1755 novembre 4 Determinazione dei confini del 'Bosco Nero' di San Lugano fatta da arbitri eletti dalle regole di Carano e Daiano, proprietarie del gaggio

55

Volgare cc. 2

27.8 . "8. Terminazione 2 dicembre 1793 Doss Valli" 1793 novembre 30 Determinazione dei confini dei beni immobili appartenenti alla regola di Carano eseguita da Alessandro Valerio Ielico e Antonio Delvai, deputati della Magnifica Comunità di Fiemme, e da Nicolò Ciresa e Domenico Caviola, regolani di Carano Volgare cc. 2

27.9 . "9. Divisione del bosco a Zuzal seguita il 4 novembre 1755" 1755-1756 Determinazione dei confini del bosco 'a Zuzal' seguita tra la regola di Carano e quella di Castello Volgare legatura cart., cc. 10

27.10 . "10.Terminazione Carano-Cavalese 17 gennaio 1713" 1713 gennaio 17 Sentenza pronunciata dallo scario di Fiemme Andrea de Gregori nella lite intentata dalla regola di Daiano a quella di Carano per la divisione del bosco di proprietà comune situato a San Lugano Volgare legatura cart.; originaria, cc. 4

27.11 . "11. Petizione del comune di Daiano 1876" 1876 Mancante Documento singolo, carta

27.12 . "12. Protocollo di confinazione Sedel 8 agosto 1908" 1908 agosto 8 Revisione dei confini tra il comune di Carano e quello di Cavalese in località Sedel Italiano c. 1

28 b. 19-43 . Atti relativi alla strada 'alle Fasane' 1670-1922 Volgare

56

Fascicolo; carta

28.1 . "1. Vertenza strada Fasane col comune di Castello" 1742-1860 Vertenza tra il comune di Carano e quello di Daiano per la manutenzione della strada 'alle Fasane' Volgare Fascicolo, cc. 39

28. 2 . "2. Assegno in godimento dei terreni 'alle Fasane'" 1670 novembre 8 Sentenza emessa da Giovanni Battista Bonelli, scario di Fiemme, nella controversia vertente tra Carano e le regole di Castello e Daiano per l'uso dei ronchi situati 'alle Fasane' Volgare cc. 2

28.3 . "3. Laudo arbitri Fasane tra le comuni di Daiano, Carano e Castello" 1822 aprile 16 , Cavalese Conferma da parte dell'Imperial Regio Giudizio Distrettuale del lodo arbitrale degli arbitri Zorzi e Felici per la divisione dei ronchi 'alle Fasane' tra le regole di Carano e Daiano documento di cancelleria pubblica, volgare Quaderno, legatura cart., cc. 4

29 b. 19-43 . "Privilegio di Sua Maestà Cesarea dei 13 marzo 1675. Caccia e pesca" 1675 marzo 10 Interventi dell'eccelso governo di Innsbruck e di funzionari tirolesi a favore della Magnifica Comunità di Fiemme in relazione al divieto di porto d'armi emanato dal principe vescovo di Trento Volgare cc. 4

30 b. 19-43 . "Processo dei 22 novembre 1681 tra Carano e Castello per vendita di fondi" 1681 novembre 22 , Cavalese Processo informativo istituito dall'ufficio criminale di Fiemme in Cavalese contro i regolani di Carano e Castello, rei di usurpata giurisdizione del principato vescovile, per aver minacciato di privare della cittadinanza i vicini che avessero acquistato un fondo di proprietà della Magnifica Comunità di Fiemme, situato al 'Pian del Molin', fra il rivo di Canareggio e il laghetto di Aguai Copia coeva; volgare legatura originaria, cc. 46 (mancano le cc. 1-6)

31 b. 19-43 .

57

"Vendite con oneri" 1694-1796 Volgare Fascicolo; carta

31.1 . "1. Vendita fatta dalle regole di Carano e Daiano al comune di Predazzo del bosco al Pontazzo ai 8 settembre 1694 coll'onere di mantenere il ponte" 1694 settembre 8 Vendita fatta dalle comunità di Carano e Daiano a quella di Predazzo del bosco 'al Pontazzo' situato nel territorio della parte acquirente, al prezzo di 175 fiorini con l'onere di provvedere alla manutenzione del ponte sul torrente Avisio Volgare legatura cart.; originaria, cc. 5 (bianche 2)

31.2 . "2. Vendita fatta dalla regola di Carano a Nicolò Bonelli Tomasel 7 febbraio 1770" 1770 febbraio 7 Vendita da parte della comunità di Carano a Nicolò Bonelli di una porzione di 'sedime' posto nei pressi della casa dell'acquirente Volgare cc. 2

31.3 . "3. Vendita fatta dall'onoranda regola di Carano a Nicolò Ciresa di terreno al Calvello per fabbricare un mulino ai 20 gennaio 1796 coll'onere di potere la regola levare l'acqua alle fontane occorrevole per il bene pubblico ed il Ciresa coll'obbligo di mantenere la stradella a sera del nuovo mulino e di non recar danno coll'acquedotto ai prati ivi sopra" 1796 gennaio 20 Volgare Documento singolo, carta, cc. 2

31.4 . Concessione 1823 giugno 17 Concessione da parte del comune di Carano a Bartolo Demattio di 98 pertiche di terreno in località Calvello per erigervi una casa con orto annesso Volgare cc. 2

32 b. 19-43 . "Riforma del capitolo delle consuetudini di Fiemme riguardo alla vicinanza delle figlie zitadine, di Cristoforo Sizzo vescovo del Sacro Romano Impero, Principe di Trento dei 14 luglio 1775" 1775 luglio 14 58

Riforma effetuata dal principe vscovo di Trento Cristoforo Sizzo de Noris di un capitolo delle 'consuetudines' di Fiemme per garantire alle figlie femmine la possibilità di ereditare il diritto di vicinia in assenza di eredi maschi Copia coeva Volgare cc. 2

33 b. 19-43 . "Debiti vecchi 1785 in occasione dell'incendio in Carano e per la chiesa dell'anno 1816" 1784-1803 Volgare Fascicolo; carta

33.1 . Costituzione di censo 1785 agosto 5 Costituzione di un censo annuo pari al 4% affrancabile in tre rate, assicurato sopra tutti i beni della regola di Carano, da parte di Antonio Vareschi, regolano e procuratore plenipotenziario, a favore del capitolo di Bressanone, rappresentato dal notaio Antonio Caviola di Cavalese, per un capitale di 3000 fiorini Volgare Documento singolo, carta, cc. 2

33.2 . Costituzione di censo 1797 Costituzione di un censo annuo affrancabile pari al 4% assicurato sopra tutti i boschi e le prative appartenenti alla regola di Carano, da parte dei regolani Corrado e Leonardo Bonelli, a favore di Pietro fu Paolo Delvai, curatore del minorenne Carlo Delvai, per un capitale di 200 fiorini Volgare Documento singolo, carta, cc. 2

33.3 . Costituzione di censo 1801 marzo 11 Costituzione di un censo annuo affrancabile pari al 4% assicurato sopra tutte le prative e arative appartenenti alla regola di Carano, da parte di Giorgio fu Pietro Delvai di Carano, e messer Bartolomeo Bonelli, ambedue regolani di Carano, a favore di Marco Vareschi, per un capitale di 100 fiorini Volgare Documento singolo, carta, cc. 2

33.4 . Costituzione di censo 1802 aprile 13

59

Costituzione di un censo annuo affrancabile pari al 4% assicurato sopra tutti gli arativi, pascoli e le prative appartenenti alla regola di Carano, da parte di Nicolò fu Valentino Bonelli e Antonio Caviola, notaio, ambedue regolani di Caran, a favore di messer Francesco Chelodi, procuratore del fratello don Giovanni Battista, per una somma di 100 fiorini Volgare Documento singolo, carta, cc. 2

33.5 . Costituzione di censo 1803 gennaio 2 Costituzione di un censo annuo affrancabile pari al 4% assicurato sopra tutti gli arativi, pascoli e prativi della regola di Carano, da parte di Pietro, fu Paolo Delvai, e Antonio Delvai a favore di Antonio Werspacher, supremo delle selve di Fiemme Volgare Documento singolo, carta, cc. 2

33.6 . Ipoteca 1813 marzo 31 Iscrizione all'ufficio delle ipoteche di Bolzano di un credito di Giorgio Delvai contro la regola di Carano per un capitale di 100 fiorini tirolesi Italiano cc. 2

34 b. 19-43 . "Supplica alla Comunità generale di vicini per avere la locazione negozio legnami della valle" 1787 Supplica di alcuni commercianti di legname di Cavalese alla Magnifica Comunità di Fiemme per ottenere l'appalto del taglio e della vendita di legname sito nei boschi della Magnifica Comunità Volgare Documento singolo; carta, cc. 2

35 b. 19-43 . Atti relativi all'esproprio delle paludi lungo l'Adige 1788-1848 Volgare Fascicolo; carta

35.1 . Sentenza 1788 marzo 26 Sentenza di Francesco Rizzoli, vicescario di Fiemme, nella lite vertente tra le regole di Cavalese, Carano, Castello e Varena per la divisione dei pascoli lungo l'Adige Volgare cc. 2

60

35.2 . Ordinanza 1843 febbraio 17 Ordinanza da parte dell'Imperial Regio Giudizio Distrettuale al comune di Carano di convocare i vicini per deliberare in merito all'offerta di indennizzo per l'esproprio delle paludi lungo l'Adige Volgare c. 1

35.3 . Ordinanza 1843 marzo 30 Ordinanza da parte dell'Imperial Regio Giudizio Distrettuale di Cavalese di non pascolare bestiame nelle paludi di Cortaccia e di Termeno Volgare Documento singolo, carta, c. 1

35.4 . Ingiunzione di pagamento 1845 marzo 26 Ingiunzione di pagamento dell'Imperial Regio Giudizio distrettuale al comune di Carano, affinché versi la propria quota per far fronte alle spese della lite intentata dalla Magnifica Comunità di Fiemme in merito all'indennizzo per l'esproprio delle paludi lungo l'Adige Volgare cc. 2

35.5 . Decreto 1845 maggio 11 Decreto della cancelleria aulica di Trento in merito all'esproprio delle paludi lungo l'Adige e alla pretesa di indennizzo avanzata dalla Magnifica Comunità di Fiemme Volgare Documento singolo, carta, c. 1

35.6 . Intimazione 1848 gennaio 26 Intimazione dell'Imperial Regio Giudizio distrettuale di Cavalese ai comuni membri della Magnifica Comunità di Fiemme di intervenire ad una riunione per giungere ad una composizione amichevole circa l'indennizzo per l'esproprio delle paludi lungo l'Adige Italiano cc. 2

61

36 b. 19-43 . "Estratto delle cose più importanti contenute nelle osservazioni sopra il nuovo codice giudiziario trentino" 1788 Italiano Quaderno, legatura cart., cc. 4

37 b. 19-43 . "Ricorso per la stuva in Cadino dell'anno 1789" 1789 Richiesta dell'ufficio scariale della Magnifica Comunità di Fiemme a tutte le regole di deliberare in merito alla costruzione di due chiuse d'acqua nelle valli di Cadino e Cadinello, decise dall'ufficio supremale delle selve di Fiemme in Cavalese Volgare Quaderno, legatura cart.; originaria, cc. 8

38 b. 19-43 . Atti relativi al lascito di don Gianfrancesco Riccabona di Reichenfels, decano di Cavalese 1802-1804 Volgare Fascicolo; carta

38.1 . Dazione in pagamento 1802 luglio 6 Dazione in pagamento da parte degli esecutori testamentari di don Gianfrancesco Riccabona di Reichenfels, decano di Cavalese, alla comunità di Carano con l'obbligo da parte di quest'ultima di corrispondere i censi annui costituiti su tale somma al curato di Carano Volgare Documento singolo, carta, cc. 2

38.2 . Dazione in pagamento 1804 ottobre 8 Dazione in pagamento da parte degli esecutori testamentari di don Gianfrancesco Riccabona di Reichenfels, decano di Cavalese, alla comunità di Carano di un capirtale di 400 fiorini con l'obbligo da parte di quest'ultima di corrispondere i censi annui costituiti su tale somma al cutato di Carano Volgare Documento singolo, carta, cc. 2

38.3 . Aumento di salario post. 1804 Aumento di salario concesso dalla comunità di salario al proprio curato Volgare

62

Documento singolo, carta, cc. 2

39 b. 19-43 . "Specifica della nuova strada a Radoi dei 6 giugno 1810" 1810 giugno 6 Prospetto delle spese sostenute dalla regola di Carano per la costruzione della nuova strada a Radoi Volgare Documento singolo; carta, cc. 2

40 b. 19-43 . "Prospetto sulla concorrenza e scomparto del nuovo ponte di pietra a Tesero, strada nuova Salesà della Fame, stada di Silan e Canareggio" 1810 luglio 26 Ripartizione delle spese tra i quartieri membri della Magnifica Comunità di Fiemme per le opere di pubbliche di cui sopra Volgare Documento singolo; carta, cc. 2

41 b. 19-43 . "Prospetto della spesa incontrata nel ristauro della chiesa che minacciava pericolo nel 1816 dei 8 giugno 1818. Decisione giuntale 8/II/1813 n. 590/III/2" 1816-1913 Prospetto delle spese sostenute dalla comunità di Carano per la ristrutturazione della chiesa parrocchiale Volgare Fascicolo; carta, cc. 14

42 b. 19-43 . "Conto intiero del piano di ammortizzazione del comune di Carano, compreso anche il piano supplettorio" 1820-1829 Si tratta del piano di ammortizzazione dei debiti contratti dal comune con diversi durante le invasioni napoleoniche Volgare Quaderno, legatura cart.; originaria, cc. 13

43 b. 19-43 . "Quinternetto dei beni comunali rinserati dai proprietari confinanti dei 21 maggio 1822" 1822 maggio 21-1831 maggio 30 Quinternetto di riscossione degli importi dovuti da privati per i terreni comunali dagli stessi abusivamente incorporati nei propri fondi secondo la rilevazione e stima effettuata da un'apposita commissione Volgare Quaderno, legatura cart.; originaria, cc. 12

63 sottoserie 1.3.2 Parte seconda, 1/1/1834-31/12/1928

Contenuto La sottoserie comprende il carteggio prodotto dall'amministrazione comunale nell'arco di un secolo (1834-1928), Nel corso del precedente riordino l'originaria organizzazione delle carte per numero di protocollo venne completamente stravolta e la documentazione fu raggruppata per fascicoli attinenti a specifici argomenti. Essi furono poi inseriti, a seconda dell'oggetto trattato, in una quarantina di buste, contraddistinte da titolo ("Preventivi comunali", "Fondazioni e legati", etc.) e numerazione propria.

Dal momento che non era possibile mantenere le buste originali, ormai lacere e in cattivo stato di conservazione, esse sono state sostituite con copertine di cartoncino bianco sulle quali sono stati riportati fedelmente i titoli originali. Tuttavia per dare una testimonianza dell'aspetto fisico delle vecchie buste si è ritenuto opportuno conservarne un campione del dorso e del piatto, sui quali erano scritti, rispettivamente, titolo e segnatura antica. Ed è proprio quest'ultima a determinare il criterio in base al quale si susseguono le unità archivistiche di questa sottoserie. Si ricorda inoltre che gli estremi cronologici riportati sulle unità di condizionamento sono quelli della sottoserie.

44 b. 44-47 . "Preventivi comunali" 1920-1926 Italiano Busta Segnature precedenti: 1

44.1 . "Movimento di capitali" 1920-1925 Atti relativi al movimento dei capitali comunali Italiano Fascicolo

44.2 . "Preventivo 1924" 1923-1924 Allegati al bilancio di previsione del 1924 Italiano Fascicolo

44.3 . "Bilancio preventivo 1925" 1924-1925 64

Allegati al bilancio di previsione 1925 Italiano Fascicolo

44.4 . "Preventivo 1926" 1926 Allegati al bilancio di previsione 1926 Italiano Fascicolo

45 b. 44-47 . "Amministrazione, inventario, fogli di possesso fondiario" 1893-1921 Busta Segnature precedenti: 2

45.1 . "Inventario complessivo del comune di Carano del distretto politico di Cavalese alla fine dell'anno 1893" e allegati 1894 febbraio 14 Italiano Fascicolo

45.2 . "Inventario dei beni mobili e dei mezzi di istruzione della scuola elementare di Carano" 1894 marzo 3 Italiano Quaderno, legatura cart., cc. 4

45.3 . "Prospetto sopra i cambiamenti risultanti dopo i tre anni dall'ultima compilazione dell'inventario nel 1893 nella proprietà del comune di Carano, distretto di Cavalese alla fine dell'anno 1896" 1897 giugno 5 Italiano Documento singolo, carta, cc. 2

45.4 . "Inventario sul patrimonio complessivo del comune di Carano del distretto di Cavalese alla fine dell'anno 1908" 1909 marzo 31 Italiano Fascicolo

65

45.5 . "Inventario sul patrimonio complessivo del comune di Carano del distretto politico di Cavalese alla fine dell'anno 1914" e allegati 1914 aprile 30 Italiano Fascicolo

45.6 . "Inventario chiesa nuova" 1918-1920 Atti relativi alla consistenza patrimoniale del fondo per la costruzione della nuova chiesa parrocchiale di Carano Italiano Fascicolo

45.7 . "Inventario sul patrimonio complessivo del comune di Carano, distretto politico di Cavalese alla fine dell'anno 1918" e allegati 1918-1920 Italiano Fascicolo

45.8 . "Inventario della scuola popolare pubblica di Carano, al principio dell'anno 1919" 1919 Italiano Fascicolo

45.9 . "Inventario sul patrimonio complessivo del Fondo Asilo infantile distretto politico di Cavalese alla fine dell'anno 1921" 1922 luglio 16 Italiano Quaderno, legatura cart., cc. 6 n.n.

45.10 . Atti relativi all'impianto del libro fondiario nel comune di Carano 1898-1917 Italiano Fascicolo, pergamena

46 b. 44-47 . "Documenti comune e Fondo poveri"

66

1852-1924 Italiano Busta Segnature precedenti: 3

46.1 . Contratti di compravendita stipulati tra il comune e privati 1852-1925 Italiano Fascicolo

46.2 . Divisione dei monti di Cadino tra i comuni di Carano e Castello 1877 Italiano Fascicolo

46.3 . "Compera maso Toffa" 1894 Acquisto da parte del comune di Carano del maso Toffa di proprietà di Camillo Partel Italiano Fascicolo

46.4 . Convenzione tra privati e comune per la ristrutturazione delle case 1901-1924 Italiano Fascicolo

46.5 . "Conchiusi tavolari" 1905-1907 Intavolazione dei diritti di proprietà su fondi e stabili venduti da privati al comune di Carano Italiano Fascicolo

46.6 . Contributo dato dal comune di Carano per la costruzione della ferrovia Ora-Predazzo 1913 Italiano Fascicolo

67

46.7 . Permuta di fondi tra il comune di Carano e Giovanni Battista Guadagnini 1914 Italiano Fascicolo

46.8 . Omologazione quietanze appartenenti al Fondo Poveri 1920-1923 Italiano Fascicolo

46.9 . "Cava di ghiaia gaggio" 1923-1925 Richiesta inoltrata al comune da privati per escavare la ghiaia in località 'il Gaggio' Italiano Fascicolo

46.10 . "Calcara" 1921-1923 Riattivazione della per cuocere la calce in località 'Scoffa' Italiano Fascicolo

46.11 . Espropriazione del suolo comunale per la costruzione della ferrovia Ora-Predazzo 1924 Italiano Fascicolo

47 b. 44-47 . "Ricevitore, cursore, stradino, locazione tori" 1920-1926 Busta Segnature precedenti: 4

47.1 . "Spazzacamino" 1920 Atti relativi al concorso per un posto di spazzacamino nel comune di Carano Italiano 68

Fascicolo

47.2 . "Atti custode forestale" 1924-1925 Nomina di una guardia forestale per il comune di Carano Italiano Fascicolo

47.3 . "Stazione di monta taurina" 1925-1927 Bando di concorso per un posto di 'conduttore' alla stazione di monta taurina Italiano Fascicolo

47.4 . "Atti magazziniere assi" 1926 Concorso per un posto di magazziniere al magazzino del legname Italiano Fascicolo

47.5 . "Atti stradino" 1927-1935 Assunzione di un cantoniere stradale Italiano Fascicolo

48 b. 48-51 . "Scuola infantile, curato, comizio" 1858-1913 Italiano Busta Segnature precedenti: 5

48.1 . "Campane requisite" 1858-1859 Progetto per fondere le vecchie campane e sostituirle con delle nuove Italiano Fascicolo

69

48.2 . Congrua per il parroco 1860-1910 (con seguiti al 1950) Italiano Fascicolo

48.3 . "Atto di consegna del beneficio Giovannelli al comune di Carano" 1894 Italiano Fascicolo

48.4 . Invito spedito dall'ufficio decanale di Cavalese al comune di Carano per presenziare alla messa di suffragio per il centenario della morte di don Gianfranco Riccabona, decano di Cavalese 1901 Italiano Fascicolo

48.5 . Erezione della primissaria di Carano in parrocchia 1907 Italiano Fascicolo

48.6 . Processione in onore dell'Addolorata 1920 Italiano Fascicolo

48.7 . "Campane nuove" 1919-1922 Installazione e inaugurazione delle nuove campane della chiesa parrocchiale di Carano Italiano Fascicolo

48.8 . "Vertenza parrocchia Cavalese per la manutenzione" 1922-1923

70

Vertenza tra la parrocchia di Cavalese e il comune di Carano per il mancato contributo da parte di quest'ultimo ai lavori di sistemazione della canonica e della chiesa arcipretale di Cavalese Italiano Fascicolo

48.9 . "Ufficio Belle Arti" 1922-1923 Vertenza tra il comune di Carano e l'Ufficio delle Belle Arti per la demolizione della vecchia chiesa parrocchiale di San Nicolò Italiano Fascicolo

49 b. 48-51 . "Locazione caccia" 1920-1926 Busta Segnature precedenti: 6

49.1. "Diritto di caccia del comune di Anterivo" 1920-1921 Diritto di caccia esercitato dal comune di Anterivo sul suolo di quello di Carano Italiano Fascicolo

49.2 . "Appalto caccia" 1924-1926 Italiano Fascicolo

50 b. 48-51 . "Sessione forestale, atti custode forestale" 1911-1928 Busta Segnature precedenti: 7

50.1 . "Contributo per la pensione della guardia boschiva e inservienti comunali" 1911-1925 Italiano Fascicolo

71

50.2 . "Sessione forestale 1920" 1920 Italiano Fascicolo

50.3 . "Sessione forestale 1921" 1921 Italiano Fascicolo

50.4 . "Sessione forestale 1922" 1922 Italiano Fascicolo

50.5 . "Sessione forestale 1923" 1923 Italiano Fascicolo

50.6 . "Sessione forestale 1924" 1924 Italiano Fascicolo

50.7 . "Sessione forestale 1925" 1925 Italiano Fascicolo

50.8 . "Sessione forestale 1926" 1926 Italiano Fascicolo

72

50.9 . "Sessione forestale 1927" 1927 Italiano Fascicolo

50.10 . "Sessione forestale 1928" 1928 Italiano Fascicolo

51 b. 48-51 . "Atti medico, colera, polizia sanitaria, visitatori carni, permessi di bollo, gente di servizio, epizoozie" 1919-1928 Busta Segnature precedenti: 8

51.1. "Atti medico" 1919-1926 Spese medico consorziale; tarriffari delle prestazioni dei medici condotti della Venezia tridentina; nomina dei membri del consorzio sanitario Italiano Fascicolo

51.2 . "Croce Rossa" 1922-1925 Richiesta di contributi avanzata dalla Croce Rossa Italiana al comune di Carano Italiano Fascicolo

51.3 . "Domicilio soccorso" 1925-1927 Spedalità sostenute dal comune di Carano per i propri pertinenti poveri Italiano Fascicolo

52 b. 52-55 . "Ospitale Tesero, nosocomio di Pergine, spese ospitalizie, trasporti forzosi" 1892-1925 73

Busta Segnature precedenti: 9

52.1 . "Ospedale Tesero" 1914-1928 Approvazione dei conti consuntivi dell'Ospedale Giovannelli di Tesero da parte dei revisori dei conti eletti dai comuni della val di Fiemme Italiano Fascicolo

52.2 . "Ricoverati istituti" 1919-1925 Spese sostenute dal comune per il mantenimento dei pertinenti minorenni ricoverati in istituti educativo-assistenziali Italiano Fascicolo

52.3 . "Ricoverati ospedale" 1919-1925 Spedalità sostenute dal comune Italiano Fascicolo

53 b. 52-55 . "Pompieri" 1919-1928 Italiano Busta Segnature precedenti: 10

53.1 . "Pompieri" 1919-1928 Atti relativi al corpo dei pompieri di Carano Italiano Fascicolo

53.2 . "Polizia incendi" 1920

74

Atti relativi all'annuale ispezione nelle abitazioni del comune di Carano per verificare le condizioni di sicurezza contro gli incendi Italiano Fascicolo

53.3 . "Federazione corpo pompieri" 1925 Statuti dei corpi dei pompieri della provincia di Trento Italiano Fascicolo

54 b. 52-55 . "Legname, vertenze strade, etc." 1918-1926 Italiano Busta Segnature precedenti: 11

54.1 . "Legname" 1918-1926 Ricorsi presentati all'Amministrazione provinciale del Trentino Alto Adige da alcuni censiti di Carano per mancata assegnazione di legname Italiano Fascicolo

54.2 . "Legname Emilio Bortolotti" 1918-1926 Vertenza tra il comune di Carano ed Emilio Bortolotti per mancato pagamento da parte di quest'ultimo di una partita di legname vendutagli dal comune Italiano Fascicolo

54.3 . "Vertenze acqua, fontane e strade" 1920-1924 Vertenza tra il comune e privati per usufruire di alcuni servizi (rete stradale, allacciamento fognature) Italiano Fascicolo

54.4 .

75

"Vertenza carrelli" 1921-1923 Vertenza tra privati e comune per mancata restituzione da parte di quest'ultimo di alcuni carrelli noleggiati nel maggio del 1908 Italiano Fascicolo

54.5 . "Diritti comunali" 1922-1924 Vertenza tra il comune e Giuliana Delvai per occupazione illecita di suolo comunale Italiano Fascicolo

54.6 . "Consiglieri comunali" 1925 Ricorso presentato da alcuni censiti di Carano contro due consiglieri comunali, Italiano Fascicolo

55 b. 52-55 . "Lavori pubblici, permessi di fabbrica" 1921-1928 Italiano Busta Segnature precedenti: 12

55.1 . Atti relativi alla costruzione dell'acquedotto Daiano-Carano 1917-1971 Italiano Fascicolo

55.2 . "Installazione acqua" 1921-1927 Italiano Fascicolo

55.3 . "Permessi di fabbrica dal 1924" 1924-1928 Latino 76

Fascicolo

56 b. 56-59 . "Decisioni Giunta, strada Solajol" 1834-1923 Italiano Busta Segnature precedenti: 13

56.1 . "Strada Solaiol" 1834-1923 Ricorso presentato alla Giunta provinciale del Tirolo dal comune di Anterivo per la vertenza esistente con il comune di Carano in merito alla manutenzione della strada San Lugano-Anterivo Italiano Fascicolo

56.2 . "Atti Moser" 1857-1895 Ricorso presentato alla Giunta provinciale del Tirolo da Francesco e Pietro Moser per negata assegnazione di legname Italiano Fascicolo

56.3 . Ricorso presentato da Francesco Delvai alla Giunta provinciale del Tirolo per negato permesso di fabbrica 1900-1901 Italiano Fascicolo

56.4 . "Decisioni giunta" 1901-1909 Decisioni della giunta provinciale in merito ad alcuni ricorsi presentati da censiti di Carano per negata partecipazione agli utili dei beni comunali Italiano Fascicolo

56.5 . "Atti Mader Francesco" 1912-1913 Ricorso presentato alla Giunta Provinciale del Tirolo da Francesco Mader per negata partecipazione agli utili dei beni comunali Italiano

77

Fascicolo

57 b. 56-59 . "Catasto, fogli di possesso fondiario" 1853-1924 Italiano Busta Segnature precedenti: 14

57.1 . "Diritti-servitù comunali" 1853-1924 con seguiti agli anni '50 Italiano Fascicolo

57.2 . "Fogli di possesso" 1909 Fogli di possesso fondiario del comune di Carano Italiano Fascicolo

57.3 . Estratto degli operati del catasto dell'imposta fondiaria contenente i risultati dei rilievi fatti in occasione dei subentrati cambiamenti di coltura 1923 Italiano Fascicolo

58 b. 56-59 . Stato civile 1834-1923 Italiano Busta Segnature precedenti: 15

58.1 . "Matrimoni" 1873-1923 Permessi di matrimonio rilasciati dal comune di Carano Italiano Fascicolo

78

58.2 . "Atti di stato civile" 1924-1925 Italiano Fascicolo

58.3 . Verbali di visita dei registri dell'ufficio di stato civile 1926-1928 Italiano Fascicolo

58.4 . Riepilogo annuale dei matrimoni, delle nascite e delle morti 1927 Italiano Fascicolo

59 b. 56-59 . "Chiesa parrocchiale" 1834-1923 Italiano Busta Segnature precedenti: 16

59.1 . "Ricorsi" 1912-1924 Ricorsi presentati da alcuni censiti di Carano rigurado l'inopportunità di costruire una nuova chiesa Italiano Fascicolo

59.2 . "Diverse" 1912-1924 Atti relativi alla costruzione della nuova chiesa parrocchiale Italiano Fascicolo

59.3 . "Progetto-lavori" 1921-1925 con antecedenti al 1914 Progetti per la costruzione della nuova chiesa parrocchiale 79

Italiano Fascicolo

59.4 . "Atti e conchiusi" 1923-1925 Lavori di ampliamento alla vecchia chiesa parrocchiale di Carano Italiano Fascicolo

59.5 . "Atti chiesa" 1924-1926 Elenco delle spese sostenute dal comune di Carano per l'acquisto dei materiali occorrenti alla costruzione della nuova chiesa parrocchiale Italiano Fascicolo

60 b. 60-63 . Schede di famiglia degli orfani di guerra 1921 Italiano Busta Segnature precedenti: 17

61 b. 60-63 . "Comunità generale" 1859-1927 Circolari e avvisi inviate dalla Comunità Generale al comune di Carano Italiano Busta Segnature precedenti: 18

61.1 . "Strada" 1859-1927 Corrispondenza tra la Magnifica Comunità e il comune di Carano per i lavori di manutenzione alla strada commerciale Italiano Fascicolo

61.2 . "Coperture" 1902-1925

80

Avvisi inviati dalla Comunità Generale per l'assegnazione mediante sorteggio di legname da fabbrica Italiano Fascicolo

61.3 . "Trattative tram e poste" 1905-1920 Atti relativi alla costruzione della linea tranviaria Egna-Predazzo-Moena Italiano Fascicolo

61.4 . "Comunità conguagli legna e torba" 1906-1925 Circolari inviate dalla Magnifica Comunità riguardo l'assegnazione della legna e della torba Italiano Fascicolo

61.5 . "Elezione membri, regolamento provinciale interno, atto di consegna, statuto" 1906-1909 Atti relativi alla Magnifica Comunità e amministrazione del suo patrimonio Italiano Fascicolo

61.6 . "Diverse" 1919-1926 Italiano Fascicolo

61.7 . "Riparto pecore" 1919-1926 Circolari inviate dalla Magnifica Comunità al comune di Carano in merito al numero di pecore da portare ai pascoli comunali nelle paludi Ora-Bronzolo Italiano Fascicolo

61.8 . "Riparto lavori" 1920-1926

81

Atti relativi ai concorsi banditi dalla Magnifica Comunità per ricoprire posti vacanti nell'organico del personale della Magnifica Comunità Italiano Fascicolo

61.9 . "Riparto lavori bosco" 1920-1925 Ripartizione dei lavori da eseguire nei boschi della Magnifica Comunità Italiano Fascicolo

61.10 . "Ripartizione bosco" 1922-1923 Circolari inviate dalla Mgnifica Comunità per la suddivisione tra i propri membri di 2000 ettari di bosco Italiano Fascicolo

61.11 . "Opere a favore dell'agricoltura" 1925 Italiano Fascicolo

62 b. 60-63 . Regolamento impiegati comunali 1898-1926 Italiano Busta Segnature precedenti: 19

62.1 . "Levatrice comunale regolamento" 1898-1925 con seguiti al 1955 Italiano Fascicolo

62.2 . "Regolamento organico impiegati comunali" 1923-1927 Italiano Fascicolo

82

62.3 . "Regolamento guardie campestri" 1923-1924 Italiano Fascicolo

62.4 . "Regolamento polizia mortuaria" 1925-1926 Italiano Fascicolo

62.5 . "Regolamento igiene" 1925 Italiano Fascicolo

63 b. 60-63 . Regolamento tasse e imposte 1921-1927 Italiano Busta Segnature precedenti: 20

63.1 . "Regolamento tassa cani" 1921-1927 Italiano Fascicolo

63.2 . "Regolamento pesa pubblica" 1923-1925 Italiano Fascicolo

63.3 . "Regolamento comunale imposta soggiorno" 1925-1926 Italiano Fascicolo 83

63.4 . "Regolamento magazzino legnami comunale" 1925-1927 Italiano Fascicolo

64 b. 64-67 . Richieste di risarcimento per i danni di guerra 1919-1928 Italiano Busta Segnature precedenti: 21

64.1 . "Copie denunce crediti bellici" 1919-1928 Italiano Fascicolo

64.2 . "Danni guerra -boschi Carano-" 1919-1928 Danni causati dalla guerra ai boschi di Carano Italiano Fascicolo

64.3 . "Requisizioni di fieno, paglia, legname, ecc. fatte durante la guerra 1914-1918 dall'ex autorità austro-ungarica nella frazione di Carano" 1930 Italiano Fascicolo

65 b. 64-67 . "Scuola San Lugano" 1873-1913 Italiano Busta Segnature precedenti: 22

65.1 .

84

"Vertenza scuola San Lugano" 1850-1913 Vertenza tra il comune di Carano e la frazione di San Lugano in merito alla ripartizione delle spese per il fabbisogno della scuola comunale Italiano Fascicolo

65.2 . "Atti relativi alla sistemazione della scuola elementare San Lugano" 1894-1898 Italiano Fascicolo

65.3 . "Decisioni giuntali e tribunale amministrativo scuola San Lugano" 1894-1902 Italiano Fascicolo

65.4 . "Decreti e decisioni dell'Imperial Regio Consiglio Scolastico Distrettuale scuola di San Lugano" 1894-1902 Italiano Fascicolo

66 b. 64-67 . "Mobilizzazione e leva in massa, classificazione cavalli 1870-1925 Italiano Busta Segnature precedenti: 23

67 b. 64-67 . "Divisione Doss Salug, Gazo e Scofa" 1855-1921 Italiano Busta Segnature precedenti: 24

67.1 . Protocollo dei confini del comune di Carano 1855-1902 Italiano 85

Fascicolo

67.2 . Terminazione fra i comuni di Carano e Castello per gli appezzamenti segabili situati in località Caoria e Bellamonte Italiano Fascicolo

67.3 . Terminazione del bosco Fraul tra il comune di Carano e quello di Anterivo (con allegata una mappa del 1853) 1920-1921 Italiano Fascicolo

68 b. 68-71 . "Legato Giovannelli" 1912-1924 Carteggio e atti relativi alla fondazione don Alessandro Giovannelli Italiano Busta Segnature precedenti: 25

69 b. 68-71 . "Boschi" 1900-1902 "Atti e domande pertrattate in sessione consiglio comunale e podestà" Domande presentate dai censiti di Carano al Consiglio comunale e al podestà Italiano Busta Segnature precedenti: 27 Note (1) Il titolo della busta non corrisponde al contenuto

69.1 . Vertenza tra Maddalena Covi e il comune di Carano per negata assegnazione di legnami 1900-1901 Italiano Fascicolo

69.2 . "Atti Corradini di Castello" 1901-1902 86

Atti della causa civile intentata da Battista Corradini di Castello al comune di Carano per forniture di legname Italiano Fascicolo

70 b. 68-71 . "Industrie" 1905-1925 Italiano Busta Segnature precedenti: 30

70.1 . "Atti caseificio" 1905-1913 Atti relativi alla costruzione di un nuovo caseificio nel comune di Carano Italiano Fascicolo

70.2 . "Impianto elettrico" 1919-1925 Atti relativi all'installazione dell'impianto elettrico Cavalese-Carano Italiano Fascicolo

70.3 . "industrie" 1919-1925 Rilasci e rinnovo licenze per apertura esercizi pubblici Italiano Fascicolo

71 b. 68-71 . "Scuole" 1903-1925 Italiano Busta Segnature precedenti: 31

71.1 . "Scuola professionale Cavalese" 1903-1925 Italiano

87

Fascicolo

71.2 . "Scuola Carano" 1918-1924 Circolari relative alla scuola elementare di Carano Italiano Fascicolo

71.3 . Spese affrontate dal comune per il pagamento degli stipendi al personale insegnante e ausiliario 1921-1923 Spese affrontate dal comune per il pagamento degli stipendi al personale insegnante e ausiliario Latino Fascicolo

71.4 . Contratti di lavoro del personale insegnante e ausiliario 1921-1923 Italiano Fascicolo

72 b. 72-75 . "Visto d'esecutorietà, contratti" 1924-1925 Visti di esecutorietà rilasciati dalla sottoprefettura di Trento per i contratti stipulati dal comune di Carano Italiano Busta Segnature precedenti: 32

73 b. 72-75 . "Sentenze e decisioni della comunità" 1853-1910 Italiano Busta Segnature precedenti: 33

73.1 . "Vertenza contro Predazzo, Moena, Ziano, etc. 1853-1912 Sentenza emanata dal Tribunale Superiore di Innsbruck nella lite intentata dai comuni di Predazzo, Ziano e Trodena alla Comunità Generale di Fiemme per l'assegnazione degli appezzamenti segabili situati in località Stue, Cazzorghe e Stellune Italiano

88

Fascicolo

73.2 . Vertenze tra la Magnifica Comunità di Fiemme e i propri membri in merito a questioni patrimoniali 1872-1895 Italiano Fascicolo

73.3 . "Decisioni giuntali Comunità Generale" 1902-1911 Provvedimenti presi dalla Giunta provinciale del Tirolo in merito alla ripartizione dei proventi della Magnifica Comunità tra i 'vicini' Italiano Fascicolo

73.4 . "Comunità Presidente 1906" 1906 Atti relativi al commissariamento della Magnifica Comunità di Fiemme Italiano Fascicolo

74 b. 72-75 . Leva in massa 1921-1926 Italiano Busta Segnature precedenti: 34

74.1 . "Liste di leva 1900-1908" 1921-1928 Italiano Fascicolo

74.2 . "Matricola ex-militari" 1924-1926 con seguiti al 1965 Italiano Fascicolo

74.3 . 89

"Ruoli matricolari, liste renitenti" 1924-1926 Italiano Fascicolo

74.4 . Estratti di morte dei censiti maschi nati negli anni 1901-1909 1924-1926 Italiano Fascicolo

75 b. 72-75 . Classificazione e manutenzione strade 1920-1926 Italiano Busta Segnature precedenti: 35

75.1 . "Contributo manutenzione strade" 1925 Applicazione della legge concernente il contributo per la manutenzione delle strade Italiano Fascicolo

75.2 . "Strade comunali" 1924 Atti relativi alla classificazione delle strade Italiano Fascicolo

76 b. 76-79 . Imposte e tasse 1896-1922 Italiano Busta Segnature precedenti: 36

76.1 . "Fassioni" 1896-1925 Atti relativi al pagamento dell'imposta fondiaria e casatico classi da parte del comune di Carano 90

Latino Fascicolo

76.2 . "Tassa residenza forestieri" 1921-1922 Atti relativi al pagamento dell'imposta di soggiorno e della tassa pascolo Italiano Fascicolo

76.3 . "Tariffa legname etc." 1921-1922 Prospetto dei canoni fissati dal consiglio comunale per fruire dei beni comunali da parte dei censiti Italiano Fascicolo

76.4 . "Tassa consumo" 1922 Atti relativi al pagamento della tassa di consumo sulla birra da parte degli esercenti del comune di Carano Italiano Fascicolo

77 b. 76-79 . "Firma Berger-Redlich" 1920-1927 Italiano Busta Segnature precedenti: 37

77.1 . "Crediti Firma Berger e Redlich" 1920-1927 Atti relativi alla riscossione dei crediti del comune di Carano nei confronti della ditta Berger e Redlich Italiano Fascicolo

77.2 . "Diverse" 1922-1925 Atti relativi all'intentazione di una causa da parte del comune di Carano alla ditta Berger e Redlich per inadempienza nei pagamenti

91

Italiano Fascicolo, pergamena

78 b. 76-79 . "Asilo infantile" 1892-1924 Italiano Fascicolo; pergamena Segnature precedenti: 38

78.1 . "Atti asilo infantile di Carano" 1892-1924 Italiano Fascicolo

78.2 . "Asilo equivalente casatico" 1901-1913 Pagamento dell'imposta casatico da parte dell'asilo infantile di Carano Latino Fascicolo

78.3 . "Urbario dei primi fondatori della scuola infantile di Carano per cura di Lorenzo Caviola nell'anno 1907" 1907 Italiano Fascicolo

78.4 . "Statuto della scuola materna (asilo infantile) di Carano (circondario di Cavalese)" 1909 Italiano Fascicolo

78.5 . "II Disegno Asilo Infantile di Carano" 1911 Progetto dell'asilo infantile di Carano Italiano Fascicolo

78.6 . 92

"Atti in morte dell'illustrissimo sindaco Federico Tomasi" 1920 Italiano Fascicolo

79 b. 76-79 . "Domande di risracimento dei danni di guerra" 1919-1925 Italiano Busta Segnature precedenti: 40

79.1 . "Copie domande di risarcimento danni di guerra comune di Carano" 1919-1925 Italiano Fascicolo

79.2 . "Atti rinnovazione domande" 1919-1925 Italiano Fascicolo

80 b. 80-81 . Servizio dei giurati per le corti d'assise 1922-1927 Italiano Busta Segnature precedenti: 44

81 b. 80-81 . Leva militare 1900-1914 Italiano Busta Segnature precedenti: 45

81.1 . Categgio e atti relativo alla classificazione dei cavalli 1900-1914 Italiano Fascicolo 93

81.2 . Carteggio e atti relativi al pagamento della tassa militare 1902-1914 Italiano Fascicolo

94 sottoserie 1.3.3 Parte terza, 1/1/1817-31/12/1960

Contenuto Questa sottoserie comprende quella parte di carteggio, che nel corso del precedente riordino venne raggruppata parte in buste di argomento specifico e parte in buste recanti il generico titolo di 'Varie'. All'interno di queste ultime erano stati inseriti, senza seguire alcun criterio scientifico, quei fascicoli, che avevano come oggetto gli argomenti più disparati. Dal momento che tale ordinamento risultava insoddisfacente sia per la teoria che per la prassi archivistica, si è ritenuto opportuno individuare delle categorie astratte (AMMINISTRAZIONE; FORESTALE; PUBBLICA SICUREZZA; etc.) cui ricondurre i singoli fascicoli. Per quanto rigurda le buste di argomento specifico, si è rispettato fedelmente l'assetto organizzativo dato alle carte nel corso del precedente ordinamento. I titoli delle buste e dei fascicoli sono stati trascritti con il titolo originale in inventario. Tra le buste di argomento specifico si segnalano quelle contenenti il carteggio prodotto dall'amministrazione comunale nel periodo della prima guerra mondiale (1914-1918). Tutto il materiale afferente a questo periodo è stato all'epoca suddiviso in 27 fascicoli, articolati a loro volta in sottofascicoli, disposti in ordine alfabetico (es. Lettera P Fascicolo XIX, sottofascicoli: "Prestazioni di guerra"; "Pane 1915"; "Pascolazione"; "Permessi militari"; "Petrolio"; "Plusvalore"; "Polizia locale"; "Profughi"; "Protezione gioventù"). In Inventario si sono riportati in ordine alfabetico sia i fascicoli che i sottofascicoli. L' indice alfabetico dei fascicoli contenuti nelle buste 97-100 è stato posto in testa alla busta n. 97.

b. 82 . Amministrazione comunale 1817-1929

82.1 . "Documenti comunali" 1817-1926 Italiano Fascicolo

82.2 . Avvisi e circolari inviate al comune 1880-1912 Italiano Fascicolo

82.3 . Carteggio e atti relativi alla Rappresentanza Comunale 1884-1890 Italiano

95

Fascicolo

82.4 . Atti relativi alla locazione dei colmelli in località 'Spinada' 1890-1961 Italiano Fascicolo

82.5 . Obbligazioni assunte dai censiti nei confronti del comune 1895-1912 Italiano Fascicolo

82.6 . Atti relativi all'Imperial Regio Giudizio Distrettuale di Cavalese 1907-1914 Latino Fascicolo

82.7 . "Atti e domande pertrattate in sessione Consiglio Comunale e Podestà" 1911-1927 Italiano Fascicolo

82.8 . "Norme per l'invio della corrispondenza comunale" 1913-1916 Italiano Fascicolo

82.9 . Atti relativi all'eredità di Orazio Bonelli 1925-1929 Italiano Fascicolo b. 83 . "Atti di locazione e conduzione di opere già decorse" 1820-1927 Italiano Busta 96

83.1 . "Locazioni fondi comunali dal 1878" 1820-1927 Italiano Fascicolo

83.2 . "Locazioni di fondi del beneficio" 1857-1893 Locazioni di fondi appartenenti al beneficio primissariale di Carano Italiano Fascicolo

83.3 . "Atti locazione trementina" 1858-1924 Italiano Fascicolo

83.4 . "Locazione tori" 1861-1898 Italiano Fascicolo

83.5 . "Fontanaro" 1869-1923 Italiano Fascicolo

83.6 . "Segantini e sorveglianza" 1878-1922 Atti relativi alla nomina della guardia forestale comunale e dei segantini (3) Italiano Fascicolo Note (3) Boscaioli

83.7 .

97

"Cassiere" 1878-1923 Italiano Fascicolo

83.8 . "Atti cursore e saltari" 1879-1920 Italiano Fascicolo

83.9 . "Stradino" 1882-1925 Italiano Fascicolo

83.10 . "Appalto caccia" 1884-1924 Italiano Fascicolo

83.11 . Appalto per l'affitto delle malghe 1894-1924 Italiano Fascicolo

83.12 . Atti relativi al contratto per spazzacamino 1897 Italiano Fascicolo

83.13 . "Segabile Bellamonte dal 1898" 1898-1926 Assegnazione medinate sorteggio degli appezzamenti segabili situati a Bellamonte Italiano Fascicolo

98

83.14 . "Becchino" 1913-1922 Italiano Fascicolo

83.15 . "Atti bidello" 1913-1925 Italiano Fascicolo

83.16 . "Locazione case" 1921-1922 Contratti di locazione di edifici di proprietà comunale Italiano Fascicolo

83.17 . "Magazziniere assami" 1923-1925 Italiano Fascicolo b. 84 . Forestale 1838-1928 Italiano Busta

84.1 . "Pascolo bestiame forestiero" 1838-1925 Italiano Fascicolo

84.2 . "Malghe comunali 1, 2, 3, 4, 5" 1841-1925 Italiano Fascicolo

99

84.3 . "Pascolo capre Cazzorghe" 1880-1912 Italiano Fascicolo

84.4 . "Contamenti e misurazioni legne" 1897-1912 Italiano Fascicolo

84.5 . Distribuzione di legname mediante sorteggio 1900-1914 Italiano Fascicolo

84. 6 . "Società di mutuo soccorso boscaioli" 1911-1914 Latino Fascicolo

84.7 . Appalto lotti di legname 1919-1928 Italiano Fascicolo

85 b. 85-86 . "Scuole" 1838-1914 Italiano Busta

85.1 . Atti relativi alle scuole elementari di Carano 1838-1914 Fascicolo

85.2 .

100

"Descrizione dei lavori per alzare di un piano la casa comunale riducendola ad abitazione per i maestri delle scuole" 1904 Fascicolo

85.3 . Atti relativi alle scuole serali di Carano 1909-1914 Italiano Fascicolo

86 b 85-86 . Lavori pubblici 1846-1903 Italiano Busta

86.1 . Manutenzione strade, piazze, fontane pubbliche 1846-1912 Italiano Fascicolo

86.2 . Vertenza tra il comune di Carano e Giovanni Battista Tomasi per l'appalto di escavazione della ghiaia 1855-1886 Italiano Fascicolo

86.3 . "Revisione ponti" 1892-1898 Italiano Fascicolo

86.4 . Carteggio e atti relativi alla tranvia -Moena 1894-1912 Italiano Fascicolo

87 b 87-88 .

101

Stato civile 1850-1921 Italiano Busta

87.1 . Legittimazioni di incolato 1850-1918 Italiano Fascicolo

87.2 . Rinuncia al diritto di incolato presentata da Cristina Gottlieb 1898-1910 Italiano Fascicolo

87.3 . Carteggio e atti relativi ai pertinenti nati a Carano, ma residenti in altri comuni 1921 Italiano Fascicolo

88 b. 87-88 . Pubblica sicurezza 1854-1925 Italiano Busta; carta

88.1 . "Osterie" 1854-1912 Fascicolo

88.2 . "Penale e nozioni" 1855-1918 Fascicolo

88.3 . "Incendi, statuti, resoconti e notificazioni" 1864-1911

102

Fascicolo

88.4 . "Pompieri, circolari, regolamento e inventario fino al 1914" 1864-1914 Fascicolo

88.5 . Certificati penali e registri delle condanne 1873-1913 Fascicolo

88.6 . "Protocolli visite incendi" 1897-1913 Fascicolo

88.7 . "Trasporti forzosi" 1897-1914 Atti relativi alle spese sostenute dall'amministrazione comunale per il mantenimento e la sorveglianza degli individui che, muniti di foglio di via coattivo, facevano tappa a Carano durante il viaggio di rimpatrio Fascicolo

88.8 . "Vagabondi" 1899-1908 Fascicolo

88.9 . "Nozioni" (4) 1918-1922 Fascicolo Note (4) Contravvenzioni

88.10 . "Sfratti e trasporti" 1919-1925 Atti relativi a rimpatri obbligatori Italiano Fascicolo

103

88.11 . "Stranieri" 1920-1925 Atti relativi al pagamento dell'imposta di soggiorno da parte dei forestieri Fascicolo

88.12 . "Pubblica sicurezza. Guardia notturna" 1920-1925 Fascicolo

89 b. 89-91 . Arti e mestieri 1857-1913 Italiano Busta

89.1 . "Gente di servizio" 1857-1881 Atti relativi al rilascio dei libretti di lavoro Italiano Fascicolo

89.2 . "Atti relativi a Monsorno A." 1885-1895 Atti relativi al diritto di incolato di Antonio Monsorno Italiano Fascicolo

89.3 . "Regolamento stradale coi carri e carichi" 1904-1910 Italiano Fascicolo

89.4 . "Istituto industrie Rovereto" 1906-1913 Atti relativi all'istituto per la promozione delle piccole industrie di Rovereto Italiano Fascicolo 104

90 b. 89-91 . Sanità 1873-1913 Italiano Busta

90.1 . "Tesero ospitale" 1873-1913 Italiano Fascicolo

90.2 . "Visitatori delle carni" 1874-1914 Controlli sanitari sulle carni macellate Italiano Fascicolo

90.3 . "Polizia sanitaria" 1875-1914 Italiano Fascicolo

90.4 . "Epizoozie, polmonea e pellagra" 1876-1918 Italiano Fascicolo

90.5 . "Colera" 1883-1911 Italiano Fascicolo

90.6 . "Croce Rossa" 1894-1914 Contributi finanziari erogati dal comune di Carano alla sezione maschile della Croce Rossa di Cavalese Italiano 105

Fascicolo

90.7 . "Nosocomio Pergine" 1895-1919 Atti relativi alle spese sostenute dall'amministrazione comunale per il mantenimento di alcuni suoi censiti presso il manicomio di Pergine Italiano Fascicolo

90.8 . "Spese farmacia" 1905-1906 Italiano Fascicolo

90.9 . "Spese ospitalizie" 1907-1914 Italiano Fascicolo

91 b. 89-91 . Militare 1879-1914 Italiano Busta

91.1 . Norme e disposizioni riguardanti gli acquartieramenti militari 1879-1911 Italiano Fascicolo

91.2 . Associazione nazionale invalidi e mutilati di guerra 1919-1928 Italiano Fascicolo

92 b. 92-93 . Opere pie e beneficenza 1894-1911 106

Fascicolo

92.1 . "Lega Provvidenza" 1894-1911 Italiano Fascicolo

92.6 . "Lega provinciale di provvidenza per la gioventù" 1906-1907 Italiano Fascicolo

92.6 . "Decreti giuntali, sovvenzioni a poveri, attestati di povertà" 1897-1918 Italiano Fascicolo

93 b. 92-93 . Elezioni 1907-1920 Busta

93.1 . Elezione dei deputati alla Dieta dell'Impero e alla Dieta provinciale 1907-1908 Italiano Fascicolo

93.2 . Elezioni della Rappresentanza comunale 1907 Latino Fascicolo

93.3 . Atti relativi all'elezione del capocomune e della rappresentanza comunale 1914 gennaio 22 Italiano Fascicolo

107

93.4 . Atti relativi all'elezione del nuovo sindaco 1920 giugno 14 Italiano Fascicolo b. 94 . "Currende sessioni di consiglio" 1908-1920 Si tratta degli avvisi di convocazione del consiglio comunale Italiano Busta

95 b. 95-96 . Appalto lavori pubblici 1910-1927 Busta

95.1 . Appalto lavori pubblici 1910-1919 Italiano Fascicolo

95.2 . Appalto lavori pubblici 1920 Italiano Fascicolo

95.3 . Appalto lavori pubblici 1921 Italiano Busta

95.4 . Appalto lavori pubblici 1922 Latino Fascicolo

108

95.5 . Appalto lavori pubblici 1923 Italiano Fascicolo

95.6 . Appalto lavori pubblici 1924 Italiano Fascicolo

95.7 . Appalto lavori pubblici 1925 Italiano Fascicolo

95.8 . Appalto lavori pubblici 1926 Italiano Fascicolo

95.9 . Appalto lavori pubblici 1927 Italiano Fascicolo

96 b. 95-96 . Imposte e tasse 1912-1918 Italiano Busta

96.1 . Circolari e avvisi inviati dall'Imperial Regia Direzione delle Finanze di Trento 1912-1914 Italiano Fascicolo

109

96.2 . Circolari e avvisi inviati dall'Imperial Regio ufficio delle Imposte 1912-1914 Italiano Fascicolo

96.3 . Lotteria di stato 1916 Italiano Fascicolo

96.4 . Tasse e imposte 1916-1918 Italiano Fascicolo b. 97 . "Guerra 1914-1918" 1914-1918 In testa alla busta: "Chiave dei fascicoli", contiene l'indice alfabetico dei fascicoli contenuti nelle buste nn. 97-100 Italiano Busta

97.1 . Fascicolo I Lettera A 1914-1918 "Anagrafi del bestiame dal 1915 al 1918" Italiano Fascicolo

97.2 . Fascicolo II Lettera A 1914-1918 "Alcool" - "Almanacco di guerra "- "Addizionali comunali" - "Amministrazione forestale" - "Aereoplani e colombi"- "Articoli alpinista"- "Assicurazione sulla vita richiamati e invalidi di guerra" Italiano Fascicolo

97.3 . Fascicolo III Lettera B 1912-1918 110

"Banca cattolica" - "Beni del Regno Italiano"- "Benzina"- "Birra+ vino e Bersaglieri immatricolati"- "Boschi" Italiano Fascicolo

97.4 . Fascicolo IV Lettera C 1914-1918 "Cadaveri soldati" -"Camera di commercio" - "Carta vecchia e corteccia di pino"- "Caseificio"- "Commercio bestiame"- "Concime"- "Conservazione grani"- "Consorzio agrario distrettuale"- Italiano Fascicolo

97.5 . Fascicolo V Lettera C 1914-1918 "Comune loco"- "Convenzioni private" (manca)- "Comunità Generale (diverse)"- "Comunità Generale (approvvigionamento)" Italiano Fascicolo

97.6 . VI Lettera D 1914-1918 "Danni di guerra" - "Denari ed oggetti smarriti e trovati"- "Direzione finanza"- "Distribuzioni diverse"- "Disertori"-"Decorati" Latino Fascicolo b. 98 . "Guerra 1914-1918" 1914-1918 Italiano Busta

98.1 . Fascicolo VII Lettera E 1914-1918 "Elenco richiamati" (manca)-"Evidenze diverse"- "Etappskommando Cavalese"- "Epizoozie" (manca) Fascicolo

98.2 . Fascicolo VIII Lettera F 1914-1918 "Forestieri evidenza ed insinuazione" Fascicolo

111

98.3 . Fascicolo IX Lettera F 1914-1918 "Fassioni" - "Fondazioni pro vedove e orfani" - "Filo da calza e da cucire" (manca)- "Ferrovia e funicolare" - "Fiammiferi"- "Foraggio dal 1915 in poi e relativi rilievi fino al 1918" Fascicolo

98.4 . Fascicolo X Lettera G 1914-1918 "Giudizio distrettuale" (manca)- "Giudizio statario" (manca)- "Giurati" (manca)- "Giunta provinciale" (manca)- "Grassi" - "Guardie campestri" (manca) Fascicolo

98.5 . Fascicolo XI Lettera I 1914-1918 "Incendi" (manca)- "Incolato" (manca)- "Indigenti" - "Inni proibiti" (manca)- "Industrie" - "Infermiere" (manca)- "Incanti giudiziali" (manca)- "Insinuazioni latte, burro e formaggio" (manca)- "Insinuazione maiali" - "Insinuazione soldati" - "Insinuazioni scorte 1916" "Inventari carri, gioghi e slitte" Fascicolo

98.6 . Fascicolo XII Lettera L 1914-1918 "Latte 1915" - "Lavorazione campi" - "Lavori del genio" (manca) - "Legittimazioni di viaggio" (manca)- "Legumi" - "Lotteria di Stato" Fascicolo

98.7 . Fascicolo XIII Lettera L 1914-1918 "Leva in massa elenchi e visite relative dal 1914-15-16-17-18" Fascicolo

98.8 . Fascicolo XIV Lettera M 1914-1918 "Macinazione e macinati"- "Mulini" Fascicolo b. 99 . 112

"Guerra 1914-1918" 1914-1918 Italiano Busta

99.1 . Fascicolo XV Lettera M 1914-1918 "Macellazione bestiame e suini" (manca)- "Malattie contagiose"- "Matrimoni"- "Monumenti"- "Mocoli" (manca)- "Morti sul campo" (manca)- "Monetaria"- "Medico"- "Multe" (manca) Italiano Fascicolo

99.2 . Fascicolo XVI Lettera N 1914-1918 "Natale al campo"- "Natale pro orfani"- "Norme diverse" - "Notizie allarmanti" (manca)- "Nutrimento in tempo di guerra" Italiano Fascicolo

99.3 . Fascicolo XVII Lettera O 1914-1918 "Orologi"- "Operai"- "Offerte provvedimento superstiti"- "Oggetti militari (retrolasciati)"- "Oggetti militari (compera proibita)"- "Ospitali"- "Onomastico imperatore e giubileo" (manca) Italiano Fascicolo

99.4 . Fascicolo XVIII Lettera P 1914-1918 "Prestiti di guerra ed atti relativi I-II-III-IV-V-VI-VII-VIII-" Italiano Fascicolo

99.5 . Fascicolo XIX Lettera P 1914-1918 "Prestazioni di guerra" - "Pane 1915" (manca)- "Pascolazione"- "Permessi militari"(manca)- "Petrolio"- "Plusvalore"- "Polizia locale"- "Profughi"- "Protezione gioventù" Italiano Fascicolo

113

99.6 . Fascicolo XX Lettera Q 1914-1918 "Quartieri militari ed atti relativi" (manca) - "Quietanze militari" Italiano Fascicolo

99.7 . Fascicolo XXI Lettera R 1914-1918 "Raccolta biancheria" (manca)- "Raccolta pelo" (manca)- "Rassica comunale (manca)- "Rilievo raccolto 1918"- "Relazione coi prigionieri" (manca)- "Revisione ponti" (manca)- "Ringraziamenti" (manca)- "Ricerca indirizzi" (manca)- "Ricordi dell'epoca" (manca) Italiano Fascicolo b. 100 . "Guerra 1914-1918" 1914-1918 Italiano Busta

100.1 . Fascicolo XXII Lettera R 1914-1918 "Requisizioni cotone" (manca)- "Requisizione bestiame" (manca)- "Requisizione cereali" (manca)- "Requisizione lana" - "Requisizione patate" (manca)- "Requisizione metalli"- "Requisizione ammoniaca" (manca)- "Requisizione pelli" (manca) - "Requisizione cuoi" (manca)- "Requisizione finimenti" (manca) - "Requisizione campane" (manca) Italiano Fascicolo

100.2 . Fascicolo XXIII Lettera S 1914-1918 "Sabotaggio" (manca)- "Soccorsi e provvedimenti di guerra" (manca)- "Spionaggi e segnali" (manca)- "Sussidiati e pensionati"- "Seme pei campi" - "Scuole e maestri" (manca) - " Sostituzione metalli" - "Società false" (manca)- "Settimana di Carlo"- "Surrogati" Italiano Fascicolo

100.3 . Fascicolo XXIV Lettera T 1914-1918

114

"Tessere farina-caffè- zucchero-sapone-vestiti" Italiano Fascicolo

100.4 . Fascicolo XXV Lettera T 1914-1918 "Tasse scolari" (manca)- "Tassa militare" (manca)- "Tariffa consumo e prezzi"- "Tabacco" (manca) -"Tiri bersaglio" (manca)- "Tombe" (manca)- "Tutela e curatela" (manca) -"Trebbiatura"- "Telegrafi e poste" (manca)- "Truppe germaniche" (manca) Italiano Fascicolo

100.5 . Fascicolo XXVII Lettera U 1914-1918 "Ufficiale agrario distrettuale" - "Ufficio Imposte"- "Ufficio alimentazione" - "Uniformi" (manca)- "Ufficio credito pel Tirolo" (manca) Italiano Fascicolo

101 b. 101-102 . "Licenze commerciali cessate" 1925-1946 Italiano Busta; carta

102 b. 101-102 . "Vecchi regolamenti comunali" 1925-1960 Italiano Busta; carta

103 b. 103-104 . Protocolli di sessione della Comunità generale di Fiemme 1880-1906 Si tratta delle copie inviate al comune di Carano Italiano Fascicolo; carta

104 b. 103-104 . Circolari e protocolli di sessione del consesso della Comunità generale di Fiemme 1902-1914 Si tratta delle copie inviate al comune di Carano

115

Italiano Fascicolo; carta b. 105 . Atti relativi ai conti consuntivi della Comunità generale 1908-1926 Si tratta delle copie inviate al comune di Carano Italiano Busta; carta

106 b. 106-107 . Carteggio e atti 1927 catt. I-XV Italiano Busta; carta

107 b. 106-107 . Carteggio e atti 1928 catt. I-XV Italiano Busta; carta

116 serie 1.4 Lavori pubblici, 31/10/1861-31/12/1927

108 b. 108-112 . "Progetto per una nuova fabbrica ad uso delle scuole in Carano" 1867 Italiano Busta

108.1 . "Progetto di una nuova fabbrica ad uso delle scuole in Carano" 1861-1877 Italiano Fascicolo

108.2 . "Strada Cornal-Coltura" 1879-1881 Progetto per la costruzione della nuova strada Cornal-Coltura di Carano Italiano Fascicolo

108.2 . "Progetto pel ristauro della strada comunale verso Acquai 1888" 1888-1902 Italiano Fascicolo

108.4 . "Progetto relativo al miglioramento della 'malga Cazzorghe-Stue Alte di Carano" 1908-1914 Italiano Fascicolo

108.5 . Atti relativi alla costruzione del monumento ai caduti 1920-1923 Italiano Fascicolo

108.6 .

117

"Miglioramento malghe 1925-1926-1927" 1921-1927 Italiano Fascicolo

109 b. 108-112 . "Strada Cornal-Coltura" 1879-1880 Con progetto allegato Italiano Fascicolo; carta

110 b. 108-112 . "Progetto pel ristauro della strada comunale verso Acquai 1888" 1888-1902 Con progetto allegato Italiano Fascicolo; carta

111 b. 108-112 . "Progetto relativo al miglioramento della malga Cazzorghe Stue Alte Comune di Carano" 1908-1914 Italiano Fascicolo; carta

112 b. 108-112 . Atti relativi alla costruzione del monumento ai caduti 1920-1923 Italiano Fascicolo; carta

113 b. 113-114 . "Miglioramento malghe 1925-1926-1927" 1921-1927 Italiano Fascicolo; carta

114 b. 113-114 . "Progetto di rettificazione della strada comunale fra Carano e i Perari" sec. XIX ex. Italiano Fascicolo

118 serie 1.5 Ispezioni cadaveriche, 1/1/1894-31/12/1923

Contenuto In occasione di ogni decesso i comuni erano tenuti, prima di concedere il nulla osta per la sepoltura, a far ispezionare dal medico condotto le salme dei defunti allo scopo di accertarne le cause della morte e prevenire l'eventuale insorgere di malattie infettive (tifo, colera, etc.). La legge sul pubblico servizio sanitario del 30 aprile 1870 B.L.I. n. 68, e in particolare l'ordinanza luogotenenziale del 28 marzo 1895 B.L.P. n. 17 prescrissero ai comuni la tenuta in evidenza di regisri relativi alle ispezioni cadaveriche, nei quali, oltre ai consueti dati anagrafici di ogni defunto venivano riportate le cause della morte, il nome del medico curante, il giorno e l'ora del decesso e della sepoltura e la data della visita giudiziaria.

115 b. 115-116 . Certificati di ispezione cadaverica 1908-1923 Italiano Fascicolo

116 b. 115-116 . "Protocolli sulle visite dei morti del Comune di Carano" 1894 agosto 29-1923 dicembre 13 Italiano Registro, legatura cart., cc. 53

119 serie 1.6 Leva militare, 1902 - 1928

120 sottoserie 1.6.1 Ruoli matricolari, 1/1/1923-31/12/1928

117 b. 117-130 . Ruolo matricolare comunale dei militari classe 1901 1923 Italiano Fascicolo; carta

118 b. 117-130 . Ruolo matricolare comunale dei militari classe 1902 1923 Italiano Fascicolo; carta

119 b. 117-130 . Ruolo matricolare comunale dei militari classe 1903 1923 Italiano Fascicolo; carta

120 b. 117-130 . Ruolo matricolare comunale dei militari classe 1904 1924 Italiano Fascicolo; carta

121 b. 117-130 . Ruolo matricolare comunale dei militari classe 1905 1925 Italiano Fascicolo; carta

122 b. 117-130 . Ruolo matricolare comunale dei militari classe 1906 1926 Italiano Fascicolo; carta

123 b. 117-130 . Ruolo matricolare comunale dei militari classe 1907 121

1927 Italiano Fascicolo; carta

124 b. 117-130 . Ruolo matricolare comunale dei militari classe 1908 1928 Italiano Fascicolo; carta

122 sottoserie 1.6.2 Elenchi degli individui obbligati alla tassa militare, 16/1/1902-19/10/1907

125 b. 117-130 . "Elenco degli individui obbligati alla tassa militare per l'anno 1901" 1902 gennaio 16 Italiano Quaderno, legatura cart., cc. 12 n.n.

126 b. 117-130 . "Elenco degli individui obbligati alla tassa militare per l'anno 1902" 1903 marzo 28 Italiano Quaderno, legatura cart., cc. 14 n.n.

127 b. 117-130 . "Elenco degli individui obbligati alla tassa militare per l'anno 1903" 1903 dicembre 9 Italiano Quaderno, legatura cart., cc. 14 n.n.

128 b. 117-130 . "Elenco degli individui obbligati alla tassa militare per l'anno 1904" 1905 gennaio 18 Italiano Quaderno, legatura cart., cc. 14 n.n.

129 b. 117-130 . "Elenco degli individui obbligati alla tassa militare per l'anno 1905" 1906 gennaio 19 Italiano Quaderno, legatura cart., cc. 14 n.n.

130 b. 117-130 . "Elenco degli individui obbligati alla tassa militare per l'anno 1906 e 1907" 1907 ottobre 19 Italiano Quaderno, legatura cart., cc. 16 n.n.

123 serie 1.7 Catasti e mappe, 1/1/1857-31/12/1860

Contenuto La serie comprende gli strumenti (protocolli delle particelle e degli edifici, mappe catastali) atti a fornire un quadro completo e preciso dei beni siti nel territorio comunale e dei loro proprietari. Il "Protocollo delle particelle" è un registro di grande formato che si articola in due parti: nella prima sono riportati i nomi dei proprietari dei terreni destinati alla coltivazione, al pascolo, ai boschi, alle alpi, ai terreni improduttivi, a quelli destinati a maggese, mentre il secondo comprende le particelle nelle cosiddette aree di edifici. Vi sono poi gli elenchi alfabetici dei fogli di possesso fondiario in cui si trovano elencati in ordine alfabetico i nominativi dei titolari dei fogli di possesso per ognuno dei quali vengono specificati il numero del foglio e della casa, il numero degli eventuali comproprietari e il domicilio del proprietario. Le mappe sono rappresentazioni grafiche di una zona di terreno e riportano l'esatta figura geometrica dei possessi e delle particelle in cui i possessi stessi vengono scomposti.

131 . "Protocollo particelle Carano" XIX sec. ex. -Elenco dei proprietari di terreni e di edifici del comune di Carano -Ricapitolazione delle pp. precedenti Italiano Registro

132 . Elenco dei possessori di fondi XIX sec. ex Elenco alfabetico dei possessori di fondi con l'indicazione del numero di foglio di possesso fondiario Italiano Busta

133 b. 133-134 . "Prospetto possessori Carano" sec. XIX ex. Elenco alfabetico dei proprietari delle particelle edificiali con l'indicazione del numero di foglio di possesso Italiano Registro, legatura cart.; originaria, cc. 60 n.n.

134 b. 133-134 . Mappa del comune di Carano con i masi di Aguai e Solaiol 1857 Unione di 12 fogli rettangoli 124

Mappa; carta b. 135 . Mappa del Comune di Carano 1860 ca. Unione di 20 fogli rettangoli Mappa

125 serie 1.8 Inventari del patrimonio e fogli di possesso fondiario del comune, 17/5/1901-31/12/1905

Contenuto Ogni comune per far fronte alle spese che si presentavano di anno in anno doveva ricorrere in primo luogo, oltre agli introiti derivanti dalle tasse, agli utili ricavati dalla gestione del patrimonio comunale che doveva essere amministrato in modo oculato (1). A tal fine una serie di disposizioni legislative aveva stabilito che ogni comune dovesse compilare periodicamente un inventario dettagliato delle proprie sostanze. In tale elenco dovevano figurare i beni mobili e immobili, gli avanzi attivi e passivi, nonché i fondi e gli istituti amministrati dall'ente comunale e destinati a scopi di pubblica utilità (ospedali, fondo poveri) (2). La legge provinciale del 6 giugno 1892 stabiliva che alla compilazione e periodica revisione dell'inventario dovesse provvedere una commissione nominata appositamente dalla Rappresentanza comunale. L'inventario, esaminato e rettificato da quest'ultima, doveva poi essere firmato dal capocomune, da un consigliere comunale e da due membri della Rappresentanza. Tale documento veniva custodito in un luogo sicuro e poteva essere liberamente consultato da ogni censito (3). L'inventario era uno strumento particolarmente importante: in base ad esso la Rappresentanza comunale formava il bilancio di previsione, che, assieme al conto consuntivo, costituiva il principale documento contabile del programma amministrativo ed economico del comune (4). L'aumento e la diminuzione dell'entità dell'asse patrimoniale dovevano essere dichiarate mediante appositi prospetti, sulla base dei quali si procedeva alla stesura di un nuovo elenco di consistenza. Ogni comune era tenuto ad inviare una copia dell'inventario alla Giunta provinciale e ogni tre anni doveva spedire a quest'ultima una notifica riguardante i mutamenti verificatisi nel frattempo (5) .

Nell'archivio storico del Comune di Carano si conservano gli inventari del Inoltre a completamento delle proprietà del comune sono presenti 2 fogli di possesso fondiario (Grundbesitzbogen). Si tratta di due quaderni di grandi dimensioni nei quali sono elencate le particelle fondiarie in ordine progressivo, il numero del foglio della mappa cui si fa riferimento e l'indicazione del foglio tavolare. Per ogni particella viene specificata la destinazione d'uso (arativi, prati, orti, vigne, pascoli, boschi, alpi, laghi, stagni, paludi, fabbricati urbani e rurali, terreni improduttivi) la relativa estensione, la rendita netta e la rendita imponibile.

Note (1) Cfr. Legge provinciale 9 gennaio 1866, n. 1, allegato I, cap. V, par. 60-63. Cfr. inoltre Legge provvisoria comunale 17 marzo 1849, par. 71-77. (2) Cfr. Legge provinciale 18 gennaio 1882, n. 2, par. 1-2 e 91 (3) Cfr. Legge provinciale 8 giugno 1892, n. 17, par. 8-11. (4) Cfr. Legge provvisoria comunale 17 marzo 1849, par. 77 (5) Cfr. Legge 8 giugno 1892, n. 17, par. 8-11

126

136 b. 136-140 . Foglio di possesso fondiario del Comune di Carano 1901 maggio 17 -Elenco dei beni immobili di proprietà del comune di Carano Italiano Quaderno, legatura cart., cc. 17 n.n.

137 b. 136-140 . Foglio di possesso fondiario del Comune di Carano 1901 maggio 17 Elenco dei beni immobili di proprietà del comune di Carano situati nel comune catastale di Castello Italiano Quaderno, legatura cart., cc. 20 n.n.

138 b. 136-140 . "Prospetto sopra i cambiamenti risultanti dopo i 5 anni dall'ultima compilazione del prospetto nel 1896 nella proprietà del Comune di Carano, distretto politico di Cavalese alla fine dell'anno 1901" 1902-1903 Italiano Fascicolo; carta

139 b. 136-140 . "Prospetto sopra i cambiamenti risultanti dopo i tre anni dall'ultima compilazione dell'inventario nel 1902 nella proprietà del Comune di Carano, distretto politico di Cavalese alla fine dell'anno 1904" e allegati 1904-1905 Italiano Fascicolo; carta

140 b. 136-140 . "Inventario sul patrimonio complessivo del Comune di Carano, distretto politico di Cavalese alla fine dell'anno 1921" 1921 dicembre 31 Italiano Quaderno, legatura cart., cc. 27 n.n.

127 serie 1.9 Quinternetti delle rendite, 1/1/1871-31/12/1917

Contenuto I quinternetti (1) erano dei quaderni o registri, manoscritti o prestampati nei quali dovevano essere riportati i nomi dei contribuenti e l'ammontare dell'imposta da essi dovuta. Il sistema fiscale austriaco prevedeva una serie di imposte dirette, destinate a finanziare l'erario, e di imposte indirette, i cui introiti andavano soprattutto alle casse comunali.

Nell'archivio storico del comune di Carano sono conservati esclusivamente i quinternetti delle rendite comunali; mancano infatti quelli relativi all'imposta fondiaria, d'industria, alla casatico a classi e alla casatico pigioni. Limitando dunque l'analisi al materiale documentario pervenutoci, peraltro in forma frammentaria e discontinua, risulta che le entate riscosse dall'amministrazione comunale di Carano erano le seguenti: "Interessi di capitali attivi"; "Pigioni ed affitti"; "Rendite dei boschi ad uso commercio"; "Proventi dei beni comunali, legname uso interno, tassa sull'erba e strame, e posteggi, etc."; "Redito dei boschi"; "Tasse scolastiche"; "Incassi di capitali attivi"; "Ricavato dalla vendita di stabili"; "Appalto caccia"; "Entrate diverse".

Note (1) Il termine è un diminutivo di quinterno e nella sua accezione originaria designa "un gruppo di cinque fogli piegati in due e inseriti l'uno nell'altro". Cfr." Vocabolario della lingua italiana" di Nicola Zingarelli, XII edizione, a cura di M. DOGLIOTTI e L. ROSIELLO, Bologna 1996, p.

141 b. 141-160 . "Quinternetto di scossa degli incolti Piazi- Valli di Fassa-Fasane-Cimana-e piani al Ciella venduti dal Comune di Carano ai suoi vicini alla stima de' data 27 dicembre 1862 ed assegnati con estrazione a sorte dei 13 gennaio 1863 al possibile conguaglio dei 12 stesso mese" 1862-1866 Italiano Quaderno, legatura cart., cc. 23 n.n.

142 b. 141-160 . "Quinternetto di esazione delle rendite del Comune di Carano per l'anno 1895" e allegati 1895 Italiano Fascicolo

143 b. 141-160 . "Quinternetto di esazione delle rendite del Comune di Carano per l'anno 1896" e allegati 1896 Italiano

128

Fascicolo

144 b. 141-160 . Quinternetto delle rendite del Comune di Carano 1901 2 esemplari Italiano Quaderno, legatura cart.; originaria, cc. 29 n.n.

145 b. 141-160 . "Quinternetto delle rendite comunali per l'esazione pro anno 1902" e allegati 1902 Italiano Fascicolo; carta

146 b. 141-160 . "Quinternetto delle rendite comunali per l'esazione pro anno 1903" e allegati 1903 Italiano Fascicolo; carta

147 b. 141-160 . "Quinternetto delle rendite del Comune di Carano ad uso ufficio pro anno 1904" e allegati 1904 Italiano Fascicolo; carta

148 b 141-160 . "Quinternetto delle rendite del Comune di Carano per l'anno 1905" e allegati 1905 Italiano Fascicolo; carta

149 b. 141-160 . "Quinternetto delle rendite del Comune di Carano per l'anno 1906" e allegati 1906 Italiano Fascicolo; carta

150 b. 141-160 . "Quinternetto 1907. Dupplicato ad uso ufficio" 1907 Italiano 129

Quaderno, legatura cart., cc. 20 n.n.

151 b. 141-160 . "Quinternetto 1908 delle rendite del Comune e Fondo poveri e Fondazioni: Originale ad uso ufficio" 1908 Italiano Quaderno, legatura cart., cc. 30 n.n.

152 b. 141-160 . "Quinternetto delle rendite del Comune e Fondo poveri 1909" 1909 Italiano Quaderno, legatura cart., cc. 25 n.n.

153 b. 141-160 . "Quinternetto delle rendite del Comune e Fondo poveri dell'anno 1910" 1910 Italiano Quaderno, legatura cart., cc. 30 n.n.

154 b. 141-160 . "Quinternetto delle rendite del Comune e Fondo poveri dell'anno 1911 ad uso ufficio" 1911 Italiano Quaderno, legatura cart., cc. 31 n.n. (bianche 3)

155 b. 141-160 . Quinternetto delle rendite del Comune di Carano 1912 Italiano Quaderno, legatura cart., cc. 29 n.n. (bianca 1)

166 b. 141-160 . Quinternetto di esazione delle rendite 1913 Italiano Registro, legatura cart., cc. 34 n.n.

157 b. 141-160 . "Quinternetto pro 1914" 1914 Italiano Registro, legatura cart., cc. 35 n.n. 130

158 b. 141-160 . Quinternetto delle rendite del Comune di Carano 1915 Italiano Registro, legatura cart., cc. 28 n.n.

159 b. 141-160 . Quinternetto delle rendite del Comune di Carano 1916 Italiano Registro, legatura cart.; originaria, cc. 32 n.n.

160 b. 141-160 . Quinternetto delle rendite del Comune di Carano 1917 Italiano Registro, legatura cart., cc. 26 n.n.

131 serie 1.10 "Estrazione del siegabile", 28/7/1867-21/05/1894

Contenuto Questa serie comprende gli atti relativi all'estrazione dei "siegabili" (1) di proprietà del comune fra i censiti. Sono indicate le condizioni del godimento e il prospetto dei percipienti secondo l'esito dell'estrazione a sorte.

Note (1) Prati nei quali eseguire a proprio profitto la fienagione

161 b. 161-192 . "Estrazione del siegabile di questo comune per anni quattro e termina coll'anno 1870 a tutto dicembre, l'estrazione a sorte sono seguite il 28 luglio 1867" 1867 luglio 28 Assegnazione dei pascoli e degli appezzamenti segabili situati sulla montagna Cadinello ai censiti di Carano Italiano Fascicolo; carta

162 b. 161-192 . "Quinternetto d'estrazione siegabile del Comune di Carano delle pezze da Monte e Campo Longo per la durata di quattro anni, cioè 1871, 1872, 1873 e 1874 a tutto dicembre; l'estrazione a sorte hanno seguito li giugno 1871" 1871-1874 Si tratta dei proventi riscossi dal comune di Carano negli anni 1871-1875 sulle assegnazioni di fieno Italiano Quaderno, legatura cart., cc. 22 n.n.

163 b. 161-192 . "Protocollo di estrazione del segabile Bellamonte e Campolongo affittata per anni quattro, i quali terminano con S. Martino 1878" 1875 giugno 17 Italiano Quaderno, legatura cart.; originaria, cc. 12 n.n.

164 b. 161-192 . "Protocollo di estrazione del segabile Bellamonte e Campolongo affittato per anni 5, i quali terminano con S. Martino 1883" 1879 giugno 19 Italiano Quaderno, legatura cart.; originaria, cc. 12 n.n.

132

165 b. 161-192 . Assegnazione mediante sorteggio degli appezzamenti segabili 1884-1885 Italiano Fascicolo; carta

166 b. 161-192 . Assegnazione degli appezzamenti segabili situati a Bellamonte e Campolongo ai censiti di Carano 1890 aprile 8 Italiano Quaderno, legatura cart., cc. 14 n.n.

167 b. 161-192 . "Registro di estrazione segabile 1894 duratura per quattro anni" 1894 maggio 21 Assegnazione degli appezzamenti segabili situati a Bellamonte e a Campolongo ai censiti di Carano Italiano Quaderno, legatura cart., cc. 14 n.n.

133 serie 1.11 Conti preventivi ed allegati - Conti consuntivi e documenti giustificativi, 1/1/1883-31/12/1928

Contenuto La circolare governiale n. 20934/1760 del 31 agosto 1857 concernente "... il metodo di formare in avvenire i conti sulla facoltà delle Giurisdizioni e dei Comuni", ribadendo le precedenti ordinanze relative alla necessità e urgenza di ultimare i resoconti sui debiti di guerra e di difesa distiguendoli dai debiti ordinari (1), prescriveva alle ripristinate giurisdizioni e comunità, distinte queste ultime in comuni di città e comuni rurali, di compilare i propri conti a partire dal 1° gennaio 1816. I conti dei comuni rurali dovevano essere registrati annualmente seguendo i formulari forniti già nel 1789 dalla Computisteria camerale di Innsbruck per quanto riguardava i comuni maggiori, oppure l'Istruzione concernente i conti comunali, compilata per i comuni minori secondo la prescrizione de' 31 ottobre 1785 (2). In ogni comune minore il conto doveva essere tenuto da un cassiere che si occupasse anche del libro giornale. Nel sommario del conto erano indicate le rubriche generali dell'entrata e dell'uscita, all'interno delle quali venivano venivano inserite le rubriche particolari di ciascun comune. Ciascuna voce doveva essere giustificata "colle contro- quietanze, coi conti particolari, coi registri ed altri simili documenti" (3). Eventuali conti subalterni ed accessori del conto principale potevano essere annessi al conto solo come allegati ed essere numerati progressivamente. Le circolari capitanali di Trento n. 11135/3818 del 4 novembre 1817 concernente le Istruzioni per l'organizzazione e futura amministrazione delle comuni del Circolo di Trento e la n. 12283/4109 del 21 dicembre 1817 fornivano ai capicomune le ultime indicazioni relative alla riforma economico-amministrativa austriaca . La Rappresentanza comunale aveva la facoltà di redigere all'inizio dell'anno, sulla scorta degli anni precedenti, un preventivo delle rendite e spese comunali: tale preventivo veniva detto anche prospetto delle rendite, prospetto preliminare o sistema preliminare e doveva contenere in allegato i documenti giustificativi di ciascuna rubrica. Il sistema preliminare e il conto dovevano essere inviati al giudizio distrettuale per essere approvati e liquidati dal capitanato circolare di competenza. Il regolamento delle Comuni del 26 ottobre 1819, confermando le disposizioni precedenti in materia economica, stabiliva che l'operato del cassiere fosse sottoposto al controllo del capocomune e dei deputati; mentre la legge provvisoria comunale del 17 marzo 1849 precisava che il cassiere poteva essere eletto dalla Rappresentanza comunale oppure nominato tra uno dei due consiglieri della deputazione comunale. Spettava inoltre alla Rappresentanza stabilire annualmente i preventivi delle entrate e delle spese, nominare i revisori dei conti e dei preventivi e i commissari per lo scontro di cassa. Il podestà, responsabile dell'amministrazione dell'intero patrimonio comunale, presentava alla Rappresentanza perché fossero esaminati e approvati, nei mesi invernali il conto consuntivo dell'anno precedente e nei mesi estivi il conto preventivo per l'anno successivo, compilato sulla base del conto consuntivo definitivamente liquidato. Detti termini per l'approvazione furono precisati nella legge del 9 gennaio 1866 n. 1: non più tardi di un mese prima dell'inizio dell'anno, per quanto riguardava il conto preventivo e non più tardi di tre mesi sopo l'inizio dell'anno per quanto riguardava il conto consuntivo. La legge del 18 gennaio 1882 n. 2, nel paragrafo dedicato all'amministrazione del patrimonio comunale, definiva il conto preventivo "riassunto delle esigenze in denaro, onde adempiere gli obblighi e le prestazioni che spettano al comune.." e il conto consuntivo "prospetto delle effettive entrate e uscite durante l'anno decorso".

134

Queste denominazioni si affermarono definitivamente con l'adozione di nuovi formulari forniti ai comuni dalla giunta provinciale negli stessi anni. La legge dell'8 giugno 1892 modernizzava la gestione economica comunale introducendo per la redazione del preventivo e del conto consuntivo, l'uso di veri e propri registri al posto dei due fascicoli, che erano formati rispettivamente dai tre formulari per il riepilogo e gli allegati alla parte attiva e passiva e dalle tre parti per il sommario e gli allegati all'entrata e all'uscita.

La documentazione contabile del comune è in buono stato di conservazione, ma incompleta. Quella anteriore al 1883 è andata perduta, oppure è stata distrutta durante le operazioni di scarto effettuate quando l'archivio fu trasportato a Cavalese (4); quella posteriore al 1883 ci è pervenuta solo parzialmente. Per il periodo compreso tra il 1883 e il 1905 vi sono solamente i conti consuntivi e i bilanci di previsione, mentre per quello compreso tra il 1906 e il 1928 sono stati conservati anche i mandati di entrata e di uscita. I registri dei conti (preventivi e consuntivi) erano conservati, raggruppati in ordine cronologico, insieme ai libri mastri nei faldoni. Dal momento che appartengono a tipologie documentarie diverse, è stato necessario separare i primi dai secondi e attribuirli alle relative serie. I documenti giustificativi del conto (mandati e quietanze) oltre ad essere suddivisi per competenze di entrata e di uscita, erano già organizzati ordinatamente per rubriche o articoli.

Note (1) Cfr. le ordinanze governiali n. 6403 del 23 marzo e n. 7624 del 3 aprile 1816 (2) Il modello dei formulari e l'Istruzione sono in appendice al testo della circolare (3) V. par. 6 dell'Istruzione (4) Nell'elenco di consistenza compilato il 9 maggio 1930 per conto della Sovrintendenza archivistica del Trentino Alto Adige, il materiale contabile anteriore al 1883 risulta già mancante.

168 b. 161-192 . "Preventivo del Comune di Carano, distretto politico di Cavalese pell'anno 1883" 1883 Italiano Fascicolo; carta

169 b. 161-192 . "Resoconto consuntivo dell'amministrazione del Comune di Carano per l'anno solare 1884" 1884 Italiano Quaderno, legatura cart.; originaria, cc. 16 n.n.

170 b. 161-192 . "Preventivo del Comune di Carano per l'anno 1884" 1884 Italiano 135

Fascicolo; carta

171 b. 161-192 . "Preventivo del Comune di Carano per l'anno solare 1885" e allegati 1885 Italiano Fascicolo; carta

172 b. 161-192 . "Resoconto consuntivo dell'amministrazione del Comune di Carano per l'anno solare 1885" 1885 Italiano Quaderno, legatura cart.; originaria, cc. 16 n.n.

173 b. 161-192 . "Preventivo del Comune di Carano per l'anno 1886" 1886 Italiano Fascicolo; carta

174 b. 161-192 . "Resoconto consuntivo del Comune di Carano per l'anno solare 1886" 1886 Italiano Quaderno, legatura cart.; originaria, cc. 18 n.n.

175 b. 161-192 . "Resoconto consuntivo dell'amministrazione del Comune di Carano per l'anno solare 1887" 1887 Italiano Quaderno, legatura cart.; originaria, cc. 13 n.n.

176 b. 161-192 . "Preventivo del Comune di Carano per l'anno 1887" e allegati 1887 Italiano Fascicolo; carta

177 b. 161-192 . "Reso Conto consuntivo dell'amministrazione del Comune di Carano per l'anno solare 1888" 1888 Italiano Quaderno, legatura cart.; originaria, cc. 22 n.n. 136

178 b. 161-192 . "Preventivo del Comune di Carano per l'anno 1888" 1888 Italiano Fascicolo; carta

179 b. 161-192 . "Reso Conto consuntivo dell'amministrazione del Comune di Carano per l'anno solare 1889" 1889 Italiano Fascicolo; carta

180 b. 161-192 . "Preventivo del Comune di Carano, distretto di Cavalese per l'anno 1889" 1889 Italiano Fascicolo; carta

181 b. 161-192 . "Preventivo del Comune di Carano, distretto di Cavalese, per l'anno 1890" 1890 Italiano Fascicolo; carta

182 b. 161-192 . "Resoconto consuntivo dell'amministrazione del Comune di Carano per l'anno 1890" 1890 Latino Quaderno, legatura cart.; originaria, cc. 11 n.n.

183 b. 161-192 . "Preventivo del Comune di Carano per l'anno solare 1891" 1891 Italiano Fascicolo; carta

184 b. 161-192 . "Resoconto consuntivo del Comune di Carano per l'anno solare 1891" 1891 Italiano Quaderno, legatura cart.; originaria, cc. 19 n.n.

137

185 b. 161-192 . "Preventivo del Comune di Carano, distretto di Cavalese, per l'anno 1892" 1892 Italiano Fascicolo; carta

186 b. 161-192 . "Resoconto consuntivo del Comune di Carano per l'anno 1892" 1892 Italiano Quaderno, legatura cart.; originaria, cc. 8 n.n.

187 b. 161-192 . "Preventivo del Comune di Carano, distretto di Cavalese, per l'anno 1893" 1893 Italiano Fascicolo; carta

188 b. 161-192 . "Resoconto consuntivo del Comune di Carano per l'anno 1893" 1893 Italiano Quaderno, legatura cart., cc. 10 n.n.

189 b. 161-192 . "Reso Conto consuntivo del Comune di Carano per l'anno 1894" 1894 Italiano Quaderno, legatura cart.; originaria, cc. 21 n.n.

190 b. 161-192 . Preventivo 1894 Mancano gli allegati alla parte attiva e passiva Italiano Fascicolo; carta

191 b. 161-192 . "Resoconto consuntivo del Comune di Carano per l'anno solare 1895" 1895 Italiano Fascicolo; carta

138

192 b. 161-192 . Preventivo 1895 Italiano Fascicolo; carta

193 b. 193-211 . Preventivo 1896 Mancano gli allegati alla parte attiva e passiva Italiano Fascicolo

194 b. 193-211 . "Resoconto consuntivo dell'amministrazione del Comune di Carano per l'anno solare 1896" 1896 Italiano Fascicolo; carta

195 b. 193-211 . Preventivo del Comune di Carano e allegati 1897 Italiano Fascicolo

196 b. 193-211 . "Resoconto consuntivo dell'amministrazione di Carano per l'anno 1897" e allegati 1897 Fascicolo

197 b. 193-211 . "Resoconto consuntivo dell'amministrazione del Comune di Carano per l'anno solare 1898" 1898 Italiano Fascicolo

198 b. 193-211 . "Resoconto consuntivo dell'amministrazione del Comune di Carano per l'anno solare 1899" e allegati 1899 Italiano Fascicolo

139

199 b. 193-211 . Preventivo e allegati 1899 Italiano Fascicolo

200 b. 193-211 . Preventivo e allegati 1900 Italiano Fascicolo; carta

201 b. 193-211 . "Consuntivo 1900" 1900 Italiano Fascicolo

202 b. 193-211 . Conto consuntivo 1901 Italiano Fascicolo

203 b. 193-211 . Prventivo e allegati 1901 Italiano Fascicolo

204 b. 193-211 . Preventivo 1902 Italiano Fascicolo; pergamena

205 b. 193-211 . Consuntivo e allegati 1902 Italiano Fascicolo

140

206 b. 193-211 . Preventivo 1903 Italiano Fascicolo; carta

207 b. 193-211 . Conto consuntivo e allegati 1903 Italiano Fascicolo

208 b. 193-211 . Preventivo e allegati 1904 Italiano Fascicolo; carta

209 b. 193-211 . Conto consuntivo e allegati 1904 Italiano Fascicolo

210 b. 193-211 . Conto consuntivo e allegati 1905 Italiano Fascicolo; carta

211 b.193-211 . Preventivo e allegati 1906 Italiano Fascicolo

212 b. 212-214 . Conto consuntivo e allegati Documenti giustificativi: Entrata-Uscita 1906 Italiano Fascicolo

141

213 b.212-214 . Preventivo e allegati 1907 Italiano Fascicolo

214 b. 212-214 . Conto consuntivo Documenti giustificativi del conto: Uscita 1907 Italiano Fascicolo

215 b. 215-218 . Preventivo e allegati 1908 Italiano Fascicolo

216 b. 215-218 . Conto consuntivo Documenti giustificativi: Entrata-Uscita 1908 Italiano Fascicolo

217 b. 215-218 . Preventivo e allegati 1909 Italiano Fascicolo

218 b. 215-218 . Conto consuntivo Documenti giustificativi: Entrata-Uscita 1909 Latino Fascicolo

219 b. 219-223 . Preventivo e allegati 1910

142

Italiano Fascicolo; carta

220 b. 219-223 . Preventivo 1911 Italiano Fascicolo

221 b. 219-223 . Conto consuntivo e allegati Documenti giustificativi: Entrata-Uscita 1911 Italiano Fascicolo

222 b. 219-223 . Preventivo 1912 Italiano Fascicolo

223 b. 219-223 . Conto consuntivo e Documenti giustificativi: Entrata-Uscita 1912 Italiano Fascicolo; carta

224 b. 224-228 . Preventivo e allegati 1913 Italiano Fascicolo; carta

225 b. 224-228 . Conto consuntivo Documenti giustificativi: Entrata-Uscita 1913 Contiene i documenti contabili relativi alle spese sostenute dal comune per la costruzione della nuova chiesa parrocchiale di Carano Italiano Fascicolo; carta

143

226 b. 224-228 . Preventivo e allegati 1914 Italiano Fascicolo

227 b. 224-228 . Conto consuntivo e allegati Documenti giustificativi: Entrata-Uscita 1914 Italiano Fascicolo

228 b. 224-228 . "Conto consuntivo chiesa nuova dal 1914 fino al 1919" 1914 Italiano Fascicolo

229 b. 229-234 . Preventivo e allegati 1915 Italiano Fascicolo

230 b. 229-234 . Documenti giustificativi del conto: Entrata 1915 Fascicolo

231 b. 229-234 . Preventivo e allegati 1916 Italiano Fascicolo; carta

232 b. 229-234 . Conto consuntivo Documenti giustificativi: Entrata 1916 Italiano Fascicolo

144

233 b. 229-234 . Preventivo e allegati 1917 Italiano Fascicolo

234 b. 229-234 . Conto consuntivo Documenti giustificativi del conto:Entrata-Uscita 1917 Italiano Fascicolo

235 b. 235-238 . Preventivo e allegati 1918 Latino Fascicolo

236 b. 235-238 . Documenti giustificativi del conto: Entrata-Uscita 1918 Italiano Fascicolo

237 b. 235-238 . Preventivo e allegati 1919 Italiano Fascicolo; carta

238 b. 235-238 . Conto consuntivo Documenti giustificativi: Entrata-Uscita 1919 Italiano Fascicolo

239 b. 239-240 . Preventivo e allegati 1920

145

Italiano Fascicolo

240 b. 239-240 . Conto consuntivo e allegati Documenti giustificativi: Entrata-Uscita 1920 Italiano Fascicolo

241 b. 241-242 . Preventivo e allegati 1921 Italiano Fascicolo

242 b. 241-242 . Documenti giustificativi del conto: Entrata-Uscita 1921 Italiano Fascicolo

243 b. 243-244 . Preventivo e allegati 1922 Italiano Fascicolo

244 b. 243-244 . Documenti giustificativi del conto: Entrata-Uscita 1922 Italiano Fascicolo

245 b. 245-246 . Preventivo e allegati 1923 Italiano Fascicolo

246 b. 245-246 . Conto consuntivo e allegati

146

Documenti giustificativi del conto: Entrata-Uscita 1923 Italiano Fascicolo

247 b. 247-248 . Bilancio di previsione 1924 Fra le entrate: "Ruolo dei contribuenti alle tasse comunali"; "Ruolo assami"; "Affitto fondi rustici"; "Ruolo rimborso spese sostenute dalla cassa comunale" Italiano Fascicolo; carta

248 b. 247-248 . Conto consuntivo e allegati Documenti giustificativi: Entrata-Uscita 1924 Italiano Fascicolo b. 249 . Bilancio di previsione e allegati 1925 Italiano Fascicolo; carta b. 250 . Conto consuntivo e allegati Documenti giustificativi del conto: Entrata 1925 Italiano Busta b. 251 . Conto consuntivo e Documenti giustificativi del conto: Uscita 1925 Fra le entrate: "Ruolo dei contribuenti alle tasse comunali"; Ruolo supplettivo sugli affitti dei fondi rustici Italiano Busta

252 b. 252-253 .

147

Bilancio di previsione e allegati 1926 Italiano Busta

253 b. 252-253 . Conto consuntivo e allegati Documenti giustificativi del conto: Entrata 1926 Fra le entrate: "Ruolo dei contribuenti alle tasse comunali" Italiano Busta b. 254 . Conto consuntivo e Documenti giustificativi del conto: Uscita 1926 Fra le uscite: "Ricevute di mandati di pagamento", ovvero elenchi mensili dei mandati emessi dal tesoriere comunale; inoltre "Prospetto degli stipendi degli impiegati e salariati comunali con l'indicazione delle ritenute per ricchezza mobile, e cassa pensione, ecc., da consegnarsi all'esattore per i pagamenti mensili"; "Conto sul contributo comunale pro ampliamento chiesa" Italiano Busta

255 b. 255-256 . Bilancio di previsione e allegati 1927 Italiano Fascicolo

256 b. 255-256 . Conto consuntivo e Documenti giustificativi: Entrata 1927 Italiano Busta b. 257 . Documenti giustificativi del conto: Uscita 1927 Italiano Busta

148

258 b. 258-259 . Bilancio di previsione e allegati 1928 Italiano Busta

259 b. 258-259 . Conto consuntivo Documenti giustificativi del conto: Entrata 1928 Italiano Fascicolo b. 260 . Documenti giustificativi del conto: Uscita 1928 Italiano Busta

149 serie 1.12 Libri di cassa, 1/1/1925-31/12/1925

Contenuto Nel formulario prestamapato, a ciascuna voce registrata in progressione cronologica, devono corrispondere con lo stesso numero le relative "pezze giustificative" (quietanze, assegni, etc.) che vengono custodite vicino al giornale come riscontro del rendiconto.

294 . Libro cassa 1925 1925 Italiano Registro, legatura cart.; originaria, cc. 10

150 serie 1.13 Mastri e partitari, 1/1/1920-31/12/1928

Contenuto Altro importante strumento per una ordinata e corretta amministrazione della sostanza comunale era il libro maestro o libro dei conti nel quale tutti gli oggetti o gli affari, che nel giornale di cassa erano stati registrati in ordine cronologico, venivano trascritti secondo la loro specie e natura nelle relative suddivisioni o rubriche.(1)

Note (1) Cfr. E. MASTELLOTTO, 'L'archivio comunale trentino', Trento 1986, p. 124.

262 . "Prospetto per la completa dimostrazione delle partite relative agli articoli di entrata e di uscita" 1920-1924 Contiene le stesse registrazioni del registro precedente Italiano Registro, legatura cart.; originaria, cc. 11 n.n. (bianche 5)

263 . "Prospetto pello svolgimento della parte attiva e passiva per la completa dimostrazione delle partite formanti uno stesso articolo ed una stessa categoria" 1920-1924 Italiano Registro, legatura cart.; originaria, cc. 14 n.n. (bianche 2)

264 . Libro mastro delle entrate 1924 Italiano Registro, legatura cart., cc. 22 n.n.

265 . Libro mastro delle uscite 1924 Italiano Registro, legatura cart., cc. 49 n.n.

266 . "Mastro entrate 1925" 1925 Italiano 151

Registro, legatura cart., cc. 19 n.n.

267 . "Mastro uscita 1925" 1925 Italiano Registro, legatura cart., cc. 50 n.n.

268 . Libro mastro delle entrate e delle spese 1926 Italiano Registro, legatura originaria, cc. 65 n.n. (cc. 20 bianche)

269 . "Mastro entrate 1927" 1927 Italiano Registro, legatura cart.; originaria, cc. 20 n.n.

270 . "Libro mastro uscite 1927" 1927 Italiano Registro, legatura cart.; originaria, cc. 50 n.n.

271 . "Libro mastro per l'anno 1928 parte prima entrata" 1928 Italiano Registro, legatura cart.; originaria, cc. 20 n.n.

272 . "Libro mastro 1928 parte seconda spesa" 1928 Italiano Registro, legatura cart.; originaria, cc. 43 n.n.

152 serie 1.14 Registri diversi, 22/1/1897-31/12/1928

273 . "Commissione sanitaria dal 1897" 1897 gennaio 22-1926 giugno 12 Contiene i verbali delle ispezioni effettuate nel comune di Carano dalla commissione sanitaria incaricata Italiano Registro, legatura cart., cc. 52 n.n

274 . "Protocollo dei mandati 1918" 1918-1921 Elenco progressivo dei mandati di pagamento emessi dal comune dal 1918 al 1921 Italiano Registro, legatura cart.; originaria, cc. 79 n.n.

275 . "Bollettario delle richieste di contrassegni per velocipedi fatte dal comune di Carano" 1921-1926 Italiano Registro, legatura cart.; originaria, cc. 10 n.n.

276 . Repertorio degli atti rogati dal segretario comunale di Carano 1923-1928 Si tratta del repertorio degli atti in forma pubblica amministrativa o scrittura privata tenuti dal segretario del municipio di Carano, secondo le prescrizioni dell'art. 114 della Legge di Registro (testo unico) 20 maggio 1897, n. 217 Italiano Registro, legatura cart.; originaria, cc. 9 n.n.

277 . "Registro degli stipendi e salari spettanti agli inservienti del Comune di Carano, in base al bilancio preventivo dell'anno 1925" 1925 Italiano Quaderno, legatura cart., cc. 10 n.n.

153 serie 1.15 Strumenti di corredo, 1/1/1858-31/12/1886

Contenuto I 'mezzi di corredo' (1) sono quegli strumenti che contengono la descrizione analitica o sommaria delle unità archivistiche o dei singoli documenti che compongono un archivio o fondo archivistico. Nell'archivio comunale di Carano è presente un unico strumento di corredo: si tratta dell'"Inventario delle carte e documenti di spettanza della comunità di Carano, che esistono nell'archivio posto nella sagrestia della chiesa curaziale di Carano". Tale inventario venne compilato, probabilmente su commissione della Rappresentanza comunale, da due delegati il 31 agosto 1858. In seguito, a causa degli spostamenti subiti dalle carte, nel 1886 si rese necessario un aggiornamento dell'inventario

Note (1) Cfr. il glossario contenuto in P. CARUCCI, 'Le fonti archivistiche: ordinamento e inventariazione', p. 214.

278 . "Inventario delle carte e documenti di spettanza della comunità di Carano, che esistono nell'archivio posto nella sagrestia della chiesa curaziale di Carano" 1858-1886 cc. 1-10 - Repertorio compilato il 31 agosto 1858 cc. 11-20 - Repertorio compilato il 22 maggio 1886 Italiano Quaderno, legatura cart.; originaria, cc. 20 n.n. (bianche 4)

154

Ente Comune di Carano 1946 novembre 11 -

Luoghi Carano

Archivi prodotti Subfondo Archivio posteriore alla ricostituzione del comune, 01/01/1947 - 31/12/1957

Storia Con decreto legislativo del capo provvisorio dello Stato 11.11.1946, n. 454 fu ricostituito in comune autonomo.(1)

Note (1) Cfr. A. CASETTI, "Guida storico-archivistica del Trentino", Trento 1960, pp.

155 subfondo 2 Archivio posteriore alla ricostituzione del comune, 1947-1957

Soggetti produttori Comune di Carano, 1946 novembre 11 -

Contenuto Questa sezione dell'inventario raccoglie il materiale prodotto dall'amministrazione comunale a partire dalla ricostituzione del comune sancita con R.D. 1946 fino al 1957, termine stabilito per la sezione storica dell'archivio.

156 serie 2.1 Verbali delle deliberazioni del Consiglio comunale -originali-, 18/1/1947- 28/8/1949

Contenuto Questa serie raccoglie i registri nei quali venivano scritte in ordine progressivo le delibere prese dal Consiglio comunale. Ogni delibera, contrassegnata dal numero progressivo di iscrizione nel registro dei verbali, doveva essere sottoscritta dal sindaco, dal consigliere anziano e dal segretario comunale. Affinché le decisioni prese divenissero esecutive era necessario ottenere il visto da parte della Prefettura di Trento. Come è noto, il Consiglio comunale, eletto direttamente dal corpo elettorale, è l'organo di di indirizzo e controllo politico e amministrativo del comune. Al Consiglio spetta, in particolare, l'adozione dello statuto, che determina le attribuzioni degli organi, i diritti di iniziativa, controllo e partecipazione di consiglieri, l'ordinamento degli uffici e dei servizi pubblici. Competono inoltre al consiglio l'adozione degli atti di programmazione economica, finanziaria, urbanistica, l'assunzione diretta dei servizi pubblici, la costituzione di aziende speciali, la concessione dei pubblici servizi, l'istituzione e l'ordinamento dei tributi, la disciplina generale delle tariffe per la fruizione dei beni e dei servizi.

2.1.1 . Registro dei verbali di deliberazione 1947 gennaio 18-1949 agosto 28 -cc. 1-10, Registro dei verbali di deliberazione del commissario prefettizio, 1947 gennaio 18-1947 maggio 5 -cc. 11-82, Registro dei verbali di deliberazione del consiglio comunale, 1947 maggio 14- 1949 settembre 16 Italiano Registro, legatura cart., cc. 82 n.n.

157 serie 2.2 Verbali delle deliberazioni del Consiglio comunale - copie-, 1/1/1949- 31/12/1958

Contenuto Questa serie comprende le copie, la maggior parte delle quali munite del visto della Giunta provinciale di Trento, delle deliberazioni del Consiglio comunale.

b. 2.2.1 . Verbali delle deliberazioni del consiglio -copie- 1949-1958 Italiano Busta; carta

1.1 . "Delibere del Consiglio comunale anno 1949 -copie-" 1949 Italiano Fascicolo

1.2 . "Delibere del Consiglio comunale anno 1950 -copie-" 1951 Italiano Fascicolo

1.3 . "Delibere del Consiglio comunale anno 1951 -copie-" 1951 Italiano Fascicolo

1.4 . "Delibere del Consiglio comunale anno 1952 -copie- 1952 Italiano Fascicolo

1.4 . "Delibere del Consiglio comunale anno 1953 -copie-"

158

1953 Italiano Fascicolo

1.6 . "Verbali sedute Consiglio comunale 1954" minute 1954 Italiano Fascicolo

1.7 . "Verbali sedute Consiglio comunale 1957" 1957 Italiano Fascicolo

1.8 . "Delibere del Consiglio comunale anno 1958" 1958 Italiano Fascicolo

159 serie 2.3 Indici delle deliberazioni del Consiglio comunale, 18/1/1947-11/11/1962

Contenuto Questa serie raccoglie i registri nei quali venivani indicizzate, secondo una numerazione progressiva, le delibere prese dal Consiglio comunale. Per ogni delibera si doveva specificare il numero di iscrizione nel registro dei verbali, il numero di protocollo, la data di deliberazione e quella di pubblicazione, l'oggetto, gli eventuali reclami presentati, i provvedimenti dell'autorità superiore (visto, decreto, rinvio, etc.) e le eventuali osservazioni. Dato il loro carattere di strumenti di corredo tali registri erano pluriennali.

2.3.1 . Indice delle deliberazioni del commissario prefettizio e del consiglio comunale 1947 gennaio 18-1954 dicembre 3 Latino Registro, legatura cart.; originaria, cc. 32 n.n.

2.3.2 . Indice delle deliberazioni del consiglio comunale 1955 gennaio 21-1962 novembre 11 Italiano Registro, legatura cart.; originaria, cc. 35 n.n.

160 serie 2.4 Verbali delle deliberazioni della Giunta comunale -originali-, 4/1/1951- 2/9/1955

Contenuto Questa serie comprende la raccolta in ordine cronologico dei registri nei quali venivano verbalizzate le delibere prese dalla Giunta municipale. La giunta comunale è l'organo collegiale del comune, i cui componenti sono nominati dal sindaco, con funzioni prevalentemente esecutive. Ad essa compete la responsabilità dell'attuazione dell'indirizzo politico-amministrativo e degli obiettivi programmatici del consiglio, cui deve rendere conto del proprio operato con una relazione annuale. La Giunta predispone progetti, bilanci, proposte di deliberazioni, piani e programmi economici e territoriali. Per ragioni d'urgenza la giunta può sostituirsi al consiglio nell'adozione di atti di competenza di quest'ultimo, fatta eccezione per le variazioni di bilancio.

2.4.1 . Registro dei verbali di deliberazione della giunta comunale 1951 gennaio 4-1955 settembre 2 Italiano Registro, legatura cart., cc. 80 n.n.

161 serie 2.5 Verbali delle deliberazioni della Giunta -copie-, 1/1/1949-31/12/1959

Contenuto Questa serie comprende le copie, la maggior parte delle quali munite del visto della Giunta provinciale di Trento, delle delibere della Giunta municipale.

b. 2.5.1 . Verbali di deliberazione della giunta comunale 1949-1959 Italiano Busta

1.1 . "Delibere della Giunta comunale anno 1949 -copie-" 1949 Italiano Fascicolo

1.2 . "Delibere della Giunta comunale anno 1950 -copie-" 1950 Italiano Fascicolo

1.3 . "Delibere della Giunta comunale anno 1951 - copie-" 1951 Italiano Fascicolo

1.4 . "Delibere della Giunta comunale anno 1952 -copie-" 1952 Italiano Fascicolo

1.5 . "Delibere della Giunta comunale anno 1953 -copie-" 1953 Italiano 162

Fascicolo

1.6 . "Deliberazioni della Giunta comunale anno 1954" 1954 Italiano Fascicolo

1.7 . "Delibere della Giunta comunale anno 1957 -copie-" 1957 Italiano Fascicolo

1.8 . "Delibere della Giunta comunale anno 1958 -copie-" 1958 Italiano Fascicolo

1.9 . "Delibere della Giunta comunale anno 1959 - copie-" 1959 Italiano Fascicolo

163 serie 2.6 Indici delle deliberazioni della Giunta, 21/5/1947-14/3/1961

Contenuto La serie comprende la raccolta materiale e in ordine cronologico dei registri nei quali venivano indicizzate le deliberazioni prese dalla giunta comunale. Per ogni delibera si dovevano segnare il numero progressivo di iscrizione nel registro dei verbali, il numero di protocollo, la data della delibera e quella di pubblicazione, l'oggetto, eventuali reclami, i provvedimenti presi dall'autorità superiore (visto, decreto, rinvio, etc.), eventuali osservazioni. Dato il loro carattere di strumento di corredo, tali registri erano pluriennali.

2.6.1 . "Indice delle deliberazioni della Giunta comunale dal 21-5-1947 al 31-12-1950" 1947 maggio 21-1950 dicembre 31 Italiano Registro, legatura cart., cc. 23

2.6.2 . "Indice delle deliberazioni della giunta comunale dal 4.1.1951 al 14.3.1961" 1951 gennaio 4-1961 marzo 14 Italiano Registro, legatura cart.; originaria, cc. 42 n.n.

164 serie 2.7 Protocolli degli esibiti, 10/1/1947-17/2/1958

Contenuto La serie comprende la raccolta cronologica dei protocolli usati per la registrazione quotidiana della corrispondenza sia in arrivo che in partenza e, in genere, di "tutte le carte, le memorie, i provvedimenti anche di iniziativa dell'ufficio". Dopo l'annessione del Trentino all'Italia, nel 1923 fu estesa la Circolare del Ministero dell'Interno, Direzione Generale dell'Amministrazione civile, 1° marzo 1897, n. 17100/2, Ordinamento degli archivi dei comuni, la quale nell'art. 6 conteneva le disposizioni in merito alla tenuta del protocollo degli esibiti. Su tale registro dovevano essere riportati per ogni documento la data di spedizione e di ricevimento, il numero d'ordine, il mittente, la posizione archivistica, l'oggetto, ossia l'enunciazione sommaria del contenuto del documento, e il numero di fascicolo cui esso veniva ascritto. I registri avrebbero dovuto essere annuali, ma in realtà, presso il comune, furono spesso tenuti, per motivi contingenti, dei registri pluriennali. Al fine di far comprendere il volume di affari trattato dall'amministrazione comunale, in inventario si sono segnalati per ogni annata gli estremi dei numeri di registrazione degli atti a protocollo.

2.7.1 . Protocollo degli esibiti 1947 gennaio 10-1947 ottobre 16 Italiano Registro; carta

2.7.2 . Protocollo degli esibiti 1947 ottobre 15-1948 ottobre 28 1947 ottobre 15-1947 dicembre 30: nn. 1971-2670 1948 gennaio 2-1948 ottobre 28: nn. 1-2320 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.7.3 . Protocollo degli esibiti 1948 ottobre 29-1950 gennaio 9 1948 ottobre 29-1948 dicembre 31: nn. 2321-2800 1949 gennaio 2-1949 dicembre 31: nn. 1-2321 1950 gennaio 2-1950 gennaio 9: nn. 1-70 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.7.4 . Protocollo degli esibiti 1950 gennaio 9-1951 maggio 14 165

1950 gennaio 9-1950 dicembre 31: nn. 70-2020 1951 gennaio 2-1951 maggio 5: nn. 71-640 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.7.5 . Protocollo degli esibiti 1951 maggio 14-1952 luglio 31 1951 maggio 14-1951 dicembre 31: nn. 641-1690 1952 gennaio 2-1952 luglio 31: nn. 1-940 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.7.6 . Protocollo degli esibiti 1952 agosto 1-1953 luglio 3 1952 agosto 1-1952 dicembre 31: nn. 941-1942 1953 gennaio 2-1953 luglio 3: nn. 1-1040 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.7.7 . Protocollo degli esibiti 1953 giugno 4-1955 dicembre 27 1953 luglio 4-1953 dicembre 31: nn. 1041-1775 1954 gennaio 2-1954 dicembre 31: nn. 1-1826 1955 gennaio 3-1955 dicembre 27: nn. 1-1650 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.7.8 . Protocollo degli esibiti 1955 dicembre 28-1957 marzo 16 1955 dicembre 28-1955 dicembre 31: nn. 1615-1679 1956 gennaio 3-1956 dicembre 27: nn. 1-1550 1957 gennaio 2-1957 marzo 16: nn. 1-420 Italiano Registro; pergamena, originaria originaria

2.7.9 . Protocollo degli esibiti 1957 marzo 20-1958 febbraio 17 1957 marzo 21-1957 dicembre 31: nn. 421-1684 1958 gennaio 2-1958 febbraio 17: nn. 1-250 166

Italiano Registro; carta, legatura originaria

167 serie 2.8 Carteggio e atti degli affari comunali, 1/1/1947-31/12/1961

Contenuto La serie raccoglie il carteggio (lettere missive e responsive) e gli atti (documenti diversi dal carteggio) prodotti e conservati per la trattazione degli affari riguardanti le diverse competenze del comune. La classificazione degli atti, ancora oggi, viene fatta secondo le disposizioni della circolare del Ministero dell'Interno - Direzione Generale dell'Amministrazione Civile del 1 marzo 1897 n. 17100-2. Le indicazioni ivi contenute stabiliscono che la classificazione degli atti in arrivo e in partenza, oltre che di quelli interni all'ufficio, avviene in sede di registrazione a protocollo con l'assegnazione ad una categoria. Le categorie, che sono quindici e debbono rimanere invariate per numero e per materia, sono suddivise in classi, secondo lo schema proposto dal modello A allegato alla predetta circolare. Le classi a loro volta sono articolate in fascicoli, secondo le esigenze, bisogni e servizi di ciascun comune.

Nell'archivio storico del comune di Carano questa serie è organizzata in un modo un po' anomalo: accanto alla corrispondenza generica e alla documentazione non produttiva di affari specifici classificate seguendo alla lettera le disposizioni della circolare n. 17100-2, sono state infatti costituite molte buste di pratiche speciali (censimento annonario, erezione monumento ai caduti, elezioni, etc.). Dal momento che queste ultime riguardanti affari così diversi non costituiscono una serie impostata correttamente, si è ritenuto opportuno inserire tali buste, segnalandole, nella raccolta generale dei carteggi nelle categorie cui afferiscono. Per una migliore comprensione dell'inventario si segnalano qui di seguito le categorie:

I AMMINISTRAZIONE; II OPERE PIE E BENEFICENZA; III POLIZIA URBANA E RURALE; IV SANITA' E IGIENE; V FINANZE; VI GOVERNO; VII GRAZIA, GIUSTIZIA E CULTO; VIII LEVA E TRUPPA; IX ISTRUZIONE PUBBLICA; X LAVORI PUBBLICI, POSTE, TELEFONI E TELEGRAFI; XI AGRICOLTURA, INDUSTRIA E COMMERCIO; XII STATO CIVILE, CENSIMENTO E STATISTICA; XIII ESTERI; XIV OGGETTI DIVERSI; XV PUBBLICA SICUREZZA

b. 2.8.1 . Carteggio e atti: catt. I-IV 1947 Italiano Busta b. 2.8.2 . Carteggio e atti: cat. V 1947 Contiene fra l'altro: Inventari del patrimonio comunale; "Progetto di riparto patrimoniale fra i comuni di Carano e Cavalese"; "Ruolo delle imposte e tasse comunali": si tratta di un ruolo per la riscossione della tassa sui cani e dell'imposta sui fabbricati, terreni, redditi agrari e montani.

168

Italiano Busta b. 2.8.3 . Carteggio e atti: catt. VI-VIII 1947 Italiano Busta b. 2.8.4 . Carteggio e atti: catt. IX-XI 1947 Italiano Busta b. 2.8.5 . Cat. XI: Annonaria 1947 Italiano Busta b. 2.8.6 . Cat. XI: Denunce annonarie dalla via Doss alla via Villa 1947 Italiano Busta b. 2.8.7 . Cat. XI: Denunce annonarie da Aguai alla via Delvai don Giorgio 1947 Italiano Busta b. 2.8.8 . Cat. XI: "Dichiarazioni concernenti l'attività professionale o la condizione sociale" 1947 cat. XI Italiano Busta b. 2.8.9 . Cat. XI: Atti relativi all'erogazione dell'indennità di disoccupazione 1947-1958 169

Italiano Busta b. 2.8.10 . Carteggio e atti: catt. XII-XV 1947 Italiano Busta; carta b. 2.8.11 . Carteggio e atti: catt. I-IV 1948 cat. XII-XV Italiano Busta b. 2.8.12 . Carteggio e atti: catt. V-X 1948 Contiene fra l'altro in cat. V: "Ruolo delle imposte e tasse comunali": si tratta di un ruolo per la riscossione dell'imposta di licenza, di patene, sul valor locativo, sulle macchine per caffè espresso, sull'occupazione spazi ed aree pubbliche, sui cani. Italiano Busta b. 2.8.13 . Cat. XI: Tessili U.N.R.R.A. 1948 cat. XI Italiano Busta b. 2.8.14 . Cat. XI: "Annonaria" 1948 Italiano Busta b. 2.8.15 . Carteggio e atti: catt. XI-XV 1948 cat. XI-XV Italiano Busta

170

b. 2.8.16 . Carteggio e atti: catt. I-IV 1949 Italiano Busta b. 2.8.17 . Cat. V: Atti relativi alla gestione dei fondi fuori bilancio 1949 Italiano Busta b. 2.8.18 . Carteggio e atti: catt. V-VIII 1949 Contiene fra l'altro in cat. V: "Ruolo delle imposte e tasse comunali": si tratta di un ruolo per la riscossione dell'imposta di licenza, di patente, sul valor locativo, sulle macchine per caffè espresso, sull'occupazione spazi ed aree pubbliche, sui cani, sulle insegne. Italiano Busta b. 2.8.19 . Carteggio e atti: catt. IX-XI 1949 Italiano Busta b. 2.8.20 . Cat. XI: "Annonaria" 1949 Italiano Busta b. 2.8.21 . Carteggio e atti: catt. XII-XV 1949 Italiano Busta b. 2.8.22 . Cat. I: Denunce dipendenti comunali per le assicurazioni sociali e di malattia 1950 Italiano 171

Busta b. 2.8.23 . Carteggio e atti: catt. I-IV 1950 Italiano Busta b. 2.8.24 . Carteggio e atti: V-IX 1950 Contiene fra l'altro: in cat. V: "Matricola dei contribuenti alle imposte locative per il 1951"; "Ruolo delle imposte e tasse comunali": si tratta di un ruolo per la riscossione dell'imposta di licenza, di patente, sul valor locativo, sulle macchine per caffè espresso, sull'occupazione spazi ed aree pubbliche, sulle insegne, sui cani. Italiano Busta b. 2.8.25 . Carteggio e atti: catt. X-XII 1950 Italiano Busta; carta b. 2.8.26 . Carteggio e atti: catt. XIII-XV 1950 Italiano Busta b. 2.8.27 . Cat. XIV: Copie verbali giunta e consesso comunità generale di Fiemme 1950-1961 Italiano Busta b. 2.8.28 . Carteggio e atti: catt. I-IV 1951 Italiano Busta b. 2.8.29 . 172

Carteggio e atti: catt. V-IX 1951 Contiene fra l'altro in cat. V: "Ruolo delle imposte e tasse comunali": si tratta di un ruolo per la riscossione dell'imposta di licenza, di patente, sul valor locativo, sulle macchine per il caffè espresso, sull'occupazione spazi ed aree pubbliche, sulle insegne e sui cani. Italiano Busta b. 2.8.30 . Carteggio e atti: catt. X-XI 1951 Italiano Busta b. 2.8.31 . Carteggio e atti: XII-XV 1951 Italiano Busta b. 2.8.32 . Carteggio e atti: catt. I-IV 1952 Italiano Busta b. 2.8.33 . Carteggio e atti: catt. V-VIII 1952 Contiene fra l'altro in cat. V: "Ruolo delle imposte e tasse": si tratta di un ruolo per la riscossione dell'imposta di famiglia, di licenza, di patente, sul valor locativo, sulle macchine per il caffè espresso, sull'occupazione spazi e aree pubbliche, sulle insegne, suicani. Italiano Busta b. 2.8.34 . Carteggio e atti: catt. IX-X 1952 Italiano Busta b. 2.8.35 . Carteggio e atti: cat. XI 1952 Italiano 173

Busta b. 2.8.36 . Cat. XI: "Sessioni forestali dal 1952 in poi" 1952 Italiano Busta b. 2.8.37 . Carteggio e atti: catt. XII-XV 1952 Italiano Busta b. 2.8.38 . Carteggio e atti: catt. I-V 1953 Contiene fra l'altro in cat. V: "Ruolo delle imposte e tasse": si tratta di un ruolo per la riscossione dell'imposta di famiglia, di licenza, di patente, sul valor locativo, sulle macchine per il caffè espresso, sull'occupazione spazi e aree pubbliche, sulle insegne, sui cani. Italiano Busta b. 2.8.39 . Carteggio e atti: catt. VI-X 1953 Italiano Busta b. 2.8.40 . Carteggio e atti: cat. XI 1953 Italiano Busta b. 2.8.41 . Carteggio e atti: catt. XII-XV 1953 Italiano Busta b. 2.8.42 . Carteggio e atti: cat. I 1954 174

Italiano Busta b. 2.8.43 . Carteggio e atti: catt. II-VI 1954 Contiene fra l'altro in cat. V: "Ruolo delle imposte e tasse": si tratta di un ruolo per la riscossione dell'imposta di famiglia, di licenza, di patente, sul valor locativo, sulle macchine per il caffè espresso, sull'occupazione spazi ed aree pubbliche, sulle insegne, sui cani. Italiano Busta b. 2.8.44 . Carteggio e atti: catt. VII-X 1954 Italiano Busta b. 2.8.45 . Cat. XI: Atti relativi al pagamento delle pensioni di vecchiaia cat. VO e superstiti cat. IO e SO 1954 Italiano Busta b. 2.8.46 . Carteggio e atti: catt. XI-XV 1954 Italiano Busta b. 2.8.47 . Carteggio e atti: catt. I-IV 1955 Italiano Busta b. 2.8.48 . Carteggio e atti: catt. V-VIII 1955 Contiene fra l'altro in cat. V: "Ruolo delle imposte e tasse": si tratta di un ruolo per la riscossione dell'imposta di famiglia, di licenza, sul valor locativo, sulle macchine per il caffè espresso, sull'occupazione spazi ed aree pubbliche, sulle insegne, sui cani. Italiano Busta

175

2.8.49 . Carteggio e atti: catt. IX-X 1955 Italiano Busta b. 2.8.50 . Carteggio e atti: cat. XI 1955 cat. XI Italiano Busta b. 2.8.51 . Cat. XI: Atti relativi alla formazione degli elenchi dei lavoratori agricoli per i contributi unificati per l'agricoltura 1955 Italiano Busta b. 2.8.52 . Carteggio e atti: catt. XII-XV 1955 Italiano Busta b. 2.8.53 . Carteggio e atti: catt. I-IV 1956 Italiano Busta b. 2.8.54 . Carteggio e atti: catt. V-IX 1956 Contiene fra l'altro in cat. V: "Ruolo delle imposte e tasse": si tratta di un ruolo per la riscossione dell'imposta di famiglia, di licenza, sul valor locativo, sulle macchine per il caffè espresso, sull'occupazione spazi e aree pubbliche, sulle insegne, sui cani. Italiano Busta b. 2.8.55 . Carteggio e atti: catt. X-XI 1956 Italiano 176

Busta b. 2.8.56 . Cat. XI: Atti relativi all'ufficio corrispondente comunale per i lavoratori agricoli 1956 Italiano Busta b. 2.8.57 . Carteggio e atti: catt. XII-XV 1956 Italiano Busta b. 2.8.58 . Carteggio e atti: catt. I-V 1957 Contiene fra l'altro in cat. V: "Ruolo delle imposte e tasse": si tratta di un ruolo per la riscossione dell'imposta di famiglia, di licenza, di patente, sul valor locativo, sulle macchine per il caffè espresso, sulle insegne, sui cani. Italiano Busta b. 2.8.59 . Carteggio e atti: catt.VI-X 1957 Italiano Busta b. 2.8.60 . Carteggio e atti: cat. XI 1957 Italiano Busta b. 2.8.61 . Carteggio e atti: catt. XII-XV 1957 Italiano Busta

177 serie 2.9 Atti elettorali, 1947 - 1956

Contenuto Questa serie contiene la documentazione riguardante le elezioni amministrative, regionali e politiche e gli atti relativi alla revisione dinamica e annuale delle liste elettorali. Dal momento che l'ufficio elettorale di Carano aveva costituito un proprio archivio nel quale erano confluiti tutti gli atti elettorali, si è ritenuto opportuno mantenere tale assetto organizzativo, articolando la documentazione presente in quattro sottoserie.

178 sottoserie 2.9.1 Verbali di deliberazione della commissione elettorale comunale - originali, 15/12/1952-16/8/1955

Contenuto Per compiere tutte le operazioni inerenti l'aggiornamento delle liste elettorali in ogni comune venne istituita un'apposita commissione per compiere tutte le operazioni relative alla revisione delle liste elettorali sia politiche che amministrative. Tale commissione redigeva tre elenchi separati, nel primo dei quali proponeva l'iscrizione di coloro che avevano diritto ad essere elettori nel collegio o nel comune. Nel secondo elenco erano riportati i nominativi delle persone che, per vari motivi (trasferimento, morte, etc.), dovevano essere cancellate dalle liste elettorali del comune. Nel terzo elenco venivano registrati i nomi delle persone, le cui domande di iscrizione non erano state accolte. Gli elenchi in questione venivano trasmessi insieme alla lista definitiva al presidente della commissione elettorale provinciale per l'approvazione. In base agli elenchi approvati la commissione elettorale doveva poi rettificare ciascuna lista permanente.

1 b. 2.9.1 (1-4) . Verbali di deliberazione della commissione elettorale comunale 1947-1951 Italiano Fascicolo; carta

2 b. 2.9.1 (1-4) . "Registro dei verbali delle deliberazioni per la revisione annuale delle liste elettorali generali maschi e femmine dal 15.12.1952 al 15.12.1954" 1952 dicembre 15-1954 dicembre 15 Italiano Registro; carta

3 b. 2.9.1 (1-4) . Registro dei verbali di deliberazioni dal 15.12.1952 al 15.8.1953 e 20.2.1955 - 16.8.1955" 1952 dicembre 15-1955 agosto 16 Italiano Registro; carta

4 b. 2.9.1 (1-4) . "Registro dei verbali di deliberazione della commissione elettorale comunale dal 15 marzo 1953 al 5.11.1954" 1953 marzo 15-1954 novembre 5 Italiano Registro; carta

179 sottoserie 2.9.2 Liste elettorali, 1/1/1947-31/12/1955

1 b. 2.9.2. (1-12) . Lista elettorale maschile 1947 Italiano Registro; carta

2 b. 2.9.2. (1-12) . Lista elettorale femminile 1947 Italiano Registro; carta

3 b. 2.9.2. (1-12) . Lista elettorale maschile 1948 Italiano Registro; carta

4 b. 2.9.2. (1-12) . Lista elettorale femminile 1948 Italiano Registro; carta

5 b. 2.9.2. (1-12) . Lista elettorale maschile 1950 Italiano Registro; carta

6 b. 2.9.2. (1-12) . Lista elettorale femminile 1950 Italiano Registro; carta

7 b. 2.9.2. (1-12) . Lista elettorale maschile sezione unica 180

1953 Italiano Registro; carta

8 b. 2.9.2. (1-12) . Lista elettorale femminile sezione unica 1953 Italiano Registro; carta

9 b. 2.9.2. (1-12) . Lista elettorale maschile sezione unica 1953-1954 Italiano Registro; carta

10 b. 2.9.2. (1-12) . Lista elettorale femminile sezione unica 1953-1954 Italiano Registro; carta

11 b. 2.9.2. (1-12) . Lista elettorale maschile 1955 Italiano Registro; carta

12 b. 2.9.2. (1-12) . Lista elettorale femminile per l'anno 1955 1955 Latino Registro; carta

181 sottoserie 2.9.3 Revisioni dinamiche e annuali delle liste elettorali, 1/1/1947-31/12/1956

1 b. 2.9.3. (1-9) . Revisione dinamica e annuale delle liste elettorali 1947 Italiano Busta

2 b. 2.9.3. (1-9) . Atti relativi alla revisione dinamica e annuale delle liste elettorali 1948 Italiano Busta

3 b. 2.9.3. (1-9) . Atti relativi alla revisione dinamica e annuale delle liste elettorali 1950 Italiano Busta

4 b. 2.9.3. (1-9) . Atti relativi alla revisione dinamica e annuale delle liste elettorali 1951 Italiano Busta

5 b. 2.9.3. (1-9) . Atti relativi alla revisione dinamica e annuale delle liste elettorali 1952 Italiano Busta

6 b. 2.9.3. (1-9) . Atti relativi alla revisione dinamica e annuale delle liste elettorali 1954-1956 Italiano Busta; carta

7 b. 2.9.3. (1-9) . Atti relativi alla revisione dinamica e annuale delle liste elettorali 182

1949 Italiano Fascicolo; carta

8 b. 2.9.3. (1-9) . Atti relativi alla revisione annuale e dinamica delle liste elettorali 1953 Italiano Fascicolo; carta

9 b. 2.9.3. (1-9) . Atti relativi alla revisione dinamica e annuale delle liste elettorali 1954 Italiano Fascicolo; carta

183 sottoserie 2.9.4 Elezioni, 1/1/1948-31/12/1956

Contenuto Questa sottoserie raccoglie il materiale relativo alle elezioni (verbali delle operazioni elettorali, il carteggio preparatorio, i regolamenti, le istruzioni per gli uffici elettorali, etc.).

1 b. 2.9.4. (1-2) . Elezioni amministrative 1948 Italiano Busta

2 b. 2.9.4. (1-2) . Elezioni regionali 29 novembre 1948 1948 Italiano Busta

3 b. 2.9.4. (3-4) . Elezioni regionali 16 novembre 1952 1952 Italiano Busta

4 b. 2.9.4. (3-4) . Elezioni politiche 7 giugno 1953 1953 Italiano Busta

5 b. 2.9.4. (5-6) . Elezioni regionali 11 novembre 1956 1956 Italiano Busta

6 b. 2.9.4. (5-6) . Elezioni comunali 27 maggio 1956 1956 Italiano 184

Busta b. 2.9.4.7 . Elezioni regionali 11 novembre 1956 1956 Italiano Busta; carta

185 serie 2.10 Contratti, 9/9/1947-28/11/1958

Contenuto Questa serie raccoglie, distinti in fascicoli numerati progressivamente, i contratti stipulati dall'amministrazione comunale nei confronti di terzi. Ogni contratto doveva essere registrato specificandone la data di stipulazione, la tipologia (vendita, affitto, prestazione d'opera, appalto, acquisto, permuta, etc.), il nome della ditta contraente, quello del fidejussore, il prezzo o canone annuo convenuto. Era inoltre necessario indicare se il contratto era stato stipulato per atto pubblico o per privata scrittura; la data e il numero del decreto della autorità superiore approvante il contratto, la data e il numero di registrazione, la tassa pagata e la data di scadenza.

2.10.1 . "Registro per tenere in evidenza i contratti stipulati dal municipio in confronto dei terzi" 1947 settembre 9-1958 novembre 28 nn. di repertorio 1-103 Italiano Registro; carta

2 b. 2.10 (2-7) . Contratti 1947-1950 nn. rep. 1-19 Italiano Busta

3 b. 2.10 (2-7) . Contratti nn. rep. 20-32 Italiano Busta

4 b. 2.10 (2-7) . Contratti 1953-1954 nn. rep. 33-48 Italiano Busta; carta

5 b. 2.10 (2-7) .

186

Contratti 1954-1955 nn. rep. 49-59 Italiano Busta; carta

6 b. 2.10 (2-7) . Contratti 1955-1956 nn. rep. 60-84 Italiano Busta; carta

7 b. 2.10 (2-7) . Contratti 1957-1959 nn. rep. 85-113 Italiano Busta

187 serie 2.11 Ruoli delle rendite, 1/1/1947-31/12/1957

Contenuto Questa serie comprende i ruoli delle rendite (fitti reali di fondi rustici, fitti reali diversi, prodotti beni stabili amministrati in economia, diritti patrimoniali, acqua e pascoli, rendite patrimoniali diverse, introiti diversi straordinari) percepite dall'amministrazione comunale. Accanto al ruolo principale, sono stati inseriti anche i "quinternetti degli assami" che contenevano la registrazione dei nomi degli assegnatari del legname di proprietà del comune, con l'indicazione della quantità ricevuta e dell'importo da versare all'amministrazione comunale. I ruoli delle imposte e tasse non sono compresi in questa serie, in quanto furono inseriti 'ab origine' nella categoria V del carteggio che raccoglie la documentazione relativa alle finanze. Al fine di rispettare l'assetto organizzativo originario, non si è ritenuto opportuno estrapolare i ruoli delle imposte dal contesto documentario ove si trovavano. Tuttavia per facilitare le operazioni di ricerca, si è deciso di segnalare la presenza dei ruoli delle imposte e tasse alla corrispondente categoria V di ogni annata di carteggio.

1 b. 2.11 (1-19) . Ruolo delle entrate o diritti comunali 1947 Italiano Registro

2 b. 2.11 (1-19) . "Quinternetto degli assami distribuiti nel magazzino comunale nel primo semestre 1947" 1947 Italiano Registro

3 b. 2.11 (1-19) . "Quinternetto degli assami distribuiti nel magazzino comunale nel II semestre 1947" 1947 Italiano Registro

4 b. 2.11 (1-19) . Ruolo delle entrate o diritti comunali 1948 Italiano Registro

188

5 b. 2.11 (1-19) . Ruoli delle entrate o diritti comunali 1949 Italiano Registro

6 b. 2.11 (1-19) . Ruoli delle entrate o diritti comunali 1950 Italiano Registro

7 b. 2.11 (1-19) . Quinternetto degli assami caricati a ruolo nel 1949 1949 Italiano Registro

8 b. 2.11 (1-19) . Ruolo delle entrate o diritti comunali 1951 Articoli dell'entrata: fitti reali di fondi rustici, fitti reali di fabbricati, fitti reali diversi (cave), prodotti beni stabili amministrati in economia, diritti patrimoniali, acqua e pascoli, rendite patrimoniali diverse, introiti diversi straordinari Italiano Busta

9 b. 2.11 (1-19) . Quinternetto degli assami caricati a ruolo nel 1951 1951 Italiano Registro; carta

10 b. 2.11 (1-19) . Ruolo rendite comunali 1952 Italiano Registro; pergamena

11 b. 2.11 (1-19) . Quinternetto degli assami 1952

189

12 b. 2.11 (1-19) . Ruolo rendite comunali 1953 Italiano Registro

13 b. 2.11 (1-19) . Ruolo entrate diritti comunali 1953 Italiano Registro; carta

14 b. 2.11 (1-19) . Ruolo rendite comunali 1954 Italiano Registro; carta

15 b. 2.11 (1-19) . Ruolo unico delle imposte e tasse comunali (1) 1955 Italiano Registro Note (1) Dal momento che tutti i ruoli delle imposte e tasse si trovano inseriti nella categoria V dei carteggi, per ragioni di uniformità si è deciso di spostare quest'unico ruolo extravagante.

16 b. 2.11 (1-19) . Ruolo rendite comunali 1956 Italiano Registro; carta

17 b. 2.11 (1-19) . Quinternetto assami I semestre 1956 1956 Italiano Registro

18 b. 2.11 (1-19) . Quinternetto assami II semestre 1956 1956 Italiano 190

Registro; carta

19 b. 2.11 (1-19) . Ruolo rendite comunali 1957 Italiano Registro; carta

191 serie 2.12 Bilanci di previsione e conti consuntivi, 1/1/1947-31/12/1957

Contenuto Questa serie comprende la raccolta materiale in buste e in ordine cronologico dei bilanci di previsione, che costituiscono il principale documento contabile del programma economico e amministrativo annuale del comune, e dei registri dei conti consuntivi, i quali forniscono la misura della realizzazione dei programmi di attività e degli interventi effettivamente svolti dall'amministrazione nel corso dei vari anni.

2.12.1 . Bilancio di previsione 1947 Italiano Registro

2.12.2 . Conto consuntivo 1947 Italiano Registro; carta

2.12.3 . Bilancio di previsione 1948 Italiano Registro; carta

2.12.4 . Conto consuntivo 1948 Italiano Registro

2.12.5 . Bilancio di previsione 1949 Italiano Registro; carta

2.12.6 .

192

Conto consuntivo 1949 Italiano Registro; carta

2.12.7 . Bilancio di previsione 1950 Italiano Registro

2.12.8 . Conto consuntivo 1950 Italiano Registro

2.12.9 . Bilancio di previsione 1951 Italiano Registro; carta

2.12.10 . Conto consuntivo 1951 Italiano Registro; carta

2.12.11 . Bilancio di previsione 1952 Italiano Registro; carta

2.12.12 . Conto consuntivo 1952 Italiano Registro; carta

2.12.13 .

193

Bilancio di previsione 1953 Italiano Registro; carta

2.12.14 Conto consuntivo 1953 Italiano Registro; carta

2.12.15 . Bilancio di previsione 1954 Italiano Registro; carta

2.12.16 . Conto consuntivo 1954 Italiano Registro; carta

2.12.17 . Bilancio di previsione 1955 Italiano Registro; carta

2.12.18 . Conto consuntivo 1955 Italiano Registro; carta

2.12.19 . Bilancio di previsione 1956 Italiano Registro; carta

2.12.20 .

194

Conto consuntivo 1956 Italiano Registro; carta

2.12.21 . Bilancio di previsione 1957 Italiano Registro; carta

195 serie 2.13 Giornale e mastro della contabilità, 1/1/1947-31/12/1957

Contenuto La serie comprende la raccolta materiale e in ordine cronologico dei libri mastri, registri annuali nei quali veniva effettuata la registrazione dei mandati di pagamento e di riscossione, effettuata distintamente secondo i vari capitoli di entrata e di uscita, che compongono il bilancio di previsione annuale. Per ogni mandato si doveva segnare il numero d'ordine, la data di emissione, i dati del debitore o del creditore, l'oggetto, il riferimento al bilancio (titolo, capo, categoria, articolo, lettera), l'ammontare della somma da pagare o da riscuotere, e il riferimento al bimestre in cui veniva corrisposto l'importo.

2.13.1 . Giornale e mastro della contabilità 1947 Italiano Registro

2.13.2 . Giornale e mastro della contabilità 1948 Italiano Registro

2.13.3 . Giornale e libro mastro 1949 Italiano Registro

2.13.4 . Giornale e mastro della contabilità 1950 Italiano Registro

2.13.5 . Giornale e mastro della contabilità 1951 Italiano Registro

196

2.13.6 . Giornale e mastro della contabilità 1952 Italiano Registro

2.13.7 . Giornale e mastro della contabilità 1953 Italiano Registro

2.13.8 . Giornale e mastro della contabilità 1954 Italiano Registro

2.13.9 . Giornale e mastro della contabilità 1955 Italiano Registro

2.13.10 . Giornale e mastro della contabilità 1957 Italiano Registro

2.13.11 . Giornale e mastro della contabilità 1956 Italiano Registro

197 serie 2.14 Allegati ai bilanci di previsione e documenti giustificativi dei conti, 1/1/1947-31/12/1957

Contenuto Questa serie comprende la raccolta materiale, in buste e in ordine cronologico, degli allegati (verbali di approvazione, storno di fondi, verifiche di cassa, etc.) ai bilanci di previsione e ai conti consuntivi, e dei documenti giustificativi relativi ai mandati di entrata e di uscita.

b. 2.14.1 . Allegati al bilancio di previsione Allegati al conto consuntivo Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: Residui; Entrate di competenza, artt. 1-26 1947 Fra le entrate di competenza: "Legname da magazzino caricato a ruolo II semestre 1947/48"; "Distribuzione dei cascami alle segherie della Comunità Generale"; "Registro dei permessi rilasciati per raccogliere legna nei boschi comunali nell'anno 1947/48; "Note di consegna di legna da fuoco per l'anno 1947 II semestre già caricate ruolo"; "Comitato comunale disciplina distribuzione legna da fuoco anno 1947"; "Quinternetto degli assami distribuiti nel magazzino comunale nel primo semestre 1947"; "Quinternetto degli assami distribuiti nel magazzino comunale nel II semestre 1947" Italiano Busta b. 2.14.2 . Documenti giustificativi del conto consuntivo: USCITA: Residui; spese di competenza, artt. 1-44 1947 Italiano Busta b. 2.14.3 . Documenti giustificativi del conto consuntivo USCITA: spese di competenza, artt. 44-87 1947 Italiano Busta b. 2.14.4 . Documenti giustificativi del conto consuntivo: ENTRATA: Residui; entrate di competenza, artt. 1-43

198

1948 Italiano Busta b. 2.14.5 . Documenti giustificativi del conto consuntivo USCITA: Residui; spese di competenza, artt. 1-58 1948 Fra le uscite:"Liste di paga"; "Prospetti di liquidazione degli stipendi e salari ai dipendenti comunali per il 1948" Italiano Busta b. 2.14.6 . Documenti giustificativi del conto consuntivo USCITA: spese di competenza, artt. 59-123 1948 Italiano Busta b. 2.14.7 . Allegati al conto consuntivo Documenti giustificativi: Residui; entrate di competenza, artt. 1-30 1949 Italiano Busta b. 2.14.8 . Documenti giustificativi USCITA: spese di competenza, artt.1-58 1949 Italiano Busta b. 2.14.9 . Documenti giustificativi del conto consuntivo USCITA: spese di competenza, artt. 58-126 1949 Italiano Busta b. 2.14.10 . Documenti giustificativi del conto consuntivo

199

USCITA: spese di competenza, artt. 127-135 1949 Italiano Busta b. 2.14.11 . Allegati al bilancio di previsione Allegati al conto consuntivo Documenti giustificativi del conto consuntivo ENTRATA: Residui; entrate di competenza, artt. 1-50 1950 Italiano Busta b. 2.14.12 . Documenti giustificativi del conto consuntivo USCITA: Residui; spese di competenza, artt. 1-63 1950 Italiano Busta b. 2.14.13 . Documenti giustificativi del conto consuntivo USCITA: spese di competenza, artt. 65-151 1950 Italiano Busta b. 2.14.14 . Allegati al conto consuntivo e Documenti giustificativi del conto ENTRATA: Residui; entrate di competenza, artt. 5-50 1951 Italiano Busta b. 2.14.15 . Documenti giustificativi del conto consuntivo USCITA: Residui; spese di competenza, artt. 1-75 1951 Italiano Busta

200

b. 2.14.16 . Documenti giustificativi del conto consuntivo USCITA: spese di competenza, artt. 76-151 1951 Latino Busta b. 2.14.17 . Allegati al conto consuntivo Documenti giustificativi del conto consuntivo ENTRATA: Residui; entrate di competenza, artt. 2-42 USCITA: Residui; spese di competenza, artt. 1-77 1952 Italiano Busta b. 2.14.18 . Documenti giustificativi del conto consuntivo USCITA: spese di competenza, artt. 78-131 1952 Italiano Busta

b. 2.14.19 . Allegati al bilancio di previsione Allegati al conto consuntivo e Documenti giustificativi del conto ENTRATA: Residui; entrate di competenza, artt. 1-42 1953 Italiano Busta b. 2.14.20 . Documenti giustificativi del conto USCITA: Residui; spese di competenza, artt. 1-62 1953 Italiano Busta b. 2.14.21 . Documenti giustificativi del conto consuntivo:

201

USCITA: spese di competenza, artt. 64-126 1953 Italiano Busta b. 2.14.23 . Allegati al bilancio di previsione Allegati al conto consuntivo Documenti giustificativi del conto ENTRATA: Residui; entrate di competenza, artt. 1-37 1954 Italiano Busta b. 2.14.24 . Documenti giustificativi del conto consuntivo USCITA: Residui; spese di competenza, artt. 2-58 1954 Italiano Busta

24 b. 2.14.25 . Documenti giustificativi del conto consuntivo USCITA: spese di competenza, artt.59-123 1954 Italiano Busta b. 2.14.25 . Allegati al conto consuntivo Documenti giustificativi del conto consuntivo: ENTRATA: Residui; entrate di competenza, artt. 1-35 1955 Italiano Busta b. 2.14.26 . Documenti giustificativi del conto consuntivo USCITA: Residui; spese di competenza, artt. 1-55 1955 Italiano Busta

202

b. 2.14.27 . Documenti giustificativi del conto consuntivo USCITA: spese di competenza, artt. 56-119 1955 Italiano Busta b. 2.14.28 . Allegati al bilancio di previsione Allegati al conto consuntivo e Documenti giustificativi del conto consuntivo ENTRATA: Residui; artt. 1-36 1956 Italiano Busta b. 2.14.29 . Documenti giusrificativi del conto consuntivo USCITA: Residui; spese di competenza, artt. 1-54 1956 Italiano Busta b. 2.14.30 . Documenti giustificativi del conto consuntivo USCITA: spese di competenza, artt. 55-118 1956 Italiano Busta b. 2.14.31 . Allegati al conto consuntivo e Documenti giustificativi del conto consuntivo ENTRATA: Residui; entrate di competenza, artt. 1-37 1957 Fra gli allegati al conto consuntivo: "Rendiconto della gestione dell'anno 1957 dei vigili del fuoco volontari" Fra le entrate: Ruolo delle rendite comunali (voci di imposta: fitto di fondi pro 1957; fitto fabbricati pro 1957 e arretrati anni 1955 e 1956; fitto cave; rifusione allestimento legname; canone acqua; pascoli e beni comunali; introiti diversi); Ruolo energia elettrica 6° bimestre 1956 Italiano Busta

203 b. 2.14.32 . Documenti giustificativi del conto consuntivo USCITA: Residui; spese di competenza, artt. 4-114 1957 Italiano Busta

204 serie 2.15 Liste di leva, dei renitenti, dei riformati ed atti relativi e ruoli matricolari, 1/1/1921-31/12/1957

Contenuto La legislazione italiana relativa al servizio di leva (T.U. approvato con R.D. 24 dicembre 1911, n. 1947 e regolamento approvato con R.D. 2 luglio 1890, n. 6952) fu estesa nei territori annessi al Regno con R.D. 19 settembre 1921, n. 1331. Le normative citate prescrivevano la formazione annuale presso tutti i comuni, di due particolari tipi di documentazione: le liste di leva e i ruoli matricolari. Nelle prime dovevano essere iscritti in ordine alfabetico i nominativi e le generalità dei giovani tenuti all'assolvimento del servizio militare. I ruoli -dai quali doveva risultare l'iter militare di ogni cittadino- dovevano essere compilati in fascicoli distinti per le diverse categorie di servizio, dopo ogni operazione di leva, basandosi per l'impostazione, sui dati delle liste, e per l'aggiornamento successivo, sulle notizie inviate dai comuni , per la trasmissione agli interessati, da parte dei Distretti o Corpi Militari. I ruoli matricolari dovevano essere archiviati al momento del proscioglimento della classe dagli obblighi militari. Tale proscioglimento avveniva il 31 dicembre dell'anno in cui gli iscritti della classe stessa compivano il 55° anno d'età ed era comunicato al comune del distretto competente per la giurisdizione.

Nell'archivio comunale di Carano le liste di leva e i ruoli relativi ad ogni annata sono conservati insieme, probabilmente per motivi di ordine pratico, in un unico fascicolo intitolato 'Ruolo matricolare dei militari in congedo'. Sebbene la prassi archivistica preveda la formazione di due serie distinte, una per le liste di leva e l'altra per i ruoli, si è ritenuto opportuno non separare le due tipologie documentarie al fine di non sciogliere il vincolo archivistico venutosi a creare.

1 b. 2.15 (1-16) . Ruolo matricolare dei militari in congedo classe 1909 [1929] Contiene: Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1909 Ruolo matricolare comunale dei militari classe 1909 Italiano Fascicolo

2 b. 2.15 (1-16) . Ruolo matricolare dei militari in congedo classe 1910 [1930] Contiene: Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1910 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1910 Italiano Fascicolo

205

3 b. 2.15 (1-16) . Ruolo matricolare dei militari in congedo classe 1911 [1931] Contiene: Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1911 Ruolo matricolare dei militari classe 1911 Italiano Fascicolo

4 b. 2.15 (1-16) . Ruolo matricolare dei militari in congedo classe 1912 [1932] Contiene: Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1912 Ruolo matricolare comunale dei militari classe 1912 Italiano Fascicolo

5 b. 2.15 (1-16) . Ruolo matricolare dei militari in congedo classe 1913 [1933] Contiene: Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1913 Ruolo matricolare comunale dei militari classe 1913 Italiano Fascicolo

6 b. 2.15 (1-16) . Ruolo matricolare dei militari in congedo classe 1914 [1934] Contiene: Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1914 Ruolo matricolare comunale dei militari classe 1914 Italiano Fascicolo

7 b. 2.15 (1-16) . Ruolo matricolare dei militari in congedo classe 1915 [1935] Contiene: Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1915 Ruolo matricolare comunale dei militari classe 1915 Italiano Fascicolo

8 b. 2.15 (1-16) . Ruolo matricolare dei militari in congedo classe 1916

206

[1936] Contiene: Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1916 Ruolo matricolare comunale dei militari classe 1916 Italiano Fascicolo

9 b. 2.15 (17-29) . Ruolo matricolare dei militari in congedo classe 1917 [1937] Contiene: Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1917 Ruolo matricolare comunale dei militari classe 1917 Italiano Fascicolo

10 b. 2.15 (17-29) . Ruolo matricolare dei militari in congedo classe 1918 [1938] Contiene: Lista di leva dei nati nell'anno 1918 Ruolo matricolare comunale dei militari classe 1918 Italiano Fascicolo

11 b. 2.15 (17-29) . Ruolo matricolare dei militari in congedo classe 1919 [1939] Contiene: Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1919 Ruolo matricolare dei militari classe 1919 Italiano Fascicolo

12 b. 2.15 (17-29) . Ruolo matricolare dei militari in congedo classe 1920 [1940] Contiene: Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1920 Ruolo matricolare comunale dei militari classe 1920 Italiano Fascicolo

13 b. 2.15 (17-29) . Ruolo matricolare dei militari in congedo classe 1921 [1941] Contiene: Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1921 Ruolo matricolare comunale dei militari classe 1921

207

Italiano Fascicolo; carta

14 b. 2.15 (17-29) . Ruolo matricolare dei militari in congedo classe 1922 [1942] Contiene: Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1922 Ruolo matricolare comunale dei militari classe 1922 Italiano Fascicolo; carta

16 b. 2.15 (17-29) . Ruolo matricolare dei militari in congedo classe 1923 [1943] Contiene: Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1923 Ruolo matricolare dei militari classe 1923 Italiano Fascicolo

16 b. 2.15 (17-29) . Ruolo matricolare dei militari in congedo classe 1924 [1944] Contiene: Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1924 Ruolo matricolare comunale dei militari classe 1924 Italiano Fascicolo

17 b. 2.15 (17-29) . Ruolo matricolare dei militari in congedo classe 1925 [1945] Contiene: Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1925 Ruolo matricolare comunale dei militari classe 1925 Italiano Fascicolo

18 b. 2.15 (17-29) . Lista di leva e Ruolo matricolare dei militari della classe 1926 [1946] Contiene: Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1926 Ruolo matricolare comunale dei militari classe 1926 Italiano Fascicolo

208

19 b. 2.15 (17-29) . Ruolo matricolare dei militari in congedo classe 1927 [1947] Contiene: Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1927 Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1927 Italiano Fascicolo

20 b. 2.15 (17-29) . Ruolo matricolare dei mmilitari in congedo della classe 1927 [1948] Contiene: Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1928 Ruolo matricolare comunale dei militari classe 1928 Italiano Fascicolo

21 b. 2.15 (17-29) . Ruolo matricolare dei militari in congedo [1949] Contiene: Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1929 Ruolo matricolare comunale dei militari classe 1929 Italiano Fascicolo

22 b. 2.15 (17-29) . Ruolo matricolare dei militari in congedo clase 1930 [1950] Contiene: Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1930 Ruolo matricolare comunale dei militari classe 1930 Italiano Fascicolo

23 b. 2.15 (17-29) . Ruolo matricolare dei militari in congedo [1951] Contiene: Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1931 Ruolo matricolare comunale dei militari classe 1931 Italiano Fascicolo

24 b. 2.15 (17-29) . Ruolo matricolare dei militari in congedo classe 1932

209

[1952] Contiene: Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1932 Ruolo matricolare comunale dei militari classe 1932 Italiano Fascicolo

25 b. 2.15 (17-29) . Ruolo matricolare dei militari in congedo classe 1933 [1953] Contiene: Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1933 Ruolo matricolare comunale dei miliatri classe 1933 Italiano Fascicolo

26 b. 2.15 (17-29) . Ruolo matricolare dei militari in congedo [1954] Contiene: Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1934 Ruolo matricolare comunale dei militari classe 1934 Italiano Fascicolo

27 b. 2.15 (17-29) . Ruolo matricolare dei militari in congedo classe 1935 [1955] Contiene: Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1935 Ruolo matricolare comunale dei militari classe 1935 Italiano Fascicolo

28 b. 2.15 (17-29) . Ruolo matricolare dei militari in congedo [1956] Contiene: Lista di leva dei nati nell'anno 1936 Ruolo matricolare comunale dei militari classe 1936 Italiano Fascicolo

29 b. 2.15 (17-29) . Ruolo matricolare dei militari in congedo classe 1937 [1957] Contiene: Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1937 Ruolo matricolare comunale dei militari classe 1937

210

Italiano Fascicolo

211 serie 2.16 Lavori pubblici, 1937 - 1966

Contenuto Questa serie comprende la documentazione relativa alle opere pubbliche (costruzione e ristrutturazione di edifici, manutenzione e bitumatura delle strade, canalizzazione di torrenti, etc.) fatta eseguire dall'amministrazione comunale di Carano. Solitamente la documentazione ordinaria relativa ai lavori pubblici confluisce nella categoria X del carteggio (LAVORI PUBBLICI, POSTE, TELEGRAFI E TELEFONI), tuttavia nel caso di lavori di particolare rilevanza l'impiegato comunale, per ragioni di praticità, ha ritenuto opportuno costituire delle pratiche speciali che costituiscono una serie documentaria.

212 sottoserie 2.16.1 Strade, ponti, piazze, 1/1/1947-31/12/1964

1 b. 2.16.1 (1-2) . Pavimentazione strada Radoi-Villa 1947-1949 Italiano Fascicolo; carta

2 b. 2.16.1 (1-2) . Pavimentazione strada "via Regola" e "via Bosco Impero" 1949-1950 Italiano Fascicolo; carta

3 b. 2.16.1 (3-7) . Lavori di ampliamento, bitumatura e manutenzione ordinaria della strada Carano-Cavalese 1951-1964 Italiano Busta; carta

4 b. 2.16.1 (3-7) . Pavimentazione III tronco via Giovannelli a Carano 1953 Italiano Fascicolo; carta

5 b. 2.16.1 (3-7) . Costruzione recinto in griglia ondulata per via Conzocol 1953 Italiano Fascicolo; carta

6 b. 2.16.1 (3-7) . Pavimentazione in porfido via Radoi 1953-1960 Con progetto 1° aprile 1955 Italiano Fascicolo; carta

7 b. 2.16.1 (3-7) .

213

Pavimentazione della strada "Gradinata" a Carano 1956-1958 Italiano Fascicolo; carta

8 b. 2.16.1.8 . Lavori di ampliamento e bitumatura della strada "Taoletta" 1957-1962 Italiano Busta; carta

214 sottoserie 2.16.2 Acquedotti e fognature, 1/1/1948-31/12/1950

b. 2.16.2.1 . Ampliamento acquedotto comunale 1948-1950 Con progetto del 1909 Italiano Busta; carta

215 sottoserie 2.16.3 Edifici, 1/1/1948-31/12/1966

1 b. 2.16.3 (1-3) . Sistemazione edificio scolastico di Carano 1937-1938 Italiano Fascicolo; carta

2 b. 2.16.3 (1-3) . "Progetto asilo infantile di Carano" 1948 Con progetto 3 maggio 1948 Italiano Fascicolo; carta

3 b. 2.16.3 (1-3) . "Progetto edificio scolastico di Aguai" 1948-1950 Con progetto del 1948 Italiano Fascicolo; carta b. 2.16.3.4 . Costruzione del nuovo municipio 1955-1966 Con progetto 1955 Italiano Fascicolo; carta

216 sottoserie 2.16.4 Lavori vari, 1/1/1947-31/12/1953

1 b. 2.16.4 (1-2) . "Sistemazione del rio del Molin -Ministero lavori Pubblici- 1947-1953 Italiano Fascicolo; carta

2 b. 2.16.4 (1-2) . "Arginatura ruscello Valdellasta" 1953 Italiano Fascicolo; carta

217 serie 2.17 Pratiche edilizie, 1/1/1947-31/12/1959

b. 2.17.1 . Pratiche edilizie 1947-1959 Italiano Busta

218 serie 2.18 Registri di stato civile: atti di nascita, 1/1/1947-31/12/1957

Contenuto Questa serie comprende i registri relativi agli atti di nascita dei censiti del comune di Carano. Oltre ai pezzi descritti in inventario, che abbracciano gli anni compresi tra il 1947 e il 1957, in archivio sono conservati anche i registri relativi agli anni 1924-1928 per complessivi cinque pezzi.

2.18.1 . Registro degli atti di nascita 1947 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.18.2 . Registro degli atti di nascita 1948 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.18.3 . Registro degli atti di nascita 1949 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.18.4 . Registro degli atti di nascita 1950 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.18.5 Registro degli atti di nascita 1951 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.18.6 . Registro degli atti di nascita 1952 219

Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.18.7 . Registro degli atti di nascita 1953 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.18.8 . Registro degli atti di nascita 1954 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.18.9 . Registro degli atti di nascita 1955 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.18.10 . Registro degli atti di nascita 1956 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.18.11 . Registro degli atti di nascita 1957 Italiano Registro; carta

220 serie 2.19 Registri di stato civile: atti di matrimonio, 1/1/1947-31/12/1957

Contenuto Queta serie comprende i registri relativi agli atti di matrimonio dei censiti del comune di Carano. Oltre ai pezzi descritti in inventario, che abbracciano gli anni compresi tra il 1947 e il 1957, in archivio sono conservati i registri relativi agli anni 1924-1928 per complessivi cinque pezzi.

2.19.1 . Registro degli atti di matrimonio 1947 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.19.2 . Registro degli atti di matrimonio 1948 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.19.3 . Registro degli atti di matrimonio 1949 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.19.4 . Registro degli atti di matrimonio 1950 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.19.5 . Registro degli atti di matrimonio 1951 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.19.6 . Registro degli atti di matrimonio 1952 221

Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.19.7 . Registro degli atti di matrimonio 1953 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.19.8 . Registro degli atti di matrimonio 1954 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.19.9 . Registro degli atti di matrimonio 1955 Italiano Registro; pergamena, legatura originaria

2.19.10 . Registro degli atti di matrimonio 1956 Italiano Registro; carta

2.19.11 . Registro degli atti di matrimonio 1957 Italiano Registro; carta

222 serie 2.20 Registri di stato civile: atti di morte, 1/1/1947-31/12/1957

Contenuto Questa serie comprende i registri degli atti di morte dei censiti di Carano. Oltre ai pezzi descritti in inventario, che abbracciano gli anni compresi tra il 1947 e il 1957, in archivio sono conservati anche i registri relativi agli anni 1924- 1928 per complessivi cinque pezzi.

2.20.1 . Registro degli atti di morte 1947 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.20.2 . Registro degli atti di morte 1948 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.20.3 . Registro degli atti di morte 1949 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.20.4 . Registro degli atti di morte 1950 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.20.5 . Registro degli atti di morte 1951 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.20.6 . Registro degli atti di morte 1952 223

Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.20.7 . Registro degli atti di morte 1953 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.20.8 . Registro degli atti di morte 1954 Latino Registro; carta, legatura originaria

2.20.9 . Registro degli atti di morte 1955 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.20.10 . Registro degli atti di morte 1956 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.20.11 . Registro degli atti di morte 1957 Italiano Registro; carta

224 serie 2.21 Registri di stato civile: atti di cittadinanza, 1/1/1947-31/12/1957

Contenuto Questa serie comprende i registri degli atti di cittadinanza dei censiti di Carano. Oltre ai pezzi descritti in inventario, che abbracciano gli anni compresi tra il 1947 e il 1957, in archivio sono conservati anche i registri relativi agli anni 1924- 1928 per complessivi cinque pezzi.

2.21.1 . Registro degli atti di cittadinanza 1947 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.21.2 . Registro degli atti di cittadinanza 1948 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.21.3 . Registro degli atti di cittadinanza 1949 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.21.4 . Registro degli atti di cittadinanza 1950 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.21.5 . Registro degli atti di cittadinanza 1951 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.21.6 . Registro degli atti di cittadinanza 1952 225

Italiano Registro; carta

2.21.7 . Registro degli atti di cittadinanza 1953 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.21.8 . Registro degli atti di cittadinanza 1954 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.21.9 . Registro degli atti di cittadinanza 1955 Italiano Registro; carta

2.21.10 . Registro degli atti di cittadinanza 1956 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.21.11 . Registro degli atti di cittadinanza 1957 Italiano Registro; carta, legatura originaria

226 serie 2.22 Censimento della popolazione, 1/1/1951-31/12/1951

b. 2.22.1 . Atti relativi al IX censimento della popolazione, commercio e industria 1951 Contiene: Fogli di famiglia formulari lett. B-C-D-E Italiano Busta b. 2.22.2 . Fogli di famiglia formulari lett. A 1951 Italiano Busta

227 serie 2.23 Registro della popolazione

Contenuto L'articolo 31 del regolamento 12 novembre 1921 stabiliva che, in occasione del sesto censimento della popolazione, i comuni del Trentino dovessero procedere alla formazione del registro della popolazione. Esso doveva essere impostato su tre elementi costitutivi: fogli di casa, fogli di famiglia, fogli individuali. I fogli di casa dovevano essere tanti quanti gli edifici atti ad abitazione nel comune, dovevano riportare oltre al numero civico tutte le indicazioni necessarie alla loro individuazione e dovevano essere tenute secondo l'ordine del numero della strada in cui il comune era suddiviso. I fogli di famiglia, compilati nella maniera consueta, dovevano essere racchiusi, in ordine alfabetico, dentro il foglio relativo alla casa dove ciascuna famiglia abitava. I fogli o (schede) individuali, ordinati alfabeticamente, dovevano essere tanti quanti gli individui aventi dimora stabile nel comune e contenere i dati relativi alla loro posizione anagrafica, stato civile, professione etc. Con l'ulteriore regolamento del 1929 le componenti del registro della popolazione si ridussero a due: fogli di famiglia e schede individuali, ordinati e ordinate nel modo consueto. Soltanto se i fogli di famiglia fossero stati ordinati, non secondo la numerazione progressiva, ma secondo l'ordine alfabetico delle denominazioni delle di strade e località del comune, era previsto l'obbligo di raccoglierli in cartelle di casa, formate per ciascun fabbricato ad uso abitazione contraddistinto da un proprio numero civico. Attualmente il "servizio delle anagrafi della popolazione residente" è disciplinato con legge del 1954 e relativo regolamento 1958; essendo state definitivamente soppresse le cartelle di casa, l'anagrafe risulta costituita da schede di famiglia e di convivenza, nonché schede individuali. Il D.P.R. 31 gennaio 1958 n. 136 all'art. 40 disponeva che in ciascun comune l'ufficio preposto agli adempimenti ecografici dovesse curare la compilazione e l'aggiornamento dello stradario.

Questa serie risulta essere vuota al momento della stesura dell'inventario, in quanto non esisteva materiale anteriore al 1957. E' stata comunque impostata in vista di accessioni di materiale future.

228 serie 2.24 Registri diversi, 1946 - 1965

Contenuto Quest'ultima serie archivistica comprende tutti quei registri per i quali, considerata la differente natura e l'esiguità del numero, non si è ritenuto opportuno costituire serie distinte. Ai fini di raggruppare in modo omogeneo il materiale presente, si è deciso di costituire quindici sottoserie -corrispondenti alle categorie in cui si articola il titolario del 1897- secondo le quali tali registri potrebbero essere classificati. Alcune sottoserie risultano vuote al momento della stesura dell'inventario in quanto non possiedono documentazione anteriore al 1957.

229 sottoserie 2.24.1 Cat. I, 1/1/1956-31/12/1965

2.24.1.1 . Registro dei membri componenti le commissioni comunali 1956-1965 La data considerata è quella dell'ingresso in carica dei membri Latino Registro; carta, legatura originaria

2.24.1.2 . Registro generale dei libretti di lavoro

230 sottoserie 2.24.2 Cat. II

231 sottoserie 2.24.3 Cat. III

232 sottoserie 2.24.4 Cat. IV, 1/1/1956-31/12/1965

2.24.4.1 . Registro degenze ospedaliere 1956-1965 Contiene le spedalità pagate dal comune per i censiti indigenti Italiano Registro; pergamena, legatura originaria

233 sottoserie 2.24.5 Cat. V

234 sottoserie 2.24.6 Cat. VI

235 sottoserie 2.24.7 Cat. VII

236 sottoserie 2.24.8 Cat. VIII

237 sottoserie 2.24.9 Cat. IX

238 sottoserie 2.24.10 Cat. X

239 sottoserie 2.24.11 Cat. XI, 30/12/1946-31/12/1964

2.24.11.1 . "Libro di paga quindicinnale" degli operai del comune 1946 dicembre 30-1947 novembre 30 Italiano Registro; carta

2.24.11.2 . "Libro matricola" degli operai del comune 1947 Italiano Registro; carta

2.24.11.3 . "Libro di paga quindicinnale" degli operai del comune 1947 dicembre 1- 1948 ottobre 31 Italiano Registro; carta

2.24.11.4 . "Libro di paga quindicinnale" degli operai del comune 1948 novembre 1-1950 ottobre 15 Italiano Registro; carta

2.24.11.5 . "Libro matricola" dei prestatori d'opera del comune 1950 Italiano Registro; carta

2.24.11.6 . "Libro di paga quindicinnale" degli operai del comune 1950 ottobre 16 - 1951 ottobre 27 Italiano Registro; carta

2.24.11.7 . "Libro di paga quindicinnale" degli operai del comune 240

1951 ottobre 28 - 1953 gennaio 31 Italiano Registro; carta

2.24.11.8 . "Libro di paga quindicinnale" degli operai del comune 1953 febbraio 2 - 1953 dicembre 11 Italiano Registro; carta

2.24.11.9 . "Libro di paga quindicinnale" degli operai del comune 1953 ottobre 12 - 1955 febbraio 26 Italiano Registro; pergamena

2.24.11.10 . "Libro di paga quindicinnale" degli operai del comune 1956 Italiano Registro; carta

2.24.11.11 . "Libro di paga quindicinnale" degli operai del comune 1956 agosto 12 - 1959 dicembre 26 Italiano Registro; carta

2.24.11.12 . "Libro matricola"dei prestatori d'opera del comune 1957 Italiano Registro; carta

2.24.11.13 . "Libro di paga mensile" degli operai del comune 1957 Italiano Registro; carta

2.24.11.14 . "Libro di paga quindicinnale" dei prestatori d'opera del comune 1958 aprile 22 - 1959 gennaio 10 241

Italiano Registro; carta

2.24.11.15 . "Libro matricola" dei prestatori d'opera del comune 1958 aprile 24-1959 gennaio 1 Italiano Registro; carta

2.24.11.16 . "Libro di paga mensile" degli operai del comune 1959-1964 Italiano Registro; carta

2.24.11.17 . "Libro matricola" dei prestatori d'opera del comune 1959 Italiano Registro; carta

2.24.11.18 . "Libro di paga quindicinnale" degli operai del comune 1959 dicembre 7 - 1960 dicembre 31 Italiano Registro; carta

2.24.11.19 . "Libro di paga mensile" degli operai del comune 1961 gennaio 1 - 1963 dicembre 31 Italiano Registro; carta

242 sottoserie 2.24.12 Cat. XII

243 sottoserie 2.24.13 Cat. XIII

244 sottoserie 2.24.14 Cat. XIV, 1/1/1947-31/12/1947

2.24.14.1 . "Matricole dei vicini di Carano (I)" 1947 Contiene l'elenco dei 'vicini', ossia di quelle persone che vantano la loro origine da antenati del luogo non posteriori al 1807 Italiano Registro; carta, legatura originaria

2.24.14.2 . "Matricole dei vicini di Carano (II)" 1947 Si tratta della continuazione del registro precedente Italiano Registro; carta

2.24.11.3 . "Matricola dei vicini di Carano" 1947 Si tratta della trascrizione in bella copia delle registrazioni contenute nei due precedenti registri Italiano Registro; carta, legatura originaria

245 sottoserie 2.24.15 Cat. XV

246

Ente Fondo poveri di Carano 1864-1923

Luoghi Carano

Archivi prodotti Fondo Fondo poveri, 01/01/1864 - 31/12/1923

Storia Durante la seconda dominazione austriaca le Congregazioni di carità, istituite dall'amministrazione del Regno d'Italia napoleonico, rimasero in vita come istituzioni separate dal comune, gestita da un apposito comitato, in comuni come Trento (dove, il 25 aprile 1827, fu emanato uno statuto della Congregazione di carità che rimase in vigore fino alla caduta dell'impero), Bolzano, Rovereto, ed altri, mentre in comuni dove probabilmente non c'erano grossi lasciti o istituzioni benefiche da amministrare, si hanno notizie dell'esistenza di un Fondo poveri (Armenfond). Secondo quanto affermato dal capocomune nella relazione inviata alla Sottoprefettura di Cavalese sugli enti di assistenza e di beneficenza esistenti a Carano, il Fondo poveri esisteva, senza statuto né atto ufficiale di fondazione, ab immemorabili.(1) Questa istituzione assistenziale, che aveva lo scopo di sovvenzionare con sussidi in denaro i pertinenti poveri, era presieduta dal curato del paese mentre l'amministrazione finanziaria era di competenza della Rappresentanza comunale. Quest'ultima era tenuta, secondo quanto stabilito dalla legge provvisoria comunale del 1849 al § 22 del Capo I, Sezione I, a sovvenzionare secondo il bisogno il Fondo poveri versandogli i proventi derivanti dalle multe campestri, dagli indennizzi forestali, dagli incassi di spettacoli pubblici, dalle quote percentuali sulle vendite di legname e sulle vendite all'incanto degli oggetti confiscati. Il Fondo poveri possedeva un proprio asse patrimoniale costituito da realità (fondi arativi in località Cornal, Piazzan e una prativa alle Fasane) e da capitali, buona parte dei quali consisteva in obbligazioni e titoli di stato.(2) Il patrimonio fondazionale del Fondo poveri a partire dal 1924 venne amministrato insieme a quello di altre istituzioni analoghe dalla Congregazione di carità, alla quale, secondo quanto disposto dal decreto di attuazione della legge sull'amministrazione delle opere pie n. 6972 del 17 luglio 1890, dovevano essere sottoposte tutte le istituzioni di beneficenza aventi una rendita inferiore alle 5000 lire annue.

Note (1) Cfr. Archivio della Congregazione di carità di Carano, Serie "Carteggio e atti e contabilità", n. 8 (2) Cfr. Archivio del Fondo poveri, Serie "Inventari del patrimonio e fogli di possesso fondiario", nn. 2-10

247 fondo Fondo poveri, 1864-1923

Soggetti produttori Fondo poveri di Carano, 1864-1923

Contenuto La documentazione pervenutaci abbraccia un arco cronologico che va dal 1864 al 1923. Dal momento che non ci è noto né l'atto di istituzione del Fondo poveri di Carano né la data in cui esso divenne operativo è molto difficile stabilire se vi fosse materiale anteriore al 1864. La documentazione, che si trovava frammista a quella del comune, ci è pervenuta in un buono stato di conservazione.

248 serie 1 Carteggio e atti, 1/1/1864-31/12/1920

1 b. 1-16 . Carteggio e atti 1864-1920 Italiano Fascicolo; carta

249 serie 2 Inventari del patrimonio della fondazione e fogli di possesso fondiario, 14/2/1894-31/12/1921

2 b. 1-16 . "Inventario sul patrimonio complessivo del Fondo Poveri del comune di Carano del distretto di Cavalese alla fine dell'anno 1893" 1894 febbraio 14 Italiano Fascicolo; carta

3 b. 1-16 . "Prospetto sopra i cambiamenti risultanti dopo tre anni dall'ultima compilazione dell'inventario nel 1893 nelle proprietà del Fondo Poveri di Carano, distretto politico di Cavalese, alla fine 1896" 1897 giugno 5 Italiano Fascicolo; carta

4 b. 1-16 . "Prospetto sopra i cambiamenti risultanti dopo i 5 anni dall'ultima compilazione del prospetto nel 1896 nelle proprietà del Fondo Poveri di Carano, distretto politico di Cavalese, alla fine del 1901" 1901 Italiano Fascicolo; carta

5 b. 1-16 . "Prospetto sopra i cambiamenti risultanti dopo i tre anni dall'ultima compilazione del prospetto nel 1902 nella proprietà del Fondo Poveri di Carano, distretto politico di Cavalese alla fine dell'anno 1904" 1905 agosto 5 Italiano Fascicolo; carta

6 b. 1-16 . "Inventario sul patrimonio complessivo del Fondo Poveri di Carano del distretto politico di Cavalese alla fine dell'anno 1908" 1909 marzo 31 Italiano Fascicolo; carta

7 b. 1-16 .

250

"Inventario sul patrimonio complessivo del Fondo Poveri di Carano del distretto politico di Cavalese alla fine dell'anno 1914" 1914 Italiano Fascicolo; carta

8 b. 1-16 . "Inventario sul patrimonio complessivo del Fondo Poveri di Carano, distretto politico di Cavalese, alla fine dell'anno 1918" 1919 marzo 2 Italiano Fascicolo; carta

9 b. 1-16 . "Inventario sul patrimonio complessivo del Fondo Poveri, distretto politico di Cavalese, alla fine dell'anno 1921" 1921 Italiano Fascicolo; carta

10 b. 1-16 . Fogli di possesso fondiario 1903-1906 Italiano Fascicolo; carta

251 serie 3 Conti preventivi ed allegati - Conti consuntivi e documenti giustificativi, 1/1/1906-31/12/1923

11 b. 1-16 . Documenti giustificativi del conto: Entrata-Uscita 1906 Latino Fascicolo

12 b. 1-16 . Documenti giustificativi del conto: Entrata-Uscita 1907 Italiano Fascicolo

13 b. 1-16 . Documenti giustificativi del conto: Uscita 1908 Italiano Fascicolo

14 b. 1-16 . Conto consuntivo Documenti giustificativi del conto: Entrata-Uscita 1909 Italiano Fascicolo

15 b. 1-16 . Conto consuntivo Documenti giustificativi: Entrata-Uscita 1911 Italiano Fascicolo

16 b. 1-16 . Conto consuntivo Documenti giustificativi: Entrata-Uscita 1912

252

Italiano Fascicolo

17 b. 17-29 . Conto consuntivo Documenti giustificativi: Uscita 1913 Italiano Fascicolo

18 b. 17-29 . Conto consuntivo e allegati Documenti giustificativi: Entrata-Uscita 1916 Italiano Fascicolo

19 b. 17-29 . Conto consuntivo Documenti giustificativi del conto: Entrata-Uscita 1917 Italiano Fascicolo

20 b. 17-29 . Conto consuntivo e allegati Documenti giustificativi: Entrata-Uscita 1918 Italiano Fascicolo

21 b. 17-29 . Conto consuntivo Documenti giustificativi: Entrata-Uscita 1919 Italiano Fascicolo

22 b. 17-29 . Conto consuntivo Documenti giustificativi del conto: Entrata-Uscita 1920

253

Italiano Fascicolo

23 b. 17-29 . Documenti giustificativi del conto: Uscita 1921 Italiano Fascicolo

24 b. 17-29 . Conto consuntivo Documenti giustificativi del conto: Entrata-Uscita 1922 Latino Fascicolo

25 b. 17-29 . Conto consuntivo e allegati Documenti giustificativi: Entrata-Uscita 1923 Italiano Fascicolo

26 b. 17-29 . Documenti giustificativi del conto: Entrata-Uscita 1921 Italiano Fascicolo; carta

27 b. 17-29 . Preventivo 1922 Italiano Fascicolo; carta

28 b. 17-29 . Conto consuntivo Documenti giustificativi: Entrata-Uscita 1922 Italiano Fascicolo; carta

254

29 b. 17-29 . Conto consuntivo Documenti giustificativi: Entrata 1923 Italiano Fascicolo; carta

255

Ente Fondazione Bortolotti 1894 aprile 29 -1923

Luoghi Carano

Archivi prodotti Fondo Fondazione Domenico Bortolotti, 01/01/1909 - 31/12/1923

Storia La fondazione venne costituita mediante disposizione testamentaria dei 29 aprile 1894 da Domenico fu Bortolo Bortolotti di Carano. Il legato disponeva la celebrazione annuale di una messa in suffragio dell'anima del defunto, al termine della quale doveva seguire la distribuzione di farina da polenta in favore dei poveri del comune. I percipienti, scelti dal curato e dal capocomune, avevano l'obbligo di presenziare alla messa di suffragio. Secondo quanto disposto dal testatore, le sostanze del lascito dovevano essere amministrate dalla Rappresentanza comunale di Carano.(1) Il patrimonio fondazionale venne amministrato, insieme a quello di altre istituzioni analoghe, dalla Congregazione di carità, alla quale, secondo quanto disposto dal decreto di attuazione della legge sull'amministrazione delle opere pie n. 6972 del 17 luglio 1890, dovevano essere sottoposte tutte le istituzioni di beneficenza aventi una rendita inferiore alle 5000 lire annue.

Note (1) Cfr. Archivio della Fondazione Domenico Bortolotti, Serie "Carteggio e atti", n. 1

256 fondo Fondazione Domenico Bortolotti, 1909-1923

Soggetti produttori Fondazione Bortolotti, 1894 aprile 29 -1923

Contenuto La documentazione relativa a questo fondo abbraccia un periodo che va dal 1894 al 1925. Fra il carteggio e gli atti (unità 1) si segnala la copia del lascito testamentario di Domenico Bortolotti in favore del Fondo poveri di Carano. Nel complesso il materiale (fra il quale, oltre agli atti, ci sono gli inventari del patrimonio fondazionale, i fogli di possesso fondiario e la contabilità) ci è pervenuto in un buono stato di conservazione.

257 serie 1 Carteggio e atti, 1/1/1894-31/12/1925

1 b.1-17 . "Atti Fondazione Domenico Bortolotti di Carano" 1894-1925 Contiene il testamento di Domenico Bortolotti fu Bortolo di Carano a favore del Fondo Poveri del comune Italiano Fascicolo; carta

258 serie 2 Inventari del patrimonio e fogli di possesso fondiario, 1/1/1901- 16/07/1922

2 b. 1-17 . Fogli di possesso fondiario della Fondazione Domenico Bortolotti 1901-1904 Italiano Fascicolo; carta

3 b. 1-17 . "Inventario sul patrimonio complessivo del Fondo Domenico Bortolotti, distretto politico di Cavalese alla fine dell'anno 1921" 1922 luglio 16 Italiano Fascicolo; carta

259 serie 3 Sistemi preliminari di tutta l'entrata e l'uscita/ Conti preventivi ed allegati - Sommari di tutta l'entrata ed uscita/ Conti consuntivi e documenti giustificativi, 1906 - 1923

4 b. 1-17 . "Resoconto dell'amministrazione della Fondazione Domenico Bortolotti per l'anno 1906" 1906 Italiano Fascicolo; carta

5 b. 1-17 . "Conto dell'amministrazione della Fondazione Domenico Bortolotti di Carano dell'anno 1907 e 1908" 1907-1908 Italiano Fascicolo; carta

6 b. 1-17 . Conto consuntivo 1909 Italiano Fascicolo

7 b. 1-17 . Conto Fondazione Bortolotti pro 1911 Documenti giustificativi: Uscita 1911 Italiano Fascicolo

8 b. 1-17 . "Conto Fondazione Bortolotti pro 1912" Documenti giustificativi: Entrata 1912 Italiano Fascicolo

9 b. 1-17 . Conto consuntivo e allegati Documenti giustificativi: Uscita 260

1913 Italiano Fascicolo

1 0b. 1-17 . Conto consuntivo e allegati Documenti giustificativi del conto: Uscita 1916 Latino Fascicolo

11 b. 1-17 . Conto consuntivo e allegati Documenti giustificativi del conto: Uscita 1917 Italiano Fascicolo

12 b. 1-17 . Conto consuntivo e allegati Documenti giustificativi del conto: Uscita 1918 Italiano Fascicolo

13 b. 1-17 . Conto consuntivo Documenti giustificativi del conto: Uscita 1919 Italiano Fascicolo

14 b. 1-17 . Conto consuntivo Documenti giustificativi del conto: Uscita 1920 Italiano Fascicolo

15 b. 1-17. Documenti giustificativi del conto: Uscita 1921

261

Italiano Fascicolo

16 b. 1-17 . Conto consuntivo e allegati 1922 Italiano Fascicolo

17 b. 1-17 . Conto consuntivo Documenti giustificativi del conto: Uscita 1923 Italiano Fascicolo

262

Ente Congregazione di carità di Carano 1923 maggio 16 - 1937 giugno 30

Luoghi Carano

Archivi prodotti Fondo Congregazione di carità poi E.C.A, 01/01/1923 - 31/12/1993

Storia Il decreto del vicerè Eugenio Napoleone n. 49, emanato a Milano il 15 febbraio 1811, estese al Dipartimento dell'Alto Adige ed ai cantoni di Tobiano e Primiero il sistema amministrativo della pubblica beneficenza esistente negli altri dipartimenti del Regno d'Italia napoleonico. Il decreto in questione, all'art. 2 del titolo I, stabiliva che in ogni comune dei territori citati "... tutti gli spedali, orfanotrofi, luoghi pii, lasciti e fondi di pubblica beneficenza" dovessero essere sottoposti ad un unico organismo amministrativo che avrebbe preso il nome di Congregazione di carità. Il titolo II (art. 7 e ss.) specificava poi che le congregazioni di carità dovevano essere composte da "...probi e distinti cittadini del comune scelti fra i proprietari, i commercianti e gli uomini di legge più distinti" i quali, in numero di non più di sei e non meno di quattro, dovevano essere nominati dal podestà o sindaco. Nel capoluogo del dipartimento dovevano entrare a far parte della congregazione di carità il prefetto, il vescovo e il podestà; nei capoluoghi dei distretti doveva farne parte il viceprefetto e comunque, sia in questi che in tutti gli altri comuni, erano membri della congregazione il podestà (o sindaco) o un parroco del luogo. Il prefetto, il viceprefetto e il podestà (o sindaco) svolgevano, nei rispettivi casi, il ruolo di presidente della congregazione di carità. L'art. 10 stabiliva inoltre che ogni congregazione fosse divisa in tre sezioni: quella degli ospitali, quella degli ospizi ed orfanotrofi e quella dei fondi elemosinieri. Ogni sezione si doveva occupare della parte esecutiva dell'amministrazione affidatale e renderne poi conto alla congregazione. Il titolo III del decreto n. 49 dava disposizioni sull'amministrazione dei beni immobili appartenenti alle istituzioni pie ora controllate dalle congregazioni di carità. Essi dovevano essere affittati mediante asta pubblica e si doveva esigere un affitto in denaro o, in determinati casi, in generi di consumo da usare a favore degli assistiti. Le congregazioni (titolo VI, art. 34 e ss.) dovevano tenere una contabilità unica e generale, redigendo però dei registri separati che dimostrassero le attività e passività di ciascun luogo pio posto sotto la loro amministrazione. Nel mese di febbraio di ciascun anno dovevano presentare al prefetto, per l'approvazione, il conto consuntivo dell'anno precedente (o al ministro dell'interno se la congregazione aveva un reddito superiore alle diecimila lire). Il titolo VII, infine, contenente le "Disposizioni generali", stabiliva, contestualmente all'attivazione della congregazione di carità in ogni comune, la cessazione delle "parziali amministrazioni od ispezioni che precedentemente erano esercitate dalle corporazioni o dai privati". Soltanto i patronati di famiglie private conservavano i loro diritti ma dipendevano dall'autorità tutoria che avrebbe dovuto vigilare affinchè venissero rispettate le volontà dei testatori e far intervenire nella gestione la congregazione di carità per verificare lo stato del patrimonio e prendere poi gli opportuni provvedimenti (artt. 42, 43 e 45). Il decreto, pur incaricando della pubblica beneficenza le congregazioni di carità, prevedeva comunque che i comuni dovessero supplire, in caso di necessità, ai bisogni degli

263 ospitali, orfanotrofi, ricoveri per esposti ed istituti elemosinieri e che dovessero fornire all'occorrenza alla congregazione impiegati ed oggetti di cancelleria della segreteria comunale. Dopo la caduta di Napoleone e l'avvento della seconda dominazione austriaca, il Provvisorio commissario in capo del Tirolo italiano ed illirico cav. de Roschmann con l'editto del 1 marzo 1814 (art. 118 e ss.) confermò le congregazioni di carità nei luoghi dove esistevano e dispose la loro istituzione nei comuni che avessero dei propri istituti di beneficenza con una rendita lorda di almeno cinquecento fiorini. Quest'ultimo provvedimento teneva conto dei reclami presentati riguardo al fatto che istituti di pubblica beneficenza di una frazione erano stati talora incorporati alla Congregazione di carità generale esistente nel capoluogo del comune. L'art. 120 dell'editto stabiliva poi che tutte le congregazioni dovevano produrre i conti arretrati alle autorità e in particolare un elenco delle spese sostenute per il mantenimento delle truppe imperiali . I conti dovevano essere esaminati dal consiglio comunale che doveva redigerne un verbale di revisione da spedire alle autorità insieme ai conti stessi. Entro un mese dall'emanazione dell'editto, le congregazioni dovevano presentare anche i prospetti delle attività e passività delle fondazioni da loro amministrate(1). In effetti, durante la seconda dominazione austriaca, le Congregazioni di carità rimasero in vita come istituzioni con amministrazione separata da quella del comune, gestita da un apposito comitato, in comuni come Trento (dove, il 25 aprile 1827, fu emanato uno statuto della congregazione che rimase in vigore fino alla caduta dell'impero), Bolzano, Rovereto, Mezzolombardo ed altri mentre in comuni dove probabilmente non c'erano grossi lasciti o istituzioni benefiche da amministrare, si hanno notizie dell'esistenza di un Fondo dei poveri (Armenfond) che, in taluni casi, va inteso semplicemente come una voce di bilancio del comune relativo, mentre altrove il termine "Fondo dei poveri" è usato come sinonimo per "Congregazione di carità". Esso comunque, a parte gli eventuali lasciti o donazioni di cui beneficiava, veniva finanziato con alcune entrate straordinarie del comune stesso, come il ricavato da indennizzi forestali, multe campestri, incassi di spettacoli pubblici, quote percentuali sulle vendite di legname e sulle vendite all'incanto di oggetti confiscati(2). Inoltre il comune poteva pretendere un rimborso da parte dei poveri un tempo sovvenzionati e poi venuti in possesso di qualche bene (purchè ciò non li gettasse in una situazione di ulteriore bisogno). Se poi la cifra composta da tali voci non risultava sufficiente a sovvenzionare i poveri, il comune doveva provvedere devolvendo a questo scopo una somma di denaro a conguaglio delle spese, somma che risultava regolarmente iscritta fra le uscite del conto consuntivo comunale. Infatti, la legge provvisoria comunale 17 marzo 1849 stabiliva che i pertinenti di un comune avevano diritto al provvedimento per i poveri secondo il giustificato bisogno (§ 22 del Capo I, Sez. I) e che, non bastando i mezzi forniti dalle società di beneficenza e dagli esistenti istituti, la Rappresentanza comunale avrebbe dovuto sopperire all'importo occorrente per le sovvenzioni ai poveri con i fondi della cassa comunale, potendo decidere in quale modo impiegarli (§ 84 del Capo I, Sez. II). La legge del 3 dicembre 1863, n. 105 B.L.I., al Capo IV intitolato "Dell'obbligo dei Comuni di provvedere per i poveri", disponeva che non cambiasse nulla nell'ordinamento e negli obblighi degli istituti esistenti e delle fondazioni di beneficenza e ribadiva l'obbligo per i comuni di provvedere ai loro pertinenti poveri. In realtà le autorità austriache non mancarono, nelle loro lettere circolari, di sollecitare i comuni ad istituire le congregazioni di carità dotate di una amministrazione propria ossia di una loro legale e stabile Rappresentanza, anche nei casi in cui fossero state inizialmente sprovviste di fondi. Le direttive date dalle autorità austriache prevedevano che la Rappresentanza della congregazione fosse composta da un preside (o presidente) che doveva essere possibilmente il curatore d'anime locale (e ciò perchè si voleva che la congregazione, per quanto possibile, potesse contare sulle offerte dei privati, sollevando in tal modo la

264 cassa comunale dall'onere delle sovvenzioni ai poveri alla quale era obbligata dalla legge), da due consiglieri e da un cassiere. Anche se non eletti come membri con voto attivo nelle deliberazioni, il curatore d'anime ed il capocomune locali dovevano comunque far parte dell'organo direttivo della congregazione. La nomina del preside, dei consiglieri e del cassiere spettava alla Rappresentanza comunale con l'approvazione dell'autorità superiore (I.R. Pretura o I.R. Giudizio Distrettuale). Lo scopo del pio istituto era quello di sovvenzionare in primo luogo gli ammalati e i convalescenti poveri e quindi i poveri incapaci di procurare a loro stessi e alle loro famiglie il necessario per sopravvivere. I capitali e le donazioni di cui poteva disporre dovevano essere investiti e messi a frutto. La Rappresentanza della congregazione si doveva occupare della conservazione del patrimonio e di decidere riguardo all'elargizione dei sussidi. Essa doveva riunirsi almeno una volta al mese e le sue deliberazioni dovevano sempre essere redatte su apposito protocollo. I compiti specifici del cassiere erano quelli di tenere un giornale di tutti i pagamenti effettuati e un registro della contabilità riportante i capitali investiti e i nomi dei debitori con gli interessi da loro dovuti e le somme mano a mano versate; in tale registro dovevano poi comparire gli incassi dedotti dal giornale e le spese (per sussidi o altro) dedotte anch'esse dal giornale ma divise per mese. Il cassiere era altresì autorizzato a incassare gli interessi sui capitali e le rendite dei beni immobili e a rilasciare le relative quietanze. Egli doveva inoltre, sulla base di mandati rilasciati dal preside, pagare puntualmente le sovvenzioni ai poveri secondo l'importo stabilito. Era incaricato di presentare ogni anno al preside la resa di conto (corredata delle relative pezze d'appoggio) affinchè la esaminasse con i consiglieri e la passasse poi per la liquidazione alla Rappresentanza comunale. Tale resa di conto veniva infine passata all'autorità superiore per la definitiva revisione ed approvazione. Tutte queste disposizioni costituivano le norme fondamentali da prevedere nello statuto che ogni congregazione di carità doveva darsi. In realtà, sembra che la divisione dei compiti che doveva esserci fra comune e congregazione di carità non abbia funzionato con la precisione che il governo di Innsbruck si aspettava. Un certo disordine nel modo di organizzare le sovvenzioni ai poveri da parte dei comuni del Tirolo e una mancanza di uniformità nella procedura relativa veniva infatti lamentata dalla circolare del capitano provinciale n. 317/VII/9 del 11 maggio 1912 mentre in altri casi si chiedevano chiarimenti su quali fossero i compiti effettivamente svolti dal comune e dalla congregazione di carità, poichè non sembrava esserci un'esatta delimitazione di competenze . In particolare, assieme alla circolare del 1912 venivano diramati ai comuni un "questionario" ed un "registro dei poveri"; quest'ultimo, da tenere in continua evidenza, conteneva un prospetto di tutti i poveri sussidiati. Il primo impianto del registro doveva essere fatto entro il I giugno 1912 e un esemplare doveva essere inviato alla Giunta provinciale, alla quale si sarebbero poi dovute inviare trimestralmente le comunicazioni sulle variazioni avvenute. Dopo l'annessione del Trentino all'Italia, il primo importante provvedimento in materia di assistenza e beneficenza si ebbe con il R.D. n. 976 del 26 aprile 1923 che dava facoltà al Ministro dell'Interno di dichiarare sciolte le amministrazioni delle congregazioni di carità e di tutte le istituzioni pubbliche di beneficenza esistenti in uno stesso comune e di affidarne la gestione a speciali commissari o commissioni. A tale provvedimento fece seguito il R.D. n. 982 del 22 aprile 1923 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 16 maggio 1923 che determinava l'adeguamento alla legislazione italiana vigente sulle istituzioni pubbliche di beneficenza. Le leggi fondamentali emanate in Italia erano state fino ad allora la n. 753 del 3 agosto 1862 sull'amministrazione delle opere pie e la legge n. 6972 del 17 luglio 1890 (modificata in seguito con il D.L. n. 2841 del 30 dicembre 1923 che cambiò la dizione "istituzioni pubbliche di beneficenza" in "istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza" e poi con la legge n. 413 del 4 marzo 1928). La legge del 1890 si proponeva di riformare l'organizzazione delle istituzioni pubbliche di beneficenza attraverso la loro concentrazione e raggruppamento sotto un organo di amministrazione

265 unico. Tale organo fu appunto chiamato Congregazione di carità e la legge stabiliva che ne fosse istituita una in ogni comune e che fosse diretta da un comitato composto da un presidente e da un certo numero di patroni (quattro patroni per comuni con più di ventimila abitanti, sei per comuni con più di ventimila abitanti e meno di centomila e otto per comuni con più di centomila abitanti). Il comitato d'amministrazione doveva essere eletto dal consiglio comunale. Le congregazioni avrebbero dovuto prestare assistenza ai poveri sia in stato di salute che di malattia, favorire la loro educazione, istruzione ed avviamento a qualche professione ed assumerne la rappresentanza legale sia davanti all'autorità amministrativa che giudiziaria. Alla Congregazione di carità furono sottoposte tutte le istituzioni pubbliche benefiche che avessero una rendita inferiore a cinquemila lire annue, quelle esistenti nei comuni con popolazione inferiore ai diecimila abitanti e, infine, quelle per cui non fosse possibile istituire degli organi di amministrazione. Gli articoli 18 e ss. della legge del 1890 stabilivano l'obbligo di tenere in ogni congregazione, separatamente per il proprio patrimonio e per quello delle istituzioni amministrate, gli inventari dei beni mobili e immobili e gli elenchi dei titoli relativi ai diritti, pesi e obbligazioni nonchè l'obbligo di redigere i bilanci preventivi e i conti consuntivi corredati, questi ultimi, dalle relative relazioni illustrative. La riscossione delle entrate e il servizio di tesoreria erano di norma affidati all'esattore comunale. Nel 1891 era stato inoltre emanato il regolamento di attuazione (R.D. n. 99 del 5 febbraio 1891) che precisava che le congregazioni, al pari di tutte le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, dovevano compilare il registro di protocollo con la relativa rubrica alfabetica per materie e il registro cronologico delle deliberazioni. Tali registri dovevano essere conservati in archivio insieme agli atti generali. Con la legge n. 847 del 3 giugno 1937 le Congregazioni di carità vennero soppresse (art. 5) e sostituite con gli Enti Comunali Assistenza ai quali l'art. 1 della stessa legge assegnava lo scopo di assistere gli individui e le famiglie che si trovassero in condizioni di particolare necessità. L'art. 2 stabiliva poi che l'E.C.A. doveva essere amministrata da un comitato presieduto dal podestà e nominato in parte dal prefetto e in parte dalle associazioni fasciste. In seguito la nomina del comitato spettò al Consiglio comunale. Al nuovo ente furono trasferite tutte le attività prima svolte dalla congregazione di carità oltre che tutto il suo patrimonio. Entro un anno dall'emanazione della legge si sarebbe dovuto provvedere alla fusione con l'E.C.A. delle istituzioni pubbliche assistenziali e delle altre opere pie esistenti nel comune. Così l'E.C.A. potè contare, oltre che sul patrimonio delle congregazioni e delle istituzioni pubbliche da esse amministrate, anche su alcune addizionali appositamente previste per legge e sui contributi erogati dai comuni, dalle province e da altri enti pubblici o privati.Negli archivi dell'E.C.A. le serie principali sono costituite dalle deliberazioni, dai bilanci preventivi e consuntivi, dai mandati e dalla documentazione relativa all'assistenza fornita. Tali archivi debbono considerarsi comprensivi anche di quelli delle Congregazioni di carità in quanto hanno pienamente ereditato le loro competenze e pertanto il loro rapporto, dal punto di vista archivistico, è analogo a quello che lega gli archivi comunali moderni agli archivi comunitativi preunitari. L'Ente Comunale Assistenza venne infine soppresso con legge regionale n. 2 del 25 febbraio 1982 "Norme sullo scioglimento degli Enti Comunali Assistenza": la soppressione doveva avere effetto a partire dal I gennaio 1983 e si delegava alle province autonome di Trento e Bolzano il compito di disciplinare l'assunzione delle funzioni degli E.C.A. da parte dei comuni (art. 1). Infatti il patrimonio mobiliare ed immobiliare veniva trasferito ai rispettivi comuni, conservandone la destinazione a favore dei servizi assistenziali e sociali (art. 2). Le funzioni di assistenza dovevano comunque essere esercitate dagli E.C.A. fino all'emanazione delle nuove leggi e alla riorganizzazione della materia. In effetti così avvenne praticamente fino al 1993. Nel frattempo fu emanata la legge provinciale n. 14 del 12 luglio 1991 "Ordinamento dei servizi socio-assistenziali in provincia di Trento". Essa prevedeva che, a decorrere dal I luglio 1993,

266 le funzioni degli enti appena soppressi passassero ai comuni di Trento e Rovereto e ai Comprensori nel caso di comuni con meno di ventimila abitanti. Entro la fine di giugno del 1993 si doveva procedere alla liquidazione degli E.C.A. e a questo fine vennero nominati dei commissari liquidatori per ogni comune con il compito di verificare lo stato di attuazione della legge regionale del 1982 in merito al trasferimento del patrimonio dagli E.C.A. ai rispettivi comuni e di prendere tutti i provvedimenti in merito allo scioglimento (con delibera della Giunta provinciale n. 8551 del 18 giugno 1993).

Note (1) Cfr. B. Bortoli e C. Grandi, "Un secolo di legislazione assistenziale nel Trentino (1814-1918)", Trento, 1983, pp. 18-20. (2) Cfr. legge del 17 marzo 1849 § 49. (3) Cfr. legge del 30 gennaio 1860, n. 28 e legge del 22 gennaio 1879, n. 13. Cfr. inoltre G. Waller, "Manuale delle leggi e regolamenti comunali, distrettuali e provinciali, nonché delle altre leggi e ordinanze ai medesimi attinenti valevoli per la Contea principesca del Tirolo", Innsbruck, 1886, p. 55 (4) Cfr. ad esempio Archivio comunale di Romallo, periodo austriaco, serie "Sistemi preliminari, preventivi ed allegati - Sommari, conti consuntivi e documenti giustificativi", in particolare "Conto consuntivo e Conto poveri" anni 1919, 1921, 1922. (5) Cfr. Archivio comunale di , Archivio della Congregazione di Carità, periodo preunitario, Circolare n. 3417 del 30 novembre 1833 e Comunicazione n. 2881 dell'11 dicembre 1833 dell'I.R. Giudizio Distrettuale Inquirente di Tione, serie "Carteggio e atti", anno 1833. Cfr. inoltre Archivio comunale di Imèr, serie 1.1.3.4, n. 155: Comunicazione del Pretore di Primiero, n. 1159 del 12 giugno 1861. (6) Cfr. serie 1.1.3.4, n. 207 (7) Cfr. serie 1.1.3.4, n. 190: circolare del 13 agosto 1896 inviata a tutti i comuni del distretto capitanale di Primiero (8) Cfr. A. Antoniella, "L'archivio comunale postunitario", Firenze, 1979, p. 87.

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Ente Ente comunale di assistenza di Carano 1937 luglio 1 - 1993 luglio 1

Luoghi Carano

Altre forme del nome ECA di Carano

Archivi prodotti Fondo Congregazione di carità poi E.C.A, 01/01/1923 - 31/12/1993

Storia Con la legge n. 847 del 3 giugno 1937 le Congregazioni di carità vennero soppresse (art. 5) e sostituite con gli Enti Comunali Assistenza ai quali l'art. 1 della stessa legge assegnava lo scopo di assistere gli individui e le famiglie che si trovassero in condizioni di particolare necessità. L'art. 2 stabiliva poi che l'E.C.A. doveva essere amministrata da un comitato presieduto dal podestà e nominato in parte dal prefetto e in parte dalle associazioni fasciste. In seguito la nomina del comitato spettò al Consiglio comunale. Al nuovo ente furono trasferite tutte le attività prima svolte dalla congregazione di carità oltre che tutto il suo patrimonio. Entro un anno dall'emanazione della legge si sarebbe dovuto provvedere alla fusione con l'E.C.A. delle istituzioni pubbliche assistenziali e delle altre opere pie esistenti nel comune. Così l'E.C.A. potè contare, oltre che sul patrimonio delle congregazioni e delle istituzioni pubbliche da esse amministrate, anche su alcune addizionali appositamente previste per legge e sui contributi erogati dai comuni, dalle province e da altri enti pubblici o privati.Negli archivi dell'E.C.A. le serie principali sono costituite dalle deliberazioni, dai bilanci preventivi e consuntivi, dai mandati e dalla documentazione relativa all'assistenza fornita. Tali archivi debbono considerarsi comprensivi anche di quelli delle Congregazioni di carità in quanto hanno pienamente ereditato le loro competenze e pertanto il loro rapporto, dal punto di vista archivistico, è analogo a quello che lega gli archivi comunali moderni agli archivi comunitativi preunitari. L'Ente Comunale Assistenza venne infine soppresso con legge regionale n. 2 del 25 febbraio 1982 "Norme sullo scioglimento degli Enti Comunali Assistenza": la soppressione doveva avere effetto a partire dal I gennaio 1983 e si delegava alle province autonome di Trento e Bolzano il compito di disciplinare l'assunzione delle funzioni degli E.C.A. da parte dei comuni (art. 1). Infatti il patrimonio mobiliare ed immobiliare veniva trasferito ai rispettivi comuni, conservandone la destinazione a favore dei servizi assistenziali e sociali (art. 2). Le funzioni di assistenza dovevano comunque essere esercitate dagli E.C.A. fino all'emanazione delle nuove leggi e alla riorganizzazione della materia. In effetti così avvenne praticamente fino al 1993. Nel frattempo fu emanata la legge provinciale n. 14 del 12 luglio 1991 "Ordinamento dei servizi socio-assistenziali in provincia di Trento". Essa prevedeva che, a decorrere dal I luglio 1993, le funzioni degli enti appena soppressi passassero ai comuni di Trento e Rovereto e ai Comprensori nel caso di comuni con meno di ventimila abitanti. Entro la fine di giugno del 1993 si doveva procedere alla liquidazione degli E.C.A. e a

268 questo fine vennero nominati dei commissari liquidatori per ogni comune con il compito di verificare lo stato di attuazione della legge regionale del 1982 in merito al trasferimento del patrimonio dagli E.C.A. ai rispettivi comuni e di prendere tutti i provvedimenti in merito allo scioglimento (con delibera della Giunta provinciale n. 8551 del 18 giugno 1993).

269 fondo Congregazione di carità poi E.C.A, 1923-1993

Soggetti produttori Ente comunale di assistenza di Carano, 1937 luglio 1 - 1993 luglio 1 Congregazione di carità di Carano, 1923 maggio 16 - 1937 giugno 30

Contenuto La Congregazione di carità venne istituita a Carano nel 1923 in ottemperanza alle disposizioni contenute nella circolare n. 631/13 dei 28 marzo 1924 emanata dalla Regia Sottoprefettura di Cavalese. La circolare stabiliva che tutte le istituzioni di assistenza e beneficenza presenti nel comune di Carano, non aventi una rendita annua superiore alle 20000 lire (art. 28 del R.D. 30 dicembre 1923, n. 2841) dovessero essere concentrate, in base al decreto di attuazione della legge sull'amministrazione delle opere pie n. 6972 del 17 luglio 1890 nella Congregazione di carità. Quest'ultima amministrava le rendite del Fondo poveri, il cui asse patrimoniale era stato accresciuto verso la fine dell'Ottocento grazie ad alcuni lasciti testamentari, della Fondazione Bortolotti. La Congregazione di carità di Carano rimase in attività dal 1923 al 1928. Quando il comune fu aggregato a Cavalese, il patrimonio della Congregazione di carità di Carano venne amministrato da quella di Cavalese. Quando nel 1947 Carano venne ricostituito in comune autonomo, l'attività assistenziale venne svolta dall'Ente Comunale di Assistenza (E.C.A), un'istituzione che in base alla legge n. 847 del 3 giugno 1937 aveva sostituito le Congregazioni di carità. La documentazione relativa alla Congregazione di carità, prima, e all'E.C.A., poi, ci è pervenuta in modo completo e in un buono stato di conservazione.

270 serie 1 Deliberazioni del Consiglio d'amministrazione della Congregazione di Carità e dell'E.C.A.-originali-, 27/10/1923-7/12/1982

1 . Verbali di deliberazione dei consigli d'amministrazione della Congregazione di Carità di Carano e Cavalese 1923 ottobre 27-1934 aprile 30 Italiano Registro; carta

"Protocollo deliberazioni della Congregazione di Carità di Carano dal 27/10/1923 al 20/2/1924" 1923 ottobre 27-1924 febbraio 2 Si tratta dei verbali delle deliberazioni del Consiglio d'amministrazione della Congregazione di Carità di Carano Italiano Registro, Legatura cart., cc. 6 (bianche 6)

Verbali di deliberazione dei consigli d'amministrazione della Congregazione di Carità di Carano e di Cavalese 1924 maggio 16-1934 aprile 30 Si tratta dei verbali delle deliberazioni prese dal Consiglio d'amministrazione della Congregazione di Carità di Carano dal 16 maggio 1924 al 27 maggio 1928 e dei verbali delle deliberazioni del Consiglio d'amministrazione o Consiglio dei patroni della Congregazione di carità di Cavalese dal 21 giugno 1932 al 30 aprile 1934 Italiano Registro, legatura cart., cc. 20 n.n.

2 . "Registro dei verbali di deliberazione" 1947 febbraio 16-1962 aprile 19 Italiano Registro, legatura cart., pp. 48

3 . "Registro deliberazioni comitato d'amministrazione E.C.A. Carano" 1962 luglio 18-1982 dicembre 7 Italiano Registro, legatura cart., cc. 11

271 serie 2 Deliberazioni del Consiglio d'amministrazione della Congregazione di Carità e dell'E.C.A. -copie-, 1/1/1947-31/12/1956

b. 4 . Deliberazioni del Comitato d'Amministrazione della Congregazione di Carità e dell'E.C.A. 1924-1972 Italiano Busta; carta

5 b. 5-7 . Deliberazioni del comitato d'amministrazione dell'E.C.A. - copie- 1974-1993 Italiano Fascicolo

272 serie 3 Protocolli degli esibiti, 7/3/1947-18/2/1975

6 b. 5-7 . Protocollo degli esibiti 1947 marzo 7-1965 dicembre 16 1947 marzo 7-1947 dicembre 21: nn. 1-39 1948 gennaio 13-1948 dicembre 21: nn. 1-34 1949 gennaio 8-1949 dicembre 29: nn. 1-49 1950 gennaio 10-1950 ottobre 37: nn. 1-37 1951 gennaio 28-1951 settembre 7: nn. 1-12 1952 agosto 2-1952 novembre 12: nn. 1-8 1953 gennaio 29-1953 febbraio 2: nn. 1-3 1962 settembre 6-1962 dicembre 25: nn. 1-21 1963 gennaio 14-1963 ottobre 23: nn. 1-32 1964 gennaio 13-1964 dicembre 28: nn. 1-56 1965 gennaio 3-1965 dicembre 16: nn. 3-47 Italiano Registro; carta

7 b. 8-16 . Protocollo degli esibiti 1973 aprile 30-1975 febbraio 18 1973 aprile 30-1973 gennaio 30: nn. 1-4 1974 gennaio 11-1974 dicembre 16: nn. 8-53 1975 gennaio 7-1975 febbraio 18: nn. 54-63 Italiano Registro; carta

273 serie 4 Carteggio e atti e contabilità, 1/1/1923-31/12/1993

Contenuto Questa serie comprende il carteggio e la documentazione contabile prodotta dalla Congregazione di Carità poi E.C.A. Tale impostazione è stata adottata al fine di mantenere l'assetto organizzativo dato alle carte 'ab origine'. Il materiale, suddiviso per annate, era infatti conservato in una quarantina di buste, ciascuna delle quali conteneva sia gli atti che la contabilità.

8 b. 8-16 . Atti relativi alla Congregazione di Carità 1923-1928

9 b. 8-16 . Conto consuntivo e allegati Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: Residui; entrate di competenza, artt. 1-3 USCITA: Residui; spese di competenza, artt. 1-11 1924 Italiano Fascicolo; carta

10 b. 8-16 . Bilancio di previsione 1925 Italiano Registro; carta

11 b. 8-16 . Conto consuntivo e allegati Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: Residui; entrate di competenza, artt. 1-11 USCITA: Residui; spese di competenza, artt.1-16 1925 Italiano Fascicolo; carta

12 b. 8-16 . Bilancio di previsione 1926

274

Italiano Registro; carta

13 b. 8-16 . Conto consuntivo e allegati Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: entrate di competenza, artt. 1-11 USCITA: spese di competenza, artt. 1-13 1926 Italiano Fascicolo; carta

14 b. 8-16 . Bilancio di previsione 1927-1929 Italiano Registro; carta

15 b. 8-16 . Conto consuntivo Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: USCITA: 1927-1929 Italiano Fascicolo; carta

16 b. 8-16 . Conto consuntivo 1928 Italiano Fascicolo; carta

17 b. 17-24 . Carteggio e atti 1947 Italiano Fascicolo

18 b. 17-24 . Bilancio di previsione 1947

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Italiano Registro; carta

19 b. 17-24 . Conto consuntivo e allegati Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: Residui; entrate di competenza, artt. 1-7 USCITA: Spese di competenza, artt. 2-16 1947 Italiano Fascicolo; carta

20 b. 17-24 . Giornale e libro mastro 1947 Italiano Registro; carta

21 b. 17-24 . Carteggio e atti 1948 Italiano Registro; carta

22 b. 17-24 . Bilancio di previsione 1948 Italiano Registro; carta

23 b. 17-24 . Conto consuntivo Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: Entrate di competenza, artt. 1-2 USCITA: Spese di competenza, artt. 2-13 1948 Italiano Fascicolo; carta

24 b. 17-24 . Registro giornale della contabilità 1948

276

Italiano Registro; carta

25 b. 25-32 . Carteggio e atti 1949 Italiano Fascicolo; carta

26 b. 25-32 . Bilancio di previsione 1949 Italiano Registro; carta

27 b. 25-32 . Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: Entrate di competenza, artt. 1-9 USCITA: Residui; spese di competenza, artt. 1-15 1949 Italiano Registro; carta

28 b. 25-32 . Mastro delle entrate e delle spese 1949 Italiano Registro; carta

29 b. 25-32 . Carteggio e atti 1950 Italiano Fascicolo; carta

30 b. 25-32 . Bilancio di previsione e allegati 1950 Italiano Fascicolo; carta

31 b. 25-32 .

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Conto consuntivo e allegati Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: Entrate di competenza, artt. 1-9 USCITA: Spese di competenza, artt. 1-16 1950 Italiano Fascicolo; carta

32 b. 25-32 . Registro giornale contabilità 1950 Italiano Registro; carta

33 b. 33-47 . Carteggio e atti 1951 Italiano Fascicolo; carta

34 b. 33-47 . Bilancio di previsione e allegati 1951 Italiano Fascicolo; carta

35 b. 33-47 . Conto consuntivo Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: Residui; entrate di competenza, artt. 1-5 USCITA: Spese di competenza, artt. 2-8 1951 Italiano Fascicolo; carta

36 b. 33-47 . Carteggio e atti 1952 Latino Fascicolo; carta

37 b. 33-47 .

278

Bilancio di previsione e allegati 1952 Italiano Fascicolo; carta

38 b. 33-47 . Conto consuntivo e allegati Documenti giustificativi: ENTRATA: Residui; entrate di competenza, artt. 2-6 ter USCITA: Spese di competenza, artt. 2-12 bis 1952 Italiano Fascicolo; carta

39 b. 33-47 . Mastro delle entrate e delle spese 1952 Italiano Registro; carta

40 b. 33-47 . Carteggio e atti 1953 Italiano Fascicolo; carta

41 b. 33-47 . Bilancio di previsione e allegati 1953 Italiano Fascicolo; carta

42 b. 33-47 . Conto consuntivo e allegati Documenti giustificativi: USCITA: Residui; spese di competenza, artt. 1-10 bis 1953 Italiano Fascicolo; carta

43 b. 33-47 . Giornale e mastro della contabilità

279

1953 Italiano Registro; carta

44 b. 33-47 . "Domande di sussidio" 1954 Italiano Fascicolo; carta, originaria

45 b. 33-47 . Bilancio di previsione 1954 Italiano Registro; carta

46 b. 33-47 Conto consuntivo Documenti giustificativi: ENTRATA: Entrate di competenza, artt. 1-5 USCITA: Spese di competenza, artt. 2-9 1954 Italiano Fascicolo; carta

47 b. 33-47 . Giornale e mastro della contabilità 1947 Italiano Registro; carta

48 b. 48-59 . Carteggio e atti 1955 Italiano Fascicolo; carta

49 b. 48-59 . Bilancio di previsione e allegati 1955 Italiano Fascicolo; carta

280

50 b. 48-59 . Conto consuntivo Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: Entrate di competenza, artt.1-5 USCITA: Spese di competenza, artt. 2-9 1955 Italiano Fascicolo; carta

51 b. 48-59 . Giornale e mastro della contabilità 1955 Italiano Registro; carta

52 b. 48-59 . Carteggio e atti 1956 Italiano Fascicolo; carta

53 b. 48-59 . Bilancio di previsione e allegati 1956 Italiano Registro; carta

54 b. 48-59 . Conto consuntivo Documenti giustificativi: ENTRATA: Residui; entrate di competenza, artt. 1-5 USCITA: Spese di competenza, artt. 2-8 1956 Italiano Fascicolo; carta

55 b. 48-59 . Giornale e mastro della contabilità 1956 Italiano Registro; carta

281

56 b. 48-59 , Carteggio e atti 1957 Italiano Fascicolo; carta

57 b. 48-59 . Bilancio di previsione 1957 Italiano Registro; carta

58 b. 48-59 . Conto consuntivo e allegati Documenti giustificativi: ENTRATA: Residui; entrate di competenza, artt. 1-5 USCITA: Spese di competenza, artt. 1-8 1957 Italiano Fascicolo; carta

59 b. 48-59 . Libro mastro 1957 Italiano Registro; carta

60 b. 60-70 . Carteggio e atti 1958 Italiano Fascicolo; carta

61 b. 60-70 . Bilancio di previsione 1958 Italiano Registro; carta

63 b. 60-70 . Conto consuntivo Documenti giustificativi:

282

ENTRATA: Residui; entrate di competenza, artt. 2-6 USCITA: Residui; spese di competenza, artt. 1-9 1958 Italiano Fascicolo

63 b. 60-70 . Libro mastro 1958 Latino Registro; carta

64 b. 60-70 . Carteggio e atti 1959 Italiano Fascicolo; carta

65 b. 60-70 . Bilancio di previsione e allegati 1959 Italiano Fascicolo; carta

66 b. 60-70 . Conto consuntivo Documenti giustificativi: ENTRATA: Residui; USCITA: Residui; spese di competenza, artt. 3-11 1959 Italiano Fascicolo; carta

67 b. 60-70 . Registro giornale di cassa 1959 Italiano Registro; carta

68 b. 60-70 . Carteggio e atti 1960

283

Italiano Fascicolo; carta

69 b. 60-70 . Bilancio di previsione 1960 Italiano Fascicolo; carta

70 b. 60-70 . Conto consuntivo e allegati Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: Residui; entrate di competenza, artt. 2-7 USCITA: Residui; spese di competenza, artt. 1-12 1960 Italiano Fascicolo; carta

71 b. 71-81 . Carteggio e atti 1961 Italiano Fascicolo; carta

72 b. 71-81 . Bilancio di previsione e allegati 1961 Italiano Fascicolo; carta

73 b. 71-81 . Conto consuntivo Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: entrate di competenza, artt. 2-7 USCITA: Residui; spese di competenza, artt. 2-12 1961 Italiano Fascicolo; carta

74 b. 71-81 . Carteggio e atti 1962

284

Italiano Fascicolo; carta

75 b. 71-81 . Bilancio di previsione e allegati 1962 Italiano Fascicolo; carta

76 b. 71-81 . Conto consuntivo e allegati Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: Residui; entrate di competenza, artt. 1-7 USCITA: Spese di competenza, artt. 1-12 1962 Italiano Fascicolo; carta

77 b. 71-81 . "Mastro e registro di cassa. Anno 1962" 1962 Italiano Registro; carta

78 b. 71-81 . Carteggio e atti 1963 Italiano Fascicolo; carta

79 b. 71-81 . Bilancio di previsione e allegati 1963 Italiano Fascicolo; carta

80 b. 71-81 . Conto consuntivo Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: Entrate di competenza, artt. 1-9 USCITA: Residui; spese di competenza, artt. 1-9 1963

285

Italiano Fascicolo; carta

81 b. 71-81 . "Giornale e mastro dell'Ente Comunale Assistenza anno 1963" 1963 Italiano Registro; carta

82 b. 82-87 . Carteggio e atti 1964 Italiano Fascicolo; carta

83 b. 82-87 . Bilancio di previsione e allegati 1964 Italiano Fascicolo; carta

84 b. 82-87 . Conto consuntivo e allegati Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: Residui; entrate di competenza, artt. 1-10 USCITA: Residui; spese di competenza, artt. 1-18 1964 Italiano Fascicolo; carta

85 b. 82-87 . "Giornale e mastro della contabilità" 1964 Italiano Registro; carta

86 b. 82-87 . Carteggio e atti 1965 Italiano Fascicolo; carta

286

87 b. 82-87 . Bilancio di previsione 1965 Italiano Registro; carta

88 b. 88-93 . Conto consuntivo Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: Residui; entrate di competenza, artt. 1-9 USCITA: Residui; spese di competenza, artt. 2-18 1965 Italiano Fascicolo; carta

89 b. 88-93 . Giornale e mastro per la contabilità 1965 Italiano Registro; carta

90 b. 88-93 . Carteggio e atti 1966 Italiano Fascicolo; carta

91 b. 88-93 . Bilancio di previsione 1966 Italiano Registro; carta

92 b. 88-93 . Conto consuntivo Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: Residui; entrate di competenza, artt. 2-7 USCITA: Residui; spese di competenza, artt. 1-11 1966 Italiano Fascicolo; carta

287

93 b. 88-93 , Giornale e mastro della contabilità 1966 Italiano Registro; carta

94 b. 94-105 . Carteggio e atti 1967 Italiano Registro; carta

95 b. 94-105 . Bilancio di previsione 1967 Italiano Registro; carta

96 b. 94-105 . Conto consuntivo e allegati Documenti giustificativi: ENTRATA: Residui; entrate di competenza, artt. 1-7 USCITA: Spese di competenza, artt. 1-8 1967 Italiano Fascicolo; carta

97 b. 94- 105 . Giornale mastro della contabilità 1967 Italiano Fascicolo; carta

98 b. 94-105 . Carteggio e atti 1968 Italiano Fascicolo; carta

99 b. 94-105 . Bilancio di previsione 1968

288

Italiano Registro; carta

100 b. 94-105 . Conto consuntivo e tabella di svolgimento Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: Residui; entrate di competenza, artt. 1-7 USCITA: Spese di competenza, artt. 1-10 1968 Italiano Fascicolo; carta

101 b. 94-105 . Giornale mastro della contabilità 1968 Italiano Registro; carta

102 b. 94-105 . Carteggio e atti 1969 Italiano Fascicolo; carta

103 b. 94-105 . Bilancio di previsione e allegati 1969 Italiano Registro; carta

104 b. 94-105 . Conto consuntivo e allegati e tabelle di svolgimento Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: Residui; entrate di competenza, artt. 1-13 USCITA: Spese di competenza, artt. 1-10 1969 Italiano Fascicolo; carta

105 b. 94-105 . Giornale libro mastro 1969

289

Italiano Registro; carta

106 b. 106-116 . Carteggio e atti 1970 Italiano Fascicolo; carta

107 b. 106-116 . Bilancio di previsione e allegati 1970 Italiano Registro; carta

108 b. 106-116 . Conto consuntivo e allegati e tabelle di svolgimento Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: Residui; entrate di competenza, artt. 1-6bis USCITA: Spese di competenza, artt. 2-11 1970 Italiano Fascicolo; carta

109 b. 106-116 . Giornale e mastro della contabilità 1970 Italiano Registro; carta

110 b. 106-116 . Carteggio e atti 1971 Latino Fascicolo; carta

111 b. 106-116 . Bilancio di previsione e allegati 1971 Italiano Registro; carta

290

112 b. 106-116 . Conto consuntivo e allegati e tabelle di svolgimento Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: entrate di competenza, artt. 1-7 USCITA: Spese di competenza, artt. 1-11 1971 Italiano Fascicolo; carta

113 b. 106-116 . Giornale e mastro della contabilità 1971 Italiano Fascicolo; carta

114 b. 106-116 . Carteggio e atti 1972 Italiano Fascicolo; carta

115 b. 106-116 . Giornale e mastro della contabilità 1972 Italiano Registro; carta

116 b. 106-116 . Conto consuntivo e allegati e tabelle di svolgimento Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: Residui; entrate di competenza, artt. 1-9 USCITA: Spese di competenza, artt. 1-11 1972 Italiano Fascicolo; carta

117 b. 117-125 . Giornale e mastro della contabilità 1972 Italiano Registro; carta

291

118 b. 117-125 . Carteggio e atti 1973 Latino Fascicolo; carta

119 b. 117-125 . Bilancio di previsione e allegati 1973 Italiano Fascicolo

120 b. 117-125 . Conto consuntivo e allegati e tabelle di svolgimento Documenti giustificativi: ENTRATA: Entrate di competenza, artt. 1-18 USCITA: Spese di competenza, artt. 2-11 1973 Italiano Fascicolo; carta

121 b. 117-125 . Giornale e mastro della contabilità 1973 Italiano Registro; carta

122 b. 117-125 . Carteggio e atti 1974 Italiano Fascicolo; carta

123 b. 117-125 . Bilancio di previsione 1974 Italiano Registro; carta

124 b. 117-125 . Conto consuntivo e allegati e tabelle di svolgimento Documenti giustificativi del conto:

292

ENTRATA: Residui attivi; entrate di competenza, artt. 1-9 USCITA: Spese di competenza, artt. 1-11 1974 Italiano Fascicolo; carta

125 b. 117-125 . Giornale e mastro della contabilità 1974 Italiano Registro; carta

126 b. 126-135 . Carteggio e atti 1975 Italiano Fascicolo; carta

127 b. 126-135 . Bilancio di previsione 1975 Italiano Registro; carta

128 b. 126-135 . Conto consuntivo e allegati e tabelle di svolgimento Documenti giustificativi del conto ENTRATA: Entrate di competenza, artt. 1-7 USCITA: Spese di competenza, artt. 1-9 1975 Fra le entrate: "Ruoli beneficiari assistenza invalidi civili" Italiano Fascicolo; carta

129 b. 126-135 . Giornale e mastro della contabilità 1975 Italiano Registro; carta

130 b. 126-135 . Carteggio e atti

293

1976 Italiano Fascicolo; carta

131 b. 126-135 . Bilancio di previsione e allegati 1976 Italiano Registro; carta

132 b. 126-135 . Conto consuntivo e allegati Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: entrate di competenza, artt. 1-7 USCITA: Spese di competenza, artt. 1-9 bis 1976 Italiano Fascicolo; carta

133 b. 126-135 . Giornale e mastro della contabilità 1976 Italiano Fascicolo; carta

134 b. 126-135 . Carteggio e atti 1977 Italiano Registro; carta

135 b. 126-135 . Bilancio di previsione 1977 Italiano Registro; carta

136 b. 136-144 . Conto consuntivo e allegati e tabelle di svolgimento Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: Residui; entrate di competenza, artt. 1-8 bis USCITA: Spese di competenza, artt. 1-9 bis

294

1977 Italiano Registro; carta

137 b. 136-144 . Giornale e mastro della contabilità 1977 Italiano Registro; carta

138 b. 136-144 . Carteggio e atti 1978 Italiano Fascicolo; carta

139 b. 136-144 . Bilancio di prevsione e allegati 1978 Italiano Fascicolo; carta

140b. 136-144 . Conto consuntivo e allegati e tabelle di svolgimento Documenti giustificativi: ENTRATA: Entrate di competenza, artt. 1-7 USCITA: Spese di competenza, artt. 1-9 1978 Italiano Fascicolo; carta

141 b. 136-144 . Giornale e mastro della contabilità 1978 Italiano Registro; carta

142 b. 136-144 . Carteggio e atti 1979 Italiano Fascicolo; carta

295

143 b. 136-144 . Bilancio di previsione e allegati 1979 Italiano Fascicolo; carta

144 b. 136-144 . Conto consuntivo e allegati e tabelle di svolgimento Documenti giustificativi: ENTRATA: entrate di competenza, artt. 1-8 USCITA: Spese di competenza, artt. 3-9 1979 Italiano Fascicolo; carta

145 b. 145-153 . Giornale e mastro della contabilità 1979 Italiano Registro; carta

146 b. 145-153 . Assistenza in base al minimo vitale 1980-1984 Italiano Fascicolo; carta

147 b. 146-153 . Bilancio di previsione 1980 Italiano Registro; carta

148 b. 145-153 . Conto consuntivo e allegati e tabelle di svolgimento Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: Residui; entrate di competenza, artt. 1-8 USCITA: Spese di competenza, artt. 1-8 1980 Italiano Fascicolo; carta

296

149 b. 145-153 . Giornale e mastro della contabilità 1980 Latino Registro; carta

150 b. 145-153 . Carteggio e atti 1981 Italiano Fascicolo; carta

151 b. 145-153 . Bilancio di previsione 1981 Italiano Registro; carta

152 b. 145-153 . Conto consuntivo e allegati e tabelle di svolgimento Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: Entrate di competenza, artt. 1-8 USCITA: Spese di competenza, artt. 1-9 bis 1981 Italiano Fascicolo; carta

153 b. 145-153 . Giornale e mastro della contabilità 1981 Italiano Registro; carta

154 b. 154-165 . Carteggio e atti 1982 Italiano Fascicolo; carta

155 b. 154-165 . Bilancio di previsione 1982

297

Italiano Fascicolo; carta

156 b. 154-165 . Conto consuntivo e allegati e tabelle di svolgimento Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: Residui; entrate di competenza, artt. 1-9 USCITA: Residui; spese di competenza, artt. 1-8 1982 Italiano Registro; carta

157 b. 154-165 . Giornale e mastro della contabilità 1982 Italiano Fascicolo; carta

158 b. 154-165 . Carteggio e atti 1983 Italiano Fascicolo; carta

159 b. 154-165 . Bilancio di previsione 1983 Italiano Registro; carta

160 b. 154-165 . Conto consuntivo e allegati e schede di svolgimento della spesa Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: Entrate di competenza, artt. 1-7 USCITA: Spese di competenza, artt. 1-6 1983 Italiano Fascicolo; carta

161 b. 154-165 . Giornale e mastro della contabilità 1983

298

Italiano Registro; carta

162 b. 154-165 . Carteggio e atti 1984 Italiano Fascicolo; carta

163 b. 154-165 . Bilancio di previsione 1984 Italiano Registro; carta

164 b. 154-165 . Conto consuntivo e allegati e schede di svolgimento della spesa Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: Entrate di competenza, artt. 1-7 USCITA: Spese di competenza, artt. 1-6 1984 Italiano Fascicolo; carta

165 b. 154-165 . Giornale e mastro della contabilità 1984 Italiano Registro; carta

166 b. 166-175 . Carteggio e atti 1985 Italiano Fascicolo; carta

167 b. 166-175 . Bilancio di previsione 1985 Italiano Registro; carta

299

168 b. 166-175 . Conto consuntivo e allegati e tabelle di svolgimento Documenti giustificativi dei conti: ENTRATA: Entrate di competenza, artt. 1-7 USCITA: Spese di competenza, artt. 1-10 1985 Italiano Registro; carta

169 b. 166-175 . Giornale e mastro della contabilità 1985 Italiano Registro; carta

170 b. 166-175 . Carteggio e atti 1986 Italiano Fascicolo; carta

171 b. 166-175 . Bilancio di previsione 1986 Italiano Registro; carta

172 b. 166-175 . Conto consuntivo e allegati e schede di svolgimento Documenti giustificativi: ENTRATA: entrate di competenza, artt. 1-7 USCITA: spese di competenza, artt. 1-8 1986 Italiano Fascicolo; carta

173 b. 166-175 . Giornale e mastro della contabilità 1987 Italiano Registro; carta

300

174 b. 166-175 . Carteggio e atti 1987 Italiano Fascicolo; carta

175 b. 166-175 . Bilancio di previsione 1988 Italiano Registro; carta

176 b. 176-183 . Conto consuntivo e allegati e schede di svolgimento Documenti giustificativi del conto ENTRATA: entrate di competenza, artt. 1-7 USCITA: spese di competenza, artt. 1-7 1987 Italiano Fascicolo; carta

177 b. 176-183 . Giornale e mastro della contabilità 1987 Italiano Fascicolo; carta

178 b. 176-183 . Carteggio e atti 1988 Italiano Fascicolo; carta

179 b. 176-183 . Bilancio di previsione 1988 Italiano Registro; carta

180 b. 176-183 . Conto consuntivo e allegati e schede di svolgimento Documenti giustificativi del conto:

301

ENTRATA: entrate di competenza, artt. 1-7 USCITA: spese di competenza, artt. 1-6 1988 Italiano Fascicolo; carta

181 b. 176-183 . Giornale e mastro della contabilità 1988 Italiano Registro; carta

182 b. 176-183 . Carteggio e atti 1989 Italiano Fascicolo; carta

183 b. 176-183 . Bilancio di previsione 1989 Italiano Registro; carta

184 b. 184-191 . Conto consuntivo e allegati e tabelle di svolgimento Documenti giustificativi del conto ENTRATA: entrate di competenza, artt. 1-5 USCITA: spese di competenza, artt. 1-9 1989 Latino Fascicolo; carta

185 b. 184-191 . Giornale e mastro della contabilità 1989 Italiano Registro; carta

186 b. 184-191 . Carteggio e atti 1990

302

Italiano Fascicolo; carta

187 b. 184-191 . Bilancio di previsione 1990 Latino Registro; carta

188 b. 184-191 . Conto consuntivo e allegati e tabelle di svolgimento Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: entrate di competenza, artt. 1035-1250 USCITA: spese di competenza, artt. 6-1525 1990 Italiano Fascicolo; carta

189 b. 184-191 . Giornale e mastro della contabilità 1990 Italiano Registro; carta

190 b 184-191. Giornale e mastro della contabilità 1991 Italiano Registro; carta

191 b. 184-191 . Carteggio e atti 1991 Italiano Fascicolo; carta

192 b. 192-197 . Bilancio di previsione 1991 Italiano Registro; carta

303

193 b. 192-197 . Conto consuntivo e allegati e tabelle di svolgimento Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: entrate di competenza, artt. 1035-1210 USCITA: spese di competenza, artt. 1135-1525 1991 Italiano Fascicolo; carta

194 b. 192-197 . Carteggio e atti 1992 Italiano Fascicolo; carta

195 b. 192-197 . Bilancio di previsione 1992 Italiano Registro; carta

196 b. 192-197 . Conto consuntivo e allegati e schede di svolgimento Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: entrate di competenza, artt. 1035-1210 USCITA: spese di competenza, artt. 1135-1210 1992 Italiano Fascicolo; carta

197b. 192-197 . Giornale e mastro della contabilità 1992 Italiano Registro; carta

198 b. 198-201 . Carteggio e atti 1993 Italiano Fascicolo

304

199 b. 198-201 . Bilancio di previsione 1993 Italiano Registro; carta

200 b. 198-201 . Conto consuntivo e allegati e schede di svolgimento Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: entrate di competenza, artt. 1036-1040 USCITA: spese di competenza, artt. 1135-1375 1993 Italiano Fascicolo; carta

201 b. 198-201 . Giornale e mastro della contabilità 1993 Italiano Registro; carta

305

Ente Consiglio scolastico locale di Carano 1902-1924

Archivi prodotti Fondo Consiglio scolastico locale, 01/01/1902 - 31/12/1924

306 fondo Consiglio scolastico locale, 1902-1924

Soggetti produttori Consiglio scolastico locale di Carano, 1902-1924

Contenuto Il materiale pervenutoci, frammisto alla documentazione prodotta dal comune, abbraccia un arco cronologico che va dal 1902 al 1924.

307 serie 1 Protocolli delle sessioni e degli esibiti, 30/7/1902-12/10/1921

1 b. 1-9 . "Protocollo degli esibiti della scuola di Carano" 1902 luglio 30-1921 ottobre 12 -Protocolli degli esibiti del Consiglio Scolastico Locale, 1902 luglio 30-1906 dicembre 10 -Protocolli delle sessioni del Consiglio Scolastico Locale, 1906 novembre 28-1921 ottobre 12 Italiano Registro, legatura cart., cc. 77 (bianche 3)

308 serie 2 Carteggio e atti, 1/1/1915-31/12/1924

2 b. 1-9 . Carteggio e atti del Consiglio Scolastico Locale 1915-1924 Italiano Fascicolo

309 serie 3 Conti preventivi - Conti consuntivi e documenti giustificativi, 1/1/1915- 31/12/1922

3 b. 1-9 . "Preventivo della comunità scolastica di Carano" 1915 Italiano Fascicolo; carta

4 b. 1-9 . "Conguaglio della comunità scolastica di Carano" 1915 Italiano Fascicolo; carta

5 b. 1-9 . "Conguaglio della comunità scolastica di Carano" 1916 Italiano Fascicolo; carta

6 b. 1-9 . "Preventivo della comunità scolastica di Carano" 1918 Italiano Fascicolo; carta

7 b. 1-9 . "Preventivo della comunità scolastica di Carano" 1919 Italiano Fascicolo; carta

8 b. 1-9 . "Preventivo della comunità scolastica di Carano" 1920 Italiano Fascicolo; carta

310

9 b. 1-9 . "Preventivo della comunità scolastica di Carano" 1922 Italiano Fascicolo; carta

311

Ente Amministrazione separata usi civici di Carano 1941-1946

Luoghi Carano

Archivi prodotti Fondo Amministrazione separata usi civici (A.S.U.C.), 01/01/1941 - 31/12/1946

Storia Gli usi civici sono dei diritti che gruppi di persone (ravvisabili nella collettività degli abitanti di un comune o di una frazione o in una collettività di altro tipo) esercitano, 'uti cives', su terreni e beni, come pascoli, boschi e malghe, etc., appartenenti al comune o alla frazione. Tali diritti consistono in varie forme di uso o godimento dei beni e i principali fra essi sono quelli di pascolare e abbeverare il bestiame, raccogliere erba e strame o legna per uso domestico, ottenere legname da per la costruzione e la riparazione di case d'abitazione, cavare ghiaia, sassi o pietre da costruzione. La definizione 'usi civici' deriva dal fatto che i diritti in questione spettano agli abitanti di un determinato luogo in dipendenza della loro qualità di cittadini 'cives' e fintanto che siano tali. Nello stesso tempo questi usi hanno assunto nomi diversi a seconda di quale fosse l'oggetto del diritto esercitato: si parla perciò di legnatico, stramatico, erbatico, boscheggio, etc. Sono diritti che, negli ultimi decenni, hanno perso progressivamente il loro contenuto economico anche per le popolazioni montane e rurali, tuttavia la loro esistenza è ormai assicurata dalla legge e comunque alcuni di tali usi, come il diritto di pascolo e alpeggio e di raccolta della legna, vengono tuttora esercitati e fatti valere (1). Infatti i beni soggetti ad uso civico appartengono alla generalità dei cittadini di un comune o di una frazione in diritto esclusivo e perpetuo e questi cittadini vengono rappresentati dall'organo (Comitato) previsto dalla legge. Questi diritti appartenenti collettivamente a tutti i cittadini di un luogo sono comunque del tutto distinti e staccati dal generico diritto d'uso degli altri beni di cui il comune o la frazione dispongono a vantaggio della comunità. Essi non vanno peraltro intesi come diritto di proprietà ("ius utendi atque abutendi"), bensì come diritto d'uso a favore del civis nel senso indicato dall'art. 1021 del Codice Civile, non essendone il civis stesso, ma la generalità degli abitanti del luogo, il titolare. Da un punto di vista tecnico-giuridico, i beni d'uso civico sono classificati come "beni demaniali" nel senso indicato dal Codice Civile (art. 822 e segg.) (2) e contrapposti a quelli che sono definiti invece "beni patrimoniali". In passato, si riteneva che fossero "demaniali" i beni destinati all'immediata soddisfazione di bisogni pubblici (e quindi beni essenziali per l'esplicazione delle funzioni proprie dell'ente pubblico), mentre la dottrina attualmente prevalente rileva come esistano anche beni non demaniali che presentano tali caratteri (ad esempio gli armenti) e ritiene quindi che il criterio distintivo tra "beni demaniali" e "beni patrimoniali" sia meramente formale. Sono demaniali i beni che la legge indica come tali, nel nostro caso i beni di uso civico, sono patrimoniali gli altri. (3) L'appartenenza al demanio pubblico comporta per i relativi beni l'assoggettamento alla disciplina prevista dall'art. 823 del Codice Civile, secondo cui i "beni demaniali" sono "inalienabili" e non possono formare oggetto di diritti in favore di terzi, se non nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi che li riguardano e quindi sono sostanzialmente "indisponibili" (4).

312

In definitiva, appare particolarmente significativa la definizione che dei beni di uso civico ha dato la Suprema Corte di Cassazione in data 5 gennaio 1951: "Le terre del demanio universale o comunale sono di proprietà delle popolazione, non dell'ente pubblico. Il pascolo ed il legnatico integrano l'antichissimo uso delle popolazioni di ritrarre dalle terre le utilità essenziali per la vita, e debbono annoverarsi fra le forme sopravviventi del primitivo collettivismo agrario, che hanno permesso per secoli alle popolazionidi partecipare al godimentoin natura di terre, di pascoli e di boschi. Gli usi civici trovano il loro fondamento nell'antico dominio delle popolazioni che, per soddisfare i bisogni esenziali della vita, usavano delle terre in certi modi determinati. Tali usi hanno continuato a sussistere anche dopo l'emanazione delle leggi sull'abolizione della feudalità (5). Per quanto riguarda la storia di questi diritti, all'inizio dell'Ottocento sia il governo bavarese che il Regno d'Italia napoleonico mantennero distinti i beni collettivi delle frazioni o di altri nuclei aggregati dai beni che costituiscono i demani e i patrimoni dei comuni che ne regolano il funzionamento. Alla legislazione austriaca era invece sconosciuto il concetto di uso civico inteso come semplice diritto d'uso di un bene a favore dei cittadini di un comune o di una frazione. Gli usi civici erano considerati dalla legge austriaca come "servitù prediali", cioè si ricorreva alla finzione giuridica secondo cui beni privati ed edifici rurali, in qualità di "fondi dominanti", potevano vantare il diritto di pascolo, legnatico, stramatico, etc. su beni comunali considerati a loro volta alla stregua di "fondi serventi". E' per questo che, negli atti esistenti negli archivi comunali trentini, i diritti d'uso civico figurano come servitù. Tuttavia, con la Patente Imperiale n. 130 del 5 luglio 1853, si riconoscevano i diritti d'uso collettivo, si cercava di impedire la quotizzazione delle terre, s'imponevano le destinazioni dei terreni comuni ad uso della popolazione che ne aveva bisogno. Il Rescritto ministeriale 11 dicembre 1850 n. 13353, contenente disposizioniper la vecchia legge comunale provvisoria del 17 marzo 1849 B.L.I. n. 170, distingueva i beni in: 1) patrimonio comunale, liberamente disponibile; 2) beni di uso pubblico, cioè strade, piazze e simili; 3) beni comunali, cioè boschi e pascoli, destinati all'uso esclusivo dei mebri del comune. Il Rescritto aggiungeva che, quand'anche il sopravanzo dei redditi rimasti, dopo che fossero stati soddisfatti i bisogni delle famiglie, dovesse affluire alla cassa comunale, non venisse per questo mutata la natura giuridica dei beni (6). La legge comunale austriaca n. 1 del 9 gennaio 1866, al paragrafo 63, stabilì che i cittadini o abitanti del comune, qualora l'uso di beni comunali fosse ammesso da diritti e consuetudini, non potessero ricavarne un utile maggiore di quello necessario per sopperire ai bisogni della loro casa o dei loro beni stabili e ciò affinché non prendessero piede diritti speciali in favore di qualcuno. La Rappresentanza comunale avrebbe dovuto regolare la partecipazione agli utili dei beni comunali, non potendo comunque prescindere dalla limitazione stabilita dalla legge. Gli utili avanzati perché in eccesso rispetto ai bisogni dei cittadini avrebbero continuato ad essere versati nella cassa comunale (7). Dopo l'annessione del Trentino all'Italia, la legge n. 9 dell'11 gennaio 1923 mantenne, all'art. 24 il rispetto degli speciali titoli di diritto e delle consuetudini che disciplinavano il godimento dei beni comunali ma in seguito, dopo una notevole quantità di parziali riforme, studi e proposte, si giunse finalmente alla legge n. 1766 del 16 giugno 1927 detta, in senso tecnico-giuridico, di liquidazione, cui seguì il regolamento di applicazione n. 332 del 26 febbraio 1928 (8). Scopo della legge era quello di abolire le forme residue di promiscuo godimento delle terre e di disciplinarne la proprietà nelle diverse forme (privata, pubblica e collettiva) e constava di tre parti principali: 1. l'accertamento dell'esistenza di usi civici sulle terre, e la classificazione dei diritti relativi, suddivisi in essenziali (necessari ai bisogni della vita) ed utili (a scopo di industria) (art. 1-4) 2. la liquidazione dei diritti, in tre modi: gli usi civici esercitati dai comuni sui beni dei privati (ad esempio il diritto di vendere erbe, stabilire i prezzi dei prodotti, far pagare tasse per il pascolo ed latri simili) dovevano essere affrancati, con divisione delle terre ed eccezionalmente con compenso (artt. 5, 6 e 7); le promiscuità cioè i diritti delle popolazioni di

313 un comune o di una frazione su beni di altri comuni o frazioni, dovevano essere sciolte senza compenso (art. 8); le occupazioni su terre d'uso civico appartenenti ai comuni o alle frazioni, purché perduranti da almeno dieci anni con migliorie apportate al fondo dall'occupante, dovevano essere legittimate mediante concessione dell'occupante verso canone enfiteutico (artt. 9 e 10); 3. la disciplina e la regolamentazione dei terreni assegnati ai comuni o alle frazioni o alle associazioni agrarie, con loro distinzione fra terreni utilizzabili per la coltura agraria (da ripartire in quote e dare alle famiglie dei coltivatori diretti, a titolo e con canone enfiteutico) e terreni utilizzabili a bosco e pascolo permanente. Questi ultimi venivano assoggettati alle norme stabilite dalla Legge forestale (Cap. II, Tit. 4 del R.D. n. 3627 del 30 dicembre 1923) e dichiarati aperti agli usi di tutti i cittadini del comune o della frazione, con amministrazione separata dagli altri beni, a profitto dei frazionisti, qualunque ne fosse il numero (artt. 12 e 26); tale amministrazione veniva affidata ad un apposito Comitato. Riguardo al Comitato, l'art. 64 del Regolamento d'attuazione stabiliva che la sua costituzione spettava alla Giunta provinciale amministrativa e che doveva essere composto di tre o cinque mebri scelti tra i frazionisti. All'amministrazione separata delle frazioni dovevano essere applicate le disposizioni della legge comunale e provinciale e ogni amministrazione frazionale doveva restare soggetta alla sorveglianza del podestà del comune, che poteva sempre esaminarne l'andamento e rivederne i conti (10). All'attuazione di quanto disposto dalla legge avrebbero dovuto provvedere i commissari regionali per la liquidazione degli usi civici istituiti dall'art. 27 della legge stessa, ai quali si dovevano fare, fra l'altro, le dichiarazioni da parte di chi esercitava o pretendeva di esercitare dei diritti di uso civico. In seguito accadde che molti comuni trentini venissero ridotti, mediante aggregazioni e fusioni, da 371 a 113, in applicazione del D.L. n. 383 17 marzo 1927. Tuttavia, anche a seguito di un eccessivo egocentrismo a favore del capoluogo di comune attuato in molti casi dai podestà, si manifestò in tutte le frazioni una tendenza a reintegrare la sovranità sui loro beni. Oltre all'art. 26 della già citata legge n. 1766 del 1927 e all'art. 64 del relativo regolamento di attuazione, venne a vantaggio delle aspirazioni delle frazioni anche la Legge comunale e provinciale n. 383 del 3 marzo 1934 che, all'ultimo comma dell'art. 84, recitava: "L'amministrazione separata dei terreni assegnati ad una frazione è affidata dal Prefetto ad un Commissario scelto, di regola, tra i frazionisti". C'era stata inoltre anche una sentenza della Corte di Cassazione (la n. 3233 del 18 dicembre 1922) che aveva fissato il principio secondo cui, quando un comune viene aggregato ad un altro, i beni d'uso civico del comune soppresso non diventano beni patrimoniali del comune che lo assorbe. In seguito all'emanazione della legge comunale e provinciale del 1934, laddove fosse avvenuto il riconoscimento della natura demaniale dei beni da parte del Commissariato degli usi civici, ci fu la possibilità di nominare nelle frazioni i commissari per le amministrazioni separate. L'art. 84, che prevedeva un commissario frazionale agli usi civici, rappresentava un'innovazione rispetto all'art. 64 del pregresso regolamento del 1928 che parlava invece di comitato d'amministrazione, come del resto ha affermato, nel 1949, anche la Corte di Cassazione (sent. n. 1283 del 16 luglio). Il Ministero dell'Interno, con la circolare n. 15100/15.1 del 21 maggio 1947, dispose la ricostituzione, previa consultazione popolare, dei comitati nella forma prevista dal più volte citato art. 64. Tale ricostituzione avvenne di fatto in molte frazioni del Trentino tanto che, nel 1949, esistevano ben 200 amministrazione separate frazionali (12). Nel 1948, con l'intervento dell'autonomia regionale per il Trentino Alto-Adige accordata con legge costituzionale n. 5 del 26 febbraio 1948, la Provincia di Trento venne investita di potestà legislatiiva primaria in materia di usi civici (art. 11 n. 8) e in base all'art. 1 delle norme di attuazione dello Statuto speciale emanato con D.P.R. n. 1064 del 17 luglio 1952, le potestà amministrative eserciate dal Ministero dell'Agricoltura e Foreste, furono trasferite alle Giunte provinciali di Trento e Bolzano (13). In questa fase il compito delle amministrazioni separate frazionali è chiarito dalla circolare del Presidente della Giunta provinciale n. 18365/1.III del 23 novembre 1951. Ad esse spettava la sola

314 amministrazione dei terreni di originaria appartenenza alle frazioni, cioè i beni demaniali quali risultavano dal decreto di assegnazione emanato dal Commissariato regionale agli usi Ccvici. Non potevano acquistare beni patrimoniali, bensì solo beni su cui si potessero eventualmente estendere i diritti di uso civico (boschi, pascoli, malghe) nè incaricarsi dell'esecuzione di opere pubbliche come scuole, acquedotti, chiese, cimiteri, etc., che rientrano nell'ambito di competenza del comune. La loro attività doveva esere rivolta allo sviluppo, accrescimento e miglioramento dei beni di uso civico e solo a questi: costruzione o migliorie di malghe, di strade che conducano a boschi o pascoli, rimboschimenti, etc. Nella circolare del 23 novembre 1951 si affermava però espressamente che, dalle deliberazioni pervenute alla Giunta Provinciali per i prescritti controlli, derivava la sensazione che le amministrazioni separate estendessero indebitamente le loro attività anche a compiti non di loro competenza come appunto la costruzione di scuole, di edifici e di opere pubbliche che la legge poneva a carico dei comuni, e proprio per questo fatto aveva determinato la necessità delle precisazioni e disposizioni date dalla circolare stessa. (14) Successivamente fu emanata la legge provinciale n. 1 del 16 settembre 1952, modificata poi dalla legge n. 6 del 9 maggio 1956, con relativo regolamento di esecuzione (D.P.R. n. 4 dell'11 novembre 1952). La legge disponeva che all'amministrazione dei beni comunali d'uso civico doveva provvedere il consiglio comunale (art. 2), mentre i beni di uso civico appartenenti alle frazioni dovevano essere amministrati separatamente, a profitto dei frazionisti da un comitato di tre o cinque membri (a seconda che la popolazione della frazione fosse di meno o più di duecento abitanti). Questa disposizione dava finalmente una certa chiarezza alla questione di chi dovesse occuparsi dell'amministrazione degli usi civici, tendeva a disciplinare il funzionamento tecnico ed amministrativo dei comitati, vietandone l'igerenza sui beni patrimoniali che il comune possedesse nella frazione, e stabiliva il concorso alle spese generali del comune mediante un annuo contributo obbligatorio. Alla nomina del comitato tecnico stesso si sarebbe dovuto provvedere con una consultazione a cui potevano partecipare tutti i capifamiglia titolari di uso civico sui beni frazionali. La sua durata in carica era quattro anni; ogni suo atto doveva esere concretato mediante apposita deliberazione. Tali deliberazioni erano prese a maggioranza di voti e dovevano essere pubblicate e sottoposte all'approvazione della Giunta provinciale nei modi stabiliti per le deliberazioni comunali. Esso, nell'esercizio delle sue funzioni, poteva servirsi del personale addetto all'ufficio comunale ed in particolare del tesoriere comunale. Nel regolamento di esecuzione della legge provinciale del 1952 si legge che l'amministrazione separata della frazione, non appena costituita, doveva provvedere a: -trascrivere su apposito registro le deliberazioni adottate dal Comitato d'amministrazione; -compilare un inventario completo dei beni di uso civico, risultanti dall decreto di assegnazione delle terre (art. 42 del Regolamento n. 332 del 26 febbraio 1928), e dei diritti risultanti dal Commissario regionale per gli usi civici; -compilare un bilancio, riferito all'anno solare, dal quale risultassero entrate e uscite; entro il primo ottobre di ogni anno i Presidenti delle amministrazioni separate avrebbero dovuto presentare al sindaco un bilancio per l'esercizio successivo. Parimenti, i comitati d'amministrazione avrebbero dovuto redigere il conto della loro gestione da depositare nell'ufficio frazionale e in quello comunale, dopo aver nominato un collegio di tre revisori scelti fra i frazionisti per l'esame del conto stesso; -compilare un regolamento da sottoporre all'approvazione della Giunta provinciale e della Camera di commercio; -redigere un elenco dei cittadini aventi diritto d'uso civico e dei capifamiglia che li rappresentavano, elenco da tenere costanetemente aggiornato; -occuparsi dell'impianto della contabilità, da tenere sempre aggiornata in un giornale di cassa, un libro mastro, un sistema di reversali e di mandati, uno scadenziario delle entrate e delle spese, un ruolo di esazione delle entrate; -tenere un repertorio dei contratti e una raccolta completa dei contratti stessi e loro allegati. (15)

315

Note (1) Cfr. S. PACE, "Usi civici, Associazioni agrarie e Comunioni familiari nella Regione Trentino Alto-Adige", Trento 1976, pp. 3-4. (2) Cfr. S. PACE, "Usi civici nella legislazione provinciale di Trento", Trento 1953, pp. 5-6 (3) Cfr. Diritto degli enti locali, Napoli 1988, p. 91 (4) Cfr. Diritto degli enti locali, p. 100 (5) Cfr. S. PACE, "Usi civici nella legislazione", p. 9 (6) Cfr. S. PACE, "Usi civici nella legislazione", p. 7 (7) Cfr. "Raccolta di leggi, ordinanze e decisioni ad uso delle amministrazioni comunali del Tirolo", a cura della Giunta provinciale tirolese, Innsbruck 1908, pp. 45-47 (8) Cfr. S. PACE, "Usi civici e associazioni agrarie", pp. 147-192 (9) Cfr. S. PACE, "Usi civici e associazioni agrarie", pp. 197-216 (10) Cfr. S. PACE, "Usi civici nella legislazione", pp. 4-5; cfr. inoltre S. PACE, "Usi civici, Associazioni agrarie", pp. 181 e 187 (11) Cfr. S. PACE, "Usi civici, Associazioni agrarie", p. 54 (12) Cfr. S. PACE, "Usi civici nella legislazione", pp. 9-12; cfr. inoltre S. PACE, "Usi civici, Associazioni agrarie", pp. 56-57 (13) Cfr. S. PACE, "Usi civici nella legislazione", p. 11 e pp. 13-14; cfr. inoltre S. PACE, "Usi civici, Associazioni agrarie", p. 222 (14) Cfr. S. PACE, "Usi civici nella legislazione", pp. 37-40 (15) Cfr. S. PACE, "Usi civici, Associazioni agrarie", pp. 224-239

316 fondo Amministrazione separata usi civici (A.S.U.C.), 1941-1946

Soggetti produttori Amministrazione separata usi civici di Carano, 1941-1946

Contenuto Con decreto 6 dicembre 1938 n. 2121/27 prot. n. 1445/38 del Commissariato per gli usi civici di Trento la frazione di Carano ottenne il riconoscimento e l'assegnazione di terre d'uso civico. La nascita dell'A.S.U.C. determinò per Carano, pur nella formale dipendenza da Cavalese, la ripresa dell'attività amministrativa. La documentazione pervenutaci abbraccia un arco cronologico che va dal 1941 al 1946. Quando Carano venne ricostituito in comune autonomo, l'A.S.U.C. venne soppressa.

317 serie 1 Verbali di deliberazione del Commissario frazionale -originali-, 10/2/1941-31/12/1946

Contenuto Questa serie contiene i registri dei verbali di deliberazione del Commissario frazionale, il quale era a capo di un comitato composto da tre membri aventi il compito di amministrare a vantaggio dei frazionisti i beni della frazione. Ogni misura adottata dal comitato doveva essere concretata mediante deliberazione presa a maggioranza di voti; le delibere dovevano essere affisse all'albo pretorio per renderle di pubblico dominio. Trascorsi otto giorni dalla pubblicazione, se le delibere in oggetto non venivano contestate dai frazionisti dovevano essere sottoposte all'approvazione della Giunta provinciale nei modi stabiliti per le deliberazioni comunali.

1 b. 1-3 . "Registro delle deliberazioni dal 10.2.41 al 28.6.43" 1941 febbraio 10-1943 giugno 28 Italiano Registro, legatura cart., cc. 50 n.n.

2 b 1-3 . "Registro deliberazioni dal 3 luglio 1943 al 31.12.1946" 1943 luglio 3-1946 dicembre 31 Italiano Registro, legatura cart., cc. 65

318 serie 2 Verbali di deliberazione del commissario frazionale -copie vistate-, 1/1/1941-31/12/1946

3 b. 1-3 . Verbali di deliberazione del comissario frazionale 1941-1946 Italiano Fascicolo

319 serie 3 Carteggio e atti degli affari frazionali, 1/1/1941-31/12/1946

4 b. 4-8 . Carteggio e atti degli affari frazionali 1941 Italiano Fascicolo; carta

5 b. 4-8 . Carteggio e atti degli affari frazionali 1942 Italiano Fascicolo; carta

6 b. 4-8 . Carteggio e atti degli affari frazionali 1943 Italiano Fascicolo; carta

7 b. 4-8 . Carteggio e atti degli affari frazionali 1944 Italiano Fascicolo; carta

8 b. 4-8 . Carteggio e atti degli affari frazionali 1945 Italiano Fascicolo; carta b. 9 . Carteggio e atti degli affari frazionali 1946 Contiene fra l'altro: "Atti relativi alla costituzione e al riconoscimento dell'amministrazione separata dei beni di uso civico", 1933- 1946; Atti relativi alla distribuzione di generi alimentari assegnati dalla Magnifica Comunità di Fiemme alla popolazione di Carano, 1946-1948 Italiano Busta; carta

320

9.1 . "I semestre 1946. Assami Carano" 1946 Legname assegnato ai frazionisti di Carano da caricare a ruolo nel I semestre 1946 Italiano

9.2 . "Assami da magazzino II semestre 1946 da caricare a ruolo" 1946 Legname assegnato ai frazionisti di Carano da caricare a ruolo nel II semestre 1946 Italiano

9.3 . "Atti relativi a fatturazione e trasporto di legname ad uso interno pro 1946" 1946 Italiano

9.4 . "Segagioni legname. Carano" 1946 Contiene: -Registro di carico e scarico del legname introdotto e distribuito nel magazzino comunale di Carano nell'anno 1946; -Rendiconto mensile della segagione dei legnami nei mesi di giugno-luglio Italiano

9.5 . "Licitazione vendita di tondoni di abete rosso in località Scoffa di Carano" 1946 Italiano

9.6 . "Licitazione per vendita legname a val Conostrel uso commercio. Aggiudicatario C.I.R." (4) 1946 Italiano Note (4) La sigla sta per Cooperativa Industrie Riunite

9.7 . "Strada boschiva Pra dell'Ava Canedole" 1946 Atti relativi al progetto di costruzione della strada nel bosco Pra dell'Ava Canedole Italiano 321

9.8 . "Licitazione piante larice a Pra dell'Ava (Bellamonte) e legna scelta a Scoffa (uso interno)" 1946 Italiano

322 serie 4 Contratti, 1/1/1944-31/12/1945

10 . Contratti 1944-1945 Contiene: "Contratto di affittanza malghe Stue Alte - Cazzorga - Stellune - Tuschere alla Società Malghe e Pascoli di Carano", Rep. n. 523, 1944; "Contratto fittanza stabili in Bellamonte dd. 16/4/45, n. 552" Italiano Fascicolo; carta

323 serie 5 Bilanci di previsione e conti consuntivi, 1/1/1941-31/12/1946

11 . Bilancio di previsione 1941 Italiano Registro; carta

12 . Conto consuntivo 1941 Italiano Registro; carta

13 . Bilancio di previsione 1942 Italiano Registro; carta

14 . Conto consuntivo 1942 Italiano Registro; carta

15 . Bilancio di previsione 1943 Italiano Registro; carta

16 . Conto consuntivo 1943 Italiano Registro; carta

17 . Bilancio di previsione 324

1944 Italiano Registro; carta

18 . Conto consuntivo 1944 Italiano Registro; carta

19 . Bilancio di previsione 1945 Italiano Registro; carta

20 . Conto consuntivo 1945 Italiano Registro; carta

21 . Bilancio di previsione 1946 Italiano Registro; carta

22 . Conto consuntivo 1946 Italiano Registro; carta

325 serie 6 Giornali e mastri della contabilità, 1/1/1941-31/12/1946

23 . Giornale e mastro della contabilità 1941 Italiano Registro; carta

24 . Giornale e mastro della contabilità 1942 Italiano Registro; carta

25 . Giornale e mastro della contabilità 1943 Italiano Registro; carta

26 . Giornale e mastro della contabilità 1944 Italiano Registro; carta

27 . Giornale e mastro della contabilità 1945 Italiano Registro; carta

28 . Giornale e mastro della contabilità 1946 Italiano Registro; carta

326 serie 7 Documenti giustificativi del conto, 1/1/1941-31/12/1946

b. 29 . Allegati al bilancio di previsione Allegati al conto consuntivo Documenti giustificativi del conto consuntivo: ENTRATA: Residui; entrate di competenza, artt. 1-17 USCITA: Residui; spese di competenza, artt. 1-67 1941 Fra le entrate: Ruolo rendite frazionali 1941, voci di imposta: fitto di fondi Italiano Busta; carta b. 30 . Documenti giustificativi del conto consuntivo: USCITA: artt. 1-75 1942 Italiano Busta b. 31 . Allegati al conto consuntivo Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: Resisui; entrate di competenza, artt. 1-6 USCITA: Residui 1942 Italiano Fascicolo; carta b. 32 . Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: Residui; entrate di competenza, artt. 1-17 USCITA: Residui; spese di competenza, artt. 1-31 1943 Italiano Busta b. 33 .

327

Allegati al bilancio di previsione Allegati al conto consuntivo Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: Residui; entrate di competenza, artt. 1-15 USCITA: Residui; spese di competenza, artt. 1-32 1944 Italiano Busta b. 34 . Allegati al conto consuntivo Documenti giustificativi del conto consuntivo: ENTRATA: Residui; entrate di competenza, artt. 1-15 USCITA: Residui; spese di competenza, artt.1-32 1945 Fra le entrate: "Quinternetto assami II semestre 1945"; "Note di distribuzione legna da fuoco 1945" Italiano Busta; carta b. 36 . Allegati al conto consuntivo Documenti giustificativi del conto: ENTRATA: Residui attivi; entrate di competenza, artt. 1-16 USCITA: Residui passivi; spese di competenza, artt. 1-33 1946 Fra le entrate: "I semestre 1946 assami Carano"; "Assami da magazzino II semestre 1946 da caricare a ruolo" Italiano Busta; carta

328 serie 8 Lavori pubblici, 1/1/1946-31/12/1950

b. 35 . "Progetto di costruzione strada vicinale a Coltura" 1946-1950 Italiano Fascicolo; carta

329 serie 9 Registri diversi, 1/1/1941-31/12/1944

37 b. 37-42 . Libro matricola dei prestatori d'opera dell'amministrazione separata degli usi civici 1941-1942 Italiano Registro; carta

38 b. 37-42 . Libro di paga mensile degli operai dell'amministrazione separata degli usi civici di Carano 1941-1942 Italiano Registro; pergamena

39 b. 37-42 . Libro di paga quindicinnale dei prestatori d'opera dell'amministrazione separata degli usi civici di Carano 1941-1942 Italiano Registro; carta

40 b. 37-42 . Libro di paga quindicinnale dei prestatori d'opera dell'aministrazione separata degli usi civici di Carano 1942 Italiano Registro; carta

41 b. 37-42 . Libro di paga quindicinnale dei prestatori d'opera dell'amministrazione separata degli usi civici di Carano 1944 Italiano Registro; carta

42 b. 37-42 . Libro matricola dei prestatori d'opera dell'amministrazione separata degli usi civici 1944 Italiano Registro; carta

330

Ente Giudice conciliatore di Carano 1948-1982

Luoghi Carano

Archivi prodotti Fondo Archivio del Giudice conciliatore, 01/01/1948 - 31/12/1985

Storia In ottemperanza al R.D. 4 novembre 1928 n. 2325 "Disposizioni per l'unificazione legislativa nei territori annessi al Regno", a partire dal 1° luglio 1929 anche in Trentino venne estesa la normativa riguardante l'ordinamento giudiziario, già operante nel regno d'Italia. Già dal 1865 (1) era previsto in ogni comune un giudice conciliatore nominato dal re, su proposta del consiglio comunale, con le funzioni di comporre e giudicare le controversie. Salvo casi eccezionali, svolgeva la sua attività nella casa comunale, assistito dal segretario comunale in veste di cancelliere e da un inserviente comunale in veste di usciere. La documentazione prodotta a seguito della sua attività venne conservata nell'archivio comunale. La legge del 16 giugno 1892 n. 261 ed il relativo regolamento di esecuzione fissarono le competenze dei giudici conciliatori, riconducibili alle cosiddette controversie minori. Ulteriori disposizioni sono contenute nel codice di procedura civile dal 1940 (2) e nel R.D. 30 gennaio 1941 n. 12 sull'ordinamento giudiziario con le successive modificazioni. Con il 1° maggio 1995, in base alla nuova normativa per il processo civile (3), venne abrogato l'istituto del giudice conciliatore ed entrò in vigore quello del giudice di pace.

Note (1) R.D. 6 dicembre 1865, n. 2626 "sull'ordinamento giudiziario" e "Regolamento generale giudiziario per l'esecuzione del codice di procedura civile, di quello di procedura penale e della legge sull'ordinamento giudiziario", approvato con R.D. 14 dicembre 1865 n. 2641 (2) C.p.c. approvato con R.D. 28 ottobre 1940, n. 1443; R.D. 18 dicembre 1941, n. 1368 "Disposizioni di attuazione del Codice di procedura civile" (3) La conversione in legge del decreto legge 7 ottobre 1994 n. 571, recante modificazioni delle leggi 21 novembre 1991 n. 374 istitutiva dei giudici di pace e 26 novembre 1990 n. 353, concernente provvedimenti urgenti per il processo civile ha differito al 1° maggio 1995 la data di entrata in vigore dell'istituto del giudice di pace originariamente stabilita dal decreto legge medesimo ai 19 dicembre 1994.

331 fondo Archivio del Giudice conciliatore, 1948-1985

Soggetti produttori Giudice conciliatore di Carano, 1948-1982

Contenuto La documentazione pervenutaci, consistente soprattutto in registri, abbraccia un arco cronologico compreso tra il 1948 e il 1982

332 serie 1 Affari civili, 1/1/1950-31/12/1985

1 b. 1-3 . Affari civili 1950-1985 Italiano Busta

333 serie 2 Protocolli della corrispondenza, 1/1/1950-31/12/1950

2 b. 1-3 . Protocollo degli esibiti 1950 1950 marzo 7-1950 giugno 9: nn. 1-4 Italiano Registro; carta

334 serie 3 Carteggio e atti, 1/1/1950-31/12/1979

3 b. 1-3 . Carteggio e atti 1950-1979 Italiano Busta

335 serie 4 Ruolo generale degli affari civili, 1/1/1950-31/12/1966

4 b. 4-16 . Ruolo generale degli affari civili 1950-1966 Italiano Registro; carta

336 serie 5 Rubrica alfabetica generale degli affari civili, 1/1/1948-31/12/1948

5 b. 4-16 . Rubrica alfabetica generale degli affari contenziosi civili 1948 Italiano Registro; carta

337 serie 6 Ruolo di udienza, 1/1/1948-31/12/1978

6 b. 4-16 . Ruolo di udienza 1948-1952 Italiano Registro; carta

7 b. 4-16 . Ruolo di udienza 1952-1957 Italiano Registro; carta

8 b. 4-16 . Registro delle udienze del conciliatore 1957-1978 Italiano Registro; carta

9 b. 4-16 . Ruolo delle udienze 1958-1974 Italiano Registro; carta

338 serie 7 Registro cronologico dei provvedimenti e degli altri originali, 1/1/1948- 31/12/1961

10 b. 4-16 . Registro cronologico dei provvedimenti ed atti originali 1948-1961 Italiano Registro; carta

339 serie 8 Registro repertorio degli atti soggetti a tassa di registro, 1/1/1950 - 31/12/1969

11 b. 4-16 . Repertorio delle sentenze ed atti soggetti a registrazione 1950-1969 Italiano Registro; carta

340 serie 9 Registro delle spese di giustizia anticipate dall'erario in materia civile, 1/1/1948-31/12/1956

12 b. 4-16 . Registro delle spese di giustizia anticipate dall'erario in materia civile 1948-1956 Italiano Registro; carta

341 serie 10 Registro delle spese inerenti alle cause riflettenti persone o enti giuridici ammessi alla prenotazione a deito, 1/1/1948-31/12/1959

13 b. 4-16 . Registro delle spese prenotate a debito 1948-1959 Italiano Registro; carta

342 serie 11 Registro di carico dei depositi delle spese di cancelleria, 1/1/1950- 31/12/1950

15 b. 4-16 . Registro di carico dei depositi per spese di cancelleria nei processi civili 1950 Italiano Registro; carta

343 serie 12 Registro di scarico dei depositi per spese di cancelleria, 1/1/1948- 31/12/1969

14 b. 4-16 . Registro di scarico dei depositi per spese di cancelleria nei processi civili 1948-1969 Italiano Registro; carta

344 serie 13 Registri diversi, 1/1/1954-31/12/1982

16 b. 4-16 . Repertorio degli atti eseguiti dall'usciere di conciliazione 1954-1982 Italiano Registro; carta

345

Ente Azienda elettrica di Carano 1947-1965

Archivi prodotti Fondo Azienda elettrica, 01/01/1947 - 31/12/1965

Storia Nel 1947 tra i comuni di Carano, Daiano e Varena venne istituito un consorzio per il servizio, la vigilanza e manutenzione delle reti elettriche ai sensi dell'art. 279 della legge comunale e consorziale. L'amministrazione, che aveva sede a Daiano, era affidata ad un'assemblea consorziale composta da 6 rappresentanti, di cui 2 nominati dal Consiglio comunale di Daiano, due dal Consiglio di Carano e due dal Consiglio di Varena. Per l'Azienda elettrica venivano tenute speciali registrazioni. I bilanci e i conti erano collegati alla contabilità generale del comune sotto il titolo III "Contabilità speciali", la tenuta delle quali era affidata al personale dell'amministrazione comunale. Al servizio di manutenzione, controllo, lettura dei contatori, collaudi, etc. provvedeva un elettricista, secondo quanto disposto dallo statuto del consorzio approvato con decreto del Prefetto di Trento 19/11/1947, n. 39293.(1) Con verbale dell'assemblea consorziale di data 10 febbraio 1952, i rappresentanti dei comuni di Varena, Carano e Daiano decisero di giungere allo scioglimento del consorzio e di chiedere l'autorizzazione a gestire il servizio elettrico in proprio.(2) In seguito con legge 6.12.1962, n. 1643 relativa all "Istituzione dell'Ente Nazionale per l'energia elettrica e trasferimento ad esso delle imprese esercenti le industrie elettriche", nel 1966 la gestione del servizio elettrico di Carano passò all'ENEL.

Note (1) Archivio dell'Azienda elettrica, serie carteggio e atti, "Statuto del Consorzio per la manutenzione e la sorveglianza della rete elettrica", busta 2 (2) Archivio dell'Azienda elettrica, serie carteggio e atti, Verbale di deliberazione del consiglio comunale del 15 marzo 1952, busta 2

346 fondo Azienda elettrica, 1947-1965

Soggetti produttori Azienda elettrica di Carano, 1947-1965

Contenuto La documentazione presente abbraccia un arco cronologico compreso tra il 1947 e il 1965. Il materiale pervenutoci consiste in una trentina di unità, fra le quali si segnalano i registri relativi al consumo di energia elettrica.

347 serie 1 Carteggio e atti, 1/1/1947 - 31/12/1965

b. 1 . Allacciamenti, concessioni forza motrice e illuminante 1947-1961 Italiano Busta b. 2 . Leggi, circolari, provvedimenti 1949-1965 Italiano Busta b. 3 . Acquisti e consumi energia elettrica 1953-1965 Italiano Busta b. 4 . Carteggio e atti 1959-1965 Italiano Busta

348 serie 2 Registri consumi energia elettrica, 1/1/1948 - 31/12/1965

5 . Registro consumi forza motrice 1948 Italiano Registro; carta

6 . Registro consumi forza illuminante 1948 Italiano Registro; carta

7 . Registro consumi forza motrice 1949 Italiano Registro; carta

8 . Registro consumi forza illuminante 1949 Italiano Registro

9 . Registro consumi forza motrice 1950 Italiano Registro; carta

10 . Registro consumi forza illuminante 1950 Italiano Registro; carta

11 . Registro consumi forza motrice e usi domestici 349

1951 Italiano Registro; carta

12 . Registro consumi forza motrice 1952 Italiano Registro; pergamena

13 . Registro consumi forza illuminante 1952 Italiano Registro; carta

14 . Registro consumi forza motrice e usi domestici 1953 Italiano Busta

15 . Registro consumi forza illuminante 1953 Italiano Registro; carta

16 . Registro consumi forza illuminante 1953 Italiano Registro; carta

17 . Registro consumi forza motrice e usi domestici 1954-1955 Italiano Registro; carta

18 . Registro consumi forza illuminante 1954-1955 350

Italiano Registro

19 . Registro consumi forza motrice e per usi domestici 1956-1957 Italiano Registro; carta

20 . Registro consumi forza illuminante 1956-1957 Italiano Registro; carta

21 . Registro consumi forza motrice e per uso domestico 1958-1959 Italiano Registro; carta

22 . Registro consumi forza illuminante 1958-1959 Italiano Registro; carta

23 . Registro consumi forza motrice e usi domestici 1960-1961 Italiano Registro; carta

24 . Registro consumi energia illuminante 1960-1961 Italiano Registro; carta

25 . Registro consumi forza motrice e per uso domestico 1962-1963 Italiano 351

Registro

26 . Registro consumi forza illuminante 1962-1963 Italiano Registro

27 . Registro consumo forza motrice e per uso domestico 1964-1965 Italiano Registro

28 . Registro consumo forza illuminante 1964-1965 Italiano Registro

352 serie 3 Registri diversi, 22/10/1948 - 16/12/1961

29 . "Registro giornale delle operazioni eseguite dall'elettricista comunale" 1948 ottobre 22-1961 dicembre 16 Italiano Registro

353