Castelnuovo Magra Provincia della Spezia A cura dell’Assessorato al Turismo Testi di: Roberta Petacco e Elisabetta Sacconi Bibliografia:“: 800 anni di storia” di I. Costa, I. Pesce; Elio Gentili Foto: Tommaso Malfanti, Costantino Giannetti, Fabrizio Diciotti, Andrea Castagna, Marcesini & Marciasini Ringraziamenti: Paola Moro e Arianna Fazzi Palazzo Vescovile

Giardino Palazzo Comunale Enoteca Palazzo Pubblica Comunale della Liguria e della Lunigiana

 Piazza Querciola

Chiesa di Santa Maria Maddalena

Oratorio dei Rossi

Oratorio dei Bianchi come arrivare Autostrada: A 12 (Genova - Livorno) uscita o Treno: stazioni di Sarzana, Carrara, La Spezia Aeroporti: Pisa, Genova, Firenze Distanze: Pisa km 69 Genova km 120 Firenze km 140 Milano km 220

 il territorio  Il territorio di Castelnuovo Magra si trova versata dal torrente Bettigna e da un tratto nell’ultimo tratto della piana alluvionale del del Canale Lunense, opera idrica ottocen- fiume Magra, in quella parte della provincia tesca realizzata a scopo irriguo, i cui argini della Spezia poco distante dal confine con la ancora percorribili si snodano in tutta la Val terra di Toscana. Compreso tra le Alpi Apua- di Magra. ne e il Mar Ligure, offre al visitatore ambien- ti sia mediterranei che montani. Presenta a nord una zona montagnosa con un’altitudine le frazioni massima di 698 m s.l.m. dove, confinante con Il Centro Storico si erge a 188 m.s.l.m. e il comune di Fosdinovo in provincia di domina il paesaggio dall’alto della collina, – Carrara, si trova la frazione di Vallecchia. propaggine di Monte Bastione. Esso è carat- La fascia collinare intermedia racchiude il terizzato dalla linea continua del borgo ed è Centro Storico, le frazioni di Marciano e parte delimitato da un lato dalla Torre del Palazzo della frazione di Colombiera; la zona sud in- Vescovile nella settecentesca P.zza Querciola vece è completamente pianeggiante e confina e dall’altro dal campanile della chiesa di San- con i comuni di Sarzana e Ortonovo. Le sue ta Maria Maddalena. Il nucleo più antico è da colline sono ricoperte da oliveti e vigneti ben ritenersi quello ancora oggi chiamato “Bor- curati, taluni di nuovo impianto. La pianura, ghetto”. La sua struttura concentrica è segno dove si trova la frazione di Molicciara, è attra- che l’abitato doveva raccogliersi intorno a un edificio difensivo non più esistente, costruito fonte di reddito per le generazioni passate. a cavallo dei secoli XII e XIII e indicato come Molino del Piano, a ricordo di antiche atti- Fortezza di S. Maria. Oggi l’asse viario prin- vità legate alla “cultura” dell’olio, del grano  cipale è Via Dante: lastricata in arenaria, il e delle castagne; ancora oggi ha l’aspetto di suo nome è legato alla presenza del Poeta a un piccolo borgo, con la centrale piazza Mar- Castelnuovo Magra il 6 ottobre 1306. Lun- coni che dà su una zona verde prospiciente go questo percorso si affacciano gli splen- il torrente Bettigna, dove vengono ospitate didi portali in arenaria e marmo dei palazzi sagre e la celebre Fiera del Bestiame e Merci signorili. Lasciando sulla destra il sagrato Varie. In prossimità , un ponte in pietra resta della parrocchiale di S. Maria Maddalena, un a testimonianza dell’antica viabilità. camminamento voltato conduce alla piazzet- Palvotrisia, toponimo di origine incerta, ta dove si trova il settecentesco Palazzo Ama- attualmente è il nome della frazione castel- ti-Ingolotti-Cornelio, oggi sede del Comune novese facente parte della zona archeologica e dell’Enoteca Pubblica della Liguria e della di Luni. Infatti negli anni ottanta sono stati Lunigiana. qui rinvenuti alcuni reperti appartenenti alla Molicciara, comunemente nota come la necropoli del suburbio occidentale della città Miniera a ricordo delle vecchie miniere di romana (loc. Botrignolo). lignite in disuso dal 1953. Si trova in que- Colombiera, vivace frazione in cui si trova sto popoloso centro l’unica chiesa del piano il monumento dedicato ai minatori morti il intitolata nel 1939 al S. Cuore di Gesù. Per 19 agosto 1945 nell’incendio del pozzo n.1. la sua realizzazione furono utilizzati i matto- Le miniere di lignite si sviluppavano lungo ni prodotti dalla vicina Fornace Filippi, che tutto il sottosuolo della piana castelnovese e con le miniere di lignite è stata un’importante furono sfruttate fino alla definitiva chiusura avvenuta nel 1953. Da ricordare lo storico al 31 agosto 1675, un raro culto che rimanda sciopero che portò all’occupazione dei pozzi a relazioni con il mondo dell’America Latina da parte dei minatori, passati alla cronaca di cui è patrona. Nella stagione estiva all’in- nazionale del tempo come “i sepolti vivi”. terno della chiesetta si tengono iniziative cul-  Marciano, probabilmente uno degli insedia- turali di vario genere. menti più antichi del territorio castelnovese, Vallecchia, frazione di altura da sempre raggiungibile percorrendo una strada che at- centro importante per la produzione dell’olio traversa la zona conosciuta con il toponimo d’oliva. Piccolo insediamento che gode di Colline del Sole. Un piccolo bivio ci permette una felice esposizione, esso vanta la maggior di raggiungere l’antica frazione o in alternati- concentrazione di oliveti di tutto il territorio va di salire alla chiesa di Santa Rosa da Lima. castelnovese. Per gli amanti del “buon pane Di questa costruzione “povera”, immersa nel fatto in casa” è interessante la presenza di un silenzio e edificata su una specie di terrazza forno che lo produce tradizionalmente solo la naturale dalla quale la vista può spaziare sul domenica mattina. mare e sul promontorio del Caprione, abbia- mo frammentarie notizie. Documenti d’archi- vio ci rivelano che nel 1668 i Signori Bertella, patroni della villa di “Marzano”, chiesero il permesso di costruire un edificio sacro in un luogo in cui ritrovarono “(…) certe muraglie antiche a guisa di una chiesetta, dentro delle quali vi si sono ritrovate molte teste e ossa”. La dedicazione a Santa Rosa da Lima risale l ’ulivo Un clima particolarmente favorevole ha fatto i nostri olivicoltori sì che una delle prime e più importanti coltiva- Azienda Agricola Belfiore zioni ad essere introdotte in queste terre fosse Via Montefrancio quella dell’olivo, che ha mantenuto inalterata tel. 335 5637888 negli anni la sua importanza. Attualmente è Azienda Agricola Brusoni Mauro in costante sviluppo e si sta tentando di in- Loc Giorgione – Vallecchia crementare la produttività di varietà autoctone Azienda Agricola Cà de Bruson come la castelnovina. Il nome locale è traman- Via Montefrancio, 64 dato inequivocabilmente da tempi antichi e non tel. 0187 670255 ardo Primo trova rispondenza con altre piante classificate. Azienda Agricola Edo E’ questa una varietà con incredibile capacità Via Aurelia, 190 fiorifera e grande produzione di frutti, che han- tel. 340 6739118 fax. 0187 676178 no piccola dimensione e forma di botticella. Ogni Azienda Agricola Giacomelli anno, all’inizio del mese di giugno l’amministra- Via Palvotrisia, 134 zione Comunale, in collaborazione con la locale tel./fax. 0187 675709 Pro Loco, organizza la Rassegna dell’Olio d’Oliva Azienda Agricola Il Torchio e dei prodotti di qualità, evento che si tiene nel Via Provinciale, 202  Centro Storico e che permette al visitatore di cono- tel 0187 674075 fax 0187 670101 scere le produzioni locali e di assaggiare specialità Azienda Agricola Lo Scoglio gastronomiche. Via Salicello II trav. tel. 0187 671828 Azienda Agricola Sergiampietri Giorgio Via Palvotrisia tel. 339 4523464 I vini D.O.C. Colli di Luni laNon vitemeno importante nell’economia castelno- Vermentino DOC in purezza: vermentino (90%) e altri vi- vese è la coltivazione della vite, che consente tigni autorizzati e raccomandati fino ad un massimo del di avere oggi, grazie al lavoro e all’impegno 10%. di agricoltori capaci e coraggiosi, produzioni Vino Bianco DOC: Vermentino (minimo 35%), Trebbiano conosciute e apprezzate. Castelnuovo Magra toscano (25-40%), altri vitigni a bacca bianca, raccoman- si può definire infatti la capitale del Vermen- dati o autorizzati fino ad un massimo del 30%. Rosso DOC: Sangiovese (60-70%), Canaiolo e/o Pollera tino, sia per la quantità del prodotto che per nero e/o Ciliegiolo (almeno il 15%), altri vitigni a bacca la sua qualità. La DOC Colli di Luni a cui nera, raccomandati o autorizzati fino al 25%, con un limi- appartiene il territorio collinare castelnovese te del 10% per il Cabernet. è stata concessa nel 1990: comprende quat- tordici comuni nella provincia della Spezia e Caratteristiche organolettiche: i tre comuni di Fosdinovo, e Colli di Luni Vermentino nella provincia di Massa-Carrara. colore paglierino più o meno intenso; profumo caratteristico, fruttato, intenso; sapore asciutto, armonico, delicatamente mandorlato. Gradazione minima 11,5°.

Colli di Luni Bianco  colore giallo paglierino; profumo delicatamente gradevole; sapore asciutto, armonico, caratteristico. Gradazione minima 11°.

Colli di Luni Rosso colore rosso rubino più o meno intenso, tendente al gra- nato con l’invecchiamento; profumo delicato, vinoso; sapore asciutto, fine e armonico. Gradazione minima 11,5°.

Il Vermentino e il Bianco sono indicati per tutti i piatti della cucina ligure e in particolare minestre, paste al pesto, piatti a base di verdure. Data la vicinanza con il mare ottimo l’abbinamento con crostacei, antipa- sti e primi piatti a base di pesce, fritto misto di mare. Il Rosso è più indicato per una cucina di “terra”, in par- ticolare minestroni, carni bianche e rosse grigliate, for- maggi semiduri e stagionati. Anticala Montà via di accesso al borgo che con- Il territorio castelnovese è percorso da 10 km di sen- sentiva il rapido collegamento con il tierii sentieri che si sviluppano per la maggior parte in colli- Piano, oggi tagliata dalla moderna stra- 10 na, tutti contrassegnati dai colori bianco/rosso del da provinciale. è questo un percorso C.A.I. e percorribili a piedi, a cavallo e in mountain- non impegnativo che segue il pendio bike. Si tratta di una rete escursionistica collegata della collina e dove si incontrano bo- al Trekking Lunigiana e, tramite il torrente Betti- schi di leccio che si mescolano con gli gna, al comprensorio del Parco di Monte Marcello oliveti. Magra, con i suoi interessanti percorsi naturalistici che si snodano lungo il fiume Magra e sul promon- torio del Caprione. Qui si incontrano diverse calet- te marine immerse nella vegetazione mediterranea “via”Lungo ledei sponde mulini del torrente Betti- (alcune raggiungibili in battello) e numerose zone a gna, nella valletta di Marciano, antichi scoglio. Il sentiero che da Castelnuovo conduce a mulini e frantoi sono testimonianza di Fosdinovo, facente parte del Trekking Lunigiana, si un’epoca in cui gli uomini erano mag- ricollega alla G.E.A. (Grande Escursione Appenni- giormente legati ai cicli della terra. I nica) e quindi al “Sentiero Italia”. Quest’ultimo è a loro ruderi sono parzialmente visibili sua volta parte del grande sentiero europeo E1, che percorrendo il sentiero Cai che parte da Ventimiglia, attraversando l’Alta Via dei Monti dalla frazione di Molino del Piano e che Liguri, giunge sino in Scandinavia. Il territorio di permette di apprezzare alcuni punti Castelnuovo Magra è inoltre compreso nel Parco suggestivi del torrente dove una volta Culturale Val di Magra e Terra di Luni, come atte- i bambini facevano il bagno, come la sta la targa visibile in Piazza Querciola. cascata del ‘Traaton’. la Via Fancigena Dall’anno 2003 il Comune di Castelnuovo Magra aderisce all’ Associazione dei Comuni Italia- ni sulla Via Francigena, il percorso medioevale che collegava tra loro le grandi mete dei pellegri- naggi, secondo l’itinerario di Sigerico, vescovo di Canterbury. Castelnuovo si trova lungo il cam- mino della tappa TO03 Aulla – Avenza che passa da Colombiera e prosegue lungo una deviazione che conduce al centro storico; ritorna al piano lungo i sentieri che attraversano la collina e ar- riva alla zona archeologica di Luni. Nel nome di questo antico itinerario, nell’aprile 2001, a Fi- Ilil progetto Canale e lo studioLunense per la realizzazione denza, è nata l’Associazione dei Comuni italiani di un sistema di irrigazione della piana lu- sulla Via Francigena, dal 2006 Associazione Eu- nense con le acque del fiume Magra risale ropea delle Vie Francigene. Un’iniziativa avviata ai primi anni del 1800, ma l’opera si con- da 34 Comuni e Province italiane appartenenti a cretizzò solo nel 1930. Il tratto di canale 11 7 Regioni. Oggi sono 94 gli Enti Locali aderenti, nel territorio castelnovese, con i suoi argini fra i quali Roma, Canterbury (UK) e la Comunità percorribili a piedi, si snoda lungo un tor- francese Lys-Romane. Il Comune di Castelnuo- tuoso percorso pre-collinare. Col passare vo Magra condivide e persegue le finalità del- degli anni il canale artificiale e le sue aree l’Associazione, che ha come obiettivo il recupero limitrofe si sono trasformate in un’impor- e la rivitalizzazione di una “strada”che rappre- tante zona umida, creando un habitat na- senta l’unione e la comunicazione tra le diverse turale nuovo, adatto all’insediamento di culture dei paesi europei, in grado di fungere una flora e di una fauna diversa da quelle da fattore di aggregazione e coinvolgimento di di un tempo. Troviamo piante di ontano e iniziative pubbliche e private, su scala locale, di pioppo, liane e rampicanti quali la vital- regionale, nazionale ed europea, finalizzate ad ba, il tamaro, l’edera e piante acquatiche ampliare e costruire utili e concrete occasioni di quali tife, canne, giunchi e menta. Nelle cooperazione. L’apertura all’Europa si conferma acque pesci quali il cavedano, il barbo, con il progetto di cooperazione transnazionale l’anguilla. Completano l’ambiente natu- I “Cammini d’Europa: Via Francigena e Cammi- rale un’ avifauna prevalentemente di tipo no di Santiago”, con cui l’Associazione intende migratorio (rondine, balestruccio e topino) perseguire obiettivi di sviluppo di una strategia con frequenti presenze di uccelli acquatici integrata di promozione culturale e turistica dei di tipo stanziale come la silvia e il martin territori interessati. pescatore. 12 la storia 13 Castelnuovo Magra appartiene storicamente abitati sparsi. Lo stato di incertezza creato alla Bassa Lunigiana. Sono queste le zone che dai continui scontri tra chi ambiva al posses- rientravano nella giurisdizione di Luna (Luni), so dei territori anticamente appartenuti alla colonia romana fondata nel II secolo a. C. in giurisdizione lunense, spinse tuttavia molti un territorio che fu dei Liguri. Dell’antica cit- gruppi famigliari a cercare riparo in luoghi tà, divenuta fiorente grazie all’escavazione e più protetti intorno a strutture fortificate. alla lavorazione del marmo apuano, si posso- A questo tipologia di impianto appartiene no ancora ammirare i resti nel sito archeo- probabilmente il castrum de monte Leonis, logico posto nel vicino Comune di Ortonovo. localizzato a breve distanza da Vallecchia A testimoniare la presenza romana nell’area e Marciano, citato nel Codice Pelavicino in castelnovese, oltre ad alcune sepolture ap- un documento del 4 marzo 1096. Di questo partenenti alla necropoli occidentale di Luni, edificio sono state ritrovate alcune strutture sono stati identificati nella zona delle Colline murarie pertinenti ad una torre circolare e a del Sole elementi edilizi appartenenti ad una una cisterna. tipica domus agricola di età imperiale. ll nome di Castelnuovo Magra compare per Dopo la caduta dell’impero romano e con il la prima volta in atti ufficiali solo nel 1203, passaggio dell’intero territorio sotto il do- infatti la sua nascita è collocabile tra il 1187 minio dei Vescovi conti di Luni, l’area si ca- e il 1203. Alla fine del secolo XII ebbe luogo ratterizzerà per la presenza di piccoli nuclei una guerra tra il Vescovo di Luni e i marchesi 14 Malaspina, che interessò tutta la Lunigiana tensioni tra il potere vescovile e il desiderio e che provocò saccheggi, devastazioni e in- di indipendenza dei borghi della zona, cui 15 cendi. La guerra si concluse nel 1202 e fu seguiranno continue alternanze di allean- proprio in quegli stessi anni che il Vescovo ze e conflitti. Nel 1229 con il vescovado di Gualtiero volle edificare un castello nel terri- Guglielmo il potere episcopale riprese vigo- torio compreso tra Fosdinovo e Carrara, per re e consolidò il suo potere sulla comunità rendere sicura la comunicazione in quel trat- castelnovese, facendo circondare di mura il to della via Francigena che durante il con- nuovo borgo che si stava formando attorno flitto aveva subito vessazioni di ogni gene- al castello di S. Maria. re. Il Vescovo chiamò la fortificazione Santa è del 1253 il patto stipulato tra Sarzana e Maria dal nome della sua cattedrale in Luni Castelnuovo, con il quale si sanciva che i ed attorno ad esso si raggrupparono a scopo rispettivi abitanti dovessero essere accettati difensivo le prime abitazioni di Castelnuovo. come castellani e borghesi vicendevolmente Questo antico agglomerato si ritiene corri- nei due borghi, condividendo da questo mo- sponda all’attuale “Borghetto”, come testimo- mento in avanti la loro storia. In quegli stessi nierebbe ancora il suo tessuto urbano; esso anni il vescovo Enrico da Fucecchio, ebbe infatti conserva il tipico andamento circolare come principale obiettivo la restaurazione comune a tutti gli insediamenti che si sono dell’antica grandezza della Chiesa Lunen- sviluppati presso strutture difensive. se. Lui stesso racconta in un’autobiografia Il XIII secolo sarà caratterizzato da una gros- contenuta nel Codice Pelavicino, di aver fatto sa instabilità politica, dovuta alle continue edificare nel borgo un palacium e una turrim 16 magnam e di aver acquistato un gran nume- Maingre de Boucicault. Quando quest’ultimo ro di possessioni e vassalli. Il castello, come è fu costretto da una ribellione dei genovesi a comunemente chiamato il Palazzo Vescovile, fuggire in Francia, i castelnovesi dal control- è uno degli esempi di cui è ricca la Lunigiana lo francese passarono a quello della repubbli- di architettura fortificata. In questo palazzo, ca di Genova, che tra il 1411 e il 1418 si curò di cui ancora si possono ammirare le vestigia di fortificare ulteriormente il borgo a difesa nella settecentesca Piazza Querciola, il 6 ot- dagli attacchi fiorentini. tobre 1306 venne firmata la celebre Pace tra Gli anni successivi videro continue tensio- il vescovo Antonio da Camilla e il marchese ni sotto il discontinuo dominio di Tommaso Franceschino Malaspina, alla presenza del Campofregoso che, nel 1421, rinunciò al tito- legittimo procuratore di quest’ultimo, il poeta lo di doge di Genova in cambio di una notevo- Dante Alighieri. Con questo trattato l’influen- le quantità di denaro e dell’investitura della za marchionale venne decisamente rafforza- signoria di Sarzana, comprendente anche ta, mentre il vescovado lunense subì un duro Castelnuovo. Dopo aver riottenuto il titolo di colpo, sparendo di fatto dalla scena politica. doge, nonostante la clausola che prevedeva Il 1300 vide anche la discesa in Italia del- di poter cedere i domini solo in favore di Ge- l’imperatore Arrigo VII che privò il vescovo nova, il figlio Ludovico li vende a Firenze. La Gherardino del potere temporale, delegitti- signoria fiorentina lascerà tracce grandiose mandolo e mettendo in grave pericolo i suoi su tutto il territorio, basti ricordare a Sarza- possedimenti terrieri. Nonostante la morte di na la Cittadella e la fortezza di Sarzanello. A 17 Arrigo, Gherardino per difendersi è costretto Castelnuovo proprio con i fiorentini avvenne a chiamare in aiuto il condottiero lucchese l’ultima importante ristrutturazione del ma- Castruccio Castracani e Castelnuovo, legato stio del Palazzo Vescovile. al Vescovo, passò quindi sotto il suo potere. Nel 1484 il re francese Carlo VIII scese in Ita- Castruccio conquistò velocemente la Luni- lia per rivendicare il Regno di Napoli. Firenze giana, arrivando a governare un territorio gli consegna Sarzana e i territori limitrofi, ma che andava dalla Liguria alla Maremma, dal- sulla via del ritorno, a Fornovo, un esercito la Cisa alla foce del Magra. di confederati cerca di accerchiarlo e Carlo Nel 1328 la sua morte improvvisa portò dap- VIII solo a stento riuscirà ad aprirsi un varco. prima al rafforzamento del potere di Pisa, che Vuole la tradizione che alcuni cittadini castel- si impadronì di Sarzana, e successivamente novesi partecipassero allo scontro riuscendo a a quello dei Visconti di Milano, chiamati in sottrarre ai francesi un crocifisso ligneo, forse aiuto dal vescovo Bernabò che nuovamente già bottino di guerra, e a portarlo nell’oratorio si trovava a dover difendere i propri confini. dei Rossi, dove si trova ancora oggi. Ma Gabriele Maria Visconti «(…) impotente a Sarzana e Castelnuovo verranno poi cedute regnare, trattò in segreto la vendita dei posse- al potentissimo Banco di San Giorgio, a cui la dimenti di Pisa, Sarzana e le altre terre circo- Repubblica genovese aveva affidato l’incarico stanti» e Castelnuovo passò sotto il controllo di amministrare il debito pubblico, traendo del governatore francese di Genova Jean Le profitti dalla riscossione di gabelle e tributi. Il controllo del Banco durò 60 anni e furono anni di forte pressione economica e giudiziaria, tanto che nel 1560 i sindaci di Castelnuovo furono costretti a chiedere una ri- duzione di salario del podestà e di vari addebiti per poter ristrutturare le mura del paese. Nel 1562 l’ammi- nistrazione dei territori sarzanesi e quindi di Castelnuovo passerà dal Banco di San Giorgio direttamen- te alla Repubblica Genovese, il cui dominio resterà saldo fino all’epoca moderna. Il 1700 sarà caratterizzato dalle guerre franco-austriache che videro Genova alleata della Francia, fino ad arrivare alla Repubblica Giacobina di fine secolo. Con la costituzione da 18 parte di Napoleone della nuova Re- pubblica Ligure Castelnuovo rien- trerà nel Dipartimento degli Appen- nini. La sconfitta di Napoleone e il congresso di Vienna del 1815 porte- ranno all’annessione della Liguria al regno Sardo e Castelnuovo seguirà le vicende della storia d’Italia fino all’Unità. Le guerre mondiali segnano dura- mente le generazioni che le hanno vissute. Da ricordare soprattutto le ferite della II Guerra che culminaro- no nel rastrellamento del 29 novem- bre 1944. Di questo tragico evento, che costò la vita a civili e partigiani, danno testimonianza una targa nel Centro Storico, un cippo in località Scala Santa nel territorio collinare a confine to marmoreo eretto nel giardino della locale tra Castelnuovo e Fosdinovo e un monumen- Scuola Media Dante Alighieri. Dante Alighieri “costruttore di pace” Il 6 ottobre 1306 Dante Alighieri salì a Ca- poeta ed è stato inteso dall’Amministrazione stelnuovo Magra per concludere un accordo Comunale come un segno “(…) perché Castel- di pace che chiudeva cento anni di guerra nuovo e tutta la sua gente imparino a consi- rovinosa. Com’è noto, infatti, nei primi anni derarsi degli operatori di pace”, come recita del del XIV secolo Dante, esule in Lunigiana, testualmente un passo del “Preambolo dello era ospite di Franceschino da , in un Statuto Comunale” approvato nel 1992. Coe- periodo in cui era di nuovo alta la tensione rentemente con queste premesse, il Comune tra il Vescovo e i marchesi Malaspina. Testi- di Castelnuovo Magra ha aderito dal novem- monianza storica di quella che sarà nota ai bre 1996 al Coordinamento Nazionale Enti posteri come “Pace di Dante” è data da Gio- Locali per la Pace e i Diritti Umani, che ha la vanni di Parente di Stupio, notaio sarzanese. sua sede in Perugia, di cui dal 2002 è mem- Fu lui infatti che redasse il documento della bro della Presidenza Nazionale. A partire dal procura a Dante e anche quello contenente 2001, annualmente, assieme all’Istituto Bud- le condizioni di pace. Nel primo il marchese dista Italiano Soka Gakkai e, dall’edizione Franceschino Malaspina conferiva al poeta 2004, anche con il Corso di Laurea in Scien- un ampio mandato, nominandolo esecutore, ze per la Pace dell’Università di Pisa (CISP), il procuratore e ambasciatore speciale. I Mar- Comune ha assunto la decisione di celebrare 19 chesi riconobbero le proprie responsabilità e l’anniversario della Dichiarazione Universale delegarono a Dante il compito di stabilire le dei Diritti Umani - proclamata dalle Nazioni condizioni, le promesse e gli obblighi. L’atto Unite il 10 dicembre 1948 - attribuendo una fu rogato alle sei del mattino in piazza della speciale onorificenza, denominata “Costrut- Calcandola a Sarzana. Il secondo documento tori di Pace tra XX e XXI secolo”, a persona- invece fu redatto a Castelnuovo ed è il vero lità del mondo distintesi nella promozione di trattato di pace. Dante giunse a Castelnuovo una cultura di pace. alle nove del mattino dello stesso giorno e si presentò al Palazzo Vescovile. Il Vescovo am- mise la necessità di porre fine alle inimicizie e agli odi e decise anche a nome dei propri alleati di accettare le condizioni di pace. Sono infine elencate tutte le clausole che furono subito applicate con rapidità e solerzia dal Vescovo, il quale infatti annullò processi, sentenze e revocò numerose scomuniche. Questo atto, ricordato dagli storici come la Pace di Castelnuovo, è il solo a documenta- re la presenza in questa regione del sommo 20 da visitare ilè laPalazzo più evidente Vescovile opera architettonica del ilIl Comune Palazzo è ospitato Comunale nel palazzo Amati-Ingo- centro storico, riconoscibile da lontano gra- lotti-Cornelio, fatto costruire agli inizi dell’Ot- zie alla sua Turris Magna, mastio del sistema tocento dal marchese Amati per la moglie, difensivo. Dimora signorile costruita nella se- duchessa Caetani di Sermoneta. Edificato ri- conda metà del secolo XIII per volontà del ve- strutturando parte di un edificio preesistente, scovo Enrico da Fucecchio, divenne fortilizio al suo interno sono ancora visibili affreschi militare dopo varie ristrutturazioni avvenute realizzati nel XIX sec. dal pittore Bontemps durante la dominazione fiorentina e quella per la raffinata Sala di Rappresentanza oggi genovese, nel XV e XVI secolo. Caduto in di- Sala Consigliare, e una graziosa cappella suso, venne progressivamente demolito per privata. Le cantine, il cui nucleo originario riutilizzarne i materiali altrove, in particolare risale circa al XVI sec, ospitano l’Enoteca per la costruzione di case; l’ultima volta che Pubblica della Liguria e della Lunigiana. Di venne dato il permesso di prelevare materiale notevole interesse le “tine”, vasche del XVIII costruttivo fu, nel XIX sec., per la realizza- sec. ricavate da blocchi di marmo di Carrara zione del coro della Chiesa di Santa Maria e usate per la conservazione dell’olio d’oliva. Maddalena. Dell’imponente struttura, an- Il Giardino sul retro del Palazzo è solo uno cora più esaltata dalla nudità delle mura in dei numerosi esempi di giardino pensile rea- pietra, restano la grande torre merlata, con il lizzati nel borgo dal 1700 in poi, utilizzan- 21 coronamento di beccatelli in arenaria frutto do in parte terreni originariamente adibiti a della raffinata ristrutturazione fiorentina del orti. Da qui lo sguardo abbraccia uno scorcio 1468, e la più piccola torre circolare di mare, ora ligure ora munita invece di beccatelli in lateri- toscano, la suggestiva zio. Quest’ultima, costruita dai ge- valle dei mulini nella novesi, era adibita a Santa Barbara frazione di Marciano e permetteva anche il controllo verso sulle sponde della Betti- la porta di accesso al borgo di Val- gna, la frazione collinare lecchia, grazie alle feritoie che con- di Vallecchia e i borghi sentivano il tiro radente dell’artiglie- limitrofi di Ortonovo e ria. L’edificio era costituito da due Nicola. Numerosi sono corpi di fabbrica, che ospitavano i sentieri segnati dal diversi locali: sale di rappresentan- C.A.I in rosso e bianco, za, alloggi per le truppe, cantine ma in parte realizzati sul anche una ricca cappella, uno spa- tracciato di antiche mu- zioso cortile interno e una macina. lattiere, i quali si ricolle- Sull’area occupata un tempo dalla gano alla più ampia rete mole della fortezza, si sviluppa oggi che si snoda nell’intera la settecentesca Piazza Querciola. vallata della Magra. la Chiesa di Santa Maria Maddalena La parrocchiale risale al secolo XVII e fu edi- dominazione spagnola. Sul secondo altare ficata nel luogo dove sorgeva la medievale sinistro, una tela del XVIII sec., dedicata al cappella castrense. Due bassorilievi posti patrono San Fedele, possiede un notevole va- 22 all’esterno, uno sul portale principale e uno lore documentario, grazie alla veduta sette- sul lato sinistro, rimandano alla dedicazio- centesca di Castelnuovo Magra visibile sullo ne dell’edificio sacro a S. Maria Maddalena. sfondo. Dietro questo altare, detto dei Santi, La chiesa è a tre navate, delimitate da dodici sono conservate 72 reliquie nei loro preziosi colonne in marmo bianco di Carrara prove- contenitori, capolavori dell’oreficeria appar- nienti, come vorrebbe la tradizione, dalle ro- tenenti a epoche diverse, mostrate ai fedeli vine della Cattedrale dell’antica Luni. L’opera il giorno dell’Epifania. Databile al XVI secolo d’arte di maggior valore è la crocifissione del un’acquasantiera in marmo bianco di Car- fiammingo Peter Brueghel il Giovane, po- rara realizzata da maestranze carraresi su sta nella prima cappella di sinistra. Dipinto ispirazione senese. Nel presbiterio un taber- realizzato su cinque tavole di rovere, è una nacolo per l’olio Santo presenta due antine delle copie di una famosa crocifissione del in bronzo del XIII sec., forse in origine col- celebre Peter Brueghel il Vecchio, andata locate nell’antica cappella castrense. Ai lati dispersa. La scena si svolge in un’ambien- dell’altare due nicchie racchiudono le statue tazione nordica, calata in un momento di in marmo di S. Giovanni Evangelista e di S. vita quotidiana del ’600 che le fa da corni- Maria Maddalena, alle quali lavorò, nel XVI ce ed è essa stessa protagonista. Immedia- sec. il carrarese Francesco del Mastro. Sopra tamente colpisce l’anomala presenza di una al portale di ingresso, dietro una balaustra quarta croce, che simboleggia forse lo stato barocca, si trova uno splendido esempio di di sottomissione del popolo fiammingo alla organo Serassi risalente al XIX secolo. L’ gliOratorio Oratori dei Rossi o del Santissimo Sacra- Sullele Maestà pareti esterne di abitazioni private mento, si trova proprio a fianco della parroc- sparse in tutto il territorio castelnovese sono chiale. Sulla porta d’ingresso un bassorilievo murate le Maestà, icone marmoree lavorate a in marmo rappresenta due angeli che sor- bassorilievo, legate al culto devozionale del- reggono l’ostensorio. Sull’altare si conserva la Vergine Maria da parte di privati cittadini, un crocifisso ligneo di probabile provenien- che vi fecero incidere anche il proprio nome, za toscana. Come vuole la tradizione, questo seguito dalla formula “per sua devotione”. Si venne sottratto alle retrovie dell’esercito del tratta di una forma d’arte che si diffonde in re di Francia Carlo VIII da alcuni soldati ca- Val di Magra e in Lunigiana a partire dalla stelnovesi, arruolati nell’esercito confederato Controriforma, da mettere in relazione alla che tentò di arrestare la ritirata francese a rinnovata tensione devozionale di quel perio- Fornovo. do. Esse sono comprese in un arco temporale di circa due secoli e mezzo, infatti gli estremi cronologici accertati sono il 1609 e il 1836. Ancora in collocazione originaria le maestà del centro storico visibili in via Roma; quelle presenti nelle frazioni di pianura si trovano spesso ai crocicchi delle strade o sulle pa- 23 reti esterne di alcune abitazioni di origine rustica, in passato proprietà dei signori ca- stelnovesi residenti nel borgo in collina. Altro significato ha invece il basso- L’Oratorio dei Bianchi o della Santa Vergine rilievo rappre- Assunta si trova nel cuore del “Borghetto”, in sentante Cristo una delle vie ad andamento circolare sotto- in Pietà posto stanti la chiesa. Edificio ad aula unica risa- a fianco della lente alla fine del XVI secolo, conserva al suo Parrocchiale, interno pregevoli scanni in noce appartenen- datato 1604 e ti al coro ligneo settecentesco e alcuni fanali attestante l’ec- processionali del XVIII sec. in legno dorato e cezionale pre- intagliato. Sono qui conservate delle sagome senza nel borgo metalliche ottocentesche, opere di fattura ar- di un Monte di tigianale decisamente rare, che riproducono Pietà gestito da vari personaggi utilizzati per allestire la scena una confrater- del Sepolcro durante le celebrazioni pasquali. nita locale. L’Enotecal ’Enoteca Pubblica Pubblica della Liguria della e della LiguriaLuni- In questoe della modo Lunigiana si dà l’opportunità di cono- giana ha trovato nelle antiche cantine di Pa- scere i vitigni più diffusi e caratteristici: ver- lazzo Amati-Ingolotti-Cornelio una prestigio- mentino, bosco, albarola per quanto riguarda 24 sa collocazione. Associazione di Enti Pubblici i bianchi; sangiovese, canaiolo e pollera nera e di produttori privati, è stata inaugurata nel per i rossi. Le zone viti-vinicole rappresenta- 1996. Da quel momento in poi l’attività pro- te sono molto diverse tra loro. Mentre i Colli mozionale e culturale spazia da manifesta- di Luni hanno nel vermentino in purezza il zioni eno-gastronomiche a convegni tematici proprio prodotto principe, le Cinque Terre e a mostre artistiche ed etnografiche. Essa e Levanto si caratterizzano per un bianco a riveste un ruolo di raccordo fondamentale al- base bosco, albarola e vermentino, le stesse l’interno della Lunigiana, regione storico-cul- uve che passite danno vita al celebre Sciac- turale costituita da lembi di territorio appar- chetrà. tenenti alla provincia della Spezia e a quella Nel periodo invernale le aperture si concen- di Massa Carrara. La coltura della vigna si trano nei fine settimana, in estate invece diffonde in queste zone all’epoca dell’antica tutti i pomeriggi. In ogni momento dell’anno colonia di Luna; lo stesso Plinio ci ricorda i è comunque possibile prenotare visite guida- vini di Sarticola, zona di confine tra il castel- te al suo interno, con degustazioni di vini e novese e l’ortonovese. Al suo interno sono assaggi di prodotti della gastronomia locale, esposte le principali DOC della Liguria, con nella magnifica architettura delle antiche una particolare preferenza per i prodotti del- sale voltate e lastricate in arenaria. Di note- l’enologia spezzina e massese: DOC Colli di vole pregio le grandi vasche in marmo usate Luni (SP), DOC Cinque Terre e DOC Levanto sin dal XVIII sec. per la conservazione del- (SP), DOC Colli del Candia (MS). l’olio d’oliva. produttori e cantine Azienda Agricola Edoardo Primo Azienda Agricola Linero Via Aurelia 190 - 19030 Castelnuovo Magra (SP) Via Provinciale 189 - 19030 Castelnuovo Magra (SP) cell.340 6739118 - fax 0187 676178 cell. 348 2351438 - fax 0585 858777 www.edoardoprimo.it - [email protected] www.linerovini.it Azienda Agricola Giacomelli [email protected] Via Palvotrisia 134 - 19033 Castelnuovo Magra (SP) Azienda Agricola Marcoli & Peri tel./fax 0187 675709 Via Montefrancio 71 - 19030 Castelnuovo Magra (SP) cell. 349 6301516 tel./fax 674085 - cell. 334 8105652 [email protected] www.cascinadeiperi.it - [email protected] Azienda Agricola Il Torchio Cantine Lunae Bosoni Via Provinciale 202 - 19030 Castelnuovo Magra (SP) Via Palvotrisia, 2 - 19030 Castelnuovo Magra (SP) tel. 0187 674075 - tel./fax0187 670101 tel. 0187/693483 - fax 0187/694903 cell. 340 5957434 www.cantinelunae.it [email protected] www.calunae.it Azienda Agricola La Colombiera [email protected] Via Colombiera 92 - 19030 Castelnuovo Magra (SP) Azienda Agricola Ottaviano Lambruschi 25 tel. 0187 674265 - fax 0187 699235 Via Olmarello 28 - 19033 Castelnuovo Magra (SP) cell. 335 7787180 tel./fax 0187 674261 - cell. 338 4413761 [email protected] www.ottavianolambruschi.com [email protected] Polenta incatenata

26 la cucina tradizionale La cucina del territorio castelnovese è legata extravergine di oliva o pesto e parmigiano ai prodotti della terra e alla loro stagionalità, grattugiato. Altrettanto noti sono gli “sgabei”, come vuole la tradizione contadina. Nei piatti strisce di pasta lievitata e fritta da servire della gastronomia locale si avvertono sentori con salumi e formaggi. Nella produzione di culinari svariati, non definibili prettamente salumi, oltre a salsicce e mortadelle nostrali, “liguri”. spicca la “Prosciutta castelnovese”, dal 2000 Farinacei, verdure, carne degli animali da presente nell’elenco dei prodotti tradizionali cortile, sono gli ingredienti base sulle tavole redatto dal Ministero delle Politiche Agricole. castelnovesi, accompagnati da olio extraver- Nei primi piatti si trovano tutte le varietà di gine d’oliva prodotto da piante antichissime. paste fresche, ripiene o semplici, usate an- Gli uliveti hanno infatti trovato su queste col- che nelle minestre di verdura. Variegate tor- line della bassa Lunigiana le condizioni ideali te salate, da quella con gli zucchini a quella per il loro sviluppo. Piatti tipici della tradi- con i carciofi e intingoli di pollame o coniglio zione locale sono i “panigazi”, dischi sottili (famoso quello ripieno), accontentano anche ottenuti dall’impasto d’acqua, farina e sale, i palati più difficili. La vicinanza con il mare cotti su piastre di ghisa e conditi con olio permette da sempre di trovare sulle tavole pe- Ricetta dove mangiare Trattoria Armanda Piazza Garibaldi, 6 - tel. 0187/674410 Polenta incatenata- Ristorante IL CASTELLO Ingredienti e pre - parazione: farina di grano Via Provinciale, 247 - tel. 0187/674214 Ristorante BIANCHI turco, fagioli borlotti, un cavolo - Via Provinciale, 279 - Vallecchia - tel. 0187/674104 bronzino, formaggio parmigiano grat Ristorante DEI PINI tugiato, olio d’oliva, acqua, sale. Bollire i Via Olmarello, 52 - Loc. Olmarello - tel. 0187/674084 fagioli con acqua e sale. Quando sono cotti Ristorante DA RIZIERI aggiungere il cavolo tagliato fine e portarlo a- Via Marciano, 27 - Colline del Sole - tel. 0187/674497 cottura. Quando anche il cavolo è cotto versa- Ristorante DON WIVAR Via degli Olivi c/o IPPOTUR - Colline del Sole - tel. 0187/676254 re la farina di granoturco a pioggia mesco Ristorante VANITA’ - lando accuratamente e portare a cottura, Via Aurelia (km. 391) - Molicciara - tel. 0187/693012 lasciando la polenta moltoC morbida,uocere per ag IL MULINO DEL CIBUS giungendo olio d’oliva. Via Canale - Molicciara - tel. 0187/676102 40 minuti e servire calda con Focacceria CINQUECENTO formaggio parmigiano. Via Aurelia, 71 - tel. 0187/693511 27 Ristorante QUATTRO GATTI Via Borgolo, 15 - Molicciara - tel. 333/4859005 Agriturismo LA VALLE Via delle Colline, 24 - tel. 0187/670101 sce freschissimo. I dolci, quali le torte Agriturismo Framagi di riso e di castagne, o il famoso “sec- Via delle Colline, 24 - tel. 0187/670101 cone”, sono eredità di tradizioni lon- Agriturismo DA BACE’ tane, ma ancora presenti in ogni casa Via Provasco, 6 - Località Luni - tel. 0187/673744 e ristorante. Si tratta quindi di ricette Agr. CASCINA DEI PERI semplici ma equilibrate e armoniche, Via Montefrancio, 71 - tel. 0187/674085 frutto di una consolidata esperienza Pizzeria NAPOLI secolare che i ristoratori castelnovesi Via Marciano - Molino del Piano - tel. 0187/670040 aggiornano con cura e maestria, tan- Pizzeria AL BACIO to da guadagnarsi un meritato spazio Via Aurelia, 235 - Molicciara - tel. 0187/676255 nelle migliori guide gastronomiche na- Pizzeria IL PIZZICOTTO zionali. Naturalmente ogni ingrediente Via Provinciale, 124 - Colombiera - tel. 0187/672251 ben si sposa con l’interessante produ- Pizzeria PIZZA E PIU’ zione vitivinicola locale, nota sotto la Centro Comm. “La Miniera” - tel. 0187/670531 Pizzeria ALFANO Denominazione di Origine Controllata Via Aurelia, 118 - Molicciara - tel. 0187/670491 “Colli di Luni”. 28 eventi e manifestazioni I Pefan Rievocazione storica in costume (centro storico) -gennaio della pace di Dante del 1306 Rassegna cinematografica invernale (centro storico) - agosto Incontri e dibattiti sul cinema d’oggi Cena Medievale (sala convegni del Centro Sociale) (centro storico) - agosto da febbraio a maggio S. Rosa Benvenuto Vermentino (Marciano) - 28 agosto evento fieristico (centro storico) Madonna della Guardia primavera (Molicciara) - 29 agosto Rassegna dell’olio d’oliva e Fiera del bestiame dei prodotti di qualità (Molino del Piano) giugno prima Domenica di settembre Falò di S. Pietro e Paolo Sapori d’autunno 29 giugno (centro storico) Artinfiera ottobre luglio La festa nell’aia 29 Teatrika - Rassegna teatrale c/o un’azienda agricola delle frazioni (area verde del Centro Sociale) 29 novembre Cinema Cultura Commemorazione del rassegna cinematografica rastrellamento fascista Incontri con registi ed esperti - dibattiti 4 dicembre (giardino Palazzo Comunale) - luglio Santa Barbara Sagra della frittella festa patronale dei minatori e vittime (Vallecchia) - luglio delle miniere Magra Jazz 10 dicembre (centro storico) – luglio/agosto Premio Querciola e Premio Fair Play Santa Maria Maddalena (centro sociale Molicciara) festa patronale (centro storico) - agosto dicembre S. Fedele Mercatino Opere dell’ingegno festa patronale (centro storico) Centro Commerciale La Miniera quarta Domenica di agosto Pasqua/Natale Comune di Castelnuovo Magra Internet Point: Via Veneto, 2 - tel. 0187 693801 - fax 0187 670102 c/o Ufficio Informa Giovani - Centro Sociale E-mail: [email protected] Tel 0187 673392 www.castelnuovomagra.com e-mail: informa [email protected] Assessorato al Turismo c/o Biblioteca Civica Tel. 0187 693837 Via della Pace - tel. 0187 673214 e-mail: [email protected] Uffici di accoglienza e informazione turistica I.A.T. Apertura estiva: giugno/settembre ore 10.3/12.00 - 17.30/19.30 Area camper da ottobre a maggio: il sabato ore 10.00/12.00 Via Aurelia, 141 - tel./fax 0187 693306 c/o Centro Commerciale E-mail: [email protected] La Miniera c/o Enoteca Pubblica della Liguria e della Lunigiana Coordinate geografiche: 44°05’26.99” N 10°00’41.15” E

30 informazioni utili Enoteca Pubblica della Liguria e della Lunigiana Pubblica Sicurezza Via Veneto, 2 Comando di Polizia Municipale tel. 0187 675394/694182 - fax 0187 694182 C/o Centro Comm. La Miniera - tel. 0187 670001 orario invernale: Carabinieri venerdì, sabato e domenica: ore15.00/19.00 Via della Pace - tel. 0187 674113 orario estivo: Pubblica Assistenza Croce Bianca (servizio ambulanze) da martedì a domenica: ore16.00/20.00 Via della Resistenza, 18 - tel. 0187 671218 Apertura su prenotazione tutto l’anno Farmacie: e-mail: [email protected] Montecalcoli: Via Salicello, 163 - tel. 0187 675089 Pro Loco Pucci: Via Aurelia, 30 - tel. 0187 674230 Via Dante, 84 - tel. 0187 676376 Impianti sportivi: Centro Sportivo Comunale tennis, pallavolo, corsa, percorso vitae, calcetto, minigolf Via Canale, 98 - tel. 0187 670123 Campo Sportivo Comunale Via delle Colline - tel. 0187 673036 Nel 2002 ha ottenuto la Bandiera Arancione, marchio Nel 2007 il Comune ottiene la certificazione ambientale ISO di qualità con cui il Touring Club Italiano seleziona e 14001 in virtù dell’applicazione del sistema di gestione am- certifica le piccole località dell’entroterra, in base a bientale attraverso cui vengono coordinate tutte le attività tec- rigorosi parametri turistici e ambientali. Tale ricono- nico-amministrative dell’Ente. Questo implica il continuo mi- scimento viene assegnato alle località che, oltre al glioramento delle prestazioni, dal campo ambientale, a quello patrimonio storico,culturale e ambientale, propongo- degli aspetti energetici, dal ciclo dei rifiuti all’efficienza dei no un’offerta turistica di qualità. servizi generali, fino all’educazione ambientale nelle scuole.

31 marchi di qualità

Simbolo dell’attenzione con cui l’am- “Ver.Tour.Mer: Vermentino di terra e di mare - Salvaguardia e valorizzazione del ministrazione ha seguito e sviluppato territorio/terroir del Vermentino” è un progetto di valorizzazione del vino e dei territori iniziative legate al territorio è la Ban- dove il vitigno e le relative produzioni vitivinicole sono storicamente presenti. Sono 4 le diera verde agricoltura che Castelnuo- regioni coinvolte nel progetto (Liguria, Toscana, Sardegna e Corsica) e, oltre al Comune vo Magra ha ottenuto nel 2009. Ogni di Castelnuovo Magra che ne è capofila, comprende 7 partner: la Provincia dellaS pezia, anno, infatti, la Confederazione Italiana la Provincia di Livorno e il Comune di Castagneto Carducci, il Comune di S.Anna Arresi Agricoltura conferisce questo premio , la Camera dell’Agricoltura della Regione Corsica e la Camera dell’Agricoltura del ad enti pubblici e aziende che abbiano Dipartimento Alta Corsica. Il progetto rientra nel Programma Operativo Transfrontaliero investito in progetti ed idee legate al Italia-Francia Marittimo dell’Unione Europea e ha come finalità la realizzazione di un mondo agricolo. sistema turistico enogastronomico transfrontaliero integrato. COMUNE DI CASTELNUOVO MAGRA Assessorato al Turismo

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