Julian Schnabel 64 Art Portrait 65 Julian Schnabel The Painted World

New York, May 14th, 2019 Interview Bill Powers Photography Clément Pascal

Julian Schnabel 66 Art Portrait 67 In conversazione con Julian Schnabel di creazione di qualcosa è davvero tutto ciò che esiste e, nel caso del film, equivale a regi- strarlo. Non capisco le persone che hanno un lavoro in cui il denaro è il loro obiettivo. E poi Il primo film di Julian Schnabel, “Basquiat”, fu pubblicato nell’estate del 1996. Nel quale, pensano “posso andare in vacanza ora e rilassarmi prima di tornare a guadagnare un po’ di Willem Dafoe interpreta il ruolo secondario di un elettricista in difficoltà che, per coinci- soldi”. Non capisco quella mentalità. Dovresti leggere “In Defense of Perversity” di Jonas denza, nutre il sogno di diventare un artista famoso. La frase di apertura del film è la voce Mekas. fuori campo di Rene Ricard “Tutti vogliono salire sulla barca di Van Gogh”. E allora, che cosa BP Non è quello però il modello americano ? dovremmo dire del fatto che, ventidue anni dopo lo stesso Willem Dafoe recita nei panni di JS Sembra essere un modo accettato per calcolare il successo, sì. Ho trovato alcune Van Gogh in “At Eternity’s Gate”, l’ultimo film di Julian Schnabel? “Fai cose che non sono fotografie della casa di Hemingway e ci ho messo sopra un po’ di spray. state fatte per vedere le cose che hai già fatto” è la risposta un po’ criptica dell’artista/ Qualcuno mi chiede cosa avessi da dire su Hemingway. Pensavo che William Carlos Wil- regista. È vero che Willem Dafoe è stato nominato per un Academy Award nella categoria liams avesse detto che la verità è nelle cose. Ma non lo disse. Questa è stata la mia perversa Miglior Attore nel 2019, tuttavia, Julian è pronto a sottolineare che non è “a Hollywood”. interpretazione. Credo che la verità sia nelle cose. Questa è una fotografia di una piscina Per la maggior parte del tempo è a Montauk nella sua casa Stanford White che si affac- vuota nella casa di Ernest Hemingway a Cuba. Questo è tutto. cia sull’Oceano Atlantico o nel suo palazzo rosa nel West Village. Uno dei suoi quadri più BP Un oggetto rotto viene spesso percepito come esistente in uno stato sminuito, ma recenti raffigura il figlio Cy come Cristo morto che, a rigor di logica, quindi proietterebbe puoi riscattare questi piatti rotti come dipinti. Julian Schnabel nel ruolo di... Giuseppe? A volte dimentichiamo che Gesù aveva due padri. JS William Gaddis ha detto che “c’è una permanenza di disastro lasciata qui, dove pos- C’è una disinvolta fiducia nelle sue ultime imprese, la sicurezza di un uomo che gioca con i siamo farvi riferimento...”. I dipinti con i piatti sono un modo per notare una proprietà suoi punti di forza mentre è ancora determinato a esplorare. Qualcuno potrebbe chiedere negli oggetti spezzati e acquisire la loro materialità per scoprire qualcosa di nuovo, da dove proviene l’ispirazione di Julian Schnabel a creare le sue versioni dei dipinti iconici per produrre un oggetto che non è mai esistito prima. La pittura è chiamata pratica di Van Gogh o di Velasquez? Non c’è bisogno di andare oltre all’omonimo di suo figlio, Cy perché permette di imparare cosa fare con i materiali. Twombly. Quando Twombly voleva un disegno di Picasso da appendere nella sua villa italia- Il processo di creazione di un dipinto è diverso rispetto alla realizzazione di un’immagine. na, semplicemente ne faceva uno per sé. Vedendo ciò, Julian stesso si è dipinto un paio di Un’immagine sta cambiando mentre viene dipinta. Devi lasciare correre il cavallo e limitarti Picasso ¡Basta! alle redini. BP Ho scritto un romanzo intitolato “What We Lose in Flowers”, che è approssimativa- BP Amo scoprire nomi di sensazioni che si conoscono per tutta la vita. Ad esempio, il mente basato sulla tua vita. Dopo averne letto un passaggio mi hai mandato un mes- piacevole odore della terra dopo la pioggia si chiama petricore. Conosciamo tutti saggio per dirmi quanto fosse una meravigliosa e toccante proiezione di te stesso. quell’odore, ma alcuni di noi passano la vita senza sapere che c’è un nome per esso. Per lo stesso motivo diresti che “At Eternity’s Gate” è una proiezione di te, Julian JS Nominare è intorpidire. Ciò che venni a sapere era che Van Gogh realizzava dipinti Schnabel? dei propri dipinti. C’è più di un quadro degli stessi quindici girasoli. Così ho pensato JS Ho fatto un film su Van Gogh ma non è solo una proiezione di me stesso. Nel film, il che se lui poteva fare dipinti dei suoi dipinti, perché io non avrei potuto? Avevo re- dottor Rey dice a Van Gogh che: “Stai confondendo le persone, ti stai confondendo, alizzato una pittura di Willem Dafoe nei panni di Van Gogh per il film e poiché è un ti stai confondendo con i tuoi dipinti”. autoritratto, doveva apparire come l’attore. E Van Gogh risponde che “Sono i miei dipinti”. Bene, è vero. Lui è i suoi dipinti e potrei dire Dopo essere tornato a casa, ho realizzato un dipinto su piatti di Willem come Van Gogh. che anche io sono i miei dipinti. Sono il mio film. Quando non sono più in giro, è quello che Mi è sembrato di provare a dipingere un Van Gogh dal vivo. Mi piace dipingere al buio, so- sono. Guarda questo dipinto su cui sto lavorando, tutto ciò che non è nel dipinto non esiste. prattutto se sto dipingendo ritratti. Posso vedere meglio al buio. Il colore non interferisce. È il suo mondo con il suo insieme di variabili e condizioni. L’arte rimane, gli artisti no. Quando ho realizzato il primo dipinto “The Patients and The Doctors”, che non è un ritratto, BP Forse la parte più significativa di ogni dipinto è il lato della tela che incontra il muro, ho dipinto di notte con le luci elettriche. Quando dipingi alla luce del giorno, sembrerà sem- perché è l’intersezione di due mondi in collisione. pre meglio una volta all’interno. Quando ho portato fuori il mio primo dipinto su piatti, mi JS Il bordo del dipinto è un mondo. Tutto quello che va oltre è di un altro tempo. sembrava come una donna che si è truccata in un bagno senza luce naturale. Il dipinto rimane una costante. Dopo una proiezione del film, un ragazzo si è alzato durante BP È giusto dire che ogni dipinto ha un contenuto, ma non tutti i dipinti hanno materia? il Q&A e ha chiesto “Qual’è la realtà?”, e lo stava domandando seriamente. Non stava chie- JS No, tutti i dipinti hanno materia. Il modo in cui è dipinto il suo colletto è una materia. dendo dei fatti contro la finzione in “At Eternity’s Gate”, stava mettendo in discussione la Il modo in cui Blinky Palermo cuciva insieme due pezzi di stoffa, è materia. Le per- natura dell’esistenza. In effetti, Willem Dafoe non recita. È in una situazione in cui deve so- sone a volte pensano di vedere un dipinto quando vedono gli occhi. Quando dipinsi pravvivere nel miglior modo possibile. Naviga con tutti gli strumenti che ha e può premere il ritratto di una ragazza senza occhi, mio padre mi chiese “perché hai dipinto sugli i pulsanti per rispondere con precisione a se stesso. Non sta facendo credere. Il processo occhi?”. Gli risposi “perchè cosi avresti guardato il mento”.

Julian Schnabel 68 Art Portrait 69 BP Come decidi quando qualcosa è arte e non solo un oggetto di scena? Conosco i di- Dipende da quanto tempo vivo. Prima di tutto, non avrei mai pensato che i dipinti su piat- pinti del lavoro di Jean-Michel per il tuo film “Basquiat” e non li consideri la tua arte, to sarebbero diventati una serie. Quando ho realizzato “The Patients and The Doctors” questi nuovi dipinti di Van Gogh sfuggono a questa designazione? l’ho coperto con un telo e ho dipinto “The Death of Fashion”, che poi ho ricoperto con un JS Gli oggetti di scena che ho dipinto per il film di Van Gogh non sono i miei dipinti. Ma telo prima di realizzare un altro dipinto su un piatto. Non volevo dettare cosa avrei fatto i quadri che ho realizzato con questi oggetti di scena lo sono. dopo. Quando ho realizzato “Rose Paintings”, i piatti sembravano foglie, è questo che mi BP Sei preoccupato che i critici ti attaccheranno per esserti messo sullo stesso livello ha attratto. di Van Gogh? BP Quindi nel ritratto di Jean-Claude Carrière ti immagini che la coppa sopra il suo oc- JS Pensi troppo al pubblico. Io penso all’impulso di realizzare i dipinti. chio sia come una palpebra? BP Mark Grotjahn si chiederà se qualcosa che ha appena fatto sia “accettabile” per lui JS Mi rendo conto come questa possa sembrare davvero una palpebra per chi l’osserva. come artista. Si riferiva precisamente ai suoi nuovi dipinti di lumaca. A distanza sembra un segno dipinto. Solo da vicino ti accorgi della sua tridimensionalità. JS Tutti gli artisti sono responsabili di tutto ciò che mettono nel mondo. Non è una do- BP Che aspetto trovi soddisfacente? manda stupida chiedere a te stesso “questo va bene o posso metterci il mio nome?” JS Tutta la pittura riguarda la distanza. E in realtà non importa ciò che pensa l’artista. Importa qual’è la cosa. Se vedi un dipinto di Valesquez a distanza, è solo un ragazzo a cavallo. Ma se ti avvicini è un BP Non stiamo vivendo con una certa misura di auto-illusione? mucchio di segni. Una delle cose che ho cercato di mostrare nel film su Van Gogh è che si JS A volte non abbiamo idea di cosa cavolo stiamo facendo, e sostenere che l’abbiamo tratta della chiarezza di quei segni. Dice che i dipinti devono essere fatti velocemente. Sa- sarebbe una bugia. Quindi ti direi che l’opposto della verità è la ragione. rei d’accordo con lui, perché dipingo velocemente. È comune a me. E poi nel film accenno a BP Ci sono altri dipinti che sei stato forzato a realizzare in seguito al lavoro di questo Goya, Velasquez e Frans Hals tutti artisti che dipingevano velocemente. film? BP In “Army of Shadows”, il film noir francese di Jean-Pierre Melville, il protagonista JS Ieri ho realizzato un dipinto di Jean-Claude Carrière. Stava parlando del processo di scopre la chiave dell’immortalità mentre si reca al plotone di esecuzione. pittura mentre lo dipingevo, cosa che immagino non avesse mai sperimentato pri- Il trucco è fingere che non morirai mai fino al momento esatto in cui ti sbagli. ma, stupendosi della sua immagine uscita dai piatti rotti. JS È una buona idea, un pensiero sano. Non poteva crederci. Non si può davvero quantificare cosa sia lo scambio tra il soggetto BP Sembra che tu abbia apprezzato il fatto che alcune persone vedano i tuoi ritratti e l’artista, qualcosa di indelebile, qualcosa di indescrivibile. Lui ha detto che non ci sono serializzati e li immaginano a prima vista identici, ma in realtà sono più interattivi di parole. E questo viene da un tizio che ha scritto 126 sceneggiature! Le persone non sanno così. davvero cosa succede quando dipingi. Non sanno come si formano le immagini. JS Ricordo che una volta un bambino vide il mio dipinto “Big Girl” e disse che erano tutti BP Che è emblematico della nostra cultura. Vediamo le immagini del prima e del dopo, uguali, ma tutti diversi. ma spesso sono riparate dal tormento della vita. Si tratta di notare te stesso notando l’osservazione. La ragione per cui ho fatto “At Eterni- JS Dovresti leggere “Musée des Beaux Arts” di W. H. Auden. Comincia scrivendo “Non ty’s Gate” in prima persona è che in questo modo guardandolo non avresti avuto la sensa- sbagliavano mai i vecchi Maestri quando si trattava di sofferenza...”. zione di un film su di lui, ma di essere lui. Per quanto riguarda i miei film direi che questo è il Mi piace anche la battuta in cui dice che “i cani vanno avanti con la loro vita da cani mentre più vicino all’idea di guardare un dipinto, perché non è mediato. Direi che i miei film proven- il cavallo del torturatore si gratta innocente dietro un albero.” gono dalla mia pratica di pittore. In questo caso particolare, il modo in cui il film funziona BP Vedo qui un nuovo dipinto su piatto di un autoritratto di Velasquez? ha influenzato il modo in cui dipingo. JS Sì, ho dipinto mio figlio Cy come Velasquez. Volevo dipingere Velasquez dal vivo. BP Roland Barthes ha parlato del Punctum dell’immagine in fotografia, ossia il conte- E poi ne ho fatto un altro di Cy come Cristo morto. nuto che il fotografo non intendeva catturare ma che infonde all’immagine ulteriori BP Cosa dirà il tuo terapeuta a riguardo? informazioni. JS Stavo pensando all’ultima immagine di Cristo di Tiziano. Per esempio, un famoso velocista olimpico con un laccio da scarpe slacciato. C’è un Pun- Penso che man mano che i pittori invecchino, diventino più familiari con se stessi e con il ctum nei tuoi nuovi dipinti? loro modo di fare le cose. Accettano una linea che avrebbero potuto modellare maggior- JS Il modo in cui i piatti e la vernice convergono è il Punctum. Accade nell’applica- mente quando erano più giovani. Ma ora apprezzano il gesto piuttosto che comprometterlo zione fisica che manda via alcuni tipi di segnali che non sono calcolati o nominati per qualcosa di più preciso, lasciandolo dipinto approssimativamente. Lo ritrovo molto nei o predisposti. dipinti tardivi degli artisti. BP Direi che applichi i piatti in modo caotico, il che implica ancora un certo grado di BP A 67 anni dovremmo considerare il tuo nuovo lavoro un “periodo tardivo”? ordine. JS Se morissi domani lo sarebbe. JS Non c’è organizzazione o giudizio gerarchico sul modo in cui i piatti vengono messi

Julian Schnabel 70 Art Portrait 71 sulla superficie. Prendo i pezzi rotti come un dato. Li tratto più come oggetto tro- vato. Sto creando un oggetto trovato. È finzione. Sto posizionando i piatti in modo specifico ma sembrano il caos. Quindi forse è di questo che stai parlando riguardo al laccio delle scarpe. Accetto la sorpresa. BP Hai bisogno di sentirti incoraggiato dai progressi che stai facendo mentre dipingi? JS Mi sento incoraggiato quando funziona, ma mi sento molto scoraggiato quando non accade. Bisogna fare i conti con quello. Per quanto possa renderti felice quando le cose stanno andando bene, è la possibilità dell’opposto che è piuttosto inquietante. E questa è la bat- taglia. È una sfida, ma alla fine il non-sapere è ciò che ti fa fare. C’è qualcosa di impossibile nel processo che è ciò che lo rende così coinvolgente. Non posso fermarmi finché non viene risolto. E potrei non finire prima di andare a dormire. Ma non c’è nient’altro. Una volta che risolvo tutto, il resto nella vita si colloca al suo posto. Governa tutto il resto. C’è un mondo dipinto che voglio abbracciare, qualcosa di fisico nel dipinto a cui mi piace essere collega- to. C’è qualcosa di soddisfacente nel modo in cui il giallo si appoggia sulla pennellata. BP Perché hai fatto una bara con la parola FREUD dipinta sopra? JS Non ne ho idea. Quello che è pazzesco è che lo scorso Novembre ho avuto una mo- stra al Musée d’Orsay a Parigi. In una stanza c’era una vetrina che non poteva essere rimossa. Vi ho messo dentro la tomba con scritto FREUD, centrava a malapena, e c’era una mensola di vetro che non potevo rimuovere sopra. Così ho messo sopra una testa di bronzo di mio padre. Insieme sembrava un’opera. Mio padre è morto nel 2004 e questo è successo quattordici anni dopo! Dopo la morte di mio padre, scrissi le sue ultime parole sul lato della sua tomba nel Connecticut. Se qualcuno ora entra nel cimitero, può leggerne le ultime: “Sei una gemma di uomo. Mi chiedo dove le persone come te siano nate. Dio ti ha mandato da me. Mi fai un favore? Graffiami. Mettimi a dormire così posso rinascere. Vorrei che mia moglie fosse viva, ti direbbe che sono un brav’uomo”. Julian Schnabel (b. 1951, Brooklyn, New York) American painter, printmaker, sculptor, and filmmaker who was one of a number of international painters to emerge in the late 1970s whose bold expressive style was termed Neo-Expressionist.

Schnabel’s art in particular was characterized by its chaotic profusion of styles and sources. He first became known for his paintings on velvet and for canvases whose painting surface was built up of shattered crock- ery and other found materials. The broken crockery works were also intended as an affront to the aus- terity of high modernism and as a metaphor for the frag- mentary nature of postmodern existence.

Julian Schnabel 72 Art Portrait 73 I like to paint in the dark. Particularly if I’m painting portraits. I can see better in the dark. Color doesn’t get in the way. When I made the first plate painting “The Patients and The Doctors”, which isn’t a portrait, I painted at night with electric lights. When you paint in the daylight, it will always look better when you take the painting inside. JULIAN SCHNABEL

Julian Schnabel 74 Art Portrait 75 In conversation with Julian Schnabel cess of making something is really all there is and in the case of moviemaking, recording it. I don’t understand people who have a job where money is their goal. And then they think Julian Schnabel’s first film, “Basquiat,” was released in the summer of 1996. In it, Willem “I can go on vacation now and relax before I go back to make some more money.” I don’t un- Dafoe plays a minor role as a struggling electrician who un-coincidentally harbors dreams derstand that mindset. You should read Jonas Mekas’ “In Defense of Perversity.” of becoming a famous artist. The opening line of the movie is a voiceover by Rene Ricard BP Isn’t that the American way though? “everybody wants to get on the Van Gogh boat”. So then what should we make of the fact JS It seems to be an accepted way of calculating success, yes. I found some photo- that twenty-two years later the very same Willem Dafoe stars as Van Gogh in “At Eternity’s graphs of Hemingway’s house and put a little spraypaint on top of them. Gate,” the latest film by Julian Schnabel? You“ make things that haven’t been made in order So someone asks me “what did you have to say about Hemingway?” I used to think that Wil- to see the things you’ve already made” is the artist/director’s somewhat cryptic response. liam Carlos Williams said the truth is in things. But he didn’t say that. That was my perverted In person, his banter is littered with stream-of-consciousness segues: part Colonel Kurtz, interpretation. I do believe the truth is in things. This is a photograph of an empty pool at part Walt Whitman mash-up. It is true that Willem Dafoe was nominated for an Academy Ernest Hemingway’s house in Cuba. That’s it. Award in the Best Actor category in 2019; however, Julian is quick to point out that he’s not BP A broken object is often perceived to exist in a diminished state, but you redeem “in Hollywood.” Mostly he’s in Montauk at his Stanford White house overlooking the Atlantic these broken plates as paintings. Ocean or at his pink palazzo in The West Village. One of his newest plate paintings depicts JS William Gaddis said “there’s a permanence of disaster here, left where we can refer his son Cy as dead Christ, which - as logic would demand - then casts Julian Schnabel in to it…” the role of what…Joseph? Sometimes we forget that Jesus had two dads. There is a casual The plate paintings are a way of noticing a property in the broken plates and commandeer- confidence in his latest undertakings, the self-assurance of a man playing to his strengths ing their materiality to discover something new, to bring forth an object that didn’t exist while still determined to explore. Some people might ask where does Julian Schnabel get before. Painting is called a practice because you are learning what to do with materials. The off creating his own versions of iconic Van Gogh or Velasquez paintings? You need to look process of making a painting is different than the making of an image. An image itself is no further than his son’s namesake, Cy Twombly. When Twombly wanted a Picasso drawing changing as it’s being painted. You have to let the horse run and just hold on to the reigns. to hang in his Italian villa he simply made one for himself. Seeing that , Julian painted a cou- BP I love when you discover names for sensations that you’ve known your whole life. For ple of Picassos himself ¡Basta! instance, the pleasant smell of earth after the rain is called petrichor. Now we all BP I wrote a novella called “What We Lose in Flowers,” which is sort of loosely based on know that smell, but some of us go our entire lives without learning there’s a name your life. for it. After reading one passage, you texted me to say what a touching beautifully-written pro- JS To name is to numb. What I came to know was that Van Gogh would make paintings jection of yourself. By the same token, would you say that “At Eternity’s Gate” is a projection of his own paintings. There’s more than one painting of the same fifteen sunflow- of you, Julian Schnabel? ers. So I thought if he can make paintings of his paintings, why can’t I? I had made a JS I made a movie about Van Gogh, but it’s not just a projection of myself. painting of Willem Dafoe as Van Gogh for the movie and because it’s a self-portrait, In the movie, Dr Rey says to Van Gogh “you’re confusing people, you’re confusing yourself, it should look like the actor. After I came home, I made a plate painting of Willem as you’re confusing yourself with your paintings.” And Van Gogh says “I am my paintings.” Well, Van Gogh. I felt like trying to paint a Van Gogh from life. that’s true. He is his paintings and I could say that I am my paintings. I am my movie. When I like to paint in the dark. Particularly if I’m painting portraits. I can see better in the dark. I’m not around anymore that is who I am. Look at this painting I’m working on - everything Color doesn’t get in the way. When I made the first plate painting “The Patients and The that’s not in the painting doesn’t exist. It’s its own world with its own set of variables and Doctors”, which isn’t a portrait, I painted at night with electric lights. When you paint in the conditions. The art stays, the artists don’t. daylight, it will always look better when you take the painting inside. When I took my first BP Perhaps the most significant part of any painting then is the side of the canvas where plate painting outside it looked bad to me like a woman who put her make-up on in a bath- it meets the wall, because that’s the intersection of two worlds colliding. room without any daylight. JS The edge of the painting is one world. Everything else beyond that is of another time. BP Is it fair to say that every painting has content, but not every painting has subject The painting remains a constant. After a screening of the film, a guy got up during the Q&A matter? and asked “What is reality?” And he was asking earnestly. He wasn’t asking about the facts JS No, all paintings have subject matter. The way his collar is painted is subject matter. versus fiction in “At Eternity’s Gate.” He was questioning the nature of existence. In fact, The way that Blinky Palermo would sew two pieces of fabric together, that’s subject matter. Willem Dafoe isn’t acting. He’s in a situation where he has to survive in the best way he can. People sometimes think they see a painting when they see the eyes. When I made a paint- He navigates with whatever tools he has that he can press buttons inside of himself to ac- ing of a girl with no eyes my father said “why did you paint over her eyes?” And I said “so you curately respond in a way that will be acceptable to him. He’s not making believe. The pro- would look at her chin.”

Julian Schnabel 76 Art Portrait 77 BP How do you decide when something is art rather than a prop? I know the paintings of the plate paintings would become a series. When I made “The Patients and The Doc- Jean-Michel’s work for your movie “Basquiat,” you don’t consider them your art, but tors” I covered it with a tarp and painted “The Death of Fashion,” which I then cov- these new Van Gogh paintings escape that designation? ered with a tarp before I made another plate painting. JS The props I painted for the Van Gogh movie are not my paintings. But the plate paint- I didn’t want to dictate what I would do next. When I made the Rose Paintings, the plates ings I made from those props are my paintings. functioned as leaves. That attracted me. BP Are you concerned that critics will attack you for putting yourself on the same level BP So in the portrait of Jean-Claude Carrière do you imagine that cup above his eye op- as Van Gogh? erates as his eyelid? JS You think about the audience too much. I think about the impulse to make the paint- JS I can see how the cup here would be satisfying as that for a viewer. At a distance it ings. looks like a painted mark. Only up close do you notice it’s three dimensional. BP Mark Grotjahn will ask himself whether something he has just made is “acceptable” BP What aspect of it do you find satisfying? to him as the artist. He was referring specifically to his new slug paintings. JS All painting is about distance. You see a Valesquez painting at a distance, it’s a guy JS All artists are responsible for everything they put into the world. It’s not a stupid on a horse. You get up close and it’s a bunch of marks. One of the things I tried to question to ask yourself “is this good or can I put my name on it?” And it really doesn’t show in the movie about Van Gogh is that it’s about the clarity of those marks. matter what the artist thinks. It matters what the thing is. He says paintings have to be made fast. I would agree with him, because I paint fast. It’s BP Aren’t we all living with a measure of self-delusion though? common to me. And then in the movie I cut to Goya, Velasquez and Frans Hals who all paint- JS We don’t know what the fuck we are doing sometimes and claiming that you do know ed fast. is a lie. So I would say to you that the opposite of truth is reason. BP In the movie “Army of Shadows,” the French noir film by Jean-Pierre Melville, the pro- BP Are there any other paintings you were compelled to make as a result of working on tagonist figures out the key to immortality on his way to the firing squad. The trick he this film? says is to pretend you will never die right up until the exact moment you are wrong. JS Yesterday I made a painting of Jean-Claude Carrière. He was talking about the pro- JS It’s a good idea, a healthy thought. cess of painting while I was painting him, which I guess he hadn’t experienced be- BP You seem to enjoy the fact that some people see your serialized portraits and imagine fore, watching his image come out of the broken plates. He couldn’t believe it. at first glance that they are identical. But they are actually more interactive than that. You can’t really quantify what that exchange is between the model and the artist, something JS I remember once a little kid saw my “Big Girl Paintings” and said “these are all the indelible, something indescribable. He said that. “There are no words.” And this from a guy same, but they’re all different.” It’s about noticing yourself noticing observation. who wrote 126 screenplays! People don’t really know what happens when you’re painting. The reason I made “At Eternity’s Gate” in the first person is so that you wouldn’t be They don’t know how images get formed. watching a movie about him, you would have a sense that you were him. BP Which is kind of emblematic of our culture. We see the before and after pictures, but As far as my films go I would say this movie is the closest that you can get to the sensation often are shielded from the struggle of life. of looking at a painting, because it’s not mediated. I would always say that my movies came JS You should read WH Auden’s “Musée des Beaux Arts.” He starts by writing “about from my practice as a painter. In this particulate case, the way the film functions has now suffering they were never wrong, The Old Masters…” I also like the line when he says informed the way I’m painting. “the dogs go on with their doggy life and the torturer’s horse scratches its innocent BP Roland Barthes talked about the Punctum of the picture in photography, the Punc- behind on a tree.” tum being the content that the photographer didn’t intend to capture but which im- BP I see here a new plate painting of a Velasquez self-portrait? bues the image with additional information. Imagine, say, a famous Olympic sprinter JS Yes, I painted my son Cy as Velasquez. I wanted to paint Velasquez from life. And with an untied shoelace. So is there Punctum in your new paintings? then I made another one of Cy as the dead Christ. JS The way the plates and the paint converge is the Punctum. It’s happening in the BP What would your therapist say about that? physical application which sends off some kind of signals which are not calculated JS I was thinking about Titian’s last painting of Christ. I think as painters get older, they or named or pre-disposed. get more familiar with themselves and their way of doing things. They accept a line BP I would say you apply the plates chaotically which still involves some degree of order. which they might have shaped more when they were younger. But now they appreci- JS There’s no hierarchal organization or judgment about the way the plates are put on ate the gesture so rather than compromise the gesture for something more precise the surface. I take the broken plates as a given. they leave it painted roughly. I find that a lot in the late paintings of artists. I treat them more as a found object. I’m creating a found object. It’s fiction. I’m placing the BP At 67 years old, should we consider your new work your “late period”? plates specifically but it looks like chaos. So maybe that’s what you’re talking about with JS If I die tomorrow it would be. It depends on how long I live. First of all, I never thought the shoelace. I’m accepting those surprises.

Julian Schnabel 78 Art Portrait 79 BP Do you need to feel encouraged by the progress you’re making while you paint? JS I feel encouraged when it’s working, but I feel very discouraged when it’s not. You have to come to grips with that. As happy as it can make you when things are going well, the inverse is available which is quite disturbing. And that’s the battle. It’s a challenge, but ultimately the not-knowing is what makes you do it. There’s some- thing impossible about the process which is what makes it so engaging. I can’t stop until it’s fixed. And I might not finish before I go to sleep. But there’s nothing else. Once I solve that everything else in life falls into place. It governs everything else. There’s a painted world I want to embrace, something physical in the painting I enjoy being connected to. There’s something satisfying to me in the way that yellow sits in the brush- stroke. BP Why did you make a coffin with the word FREUD painted on it? JS I have no idea. What’s crazy is that last November I had an exhibition at the Musée d’Orsay in Paris. In one room there was a vitrine that could not be removed. I placed the tomb that said FREUD inside - it just barely fit inside - and there was a glass shelf I couldn’t remove on top of it. So I placed a bronze head of my father on top of it. Together it seemed like one work. Now my father had died in 2004 and this was four- teen years later! After my father died, I wrote his last words on the side of his tomb in Connecticut. If someone walk into that cemetery now, they can read my father’s last words: “You’re a gem of a man. I wonder where people like you are hatched. God sent you to me. Do me a favor? Give me a scratch. Put me to sleep so I can be reborn. I wish my wife was alive. She’d tell you what a good man I am.”

64-65 Installation view, Plate Paintings 1978-86, Aspen Art Museum, Colorado, 2016. Courtesy Aspen Art Museum. 72 Freud, 1986-1989. 73 Basic Boating III, 2013.

All other images Courtesy of Julian Schnabel Studio.

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