APRILE 1986 - ANNO III - N. 4 — IN COLLABORAZIONE CON IL MANIFESTO - LIRE 5.000

Tullio Pericoli: Fritz Saxl La fede negli astri. Dall'antic hità al Rinascimento di Fritz Saxl Testi di Enrico Castelnuovo e Eugenio Garin

! 7 H --T : ; ^«486» A. Agnelli, D. Frigessi, F. Romero: Cara Trieste... Paolo Fossati: Le memorie di De Chirico Edgar Morin: Complessità e crisi della totalità Rossana Rossanda: L'arcangelo della restaurazione HNDICF • DEI LIBRI DELMESEBI

Sommario Il Libro del Mese 4 Fritz Saxl: "La fede negli astri. Dall'antichità al Rinascimento" Testi di Enrico Castelnuovo e Eugenio Garin La Traduzione 10 Pier Vincenzo Mengaldo: Ceronetti, emotività troppo gridata Da tradurre 19 Rossana Rossanda: Il contadino dal re L'Intervista 24 Edgar Morin risponde a Carlo Bordoni 34 Libri di Testo (a cura di Lidia De Federicis) Articoli di Fiorella Farinelli, Sabina Mobiglia, Nanni Salio 36 Interventi Emilio Pianezzola, Paolo Spriano: sul caso Gentile 46 Libri economici 47 Lettere

RECENSORE AUTORE TITOLO 6 Dario Puccini Fabio Troncarelli (a cura di) La città dei segreti. Magia, astrologia e cultura esoterica a Roma (XV-XVIII) 8 Paolo Fossati Giorgio De Chirico Memorie della mia vita 11 Maria Teresa Fenoglio Giuliano Naria I giardini di Atrebil. Fiabe, quasi fiabe, sogni, racconti Si»* Franco Loi Delio Tessa L'è el dì di mort, alegher! De là del mur 12 Arduino Agnelli Fulvio Tomizza Gli sposi di via Rossetti. Tragedia di una minoranza Federico Romero Giampaolo Valdevit La questione di Trieste 1941-1945 13 Delia Frigessi Arnaldo Bressan Le avventure della parola. Saggi sloveni e triestini Giorgio Voghera Gli anni della psicanalisi 14 Ernesto Franco Jorge Luis Borges Tutte le opere (voi. II) Dario Puccini Atlante Libro di sogni A/2 Los conjurados Jorge Luis Borges - Adolfo Bioy Nuovi racconti di Bustos Dòmecq Casares • 15 Stefania Piccinato Peter Brooks L'immaginazione melodrammatica A!A!A! Trattato del melodramma 16 Rita Cifarelli Lewis Carroll Cara Alice 17 La caccia allo Snualo Malcolm Skey Rudyard Kipling Qualcosa di me. Per i miei amici noti e ignoti 18 Marisa Bulgheroni David Leavitt Ballo di famiglia Ludovica Koch Gottfried von Strassburg Tristano 21 Paolo Odorico Robert Fossier (a cura di) Storia del Medioevo. Voi. II: Il risveglio dell'Europa (950-1250) Giuseppe Sergi Herwig Wolfram Storia dei Goti pmUs'Wìì.'^ ; «'•• r i * i " 1" '<"t)li l~ J •Mi fe!•••• • IH DEI LIBRI DEL MESE

HH • 22 Guido Samarani Alessandro Russo Le rovine del mandato. La modernizzazione politica dell'educazione e della cultura cinesi Marco Sotgiu AA.W. La frontiera difficile HB 23 Paolo Calzini Sewerin Bialer I successori di Stalin Marcello Flores Adriano Guerra Il giorno che Chruscev parlò. 27 Giorgio Bert G. Bocchi, M. Ceruti (a cura di) La sfida della complessità Ervin Laszlo Evoluzione 29 Diego Marconi Douglas R. Hofstadter, BM Daniel C. Dennett L'Io della mente EH Gabriele Lolli Paolo Zellini La ribellione del numero H 31 Paolo Casalegno Imre Lakatos Scritti filosofici Marilena Andronico Ludwig Wittgenstein Zettel - Lo spazio segregato della psicologia 33 Gian Luigi Vaccarino Enzo Grilli, Giorgio La Malfa, Paolo Savona L'Italia al bivio: ristagno o sviluppo Cristiano Antonelli Antonio Ruberti (a cura di) Tecnologia Domani Sommario delle schede EH 37 I predatori dell'arco perduto

•I (a cura di Enrica Pagella) Autore Titolo Autore Titolo 38 Jurij Tynjanov II sottotenente Summenzionato AA.VV. Luni-guida archeologica Anatolij Mariengof I cinici Guido Devoto Geologia applicata all'archeologia AA.VV. La lettera familiare Ninina C. Di Caprio La ceramica in archeologia FredUhlman L'amico ritrovato 43 AA.VV. Quale lavoro, quale sviluppo Laura Mancinelli II fantasma di Mozart Paolo Santacroce Franz Kafka Nella colonia penale e altri racconti Vittorio Valli (a cura di) L'eterogeneità del mercato del Lorenzo Cesare C'era una volta l'orco lavoro. Un confronto est-ovest Paul Valéry L'idea fissa Adalgiso Amendola Mercato del lavoro e inflazione 39 Rudyard Kipling Racconti anglo-indiani del Gilberto Antonelli Risorse umane e redditi da lavoro mistero e dell'orrore Franco F. Franciosi L'offerta di lavoro nell'analisi AA.W. Autocoscienza e autoinganno. economica Joseph A. De Gobineau Adelaide Daniele Ciravegna Aspetti teorici del mercato del lavoro • Thomas Bernhard II soccombente Massimo D'Angelillo Job creation Ramon Saizarbitoria Cento metri Luciano Gallino (a cura di) Il lavoro e il suo doppio JuroKara L'adorazione Maurizio Zenezini Salari, occupazione, mercato del Sholem Aleichem Menachem Mendel lavoro parallelo §H 40 Franco Rella La battaglia della verità 44 Robert Boyle II chimico scettico Mario Perniola Transiti - come si va dallo stesso Michelangelo Fazio Dizionario e manuale delle allo stesso unità di misura Alexander G. Baumgarten Riflessioni sul testo poetico Gualtiero Pisent Nucleo e radioattività Giovanni Di Salisbury Policraticus Leonida Rosino Gli astri. Dal sistema solare alle Mimmo Porcaro I difficili inizi di Karl Marx galassie , Bas Van Fraassen L'immagine scientifica Moustapha Safouan Jacques Lacan e il problema della A.M. Jacobelli Isoldi Perché Kant formazione degli analisti 41 Richard J.B. Bosworth La politica estera dell'Italia Jacques Lacan II seminario. Libro III. Le psicosi giolittia 45 AA.VV. Le Muse galanti Eric J. Hobsbawm Lavoro, cultura e mentalità nella Roberto Pagano Scarlatti Alessandro e Domenico: società industriale due vite in una Maria Jolanda Palazzolo I salotti di cultura nell'Italia Mya Tannenbaum dell'800. Scene e modelli (a cura di) Karlheinz Stockhausen. Intervista Lou Cannon Reagan. Biografìa di un presidente sul genio musicale Robert Palmer, Joel Colton Storia del mondo moderno Willi Apel Storia della musica per organo Emanuele Castrucci La forma e la decisione AA.VV. (a cura di) Il rosa e il nero George Schwab Cari Schmitt. La sfida dell'eccezione Sergej M. Ejzenstejn La forma cinematografica Cari Schmitt Terra e mare Arthur Machen L'avventura londinese

•PK Mmmmmmmmmmammm». * L'INDICE p^- ^••••mhhhhi ••DEI LIBRI DELMESE^L Il Libro del Mese La barba della Medusa di Eugenio Garin

FRITZ SAXL,^ La fede negli astri. ancora a Amburgo ma pubblicata Sono qui raccolti in sintesi alcuni schile: immagine poi copiata fedel- chi di scrivere la storia dell'astrolo- Dall'antichità al Rinascimento, a solo nel '57 dalla Bing nelle Lectures, dei più validi insegnamenti scaturiti mente dagli illustratori occidentali gia, troverà la strada bloccata se si cura di Salvatore Settis, trad. dal Saxl espose con chiarezza e con for- dal tipo di lavori di cui Saxl resta, di manoscritti astrologici. Quale im- accosterà all'argomento con idee tedesco e dall'inglese di Sandra za un principio di metodo che veni- forse, l'esponente più limpido: non magine più bella di Trivia che ride moderne". va in più parti affiorando, ma di cui si affronta un'opera di cultura, un Cirri Colli e Flavio Cuniberto, nei cieh? Ma come commentarla Senonché, e proprio a proposito l'Istituto Warburg fu esemplare as- autore, un'epoca, un problema spe- di dichiarazioni del genere, bisogna Boringheri, Torino 1985, pp. adeguatamente quando si ignorino sertore. "La mia preoccupazione cifico, senza partire dal "sistema" di tutti i testi astrologici sul riso delle stare attenti a non confondere istan- 520, Lit. 60.000. principale — tali le parole di Saxl, da concezioni e di credenze da cui stelle? ze che Saxl intreccia di continuo, ma Si tratta di una scelta di saggi, al- non dimenticare — era una questio- emergeva e in cui si collocava. Co- Giustamente Saxl insiste su analo- che invece vanno chiaramente di- cuni di grande rilievo, preceduti da stinte: la prima concerne la necessità una densa e ampia introduzione di di non isolare aspetti, momenti e Salvatore Settis, e arricchiti nelle no- campi singoli della cultura (non si te da integrazioni bibliografiche del "legge" un'opera d'arte — poesia o curatore. E un volume importante, pittura o scultura — senza decifrarne che contribuisce non poco a far me- L'opera di Fritz Saxl tutte le intenzioni, tutti i significati, glio conoscere nelle sue impostazio- tutte le "immagini"); la seconda ri- ni originarie una tematica cne ha de- L'opera completa di Fritz Saxl, scritta parte gischer und mythologischer illustrierter guarda la dialettica interna a tutto il cammino della cultura umana, fra stato fra noi larga attenzione, e che in tedesco e parte in inglese, non è mai stata Handschriften des lateinischen Mittelalters ormai vuol essere affrontata con una ragione e irrazionale, fra scienza e riunita e molti dei suoi scritti più importanti di cui tre volumi (dedicati alle biblioteche di mito (dice Saxl: fra religione e scien- più precisa consapevolezza delle dif- sono stati pubblicati postumi. Il Saxl più noto ferenziazioni e degli svolgimenti, Roma, alla Biblioteca Nazionale di Vienna e za), e impone di non risolvere l'anti- che in oltre mezzo secolo sono stati è quello delle conferenze delle quali una vasta alle biblioteche inglesi) hanno visto la luce ri- tesi nella illusoria separazione di una molti e profondi. scelta fu pubblicata da Gertrud Bing (Lectures, spettivamente nel 1915, 1926, 1953. Tra i saggi pretesa razionalità pura (la scienza) Quando, negli anni sessanta, l'edi- Londra 1957). Quelle di argomento italiano fu- fondamentali che per ora non hanno trovato dalla irrazionalità (credenze religio- tore Laterza accolse il suggerimento rono tradotte e pubblicate da Laterza nel 1965, posto nelle raccolte dei suoi scritti sono Fruhes se, miti). La prima istanza porta a di offrire alla cultura italiana alcuni sotto il titolo La Storia delle Immagini, con Christentum und spàtes Heidentum in ihren indagare i nessi fra discipline e cam- testi esemplari dell'attività dell'Isti- un'ampia prefazione di Eugenio Garin e un kiinstlerischen Ausdrucksformen (1923), pi della cultura, a mettere a fuoco le tuto Warburg, la scelta cadde su due profilo di Saxl di G. Bing (una seconda edizio- Classical Mythology in Medieval Art scritto interconnessioni, a collocarsi in ter- re di confine, a decifrare le "immagi- opere molto significative, ma che ne con una nuova introduzione dello stesso Ga- in collaborazione con Erwin Panofsky (1933) e sottolineavano, appunto, aspetti e ni" attraverso la storia delle loro ori- rin è apparsa nel 1982). Un'opera capitale in Veritas filia Temporis (1936). gini, delle migrazioni e delle meta- momenti assai diversi del celebre cui la sua impronta è molto profonda è Satur- Istituto. La prima fu una raccolta Grandissima fu la sua attività di organiz- morfosi. La seconda istanza si tradu- no e la Melanconia (ed. originale Londra (che uscì nel '65) delle Lectures del zatore di cultura. Dal 1913 stretto collaborato- ce nell'imperativo non solo di non Saxl, curata da Gertrud Bing (che 1964) pubblicato da Einaudi nel 1983 e scritto re di Aby Warburg nella conduzione della bi- staccare l'astrologia dall'astronomia aveva preparato l'edizione originale in collaborazione con Erwin Panofsky e Ray- blioteca alla cui fisionomia e alla cui struttura allorquando facevano corpo, ma di inglese del '57); la seconda, il Bruno mond Klibansky: un vasto rifacimento dell'o- diede una profonda impronta, ne resse i destini non dimenticare l'importanza delle di Frances Yates. Va aggiunto che pera sulla Melencolia I di Dùrer, che Saxl e negli anni in cui Warburg fu in casa di cura "compagne oscure" che non abban- donano mai le scienze nel loro cam- nel medesimo giro d'anni, e sempre Panofsky avevano insieme pubblicato nel 1923 tra il 1919 e il 1925, trasformandola in una mino (per riprendere l'immagine di a cura della Bing, usciva un volume come secondo volume della collana degli studi pubblica istituzione e stimolandone l'attività qualche odierno epistemologo più di scritti del Warburg presso La della Biblioteca Warburg. Fra le opere postume editoriale, in stretta collaborazione con Panof- Nuova Italia che fino dal 1935, per avvertito). spicca anche un volume sulla scultura romani- sky e Cassirer. Dopo la morte di Warburg — al Di fatto Saxl, sebbene alla storia consiglio di Ernesto Codignola, ave- ca inglese (English Sculpture of the 12th Cen- va pubblicato Individuo e cosmo nel- significato della cui opera aveva dedicato nel dell'arte abbia dato contributi singo- la filosofia del Rinascimento di Cassi- tury), pubblicato a cura di Hans Swarzenski 1922 un luminoso saggio dal titolo Rinasci- lari, storico dell'arte non è, come rer (senza le appendici di testi, una nel 1954, dove si propone uno stimolante con- mento dell'Antichità continuò a dirigere le at- non è storico dell'astrologia, anche delle quali sarebbe stata accolta da fronto tra le sculture monumentali e i sigilli, tività della biblioteca e all'avvento di Hitler ne se ne tratta di continuo. Giustamen- Einaudi nel '43). Erano iniziative opere quest'ultime sicuramente databili e, per curò tra molte difficoltà il trasporto e l'installa- te Settis sottolinea una confessione del '48, di poco anteriore alla morte: tutte tra loro collegate, che avevano la loro importanza, affidate ai massimi artisti zione a Londra. Qui essa divenne rapidamente radice in un medesimo ambito cul- del momento. All'arte inglese e ai suoi rapporti "non un vero storico dell'arte", dice- un prestigiosissimo centro internazionale di va di essere, ma "un vagabondo", turale italiano, in interessi di storia col mediterraneo Saxl aveva dedicato un cele- studi e il nucleo generatore di indagini interdi- "impegnato a dissodare le strisce di della cultura e delle idee, che su più bre saggio: The Ruthwell Cross (1943) e nel sciplinari di grande importanza. All'azione di punti si erano incontrati con le ri- terreno che stanno al confine fra la 1941, insieme a R. Wittkower, aveva organiz- Fritz Saxl in gran parte si deve l'istituzione del- storia dell'arte, la letteratura, le cerche specifiche della Biblioteca zato in piena guerra (1941) una esemplare mo- (poi Istituto) Warburg, di cui condi- l'insegnamento della storia dell'arte nelle uni- scienze e la religione". Se si vuole, videvano soprattutto alcune istanze stra che poi si tradusse in un monumentale a- versità inglesi. egli è storico delle "immagini" nel metodologiche. Sono, questi, dati di tlante pubblicato nel 1948 (English Art and (ex.) valore pregnante che il termine è de- fatto da tenti e presenti di fronte alla the Mediterranean). Meno nota la sua attività stinato ad assumere proprio in quel- attua1 senapi c più fitta, circola- specialistica ed erudita che dalla storia e dall'i- le terre di confine, dove, fra l'altro, zione ni Italia di opere di studiosi conografia astrologica si spinge verso una vasta l'immagine è termine comune di ri- facenti capo all'Istituto Warburg: problematica storico-artistica. Di speciale im- ferimento: fra magia, alchimia e astrologia; fra mnemotecnica e er- opere spesso di tempi fra loro di- portanza il monumentale Verzeichnis astrolo- stanti, con orientamenti almeno in metismo, lungo i sentieri tortuosi parte mutati, rispondenti a esigenze della trasmissione e trasfigurazione diverse. dei simboli, quando si incontrano le variazioni delle esperienze religiose Di Fritz Saxl, troppo presto e i mutamenti delle "forme". In tal scomparso nel marzo del '48, prima senso l'opera che meglio di ogni al- della scelta delle Lectures del '65, ne di metodo". Si trattava, cioè, di me non si "legge" un dipinto se non ghi limiti nella storia delle scienze. tra rispecchia lo "spirito" di Saxl re- non erano molte le pagine accessibili affrontare con altro metodo la storia si parte dalla decifrazione completa Nel saggio assai bello — anche se in sta l'edizione del '23 di Dùrers 'Me- in italiano. La raccolta del '65, dise- della cultura umana, tenendo pre- del linguaggio in cui è scritto, così più punti da discutere e integrare — lencolia. I' (anche se opera composta gnata dalla Bing con particolare at- sente il principio che "tutte le sfere non si capisce un testo scientifico se su La rinascita dell'astrologia tar- in collaborazione con Panofsky), tenzione rivolta ai testi di argomen- e le correnti della storia dello spirito non si ritrovano i nessi problematici doantica, ricorda come "il disprezzo ove scienza, religione e arte si intrec- to italiano, intendeva mettere in evi- (der Geistesgeschichte) collaborano a da cui emerge. In un'età in cui ogni ottocentesco per l'astrologia, e le ciano strettamente su uno sfondo denza il valore e l'originalità di un costituire una unità di metodo". colore, ogni erba, ogni animale, pratiche consimili, farà considerare magico-ermetico. La stessa attenzio- metodo di indagine storica e, nello Questa ultima espressione, è noto, è ogni pietra "significa" qualcosa di opera non degna di un grande astro- ne particolare per l'astrologia è do- stesso tempo, il significato peculiare di Cassirer, del giugno del '26, nella preciso, di codificato, è preliminare nomo come Tolomeo" la Tetrabi- vuta al primato che in certe epoche di alcuni campi e momenti della cul- dedica a Warburg di Individuum a ogni altra considerazione la deci- blos, almeno fino a quando Franz viene riconosciuto all'astrologia- tura umana ai fini di una più esatta und Kosmos: a Warburg che secondo frazione esatta dei segni, insieme Boll giunse a "dimostrare che i ra- astronomia, per essere il cielo regola comprensione del suo svolgimento e Cassirer aveva ispirato tutta la sua con la indicazione delle "fonti", del- zionalisti ottocenteschi avevano tor- e punto di riferimento delle cono- delle sue strutture. In uno dei saggi ricerca a quel canone di non isolare le allusioni, dei fraintendimenti, dei to e che l'opera era indiscutibilmen- scenze naturali. la cui traduzione compare adesso mai i singoli aspetti della cultura malintesi. E questo vale non solo te autentica". Ma non solo autentica per la prima volta nel volume curato umana. Saxl nella sua conferenza per le arti figurative, ma per la poe- è la Tetrabiblos: è inseparabile dal Analogamente il Saxl, esploratore da Salvatore Settis, una conferenza specificava: "mi riterrò soddisfatto sia, per la filosofia, per le "idee" in contesto dell'opera di Tolomeo. di terre di confine, predilige, nel su La fede negli astri nel dodicesimo se sarò riuscito a convincervi che genere. Pretendere di valutare un af- Staccare, come pure si è fatto e si tempo, le epoche di crisi: le rinascite secolo dell'inverno '29/'30, tenuta certe credenze, bollate dal sapere ot- fresco del Quattrocento, senza pri- continua spesso a fare, la Sintassi (Renascenses, diceva Panofsky). Cer- tocentesco come idee infantili, meri- ma averne "decifrato" tutte le indi- matematica dal Quadripartito, signi- to, in lui, il rapporto Medioevo-Ri- tano invece tutta l'attenzione degli cazioni e le immagini, è come crede- fica precludersi irrimediabilmente nascimento assume dimensioni di- storici [...]. Non è sufficiente studia- re di poter discorrere di una lirica una comprensione storica non solo verse; ma anche nel Medioevo egli re Bernardo Silvestre o i manoscritti cinese senza sapere la lingua, in base di Tolomeo, ma dell'astronomia del guarda alle "rinascite", specialmente miniati o gli strumenti astronomici ai rumori più o meno armoniosi secondo secolo dopo Cristo, anzi, al XII secolo. In fondo "la rinascita a sé: bisogna imparare invece ad ad- emessi da un lettore cinese. Saxl ci più in generale, di gran parte della carolingia" gli sfugge. Nel saggio dentrarsi in campi sconosciuti e insegna il cinese quando ci mostra storia dell'astronomia fino a Galileo così cassireriano (lo riconosce anche mettere in rapporto le immagini con che la immagine di Medusa con la e Keplero, e oltre. "Chi voglia com- lui) su Macrocosmo e microcosmo nel- le credenze, la religione con la scien- barba deriva dalla identificazione prendere — scrive giustamente Saxl za". araba di Medusa con un demone ma- — la religiosità del Medioevo o cer- n riNDICF ••DEI LIBRI DEL MESEBH Il Libro del Mese Duca di Berry, si assiste agli sconvol- divertì molto, vagabondare in terre gimenti che nella tradizione cristia- di frontiera. Non fu mai un "vero le illustrazioni medievali, dell'Eriu- Abitare la frontiera na e nella religiosità medievale portò storico dell'arte capace di scrivere gena non si fa parola (nonostante la di Enrico Castelnuovo l'inarrestabile crescita della fede ne- una biografia di Raffaello o di considerazione di Warburg per gli astri. Dal castello di Qusayr 'Am- Cézanne", lo confessò lui stesso nel- Traube), mentre si ricorda Onorio ra, una residenza nel deserto dove la sua ultima conferenza, intenden- di Autun la cui Clavis physicae è solo "Quell'interesse per la predizione noscitore straordinario e ce lo mo- un califfo si era fatto dipingere nel- do con questo che le sue idee della una compilazione del De divisione dell'avvenire che cominciò a manife- strano i quindici saggi raccolti in l'ottavo secolo una volta stellata sul- storia dell'arte, perpetuamente in di- naturae, che Saxl non cita mai, ma la starsi intorno al 1910 e che fu consi- questo volume che spaziano su circa la superficie sferica di una cupola scussione, non si incentravano prio- cui rilevanza per le sue tesi è confer- derato uno dei segni premonitori un quarantennio, dal 1912 fino alla delle terme, alla sala napoletana do- ritariamente nell'esercizio dell'attri- mata dalle straordinarie "illustrazio- della grande guerra, è in seguito au- morte nel 1948. E un omaggio alla ve il giovane Boccaccio ascoltava le buzione o della ricostruzione stilisti- ni" del ms. lat. 6734 della Nazionale mentato sempre più ed è ancor oggi memoria di questo grande intellet- lezioni di Andalò di Negro, astrono- ca. di Parigi (analizzato nel 1954 dalla assai diffuso... Un movimento di tuale dove si possono trovare insie- mo genovese della corte di Roberto Era nato nel 1890, lo stesso anno d'Alverny in un bellissimo saggio massa ha sempre radici profonde me per la prima volta scritti difficil- d'Angiò, dall'abbazia di Ramsey po- che vide la nascita di un "vero" sto- proprio sul "cosmo simbolico nel nella psicologia: possiamo, da un mente reperibili, accompagnati da sta in Inghilterra ai confini delle pa- rico dell'arte come Roberto Longhi, XII secolo"). D'altra parte proprio e due anni prima che nascesse un al- le osservazioni che Saxl fa sul tra- tro storico dell'arte grandissimo, ma sformarsi delle immagini astrologi- • un tantino irregolare, con cui fre- che nel Rinascimento, mostra quan- quentemente collaborò, come Er- to egli, nonostante ogni continuità win Panofsky. Venticinque anni al- di contenuti, ribadisca la tesi di un Perché tante biblioteche l'incirca, giusto giusto lo spazio di profondo distacco del Rinascimento una generazione, li separavano da dal Medioevo. Il miniatore medieva- un altro gruppo di grandi: Wòlfflin le conserva figure lontane, fisse, e Warburg, nati ambedue nel 1864, spesso incomprensibili, talora curio- si abbonano all'Indice? Berenson, nato nel 1865. Per Beren- samente fraintese ("cercò di copiare son, che un gran ruolo ebbe nella un modello senza capirlo") e bizzar- E ovvio: perché molti frequentatori di biblioteca lo chiedono. Ma c'è storia del suo contemporaneo Ro- ramente trascritte (la barba di Medu- un'altra ragione: L'Indice è uno strumento di grande aiuto per chi studia, berto Longhi, Saxl non manifesta sa). Nel Rinascimento i "geroglifici molto interesse, moltissimo invece del destino" si riempiono di "figure lavora con i libri, o anche solo li ama. per Wòlfflin di cui segue le lezioni a della vita quotidiana", come negli af- Chi ha comprato il numero di febbraio ha trovato L'Indice dell'Indice: Berlino, e ciò si può agevolmente freschi di Ferrara, mentre nelle cu- 1292 titoli che sono stati recensiti in poco più di un anno. Chi deve aggiornare comprendere. pole fiorentine "l'immagine del cie- Il compito che Bernard Berenson lo" era "quale poteva apparire all'os- una biblioteca pubblica o anche solo quella personale, dispone oggi di un si era proposto era stato quello di servatore" a Firenze, "in una deter- elenco, organizzato per discipline ed argomenti, che segnala ciò che di più dare una sistemazione al corpus della minata ora di un determinato gior- significativo è stato pubblicato in Italia (e, in parte, anche all'estero) negli pittura italiana del Rinascimento at- no". ultimi due anni. Chi desidera un'informazione più dettagliata può risalire al traverso la costruzione di un vastis- Su un distacco, appunto, conclude simo catalogo; il problema era per il primo dei saggi ora pubblicati in numero della rivista in cui è apparsa la recensione. Se poi si aggiungono tutti lui quello della distinzione e del rag- traduzione, il citato Macrocosmo e i titoli segnalati dalla pubblicità degli editori, si può dire che pochi libri di gruppamento delle opere, della co- microcosmo (del '27/'28), che ripren- qualche rilievo sfuggono ai lettori dell 'Indice. struzione di personalità artistiche, di de non pochi spunti di Individuum individui. Wòlfflin vedeva le cose di- und Kosmos di Cassirer, uscito nel Per tutti questi motivi conviene abbonarsi, evitando il rischio di mancare versamente, al limite voleva giunge- '27 nelle "Studien der Bibliothek un numero: la raccolta dell'Indice costituisce una vera e propria enciclopedia, re a una storia dell'arte senza nomi, Warburg" che Saxl dirigeva. A pro- continuamente aggiornata, dell'editoria italiana. dove fossero protagonisti quelle posito della libertà dell'uomo di au- configurazioni stilistiche che chia- todeterminarsi, Saxl scrive: "a que- Perciò abbonatevi, inviando un assegno di 42.000 lire a L'Indice, via Ro- miamo stili: le forme visive hanno sto tema dà una svolta decisiva il Ri- meo Romei 27, 00136 Roma, oppure versando la stessa somma sul conto una storia, compito dello storico nascimento: l'uomo non è più vitti- corrente postale n. 78826005. Riceverete in dono L'Indice dell'Indice. dell'arte è quello di scorgerle, di ma di un conflitto tra forze che se lo identificarne i caratteri, di registrar- contendono, ma interviene nella lot- Chi non si abbona (e ha mancato il numero di febbraio) può ricevere ne le mutazioni per poter ricostruire ta". Come Cassirer, Saxl fa i nomi di L'Indice dell'Indice versando 2.000 lire (1.500 più le spese postali) nello stesso in modo autonomo una storia dei Pico della Mirandola, Machiavelli e modo. Ricordiamo che le copie arretrate costano 7.000 lire. Consigliamo a chi modi di vedere, una storia dell'oc- Leonardo. Il suo saggio, tuttavia, ha chio. non pochi limiti, e non solo nei fon- vuole completare la propria collezione di affrettarsi, perché alcuni numeri L'idea di giungere a generalizzare damenti generali. Come si è già ac- sono pressoché esauriti. e ad intendere il modo di vedere di cennato, li ha soprattutto, sviato un'epoca suscitò grande interesse in dalla compilazione ben nota del Saxl il quale, d'altra parte, uscendo Thorndike sulla storia della magia, dalla grande tradizione viennese, era nel non tener conto della presenza stato educato al rispetto della buona del tema del microcosmo ben prima NNDICF filologia, conosceva a fondo le tecni- del secolo XII (o, magari, XI). Nel ••DEI LIBRI DEL MESE^BI che grafiche che le collezioni del- secolo EX, in Scoto Eriugena, infatti, l'Albertina e della Biblioteca Impe- ne troviamo una delle formulazioni L'unico mensile riale presentavano con eccezionale più eloquenti e articolate (homo crea- italiano ricchezza, ed era interessato agli tura-rum omnium officina; in ipso di recensioni scambi tra Ovest ed Est e all'Orien- universalis creatura continetur; om- te, il cui ruolo aveva in quel tempo nis creatura; adunatio omnium crea- librarie nell'Università di Vienna un propu- tura-rum; e così via). E stupisce tanto gnatore appassionato, per quanto un di più il silenzio di Saxl in un testo po' azzardoso come Joseph Strzy- che si fondava su Cassirer, che pro- gowsky. I temi cari a Riegl, Dvorak, prio in Individuum und Kosmos ave- Strzygowsky lo spingevano poi ad va richiamato il legame fra Cusano e punto di vista logico e scientifico ri- una bibliografia completa degli scrit- ludi, che Abbone di Fleury descrive interessarsi ad epoche come la fine l'Eriugena. tenere erronee le sue tesi, ma il so- ti dell'autore, da una ricca iconogra- fissandone la posizione attraverso le dell'antichità e il Medioevo cui Senonché non è qui la forza e la strato immaginativo e, oserei dire, fia, da un apparato di note rigorosa- costellazioni ("... dove il cocchiere Wòlfflin aveva concesso una scarsa fecondità del lavoro di Saxl. La sua religioso su cui cresce ha nondime- mente uniformato e da una impor- Boote depone le fulgide briglie / Ac- importanza. Nella sua tesi, discussa attualità è in una indicazione di me- no la più grande importanza". Nel tante introduzione di Salvatore Set- cesso è dato a voi, gente anglia, da nel 1912 con Dvorak e Strzygowsky todo e di campi di ricerca. E va sog- gennaio del 1936 Fritz Saxl iniziava tis. E molto bello che una simile im- un ponte") alla Sala di Galatea alla si occupa di Rembrandt e della sua giunto che il singolare incremento così una conferenza sulla Rinascita presa sia stata tentata da un curatore Farnesina, sul cui soffitto Agostino produzione grafica, ma in quell'an- degli studi in terreni in cui Saxl fu dell'antica astrologia in un college in- italiano per un editore italiano. Chigi aveva fatto dipingere il pro- no stesso appare su "Islam" un suo stimolo e guida rende pericoloso glese; era un momento gravido di Dell'itinerario di Saxl tra pianeti, prio oroscopo, alla galleria del ro- saggio su Le raffigurazioni dei pianeti qualsiasi tentativo di soggiungere in- pesanti tensioni e le nuvole nere che stelle e costellazioni ci parlano i sag- mano palazzo Ruccellai, dove Jaco- in Oriente e in Occidente, in cui fin dicazioni integrative che rischiano si precisavano all'orizzonte ormai gi qui riuniti che, pur avendo diver- po Zucchi progetta, descrive e dipin- dalla prima nota dichiara il suo debi- di diventare fuorviami (per fare un con tremenda nitidezza incoraggia- se provenienze e datazioni, sono si- ge le immagini degli dei de' gentili, to di riconoscenza "Al professor caso solo, sottolineato da Saxl: si vano la crescita di un interesse sem- stemati come capitoli di una medesi- Fritz Saxl segue il dispiegarsi e il tra- Aby Warburg di Amburgo che mi pensi all'Experimentarius attribuito pre più largo per questi argomenti. ma ricerca e si susseguono in ordine sformarsi della imagerie astrologica. ha assistito da vicino con i suoi aiuti a Bernardo Silvestre, e a quello che Della nascita, dello svolgersi, del cronologico di soggetto. Essi com- Per seguire il filo che collega gli e i suoi consigli incoraggiandomi è diventato dopo il saggio del '78 di trasformarsi dell'antica astrologia, prendono testi di vario genere, con- scritti raccolti in questo libro varrà senza soste a proseguire il lavoro e Ch. S.F. Burnett e quindi alla neces- dei rapporti strettissimi che la lega- ferenze, saggi, articoli e anche tre la pena di ripercorrere l'itinerario spingendomi infine a darlo alle sità, oggi, di partire di li). vano alla storia della conoscenza del passaggi tratti da un'impresa monu- del suo autore, chiaramente rico- stampe". L'anno prima era avvenuto cielo, e quindi all'astronomia, del mentale come l'Indice dei manoscrit- struito nell'introduzione di Settis. Il il celebre incontro con Warburg che profondo significato che, in varie ti miniati mitologici ed astrologici del nome di Fritz Saxl è ben conosciuto marcò per sempre la vita e l'attività epoche e situazioni, assunse per gli medioevo latino. in Italia dove viene generalmente ac- di Fritz Saxl. Sono note le circostan- uomini la fede negli astri e la creden- I soggetti spaziano dalla tarda an- comunato a quello favoloso di Aby ze pressoché casuali di questo incon- za che i fatti celesti influenzassero e tichità al manierismo, si assiste al Warburg e spesso sistemato nella ap- tro, è nota la risposta data da War- governassero quelli terreni, della mi- migrare e all'intersecarsi della cultu- prossimativa categoria degli icono- burg al giovane che, presto convin- riade di immagini di cui questa fede ra astrologica, si entra nei circoli logi. Ma questo personaggio geniale tosi della genialità e della competen- abbisognò per manifestarsi, delle ra- scientifici delle corti di Federico II o e inquieto, smisuratamente curioso za del suo interlocutore, avrebbe vo- gioni delle loro trasformazioni e dei di Alfonso il Saggio, nelle bibliote- e sommamente sapiente è difficile da loro mutamenti Fritz Saxl fu un co- che di Venceslao di Boemia o del catalogare. Amò sempre, e questo lo L'INDICE •

• DEI LIBRI DEL MESEM Il Libro del Mese e remote provenienze, studiati da un ternazionale coi sopravviventi con- tinuava imperturbabile a mostrargli emergono per numero le miniature <1 astrologo arabo nel EX secolo, si ri- cetti figurativi della civiltà pagana su una vecchia carta di Amsterdam e le illustrazioni. luto lasciargli i suoi materiali e che trovassero alla fine del Quattrocen- nei popoli del Mediterraneo Orien- le vie che Rembrandt soleva percor- L'imagerie astrologica poteva venne invece ammonito che i pro- to sulle mura di un palazzo di Ferra- tale?" In altre parole che ruolo ha rere) e non rinnegò la storia dell'ar- dunque fornire a Saxl un terreno blemi non si risolvono passandoli ad ra, avevano suscitato la curiosità e avuto questo formidabile patrimo- te. ideale per sperimentare i mutamenti altri. poi l'entusiasmo di Warburg. In nio di immagini tramandato dall'an- Non solo, per Saxl chiarire le ori- della forma in quanto la vastità del L'incontro con Saxl avvenne in questo grandioso repertorio di im- tichità sulla nascita delle nuove for- gini delle forme rinascimentali non corpus permetteva una verifica delle un momento in cui Warburg stava magini, in questo immaginario me rinascimentali? era tutto. L'immenso materiale delle persistenze e dei mutamenti nelle lavorando alla comunicazione che astrologico che si perpetua per seco- Trovarsi di fronte un simile inter- immagini astrali era pervenuto al Ri- forme delle immagini attraverso la avrebbe fatto al congresso interna- li, aveva visto una chiave per rispon- locutore fu per Fritz Saxl un inci- nascimento traversando il Medioevo costanza dei temi. Come avverte zionale di storia dell'arte di Roma dere a questa domanda: "In che mi- dente sul cammino di Damasco. Tra per molte vie e molti cammini. E nell'introduzione Salvatore Settis: del 1912 sugli affreschi di Schifanoia sura l'avvento della trasformazione Rembrandt e le stelle scelse le stelle, proprio il lungo medioevo si rivela- "Saxl raccoglie dunque da Wòlfflin e la loro iconografia. Da qualche an- stilistica della figura umana nell'arte ma non rinnegò Rembrandt (Gom- va il terreno di indagine più promet- un suggerimento importante, ma, no, lasciati gli studi fiorentini, anda- italiana è da considerarsi come il ri- brich lo ricorda quando, durante tente, il luogo centrale della ricerca (per Wòlfflin) tutt'altro che centra- va portando i suoi interessi alla sto- sultato di un confronto su base in- un'incursione aerea su Londra, con- (dieci capitoli su quindici di questo le: l'approccio tematico al muta- ria dell'astrologia. Studiando le ope- mento stilistico". Luogo privilegiato re di Franz Boll aveva potuto segui- di questa inchiesta, il patrimonio di re gli incontri e gli intrecci tra il sa- immagini astrologiche del medioevo SmJ H pere celeste dei greci, le antiche dot- era anche qualcosa di più: un terre- trine astrologiche che i persiani ave- no dove la sua presenza generalizza- vano ereditato da Babilonia e ancora Roma segreta ta, che tutto pervade, illumina mo- quelle dell'India. All'incrocio di menti della storia della cultura, delle questi tre cammini aveva così incon- di Dario Puccini credenze, delle mentalità. trato la grande figura di Abu Mashar A Saxl non interessano tanto le che nel nono secolo aveva tentato di La città dei segreti. Magia, astrologia e cultura polarizzazioni care ai suoi maggiori riunirli sinotticamente in un'opera esoterica a Roma (XV-XVIII), a cura di Fabio (Oriente e Roma, Atene ed Alessan- (1 'Introductorium maius) che rappre- Troncarelli, F. Angeli, Milano 1985, pp. 380, dria, Apollo e Dioniso, Rinascimen- senta la summa suprema dell'astro- Lit. 28.000. to e Barocco), nella sua ricerca pre- logia medievale e che nel XII e nel dilige la continuità, ama seguire le XIII secolo venne conosciuta e tra- Il volume che qui si presenta corrisponde linee tortuose dell'intreccio. E parti- dotta in occidente. alla pura e semplice pubblicazione degli atti di colarmente lo interessa scoprire at- La vastissima circolazione delle un convegno che si è tenuto a Roma nell'otto- traverso le opere d'arte degli accessi antiche immagini cui si assiste dal bre 1983; ma esso ha caratteri di libro, sia pure alla storia che nessuna altra fonte momento in cui a stelle, pianeti, co- aperto, più di altre raccolte consimili, che reca- avrebbe mai potuto aprire. Proprio stellazioni vengono imposti nomi di questo impegno lo obbliga a utiliz- divinità e di esseri mitologici e il cie- no segni evidenti di occasionalità ed episodi- zare una grande quantità di approc- lo si popola di dei e di eroi, le migra- cità. E dico subito perché. A parte la breve pre- ci. La pura indagine stilistica non zioni, le trasformazioni, gli incontri, sentazione di Armando Petrucci, la lunga rela- può bastare, come riconosce fin da i perenni vagabondaggi in cui la tra- zione iniziale di Troncarelli e l'intervento au- uno dei suoi primi scritti (Immagini dizione testuale e quella figurativa si torevole di Cesare Vasoli su Ermetismo e Ca- degli Astri dal Medioevo al Quattro- intrecciano e (talora per errori di bala nel tardo Rinascimento e nel primo 600, cento, 1915) dove, evocando con en- traduzione) si scontrano, che aveva- e forse qualche altro scritto, dove si rievoca il tusiasmo le lezioni viennesi in cui Dvoràk seguiva la vicenda dello svi- no fatto sì che personaggi di diverse gran lavoro svolto in questo campo da Eugenio luppo formale "da Santa Sofia a San Garin o le anche recenti indagini di Frances Vitale in Ravenna, a San Marco in Yates, la notevole varietà e specificità dei temi trattano di Tommaso Campanella, mancano Venezia, a Sant'Ambrogio in Mila- qui affrontati si giustifica con una occasione studi specifici, anche se non riferimenti e cita- no e infine a Saint-Front a Péri- precisa e unitaria di ricerca, che certo non si zioni, su altre personalità come Pico della Mi- gueuy", avvertiva: "Un metodo sif- esaurisce in quest'opera, ma che in essa trova randola, Marsilio Ficino o Giordano Bruno, fatto tuttavia presupponendo uno terreno esteso di buoni risultati: la presenza a ma sono ugualmente trattate altre figure di ri- sviluppo interno delle forme stilisti- MILELLA Roma di fondi di libri rari e di manoscritti, che e considerando lo stato attuale lievo come Mariano Sozzini, Francesco Patrizi, dell'arte come la meta di tutta l'evo- G. B. Bronzini principalmente alla Biblioteca Casanatense, che Gerolamo Cardano o Monsù Desiderio. luzione artistica anteriore e l'arte I "Canti popolari tosca- tutti contribuiscono al quadro complessivo del- Non è possibile riferire qui su ogni singolo passata come una serie di tappe in ni" di N. Tommaseo. la cultura esoterica romana. Roma fu, in effet- contributo. Vale comunque ricordare i cinque vista di questa meta, non può basta- L. 25.000 ti, uno straordinario crocicchio storico di reli- filoni in cui è ordinata la ricerca: Magia natu- re da solo ad affrontare il nostro Manlio Cortelazzo gione e di magia, di controriforma e pratiche rale e magia nera; Astrologia e Cabala; Alchi- problema". Ammirato ma scettico Curiosità linguistica nel- esoteriche, insomma di spinte eterogenee, di teo- mia e arte; Cultura esoterica e medicina; Sim- r. sulle possibilità di una pura ed esclu- la cultura popolare siva critica figurativa e sottolinean- rie contrastanti e di utopie eterodosse. "Dietro boli, sogni, profezie. Forse quest'ultimo reper- L. 15.000 do l'importanza prevalente che il i fasti del Rinascimento e la severità della Con- torio è il più succinto e, in fondo, il più sacri- Elisabetta Mondello medioevo aveva attribuito al conte- troriforma — riassume Troncarelli — troviamo ficato di tutto il libro, come dimostra l'inter- nuto della raffigurazione rispetto ai Gli anni delle riviste. spesso questo mondo, misterioso e tortuoso, una Le riviste letterarie dal vento di Marjorie Reeves su Roma profetica, suoi aspetti formali, Saxl propone di 1945 a/-,;i anni '80. sorta di seconda Roma rispetto alla prima, che uno dei due apporti di studiosi stranieri (l'altro affiancare all'indagine sull'evoluzio- L. 18.000 vive all'ombra dell'ufficialità e della rispettabi- è di Robert Halleux, sulle fonti dell'ermetismo ne formale "quel metodo antico e in- lità, intrecciando oscuri legami con essa". romano). Mai come in questo caso si rivela esat- signe che va sotto il nome di 'icono- Gerardo Trisolino grafia'". Ideologi/i, scrittura e Anche se tre contributi (di Gianfranco For- ta la solita frase finale di ogni recensione: libro Sardegna in Dessi. michetti, Omelia Lucchesi e Germana Ernst) stimolante e ricco di prospettive. L. 15.000 Ma Saxl non si limita ad affiancare i due metodi di indagine, nella Fede Enrico De Mas negli Astri nel dodicesimo secolo Dibattito di filosofia po- (1929/30) perorerà con passione la litica in Italia causa della rottura delle separatezze (1919-1929). L. 20.000 libro affrontano argomenti medie- e di una integrazione delle compe- vali). In questi secoli la scienza isla- Antonio De Simone tenze e degli specialismi per arrivare mica aveva ereditato il patrimonio Lukacs e Simmel : Il di- a costruire quella storia delle creden- dell'astrologia ellenistica, l'aveva in- sincanto della moderni- ze in cui devono confluire e inte- tegrato con sistemi di altra origine, tà e le antinomie della grarsi le varie indagini; e che gli sem- l'aveva poi trasmesso all'Occidente. ragione dialettica. bra essere "...il compito più impor- E qui questo repertorio aveva cono- L. 10.000 tante jper l'odierna ricerca storica, sciuto una straordinaria fortuna. Ri- poiché sono esse... a sorreggere a Pedagogia laica e politi- camato sul mantello dell'incorona- mo' di tessuto murario il ponte della ca scolastica : un'eredità zione di Enrico II (1015) era stato nostra continuità culturale dall'anti- storica. Commemorando poi scolpito sulle facciate e le porte chità al nostro tempo". insieme L. e G. Lombar- di cattedrali, campanili, chiese abba- do Radice E. e T. Codi- ziali, battisteri, dipinto sulle pareti Al di là dei conflitti irrisolti tra gnola (a cura di V. Tel- di cappelle o di palazzi comunali, di- stile e iconografia, tra storia della mon e G. Baldtrzzi). spiegando i segni dello zodiaco, le cultura e delle mentalità e storia del- L. 15.000 costellazioni, i pianeti. Esisteva d'al- l'arte, al di là della ricerca continua- M. Paladini Musitelli tra parte, accanto alle testimonianze mente tentata e continuamente fru- Verga L. 18.000 monumentali, la parte più nascosta strata di una storia delle forme che dell'iceberg, ed è la gran mole di ma- — per porsi con eguale legittimazio- EDIZIONI noscritti astrologici illustrati che ri- ne accanto alle altre discipline e per salgono al medioevo. La loro vastis- permettere di aprire una via, parti- per tutti sima produzione era occasionata dal colare ma diretta e senza mediazio- KWM MILELLA Abbonamento annuale (5 numeri) L. 15.000 fatto che questo sapere, per essere ni, alla conoscenza della storia, do- C.C.P. 14450100, intestato a Rossoscuola, formulato, sperimentato, conosciu- veva affermare una propria autono- In vendita nelle migliori strada delia Magra 5/b, 10156 Torino to, tramandato, necessitava di im- mia — il messaggio di Fritz Saxl sta librerie e direttamente c/o COPIE SAGGIO SU RICHIESTA magini. È così che le credenze astro- proprio in questa continua esigenza Milella Editore - Casella logiche forniscono una mole enor- di integrazione, in questo suo peren- Postale 160 Lecce me di testimonianze visive tra cui ne e inquietante abitare la frontiera. I nuovi Zanichelli per la scuola '86

Mario Papa Delfino Insolera SKILLS AND MEANINGS An integrateti Functtonal Strutturai Approach UN'INTRODUZIONE ALLA SCIENZA DELLA TERRA imiui

Zanichelli

SCUOLA MEDIA Psicologia Matematica Disegno e storia dell'arte Oliverio Ferraris, Oliverio Psicologia. Enriques, Arnaldi Elementi di Malara S. Disegno geometrico seconda Italiano I motivi del comportamento umano geometria settima edizione a cura di edizione, 22 000 lire terza edizione, 13 000 lire B. Ghiron, 18 500 lire Signorini Quattro abilità: ascoltare, Malara F. Disegno di costruzioni parlare, leggere, scrivere 9 500 lire Pedrazzi Geometria analitica. Algebra. meccaniche voi. A, 18 000 lire; voi. B, Diritto ed economia Analisi 28 000 lire 21 000 lire Simone Con parole tue. Manuale di grammatica e di educazione Galgano, D'Antonio Diritto ed Salvagnini Storia dell'arte in Italia linguistica 18 000 lire economia 19 500 lire Fisica 22 000 lire Galgano Diritto 14 000 lire PPC Progetto fisica seconda edizione Fiocco, Gherardi, Morganti, Vitali Inglese Galgano Mannaie di introduzione al italiana del Project Physics Course, Storia dell'arte ceramica 26 000 lire diritto e di diritto pubblico 13 000 lire voi. 1°, 16 500 lire; voi. 2°, 17 500 lire; Humbley, Martinez-Rosselin, Vollaire Galgano Manuale elementare di diritto voi. 3°, 18 500 lire; voi. A, 24 000 lire; Hunter Street adattamento italiano commerciale seconda edizione voi. B, 24 000 lire Topografia a cura di M. Gotti, 17 000 lire 17 500 lire Sexl, Raab, Streeruwitz Elementi di Workbook 10 000 lire De Toma Topografia voi. 1° seconda fisica voi. 1°, 11 000 lire; voi. 2°, 14 000 Archimede, Del Castrilo II turismo e edizione, 16 750 lire la sua disciplina giuridica 13 000 lire lire; volume unico, 23 500 lire Educazione musicale Francese Chimica Tecnologia, meccanica Gotti, Marisaldi, Mazzoli, Vlad Viaggio al centro della musica Dominique, Demari, Grellier, Liguri Introduzione alla chimica con e macchine Lemoine, Plum La France à travers les elementi di mineralogia, chimica 21 000 lire Gaggia, Gaggia Tecnologia meccanica Franfais adaptation italienne par organica e biochimica 21 000 lire voi. 1° quarta edizione a cura di F. Giraudeau, 19 000 lire; Livret Stefani Introduzione alla biochimica d'exercices 8 000 lire S. Gaggia, 23 500 lire SCUOLA MEDIA 25 000 lire Sada Lezzi Cours de Fran^ais Pidatella Elementi di macchine terza SUPERIORE commercial 22 500 lire edizione aggiornata con le unità di Scienze naturali e Igiene misura SI, 31 000 lire Italiano Inglese BSCS Biologia. Il punto di vista molecolare quarta edizione italiana a Bertinetto, Del Popolo, Marazzini Papa Skills and meanings. Elettrotecnica ed elettronica Guida all'educazione letteraria cura di G. Tecce, voi. 1°, 19 500 lire; An integrated functional/strnctural voi. 2°, 19 500 lire; volume unico, 22 500 lire approach 22 000 lire Pezzi Elettrotecnica generale 37 000 lire seconda edizione, 32 000 lire Pazzaglia Letteratura italiana seconda De Devitiis, Mariani, O'Malley BSCS Elementi di biologia terza edizione, voi. 2°, 36 000 lire; voi. 3°, Grammatica inglese della edizione italiana a cura di G. Tecce, 37 000 lire comunicazione. Esercizi con soluzioni 22 000 lire Informatica Pazzaglia Scrittori e critici della 10 500 lire letteratura italiana seconda edizione, Grellet, Valentin From Sydney to Amati, Cornaglia, Gainotti, Lavagna, Modelli Scienze naturali 25 500 lire Lazzarini, Sarnataro, Gardini Primo voi. 2°, 32 500 lire; voi. 3°, 33 500 lire Sillitoe. An introduction to English corso di informatica 14 000 lire Literature 22 000 lire Creager, Jantzen, Mariner Scienze biologiche 21 000 lire Cerasoli, Coscarella, Ferro, Ruspa Latino Giagnoni Arduini, Stepanenas Informatica e programmazione. Sambataro Export Trade. English in Creager, Jantzen, Mariner Ambiente A scuola di BASIC 20 000 lire the business worid 19 000 lire Cellula Uomo 16 500 lire Mariotti Grammatica latina. Bianchi Un personal computer Teoria 20 000 lire; Esercizi 112 500 Branca, Torretta Using English in the Lanciotti Introduzione alla MS-DOS. Impariamo a programmare lire; Esercizi 2 12 500 lire Lab. A comprehensive language course microbiologia 26 000 lire con M 24 22 000 lire Chiossi, Franceschini Leggere gli for students of Chemistry and Microbiology 23 000 lire Carnevali, Balugani Elementi di igiene Ellis FORTRAN 77 22 000 lire autori latini attraverso l'analisi 21 000 lire delle strutture sintattiche 18 000 lire Sillitti English for Photographic and Graphic Aris 16 000 lire Nuzzo Antiquitatis itinera. Raccolta di Geografia Ragioneria versioni latine per il biennio 18 000 lire Tedesco Insolera Un'introduzione alla Corradi Elementi di ragioneria scienza della Terra 17 500 lire applicata voi. 1°, 19 000 lire; voi. 2°, Educazione civica Deutsch interessant. Corso di tedesco di base adattamento italiano GREHG (Groupe de recerche pour 22 000 lire Papi Educazione civica e pratica di di «Vorwàrts» a cura di E. Pedrelli l'enseignement de l'histoire et de la Corradi Ragioneria pubblica. Aziende scienze umane seconda edizione, e M. G. Deling 15 000 lire geographie) La geografia dei grandi di erogazione in generale, IPAB, Stato, 13 500 lire Arbeitsbuch, 12 000 lire sistemi 21 000 lire Comune, USL 16 000 lire •miUhhMkhmhhhbhhmhbn.41INDICFpag- • DEI LIBRI DEL MESEBH

qualità, e la qualità come condizione "Divenne chiaro per me che la com- Un diverso sguardo materiale, mestiere lavoro risultato. prensione del mistero e della bellez- Dunque, non concettuale, estetica, za della materia della grande pittura lirica, astratta dimensione, ma lin- è cosa infinitamente più occulta e di Paolo Fossati guaggio, lavoro: "è la qualità della più difficile a capire che non il lato materia che dà la misura del grado di poetico e metafisico dell'opera". De GIORGIO DE CHIRICO, Memorie di tradizionale biografia condita di ra, intoppi e ritardi sulla via "fatale" perfezione in una opera d'arte, so- Chirico a questa comprensione affi- della mia vita, Edizioni "La pittura, e di sé come uomo che ne è della pittura, che ha questa sostan- pratutto in pittura, e questa qualità è da connotati fisici, e sia pure da ma- Bautta", Matera-Ferrara 1985, al servizio: un modo di intendere e ziale caratteristica, di non esser con- la più difficile da capire; per questo i nuale iniziatico. È a Villa Borghese, fare arte che le tappe del pittore mi- con uno scritto di I. Calvino, 2 dizionabile dall'esterno, di seguire cosidetti 'intelligenti' con a capo i di fronte ad una tela di Tiziano ed surano in termini di crescita, ricerca, voli., pp. 342, s.i.p. una profondità sua. Fatale o fatalità cosiddetti 'pittori' preferiscono gira- ha la rivelazione: "vidi nella sala ap- approfondimento, ma sempre sono parole che tornano spesso nei re al largo da tale questione e rifu- parire lingue di fuoco, mentre fuori, L'autobiografia di De Chirico dall'interno. Il resto, e non è poco testi dechirichiani, a segnalare una giarsi comodamente nella cosidetta per gli spazi del cielo tutto chiaro mancava dalle librerie dal 1962 tenuto conto del gusto del paradosso distanza che invano la "commedia spiritualità". Che è un dato preciso e sulla citta, rimbombò un clangore e dell'umoralità dechirichiana, è rac- uando il pittore raccolse due parti dell' arte moderna" vuole colmare per nulla peregrino. Capire, vedere, solenne come di armi percosse in se- conto di amicizie, scarse, e di inimi- i ricordi scritti in epoche diverse in fra piccola storia quotidiana e gran- gno di saluto e in un con il formida- cizie, moltissime, di aiuti e di incom- sentire sono verbi sintomatici di una un unico volume: la prima parte era de impegno artistico. intelligenza interna all'arte che pro- bile urrà degli spiriti giusti echeggiò prensioni. Ma sono fatti e come tali De Chirico fissa subito i termini un suono di trombe echeggiante una stata redatta nel 1945 (cfr. De Chiri- esterni al flusso continuo della pittu- prio in questa fisica consistenza di- co, 1918-1925 Ricordi di Roma, e Me- della sua esperienza: la pittura come viene un sapere preciso, alto, totale. resurrezione". morie della mia vita, ambedue Roma Letteratura, calco stilistico, cita- 1945) e compariva a breve distanza zione, certo; e senza ombra di iro- di tempo dalla raccolta in volume di nia: De Chirico rende omaggio allo un nutrito gruppo di scritti teorici o stile alto, mescola dati di fatto e cita- critici dello stesso pictor optimus (De zioni, crea una tensione rettorica. E, Chirico-I. Far, Commedia dell'arte Dechirichiana in piccolo, un campione del labora- moderna, ivi 1945); la seconda era torio del De Chirico scrittore, da stata redatta nel 1960. Il testo La pubblicazione dell'autobiografia dechiri- Rizzoli, Milano 1984 e in una serie di quaderni poco esemplificato nelle tante pagi- dell'edizione ora preparata in veste ne di poesia e prosa lirica e saggismo chiana prosegue l'interesse per quanto il pittore da bibliofili in duemila esemplari ri- di documenti, scritti e immagini — dedicati che si leggono in II meccanismo del produce il testo del 1962 ed è seguita ha scritto, e fittamente, nel tempo, poesie, prose agli anni di "Valori Plastici", alla stagione pa- pensiero (Einaudi, Torino 1985). La da un bello scritto di Calvino sul te- critiche, brani autobiografici e di polemica, testi rigina e all'amicizia di Apollinaire, ad un qua- parola serve a rallentare il pensiero, ma della città come luogo e condi- narrativi. Un volume che ripercorre sistemati- dro ferrarese, Le rève de Tobie, e al difficile a metterlo in circuito di idee e asso- zione dechirichiana per eccellenza. camente questa produzione, con una annotazio- rapporto con i surrealisti — editi da De Luca, ciazioni, a staccarlo dalla fissità su- La data del 1945 e i ricordi delle ne assai utile del curatore Maurizio Fagiolo, è II Roma 1980, 1981. Un libro fondamentale per perficiale della immediata evidenza e stagioni più interessanti del lavoro meccanismo del pensiero. Critica polemica la discussione della cultura e delle idee dechiri- riportarlo in un giro più ampio. di De Chirico, infanzia, Firenze e autobiografia 1911-1943, Einaudi Torino chiane, con lettere e documenti, è quello di M. Una scrittura impensabile senza la poi Parigi, la pittura cosiddetta me- 1985. E un testo fondamentale per decifrare lo Calvesi, La metafisica schiarita, Feltrinelli, Mi- pittura, e senza una pittura che sia elaborazione, ricerca, esperienza. tafisica e gli anni fra le due guerre, spirito e, come suggerisce il titolo, il meccani- lano, 1982: oltre ad importanti collegamenti rimandano subito ad altri due testi, De Chirico protagonista ha una smo culturale e poetico di De Chirico, e si rivela con l'ambiente fiorentino e in particolare con due autobiografie anche queste, assai curiosa oscillazione: si elogia, Carrà, La mia vita, che viene distri- una piacevole sorpresa anche per chi si affidi al- Papini, Calvesi precisa la distanza di De Chiri- oh! quanto, ma anche ironizza il suo buita in un drammatico 1943, e il la più libera lettura per un'affascinante ossessio- co da posizioni pittoriche e di dibattito di idee ruolo: è il migliore, il più saggio, il primo tomo di Tutta la vita di un ne di motivi giocati narrativamente con estre- come quelle di Carrà. In tema di biografia del più intelligente; ma, attenzione, il ri- pittore, di Severini, 1946. Sono tre li- ma libertà. Manca nel grosso volume la parte pittore due segnalazioni giornalistiche, intervi- ferimento decisivo è la pittura, non bri non casualmente presenti a ca- più prettamente narrativa entre deux-guerres ste e riflessioni dei due autori, fra il pettegolo e il pittore. Attenti cioè alle immede- vallo fra guerra e dopoguerra, tre di questo che presto o tardi qualcuno etichetterà il serioso: L. Spagnoli, Lunga vita di Giorgio simazioni in questo infinito facitore "istruzioni per l'uso" dei loro autori come un eccentrico. Intanto il romanzo Heb- De Chirico, Longanesi, Milano 1971, C. Co- di autoritratti sempre cifrati, in po- e della loro opera pittorica alla vigi- domeros, edito in francese nel 1929 e in italia- stantini, Il pittore glorioso, Sugar, Milano sa, referenziali, dei, miti, allusioni continue, statue, segnali, simboli. lia di una laboriosa e intensa matu- no nel 1938: l'edizione più recente, con una sa- 1978. Un confronto obbligato, più volte evoca- rità piena; tre proposte di definizio- Intendiamoci, non che tiri a sottova- ne di coloro che si ritengono, e con pida nota di G. Manganelli, è Longanesi, Mila- to dallo stesso De Chirico, è con le pagine di Sa- lutarsi. "Quando non avevo ancora più di un diritto, capifila di linee di no 1971 (ne esiste una edizione di lusso con 24 vinio, Tragedia dell'infanzia, 1937, Einaudi ventanni, avevo già capito il lato più ricerca e lavoro su cui ciascuno pun- litografie di De Chirico, Bestetti Roma 1972). Torino 1978; Infanzia di Nivasio Dolcemare, misterioso dell'opera di Federico ta come polo di riferimento per Degli altri frammenti, quasi tutti autobiografi- 1941, Einaudi Torino 1982; Maupassant e il Nietzsche, avevo già capito tutta la quanto sta per accadere nel vasto ci, manca un'edizione recente, tranne il Mon- suo doppio ; Adelphi Milano 1982. Una interes- musica classica e tutta la letteratura mondo artistico. Maturità degli arti- sieur Dudron, comparso in una piccola edizio- sante testimonianza dei rapporti fra letteratura classica, tutta la filosofia antica e sti — Carrà è del 1881; Severini, ne, Il sole nero, 1984; ed un altro piccolo gruppo e pittura di De Chirico è in un volumetto del moderna, ma è solo molto più tardi dell'83; De Chirico, dell'88 - e par- di pagine in Giorgio De Chirico. Parigi 1928 di Jean Cocteau, Il mistero laico, tradotto che ho realmente cominciato a capi- ticolarità dei percorsi: due chiavi di 1924-1929, edizione Daverio, Milano, 1982. da A. Boatta, Lerici Cosenza 1979. re il mistero della grande pittura". Un monumento intollerabile, su lettura che caratterizzano questi li- Questo ultimo volume, con testi a cura di P. bri. Che hanno un primo termine di La mia vita, di Carrà, è ora in edizione Fel- un certo piano, e l'eccesso e la vo- riferimento che li distingue: la guer- Baldacci e M. Fagiolo, accoglie saggi interpreta- trinelli, Milano 1984; l'autobiografia di G. Se- lontà di stupire non mancano, quasi ra, rispetto alla quale Severini e De tivi assai utili oltre a regesti e ad un catalogo verini è ora riunita in La vita di un pittore, ad ogni pagina. Ma la frase riportata Chirico vengono dopo e propongo- che mira ad essere sistematico. La questione dif- Feltrinelli Milano 1983, che raccoglie Tutta la è anche un sommario di come si no un nuovo clima di chiarimento e ficile e complicata di un catalogo ragionato e vita di un pittore e Tempo de "L'Effort mo- debbano intendere queste Memorie di attività, mentre il testo di Carrà complessivo è affrontata in un lavoro in molti derne". della mia vita, un itinerario. Un'in- appartiene a : una atmosfera di atti- fascicoli a cura di Claudio Bruni, presso Electa, fanzia piena di premonizioni e di at- vismi .ttir- st « di stampo bottaia- Milano dal 1971; allo stesso problema lavora (pi.) tenzioni, e, aggiungiamo, una Gre- no, pe; ' tensità di energia all'attivo Maurizio Fagiolo nel volume citato sugli anni cia miticamente polverosa provin- del pittore. Ma la vera differenza fra di Parigi, in L'opera completa di De Chirico ciale e misera quanto è decisiva per questi scritti è un'altra. Severini e sogni, segnali, immagini; poi l'avvio, 1908-1924, nella serie dei Classici dell'Arte, Carrà propongono una storia di il conoscere che introduce ad una epoche, periodi, momenti, crisi, pensieri e ripensamenti, in termini P

UN LIBRO PER CAPIRE IL FUTURO 100.000 COPIE DOMANI ANNO 2000 UNA GUIDA PER CAPIRE DAVVERO L'ECONOMIA I molteplici volti del nostro futuro Un autentico boom editoriale. di Jacques Lesoume L'EUROPEO prefazione di Umberto Colombo

Il successo editoriale più sbalorditivo degli ultimi mesi nel campo della saggistica. La sfida, per Lesourne, è alla nostra portata: le L'ESPRESSO risorse fondamentali non si stanno affatto esau- Una guida pratica, che più pratica non si può, al linguaggio dell'economia. rendo. Si tratta di gestire il cambiamento, favo- Il libro contiene tutto quanto avreste voluto sapere sull'economia e, magari, non avreste rendo l'innovazione. L'EUROPEO avuto il coraggio di chiedere. IL MONDO L'approccio di Lesourne al mondo di domani inizia con la confutazione dei più triti luoghi Il libro introduce ai segreti dell'economia e comincia a essere adottato nelle scuole. comuni. „ PANORAMA IL MONDO Il volume si rivolge a professionisti, imprenditori, dirigenti e quadri d'azienda, operatori Lesourne sottolinea come sia necessario prepa- finanziari e studenti, e più in generale a quanti hanno a che fare quotidianamente con rarsi al futuro mettendo da parte l'ottimismo ifitM l'economia e vogliono comprendere i suoi complessi e delicati meccanismi. degli ingenui e il pessimismo dei catastrofi- ESPANSIONE LL MATTINO 5fl| • Questa guida pratica all'economia sta riscuotendo uno straordinario successo editoriale, ? un primato per questo tipo di pubblicazioni, che non ha riscontro sul mercato italiano. Ad ogni passo della lettura si affaccia puntuale MONDO ECONOMICO quel -futuro al plurale- che ha caratterizzato la ricerca e rappresenta il filo conduttore del l'opera di Lesourne. Idi/ioni 1 MEDIA 2000 del Sole M\m LIBRI PER IMPRENDITORI, PROFESSIONISTI E MANAGER vidia e dello snobismo, del meccani- da quella di una pera o di una mela, ti sguardi romani, le pagine che al- smo, dell'agitazione, della stupidità, a quella del pane o del corpo umano, trove sono dedicate alla Milano neo- della crudeltà, della mancanza asso- vi è sempre una forte percentuale classica risultano esemplari. Non è anticamera del capire, Parigi e gli in- luta di temperamento e dell'integra- d'acqua, senza l'acqua non esiste bel- una presenza urbana, questa, di una contri con l'arte moderna, mentre le scemenza, ecc. ecc.). lezza e buona qualità di bellezza". città che cresce o di un alveare in cui tutto suggerisce che la via che De Alla Far è messa in bocca una frase Nietzsche non manca nel libro, si dipani una grande, eroica vita, co- Chirico percorre è diversa dalla car- che è, per De Chirico, una rivelazio- ma è visto di lontano, meno filosofo me in pagine parallele dei campioni riere moderne degli altri artisti; an- ne: la pittura non è colore prosciuga- che poeta. E, in qualità di poeta della del modernismo, è una nitida geo- cora la sequenza metafisica della to, ma bella materia colorata. Sem- riflessione e del pensiero, gli è attri- metria affascinante come un labirin- guerra, Ferrara, Roma, il dopoguer- bra poco più di una battuta, e tradi- buita una atmosfera (in senso mora- to, ricca di silenzi e di vuoti in cui si ra, la scoperta di un lato metafisico sce il senso di uno dei passi più inte- le: così è tradotta "Stimmung") infi- specchia la sostanziale condizione dell'arte e la maturazione del lato ressanti del De Chirico "teorico" nitamente misteriosa e solitaria, qua- solitaria di un personaggio spettato- materiale e tecnico, che è dei classici, della pittura. Basta rileggere il passo le si coglie in un pomeriggio d'au- re immerso in una atmosfera che è che gli apre la via a un classicismo originale per rendersene conto, e per tunno, quando il cielo è chiaro e le più interpretativa che rappresentati- moderno; infine maturità sul fronte capire il limite maggiore di queste ombre più lunghe che d'estate, va. La città mette in scena, non raf- Tullio Pericoli: Giorgio De Chirico pittorico, le sperimentazioni e le cu- memorie, costrette a ridurre la por- perché il sole comincia ad essere più figura; crea spazi e momenti di con- riosità tecniche, le scoperte, la cre- tata e il senso di alcuni momenti im- basso. È l'atmosfera di alcune città centrazione sempre cristallini e scita. L'indice del libro è questo. (A portanti del pensiero del pittore nel- italiane, Genova o Torino, città per sdrammatizzati. C'è uno sforzo si, non ha alcuna intenzione corrosi- proposito di lato metafisico della la siluetta del paradosso e dell'umo- eccellenza della Stimmung. In questo (eroico, direbbe Savinio, forse con va sul piano dell'esistente: ogni cosa pittura, ci aiuta Savinio con la sua è ciò che è, nel bene e nel male, i idea di un codice di comportamen- cretini sono cretini, i buoni sono to: "metafisica perché stimiamo che buoni, e così via. La sua rivoluzione la crisi della civiltà e la decadenza è un'altra (all'opposto dei moderni- della cultura sono da ascrivere prin- smi inizio secolo), è un diverso cipalmente all'inaridimento del sen- sguardo, un altro modo di vedere so religioso della vita; ma il conti- che implica un altro processo del ca- nuare a tener caldo il sentimento re- pire. E la intensità di manipolazione ligioso della vita pur sapendo che le visiva, della logica retorica della pa- sorgenti della religiosità sono del gina è quasi sempre il meglio delle tutto inaridite, costa a noi metafisici molte pagine del De Chirico scritto- un 'eroismo di illusione' di cui nes- re. Qui il gioco delle parti e della sun altro al di fuori di noi riuscireb- sentenziosità di queste memorie at- be a sostenere il peso". E aggiungia- tutisce proprio il modello visivo. mo questa definizione di ciò che Sa- Con qualche eccezione, come l'a- vinio intende come civiltà: "elimina- neddoto longhiano dimostra. zione dei 'problemi' e appagamento di sè"). Non che manchino episodi gusto- si e pagine felici. Basti un esempio, a contaggenio. Riguarda i pessimi rap- BULZONI porti con Longhi, il critico che ha VI A DEI LI BURNÌ 14-TEL. (06)4955207-00105 ROMA scritto, in occasione della prima mo- stra italiana di De Chirico, una fero- ce stroncatura. De Chirico incontra Longhi a Firenze sotto i portici, lo vede da lontano farglisi incontro: TERRORISMO "mi vide, calcolò in un battibaleno Minaccia - Realtà - Difesa la distanza e dedusse probabilmente di che se avesse continuato ad avanzare R.H. KUPPERMAN & D.M. TRENT ci saremmo scontrati come due piro- Prefazione di W. LAQUEUR scafi nella nebbia; non c'era tempo da perdere ed egli ricorse ad un ri- 550 Pagine - L. 42.000 medio estremo: la magia; aprì le braccia e fece un tuffo nel marciapie- di; non esagero, e non invento: Ro- berto Longhi sparì nel marciapiedi. SINTESI DEL Quando guardai intorno per vedere dove era andato a finire, scorsi die- FUTURISMO tro di me, lontano, in fondo ai porti- LA RACCOLTA DEI ci, la parte posteriore di Longhi che, "MANIFESTI" scantonando, spariva". IN FAC-SIMILE Buona parte dei nomi che com- A cura di paiono nel libro volgono al negati- LUIGI SCRIVO vo: gli ex-amici Soffici e Papini, 220 Pagine - L. 25.000 Apollinaire, Eluard e Breton, i ne- mici Carrà e Longhi, gli estranei, pittori e poeti, i galleristi. Si salvano in pochi: De Pisis, e Picasso, verso il quale De Chirico manifesta una ri- FONDAMENTI DI guardosa colleganza ignota nei rap- DIFETTOLOGIA porti con gli altri, la Fray, l'antiqua- rio Bellini, il pittore Gazzera e po- di LEV SEMENOVIC VYGOTSKIJ chi altri. Si salvano a tutto tondo il Prefazione e cura di fratello Savinio e la seconda moglie, GUIDO PESCI che risponde allo pseudonimo di Isa- 328 Pagine - L. 30.000 Lo psicologo sovietico ripropone il pro- bella Far (della prima, cui la cultura blema dei soggetti che, per loro diffi- re. Scriveva dunque De Chirico: "la dechirichiana deve non poco, non pittore che non ha certo abbandoni una debita ironia) di togliere al rap- coltà fisiche, psichiche e sensoriali, c'è traccia nel libro). La Far eccelle, pittura delle grandi epoche non è di natura e in cui cieli e luci appaio- porto con lo spazio reale degli avve- non trovano nella società risposte ido- per iperbole: "è la più grande mente mai pittura ad olio in quanto che la no subito iscritti in una fenomeno- nimenti e dei luoghi ogni intenzione nee per una loro reale integrazione filosofica del nostro secolo" (vero è bella pittura non è mai del colore logia di significati culturali, il tono e romantica di coinvolgimento diret- che il nostro secolo, secondo il pit- macinato e diluito con un olio e poi i modi della città sono fissati come to, di alienazione e pressione psico- tore è un periodo che vive sotto il lasciato ad asciugare sopra una su- di rado capita nella pittura moderna logica. Il De Chirico che ha procla- segno nefando e deleterio della pede- perficie, ma è invece una polpa di (anche se subito De Chirico cita mato che "noi santifichiamo la Nelle librerie oppure rastia, dell'isteria, dell'impotenza, bellissima qualità tinta con del colo- direttamente dall'editore Claude Lorrain e Poussin come an- realtà" e che dal reale e dal concreto 00185 Roma, Via dei Liburni, 14 plastica e in genere creativa, dell'in- re; ora in ogni polpa che si rispetti, tesignani). Le pagine su Ferrara, cer- neppure per un attimo vuole distrar-

Oggetti, arredamento L'altra metà nlOVANNABORRELLO e comunicazione OARA «MLLO Giovanna Borreuo , dell'economia IL PENSIERO ,n ricerca intemazionale a cura di Il pensiero paraiieiu nomato PARALLELO tu economia informale Sf^tooo ÌSSXSZZ a cura di Arnaldo Bagnasco pp. 348 L. 28.000 «Change»; un Vittorio Donato Catapano laboratorio del pp. 184 L. 13.000 T p Reali Case

Gioia M. WspoU ^ de'Matti nel Regno pp_250 Lj8^ L'artista sapiente di Napoli pp,t52L. 13-500 pp. 352 L. 28.000 iUGUOBEDnOF E La Traduzione Emotività troppo gridata di Pier Vincenzo Mengaldo

GUIDO CERONETTI, Come un miato di Kavàfis e l'addio alla vita ca stessa fra ciò che, in poesia, è ra- de selva" acquista (e indubbiamente poetessa tutta una serie di espliciti, talismano. Libro di traduzioni, se- nell'estrema poesia di Sir Walter Ra- zionale e ciò che non lo è, tutto di- con intenso effetto) più sontuosa cu- estrovertiti indici emotivi (invoca- guito dal saggio "Poesia e solitudi- leigh), testi delle epoche, culture e viene intercambiabile, omologando- pezza reso con "di giungla e oscu- zioni o appelli, esclamazioni, spossa- ne", Adelphi, Milano 1986, pp. lingue più diverse. E della più diffe- si all'insegna di una generica poeti- rità"; e sempre in Machado un "Y te frasi nominali, conduplicatio): "O 214, Lit. 18.000. rente natura. Ceronetti, nemico del- cità sempre sublime e sapienziale. era la Muerte", in anafora, acquista Luna, sei già sparita! E voi, le Pleia- le poesie di più che una ventina di Quanto suggeriscono queste sem- lo scatto dell'improvviso nella deissi di, / Vi siete fatte smorte. / Più che versi (cioè dell'"impoetico" dei con- plici osservazioni d'ordine genetico segmentata di "La Morte, eccola"; mezza la notte è ormai trascorsa, / Non c'è dubbio che il Ceronetti nettivi razionali, della "struttura"), a e strutturale è confermato da un ra- un'esclamazione raciniana, contenu- quante ora partite. E io restata / So- traduttore di poesia è di gran lunga brevi liriche compiute alterna fram- pido sondaggio sui modi del tradur- ta nell'intero giro dell'alessandrino e la a dormire, a dormire sola": emoti- superiore al poeta in proprio, me- vità troppo gridata. E così nei fram- diocre, e anche al prosatore, sempre menti della Pbédre (complessiva- più vaticinante e tenebroso, vaga- mente un po' sulla linea della versio- mente iettatorio. Si vorrebbe perciò ne ungarettiana, di tenebrosa elo- consigliare il lettore di gustarsi le quenza barocca), benissimo "Et versioni raccolte in questo libro pre- dérober au jour une fiamme si noi- scindendo del tutto dal saggio post- re" = "per far sparire / Dalla luce fatorio. Non dovrebbe arrossire per del giorno un cosi nero incendio", e l'autore di fronte all'impudicizia di non importa se si perde una conno- dichiarazioni come questa: "La mor- tazione culturale, l'equazione pe- te mi troverà (e così voglio mi trovi) trarchistica fiamma "amore" che Ra- sempre più avido di essere umano e cine rende potentemente viva meta- sempre più disperato di esserlo" fora ma presuppone; però è evidente ecc.; e neppure sorbirsi banalità so- Negli elefanti che, rendendo l'altro verso sublime lenni come "la luce spirituale del "C'est Venus toute entière à sa proie diamante sepolto nella parola" o "il attachée" con "è l'infinita Venere / luttuoso serpente della Ricerca mo- Sbranante la sua preda", il tradutto- derna, col suo veleno dove si con- re ha squilibrato troppo a favore del centra l'infinito male della volontà primo il rapporto fra figurato e figu- di potenza". rante, quasi facendo passare Racine •i D'altronde in questa prosa Cero- attraverso Benn o Trakl (e infinita è netti, lungi dall'abbassarsi a infor- proprio una cattiva soluzione). marci sui suoi criteri di traduttore, Questo sovrappiù di sontuosità prende subito il volo verso i massi- espressiva è anche del ritmo, del re- mi problemi (Poesia e solitudine, spiro dei versi: dominano ben oliati nientemeno, s'intititola il discorso). Quasi endecasillabi (molto raramente falsi) E nulla fa, anzi, per invitare il letto- che fluiscono l'uno nell'altro morbi- re dentro casa, ma erge minacciosi una damente attraverso le catene di en- steccati. Eccolo che ci ìntima di jambements (del resto secondo una "pronunciare ogni parola vera come novità consuetudine di tutta la tradizione fosse un'agonia o un testamento", e novecentesca delle versioni poeti- noi che non ci sentiamo capaci di questo grande che, da noi). L'esito è bene spesso tanto siamo ridotti al silenzio; e romanzo accolto l'omogeneizzazione ritmica dell'ori- poiché proclama che "non serve let- ginale: come nel Trakl di p. 125, il tura, se non si appartenga a un Ordi- distrattamente cui originario frammentato si agglu- ne (sì, maiuscolo) segreto", chi per tina, o anche nel Treno dei feriti (pp. avventura sia iscritto ad altre parroc- negli anni 171-2) di Hernàndez, dove il tradut- chie o non faccia parte di parrocchia Cinquanta tore omette fra i suoi endecasillabi 0 unio mystica alcuna, e diffidato inarcati l'intercalare Silencio, soppri- perfino dal leggere. Anche l'ascolto mendo perciò anche pause forti e prolungato della musica, ormai se- duplicità di ritmo. E s'aggiungano colarizzata, è interdetto, perché im- alcuni tocchi, più o meno indovina- pedisce di pensare (p. 175). Come ti, di letterarietà: nell'ordine del les- passeremo il nostro tempo? sico (p. 157, da Owen: "E dei fucili Tuttavia, facciamoci forza e resi- GARZANTI il balbutire e il sonito", non bene), stiamo. Qualche notizia indiretta della sintassi (inversioni, come an- sulla concezione ceronettiana del che nell'esempio ora addotto, o iper- tradurre questo saggio finisce per bati prolungati quali, p. 85; "per un darla, le pericolare sulla natura to- barlume / Della mia amata Alessan- tali,.;. e ìnu-stoi .cistica dell'opera- dria / E il trepidare delle sue strade. zione empiuta nelle pagine che lo / E delle sue botteghe, scoprire", precedono: "Così, né Moderni né che alessandrinizza anche formal- Antichi, né Occidenti né Orienti, né mente l'alessandrino di spiriti Kavà- gnomici né simbolisti né eretici: so- fis), della metrica (la tmesi "fugace/- lo dei consegnati a una posizione in- mente", p. 55). tenibile, dei testimoni della Luce Se per un verso Ceronetti molti- umilmente nudi" ecc. E da che ban- plica gli indici espressivi, in una sor- da tiri il gusto del traduttore, ce ne menti strappati da un tutto organico re ceronettiano, che ho voluto tenta- nobilitata dall'eloquenza dell'inver- ta di continuo orgasmo, per l'altro accorgiamo subito dalle riserve che, più ampio, si tratti di Lucrezio o di re contravvenendo all'implicito di- sione ("D'un incurable amour remè- non tralascia di evidenziare, o creare nella passerella degli autori tradotti, Racine, o perfino di un testo non vieto dell'autore, e non senza la fati- des impuissants!"), si scinde sussul- ex novo, segnali metafisici. Direi che colpiscono nient'altri che Machado, certo sospetto di eccessiva porosità ca di estrarre dagli scaffali — stante toriamente nella doppia esclamativa il livello-base di questa tendenza si che il Nostro trova troppo compas- come un Quartetto di Eliot: talora, lo sterminato orizzonte linguistico e "Rimedi inefficaci! Mia passione in- coglie già nel costante processo di sato. cucendo assieme frammenti distinti, culturale del traduttore — mezza bi- curabile!"; altrove si acuminano sostantivazione: ad es., da Hernàn- Ma vediamo ciò che succede in come già il Quasimodo dei Lirici blioteca. Ceronetti è traduttore radi- emotivamente in esclamative frasi dez, "y de tràs de elio, el cielo/ni se pratica. Intanto le versioni ci si para- greci. Non solo, ma volge in poesia calmente anticlassico: che non si ar- che in origine non lo sono (qui stes- enturbia ni se acaba" = "E dietro a no innanzi superbamente nude, sen- anche brani originariamente in pro- rende, facendo di necessità virtù, al- so "cette tète charmante" = "Oh te- loro è il nitore / Sempre eguale del za il riscontro degli originali, sot- sa, e non necessariamente prosa ad l'evidenza che ogni traduzione non sta da vertigini!"). Hernàndez o cielo", o anche dallo stesso "suavi- traendosi a una verifica immediata alta valenza lirica: come può essere può che sottrarre espressività e mu- Trakl, col marchio Ceronetti, di- dad y flores" = "fiorite Mansuetudi- delle soluzioni trovate dal tradutto- un pensiero di Montesquieu (che qui sica all'originale, ma può profittare ventano più espressionistici di quan- ni", dove collabora l'uso della maiu- re: coerentemente a un disprezzo suona, epigraficamente: "Sia pure di questa condanna per mettere a to già erano. scola, frequente qui come nella pro- per la bassa filologia che affiora da per la patria: mai / Cessare di dire il nudo le articolazioni del pensiero Ma è chiaro che i risultati più di- sa del traduttore (a p. 32 p. es. è fatto tutta la postfazione e che fa tutt'uno vero. / Per lei il cittadino / Ha l'ob- poetico. Insomma non si arrende al scutibili di questa accentuazione di maiuscolo il "Passeggero tragico" di col disprezzo per il momento socia- bligo di morire; / Nessuno l'ha mai fatto che la traduzione è anzitutto espressivismo si hanno con poeti Machado). Questa estrazione di so- le della poesia, che anziché uscire di mentire"). Ed è innegabile che un'opera di mediazione culturale, che praticano, e mirabilmente, l'at- stanze emblematiche può divenire per la strada all'avventura, in cerca l'effetto di questo straniamento può solo indirettamente poetica, e vuole tenuazione classica: Saffo, Racine, vera e propria entificazione, fornitu- dei suoi potenziali lettori, dovrebbe essere molto suggestivo, come so- renderla immediatamente poetica. Machado. Dunque se per la prima è ra di cartellini simbolico-concettua- restarsene accoccolata nel circolo prattutto per alcuni cupo-abbaglian- Nel che c'è anche qualcosa d'eroi- notevole il risultato di p. 87 ("La li. Ecco perciò, in Owen, "Where iniziatico di "quelli-che-sanno-già". ti, potenti paesaggi urbani di Zola; co. violenza del vento sulle querce / Di God seems not to care" metafisiciz- Verso la fine si disegnano piccole ma in sé l'operazione è quello che La sua tendenza è perciò quasi una montagna: Amore / Schianta in zato in "'Nell'impassibile dimentican- sezioni (i paesaggi di Zola, i "guer- e. sempre a sovraccaricare espressiva- me la ragione"), in altro caso le for- za di Dio". Nel saggio conclusivo rieri caduti", la guerra moderna, Così, abolita ogni differenza di mente l'originale. Un tremula di zature del traduttore mostrano la Ceronetti discute a lungo del modo quella civile di Spagna"); ma per il storia, di culture, di livelli testuali e Machado diviene tremoleggiante, un corda: nel famoso frammento sul migliore di rendere il monaxià "soli- resto si mescolano liberamente, salvi generi, fatta sempre uguale la distan- armilo (detto soprattutto di tortore tramonto di luna e Pleiadi Ceronetti tudine" o (Pontani) "deserto" di un 1 possibili accostamenti per parente- za del traduttore — e dunque del let- e colombe) di Hernàndez, gemitìo: sostituisce, alle nude, e perciò tanto la tematica (ad es. a pp. 58-9 un com- tore — dai testi, soppressa la dialetti- sempre in Hernàndez "de sombra y più lancinanti, constatazioni della La fortuna della poesia è dunque scorrere l'edizione. Ma è tanto più Tessa ha della vita: un angosciato at- ancora di Noventa, è di "un'anima affidata in Italia alle classi colte, e la opportuna, quando si pensa che il taccamento alla propria pena che ri- grande" costretta nei limiti di una brano di Seferis, e si dichiara placato sua sfortuna alla scuola. Questo, del- critico Pier Vincenzo Mengaldo era lutta alla baudelairiana 'fraicheur du piccola, angusta realtà, o di "un'ani- se non soddisfatto del tutto della so- l'allontanamento degli italiani dalla costretto a scrivere, presentando il tombeau'", scrive acutamente Isella. ma grande [...] in dissidio [...] con luzione perifrastica astratta Quel- poesia attraverso la scuola, è un pa- Tessa in una sua diffusa antologia: Il fatto è che questa "epica alla rove- un'anima meno grande", insomma che-è-desolato, più ingegnosa che con- radosso sperimentato da chiunque, e "Diciamo senz'altro che il disinte- scia" e questo "senso strozzato e an- del contrasto con una miserabilità vincente per l'eccesso di esplicitazio- ha forse fondamento su una conce- resse per questo poeta, uno dei più simante [...] della vita" coincidono del reale, di cui tuttavia il poeta si ne, che al solito tiene per le dande il zione enfatizzata e retorica della grandi del nostro Novecento senza con l'ascesa e le fortune dello spirito sente parte e corresponsabile, una lettore impedendogli di integrare poesia, ma anche su quell'ostraci- distinzione di linguaggio, è una ver- fascista, che proprio in quel tempo banalità quotidiana di cui il poeta si per conto suo. L'episodio è significa- smo alle lingue e alle realtà popolari gogna della critica italiana". si adopera al recupero del neoclassi- sente intimamente partecipe. Biso- tivo della mens ceronettiana. E il ri- che ha distinto una certa politica di Il retroterra di questo "disinteres- cismo al modo proprio di ogni ma- gnerebbe quindi entrare un po' di sultato complessivo è che, nelle ver- malinteso italianismo. Soltanto in se" abbiamo tentato di delinearlo, lerba dittatoriale o imperiale — ten- più nell'espressionismo del Tessa. sioni di molti brani di moderni, la questi ultimi vent'anni si sta cam- per quanto riguarda il gusto e la lin- tativi esemplati in ogni contrada d'I- Dato che non si tratta di un "carica- dialettica a corto circuito fra esisten- biando orientamento, e, negli ulti- gua. Ma ci sono altri motivi rinveni- talia dai Piacentini, Sironi, D'An- re la parola per rendere più lacerante za e metafisica che ne è costitutiva si mi, qualcosa di rivoluzionario sta bili nella sostanza stessa della poesia nunzio, ecc. E qui non sto facendo o gridato il contenuto", come ci ha sbilancia a favore del pronuncia- avvenendo nella geografia linguisti- del Tessa. Li riassume magistralmen- un accostamento di valore o deprez- abituato, per esempio, la pittura te- mento metafisico. "Cos'è il poeta? ca degli italiani. te lo stesso Mengaldo, quando affer- zando quelle esperienze, ma sempli- desca — e qui sarebbe da esaminare Un vuoto", suona la chiusa di un Se- Su questo quadro generale di im- ma, alla voce Tessa del suo Poeti ita- cemente raffronti di gusti, di orien- quanto tutta l'arte e la poesia tedesca feris qui tradotto. Ebbene, non biso- popolarità della poesia, quindi di liani del Novecento, uscito anni fa da tamenti ideologici, di personalità o nordica siano un po' espressioniste gna riempire troppo i vuoti. o deformanti in ogni tempo — ma di un entrare nell'anima di una lingua Con tutto questo non s'intende per trarne, in sintonia con quel mettere in dubbio il livello delle ver- ••••• mondo, i valori espressivi. sioni di Ceronetti, generalmente as- sai alto: la sua capacità di ri-creare _i Nel Tessa non c'è mai deforma- testi più varii è fuori discussione. E Fiabe e testimonianze zione o esagerazione, ma, proprio lecito però mettere in discussione il com'è nel milanese e del milanese, la senso generale del "libro". Neppure di Maria Teresa Fenoglio poesia è scarna, essenziale, del tutto si vuole insinuare che il traduttore aderente alla materia. Isella credo va- sia necessariamente a miglior agio da in questa direzione, quando esalta con poeti e testi "congeniali": come, il valore dei "bianchi", degli "spazi" GIULIANO NARIA, I giardini di Atrebil. Fia- un "restiamocene piccoli, io e te", grazie al qua- a tacere di Bibbia e Corano, l'ottimo — del resto già evidenziati dal poeta le il "cattivo mondo degli adulti"può essere te- frammento di Nietzsche, Zola, Her- be, quasi fiabe, sogni, racconti, prefaz. di Clara stesso nelle sue note ai testi — e af- nàndez; e Villon, alla cui resa cupa- Galiiini , Manifestolibri, Roma 1985, pp. 161, nuto lontano, o esorcizzato. La scena però gra- ferma di prestare attenzione "ai di- mente canagliesca senza dubbio ha Lit. 10.000. datamente cambia; ne è un indizio quel certo versi valori espressi in scala, da attri- giovato l'esperienza del traduttore L'impressione immediata che si ricava alla gusto per le metamorfosi, che nel paesaggio fan- buire ai bianchi tra strofa e strofa, di Catullo, Marziale, Giovenale; o lettura dei primi brani di questa raccolta di fia- tastico di Giuliano non hanno (forse voluta- tra verso e verso, tra spezzoni dello stesso verso", rilevando l'importan- che la congenialità agisca già a senso be, scritte da Giuliano Naria in carcere, e pre- mente) il senso del percorso verso l'individua- unico a livello di selezione (certo, za dei silenzi e delle punteggiature, sentate con sottile competenza e acuta parteci- zione, come nella fiaba classica, ma quello di delle frequenti interruzioni, o quan- l'unico Mallarmé è un Mallarmé, ab pazione da Clara Gallini, è quella di una spe- trasformazioni inarrestabili e progressive in origine, fortemente baudelairiano; e do dice che, "distrutta ogni lontana rimentata sapienza linguistica, l'arte delle pa- forme tutte egualmente illusorie, tanto da far allusione di discorsività, la narrazio- l'unico Verlaine, va da sé, è il male- pensare a una vera e propria sparizione della so- detto, non lo squisito melodista). Al role. Naria ha tra le mani un materiale, quello ne procede spezzata e interiettiva, fi- contrario: una delle sorprese più po- fiabesco, che conosce bene, e che manipola con stanza fisica degli oggetti. L'impressione è, a no al rischio dell'afasia". sitive, per il mio gusto, di questa let- sicurezza, aprendolo all'ironia e all'auto-iro- questo punto, che tutto accada perché nulla in Il suo è un espressionismo, sem- tura è stato, in blocco, il Kavàfis. Un nia. In tutta la prima parte della raccolta, per- realtà accade: il nostro eroe viene attratto irresi- mai, fatto di accumuli, di situazioni, esempio per tutti, il mirabile saluto ciò, siamo presi dentro un divertissement in- stibilmente dal ritorno al mare, nel regno della o di "stati" (canti coi càmes bianch, / ad Alessandria di p. 58. Qui tutto è tenso, in un mondo popolato da esseri arruffoni "eternullità". La sapienza del linguaggio, la sug- magni in di piatt de tolla, / caghi in del fazzolett...) o di aggettivazioni a posto, anche il gioco delle virgole e gentili, dormiglioni e trasformisti. La bella gestione del materiale, manipolano una sostan- che indicano valori corporali, sociali ("E Alessandria, che parte", "Un'e- za esperienziale che si comprende drammatica e non sposa il principe, ma un innocente drago ecc. (epilettici, infermi, / orfani di stasi verrà, per te, suprema"). Vor- che cuoce fiori di zucca, o un panda. L'eroe si angosciante: Giuliano ci ha trasportato entro i remmo che Ceronetti avesse più guerra...) o insistenze o ripetizioni incanta di fronte a sette minestre, e gli è conces- confini di quella "situazione estrema " (il Lager, ossessive (Macchin... macchin... sott... spesso trovato, e cercato, questa so- secondo Bettelheim, il manicomio, e il carcere brietà d'accenti. so tranquillamente di sbrodolarsi. Prevalgono sott... camions... sidecar...) e sottende le situazioni anti-eroiche: nessun "campione" di massima sicurezza) in cui l'essere completa- sempre un giudizio, un moto pro- risplende di gesta, poiché il "nostro " è un eroe mente in balia della imprevedibile volontà fondo di adesione o di ripulsa, un che apprezza i piaceri del ventre caldo, della dell'altro conduce a un progressivo ritiro all'in- immedesimarsi dell'anima nel mon- cuccia accogliente e dei sogni ingenui. Se i luo- terno del sogno, che diventa infine il sognarsi di do o con gli uomini, ma, nello stesso Tessa ghi manipolati richiamano quelli della fiaba chi ha perduto la "chiave del tempo, della me- tempo, un distacco che allontana quel mondo dalle proprie viscere o tradizionale, il vero dramma è sempre evitato, moria e dei ricordi". dai sentimenti. contro co sì la vera paura e il vero pericolo (vale a dire I racconti di Naria consentono quindi una Altra differenza rivelatrice da ciò che nella fiaba è il cammino iniziatico): la doppia lettura: presi singolarmente, costituisco- Carlo Porta è il tipo di teatralità che materia invece si colloca in una misura quoti- no una apprezzabile produzione letteraria, del- caratterizza questa poesia. Mentre i diana e intermedia, pacificatoria e serale, auto- la quale colpiscono la ricchezza immaginifica e grandi monologhi dì Porta, dalla Ni- corrente consolatoria e gentile. Il luogo fiabesco è un pre- il linguaggio. Nel loro insieme, e nel loro evol- netta al Bongeee, al Marchionn, si ri- di Franco Loi testo per stabilire un dialogo a tu per tu col versi, invece, essi sono una testimonianza inte- volgono espressamente ad un inter- bambino, per ribadire con lui una rassicurante riore: di come il desiderio umano, impedito a locutore — infatti tutto lo stile è col- complicità. esprimersi, possa all'inizio trovare la strada loquiale, interrotto da esclamazioni DELIO TESSA, L'é el dì di mort, o ripensamenti o commenti o inter- dell'invenzione del dialogo, ma venga poi a di- alegher! De là del mur, a cura di In questa parte iniziale, che si rivelerà ben ruzioni proprie di chi è in rapporto, Dante Isella, Einaudi, Torino presto come il primo atto di una vicenda inte- rigersi, quasi per riassorbimento, verso l'immu- mentre parla, con qualcuno — i mo- 1985, pp. 585, Lit. 35.000. riore dell'autore, Naria sembra voler ribadire tabilità e la perdita dei confimi. nologhi del Tessa, da Al de là del mur a la Olga, hanno un procedi- La poesia in Italia ha uno strano mento più di narrazione che di tea- destino. La forza dei luoghi comuni tro, anche se di narrazione da sala o assegna all'Italia una virtuale voca- da stalla. Persino quando l'interlo- zione alla poesia. Eppure se c'è un scelte di gusto e di affinità retoriz- Mondadori: "È soprattutto in causa poetiche. cutore è dichiarato, come nella Poe- paese in cui la poesia ha decisamente zanti, si può in qualche modo com- il 'radicale pessimismo antropologi- L'andare controcorrente di Delio sia de la Olga — e del resto l'interlo- poca popolarità è il nostro. Basta prendere l'isolamento di alcuni tra i co' di Tessa (Fortini)" e la sua "epica Tessa, oltre a farne il testimone in cutore è evidente solo nelle prime controllare le tirature dei libri di nostri maggiori poeti, e la quasi tota- alla rovescia — da avvicinarsi a quel- assoluto di un'altra Italia, è tanto strofe e poi il racconto procede per poesia e confrontarle con quelle di le ignoranza attorno ad altri, che l'antiditirambo che Soldi, solai di più singolare in quanto, deciso esti- conto suo — non è più che un prete- altri Paesi, specialmente dell'est eu- hanno la sorte di scrivere in dialetto. Giacomo Noventa". matore di Carlo Porta, romantico sto, giacché rimane avulso dallo sti- ropeo. Tra le tante altre, questa im- C'è voluto un filologo come Dante La poesia del Tessa è infatti una per scelta ideologica ma neoclassico le. E qui è necessario almeno notare popolarità ha anche una causa lin- Isella per assicurare Carlo Porta alla poesia di frantumazione e di morte. per stile, non esita tuttavia a rifiuta- come Valter ego, il coro, un interlo- guistica. Essendo la poesia una for- storia letteraria italiana, e c'è voluto Tutto sembra spezzarsi e vocare la re "le salde e ordinate strutture nar- cutore diverso dal proprio Io, sia ma di comunicazione emozionale, e l'amore di uno studioso come Gior- morte, attorno a lui e in lui, e basta rative di un Porta, fondate su un so- connaturale all'uso del dialetto; cioè non razionale o convenzionale, ha gio Vigolo per fornire una sistema- scorrere i suoi temi per intuire la lido dominio razionale della realtà e quanto un humus collettivo, un por- bisogno di unità per essere recepita zione dell'opera di Giuseppe Gioa- profonda avversione di gusto e di su un rapporto critico ma fiducioso si dialettico del poeta siano sostan- ad ogni livello. Invece la separazione chino Belli — e non si può sottacere vocazione che la marea crescente con il mondo esterno" (Isella). Scelta ziali all'uso poetico di una lingua linguistica è una delle caratteristiche che sino a pochi anni fa questi due nella società del tempo doveva nu- che è però, anche, indice di un allon- parlata popolare. Lo si può notare della nostra società, sia in senso ver- grandi poeti erano annoverati a fati- trire verso la sua poesia: a comincia- tanamento totale, di una distanza persino in Dante, e poi, via via, spa- ticale — tra lingua egemone e dialet- ca, e in disparte, fra i minori delle re da quel "L'é el dì di mort, ale- presa anche da un mondo letterario rire nell'uso petrarchesco e retorico ti, quindi un esasperato culturalismo nostre storie e delle nostre antologie gher!" che tratta di una disfatta na- che si confrontava, e forse si con- della lingua. e intellettualismo della poesia italia- scolastiche. Dobbiamo ora a Dante zionale come quella di Caporetto, fronta, con le maniere e i moduli sti- Un poeta dunque importante, na, e becerismo e sentimentalismo Isella l'edizione critica di un altro per finire con "Al de là del mur", listici piuttosto che con una realtà questo Tessa, non solo per il valore della poesia dialettale — sia in senso escluso della nostra letteratura: il continuo confronto tra la realtà den- sociale e spirituale in cui, come disse in sé, ma per la forza e la singolarità orizzontale — i diversi dialetti tra lo- milanese Delio Tessa. Il volume ap- tro e fuori del manicomio provincia- a suo tempo Giacomo Noventa, della sua esperienza poetica, un poe- ro. Occorre anche osservare che po- pena uscito, col titolo L'é el dì di le di Mombello, e con "La poesia de "nessuno vedrà mai il paradiso, se ta che può servire da confronto e pa- chi tra i parlanti in dialetto sanno mort, alegher!, presenta in accurata la Olga", interno-esterno di un bor- non lo sconta con la visione dell'in- rallelo a tutta la poesia italiana. leggere e scrivere la lingua che parla- veste Einaudi un corpus poetico or- dello alla Vetra di Milano. "La vio- ferno". no. Forse, su questo versante, si po- mai introvabile nelle nostre libre- lenza espressionistica della comples- Si comprende anche il significato trebbero rinvenire molte delle ragio- rie. sa strumentazione qui sommaria- riposto dell'"epica alla rovescia" se si ni che motivano anche la decadenza L'importanza di questo lavoro mente descritta traduce verbalmente osserva la frantumazione dello stile. del teatro. dell'Isella si commenta da sé. Basta il senso strozzato e ansimante che il Poiché se di epica si tratta, per usare WM

lian Reformer, Genève, Droz, Dramma a frontiera 1977). Non è così nell'ultimo libro di di A Agnelli Tomizza, il quale muove alla ricerca dei suoi personaggi attraverso l'ispe- zione sui luoghi aa loro quotidiana- FULVIO TOMIZZA, Gli sposi di pref. di F. Tomizza). Ad esse fa capo mente percorsi, la conversazione via Rossetti. Tragedia in una mi- Tomizza per la parte centrale del con gli amici ed i parenti sopravvis- noranza, Mondadori, Milano suo libro: con grande discrezione, sì suti, la lettura dei giornali con la 1985, pp. 204, Lit. 18.000. che nel lettore rimane vivo il deside- cronaca del processo. Lo scrittore, rio di entrare in confidenza imme- che ha saputo utilizzare gli strumen- A Fulvio Tomizza è toccato in diata con l'epistolario nella sua inte- ti dello storiografo e se ne è dimo- sorte d'essere considerato uno scrit- rezza, ma con un'aderenza stretta, strato padrone, qui si lascia anche tore in sintonia col proprio mondo, possibile solo quando incalza il so- sfuggire un errore. Afferma la gra- sia con quello d'origine, sia con spetto, che a poco a poco diventa vità dell'arresto di Pino Tomazic, quello acquisito. Per conseguenza, certezza, d'una sostanziale affinità avvenuto il 2 giugno 1940, "poiché in lui si è apprezzata la propensione ideale. Nonostante questo apprezza- l'Italia era da poco entrata in guerra all'epos, la capacità d'essere parteci- bile senso della misura, Tomizza si con la Jugoslavia" (ciò che doveva pe alle vicende di tutta una gente nel rifà quasi completamente alla fonte avvenire un anno dopo), oltre tutto momento dell'esodo dall'Istria, e otto giorni prima della sciagurata di- nella deliberata volontà di non chiarazione di guerra all'Inghilterra escludere dalla sua scrittura le più ed alla Francia. Non è questo, però, scottanti tematiche morali e politi- che conta nell'ultima opera di To- che si è voluto individuare il filo che mizza: conta mettersi, se non nei lo collega con almeno una delle sta- Alleati e confini panni di Stanko Vuk, almeno a lui gioni della letteratura triestina. assai vicino, entrare con lui nella cel- Può darsi che Gli sposi di via Ros- di Federico Romero la di Fossano con l'ideale incontami- setti venga letto come un libro che si nato, con la certezza che gli sarebbe iscrive in una linea di continuità, ta- stata resa un giorno giustizia (non la le da confermare il prevalente indi- GIAMPAOLO VALDEVIT, La questione di Trie- prattutto inglesi, negli anni di guerra, alla clemenza, che era pronto a rifiutare, rizzo interpretativo. A me pare, in- ste 1941-1945. Politica Internazionale e conte- "corsa per Trieste" ed all'installazione del go- o il patteggiamento, che avrebbe an- vece, che esso contribuisca a mettere sto locale, Angeli, Milano 1986, pp. 279, Lit. verno alleato nella zona A, tracciando sia l'e- cor di più disprezzato), col profon- in evidenza una caratteristica sem- 24.000. voluzione dei complessi rapporti con Belgrado do amore per la propria sposa, che si pre più prevalente nell'ultimo To- e la resistenza jugoslava quanto il modificarsi proponeva di portare vicina alle mizza, il dubbio sull'autenticità del- Il libro fornisce un nuovo angolo visuale da delle politiche inglesi ed americane. La seconda proprie convinzioni più profonde. la comunicazione col mondo circo- cui osservare la complicata e multiforme vicen- parte ricostruisce l'esperienza del "direct rule" Mentre Stanko è sempre presente stante, una sensazione di estraneità, da del controllo anglo-americano su Trieste nel anglo-americano, chiamato ad esautorare sul a se stesso, Dani è più sfumata: è l'insoddisfazione per le convergenze quale risulta dalle lettere, ma anche primo decennio post-bellico. L'Autore riprende nascere i "poteri popolari" nel 1945 e divenuto superficiali. Non credo di ingannar- i frutti migliori, in primo luogo metodologici, quale risulta da altre fonti, la cui at- mi se indico in questi motivi le ra- poi simbolo, con l'esplodere del confronto est- della più recente storiografia americana "post- tendibilità è minore. Rimane la cer- gioni per cui Tomizza si è sentito ovest nel 1947-48, dell'impegno globale ameri- tezza di un'instabilità, del rifiuto de- attratto dalla figura di Stanko Vuk, revisionista" sulle origini della guerra fredda, cano al containment. La terza parte infine ri- gli ultimi giorni, del non riconosci- l'intellettuale di Merna, vittima del- andando a cercare i molteplici, ed a volte con- percorre la parabola di sdrammatizzazione in- mento nell'immagine creata dal ma- la discriminazione politica sofferta trastanti, stimoli da cui nasceva l'azione degli ternazionale della questione di Trieste, da rito, pur se l'autore, deliberatamen- dagli sloveni nel ventennio fascista alleati. La ricerca è basata sui ricchi archivi

cercare d'impararne un'altra". Ma quelli della letteratura e alla sua Ciril Zlobec, partigiano comunista forza di testimonianza civile. I suoi Letteratura triestina che ha combattuto e insegnato nei "ritratti di confine" rievocano l'epo- \ di Delia Frigessi suoi villaggi del Carso e vive e scrive pea di un popolo, condannato dal a Lubiana, tradurrà la grande poesia fascismo alle peggiori vessazioni, italiana del quale si è innamorato che anche attraverso la letteratura ARNALDO BRESSAN, Le avven- na, Trieste 1980). Gli anni di Koso- "ma che avevo frequentato da solo". ha raggiunto l'indipendenza e ha Gyorgy Lukàcs ture della parola. Saggi sloveni e vel sono quelli drammatici del pri- "Nel millenovecentoventi a Trie- riaffermato un'identità. Epistolario 1902-1917 mo dopoguerra, in cui non si conta- triestini, Il Saggiatore, Milano ste/ la Casa nazionale slovena./ Nel a cura di Èva Karadi e Èva Fekete vano i licenziamenti, gli arresti, le millenovecentoventi a Trieste/ la 1985, pp. 240, Lit. 20.000 Una iormentata formazione deportazioni tra gli sloveni: "Va in Casa del lavoratore./ In Istria bru- personale e il profilo di tutta pezzi il Carso, sanguina la terra/ ma ciano i campi di grano./ Il terrore un'epoca nella corrispondenza Della letteratura triestina, dei suoi il giorno non si leva...". E ancora: fascista alle elezioni./ Il cuore tiene giovanile dì Lukàcs con i grandi peculiari spiriti mitteleuropei, si so- ingegni della cultura europea. "sul mio popolo cade la notte". duro, è come pietra./ Incendieranno Lire 30.000 no occupati in molti, in troppi, Bartol, Rebula, Zlovec sono scrit- ancora le case/ degli operai slove- banalizzando il mito della Mitteleu- tori triestini, e del Carso, di lingua ni?" (Kosovel). ropa nei rivoli di una moda ormai slovena: nozione nuova, per la mag- Nei saggi di Bresson su Cankar, Henry James quasi consunta. Della letteratura e gior parte dei lettori italiani, che ha Bartol, Rebula, Kosovel e Zlobec i Le prefazioni della poesia slovena, che con essa a una sua forza inoppugnabile perché fili della biografia si intrecciano a a cura di Agostino Lombardo tratti conviveva (fino al '18) e poi L'introduzione migliore al confinava, in varia consonanza ma laboratorio letterario e alla vita in diverse condizioni, si ignorava wymfmmBtm del grande scrittore americano. fino a pochi anni fa quasi tutto. Una Lire 28.000 sorta di "analfabetismo storico-criti- co", di sordità della cultura italiana «l'aria natia» Thomas Mann ma in particolare una difficoltà della Conversazioni cultura triestina, perfino della mag- gior parte dei suoi esponenti più GIORGIO VOGHERA, Gli anni della psicanali- 1909-1955 illuminati. si, ed. Studio Tesi, Pordenone 1985 (I ediz. a cura di Saverio Vertone L'ignoranza rischia di perpetuarsi, 1980), pp. 259, Lit. 16.000. Politica e cultura del Novecento anche se alcuni testi importanti so- attraverso le dichiarazioni e le interviste d'uno spirito libero e no stati tradotti dagli anni '70 in poi Testimone pacato e ironico ma testimone nel penetrante. e se si moltiplicano gli sforzi dei significato pieno del termine, Giorgio Voghera Lire 20.000 traduttori. In questo senso una sorta ristampa ora, a cinque anni di distanza, i suoi di riparazione critica rappresenta la Nuove lettere di raccolta di saggi dell'istriano Arnal- saggi di cultura triestina. Fin dalle prime pagi- do Bressan, che finalmente consente ne del libro ci guardano alcuni numi tutelari Antonio Gramsci al lettore italiano di avvicinarsi ai della triestinità, allineati in un piccolo pan- con altre lettere di Piero protagonisti della letteratura slove- theon iconografico: Umberto Saba con le palpe- Sraffa na e di collocarne le opere nella bre abbassate a metà, Bobi Bazlen a sedici anni introduzione di Nicola Badaloni storia contemporanea della nazione con le mani in tasca, il filosofo Giorgio Fano e La vita privata, gli affetti, i confinante. collegamenti con l'intellettualità il matematico Guido Voghera, Virgilio Giotti europea: preziesi documenli e Edoardo Weiss. Introdotti da queste immagi- inediti estranei a ogni ufficialilà. ni, possiamo leggere le pagine che descrivono il Lire 5.000 carattere, le idee e le abitudini degli intellettuali triestini, frequentati da Voghera — ancora ra- Argiuna Mazzotti gazzo — nel primo dopoguerra, o che per esem- Istruzioni per la pio analizzano l'influsso che l'elemento ebraico vecchiaia e lo spirito mitteleuropeo hanno avuto sulla let- prefazione di Alberto Oliverio teratura triestina dei primi decenni del secolo. Una vera e propria guida alla Non di rado queste pagine versano una luce di che i più famosi — emerge la figura di Umberto salute, scritta da un medico che Saba. Gli incontri tra il poeta e il bambino, poi sa rivolgersi a una vasia platea di chiarezza critica su argomenti affrontati altro- lettori. ve in modo confuso e controverso. ragazzo, conservano nella loro semplicità un Lire 14.000 poco d'incanto mentre le appassionate discussio- La raccolta si apre con un saggio ormai fa- ni — soprattutto politiche — tra il "moralista e moso — Gli anni della psicanalisi — in cui si Giacomo Mottura utopista" Guido Voghera, padre dell'autore, ed descrive il violento "ciclone" che da Vienna sce- Il giuramento di il poeta rendono con grande vivacità il clima di se a Trieste, importato da Weiss, ed in breve Ippocrate quel dopoguerra. Del padre Guido, che i lettori volgere di tempo scosse e travolse l'esiguo ma ri- I doveri del medico nella conoscono piuttosto come l'anonimo triestino cettivo ambiente degli intellettuali triestini, in storia del romanzo II segreto, Giorgio Voghera ha cui Giorgio Voghera ebbe la fortuna di crescere. Lire 12.000 scritto, in forma di lettera indirizzata ma non E interessante che Voghera metta in luce l'anti- spedita a Carlo Levi, una breve biografia che il- fascismo implicito con cui questi triestini visse- lumina il carattere di quest'uomo integerrimo, Anna e Alberto Oliverio ro la prima stagione della psicoanalisi in Italia. di vasta cultura e alta passione politica. Ma non La scienza e Si tratta di un atteggiamento che, in qualche per caso le pagine forse più belle del libro sono modo, richiama alla mente la cosiddetta anti- l'immaginario quelle che raccontano il primo incontro con la letterarietà della letteratura triestina, non se- Due biologi conlutano l'abituale poesia di Saba, che coincide con il primo amore: contrapposizione Ira cultura dotta dal pensiero estetico di Croce. scientifica e cultura umanistica, "Bianca, le tue pupille/ ridono, e sono freccie". studiandone le conseguenze nel La prima data è il 1907, il primo Tra tutti i personaggi del libro — Svevo, mondo moderno. titolo lo Jernej (traduzione italiana II Camber-Bami, Stuparich, Weiss, per non citare (di.) Lire 6.500 servo Jernej e il suo diritto, Feltrinelli 1977, ma due edizioni sono del 1925 Serena D'Arbela a Trieste e a Gorizia). L'autore e Messaggi dallo Ivan Cankar, vissuto tra Vienna e Lubiana, tra la grande cultura euro- chiarisce l'esistenza di una letteratu- schermo pea e le lotte del proletariato di ra triestina che non è soltanto italia- NOVITÀ' Cinema cecoslovacco degli allora. Socialista e sloveno, Cankar è na e — Bressan lo rileva assai bene — anni ottanta uno scrittore rivoluzionario, che sa ridà dignità anche letteraria alla Lire 20.000 come tra i grandi svantaggi sofferti componente triestina slovena. L'o- dal suo popolo ci sia l'assenza d'una pera di Bartol — esule da Trieste a La Legge Galasso nel 'sistema' di protezione delle Alba Bugari letteratura e d'una lingua moderne. Lubiana — sarà ignorata fino agli bellezze naturali e dei valori ambientali Non è un caso che nell'aprile del anni Settanta, il primo convegno a Vincenzo Comito 1918, poco prima della fine della lui dedicato si tiene nel '76 a Trieste Come leggere i G. Famiglietti V. Giuffrè guerra, invitato dall'associazione ed è organizzato dalla rivista bilin- bilanci aziendali Funz. Min. Beni Culturali Ordinario Univ. Napoli culturale dei socialisti sloveni, Can- gue "Most" ("il Ponte"), molte sono Una guida nella giugla del dare e kar venga a Trieste a lanciare una le sue cose rimaste inedite, la sua dell'avere. Le nuove leggi. sorta di proclama politico dal titolo opera maggiore, Alamut (1938), ro- LA TUTELA DEI BENI PAESISTICI "Libri di base" Purificazione e ringiovanimento e af- manzo storico e insieme psicologico Lire 8.500 fermi: "Lubiana il cuore, Trieste il e filosofico, non è stata ancora tra- ED AMBIENTALI polmone". dotta in italiano. Di Rebula, un "po' Presentazione dell'Onde Giuseppe Galasso Vittorio Silvestrini barbaro", un altro triestino che scri- Trieste e il Carso sono presenze Come si prende una che s'intrecciano in modo determi- ve in sloveno ed è nato nella campa- pp. XL-500 L. 56000 nante nell'opera e nella vita di altri gna vicino a Trieste, l'imponente decisione scrittori: Vladimir Bartol, Aloyz Nel vento della Sibilla (1968) non ha Dalla L. n. 1497 del 1939 alla Costituzione e alle più Evoluzione delle tecnologie e controllo delle scelte. Rebula, Ciril Zlobec e — primo fra trovato editore e lo stesso è accadu- recenti disposizioni: i testi normativi integrati e to per II ballo delle ombre, romanzo "Libri di base" tutti — Srecko Kosovel, suddito ita- coordinati con il commento di circolari, decisioni liano tra il '18 e il '24, forse il sulla Trieste del dopoguerra. Rebula Lire 8.500 maggior poeta sloveno del Novecen- evocherà in uno dei primi racconti giudiziarie e dottrina. Le sentenze della Corte costi- to (in italiano sono comparse alcune le aggressioni inflitte alla sua identi- tuzionale nn. 358 e 359 del dicembre 1985. sue raccolte di versi: Poesie e integra- tà culturale: "come potreste mai via mezzocanncne 109 - na Editori Riuniti li, ed. L'Asterisco, Trieste 1972; capire cosa significhi parlare a casa una lingua e a scuola, per dieci anni. J Kras Carso Karst, ed. Stampa triesti- no alla lettura di opere di Sarmien- to, di Emerson, di Swedenborg, di Un monumento all'inventore diversi autori del fantastico. E quasi di Ernesto Franco a contrappunto: poesie i cui temi so- no "Sarmiento", "Snorri Sturluson", "Emanuel Swedenborg", "Emer- JORGE LUIS BORGES, Tutte le di notorietà che si sovrappone spes- serie di prologhi di libri che non esi- son", "Edgar Allan Poe", e cosi via. opere, voi. II, Mondadori, Mila- so a Borges e sottrae a molti l'onere stono"; e dove, poco oltre, fornisce E il tango, i suburbi, il lunfardo: tut- no 1986, a cura di Domenico piacevole ma impegnativo di una un'indicazione valida sempre per la ta la mitologia di Borges, coerente- mente e tenacemente ribadita come Porzio, pp. 1504, Lit. 38.000. lettura o di un confronto critico. In sua figura di lettore e per il suo eser- alcuni casi (Atlante) la minorità del- cizio di lettura: "Sarebbe convenien- di solo e purissimo fondamento let- l'opera è addirittura così esplicita e te, è ovvio, evitare la parodia e la terario (anche il gaucho o il malavi- "Menino vanto altri delle pagine palese da giustificare una lettura solo satira...". toso veloce di coltello sono perso- che hanno scritte; il mio orgoglio sta per completezza bibliografica o per Borges, in effetti, è quasi sempre naggi di una vasta letteratura popo- in quelle che ho lette". La maniera omaggio ripetuto e dovuto al grande lontano da queste forme di "lettura lare e: "la poesia gauchesca è una del maestro. Anche se si trattasse so- inventore di alcune memorabili fi- all'opera" e preferisce frequentarne scoperta o invenzione di uomini del- Robert Ardrey lo di questo, e così esattamente non gure di racconto, di alcune immagi- altre come l'evocazione e la mitizza- le città") viene virtualmente evocata L'IPOTESI è, non sarebbe poco per il volume ni di cui spesso si è voluto dichiarare zione. Ecco dunque, nel succedersi in versi o avvicinata e, per cosi dire, secondo e ultimo del definitivo (o DEL CACCIATORE solo ultimo tramite e che hanno dei prologhi, il ritorno della lettera- accompagnata da un saggismo ragio- nevole e a tratti garbatamente erudi- Una conclusione personale to. Tutto, compreso e raccontato al- sulla natura evolutiva dell'uomo l'interno di un universo, la più volte A cura di Mario Zanforlin commentata epica della lettura, che p. 392, L. 25.000 bisogna fin dall'inizio accettare per Percorso borgesiano avere accesso a questa parte dell'ope- ra di Borges. Pietro Costa di Dario Puccini In quest'opera la poesia può evo- LO STATO care un autore e un'opera, proporre JORGE LUIS BORGES, Atlante, con la collabo- con coscienza esplicita la rivisitazio- IMMAGINARIO ogni luogo — Tokio o Venezia, Ginevra o ne di un topos letterario; il saggio razione di Maria Kodama, a cura di Domeni- Metafore e paradigmi nella Maiorca, e così via — permette a Borges di rie- non è mai "aggiornato contributo cultura giuridica italiana fra co Porzio e Hado Lyria, Mondadori, Milano vocare tracce e frasi di libri o fantasmi cultura- critico", ma racconto, a volte insoli- ottocento e novecento 1985, pp. 78, Lit. 20.000. li e letterari, e talora egli intercala alle brevi to, di una lettura e il racconto può JORGE LUIS BORGES, Libro di sogni, trad. di p. 476, L. 30.000 prose poesie nuove, vecchie o rifatte. Persino il sconfinare nella rievocazione saggi- Tilde Riva, Franco Maria Ricci ed., Parma- titolo dell'ultimo brano è lo stesso del primo dei stica (con commento, cioè, a margi- Milano 1985, pp. 354, Lit. 20.000. Nuovi racconti di Bustos Domecq (che, con ne) di una figura letteraria (il gaucho Angelo De Biasio JORGE LUIS BORGES, A/2, Dizionario a cura qualche libertà, si potrebbe tradurre "Con opere o il duello o il doppio). Individuare una "maniera" è anche riconoscere LA DEMOCRAZIA di Gianni Guadalupi, Franco Maria Ricci ed., di bene"). L'A/Z è una raccolta di voci da en- una delle forme storiche del magiste- INDUSTRIALE Parma-Milano 1985, pp. 210, Lit. 13.000. ciclopedia, voci di persone, di cose e di animali JORGE LUIS BORGES, LOS conjurados, Alianza ro, e così di Borges si potrebbe dire IN EUROPA (tra cui l'immancabile tigre), scelte, tra le tan- ciò che egli affermò a proposito di Editori al, Madrid 1985, pp. 97. tissime citazioni di Borges, da Guadalupi e da Pedro Henriquez Urena: "Maestro è p. 378, L. 25.000 JORGE LUIS BORGES-ADOLFO BIOY CASA- Maria Esther Vdzquez, che certo deve conoscere chi insegna con l'esempio un modo RES, Nuovi racconti di Bustos Domecq, trad. di a memoria tutte le frasi del suo maestro. Inutile di trattare le cose, uno stile generico Tilde Riva, Franco Maria Ricci ed., Parma- dire che ogni citazione è cambiabile con altre Lon L. Fuller di vedersela con l'incessante e vario Milano 1985, pp. 175, Lit. 13.000. simili o diverse, della lunga storia di Borges. E universo": a questo "stile" è impro- LA MORALITÀ con questo volume Franco Maria Ricci conclu- prio chiedere di più. DEL DIRITTO Insieme al secondo volume delle Opere de la collana che per anni ha diretto per lui lo Date queste necessarie premesse A cura di Alessandro Dal Brollo complete, in italiano, a cura di Domenico Por- scrittore argentino. Nessuno infine saprà mai diventa allora proficuo osservare co- zio, è giunto in libreria e sul tavolo del recen- dire che cosa c'è di Borges nei libri in collabo- me, ad esempio, Borges affronta e "tratta" la materia dantesca. Un ap- p. XXX-338, L. 26.000 sore un altro mannello — un 'altra raffica — di razione con Bioy Casares, scrittore più versato proccio spregiudicato, a volte addi- libri di Borges. Motivo forse di perplessità per del suo ammirato collega in trame complesse, rittura ingenuo, che ci rivela ancora Pina Giacobbe alcuni, per altri di sazietà, e per altri ancora (è con sfoggio di trucchi, d'imbrogli e d'imbroglio- una volta e sempre la stessa identica il caso del sottoscritto) di pacato e divertito ne, come si addice a quella specie di personag- PSICOPATOLOGIA verità, che in questo caso però ha il compiacimento. Uno scrittore di distillata sag- gio-autore, mezzo argentino e mezzo catalano, sapore di una sorprendente novità: COME MITO gezza letteraria è diventato a poco a poco un e certo un po' guappo, che i due scrittori si por- come di fronte all'opera dantesca sia Introduzione a James Hillman abile prestigiatore e manipolatore di libri. Già tano appresso da più di quarantanni: Honorio possibile non solo l'atteggiamento prima di questi anni recenti ci aveva abituato Bustos Domecq. Questi racconti, non sempre di ammirazione, di celebrazione o di p. XX-150, L. 12.000 a rileggerlo sotto varie vesti, come nel caso delle felici, si leggono con piacere per l'umorismo, un acuta o raffinata o erudita esegesi, sue due Antologie personali, e ora dilaga e si po' nero e molto scettico e molto inventato e ma anche semplicemente quello di appassionata e devota lettura. Isabella Merzagora strampalato, che li percorre. traveste in mille modi, anche con la complicità "Col rischio di commettere un L'INCESTO di alcuni suoi devoti e collaboratori. Ho lasciato per ultimi i due libri più signi- anacronismo, delitto non previsto Aggressori e vittime, diagnosi Di questi cinque volumi, molte sono le ficativi: il Libro di sogni e Los conjurados (I dal codice penale, ma condannato e terapia compilazioni e gli arrangiamenti, per usare un congiurati). Il primo è una antologia preziosa dal calcolo di probabilità e dall'uso, vocabolo di tecnica musicale. L'Atlante è una e sceltissima sul sogno: dalla Bibbia a Kafka, trascriviamo ora una voce àe\TEnci- p XII-2 8, L. 14.000 sorta di diario di viaggio, illustrato dalla mano dall'Odissea a Nietzsche, non in perfetto ordine clopedia sudamericana che verrà gentile di Maria Kodama, sua segretaria, che cronologico ma in progressione di sorprese, di pubblicata a Santiago del Cile nel già nel nome richiama un po' una marca di 2074". La maniera, più borgesiana di Karl L Michelet Borges, del curatore. Devo franca- Theodor Strater fotografie celebri e di qualità: inutile dire che mente e apertamente dissentire dalla LA SOCIETÀ scelta di siglare con questo epilogo FILOSOFICA DI innecessario un lavoro di edizione BERLINO E GLI estremamente complesso e nei cui HEGELIANI DI NAPOLI confronti si poteva sì, qui e là, op- quasi) monumento editoriale italia- avuto l'ambigua fortuna di interpre- tura gauchesca, dei personaggi come porre eccezioni, nel contesto pero, Scritti di storia della filosofia no dedicato a Borges, Jorge Luis. A tarci in un ripetuto omaggio alla let- il Martin Fierro, degli autori evocati accettate alcune premesse, di un ge- (1860-1865) dover essere discussa sarà semmai, in tura e al lettore, le cui vesti pro- attraverso vere e proprie microbio- nerale consenso. Avevo apprezzato sezione a parte, la qualità, l'aria o grammaticamente schive e di poten- grafie: Hilario Ascasubi, José Her- e anche ammirato ad esempio i'un- p. 510, L. 40.000 l'aura insomma, della struttura filo- za un poco femminile l'autore-Bor- nàndez, Estanislao del Campo. Ma derstatement filologico del lungo logica portante, ancorché esterna, ges non ha mai cessato di assumere. da questo mito letterario e cittadino, saggio di Porzio introduttivo al vo- Roman Schnur del monumento. Per ora, e per il Come subito si è cercato di sugge- da queste letture nascono anche ed lume primo: scartata, con decisione merito dei testi raccolti in diverse rire, la maniera di Borges è felice- ugualmente le poesie dedicate ai gau- discutibile ma molto netta, l'ipotesi RIVOLUZIONE E traduzioni di differente qualità, basti mente riassunta nella sua figura e nel chos. Così altri prologhi, introduco- di una cura erudita, "di servizio" e GUERRA CIVILE dire che il volume copre in succes- suo stile di lettore. Con tale ottica, informativa, Porzio evitava con sa- A cura di Pier Paolo Portinaro sione cronologica un arco temporale certo non nuova, ma non per questo pienza le rischiose secche di un sag- che si estende dal 1964 delle fino ad meno necessaria, è possibile percor- gismo che fosse pallido riflesso del- p. 158, L. 14.000 ora inedite poesie di L'altro, lo stesso, rere tutte le opere raccolte in questo l'estetica borgesiana. Narrò un in- al 1984 delle memorie di viaggio di volume, individuarne i non mentiti contro e un amore raccontando con Atlante, edito quasi in contempora- limiti e decidere o meno se parteci- perizia e chiarezza il suo Borges. Ruggero Sicurelli nea in versione illustrata. Con una pare, come lettore al secondo grado Nell'operazione, è chiaro, si nascon- IL FOLLE E L'ALTRO discreta prevalenza delle opere in per così dire, ad un intrattenimento deva il pericolo, allora evitato, di ag- versi (dalle milongas di Per le sei cor- tendenzialmente infinito. Si può al- giungere al monumento editoriale Una lettura etnopsichiatrica de (1965) alle "poesie intellettuali" di lora partire dalla meritoria sezione un meno utile monumento critico, a La cifra (1981), il volume raccoglie, dedicata ai Prologhi che, se raccolti scapito magari di una più alta quota p. VIII-184, L. 14.000 fra gli altri, i racconti di II manoscrit- nel 1975, coprono un vasto arco di di informazione documentaria. La to di Brodie (1970), le prose saggisti- anni: dal 1923 al 1974. Inizia qui più tentazione, però, era grande e se l'i- che dei Prologhi (1975) e dei Saggi che mai, è evidente, il gioco del let- cona di Borges che emerge dalle pa- danteschi (1982), le fatiche penulti- tore e della sua ben descrivibile fini- gine introduttive di questo secondo me^ dei Tre racconti (1977). ta biblioteca; dal Prologo dei prolo- volume può essere più o meno coe- E chiaro come in simile architet- ghi, dove, senza imbarazzo per l'oc- rente, ancorché un po' patetica, l'e- GIUFFBiiDlIORI MIIAHO tura la singola opera possa più o me- casione troppo clamorosa, Borges pilogo rimane solo una impropria VIA STATUTO2 • TEL.(02) 652.341/2/3 no confermare l'opaco monumento immagina un libro "formato da una Tullio Pericoli: Jvrge Luis Borges testimonianza di ammirazione. n L'INDICF « •man—ai

••DEI LIBRI DEL MESEBB opere. mente, in nessun sistema di principi me principio regolatore di ogni am- In realtà, il •discorso va oltre il ro- sociali o morali, in nessuno fra i co- bizione umana"). Il sistema fantastico manzo — certo romanzo — ottocen- dici di valori conosciuti". L'eccesso, Se quelli che Brooks chiama "gli tesco, per affrontare una sistemazio- dunque, l'intensificazione, per anda- eccessi della retorica balzachiana e ne diversa del rapporto epistemolo- re dietro le cose, per lasciare inten- del manierismo del James maturo", del melodramma gico scrittura-realta, e investe l'equi- dere, al di là delle parole, il vuoto, si pongono come tendenza costante librio stesso della natura della narra- l'abisso del significato, che viene po- a scrivere e circoscrivere, senza at- di Stefania Piccinato zione. Acquisiti i segni di un univer- stulato "nei margini fra una parola e tingerlo mai, il significato ultimo, so mutato, anche la scrittura (ade- l'altra", inducendo il lettore all'"ar- celato, che sta dietro o dentro il vuo- guatasi, in particolare con James, a duo tentativo di vederci al buio". to, se ne ricava quella che con gran- PETER BROOKS, L'immaginazio- base per una esplorazione siffatta, i un campo di sperimentazione di alta Nell'analisi della narrativa jame- de finezza di argomentazione e sug- ne melodrammatica, trad. di Da- primi capitoli esaminano pertanto il specializzazione e ricercatezza) ten- siana della "fase maggiore" il Brooks gestive indicazioni di indagine, il cri- niela Fink, Pratiche Editrice, "sistema" melodrammatico, veden- de a raccogliere, di quei segni o, me- chiama in questione l'inconscio: tico definisce "poesia della centra- done le incidenze sulle "altre e più Parma 1985, pp. 296, Lit. 25.000. glio ancora, di ciò che il critico ha questo ci conduce al discorso con- lità". In breve, per concludere con le rispettabili forme letterarie". Questa parole stesse di Brooks, "la virtù è A!A!A!, Trattato del Melodram- individuato come sistema del melo- clusivo del libro che, nel riprendere prima, sostanziosissima parte del la- dramma, quanto è atto a raggiunge- i termini del melodramma e del lega- oggi divenuta la capacità di contem- ma, trad. di Patrizio Bocconi, voro ha il pregio di ribaltare sclero- re il massimo grado d'intensificazio- me con esso nella narrativa ottocen- plare l'abisso anche se il suo conte- con una introduz. di Peter tizzate prese di posizione nei con- ne drammatica del senso (l'eccesso). tesca, individua nella psicoanalisi, nuto può essere il vuoto, e di assu- Brooks, trad. di Enrico Chierici, fronti di una "letteratura minore" Di qui il teatralismo — che Brooks come nel melodramma, l'essenza di mere su di sé il peso della consapevo- Pratiche Editrice, Parma 1985, lezza che deriva da questa scoperta". pp. XDC-67, Lit. 9.500. Parole che tuttavia lasciano aperto, al di là de "l'utilità del riconosci- La "perdita del Sacro", la "caduta mento della presenza perenne del dell'ordine e della gerarchia che face- melodramma nella nostra cultura", vano parte del sistema del Sacro": S> il problema, o meglio il dubbio, del- la possibilità di dare corpo al "cen- questo è il nodo da cui Peter Brooks rari casi, di sogni di sogni, di incubi, di fanta- nel sonetto trova rifugio alla memoria e una parte nella sua esplorazione del ro- tro". smi curiosi, di tutto. E non si tratta solo di struttura fissa adatta alla dettatura e non alla manzo ottocentesco — di un certo Presso la stessa casa editrice è con- romanzo ottocentesco — ed in parti- brani letterari: ce ne sono tolti da libri di an- scrittura diretta), vi sono molti sogni, come av- temporaneamente uscito un prezio- colare nella sua indagine comparati- tropologia, di filosofia e persino di cronaca verte l'autore nel prologo. Dei quaranta "pezzi" so volumetto, pubblicato anonimo va ed esemplificativa di alcuni testi- giornalistica. Soltanto Borges, con l'aiuto del brevi, almeno dieci riguardano sogni. Due poe- nel 1817: un trattato del melodram- chiave di Balzac e di James. Del re- suo fedele imitatore-ammiratore Roy Bartholo- sie già erano in Atlante: "César" "Piedras y ma, ad opera di Abel Hugo (fratello sto, fin dal sottotitolo, che nell'edi- mew, poteva scovarne tanti e così inaspettati e Chile". E anche qui, come in tutti i recenti libri- del più celebre Victor), Armand Ma- zione italiana non è riportato, il insospettati. Naturalmente, molti sono dello di Borges, brillano tre gioielli: un sonetto sulla litourne, Jean-Joseph Ader, che ri- campo d'azione del critico è ulte- stesso Borges e di altri scrittori argentini, o di cecità (On his blindness), il sogno di un cipres- sulta una lettura illuminante in pa- rallelo con L'immaginazione melo- riormente definito: Balzac, Henry Ja- scrittori poco noti in Italia, come il messicano so (Las hojas del ciprés) e Milonga del muer- drammatica. La prefazione, dello mes, Melodrama and the Mode of Ex- Juan Jose Arreola (ecco un prosatore da tradur- to, che fa vagamente pensare alla storia di un cess. Un libro sull'eccesso, dichiara il stesso Peter Brooks, oltre a chiarifi- soldato morto nelle Falkland o Malvinas. Il re- Brooks, sulla intensificazione — at- re). Tre scrittori italiani appaiono nell'antolo- care i termini del discorso, situa il te- traverso metafore e modi derivati gia: Papini, Ungaretti (con due poesie) e Piran- sto è il solito Borges: sentenzioso, ripetitivo, di sto e storicamente e criticamente, dalla tradizione teatrale popolare — dello; strano che non vi appaia Bontempelli, maniera, con tanti richiami solenni o retorici con alta competenza, e fornisce nel di una tensione interna, di un con- che pure doveva essere tra le letture di Borges, o ovvi a Shakespeare, a Dante, e così via. Ma contempo un ulteriore supporto alla flitto-scontro di principi etici assolu- com'era di alcuni del gruppo della rivista bastano quei tre pezzi per giustificare tutto il giusta collocazione della sua stessa ti. Proprio dalla consapevolezza del "Sur". libro. Che da qualche parte, forse, qualcuno ipotesi di lavoro. ricorso frequente e inevitabile all'ag- Anche nel volume Los conjurados, compo- starà già traducendo. Non c'è che da rallegrar- Il "trattato", nato come sorta di parodia da parte di giovani (men che gettivo "melodrammatico", nel di- sto di poesie e prose (e di molti sonetti "sponta- sene, anche se ormai con un po' di stanca e cor- scutere di quegli autori (ma l'ap- ventenni) colti ironici raffinati, si ri- nei", come si conviene a uno scrittore cieco, che diale melanconia. proccio di lettura potrebbe estender- solve, in realtà, come osserva il si, come espliciterà nella conclusio- Brooks, in "una delle migliori poeti- ne, a Dickens, a Dostoevskij, a Con- che del melodramma... come sistema rad fino a spingersi nel novecento di rappresentazione ed espressione". con un Faulkner, ad esempio), nasce In effetti, oltre a collegarne le origi- nello studioso il bisogno di un con- ni, in senso stretto, alla sua funzione fronto diretto, approfondito — e, di sostituto della tragedia (il Sacro) e aggiungiamo, di altissima competen- rilevarne il nesso con la rivoluzione za — con il melodramma quale si af- ("Dove ci troveremmo mai al gior- ferma in Francia agli inizi dell'otto- no d'oggi, se, con quel bisogno di cento, e la cui nota di maggior spic- emozioni che abbiamo ereditato dal- co, accanto ai molti altri aspetti di la Rivoluzione, non trovassimo a io- grande interesse per la lettura pro- sa nel Melodramma il mezzo per postaci, è di fatto quella della pola- soddisfarne la pienezza?"), gli autori rizzazione assoluta di una conflit- ne codificano per così dire la struttu- tualità etica. ra, i temi, le funzioni dei ruoli, i per- Luce-ombra, bene-male, ordine- sonaggi, evidenziando spesso ele- caos, salvezza-dannazione sono i ter- menti che saranno poi di grande ri- mini entro i quali si racchiude la lievo (il ruolo del muto, ad esempio, concezione — e la struttura retorica il "quadro d'insieme", taluni effetti — del melodramma, sorto appunto che il Brooks non esita a definire dalle ceneri, se così possiamo dire, "pre-cinematografici"). Nell'intro- della visione tragica del mito sacro. duzione, peraltro, il Books conclude Ceneri prodotte, per restar nella me- il proprio commento ("di studioso tafora, dal grande fuoco della rivolu- 'a posteriori'") sull'importanza del zione, che richiede nuovi punti, Trattato mettendone in luce la qua- nuovi estremi d'individuazione: lità sistematica che lo sottende: "un l'iperbole, la gestualità, la scansione sistema drammaturgico totale e coe- della parola e del silenzio (funzione rente che esiste per rappresentare del mutismo), il tableau, e così via. che viene invece vista, visitata e va- vede come sostrato comune ai due una forma di riconoscimento (una- ciò che possiamo chiamare il dram- (Quanto importante, a nostro avvi- lorizzata come espressione di un autori, anche nella loro aspirazione gnorisis). E se dunque il modello in- ma del segno di innocenza: un dram- so, l'identificazione di questi due ul- riorganizzarsi del rapporto testo- di drammaturghi, al successo di pub- terpretativo della realtà frantumata, ma sull'occultamento del segno di timi elementi, per la struttura, se- contesto messo in crisi, come s'è ac- blico, alla dimensione "popolare" (i dell'inaccettabile "decentramento" innocenza e di virtù, sulla lotta per gnatamente, della narrazione jame- cennato, dal crollo di un sistema se- drammi di Balzac, ma anche di Ja- (come scrive Brooks, con riferimen- affermarne i diritti in condizioni di siana!). mantico-immaginario non più capa- mes, "bollati come fiaschi"; l'assog- to a Derrida) della coscienza moder- percezione ingannevole — dove la Quel che l'autore si propone, dun- ce di rispondere — o dare unità — a gettarsi del secondo alla pubblicazio- na, non può che essere, per i due au- malvagità domina il palcoscenico e que, non è di fare una storia del ge- un sistema socio-culturale ordinato ne a puntate dei suoi romanzi, tori esaminati, il melodramma, ad determina le condizioni dell'inter- nere, bensì di individuare, nei testi e definito. un'avventura, come egli la definisce esso viene affidata, in ultima analisi, pretazione — finché le prove e le lot- di melodrammi famosi, e in partico- La seconda parte del libro è dedi- di frequente, ogni volta nuova ed ec- una funzione di ricerca di pienezza, te palesi dell'atto finale ristabilisco- lare in quelli dell'autore più popola- cata all'esame dell'opera balzachiana citante; il concetto, nei romanzi bal- di riconoscimento, appunto, che no valutazioni corrette, liberano il re nei primi decenni dell'ottocento, e jamesiana nei suoi momenti cen- zachiani, "della vita al di sopra dei rappresenta l'ambizione di quegli segno di innocenza dai fraintendi- Guilbert de Pixerécourt — "il Cor- trali, talora sovrapponendo l'una propri mezzi"; e così via). Di qui an- scrittori, nominati e non discussi, di menti e garantiscono la leggibilità neille dei Boulevards" —, le coordi- all'altra, in certo senso, nel tener che le contrapposizioni violente e le cui s'è detto all'inizio e che, pur am- morale dell'universo". E giunge cosi nate del "melodramma visto come conto anche di quella che il Brooks tonalità iperboliche, la funzione di- mettendo il Brooks di non essere in a puntualizzare quella versione della modalità concettuale ed espressiva, chiama la "lealtà inalterata di James latatoria della metafora, la figura re- grado di stabilirne il termìnus ad anagnorisis aristotelica (il riconosci- sistema fantastico atto a produrre nei confronti di Balzac", con riferi- torica del mutismo. E se Balzac, "co- quem, rientrano nel più generale di- mento) di cui egli stesso nutre il pro- senso basandosi sull'esperienza, mento ai suoi saggi, appunto, su Bal- me già Pixerécourt e Victor Hugo... scorso sul romanzo moderno. (Da prio discorso nel libro sull'immagi- campo semantico di forze". Dopo zac e in particolare a quello del 1902. individua nella polarizzazione in cui restano esclusi, in una ipotesi sti- nazione melodrammatica. l'illustrazione di ciò che in Balzac La discussione dei testi (e del macro- ambito morale dell'esistenza tanto molante di ricerca, Flaubert e i suoi (Peau de chagrin, Louis Lambert, testo, in fin dei conti), dei due narra- una legge fondamentale quanto un continuatori. Flaubert è infatti visto Eugénie Grandet, Pere Goriot) e in tori corre lungo il filo dei rilievi principio estetico", Henry James "si come l'iniziatore di una posizione Henry James (The American, The emersi nella meditazione iniziale, ed trovò impegnato in un compito dif- antitetica — "radicalmente antimeta- Portrait of a Lady, alcuni dei raccon- è assai ricca di spunti sul rapporto ficile — presentare un resoconto in forica" — di alternativa al melo- ti "ambigui" — The Beast in the Jun- con il romanzo gotico, la pressione forma drammatica dei dilemmi etici dramma: "che vede benissimo il gle, The Tum of the Screw —, i ro- emozionale esercitata sul testo della coscienza — che lo costringeva vuoto, ma rifiuta di leggervi abissi di manzi della "fase maggiore") suscita dall'interno, su una sorta di mani- a operare con significati impossibili significati repressi, e preferisce la- sostanzialmente gli interrogativi di cheismo etico come cifra di alcune a fondarsi o a giustificarsi razional- sciarlo così com'è, accettandolo co- leggìo, carte di diversi formati, in- chiostro porpora, riflette l'incerto «Assai sinceramente tuo» equilibrio tra rappresentazione e tra- sgressione che la sua scrittura episto- Einaudi di Rita Cifarelli lare tradisce, mettendo in scena se stessa e il suo autore prima ancora di diventare scambio, messaggio. Que- Lettere da vicino LEWIS CARROLL, Cara Alice, a più di centomila lettere, è facile capi- plessità espressiva della scrittura e re come il lavoro di raccolta e anno- insieme offrono la chiave per inter- sto aspetto ha contribuito a fare del- Per una possibile reinvenzione cura di Masolino D'Amico, To- la riduzione teatrale delle lettere, a della sinistra. rino, Einaudi 1985, ed. orig. tazione delle stesse sia stato lungo e pretare i frequenti riferimenti a per- - sonaggi e problemi dell'epoca, com- cura di M. D'Amico con interpreta- 1979, trad. dall'inglese di Masoli- complesso. Morton N. Cohen e Ro- Scritti di L. Balbo, P. Camiti, ger Lancelyn Green hanno impiega- pletano il volume facendone un'in- zione di Mino Bellei, una riuscita e F. Cavazzuti, V. Foa, no D'Amico, pp.459, Lit. 38.000. to quasi venti anni per selezionare, dispensabile punto di riferimento felice esperienza della scorsa stagio- N. Ginzburg, A. Giolitti, ordinare e annotare le 1400 lettere non solo per chi si occupi del mon- ne teatrale. Non a caso il teatro, mondo del travestimento per eccel- A. Lettieri, M. Mila, Non sempre il reverendo Charles pubblicate in Inghilterra, in due do vittoriano, ma anche per chi ad F. Morganti, M. Salvati, grossi volumi, nel 1979 (The letters of esso si avvicini con interesse non lenza, della metamorfosi dell'iden- Lutwidge Dodgson firmava le sue tità e dello scambio di ruoli, era una S. Veca, F. Vianello. A cura Lewis Carroll, Macmillan, London specialistico. lettere con il suo vero nome; qual- delle passioni di Carroll, testimonia- di Laura Balbo e Vittorio Foa. che volta preferiva utilizzare lo 1979). L'epistolario comincia con Tra i destinatari delle lettere, no- una lettera scritta nel 1837, quando ta sia dalla sua amicizia per attori e «Nuovo Politecnico», pp. vm-135, pseudonimo Lewis Carroll e qual- mi celebri e meno celebri figurano drammaturghi, sia dal suo interesse L.7500 Carroll aveva appena cinque anni, e che altra volta, rarissima, firmava accanto a bambine, sorelle, cugine; per una eventuale messa in scena delle avventure di Alice. Giovanni Arpino Nel caso delle lettere alle bambi- Passo d'addio ne, una delle più consistenti e affa- Un delitto in cerca d'autore scinanti costanti dell'epistolario, la è al centro di un «romanzo lettera si nega ogni pretesto comuni- civile» che affronta cativo e diventa un messaggio che un dilemma inquietante. non ha significato e non lo vuole avere. Come nel sogno non esiste in- «Supercoralli», pp. v-161, L. 18000 tenzionalità, né quindi una storia che debba essere sognata, così nelle lettere la storia nasce come conse- Marco Forti guenza occasionale della scrittura e In Versilia e nel tempo non come sua ragione. Già nella for- Un romanzo ambientato ma esteriore la lettera denuncia la nei giorni del sequestro Moro, sua non ortodossia, il suo essere più un viaggio nel passato di una lettera e il suo andare oltre la presupposta leggibilità del messag- che riscatta un presente gio. Quella a Winifred Stevens del minacciato e stravolto. 22 maggio 1887, per esempio, consi- «Nuovi Coralli», pp. v-i74,L. 12000 ste in una frase corta, seguita da quattro post-scriptum che, insieme, sono lunghi cinque volte tanto; altre Vittorio Strada volte la parte più significativa è quel- Le veglie della ragione la detta per inciso, racchiusa da una Tradizione e rinnovamento parentesi o inserita in una digressio- nella letteratura russa: miti ne secondaria. Di qui il gusto, quasi e figure da Dostoevskij la necessità, della divagazione da a Pasternak. quello che sembra essere il soggetto principale: sembra essere, poiché in «Saggi», pp. xn-295, L. 30000 realtà tutto fa pensare che per Car- roll le cose più importanti siano quelle dette tra parentesi, per inciso, Carlo Ginzburg quasi per sbaglio, lasciandosi trasci- Miti emblemi spie nare da un'associazione libera di Stregoneria e pietà popolare; pensiero che abbandona i sentieri Warburg e i suoi continuatori; della logica e della causalità. Tiziano e i codici della Il fatto, poi, che la lettera sia costi- raffigurazione erotica; tuita di parole, non è mai una seria la mitologia germanica garanzia di comunicabilità, tutt'al- e il nazismo; Freud, l'uomo tro. Ed ecco allora, in diverse lette- dei lupi e i lupi mannari. Sette re, apparire con uguale dignità il se- saggi su morfologia e storia. gno grafico, più che disegnato, trac- «NuovoPolitecnico», pp. xvm-251, ciato in forme caricaturali. Gli esseri L. io 000 e le cose che ricorrono in questo sconclusionato assortimento icono- Energia e sviluppo grafico, vero e proprio archetipo del "nonsense" di Carroll, sono per lo La storta iella elettrificazione più mani che confusamente indica- it>4; n i t ci • «oi aspetti no il cammino, che si allargano in tec:e 'logici, finanziari cerca di aiuto, che tentano di arraffa- e imprenditoriali. re qualcosa, osservate da occhi fissi e A cura di Bruno Bezza. Tullio Pericoli: Lewis Carroll inquietanti messi lì a dire l'To" (ma « Biblioteca di cultura storica », quale "Io", ci sarebbe da chiedersi), e pp. xn-344, L. 35000 animali, altra forma tipica delle tra- sformazioni dell'identità carrollia- Gilbert Rouget na. con tutti e due i nomi. Piuttosto biz- si conclude con alcune lettere del le amicizie con artisti (molti dei Pre- In questo universo fisico frantu- Musica e trance zarramente, però, una buona parte 1898, anno della sua morte. raffaelliti), attori, letterati testimo- mato, in cui le parole hanno un pri- I rapporti fra la musica delle lettere più nonsense è firmata E a questa monumentale raccolta niano quella predilezione per la tra- mato assoluto pur essendo sottopo- e i fenomeni di possessione. C.L. Dodgson, mentre altre lettere, che Masolino D'Amico ha attinto sposizione fantastica della realtà e ste a continue trasformazioni e dissi- Edizione italiana accresciuta serie ed esortative, a piccole amiche per realizzare la prima edizione ita- quel gusto per il "visivo" che Carroll mulazioni fino a diventare solo suo- e aggiornata, a cura di Giuseppe sono firmate Lewis Carroll. liana delle lettere di Lewis Carroll. coltivò come passione personale at- ni o oggetti (l'equivalente di quel Mongelli. Prefazione di Michel Il motivo della metamorfosi (che Tenendo conto soprattutto della leg- traverso la fotografia, di cui fu pio- "grin without a cat" del gatto del Leiris. il lettore dei libri di Carroll ben co- gibilità dei testi, D'Amico ha note- niere e maestro. Accanto a questi, i Cheshire in Alice), il discorso si fa contatti pubblici con la stampa, gli inseguire ma mai prendere. L'auto- «Paperbacks», pp. XVI-485, L. 38000 nosce) si ripropone anche qui, nel volmente snellito la mole del libro ponderoso epistolario, sempre più rispetto all'edizione inglese elimi- editori, con i colleghi, gli scienziati, matismo del linguaggio sfugge alla in prima persona — nella persona nando, come egli stesso dice nell'in- mostrano invece il pignolo, a volte logica di una qualunque intenziona- Mario Lavagetto del suo stesso autore. Ma se lo sdop- troduzione, le meno suggestive fra le pedante, ma a tratti inaspettatamen- lita stilistica e interpretativa; ciò che L'impiegato Schmitz piamento tra il vittoriano Rev. C.L. lettere giovanili, le lettere di conve- te geniale uomo di scienza, incurio- in fondo resta come occasione pro- Dodgson, insegnante di matematica nevoli, le lettere in versi o basate su sito in egual misura da ciò che la fonda e dissimulata o travestita, è il e altri saggi su Svevo a Oxford e l'eccentrico Lewis Car- enigmi o giochi verbali la cui tradu- scienza dice sia realtà e nello stesso messaggio puramente emotivo, af- Nuova edizione aumentata. roll, scrittore-inventore di storie e zione avrebbe del tutto annullato tempo dal mistero dei mondi, indefi- fettivo, dal quale dipende il valore giochi per bambini, è rigorosamente l'effetto voluto dall'autore. Sebbene nibili con parametri scientifici, del della lettera. Sono lettere che richie- «PBE», pp. 244, L. 16000 rispettato quando si tratta di defini- alleggerita, la raccolta mantiene tut- paranormale. dono perciò un impegno: quello di re l'attribuzione e la paternità dei li- to il suo interesse e la sua piacevolez- Nel numero e nella varietà dei de- giocare, o meglio, di stare al gioco. bri, nelle lettere l'universo delle se- za, in gran parte dovuta alla bella stinatari si moltiplicano i punti di vi- La creatività che contengono non è parazioni perde i suoi confini, e il traduzione di D'Amico, capace di sta sul mondo e la realtà viene narra- a senso unico: esige una creatività di reale e la finzione riescono final- rendere con sorprendente efficacia i ta più che riferita; il modo di scrive- lettura capace di muoversi su più li- mente a trapassare l'uno nell'altro virtuosismi linguistici che Carroll re si piega e si trasforma adattandosi velli di interpretazione, esige quel fornendo lo specchio di un mondo amava. L'introduzione, che al raro ora in forme serie e composte, ora gusto dell'imprevedibile che non fi- dove il gioco non è meno vero del pregio della sinteticità unisce varietà irridendo a se stesso e ad ogni pre- nirà di sorprendere chi accetti di reale e il reale non meno fantastico e ricchezza di informazione, e l'am- supposto di comunicabilità. La posa condividere il piacere sempre un po' del sogno. pio corredo di note che consentono teatrale che Carroll prediligeva per proibito della lettura di una lettera Se si premette che Carroll scrisse al lettore di approfondire la coni- scrivere lettere, in piedi di fronte al destinata a qualcun altro. basti pensare a Brecht, al Borges del ralizzato per anni, la morte della fi- mandati in Inghilterra per frequen- Manoscritto di Brodie, e (in maniera glia Josephine e quella dell'unico fi- tare la scuola pubblica, inspiegabil- Kipling giovane particolarmente acuta e quasi com- glio maschio John, volontario in mente ospiti di estranei, in una fami- mossa) al Calvino de II sentiero dei Francia nel 1915. Tutte cose risapu- glia che "marciava con tutto il rigore di Malcolm Skey nidi di ragno. te, comunque, e ampiamente docu- del protestantesimo evangelico, co- Nella prestigiosa Sussex Edition mentate nella biografia migliore di m'esso può essere rivelato ad una RUDYARD KIPLING, Qualcosa di nabile a quello di Byroni con Don mancava un libro: Something of My- Kipling (di Charles Carrington, donna". Con il tempo i continui ri- me. Per i miei amici noti e ignoti, Juan o di Dickens con Pickwick. self. For My Friends Known and Un- Macmillan 1955); ma forse se ne ca- catti morali, gli inviti pressanti al- trad. dall'inglese di Mario Vinci- Non appena sbarcato dall:a nave che known, scritto autobiografico a cui pirà di più quando vedrà la luce l'e- l'autocritica, le bacchettate, portano pistolario che sta curando Thomas a un crollo totale: il ragazzo soffre di guerra, a cura di Andrea Cane, lo ha portato da Calcutta, viene cor- Kipling aveva lavorato saltuaria- teggiato dalle riviste, elogi; mente negli ultimi due o tre anni Pinney. allucinazioni e diventa mezzo cieco. Einaudi, Torino 1986, pp. 180, ato dai cri- tici più severi, trattato qu;as i con de- della sua vita. Pubblicato postumo In compenso, ciò che troviamo in Salvato in extremis dalla "casa della Lit. 9.000. ferenza da colleghi quali Henry Ja- nel 1937, fu tradotto nei Saggi di Ei- Qualcosa di me sono sette capitoli di desolazione", viene iscritto in un mes e R.L. Stevenson: tutti sono in- naudi l'anno seguente: ora, in occa- ricordi che fissano — fino al 1907 collegio alquanto atipico, diretto da In una notte del 1941, una bomba cantati dal fresco, limpido realismo sione del cinquantenario della morte circa — altrettanti momenti della vi- un amico di famiglia. Anche qui la della Luftwaffe colpì il magazzino dei brevi racconti di vita anglo-in- dell'autore, la medesima traduzione ta dell'autore. Delle 180 pagine del vita è dura, ma Kipling vi si abitua della casa editrice Macmillan, nel- diana e dai ritmi bersagliereschi del- viene riproposta negli Struzzi, rivi- volume più di 80 sono dedicate ai e si diverte: questa volta sviluppa l'East End di Londra. Venne distrut- le ballate. Ma il clima politico e cul- sta con grande competenza da An- primi venticinque anni, tanto da co- meccanismi di difesa che funziona- ta tra l'altro l'intera giacenza della turale sta cambiando, si va verso un drea Cane, il quale ha inoltre prov- stituire un "ritratto dell'autore da no, e che non abbandonerà mai più. Sussex Edition, la serie definitiva del- È divertente il confronto tra i ricor- le opere di Rudyard Kipling in tren- di di questi anni e i racconti roman- tacinque volumi. Ma non vi fu nes- zati e deliziosamente esagerati di suna ristampa: nel terzo anno della Stalky & Co., con i quali Kipling in- guerra scarseggiava la carta, e in ogni franse tutti i tabù e ruppe tutti gli caso l'impresa si era rivelata un mez- Sfida al senso schemi del melenso libro vittoriano zo fallimento, altrimenti il magazzi- per ragazzi. A differenza della maggioranza no non sarebbe stato pieno. Dicono LEWIS CARROLL, La caccia allo Snualo, Edi- sulta alla fine una trappola in cui finisce il let- dei compagni, Kipling non è desti- le male lingue che la partita di pelle zioni Studio Tesi, Pordenone 1985, ed. orig. tore teso ad inseguire un senso che sembra sem- destinata alla rilegatura dei volumi nato alla carriera militare; e nono- 1876, trad. dall'inglese di Milli Graffi, pp. pre a portata di mano ma che sempre continua sia finita a ricoprire lé poltrone diri- stante l'amore per la lettura (in que- genziali della casa. 158, Lit. 22.000. a negarsi. Al fallimento della caccia — l'unico sto libro l'autore più citato è Brow- E un'ironia della sorte che a Ki- personaggio che incontrerà il mostro svanirà ning, ma le citazioni occulte non si pling non sarebbe sfuggita, e forse Ritenuto un capolavoro della letteratura nel nulla e nessuno riuscirà a vedere lo Snark contano) di frequentare Oxford o non gli sarebbe nemmeno dispiaciu- nonsense, The Hunting of the Snark è un poe- — corrisponde perciò il fallimento di ogni ricer- Cambridge non si parla neanche. ta. Dopo tutto, non è che i suoi libri ma scritto da Carroll tra il 1874 e il 1876 e ca di senso. Così nel 1882, a sedici anni, torna in non si vendessero: anzi, continuava- pubblicato nel marzo del 1876 a quattro anni Il testo difende la sua autonomia sfruttando India come vicedirettore tuttofare del giornale di Lahore: "i miei anni no a essere ristampati in continua- di distanza dai libri di Alice. Racconta l'av- la ripetizione meccanica di lettere, sillabe e ri- d'Inghilterra furono sepolti e nean- zione, e letti in Gran Bretagna, negli me, il gioco delle allitterazioni e dei suoni, l'ar- ventura per mare di una ciurma bizzarra e che in seguito, io penso, ritornarono altri paesi del Commonwealth, negli sconclusionata impegnata nella caccia a un mi- tificiosità di un linguaggio che rimanda solo a Stati Uniti, e altrove. Solo che, mal- in vita pienamente". Non per nulla sterioso mostro, lo Snark, che nella sua sottospe- se stesso e alla sua materialità. La sfida lanciata grado il Nobel (1907) e una decina di il capitolo terzo è intitolato "Sette al senso è inevitabilmente anche sfida ad ogni dottorati honoris causa, Kipling non cie peggiore, il Boojum, ha il funesto potere di anni di lavori forzati", ché si tratta era mai diventato uno scrittore lau- vanificare chiunque lo incontri. Il poema si co- tentativo di riproducibilità, di traduzione. Mil- di un apprendistato formidabile, reato, da imbalsamare; e agli acqui- struisce così, paradossalmente, attorno a qual- li Graffi, in questo suo secondo tentativo di resa massacrante: "Scoprii che un uomo renti abituali di costose "opere com- cosa che non può essere descritto né raccontato; del poema di Carroll, consente al lettore italia- può lavorare con una temperatura plete" egli non presentava nessun in- un centro vuoto, un'assenza che, se da un lato no una possibilità di accesso ad un testo che di quaranta gradi, anche se il giorno teresse. I suoi libri più letti — a parte determina il movimento — la caccia — dall'al- sarebbe altrimenti improponibile nella versio- dopo è costretto a chiedere in ufficio chi è l'autore dell'articolo che lui i versi — erano all'incirca gli stessi di tro vanifica, riassorbendo nel nulla, ogni possi- ne originale. La resa in italiano è inevitabil- oggi, quelli cioè che hanno rischiato stesso ha scritto". Vi sono pagine af- bilità di conoscenza di sé. La rigida struttura mente limitante e faticosa, ma questo è anche fascinanti sulla vita del giornale (che assurdamente di farlo passare per formale che si accompagna allo scivolamento il prezzo che il nonsense fa pagare a chiunque sempre come "scrittore per ragazzi": ricordano la cornice di quel raccon- verso l'indifferenziato e il vuoto semantico, più accetti la sfida della sua riproducibilità. i due Libri della giungla, le Storie to splendido che è L'uomo che volle proprio così, i racconti di collegio di che offrirsi come griglia per l'interpretazione ri- (r.c.) essere re); sulle peregrinazioni not- Stalky & Co., e quello splendido af- turne all'interno della vecchia città fresco picaresco che è Kim. I lettori, di Lahore, come una tavola di Dorè poi, erano quelli di sempre. Come brulicante di vivi e di morti; sul pic- aveva scritto Emilio Cecchi già nel colo mondo sfavillante e pettegolo 1910: "i bambini del suo paese impa- di Simla, capitale estiva del Punjab. rano a leggere sui suoi libri; i com- Segue un laconico resoconto dei pri- messi, i soldati, i commercianti, gli mi anni dopo il ritorno in patria, operai, vi si riposano dopo la fatica con descrizioni della scena letteraria quotidiana". londinese piene di caratteristiche re- Gli studiosi, invece, no. Nello ticenze: le figure appena accennate stesso anno della bomba tedesca, il di James, di Hardy, e dei critici (ge- critico americano Edmund Wilson nere che Kipling detestava, con rare asserisce che "in un certo senso Ki- eccezioni) gemono come fantasmi pling è stato dimesso dalla letteratu- tra le righe. Ma per saperne di più ra moderna. I giovani più serii non sull'estetica personale di Kipling c'è lo leggono, e i critici non lo prendo- un ultimo capitolo, Iferri del mestie- no in considerazione". A dir la ve- re, che è soprattutto una riflessione rità, le due curve — riputazione cri- sulla dimensione artigianale del fare tica, e popolarità — hanno coinciso letteratura, sottolineata anche da solo una volta, all'inizio della carrie- una minuziosa quanto provocatoria ra dello scrittore. Alla fine del pe- descrizione dei mezzi fisici adopera- nultimo decennio dell'Ottocento, ti. Altrettanto provocatori i consi- infatti, era in gioco una posta molto gli: affidare tutto al proprio "demo- alta: si trattava nientemeno che di ri- decennio di egemonia liberale, e la veduto a chiarire molti riferimenti giovane". Bellissimo l'inizio, con la ne" personale, obbedirgli sempre (so- levare l'eredità di Dickens, dei suoi critica scopre che Kipling è un vol- oscuri con delle note a pié di pagina gioiosa rievocazione dei colori, degli prattutto quando dice di smettere) e romanzi e delle riviste da lui fondate gare imperialista: e poi, non c'è qual- che sono un modello di discrezione odori, dei rumori della città natia di infischiarsi dei recensori. Questi, infi- e dirette. Finora non si era presenta- cosa di brutale nella sua etica della e concisione. Bombay, dove il piccolo sahib gira ne, i segreti di quella che Kipling chia- to nessuno capace di colpire l'imma- disciplina e del dovere, qualcosa di Bene ha fatto la Einaudi a riporta- tutto il giorno con una ayah porto- ma la "alta composizione": "Prendi ginazione popolare lavorando con il sospetto nel suo amore per gli ani- re alla luce questo volume agile, dal- ghese cattolica o con un fedele por- una quantità sufficiente d'inchiostro piglio e i ritmi di un giornalista. Il mali, le classi subalterne, il mondo la scrittura trasparente, che non esi- tatore indù: la sera, per parlare con di china e un pennello di pelo di cam- vecchio romanzo in tre volumi, del lavoro e della tecnica? In una no- tiamo a definire uno dei migliori i genitori, deve sforzarsi (come un mello proporzionato alla larghezza ponderoso e molto caro, era in di- ta lettera del 1897, Henry James tro- racconti di Kipling. Certo, non è giorno farà la sua creatura Kim) per tra due interlinee. In un'ora di buona sarmo; e il decadentismo alla Yellow va che Kipling non ha "neanche un una autobiografia vera e propria: il "tradurre con esitazione dall'idioma disposizione leggi la tua minuta defi- Book non poteva pretendere di cat- tema degno, tranne il vapore e il pa- titolo, Qualcosa di me, è significati- vernacolo in cui ciascuno pensava e nitiva e considera coscienziosamente turare il grande pubblico, avido di triottismo, e quest'ultimo solo in vo. Diceva Rousseau a proposito di sognava". Fin troppo facile vedere ogni periodo, ogni frase, ogni parola, storie di avventura e di misteri esoti- poesia, dove mi dà tanto fastidio, coloro che scrivono la propria auto- in questa osservazione l'inizio di e dove occorre, passaci sopra il pen- ci. Ciò spiega il successo quasi con- specie se mescolato a Dio e alla biografia che "i più sinceri sono veri una perenne crisi di identità, di nello; poi lascia riposare e seccare il temporaneo di tre scrittori, Rider bontà". Non è più il caso, evidente- tutt'al più in quel che dicono, ma un'ambiguità personale e culturale, più tempo possibile. Dopo di che ri- Haggard, Arthur Conan Doyle, e mente, di pensare a Kipling come a mentono con le loro reticenze". Ki- di cui appunto Kim sarà la metafora leggi e ti accorgerai che il manoscritto Kipling: "un tipo di scrittore", se- un nuovo Balzac, giacché "egli si è pling non finge neanche di non esse- più riuscita. Il giovane Kipling non è passibile di una seconda riduzione. condo , "raffinato ma andato abbassando di grado in grado re reticente. Tra le molte cose im- lo sa, ma la sua nascita indiana è una Alla fine leggi quello che resta ad alta che ama travestirsi da scrittore po- da temi semplici a temi ancora più portanti che tace scrupolosamente, condanna: lo scrittore che più di voce e in momento di massima tran- polare, e ci riesce perché non lo fa semplici; dagli Inglesi in India agli vi sono i primi amori, soprattutto ogni altro incarnerà lo spirito del- quillità. È probabile che da quella let- con condiscendenza ma con diverti- indigeni, dagli indigeni ai soldati, dai Fio Garrard (che forse spiega molto l'impero britannico, facendosi inter- tura definitiva risulterà l'opportunità mento e impegno professionale, e soldati ai quadrupedi, dai quadrupe- del mesto romanzo La luce che si prete degli obblighi e del peso mora- o anche la necessità di qualche altro questo è possibile solo quando si sa di ai pesci, e dai pesci alla sala mac- spense); il breve e intenso sodalizio le del "fardello dell 'uomo bianco", colpo di pennello. Se no, lascia stare che senza la tecnica del mestiere non chine e ai bulloni". con il giovane editore americano appartiene per molti versi di più al- e ringraziare Allah, e 'quando hai fat- c'è sapienza artistica che valga". Nel frattempo, però, quei critici Wolcott Balestier (fratello della fu- l'India che non all'Inghilterra. to non pentirti più'". Ed è proprio Kipling, il più giova- inappellabili che sono gli scrittori tura moglie dell'autore, morto im- Il primo, durissimo impatto con ne dei tre, che ottiene il successo più veri hanno continuato ad amare Ki- provvisamente nel 1892); e due trau- la patria avviene all'età di cinque an- immediato e più strepitoso, parago- pling e a lasciarsi influenzare da lui: mi che lasciarono Kipling come pa- ni: Kipling e la sorella vengono n l'INDICF

• DEI LIBRI DEL MESEHÌ Danny in transito un adolescente, romanzo, pur elencando i propri Archeologo di una cultura perduta consapevole "vittima di una famiglia modelli letterari, da Jane Austen a distrutta", si aggrappa al trampolino George Eliot, da J.D. Salinger a Gra- della piscina degli zìi e "cerca di con- ce Paley, Leavitt porta nella sua pa- di Marisa Bulvheroni vincerlo a volare". gina una scienza e una veggenza ex- Il giovane Holden di J.D. Salin- traletterarie delle passioni e dei com- DAVID LEAVITT, Ballo di fami- po, presente, con inserti di passato parti un'occasione cerimoniale — ger, modello degli adolescenti lucidi portamenti umani. glia, Mondadori, Milano 1986, rapidi e funzionali come flashback vacanza estiva, festa, eredità — è de- e feriti di Leavitt, denunciava le ipo- Questo mondo degli anni ottanta, ed. orig. 1985, trad. dall'inglese televisivi: le comuni vicende "uma- legata a ricomporre costellazioni fa- crisie degli ambigui anni cinquanta fittizio come i vari universi televisi- miliari disperse o mutilate perché di Delfina Vezzoli, pp. 200, Lit. ne" dei nostri giorni, abbandoni, di- usando delicatamente la cartina al vi, può essere dunque narrato sol- vorzi, tradimenti, ascese economi- più rivelatore appaia l'urto tra la te- tornasole del linguaggio, contrappo- 18.000. tanto da chi, come lui, sappia spieta- che, malattie mortali, diversità ses- nacia delle memorie infantili o co- nendo al proprio gergo, inventivo, tamente escludere la dimensione suale, condizione femminile, feste e niugali e la leggera vogliosa aderenza dinamico, sottile, il pietrificato lessi- profonda del sogno, del futuro, della Per anni la televisione ha saccheg- riunioni di famiglia. E il fascino del- a nuovi disegni esistenziali, a nuove co dei genitori e degli insegnanti, misteriosa e autonoma germinazio- giato la letteratura, si è appropriata la sua formula narrativa si affida al- effimere costellazioni. Per una ma- veicolo di messaggi invertiti o nega- ne delia parola? E sintomatico che il dei suoi materiali, li ha tradotti e l'imparzialità dello sguardo strania- dre divorziata che urla "Amo vostro ti. I giovani personaggi di Leavitt, racconto più complesso formalmen- frantumati, rifratti all'infinito, cat- to e ironico che lui — il diverso, gio- padre e l'amerò sempre..." tra i figli distaccati e atterriti osservatori delle te, più folgorante dell'intera raccol- turando, più di quanto non abbia vane e omosessuale — fissa sui feticci immobili "come spettatori che guar- apocalissi dell'America di Reagan, ta, sia Alieni, la storia di una bambi- fatto il cinema, e addestrando ai pro- e sui rituali del costume contempo- dano una donna sull'orlo di un abis- sono andati, "da bravi yuppies", oltre na che, convinta di essere nata "in pri fini, il perverso desiderio di ogni forma terrestre" per poter "osserva- ascoltatore di fiabe, lettore di ro- re il pianeta terra", attende paziente- manzi o telespettatore: che la finzio- mente, ultima erede della principes- ne duri eternamente, che la lampada sa spodestata delle fiabe, che la sua di Aladino dello spettacolo non si gente la riporti "a casa", al remoto spenga mai, che, strofinata, produca pianeta originario, distrutto e rico- incanti su incanti, storie su storie, in stituito grazie alle sue "informazio- precipitose, ipnotiche sequenze. Og- ni": l'alienazione sulla terra è così gi la letteratura sembra, con il giova- grave e desolante che solo l'illusione nissimo americano David Leavitt, di essere autentici "alieni" permette non soltanto riappropriarsi dei con- ai più giovani nati terrestri la so- tenuti quotidiani della narratività pravvivenza. Le storie di Leavitt, ac- banditi dal romanzo sperimentale, cattivanti per le "informazioni" che ma anche far uso degli ibridi narrati- forniscono al lettore sull'attuale "fa- vi prodotti dall'incrocio tra immagi- miglia dell'uomo", sono marchiate ne e parola e delle strategie della ca- da una taciuta lucida nostalgia di mera: occhio meccanico dai moti re- una misura umana mai esistita o ir- pentini e precisi, incapace di tremare reparabilmente perduta. o di socchiudersi. Dopo la lunga competizione si annuncia una conci- liazione, dopo gli audaci tentativi post-moderni di incorporare nella scrittura gli scatti e gli effetti dei me- Doppiezze dia visivi, si prefigura il ricorso alla televisione come a un computer del- l'immaginario da cui trarre informa- zioni e conferme, una memoria po- di Tristano tente e suggestiva quanto la memo- di Ludovica Koch ria letteraria, modello e metafora in- sieme dell'era elettronica e delle pro- fonde mutazioni da essa indotte nei GOTTFRIED VON STRASSBURG, comportamenti umani. Tristano, a cura di Laura Manci- La matrice culturale televisiva, lu- nelli, Einaudi, Torino 1985, pp. cidamente assunta e filtrata da una XXXI-503, Lit. 50.000. precoce sapienza della parola, è, si direbbe, la componente impondera- A giudicare dalla letteratura, dice bile nell'alchimia del successo di Bal- beffardamente Denis de Rougemont lo di famiglia, inconsueto per un li- in un libro famoso (L'Amour et l'Oc- bro di racconti, e fulmineo in Italia cident, 1938, ma edizione definitiva (tre edizioni in un mese) come negli 1972), l'adulterio è l'attività più pri- Stati Uniti. È Leavitt stesso a rico- vilegiata cui gli europei si siano dedi- noscere l'anomala funzione pedago- cati per secoli. E naturalmente la re- gica del televisore nel ritratto della sponsabilità di tanti tradimenti li- propria generazione (The New Lost breschi ricade tutta sulla storia "bre- Generation) tracciato in "Esquire" tone" di Tristano e di Isotta. Mito, nel maggio 1985: "Nati troppo tardi più che leggenda, della passione ero- e troppo presto... abbiamo alcune tica devastante: per via della sua ori- prerogative che ci distinguono. Sia- gine ignota, del suo carattere arche- mo ad eser .pio la prima generazione tipico e del "potere di costrizione che .bòia meno anni della televisio- che esercita sul suo pubblico, disar- ne. La realtà del Vietnam si è impo- mando ogni critica e riducendo al si- sta alla nostra coscienza infantile nel lenzio la ragione". confronto quotidiano con gli episo- Ma, se non ha una genesi, il mito di di Mannix, per noi del tutto reali, di Tristano ha comunque delle in- che le immagini della guerra così carnazioni concrete e storiche, che spesso interrompevano... Abbiamo non dovrebbero, in quanto tali, tro- appreso l'arte del furto raggirando i vare disarmata la ragione. Ci restano nostri genitori che tentavano invano raneo come un archeologo del futu- so" (p. 77), Leavitt ne presenta un'al- la denuncia, oltre la speranza, oltre due poemi francesi pressoché con- di imporci il razionamento degli ro che contempli le necropoli di una tra, risposata, che talvolta "ha il so- l'imperativo autobiografico che temporanei (1170), di autori forse orari televisivi... Io guardavo, incan- cultura perduta. Oggetti costanti del spetto" di aver perduto il figlio ado- comporta l'aperta sfida verbale del- anglonormanni: a impianto epico la tato... Talvolta dopo ore e ore mi suo narrare sono le forme decadute lescente, non perché lo abbia "trop- l'individuo al codice sociale. "Nati versione "comune" di Béroul, a im- trovavo costretto a spostarmi vici- in cui si esprime ormai soltanto l'i- po amato o ferito o entrambe le co- troppo tardi" per partecipare al pianto soprattutto lirico quella "cor- nissimo allo schermo per mettere a nerzia di un nome, le cerimonie se", ma come "può capitare che si "movimento" degli anni sessanta, tese" di Thomas. Altri sviluppi fran- fuoco l'immagine, pur sapendo svuotate di senso, simili a danze ri- perda una spilla di sicurezza o un privilegio dei fratelli maggiori, han- cesi di singoli episodi della leggenda quanto ciò fosse dannoso alla vista. tuali di cui non si conosca l'origine mazzo di chiavi, per pura distrazio- no visto, delle grandi utopie di ri- (le due Folle Tristan e il Lai du E talvolta accorciavo rischiosamente né lo scopo, la fine del tragico, l'eu- ne, per negligenza" (p. 128). fondazione del costume, le reliquie e Chèvrefeuille di Marie de France: cfr. ogni distanza fino a che le lenti dei femistica censura che tacita il dolore Altre madri — testarde abitanti le ceneri: una società liberata solo in per tutti i testi Tristan et Yseut. Les miei occhi arrivavano a toccare la e addomestica la morte. del cosmo di Leavitt disertato dai apparenza, il cui funzionamento si Tristan en vers, ed. J.C. Payen, Gar- lente infuocata del televisore e assor- Incessantemente Leavitt circoscri- padri — affrontano la malattia mor- fonda sulla simulazione del benesse- nier, Paris, 1984). E un lungo raffi- bivano la pura luce". ve gli spazi nei quali la finzione di tale in abissale solitudine tra il coro re, della salute per tutti, del generale natissimo poema tedesco, uno dei Nei nove racconti di Leavitt si normalità si sostituisce alla vita dei figli (Contando i mesi, Radiazio- rispetto della norma; una cultura in capolavori assoluti del primo XIII precisa, senza mai essere esplicita- "normale" provocando invisibili la- ni) praticando ogni giorno le tecni- cui le nuove pratiche e diversità, secolo: il Tristan del misterioso mente enunciata, la dinamica del cerazioni e occulti orrori. In Territo- che e i trucchi della sopravvivenza cosi come le antiche cerimonie e Gottfried von Strassburg (1210). rapporto tra questa brama di identi- rio una madre che ha devotamente come un superlavoro domestico cui lealtà, sono accettate nel nome e nel Quello che oggi Laura Mancinelli ci ficazione con la magica fonte lumi- accettato la dichiarata omosessualità le obbliga il feroce ottimismo di una fatto, non nel dinamismo inquieto fa conoscere, in un'importante tra- nosa del fittizio e la convivenza con del figlio diciottenne lo accoglie con società intollerante del dubbio. In che le muove. duzione che sceglie un lieve e diver- l'apocalisse, la consuetudine alla ca- educata intolleranza quando si pre- Radiazioni una bambina la cui ma- La scelta di una scrittura come tito tono da cantastorie, e adotta tastrofe. Solo chi, come Leavitt, ap- senta "a casa", nel "territorio" di lei, dre si accinge, appunto, a morire os- quella di Leavitt, unidimensionale, uno dei più antichi versi italiani, partenga a una generazione mutilata con il proprio amante: lo sguardo di serva, di fronte al televisore: "E buf- quasi neutra, capace di saldare reci- l'ottonario, per avvicinarsi al distico del futuro, stregata dalla finzione e muta violenza animale che madre e fo, negli sceneggiati la gente muore samente la parola al gesto e la figura ottosillabico a rima baciata dell'epi- bruscamente risvegliata, snebbiata figlio si scambiano nell'idillico giar- in una puntata e torna in un'altra", umana al trionfante contesto degli ca medievale, il Knittelvers. dai traumi pubblici e familiari, può dino trasformatosi in empio luogo e la "donna delle pulizie", assorta oggetti, nasce dall'urgenza di credi- Ma che cos'ha da dire la ragione forse riscoprire la semplice voglia di di amori è un messaggio più forte e nello stesso spettacolo, obietta sha- bilità del testimone ansioso di riferi- sul fatto inquietante che questi testi raccontare. Leavitt racconta, storie decisivo di ogni parola. In II cottage kespearianamente: "Succede anche re quanto ha visto e udito. Pur di- su storie e storie nella storia, al tem- perduto, Ballo di famiglia, Da queste sulla terra e nel cielo" (p. 146). In chiarandosi cresciuto alla scuola del s> N. 4 (INDICE PAG 19 • DEI LIBRI DEL MESE^BI

Isotta compiono dei due territori frontare le prove più complesse. estremi dell'esperienza (e Isotta, Queste prove sono nodi istituziona- siano tutti, variamente, frammenta- grande novità del romanzo di Gott- li, grovigli antropologici, prima an- ri? Non più copiati per censure sot- fried, ancora più radicalmente e con- cora che conflitti soggettivi. Sistemi Da tradurre tintese o esplicite, i poemi di Béroul sapevolmente di Tristano) diventa ugualmente chiusi ed esigenti (le di- e di Thomas ci arrivano in un unico con molta evidenza il principio stes- pendenze di sangue e quelle sociali e manoscritto e a brandelli staccati, so del movimento narrativo. Un politiche, i desideri privati e i biso- Il contadino dal re scelti sicuramente non per ragioni di movimento liquido, marino, wan- gni pubblici) puntano in direzioni qualità letteraria. E il grande libro di kend und ùndend, "fluttuante e on- opposte, e devono essere tutti soddi- di Rossana Rossanda Gottfried (quasi ventimila versi) si deggiante": adatto a questa storia sfatti. tutta condotta per isole e bracci di PHILIPPE BOUTRY, JACQUES pre la relazione — s'era dato da fare interrompe prima del tragico finale, Isotta e Tristano rispondono a e attraverso il parroco, il vescovo, il la doppia morte degli amanti richie- mare, per andirivieni di barchette e queste lacerazioni con una doppiez- NASSIF, Martin l'archange, Galli- di grandi navi dalle vele bianche o mard, Paris 1985, pp. 386, ff. prefetto, il ministro di polizia Deca- sta assolutamente dalla logica del za prolungata: l'ambiguità e la men- ze e previo controllo psichiatrico a racconto. Si tratterebbe dunque di forse nere. Che questo ritmo di ri- zogna, che permettono di fare affer- 175. sacca sia tutto psicologico e mentale, Charenton, era stato ricevuto dal re romances (il genere letterario che, mazioni valide contemporaneamen- il 2 aprile. In privato, per quasi un'o- nella classificazione di Northrop come mentali sono i luoghi delle te su diversi piani, e, nei casi estre- partenze e degli arrivi, isole, castelli Nei primi anni '80 capita nelle ra. Gli aveva detto quanto sopra "e Frye, assume a schema fondamenta- mi, la scomposizione vera e propria mani d'un gruppo di analisti a Parigi anche più" con parole che prima le l'adempimento dei desideri collet- e la celebre "grotta d'Amore", Gott- della personalità. Con una invenzio- fried lo fa capire fin dalla prima un testo anonimo del 1817, che in non sapeva, il re era scoppiato in tivi) che per qualche ostacolo non ne audacissima, e di una giustezza prosa asciutta ed elegante racconta pianto e alla fine lo aveva accompa- riescono a svolgere fino in fondo il gnato alla porta e davanti a tutti gli loro compito. Questi ostacoli, chi ri- aveva stretto la mano toccata dal- corda il primo grande processo a l'angelo. Martin se n'era poi tornato Strasburgo, nel 1212, contro gli ere- al lavoro, nel suo villaggio di Gallar- tici tende a vederli come di natura don, e l'arcangelo non s'era visto esterna e storica. Aderisce, cioè, più. all'ipotesi di Rougemont: che legge Gli analisti, diretti da Jacques la storia di Tristano partendo dai Nassif, lavorano per due anni su suoi esiti ultimi (la mistica erotica di questo doppio delirio: quello del Wagner), e vi ritrova una morale contadino Martin e quello del colto profondamente dualista e una preci- anonimo che manifestamente gli sa mistica, invece, religiosa, ricondu- crede. Ma da soli non se la cavano, cibile all'eresia catara. L'oscurità e violando una regola della loro di- della teoria cortese dell'amore, che i sciplina, per la quale le parole parla- trovatori riprendono dal Tristano e no di per sé a prescindere dai fatti, ritualizzano in un'elaborata retori- per come il discorso si struttura in ca, avrebbe dunque ragioni soprat- forme rivelatrici dell'inconscio, de- tutto difensive: contro il gravissimo cidono di ricorrere agli storici. Jac- pericolo reale dei roghi e delle cro- ques Nassif scrive a Philippe Bou- ciate contro gli Albigesi. try, esperto di storia delle religioni, Nella sua lucida introduzione, per sapere se il contadino Martin è Laura Mancinelli (che certo non esistito e la sua vicenda ha lasciato sminuisce le implicazioni filosofiche traccie. Boutry gli risponde subito: e religiose del Tristano di Gottfried), sì, è esistito, il vostro testo anonimo propone invece, per correttezza e ri- è in realtà di un colto giansenista, gore, di chiedere al testo stesso di Louis Silvy, ricostruttore in quei che cosa veramente parli. Né il fina- tempi calamitosi delle memorie e le mai scritto svia realmente, dei resti di Port Royal. "perché sappiamo fin dai primi versi Comincia cosi una corrisponden- del prologo che significato Gottfried za tra lo psicanalista e lo storico, il gli avrebbe dato". "Signori", imbo- primo ogni volta approfondendo la nisce l'attacco del Tristano in prosa ricerca negli inesauribili archivi di ricostruito da Bédier, "vi piace ascol- Francia, il secondo leggendo nelle fi- tare un bel racconto di amore e mor- gure e vicende che via via emergono te?". Ma il prologo di Gottfried sce- 10 spettore di bisogni e deliri, molto glie invece una captatio benevolen- più di due, incastrantisi l'uno nell'al- tiae insieme più sottile e più cogen- tro. Questo scambio di lettere, cor- te: "Chi ama le storie d'amore/ non redato dalla relazione di Silvy, testi si diparta di qui:/ che io vi voglio inediti e una vasta bibliografia, è sta- raccontare/ di nobili amanti infeli- to pubblicato a Parigi a fine 1985 da ci/ che all'amore diedero fama:/ di Gallimard: Martin l'archange di Phi- un amante e di una amante/ un uo- lippe Boutry e Jacques Nassif, nella mo una donna, una donna un uo- collezione Connaissance de l'incon- mo,/ Tristano Isotta, Isotta Trista- scient diretta da J.B. Pontalis. È un no". Il tema generale, l'"amore infe- volume di affascinante lettura per il lice", è dunque fin dall'inizio pro- cumulo di livelli che coinvolge. Af- grammaticamene analizzato sulla fascinante la storia in sé, che si in- base del rapporto di necessità logica, quadra nella folla di apparizioni che di implicazione reciproca, che lega si manifestano in Francia dopo quel- le sue componenti. Retoricamente, l'immenso turbamento della co- si tratta dello sviluppo di un ossimo- scienza collettiva che erano stati la ro ("dolce pena", "lieto affanno") in rivoluzione, con la decapitazione una struttura a chiasmo che "espri- dei re/padre e di moltissimi potenti, me la consapevolezza che ogni cosa 11 mutare dei rapporti sociali, poi nella realtà umana non può sussiste- l'avventura napoleonica, la restaura- re se non per la presenza del suo zione, di nuovo Napoleone, di nuo- contrario". E dunque non solo la vo la restaurazione. E in questo se- "dolcezza" è sperimentabile solo in oscillazione narrata, il dubbio amo- psicologica impressionante, Gott- come l'anno precedente, il 15 genna- colo denso di risentimenti — nel grazia del suo opposto, la "pena", e roso di Riwalin, padre di Tristano: fried fa vedere che quattro Tristani io 1816, un modesto contadino della quale la monarchia si sente oscura- l'"affanno" è il prezzo ineliminabile "tra pensieri contrastanti/ ondeggia- coesistono nella stessa pelle; e confi- Beauce, Ignace-Thomas Martin, mente delegittimata e da ogni parte della "letizia" (e ancora, per l'endia- va in qua e in là". Il dubbio lancia un gura il duello con Morolt sull'isola avesse alzato la testa mentre stava la- si reclamano ordine, ferri e sangue di fondamentale della storia di Tri- vero sdoppiamento personale ("que- come il cozzo di due eserciti. Non vorando la terra e avesse visto un si- per esorcizzare lo spettro della rivo- stano, Eros si definisce e si paga con sto accese i suoi pensieri/ che da lui sono dunque quasi mai le sopraffa- gnore in una redingote color miele luzione — che si moltipliano le ap- Thanatos). Ma l'implicazione scam- si dipartirono"): che diventa il mo- zioni della macchina mondana a per- lunga fino ai piedi e con un cappello parizioni. Sono angeli e madonne (la bievole dei due contrari, in cui que- dello di una soluzione generale di derci, ma le inimicizie fra i due o i a cilindro in testa. Quello strano più nota a Lourdes), si manifestano sta storia esemplare di "amore infeli- grande sottigliezza, le numerose du- quattro che abitano "lo stesso el- giovane gli aveva detto: "Bisogna di regola a creature "semplici", quin- ce" permette di riconoscere forse la plicazioni e proiezioni che mette- mo": come il nostro secolo credeva che lei vada dal re, perché restauri i di testimoni di verità, forniscono al- regola più generale della condizione ranno in grado i protagonisti di af- di avere capito per primo. santi precetti della religiosità, messe la destra solidi argomenti e alla chie- umana, è concepita in termini attivi e digiuni, assai decaduti in Francia e sa gloria e imbarazzo, giacché essa e personali. Lo schema del chiasmo castighi i cattivi costumi; se non lo non gradisce quel che non avviene fa capire che l'esplorazione dell'uno farà, la monarchia, ritornata per di- sotto il suo controllo, per cui trae e dell'altro estremo è un'iniziativa, vino miracolo, sarà punita e la Fran- dai miracolati il meglio e tosto li un rapporto, un "lavoro": che passa cia anche". Martin obietta: "Perché mette fuori circolazione, gestendone per un soggetto e lo porta fatalmen- non ci va lei, dal re? Io sono un uo- la visione in proprio. Questi prodi- te fuori di sé, come è nella natura mo semplice, non so parlare, non sa- giosi tuffi nell'irrazionale — più stessa dell'amore. L'impianto logico rei ricevuto". E il giovane: "No, è lei esattamente l'analista dice: nel deli- del poema è fatto di mediazioni, e che andrà e sarà ricevuto 'per abbat- rio — costituiscono l'abbattimento non di annullamenti, degli opposti. tere la superbia'". Dopo di che, re- definitivo della Dea Ragione che, a Si fonda su un lato razionale e attivo stringendosi a fisarmonica da testa a seno scoperto, la rivoluzione aveva della mentalità medievale che l'in- piedi verso la cintura, era scompar- posto sull'altare di Notre Dame. E terpretazione romantica e misti- so. gettano una luce divertente sui re- cheggiante, fino appunto a Wagner, Da quel giorno, incalzato dall'ap- centissimi furori contro ragione o ha tutto l'interesse a fare dimentica- parizione (che a un certo punto si logos, che, tramite guru e tarocchi al re. presenta: sono l'arcangelo Raffaele), L'esplorazione che Tristano e Ignace-Thomas Martin — narra sem- n 4FINDICF 20 ••DEI LIBRI DELMESEIBI

gioii di Francia, e fiancheggiami la nurwiirnìfCT 41 regale foresta di Rambouillet e la te- posto degli arcangeli, hanno inonda- nuta degli ultraroyalisti Montmo- to dall'oroscopo alla filosofia l'Italia rency, con quel che ne consegue in del "post movimento". Come se ad quel crollare e ritessersi di relazioni ogni ondata di ripresa in mano del semifeudali. proprio destino aa parte di chi me- Insomma, Martin non è Bernadet- no ne era padrone, dovesse seguire te. E dopo la morte di Luigi XVHI non solo una "ristrutturazione" dei nel 1824, sentendosi libero dal segre- poteri, ma delle menti, il cui asse è to, narra come non fosse andato a lo spostamento fuori dall'umano dirgli soltanto che bisognava far pre- controllo e volontà dei fini e signifi- gare di più i francesi, cosa ovvia e cati ultimi dell'esistenza. Ci sarebbe per la quale non occorreva scomoda- un buon lavoro da fare per lo stori- re un arcangelo, ma per dirgli che BIBLIOTECA STORICA co e l'analista anche su questi nostri una sua terribile colpa, che credeva anni e il loro linguaggio. segreta, non era tale e doveva met- Un secondo punto di interesse è tervi infine rimedio. Non aveva for- Carlo M. Cipolla costituito dal rapporto che intercor- se, durante una partita di caccia a re fra queste visioni, che assicurano Rambouillet, cercato di uccidere il Contro un nemico invisibile Raffaele, non fra i più popolari, non Epidemie e strutture sanitarie è protagonista d'un raro contesto bi- nell'Italia del Rinascimento blico, concernente interventi salvifi- ci nonché segreti? E come mai il lim- pido Louis Silvy mette in testa al suo opuscolo del 1816 lo sconcertan- Bailey W. Diffie te versetto: "È bene conservare il se- George D. Winius greto del re, ma è onorevole rivelare Alle origini e render pubbliche le opere di Dio"? dell'espansione A quali segreti pensava? Tanto più europea che, assicura l'analista, il versetto nella Bibbia in quella stesura non La nascita dell'impero esiste. Insomma un groviglio di ap- portoghese 1415-1580 parenze ognuna delle quali ha dietro di sé spessori, anzi fondali profondi quando non torbidi. Una leccornia Robert J.W. Evans per lo storico. E per l'analista? La domanda im- Rodolfo II d'Asburgo plicita del libro è se la psicoanalisi La Praga splendida e inquieta sia strumento di interpretazione sto- dell'imperatore mecenate e mago rica, e fin dove la storia possa ri- schiarare l'analisi, con conseguenze non di poco conto per lo statuto Yvon Garlan teorico freudiano. Non tanto perché nella vicenda del povero ma antipa- Guerra e società tico Martin c'è anche un ospedale nel mondo antico psichiatrico e una perizia dei più fa- L'identikit di una società mosi alienisti del tempo, Royer-Col- perennemente in armi lard che dirige la "Maison royale de Charenton", l'asilo dei pazzi dove è stato anche il marchese di Sade, e Philippe Pinel; i quali prima lo dico- Richard A. Goldthwaite no matto, poi cambiano idea e scri- La costruzione della vono che, "se appena si ammette che Firenze rinascimentale abbia avuto davvero una visione", è difficile trovare una persona più Committenti, artisti, muratori normale, saggia, moderata e affidabi- in una città che si fa opera d'arte le di lui. Quindi lo rilegittimano sa- no di mente, in modo da non costi- tuire ostacolo al suo accesso al re. Victor G. Kiernan Questo non sarebbe che un episo- Eserciti e imperi dio del lungo rapporto psichiatria/- potere, sul quale Michel Foucault ha La dimensione militare gettato molta luce. Ma il volume dell'imperialismo europeo propone quello fra psicoanalisi e sto- 1815-1960 ria. E a guardar bene l'odierna corri- spondenza fra Boutry e Nassif (di- ciotto lettere a mo' di work in pro- Samuel E. Morison gress) non è così innocente. Lo stori- co Boutry non aveva che da rinviare Cristoforo Colombo l'analista Nassif alla bibliografia sul- Negli archivi e per mare l'anatre Martin, che tra fonti d'ar- sulle rotte dei viaggi di Colombo chivio e libri usciti dal 1892 al 1981 (cioè fino a ieri) occupa 25 fitte pagi- ne. Pare perfino impossibile che George Rudé Nassif ponga, nella prima lettera, la presenza del sovrannaturale nelle fratello Luigi XVI, essendone per me, rendendo assai meno straordi- domande come: Martin è esistito o L'Europa umane vicende, e l'humus storico in puro caso impedito dalla caduta nario quel viaggio dal campicello al no? E che non sappia di Louis Silvy. rivoluzionaria cui si iscrivono e con il quale inter- d'un ramo di quercia? Tentato regi- gabinetto regale. E gli assicurano la Bastava andare alla Bibliothéque Na- loquiscono. Sotto questo aspetto il La fine dell'ancien régime cidio e fratricidio. Quando nel 1928 carriera di profeta contadino accolto tionale e cercare nell'indice analitico nel crogiolo rovente caso di Martin è uno splendido gial- Martin racconterà il colloquio com- nei salotti, fino a una scivolata cla- la voce: Martin, Ienace-Thomas. della Rivoluzione francese lo, del tipo "serie noire". La storia pleto, dirà che queste fatali parole morosa: quando si presenterà l'av- Siamo posti, dunque, davanti a infatti conosce molti visionari che gli erano state suggerite dall'angelo, venturiero prussiano Naundorff a una vicenda interdisciplinare che ci parlano al re o agiscono in suo no- stupendo lui stesso, via via che parla- dichiarare: Luigi XVII sono io, Mar- viene offerta, se non costruita, per il me, Giovanna d'Arco (gli studi sulla va col re; ma è più probabile che alla tin lo riconoscerà per divina ispira- suo valore in sé. Non perché illumi- John J. Scarisbrick quale riprendono fittamente negli scena, ottimo oggetto di ricatto, zione. Morrà poi nel '34, e la fami- ni di straordinarie novità sul conta- Enrico Vili stessi anni di Martin, di Catherine avesse assistito per caso suo padre. glia, che quasi non vedeva più, par- dino della Beauce e Luigi XVIII, ma Emmerich, della signorina Fron- Non solo. Sempre ispirato lì per lì lerà di avvelenamento. Una monarchia segnata dal fasto perché offre alla "visione" come teau) essendo la più illustre. Ma da Raffaele, Martin avrebbe detto a Fin dove, si chiede lo storico, un evento storico un supporto che sto- e dalle distruzioni negli anni quanti riescono a parlare davvero Luigi XVIII che il rimedio consiste- prodigiosi dell'Inghilterra visionario si spiega nella sua propria rico non è, il percorso dell'incon- col re? Nessuno. Martin invece ha va nel cercare il piccolo Luigi XVH, rinascimentale nevrosi e fin dove il clima politico scio. Il contadino Martin aveva den- parlato a Luigi XVIII, e da allora, che non essendo stato decapitato, sociale che ha attorno gli suggerisce tro di sé un segreto distruttore del re differentemente da quel che pensa il fanciullo com'era, assieme alla ma- le sue visioni? Martin era un onesto e lo rimosse nell'atmosfera della re- pio Silvy, la sua vita non sarà più dre Maria Antonietta, era il re legit- allucinato o un plagiato dagli ultras staurazione, finché un inconscio/ar- così modesta e appartata. Anzi, chie- timo. Su questo regale infante e la che gli stavano attorno? E fin dove cangelo non gli comandò: su quel de l'analista allo storico, se andassi- sua misteriosa sorte la reazione mo- la sua visione, concernente la discen- trono che è la sola salvezza in questi mo a vedere quanto modesto era in narchica aveva tessuto infiniti fili di denza legittima della monarchia, ri- tempi terribili non può stare un re- partenza? E lo storico scopre che lacrime. Lo trovi in fretta, avrebbe flette l'inquietudine dei royalistes gicida e un usurpatore. Va e diglielo. non lo era poi tanto, suo padre es- detto Martin, lo metta al suo posto per quel seguirsi di re privi di figli, E cosi fece. Ma non ne fu guarito. sendo stato fra i relativamente gran- e si guardi bene invece dal procedere impotenti come Luigi XVI e Luigi Avrebbe cercato per sempre, caden- di coltivatori e dopo la rivoluzione alla consacrazione in chiesa della sua XVIII (si sussurrava che il figlio di do nei più terribili tranelli, il vero possessori di terre, ben collocate vi- corona. Queste rivelazioni spiegano Maria Antonietta, lo scomparso re. Il padre, il liberatore. Se il volu- il Mulino cino a Chartres, dunque anche a Pa- perché Luigi XVIII lo avesse ricevu- Luigi XW, fosse infatti frutto d'una me si chiama Martin l'archange, è rigi che riforniscono dei migliori fa- to e si fosse congedato da lui in lacri- relazione illecita)? E quell'arcangelo perché l'arcangelo era dentro di lui. to dell'Orient-Express e del connes- moderna storiografia. Si ha l'impres- so import-export di atteggiamenti ar- sione che sia solo una serie di fattori Bisanzio: perpetua decadenza? tistici?) e che avevano lasciato dura economici a muovere la gran ruota traccia perfino nella Storia dell'impe- dell'impero, fattori, il più delle vol- di Paolo Odorico ro Bizantino dell'Ostrogorsky, sono te, parrebbe, in mano occidentale. finalmente scomparsi. Il rapporto Chi scrive queste righe recensorie città-campagna, aree demografica- si rifiuta di credere che una storia Storia del Medioevo, a cura di Ro- st'ultimo, accompagnata dall'agonia nuovo sull'Occidente, vanificando mente depresse ed aree in espansio- del medioevo (vicino orientale) pos- bert Fossier, voi. E: Il risveglio del- di Bisanzio. La pigrizia del recensore quell'unione dei Medievi che doveva ne, società mercantile e società arti- sa essere soltanto la storia dei conta- l'Europa (950-1250), Torino, Ei- giudica a seconda delle proprie com- rappresentare l'aspetto qualificante? giana divengono finalmente il cen- dini dell'Anatolia, le garanzie di si- naudi 1985, pp. 638, Lit. 60.000. petenze. Chiedo scusa se mi concen- E non è il riproporre la solita deca- tro dell'attenzione; gli strumenti curezza offerte da Basilio II e l'inge- trerò sul modo con cui Ducellier denza perpetua dell'apparato ammi- dell'acqusizione e consolidamento renza straniera. La storia della cultu- parla di Bisanzio, spezzando nistrativo e sociale del mondo bizan- del potere da parte di ceti e gruppi ra, la piattaforma ideologica su cui il quell'unità riproposta da Fossier, tino? sono la trama narrativa del Medioe- potere si regge, è elemento altamen- Quale Medioevo? La domanda at- ma la trattazione mi pare sufficiente- Un pregio da sottolineare è l'at- vo di Ducellier. te qualificante. La concatenazione torno alla quale nell'ultimo decen- mente sintomatica del clima del li- tenzione rivolta alle campagne, alla Sforzo degno di ossequio: non è tra atteggiamento ideologico, risul- nio si sono confrontate metodologie bro. società provinciale. Chi briga con la facile per un bizantinista seguire tato economico, prodotto culturale, ed indagini diverse, sulla quale sono Fossier proponeva un'indagine storia di Bisanzio sa quanto l'equa- tracce che gli studiosi dell'Occidente posta in rapporto fortissimo di cau- state costruite immagini e proiezio- che chiarisse perché l'Europa, così zione Impero d'Oriente=Costanti- medievale hanno battuto con succes- sa-effetto, pareva acquisito alla me- ni, che in fondo è stata alla base di todologia storica. un successo di vasta portata, mesco- Ducellier accenna, è vero, a certi landosi al nuovo spiritualismo na- aspetti che andavano sottolineati: ad scente, e alla crisi dell'individuo e esempio l'odio della guerra. Strano del suo riconoscimento nella società destino: Bisanzio che passa i secoli a "imbarbarita", quella domanda ave- Correggendo s'impara lottare "per la sua sopravvivenza" va bisogno di essere soddisfatta at- (come recitavano i manuali) odia la traverso una codificazione, un pun- di Giuseppe Sergi guerra, nemica delle finanze, nemica to d'arrivo, un accertamento per al- del cristianesimo e nemica anche di tre proiezioni. La Storia del Medioe- quell'ideologia di fissità, di immobi- vo in tre volumi diretta da R. Fos- lismo che apparentemente garantiva HERWIG WOLFRAM, Storia dei Goti, Salerno sier (Parigi 1982, di cui è ora uscita tipicamente tedesco, sul peso maggiore del regno il nuovo Israele, il popolo eletto, i in traduzione italiana la seconda par- editrice, Roma 1985, ed. orig. 1979, trad. con o dell'aristocrazia carismatica nel porre le radi- Bizantini. Questa struttura ideologi- te), poteva rispondere a questo: il aggiornamenti dal tedesco di Maria Cesa, pp. ci dell'Europa: si cala invece nella concretezza ca del Bizantino ha avuto effetti for- giudizio di G. Sergi su queste colon- 652, 16 ili. e 9 carte, Lit. 85.000. di "etnogenesi"dinamiche in cui ogni stirpe ar- tissimi sul suo atteggiamento nei ne ("L'Indice" di dicembre 1984) è ricchisce via via la sua identità, o attraverso confronti del potere; potere che, al nel complesso negativo, il medioevo È un lavoro sistematico la cui traduzione è veri incroci di sangue o attraverso un perenne di là delle tensioni, rimane ancora presentato è più o meno lo stesso — stata seguita e aggiornata dall'a. per estendere atteggiamento di tipo confederativo. In questa saldissimo nel periodo considerato titoli a parte — che eravamo abituati nel volume. a conoscere da sempre, colpa forse il dibattito ai paesi di lingua neolatina. Non è polietnia, che occorre sempre scorgere sotto la un'opera di divulgazione: ma Wolfram non ri- semplicità delle etichette nazionali, i carismi Si può dunque parlare di "ultimi del "clima di neo-nozionismo pre- splendori" e di "ultimo sprazzo di corre mai ad ammiccamenti e ricostruisce il tes- hanno poco spazio: sono "ricchezza e funzioni sente anche negli atenei francesi". antichità" per l'XI secolo ed avviare L'opera di diffusione deve certo suto connettivo intorno alle sue specifiche con- a decidere del rango del singolo " (p. 506). "l'agonia di Bisanzio" già a partire essere chiarificatrice, presentare un clusioni, così da farsi leggere agevolmente anche A metà del secolo scorso Gaupp sostituì, al- dal 1080? Se misurato in quantità di quadro pulito, attenta al vecchio e da un largo pubblico. C'è un interlocutore idea- l'idea tradizionale delle conquiste caotiche e estensione territoriale forse anche sì. nel contempo pronta ad arricchirlo le di cui si sente la presenza in ogni pagana, violente dei Goti, la fortunata tesi dell'ordina- Se calcolato invece sul grado di co- del nuovo; il pubblico d'altra parte quasi un idolo polemico: quello dei luoghi co- to e progressivo insediamento: Wolfram cerca scienza dell'universo culturale-ideo- vuole strumenti per aggiustare il ti- muni della cultura e delle pigrizie della ricerca. invece l'elemento caratterizzante nell'incontro logico del singolo, certamente no. ro, per capire le ragioni di un fasci- Le frequenti frasi del genere "come tutti sanno, fra una cultura delle armi (perché negarla?) e Ma probabilmente serviva a Ducel- no, di un conoscimento. Parafrasan- o credono di sapere" poste all'inizio dei para- una "statalità romana" (p. 368 sgg.) essenziale lier misurare l'Oriente per quantifi- do Flaubert, potremmo dire che la care l'espansione dell'Occidente. grafi non sono espressione di arroganza. Sono per garantire la sopravvivenza di un popolo storia è uno specchio in cui noi ve- Processo pericoloso: gli esiti della anzi il sintomo di un approccio intellettuale diamo la nostra immagine. Curioso: semplice in un mondo complicato. L'a. dichia- storia sono ben diversi da ciò che è il Medioevo di Bunuel era Simeone corretto, che sa tener conto della vita lunga di ra di non aver voluto fare una "protostoria dei storia. del Deserto; quello di Pasolini era la un problema storico, come frammento di storia popoli tedeschi o germanici del nostro tempo", Proprio per questo sconsiglio di narrazione della vita, la ricerca del della nostra stessa cultura: sia che abbia prodot- bensì una "parte della storia dell'impero roma- cercare nel libro chi etnicamente naturale e la sua fuga verso gli ap- to insidiosi miti politici e ideologici (il Gotici- no": scelta innovatrice esplicitata a cui possia- fosse il Bizantino. Poiché queste ca- prodi dell'umano vero, borgate di smus tedesco e scandinavo, ma anche i suoi op- mo aggiungere la capacità, di fatto constatabile, ratteristiche del Ducellier lo fanno oggi o città di ieri; quello di Moni- posti), sia che continui a trasmettere convinzio- di presentare il regno ostrogoto di Teodorico e, naturalmente identificare con il celli era uno spaghetti-western ruo- ni inveterate. ancor più, il regno di Tolosa in Aquitania co- Greco. Ma Basilio II che porta al tato sulla divertita barbarie di Gas- massimo splendore l'impero, vanta- sman-Brancaleone; il Medioevo di Wolfram ci aiuta a non spiegare più le mi- me due di quelle potenzialità alternative che è bene non trascurare mai nella storia. Quei re- va (probabilmente a torto, ma non è oggi oscilla tra futurismo mostruoso grazioni germaniche ricorrendo al topos della qui questione) ascendenze armene. e Rambo d'autres temps, segno di sovrappopolazione, a non applicare all'esercito gni furono laboratori di incontro culturale e di Durante lo stesso XI secolo la com- una crisi riversatasi sui hody-bilders. visigoto la leggenda storiografica delle assem- integrazione etnica, nel secondo si tentò fatico- ponente etnica dell'Italia Meridiona- Ci doveva essere una messa a se- blee di popolo, a essere prudenti nel coltivare samente una politica ecclesiastica del potere. I le bizantina, ottenuta in parte con gno, ma tale da non dimenticare le amori extrastorici per personaggi-simbolo: co- Franchi furono poi più efficaci e condizionaro- trasferimenti in massa per ripopola- proiezioni della storiografia moder- me l'ostrogoto Totila, il liberatore di schiavi in no l'Europa: ma i Visigoti d'Aquitania non re zone depresse, comprendeva Lati- na. Chi legga questo secondo volu- funzione antibizantina, che ha suscitato sia so- sparirono e, con il solito meccanismo, entraro- ni e Greci, Longobardi e Slavi, Ar- me, dedicato al Medioevo tra il 950 e no a far parte del vasto aggregato nazionale meni e Giudei, tutti ugualmente ret- il 1250, cercherà invano tutto ciò. spette inclinazioni germanizzanti sia superfi- ciali adesioni populistiche. Il medievista vien- franco, portando con sé il loro bagaglio di espe- ti dallo stesso potere, tutti membri Tra le più importanti acquisizioni di del nuovo Israele. La nascita di un nese è favorevole all'abbandono del dibattito, rimenti sociali. Fossier vi è quella di unificare mon- sentimento di "grecità", quasi nazio- di per troppo tempo artificiosamen- nalistico, ci sarà molto più tardi, do- te separati: Occidente, Bisanzio e po la tragica esperienza dei crociati Islam confluiscono superando le di- del 1204, ma solo sul terreno religio- visioni cronologiche, che da Pirenne so. in poi sancivano anche geografica- svantaggiata quanto a clima e quan- nopoli abbia giocato nefasti ruoli. so: colpa soprattutto della scarsità Un progetto fallito dunque? Forse mente lo spazio del Medioevo. Su to a risorse, finisca per dominare il Ducellier si rifà agli studi (oggi diffu- dei documenti d'archivio, cancellati con miglior ragione si dovrebbe par- questa direttrice dovevano muoversi pianeta. E quest'ottica, di per sé giu- si soprattutto nei paesi dell'Est) sulla ad Est dalla furia dei Turchi e salvi lare di un'operazione di segno ben gli autori (J.-P. Poly, A. Vauchez, sta e affascinante, che consiglia Du- società agraria, sul problema demo- invece nel cuore dell'Europa. Ma è determinato: questo libro può forse H. Bresc, P. Guichard, R. Mautran, cellier a deprimere il momento più grafico, sulle campagne. Intrighi di giusto che la storia di Bisanzio per- essere un manuale per studi univer- A. Ducellier oltre allo stesso R. Fos- splendido di Bisanzio, gli "Imperiai palazzo, storie di trame, di potere e corra affannata solo quella strada sitari, non certo un'opera che segna sier). Nel libro viene così proposto Centuries", per ritrovare solo gli d'alcove che per molti anni avevano sulla quale ormai scorre tranquillo il un modo di pensare la storia, di "fa- allo studio il periodo chiave della aspetti denuncianti la crisi? Ma non affascinato i curiosi di Bisanzio a collaudato traffico degli storici re storia" in senso propositivo; una cultura europea, quello che segna il è dunque un'ottica rovesciata di partire dal primo Novecento (effet- dell'Occidente già alla ricerca di altri piattaforma di studio, di acquisizio- passaggio dall'Alto al Basso Medioe- percorsi? La dinamica degli sposta- ni-base quanto a metodologia, non vo, da "I nuovi Mondi" ai "Tempo menti sociali è tra i temi più trattati; di prospettive nuove. Si può consi- delle crisi" (per usare la terminolo- ma la dinamica delle forze culturali, gliare come punto di partenza per gia impiegata da Fossier). La rasse- l'ideologia del potere ed il suo im- studenti, non come proposta di in- gna si muove dapprima con criterio patto con le élites di palazzo (o dei dagini metodologiche diverse. geografico, passando dal grande mu- palazzi) e del popolo minuto, le for- tamento dell'anno mille alla "Nasci- Anche lo studio della storia è spec- ze contrapposte di ossequio al passa- chio dei tempi, dei nostri. E forse ri- ta di una cristianità" all^Insedia- to ed adattamento ai tempi nuovi mento degli Stati" al confronto tra tornare alla tradizione consacrata di che hanno caratterizzato tanta parte metodi conoscitivi sicuri perché già Occidente ed Oriente e alla "Defla- della storia bizantina, risultano ap- grazione del mondo islamico". Poi a lungo sperimentati, ci può illumi- pannate. E manca del tutto la proie- nare sulle richieste che da più parti si vengono esaminate le ragioni zione verso l'immaginario di una so- dell'espansione europea, ed il pro- avanzano per una "normalizzazio- cietà intera, proiezione che ha deter- ne" dell'apprendimento. Quanto gressivo passaggio dalla disgregazio- minato il completo ruotare delle ne di antichi ordinamenti alla rico- agli altri lettori, avvertiranno la ne- fonti letterarie e storiche, pronte ad cessità di andare oltre, di non fer- stituzione di una nuova gerarchia. interpretare il presente sulla scia del- Per ultimo il confronto tra i due marsi a dati interpretativi del tutto la propria tradizione, tanto da dare parziali, di integrare col bagaglio di mondi cristiano e musulmano, con quell'idea dell'immutabilità di Bi- la caduta e subordinazione di que- anni recenti: "il faut cultiver notre sanzio, rimasta poi così a lungo nella jardin". N L'INDICE pa8 22

••DEI LIBRI DELMESEHI processo di consolidamento e di rin- La nuova Cina novamento socialista che la rivolu- I confini zione culturale ha, in positivo e in di Guido Samarani negativo, messo in luce. Cionono- stante, la "lettura" che egli stesso ALESSANDRO RUSSO, Le rovine di una "nuova democrazia" e di una fornisce di quel travagliato periodo della del mandato. La modernizzazio- "nuova cultura"; la fase della costru- appare francamente riduttiva rispet- zione socialista e il complesso pro- to alla complessità delle questioni .1' ne politica dell'educazione e della cultura cinesi, Franco Angeli, blema della definizione e della crea- aperte, in particolare là dove si ri- politica zione di una cultura, di una scuola Milano 1985, pp. 299, Lit. propone la tesi di un Mao Zedong corrispondenti alle nuove esigenze sostanzialmente esterno ai processi di Marco Sotgiu MARIETTI 20.000. storielle e allo stesso tempo portatri- di burocratizzazione e di degenera- ci ed ispiratrici di nuovi valori e di zione del partito e unico, grande ga- Questo libro ripercorre il lungo e nuove concezioni. rante della purezza politica ed ideo- AA.W., La frontiera difficile, travagliato processo di emancipazio- L'impostazione dell'analisi di logica dello stesso e delle possibilità Editori Riuniti, Roma 1986, pp. ne e di modernizzazione sul piano Russo pone il marxismo al centro di trasformazione del paese. 298, Lit. 20.000. della politica culturale ed educativa del processo di modernizzazione Comunque, al di là dei dissensi e nel corso del quale la Cina riuscì, a culturale ed educativa cinese: una dei consensi che questo libro potrà La lunga frontiera che — dalla partire dalla seconda metà del secolo scelta, questa, che ha il merito di sot- raccogliere, esso ci sembra un con- tundra siberaiana alla giungla del sud-est asiatico — divide i due colos- si del "socialismo reale" è l'oggetto del volume curato da Marta Dassù. Vi sono raccolti nove saggi di stu- diosi, giornalisti e ricercatori legati al Cespi (il centro studi sulla politica internazionale del Pei) che esamina- no la situazione e le prospettive dei rapporti sino-sovietici. Con l'apertura all'estero e il "nuovo corso" in politica interna, la Cina popolare sta assumendo una LA CINA sempre maggiore importanza nella scena politica internazionale. A lun- go temuta dalle due maggiori poten- E LA SUA PASTA ze mondiali, che hanno cercato di usarla l'una contro l'altra, la Cina vede ora riconosciuto pienamente il Viaggio guidato dal sinologo proprio ruolo strategico e diploma- Jean Philippe Beja, docente di lingua cinese tico sia da Washington che da Mo- sca. E nell'ultimo anno ha contri- presso l'Università Paris Vii. buito a questo, in modo determinan- te, anche il rinnovamento in corso all'interno del vertice sovietico, che 50 LUGLIO 20 ACOST01986 lascia intrawedere un nuovo ap- proccio da parte del Cremlino verso Pechino, Shanghai, Suzhou, il grande vicino comunista. La que- stione centrale delle riforme econo- Hangzhou, Shaoxing, Xian, miche cinesi, che pure non costitui- scono un modello per l'Urss né per Chengdu, Cantori, Hong Kong gli altri paesi asiatici ad economia controllata, è osservata con interesse Che c'è di più quotidiano del cibo! Attraverso il semplice atto del dalla dirigenza Gorbaciov; ed è ser- vita da esempio (in positivo e in ne- mangiare si possono cogliere aspetti diversi e fondamentali di un gativo) anche alle recenti riforme Paese: dalle differenze regionali a quelle tra benessere e povertà, vietnamite e da argomento ai soste- dalle influenze di una tradizione millenaria ai rapidi mutamenti che nitori delle riforme in Corea del hanno trasformato la Cina dal 1978 ad oggi. nord. Il volume è però centrato tutto Non pretendiamo con ciò di affermare che i partecipanti al viaggio sulla visione internazionale dei rap- torneranno in Italia perfetti conoscitori della società più popolosa porti sino-sovietici e sui problemi del mondo, ma speriamo almeno più sensibilizzati ai molti problemi che in questi anni hanno causato i maggiori attriti tra i due paesi (dallo che un miliardo di cinesi affronta quotidianamente. sviluppo della grande regione sibe- La cucina sarà dunque un pretesto per un contatto più diretto con riana all'occupazione della Cambo- una realtà così diversa e lontana. gia da parte del Vietnam). Particolarmente interessante, per comprendere lo sviluppo storico HAUTViaggiarbene! della Cina rivoluzionaria e per spie- gare almeno in parte lo sbocco attua- Via Gramsci, 10 Torino Tel. 011/51.91.41 telex 216276 HAUTI le, è il saggio ai Enrica Collotti Pi- schei sull'influenza dell'Urss sulla politica interna cinese, dai primi dif- ficili anni della ricostruzione dell'economia devastata dalla guerra civile al tentativo odierno di far con- vivere capitalismo e socialismo in un scorso, a liberarsi dapprima dai vin- tolineare con particolare efficacia la tributo importante e serio alla com- unico sistema. coli di arretratezza e di dipendenza continuità e la profondità con cui, prensione e alla riflessione su que- Quali potranno essere quindi i imposti dal tradizionalismo confu- nel corso dei decenni, il marxismo stioni fondamentali nell'ambito del- rapporti sino-sovietici negli anni ciano e dalla penetrazione straniera, ha operato e si è integrato all'inter- la storia della Cina moderna. Il che, '80? Molto dipenderà certo dagli e ad avviare successivamente una fa- no della realtà nazionale. Un mag- in un orizzonte pubblicistico quale equilibri internazionali, dalla disten- se di sviluppo e di trasformazione in giore spazio dedicato, in particolare quello sulla Cina troppo spesso per- sione con l'occidente e poi dal con- cui specificità nazionali e scelta so- per il periodo degli anni Venti e corso da facili esotismi e da improv- solidamento o meno dei nuovi grup- cialista vennero ad intrecciarsi pro- Trenta, anche a teorie ed esperienze visazioni politologiche, ci pare sin- pi dirigenti dei due paesi. Il confron- fondamente. diverse, antagoniste del marxismo, ceramente un merito di non poco to militare rimane comunque un'in- L'autore analizza tale processo avrebbe comunque consentito, pro- conto. cognita; e un capitolo è dedicato con molta cura, evidenziando in babilmente, di mettere ancora me- • proprio all'esame della questione de- particolare i momenti e i passaggi glio in luce il ruolo del marxismo gli armamenti e alle caratteristiche storici più significativi della fine del all'interno delle varie fasi storiche, — molto differenti — dei due eserci- vecchio e della nascita del nuovo as- sottolineando ulteriormente diver- ti, con dati aggiornati sugli arsenali setto politico-ideologico e politico- sità e differenziazioni nelle ipotesi e dei due paesi. culturale: i primi, contraddittori nelle scelte culturali, ideologiche ed Ma la tendenza è innegabilmente tentativi di riforma all'interno (e educative che le forze in campo an- al dialogo, non più alla contrapposi- dall'interno) del potere burocratico- davano compiendo. zione netta, che ha avuto spesso mo- mandarinale; la svolta del Quattro Se un rilievo importante può tut- tivi più interni che esterni. Un dialo- Maggio e il significato di rottura che tavia essere mosso al libro, questo ri- go che difficilmente potrà interrom- essa assunse rispetto alla tradizione guarda a nostro parere la parte dedi- persi dunque, ma che si trova davan- dominante; l'incontro con idee e cata al periodo della rivoluzione cul- ti a problemi complessi che non sarà teorie diverse, straniere, dal marxi- turale. E vero infatti, come sottoli- facile superare in tempi brevi. smo al pragmatismo, dal materiali- nea Russo, che in Cina ci si è di fatto smo storico all'evoluzionismo; gli rifiutati di affrontare e di ripensare, anni della rottura tra comunisti e na- nel decennio che ha seguito l'ascesa zionalisti, con la cancellazione delle del nuovo gruppo dirigente, i pro- speranze sorte sull'onda della ricerca blemi e le difficoltà all'interno del predominante delle preoccupazioni progressivo declino del dinamismo Da Stalin a Gorbacev d'ordine materiale. Non è però que- interno e internazionale. I dirigenti sta la sola ragione di un atteggiamen- della generazione staliniana, nono- PRINCIPATO di Paolo Calzini to — contestato da una piccola mi- stante il protratto processo di invec- noranza — che se non è sempre di chiamento, tengono saldamente le NOVITÀ attivo consenso è comunque acco- leve di comando. La paralizzante SEWERIN BLALER, I successori di lontà di garantire la continuità del modante e remissivo. La legittimità stabilità del regime, accompagnata al F. Mandelli L. Rovida Stalin, Garzanti, Milano 1985, sistema di potere attraverso l'ulte- del regime, come mette giustamente rallentamento dello sviluppo econo- Il libro di lingua italiana pp. 385, Lit. 40.000. riore ammodernamento e rafforza- in rilievo l'autore, affonda le radici mico, si traduce nell'evidente rista- La grammatica per la media che dà mento dell'Unione Sovietica. Sul nell'adesione della maggioranza*del- gno di una società segnata dal disa- sistemazione organica e operativa al Questo libro, dedicato a un'esame piano interno la soddisfazione della la popolazione ai valori del naziona- gio e dalla disaffezione. "nuovo curricolo" di italiano. d'insieme del sistema sovietico con domanda di beni e di prestazioni so- lismo e dell'autoritarismo, che sono La morte di Bhreznev apre, infi- T. Scarduelli S. Barbi particolare riferimento al periodo di ciali è facilitata dal livello contenuto tanta parte della cultura politica uffi- ne, l'attuale periodo di auspicata Bhreznev, è da considerare una delle delle aspettative popolari. Bhreznev S. Cacciatori P. Scarduelli ciale. evoluzione, su cui è opportuno fare Saper leggere opere di maggior rilievo della più re- riesce, con una linea di concessioni a Questo atteggiamento, che acco- qualche considerazione. La constata- Un'antologia per la media attenta alle cente sovietologia. In quanto tale de- livello dei consumi e del welfare, ac- muna dirigenza politica e paese rea- zione che l'Unione Sovietica di Gor- nuove metodologie di lettura connes- ve essere apprezzata nel contesto compagnata da un persistente con- le, appare evidente in particolare per bacev si trova oggi a dover affronta- se alle diverse tipologie testuali. della pubblicistica in lingua italiana, servatorismo culturale e politico, ad quanto riguarda l'azione sovietica in re una serie di problemi troppo a dove mancava un lavoro di così am- assicurarsi una condizione di stabi- campo internazionale. Il consegui- lungo rimandati risulta scontata. Re- N.Fibbi G. Maratta A. Palombi pio respiro e rigorosa trattazione. Il L.Raponi M.Vedovelli libro studia, partendo dall'analisi Schedario linguistico della dirigenza politica sovietica, lo autocorrettivo sviluppo politico dell'Unione Sovie- L'eserciziario d'italiano che aiuta a tica caratterizzato da un dinamico — risolvere i più diffusi problemi lingui- ancorché contraddittorio — proces- 25 febbraio 1956 stici degli studenti medi. so di modernizzazione socialista. Il S. Sansuini merito dell'opera consiste nell'aver di Marcello Flores affrontato in una prospettiva di lun- Progetto Musica ga durata la problematica di più sta- L'educazione musicale in accordo ADRIANO GUERRA, Il giorno che Chruscev nendo Chruscev a quello che verrà poi definito con la ricerca pedagogica più avan- bile rilievo inerente al sistema sovie- zata. tico; e nell'aver svolto tale compito parlò. Dal XX congresso alla rivolta ungherese, il gruppo anti-partito (Malenkov e Molotov). richiamandosi ai concetti generali di Editori Riuniti, Roma 1986, pp. 296, Lit. Dall'estromissione e condanna di Berija fino al- A. Camera scienza politica, sociologia, econo- 25.000. la vittoria completa di Chruscev all'interno del Il medioevo e l'età mia, psicologia del potere, ecc., nella partito, Guerra si muove con cautela, evitando moderna piena consapevolezza della specifi- Il 1956 non fu solamente Tanno del XX giudizi perentori, utilizzando le più diverse e L'età contemporanea cità propria alla realtà sovietica. A? i congresso del Pcus, anche se quell'avvenimento accreditate interpretazioni storiografiche, sbi- Un corso di storia in due volumi spe- Il punto d'inizio prescelto per lo cificamente destinato agli studenti fu il più significativo ed emblematico di una lanciandosi solo nel sottolineare come la rela- studio del sistema sovietico è costi- degli istituti professionali. profonda modificazione che stava toccando so- tuito da Stalin. Il ruolo della sua per- zione di Chruscev al XX congresso contenesse sonalità è giudicato determinante SI ri prattutto l'Urss e il campo socialista e che presto grandi novità e interessanti indicazioni su tutti S. Guglielmino nel caratterizzare il fenomeno dello avrebbe coinvolto l'insieme dei rapporti inter- i piani, da quello economico interno a quello Guida al Novecento stalinismo. Stalin agisce con tutti i nazionali. Questa dimensione ampia, "noda- relativo alle relazioni internazionali, allo svi- La nuova edizione, aggiornata e ac- mezzi, in particolare quello del ter- le", di quanto accadde esattamente trent'anni luppo del socialismo, alla pace nel mondo. E cresciuta di 100 pagine, di un classi- Kb co tra i testi per la scuola superiore. rore, per assicurare, in coincidenza fa, è la cornice entro cui si muove il lavoro di infatti in una "sottovalutazione" del significato con il rafforzamento del suo domi- M Adriano Guerra che ha, come principale obiet- complessivo di rottura del XX congresso che A. Manzoni nio, la formazione dell'Unione So- tivo, la ricostruzione della "questione Stalin" Guerra individua il limite con cui Togliatti I Promessi Sposi vietica. La principale realizzazione in quel fatidico e "indimenticabile" anno. Il reagì agli avvenimenti di quell'anno, giustifi- II capolavoro manzoniano nella consiste, secondo l'autore, nell'esse- rapporto segreto svolto da Chruscev il 25 feb- candone complessivamente la cautela e cercan- straordinaria lettura critica di Ezio re riuscito là dove lo zarismo era fal- braio è il fulcro cronologico e tematico attorno Raimondi e Luciano Bottoni. lito; nello sviluppo di una grande do di comprenderne la contradditorietà. Da potenza poggiata sulle basi indu- a cui Guerra dipana la sua ricerca, e che lo una parte, infatti, il capo del comunismo italia- "Leggere narrativa" striali moderne proprie dello stato porta a retrocedere ai mesi e agli anni preceden- no considerava riduttivo spiegare tutto con i In questa collana diretta da S. Gu- nazionale. La generazione dei diri- ti fino alla morte di Stalin e al "caso Berija" e "vizi personali di Stalin " e si faceva artefice di glielmino appaiono ora le Novelle del genti bolscevichi portatrice di istan- a proseguire in avanti fino alla fine del 1956 una revisione politico-strategica più ampia che Verga, a cura di A. Cannella, e le Ul- ze riformiste e utopiche è travolta quando il soffocamento della rivoluzione un- time lettere di Jacopo Ortis, a cura di avrebbe trovato alla fine dell'anno, nell'VIII G. Nuvoli. nel corso dell'operazione. L'Unione gherese chiude provvisoriamente una fase di congresso del Pei, la sua prima formulazione (la Sovietica viene a caratterizzarsi per • acuta crisi e tensione nel mondo socialista, crisi via italiana al socialismo); dall'altra egli era G.P. Benedetti V.Boscolo A. Marson un regime di dittatura assoluta im- che aveva trovato la sua espressione più chiara, preoccupato che attraverso le rivelazioni di A. Monticini L. Stupazzini posto attraverso il controllo e la re- Il mondo delle lettere oltre che in Ungheria, nella Cina dei "cento fiori" Chruscev potesse aprirsi "un varco attraverso pressione della società. Ad ammini- in Roma e nell'ottobre polacco. cui avrebbe potuto passare Terrore della 'critica strarlo sotto il ferreo pugno di Stalin Antologia di scrittori latini in tre volu- sarà la sua più durevole creatura, Guerra indaga sui retroscena del XX con- radicale e distruttiva' all'Unione Sovietica, mi per il liceo scientifico. rappresentata dalla giovane dirigen- gresso, interrogandosi sui motivi e sui modi che dalla rivoluzione d'ottobre in poi, sino a mette- za emersa con lo stalinismo. portarono alla lettura del rapporto segreto. È re in discussione la stessa natura socialista della C.Sini Alla morte di Stalin il passaggio a una ricostruzione attenta e precisa, che con- società nata da quel processo rivoluzionario" ed I filosofi e le opere un regime autoritario avviene senza fronta tutte le fonti a disposizione e che si con- era così giunto ad avallare senza riserve l'inter- L'edizione in tre volumi di un testo che rinnova l'insegnamento della filo- troppi traumi, perché è questa stessa clude con l'ipotesi, possibile e interessante anche vento militare russo in Ungheria. generazione di dirigenti a gestirlo sofia nei licei. se non totalmente convincente, che la decisione In appendice al volume è pubblicato, in una nei termini più confacenti ai propri R. Fornaca interessi. Khrusciov, portatore a suo di tenere il rapporto abbia rappresentato un nuova traduzione, il testo integrale del "rap- momento cruciale — e deciso all'ultimo mo- Didattica e tecnologie modo di istanze riformiste, pagherà porto segreto"di Chruscev, apparso il 4 giugno educative mento — della lotta che già stava contrappo- il tentativo di limitare alcune loro 1956 sul New York Times. Storia e testi di movimenti, scuole e prerogative con una brusca estro- teorie della didattica dall'antichità ai missione. L'ascesa di Bhreznev san- HBHBHmHWHB nostri giorni. cisce la piena affermazione della di- rigenza di estrazione staliniana desti- F. Duchini nata, come si sottolinea, a perdurare sta comunque aperta per la presenza Storia del pensiero economico quasi fino ai giorni nostri. Nella fase di alcuni fattori favorevoli la pro- di maggior successo, il decennio fra spettiva di un eventuale superamen- Per avviare gli studenti delle superio- il '60 e il '70, questo gruppo usufrui- ri a una conoscenza critica dei pro- to dello stato di difficoltà. La nuova blemi economici. sce di una condizione incontrastata generazione post-staliniana in ascesa di privilegio e di potere. Siamo al appare formata da dirigenti consape- F. Poma A. Nanni massimo di stabilità del regime oli- voli dell'urgenza di portare avanti La società organizzata garchico, compatto nella difesa dei una linea adeguata alle esigenze del Una introduzione all'economia e al propri interessi di gruppo e unito da momento. Definirla nel quadro del- diritto per il progetto IGEA. una comune cultura politica. la logica sovietica una linea riformi- La dirigenza che si riconosce in sta, non sembra azzardato, conside- C. RhoFiorina Bhreznev fonda le sue posizioni sul- rata la diffusa repulsione nei con- Import/Export Department l'imponente apparato burocratico lillà, fronti del conservatorismo prece- Corrispondenza commerciale e civiltà dello stato-partito sovietico. Grazie dente. Il ruolo personale di Gorba- per gli istituti tecnici. a una capillare presenza dei suoi cev in proposito è da giudicare rile- membri ai livelli istituzionali più si- lità. mento dello status di grande potenza vante. La sfida storica che gli si pro- R. Oram P. Hummer R. Smoot gnificativi essa è in grado di esercita- La società sovietica composita nucleare è considerato una delle pone è quella di superare con l'ap- Biologia re sia sul piano della coercizione che formata da gruppi, classi e naziona- maggiori realizzazioni di Bhreznev poggio dei nuovi dirigenti e dei set- La nuova edizione di un libro che sa del consenso una politica di governo lità diverse, si presenta come una per il contributo dato al rafforza- tori più dinamici della società il for- trasmettere agli studenti il fascino di giudicata molto efficace. La ricerca realtà relativamente omogenea per- mento della sicurezza nazionale. midabile coacervo di interessi che si una scienza d'avanguardia. del consenso, preoccupazione evi- venuta a un livello significativo di L'orgoglio patriottico, anche se non oppone al rilancio della modernizza- F.J. Bueche dente del bhreznevismo, viene prati- maturità. Il dinamismo di cui si fa in zione dell'Unione Sovietica; e di riu- mancano in prospettiva i problemi Capire la fisica cata mediante la gestione economi- vari modi portatrice conferma la legati alla presenza nel paese di forti scire a farlo in modo che alla rag- ca. L'economia, sostenuta da un ade- tendenza ad una graduale evoluzio- giunta crescita di potenza corrispon- I concetti fondamentali della fisica in minoranze non slave, gioca a favore una esposizione chiara e attraente. guato tasso di sviluppo, riesce in ne verso forme più avanzate di con- del regime. da, come è nell'interesse dell'Occi- questi anni a soddisfare le necessità sapevolezza e di organizzazione. La L'ultima fase del bhreznevismo, dente e nelle capacità del paese, una fondamentali del paese. politica del governo risulta in gene- trattata dall'autore in un capitolo di più avanzata fisionomia economico- O L'azione ufficiale si ispira alla vo- rale ben accolta dato il peso ancora aggiornamento, risulta gravata dal sociale e politica. N. 4

L'Intervista Complessità e crisi della totalità Edgar Morin risponde a Carlo Bordoni

Di Edgar Morin, classe 1921, direttore di ricerca al Cnrs fran- ai pensieri dominanti o pretesi rivoluzionari; mettere in discussio- cese, figura "complessa" di scienziato sociale, si comincia a parlare ne tutti gli aspetti del mondo contemporaneo — sociali, politici, più diffusamente, dopo anni di imbarazzato silenzio. Le sue opere umani, letterari e artistici, scientifici e filosofici". All'indomani più importanti sono tradotte con maggiore tempestività, anche se dell'esperienza sessantottesca decide di lanciarsi coraggiosamente non sempre con la necessaria accuratezza, come nel caso dei primi su questo terreno, alla ricerca di un sapere liberatorio. due volumi de II Metodo (La nature de la nature e La vie de la Scrive: "Sollecitato dalla biologia (biologia molecolare, geneti- vie), che costituiscono il suo tentativo più avanzato di fondare ca, teologia), dalla teoria dell'informazione, dalla termodinamica un'antropologia sociologica. Esiste, sì, un'edizione italiana del e dai problemi epistemologici della complessità, comprendo allora HH primo, La natura della natura (Il metodo. Ordine disordine or- che l'organizzazione deve diventare la colonna vertebrale di ogni • ganizzazione, a cura di M. Ceruti e G. Bocchi, Feltrinelli, Milano teoria sulle cose, gli esseri e gli esistenti. Nel 1971, dopo il mio arti- 1983), ma incompleta e drasticamente ridotta. L'idea che il lettore colo su Monod e Jacob, Atlan mi apre alla problematica dell'auto- nostrano si fa di Morin si fonda su testi più lontani, precedenti al- organizzazione, e a quella, conseguente, dell'ordine a partire dal la svolta della complessità, come L'industria culturale (Il Mulino, rumore. Ciò mi ha portato a concepire la relazione ordine/disor- Bologna 1963), Il paradigma perduto (Bompiani, Milano 1974), dine/ organizzazione, dove, lungi dal sostituire il disordine so- Il cinema o l'uomo immaginario (Feltrinelli, Milano 1982), e so- vrano all'ordine-re, insisto sull'inestricabile complessità che lega lo più recentemente sono apparse traduzioni in grado di chiarire queste nozioni, per altro antagoniste". il suo pensiero. Le sue affermazioni sollevano perplessità ed entusiasmi di pari Mi riferisco in particolare alle raccolte di saggi Scienza con co- entità. Da una parte gli adepti della nuova epistemologia, che si scienza (a cura di P. Quattrocchi, Angeli, Milano 1984) e Sociolo- definiscono complessi e organizzano senza tregua convegni e semi- gia della sociologia (con un'introduzione di A. Abruzzese, Ed. nari, fondano riviste, ne curano e ne divulgano il verbo; dall'al- Lavoro, Roma 1985). Pur nell'assenza di omogeneità che tali testi tra gli scettici e i detrattori, non contaminati da tanto entusiasmo denunciano, essendo spesso costituiti da scritti apparsi su riviste innovatore, che accusano Morin di pasticciare tra le scienze, di negli anni Settanta e Òttanta, hanno però il pregio di riassumere uscire dal suo campo specifico (la sociologia), per invadere settori molti dei temi cari a Morin e di renderli immediatamente com- specializzati senza averne la necessaria competenza. Il conflitto è prensibili, oltre che a fornire una sorta di carta d'identità dell'au- irriducibile e comporta due distinti approcci al sapere. Ma Morin tore, che ci rende edotti del lungo processo di avvicinamento non si scompone: evita di assumere atteggiamenti da santone del all'idea di complessità ("la complessità è ciò che non è semplice": nuovo credo e cerca di dame una spiegazione razionale, anche se ma la tautologia, ci assicura, non è che apparente). — necessariamente — "complessa". Le basi delle posizioni attuali risalgono al 1957, quando Morin In occasione della prossima pubblicazione del terzo volume de fonda la rivista "Arguments", il cui proposito è di "rivedere senza La Méthode, La connaissance de la connaissance, presso l'edito- alcun limite i luoghi comuni e le ideologie correnti; esercitare una re parigino Le Seuil, abbiamo rivolto a Edgar Morin alcune do- critica radicale, senza dogmi né interdetti, riguardo alla realtà e mande.

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HM VY;: •I Una delle critiche che più spesso vengono rivolte alla comples- sità. Così, anche Adorno aveva detto che la totalità è la "non sità, in quanto nuovo metodo filosofico, è di rappresentare, di fat- verità", cioè che ad un certo punto è impossibile seguire una to, la liquidazione del materialismo dialettico e della concezione dottrina che racchiude la verità in una struttura chiusa, poiché marxista della storia, tanto da far sospettare che, sotto questa alla fine esplode qualcosa. Si stabilisce ciò che chiamo "dialogi- grande apertura interdisciplinare, si nasconda in realtà un nucleo ca", la quale comprende una dialettica interna, tra l'aspirazione ideologico reazionario. E vero che la complessità uccide la dialetti- alla totalità e la coscienza che non si può più rapportare alla to- ca* talità. Se volete, penso che ciò che si chiama marxismo-lenini- Secondo me, è falso e vero nello stesso tempo. Credo che vi smo, a partire dal pensiero di Marx, comporti diversi modi, siano diverse strade personali per giungere alla complessità, alle più o meno degradati, di semplificare il pensiero di Marx. Ri- problematiche della complessità; ma ce n'è una che passa per il tengo, infatti, che il pensiero di Marx fosse complesso. marxismo. Ad esempio il vecchio Lukàcs, l'ultimo Lukàcs, in In quale senso? un testo che è stato tradotto anche in italiano, Conversazioni con Lukdcs (De Donato, Bari 1968), ha detto espressamente che Era in primo luogo un pensiero polinucleare, non era affat- il problema della totalità si è trasformato nel problema della to un pensiero che si potesse ricondurre a una sola formula. complessità, e Lukàcs è venuto spontaneamente a concepire Poiché Marx non è solamente la lotta di classe, non è solamen- l'idea che la complessità sia un problema centrale. Il che signifi- ca che uno sviluppo del marxismo può portare alla comples-

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• DEI LIBRI DEL MESEBH

smo, che diventa, da quel momento, un metamarxismo. Ma H senza per questo perdere la sua problematica fondamentale. Al te la dialettica materialista, non è solamente la concezione del contrario: in rapporto al marxismo dogmatico, rigido, si tratta proletariato che risolve i problemi della storia, né semplice- davvero di un assassinio! mente una filosofia della materia e dell'universo. No. È l'unio- ne di tutti questi elementi, dei quali alcuni sono, a mio parere, Questa complessità, così caratterizzata da un'assenza di confi- più importanti di altri, come la missione storica del proletaria- ne tra le diverse scienze (nelle sue pagine è facile trovare mescolati to industriale. appunti di fisica, di biologia e di teoria dell'informazione), non nascerà da una reazione alla crescente specializzazione del sapere Bene, ma perché parla di "dialogica", invece che di dialettica? contemporaneo, e come tale, non rischierà di rimanere a un livel- Ne parlo, direi, per tre ragioni principali. La prima è dovu- lo superficiale, proprio a causa della sua ansia unificatrice? ta al fatto che vi è stato un abuso della dialettica, quasi un ni- E la grande difficoltà di passare da una struttura di pensiero chilismo della dialettica, tanto che di fronte a problemi che a un'altra:^ bisogna cambiare il modo di strutturare il nostro non si era in grado di trattare in maniera coerente, si diceva che pensiero. È evidente che chi vive nell'universo della specializ- era dialettica. In nome della dialettica si è giustificato qualsiasi zazione scientifica pensi, in primo luogo, che non si possono cambiamento di politica. Per me l'importanza del pensiero di avere delle competenze al di fuori del proprio settore specializ- Hegel, il fondatore della dialettica, sta nel modo in cui affronta zato. O che nel campo specifico non si possa pensare ad altre la contraddizione: la dialettica non controllata diviene un pen- specializzazioni: alla fine non si può pensare più nulla. La spe- siero che sfugge alla contraddizione, la supera troppo facilmen- cializzazione è dunque un tassello arbitrario della realtà. Molti te. Seconda ragione, una ragione superficiale, se volete, è che particolari mostrano che qualcosa si è spezzato nella frontiera nel pensiero dialettico di Hegel è assente il caso: si tratta di una chiusa tra cultura umanistica e cultura scientifica: sempre più concezione elaborata prima dell'introduzione dell'idea di "ca- spesso si incontrano persone come Ilya Prigogine che parlano so" nelle scienze e dell'idea di "disordine". Si ha l'impressione di idee intellegibili per noi; come Ervin Laszlo che parla di co- che le fonti generino meccanicamente per proprio conto. È smogenesi, dell'universo, come ne parlo io stesso. Non possia- l'idea che la società feudale dia luogo alla società borghese; è mo comprendere i calcoli degli astrofisici, le esperienze che si l'idea che ad un certo punto dello sviluppo si assista a una sorta fanno nei laboratori, ma le idee che provengono da queste di generazione spontanea, naturale, attraverso le contraddizio- esperienze, da questi lavori, le comprendiamo. ni. Non ci si rende conto di come vi possano essere anche delle Franfois Jacob ha scritto un libro sulla logica (La logica del possibilità aleatorie di cambiamento. Per quanto riguarda la vivente, Einaudi, Torino 1971) che è fatto per discutere, per il terza ragione, ritengo che in Hegel la dialettica è la dualità che cittadino, il diritto del cittadino a pensare le idee, che siano le sorge dall'unità. C'è ad esempio l'essere che diventa il suo con- conclusioni della scienza in un dato momento, a pensare alle trario, il non-essere e il divenire, ma è sempre "uno" che si divi- teorie scientifiche. de in due contrari. Ora, c'è un'altra cosa che mi pare molto in- teressante, e si ha quando "due" diviene "uno". Per esempio, C'è in tutto questo una profonda esigenza, avvertita dall'uo- l'origine della vita. Pensate alla congiunzione tra molecole: da mo contemporaneo, di conoscere e di comprendere (nel senso di una parte delle proteine, che sono molecole molto stabili, mol- appropriarsi) del sapere. La totalità che ha escluso a priori non to complesse, e dall'altra delle molecole di acido nucleico, che rientrerà dalla finestra? sono invece ' stabili e compongono il Dna e contengono il lin- La conoscenza è un diritto universale: abbiamo il diritto di guaggio genetico. In altre parole, l'unione di tutti questi com- comunicare; queste idee possono essere espresse nel linguaggio ponenti chimici di natura estremamente diversa ha costituito comune e non solo nelle equazioni. L'equivalenza tra la massa un'unità. Un'unità doppia, poiché in fondo la stessa cellula, at- e l'energia è un'idea che possiamo comprendere, anche se non traverso la sua costituente proteinica, scambia con l'esterno, comprendiamo in quale modo Einstein sia giunto a calcolare vive, e attraverso il suo Dna si riproduce e si moltiplica. Noi esattamente tale equivalenza. Dunque vi è un diritto, direi, de- stessi siamo duplici allo stesso modo, siamo esseri che appar- mocratico e civico di pensare. La complessità non è la totalità, tengono a una specie, a una famiglia, e allo stesso tempo siamo anzi la complessità nasce dalla crisi della totalità. Non è l'idea individualità. E ciò che chiamo "unidualità": a mio parere que- che si possa sapere tutto di tutto: la complessità è al contrario sto tipo di visione, che comprende il caso, l'unione, l'incontro, l'idea che qualcosa, la realtà, sia più ricca dei nostri mezzi di la simbiosi e la sintesi, non era presente nella dialettica di He- comprensione logica e dei modi di compensione cerebrale. gel e di Marx. L'idea della complessità è soprattutto un'idea di modestia. Il mondo non può trasformarsi secondo un'ideologia che abbia- Lei ha parlato di una via marxista alla complessità; in realtà mo nel cervello: non possiamo possedere il mondo nel nostro tra le due visioni del mondo non paiono esservi molti punti di cervello. Ma il nostro cervello fa parte del mondo, che è più ric- contatto, almeno per il momento. A quale marxismo si riferisce? co di lui. Al marxismo aperto. È per questo che affermo che la "dialo- Possiamo dunque spiegarci la complessità nel momento in gica", in un certo senso, può integrare il messaggio del pensiero cui comprendiamo i limiti della logica, i limiti della conoscen- dialettico, ma in un altro senso può superarlo. Se ci poniamo za, i limiti del calcolo. E una sfida al pensiero, poiché oggi le da un punto di vista di marxismo aperto, allora sì che vi è pos- scienze più avanzate sono in procinto di trasformarsi, non rie- sibilità di dialogo tra le due concezioni. E per questo che posso scono più a trovare leggi semplici, né elementi semplici. La affermare che la complessità è un modo di sviluppare il marxi- complessità, insomma, non è una risposta. E una domanda.

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ir'/ stato dato solo nel 1983, quando la no significa per l'altra e viceversa, di Reticoli di teorie e di modelli complessità era ormai riconosciuta quello che io stesso significo per am- anche in genetica. bedue, di quello che il medesimo fe- E che ne è, oggi, della speranza ot- nomeno significa per altri: ad esem- di Giorgio Bert tocentesca di individuare le leggi di pio per il bambino che scappa dicen- natura? Spazzata via: resta in fondo do "cattiva ape, punge Luca...", dan- GIANLUCA BOCCHI, MAURO più in sé ma come qualcosa su cui si ma. Inoltre in un computer ad ogni il rimpianto per un mondo che si do un'altra interpretazione, egual- CERUTI (a cura di), La sfida della può operare, a partire non da una input corrisponde un output definito pensava conoscibile, purché si aves- mente valida, dello stesso fenome- complessità, Feltrinelli, Milano certezza, da un fatto, ma da un sem- mentre nel caso dell'organismo viven- se tempo e denaro a sufficienza. Do- 1985, pp. 435, Lit. 42.000. plice "come se", che non fornisce te ciò non avviene: cause diverse pos- ve non esiste differenza tra osserva- Eppure, dice Hermann Haken, la nessuna garanzia. sono provocare lo stesso risultato o, tore e osservato, dove mancano pun- comprensione della complessità rap- Avevo, una ventina di anni fa, un Se si scambia il "come se" per la de- viceversa, lo stesso input può produr- ti di vista privilegiati e leggi immuta- presenta un'enorme sfida per la collega universitario che, come si di- scrizione di un fenomeno reale, ci si re output differenti. Nello sviluppo bili, ci si sente di nuovo soli davanti mente umana: un sistema complesso ce, sapeva vivere. Allora si discuteva perde nell'immaginario scientifico. dell'organismo non si possono indivi- all'incomprensibile, come i nostri — il cervello — cerca di comprende- molto di politica della scienza, di Per fare un esempio: noi possiamo duare né un progetto né uno scopo, più lontani progenitori... o come il re un altro sistema complesso, o ad- tecnologia, dei rapporti tra medicina utilizzare la metafora del programma né un principio né una fine. In realtà, mio cane, che quando sente i tuoni dirittura di comprendere se stesso. e società. Lui ascoltava imperturba- di un computer riferendoci al codice come osserva Atlan in Complessità, di- mi viene vicino perché lo protegga La complessità è un elemento essen- bile, interveniva con luoghi comuni genetico. Si tratta però di una metafo- sordine e autocreazione del significato, da un universo ignoto e maligno. La ziale della natura: da essa nascono i e osservazioni ricche di sano buon ra fuorviarne, se presa alla lettera. Nel la metafora del computer ha funzio- realtà non è un gigantesco puzzle da mezzi per sopravvivere e per svilup- senso, e immancabilmente finiva col pare nuove qualità, incluse quelle concludere: "siete troppo complica- non necessarie alla sopravvivenza, ti, ragazzi, troppo intellettuali: cre- Sem come la musica e le arti in genere. dete a me, la verità è semplice". In Non c'è più un punto giusto da altri termini, secondo il degno colle- cui cominciare, dice Edgar Morin: ga, quel che lui non riusciva a capire Era meglio Spengler? bisogna cominciare dappertutto e non poteva essere vero e pertanto nel medesimo tempo. Certo, un li- era irrilevante. Poiché ha fatto una bro come questo, dove tutti coloro carriera alquanto migliore della mia, ERVIN LASZLO, Evoluzione, Feltrinelli, Mila- così semplicissimo: basta avere l'avvertenza di che intervengono mettono in evi- è da credere che avesse, tutto som- denza, nei rispettivi campi, la sfida no 1985, trad. dall'inglese di Gianluca Boc- scegliere solo studiosi le cui ipotesi quadrino con mato, ragione. Non è quindi a lui della complessità e, di fatto, l'inco- chi, pp. 144, Lit. 15.000. che posso raccomandare la lettura di la propria teoria: Prigogine, Thom, Eldredge, noscibilità del mondo, lascia alla fi- questo libro, nato da un convegno Gould. Mentre però i "salti" nella natura, le ca- ne un poco depressi. Sembra che del 1984, che raccoglie ben 22 inter- L'autore, un filosofo ungherese di formazio- tastrofi o come si vogliano chiamare, vanno ac- questi studiosi, in coro, si lamentino venti nei più diversi campi del sape- ne sistemica, presenta questo libro come "un pri- cettati, perché l'evoluzione deve seguire il suo che tutto quanto è troppo difficile, re. mo tentativo di formulare una teoria sistemica corso (probabilistico ma irreversibile), le cata- troppo complicato, troppo comples- Un libro del genere non può esse- generale dell'evoluzione che valga tanto per gli strofi storiche (o rivoluzioni) è meglio evitarle, so, appunto. Così uno chiude il li- re recensito nel modo abituale: esso atomi e le molecole del cosmo quanto per gli or- in quanto "non conducono necessariamente a bro con una gran voglia di dire: se raccoglie una somma di problemi, di ganismi viventi e le società umane". una maggiore libertà o a un maggior benesse- non ci riescono loro, i cervelloni, fi- stimolazioni, di interrogativi in gran L'impressione è che si tratti di uno sforzo per re". Esempi (ma come gli saranno venuti in priamoci io... E via, a farsi una parte senza risposta. Ognuno degli buona bevuta (o a suicidarsi, se il mente?): la rivoluzione bolscevica e il nazismo. studiosi scruta il proprio campo di riverniciare a nuovo gli antichi sogni di un 'in- temperamento è romantico: io sono azione e vi scopre, oggi più di ieri, terpretazione unitaria della realtà, con l'aiuto Già, ma come scansarle? Si può, si può... e giù per la bevuta). E viene la nostalgia di vaste zone d'ombra, d'incertezza, di ipotesi scientifiche recenti. Perché i vecchi una serie di buoni consigli stile club di Roma, quel tempo in cui tutte le cose ave- l'impossibilità di descrivere, di deci- tentativi di trovare leggi comuni dell'evoluzio- tipo "siate attivi, nella vostra veste di cittadini vano un posto ordinato e seguivano dere, di definire obiettivi, di delimi- ne non hanno funzionato? Semplice: erano de- impegnati e illuminati"... leggi razionali. Poi però mi torna in tare spazi. terministici. Noi oggi abbiamo imparato ad es- Ero molto più giovane quando ho letto mente il collega, quello della "verità Veniamo da una cultura ordinata, sere probabilistici, quindi le leggi non sono più Spengler, e può darsi che ricordi male; tuttavia è semplice", la sua espressione scioc- classificatrice, fiduciosa nelle capa- camente soddisfatta, il modo con cui leggi ma quadri di riferimento, presupposti che le ipotesi del "sinistro crucco " (sinister kraut, il cità umane di capire la logica, la ra- passava le giornate o le ferie, i suoi rendono possibile o probabile l'evento ma che termine è di Bellow) mi paiono ancor oggi ben zionalità del mondo che ci circonda: non sono normativi né predittivi. In altri ter- obiettivi e i suoi valori... e anche la è solo questione di trovare un meto- più saldamente fondate, anche se il vecchio sua carriera, ordinata e prevedibile. do e di affinarlo, adeguandolo gra- mini, data la presenza di un uomo e di una Oswald non disponeva delle basi scientifiche up E mi passa ogni dubbio: scelgo sen- dualmente alle nuove acquisizioni. donna in età fertile su di un'isola deserta, è pos- to date, che oggi permettono a tanti di giocare z'altro la sfida della complessità Nel campo scientifico i dubbi sono sibile che prima o poi la popolazione si accresca: con le metafore. (senza rinunciare alla bevuta). (o erano) ancora minori, rispetto ad i presupposti ci sono. E tuttavia i due potrebbe- altri campi: eliminata ogni traccia di ro non incontrarsi mai, essere rigidamente (g-b.) vitalismo, il vivente era spiegabile in omosessuali o l'un l'altro repellenti. Per questo termini di chimica, di fisica, di bio- non si possono proporre che linee di tendenza, logia molecolare, ovvero in termini non certezze; ma una "direzione", comunque, DATANEWS di mutazione e di selezione. Tutti i esiste. Secondo punto: l'evoluzione va dal sem- fenomeni avevano una causa e causa- editrice plice al complesso, in maniera non lineare: na- vano a loro volta altri fenomeni. James O' Connor tura facit saltum, secondo quanto affermano L'intero processo sembrava avere Marx addio? un inizio, una direzione e, probabil- molte ipotesi oggi alla moda. Classe, conflitto rivoluzione sono su- mente, una fine. Poi hanno comin- A partire di qui l'autore sviluppa tre ordini perati dalla crisi e dalla strutturazio- ciato a insinuarsi dei dubbi: chi os- di esempi: l'evoluzione del cosmo dal big bang ne? Capitalismo, reaganismo, indi- serva il processo dove si colloca? ad oggi e ad un possibile domani; l'evoluzione vidualismo sono i nuovi valori? Può essere abbastanza al di fuori da biologica dal brodo primordiale all'uomo, e Le riposte di uno dei maggiori eco- nomisti neomarxisti americani. Li- descrivere la catena cause-effetti e la l'evoluzione socio-culturale, dal paleolitico ad direzione generale? Perché se sta al- re 10.000 oggi, attraverso le città stato greche, gli imperi l'interno, per dirla con il biofisico arcaici, l'antichità e il medioevo. Tutto diventa Foerster (Cibernetica ed epistemolo- Franco Ottaviano gia), tutto ciò che può conoscere so- Gli estremisti bianchi no al massimo i cambiamenti delle sue sensazioni: un mondo "così Comunione e liberazione: storia, idee, presenze nella società. com'è" non esiste. Ogni ontologia è Un partito nel partito, una chiesa impossibile. Le descrizioni, per caso del codice genetico, infatti, non nato principalmente perché i due comporre: ogni nuova tessera può nella chiesa. Lire 15.000 quanto accurate, diventano allora esiste un programmatore né è nota la campi di ricerca (struttura e funzioni far ripartire tutto dall'inizio, o apri- pure metafore: la realtà non esiste sintassi del linguaggio del program- del Dna e costruzione di calcolatori) re spazi imprevisti, o magari non Mariano De Simone hanno coinciso cronologicamente. In adattarsi a nessuno spazio: qui sta la Country music caso contrario sarebbero state ideate sfida della complessità. Non ci sono metafore diverse, magari più perti- leggi, confermano Fabbri Montesa- Musica popolare e società nella sto- nenti. La moda, non la logica, influen- no e Munari, che lavorano come psi- ria degli Stati Uniti d'America. La musica dei poveri, del Sud, de- za le metafore: per restare in campo cologi al Centro di Epistemologia gli emarginati ma anche la musica genetico, la metafora del programma Genetica di Ginevra, solo reticoli di forse l'unica, che parla in America da computer si era talmente radicata teorie e di modelli; e le teorie sem- di operai e di fabbriche in un volu- da diventare quasi un dogma. Ora, brano resistere ai fatti solo perché me scritto da un musicista per il questa metafora prevedeva che i geni anche i fatti sono teorie, sono cioè grande pubblico. Lire 20.000 stessero tutti ordinati, immobili, co- frutto di interpretazioni che parto- me perline in una collana, ciascuno no da una teoria (Il conoscere del sa- Gli uomini dei poteri occulti col suo pezzetto di programma: la pere). a Roma somma dì quelle informazioni era, o Descrivo un fenomeno semplice: meraviglia!, l'organismo vivente. Di lì un'ape si posa su di un fiore: il dato P2, mafia, camorra nella capitale. in poi, via con il caso e la necessità, le non porta informazione. Ora dico: Gli elenchi integrali dei 962 affilia- ti alla loggia di Celli suddivisi per mutazioni e la selezione naturale fino l'ape sugge il nettare e intanto si ca- all'uomo o, magari, al superuomo. professioni e per settori di attività. rica di polline che serve a fecondare Seconda edizione. Lire 8.000 Veramente fin dagli anni '50 Barba- altri fiori: ho interpretato il fatto in ra McClintock aveva dimostrato che funzione di una teoria e mi sono po- Nelle principali librerie o richieden- i geni, al contrario, si rimescolano di sto in posizione di osservatore ester- do direttamente i volumi contrasse- continuo, sono mobili, collaborano no. In tal modo sembra che il feno- gno a DATANEWS S.r.l., Via Ca- vour 184, int. 4, 00184 Roma, Tel. variamente e in modo ancora scono- meno abbia un inizio, una fine, una (06) 4743397. sciuto: ma la McClintock aveva il tor- funzione, uno scopo. Naturalmente, to di essere femmina e di dire cose però, continuo a non sapere niente poco alla moda: il premio Nobel le è dell'ape, del fiore, di quello che l'u- DATANEWS /non solo libri scuola, le novità che contano

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Per con- ca del cosmo (e in questo sta, mi pa- il test è troppo sfavorevole alla mac- di Diego Marconi futare questa coppia di tesi, l'autore re, la differenza tra science-fiction e china: "non potrebbe darsi che le di L'anima dell'Animale Modello III fantasy). Quindi è naturale che gli macchine si comportino in una ma- immagina una specie di scarabeo di scrittori di fantascienza abbiano niera che non può non essere de- DOUGLAS R. HOFSTADTER, dell'edizione originale, si perde irri- metallo, capace di gemere, di sangui- • condotto esperimenti basati su verti- scritta come pensiero, ma che è mol- DANIEL C. DENNETT, L'IO della mediabilmente nella traduzione ita- nare e di esibire altri comportamenti ginosi sviluppi dell'informatica e to differente da quanto fa un essere mente, a cura di Giuseppe Traut- liana). Questo è, infatti, un libro di zoomorfi; e fa vedere che anche il delle biotecnologie, che renderebbe- umano?" (p. 63). teur, trad. dall'inglese di Giusep- esperimenti ideali, intorno a "realtà" più accanito antibehaviourista sareb- ro possibili cervelli artificiali, perso- Per riprendere un esempio di Sey- pe Longo, Adelphi, Milano come l'Io, la mente, l'anima, il cer- be incapace di arrestare con la vio- ne artificiali, o addirittura micro- mour Papert, il volo degli aerei è co- 1985, pp. 496, Lit. 38.000. vello, su cui è difficile, per varie e di- lenza (dì "uccidere") una simile mac- mondi artificiali (come in Non ser- sa assai diversa dal volo degli uccelli, verse ragioni, condurre un altro tipo china. Ma come negare la capacità di viam, del mortifero Stanislaw Lem). ma a nessuno verrebbe in mente — di esperimenti. Gli esperimenti idea- soffrire ad un essere che suscita in Su questi temi, il confine tra filo- oggi — di dire che "volare", in senso Avvenne a Daniel Dennett, uno li sono stati usati sempre anche in noi le reazioni (di compassione, di sofia e fantascienza è labile: e la fan- stretto, è solo ciò che fanno gli uc- dei curatori di questo libro-antolo- scienze più "dure" della scienza co- rispetto, di soccorso) tipicamente tascienza di questo genere piace ai fi- celli. Allo stesso modo, io credo, gia, di essere incaricato dal Pentago- gnitiva, e spesso utilmente: Dennett prodotte dalla sofferenza altrui? losofi, perche è un po' la versione lu- quando avremo a disposizione pro- no di ricuperare una testata nucleare stesso ricorda (p. 440) l'esperimento Quest'ultimo è un buon esempio dica del loro lavoro. Naturalmente, grammi migliori di quelli esistenti, e sepolta un chilometro e mezzo sotto (ideale) della torre, che permise a di come gli esperimenti ideali siano non sempre c'è corrispondenza tra forse una tecnologia un po' superio- Tulsa, Oklahoma. Ma poiché la te- re, ci abitueremo a dire che i calcola- stata emanava radiazioni letali per il tori pensano, senza preoccuparci cervello umano, si decise di inviare troppo che facciano esattamente sotto Tulsa solo il corpo di Dennett: quello che facciamo noi, o che siano il cervello sarebbe rimasto nel cen- capaci di ingannare un interlocutore tro di Houston, in un comodo ba- Storia di uno spreco ignaro. gno biologico, e avrebbe governato La fantascienza viene a volte accu- il corpo attraverso complessi colle- di Gabriele Lolli sata dai rigoristi di proporre esperi- gamenti radio. L'operazione di dis- menti mentali prevaricatori, perché sociazione e ricolleeamento del cer- PAOLO ZELLINI, La ribellione del numero, si immaginano situazioni che in vello e del corpo di Dennett, con- realtà non sono immaginabili: sono Adelphi, Milano 1985, pp. 274, Lit. 22.000. dotta magistralmente dai tecnici del- impossibili, e perciò non se ne può la Nasa, riuscì a perfezione; e subito, ricavare nessuna conclusione inte- appena risvegliato dall'anestesia, Una tumultuosa carrellata di logici, filoso- ressante, o qualsiasi conclusione. Per Dennett fu preso dalla curiosità di fi, matematici, scrittori vari, psicanalisti, etno- esempio, non è possibile riprodurre, vedere il suo cervello, che infatti se logi, saggi orientali ecc. commenta lo sviluppo in un libro di cento miliardi di pagi- ne stava lì "sospeso in un liquido che della filosofia della matematica degli ultimi ne, la condizione di un cervello, pareva birra", coperto di circuiti e cento anni. Il coro è molto affollato, fin troppo neurone per neurone e collegamen- tubicini e altro. Senonché Dennett, (abbiamo contato 320 autori almeno e non c'è to per collegamento, e il modo in essendo filosofo "di salda fede fisica- cui una determinata scarica di un de- lista" e pertanto abituato ad identifi- indice dei nomi), l'idea ambiziosa sembra quel- la di dimostrare che il destino dell'umanità è terminato neurone modifica tutti gli care Io, anima e mente col cervello, altri; e comunque un libro del gene- restò colpito dalla formulazione che intrecciato con quello della matematica. Stimo- re non sarebbe consultabile. Quindi aveva dato alla sua curiosità. Non lante l'idea, convincente poco lo svolgimento, l'esperimento proposto in Conversa- avrebbe dovuto dire che desiderava anzi ambiguo. Perché siccome la tesi dell'autore zione col cervello di Einstein è fitti- essere visto dal suo corpo, e non che è che la storia dei fondamenti della matematica zio. Questi problemi, legati al con- desiderava vedere il suo cervello? sia quella di uno sforzo illusorio e sisifesco, al- cetto di impossibilità (fisica? logica? Eppure, questa formulazione gli ri- lora si fa la storia di un grandioso spreco intel- c'è un confine netto tra le due?), so- sultava innaturale e poco convincen- lettuale; e tutta la grande avventura del pensie- no spesso discussi nelle Riflessioni te. Chiamando — appropriatamente ro europeo ed orientale rischia di essere trasci- che Dennett e Hofstadter fanno se- — "Yorick" il cervello

VIVA RITMO! gressivi è un precetto di ordine gene- sia, in fondo, assai meno popperiano ziato? Slittamenti progressivi rale, che non dice allo scienziato di quanto vuol far credere. È vero Un risposta netta a queste doman- quale sia la scelta migliore da com- che egli insiste sulla centralità del de non è possibile, cosi come non è di Paolo Casalegno piere in una data circostanza. Il giu- "problema della demarcazione" e ovviamente possibile dire in quale dizio su un programma di ricerca che presenta la metodologia dei pro- direzione si sarebbe mosso Lakatos può essere formulato solo retrospet- grammi di ricerca come una soluzio- se la morte non avesse prematura- IMRE LAKATOS, Scritti filosofici Lakatos, esistono criteri oggettivi in tivamente, tenendo conto di quelle ne adeguata di esso; ma è anche vero mente interrotto il filo delle sue ri- (a cura di J. Worrall e G. Currie; base ai quali l'adesione ad un certo che sono state le sue vicissitudini in- che, talvolta, fra le pieghe del suo di- flessioni. Si può dire però almeno ed. it. a cura di M. D'Agostino; programma di ricerca può essere terne e confrontandolo con i pro- scorso sembra insinuarsi un forte questo: è pensabile un Lakatos che, premessa di G. Giorello), II Sag- giudicata, a seconda dei casi, più o grammi rivali. Così, l'applicazione dubbio circa la possibilità di traccia- messo alle strette, riconosce esplici- meno ragionevole. Un programma degli standards di razionalità inglo- re con un unico gesto i confini della tamente la futilità di ogni tentativo giatore, Milano 1985: voi. I, La bati nella metodologia dei program- metodologia dei programmi di ri- va valutato positivamente se esso, razionalità scientifica. Qual è, dun- volto a racchiudere in una formula nonostante tutte le anomalie che lo mi di ricerca non può prescindere da cerca scientifici, pp. 317, Lit. que, il vero Lakatos? Quello delle l'essenza del metodo scientifico; minacciano, mantiene intatta la ca- un'attenta e minuziosa indagine di sanguigne enunciazioni programma- molto più difficile è immaginare un 50.000; voi. II, Matematica, scien- carattere storico. pacità di prevedere fatti nuovi e inte- tiche? Oppure quello delle caute (e Lakatos che rinuncia a vedere nella za e epistemologia, pp. 373, Lit. ressanti: in tal caso, si dirà che la se- "La filosofia della scienza senza la un po' ambigue) osservazioni sul dif- scienza un'impresa razionale, diretta 50.000. rie di teorie generata dal programma storia della scienza è vuota; la storia ficile rapporto che intercorre fra la ad uno scopo e dotata di un reale va- dà luogo a "slittamenti di problema della scienza senza la filosofia della statate law promulgata dal filosofo lore conoscitivo. E significativo, a Chi voglia sperimentare il fascino progressivi". Si dovrà invece parlare scienza è cieca": con questa parafrasi e la common law seguita dallo scien- questo proposito, l'atteggiamento di di Lakatos filosofo della matematica Lakatos verso il problema dell'indu- deve leggersi Dimostrazioni e confu- zione (si veda il saggio Mutamenti tazioni, l'unico scritto importante | nel problema della logica induttiva e dell'autore ungherese non incluso in soprattutto la seconda parte di Pop- questa raccolta. Viceversa, troviamo per sulla demarcazione e l'induzione). qui documentato in modo esaurien- Strutture costanti dell'esperienza E sconcertante, per Lakatos, consta- te il contributo di Lakatos alla meto- tare che nella popperiana Logik der dologia delle scienze empiriche: con- di Marilena Andronico Forschung "non c'è nulla con cui lo tributo che può essere caratterizza- scettico più radicale debba trovarsi to, almeno in prima approssimazio- sottotitolo. Pur riconoscendo che una lettura in disaccordo": perché mai pretende- ne, come un ripensamento del falsi- LUDWIG WITTGENSTEIN, Zettel • Lo spazio se- re di fissare le regole del gioco scien- ficazionismo popperiano alla luce gregato della psicologia, Einaudi, Torino 1986, critica del libro richiederebbe di riferirsi costan- tifico se a questo gioco non si è poi delle obiezioni rivolte ad esso da ed. orig. 1967, trad. dal tedesco e cura di Ma- temente ai testi da cui i vari passi sono stati in grado di attribuire alcun senso? Thomas Kuhn. Lakatos dichiara ri- rio Trincherò, pp. XLVII-160, Lit. 18.000. tratti, Trincherò individua nello sforzo com- Un passo in avanti importante, solutamente di guardare alla scienza piuto da Wittgenstein di neutralizzare la psico- ma ancora inadeguato, è l'introdu- "attraverso gli 'occhiali di Popper'", Il titolo non tradotto del libro significa in logia il filo conduttore delle indagini svolte in zione da parte di Popper del concet- e ribadisce con vigore gli assunti di tedesco "biglietto", "foglietto"e si riferisce all'e- Zettel. Assumendo come costante punto di rife- to di verosimilitudine. Grazie a tale base del "razionalismo critico": non tichetta posta da Wittgenstein su di una scatola rimento della propria riflessione sul linguaggio concetto, l'idea di teorie che, pur si danno conoscenze assolutamente che conteneva fogli di carta per lo più dattilo- la teoria fregeana del simbolismo, Wittgenstein senza raggiungere mai la verità, si certe e definitive, ma la scienza è tut- avvicinano progressivamente ad es- scritti, ritagliati dalle pagine di altri lavori, ma ne avrebbe individuati i presupposti empiristi- tavia un'impresa razionale; compito co-psicologistici e avrebbe di conseguenza tenta- sa, sembra acquistare un contenuto dell'epistemologo è fornire un crite- anche brevi annotazioni scritte a mano, presu- preciso. Ma non basta ammettere rio esplicito che consenta di distin- mibilmente di posteriore produzione. L'ordine to di definire una grammatica di "esperienza" che il progresso è possibile in astrat- guere ciò che è scienza da ciò che definitivo dei passi che compongono Zettel non libera da ogni riferimento a quella di "stato to; bisogna anche specificare quali non lo è. è dunque dovuto a Wittgenstein, ma al lavoro interno". Così egli sarebbe giunto ad incontra- sono i suoi segni visibili. L'unica so- Ma come neutralizzare gli argo- di riorganizzazione compiuto su questo mate- re qualcosa di simile a strutture costanti dell'e- luzione, per Lakatos, consiste menti addotti da Kuhn contro una riale da P. T. Geach e, anche se soltanto in pic- sperienza, che svolgono un ruolo di primo pia- nell'attenuare drasticamente l'anti- concezione siffatta? Per Popper, cola parte, dai curatori dell'edizione inglese no nella determinazione delle regole della induttivismo popperiano e nel po- com'è noto, razionalità critica vuole G.E.M. Anscombe e G.H. von Wright. I fram- grammatica profonda dei più comuni fiochi stulare una correlazione sistematica dire severità nel controllo delle teo- menti più antichi risalgono al 1929, ipiù recen- linguistici. fra il "grado di verosimilitudine" di una teoria e il suo "grado di corro- rie e prontezza nell'abbandonarle ti al 1948, ma il grosso delle annotazioni sem- In Zettel 352 Wittgenstein osserva per non appena siano state confutate. borazione". Questa soluzione, no- Ma Kuhn non ci ha forse rivelato bra essere stato redatto tra il 1945 e il 1948, esempio: "Voglio dunque dire che certi dati di nostante la sua estrema esilità, sta che gli scienziati sono in realtà osti- all'incirca entro lo stesso arco di tempo in cui fatto sono favorevoli, o sfavorevoli, alla forma- molto a cuore a Lakatos: solo adot- natamente fedeli alle loro idee, e che sono state composte le osservazioni raccolte nel- zione di certi concetti? Ed è questo che l'espe- tando un qualche principio d'indu- per non essere costretti a rinnegarle le Ricerche Filosofiche e nelle Remarks on rienza insegna? È un fatto d'esperienza che gli zione "sintetico" e "metafisico", egli ricorrono a trucchi ed espedienti di The Philosophy of Psychology. uomini cambiano i loro concetti, li scambiano, dice, si può evitare che il razionali- ogni genere? Non ci è stato forse in- Non è possibile sapere con certezza se Witt- quando imparano a conoscere nuovi fatti... ". E smo critico degeneri in un vacuo segnato, con dovizia di esempi stori- genstein intendesse destinare questo materiale anche, sulla questione dell'arbitrarietà o meno elogio della scienza svorapposto ad ci, che le teorie nuove nascono già alle stampe, così come non è facile attribuire a dei fiochi linguistici giocati con i colori e con uno scetticismo di fondo. Che è poi confutate, e che quindi la loro accet- i numeri: "Allora questo sistema ha qualcosa di il rischio segnalato a Lakatos da Zettel un posto ben determinato all'interno Feyerabend: il rischio, cioè, di ridur- tazione, invece di apparire razional- arbitrario? Sì e no. È imparentato sia con ciò mente motivata, sembra piuttosto il della sua produzione filosofica posteriore al re le codificazioni metodologiche a frutto di una conversione religiosa? Tractatus. Riguardo agli argomenti trattati, che è arbitrario sia con ciò che arbitrario non puri e semplici "ornamenti verbali", Sul piano della descrizione storica infatti, si può dire che questo libro manchi di è" (Zettel 358). L'indubbio interesse di questo mantenuti soltanto "come ricordo e sociologica, afferma Lakatos, i ri- una propria specificità, dal momento che in es- scritto consiste in ogni caso nel fatto di consen- dei tempi felici in cui si riteneva an- lievi di Kuhn sono difficilmente so sono contenuti quasi tutti i temi di fondo tire ulteriori arricchimenti e approfondimenti cora possibile dirigere un'impresa contestabili; ma sarebbe sbagliato in- divenuti ormai classici della riflessione wittgen- delle tematiche più caratteristiche del pensiero complessa e spesso catastrofica come ferirne che la scienza si evolve se- steiniana sul linguaggio. Nonostante ciò Mario wittgensteiniano, favorendo in parte la com- la scienza seguendo poche regole condo schemi incompatibili con il Trincherò, nella sua densa introduzione all'edi- prensione di quei passaggi delle opere del filoso- semplici e 'razionali'". progetto di una metodologia norma- zione italiana, formula un'ipotesi sull'uso e sul- fo austriaco che sono spesso risultati problema- tiva. La conclusione da trarre è sem- lo scopo di questa raccolta, che si connette al tici e di difficile interpretazione. mai che gli standards di razionalità

proposti da Popper sono eccessiva- 1 ; : :: •: a». » ; mente rigidi e astratti e vanno per- ciò riformulati. Ad una tale rifor- • mulazione Lakatos si accinge in quello che è forse il suo lavoro più di "slittamenti di problema progres- kantiana si apre un altro celebre sag- WWVVWW VWVWV VW^v vvvvvvvwvvvvv uvvvvvv noto: La falsificazione e la metodolo- sivi" quando gli scienziati che opera- gio di Lakatos, intitolato La storia gia dei programmi di ricerca. Qui no nell'ambito di un programma della scienza e le sue ricostruzioni ra- TOD ARIANA EDITRICE reagiscono ai potenziali controesem- zionali. Le metodologie — sostiene l'idea di fondo è che oggetto di valu- MILANO tazione debbano essere non tanto pi con mosse di pura difesa, che non qui Lakatos — possono (e devono) teorie singole, quanto piuttosto serie aumentano l'effettivo contenuto essere viste anche come programmi di teorie organizzate, per l'appunto, empirico delle teorie. di ricerca storiografici che permetto- ESAMINA NUOVI TESTI in "programmi di ricerca". Si può allora riconsiderare sotto no di "ricostruire razionalmente" la I una nuova luce la "funzione del dog- nascita, lo sviluppo e la scomparsa 1E Un programma di ricerca è carat- Per le collane già esistenti: terizzato da tre componenti: 1) un ma nella ricerca scientifica" di cui delle dottrine scientifiche. Tali rico- "nucleo", vale a dire un insieme di parla Kuhn. Di per sé, la tenace ade- struzioni razionali non possono mai Narrativa: «Le scelte», «Luoghi narrativi», «Le strade» assunzioni e di principi teorici che si sione a un programma non è affatto essere onnicomprensive, perché il «Gli shocks», «I nuovi shocks»; Saggistica: « Luoghi sag- conviene di considerare inconfutabi- segno di irrazionalità; al contrario, è modo di procedere degli scienziati è gistici», «Schizo»; Teatro: «Luoghi teatrali»; Poesia: «La li e che forniscono agli scienziati il un atteggiamento pienamente giusti- sempre condizionato, in certa misu- scacchiera», «Gli scudetti», «Le tracce»; Narrativa, saggi- quadro di riferimento entro cui con- ficato fintanto che il programma si ra, da fattori esterni (di tipo sociolo- stica e poesia sperimentale: «Gli sherpa»; Poesia dialettale: evolve in senso progressivo, e co- gico, psicologico, ecc.). Ma una buo- durre le loro indagini; 2) un'"euristi- «I trovieri»; Viaggi e costumi: «I tornavento». ca negativa", che consente di mette- mincia a comportare dei rischi solo na metodologia è una metodologia se il programma entra in una fase di che, come programma di ricerca sto- re al riparo il nucleo dai dati ad esso Per le collane in programma: contrari mediante la costruzione di stagnazione. riografico, conduce a slittamenti di una "cintura protettiva" di ipotesi Bisogna abbandonare il mito della problema progressivi, rendendo Trattati vari di medicina, psicologia, psicopatologia, para- ausiliare; 3) un'"euristica positiva", "razionalità istantanea". L'ingegno e possibile la ricostruzione razionale psicologia, giurisprudenza, scienze e umanistica in tutte le che stimola l'elaborazione di model- la fortuna, dice Lakatos, consentono di porzioni di storia della scienza via loro accezioni, grafica, compresi cataloghi, "tesi" e "approc- talvolta di rilanciare programmi che via sempre più estese. li della realtà via via sempre più ci" sui più vari argomenti. 5 complessi e raffinati. Tutto somma- sembravano essersi del tutto inaridi- La rinuncia all'idea di una raziona- to, i programmi di ricerca sono dun- ti, e un programma nuovo che sten- lità istantanea e l'insistenza sul fatto ta a decollare può rivelarsi in seguito Chiedere cataloghi, informazioni e inviare testi alla Todariana Editrice «* que qualcosa di abbastanza simile ai che "la filosofia della scienza senza la via Lazzaro Papi, 15 - 20135 Milano - tel. 02/54.60.353. ' £ paradigmi kuhniani. C'è però una quanto mai fecondo. L'invito a favo- storia della scienza è vuota" possono differenza fondamentale: secondo rire gli slittamenti di problema pro- ingenerare il sospetto che Lakatos VVV^VVVV\VVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVV la Repubblica

PAI, 060,CWi Ct REPUBBLICA, IO 610RWAL6 CHO ciM^oe MI MUTI 01. lmtaua.

REPUBBLICA SVEGLIA L'ITALIA • TINDICP pas-33

••DEI LIBRI DELMESEM ridotta, mentre la ristrutturazione proposte di politica economica con Lo sviluppo incredibile "non ha minimamente contribuito a qualche dubbio di non poco peso. cambiare le caratteristiche di base Poiché nelle condizioni attuali il tas- dell'industria italiana", che resta for- so di crescita reale compatibile con di Gian Luigi Vaccarino temente sbilanciata verso produzio- l'equilibrio dei conti con l'estero si ni di tipo tradizionale; una struttura colloca intorno al 3 per cento, e ENZO GRILLI, GIORGIO LA ti, la cui amministrazione produce dell'esportazione che riflette pun- poiché in tali circostanze la disoccu- MALFA, PAOLO SAVONA, L'Ita- bensì sviluppo e occupazione all'in- tualmente le debolezze della struttu- pazione è destinata a rimanere al lia al bivio: ristagno o sviluppo, terno del paese, ma ne previene il ra industriale; investimenti a bassa meglio stazionaria, gli autori pro- efficienza e bassa remunerazione; pongono di adottare come obiettivo Laterza, Bari 1985, pp. 151, Lit. diffondersi al resto del mondo dre- nando risorse per sostenere i suoi una spesa pubblica che ha raggiunto un tasso di crescita del 5 per cento 16.000. squilibri interni. Ai fini di una cre- "proporzioni inusitate e, a parità di all'anno: su un arco di cinque anni si efficienza, insostenibili in termini di verrebbe cosi a ridurre il tasso di di- L'idea di fondo di questo saggio è scita sostenuta e non inflazionistica dell'economia mondiale, oltre che crescita tendenziale". Naturalmente, soccupazione al 4 per cento, che vie- molto semplice. C'è un'unica vera tutto ciò si riassume in un'inflazione ne considerato il tasso di pieno im- cura per la disoccupazione: rimuo- per una crescita più equilibrata della loro stessa economia, gli Stati Uniti ben più elevata che negli altri paesi piego. Tutto ciò richiede natural- vere i nodi strutturali che stringono industrializzati. mente delle condizioni, che ad avvi- l'economia del nostro paese in una dovrebbero metter ordine nei loro conti con l'estero, ridurre il disavan- Il capitolo sui nodi strutturali si so degli autori sono tre: che venga mini reali al pur elevatissimo tasso situazione di virtuale ristagno, e ridotto "in modo drastico" il disa- creare le condizioni di uno sviluppo zo pubblico, abbassare i tassi reali di chiude infine sui problemi monetari di crescita del reddito. Il peso pre- stabile e sostenuto per i prossimi ponderante di tutta la manovra vie- cinque anni. Questo sviluppo va rea- NP ne infine a cadere sulla politica dei lizzato nel rispetto delle regole del redditi, che si configura cosi non so- gioco dell'integrazione internazio- lo di estrema severità riguardo al suo nale. Non basta però che si colgano obiettivo (la riduzione del costo uni- le occasioni che ci provengono for- Le opportunità del cambiamento tario del lavoro), ma come logica- tuitamente dall'estero. Occorre met- mente prioritaria rispetto alle politi- tere in opera una politica economica di Cristiano Antonelli che di bilancio e monetaria. Essa, in- in senso forte, di durata pluriennale, fatti, deve consentire dei profitti ab- che induca autorità di governo, im- bastanza elevati, a confronto degli prese, sindacati, forze sociali ecc. a ANTONIO ROBERTI (a cura di), Tecnologia e in genere alla collettività; l'effetto di incre- alti tassi reali di interesse, da garanti- tenere dei comportamenti coerenti Domani, Laterza-Seat, Bari 1985, pp. XXII- mento/decremento delle condizioni di rischio e re la crescita obiettiva; allo stesso con una crescita finalizzata alla pie- 344, Lit. 28.000. incertezza di fronte al futuro; l'effetto di diffe- tempo i tassi di interesse reali (forse na occupazione. renziazione/omogeneizzazione dei valori cul- superiori alla crescita) implicano Gli autori insistono molto, in tut- Il volume collettivo curato da Antonio Ru- turali e delle condizioni di vita. una riduzione consistente delle spe- to il saggio, sulla necessità di una ve- berti offre un ampio panorama di opinioni cir- Pur nella varietà degli accenti e delle valu- se correnti al netto degli interessi, se ra politica economica, che per il no- ca gli effetti sociali ed economici del cambia- tazioni sembra nondimeno di poter rilevare un si vuole operare la "drastica" ridu- zione del disavanzo pubblico, una stro paese va intesa come politica di mento tecnologico in atto, con particolare rife- atteggiamento di fondo comune a molti degli programmazione pluriennale dello riduzione, in definitiva, delle spese rimento all'evoluzione delle nuove tecnologie interventi: il cambiamento tecnologico in atto per trasferimenti diretti e indiretti al sviluppo. Sul piano teorico ciò im- di informazione. Il principale interesse di que- apre nuove e inesplorate possibilità di azione plica, naturalmente, il rifiuto del lavoro dipendente). E tutto ciò men- monetarismo, e l'adesione a una sto lavoro scaturisce proprio dalla opportunità strategica in cui i singoli operatori, le varie ca- tre i risultati in termini di occupa- "sintesi keynesiana post-monetari- di trovare sviluppato lo stesso tema, ovvero la tegorie sociali, le imprese possono partecipare zione restano fondamentalmente in- sta" come quella proposta dall'eco- valutazione degli effetti delle nuove tecnologie con un proprio disegno, con propri obiettivi e certi. Non è forse proprio questo ti- nomista americano Tobin, il quale di informazione, da un ventaglio assai differen- con qualche possibilità di concorrere a definire po di priorità logica, richiesta nel ha recentemente propugnato, come ziato di competenze professionali e da punti di gli scenari e i processi di evoluzione. La perce- passato alla politica dei redditi, che regola generale di condotta della po- vista metodologici e disciplinari che compren- zione del cambiamento tecnologico come regno ha portato al suo insuccesso? litica economica, la combinazione dono gli ingegneri (Ercoli e Ruberti), il sociolo- delle opportunità si contrappone così a imposta- tra una politica monetaria restrittiva go (Martinotti), il filosofo (Rossi), il giurista e stabile, una politica di bilancio zioni culturali caratterizzate da forme più o (Tosano), il manager (Lamborghini), l'architet- meno esplicite di determinismo tecnologico in keynesiana, e una politica dei redditi ESU - SpA che assicuri un andamento non in- to (Secchi), gli economisti (Momigliano e Mag- cui i mutamenti della tecnica assumevano na- flazionistico dei salari. Si tratta, essi giolini), e ancora, il cibernetico (Degli Antoni), tura di vincoli predeterminati e non malleabi- Via Ruggero Bonghi 4 precisano, di una miscela assai diver- lo psicologo (De Grada). li. 20141 MILANO sa da quello pseudo-keynesiane del La maggior parte dei lavori concorda nel In questo senso, Tecnologia Domani sem- passato (e anche, per quanto ci ri- prospettare l'attuale fase del cambiamento tec- bra costituire un fatto nuovo affatto condivisi- guarda, del presente). Solo così si nologico come un momento di discontinuità e bile nel dibattito in corso, offrendo una prospet- può superare la crisi della politica di forte accelerazione. Per quanto riguarda le tiva operativa e strategica all'agre sociale in L'ESU SpA — Edizioni Scolasti- economica dei paesi occidentali, che che Unicopli — ha buone radi- valutazioni degli effetti attesi delle nuove tec- tempi di cambiamento tecnologico, che supera è fondamentalmente una crisi di fi- ci in un gruppo librario che ducia e di volontà politica, non una nologie sulla società nel suo complesso, il con- le contrapposizioni, ormai sterili, tra pessimisti è cresciuto in questi anni ri- crisi della politica economica in senso è tuttavia molto inferiore. I vari punti e ottimisti che caratterizzavano gran parte de- spondendo puntualmente al- quanto tale. toccati dal dibattito possono in effetti essere or- gli interventi degli ultimi anni. le esigenze d'un mercato edi- La crescita interna richiede come dinati in sei grandi classi, ciascuna delle quali toriale in rinnovamento orga- condizione necessaria, ma non suffi- contiene due tendenze opposte: il ruolo del mer- nizzativo e tecnologico. L'e- ciente, una crescita sostenuta dell'e- cato o dello stato nella fornitura dei nuovi ser- sperienza universitaria delle conomia internazionale, l'analisi vizi e nella messa a punto delle nuove tecnolo- Edizioni Unicopli viene dall'E- della quale rappresenta senza dubbio gie; l'effetto di incremento/decremento delle SU confermata in direzione il pezzo forte del libro. Anche sul condizioni di uguaglianza nella società; l'effet- della scuola media, in partico- lare superiore, con testi solida- piano internazionale gli autori tro- to di centralizzazione/decentralizzazione del vano conferma alle loro tesi "keyne- mente costruiti nell'aspetto siane post-monetariste" sulla politi- potere; l'effetto di incremento/decremento del- didattico e operativo, d'insoli- ca economica. Qui il quadro è oggi la dipendenza dell'individuo rispetto al gruppo ta ricchezza culturale anche in gran parte determinato negativa- per materie sempre povere di mente dalla politica degli Stati Uni- novità editoriali. L'ESU nasce per durare con un programma che prevede nei primi anni in- interesse e far scendere il dollaro. e finanziari: per quanto riguarda la vanzo pubblico corrente (senza ulte- terventi mirati nelle aree pro- Riguardo alla situazione italiana, politica monetaria — che molti oggi riori precisazioni quantitative e tem- fessionale e artistica. Per il quadro che viene tracciato da Gril- criticano come eccessivamente re- porali); che la spesa pubblica in con- quest'anno testi di stenografia li, La Malfa e Savona ha in'intona- strittiva —, gli autori, tutt'al contra- to capitale sia opportunamente ri- con i sistemi Gabelsberger- zione decisamente (talvolta forzata- rio, la trovano eccessivamente con- qualificata in senso produttivistico; Noe e Cima, di dattilografia, mente) negativa. Il biasimo per gli discendente, il che significa (anche e last but not least, che nell'arco del sui microprocessori. Un testo errori e le occasioni perdute dalla se la cosa non viene detta mai espli- quinquennio il salario reale cresca del tutto originale sui fonda- politica economica non si limita al- citamente) che i tassi reali di interes- meno della produttività, il che im- menti ottici dell'optometria. l'ultimo quindicennio, ma si estende se — che pure hanno raggiunto all'i- plica una costante riduzione del co- Una grammatica russa e un te- anche al decennio precedente. Inve- nizio del 1986 dei livelli superiori a sto del lavoro unitario e, a parità di sto di spagnolo. Nel prossimo ce dell'impostazione prospettata fin quelli di qualsiasi altro paese, inclusa costi d'importazione, un costante anno quattro testi per il liceo dal 1961 da Ugo La Malfa (cui il li- la Gran Bretagna — sarebbero da aumento dei profitti unitari. artistico e le scuole d'arte, poi bro è dedicato), è prevalso in defini- giudicarsi ancora troppo bassi ri- Gli strumenti per realizzare que- un testo di nuova concezione tiva l'accomodamento pseudo-key- spetto ai dettami di una condotta ri- ste tre condizioni sono, naturalmen- per il tedesco e un altro per il nesiano di ogni spinta a carico del gorosa e coerente. A questo punto ci te, la politica dei redditi, di bilancio, greco. E infine, accanto alla bilancio statale, e l'aumento dei vin- si aspetterebbe legittimamente un e monetaria. Si riconosce che il vin- produzione di testi scolastici, coli a carico del sistema produttivo attento esame del nesso tra tassi di colo dell'equilibrio dei conti con l'e- una prestigiosa collana di di- privato. Si sono così venute cumu- interesse, crescita economica, e debi- stero rappresenta un serio ostacolo dattica in collaborazione con il lando le distorsioni strutturali che to pubblico, che costituisce tutt'og- alla realizzazione di una crescita del CIDI di Milano. oggi impediscono una crescita non gi, senza dubbio, il maggiore vinco- 5 per cento, a causa dei limiti delle inflazionistica nel rispetto del vinco- lo strutturale che grava su tutta la nostre esportazioni, ma cionono- lo estero e, quindi, impediscono il nostra politica economica. Ma il let- stante viene esclusa esplicitamente riassorbimento della disoccupazio- tore, non senza stupore, scopre che ogni tipo di politica industriale. ne: una produzione che perde il pas- il problema del debito pubblico non Non sappiamo nulla sulla possibile so anche nei confronti dell'Europa, viene neppur nominato tra i vincoli configurazione del nesso tra tassi di già in svantaggio rispetto al Giappo- strutturali sulla via della crescita interesse, debito pubblico e disavan- ne e agli Stati Uniti; una produzione economica. zo pubblico, anche se i primi resta- industriale che negli ultimi anni si è Si giunge quindi al capitolo sulle no presumibilmente superiori in ter- n pag 34 «riNDICF PllllNi i

• DEI LIBRI DEL MESEHH Libri di Testo La scuola del Censis di Fiorella Farinelli

XIX rapporto/1985 sulla situazio- catori Censis — intrecciato a ele- niziativa privata, del mondo del la- ciata a favore delle fasce di utenti no-istituzionalista, è anche vero che ne sociale del paese predisposto dal menti di familismo cattolico — non voro ecc.) ha avuto, nella riflessione che chiedono di più, piuttosto che di ha finito con l'avallare (e proprio in Censis col patrocinio del Cnel, riconosce gli effetti nefasti dell'e- del Censis, vita piuttosto breve ('77- quelle che dalla scuola vengono una fase di stagnazione dell'iniziati- Angeli, Milano 1985, pp. 554, mancipazione impossibile delle nuo- '80). Tale brevità è dovuta, probabil- emarginate. Di qui anche la propo- va sulla scuola) l'idea non solo del- Lit. 35.000. ve generazioni). mente, alla specificità del problema sta di una scuola pubblica capace di l'impossibilità, ma anche di una non Siamo dunque interamente den- formativo (almeno tutto l'"obbligo" utilizzare occasioni formative ester- desiderabilità delle riforme. Come ricade sotto l'area dei diritti all'u- ne pubbliche e private (in quest'ulti- Anche il Censis tra i fin troppo tro un orizzonte neoliberista: ed è se, di fronte alla crisi profonda del- guaglianza) e alla fisionomia partico- mo rapporto si riconosce esplicita- numerosi estimatori dei ragazzi rispetto ad esso che si declinano le l'istituzione e della stessa idea di for- dell'85? Si potrebbe pensarlo, scor- mazione (dovuta in gran parte all'in- rendo le prime pagine che questo certezza di direzione delle grandi XIX rapporto dedica alle dinamiche !ÌM trasformazioni sociali, culturali, formative e allo stato del sistema d'i- produttive che si prevedono), potes- struzione. Ma il rilievo attribuito al- se bastare una lubrificazione dei le manifestazioni di Milano e a Cifre meccanismi della scuola, una sua quanto ne è seguito, non nasce certo maggiore permeabilità, una possibi- da simpatie movimentiste. L'inter- lità di ricerca e d'invenzione di solu- Nel 1984-85 abbiamo avuto in Italia circa grega il dato secondo il tipo di gestione, si vede zioni nuove. pretazione che ne dà il rapporto, co- dieci milioni di alunni, e circa 830.000 inse- che è diminuita l'incidenza degli enti religiosi: me del soggetto che, per la prima La cultura della flessibilità è im- gnanti in servizio nel sistema scolastico statale. dal 50,4% (sul totale degli iscritti a scuole non volta da vent'anni, concentra la sua portante. Ma non è la via maestra attenzione sul funzionamento dell'i- Intrecciandosi, l'aumento degli insegnanti statali) del 1981 al 47,7% del 1983. per far nascere un'idea nuova di stituzione (mentre nel '68 la scuola (14.000 unità negli ultimi quattro anni) con il E un dato da valutare per ora con pruden- scuola e di formazione. Al contra- sarebbe stata mero pretesto e negli contemporaneo calo degli alunni (300.000 za, ma su cui vale già la pena di riflettere: in- rio, la sua necessità deriva proprio anni 75-85 le tensioni relative alla unità), è ulteriormente diminuito il rapporto somma, nel sistema formativo non statale mo- dalle nuove esigenze che si profilano formazione si sarebbero scaricate alunni/insegnante (13 nella scuola elementare stra qualche segno di crisi proprio quell'appara- sul terreno della formazione (una formazione per strumenti e linguag- principalmente fuori della scuola e 9,8 nella media inferiore), che si conferma così to di istituti confessionali che ne è sempre stato gi piuttosto che per contenuti, aper- pubblica) è, piuttosto, una coerente il più basso in Europa. Naturalmente il dato il punto forte. Si tratta di una variazione desti- articolazione di quella che è stata de- ta alle sollecitazioni esterne, capace non è omogeneo, anzi è il frutto di vistosi squi- nata a essere presto riassorbita? Oppure sta d'indurre l'"imparare ad apprende- finita "la nuova filosofia" del Censis. libri soprattutto territoriali, con fenomeni di emergendo una tendenza delle famiglie a ripor- La "svolta" del XIX rapporto. Che re"; una scuola adattabile all'artico- sottoutilizzazione concentrati nel sud. Il decre- consiste nell'essere pervenuto, dopo tare dentro la scuola pubblica le richieste for- lazione — per bisogni e per soggetti un decennio di ottimistica esaltazio- mento demografico ha per ora investito soltan- mative? O un rinnovato interesse per la qua- — della domanda sociale ecc.). Si ne di un sociale capace non solo di to la scuola elementare e (molto meno) quella lità dell'insegnamento, a prescindere dal carat- tratta di un passaggio non seconda- comportamenti adattivi dentro la media, mentre continua a espandersi la secon- tere confessionale? rio: eluderlo — non porsi il proble- ma di un nuovo quadro di riferi- crisi, ma anche di dinamiche moder- • daria superiore: qui il tasso di scolarità è passa- Infine, stanno avvenendo cambiamenti nizzatrici e armonizzative della so- to, negli ultimi quattro anni, dal 51,4% al mento culturale e anche organizzati- nella didattica. Cresce il numero delle speri- vo entro cui sviluppare innovazione cietà, ad ammettere che il sociale, 56,4% e nel 1984-85 si è registrata ancora una mentazioni ufficiali, che erano 358 nel 1982 e per quanto effervescente, da solo e sperimentazione — fa nascere il so- crescita percentuale dell'I,5% rispetto al 1983- sono 727 nel 1985. Cresce la penetrazione di spetto che flessibilità altro non pos- non può farcela. A chiedere quindi 84. (anzi a dimostrare che è lo stesso so- nuove tecnologie. Una ricerca svolta dal mini- sa significare se non polverizzazione ciale a chiederlo, dopo anni d'insof- In totale gli alunni della secondaria supe- stero della P.I. su un campione molto ampio del sistema e nuove gerarchizzazioni ferenza per lo Stato) decisi interven- riore sono stati 2.546.772, ed è interessante ve- (78,7% delle scuole di ogni ordine e grado) ci della scolarità: un'invasione, dun- ti pubblici di programmazione e di dere come stia cambiando la loro distribuzione fornisce i dati relativi al periodo maggio-giu- que, anche sul terreno della scuola, razionalizzazione. per tipi di scuola. Si delinea infatti una lenta gno 1984. Risulta che, nella secondaria, il delle logiche neoliberiste. ma progressiva tecnicizzazione dell'istruzione 34,2% delle scuole ha almeno un computer in- È in questo orizzonte problemati- Si pongono dunque al lettore del co, fatto di suggestioni importanti, stallato, ma con una distribuzione geografica rapporto almeno due problemi. Il secondaria: nel 1984-85 gli istituti tecnici assor- ma anche di proposte non univoche, primo è di capire cosa ci sia dietro bono in complesso il 45,5% del totale degli disuguale (41,3% al nord; 23,1% nelle isole). Se che vanno letti i dati, sempre prezio- questo appello allo stato: evitando, alunni (44,8% nel 1979-80); nello stesso periodo si disaggrega il dato per tipi di scuola, emerge si, che il Censis fornisce. Prosegue, se possibile, l'errore di quanti vi si contraggono lievemente i licei classici (da il prevedibile primato dell'istruzione tecnica: come negli anni scorsi, l'andamento hanno semplicisticamente visto la 8,4% a 8,1%) e un po' di più i licei scientifici tra gli istituti tecnici infatti la percentuale delle fortemente selettivo della scuola riedizione di una cultura keynesia- (da 16,6% a 15,7%). scuole con computer passa al 57,6%. La presen- (gravi fenomeni di evasione dall'ob- na. Il Censis, infatti, non, pare auspi- bligo, tendenza crescente alle ripe- care un nuovo welfare che, libero fi- L'altro fenomeno interessante è che conti- za di obiezioni pedagogiche da parte degli inse- nua a scendere, sia pure di poco, il numero de- gnanti all'uso dell'elaboratore è stata insignifi- tenze sia nella media che nella supe- nalmente dall'ingombro dell'assi- riore, in particolare negli anni di stenzialismo, dei mille corporativi- gli alunni iscritti a scuole non statali, e ciò av- cante (1,9%). Non è, neppure questo, un dato di facile interpretazione. passaggio). Prosegue, quindi, l'usci- smi, del centralismo borbonico, sia viene soprattutto nelle zone, come l'Italia nord- ta, ogni anno, sul mercato del lavoro capace di ir:erventi di riequilibrio occidentale (Milano, Torino, Genova), tradizio- (l.d.f.) di larghe fasce di giovani senza nes- delle più gì ivi diseguaglianze. La sua nalmente più favorevoli all'istruzione privata. suna — o con scarsissima — qualifi- idea t piuttosto, quella di uno Stato Nella secondaria superiore la percentuale degli cazione culturale, sociale, professio- che si ù,ccia sostegno dei soggetti alunni delle scuole non statali passa dall'I 1,3% nale (con gravissime difficoltà, quin- "forti": le aziende e le fasce sociali del 1981-82 al 10,5% del 1984-85. Se si disag- di, d'inserimento lavorativo). Cre- economicamente più intraprenden- scono le iscrizioni alla superiore (so- ti; ma anche le famiglie, individuate prattutto tecnici), che resta tuttavia come soggetto "emergente" a causa il settore più abbandonato (mentre della loro nuova fisionomia di istitu- più protetta è la scuola elementare). zione "lunga", "combinatoria, "tute- L'innovazione, in crescita, viaggia latrice" (in cui l'ottimismo dei ricer- proposte di intervento dello stato. larmente arretrata e classista del no- mente un ruolo agli enti locali). Con Con soluzioni che, settore per setto- stro sistema d'istruzione. Comun- l'obiettivo di elasticizzare il sistema senza alcun sostegno e verifica da re, appaiono spesso fortemente ri- que sia, fin dal XVI e XVII rappor- rispetto alla domanda; di aprire spa- parte dell'amministrazione e la stes- schiose per quello che resta della so- to, il Censis ha rilevato come il ri- zi di concorrenzialità nel pubblico sa introduzione dell'informatica (li- stanza e dell'idea stessa del welfare. corso a occasioni private produca come leva d'innovazione diffusa e di mitata, peraltro, a "linguaggio in Anche se parte delle esigenze di cui inevitabilmente nuove diseguaglian- "arbitraggio" esplicito da parte degli più" nella superiore e largamente de- il Censis si fa portatore nell'auspica- ze (perché non tutti, ovviamente, utenti. terminata da logiche di mercato) fa- re una flessibilizzazione e "persona- possono accedervi) e nuove storture Siamo quindi lontani dall'origina- tica ad aprire una ridiscussione com- lizzazione" dei servizi, un più spre- (perché anche chi vi accede non ria esaltazione del privato concor- plessiva della didattica. La scuola giudicato rapporto pubblico-priva- sempre fa scelte oculate in un merca- renziale al pubblico; siamo invece in privata è in calo (soprattutto supe- to, una più efficiente gestione della to confuso e percorso da tendenze un quadro di proposte utili a svec- riore e confessionale). La spesa per macchina statale, sono esigenze non speculative). Ha sottolineato anche chiare un dibattito che in Italia ri- l'istruzione, in leggera diminuzione, eludibili da parte di chi riconosca come le stesse sollecitazioni esterne, sente ancora troppo di vecchie logi- mostra il disimpegno nei confronti che la crisi attuale dello stato sociale per essere molto differenziate nei di- che stataliste; e dell'antica idea (con- dell'innovazione, della qualità della non è solo finanziaria e politica; è versi territori e per cadere su un tes- traddetta dai tassi elevatissimi di se- scuola, della formazione del perso- anche di credibilità e di consenso. suto scolastico non omogeneo, ri- lezione) dell'identità dei percorsi nale. L'educazione degli adulti (quel Il secondo problema interpretati- schiano di allargare una forbice che formativi come garanzia di ugua- poco che c'è) si sgretola sotto il peso vo riguarda invece gli esiti che que- è già ai limiti dello scandalo. Di qui glianza degli esiti. Restano, tuttavia, delle politiche ministeriali. E così sto modo di vedere le cose produce la mappa (XVIII rapporto) delle si- nel ragionamento del Censis, delle via, senza particolari novità rispetto (se ne produce) sul terreno della tuazioni a più forte rischio educati- costanti indubbiamente discutibili. ai precedenti rapporti. scuola. Occorre dire, intanto, che vo e svantaggio scolastico (in corre- Fra queste, l'intreccio tra una fidu- Lo stato, certo, dovrebbe interve- qui la svolta è tutt' altro che repenti- lazione positiva con quelle a più for- cia eccessiva nell'innovazione diffu- nire, in modi ben più decisi (e ben na. La fase dell'incondizionata esal- te svantaggio sociale) e le proposte sa e la diffidenza, invece, nei con- diversi) da quanto non faccia oggi. tazione delle dinamiche sociali spon- di interventi di "discriminazione po- fronti delle questioni di riforma. Si Non ce ne sono segnali incoraggian- tanee (l'innovazione dal basso; il ri- sitiva" (sulla scorta delle Zep france- tratta di un problema nevralgico: se, ti. Un'analisi delle cause sarebbe im- corso a occasioni formative alterna- si): venute a correggere un'idea di infatti, anche rispetto a questo tema, portante. Ma il Censis si ferma qui. tive o integrative della scuola pub- flessibilizzazione dell'offerta forma- il Censis ha avuto il merito di mo- blica; le sollecitazioni da parte dell'i- tiva all'inizio eccessivamente sbilan- strare i limiti della cultura giacobi- Libri di Testo Riviste per studenti e insegnanti

"Italiano e oltre", periodico bi- "Ex Machina", rivista bimestrale sapere sociale, le forme della comu- linguaggio) siano rimasti al di qua ri/scuola. La rivista perciò si rivolge mestrale, dir. Raffaele Simone, sul lavoro in mutamento pro- nicazione e dell'apprendimento. A della semplice riproduzione di copie agli insegnanti della scuola di base, anno I (1986), n. 1, La Nuova mossa dalla Cgil piemontese e questo proposito vale la pena di se- replicanti. ma anche agli operatori di territo- rio, alle associazioni, alle famiglie. Italia, Firenze, pp. 46, Lit. dall'Ires-Cgil Piemonte, Clued, gnalare, nel primo numero, le Nove Sono questioni di portata amplis- tesi sull'informatica di Luciano Galli- sima, ma non prive di concreti ri- Fornisce saggi e notizie, indicazioni 4.800. Milano, pp. 76, Lit. 5.000. no. Proposte in forma lineare e as- flessi anche nel mondo dell'istruzio- metodologiche e scientifiche, pro- La felice polisemia del titolo con- siomatica, esse discendono dall'as- ne, diviso fra timori ed entusiasmi di getti didattici e bibliografie. Nella La nuova rivista di Raffaele Simo- densa presupposti e intenti dei pro- sunto preliminare dell'ambivalenza fronte al massiccio ingresso dell'in- direzione, oltre a Frabboni e Paglia- ne (a cui si affiancano nel comitato motori della rivista: fine del macchi- dell'informatica, dopo il salto evolu- formatica nella scuola, che si annun- rini, figurano Carmine De Luca, di direzione Monica Berretta, Da- nismo classico, e dei soggetti sociali tivo segnato dai microelaboratori, cia prossimo. S. Mobiglia Mauro Laeng, Paolo Orefice, Mario niela Bertocchi, Wanda D'Addio Rigutti, affiancati da un gruppo di Colosimo, Alberto Sobrero) è indi- redattori e collaboratori fittissimo rizzata principalmente agli inse- di nomi. Segnaliamo, tra i contributi gnanti, ma non intende parlare sol- del primo numero, una buona infor- tanto di scuola. Si presenta infatti mazione sui fumetti (con interventi come un osservatorio da cui descri- di Antonio Faeti e di Giovanni Ge- vere e commentare almeno due pro- Piacevoli giochi novesi). cessi, entrambi già avviati da anni LtLf. ma ora in piena attuazione: l'uno, di Claudio Marazzini più interno alla didattica, è costitui- to dal lungo dibattito intorno all'i- ERSILIA ZAMPONI, I Draghi locopei. Imparare evocare l'una i draghi delle fiabe, l'altra il "lo- dea di educazione linguistica; l'altro, l'italiano con i giochi di parole, presentazione gos" (ma quest'ultimo nesso, evidentemente, è invece, riguarda il cambiamento lin- di U. Eco, Einaudi, Torino 1986, pp. 144, riservato agli adulti). La lingua si fa dunque guistico della società italiana. Delle "Gaia", rivista trimestrale di cri- Lit. 7.000. fioco e fiaba in una serie di anagrammi, logo- quattro sezioni in cui la rivista è ar- tica dello sviluppo e di cultura grifi, cambi e rovesciamenti di lettere, rebus, ticolata le due centrali (L'italiano della società post-industriale, an- fumetti, proverbi, chiasmi, neologismi, calem- nella scuola e Dalla ricerca) si pro- Basta un'occhiata alla bibliografia di questo no I (novembre 1985), n. 1, Sa- bour, limeriks. Gli ultimi due tipi citati ci pongono di affrontare i problemi libro per mettere a fuoco i precedenti culturali tyagraha editrice e distributrice, riportano ancora una volta alla poesia, ed il dell'insegnamento e di divulgare a cui si ispira, e per rendersi conto della serietà Torino, pp. 80, Lit. 6.000. quei risultati degli studi linguistici di intenti che sta dietro ad un simile esercizio secondo ad una forma raffinata e rara, presente che possono essere più utili anche di "gioco" (perché di giochi piacevoli si tratta, nella tradizione folklorica inglese, coltivata da Secondo una concezione diffusa per la loro applicabilità. Invece la dalla prima pagina fino all'ultima). L'autrice Edward Lear (che accoppiava anche disegni ai nell'antichità, la Terra è stata vista prima sezione (Commenti) e la quar- cita (oltre a Fortini) Rodari, Queneau, il Grup- versi), e ripresa (non a caso) dal citato Rodari. come "Madre", generatrice e nutrice ta (L'italiano fuori d'Italia), con l'ag- po n, Breton. Il giro di orizzonte, benché breve, per eccellenza, la Gaia degli antichi giunta di alcune rubriche fisse (Os- Va precisato nop solo che il libro presenta Greci. Verso l'inizio degli anni '70, servatorio linguistico di Tullio De è assai indicativo. Ci riconduce ad una tradi- esempi di testi come quelli elencati, ma che que- la crescente attenzione ai problemi Mauro, Lingua e altro di Maria Luisa zione formatasi al tempo dell'avanguardia sto- sti testi derivano dall'esperienza reale dei ragaz- dell'ecologia e della biosfera ha spin- Altieri Biagi), aprono scenari più rica novecentesca, dai Calligrammes di Apolli- zi della scuola Rodari di Omegna. Il libro in- to lo scienziato inglese Jim Love- ampi, su temi di carattere sociale e nare al surrealismo, consolidatasi nel periodo segna soprattutto a produrre altre invenzioni lock a riproporre in chiave moderna culturale. Il progetto della rivista in cui la poetica dello strutturalismo scopriva il del genere, rivolgendosi, come un piccolo ma- e scientifica l'ipotesi di Gaia, ovvero non è normativo, non è rivolto a co- valore dei giochi combinatori, dei meccanismi nuale, a quegli insegnanti che volessero speri- della Terra come organismo vivente struire modelli e difese della lingua. di ripetizione e di variazione dell'identico, mentare un analogo metodo nelle ore integrati- autoregolantesi. L'approccio cultu- E invece incentrato sull'attenzione estendendo l'analisi condotta con l'ausilio degli ve di lezione. Ho detto "ore integrative", se- rale che sottende questa ipotesi, co- all'insieme dei fenomeni che nella strumenti retorici a terreni vergini, fino ad al- guendo le indicazioni della Zamponi, e fidan- me più in generale la maggior parte lingua, o intorno alla lingua, si ma- lora considerati assolutamente estranei, come il degli studi sulla cosiddetta "sfida del- nifestano: dall'elaborazione mentale domi della sua esperienza di insegnante. I letto- la complessità" che caratterizza pro- alla comunicazione, dalle ricerche linguaggio della pubblicità e dei mass-media. ri della Presentazione (ripresa da un articolo prio i sistemi viventi, è per sua natu- della psicologia alle nuove strategie I Draghi locopei, dunque, sono una raccol- dell'"Espresso") vedranno invece che, a parere ra di tipo globale od olistico. tecnologiche. In questo primo nu- ta di giochi di parole che salda una concezione di Umberto Eco, la scuola potrebbe tranquilla- mero leggiamo, per esempio, artico- moderna del linguaggio come invenzione ad mente limitarsi a giocare, per rimediare con Questa sfida e questo approccio li sulle patologie del linguaggio in- sono stati raccolti dal gruppo di gio- una pratica pedagogica d'avanguardia, intesa a allegria alle carenze dei programmi. vani che, a partire dalle iniziative fantile (Isolina Minuto), sull'influen- sviluppare le facoltà intellettuali dell'adolescen- za dei calcolatori nello sviluppo del promosse dal Centro Studi e Docu- te senza soffocare il piacere, suggerendo così un mentazione Domenico Sereno Regis linguaggio (Gianna Dotti Martinen- esercizio linguistico diverso dalle forme consue- go, Giovanna Pertici Magi), sul "gio- di Torino, ha dato vita a una rivista te alla scuola tradizionale: il titolo stesso del co di conversazione" che continua- con la quale sia nel titolo, "Gaia", mente si svolge in ogni classe e sul- libro nasce da uno di questi giochi, perché si che nel contenuto essi si propongo- l'interazione comunicativa (Franca tratta della metamorfosi dell'espressione "fiochi no di svolgere una azione culturale Orletti). Chi insegna sarà certamen- di parole". I draghi locopei, però, rispetto alla ed educativa volta a cogliere le inter- te attirato dall'esemplificazione con- più banale frase di origine, hanno ben diverso connessioni tra le principali aree te- creta che viene fornita: in questo nu- potere suggestivo e trascinano con ben altra for- matiche che caratterizzano i proble- mero schede di lavoro per la com- mi delle società post-industriali: am- za i ragazzi. Le due parole di effetto misterioso, biente, sviluppo, attività militare. prensione della lettura e alcuni tipi dar retta alle libere associazioni, sembrano di programma per l'utilizzazione del Questa esigenza non solo è sentita computer. Ma, fuori della didattica, e diffusa nell'ambito della ricerca, è interessante per tutti la prospettiva ma caratterizza anche un particolare in cui vengono posti i rapporti tra approccio educativo e formativo, lingua e società. Come è noto, una quello dell'educazione alla pace inte- straordinaria trasformazione è avve- a esso connessi, ma anche ricerca di flessibile a fini di controllo mono- sa come educatrice alla globalità. nuta in Italia e le questioni di lingua soluzioni "dalla parte del lavoro" ai cratico come di arricchimento del Strumento agile, in carta riciclata e stanno attraversando una fase di in- processi in atto. La rivista, diretta da lavoro e della creatività: ne derivano totalmente autogestito come si con- solita popolarità. La rivista esce dun- Francesco Ciafaloni, intende indaga- interrogativi critici e ragioni ineludi- "L'albero a elica. Nuovi alfabeti viene per questo tipo di riviste, si re il mutamento sociale nel nostro presta ad essere utilizzata come in- que in un buon momento: un mo- bili circa il progresso dell'Intelligen- (gesto, suoni, immagini, ambien- paese lungo l'asse dell'innovazione za Artificiale. Due punti almeno telligente sussidio di integrazione e mento, anzi, in cui sembra quasi te) nella scuola e nel tempo libe- d'obbligo far bilanci e pronostici tecnologica e si propone come orga- paiono meritare seria attenzione. aggiornamento scolastico nella scuo- no di ricerca e di dibattito, che in- Primo: l'espansione informatica nel ro", dir. Franco Frabboni e Car- la media superiore e da parte degli sullo stato della lingua. Scartando il lo Pagliarini, anno I (settembre pessimismo di chi deplora l'anarchia trecci competenze diverse e approc- lavoro intellettuale (tesi IV) imporrà stessi studenti universitari. 1985), n. 1, Giunti Marzocco, Fi- e l'ottimismo di chi si consola con i ci multidisciplinari, aperto ai contri- alla mente umana una decostruzione In questo primo numero sono da successi dell'alfabetizzazione, Simo- buti di chi gestisce, studia, subisce o di procedimenti biologico-culturali renze, pp. 64, Lit. 3.500. segnalare in particolare il contributo ne (nell'editoriale) e Sobrero (in un contratta l'innovazione tecnologica. consolidati per confrontarsi con il di Johan Galtung che traccia una articolo di commento) mostrano di Fra i "lettori curiosi" che la rivista linguaggio analitico-sequenziale del- Questo periodico mensile, che ha "sociostoria del movimento verde", preferire l'atteggiamento di chi si ac- si propone di raggiungere, "interes- la mente artificiale, e ciò non solo scelto per titolo "un albero metafo- l'articolo di Seymour Melman sui cinge anzitutto a capire e, se è possi- sati a una discussione sull'innovazio- nell'universo della produzione ma, rico, un albero della fantasia" (così problemi della riconversione dall'e- bile, a intervenire. Ci aspettiamo ne tecnica vera, non di moda ma più in generale, nell'universo del spiega Mauro Laeng nell'articolo conomia militare a quella civile e l'a- perciò che essi prendano in conside- non così professionalizzata da essere pensiero simbolico. Secondo: il rigi- d'apertura), non intende occuparsi nalisi di Peter Bunyard che attraver- razione anche la scuola superiore: inaccessibile", rientrano anche gli do nesso aprioristico tra programma di lingua, ma di linguaggi, e soprat- so l'esame di un paese emblematico qui infatti l'educazione linguistica operatori della scuola, settore tocca- e organizzazione dei dati "favorisce tutto dei linguaggi non verbali (il e suggestivo quale il Ladakh si inter- non è arrivata e perciò lingua dell'al- to non marginalmente dai processi la persistenza e la replicazione iden- linguaggio espressivo, della tecnica, roga sulle possibilità di sopravviven- lievo, lingua dell'insegnante, lingua in questione sia per quanto concerne tica di sistemi sociali e culturali" (te- della corporeità) che vivono ai mar- za di comunità autosufficienti all'as- dei libri continuano a incontrarsi in contenuti e profili della formazione si VII); ciò può produrre una forte 'ni della tradizione scolastica, con- salto del progresso e della moderniz- modi un po' selvaggi. tecnico-professionale (all'argomento stabilizzazione dei medesimi o, me- E nati in discipline deboli. L'idea di zazione di stampo occidentale. è dedicata una rubrica fissa) sia per la no ottimisticamente, bloccare quei fondo è che occorra progettare un N. Salio Ufi pervasività con cui le nuove tecnolo- lenti ma significativi processi di ade- nuovo sistema formativo, non in- gie ad alto contenuto intellettuale — guamento che finora hanno fatto si centrato esclusivamente sulla scuola, in primo luogo l'informatica — in- che sistemi pur persistentissimi (si ma aperto alle relazioni tra la cultu- Pagina a cura vestono i saperi disciplinari come il citano la famiglia, la burocrazia, il ra del dentro/scuola e quella del fuo- di Lidia de Federicis Partito Comunista, Girolamo Li testo modificato sarebbe già presen- Marchesi nei messaggi cifrati per gli Causi. Marchesi potè accettare l'av- te, in forma criptica, nel finale origi- aviolanci inglesi, rientra — come do- venuta pubblicazione, ma è difficile nario. Una novità, questa, non suffi- cumenta Canfora — nella termino- Interventi pensare che "la modifica del finale", cientemente sottolineata. Marchesi logia massonica. La "dottrina segre- anche se si trattava, nella prima pub- dunque, scrivendo "La spada non va ta" — una delle matrici della sua for- blicazione, di un testo anonimo, "sia riposta, va spezzata", alluderebbe a mazione catanese che doveva sfocia- Questione di spade stata concordata con lui", come ri- un rituale della Massoneria, secondo re nell'adesione al socialismo — riaf- tiene "probabile" Luciano Canfora cui "spezzare la spada" equivarrebbe fiora, come osserva Canfora, p. 149, di Emilio Pianezzola nel suo recente libro La sentenza. a una condanna a morte: un esem- nel momento della clandestinità. Concetto Marchesi e Giovanni Genti- pio, uno solo, tratto dalla Massone- L'immagine della spada spezzata sa- le, Palermo, Sellerio Editore 1985, ria francese, è illustrato a p. 147 seg. rebbe dunque una specie di messag- Nel riacceso dibattito sul caso l'attentato: la Lettera aperta portava, pp. 138. Marchesi negò più volte, in (Si tratta dell'episodio di Philippe gio di condanna inviato in codice al- Gentile è riemerso vivacemente il questa volta, la firma di Marchesi e sede privata, di avere scritto quella Egalité, capostipite della dinastia or- la Massoneria e reso esplicito nel fi- problema della responsabilità degli sia il nuovo titolo (Sentenza di mor- seconda chiusa della "Lettera aperta" leanista e traditore della Massoneria nale rimaneggiato. intellettuali. Di Concetto Marchesi, te) sia una postilla dovuta a Togliatti ma eluse sempre una smentita uffi- francese, episodio narrato da F.T. E invece le parole di Marchesi ave- in particolare, come mandante mo- ne sottolineavano il collegamento ciale che poteva danneggiare l'im- Bégue Clavel, Histoire pittoresque de vano in quel momento un preciso si- rale dell'attentato per avere scritto, con l'esecuzione di Gentile. Il finale magine del partito. la Franc-Ma^onnerie, Paris 1843). gnificato politico, perché "spezzare contro il filosofo che invitava gli ita- modificato era opera — come oggi Secondo lo stesso Canfora la sen- Anche l'espressione finale "una not- la spada" era espressione nota alla liani a un'impossibile concordia sot- sappiamo — di un funzionario del tenza di condanna che conclude il te e un'aurora", utilizzata poi da pubblicistica dell'epoca nel senso di to il governo fascista, quella violenta "rifiutare il giuramento di obbedien- requisitoria nota come Lettera aperta za" a un potere ingiusto: l'espressio- al Senatore Giovanni Gentile. Que- ne era stata più volte applicata, dal sta Lettera aperta fu pubblicata — co- 1930 al 1943, al comportamento di me è noto — in tempi diversi (tra il Francesco Caracciolo in relazione al febbraio e il luglio '44) con due fina- La frase era di Li Causi dibattito sulla forza vincolante, per li diversi. Il primo, di cui resta l'au- un soldato, del giuramento di fedeltà tografo, è quello autentico e suona (Francesco Lemmi, sotto la voce Cari amici, così: "Quanti oggi invitano alla con- be raccolto i suoi scritti politici (usciti postumi, Francesco Caracciolo nell'Enciclope- cordia, invitano ad una tregua che forse può essere di una qualche utilità per il nel 1958). Ne parlai con Li Causi: faceva parte dia Italiana, 1930; Ezio Maria Gray dia temporaneo riposo alla guerra dibattito intomo al libro di Luciano Canfora della tradizione orale del partito la voce che in un discorso commemorativo su dell'uomo contro l'uomo. No: è be- — che io ho assai apprezzato — che pubblichiate Marchesi avesse molto sofferto dell'aggiunta po- Caracciolo del 1936, pubblicato l'an- ne che la guerra continui, se è desti- questa lettera inviata da Girolamo Li Causi stavi su "La nostra lotta". Dissi a Li Causi che no dopo e ristampato nel 1939 e po- no che sia combattuta. Rimettere la all'allora direttore dell'Istituto Gramsci, prof. sarebbe stata auspicabile una sua precisazione co prima del 25 luglio 1943; Alfredo spada nel fodero, solo perché la ma- Franco Ferri, nel novembre del 1968. In quel scritta, che io avrei potuto citare; e come me De Marsico, ultimo ministro fascista no è stanca e la rovina e grande, è ri- periodo raccoglievo tutta la documentazione altri studiosi a cui sarebbe stato aperto l'archi- di Grazia e Giustizia, nel 1942: dun- focillare l'assassino. La spada non va che mi pareva necessaria per il mio lavoro sulla vio del Pei, depositato presso il Gramsci. Li que non molto tempo prima dello riposta, va spezzata. Domani se ne "Storia del Partito comunista italiano". Era già scritto di Marchesi). fabbricherà un'altra? Non sappia- Causi — uomo che mai si tirò indietro di fronte uscito il primo volume e preparavo i successivi. a una responsabilità personale — acconsentì vo- "La spada non va riposta, va spez- mo. Tra oggi e domani c'è di mezzo zata". All'inizio del '44 la frase di (L'intenzione originaria era di tre volumi, ma una notte e un'aurora". Il secondo lentieri alla mia richiesta con la lettera che vi Marchesi era del tutto chiara ai de- finale, che comparve sul giornale vennero fuori cinque). Avevo naturalmente no- mando in fotocopia. stinatari di allora: era un ammoni- clandestino del partito comunista tato la differenza tra il testo dell'articolo di Questo mi pareva necessario premettere. mento a rifiutare la tregua ("La spa- "La Nostra Lotta" (edizione di Ro- Concetto Marchesi su "La nostra lotta " e quello Con i migliori saluti da non va riposta"); era un invito a ma e Firenze datata 15 febbraio '44; da lui stesso preparato per il volume che avreb- Paolo Spriano infrangere il giuramento di fedeltà, edizione di Lombardia del marzo un invito alla diserzione e all'isola- '44) a conclusione del pezzo senza mento del governo fascista ("va firma, fu pubblicato anche su "Rina- A1 direttore spezzata"). Destinatari erano gli in- scita" del luglio '44, tre mesi dopo dell'Istituto Gramsci Roma, 29 novembre 1968 certi, i moderati, coloro che si senti- vano ancora obbligati dal vincolo Caro Ferri, d'obbedienza al fascismo; destinatari questa nota è di carattere riservato per l'archivio dell'Istituto. erano in particolare i soldati, gli uffi- Nel numero 2 di "Rinascita" del luglio '44, a pag. 5, dal titolo "Sentenza di morte" veniva ciali ("Ai Giovani della Borghesia riprodotta la lettera aperta che il compagno Concetto Marchesi inviava a "La nostra lotta", Italiana, agli Ufficiali e Studenti" è il rivista clandestina del nostro Partito, in risposta ad un appello apparso alla fine del 1943 sul titolo di un appello di Marchesi nel novembre '44). "Corriere della Sera" di Giovanni Gentile. In questa prospettiva diventa chia- La lettera del nostro compagno riprodotta nel numero 4, marzo 1944, della "Nostra lotta", ra anche la frase conclusiva, che non Emile Màle così concludeva: "La spada non va riposta finché l'ultimo nazista non abbia ripassato le Alpi, pare aver trovato finora interpreta- LE ORIGINI DEL GOTICO l'ultimo traditore fascista non sia sterminato. Per i manutengoli del tedesco invasore e dei suoi zione adeguata: "Domani — si chie- L'iconografia medievale scherani fascisti, Senatore Gentile, la giustizia del popolo ha emesso la sentenza: morte!". de Marchesi — se ne fabbricherà e le sue fonti Un testo classico che ha Qualche settimana dopo la diffusione di questa lettera i partigiani di Firenze eseguivano un'altra?": si avrà cioè un nuovo sta- rivoluzionato la lettura di uno stile e | questa sentenza: Giovanni Gentile, giustiziato. to, un nuovo governo legittimo cui di una cultura Ma a pag. 113 del volume "Scritti politici" di Concetto Marchesi, edito dagli "Editori giurare obbedienza? "Non sappia- Pagine 408. Lire 120.000 Riuniti" che riproduce la lettera aperta al Senatore Gentile, la chiusa è la seguente: "La spada mo" — risponde. "Tra oggi e doma- ni c'è di mezzo una notte e un'auro- non va riposta, va spezzata. Domani se ne fabbricherà un'altra? Non sappiamo. Tra oggi e ra": tra il presente e il futuro c'è di domani c'è di mezzo una notte ed una aurora". mezzo la notte, le tenebre di questa La versione autentica di Concetto Marchesi è questa riprodotta nel volume degli "Editori Ho* .rd E. Smither barbara guerra che si sta combatten- Riuniti"; la modifica che invece appare nella "Nostra lotta" è stata apportata da me, che allora do, e l'alba di una nuova èra, di una L • ",«TORIO BAROCCO ero il responsabile della stampa e propaganda della Direzione del Partito che agiva in alta società rinnovata. Terminologia di iiEria, Vienna, Parigi sapore massonico? Sì, certo: tessere Un genere musicale fondamentale Italia. per capire l'Europa barocca Girolamo Li Causi della memoria utilizzate — come di Pagine 388, Lire 46.000 consueto — in un nuovo testo per un nuovo senso.

Georgij Vladimov Cesare Angelini TRE MINUTI 01 SILENZIO Il mare metafora del mistero esistenziale nel romanzo di un Con Renzo e con Lucia grande scrittore russo donne insieme <13) Pagine 408. Lire 25.000 i gruppi degli anni ottanta (e con gli altri)

vestire (11-12) prefazione di Maria Corti simbolismo ed economia dell'abbigliamento pp 144 L 12 000 L'ANNO DI POESIA la solitudine (10) A cura di Roberto Mussapi condizione scelta, condizione obbligata collana «Le scienze umane» Antologia annuale di poesia contemporanea internazionale soggetto donna Pagine 288, Lire 24.000 dalla bibliografia nazionale italiana 1975-1984 Le legittimazione (fascicolo speciale,in preparazione) simbolica memoria rivista di storia delle donne abbonamento (13, 14, 15) L. 28.000 L'autorità religiosa, politica, sociale e i suoi simboli A Maggio in italiano il primo numero di ccp. 11571106 Torino a cura di Roberto Cipriani L'UMANA AVVENTURA r\ri 9/lA I 99 non Volume trimestrale di scienze, cultura e arte Rosenberg L Sellier Editori in Torino MILANO, NEW YORK. PARIGI, STOCCARDA Morcelliana - Brescia ••••••••Mn.4I INDICE pag. 37BHMHI ••DEI LIBRI DEL MESEH I predatoli dell'arco perduto

FRANK LLOYD WRIGHT, Il fu- rapporto tra tradizione e modernità, postmoderno, un fenomeno troppo critico rispetto al passato, rispetto al turo dell'architettura, Zanichel- è il catalogo di una recente mostra rapidamente esploso ed esauritosi al- tema delle compenetrazioni cellulari li, Bologna 1985, ed. orig. 1953, sui suoi disegni inaugurata a Torino l'interno dei mass-media, ed infine il a cui è particolarmente legato il Por- trad. dall'inglese di Daniela Mo- presso l'Accademia Albertina di Bel- bisogno di una riflessione sulle fun- toghesi studioso di Borromini e di le Arti, per iniziativa della Regione zioni dell'architetto contemporaneo Guarini. Da questo punto di vista, a nari, pp. 322, Lit. 18.000. Piemonte, della stessa Accademia e e in particolare sul suo ruolo di co- partire dal progetto per la costruzio- del Gruppo Finanziario Tessile. So- struttore, attualmente troppo spesso ne della Moschea di Roma (1975-78), Due delle conferenze raccolte in no stati presentati oltre settanta dise- relegato in secondo piano; il tutto da è possibile ravvisare una frattura tra questa occasione assieme ad un'in- gni eseguiti con diverse tecniche dal svolgersi in modo divulgativo, cosi l'attività dello storico e del critico tervista e ad una serie di scritti, che celebre architetto milanese che at- da recuperare all'architettura, attra- dell'architettura e quella del proget- si collocano cronologicamente dal tualmente dirige il settore architet- verso l'informazione, una maggiore tista, quest'ultima sempre meno fe- 1930 al 1953, erano già state presen- tura della Biennale di Venezia: dai Boll SB partecipazione sociale. Partendo in- dele all'iniziale impegno culturale. tate al pubblico italiano dopo l'ulti- primi studi per il monumento di Se- fatti dal 1945, censura scelta non so- P. San Martino ma guerra, nel contesto del dibattito grate (1967) e per il Quartiere Galla- dell'autore. Un primo gruppo di lo per il suo significato storico ma sul tema di un'architettura organica ratese di Milano (1969) a quello per saggi testimonia infatti il progressi- per le concrete esigenze di ricostru- e democratica. Sono concetti con- il Teatro del Mondo (1981), fino ai vo distacco di Johnson dal funziona- zione che si presentarono a partire nessi al principio dello spazio come più recenti schizzi per la ristruttura- lismo e, più in generale, da una prassi da quell'anno, il libro ripercorre la terza dimensione e a quello dell'ela- zione dell'edificio del Gruppo Fi- architettonica legata ai materiali, ai storia architettonica successiva deli- sticità strutturale — resa possibile at- nanziario Tessile di Torino e del progressi della tecnica e ai bisogni neando gli stili che si sono elaborati FRANCESCO DAL CO, Mario traverso l'impiego di materiali e tec- Quartiere LACP della Giudecca a che l'edificio deve soddisfare; questo — moderno, classico, postmoderno Botta. Architetture 1960-1985, Venezia (1985). Curatore della mo- nologie contemporanee — di cui si in favore di un'architettura che si le- — e aggregandovi opere e persona- Electa, Milano 1985, Lit. 75.000. stra ed autore del saggio principale può ora ripercorrere l'elaborazione gittima con la bellezza e che segna la lità. Un'introduzione di buon senso del catalogo è Carlo Olmo. La sua e la diffusione negli anni della matu- separazione tra forma e significato, a cui non sempre corrisponde l'e- L'interesse verso l'opera di Mario riflessione critica sugli scritti rossia- rità creativa del maestro americano, sia questo sociale, tecnico o funzio- sposizione, un po' sbilanciata a favo- Botta ha registrato una sensibile im- ni ed il compendio illustrativo (le in parallelo all'esperienza della co- nale. Da qui l'elaborazione di quello re dell'innovazione a tutti i costi pennata alla fine degli anni Settanta, rappresentazioni dei disegni selezio- munità di Taliesin. Con tono viva- che lui stesso chiama "eclettismo (moderna prima, postmoderna do- nonostante la mancata adesione del- nati per la mostra) offrono una let- mente polemico Wright ribadisce funzionale", solo successivamente po) e troppo schematica nell'inqua- tura originale per momenti discipli- l'architetto ticinese alla moda dila- che l'autentica architettura moder- definito postmoderno. Alla consa- dramento storico dei fenomeni arti- nari specifici ed autonomi dello svi- gante del post-moderno e il suo deci- na, che è organica in quanto si pro- pevolezza della crisi formale e mora- stici. luppo del pensiero di questo prota- so, radicale rifiuto della cultura mo- pone di restituire all'esistenza del- le del presente Johnson infatti reagi- M. Perosino derna. Nelle pagine del volume — l'uomo una sostanziale integrità con gonista dell'architettura italiana de- sce utilizzando con disinvoltura so- gli ultimi 30 anni. Sono pubblicati corredato da valide letture fotografi- il suo ambiente naturale e sociale, luzioni recuperate dal passato, senza che — si sottolineano le prime espe- non può realizzarsi all'interno della anche una prefazione di Sergio Saro- che però alcuna progettualità sosten- ni, una breve presentazione della rienze a contatto di un ambiente at- tradizione classicistica, legata alla ga l'operazione. Un'altra parte del mostra dello stesso Aldo Rossi ed un tento alla lezione organica, poi gli rappresentazione di un'ideologia au- libro è dedicata all'analisi di alcuni studi con Carlo Scarpa, il lavoro nel- testo conclusivo di Daniel Libes- architetti e al loro rapportarsi a con- toritaria, bensì mediante una libertà kind. GIANCARLO PRIORI, Paolo Por- lo studio di Le Corbusier e l'incon- progettuale che interpreti il paesag- cetti astratti di interpretazione spa- toghesi, Zanichelli, Bologna tro con Louis Kahn che favorisce il ziale, intesi come principi ispiratori gio per formare uno spazio funzio- S. Vitagliani 1985, pp. 207, Lit. 12.000. processo di abbandono dei principi nale alle esigenze della vita. Nella le- atemporali, come dimostra l'analo- costruttivi contemporanei. All'in- zione di Wright c'è infatti anche gia istituita tra Schinkel e Mies. Un Giancarlo Priori individua nel la- trinseca razionalità del telaio strut- l'ammonimento che l'architettura metodo che si accompagna all'idea, turale succede una rinnovata fiducia in parte contraddittoria, che lo stile voro di Portoghesi due momenti organica è possibile soltanto in una che ne caratterizzano l'opera: un verso la solidità muraria di un volu- società organica, cioè veramente de- di un'epoca non necessariamente si PHILIP JOHNSON, Verso il post- primo periodo, databile pressappo- me primario, al principio dell'orga- mocratica. legge meglio negli artisti più geniali. nismo funzionale a pianta libera si moderno. Genesi di una dere- co tra il 1959 e il 1975, in cui Porto- F. Corrado M. Perosino contrappone un'architettura simbo- gulation creativa, Costa e No- ghesi insiste sulla nozione di archi- tettura come "sistema di luoghi inte- lica gerarchicamente suddivisa dal- tati, Genova 1985, ed. orig. 1979, ragenti fra loro"; un secondo perio- l'incidenza della luce, e l'integrazio- trad. dall'inglese di Elena Parma do, dal 1975 ad oggi, nel quale l'ar- ne tra edificio e ambiente cede il po- Armani e Emilia Gardella Sitia, chitettura ritrova se stessa. L'archi- sto al confronto con la natura. Si pp. 243, Lit. 28.000. RAFFAELE RAJA, Architettura ALDO ROSSI, Disegni di archi- tettura ritrovata non ha inibizioni spiega così, con la crisi dei valori del post-industriale, Editori Riuni- nel confrontarsi col proprio passato, funzionalismo e dell'effimero, la tettura 1967-1985, catalogo della Il libro raccoglie una serie di scrit- ti, Roma 1986, pp. 221, Lit. ritiene che non esistano né dogmi, fortuna della proposta di Botta, che mostra (Torino, 1986), Mazzotta, ti di Johnson compresi tra il 1931 e 40.000. né proibizioni di sorta a cui rifarsi; riconduce il costruire, attraverso il Milano 1986, pp. 113, Lit. il 1975, preceduti da una presenta- è un'architettura che ha memoria concetto di casa come rifugio e l'uso 30.000. zione di V. Scully e da un'introdu- La mancanza di uno studio siste- ma che non vorrebbe essere nostal- di forme geometriche elementari, a zione di P. Eisenman. Nonostante il matico sull'architettura post-indu- gica, che rispetta il genius loci ma valori archetipici e universali, legati L'ultima pubblicazione su Aldo carattere frammentario degli inter- striale, o più semplicemente sull'ar- che non vorrebbe essere provinciale. ai bisogni primari dell'uomo. Rossi, uno dei più discussi e cono- venti, che toccano svariati problemi chitettura dopo il 1945, è una delle Si può obiettare che edifici come, F. Corrado sciuti architetti del nostro tempo, architettonici e risentono della man- premesse poste dall'autore per la ste- per fare un esempio, la Chiesa della formatosi nell'ambito del razionali- canza di un sostegno teorico coeren- sura del libro. A questa si aggiunge Sacra Famiglia di Fratte (1969-74), smo europeo ed attualmente tra le te, è possibile riconoscere negli scrit- l'esigenza di definire con maggiore non dimostrano certo smemoratez- Pagina a cura figure che meglio interpretano il ti alcune caratteristiche della poetica precisione filologica i contorni del za, ma piuttosto un atteggiamento di Enrica Pagella • binose vicende della rivoluzione, che videro Qua- bile ed eterno che ha il suo archetipo nel principio d'or- Quatremère De Quincy tremère impegnato in prima persona nella politica cul- dine universale della natura. In questo quadro va letta turale del nuovo governo, prima a difendere la libertà anche l'insistenza di Quatremère sul Tipo che, contrap- Dizionario storico di del teatro dagli attacchi della censura e dalla minaccia posto al Modello, diviene una sorta di "disegno inter- architettura più insidiosa degli interessi corporativi, poi a tutelare il no", di forma guida ideale dell'immaginazione. Voci patrimonio artistico. Assertore convinto dell'idea che come Irregolare, Bizzarria e Abuso rimandano ai ter- a cura di Valeria Farinati e Georges un 'opera d'arte esiste anche e soprattutto in quanto lega- mini della polemica antibarocca, altre, come Colore, Teyssot, ta alla trama storica del suo contesto originario, Qua- indicano il dilatarsi delle conoscenze sull'architettura tremère si batterà per lo smantellamento e la restituzio- degli antichi, ormai irriducibile ai puri e luminosi can- Marsilio, Padova 1985, ne degli oggetti raccolti al Musée Lenoir dopo le spoglia- dori degli orizzonti di Winckelmann. pp. 291, Lit. 40.000. zioni e le dispersioni rivoluzionarie: un "cimitière des Ma non mi sembra questa la direzione di approfon- arts", come lo definisce Quatremère nel rapporto del dimento intrapresa dai curatori. Nonostante l'impegno 1796 al Consiglio Generale per l'Istruzione Pubblica. filologico di Valeria Farinati, che ricostruisce nell'In- Si parla di Quatremère de Quincy come del "Winck- Altrettanta sarà la decisione con cui, nelle Lettres à Mi- troduzione la fortuna del Dizionario in Italia e, nel te- elmann francese "; basta però scorrere i fatti della sua vi- randa (1796) egli si opporrà ai rastrellamenti di opere sto, le vicende redazionali delle singole voci, l'estetica di ta, anche nella versione un po' ingenerosa datane da d'arte ordinati da Napoleone in Italia. Quatremère de Quincy sembra essere la grande assente René Schneider nel 1910 e riprodotta nel volume, per Altro è naturalmente il significato del Dizionario, di questa edizione critica. Anzi, il saggio di apertura di avvertire in quella definizione una sfumatura fredda che insieme a De l'Idéal (1803) e all'.Essai sur la nature, Georges Teyssot fa del Dizionario un momento di rifles- che mal si adatta ai toni appassionati della battaglia cul- les buts et les moyens de l'imitation dans les beaux sione sulla "perdita di centro"dell'architettura tontem- turale condotta da Quatremère alla fine del Settecento. arts (1823), rappresenta il suo contributo più significati- poranea e quasi una dichiarazione di poetica del Post- La prima stesura del Dizionario risale agli anni tra il vo all'estetica del neoclassicismo. Le voci selezionate dai moderno. E allora il recupero della Regola classicistica 1788 e il 1825, per /'Encyclopedie Methodique di C.J. curatori di questa edizione si limitano al nucleo stretta- (tanto più esplicito nella selezione delle voci prescelte) e Panckoucke, che intendeva affiancare all'ordinamento mente teorico dell'opera, dove più conseguentemente il discorso sui suoi fondamenti metafisici, sull'architet- alfabetico di Diderot e D'Alembert, un'organizzazione Quatremère de Quincy si rivela erede del pensiero di tura come mimesis e ripetizione, si giustifica come ope- sistematica del sapere in campo artistico e scientifico. La Winckelmann. Il fondamento classicistico della sua teo- razione di memoria, di riflessione su modelli storica- versione definitiva dell'opera uscirà a Parigi nel 1832, ria si snoda sui reciproci richiami di alcuni concetti mente impossibili; chissà, forse per capire meglio l'oggi. quando il suo autore è ormai una figura isolata in un chiave come Antico, Idea, Proporzione, Imitazione, mondo profondamente mutato. In mezzo ci sono le tur- che legano l'architettura alle leggi di un Bello immuta- E. Pagella n 4LINDICF pa§38 • DEI LIBRI DEL MESEB derno una satirica e (per il tempo in ni Venti in Russia tra gli esponenti 27, oltre alla premessa di Folena — Letteratura cui scriveva) profetica rappresenta- del movimento letterario d'avan- seguono un ordine storico, dall'anti- zione di alcuni tipici fenomeni di guardia degli Immaginisti (con Ese- chità classica fino al Novecento (fi- una società totalitaria, come l'iper- nin, Chlebnikov e Mandel'stam) af- no alla variante del "colpo di telefo- JURIJ TYNJANOV, Il sottotenen- trofia cartaceo-burocratica, il servili- fermando la sua notorietà soprattut- La lettera familiare, n. 1 di no", studiato come "lettura simulta- te Summenzionato, Sellerio, Pa- smo, la delazione, utilizzando nel- to come poeta. Dopo lo scioglimen- "Quaderni di Retorica e Poetica", nea" da G.P. Caprettini). Nell'insie- lermo 1986, trad. dal russo di l'architettura del racconto tecniche to del Gruppo, egli si dedicò alla Liviana, Padova 1985, pp. 232, me prevale la letteratura italiana, cui analoghe a quelle del montaggio ci- si accompagnano tre saggi sulle lette- Giuliana Raspi e Renzo Oliva, prosa pubblicando tra il 1927 e il Lit. 20.000. nematografico apprese nella sua rature greca e latina, due sulla fran- pp. 161, Lit. 5.000. 1928 ben tre romanzi presso un edi- esperienza a fianco dei migliori regi- tore berlinese; uno di questi fu ap- cese (del Cinque e Seicento) e uno sti sovietici. punto/amo, dove in una successio- Il Circolo filologico linguistico sulla tedesca (dell'Ottocento); e si al- Molto più noto come esponente G. Spendei ne apparentemente frammentaria padovano — nato negli anni '60 co- ternano saggi teorici, specie all'ini- di primo piano della cosiddetta ma viva e divertentissima vengono me luogo d'incontro sui temi e sugli zio, e poi studi specifici e puntuali "scuola del metodo formale" che presentati al lettore alcuni tipici strumenti del lavoro filologico, e già su singoli testi, a cui talvolta si uni- non come narratore. Jurij Tynjanov aspetti (dall'eroico al meschino, dal- attivo con saggi e studi diversi — ha scono alcune varianti notevoli (quel- (1894-1943) ha lasciato di questa sua l'altruismo all'"antropofagia") della creato una rivista semestrale, i la della lettera come "situazione tea- attività alcuni romanzi storici e tre "Quaderni di Retorica e Poetica", ANATOLIJ MARIENGOF, I cini- vita russa nel periodo immediata- trale", nel Bugiardo di Goldoni, per racconti ispirati ad avvenimenti rea- diretti da Gianfranco Folena, ora al ci, Sellerio, Palermo 1986, ed. mente successivo alla rivoluzione esempio). Sia per la varietà del tem- li della storia russa, di cui i primi dell'ottobre 1917. Dopo questi ro- primo numero. La rivista prevede di po e dello spazio considerati, che due — Il sottotenente Summenziona- orig. 1928, trad. dal russo di Fede- adottare un'attività monografica, e per l'unità — e le varianti — del sog- rica Lamperini, pp. 164, Lit. manzi, Mariengof non scrisse più to e II giovane Vitusisnikov — sono nulla, travolto come fu in un vortice questo numero iniziale è dedicato ad getto, il primo fascicolo appare mol- stati ora tradotti per Sellerio. Sul 5.000. di condanne e riabilitazioni e disgra- una delle forme primarie della scrit- to interessante e rende promettente classico modello della satira gogo- zie personali. G. Spendei tura, le lettere, e in particolare le let- il futuro della rivista. l'iana, Tynjanov offre al lettore mo- Mariengof (1897-1962) fu negli an- tere familiari. I saggi contenuti — D. Dalla Valle

lasciar parlare i fatti, gli incidenti inattesi e crudeli, le Fred Uhlman piccole-grandi crisi che contribuiscono a spingere un adolescente ai margini degli affetti, delle sicurezze, delle L'amico ritrovato W" gioie dei suoi simili. L'intento è certo lodevole, purché quel mondo così ricco e profondo che viene intuito e su- Feltrinelli, Milano 1986, ed. orig. bito inghiottito dalla storia riesca poi in qualche modo a 1971, riemergere, a farsi vivere davvero come una perdita, un'occasione di nostalgia (come accadeva con II giardi- trad. dall'inglese di Mariagiulia no dei Finzi Contini). Ma niente di tutto questo: qui ci Castagnone, sono fatti troppo meschini per raggiungere un pathos stocrazia, suo compagno di scuola. L'amicizia è bella e reale; c'è un senso dell'adolescenza che vorrebbe essere pp. 92, Lit. 10.000. felice finché non intervengono a comprometterla i pre- magico e invece rimane del tutto convenzionale; ci sono giudizi della Germania ariana, e l'immancabile con- felicità e incanti malamente traditi dal semplicismo e versione del giovane aristocratico al nazismo. La trage- dalla prevedibilità delle espressioni. E c'è un necessario "Un capolavoro", scrive 'Arthur Koestler di questo dia universale coinvolgerà diversamente i due amici di senso della giustizia — ma di una giustizia acerba e qua- romanzo breve, che raccoglie altri giudizi entusiastici di un tempo: all'ebreo porta un esilio e un vuoto che anche si cieca, che fa dire di un compagno di scuola, un ragaz- eminenti critici ed è il tascabile più venduto in Francia il successo mondano non riuscirà a colmare; all'ariano zo di 16 anni, nazista in erba: "Se c'era qualcuno (e sot- nel 1985. Misteri del gusto e dell'editoria contempora- una tomba, per essersi alla fine ribellato a quel leader e tolineo se) che meritava di morire, questo era lui" (p. nei: perché il libretto è proprio brutto. Il tema è quello padrone un tempo tanto ammirato. L'amico viene dun- 91). Com'è vero che con il senso di giustizia non si fan- dolentissimo del diffondersi della mentalità razzista que "ritrovato", ma come vuole questa tragica storia di no dei bei romanzi. Se questi sono i grandi successi di nella Germania tra Weimar e il Reich, patita in prima separazione, non più in carne ed ossa, ma come un no- oggi, speriamo almeno che sia per le giuste ragioni civili, persona dall'io narrante, un ragazzo ebreo che è legato me e un cognome, su un elenco di scomparsi in guerra. e non per le sbagliate ragioni letterarie. p ^ Y " Iffii da una profonda amicizia a un rampollo dell'alta ari- La narrazione è fatta con l'economia di chi vorrebbe y» \11 HE 5,-iwi

di Borgo Po, l'ombra smorente dei sma non viene smascherato, resta in- prio presupporre la presenza di contesto bene incarna il valore sim- platani, le oscure volute della Tori- vece un'ansia d'attesa, una zona "braccianti" [trad. Schiavoni] dei bolico dell'orco delle leggende loca- no barocca. Lui è saggio e sentenzio- d'ombra, perché nella vita — osserva due sessi). Anche per i racconti più li: la forza distruttiva ed inarginabile so, spesso teso nel vano sforzo di ar- lei — "c'è posto anche per un po' di noti (La condanna, La metamorfosi, della natura nella sua manifestazione ginare la malizia frizzante e impre- mistero". Nella colonia penale ecc.) Fortini più pericolosa, l'uomo. LAURA MANCINELLI, Il fanta- vedibile di lei, che addirittura archi- A. Chiarloni tenta spesso una resa personale e L. Rastello sma di Mozart, Einaudi, Torino tetta il furto di un prezioso papiro soggettivissima che invita certamen- 1986, pp. 134, Lit. 8.500. greco, conservato nell'Abbazia di te il lettore attento alla riflessione, Novalesa. E poi c'è il fantasma di in quanto tentativo di interpretare il In una Torino autunnale e lunare, Mozart, il rovescio narrativo più in- linguaggio "in bianco e nero" (Ma- teressante di una città che scorre len- gris) di Kafka. ma anche buriana e conviviale, FRANZ KAFKA, Nella colonia Mar^ in li ne «se i dialoghi di una ta e sinistra "come un blocco com- S. Bosco Coletsos PAUL VALÉRY, L'idea fissa, penale e altri racconti, Einaudi, coppia

finalizzata a dimostrare la tesi di un (Giubertoni). Rivolgendosi ad altre breria un raccontino di Gobineau Kipling fantastico e orrorifico, dove culture nazionali, la Gigli e Cavaglià che ha tutt'altro sfondo ed evoca la tradizione della "ghost-story" in- indagano rispettivamente sul ruolo ben altre atmosfere. Il diplomatico RUDYARD KIPLING, Racconti glese si fonde perfettamente con il AA.W., Autocoscienza e Au- che il romanzo di formazione ha Gobineau infatti, prima di andare in svolto nella letteratura inglese e in Persia a coronare il sogno della sua anglo-indiani del mistero e del- senso di mistero e del soprannatura- toinganno. Saggi sul romanzo le proprio della civiltà indiana. Nei quella ungherese, mentre la Bertini giovinezza, era stato inviato a Han- l'orrore, Theoria, Roma-Napoli di formazione, Liguori, Napoli 1985, a cura di Malcolm Skey, racconti ripresentati da Theoria, Ki- scorge nell'opera di Proust la lettura nover, a Brunswick e a Francoforte pling è presente fisicamente; inter- 1985, pp. 157, Lit. 15.500. sommersa del Wilhelm Meister goet- ed aveva avuto modo di conoscere trad. dall'inglese di Ottavio Fati- viene in prima persona, si fa prota- hiano. Dal testo emerge un'immagi- gli ambienti dell'aristocrazia germa- ca, pp. 207, Lit. 15.000. gonista e testimone delle sue storie. Nato da un seminario interdisci- ne assai vitale del romanzo di forma- nica: piccole corti e grandi privilegi Meglio che nelle opere successive plinare tenuto all'Università di To- zione, in grado di giustificare l'in- nobiliari e militari. Proprio in un Per ricordare Rudyard Kipling (da Kim al Libro della Jungla), si re- rino sul tema "Etica e tempo storico flusso da esso esercitato sulla lettera- granducato è ambientata Adelaide, (1865-1936), di cui ricorre quest'an- spira un'atmosfera autenticamente nel Bildungsroman", il volume rac- tura ottonovecentesca. scritta in un sol giorno nel dicembre no il cinquantenario della morte, la indiana "dal di dentro", così come la coglie una serie di contributi volti a F. De A lessi 1869, ma pubblicata per la prima casa editrice Theoria, specializzata poteva vedere uno scrittore nato e chiarire alcuni dei molteplici aspetti volta soltanto nel 1913, a causa del sui temi dell'insolito, ha pubblicato cresciuto a Bombay da genitori in- che caratterizzano il romanzo di soggetto un po' scandaloso e dei rife- una raccolta di racconti giovanili po- glesi. Ciò spiega l'atteggiamento di formazione. Il vasto spettro di inte- rimenti a persone reali. Si tratta del- co noti, apparsi tra il 1885 e il 1893 "osservatore illuminato" che Ki- ressi da esso suscitati rende estrema- la storia di una violenta rivalità tra sulla "Civil and Military Gazette" di pling ama tenere; l'atteggiamento mente differenziati i vari interventi. JOSEPH ARTHUR DE GOBI- madre e figlia, che si contendono un Si parla del patrimonio narrativo Lahore e su altri giornali. I racconti del "sahib" che raccoglie frammenti NEAU, Adelaide, Sellerio, Paler- giovane ufficiale non nobile e ricco di folklore locale con grande parteci- medioevale dalle cui correnti, reli- sono poi entrati a far parte dei volu- mo 1985, ed. orig. 1913, trad. dal come loro. L'alterno successo delle mi PÌain Tales from the Hills, We pazione, ma sempre nella lucida giosa e cavalleresca, trae origine il due rivali, tra astuzie, ricatti, scon- moderno Bildungsroman (Manci- francese di Maria Giulia Quarel- Willie Winkle, Life's Handicap, Ma- consapevolezza di essere "inglese", tri, finisce per stritolare l'oggetto ny Inventions, su cui si fonda buona individuo della razza eletta che por- nelli)e si analizzano le influenze che lo, pp. 56, Lit. 4.000. su di esso ebbero, soprattutto in della rivalità e creare una sorta di parte della fama di Kipling del perio- ta il fardello della civiltà nelle colo- sotterranea complicità femminile. do indiano. La scelta operata da Mal- nie dell'impero. Germania, l'ambiente pietista Dopo le Novelle asiatiche tradotte (Chiarloni) e quello massonico colm Skey è ovviamente tematica e C. Bordoni da Guida nel 1984, giunge ora in li- P. Tortonese

ria musicale. Oltre a discorso funebre per un artista fal- egli si sottrae al ruolo del più debole, destinato alla scon- Thomas Bernhard, lito questo romanzo assurge anche a monumento cele- fitta. Il suo processo di ricostruzione della lenta autodi- brativo di un musicista incomparabile come Glenn struzione dell'amico non è tuttavia condotto con la for- Il soccombente Gould. za chiarificatrice dell'analisi psicologica. Quei pochi ele- L'incontro con lui durante un corso di Horowitz a menti ai quali egli riconduce la sua tragedia interiore Adelphi, Milano 1985, ed. orig. 1983, Salisburgo nel lontano 1953, sarà infatti per il giovane entrano a far parte di un sapiente ed ossessivo gioco di trad. dal tedesco di Renata Colorni, pianista Wertheimer un "colpo mortale", come dice il variazione e ripetizione che attira il lettore in un vorti- narratore, pianista anche lui e anello di congiunzione ce di cupa necessità. pp. 186, Lit. 18.000. di questa costellazione fatale. Wertheimer, dopo aver Del resto tutti i tre personaggi del romanzo hanno sentito suonare da Gould le Variazioni Goldberg di accettato la scommessa romantica sull'arte: la sua esi- Bach sentirà per sempre l'incubo di questo modello. Do- genza di assolutezza si rivela distruttiva per tutti i tre. Thomas Bernhard non si smentisce: padrone assoluto po una lotta estenuante nel tentativo di eguagliarlo egli Glenn Gould appare vittima di un bisogno di perfezio- dei suoi mezzi espressivi, egli garantisce sempre un ele- abbandona la carriera di pianista consumando il resto ne quasi disumana mentre sia Wertheimer che il narra- vato livello letterario. E tuttavia corre da un po' di tem- della sua vita in studi filosofici infruttuosi e nell'eserci- tore appaiono transfughi decaduti di una borghesia che po il rischio di diventare epigono di se stesso. zio di un tirannico dominio sulla sorella. Quando ella porta in se stessa i germi della sua disgregazione. Il soccombente arricchisce il repertorio dei suoi per- riuscirà a sottrarglisi attraverso il matrimonio Werthei- sonaggi votati a un inarrestabile processo di autodistru- mer perderà definitivamente il suo equilibrio interiore. A. Reininger zione di una variante originale, grazie soprattutto a un Non meno fulminato di Wertheimer dall'esperienza elemento "documentario " appartenente alla recente sto- musicale fatta con Glenn Gould, è l'io narrante. Ma

RAMON SAIZARBITORIA, Cento affetto da nanismo, Issei Sagawa, in- ha tratto un romanzo, L'Adorazio- tra i più famosi narratori jiddisch pa orientale alla disperata ricerca del metri, Memoranda, Massa 1985, contra a Parigi una studentessa olan- ne, che ha venduto oltre un milione del nostro secolo ed è considerato, al benessere e del riscatto sociale. Al- ed. orig. 1976, trad. dall'euskara dese, Renée Hartevelt, e se ne inna- di copie e ha ottenuto il prestigioso pari di Mendele Moicher Sfurim e l'ingenuo fantasticare di Mendel, di Danilo Manera e Xabier Rinta- mora. Una sera del giugno 1981, in premio Akutagawa. I.B. Singer, tra i classici di questa let- giocatore in borsa, mediatore di ter- na, pp. 108, Lit. 10.000. preda a un raptus che definisce irre- C. Bordoni teratura. Il suo romanzo più famo- reni e matrimoni, scrittore fallito, fa sistibile, la uccide con una carabina so, La storia di Tewje il lattivendolo, da contraltare lo schietto buon sen- calibro 22 e poi ne seziona il cadave- (1894) è un riuscito di affresco del so della moglie, rimasta ad attender- L'euskara è la lingua del popolo re. Il folle omicida trasferisce in quei tramonto dell'ebraismo nell'Europa lo nel piccolo villaggio di Kasrilev- basco, una testimonianza culturale miseri resti l'oggetto della sua pas- orientale, problema che troviamo ke, la tipica shtetl misera e tradizio- dal valore inestimabile riconosciuta sione, fino a cibarsene. "Da molto anche al centro del Menachem Men- nalista, teatro di quasi tutti i roman- ufficialmente come lingua della Co- tempo avevo una strana voglia, la del, breve romanzo epistolare che zi di Aleichem. Sullo sfondo il so- munità Autonoma del Paese Basco SHOLEM ALEICHEM, Mena- voglia di mangiare una ragazza". Ar- chem Mendel, Marietti, Casale occupò Sholem Aleichem per quasi gno di un'America luogo della ric- nel 1980. Sopravvissuto al franchi- restato e giudicato incapace di inten- un decennio. Protagonista del ro- chezza e delle facili fortune, terra Monferrato 1986, trad. dallo jid- smo, l'euskara si propone in questi dere e di volere al momento dell'as- manzo è il rev Menachem Mendel, promessa alla quale approderà anche anni anche come lingua letteraria e sassinio, Sagawa è trasferito in Giap- disch di Daniela Leoni, pp. 170, prototipo dello shlimmazl, lo sfortu- Mendel. in questa operazione la narrativa del pone, ma già la sua vicenda si era Lit. 17.000. nato buono a nulla, che in una fitta G. Costa sociologo Saizarbitoria svolge una trasformata in qualcosa di più di un corrispondenza con la moglie Shei- funzione importante. Cento metri, fatto di sangue: uno dei più noti Sholem Aleichem, pseudonimo di ne Sheindl narra le sue tragicomiche che è il primo testo tradotto nella scrittori giapponesi, Juro Kara, ne Shalom Rabinovitz (1859-1916), è avventure nei ghetti ebrei dell'Euro- nostra lingua direttamente dall'eus- kara, narra gli ultimi istanti di vita di un militante dell'Età crivellato dai colpi della Guardia Civil, i suoi ultimi cento metri percorsi nella Piazza della Costituzione a Dono- Pblitica Economia stia (San Sebastiàn). La narrazione dilata la cronistoria di questo avve- nimento utilizzando con sicurezza Rivista mensile della Fondazione Cespe Mitteleuropa? tecniche e suggestioni narrative mo- dernissime. La scelta stilistica di Sai- zarbitoria significa per l'euskara che Ancora uno e poi basta. i tempi della mera sopravvivenza nel parlato dei contadini, del basso cle- Alvaro Debito pubblico, previdenza, assistenza ro, dei marinai, sono passati. Curi, Vacca Intellettuali e Pei La riscoperta della Mitteleuropa è diventata quasi una D. Voltolini Marramao L'ossessione della sovranità moda. Prima di chiudere con questo filone, concediamoci un ultimo titolo: Adalbert Stifter, La selva, con illustrazioni Interventi di Giorello, Bulgarelli, Rusconi, Parboni, Allum originali di Paolo Giorgi, pagine 112, tiratura limitata. Ginebri Impresa e ambiente in un'area periferica Poi, se volete, per un decennio, basta con la Mitteleuropa. Padoan Neomercantilismo e cooperazione internazionale Nelle migliori librerie o direttamente presso il Melangolo Via di Porta Soprana 3/1 -16123 Genova - Tel. (010) 203802 JURO KARA, L'Adorazione, Pi- Dal Bosco Spd, il governo dell'economia tra 1966 e 1982 ronti, Napoli 1985, ed. orig. 1983, Piacentini Un confronto sulle performances dell'occupazione trad. dal giapponese di Franzo Sinibaldi II controshock petrolifero, ragioni ed esiti Mazzei, pp. 142, Lit. 15.000. Erremme Dibbi Tasse per gli armamenti? Signornò il melangolo Una studentessa uccisa e divorata per amore. Sembra un racconto Un numero L. 4.000. Abbonamento annuo L. 36.000 su ccp. n. 502013 d'orrore, e invece è un fatto di cro- intestato a Editori Riuniti Riviste, via Serchio.9/11, 00198 Roma. Tel. 866383 naca nera. Un giovane giapponese Italiana di Comunicazione poetico delle immagini. La filosofia Proust, Musil e Kafka: il confine tra nativa ai concetti di tradizione e di mitizzato, che si impone per la sua Filosofia sembra giocare una mossa vincente e poesia e pensiero filosofico sfuma e, innovazione come l'immagine più sola ritualità. Le relazioni, gli intrec- decisiva nella contesa sulla verità, in Kafka soprattutto, il discorso adeguata della nostra condizione ci, l'intermedio acquistano effettua- ma l'alternativa continua in realtà a poetico difende le ragioni del possibi- presente. Il transito è un movimen- FRANCO RELLA, La battaglia lità e i transiti caratterizzano il mon- riproporsi: con la rivalutazione ari- le e della vita non più dal vero filo- to che non ha una direzione preme- do della telematica, connettendosi della verità, Feltrinelli, Milano stotelica dell'arte mimetica, con Vi- sofico, ma dalla logica astratta e dal ditata né una meta da raggiungere, è ad una romanità arcaica, tradizione 1986, pp. 93, Lit. 12.500. co, che fa spazio alla nozione di vera suo potere. un processo che va da una presenza di pensiero millenaria, sotterranea e narratio come poetica via d'accesso A. Rabino ad una presenza, il passaggio dallo dimenticata. L'A. ci indirizza nel la- Rella rintraccia nella Grecia del V al vero. La poesia torna a far valere stesso allo stesso. Sua peculiarità è la birinto della vita contemporanea de- secolo a.c. le origini della "antica ini- il suo diritto alla verità con Goethe, ripetizione che, simile al rito, si pre- scrivendo le diverse forme che il micizia tra poesia e filosofia". Il sa- e poi con Nietzsche; ma a questo senta ogni volta diversa, pur ripren- transito assume nei più vari contesti, pere "incerto" — di Omero e dei punto i termini della contesa sono dendo con rigore gesti ben noti e dall'erotica all'estetica, dalla religio- poeti tragici, ma anche di Gorgia — ormai spostati: a negare verità al di- consolidati. In questo senso il transi- ne alla politica e indicando i nuovi scorso poetico non e più una plato- e la filosofia di Platone, indicano to sembra imporsi come il tipo di spazi che esso ci apre. nica verità invisibile, assoluta e iden- MARIO PERNIOLA, Transiti - esperienza oggi più diffuso: si ha due distinte vie di accesso a due "di- F. De A lessi verse" verità: obliqua e sensibile più tificata col Bene, ma è il potere di come si va dallo stesso allo stes- l'impressione che sempre più il mo- agli effetti poetici e retorici del vero una ragione metafisica svincolata dal so, Cappelli, Bologna 1985, pp. vimento, la trasmissione prevalgano che ai suoi fondamenti, la prima; Bene, che pretende di dominare il 245, Lit. 19.800. su ciò che si muove e su ciò che vie- orientata, la seconda, verso l'immu- mondo come logica astratta. L'anti- ne trasmesso. Al rito che rimanda ad tabilità dei principi noetici dell'esse- ca alternativa torna dunque a ripro- Domina l'intero testo la nozione un suo contenuto ontologicamente re e desiderosa di sottrarsi al fascino porsi, in un senso assai diverso, in di transito, proposta dall'A. in alter- pregnante si sostituisce un rito de-

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La "materia " di cui parla Baumgarten nel brano citato Alexander Gottlieb Baumgarten riguarda il rapporto tra filosofia e scienza del fare poeti- co: mostrare come esse possano essere congiunte da Riflessioni sul testo poetico quell'amicissimo connubio solitamente negato dai dot- ti del tempo è l'intento fondamentale delle Riflessioni. Aesthetica edizioni, Palermo 1985, a La stringata prosa del testo conduce attraverso l'analisi cura di Francesco Piselli, pp. 146, mi dell'idea di poema e dei "pensamenti poetici"fimo al me- Lit. 15.000. todo di composizione e all'esame delle "parolepoetiche". Ma la chiave di volta dell'opera si rivela nell'afferma- zione contenuta nel paragrafo 92 — ricordato da Rosa- "La materia che ho scelto molti la riterrebbero dap- rio Assunto nella presentazione — a proposito del carat- poco, e lontanissima dall'acume filosofico; mentre da tere cognitivo dei sensi: "(...) le gout dei Francesi, (...) i parte mia la vedo abbastanza grave per la debolezza del- significati ebraici di "gusto" e "fiuto", (...) provano che si le mie forze: e credo pure che per il valore dell'argomen- usa attribuire ai sensi la facoltà di giudizio, con estensio- to sia del tutto confacente a esercitare animi occupati ne di tali locuzioni anche a coloro che parlano della co- nell'investigare le ragioni di ogni cosa": così scriveva noscenza distinta. Noi però non vogliamo ora ascendere nel 1735 Alexander Baumgarten nella premessa delle a tanto; e ci basta che si possa attribuire ai sensi (...) il Meditationes philosophicae de nonnullis ad poema giudizio confuso". Sensi e giudizio — sia questo confuso pertinentibus, titolo originale di queste Riflessioni. o distinto — non appartengono dunque a sfere contrap- Era il testo con cui Baumgarten si candidava all'inse- poste e irrimediabilmente inconciliabili, ma si combi- gnamento della filosofia presso l'Università di Halle e nano secondo un misterioso dosaggio la cui illuminazio- che ci è ora presentato in edizione critica con testo origi- ne e decifrazione è compito fondamentale dell'estetica, nale a fronte da Francesco Piselli, impegnato in un più per Baumgarten "scienza del conoscere sensitivo ". vasto lavoro filologico sui testi baumgarteniani, spesso difficilmente reperibili e di non facile interpretazione. M. Rostagno Hi

delle successive valutazioni "natura- ra di M.A. Ladero, Policraticus, Edi- Porcaro una critica analitica di estre- gazione è una relazione a tre termi- li" dello stato. Giovanni di Salisbu- toria Nacional, Madrid 1984. Que- mo interesse al libro di Napoleoni ni, non a due: alla teoria che spiega ry, allievo di Abelardo ed educato sta edizione, introdotta da Luca Discorso sull'economia politica, visto e al fenomeno da spiegare si deve ag- come coronamento di una tendenza giungere il contesto particolare in GIOVANNI DI SALISBURY, Poli- all'umanesimo della scuola di Char- Bianchi, è invece una scelta di capi- tres, dedicando il suo scritto all'ami- toli (un terzo della mole totale del che riduce erronamente la teoria cui la spiegazione occorre. Per di- craticus. L'uomo di governo co Thomas Becket, tratta argomenti libro) più attinenti, a giudizio dei marxiana del valore a semplice filo- mostrare questa tesi Van Fraassen ri- nel pensiero medioevale, Jaca disparati, dall'educazione del princi- curatori, all'aspetto politico del pen- sofia dell'alienazione. prende e rinnova alcuni luoghi clas- Book, Milano 1985, trad. dal lati- pe alla moda dell'astrologia, dalla le- siero dell'autore. Essa rende conto C. Preve sici della filosofia del linguaggio, pri- no di Luca Bianchi, pp. 298, Lit. gittimità del tirannicidio a un'analisi solo parzialmente delle molte di- mo fra tutti la discussione dei condi- 25.000. quasi sociologica della vita curiale. mensioni di un uomo così rappre- zionali controfattuali. Questa mole di interessi, sostenuta sentativo della cultura medievale. La M. Gioannini Il Policrati us è stato, nella tradi- da un costante riferimento alle auc- presentazione di M.T. Fumagalli zion- -VI m :divvo occidentale, il toritates dei classici (è Cicerone ad Beonio-Broccheri, di taglio filosofi- primo ìHnaad occuparsi della collo- esercitare la maggiore influenza sul co, lascia un po' in ombra il quadro BAS VAN FRAASSEN, L'immagi- cazione delia politica nella società. E pensiero di Giovanni) e della Bibbia, storico in cui l'autore operò. ne scientifica, Clueb, Bologna ciò avveniva a metà del XII secolo, e forse una delle ragioni della man- G. Castelnuovo 1985, ed. orig. 1980, trad. dall'in- prima ancora della traduzione lati- canza di traduzioni recenti e integra- glese di Roberto Festa, pp. 272, na, e dunque dell'accessibilità, della li dell'opera; unica e ammirevole ec- Lit. 20.000. ANGELA MARIA JACOBELLI Politica di Aristotele, fondamento cezione la traduzione spagnola a cu- ISOLDI, Perché Kant, Bulzoni, Realista in fatto di ontologia Roma 1985, pp. 261, Lit. 22.000. scientifica, Van Fraassen dichiara di MIMMO PORCARO, I difficili simpatizzare con l'empirismo dal Che cosa significa oggi studiare inizi di Karl Marx. Contro chi punto di vista epistemologico e me- Kant? Il tentativo di rispondere a e per che cosa leggere. Il Capi- todologico. Sebbene espressioni che questa domanda sembra essere il tale oggi, Dedalo, Bari 1986, pp. denotano entità teoriche devono es- motivo conduttore del testo, che ri- Milan Kundera 112, Lit. 8.000. sere interpretate letteralmente (se la nuncia espressamente ad addentrarsi storia dice che ci sono elettroni, elet- in questioni filologiche e di puro in- Come un pugile che si rialza dopo troni esistono nel mondo), scopo teresse accademico, per andare a co- una terribile batosta, la riflessione dello scienziato è però costruire teo- gliere i legami con i temi più vivi ispirata al marxismo, sopravvissuta rie in grado di "salvare i fenomeni"; della cultura filosofica contempora- agli anni bui, riprende a muoversi ed chi accetta una teoria è tenuto sola- nea e capaci di interessare il più va- LO SCHERZO a funzionare. In questo denso libro mente a credere che essa sia empiri- sto pubblico dei non specialisti. Ri- di Porcaro vi è, in primo luogo, camente adeguata. Con il suo empi- levante è la presenza degli stimoli of- Pagine 358, lire 20.000 un'analisi delle incertezze e delle rismo costruttivo Van Fraassen in- ferti dal pensiero kantiano all'inter- ambivalenze concettuali presenti tende aprire una terza via. Agli em- no della trama della filosofia con- nello stesso impianto marxiano ori- piristi ortodossi nega la distinzione temporanea, da Dewey a Wittgen- ginario, da cui sorgono poi in un se- fra osservativo e teorico: qualsiasi as- stein. E, in particolare, pare ancora condo momento gli stravolgimenti serzione scientifica è impregnata oggi essenziale il ruolo esercitato in Il romanzo che ha rivelato ideologico-politici di cui siamo atto- sempre di teoria. In polemica con i ambito gnoseologico dalle idee kan- niti spettatori. In secondo luogo, realisti, rovescia argomenti che tra- tiane della funzione regolativa della Kundera. pur essendo sostanzialmente interno dizionalmente questi filosofi hanno ragione e della costitutività della co- ad una prospettiva di scuola ben de- portato a proprio sostegno. In parti- scienza: evidenziando la componen- finita (che si ispira nell'essenziale al- colare, non è vero che l'idea stessa di te produttiva del soggetto entro l'e- la corrente Althusser-Bettelheim e spiegazione scientifica implichi il sperienza conoscitiva, arginano ogni La Grassa-Turchetto), Porcaro solle- realismo. Al contrario, il potere che tentazione positivistica (o neo-posi- va critiche acute e pertinenti all'im- una teoria ha di spiegare i fenomeni tivistica) di assolutizzare il dato em- Adelphi pianto talvolta unilaterale di questa è una virtù tutta pragmatica e nulla pirico. stessa scuola. In terzo luogo, vi è in ha a che fare con la verità. Una spie- M. Rostagno N.4| pag.41

I^BDEI LIBRI BEL MESTH

Antonino di san Giuliano, e alla for- verbalmente più contenuta di quella raio, Hobsbawm torna ora con una Storia mazione e ai criteri di selezione dei fascista, più incline agli accordi ne- serie di saggi e di interventi a occu- funzionari della Consulta: analisi goziati, alle vittorie conseguite con parsi — da un punto di vista rigoro- tanto più importante se si assume — la diplomazia, piuttosto che con i di- samente di storia sociale — delle MARIA IOLANDA PALAZZOLO, I RICHARD J.B. BOSWORTH, La e qui si dimostra — che le leve della scorsi minacciosi o con la guerra; ma classi lavoratrici e della loro cultura. politica estera nell'Italia liberale so- non è di tipo diverso. Ne risulta così salotti di cultura nell'Italia politica estera dell'Italia giolit- Delle classi lavoratrici, e non delle no azionate dal ministro con il con- ulteriormente smentita anche a li- loro organizzazioni o della pura sto- dell'800. Scene e modelli, Fran- tiana, Editori Riuniti, Roma siglio dei suoi collaboratori funzio- vello di politica estera la teoria pa- ria ideologica, giacché al centro di co Angeli, Milano 1985, pp. 130, 1985, ed. orig. 1979, trad. dall'in- nari del ministero, eventualmente rentetica del fascismo nella storia tutti i contributi contenuti nel volu- Lit. 12.000. glese di Maria Lucioni, pp. 494, del presidente del Consiglio, mai dei d'Italia. me sta il rapporto tra la "coscienza" Lit. 38.000. suoi colleghi di Governo né tanto- E. Mana che la classe operaia maturò nel cor- L'autrice del volume, sulla scorta meno dal Parlamento. Il volume so del proprio articolato processo di di attente letture di carattere biogra- Il titolo originale , the least of dunque, pur partendo da una rico- formazione e di costituzione in en- fico ed autobiografico, ma anche di the great powers: Italian foreign poli- struzione cronologicamente delimi- tità culturalmente e politicamente epistolari editi e non, ha tentato di tata si inserisce in una prospettiva cy hefore the first world war si rivela ERIC J. HOBSBAWM, Lavoro, autonoma, e le condizioni materiali delineare ed individuare quelli che sicuramente più efficace nell'offrire più ampia e finisce per suggerire e di vita in cui tale coscienza affonda- erano gli aspetti costitutivi del salot- cultura e mentalità nella so- la chiave di lettura di questa minu- consentire un giudizio complessivo va le radici. I primi due capitoli del to italiano nel secolo scorso: quali le ziosa ricostruzione della politica sulla politica estera italiana dal 1860 cietà industriale, Il Mulino, Bo- volume (Storia e ideologia del movi- qualità necessarie ed irrinunciabili al 1945: una politica estera in cui gli estera italiana dal 1910 al 1914, di logna 1986, ed. orig. 1984, trad. mento operaio e Appunti sulla co- delle padrone di casa, quali i requisi- elementi di continuità risultano as- dall'inglese di Mario Carpitella, scienza ai classe), di carattere preva- ti essenziali per essere ricevuti, quali fatto della politica estera di Antoni- solutamente prevalenti. C'è diffe- pp. 292, Lit. 32.000. lentemente metodologico e di bilan- i rituali e i modelli di conversazione. no di san Giuliano. Attraverso l'ana- renza nei metodi, nello stile tra la lisi degli obiettivi e dei metodi della politica estera degli anni trenta e la cio storiografico, possono essere Non si tratta certo di un vademe- diplomazia italiana dalla vigilia della politica estera dell'età liberale; que- Come già in Labouring Men, tra- considerati appunto un'introduzio- cum per quanti avessero oggi l'ambi- guerra di Libia alla vigilia della pri- st'ultima è più coperta, più esitante, dotto nel 1972 da Einaudi col titolo ne programmatica a questo approc- zione di cimentarsi in nuove impre- ma guerra mondiale, l'autore dimo- Studi di storia del movimento ope- cio, mentre i saggi che costituiscono se lungo questa direzione. Il salotto stra come la classe dirigente dell'Ita- la parte centrale, dedicati al rappor- dell'800 era infatti sì luogo di mon- lia liberale coltivasse l'ambizione di to tra religione e ascesa del capitali- danità, ma soprattutto era luogo di garantire all'Italia un ruolo di gran- smo, alla composizione "multina- aggregazione e di scambio culturale de potenza; un'Italia che si presenta zionale" della classe operaia, ai ritua- e politico, eretto totalmente in terri- peraltro come potenza in formazio- li operai, alla concezione del rappor- torio aristocratico ma aperto all'e- ne, che non ha la statura per assume- to tra uomo e donna nella sinistra, mergente ceto borghese purché aspi- re il ruolo di grande potenza; che si hanno un carattere più specifica- rante all'assimilazione. Se i salotti, mente di ricerca (anche se, come nel come l'autrice afferma, costituisco- configura di fatto come "la più pic- !» cola delle grandi potenze", la cui po- discorso sulla religione, scontano a no il luogo di preparazione della litica estera non può sfuggire ad una volte un certo schematismo). Con- classe dirigente del nuovo stato na- impostazione "tortuosa, mutevole, clude il volume una serie di inter- zionale, ciò finisce per confermare esposta al perenne rischio di sconfit- venti sul movimento operaio ingle- la vecchia tesi di K.R. Greenfield ta e umiliazione", una politica "sem- se, alcuni su temi assai controversi e che individuava non nel ceto bor- pre 'disonesta'". Uno degli aspetti dibattuti come la questione dell'"ari- ghese ma in una certa aristocrazia più interessanti della ricostruzione stocrazia operaia" e quella del "nuo- uno dei perni del Risorgimento ita- consiste nella attenzione rivolta alla vo sindacalismo". liano. formazione intellettuale e politica di M. Revelli C. Ottaviano

grità, l'ottimismo, la determinazione con cui Reagan lettore italiano rischia di perdersi nelle minuziose de- Lou Cannon persegue i suoi obiettivi e colma le sue lacune. scrizioni delle campagne elettorali, o delle trattative con Questa biografia non presenta analisi particolar- magnati del West che lo portano sulla strada della presi- Reagan. mente acute, ma delinea con chiarezza il contesto sociale denza. Grande rilievo viene dato ai collaboratori, ai lo- Biografia di un presidente ed ideale in cui Ronald Reagan si è formato, comune a ro dissidi, alle loro carriere. La minuzia dei dettagli e tanti suoi compatrioti: in questa "normalità" del presi- delle testimonianze spesso non consente di formarsi una Longanesi, Milano 1985, ed. orig. dente — un ali American boy, college, football, carrie- visione globale del significato di questa presidenza, al di ra, famiglia — è forse una chiave importante per capir- là dell'implicito assunto che essa è un segno dei tempi, 1982, traduz. dall'inglese di ne la popolarità. L'altra chiave è ovviamente data dalle che risponde ad esigenze diffuse nell'elettorato america- Sergio Mancini e Carlo Brera, pp. sue capacità di "grande comunicatore", per cui, più di no. 511, Lit. 28.000. ciò che dice, è importante come lo dice. Essenziale è co- Brilla per la sua assenza la politica estera: l'autore, munque il fatto che Reagan crede fermamente in ciò che nell'epilogo aggiunto per l'edizione italiana, chiarisce dice, come testimonia il resoconto della sua transizione che i problemi internazionali erano al di fuori degli in- Lou Cannon, corrispondente dalla Casa Bianca per dalle fila democratiche a quelle repubblicane: l'ex-attore teressi e dell'esperienza di Reagan, almeno nel primo il "Washington Post", segue la carriera politica di Rea- benestante, divenuto propagandista per la General Elec- mandato, mentre il secondo sembra segnato da sforzi gan fin dai giorni in cui si candidò al governatorato tric, assecondava il suo pubblico criticando l'espansione verso la pace. Tuttavia, sembra che per Cannon la poli- della California. Conoscendo bene il presidente, ne for- dei poteri federali. Questa esperienza lo cambiò "da un tica estera si limiti alle trattative fra superpotenze sul nisce un ritratto simpatetico: non manca di sottolinear- avversario della grande industria in uno dei suoi più disarmo, mentre Centro America e Medio Oriente me- ne l'impreparazione alle responsabilità di governo stata- ferventi portavoce ". ritano solo un paio di accenni, ed Africa, Asia e Pacifico le e federale, e le contraddizioni personali, temperando Il libro, scritto per il pubblico americano, segue un rimangono zona incognita. però il quadro con l'insistenza sul buon senso, l'inte- facile stile giornalistico, cronachistico ed aneddotico. Il N. Venturini

ROBERT PALMER, JOEL COL- cui la vicenda è descritta è tuttavia in TON, Storia del mondo moder- un certo senso tradizionale: il pri- Uh.: "1 h ^IIL "III 11! '"'Hi. 'Il 1IIM rilllhiPìllll, IL'IUl'iIIMHIIÌ, 'IH,.'illilll;. no, Editori Riuniti, Roma 1985, mato della storia politica, della vi- ed. orig. 1984, trad. dall'inglese di cenda pubblica, con i grandi fatti militari, le grandi rotture, le rivolu- Franco Salvatorelli, 3 voli. pp. li zioni e le restaurazioni a fare da tes- 409, 366 e 343, Lit. 20.000 cadau- suto connettivo entro cui elementi no. LA STORIA di storia economica, demografica, Scrivere, con taglio manualistico e sociale si incastrano in forma, talvol- 1 grandi problemi sistematico, una storia del "mondo ta, surrettizia. Ampio spazio è la- moderno" implica di per sé un'inno- sciato, invece, alla storia del pensie- = dal Medioevo all'Età Contemporanea ro politico e delle idee. Un approc- vazione: il superamento di un'ap- 10 VOLUMI == proccio nazionale per attingere di- cio che garantisce certamente una rettamente a una dimensione plane- sostanziale unitarietà alla trattazio- = direttori Nicola Tranfaglia e Massimo Firpo === taria, globale e integrata della tratta- ne e una indubbia godibilità narrati- zione. E in effetti l'unità di analisi di va, ma che in qualche passaggio la- con la collaborazione eli quest'opera è senza dubbio super- scia però aperta qualche smagliatura, = oltre duecento autori italiani e stranieri nazionale: essa narra, in realtà, la vi- in particolare nell'ultimo dei tre vo- cenda della "civiltà occidentale", da lumi, dove appena una ventina di Sono usciti La nascita dell'Europa (il primo capi- pagine sono dedicate a fenomeni co- tolo del primo volume) alla sua pro- me il fascismo e il nazionalsociali- Volume secondo: Il Medioevo - 2. Popoli e strutture politiche gressiva espansione spinta fino al smo, e dove rimangono in gran par- Volume quarto: L'Età Moderna - 2. La vita religiosa e la cultura conquistato dominio mondiale (l'e- te ignorati processi di fondo come la poca dell'imperialismo tra Otto e massificazione, la nascita del razzi- I Volume nono: L'Età Contemporanea - 4. Dal primo al secondo dopoguerra = Novecento), per giungere, infine, al- smo contemporaneo, la formazione l'attuale unificazione e integrazione di una inedita base sociale dei regimi = di un mondo dominato dal bipolari- totalitari. smo Usa-Urss. L'ottica attraverso M. Revelli n 4 [INDICEpag 42 smmmmmmmmmmmm

• DEI LIBRI DEL MESEHH

la forma non potè più precedere la infine è riservata, attraverso una se- quisitoria contro la politologia wei- ventato, in un certo senso, il primo Politica decisione, la «pale si presentò "posta rie di capitoli su Musil, al ruolo della mariana dell'esilio (aa F. Neumann introduttore del pensiero di Schmitt ex nihilo". Ne fu più possibile — se- mistica come strumento di salvazio- a O. Kirchheimer, privato per l'oc- negli Usa (Schwab tradusse in ingle- condo l'autore — una definizione casione sistematicamente della sua se e curò nel '75 Le categorie del po- EMANUELE CASTRUCCI, La for- ne etica ed epistemologica. fondata e razionale dei fini: "per ra- M. Revelli seconda h), rea di aver conservato litico). In esso si analizzano le "idee ma e la decisione, Giuffrè, Mila- zionalizzare il regno dei mezzi" il rancore contro il "collaborazioni- elaborate da Schmitt tra il 1921 e il no 1985, pp. 209, Lit. 14.000. moderno è costretto a irrazionaliz- sta" Schmitt e di averne occultato i 1923" al fine di verificarne l'armonia zare quello dei fini. Al punto d'ini- meriti democratici, mentre l'Intro- con la Costituzione di Weimar e di L'età moderna è qui concepita co- zio di questo processo, al "Seicento duzione all'edizione italiana, di F. accreditare l'immagine di uno me frattura irreparabile col classico politico europeo e la disgregazione Ferrarotti, contiene, senza occuparsi Schmitt determinato a difendere la della forma classica" è dedicata la e come punto d'inizio di un percor- GEORGE SCHWAB, Cari del libro, una peraltro legittima po- legalità weimariana dall'opposto as- so verso il nichilismo e l'"occasiona- prima pane del volume di Castruc- lemica contro l'estrema sinistra ita- Schmitt. La sfida dell'eccezio- salto di comunisti e nazisti e, nella lismo etico" che ha nel decisionismo ci, serie di saggi organizzati in di- liana voltasi a un ambiguo culto del seconda parte, i rapporti tra Schmitt il proprio simbolo. Con essa, infatti, scorso. La seconda parte riguarda in- ne, Laterza, Bari 1986, ed. orig. gran conservatore tedesco, e di una e il nazional-socialismo, interpretati finisce l'"epoca della forma", l'epoca vece il problema dell'"andar oltre il 1970, trad. dall'inglese di Nicola concezione che, nell'annullare il alla luce del costante privilegio attri- "in cui era ancora aperta all'uomo la soggettivismo etico" ("la decisione, è Porro, pp. 234, Lit. 14.000. "sociale" nel politico, cancella ogni buito dalla filosofia politica schmit- possibilità di pervenire ad una sinte- in grado di creare nuova forma?") ed istanza di controllo democratico. Il tiana alla "protezione" rispetto alla si complessiva, ad una comprensio- è dedicata in buona parte a W. Ben- Strano libro, questo, in cui la Pre- volume è costituito dalla tesi di PhD "libertà". Un atteggiamento — so- ne etica del reale capace di "salvare" jamin e, com'è naturale, a Cari fazione (tratta da un volume giappo- elaborata tra la fine degli anni '50 e stiene Schwab — condiviso d'altra i fenomeni". Dopo di allora, con la Schmitt, colto nella sua analogia col nese contenente altri scritti dell'au- l'inizio degli anni '60 alla Columbia parte con Machiavelli e Hobbes. Naphta di Th. Mann. La terza parte caduta delle antiche "onto-teologie", tore) è costituita da una stizzosa re- University da quello che sarebbe di- M. Revelli

ferenza sostantiva tra i modelli statali e politici conti- trainante verso una sempre più pregnante crucialità del Cari Schmitt nentali e i modelli insulari, in particolare quello ingle- mare, iniziato fin dal passaggio dalle civiltà "potami- se, e la loro tendenziale contrapposizione è una costante. che" dell'antichità a quelle "talassiche" della classicità, Terra e mare. Una Ma in Schmitt essa assurge al livello di chiave categoria- ma accentuatosi in forma estrema con quella immensa considerazione sulla storia le universale, acquistando un significato simbolico tota- "rivoluzione spaziale" avvenuta tra Quattro e Cinque- lizzante (quasi "cabalistico") e fondando una sorta di cento e culminata col trionfo di una dimensione "ocea- del mondo metafisica politica assoluta: terra e mare sono qui colti nica" della storia universale, e con l'improvvisa dilata- Giuffrè, Milano 1986, ed. orig. 1942, come poli di una contrapposizione "elementare" in zione dello spazio, fattosi immenso e "vuoto". È appun- quanto "contrassegni generali che rinviano alle diverse to questa "rivoluzione spaziale" che Schmitt pone trad. dal tedesco e cura di Angelo grandi possibilità dell'esistenza umana", a diverse e con- all'origine del mondo moderno (così come Marx vi ave- Bolaffi, pp. 109, Lit. 10.000 trapposte "visioni del mondo "e ad antitetici scenari del- va posto la Rivoluzione industriale); questa nuova for- la storia dell'umanità. Nell'una (che simbolizza poi la ma di appropriazione e divisione del mondo (questo condizione continentale e, in ultima istanza, tedesca) nuovo Nomos) da cui derivarono, con carattere di to- vengono a sintetizzarsi le condizioni più proprie talità, le caratteristiche del moderno universo storico e Dopo la pubblicazione da Giuffrè della massiccia dell'uomo ("L'uomo è un essere di terra che calca il suo- scientifico. Ed è appunto questa sintesi universale che og- Verfassungslehre e in attesa del sistematico Der No- lo"); in campo filosofico la dimensione dotata di fonda- gi sembra cedere e dissolversi, di fronte alla duplice pres- mos der Erde, annunciato da Adelphi, l'esplosione di mento, in campo politico la stabilità e l'ordinamento, sione della tecnica scatenata e dell'emergere di un nuovo • opere schmittiane prodotta da una tardiva infatuazione in campo religioso il cattolicesimo, in campo militare il "elemento" centrale: /'aria (simbolo della nuova rivolu- per il "pensiero forte" della crisi prosegue con questa agi- carattere limitato del conflitto. Nell'altro (simbolo della zione spaziale aperta dall'aviazione e dalla telematica) le operetta (un lungo saggio, in realtà, preparatorio del condizione inglese dal XVII secolo) si concentrano l'in- o, forse, il fuoco. Ancora una volta, intreccio di deca- più impegnativo Nomos). In essa, l'intento è senza dub- fondato, la dimensione della libertà e dell'incondiziona- denza e di destino, di catastrofismo storico e di ottimi- bio ambizioso: tracciare, sul modello della visione co- to, il movimento e la volontà di potenza, il calvinismo, smo tragico, come si addice a un pensiero fortemente se- smico-storica hegeliana, un abbozzo sintetico della sto- la guerra totale e lo spirito della tecnica scatenata. gnato dalla congiuntura culturale tedesca tra le due ria del mondo, incentrata sulle categorie esplicative di Ora, è proprio dal confronto non dialettico di queste guerre, il quale tuttavia mantiene un'indubbia forza di "terra" e "mare". Un'antitesi non certo conosciuta alla due polarità elementari che si produce la storia del mon- provocazione a "pensare in grande" le categorie della tradizione geo-politica tedesca: da Hintze a Dehio la dif- do: storia, per molti versi, del trasferimento del polo politica. M. Revelli

Frova ed il coordinamento di M. Pia il confronto tra cartografia antica, mento, nelle loro più strette impli- versi. La prima parte illustra detta- Arte Rossignani, frutto della stretta colla- fotografia aerea e rilievi finalizzati; cazioni archeologiche. L'argomento gliatamente tutte le fasi della lavora- borazione instauratasi, a partire da- in questo panorama, particolare evi- è trattato con un taglio decisamente zione: dall'analisi geo-mineralogica gli anni '70, tra la Soprintendenza dell'argilla e delle materie prime AA.W., Luni - guida archeolo- denza viene data al ruolo economi- tecnico, ma chiaro, che richiede for- Archeologica della Liguria e l'Uni- co-produttivo del porto, soprattutto se un piccolo sforzo da parte dei let- complementari alla preparazione gica, a cura del Centrò Studi Lu- versità di Milano. Nella prima parte, in relazione all'attività di cava e la- tori di formazione umanistica. Uni- dell'impasto; dai diversi tipi di mo- nensi, Industria Grafica Zappa, dedicata all'inquadramento topogra- vorazione del marmo. La seconda co neo da rilevare è la mediocre qua- dellazione ai delicati processi d'essic- Banana 1985, pp. 148, 253 ili., fico della città, dopo una puntuale parte comprende gli itinerari di visi- lità delle riproduzioni fotografiche, camento; dai vari rivestimenti alla s.p. sintesi storica, emerge la vivace im- ta che si succedono, concludendosi spesso di difficile lettura. loro applicazione ed infine tutti i magine che Luni conservò nelle leg- nel Museo, con ricchezza di plani- C. Donzelli passaggi della cottura, il momento In occasi ne del primo convegno gende della tradizione popolare lo- metrie, rilievi particolareggiati e fo- più difficile, con le relative soluzio- italo-!-.,ocese ai Stùdi lunensi e pro- cale; quindi la cronistoria degli in- tografie, anche a colori, di ottima ni. La seconda, certamente la più sti- spettive .^l'Occidente romano, tenu- terventi di studio e di scavo introdu- qualità; nel merito è apprezzabile la molante ed originale, comprende le tosi dal 26 al 28 settembre 1985 a ce agevolmente il lettore-turista al- presentazione dei manufatti nel loro indagini chimico-fisiche di laborato- l'approccio con il territorio, aiutan- stretto rapporto con il luogo di pro- rio: con un iniziale riferimento al di- Lerici, è stata presentata questa nuo- NININA CUOMO DI CAPRIO, La va guida archeologica, nata sotto la dolo nella percezione ed appropria- venienza. battuto problema del colore, nel direzione scientifica di Antonio zione degli spazi geografici mediante C. Donzelli ceramica in archeologia. Anti- tentativo di eliminare equivoci fre- che tecniche di lavorazione e quenti nella pratica di catalogazione, moderni metodi d'indagine, il filo del discorso si sviluppa dalle "L'Erma"di Bretschneider, Roma analisi mineralogico-petrografiche, 1985, pp. 365, Lit. 60.000. attraverso l'uso dei raggi X nelle lo- Sam Shepard ro più ampie applicazioni, la spet- Pazzo d'amore GUIDO DEVOTO, Geologia ap- Sono qui riuniti dei cicli di lezioni trometria e la fluorescenza, fino ad plicata all'archeologia, La Nuo- universitarie, tenute dall'autrice fra arrivare a chiamare in causa la fisica nucleare, con l'impiego dell'attiva- L'uomo più bello, lo scrittore più interessante, va Italia Scientifica, Roma 1985, il 1981 e il 1983, nell'ambito dell'in- pp. 207, Lit. 24.000. zione neutronica. Una serie d'inserti l'attore più ammirato negli USA. segnamento di archeometria: i prin- cipali destinatari risultano essere di rapida consultazione, collocati tra Da questo testo Altman L'archeologia stratigrafica mo- quindi gli studenti, ma l'impostazio- i vari paragrafi, facilita rimandi a no- ha tratto un film d'intensa bellezza. derna deve molto alle metodologie ne data alla materia è tale da farne zioni di carattere generale e biblio- un libro utilissimo anche per chi sia grafico. In appendice sono esamina- Traduzione di Stefania Casini e Francesca Marciano geologiche, da cui prese le mosse nell'Inghilterra del XIX secolo. già del mestiere. Il lavoro si sforza di te e proposte in modo sintetico fonti Introduzione di Guido Fink L'autore, professore ordinario di chiarire tutti quegli aspetti tecnici, letterarie antiche, in cui si fa riferi- ©e? Geologia regionale presso l'Univer- qualitativi ed oggettivi, spesso tra- mento, più o meno esplicito, ai siste- sità di Roma, non è nuovo ad espe- scurati da una pura analisi tipologi- mi produttivi fittili: solo per Vitru- rienze interdisciplinari e questo suo co-stilistica del pezzo, in una pro- vio e Plinio è presentata una ricerca ani pubblicato: lavoro si configura come una sintesi spettiva che considera i risultati del- analitica completa sul tema dei ma- teriali coloranti. Sam Shepard di quelle branche, strettamente geo- le indagini tecniche come ulteriori logiche, che possono, in qualche documentazioni in grado di facilita- C. Donzelli CU Scene americane modo, trovare un'utile applicazione re il compito dell'archeologo-uma- Rock Star II bambino sepolto Vero \Vc> nella ricerca archeologica. Una pri- nista. ma parte, più descrittiva, si sofferma L'introduzione presenta la disci- sull'esame dei materiali d'uso più plina come ancora in fase di forma- frequente nel mondo antico: rocce, zione e ne lamenta la scarsa diffusio- minerali, gemme e metalli. Geomor- ne presso gli atenei italiani, attri- fologia, sedimentologia, paleontolo- buendone la causa alla sua stessa po- 8 gia ed analisi dei manufatti ceramici sizione intermedia tra due gruppi o I dizioni Costa & Nolan Genova Distribuzione Mv-m^ci u- I-ibri sono affrontate, in un secondo mo- d'insegnamento profondamente di- della differenziazione del rapporto mazioni sia costoso (in modo che ri- zione di tutta una serie di analisi su Economìa tra domanda e offerta di lavoro. sulti coerente con il principio delle argomenti specifici del mercato del L'instabilità si associa ad una esigen- decisioni ottimizzanti), e definendo lavoro sparsi qua e là nella letteratu- za di flessibilità della manodopera, l'incertezza in termini di rischio (in ra teorica ed empirica. Il tentativo è AA.W., Quale lavoro, quale esigenza che in casi di forti resisten- modo da assoggettarla al calcolo eco- FRANCO F. FRANCIOSI, L'offer- quello di accreditare un modello nomico). L'autore sviluppa in que- neoclassico il più esteso possibile, sviluppo. Problemi e politiche ze da parte del mercato, alimenta ta di lavoro nell'analisi econo- sta monografia una ricognizione capace di dar conto e incorporare del lavoro negli anni '80, Il la- una frammentazione della domanda mica, Lranco Angeli, Milano di lavoro (Valli), e una "nuova disoc- analitica del modello di base della ri- 1985, pp. 170, Lit. 14.000. nel suo edificio analitico gli sviluppi voro editoriale, Ancona 1985, pp. cupazione", la quale proprio per le cerca del posto di lavoro (job search), più recenti in tema di economia del 199, Lit. 20.000. sue specifiche caratteristiche struttu- integrandolo con gli sviluppi più re- lavoro. L'opera risente molto della centi. Ciò gli consente di ridefinire Da tempo si sente l'esigenza di un rali, non è in grado di esercitare il testo italiano di sistemazione della tradizione manualistica anglosasso- Il volume, diviso in due parti, na- l'ambito di applicabilità del model- "classico" ruolo produttivo di aggiu- letteratura sull'offerta di lavoro. ne del settore e segue l'usuale strut- sce da un convegno promosso dall'I- lo, e di offrire una valutazione di statore del mercato (Garonna). Il L'attesa è lunga sicuramente a causa turazione dei capitoli in domanda di stituto Gramsci delle Marche sul te- sintesi della teoria stessa. saggio di Albertini descrive i muta- della torrentizia produzione teorica, lavoro, offerta di lavoro, determi- ma della crisi nella cosiddetta "eco- menti di struttura del mercato del R. Leoni empirica e metodologica avvenuta nanti dei salari, aspetti non concor- nomia periferica". Nella prima parte lavoro francese e le conseguenze sul negli ultimi dieci anni. Una rassegna renziali e forme della disoccupazio- le relazioni di Paci, Carboni e Garo- funzionamento dello stesso delle di- dello stato attuale della ricerca è co- ne. Mentre i capitoli relativi alla do- falo costituiscono una ricognizione, verse politiche perseguite dai gover- munque importante per comporre manda e all'offerta di lavoro sono rispettivamente: del legame tra legi- ni di Giscard e di Mitterrand. Gli un quadro analitico coerente dell'of- sviluppati in termini microanalitici, slazione sociale, mercato del lavoro altri saggi del volume offrono una ferta di lavoro che vagli alcune delle stranamente quello relativo al sala- e forme culturali del lavoro; del si- chiave di lettura dei fenomeni del- ipotesi teoriche recentemente avan- rio vede l'impiego di un approccio gnificato, ruolo e determinanti del- GILBERTO ANTONELLA Risorse l'instabilità e del profilarsi di una zate, le quali rivendicano, fra l'altro, aggregato, quasi a conferma del disa- l'economia informale; della struttu- crescita zero nei paesi dell'est euro- umane e redditi da lavoro, una natura nuova della disoccupa- gio di dover riporre troppa fiducia ra giuridico-istituzionale nel gover- peo con implicazioni in termini di Lranco Angeli, Milano 1985, pp. zione odierna. L'opera di Franciosi sulle basi micro-neoclassiche del sa- no del mercato del lavoro. Nella se- instabilità occupazionale, frammen- 256, Lit. 23.000. risponde a questa esigenza, ed offre lario. L'adozione di un approccio conda parte la relazione di Burattini tazione dell'occupazione e comparsa in una prima parte un'analisi critica aggregato per altri argomenti avreb- e Palmini, riguardante il caso dell'e- della "seconda economia" (Santacro- Il libro espone un interessante la- dei fondamenti dei modelli classico be forse posto l'autore in più eviden- conomia marchigiana, offre un qua- ce). voro di ricerca diretto a testare la va- e neoclassico, mentre in una seconda te difficoltà a tenere in piedi il mo- dro empirico significativo della crisi R. Leoni lidità o meno della teoria del capita- parte svolge una indagine dei fattori dello neoclassico (si pensi alla do- che ha investito la struttura produt- le umano nel contesto italiano. Do- che influenzano l'offerta di lavoro manda di lavoro e al dibattito sulla tiva della regione additata a modello po aver svolto un esame critico del in termini di lavoratori. Una parti- funzione di produzione neoclassi- verso la fine degli anni '70, crisi che modello di job-competition, l'autore colare attenzione è rivolta alle ipote- ca). sembra da ricondurre al prevalere passa a considerare i principali mo- si del lavoratore scoraggiato e del la- R. Leoni dei settori tradizionali che fanno uso delli che tendono a spiegare la rela- voratore addizionale. Il libro pur- di una struttura dell'occupazione ADALGISO AMENDOLA, Merca- zione tra istruzione e redditi da la- troppo si sofferma solo sulla versio- squilibrata verso i livelli bassi delle to del lavoro e inflazione. L'a- voro. I risultati econometrici da un ne naif dei modelli citati, lasciando professioni. La piccola impresa sem- nalisi dell'offerta di lavoro in lato evidenziano la dubbia applicabi- scoperte tutte le ipotesi più recenti bra giunta al limite delle sue possibi- condizioni di incertezza, Liguo- lità della teoria del capitale umano al come i modelli di job-competition, i lità di sviluppo di fronte al processo ri, Napoli 1984, pp. 233, Lit. contesto italiano, dall'altro non con- modelli intertemporali e i modelli di innovazione tecnologica in atto 20.000. sentono di discriminare tra modello interpersonali. MASSIMO D'ANGELILLO, Job nel paese. Il volume si chiude con le recursivo e modello di consumo del R. Leoni creation, Franco Angeli, Milano conclusioni di Ingrao, il quale ri- Le condizioni di certezza e di per- fattore istruzione. L'autore propone 1985, pp. 231, Lit. 18.000. chiama l'attenzione sulla riluttività fetta informazione sulle caratteristi- stimolanti linee di ricerca basate su delle analisi del capitalismo emer- che dei mercati sono state la spina al di un modello interpretativo dei Di fronte alle difficoltà che hanno processi di formazione e accumula- gente basate sul tradizionale schema fianco di tutta una modellistica svi- investito la grande impresa a partire bipolare capitale-lavoro. luppatasi fino alla fine degli anni zione di capacità lavorative che "considerino esplicitamente la ripro- dalla prima metà degli anni '70, si è R. Leoni '60. Il dibattito su questi punti debo- da varie parti affidato all'idea della duzione delle risorse umane come il DANIELE CIRAVEGNA, Aspetti li ha dato luogo all'inizio degli anni job creation il compito di rinvigorire '70 alla "nuova microeconomia del risultato di un processo di sviluppo teorici del mercato del lavoro, non bilanciato, in cui gli stimoli in- le strutture industriali obsolete ed mercato del lavoro" (owerossia del- Giappichelli, Torino 1985, pp. incapaci di reagire adeguatamente l'occupazione e dell'inflazione), sfo- dotti dall'ambiente sociale vengano 512, Lit. 33.000. a confrontarsi con i fabbisogni con- agli stimoli della crisi. L'autore am- ciata poi nella "teoria della ricerca" monisce sulla troppa fiducia spesso (search theory). Tale risultato viene nessi all'evoluzione dell'apparato L'eterogeneità del mercato del produttivo" (p. 112). Il volume, concepito e sviluppato riposta su linee di strategia che affi- conseguito adottando l'ipotesi che il sotto forma di testo universitario, dano la creazione delle opportunità lavoro. Un confronto est- processo di acquisizione delle infor- ovest, a cura di Vittorio Valli e R. Leoni vuole porsi come opera di sistema- di lavoro, in presenza di politiche Paolo Santacroce, Lranco Angeli, macroeconomiche restrittive, alla Milano 1985, pp. 351, Lit. diffusione di nuove (piccole) impre- se. Rigettata l'idea di succedaneità, e 26.000. affermata invece la stretta comple- mentarietà tra politiche di sostegno I saggi raccolti in questo volume alla domanda e strategie di job crea- documentano l'impatto della crisi tion, il lavoro passa in rassegna le economica e dell'accresciuta instabi- esperienze in alcuni paesi europei lità ciclica nel mercato del lavoro nei (Inghilterra, Francia e Germania), e principali sistemi economici occi- presenta poi alcune schede relative dentali e nei paesi dell'est europeo. I alle esperienze italiane più significa- fenomeni economici citati sembra- tive in questo campo. Il lavoro si no sortire nei due sistemi le medesi- conclude con il case-study della pro- me conseguenze: aumento sia della vincia di Ravenna. segmentazione della forza lavoro sia R. Leoni

zioni Book Store, Lavorare due volte), e l'emergere di fenomeni di disoccupazio- mi della disoccupazione, in quanto consi- Il lavoro e il suo ha fatto seguito un gruppo di analisi pro- ne tecnologica. dera solo apparente l'inattività ufficiale, doppio. Seconda messe dal Consiglio Italiano per le Scien- la quale in realtà nasconderebbe un'am- ze Sociali e finanziata dal Consiglio Na- R. Bellofiore pia gamma di attività precario-margina- occupazione zionale delle Ricerche. L'iniziativa, costi- li. L'autore passa in rassegna, in modo e politiche del lavoro tuita da una inchiesta sul campo artico- molto ben articolato ed efficace, i nessi lata territorialmente effettuata negli an- Maurizio Zenezini causali della tesi menzionata, scanda- in Italia ni 1979-81, ha dato come frutti una serie gliando tutte le informazioni disponibili: a cura di Luciano Gallino, di volumi pubblicati dal Mulino a parti- Salari, occupazione, dal ruolo dei salari assoluti e relativi a re dal 1982, sulle aree torinese (a cura di mercato del lavoro quello del progresso tecnico, dalle rigidità Il Mulino, Bologna 1985, Gallino), pisana (a cura di Barsotti e Po- degli aggiustamenti al grado di utilizzo pp. 165, Lit. 12.000. testà), casertana (a cura di Ragone), cata- parallelo dei fattori, dalla selettività della doman- nese (a cura di Reyneri), anconetana (a da all'occupazione nelle piccole imprese, cura di Paci), e barese (a cura di Chiarel- Università degli Studi dall'accumulazione alla distribuzione lo) Il volume qui segnalato riporta alcu- del reddito. Zenezini raggiunge la provo- Il fenomeno della Inoccupazione è sta- di Padova, ne conclusioni più generali, che sottoli- catoria e stimolante conclusione secondo to generalmente trascurato, sulla scorta Padova 1985, pp. 373, s.i.p. neano l'estensione inaspettata del feno- cui l'economia parallela non è frutto dei di una generale disattenzione all'econo- meno, il suo carattere strutturale, la sua mutamenti prodottisi nel mercato del la- mia informale, e più in generale alle con- natura non patologica. Se certamente i voro nel corso degli anni '70, bensì è un dizioni ambientali ed istituzionali che La tesi dominante circa la genesi del ricercatori coinvolti hanno ragioni da fenomeno costante del sistema industria- sottostanno all'operare del mercato e mercato del lavoro parallelo è, come no- vendere nel sottolineare la rilevanza del le e tende a riflettere le non risolte eredità dell'economia emersa. Ad alcune ricerche to, quella delle rigidità operanti nel mer- secondo lavoro, viene da chiedersi se sulla storiche di arretratezza economica. della fine degli anni '70 (da segnalare in cato del lavoro ufficiale. Il paradigma sua realtà attuale non influisce, per lo dell'economia parallela è anche alla base particolare quella pubblicata dalle edi- meno in alcune aree, la ristrutturazione della scarsa attenzione rivolta ai proble- R. Leoni v 4 (INDICE p^44 HI DE. LIBRI DEL MESEBH

neggiare è il calcolo dimensionale. alle tecniche usate per studiare il Scienze Ciò che si insegna già alle elementari mondo microscopico. La seconda e cioè che non ha senso eseguire ope- parte è dedicata al problema della razioni con unità di misura diverse datazione per mezzo di isotopi ra- ROBERT BOYLE, Il chimico scet- (per esempio sommare litri con se- dioattivi; seguono tre appendici uti- tico, Theoria, Roma-Napoli 1985, condi) malgrado le apparenze è un lissime per familiarizzare il lettore ed. orig. 1661, trad. dall'inglese e fatto tutt'altro che banale, soprattut- principiante con gli elementi e col cura di Mariangela Chiapparelli to quando ci si trova alle prese con sistema periodico di Mendeleev. Sbrana, pp. 297, Lit. 35.000. un problema di fisica piuttosto com- L'ultimo capitolo caratterizza in plesso e si deve verificare l'omoge- modo particolare questo libro ri- neità dimensionale di due grandezze Il chimico scettico, una delle ope- spetto ad altri del suo genere; l'auto- che figurano in un'identità; anzi, tal- re accenna ad alcuni problemi sulla re più famose di Robert Boyle, viene volta può addirittura capitare di do- presentato in un'elegante versione scienza e sui suoi rapporti col resto ver ricorrere all'analisi dimensionale della cultura. In queste poche pagine italiana corredata da una ampia pre- per ricavare numeri con un preciso fazione e da schede biografiche e bi- vengono fornite solo delle tracce, significato fisico come quello di ma tutte molto importanti e soprat- bliografiche; note nel testo e un pic- Reynolds nella dinamica dei fluidi. colo glossario aiutano la lettura di tutto molto difficilmente reperibili Dunque Michelangelo Fazio, pub- nella maggior parte dei libri di divul- un testo non facile ma certamente blicando questo manuale, mette a di- interessante. Il volume propone an- gazione scientifica. sposizione sia degli studenti (dell'U- M. Lo Bue che altri due scritti di Boyle (Condi- niversità o del liceo) che dei profes- zioni per la validità di un'ipotesi e Su- sori uno strumento didattico valido periorità e fondamenti della filosofìa e necessario. Il libro è articolato in corpuscolare o meccanicistica) che si tre parti: la prima consiste in una pa- ricollegano ai temi trattati nell'ope- noramica sui principali sistemi me- ra principale e in qualche modo la trici con alcuni cenni storici e con completano. L'opera originale, pub- un'esposizione di alcune fondamen- LEONIDA ROSINO, Gli astri. blicata a Londra nel 1661, prende tali nozioni di calcolo dimensionale Dal sistema solare alle galassie, spunto dal conflitto, sorto già nel e dell'errore; nella seconda parte so- XV secolo, fra aristotelismo e alchi- Utet, Torino 1985, pp. 569, Lit. no elencate in ordine alfabetico con 78.000. mia; il Boyle, curioso indagatore una breve definizione tutte le unità della natura e attento e scrupoloso di misura; la terza parte comprende Tra tante opere che hanno la pre- sperimentatore, si inserisce nella po- una serie di appendici dedicate alle tesa di abbracciare campi del sapere lemica non per sostenere l'una o l'al- costanti fisiche, ai sistemi metrici molto vasti, qualche volta capita di tra delle due dottrine, ma per pro- fondamentali e ad alcune utilissime trovare quella che riesce, nei limiti porre anche nella chimica un nuovo tavole di conversione. modo di fare scienza. La concezione del possibile, ad assolvere il suo dif- della scienza in Boyle è profonda- M. Lo Bue ficile compito. È il caso di questo mente empirica tuttavia l'autore volume scritto da Leonida Rosino non è solo un valido sperimentatore nel quale viene dato un quadro di ma è anche un fine critico del lin- ciò che si sa sull'astronomia, sia nel- guaggio scientifico. Ed è proprio at- la sua forma attuale che nella sua traverso la revisione dei contenuti evoluzione dal passato ai giorni no- l'autore mostra aspetti contradditto- concettuali e linguistici del sapere stri. L'autore riesce a dare una pano- Psicoanalisi ri e qualche volta francamente esila- che nasce la nuova scienza che con ramica sulle ricerche astronomiche e ranti del percorso svolto dalle varie Lavoisier diventerà la chimica che GUALTIERO PISENT, Nucleo e sulle tecniche su cui esse si basano. società, la forte tendenza alla buro- MOUSTAPHA SAFOUAN, Jac- noi conosciamo. Il testo fa parte di radioattività. Gli studi sull'età Naturalmente non manca una de- cratizzazione, le definizioni in qual- |ues Lacan e il problema della una collana, I Segni, in cui sono ap- della terra e dell'universo, Edi- scrizione degli strumenti e delle loro che caso stravaganti che stabiliscono ormazione degli analisti, le norme per l'ammissione. Lacan parse recentemente altre opere di tori Riuniti, Roma 1986, pp. 133, funzioni. Inoltre nei primi capitoli ? scienziati del passato e rappresenta vengono delineate le nozioni di fisi- Astrolabio, Roma 1984, ed. orig. tentò una soluzione che è consistita Lit. 8.500. una interessante proposta rivolta ca più utili per lo studio dell'astro- 1983, trad. dal francese di Paola nell'abbandono radicale di tutto non solo a un pubblico di specialisti nomia. Passando di capitolo in capi- Salvi e Marianne Brauer, pp. 87, l'apparato burocratico e nell'attri- Il testo di Gualtiero Pisent, do- di storia della scienza, ma anche a tolo dal sistema solare ai vari tipi di Lit. 8.000. buzione di tutta la responsabilità al- ricercatori e soprattutto insegnanti cente di fisica generale presso la fa- stelle, l'autore allarga il suo campo l'analista didatta: sarà lui a decidere sensibili al problema degli sviluppi e coltà di scienze dell'Università di d'azione fino a toccare alcuni princi- Reduce dal fallimento dell'Ecole tempi e modi di accesso del candida- della trasmissione del pensiero scien- Padova, si inserisce nella miglior tra- pi di cosmologia fondamentali per Freudienne de Paris, da Lacan stesso to-allievo-analizzato ai corsi teorici, tifico. dizione della serie scientifica dei li- 10 studio dell'evoluzione del cosmo. decretato poco prima della sua mor- ai seminari, infine alla professione. bri di base; come si è già potuto no- te, Moustapha Safouan si interroga Ma tutto ciò si dimostrò poco prati- G.E. Andreoletti 11 libro si conclude con un breve ca- tare per altre opere pubblicate in pitolo sul controverso dibattito sul- sulla dissidenza lacaniana, le società cabile. Che fare? L'autore, nelle ulti- questa collana, ci troviamo di fronte la vita nell'universo. Grazie alla psicoanalitiche e le modalità di am- me pagine, stende dei "Principi mi- ad un esempio di ottima divulgazio- chiarezza e alla semplicità il libro è missione e di formazione degli aspi- nimi per una società di psicoanali- sti", norme in negativo, dettate dal- ne di problemi scientifici molto accessibile ad un vasto pubblico sen- ranti analisti. Nella prima parte del complessi che vengono resi accessi- libro, l'autore opera una ricostru- l'esame degli errori precedenti ma, za per questo perdere in completez- come lui stesso dichiara, l'adozione bili a chiunque senza per questo es- za; inoltre l'indice analitico dà il zione storica della nascita delle varie sere snaturati. In questo caso il volu- società nazionali e della società psi- di questi principi non garantisce cer- MICHELANGELO FAZIO, Dizio- vantaggio di poter usare questa ope- me si divide in due parti: la prima, coanalitica internazionale, l'IP A, ri- to il successo. Il pregio di questo li- nario e manuale delle unità di ra sia come enciclopedia che come bretto colto e intelligente, sta nell'a- di carattere più generale, consiste in libro. conosce la necessità dei tre criteri su misura, Zanichelli, ' Bologna un'introduzione alla fisica nucleare; cui si fondano, selezione, didattica, ver sollevato il problema, indicando M. Lo Bue dei nodi, riconoscendo anche le pro- 1985, pp. 2*1, Lit 16.000. l'autore delinea brevemente ma in insegnamento teorico, e non rispar- modo efficace le principali nozioni prie sconfitte, senza rinunciare alla mia sarcasmi sui tentativi di codifi- critica. Uno dei primi strumenti che un relative alle forze fondamentali, alla carli mediante regole. Citando ver- fisico deve essere in grado di padro- struttura della materia, al nucleo e bali delle varie società e dell'IPA, A. Viacava

della psicosi che contiene l'essenziale degli enunciati di ma di altre domande: quali sono i rapporti del soggetto Jacques Lacan dieci anni prima (cfr. Ecrits, ed. du Seuil, 1966, trad. psicotico con la realtà? quale desiderio ha da farsi rico- it. Scritti, Einaudi, Torino 1974). noscere nel delirio? Attraverso il caso Schreber vengono Il seminario. Libro III. Le psicosi. L'interesse attuale che suscita il seminario non è tut- esaminati i meccanismi e le difese che nella paranoia 1955-56 tavia di ordine filologico: misurare gli scarti di stile tra sono in gioco: la proiezione, la negazione, la rimozione, il materiale originario e la sua formulazione definitiva ma soprattutto la "preclusione" — così Lacan traduce a cura di Giacomo Contri, pp. IX- è un 'operazione che la discorsività lacaniana mal sop- Verwenfung, forclusion rigetto. La fantasmagoria al- porta. Lacan stesso dice del suo procedimento "... condu- lucinatoria e la produzione delirante di Schreber vengo- 382, Lit. 36.000 co il discorso in modo tale da offrirvi l'occasione di non no ricondotte sistematicamente al loro riferimento edi- comprenderlo del tutto... questo margine permette che pico, in una doppia filigrana di lettura linguistica e Il libro raccoglie le lezioni del 1955-56, tenute da restiate in una posizione problematica che lascia sempre antropologica (Lacan non nega i suoi parziali debiti Lacan nell'ambito del seminario, terzo capitolo di un la porta aperta a una rettificazione progressiva". con Saussurre e Lévi-Strauss). Richiamandosi all'imma- insegnamento che si è svolto ininterrotto dal 1953 al Appare subito che non è possibile seguire lo svolgersi gine abitualmente usata da Freud per designare l'incon- 1979. Si tratta di un commento che, partendo dalla della dialettica lacaniana senza una precedente nozione scio (ein anderer Schauplatz, un'altra scena) Lacan lo lettura delle Memorie del presidente Schreber, si arric- delle Memorie e del lavoro di esegesi sul quale si è im- indica come l'Altro, Altro strutturato come linguaggio chisce progressivamente di presentazioni cliniche, di ap- pegnato Freud: dunque è innanzitutto un'occasione per nei confronti del quale l'analisi ha il compito della de- procci linguistici e di citazioni freudiane, fino a mobi- mettere alla prova la costruzione freudiana là dove si cifrazione. Nel lavoro di decifrazione Lacan scopre il litare, intorno al tema della paranoia, assunto come è fermata. La tematica delle psicosi è articolata in una senso della particolarità del soggetto psicotico in quanto exemplum metodologico, l'intera dottrina psicanaliti- serie di domande: quale differenza di struttura tra psi- segnato da una mancanza, da un non-accadimento psi- ca. Il materiale dell'insegnamento, raccolto dagli allie- cosi e nevrosi? cos'è una psicosi al suo inizio? come par- chico, in esso è precluso un significante fondamentale di vi, funziona come matrice di successivi contributi teo- lare delle ipotesi causali delle psicosi? questo linguaggio dell'Altro: il Nome del Padre. rici di Lacan già noti; basti citare qui l'articolo Una Secondo la modalità che gii è propria, le risposte di questione preliminare ad ogni possibile trattamento Lacan non sono mai complete: si ripresentano sotto for- A. Olessina

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• DEI LIBRI DELMESEBH in verità, grandi sorprese: il clima è liana torna sull'argomento con un li- e pedanti annotazioni biografiche il strutturale, dall'altro la meditazio- Musica quello, tranquillizzante, da classico bro che opportunamente allarga libro risulta nondimeno scritto con ne" (p. 7). Alla base di tale polarità minuetto accademico. Per incontra- l'inquadratura e mette in campo ol- una certa furbizia che ammicca al vi è, da un punto di vista filosofico, romanzesco e si concede perfino un il riconoscimento che, indipenden- AA.VV., Le Muse galanti. La re qualcosa di inedito bisogna spin- tre alla figura di Domenico quella gersi fino all'ultimo intervento, del suo celeberrimo padre Alessan- gustoso colpo di scena finale. temente dallo strumento della ragio- musica a Roma nel Settecento, quello che raccoglie un'indagine di dro. Con roboante ottimismo il ri- A. Baricco ne e da ogni attività pensante ad essa Istituto della Enciclopedia Italia- Giancarlo Rostirolla sul mondo del- svolto di copertina lo definisce "il connessa, lo spirito umano ha un le- na, Roma 1985, pp. 187, s.i.p.. l'editoria musicale settecentesca. Il punto accademicamente più avanza- game superiore con l'intelligenza resto è raffinato e non inutile ripas- to della ricerca scarlattiana su scala dell'universo. Concetti di ascenden- Il volume raccoglie alcune delle so. internazionale": cosa che autorizza a za pitagorica emergono nel corso relazioni presentate a Roma, tre an- A. Baricco un minimo di stupore quando, nel dell'intervista: la musica è matemati- Karlheinz Stockhausen. Inter- ca, il principio della bellezza cosmi- ni fa, nell'ambito di un Convegno leggerlo, si constata l'assoluta man- vista sul genio musicale, a cura internazionale dal titolo "Roma e il ca è l'armonia, il meticoloso equili- canza di una qualsiasi analisi delle di Mya Tannenbaum, Laterza, brio dei pianeti. La predisposizione teatro nel settecento". Nell'indice fi- opere in favore di un esclusivo ed Roma-Bari 1985, pp. 153, Lit. scientifica di Stockhausen è spesso gurano, tra l'altro, un saggio di Pir- appassionato interesse biografico. rotta sulla figura di Metastasio, 12.000. ad un passo dall'astrologia, il suo Sulle orme dei due Scarlatti l'autore impiego delle forze fisiche tutt'uno un'utile ricostruzione dei rapporti riporta alla luce un seducente affre- ROBERTO PAGANO, Scarlatti Il volume, suddiviso in otto capi- con il richiamo a forze soprannatu- tra papato e mondo musicale dovuta sco della vita musicale europea sei- rali. Estranea a considerazioni meta- a Bruno Cagli, due ricognizioni sui Alessandro e Domenico: due settecentesca: una certa encomiabile toli, raccoglie una serie di interviste vite in una, Mondadori, Milano che il compositore ha rilasciato a fisiche è invece la geniale trattazione "viaggiatori settecenteschi" e sui lo- tendenza centrifuga lo spinge spesso del problema dell'acustica e della ro resoconti romani (Enrico Fubini 1985, pp. 494, Lit. 45.000. verso le figure di contorno, portan- Mya Tannenbaum nell'arco di due anni, dal 1979 al 1981. "L'estrema spazialità, sostanzialmente ispirata e Letizia Norci Cagiano de Azeve- dolo a collezionare ritratti bellissimi alle esperienze nei laboratori fono- estensione del mio linguaggio — ci do) e l'immancabile intervento di A poco più di un anno dalla fon- come quelli del Farinelli, di Ferdi- logici. Celletti sulle grandi voci della Roma damentale e tardiva traduzione dello nando de' Medici, di Cristina di Sve- avverte Stockhausen — include due settecentesca. I testi non riservano, Scarlatti di Kirkpatrick l'editoria ita- zia e di Filippo V. Ricco di puntuali poli opposti: da un lato c'è il rigore P. Cresto Dina

riografico questa Geschichte der Orgel- und Riavver- Willi Apel tii usik bis 1700, accurata ricostruzione del lungo e spes- so oscuro cammino d'avvicinamento che la musica per Storia della musica per strumenti a Usto (organo, clavicembalo, virginale, cla- organo e altri strumenti da vicordo) consumò nei secoli fino a giungere al grandioso spartiacque bachiano. Il raggio dell'indagine va dall'- tasto fino al 1700 Hydraulis — il primo organo della Storia, invenuto nel terzo secolo a.C. da un ingegnere greco di nome Sansoni, Firenze 1985, ed. orig. 1967, Ctesibio e ciuto tre secoli dopo da Plinio come una trad. dal tedesco di Piero Neonato, 3 delle meraviglie del mondo — alla maturità stilistica dei vari Buxtheude, Bóhm, Pachelbel, Couperin. Nella voli., pp. 1165, Lit. 90.000 tratuzione, che sfoggia un'esemplare chiarezza, convi- vono felicemente la puntualità di minuziose analisi "Questo libro, che pubblico all'età di oltre settan- musicali e il più ampio respiro delle enunciazioni che t'anni, ha occupato, posso ben dirlo, tutto l'arco della individuano le linee di tendenza generali del progresso mia vita". È la prima frase del libro, l'unica, pacata, tecnico e stilistico. ScritU con estrema dovizia di parti- concessione autobiografica di questo grandioso esercizio colari ma anche in modo funzionale e sintetico, l'opera di erudizione consacrato in ogni sua pagina alla fatica si offre come utile e pratico testo di consuluzione: va a della chiarezza e al culto della storia. Willi Apel, che ne coprire, nel modo migliore, un vuoto che per troppo ha è l'autore, è una delle figure più significative della mu- accompagnato la letteratura musicologica in lingua iu- sicologia novecentesca: nato in Prussia nel 1893, trasfe- liana. ritosi negli Stati Uniti nel 1936, insegnante ad Har- A. Baricco vard e Cambridge, ha pubblicato opere fondamentali quali /Harvard Dictionary of Music (1944), Il canto gregoriano (1958) e Notazione della musica polifoni- ca (1942, trad. it. Sansoni, Firenze 1984). Nel mondo migliore corona tanto rigoroso e generoso impegno sto- •

SERGEJ M. EJZENSTEJN, La for- rifiuta di essere categorico. Non è fico sopravvissuti nell'ostile tessuto Cinema ma cinematografica, Einaudi, Fantascienza privo di fascino, questo anti-turismo urbano. Ma il libro è, confessiamo- Torino 1986, ed. orig. 1928-44, di stampo mistico e decadente, in lo, eccessivamente lungo, e sono un trad. dall'inglese di Paolo Gobetti, cui i personaggi della storia o della po' tante le cose lasciate in lingua ARTHUR MACHEN, L'avventu- letteratura hanno più importanza Il rosa e il nero, a cura di Filippo pp. 300, Lit. 18.000. originale; inoltre le note, per quanto D'Angelo, Piera Detassis, Fabrizio ra londinese o l'arte del vaga- che non gli esseri viventi; ed è di una abbondanti, non aiutano molto a rara simpatia la nostra guida, sempre chiarire le oscurità di un'opera inso- Grosoli e Paolo Vecchi, La Casa Dopo oltre vent'anni, ecco final- bondaggio, a cura di Franco Bas- Usher, Firenze 1985, pp. 129, Lit. so e Stefano Giusti, Trancbida, ferma a contemplare una fatiscente lita e molto personale che forse pre- mente tornare in libreria un volume taverna dell'estrema periferia, un 23.000. Milano 1985, pp. 109, Lit. sume troppo sulla complicità del let- che, per gli appassionati di cinema nodoso biancospino o un temerario tore. M. Skey più giovani, era ormai entrato nella 14.000. Con II rosa e il nero si compie un leggenda. A leggere oggi questa rac- appassionante viaggio attraverso le colta di scritti ai Ejzenstejn, non si Machen è noto ai culturi del fan- tendenze del cinema francese degli può non rimanere affascinati dall'in- tastico "anglosassone" (termine BORINGHIERI ultimi quindici anni, un cinema che telligenza di un autore che, invece di quanto mai inappropriato per que- nonostante la vicinanza geografica rinchiudersi aridamente sull'oggetto sto gallese di Caerleon, il cui vero NOVITÀ' non ha mai avuto nel nostro paese del suo discorso, va alla ricerca di nome era nientemeno che Arthur una distribuzione adeguata. A col- tutto ciò che col cinema ha in qual- Llewellyn Jones) per il canard degli mare la lacuna ci ha pensato il Co- che modo una relazione. Di qui i pa- "Angeli di Mons" che avrebbero re- ALBERT J. AMMERMAN mune di Reggio Emilia che ha affi- ralleli con le altri arti in un gioco di spinto un'armata tedesca nel 1914. LUIGI L. CAVALLI-SFORZA dato l'organizzazione di una vasta e aperture che inserisce il cinema al- Ma scrisse anche romanzi e novelle LA TRANSIZIONE NEOLITICA E LA rigorosa rassegna — da cui è scaturi- l'interno di un più vasto patrimonio di qualità, che a volte ricordano to questo volume — a un pool di cri- culturale. Ejzenstejn non ha alcun H.P. Lovercraft: sono disponibili in GENETICA DI POPOLAZIONI IN tici italiani e francesi che si sono in- timore a riconoscere i debiti con- italiano II grande dio Pan (1894) e / EUROPA terrogati sulle sorti del cinema d'au- tratti con la tradizione culturale tre impostori (1896), più vari raccon- Saggi scientifici tore dopo la Nouvelle Vague (Piera giapponese: la poesia haiku, il teatro ti nelle antologie del genere. Non 210 pp. 46 ili. L. 25 000 Detassis), sulle strutture produttive kabuki, gli ideogrammi stessi vengo- corrano comunque gli amanti del degli anni '80 (in un'intervista a Hu- no considerati espressione di quegli terrifico ad acquistare questa Avven- Un archeologo e un grande genetista bert Niogret) sul dibattito all'inter- effetti di montaggio che troveranno tura londinese (1924) che piacerà se s'interrogano intorno alla diffusione di no dei "Cahiers du Cinema" (Char- poi nel cinema la loro realizzazione mai ad un altro tipo di lettore. E la popolazioni agricole nell'Europa les Tesson) e di "Positif" (Michel Ci- più efficace. Di particolare interesse cronaca della non-scrittura di un'o- ment) per arrivare alla riflessione anche l'analisi dei rapporti tra cine- pera a cui Machen pensava da anni: preistorica dimostrando che in certe condotta da Alberto Farassino sul- ma e letteratura, che anticipa certe un "saggio di fisiologia della grande condizioni è la cultura a determinare i l'avanzato, coraggioso e fondante di- pratiche di analisi testuale a noi con- città". L'esercizio di tale disciplina geni e non viceversa. scorso teorico affrontato in questi temporanee, senza dimenticare i le- innovativa parte da un elogio dell'o- anni in Francia. A concludere il vo- gami dell'opera analizzata con la zio, per proseguire con un girovaga- lume troviamo un dizionario degli cultura che l'ha prodotta. Il volume re saltuario lungo percorsi spaziali e autori più rappresentativi che hanno è introdotto da un ampio saggio di temporali che rivelano una dimen- esordito a partire dal 1970. Marco Vallora. sione insospettata, forse un mondo S. Cortellazzo D. Tornasi parallelo, sulla cui natura l'autore si IDEI LIBRI DEL MESEI

— HLGHSMITH: Il erido della civet- francese di D. Menicanti, pp. 188, Lit. — THACKERAY: Il fantasma di Bar- — CANEPARI: L'intonazione, Li- ta, Bompiani (MI), Tascabili, trad. 8.500. bablù, Lucarini (Roma), trad. guori (NA), pp. Ili, Lit. 11.000. Libri dall'inglese di C. Pellisari, pp. 275, — PLERRO: Un pianto nascosto, Ei- dall'inglese di R. Rein e P. Gessini, — CAPPELLO: Invito alla lettura di Lit. 6.500. naudi (TO), a cura di F. Zambon, pp. pp. 66, Lit. 8.000. Bontempelli, Mursia (MI), pp. 148, — JONG: Paracadute e baci, Bom- 175, L. 7.000. Lit. 6.000. economici piani (MI), Tose., trad. dall'inglese di V) Teatro: — DEULEUZE: Marcel Proust e i se- M. Caramella, pp. 486, Lit. 8.000. IV) Classici: — MARIVAUX: Le false confidenze, gni, Einaudi (TO), ed. aumentata, a cura di — LONDON: Sul ring, Sugar&Co. Einaudi (TO), pref. e trad. dal france- trad. dal francese di C. Lusignoli e D. (MI), a cura di M. Maffi, pp. 167, Lit. — CLAUDIANO: Elogio di Serena, se di C. Garboli, pp. 70, Lit. 5.000. De Agostini, pp. 167, Lit. 12.000. Guido Castelnuovo 8.000. Marsilio (VE), testo latino a fronte, a — GALLI: Invito alla lettura di Ca- — RIDER HAGGARD: La donna cura di F. Eia Consolino, pp. 124, Lit. VI) Saggistica letteraria netti, Mursia (MI), pp. 166, Lit. 6.000. eterna, Lucarini (Roma), pref. di R. 12.000. — GUGLIELMI: La prosa italiana del Con la collaborazione della Libre- Romani, trad. anonima dall'inglese — FLAUBERT: Salambò, Mondadori e linguistica: novecento, Einaudi (TO), pp. 263, ria Campus e della libreria Stampa- del 1928, pp. 244, Lit. 12.500. (MI), Oscar, a cura di T. Cremisi, pp. — AAW: Il punto su Goldoni, La- Lit. 12.000. tori Universitaria di Torino. 276, Lit. 8.000. terza (BA), a cura di G. Petronio, pp. — LUPERINI: Storia di Montale, La- Ili) Poesia: — KIPLING: Qualcosa di me, Einau- 211, Lit. 14.000. terza (BA), pp. 261, Lit. 14.000. Libri usciti dal 7 febbraio al 3 di (TO), trad. dall'inglese di M. Vinci- — AAW: Il punto su Verga, Later- — GERALDY: Toi et moi, Mondado- guerra, a cura di A. Cane, pp. 180, za (BA), a cura di V. Manilio, pp. 237, VII) Filosofia: ri (MI), Oscar, testo a fronte, trad. dal Lit. 9.000. Lit. 14.000. — AYER: Wittgenstein, Laterza I) Narrativa italiana: (BA), trad. dall'inglese di L. Sosio, pp. & Hfift .vVt 'tè 219, Lit. 14.000. — SCERBANENCO: Il fiume verde, ••• — KIERKEGAARD: Timore e tremo- Rizzoli (MI), BUR, pp. 196, Lit. re, Rizzoli (MI), BUR, a cura di C. 6.000. Bando del premio Italo Calvino Fabro, pp. 170, Lit. 7.000. — SVEVO: Novelle, Mondadori (MI), — JANKÉLÉVITCH: La coscienza Oscar, a cura di G. Contini, pp. 354, ebraica, Giuntina (FI), trad. dal fran- Lit. 7.000. 1) Le riviste «L'Indice» e «Linea d'Ombra» cese di D. Vogelmann, pp. 120, Lit. — SVEVO: Senilità, Rizzoli (MI) bandiscono per l'anno 1986 la prima edizione 10.000. BUR, ìntrod. di G. Spagnoletti, pp. del «Premio Italo Calvino». — REALE.- Introduzione ad Aristo- 222, Lit. 7.000. 2) Possono concorrere al premio opere inedite, tele, Laterza (BA7, pp. 247, Lit. — ZACCO: Nudo di donna con ca- di narrativa o di saggistica, di autore italiano, 13.000. ne, Grandi Edizioni Italiane, (MI), che non siano state premiate o segnalate ad pp. 131, Lit. 7.000. altri concorsi e che non siano tesi di laurea. Vili) Storia: 3) Le opere devono pervenire alla segreteria del — CAROTENUTO: L'età della penu- premio presso le redazioni delle riviste ria, Liguori (NA), pp. 108, Lit. II) Narrativa straniera: («L'Indice», Via Giolitti n. 40, 10123 Torino; 10.000. — BOLL: Vai troppo spesso a Hei- «Linea d'Ombra», Via Gafurio n. 4, Milano) — DULONG: La vita quotidiana delberg, Einaudi (TO), trad. dal tede- entro e non oltre il 1° giugno 1986, in plico i^H delle donne nella Francia di Luigi sco di I.A. Chiusano, pp. 109, Lit. raccomandato, in duplice copia, dattiloscritta, XIV, Rizzoli (MI), BUR, trad. dal 9.000. ben leggibile con indicazione del nome, francese di R. Pelò, pp. 332, Lit. — FLEISCHER: II paradiso può at- cognome, indirizzo, numero di telefono 10.000. tendere, Rizzoli (MI), BUR, trad. dall'inglese di B. Oddera, pp. 173, Lit. dell'autore. Le opere inviate non saranno 6.000. restituite. IX) Attualità e politica: 4) Saranno ammesse al giudizio finale della giuria — BERARDINELLI: L'esteta e il poli- "MANDO EDITORE ARMANDO EDITORE ARMANOO EDITORE ARMANDO EDITORE ARMANDO ti quelle opere che siano state segnalate come tico, Einaudi (TO), pp. 82, Lit. 6.500. idonee dai promotori del premio (v. «L'Indi- — OTTONE: Le regole del gioco, NOVITÀ' 86 ce» settembre-ottobre 1985) oppure da una delle due redazioni delle riviste. Mondadori (MI), Oscar, pp. 200, Lit. 5) La giuria per l'anno 1986 è composta da 4 membri, scelti al loro interno dai promotori del 6.000. — PORCARO: I difficili inizi di Karl premio. In caso di parità dei voti, prevale quello del presidente. La giuria designerà l'opera Marx, Dedalo (BA), pp. 172, Lit. vincitrice attribuendole un premio per il 1986 di L. 4.000.000 (quattro milioni) e 8.000. M. BALDINI proponendone la pubblicazione. Essa potrà altresì segnalare altre opere. La giuria si riserva Congetture il diritto di non assegnare il premio. sull'epistemologia e sulla X) Scienza: storia della scienza 6) L'esito del concorso sarà reso noto entro il 15 novembre 1986 con un comunicato stampa, e sui numeri delle due riviste immediatamente successivi a questa data. — AsiMOV:, Civiltà extraterrestri, pp. 88 L. 10.000 Mondadori (MI), Oscar, trad. dall'in- 7) La partecipazione al premio comporta l'accettazione e l'osservanza di tutte le norme del glese di P. Cusummano e M. Parizzi, presente regolamento. pp. 372, Lit. 8.000. 8) Il premio si finanzia attraverso la sottoscrizione di singoli, di enti e di società. — AAW: Lettere da vicino, Einau- R. CIPRIANI di (TO),pp. 135, Lit. 7.500. Legittimazione e società Ricordiamo che i promotori del premio Italo Calvino sono: pp. 184 L. 16.000 Luca Baranelli, Gian Luigi Beccaria, Cesare Cases, Enrico Castelnuovo, Francesco Ciafaloni, Lidia De Federicis, Daniele Del Giudice, Goffredo Foft, Franco Fortini, Delia Frigessi, Cesare XI) Fantascienza e gial- Garboli, Carlo Ginzburg, Claudio Gorlier, Giovanni Giudici, Massimo Mila, li: Tullio Pericoli, Nuto Revelli, Cesare Segre. | L. CADOR — AsiMOV: Abissi d'acciaio, Monda- Ultime adesioni pervenute: | Scuoia o apprendistato? dori (MI), Oscar, trad. dall'inglese e | Due regimi formativi a Marta Alba Ancona, Giovanna Astaldi, Roberta Baiano, Maria Carmela Barbiero, Marcella Bas- introduzione di G. Lippi, pp. 259, Lit. t confronto si, Luigi Cornetto, Mimmo Cortese, Antonio Minieri, Licia Oddino, Orsola e Antonio Pastena, 6.000. I pp. 208 L. 20.000 Laura Ricci Collepardi, Lia Sacerdote, Adriano Salvatori, , Renato Solmi. — STOUT: Sei per uno, Mondadori (MI), Oscar, trad. dall'inglese di A. Te- —— " A"-.!*. Lts, /. deschi, pp. 223, Lit. 5.000.

I AA.VV. | I programmi della scuola I elementare t pp. 208 L. 16.000 TRANSIZIONE LIBRERIA bimestrale di cultura e politica BOOK STORE G. CROCETTI Il bambino nella pioggia. Il significato del disegno infantile nel dialogo terapeutico pp. 168 L. 12.000 Abbonamento annuale (6 fascicoli) L. 40.000 versamento su c.c.p. intestato a Nuova Casa Editrice L. Cappelli, Via Marsiii 9 - 40124 Bologna | D. SHAFFER - J. DUNN I | Il bambino nel primo anno | | di vita | é Significato psicologico e 1 medico delle prime | esperienze | pp. 272 L. 20.000 BDilijod 3 BjnijrlD ip sjRJissmiq

1 ARMANDO EDITORE 1Q124 Torino «Via S.Ottavio 8 Tel. 871076 ir ARMANDO EDITORE ARMANOO Et aNOIZISNYHX forme strutturalmente diverse con- concepirlo come segno di ambi- blemi o dare indicazioni ai librai ai Lettere sente di riprodurre invariato il signi- guità, come indice di poca chiarezza quali poche persone dedicano atten- ficato di un enunciato, o, viceversa, sul piano concettuale da parte di chi zione ma che tanta importanza han- Piccoli di casi in cui proprio la forma "fedel- traduce. no nel contesto librario. Nel dibattito attorno ai problemi mente" identica e fonte di un illecito Temo, infine, che anche l'edizione Colgo l'occasione per augurarvi annunci della traduzione scientifica, suscitato spostamento semantico. Direi di di Autopoiesis and Cognition rientri buon lavoro e invio saluti. dal giudizio pesantemente negativo più: la mia esperienza di lettore (cri- nella schiera delle opere, di indub- di F. Macaluso sulla traduzione ita- tico) di traduzioni scientifiche italia- bio (anche se discutibile) interesse Antonio Nobile "L'Indice" mette a disposizio- liana di Autopoiesis and Cognition ne mi insegna ormai a diffidare siste- scientifico, ma difficilmente accetta- ne dei lettori uno spazio per dei biologi cileni Maturana e Varela maticamente delle versioni letterali, bili né apprezzabili proprio per la piccoli annunci. Spedite il testo e dall'intervento di G. de Michelis e specie se risultano non idiomatiche cattiva qualità della traduzione, sia dattiloscritto alla redazione di A. Iacono in difesa dei criteri che nella lingua italiana, perché ho potu- sotto il profilo linguistico che — ine- Torino, entro il 5 del mese per hanno ispirato la traduzione dall'in- to verificare che, lungi dal rispec- vitabilmente — sotto quello del si- uscire sul numero successivo, glese dell'opera, mi pare che sia pos- chiare un serio impegno di riprodu- gnificato. Poco importa sapere se le allegando un assegno o una ri- sibile (ed in ogni caso necessario) zione fedele del testo originale, esse numerose incongruità risalgano cevuta di versamento in ccp precisare, al di la del caso specifico, i costituiscono — quasi infallibilmen- all'originale (confermo senz'altro il (N. 78826005) o di vaglia posta- termini del problema, così come so- te — un comodo ripiego del tradut- cenno critico di Macaluso sulla ver- le. no posti dalla scienza della traduzio- tore di fronte alla difficoltà di com- sione inglese pubblicata dagli autori Il prezzo (per coprire le spese ne, e ricordare i criteri in base ai prenderne e/o riprodurne compiu- cileni) o se siano dovute ad inade- di composizione e stampa) è di quali si "misura" l'adeguatezza della L. 10.000 per le prime 5 righe traduzione in relazione all'originale, — ognuna di 38 battute — e di se non altro per sgombrare il campo BH L. 6.000 per ogni riga in più. da contrapposizioni improduttive Chi lo desidera, può indicare ("fedele/arbitrario", "scorrevole/il- uno pseudonimo ed usufruire, leggibile", con le varie combinazioni come recapito, del nostro indi- possibili). rizzo: "L'Indice", Via Giolitti Tradurre un testo significa coglie- 40 - 10123 Torino. re con esattezza, nella struttura e so- Comitato di redazione ... pratutto nel significato, le caratteri- Piergiorgio Battaggia, Gian Luigi Beccaria, Riccardo Bellofiore, Giorgio Bert, Eiiana Bouchard (segretaria di stiche di un enunciato formulato in redazione), Loris Campetti (redattore capo), Branco Carlini, Cesare Cases, Enrico Caste/nuovo, Anna Archivio storico-sindacale to- un determinato sistema di segni (L Cbiarloni, Alberto Conte, Lidia De Federicis, Achille Erba, Aldo Fasolo, Franco Ferraresi, Delia Frigesst, rinese cerca numeri mancanti pe- 1) e produrre, entro un altro sistema Claudio Gorlier, Filippo Maone (direttore responsabile), Diego Marconi, Franco Marena.-. Luigi Mazza, Gian riodici sindacali anni cinquanta e Giacomo Magone (direttore), Enrica Pagella, Cesare Piandola, Dario Pucdni, Tullio Regge. Marco Rovelli, di segni L 2, un enunciato semanti- sessanta: "Conquiste del Lavoro" camente equivalente. Il difficile Fabrizio Rondolino, Gianni Rondolino, Franco Rositi, Lore Terracini, Gian Luigi Vaccanno, Anna Viacava, Dario Voltolini (1950/59 e alcuni numeri succes- compito del traduttore consiste, ap- sivi); "Forze del lavoro" punto, innanzitutto nella compren- Progetto grafico Art director Ritratti Ricerca iconografica Pubblicità (1962/64); "Il lavoratore Fiat" sione piena di tutti i dati che concor- Agenzia Pirella Góttsche Enrico Maria Radaelli Tullio Pericoli Alessio Crea Emanuela Merli (1952 e successivi a 1955); "Rasse- rono a realizzare il significato del te- gna sindacale" (1958). Disposto sto nella lingua di partenza e nel riu- Redazione Sede di Roma Via Giolitti 40, 10123 Torino, tel. 011-835809 Via Romeo Romei 27, 00136 Roma, tel. 06-3595510 scambi/acquisti. Scrivere: Fon- scire, poi, a formulare questo insie- dazione V. Nocentini. Via Bar- me di dati (nessuno escluso, ideal- baroux 43 - 10122 Torino o tel. mente parlando) nella lingua di arri- Editrice "L'Indice - Coop. ar.l. " 011-837734. vo. È vero che raramente e difficil- Registrazione Tribunale di Roma ». 369 del 17 ottobre 1984 mente due enunciati formulati in Fondazione torinese cede an- due lingue diverse possono conside- Abbonamento annuale (10 numeri) , . nate riviste: "Inchiesta" (1973- rarsi equivalenti sotto ogni profilo, Italia: Ut. 42.000. Europa: Lit. 70.000. Paesi extraeuropei: Ut. 110.000 - Numeri arretrati: Ut. 7.000 a copia 81); "Il ponte" (1972-74, rilega- specialmente se — come è giusto — to); "Il Mulino" (1972-75); "La ri- si tiene conto non solo dei dati più Si consiglia il versamento sul conto corrente postale ». 78826005 intestato a L'Indice dei libri del mese - Via vista trimestrale" (1972-75); prettamente informativi ed espliciti, Romeo Romei, 27 - 00136 Roma, oppure l'invio di un assegno allo stesso indirizzo. "Tempi moderni" (1972-75) e va- ma anche delle caratteristiche idio- rie pubblicazioni di giurispru- Distribuzione in libreria matiche, storiche e perfino sociali, Distribuzione in edicola denza del lavoro. Scrivere: Fon- delle sfumature stilistiche e persona- SO.DI.P., di Angelo Patuzzi, C.I.D.S., Via Contessa di Bertinoro 15, Roma, Via Zuretti 25, 20135 Milano. telefono 06-4271468 dazione V. Nocentini. Via Bar- li, delle sottigliezze allusive o asso- baroux 43 - 10122 Torino o tel. ciative del testo, — di quell'insieme Preparazione Stampa 011-837734. di dati linguistici, per così dire, sub- Photosistem, Via A. Cruto 8/16, 00146 Roma SO.GRA.RO, Via I. Pettinengo 39, 00159 Roma strutturali che, pur formando ^mm^mmmmm^m Sono in possesso di alcune let- anch'essi un tessuto connotativo tere autografe (di argomento precisamente definibile, risultano non musicale) di Giuseppe Verdi spesso sottovalutati, se non addirit- e di Giuseppina Strepponi. Fare tura ignorati. Ma sta di fatto che l'ar- tamente il senso. A forza di (doloro- guatezze della traduttrice od a scelte offerte a "Giacomina di Varese" te del tradurre, in un tale contesto presso "L'Indice". decisamente complesso, si concreta se) verifiche di questo genere, ho fi- errate di chi l'ha consigliata. Anche nel realizzare nel modo più rigoroso nito per considerare la formulazione nella prima ipotesi è comunque do- letterale, idiomaticamente "infeli- vere del traduttore offrire un pro- Spettabile redazione, Cerco disperatamente: Inge- possibile un'equivalenza di significa- borg Bachmann, Malina, Adelp- to fra i due testi. ce", una sorta di campanello d'allar- dotto linguisticamente impeccabile, Leggo l'Indice dal primo nume- anziché imitare le negligenze espres- hi; e Poesie; Claudio Napoleoni Ora, nel dibattito a cui ci riferia- me, premonitore di probabili im- ro. sive dell'autore. (a cura di), Dizionario di econo- mo, i rilievi sulla diffusa "impossibi- proprietà. E questa un'area vastissi- In tale numero o nel seguente ma nella quale rientra molta parte Ma qui si apre un altro capitolo, qualcuno, nella rubrica delle lettere mia politica, Comunità. Presso lità di intendere" il significato della "L'Indice" - Hans. versione italiana del testo, mossi dal degli scempi linguistici e concettuali estremamente interessante e com- aveva ipotizzato una breve vita al più diffusi, o — per dirla con le si- plesso, che riguarda la posizione del vostro giornale; parafrasando s'era recensore che mette sotto accusa la Cerco numeri gennaio-marzo- traduzione pedissequamente lettera- gnorili, ma incisive parole di Filippo traduttore nella sua qualità di opera- augurato una vita di 2 o 3 numeri. Macaluso — di quella "casistica delle tore non solo linguistico-tecnico, Così non è stato, quel qualcuno non aprile '54 e febbraio-marzo '55 le, vengono respinti da de Michelis della rivista "Hobla". Scrivere a che postula la necessità che ogni tra- improprietà più comuni", triste- ma anche culturale, di fronte era dotato di quel fiuto da intellet- all' opera da tradurre, capitolo sul Marcello, c/o "L'Indice", via duzione sia "assolutamente fedele" mente note ad ogni lettore e cono- tuale che le sue parole lasciavano scitore di lingue straniere. quale non posso né voglio dilungar- presumere. Giolitti 40, Torino. non solo ai contenuti dell'originale, mi. ma persino alla sua forma morfolo- Esaminiamo brevemente anche la Le lettere che pubblicate sono seconda parte del discorso, quella sempre in riferimento agli articoli, Regalo enciclopedia geografica gica e sintattica. Ciò che preserve- Reinhard Schmidt "Tuttitalia", anni '60-'61, 30 vo- rebbe il traduttore da arbitrarietà sa- sulla presunta "fedeltà" della tradu- mai una considerazione di carattere zione in cambio, se necessario, di ri- generale. Non conosco la tiratura lumi, ottime condizioni, a chi è rebbe il ricorso alla traduzione "pa- disposto a ritirarla a Roma. Scri- rola per parola", anche al prezzo di nunce sul piano della forma e dello del mensile ma, per quanto mi ri- stile. Ammesso (e non concesso) che guarda, il vostro giornale ha avuto vere a Rocco presso la redazione inevitabili disagi sul piano della leg- torinese de "L'Indice". gibilità ("far un po' di fatica per ca- una locuzione impropria sul piano successo. E andato a colmare uno pire..."!). linguistico possa essere rigorosa sul Spettabile L'Indice, spazio che, non senza motivo, era ri- Vorrei completare le annate Vediamo in primo luogo il proble- piano concettuale, non vedo il moti- Felix Dahn dice: masto vuoto nella giungla dei perio- '64 e '65 di "Fabbrica nuova"; ma della traduzione letterale. L'opi- vo di un simile divario. La stessa "Scrivere un libro è facile: dici. posso pagare un prezzo mode- nione di de Michelis, che rispecchia unità del segno, con il suo legame in- occorrono soltanto Non è un giornale di parte ed è sto. Scrivere a Gianna, "L'Indi- le convinzioni in materia di tradu- scindibile fra forma (signifiant) e una penna, l'inchiostro e la carta accessibile, anche se bisogna essere ce", via Giolitti 40, Torino. zioni di molti autorevoli (ma in que- contenuto (sigrtifié), implica, infatti, la quale con pazienza subisce interessati alla materia per amarlo. sto campo incompetenti) operatori che se una comunità conosce un de- qualunque sopruso. Questa lettera vuole essere un augu- culturali, accademici, editoriali, de- terminato concetto o significato, al- Stampare libri rio per il vostro primo anno di lavo- nota poca consapevolezza della na- lora possiede anche una forma lin- è già più difficile ro. tura e dei meccanismi del linguaggio guistica adeguata, idiomatica, che lo perché spesso il genio si esprime Un'idea per un migliore rapporto umano. È fin troppo ovvio, infatti, esprima. E viceversa implica che con illeggibile calligrafia. con i lettori: pubblicare delle schede che, essendo ogni lingua naturale un ogni formulazione strutturalmente Leggere libri da riempire in cui chi legge può indi- insieme strutturato specifico, diver- o stilisticamente inadeguata, insoli- è ancora più difficile care il titolo del libro preferito ed so da tutti gli altri, fra una lingua e ta, non idiomatica, assume un preci- a causa della minaccia del sonno. esprimere anche un breve commen- l'altra prevalgano, nell'espressione so significato per il lettore-ascoltato- Ma vendere un libro to al riguardo; rimettendovele via di concetti semanticamente equiva- re: può, in un testo letterario, inter- è il compito più arduo posta vi consentirebbe di redarre lenti, gli elementi di diversità (mor- pretarlo come segno di originalità, al quale un essere umano una classifica interessante e, forse, fologica, sintattica, lessicale, idioma- forza poetica, estro creativo dell'au- possa dedicarsi". indicativa. tica, ecc.) rispetto a quelli di affinità. tore; al contrario, in un testo scienti- È solo un suggerimento che mo- fico, proprio perché lo stile dell'au- Prendendo lo spunto e accoglien- Per ogni gruppo di due o più lingue do il Vostro invito a proporre nuovi destamente mi permetto di darvi. potremmo citare innumerevoli tore vi incide in misura minore sulla Saluti. struttura di significato, non può che argomenti per L'Indice, si può esa- esempi di casi in cui solo il ricorso a minare la possibilità di trattare pro- Sergio Ventrice OUVETTIVIDEOSCRITTURA LA SCRITTURA NON E PIÙ QUELLO CHE ERA La videoscrittura Olivetti mette il futuro a portata di sguardo. Ve ne accorgerete non appena guardate lo schermo delle nuove video macchine per scrivere ETV Olivetti. E farvi vedere è proprio ciò che fa ETV. Perché tutto il documento, la lettera o il testo di. cui vi state occupando è fi da leggere, da impaginare, da riordinare o perfezionare prima di essere stampato. E non è tutto. Con ETV avrete tutte le prestazioni e i vantaggi di un vero word processor. ETV Olivetti vi mostra ciò che accadrà prima che accada. Semplici comandi per scegliere da video prestazioni di rubrica, di archiviazione elettronica, di ricerca dati o una qualsiasi delle prestazioni di word processing. ETV fa scorrere documenti lunghi fino a diciotto pagine, cambia una frase o un margine, evidenzia un participio, sposta un paragrafo o una pagina. Non batterete più bozze su bozze: indicati i cambiamenti, scelta la margherita, ETV fa il resto. E il silenzio? È la cosa più tranquilla di tutte. Quando avete bisogno di pensare mentre state redigendo un testo, ETV sta in silenzio; un piacevole fruscio di sottofondo quando sta stampando e voi magari siete al telefono e state facendo qualcosa di più costruttivo. Videoscrivere non è difficile da imparare. Potete far vostre le cose essenziali in un pomeriggio. È Olivetti: quindi ETV ha un design essenzialmente ergonomico. Voi potete adattarlo alla vostra altezza, alla vostra vista, alla luce dell'ambiente secondo angolazioni e spazi disponibili. olivelli