Fondazione Antonio Presti

FIUMARA D’ARTE

Sede Legale: via XXVII Luglio – Isolato 195 n°34 – 98100 – Sede Operativa: Via Etnea 110 – 95100 – Catania 095 7151743 – 349 2231802

Sicilia – Librino – Catania – Grammichele - Etna – Simeto - Belpasso – Paternò – Bronte - Alcantara - Agrigento – Sciacca - Caltanissetta – San Cataldo – Messina - Valle dell’Halaesa - , Castel di Tusa, Motta D’Affermo, Pettineo, – Santo Stefano Di Camastra - – Ragusa – Siracusa – Noto. – Fiumara d’Arte: “Le Grandi Madri - La Porta della Bellezza”

Le scuole della Sicilia si incontrano a Librino per un cammino verso un valore comune: il futuro.

“La Porta della Bellezza” – Anno 2019/2020

Il progetto mira a ricostruire un’integrità spezzata, facendo ritrovare identità e specificità di luogo a un “non luogo” tra i tanti di Librino, periferia della città di Catania e contribuendo quindi a promuovere il senso di appartenenza nei suoi abitanti. Tale non luogo è stato individuato nell’Asse Attrezzato all’ingresso del quartiere catanese, un muro cementizio che come una ferita deturpa e taglia in due il territorio, snodandosi anonimamente per chilometri lungo i viali. La Fondazione Antonio Presti – Fiumara d’Arte, lavorando in collaborazione con le scuole del quartiere, ha voluto offrire agli studenti una “visione altra”: la trasformazione di quel muro, di quella ferita in un “valore di Bellezza”, restituita da quel gesto di condivisione che tutti i bambini del quartiere hanno sigillato, assemblando su quel muro migliaia di pezzi di terracotta creati insieme con gli artisti coinvolti. Anno dopo anno, quel “muro” si trasformerà in una “Porta” e tutti gli abitanti riconosceranno nel valore della condivisione, non solo un nuovo luogo d’identità, ma uno spazio poetico che affermerà con la sua parola, il senso della Bellezza.

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La Porta della Bellezza, attraverso Librino, diventa la porta della Sicilia, da periferia a centro nevralgico di diffusione e irradiazione della cultura intesa come aspirazione costante alla bellezza.

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Progetto didattico:

Sicilia – Librino – Catania – Grammichele - Etna – Simeto - Belpasso – Paternò – Bronte - Alcantara - Agrigento – Sciacca - Caltanissetta – San Cataldo – Messina - Valle dell’Halaesa - Castel di Lucio, Castel di Tusa, Motta D’Affermo, Pettineo, Reitano – Santo Stefano Di Camastra - Palermo – Ragusa – Siracusa – Noto. – Fiumara d’Arte: “Le Grandi Madri - 2019/2020”

Nello sviluppo del progetto la Fondazione Antonio Presti – Fiumara d’Arte intende affermare una riflessione fondamentale: il quartiere di Librino non rappresenta più la periferia di Catania, ma trova la sua Identità nell’essere Sicilia. Per raggiungere tale fine e ribaltare quella condizione di emarginazione e di “non luogo”, si sceglie la Cultura come impegno di valore civile; così, con il coinvolgimento delle Istituzioni scolastiche delle nove province siciliane si creerà una rete per un cammino verso un progetto comune: il futuro. Per affermare il diritto e il valore del futuro saranno coinvolti tutti gli studenti delle scuole della rete e, con la partecipazione di artisti-tutor, si realizzerà un pannello in ceramica monumentale che creerà un legame umano e simbolico tra le scuole siciliane nel proprio territorio e lo spazio urbano della periferia catanese. Le nuove generazioni di tutta la Sicilia troveranno nell’opera collettiva realizzata a Librino la condivisione di un progetto di legalità e Bellezza. Tutti i ragazzi coinvolti nel progetto, crescendo, andranno sempre a visitare Librino che rappresenterà per loro un luogo d’identità di Bellezza e un polo d’attrazione, affermando così una spontanea e naturale 5 fruizione, non più di quel quartiere a rischio, ma di un luogo trasformato in Museo a cielo aperto d’Arte Contemporanea. Librino: “Porta della Bellezza della Sicilia” rinnovata e contemporanea che non vuole più essere anti ma che trova nel “fare” e nel “dono” il suo spirito e il suo valore di Essere.

Progetto speciale “Io Amo Librino” La Fondazione Fiumara d’Arte collabora con i Licei artistici siciliani e con i suoi artisti

Per la nuova edizione 2019/2020 del progetto della Porta della Bellezza, si è scelto di partire sempre dalle scuole, ma questa volta di valorizzare i Licei Artistici della Sicilia, fucina principale, insieme ai Licei Classici, in cui coltivare, produrre e diffondere cultura e bellezza. In seguito a tagli, ridimensionamenti, e atti vandalici camuffati da decreti ministeriali, si toglie il respiro vitale giorno dopo giorno a queste istituzioni che hanno rappresentato fino ad ora il fiore all’occhiello dell’istruzione Italiana. La Fondazione Fiumara d’Arte parte allora da qui, dai Licei Artistici, creando una rete per restituirne il valore nella condivisione degli alti obiettivi formativi. Una rete sul territorio siciliano rappresenta una forza concreta che, attraverso le sue maglie diffuse e diffondibili, oppone una resistenza efficace all’inarrestabile impoverimento del sistema scolastico. In tal modo si punta: all’ammodernamento e il rafforzamento della scuola in quanto centro educativo, civico e culturale tramite la piena partecipazione della comunità scolastica e territoriale; a potenziare e rendere permanente il rapporto sinergico fra scuola, territorio e ambiente anche attraverso la contestualizzazione formativa in ambito europeo; a favorire l’apertura al territorio, contribuendo a migliorare la qualità dell’offerta formativa della scuola, coinvolgendo gli studenti in situazioni concrete, migliorando le competenze trasversali nell’utilizzo di nuove tecnologie e puntando al successo formativo e scolastico di tutti gli alunni per facilitarne, così, l’inclusione scolastica. La rete di fatto è il primo passo per creare i presupposti di continuità delle opere realizzate dalla Fondazione “Fiumara d’Arte” affinché il museo all’aperto diventi patrimonio delle nuove generazioni. 6

La prima azione della rete sarà a Librino, con la creazione di una nuova porta della bellezza, che di fatto continua la prima porta realizzata 10 anni fa. Ogni Liceo artistico del territorio Siciliano che ha aderito al progetto, organizzerà un gruppo di lavoro di allievi che ruoterà attorno alla figura di uno o più professori/artisti responsabili. Nascerà un laboratorio attivo per creare due opere: una da installare nel quartiere di Librino e una da donare alla comunità dove la scuola ha sede. Un gesto che segnerà il futuro come dono della Bellezza. Parallelamente, nascerà una rete di scambi culturali, interazioni e gite tra le scuole di Librino e tutte le scuole siciliane coinvolte insieme alle amministrazioni comunali delle scuole del territorio, creando così anche un gemellaggio fra i comuni, i sindaci e il quartiere di Librino.

Attività della rete

La Rete “IO Amo Librino” ha l’obiettivo di promuovere e condividere le attività che seguono:

• Progettazione e organizzazione di attività formative e didattiche, workshop e seminari specialistici, ricerche in ambito giuridico-economico e storico-politico relativamente alla gestione e alla cura dei beni culturali (e delle istituzioni ad essi connesse);

• Realizzazione e attuazione di attività formative e didattiche finalizzate a configurare un approccio che integri la promozione della cultura alla conservazione e valorizzazione dei beni culturali e dell’ambiente, mettendo in risalto la stretta relazione fra sviluppo, crescita economica e conservazione del patrimonio culturale ed ambientale;

• Diffusione e l’implementazione di attività culturali, formative e tecniche in ambiente web (software dedicati, portali e siti);

• Ideazione e organizzazione della comunicazione per la diffusione e la distribuzione di materiale divulgativo e conoscitivo, di contenuto e carattere culturale su qualsiasi supporto cartaceo o multimediale.

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Le Grandi Madri a Librino

Premessa “La Grande Madre” è il tema scelto per l’anno didattico 2019-2020 e coinvolge tutte le scuole elementari e medie del quartiere di Librino e i Licei artistici della Sicilia. Nodo centrale è la riflessione sul ruolo della donna nella società contemporanea. Nell'antichità l'idea di un'entità superiore era basata su caratteristiche propriamente femminili come la riproduzione, la fertilità e la protezione nutritiva, e quindi la trasformazione e la crescita. Tutto ciò ha un enorme carico simbolico e metaforico, poiché si riallaccia alla rinascita e ricrescita stagionale del mondo naturale: il tempo ciclico legato ai raccolti, alle fioriture, al movimento degli astri nella volta notturna, al ciclo di morte e di nascita. La società contemporanea vive ormai solo l’illusione di un tempo lineare, per questo è importante restituire alle nuove generazioni il senso della ciclicità e il valore dell’archetipo femmineo.

Poetica di Maria Attanasio “Le Grandi Madri in Sicilia” Astarte, Kali, Tanit, Ti’amat, Cibele, Gea, tanti sono i nomi che nelle diverse civiltà preistoriche la Grande Madre ha assunto, ma unica è la sua rappresentazione: natura vivente che -raccontavano gli indiani Salishan, abitanti sulla costa settentrionale del Pacifico, nell’America del Nord - “ha gambe, braccia, una testa, un cuore, carne, ossa e sangue. Il suolo è la sua pelle; gli alberi e le piante i suoi capelli, le rocce le ossa, ed il vento il suo respiro”. Nello scenario mitico dell’origine il mistero della vegetazione richiama infatti quello della nascita della vita, e l’immagine della terra, nel cui buio grembo avviene la metamorfosi del seme, quella di un’onnipotenza femminile da cui tutto trae origine: la spiga, la luce, la parola. Ma se la sua presenza spiega il mistero della vita, il suo nascondersi condanna il mondo alla sterilità: quando le grandi madri si allontanano la terra si inaridisce, la luce impallidisce, l’utopia si spegne. E ciò avviene non solo nelle civiltà preistoriche, ma anche nella contemporaneità. Relegato - in nome della dittatura dell’economico e di una cultura di morte - nelle polverose soffitte del religioso, negli umidi scantinati della memoria mitica, il pulsante archetipo della Grande Madre è stato quasi totalmente rimosso dalla memoria collettiva; e, insieme, rimosso ogni rapporto organico - diventato invece meramente strumentale- tra uomo e uomo, tra consapevolezza scientifica e progresso umano, e soprattutto tra uomo e natura: l’esito è il profondo disagio di una condizione umana scissa tra la perdita della storicità e quella dell’identità. Ma, alla paura di perdere il mondo e a quella di essere perduto nel mondo, un’altra se ne aggiunge: l’afasia, l’incomunicabilità, la perdita del linguaggio del mondo. Il recupero della plurale e vitale simbologia del mito della Grande Madre è dunque più che mai necessario per restituire alla spaesata coscienza contemporanea un sentimento di profonda

8 organicità tra uomo e natura, e ritrovare il senso di una comune appartenenza da cui ogni altra appartenenza -etnica, politica, culturale, di genere- discende; una necessità che oggi si pone come una vera e propria emergenza storica e culturale. Una dimensione globalizzata e babelica confonde infatti sempre più verità e finzione, bisogno e superfluo, operando una marginalizzazione dei valori di un mondo a carattere antropocentrico, che l’arte -coscienza critica rispetto ai falsi valori e al linguaggio standardizzato del proprio tempo- in modo privilegiato invece esprime e rappresenta. Il simbolico ritorno delle Grandi madri non può perciò avvenire se non si riscopre il significato sovversivo della bellezza, e, con esso, le ragioni della civiltà sulla barbarie. Esiste una stretta connessione fra arte, verità e i valori critici e libertari del linguaggio; il linguaggio dell’arte –di qualsiasi forma artistica: scrittura, pittura, foto, cinema, video, ecc.- non si identifica mai, né mai si può esaurire con quello della comunicazione, soprattutto in questo presente immemore che ottunde ogni sentimento del tempo -sia del tempo storico: memoria e progetto; sia del tempo ciclico: vita e naturalità. Traboccando sempre dalla pura formulazione espressiva, l’arte verticalizza la verità, recuperata e riscritta nel presente attraverso remote vibrazioni archetipali e inedite ricomposizioni di significati, provenienti dal passato, ma utopicamente proiettate verso il futuro.

Scheda tecnica del Laboratorio didattico

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Il progetto “Sicilia – Librino – Catania – Grammichele - Etna – Simeto - Belpasso – Paternò – Bronte - Alcantara - Agrigento – Sciacca - Caltanissetta – San Cataldo – Messina - Valle dell’Halaesa - Castel di Lucio, Castel di Tusa, Motta D’Affermo, Pettineo, Reitano – Santo Stefano Di Camastra - Palermo – Ragusa – Siracusa – Noto – Fiumara d’Arte: “Le Grandi Madri - La Porta della Bellezza” si svilupperà in diverse fasi didattiche di attuazione e collaborazione tra la Fondazione Antonio Presti e le scuole invitate a partecipare alla realizzazione del progetto che vedrà un laboratorio attivo, con la direzione artistica a cura di Fiumara d’Arte, presso ogni Istituto per poi nella fase successiva vedere la collocazione dei due pannelli ceramici. Il primo installato nella città della scuola coinvolta, l’altro nel Muro dell’Asse attrezzato del quartiere periferico di Librino a Catania.

§ I fase: la Fondazione Antonio Presti – Fiumara d’Arte individuerà le Scuole siciliane che parteciperanno al progetto, e gli artisti “freelance” da abbinare alle scuole elementari e medie di Librino;

§ Dopo aver concordato con le Istituzioni scolastiche le attività da svolgere, i professori e gli artisti referenti del progetto, saranno invitati nel mese di dicembre 2019 a partecipare alla presentazione del progetto La “Porta della Bellezza” a Librino, per un sopralluogo attraverso cui dipanare poi i progetti singoli.

§ Successivamente, inizierà il progetto didattico 2019/2020 dal tema: “Sicilia – Librino – Catania – Grammichele - Etna – Simeto - Belpasso – Paternò – Bronte - Alcantara - Agrigento – Sciacca - Caltanissetta – San Cataldo – Messina - Valle dell’Halaesa - Castel di Lucio, Castel di Tusa, Motta D’Affermo, Pettineo, Reitano – Santo Stefano Di Camastra - Palermo – Ragusa – Siracusa – Noto – Fiumara d’Arte: “Le Grandi Madri - La Porta della Bellezza” :

1. In un primo tempo il maestro Antonio Presti incontrerà personalmente nelle scuole tutti gli insegnanti, artisti ed i ragazzi coinvolti per presentare il progetto; 2. A gennaio 2020 i professori dei Licei artistici e gli artisti “freelance” sottoporranno i progetti ideati alla Fondazione;

3. Dal mese di febbraio 2020 a maggio 2020, verranno attivati i laboratori, nei licei artistici

con i professori referenti e nelle scuole di Librino con gli artisti “freelance” selezionati;

4. I professori dei Licei artistici condivideranno, svilupperanno e realizzeranno il progetto a

scuola con il gruppo di allievi scelti;

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5. Gli artisti “freelance” sottoporranno il proprio progetto alla scuola di Librino ospitante abbinata che, in collaborazione, realizzerà la parte creativa di sua competenza;

6. I manufatti di terracotta realizzati dalle scuole dovranno essere incisi o bassorilievo; e contenere anche delle frasi poetiche ispirate a “La Grande Madre”;

7. Ogni manufatto di terracotta sarà firmato dallo studente coinvolto;

8. Ogni manufatto di terracotta dovrà avere orientativamente un formato max 35x35 cm;

9. Sarà utilizzata la stessa argilla per tutte le scuole;

10. Tutti i manufatti realizzati rimarranno all’interno delle scuole fino al momento della cottura; nel caso in cui la scuola non avesse forni, sarà cura della Fondazione procedere alla cottura dei manufatti.

11. L’assemblaggio dei manufatti che verranno installati sia su un muro individuato nel comune di appartenenza della scuola che nel quartiere di Librino, sarà a cura della Fondazione Fiumara d’Arte.

12. A conclusione del progetto, tutti gli studenti coinvolti, potranno partecipare all’inaugurazione che sarà prevista nei mesi di ottobre/novembre 2020 alla presenza di tutte le scuole, di tutti i sindaci, degli artisti e dei poeti coinvolti e di tutti gli abitanti del quartiere di Librino.

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SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’

OTTOBRE – NOVEMBRE 2019 Presentazione progetto “Sicilia – Librino – Catania – Etna – Alcantara – Simeto - Agrigento – Caltanissetta - Messina - Palermo – Ragusa - Siracusa - Valle dell’Halaesa ( Castel di Lucio, Castel di Tusa, Motta D’Affermo, Pettineo, Reitano ) – Fiumara d’Arte: Le Grandi Madri”;

DICEMBRE 2019 Studio teorico sui seguenti temi: • Incontro con il maestro Antonio Presti e presentazione del progetto a insegnanti e studenti; • “Le periferie” e il loro riscatto attraverso il valore delle Bellezza; • “La Grande Madre”;

GENNAIO – GIUGNO 2020 • Presentazione dei progetti; • Laboratori di ceramica con l’artista e realizzazione dei manufatti in terracotta con gli studenti coinvolti e le famiglie; • Cottura delle opere;

GIUGNO – OTTOBRE 2020 Installazione e assemblaggio dei manufatti;

NOVEMBRE – DICEMBRE 2020 Inaugurazione dell’opera.

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FONDAZIONE ANTONIO PRESTI FIUMARA D’ARTE – RIFERIMENTI

Presidente Antonio Presti Ideazione e Produzione del progetto

Vicepresidente Gianfranco Molino Produzione Esecutiva Evento Tel. 349 2231802 [email protected]

Organizzazione Paolo Romania / Valentina Di Miceli Coordinamento Esecutivo Tel. 328 6737277 / 3337343533 [email protected] [email protected]

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