BORGIO VEREZZI (SV) Piazza S. Agostino Grotte di

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Organizzazione:

Comune di Borgio Verezzi Ufficio Festival Teatrale 17022 Borgio Verezzi () Direzione amministrativa: [email protected]

Direzione Artistica: Stefano Delfino

Ufficio Stampa Roma: Viola Sbragia tel. 335 8369150 [email protected] per info in loco 019 613302 [email protected]

Biglietteria (dal 23.6.2017): Viale C. Colombo 47 17022 Borgio Verezzi tel. 019/610.167 e-mail: [email protected]

Info e notizie su www.festivalverezzi.it

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51ma Edizione

8 luglio - 24 agosto 2017

Comunicato stampa

Dieci spettacoli, otto dei quali in “prima nazionale”, un’anteprima e un evento speciale all’interno delle grotte: un programma, articolato in 22 serate, che propone drammi e commedie con il filo conduttore del potere, inteso nelle sue più svariate accezioni. Sono queste le principali caratteristiche del Festival di Borgio Verezzi (Savona), che dopo aver archiviato il Cinquantennale con eccellenti risultati (pubblico aumentato del 16,1% e incassi cresciuti del 19,8%, elevato indice di gradimento, largo seguito sui mass media e rinnovato interesse della critica), ha presentato la 51.ma edizione oggi a Roma, durante un incontro nella filiale di Banca Passadore.

Spiega il direttore artistico Stefano Delfino, in carica dal 2002 e riconfermato per altri cinque anni: “Superata la boa del mezzo secolo, l’edizione 2017 si proietta verso il futuro. E lo fa, ancora una volta, all’insegna del rinnovamento nella tradizione, puntando cioè su testi contemporanei, spesso inediti o stranieri, senza trascurare però i classici, caratteristica delle sue origini, e coinvolgendo, oltre alla sede storica di Piazza Sant’Agostino, anche la suggestiva location delle Grotte di Borgio Verezzi, preziosa risorsa naturale e turistica del territorio comunale”. Un ventaglio di proposte diversificate, con la speranza di soddisfare i gusti degli spettatori (oltre 11 mila paganti lo scorso anno), fra cui anche molti turisti in vacanza. Aggiunge Delfino: “Ideato nel segno del sorriso anche quando affronta temi più profondi e impegnativi (la leggerezza della pensosità, citata da Italo Calvino nelle Lezioni americane) spazia tra autori di

5 vari Paesi, propone - com’è sua consuetudine – qualche titolo noto anche per la trasposizione cinematografica e conferma come il Festival sia ormai diventato la ‘vetrina’ estiva di alcune delle novità che, nell’invernale, andranno in tournée, “esportando” quindi in tutta Italia il nome di Borgio Verezzi”. Rispetto alle ultime edizioni, tra tanti nomi eccellenti, accanto a qualche gradito ritorno, figurano anche numerosi debuttanti al Festival. Manifestazione che, quest’anno, vuole rendere un duplice omaggio a Vincenzo Cerami, quattro anni dopo la scomparsa: e lo fa con la prima versione teatrale de Un borghese piccolo piccolo, il suo romanzo da cui, quarant’anni fa, Monicelli aveva tratto il celebre film con Alberto Sordi, impreziosita delle musiche appositamente composte dal maestro Nicola Piovani; e con l’edizione italiana de Le repas des fauves (La cena delle belve), commedia francese dell’armeno Vahè Katcha, nella traduzione di Cerami, fatta pochi mesi prima della morte.

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NOTE AL PROGRAMMA

sabato 8 luglio - Anteprima festival Le bal (L’Italia balla dal 1940 al 2001) di Jean-Claude Penchenat Regia Giancarlo Fares Il potere dell’espressione corporea. Ispirato al film “Ballando ballando” di Ettore Scola, e tratto dal fortunato format di Jean-Claude Penchenat, ha in scena Giancarlo Fares, anche regista, e Sara Valerio con quattordici attori- ballerini Under 35 che raccontano con i gesti, la danza e le canzoni (tutte molte conosciute e a loro volta specchio di un’epoca) oltre mezzo secolo del nostro Paese. Un periodo che coincide per larga parte con la storia del Festival e quindi lo spettacolo costituisce l’ideale anello di congiunzione fra i primi cinquanta anni della manifestazione e il suo futuro. giovedì 13, venerdì 14, sabato15 luglio - Prima nazionale La vedova scaltra di Carlo Goldoni Con Francesca Inaudi, Giuseppe Zeno, Fabio Ferrari, Renato Cortesi e con Riccardo Bocci, Alessandra Cosimato, Andrea Coppone, Claudia Ferri Regia Gianluca Guidi Il potere della seduzione. Come da consuetudine, una commedia classica per l’apertura ufficiale del Festival: una giovane e ricca vedova veneziana, corteggiata assiduamente da quattro pretendenti di nazionalità diverse (inglese, francese, spagnolo e italiano), ne saggia le reali intenzioni con uno stratagemma. “La vedova scaltra” ha valore storico, poiché rappresenta il punto di passaggio tra la commedia dell’arte, basata sull’improvvisazione, e la commedia di carattere. Introduce inoltre alcune innovazioni e anticipa i temi della donna fiera e corteggiata che tornerà nella Locandiera.

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lunedì 17 luglio - Prima nazionale Che cosa hai fatto quando eravamo al buio? di Claude Magnier Con Miriam Mesturino, Alessandro Marrapodi, Giorgio Caprile Regia Giorgio Caprile Il potere degli equivoci. Da questa commedia è stato tratto il film del 1968 con Doris Day. Trascurata dal marito Robert, troppo assorbito dagli affari, Jacqueline è nervosa e, per riuscire a dormire, è costretta a prendere un sonnifero. Si addormenta profondamente e così non si accorge che accanto a lei c’è un altro uomo. Al rientro, il marito trova i due a letto assieme. Lo sconosciuto è Claude, affascinante seduttore, che con il suo charme riesce a conquistare la donna. Ma tra i due uomini nasce una reciproca simpatia… giovedì 20, venerdì 21, sabato 22 luglio - Prima nazionale Un borghese piccolo piccolo di Vincenzo Cerami Con Massimo Dapporto, Susanna Marcomeni, Fabrizio Coniglio, Roberto D’Alessandro, Federico Rubino Regia Fabrizio Coniglio Il potere dell’amor paterno. Primo omaggio alla memoria di Vincenzo Cerami, lo scrittore candidato all’Oscar per la sceneggiatura de “La vita è bella” di Roberto Benigni. Quarant’anni dopo il celebre film di Monicelli con Alberto Sordi, il romanzo approda per la prima volta in teatro, in seguito alla trasposizione e all’adattamento del regista Fabrizio Coniglio: in scena viene ripercorsa la drammatica vicenda di un impiegato ministeriale, che fa di tutto per lasciare il suo posto al figlio. ma il giorno del concorso il ragazzo è accidentalmente ucciso da un rapinatore. E la reazione del padre sarà terribile. Le musiche sono state composte appositamente da Nicola Piovani.

8 giovedì 27, venerdì 28, sabato 29, domenica 30 luglio Prima nazionale Non mi hai più detto ti amo Scritto e diretto da Gabriele Pignotta Con Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia Il potere della famiglia. La famiglia è ancora il cardine della società e il nostro punto di riferimento assoluto ? Come si stanno evolvendo le nostre famiglie alla luce delle trasformazioni sociali, politiche ed economiche in atto? E' questo il tema attualissimo sul quale nasce e si sviluppa questa ironica e sorprendente "piéce" teatrale, che narra la storia di una famiglia italiana contemporanea: costretta ad affrontare un cambiamento traumatico improvviso, alla fine di un percorso umano difficile e intenso, si ritroverà del tutto trasformata e forse più preparata a sopravvivere. mercoledì 2, giovedì 3, venerdì 4 agosto - Prima nazionale Queste pazze donne di Gabriel Barylli con Paola Quattrini, Emanuela Grimalda e la partecipazione straordinaria di Vanessa Gravina Regia Stefano Artissunch Il potere dei sentimenti. Tre donne sole, con storie affettive molto diverse, sono costrette a passare insieme le notti di Natale. E dalle loro confessioni, tra commedia, melodramma e venature vagamente gialle, emergono storie di amori negati o vissuti, intrecci, gelosie, figli segreti, case e vestiti colorati. Un mondo di sentimenti e nevrosi femminili alla Almodovar, per il modo colorito di indagare i rapporti e le nevrosi femminili e le atmosfere tipiche dei suoi film, ricche di colori sgargianti sia nelle scenografie che nei costumi, che rispecchiano le anime “calienti” dei personaggi. La commedia arriva ora in Italia, dopo il grande successo già avuto in Austria e Germania.

9 domenica 6 agosto - Prima nazionale Vivo in una giungla, dormo sulle spine di Laura Sicignano e Shahzeb Iqbal Con Amanda Sandrelli, Luca Giordana, Alessio Zirulia Regia Laura Sicignano Il potere della solidarietà. “Vivo in una giungla, dormo sulle spine” è un verso di un poema popolare pakistano. Basato sulle storie vere che un giovane rifugiato pakistano ha raccontato alla regista, storie di fughe, di viaggi notturni, di migliaia di dollari, di kalashnikov, di abbandoni, di bambini costretti a imparare troppe cose, troppo presto, il testo è nato nell’ambito di un progetto del Teatro Cargo di Genova con il coinvolgimento di un gruppo di profughi. Un minorenne, giunto in Italia dal Pakistan dopo un avventuroso viaggio, è accolto in una comunità e affidato a un’avvocatessa tutrice, ma si protegge da un ambiente nuovo e ostile, nascondendosi dietro una fitta rete di bugie. mercoledì 9, giovedì 10, venerdì 11 agosto - Prima nazionale Sabbie mobili (Angeli e comici persi tra cactus sensibili e salotti mimetici) di Benvenuti, Aicardi, Formicola, Pistarino Con Roberto Ciufoli, Gaspare, Max Pisu Regia Alessandro Benvenuti Il potere dell’amicizia. Portato in scena molti anni fa da Zuzzurro e Gaspare, viene ripreso adesso nel ricordo di Andrea Brambilla in una nuova versione, scritta a più mani. Di ritorno da una serata in Svizzera, due comici di successo, i cui rapporti però sono ormai logori e vicini alla rottura per questioni caratteriali, si imbattono con il loro Cessna in una strana nube nera che li farà precipitare in un luogo misterioso, dove è possibile atterrare sui fili della luce “come le rondini”. Qui incontreranno una strana e singolare creatura, spuntata fuori da un cactus, che comincerà ad interessarsi a loro.

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giovedì 17, venerdì 18, sabato 19, domenica 20 agosto Evento speciale nelle Grotte di Borgio Verezzi Inferno di Dante Con la Compagnia Teatrale Uno Sguardo Dal Palcoscenico e la partecipazione straordinaria di Miriam Mesturino e Manuel Signorelli Regia Silvio Eiraldi Il potere della poesia. Spettacolo itinerante all’interno delle Grotte di Borgio Verezzi, che si snoderà lungo un suggestivo percorso tra le varie sale del sottosuolo. Gli spettatori, a gruppi di 20-25 persone alla volta, saranno guidati, in atmosfere suggestive, a incontrare i personaggi più conosciuti dell’Inferno dantesco, da Caronte a Francesca, da Farinata a Pier delle Vigne, da Ulisse al Conte Ugolino, fino a tornare a “riveder le stelle…”. Nato per essere proposto in location particolari, questo Inferno verrà riallestito in una nuova edizione, studiata appositamente per le grotte. martedì 22, mercoledì 23, giovedì 24 agosto - Prima nazionale La cena delle belve di Vahè Katchà Con (in o.a.): Marianella Bargilli, Francesco Bonomo, Maurizio Donadoni, Ralph Palka, Gianluca Ramazzotti, Giancarlo Ratti, Emanuele Salce, Silvia Siravo Regia: Julien Sibre Il potere dell’ipocrisia. Secondo omaggio a Cerami, che ne aveva curato la traduzione e l’adattamento teatrale con Julien Sibre. Novità assoluta per i palcoscenici italiani, la commedia agrodolce, scritta dall’armeno Vahè Katchà, ha vinto il Premio Molière ed è stato un successo nei teatri parigini. Durante la seconda guerra mondiale, un gruppo di amici festeggia in allegria il compleanno di uno di loro. Ma un improvviso episodio drammatico cambia l’andamento della piacevole serata e così quelli che fino a un attimo prima erano grandi amici all’improvviso si trasformano in belve…

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sabato 8 luglio 2017 – Piazza S. Agostino ore 21.30

ANTEPRIMA AL FESTIVAL

Alessandro Longobardi per Viola produzioni s.r.l.

Presenta

LE BAL

L’ITALIA BALLA DAL 1940 AL 2001

da LE BAL, una creazione del Théâtre du Campagnol da un’idea Jean-Claude Penchenat

con Giancarlo Fares, Sara Valerio Alessandra Allegrini, Riccardo Averaimo, Alberta Cipriani, Vittoria Galli, Alice Iacono, Matteo Lucchini, Fancesco Mastroianni, Davide Mattei, Matteo Milani, Pierfrancesco Perrucci, Maya Quattrini, Michele Savoia, Patrizia Scilla, Viviana Simone

regia di GIANCARLO FARES

coreografie ILARIA AMALDI scenografia MARCO LAURIA costumi FRANCESCA GROSSI light designer LUCA BARBATI sound designer GIOVANNI GRASSO

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PRESENTAZIONE DELLO SPETTACOLO Un fortunato format francese di Penchenat con il quale si racconta la storia del nostro paese dall’inizio della seconda guerra mondiale al crollo delle torri gemelle. Due momenti drammatici che segnano l’inizio e la fine di un lungo periodo, narrato abilmente attraverso le più belle canzoni italiane che hanno caratterizzato la vita e il costume della società. Tutto si svolge in una balera. Un caleidoscopio di accadimenti e curiosità che viviamo attraverso sedici attori, i quali ci accompagnano in un appassionante viaggio nel tempo, scandito dalla musica che si fa drammaturgia.

Un racconto senza parole, affidato alla musica e agli attori, alla forza comunicativa delle azioni, dei gesti e dei suoni. Uno spettacolo elegante, poetico, divertente. Accompagnato da canzoni importanti e significative, dalla TREMARELLA di Edoardo Vianello, ai RAGAZZI DELLO SHAKE di Gianni Morandi, da L’UOMO PER ME di Mina a I WILL SURVIVE di Gloria Gaynor, da THE WALL dei Pink Floid e SISTER MORFINE dei Rolling Stones, fino a CHE COSA RESTA di Franco Battiato. E ancora da IL TANGO DELLE CAPINERE a T’AMMAZZEREI della Carrà, da Celentano a Modugno, passando per Peppino di Capri e Gino Paoli.

https://www.youtube.com/watch?v=DCQhNeogUAM

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Giovedì 13, venerdì 14, sabato 15 luglio 2017 Piazza S. Agostino ore 21.30

PRIMA NAZIONALE

Mind entertainment e Ginevra Media Prod srl

Presentano

Un progetto artistico di Gianluca Ramazzotti

LA VEDOVA SCALTRA

Una commedia di Carlo Goldoni

con Francesca Inaudi, Giuseppe Zeno

con Fabio Ferrari nel ruolo di Don Alvaro de Castiglia

con Riccardo Bocci, Alessandra Cosimato, Andrea Coppone, Claudia Ferri

e con Renato Cortesi

regia di GIANLUCA GUIDI

scene CARLO DE MARINO costumi FRANCESCA BRUNORI musiche originali MASSIMILIANO GAGLIARDI disegno luci STEFANO LATTAVO direzione tecnica STEFANO ORSINI

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PRESENTAZIONE DELLO SPETTACOLO Rosaura Lombardi, una giovane e ricca vedova veneziana che vorrebbe risposarsi, ha quattro pretendenti di quattro diverse nazionalità: Milord Runebif (inglese), Monsieur Le Bleau (francese), Don Alvaro di Castiglia (spagnolo), e il Conte di Bosco Nero (italiano). Ciascuno dei quattro le fa una corte assidua. L'inglese le fa avere come regalo un diamante, il francese un ritratto, lo spagnolo l'albero genealogico della sua famiglia, mentre l'italiano le invia una lettera d'amore con accenni di gelosia. Per far recapitare i loro messaggi o regali, i pretendenti si servono dei rispettivi servitori oppure di Arlecchino. Rosaura è indecisa: trova l'inglese generoso, il francese galante, lo spagnolo rispettabile, l'italiano appassionato. Decide pertanto di mettere alla prova i loro sentimenti, e approfitta del Carnevale di Venezia presentandosi a ciascuno di loro mascherata nelle vesti di una connazionale attraente e disposta all'avventura amorosa. L'unico dei quattro che le risulterà fedele sarà il conte italiano, e pertanto il matrimonio avverrà con quest'ultimo. La commedia si conclude con Runebif e Le Bleau che si congratulano col Conte, mentre Don Alvaro se ne va indispettito.

La vedova scaltra ha un certo valore storico in quanto rappresenta il punto di passaggio tra la commedia dell'arte, basata sull'improvvisazione, e la commedia di carattere. È la terza commedia di carattere, dopo La donna di garbo del 1743, e L'uomo prudente di poco successivo, ed è la commedia con la quale si affermò la riforma del teatro goldoniano. Dei temi vicini alla commedia dell'arte ripete alcuni spunti tematici, come quello dii Arlecchino servitore di due padroni, il quale, nel suo ruolo di ambasciatore e postino, fa confusione sia tra i signori che deve servire, sia tra i destinatari dei vari messaggi che è incaricato di trasmettere. D'altro canto, la Vedova scaltra introduce anche innovazioni anticipando il tema della donna fiera e corteggiata da molti uomini che farà da base alla celeberrima Locandiera. In entrambe le commedie la protagonista è l'unico pilota del proprio destino, manipola abilmente le carte in gioco e alla fine sceglie da sola il suo futuro sposo. Inoltre Rosaura, come Mirandolina, opera e decide non tanto lasciandosi guidare dai sentimenti, quanto piuttosto seguendo criteri razionali.

«Ella è la seconda Commedia di carattere che io ho composto, sendo La donna di garbo la prima, e tutte e due sentono ancora non poco del cattivo Teatro, con cui confinavano, ed hanno quel sorprendente e maraviglioso, che ho poi col tempo a verità e natura condotto. Ciò non ostante io non ardisco alterare l’intreccio ed il sistema qualunque siasi di questa Commedia, poiché‚ imperfetta come ella, ha avuto la buona sorte di piacere al Pubblico estremamente, e dura tuttavia dopo quindici anni la sua fortuna, onde crederei far un torto alla pubblica approvazione, cangiandola essenzialmente, e arrischierei di sfigurarla e di farle perdere l’acquistato concetto.» (Carlo Goldoni, La vedova scaltra, "L'autore a chi legge")

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Lunedì 17 luglio 2017 - Piazza S. Agostino ore 21.30

PRIMA NAZIONALE

Produzioni Teatrali MC Sipario

Presenta

CHE COSA HAI FATTO QUANDO ERAVAMO AL BUIO?

di Claude Magnier

con Miriam Mesturino, Alessandro Marrapodi, Giorgio Caprile

Adattamento e regia di GIORGIO CAPRILE

scenografia SILVIO EIRALDI assistente alla regia VALENTINA GABRIELE luci e suoni AMERIGO ANFOSSI grafica GIANNICOLA MARELLO

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PRESENTAZIONE DELLO SPETTACOLO Jacqueline si sente trascurata dal marito Robert, troppo assorbito dagli affari. Nervosa e irrequieta a seguito di questa situazione, per riuscire a dormire è costretta a prendere del sonnifero. Addormentatasi profondamente non s’accorge che accanto a lei c’è un altro uomo. Al rientro il marito trova i due a letto assieme. Lo sconosciuto è Claude, un affascinante e simpatico seduttore che con il suo charme riesce a conquistare la donna. Malgrado la particolare situazione, tra i due uomini nasce una reciproca simpatia tanto da renderli, in alcuni momenti, complici. Alla fine Jacqueline preferirà le qualità del marito alle simpatiche bugie di Claude. La commedia debutterà il 17 luglio 2017 al 51° Festival Teatrale di Borgio Verezzi. Prima commedia di Claude Magnier (autore anche di “Oscar, un fidanzato per due figlie” e “Jo e il Gazebo”) scritta nel 1955 da cui è stato tratto il film hollywoodiano “Che cosa hai fatto quando siamo rimasti al buio?” con Doris Day, nella sua ultima interpretazione, Robert Morse, Patrick O’Neal e Terry- Thomas.

NOTE DI REGIA Quando ho visto questa scoppiettante commedia francese nella versione originale, ho deciso che prima o poi l’avrei portata in scena nei teatri italiani, ed eccola qua, pronta per il pubblico italiano. Ho pensato di fare un adattamento più moderno, non alterando però il ritmo e la verve comica contenuta nel testo originale. La pièce è del genere di “theatre de boulevard” cioè rappresentazioni teatrali leggere e divertenti, che venivano messe in scena nei teatri situati alla periferia di Parigi fin dal 1800, costruiti apposta per divertire ed attirare con rappresentazioni di questo genere un certo tipo di pubblico e contrastare i teatri ufficiali parigini. La commedia è in due atti suddivisa in cinque quadri (tre nel primo atto e due nel secondo), la durata è di circa un’ora e mezza. Giorgio Caprile

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Giovedì 20, venerdì 21, sabato 22 luglio 2017 Piazza S. Agostino ore 21.30

PRIMA NAZIONALE

Pietro Mezzasoma

Presenta

UN BORGHESE PICCOLO PICCOLO

tratto dall’omonimo romanzo di Vincenzo Cerami

con Massimo Dapporto

e con Susanna Marcomeni, Roberto D’Alessandro, Fabrizio Coniglio, Federico Rubino

Adattamento e regia di FABRIZIO CONIGLIO

musiche originali NICOLA PIOVANI scene GIUSEPPE DI PASQUALE costumi SANDRA CARDINI assistente alla regia ALESSANDRO MARMORINI assistente ai costumi ALICE RINALDI

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PRESENTAZIONE DELLO SPETTACOLO

Perché riprendere un capolavoro del passato e riproporlo nel nostro tempo? Una semplice spinta commerciale o forse una storia tremendamente attuale? Un borghese piccolo piccolo è un romanzo straordinario di Vincenzo Cerami da cui è stato tratto, in un secondo tempo, il capolavoro cinematografico di Monicelli. Il romanzo, che diverge dal film in alcuni nodi narrativi essenziali, è un ritratto di agghiacciante attualità. La peculiarità del romanzo è la tinta grottesca, che si cerca di ripercorrere nell’adattamento di Fabrizio Coniglio, con cui Cerami descrive le umili aspirazioni del protagonista Giovanni, il borghese piccolo piccolo. Quella che metteremo in scena sarà infatti una tragicommedia che nella prima parte regalerà momenti di comicità a tratti esilarante. Il Borghese piccolo piccolo è Giovanni Vivaldi, un uomo di provincia che lavora al ministero, il cui più grande desiderio è quello di “sistemare” suo figlio Mario, proprio in quel ministero in cui Giovanni lavora da oltre trent’anni. Ma come ottenere una raccomandazione per il figlio? Ecco l’inizio della sua ricerca disperata di una “scorciatoia”, in questo caso rappresentata dalla Massoneria, per garantire un futuro al figlio. Le aspirazioni, il desiderio di raggirare le regole che una società democratica e civile impone, sembrano quasi connaturate nell’animo di ogni cittadino italiano. La Scorciatoia o la raccomandazione è avvertita dalla nostra società come qualcosa di necessario per sopravvivere: forse, in fondo, non crediamo più nella possibilità di essere tutti uguali di fronte alla legge e nelle pari opportunità di emancipazione sociale ed economica. Questo è lo snodo più fortemente attuale della storia che metteremo in scena. Racconteremo questo grande romanzo classico con il sorriso, che solo i grandi autori come Vincenzo Cerami hanno saputo e sanno ancora regalarci. Per questo motivo ci affidiamo all’arte di un grande interprete del nostro Teatro: Massimo Dapporto, capace di rendere il ridicolo e il tragico nello stesso tempo, regalando grande umanità e semplicità alla famiglia Vivaldi.

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Giovedì 27, venerdì 28, sabato 29, domenica 30 luglio 2017 Piazza S. Agostino ore 21.30

PRIMA NAZIONALE

Milleluci Entertainment

Presenta

NON MI HAI PIÙ DETTO TI AMO

Scritto e diretto da GABRIELE PIGNOTTA

con Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia

scene ALESSANDRO CHITI costumi SILVIA FRATTOLILLO

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PRESENTAZIONE DELLO SPETTACOLO

La famiglia è ancora il cardine della società e il nostro punto di riferimento assoluto? Come si stanno evolvendo le nostre famiglie alla luce delle trasformazioni sociali, politiche ed economiche in atto? E' questo il tema attualissimo sul quale nasce e si sviluppa questa ironica e sorprendente "piece" teatrale. In sintesi si tratta della storia di una famiglia italiana contemporanea ,costretta ad affrontare un cambiamento traumatico improvviso che, alla fine di un percorso umano difficile ed intenso, si ritroverà completamente trasformata e forse più preparata a sopravvivere. Lorella Cuccarini, al culmine della sua maturazione artistica, accetta la sfida di interpretare straordinariamente il ruolo che le è più congeniale, quello di una madre, Serena, che trova la forza di mettersi in discussione. In seguito ad un imprevedibile, ma forse “salvifico” incidente di percorso infatti, questa super- mamma e moglie perfetta, che porta sulle sue spalle tutta l'organizzazione e la responsabilità della famiglia, capisce che forse questo ruolo non è più funzionale alla sua felicità e con grande coraggio decide di recuperare se stessa e il suo essere donna rimettendo completamente in gioco l'equilibrio su cui poggia l'intera famiglia. Suo marito Giulio (un ineguagliabile Giampiero Ingrassia) inizialmente destabilizzato da questo repentino cambiamento, troverà la forza di reagire, riscoprendo finalmente il suo ruolo di padre e di “genitore” per troppo tempo delegato passivamente alla moglie. Anche i due figli (Tiziana e Matteo), due ragazzi di vent'anni, andranno incontro ad una crisi profonda esattamente come i loro genitori, ma quando tutto sembra portare verso la più amara delle disgregazioni familiari, ognuno riuscirà a trovare delle risorse interiori inaspettate che porteranno la famiglia a ricomporsi con un avvincente finale a sorpresa! La lezione che tutti avremo imparato è che forse oggi la famiglia per sopravvivere ai cambiamenti, deve essere anche lo spazio per l'individuo e non solo per il ruolo (madre, padre, figlio).

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Mercoledì 2, giovedì 3, venerdì 4 agosto 2017 Piazza S. Agostino ore 21.30

PRIMA NAZIONALE

Danila Celani per Synergie Arte Teatro

Presenta

QUESTE PAZZE DONNE

di Gabriel Barylli

con Paola Quattrini, Emanuela Grimalda

e con la partecipazione straordinaria di Vanessa Gravina

Regia di STEFANO ARTISSUNCH

Scene MATTEO SOLTANTO costumi MARCO NATERI disegno luci GIORGIO MORGESE

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PRESENTAZIONE DELLO SPETTACOLO E' la Vigilia di Natale tre donne sole, tre donne come tante, tre donne piene di storie d’amore, diverse sia nel temperamento che nella vita, cercano di fare luce sulla loro confusa realtà sentimentale. Gli uomini sono fuori, girano intorno a loro come satelliti di un pianeta. Linda ne ha troppi, Cristina nessuno, Barbara uno solo, il marito, che l’ha pure tradita. Scontente, arrabbiate, indecise, volitive cercano una risposta alla fatale domanda: “Che fare?” E la risposta bussa alla porta o per meglio dire si agita nella pancia...... e di certo non è una sbronza smaltita male, ma un bel bambino imprevisto… L'opera del giovane commediografo austriaco Gabriel Barylli ha già avuto un grande successo in Austria, in Germania ed in Francia. Barylli ha vinto il Premio Bavarian Film e il Premio Adolf Grimme. Il suo sguardo amorevolmente satirico sulle esigenze della gente di oggi ha fatto sì che i suoi libri siano divenuti eccellenti modelli teatrali e cinematografici. Queste Pazze Donne è stata rappresentata la prima volta nel 1991 presso l'Accademia Teatro Wien ed è poi andata in scena in numerosi teatri tedeschi a partire dal 1993.

NOTE DI REGIA Leggendo questa commedia ho immediatamente pensato ad Almodovar ed al suo modo colorito di indagare il mondo dei rapporti e delle nevrosi femminili, le atmosfere tipiche dei suoi film, ricche di colori sgargianti sia nelle scenografie che nei costumi, rispecchiano le anime “calienti” dei personaggi. Essi, favoriti anche dalle suadenti atmosfere musicali, sono il traino della storia caratterizzata da situazioni emotive che scatenano una riflessione sull'autenticità dei sentimenti. Sicuramente Barylli è stato influenzato da Almodovar, lui come il regista spagnolo indaga il mondo femminile, rendendo azione le vicissitudini emotive dei personaggi catapultati in situazioni a volte decisamente fuori dal comune; come diceva lo stesso Almodovar quando si tratta di sentimenti anche ciò che può sembrare più assurdo in realtà appare verosimile. Avendo sviluppato una cultura-curiosità riguardo la cinematografia europea e ritenendomi un regista “visionario”, ho pensato istintivamente a questo accostamento ed ho coinvolto e stimolato i miei collaboratori in questa direzione per iniziare a lavorare artisticamente ad una messa in scena efficace e suggestiva in cui si possa godere di una grande dose di umorismo e riflessione.

Stefano Artissunch

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Domenica 6 agosto 2017 - Piazza S. Agostino ore 21.30

PRIMA NAZIONALE

Teatro Cargo Genova Teatro delle Donne Centro Nazionale di Drammaturgia

Presenta

VIVO IN UNA GIUNGLA, DORMO SULLE SPINE

di Laura Sicignano e Shahzeb Iqbal

con Amanda Sandrelli, Luca Giordana e Alessio Zirlai

Regia di LAURA SICIGNANO

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PRESENTAZIONE DELLO SPETTACOLO - Testo nato nell’ambito di un progetto del Teatro Cargo di Genova con il coinvolgimento di un gruppo di profughi: un minorenne, giunto in Italia dal Pakistan dopo un avventuroso viaggio, è accolto in una comunità e affidato a un’avvocatessa tutrice, ma si protegge da un ambiente nuovo e ostile, nascondendosi dietro una fitta rete di bugie.

NOTE DI REGIA - Il testo è nato nell'ambito di un progetto del Teatro Cargo, che dirigo. Il progetto è iniziato nel 2011e ha coinvolto un gruppo di giovanissimi rifugiati, minori non accompagnati, arrivati da diversi paesi del mondo. Allora non si parlava molto di questo tema, che io ritengo uno dei più rilevanti del nostro tempo perché porterà in breve ad una sostanziale mutazione della società europea. Questi giovani erano arrivati in Italia, fuggendo da guerre e persecuzioni subite nei loro paesi d'origine. I loro viaggi hanno rappresentato per loro prove molto difficili, dalle quali sono rimasti segnati profondamente, così come dai drammatici eventi che li avevano indotti a fuggire. Dal 2011 con il Teatro Cargo ho creato tre spettacoli con questi giovani, scritti con loro, recitati da loro, accanto a professionisti. Questo testo rappresenta la quarta tappa di un progetto, nato per caso da un incontro tra persone, culture e religioni lontanissime tra loro. In teatro i giovani hanno trovato non solo il loro primo contratto di lavoro, ma anche un riferimento affettivo in Italia. Vivo in una giungla, dormo sulle spine è un verso di un poema popolare pakistano. Il testo attinge alle storie vere che un giovano rifugiato pakistano mi ha raccontato. In questo testo si racconta di un giovane arrivato in Italia, minorenne, dopo una pericolosa fuga dal suo paese. Il ragazzo aveva viaggiato da solo attraversando Pakistan Iran, Turchia e Grecia, con un'organizzazione di trafficanti. Aveva imparato molto senza andare mai a scuola. In Italia il giovane è accolto in una comunità per minori richiedenti asilo e affidato ad un'avvocatessa tutrice. Dopo un primo incontro improntato all’ostilità e alla diffidenza reciproca, tra la donna e il giovane nasce un legame. Quanto l'affetto del ragazzo verso la sua tutrice è sincero e quanto egli la sta invece manipolando? Il ragazzo si protegge da un ambiente nuovo e ostile, nascondendosi dietro una fitta rete di bugie. Racconta via via nuove e diverse autobiografie. Perché? Conquistare la sua fiducia è impossibile? Cosa cerca nel nostro paese? La sua fuga sembra non potersi fermare. Il suo passaggio nella vita di coloro che incontra porta ad una crisi e ad un cambiamento. Lo straniero fa paura e noi facciamo paura a lui. Chi è davvero straniero? La relazione tra i personaggi è un incontro tra solitudini, dove la verità emerge solo a frammenti. Il dialogo tra culture così diverse è forse impossibile. Laura Sicignano

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Mercoledì 9, giovedì 10, venerdì 11 agosto 2017 Piazza S. Agostino ore 21.30

PRIMA NAZIONALE

a.Artisti Associati

Presenta

SABBIE MOBILI ANGELI&COMICI PERSI TRA CACTUS SENSIBILI E SALOTTI MIMETICI

di Benvenuti, Aicardi, Formicola, Pistarino

con Roberto Ciufoli, Gaspare, Max Pisu

Regia di ALESSANDRO BENVENUTI

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PRESENTAZIONE DELLO SPETTACOLO

Di ritorno da una serata in Svizzera, due comici di successo i cui rapporti sono ormai logori e vicini alla rottura si imbattono con il loro Cessna in una strana nube nera che li farà precipitare in un luogo misterioso dove è possibile atterrare sui fili della luce “come le rondini”. Qui incontreranno una strana e singolare creatura spuntata fuori da un cactus che comincerà ad interessarsi a loro…

NOTE DI REGIA

Forse, proprio quando si è avuto tutto dalla vita, arriva un momento in cui si finisce per perdersi in quel troppo divenuto esagerato. E per ritrovarsi, a volte, è necessario perdere tutto ciò che si è ottenuto e svanire per un po' in una sorta di niente esistenziale. È allora, quando di nuovo non si ha più nulla, quando non si è più da nessuna parte e i giorni hanno il sapore amaro della nostalgia, che si sente il bisogno di cercare la cosa più importante per ciascuno di noi: l'armonia, quel magico dono che ci permette di vivere coscientemente il bene e il male apprezzandone tutti i risvolti. Sabbie Mobili è una favola, un viaggio alla ricerca di se stessi.

Alessandro Benvenuti

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Giovedì 17, venerdì 18, sabato 19, domenica 20 agosto 2017

EVENTO SPECIALE nelle Grotte di Borgio Verezzi

La Compagnia Uno Sguardo dal Palcoscenico

Presenta

INFERNO spettacolo itinerante su brani della “Comedìa” di Dante Alighieri

con gli attori della Compagnia

e con la partecipazione straordinaria di Miriam Mesturino e Manuel Signorelli

Regia di SILVIO EIRALDI

costumi SANDRO MARCHETTI

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PRESENTAZIONE DELLO SPETTACOLO

Inferno è uno spettacolo itinerante nato nel 1992 come evento per il Castello “Del Carretto” di (SV). Da allora, visto il grande successo, è ripreso quasi annualmente e proposto per località dotate di luoghi caratteristici (castelli, centri storici…). Le recite fino ad ora effettuate sono oltre un centinaio, con una media di 5 o 6 per ogni sera. Inferno è stato rappresentato nei Castelli di Millesimo (anche, a grande richiesta, in un secondo allestimento) Cairo M.tte e , alla Lanterna di Genova e nei centri storici di Cairo M.tte (manifestazione Cairo Medioevale, 22 recite in due serate nel 1995 e 1997), Borghetto S. Spirito, , , Rocchetta Cairo, Ortovero, Castelvecchio di Rocca Barbena, , Bormida, . In quest’ultima località la Compagnia è stata onorata della presenza degli attori Mario Zucca e Marina Tovez che hanno recitato alcuni brani. Gli spettatori, a gruppi di 20 / 25 persone, sono guidati, in atmosfere suggestive, a incontrare i personaggi più conosciuti dell’Inferno dantesco, da Caronte a Francesca, da Farinata a Pier delle Vigne, da Ulisse al Conte Ugolino, fino a “riveder le stelle…”. Da rimarcare inoltre che, per Cairo Medioevale 2006, Uno Sguardo dal Palcoscenico ha presentato un nuovo allestimento (per l’occasione non itinerante) insieme alla Compagnia Atmo di Bastia Umbra la quale ha appositamente preparato movimenti scenici e coreografie su trampoli, costumi, effetti pirotecnici. Nella serata del 6 agosto 2006, l’evento è stato seguito da circa 4.000 spettatori.

Nell’estate 2017 lo spettacolo vivrà il suo appuntamento più importante approdando alla prestigiosa ribalta del Festival teatrale di Borgio Verezzi. Per l’occasione la Compagnia sta lavorando ad un nuovo allestimento che potrà contare sulla partecipazione straordinaria di Miriam Mesturino, assidua frequentatrice del palcoscenico di Piazza Sant’Agostino, e di Manuel Signorelli presente al Festival due anni or sono con lo spettacolo Toc toc di Laurent Baffie, regia dello stesso Eiraldi. I due ospiti d’onore saranno affiancati da attori “storici” dello spettacolo, quali Giovanni Bortolotti, Luca D’angelo, il regista Silvio Eiraldi e da altri entrati nel cast nelle ultime edizioni: Monica Rabino, Gaia Demarzo, Omar Scarone. E’ inoltre prevista la partecipazione del soprano Monica Russo.

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Martedì 22, mercoledì 23, giovedì 24 agosto 2017 Piazza S. Agostino ore 21.30

PRIMA NAZIONALE

Ginevra Media Prod srl Presenta

LA CENA DELLE BELVE

di Vahè Katcha

elaborazione drammaturgica di Julien Sibre versione italiana di Vincenzo Cerami

con in ordine alfabetico Marianella Bargilli è Sofia Francesco Bonomo è Pietro Maurizio Donadoni è Andrea Ralph Palka è Her Komandant Kaubach Gianluca Ramazzotti è il Dottore Giancarlo Ratti è Vittorio Emanuele Salce è Vincenzo Silvia Siravo è Francesca

Regia associata di JULIEN SIBRE e VIRGINIA ACQUA

scene CARLO DE MARINO costumi FRANCESCA BRUNORI disegno luci STEFANO LATTAVO direzione tecnica STEFANO ORSINI

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PRESENTAZIONE DELLO SPETTACOLO

Il pluripremiato spettacolo teatrale francese Le Repas des fauves, tra i maggiori successi dell’ultime tre stagioni parigine e coronato ai Molières 2011 come migliore spettacolo privato, migliore adattamento e messa in scena arriva anche in Italia con cast e regia straordinari.

La vicenda presenta la storia di sette amici che, nell’Italia del 1943 durante l’occupazione tedesca, si trovano per festeggiare il compleanno del loro ospite. Una serata diversa, per staccare un attimo dalle tragedie e paure della guerra e dalle privazioni che questa porta con se. Quella stessa sera però vengono uccisi due ufficiali tedeschi ai piedi della loro palazzina e per rappresaglia la Gestapo decide di prendere due ostaggi per ogni appartamento. Il comandante tedesco dell’operazione riconosce però nel proprietario dell’appartamento dove si trovano i sette amici, il libraio dal quale spesso compra delle opere, e per mantenere un singolare rapporto di cortesia avverte che passerà a prendere gli ostaggi al momento del dessert, lasciando loro la scelta dei due ostaggi. Qui comincia La cena delle belve con tutto quello che può far presagire un quadro del genere. Ognuno cercherà salvare la propria pelle e davanti alla paura della morte l’amicizia cade tirando fuori il peggio di ogni persona. Il testo di grande qualità alterna momenti di alta tensione a momenti di risate e divertimento, lo humor nero è così ben miscelato da impreziosire l’opera, tanto l’assurdità crudele di una tale scelta possa spesso prestarsi al sorriso. Uno spettacolo che prende per mano lo spettatore e lo coinvolge emotivamente fino all’inaspettato finale, costretto ad identificarsi in ciascuno dei sette personaggi; il libraio e sua moglie che organizzano la cena, il medico che non nasconde il suo interesse per l’occupante tedesco; un reduce di guerra con sguardo gioioso sulla vita, una giovane vedova tentata dalla Resistenza; un omosessuale cinico e un affarista collaborazionista; fino a domandarsi: Cosa farei al loro posto? Il genio di Katchà ci dipinge senza compiacimento la natura umana, con un realismo crudo in cui l’ironia non è mai assente. Di fronte all’orrore affrontato con derisione, lo spettatore ride molto di questi piccoli personaggi disegnati con profonda sapienza tridimensionale.

Grazie alla versione italiana curata da Vincenzo Cerami poco prima della sua scomparsa, La cena delle belve sta per arrivare in Italia con un cast “stellare” che dipinge con crudeltà e ironia il meglio e il peggio dell’animo umano sullo sfondo della Grande Storia del 1943.

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PREMI TEATRALI

47° PREMIO NAZIONALE VERETIUM PER LA PROSA

A margine del Festival Teatrale nacque nel 1971, per iniziativa di Carlo Maria Rietmann, allora critico teatrale del Secolo XIX, il Premio Veretium, premio nazionale per la prosa destinato ogni anno da una giuria di critici teatrali “all’attore o all’attrice di prosa che nell’ultima stagione teatrale si sia particolarmente distinto per impegno di testo e capacità d’ interpretazione”. Il Premio, consistente nella riproduzione in oro, argento e pietra dura del Mulino Fenicio di Verezzi, verrà consegnato al vincitore in una serata del 50° Festival di Borgio Verezzi.

8° PREMIO CAMERA DI COMMERCIO RIVIERE DI (già “Premio Camera di Commercio di Savona”)

Il premio, nato nel 2010 e voluto dalla Camera di Commercio di Savona, viene conferito “allo spettacolo che si sia distinto particolarmente, coniugando la qualità dell’allestimento e della recitazione al gradimento del pubblico, dimostrando la capacità di catalizzare l’interesse dei media per il nostro territorio in quel felice connubio tra cultura e turismo che da anni contraddistingue la manifestazione”. Per la stagione 2016 del Festival Teatrale di Borgio Verezzi, il Premio Camera di Commercio, ora “Camera di Commercio Riviere di Liguria”, è stato eccezionalmente assegnato ex aequo a due spettacoli: "Sorelle Materassi ", nell'adattamento di Ugo Chiti dal romanzo di Aldo Palazzeschi per la regia di Geppy Gleijeses, e "Parenti serpenti" di Carmine Amoroso, per la regia di Luciano Melchionna.

Queste le motivazioni. Per "Parenti serpenti": "Portato in scena da una compagnia in stato di grazia e con soluzioni registiche che hanno felicemente coinvolto l'intera piazza Sant'Agostino, sempre in bilico tra sorriso e commozione, l'amara e divertente commedia ha molto ben interpretato lo spirito dell'edizione del Cinquantenario del Festival, espresso

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Per "Sorelle Materassi": "Con raffinatezza e grazie a uno straordinario trio di protagoniste (Milena Vukotic, Lucia Poli e Marilu' Prati), Ugo Chiti, autore dell'eccellente trasposizione teatrale del romanzo di Palazzeschi, e il regista-produttore Geppy Gleijeses hanno realizzato uno spettacolo che non solo ha attirato il pubblico delle grandi occasioni, ma ha anche conquistato l'interesse della critica nazionale, esportando ancora una volta il nome di Borgio Verezzi al di fuori dei confini regionali".

Il premio sarà consegnato dal dott. Luciano Pasquale, presidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria, in una serata del 51° Festival di Borgio Verezzi.

EVENTI COLLATERALI

MOSTRA ICONOGRAFICA SUI 50 ANNI DI STORIA DEL FESTIVAL

CONCORSO FOTOGRAFICO #VEREZZINFESTIVAL

“E’ DI SCENA VEREZZI” Agevolazioni e sconti per gli spettatori del Festival

Gli operatori del turismo e i commercianti verezzini con l’iniziativa “E’ di scena Verezzi” offriranno agli spettatori del Festival Teatrale una speciale scontistica presso i bar, i ristoranti e i negozi convenzionati.

APERITIVO TEATRALE INAUGURALE

Il 13 luglio 2017, dalle ore 20.15 , come tradizione avrà luogo il vernissage inaugurale, con aperitivo nella panoramica Piazza Gramsci, in attesa della Prima del Festival (gentilmente offerto dall’Associazione Verezzi.net).

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‘I FACCIONI’ DI SERGIO OLIVOTTI

‘L'immagine del Festival 2017 è dedicata ai protagonisti del teatro, ossia agli attori ed agli spettatori.

Si tratta di un'immagine coordinata di tipo evolutivo: i "faccioni" che rappresentano i protagonisti del Festival, realizzati con la tecnica del collage multimaterico, pur nati da una matrice comune saranno sempre diversi e potenzialmente infiniti. Costituiranno cioè un'immagine corale, nata da un comune denominatore, ma passibili di continue variazioni: come le foglie dello stesso albero che pur nella loro diversità mantengono caratteristiche comuni che le rendono riconoscibili.

I "faccioni" invaderanno a diversa scala anche l'architettura di Verezzi, e saranno oggetto di workshop e mostre con i bambini in modo che a questi primi soggetti se ne possano aggiungere altri, potenzialmente continuando all'infinito nel gioco creativo.

Le immagini del Festival saranno dunque una, nessuna, centomila...’

Sergio Olivotti

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Sergio Olivotti

Sergio Olivotti è architetto, grafico, illustratore. Già docente a contratto del Politecnico di Milano dal 2006 al 2011, concentra la sua ricerca creativa al campo della didattica e dell'editoria per l'infanzia.

Il suo immaginifico è costituito da ambientazioni e personaggi onirici, assurdi ed ironici. Ha illustrato, tra gli altri, i seguenti libri per l'infanzia: Lo Zoablatore, Otto e Rino, Le Patamacchine, Il Cuscino cambiafaccia, Appunti di Geofantastica, Macchia.

Tra i suoi premi: Jury’s Special Award al Ali Gargınsu International Poster Competition, 2017; selezionato all'EDUCA - Festival dell'Educazione di Rovereto, 2017; Marchio speciale "Microeditoria di qualità" per “Macchia”, editore Bacchilega, 2016;

Gold Award Graphis Annual, 2016; 1° Premio Concorso Fondazione Marazza, 2014; 3° Premio Concorso “Teranga International Illustration Contest” a Skrbina, 2014. selezionato con tre poster alla Biennale del poster “Golden Bee” a Mosca; 3° Premio Concorso per un poster “Quixote maratòn”, Ciudad Real, Spagna 2014.

Ha partecipato a seguito di selezione alle biennali del poster in Messico, Bolivia, Finlandia, Russia, Polonia. Un suo disegno è stato donato a S.S. Papa Francesco nel dicembre 2015.

www.olivotti.net

Il Festival ringrazia il Prof. Sergio Olivotti per la preziosa collaborazione offerta ed in particolare per il disegno appositamente realizzato per la 51ma edizione del Festival Teatrale di Borgio Verezzi

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Il Festival Teatrale di Borgio Verezzi 2017 è gemellato con

SSSSPlautus Festival di Sarsina

Festival di Musica da Camera di Cervo

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Dal 2016, il Festival è convenzionato con il

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SI RINGRAZIANO PER LA COLLABORAZIONE LE ASSOCIAZIONI LOCALI:

Vivere Verezzi Verezzi.net AIB Protezione Civile PA Croce Bianca

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Il Festival ringrazia

per la gentile ospitalità offerta per la Conferenza Stampa

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UFFICIO FESTIVAL TEATRALE – BIGLIETTERIA

Viale C. Colombo, 47 - BORGIO VEREZZI (SV) 019.610167 - [email protected]

VENDITA E PREVENDITA BIGLIETTI

Primo giorno di apertura: venerdì 23 giugno con orario 8.30 - 13.00 e 14.30 - 18.30 Apertura dal 24 giugno al 7 luglio: da lunedì a sabato con orario 10.30 – 13.00 e 16.30 - 18.30 Dall’8 luglio aperto anche domenica con lo stesso orario (chiuso dal 13 al 15 agosto)

E’ possibile acquistare i biglietti anche presso il botteghino in Piazza Gramsci, nelle sere di spettacolo dalle ore 20.30.

PREZZI BIGLIETTI E ABBONAMENTI

Primo settore (file dalla A alla M): Interi € 27 – Ridotti € 25 (over 65/under 25) Secondo settore (file dalla N alla Y): Interi € 25 – Ridotti € 23 (over 65/under 25)

Ridottissimo € 15 (ragazzi fino a 11 anni) - Muretti € 23 senza distinzione di settore

Abbonamento a sette spettacoli: costo € 154 (valido per le seguenti serate: 8 - 13 - 17 - 20 - 27 luglio - 2 e 6 agosto)

Evento Speciale nelle Grotte di Borgio: ingresso unico € 15

MODALITA’ DI PAGAMENTO

- in biglietteria e al botteghino: Contanti, Pagobancomat, Assegno Circolare

- a distanza: 1) on line, con carta di credito: sul sito www.festivalverezzi.it alla sezione Biglietteria/Pagamento online; 2) bonifico su c/c bancario BCC Pianfei Rocca De’ Baldi intestato a Comune di Borgio Verezzi IBAN IT46K0875349320000120130678 causale: SOLO il numero di prenotazione fornito dalla biglietteria e il cognome di chi ha effettuato la prenotazione.

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CONDIZIONI DI VENDITA

Da Venerdì 23 giugno è possibile prenotare e/o acquistare i biglietti di tutti gli spettacoli in cartellone, sia direttamente presso la Biglietteria sia a distanza (telefono, e-mail).

Il pagamento dei biglietti prenotati deve avvenire entro 3 giorni lavorativi dal momento della prenotazione, pena la cancellazione della prenotazione effettuata.

Il dirito di prelazione per gli abbonati della scorsa stagione decade VENERDì 30 GIUGNO. I nuovi abbonamenti sono prenotabili a partire dal 23 giugno telefonicamente o presso la biglietteria; i posti saranno assegnati e comunicati ai nuovi abbonati a partire da lunedì 3 luglio.

I biglietti acquistati valgono solo per la data indicata sugli stessi: non è possibile il cambio data, nemmeno per una replica dello stesso spettacolo.

In caso di pioggia (o altra causa di forza maggiore), lo spettacolo non viene mai annullato prima dell’orario di inizio previsto. Qualora le condizioni meteo non consentano il regolare svolgimento dello spettacolo, la direzione si riserva il diritto di posticipare l’inizio della rappresentazione, fino alle ore 22.30 prima di annunciare l’eventuale annullamento. In caso di sospensione a spettacolo iniziato, verrà meno ogni diritto al rimborso del biglietto.

I biglietti non sono rimborsabili, tranne in caso di annullamento dello spettacolo prima del suo inizio.

Condizioni di vendita complete su www.festivalverezzi.it/condizioni-di-vendita/

SERVIZIO DI BUS NAVETTA

In ogni sera di spettacolo in Piazza S. Agostino è attivo un servizio navetta al costo di 1 euro a tratta: - andata: piazzale antistante il Teatro Gassman (quattro corse con orario 19.15 – 19.45 – 20.10 – 20.30) - ritorno: parcheggio di Piazza Gramsci (prima corsa 10 minuti dopo il termine dello spettacolo; tre corse a seguire a circa 20 minuti una dall’altra). Per il ritorno, gli utenti dovranno seguire lo stesso ordine di utilizzo del servizio dell’andata (chi sale con la prima corsa in andata, scende con la prima corsa di ritorno e così via). Il biglietto per la navetta è acquistabile direttamente al momento dell’utilizzo del servizio.

BIGLIETTERIA: tel. 019.610167 – [email protected]

INFO E NOTIZIE www.festivalverezzi.it

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