in collaborazione con: FRENZY Produzioni

Comune di

Assessorato allo Sviluppo e Promozione del Turismo Presenta ALETHEIA Grecia, Greci e Mediterraneo in 2019 “La ricerca della verità” 4 / 5 / 6 Ascea - Capaccio - APRILE CONCEPT PAESTUM ASCEA il CONCEPT

Quando gli ateniesi diedero vita al sistema della democrazia, non crearono solo una forma di governo e uno stile di vita all’interno della polis, ma edificarono anche una teoria della mente.

Se un individuo sente di vivere una scissione interna tra stati mentali in conflitto, spesso si rivolge altrove: a Dio. Ma quale Dio? Il progetto consiste in tre appuntamenti diurni con incontri di teatro, musica, danza notturni nelle location prescelte: Ascea, l’antica Elea e Paestum, presso il Parco Archeologico e presenta tratti di ricerca attraverso la storia del pensiero filosofico classico nei luoghi in cui si è svolta in Campania. L’uomo è da sempre alla ricerca di se stesso, quindi della verità. Qualcuno la cerca dentro se stesso, altri fuori e lontano da se stessi. In questo percorso, notevole impulso diedero alla storia del pensiero universale i filosofi, fra cui Parmenide e gli altri membri della scuola eleatica (Senofane, Zenone e Melisso). E non solo. I siti greci della Campania sono prova di un’indagine, di una ricerca, di un’inchiesta intorno alla verità e alla conoscenza.

Questo ambizioso progetto è un viaggio nella storia della ricerca della verità. Sia attraverso incontri di filosofia che riproducono la storia del pensiero e delle ricerche connesse, sia offrendo la rappresentazione stessa della ricerca, attraverso l’interpretazione del rapporto fra l’uomo e la divinità nella tragedia, nella musica, nella danza.

Il rapporto non ha avuto una facile gestazione. Tantomeno un parto felice. Al contrario, non si è mai compiuto. Le religioni hanno sempre avvertito, ad eccezione dell’Islam, l’esigenza di antropomorfizzare la divinità e Dio.

Gli dei si arrabbiavano. Lottavano, tramavano, amavano, tradivano, si vendicavano. L’uomo greco antico sentiva la necessità che gli dei assomigliassero a lui. Lo immaginava, narrava, interpretava, con le proprie forze, le proprie paure, le proprie debolezze, e gli regalava quello che avrebbe voluto per se stesso: l’immortalità (athanasia).

Anche il Dio dei cristiani è antropomorfizzato: condanna a castighi, ha la barba, è un vegliardo canuto e senesco. Ma perdona. Non uccide. Perché l’uomo cristiano sente improcrastinabile la necessità, l’urgenza di essere perdonato. E di risorgere a vita eterna. L’equivalente dell’immortalità dei greci. Ma esiste una terza via per capire se esiste una verità? Esiste un’altra strada che conduca l’uomo verso se stesso, dunque verso la verità? Per Parmenide le chiavi che consentono l’accesso al tempio, che aprono quelle porte, la Porta Rosa di Elea, al cui interno è custodita la divinità e la sapienza sacra che ne deriva, il rapporto con la verità non può che avvenire con diverse modalità. il Concept IL PROGETTO

Il progetto tenta una risposta lunga millenni, sia attraverso indagini di filosofia antica, sia attraverso la forza cogente del teatro, della musica e della danza di tutti i popoli del Mediterraneo che hanno dato alla ricerca della verità un contributo importante. Che rappresenta già da solo, con i suoi Misteri e la sua scena, un “assalto al cielo”. il progetto

Con il patrocinio del di Ascea, I luoghi dove si svolgeranno le iniziative del Parco Nazionale del , Vallo di sono quindi Ascea, la greca Elea, e i templi di Diano e Alburni, del Parco Archeologico Paestum con il Parco Archeologico. All’attività di Paestum, questo progetto articolato, di studio e ricerca diurna si accompagneranno tre incontri serali complessivi, fra Paestum dal 4 al 6 Aprile 2019, sul tema ed Ascea, con musica, danza e teatro. Sono della ricerca della verità nella previsti quindi un incontro sul teatro tragico grecità Magno-Greca, vuole e il manifesto dell’anima a Paestum e due approfondire un lungo dibattito momenti notturni ad Ascea per penetrare speculativo intorno all’uomo. meglio le culture di tutto il Mediterraneo e Vere e proprie indagini sulla interpretare la nostra grecità come ricerca, grecità alla ricerca della verità dunque come dolore e sapienza. Nei siti scelti, nella storia del pensiero al fine di metterne in risalto mediaticamente filosofico. la bellezza e la storia dei luoghi della grecità e della speculazione filosofica in Campania, verranno così allestiti complessivamente, mostre, dibattiti e spettacoli serali. Paestum il

Saluti: PROGRAMMA Rosa Maria Falasca – Commissario Straordinario Comune di Capaccio - Paestum Corrado Matera - Assessore Regionale Sviluppo e Promozione del turismo 4 Aprile 2019 Gianluca Mastrovito - Presidente Provinciale ACLI Apertura lavori a cura del Prof. Franco Ferrari, Ordinario di Filosofia Antica 15:00 presso l’Università degli Studi di Salerno, con il primo appuntamento sulla Grecità nei luoghi della Magna Grecia in Campania.

Alla conferenza è prevista la presenza del filosofo e scrittore Marcello a conclusione dell’incontro alle ore 17:00 un servizio di bus-navette Veneziani, che a teatro presenterà il libro “Nostalgia degli dei”, Marsilio Editori. garantirà il trasferimento presso il TEATRO ARISTON di PAESTUM Parco Archeologico di Paestum 4 APRILE 2019 15:00 Gabriel Zuchtriegel Rosa Maria Grillo “Dalle ombre alla luce: il mito della caverna in Platone” Il mito della caverna di Platone rappresenta uno dei testi fondanti del pensiero occidentale. In esso Platone descrive la condizione dell’uomo rispetto all’educazione (paideia) e all’assenza di educazione. Si tratta di una condizione che è insieme naturale, ossia determinata da un deficit cognitivo, e storica, vale a dire prodotta dai meccanismi sociali nei quali prende forma la polis. Viene anche immaginato un processo di liberazione che dovrebbe portare l’individuo che vi è coinvolto da una condizione di Franco Ferrari prigionia, simboleggiata dalle ombre della caverna, a una di autentica Luca Cerchiai conoscenza, metaforizzata dall’uscita nel dominio della luce.

A Paestum sono previsti gli interventi del Dott. Gabriel Zuchtriegel, Direttore del Parco Archeologico di Paestum, della Dott.ssa Anna Imponente, Direttore del Polo Museale della Campania, del Prof. Luca Cerchiai Direttore del Dipartimento di scienze del patrimonio culturale (DiSPaC), della Prof.ssa Rosa Maria Grillo Direttore del Dipartimento Studi Umanistici (DipSUm) e del Prof. Angelo Meriani Docente di Letteratura Greca Dipartimento Studi Umanistici Università Anna Imponente di Salerno Angelo Meriani Incontro serale presso teatro ARISTON

Paestum Prima dello spettacolo vi sarà una introduzione a cura della Prof.ssa Clementina Cantillo – Ordinario di Storia della Filosofia - Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC – 4 Aprile 2019 Università degli Studi di Salerno. 18:00 Lo spettacolo sarà inoltre preceduto dall’intervento del filosofo e scrittore Marcello Veneziani, che presenterà il libro “Nostalgia degli Dei”, Marsilio Editori. Marcello Veneziani

nostalgia degli dei

Una visione del mondo in dieci idee Chi è “Per la prima volta collegati in una compiuta visione del Dopo aver fondato e diretto riviste, decide di cambiare vita mondo, Marcello Veneziani propone in Nostalgia degli dei i e si ritira nella scrittura. Il simbolo della svolta fu un libro temi affrontati nell’arco di quarant’anni di studio e ricerca. dedicato a Plotino, concepito all’alba del terzo millennio. Il Nel corso dei secoli, le divinità si sono fatte idee, principi suo pensiero è scandito da quattro temi cardinali: l’amore fondamentali per la vita e per la morte, amore per ciò che inquieto per la tradizione e la rivoluzione conservatrice è superiore, permanente e degno di venerazione. Oggi una che ne discende; la preferenza per la comunità rispetto società schiacciata su un presente assoluto, in cui nessuna all’individualismo; la filosofia del ritorno, come nostalgia differenza è accettata, sembra aver spazzato via anche gli delle origini e ricordo nella lontananza; l’amor fati, ultimi limiti necessari alla loro sopravvivenza: il confine che l’accettazione della vita nel segno del destino. Quel protegge, il pudore che preserva, la fede che è amore per la perimetro compone una visione spirituale della vita. Il suo Luce. Come in una galleria di gigantesche figure di marmo, è un pensiero intuitivo, lampeggiante, che gioca con la l’autore osserva e racconta le dieci divinità che hanno divina malleabilità della parola, anche con ironia. Pensiero fondato il pensiero e l’esistenza dell’uomo. E nel tracciarne sintetico più che analitico, oltre il nichilismo pervasivo e i profili ne svela il senso recondito, la loro necessità fuor dissimulato della sua epoca. Ha scritto vari saggi di storia di metafora per ricominciare a «pensare anziché limitarci delle idee, filosofia civile e cultura politica, oltre a testi a funzionare» nella vita di tutti i giorni. Attingendo a una letterari e teatrali, tra i quali La sposa invisibile (2006), costellazione di pensatori che da Platone e Plotino passa Rovesciare il ’68 (2008), Sud (2009), Amor fati (2010), per Vico e Nietzsche, fino ad arrivare a Florenskij ed Evola, Vivere non basta. Lettere a Seneca sulla felicità (2012), Marcello Veneziani nel suo lungo percorso di scrittore Veneziani conserva quella Dio, patria e famiglia. Dopo il declino (2013), Ritorno a è nato a Bisceglie nel 1955, dove nostalgia del sacro che consente agli uomini di uscire dal sud (2014), Anima e corpo (2014). Per Marsilio di recente ha vissuto fino alla laurea in loro mondo e dal loro tempo, di riconoscere i propri limiti e ha pubblicato Lettera agli italiani (2015), che ha ispirato filosofia all’università di Bari. trascenderli, di trovare orizzonti, tutori e aperture oltre la un format teatrale portato in tour in tutta Italia, Alla luce Vive tra Roma e Talamone. caducità della nostra esistenza.” del mito e Imperdonabili entrambi del 2017 In questa sede è prevista la presenza delle Delegazioni dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo

Repubblica Ellenica, Repubblica Libanese, Libia, Repubblica Araba d’Egitto, Stato d’Israele, Montenegro, Repubblica di Cipro, Spagna, Repubblica Francese, Repubblica d’Albania, Bosnia- Erzegovina, Repubblica di Malta, Principato di Monaco, Repubblica Tunisina, Repubblica di Turchia, Repubblica di Slovenia, Repubblica Araba Siriana, Repubblica Algerina Democratica e Popolare, Repubblica di Croazia, Regno del Marocco. A TEATRO 18:30 Lezione-reading sul teatro tragico greco a cura di

Giancarlo Guercio Giancarlo Guercio con interventi di Maria Pia Papaleo, Biancarosa Di Ruocco, Patrizia Maria P. Papaleo Biancarosa Di Ruocco Pontillo, Annalucy Menafra e Emiliano Spira su testi di Eschilo, Sofocle ed Euripide

20:30 Annalucy Menafra dopo teatro: incontro con la stampa accreditata Patrizia Pontillo Emiliano Spira LA VERITÀ o della sublimazione

Sinossi: Per il livello umano a cui approdarono gli antichi greci, fu inevitabile la tragedia. Ineluttabile, si manifestò per necessità. La tragedia è espressione e chiarificazione evolutiva di umanità intrisa di ‘alterità’, è proiezione verso dimensioni ‘oltrane’, aspirazione al progresso e acuta sensibilità umanistica che sospinsero i coevi di Pericle verso la definizione etica della civiltà. I greci inventarono la tragedia perché seppero osservare le dinamiche umane ed esistenziali. Furono dotati di occhi nuovi, si lasciarono guidare dalla curiosità e non cedettero alla vacuità. Erano poiesis, termine che ha in sé l’astrazione e il pragma. Coi sensi dello spirito sentirono le aspirazioni degli uomini e seppero organarle in forma di pensiero, di leggi, di espressioni estetiche. Seppero costruire le città e colsero la dimensione dell’oltre, aspirando ad essa tramite riti e misteri. Celebrarono così l’assoluto, l’universale e l’eterno, celebrarono così la propria grandezza. Le tragedie, tra le invenzioni espressive più raffinate dell’antichità, furono un balzo nell’astrazione autentica del sé in grado di presentificare le essenze dell’essere nel suo conseguenziale divenire: tramite la loro (ra)- presentazione la storia poteva abbandonare le proprie coordinate e divenire sembiante, indicando la soluzione, l’occasione, la possibilità. Per queste ragioni semantiche le tragedie mettono in forma il significato col suo correlato significante, il contenuto con il suo più plausibile aspetto: senza Paestum (SA) mistificazioni, senza simulazioni, senza finzioni, ma per quel che semplicemente e realmente è. Il mondo trova così il fenomeno espressivo più eclatante e completo sintetizzato in una pregna Teatro Ariston azione di scena: il tragos è nel drama e l’uomo partecipa allo sviluppo delle sue azioni. La giustezza 4 Aprile 2019 dell’impianto estetico, calibrato su simboli fatti di puro vigore ed energia, possiede i crismi per la rivelazione delle essenze: il principio è posizionato all’intero della dinamica esistenziale e il conflitto 19:00 è mostrato, affrontato e risolto. L’uomo può, nel vero, elevarsi, oltre se stesso. Ciò dice la tragedia. GIANCARLO GUERCIO

PROTAGONISTI DEL TEATRO A PAESTUM Giancarlo Guercio

FORMAZIONE: PUBBLICAZIONI: - Laurea: Si è laureato nel 2003 in Lettere moderne Articoli: (Università degli Studi di Salerno) con una tesi dal titolo - Dinamiche metateatrali. Appunti per un metodo, La metafora del sacro nella drammaturgia napoletana del «Riscontri», 2015, vol. 3-4, pp. 53-72, ISSN 0392-5080; secondo Novecento con votazione 110 e lode. - Proprio così: la rappresentazione dell’inconscio - Master: Ha approfondito la valorizzazione dei beni nell’inedito di Luigi Pirandello, «Misure critiche», 2016, pp. culturali con un Master conseguito nel 2007 presso l’Università 191-200, ISSN 0392-6397; Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, approntando uno - Per una lettura fenomenologica dei Sei personaggi in studio dal titolo: Cilento terrAperta. Ipotesi di sviluppo cerca d’autore di Luigi Pirandello, «Sinestesieonline», n. 15/ culturale. Aprile 2016; - Dottorato: Dal 2017 è dottore di ricerca Italianistica (XIII - Tra ‘saittelle’, vicoli e casini: per una “topografia ciclo) presso l’Università di Salerno con una dissertazione dal esistenziale” della scrittura di Enzo Moscato, titolo: Fenomenologia dell’inconscio. Il sogno come limen «Sinestesieonline», n. 23/Maggio 2018; nella poetica di Luigi Pirandello con esito eccellente. - Signori, a voi, l’oltre!, in C’è un oltre in tutto voi non volete o non sapete vederlo. Dialogo tra i saperi intorno all’opera di Recensioni: Pirandello, a cura di M. Montanile, Avellino, Sinestesie, 2018. - Antonella Orlandi, Le edizioni dell’opera di Giovan Battista - Identità cangianti. Le ‘sacrali metamorfosi’ nella Dal 2016 è socio della Modernità Della Porta. (Pubblicato nel 2013 nella rivista «Sinestesie», drammaturgia napoletana del secondo Novecento (in corso Letteraria (MOD) e dell’Associazione vol. 11, pp. 362-364, ISSN 1721-3509); di pubblicazione, MOD); degli italianisti (ADI); dal 2013 è socio - Marco De Marinis, Il teatro dell’altro. Interculturalismo e - Oggetti della moda e mode-oggetto. Quando Pasolini della Società Dante Alighieri – sede transculturalismo nella scena contemporanea. (Pubblicato urlava contro la modernità (in corso di pubblicazione); di Salerno, con cui svolge numerose nel 2011 nella rivista «Sinestesie», vol. 1, pp. 575-578, ISSN - Narrazioni ad limen. Tra scrittori confinati e umanità attività di promozione letteraria e 1721-3509); emarginate: la Basilicata di Carlo Levi, Rocco Scotellaro e culturale; è componente del gruppo di - Graziella Corsinovi, La finzione vissuta (in corso di Franco Arminio (in corso di pubblicazione). ricerca di alcuni progetti FARB. pubblicazione). ATTIVITA’ CULTURALI: ATTIVITA’ SCIENTIFICA e PUBBLICAZIONI:

CONVEGNI: Dal 2011 al 2018 è Cultore di Letteratura italiana (cattedra di - Scritture del corpo, Modernità letteraria (MOD), Catania, Letteratura italiana e Letteratura italiana contemporanea 22-24 giugno 2016; presso le facoltà di Scienze della Formazione primaria - La letteratura italiana e le arti, Associazione degli e Scienze dell’Educazione dell’Università di Salerno). I italianisti (ADI), Napoli, 07-10 settembre 2016; suoi interessi scientifici che concernono principalmente - Falso d’autore di Andrea Camilleri e Il tratto onirico nella la letteratura teatrale e la drammaturgia napoletana del pittura di Luigi Pirandello, Università statale di Cluj-Napoca, Novecento hanno incentivato lo studio di temi e argomenti 23-24 novembre 2016; inerenti le relazioni tra l’espressione artistica e quella - Scritture del dispatrio, Modernità letteraria (MOD), letteraria. Potenza, 14-16 giugno 2018; Nell’A.A. 2017-2018 è stato Professore a contratto per il - La scrittura di Pier Paolo Pasolini e La Mandragola di N. Laboratorio Help teaching, cattedra di Letteratura italiana, Machiavelli, Università statale di Cluj-Napoca (Romania), Scienze della formazione primaria. 18-19 maggio 2018; Svolge annualmente attività didattiche frontali a supporto - Ha curato insieme agli altri membri del comitato delle lezioni di Letteratura italiana (SFP e SDE) e partecipa organizzativo il Convegno C’è un oltre in tutto. Voi non volete e alle relative sedute d’esame; segue come correlatore attività non sapete vederlo organizzato dalla cattedra di Letteratura di elaborazione tesi. italiana di Scienze della formazione primaria, UNISA, marzo 2017; Monografie: - Cura la programmazione del convegno internazionale - Limen e Meta. Luigi Pirandello e la fenomenologia, Echi ancestrali. Le latebre materane nella letteratura e Sinestesie (in corso di pubblicazione); nell’antropologia in programma a Matera per il 24, 25 e 26 - Corpi sacri nella drammaturgia napoletana del secondo luglio 2019. Novecento, Sinestesie (in corso di pubblicazione).

Giancarlo Guercio ASCEA 5 Aprile 2019 16:00 Saluti: Pietro D’Angiolillo – Sindaco di Ascea Tommaso Pellegrino - Presidente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni

Presso la sede della Fondazione Alario, nella Sala Francesco Alario, nel pomeriggio del 5 il Prof. Franco Ferrari ed altri studiosi, presenteranno la prima delle due conferenze di Ascea dal titolo “La via filosofica all’immortalità: Platone e Aristotele”

Il pensiero filosofico greco ha immaginato, accanto a un’immortalità di carattere religioso e iniziatico (orfismo e pitagorismo), un genere di immortalità connessa all’esercizio dell’intelletto e della ragione. Tanto in Platone quanto in Aristotele prende forma l’idea che la valorizzazione della componente intellettuale di cui ogni individuo è in possesso consente di accedere a una dimensione veritativa, la quale rende possibile l’acquisizione di uno stato di immortalità (awthanasia) anche durante la vita terrena. Capovolgendo l’immagine tradizione dell’uomo, Platone arriva ad affermare che «noi siamo piante celesti non terrestri», mentre Aristotele invita, «pur essendo uomini, a diventare immortali».

Nelle due serate di Ascea, il 5 e 6 Aprile, a conclusione dei lavori, presso l’adiacente Cine-Teatro-Auditorium ‘Parmenide’, si terranno spettacoli serali. I due incontri serali di Ascea di musica, danza e teatro saranno affidati a professionisti di caratura nazionale.

Ascea Presenta Ò XORÒS 5 APRILE 2019 Auditorium “Parmenide” Ascea 19:30 AUDITORIUM “PARMENIDE” Ascea 19:30

“ Ò XORÒS “ RIVERSIDE MUSIC SCHOOL Lo spettacolo, previsto il 5 Aprile, rivisiterà, tentandone Gli insegnati sono 15, l’allievo più piccolo ha 1 anno e il più una sintesi di sonorità e suggestioni, di interpretare grande 78. la ricerca della verità con le musiche dei popoli del Gli alunni suonano insieme in 5 “laboratori”. Proprio in questi Mediterraneo, in chiave contemporanea attraverso “laboratori” è cominciata la collaborazione artistica fra i l’utilizzo di nuovi e vecchi generi musicali. A cura della maestri, che ha trovato espressione in diverse occasioni. Riverside Music School di Roma. La “Riverside Band” annovera significative collaborazioni: Nella tragedia e nella commedia greca il coro partecipava scrittura,arrangiamento ed esecuzione di musiche all’azione e alla narrazione, intonando melodie. originali per lo spettacolo teatrale “Destrezza”,di musica e magia,messo in scena in 15 repliche alla Sala Umberto di Roma; Nel concerto il coro canta melodie del passato, scrittura,arrangiamento ed esecuzione di musica originale semplici , evocative, le arricchisce armonicamente, per lo spettacolo teatrale “Super Magic”,messo in scena in risponde alle proposte tematiche degli altri strumenti 15 repliche al Teatro Olimpico di Roma; direzione artistica e delle voci soliste. Il coro entra anche nelle costruzioni dell’evento “notte bianca della legalità”, tenutosi all’interno ritmiche. È un co – protagonista, è il filo conduttore del tribunale di Roma negli anni 2015/16/17; 4 collaborazioni nel viaggio fra temi modali dell’antica Grecia e i giorni discografiche. nostri. Gli insegnanti della Riverside dedicano particolare cura allo Nasce a Roma nel 2013 come Si eseguiranno arrangiamenti originali di brani noti, strumento “per eccellenza”: la voce umana. Una voce è un associazione culturale , ad oggi che si affiancheranno a brani inediti, ispirati dal mare solista, più voci formano armonia; ma le voci hanno anche una sono iscritti 120 alunni,e fra , da personaggi mitologici e dalle loro grandi gesta. forza ritmica. questi si contano russi, croati, La voce che riscopre antiche melodie e fa viaggiare chi ascolta, tedeschi, austriaci, cileni e perché capace di rievocare. brasiliani. Ascea SALA FRANCESCO ALARIO FONDAZIONE ALARIO Ore 15:00

auditorium Protagonista dei due momenti musicali del 6 Aprile ad Ascea, dopo l’incontro presso la Sala Francesco Alario - Fondazione Alario delle ore 15:00 PARMENIDE è il mare, con scelte non narrative, ma evocative: una vera circumnavigazione del Mediterraneo, un attraversamento in musica, danza e teatro delle 6 Aprile 2019 culture che vi si affacciano e che fanno viaggiare lo spettatore nello spazio e nel tempo. Due spettacoli in cui si fondono musica, danza e teatro. ORE 15:00

Presso la Sala Francesco Alario nel pomeriggio del 6 Aprile il Prof. Franco Ferrari ed altri studiosi, presenteranno la seconda delle due conferenze di Ascea dal titolo: “La verità del mito tra tragedia e filosofia”

Il mito rappresenta il deposito di un sapere e di un rapporto con il mondo consolidato. La tragedia eredita dalla grande tradizione dell’epica e della lirica arcaica una precisa immagine dell’uomo e della divinità. A questa immagine si oppone tenacemente Platone, il quale, sulla Franco Ferrari scorta di Senofane, muove una critica radicale alle pretese del mito di rappresentare l’epicentro della cultura e della paideia. Ma Platone stesso è autore di miti straordinari per forza evocativa e capacità di coinvolgimento. Egli riconosce dunque che l’uomo ha bisogno di una componente affabulatrice, che assume una funzione ineliminabile sia sul piano della progettualità politica, sia dal punto di vista della costruzione dell’individuo.

È prevista la partecipazione della dott.ssa Giovanna Scarano, Direttore del Parco archeologico di Elea-

A conclusione dei lavori seguirà il secondo momento musicale Giovanna Scarano ORE 17:30 Riccardo Ascani Con Roberto Ippoliti - seconda Chitarra Attilio Celona - Cajon e Percussioni

oceani

TRIO “ RICCARDO ASCANI - OCEANI ” In oltre trenta anni di attività Riccardo Il Mito di Ulisse attraverso il tempo. Una Ascani si è esibito nei più importanti musica di avventura che fa del flamenco circuiti teatrali e clubs a livello nazionale la sua forza motrice spaziando nei territori ed internazionale, dall’ Auditorium Parco del jazz e della World Music . della Musica di Roma al Casinò du Liban Beirut, dal Ballo del Doge di Venezia al La musica di Riccardo Ascani ci racconta Teatro della Gioventù di Ekaterinburg, il Mare idealizzato nella letteratura e dall’Alexander Platz jazz club di Roma nell’animo di ogni uomo, quel mare fonte all’Everjazz di Ekaterinburg ed il il BeJazz di ispirazione per illustri scrittori e poeti di Berna, dal Teatro di Villa Torlonia di da Omero a Baricco passando per Conrad, Roma al Magnetic Festival di Capoliveri , Lorca ed Hemingway. il World Music Festival di Castelsardo ed il XXXI Festival jazz di Calagonone e in diverse Riccardo Ascani Oceani trasmissioni RAI e Mediaset. Anno: 2015 AUDITORIUM “PARMENIDE” Ascea 19:00

CONCEPT MUSICALE DEL SECONDO MOMENTO (prima serata)

All’inizio dello spettacolo, l’attore Francesco Puccio reciterà in lingua greca e in traduzione italiana i frammenti: 1 (Proemio), 2 (Le due vie), 3 (Capire = Essere), Francesco 6 (La terza via) del poema di Parmenide “Sulla Natura”. Puccio A seguire vincenzo

DE FILIPPO Paesaggi e Ritratti Musica Danza Immagini dell’Europa di Vincenzo De Filippo Non c’è luogo al mondo in cui convivano e si mescolino così tante culture; affacciano tutte sullo stesso mare. Filosofia, poesia, musica, danza ,riti e tradizioni: ogni popolo ha potuto conservare ed integrare ciò che da sempre conosceva con ciò che ignorava. La storia tratta di guerre di conquista e di eventi politici, ma i segni più profondi si tracciano con la cultura e con le arti. Questo siamo noi: i popoli del Mediterraneo e dell’Europa tutta. Non siamo “gemelli” ma possiamo aspirare ad essere fratelli. Manfredi Gelmetti Salvatore Inghilleri Che rimangano i confini politici se necessario; la musica, la danza, la poesia, i colori dei nostri coreografo e ballerino coreografo e ballerino tramonti quelli no, non hanno confini, non hanno paura del diverso e non hanno geografie definite da linee tracciate su una mappa. “Leggendo” paesaggi e volti si scoprono le più profonde verità dell’umano che la musica, la danza e l’arte esplorano in luoghi fisici e metafisici, questo incontro di diverse discipline artistiche e di pensiero “visitano” luoghi e quindi culture che partono dal Mar Mediterraneo e descrivono un cerchio ideale dalla Magna Grecia fino ai Balcani condotto da canti in molte lingue diverse (Griko Salentino, Lingua Corsa, Ladino, dialetti del sud Italia ecc…). Come in un vero e proprio viaggio ci sposteremo per terra mare ed aria accompagnati da video con musiche strumentali originali del Maestro Vincenzo De Filippo, mentre i luoghi fisici verranno evocati da canti e danze su sequenze fotografiche divise in quattro tempi come una sinfonia sui quattro punti cardinali.

Monica Manzo Carmencita Falasca Attraverseremo i secoli da canti Arabi del periodo della Jahilliyya pre-islamica dai canti ballerina ballerina carnascialeschi della Firenze medicea, passando per la musica sefardita, Klezmer, al Fado filtrati da un sound e da arrangiamenti legati alla world music attuale.

Corpo di Ballo

Per il flamenco suoneranno: Paolo Monaldi alle percussioni Eva Cioccoloni Mario Desiderio Sergio Varcasia alla chitarra ballerina ballerino CHI SONO I PROTAGONISTI DI ASCEA a parte la gradita partecipazione e il contributo culturale dell’intera comunità Nato a Voghera il 2 marzo 1964. È professore ordinario di Filosofia Antica presso l’Università di Salerno e insegna Filosofia Tardo-antica presso l’Università di Pavia. Allievo di Mario Vegetti, si è formato, oltre che a Pavia, anche alle Università di Berna e di Münster. Qui ha lavorato con Matthias Baltes al progetto “Der Platonismus in der Antike”. Ha tenuto corsi e attività di insegnamento presso numerose università europee, tra le quali si segnalano Tübingen, Parigi (Sorbonne), Berna, Modena (Collegio San Carlo), Friburg, Losanna, Freiburg im Breisgau, e a Brasilia. Dal 2016 è professore a contratto presso l’Università San Damaso di Madrid. È conferenziare della fondazione “Eranos” di Ascona.

È attualmente coordinatore unico dell’Editorial Board della International Plato Society (IPS). È stato presidente della “Academia Platonica Septima” ed è membro del Comitato Scientifico della “Revue de Philosophie Ancienne” (Bruxelles). Svolge attività di revisione per numerose riviste italiane e internazionali (tra le quali Athenaeum, Philologus, Rivista di Storia della Filosofia, Elenchos ecc). Nel corso del 2014 è stato direttore scientifico della sezione “La via dell’essere: Elea/ Velia” del Forum Universale delle Culture di Napoli e Campania.

I suoi interessi di ricerca si focalizzano intorno al pensiero di Platone e alla ricezione del platonismo nell’antichità. Per i tipi della BUR ha tradotto e commentato il “Parmenide”, il “Teeteto” e il “Menone” di Platone. Recentemente ha pubblicato un’esposizione generale del pensiero di Platone: “Introduzione a Platone” (Il Mulino 2018). Tra i suoi libri si segnalano: “I miti di Platone” (Bur 2006), “Socrate tra personaggio e mito” (Bur 2007), “Platone contro la democrazia” (Bur 2008), e con Mario Vegetti “The Painter of Constitutions” (Academia 2013). prof. Franco Ferrari Per gli incontri Laureato in Lettere classiche, dottore di ricerca in “Antropologia del mondo antico” presso l’Università di Siena, è assegnista di ricerca in Storia del teatro antico greco e latino e Drammaturgia antica presso l’Università di Padova. Scrittore di romanzi e drammaturgie, attore e regista teatrale, è ideatore e direttore artistico de “L’antico fa testo”, progetto di didattica e di ricerca teatrale sul mito classico.

Come regista, ha realizzato numerosi progetti per il teatro nelle aree archeologiche e nei siti museali, specializzandosi nella messa in scena di spettacoli ispirati al mito antico e alla sua permanenza nel mondo contemporaneo.

Francesco Puccio Per il teatro Riccardo Ascani, nasce il 28 gennaio del 1965, è un chitarrista e compositore di flamenco dal passato jazzistico, che ha collaborato con molti artisti di oltreoceano tra i quali George Coleman (Umbria Jazz 1991) e Benjamin Waters. Nel 1991 vince una targa di merito indetta dalla prestigiosa Berklee College of music di Boston. Innamoratosi del flamenco nel 1992 prende contatti con i più importanti virtuosi del genere (Paco de Lucia, Gerardo Nunez, Manolo Sanlucar, Serranito, Juan Manuel Canizares, Rafael Riqueni, Rafael Domingo) e con le più importanti associazioni ed accademie di flamenco quali la Pena Flamenca Los Cernicalos di Jerez de la Frontera o l’Accademia di baile di Josè Galvan in Siviglia. Oggi Riccardo Ascani è tra i maggiori esponenti della chitarra flamenca in Italia, ha lavorato nei più importanti clubs e teatri di Europa ed è soprattutto il creatore di una musica di confine, ricca di melodia e romanticismo che fa del flamenco la sua forza motrice senza però annegare negli stereotipi del genere come si evince dai suoi ultimi albums “Oceani” e “Fiesta en el Mar”. La musica di Riccardo Ascani ci racconta il Mare idealizzato nella letteratura e nell’animo di ogni uomo, quel Mare fonte di ispirazione per illustri scrittori e poeti da Omero a Baricco passando per Conrad, Lorca ed Hemingway. Riccardo Ascani ha saputo fondere i contenuti del Flamenco con quelli del Jazz e dell’elettronica in uno stile musicale unico e gradevole che trasporta l’ascoltatore verso territori illimitati e lontani orizzonti oceanici. Da sempre attivo nella difesa dell’ecosistema marino Riccardo Ascani ha inciso la sua chitarra nella fiction “Il Sindaco Pescatore” (edizioni musicali Rai com, 2016). Oltre che come solista collabora con il trio lirico femminile “Appassionante” col quale ha inciso la sua chitarra nell’album “Salve” e col cantante spagnolo Sergio Muniz dove ha inciso la sua chitarra nel singolo pop-flamenco “Que Calor”. Riccardo Ascani Per la musica “Musicista, compositore, direttore d’orchestra, arrangiatore e strumentista di musica Jazz, Targo argentino, musica polifonica.

Diplomato con il massimo dei voti all’accademia di Santa Cecilia a Roma, ho studiato con: Luciano Pelosi, Claudio Dall’Albero, Bruno Tommaso, Ramberto Ciammarughi, Marco Beasley, Toshio Hosokawa, Wolfgang Mitterer e ho frequentato vari importanti corsi di perfezionamento.

Interessato e coinvolto in vari di generi musicali, ho il piacere di curare progetti, arrangiamenti ed esibizioni con i gruppi: Trio della Sombra per il tango, Ensemble Alcanto per la musica etnica e popolare e rinascimentale, Marmediterra. Il progetto di quest’ultimo gruppo coinvolge spesso la collaborazione di musicisti provenienti da paesi stranieri del Mediterraneo con l’intenzione di riprodurre arrangiamenti sperimentali con estratti della cultura araba, balcanica e popolare del sud Italia.

Ho curato inoltre musiche applicate al teatro, alla danza, al cinema, componendo musiche per video-art e videogames.

Dirigo l’Ensemble Alcanto, il Coro Gospel Taschler Voices e altre compagini orchestrali del panorama musicale italiano.” Vincenzo De Filippo Per la musica