VITERBO, VILLA BUON RESPIRO A RISCHIO CHIUSURA.

Redazione

Viterbo – "Esprimo la solidarietà mia e della Provincia di Viterbo ai lavoratori e ai pazienti del centro di riabilitazione di Villa Buon Respiro, la struttura sanitaria del gruppo San Raffaele per la quale in queste ore si parla di possibile chiusura. – Queste le dichiarazioni di Marcello Meroi Presidente della Provincia di Viterbo – Non intendo entra nel merito del contenzioso – prosegue Meroi – che si è creato tra l’azienda San Raffaele e la Regione e che ha portato fino ad oggi al mancato pagamento dei fondi necessari alla struttura per sopravvivere e per continuare a erogare in tranquillità il quotidiano ed essenziale servizio sul territorio. Tuttavia ritengo inaccettabile la possibilità di chiudere Villa Buon Respiro, un presidio sanitario di qualità, con professionalità valide, che da anni opera soprattutto nel settore dell’assistenza a particolari patologie. La Tuscia, già fortemente colpita dai tagli nel settore ospedaliero, non può permettersi di perdere un così importante punto di riferimento sanitario, perché si profilerebbe uno scenario veramente drammatico in primo luogo per l’utenza, ma anche per i tanti operatori che perderebbero il lavoro. E’ obbligatorio a questo punto riprendere il dialogo tra Regione Lazio e società San Raffaele per poter valutare tutte le possibili soluzioni che scongiurino la chiusura di Villa Buon Respiro. – Il Presidente conclude – Domani – Lunedì 26 novembre – contatterò personalmente la presidente della Regione, Renata Polverini, per chiederle di istituire, se necessario, un ulteriore tavolo di confronto con tutte le parti in causa: se c’è anche una sola possibilità di superare questo momento difficile, con la disponibilità di tutti credo valga la pena fare un altro tentativo. Il territorio viterbese non può permettersi di perdere anche Villa Buon Respiro."

LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: EFFETTI SULLO STATO DI SALUTE DELLE POPOLAZIONI SOTTOPOSTE NEGLI ULTIMI 10 ANNI A REGIME DI DEROGA PER I LIVELLI DI ARSENICO

Redazione

Capranica (VT) – Si svolgerà giovedì 29 novembre 2012 alle ore 17.00 presso la sala Nardini a Capranica (Viterbo) l’incontro “Contaminazione da arsenico nelle acque potabili. Dati relativi agli effetti sulla salute nella popolazione di Capranica (Viterbo) e di altri comuni del Lazio” La dottoressa Antonella Litta, referente dell’Associazione italiana medici per l’ambiente – Isde (International Society of Doctors for the Environment ) illustrerà i dati dello studio “Valutazione Epidemiologica degli effetti sulla salute in relazione alla contaminazione da Arsenico nelle acque potabili nelle popolazioni residenti nei comuni del Lazio” realizzato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale della Regione Lazio con particolare attenzione ai dati relativi al di Capranica. Questo recentissimo studio ha valutato gli effetti sullo stato di salute delle popolazioni residenti nei 91 comuni del Lazio sottoposti negli ultimi 10 anni a regime di deroga per i livelli di arsenico, sostanza tossica e cancerogena, nelle acque destinate a consumo umano. tabella PRECEDENTI:

17/10/2012 VITERBO, EMERGENZA ARSENICO: EFFETTI SULLO STATO DI SALUTE DELLE POPOLAZIONI RESIDENTI NEI 91 COMUNI DEL LAZIO COLPITI DAL FENOMENO

10/10/2012 VITERBO, EMERGENZA ARSENICO: MEROI ED EQUITANI IN REGIONE PER DISCUTERE DEL FUTURO DELLA TALETE

27/09/2012 LAZIO TRA AMBIENTE E POLITICA: MARCO MATTEI FA IL PUNTO (Video – Pausa caffè con…)

25/09/2012 VITERBO PROVINCIA, TALETE METTE AGLI ANGOLI LA PROVINCIA SULLA QUESTIONE ARSENICO: SERVONO GARANZIE E FONDI DALLA REGIONE

28/07/2012 VITERBO ARSENICO: DA GENNAIO SENZ'ACQUA 39 COMUNI

16/07/2012 , ARSENICO NELL'ACQUA: PER IL COMUNE VALORI NELLA NORMA, PER LA REGIONE ARSENICO ALLE STELLE

04/07/2012 VITERBO, LA POLVERINI, MATTEI E L'ARSENICO: GIU' LE MANI DALLE TASCHE DEI CITTADINI

03/07/2012 VITERBO, MATTEI E L'OMBRA DELL'ARSENICO: ENTRIAMO IN TALETE CHE FORSE CI SALVIAMO…

03/07/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: L’ASSESSORE MATTEI MANTENGA LE PROMESSE FATTE IN CAMPAGNA ELETTORALE

13/06/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, E ORA COME FANNO I COMUNI SENZA SOLDI?

11/06/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO: LA REGIONE CERCA 12 MILIONI, MA NE SPENDE 15 PER I VETTORI AEREI 15/05/2012 VITERBO, EMERGENZA ARSENICO: EQUITANI ILLUSTRA IL PERCORSO INDIVIDUATO DALL'ATO

05/04/2012 VITERBO, ARSENICO, PARRONCINI: “VICINI ALL'EMERGENZA TOTALE, LA REGIONE TROVI I FONDI”

09/03/2012 VITERBO, EMERGENZA ARSENICO. LA PROVINCIA CHIEDE POTERI STRAORDINARI

06/03/2012 LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: PROROGATO IL TERMINE AL 31 DICEMBRE 2012

VITERBO, SUCCESSO PER LA PRESENTAZIONE DEL PRODOTTO "CAROTE IN AGRODOLCE DELLA TUSCIA"

Redazione

Viterbo – L’assessore provinciale all’Agricoltura e Valorizzazione dei Prodotti tipici locali Franco Simeone ha partecipato questa mattina alla presentazione di “Carote in Agrodolce della Tuscia” il prodotto dell’Azienda Vita Nova di Francesco Pasquini. L’iniziativa è stata organizzata dal Club Enogastronomico della Tuscia presso il Comune di Viterbo.

“Ho accolto volentieri l’invito degli organizzatori – ha spiegato Simeone – soprattutto perché ho avuto l’occasione di conoscere più a fondo, attraverso documenti e testimonianze, la storia di un prodotto un tempo profondamente radicato nella tradizione contadina della Tuscia e molto importante anche dal punto di vista economico. La produzione delle carote ha purtroppo subito a partire dal 1970 un drastico calo fino a scomparire del tutto. Assistere oggi alla ripresa di una tradizione è senza dubbio un segnale importante che non solo va accolto positivamente, ma va incoraggiato e sostenuto. Come ho avuto modo di ripetere in più occasioni – ha aggiunto l’assessore – l’agricoltura può essere un importante ammortizzatore sociale nei periodi di crisi, come dimostrano le esperienze del passato quando la risorsa terra si è rivelata fondamentale per assicurare lavoro ai giovani. Incoraggiare gli operatori economici impegnati nel promuovere e sperimentare nuove produzioni in campo agricolo ed enogastronomico – ha concluso – significa scommettere sulla ripresa della nostra economia indissolubilmente legata al rilancio di un’agricoltura di qualità”.

ALLARME SALUTE PUBBLICA: UN DECRETO INTERMINISTERIALE VORREBBE MODIFICARE I PARAMETRI CHIMICI STABILITI PER L'ACQUA POTABILE [ SCHEMA DI DECRETO INTERMINISTERIALE ]

[ DIFFIDA NEI CONFRONTI DEI RESPONSABILI DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO IN SEDE ITALIANA ED EUROPEA ]

[ LETTERA AL RESPONSABILE PER LA DIRETTIVA 98/34 ]

Alberto De Marchis

Se le nuove norme divenissero operative, potrebbe accadere che nel lago di Vico la presenza nelle acque destinate a consumo umano di cianobatteri e microcistine verrebbe dichiarata lecita nonostante siano pericolosi per la salute.

È quanto denuncia l’Associazione italiana medici per l’ambiente – Isde, che chiede alla Commissione europea di rigettare lo schema di decreto interministeriale che “pretenderebbe di consentire di erogare come potabile acqua inquinata da sostanze tossiche e cancerogene come cianobatteri e relative microcistine”. La denuncia parte daAntonella Litta, referente per Viterbo dell’Associazione italiana medici per l’ambiente – Isde (International Society of Doctors for the Environment – Italia).

La denuncia, accompagnata da una serie di osservazioni inviate alle istituzioni europee e italiane, di fatto sostiene che lo schema di decreto interministeriale proposto consentirebbe l’erogazione per consumo umano di acqua contaminata o comunque pericolosa per la salute.

L’Associazione italiana medici per l’ambiente – Isde ha presentato dunque alla Commissione Europea undocumento di Osservazioni in opposizione allo schema di decreto interministeriale che propone l’introduzione di alcune modifiche al Decreto Legislativo 31/2001 relativamente ai requisiti di potabilità (notification number 2012/0534/I – C50A, title “Schema di decreto interministeriale per l’introduzione, nell’allegato I, parte B, del decreto legislativo 2 febbraio 2001 n. 31, del parametro “Microcistina-LR” e relativo valore di parametro”).

La richiesta dell’associazione è che questo schema di decreto “sia rigettato e revocato per palese illegittimità in quanto in flagrante conflitto con la vigente normativa europea ed italiana, e per palese inammissibilità in quanto in flagrante contrasto con le evidenze scientifiche e in altrettanto flagrante violazione del principio di precauzione. Sotto parvenza e col pretesto di colmare un presunto (e non reale) vuoto normativo, di fatto lo schema di decreto interministeriale pretende di legittimare l’erogazione per consumo umano di acqua inquinata da agenti gravemente patogeni, così perpetrando un grave nocumento e violando le norme italiane ed europee attualmente vigenti a tutela della salute”.

Le osservazioni dell’Isde affermano che l’approvazione del decreto renderebbe di fatto lecita l’erogazione di acque destinate a consumo umano anche se contaminate da cianobatteri e loro microcistine, fatto contrario alla Costituzione italiana che tutela la salute. Sostengono inoltre che l’eutrofizzazione delle acque è un chiaro problema e che cianobatteri e microcistine in acqua da bere rappresentano un pericolo per la salute, con una potenzialità tossica “acclarata” e “in parte ancora sconosciuta” per i cianobatteri.

Viene inoltre contestato anche l’iter seguito nello schema di decreto, che sarebbe stato indirizzato per verifica – così afferma l’Isde – solo alla Commissione Imprese e Industrie dell’Unione europea, quando si tratta di sostanze che hanno un impatto sanitario e non industriale.

L’Isde riporta un esempio: “Basti considerare il caso di studio della situazione del lago di Vico: questo lago è affetto ormai da lungo tempo da un gravissimo processo di eutrofizzazione e da sempre più frequenti e massicce fioriture del cianobatterio Plankthotrix rubescens, detto anche alga rossa, capace di produrre una microcistina cancerogena, non termolabile e tossica per gli esseri umani, per la flora e la fauna lacustre, classificata dalla Iarc (Agenzia internazionale di ricerca sul cancro) come cancerogeno di classe 2 b. Se divenisse legge lo schema di decreto interministeriale citato, la presenza nelle acque destinate a consumo umano di cianobatteri e microcistine verrebbe dichiarata lecita, con le tragiche conseguenze a tutti evidenti”.

ALTRI tabella:

09/09/2012 VITERBO LAGO DI VICO, LA PROCURA INTERVIENE LADDOVE L'INERZIA REGNA. SEMBRA IL TRAILER DEL LAGO ALBANO

28/08/2012 CASTEL GANDOLFO, IL LAGO ALBANO HA I GIORNI CONTATI. TOC TOC… REGIONE? MA I SOLDI LI HAI DATI? 02/08/2012 CASTEL GANDOLFO LAGO ALBANO, LA STANGATA DI LEGAMBIENTE: INQUINATI DUE PUNTI SU TRE

ALLARME ACQUE

[ SCHEMA DI DECRETO INTERMINISTERIALE ]

[ DIFFIDA NEI CONFRONTI SIA DEI RESPONSABILI DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO IN SEDE ITALIANA ED EUROPEA ]

Alberto De Marchis

Viterbo – Se le nuove norme divenissero operative, potrebbe accadere che nel lago di Vico la presenza nelle acque destinate a consumo umano dicianobatteri e microcistine verrebbe dichiarata lecita nonostante siano pericolosi per la salute.

È quanto denuncia l’Associazione italiana medici per l’ambiente – Isde, che chiede alla Commissione europea di rigettare lo schema di decreto interministeriale che “pretenderebbe di consentire di erogare come potabile acqua inquinata da sostanze tossiche e cancerogene come cianobatteri e relative microcistine”. La denuncia parte daAntonella Litta, referente per Viterbo dell’Associazione italiana medici per l’ambiente – Isde (International Society of Doctors for the Environment – Italia).

La denuncia, accompagnata da una serie di osservazioni inviate alle istituzioni europee e italiane, di fatto sostiene che lo schema di decreto interministeriale proposto consentirebbe l’erogazione per consumo umano di acqua contaminata o comunque pericolosa per la salute.

L’Associazione italiana medici per l’ambiente – Isde ha presentato dunque alla Commissione Europea undocumento di Osservazioni in opposizione allo schema di decreto interministeriale che propone l’introduzione di alcune modifiche al Decreto Legislativo 31/2001 relativamente ai requisiti di potabilità (notification number 2012/0534/I – C50A, title “Schema di decreto interministeriale per l’introduzione, nell’allegato I, parte B, del decreto legislativo 2 febbraio 2001 n. 31, del parametro “Microcistina-LR” e relativo valore di parametro”).

La richiesta dell’associazione è che questo schema di decreto “sia rigettato e revocato per palese illegittimità in quanto in flagrante conflitto con la vigente normativa europea ed italiana, e per palese inammissibilità in quanto in flagrante contrasto con le evidenze scientifiche e in altrettanto flagrante violazione del principio di precauzione. Sotto parvenza e col pretesto di colmare un presunto (e non reale) vuoto normativo, di fatto lo schema di decreto interministeriale pretende di legittimare l’erogazione per consumo umano di acqua inquinata da agenti gravemente patogeni, così perpetrando un grave nocumento e violando le norme italiane ed europee attualmente vigenti a tutela della salute”.

Le osservazioni dell’Isde affermano che l’approvazione del decreto renderebbe di fatto lecita l’erogazione di acque destinate a consumo umano anche se contaminate da cianobatteri e loro microcistine, fatto contrario alla Costituzione italiana che tutela la salute. Sostengono inoltre che l’eutrofizzazione delle acque è un chiaro problema e che cianobatteri e microcistine in acqua da bere rappresentano un pericolo per la salute, con una potenzialità tossica “acclarata” e “in parte ancora sconosciuta” per i cianobatteri.

Viene inoltre contestato anche l’iter seguito nello schema di decreto, che sarebbe stato indirizzato per verifica – così afferma l’Isde – solo alla Commissione Imprese e Industrie dell’Unione europea, quando si tratta di sostanze che hanno un impatto sanitario e non industriale.

L’Isde riporta un esempio: “Basti considerare il caso di studio della situazione del lago di Vico: questo lago è affetto ormai da lungo tempo da un gravissimo processo di eutrofizzazione e da sempre più frequenti e massicce fioriture del cianobatterio Plankthotrix rubescens, detto anche alga rossa, capace di produrre una microcistina cancerogena, non termolabile e tossica per gli esseri umani, per la flora e la fauna lacustre, classificata dalla Iarc (Agenzia internazionale di ricerca sul cancro) come cancerogeno di classe 2 b. Se divenisse legge lo schema di decreto interministeriale citato, la presenza nelle acque destinate a consumo umano di cianobatteri e microcistine verrebbe dichiarata lecita, con le tragiche conseguenze a tutti evidenti”.

ALTRI tabella:

09/09/2012 VITERBO LAGO DI VICO, LA PROCURA INTERVIENE LADDOVE L'INERZIA REGNA. SEMBRA IL TRAILER DEL LAGO ALBANO

28/08/2012 CASTEL GANDOLFO, IL LAGO ALBANO HA I GIORNI CONTATI. TOC TOC… REGIONE? MA I SOLDI LI HAI DATI?

02/08/2012 CASTEL GANDOLFO LAGO ALBANO, LA STANGATA DI LEGAMBIENTE: INQUINATI DUE PUNTI SU TRE

TUSCIA, DANNI MALTEMPO, MEROI AVVERTE LA REGIONE LAZIO: “NON RIPETIAMO L’ESPERIENZA NEGATIVA DEI MANCATI FINANZIAMENTI PER L’EMERGENZA NEVE”

Redazione

Viterbo – Il tempo stringe, non è più possibile aspettare: l’ondata di maltempo che la scorsa settimana ha colpito la Tuscia ha lasciato danni ingenti sul territorio ed emergenze a cui far fronte in tempi brevissimi. Per questo lunedì mattina il presidente della Provincia di Viterbo, Marcello Meroi, ha partecipato a Roma ad una riunione urgente con l’assessore agli Enti locali e Ambiente della Regione Lazio,Giuseppe Cangemi. All’incontro sono, inoltre, intervenuti anche il Prefetto di Viterbo, Antonella Scolamiero; l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Agricoltura,Pietro Di Paolo; il direttore dell’Ardis, Mauro Lasagna; il dirigente del dipartimento Protezione civile regionale, Luca Fegatelli; il dirigente del Dipartimento istituzionale e territorio, Francesco Mele; i dirigenti degli assessorati regionali all’Ambiente, Lavori pubblici, Viabilità, Attività produttive e Agricoltura.

“Un incontro necessario, in cui ho potuto riscontrato molta disponibilità da parte della Regione Lazio – dichiara il presidente Meroi -. In maniera molto chiara ho fatto presente che, al di là di valutazioni di natura tecnica che spettano agli organi funzionali regionali, ci aspettiamo a breve giro di posta da parte della Pisana il finanziamento immediato delle somme che servono per fronteggiare l’emergenza maltempo nella Tuscia. La Provincia di Viterbo, infatti, ha già speso oltre 90mila euro per interventi effettuati nei giorni clou dell’alluvione, ma adesso sono necessarie altre risorse per riaprire le scuole, per ricostruire i tratti stradali crollati o interessati da pesanti frane e per programmare la messa in sicurezza di ponti, fossi e altre opere infrastrutturali di collegamento”.

“Con molta onestà e chiarezza ho fatto presente che non accetteremo scelte che non prevedano l’immediata corrispondenza di fondi regionali per l’emergenza maltempo – aggiunge Meroi -. Non possiamo permetterci, infatti, di ritrovarci nella stessa situazione dell’emergenza neve del febbraio scorso, quando la Provincia ha dovuto coprire con fondi propri quasi il 60% del milione e 600mila euro speso per la messa in sicurezza del territorio. Abbiamo dovuto fare una scelta politica precisa, tagliando su tanti altri capitoli di bilancio a fronte di priorità imprescindibili, per non lasciare il territorio isolato e per non mandare sul lastrico le ditte private che hanno lavorato in quel periodo, ma stiamo ancora aspettando che la Regione Lazio ci rimborsi quanto ci spetta. Il dirigente della Protezione civile si è reso disponibile a dare una risposta positiva alle nostre richieste, anche perché qualora oggi si ripresentasse una situazione simile a quella del febbraio scorso non saremmo finanziariamente più in grado di farvi fronte”.

“E’ chiaro che ci aspettiamo che la Regione Lazio faccia la sua parte, inviando tempestivamente alla Provincia i finanziamenti che servono per dar corso agli interventi in programma – conclude il presidente -, soprattutto nelle zone alluvionate che presentano maggiori criticità. Ho apprezzato l’impegno assunto dagli assessori Cangemi e Di Paolo per ciò che concerne lo stanziamento delle somme utili ad affrontare l’emergenza maltempo, ma comunque sarà necessario implementarle e farcele avere in tempi strettissimi. Da ieri gli uffici tecnici regionali hanno iniziato a fare i dovuti controlli sulla documentazione che abbiamo fornito, ed è chiaro che almeno in una prima fase l’attenzione maggiore sarà dedicata ai Comuni e ai territori che hanno subito i danni più gravi. Entro la fine di questa settimana penso che potremo già avere un’indicazione su luoghi e tempi di avvio degli interventi”.

VITERBO, LA TUSCIA CELEBRA IL SUO “ORO VERDE”

Redazione

Viterbo – Presentate ufficialmente le Feste dell’Olio della Tuscia manifestazione giunta alla settima edizione che anche quest’anno propone fino al 9 dicembre un itinerario tutto da gustare con oltre cento appuntamenti tra stand enogastronomici, degustazioni di prodotti tipici, incontri e visite ai frantoi per assaporare l’olio novello. A promuovere l’evento la Camera di Commercio e la Provincia di Viterbo, con il patrocinio della Regione Lazio e dell’Associazione nazionale Città dell’Olio. Cinque i Comuni protagonisti: (9 novembre-9 dicembre), (1-9 dicembre), (24- 25 novembre), (1-9 dicembre) e (9-18 novembre).

“L’olio rappresenta il nostro oro verde – ha dichiarato Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio di Viterbo – di cui dobbiamo andare fieri anche perché possiamo vantare le due Dop Canino e Tuscia che coprono l’intero territorio provinciale. Oggi i nostri produttori sono consapevoli che per competere nei diversi mercati bisogna insistere sulla strada della qualità. E’ stato un percorso lungo, ma credo si staino già raccogliendo i frutti di anni di impegno, supportati anche dagli sforzi compiuti dalle associazioni di categoria e dalle istituzioni, tra cui la Camera di Commercio che è organismo di certificazione e controllo per le Dop. Ci manca un ultimo ma decisivo tassello: arrivare a realizzare i Consorzi di tutela delle due Dop, ma spero che si superino quanto prima le difficoltà incontrate. Nel frattempo godiamoci l’olio che già da alcune settimane è entrato in produzione e da più parti mi dicono essere di ottima qualità, anche se la resa è decisamente minore. E quale occasione migliore delle Feste dell’Olio della Tuscia per fare una passeggiata nei nostri meravigliosi borghi. Un’opportunità che spero venga colta anche da numerosi visitatori appassionati di turismo enogastronomico, rispetto ai quali abbiamo messo in campo un’articolata campagna pubblicitaria”.

“La presentazione delle sagre dell’olio – ha dettoFranco Simeone, assessore all’Agricoltura della Provincia di Viterbo – non vuole essere solo un semplice rituale ma un segnale di continuità, per fare capire agli agricoltori che le istituzioni sono dalla loro parte. A chi sostiene che nei momenti di crisi c’è poco da festeggiare, rispondo che più volte l’agricoltura ha svolto la funzione di ammortizzatore per l’economia in difficoltà. Quando è mancato il lavoro tanti giovani, in passato, si sono rimboccati le maniche e sono tornati nei campi. Non a caso l’agricoltura nella nostra provincia continua ad essere il settore trainante dell’economia provinciale. E’ necessario continuare a puntare sulla qualità e soprattutto su un progetto politico condiviso con le associazioni di categoria e gli operatori del settore per fare in modo, ad esempio, che sulle tavole dei nostri ristoranti vengano promossi principalmente prodotti del territorio, genuini e certificati e con l’impegno e la passione dei nostri agricoltori. Purtroppo negli ultimi giorni ad aggravare le condizioni del settore agricolo ci si è messa pure l’alluvione che ha colpito molte zone del nostro territorio. Gli uffici della Provincia sono stati da me già attivati nel predisporre una vera e propria task force per dare un aiuto concreto alle imprese gravemente danneggiate”.

VITERBO, MEROI AL FIANCO DEI SINDACATI: “NO ALLA CHIUSURA DEL CENTRO COTTURA DI BELCOLLE”

Viterbo – “Chiudere il centro cottura dell’ospedale di Belcolle e far arrivare ai ricoverati i pasti già preparati a Pomezia è una soluzione da evitare, al fine di garantire il mantenimento dei livelli occupazionali e la qualità dei cibi forniti negli ospedali della Tuscia”. Il presidente della Provincia Marcello Meroi conferma il sostegno della Provincia alla battaglia che i sindacati di categoria Filcam Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil stanno portando aventi in questi giorni per evitare la perdita di un servizio importante per l’Ausl di Viterbo e per l’intero territorio a causa dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni previste dalla spending review. “La salute delle persone deve essere garantita a 360 gradi e deve essere assicurata un’assistenza adeguata ai ricoverati – prosegue Meroi – Un’assistenza che va garantita anche attraverso la fornitura di un servizio mensa qualificato ed efficiente. Per questo invito la Regione Lazio ad intervenire in tempi rapidi mettendo in atto tutte le azioni necessarie a garantire il proseguimento in loco delle attività da parte dell’azienda fornitrice”. Secondo i sindacati con lo smantellamento del centro cottura si arriverebbe alla perdita di oltre il 50% dei posti di lavoro. “Abbattere i costi e rinegoziare i contratti può anche essere accettabile in un momento di difficoltà economica, ma l’abbattimento dei costi e la necessità di risparmiare risorse, non può e non deve portare ad una variazione in senso negativo della qualità dei servizi. Questo è un principio di civiltà – conclude Meroi – che ci auguriamo non venga mai trascurato da chi è chiamato ad assumersi certe responsabilità”.

VITERBO EMERGENZA MALTEMPO: IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA CHIEDE LO STATO DI CALAMITA' NATURALE

Meroi: "Non permetterò il ripetersi di ciò che è avvenuto con l’emergenza neve.Nonostante le promesse e le rassicurazioni che erano state dispensate nei difficili giorni del febbraio scorso, la Provincia non è ancora visto un euro"

Viterbo – Il presidente Marcello Meroi ha effettuato un sopralluogo ad e nelle zone limitrofe gravemente colpite dall’ondata di maltempo delle ultime ore. Era presente sul posto anche l’assessore all’Ambiente della Regione Lazio Giuseppe Cangemi, insieme all’ingegnerFrancesco Mele dirigente della Protezione Civile e responsabile dell’Ufficio Idrografico. Insieme all’assessore provinciale alla Protezione Civile Giovanni Maria Santucci, al sindaco di OrteDino Primieri ed al vice sindaco Francesco Galli hanno effettuato un’ispezione nelle aree allagate.

Domani alla Regione Lazio è stato convocato dall’assessore regionale alle Attività Produttive Pietro di Paolo un tavolo tecnico per discutere in merito alla richiesta di calamità naturale avanzata da diversi comuni relativamente ai danni all’agricoltura.

“Ho chiesto espressamente che il tavolo sia allargato alla partecipazione dell’assessore Cangemi e dei tecnici della Protezione Civile, richiedendo in special modo la presenza dell’ingegner Francesco Mele. Oltre ovviamente a ribadire la richiesta dello stato di calamità naturale – ha dichiarato Meroi – chiederemo con forza lo stanziamento immediato di risorse da parte della Regione. La priorità in questo momento è mettere in sicurezza il territorio provinciale, effettuando una serie di interventi di estrema urgenza, su tutti il rifacimento del manto stradale, inevitabili a garantire l’incolumità dei cittadini in tutti i comuni danneggiati.

L’assessore Cangemi, preso atto della gravità della situazione, si è impegnato già nella giornata di oggi 13 novembre, a ricercare nelle pieghe del bilancio regionale le risorse necessarie ad avviare questa prima fase. Nell’incontro di domani 14 novembre – aggiunge Meroi – ribadirò con forza questa richiesta e punterò i piedi. Posso dire sin da ora che non permetterò il ripetersi di ciò che è avvenuto con l’emergenza neve. Nonostante le promesse e le rassicurazioni che erano state dispensate nei difficili giorni del febbraio scorso, la Provincia non è ancora visto un euro. Ovviamente so perfettamente che le responsabilità non sono da attribuire unicamente alla Regione, ma le promesse in casi come questi non sono più sufficienti. Lo ripeto – conclude il presidente – la priorità ora è la sicurezza del territorio e dei suoi abitanti. La Provincia farà sentire forte e chiara la sua autorità, impedendo che il grido d’aiuto di intere popolazioni resti inascoltato”.

VITERBO, EMERGENZA MALTEMPO: LA VIABILITÀ PROVINCIALE STA TORNANDO ALLA NORMALITÀ.

Redazione

Viterbo – “L'emergenza è rientrata in quasi tutta la Tuscia. Problematiche ci sono solamente nella zona di Orte, nell’ischiano e su alcune strade nei pressi di ”. L’assessore provinciale ai Lavori pubblici e Viabilità, Gianmaria Santucci fa il punto sulla situazione delle viabilità provinciale. “La situazione è in netto miglioramento – ha specificato l’assessore – problemi rimangono soprattutto nella zona di Orte, dove a preoccupare è la piena del fiume Tevere. Qui a creare grosse difficoltà è l’allagamento della strada che collega Orte a Orte Scalo dove attualmente c’è un metro d’acqua, la stazione non è raggiungibile nemmeno da Gallese e . Rimane chiusa anche la strada che collega Orte a Orte scalo dove c'è attualmente circa un metro di acqua. Il resto delle strade sono percorribili tranne la Magliano Sabina nel territorio umbro. Sempre in Umbria rimangono chiuse le altre arterie intorno a ”.

Per il resto l’emergenza sembra stia rientrando: “I fiumi Paglia e Fiora stanno rientrando nei loro argini – ha aggiunto Santucci – ciò fa ben sperare e dà la possibilità agli operatori di lavorare con un po’ più di tranquillità. Problemi rimangono sulle strade intorno a , che sono state oggetto di frane e smottamenti, e nella zona nord a Acquapendente. Completamente riaperta invece l’Aurelia”.

“Contiamo – ha concluso Santucci – di riuscire a rendere fruibili, al più presto, tutto il sistema viario provinciale. Ringrazio per il lavoro fatto tutti gli operatori che sono stati fondamentali in questa due giorni terribile”. Per rimanere aggiornati sulla situazione della viabilità provinciale, ci si può collegare al sito internet della Provincia (www.provincia.vt.it), oppure si possono visitare le pagine facebook Viabilità Provincia di Viterbo o Provincia di Viterbo. Disponibile anche il profilo Twitter, ProvinciaVt (#Tusciasottacqua)

"Le ore che stiamo vivendo sono drammatiche, la Tuscia viterbese è sott’acqua, si registranodanni spaventosi ovunque, in particolare a Montalto di Castro è un disastro. – Ha dichiarato in una nota il consigliere (Pd) alla Regione Lazio Giuseppe Parroncini – E’ triste dirlo, ma anche in questa circostanza la giunta Polverini ha dimostrato tutta la sua pochezza. – Ha proseguito nelle dichiarazioni Parroncini – E’ inesistente, assente ingiustificata, immobile e menefreghista di fronte a quello che sta succedendo. Nelle altre Regioni colpite dal maltempo tutti si stanno dando da fare, mentre qui si dormono sonni beati. In momenti in cui anche l’incolumità pubblica è a rischio, non si danno neanche le più elementari informazioni ai cittadini: il sito della Regione Lazio è infatti fermo al 9 novembre: l’ultimo aggiornamento è sulla presenza al Festival del cinema di Roma. – Il consigliere regionale conclude la nota – Grazie a Dio con la Polverini siamo ai titoli di coda, ma almeno tiri fuori un briciolo di dignità e cerchi di fare qualcosa."

TARQUINIA, EMERGENZA MALTEMPO: SENZA SOSTA IL LAVORO DEI VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE INSIEME ALLA POLIZIA LOCALE

Tarquinia (VT) – Lavoro intenso per Protezione Civile comunale e la Polizia Locale, per il forte maltempo che ha colpito Tarquinia domenica 11 novembre. Venti volontari della Protezione Civile, guidati da Volfango Viola, e vigili urbani sono stati impegnati tutto il giorno per garantire la viabilità, ripulire le strade – sgomberate dal fango le provinciali Montericcio e Monterozzi e la vicinale dell’Acquetta -, rimuovere alberi abbattuti, svuotare con l’uso di idrovore alcune abitazioni allagate di Colle Marina Residence, monitorare i fiumi Marta e Mignone e i principali canali e fossi del territorio. In tarda serata i volontari della Protezione Civile hanno soccorso degli automobilisti al Lido e a Marina Velca. Le operazioni, condotte in collaborazione con i Vigili del Fuoco, le forze dell’ordine e l’AEOCP, sono state coordinate dal sindaco Mauro Mazzola e dal comandante della Polizia Locale Cesare Belli. «Giornata molto impegnativa. – dichiara il sindaco Mauro Mazzola – Sono stati messi in campo tutti i mezzi a disposizione ed effettuati numerosi interventi sull’intero territorio comunale. Invito ancora una volta a chi deve mettersi in viaggio nelle prossime ore a prestare la massima prudenza». Per avere informazioni dettagliate sull’evoluzione della situazione meteorologica è possibile consultare il sito del dipartimento della Protezione Civile www.protezionecivile.gov.it.