COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

PARERE n. 32 del 06 Giugno 2011 (o.d.g. 5 del 06 Giugno 2011)

OGGETTO: Comune di Canda (RO). Rapporto Ambientale al Piano di Assetto del Territorio.

PREMESSO CHE

– ai sensi dell’art. 4 della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11, in attuazione della direttiva comunitaria 2001/42/CE, i Comuni, le Province e la Regione, nell’ambito dei procedimenti di formazione degli strumenti di pianificazione territoriale, devono provvedere alla valutazione ambientale strategica (VAS) dei loro effetti sull’ambiente al fine di “promuovere uno sviluppo sostenibile e durevole ed assicurare un elevato livello di protezione dell’ambiente”; – La Commissione Regionale VAS, individuata ex art.14 della LR n.4/2008, si è riunita in data 06 giugno 2011 come da nota n. 263551 del 01.06.2011 del Dirigente della Unità di Progetto Coordinamento Commissioni (VAS – VINCA – NUVV), segretario della commissione; – Il Comune di Canda (RO) con note n. 2100/X del 09.06.2010, n.641/x del 21.02.2011 n. 1362 del 15.4.11 ha fatto pervenire la documentazione necessaria per ottenere il parere della Commissione VAS; – Il Comune di Canda ha approvato con DGC n. 63 del 28.09.07 il “Documento Preliminare e lo schema di accordo di pianificazione” ai sensi dell’art. 15 della legge urbanistica regionale, per la formazione del piano di assetto del territorio comunale; L’accordo di copianificazione tra il Comune di Canda e la Regione per la redazione del P.A.T. in esame è stato sottoscritto in data 15.10.2007. In applicazione dell’art. 5 della legge urbanistica regionale 11/2004 è stata avviata la fase di concertazione e partecipazione con gli enti territoriali e le Amministrazioni interessate alla tutela degli interessi pubblici coinvolti nella redazione del P.A.T., oltre che con le associazioni economiche, sociali e politiche portatrici di interessi diffusi nel territorio comunale, mediante incontri di lavoro e pubbliche assemblee. Il Comune di Canda con DGC n. 89 del 13.11.09 ha espletato la fase di concertazione e partecipazione ai fini della redazione del Piano di Assetto del Territorio Comunale ai sensi dell’art. 15 della Legge Regionale n. 11 del 23 aprile 2004 e successive modificazioni, prendendo atto degli esiti dell’avvenuta concertazione e valutando le comunicazioni ed i contributi – diversamente pervenuti – da parte degli enti, amministrazioni, associazioni e soggetti interessati, intervenuti alla concertazione; Il Comune di Canda con DCC n. 58 del 21.12.09, ha adottato il Piano di Assetto del Territorio Comunale secondo quanto previsto dall’art. 15 della LR n. 11 del 23.04.04 Come da documentazione presentata, l’avviso dell’avvenuta adozione del Piano in parola è stato affisso all’albo pretorio del Comune, della Provincia, sul portale web del Comune, sul Bur n. 3 del 08.01.10 e sui quotidiani “Il Gazzettino di ”, “La Voce Nuova di Rovigo” del 08.01.2010. Come emerge dalla attestazione del Valutatore, inviata nota del Comune di Canda (RO) del 08.06.2010, sono pervenute complessivamente n. 3 osservazioni di cui n. 1 fuori termine, delle quali n. 1 è inerente al Rapporto Ambientale.

− PARERE DELLA COMMISSIONE VAS SUL RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE La Commissione Regionale VAS, con parere n. 62 del 4 settembre 2007, aveva espresso giudizio positivo di compatibilità ambientale sulla relazione ambientale allegata al documento preliminare per la redazione del Piano di Assetto Territoriale Comunale del Comune di Canda, con alcune prescrizioni che sono state ottemperate in sede di stesura del Rapporto Ambientale.

− INQUADRAMENTO TERRITORIALE Il Comune di Canda e situato in provincia di Rovigo e confina a nord con il comune di , a nord – est con il comune di , a sud con il comune di e , ad ovest con il comune di .

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 1

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

Canda conta 936 abitanti e ha una superficie di 14,4 chilometri quadrati per una densità abitativa di 65,00 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 10 metri sopra il livello del mare.

− QUADRO CONOSCITIVO SULLO STATO DELL’AMBIENTE Il presente rapporto ambientale, riprendendo quanto riportato nella relazione ambientale, analizza in modo più dettagliato lo stato dell’ambiente. Aria Secondo il PRTRA il Comune di Canda si colloca in zona A2 – Provincia. Il monossido di carbonio (CO), solo nell’ATO residenziale del comune di Canda, possiede valori superiori alla media provinciale. Gli ossidi di azoto (NOx) si collocano principalmente nell’ATO residenziale di Canda, l’unica a superare il valore medio di riferimento. Anche nel caso delle PM 10 le maggiori emissioni si riscontrano nell’ATO più urbanizzata, ossia quella residenziale, che comunque risulta essere di modesta estensione rispetto all’intero territorio del PAT e che presenta valori comunque inferiori alla soglia di riferimento. Le produzioni di ammoniaca più elevate si riscontrano negli ATO prevalentemente agricoli, che superano la soglia di riferimento evidenziata; solo l’ATO residenziale, più piccola e povera di aree agricole riporta un valore inferiore. Nel territorio di Canda le emissioni di ossidi di zolfo risultano irrisorie rispetto alla media nazionale in tutti gli ATO. Nel territorio del comune di Canda le emissioni di Benzene sono superiori alla media provinciale nell’ATO maggiormente urbanizzato, ossia quello residenziale, fortemente antropizzato rispetto alla sua modesta estensione. Gli altri ATO mantengono un livello inferiore alla media di riferimento. Nel territorio del PAT le maggiori emissioni di metano si registrano nell’ATO A3 “Ghirardella” che ospita un allevamento intensivo ed e caratterizzata da una estensione contenuta rispetto al resto del territorio comunale. Acqua Per il territorio del PAT, non sono disponibili informazioni sufficientemente dettagliate riguardo la qualità delle acque superficiali e sotterranee. Qualità delle acque superficiali I principali corsi d’acqua superficiali che interessano il Comune di Canda sono il Canalbianco e la Fossa Maestra. Per tali corsi esistono dati del 2006 dell’ARPAV sulla qualità dell’acqua, nel tratto dalla confluenza nel Canalbianco alla stazione ARPAV n. 199. Non esistono dati relativi all’indice IBE (indice biotico esteso) per il Comune di Canda. Per la Fossa Maestra i dati relativi al 2003 evidenziano un indice SECA pari a tre e un indice SACA sufficiente. Qualità delle acque sotterranee Relativamente alla qualità delle acque sotterranee per quanto concerne l’indice SCAS non risultano dati relativi al Comune di Canda. Acquedotto e fognatura Come risulta dalla dichiarazione del Sindaco e del Responsabile dell’Area Tecnica del Comune di Canda trasmessa dal Comune con nota prot. n.641/x del 21.02.2011 la percentuale di utenze allacciate alla rete acquedottistica è pari al 100%, mentre la percentuale di utenze allacciate alla rete fognaria, di tipo misto, è pari al 75,13%. Secondo informazioni assunte presso Polesine Acque S.p.A. di Rovigo, viene evidenziata un’unica situazione di criticità della rete fognaria nell’ambito del centro urbano di Canda, legata a difficoltà di drenaggio della rete. Il comune di Canda possiede un depuratore in prossimità del centro abitato. Rischio idraulico In merito al rischio idraulico dallo studio di compatibilità idraulica redatto dallo specialista incaricato sono state identificate alcune aree a rischio. Tutto il territorio di Canda è soggetto a scolo meccanico e secondo il PAI del fiume Fissero-Tartaro- Canalbianco alle aree individuate come soggette a scolo meccanico è stata attribuita una pericolosità moderata P1.

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 2

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

Suolo e sottosuolo Nel territorio del PAT i carichi potenziali di Azoto e Fosforo derivano principalmente dagli allevamenti e dalle aree produttive. Si nota, infatti, che le maggiori concentrazioni si riscontrano nell’ATO A13, che conta un allevamento intensivo, superando il valore di riferimento. Cave e discariche All’interno del territorio del PAT non sono presenti né cave né discariche. In località Ghirardella si trova un impianto di compostaggio dei rifiuti che presenta una criticità (ditta Biocalos). Allevamenti Zootecnici L’ analisi agronomica effettuata per il PAT, ha evidenziato la presenza di un solo allevamento intensivo in localita Ghirardella con un numero medio di capi allevati pari a 8.500 unità. Salute Umana Elettrodotti La media provinciale dell’1.05%,di esposizione utilizzata come valore di riferimento, viene superata nei due ATO attraversate da elettrodotti, l’ATO A2 e l’ATO P1. Stazioni RB All’interno del territorio del PAT troviamo un ripetitore per comunicazioni nell’ATO residenziale R1. Inquinamento acustico All’interno del territorio del PAT e presente la SS434 (futura autostrada Nogara-Mare) che presenta livelli di emissioni superiori a 67db(A); tale infrastruttura, ovviamente, si colloca solo in determinati ambiti, ottenendo valori del parametro considerato molto superiori alla media provinciale. Gli ATO più penalizzati in tal senso sono quelli attraversati dall’arteria stradale suddetta, ossia l’ATO A2 e l’ATO P1. Attività RIR In merito a tali attività il territorio di Canda è interessato da un’area a rischio incidente rilevante per la produzione e il deposito di gas tecnici (idrogeno e ossigeno) collocata a nord della Transpolesana in zona industriale. Come risulta dalla dichiarazione del Sindaco e del Responsabile dell’Area Tecnica del Comune di Canda, trasmessa dal Comune con nota prot. n.641/x del 21.02.2011, per l’attività RIR individuata nella SAPIO srl con sede in via delle Industrie n.123 è stato approvato il Piano di Emergenza Esterno con decreto del Prefetto di Rovigo n.13619 del 24.6.2010 e che dall’estate 2010 è stata dismessa la produzione e l’imbombolamento di ossigeno e azoto, mantenendo solamente la produzione di acetilene e che la produzione in essere non prevede la formazione di acque reflue o altri rifiuti. Flora, Fauna, Biodiversità e Rete natura 2000 All’interno del territorio del PAT non ricadono siti Natura 2000. Paesaggio All’interno del territorio sono presenti alcune superfici boscate concentrate in aree golenali del Canalbianco. Alla situazione attuale non sono individuati dal PRG vigente, o da strumenti urbanistici sovracomunali, ambiti di importanza paesaggistica all’interno del territorio del PAT. Beni storico-culturali e architettonici Le ville IRVV che ricadono all’interno del territorio comunale sono Cà Giovannelli, Cà Tommasi, Cà Raspi, Corte Rigobello, Villa Adami, Villa Trombini, Villa Nani-Mocenigo. Di queste, quelle con vincolo monumentale, sono Villa Nani-Mocenigo, Corte Rigobello, Cà Raspi, Cà Tommasi. Nel territorio del PAT non sono presenti zone di interesse archeologico. Beni materiali Rifiuti In generale nel territorio di Canda la produzione pro-capite di rifiuti urbani e inferiore alla media provinciale, evidenziando quindi una situazione generalmente positiva. All’interno del territorio del PAT si rimane su una percentuale di raccolta differenziata superiore alla media provinciale assunta come riferimento. Energia I consumi di energia elettrica per il settore agricolo sono superiori alla media provinciale, assunta come valore di riferimento, negli ambiti a prevalente destinazione agricola e nell’ATO produttivo, che, alla situazione attuale, mantiene ancora una prevalente destinazione agricola.

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 3

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

I consumi elettrici del settore industriale ovviamente sono concentrati nell’ATO a prevalente destinazione produttiva, con valori superiori alla media provinciale assunta come riferimento.

− PROCESSO DI CONCERTAZIONE/CONSULTAZIONE Tra le novità della legge 11/2004 sono stati formalmente introdotti i principi della concertazione e della partecipazione nell’ambito della legislazione urbanistica della regione Veneto, rendendo obbligatorio il confronto e la concertazione da parte del comune, Provincia e Regione con i soggetti pubblici e privati sulle scelte strategiche dell’assetto del territorio. Gli incontri sono stati effettuati i seguenti giorni: 31/10/2007 – Incontro con gli Enti 09/01/2008 – Incontro con la cittadinanza 18/09/2009 – Incontro con gli Enti Durante tali incontri sono stati illustrati alla cittadinanza i contenuti e gli obiettivi del PAT. Dalla fase di concertazione tuttavia non sono emerse particolari osservazioni in merito alle scelte strategiche del PAT, ma solamente richieste di chiarimento e di precisazione di alcuni aspetti particolari.

− GLI OBIETTIVI DI SOSTENIBILITA’ DEL PIANO Il Piano di Assetto del Territorio ha assunto i seguenti temi di sostenibilità: • Ordinato sviluppo del territorio, dei tessuti urbani e del sistema produttivo. Particolare attenzione è stata rivolta alla verifica di aree già urbanizzate e non edificate; • Compatibilità dei processi di trasformazione del suolo con la sicurezza e la tutela dell’integrità fisica e con l’identità culturale del territorio; • Miglioramento della qualità della vita e della salubrità degli insediamenti; • Riduzione della pressione degli insediamenti sui sistemi naturali e ambientali, anche attraverso opportuni interventi di mitigazione degli impatti; • Miglioramento della qualità ambientale, architettonica e sociale del territorio urbano e la sua riqualificazione; • Consumo di nuovo territorio solo quando non sussistano alternative derivanti dalla sostituzione dei tessuti insediativi esistenti ovvero dalla loro riorganizzazione e riqualificazione. Nello specifico il progetto del piano si è delineato prendendo come riferimento gli obiettivi indicati nel documento preliminare, letti attraverso le possibili interazioni con le criticità emerse dal quadro ambientale preliminare, successivamente analizzate e affinate con le elaborazioni della VAS. Durante tutto questo processo si è privilegiata la ricerca di quelle soluzioni che favoriscono la corretta gestione delle risorse e delle qualità del territorio puntando a mitigare o ad eliminare gli elementi critici individuati. In generale il PAT è incentrato sulla conservazione dell’ambiente e delle risorse, ma non può trascurare gli aspetti sociali ed economici legati allo sviluppo economico, insediativo e produttivo. E’ evidente tuttavia come nella gestione del territorio l’impatto più evidente sia il consumo di suolo che costituisce una risorsa non rinnovabile, tanto che la nuova legge urbanistica dimensiona la zona agricola trasformabile in base alla Superficie Agricola Utilizzata presente sul territorio del PATI. Oltre al consumo di suolo seguono la maggior parte delle problematiche sulle componenti ambientali, come il consumo di risorse e l’inquinamento delle stesse. Pertanto fra i principali obiettivi di protezione ambientale assunti, anche in aderenza alla carta di Aalborg è possibile elencare i seguenti in ordine di priorità: 1. Investire nella conservazione del rimanente capitale naturale, ovvero acque di falda, suoli habitat per le specie di flora e fauna (ossia evitare se possibile il nuovo consumo di suolo); 2. Favorire la crescita del capitale naturale riducendo l’attuale livello di sfruttamento, in particolare per quanto riguarda le energie non rinnovabili; 3. Investire per ridurre la pressione sul capitale di risorse naturali esistenti attraverso una espansione di quelle destinate ad usi antropici, ad esempio gli spazi verdi per attività ricreative all’interno delle città, in modo da ridurre la pressione sulle aree naturali o seminaturali residuali presenti; 4. Migliorare l’efficienza dell’uso finale dei prodotti, ad esempio utilizzando edifici efficienti dal punto di vista energetico e modalità di trasporto urbano non nocive per l’ambiente.

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 4

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

Il Piano, nell’ambito delle scelte strategiche e degli obiettivi di sostenibilità, ha individuato le seguenti modalità di attuazione (che si esplicano nelle tavole di progetto e nelle norme) per le problematiche evidenziate: Sistema ambientale E’ stato considerato come il tema cardine per la “qualificazione” dell’assetto del territorio e il recupero delle aree di valore naturale ed ambientali residuali. L’attenta progettazione della Rete ecologica e le norme anche per il P.I., assumono un ruolo strategico per il sistema ambientale. Sistema insediativo L’area del PAT è stata interessata, nell’ultimo ventennio, da una trasformazione urbanistica significativa. E’, quindi, più che opportuna la riproposizione degli indirizzi del documento preliminare relativi a questo aspetto. Il PAT dovrà promuovere il miglioramento della funzionalità degli insediamenti esistenti e della qualità della vita all’interno delle aree urbane tramite sistemi alternativi di viabilità e trasporto; definire, per le eventuali aree degradate, gli interventi di riqualificazione e di possibile riconversione; individuare le opportunità di sviluppo residenziale all’interno degli ATO seguendo il modello evolutivo storico dell’insediamento e dell’assetto infrastrutturale attuale. Evitare, se possibile, il consumo di suolo non gia “urbanizzato” dal PRG vigente. Zone rurali Anche le aree rurali sono state coinvolte da uno sviluppo poco attento. Per tali aree pertanto risulta necessario promuovere lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile, improntata sull’impiego di tecnologie non inquinanti e finalizzata al risparmio di energia e di risorse non riproducibili; promuovere, nelle aree marginali, il mantenimento delle attività agricole in coerenza con lo sviluppo del sistema ambientale- naturale, incentivando lo sviluppo di attività complementari legate anche al turismo e alla fruizione ambientale. Attività produttive Per le attività produttive esistenti appare indispensabile individuare ambiti preferenziali di sviluppo produttivo che coinvolgano lo sviluppo di più Comuni e che possano essere, comunque, relazionati tramite una nuova viabilità ad altri comprensori. Tale attività si potrà compiere impostando anche un dialogo con gli enti sovra comunali per i progetti di nuove infrastrutture. Infrastrutture Il PAT individua il sistema delle infrastrutture sovracomunali per la mobilità, raccordandosi con la pianificazione di settore prevista, (Piani regionali e provinciali) assicurando la sostenibilità ambientale e paesaggistica e la funzionalità rispetto al sistema insediativo ed al sistema produttivo. Il PAT ritiene particolarmente significativi i collegamenti alternativi all’uso dell’auto, e quindi localizza i tracciati per la realizzazione di percorsi ciclopedonali in relazione anche allo sviluppo di circuiti turistici e culturali.

− LE AZIONI DI PIANO In sintonia con il Documento Programmatico Preliminare (nella stesura definitiva uscita dall’attività di concertazione) e con la Relazione Ambientale, si possono sintetizzare le seguenti azioni del Piano di Assetto del Territorio: • Crescita della qualità residenziale e delle strutture di servizio pubbliche e private dei centri urbani; • Crescita residenziale “fisiologica” delle aree urbanizzate; • Formazione di percorsi pedonali e ciclabili di connessione tra i nuclei urbani e di valorizzazione del turismo rurale, formazione di aree boscate destinate ad una fruizione sostenibile; • Collegare le azioni di piano a “precisi accordi di attuazione” connessi a rilevanti interessi pubblici sia in termini di cessioni gratuite di aree che in termini di realizzazione di opere; • Potenziamento del sistema insediativo individuando i limiti per la nuova edificazione, in funzione della struttura del tessuto urbano e dei caratteri paesaggistico-ambientali.

− LA SOSTENIBILITA’ ECONOMICA E SOCIALE DEL PIANO Ad integrazione sono state forniti chiarimenti in merito alla coerenza del Piano con la sostenibilità sociale ed economica. Il valutatore afferma che, tra le azioni strategiche del PAT in analisi, quelle legate alla possibilità di trasformazione di un’ingente percentuale di Superficie Agricola Utilizzabile a fini produttivi sia la principale. Per comprendere tale scelta è necessario riflettere sul sistema insediativo e UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 5

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

infrastrutturale che caratterizza ad oggi il territorio comunale e che ha spinto l’amministrazione ad investire largamente in nuove aree produttive, a servizi e residenziali proprio tenendo in considerazione le opportunità che da tale sistema possono scaturire per il comune stesso. Il sistema insediativo del comune di Canda è caratterizzato dalla presenza di un'area produttiva esistente sostanzialmente satura o in corso di completamento, che si attesta lungo le principali vie di comunicazione, ossia lungo la strada provinciale n. 15 e la Transpolesana Rovigo-Verona, futura autostrada Nogara-mare. Dal punto di vista viabilistico il territorio del PAT è caratterizzato dalla presenza di preesistenze infrastrutturali di primaria importanza, che fanno del territorio un'area estremamente appetibile sotto il profilo dello sviluppo insediativo, in particolare a carattere produttivo; il PAT non ha fatto altro che recepire all’interno del proprio quadro normativo la progettualità sovra comunale, pertanto sovraordinata, che prevede un potenziamento delle stesse, ponendo le basi per lo sviluppo sostenibile di differenti opportunità economiche, che da tali scelte sovracomunali necessariamente possono scaturire. Il comune di Canda è attraversato, infatti, da est a ovest dalla Transpolesana - SS434, che si trasformerà in un prossimo futuro nell'autostrada Nogara-Mare; quest'ultima incrocerà il prolungamento della Valdastico sud-autostrada A31, in corso di completamento, proprio in prossimità dell'area produttiva con l'apertura di un nuovo casello. Nel mese di settembre 2007, inoltre, è stato aperto il casello autostradale di , che è divenuto il collegamento diretto e strategico fra l'autostrada A13 (Bologna-Padova) e la Transpolesana (Rovigo- Verona) sino alla statale 16 Adriatica a sud di Rovigo e la Romea Commerciale (Ravenna). Risulta, quindi, chiaro che le azioni strategiche proposte dal PAT, relativamente al sistema insediativo produttivo, che prevedono l'espansione della macroarea lungo la Transpolesana, contribuiranno al rafforzamento di un polo in cui si localizzeranno importanti attività origine e destinazione di un vasto movimento di merci e persone. Tale sviluppo coinvolgerà non solo il comune del PAT, ma costituirà un beneficio in termini socioeconomici anche per le popolazioni dei comuni limitrofi, a garanzia del carattere sovra-comunale degli interventi. Per quanto riguarda il sistema di infrastrutturazione idrografica, è in corso un progetto integrato, promosso dal Consorzio di Sviluppo del Polesine, per la "valorizzazione del sistema fluviale Fissero- Tartaro-Canalbianco-Po di Levante" che coinvolge il comune di Canda insieme ai comuni limitrofi di Arquà Pol., Villamarzana, , , , , , Rovigo, Trecenta, Bagnolo di Po, e Castelguglielmo, in un'ottica volta alla creazione nel territorio di nuove prospettive di sviluppo rivolte ad un turismo alternativo a quello tradizionale. Il sistema infrastrutturale, dunque, permetterà con la realizzazione della Nogara-mare e l’ultimazione della Valdastico sud, unitamente all’autostrada Bologna – Padova e all’asta navigabile di raggiungere rapidamente e con molteplici soluzioni tutte le destinazioni. Considerata, dunque, la collocazione dell’intero ambito territoriale, il Comune di Canda ha puntato al rafforzamento di un sistema per lo sviluppo di aree produttive collocandolo all'incrocio di queste importanti arterie e nelle immediate vicinanze dell'idrovia Fissero-Tartaro-Canalbianco, il tutto senza interessare il centro urbano.

− GLI ATO Il piano di assetto del territorio individua e norma, ai sensi della LR 11/04, gli Ambiti Territoriali Omogenei (ATO). Tali ATO sono definiti come porzioni minime di territorio in riferimento alle quali si ritiene possano essere unitariamente considerate e risolte in termini sistemici pluralità di problemi di scala urbana e territoriale, caratterizzati da specifici assetti funzionali ed urbanistici e conseguenti politiche d’intervento. Qui di seguito si riporta l’elenco degli ATO caratterizzanti il territorio del PAT con l’indicazione della relativa superficie. ATO A1 – AGRICOLO – LE CAMPAGNOLE ATO A2 – AGRICOLO – GRISETTA BASSA ATO A3 – AGRICOLO - GHIRARDELLA ATO R1 – RESIDENZIALE - CANDA ATO P1 – PRODUTTIVO – ZONA ARTIGIANALE AI CUORI

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 6

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

− IL DIMENSIONAMENTO E LE AZIONI DEL PIANO ATO A1 – LE CAMPAGNOLE Carico aggiuntivo residenziale di 3.000 mc per 20 nuovi abitanti. In questo ambito si confermano le vigenti capacità edificatorie residue del PRG e per quanto riguarda la nuova edificazione questa si svilupperà all’interno delle aree ad edificazione diffusa. La finalità principale è la tutela dei caratteri del paesaggio agricolo e il recupero del patrimonio esistente attualmente in abbandono o sottoutilizzato. Il PAT tutela le risorse paesaggistiche ed ambientali con particolare riguardo per l’ambito del fiume Canal Bianco. ATO A2 – GRISETTA BASSA Carico aggiuntivo residenziale di 3.000 mc per 20 nuovi abitanti. In questo ambito si confermano le vigenti capacità edificatorie residue del PRG e per quanto riguarda la nuova edificazione questa si svilupperà all’interno delle aree ad edificazione diffusa. La finalità principale è la tutela dei caratteri del paesaggio agricolo e il recupero del patrimonio esistente attualmente in abbandono o sottoutilizzato. Il PAT tutela le risorse paesaggistiche ed ambientali con particolare riguardo per l’ambito del fiume Canal Bianco. ATO A3 – GHIRARDELLA Carico aggiuntivo residenziale di 1.000 mc per 7 nuovi abitanti. In questo ambito la finalità è la tutela dei caratteri del paesaggio agricolo e il recupero del patrimonio esistente attualmente in abbandono o sottoutilizzato. Il PAT stabilisce che si attuino opportune misure di mitigazione per gli elementi di criticità e prevede che l’attività di compostaggio diventi un servizio tecnologico di interesse comune di maggior rilevanza. ATO R1 – CANDA Carico aggiuntivo residenziale di 70.000 mc per 467 nuovi abitanti. In questo ambito si confermano le vigenti capacità edificatorie residue del PRG e si introducono incrementi di aree potenzialmente trasformabili a completamento dei nuclei urbanizzati. Il PAT prevede la localizzazione dei nuovi ambiti di espansione in prossimità dei centri abitati esistenti evitando la dispersione nel territorio ed incentivando il risparmio del territorio agricolo aperto e il proficuo utilizzo del territorio già urbanizzato, favorendo il riutilizzo dei volumi dismessi o sottoutilizzati, gli interventi di bio- edilizia e l’utilizzo di tecniche costruttive eco-sostenibili. ATO P1 – ZONA ARTIGIANALE AI CUORI Carico aggiuntivo residenziale di 3.000 mc per 20 nuovi abitanti, carico produttivo 400.000 mq, accordo pubblico privato N1 – produttivo 475.000 mq e commerciale 22.000 mq, accordo pubblico privato N2 – produttivo 116.000 mq, commerciale 85.000 mq e turistico 50.000 mq, accordo pubblico privato N3 – produttivo 400.000 mq. In questo ambito il PAT conferma la configurazione dei nuclei produttivi comunali specializzati, al fine di ottimizzare l’uso dell’infrastruttura e completare il trasferimento in zona propria delle attività produttive sparse.

− VERIFICA DELLA COERENZA INTERNA Ad integrazione sono state fornite due tabelle, una relativa alla coerenza tra gli obiettivi/azioni di Piano e le criticità riscontrate e l’altra relativa alla coerenza tra gli obiettivi/azioni e le matrici ambientali, entrambe volte a dimostrare la coerenza del Piano.

− VERIFICA DELLA COERENZA ESTERNA Il PTRC relativamente all’area del PAT, ha lo scopo di preservare gli spazi aperti, incrementare la diversità agricola, incentivare la presenza di produzioni DOC, DOP e IGP, incentivare le iniziative economiche di vallata, sviluppare le connessioni tra i segmenti turistici, e sviluppare le reti materiali e immateriali. Tali obiettivi sono concordanti, o comunque non in contrasto con quelli del PAT. Il PTCP relativo alla Provincia di Rovigo è stato adottato nel mese di Aprile 2009, dall’analisi dell’attuale proposta, in particolare della tavola relativa allo sviluppo produttivo, è emerso che la porzione del territorio comunale di Canda situata a ridosso della Transpolesana – SS434 – futura Nogara-Mare, risulta

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 7

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA identificata come “Ambito di Sviluppo” e “Centro della Logistica secondario”, scelta che avvalora la coerenza del PAT in oggetto con tale strumento di pianificazione sovraordinato. Per quanto riguarda, dunque, la coerenza del piano con gli strumenti pianificatori dei comuni limitrofi si riportano gli estratti dei P.R.G. per le parti confinanti con il comune di Canda. In particolare si analizzano le zone confinanti con i comuni di: - Badia Polesine, Lendinara, Castelguglielmo, Bagnolo di Po e Trecenta. Si osserva che la maggior parte del territorio in prossimità del confine comunale tra Canda e Badia Polesine è classificato dal PRG di quest’ultimo come zona agricola E2. Sono presenti anche zone F2/E – per attrezzature turistiche-ricreative-sportive e una zona F2/D – per attrezzature stradali; tali destinazioni non sono in contrasto con le previsioni del PAT che non evidenzia particolari azioni strategiche se non la presenza della villa di Cà Giovannelli e di una corte rurale da tutelare e della viabilità di progetto, identificata come barriera infrastrutturale dal PAT stesso. In questo caso il territorio del comune di Badia Polesine prevede la presenza, nel territorio agricolo classificato come zona E2, di aggregazioni rurali ambientali schedate dal PRG, che si identificano con “complessi e aggregazioni di manufatti rurali di interesse ambientale, con presenza di elementi peculiari del complesso aziendale locale”, da tutelarsi così come prescritto dall’art. 36 delle Norme Tecniche di Attuazione dello stesso PRG. Le azioni strategiche previste dal PAT di Canda non risultano, comunque, in contrasto con tali preesistenze in quanto l’unica previsione riguarda un’area di espansione a carattere produttivo, che mantiene una notevole distanza dall’aggregazione evidenziata nel P.R.G. di Badia Polesine. In sede di PI, comunque, si potranno adottare gli accorgimenti necessari atti a tutelare le particolarità dell’insediamento rurale individuato rispetto all’espansione prevista. Il PRG del comune di Lendinara classifica come zona agricola E2 la totalità del territorio confinante con il comune di Canda. Il PAT di Canda non prevede azioni strategiche che contrastino con tale destinazione. Il territorio del comune di Castelguglielmo limitrofo al confine con Canda prevede la presenza di un’area D3 – produttiva di progetto -, nonchè di aggregazioni rurali ambientali schedate dal P.R.G.. Le azioni strategiche previste dal PAT di Canda non risultano, comunque, in contrasto con tale zonizzazione in quanto l’unica previsione riguarda l’identificazione di un’area di edificazione diffusa con corte rurale da salvaguardare. La fascia di confine tra i territori di Castelguglielmo e Canda presenta, dal punto di vista della strumentazione urbanistica, destinazioni tra loro coerenti. Infatti si osserva che il PRG vigente del comune di Castelguglielmo, oltre ad individuare la fascia di rispetto idraulico del Canalbianco, evidenzia la presenza di un’area D4 – zona per attività produttive e commerciali puntiformi – e di una sottozona agricola E4, definita all’art. 27 delle Norme Tecniche di Attuazione come una di quelle “aree che, caratterizzate dalla presenza di preesistenze insediative, devono essere salvaguardate nella conservazione del patrimonio edilizio rurale, migliorandone le condizioni abitative[…]”. La tavola 4 del PAT di Canda evidenzia scelte strategiche del tutto compatibili con tali prescrizioni in quanto individua: • il Canalbianco quale barriera naturale e quindi fascia soggetta, attraverso il futuro P.I. ad interventi rivolti alla riqualificazione delle aree adiacenti alle barriere all’interno degli insediamenti, affinchè non assumano i connotati di “retro” urbano; • elementi del sistema storico culturale da salvaguardare quali ville venete, beni monumentali e corti rurali; • un’area di urbanizzazione consolidata prevalentemente residenziale attorno al centro storico del comune stesso; • un’area di edificazione diffusa, più a est, le cui caratteristiche e modalità di intervento non interferiscono in alcun modo con la zonizzazione prevista dal PRG del comune limitrofo. Come si può facilmente osservare il PRG vigente del comune di Bagnolo di Po classifica la zona di confine con il territorio di Canda come area agricola, identificando esclusivamente la fascia di rispetto fluviale del canale Fossa Maestra. Dall’altro lato il PAT di Canda individua le aree di edificazione diffusa e non prevede, quindi, azioni strategiche contrastanti con la suddetta classificazione. Per completezza si è riportato un estratto della tavola 4 del PATI adottato di Castelguglielmo -Bagnolo di Po - San Bellino, ma si evidenzia l’assenza di incompatibilità tra le scelte effettuate dai comuni. UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 8

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

Anche in questo caso non si riscontrano incongruenze tra il PAT di Canda e il P.R.G. del comune di Trecenta per quanto concerne il territorio di confine; la maggior parte del territorio è, infatti, classificata come zona agricola.

− METODOLOGIA DI VALUTAZIONE La metodologia adottata è quella del modello DPSIR (Driving forces, Pressures, States, Impact, Responses) elaborato dall’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico). La scelta degli indicatori è avvenuta sulla base delle informazioni desunte dal quadro conoscitivo regionale e provinciale al fine di evidenziare peculiarità del territorio sia per quanto riguarda il profilo ecologico ambientale che socio economico. Non meno importanti sono stati gli aspetti legati allo sfruttamento del territorio, vivibilità dell’area, disponibilità i spazi per attività ricreative e sportive, inquinamento e salubrità dell’ambiente in senso complessivo. Di seguito si riporta l’elenco degli indicatori utilizzati per la valutazione dello stato dell’ambiente; si indicano inoltre le relative unità di misura e le fonti dalle quali sono stati attinti i dati. L’assenza della fonte indica che il dato e stato ottenuto direttamente dalla cartografia del PAT. Tema Indicatori di stato/impatto Unità di misura FONTE Emissioni di monossido di carbonio Kg/anno/Kmq REGIONE VENETO Emissioni di ossidi di azoto NOx Kg/anno/Kmq REGIONE VENETO Emissioni di polveri PM10 Kg/anno/Kmq REGIONE VENETO Aria Emissioni di ammoniaca Kg/anno/Kmq REGIONE VENETO Emissioni di ossidi di Zolfo Kg/anno/Kmq REGIONE VENETO Emissioni di Benzene Kg/anno/Kmq REGIONE VENETO Emissioni di anidride carbonica Kg/anno/Kmq REGIONE VENETO Clima Emissioni di protossido di azoto (N2O) Kg/anno/Kmq REGIONE VENETO

Emissioni di Metano Kg/anno/Kmq REGIONE VENETO Carico trofico potenziale - Azoto tonn/anno/Kmq REGIONE VENETO Carico trofico potenziale - Fosforo tonn/anno/Kmq REGIONE VENETO Acqua Densità delle discaricariche attive n/Kmq REGIONE VENETO Carico potenziale organico (civ+ind) A.E./Kmq REGIONE VENETO Densità delle discariche attive n/Kmq REGIONE VENETO Densità delle cave attive n/Kmq REGIONE VENETO Suolo e sottosuolo Carico trofico potenziale - Azoto tonn/anno/Kmq REGIONE VENETO Carico trofico potenziale - Fosforo tonn/anno/Kmq REGIONE VENETO Superficie urbanizzata / superficie ATO % Superficie agricola utilizzata /superficie ATO % Superficie boscata / Superficie ATO % REGIONE VENETO

Flora e fauna Aree di connessione naturalistica/superficie ATO % Isole ad elevata naturalità/superficie ATO % PROVINCIA DI Sviluppo corridoi ecologici/superficie ATO m/Kmq PADOVA Sviluppo rete stradale /superficie ATO Km/Kmq REGIONE VENETO Estensione delle aree a parco / superficie ATO % REGIONE VENETO Biodiversità e zone protette Estensione delle zone natura 2000/superficie ATO % REGIONE VENETO Area nucleo/superficie ATO % Densità delle discariche attive n/Kmq REGIONE VENETO Densità delle cave attive n/Kmq REGIONE VENETO Sviluppo della rete di elettrodotti m/Kmq REGIONE VENETO Superficie boscata / Superficie ATO % REGIONE VENETO Frammentazione del territorio % Aree di connessione naturalistica/superficie ATO %

Paesaggio e territorio Ambiti di importanza paesaggistica/superficie ATO % Isole ad elevata naturalità/superficie ATO % Sviluppo corridoi ecologici/superficie ATO m/Kmq Sviluppo rete stradale /superficie ATO Km/Kmq STUDIO Densità degli allevamenti n/Kmq AGRONOMICO Sviluppo dei percorsi ciclabili m/Kmq PRG VIGENTI Superficie a verde pubblico per abitante mq/abitante PRG VIGENTI Superficie dei centri storici/superficie ATO % REGIONE VENETO Nuclei storici n/Kmq REGIONE VENETO Patrimonio culturale Numero edifici storici o vincolati n/Kmq REGIONE VENETO Zone di interesse archeologico/superficie ATO % REGIONE VENETO UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 9

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

Densità della popolazione ab/Kmq Occupati nell'agricoltura n/Kmq ISTAT Occupati nell'industria n/Kmq ISTAT Occupati nel terziario n/Kmq ISTAT Reddito derivante dalla produzione agricola euro/Kmq PROVINCIA Reddito derivante dalla produzione industriale euro/Kmq PROVINCIA Reddito derivante dall'attività terziaria euro/Kmq PROVINCIA Elettrodotti. Pop. esposta (soglia 0.2 microT) % REGIONE VENETO Ripetitori per comunicazioni n/Kmq REGIONE VENETO REGIONE VENETO Popolazione e salute umana Emissioni di monossido di carbonio Kg/anno/Kmq Emissioni di ossidi di azoto NOx Kg/anno/Kmq REGIONE VENETO Emissioni di polveri PM10 Kg/anno/Kmq REGIONE VENETO Emissioni di ammoniaca Kg/anno/Kmq REGIONE VENETO Emissioni di ossidi di Zolfo Kg/anno/Kmq REGIONE VENETO Emissioni di Benzene Kg/anno/Kmq REGIONE VENETO Rete stradale con emissioni oltre 67 dB(A) diurni m/Kmq REGIONE VENETO Rete ferroviaria con emissioni oltre 67 dB(A) diurni m/Kmq REGIONE VENETO Area a rischio incidente rilevante/superficie ATO % REGIONE VENETO COMPATIBILITA’ Aree a rischio di esondazione/superficie ATO % IDRAULICA Produzione di rifiuti urbani Kg/anno/res REGIONE VENETO Percentuale raccolta differenziata % REGIONE VENETO Consumi elettrici in agricoltura KWh/anno/Kmq CCIAA Rovigo Consumi elettrici nell'industria KWh/anno/Kmq CCIAA Rovigo Beni materiali e risorse Consumi elettrici nel terziario KWh/anno/Kmq CCIAA Rovigo Consumi elettrici domestici KWh/anno/Kmq CCIAA Rovigo Consumi idrici per residente l/giorno POLESINE ACQUE Consumi di Gas Metano mc/anno/Kmq Snam Rete Gas L’AHP consente di determinare priorità di scelte e di interventi, scomponendo e gerarchizzando in livelli e sottolivelli un problema composto da fattori aventi importanza relativa diversa. Questo permette di determinare i valori (pesi) degli indicatori su cui si basa la valutazione, in altre parole permette di determinare l’incidenza di un singolo indicatore relativamente all’intero sistema ambientale. Il metodo AHP si basa su tre principi fondamentali: 1. Il principio della scomposizione: il problema complesso e scomposto in parti elementari, articolate in livelli gerarchici in relazione tra di essi (macrotemi come aria, clima ecc…, e singoli indicatori per macrotema come ad esempio emissioni di CO 2, NOx, PM 10 , ecc…); 2. Il principio dei giudizi comparati: rappresenta la tecnica di misurazione utilizzata per stabilire la priorita di ciascuna componente e di ciascun indicatore di pressione e stato rispetto alle altre in ciascun livello della scala gerarchica. L’approccio analitico attribuisce un valore a ciascuna componente e a ciascun indicatore, attraverso il confronto tra di esse a due a due, compilando la matrice dei “confronti a coppie”, seguendo una scala costruita con valori che partono da 1 (importanza relativa uguale), fino a 9 (estrema importanza relativa). Nel dettaglio, i termini della scala fondamentale risultano i seguenti:  Importanza uguale 1  Moderata importanza 3  Importanza Forte 5  Importanza molto Forte 7  Estrema importanza 9 In questa scala vengono, di norma, utilizzati i numeri dispari; i numeri pari sono utilizzati solamente nelle situazioni intermedie, quando non si verifica una prevalenza ben definita. 3. La sintesi delle priorità: la compilazione della matrice dei “confronti a coppie” permette di esprimere un giudizio su ciascuna componente e su ciascun indicatore di pressione e stato. Per ogni riga della matrice viene eseguita la media geometrica che determina il peso di ogni componente inserito nella stessa. I risultati ottenuti vengono infine normalizzati, per ottenere pesi confrontabili tra di loro. Dopo aver compilato la matrice dei confronti a coppie, prima per i comparti ambientali e poi per gli indicatori all’interno di ogni comparto ambientale, e possibile quindi calcolare il peso con cui i singoli indicatori gravano sul sistema ambientale moltiplicando il peso del macrotema per il peso del singolo indicatore all’interno del macrotema, in modo da ottenere il peso del singolo indicatore sull’intero sistema ambiente.

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 10

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

Per la definizione delle priorità, è stata assegnata maggiore importanza a popolazione e salute umana, seguita da flora e fauna e biodiversità’ e zone protette. Aria, clima e acqua sono state considerate ugualmente importanti tra di loro. Si è ritenuto infine corretto assegnare un peso inferiore ai macrosettori relativi al paesaggio e territorio e al patrimonio culturale, in quanto tali aspetti sono quelli meno direttamente correlati alla salute e al benessere della popolazione. Dopo aver assegnato, per ogni indicatore e per ogni ATO, il relativo valore numerico si e provveduto all’assegnazione di un punteggio compreso tra -5 e +5. Tale operazione risulta molto utile per rendere più agevole il confronto tra la situazione attuale e quella più auspicabile. Nel caso di parametri quantitativi con soglia di legge il punteggio 0 viene fatto coincidere con il limite di legge, mentre nel caso di parametri senza soglia di legge il punteggio zero viene fatto coincidere con la media provinciale o comunque con un altro valore scelto ad hoc. Dall’analisi dei punteggi assegnati è possibile ottenere quindi una prima indicazione riguardo lo stato attuale dell’ambiente. Il passo successivo e quello di individuare i punteggi pesati di ciascun indicatore, che sommati forniscono il punteggio totale dell’ATO. I punteggi pesati si ottengono moltiplicando il punteggio assegnato ad ogni singolo indicatore (che va da +5 a -5), per il relativo peso precedentemente calcolato. La somma dei punteggi pesati fornisce un chiaro giudizio sintetico delle criticità emerse.

− ALTERNATIVE DI PIANO ED OPZIONE ZERO Lo Stato attuale La metodologia di valutazione è stata innanzi tutto utilizzata per valutare lo stato attuale del territorio preso in esame. Si osserva come le maggiori criticità siano presenti nel comparto Biodiversità e zone protette, a causa della totale assenza nel territorio del PAT di aree protette, che comporta un punteggio leggermente negativo anche per il comparto Flora e Fauna. Punteggi leggermente negativi sono stati ottenuti per i comparti paesaggio e territorio, patrimonio culturale e popolazione e salute umana. Si osserva infine che il punteggio complessivo ottenuto dal territorio del PAT risulta positivo e pari a 5,11; considerato che la scala dei punteggi adottata può variare da +50 a -50, si può affermare che il territorio del PAT è caratterizzato, allo stato attuale, da una situazione leggermente positiva, che non dovrà essere peggiorata con l’ipotesi di progetto. A tal proposito si ricorda che un punteggio pari a zero indicherebbe una situazione paragonabile a quella media assunta come riferimento o alla coincidenza con i limiti imposti dalla normativa nei casi in cui essa sia presente, mentre punteggi positivi o negativi indicano rispettivamente situazioni migliori o peggiori rispetto alla media assunta come riferimento. Lo Scenario Zero L’ipotesi zero ha lo scopo di verificare quale possa essere l’evoluzione dell’ambiente nel caso in cui non venga realizzato il piano e cioè nell’ipotesi in cui venga portato a compimento il PRG vigente. La previsione è stata eseguita utilizzando gli stessi indicatori adottati per la valutazione dello stato attuale dell’ambiente. Per la stima degli effetti si è provveduto ad analizzare il PRG vigente, dal quale si è potuto osservare come tutte le aree residenziali e produttive siano perlopiù completate o comunque in fase di realizzazione. L’analisi effettuata ha evidenziato che alla situazione attuale non sono disponibili aree produttive adeguate, anche in relazione al notevole sviluppo delle vie di comunicazione che si sta concretizzando nelle vicinanze del territorio del PAT. Per la valutazione dell’ipotesi zero è stato inoltre previsto un incremento delle emissioni inquinanti, dovuto principalmente all’incremento del traffico delle principali vie di comunicazione, in quanto tali infrastrutture sono o saranno completate indipendentemente dall’attuazione del PAT. Nell’ipotesi zero è stata ipotizzata anche la creazione dei corridoi ecologici secondo le attuali disposizioni del PTCP all’oggi ancora in fase di predisposizione. E’ stato stimato, inoltre, un lieve incremento dei consumi elettrici e della produzione di rifiuti urbani,

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 11

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

secondo l’attuale trend. Dopo aver stimato i valori da assegnare a ciascun indicatore di ogni ATO, è stato eseguito il calcolo dei punteggi, confrontando poi i valori ottenuti con i corrispondenti della situazione attuale. Il risultato ottenuto per l’intero territorio del P.A.T., registra un generale peggioramento rispetto alla situazione attuale che ha totalizzato un punteggio complessivo pari a 4,74. La variazione risulta di lieve entità in quanto l’ipotesi del “non piano”, non prevedendo uno sviluppo economico e residenziale significativo, non vede nemmeno modificarsi in modo sostanziale la situazione relativa alle diverse componenti ambientali. La variazione inoltre risulta negativa, osservando quindi un peggioramento, spiegato dalla mancanza di azioni specifiche volte a ridurre le criticità presenti o a tutelare le diverse componenti ambientali, favorendo quindi il lento ma progressivo degrado del territorio. In altre parole la mancata attuazione del piano, oltre a limitare lo sviluppo economico e sociale del comune di Canda, non tutelerebbe il territorio causandone il progressivo degrado. L’Ipotesi di Progetto La valutazione delle azioni previste dal piano è avvenuta utilizzando gli stessi indicatori definiti per la valutazione dello stato attuale e dell’ipotesi zero. Sono stati quindi riassegnati i nuovi punteggi agli indicatori di ciascun ATO sulla base dei nuovi valori previsti a seguito dell’attuazione del PAT. Si evidenzia che gli elevati incrementi di superficie insediativa sono stati previsti a seguito del rafforzamento di alcune importanti infrastrutture di trasporto come ad esempio la SS434 che diventerà l’autostrada Nogara-Mare e il prossimo completamento dell’autostrada A31 Valdastico, che proprio a Canda incrocerà la Nogara Mare. L’incremento delle aree produttive comporta principalmente i seguenti effetti: • Effetti negativi sulla qualità dell’aria, per l’incremento delle emissioni inquinanti; • Effetti negativi sulla componente suolo e sottosuolo, per la riduzione della SAU; • Effetti positivi per la componente economia e società, sia a livello di occupati, sia a livello di reddito; • Effetti negativi per la componente beni materiali e risorse per l’incremento della produzione di rifiuti, e per l’incremento dei consumi energetici; • Effetti negativi, anche se in modo ridotto, per le componenti flora e fauna. Il valutatore afferma che per compensare tale incremento di superficie produttiva sono state previste misure di mitigazione e compensazione che consentono di migliorare alcuni aspetti che caratterizzano negativamente il territorio, come ad esempio i macrosettori Flora e Fauna e Biodiversità e zone protette. L’incremento delle aree residenziali comporta principalmente i seguenti effetti: • Effetti positivi sulla popolazione residente, sulla presenza di servizi e quindi sulla qualità della vita; • Effetti negativi per la componente beni materiali e risorse per l’incremento della produzione di rifiuti, e per l’incremento dei consumi energetici; • Effetti negativi, anche se in modo ridotto, per le componenti flora e fauna. L’azione di piano che riguarda la realizzazione di reti ecologiche, di aree di connessione naturalistica, e il rafforzamento degli itinerari ciclo-pedonali comporta i seguenti effetti: • Effetti positivi principalmente per la componente biodiversità e zone protette, e per la componente Flora e fauna; • Effetti positivi anche per l’aspetto relativo alla popolazione e salute umana e al paesaggio e territorio.

− LA VALUTAZIONE DEGLI AMBITI DI EDIFICAZIONE DIFFUSA Ad integrazione sono state fornite chiarimenti in merito agli ambiti ad edificazione diffusa indicati nella TAV. A4 “Carta della Trasformabilità” che risultano comprendere anche lotti non ancora edificati. L’Amministrazione ha ritenuto opportuno comprenderli in tali aree poiché non vengono più utilizzati a fini agricoli e si trovano lungo le direttrici viarie.

− LA VALUTAZIONE DEI CONTESTI TERRITORIALI DESTINATI ALLA REALIZZAZIONE DI PROGRAMMI COMPLESSI Anche in merito ai contesti territoriali destinati alla realizzazione di programmi complessi individuati nella TAV. A4 “Carta della Trasformabilità” sono state fornite integrazioni: essi corrispondono ad ambiti

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 12

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

territoriali entro i quali le trasformazioni edilizie ed urbanistiche previste comportano una radicale trasformazione delle aree, sia dal punto di vista degli usi che dal punto di vista del sistema insediativo, ferme restando le necessità di conservazione di complessi ritenuti significativi del carattere storico dei luoghi e di edifici vincolati a norma di legge. Detti strumenti si pongono quali una delle principali azioni strategiche previste dal presente Piano e rispetto ai quali sono gia stati deliberati in sede di Consiglio Comunale Accordi Pubblico/Privato ai sensi dell’art. 6 della L.R. 11/2004. Il Comune di Canda ha deliberato n. 3 Accordi pubblico-privato ai sensi di tale articolo per la trasformazione di aree attualmente agricole in aree produttive/commerciali. In particolare:

L’Amministrazione specifica comunque che il contenuto di tali accordi non è definibile in modo preciso in sede di PAT, in quanto trattasi di strumento strategico non conformativo della proprietà e che, pertanto, tali accordi assumono la valenza di mere proposte. A tal proposito tali contesti sono individuati nella cartografia del PAT mediante un simbolo puntuale. Tuttavia il dimensionamento allegato alla relazione tecnica del PAT e alle Norme Tecniche evidenzia che una parte della futura trasformabilità da concedere e legata a tali accordi: tale porzione viene considerata all’interno dei calcoli effettuati in sede di Rapporto Ambientale, affiancandola a quella relativa alle linee di espansione. Nel dimensionamento complessivo del piano i programmi complessi derivanti dagli accordi pubblico-privato sono stati inclusi nel carico aggiuntivo previsto per il Piano assegnando ai rispettivi ATO di appartenenza le quantità (in termini di mc o mq per le altre destinazioni) previste per i singoli interventi. Per questo motivo, nel calcolo dello stato di progetto la VAS ha tenuto conto degli incrementi (in termini di emissioni) derivanti anche da tale carico aggiuntivo. Il comune, attraverso norme tecniche, prontuari e regolamenti edilizi appositi potrà decidere di prescrivere le misure di mitigazione compensazione previste dal rapporto Ambientale ai proponenti i singoli accordi che andranno a lottizzare, proporzionalmente all’aumento del carico urbanistico.

− L’IMPRONTA ECOLOGICA Per valutare il consumo di suolo determinato dall’applicazione del PAT, si è provveduto ad individuare l’uso del suolo esistente e quello futuro che si conseguirà in seguito alla realizzazione del piano. Utilizzando una matrice dei confronti a coppie, secondo il metodo proposto e conosciuto come AHP, si è provveduto ad assegnare un punteggio ad ognuna delle classi di uso del suolo attribuendo un valore inversamente proporzionale al grado di naturalità, in altre parole si è assegnato un peso elevato agli usi del suolo che hanno meno naturalità. Con tale parametro si è voluto infatti determinare il grado di antropizzazione del territorio. Il peso maggiore è stato assegnato alle zone edificate a tessuto continuo, mentre il peso minore è stato assegnato ai boschi, cioè l’uso del suolo che presenta la maggiore naturalità. La definizione delle diverse utilizzazioni del suolo non è sufficiente a valutare il grado di antropizzazione del territorio. Occorre valutare anche la presenza di norme di tutela che vincolino la destinazione futura di una determinata area, oppure la presenza di previsioni urbanistiche che ne prevedano una trasformazione d’uso. Anche in questo caso sono state identificate le diverse categorie di aree, in funzione della normativa ambientale operante sul territorio di indagine e della pianificazione urbanistica, sia vigente che in fase di definizione attraverso il progetto del PAT e a ciascuna categoria di area è stato attribuito punteggio mediante l’applicazione di una matrice dei confronti a coppie, assegnando un valore inversamente proporzionale al grado di protezione di tipo ambientale.

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 13

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

A ciascuna combinazione tra categoria di uso del suolo e livello di protezione, è stato attribuito un coefficiente di antropizzazione unitario, dato dal prodotto dei pesi elementari assegnati. A questo punto è possibile calcolare, per ciascun ATO, la superficie virtuale del territorio, ottenuta moltiplicando la superficie relativa ad ogni combinazione tra uso del suolo e categoria di protezione dell’area, per il corrispondente indice di antropizzazione precedentemente calcolato. Nei diversi ATO che compongono il territorio del PAT la superficie virtuale è stata calcolata sia con riferimento alla situazione attuale, sia con riferimento alla situazione di progetto. In tal modo si è reso possibile un successivo confronto tra le due situazioni. Oltre alla superficie virtuale è possibile calcolare alcuni indici che forniscono una valutazione del consumo di suolo. Gli indici calcolati sono i seguenti: Coefficiente di antropizzazione dell’ATO : Tale indice è ricavato dal rapporto tra superficie virtuale e superficie territoriale dell’ambito considerato. Poichè alle diverse categorie di uso del suolo ed ai relativi gradi di protezione delle aree è stato attribuito un peso inversamente proporzionale al livello di naturalità, è evidente che, a parità di superficie territoriale, viene attribuita una superficie virtuale superiore nel caso di un ambiente maggiormente antropizzato. Ne deriva che un coefficiente di antropizzazione elevato indica un importante livello di trasformazione dell’area e di pressione antropica; Superficie virtuale per residente: Tale indice deriva dal rapporto tra superficie virtuale e numero di residenti nell’ambito considerato. Anche in questo caso, data la metodologia di calcolo adottata, una maggiore superficie virtuale per residente indica, a parità di livelli di naturalità, un maggiore consumo di territorio per residente. Per meglio comprendere le relazioni intercorrenti tra i parametri considerati si può considerare quanto segue: Nell’ipotesi che il coefficiente di antropizzazione resti invariato nelle due situazioni dello stato attuale e dello stato di progetto, ad un incremento della popolazione residente corrisponderà una diminuzione della superficie virtuale per residente. In altre parole il progetto sarà riuscito a realizzare un risparmio della risorsa territoriale, in quanto la medesima quantità di risorsa sarà messa a disposizione di un’utenza più ampia. Questo potrebbe essere definito come un migliore riempimento (una razionalizzazione) del contenitore urbanistico. In una seconda ipotesi si può considerare che si mantenga inalterato il numero dei residenti, ma che diminuisca la superficie virtuale del territorio considerato, in seguito ad un intervento di ricomposizione ambientale o di emanazione di una normativa di tutela nei confronti di una determinata area. Anche in questo caso si verrà a determinare una diminuzione della superficie virtuale per residente, in quanto risulterà migliorata la naturalità del contesto e quindi saranno maggiori le risorse ambientali a disposizione dell’utenza. In altre parole l’intervento di progetto avrà determinato una diminuzione della pressione antropica. È evidente, infine, che il medesimo effetto di mantenimento o riduzione della superficie virtuale per residente può essere ottenuto sia evitando nuovi insediamenti antropici e le relative opere di urbanizzazione, sia correggendo gli interventi previsti con opportune azioni di compensazione di carattere ambientale. Si può osservare che il coefficiente di antropizzazione, ricavato dal rapporto tra la superficie virtuale e la superficie territoriale, aumenta con l’attuazione del PAT con una variazione percentuale di circa 24 punti. Ciò indica un notevole aumento nel consumo di suolo, inevitabile se si considerano le azioni di espansione del sistema insediativo e di potenziamento di quello infrastrutturale introdotte non solo dal P.A.T., ma anche dalle logiche sovracomunali che identificano in Canda, come già sottolineato piu volte, un potenziale ambito di sviluppo in termini logistici e produttivi a beneficio anche dei comuni limitrofi. La superficie virtuale per residente invece presenta una riduzione del 10% circa, in quanto il numero di abitanti previsti non aumenta di molto; da questo punto di vista si assiste, quindi, ad un miglioramento della naturalità del contesto che in questo modo presenterà maggiori risorse ambientali a disposizione dell’utenza.

− MISURE PREVISTE PER LIMITARE IL CONSUMO DI SUOLO

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 14

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

Il valutatore, considerati gli obiettivi prioritari di limitare l’uso delle risorse territoriali, di conservare le caratteristiche qualitative dell’ambiente e di evitare interventi che possano influire negativamente sulla stabilità del territorio, ritiene opportuno dare le seguenti indicazioni: • Nell’insediamento del carico aggiuntivo residenziale e produttivo previsto dal PAT dovrà essere data precedenza all’occupazione delle aree già previste dalla pianificazione urbanistica attualmente in vigore, ma non ancora interessate da interventi di edificazione; • Sarà data priorità agli interventi di trasformazione funzionali agli obiettivi del ridisegno degli aggregati abitativi, finalizzati alla riqualificazione del tessuto urbano ed alla creazione di un nucleo identitario capace di trasmettere alla popolazione un senso di appartenenza; • Dovranno essere evitate le espansioni residenziali e produttive che interferiscono con gli ambiti naturalistici di maggiore rilevanza e con il disegno della rete ecologica; • Relativamente all’assetto idraulico del territorio, nelle aree a criticità idraulica, le nuove zone edificabili potranno essere realizzate solamente in seguito alla risoluzione dei problemi idraulici gravanti, migliorando la condizione attuale di drenaggio mediante la predisposizione di un efficiente sistema di scolo delle aree soggette a trasformazione.

− MITIGAZIONI E COMPENSAZIONI Misure di mitigazione Per l’ampliamento delle aree produttive e residenziali vengono previste le seguenti azioni di mitigazione: • interventi a verde; • barriere arboree; • uso di fonti energetiche rinnovabili; • edilizia ecosostenibile. Il valutatore afferma che tali mitigazioni non possono essere cartografate, in quanto specifiche degli interventi che si andranno a realizzare e sarà quindi compito del piano degli interventi specificare nel dettaglio dove e come tali misure di mitigazione dovranno essere realizzate. La prima delle misure di mitigazione riguarda gli interventi a verde; questi possono essere interni alle aree di insediamento, e prevedono la realizzazione di interventi a verde di tipo ornamentale, oppure esterni o perimetrali all’insediamento, che svolgono una funzione di mascheramento paesaggistico. Questi ultimi dovranno essere realizzati utilizzando specie arboree autoctone a ramificazione fitta o sempreverdi. La seconda misura di mitigazione prevede la realizzazione di barriere arboree attraverso la creazione o il ripristino di filari alberati campestri. Tale misura consente di mitigare le emissioni di rumore, contribuisce a ripristinare l’aspetto storico del paesaggio agricolo e a fornire un rifugio alle specie animali e vegetali, infine contribuisce alla costituzione delle reti ecologiche. La terza misura di mitigazione prevede di incentivare l’uso di fonti energetiche rinnovabili. Tale azione permette di ridurre i consumi energetici da fonti fossili, e pertanto l’inquinamento dell’aria e l’emissione di gas climalteranti. Tra le fonti di energia rinnovabile si citano i pannelli solari fotovoltaici e termici, l’utilizzo delle biomasse per il riscaldamento e l’energia eolica.. La quarta misura prevede l’incentivazione e lo sviluppo dell’edilizia ecosostenibile, che, prendendo in considerazione il sito, le condizioni climatiche, la possibilità di ottimizzazione energetica, il risparmio dell’acqua potabile ecc… cerca di migliorare la salubrità degli ambienti con il minimo impatto ambientale possibile. Misure di compensazione Il notevole ampliamento degli ambiti a destinazione produttiva previsto dal PAT a cavallo della Transpolesana, seppur producendo effetti positivi sull’economia e la società in termini di occupazione e reddito, comporta, però, il verificarsi di esiti penalizzanti relativamente alla qualità di alcuni comparti ambientali. Se le cosiddette misure di mitigazione sopra descritte contribuiscono a diminuire tali effetti negativi, tuttavia queste risultano insufficienti a garantire il non peggioramento dei risultati ottenuti per lo stato attuale. La principale misura di compensazione proposta per il PAT di Canda riguarda la creazione di aree boscate che vadano ad integrare la rete ecologica esistente e quella prevista in sede di P.A.T..

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 15

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

L’apporto alla formazione di nuove aree boscate è dato principalmente dalla trasformazione in bosco delle aree arbustive, delle aree naturali o seminaturali e degli incolti. Il recupero della vegetazione ripariale consente inoltre il miglioramento dell’equilibrio idrogeologico. Il valutatore ha stimato che al fine di garantire il concretizzarsi delle condizioni di sostenibilità del piano e per ottenere un non peggioramento della situazione ambientale attuale sarà necessario provvedere alla realizzazione di almeno 6 ettari di superficie boscata, ulteriori rispetto alla rete ecologica e alle azioni di mitigazione già previste in sede di PAT. Come già sottolineato la collocazione nel territorio comunale di tali superfici sarà stabilita con il P.I..

− PARERI DELLE AUTORITA’ AMBIENTALI Con nota prot. n. 641/x del 21.02.2011 il Comune di Canda ha inviato una dichiarazione da parte del Responsabile del procedimento nella quale afferma che in seguito alla trasmissione della richiesta di parere successivamente all’adozione del Piano di Assetto del Territorio e relativa Valutazione Ambientale Strategica e della Sintesi non Tecnica a tutti i soggetti competenti in materia ambientale, risultano essere pervenuti i seguenti pareri: • Parere dell’ARPAV – Dipartimento provinciale di Rovigo prot. n. 7908 del 25 gennaio 2010; • Parere del Consorzio di Bonifica Polesine Adige Canalbianco-Rovigo prot. n.303 del 19.01.2010; • Parere dell’Unità Periferica del Genio Civile di Rovigo prot. n. 42184/57.07/e.420.17.1 del 26.01.2010; • Parere della ULSS 18 di Rovigo prot. n.6695 del 2.2.2010; • Parere della Regione del Veneto – Direzione Difesa del Suolo prot.n. 54790/57.07 del 1.2.2010; • Parere del Corpo Forestale dello Stato – Comando Provinciale di Rovigo prot.n.1703 del 15.06.2010.

− VALUTAZIONE D’INCIDENZA AMBIENTALE Per quanto riguarda la dichiarazione di non necessità di procedura di Valutazione di Incidenza per il Piano di Assetto Territoriale del Comune di Canda è stata acquisita l’asseverazione da parte dei progettisti che non risulta necessario procedere alla redazione dello screening. La stessa è redatta in modo conforme alla DGR 3173 del 10 ottobre 2006 “Nuove disposizioni relative all’attuazione della direttiva comunitaria 92/43/CEE e DPR 357/1997, guida metodologica per la valutazione di incidenza. Procedure e modalità operative”.

− DICHIARAZIONE IN MERITO ALLA COERENZA DELLE LINEE PREFERENZIALI DI SVILUPPO INSEDIATIVO CON I VINCOLI INDIVIDUATI Come risulta dalla dichiarazione dei Progettisti trasmessa dal Comune di Canda con nota prot. n.641/x del 21.02.2011, le linee preferenziali di sviluppo insediativo riportate nella Carta della Trasformabilità del PAT in oggetto non confliggono con i vincoli individuati nelle Carte dei Vincoli, delle Fragilità e delle Invarianti.

− DICHIARAZIONE SULL’ESISTENZA DI SITI CONTAMINATI E DISCARICHE ABUSIVE SUL TERRITORIO Come risulta dalla dichiarazione del Sindaco e del Responsabile dell’Area Tecnica del Comune di Canda, sul territorio non vi sono siti contaminati e/o discariche abusive gravanti sul territorio del Comune.

− AGGIORNAMENTO DEGLI ELABORATI CARTOGRAFICI CON IL REALE UTILIZZO DEL TERRITORIO Come risulta dalla dichiarazione dei Progettisti trasmessa dal Comune di Canda con nota prot. n.641/x del 21.02.2011, “gli elaborati cartografici del piano di Assetto del Territorio in oggetto riportano le reali destinazioni d’uso del territorio”.

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 16

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

− COERENZA DELLE LINEE PREFERENZIALI DI SVILUPPO CON LE PREVISIONI DI PIANI REGIONALI/PROVINCIALI APPROVATI Come risulta dalla dichiarazione dei Progettisti trasmessa dal Comune di Canda con nota prot. n.641/x del 21.02. 2011 risulta “ che prima dell’adozione del piano in oggetto è stata effettuata un’attenta verifica delle variazioni di destinazione, rispetto ai vigenti strumenti urbanistici comunali e delle aree su cui sono in corso autorizzazioni regionali e/o provinciali ”.

− IL MONITORAGGIO Per verificare gli effetti derivanti dall’attuazione del Piano è stato predisposto specifico piano di monitoraggio con individuati indicatori di stato e prestazionali. Il Piano di monitoraggio proposto è il seguente: Alla luce delle criticità emerse in sede di analisi nonché delle azioni determinate da scelte localizzative relative ad un impianto di compostaggio esistente confinante con la futura area di espansione di attività produttiva, si ritiene di integrare tale piano con specifici indicatori e cioè: qualità delle acque superficiali (indice SECA e SACA), numero di pozzi privati presenti sul territorio comunale, presenza di nitrati e fitofarmaci nel suolo, numero di allevamenti zootecnici presenti, quantità di metano e ammoniaca nell’aria.

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 17

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

OSSERVAZIONI AL PIANO Il Comune di Canda con nota prot. n.641/x del 21.02.2011 ha trasmesso una dichiarazione da parte del Responsabile del Procedimento nella quale afferma che dopo l’adozione del PAT scaduti i termini relativi alla consultazione sono state presentate complessivamente n. 3 osservazioni di cui 1 è attinente a questioni ambientali . N. prog. E Sintesi del CONTRODEDUZIONE Parere Commissione VAS Soggetto contenuto Parere di Proponente coerenza del Valutatore 2 Chiede di Le considerazioni presentate in merito alla presenza di alcune criticità di carattere ambientale e paesaggistico Preso atto di quanto contenuto della Sigg. considerare, all’interno del territorio comunale di Canda sono riferite in particolare all’impianto di compostaggio ricompreso controdeduzione ed atteso che contermine Rossato all’interno del nell’ATO 3 “Ghirardella”, nonché alla presenza della SS434 Transpolesana. Dette presenze saranno oggetto, in un all’impianto di compostaggio viene Giancarlo e Rapporto prossimo futuro, di potenziamenti già, peraltro, programmati e approvati in sede di pianificazione comunale e sovra previsto il consistente ampliamento della Zanforlin Ambientale, gli comunale. zona produttiva, si rende necessario Gina di effetti dell’esistente Premesso ciò, è possibile affermare che tale programmazione è stata sottoposta a procedura di Valutazione di prescrivere che prima dell’approvazione Canda impianto di Impatto Ambientale ad oggi approvata dagli organi preposti e dalla Provincia sia per l’impianto di compostaggio, del Piano debbono essere individuate: compostaggio e del che per la futura autostrada. Tale approvazione garantisce la sostanziale assenza di effetti negativi sull’ambiente • le necessarie misure di compensazione a suo futuro limitrofo grazie alle misure di mitigazione e compensazione calcolate puntualmente in sede di Valutazione di fronte dell’ampia superficie destinata ad ampliamento Impatto Ambientale specifica, sia per l’ampliamento dell’impianto che per la trasformazione dell’arteria viaria. Si ha attività produttiva, consistenti in una previsto sulle pertanto che allo stato di fatto, sul quale il Rapporto Ambientale si basa per il calcolo dei punteggi relativi ai superficie boscata di almeno 6 ha da componenti comparti ambientali, sia plausibile considerare nulli gli eventuali effetti derivanti da tali criticità, viste le misure di individuare all’interno dell’ATO P1, ambientali, mitigazione e compensazione che necessariamente dovranno essere attuate in sede di realizzazione degli interventi, come peraltro proposto dal valutatore in rivedendo le analisi in quanto prescritte dalla suddetta V.I.A.. Si ritiene comunque importante precisare che il potenziamento istruttoria del Rapporto Ambientale; effettuate per lo dell’impianto porterà ad un miglioramento delle attuali condizioni ambientali in quanto sarà adottata una serie di • le necessarie misure di mitigazione tra stato attuale, accorgimenti, come da progetto già approvato dalla Provincia, tali da diminuire le potenziali criticità. In particolare: l’area pertinente l’attività di l’ipotesi zero e lo le operazioni saranno svolte in ambienti completamente chiusi, inglobando nel capannone ampliato l’area di compostaggio (ATO A3) e l’ambito stato di progetto, stoccaggio a verde attualmente esterna e fonte di odori che saranno drasticamente diminuiti; saranno realizzati destinato ad attività produttive (ATO nonché analizzando ulteriori biofiltri visto l’aumento del volume d’aria trattata e il convoglio al biofiltro di tutte le emissioni odorigene P1) nonché a tutela delle residenze una possibile disperse attualmente nell’impianto comporterà una diminuzione degli odori stessi; infine, risulta fondamentale presenti nell’interno. alternativa che ricordare, che il limite di emissione dell’ammoniaca è stato ulteriormente ridotto in sede provinciale arrivando ad un Inoltre, avendo il Piano confermato tale preveda massimo di 5 mg/Nmc/anno, dato rispettato dall’impianto stesso. azione derivante dal vigente PRG, in sede l’eliminazione della Si ricorda, infine, che il P.A.T. prevede la trasformazione di detta attività di compostaggio dei rifiuti in destinazione di attuazione del Piano dovranno essere zona a servizi a “Servizi e attrezzature di interesse comune di maggior rilevanza a carattere tecnologico” (art. 28 delle N.T. del misurati gli effetti cumulativi derivanti riferita a tale Piano e Tav. 4 – Carta della Trasformabilità). Tale scelta contribuisce a sanare quella che, allo stato di fatto, dalla realizzazione degli interventi previsti impianto. rappresenta una criticità per il territorio del comune, consentendo così un netto miglioramento della situazione dal PAT stesso, mediante il Piano di esistente in termini ambientali considerato che, in sede di Piano degli Interventi, tale trasformazione comporterà la monitoraggio che, rispetto a quello realizzazione di ulteriori adeguate misure di mitigazione necessarie a ridurre gli effetti negativi che tale criticità proposto dal Comune, dovrà contenere apporta allo stato di fatto. specifici indicatori, come, peraltro, già La riclassificazione dell’impianto in “Area Servizi e attrezzature di interesse comune” comporta e comporterà nello evidenziato in precedenza. specifico della programmazione del Piano degli Interventi un controllo dell’ente rispetto all’attività del promotore privato. In merito alla futura autostrada il PAT è tenuto a recepire quanto già deciso e approvato in sede regionale ed anche

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 18

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA in questo caso la previsione di adeguate forme mitigative e compensative imposte dalla V.I.A. rendono sostanzialmente nulli i possibili impatti negativi sull’ambiente. Per lo stesso motivo anche la somma dei possibili effetti prodotti dalla presenza contemporanea dell’impianto di stoccaggio e dell’arteria viaria può essere ritenuta nulla. Si ritiene, pertanto, non necessario procedere alla revisione delle analisi effettuate per lo stato attuale, l’ipotesi zero e lo stato di progetto, nonché alla analisi di una ipotesi alternativa che preveda l’eliminazione dell’impianto, in quanto si ribadisce che gli effetti delle preesistenze e dei futuri potenziamenti sono di fatto annullati dalla rispettive e obbligatorie forme di mitigazione e compensazione previste in sede di V.I.A. e che il potenziamento dell’impianto comporterà un miglioramento delle attuali condizioni. Parere del valutatore Pertinente

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 19

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

− L’ Unità di Progetto Coordinamento Commissioni, esaminati i documenti trasmessi ha elaborato la propria istruttoria dalla quale emerge che: • Il Rapporto Ambientale ha opportunamente considerato le criticità presenti sul territorio nonché quelle derivanti dalle scelte di Piano. • La metodologia risulta correttamente impostata e rispetta tutti i passaggi necessari alla Valutazione. • Il Rapporto Ambientale conferma i criteri assunti dal PAT approfondendo altresì anche gli obiettivi del Documento Preliminare ed evidenziando le specifiche azioni inserite nelle NTA, divise sia per componenti ambientali e socio-economiche, che per obiettivi. • La verifica della coerenza esterna è stata fatta in relazione alla pianificazione sovraordinata (Piano Territoriale Regionale di Coordinamento, PTCP di Rovigo).

VISTE - la Direttiva 2001/42/CE ; - la LR 11/2004; - il D.Lgs. n.152/2006; - la LR 4/2008; - la DGR 791/2009

RITENUTO che dalle analisi e valutazioni effettuate, nel suo complesso, la proposta di Rapporto Ambientale sia correttamente impostata e contenga le informazioni di cui all’allegato I della Direttiva 2001/42/CE, nonché la descrizione e la valutazione degli effetti significativi che l’attuazione del PAT potrebbe avere sull’ambiente come prescritto dall’art. 5 della medesima Direttiva.

TUTTO CIÒ CONSIDERATO LA COMMISSIONE REGIONALE VAS ESPRIME PARERE POSITIVO sulla proposta di Rapporto Ambientale del Piano di Assetto Territoriale del Comune di Canda (RO) a condizione che siano ottemperate le seguenti prescrizioni 1. prima dell’approvazione del Piano : 1.1. le Norme Tecniche di Attuazione dovranno essere integrate con tutte le prescrizioni poste dall’ARPAV di Rovigo prot. n. 7908 del 25 gennaio 2010, dal Consorzio di Bonifica Polesine Adige Canalbianco prot. n.303 del 19.01.2010, dall’Unità Periferica del Genio Civile di Rovigo prot. n. 42184/57.07/e.420.17.1 del 26.01.2010, della ULSS 18 di Rovigo prot. n.6695 del 2.2.2010, della Direzione Difesa del Suolo della Regione del Veneto prot.n. 54790/57.07 del 1.2.2010, del Corpo Forestale dello Stato – Comando Provinciale di Rovigo prot.n.1703 del 15.06.2010, nonché con le seguenti ulteriori disposizioni: 1.1.1. Alla fine dell’art.53 si dovrà inserire il seguente punto: Al fine di assicurare il controllo sugli impatti significativi sull’ambiente derivanti dall’attuazione del Piano nonché la verifica del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità prefissati, così da individuare tempestivamente gli impatti negativi imprevisti e, quindi, adottare le opportune misure correttive, è redatto il Piano di Monitoraggio . Sulla base del Rapporto Ambientale elaborato per la VAS, le componenti ambientali (con relativi indicatori) da sottoporre a monitoraggio sono le seguenti: Periodicità Tema Indicatori di stato/impatto Unità di misura Ente competente Rilievo Aria Emissioni di monossido di carbonio Kg/anno/Kmq Annuale Arpav Aria Emissioni di ossidi di azoto NOx Kg/anno/Kmq Annuale Arpav

Aria Emissioni di polveri PM 10 Kg/anno/Kmq Annuale Arpav Aria Emissioni di ossidi di Zolfo Kg/anno/Kmq Annuale Arpav Aria Emissioni di Benzene Kg/anno/Kmq Annuale Arpav

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 20

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

Aria Quantità di Ammoniaca Mc/mc Annuale Arpav Aria Quantità di metano Kg/anno/mq Annuale Arpav Clima Emissioni di anidride carbonica Kg/anno/Kmq Annuale Arpav Acqua Carico trofico potenziale - Azoto tonn/anno/Kmq Annuale Arpav Acqua Carico trofico potenziale - Fosforo tonn/anno/Kmq Annuale Arpav Acqua Carico potenziale organico (civ+ind) A.E./Kmq Annuale Arpav Acqua Indice SECA - Annuale Arpav Acqua Indice SACA - Annuale ARPAV Acqua Numero pozzi privati N° Annuale Comune Suolo e sottosuolo Presenza di nitrati Annuale ARPAV Suolo e sottosuolo Presenza di fitofarmaci Annuale ARPAV Flora e fauna Superficie urbanizzata/superficie ATO % Annuale Comune Flora e fauna Superficie agricola utilizzata /superficie ATO % Annuale Comune Flora e fauna Superficie boscata / Superficie ATO % Annuale Comune Aree di connessione naturalistica/superficie Flora e fauna % Annuale Comune ATO Flora e fauna Isole ad elevata naturalità/superficie ATO % Annuale Comune Flora e fauna Sviluppo corridoi ecologici/superficie ATO m/Kmq Annuale Comune Biodiversità e zone Area nucleo/superficie ATO % Annuale Comune protette Paesaggio e Ambiti di importanza paesaggistica/superficie % Annuale Comune territorio ATO Paesaggio e Sviluppo dei percorsi ciclabili m/Kmq Annuale Comune territorio Paesaggio e Superficie a verde pubblico per abitante mq/abitante Annuale Comune territorio Popolazione e Densità della popolazione ab/Kmq Annuale Comune salute umana Popolazione e Rete stradale con emissioni oltre 67 dB(A) Regione m/Kmq Annuale salute umana diurni /Provincia/Comune Comune/ Popolazione e Aree a rischio di esondazione/superficie ATO % Annuale Consorzio di salute umana Bonifica Beni materiali e Produzione di rifiuti urbani Kg/anno/res Annuale Comune risorse Beni materiali e Raccolta differenziata % Annuale Comune risorse Beni materiali e Consumi elettrici in agricoltura KWh/anno/Kmq Annuale Comune risorse Beni materiali e Consumi elettrici nell'industria KWh/anno/Kmq Annuale Comune risorse Beni materiali e Consumi elettrici nel terziario KWh/anno/Kmq Annuale Comune risorse Beni materiali e Consumi elettrici domestici KWh/anno/Kmq Annuale Comune risorse Beni materiali e Consumi idrici per residente l/giorno Annuale Comune risorse Beni materiali e Consumi di Gas Metano mc/anno/Kmq Annuale Comune risorse Il popolamento degli indicatori di monitoraggio dovrà essere effettuato a cura del Comune, che potrà avvalersi delle risorse informative messe a disposizione dal Sistema Informativo Territoriale della Regione Veneto. L’amministrazione comunale, d’intesa con la Provincia di Rovigo, attiva il processo di verifica del monitoraggio delle varie azioni ed in considerazione degli obiettivi di

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 21

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

sostenibilità ambientale e socio-economica, provvede a redigere ogni tre anni specifico rapporto al fine di verificare come le azioni operino nei confronti del Piano. Nella fase di attuazione del PAT tuttavia si potranno ridefinire il numero e la tipologia degli indicatori ora individuati per il monitoraggio.”. Tale implemento dovrà tenere conto anche di quanto emerge dalla Valutazione di Impatto Ambientale relativo all’impianto di compostaggio.. 1.1.2. Nell’art.38, ai punti 15 e 16, dovranno essere specificati i criteri di assegnazione delle opere di mitigazione di 1° e 2° grado relative rispettivamente alle infrastrutture e alle attività produttive; 1.1.3. Nell’art. 27.4 dovrà essere inserita una ulteriore prescrizione in ordine all’individuazione delle misure idonee per rendere permeabili le grandi superfici destinate ad insediamenti produttivi e/o agli ambiti destinati alla realizzazione di programmi complessi. 1.1.4. Si dovrà inserire un articolo contro l’inquinamento luminoso che dovrà prevedere le seguenti precauzioni: • Per l'illuminazione di impianti sportivi e grandi aree di ogni tipo devono essere impiegati criteri e mezzi per evitare fenomeni di dispersione di luce verso l'alto e al di fuori dei suddetti impianti. • Fari, torri faro e riflettori illuminanti parcheggi, piazzali, cantieri, svincoli, complessi industriali, impianti sportivi e aree di ogni tipo devono avere, rispetto al terreno, un'inclinazione tale, in relazione alle caratteristiche dell'impianto, da non inviare oltre 0 cd per 1000 lumen a 90° ed oltre. • È fatto divieto di utilizzare per fini pubblicitari fasci di luce roteanti o fissi di qualsiasi tipo, anche in maniera provvisoria. • Per l'illuminazione di edifici e monumenti, gli apparecchi di illuminazione devono essere spenti entro le ore ventiquattro. • L'illuminazione delle insegne non dotate di illuminazione propria deve essere realizzata dall'alto verso il basso. Per le insegne dotate di illuminazione propria, il flusso totale emesso non deve superare i 4500 lumen. In ogni caso, per tutte le insegne non preposte alla sicurezza, a servizi di pubblica utilità ed all'individuazione di impianti di distribuzione self service è prescritto lo spegnimento entro le ore 24 o, al più tardi, entro l'orario di chiusura dell'esercizio. • E' vietato installare all'aperto apparecchi illuminanti che disperdono la luce al di fuori degli spazi funzionalmente dedicati e in particolare, verso la volta celeste. • Tutti gli impianti di illuminazione pubblica devono utilizzare lampade a ristretto spettro di emissione; allo stato attuale della tecnologia rispettano questi requisiti le lampade al sodio ad alta pressione, da preferire lungo le strade urbane ed extraurbane, nelle zone industriali,nei centri storici e per l'illuminazione dei giardini pubblici e dei passaggi pedonali. Nei luoghi in cui non é essenziale un’accurata percezione dei colori, possono essere utilizzate, in alternativa, lampade al sodio a bassa pressione (ad emissione pressoché monocromatica). • E’ vietata l’installazione all’aperto di apparecchi illuminanti che disperdono la loro luce verso l’alto. 1.1.5. dovrà essere inserito un articolo in cui vengono individuate le misure di mitigazione tra l’ATO A3 e l’ATO P1 come riportato nel parere espresso sull’osservazione sopra riportata, nonché la misura di compensazione consistente in una superficie boscata di almeno 6 ha (come proposto dal valutatore nel Rapporto Ambientale) da individuare nell’ATO P1. Tali misure di mitigazione e compensazione dovranno essere realizzate in sede di PI. 1.2. Gli ambiti ad edificazione diffusa individuati sull’elaborato A4 “Carta della Trasformabilità” debbono essere attentamente riconsiderati al fine di contenere il consumo di suolo naturale/seminaturale. 1.3. La Dichiarazione di Sintesi va redatta ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs. 152/2006 come modificato con D.Lgs. 4/2008, tenendo conto di tutte le integrazioni/chiarimenti forniti in sede istruttoria.

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 22

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

1.4. la Sintesi non Tecnica dovrà essere integrata con quanto riportato nel documento trasmesso dal Comune di Canda con nota prot. n. 641/x del 21.02.2011, con le prescrizioni di cui al presente parere nonchè con il Piano di Monitoraggio di cui al precedente punto 1.1.1.- 1.5. Il provvedimento di approvazione dovrà essere pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione con l’indicazione della sede ove si possa prendere visione del Piano approvato e di tutta la documentazione oggetto di istruttoria. 1.6. Il Comune deve provvedere alla pubblicazione nel proprio sito web dell'atto di approvazione del Piano, del Piano, del Rapporto Ambientale così come integrato, del presente parere, della Sintesi Non Tecnica così come integrata, della Dichiarazione di Sintesi, delle misure adottate per il monitoraggio. 2. in sede di attuazione del Piano : 2.1. il Piano degli Interventi dovrà garantire la contestualità degli interventi previsti dal PAT in ambito urbano con carattere di perequazione ambientale in ambito rurale. 2.2. il Piano comunale di zonizzazione acustica del Comune dovrà essere adeguato in relazione alle previsioni attuative del Piano degli Interventi. 2.3. in sede di monitoraggio, dando applicazione alle modalità e criteri contenuti nel precedente punto 1.1.1., dovranno essere misurati gli effetti cumulativi nonché quelli derivanti dalle scelte di Piano per verificare gli effetti previsti in relazione agli obiettivi descritti nel Rapporto Ambientale.

FIRMATO Il Presidente della Commissione Regionale VAS (Segretario Regionale per le Infrastrutture) Ing. Silvano Vernizzi

FIRMATO Il Segretario della Commissione Regionale VAS (Dirigente della U. P. Coordinamento Commissioni (VAS – VINCA – NUVV) Avv. Paola Noemi Furlanis

Il presente parere si compone di 23 pagine

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 23