LABORATORIO TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI - TEMPIO

SCHEDA FOCUS N.4

Iniziative per la sostenibilità del territorio

Descrizione

La Gallura possiede risorse ambientali e paesaggistiche di indiscusso pregio, da salvaguardare e suscettibile di valorizzazione all’interno di un contesto di sostenibilità, intesa non solo come prevalenza di un regime vincolistico dell’attività ma piuttosto come consapevolezza dei limiti che gli interventi devono avere e, soprattutto, delle modalità con cui realizzarli. Le dinamiche dello sviluppo che interessano da tempo il territorio, soprattutto quello costiero ma non solo, rendono sicuramente necessario un riequilibrio nella fruizione delle risorse ambientali, che in ogni caso nell’area della Provincia di Olbia - Tempio godono di interventi di tutela in misura certamente rilevante, come il Parco Nazionale della Maddalena e l’AMP di Tavolara – Punta Coda Cavallo. Il tema delle iniziative per la sostenibilità è quindi da intendere come manifestazione di una volontà di operare per una qualificazione complessiva del territorio della provincia piuttosto che verso una salvaguardia di singole e precise aree. Quest’ultimo aspetto, sebbene importante, non consente di operare realmente quel salto di qualità che è necessario ai fini di favorire una maggiore e diffusa consapevolezza degli operatori e delle comunità locali, responsabili dell’adozione di una progettualità territoriale di lungo periodo. La tematica della sostenibilità rappresenta quindi un elemento trasversale per lo sviluppo e la tutela della Provincia Olbia-Tempio, per questo viene proposta nella prospettiva di tre differenti possibili linee di azione:

1. Azioni per la gestione sostenibile del territorio

Agenda 21 Locale Tra gli interventi per lo sviluppo della sostenibilità va ricordata l’ Agenda 21 Locale che attraverso diverse iniziative in Gallura si propone di migliorare la qualità ambientale del territorio e più in generale la promozione di strategie di gestione che possano garantire una fruizione sostenibile del territorio, coniugando la tutela dell’ambiente con lo svolgimento delle attività economiche. In Gallura operano quattro Agenda 21 Locale, che coinvolgono buona parte del territorio e che, nelle diverse fasi di attuazione, stanno sperimentando e proponendo idee e soluzioni per l’avvio di un progetto di sviluppo sostenibile. Le A21L coinvolgono più precisamente i comuni di e S.Teresa con l’A21L Galluco, la città di Olbia con il progetto O.R.A 21 “Olbia Risorsa Ambientale”, un raggruppamento di comuni con capofila, , , Loiri Porto-San Paolo, Monti, , San Teodoro e con l’Agenda 21 “Martega, Dal mare alla terra per una Gallura sostenibile” e infine l’A21L di Palau, e , denominata GALSET, Gallura Settentrionale.

La certificazione ambientale di strutture ricettive e servizi Il sistema delle certificazioni ambientali delle strutture ricettive in Gallura è in evoluzione, anche se marcia con lentezza. Ad Arzachena è presente un solo albergo classificato ISO14001. In generale si percepisce un diffuso scetticismo da parte degli operatori sulle certificazioni ambientali perché, specie per le piccole aziende, comportano importanti spese sia per il rilascio sia per il mantenimento, distolgono personale dalle normali attività, e si risolvono in ulteriore aggravio di pratiche burocratiche. La certificazione ambientale ISO non sembra inoltre adeguata per gli alberghi e un crescente interesse è accordato agli Ecolabel concepiti proprio per questo tipo di attività. La certificazione ambientale della singola struttura è ritenuta inutile se non è inserita in un discorso più ampio di certificazione del territorio: gli ospiti dell’albergo certificato quando vanno in spiaggia o nei dintorni non devono scontrarsi con aspetti incoerenti nella gestione dell’ambiente (rifiuti ovunque, degrado delle località, carenza di segnaletica, di servizi, ecc.). E’ quindi ipotizzabile pensare a un progetto di “marchio ambientale” che raggruppi un circuito di imprese e strutture che rispettino nello svolgimento delle loro attività certi parametri ambientali. Il COTS dell’Arcipelago della Maddalena ha ottenuto qualche anno fa la certificazione ambientale EMAS, ma questo investimento non ha prodotto un vero riscontro economico per la mancanza di una coerente promozione, né ci sono stati altri incentivi per il suo mantenimento (da parte della Regione e/o del Comune). La FAITA Sardegna ha promosso inoltre il progetto “Ecocamping” per favorire la diffusione nei campeggi della certificazione ambientale ISO 14001. È da sottolineare che il mercato, soprattutto quello estero, è molto attento alle certificazioni ambientali, e quindi può essere uno strumento da promuovere in modo efficace nella comunicazione e nelle attività di marketing.

Indicatori della pressione ambientale, individuazione della carring capacity, Piani di gestione dei litorali Dalle interviste emerge una situazione abbastanza problematica per quanto riguarda la gestione dei litorali e la pressione del turismo in queste aree. Infatti la maggior parte dei soggetti evidenziano come la risorsa del litorale sia un bene ormai a rischio, in quanto sottoposto a continue pressioni antropiche e a un utilizzo indiscriminato, con una gestione spesso non adeguata in termini di controllo e tutela. I turisti che arrivano in Gallura d’estate si riversano principalmente sulle spiagge, e soprattutto in alta stagione esiste una forte pressione sull’ambiente, che innesca una serie di conseguenze: fenomeni progressivi di erosione (anche solo portando via la sabbia con le scarpe), alta concentrazione di turisti in piccole spiagge (abbassamento della qualità e dell’esperienza turistica), distruzione della macchia mediterranea, inquinamento atmosferico, causate dal traffico delle auto. Occorre capire quanti turisti ci sono ad agosto sul territorio della Gallura e definire quale è la capacità di carico antropica delle spiagge. Bisognerebbe monitorare la carring capacity attraverso il parametro dei metri quadri a disposizione per persona (ci sono normative igienico-sanitarie che stabiliscono forme di misurazione per valutare la qualità delle spiagge), stabilendo perciò quante persone può contenere al massimo una determinata spiaggia. Questo consente di avere degli indicatori utili per prendere delle decisioni sulla loro gestione in termini di affluenza. Esempi di strumenti di minimizzazione dell’impatto sulle spiagge sono la creazione di passerelle (per rispettare il sistema delle dune o delle zone umide), punti attrezzati per evitare di portare via la sabbia con il calpestio, zone a ridosso delle spiagge per i parcheggi.. Diversi soggetti intervistati hanno evidenziato l’opportunità dell’introduzione di un servizio navetta verso le spiagge, che sarebbe una soluzione dal punto di vista qualitativo. Inoltre è emersa da più parti la necessità di stabilire un maggiore controllo nelle spiagge con un servizio di vigilanza, per garantire una corretta gestione del litorale e la sua salvaguardia. È opinione comune la valutazione dell’eccessiva presenza di operatori nelle spiagge, le concessioni demaniali troppo numerose dovrebbero essere ridimensionate per lasciare le spiagge più libere. Altri interventi per lo sviluppo della sostenibilità dei litorali riguardano la promozione di piani di sostenibilità per la gestione delle coste e dei litorali, in un’ottica di controllo e pianificazione dei flussi turistici e della pressione antropica insieme ad attività di marketing territoriale e ambientale.

2. Interventi per la valorizzazione del patrimonio ambientale

Valorizzazione del Monte Limbara La Gallura possiede un patrimonio ambientale di grandissimo pregio, non solo per la presenza di aree sottoposte a vincoli di tutela, ma anche per un sistema articolato di aree montane interne come il Monte Limbara, i monti di Alà, Buddusò e Padru, di grande valore naturalistico. Dalle interviste è emersa l’esigenza, ormai diffusa in tutto il territorio, di recuperare e valorizzare queste aree rendendole finalmente fruibili al turismo e alla popolazione locale. In particolare il Limbara potrebbe rappresentare un forte attrattore per l’interno, se vi fosse un sistema organizzato di gestione e servizi. Il Comune di Berchidda ha già proposto qualche iniziativa sul Limbara durante la manifestazione del Time in Jazz, così come ha realizzato un orto botanico in un vecchio cantiere forestale. Il problema della valorizzazione del Limbara è di fatto legato alla possibilità di un progetto integrato tra i comuni coinvolti, che dovrebbero unirsi per rendere quest’area il centro di una serie di attività legate all’ambiente e attivare così circuiti turistici nell’entroterra. Nel versante del Monte Limbara che ricade nel comune di Oschiri, grazie ai fondi della rete ecologica, una ex colonia montana è in fase di ristrutturazione per essere adibita a Laboratorio Territoriale della Montagna, con una parte adibita alla ricezione e un’altra parte alla didattica ambientale con una serie di percorsi e sentieristica. A Tempio, in località Curadoreddu, una ex colonia montana è stata ristrutturata dal comune e ora si vuole dare in gestione per renderla il punto di partenza di itinerari naturalistici e in generale come centro per svolgere attività turistiche nel Limbara. A Berchidda, in un’area di proprietà dell’Ente Foreste, è stato allestito un arboreto di 50-60 ettari piantumato con tutte le essenze arboree e della macchia mediterranea, con particolare attenzione per le specie fruttifere della Sardegna, presenti con tutti i cultivar tradizionali. Contatti informali con l’Ente Foreste hanno verificato la piena disponibilità dell’Ente stesso ad operare in integrazione con le amministrazioni locali ed altri soggetti pubblici o privati interessati alla realizzazione di un progetto complessivo di valorizzazione del Limbara stesso. Un'altra iniziativa possibile è la realizzazione di una pista ciclabile sotto il Limbara, costeggiando le vecchie ferrovie del treno, un progetto condiviso dai comuni di Tempio, Berchidda, Oschiri e .

OCEANS Un progetto di recente avviato a Palau è l' OCEANS, Osservatorio Coste e Ambiente Naturale Sottomarino, un centro di ricerca per lo studio scientifico dell'ambiente marino, che intende proporsi come un punto di riferimento e supporto per la programmazione del territorio, fornendo gli strumenti e le indicazioni sulle problematiche ambientali locali. L’Osservatorio nasce da una collaborazione con lle Università di e di Trieste ed il comune di Palau, che ha acquisito le strutture dimesse dalla Marineria nel Faro di Punta Sardegna, anche perché di grande interesse naturalistico e panoramico, che ora ospitano il centro. L’OCEANS ha già fornito supporto scientifico nella redazione del PUL, e con la collaborazione dell’università di Cagliari, sta portando avanti attività di monitoraggio dell’ambiente sottomarino e dei fondali ai fini di produrre una cartografia tematica delle coste. Questo è un esempio di come l’osservatorio opera in collaborazione con l’attività dell’amministrazione sia per scopi scientifici che come supporto per la programmazione del territorio. Il comune intende valorizzarlo promuovendo anche la didattica ambientale, un circuito di itinerari e sentieri naturalistici e archeologici e più in generale come il punto di partenza per un sistema organizzato di fruizione delle risorse ambientali.

L’Area Marina Protetta Tavolara – Punta Coda Cavallo Il Consorzio di gestione dell’Area Marina Protetta di Tavolara svolge un’attività molto dinamica per la programmazione di interventi per la valorizzazione della risorsa ambientale. Il Consorzio dell’AMP sta sperimentando attraverso la predisposizione del Piano di Gestione (in fase di realizzazione con fondi propri) una nuova metodologia per gestire in maniera integrata l’area marina e i due SIC che ricadono all’interno (Isole di Tavolara, Molara e Molarotto e Stagno di S. Teodoro). Il modello sperimentato potrebbe essere una opportunità nuova da applicare alle altre aree protette del territorio e dell’intera regione. L’Area Marina ha inoltre messo in atto un sistema di controllo e monitoraggio dei flussi e delle presenze (in termini di visitatori sull’isola, natanti e nautica da diporto, licenze ai diving..) che garantisce la tutela dell’ecosistema e allo stesso tempo regolamenta la fruibilità nell’area. In termini di valorizzazione della fruibilità sono in atto una serie di iniziative legate soprattutto all’educazione ambientale che guardano a un turismo estero e di bassa stagione (oltre che scolastico), a cui proporre pacchetti integrati di visite, escursioni, itinerari naturalistici, spendibili all’interno dell’AMP di Tavolara e nelle strutture che saranno realizzate (centri di esperienza e di didattica).

Il Parco Nazionale della Maddalena Il Parco Nazionale della Maddalena rappresenta un altra importante realtà che potrebbe entrar a far parte del sistema delle iniziative per la sostenibilità. Infatti nel Parco, in quanto area sottoposta a vincoli di tutela, esistono una serie di conflitti legati alla fruibilità dell'area e alla necessità salvaguardia, in particolare in relazione ai flussi turistici in alta stagione. Accanto a queste problematiche, esistono alcune iniziative che possono essere valorizzate anche nell'ottica di integrazione con gli altri soggetti del territorio: la presenza del COTS, unico diving autorizzato a operare nel Parco e che ha ottenuto la Certificazione EMAS, una serie di strutture presenti nel Parco come centri di educazione ambientale e musei, che potrebbero costituire la base su cui costruire in forma integrata una politica d valorizzazione delle aree protette presenti in Gallura e di condivisione delle problematiche ambientali, nonché degli strumenti di gestione di queste.

3. Risanamento ambientale La più importante emergenza ambientale del territorio è rappresentata dalle discariche di granito, che rappresentano non solo un grave costo aziendale ma anche un importante fonte di problemi ambientali e paesaggistici. A riguardo diversi programmi di ripristino sono stati finanziati attraverso i PIA, molti altri, invece, non hanno trovato forme di agevolazione. Si segnala, inoltre, come allo stato attuale, la RAS stia discutendo un testo di legge sull’utilizzo delle cave improntato da un marcato riconoscimento dell’importanza della salvaguardia ambientale, per cui vi è da aspettarsi un incremento delle difficoltà nell’attività operativa e nuovi adeguamenti aziendali alle norme.

Perché il tematismo è giudicato rilevante per il territorio

Dal punto di vista dei siti di interesse naturale, la provincia di Olbia - Tempio possiede una superficie molto vasta di aree sottoposte a regime di protezione ambientale: • il Parco Nazionale della Maddalena, istituito nel 1994; • l’Area Marina Protetta di Tavolara – Punta Coda Cavallo, istituita nel 1997; • due Monumenti Naturali individuati dalla legge 31/89 – l’Orso di Palau e Monte Pulchiana a Tempio; • otto Siti di Interesse Comunitario (SIC): l’Arcipelago della Maddalena, le isole di Tavolara, Molara e Molarotto a Olbia, Capo Testa a S. Teresa di Gallura, Monte Russu che ricade nei comuni di Aglientu e S. Teresa, Capo Figari e Isola di Figarolo a , lo Stagno di S. Teodoro, Isola Rossa – Costa Paradiso nel comune di Trinità d’Agultu e Vignola e il Monte Limbara a Tempio; • due Zone di Protezione Speciale individuate dalla Direttiva 79/409/CEE: l’Arcipelago della Maddalena e le Isole di Tavolara, Molara e Molarotto • due aree umide, le uniche nel nord Sardegna come il Lago del Liscia e l'oasi di protezione faunistica Padula di Saloni • infine un sistema articolato di aree montane, dal Monte Limbara, fino ai Monti di Alà, Buddusò e Padru, con un importante patrimonio forestale. La presenza di vaste aree di interesse naturalistico mette in primo piano la necessità di riconsiderare il tema ambientale anche in un’ottica di integrazione con gli altri settori, il turismo in particolare, nella prospettiva di un allungamento della stagione e di valorizzazione delle aree interne, nonché di risanamento e recupero delle aree degradate o utilizzate ai fini produttivi. Il territorio possiede quindi le giuste potenzialità per trovare nuove modalità di sviluppo di queste aree, avviando percorsi alternativi che possano coniugare una fruizione a basso impatto ambientale con i vincoli imposti dalla tutela, e allo stesso tempo avviare iniziative e progetti attraverso cui realizzare progetti di valorizzazione ambientale e sperimentazioni di nuove forme di turismo (rete di centri di educazione ambientale ed esperienza, percorsi naturalistici, piste ciclabili e di trekking..). Accanto a queste tematiche legate alla valorizzazione ambientale, il territorio presenta anche alcune emergenze di carattere ambientale che vanno affrontate nella prospettiva di interventi per la sostenibilità: il recupero delle cave dismesse, la tutela del patrimonio forestale, il monitoraggio dei litorali e il controllo dei parametri ambientali rispetto alla fruizione del territorio costiero da parte dei flussi turistici.

Territorio coinvolto

L’intera Provincia di Olbia - Tempio, in particolare le aree protette, il Monte Limbara, le fasce costiere sottoposte a pressione turistica e le aree da risanare come le cave di granito dismesse.

Elementi positivi presenti su cui fare forza

• Presenza nel territorio di realtà (come il Parco della Maddalena, l’AMP, OCEANS, Agenda 21 Locale) che possono fare da apripista per sperimentare ed avviare attività di coordinamento tra le strutture esistenti in una prospettiva di valorizzazione delle aree protette e naturali • A livello amministrativo sensibilità in crescita verso le tematiche della sostenibilità. L’attuale dinamica turistica della provincia richiede l’attuazione di strategie di tutela e conservazione del patrimonio ambientale (Piani di sostenibilità di gestione delle coste, monitoraggio dei litorali, indicatori della pressione turistica, valutazione della carring capacity..) ai fini di rendere durevole e sostenibile lo sviluppo turistico del territorio • Esigenza abbastanza sentita di rendere fruibile il patrimonio ambientale che ricade nel territorio interno, non solo ai fini di tutela ma anche per costruire un attrattore di flussi turistici nelle aree interne. In particolare è emersa l’esigenza condivisa da parte dei comuni coinvolti di valorizzare l’area del Limbara, di concerto con l’Ente Foreste. • Presenza di iniziative già in atto (OCEANS, AMP Tavolara..) che stanno operando verso la definizione di strategie di monitoraggio e valutazione delle criticità ambientali, in particolare nel territorio costiero, che hanno una possibilità di raccordo con interventi pilota per la gestione dei litorali • Interesse di alcuni operatori verso il tema della certificazione ambientale delle strutture ricettive, possibilità di maggiore sensibilizzazione e diffusione • Crescente interesse da parte di alcuni segmenti turistici, soprattuto stranieri, verso il tema ambientale: sia nella scelta di soluzioni “verdi” ed ecocompatibili all'interno delle strutture ricettive, sia nella valutazione complessiva del sistema di accoglienza locale

Elementi negativi che possono limitare la buona riuscita di un’eventuale azione

. • Nel territorio non sono diffuse le esperienze operative di attività di aree protette che regolate da strumenti di programmazione come un piano di gestione (presente solo per l’AMP di Tavolara – Punta Coda Cavallo). • Difficoltà di rendere operativa una tematica, come quella ambientale, che interessa trasversalmente diversi settori economici. • Difficoltà o l’impossibilità di mettere in atto interventi infrastrutturali, in alcuni casi anche intercomunali, per la valorizzazione e fruizione delle aree interne e montane, attualmente sprovviste di strutture e servizi. • Possibile difficoltà di collaborazione e coordinamento delle azioni nel territorio, che devono essere fondate su una logica di integrazione tra enti locali e tra questi e gli operatori privati

Relazione con le linee strategiche della Progettazione Integrata

Il tematismo risulta coerente con l’azione C “Azioni per la sostenibilità ambientale, la tutela e la valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale della regione” e in particolare con le linee di intervento 1.”Sviluppo e conoscenze in campo ambientale, monitoraggio continuo dello stato dell’ambiente e diffusione tra i cittadini della cultura della tutela e della sostenibilità ambientale”, 5. “Tutela e Valorizzazione delle aree della Rete Ecologica Regionale”, 7. “Tutela e Valorizzazione del patrimonio forestale”.

Necessità di integrazione con altri tematismi e/o necessità di un’applicazione del tematismo su scala interprovinciale o regionale

Il tematismo si integra necessariamente con il tema turistico in termini di allungamento della stagione, di valorizzazione delle aree interne e di differenziazione dei prodotti turistici, di controllo della pressione turistica sulle coste e di gestione del patrimonio forestale, ma anche con i settori produttivi come il granito, che vivono problematiche di carattere ambientale.

Possibili azioni

• Coordinamento tra le aree protette del territorio, costruzione di una rete con cui mettere a sistema le risorse, rendendo visibile in Gallura un sistema integrato di siti di interesse naturalistico (Parco, AMP, SIC, Monumenti Naturali) • Azioni pilota per il monitoraggio dei litorali e la definizione dei parametri di carring capacity • Creazione di una rete di centri di educazione ambientale in Gallura, e promozione di pacchetti turistici tematici • Attivazione di iniziative per una fruizione sostenibile nelle spiagge: servizio di guardiania, bus- navetta verso le spiagge, creazione di passerelle contro l'erosione, gestione dei rifiuti... • Promozione di una rete di strutture ricettive certificate (p.e. Ecolabel) con un marchio “verde” adeguatamente promosso all'esterno con attività di marketing • Creazione di un sistema di servizi e gestione in forma intercomunale (strutture, itinerari segnalati, guide, punto di accoglienza e informazione, produzione di cartine naturalistiche..) che rendano fruibile il Monte Limbara • Creazione di una rete di servizi per la fruizione dei beni ambientali e valorizzazione del segmento del turismo sostenibile