GIUNTA REGIONALE Servizio Tutela, gestione e assetto del territorio Posizione di Funzione Valutazioni e autorizzazioni ambientali, qualità dell’aria e protezione naturalistica

PEC 0877591|11/07/2019 |R_MARCHE|GRM|VAA|P Società Agricola Ponte Pio srl 400.120.20/2019/VAA/705 [email protected]

Comune di Monte Roberto [email protected]

ARPAM  Dipartimento Provinciale di arpam.dipartimentoancona@.it  Direzione Tecnico Scientifica [email protected]

ASUR Area Vasta 2  Dipartimento Prevenzione  Servizio Veterinario [email protected]

Provincia di Ancona  SETTORE IV – Tutela e Valorizzazione dell'Ambiente, Governo del Territorio, Pianificazione Territoriale Provinciale di Coordinamento  Area Viabilità - Gestione e sviluppo  U.O. Vigilanza e Controllo Attività Estrattive [email protected]

Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche [email protected]

Comune di Jesi [email protected]

Regione Marche  Interventi nel settore forestale e dell’irrigazione e SDA di Ancona  P.F. Tutela del territorio di Ancona e gestione del patrimonio  P.F. Tutela delle acque e difesa del suolo e della costa Sede

OGGETTO: D. Lgs. 152/2006 art. 27-bis Società Agricola Ponte Pio srl – Istanza di avvio del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (compresa l’Autorizzazione Integrata Ambientale e procedimenti connessi) per realizzazione allevamento di broilers nel Comune di Monte Roberto (AN), Loc. Passo Imperatore. RICHIESTA INTEGRAZIONI

1/3 Documento informatico firmato digitalmente ai sensi del D.Lgs n.82/2005, il quale sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa

REGIONE MARCHE - Servizio Tutela, gestione e assetto del territorio Posizione di Funzione Valutazioni e autorizzazioni ambientali, qualità dell’aria e protezione naturalistica Indirizzo: Via Tiziano n. 44, 60125 Ancona – Telefono 071-8063662 Fax: 071-8063012 PEC: [email protected]

GIUNTA REGIONALE Servizio Tutela, gestione e assetto del territorio Posizione di Funzione Valutazioni e autorizzazioni ambientali, qualità dell’aria e protezione naturalistica

Con nota nostro prot. n. 499939 del 24/04/2019 e contestuale pubblicazione sul sito di questa Autorità Competente, è stato comunicato l’avvio del procedimento in oggetto.

I 60 giorni, previsti dal comma 4 del citato articolo, per la presentazione di osservazioni da parte del pubblico interessato sono terminati il 22/06/2019.

In tale periodo sono pervenuti i seguenti contributi e pareri da parte degli enti coinvolti:  ARPAM, loro prot. n. 20807 del 21/06/2019 assunta al ns. prot. n. 783033 del 24/06/2019;  ARPAM, loro prot. n. 20806 del 21/06/2019 assunta al ns. prot. n. 783045 del 24/06/2019;  Soprintendenza Archeologia Beni architettonici e Paesaggio delle Marche, nota loro prot. n. 13430 del 21/06/2019 assunta al ns. prot. n. 781422 del 24/06/2019.

Non sono pervenute osservazioni da parte di terzi portatori di interessi.

Ad ogni buon conto si allegano anche i contributi pervenuti nella fase propedeutica all’avvio del procedimento, di cui al comma 3, contenenti anche richieste di tipo istruttorio:  ASUR – UOC ISP Ambiente e Salute, loro prot. n. 37216 del 07/03/2019 assunta al ns. prot. n. 287959 dell’08/03/2019;  Provincia di Ancona Settore III – Area Amministrativa, concessioni ed autorizzazioni – U.O. concessioni ed autorizzazioni, loro prot. n. 8389 del 14/03/2019 assunta al ns, prot. n. 312783 stessa data;  Comune di Monte Roberto, loro prot. n. 1728 del 15/03/2019 assunta al prot. n. 324755/EDI del 18/03/2019;  Provincia di Ancona Settore IV 4.4 - Area Governo del Territorio, loro prot. n. 8676 del 15/03/2019 assunta al ns. prot. n. 329516 del 18/03/2019;  Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, loro prot. n. 6323 del 21/03/2019 assunta al ns. prot. n. 351099 del 22/03/2019.

Si rileva che a tali contributi la ditta ha già dato riscontro con note assunte al ns. prot. n. 491228 e 491581 del 19/04/2019, contenenti gli elaborati regolarmente pubblicati al link : http://www.ambiente.regione.marche.it/Ambiente/Valutazionieautorizzazioni/ValutazionediImp attoAmbientale/tabid/86/ctl/Dettaglio/mid/626/Impianto/764/Ditta/68/ID_proc/1415/Tipo/VIA/director y/V00734/Default.aspx consentendo pertanto allo scrivente ufficio di dare avvio al procedimento in oggetto.

Contestualmente alla citata nota di avvio del procedimento, lo scrivente ufficio ha convocato un tavolo tecnico per il 30/05/2019, regolarmente svolto come da resoconto allegato alla presente.

Ai sensi del comma 5 dell’art. 27bis del D. Lgs. n. 152/06, con la presente si chiede al proponente di trasmettere le integrazioni come emerso in sede di tavolo tecnico e come richieste sia nell’allegata istruttoria tecnica svolta dall’ufficio, sia nei contributi pervenuti.

La documentazione dovrà pervenire entro 30 giorni dal ricevimento della presente, pertanto entro il 09 agosto 2019; codesta ditta ai sensi dello stesso comma può richiedere motivatamente una sola proroga che l’autorità competente può concedere sospendendo i termini del procedimento per un periodo non superiore a 180 giorni.

Cordiali saluti Ao/FCor

2/3 Documento informatico firmato digitalmente ai sensi del D.Lgs n.82/2005, il quale sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa

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Il Responsabile del Procedimento (Giuseppe Mariani)

Il Dirigente Dott. Roberto Ciccioli

Allegati  Resoconto tavolo tecnico del 30/05/2019 e relativo foglio firme;  Istruttoria tecnica;  ARPAM, ns. prot. n. 783033 del 24/06/2019;  ARPAM, ns. prot. n. 783045 del 24/06/2019;  Soprintendenza Archeologia Beni architettonici e Paesaggio delle Marche, ns. prot. n. 781422 del 24/06/2019.  ASUR – UOC ISP Ambiente e Salute, ns. prot. n. 287959 dell’08/03/2019;  Provincia di Ancona Settore III – Area Amministrativa, concessioni ed autorizzazioni – U.O. concessioni ed autorizzazioni, ns. prot. n. 312783 stessa data;  Comune di Monte Roberto, prot. n. 324755/EDI del 18/03/2019;  Provincia di Ancona Settore IV 4.4 – Area Governo del Territorio, ns. prot. n. 329516 del 18/03/2019;  Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, ns. prot. n. 351099 del 22/03/2019.

Classificazione 400.120.20: A00733– Rilascio AIA PAUR art. 27bis allevamento Ponte Pio – Monte Roberto 400.130.10: V00734 – Valutazione Impatto Ambientale PAUR art. 27bis allevamento Ponte Pio – Monte Roberto

3/3 Documento informatico firmato digitalmente ai sensi del D.Lgs n.82/2005, il quale sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa

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REGIONE REGIONE MARCHE MARCHE GIUNTA REGIONALE SERVIZIO TUTELA, GESTIONE E ASSETTO DEL TERRITORIO POSIZIONE DI FUNZIONE VALUTAZIONI E AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI, QUALITÀ DELL’ARIA E PROTEZIONE NATURALISTICA Via Tiziano, 44 - 60100 Ancona tel. 071/8063662 fax 071/8063012 Tavolo Tecnico giovedì 30 maggio alle ore 9:30 presso la sede della Regione Marche – Via Tiziano, 44, Ancona, Piano Terra del Palazzo Leopardi, stanza 37 (Sala Ambiente)

D. Lgs. 152/2006 art. 27-bis Società Agricola Ponte Pio srl – Istanza di avvio del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (compresa l’Autorizzazione Integrata Ambientale e procedimenti connessi) per realizzazione allevamento di broilers nel Comune di Monte Roberto (AN), Loc. Passo Imperatore. RESOCONTO

Sono presenti, come da foglio firme allegato: la Ditta Società Agricola Ponte Pio srl con i suoi tecnici, i funzionari della Regione Marche PF Valutazione Ambientale (VAA), l’ARPAM Dipartimento Provinciale di Ancona, l’Asur 2 Dipartimento Prevenzione e Servizio Veterinario, il Comune di Monte Roberto e la Provincia di Ancona.

Per l’ufficio VAA prende la parola il Responsabile di Procedimento Giuseppe Mariani (RP VAA) che espone il motivo del tavolo tecnico nell’ambito del procedimento di cui all’art. 27bis del D. Lgs. n. 152/06, che ricomprende tutte le autorizzazioni necessarie alla realizzazione ed all’esercizio del progetto in esame.

Il Geom. Marchegiani, in rappresentanza della ditta, illustra brevemente il progetto, come descritto negli elaborati progettuali agli atti. La proprietà del sito in dismissione acconsente alla demolizione delle strutture e al riutilizzo delle relative volumetrie da parte del proponente. In tal senso il riutilizzo deve essere inteso ai fini del consumo di suolo e non come ristrutturazione ai sensi dell’art. 6 della LR 13/1990, rispetto alla quale si configura invece ai sensi dell’art. 9.

L’Ing. Montemari, per la ditta, evidenzia l’assenza di impatti dal punto di vista dei campi elettromagnetici; su specifica richiesta del Comune di Monte Roberto, chiarisce che per le caratteristiche dell’impianto non è necessario il parere dei Vigili del Fuoco.

Il Dott. Flammini, per l’ASUR Servizio veterinario (benessere animale e biosicurezza) rileva il rispetto dei parametri; l’unica aspetto che sembra mancare è il rispetto delle nuove previsioni del Decreto Ministeriale del 31/12/2018 in particolare per quanto riguarda l’aviaria: si chiede di chiarire tale aspetto. Dal punto di vista della zona umida si è lontani dal corso del Fiume Esino (800 m), per cui non si hanno ulteriori rischi. Il Dott. Scaloni per gli aspetti di Dipartimento prevenzione, evidenzia che non è intenzione chiedere un rapporto di Valutazione dell’impatto sulla salute, data la definizione delle Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità. Si chiarisce che è necessario comunque supportare l’affermazione di assenza di impatti sulla salute in termini di emissioni atmosferiche, in particolare odorigene, emissioni acustiche ed eventualmente presenza di insetti, sintomatico della buona gestione dell’allevamento. Per quanto riguarda la rimozione dell’amianto nell’area Bertani-Domains, verrà verificato al momento della consegna della specifica documentazione.

Il Comune di Monte Roberto chiede quali siano le fasi più impattanti in termini di emissioni odorigene e le modalità di gestione della pollina e delle acque meteoriche derivanti dai piazzali di manovra.

Il Dott. Buongarzone, per la ditta, afferma che gli odori sono legati all’ammoniaca legata alle particelle polverulente; la realizzazione di un sistema di aspirazione con abbattimento ad acqua consente un abbattimento fino all’80 % delle emissioni. Il monitoraggio nella fase di esercizio consente di valutare l’efficacia del sistema. La fase più impattante in termini di emissioni all’esterno è il momento di ritiro delle femmine al 35° giorno, quando le operazioni si svolgono a porte aperte e con il massimo carico di accasamento. La pollina viene caricata direttamente all’interno del capannone sul camion della ditta addetto al ritiro e conferita al compostaggio. Per quanto riguarda le acque meteoriche si specifica che non sono da considerare acque reflue.

Il Dott. Domizi, per la ditta, descrive le modalità di effettuazione della campagna di qualità dell’aria.

L’ufficio VAA rileva un errore nel file dell’elaborato relativo a tale campagna, trasmesso con l’istanza, per cui si chiede di trasmettere il file completo. Chiede inoltre di chiarire:  se è stata formalizzata la concessione di attingimento dal pozzo per gli adempimenti normativi dell’autorità competente;  chiarire se è necessaria una concessione per lo scarico al fosso della vasca di invarianza idraulica;

Indirizzo: Via Tiziano n. 44, 60125 Ancona – Telefono 071-8063662 Fax: 071-8063012 PEC: [email protected] REGIONE REGIONE MARCHE MARCHE GIUNTA REGIONALE SERVIZIO TUTELA, GESTIONE E ASSETTO DEL TERRITORIO POSIZIONE DI FUNZIONE VALUTAZIONI E AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI, QUALITÀ DELL’ARIA E PROTEZIONE NATURALISTICA Via Tiziano, 44 - 60100 Ancona tel. 071/8063662 fax 071/8063012  procedure di controllo e gestione degli scarichi in subirrigazione;

 sommatoria della potenza delle cappe radianti;  in merito alle terre e rocce da scavo per le quali è previsto il riutilizzo in sito, si parla anche di utilizzo esterno di eventuali esuberi: chiarire le intenzioni di gestione;  elaborare un piano di dismissione;  specificare di quale normativa ci si intende avvalere per la gestione ed utilizzo delle acque di lavaggio stoccate nelle vasche;  chiarire gli effetti delle emissioni dei bruciatori all’interno dei capannoni;  chiarire se si intende fare istanza di deroga ad un aumento della capacità di accasamento a 39-42 kg/m2 e come questa influisca sulle emissioni;  planimetria di dettaglio per la verifica del rispetto delle distanze dal Fosso Cesola. Le richieste verranno comunque dettagliate nell’istruttoria tecnica dello scrivente ufficio, che verrà trasmessa nelle fasi procedimentali successive.

I tecnici della ditta rispondono brevemente per alcuni aspetti:  il fosso non è iscritto all’elenco acque pubbliche, pertanto non è necessaria alcuna autorizzazione;  la sommatoria delle cappe radianti è inferiore ai 116 kW, altrimenti sarebbe stato necessario il parere Vigili del Fuoco;  in merito alle terre e rocce da scavo, si conferma il riutilizzo in sito del materiale movimentato;  al momento non è prevista la richiesta di deroghe alla capacità di accasamento.

Il Comune di Monte Roberto chiede dettagli sui volumi tecnici.

Il Geom Marchegiani, per la ditta, chiarisce che il solaio di copertura è suddiviso in sezioni con campate da 3 m, separate da delle vele; durante la fase di pulizia dei capannoni è occupata dall’impiantistica (linee di abbeverata e alimentazione). Nella fase di stabulazione non è in alcun modo ipotizzabile un utilizzo produttivo o comunque diverso da quello tecnico del solaio di copertura.

Il Responsabile di Procedimento VAA richiama il parere espresso dalla Soprintendenza già trasmesso alla ditta, nel quale si richiede alla ditta di valutare la ricollocazione delle strutture nel sito originario (area ex allevamento bovini); successivamente controdedotto dalla ditta. Si da parola al Comune di Monte Roberto ed alla Provincia di Ancona in merito alla necessità di variante al PRG.

Preliminarmente prende parola la Ditta, che illustra la giurisprudenza in merito (sentenze TAR Marche n. 1233/2001 e n. 1201/2001).

In merito il Comune di Monte Roberto e la Provincia di Ancona, autorità competente per gli aspetti di variante urbanistica, concludono che, a seguito di un’approfondita disamina, non è necessario l’espletamento delle relative procedure.

Per quanto riguarda la volumetria tecnica, viene richiamato il Regolamento edilizio-tipo come da intesa Stato-Regioni del 20/10/2016 recepito con L.R. n. 8/2018, con il quale si estende la definizione di cubatura all’intera cubatura di progetto. La ditta rimane disponibile ad aderire alle proposte derivanti dal tavolo ed alle indicazioni dell’Ufficio Tecnico Comunale. Il Comune di Monte Roberto auspica il supporto del competente organo regionale, in merito alla definizione di volumetria tecnica.

Il Responsabile di Procedimento VAA evidenzia che siamo nella fase di cui al comma 4 dell’art. 27bis e che i 60 giorni di tempo previsti per la presentazione di osservazioni termineranno il 21/06/2019; come previsto al comma 5 del citato articolo, nei successivi 30 giorni pertanto entro il 20/07/2019, la scrivente provvederà alla trasmissione del presente resoconto e dell’eventuale richiesta di integrazioni comprensiva dell’istruttoria tecnica dell’ufficio e dei contributi ed osservazioni eventualmente pervenuti.

Si dichiara chiusa la seduta alle ore 12:45.

Il verbalizzante

Indirizzo: Via Tiziano n. 44, 60125 Ancona – Telefono 071-8063662 Fax: 071-8063012 PEC: [email protected]

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ISTRUTTORIA TECNICA

D.Lgs. 152/2006 art. 27-bis Società Agricola Ponte Pio srl – Istanza di avvio del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (compresa l’Autorizzazione Integrata Ambientale e procedimenti connessi) per il progetto denominato “Delocalizzazione di allevamento intensivo di Bovini e riconversione in allevamento avicolo convenzionale”, da attuarsi nel Comune di Monte Roberto (AN), in Loc. Passo Imperatore.

Nelle seguenti richieste si fa principalmente riferimento diretto sia all’elaborato “TAV A1_Studio di Impatto ambientale SIA” che all’elaborato “TAV A3_AIA Relazione tecnica e verifica BAT” in quanto compendi di tutti i singoli elaborati tecnici prodotti per i procedimenti di VIA e AIA; pertanto ogni richiesta è da intendersi riferita anche al relativo elaborato specifico ad essi correlato

A. QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO E NORMATIVO

A.1 La Rete Ecologica Marchigiana (REM), nella descrizione della UEF 76 in cui ricade il sito di progetto, individua, tra le minacce, l’ipotesi del PTC di AN di adeguamento della strada Chiaravalle – Piane () e della strada Villa Serena (Jesi) – Zona Industriale di Monte Roberto; si chiede alla ditta di descrivere eventuali e potenziali interferenze del progetto con tale previsione;

A.2 Riepilogare nel SIA il quadro sinottico del regime autorizzativo definitivo, predisponendo l’elenco di tutti i singoli provvedimenti autorizzativi (ambientali e non) necessari per la realizzazione e per la gestione dell’impianto, i quali dovranno essere ricompresi nell’ambito di riferimento del PAUR, anche alla luce dell’eventuale necessità di ottenere concessioni idriche di approvvigionamento acque di falda, concessioni demaniali per nullaosta idraulici, autorizzazioni allo scarico di acque domestiche in trincea disperdente, ecc;

A.3 Si ritiene necessario che la ditta dia evidenza della conformità del progetto alla normativa di bio-sicurezza, anche alla luce della recente modifica normativa (D.M. 13.12.2018), esplicitando se risultano necessarie modifiche o adeguamenti in tale fase procedurale; si chiede di fornire un quadro sinottico sul rispetto puntuale degli aspetti progettuali, riscontrabili nei tre allegati A, B e C del citato D.M. 13.12.2018;

A.4 Si ritiene necessario chiarire come si intenda ottemperare al Decreto Interministeriale n. 5046 del 25/02/2016, sia relativamente all’utilizzo delle acque di lavaggio che alla produzione di pollina/lettiera esausta; qualora tale ipotesi non sia percorribile durante il ciclo produttivo indicare la soluzione alternativa.

B. QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE B.1 Progetto B.1.1. Si rilevano alcune incongruenze sui dati dimensionali (in particolare le altezze, elemento fondamentale per il rispetto delle NTA del PRG comunale); si chiede di uniformare i dati in una tabella riassuntiva, ponendo attenzione a quanto riportato nelle relative tavole di prospetti e sezioni. Tale tabella riepilogativa verrà presa formalmente in considerazione per l’ufficialità delle misure riportate;

B.1.2. A pag. 121 del SIA viene descritta la viabilità del sito e la modalità di accesso allo stesso; in riferimento è necessario:  evidenziare chiaramente, nella tavola U3 planimetria di progetto, la viabilità di accesso prevista per il tratto interpoderale;  descrivere l’idoneità della strada interpoderale a sostenere il traffico indotto ipotizzato dalla ditta (circa 3 automezzi/giorno) sia in relazione alle caratteristiche geometriche/strutturali, che sotto il profilo di eventuali interferenze con altri utilizzatori, con particolare riferimento alla limitrofa attività estrattiva di prossima attivazione, come da progetto agli atti dello scrivente ufficio. 1/8

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B.1.3. Integrare con una planimetria generale dell’installazione, comprendente tutti gli interventi previsti (depressione per invarianza, recinzioni, fossa imhoff, verde, ecc …).

B.1.4. Proporre un sesto d’impianto con minor linearità interrompendo le siepi perimetrali con elementi arborei sparsi, se non diversamente richiesto dalle NTA del PRG come elementi del paesaggio agrario.

B.2 Capacità produttiva

B.2.1 Aggiornare la tabella a pag. 72/73 del SIA indicando l’effettiva quantificazione del parametro di verifica (peso vivo/mq) al 55° giorno;

B.2.2. Chiarire perché, nel bilancio idrico a pag.91 del SIA, non viene indicato il contributo delle acque di lavaggio; chiarire inoltre perché al capitolo 9.6 si parla di progetto autorizzato e di progetto variato;

B.2.3. A pag. 87 del SIA si afferma che il quantitativo di acqua utilizzato per la preparazione delle soluzioni di disinfezione durante il vuoto sanitario (circa 60-70 m3/anno), si ritengono trascurabili in confronto ai consumi totali. Si chiede comunque di tenere in considerazione tale valore nel bilancio complessivo dei consumi idrici, non essendo chiaro se il quantitativo di acqua utilizzato per la disinfezione è ricompreso nel parametro rappresentativo di 5 l/m2 indicato a pag. 94 del SIA;

B.2.4. Consegnare:  le schede informative relative ai prodotti che verranno usati per la disinfezione delle superfici dell’allevamento ad ogni fine ciclo;  le schede informative relative ai prodotti di origine chimica utilizzati per derattizzazione, demuscazione ed infestazioni di blatte.

B.3. Gestione materie prime

B.3.1. In merito alle vasche di accumulo delle acque, si chiede di fornire ulteriori dettagli (numero, dimensionamento, prospetti, sezioni e modalità costruttive);

B.3.2 Chiarire se, in riferimento all’approvvigionamento idrico da pozzo, lo stesso consiste in un manufatto esistente o di nuova realizzazione; nel primo caso la ditta deve fornire la documentazione inerente la concessione, mentre nel secondo caso la ditta deve trasmettere tutta la documentazione per nuova istanza di concessione;

B.4 Cantiere

B.4.1. Produrre un elaborato planimetrico delle aree di cantiere comprendente le aree di deposito materiale e stoccaggio rifiuti;

B.4.2. È prevista la realizzazione di massicciate preliminari alla fase di montaggio delle infrastrutture; descrivere in cosa consistono e perché è necessario porle in opera, corredando con opportuna planimetria.

C.QUADRO AMBIENTALE

C.1. Aria-Emissioni in atmosfera

C.1.1 Si ritiene necessario che la ditta descriva ed illustri più dettagliatamente i manufatti di stoccaggio (sili di raccolta del mangime) con particolare attenzione alla fase di carico e scarico dei prodotti potenzialmente contenenti sostanze polverulente; esplicitare il regime giuridico con il quale vengono inquadrati gli eventuali punti di emissione provenienti dai sili di raccolta del mangime (per i quali sfiati sono previsti dei filtri per l’abbattimento dei residui polverulenti) e se gli stessi sono soggetti ad autorizzazione ordinaria ai sensi dell’art. 269 del D.Lgs 152/2006 o altro (es art. 272 comma 1 o comma 2); 2/8

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C.1.2. Fornire dati tecnici e potenza dei generatori di corrente alimentati a gasolio e definire l’inquadramento giuridico delle emissioni derivanti dalla combustione dello stesso, con particolare riferimento alle eventuale sussistenza di emissioni di cui all’art. 272 del D.Lgs 152/2006;

C.1.3. Fornire dati tecnici, potenza nominale ed effettiva tipologia di alimentazione (GPL o Metano) dei generatori di calore e delle cappe radianti. Tenuto conto che l’assenza di camini può non equivalere con l’assenza di emissioni, si chiede di indicare esplicitamente il punto di scarico dei fumi di combustione provenienti da tali dispositivi e di inquadrare giuridicamente le emissioni derivanti dalla combustione, con particolare riferimento alle eventuale sussistenza di emissioni di cui all’art. 272 del D.Lgs 152/2006;

C.1.4. Indicare in un elenco tutti i punti di emissione derivanti da generatori, gruppi elettrogeni, generatori di calore, cappe radianti, silos, ecc specificandone la potenzialità nominale di ognuno di essi, al fine di verificare la sussistenza dei criteri di deroga di cui all’art. 272 del D.Lgs 152/2006 e smi o l’assoggettamento ad autorizzazione ordinaria ai sensi dell’art. 269 del D.Lgs 152/2006 e smi. Si chiede di fornire la potenzialità complessiva nominale di tutti gli impianti di combustione a servizio del ciclo produttivo alla luce di quanto normato dall’art. 272 comma 1 del Dlgs 152/2006 e smi e dalla parte I dell’allegato IV di cui alla parte V del D.Lgs 152/2006 e smi, con particolare riferimento alle lettere dd) e gg); tali impianti anche se in deroga, devono comunque essere esplicitati in autorizzazione;

C.1.5 La ditta dichiara che “Emissioni convogliate costituite dall’impianto di disaerazione dei silos… sono da ritenere assolutamente trascurabili ai fini della presente valutazione di impatto”; si chiede alla ditta di stimare il quantitativo delle emissioni di polveri complessive da tali silos tenendo conto dei dati di progetto delle materie prime;

C.1.6. A pag. 135 del SIA si riferisce che per i dati di monitoraggio della qualità dell’aria è stata presa in riferimento la stazione fissa per fondo suburbano sita nel Comune di Chiaravalle, mentre nella Tab. 3/7 della stessa pagina si cita la stazione di Genga – Parco Gola della Rossa; si chiede alla ditta di chiarire l’incongruenza;

C.1.7 Nella Tab. 3/14 – Fattori di emissione PM10, riportata a pag. 146, si chiede alla ditta chiarire a quale voce si riferisce l’asterisco “abbattimento del 95% mediante irrorazione delle piste”;

C.1.8. Specificare se i dati relativi ai generatori di calore riportati a pag. 148 del SIA fanno riferimento all’intero allevamento o al singolo capannone; descrivere l’idoneità tecnica, dal punto di vista sanitario e della salubrità delle aree di stabulazione e dei luoghi di lavoro, relativa all’eventuale immissione nel capannone dei fumi proveniente dai generatori di calore;

C.1.9. Chiarire se le valutazioni previsionali prendono in considerazione tutte le tecniche di riduzione delle emissioni;

C.1.10. Motivare perché, negli elaborati grafici allegati alla valutazione previsionale di impatto atmosferico, non risultano essere riportate le distribuzioni delle curve di isoconcentrazione relative ai parametri NOx e CO;

C.1.11. Fornire l’Allegato 1 della Tavola A_2_1_Valutazione impatto atmosferico, in versione integrale;

C.1.12. Estendere la Valutazione di impatto atmosferico in fase di cantiere con le emissioni derivanti dagli interventi di demolizione previsti nell’area Bertani-Domains;

C.2. Ambiente idrico - Scarichi idrici

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C.2.1. A pag. 110 del SIA in merito agli scarichi idrici si rimanda alla specifica Tav 3B; si ritiene necessario in ogni caso accompagnare una descrizione di tali scarichi, sotto il profilo tecnico e giuridico;

C.2.2. Fornire una descrizione specifica in merito alla gestione delle acque reflue provenienti dai servizi igienici a servizio di tutte le pertinenze aziendali; tenuto conto che lo scarico in suolo di tali acque reflue deve essere di norma autorizzata, come prevista art. 27 delle NTA dal PTA Marche, la ditta dovrà allegare un progetto dettagliato del sistema o dell’impianto di cui ai precedenti commi, che ne evidenzi le caratteristiche tecniche e funzionali (carico organico ed idraulico da trattare, dimensionamento del sistema di smaltimento, capacità di rimozione), le procedure di esercizio e le procedure e la periodicità della manutenzione, nonché indicazione degli AE complessivi riferiti agli scarichi in uscita; da tale documentazione dovrà desumersi la compatibilità e l’idoneità progettuale con le previsioni del suddetto art. 27 del PTA Marche;

C.2.3. Stante alla relazione di invarianza idraulica, l’impianto necessita dal punto di vista progettuale, di un volume di accumulo temporaneo pari a circa 2.000 mc la cui funzione è quella di trattenere l’acqua che defluisce in superficie durante gli eventi meteorici, per rilasciarla quindi gradualmente con una portata prestabilita, non superiore a quella caratteristica dell’area prima della trasformazione; nella tavola specifica “U6 Reti di deflusso” non si specificano le modalità costruttive e le volumetrie adottate; chiarire tale aspetto e fornire prospetti e sezioni e l’effettiva superficie planimetrica relativa al bacino di invaso di tale area artificialmente depressa;

C.2.4. A pag. 108, la ditta dichiara che le acque meteoriche di gronda sono convogliate tramite canalette ai fossi di scolo; chiarire se tali fossi di scolo sono collegati alle vasche di laminazione;

C.2.5. La ditta specifica che dal progetto non si generano scarichi in corpo idrico superficiale, ma in realtà si configura lo scarico idraulico di acque bianche potenzialmente non contaminate provenienti dalla vasca di laminazione; anche se giuridicamente non oggetto di autorizzazione, si chiede alla ditta di chiarire se tale aspetto può comportare la produzione di impatti o meno; si chiede di verificare la sussistenza dell’eventuale necessità di richiedere un nullaosta idraulico per lo scarico delle acque meteoriche, specificandone esplicitamente il punto di recapito ed il relativo corpo idrico recettore;

C.2.6. Specificare il regime normativo con il quale verranno gestite le acque di lavaggio; si chiede alla ditta di esplicitare se la gestione di tali acque avverrà ai sensi dell’art 112 del D.Lgs 152/2006 e smi dimostrando il rispetto dei relativi adempimenti tecnico-gestionali ed amministrativi di cui DM D.M. 25 febbraio 2016;

C.2.7 Definire gli elementi minimi da condividere anche con ARPAM in merito ad un’eventuale fase di caratterizzazione analitica delle acque di lavaggio, da effettuarsi successivamente nelle condizioni di esercizio;

C.2.8 In merito alle vasche di accumulo delle acque reflue di lavaggio, si ritiene necessario che la ditta fornisca ulteriori dettagli (prospetti, sezioni, tecniche costruttive, materiali, ecc);

C.2.9 La ditta dichiara che le acque di dilavamento delle superfici impermeabilizzate si disperdono naturalmente nei terreni adiacenti; a prescindere dall’eventuale definizione di prima pioggia o acque meteoriche, le stesse debbono essere ricondotte alla vasca di laminazione adeguatamente progettata, ai fini della mitigazione del rischio idraulico (pag. 109 del SIA). Chiarire tale aspetto;

C.3. Suolo e Sottosuolo

C.3.1. La ditta dichiara che dall’attività di cantiere si produrranno terre e rocce da scavo (27.000 mc) le quali non saranno inquadrate come rifiuto; tutto il terreno verrà riutilizzato interamente per la realizzazione del progetto previo deposito temporaneo in aree limitrofe per un tempo limite di 1 anno; si chiede alla ditta di fornire un bilancio rappresentativo dei volumi escavati in riferimento a quelli riutilizzati per la riprofilatura quantificando l’area di cantiere relativa al progetto in esame, con 4/8

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particolare riferimento sia all’estensione dell’area di sbancamento che all’estensione dell’area di stoccaggio provvisorio previsto per le terre escavate;

C.3.2. In caso di riutilizzo dei terreni scavati esclusivamente all’interno del cantiere, si chiede alla ditta di verificare il set analitico ai parametri di cui alla tabella 4.1 dell’allegato 4 al DPR 120/2017 e se sia stato garantito, in base all’estensione superficiale dell’area di cantiere, il numero di campioni minimo previsto dall’Allegato 2 al citato DPR (anche alla luce dell’effettiva estensione dell’area di sbancamento);

C.3.4. Fornire uno specifico piano di dismissione del sito che contenga anche un’eventuale proposta di indagine ambientale minima, ragionata in base alle principali fonti di contaminazione presenti nel sito;

C.3.5. Alla luce delle considerazioni effettuate dalla ditta in merito alla caratterizzazione idrogeologica del sito, si chiede alla ditta di fornire uno specifico elaborato planimetrico (carta idrogeologica), con indicazione desunta dell’andamento sotterraneo delle acque di falda.

C.4. Rifiuti

C.4.1 Chiarire il regime normativo che la ditta intende (o può) adottare per la gestione della pollina tenuto conto che, se la destinazione successiva è il compostaggio, la stessa non può rientrare nel regime di esclusione di cui all’art. 185 del D.Lgs 152/2006, ma bensì nell’art 184-bis (sottoprodotto) o 183 (rifiuto) del medesimo D.lgs.;

C.4.2. Si chiede alla ditta di chiarire se la gestione dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo avverrà nel rispetto dell’art. 8 del DPR 254/2003 e se il conferimento dei rifiuti prodotti al sistema di raccolta urbana avvenga con l’amministrazione comunale, la quale ha provveduto all’assimilazione;

C.4.3. Chiarire il criterio adottato per la gestione del deposito temporaneo dei rifiuti speciali in sito (volumetrico o temporale);

C.4.4. In riferimento al deposito temporaneo dei rifiuti prodotti dall’installazione, aggiornare la planimetria di deposito TAV 3D_Depositi materie indicandoli tutti, con indicazione dei codici CER proposti a pag. 110 del SIA. Chiarire se l’area di deposito rifiuti a rischio infettivo sia dotata di copertura e idonei presidi di protezione.

C.5. Rumore

C.5.1. A pag. 204 del SIA si evince che la Relazione previsionale di Impatto acustico considera in modo cumulato l’allevamento convenzionale e quello biologico a confine; chiarire tale affermazione;

C.5.2. Non risulta svolta la caratterizzazione acustica della fase di cantiere; argomentare tale fase del progetto sotto il profilo acustico comprensiva degli interventi di demolizione previsti nell’area Bertani-Domains;

C.5.3. Specificare se nella definizione dei dati progettuali utilizzati per la valutazione di impatto acustico, si sia tenuto conto di eventuali contributi derivanti dalle attività limitrofe; chiarire il regime di funzionamento di eventuali impianti limitrofi durante le misurazioni del residuo (operativi, inattivi, parzialmente attivi, ecc); il rispetto dei limiti dovrà essere valutato tenendo conto anche delle limitrofe attività poste in condizione di massima operatività potenziale;

C.5.4 Poiché si rilevano incongruenze nell’inquadramento dei recettori rispetto alla zonizzazione acustica, si chiede di allineare i dati descritti a pag 8 dell’elaborato TAV.1 Relazione previsionale impatto acustico con quanto riportato nell’estratto della zonizzazione acustica comunale di cui alla figura a pag. 9 del suddetto elaborato, fornendo una tabella riepilogativa che riporti per ogni recettore e per l’area di progetto la classe acustica di riferimento ed i relativi limiti di legge.

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C.6. Monitoraggio Ambientale

C.6.1. Il proponente afferma che le attività previste nel piano di monitoraggio ambientale sono quelle previste nell’ambito del Piano di Monitoraggio e Controllo (PMC) proprio dell’AIA. In tale PMC sono in effetti previste attività di monitoraggio per le componenti odori e rumore. Tuttavia il PMC è collegato ad aspetti gestionali dell’installazione pertanto è opportuno distinguere uno specifico Piano di Monitoraggio Ambientale, anche all’interno di un unico elaborato concernente il monitoraggio; Il PMA deve contenere la proposta di condizioni ambientali, quali le misure previste per evitare, prevenire, ridurre e compensare gli impatti ambientali significativi e negativi nonché le misure di monitoraggio, vincolanti ai fini dell’eventuale giudizio di compatibilità ambientale positivo. Tali condizioni possono essere integralmente recepite nel provvedimento di VIA o soggette a ulteriori prescrizioni.

C.7 Aspetti generali del SIA

C.7.1 La ditta deve aggiornare lo studio impatto ambientale, esplicitando la considerazione dei potenziali impatti su tutte le matrici ambientali anche in relazione alla fase di dismissione e di chiusura dell’impianto, dettagliando maggiormente la proposta di riqualificazione dell’area sfruttata dal progetto e gli eventuali monitoraggi ex-post finalizzati ad escludere criticità ambientali residuali;

C.7.2 La ditta deve prendere in considerazione anche gli eventuali impatti significativi e negativi derivanti dalla vulnerabilità del progetto a rischi di incidenti e/o calamità naturali; nello specifico:  dovranno essere indicate tutte le misure di prevenzione adottate;  dovranno essere forniti gli eventuali piani di emergenza;  dovranno essere specificati eventuali accorgimenti tecnici ed operativi che tutelino la corretta gestione ambientale in tali particolari condizioni emergenziali.

D. Autorizzazione Integrata Ambientale

D.1. Verifica BAT Si evidenzia genericamente che ove la tecnica viene definita applicata è opportuno indicarne brevemente le modalità, eventualmente rimandando alle pagine di riferimento degli elaborati tecnici. Inoltre, la definizione BAT “soddisfatta” dovrà essere ridenominata quale BAT “applicata”, in particolare verificandone la sussistenza delle condizioni.

D.1.1. La BAT 1 viene definita applicata; in merito ai punti 10 e 11 si afferma “che la problematica rumore e odori è risolta in fase di progettazione, rispettando le distanze minime e facendo le verifiche del rispetto dei riferimenti normativi considerati nei confronti dei ricettori attraverso applicazione di modelli di simulazione.” Par tali punti si rimanda a quanto richiesto in merito alle BAT 9 e 12;

D.1.2. La BAT 2 viene definita soddisfatta; si afferma che per il punto c) si fa riferimento al piano di miglioramento riportato in Relazione tecnica. Si rileva che il punto c) indica l’elaborazione di un piano di emergenza, diverso dal piano di miglioramento. Si chiede alla ditta di chiarire tale aspetto;

D.1.3. La BAT 3 viene definita soddisfatta in quanto sono applicati tutti i punti della BAT. Poiché l’intervallo previsto dalla relativa Tabella 1.1 sull’azoto totale escreto associato alla BAT è 0,2-0,6 kg N escreto/posto/anno, motivare tecnicamente perché è stato scelto il valore 0,4;

D.1.4. La BAT 4 viene definita soddisfatta in quanto sono applicati tutti i punti della BAT. Poiché l’intervallo previsto dalla relativa Tabella 1.2 sul fosforo totale escreto associato alla BAT è 0,05- 0,25 kg P2O5 escreto/posto/anno, motivare tecnicamente perché è stato scelto il valore 0,15;

D.1.5. In merito alla BAT 5 si afferma che risultano applicate le tecniche di cui ai punti da a) ad e), mentre dalla tabella risulta applicato anche il punto f); si chiede alla ditta di chiarire l’incongruenza;

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Si ritiene che per l’applicazione del punto f) deve corrispondere una specifica progettualità non descritta nella documentazione agli atti.

D.1.6. Sulla BAT 6, applicata;

D.1.7. Sulla BAT 7, applicata;

D.1.8. Per la BAT 8 si afferma che sono applicate le tecniche di cui ai punti da a) ad e), mentre le restanti non sono applicabili in quanto alternative a quelle scelte. Si ritiene che in merito al punto b) non è inerente il riferimento al deflettore per l’abbattimento delle polveri. Per il punto e) specificare di che scambiatore di calore trattasi;

D.1.9. Per quanto riguarda la BAT 9 non necessita di essere applicata in quanto, dallo studio previsionale di impatto acustico non emergono criticità presso i recettori sensibili; in ogni caso il proponente prevede una apposita valutazione di impatto acustico post operam per i primi due anni dall’entrata in esercizio, nelle modalità descritte nel PMC e come già applicate per la valutazione previsionale.

D.1.10. La BAT 10 viene definita soddisfatta in quanto sono applicate tutte le tecniche richiamate;

D.1.11. La BAT 11 viene definita soddisfatta con l’applicazione delle tecniche di cui alla lett. a) nn. 1, 2, 3, 4, e 6, mentre per il n. 5 si afferma “Non applicata. Per il riempimento si usano delle maniche che entrano direttamente nel silos per evitare la formazione di polveri all’esterno.”; Si chiede di:  per il punto a4) specificare la tipologia del mangime rispetto a quanto indicato nella tecnica;  per il punto a5) chiarire se la tecnica applicata sia alternativa a quella indicata;  motivare perché non vengono applicate le tecniche di cui alle lett. b) e c).

D.1.12. La BAT 12 viene definita applicata. Esplicitare le modalità anche in relazione al PMC e al punto 11 della BAT 1;

D.1.13. La BAT 13 viene definita soddisfatta con l’applicazione delle tecniche di cui ai punti a), b) e c); il punto d) non risulta applicabile perché “si adotta una tecnica alternativa condivisa in sede di”. I punti da e) ad f) non sono applicabili perché relativi alle fasi di stoccaggio, trattamento in loco e spandimento degli effluenti in quanto non sono previsti dal ciclo di produzione. Si ritiene che tale affermazione sia valida anche per il punto g). Oltre a dettagliare le tecniche applicate per i punti a), b) e c) si chiede di chiarire cosa si intende per “tecnica alternativa condivisa in sede di” al punto d);

D.1.14. La BAT 23 viene definita applicata; specificare se viene utilizzata la stima o il calcolo della riduzione;

D.1.15. Per la BAT 24 si chiede alla ditta di definire l’applicazione e chiarire quale tecnica sarà applicata in fase di esercizio indicando i parametri monitorati;

D.1.16. La BAT 25 sul monitoraggio dell’NH3 è ritenuta non applicabile in quanto applicata la tecnica alternativa al punto b) di cui alla BAT 28. Tuttavia si rileva che alla voce frequenza si afferma che le tre tecniche indicate vengono applicate una volta l’anno; si chiede alla ditta di chiarire l’incongruenza;

D.1.17. La BAT 26 sul monitoraggio degli odori è definita applicata; chiarire le modalità e la durata del monitoraggio;

D.1.18. Per la BAT 27 è definita applicata mediante la tecnica di cui al punto b) – Stima utilizzando fattori di emissione;

D.1.19. Per la BAT 28 è definita non applicata. Chiarire l’incongruenza con quanto affermato alla BAT 25;

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D.1.20. Per la BAT 29 tutte le tecniche risultano applicate;

D.1.21. La BAT 32 viene definita soddisfatta con l’applicazione della tecnica di cui al punto a) ; Per il fattore BAT-AEL delle emissioni nell'aria di ammoniaca è necessario individuare il valore proprio dell’installazione e non un generico intervallo, considerando anche che il range individuato nel documento di riferimento è attribuito a capi aventi un peso finale fino a 2,5 kg.

D.2. Piano di Monitoraggio e Controllo

D.2.1. Nel monitoraggio previsto per le attrezzature indicare anche quanto previsto al punto e) della BAT 5 in merito alla verifica periodica della calibratura delle attrezzature per l’acqua potabile;

D.2.2 Nel monitoraggio previsto per gli effluenti prevedere in ogni caso la cessione della pollina ai fini di utilizzazione agronomica; si evidenzia sin da ora che in tal caso il PMC dovrà essere corredato della documentazione prevista dal DM 5026 del 26/2/2016;

D.2.3 Nel monitoraggio previsto per i rifiuti prevedere anche la pollina, nell’eventualità che questa non possa essere conferita a compostaggio o ad altri utilizzi;

D.2.4 Si propone di introdurre un “indicatore” contenente le quantità di sostanze inquinanti che possono superare le soglie, oltre le quali è necessario effettuare la dichiarazione E-PRTR;

D.3. Schede AIA

D.3.1. Sviluppare la scheda F1 – Sistemi di contenimento delle emissioni in atmosfera;

D.4. Relazione di riferimento

D.4.1 Verificare se l’elaborato è aggiornato secondo i criteri previsti dal nuovo decreto 15 aprile 2019, n. 104 provvedendo anche alla revisione della Tav. A7, qualora necessario.

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0783033|24/06/2019 |R_MARCHE|GRM|VAA|A 400.120.20/2019/VAA/705

0783045|24/06/2019 |R_MARCHE|GRM|VAA|A 400.120.20/2019/VAA/705

0287959|08/03/2019 |R_MARCHE|GRM|VAA|A 400.120.20/2018/VAA/694

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Regione Marche − Servizio Tutela e Gestione Assetto del Territorio [email protected] e. p. c. ARPAM − Dipartimento Provinciale di Ancona [email protected] − Direzione Tecnico Scientifica [email protected]

ASUR Area Vasta 2 − Dipartimento Prevenzione − Servizio Veterinario [email protected]

Provincia di Ancona − SETTORE IV – Tutela e Valorizzazione dell'Ambiente, Governo del Territorio, Pianificazione Territoriale Provinciale di Coordinamento − Area Viabilità - Gestione e sviluppo − U.O. Vigilanza e Controllo Attività Estrattive [email protected]

Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche [email protected]

Comune di Jesi [email protected]

Regione Marche − Interventi nel settore forestale e dell’irrigazione e SDA di Ancona [email protected] − P.F. Tutela del territorio di Ancona e gestione del patrimonio [email protected] − P.F. Tutela delle acque e difesa del suolo e della costa [email protected]

Società Agricola Ponte Pio srl [email protected]

OGGETTO: D. Lgs. 152/2006 art. 27-bis Società Agricola Ponte Pio srl – Istanza di avvio del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (compresa l’Autorizzazione Integrata Ambientale e procedimenti connessi) per realizzazione allevamento di broilers nel Comune di Monte Roberto (An), Loc. Passo Imperatore.

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In base al vigente P.R.G. ed alla variante adottata con delibera del Consiglio dell’Unione n. 44 del 21/12/2018 l’area sita in località Passo Imperatore, prevista per l’edificazione di n. 8 box d’allevamento di dimensioni pari a m. 22,00 x m. 150,30, con relative pertinenze, ricade nell’area Fp-E. La Sottozona Fp – AREE DEL PARCO FLUVIALE è suddivisa nelle seguenti aree: Fp.A2 – Edifici e complessi edilizi storici Fp.D4 – Aree con destinazione ricettiva alberghiera e turistica Fp.D5 – Ristoranti, strutture ricettive e aree per il tempo libero Fp.D6 – Aree per la lavorazione di inerti Fp.D7 – Aree per lo stoccaggio di cereali e granaglie Fp.E – Aree agricole normali Fp.E2 – Aree di tutela orientata di abitati, edifici, manufatti e beni ambientali Fp.E5 – Aree di tutela delle vallate alluvionali e dei corsi d’acqua Fp.E7 – Aree di particolare interesse botanico-vegetazionale, boschi e macchie Fp.F7 – Impianti tecnologici Nella Sottozona Fp è previsto che l’attuazione degli interventi può essere diretta ed indiretta, secondo le disposizioni dello stesso articolo e che nelle singole aree in cui è suddivisa la sottozona Fp, vigono le disposizioni delle corrispondenti sottozone urbanistiche individuate nelle Nta con identica sigla non preceduta da Fp. Le stesse norme prevedono inoltre che, qualora in un comparto siano presenti edifici dismessi dagli usi agricoli, l’intervento per una riconversione, anche ad uso residenziale, di tali edifici, deve essere realizzato in una zona di recupero individuata ai sensi dell’art. 27 della L. n. 457/1978. Nella ZONA AGRICOLA – E è previsto che gli interventi di trasformazione sono regolati dalle Norme edilizie per il territorio agricolo di cui alla L.R. n. 13/1990, integrate dalle disposizioni delle Nta di PRG.

In base al D.P.R. n. 380/2001 l’intervento, denominato “Delocalizzazione di allevamento intensivo di bovini e riconversione in allevamento avicolo convenzionale (Demolizione allevamento bovini, delocalizzazione delle volumetrie in ambito aziendale, ricostruzione con nuove tecnologie in ambito di ex cava dismessa)”, risulta classificabile nell’ambito degli “interventi di nuova costruzione”, ai sensi dell’art. 3 comma 1 lettera “e.1) la costruzione di manufatti edilizi fuori terra o interrati…..” e non, a parere dello scrivente, fra gli “interventi di ristrutturazione edilizia” di cui all’art. 3 comma 1 lett. d). Pertanto, la volumetria derivante dalla demolizione dei manufatti edilizi esistenti in località Ponte Pio (con tempistiche da appurare) si ritiene che non possa essere recuperata e delocalizzata in località Passo Imperatore, per lo meno mediante attuazione diretta (Permesso di Costruire), non potendo trattarsi di un intervento di ristrutturazione edilizia. Per altro l’” allevamento intensivo di bovini” è stato dismesso da vari decenni.

In base all’art. 3 comma 3 della L.R. n. 13/1990 l’intervento edilizio diretto (Permesso di Costruire) non risulterebbe applicabile alle “Costruzioni per allevamenti zootecnici di tipo industriale e lagoni di accumulo” di cui all’art. 9 della stessa legge L.R. n. 13/1990 in quanto, il suddetto art. 3, comma 3, prevede quanto segue: “Per insediamenti di industrie nocive e per gli allevamenti industriali i Comuni individuano apposite zone attraverso varianti agli strumenti urbanistici generali. Sono fatti salvi gli ampliamenti degli allevamenti comunque esistenti.” La fattispecie in esame non ricade però nella casistica dell’ultimo periodo in quanto trattasi di nuovo insediamento.

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Ciò premesso e dall’esame del progetto, tra l’altro esaminato sia dalla Commissione Locale per il Paesaggio e dalla Commissione Edilizia entrambi dell’Unione dei Comuni di Castelbellino e Monte Roberto nella seduta del 11/03/2019, risulta necessario integrare la documentazione con quanto segue: . In base all’art. 3 comma 3 della L.R. n. 13/1990 la variante proposta, oltre alla modifica del PTC, dovrebbe comprendere anche l’individuazione di apposita zona per insediamenti di industrie nocive e per gli allevamenti industriali, tale previsione è confermata anche dal Servizio P.F. Urbanistica della Regione Marche n. 205 del 09/08/2011 (si ritiene opportuno che tali aspetti relativi alla necessità o meno della Variante, eventualmente confortati da un parere del Servizio Legislativo della Regione Marche, vengano preliminarmente chiariti, mediante un tavolo tecnico di confronto congiuntamente a tutti gli Enti in indirizzo); . Ai fini dell’approvazione delle Variante (ove se ne ravvisi la necessità) si reputa necessario acquisire i pareri di compatibilità idraulica e geomorfologica da parte della Regione Marche; . venga dimostrato il rispetto della superficie di “protezione” a verde prevista dall’art. 9, comma 2, lett. a) della L.R. n. 13/90 che recita: “a) essere protette da una zona circostante, con recinzioni ed opportune alberature, di superficie pari a quella degli edifici da realizzare, moltiplicata per 5.”; . la verifica dell’indice di fabbricabilità fondiaria (ora Indice di edificabilità fondiaria) “IF” di 0,5 mc/mq., previsto dall’art. 9 comma 2 lett. d) della stessa legge, venga effettuato i base al nuovo RET - entrato in vigore dal 07/11/2018 - il quale fornisce al punto 19 la definizione del Volume totale o volumetria complessiva: “Volume della costruzione costituito dalla somma della superficie totale di ciascun piano per la relativa altezza lorda”; il successivo punto 26 fornisce la seguente definizione di Altezza lorda: “…….Per l’ultimo piano dell’edificio si misura l’altezza del pavimento fino all’intradosso del soffitto o della copertura.”, con la seguente indicazione tecnica di dettaglio: “per l’ultimo piano dell’edificio l’altezza lorda corrisponde a quella utile di cui alla definizione n. 29.” Pertanto il volume calcolato come da nuovo RET (L.R. n. 8/2018) sembrerebbe superare la volumetria massima consentita in base all’area disponibile; . La Relazione Geologica e Geotecnica deve essere estesa a tutta l’area interessata dall’edificazione, poiché dall’elaborato non risulterebbero effettuate le verifiche (sondaggi ecc.) nella zona a nord dove è prevista la realizzazione di n. 3 capannoni; . Dato atto che si prevede la demolizione dei manufatti dell’ ex allevamento sito in località Ponte Pio dovrà essere, per questi, prodotto un rilievo, in scala adeguata, dei manufatti e di tutta l’area interessata (ante e post operam) completo di adeguate sezioni, con appoggio a caposaldi certi per tutta la durata del cantiere, con la previsione della futura sistemazione dell’area (piantumazioni, ecc.); . In seguito al Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica proposto dalla Soc. Sincrateia Trading avverso il provvedimento comunale del 07/12/2012, ovvero il diniego al rilascio dell’autorizzazione paesaggistica in seguito ai pareri negativi espressi da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche di Ancona nelle date 09/11/2012 prot. 17975 e 06/12/2012 prot. 19683 (che si allegano) per la “Realizzazione di un impianto di distillazione gassificata della potenza nominale di 150 Kwe in Via I° Maggio” collocato nella vicinanze dell’area in esame (circa 250 ml.) e nella stessa zonizzazione di PRG (Fp.E – Aree agricole normali), si reputa necessario integrare la Relazione paesaggistica

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ed i relativi elaborati con apposita documentazione volta ad approfondire i motivi di diniego espressi dalla Soprintendenza; . Ai sensi degli art. 13 comma 4 della L.R. n. 13/90 i Comuni, per la verifica dei requisiti di cui alla lettera b) del comma 1 dello stesso articolo (che le costruzioni stesse siano in funzione dell'attività agricola dell'imprenditore singolo o associato con i requisiti previsti dalla legislazione vigente in materia, nonché della conformità dell'intervento ai piani zonali agricoli o ai piani aziendali o interaziendali, ove richiesta dalla presente legge), si avvalgono dei servizi decentrati agricoltura, foreste e alimentazione competenti per territorio. Pertanto, ai fini della verifica dei suddetti requisiti, si rimanda al parere del competente Servizio della Regione Marche; . Ai sensi dell’art. 14 commi 3 e 4 della L.R. n. 13/90 l’eventuale futuro rilascio del Permesso di Costruire per le costruzioni di cui ai precedenti articoli 8, 9, 10 e 11 sarà subordinato alla istituzione di un vincolo di destinazione, che preveda per almeno 10 anni il mantenimento della destinazione dell'immobile al servizio dell'attività agricola e le sanzioni per l'inosservanza del vincolo stesso. I vincoli di cui al presente articolo sono trascritti a cura delle amministrazioni comunali interessate a spese del concessionario, nei registri delle proprietà immobiliari; . Per quanto riguarda la strada da utilizzare per il nuovo insediamento, denominata Via Passo Imperatore, con accesso al Km. 29,220 lato sinistro sulla S.P. n. 9 quest’ultimo risulta autorizzato dalla Provincia di Ancona con nota prot. 183846 del 27/11/2012, esclusivamente per l’accesso all’area di cava. Pertanto dovrà essere valutata l’interferenza (volume di traffico, in ingresso e in uscita, con particolare riferimento alla sicurezza stradale sulla S.P. n. 9, nonché gli aspetti ambientali quali emissioni in atmosfera, emissioni acustiche, ecc.) dei mezzi pesanti operanti sia per l’estrazione di ghiaia che per il nuovo allevamento zootecnico; . Gli elaborati impiantistici sembrano non tener conto della prevenzione incendi, pertanto si ritiene necessario acquisire il parere preventivo dei Vigili del Fuoco; . Data l’entità dell’intervento si ritiene altresì necessario il nulla degli Enti gestori dei pubblici servizi (Viva Servizi ex Multiservizi, Enel, ET o Snam (gas), Telecom);

In ultimo si fa presente che per quanto riguarda il contributo istruttorio di cui alla L.R. 3/2012, parere AIA D.Lgs. 152/2006 e per l’espressione da parte del Consiglio Comunale per la variante urbanistica puntuale al PRG, si rinvia, per gli aspetti ambientali e sanitari, ai pareri favorevoli di ARPAM ed ASUR e, per gli aspetti urbanistici, al parere favorevole della Provincia di Ancona (da acquisire in sede di conferenza dei servizi);

Monte Roberto, li: 15/03/2019

Il Responsabile U.O. n. 3 Urbanistica ed Ambiente Geom. Enrico Barcaglioni F.to digitalmente

Comune di Monte Roberto Prot. n. 8283 del 09-11-2012 Cat. 10 Cl. -9 Fa. -1

Comune di Monte Roberto Prot. n. 0001728 del 15-03-2019 Cat. 6 Cl. 9 Fa. @43@

Comune di Monte Roberto Prot. n. 0001728 del 15-03-2019 Cat. 6 Cl. 9 Fa. @43@

Comune di Monte Roberto Prot. n. 0001728 del 15-03-2019 Cat. 6 Cl. 9 Fa. @43@

Comune di Monte Roberto Prot. n. 0001728 del 15-03-2019 Cat. 6 Cl. 9 Fa. @43@ SETTORE III Area Amministrativa, concessioni ed autorizzazioni U.O. concessioni e autorizzazioni

SPETT. LE REGIONE MARCHE Servizio Tutela,gestione e assetto del territorio Posizione di Funzione Valutazione e autorizzazioni Ambientali, qualità dell’aria e protezione Naturalistica [email protected]

e p.c. SETTORE IV Tutela e Valorizzazione dell’Ambiente, Governo del territorio

COMUNE DI MONTEROBERTO [email protected]

OGGETTO: procedimento di VIA per realizzazione allevamento di broilers nel Comune di Monte Roberto – loc. Passo Imperatore – Società Agricola Ponte Pio s.r.l.

In riferimento alla Vostra comunicazione prot. 0211789 del 21/02/2019 pervenuta con prot. n. 5902, sulla base della documentazione disponibile, si comunica che lo sbocco indicato negli elaborati insiste sulla strada provinciale n. 9 “Castelferretti “ al km 20,220 lato sinistro dotato di autorizzazione prot. 183846 del 27.11.2012 rilasciata al Comune di Monte Roberto quale Ente Proprietario di via Passo Imperatore.

Distinti saluti. IL FUNZIONARIO INCARICATO DI ALTA PROFESSIONALITA’ DELEGATO DAL DIRIGENTE DOTT. ING. GIACOMO DOLCIOTTI Documento informatico firmato digitalmente Ex DPR n. 445/2000 e D.Lgs. n. 82/2005 e norme collegate. Sostituisce il documento cartaceo firmato in autografo

GM/sb

______Strada di Passo Varano 19/a – 60131 Ancona – Tel. 071 5894.260 C.F. 00369930425 – PEC [email protected] Apertura al pubblico dal Lunedì al Venerdì dalle ore 10 alle ore 13; Martedì e Giovedì dalle ore 15 alle ore 17

Settore IV 4.4 - Area Governo del Territorio Codice fiscale n. 00369930425

Originale informatico ai sensi del D.Lgs. n. 82/2005

Nota trasmessa via posta elettronica certificata

Classificazione 21.05.01

Fascicolo 2019/1179

REGIONE MARCHE SERVIZIO TUTELA GESTIONE E ASSETTO DEL TERRITORIO PF VALUTAZ - AUTORIZZAZ - AMBIENTALI [email protected]

E, p.c. COMUNE MONTE ROBERTO AREA TECNICA p.zza ruggeri 15 60030 MONTE ROBERTO AN [email protected]

Oggetto: ISTANZA DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE (COMPRESA L’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE E PROCEDIMENTI CONNESSI) PER REALIZZAZIONE ALLEVAMENTO DI BROILERS NEL COMUNE DI MONTE ROBERTO (AN), LOC. PASSO IMPERATORE. COMUNICAZIONE AI SENSI DEL COMMA 3 DELL'ART. 27 BIS DEL D.LGS 152/2006 E SS.MM. E II.

In riferimento all’istanza di cui in oggetto, trasmessa a Questa Amministrazione Provinciale in data 21/02/2019 (ed assunta al ns. prot. n. 5902 del 21/02/2019), secondo quanto previsto dal comma 3 dell’art. 27 bis del D.Lgs 152/2006 e ss. mm. e ii., si ritiene necessario richiedere, i seguenti chiarimenti/integrazioni.

Secondo quanto indicato nella soprarichiamata nota “il progetto prevede la demolizione del centro aziendale Bertani Domains e il recupero delle relative volumetrie con riconversione ad allevamento avicolo convenzionale dislocandolo in un’area prossima; l’allevamento sarà costituito da 8 capannoni di 150,3 m di lunghezza per 22 m di larghezza, per una superficie di 3.306,6 m2. Poiché il nuovo sito ricade nella Fascia della Continuità Naturalistica (FCN) del Pag.1 Firmato digitalmente il 15/03/2019

Settore IV 4.4 - Area Governo del Territorio Codice fiscale n. 00369930425

PTC di Ancona, recepita dal PRG di Monte Roberto, la ditta chiede congiuntamente la variante urbanistica art. 15, c. 5 della L.R. 34/92 per una minima ridefinizione del limite della FCN.”

Nella nota viene altresì espressamente chiesto agli Enti competenti (Comune di Monte Roberto e Provincia di Ancona) di esprimersi in merito alla necessità della variante al PRG, ai fini del prosieguo dell’iter procedimentale. Precisato che il c. 1, lett. a) dell’art. 3 della L.R. 34/92 e ss.mm.ii. attribuisce a questa Amministrazione Provinciale l’espressione dei pareri di cui all’art. 26, ovvero un parere di conformità del PRG con la normativa vigente e con le previsione dei piani territoriali e dei programmi di carattere sovracomunale e in particolare con le previsioni e gli indirizzi del PPAR, del PIT e del PTC, ove vigenti, sugli strumenti urbanistici generali comunali, sui regolamenti edilizi e sulle relative varianti […], mentre la verifica di conformità di un intervento edilizio con il PRG è materia appunto dell’Amministrazione Comunale, ferma restando quindi la verifica della conformità del presente intervento al PRG, si reputa necessario, al fine dell’espressione di un eventuale parere di conformità, ai sensi dell’art. 26, co. 3 della L.R. 34/92, comprendere l’oggetto della variante urbanistica in questione, finalizzata alla realizzazione dell’impianto proposto nell’istanza. E’ pertanto necessario produrre la documentazione della variante al PRG, che individui la zonizzazione in variante con l’indicazione dell’area in cui andrà inserito l’impianto, nonché la relativa normativa di riferimento, e una relazione esplicativa del contenuto della variante che illustri la coerenza con la pianificazione comunale, sovraordinata e di settore. Infatti, la documentazione esaminata, prodotta a corredo dell’istanza, è composta dai soli elaborati tratti dal PRG vigente: • Stralcio P.R.G. vigente – TAV. Dp1a – Tutela Paesistico Ambientale – categorie costitutive della struttura geologica geomorfologica 1:4000; • Stralcio P.R.G. vigente – TAV. Dp1b – Tutela Paesistico Ambientale – categorie costitutive del patrimonio storico culturale 1:4000; • Stralcio P.R.G. vigente – TAV. Dp1b – Tutela Paesistico Ambientale – categorie costitutive del patrimonio storico culturale 1:4000; • Stralcio P.R.G. vigente – TAV. Dp2 – Vincoli Generali Piano Territoriale di Coordinamento 1:4000; • Stralcio P.R.G. vigente – TAV. Dp3 – Articolazione del territorio comunale – zone territoriali omogenee e aree per standard 1:4000; • Stralcio P.R.G. vigente – TAV. P2 – Area Extraurbana – Zonizzazione 1:4000; • Stralcio P.T.C. 1:5000; • Norme Tecniche di attuazione del PRG (NTA).

Inoltre l’istanza sembra contenere da un lato una richiesta di variante non sostanziale, ai sensi dell’art. 15 co. 5 della L.R. 34/92 in modo da prevedere modifiche al recepimento dei vincoli sovraordinati negli elaborati di P.R.G. relativi alla FCN del PTC, dall’altro la

Pag.2 Firmato digitalmente il 15/03/2019

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dichiarazione che l’intervento risulta conforme con il PRG (cfr: documento Tav. V2 – Scheda di sintesi esclusione VAS, punti 1 e 7). La necessità o meno di accertare la presenza della variante al PRG per la realizzazione del progetto risulta fondamentale anche al fine dell’attivazione della procedura di VAS. Infatti in caso di variante al PRG, l’Autorità Procedente dovrà accertare la diretta applicazione di quanto previsto dal comma 2 dell’art. 6 del D.Lgs. 152/2006, che stabilisce che la VAS viene effettuata per tutti i piani e i programmi che sono elaborati per la pianificazione territoriale o della destinazione dei suoli, e che definiscono il quadro di riferimento per l'approvazione, l'autorizzazione, l'area di localizzazione o comunque la realizzazione dei progetti sottoposti a VIA. Distinti saluti

IL FUNZIONARIO INCARICATO DI ALTA PROFESSIONALITA’ DELEGATO DAL DIRIGENTE

Arch. BUGATTI SERGIO

Documento informatico firmato digitalmente ex DPR n. 445/2000 e D.Lgs. n. 82/2005 e norme collegate. Sostituisce il documento cartaceo firmato in autografo.

Pag.3 Firmato digitalmente il 15/03/2019 0351099|22/03/2019 2 1 MAR 2019 |R_MARCHE|GRM|VAA|A 400.120.20/2018/VAA/694

j$ta& ótes& /iefL id e a i e de a ttiv ità cu/tura/c SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO DELLE MARCHE s/ffa Regione Marche — Giunta Regionale Servizio Tutela, gestione e assetto del territorio Lettera inviata solotramite PEC/PEO, RF. Valutazioni e autorizzazioni ambientali ai sensi dell'art. 47 del D.Lgs. n. 82/2005 Dirigente Doti. Roberto Ciccioli e dell' art. 14, c. 1-bis della L. n. 98/2013 Via Tiziano n. 44 — 60125 Ancona AN PEC: regione, marche, valuta?amb(cb,emarche. it e, /i.e.r Comune di Monte Roberto P.zza Ruggeri n. 15 - 60030 Monte Roberto AN PEC: comune.monteroberto®,,emarche.it

TP/vt. J l f ^ ) Ò lÒ Sfflépati ______21/02/2019 JT 211789 <£&*>. 34.19.07 S fa H5.1/3 <5^4* «É/ 26/02/2019 JT 4085

OGGETTO: MONTE ROBERTO (AN) — Località Passo Imperatore. D.Lgs. 152/2006, art. 27-bis - Istanza di avvio del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (compresa l'Autorizzazione Integrata Ambientale e procedimenti connessi) per lavori di realizzazione allevamento di broilers. Catastalmente distinto al N.C.E.U. al Foglio3 , Particelle22-100-102-103-107-lll-113-115-(ente urbano 157); 56-101-112-18-30porz. Vs. Rif.: PAUR art 27-bis/VIA Quadro normativo di riferim ento:norme di tutela e valorizzpZ}om dei beni paesaggistici, ai sensidell'art. 136, per effettodel D.M. 31/07/1985 Galassino - D ichiarazione di notevole interesse pubblico della Valle del fium e Esino, ricadente anche nel Comune d i Monte Roberto (AN). Parere vincolante ai sensi dell'art.146. commi 5 e 8 del D.Lgs. n. 42/2004 e ss.m m .ii. Richiesta di integrazione documenti Richiedente: Società Agricola Ponte Pio srl unipersonale, con sede in Jesi (AN), nella persona del Legale Rappresentante, Sig. Giovanni Fileni Referente perla Tutela Archeologica: Funzionario Archeologo Dott.ssa Ilaria Venanzoni Responsabile delprocedimento (ex Legge n. 241/1990, artt. 5 Arch.e 6): Alessandra Pacheco

In riscontro alla richiesta pervenuta il 21/02/2019 ed acquisita al protocollo d'Ufficio in data 26/02/2019 al n. 4085, con la quale codesta Amministrazione ha trasmesso la documentazione relativa all'intervento in oggetto,si richiede di integrare la stessacon la seguente documentazione: - relazione tecnica ed elaborati grafici relativi alla riconversione dell'area occupata dall'ex allevamento di bovini, oggetto di demolizione e recupero volumetrie, con necessarie specifiche sulla sua futura destinatone d'uso. - Ai fini della Tutela Archeologica, si richiede uno stralcio cartografico utile a individuare il perimetro della cava dismessa, su cui andrà a impiantarsi il nuovo sito produttivo. Infine aggiungiamo anche: Considerato il fenomeno del consumo del suolo che nel lungo periodo potrebbe rappresentare un detrattore paesaggistico con effetti sulla percezione del contesto agricolo tutelato dal vincolo, anche in coerenza con la Convenzione Europea del Paesaggio, questa Soprintendenza anticipa sin da ora che all'accoglimento della domanda ostano i seguenti motivi: - L'area presenta grandi estensioni di paesaggio agricolo tradizionale, quindi la realizzazione delle strutture dell'allevamento in progetto produrrebbe pregiudizio e compromissione degli elementi specifici del paesaggio tutelato, in quanto ne altera la percezione consolidata e le caratteristiche intrinseche, producendo una diminuzione della qualità paesaggistica del sito predetto, perché particolarmente impattante visivamente, anche da punti di vista panoramici. In considerazione della posizione e delle caratteristiche specifiche del sito interessato dall'intervento, della possibilità di mitigazione e delle possibili opere di compensazione ambientale, si ritiene che, al fine di conseguire parere positivo, potrebbe essere presa in considerazione la seguente alternativa: - Sia valutata la possibilità di realizzare l'allevamento di broilers nell'attuale area occupata dall'ex allevamento di bovini, oggetto di demolizione e recupero volumetrie, per la quale non viene chiarita la prevista riconversione.

MINISTERO PERI BENI E Piazza del Senato n. 15 - 60121 Ancona AN -T el. 071/22831 -F a x 071/206623 - C.F.: 80000650426 LE ATTIVITÀ www.sabaDmarche.beniculturali.it - PEC: [email protected] / PEO: [email protected] CULTURALI '■ / ie r i' e de aM iei& z cudfrusadt SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO DELLE MARCHE

In attesa della documentazione integrativa, i termini risultano sospesi. Si trattiene, per gli atti d'Ufficio, la documentazione pervenuta tramite P.E.C..

IL SOPRINTENDENTE

MINISTERO PER I BENI E Piazza del Senato n. 15 - 60121 Ancona AN -T el. 071/22831 - Fax 071/206623 - C.F.: 80000650426 LE ATTIVITÀ www.sabapmarche.beniculturali.it - PEC: [email protected] / PEO: [email protected] CULTURALI 0781422|24/06/2019 2 1 G I U 2019|R_MARCHE|GRM|VAA|A Stf/icoaei, 400.120.20/2018/VAA/694

vPusudfesv/ter ive/ u e & attività cu/tu/n/c S t if a Regione Marche - Giunta Regionale Servigio Tutela, gestione e assetto del territorio SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO DELLE MARCHE P.F. Valutazoni e AutorizgaZ°ni Ambientali Dirigente Dott. Roberto Ciccioli Responsabile del Procedimento Arch. Giuseppe Mariani Lettera inviata solo tramite PEC/PEO, Via Tiziano n. 44 — 60125 Ancona AN ai sensi dell'art. 47 del D.Lgs. n. 82/2005 PEC: reno ne. marche, valutazamb/cb, emarche, it e dell' art. 14, c. 1-bis della L. n. 98/2013 e, /i.c.: S t t Comune di Jesi P.zza Indipendenza n. 1 — 60035 Jesi AN PEC:[email protected]

Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale c/o Segretariato Regionale del MiBACT per le Marche Via Birarelli n. 39 - 60121 Ancona AN PEO: [email protected]

S/lmf. d Aòlòo 24/04/2019d 499939 ff/zjj. 34.19.07 date. 115.1/3 «2W daieyr di 02/05/2019d 9127

OGGETTO: MONTE ROBERTO (AN). Località Passo Imperatore. D.Lgs. 152/2006, art. 27-bis - Istanza di avvio del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (compresa l'Autorizzazione Integrata Ambientale e procedimenti connessi) per lavori di realizzazione allevamento di broilers. Catastalmente distinto al N.C.E.U. al Foglio 3 , Particelle 22-100-102-103-107-lll-113-115-(ente urbano 157); 56-101-112-18-30porz. Vs. RJf.: PAUR art 27-bis/VIA Tavolo Tecnico D .Lss. n. 42/2004 e ss.m m .ii. - Parere ex a r t. 146 Quadro normativo di riferimento: norme di tutela e valorizzazione dei beni paesaggistici ex D.Lgs. 42/2004 e ss.mm.ii., ai sensi dell'art. 136, per effetto del D.M. 31/07/1985 (Galassino statalej - Dichiarazione di notevole interesse pubblico della Valle del fiume Esino, ricadente anche nel Comune di Monte Roberto (AN). Richiesta di integrazione documenti Richiedente: Società Agricola Ponte Pio srl unipersonale, con sede in Jesi (AN), nella persona del Legale Rappresentante, Sig. Giovanni Fileni Riferente perla Tutela Archeologica: Funzionario Archeologo Dott.ssa Ilaria Venanzoni Responsabile del Procedimento (ex Legge 241/1990, artt. 5 e 6): Arch. Alessandra Pacheco

Con riferimento alla convocazione del Tavolo Tecnico, previsto per il 30/05/2019 e relativa all'oggetto, pervenuta il 24/04/2019 ed acquisita al protocollo d'Uffìcio in data 02/05/2019 al n. 9127, considerata l'impossibilità a partecipare, causa concomitanti ed indifferibili adempimenti d'Uffìcio, si ribadisce la richiesta di documentaZone integrativa contenuta nella nota prot. n. 6323 del 21/03/2019 di questa Soprintendenza, che si allega in copia. Si trattiene, per gli atti d'Uffìcio, la documentazione pervenuta tramite P.E.C..

IL SOPRINTENDENTE Dott.ssa Marta Mazza

3/IlaV/EB/fc y'X l 'ff/06/2019

MINISTERO PER I BENI E Piazza del Senato n. 15 - 60121 Ancona A N - T e l. 071/22831 - Fax 071/206623 - C.F.: 80000650426 LE ATTIVITÀ www.sabapmarche.beniculturali.it - PEC: [email protected] / PEO: [email protected] CULTURALI S & u x viO i 2 1 MAR 2019

jfà su d few / ier c $ e s u e & attività cu/tura/c SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO DELLE MARCHE Regione Marche — Giunta Regionale Servizio Tutela, gestione e assetto del territorio Lettera inviata solotramite PEC/PEO, P.F. Valutazioni e autorizzazioni ambientali ai sensi dell'art. 47 del D.Lgs. n. 82/2005 Dirìgente Doti. Roberto Ciccioli e dell' art. 14, c 1-bis della L. n. 98/2013 Via Tiziano n. 44 — 60125 Ancona AN PEC: regione.marche.valuta7amb(cì),emarche.it e, /,t.c Comune di Monte Roberto P.zza Ruggeri n. 15 - 60030 Monte Roberto AN PEC: comune.monterobertoCa).emarche.it

SP /vi. A f (q 513 S / 2 fé p a ti ______21/02/2019 JT 211789 34.19.07 g a ie . 115.1/3 SM y* c U 26/02/2019 J f 4085

OGGETTO: MONTE ROBERTO (AN) - Località Passo Imperatore. D.Lgs. 152/2006, art. 27-bis — Istanza di avvio del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (compresa l'Autorizzazione Integrata Ambientale e procedimenti connessi) per lavori di realizzazione allevamento di broilers. Catastalmente distinto al N.C.E.U. al Foglio 3 , Particelle 22-100-102-103-107-lll-113-115-(ente urbano 157); 56-101-112-18-30porz. Vs. R i/ .: PAUR art 27-bis/VIA Quadro normativo d i riferim ento:norme di tutela e valorivga^ione dei beni paesaggistici, ai sensi dell'art. 136, per effetto del D.M. 31/07/1985 Galassino - D ichiarazione di notevole interesse pubblico della Valle del fium e Esino, ricadente anche nel Comune di Monte Roberto (AN). Parere vincolante ai sensi dell'art. 146. commi 5 e 8 del D.Lps. n. 42/2004 e ss.m m .ii. Richiesta di integrazione documenti Richiedente: Società Agricola Ponte Pio srl unipersonale, con sede in Jesi (AN), nella persona del Legale Rappresentante, Sig. Giovanni Fileni Referente per la Tutela Archeologica: Funzionario Archeologo Dott.ssa Ilaria Venanzoni Responsabile del procedimento (ex Legge n. 241/1990, arti. 5 e 6): Arch. Alessandra Pacheeo

In riscontro alla richiesta pervenuta il 21/02/2019 ed acquisita al protocollo d'Ufficio in data 26/02/2019 al n. 4085, con la quale codesta Amministrazione ha trasmesso la documentazione relativa all'intervento in oggetto,si richiede di integrare la stessacon la seguente documentazione: - relazione tecnica ed elaborati grafici relativi alla riconversione deli area occupata dalliex allevamento di bovini, oggetto di demolizione e recupero volumetrie, con necessarie specifiche sulla sua futura destinatone di uso. - A i fini della Tutela Archeologica, si richiede uno stralcio cartografico utile a individuare il perìmetro della cava dismessa, su cui andrà a impiantarsi il nuovo sito produttivo. Infine aggiungiamo anche: Considerato il fenomeno del consumo del suolo che nel lungo periodo potrebbe rappresentare un detrattore paesaggistico con effetti sulla percezione del contesto agricolo tutelato dal vincolo, anche in coerenza con la Convenzione Europea del Paesaggio, questa Soprintendenza anticipa sin da ora che alt accoglimento della domanda ostano i seguenti motivi: - L'area presenta grandi estensioni di paesaggio agricolo tradizionale, quindi la realizzazione delle strutture dell'allevamento in progetto produrrebbe pregiudizio e compromissione degli elementi specifici del paesaggio tutelato, in quanto ne altera la percezione consolidata e le caratteristiche intrìnseche, producendo una diminuzione della qualità paesaggistica del sito predetto, perché particolarmente impattante visivamente, anche da punti di rista panoramici. In consideratone della posizione e delle caratteristiche specifiche del sito interessato dall'intervento, della possibilità di mitigazione e delle possibili opere di compensazione ambientale, si ritiene che, al fine £ conseguire parere positivo, potrebbe essere presa in considerazione la seguente alternativa: - Sìa valutata la possibilità £ realizzare lallevamento £ broilers nell'attuale area occupata dall'ex allevamento di bovini, oggetto £ demolizione e recupero volumetrie, per la quale non viene chiarita la prevista riconversione.

MINISTERO PER I BENI E Piazza del Senato n. 15 - 60121 Ancona A N -T e l. 071/22831 - Fax 071/206623 - C.F.: 80000650426 LE ATTIVITÀ www.sabapmarche.beniculturali.it - PEC: [email protected] / PEO: [email protected] CULTURALI dfón iótesv/ ies id ea i e & attività cu/fcusad SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO DELLE MARCHE

In attesa della documentazione integrativa, i termini risultano sospesi. Si trattiene, per gli atti d'Ufficio, la documentazione pervenuta tramite P.E.C..

IL SOPRINTENDENTE

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