COMMITTENTE PROGETTISTA COMMESSA N. PRATICA

NR/10157

AUTORIZZAZIONE UNICA

Metanodotto:

SERGNANO- DN 500 (20”), DP 75 bar

ed opere connesse (allacciamenti/ricollegamenti)

RELAZIONE TECNICA

Allegata alla domanda di autorizzazione unica ai sensi del T.U. 08.06.01 n.327, mod. D.Lgs 27.12.04 n.330

METANODOTTO -AGNADELLO DN 500 (20”), DP 75 bar ed Pag. 1 di 18 opere connesse (allacciamenti/ricollegamenti)

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AUTORIZZAZIONE UNICA

INDICE

1. QUADRO PROGRAMMATICO E PROCEDURALE ...... 3

1.1. Scopo dell’opera ...... 3

1.2. Programmazione ...... 3

1.3. Procedure autorizzative ...... 3 o Autorizzazione unica (urbanistica, vincolo preordinato all'esproprio e pubblica utilità) ...... 3 o Altre procedure che confluiscono nell’autorizzazione di cui sopra ...... 4

1.4. Sicurezza ed esercizio ...... 4

2. QUADRO PROGETTUALE ...... 5

2.1. Criteri di progettazione ...... 5

2.2. Gasdotto ...... 5 o Protezione meccanica ...... 6 o Protezione anticorrosiva ...... 6 o Fascia di vincolo preordinato all’esproprio (V.P.E.)...... 6 o Area di passaggio ...... 7 o Aree non soggette a V.P.E...... 8 o Descrizione del tracciato ...... 11 o Manufatti ...... 14

2.3. Impianti ...... 14 o Impianti di intercettazione di linea ...... 14 o Impianti di lancio e ricevimento PIG ...... 15

3. QUADRO AMBIENTALE ...... 17

4. ALLEGATI ...... 18

METANODOTTO SERGNANO-AGNADELLO DN 500 (20”), DP 75 bar ed Pag. 2 di 18 opere connesse (allacciamenti/ricollegamenti)

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1. QUADRO PROGRAMMATICO E PROCEDURALE

1.1. Scopo dell’opera

L’opera ha lo scopo di migliorare le attuali condizioni di esercizio adeguando l’infrastruttura di trasporto agli attuali standard di sicurezza richiesti e di consentire la dismissione ed il recupero dei due metanodotti, attualmente in esercizio, e che collegano i ns. impianti di Sergnano con l’impianto di Agnadello. Il primo “Sergnano – Rivolta DN 400” è in esercizio dall’anno 1960 ed il più recente “Potenziamento Sergnano – Rivolta DN 400” è esercizio dall’anno 1971. L’innovazione tecnologica maturata in questi anni sia in ambito dei materiali sia in ambito delle tecniche costruttive consentirà di realizzare la nuova infrastruttura di trasporto gas con notevoli vantaggi rispetto ad oggi; basti citare tra questi quelli principali:  Miglioramento della qualità ed affidabilità dei materiali impiegati conformi alle attuali norme europee;  Razionalizzazione ed ammodernamento degli impianti di intercettazione. Attualmente questi risultano sostanzialmente un numero doppio rispetto all’opera in progetto;  Aumento delle quote di interramento della condotta lungo tutto il suo tracciato ma anche in tratti particolari come attraversamento di corsi d’acqua, ecc..

1.2. Programmazione

Al fine di soddisfare lo scopo dell’opera è necessario iniziare la costruzione entro il mese di Gennaio 2015.

1.3. Procedure autorizzative

L’opera è di interesse pubblico ai sensi dell’art. 8 del D.lgs. 164/2000. Di seguito si descrivono le principali autorizzazioni a cui l’opera è soggetta.

o Autorizzazione unica (urbanistica, vincolo preordinato all'esproprio e pubblica utilità) L’opera è soggetta alla procedura del D.P.R. 08.06.01 n.327, come modificato dal D.lgs. n. 330 del 27.12.04. L’ente competente al rilascio della autorizzazione unica è la Provincia di .

METANODOTTO SERGNANO-AGNADELLO DN 500 (20”), DP 75 bar ed Pag. 3 di 18 opere connesse (allacciamenti/ricollegamenti)

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AUTORIZZAZIONE UNICA

L’opera interessa i seguenti enti pubblici: La Provincia di Cremona, i Comuni di Sergnano (CR), (CR), (CR), , (CR) e Agnadello (CR) ed inoltre 67 ditte catastali e circa 139 proprietari catastali; Ai fini di dichiarare l’opera di Pubblica Utilità, ai sensi del D.P.R. 08.06.01 n. 327, si allegano alla presente relazione tecnica :  la dichiarazione ai sensi dell’art. 31 del D.Lgs. n. 164/2000;  lo schema rete. Eventuali altri Enti interessati dalla procedura verranno individuati nel corso dell’istruttoria.

o Altre procedure che confluiscono nell’autorizzazione di cui sopra

L'opera è soggetta alle seguenti autorizzazioni principali:  attraversamenti ferroviari ai sensi del d.m. 23.07.1971 e del d.m. 10.08.2004;  attraversamenti di infrastrutture quali strade e canali consortili;  attraversamenti di corsi d’acqua;  interferenza con cavi di telecomunicazioni rilasciata dal Ministero delle Comunicazioni ai sensi del d. lgs. 259 del 01.08.03;  Autorizzazione idraulica per le interferenze con i fontanili ed i corsi d’acqua in genere. A riguardo esprime il proprio parere l’Uff. Polizia Idraulica Provinciale (DG Difesa del Territorio – Sede territoriale di Cremona) a cui verrà inviata Relazione di Compatibilità Idraulica ed eventualmente Studio Idrogeologico specifico su richiesta dell’Amministrazione (Regione Lombardia, DG Difesa del Territorio, Ufficio Ambiente - Provincia CR Ufficio Ambiente).  Autorizzazione paesistica rilasciata dai Comuni competenti e/o Provincia Cremona per l’interferenza di alcuni tratti del tracciato con aree sensibili dal punto di vista paesaggistico (PLIS dei Fontanili – di Torlino Vimercati, PLIS del Tormo – Comune di Agnadello) non direttamente vincolate tramite D.Lgs. 42/2004.

1.4. Sicurezza ed esercizio

L’opera è soggetta al parere di conformità del progetto ai sensi del D.M. 16.02.1982 e D.P.R. n. 151/11, da parte del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Cremona. Allo stesso Comando, prima della messa in esercizio, verrà inviata la Dichiarazione di Inizio Attività e la richiesta di rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi (C.P.I).

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2. QUADRO PROGETTUALE

2.1. Criteri di progettazione

L’opera è progettata conformemente alle “Norme di sicurezza antincendio per il trasporto, la distribuzione, l’accumulo e l’utilizzazione del gas naturale con densità non superiore a 0,8”, contenute nel D.M. 17 Aprile 2008 del Ministero dello Sviluppo Economico. La pressione di progetto, adottata per il calcolo dello spessore delle tubazioni, è 75 bar, con grado di utilizzazione f = 0,57.

2.2. Gasdotto

I gasdotti e le varianti in progetto sono costituiti dalle seguenti tubazioni:

1. METANODOTTO SERGNANO- AGNADELLO DN 500 (20”)- DP 75 bar  Diametro nominale (DN): 500 mm (20”);  Lunghezza: Km 12+322; 2. Allacciamento Comune di Capralba DN 100 (4”)- DP 75 bar  Diametro nominale (DN): 100 mm (4”);  Lunghezza: Km 0+070; 3. Allacciamento Comune di Torlino Vimercati DN 100 (4”)- DP 75 bar  Diametro nominale (DN): 100 mm (4”);  Lunghezza: Km 0+018; 4. Allacciamento Comune di Agnadello DN 100 (4”)- DP 75 bar  Diametro nominale (DN): 100 mm (4”);  Lunghezza: Km 0+052; 5. Allacciamento Brocca DN 100 (4”)- DP 75 bar  Diametro nominale (DN): 100 mm (4”);  Lunghezza: Km 0+554;

I gasdotti sono costituiti da tubi in acciaio saldati di testa interrati con una copertura minima di 0,90 m (come previsto dal D.M. 17.04.2008), e sono corredati dai relativi accessori, quali armadietti per apparecchiature di controllo e per la protezione catodica, sfiati delle opere di protezione e cartelli segnalatori.

METANODOTTO SERGNANO-AGNADELLO DN 500 (20”), DP 75 bar ed Pag. 5 di 18 opere connesse (allacciamenti/ricollegamenti)

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o Protezione meccanica In corrispondenza degli attraversamenti di linee ferroviarie, di strade importanti e dove per motivi tecnici si ritenesse necessario, le condotte saranno messe in opera in tubo di protezione metallico, munito di sfiati, avente le seguenti caratteristiche:

Linea DN 500 (20’’)  diametro nominale (DN) di 650 mm (26”), spessore di 9.5 mm, costruito con acciaio di qualità EN L360 NB/MB.

Linea DN 100 (4’’)  diametro nominale (DN) di 200 mm (8”), spessore di 6.4 mm, costruito con acciaio di qualità EN L360 NB/MB.

Negli attraversamenti di strade secondarie e dove per motivi tecnici si ritenesse necessario, le condotte saranno messe in opera in cunicoli in c.a., muniti di sfiati.

o Protezione anticorrosiva Le condotte sono protette da:  una protezione passiva esterna in polietilene, di adeguato spessore, ed un rivestimento interno in vernice epossidica; i giunti di saldatura sono rivestiti in cantiere con fasce termorestringenti di polietilene;  una protezione attiva (catodica), attraverso un sistema di corrente impressa con apparecchiature poste lungo la linea che rende il metallo della condotta elettricamente più negativo rispetto all’elettrolito circostante (terreno, acqua, ecc.).

o Fascia di vincolo preordinato all’esproprio (V.P.E.) La distanza minima dell’asse dei gasdotti dai fabbricati misurata orizzontalmente ed in senso ortogonale all’asse della condotta, si ricava dal D.M. 17.04.2008. Nel caso specifico, per tutti i metanodotti in progetto, la distanza minima proposta è di 13,5 m in caso di tubo libero. Per le condotte DN 100 (4”), nel caso in cui siano posate in tubo di protezione e/o cunicolo la suddetta distanza si può ridurre a 3,5 m. La larghezza della fascia di asservimento è riportata per ciascun metanodotto negli elaborati grafici di cui all’Allegato 5 (Fasce tipo).

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Per garantire nel tempo il rispetto della sopra citata distanza, SRG procede alla costituzione consensuale di servitù di metanodotto, consistente nell’impegno della proprietà a non costruire a fronte di indennità monetaria, lasciando inalterate le possibilità di utilizzo agricolo dei fondi asserviti (servitù non aedificandi). Nel caso in cui non si raggiunga con i proprietari dei fondi l’accordo bonario, si procede alla richiesta di imposizione coattiva di servitù, eventualmente preceduta dall’occupazione d’urgenza, delle aree necessarie alla realizzazione delle opere. In questo paragrafo la fascia di servitù dei metanodotti esistenti è posta in relazione alla corrispettiva pressione massima di esercizio (MOP) ammissibile. Nel presente caso, essendo il Met. SERGNANO-AGNADELLO DN 500 (20”) - DP 75 bar in progetto parallelo a: 1. Met. Zimella - Cervignano DN 1400 (56”) - DP 75 bar, in costruzione da altra opera, per un tratto di circa 1160 m (distanza 10 m) e uno di circa 220 m (distanza 23 m); 2. Met. Sergnano-Rivolta DN 400 (16”) MOP 60 bar esistente da porre fuori esercizio, per circa 6900 m (distanza 10 m); 3. Met. Sergnano - Rivolta Raddoppio DN 400 (16”) MOP 64 bar esistente da porre fuori esercizio, per circa 1020 m (distanza 10 m); la fascia di servitù si sovrappone per: 1. 23,5m (primo tratto) e 10,5m (secondo tratto) alla servitù del Met. Zimella - Cervignano DN 1400 (56”) - DP 75 bar con un aumento della fascia di servitù di 3,5 m per il primo tratto e 16,5 m per il secondo tratto; 2. 14,5m alla servitù esistente del Met. Sergnano-Rivolta DN 400 (16”) MOP 60 bar con un aumento della fascia di servitù di 12,5m; 3. 14,5m alla servitù esistente del Met. Sergnano-Rivolta Raddoppio DN 400 (16”) MOP 64 bar con un aumento della fascia di servitù di 12,5m;

o Area di passaggio Le operazioni di scavo della trincea, di saldatura dei tubi e di rinterro della condotta richiedono la realizzazione di una pista di lavoro, denominata “area di passaggio”. Quest’ultima deve essere tale da consentire la buona esecuzione dei lavori ed il transito dei mezzi di servizio e di soccorso ( Vedi Allegato 5 Fasce tipo). L’area di passaggio normale ha larghezza pari a:  linea DN 500 (20”) L=21 m (9m + 12m)  linea DN 100 (4”) L=14 m (6m + 8m)

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L’accessibilità all’area di passaggio è normalmente assicurata dalla viabilità ordinaria, che, durante l’esecuzione dell’opera, è utilizzata dai soli mezzi dei servizi logistici. I mezzi adibiti alla costruzione utilizzano, di norma, l’area di passaggio messa a disposizione per la realizzazione dell’opera. In caso di particolari condizioni morfologiche ed in presenza di vegetazione arborea, la larghezza dell’area di passaggio può, per tratti limitati e rinunciando alla fascia dedicata al transito dei mezzi operativi e di soccorso, ridursi ad un massimo di 18 m per le linee aventi diametro nominale (DN) 500 mm (20’’) e di 12 m per le linee aventi diametro nominale (DN) 100 mm (4’’) (vedi Allegato 5 Fasce tipo). Si evidenzia, ad ogni buon fine, che l’area di passaggio può subire un allargamento rispetto a quanto indicato appena sopra, nei casi particolari sottodescritti.

o Aree non soggette a V.P.E. All’esterno della fascia di V.P.E. è necessario occupare aree (piazzole) provvisorie per il deposito materiali (P) e realizzare le strade di accesso provvisorie all’area di passaggio (S) L’ubicazione delle piazzole e delle strade è riportata in verde nelle planimetrie di cui in scala 1:10.000 e in scala 1:2.000 di cui agli allegati 3 e 4 e nella seguente tabella. Nel caso non si raggiungesse l’accordo bonario si richiederà l’applicazione degli articoli 22 o 22bis del D.P.R. 327/01.

Ubicazione piazzole e strade, provvisorie met. SERGNANO - AGNADELLO DN 500 (20”)-DP 75 bar

num. ordine Progr. (km) Comune Note

P1 0+020 Sergnano (CR) Piazzola stoccaggio materiali

S1 0+815 Sergnano (CR) Strada provvisoria

P2 2+220 Capralba (CR) Piazzola stoccaggio materiali

S2 3+395 Capralba (CR) Strada provvisoria

S3 3+880 Capralba (CR) Strada provvisoria

P3 5+705 Pieranica (CR) Piazzola stoccaggio materiali

P4 7+659 Vailate (CR) Piazzola stoccaggio materiali

S4 10+944 Agnadello(CR) Strada provvisoria

METANODOTTO SERGNANO-AGNADELLO DN 500 (20”), DP 75 bar ed Pag. 8 di 18 opere connesse (allacciamenti/ricollegamenti)

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num. ordine Progr. (km) Comune Note

S5 11+179 Agnadello(CR) Strada provvisoria

P5 12+214 Agnadello (CR) Piazzola stoccaggio materiali

In corrispondenza di attraversamenti di infrastrutture (strade, corsi d’acqua, infrastrutture esistenti, ecc.) e di punti particolari, l’area di cantiere è più ampia dell’area di passaggio, per esigenze operative. Gli allargamenti provvisori dell’area di lavoro, per ciascun metanodotto in progetto, sono evidenziati in verde nelle planimetrie in scala 1:10.000 e in scala 1:2.000 di cui agli allegati 3 e 4 e nelle seguenti tabelle.

Allargamenti (A) provvisori rispetto alla fascia di v.p.e. met. SERGNANO-AGNADELLO DN 500 (20”)-DP 75 bar

num. ordine Progr. (km) Comune Motivazione

A1 0+000 Sergnano (CR) Tie-In di collegamento con rete esistente A2 0+100 Sergnano (CR) Attraversamento Roggia Gavazzolo

A3 0+375 Sergnano (CR) Attraversamento fossi e Roggia Morgola

A4 0+780 Sergnano (CR) Attraversamento Roggia Senna

A5 0+970 Sergnano (CR) Attraversamento Roggia Senetta

A6 1+090 Sergnano (CR) Attraversamento Roggia Attraversamento S.P. n. 55 A7 1+385 Sergnano (CR) (Via Vallarsa)

A8 1+565 Sergnano (CR) Attraversamento metanodotti esistenti Sergnano (CR) A9 1+855 Attraversamento Roggia Gandinella e Capralba (CR) fossi

Attraversamento Roggia Alchina, Via A10 2+005 Capralba (CR) Vallarsa (ex S.P. n.55), Roggia Nodello, fossi e Via Sergnano

A11 2+470 Capralba (CR) Attraversamento fossi

A12 2+875 Capralba (CR) Attraversamento Roggia Rino

A13 3+045 Capralba (CR) Attraversamento fossi

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num. ordine Progr. (km) Comune Motivazione

A14 3+180 Capralba (CR) Attraversamento Roggia Bissone

Attraversamento Bocchello di scolo A15 3+340 Capralba (CR) della Badalasca, S.P. n.19 (detta Cremasca) e fossi Costruzione Impianto PIL, A16 3+775 Capralba (CR) Attraversamento Ferrovia Cremona- Treviglio e fossi

A17 4+370 Capralba (CR) Attraversamento fossi e Roggia Ora

Costruzione Impianto PIDI, A18 4+610 Capralba (CR) Attraversamento Strada Vicinale della Carnita e fossi Attraversamento fossi, Roggia A19 4+765 Capralba (CR) Quarantina, e Strada Vicinale dei Prati di Corte

A20 5+095 Capralba (CR) Attraversamento fossi

A21 5+645 Capralba (CR) Attraversamento Roggia Oriola

A22 5+785 Pieranica (CR) Attraversamento Strada Comunale di Farinate

A23 5+897 Pieranica (CR) Attraversamento fossi e S.P. n.2 (Viale Crema) Torlino A24 6+400 Attraversamento fossi, Strada Vicinale Vimercati (CR) della Fiumicella e Roggia Cremasca Torlino A25 6+814 Vimercati (CR) Attraversamento fossi

Torlino Costruzione Impianto PIDA, A26 7+114 Vimercati (CR), Attraversamento Strada Vicinale delle Vailate (CR) Carere, fossi e Roggia Fontana Burlengo

A27 7+739 Vailate (CR) Attraversamento Via Vailate (Ex S.P. n.71), e fossi

A28 7+874 Vailate (CR) Attraversamento fossi, Fontanile Milano e Fontana Vignolo

A29 8+419 Vailate (CR) Attraversamento Fosso Bogino

Attraversamento fossi, Strada Vicinale A30 8+964 Agnadello (CR) Cà Bianca, Roggia Cremasca e Roggia della Cà Bianca

A31 9+339 Agnadello (CR) Attraversamento S.P. n.34

METANODOTTO SERGNANO-AGNADELLO DN 500 (20”), DP 75 bar ed Pag. 10 di 18 opere connesse (allacciamenti/ricollegamenti)

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AUTORIZZAZIONE UNICA

num. ordine Progr. (km) Comune Motivazione

A32 9+529 Agnadello (CR) Attraversamento Roggia delle Bocche

Attraversamento Via Ca’ del Paradiso A33 10+084 Agnadello (CR) (Strada Comunale per Sant’Antonio) e fossi Attraversamento fossi, Strada A34 10+259 Agnadello (CR) Vicinale della Berinzaga e Roggia Brolo Attraversamento fossi, Via Treviglio A35 10+827 Agnadello (CR) (Ex S.P. n.34), S.S. n.472 e Roggia Murata Attraversamento fossi, Roggia A36 11+094 Agnadello (CR) Renghello e Strada Vicinale della Moroncina

A37 11+184 Agnadello (CR) Attraversamento fossi, Roggia Renga e Strada Vicinale della Pelada

A38 11+569 Agnadello (CR) Attraversamento fossi

A39 11+914 Agnadello (CR) Attraversamento Cavo Pandinello

Realizzazione Ampliamento Impianto, A40 12+159 Agnadello (CR) Attraversamento fossi, Strada Vicinale Moroncello e Roggia Pandina

o Descrizione del tracciato Il Metanodotto SERGNANO – AGNADELLO DN 500 (20”) - DP 75 bar in progetto, riportato sulle planimetrie in scala 1:10.000 allegate, ha origine all’interno dell’impianto Snam Rete Gas denominato Nodo di Sergnano e termina in Comune di Agnadello, in corrispondenza dell’impianto trappola da realizzarsi all’interno dell’impianto di riduzione di Agnadello esistente, per il quale è previsto l’ampliamento. Il suo tracciato, della lunghezza complessiva di 12,322 Km, si sviluppa da Est verso Ovest, rimanendo parallelo inizialmente al met. Zimella - Cervignano DN 1400 (56”) - DP 75 bar e, successivamente, ai met. Sergnano-Rivolta DN 400 (16”) MOP 60 bar e Met. Sergnano - Rivolta Raddoppio DN 400 (16”) MOP 64, questi ultimi da porsi fuori esercizio dopo la realizzazione e la messa in esercizio del met. SERGNANO – AGNADELLO DN 500 (20”) – DP 75 bar in progetto.

METANODOTTO SERGNANO-AGNADELLO DN 500 (20”), DP 75 bar ed Pag. 11 di 18 opere connesse (allacciamenti/ricollegamenti)

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AUTORIZZAZIONE UNICA

Il metanodotto si sviluppa nelle sezioni C6B4, C6B3, C6A3 della cartografia tecnica regionale della Regione Lombardia a scala 1:10.000, attraversando i Comuni di Sergnano, Capralba, Pieranica, Torlino Vimercati, Vailate e Agnadello, tutti in provincia di Cremona.

In accordo al D.M. 17.04.2008, la condotta sarà sezionabile in tronchi mediante apparecchiature, collocate all’interno di aree recintate, denominate punti di intercettazione (PIL, PIDI, PIDS, PIDA). Detti impianti, meglio individuati sulle planimetrie scala 1:10.000 e scala 1:2.000 allegate, sono ubicati alle progressive:

 PIL n°2 Prog. 3+815  PIDI n°3 Prog. 4+648  PIDI n°4 Prog. 12+242

Si precisa che l’impianto PIDI n. 1 è ubicato, unitamente alla Stazione di lancio e ricevimento pig, all’interno del Nodo di Segnano. Come già indicato al capitolo 2, oltre alla linea principale sopra descritta, met. SERGNANO – AGNADELLO DN 500 (20”) - DP 75, è prevista la realizzazione di una serie di allacciamenti e ricollegamenti secondari il cui scopo è quello di consentire l’alimentazione dei punti di riconsegna (cabine) dei clienti ed in particolare:

 Allacciamento Comune di Capralba DN 100 (4”)- DP 75 bar  Diametro nominale (DN): 100 mm (4”);  Lunghezza: Km 0+070;  Allacciamento Comune di Torlino Vimercati DN 100 (4”)- DP 75 bar  Diametro nominale (DN): 100 mm (4”);  Lunghezza: Km 0+018;  Allacciamento Comune di Agnadello DN 100 (4”)- DP 75 bar  Diametro nominale (DN): 100 mm (4”);  Lunghezza: Km 0+052;  Allacciamento Brocca DN 100 (4”)- DP 75 bar  Diametro nominale (DN): 100 mm (4”);  Lunghezza: Km 0+554;

Le percorrenze nei singoli territori comunali sono riportate nelle seguenti tabelle.

METANODOTTO SERGNANO-AGNADELLO DN 500 (20”), DP 75 bar ed Pag. 12 di 18 opere connesse (allacciamenti/ricollegamenti)

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AUTORIZZAZIONE UNICA

METANODOTTO SERGNANO-AGNADELLO DN 500 (20”)-DP 75 bar

n. COMUNE da km a km km parz. km tot. 1 Sergnano (CR) 0,000 1,871 1,871 Totale: Km. 1,871 2 Capralba (CR) 1,871 5,696 4,221 Totale: Km. 4,221 3 Pieranica (CR) 5,696 6,092 0,396 Totale: Km. 0,396 4 Torlino Vimercati (CR) 6,092 6,562 0,470 6,602 7,163 0,561 Totale: Km. 1,031 5 Vailate (CR) 7,163 8,718 1,555 Totale: Km. 1,555 6 Agnadello (CR) 8,718 12,322 3,604 Totale: Km. 3,604 Lunghezza Totale: Km. 12,322

Allacciamento Comune di Capralba DN 100 (4”)-DP 75 bar

n. COMUNE da km a km km parz. km tot. 1 Capralba (CR) 0,000 0,070 0,070 0,070

Allacciamento Comune di Torlino Vimercati DN 100 (4”)-DP 75 bar

n. COMUNE da km a km km parz. km tot. 1 Torlino Vimercati (CR) 0,000 0,018 0,018 0,018

Allacciamento Comune di Agnadello DN 100 (4”)-DP 75 bar

n. COMUNE da km a km km parz. km tot. 1 Agnadello (CR) 0,000 0,052 0,052 0,052

Allacciamento Brocca DN 100 (4”)-DP 75 bar

n. COMUNE da km a km km parz. km tot. 1 Agnadello (CR) 0,000 0,554 0,554 0,554

METANODOTTO SERGNANO-AGNADELLO DN 500 (20”), DP 75 bar ed Pag. 13 di 18 opere connesse (allacciamenti/ricollegamenti)

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AUTORIZZAZIONE UNICA

o Manufatti Lungo il tracciato del gasdotto sono realizzati, in corrispondenza di punti particolari, quali attraversamenti di corsi d’acqua, strade, ecc., manufatti che, assicurando la stabilità dei terreni, garantiscono anche la sicurezza della tubazione. I manufatti consistono di norma in scogliere, gabbioni, palizzate, briglie, ecc. Le opere sono progettate tenendo conto delle indicazioni degli Enti preposti. In via preliminare, non sono stati identificati manufatti (M) particolari se non la messa in opera di fascinate/palizzate atte a consolidare le sponde dei fossi e corsi d’acqua minori attraversati mediante scavo a cielo aperto.

2.3. Impianti

Gli impianti sono costituiti da tubazioni, valvole e pezzi speciali, prevalentemente interrati, ubicati in aree recintate con pannelli in grigliato di ferro verniciato alti 2 m dal piano impianto, su cordolo di calcestruzzo armato. Gli impianti comprendono inoltre, apparecchiature per la protezione elettrica della condotta. Le aree sono in parte pavimentate con autobloccanti prefabbricati e devono essere dotate di strada di accesso carrabile.

o Impianti di intercettazione di linea In accordo al D.M. 17.04.2008, le condotte devono essere sezionabili in tronchi mediante apparecchiature, collocate all’interno di aree recintate, denominate punti di intercettazione (PIL, PIDI, PIDS, PIDA). Detti impianti sono costituiti da tubazioni e valvole di intercettazione e da apparati per lo scarico del gas in atmosfera (da attivarsi eccezionalmente per la messa in esercizio della condotta e per operazioni di manutenzione straordinaria). In ottemperanza a quanto prescritto dal D.M. 17.04.2008 la distanza massima fra i punti di intercettazione è di 10 km. In corrispondenza degli attraversamenti di linee ferroviarie, le valvole di intercettazione, devono essere poste a cavallo di ogni attraversamento ad una distanza fra loro non superiore a 1 km. Nel caso in esame sono previsti in totale n. 7 impianti di cui 3 ubicati sulla linea principale Met. SERGNANO-AGNADELLO DN 500 (20”)-DP 75 bar, 1 sull’Allacciamento al Comune di Torlino Vimercati DN 100 (4”)-DP 75 bar, 1 sull’Allacciamento al Comune di Agnadello DN 100 (4”)-DP 75 bar e 2 sull’Allacciamento Brocca DN 100 (4”)-DP 75 bar.

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L’ubicazione degli impianti è riportata sulle planimetrie scala 1:10.000 e scala 1:2.000 di cui agli allegati 3 e 4 e nelle seguenti tabelle.

o Impianti di lancio e ricevimento PIG Per il controllo e la pulizia interna della condotta, si utilizzano dispositivi, detti pig, che consentono l’esplorazione, dall’interno, delle caratteristiche geometriche e meccaniche della tubazione. Il punto di lancio e ricevimento dei “pig”, è costituito essenzialmente da un corpo cilindrico, denominato “trappola”, di diametro superiore a quello della linea per agevolare il recupero del pig. La "trappola”, gli accessori per il carico e lo scarico del pig e la tubazione di scarico della linea sono installati fuori terra, mentre le tubazioni di collegamento e di by-pass all’impianto vengono interrate, come i relativi basamenti in c.a. di sostegno. All’interno del Nodo di Sergnano unitamente all’impianto P.I.D.I. n.1 è ubicata la stazione di lancio e ricevimento pig denominata “trappola” impianto n.1. La “trappola” impianto n.4 sarà realizzata, unitamente al PIDI n.4 da realizzarsi all’interno dell’area dell’impianto di riduzione di Agnadello, per la quale è previsto l’ampliamento.

Ubicazione degli impianti su:

METANODOTTO SERGNANO-AGNADELLO DN 500 (20”)-DP 75 bar Superficie Strada di Impianto Progr. (km) Provincia Comune impianto DIS. accesso (m) (m2) ST. I PIDI N°1 + - Cremona Sergnano - Trappola (-) 570-GB-3B- 62051 PIL N°2 3+815 Cremona Capralba 100,00 285,0 ST. I 01

PIDI N°3 4+648 Cremona Capralba 116,00 18,0 ST. I 02 PIDI N°4 + 12+242 Cremona Agnadello 4480,00 Trappola (**) (-) ST. I 03

Allacciamento Comune di Torlino Vimercati DN 100 (4”)-DP 75 bar Superficie Strada di Impianto Progr. (km) Provincia Comune DIS. (m2) accesso (m) Torlino PIDA 0+000 Cremona 11,95 Vimercati 7,0 ST. I 04

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Allacciamento Comune di Agnadello DN 100 (4”)-DP 75 bar Superficie Strada di Impianto Progr. (km) Provincia Comune DIS. (m2) accesso (m)

PIDA (*) 0+000 Cremona Agnadello 28,65 17,0 ST. I 05

Allacciamento Brocca DN 100 (4”)-DP 75 bar Superficie Strada di Impianto Progr. (km) Provincia Comune DIS. (m2) accesso (m)

PIDS (*) 0+000 Cremona Agnadello 28,65 17,0 ST. I 05

PIDA 0+554 Cremona Agnadello 10,90 (-) ST. I 06

Nota (-): Accesso da viabilità esistente. Nota (*): Impianti ricadenti all’interno della stessa area impiantistica. Nota (**): Impianti ricadenti all’interno di area impiantistica esistente da ampliarsi.

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3. QUADRO AMBIENTALE

Il tracciato del metanodotto in progetto è stato definito previa analisi degli strumenti di tutela territoriali presenti, quali parchi, aree naturali protette, beni culturali, beni paesaggistici e ambientali, habitat naturali, siti d’importanza comunitaria, zone di protezione speciale, applicando i seguenti criteri di buona progettazione:  percorrere i corridoi tecnologici esistenti, per esempio in parallelo, ove presenti, ad elettrodotti e ad altri metanodotti;  transitare, ove possibile, in ambiti a destinazione agricola, lontano dalle aree di sviluppo urbanistico e/o industriale;  selezionare i percorsi meno critici dal punto di vista del ripristino finale, per recuperare al meglio gli originari assetti morfologici e vegetazionali;  scegliere le aree geologicamente stabili, il più possibile lontane da zone interessate da dissesti idrogeologici;  scegliere le configurazioni morfologiche più sicure, quali i fondo valli, le creste e le linee di massima pendenza dei versanti;  limitare il numero degli attraversamenti fluviali, individuando le sezioni di alveo che offrono maggiore sicurezza dal punto di vista idraulico

Al fine del recupero ambientale, vengono realizzate le opere di ripristino. Tali opere consistono in due tipologie principali:  ripristini morfologici, mirati alla sistemazione dei versanti (muri di sostegno in legname e/o pietrame, cordonate, fascinate, palizzate ecc.) e alla sistemazione idraulica delle aree di alveo attraversate dal metanodotto (difese spondali in massi, soglie, platee in massi ecc.).  ripristini vegetazionali, finalizzati alla ricostituzione, nel più breve tempo possibile, del manto vegetale presente prima dei lavori nelle zone con vegetazione naturale; nelle aree agricole, detti interventi sono mirati al recupero della fertilità originaria.

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4. ALLEGATI

N° Descrizione allegato 1 Dichiarazione ai sensi dell'art. 31 del d.lgs. 164/2000 2 Schema rete Planimetrie Scala 1:10.000 con V.P.E. 3 Planimetrie Scala 1:10.000 con Strumenti di Pianificazione Urbanistica Planimetrie catastali con Fascia di Vincolo Preordinato all’Esproprio e 4 con Area d’Occupazione Lavori scala 1:2000

5 Fasce tipo 6 Disegni tipologici di progetto Relazione tecnica sugli interventi di recupero condotte e impianti di linea posti fuori esercizio 7 Planimetrie Scala 1:10.000 con metanodotti e impianti da porre fuori esercizio

8 Piani Particellari Ditte in Asservimento e in Occupazione temporanea

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