Quaderno N. 21/2016
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Il secondo effettivo anno di guerra per l’Italia, il 1916, trova la città di Parma attiva su più dimensioni: la cura dei tanti militari ammalati è prioritaria; le donne sostituiscono la manodopera degli uomini in guerra; l’edilizia langue, benché alcune frange della società si attardino in svaghi e divertimenti ripresi dall’autorità religiosa, la quale, mediante la creatività Stampa: STAMPERIA scrl (PR) Stampa: STAMPERIA ● del pastore G.M. Conforti, sa dare vita, con Paolo Manna, all’Unione Missionaria del Clero, diffusasi poi a livello nazionale ed internazionale, con presidenza decennale affidata allo stesso Conforti. Il presente quaderno pubblica quanto gli Amici del Cinquenovembre STUDIO ZANI - PR hanno scovato ed approfondito tra la documentazione parmigiano-confortiana disponibile sull’anno in questione, il 1916. Nella sezione Documentazione, uno spazio conveniente è dato al convegno del 14 ottobre 2016: L’opera della donna in tempo di guerra, di cui si pubblica una prima versione del tema La Cappella dei Caduti nella Cattedrale urbana, così come l’ha concepita e realizzata con risoluzione il Conforti. Le ultime pagine riportano Cenni di Cronaca dal Santuario Conforti. QUADERNO N. 21/2016 1916: «… e la guerra con tutti i suoi orrori continua furibonda …» 21 PARMA 2017 Amici del Cinquenovembre: † Achille Azzolini Maria Ortensia Banzola Pellegri Giordana Bertacchini Pietro Bonardi Luisella Brunazzi Menoni Giorgio Campanini Umberto Cocconi Ubaldo Delsante Leonardo Farinelli I. Ermanno Ferro II. III. Enore Guerra IV. Luigi Lanzi V. VI. Francesco Ponci VII. Giulio Ranieri Valentino Sani Paolo Trionfini Ugo Trombi Luigi Valentini Contenuto Al lettore p. 5 RELAZIONI 1. Secondo anno di guerra: ansie e solidarietà nel “fronte interno” Ubaldo Delsante p. 11 2. Il Vescovo Pastore nella grave quotidianità Umberto Cocconi p. 79 3. Guido M. Conforti e la nascita dell’Unione Missionaria del Clero Angelo Manfredi p. 115 DOCUMENTAZIONE Ultime acquisizioni di scritti confortiani e di storia saveriana Ermanno Ferro: p. 153 I - Clero di Parma e ampliamento della Casa Madre saveriana p. 154 II - Devozione per Guido Maria Conforti p. 155 III - Autografi confortiani p. 156 IV - Torna alle Memorie un omaggio librario a Guido Maria Conforti p. 161 V - Paolo Manna ed i Saveriani p. 162 VI - Guido Maria Conforti nell’arte di Celso Calegari p. 162 VII - Ricordando un “Battesimo di Sangue” p. 163 VIII - Convegno “Parma 1915-1918: l’opera della donna in tempo di guerra”: p. 165 VIII/I Presentazione Maria Ortensia Banzola p. 168 VIII/II La Cappella dei Caduti nella Cattedrale di Parma Mariarita Furlotti p. 173 CRONACA Cenni e fotocronaca dell’anno 2016 a Parma al riflesso della personalità di San Guido Maria Conforti Ermanno Ferro p. 191 INDICE ONOMASTICO - BIBLIOGRAFICO Pietro Bonardi p. 226 3 Al lettore Sono tre gli aspetti più appariscenti, nella storia della società civile e religiosa parmigiana, manifestatisi lungo l’anno 1916: - una città dibattuta tra l’assistenza ai tanti militari ammalati indirizzati nelle molteplici sue strutture ospedaliere ed il far fronte alle problematiche della vita quotidiana; - una autorità religiosa impegnata a formare coscienze adulte, capaci di impegno nonostante la precarietà del clima belli- co; - un vescovo in grado di coniugare la pastorale ordinaria diocesana con l’urgenza dell’annuncio evangelico ai popoli che ancora non lo conoscono. Questi i temi che gli Amici del Cinquenovembre hanno affidato ad altrettanti ricercatori, per farne oggetto del Pomeriggio culturale confortiano del 16 novembre 2016 e poi tradurli in relazioni per le pagine di Parma negli anni 21. Lo storico Ubaldo Delsante, nella prima sezione di questo quaderno denomi- nata “Secondo anno di guerra: ansie e solidarietà nel fronte interno”, mette a fuoco gli aspetti civili e religiosi di Parma lungo l’anno 1916. E’ il secondo anno di guerra effettiva per l’Italia, e la compagine umana parmense si presenta capace di tener testa nell’assistenza alle falangi di militari feriti, dirottati nella nostra città, divenuta ormai un unico ospedale. In questo le donne hanno un peso notevole, grazie alle cro- cerossine, alle tante religiose ed alle infermiere di professione che vi operano senza risparmio. Altre donne coprono i vuoti lasciati dagli uomini chiamati al fronte, nei più diversi settori della produzione, persino industriale, nei campi dell’alimentazio- ne, dell’agraria e correlati. Se poi, per conseguenza del clima bellico, l’edilizia langue e poco vi è di nuovo in campo costruttivo, il volto artistico della città di Parma si manifesta in taluni consensi al dibattito dell’impressionismo, movimento di moda all’epoca, e nelle rappresentazioni di svago e di divertimento. Il vescovo della diocesi, san Guido Maria Conforti è conscio della situazione: visita gli ospedali e le comunità parrocchiali, scrive ai tanti suoi sacerdoti chiamati alle armi, celebra per i militari caduti ed indirizza messaggi di incoraggiamento ai soldati al fronte, suoi chierici missionari compresi. Don Umberto Cocconi, che i lettori già conoscono per i recenti suoi contributi sul Conforti catecheta, ne analizza, nella relazione intitolata “Il Vescovo Pastore nella grave quotidianità”, in modo più specifico e mirato i temi della predicazione rivol- ta all’intera collettività diocesana, durante questo secondo anno bellico. Scorrendo queste pagine ci si imbatte con l’insistenza del santo pastore per tutto ciò che riguar- da la promozione morale e spirituale del suo popolo: alle sue insistenze per una vita 5 sobria e partecipe delle difficoltà del momento, fanno eco i ripetuti suoi ammoni- menti contro il sensualismo e le piaghe sociali della bestemmia e del turpiloquio. Destano interesse, sempre in queste pagine, i lunghi elenchi qui pubblicati di donne parmigiane, che si fanno generose aiutanti del vescovo nell’insegnamento catechi- stico. Sono oltre trecento le donne di Parma che si dedicano alla catechesi cristiana a favore delle frange giovanili della diocesi: in termini odierni le si può definire ‘un esercito interno alla Chiesa’. Un dato sorprendente ed ammirevole, una realtà che il- lumina ancora una volta sulla vivacità e laboriosità della presenza femminile accanto al zelante pastore Conforti. Con la perizia che lo contraddistingue quale ‘determinante biografo confortia- no’, don Angelo Manfredi, affronta nella terza relazione il tema “G. M. Conforti e la nascita dell’Unione Missionaria del Clero”. Il coinvolgimento confortiano nel dare inizio, avvio e prosecuzione sicura a quest’opera di sensibilizzazione missionaria tra i vescovi ed i sacerdoti d’Italia, concepita da altri ma da lui assunta totalmente, è presentato molto bene in queste pagine. Ci permettiamo avvalorare le affermazioni di don Angelo con la testimonianza di mons. Luigi Drago, per molti anni consiglie- re dell’Unione e collaboratore stretto del Conforti. Scrive egli nel marzo 1927 sul periodico dell’Unione: “Mons. Conforti fu come il padre e confondatore dell’Unione. La raccolse appena nata e con cure più che paterne la condusse attraverso i sentieri irti e scabrosi dei primi tempi, dandole quell’impronta e quello sviluppo che erano nella mente del fondatore, p. Paolo Manna, e che rispondono tanto bene alle direttive della Santa Sede. Quando dettava circolari o compariva nei congressi, la sua parola chiariva le idee 6 e segnava direttive sempre improntate a grande prudenza ed equanimità”. Una affer- mazione che delinea categoricamente l’apporto del Conforti in questa importante associazione ecclesiale, benché il santo vescovo di Parma parlasse ripetutamente di «mia povera collaborazione». Ma vi è dell’altro in questo quaderno, su cui il lettore può sostare con curiosità e - ce lo auguriamo… - interesse. La sezione Documentazione infatti, curata da Ermanno Ferro e dalle collabora- trici Maria Ortensia Banzola e Mariarita Furlotti, sosta anzitutto nell’informare sulle acquisizioni di scritti confortiani e di storia saveriana connessa, pervenute re- centemente al Centro Studi Confortiani Saveriani; mentre nell’ottava parte ospita una Presentazione del Convegno “Parma 1915-1918: l’opera della donna in tempo di guerra” svoltosi nella Casa Madre Saveriana il 14 ottobre 2016, assieme ad una prima versione di un tema comunicato in quella assise: “La Cappella dei Caduti nella Cattedrale di Parma”. La scelta di anticipare qui questo tema, rispetto alla prossima pubblicazione completa degli Atti del convegno, obbedisce alla nota tipicamente confortiana che detto monumento memoriale ha assunto, dal suo concepimento nel cuore di mons. Conforti il 28 febbraio 1918, sino alla inaugurazione da lui presie- duta il 3 giugno 1923. Dalla lettura delle pagine della Furlotti si noterà come l’in- tero progetto della Cappella abbia costituito una convinzione profonda nella mente del santo vescovo di Parma, perseguita con tenacia, presentata con decisione alla collettività diocesana grazie anche all’apporto del primo Comitato, essenzialmente femminile. 7 Chiudono il quaderno le sezioni dedicate alla Cronaca dal Santuario Conforti, re- lativa all’anno 2016, curata da Ermanno Ferro, e all’immancabile Indice onomastico- bibliografico, frutto dell’impegno di Pietro Bonardi. Infine, il primo ringraziamento gliAmici del Cinquenovembre lo vogliono espri- mere alla Diocesi di Parma, per l’ospitalità offerta alla realizzazione del Pomeriggio Culturale Confortiano 2016 negli ambienti del Centro Pastorale Diocesano di Viale Solferino 25: la sede si è prestata molto bene alla manifestazione, in fedele linea e armoniosa sintonia con