ROGER DALTREY in DOMENICA 18 MARZO – ore 21:00 TRIESTE, Politeama Rossetti

VENERDÌ 9 MARZO PARTE DALL’ITALIA IL TOUR DI :IL LEGGENDARIO ALBUM DEI SUONATO PER INTERO DAL VIVO

L’Italia si prepara ad accogliere il nuovo straordinario tour di ROGER DALTREY, voce e icona dei THE WHO, nel quale eseguirà dal vivo dall’inizio alla fine la leggendaria opera rock della band, “Tommy”, un’impresa mai portata in scena nemmeno dagli Who medesimi, una tra le più importanti formazioni di tutti i tempi. La nuova tournee partirà venerdì 9 marzo a Padova e passando anche per il prestigioso Teatro L’Olympia Gerard Drouot di Parigi toccherà i più importanti teatri italiani (Genova, Torino, Trieste, Firenze, Roma e Milano), fra i quali spicca il Politeama Rossetti di Trieste dove il celebre cantante si esibirà domenica 18 marzo.

la locandina dell'evento triestino

Oltre alla musica maestosa di “Tommy”, il pubblico del Friuli Venezia Giulia e i numerosi spettatori provenienti dalle vicine Slovenia e Austria ascolteranno anche una selezione degli storici brani dei The Who e altra musica composta da ROGER DALTREY nel corso della sua straordinaria carriera. Contenuti video di grande impatto accompagnano la musica in quella che promette di diventare un’esperienza indimenticabile sia per i fan di vecchia data sia per i nuovi, che hanno scoperto solo in anni più recenti THE WHO e “Tommy”, opera fra le più acclamate e simboliche del rock mondiale,un album letteralmente transgenerazionale che da decenni continua ad esercitare sul pubblico la medesima fascinazione. Uscito nel 1969 ed entrato nella Grammy Hall of Fame nel 1998, il doppio album ha venduto fino ad ora oltre 20 milioni di copie nel mondo e l’omonimo film di straordinario successo che ne è stato tratto nel 1975, con ROGER DALTREY nel ruolo del protagonista Tommy, non ha fatto che rimarcare la posizione di assoluto rilievo che l’opera riveste nel firmamento culturale mondiale. L’esperienza live di “Tommy” prenderà vita ogni sera sul palco nella vibrante complessità sonora creata da ROGER DALTREY, accompagnato in questo sensazionale progetto da una band composta da musicisti di assoluto rilievo: (chitarra), Scott Deavours (batteria), Jon Button (basso), (tastiere) e ancora alla chitarra , fratello del leggendario chitarrista di The Who,, il quale ha così commentato la notizia del tour: “E’ fantastico vedere Roger che porta in concerto Tommy con la sua band. Il mio cuore e il mio spirito sono con loro e Roger ha il mio appoggio totale. Roger ha messo in scena dal vivo una versione eccezionale di Tommy, utilizzando la sua fedele rappresentazione del lavoro originale come ossatura di uno spettacolo che comprende anche altro materiale. E’ meraviglioso sentire come Roger e la sua nuova band hanno saputo reinterpretare le vecchie canzoni degli Who” . In questo show brani come “”, “The Acid Queen”, “I’m Free”, “See Me, Feel Me” e “We’re Not Gonna Take It” trasportano il pubblico nel mondo di questo album leggendario con poetica energia e intensità da brividi. In un tour del 1989 THE WHO proposero “Tommy” dal vivo, ma la differenza sostanziale è che ROGER DALTREY in questa occasione suonerà tutte le canzoni dell’album dall’inizio alla fine. L’anteprima di questo incredibile progetto, che Daltrey ha presentato nel marzo 2011 alla Royal Albert Hall di Londra in un concerto di beneficienza, ha suscitato commenti entusiastici da parte di critica e pubblico.

I biglietti (prezzi a partire da 50 euro più diritti di prevendita) per l’imperdibile e storico appuntamento sono ancora disponibili nei punti vendita abituali delTeatro Stabile del Friuli Venezia Giulia (www.ilrossetti.it), di Azalea Promotion (www.azalea.it) e sul circuito online Ticket One (www.ticketone.it)

Per maggiori informazioni sul concerto di Trieste:

Azalea Promotion tel. +39 0431 510393 –www.azalea.it – [email protected] ilRossetti – Teatro Stabile del FVG tel. +39 040 3593511 – www.ilrossetti.it – [email protected]

Ufficio Stampa Azalea Promotion: Luigi Vignando tel. +39 348 9007439 – [email protected]

L’economia del nord est, la Banca d’Italia presenta la relazione

Alla presenza del prefetto dott. Salemme,della prof. Marina Brollo, del prof. Flavio Pressacco e dei vertici regionali della Banca d’Italia, il direttore della sede di Trieste Pietro Sambati, il capo del servizio statistiche economiche e finanziarie Luigi Cannari, Massimo Gallo e Mariano Graziano della sede di Venezia, Achille Puggioni della sede di Trieste, l’Università di Udine ha ospitato la presentazione della ricerca sull’economia del nord est. la presentazione del dottor Sambati Direttore della Sede BANCA D'ITALIA di Trieste

Il direttore della sede della Banca d’Italia dottor Sambati ha introdotto la conferenza indicando l’importanza del trinomio credito, impresa e lavoro oltre all’istruzione e l’innovazione.

Il saluto di Flavio Pressacco

I dati raccolti nel documento parlano di una crescita delle imprese hi-tech in regione con la maggiore facilità di ottenere credito. Il Parco Scientifico Teconologico a Trieste e Friuli Innovazione a Udine, stanno sostenendo progetti d’impresa svolgendo il ruolo di incubatori di valore. Le regioni del nord est godono di un alto livello di istruzione rispetto alla media italiana, il 40% dei giovani è iscritto all’università. La relazione del dott. Luigi Cannari sottolinea i dati del nord est (un quinto della popolazione, un quarto del PIL, un terzo delle esportazioni) parlando della necessità di analizzare la situazione economica dagli anni novanta che dimostrano una tendenza di flessione del miglioramento delle condizioni economiche. Lo spreco del capitale umano caratterizzato dalla disoccupazione giovanile al 20%, i laureati tra i 30 e i 34 anni sono il 19% contro il 32% della media europea. Dal 1891 al 2001 il nord est, sotto la media italiana all’Unità, in un secolo ha superato la media nazionale con una forte fase di espansione di distretti industriali da Parma a Trieste. Rispetto alle altre zone avanzate d’Europa il nord est ha perso terreno in termini relativi. I punti di forza rimangono, ad esempio le esportazioni, la sanità d’eccellenza, la coesione sociale e le attività di volontariato. E’ quindi importante confrontarsi con le regioni forti d’Europa, non con le zone deboli dell’Italia. I problemi italiani dell’elevata tassazione e della burocrazia inefficente si aggiungono alla ridotta dimensione della gran parte delle imprese.

il tavolo dei relatori

Sulle imprese e i distretti industriali il dott. Massimo Gallo ha segnalato un forte differenziale tra la crescita del PIL pro capite rispetto alle Fiandre, alla Catalogna, alla Baviera. Il primo problema è la produttività media del lavoro, secondo problema evidenziato è l’incapacità delle imprese di cogliere i vantaggi della rivoluzione tecnologica, probabilmente per via della loro ridotta dimensione e disponibilità di capitale. Questi dati spiegano l’indebolimento dei distretti industriali, uno dei punti forti del nord est. Solo le grandi imprese riescono a sostenere la competizione nella filiera mondiale di produzione del valore. Per gli studiosi è essenziale considerare l’eterogeneità delle tipologie di impresa sul mercato. Ha funzionato l’internazionalizzazione e la valoralizzazione del marchio oltre che R&S, meno l’utilizzo delle partnership ma solo per la competitività internazionale. Le imprese italiane sono meno sviluppate di quelle europee e quelle del nord est denunciano una carenza di qualità della governance e del management oltre al ridotto numero di giovani imprenditori. Per quanto riguarda la finanza, il sistema creditizio del nord est è ricco di banche, molte piccole a stampo cooperativo. Le piccole banche locali detengono una quota di mecato nell’area in crescita grazie ad una buona organizzazione e fattori relazionali. Il nord est rimane poco sviluppato nel private equity e nel venture capital e le sue imprese risultano più indebitate rispetto al nord ovest, tuttavia permane una certa stabilità dello stato patrimoniale e gli interessi sui prestiti sono meno elevati rispetto al resto d’Italia. Achille Puggioni sul mercato del lavoro ha descritto i bassi tassi relativi alla disoccupazione giovanile nel nord est. Le donne tra i 25 e i 40 anni tengono il passo con le coetanee europee fino all’ostacolo della mancanza di asili e strutture di ausilio alla famiglia. I problemi centrali sono il contenuto del lavoro e il titolo di studio, i salari e la stabilità con la conseguente difficoltà a fare carriera. Il rendimento dell’istruzione italiana non è soddisfacente: un laureato guadagna il 141% più di un diplomato alle medie rispetto a un +220% in Europa. Un ultimo punto ha riguardato l’immigrazione straniera che risulta maggiore nel nord est d’Italia (Quintiliani 2011) e occupa mansioni che non sono appetite dalla popolazione italiana.

Federico Gangi [email protected]

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Trieste – al Teatro Stabile :Nutcraker di Tchaikovsky dal 7 al 10 marzo in prima ed esclusiva italiana.

Applaudito da oltre un milione di spettatori, ripreso per settimane al prestigioso Sadler’s Wells di Londra per la recente Christmas Season, il capolavoro diMatthew Bourne Nutcracker! sceglie di toccare in tutta Europa (al di là dei confini del Regno Unito) solo il palcoscenico del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, con lo straordinario allestimento rinnovato, per celebrare il ventennale dello spettacolo, che ha debuttato – con molto clamore – al Festival di Edimburgo nel 1992… dopo il tributo caloroso dello scorso anno al genio di Bourne, in occasione del suo Swan Lake è per lo Stabile regionale, un’enorme soddisfazione ospitare il NUTCRACKER. Nutcracker!– assieme ai musical Elisabeth di Michael Kunze e Sylvester Levay che sarà in scena dal 26 aprile al 6 maggio e a Joseph and the Amazing Technicolor Dreamcoat di Tim Rice e Andrew Lloyd Webber che replicherà dal 15 al 20 maggio – è uno dei titoli di grande richiamo turistico, oltre che di alta qualità artistica, della Stagione 2011-2012. Per questo motivo lo spettacolo è stato presentato martedì 6 marzo al Politeama Rossetti nel corso di una conferenza stampa cui erano presentiil direttore dello Stabile Antonio Calenda e Federica Seganti, Assessore regionale alle attività produttive, che ha sostenuto questi eventi. I tre spettacoli, tutti in esclusiva per l’Italia, sono il risultato di un lungo lavoro di costruzione di rapporti, intessuti dal Teatro Stabile regionale con realtà estere di alto profilo, per assicurare al pubblico della regione spettacoli di danza e di musical che soddisfino elevati standard qualitativi e artistici a livello di resa musicale, cast, allestimento. Un tipo di proposta che – si è notato già negli anni passati – ha richiamato l’attenzione non solo degli spettatori della regione e del Triveneto, ma anche delle vicine Austria e Slovenia. Un bacino che s’intende incrementare anche in forza del fatto che simili spettacoli non presentano fondamentali barriere di comprensione.La statura di questo Nutcracker! è notevole: vi si esprimono appieno infatti il temperamento irriverente, lo stile e la competenza raffinatissimi e l’inventiva di Bourne, capace di unire la più libera, trasgressiva ispirazione all’eleganza più rispettosa e limpida. Non a caso Bourne è uno dei registi- coreografi più premiati e corteggiati a livello internazionale… Matthew Bourne possiede un particolare talento nel rileggere con spirito personale e anche ironico, corrosivo, titoli universalmente noti: non poteva mancare un canone del balletto che incanta il pubblico da oltre cent’anni, Lo Schiaccianoci di Tchaikovsky. La danza gli offre gli strumenti per una versione declinata nel segno della libertà e dell’attualità. Avvicinare la favola alla sensibilità contemporanea, è uno dei cardini del lavoro di Bourne: dunque anche Nutcracker! prevede alcuni cambiamenti importanti che non scalfiscono però il senso profondo dell’originale. Nessun salotto borghese con il grande albero di Natale addobbato aspetta i bambini protagonisti della fiaba. L’azione è trasposta in una scena dal sapore dickensiano: è il grigio orfanotrofio retto dal Dottor Dross e dalla moglie, con un abete rinsecchito e una festa che è solo una messinscena per convincere i benefattori a lasciare agli sfortunati ospiti, delle offerte che poi intascheranno i Dross. Addirittura la famosa figurina che dà il titolo alla favola è sostituita da uno strano manichino…Ma la piccola Clara può trasformare questa algida realtà in un sogno delizioso. Fugge assieme ai compagni e al suo Nutcracker, per vivere – nel secondo atto – un’avventura accesa di mille colori e d’incredibili dolcezze (ci saranno un party-rock – su musiche di Tchaikovsky! – e una torta glassata che merita applausi al suo svelarsi…). Una fuga attraverso cui la protagonista conosce la tenerezza del primo amore, il gusto amaro dell’invidia, l’esaltante sensazione della libertà che il coreografo concretizza nel sortilegio della Danza dei Fiocchi di Neve, trasformata in un’indimenticabile corsa sui pattini da ghiaccio che ricorda i film di Sonja Henie. Il tutto retto dalla danza di ineccepibile livello – nella tecnica e nell’espressività – della compagnia New Advwntures di Bourne. «Con la crisi che c’è oggi – ha confidato in una recente intervista al Corriere della Sera – la gente vive davvero nel grigiore dell’orfanotrofio. Perciò ho reso ancor più scintillanti i colori del secondo atto. I miei sono infatti balletti per famiglie: penso ai ragazzini abituati ai videogame più violenti, ma anche agli spettatori più riottosi alla danza. Mi considero uno storyteller, un cantastorie». Vale la pena di seguirlo, il suo dono infatti è inestimabile: danza di alto profilo da cui sgorgano emozioni e poesia.

Fanno parte del cast Madelaine Brennan, Daniel Collins, Phil Jack Gardner, Tom Jackson Greaves, Merry Holden, Sophia Hurdley, Carrie Johnson, Nicole Kabera, Mari Kamata, Dena Lague, Katy Lowenhoff, Katrina Lyndon, Kate Lyons, Etta Murfitt, Jamie McDonald, Adam Maskell, Daisy May Kemp, Liam Mower, Leon Moran, Luke Murphy, Dominic North, Gavin Persand, Alastair Postlethwaite, Edwin Ray, Danny Reubens, Ashley Shaw, Chris Trenfield, Hannah Vassallo, Neil Westmoreland, Chloe Wilkinson, Daniel Wright. Nutcracker va in scena a Trieste, ospite del cartellone Danza dello Stabile regionale in esclusiva italiana, da mercoledì 7 a sabato 10 marzo. Le repliche sono tutte serali e doppie (con spettacolo anche pomeridiano alle ore 16) nelle giornate di giovedì e sabato.I biglietti ancora disponibili si possono acquistare presso i consueti punti vendita del Teatro Stabile del Friuli Venecia Giulia e attraverso il sito www.ilrossetti.it. Informazioni anche allo 040-3593511. La Stagione 2011-2012 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia va in scena grazie al sostegno della Fondazione CRTrieste.

(la redazione culturale) Auguri del sindaco Honsell alla neocentenaria Maria Hermanseder

“Questo è un giorno speciale per tutti noi, perché è un po’ come se fosse il compleanno della città”. Il sindaco di Udine Furio Honsell ha salutato così la cittadina Maria Hermanseder, che oggi 6 marzo ha festeggiato il suo centesimo compleanno in una pasticceria del centro storico. Mi“ fa molto piacere partecipare a questo bellissimo evento – ha sottolineato il primo cittadino, che ha portato dei fiori in omaggio alla neocentenaria – e ci tenevo a fare alla signora Hermanseder gli auguri a nome di tutta la città”.

“A SIMPLE LIFE” DALL’ 8 MARZO NELLE SALE ITALIANE TRA CUI UDINE

Udine – Con il logo della friulana Tucker Film (“Departures”, “Poetry”), giovedì 8 marzo – Giorno della Donna – esce nella sale italiane il film “A Simple Life”. Diretto dalla regina della Nouvelle Vague di Hong Kong, Ann Hui, e premiato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 68. con la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile – consegnata all’attrice Deanie Ip -, il film nella sua edizione italiana porta la firma di Elettra Caporello, nome illustre dei dialoghisti del nostro cinema, da vent’anni adattatrice di tutti i film di Woody Allen. In contemporanea con l’uscita di Hong Kong, “A Simple Life” tra l’8 e il 9 marzo raggiungerà gli schermi di 20 città italiane lungo tutta la penisola. A Milano “A Simple Life”, da venerdì 9 marzo, “entrerà in cartellone” al Cinema Apollo e a Roma all’Alcazar e al Fiamma. Giovedì 8 marzo, all’Alcazar di Roma alle ore 21.00, il film sarà introdotto da Marco Müller. In Friuli Venezia Giulia il film sarà al Visionario di Udine giovedì 8 alle ore 21.00all’interno dell’evento speciale Calendidonna 2012; a Pordenone a Cinemazero e a Trieste al Cinema Giotto. Tratto da una storia vera e in equilibrio tra melodramma e commedia, “A Simple Life” racconta la tenera amicizia tra la domestica Tao e il suo giovane padroncino, il produttore cinematografico Roger Lee. Tao è al servizio della famiglia del produttore da 60 anni e di lui si prende cura come se fosse un figlio. Ma le semplici cose della vita invertiranno presto i loro ruoli e il racconto della loro relazione, della loro ricchezza di affetti, si trasformerà quindi in un apologo sull’amore filiale, che non teme le differenze sociali, il decadimento del corpo e il trascorrere delle stagioni.

Ann Hui ha diretto più di 20 lungometraggi e ha vinto numerosi premi, tra cui nel 1996 l’Orso d’Argento a Berlino con “Summer Snow”. Nel 2009, il Far East Film Festival di Udine ha omaggiato il cinema di Ann Hui con una retrospettiva che comprendeva anche i suoi lavori televisivi. Inoltre è la prima regista donna ad ottenere l’Oscar Asiatico (Premio alla Carriera) che le sarà consegnato durante una serata di Gala agli Asian Film Awards a Hong Kong il prossimo 21 marzo Premiazione del concorso internazionale di poesia “Castello di Duino”

Anche quest’anno nella suggestiva cornice del castello di Duino, fonte d’ispirazione poetica per Rainer Maria Rilke, grande interprete lirico della spiritualità moderna, tornano ad essere protagonisti la poesia e il talento dei giovani poeti, che da tutto il mondo giungeranno a Trieste per la cerimonia di premiazione di uno dei premi letterari riservato agli under 30 più noti e prestigiosi.

Il Concorso internazionale di Poesia Castello di Duino, patrocinato dalla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO fin dalla sua prima edizione, ha ottenuto riconoscimenti importanti a livello nazionale ed internzionale, quali l’adesione del Presidente della Repubblica, il patrocinio dei Ministeri degli Esteri, della Pubblica Istruzione, dei Beni e delle Attività culturali, oltre al supporto delle istituzioni locali.

Significativa è la collaborazione con la rete diplomatica che attraverso le ambasciate straniere in Italia e gli Istituti di cultura italiana nel mondo diffonde il bando del concorso in tutti i continenti. E la risposta è sempre molto calorosa: negli anni, sono stati coinvolti ben8000 giovani poeti provenienti da 90 paesi, attorno ai quali si è creata una vera e propria “comunità internazionale di solidarietà”. Ad ispirare l’Associazione di volontariato “Poesia e Solidarietà” di Trieste, promotrice del concorso, è infatti l’idea che la cura del “linguaggio” sia il veicolo più importante della solidarietà interpersonale, intergenerazionale ed interculturale.

Ma ai nobili ideali si affianca il rigore della procedura di selezione che vede una giuria di altissimo profilo, composta di docenti universitari, critici letterari e poeti, valutare tutte le poesie nella lingua madre degli autori, garantendo la qualità del premio, tanto che annualmente le poesie vincitrici e degne di menzione vengono pubblicate in edizione bilingue per i tipi Ibiskos, sponsor della manifestazione. Accanto al concorso principale, riservato ai poeti fino ai 30 anni di età, troviamo la “sezione teatrale”, una sezione dedicata ai “progetti scuola” e una graduatoria speciale per i giovanissimi “under 16”.

A conferma dell’attenzione e dell’impegno sociale i partecipanti devolvono una parte del loro premio in solidarietà e per volontà della Presidente dell’Associazone Poesia e Solidarietà, Gabriella Valera Gruber, e dell’editrice, Antonietta Risolo, anche il ricavato della pubblicazione va alla Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin, che aiuta i bambini vittime delle guerre.

Numerose personalità hanno partecipato alle varie edizioni della manifestazione (ricordiamo fra gli altri Boris Pahor e Dieter Schlesak) condividendone gli scopi e l’impostazione; quest’anno saranno presenti, come padrini dei giovani autori, i poeti Titos Patrikios, Tonko Maroević e Arben Dedja.

INIZIATIVE COLLATERALI

Attorno alla cerimonia di premiazione anche quest’anno si terrano altre iniziative nate quale corollario del concorso ma che stanno diventando anch’esse appuntamenti attesi e riconosciuti.

Il 21 marzo la manifestazione “Poesia per la pace”, che rientra fra le iniziative promosse per celebrare la Giornata Mondiale della Poesia proclamata dall’UNESCO, in partnership con istituzioni e associazioni europee ed extraeuropee. Il 22 marzo la mattinata dedicata alle scuole, con libere letture e animazioni a cura degli studenti delle scuole medie inferiori e superiori provenienti da tutta Italia e da diversi paesi europei.

Il 23 marzo il workshop “Tradurre: nell’officina del traduttore poeta” analizzerà il peculiare lavoro di traduzione dei versi poetici, tanto impegnativo quanto affascinante. Nella stessa giornata le letture sceniche dei testi vincitori della sezione teatrale a cura diElsa Fonda e Mariella Terragni.

La mattina del 24 marzo verrà inaugurata la mostra fotografica “Specchio/Maschere” con la selezione degli scatti inviati da tutto il mondo dai giovani partecipanti il concorso, commentati didascalicamente dai loro stessi versi (la mostra sarà visitabile fino al 6 aprile, presso le sale espositive della Biblioteca Statale di Trieste); mentre nel pomeriggio, allo storico Caffè San Marco di Trieste, abitualmente frequentato da Claudio Magris, i poeti Titos Patrikios, Tonko Maroević e Arben Dedja daranno vita ai “dialoghi con la poesia”.

La giornata del 25 marzo inizierà con i percorsi turistico- letterari nella città e nella provincia di Trieste, e culminerà nella cerimonia di premiazione al Castello di Duino, con la consegna della medaglia del Presidente della Repubblica al primo premio assoluto, per mano dei poeti padrini della manifestazione.

Moda e politica? Solo in USA

Poco tempo fa, Donatella Versace, volto e cuore dell’omonima maison italiana, ha dichiarato che “la moda non è una sciocchezza. La moda è business e ha valore sociale”. Nulla di nuovo se si vuole analizzare questo fenomeno in modo più approfondito, cercando di comprendere l’effettiva importanza che quotidianamente svolge nella nostra vita.

Ciò che sorprende, invece, è il diverso valore sociale che la moda assume nei differenti Paesi. In Italia si è abituati a considerare la moda come uno dei settori trainanti dell’economia, uno dei simboli più rappresentativi dell’eleganza che caratterizzano il nostro stile nel mondo. Pur essendo molto versatile però, essa non si mescola mai alla politica.

Sembrano lontani i tempi in cui Krizia e Nicola Trussardi erano a tutti gli effetti ambasciatori del craxismo e la moda aveva un suo netto punto di riferimento. Un tempo, la moda era politica: negli anni ‘60 Mary Quant accelerò il processo di emancipazione femminile accorciando gli orli delle gonne; negli anni ‘70 Elio Fiorucci a Milano rivoluzionò il gusto e la socialità; la divisa della società aperta degli anni ‘80 era rappresentata dal blazer di Armani, “rubato” dall’armadio dell’uomo e trasformato in elegante capo femminile.

Oggi, al contrario, chi svolge una particolare attività artistica o possiede grande visibilità, non vuole inimicarsi nessuno. Pochi infatti, sono gli espliciti riferimenti alle figure politiche che si possono riportare: Giorgio Armani nel 2005 prese posizione per Letizia Moratti affermando “un sindaco donna può avere una sensibilità che un sindaco uomo non ha” e Valentino nel 2007 descrisse Walter Veltroni come “un uomo sensibile e colto”.

Di politica, nella moda italiana, non si ama parlare. Non è il caso invece degli Stati Uniti, dove recentemente 23 tra i più noti ed importanti stilisti hanno deciso di sostenere la corsa politica di Barack Obama alle presidenziali del prossimo 6 novembre. Ideato da Anna Wintour, direttrice del prestigioso Vogue America, Marc Jacobs, Tori Burch, Vera Wang, Narciso Rodriguez, Alexander Wang, Diane von Furstenberg, Jason Wu, Altuzarra e la cantante Beyoncè con la madre Tina Knowles hanno aderito al progetto “Runway to win”.

T-shirts, borse, shopper in tela, trousse, smalti, gadgets, foulard, felpe con i colori ufficiali bianco, rosso e blu sono disponibili sul sito dello stesso Obama, che ospita già la sezione “store”. I prezzi variano dai 45 ai 95 dollari e l’iniziativa che ha preso il via dopo il party svolto a New York a metà febbraio, sta ottenendo buoni risultati.

In Usa dunque, il successo in politica si conquista anche a colpi di borse e T-shirt!

Camilla Manzato [email protected]

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NOVARA: DOPO LE TARGHE ALTERNE ARRIVANO LE MISURE STRUTTURALI DA GIOVEDÌ LA NUOVA ZONA A TRAFFICO LIMITATO

«Abbiamo sempre detto che le targhe alterne erano necessarie in un momento di emergenza ma non l’unica arma nella battaglia per l’aria pulita, la salute dei cittadini, il miglioramento della vivibilità della città. Dopo pochi giorni dall’ordinanza di limitazione del traffico, siamo pronti a partire con il primo dei provvedimenti strutturali». Commenta così il sindaco di Novara, Andrea Ballarè l’avvio della “nuova” zona a traffico limitato che da giovedì 8 marzo sarà in vigore nel centro storico della città. «L’ampliamento della ZTL – spiega l’assessore alla mobilità Giulio Rigotti – riguarda tre aree del centro storico: la zona della Basilica di San Gaudenzio; la zona tra via Perrone e corso Mazzini; la zona di Corso Cavallotti. L’estensione a questi ambiti della Zona a Traffico Limitato, azione per la quale sono già stati consultati residenti e categorie economiche interessate, potrà avere un effetto migliorativo sia per la limitazione e dissuasione dai transiti parassitari sia per la valorizzazione ambientale delle aree coinvolte». Questa prima estensione della Ztl anticipa altri provvedimenti di carattere strutturale che l’amministrazione vuole attuare nei prossimi mesi.- l’approvazione dell’aggiornamento del PGTU, con le integrazioni contenute nel documento di indirizzi già approvato con deliberazione di Giunta; conseguentemente avvio delle procedure per gli incarichi di studio ed elaborazione del piano di estensione della ZTL all’intero Centro Storico e del piano di riorganizzazione della sosta nell’intera Area Centrale, le cui attuazioni saranno avviate entro il 2012:

– una efficace attività di controllo da parte della Vigilanza Urbana dei transiti, dei permessi di accesso e delle soste nell’area della attuale ZTL, oltre che nelle altre aree del centro storico al fine di dissuadere dalla sosta illegale e migliorare la sosta dei residenti in centro sprovvisti di autorimessa.- il progressivo adeguamento e miglioramento degli impianti della sosta a pagamento, con nuovi parcometri e autoparcometri individuali ricaricabili di ultima generazione e con realizzazione di sistema a sbarre in l.go Alpini;- l’avvio del piano per la Logistica Urbana (City Logistic) in collaborazione con CIM spa, Regione Piemonte e CSI, Camera di Commercio e Operatori, con l’obiettivo di creare soluzioni innovative per il trasporto delle merci in centro città – un processo di razionalizzazione del Servizio del Trasporto Pubblico Locale, che a fronte di eventuali tagli da operare su linee e fasce a scarsa utenza, potrà prevedere miglioramenti con l’inserimento di una nuova fascia di punta serale 17,00-19,00, l’acquisto di bus ad alta capacità per l’utilizzo nelle ore di punta e l’aumento delle frequenze del bus festivo con semplificazione del sistema tariffario con due soli biglietti e quattro tipologie di abbonamento. – rinnovo del servizio di bike-sharing e primi interventi per l’estensione e il miglioramento della rete ciclabile previsti nel Piano Triennale OO.PP. con circa 1,5 km di completamenti e nuove piste ciclabili – realizzazione di Zone 30 a velocità moderata su assi urbani principali quanto e soprattutto in strade di quartiere e in aree residenziali; -infine, come è già in atto nel programma di sostituzione della flotta del TPL con veicoli a gas metano, anche per quanto riguarda il parco macchine comunale sarà attuato un programma di mobilità ecosostenibile con l’acquisto di veicoli elettrici e a metano.

dal corrispondente di NOVARA

Olio Capitale a Trieste, l’arte di gustare gli alimenti.

L’olio d’oliva non è un semplice alimento è una cultura, è una tradizione millenaria. Le prime colture di ulivi risalgono alle popolazioni della mesopotamia; nei millenni si è diffusa in tutto il mediterraneo e nel medio oriente. L’olio è stato un medicinale, un unguento magico, un “liquido d’oro”. L’Italia è per eccellenza il paese dell’olio extra vergine d’oliva, per la sua storia e per le sue tradizioni culinarie. Con il progresso e l’innovazione tecnologica la coltura di olio extravergine d’oliva ha ottimizzato la qualità del prodotto finito; le aziende produttrici puntano alla perfezione poiché i compratori diventano sempre più esigenti e più esperti.

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Dal 2 al 5 marzo Trieste è diventata per la sesta volta la capitale dell’Olio Extravergine d’Oliva, grazie a oltre 250 produttori provenienti da ogni parte dell’Italia e non solo, che hanno insediato l’ente Fiera della città e con i loro stand hanno sponsorizzato i propri eccellenti prodotti. Presso i saloni è stato possibile effettuare assaggi guidati dei diversi tipi di olio, assistere a conferenze di carattere informativo e culturale, partecipare a corsi di cucina con esperti Chef di tutta Italia. La manifestazione ogni anno incrementa l’afflusso di pubblico, sempre più incuriosito da questo mondo affascinante e ricco di sapori, odori, colori inconfondibili.

Per assaporare fino in fondo le varie tipologie di oli extravergini, l’U.M.A.O. (Unione Mediterranea Assaggiatori Oli) attraverso i suoi esperti, proferiva ai più interessati i trucchi per comprendere le sostanziali differenze percepibili tra i diversi oli. Il primo insegnamento fondamentale è quello di utilizzare tutti i sensi di cui ci ha donato madre natura; ecco quindi che partendo dal colore, dalla nitidezza o opacità si passa al profumo, esaltabile riscaldando con le mani il bicchiere contenente il liquido. Subito si riescono a percepire le prime distinzioni, ovvero se ci troviamo di fronte a un olio fruttato verde (con odori che ricordano l’erba tagliata) o fruttato maturo (con odori che ricordano la frutta, ad esempio la buccia di mela). Attraverso l’odore è possibile anche percepire la presenza di eventuali difetti. Il passo successivo è l’assaggio, che richiede un rituale particolare; con i denti stretti e l’olio in bocca bisogna insuflare aria nella cavità orale in modo da amplificare gli aromi più volatili. Una volta catturati tutti i flavour non rimane che deglutire e rimanere sorpresi dalla leggera o dalla fortissima piccantezza, dalla più o meno marcata sensazione di amaro. Insomma un semplice olio extravergine d’oliva diventa in realtà un oggetto di culto dalla quale si possono trarre infinite sfaccettature, per diventare padroni dell’arte culinaria.

Carlo Liotti [email protected]

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“Chat a due piazze” 8 marzo a Codroipo il 9 a Sacile ed il 1o replica a Spilimbergo

Circuito ERT – Il seguito dell’indimenticabile commedia “Taxi a due piazze” andrà in scena in tre teatri del circuito ERT nei prossimi giorni. “Chat a due piazze”, questo il titolo della pièce, è firmato dal commediografo inglese Ray Cooney, il quale ha voluto attualizzare ai tempi dei social network un argomento, quello della doppia vita, da sempre fucina di gag irresistibili. Questa versione italiana è di Luca Barcellona mentre la regia è di Gianluca Guidi (fu proprio suo padre, Johnny Dorelli, a portare al successo in Italia “Taxi a due piazze” e Guidi stesso ne è stato interprete). Sul palco un cast molto affiatato composto daFabio Ferrari, Gianluca Ramazzotti e Miriam Mesturino, con la partecipazione straordinaria di Raffaele Pisu. La prima replica è prevista giovedì 8 marzo alle ore 20.45 al Teatro Benois-De Cecco di Codroipo (ore 20.45), lo spettacolo sarà poi a Sacile venerdì 9 marzo (Teatro Zancanaro, ore 21) e chiuderà la breve tournee regionale al Teatro Miotto di Spilimbergo sabato 10 marzo alle 20.45. Tutto va a gonfie vele per Mario Rossi, tassista romano sposato da vent’anni a Barbara a Piazza Irnerio e nello stesso tempo a Carla a Piazza Risorgimento. Mario ha due figli adorabili, Alice a Piazza Irnerio e Giacomo a Piazza Risorgimento. Seguendo una precisa pianificazione di orari e turni di lavoro, riesce per anni a vivere nascondendo la verità. La vita gli sorride, il suo segreto è al sicuro, fino a quando un giorno i suoi due figli si conoscono in chat su internet e decidono di incontrarsi… A questo punto il povero tassista, aiutato dall’amico Walter, cercherà con ogni mezzo di mantenere il segreto della sua doppia vita. Quel che ne segue è una progressione di equivoci, coincidenze e bugie che, con un ritmo infernale da vaudeville, porteranno a un finale inaspettato. Come in tutte e farse di un maestro della comicità come Ray Cooney vizi e debolezze umane danno lo spunto per creare un meccanismo irresistibile di situazioni esilaranti che finiranno per implodere una dopo l’altra.

Informazioni chiamando il Teatro Benois-De Cecco di Codroipo (0432/908467), lo Zancanaro di Sacile (0434/780623) e il Teatro Miotto di Spilimbergo (0427/51230), informazione anche al sito www.ertfvg.it .