I Parchi marini

Aree Marine Protette Santa Maria di e Costa degli Infreschi

L’area marina protetta di Santa Maria di Castellabate, Ente gestore Ente Parco Nazionale del e Vallo di Diano che ricade nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, e inserito nella lista Presidente Avv. Amilcare Troiano de “I borghi più belli d’Italia” è stata istituita Direttore nel 2009 in fase di nomina Piazza S. Caterina 8, 84078 (SA) Tel. 0974.719911 Fax 0974.7199217 E-mail [email protected] Sito web www.cilentoediano.it Capitaneria di Porto Tel. 089.224544 Locamare Castellabate

SANTA MARIA DI CASTELLABATE Il territorio di Castellabate, soprattutto Punta Tresino nella zona costiera delle frazioni area è suddivisa in zone sottoposte a e , è caratterizzato dal- diverso regime di tutela ambientale, la presenza del “Flysch del Cilento”, una L’ tenuto conto delle caratteristiche am- rarissima tipologia di roccia composta bientali e della situazione socioeconomica da diverse stratificazioni (costituite tipi- presente. La zona A di riserva integrale, camente da alternanze cicliche di livelli quella con maggiore tutela e limitazioni (vie- di arenaria, di argilla o marna, di calca- ta infatti anche la balneazione), riguarda la re) che assumono colori davvero molto costa compresa tra Punta Tresino e Vallone particolari e caratteristici. La sua origine Maroccia. La zona B di riserva generale, è antichissima, risale infatti addirittura che consente anche la balneazione e la na- all’epoca preistorica. Si sono formati vigazione (a velocità non superiore a 5 nodi) grazie all’azione dell’erosione delle mon- entro la distanza di 300 metri dalla costa, tagne in formazione che sono emerse comprende il tratto di mare circostante la dal mare, i cui detriti sono finiti poi nelle zona A di Punta Tresino e il tratto di mare adiacenze dei bacini marini. Tali rocce, prospiciente la costa tra Punta Torricella e ben visibili in superficie a ridosso delle Punta dell’Ogliastro. La zona C di riserva coste immerse nella macchia mediterra- parziale (con limitazioni molto circoscritte) Flysch del Cilento nea, degradano lentamente nel mare, comprende il residuo tratto di mare all’inter- a Licosa (Castellabate) estendendosi anche per oltre cinque mi- no del perimetro dell’area marina protetta. glia verso il largo.

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DIVING

Vi sono tutta una serie di belle immersioni che possono essere organizzate con l’aiuto dei Diving Center della vicina Marina di . Le località d’immersione maggiormente frequentate sono la Cala Fortuna (in cui si aprono ben 6 distinte grotte sottomarine, a profondità che vanno da 1 a 10 m), la Cala Monti di Luna, Punta Falconara e la Magnosa (con una grotta che si apre a 10 m di profondità).

I fondali antistanti le spiagge del Poz- Tra queste praterie bisogna tuttavia ri- L’esistenza originaria delle zone di tutela spogliatoi, docce, L’associazione SHARK zillo, del Lago e dell’Ogliastro e quelli levare la presenza di piccole, ma fre- del Parco Nazionale del Cilento e Valle di spiaggia, self service. DIVING diventa sempre più operativa sul territorio prospicienti Punta Licosa e l’isola quenti, chiazze di un’alga infestante, Diano ha consentito di poter ancora in- A.S.D. Diving Center grazie alla fusione con omonima, sono in parte ricoperti da nota come Caulerpa, che sta progressi- contrare zone incontaminate in corri- il Centro Sub Ulisse, ampie praterie di Posidonia oceanica, vamente invadendo il Mediterraneo. spondenza del Promontorio di Tresino e Via S. Alfonso 10 situato direttamente che con la loro presenza svolgono la Questa alga viene diffusa dalle anco- del Promontorio di Licosa. 84059 nel porto di Baia. doppia funzione di tutelare i litorali re delle imbarcazioni che ne preleva- In altri tratti, ed in particolare lungo le Marina di Camerota (SA) Cell. 3331521015 (smorzando l’effetto erosivo del moto no frammenti in un sito, rilasciandoli rotte che d’estate vedono il transito Per info corsi CMAS Il Diving Center www.divingcamerota.it Punta Licosa ondoso) e di offrire rifugio ad una gran in un altro nuovo quando danno fondo delle imbarcazioni dirette verso l’isolot- e Visite al Parco Marina di Camerota [email protected] quantità di specie animali. successivamente. to di Licosa, e nelle piccole cale vicine, Giuseppe: l’eccessiva presenza di imbarcazioni È un centro di attività Cell. 340 5353066 ha creato talvolta rischi di un eccessi- subacquee che dal 1992 Centro Sub Ulisse Responsabile Nei fondali questa particolare confor- vo impatto ambientale, tanto che si è opera nel settore & Shark Diving Manutenzione Parco del turismo subacqueo. mazione rocciosa sedimentaria è for- deciso di istituire una Zona-B di tutela L’associazione SHARK di Baia e Gaiola Possiede in zona mata da numerosissime cavità e spac- particolare ed una (inconsueta) Sotto- DIVING è stata creata e che esegue lavori e due strutture una cature che vengono utilizzate come ri- zona-B lasciando tuttavia un corridoio secondo finalità recuperi con Marine Sub a Marina di Camerota, fugio da numerose specie di fauna e di transito. di carattere sportivo, è Samuele Carannante: con la segreteria, flora marina come posidonie oceani- A nord, davanti a Capo Pagliarolo si tro- culturale, turistico, Cell. 338 2918942 la ricarica, le aule che, alcionacei, cernie, saraghi, mure- vano due zone d’immersione particolar- di valorizzazione e per i corsi, l’agenzia ne e aragoste. mente frequentate. conservazione del Si ricorda a tutti i sub che, di incoming turistico, Le acque intorno a Tresino (a nord del- Le grosse franate di roccia e le grotte territorio formando così presso il distretto il laboratorio di l’AMP) e a Punta Licosa sono un vero sommerse offrono rifugio a numerose gli allievi, secondo sanitario di Marina riparazione attrezzature. scrigno di tesori naturali sommersi. specie. le scrupolose direttive di Camerota è presente In queste zone oltre i 20 m di profon- A sud, nella Sottozona-B si incontra la L’altro diving è situato delle didattiche CMAS una Camera Iperbarica dità s’incontra il coralligeno, la cui Secca della Bella, dove a causa della li- all’interno del villaggio e PADI. attiva durante la stagione crescita è favorita dal gioco delle cor- mitata profondità è possibile effettuare Black Marlin Club La SHARK DIVING inoltre, da Aprile ad Ottobre renti, che trasportano ricchi elementi lo snorkeling, mentre poco più al largo dove viene svolta promuove la valorizzazione nutritivi. la Caduta della Bella offre viste spetta- tutta la parte relativa e la salvaguardia Shark Diving Questi fondali risultano così essere colari su fondali più elevati. al mare: dell’ ambiente marino Via Epomeo, 57 particolarmente frequentati dai subac- Davanti alla Spiaggia del Lago, a circa per la zona di e di quello archeologico Napoli quei, visto che già a profondità limitate un km dalla riva vi sono resti archeologi- imbarco e sbarco sommerso, stabilendo http://www.sharkdiving.it/ s’incontrano specie di grande bellezza, Punta Licosa ci di un certo interesse, che attirano nu- immersioni, centro rapporti lavorativi Centro Sub Ulisse come madrepore, gorgonie e spugne. merosi subacquei. ricariche, zona risciacquo, con enti pubblici e privati. Presso il Porto di Baia

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Spiaggia del Lago, resti archeologici sul fondale Statua subacquea di Padre Pio

l paese di Marina di Came- I rota è il palcoscenico di un evento particolare: in un atmo- sfera suggestiva, infatti, si svolge ormai da diversi anni nel mese di settembre la ceri- monia di immersione subac- quea, da parte di moltissimi sub che provengono da tutta l’italia, con deposizione di un omaggio floreale alla statua del Santo Pio, sui fondali di Cala Fortuna. Costa degli Infreschi Ente gestore La manifestazione è l’epilogo E poi il giglio di mare (il e Marina di Camerota del lavoro del Comitato per La natura Pancratium Maritimum), un In attesa di nomina Padre Pio e del Diving Center fiore selvatico che cresce ra Torre di Cala Bianca e Torre de- Marina di Camerota. el 2006 nella Baia Are- spontaneamente sui litorali Rivolgersi momentaneamente na di Ogliastro Marina gli Infreschi si trova uno dei tratti La statua è visibile a chi fa im- N sabbiosi (soprattutto nella al Parco Nazionale si è assistito anche alla de- T più vari ed interessanti, dal punto mersioni in questa zona nella frazione Lago), tutelato con posizione di numerose uova di vista naturalistico, dell’intera costa. del Cilento e Vallo di Diano Cala Fortuna su un fondale di ordinanza comunale che ne di tartaruga del tipo Caretta Sui fondali s’incontrano ampie praterie circa 11 metri, dove la natura vieta la raccolta in quanto caretta. di Posidonia oceanica, campi di nacche- Tel. 0974.719911 circostante, con stelle marine Foto Riccardo M. Cipolla specie rara e vulnerabile. Fax 0974.7199217 e posidonie ed una parete di re, falesie ricche di coralligeno, grotte subacquee d’ogni tipo. gorgonie gialle che fa da pre- A Castellabate la formazio- E-mail zioso sfondo a questo simbolo ne vegetale arbustiva domi- Questa è la ragione per cui tra Punta [email protected] Iscotelli e Cala Falconara è stata istituita di pace per tutti gli uomini. nante è la macchia medi- Sito web la Zona-A di riserva integrale. terranea con carrubi, mirti, www.pncvd.it ginepri, corbezzoli, pini d’A- Poco più a nord-est si incontra invece la La foto di Padre Pio leppo e rari endemismi, co- baia di Porto Infreschi che è l’area mag- Capitaneria di Porto è stata gentilmente concessa me la ginestra del Cilento giormente interessata al traffico turistico. Salerno da Paolo - Diving Center Nell’ambiente terrestre, (Genista cilentina) o la Pri- Tra le caratteristiche più interessanti di Tel. 089.224544 Marina di Camerota soltanto sull’isola di Lico- mula palinuri specialmente questo tratto di costa c’è indubbiamente Locamare Castellabate sa, vive la rarissima lucer- nella zona costiera. Locamare tola endemica “Podarcis Nei territori che non co- da ricordare l’abbondanza di grotte e ca- sicula klemmeri”, che steggiano il mare prevalgo- vità carsiche poste intorno al livello del ma- presenta una bella livrea no gli alberi simbolo del Ci- re, poco sopra o poco sotto la superficie. verde e azzurra. lento: l’ulivo e il fico.

Un uovo di Caretta caretta appena schiuso Pino aleppo

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Il nome stesso di Costa degli Infreschi si riferisce alla presenza di risorgive d’ac- qua dolce lungo la costa e, difatti, le grotte sono state formate dall’effetto combinato dei marosi con quello dei fe- nomeni carsici di acque dolci che s’infil- trano sottoterra. Con il trascorrere dei secoli alcune grotte sono finite sott’ac- qua, altre, al contrario si trovano a quote di 5-10 m sul livello del mare, a ridosso della grande spiaggia di Cala Cefalo, ora posizionata a qualche decina di metri dalla battigia. A Cala dei Morti c’è, ad esempio, una grotta che si apre immediatamente sotto il livello del mare. Una volta all’interno, basta percorrere pochi metri in apnea per ritrovarsi in un ambiente più ampio, dove procedere all’asciutto. La grotta di Cala Fetente, invece, deve il suo sgradi- to nome alle esalazioni sulfuree.

Le grotte presenti su questa costa hanno caratteristiche molto varie, inoltre un gran numero di queste cavità sono facil- mente accessibili: a piedi, ai nuotatori dotati di sole maschera e pinne, o, per quelle più impegnative, a subacquei. In alcuni casi vi sono anche grotte acces- sibili con una barca, dato che l’ingresso è sufficientemente ampio. La Risorgiva di Punta Infreschi, ha l’in- gresso posto a circa 2 m sotto la super- La cavità più famosa dell’intero litorale magini suggestive, con colonne di con- poterci arrivare solo strisciando (per ficie del mare, e subito dopo presenta si trova nei presi di Cala Falconara ed crezioni di alabastro che formano figure questo è pericolosa durante la fase di una galleria di 35 m, al termine della qua- ha il suggestivo (e meritato) nome di suggestive. La visita prosegue attraverso marea). le s’incontra una piccola sorgente d’ac- Grotta dell’Alabastro. Vi si accede at- altre sale di varie dimensioni, con bloc- Oltre alle numerose grotte, le falesie qua dolce. Poco più a sud, a 50 m dalla traverso un passaggio subacqueo alla chi d’alabastro ed addirittura un grosso della costa offrono splendidi spettacoli costa ed alla profondità di 16 m si trova profondità di circa 4 m, da cui si passa tronco d’albero che il mare ha misterio- variopinti di colori sgargianti, grazie ai un’ampia caverna, detta il Camino per la alla grande sala. Da questo punto è samente trasportato fino a quaggiù, tan- grandi ventagli di gorgonie rosse e presenza di un ripido camino ricco di possibile proseguire la visita a snorkel, to da incastrarlo sul fondale. gialle, alle margherite di mare, alle spu- concrezioni, che si arrampica per un’al- abbandonando temporaneamente le L’ultima sala è piuttosto bassa e ricca gne multicolori. tezza di circa 5 m. bombole. La sala offre una serie di im- di concrezioni sulle pareti, tanto da n

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