CONVENZIONE TRA I COMUNI DI CASTELNUOVO DI E DI FOSCIANDORA PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO DI POLIZIA MUNICIPALE.

L’anno duemila quattro il giorno ventisei del mese di ottobre presso la sede del Comune di Castelnuovo di Garfagnana, sono intervenuti i Sigg.: 1) ………………….., nato a ……………….. il’1.51968, il quale interviene nel presente atto nella sua qualità di sindaco del Comune di Castelnuovo di Garfagnana, in esecuzione della deliberazione del consiglio comunale n. 79 del 15.10.2004, immediatamente eseguibile; 2) ………………….., nato a ………………….. il ………….., il quale interviene nel presente atto nella sua qualità di sindaco del Comune di Fosciandora, in esecuzione della deliberazione del consiglio comunale n. 44 del 25.10.2004, immediatamente eseguibile.

PREMESSO che i Comuni di Castelnuovo di Garfagnana, Fosciandora, , , e Vergemoli intendono costituire, organizzare e gestire forme associative e di cooperazione, ai sensi dell’art. 30 del T.U. Enti Locali, con l’obiettivo di promuovere politiche territoriali omogenee volte a realizzare, attraverso la strategia associativa, una maggiore crescita culturale, turistica ed economica; che a tal fine i comuni stessi hanno stabilito di costituire, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 4, comma 1, della legge regionale 16.8.2001, n.40 e dell’art.1, comma 1, della deliberazione della Giunta regionale della Toscana 26.4.2002, n. 422, l’ambito territoriale ottimale, denominato “GARFAGNANA SUD”, per la gestione associata di funzioni e servizi comunali; che, in particolare, anche in riferimento a quanto disposto dall’art.12 della deliberazione del Consiglio regionale n.225/2003, i Comuni di Castelnuovo di Garfagnana e di Fosciandora hanno costituito la gestione associata del servizio di Polizia Municipale, al fine di perseguire gli obiettivi di seguito delineati ed hanno sottoscritto in data 27.11.2003 la convenzione disciplinante l’esercizio associato del servizio, ai sensi dell’art. 30 del decreto legislativo 18.8.2000, n.267; atteso che con deliberazione della Giunta Regionale n.238 del 22.3.2004, sono stati individuati, ai sensi dell’art.6, comma 2, della deliberazione del Consiglio Regionale n. 225 del 17.12.2003, i procedimenti amministrativi, le attività ed i servizi che devono essere oggetto della gestione associata;

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che si rende necessario procedere alla modifica della convenzione sopra richiamata al fine di adeguare il contenuto dell’atto a quanto disposto dalla deliberazione della Giunta regionale n. 238 sopra richiamata; che, per quanto sopra, il Comune di Castelnuovo di Garfagnana, con deliberazione del C.C. n. 79 del 15.10.2004, immediatamente eseguibile, ha proceduto all’approvazione del nuovo schema di convenzione disciplinante la gestione associata con il Comune di Fosciandora del servizio di Polizia Municipale; che il Comune di Fosciandora, con deliberazione del C.C. n. 44 del 25.10.2004, immediatamente eseguibile, ha proceduto all’approvazione del nuovo schema di convenzione disciplinante la gestione associata con il Comune di Castelnuovo di Garfagnana del servizio di Polizia Municipale;

TRA LE PARTI SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE:

TITOLO I

PRINCIPI FONDAMENTALI

ART. 1 OGGETTO DELLA CONVENZIONE 1. La presente convenzione istituisce il servizio associato di Polizia Municipale e disciplina l’attribuzioni delle funzioni all’ufficio comune, nonché i rapporti tra i comuni aderenti.

ART. 2 AMBITO TERRITORIALE 1. L’ambito territoriale della gestione associata del servizio di Polizia Municipale è individuato nel territorio dei comuni aderenti alla convenzione. 2. Ad insindacabile giudizio dei comuni convenzionati e previo parere della conferenza dei sindaci altri comuni potranno essere ammessi a partecipare alla gestione associata senza necessità di ulteriori adempimenti da parte dei rispettivi consigli comunali. 3. Il comune ammesso a partecipare alla gestione associata, previa approvazione e sottoscrizione della presente convenzione, sarà tenuto a partecipare alle spese di gestione con i medesimi criteri di riparto definiti al successivo articolo 10.

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ART. 3 FINALITA’ DELLA CONVENZIONE 1. La gestione associata del servizio è finalizzata all’espletamento in maniera coordinata dei servizi di Polizia Municipale e all’attuazione delle politiche per la sicurezza anche attraverso la valorizzazione e l’incentivazione delle professionalità degli operatori, il potenziamento delle strumentazioni tecniche e la distribuzione ottimale dei servizi sul territorio, nell’ottica del conseguimento degli obiettivi di economicità, efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa.

2. La gestione associata è finalizzata inoltre a garantire il presidio del territorio ed una azione coordinata per la prevenzione ed il controllo dei fenomeni rilevanti per la sicurezza della circolazione stradale, per la protezione ambientale e per i bisogni emergenti della collettività.

ART. 4 FUNZIONI DEL SERVIZIO ASSOCIATO 1. Il servizio associato di Polizia Municipale, nell'ambito del territorio dei comuni convenzionati, svolge, con compiti decisori, tutte le funzioni attinenti all'attività di polizia locale, urbana e rurale, di polizia amministrativa e ad ogni altra materia la cui funzione di polizia sia demandata dalle leggi o dai regolamenti ai comuni o direttamente alla Polizia Municipale. 2. Il servizio associato, nei limiti delle proprie attribuzioni e nell'ambito delle direttive impartite dalle singole amministrazioni comunali convenzionate, provvede, anche attraverso l’uniformazione e lo scambio di dati, in particolare: a) a vigilare sull'osservanza delle leggi, dei regolamenti, delle ordinanze e di ogni altra disposizione emanata dagli organi competenti, con particolare riferimento alle norme concernenti la polizia urbana, la polizia amministrativa, la polizia edilizia, la polizia ambientale, la polizia commerciale ed annonaria e la polizia tributaria; b) a svolgere servizio di polizia stradale in modo coordinato; c) a prestare opera di soccorso nelle pubbliche calamità e disastri, d'intesa con le autorità competenti, nonché in caso di privati infortuni; d) a collaborare con gli organi di Polizia dello Stato e della Protezione civile, previa disposizione del sindaco, quando ne venga inoltrata, per specifiche operazioni, motivata richiesta dalle competenti autorità; e) ad attendere ai servizi di informazione, di raccolta notizie, accertamenti e rilevazioni, a richiesta dell'Autorità Giudiziaria o degli uffici e servizi autorizzati a richiederli; f) a prestare servizio d'ordine, di vigilanza e di scorta, necessari per l'espletamento di attività e di compiti istituzionali del comune;

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g) a segnalare a chi di dovere ogni necessità ed ogni carenza che si manifestasse nell'espletamento dei servizi pubblici in genere e del comune in particolare, nonché le cause di pericolo per l'incolumità pubblica; h) a disimpegnare, con le prescritte modalità, i servizi d'onore in occasione di pubbliche funzioni e manifestazioni, di cerimonie e di ogni altra particolare circostanza e fornire la scorta d'onore al Gonfalone del comune; i) ad emettere ordinanze di cui all’art. 107 del T.U. 267/2000 inerenti le materie conferite; l) a costituire una struttura operativa centralizzata delle comunicazioni di servizio; m) a costituire un corpo unico di polizia municipale avente le caratteristiche stabilite dalla vigente legislazione regionale.

ART. 5 ADEMPIMENTI DI COMPETENZA DEGLI ENTI CONVENZIONATI 1. La competenza all’emanazione delle ordinanze di cui agli artt. 50, comma 4, e 54 del T.U. 267/2000 e quanto altro previsto dalle vigenti normative resta attribuita ai sindaci dei singoli comuni convenzionati.

TITOLO II

FUNZIONAMENTO DELL’UFFICIO COMUNE

ART. 6 DENOMINAZIONE E SEDE DELL’UFFICIO COMUNE 1. L’ufficio per la gestione associata del servizio di Polizia Municipale tra i Comuni di Castelnuovo di Garfagnana e Fosciandora assume la denominazione di “UFFICIO ASSOCIATO PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI POLIZIA MUNICIPALE”. 2. La sede dell’ufficio è stabilità presso il Comune di Castelnuovo di Garfagnana, al quale viene conferito il ruolo di comune capofila. Al fine di ottimizzare la dislocazione dei servizi sul territorio possono essere istituiti, nell’ambito territoriale dei comuni convenzionati, sportelli decentrati con funzioni di “front office” per ricevere le istanze dei cittadini e fornire informazioni. 3. E’ attribuita al comune capofila la competenza amministrativa e gestionale per gli atti ed i provvedimenti relativi all’applicazione della presente convenzione e tali atti saranno pienamente efficaci per tutti i comuni convenzionati.

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4. Il comune capofila è incaricato di presentare domande, rendicontare ed introitare gli eventuali contributi statali o regionali o di altri Enti per l’esercizio associato del servizio convenzionato.

ART. 7 REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE 1. L’organizzazione dell’ufficio comune sarà disciplinata da apposito regolamento. 2. Il regolamento di organizzazione, predisposto sulla base dei criteri definiti dall’art. 4 della presente convenzione, sarà approvato, previa conferenza dei sindaci, dal comune capofila, e diventerà automaticamente operante per tutti i comuni convenzionati, anche a modifica ed integrazione, se necessario, dei regolamenti sull’ordinamento degli uffici e dei servizi approvati dai singoli comuni medesimi. 3. Dalla data di sottoscrizione della presente convenzione e fino all’approvazione del regolamento previsto dal presente articolo, l’organizzazione del servizio associato è disciplinata, per quanto non in contrasto con la presente convenzione, dai regolamenti in vigore presso i singoli enti convenzionati. 4. Il regolamento dovrà disciplinare, in particolare: - la dipendenza gerarchica ed operativa del personale assegnato all’ufficio comune; - le qualità rivestite dal personale assegnato all’ufficio comune; - l’attribuzione di qualità di “agente di Pubblica Sicurezza”; - la dotazione organica dell’ufficio comune; - doveri, gli obblighi, i divieti e le incompatibilità del personale assegnato all’ufficio comune; - uso e conservazione di armi, attrezzature e documenti; - la nomina e le attribuzioni del responsabile dell’ufficio comune.

TITOLO III

RAPPORTI TRA I COMUNI CONVENZIONATI

ART. 8 DECORRENZA E DURATA. 1. La durata della presente convenzione viene stabilita in cinque anni, decorrenti dalla data della relativa sottoscrizione ed è rinnovabile, previo apposito atto adottato dai competenti organi dei comuni convenzionati.

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ART. 9 STRUMENTI DI RACCORDO E CONSULTAZIONI 1. E’ istituita la conferenza dei sindaci composta dai sindaci dei comuni convenzionati o loro delegati; il responsabile dell’ufficio associato, o suo delegato, partecipa con funzioni consultive. 2. La conferenza è convocata dal sindaco del comune capofila e si riunisce almeno due volte l’anno. 3. La conferenza individua gli obiettivi annuali della gestione associata; verifica ed approva, eventualmente con opportune modifiche ed integrazioni, il programma annuale per la gestione del servizio associato predisposto dal responsabile del servizio; verifica la compatibilità del predetto programma con gli indirizzi stabiliti dai singoli enti associati; stabilisce annualmente la quota di indennità di funzione spettante al responsabile del servizio ed altre eventuali indennità da assegnare al personale di polizia municipale. 4. Previo parere di detta conferenza potranno essere stabiliti protocolli d’intesa con le forze dell’ordine o con altre Istituzioni. 5. I sindaci dei comuni convenzionati, su iniziativa congiunta o di uno solo di essi, possono in qualsiasi momento chiedere la convocazione della conferenza al fine di valutare l’andamento del servizio associato proponendo eventuali riorganizzazioni, nuove adesioni e quant’altro attiene le funzioni e i servizi oggetto della presente convenzione.

ART. 10 RAPPORTI FINANZIARI 1. Per il funzionamento dell’ufficio associato, gli enti convenzionati si impegnano a stanziare annualmente nei propri bilanci di previsione le somme di propria competenza, tenuto conto delle previsioni di spesa correlate al programma annuale.

2. Ciascun comune aderente è tenuto a corrispondere una quota di partecipazione alle spese calcolata in base al numero degli abitanti al 31dicembre dell’anno precedente. 3. Il costo complessivo per il funzionamento dell’ufficio associato, che sarà determinato dal comune capofila, previo parere della conferenza dei sindaci, sarà quantificato in tempo utile per la predisposizione dei bilanci dei singoli enti e potrà essere eventualmente soggetto a conguaglio. 4. Il comune capofila compilerà con cadenza annuale il rendiconto delle spese sostenute che dovrà essere inviato ai comuni convenzionati entro il 15 gennaio dell’anno successivo, ai fini del versamento delle somme a conguaglio. 5. Ciascun comune convenzionato dovrà procedere al versamento della quota a proprio carico con le seguenti modalità:

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- 50% entro il 30 giugno; - 40% entro il 31 ottobre; - 10% entro il 31 gennaio dell’anno successivo. 6. Il comune capofila si impegna ad attivare, anche per conto degli altri enti convenzionati, tutele possibili forme di finanziamento e di incentivazione della gestione associata. 7. Eventuali contributi ottenuti a tale titolo dovranno, in sede di rendicontazione, essere portati in detrazione. 8. Nel caso in cui i contributi erogati da altri enti per la gestione associata risultino essere in eccedenza rispetto alla spesa annuale sostenuta per la gestione stessa, l’eccedenza potrà essere destinata, a giudizio della conferenza dei sindaci, a finanziare la spesa sostenuta per l’esercizio congiunto di altre funzioni e servizi comunali.

ART. 11 DOTAZIONE ORGANICA 1. L’organico dell’ufficio associato è determinato dagli addetti alla Polizia Municipale di ogni comune convenzionato e verrà distaccato funzionalmente presso il comune capofila. Gli appartenenti all’ufficio svolgono le proprie funzioni, servizi ed attività sul territorio di tutti i comuni associati in base a specifiche direttive del responsabile dell’ufficio medesimo. 2. La dotazione organica, determinata dal comune capofila, previa conferenza dei sindaci, dovrà sempre tenere conto: - della popolazione residente, di quella temporanea e dei relativi flussi; - della dimensione del territorio comunale; - della morfologia e dei caratteri urbanistici del territorio; - delle caratteristiche socioeconomiche dei comuni convenzionati; - delle fasce orarie di operatività del servizio; - degli indici medi annuali delle violazioni alle norme.

ART. 12 Il RESPONSABILE DELL’UFFICIO ASSOCIATO 1. Il responsabile dell’ufficio associato è individuato dalla conferenza dei sindaci e nominato dal sindaco del comune capofila; ad esso compete la direzione e l’organizzazione degli appartenenti all’ufficio.

2. Nell’ambito della dotazione organica assegnata il responsabile nomina l’addetto/gli addetti alle funzioni vicarie.

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3. Il responsabile dirige l’ufficio associato ed il personale ad esso assegnato con autonomi poteri di spesa, organizzazione delle risorse umane e strumentali; elabora entro il 30 settembre di ogni anno un piano di lavoro annuale comprensivo anche delle ulteriori unità lavorative a tempo determinato o indeterminato necessarie alla realizzazione del piano che verrà sottoposto all’approvazione della conferenza dei sindaci. 4. In conseguenza della gestione associata tutti i dipendenti conservano la qualifica di ufficiali o agenti di Polizia giudiziaria e la qualifica di agente ausiliario di Pubblica Sicurezza, se posseduta, e le relative funzioni sull’intero territorio dei comuni convenzionati al fine di non pregiudicare l’attività amministrativa e funzionale. Ogni comune aderente, ai sensi dell’art. 5 comma 5, della legge 65/86, provvederà a disciplinare con deliberazione del consiglio comunale l’uso delle armi da parte del personale con qualifica di agente ausiliario di P.S. su l’intero territorio dei comuni associati, come sarà meglio specificato nel relativo regolamento. 6. Il responsabile dell’ufficio associato, sulla base delle accertate esigenze di servizio ed anche su conformi richieste dei sindaci o degli assessori delegati, potrà ruotare il personale su più turni per coprire un ampio arco della giornata. In particolari momenti o situazioni potranno essere disposti turni serali e notturni. 7. Il responsabile dell’ufficio associato trasmette alla conferenza dei sindaci, con cadenza annuale od ogniqualvolta lo ritenga opportuno, relazione dettagliata dell’attività svolta dall’ufficio stesso.

ART. 12 BENI E STRUTTURE 1. Presso la sede dell’ufficio associato sarà collocatala la centrale operativa e tutte le attrezzature destinate al funzionamento del servizio.

2. Gli automezzi, le attrezzature tecniche ed i beni mobili acquistati dai singoli comuni convenzionati rimangono di proprietà degli enti stessi e vengono assegnati in comodato gratuito all’ufficio associato. 3. I beni di cui al precedente comma, in caso di recesso di uno dei comuni aderenti o di scioglimento della convenzione, saranno automaticamente riconsegnati all’ente proprietario. 4. Il costo per l’acquisto di nuovi beni, riconducibili al servizio associato, sarà ripartito in base ai criteri previsti dall’art. 10, comma 3, della presente convenzione. 5. Nel caso di risoluzione della presente convenzione, la destinazione dei beni mobili ed immobili acquisiti successivamente alla stipula con espresso vincolo di destinazione all’attività associata, sarà definita di comune accordo dalla commissione di cui all’art. 16. I beni mobili acquistati e/o

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conferiti, destinati al servizio associato, saranno inventariati dal comune capofila ed inseriti in apposita sezione a tal fine istituita.

ART. 13 RECESSO 1. Ciascun comune aderente potrà recedere durante il periodo di validità della convenzione. 2. Il recesso di un comune è comunicato agli altri comuni convenzionati entro il 30 luglio ed avrà effetto dal 1° gennaio dell’anno successivo.

3. In caso di recesso la gestione associata dovrà comunque portare a compimento tutte le eventuali operazioni contabili relative alle partecipazioni del recedente. 4. L’ente che recede rimane obbligato per gli impegni assunti relativamente all’anno in corso, oltre che per le obbligazioni aventi carattere pluriennale o permanente. 5. Il recesso di un comune non fa venir meno la gestione unitaria del servizio per i restanti comuni. 6. In caso di recesso o di soppressione dell’ufficio associato il personale già dipendente dei comuni riacquista, nell’amministrazione di appartenenza il ruolo, le prerogative e le mansioni esercitate al momento della stipula della presente convenzione.

ART. 14 CONTROVERSIE 1. E’ istituita una commissione di conciliazione per la risoluzione delle contese relative all’interpretazione ed all’applicazione della convenzione.

Essa è composta da tre membri, di cui due nominati dalla conferenza dei Sindaci ed il terzo dai due nominati in precedenza. 2. Ove insorgano delle controversie tra gli enti firmatari dell’accordo, nella generalità dei casi, avrà giurisdizione il giudice amministrativo, ai sensi dell’art. 15, secondo comma, della legge 241 del 1990.

TITOLO IV DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI

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ART. 15 RINVIO 1. Per quanto non previsto nella presente convenzione si rimanda a specifiche intese di volta in volta raggiunte tra le amministrazioni, con adozione, se ed in quanto necessario, di atti da parte degli organi competenti, nonché al codice civile ed alla normativa vigente. 2. Eventuali modifiche o deroghe non previste nella presente convenzione potranno essere apportate dagli organi competenti dei comuni convenzionati nelle forme previste dalla presente convenzione. 3. La presente convenzione sostituisce a tutti gli effetti le convenzioni in materia di polizia municipale stipulate precedentemente.

ART. 16 REGISTRAZIONE 1. La presente convenzione è esente da oneri di registrazione e bollo ai sensi dell’art. 1 del D.P.R. 26 aprile 1986, n. 131 e del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 642, all. B, art. 16. 2. La presente convenzione sarà registrata in caso d’uso.

Per il Comune di Castelnuovo di Garfagnana ______Per il Comune di Fosciandora ______

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