Comune di · Piano Operativo e variante contestuale al Piano Strutturale Controdeduzioni alle osservazioni maggio 2020

1 protocollo 23068/2018 29/10/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via Spagna, Carpineto individuazione catastale f. 45, p. 565‐594‐403‐564‐595‐199 tema Intervento Convenzionato sintesi Si chiede la modifica della perimetrazione degli Interventi Convenzionati IC09.03 e IC09.04, estendendola di almeno 10 metri, visto che le abitazioni con le rispettive pertinenze già costruite e autorizzate si troverebbero sul confine o anche nella parte destinata alle nuove edificazioni. La nuova perimetrazione non andrebbe a intaccare l'utilizzo attuale di detti terreni. parere Il dimensionamento previsto nelle due aree di intervento risulta del tutto compatibile con la perimetrazione del piano adottato anche tenendo conto di quanto evidenziato dall'osservazione. Si ritiene comunque possibile ridurre le porzioni di area di intervento qualificate come "aree da mantenere libere da manufatti" nella tavola di PO ‐ ribadendo che tale rappresentazione ha valore indicativo ‐, fermo restando le limitazioni relative alla fattibilità idraulica. Si aggiorna di conseguenza la tavola PO.04 in scala 1:2.000. parzialmente accolta

pag. 1/210 2 protocollo 24010/2018 07/11/2018 soggetto osservante partito

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema proroga termini osservazioni sintesi Si chiede la proroga di almeno un mese per la presentazione delle osservazioni consentendo di programmare da parte dell'Amministrazione ulteriori necessari momenti di consultazione. Una serie di disguidi, compresa la difficoltà per i cittadini di consultare con facilità per via telematica la documentazione e la scarsa conoscenza da parte della popolazione dell'importanza di valutare ed eventualmente segnalare eventuali modifiche da apportare al PS e al PO prima della loro definitiva approvazione, richiedono un ripensamento circa i tempi previsti dalla procedura. parere La richiesta è stata accolta prorogando la scadenza dei termini per la presentazione delle osservazioni al 17/12/2018. accolta

pag. 2/210 3 protocollo 24035/2018 08/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Cerreto Selva 260 (Casino di Cerreto) individuazione catastale f. 44, p. 28 tema edifici non classificati sintesi Si chiede che l'edificio in oggetto venga regolarmente classificato, volendo procedere in futuro al parziale cambio di destinazione d'uso dei locali al piano terra attualmente destinati a magazzini e autorimessa in locali abitativi. Ciò non è consentito dal PO in quanto l'edificio è identificato dalla sigla "nc" (complessi non classificati in quanto non rilevati). parere L'edificio, non classificato in quanto in occasione del sopralluogo il rilievo non era stato autorizzato, è classificato sulla base della schedatura conoscitiva (SD536) redatta in analogia a quella prodotta per il PO adottato. La disciplina per il complesso è definita dalla nuova scheda normativa S156, con conseguente aggiornamento dell'Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione e della tavola PO.17 in scala 1:10.000. accolta

pag. 3/210 4 protocollo 24750/2018 16/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Carpineto individuazione catastale f. 45, p. 850‐861 tema area soggetta a vincolo espropriativo sintesi Premesso che nel 2006 fu presentata richiesta di inserimento dei terreni di proprietà in area urbana per una eventuale conseguente edificabilità a scopo residenziale parzialmente accolta nel Piano Strutturale includendo parte di tali terreni nell'area urbana dell'UTOE Carpineto, che nel 2016 fu presentato contributo alla redazione del PO (regolarmente registrato nella mappa della partecipazione nel SIT comunale) per richiedere interventi di nuova edificazione in tali terreni e che tali aree risultano comprese nel territorio urbanizzato anche nella tavola 32 della variante al PS adottata, si chiede che siano esclusi dall'area soggetta a vincolo espropriativo AE09.01 i terreni di proprietà ed una fascia circostante in modo da comprendere esclusivamente i terreni con morfologia sub‐pianeggiante, più adatti alla realizzazione di un parco pubblico, le cui dimensioni dovranno essere commisurate alle esigenze della frazione di Carpineto e non avere un'estensione ingiustificata e sproporzionata rispetto agli altri centri urbani del Comune, al numero di abitanti insediati o insediabili ed al tessuto esistente, costituito quasi esclusivamente da ville e villette circondate da ampi giardini e aree private adibite a parcheggio e garage. Si fa presente anche che i terreni di proprietà inseriti nell'area destinata a parco sono caratterizzati da morfologia molto più acclive rispetto agli altri, risultando ben poco idonei, considerando anche la presenza di un fosso piuttosto inciso e soggetto a ruscellamento piuttosto concentrato. Inoltre il parco pubblico si troverebbe a ridosso della casa esistente, con un evidente peggioramento delle condizioni di fruibilità, privacy e quiete ed un danno economico rilevante per la diminuzione del valore immobiliare derivante. parere Sulla base delle considerazioni svolte, al fine della tutela della privacy degli osservanti, si ritiene possibile ridurre l'area da destinare a verde pubblico, escludendo le parti più vicine alle abitazioni esistenti, assicurando comunque una congrua dotazione di spazi pubblici fruibili anche alla frazione di Carpineto. Si aggiorna di conseguenza la tavola PO.04 in scala 1:2.000. parzialmente accolta

2 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Carpineto individuazione catastale f. 45, p. 850‐861 tema nuova previsione edificazione residenziale sintesi Con le premesse riportate al punto 1, si chiede che per i terreni di proprietà sia valutata l'opportunità di previsione di un intervento edilizio a destinazione residenziale in modo da dare conclusione, anche in direzione dell'asilo comunale, all'esperienza edilizio‐ urbanistica della zona. parere La richiesta non è accoglibile in quanto il terreno non risulta adeguato all'edificazione, considerando la conformazione orografica acclive e la presenza del fosso, come ricordato dagli stessi osservanti al punto precedente. non accolta

pag. 4/210 5 protocollo 24943/2018 19/11/2018 soggetto osservante tecnico professionista

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Valacchi individuazione catastale f. 22, p. 194‐44 tema edifici classe c4 ‐ cambio d'uso sintesi Si chiede di poter eseguire il mutamento di destinazione d'uso da magazzino ad abitazione in bio‐edilizia nel territorio rurale, con gli interventi previsti dalla classe 4 (art. 23) ‐ cioè di sostituzione edilizia ‐, per gli edifici che all'adozione del PO posseggono allaccio utenze, accesso alla viabilità pubblica, SUL superiore agli 80 mq. e regolari urbanisticamente. Nel caso specifico si tratta di un magazzino artigianale di circa 90‐100 mq., su un piano, che versa in uno stato precario, con materiali scadenti ed antiestetico, quindi molto impattante paesaggisticamente. Nel PO all'edificio, oggetto di schedatura sintetica, è attribuita la classe c4. Nello strumento urbanistico previgente il fabbricato ricadeva nel territorio aperto, zona PA, pertanto il cambio d'uso a residenza era consentito ma di fatto impedito dall'impossibilità di alterazione dei volumi e delle superfici coperte (ristrutturazione edilizia tipo B). Si evidenzia che strutture di così grandi dimensioni non dovrebbero essere parificate a semplici magazzini/capanni di piccole dimensioni per i quali non sarebbe possibile una valida alternativa di destinazione d'uso e che fabbricati di grandi dimensioni dovrebbero essere dotati di schedatura dettagliata. parere Il PO ammette il cambio d'uso a residenza per gli edifici rurali di riconosciuto valore storico architettonico, di rilevante valore storico o comunque di impianto antico anche se in parte modificati (classi c1, c2 e c3), mentre non lo consente agli edifici ritenuti privi di valore storico‐documentale (classe c4) o ai manufatti non assimilabili a edifici o inconsistenti: in base a tali criteri applicati uniformemente la disciplina distingue le possibilità di eventuale cambio d'uso. In questo modo si intende naturalmente favorire e privilegiare la tutela, la conservazione ed il recupero degli edifici riconosciuti di valore, per i quali il cambio d'uso è peraltro possibile senza interventi di demolizione e ricostruzione ‐ come invece ipotizzato dall'osservante ‐ con le conseguenti pesanti alterazioni e trasformazioni del contesto. Si precisa comunque che la scelta tra schedatura dettagliata e schedatura sintetica, in fase di formazione del Quadro Conoscitivo del PO, dipende proprio dal pregio architettonico e dal valore storico documentale e paesaggistico degli edifici e delle relative pertinenze: per i complessi di più rilevante interesse storico, paesaggistico ed architettonico è opportuna un'analisi più approfondita e in dettaglio, estesa ai materiali ed ai singoli elementi costitutivi, diversamente dagli altri casi. non accolta

pag. 5/210 6 protocollo 25127/2018 21/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo S.P. 99 del Piano di Rosia, Bellaria individuazione catastale f. 117, p. 28‐32 tema parcheggi sintesi Si chiede che sul terreno in oggetto sia data la possibilità di realizzare un posteggio a raso, privato, per i lavoratori della GSK al fine di decongestionare la viabilità sulla Strada Provinciale che giornalmente presenta macchine posteggiate lungo la carreggiata, creando notevoli disagi e situazioni di pericolo per la circolazione. A completamento dell'opera si chiede la realizzazione di un attraversamento pedonale a raso per il passaggio in sicurezza. Si precisa che il terreno, al quale si accede dal bivio per La Grancia, è pianeggiante e privo di alberature e per la realizzazione del posteggio a raso le opere sarebbero di minimo impatto ambientale. Si ricorda infine che tale proposta è stata presentata in fase di redazione del PO sotto forma di contributo, correttamente registrato nel SIT nella mappa della partecipazione. parere Quanto richiesto non è ammissibile in quanto l'area è esterna al territorio urbanizzato, così come individuato ai sensi dell'art. 224 della L.R. 65/2014, e inclusa nell'ambito di pertinenza dei Beni Storico Architettonici, quindi non può essere destinata ad un uso di fatto direttamente e univocamente collegato alle attività produttive della zona industriale di Bellaria. Si ritiene che le dimensioni dell'area urbana di Bellaria e la presenza di spazi ancora liberi al suo interno debbano garantire l'assolvimento dei requisiti per la sosta pertinenziale delle attività insediate e/o insediabili, evitando l'occupazione di ulteriori spazi all'esterno. non accolta

pag. 6/210 7 protocollo 25236/2018 22/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema edifici classe c4 ‐ cambio d'uso sintesi Si chiede la possibilità di mutamento di destinazione d’uso a residenziale per riutilizzo ai fini abitativi anche per gli edifici in ambito rurale catalogati c4, purché sussista un’obiettiva autonomia dell’unità immobiliare come descritto all’articolo 101 comma 4 delle norme di PO. Si riscontra infatti una forte presenza in territorio rurale di edifici catalogati C4 caratterizzati da autonomia funzionale obiettivamente riconoscibile e tali edifici presentano una oggettiva difficoltà nel riutilizzo come riportato all’art. 100 comma 1 lettera e). L’apertura al mutamento di destinazione d’uso in residenziale appare coerente con gli obiettivi del P.I.T. riportati nella relativa scheda d’ambito, in quanto ciò potrebbe aiutare al contenimento del consumo di suolo, con un forte incentivo per i proprietari, invogliati a potenziare i possibili investimenti volti al mantenimento delle strutture. Inoltre grazie a tale approccio si rispetterebbe uno degli obiettivi principali del P.I.T., vale a dire mantenere inalterati gli elementi della percezione, salvaguardando a tutti gli effetti le emergenze di una certa entità volumetrica. Tali elementi, infatti, sono a tutti gli effetti entrati a far parte della percezione del paesaggio, derivati dal lungo processo di stratificazione costruttiva che contraddistingue il paesaggio rurale. parere Il PO ammette il cambio d'uso a residenza per gli edifici rurali di riconosciuto valore storico architettonico, di rilevante valore storico o comunque di impianto antico anche se in parte modificati (classi c1, c2 e c3), mentre non lo consente agli edifici ritenuti privi di valore storico‐documentale (classe c4) o ai manufatti non assimilabili a edifici o inconsistenti: in base a tali criteri applicati uniformemente la disciplina distingue le possibilità di eventuale cambio d'uso. In questo modo si intende naturalmente favorire e privilegiare la tutela, la conservazione ed il recupero degli edifici riconosciuti di valore, per i quali il cambio d'uso è peraltro possibile senza interventi che possano indurre pesanti alterazioni e trasformazioni del contesto. non accolta

pag. 7/210 8 protocollo 25237/2018 22/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo La Corte individuazione catastale f. 61, p. 118‐274 tema modifica classe da c4 a c3 sintesi L’unità immobiliare in oggetto, composta dagli edifici individuati con i numeri 2939 e 2940 nella scheda di rilievo n. 650, può essere considerata come unica e autonoma (con SUL superiore a 80 mq.); dalle informazioni riportate nella scheda l’edificio non presenta incongruenze con il contesto e il manufatto identificato come 2940 è considerato di epoca antica. A una lettura morfologica risulta frutto di un processo unitario di formazione, seppur stratificato nel tempo e a tutti gli effetti parte integrante e rilevante dell’edificato di La Corte sicuramente dal 1996 in poi, ma sembra che l’edificio possa essere stato presente sin dal 1954. Si chiede pertanto il suo inserimento all’interno della perimetrazione dell’edificato e di conseguenza l’attribuzione della classe 3. parere In base alla documentazione presentata la richiesta può essere parzialmente accolta con conseguente modifica della tavola PO.17 in scala 1:10.00 riclassificando in parte l'edificio in c3. parzialmente accolta

pag. 8/210 9 protocollo 25267/2018 23/11/2018 soggetto osservante Ente

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema contributo sintesi Si trasmettono gli shapefile contenenti la localizzazione geografica degli impianti gestiti dalla società Acquedotto del Fiora sul territorio comunale (rete idrica, rete fognaria). parere Si prende atto di quanto trasmesso. accolta

pag. 9/210 10 protocollo 25283/2018 23/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Brucciano individuazione catastale f. 114, p. 220 tema edifici classe c4 ‐ cambio d'uso sintesi Si chiede che sia modificata la tipologia di intervento includendo la possibilità di cambio d'uso a residenza attraverso la rivisitazione delle norme specifiche che interessano l'edificio in oggetto o la riclassificazione della categoria c4, trovandosi in prossimità dell'aggregato urbano di Brucciano per il quale è prevista la classificazione c3. Si chiede inoltre che sia prevista l'eventuale demolizione e ricostruzione anche attraverso l'uso di materiale tipologico in pietra e/o mattoni faccia vista. parere Il PO ammette il cambio d'uso a residenza per gli edifici rurali di riconosciuto valore storico architettonico, di rilevante valore storico o comunque di impianto antico anche se in parte modificati (classi c1, c2 e c3), mentre non lo consente agli edifici ritenuti privi di valore storico‐documentale (classe c4) o ai manufatti non assimilabili a edifici o inconsistenti: in base a tali criteri applicati uniformemente la disciplina distingue le possibilità di eventuale cambio d'uso. In questo modo si intende naturalmente favorire e privilegiare la tutela, la conservazione ed il recupero degli edifici riconosciuti di valore, per i quali il cambio d'uso è peraltro possibile senza interventi di demolizione e ricostruzione ‐ come invece ipotizzato dall'osservante ‐ con le conseguenti pesanti alterazioni e trasformazioni del contesto. non accolta

pag. 10/210 11 protocollo 25298/2018 23/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo strada Sardesca Casanuova 20 individuazione catastale f. 8, p. 179 tema modifica classe da c4 a c3 sintesi Premesso che l'annesso fu trasformato in civile abitazione nel 2005 per consentire lo svolgimento dell'attività agrituristica attualmente svolta (attività integrativa all'attività agricola) ma che l'attività agricola non verrà proseguita, si chiede che l'edificio e la piscina privata pertinenziale siano inseriti in classe c3 come gli edifici limitrofi della stessa proprietà. parere La classificazione del patrimonio edilizio esistente è effettuata sulla base del riconoscimento di caratteristiche di pregio architettonico, valore storico‐documentale, matrice antica, unitarietà e tenendo conto dello stato di conservazione. L'edificio in oggetto, esito di un intervento di pesante ristrutturazione, non possiede caratteristiche tali da rientrare nelle classi che individuano i manufatti di pregio e/o valore storico‐documentale, pertanto non è possibile modificare la classe come richiesto. non accolta

2 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo strada Sardesca Casanuova 20 individuazione catastale f. 8, p. 179 tema edifici classe c4 ‐ cambio d'uso sintesi Con le stesse premesse di cui al punto 1 si chiede che sia consentito il cambio di destinazione d'uso da annesso agricolo già trasformato e adeguato a civile abitazione per uso residenziale, assimilando l'edificio a quelli analoghi classificati in c3 nella stessa zona. parere Il PO ammette il cambio d'uso a residenza per gli edifici rurali di riconosciuto valore storico architettonico, di rilevante valore storico o comunque di impianto antico anche se in parte modificati (classi c1, c2 e c3), mentre non lo consente agli edifici ritenuti privi di valore storico‐documentale (classe c4) o ai manufatti non assimilabili a edifici o inconsistenti: in base a tali criteri applicati uniformemente la disciplina distingue le possibilità di eventuale cambio d'uso. In questo modo si intende naturalmente favorire e privilegiare la tutela, la conservazione ed il recupero degli edifici riconosciuti di valore, per i quali il cambio d'uso è peraltro possibile senza interventi che possano indurre pesanti alterazioni e trasformazioni del contesto. non accolta

pag. 11/210 12 protocollo 25343/2018 23/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via Alta 3A, Rosia individuazione catastale f. 91, p. 107‐240‐242‐102‐105 tema classe c3 sintesi Si chiede che sia consentita la costruzione di una struttura pertinenziale aderente alla casa, classificata in c3, entro il 20% del sedime/volume dell'immobile comprendente anche la capanna annessa. Si fa presente che la casa è costituita da un terratetto di sedime di mq. 77,84 e volume di mc. 295,16 e da una capanna ad uso locale accessorio di sedime di mq. 47 e volume di mc. 136,3 e da un terreno antistante di mq. 30. parere La classe c3 già consente interventi pertinenziali che comportano la realizzazione, all’interno del resede di riferimento, di volumi accessori per una dimensione complessiva non superiore al 20% del volume lordo dell’edificio medesimo esistente alla data di adozione del PO, nel rispetto di quanto previsto all'art. 22 delle NTA. non accolta

pag. 12/210 13 protocollo 25344/2018 23/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via Alta 3A, Rosia individuazione catastale f. 91, p. 107‐240‐242‐102‐105 tema classe c3 sintesi L'istanza è identica alla 012.1. Si chiede che sia consentita la costruzione di una struttura pertinenziale aderente alla casa, classificata in c3, entro il 20% del sedime/volume dell'immobile comprendente anche la capanna annessa. Si fa presente che la casa è costituita da un terratetto di sedime di mq. 77,84 e volume di mc. 295,16 e da una capanna ad uso locale accessorio di sedime di mq. 47 e volume di mc. 136,3 e da un terreno antistante di mq. 30. parere La classe c3 già consente interventi pertinenziali che comportano la realizzazione, all’interno del resede di riferimento, di volumi accessori per una dimensione complessiva non superiore al 20% del volume lordo dell’edificio medesimo esistente alla data di adozione del PO, nel rispetto di quanto previsto all'art. 22 delle NTA. non accolta

pag. 13/210 14 protocollo 25387/2018 26/11/2018 soggetto osservante Ente

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Palazzo al Piano individuazione catastale f. 49, p. 6 e f. 34, p. 107 tema conferma Piano Unitario di Valorizzazione sintesi Si chiede di confermare le richieste di cui al Piano Unitario di Valorizzazione tese ad una nuova destinazione turistico‐ricettiva del complesso del Castello di Palazzo al Piano, assegnando agli edifici le classi c1 e c2, ed il mantenimento in vita del quadro conoscitivo preesistente al piano adottato limitatamente alla parte descrittiva e tipologica degli edifici. Il complesso comprende il castello propriamente detto e gli ex fabbricati colonici di pertinenza ed è stato oggetto di recupero per la realizzazione della struttura multifunzionale denominata "Accademia Turistica Ricettiva" negli anni 2005‐2009. Il PUV presentato al Comune nel 2015 prevede la destinazione turistico ricettiva svincolata dall'attività formativa. parere Sulla base della documentazione fotografica fornita ed in considerazione del pregio architettonico e al valore storico documentale la disciplina per il complesso è definita dalla nuova scheda normativa S151, con conseguente aggiornamento dell'Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione e della tavola PO.16 in scala 1:10.000. parzialmente accolta

2 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo strada di Palazzo al Piano individuazione catastale f. 49, p. 9 tema conferma Piano Unitario di Valorizzazione sintesi Si chiede di confermare le richieste di cui al Piano Unitario di Valorizzazione ed il mantenimento in vita del quadro conoscitivo preesistente al piano adottato limitatamente alla parte descrittiva e tipologica degli edifici dell'ex Podere San Marco. Il podere è stato oggetto di Piano di Miglioramento Agricolo Ambientale (DGC 38 del 08/06/2012) per la deruralizzazione del compendio. Si propone la classe c2 e la destinazione a residenza e attività turistico ricettive. parere Sulla base della documentazione fotografica fornita ed in considerazione del pregio architettonico e al valore storico documentale la disciplina per il complesso è definita dalla nuova scheda normativa S152, con conseguente aggiornamento dell'Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione e della tavola PO.16 in scala 1:10.000. parzialmente accolta

3 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo strada di Palazzo al Piano individuazione catastale f. 67, p. 15 tema conferma Piano Unitario di Valorizzazione sintesi Si chiede di confermare le richieste di cui al Piano Unitario di Valorizzazione ed il mantenimento in vita del quadro conoscitivo preesistente al piano adottato limitatamente alla parte descrittiva e tipologica degli edifici dell'ex Podere Rassa (Rossa in cartografia). Il podere è stato oggetto di Piano di Miglioramento Agricolo Ambientale (DGC 38 del 08/06/2012) per la deruralizzazione del compendio. Si propone la classe c2 e la destinazione a residenza e attività turistico ricettive. parere Sulla base della documentazione fotografica fornita al complesso è attribuitta la classe c2 con conseguente aggiornamento della tavola PO.16 in scala 1:10.000. parzialmente accolta

4 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Campriano individuazione catastale f. 46, p. 38 tema modifica classe da c2 a c4 sintesi Si tratta del fabbricato per ricovero animali (ovile) del Podere Campriano, oggetto di Piano di Miglioramento Agricolo Ambientale (DGC 38 del 08/06/2012). Si propone la classe c4. parere L'edificio è già classificato in c4. non accolta

pag. 14/210 15 protocollo 25528/2018 27/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema Intervento Convenzionato sintesi Nell'intervento IC04 Camping La Montagnola si chiede la rettifica del perimetro in quanto la proprietà è comprensiva di altre particelle erroneamente escluse, per una superficie complessiva di 85.420 mq. parere Il perimetro individuato dal PO esclude alcune parti che, anche se appartenenti alla stessa proprietà, non potranno essere coinvolte dall'intervento in quanto si tratta di aree densamente alberate e dunque verosimilmente qualificabili come boscate. La richiesta è quindi parzialmente accoglibile subordinatamente alla sussistenza di aree boscate. Si aggiornano di conseguenza l'art. 119 e la tavola PO.17 in scala 1:10.000. parzialmente accolta

2 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema Intervento Convenzionato sintesi Nell'intervento IC04 Camping La Montagnola si chiede l'aumento della SUL massima: la SUL complessiva dovrà essere almeno di 1.700 mq. (la SUL esistente è di 332,44 mq.), oltre a 900 mq. per accessori diretti e indiretti (magazzini e locali di servizio). Sono necessari nuovi servizi igienici (195 + 27 mq.), ristorante (485 mq.), bar (395 mq.), bagni e spogliatoi piscina (220 mq.), lavanderia e stireria (43 mq.). parere L'intervento si qualifica come ampliamento della struttura esistente e come tale non è stato sottoposto alla Conferenza di Copianificazione ai sensi dell'art. 25 della L.R. 65/2014 ed inoltre si colloca in un contesto di grande delicatezza, tutelato tra gli immobili ed aree di notevole di interesse pubblico di cui all’art. 136 del Codice e ricadente nella ZSC della Montagnola Senese. Pertanto l'incremento di potenzialità edificatoria richiesto non risulta compatibile e sostenibile. non accolta

3 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema Intervento Convenzionato sintesi Nell'intervento IC04 Camping La Montagnola si chiede la possibilità di realizzare nella volumetria esistente un alloggio per il guardiano. parere La richiesta è accoglibile ammettendo la possibilità di realizzare un alloggio per il custode ma senza alcun incremento di SUL rispetto a quanto previsto dal PO adottato. Si aggiorna di conseguenza l'art. 119 delle Norme Tecniche di Attuazione. parzialmente accolta

4 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema Intervento Convenzionato sintesi Nell'intervento IC04 Camping La Montagnola si chiede che la realizzazione e cessione del parcheggio pubblico non sia vincolata alla prossimità dell'ingresso in quanto attualmente non è possibile ricavare i mq. richiesti senza alterare profondamente lo stato dei luoghi. parere Gli spazi da destinare a parcheggio pubblico devono essere necessariamente localizzati in prossimità dell'ingresso in modo da facilitarne la gestione da parte dell'Amministrazione. Tale indirizzo non preclude la possibilità di una soluzione progettuale compatibile con il contesto, finalizzata comunque anche a limitare i percorsi e gli spazi carrabili in generale. non accolta

5 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema Intervento Convenzionato sintesi Nell'intervento IC04 Camping La Montagnola si chiede di non vincolare la realizzazione dei nuovi volumi in prossimità dei fabbricati esistenti in quanto la normativa regionale sui campeggi impone distanze minime fra le piazzole e i rispetti servizi igienici. È comunque intenzione della proprietà inserire i nuovi fabbricati il più possibile vicino a quelli esistenti. pag. 15/210 parere Il PO indirizza il progetto di ampliamento delle strutture a servizio del campeggio in modo da limitare il più possibile l'occupazione di nuovo suolo e la dispersione dei fabbricati e delle infrastrutture che li connettono. Ciò evidentemente dovrà avvenire nel rispetto delle normative specifiche di settore, come verrà precisato nella norma, aggiornando di conseguenza l'art. 119 delle Norme Tecniche di Attuazione. parzialmente accolta

6 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema Intervento Convenzionato sintesi Nell'intervento IC04 Camping La Montagnola si chiede di ampliare la superficie delle piscine scoperte in quanto è prevista la realizzazione di una piscina semi olimpionica di 312,5 mq., una piscina di circa 100 mq. per giochi d'acqua e una piscina per i bimbi di forma irregolare, per una superficie complessiva di circa 600 mq. parere Come sopra richiamato, il campeggio si colloca in un contesto di grande delicatezza, tutelato tra gli immobili ed aree di notevole di interesse pubblico di cui all’art. 136 del Codice e ricadente nella ZSC della Montagnola Senese, pertanto si prevede una limitazione delle strutture costruite, della viabilità e in generale delle superfici impermeabilizzate. Il PO già consente per la piscina scoperta una superficie complessiva di 500 mq. che comunque potrà essere suddivisa in più vasche, come sarà precisato in norma, aggiornando di conseguenza l'art. 119 delle Norme Tecniche di Attuazione. parzialmente accolta

pag. 16/210 16 protocollo 25542/2018 27/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via Europa 16B, Carpineto individuazione catastale f. 45, p. 342 tema nuova previsione edificazione residenziale sintesi Si chiede il riallineamento del perimetro della zona abitativa a valle dell'edificio esistente, che al momento forma una rientranza rispetto alla traiettoria definita nei terreni limitrofi, includendo tutto il terreno in dislivello nel perimetro abitativo di Carpineto, e la nuova edificazione come supporto al nucleo abitativo esistente per una superficie coperta di 160 mq. ad un solo piano, con un volume massimo di circa 400 mc. La zona non presenta particolari problematiche geomorfologiche e/o idrauliche ed è servita dalle principali opere di urbanizzazione primaria. Si precisa che si vuole realizzare il manufatto abitativo a monte del sentiero distante circa 10 metri. parere La richiesta non è accoglibile in quanto l'area è esterna al perimetro del territorio urbanizzato, come transitoriamente definito ai sensi dell'art. 224 della L.R. 65/2014. Gli interventi di trasformazione a destinazione residenziale non sono consentiti dalla L.R. 65/2014 fuori dal territorio urbanizzato. non accolta

pag. 17/210 17 protocollo 25617/2018 28/11/2018 soggetto osservante azienda

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Rosia individuazione catastale f. 91, p. 305‐350 tema Intervento Convenzionato sintesi Si richiama in premessa l'auspicio presentato nel 2015 nel quale si ricordava che le verifiche derivanti dallo studio idraulico effettuato evidenziavano l'assenza di condizioni di pericolosità in quanto le acque di piena si mantengono entro l'alveo fluviale in tutti gli scenari ipotizzati e si chiedeva il recepimento di quanto previsto dal PS, con possibilità di eseguire interventi diretti di ristrutturazione edilizia e urbanistica per singolo lotto e destinazione commerciale, direzionale e residenziale. Si evidenzia pertanto che la restrizione delle destinazioni d'uso ammesse dal PO (in particolare l'esclusione della residenza) limiti notevolmente il recupero dell'area. Stante la situazione del mercato attuale e le condizioni oggettive di Rosia non si quale possa essere nei prossimi anni la possibile utilizzazione dell'area. parere In considerazione della collocazione e delle caratteristiche dell'area la riconversione a residenza risulta del tutto incompatibile, tanto più nell'ipotesi di consentire interventi diretti per ciascuno dei lotti esistenti, per la quale si avrebbe un'impropria commistione di usi residenziali ed altre attività per di più in presenza di condizioni scarsa qualità se non di degrado. non accolta

2 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Rosia individuazione catastale f. 91, p. 305‐350 tema Intervento Convenzionato sintesi Con le premesse di cui al punto 1, si chiede la possibilità di intervento diretto sulle singole proprietà senza ricorrere all'impegno di tutti visti gli interessi diversi nei tempi di realizzazione e nelle soluzioni da adottare. parere Il PO ammette la possibilità di interventi diretti autonomi nei singoli lotti solo nel caso di mantenimento dell'uso attuale, demandando un'auspicabile riqualificazione complessiva ‐ anche con introduzione di nuove funzioni ‐ alla redazione di un progetto unitario convenzionato. Quest'ultimo è comunque un intervento diretto ma subordinato alla sottoscrizione di una convenzione che impegna i soggetti coinvolti al rispetto di impegni specifici quali la realizzazione di opere di interesse pubblico che rendono ulteriormente efficace la previsione ai fini della riqualificazione urbana. non accolta

pag. 18/210 18 protocollo 25638/2018 28/11/2018 soggetto osservante azienda

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema modifica classe sintesi Si propone una riformulazione del testo normativo all'art. 18 ammettendo che i limiti alle opere ed interventi definiti dalle classi possano essere superati anche con la presentazione di uno specifico Progetto Unitario Convenzionato, oltre che con Piano di Recupero. parere Obiettivo della norma non è superare i limiti definiti dalle classi quanto piuttosto rendere possibile, esclusivamente in casi nei quali si debbano risolvere particolari situazioni di degrado e per un migliore e più compatibile riuso del patrimonio edilizio esistente, un approfondimento conoscitivo e progettuale che porti a prevedere anche opere e interventi più ampi senza richiedere la predisposizione di una variante al PO. Questo non esime però da una procedura, come quella del piano di recupero, che garantisca alla collettività ed ai soggetti competenti la possibilità di esprimersi e di contribuire alla migliore formulazione della disciplina. non accolta

2 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Stigliano individuazione catastale tema edifici non classificati sintesi Si propone la classe c3 per gli edifici denominati Casamatta e Fornace, non classificati. parere Sulla base della documentazione fotografica fornita al complesso denominato Casamatta è possibile attribuire la classe c3, aggiornando di conseguenza la tavola PO.13 in scala 1:2.000. Per la Fornace la valutazione è rinviata alla disponibilità di analoga documentazione. parzialmente accolta

3 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Stigliano individuazione catastale tema perimetro centro abitato sintesi Si propone la modifica del perimetro del centro abitato di Stigliano comprendendo nella zona nord un parcheggio ad uso pubblico, un percorso pedonale di accesso alla piazza ed un parco pubblico e nella zona sud un'area di parcheggio utilizzata dal pubblico; inoltre a nord‐ovest è prevista la realizzazione di un parcheggio privato ed è presente porzione della strada comunale di Stigliano. parere Si provvede a inserire nel perimetro del borgo rurale di Stigliano gli spazi di stretta pertinenza con il centro, aggiornando di conseguenza la tavola PO.13 in scala 1:2.000 e la tavola PO.18 in scala 1:10.000. parzialmente accolta

4 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema interventi e opere specifici sintesi Si fa presente che quanto previsto al comma 5 dell'art. 43 in merito agli interventi agricoli che comportano movimenti di terra, modificazione dello stato e consistenza delle colture arboree, modifiche delle opere di regimazione delle acque superficiali e profonde, cioè la richiesta di specifici elaborati, contrasta con la normativa sovraordinata per quanto attiene a scelte agronomico colturali e a opere eseguibili senza titolo abilitativo o che non hanno rilevanza edilizia. parere Il PO non entra nel merito delle scelte agronomico colturali ma richiede che alcune opere, se di entità significativa, siano supportate da documentazione progettuale che ne dimostri la compatibilità paesaggistica. Si ritiene comunque opportuno chiarire meglio questi aspetti della disciplina, precisando in tal senso la normativa. Si aggiorna di conseguenza l'art. 43 delle Norme Tecniche di Attuazione. parzialmente accolta

5 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema adeguamento norme sintesi Si chiede che all'art. 33 il riferimento a SIC e SIR sia aggiornato con il riferimento alla denominazione ZSC.

pag. 19/210 parere La richiesta è accoglibile con conseguente aggiornamento del testo normativo all'art. 33. accolta

pag. 20/210 19 protocollo 25654/2018 28/11/2018 soggetto osservante azienda

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Pian dei Mori individuazione catastale f. 33, p. 69‐78‐186‐188‐189‐190‐193‐195‐196 tema Piano Attuativo sintesi Per l'area di trasformazione PA05.01 si chiede una piccola correzione del perimetro, comprendendo l'area di proprietà in prossimità della strada pubblica. parere La correzione del perimetro, trattandosi di una modifica del tutto marginale, è ammissibile e sono di conseguenza aggiornati l'art. 130 e la tavola PO.03 in scala 1:2.000. accolta

2 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Pian dei Mori individuazione catastale f. 33, p. 69‐78‐186‐188‐189‐190‐193‐195‐196 tema Piano Attuativo sintesi Per l'area di trasformazione PA05.01 si chiede di inserire anche la possibilità di destinazioni commerciali nella misura massima di 2.500 mq. di superficie di vendita, rispettando in tale caso gli standard urbanistici del relativo parcheggio, e la destinazione a logistica per una percentuale del 40% della SUL massima. parere L'ampliamento della gamma delle destinazioni ammissibili si ritiene ammissibile limitatamente alle attività di logistica (magazzini e depositi senza vendita, sedi di corrieri ed aziende di autotrasporto), in considerazione della collocazione in un contesto di zona produttiva mista. Si aggiorna di conseguenza l'art. 130 delle Norme Tecniche di Attuazione. parzialmente accolta

pag. 21/210 20 protocollo 25657/2018 28/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo S.P. 37 di 7 individuazione catastale f. 57, p. 44 tema edifici non classificati sintesi Si consente che vengano schedati i fabbricati in oggetto rendendosi disponibile all'accesso all'interno della proprietà e si auspica l'inserimento in classe c3, come gli edifici simili. parere L'edificio, non classificato in quanto in occasione del sopralluogo il rilievo non era stato possibile, sarà classificato sulla base della schedatura conoscitiva da redigersi in analogia a quella prodotta per il PO adottato.

L'edificio, non classificato in quanto in occasione del sopralluogo il rilievo non era stato possibile, è classificato sulla base della schedatura conoscitiva (SD360) redatta in analogia a quella prodotta per il PO adottato. La disciplina per il complesso è definita dalla nuova scheda normativa S154, con conseguente aggiornamento dell'Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione e della tavola PO.17 in scala 1:10.000. accolta

pag. 22/210 21 protocollo 25686/2018 29/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Rosia individuazione catastale f. 91, p. 276 tema ampliamento sintesi Si chiede di poter edificare la volumetria prevista nel piano vigente (pari a 647,22 mc.) ‐ anche se non effettivamente realizzabile in quanto ricadente nella fascia di rispetto stradale ‐, che consentirebbe di valorizzare l'immobile destinandolo a due unità immobiliari distinte e riqualificare l'esistente, come richiesto anche nel 2014 con la proposta di eseguire l'ampliamento sul retro dell'abitazione. L'edificio è classificato dal PO come c4 (con possibilità di ampliamento pari a 30 mq. o 70 mq. di SUL nel caso di demolizione e ricostruzione) ed appartenente ad una zona priva di valore storico documentale e di elementi di unitarietà. parere Quanto in precedenza solo teoricamente consentito dal PRG non è previsto dal PO in quanto comporterebbe un'impropria densificazione dell'edificato, non compatibile con le caratteristiche tipologiche ed insediative del tessuto consolidato di Rosia, tenuto conto anche dell'Indice di Copertura e della superficie impermeabilizzata riscontrati con la presenza nel lotto di manufatti accessori e della piscina. Come ricordato dall'osservante il PO consente comunque ampliamenti funzionali per l'adeguamento dei fabbricati, compatibili con le caratteristiche sopra citate, anche attraverso la sopraelevazione. non accolta

pag. 23/210 22 protocollo 25690/2018 29/11/2018 soggetto osservante cittadini

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema Piano Attuativo sintesi Si chiede che al fine di dare attuazione agli obiettivi ed agli indirizzi definiti dal PS per le Volte Basse, in particolare la formazione di spazi pubblici centrali con attrezzature di interesse collettivo necessarie per la costruzione della scena urbana e per creare luoghi di incontro sociale, culturale, politico e per la riflessione spirituale, vengano modificate in tal senso le previsioni per l'intervento PA04.01. Si segnala in particolare la mancanza di una piazza e di attrezzature ricettive e di ristoro. Si ritiene la previsione di 500 mq. di parcheggio pubblico sovradimensionata e che la parte da destinare a giardino pubblico sia ceduta gratuitamente al Comune già fornita di attrezzature di interesse pubblico quali ad esempio una pista polivalente in modo da sopperire anche alla mancanza di una vera e propria piazza. Inoltre si ritiene che una superficie di soli 150 mq. per attrezzature di servizio pubbliche sia del tutto insufficiente per i bisogni della popolazione; tale superficie dovrebbe essere almeno di 300 mq. e dovrebbe essere inserita tra le opere da realizzare e cedere gratuitamente al Comune al pari del giardino e al posto del parcheggio. Ciò che preoccupa non è tanto il numero dei nuovi alloggi, che potrebbe essere anche maggiore, ma che ancora una volta non si riesca a dare alle Volte Basse le attrezzature minime indispensabili perché una comunità si riconosca tale. parere Il dimensionamento delle opere ed attrezzature pubbliche da realizzare per ciascun intervento previsto dal PO è definito nel rispetto della normativa nazionale sugli standard e sulla base di criteri uniformi di proporzionalità fra quanto richiesto e potenzialità edificatoria attribuita. Fermo restando quanto sopra, è possibile rimodulare la disciplina per l'intervento PA04.01 privilegiando le attrezzature di servizio e indirizzando più esplicitamente il progetto alla formazione di un insieme di spazi, costruiti e non, in grado di diventare luogo centrale della frazione e riferimento per la comunità. Si aggiornano di conseguenza l'art. 129 e la tavola PO.03 in scala 1:2.000. accolta

pag. 24/210 23 protocollo 25692/2018 29/11/2018 soggetto osservante azienda

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale f. 53, p. 92‐17‐9 tema Intervento Convenzionato sintesi Si chiede che l'intervento di nuova edificazione IC03 sia rivalutato ed il comparto riportato alla destinazione di terreno agricolo. L'osservazione ripercorre la storia della previsione, già presente ‐ con maggiori potenzialità edificatorie e minori condizionamenti ‐ nel PRG ma mai attuata, nonostante che i proprietari si fossero attivati in tal senso, per problematiche non chiare e per il subentrare delle misure di salvaguardia del Piano Strutturale e conclude ritenendo che la previsione rischia di trasformarsi in un ulteriore danno e peso economico per la proprietà mentre per il territorio non sono necessarie nuove abitazioni a Tegoia, fornendo un quadro dettagliato delle attuali condizioni del mercato immobiliare (molto cambiate rispetto al momento in cui la previsione era stata originariamente pensata). Si critica infine l'aver condizionato la realizzazione del parcheggio pubblico ad un progetto che non può avere nessuno sbocco effettivo. parere L’intervento IC03 verrà stralciato in accoglimento di un’altra osservazione, in quanto esterno al perimetro del territorio urbanizzato, con conseguente abrogazione del comma 3 dell'art. 119 e aggiornamento della tavola PO.10 in scala 1:2.000. Per dotare la frazione di un parcheggio pubblico si valuterà comunque il ricorso ad un futuro intervento di iniziativa pubblica, previa verifica della fattibilità dell'acquisizione alla disponibilità pubblica. accolta

pag. 25/210 24 protocollo 25696/2018 29/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo S.P. 52 della Montagnola 10, Le Mandrie individuazione catastale f. 40, p. 181‐231‐324‐325‐690‐736‐749‐750‐ tema modifica classe da c2 a c3 751 sintesi Si chiede che all'immobile sia attribuita la classificazione degli edifici contermini ‐ c3 ‐ invece che c2, in quanto tale categoria, oltre che più corrispondente alle caratteristiche dell'immobile, consentirebbe di effettuare interventi omogenei tra tutti i fabbricati all'interno del perimetro R3.1 risalenti alla stessa epoca costruttiva e facenti parte del medesimo complesso di origine rurale (v. Catasto Leopoldino). parere La classificazione del patrimonio edilizio esistente è effettuata sulla base del riconoscimento di caratteristiche di pregio architettonico, valore storico‐documentale, matrice antica, unitarietà e tenendo conto dello stato di conservazione. L'edificio in oggetto, diversamente dagli edifici contermini, ha mantenuto sostanzialmente inalterate le caratteristiche in base alle quali si individuano i manufatti di pregio e/o valore storico‐documentale, pertanto non è possibile modificare la classe come richiesto. non accolta

pag. 26/210 25 protocollo 25703/2018 29/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via Arno , Pian dei Mori individuazione catastale f. 42, p. 260‐281‐284 tema nuova previsione edificazione sintesi Si chiede che venga inserito un nuovo Piano Attuativo per realizzare una nuova costruzione, visto che nel PO adottato è consentito solo di costruire in ampliamento ai fabbricati esistenti. Per quanto riguarda la materia idraulica le valutazioni tecniche del PO si riferiscono alla L.R. 21/2012 oggi decaduta e sostituita dalla L.R. 41/2018 e quindi, ricadendo il terreno in aree ad alluvioni poco frequenti con Tr<200 anni, eventuali interventi edilizi risulterebbero fattibili ai sensi dell'art. 11 punto 2 a patto che venga eseguita almeno una delle opere idrauliche previste dall'art. 8 comma 1 lettere a, b oppure c. parere In base agli approfondimenti di carattere urbanistico, alle verifiche di carattere geologico, idraulico e sismico e alle valutazioni di carattere ambientale e paesaggistico, vista la presenza delle principali opere di urbanizzazione e la continuità con l’edificato esistente, l’intervento richiesto sarà introdotto nel P.O. non come piano attuativo ma come intervento diretto convenzionato (IC05.01), con conseguente introduzione del nuovo art. 115 bis e aggiornamento della tavola PO.03 in scala 1:2.000. parzialmente accolta

pag. 27/210 26 protocollo 25708/2018 29/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo località Uccianino individuazione catastale f. 78, p. 86 tema inclusione nel perimetro del centro urbano sintesi Si chiede che l'edificio venga inserito all'interno del perimetro dell'area urbana di , come nell'attuale Piano Regolatore, visto che è in continuità con gli altri edifici lungo la strada di . Il perimetro del PO lambisce l'edificio escludendolo ma comprende l'area scoperta contigua. parere La richiesta non è accoglibile in quanto il complesso risulta esterno al perimetro del territorio urbanizzato, così come definito in via transitoria ai sensi dell'art. 224 della L.R. 65/2014. non accolta

2 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema edifici classe c4 ‐ cambio d'uso sintesi Si chiede di modificare l'art. 100 comma 1 lettera e in quanto il cambio d'uso per gli edifici agricoli in classe c4 è previsto solo per attività da ritenere marginali o comunque limitate e vanifica il recupero di edifici di scarso pregio che sono destinati al deterioramento in assenza di previsioni di destinazioni commercialmente appetibili. parere Il PO ammette il cambio d'uso a residenza per gli edifici rurali di riconosciuto valore storico architettonico, di rilevante valore storico o comunque di impianto antico anche se in parte modificati (classi c1, c2 e c3), mentre non lo consente agli edifici ritenuti privi di valore storico‐documentale (classe c4) o ai manufatti non assimilabili a edifici o inconsistenti: in base a tali criteri applicati uniformemente la disciplina distingue le possibilità di eventuale cambio d'uso. In questo modo si intende naturalmente favorire e privilegiare la tutela, la conservazione ed il recupero degli edifici riconosciuti di valore, per i quali il cambio d'uso è peraltro possibile senza interventi che possano indurre pesanti alterazioni e trasformazioni del contesto. non accolta

pag. 28/210 27 protocollo 25712/2018 29/11/2018 soggetto osservante tecnico professionista

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via Grossetana 33‐35, San Rocco a Pilli individuazione catastale tema accertamento di conformità sintesi Si richiede che per gli edifici ricadenti in area R1.2 B c3 di epoca anteriore all’entrata in vigore della L.R. n. 59/80 in difformità da titoli edilizi rilasciati in precedenza ma conformi all’attuale indicazione del PO sia consentito accertamento di conformità in sanatoria. Si fa riferimento ad un caso specifico dove la difformità si riferisce alla posizione delle falde del tetto, che il progetto approvato nel 1966 prevedeva orientate ortogonalmente alla strada mentre furono realizzate, come tutte le altre prospicienti la strada, in senso parallelo. La scheda del PRG ai sensi della L.R. 59/80 fotografò e congelò con la prescrizione di cui all’art. 39.3 la situazione odierna, per la quale però non si può certificare la rispondenza urbanistica in quanto impossibilitati a richiedere la sanatoria. parere Le norme che disciplinano l'istituto della sanatoria edilizia sono gli artt. 36 e 37 del DPR 380/01, Testo Unico dell'Edilizia. Tale disposizione prevede che il permesso in sanatoria possa essere concesso solamente ricorrendo la c.d. doppia conformità. Il provvedimento, cioè, può essere rilasciato solamente nel caso in cui l'opera realizzata, pur non autorizzata, sia rispettosa della disciplina urbanistica ed edilizia comunale, con riferimento sia a quella vigente al momento dell'effettuazione dell'intervento, sia a quella vigente al momento della presentazione della richiesta in sanatoria. Il PO non può intervenire a posteriori per regolarizzare quanto difforme all’epoca della realizzazione. non accolta

pag. 29/210 28 protocollo 25713/2018 29/11/2018 soggetto osservante tecnico professionista

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via Grossetana 33‐35, San Rocco a Pilli individuazione catastale tema modifica classe da c3 a c4 sintesi Rilevando che sull’asse viario principale della frazione di S. Rocco a Pilli sono presenti edifici a prevalente uso residenziale di epoche diverse, non tutti con valore architettonico di pregio, anzi un elevato numero dei quali risalenti al secondo dopoguerra di modesto interesse storico, per i quali sembra essere troppo severa l'attribuzione della classe c3, e, nel caso dell'immobile oggetto di osservazione, verificata l’impossibilità di effettuare un accertamento di conformità in sanatoria mancando il presupposto della possibilità di un intervento più radicale che riguarda la copertura, con grave danno economico degli attuali proprietari, si chiede che l’area individuata sul fronte di via Grossetana come R1.2 B c3 ricadente frontalmente all’edificio Coop sia ridefinita con dizione R1.2 B c4. In subordine si chiede che per gli edifici successivi al 1950 di modesto valore architettonico sia consentita la “variazione planivolumetrica”. parere Pur comprendendo le problematiche legate alla sanatoria evidenziate dall'osservante, non è possibile classificare la cortina edilizia in questione in c4, che ne consentirebbe la demolizione e ricostruzione senza vincoli di sagoma, articolazione e collocazione, cioè la totale perdita del valore storico‐documentale che nel caso di San Rocco a Pilli è riscontrabile ormai solo in alcuni limitatissimi ambiti. Analogamente non garantisce adeguata tutela del tessuto storico (e di valore identitario) la seconda opzione, che oltretutto, facendo riferimento ad una datazione non precisamente accertabile, introduce margini di discrezionalità impropri. non accolta

pag. 30/210 29 protocollo 25722/2018 29/11/2018 soggetto osservante cittadino/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Rosia individuazione catastale f. 94, p. 340 tema nuova previsione edificazione residenziale sintesi Si chiede che sia inserita la previsione di nuova edificazione per un fabbricato con idonee caratteristiche per il superamento in materia di abbattimento delle barriere architettoniche, come già richiesto in data 30/06/2016. Il terreno proposto è pianeggiante e, sulla base della nota redatta dal geologo, fattibile ai sensi della L.R. 41/2018, a patto che vengano eseguite le opere idrauliche previste dalla legge stessa all'art. 8. Si ricorda che l'osservante è rimasto purtroppo vittima di un grave incidente stradale con gravi conseguenze sulle possibilità motorie. parere In considerazione degli approfondimenti di carattere urbanistico, delle verifiche di carattere geologico, idraulico e sismico e delle valutazioni di carattere ambientale e paesaggistico e vista la presenza delle principali opere di urbanizzazione e la continuità con l’edificato esistente e la necessità di compensare quanto previsto, l’intervento richiesto è introdotto nel P.O. come intervento diretto convenzionato (IC02.03). Si aggiornano di conseguenza l'art. 115 e la tavola PO.06 in scala 1:2.000. parzialmente accolta

pag. 31/210 30 protocollo 25723/2018 29/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo località Agresto individuazione catastale f. 63, p. 216‐304‐306‐247‐116‐219 tema rettifica cartografica sintesi Si chiede che venga inserito nel perimetro distinto con la sigla Sa1 (maneggio/centro ippico) anche il terreno distinto dalla particella 219, parte integrante dell'area a vocazione sportiva dell'Associazione Sportiva Agresto e dove vengono svolte regolarmente le attività di equitazione. L'associazione è affiliata alla FISE, riconosciuta dal CONI e autorizzata allo svolgimento e alla preparazione degli atleti delle tre discipline olimpiche; è autorizzata al rilascio di patenti per le suddette pratiche sportive; svolge inoltre attività di riabilitazione equestre per soggetti diversamente abili e attività ludico sportive per i bambini. parere Il perimetro sarà corretto nelle cartografie di progetto del PO. Si aggiorna di conseguenza la tavola PO.17 in scala 1:10.000. accolta

pag. 32/210 31 protocollo 25724/2018 29/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via Massetana 1‐5, Rosia individuazione catastale f. 93, p. 93 tema destinazioni d'uso sintesi Si chiede che per gli immobili destinati ad attività industriali ed artigianali, in particolare quella dell'istante, si preveda espressamente la possibilità di svolgere attività complementari (quali la raccolta di materiali inerti, non classificabili come rifiuti speciali o pericolosi), senza la realizzazione di ampliamenti volumetrici e in modo compatibile con l'ambiente circostante. L'osservante, nell'area dove da oltre 50 anni esegue lavorazioni artigianali del marmo per l'edilizia, aveva chiesto autorizzazione paesaggistica per la realizzazione di piccoli manufatti per la raccolta di risulta preveniente da demolizione di murature e cemento dei propri utenti, autorizzazione rilasciata dal Comune ma alla quale non si è potuto dare attuazione per la comunicazione della Provincia di sospensione del procedimento di iscrizione al Registro dei Recuperatori visto che il Comune avrebbe dichiarato l'attività di recupero rifiuti speciali non pericolosi urbanisticamente non compatibile in quell'area. L'immobile è oggetto nel PO di un intervento di riorganizzazione dell'insediamento esistente ritenuto incongruo (PA02.04), ma l'istante ha comunque diritto a proseguire la propria attività artigianale. parere Il PO prevede la riconversione dell'area, riorganizzando un insediamento ritenuto oggi incongruo con il contesto urbano circostante. Fino all'attuazione di quanto previsto dal piano è comunque ammesso il mantenimento dell'attività attualmente presente, così come l'utilizzo per attività che rientrino nella stessa destinazione d'uso previa autorizzazione da parte degli uffici competenti per gli aspetti specifici di compatibilità, purché entro i limiti degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria; come esplicitato all'art. 120 delle norme, non sono ammessi in particolare il cambio di destinazione d’uso e la suddivisione delle unità immobiliari. non accolta

pag. 33/210 32 protocollo 25725/2018 29/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via Massetana, Rosia individuazione catastale f. 93, p. 93 tema Piano Attuativo sintesi Si chiede di modificare la disciplina per il Piano Attuativo PA02.04 aumentando il numero di alloggi massimi consentiti da 6 a 10 ed eliminando la previsione della superficie commerciale, con eventuale accrescimento della SUL prevista per gli appartamenti. Il PO adottato consente la realizzazione di unità immobiliari residenziali molto grandi che, per la frazione di Rosia non avrebbero mercato, mentre esistono già numerosi locali commerciali inutilizzati. parere La richiesta è accoglibile eliminando la previsione della superficie commerciale ed incrementando il numero di alloggi massimi consentiti, ferma restando la SUL (ora SE) destinata a residenza. Si aggiorna di conseguenza l'art. 125 delle Norme Tecniche di Attuazione. parzialmente accolta

2 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via Massetana, Rosia individuazione catastale f. 93, p. 93 tema Piano Attuativo sintesi Si chiede di modificare la disciplina per il Piano Attuativo PA02.04 eliminando la previsione di realizzazione di parcheggio pubblico per una superficie minima di 550 mq. destinando detta superficie a verde privato a servizio delle unità immobiliari. Si fa presente che il parcheggio già esistente (piazza Remo Bartalini) è limitrofo a quello della Coop che notoriamente è quasi sempre deserto. parere La superficie da destinare a parcheggio pubblico potrà essere in parte ridimensionata in conseguenza dell'eliminazione della superficie destinata ad attività commerciali, nel rispetto comunque degli standard minimi di legge. Si aggiorna di conseguenza l'art. 125 delle Norme Tecniche di Attuazione. parzialmente accolta

pag. 34/210 33 protocollo 25726/2018 29/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo La Macchia individuazione catastale f. 58, p. 10 tema nuova previsione edificazione produttiva sintesi Si chiede di inserire integralmente il terreno di proprietà nell'UTOE 6 relativa alla zona artigianale come già previsto nel vigente Piano Strutturale onde consentire la facoltà di trasferire la propria impresa ubicata in via Massetana a Rosia. A tal fine, in occasione della redazione del Piano Strutturale, fu inviata specifica istanza. Il trasferimento consentirebbe lo sviluppo dell'impresa, una migliore accessibilità e un significativo decongestionamento del traffico di mezzi pesanti all'interno di Rosia. parere In considerazione degli approfondimenti di carattere urbanistico, delle verifiche di carattere geologico, idraulico e sismico e delle valutazioni di carattere ambientale e paesaggistico e vista la presenza delle principali opere di urbanizzazione e la continuità con l’edificato esistente e la necessità di compensare quanto previsto, l’intervento richiesto è introdotto nel P.O. come intervento diretto convenzionato (IC06.03). Si aggiornano di conseguenza l'art. 116 e la tavola PO.02 in scala 1:2.000. parzialmente accolta

pag. 35/210 34 protocollo 25751/2018 30/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Le Mandrie, Sovicille individuazione catastale f. 40, p. 160‐715‐328‐326‐201‐228‐329‐227‐ tema nuova previsione edificazione residenziale 200‐226 sintesi Si chiede di inserire l'area all'interno del perimetro urbano normandola come Area soggetta a Progetto Unitario Convenzionato a destinazione residenziale, con relativa disciplina e la classificazione dei volumi esistenti riferibili a edilizia di tipo rurale o comunque extraurbana come ambito R3, da assoggettare a manutenzione, ristrutturazione e recupero. La previsione del PO adottato non considera l'istanza a suo tempo presentata ma soprattutto non riconosce all'area il carattere urbano che esprime sia per i rapporti con la struttura dell'edificato (per cui può rappresentare un effettivo completamento) sia per la posizione che risulta strategica per individuare una risposta funzionale al tema del riordino della mobilità urbana, oltre a dotare la zona di una vasta area a verde pubblico. parere In considerazione degli approfondimenti di carattere urbanistico, delle verifiche di carattere geologico, idraulico e sismico e delle valutazioni di carattere ambientale e paesaggistico, l’intervento richiesto è introdotto nel P.O. come piano attuativo (PA01.02). Di conseguenza si introduce un nuovo art. 121 bis e si aggiorna la tavola PO.01 in scala 1:2.000. parzialmente accolta

pag. 36/210 35 protocollo 25752/2018 30/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Rosia individuazione catastale f. 91, p. 986‐342‐343 tema nuova previsione edificazione residenziale sintesi Si chiede di disciplinare l'area come Area soggetta a Progetto Unitario Convenzionato a destinazione residenziale, per una SUL riferita al progetto depositato in Comune nel 2006 in conformità al PRG (pratica sospesa nel 2008 per la quale comunque dopo la decadenza delle salvaguardie del PS erano state espresse, non ufficialmente, assicurazioni di buon esito trattandosi a tutti gli effetti di un diritto non soddisfatto dall'Amministrazione) e riproponendo la "regola dell'irregolarità" seguendo i segni del tessuto preesistente a Rosia Alta. Ciò permetterebbe una sistemazione definitiva dell'area, oggi inconclusa ed estremamente disordinata, e dei margini delle strade che la contornano. Si tratta di un'area che per caratteri morfologici ed acclività evidenzia l'effettiva impossibilità di altri utilizzi, cosa che facilita la crescita di sterpaglie e rovai, fonte di disagio per i residenti contermini e di onerosa manutenzione. parere La richiesta non è accoglibile in quanto per caratteri morfologici ed acclività, vista anche l'esigua estensione e la mancanza di un'appropriata viabilità di accesso, l'area non è adeguata all'edificazione; inoltre si tratta di un terreno immediatamente a ridosso del centro antico di Rosia, che deve essere attentamente salvaguardato, anche attraverso il mantenimento degli spazi aperti che ne tutelano l'impianto e la percezione. non accolta

pag. 37/210 36 protocollo 25753/2018 30/11/2018 soggetto osservante azienda

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via del Crocino, Sovicille individuazione catastale tema Intervento Convenzionato sintesi Per il comparto IC01.02, considerando che la superficie di terreno posta lateralmente all'edificio esistente dove dovrebbe essere localizzato l'ampliamento ha dimensioni piuttosto contenute, si chiede di poter realizzare la nuova costruzione su tre piani invece che due, fermo restando la SUL totale. Del resto anche l'edificio attuale ha per un tratto altezza di tre piani. parere La richiesta è accoglibile, ammettendo l'edificazione su tre piani. Si aggiorna di conseguenza l'art. 114 delle Norme Tecniche di Attuazione. accolta

2 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via del Crocino, Sovicille individuazione catastale tema Intervento Convenzionato sintesi Per il comparto IC01.02 si ritiene che le quantità previste a cessione per parcheggio e verde pubblico (circa 3.000 mq. complessivi) rendano difficoltoso l'ampliamento dei parcheggi a servizio dell'edificio, attualmente insufficienti in conseguenza dell'incremento di personale avuto negli ultimi anni. Si auspica quindi una significativa riduzione delle aree a verde e a parcheggio pubblico da cedere vista anche la presenza di ampi spazi pubblici davanti all'attuale plesso scolastico. Ciò consentirebbe anche di disporre di adeguati spazi a disposizione dell'edificio e del suo futuro ampliamento. parere Il dimensionamento delle opere ed attrezzature pubbliche da realizzare per ciascun intervento previsto dal PO è definito nel rispetto della normativa nazionale sugli standard e sulla base di criteri uniformi di proporzionalità fra quanto richiesto e potenzialità edificatoria attribuita. non accolta

3 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via del Crocino, Sovicille individuazione catastale tema Intervento Convenzionato sintesi Per il comparto IC01.02 si chiede di precisare con quale articolazione temporale dovrebbe avvenire la realizzazione della rotatoria in base a potenziali futuri ampliamenti così come la realizzazione e cessione delle aree. parere La realizzazione e cessione delle opere pubbliche previste deve avvenire preliminarmente o contestualmente all'intervento, secondo quanto sarà dettagliatamente stabilito in sede di convenzione. Alla luce dei contenuti della previsione e dell'articolazione delle opere di interesse pubblico da eseguire si ritiene opportuno assoggettare il progetto alla redazione di un Piano Attuativo. non accolta

pag. 38/210 37 protocollo 25755/2018 30/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema piscine sintesi In riferimento all'art. 106 si ritiene troppo riduttivo il limite di 40 cm. massimo di ingombro fuori terra per le piscine seminterrate. Viste le caratteristiche morfologiche del territorio la piscina seminterrata è quella che meglio di adegua alle caratteristiche del sito e consente di minimizzare i movimenti di terra e l'inserimento più naturale e logico è quello che comporta la creazione di un terrazzamento realizzando uno scavo limitato al vano della piscina. Pertanto si propone che l'ingombro fuori terra sia al massimo di 80 cm. di altezza media e comunque non superiore a 120 cm. di altezza massima. Per quanto riguarda poi la superficie delle piscine si ritiene che fare riferimento al numero di alloggi per gli agriturismi e non per le strutture turistico‐ricettive sia iniquo, quindi per entrambi la norma dovrebbe fare riferimento al numero di posti letto. Se comunque per gli agriturismi si vuole fare riferimento al numero di alloggi allora non possono essere penalizzati rispetto alle strutture residenziali che, se la piscina è al servizio di più alloggi, possono avere una piscina di 90 mq. parere La norma è integrata e precisata in modo da modulare adeguatamente il dimensionamento delle piscine per le diverse destinazioni d'uso e secondo il numero di alloggi o di posti letto per strutture ricettive o agriturismi. Per quanto riguarda la dimensione massima dell'ingombro fuori terra si ritiene che il limite massimo di 40 cm. possa essere superato esclusivamente nel caso di dislivelli del terreno esistenti. Si aggiorna di conseguenza l'art. 106 delle Norme Tecniche di Attuazione. parzialmente accolta

pag. 39/210 38 protocollo 25756/2018 30/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo località Case Poggio Perini, San Rocco a Pilli individuazione catastale f. 101, p. 6‐7‐13‐257‐259‐278‐274‐230‐231‐ tema Piano Attuativo 290‐552‐151‐138‐912‐957‐959‐618 sintesi In riferimento al Piano Attuativo PA.08.03 si chiede di aumentare la superficie del terreno edificabile, mantenendo la SUL massima complessiva. Considerando l'estensione delle aree edificabili si ha infatti un rapporto di circa 1,63 mc/mq che comporta l'esecuzione di costruzioni a stecca con un una densità considerevole, mentre la richiesta attuale è più orientata a piccoli fabbricati autonomi tipo villette mono‐bifamiliari. SI chiede altresì di modificare il tracciato della nuova strada e il perimetro dell'area sottoposta a Piano Attuativo in modo che ricadano per la quasi totalità entro i confini di proprietà dell'osservante. parere La previsione del P.O. è stata fatta oggetto anche di osservazione da parte degli enti sovraordinati, Provincia di e Regione Toscana, che a loro volta chiedono di modificare il tracciato della strada di previsione. Per tali osservazioni si è proceduto alla convocazione della commissione BSA provinciale e allo svolgimento di adeguati sopralluoghi. Il tracciato della strada è stato quindi in parte modificato in modo da attenuarne l'impatto dal punto di vista paesaggistico ma risultando comunque impossibile evitare l'interessamento di altre proprietà, con conseguente aggiornamento della tavola PO.05 in scala 1:2.000 e dell'art. 133. Non è in ogni caso possibile sviluppare i nuovi volumi in forma dispersa per le disposizioni regionali vigenti, che non consentono nuova edificazione all’esterno del perimetro del territorio urbanizzato e forme insediative disperse, proprio agli stessi margini delle aree urbane. non accolta

pag. 40/210 39 protocollo 25757/2018 30/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Caldana di Sopra individuazione catastale f. 31, p. 119 tema interventi e opere specifici sintesi Si chiede la possibilità di demolire il forno e utilizzare il relativo volume per modificare l'andamento del tetto del garage (da falda unica a capanna) in modo da utilizzare il garage (adiacente al forno) per il ricovero di più autovetture, spostando anche il portone di accesso. Il forno è un manufatto costruito ante 1967; il garage è stato oggetto di concessione in sanatoria nel 1988. parere Ai fabbricati in oggetto è attribuita la classe c4 pertanto sono ammessi interventi fino alla demolizione e ricostruzione o sostituzione edilizia, con diversa sagoma, articolazione, collocazione, a condizione che non si determini modificazione del disegno dei lotti, degli isolati e della rete stradale, nel rispetto dei criteri dell'art. 96 delle NTA. non accolta

pag. 41/210 40 protocollo 25758/2018 30/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Cuove, Carpineto individuazione catastale f. 45, p. 176 tema nuova previsione edificazione residenziale sintesi Si propone di classificare l'area all'interno del perimetro dell'area urbana dell'UTOE Carpineto normandola come Progetto Unitario Convenzionato, con relativa disciplina, come nuova previsione a destinazione residenziale. Non si ritiene che la classificazione del PO adottato sia corrispondente ai caratteri morfologici, agronomici e paesaggistici e all'evidente rapporto di continuità e completamento con l'edificato esistente nonché alla disponibilità delle reti impiantistiche e infrastrutturali. Inoltre si deve considerare anche l'ulteriore supporto economico ai fini dell'acquisizione delle aree da destinare a verde e parcheggio pubblici vicino alla scuola. parere La richiesta non è accoglibile in quanto l'area è esterna al perimetro del territorio urbanizzato, come transitoriamente definito ai sensi dell'art. 224 della L.R. 65/2014. Gli interventi di trasformazione a destinazione residenziale non sono consentiti dalla L.R. 65/2014 fuori dal territorio urbanizzato. non accolta

pag. 42/210 41 protocollo 25759/2018 30/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via Europa, Carpineto individuazione catastale f. 45, p. 137 tema Intervento Convenzionato sintesi Si chiede che per l'intervento IC09.02 la SUL massima passi da 140 a 280 mq., sempre con un massimo di due alloggi, considerate le tipologie e le metrature prevalenti nell'insediamento caratterizzato da edifici mono/bifamiliari con superfici abitabili particolarmente ampie che hanno reso da sempre Carpineto un abitato di elevato pregio residenziale. Quanto previsto dal PO porterebbe alla creazione di unità abitative con caratteristiche tali da richiamare gli alloggi di edifici condominiali già abbondantemente presenti nel territorio comunale e in larga parte inutilizzati, soprattutto quelli di più recente edificazione. parere Le potenzialità edificatorie attribuite sono valutate applicando criteri uniformi sul territorio secondo le caratteristiche del contesto e il dimensionamento del PO per gli interventi previsti a Carpineto risulta del tutto coerente al principio insediativo ed alle tipologie edilizie che caratterizzano il tessuto edificato. non accolta

pag. 43/210 42 protocollo 25760/2018 30/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via Lussemburgo, Carpineto individuazione catastale f. 45, p. 598‐668 tema Intervento Convenzionato sintesi Si chiede che per l'intervento IC09.01 la SUL massima passi da 140 a 280 mq., sempre con un massimo di due alloggi, considerate le tipologie e le metrature prevalenti nell'insediamento caratterizzato da edifici mono/bifamiliari con superfici abitabili particolarmente ampie che hanno reso da sempre Carpineto un abitato di elevato pregio residenziale. Quanto previsto dal PO porterebbe alla creazione di unità abitative con caratteristiche tali da richiamare gli alloggi di edifici condominiali già abbondantemente presenti nel territorio comunale e in larga parte inutilizzati, soprattutto quelli di più recente edificazione. parere Le potenzialità edificatorie attribuite sono valutate applicando criteri uniformi sul territorio secondo le caratteristiche del contesto e il dimensionamento del PO per gli interventi previsti a Carpineto risulta del tutto coerente al principio insediativo ed alle tipologie edilizie che caratterizzano il tessuto edificato. non accolta

pag. 44/210 43 protocollo 25761/2018 30/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Podere Cerreto, Cerreto Selva individuazione catastale tema edifici non classificati sintesi Si chiede l'elaborazione di una scheda conoscitiva analoga a quella prodotta per altri fabbricati per attribuire la relativa classe, da stabilire entro i limiti entro i quali si devono mantenere le opere e gli interventi diretti a conservare, adeguare e trasformare gli immobili. parere L'edificio, non classificato in quanto in occasione del sopralluogo il rilievo non era stato possibile, è classificato sulla base della schedatura conoscitiva (SD542) redatta in analogia a quella prodotta per il PO adottato. La disciplina per il complesso è definita dalla nuova scheda normativa S157, con conseguente aggiornamento dell'Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione e della tavola PO.17 in scala 1:10.000. accolta

pag. 45/210 44 protocollo 25762/2018 30/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Stigliano ‐ Palazzo individuazione catastale tema edifici non classificati sintesi Si chiede l'elaborazione di una scheda conoscitiva analoga a quella prodotta per altri fabbricati per attribuire la relativa classe, da stabilire entro i limiti entro i quali si devono mantenere le opere e gli interventi diretti a conservare, adeguare e trasformare gli immobili. parere L'edificio, non classificato in quanto in occasione del sopralluogo il rilievo non era stato autorizzato, è classificato sulla base della schedatura conoscitiva (SD766) redatta in analogia a quella prodotta per il PO adottato. La disciplina per il complesso è definita dalla nuova scheda normativa S215, con conseguente aggiornamento dell'Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione e della tavola PO.13 in scala 1:2.000. accolta

pag. 46/210 45 protocollo 25764/2018 30/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Podere Belvedere individuazione catastale f. 58, p. 108‐109‐110 tema edifici non classificati sintesi Si chiede di ampliare l'area perimetrata nel Piano Operativo e identificata con la sigla V2.1 E c3 comprendendo anche i fabbricati accessori. parere Trattandosi di manufatti accessori di pertinenza degli edifici principali in classe c3, la richiesta è da ritenersi accoglibile. Si aggiorna di conseguenza la tavola PO.17 in scala 1:10.000. accolta

pag. 47/210 46 protocollo 25765/2018 30/11/2018 soggetto osservante cittadino/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema cambio di destinazione d'uso a residenza sintesi Si chiede che venga diminuita la SUL media minima prevista al comma 4 dell'art. 101 delle norme di PO per il cambio di destinazione d'uso a residenza nel territorio rurale in modo da permettere all'interno di pertinenze isolate di un complesso edilizio la creazione di unità abitative che rispettino la superficie utile minima (mq. 28 e 38) stabilita dall'art. 3 del D.M. 05/07/1975. Inoltre si chiede che venga diminuita la SUL media minima da 80 mq a 60 mq. per le unità immobiliari residenziali originate per frazionamento di cui al comma 3 dell'art. 102. Si fa presente che territorio comunale sono presenti "insiemi di edifici, pertinenze e parti di uso comune caratterizzati da "autonomia funzionale obbiettivamente riconoscibile", che tali complessi rivestono interesse dal punto di vista architettonico e parte fondamentale del sistema paesaggio, che soprattutto le pertinenze non sono più utilizzate per la destinazione originaria con conseguente abbandono e degrado che ne compromettono la stabilità e la permanenza e infine che nella nuova edificazione sono state realizzate unità abitative con SUL nettamente inferiore a 80 mq. parere In ordine alla richiesta di diminuzione della SUL media minima prevista al comma 4 dell'art. 101 delle norme di PO per il cambio di destinazione d'uso a residenza nel territorio rurale si evidenzia la piena coerenza del PO con quanto disciplinato dal PTCP di Siena, in particolare all’art. 17 – Le politiche per il contrasto alla crescita insediativa diffusa, per il quale, al comma 2 si prescrive che nei piani comunali si debba: ‐ contrastare l’introduzione di insediamenti incongrui nel territorio rurale, vietando esplicitamente nella pianificazione e nell’urbanistica comunali il ricorso a lottizzazioni di tipo urbano in territorio rurale; ‐ contrastare, allo stesso fine del precedente alinea, il recupero di manufatti in territorio rurale, i relativi cambi d’uso e frazionamenti, aventi effetti di realizzazione di “condominii urbani” in territorio rurale, viceversa regolamentando propriamente detti interventi al fine di agevolare la presenza umana, anche laddove non esclusivamente legata alle attività agricole, in detto territorio e i relativi obblighi al mantenimento dei caratteri ambientali e paesaggistici della ruralità; La possibilità di realizzare monolocali in territorio rurale aprirebbe la strada a pratiche poco qualificate di riuso, introducendo in contesti molto delicati stili di vita prettamente urbani. In altri contesti si sono misurati gli effetti di trasformazioni improprie, che hanno cambiato i connotati a complessi rurali storici e condomini di campagna. La stessa classe degli immobili che possono cambiare la destinazione d’uso vieta peraltro interventi strutturali e di radicale modifica tipologica. Negli 80 mq. di superficie media sono anche comprese anche le superfici da mantenere come superfici accessorie e previste allo scopo di consentire una corretta manutenzione del fondo, in relazione ai caratteri di ruralità da tutelare. Ai fini della pianificazione non può essere un riferimento quanto si è fatto fino a ieri con leggi, regolamenti e strumenti precedentemente in vigore. Tuttavia dopo attente valutazioni si ritiene possibile ridurre le superfici accessorie minime richieste e si propone di ridurre la superficie netta media minima a 50 mq. oltre alle superfici accessorie richieste pari a 6 mq. netti e comunque con superficie utile abitabile non inferiore a 38 mq. sia nel caso di frazionamento che nel caso di edifici isolati. Si aggiornano di conseguenza gli artt. 101 e 102 delle Norme Tecniche di Attuazione. parzialmente accolta

pag. 48/210 47 protocollo 25766/2018 30/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Podere Castellare 71‐72, Orgia individuazione catastale f. 155, p. 3 tema edifici non classificati sintesi Si chiede la classificazione degli edifici in oggetto. Si propone la classe c2 per l'edificio 1 e la classe c3 per gli altri tre edifici. parere Sulla base della documentazione fotografica fornita la disciplina per il complesso è definita dalla nuova scheda normativa S145, con conseguente aggiornamento dell'Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione e della tavola PO.18 in scala 1:10.000. parzialmente accolta

pag. 49/210 48 protocollo 25794/2018 30/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo località Martellino individuazione catastale f. 142, p. 28‐27 tema edifici non classificati sintesi Per gli edifici non classificati dal Piano Operativo si propone scheda di dettaglio con rilevamento dei fabbricati e relativa scheda normativa. Per l'edificio principale si propone la classe c2, per l'annesso la classe c3. parere Sulla base della documentazione fotografica fornita la disciplina per il complesso è definita dalla nuova scheda normativa S146, con conseguente aggiornamento dell'Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione e della tavola PO.18 in scala 1:10.000. parzialmente accolta

pag. 50/210 49 protocollo 25795/2018 30/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo località Il Pozzo, Orgia individuazione catastale f. 143, p. 9 tema edifici non classificati sintesi Per gli edifici non classificati dal Piano Operativo si propone scheda di dettaglio con rilevamento dei fabbricati e relativa scheda normativa. Per gli edifici si propongono la classe c2 e la classe c3. parere Sulla base della documentazione fotografica fornita la disciplina per il complesso è definita dalla nuova scheda normativa S147, con conseguente aggiornamento dell'Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione e della tavola PO.18 in scala 1:10.000. parzialmente accolta

pag. 51/210 50 protocollo 25796/2018 30/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Mulino del Pero, Brenna individuazione catastale tema modifica scheda normativa sintesi In riferimento alla Scheda normativa S213 ritenendo eccessiva la completa demolizione e realizzazione di corte interna al posto della vecchia filanda si riterrebbe più congruo il mantenimento almeno del 50% della superficie coperta e più precisamente la porzione confinante con l’edificio 05. parere Il recupero del Mulino a nuovi usi presuppone la necessità di disporre anche di adeguati spazi scoperti, che potranno essere individuati anche mantenendo la memoria della filanda attraverso la conservazione dei muri perimetrali; questa sorta di corte interna potrà comunque essere attrezzata con strutture leggere utili alla vivibilità degli spazi. non accolta

pag. 52/210 51 protocollo 25798/2018 30/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Mulino di Serravalle individuazione catastale tema correzione sintesi In riferimento alla Scheda normativa S139 (Mulino di Serravalle) edifici 04 e 05 si segnala un refuso della vecchia normativa per interventi di ristrutturazione “tipo b (RE‐b)” e si richiede l’attribuzione della classe c3. parere Il testo normativo sarà corretto trattandosi di un refuso, con conseguente aggiornamento dell'Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione (S139). accolta

pag. 53/210 52 protocollo 25801/2018 30/11/2018 soggetto osservante Ente

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema aree di pertinenza sintesi La disciplina delle aree di pertinenza degli aggregati è sviluppata riferendosi genericamente all'art. 13.13 del PTCP, articolo al quale si invita a raccordarsi adeguatamente, ricordando l'elevato valore che il PTCP riconosce alle aree di pertinenza degli aggregati e dei BSA (capisaldi della rete paesaggistica provinciale) e che qualsiasi previsione di trasformazione, affinché si dimostri coerente con il contesto di riferimento, dovrà essere supportata da adeguati approfondimenti valutativi rispettando criteri e indicazioni contenuti nella norma provinciale. parere La norma del PO è integrata come richiesto, con conseguente aggiornamento dell'art. 84 delle Norme Tecniche di Attuazione. accolta

2 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema aree di pertinenza sintesi La disciplina delle aree di pertinenza dei BSA è sviluppata riferendosi genericamente all'art. 13.14 del PTCP, senza approfondirne il contenuto e determinando fin da subito quali siano gli interventi ammessi o vietati senza aver proceduto, nella formazione del piano, alla valutazione della specifica norma in Commissione BSA secondo la procedura concertativa richiamata nello stesso art. 85 delle norme di PO. Tale procedura concertativa, nella formazione degli strumenti urbanistici comunali in genere, non è certamente una novità e nello specifico caso si ritiene da attivare preventivamente all'approvazione del PO. In quella sede infatti saranno valutati i contenuti e le modalità applicative della norma, verificata la tipologia degli interventi ammissibili già localizzati da quelli non localizzati, quelli soggetti a pano attuativo, oltre a valutare quanto di nuovo previsto dall'attuale quadro normativo di riferimento (L.R. 65/2014). parere Come risulta all’art. 85 del PO, la gamma degli interventi ammessi all’interno delle aree di pertinenza dei BSA è molto limitata, anche in rapporto a territori comunali del tutto simili a quello di Sovicille. Nella fase seguente alle controdeduzioni si è dunque provveduto alla convocazione richiamata dall’osservazione. accolta

3 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema disciplina PTCP sintesi Si segnala la necessità di raccordarsi con la disciplina della capacità produttiva del PTCP (art. 12); in particolare le norme del PO dovranno tenere conto esplicitamente di quanto declinato agli artt. 12.1‐12.2‐12.3‐12.4‐21. La norma dovrebbe essere implementata con criteri insediativi rispettosi del paesaggio riportati all'art. 13.29 Progetto di paesaggio per insediamenti produttivi (…). parere Le aree produttive del Comune di Sovicille non prevedono espansioni ma solo completamenti da effettuarsi all’interno dei perimetri esistenti, rispettando in questo quanto disciplinato agli artt. 12.1 e 12.3 del PTCP. Nelle discipline per le trasformazioni previste, comunque, potranno essere recepiti i criteri di cui all’art. 13.29. Si ritiene quindi accoglibile l'osservazione integrando in tal senso le Norme Tecniche di Attuazione, in particolare gli articoli 115bis, 116, 128 e 130. accolta

4 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema Intervento Convenzionato sintesi In riferimento all'intervento IC02 si segnala che la previsione di nuova edificazione residenziale ricade nell'area di pertinenza dell'aggregato di Ancaiano. La documentazione a supporto del PO non esplicita le analisi richieste dall'art. 13.13 c. 9 del PTC propedeutiche all'ammissibilità della trasformazione. Inoltre la nuova edificazione è ammissibile se coerente con la tipologia dell'impianto dell'aggregato e nel rispetto del rapporto tra pieni e vuoti come specificato all'art. 13.13 c. 10. La previsione è attuabile con intervento diretto convenzionato ma non si riscontrano indirizzi e prescrizioni utili allo sviluppo del progetto coerentemente alla disciplina del PTC. Infine la porzione risulta interessata da tessitura agraria a maglia fitta tradizionale a prevalenza dell'olivo e del promiscuo e non può identificarsi come intervento di completamento, seppur in continuità con l'edificato esistente.

pag. 54/210 parere L’intervento IC02 è stralciato anche in accoglimento dell'osservazione della Regione Toscana, con conseguente abrogazione del comma 2 dell' art. 119 e aggiornamento della tavola PO.09 in scala 1:2.000. accolta

5 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Tegoia individuazione catastale tema Intervento Convenzionato sintesi In riferimento all'intervento IC03 si segnala che la previsione di nuova edificazione residenziale ricade in area di pertinenza dell'aggregato di Tegoia. La documentazione a supporto del PO non esplicita le analisi richieste dall'art. 13.13 c. 9 del PTC propedeutiche all'ammissibilità della trasformazione e per lo sviluppo progettuale si riscontrano solo linee guida di indirizzo generico rispetto alle sistemazioni ambientali e alla realizzazione del parcheggio pubblico. parere L’intervento IC03 è stralciato anche in accoglimento dell'osservazione della Regione Toscana, con conseguente abrogazione del comma 3 dell' art. 119 e aggiornamento della tavola PO.10 in scala 1:2.000. accolta

6 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Brenna individuazione catastale tema Intervento Convenzionato sintesi In riferimento agli interventi IC06 e IC07 si segnala che le previsioni di nuova edificazione residenziale ricadono in area di pertinenza dell'aggregato di Brenna. La documentazione a supporto del PO non esplicita le analisi richieste dall'art. 13.13 c. 9 del PTC propedeutiche all'ammissibilità della trasformazione e per lo sviluppo progettuale non sono presenti disposizioni specifiche. parere L’intervento IC06 è stralciato anche in accoglimento dell'osservazione della Regione Toscana, con conseguente abrogazione del comma 6 dell' art. 119 e aggiornamento della tavola PO.14 in scala 1:2.000. Per la previsione IC07, che consiste in un intervento di sostituzione edilizia (non di nuova edificazione), verranno esplicitati i criteri richiesti all’art. 13.13. accolta

7 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Poggio Perini, San Rocco a Pilli individuazione catastale tema Piano Attuativo sintesi L'intervento PA08.03 comprende per buona parte il tracciato della nuova strada oggetto di valutazione nella Conferenza di Copianificazione che interessa l'area di pertinenza di BSA della Villa Cavaglioni, previsione che è stata oggetto di valutazione in Commissione BSA il 30/05/2016. La previsione del Piano Attuativo (residenza per 40 alloggi) risulta esterna al perimetro del territorio urbanizzato ai sensi dell'art. 224 ma non è stata oggetto di esame nella seduta della Conferenza di Copianificazione. Si ricorda che già in sede di Commissione BSA si palesarono preoccupazioni rispetto alla soluzione proposta per la nuova viabilità, accettata poi dalla Conferenza di Copianificazione, in quanto avrebbe favorito lo sviluppo di un nuovo fronte edificatorio verso il territorio aperto con occupazione di nuovo suolo. La previsione si pone peraltro in contrasto con il contributo del Settore Paesaggio della Regione Toscana trasmesso alla Conferenza di Copianificazione ed espresso in coerenza al parere provinciale. Si richiama infine quanto riportato nella relazione propedeutica all'esame della Commissione BSA in merito alle sistemazioni degli spazi aperti. parere Si ricorda che la previsione residenziale si sviluppa all’interno del territorio urbanizzato definito ai sensi dell’art. 224 della L.R. 65/2014 e che la conferenza di copianificazione, che ha avuto modo di esaminare la proposta di trasformazione, era arrivata alla conclusione che “Relativamente all’intervento n. 2 la conferenza ritiene la prima ipotesi progettuale, ovvero quella posta più a valle e più distante dall’edificato esistente, necessiti di minori trasformazioni e di conseguenza sia di minor impatto paesaggistico non interferendo sulle visuali panoramiche oggetto di tutela”, come è riportato nel Verbale della riunione della conferenza di copianificazione del 05/10/2016. La previsione è stata comunque oggetto di osservazione anche da parte della Regione Toscana e si è dunque proceduto alla convocazione della commissione BSA provinciale e allo svolgimento di adeguati sopralluoghi, a seguito dei quali il tracciato della strada è stato in parte modificato in modo da attenuarne l'impatto dal punto di vista paesaggistico, mantenendo le nuove volumetrie all’interno del perimetro del territorio urbanizzato come definito ai sensi dell’art. 224. Si aggiornano di conseguenza l'art. 133 e la tavola PO.05 in scala 1:2.000. parzialmente accolta

8 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo

pag. 55/210 individuazione catastale tema destinazioni d'uso sintesi Nelle schede allegate alle norme sono indicate classi di valore e tipologie di intervento ma non le destinazioni d'uso compatibili: si ritiene però che la possibilità di cambio d'uso dei manufatti non più utilizzati a fini agricoli e il relativo dimensionamento debbano essere opportunamente localizzati nel territorio, dopo aver effettuato i dovuti approfondimenti circa la compatibilità paesaggistica degli interventi, il rispetto della classificazione del territorio (a prevalente o esclusiva funzione agricola) e delle tessiture agrarie. Si rileva inoltre l'opportunità di specificare meglio i caratteri delle trasformazioni affinché siano rispettati i principi strategici del PTCP enunciati agli artt. 17 e 18. parere Il PO ha schedato l’intero patrimonio edilizio del Comune di Sovicille ed ha raggiunto così un adeguato grado di conoscenza tale da consentire una corrispondente e appropriata disciplina. Gli approfondimenti condotti hanno consentito dunque di avere per il PO una conoscenza del territorio mai raggiunta prima. Ad un maggior grado di valore corrisponde una gamma maggiore di possibilità di riuso, mentre ad una maggiore possibilità di intervento, considerato nella sua intensità, fino alla sostituzione edilizia, corrisponde una più ristretta gamma di destinazioni possibili. Questo criterio costitutivo del progetto di piano attraversa molti articoli e permea tutte le Norme. In particolare, all’art. 100, vengono definiti gli usi verso cui si potranno recuperare gli edifici esistenti nel territorio aperto, mentre per il territorio urbanizzato valgono le regole di appartenenza ai diversi tessuti. Il dimensionamento del cambio d’uso è ricognitivo alla scadenza dei cinque anni o può prolungarsi per altri cinque, mentre la L.R. 65/2014, a cui il PO deve conformarsi, non distingue più, nel territorio rurale, le zone ad esclusiva e prevalente funzione agricola. Anche dal punto di vista prettamente tecnico, il piano assume un principio di semplicità ed efficacia che non costringa a consultare schede esterne alle norme, sottoposte peraltro alla variabilità delle condizioni degli edifici rilevati. Gli indirizzi delle politiche del PTCP, in particolare dell’art. 17, sono pienamente recepite (i volumi impropriamente siti nel territorio rurale non possono essere trasformati in insediamenti di tipo urbano – nel caso dovrebbero comunque passare, per funzioni non residenziali – dalla conferenza di copianificazione ex art. 25 della L.R. 65/2014), mentre il PO già contiene quanto richiesto in merito alla limitazione dei frazionamenti e il rispetto dei caratteri di ruralità e non si prevedono interventi di recupero di aree dismesse se non qualche edificio isolato all’interno del territorio urbanizzato, non certo da considerare nell’accezione di “area dismessa”. non accolta

9 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema valutazioni ambientali sintesi Visto che il territorio è interessato da Zona di protezione ambientale della risorsa idrica minerale, di sorgente e termale, generata dalle concessioni minerarie in essere, definita da apposita variante al PTCP 2010 e sulla quale incide specifica disciplina, si chiede di tenere conto nell'ambito delle valutazioni delle eventuali ricadute che le previsioni potrebbero avere sulla risorsa termale. parere Nelle valutazioni si terrà conto delle eventuali ricadute sulla risorsa termale. accolta

10 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema vincoli sintesi Si ricorda che ai sensi del c. 3 dell'art. 10.1.5 del PTC 2010 il Comune dovrà comunicare le aree di salvaguardia di estensione sovracomunale delle opere di captazione destinate al consumo umano eventualmente presenti nel territorio comunale, definite ai sensi del D.lgs. 152/06, ai Comuni interessati, che dovranno recepire l'area vincolata, e che ai sensi del c. 4 dello stesso articolo a tali aree di salvaguardia si applica la disciplina di cui all'art. 10.1.2 (classe 1 della sensibilità degli acquiferi). parere Verranno effettuate le verifiche richieste. accolta

pag. 56/210 53 protocollo 25802/2018 30/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo località Il Pozzo, Orgia individuazione catastale f. 143, p. 9 tema edifici non classificati sintesi L'istanza è identica alla 049.1. Per gli edifici non classificati dal Piano Operativo si propone scheda di dettaglio con rilevamento dei fabbricati e relativa scheda normativa. Per gli edifici si propongono la classe c2 e la classe c3. parere Sulla base della documentazione fotografica fornita la disciplina per il complesso è definita dalla nuova scheda normativa S147, con conseguente aggiornamento dell'Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione e della tavola PO.18 in scala 1:10.000. parzialmente accolta

2 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo località Martellino individuazione catastale f. 142, p. 28‐27 tema edifici non classificati sintesi L'istanza è identica alla 048.1. Per gli edifici non classificati dal Piano Operativo si propone scheda di dettaglio con rilevamento dei fabbricati e relativa scheda normativa. Per l'edificio principale si propone la classe c2, per l'annesso la classe c3. parere Sulla base della documentazione fotografica fornita la disciplina per il complesso è definita dalla nuova scheda normativa S146, con conseguente aggiornamento dell'Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione e della tavola PO.18 in scala 1:10.000. parzialmente accolta

3 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Mulino del Pero, Brenna individuazione catastale tema modifica scheda normativa sintesi L'istanza è identica alla 050.01. In riferimento alla Scheda normativa S213 ritenendo eccessiva la completa demolizione e realizzazione di corte interna al posto della vecchia filanda si riterrebbe più congruo il mantenimento almeno del 50% della superficie coperta e più precisamente la porzione confinante con l’edificio 05. parere Il recupero del Mulino a nuovi usi presuppone la necessità di disporre anche di adeguati spazi scoperti, che potranno essere individuati anche mantenendo la memoria della filanda attraverso la conservazione dei muri perimetrali; questa sorta di corte interna potrà comunque essere attrezzata con strutture leggere utili alla vivibilità degli spazi. non accolta

4 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Mulino di Serravalle individuazione catastale tema correzione sintesi L'istanza è identica alla 051.01. In riferimento alla Scheda normativa S139 (Mulino di Serravalle) edifici 04 e 05 si segnala un refuso della vecchia normativa per interventi di ristrutturazione “tipo b (RE‐b)” e si richiede l’attribuzione della classe c3. parere Il testo normativo sarà corretto trattandosi di un refuso, con conseguente aggiornamento dell'Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione (S139). accolta

pag. 57/210 54 protocollo 25813/2018 30/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale f. 33, p. 41‐562 tema modifica classe da c4 a c3 sintesi Si chiede che il podere Santa Giuditta sia schedato possibilmente classificando il capannone in classe c3 o in alternativa che sia consentita la destinazione commerciale ‐ somministrazione di alimenti e bevande ‐ anche ai fabbricati strumentali agricoli non schedati o schedati in classe c4. Il podere, schedato nel PRG, è di remota costruzione, come testimoniato dal catasto d'impianto del 1939, e si inserisce in un contesto di rilevante testimonianza; i fabbricati limitrofi dell'epoca sono classificati in classe c3 o addirittura c2. La proprietà è interessata ad una riqualificazione edilizia e funzionale con l'intenzione di realizzare una struttura di somministrazione di alimenti e bevande nel capannone. parere La classificazione del patrimonio edilizio esistente è effettuata sulla base del riconoscimento di caratteristiche di pregio architettonico, valore storico‐documentale, matrice antica, unitarietà e tenendo conto dello stato di conservazione. L'edificio in oggetto non possiede caratteristiche tali da rientrare nelle classi che individuano i manufatti di pregio e/o valore storico‐documentale, pertanto non è possibile modificare la classe come richiesto. non accolta

pag. 58/210 55 protocollo 25814/2018 30/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Caggio di Mezzo, strada da Linari a San Rocco a Pilli individuazione catastale f. 63, p. 285 tema ampliamento sintesi Si chiede che sia concessa la possibilità di ampliamento dell'edificio per un minimo del 20% della SUL con destinazione residenziale, visto che il PO non prevede la realizzazione di nuovi edifici, l'ampiezza del fabbricato non soddisfa le esigenze del richiedente, l'edificio risulta già ad uso abitativo e dotato delle utenze e infrastrutture necessarie e che altre destinazioni non sono appropriate per ubicazione, tipologia ed esigenze. parere Trattandosi di un edificio che non presenta valore storico documentale la classe attribuita dal PO è c4, che ammette, nel caso di edifici con destinazione residenziale alla data di adozione del PO stesso, possibilità di ampliamento funzionali al loro adeguamento nei limiti di Superficie Utile Lorda definiti dalle Norme, non in percentuale rispetto all'esistente, in quanto ciò favorirebbe i fabbricati di maggiore dimensione invece di quelli che più necessitano di spazi aggiuntivi. non accolta

pag. 59/210 56 protocollo 25816/2018 30/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Filetta individuazione catastale tema impianti sportivi all'aperto sintesi Visto che, in conseguenza dei lavori di potenziamento della Fano‐Grosseto, Borgo Filetta e Bagnaia si troveranno separati la proprietà si è vista costretta a ripensare Borgo Filetta come realtà autonoma e per questo ha ipotizzato di dotarlo di alcune attrezzature sportive (campi da tennis e piscina). Si rende quindi opportuno integrare l'art. 69 delle norme di PO inserendo la possibilità di realizzare impianti sportivi all'aperto. Ciò è coerente con quanto disposto nel piano attuativo approvato il 24‐09‐2004, che prevede la realizzazione di impianti sportivi in località S. Caterina. parere Il Piano Operativo ha recepito per Bagnaia quanto disposto dal Piano Strutturale e quanto successivamente deliberato dal Consiglio Comunale attraverso una specifica variante al PRG. Sopraggiunti il termine di efficacia dei Piani Attuativi approvati con le delibere 97 e 98 del 24/09/2004, resta così ammissibile, in applicazione dell'art. 106 delle Norme del PO, la realizzazione della piscina nella pertinenza del complesso in località S. Caterina, come anche in precedenza previsto. non accolta

pag. 60/210 57 protocollo 25823/2018 30/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale f. 141, p. 48‐70‐71‐72‐73‐154‐155‐156‐157‐ tema attività estrattive 158‐235‐237‐239‐240‐261‐263‐264‐266‐267‐ 268‐269‐52‐75‐224 sintesi Si chiede che al termine della coltivazione e del successivo recupero ambientale l'area estrattiva torni ad essere disciplinata dalla normativa sulle zone agricole, come previsto nelle norme del PRG vigente, visto che la zona in cui ricade l'attività estrattiva di Brenna è pianeggiante, irrigua e appetibile dal punto di vista agricolo. L’art. 46 del PO prevede che al termine della coltivazione e del successivo recupero ambientale e messa in sicurezza l’area estrattiva compatibilmente con le caratteristiche geomorfologiche del sito potrà essere impiegata per attività di produzione di energia da fonti rinnovabili e per attività sportive all’aperto che non necessitano di strutture fisse. parere Il comma 5 dell'art. 46 introduce un possibile utilizzo delle aree estrattive, una volta terminata l'attività e completato il recupero ambientale, alternativo al ritorno all'uso agricolo che è e resta il principale obiettivo della normativa sulle cave. Ciò verrà meglio chiarito nella formulazione della norma. parzialmente accolta

pag. 61/210 58 protocollo 25824/2018 30/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale f. 141, p. 52‐75‐224 tema aree di pertinenza sintesi Si chiede che per i manufatti per l'ippoturismo non si applichi il limite dei 20 mq. massimi di superficie previsto dall'art. 84 comma 3 lett. c) delle norme di PO (aree di pertinenza degli aggregati) ma la tabella riportata all'art. 97. Si ritiene già molto penalizzante passare dall'attuale normativa che prevede il ricovero di 10 capi ai 4 capi dell'art. 97 e con l'applicazione dell'art. 84 di fatto si andrebbe a vietare la possibilità di realizzare qualsiasi struttura per l'ippoturismo in tutte le aree di frangia, che sono le più ricercate per questa attività. parere Viste le condizioni che si devono osservare per gli aggregati e del rilievo che un’attività quale quella dell’ippoturismo ha per Sovicille si provvederà ad eliminare il limite dei 20 mq. per i manufatti di cui al punto c) del comma 3 dell’art. 84. accolta

pag. 62/210 59 protocollo 25825/2018 30/11/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Filetta individuazione catastale tema impianti sportivi all'aperto sintesi L'istanza è identica alla 056.01. Visto che, in conseguenza dei lavori di potenziamento della Fano‐Grosseto, Borgo Filetta e Bagnaia si troveranno separati la proprietà si è vista costretta a ripensare Borgo Filetta come realtà autonoma e per questo ha ipotizzato di dotarlo di alcune attrezzature sportive (campi da tennis e piscina). Si rende quindi opportuno integrare l'art. 69 delle norme di PO inserendo la possibilità di realizzare impianti sportivi all'aperto. Ciò è coerente con quanto disposto nel piano attuativo approvato il 24‐09‐2004, che prevede la realizzazione di impianti sportivi in località S. Caterina. parere Il Piano Operativo ha recepito per Bagnaia quanto disposto dal Piano Strutturale e quanto successivamente deliberato dal Consiglio Comunale attraverso una specifica variante al PRG. Sopraggiunti il termine di efficacia dei Piani Attuativi approvati con le delibere 97 e 98 del 24/09/2004, resta così ammissibile, in applicazione dell'art. 106 delle Norme del PO, la realizzazione della piscina nella pertinenza del complesso in località S. Caterina, come anche in precedenza previsto. non accolta

pag. 63/210 60 protocollo 25865/2018 03/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale f. 30, p. 154 tema edifici classe c4 ‐ cambio d'uso sintesi Si chiede che per gli edifici, in zona non classificata dal PO, sia consentita la demolizione con ricostruzione con destinazione d'uso residenziale e/o turistico‐ricettiva in quanto non pertinenti all'attività agricola e alla zona agricola. Si tratta di manufatti costruiti ante 1967 ad uso industriale, utilizzati come depositi di materiali industriali dopo la cessazione dell'attività. parere Il PO ammette il cambio d'uso a residenza per gli edifici rurali di riconosciuto valore storico architettonico, di rilevante valore storico o comunque di impianto antico anche se in parte modificati (classi c1, c2 e c3), mentre non lo consente agli edifici ritenuti privi di valore storico‐documentale (classe c4) o ai manufatti non assimilabili a edifici o inconsistenti: in base a tali criteri applicati uniformemente la disciplina distingue le possibilità di eventuale cambio d'uso. In questo modo si intende naturalmente favorire e privilegiare la tutela, la conservazione ed il recupero degli edifici riconosciuti di valore, per i quali il cambio d'uso è peraltro possibile senza interventi che possano indurre pesanti alterazioni e trasformazioni del contesto. non accolta

2 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Sovicille individuazione catastale f. 40, p. 121 tema edifici notificati sintesi Si chiede che per gli edifici notificati sia consentita la deroga al rispetto di alcuni standard (limiti di altezze, rapporti aeroilluminanti, ecc.) come previsto dall'art. 20 c. 7 del PO al fine di consentirne il riuso tecnico‐funzionale e che nell'ambito della destinazione residenziale individuata siano consentiti tutti gli usi compatibili previsti dall'art. 100. parere Come ricordato anche dall'osservante, il PO già prevede all'art. 20 comma 7 la possibilità di deroga alle norme igienico‐sanitarie, previo parere favorevole della competente azienda USL, nel caso di edifici e complessi in classe c1. Non è pertinente invece, nel caso degli edifici oggetto dell'osservazione, in quanto posti in area urbana, il riferimento all'art. 100 che si applica solo al territorio rurale. L'ambito al quale appartengono gli edifici, cioè i centri antichi (R1.1), è regolato dall'art. 61, nel quale si stabiliscono gli usi caratterizzanti ed ammessi, escludendo comunque attività industrial e artigianali diverse dall'artigianato di servizio o di produzione di beni artistici e connessi con le persone e le abitazioni, attività commerciali per medie strutture di vendita e attività commerciali all'ingrosso e depositi. non accolta

3 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Sovicille individuazione catastale f. 40, p. 121‐124‐125‐126 tema piscine sintesi Per i fabbricati esclusi dal vincolo della Soprintendenza e per gli altri edifici si chiede che sia consentita la realizzazione di una piscina e altre funzioni di carattere sportivo. parere La realizzazione delle piscine all'interno del sistema degli insediamenti è disciplinata all'art. 57 delle NTA del PO. Essa è esclusa nel caso di complessi in classe c1, non per edifici in classe c3 quali quelli indicati dall'osservante. non accolta

pag. 64/210 61 protocollo 25870/2018 03/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo località Fabbricaccia, San Rocco a Pilli individuazione catastale f. 100, p. 148 tema nuova previsione edificazione residenziale sintesi Si chiede di inserire una nuova area di edificazione residenziale per una SUL di 320 mq., allegando relativa proposta di disciplina. L'area richiesta andrebbe a creare una naturale prosecuzione e completamento di quanto già previsto (in parziale recepimento di auspicio presentato nel 2014), eliminando una zona agricola all'interno della zona abitativa che non avrebbe più valenza agronomica produttiva ma nel tempo potrebbe trasformarsi in area incolta e degradata. parere La richiesta non è accoglibile in quanto in contrasto con le disposizioni del PIT/PPR ed in particolare con la scheda di vincolo paesaggistico. non accolta

pag. 65/210 62 protocollo 25872/2018 03/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via del Castruccio, San Rocco a Pilli individuazione catastale f. 80, p. 226 tema nuova previsione edificazione residenziale sintesi Si chiede di inserire una nuova area di edificazione residenziale per una SUL di 150 mq., allegando relativa proposta di disciplina, attraverso la suddivisione del lotto di 2.320 mq. dell'edificio esistente (con SUL di 220 mq.). Il nuovo lotto, con basso indice ma con una cospicua parte di opere pubbliche (vista la presenza in zona di un centro medico e di fondi commerciali) andrebbe a formare una naturale prosecuzione di quanto previsto e presente. parere La richiesta non è accoglibile in quanto la dimensione del lotto non risulta adeguata all'edificazione, considerando anche la presenza del fabbricato adibito ad autorimessa, secondo corretti rapporti tra edificato e spazi di pertinenza. Restano comunque ammessi gli incrementi di SUL, tramite sostituzione e/o addizione volumetrica, previsti dalla classe c4 alla quale appartiene l'edificio esistente nel lotto. non accolta

pag. 66/210 63 protocollo 25880/2018 03/12/2018 soggetto osservante tecnico professionista

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via Grossetana‐via Perugini, San Rocco a Pilli individuazione catastale f. 78, p. 132‐628 tema Piano Attuativo sintesi Si chiede che i terreni di proprietà vengano esclusi dall’area PA08.01 per il loro reinserimento all’interno di specifica area a sé stante da destinare all’edificabilità tramite Lottizzazione Privata di tipo residenziale con mantenimento degli indici e parametri urbanistici da ultimo stabiliti dalle Norme Tecniche (artt. 4 e 36) del Piano Strutturale nonché in base ai parametri di PRG, trattandosi di previsioni di maggior efficacia di messa in opera purtroppo non potute portare a compimento per cause indipendenti dai proprietari. Qualora ciò non possa essere accolto si chiede che i criteri di attuazione non pregiudichino i diritti che gli osservanti hanno acquisito, a esclusivo vantaggio degli altri proprietari. Si ritiene che almeno 450 mq. per alloggi, oltre a spazi per parcheggio e verde privati, dovrebbero essere riservati agli osservanti. parere L'obiettivo dell'intervento PA08.01 è riorganizzare un'importante area al centro di San Rocco a Pilli integrando e potenziando gli spazi e le funzioni pubbliche e di interesse collettivo allo stesso tempo dando compiutezza ad un assetto urbano esito di singoli interventi non coordinati. Diversamente dal PRG quindi per il PO l'intera area compresa nel perimetro del PA08.01, per la sua valenza strategica, necessita di un progetto complessivo e unitario, anche se comunque attuabile per parti. Come specificato all'art. 109 delle NTA le potenzialità di trasformazione edilizia e gli obblighi previsti per gli interventi sono conferiti unitamente all'insieme degli immobili compresi in ciascuna Area di Trasformazione indipendentemente dalla collocazione degli edifici, delle loro aree di pertinenza e delle aree da riservare per le opere di urbanizzazione primaria e secondaria; per ciascuna Area di Trasformazione sono quindi ripartiti in misura proporzionale la SUL edificabile e le quantità derivanti dall’eventuale recupero di edifici esisten, gli oneri economici per la realizzazione delle opere di interesse pubblico prescri e gli oneri relativi alla cessione gratuita al Comune di aree a destinazione pubblica, così come gli eventuali ulteriori benefici pubblici prescritti, salvo diversi accordi tra i soggetti aventi titolo ai quali l'Amministrazione rimane comunque estranea. non accolta

pag. 67/210 64 protocollo 25883/2018 03/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Linari individuazione catastale f. 61, p. 230 tema nuova previsione edificazione sintesi Al fine di raggiungere gli obiettivi di qualificazione della struttura ricettiva e di valorizzazione del complesso si richiede di poter realizzare, nell’area a ridosso dell’edificio 07 in classe 3 e fuori dalla perimetrazione del vincolo monumentale specifico, un nuovo volume che riconnetta il resort al territorio rurale a sud, in corrispondenza del dislivello del terreno. Per anni lo spazio è stato dimenticato e trascurato senza soprattutto cogliere le vere opportunità offerte anche solo dal cono visivo. Il nuovo volume (200 mq.) si integrerebbe permettendo di svolgere l’attività e servizi ricettivi, in particolare ristorazione (ristorante panoramico), secondo gli standard oggi necessari per una clientela internazionale più consapevole ed esigente. parere A prescindere da considerazioni sull'opportunità di ipotizzare trasformazioni significative in un contesto di così grande valore, la proposta deve in ogni caso essere preliminarmente sottoposta alla Conferenza di Copianificazione ai sensi della L.R. 65/2014. non accolta

pag. 68/210 65 protocollo 25884/2018 03/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Serravalle, Brenna individuazione catastale f. 133, p. 81 tema mutamento di destinazione d'uso agricola sintesi Si chiede che l'art. 101 c. 4 delle norme di PO sia integrato prevedendo che i fabbricati isolati (distaccati da altri edifici) siano esclusi dall'obbligo della SUL non inferiore a 80 mq. per il mutamento di destinazione d'uso. parere Si ritiene ammissibile che per gli edifici isolati il mutamento di destinazione d’uso possa avvenire con superficie netta di 50 mq. oltre la superficie accessoria di 6 mq. netti. Si aggiorna di conseguenza l'art. 101 delle Norme Tecniche di Attuazione. parzialmente accolta

pag. 69/210 66 protocollo 25885/2018 03/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Serravalle, Brenna individuazione catastale f. 133, p. 81 tema modifica classe da c4 a c3 sintesi Si chiede che all'edificio sia attribuita la classe c3 così da permettere il cambio d'uso in abitazione. parere Il PO ammette il cambio d'uso a residenza per gli edifici rurali di riconosciuto valore storico architettonico, di rilevante valore storico o comunque di impianto antico anche se in parte modificati (classi c1, c2 e c3), mentre non lo consente agli edifici ritenuti privi di valore storico‐documentale (classe c4) o ai manufatti non assimilabili a edifici o inconsistenti: in base a tali criteri applicati uniformemente la disciplina distingue le possibilità di eventuale cambio d'uso. In questo modo si intende naturalmente favorire e privilegiare la tutela, la conservazione ed il recupero degli edifici riconosciuti di valore, per i quali il cambio d'uso è peraltro possibile senza interventi che possano indurre pesanti alterazioni e trasformazioni del contesto. non accolta

pag. 70/210 67 protocollo 25892/2018 03/12/2018 soggetto osservante ente

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema vincoli paesaggistici sintesi Per quanto riguarda i vincoli paesaggistici per decreto le norme di PS devono recepire le prescrizioni contenute nella disciplina d'uso di ogni scheda di vincolo e modellare ed esplicitare le proprie previsioni in conformità alle motivazioni ivi contenute. parere Il percorso intrapreso dal Comune di Sovicille era volto alla formazione del primo Regolamento Urbanistico ai sensi della L.R. 1/2005, alla quale è poi subentrata la L.R. 65/2014 e poi il PIT avente valore di Piano Paesaggistico Regionale (PIT‐PPR), a seguito dei quali (Legge e PIT‐PPR) ha modificato il suo obiettivo, optando per il nuovo Piano Operativo con variante parziale al Piano Strutturale. In applicazione dell’art. 232 della L.R. 65/2014, comma 1 “Il comune che, alla data di entrata in vigore della presente legge, risulti dotato di piano strutturale approvato, ma privo del regolamento urbanistico ai sensi dell’articolo 55 della LR 1/20015, adotta il piano operativo di cui all’art. 95, ove necessario in contestuale variante al piano strutturale, nel rispetto delle disposizioni della presente legge. L’individuazione del territorio urbanizzato è effettuata ai sensi dell’articolo 224”. Il PS vigente dal 2005 è evidentemente stato redatto con la vecchia legge regionale e la variante in corso ha inteso solamente eliminare dalle disposizioni normative gli elementi di contrasto con PIT‐PPR e legge e altri aspetti conformativi che devono invece essere propri del Piano Operativo. Non è in questa fase dunque che si dovrà integrare il piano con le disposizioni del PIT‐PPR, cosa che invece andrà obbligatoriamente fatta in occasione della redazione del nuovo Piano Strutturale ai sensi della 65/2014, procedimento che dovrà essere avviato entro il novembre di quest’anno. non accolta

2 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema vincoli paesaggistici sintesi Per quanto riguarda i vincoli ex lege, in considerazione della possibilità ai sensi dell'elaborato 8B del PIT‐PPR di redigere nell'ambito delle procedure di adeguamento e conformazione degli strumenti un quadro conoscitivo di maggior dettaglio delle aree ricadenti in quelle descritte all'art. 142 lett. g) del D.lgs. 42/2004, si suggerisce la redazione di tale elaborato che, una volta validato dal Mibac e dalla Regione, viene recepito negli elaborati del Piano, ai fini di una maggiore conoscenza e della risoluzione ab origine di possibili controversie. parere Il Comune di Sovicille ha per ora intrapreso il percorso per la redazione del nuovo Piano Operativo con variante parziale al Piano Strutturale, per poi successivamente procedere alla redazione del Piano strutturale pienamente conformato alla L.R. 65/2014 ed al PIT‐PPR. Non è in questa fase dunque che sarà redatto l’elaborato richiesto, bensì in occasione della redazione del nuovo Piano Strutturale ai sensi della 65/2014, procedimento che dovrà essere avviato entro il novembre di quest’anno. non accolta

3 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema rischio archeologico sintesi Si rileva che la tavola 5bis Valutazione del rischio archeologico, con l'art. 13bis, è datata e frutto dell'elaborazione della precedente Soprintendenza. Pur condividendo il principio di nulla‐osta preventivo per ogni scavo superiore a 50 cm. si rileva che (a parte il cambiamento di denominazione della Soprintendenza competente) non tiene conto delle Linee Guida trasmesse dalla Soprintendenza. Le nuove carte infatti devono essere redatte con una zonizzazione che riporti il riferimento ai gradi di rischio che generano prescrizioni specifiche. parere Il Comune di Sovicille ha provveduto a integrare l’art. 13bis, in attesa di reperire le risorse per poter redigere, sulla base delle Linee Guida richiamate, la carta del rischio archeologico, che vista anche la prossima scadenza, farà parte del Quadro Conoscitivo del prossimo Piano Strutturale (ai sensi della 65/2014). parzialmente accolta

4 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema territorio urbanizzato sintesi Si richiama l'obbligo di definire la distinzione tra territorio urbanizzato e territorio rurale ai sensi dell'art. 4 della L.R. 65/2014, secondo le istruzioni del PIT/PPR. Inoltre si segnala che in corrispondenza della zona industriale della Macchia e dei campi da golf di Bagnaia la perimetrazione del territorio urbanizzato non coincide con aree effettivamente occupate da insediamenti urbani ma si estende ad aree ad attuale destinazione rurale. pag. 71/210 parere Il caso del Comune di Sovicille rientra tra quelli previsti all’art. 232 della Legge Regionale 65/2014, per i quali vale la disposizione di cui al comma 1: “Il comune che, alla data di entrata in vigore della presente legge, risulti dotato di piano strutturale approvato, ma privo del regolamento urbanistico ai sensi dell’articolo 55 della LR 1/20015, adotta il piano operativo di cui all’art. 95, ove necessario in contestuale variante al piano strutturale, nel rispetto delle disposizioni della presente legge. L’individuazione del territorio urbanizzato è effettuata ai sensi dell’articolo 224”. Il Comune di Sovicille ha dunque individuato il perimetro del territorio urbanizzato “in via transitoria” in attesa di redigere il nuovo Piano Strutturale ai sensi della L.R. 65/2014 e pienamente conformato al PIT‐PPR. In questa fase tale perimetro coincide con quello delle UTOE del PS vigente, certo definite per scopi completamente diversi, ma che in via transitoria devono rappresentare il territorio urbanizzato; il perimetro transitorio deve essere assunto "pedissequamente", senza possibili aggiustamenti di sorta. Tuttavia, per quanto risulti improprio, nei casi indicati nell’osservazione non produce effetti contraddittori. In particolare si evidenzia che per Bagnaia valgono le norme del Piano Attuativo e del PRG vigente, esito di un accordo di livello regionale. non accolta

5 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema territorio rurale sintesi Devono essere individuati cartograficamente gli ambiti di pertinenza dei nuclei rurali attraverso il riconoscimento di aree in stretta relazione storica, morfologica, percettiva e funzionale con il patrimonio insediativo, identificando gli aspetti di valenza paesaggistica e il valore di testimonianza storico‐culturale da conservare e di cui promuovere la riproduzione, tutelandone altresì la destinazione agricola e le sistemazioni idraulico‐agrarie di impianto storico. Si richiama a tale proposito la necessità di esplicitare e graficizzare un esame del territorio in ragione dell'Invariante 4 I caratteri morfotipologici dei sistemi agro‐ambientali dei paesaggi rurali. In relazione alla prevalenza di uso del territorio e di paesaggio agrario si richiamano i contenuti del documento "I paesaggi rurali storici della Toscana", completo di mappatura cronologica delle tipologie edilizie rurali, in relazione ai quali si chiede di approfondire l'Allegato II della Sezione Normativa in relazione alle prescrizioni ammissibili nelle zone rurali. parere Il caso del Comune di Sovicille rientra tra quelli previsti all’art. 232 della Legge Regionale 65/2014, per i quali vale la disposizione di cui al comma 1: “Il comune che, alla data di entrata in vigore della presente legge, risulti dotato di piano strutturale approvato, ma privo del regolamento urbanistico ai sensi dell’articolo 55 della L.R. 1/20015, adotta il piano operativo di cui all’art. 95, ove necessario in contestuale variante al piano strutturale, nel rispetto delle disposizioni della presente legge. L’individuazione del territorio urbanizzato è effettuata ai sensi dell’articolo 224”. Il Comune di Sovicille non sta redigendo il nuovo PS ai sensi della L.R. 65/2014 e la variante in corso è finalizzata unicamente a eliminare le parti in contraddizione con la legge. Non è in questa fase dunque che si dovrà integrare il piano con le disposizioni del PIT‐PPR (riconoscendo ambiti di pertinenza e morfotipi delle quattro invarianti) cosa che invece andrà obbligatoriamente fatta in occasione della redazione del nuovo Piano Strutturale ai sensi della 65/2014, procedimento che dovrà essere avviato entro il novembre di quest’anno. non accolta

6 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema compatibilità con il PIT‐PPR sintesi In nessun punto del Piano Strutturale vi sono riferimenti ad una necessità di compatibilità degli interventi col PIT‐PPR ed anzi sono stati eliminati quasi tutti i riferimenti alla verifica di compatibilità con gli obiettivi di gestione delle risorse essenziali del PTC. parere Il caso del Comune di Sovicille rientra tra quelli previsti all’art. 232 della Legge Regionale 65/2014, per i quali vale la disposizione di cui al comma 1: “Il comune che, alla data di entrata in vigore della presente legge, risulti dotato di piano strutturale approvato, ma privo del regolamento urbanistico ai sensi dell’articolo 55 della LR 1/20015, adotta il piano operativo di cui all’art. 95, ove necessario in contestuale variante al piano strutturale, nel rispetto delle disposizioni della presente legge. L’individuazione del territorio urbanizzato è effettuata ai sensi dell’articolo 224”. Il Comune di Sovicille non sta redigendo il nuovo PS ai sensi della L.R. 65/2014 e la variante in corso è finalizzata unicamente a eliminare le parti in contraddizione con la legge. Non è in questa fase dunque che si dovrà integrare il piano con le disposizioni del PIT‐PPR (riconoscendo ambiti di pertinenza e morfotipi) cosa che invece andrà obbligatoriamente fatta in occasione della redazione del nuovo Piano Strutturale ai sensi della 65/2014, procedimento che dovrà essere avviato entro il novembre di quest’anno. Le verifiche di compatibilità del PTC rimangono per quanto di sua competenza. non accolta

7 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema dimensionamento sintesi Si riscontra un notevole incremento della capacità edificatoria, soprattutto nelle nuove aree. Inoltre sono stati eliminati tutti i limiti precedentemente esplicitati di volume e SUL e tolti i limiti di distanza dalla SIC Montagnola senese. Questo in contrasto con la necessità di ridurre al minimo il consumo di suolo e l'incremento della capacità edificatoria in ottemperanza agli obiettivi posti dalle invarianti strutturali e di predisporre analisi specifiche relative alla riqualificazione dei margini del territorio urbanizzato, pag. 72/210 soprattutto in coincidenza di nuovi interventi, anche se non ricadenti in zone soggette a vincolo paesaggistico. Nelle aree rurali il riuso di abitazioni rurali per residenza non agricola (previsto per circa 22.000 mq.) non è considerato cambio di destinazione d'uso ai fini del dimensionamento, in contrasto con la tutela delle relazioni funzionali tra manufatti rurali e paesaggio agrario e il contenimento della deruralizzazione dell'edilizia storica che sono fra gli obiettivi delle invarianti strutturali del PIT. parere Gli interventi previsti dal PO sono finalizzati al miglioramento delle dotazioni territoriali ed in particolare, laddove ci sono le maggiori previsioni, a San Rocco e a Rosia. Il PS del Comune di Sovicille è ancora strutturato ai sensi della L.R. 1/2005 e per questo, visto la ristretta portata della variante, si è considerato anche il dimensionamento del territorio rurale, dato che il cambio d’uso era contenuto nelle tabelle e nelle disposizioni originarie del piano. Il numero è anch’esso una astrazione, laddove la nuova legge 65/2104 chiede solamente di monitorare nei cinque o dieci precedenti anni dall’adozione del PO. Altrettanto va rilevato che il cambio d’uso da residenza rurale a residenza civile è consentito per legge, essendo la casa rurale un portato dei requisiti “soggettivi” di chi ne detiene il possesso. A sostegno di questo si evidenzia che se, per successione ereditaria o altro, un soggetto diverso dall’imprenditore agricolo entra in possesso di una casa rurale, è obbligato per legge a trasformarla in casa civile. La deruralizzazione dell’edilizia storica può essere ritenuto senz’altro un elemento problematico da governare, ma non può certo essere impedito e il suo contenimento non può essere un obiettivo del PIT‐PPR, quanto invece quello di impedire l’introduzione di usi impropri, come peraltro anche i criteri sul recupero integrato suggeriscono. non accolta

8 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema attività estrattive sintesi Data la presenza di attività estrattiva si richiama l'ottemperanza ed il confronto con i contenuti dell'Allegato 4 del PIT "Linee guida per la valutazione paesaggistica delle attività estrattive", specie in relazione ad eventuali ampliamenti che interessano ambiti tutelati de iure. parere Le linee guida richiamate si riferiscono ai progetti e dettano criteri per la valutazione da assumere nell’ambito del procedimento autorizzativo. All’art. 46 verrà richiamata la necessità di ottemperare ai contenuti dell’Allegato 4 del PIT‐PPR. accolta

9 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema previsioni UTOE sintesi Nell'UTOE 3 Torri/Bellaria si prevedono nuove edificazioni e ampliamenti nell'ambito del 20% della SUL esistente senza alcuna richiesta di compatibilità con le prescrizioni del PIT‐PPR. parere L’insediamento produttivo di Bellaria costituisce un’area produttiva di interesse sovralocale e il PO ne dispone la possibilità di ampliamento in coerenza con una variante che il Comune di Sovicille ha già portato in approvazione. La possibilità di densificare un “lotto” urbanistico già utilizzato è peraltro coerente con la riduzione del nuovo consumo di suolo. Si segnala in particolare che i nuovi interventi prevedono il completamento di lotti già utilizzati a fini industriali. Alla luce di quanto osservato nella disciplina di intervento verranno comunque ulteriormente specificati i criteri di intervento per aumentare il livello di compatibilità con le prescrizioni del PIT‐PPR. accolta

10 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema previsioni UTOE sintesi Nell'UTOE 2 Rosia sono state eliminate le specifiche per l'area dell'ex consorzio agrario ma non risultano recepite le indicazioni di questo ufficio secondo cui l'intervento oggi valutato non risulta più coerente con la disciplina del PIT e con la corrispondente scheda del DM 30/04/1973. Risultano inoltre eliminati i limiti alla permeabilità dei lotti e i limiti di distanza dalle SIC Montagnola senese e Alta Val di Merse. parere L’area del Consorzio agrario all’atto di adozione del PO risulta interessata da un Piano di Recupero vigente, per il quale il nuovo piano non può disporre alcuna nuova prescrizione. Si tratta infatti di quello che in termini giuridici viene definito “diritto acquisito” sul quale nuove previsioni urbanistiche non possono avere incidenza. Tuttavia, essendo prossima la scadenza di legge, il PO, nel caso in cui possa essere approvato a seguito di quella, potrà intervenire, ripianificando in forma più compatibile con i valori riconosciuti (scheda del DM 30/04/1973) e con la presenza del SIC Montagnola senese e Alta Val di Merse. parzialmente accolta

11 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema previsioni UTOE

pag. 73/210 sintesi Per l'UTOE 10 Bagnaia le variazioni alle NTA del PS fanno salvi i contenuti di cui al Piano Attuativo convenzionato in relazione all'impianto del golf (riportato nel PO come Piano Attuativo PA10.01), nonostante la Scheda d'Ambito riporti come criticità di un certo peso la "crescente pressione turistica con le relative trasformazioni indotte quali nuove volumetrie ricettive, campi da golf, ecc. non sempre adeguatamente contestualizzati" e negli indirizzi per le politiche prescriva di "favorire la conservazione degli elementi di impronta tradizionale dei paesaggi agricoli che si contraddistinguono per la loro multifunzionalità (…) contenendo al di fuori delle suddette aree le eventuali nuove espansioni residenziali, artigianali‐industriali, quelle turistico alberghiere, ed evitando quelle connesse ad impianti da golf", fino a prescrivere negli Orientamenti di "evitare con la creazione e l'ampliamento di campi da golf il rimodellamento dei suoli che alterano l'identità dei luoghi e gli equilibri geomorfologici". parere Nonostante la Scheda d'Ambito riporti come cricità di un certo peso la "crescente pressione turistica con le relative trasformazioni indotte quali nuove volumetrie ricettive, campi da golf, ecc. non sempre adeguatamente contestualizzati" e negli indirizzi per le politiche prescriva di "favorire la conservazione degli elementi di impronta tradizionale dei paesaggi agricoli che si contraddistinguono per la loro mulfunzionalità (…) contenendo al di fuori delle suddette aree le eventuali nuove espansioni residenziali, artigianali‐industriali, quelle turistico alberghiere, ed evitando quelle connesse ad impianti da golf", fino a prescrivere negli Orientamenti di "evitare con la creazione e l'ampliamento di campi da golf il rimodellamento dei suoli che alterano l'identà dei luoghi e gli equilibri geomorfologici", il campo da golf della tenuta di Bagnaia è da tempo già stato realizzato, nell’ambito del Piano Attuativo che il PS non ha potuto far altro che recepire, essendo lo stesso convenzionato e vigente, ed in coerenza con il PRG adeguato al protocollo d'intesa stipulato a scala intercomunale. non accolta

pag. 74/210 68 protocollo 25894/2018 03/12/2018 soggetto osservante ente

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema vincoli paesaggistici sintesi In merito alle parti di territorio sottoposte a tutela mediante DM art. 136 del Codice si rileva che le NTA e le Schede Norma devono recepire le prescrizioni contenute nella disciplina d'uso di ogni scheda di vincolo e modellare ed esplicitare le proprie previsioni in conformità alle motivazioni contenute nelle medesime schede. parere Quanto evidenziato verrà recepito integrando le Norme ed esplicitato nella Relazione di conformazione al PIT/PPR, elaborata per la Conferenza di paesaggio ai sensi dell'art. 21 della Disciplina del PIT/PPR. accolta

2 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema vincoli paesaggistici sintesi In relazione alla presenza di ambiti tutelati de iure ex art. 142 c. 1 lett. m) Zone di interesse archeologico si sottolinea l'ulteriore necessità di una verifica con esplicitazione dei beni puntuali in base all'Allegato 1 del PIT "Elenco dei beni archeologici vincolati ai sensi dalla Parte II del Codice". parere Si provvederà alle integrazioni alla disciplina di PO, aggiornando di conseguenza l'art. 31 delle Norme Tecniche di Attuazione. accolta

3 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema vincoli paesaggistici sintesi Nell'art. 31 delle NTA si evidenzia che i riferimenti accumunano sia i Beni Culturali vincolati ai sensi della Parte II del D.lgs. 42/2004 che le aree paesaggistiche di interesse archeologico art. 142 lett. m) tutelate ai sensi della Parte III del Codice: occorre che tali differenti profili di tutela siano distinti e che comprendano tutti i beni tutelati e non solo una parte. Inoltre si segnala che l'affermazione "gli interventi sulla viabilità antica di epoca etrusca, romana e tardo antica sono ammessi" è in contrasto con la disciplina autorizzativa prevista dall'art. 21 del D.lgs. 42/2004 perché l'approvazione è appannaggio esclusivo della Soprintendenza. parere Si provvederà alle integrazioni alla disciplina di PO, aggiornando di conseguenza l'art. 31 delle Norme Tecniche di Attuazione, precisando inoltre che l'approvazione degli interventi sulla viabilità antica di epoca etrusca, romana e tardo antica sono appannaggio esclusivo della Soprintendenza. accolta

4 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema rischio archeologico sintesi Si rileva che il riferimento alla "carta della valutazione del rischio archeologico elaborata dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana (…)" è un riferimento precedente alla riforma del MiBAC per quel che riguarda la denominazione della Soprintendenza e non tiene conto delle Linee guida elaborate da questa Soprintendenza. Infatti le nuove carte del rischio archeologico devono essere redatte con una zonizzazione che riporti il riferimento ai gradi di rischio che generano prescrizioni specifiche ed essere inserite nel PS. Si ravvisa inoltre che per gli interventi di trasformazione (Titoli XII e XIII) non è previsto il riferimento specifico alle aree di rischio archeologico secondo la carta del rischio archeologico a cinque gradi di rischio, che invece deve essere citato qualora essi ricadano nelle aree perimetrate. parere Il Comune di Sovicille dovrà reperire le risorse per redigere, sulla base delle Linee Guida richiamate, la carta del rischio archeologico che, come anche l’osservazione precisa, farà parte del Quadro Conoscitivo del prossimo Piano Strutturale (ai sensi della 65/2014). Anche per questo i Titoli XII e XIII non possono fare puntuale riferimento ai cinque gradi di rischio, ma un generale rimando a questa necessità all'art. 31. parzialmente accolta

5 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo pag. 75/210 individuazione catastale tema valutazione paesaggistica degli interventi sintesi Una parte dei piani attuativi e dei progetti unitari convenzionati, comprendenti nuove edificazioni e sostituzioni edilizie, non trovano riscontro nelle Schede di Valutazione paesaggistica e comunque non si ritiene che queste ultime ottemperino alla richiesta di realizzazione di Schede Norma per gli interventi previsti, da redigere secondo lo schema proposto dalle Linee Guida della Soprintendenza. Si ritendono generiche e non valutabili in termini di compatibilità le previsioni di aumenti volumetrici, non quantificate né localizzate e sono del tutto mancanti sia le indicazioni della dislocazione volumetrica e delle caratteristiche (forme materiali, cromie ecc.). Inoltre per gli ambiti sottoposti a tutela paesaggistica diretta e de iure è necessario esplicitare una verifica di compatibilità con le direttive e prescrizioni presenti nelle Schede di DM e nell'Elaborato 8B, mentre in merito agli altri ambiti deve essere effettuata in merito alle Invarianti strutturali del PIT‐PPR. parere Quanto evidenziato non sembra possa essere svolto nell’ambito della redazione di uno strumento urbanistico generale, quanto piuttosto nell’ambito di redazione di un Piano attuativo. Verranno comunque, per quanto possibile in fase di pianificazione generale, integrate le Norme e il documento delle "Schede di valutazione paesaggistica delle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio", esplicitando la compatibilità con i contenuti delle Schede di vincolo nella Relazione di conformazione al PIT/PPR, elaborata per la Conferenza di paesaggio ai sensi dell'art. 21 della Disciplina del PIT/PPR. parzialmente accolta

6 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema valutazione paesaggistica degli interventi sintesi In generale si segnala la necessità di ridurre al minimo il consumo di suolo e l'incremento della capacità edificatoria in ottemperanza agli obiettivi posti dalle invarianti strutturali e di predisporre analisi specifiche relative alla riqualificazione dei margini del territorio urbanizzato, soprattutto in coincidenza di nuovi interventi, anche se non ricadenti in zone soggette a vincolo paesaggistico. parere Il primo PO del Comune di Sovicille è redatto con l’assunzione del perimetro del territorio urbanizzato ai sensi dell’art. 224 e dopo molti anni dall'adozione del Piano Strutturale (2008). Il PRG vigente è del 1999. C’è da comprendere quindi che se si tratta del primo strumento adottato in un modello di pianificazione che separa in due strumenti gli atti di governo del territorio (strutturale‐ strategico/urbanistico‐operativo), il Comune si trova a colmare un vuoto che corrisponde a due quinquenni. Ciò nonostante il piano non prevede consistenti quantità edificatorie per la residenza, cercando semmai di collocarla in relazione alla realizzazione di importanti dotazioni pubbliche necessarie a superare evidenti criticità: di tipo viabilistico a San Rocco a Pilli, di forma urbana a Rosia. In ogni caso, anche alla luce di altre osservazioni, il dimensionamento residenziale e direzionale verrà ridotto. parzialmente accolta

7 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Pian dei Mori individuazione catastale tema Piano Attuativo sintesi Il Piano Attuativo a Pian dei Mori PA05.01 risulta equivalente al piano precedente a cui era stato dato parere negativo in quanto non conforme al PIT nell'ambito della Conferenza dei Servizi del 22/03/2012. parere Il Piano Operativo conferma unicamente la previsione urbanistica che sottopone a piano attuativo, come già faceva il PRG, senza per questo rimandare al piano non conforme segnalato. Per il raggiungimento di una più completa compatibilità si provvederà comunque a precisare e a meglio descrivere le modalità di progettazione dell’intervento, integrando le Norme all'art. 130. parzialmente accolta

8 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Rosia individuazione catastale tema piano attuativo vigente sintesi Nelle NTA è riportato come valido il Piano di Recupero approvato con D.C.C. n. 70/2009 (PA02.06 ex Consorzio agrario di Rosia), tuttavia si segnala come la Soprintendenza, nell'ambito del procedimento di richiesta di rinnovo di nulla osta archeologico, abbia evidenziato come l'intervento, valutato ad oggi, non risultasse più coerente con la disciplina del PIT e con la corrispondente scheda del DM del 30/04/1974, chiedendo di individuare soluzioni progettuali diverse. parere L’area del Consorzio agrario all’atto di adozione del PO risulta interessata da un Piano di Recupero vigente, per il quale il nuovo piano non può disporre alcuna nuova prescrizione. Si tratta infatti di quello che in termini giuridici viene definito “diritto acquisito” sul quale nuove previsioni urbanistiche non possono avere incidenza. Tuttavia, essendo prossima la scadenza di legge, il PO, nel caso in cui possa essere approvato a seguito di quella, potrà intervenire, ripianificando in forma più compatibile con i valori riconosciuti (scheda del DM 30/04/1973) e con la presenza del SIC Montagnola senese e Alta Val di Merse. parzialmente accolta

9 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS pag. 76/210 indirizzo Bellaria individuazione catastale tema Piano Attuativo sintesi Per il Piano Attuativo a Bellaria (PA03.01) nelle NTA è esplicitata la necessità del preventivo assenso da parte della Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana: si rileva però che tale Istituto non è più esistente e che le competenze in materia di tutela archeologica sono attualmente assorbite dalla Soprintendenza scrivente. parere Quanto evidenziato verrà recepito correggendo l’errore materiale, aggiornando di conseguenza l'art. 128 delle Norme Tecniche di Attuazione. accolta

10 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Bagnaia individuazione catastale tema Piano Attuativo sintesi In riferimento al Piano Attuativo Bagnaia (PA10.01) si ricorda che la Scheda d'Ambito del PIT‐PPR riporta come criticità di un certo peso la "crescente pressione turistica con le relative trasformazioni indotte quali nuove volumetrie ricettive, campi da golf, ecc. non sempre adeguatamente contestualizzati" e negli indirizzi per le politiche prescrive di "favorire la conservazione degli elementi di impronta tradizionale dei paesaggi agricoli che si contraddistinguono per la loro multifunzionalità (…) contenendo al di fuori delle suddette aree le eventuali nuove espansioni residenziali, artigianali‐industriali, quelle turistico alberghiere, ed evitando quelle connesse ad impianti da golf", fino a prescrivere negli Orientamenti di "evitare con la creazione e l'ampliamento di campi da golf il rimodellamento dei suoli che alterano l'identità dei luoghi e gli equilibri geomorfologici". parere Nonostante la Scheda d'Ambito riporti come cricità di un certo peso la "crescente pressione turistica con le relative trasformazioni indotte quali nuove volumetrie ricettive, campi da golf, ecc. non sempre adeguatamente contestualizzati" e negli indirizzi per le politiche prescriva di "favorire la conservazione degli elementi di impronta tradizionale dei paesaggi agricoli che si contraddistinguono per la loro mulfunzionalità (…) contenendo al di fuori delle suddette aree le eventuali nuove espansioni residenziali, artigianali‐industriali, quelle turistico alberghiere, ed evitando quelle connesse ad impianti da golf", fino a prescrivere negli Orientamenti di "evitare con la creazione e l'ampliamento di campi da golf il rimodellamento dei suoli che alterano l'identà dei luoghi e gli equilibri geomorfologici", il campo da golf della tenuta di Bagnaia è da tempo già stato realizzato, nell’ambito del Piano Attuativo che il PO non ha potuto far altro che recepire, ed in coerenza con il PRG adeguato al protocollo d'intesa stipulato a scala intercomunale. non accolta

pag. 77/210 69 protocollo 25900/2018 03/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo località Poggiaccio individuazione catastale f. 47, p. 39‐62‐66‐67‐68 tema nuovo Progetto Unitario Convenzionato sintesi Visto che il complesso (consistente in una ex stalla per bovini con resede circostante) non risulta trattato sulle tavole di dettaglio del PO (se non come edificio con schedatura parziale che non viene rinvenuto nei fascicoli delle schedature) e leggendo le norme riguardanti il territorio agricolo risulta impossibile un cambio di destinazione d’uso del cespite (se non tramite PMAA, caso non percorribile dalla proprietà che non opera attività agricole), considerato che la proprietà è interessata a sviluppare un'attività di recupero e trattamento di rifiuti vegetali con compostaggio e/o preparazione di materie atte al ciclo di biogassificazione, si chiede l'inserimento di scheda particolareggiata di progetto unitario, necessaria a disciplinare la specificità dell'intervento. Infatti per eseguire tale attività è indispensabile un mutamento d’uso dell’attuale stalla agricola ancorché gli interventi edili necessari non influiscano sulla struttura dell’edificio, atteso che non sarebbero interessate le strutture come già esistenti, le volumetrie, i prospetti e gli altri parametri dimensionali urbanistici. La viabilità sarebbe eventualmente spostata atteso che l’attuale – che serve il complesso in contestualità con altri ‐ ricade in un'area di pertinenza di BSA. Quanto auspicato sarebbe particolarmente utile per l’intera collettività rappresentando un centro di convogliamento di tutto il comprensorio di Comuni viciniori. parere La proposta necessita di approfondimenti di carattere urbanistico, di verifiche di carattere geologico, idraulico e sismico e di valutazioni di carattere ambientale e paesaggistico che non possono essere svolte in questa fase. prima dell'approvazione definitiva, implicando la procedura di copianificazione, che potrà essere attivata in sede di formazione del nuovo Piano Strutturale. non accolta

pag. 78/210 70 protocollo 25903/2018 03/12/2018 soggetto osservante tecnico professionista

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Volte Basse individuazione catastale tema inclusione nel perimetro del centro urbano sintesi Si chiede che anche gli edifici identificati con i numeri 3489 (edificio principale) e 378 (edificato minore) nella Scheda dettagliata n. 136 del rilievo del patrimonio edilizio esistente siano inseriti all'interno della perimetrazione del centro abitato delle Volte Basse, in quanto in prossimità degli edifici che appartengono allo stesso complesso immobiliare. Si fa presente che nella Tavola 32 del PS gli edifici sono compresi nel territorio urbanizzato e anche nella Tavola QC.3.02 Tessiture agrarie gli edifici appartengono al tessuto urbano. parere In base alle verifiche svolte si ritiene ammissibile comprendere nel centro abitato i volumi accessori identificati nel rilievo come edificato minore 378, confermando l'esclusione della tettoia e degli altri manufatti retrostanti, di carattere prettamente rurale. Si aggiorna di conseguenza la tavola PO.03 in scala 1:2.000. parzialmente accolta

pag. 79/210 71 protocollo 25904/2018 03/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo località Casone individuazione catastale f. 143, p. 102 tema edifici non classificati sintesi Viste le limitazioni agli interventi e ai mutamenti d'uso ammessi nel caso di edifici non classificati, si chiede di inserire apposita schedatura di dettaglio del compendio immobiliare sulla base del documento allegato (da considerare ai sensi dell'art. 99 delle NTA quale parte integrante e sostanziale della disciplina contenuta nel Titolo XI Capo II) e di attribuire la classe di intervento c4, per le caratteristiche e lo stato generale dei fabbricati nonché in relazione alle classi assegnate ad immobili similari. parere Sulla base della documentazione fornita la disciplina per il complesso è definita dalla nuova scheda normativa S148, con conseguente aggiornamento dell'Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione e della tavola PO.18 in scala 1:10.000. Non si ritiene condivisibile, per le caratteristiche dei fabbricati e del contesto e in analogia a casi analoghi, l'attribuzione della classe c4, trattandosi comunque di strutture di matrice antica. parzialmente accolta

pag. 80/210 72 protocollo 25905/2018 03/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo località Crocino, Sovicille individuazione catastale tema Piano Attuativo sintesi Per l'intervento PA01.01, in considerazione della dimensione del lotto e della previsione, si propone che il PO stabilisca il corretto inserimento paesaggistico consentendo di effettuare un intervento edilizio diretto, convenzionando la realizzazione e cessione del parcheggio richiesto. Tale procedura sarebbe assimilabile a quella dei lotti presenti nelle aree circostanti. Si evidenzia inoltre che le strade di accesso all'area sono di proprietà privata e quindi sarebbe opportuno che fosse assunto al patrimonio comunale sia il parcheggio da realizzare sia almeno una delle strade esistenti. parere Applicando criteri uniformi sul territorio comunale il PO demanda alla predisposizione di un piano attuativo gli interventi di ristrutturazione urbanistica nelle aree urbane previsti nel capoluogo, a San Rocco a Pilli e a Rosia, trattandosi di progetti comunque dotati di una certa complessità, anche per quanto riguarda l'assetto delle infrastrutture e delle dotazioni pubbliche, rispetto agli interventi di integrazione/reintegrazione del tessuto urbanizzato che si attuano invece attraverso progetti unitari convenzionati. La richiesta pertanto non è accoglibile. non accolta

pag. 81/210 73 protocollo 25906/2018 03/12/2018 soggetto osservante cittadino/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Orgia individuazione catastale tema nuova area soggetta a vincolo espropriativo sintesi Visto che la frazione di Orgia non ha mai avuto e non ha un'area pubblica in cui gli abitanti possano incontrarsi e riconoscersi, si propone di individuare una nuova area da inserire tra i beni sottoposti a vincolo espropriativo. L'area, utile a formare un giardino pubblico centrale all'abitato, in posizione frontistante l'ex scuola e il parcheggio pubblico, è proposta nella zona classificata dal PO come zona E, compresa tre le aree edificate e la viabilità, che appare abbandonata e senza uso agricolo produttivo, vista la modesta dimensione e l'ubicazione. parere La proposta è da ritenersi condivisibile e pertanto un’area da destinare a verde pubblico è identificata dal P.O. come area preordinata all’esproprio (AE04). Si aggiornano di conseguenza l'art. 135 e la tavola PO.15 in scala 1:2.000. parzialmente accolta

pag. 82/210 74 protocollo 25907/2018 03/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Castello di Orgia individuazione catastale f. 134, p. 27‐54 tema edifici non classificati sintesi Viste le limitazioni agli interventi e ai mutamenti d'uso ammessi nel caso di edifici non classificati, si chiede di inserire apposita schedatura di dettaglio del compendio immobiliare sulla base del documento allegato (da considerare ai sensi dell'art. 99 delle NTA quale parte integrante e sostanziale della disciplina contenuta nel Titolo XI Capo II) ed apposita schedatura normativa per edifici di rilevante valore storico‐documentale, con attribuzione delle classi c2 (per gli edifici principali) e c3 (per gli edifici minori). Il Castello di Orgia insiste in area sottoposta a vincolo paesaggistico ed è altresì sottoposto a vincolo di interesse culturale ex art. 10 c. 3 lett. a) del D.lgs. 42/2004. parere Sulla base della documentazione fornita la disciplina per il complesso è definita dalla nuova scheda normativa S149, con conseguente aggiornamento dell'Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione e della tavola PO.18 in scala 1:10.000. Ai manufatti tutelati ai sensi della parte seconda del D.lgs. 42/2004 è attribuita la classe c1. parzialmente accolta

pag. 83/210 75 protocollo 25909/2018 03/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Pornella individuazione catastale tema edifici non classificati sintesi Si chiede di inserire apposita schedatura di dettaglio del compendio immobiliare sulla base del documento allegato (da considerare quale parte integrante del PO), con attribuzione della classe c3, viste le caratteristiche e lo stato generale degli immobili ed in relazione alle classi assegnate a edifici similari. parere Sulla base della documentazione fornita la disciplina per il complesso è definita dalla nuova scheda normativa S150, con conseguente aggiornamento dell'Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione e della tavola PO.18 in scala 1:10.000. parzialmente accolta

pag. 84/210 76 protocollo 25911/2018 03/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Fuserna individuazione catastale tema edifici non classificati sintesi Si chiede di inserire apposita schedatura di dettaglio del compendio immobiliare sulla base del documento allegato (da considerare quale parte integrante del PO), con attribuzione della classe c3, viste le caratteristiche e lo stato generale degli immobili ed in relazione alle classi assegnate a edifici similari. parere Sulla base della documentazione fornita, al complesso è attribuita la classe 3, con conseguente aggiornamento della tavola PO.18 in scala 1:10.000. parzialmente accolta

pag. 85/210 77 protocollo 25912/2018 03/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via dei Pratini, Orgia individuazione catastale tema edifici non classificati sintesi Si chiede che alla proprietà, identificata dal PO con la sigla R1.3 A nc, sia assegnata la classe c4, conformemente agli immobili prossimi all'interno del centro abitato di Orgia. parere L'edificio, non classificato in quanto in occasione del sopralluogo il rilievo non era stato possibile, è classificato sulla base della schedatura conoscitiva (SS1347) redatta in analogia a quella prodotta per il PO adottato. Al complesso è attribuita la classe 3, con conseguente aggiornamento della tavola PO.15 in scala 1:2.000. parzialmente accolta

pag. 86/210 78 protocollo 25932/2018 03/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via del Castruccio, località Case Basse 16 e La Santissima 17, Pilli individuazione catastale f. 101, p. 72‐286‐118‐125‐127‐207‐2012‐2013‐ tema vincolo cimiteriale 214‐248‐296‐300‐302‐320‐344‐346‐348‐350‐ 352‐46‐53‐59‐60‐61‐71‐74‐75‐75 sintesi Si chiede che venga disposta la riduzione della fascia di rispetto del cimitero di Pilli per il versante lungo la via del Castruccio portando il limite lungo la strada o al più prevedendo su tale versante una fascia di rispetto nel limite dell'estensione consentita di 50 m. Le motivazioni a supporto sono le seguenti: ‐ il cimitero di Pilli è interessato da un intervento di riqualificazione per evitare il crollo del muro di cinta e della cappella, deliberato nel 2012, conseguente allo scivolamento del terreno del 2009 aggravato dalle opere di ampliamento della S.G.C. Fano‐ Grosseto; dunque sono da escludere interventi di ampliamento della struttura cimiteriale, considerando anche i recentissimi lavori di ampliamento del limitrofo cimitero di San Rocco a Pilli; ‐ rispetto agli immobili di proprietà il cimitero si pone sul lato opposto di via del Castruccio e la strada rappresenta quindi un limite ad ogni ulteriore estensione dell'area territoriale su tale versante; ‐ nella fascia dei 200 m. dall'attuale perimetro del cimitero ricadono alcune costruzioni sparse, anche di remota costruzione, che caratterizzano e rendono vitale questo specifico contesto territoriale, come il complesso immobiliare di proprietà dove da anni è in esercizio l'attività di Bed&breakfast; la fascia di rispetto di 200 m. rendere impossibile la realizzazione di interventi urbanistico‐ edilizi funzionali alla valorizzazione dei fabbricati esistenti e delle attività imprenditoriali in essere e future; del resto già all'epoca di costruzione del cimitero gli immobili di proprietà erano già esistenti, dunque sin dall'insediamento del cimitero da parte dell'Amministrazione vi è stata la previsione che potesse ricorrere il base all'art. 338 del R.D. 1265/1934 l'ipotesi della sussistenza di una fascia cimiteriale di estensione di 50 m. parere La normativa sovraordinata attualmente vigente non consente la riduzione della fascia di rispetto cimiteriale. Restano valide le deroghe e le eccezioni previste dalla legge nei casi indicati all'art. 37 delle NTA. non accolta

pag. 87/210 79 protocollo 25963/2018 04/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Volte Basse individuazione catastale f. 33, p. 107 tema area soggetta a vincolo espropriativo sintesi In riferimento all'intervento AE04.01 si evidenzia che allargando la carreggiata sulla particella di proprietà ci si avvicina molto alla curva proprio sulla strettoia e che sarebbe opportuno deviare leggermente il tragitto più a valle per creare una curva di immissione più dolce. Si chiede inoltre di sapere se si intende espropriare solo la porzione di terreno necessaria alla modifica o tutta la particella. Più in generale si reputa che l'intervento sia una modifica non fondamentale, mentre occorrerebbe ‐ sia sulla strada in direzione di Rosia sia su quella che collega le Volte Basse a Sovicille ‐ l'installazione di dossi per la riduzione della velocità degli autoveicoli e la creazione di strisce per l'attraversamento pedonale, come già fatto con successo a Rosia. Si fa infine presente che anche l'asfaltatura del paese versa in una situazione drammatica, visto che sono circa trent'anni che non viene rifatta. parere La necessità di migliorare le intersezioni lungo la S.P. 73 non preclude la possibilità di intervenire anche con altre misure, sempre orientate al miglioramento della sicurezza, come l'installazione di dossi per la riduzione della velocità, purché compatibilmente con la normativa del Codice della Strada. L'area soggetta a vincolo espropriativo individua comunque in via preliminare un ambito entro il quale sarà il progetto di dettaglio dell'opera pubblica a definire puntualmente l'estensione delle aree da acquisire effettivamente (tramite esproprio o cessione bonaria). Si rende infine atto della segnalazione in merito all'asfaltatura, non pertinente al Piano Operativo ma senz'altro importante. non accolta

pag. 88/210 80 protocollo 25972/2018 04/12/2018 soggetto osservante ente

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema contributo VAS sintesi Poiché il Rapporto Ambientale mette in luce allo stato attuale diverse criticità che interessano l’intero territorio comunale, tra cui, ad esempio, in relazione al sistema dell'approvvigionamento idrico, come la rete di distribuzione idrica attuale presenti rilevanti problemi in merito alle perdite della rete e che tali problemi, non solo necessitano di essere risolti al più presto, ma rendono critica la disponibilità attuale, l’aumento del carico urbanistico a destinazione residenziale non appare pienamente giustificato, anche in relazione al trend demografico attuale e in leggero calo dal 2014. Si ritengono quindi necessari approfondimenti della sostenibilità del “complesso delle previsioni” in relazione alle singole componenti ambientali. Sarebbe opportuno integrare le valutazioni del RA con una stima degli abitanti insediabili (derivanti soprattutto dalla nuova costruzione, ma anche dal recupero, in area agricola e urbana) e su tali dati complessivi verificare la disponibilità di risorsa idrica, energetica, di depurazione reflui, di smaltimento rifiuti, ecc. Tali valutazioni cumulative andrebbero estese anche alle altre destinazioni, ad esempio per la destinazione turistico/ricettiva. parere In conseguenza a quanto evidenziato, si provvederà ad effettuare delle valutazioni relative all'incremento del carico urbanistico previsto nei confronti delle principali matrici ambientali potenzialmente interessate, con conseguente integrazione dei paragrafi 4.2.8.3, 4.2.9.3 e 4.2.11.3 del Rapporto Ambientale. accolta

2 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema contributo VAS sintesi Si ricorda quanto previsto all’art. 5bis della L.R. 10/2010 per i piani attuativi per i quali è richiesto, ai fini dell'esclusione da successivi procedimenti di VAS, che il PO contenga “l'assetto localizzativo, le dotazioni territoriali, gli indici di edificabilità ed i contenuti plano‐volumetrici, tipologici e costruttivi degli interventi, dettando i limiti e le condizioni di sostenibilità ambientale delle trasformazioni previste”. parere Per la parte di valutazione ambientale dei Piani Attuativi si provvederà a dettagliare maggiormente le valutazioni svolte al fine di meglio definire le condizioni di sostenibilità degli interventi,che saranno oggetto di successivo Piano Attuativo. Gli approfondimenti svolti sono riconducibili prioritariamente all'ottemperanza delle altre osservazioni soprattutto quando riferite alle aree oggetto di trasformazione. accolta

3 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema contributo VAS sintesi Si richiede di associare nella disciplina del PO e dei PA alle prescrizioni finalizzate al risparmio idrico, energetico, mantenimento della permeabilità dei suoli, ecc., appositi target prestazionali per la loro effettiva efficacia ambientale. parere Quanto richiesto è recepito provvedendo ad inserire, nelle sezioni dedicate alle "misure di mitigazione" specifiche per ciascuna matrice ambientale, indicazioni utili al possibile superamento o comunque alla mitigazione della criticità rilevata nella forma di "buone pratiche" o "linee di indirizzo", integrando in tal senso, in particolare, i paragrafi 4.2.8.3, 4.2.9.3, 4.2.10.3 e 4.2.11.3 del Rapporto Ambientale. accolta

4 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema contributo VAS sintesi Si richiede all’Autorità Competente di recepire quanto evidenziato dal contributo nel parere motivato redatto ai sensi dell’art. 26 della L.R. 10/2010, definendo gli indirizzi e le proposte per la revisione e il miglioramento della Variante al PS e del Piano Operativo. parere Quanto evidenziato verrà recepito nella documentazione e negli atti. accolta

5 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS

pag. 89/210 indirizzo individuazione catastale tema contributo VAS sintesi Si ricorda che prima dell’approvazione del PO e della Variante al PS il proponente, ai sensi dell’art. 27 della L.R. 10/2010, redige la Dichiarazione di Sintesi in cui è necessario evidenziare, oltre alle modalità con cui si è tenuto conto del RA, delle risultanze delle consultazioni e del parere motivato, anche le motivazioni delle scelte di piano, alla luce delle possibili alternative individuate nell’ambito del procedimento di VAS. parere Come evidenziato nel contributo, la Dichiarazione di Sintesi sarà redatta in conformità alle norme e con i contenuti ivi previsti. accolta

pag. 90/210 81 protocollo 25973/2018 04/12/2018 soggetto osservante ente

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema territorio urbanizzato sintesi Nella Tav. n. 32 della cartografia del Piano Strutturale, che individua i perimetri del territorio urbanizzato, occorre riportare nella legenda alla dicitura "territorio urbanizzato (Unita Territoriali Organiche Elementari)" i riferimenti all'art. 224 della L.R. 65/2014 così come è stato fatto nel titolo della tavola. parere La richiesta è accoglibile con conseguente modifica della legenda della tavola 32 del PS. accolta

2 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema dimensionamento sintesi In riferimento alle tabelle dimensionali del Piano Strutturale si evidenzia che, ai sensi dell'art. 92 della L.R. 65/2014 e dell'art. 5 del DPGR 32/R/2017, tale dimensionamento deve essere riferito esclusivamente ai nuovi insediamenti ed alle nuove funzioni collegate agli interventi di trasformazione urbana previste all'interno del territorio urbanizzato (nel caso di Sovicille all'interno delle 10 UTOE). Eventuali previsioni di consumo di suolo esterne a tali perimetri dovranno essere valutate in sede di conferenza di copianificazione, salvo i casi di esclusione di cui all'art. 25, e dimensionate a consuntivo. Per quanto sopra occorrono chiarimenti in merito al dimensionamento espresso extra‐UTOE (aree rurali dei sub sistemi) e non oggetto della copianificazione del 5 ottobre 2016. Inoltre le tabelle non potranno comunque contenere nuovo consumo di suolo a destinazione residenziale fuori dal territorio urbanizzato. Infine ai sensi dell'art. 83 c. 7 fermo restando quanto previsto all'art. 81 in sede di definizione dei contenuti del quadro previsionale strategico quinquennale del PS e del PO i comuni dovranno tener conto degli edifici che hanno mutato la destinazione d'uso agricola nei 5 anni precedenti ed a tal fine il quadro previsionale deve essere corredato dal computo delle superfici utili lorde complessivamente deruralizzate nel quinquennio trascorso. parere Il PS del Comune di Sovicille è ancora strutturato ai sensi della L.R. 1/2005 e per questo, visto la ristretta portata della variante, si è considerato anche il dimensionamento del territorio rurale, dato che il cambio d’uso era contenuto nelle tabelle e nelle disposizioni originarie del piano. Niente a che vedere dunque con gli interventi di nuova edificazione o di ristrutturazione urbanistica che dovranno essere sempre sottoposti a conferenza di copianificazione (e il nuovo PO non ne prevede). Altrettanto difficile dunque inserire il monitoraggio nel PS vigente, semmai c’è da ritenere possa essere più utile che tale criterio – quello della verifica dei cambi d’uso nei cinque anni precedenti – possa essere fatto proprio dal prossimo PS da redigere ai sensi della L.R. 65/2014. Viene dunque inserito un chiarimento a questo proposito nelle Norme del PS all'art. 20. Si fa comunque presente che nella relazione illustrativa si dà conto degli interventi realizzati dopo l'avvio del PS, compresi i cambi di destinazione d'uso. accolta

3 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema dimensionamento sintesi Le tabelle riportate nella variante al Piano Strutturale contengono, riconfermandolo, una parte del dimensionamento non attuato del previgente P.R.G. e modificano alcuni dati del Piano Strutturale. Ai sensi dell'art. 5 c. 6 del D.P.G.R. 32/R/2017 la documentazione trasmessa è mancante di una relazione di monitoraggio che descriva le previsioni attuate dai previgenti strumenti urbanistici per singole U.T.O.E. e per singole funzioni al fine di poter valutare quanto dimensionamento del vecchio P.R.G. e del Piano Strutturale sia stato attuato. parere La relazione illustrativa del Piano Operativo contiene le tabelle complete nelle quali sono riportati i dati del dimensionamento del Piano Strutturale 2008, i dati relativi agli interventi realizzati dopo l'avvio del procedimento dello stesso Piano Strutturale (il dimensionamento del PS è infatti datato all'esecutività della delibera di avvio del procedimento) e i dati del dimensionamento del Piano Strutturale come variato contestualmente all'adozione del Piano Operativo. La stessa relazione esplicita in dettaglio le modalità di definizione del dimensionamento del PS 2008 ed i criteri con i quali esso è stato ora rivisto ed adeguato, oltre a tenere conto delle quantità già consumate a partire dall'avvio del PS (2005). Si fa infine presente che, in conseguenza dell'entrata in vigore delle norme di salvaguardia, lo stato di attuazione non ha subito significativi cambiamenti rispetto alla situazione rilevata per il Piano Strutturale, in una fase già di forte crisi generale. non accolta

4 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo

pag. 91/210 individuazione catastale tema dimensionamento sintesi Dalle tabelle allegate si rileva una riduzione del dimensionamento del precedente Piano Strutturale; in particolare però non è chiaro se siano state effettivamente ridotte le previsioni oppure se si tratta di dimensionamento attuato col P.R.G. In tal senso non è stato neppure indicato l'elenco dei piani attuativi convenzionati sempre vigenti. Rispetto alle precedenti tabelle del Piano Strutturale c'è stata una riduzione di circa il 40% della destinazione residenziale nella UTOE 1 di Sovicille, di circa il 45% della destinazione residenziale nella UTOE 2 Rosia e nell'UTOE 8 San Rocco a Pilli e del 50% della destinazione residenziale nell'UTOE 4 Volte Basse. La riduzione interessa anche la funzione produttiva delle UTOE 3 Bellaria (‐30% circa), dell'UTOE 5 Pian dei Mori (‐45% circa) e dell'UTOE 6 La Macchia (‐45% circa). Nell'UTOE 8 San Rocco a Pilli sono stati inseriti 1.500 mq di SUL per la funzione commerciale ed è aumentata da 500 a 1.500 la SUL per la funzione direzionale. Tale riduzione sembra in linea con il trend di decrescita del comune di Sovicille che vede la diminuzione della popolazione residente dal 2014 ad oggi di un punto percentuale ‐ dati pubblicati dall'Osservatorio Territoriale dell'Irpet 2017/2018 ‐. parere Come anticipato al punto precedente, la relazione illustrativa esplicita in dettaglio i criteri di modifica del dimensionamento. Tra questi in primo luogo c'è la revisione delle quantità attribuite al recupero del patrimonio edilizio esistente nel territorio aperto orientata verso destinazioni compatibili e alla salvaguardia del patrimonio edilizio esistente di valore architettonico e storico documentale. Nelle aree urbane, oltre alla correzione di un errore di conteggio nel caso delle Volte Basse, sono state escluse le quantità attribuite impropriamente alla ristrutturazione urbanistica in assenza di cambio d’uso nelle aree produttive di Bellaria, Pian dei Mori e La Macchia, con una conseguente riduzione del dimensionamento, oltre ad una parziale redistribuzione delle quantità tra le diverse funzioni, in modo da assicurare una maggiore coerenza con le caratteristiche e le potenzialità del contesto. Per quanto riguarda i Piani Attuativi vigenti si è provveduto a verificare il loro stato di avanzamento, aggiornando di conseguenza gli elaborati di piano, in particolare per quanto riguarda il Piano di Lottizzazione da completare in Via G. da Verrazzano a San Rocco a Pilli. parzialmente accolta

5 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema dimensionamento sintesi In riferimento alla UTOE n. 10 di Bagnaia occorrono chiarimenti in merito al dimensionamento turistico ricettivo che sembra essere maggiore di quello previsto nel vigente PRG/PS. Per tale intervento fu sottoscritto nel 2000 e successivamente integrato apposito protocollo d'intesa con la Regione Toscana, pertanto nella variante al Piano Strutturale dovrà essere confermato il precedente dimensionamento fatto salvo quanto già prelevato, attuato o convenzionato. parere Si precisa che il dimensionamento previsto per l'UTOE 10 Bagnaia è rimasto invariato nella quantità complessiva: l'unica modifica consiste nella attribuzione di tali quantità alla destinazione turistico‐ricettiva invece che in parte a turistico‐ricettivo in parte a direzionale e servizi, trattandosi comunque di funzioni attinenti nell’“ambito unitario intercomunale con carattere di comunità turistica”, come nel caso delle strutture a supporto del campo da golf. Ciò risulta peraltro del tutto coerente con la variante al PRG recentemente approvata. Di ciò si darà conto in relazione. parzialmente accolta

6 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema territorio urbanizzato sintesi Nelle tavole di PO in scala a 1:2.000 si individua il perimetro dei centri abitati, distinto da quello del territorio urbanizzato definito in via transitoria ai sensi dell'art. 224 della L.R. 65/2014 e riportato sulle tavole del PS. Al fine di permettere le necessarie verifiche e valutazioni sui contenuti del Piano Operativo, occorre che il perimetro di cui all'art. 224 venga riportato anche nelle tavole del Piano Operativo in scala 1:2.000. parere A supporto delle verifiche e valutazioni sui contenuti del Piano Operativo si ritiene opportuno produrre un documento specifico di confronto tra le aree urbane e i centri abitati del PO e il territorio urbanizzato come definito in via transitoria ai sensi dell'art. 224 della L.R. 65/2014, evitando di inserire nelle tavole prescrittive di PO un ulteriore perimetro al quale non sono collegate prescrizioni nella disciplina del PO stesso e che può determinare improprie aspettative. parzialmente accolta

7 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema dimensionamento sintesi Nel primo PO viene inserito il 46% circa del dimensionamento residenziale totale previsto

pag. 92/210 dal PS, il 30% circa del dimensionamento totale direzionale e di servizio previsto dal PS, il 90% circa del dimensionamento totale turistico ricettivo e il 66% circa del dimensionamento industriale ed artigianale. Il maggior consumo di suolo a destinazione residenziale è concentrato nell'UTOE 2 Rosia (50% circa) e nell'UTOE 8 San Rocco a Pilli (64% circa). Nell'UTOE 10 Bagnaia è inserito quasi tutto il dimensionamento massimo ammissibile turistico ricettivo previsto dal PS per quella UTOE (90% circa) così come quello produttivo nell'UTOE 3 Bellaria (100%). Alla luce del decremento demografico della popolazione residente nel comune negli ultimi anni, solo parzialmente equilibrato dalla componente migratoria estera, appare eccessivo il dimensionamento utilizzato nel primo PO per le funzioni residenziale, turistico ricettiva e produttiva nelle UTOE sopraindicate. parere Il primo PO del Comune di Sovicille è redatto con l’assunzione del perimetro del territorio urbanizzato ai sensi dell’art. 224 e dopo molti anni dall'adozione del Piano Strutturale (2008). Il PRG vigente è del 1999. C’è da comprendere quindi che se si tratta del primo strumento adottato in un modello di pianificazione che separa in due strumenti gli atti di governo del territorio (strutturale‐ strategico/urbanistico‐operativo), il Comune si trova a colmare un vuoto che corrisponde a due quinquenni. Ciò nonostante il piano non prevede consistenti quantità edificatorie per la residenza, cercando semmai di collocarla in relazione alla realizzazione di importanti dotazioni pubbliche necessarie a superare evidenti criticità: di tipo viabilistico a San Rocco a Pilli, di forma urbana a Rosia. È altrettanto evidente che le previsioni per la tenuta di Bagnaia, frutto peraltro di un accordo promosso dalla Regione Toscana, che ha provveduto anche a dimensionare l’intervento, e le previsioni che riguardano Bellaria, dove ha sede la struttura produttiva della GSK, anch’essa senz’altro di interesse sovralocale, costituiscono le realtà turistico‐ricettive e industriali più importanti del Comune e tra le più importanti della Toscana. Non esiste peraltro un nesso diretto tra decremento demografico (relativamente modesto) e attività produttive o turistico‐ricettive, soprattutto se pensiamo come in questo caso si tratta di realtà che potrebbero senz’altro essere considerate extra‐territoriali. In ogni caso, anche alla luce di altre osservazioni, il dimensionamento residenziale e direzionale verrà ridotto – seppur di poco – mentre è necessario evidenziare che sia il dimensionamento turistico ricettivo (che vede in Bagnaia l’unica realtà di tipo alberghiero significativa) e quello produttivo sono riferiti ad ambiti di territorio già “consumati” e destinati specificatamente a questo, senza alcuna crescita delle aree produttive già presenti nel PRG. parzialmente accolta

8 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema territorio urbanizzato sintesi Nella redazione del PO si sono utilizzate le perimetrazioni del territorio urbanizzato di cui all'art. 224 della L.R. 65/2014. Ai sensi dell'art. 222 c. 2 della medesima legge entro 5 anni dall'entrata in vigore della L.R. 65/2014, e quindi entro il 27/11/2019, il comune dovrà avviare il procedimento per la formazione del nuovo PS con i perimetri dell'art. 4. Al fine di evitare possibili incoerenze tra piani realizzati con differenti perimetrazioni, occorre verificare e valutare fin d'ora la presenza e la consistenza di quelle previsioni, in particolare residenziali, poste ai margini dei perimetri di cui all'art. 224 e che, seppur legittime oggi, potrebbero non esserlo più con l'adozione del PS con i perimetri dell'art. 4, mettendo cosi a rischio di ricorsi l'Amministrazione Comunale. Possono presentare criticità i seguenti interventi: PA02.01 (residenziale), PA02.02 (residenziale), PA04.01 (residenziale), PA08.02 (residenziale, esercizi vicinato, direzionale e servizi), PA08.03 (residenziale), IC08.02 (residenziale), IC08.03 (residenziale), IC09.01 (residenziale) e IC09.02 (residenziale). parere Il PS del Comune di Sovicille, pur essendo stato redatto ai sensi della L.R. 1/2005, aveva opportunamente perimetrato le UTOE (che per Sovicille restano il riferimento più certo per la definizione del perimetro del territorio urbanizzato ai sensi dell’art. 224), cercando di limitare il più possibile il consumo di nuovo suolo agricolo. Inoltre, in relazione alle trasformazioni previste, il piano ha cercato di attribuire obiettivi di riqualificazione degli insediamenti esistenti che presentano criticità di vario tipo. I piani attuativi previsti PA02.01, PA04.01 e PA08.02 sono finalizzati anche al miglioramento dei margini urbani, arricchendo le dotazioni pubbliche in aree critiche, mentre il PA08.03, con la viabilità concordata in sede di copianificazione e valutata con la convocazione della commissione BSA provinciale e con lo svolgimento di adeguati sopralluoghi, serve a risolvere le significative problematiche di cui soffre la frazione di San Rocco a Pilli. L'intervento convenzionato IC08.03 è lungo strada e semmai dovranno essere garantiti adeguati varchi per le visuali verso il territorio rurale e di scarso peso comunque sono gli interventi di Carpineto, IC09.01 e IC09.02. Le Norme relative agli interventi verranno comunque arricchite di ulteriori prescrizioni finalizzate alla migliore ambientazione paesaggistica. Si segnala infine che gli interventi PA02.02 e IC08.02 sono stati stralciati. parzialmente accolta

9 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema parametri urbanistici ed edilizi sintesi Ai sensi dell'art. 65 c. 3 e 4 del DPGR 39/R/2018 si ricorda che il comune può adeguare gli strumenti già adottati, alla data di entrata in vigore del Regolamento in materia di unificazione dei parametri urbanistici ed edilizi per il governo del territorio, o in fase di approvazione o mediante apposita variante da adottare entro 2 anni dalla data di acquisto di efficacia dello strumento. parere Quanto evidenziato verrà recepito adeguando gli strumenti di pianificazione al nuovo Regolamento in materia di unificazione dei parametri urbanistici ed edilizi per il governo del territorio.

pag. 93/210 accolta

10 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema valutazione paesaggistica degli interventi sintesi Alcuni interventi di trasformazione attraverso Piani Attuativi (PA01.01, PA02.04, PA02.06, PA03.01, PA05.01, PA08.01) o Progetti Unitari Convenzionati (IC01.01, IC01.02, IC06.01, IC06.02, IC08.01, IC09.01, IC09.02, IC09.03, IC09.04, IC09.05) benché ricadenti in aree sottoposte a vincolo di tutela paesaggistica di cui agli artt. 136 o 142 non sono state inserite e valutate all'interno dell'allegato al PO "Schede di valutazione paesaggistica delle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio" che interessa beni paesaggistici. Occorre pertanto integrare tale elaborato, producendo nuova documentazione ed effettuando le necessarie valutazioni, al fine di permettere le successive determinazioni della conferenza paesaggistica ai sensi dell'art. 21 della disciplina del PIT per la conformazione degli strumenti urbanistici. Invece le previsioni di trasformazione PA02.02, PA02.03, PA08.02 e IC08.04, non ricadendo in aree sottoposte a vincolo di tutela paesaggistica dovranno essere tolte dall'allegato. parere Quanto evidenziato verrà recepito integrando il documento delle "Schede di valutazione paesaggistica delle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio", distinguendo chiaramente i contesti che ricadono nei vincoli paesaggistici da quelli non interessati da vincoli ma comunque meritevoli di specifica valutazione paesaggistica. parzialmente accolta

11 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema Intervento Convenzionato sintesi Le previsioni dei Progetti Unitari Convenzionati posti in aree esterne alle UTOE e a destinazione residenziale IC02, IC03 e IC06 sono in contrasto con quanto espresso all'art. 4 c. 2 della L.R. 65/2014 in quanto trattasi di nuove edificazioni residenziali fuori del territorio urbanizzato. Inoltre in riferimento agli interventi IC01 (servizi), IC04 (turistico‐ricettivo) ed IC08 (impianti), di nuova edificazione o ampliamento, occorre siano adeguatamente argomentate le motivazioni di esclusione dalla conferenza di copianificazione di cui all'art. 25 della L.R. 65/2014. Gli interventi di sostituzione edilizia con destinazione residenziale IC05 ed IC07 al fine di poter essere conformi a quanto espresso all'art. 4 comma 2 della L.R. 65/2014 dovranno essere realizzati attraverso interventi a parità di volume. parere In considerazione di quanto espresso nell'osservazione anche a chiarimento in merito all'applicazione delle disposizioni dell'art. 65 della L.R. 65/2014, si ritiene di eliminare le previsioni IC02 (Ancaiano), IC03 (Tegoia), IC06 (Brenna) e IC08 (S.S. 223), con conseguente aggiornamento dell'art. 119 e delle tavole PO09‐10‐14 in scala 1:2.000 e PO.18 in scala 1:10.000. Per quanto riguarda gli interventi IC01 (Ancaiano) e IC04 (campeggio) si precisa che non sono stati sottoposti alla Conferenza di Copianificazione in quanto si tratta di ampliamento di strutture esistenti, che rientrano pertanto nella casistica di esclusione del comma 2 lett. c dell'art. 25 della L.R. 65/2014. Gli interventi di sostituzione edilizia, infine, sono riferiti a manufatti con destinazione artigianale o magazzino/deposito con caratteristiche incongrue rispetto al contesto, per i quali vengono ridotte le volumetrie. accolta

12 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Rosia individuazione catastale tema Piano Attuativo sintesi In riferimento alla previsione del Piano Attuativo PA02.02 ed all'area soggetta a vincolo espropriativo AE02.01 occorrono chiarimenti in merito alla diversa denominazione degli interventi (PA02.02 EST e PA02.02 OVEST) che si riporta nell'allegato del Piano Operativo "Schede di valutazione paesaggistica delle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio". parere Quanto evidenziato è dovuto ad un mero errore materiale, che verrà pertanto corretto. accolta

13 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Rosia individuazione catastale tema area soggetta a vincolo espropriativo sintesi L'intervento AE02.01 prevede la realizzazione di una nuova viabilità esterna al perimetro del territorio urbanizzato ("… collegamento stradale alternativo per il centro antico di Rosia) e pertanto occorre chiarire le motivazioni per cui è stato escluso dalla eventuale conferenza di copianificazione. Si ricordano inoltre le prescrizioni 3.c.2 e 3.c.6 di cui alla scheda di vincolo del DM 30/04/1973 del PIT/PPR laddove si vietano pag. 94/210 nuove impermeabilizzazioni e l'eventuale asfaltatura della viabilità di interesse storico. parere L'intervento AE02.01 non è stato sottoposto alla Conferenza di Copianificazione in quanto la strada è già esistente: l'obiettivo è limitato all'acquisizione al patrimonio pubblico in modo da consentire la disponibilità di un percorso alternativo di accesso al centro antico di Rosia, che consenta il transito anche dei mezzi di soccorso. Il tracciato, già asfaltato, non ha interesse storico (il percorso di matrice storica ha un tracciato nettamente diverso e oggi è percorribile, con difficoltà, solo a piedi). Questo sarà meglio precisato nelle norme. Si aggiorna di conseguenza l'art. 135 delle Norme Tecniche di Attuazione. accolta

14 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Rosia individuazione catastale tema Piano Attuativo sintesi In riferimento alla previsione residenziale, commerciale e direzionale di cui al Piano Attuativo PA02.04 essendo un'area attualmente adibita a deposito di materiali inerti per l'edilizia, occorre verificare l'opportunità di vincolare la previsione alla realizzazione degli eventuali interventi di bonifica. parere Quanto evidenziato è accoglibile integrando la disciplina di piano in tal senso. Si aggiorna di conseguenza l'art. 125 delle Norme Tecniche di Attuazione. accolta

15 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema Piano Attuativo ‐ studi geologici e idraulici sintesi In riferimento alla previsione residenziale del Piano Attuativo PA02.05, posta lungo il torrente Rosia, si ricorda che in data 01/08/2018 è stata pubblicata sul BURT la L.R. 41/2018 in materia di rischio alluvioni e tutela dei corsi d'acqua, vigente dal 01/10/2018, alla quale l'intervento si dovrà conformare. parere L'intervento Piano Attuativo PA02.05 verrà integrato con le nuove disposizioni sul rischio alluvioni. accolta

16 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Bellaria individuazione catastale tema Piano Attuativo sintesi In riferimento alla previsione produttiva del Piano Attuativo PA03.01 (Bellaria) si evidenzia che: ‐ in data 01/08/2018 è stata pubblicata sul BURT la L.R. n. 41/2018 in materia di rischio alluvioni e tutela dei corsi d'acqua, vigente dal 01/10/2018, alla quale gli interventi si dovranno conformare; ‐ la scheda di vincolo del DM 30/04/1973 rileva tra i principali elementi di rischio e criticità proprio l'insediamento produttivo di Bellaria; occorre pertanto valutare l'intervento con gli indirizzi 3.a.3 e 4.a.1 e con le direttive 4.b.2, 3.c.2, 4.c.1 e 4.c.2 della scheda di vincolo; ‐ occorre valutare la previsione con l'indirizzo n. 16 della scheda d'ambito, riferito al sistema di Pianura e fondovalle, che evidenzia la necessità di limitare nelle pianure alluvionali e nelle basse colline i processi di urbanizzazione e consumo di suolo agricolo con particolare riferimento alla piana di Rosia (…) evitando la saldatura dell'urbanizzato lungo gli assi infrastrutturali e mantenendo gli attuali varchi inedificati(…) in particolare sulla SP 73 evitando la saldatura tra le zone industriali; ‐ la scheda d'ambito alla direttiva 3.6 evidenzia la necessità di contenere i processi di urbanizzazione e consumo di suolo al di fuori del territorio urbanizzato nelle aree di pertinenza fluviale del fiume Merse, nella pianura di Pian di Rosia, e nella fascia pedecollinare, limitando ulteriori espansioni degli insediamenti residenziali e produttivi (anche attraverso la loro riconversione in "aree produttive ecologicamente attrezzate APEA") e salvaguardando i varchi inedificati. Per quanto sopra si esprimono perplessità sulla effettiva possibilità di attuare tutta la SUL prevista nei comparti PA03.01a e PA03.01b vista la necessità di mantenere varchi inedificati ed in considerazione di una possibile trasformazione in area APEA. Inoltre fin da subito si evidenzia l'eccessivo dimensionamento previsto per il comparto PA03.01c tenuto conto di quanto sopra espresso, della superficie totale del comparto e considerate le criticità di carattere idraulico presenti nell'area. parere L'intervento Piano Attuativo PA03.01, che recepisce i contenuti della variante al PRG già approvata e in corso di pubblicazione, verrà integrato con le nuove disposizioni sul rischio alluvioni. Lo stesso PA recepirà, per quanto possibile, gli indirizzi della scheda d’ambito, laddove è comunque in discussione la possibilità di considerare l’insediamento di Bellaria e in particolare il suo ampliamento, una nuova occupazione di suolo. Si segnala in particolare che i nuovi interventi non si disporrebbero lungo la SP 73 ‐ che non interessa l'area di Bellaria ‐ né lungo la SP 99, lato su cui l’attività presente è già collocata (già saturandolo), né costituirebbero una saldatura, bensì il completamento di lotti già utilizzati a fini industriali. Alla luce però di aspetti di carattere generale, in relazione alle strategie di sviluppo territoriale, la domanda che si pone è: si pensa che in Toscana debbano potersi mantenere attività ad alto valore aggiunto e ad alta innovazione, che possano veder impiegato personale altamente qualificato? Se sì, come pare dall’agenda strategica del PIT sulla presenza produttiva in Toscana, la seconda domanda che si pone è: attività industriali ad alto valore e a forte innovazione devono poter essere insediate in nuovi siti o è meglio potenziare, nella logica della densificazione, strategia generalmente proposta anche nel PIT‐PPR, i siti già occupati, minimizzando i nuovi impatti su suolo e

pag. 95/210 paesaggio? La riconversione in area APEA dell’attività esistente può essere considerata, come già previsto nelle Norme nel caso di Piano Attuativo, ma senz’altro dev’essere prevista una adeguata disciplina che garantisca la qualità ambientale degli interventi, in particolare riferita alle risorse acqua, aria, suolo e sottosuolo. In aggiunta dovranno essere recepite le prescrizioni della scheda di vincolo, laddove possibile e riconsiderando il progetto laddove invece questo non sarà possibile, anche riducendo il dimensionamento. parzialmente accolta

17 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Pian dei Mori individuazione catastale tema Piano Attuativo sintesi In riferimento alla previsione del Piano Attuativo PA05.01 (Pian dei Mori) si evidenzia che: ‐ occorre valutare e verificare l'intervento con le direttive 3.c.2, 4.c.1 e 4.c.2 della scheda di vincolo del DM 30/04/1973 che rileva tra i principali elementi di rischio e criticità proprio gli insediamenti produttivi; ‐ sull'area era già presente nel P.R.G. una previsione produttiva oggetto di valutazione nel 2012 in una conferenza dei servizi, svoltasi ai sensi dell'allora art. 36 del PIT, composta da Comune, Regione e Soprintendenza, che ritenne che l'intervento non rispettasse la specifica disciplina dei beni paesaggistici e che pertanto la previsione dovesse essere riproposta riducendone in primis le quantità oltre a tenere conto del contesto paesaggistico di riferimento connotato da elementi di ruralità residua e di maglia poderale esistente; la previsione proposta dal PO ha effettuato solo una leggera riduzione delle volumetrie e non ha inserito idonei criteri, rivolti al piano attuativo, per il corretto inserimento paesaggistico; ‐ occorre valutare, al fine di superare possibili criticità o profili di incoerenza, la previsione con l'indirizzo n. 16 della scheda d'ambito, riferito al sistema di Pianura e fondovalle, che evidenzia la necessità di limitare nelle pianure alluvionali e nelle basse colline i processi di urbanizzazione e consumo di suolo agricolo con particolare riferimento alla piana di Rosia (…) evitando la saldatura dell'urbanizzato lungo gli assi infrastrutturali e mantenendo gli attuali varchi inedificati(…) in particolare sulla SP 73 evitando la saldatura tra le zone industriali; ‐ la scheda d'ambito alla direttiva 3.6 evidenzia la necessità di contenere i processi di urbanizzazione e consumo di suolo al di fuori del territorio urbanizzato nelle aree di pertinenza fluviale del fiume Merse, nella pianura di Pian di Rosia, e nella fascia pedecollinare, limitando ulteriori espansioni degli insediamenti residenziali e produttivi (anche attraverso la loro riconversione in "aree produttive ecologicamente attrezzate APEA") e salvaguardando i varchi inedificati. Per quanto sopra espresso, visti i possibili profili di criticità dell'intervento proposto rispetto al PIT/PPR sia in termini di densità che di salvaguardia dei varchi inedificati, occorre rivedere la proposta progettuale rispettando i valori espressi dal bene oggetto di tutela. parere L’area di Pian dei Mori, che insiste già all’interno di una zona a destinazione produttiva nel PS e nel PRG, risulta non completata in questi anni per due principali fattori: il primo è quello del rischio idraulico, per superare il quale il Comune di Sovicille ha, nel corso dell’elaborazione del Piano Operativo, sostenuto i costi di studi specifici che vincolano gli operatori alla messa in sicurezza del comparto, anche allo scopo di assicurare la sicurezza idraulica alle attività già presenti; il secondo è quello della scarsa qualità dei progetti finora proposti da parte dei privati e che, con il nuovo PO e in conformità al PIT‐PPR possono essere indirizzati a miglior esito. È del tutto evidente che il fatto che l’attività manifatturiera non sia un punto di forza dell’area senese di cui Sovicille fa parte sia una debolezza del sistema economico locale e che la disponibilità di aree destinate a questo scopo da sola non costituisce un elemento sufficiente al suo rafforzamento. È un fatto però che a Sovicille si sono già insediate alcune attività agroalimentari e che il mix di funzioni consentite dal PO può anche favorire l’impianto di attività specializzate che non possono trovare spazio in altre aree di Sovicille ancor più delicate. Il PA05.01 ha una superficie territoriale abbastanza ampia per consentire il mantenimento di varchi lungo la strada e può essere il motore di una riqualificazione complessiva della zona, ora certo non caratterizzata da qualità architettonica e urbanistica. Nell’ambito della redazione del PO si è anche valutata l’”opzione zero”, che avrebbe mantenuto i livelli attuali di rischio idraulico (elevato e molto elevato) lasciando quindi esposte al rischio alluvione le attività e gli insediamenti esistenti e l’attuale assetto urbanistico, che tutto fa pensare meno che a elementi di ruralità residua e maglie poderali di pregio. Per le sue caratteristiche l’area potrebbe senz’altro essere ricompresa tra quelle riconosciute come compromesse e degradate, alle quali poi si dovrebbe associare un adeguato progetto di rigenerazione complessiva. Va infine considerato che però il Comune non dispone, da solo, delle risorse che servirebbero per questo e che pertanto, in relazione a quanto osservato, provvederà a precisare nella scheda normativa le condizioni e le mitigazioni a cui il progetto dovrà adeguarsi. parzialmente accolta

18 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo San Rocco a Pilli individuazione catastale tema Piano Attuativo sintesi In riferimento alla previsione del Piano Attuativo PA08.03 (Poggio Perini S. Rocco a Pilli) si evidenzia che: ‐ l'intervento era stato oggetto di conferenza di copianificazione nella seduta del 05/10/2016 poiché parte della previsione della nuova viabilità ricadeva in area esterna ai perimetri urbanizzati; la Conferenza si è espressa favorevolmente in quell'occasione per il percorso più a valle, più distante dall'edificato (rispetto all'altra soluzione più aderente all'edificato) nonostante su quel percorso fossero emerse criticità rispetto al PIT da parte della Provincia e da parte del Settore Tutela, Riqualificazione e Valorizzazione del Paesaggio; in questa sede, dal punto di vista tecnico, si confermano le criticità del tracciato adottato rispetto al PIT/PPR così come indicato nel parere del Settore Tutela, Riqualificazione e Valorizzazione del Paesaggio, visto che tale soluzione provoca maggiore frammentazione paesaggistica, aumentando gli effetti di frattura nel territorio agricolo che si estende a valle del promontorio di Poggio Perini, peggiorando in modo significativo la situazione degli innesti viari già in essere, comporta maggior nuovo consumo di pag. 96/210 suolo, sia perché è più distante dalle aree edificate sia perché aumenta la lunghezza complessiva del tracciato, e comporta l'apertura di nuovi fronti urbanizzati per circa 4.000 mq di SUL in un'area di frangia e non riqualifica il margine urbano ed il fronte dell'edificato recente. parere La previsione residenziale connessa alla strada in oggetto del PA08.03 si sviluppa all’interno del territorio urbanizzato definito ai sensi dell’art. 224 e la conferenza di copianificazione, che ha avuto modo di esaminare la proposta di trasformazione, era arrivata alla conclusione che “Relativamente all’intervento n. 2 la conferenza ritiene la prima ipotesi progettuale, ovvero quella posta più a valle e più distante dall’edificato esistente, necessiti di minori trasformazioni e di conseguenza sia di minor impatto paesaggistico non interferendo sulle visuali panoramiche oggetto di tutela”, come è riportato nel Verbale della riunione della conferenza di copianificazione del 05/10/2016. La soluzione proposta, certo non ideale, aveva dovuto tenere in considerazione anche l’area di pertinenza paesaggistica del BSA costituito dalla Villa Cavaglioni, che ha impedito di prevedere una più contenuta volumetria residenziale a completamento di una lottizzazione – di non grande qualità e certo con edifici impropri per la dimensione del centro e della stessa collina – a cui avrebbe potuto costituire da schermo, anche integrando la vegetazione sul margine. La previsione è stata comunque oggetto di osservazione anche da parte della Provincia di Siena e si è dunque proceduto alla convocazione della commissione BSA provinciale e allo svolgimento di adeguati sopralluoghi, a seguito dei quali il tracciato della strada è stato in parte modificato in modo da attenuarne l'impatto dal punto di vista paesaggistico, mantenendo le nuove volumetrie all’interno del perimetro del territorio urbanizzato come definito ai sensi dell’art. 224. Si aggiornano di conseguenza l'art. 133 e la tavola PO.05 in scala 1:2.000. parzialmente accolta

19 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Sovicille individuazione catastale tema Intervento Convenzionato sintesi In riferimento al Progetto Unitario Convenzionato IC01.02, che prevede l'ampliamento di un complesso privato esistente direzionale e di servizio, si evidenzia che questo ricade all'interno del vincolo cimiteriale. La deroga prevista dall’art. 338 R.D. 1265/34 modificato dalla L. 166/2002, consente la riduzione della fascia di rispetto, da parte del Consiglio comunale (non su istanza dei cittadini) al solo fine di attuare opere di interesse pubblico o per un intervento urbanistico, previo parere della competente azienda sanitaria locale, sia per ampliare che per realizzare nuovi edifici. Si ricorda che negli ultimi tempi la giurisprudenza sembra orientata a ricomprendere tra gli “interventi urbanistici” esclusivamente le opere pubbliche senza eccezione alcuna. parere All’art. 114 delle norme è stato già evidenziato che l'intervento ricade all’interno della fascia di rispetto cimiteriale. Anche senza considerare l'interesse pubblico comunque da attribuirsi all'intervento, si deve fare presente che la riduzione della fascia di rispetto cimiteriale nel caso del vecchio cimitero di Sovicille ‐ così come quella del nuovo cimitero di Sovicille e del cimitero di Rosia ‐ furono deliberate dal Consiglio Comunale e decretate dal Prefetto o dal Sindaco precedentemente al 2002 (per il cimitero vecchio di Sovicille D.C.C. 53 del 26/04/1958 e Decreto del Prefetto di Siena prot. 16787 del 15/12/1958; per il cimitero nuovo di Sovicille D.C.C. 71 del 31/07/1992 e Decreto del Sindaco prot. 13488 del 23/10/1992; per il cimitero di Rosia D.C.C. 124 del 29/12/1991 e Decreto del Sindaco prot. 702 del 18/01/1992) sulla base del parere positivo rilasciato dall'azienda USL competente e tali atti non sono mai stati oggetto di annullamento. Sulla base di tali atti ed essendo la riduzione espressamente riportata nei precedenti strumenti urbanistici sono stati legittimamente autorizzati numerosissimi interventi sia a Sovicille che a Rosia, compresa la realizzazione di lottizzazioni e di singoli nuovi edifici. Fermo restando il rispetto della fascia di rispetto minima dei 50 metri, si deve pertanto si deve ritenere che, in continuità con le determinazioni precedenti la fascia suddetta sia da considerare ridotta. Si rinvia inoltre a quanto espresso in merito nel parere legale formulato dall'Avvocato Mariagiulia Giannoni dello Studio Gracili Associato, nel quale, esaminati in dettaglio gli atti e le vicende amministrative del Comune di Sovicille e tenuto conto della legislazione in materia e dei principi generali che regolano l’attività amministrativa, si afferma che: è facoltà dell’Amministrazione pianificare avendo a riferimento l'effettivo ambito delle fasce di rispetto, così come risultante dagli atti assunti allo stato validi ed efficaci; in ragione della delimitazione della fascia di rispetto, l’ambito territoriale esterno non è soggetto ad vincolo e come tale l’intervento che sarà ammesso dallo strumento non potrà essere assoggettabile ad alcuna ultronea e successiva valutazione di compatibilità da parte della ASL o del Consiglio comunale; non sussistendo il vincolo di inedificabilità non vi èinfatti alcuna deroga da assumere, né alcuna compatibilità da effettuare. non accolta

20 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Rosia individuazione catastale tema Intervento Convenzionato sintesi In riferimento al Progetto Unitario Convenzionato IC02.01, che prevede la realizzazione di due edifici residenziali per una SUL max di 640 mq in un'area libera, al margine del centro storico di Rosia, distante circa cento metri in linea d'aria dal castello dell'XI secolo, si evidenziano criticità rispetto alla specifica disciplina paesaggistica del PIT/PPR. In particolare la scheda di vincolo di cui al DM 30/04/1973 inserisce tra i fattori di rischio per la conservazione del patrimonio edilizio storico e per il mantenimento delle relazioni storicizzate fra gli insediamenti ed il territorio circostante, le espansioni residenziali che hanno interessato i centri storici. A tal fine si pone l'obiettivo (3.a.3) di tutelare, tra gli altri, il centro storico di Rosia nonché dell'intorno territoriale, ovvero ambito di pertinenza paesaggistica ad esso adiacente, mantenendo la leggibilità dell'impianto morfologico nonché i caratteri storico‐

pag. 97/210 architettonici del patrimonio edilizio al fine di salvaguardarne l'integrità storico‐culturale la percezione visiva e la valenza identitaria. Per quanto sopra l'intervento presenta criticità rispetto alle prescrizioni 3.c.2, 3.c.3, 4.c.2 e 4.c.3 della scheda di vincolo del DM 30/04/1973. parere L’intervento IC02.01 verrà riconsiderato alla luce delle prescrizioni 3.c.2, 3.c.3, 4.c.2 e 4.c.3 della scheda di vincolo del DM 30/04/1973, cercando comunque di mantenere una previsione che consenta di realizzare il parcheggio necessario a rendere più funzionale il contesto e a favorire anche la residenza all’interno dell’ambito storico, oggi senz’altro sottoutilizzato. parzialmente accolta

21 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Fabbricaccia individuazione catastale tema Intervento Convenzionato sintesi In riferimento al Progetto Unitario Convenzionato IC08.02, che prevede la realizzazione di un edificio residenziale con una SUL max di 200 mq in un'area di margine, si evidenziano possibili criticità rispetto alla specifica disciplina paesaggistica del PIT/PPR. In particolare la previsione presenta profili di incoerenza in quanto non riqualifica il contesto di margine dov'è inserita la previsione e si configura come un intervento isolato, disarmonico per forma dimensione e contesto. Per quanto sopra l'intervento dovrà essere verificato rispetto alle prescrizioni 3.c.2, 3.c.4 e 4.c.1 della scheda di vincolo del DM 30/04/1973. parere Si prende atto del contrasto con le discipline evidenziate e l’intervento è stralciato dalle previsioni del PO. Viene di conseguenza abrogato il comma 2 dell'art. 117 e aggiornata la tavola PO.05 in scala 1:2.000. accolta

22 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema attività estrattive sintesi Si segnala che non è stata recepita l'area relativa ai materiali storici ornamentali (ST 934 XI 14 Montarrenti) e che non si è proceduto con le disposizioni relative al suo utilizzo. Si ricorda infine il nuovo Piano Regionale Cave di cui alla L.R. 35/2015 in corso di formazione. parere Si provvederà ad integrare i documenti di piano (in particolare gli artt. 46‐47) per quanto attiene l'area relativa ai materiali storici ornamentali (ST 934 XI 14 Montarrenti) e tenendo conto del nuovo Piano Regionale Cave, adottato a luglio 2019. accolta

23 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema valutazione paesaggistica degli interventi sintesi Si chiede che il documento “Schede di valutazione paesaggistica delle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio”, per gli interventi che interessano Beni Paesaggistici, sia integrato sia da un punto di vista grafico che normativo declinando, per ogni previsione, il puntuale riferimento della Disciplina del PIT‐PPR, attraverso schemi grafici “meta progettuali” che consentono di verificare la rispondenza dell’assetto delle previsioni all’interno del comparto con i contenuti disciplinati dal PIT‐PPR. In particolare, oltre agli Obiettivi e Direttive della Scheda d’Ambito, è necessario riportare nel documento anche le Direttive e le Prescrizioni dei D.M. con la rispettiva individuazione areale. Lo stesso deve essere prodotto per i vincoli di cui all’art. 142 del D.lgs. 42/2004, secondo l’allegato 8B del PIT‐PPR. Tale elaborato, così come modificato, andrà trasmesso sia alla Regione sia alla Soprintendenza. parere Quanto richiesto è accoglibile con la redazione della Relazione di conformazione al PIT/PPR, elaborata per la Conferenza di paesaggio ai sensi dell'art. 21 della Disciplina del PIT/PPR, nella quale si darà conto del recepimento dei contenuti della Scheda d'ambito, delle Schede di vincolo e dell'Allegato 8B. accolta

24 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema vincoli paesaggistici sintesi Si chiede che poiché nelle Tavole dei “Vincoli e tutele sovraordinati” non sono rappresentati graficamente i vincoli ai sensi del D.lgs. 42/2004, artt. 136 e 142, venga prodotto un elaborato cartografico con la rappresentazione della vincolistica vigente, benché di carattere ricognitivo; la medesima ricognizione dovrà essere coerentemente riportata nelle Schede facenti parte del Documento di cui al punto precedente.

pag. 98/210 parere Quanto richiesto è accoglibile con la redazione di un elaborato specificamente riferito ai vincoli di carattere paesaggistico: QC5 "‐ Ricognizione dei vincoli paesaggisci ai sensi degli ar. 136 e 142 del D.lgs. 42/2004 (P.I.T./P.P.R.)". accolta

25 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema valutazione paesaggistica degli interventi sintesi Si chiede l'inserimento nel documento “Schede di valutazione paesaggistica delle trasformazioni” delle trasformazioni interessate da vincolo paesaggistico per D.M.: IC01.01, IC01.02, IC06.01, IC06.02, IC08.01, IC09.01, IC09.02, IC09.03, IC09.04, IC09.05, PA01.01, PA02.06 e PA03.01, oltre a IC04, se interessata da vincolo paesaggistico. Le trasformazioni PA02.06 e PA03.01 sono interessate anche dalla persistenza del vincolo di cui all’art. 142 del D.lgs. 42/2004, lett. c) fiume. parere Quanto richiesto è accoglibile integrando opportunamente il documento "Schede di valutazione paesaggistica delle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio”. accolta

26 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Rosia individuazione catastale tema Intervento Convenzionato sintesi Per l'intervento IC02.01 si segnala la Prescrizione di cui al punto 3.c.2 della scheda del D.M. 30/04/1973 G.U. 153‐1973dec. parere L’intervento IC02.01 verrà riconsiderato alla luce delle prescrizioni 3.c.2, 3.c.3, 4.c.2 e 4.c.3 della scheda di vincolo del DM 30/04/1973, cercando comunque di mantenere una previsione che consenta di realizzare il parcheggio necessario a rendere più funzionale il contesto e a favorire anche la residenza all’interno dell’ambito storico, oggi senz’altro sottoutilizzato. parzialmente accolta

27 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Rosia, Campo alla Valle individuazione catastale tema Intervento Convenzionato sintesi Per l'intervento IC02.02 si segnalano le Prescrizioni di cui al punto 2.c.2 e 3.c.4 della scheda del D.M. 30/04/1973 G.U. 153‐1973dec e inoltre quest’area è interessata dalla persistenza del vincolo di cui all’art. 142 del D.lgs. 42/2004, lett. c) fiume e lett. g) bosco. L’Amministrazione Comunale dovrà quindi, verificare le Direttive e Prescrizioni, ai sensi degli artt. 8 e 12 dell’Elaborato 8B del PIT‐ PPR. parere Per l’intervento IC02.02 si darà conto delle prescrizioni di cui al punto 2.c.2 e 3.c.4 della scheda del D.M. 30/04/1973 G.U. 153‐ 1973dec e della Disciplina riferita alle aree tutelate ex lege dal punto di vista paesaggistico integrando le NTA e nella Relazione di conformazione al PIT/PPR, elaborata per la Conferenza di paesaggio ai sensi dell'art. 21 della Disciplina del PIT/PPR. parzialmente accolta

28 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo San Rocco a Pilli individuazione catastale tema Intervento Convenzionato sintesi Per gli interventi IC08.02 e IC08.03 si segnala la Prescrizione di cui al punto 3.c.1 della scheda del D.M. 05/10/1973 G.U. 278‐1973. parere L’intervento IC08.02 verrà stralciato, mentre l'intervento IC08.03 verrà riconsiderato alla luce delle prescrizioni 3.c.1 della scheda di vincolo del DM 05/10/1973 in modo da garantire la coerenza con l'assetto consolidato e la tutela dei caratteri degli spazi aperti. accolta

29 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Ancaiano individuazione catastale tema Intervento Convenzionato sintesi Per l'intervento IC01 si segnala la Prescrizione di cui al punto 3.c.9 della scheda del D.M. 30/04/1973 G.U. 153‐1973dec. parere La segnalazione non risulta pertinente in quanto il punto 3.c.9 della scheda del D.M. 30/04/1973 G.U. 153‐1973dec è riferito ai nuovi edifici rurali a carattere residenziale, mentre l'intervento IC01 riguarda l'ampliamento dell'attrezzatura di servizio esistente (circolo di Ancaiano). La disciplina di piano contiene in ogni caso opportuni indirizzi per garantire il corretto inserimento paesaggistico e la tutela dei valori riconosciuti. pag. 99/210 non accolta

30 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Ancaiano individuazione catastale tema Intervento Convenzionato sintesi Per l'intervento IC02 si segnalano le Prescrizioni di cui ai punti 2.c.1 e 3.c.9 della scheda del D.M. 30/04/1973 G.U. 153‐1973dec. parere L’intervento IC02 è stralciato anche in accoglimento di un’altra osservazione. Di conseguenza si abroga il comma 2 dell'art. 119 e si aggiorna la tavola PO.09 in scala 1:2.000. accolta

31 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Tegoia individuazione catastale tema Intervento Convenzionato sintesi Per l'intervento IC03 si segnala la Prescrizione di cui al punto 3.c.8 della scheda del D.M. 05/01/1976 G.U. 34‐1976dec; inoltre quest’area è interessata dalla persistenza del vincolo di cui all’art. 142 del D.lgs. 42/2004 lett. g) bosco. L’Amministrazione Comunale dovrà quindi verificare le Direttive e Prescrizioni, ai sensi dell’art. 12 dell’Elaborato 8B del PIT‐PPR. parere L’intervento IC03 è stralciato in accoglimento di un’altra osservazione. Di conseguenza si abroga il comma 3 dell'art. 119 e si aggiorna la tavola PO.10 in scala 1:2.000. accolta

32 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema Intervento Convenzionato sintesi Si chiede l'inserimento negli elaborati cartografici delle trasformazioni IC04 e IC08. parere Gli interventi IC04 e IC08, così come gli altri interventi posti all'esterno delle aree urbane e dei borghi e nuclei storici, sono rappresentati negli elaborati di progetto del piano in scala 1:10.000. non accolta

33 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Sovicille, Crocino individuazione catastale tema Piano Attuativo sintesi Per l'intervento PA01.01 si segnala la Prescrizione di cui al punto 3.c.4 della scheda del D.M. 30/04/1973 G.U. 153‐1973dec. parere L’intervento è la riqualificazione di un’area che si presenta oggi degradata e che merita un riordino. Si ritiene comunque accoglibile quanto segnalato integrando in tal senso le Norme all'art. 121. accolta

34 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Rosia individuazione catastale tema Piano Attuativo sintesi Per gli interventi PA02.01 e PA02.04 si segnala la Prescrizione di cui al punto 3.c.4 della scheda del D.M. 30/04/1973 G.U. 153‐ 1973dec. parere Si ritiene accoglibile quanto segnalato integrando in tal senso il documento le Norme agli articoli 122 e 125. accolta

35 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Rosia individuazione catastale tema Piano Attuativo sintesi Gli interventi PA02.05 e PA02.06 sono interessati dalla persistenza del vincolo di cui all’art. 142 del D.lgs. 42/2004, lett. c) fiume. L’Amministrazione Comunale dovrà quindi verificare le Direttive e Prescrizioni, ai sensi degli art. 8 dell’Elaborato 8B del PIT‐PPR. parere Si ritiene accoglibile quanto segnalato integrando in tal senso le Norme all'art. 126 per PA02.05, mentre per l'intervento PA02.06 si fa presente che si tratta di un Piano di Recupero ancora vigente, per il quale il nuovo piano non può disporre alcuna nuova

pag. 100/210 prescrizione, tuttavia, essendo prossima la scadenza di legge, il PO, nel caso in cui possa essere approvato a seguito di quella, potrà intervenire, ripianificando in forma più compatibile con i valori riconosciuti (scheda del DM 30/04/1973) e con la presenza del SIC Montagnola senese e Alta Val di Merse. accolta

36 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Bellaria individuazione catastale tema Piano Attuativo sintesi L'intervento PA03.01 è interessato dalla persistenza del vincolo di cui all’art. 142 del D.lgs. 42/2004, lett. c) fiume, l’Amministrazione Comunale dovrà quindi verificare le Direttive e Prescrizioni, ai sensi degli art. 8 dell’Elaborato 8B del PIT‐PPR. Si richiamano inoltre i punti 16 e 21 del capitolo 5 “Indirizzi per le politiche” della scheda d’Ambito di interesse e si segnala il punto 3.6 della Disciplina d’Uso della stessa scheda d’Ambito. parere Si ritiene accoglibile quanto segnalato integrando in tal senso le Norme all'art. 128. accolta

37 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Volte Basse individuazione catastale tema Piano Attuativo sintesi L'intervento PA04.01 è interessato dalla persistenza del vincolo di cui all’art. 142 del D.lgs. 42/2004, lett. c) fiume. L’Amministrazione Comunale dovrà quindi verificare le Direttive e Prescrizioni, ai sensi degli art. 8 dell’Elaborato 8B del PIT‐PPR. parere Si ritiene accoglibile quanto segnalato integrando in tal senso il documento le Norme all'art. 129. accolta

38 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Pian dei Mori individuazione catastale tema Piano Attuativo sintesi Per l'intervento PA05.01 si segnala il punto 3.6 della Scheda d’Ambito. Si richiama inoltre il parere espresso quale Settore Tutela, riqualificazione e valorizzazione del paesaggio in occasione della Conferenza di Servizi ex art. 36 del PIT, tenutasi il 22/03/2012: "Il piano di lottizzazione loc. Pian dei Mori non rispetta la specifica disciplina paesaggistica del PIT in quanto non tiene conto né del contesto paesaggistico di riferimento connotato da elementi di ruralità residua, né della maglia poderale esistente entrambi tutelati dalla scheda di paesaggio 33b del PIT e dal D.M. 30/04/1973. L’intervento proposto risulta pertanto del tutto avulso e di eccessivo impatto e come tale di difficile mitigabilità. La Conferenza osserva fin da ora che una nuova eventuale soluzione progettuale non dovrà risultare una mera traduzione volumetrica di parametri urbanistici, bensì prevedere una proposta progettuale meno artificiale, anche di minore densità, che si inserisca in modo paesaggisticamente adeguato rispettando i valori espressi dal bene oggetto di tutela”. parere L’area di Pian dei Mori, che insiste già all’interno di una zona a destinazione produttiva nel PS e nel PRG, risulta non completata in questi anni per due principali fattori: il primo è quello del rischio idraulico, per superare il quale il Comune di Sovicille ha, nel corso dell’elaborazione del Piano Operativo, sostenuto i costi di studi specifici che vincolano gli operatori alla messa in sicurezza del comparto, anche allo scopo di assicurare la sicurezza idraulica alle attività già presenti; il secondo è quello della scarsa qualità dei progetti finora proposti da parte dei privati e che, con il nuovo PO e in conformità al PIT‐PPR possono essere indirizzati a miglior esito. È del tutto evidente che il fatto che l’attività manifatturiera non sia un punto di forza dell’area senese di cui Sovicille fa parte sia una debolezza del sistema economico locale e che la disponibilità di aree destinate a questo scopo da sola non costituisce un elemento sufficiente al suo rafforzamento. È un fatto però che a Sovicille si sono già insediate alcune attività agroalimentari e che il mix di funzioni consentite dal PO può anche favorire l’impianto di attività specializzate che non possono trovare spazio in altre aree di Sovicille ancor più delicate. Il PA05.01 ha una superficie territoriale abbastanza ampia per consentire il mantenimento di varchi lungo la strada e può essere il motore di una riqualificazione complessiva della zona, ora certo non caratterizzata da qualità architettonica e urbanistica. Nell’ambito della redazione del PO si è anche valutata l’”opzione zero”, che avrebbe mantenuto i livelli attuali di rischio idraulico (elevato e molto elevato) lasciando quindi esposte al rischio alluvione le attività e gli insediamenti esistenti e l’attuale assetto urbanistico, che tutto fa pensare meno che a elementi di ruralità residua e maglie poderali di pregio. Per le sue caratteristiche l’area potrebbe senz’altro essere ricompresa tra quelle riconosciute come compromesse e degradate, alle quali poi si dovrebbe associare un adeguato progetto di rigenerazione complessiva. Va infine considerato che però il Comune non dispone, da solo, delle risorse che servirebbero per questo e che pertanto, in relazione a quanto osservato, provvederà a precisare nella normativa le condizioni e le mitigazioni a cui il progetto dovrà adeguarsi. parzialmente accolta

39 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo San Rocco a Pilli

pag. 101/210 individuazione catastale tema Piano Attuativo sintesi Per l'intervento PA08.01 si segnalano le Prescrizioni di cui ai punti 3.c.2 e 3.c.4 della scheda del D.M. 30/04/1973 G.U. 153‐1973dec. parere Si ritiene accoglibile quanto segnalato integrando in tal senso le Norme all'art. 131. accolta

40 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo San Rocco a Pilli individuazione catastale tema Piano Attuativo sintesi Per l'intervento PA08.03 si segnalano le Prescrizioni di cui ai punti 3.c.1, 3.c.2 e 3.c.4 della scheda del D.M. 05/10/1973 G.U. 278‐ 1973. Inoltre l’area è interessata dalla persistenza del vincolo di cui all’art. 142 del D.lgs. 42/2004, lett. g) bosco. L’Amministrazione Comunale dovrà quindi verificare le Direttive e Prescrizioni, ai sensi degli art. 12 dell’Elaborato 8B del PIT‐PPR. Si richiama inoltre il parere espresso quale Settore Tutela, riqualificazione e valorizzazione del paesaggio in occasione della Conferenza di Copianificazione del 06/10/2016 in cui, riguardo alla nuova viabilità, si rappresentava che “l'ipotesi di tracciato da considerarsi positivamente rispetto ai contenuti del PIT‐PPR è la soluzione in cui l'ultimo tratto a sud è in quota, aderente all'urbanizzato esistente di Poggio Perini caratterizzato da edificazione recente senza rilevanza storico‐architettonica; e che poi scende e si raccorda con via Verrazzano. Questa soluzione (rispetto a quella più a valle): ‐ causa minore frammentazione paesaggistica, riducendo gli effetti di frattura nel territorio agricolo che si estende a valle del promontorio di Poggio Perini, senza peggiorare in modo significativo la situazione degli innesti viari già in essere in prossimità di Villa d'Elci; ‐ comporta minore nuovo consumo di suolo, sia perché è posta in aderenza ad aree già edificate sia perché riduce la lunghezza complessiva del tracciato; ‐ non induce l'apertura di nuovi fronti urbanizzati, ma al contrario si pone a delimitare il comparto di recente edificazione costituendone il margine con il territorio aperto 'sottostante', margine che può rappresentare, se frutto di un progetto di integrazione paesaggistica, l'occasione di riqualificare il fronte dell'edificato recente quale limite percepibile rispetto al territorio contermine”. parere La previsione residenziale connessa alla strada in oggetto del PA08.03 si sviluppa all’interno del territorio urbanizzato definito ai sensi dell’art. 224 e la conferenza di copianificazione, che ha avuto modo di esaminare la proposta di trasformazione, era arrivata alla conclusione che “Relativamente all’intervento n. 2 la conferenza ritiene la prima ipotesi progettuale, ovvero quella posta più a valle e più distante dall’edificato esistente, necessiti di minori trasformazioni e di conseguenza sia di minor impatto paesaggistico non interferendo sulle visuali panoramiche oggetto di tutela”, come è riportato nel Verbale della riunione della conferenza di copianificazione del 05/10/2016. La soluzione proposta, certo non ideale, aveva dovuto tenere in considerazione anche l’area di pertinenza paesaggistica del BSA costituito dalla Villa Cavaglioni, che ha impedito di prevedere una più contenuta volumetria residenziale a completamento di una lottizzazione – di non grande qualità e certo con edifici impropri per la dimensione del centro e della stessa collina – a cui avrebbe potuto costituire da schermo, anche integrando la vegetazione sul margine. La previsione è stata comunque oggetto di osservazione anche da parte della Provincia di Siena e si è dunque proceduto alla convocazione della commissione BSA provinciale e allo svolgimento di adeguati sopralluoghi, a seguito dei quali il tracciato della strada è stato in parte modificato in modo da attenuarne l'impatto dal punto di vista paesaggistico, mantenendo le nuove volumetrie all’interno del perimetro del territorio urbanizzato come definito ai sensi dell’art. 224, aggiornando di conseguenza l'art. 133 e la tavola PO.04 in scala 1:2.000. parzialmente accolta

41 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema correzione sintesi In riferimento all'art. 30 delle norme del PO si fa presente che il D.lgs. 227/2001 è stato abrogato dal D.lgs. 34/2018 Testo unico in materia di foreste e filiere forestali. parere Quanto segnalato è recepito correggendo l’errore materiale nelle Norme all'art. 30. accolta

42 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema aree tartufigene sintesi Si fa presente che all'art. 34 delle norme del PO oltre alle legge forestale sarebbe opportuno citare anche la L.R. 50/95 “Norme per la raccolta, coltivazione e commercio di tartufi freschi e conservati destinati al consumo e per la tutela e valorizzazione degli ecosistemi tartufigeni”. parere Quanto segnalato è accoglibile con conseguente integrazione del testo normativo all'art. 34. accolta

pag. 102/210 43 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema programma aziendale sintesi Al comma 2 dell'art. 89 delle norme di PO viene stabilito che i Programmi aziendali assumono valore di piano attuativo, oltre ad altri casi indicati, anche in quello in cui prevedano la nuova edificazione di una o più abitazioni rurali. Si suggerisce di valutare l'opportunità di tale impostazione che generalizza in tutto il territorio rurale del Comune il ricorso alla procedura di piano attuativo, con evidenti ricadute sugli imprenditori agricoli e l'Amministrazione Comunale. parere Al proposito si rileva che già il Piano Strutturale, in considerazione dei peculiari valori del territorio, limita la realizzazione di nuove abitazioni rurali ai subsistemi della Pianura storica e del Poggi orientali operando quindi una notevole selezione delle aree. Nella redazione del Piano Operativo e nella individuazione dei soli ambiti in cui è possibile la nuova edificazione di abitazioni rurali si è rilevato che i Poggi orientali presentano un livello insediativo elevato (Ambito collina dei poggi orientali V 3.1) mentre la Pianura storica presenta in alcuni casi livelli insediativi medi (pianura storia di Pian dei Mori e Rosia) o bassi (pianura storica di Capi Pozzuolo) associati comunque a valori ecologici o paesaggistici medio alti. Si ritiene pertanto opportuno confermare il ricorso al Piano Attuativo almeno nei casi di nuova edificazione di più abitazioni rurali (escludendo invece il caso di realizzazione di un'unica abitazione rurale), trattandosi comunque di interventi da sottoporre ad analisi e valutazioni più complesse rispetto ad un normale Programma aziendale, aggiornando di conseguenza l'art. 89 delle Norme Tecniche di Attuazione. parzialmente accolta

44 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema scelte agronomiche sintesi In generale si richiama l'art. 69 della L.R. 65/2014 che dispone che gli strumenti della pianificazione territoriale e gli strumenti della pianificazione urbanistica comunale non possono contenere prescrizioni in merito alle scelte agronomico‐colturali, anche poliennali, delle aziende. parere Il territorio di Sovicille è caratterizzato da elevati livelli di qualità paesaggistica ed ambientale e dalla presenza di un cospicuo numero di edifici agricoli non utilizzati. Il PO assicura una gestione oculata del territorio e non condiziona scelte colturali se non nei limiti consentiti dalla legge, che esplicitamente definiscono i contenuti che deve avere il piano per consentire certe attività (edifici agricoli al di sotto dei minimi, manufatti agricoli per l’agricoltura amatoriale, hobbistica o per le piccole produzioni agricole). non accolta

45 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema infrastrutture di interesse statale ed autostradali sintesi Si ricorda che il territorio comunale di Sovicille è interessato dal corridoio "Dei Due Mari" Grosseto ‐ Fano (E78), arteria di collegamento tra la costa tirrenica e quella adriatica. Nello specifico il tratto progettuale di competenza è il “lotto 9 (Orgia‐Ornate)”, che prevede un investimento complessivo di 162 milioni di euro, per una lunghezza di 11,8 Km, sviluppandosi interamente all’aperto includendo la realizzazione di 3 svincoli a livelli sfalsati. Il progetto prevede la realizzazione di 4 nuovi viadotti sul fiume Merse e sul fosso Ornate oltre alla realizzazione di numerose altre opere minori (3 cavalcavia, 3 sottopassi, 12 ponti sui corsi d’acqua minori). Il progetto definitivo è approvato in linea tecnica da ANAS a novembre 2017 ed esaminato con parere positivo dal Consiglio Superiore LLPP, con previsione avvio lavori nel 2019, in corso di approvazione. La Regione Toscana con Delibera di Giunta n. 404 del 16 aprile 2018 ha espresso un parere interlocutorio sostanzialmente positivo, riservandosi di esprimere il parere definitivo dopo la conclusione del procedimento di VIA in corso. parere Recependo quanto segnalato, per il tratto interessato dal progetto nel territorio di Sovicille viene riportato il corridoio infrastrutturale nella tavola PO.18 in scala 1:10.000 e contestualmente aggiornato l'art. 36 delle Norme Tecniche di Attuazione. accolta

46 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema componenti ambientali sintesi Si riportano i contributi relativi alle componenti ambientali ‐ atmosfera, energia, rumore, radiazioni non ionizzanti e ionizzanti, rifiuti, risorse idriche ‐, idonei ad incrementare il quadro conoscitivo e le indicazioni necessarie, ai fini della coerenza e compatibilità con gli atti della programmazione e pianificazione regionale. Tali contributi rivestono carattere generale e sono applicabili a tutti i procedimenti attivati ai sensi degli artt. 17, 19 o 25 della L.R. 65/2014. parere Si terrà conto degli elementi conoscitivi forniti relativi alle componenti ambientali verificando puntualmente i contenuti del Rapporto Ambientale di VAS. pag. 103/210 accolta

pag. 104/210 82 protocollo 26159/2018 06/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo località Casella 30‐32 individuazione catastale tema modifica classe da c4 a c3 sintesi Si chiede che nello specifico all'edificio 2669 della scheda di rilievo 566 sia attribuita la classificazione c3 come il podere limitrofo. In generale si osserva che molti edifici nel territorio aperto risultano con nessuna sigla pur avendo caratteristiche analoghe ad edifici vicini oggetto di classificazione o di schedatura; ciò determina significative limitazioni al cambio di destinazione d'uso senza che ne sussistano reali motivi quindi con differenze di trattamento non giustificate. parere Il PO ammette il cambio d'uso a residenza per gli edifici rurali di riconosciuto valore storico architettonico, di rilevante valore storico o comunque di impianto antico anche se in parte modificati (classi c1, c2 e c3), mentre non lo consente agli edifici ritenuti privi di valore storico‐documentale (classe c4) o ai manufatti non assimilabili a edifici o inconsistenti: in base a tali criteri applicati uniformemente la disciplina distingue le possibilità di eventuale cambio d'uso. In questo modo si intende naturalmente favorire e privilegiare la tutela, la conservazione ed il recupero degli edifici riconosciuti di valore, per i quali il cambio d'uso è peraltro possibile senza interventi che possano indurre pesanti alterazioni e trasformazioni del contesto. Nel caso in oggetto comunque si ritiene accoglibile la richiesta, mantenendo l'edificio un valore tipologico degno di conservazione, aggiornando di conseguenza la tavola PO.17 in scala 1:10.000. parzialmente accolta

pag. 105/210 83 protocollo 26183/2018 06/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via Grecia 24, Carpineto individuazione catastale f. 45, p. 288 tema nuova previsione edificazione residenziale sintesi Visto che il resede ha una superficie molto importante se pensata al solo uso del fabbricato esistente, che Carpineto è edificata con una bassa densità edilizia ed è servita da tutte le opere di urbanizzazione e che potrebbe essere oggetto di completamento all'interno dei lotti già edificati, considerando le necessità per motivi familiari si chiede che per la zona di Carpineto e anche nella particella di proprietà sia prevista una maggiore edificabilità. parere La richiesta non è accoglibile in quanto per caratteri morfologici ed acclività, vista anche l'esigua estensione e la mancanza di un'appropriata viabilità di accesso, l'area non è adeguata all'edificazione. Peraltro buona parte del terreno è esterno al perimetro del territorio urbanizzato, come transitoriamente definito ai sensi dell'art. 224 della L.R. 65/2014. Restano comunque ammessi gli incrementi di SUL, tramite sostituzione e/o addizione volumetrica, previsti dalla classe c4 alla quale appartiene l'edificio esistente nel lotto. non accolta

pag. 106/210 84 protocollo 26327/2018 10/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale f. 52, p. 86‐29‐72‐73‐74 e altre tema edifici non classificati sintesi Per il complesso denominato Rocca di Cerbaia, non classificato dal PO a causa della mancata verifica per non aver potuto visitare il luogo, si chiede l'attribuzione della classe, segnalando anche che gli immobili risultavano già di valore limitato come si evince dalle foto del contesto allegate. parere Il complesso, non classificato in quanto in occasione del sopralluogo il rilievo non era stato possibile, è classificato sulla base della schedatura conoscitiva (SD306) redatta in analogia a quella prodotta per il PO adottato. La disciplina per il complesso è definita dalla nuova scheda normativa S158, con conseguente aggiornamento dell'Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione e della tavola PO.16 in scala 1:10.000. parzialmente accolta

pag. 107/210 85 protocollo 26433/2018 10/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via Alta 3A, Rosia individuazione catastale f. 91, p. 107‐240‐242‐102‐105 tema classe c3 sintesi L'istanza è identica alla 012.01. Si chiede che sia consentita la costruzione di una struttura pertinenziale aderente alla casa, classificata in c3, entro il 20% del sedime/volume dell'immobile comprendente anche la capanna annessa. Si fa presente che la casa è costituita da un terratetto di sedime di mq. 77,84 e volume di mc. 295,16 e da una capanna ad uso locale accessorio di sedime di mq. 47 e volume di mc. 136,3 e da un terreno antistante di mq. 30. parere La classe c3 già consente interventi pertinenziali che comportano la realizzazione, all’interno del resede di riferimento, di volumi accessori per una dimensione complessiva non superiore al 20% del volume lordo dell’edificio medesimo esistente alla data di adozione del PO, nel rispetto di quanto previsto all'art. 22 delle NTA. non accolta

pag. 108/210 86 protocollo 26434/2018 10/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale f. 52, p. 86‐29‐72‐73‐74 e altre tema edifici non classificati sintesi L'istanza è identica alla 084.1. Per il complesso denominato Rocca di Cerbaia, non classificato dal PO a causa della mancata verifica per non aver potuto visitare il luogo, si chiede l'attribuzione della classe, segnalando anche che gli immobili risultavano già di valore limitato come si evince dalle foto del contesto allegate. parere Il complesso, non classificato in quanto in occasione del sopralluogo il rilievo non era stato possibile, è classificato sulla base della schedatura conoscitiva (SD306) redatta in analogia a quella prodotta per il PO adottato. La disciplina per il complesso è definita dalla nuova scheda normativa S158, con conseguente aggiornamento dell'Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione e della tavola PO.16 in scala 1:10.000. parzialmente accolta

pag. 109/210 87 protocollo 26484/2018 10/12/2018 soggetto osservante ente

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema piano di protezione civile sintesi Si osserva che gli strumenti adottati dovranno coordinarsi con il Piano Intercomunale di Protezione Civile, che ne costituisce parte integrante, adottato con deliberazione del Consiglio della Unione dei Comuni della Val di Merse n. 33 dell’11/09/2018. parere Il Piano Operativo non risulta presentare profili di incoerenza con il Piano Comunale di Protezione Civile, con il quale infatti è coordinato, come precisato all'art. 6 delle NTA. non accolta

pag. 110/210 88 protocollo 26528/2018 11/12/2018 soggetto osservante associazione

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo piazza Manetti, San Rocco a Pilli individuazione catastale tema viabilità e spazi pubblici sintesi Si propone che l'area denominata Piazza Manetti sia destinata ad essere "area di decoro urbano" e perciò non più parcheggio, essendo l'unico pezzetto di spazio che possa essere destinato a piazza. Si propone inoltre che siano destinate a parcheggio l'area contigua, accessibile da via Perugini, e la parte sinistra della stessa via a scendere verso il campo sportivo. parere La destinazione di parte dell'area contigua a via Perugini a parcheggio pubblico è accoglibile individuando una nuova area preordinata all'esproprio (AE08.04), aggiornando di conseguenza l'art. 135 e la tavola PO.05 in scala 1:2.000. La trasformazione dell'area denominata piazza Manetti in una vera e propria piazza, quindi di uso prevalentemente pedonale, è subordinata all'acquisizione alla piena disponibilità pubblica, da valutare successivamente anche in relazione agli attuali usi. parzialmente accolta

pag. 111/210 89 protocollo 26544/2018 11/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo strada di Bagnaia 69, loc. Casa Corsini individuazione catastale f. 20, p. 52 tema modifica classe da c2 a c3 sintesi Si chiede che all'edificio, al quale è attribuita la classe c2, sia attribuita la classe c3, come all'edificio limitrofo, appartenente alla stessa scheda S037. I due edifici hanno le stesse caratteristiche e pertanto non ha senso farne una distinzione che ne comporti una diversità di interventi edilizi. parere Pur avendo caratteristiche in parte analoghe i due edifici presentano un diverso grado di conservazione degli elementi costitutivi, con maggiori alterazioni nel caso dell'edificio a sud, dovute anche all'uso di materiali incongrui e all'aggiunta di corpi giustapposti. non accolta

pag. 112/210 90 protocollo 26634/2018 12/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo strada della Cetina 1 individuazione catastale f. 4, p. 58 tema edifici non classificati sintesi Si chiede un sopralluogo per la classificazione del fabbricato di proprietà. parere La richiesta non è accoglibile in quanto l'edificio risulta essere stato schedato in occasione dei sopralluoghi per il Piano Operativo e disciplinato attraverso la scheda normativa S010 in classe 1. non accolta

pag. 113/210 91 protocollo 26689/2018 12/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo San Rocco a Pilli individuazione catastale f. 79, p. 484 tema area soggetta a vincolo espropriativo sintesi Si osserva il PO per la difficile realizzazione della strada prevista con l'intervento AE08.01 nella zona da espropriare e per l'impatto negativo che causerebbe all'intera zona; l'esproprio andrebbe a danneggiare anche la valorizzazione dei terreni adiacenti. Contestualmente si osserva il PS adottato invitando l'Amministrazione a valutare la possibilità di espandere l'area edificabile in direzione sud di via del Poggetto, a valle della zona soggetta a esproprio. In tal senso era stato formulato un auspicio nel 2014 (in fase di approvazione del PS), pensando allo sviluppo della frazione e alle zone dove era logico localizzare le nuove aree di espansione in modo da non caricare ulteriormente la viabilità esistente. La nuova previsione poteva prevedere anche una viabilità aggiuntiva per migliorare il flusso di traffico e risolvere le criticità. parere La proposta di espansione avanzata è in contrasto con la definizione del perimetro del territorio urbanizzato come individuato ai sensi dell'art. 224 della L.R. 65/2014 e non è pertanto ammissibile. Per quanto riguarda la viabilità tra via Strada e via del Poggetto si fa presente che nelle tavole del Piano Operativo è rappresentata una soluzione di massima certo verificata preliminarmente con il livello di dettaglio adeguato allo strumento urbanistico, tenendo conto dello stato dei luoghi, delle pendenze, dei manufatti (muri a retta ecc.) e del contesto, ma ancora aperta per gli approfondimenti che potranno essere svolti di concerto con gli enti sovraordinati, come nel caso del Nucleo di valutazione BSA della Provincia di Siena, e nella successiva fase di progettazione, in modo da garantire un impatto paesaggistico compatibile. non accolta

pag. 114/210 92 protocollo 26753/2018 12/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via delle Mandrie individuazione catastale f. 56, p. 1‐9‐139‐150‐336‐340‐323‐156 tema Intervento Convenzionato sintesi Si propongono una serie di modifiche alla perimetrazione e alla disciplina dell'intervento IC01.01, relativamente a: nome della viabilità, realizzazione del marciapiede lungo la SP 52 (già realizzato dalla A.C.), inserimento in area a verde di un manufatto storico agricolo (aia mattonata) e sbilanciamento tra area edificabile e SUL. parere Il dimensionamento delle opere ed attrezzature pubbliche da realizzare per ciascun intervento previsto dal PO è definito nel rispetto della normativa nazionale sugli standard e sulla base di criteri uniformi di proporzionalità fra quanto richiesto e potenzialità edificatoria attribuita. Come precisato poi all'art. 112 delle NTA le indicazioni grafiche nelle tavole di PO hanno carattere di indirizzo e possono essere oggetto di rettifiche e parziali modifiche, se non diversamente stabilito nei singoli articoli. Le aree a verde inoltre possono inoltre comprendere spazi pavimentati, come nel caso dell'aia giustamente evidenziata dall'osservante come elemento da tutelare, come si provvederà a prescrivere nelle norme. Il testo normativo per l'intervento IC01.01 (art. 114 comma 1) verrà inoltre rivisto eliminando riferimenti puntuali che possano creare interpretazioni non corrette rispetto ai margini di flessibilità sopra ricordati. Si prende inoltre atto di quanto segnalato a proposito del marciapiede. Si aggiorna di conseguenza la tavola PO.01 in scala 1:2.000. parzialmente accolta

pag. 115/210 93 protocollo 26832/2018 12/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale f. 52, p. 86‐29‐72‐73‐74 e altre tema edifici non classificati sintesi L'istanza è identica alla 084.1. Per il complesso denominato Rocca di Cerbaia, non classificato dal PO a causa della mancata verifica per non aver potuto visitare il luogo, si chiede l'attribuzione della classe, segnalando anche che gli immobili risultavano già di valore limitato come si evince dalle foto del contesto allegate. parere Il complesso, non classificato in quanto in occasione del sopralluogo il rilievo non era stato possibile, è classificato sulla base della schedatura conoscitiva (SD306) redatta in analogia a quella prodotta per il PO adottato. La disciplina per il complesso è definita dalla nuova scheda normativa S158, con conseguente aggiornamento dell'Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione e della tavola PO.16 in scala 1:10.000. parzialmente accolta

pag. 116/210 94 protocollo 26837/2018 13/12/2018 soggetto osservante ente

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema contributo VAS sintesi Si evidenziano alcune carenze nei contenuti del Rapporto Ambientale e della Valutazione di Incidenza, in particolare nelle analisi riguardanti le attività estrattive, i valori naturalistici, habitat e specie di interesse comunitario e regionale, rete ecologica. Si fa presente anche che alcuni dati devono essere aggiornati. parere Tenendo conto di quanto evidenziato dal contributo, si è provveduto ad effettuare le integrazioni richieste sia all'interno del Rapporto Ambientale di VAS (Par. 4.2.12.1) che nella Valutazione di incidenza (Cap. 3 e relativi sottoparagrafi). Inoltre sono stati effettuati i seguenti ulteriori approfondimenti e integrazioni: ‐ approfondimento delle coerenze con la pianificazione commentando le tabelle di coerenza (RA Cap. 3.5 e relativi sottoparagrafi); ‐ aggiornamento dei dati relativi allo stato attuale di alcune matrici ambientali (RA Cap. 4.2.9 e relativi sottoparagrafi); ‐ con riferimento alla pericolosità idraulica descrizione degli interventi di mitigazione previsti nonché inserimento di una tabella con indicazione delle "prescrizioni" per la tutela delle fasce ripariali e/o tematica idraulica così come contenute nelle NTA del PO (RA Cap. 4.2.12 e relativi sottoparagrafi); ‐ aggiornamento e revisione dell'elaborato riferito alla valutazione di incidenza ai sensi delle nuove deliberazioni regionali in materia, effettuando una valutazione anche nei confronti delle Misure di conservazione vigenti in ciascun Sito Natura 2000, oltre che considerando, nelle valutazioni, anche gli interventi esterni alle ZSC ma limitrofi alle stesse (Valutazione di incidenza Capitoli 3, 4 e 5). accolta

2 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema valutazioni ambientali sintesi Considerata l’entità delle trasformazioni previste e il notevole aumento del carico urbanistico su un territorio che già presenta forti criticità soprattutto in termini di depurazione, approvvigionamento idrico, permeabilità ecologica e qualità ecologica dei corsi d’acqua, e in considerazione delle carenze delle analisi ambientali presentate, si ritiene che l’attuazione delle previsioni debba essere subordinata a specifiche verifiche su tali aspetti, puntualmente definite dal contributo. parere Tenendo conto di quanto evidenziato dal contributo, si è provveduto ad effettuare alcuni approfondimenti sulla tematica rimandando, laddove ritenuto necessario, ad approfondimenti da effettuarsi nelle successive fasi progettuali di maggior dettaglio. accolta

3 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema adeguamento norme sintesi In riferimento all'art. 33 delle norme di PO: ‐ si fa presente che la L.R. 30/2015 ha sostituito la L.R. 56/2000 e non prevede più la classificazione dei siti Natura 2000 come SIR; ‐ con D.M. del 24/05/2016 (G.U. 139 del 16/06/2016) e D.M. 22/12/2016 (G.U. 19 del 24/01/2017), i SIC Montagnola Senese e Alta Val di Merse sono stati designati definitivamente come Zona Speciale di Conservazione (ZSC); ‐ ai riferimenti normativi devono essere aggiunti il D.P.R. 357/1997, di recepimento delle direttive “Habitat” e “Uccelli”, la D.G.R. 1223/2015 riguardante le misure di conservazione dei siti, che sostituisce in parte i contenuti della D.G.R. 644/2004 e la D.G.R. 119/2018, che definisce le modalità procedurali per la valutazione di incidenza; invece la D.G.R. 454/2008 non è pertinente all’articolo in quanto riguarda i soli siti Natura 2000 classificati come ZPS, non presenti nel territorio di Sovicille; ‐ al comma 2, al fine di applicare correttamente la normativa in materia di valutazione di incidenza, è necessario che si faccia riferimento alla L.R. 30/2015 e in particolare agli articoli 87 e 88; per quanto riguarda l’individuazione degli interventi che non incidono in maniera significativa sui siti, deve essere fatto riferimento alla D.G.R. 119/2018, Allegato A; ‐ al comma 3, è opportuno per completezza e chiarezza riportare tutto quanto previsto dai Piani di Gestione dei siti per i Programmi Aziendali Pluriennali di Miglioramento Agricolo Ambientale (si veda l’Azione 5 del Piano di Gestione della ZSC Alta Val di Merse e l’Azione 1 del Piano di Gestione della Montagnola Senese) o, in alternativa, eliminare l’articolo, prevedendo un richiamo specifico nell’art. 89 delle NTA relativo ai PAPMAA. parere La richiesta è accoglibile con conseguente aggiornamento del testo normativo agli artt. 33 e 89. accolta

4 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS

pag. 117/210 indirizzo individuazione catastale tema attività estrattive sintesi La disposizione dell'art. 46 c. 5 delle norme di PO, che prevede alcuni utilizzi alternativi per le aree estrattive dopo il recupero ambientale, almeno per le cave interne alle due ZSC appare in contrasto con le misure di conservazione di cui alla D.G.R. 1223/2015 e ai Piani di Gestione della ZSC Montagnola Senese e della ZSC Alta Val di Merse, che prevedono espressamente che i ripristini siano finalizzati al recupero naturalistico e paesaggistico, con particolare riferimento al ripristino di praterie aride, alla tutela delle grotte e al ripristino di habitat idonei alle specie di interesse per i due siti. Si segnalano inoltre le misure di conservazione di cui alla D.G.R. 1223/2015, che prevedono anche specifiche disposizioni per i progetti, che andrebbero inserite nella norma al pari degli altri riferimenti normativi, in quanto cogenti. Si ricorda inoltre che per le attività estrattive nelle due ZSC, i Piani di Gestione adottati costituiscono riferimento per i procedimenti di valutazione di incidenza. Sono fatte salve ulteriori e più restrittive misure previste dal nuovo Piano regionale per le attività estrattive, attualmente in corso di formazione. Anche per i siti estrattivi dismessi (art. 47 delle norme di PO) si chiede che gli indirizzi per il recupero tengano conto delle misure di conservazione specifiche di cui alla D.G.R. 1223/2015. Si chiede inoltre di prevedere nel PO una specifica rappresentazione dei siti estrattivi dismessi, altrimenti di difficile individuazione alla scala di dettaglio della cartografia presentata. Infine, specificatamente per la cava di inerti di Brenna, situata sui terrazzi alluvionali del fiume Merse all’interno della ZSC Alta Val di Merse, si ricorda di inserire tra le prescrizioni per il recupero quanto previsto oltre che dalla D.G.R. 1223/2015 anche dalle prescrizioni della valutazione di incidenza rilasciata dalla Provincia di Siena con nota prot. n. 25131 del 08/02/2013. parere Si provvederà ad articolare la normativa in conformità a quanto segnalato, subordinando l'ammissibilità degli utilizzi alternativi proposti alla piena verifica di compatibilità dei singoli contesti con le misure di conservazione e con i Piani di Gestione delle ZSC, all'interno delle quali ricadono quasi tutte le aree estrattive attive o dismesse del territorio comunale. Le norme verranno inoltre integrate con i riferimenti richiamati dal contributo. Si fa comunque presente che i siti estrattivi dismessi sono già individuati in cartografia con la specifica destinazione d'uso "Id" riportata nelle sigle di riferimento per la disciplina di piano (mentre le cave sono individuate dalla sigla "Ie"). parzialmente accolta

5 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema inquinamento luminoso sintesi All'art. 57 Sistemazione ed attrezzatura di spazi esterni pertinenziali all’interno del sistema degli insediamenti delle norme di PO per diminuire l’impatto dell’illuminazione, si propone di fare un più stretto riferimento a criteri oggettivi, quali le "Linee Guida per la progettazione, l’esecuzione e l’adeguamento degli impianti di illuminazione esterna" (D.G.R. 962/2004). parere La richiesta è accoglibile con conseguente aggiornamento del testo normativo all'art. 57. accolta

6 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema verde urbano e rurale sintesi L'art. 58 Filari, siepi e sistemazioni a verde a corredo del sistema degli insediamenti delle norme di PO cita fra le specie utilizzabili in contesto urbano e al margine fra territorio rurale e urbanizzato anche diverse specie alloctone, alcune delle quali (es. Robinia pseudoacacia) anche a comportamento invasivo. Si chiede quindi di conformare la norma con quanto disposto dall’art. 80 della L.R. 30/2015. Ciò vale anche per l'art. 91 Formazioni vegetali e specie tipiche nel territorio rurale. parere Anche se la Robinia è una specie ormai naturalizzata e non inserita nella lista delle specie aliene, in considerazione della presenza di molte ZSC e ai sensi dell’articolo 80 della Legge Regionale 30 /2015 è plausibile escluderla nel caso di nuovi interventi sia all’articolo 58 che all’articolo 91 delle Norme del Piano Operativo. accolta

7 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Bagnaia individuazione catastale tema recinzioni sintesi Si ritiene necessario aggiungere all'art. 69 delle norme di PO, viste le dimensioni della Tenuta di Bagnaia (R0), che le recinzioni dovranno garantire la permeabilità ecologica e faunistica dell’area, almeno per le specie di piccole e medie dimensioni; a tal fine sulla recinzione dovranno essere predisposti opportuni passaggi per la fauna di dimensioni di almeno 20x20 cm ogni 50 m. parere La richiesta è accoglibile con conseguente aggiornamento del testo normativo all'art. 69. accolta

pag. 118/210 8 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema territorio rurale sintesi All'art. 82 Disposizioni generali di tutela del territorio rurale delle norme di PO fra gli oggetti della tutela vanno aggiunti, coerentemente al PIT‐PPR, gli elementi dell’invariante II del PIT‐PPR ed in particolare gli elementi della rete ecologica regionale di cui alla Carta della Rete ecologica del PIT‐PPR, le cui criticità e indirizzi di tutela sono contenuti nell’Abaco delle Invarianti, e per i quali è prevista espressamente la tutela anche tramite l’individuazione di specifiche misure (art. 75 della L.R. 30/2015). parere Il Comune di Sovicille procede alla formazione del Piano Operativo come previsto dalle norme transitorie vigenti essendo ancora in attesa di redigere il nuovo Piano Strutturale ai sensi della LR 65/2014 e pienamente conformato al PIT‐PPR. In questa fase non si è proceduto pertanto all’individuazione delle 4 invariati del PIT‐PPR, ma ci si è appoggiati al Quadro Conoscitivo e allo Statuto del Piano Strutturale vigente. Pur avendo il PS vigente contenuti fortemente orientati alla tutela degli elementi della rete ecologica, la completa ed esaustiva individuazione e declinazione alla scala locale delle Invarianti del PIT‐PPR deve essere rinviata alla formazione del nuovo Piano Strutturale. non accolta

9 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema programma aziendale sintesi Si suggerisce, per completezza e chiarezza, di inserire tra la pianificazione di riferimento per l’individuazione di criticità e indirizzi da utilizzare per le valutazioni ambientali dei PAPMAA (VAS e/o valutazione di incidenza), anche le D.G.R. 644/2004 e 1223/2015 nonché i Piani di Gestione dei siti, che contengono specifici indirizzi e regolamentazioni per i Programmi Aziendali Pluriennali di Miglioramento Agricolo Ambientale; per le aree esterne ai siti Natura 2000 è invece opportuno inserire tra i riferimenti per la valutazione ambientale dei PAPMAA anche il PIT‐PPR, in particolare per quanto riguarda le criticità e gli indirizzi individuati per l’invariante II “I caratteri ecosistemici del paesaggio”, con particolare riferimento agli elementi della rete ecologica regionale presenti, anche in applicazione dell’art. 75 della L.R. 30/2015. Ciò vale anche per i criteri per gli interventi di miglioramento fondiario e per la tutela e valorizzazione paesistico ambientale (art. 90 delle norme di PO). parere La richiesta è accoglibile con conseguente aggiornamento del testo normativo agli artt. 89 e 90. parzialmente accolta

10 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema mutamento di destinazione d'uso agricola sintesi Fra le opere di sistemazione ambientale, oltre a quelle elencate nella norma di PO (art. 101) dovrebbero essere aggiunte quelle relative alla conservazione dei valori naturalistici tutelati dalla normativa vigente, quali ad esempio: attuazione degli interventi previsti dal PIT‐PPR per gli elementi della rete ecologica presenti, mantenimento/creazione di riferimento di rifugi per la fauna (con particolare riferimento a chirotteri, rondini, balestrucci, rondoni ecc. e alle modalità di rifacimento dei tetti). parere La disciplina del PO individua quelle che possono essere considerate opere di sistemazione ambientale ai fini di garantire che esse siano effettivamente utili alla tutela del territorio e del paesaggio e significative per la collettività; si richiamano dunque prestazioni ed interventi specifici e concreti, molti dei quali certamente indirizzati alla conservazione dei valori naturalistici ed al mantenimento/rafforzamento della rete ecologica, che certamente non costituiscono un elenco esaustivo ma possono evitare che passino per sistemazioni ambientali opere meramente legate all'arredo ed all'abbellimento delle pertinenze, che spesso verrebbero comunque realizzate dai soggetti attuatori degli interventi. Per la completa ed esaustiva individuazione e declinazione alla scala locale delle Invarianti del PIT‐PPR si rinvia in ogni caso alla formazione del nuovo Piano Strutturale ai sensi della 65/2014, procedimento che dovrà essere avviato entro il novembre di quest’anno. Per quanto concerne infine il mantenimento/creazione di rifugi per la fauna si ritiene che tali disposizioni siano più opportunamente da recepire attraverso altri strumenti, ad esempio nel Regolamento Edilizio. non accolta

11 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema recinzioni sintesi All'art. 107 Recinzioni dei fondi agricoli si ritiene necessario aggiungere che le recinzioni dovranno garantire la permeabilità ecologica e faunistica dell’area, almeno per le specie di piccole e medie dimensioni; a tal fine sulla recinzione dovranno essere predisposti opportuni passaggi per la fauna di dimensioni di almeno 20x20 cm ogni 50 m. Si ritiene necessario inserire anche la possibilità di realizzare recinzioni elettriche a filo, di minor impatto ambientale (oltre che in gran parte dei contesti di maggior efficacia e minore spesa). pag. 119/210 parere La richiesta è accoglibile con conseguente aggiornamento del testo normativo all'art. 107. accolta

12 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema valutazioni ambientali sintesi Poiché il Rapporto Ambientale e la relazione di incidenza non hanno analizzato adeguatamente gli effetti ambientali degli interventi ‐ Progetti Unitari Convenzionati e Piani Attuativi ‐, in termini di compatibilità di localizzazione e di uso delle risorse con i valori naturalistici del territorio tutelati dalla L.R. 30/2015 e dal PIT‐PPR (habitat, specie, rete ecologica regionale), si ritiene opportuno inserire nella norma che l’attuazione delle previsioni è subordinata all’esito positivo delle valutazioni ambientali da effettuare per ciascun progetto (VAS o verifica di VAS comprensiva, nel caso di interventi aventi effetti sui siti Natura 2000, di adeguato studio di incidenza). In alternativa, il Rapporto Ambientale e lo studio di incidenza della variante al PS e del PO dovranno essere opportunamente integrati. parere Si è provveduto ad effettuare approfondimenti riferiti alle aree soggette a trasformazione con evidenza delle prescrizioni contenute nelle NTA del PO in merito alla rete ecologica, ecc. inserendo, ad esempio, tabelle nelle singole matrici ambientali di riferimento, con evidenza delle indicazioni da seguire nelle successive fasi progettuali di dettaglio (RA: paragrafi 4.2.12.2 e 4.2.12.3 e Allegato al RA). accolta

13 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Bellaria individuazione catastale tema Piano Attuativo sintesi Per quanto riguarda il Piano Attuativo a Bellaria PA03.01 il “Progetto di messa in sicurezza idraulica dei Fossi Mulinello e Busso presso lo stabilimento Novartis di Bellaria‐Rosia”, citato nella norma come necessario alla realizzazione del Piano Attuativo, non risulta essere stato sottoposto a valutazione ambientale e valutazione di incidenza, né è stato valutato nell’ambito degli elaborati di VAS del PO. Poiché, correttamente, si prevede che “In considerazione della vicinanza ad aree appartenenti a Siti Natura 2000 è prescritta la redazione dello Studio di Incidenza, in particolare per quanto potenzialmente in grado di alterare qualitativamente e/o quantitativamente il reticolo idrografico”, si chiede che lo studio di incidenza e il Rapporto Ambientale del Piano Attuativo comprendano anche gli interventi di messa in sicurezza idraulica dei Fossi Mulinello e Busso, inquadrandoli auspicabilmente in una pianificazione idraulica di più ampio respiro, riguardante la Piana del Rosia e del Merse. parere La norma sarà integrata specificando all'art. 128 che lo studio di incidenza e il Rapporto Ambientale del Piano Attuativo dovranno comprendere anche gli interventi di messa in sicurezza idraulica dei Fossi Mulinello e Busso. parzialmente accolta

14 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema area soggetta a vincolo espropriativo sintesi Tra le prescrizioni per le singole aree soggette a vincolo espropriativo è necessario subordinare la localizzazione dei depuratori di Brenna (AE02) e Orgia (AE03) all’esito positivo della valutazione di incidenza, in quanto gli stessi recapiteranno presumibilmente nel fiume Merse tramite il reticolo minore, nei quali sono presenti habitat e emergenze faunistiche di interesse per il sito, aspetto non analizzato nello studio di incidenza presentato; per questo motivo lo studio di incidenza dovrà dimostrare che il progetto garantisca la massima efficacia depurativa in relazione agli obiettivi di conservazione della ZSC Alta Val di Merse e agli obiettivi di qualità definiti dal Piano di Gestione delle Acque del Distretto Appennino Settentrionale. Inoltre si ritiene che l’attuazione delle previsioni degli strumenti urbanistici negli abitati di Brenna e Orgia che comporteranno aumento del carico depurativo debbano essere subordinate alla realizzazione di tali depuratori. parere Il progetto dei depuratori di Brenna e Orgia, recepito dal PO nella localizzazione degli impianti, è ad oggi a livello preliminare e dovrà senz'altro essere sottoposto a valutazione di incidenza, come disposto dalla normativa e come si richiamerà nelle NTA all'art. 135, in modo da garantire la compatibilità con gli obiettivi della ZSC e con il Piano di Gestione delle Acque, oltre alla depurazione dei reflui provenienti dagli abitati finora totalmente assente e dunque di fondamentale importanza per la qualità ambientale. Si segnala comunque che l'aumento del carico depurativo indotto dalle previsioni del PO, anche a seguito degli stralci conseguenti all'accoglimento di altre osservazioni, risulta nullo nel caso di Orgia e quasi nullo nel caso di Brenna e dunque si ritiene non necessario subordinare la realizzazione di interventi che consistono esclusivamente nel recupero e nella riqualificazione di aree sottoutilizzate e degradate all'esecuzione del depuratore, che comunque è in programma a breve termine. parzialmente accolta

pag. 120/210 95 protocollo 26855/2018 14/12/2018 soggetto osservante cittadino

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema cambio di destinazione d'uso a residenza sintesi In merito alla possibilità di trasformazione in abitazione degli annessi rurali si evidenzia che ciò può avere nel tempo conseguenze negative per il territorio ove non si provveda ad una attenta valutazione di tutti gli aspetti. Tali annessi probabilmente non sono più utilizzati a fini agricoli a causa di una generalizzata crisi del settore che ha determinato o la mancata coltivazione dei terreni o la loro coltivazione con metodi intensivi che determinano varie conseguenze ambientali nonché una diffusa situazione di incolto nelle aree marginali. Nel passato sono stati consentiti moltissimi cambi d'uso. Tuttavia bisogna considerare che in avvenire, in un auspicabile recupero dell'attività agricola (di cui c'è veramente bisogno), emergerà la necessità di sostituire tali volumi con altri nuovi a servizio della conduzione dei fondi e si determinerà un ulteriore consumo di suolo. In un'ottica proiettata al futuro va considerato che l'agricoltura è un'attività economica come tutte le altre e merita un'attenzione particolare per la crisi in cui si trova. parere La “ratio” della norma richiamata nell’osservazione (art. 100 delle Norme del PO) non è quella di consentire i cambi d’uso verso la residenza per tutti i fabbricati di cui si riconoscano i requisiti di edificio, ma quella di consentire i cambi d’uso verso la residenza solo per gli edifici che il piano riconosce di valore, classificati quindi in c1, c2 e c3. Il PO riserva una grande attenzione all’attività agricola promuovendone anche la multifunzionalità e ampliandone di molto le possibilità produttive, introducendo opere e interventi non possibili prima. Giustamente si fa notare come le improprie trasformazioni di annessi possano avere ricadute negative sugli assetti territoriali, sia paesaggistici che economici, ma va notato anche che spesso il mantenimento dei valori storico testimoniali degli edifici mal si concilia con il loro recupero a fini produttivi. La normativa toscana prevede comunque diversi strumenti (l’articolo 76 della Legge Regionale 65/2014 ad esempio) per contrastare la proliferazione indiscriminata di edifici rurali a seguito di interventi di mutamento di destinazione d’uso del patrimonio edilizio esistente. non accolta

pag. 121/210 96 protocollo 26890/2018 14/12/2018 soggetto osservante cittadino/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via Ucciano e via Uccianino, San Rocco a Pilli individuazione catastale tema rettifica cartografica sintesi Si fa presente che nella cartografia del PO si indica erroneamente una continuità in due punti fra via Ucciano ‐ strada privata ‐ e via Uccianino ‐ strada pubblica ‐. parere Trattandosi di una viabilità interna privata, si provvederà a rettificare le cartografie di progetto del PO, aggiornando di conseguenza la tavola PO.05 in scala 1:2.000. accolta

pag. 122/210 97 protocollo 26891/2018 14/12/2018 soggetto osservante cittadino/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema cambio di destinazione d'uso a residenza sintesi Premesso che condizionare il mutamento di destinazione d'uso a residenza di un immobile già parte di un complesso immobiliare ad una SUL media non inferiore a 80 mq. e a disporre di spazi accessori per una superficie di almeno 15 mq. sia eccessivamente restrittivo rispetto alla normativa nazionale e regionale, per il primo punto, e sovrabbondante rispetto alle funzioni indicate, per il secondo, e ritenendo che sia invece rilevante il fatto che l'immobile sia già servito da acqua, corrente elettrica, fognature o fossa Imhoff e accesso stradale, si chiede la modifica dell'art. 101 prescrivendo che la SUL media non possa essere inferiore a quella minima per un alloggio ai sensi della normativa nazionale o non inferiore a 40 mq. e che gli spazi accessori debbano avere una superficie non inferiore al 5% della SUL media. Si sottolinea che per l'Amministrazione è più utile che l'immobile sia regolarmente autorizzato (per gli oneri e IMU da incassare, trattandosi spesso di seconda casa) piuttosto che essere costretta a tollerare che sia comunque utilizzato, sia pure saltuariamente, come civile abitazione, con soluzioni precarie e pericolose. parere In ordine alla richiesta di diminuzione della SUL media minima prevista al comma 4 dell'art. 101 delle norme di PO per il cambio di destinazione d'uso a residenza nel territorio rurale si evidenzia la piena coerenza del PO con quanto disciplinato dal PTCP di Siena, in particolare all’art. 17 – Le politiche per il contrasto alla crescita insediativa diffusa, per il quale, al comma 2 si prescrive che nei piani comunali si debba: ‐ contrastare l’introduzione di insediamenti incongrui nel territorio rurale, vietando esplicitamente nella pianificazione e nell’urbanistica comunali il ricorso a lottizzazioni di tipo urbano in territorio rurale; ‐ contrastare, allo stesso fine del precedente alinea, il recupero di manufatti in territorio rurale, i relativi cambi d’uso e frazionamenti, aventi effetti di realizzazione di “condominii urbani” in territorio rurale, viceversa regolamentando propriamente detti interventi al fine di agevolare la presenza umana, anche laddove non esclusivamente legata alle attività agricole, in detto territorio e i relativi obblighi al mantenimento dei caratteri ambientali e paesaggistici della ruralità; La possibilità di realizzare monolocali in territorio rurale aprirebbe la strada a pratiche poco qualificate di riuso, introducendo in contesti molto delicati stili di vita prettamente urbani. In altri contesti si sono misurati gli effetti di trasformazioni improprie, che hanno cambiato i connotati a complessi rurali storici e condomini di campagna. La stessa classe degli immobili che possono cambiare la destinazione d’uso vieta peraltro interventi strutturali e di radicale modifica tipologica. È piuttosto da sottolineare come la dispersione degli insediamenti si riveli per la pubblica amministrazione un fenomeno che innalza enormemente i costi dei servizi come il trasporto pubblico e quelli scolastici e che sia indicato come un primo fattore di ostacolo al raggiungimento pieno degli obiettivi di raccolta differenziata dei rifiuti. Non è inoltre il piano urbanistico a dover esercitare una funzione di controllo degli abusi edilizi, né tantomeno a doverli sanare. Tuttavia dopo attente valutazioni si ritiene possibile ridurre le superfici accessorie minime richieste, si propone di ridurre la superficie netta media minima a 50 mq. oltre alle superfici accessorie richieste pari a 6 mq. netti e comunque con superficie utile abitabile non inferiore a 38 mq. sia nel caso di frazionamento che nel caso di edifici isolati, aggiornando di conseguenza gli artt. 101 e 102 delle Norme Tecniche di Attuazione. parzialmente accolta

pag. 123/210 98 protocollo 26892/2018 14/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo strada della Palazzina 4 individuazione catastale f. 8, p. 82 tema modifica classe da c4 a c3 sintesi Si chiede che al magazzino sia attribuita la classe c3 come all'edificio 02 della scheda S013 Palazzina. Nel 2007 l'accatastamento riguardò unitariamente tutti gli immobili, compreso il magazzino (oggi in condizioni assai precarie), costruito in pietra come l'edificio 02, a servizio dell'attività agricola fino a che il fondo fu utilizzato a questo scopo. Tutti gli immobili risalgono al 1874, come da targa sulla facciata dell'edificio principale, e rientrano nel SIR 89, in zona splendidamente panoramica e vocata alla coltivazione dell'ulivo, ortaggi e pascolo. parere La classificazione del patrimonio edilizio esistente è effettuata sulla base del riconoscimento di caratteristiche di pregio architettonico, valore storico‐documentale, matrice antica, unitarietà e tenendo conto dello stato di conservazione. L'edificio in oggetto, già oggetto di pesanti alterazioni e in pessime condizioni, non possiede oggi caratteristiche tali da rientrare nelle classi che individuano i manufatti di pregio e/o valore storico‐documentale, pertanto non è possibile modificare la classe come richiesto. non accolta

pag. 124/210 99 protocollo 26894/2018 14/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via Benetollo, Rosia individuazione catastale tema Piano Attuativo sintesi Si chiede di modificare la distribuzione dell'edificato nell'intervento PA02.02 lasciando libero il lotto a sinistra di via Benetollo, in quanto in aderenza ad una antenna di forte impatto visivo, da destinare a impianto sportivo polivalente o come spazio vuoto in continuità con il lotto di fronte in modo da creare un canale visivo verso la campagna. L'estensione territoriale permette la costruzione di residenze con le caratteristiche richieste dal mercato (case indipendenti, senza condominio, di classe energetica A, con un piccolo resede e a buon prezzo), non garantite da un edificio multipiano pluriresidenziale. Terminare l'edificato con edifici più radi e bassi ricuce il centro con la periferia e offre una vista migliore agli edifici esistenti, evitando l'effetto di essere stato troncato in maniera brusca e quasi priva di un buon disegno urbano. parere Diversamente da quanto proposto dall'osservazione, che si configura essenzialmente come una indiscriminata proliferazione del tessuto a villette e della relativa viabilità di servizio entro il perimetro del territorio urbanizzato così come transitoriamente definito ai sensi dell'art. 224 della L.R. 65/2014 (salvo una ristretta fascia di rispetto intorno al cimitero), il PO persegue l'obiettivo della definizione del margine urbano attraverso l'individuazione di uno spazio pubblico centrale realmente fruibile e il completamento dell'edificazione che vi affaccia. Ciò non impedisce peraltro soluzioni progettuali di qualità sia dal punto di vista delle prestazioni energetiche che della vivibilità e della disponibilità di spazi privati individuali e, non ultima, della economicità. A seguito della trasmissione del contributo identificato con il numero 152 (pervenuto fuori termine), si prende atto della volontà espressa di revoca e pertanto si provvede ad eliminare l'intervento previsto, con conseguente modifica della tavola PO.06 in scala 1:2.000 e abrogazione dell'art. 123 delle Norme Tecniche di Attuazione. non accolta

pag. 125/210 100 protocollo 26906/2018 14/12/2018 soggetto osservante titolare/i permessi di costruire

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via G. da Verrazzano, San Rocco a Pilli individuazione catastale tema piano attuativo vigente sintesi Si chiede che venga confermata la lottizzazione ancora in vigore e che quindi vengano mantenute nelle tavole di PO le aree di cui alla Convenzione con il Comune del 07/02/2006 cioè parcheggi, verde pubblico, camminamenti e strada, ora contraddistinti con le sigle AE08.03 e Sv, e che vengano mantenute edificabili le aree identificate nel PdL dai lotti C‐E‐D per la realizzazione di complessivi 26 appartamenti + accessori. Si chiede anche che venga scorporato dal perimetro della lottizzazione il lotto "Residenze 1", visto che i proprietari non sono interessati all'edificazione. Si chiede infine che venga data la possibilità di realizzare una tipologia diversa da quella individuata nelle tavole del PdL. (villette bifamiliari) rinunciando a parte della volumetria. L'istanza riepiloga tutte le procedure riguardanti il PdL, le opere di urbanizzazione e le varianti, in parte in corso di istruttoria. parere L'istanza (ripresa anche da un successivo contributo pervenuto fuori termine, identificato con il numero 151) è riferita ad un Piano di Lottizzazione che risultava ancora vigente al momento dell'adozione del Piano Operativo. Essendo nel frattempo scaduti i termini di efficacia del piano attuativo, è ora possibile inserire la previsione per il completamento dell'intervento (PA08.04) apportando le modifiche che si ritengono migliorative e più coerenti al progetto complessivo per San Rocco a Pilli, con conseguente modifica della tavola PO.05 in scala 1:2.000 e con l'introduzione dell'art. 133 bis. parzialmente accolta

pag. 126/210 101 protocollo 26907/2018 14/12/2018 soggetto osservante cittadino/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema edifici non classificati sintesi Numerosi edifici del territorio aperto risultano non classificati senza alcuna dicitura pur avendo caratteristiche analoghe ad edifici vicini che sono stati invece oggetto di classificazione o di schedatura: questo determina l'impossibilità di cambio d'uso verso la residenza senza che ne sussistano reali motivi di diversità rispetto agli altri. Numerosi edifici sono invece classificati "nc". Si osserva che il rinvio all'elaborazione di una schedatura conoscitiva dovrebbe essere definito proceduralmente a cadenza temporale fissa da parte dell'Amministrazione Comunale e al momento si evidenzia la necessità di accogliere quelle proposte di schedatura, se coerenti, che saranno presentate in forma di osservazione. parere Come condiviso anche dall'osservante, le proposte di schedatura presentate in forma di osservazione, con eventuali integrazioni di documentazione conoscitiva e/o specifici sopralluoghi, saranno accolte, così come la schedatura sarà ulteriormente implementata dove richiesto, in assenza di materiale di supporto analogo a quello prodotto per il PO. La schedatura degli altri edifici non rilevati potrà essere effettuata singolarmente, su iniziativa dei soggetti interessati, e presentata all'Amministrazione che potrà procedere a modificare il PO di volta in volta o aggregando le istanze. Tale procedura sarà riportata nelle norme. Il PO ammette il cambio d'uso a residenza per gli edifici rurali di riconosciuto valore storico architettonico, di rilevante valore storico o comunque di impianto antico anche se in parte modificati (classi c1, c2 e c3), mentre non lo consente agli edifici ritenuti privi di valore storico‐documentale (classe c4) o ai manufatti non assimilabili a edifici o inconsistenti: in base a tali criteri applicati uniformemente la disciplina distingue le possibilità di eventuale cambio d'uso. parzialmente accolta

2 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema destinazioni d'uso sintesi Si osserva che, nel territorio rurale, riguardo alla possibilità di destinazione commerciale limitatamente ad esercizi per la vendita di prodotti di artigianato ed artistici tipici e locali e per la somministrazione di alimenti e bevande posti sulla strada pubblica è opportuno consentire comunque tale possibilità quando esiste viabilità di raggiungimento, che può essere privata, condominiale ecc., consentendo anche la commercializzazione di prodotti tipici locali di artigianato, artistici e alimentari. parere L’osservazione richiama giustamente la caratteristica di molte strade comunque di uso pubblico e in tale direzione verrà modificato l’art. 100. Nell’ambito di un esercizio di somministrazione è sempre possibile, in misura certo non prevalente, commercializzare anche altri prodotti, complementari a quelli alimentari. accolta

3 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema cambio di destinazione d'uso a residenza sintesi Per il territorio rurale si osserva che nel caso di nuove unità immobiliari in edifici isolati il dimensionamento minimo dovrebbe essere solo quello stabilito dalle norme nazionali e regionali. Nel caso di frazionamenti attribuire una dimensione minima di 80 mq. appare eccessivo sia a confronto con le norme di altri comuni sia a confronto con le normative precedenti; si propone pertanto di sostituire la SUL media da 80 a 60 mq. Inoltre stante l'obbligo di mantenere manufatti rustici minori come locali accessori ed il divieto di nuovi ulteriori volumi per la conduzione del fondo ed il ricovero dei mezzi si ritiene eccessivo l'obbligo di avere ulteriori locali accessori a servizio con superficie non inferiore a 15 mq. parere In ordine alla richiesta di diminuzione della SUL media minima prevista al comma 4 dell'art. 101 delle norme di PO per il cambio di destinazione d'uso a residenza nel territorio rurale si evidenzia la piena coerenza del PO con quanto disciplinato dal PTCP di Siena, in particolare all’art. 17 – Le politiche per il contrasto alla crescita insediativa diffusa, per il quale, al comma 2 si prescrive che nei piani comunali si debba: ‐ contrastare l’introduzione di insediamenti incongrui nel territorio rurale, vietando esplicitamente nella pianificazione e nell’urbanistica comunali il ricorso a lottizzazioni di tipo urbano in territorio rurale; ‐ contrastare, allo stesso fine del precedente alinea, il recupero di manufatti in territorio rurale, i relativi cambi d’uso e frazionamenti, aventi effetti di realizzazione di “condominii urbani” in territorio rurale, viceversa regolamentando propriamente detti interventi al fine di agevolare la presenza umana, anche laddove non esclusivamente legata alle attività agricole, in detto territorio e i relativi obblighi al mantenimento dei caratteri ambientali e paesaggistici della ruralità; La possibilità di realizzare monolocali in territorio rurale aprirebbe la strada a pratiche poco qualificate di riuso, introducendo in contesti molto delicati stili di vita prettamente urbani. In altri contesti si sono misurati gli effetti di trasformazioni improprie, che pag. 127/210 hanno cambiato i connotati a complessi rurali storici e condomini di campagna. La stessa classe degli immobili che possono cambiare la destinazione d’uso vieta peraltro interventi strutturali e di radicale modifica tipologica. Il paesaggio di Sovicille è caratterizzato dalla presenza di edifici tradizionali di grande valore architettonico e testimoniale, molti dei quali di proprietà delle aziende agricole ancora nelle condizioni originarie, per i quali si impone una maggiore attenzione ed una conseguente adeguata tutela. Sono questi caratteri a determinare la peculiarità di questo contesto, che peraltro anche il piano strutturale – ora oggetto di variante – suggeriva di sottoporre al solo restauro e risanamento conservativo. Tuttavia dopo attente valutazioni si ritiene possibile ridurre le superfici accessorie minime richieste, si propone di ridurre la superficie netta media minima a 50 mq. oltre alle superfici accessorie richieste pari a 6 mq. netti e comunque con superficie utile abitabile non inferiore a 38 mq. sia nel caso di frazionamento che nel caso di edifici isolati, aggiornando di conseguenza gli artt. 101 e 102 delle Norme Tecniche di Attuazione. parzialmente accolta

4 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema classe c2 sintesi Si ritiene eccessivamente penalizzante non giustificato nel territorio rurale (art. 102) il divieto di modificare i collegamenti verticali nella classe c2, che potrebbero invece essere realizzati con modalità architettoniche appropriate e riconoscibili così come indicato in altre parti delle NTA. parere In ordine alla richiesta si valuterà la possibilità di modificare l’art. 102, definendo il modo in cui si dovrà intervenire sugli elementi caratterizzanti quali i collegamenti verticali. parzialmente accolta

5 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema classe c2 sintesi Riguardo all'eventuale introduzione o modifica di aperture nel caso della classe c2 si ritiene inutile lo specifico divieto per servizi igienici o accessori, che potrebbe invece essere consentita nel rispetto di quanto specificato all'inizio del capoverso. parere Il divieto specifico riguarda vani e locali che per la loro natura non necessitano di superfici illuminanti e che pertanto, nel caso si debbano realizzare per un appropriato riuso degli edifici esistenti, non determinino nuove aperture non necessarie. La ratio della norma è quella che, laddove possibile, si debbano mantenere quanto più possibile integri tutti i prospetti e che possano essere introdotte modifiche solo dopo attente verifiche e inderogabili necessità. non accolta

pag. 128/210 102 protocollo 26909/2018 14/12/2018 soggetto osservante tecnico professionista

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo San Rocco a Pilli individuazione catastale f. 78, p. 401 e altre tema Piano Attuativo sintesi In riferimento all'intervento PA08.01, al fine di assicurarne la convenienza economica ‐ tenendo conto delle opere a carico del concessionario, dei costi di costruzione e dei prezzi di vendita ‐ si chiede l'aumento della SUL da 1.750 a 2.700 mq., l'aggiunta della destinazione ad artigianato di servizio, l'aumento del numero massimo di alloggi a 17 e che il numero massimo di piani passi da 2 a 3 rispetto a via Grossetana. parere Il dimensionamento delle opere ed attrezzature pubbliche da realizzare per ciascun intervento previsto dal PO è definito nel rispetto della normativa nazionale sugli standard e sulla base di criteri uniformi di proporzionalità fra quanto richiesto e potenzialità edificatoria attribuita, anch'essa valutata applicando criteri omogenei sul territorio e tenendo conto anche degli oneri aggiuntivi nel caso della ristrutturazione urbanistica. Si ritiene comunque ammissibile la destinazione ad artigianato di servizio, che il PO equipara comunque alle attività commerciali al dettaglio, e un incremento del numero massimo di alloggi da 10 a 14, a parità di SUL complessiva, aggiornando di conseguenza l'art. 131 delle Norme Tecniche di Attuazione. Per quanto riguarda il numero di piani si segnala che la norma prescrive massimo due piani su via Grossetana ma non esclude altezze maggiori a valle, verso via Perugini, visto il dislivello esistente tra le due strade. parzialmente accolta

pag. 129/210 103 protocollo 26910/2018 14/12/2018 soggetto osservante tecnico professionista

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Rosia individuazione catastale f. 91, p. 239 tema piano attuativo vigente sintesi In riferimento all'intervento PA02.06, per il quale il PO rinvia al Piano di Recupero approvato con D.C.C. 70/2009, si ritiene superato il complesso delle scelte contenute nel PdR del 2009 e contradditoria, visti i permessi di costruire già rilasciati, ma con convenzione ancora in essere, la collocazione nella categoria dei piani attuativi, e pertanto si chiede l'inserimento della previsione tra i Progetti Unitari Convenzionati, articolandola in due subcomparti (pertinenza A e pertinenza B) con relativa esplicitazione delle discipline trasposte dal PdR. parere L’area del Consorzio agrario all’atto di adozione del PO risulta interessata da un Piano di Recupero vigente, per il quale il nuovo piano non può disporre alcuna nuova prescrizione. Si tratta infatti di quello che in termini giuridici viene definito “diritto acquisito” sul quale nuove previsioni urbanistiche non possono avere incidenza. Tuttavia, essendo prossima la scadenza di legge, il PO, nel caso in cui possa essere approvato a seguito di quella, potrà intervenire, ripianificando l'area. non accolta

pag. 130/210 104 protocollo 26913/2018 14/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema edifici non classificati sintesi Molti edifici nel territorio aperto risultano non classificati (nc) o con nessuna sigla, pur avendo caratteristiche analoghe ad edifici vicini che sono invece stati oggetto di classificazione o di schedatura. Questo determina significative limitazioni al cambio di destinazione d'uso, in particolare verso la residenza, senza che ne sussistano reali motivi di diversità ed introducendo quindi differenze di trattamento a nostro parere non giustificate. parere Il PO ammette il cambio d'uso a residenza per gli edifici rurali di riconosciuto valore storico architettonico, di rilevante valore storico o comunque di impianto antico anche se in parte modificati (classi c1, c2 e c3), mentre non lo consente agli edifici ritenuti privi di valore storico‐documentale (classe c4) o ai manufatti non assimilabili a edifici o inconsistenti: in base a tali criteri applicati uniformemente la disciplina distingue le possibilità di eventuale cambio d'uso. non accolta

2 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema edifici non classificati sintesi Per Podere S. Alessandro o Palazzo Venturi ‐ Scheda rilievo n. 471 ‐ si chiede la classificazione c3 come il podere limitrofo Granai. parere L'edificio, non classificato in quanto in occasione del sopralluogo il rilievo non era stato possibile, è classificato sulla base della schedatura conoscitiva (SD471) redatta in analogia a quella prodotta per il PO adottato. La disciplina per il complesso è definita dalla nuova scheda normativa S159, con conseguente aggiornamento dell'Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione e della tavola PO.18 in scala 1:10.000. parzialmente accolta

3 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema modifica classe da c4 a c3 sintesi Si richiede l'estensione del perimetro della scheda norma S134 Granai al fine di comprendere l'edificio annesso assegnandogli la classe c3 come agli edifici 3‐4‐3‐5. Esso appartiene alla stessa area territoriale e potrà essere oggetto di intervento solo insieme agli altri già schedati. parere La classificazione del patrimonio edilizio esistente è effettuata sulla base del riconoscimento di caratteristiche di pregio architettonico, valore storico‐documentale, matrice antica, unitarietà e tenendo conto dello stato di conservazione. L'edificio in oggetto non risulta possedere caratteristiche tali da rientrare nelle classi che individuano i manufatti di pregio e/o valore storico‐documentale, pertanto non è possibile modificare la classe come richiesto. Non risulta inoltre in stretta relazione con il nucleo individuato dalla scheda S134. non accolta

4 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema edifici non classificati sintesi Per Podere Montestigliano (scheda rilievo 492) si chiede la classificazione c3 come per il podere Granai. parere L'edificio, non classificato in quanto in occasione del sopralluogo il rilievo non era stato possibile, è classificato sulla base della schedatura conoscitiva (SD492) redatta in analogia a quella prodotta per il PO adottato. La disciplina per il complesso è definita dalla nuova scheda normativa S160, con conseguente aggiornamento dell'Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione e della tavola PO.18 in scala 1:10.000. parzialmente accolta

5 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema correzione sintesi Nella Scheda S139 Mulino di Serravalle introduce la dizione "ristrutturazione edilizia di tipo b (re‐b)" che non risulta nelle NTA. Si richiede la classe c3 come per gli edifici 6 e 7, mantenendo le altre prescrizioni. pag. 131/210 parere Il testo normativo sarà corretto trattandosi di un refuso, con conseguente aggiornamento dell'Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione (S139). accolta

6 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema modifica scheda sintesi Si chiede una variazione al perimetro della Scheda S139 Mulino di Serravalle al fine di consentire un adeguato recupero della gora e del gorello di deflusso oltre che un maggiore dimensionamento del resede, per consentire gli spostamenti e le attrezzature già previste dalla scheda. parere La richiesta è da ritenersi accoglibile limitatamente all'allargamento del perimetro in corrispondenza della gora, nella parte a sud‐ ovest, e parzialmente a sud, a ridosso dell'edificio 04, con conseguente aggiornamento dell'Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione (S139) e della tavola PO.18 in scala 1:10.000. parzialmente accolta

7 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema destinazioni d'uso sintesi Nella Scheda S136 Fattoria di Montestigliano si chiede di introdurre la seguente dicitura, anche al fine di consentire all'azienda agrituristica di esercitare la commercializzazione di prodotti tipici locali: "All'interno del perimetro della scheda è consentita la gestione di laboratori di artigianato di produzione di beni artistici ed artigianato tradizionale (antichi mestieri); laddove gli edifici siano già dotati di viabilità di raggiungimento è consentita anche la destinazione commerciale per la vendita di prodotti di artigianato ed artistici tipici e locali e per la somministrazione di alimenti e bevande". parere Per le destinazioni d’uso compatibili nel territorio rurale si deve far riferimento all’art. 100 delle Norme del PO. Laddove siano presenti edifici nelle classi c1, c2 e c3 sono sempre consentite, alle condizioni dello stesso articolo 100, le destinazioni d’uso richieste, mentre i laboratori sono consentiti anche negli edifici c4 ed in quelli ad essi equiparati dal PO. La loro accessibilità è condizionata come da modifica all’art. 100. non accolta

8 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema destinazioni d'uso sintesi Si osserva che, nel territorio rurale, riguardo alla possibilità di destinazione commerciale limitatamente ad esercizi per la vendita di prodotti di artigianato ed artistici tipici e locali e per la somministrazione di alimenti e bevande posti sulla strada pubblica è necessario consentire comunque tale possibilità quando esiste viabilità di raggiungimento, che può essere privata, condominiale ecc., consentendo anche la commercializzazione di prodotti tipici locali di artigianato, artistici e alimentari. parere L’osservazione richiama giustamente la caratteristica di molte strade comunque di uso pubblico e in tale direzione verrà modificato l’art. 100. Nell’ambito di un esercizio di somministrazione è sempre possibile, in misura certo non prevalente, commercializzare anche altri prodotti, complementari a quelli alimentari. accolta

9 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema cambio di destinazione d'uso a residenza sintesi Per il territorio rurale si osserva che nel caso di nuove unità immobiliari in edifici isolati il dimensionamento minimo dovrebbe essere solo quello stabilito dalle norme nazionali e regionali. Nel caso di frazionamenti attribuire una dimensione minima di 80 mq. appare eccessivo sia a confronto con le norme di altri comuni sia a confronto con le normative precedenti; si propone pertanto di sostituire la SUL media da 80 a 60 mq. Inoltre stante l'obbligo di mantenere manufatti rustici minori come locali accessori ed il divieto di nuovi ulteriori volumi per la conduzione del fondo ed il ricovero dei mezzi si ritiene eccessivo l'obbligo di avere ulteriori locali accessori a servizio con superficie non inferiore a 15 mq. parere In ordine alla richiesta di diminuzione della SUL media minima prevista al comma 4 dell'art. 101 delle norme di PO per il cambio di destinazione d'uso a residenza nel territorio rurale si evidenzia la piena coerenza del PO con quanto disciplinato dal PTCP di Siena, in particolare all’art. 17 – Le politiche per il contrasto alla crescita insediativa diffusa, per il quale, al comma 2 si prescrive che nei piani comunali si debba: ‐ contrastare l’introduzione di insediamenti incongrui nel territorio rurale, vietando esplicitamente nella pianificazione e pag. 132/210 nell’urbanistica comunali il ricorso a lottizzazioni di tipo urbano in territorio rurale; ‐ contrastare, allo stesso fine del precedente alinea, il recupero di manufatti in territorio rurale, i relativi cambi d’uso e frazionamenti, aventi effetti di realizzazione di “condominii urbani” in territorio rurale, viceversa regolamentando propriamente detti interventi al fine di agevolare la presenza umana, anche laddove non esclusivamente legata alle attività agricole, in detto territorio e i relativi obblighi al mantenimento dei caratteri ambientali e paesaggistici della ruralità; La possibilità di realizzare monolocali in territorio rurale aprirebbe la strada a pratiche poco qualificate di riuso, introducendo in contesti molto delicati stili di vita prettamente urbani. In altri contesti si sono misurati gli effetti di trasformazioni improprie, che hanno cambiato i connotati a complessi rurali storici e condomini di campagna. La stessa classe degli immobili che possono cambiare la destinazione d’uso vieta peraltro interventi strutturali e di radicale modifica tipologica. Il paesaggio di Sovicille è caratterizzato dalla presenza di edifici tradizionali di grande valore architettonico e testimoniale, molti dei quali di proprietà delle aziende agricole ancora nelle condizioni originarie, per i quali si impone una maggiore attenzione ed una conseguente adeguata tutela. Sono questi caratteri a determinare la peculiarità di questo contesto, che peraltro anche il piano strutturale – ora oggetto di variante – suggeriva di sottoporre al solo restauro e risanamento conservativo. Tuttavia dopo attente valutazioni si ritiene possibile ridurre le superfici accessorie minime richieste, si propone di ridurre la superficie netta media minima a 50 mq. oltre alle superfici accessorie richieste pari a 6 mq. netti e comunque con superficie utile abitabile non inferiore a 38 mq. sia nel caso di frazionamento che nel caso di edifici isolati, con conseguente aggiornamento degli artt. 101 e 102 delle Norme Tecniche di Attuazione. parzialmente accolta

10 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema classe c2 sintesi Si ritiene eccessivamente penalizzante non giustificato nel territorio rurale (art. 102) il divieto di modificare i collegamenti verticali nella classe c2, che potrebbero invece essere realizzati con modalità architettoniche appropriate e riconoscibili così come indicato in altre parti delle NTA. parere In ordine alla richiesta si valuterà la possibilità di modificare l’art. 102, definendo il modo in cui si dovrà intervenire sugli elementi caratterizzanti quali i collegamenti verticali. parzialmente accolta

pag. 133/210 105 protocollo 26977/2018 17/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo San Salvatore a Pilli individuazione catastale f. 102, p. 109 tema cambio di destinazione d'uso a residenza sintesi Si chiede che per il magazzino (non utilizzato a fini agricoli ma come locale rimessa a uso familiare) sia consentito oltre all'ampliamento in muratura previsto per la classe c4 il cambio d'uso in civile abitazione. In alternativa si chiede che il fabbricato venga riclassificato in classe c3 per poter effettuare il cambio d'uso, permettendo ad immobili con caratteristiche similari di essere recuperati migliorando non solo l'aspetto architettonico ma anche l'inserimento nel contesto. parere Il PO ammette il cambio d'uso a residenza per gli edifici rurali di riconosciuto valore storico architettonico, di rilevante valore storico o comunque di impianto antico anche se in parte modificati (classi c1, c2 e c3), mentre non lo consente agli edifici ritenuti privi di valore storico‐documentale (classe c4) o ai manufatti non assimilabili a edifici o inconsistenti: in base a tali criteri applicati uniformemente la disciplina distingue le possibilità di eventuale cambio d'uso. In questo modo si intende naturalmente favorire e privilegiare la tutela, la conservazione ed il recupero degli edifici riconosciuti di valore, per i quali il cambio d'uso è peraltro possibile senza interventi che possano indurre pesanti alterazioni e trasformazioni del contesto. La classificazione del patrimonio edilizio esistente è effettuata sulla base del riconoscimento di caratteristiche di pregio architettonico, valore storico‐documentale, matrice antica, unitarietà e tenendo conto dello stato di conservazione. L'edificio in oggetto non possiede caratteristiche tali da rientrare nelle classi che individuano i manufatti di pregio e/o valore storico‐documentale, pertanto non è possibile modificare la classe come richiesto. non accolta

pag. 134/210 106 protocollo 26978/2018 17/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo San Salvatore a Pilli individuazione catastale f. 102, p. 41 tema cambio di destinazione d'uso a residenza sintesi Si chiede che per il magazzino (non utilizzato a fini agricoli ma come locale rimessa a uso familiare) sia consentito oltre all'ampliamento in muratura previsto per la classe c4 il cambio d'uso in civile abitazione. In alternativa si chiede che il fabbricato (realizzato in epoca remota antecedentemente al 1967) venga riclassificato in classe c3 per poter effettuare il cambio d'uso suddetto. È bene sottolineare che esso ha caratteristiche particolari (mattoni faccia a vista con tetto in coppi e tegole) ed è inserito in un contesto dove sono presenti altri immobili, tutti ristrutturati e trasformati in civile abitazione. Il suo recupero e ristrutturazione risultano indispensabili per rivalorizzare il patrimonio edilizio nel borgo e riqualificare e migliorare l'ambito urbano. parere Il PO ammette il cambio d'uso a residenza per gli edifici rurali di riconosciuto valore storico architettonico, di rilevante valore storico o comunque di impianto antico anche se in parte modificati (classi c1, c2 e c3), mentre non lo consente agli edifici ritenuti privi di valore storico‐documentale (classe c4) o ai manufatti non assimilabili a edifici o inconsistenti: in base a tali criteri applicati uniformemente la disciplina distingue le possibilità di eventuale cambio d'uso. In questo modo si intende naturalmente favorire e privilegiare la tutela, la conservazione ed il recupero degli edifici riconosciuti di valore, per i quali il cambio d'uso è peraltro possibile senza interventi che possano indurre pesanti alterazioni e trasformazioni del contesto. La classificazione del patrimonio edilizio esistente è effettuata sulla base del riconoscimento di caratteristiche di pregio architettonico, valore storico‐documentale, matrice antica, unitarietà e tenendo conto dello stato di conservazione. L'edificio in oggetto non possiede caratteristiche tali da rientrare nelle classi che individuano i manufatti di pregio e/o valore storico‐documentale, pertanto non è possibile modificare la classe come richiesto. non accolta

pag. 135/210 107 protocollo 26980/2018 17/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via Molli 22, Tegoia individuazione catastale f. 53, p. 66 tema manufatti removibili sintesi Si chiede che per l'immobile, oltre all'ampliamento in muratura già previsto dal PO, siano consentite anche ulteriori realizzazioni di tettoie o verande removibili, in aderenza al fabbricato e prospicienti la sala da pranzo, utilizzando materiali leggeri, ancorati a terra con fissaggi e con limiti di superficie pertinenti alla dimensione del locale e del resede. Ciò è finalizzato a meglio soddisfare nei periodi di maggior afflusso turistico le richieste della clientela dell'attività di ristorazione, l'unica di Tegoia. parere Per gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande si ritiene accoglibile la richiesta introducendo la possibilità di installazione dei manufatti stagionali previsti dalla L.R. 65/2014 all'art. 136 comma 2 lett. c bis), che saranno disciplinati specificamente nelle norme di PO (art. 23). Si ricorda comunque che ulteriori esigenze di spazi a supporto della attività di ristorazione possono essere risolte con le installazioni stagionali individuate all'art. 137 della L.R. 65/2014 e con eventuali altre opere e manufatti privi di rilevanza edilizia richiamati allo stesso articolo. parzialmente accolta

pag. 136/210 108 protocollo 26981/2018 17/12/2018 soggetto osservante partito

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema vincolo cimiteriale sintesi Considerato che consentire l’allocazione di edifici residenziali all’interno della zona di rispetto cimiteriale fissata ex lege in 200 metri equivale ad attribuire un vantaggio economico, dal quale, peraltro, l’ente locale trae vantaggi quale la sottoposizione dei terreni resi “edificabili” alla tassazione IMU, ritenuto che in ossequio al principio di buona amministrazione contenuto nell’art. 97 della Costituzione il Consiglio comunale non avrebbe dovuto adottare strumenti urbanistici nei quali il vincolo cimiteriale, imprimente una servitù non aedificandi, sia riportato in misura non corrispondente a quella di legge, si ritiene che la Variante al Piano Strutturale e il Piano Operativo non debbano contenere elaborati progettuali riportanti il vincolo cimiteriale in modo contrastante con quello impresso ex lege nonché prevedenti l’allocazione di edificazione privata all’interno della zona di rispetto ex art. 338 del testo unico delle leggi sanitarie. parere La riduzione della fascia di rispetto cimiteriale nel caso del vecchio cimitero di Sovicille, del nuovo cimitero di Sovicille e del cimitero di Rosia furono deliberate dal Consiglio Comunale e decretate dal Prefetto o dal Sindaco precedentemente al 2002 (per il cimitero vecchio di Sovicille D.C.C. 53 del 26/04/1958 e Decreto del Prefetto di Siena prot. 16787 del 15/12/1958; per il cimitero nuovo di Sovicille D.C.C. 71 del 31/07/1992 e Decreto del Sindaco prot. 13488 del 23/10/1992; per il cimitero di Rosia D.C.C. 124 del 29/12/1991 e Decreto del Sindaco prot. 702 del 18/01/1992) sulla base del parere positivo rilasciato dall'azienda USL competente e tali atti non sono mai stati oggetto di annullamento. Sulla base di tali atti ed essendo la riduzione espressamente riportata nei precedenti strumenti urbanistici sono stati legittimamente autorizzati numerosissimi interventi sia a Sovicille che a Rosia, compresa la realizzazione di lottizzazioni e di singoli nuovi edifici. Fermo restando il rispetto della fascia di rispetto minima dei 50 metri, si deve pertanto si deve ritenere che, in continuità con le determinazioni precedenti la fascia suddetta sia da considerare ridotta. Si rinvia inoltre a quanto espresso in merito nel parere legale formulato dall'Avvocato Mariagiulia Giannoni dello Studio Gracili Associato, nel quale, esaminati in dettaglio gli atti e le vicende amministrative del Comune di Sovicille e tenuto conto della legislazione in materia e dei principi generali che regolano l’attività amministrativa, si afferma che: è facoltà dell’Amministrazione pianificare avendo a riferimento l'effettivo ambito delle fasce di rispetto, così come risultante dagli atti assunti allo stato validi ed efficaci; in ragione della delimitazione della fascia di rispetto, l’ambito territoriale esterno non è soggetto ad vincolo e come tale l’intervento che sarà ammesso dallo strumento non potrà essere assoggettabile ad alcuna ultronea e successiva valutazione di compatibilità da parte della ASL o del Consiglio comunale; non sussistendo il vincolo di inedificabilità non vi èinfatti alcuna deroga da assumere, né alcuna compatibilità da effettuare. non accolta

2 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema vincolo cimiteriale sintesi Premesso che l’art. 338 del testo unico delle leggi sanitarie, approvato con regio decreto 1265/1934, dispone che "I cimiteri devono essere colloca alla distanza di almeno 200 metri dal centro abitato …", ritenuto che in ossequio al principio di buona amministrazione contenuto nell’art. 97 della Costituzione, il Consiglio comunale non potesse adottare strumenti urbanistici nei quali i cimiteri e le aree ad esse contermini, precisamente quelle costituenti la zona di rispetto ex art. 338, primo comma, secondo periodo, del testo unico delle leggi sanitarie, siano incluse nel perimetro del centro abitato, si ritiene che gli strumenti urbanistici non debbano contenere un perimetro di centri abitati includente cimiteri e zone di rispetto ex lege. parere il perimetro dei centri abitati di per sé non determina capacità edificatorie, si ritiene pertanto non necessario escludere i cimiteri da tale perimetro. Si evidenzia che poi è necessario distinguere i centri abitati, così come definiti dalla legge urbanistica nazionale, e il territorio urbanizzato come definito dall’art. 224 della L.R. 65/2014, che il Comune di Sovicille ha assunto in via transitoria. non accolta

3 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema zone territoriali omogenee sintesi Premesso che l’art. 41 quinquies, oavo e nono commi, della legge urbanisca 1150/1942 dispone che "… In tu i Comuni, ai fini della formazione di nuovi strumenti urbanistici o della revisione di quelli esistenti, debbono essere osservati limiti inderogabili di densità edilizia, di altezza, di distanza tra i fabbricati, nonché rapporti massimi tra spazi destinati agli insediamenti residenziali e produttivi e spazi pubblici o riservati alle attività collettive, a verde, pubblico o a parcheggi. I limiti e i rapporti previsti dal precedente comma sono definiti per zone territoriali omogenee, con decreto del Ministro per i lavori pubblici di concerto con quello per l'interno, sentito il Consiglio superiore dei lavori pubblici. In sede di prima applicazione della presente legge, tale decreto viene emanato entro sei mesi dall'entrata in vigore della medesima ", che l’art. 2 del decreto interministeriale 1444/1968 stabilisce che "Sono considerate zone territoriali omogenee, ai sensi e per gli effetti dell’art. 17 della legge 6 agosto 1967, n. 765:

pag. 137/210 (…) B) le parti del territorio totalmente o parzialmente edificate, diverse dalle zone A): si considerano parzialmente edificate le zone in cui la superficie coperta degli edifici esistenti non sia inferiore al 12,5% (un ottavo) della superficie fondiaria della zona e nelle quali la densità territoriale sia superiore ad 1,5 mc/mq; … ", ritenuto che in ossequio al principio di buona amministrazione contenuto nell’art. 97 della Costituzione, il Consiglio comunale non poteva adottare strumenti urbanistici nei quali, precisamente nelle tavole del Piano Operativo, le zone territoriali omogenee B ex art. 2 d.m. 1444/1968, individuate attraverso perimetrazione e sigla di colore nero, comprendono aree ove la superficie coperta degli edifici esistenti è inferiore al 12,5% della superficie fondiaria della zona e nelle quali la densità territoriale è inferiore o uguale ad 1,5 mc/mq, si osserva che gli elaborati della Variante al Piano Strutturale e del Piano Operativo non possano classificare quali zone territoriali omogenee B ex art. 2 d.m. 1444/1968 le aree ove la superficie coperta degli edifici esistenti è inferiore al 12,5% della superficie fondiaria della zona e nelle quali la densità territoriale è inferiore o uguale ad 1,5 mc/mq. parere Il perimetro dei centri abitati è determinato ai sensi della legge urbanistica nazionale ed all’interno di questi vengono distinte alcune zone omogenee di cui all’art. 2 del DM 1444/1968. Tra queste le zone B, che si distinguono dalle zone A, più chiaramente individuate. Al di là dei limiti di densità, che variano anche in relazione agli spazi urbani aperti che possono interessare una zona, si ritiene che non sia necessario correggere la già corretta attribuzione delle zone territoriali omogenee. non accolta

pag. 138/210 109 protocollo 26982/2018 17/12/2018 soggetto osservante partito

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema generale sintesi Dopo più di 10 anni nel 2019 si completerà l'iter di redazione degli strumenti di pianificazione, esattamente nell'anno in cui dovrà ripartire un nuovo piano intercomunale. CI sono voluti troppi anni e due amministrazioni per portare a termine un lavoro che rimane lontano dai bisogni di molti cittadini che si trovano ad affrontare una crisi economica grave a cui non viene data alcuna risposta. Il nostro è un territorio di confine tra la città e la ruralità vera e ha dovuto sopportare un'industrializzazione e gli interessi delle multinazionali che hanno di fatto minato uno sviluppo ecosostenibile e turistico, oltre a non aver compensato il Comune con infrastrutture o benefit, non si sa se per incapacità a contrattare o volontà a non trattare. Il PO, come il PS, non nasce dalla disamina dei bisogni abitativi, commerciali o produttivi e quindi dalla conoscenza quantitativa degli immobili vuoti, da completare o invenduti ma segue il filone della crescita infinita cioè non comprende il momento storico, economico e sociale; non tiene conto del futuro: l'Italia è il paese europeo in cui nascono meno bambini. Sommando la diminuzione dei bisogni, il peggioramento della condizione economica, un surplus di abitazioni già sul mercato (sono circa 400 le abitazioni nelle agenzie immobiliari), non si capisce il motivo di ulteriori 281 nuovi appartamenti, che rimarranno solo sulla carta come alcune lottizzazione del passato piano regolatore. In pratica non si è saputa interpretare e tradurre la decrescita. Si sostiene invece una riduzione generalizzata del numero di immobili da costruire ex novo, soprattutto nelle aree meno servite, con riduzione del cemento e risparmio del territorio. parere Il primo PO del Comune di Sovicille è redatto con l’assunzione del perimetro del territorio urbanizzato ai sensi dell’art. 224 e, come osservato, dopo molti anni di adozione del Piano Strutturale (2008). Occorre però ricordare che il PRG vigente è del 1999. C’è da comprendere quindi che se si tratta del primo strumento adottato in un modello di pianificazione che separa in due strumenti gli atti di governo del territorio (strutturale‐strategico/urbanistico‐operativo), il Comune di trova a colmare un vuoto che corrisponde a due quinquenni. Ciò nonostante il piano non prevede consistenti quantità edificatorie per la residenza, cercando semmai di collocarla in relazione alla realizzazione di importanti dotazioni pubbliche necessarie a superare evidenti criticità: di tipo viabilistico a San Rocco a Pilli, di forma urbana a Rosia. Gli interventi per la tenuta di Bagnaia e l’impianto della GSK a Bellaria sono già state realizzati non sulla base del PO che ora si osserva e la preoccupazione che dev’essere posta riguardo a quei luoghi, nell’interesse pubblico, è che possano svolgere le loro funzioni al meglio, cercando di incrementare la loro compatibilità ambientale e lavorando affinché possano avere quante più possibile ricadute positive per gli abitanti del territorio di Sovicille. Le trasformazioni urbanistiche ed edilizie del passato, a Sovicille meno che in altri contesti territoriali, ci hanno lasciato tutta una serie di problematiche non risolte, di parti non compiute e di settori urbani con scarsa accessibilità. Anche dal punto di vista demografico occorre poi precisare il quadro di riferimento. A Sovicille, come in altri Comuni della “cintura” senese si è semmai assistito ad un incremento demografico costante, come è evidente dai censimenti. Dal 1971 la popolazione è pressoché raddoppiata e nel decennio 1981‐1991 ha aumentato la popolazione del 12,9% e del 9,5% in quello successivo 1991‐2001. In ogni caso non si tratta di incoraggiare questa tendenza, quanto piuttosto garantire a tutti gli abitanti del Comune adeguate dotazioni di servizi e un elevato livello di qualità della vita, in un territorio che con le sue grandi qualità paesaggistiche possa rafforzare le proprie vocazioni. non accolta

2 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema dimensionamento sintesi Visto che il piano non prevede alloggi popolari si chiede per compensazione che per ogni progetto unitario vi sia una cessione gratuita al Comune di appartamenti. In particolare: ‐ artt. 122 e 123 (Barbicciaia PA02.01 e Lavatoi PA02.02), 2 appartamenti per ogni lottizzazione ‐ artt. 124 e 126 (Podere Aione PA02.03 e via del Pontaccio PA02.05), 1 appartamento ciascuno ‐ artt. 131 e 132 (via del Cipresso PA08.01 e via da Verrazzano PA08.02), 1 appartamento ‐ art. 133 (Poggio Perini PA08.03), 4 appartamenti ‐ art. 134 (Bagnaia PA10.01), 5 appartamenti acquistati in zona San Rocco a Pilli. parere A ciascun intervento previsto vengono richieste opere di compensazione e cessione di aree a standard, resta tuttavia possibile considerare forme di convenzionamento per la gestione di alloggi a fini sociali. non accolta

3 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema vincolo cimiteriale

pag. 139/210 sintesi Si chiede di abrogare il comma 3 dell'art. 37 "Aree di rispetto cimiteriale". parere Si ritiene opportuno abrogare il comma 7, integrando contestualmente l'art. 37, in riferimento a quanto espresso in merito nel parere legale formulato dall'Avvocato Mariagiulia Giannoni dello Studio Gracili Associato. accolta

4 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema destinazioni d'uso sintesi All'art. 61 "Centri antichi (R1.1)" si chiede di togliere dagli usi ammessi le attività direzionali e di servizio. parere I centri antichi sono per loro vocazione il luogo ideale dove si devono ritrovare i servizi alla persona e le attività direzionali (insieme ai servizi pubblici), per la centralità che rappresentano e per la stessa identità territoriale. non accolta

5 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema destinazioni d'uso sintesi All'art. 62 "Borghi urbani (R1.2)" si chiede di comprendere tra gli usi ammessi le attività turistico ricettive. parere Per favorire le vocazioni del territorio si possono comprendere all'art. 62 anche le attività turistico‐ricettive. accolta

6 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Sovicille individuazione catastale tema Intervento Convenzionato sintesi Si chiede l'eliminazione dell'intervento IC01.02 (ampliamento complesso direzionale) in quanto non risulta nessun piano industriale che dimostri il bisogno effettivo. Si fa inoltre presente che l'area è attraversata dalla rete idrica senese e ricade all'interno della fascia di rispetto cimiteriale. parere L’ampliamento del complesso è del tutto in linea con le prospettive di sviluppo di quest’attività ed è stato già evidenziato all’art. 114 che ricade in parte all’interno della fascia di rispetto cimiteriale. La riduzione della fascia di rispetto cimiteriale nel caso del vecchio cimitero di Sovicille, del nuovo cimitero di Sovicille e del cimitero di Rosia furono deliberate dal Consiglio Comunale e decretate dal Prefetto o dal Sindaco precedentemente al 2002 (per il cimitero vecchio di Sovicille D.C.C. 53 del 26/04/1958 e Decreto del Prefetto di Siena prot. 16787 del 15/12/1958; per il cimitero nuovo di Sovicille D.C.C. 71 del 31/07/1992 e Decreto del Sindaco prot. 13488 del 23/10/1992; per il cimitero di Rosia D.C.C. 124 del 29/12/1991 e Decreto del Sindaco prot. 702 del 18/01/1992) sulla base del parere positivo rilasciato dall'azienda USL competente e tali atti non sono mai stati oggetto di annullamento. Sulla base di tali atti ed essendo la riduzione espressamente riportata nei precedenti strumenti urbanistici sono stati legittimamente autorizzati numerosissimi interventi sia a Sovicille che a Rosia, compresa la realizzazione di lottizzazioni e di singoli nuovi edifici. Fermo restando il rispetto della fascia di rispetto minima dei 50 metri, si deve pertanto si deve ritenere che, in continuità con le determinazioni precedenti la fascia suddetta sia da considerare ridotta. Si rinvia inoltre a quanto espresso in merito nel parere legale formulato dall'Avvocato Mariagiulia Giannoni dello Studio Gracili Associato, nel quale, esaminati in dettaglio gli atti e le vicende amministrative del Comune di Sovicille e tenuto conto della legislazione in materia e dei principi generali che regolano l’attività amministrativa, si afferma che: è facoltà dell’Amministrazione pianificare avendo a riferimento l'effettivo ambito delle fasce di rispetto, così come risultante dagli atti assunti allo stato validi ed efficaci; in ragione della delimitazione della fascia di rispetto, l’ambito territoriale esterno non è soggetto ad vincolo e come tale l’intervento che sarà ammesso dallo strumento non potrà essere assoggettabile ad alcuna ultronea e successiva valutazione di compatibilità da parte della ASL o del Consiglio comunale; non sussistendo il vincolo di inedificabilità non vi èinfatti alcuna deroga da assumere, né alcuna compatibilità da effettuare. non accolta

7 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Rosia individuazione catastale tema Intervento Convenzionato sintesi si chiede la riduzione della SUL prevista per l'intervento IC02.01 (via della Vetturella) a 300 mq. parere La richiesta non è sufficientemente motivata. non accolta

pag. 140/210 8 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Rosia individuazione catastale tema Intervento Convenzionato sintesi Si chiede la riduzione della SUL prevista per l'intervento IC02.02 da 2.500 a 1.500 mq., considerando che le aree industriali del Comune sono ubicate principalmente a Pian dei Mori e la Macchia e che quindi è auspicabile un miglioramento ambientale dell'area di Campo alla Valle, anche a tutela del fiume Rosia. parere La richiesta non è sufficientemente motivata, l’area è già occupata da edifici di tipo artigianale e versa in condizioni di sottoutilizzo; l’intervento consente una più compatibile sistemazione delle aree lungo il torrente. non accolta

9 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Ancaiano e Tegoia individuazione catastale tema Intervento Convenzionato sintesi Si chiede l'eliminazione degli interventi IC02 ad Ancaiano e IC03 a Tegoia, ambedue fuori UTOE e in aree gravate da forti vincoli; sono inoltre interventi non necessari e in zone senza servizi di trasporto pubblico, mancanti di qualsiasi insediamento sanitario e commerciale. parere Gli interventi saranno stralciati in quanto esterni al perimetro del territorio urbanizzato. Si aggiornano di conseguenza l'art. 119 e le tavole PO.09‐10 in scala 1:2.000 accolta

10 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo S.P. della Montagnola Senese n. 52 individuazione catastale tema Intervento Convenzionato sintesi Si chiede che per l'intervento IC04 (campeggio) il numero massimo di piani sia ridotto da 2 a 1 e che la piscina scoperta sia aperta al pubblico. parere La richiesta non è sufficientemente motivata. non accolta

11 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Rosia individuazione catastale tema Piano Attuativo sintesi Si chiede che l'intervento PA02.02 (via dei Lavatoi, via Benetollo) preveda anche il restauro gratuito di tre edifici pubblici (case popolari) situati in via Grossetana a San Rocco a Pilli. parere A ciascun intervento previsto vengono richieste opere di compensazione e cessione di aree a standard, non sono previsti interventi fuori comparto. non accolta

12 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Rosia individuazione catastale tema piano attuativo vigente sintesi Visto che il piano di recupero dell'ex Consorzio agrario in questi anni non è stato portato a termine ‐ segno evidente che non vi sono bisogni abitativi tali da dover utilizzare quei volumi ‐, si chiede che venga riportato il volume ai livelli originali (circa un quinto degli attuali) e si faccia un piano di recupero creando la PIAZZA di Rosia in un contesto di elevata cura estetica. parere Il Piano di Recupero è ancora vigente, quindi sarà possibile ripianificare l’area solo a fronte della scadenza della sua efficacia. non accolta

13 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Bellaria individuazione catastale tema Piano Attuativo sintesi Per l'intervento 03.01 Bellaria si chiede che: ‐ il dimensionamento sia portato da 310.922 a 205.651 mq.; ‐ l'altezza eccessiva di 14 ml. sia ridotta a 9 ml.;

pag. 141/210 ‐ sia prevista anche la realizzazione e cessione gratuita al Comune di una piscina coperta e una scoperta da inserire nell'area sportiva di Rosia; ‐ sia interdetto l'uso di acque sotterranee all'industria, riservandole alla popolazione. parere Le richieste sono formulate su basi non pertinenti e non sufficienti a motivare le modifiche. non accolta

14 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Volte Basse individuazione catastale tema Piano Attuativo sintesi Per l'intervento PA04.01 si chiede una riduzione a 10 appartamenti con una SUL massima di 800 mq., ritenendo il numero di alloggi previsti incongruo con i reali bisogni dell'area delle Volte Basse, che ha subito un crollo dei bisogni abitativi. Inoltre si chiede di prevedere la realizzazione e cessione gratuita di uno spazio dedicato al sociale di almeno 250 mq. e togliere giardino e parcheggio, se gli standard lo permettono. parere Al di là della valutazione dei fabbisogni il progetto è stato riconsiderato per la parte che riguarda le compensazioni e la cessione di standard. Si aggiornano di conseguenza l'art. 129 e la tavola PO.03 in scala 1:2.000. parzialmente accolta

15 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Pian dei Mori individuazione catastale tema Piano Attuativo sintesi Per l'intervento PA05.01 a Pian dei Mori si chiede la riduzione della SUL del 50%. parere La richiesta non è sufficientemente motivata. non accolta

16 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Bagnaia individuazione catastale tema Piano Attuativo sintesi Per l'intervento PA10.01 Bagnaia si chiede di prescrivere che l'approvvigionamento per usi irrigui del campo da golf debba provenire dagli invasi (laghetti) creati allo scopo e non da pozzi e che per la coltivazione e il mantenimento dell'erba non possano essere usati prodotti chimici ma prodotti alternativi ed ecologici. parere Le richieste non possono essere accolte nel caso in cui intervengano su piani attuativi già convenzionati o su previsioni già recentemente deliberate in sede di variante al PRG, come nel caso di Bagnaia, oppure non sono pertinenti allo strumento urbanistico, come nel caso dell’uso di prodotti per la manutenzione dell’erba. non accolta

17 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Sovicille individuazione catastale tema nuova area soggetta a vincolo espropriativo sintesi Si propone di inserire come nuova area soggetta a vincolo espropriativo una piccola bretella di circa 10x2 ml. per il passaggio pedonale tra l'edificato di via Manzoni e via Idilio dell'Era (area Palazzalbero). Il passaggio consente l'uso pubblico del camminamento "pubblico" ceduto al Comune come opera pubblica. L'esproprio era stato rinviato dal sindaco Masi al PO ma evidentemente è sfuggito agli estensori. parere La proposta è accoglibile individuando una nuova area preordinata all'esproprio (AE01.02), aggiornando di conseguenza l'art. 135 e la tavola PO.01 in scala 1:2.000. accolta

18 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema generale sintesi Si chiede di inserire ai fini della tutela della risorsa acqua e della salute di agricoltori e consumatori la fuoriuscita dall'agricoltura chimicizzata entro il 2020, a cominciare dal divieto immediato al glifosato. parere La richiesta non riguarda lo strumento urbanistico, ma altre norme regolamentari di cui non è possibile trattare nel PO.

pag. 142/210 non accolta

19 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema studi idraulici sintesi Si ribadisce la contrarietà all'aver accettato lo studio idraulico commissionato da Novartis. Va pertanto attuato quanto stabilisce il Bacino regionale Ombrone che nella nota del 18/12/2013 prot. 20864 conclude in questo modo il suo parere: "dei risultati dello stesso studio l'amministrazione comunale potrà tenere conto nei propri atti di pianificazione rappresentando tuttavia che, al fine di una corretta modifica della pericolosità idraulica, dovrà essere presa in esame una porzione di territorio più ampia. Il parere del Bacino regionale Ombrone non esprime affatto "apprezzamento per lo studio idrologico‐idraulico", come è stato riportato in sintesi nella Relazione ai sensi dell'art. 18 della L.R. 65/2014, bensì ne subordina l'adozione negli atti di pianificazione a quanto sopra espresso. parere Fortunatamente, al di là di legittime opinioni, la valutazione dei fattori di rischio è sottoposta a verifica sulla base di precisi modelli e specifici nulla osta che ne ratifichino l’efficacia e la congruità e questo vale anche per gli studi idraulici che riguardano l’area di Bellaria. non accolta

pag. 143/210 110 protocollo 28984/2018 17/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema edifici non classificati sintesi Si chiede di inserire nella perimetrazione all'interno della schedatura un fabbricato avente le caratteristiche per un'eventuale trasformazione in tutto o in parte in civile abitazione. Il fabbricato era già presente nella schedatura di rilievo conoscitiva completa di documentazione fotografica e confina con altri edifici anch'essi compresi nella schedatura del patrimonio edilizio esistente. La struttura è in muratura a faccia vista e in buono stato di manutenzione. parere Il fabbricato, diversamente dagli edifici vicini, non è di matrice antica e di valore storico storico‐documentale, pur se realizzato in muratura a faccia vista, e quindi ad esso è attribuita la classe c4. Il PO ammette il cambio d'uso a residenza per gli edifici rurali di riconosciuto valore storico architettonico, di rilevante valore storico o comunque di impianto antico anche se in parte modificati (classi c1, c2 e c3), mentre non lo consente agli edifici ritenuti privi di valore storico‐documentale (classe c4), come nel caso in oggetto, o ai manufatti non assimilabili a edifici o inconsistenti. non accolta

pag. 144/210 111 protocollo 26985/2018 17/12/2018 soggetto osservante partito

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema borghi e nuclei storici sintesi La variante al PS adottata elimina un capoverso dell'art. 23 con la conseguenza che il PO non dovrà più procedere ad una puntuale valutazione degli interventi non attuati o non concessionati alla data del 30 settembre 2007 e tantomeno procedere alla verifica dell'effettivo contrasto con invarianti e risorse. Il risultato è che il PO ha confermato gli interventi non attuati o non concessionati al 30 settembre 2007 nei borghi di Brenna, Ancaiano e Tegoia senza alcuna valutazione di merito, senza alcuna verifica rispetto al PIT/PPR e senza dare conto delle valutazioni per le quali vengono confermati. Si ritiene dunque assolutamente necessario il ripristino di quanto previsto dal PS anche ai fini della coerenza con quanto il PS stesso indica per i borghi e nuclei storici. parere La richiesta di valutare i progetti che non hanno avuto attuazione nel precedente piano è già propria della legge regionale sul governo del territorio, senza che il PS se ne debba fare carico, tanto che non è per questo che sono stati proposti i progetti indicati nell’osservazione. Tra questi tuttavia verranno stralciati gli interventi di nuova occupazione di suolo e invece mantenuti gli interventi di recupero, riqualificazione e sostituzione edilizia, così come ripianificati a prescindere da quanto eventualmente previsto a suo tempo dal PRG. Si fa presente infine che le previsioni del PO sono valutate dal punto di vista ambientale, come riportato negli elaborati di VAS, e dal punto di vista paesaggistico, come riportato nelle Schede di valutazione paesaggistica delle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio. non accolta

pag. 145/210 112 protocollo 26986/2018 17/12/2018 soggetto osservante partito

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema edifici non classificati sintesi In riferimento alla disciplina per gli edifici con sigla "nc" ‐ che risultano fortemente penalizzati ‐, al di là di ogni considerazione sulle cause che non hanno reso possibile la schedatura conoscitiva, rimangono incerte e non esplicitate le modalità di elaborazione della futura schedatura: non si comprende chi dovrà provvedere, se occorrerà una variante al PO per ogni nuova schedatura o per intervalli temporali o quando vi siano un certo numero di richieste. Questa incertezza produrrà sicuramente del contenzioso fra Amministrazione e cittadini per cui si chiede di modificare la norma introducendo previsioni che chiariscano in modo efficace il percorso per giungere in futuro alla schedatura. parere Il PO ha schedato l’intero patrimonio edilizio del Comune di Sovicille ed ha raggiunto così un grado di conoscenza adeguato tale da consentire una corrispondente e appropriata disciplina. Gli approfondimenti condotti hanno consentito dunque di avere per il PO una conoscenza del territorio mai raggiunta prima. Questo originale quadro conoscitivo è evidentemente una novità, alla quale si contrappongono strane resistenze. Sono diverse le domande che potrebbero essere poste, la prima delle quali è: ma se non disponessimo di un QC così approfondito, come potremmo fare a disciplinare il patrimonio edilizio esistente? Molti piani procedono a disciplinare il patrimonio edilizio in modo più generico, sulla base degli studi precedenti e approfondimenti a campione. Nel caso di Sovicille, vista la grande qualità del patrimonio edilizio esistente storico, si sono stabilite classi di valore e si sono fatte corrispondere a espressioni diverse di cultura materiale – epoca di costruzione, presenza nei catasti storici, tecniche costruttive, tipicità, stato di manutenzione, qualità architettonica, ecc.. Gli edifici che non hanno identificata una sigla che riporta la classe attribuita sono da considerare di valore scarso ed equiparati alla classe c4, mentre le carte riportano con la sigla nc gli edifici per i quali non è stato possibile effettuare il rilievo e che per questo devono essere, in modo simile a quanto fatto con gli altri, attraverso comparazione, classificati. La schedatura può anche essere proposta dai privati, presentando adeguata documentazione all’Ufficio Tecnico, a cui viene demandato il compito della gestione nel tempo dello strumento urbanistico, che provvederà, con il supporto della Commissione paesaggistica, alla classificazione degli edifici. Il Comune potrà dunque recepire via, via che si verifica la necessità una scheda o più schede di edifici non rilevati, e attraverso una variante urbanistica integrare la disciplina del proprio strumento generale. Tale procedura sarà inserita nelle norme, integrando l'art. 18. In alternativa la Norma consente comunque di intervenire pur con maggiori limiti (restauro e risanamento conservativo e destinazione d’uso). accolta

2 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema territorio urbanizzato sintesi Pur riconoscendo in modo esplicito la particolarità di Bagnaia (così come dell'area aeroportuale di Ampugnano, anch'essa individuata dal PS come Unità Territoriale Organica Elementare), il PO considera la Tenuta di Bagnaia come se fosse a tutti gli effetti territorio urbanizzato con una evidente contraddizione rispetto a quanto enunciato ed in modo non coerente con la L.R. 65/2014. In particolare la circostanza che il Po abbia individuato pedissequamente quale territorio urbanizzato quello corrispondente al perimetro delle UTOE fa sì che la previsione di nuovi impegni di suolo all'interno della Tenuta non siano assoggettati alla disciplina prevista per il territorio rurale e quindi sottratti alla valutazione della conferenza di copianificazione. parere La legge regionale stabilisce un criterio per la definizione in via transitoria del T.U. e pretende che poi questo criterio venga assunto “pedissequamente” senza possibilità di eccezioni. Il criterio stabilito per il piano di Sovicille è quello di assumere il confine delle UTOE del PS come perimetro del territorio urbanizzato, senza possibili aggiustamenti di sorta. Per quanto difficile da comprendere questa è la ragione semplice per cui Bagnaia risulta compresa nel perimetro, anche se va aggiunto che questo non ha conseguenza alcuna sulla specifica disciplina, che è invece l’esito di un piano attuativo e del PRG vigente. Ai tempi in cui tale progetto è stato approvato non esisteva la conferenza di copianificazione, ma vennero comunque svolte conferenze di servizi con tutti gli attori istituzionali. non accolta

3 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema borghi e nuclei storici sintesi I Progetti Unitari Convenzionati che prevedono interventi edificatori al di fuori del territorio urbanizzato IC02 ad Ancaiano, IC03 a Tegoia, IC05, IC06 e IC07 a Brenna ricadono in Borghi e nuclei storici e il PS li aveva inseriti nella tabella degli interventi non attuati o non concessionati al 30 settembre 2007, rinviando al PO la valutazione e la verifica dell'effettivo contrasto con invarianti e risorse. Di questa valutazione nel PO non c'è alcuna traccia per cui vengono confermati tutti gli interventi in modo acritico e sottratti ad

pag. 146/210 ogni giudizio di compatibilità. Non è possibile ritenere che tutti gli interventi confermati, pur previsti con il PRG, abbiano superato indenni le previsioni del PIT/PPR. Pertanto, se questi nuovi insediamenti sono del tutto coerenti con le norme di salvaguardia del paesaggio introdotte solo di recente non possiamo non riconoscere la grande lungimiranza e sensibilità ambientale degli amministratori del secolo anzi millennio passato. parere La richiesta di valutare i progetti che non hanno avuto attuazione nel precedente piano è già propria della legge regionale sul governo del territorio, senza che il PS se ne debba fare carico, tanto che non è per questo che sono stati proposti i progetti indicati nell’osservazione. Tra questi tuttavia verranno stralciati gli interventi di nuova occupazione di suolo e invece mantenuto l’intervento di sostituzione edilizia. parzialmente accolta

4 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema Piano Attuativo sintesi In riferimento al Piano Attuativo PA10.01 , in conformità a quanto già deliberato dal Consiglio in sede di approvazione della variante di Bagnaia occorre specificare al comma 3 per il dimensionamento dell'area centro di manutenzione che al massimo possono essere costruiti due edifici e al comma 4 che la realizzazione di locali interrati o seminterrati ad uso esclusivo della struttura ricettiva è consentita purché entro il perimetro del piano terra. parere Si procederà alla verifica e correzione di quanto deve essere specificato nel testo della norma una volta che, in fase di approvazione definitiva, le discipline del PO dovranno assumere quelle della variante, affinché poi il Comune disponga di un solo strumento. accolta

5 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema modifica scheda sintesi Nella Scheda S141 Filetta è indicata come destinazione d'uso "alberghi, residence, strutture ricettive extralberghiere" (Tr) mentre devono essere riportati solo ed esclusivamente gli usi previsti all'art. 69 c. 2. parere Nella scheda S141 si provvede ad inserire più appropriatamente il rinvio ai contenuti dell'art. 69 delle NTA. accolta

pag. 147/210 113 protocollo 26998/2018 17/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Rosia, via Massetana individuazione catastale tema edifici non classificati sintesi Per l'ambito indicato nella cartografia di PO con la sigla "nc", costituito dal fabbricato abitativo principale edificato nella prima metà del 1900 e da alcuni fabbricati minori ‐ abitazioni e locali di deposito ‐ coevi, si propone la classificazione c3. parere Sulla base della documentazione fornita la disciplina per il complesso è definita attribuendo all'edificio principale la classe 2 e agli altri edifici la calsse 3, con conseguente aggiornamento della tavola PO.06 in scala 1:2.000. parzialmente accolta

2 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Rosia, via dei Lavatoi individuazione catastale tema Piano Attuativo sintesi Per l'intervento PA02.03, riferito ad un'area costituita da fabbricati testimonianza di un insediamento agricolo di pianura della prima metà del '900, si chiede: ‐ una più ampia possibilità di destinazione d'uso, inserendo anche attività direzionali e di servizio, attività commerciali ed attività artigianali, viste anche le destinazioni già presenti; ‐ il recupero dell'intera SUL esistente, ad eccezione di quella del silos, nel numero di piani attuale (2) e con possibilità di accorpamento; ‐ la cessione delle aree al pubblico tutte all'esterno del perimetro della scheda, in prossimità di via dei Lavatoi e verso il cimitero; ‐ ritenendo eccessiva la quantificazione degli standard oggetto di cessione (anche rispetto ad altri interventi), si chiede che gli standard siano ridotti a 600 mq. per il parcheggio e 3.000 mq. per il verde. parere Il dimensionamento delle opere ed attrezzature pubbliche da realizzare per ciascun intervento previsto dal PO è definito nel rispetto della normativa nazionale sugli standard e sulla base di criteri uniformi di proporzionalità fra quanto richiesto e potenzialità edificatoria attribuita, anch'essa valutata applicando criteri omogenei sul territorio e tenendo conto anche degli oneri aggiuntivi nel caso della ristrutturazione urbanistica. Si conferma inoltre la destinazione a residenza, visto che le destinazioni aggiuntive proposte risultano appropriate in collocazioni più centrali in un contesto come quello di Rosia dove comunque sono già disponibili e non occupati spazi per queste funzioni. Ciò evidentemente non preclude il mantenimento delle attività oggi presenti e legittimamente insediate fino all'attuazione degli interventi previsti dal PO. non accolta

3 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Rosia individuazione catastale tema modifica classe da c4 a c3 sintesi Per tre fabbricati di edificazione remota, due dei quali annessi agricoli ed un terzo ad uso abitativo in pessime condizioni di manutenzione, non ritenendo corretta l'attribuzione della classe c4, si chiede la classificazione in c3. parere In considerazione della documentazione fornita si ritiene opportuno attribuire agli edifici segnalati la classe c2 in quanto di interesse architettonico e valore storico documentale. Si aggiorna di conseguenza la tavola PO.06 in scala 1:2.000. parzialmente accolta

pag. 148/210 114 protocollo 27002/2018 17/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Carpineto individuazione catastale f. 45, p. 228‐232 tema nuova previsione edificazione residenziale sintesi Si propone l'inserimento di due interventi di nuova edificazione residenziale (per complessivi 330 mq. di SUL) in un'area posta all'interno dell'UTOE, in contiguità con il perimetro del centro abitato, andando ad eliminare una zona attualmente destinata a verde pubblico (Sv). L'area è esterna ad ambiti soggetti a rischio idraulico. In subordine, mantenendo la previsione dell'area a verde pubblico, si chiede la previsione di un solo nuovo intervento residenziale (per 140 mq. di SUL). parere La proposta, pur rientrando all'interno del perimetro del territorio urbanizzato così come transitoriamente individuato ai sensi dell'art. 224 della L.R. 65/2014, implica l'apertura di un nuovo fronte di edificazione poco compatibile con gli indirizzi del PIT‐PPR e un ulteriore carico in un'area servita da una viabilità già inadeguata. Non è in ogni caso ammissibile l'eliminazione dell'area destinata a verde pubblico. non accolta

pag. 149/210 115 protocollo 27012/2018 17/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Torri individuazione catastale f. 106 tema classe c1 e c2 sintesi Si chiede che per i locali al piano terra del borgo di Torri in classe c1 o c2, per lo più magazzini che in passato fungevano anche per ricovero animali ed ora in stato di degrado per il mancato utilizzo, sia possibile il cambio di destinazione d’uso agevolato dalla possibilità di creare nuove aperture (finestre o porte finestre) al fine di poter superare le verifiche igienico sanitarie. parere Si ritiene opportuno, al fine di favorire il recupero e valorizzare luoghi come il borgo di Torri, estendere la possibilità di deroga ai requisiti minimi fissati dalle vigenti norme igienico‐sanitarie, previo parere favorevole della azienda USL, così come disposto dall'art. 138 della L.R. 65/2014. Si aggiorna di conseguenza l'art. 21 delle Norme Tecniche di Attuazione. parzialmente accolta

2 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Torri individuazione catastale f. 106 tema interventi e opere specifici sintesi Per gli immobili individuati in cartografia, ricadenti in classe c3, essendo situati a ridosso della strada si richiede la possibilità di abbattimento e ricostruzione più a valle, mantenendo le stesse caratteristiche costruttive, materiali e forme, con la possibilità di cambio d'uso. Lo stato strutturale attuale richiederebbe un consolidamento che, senza possibilità di cambio d'uso porterebbe solo a notevoli spese senza riscontri futuri. parere La classificazione del patrimonio edilizio esistente è effettuata sulla base del riconoscimento di caratteristiche di pregio architettonico, valore storico‐documentale, matrice antica, unitarietà e tenendo conto dello stato di conservazione. Gli edifici in oggetto possiedono un valore storico‐documentale in base al quale è attribuita loro la classe c3 che non può consentire la demolizione e ricostruzione alterando il principio insediativo e l'assetto planivolumetrico, pur ammettendo invece modifiche interne e dei prospetti. Si fa presente però che la disciplina di PO non vieta il cambio d'uso, ammettendo per l'ambito R1.1 un'ampia gamma di destinazioni dalle quali restano escluse solo attività industriali ed artigianali diverse da artigianato di servizio o artigianato di produzione di beni artistici e connessi con le persone e le abitazioni, attività commerciali all’ingrosso e depositi e attività commerciali al dettaglio non rientranti negli esercizi di vicinato. non accolta

3 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema cambio di destinazione d'uso a residenza sintesi Si chiede di modificare le prescrizioni per il mutamento di destinazione d'uso agricola e per il frazionamento per finalità residenziali nel territorio rurale riducendo a 50 mq. la SUL minima richiesta, visto l'andamento del mercato, e sostituendo l'obbligo di lasciare uno spazio di 15 mq. per rimessa, cantina o deposito con la possibilità di trovare nell'area adiacente uno spazio aperto adibito alla sosta delle autovetture. parere In ordine alla richiesta di diminuzione della SUL media minima prevista al comma 4 dell'art. 101 delle norme di PO per il cambio di destinazione d'uso a residenza nel territorio rurale si evidenzia la piena coerenza del PO con quanto disciplinato dal PTCP di Siena, in particolare all’art. 17 – Le politiche per il contrasto alla crescita insediativa diffusa, per il quale, al comma 2 si prescrive che nei piani comunali si debba: ‐ contrastare l’introduzione di insediamenti incongrui nel territorio rurale, vietando esplicitamente nella pianificazione e nell’urbanistica comunali il ricorso a lottizzazioni di tipo urbano in territorio rurale; ‐ contrastare, allo stesso fine del precedente alinea, il recupero di manufatti in territorio rurale, i relativi cambi d’uso e frazionamenti, aventi effetti di realizzazione di “condominii urbani” in territorio rurale, viceversa regolamentando propriamente detti interventi al fine di agevolare la presenza umana, anche laddove non esclusivamente legata alle attività agricole, in detto territorio e i relativi obblighi al mantenimento dei caratteri ambientali e paesaggistici della ruralità; La possibilità di realizzare monolocali in territorio rurale aprirebbe la strada a pratiche poco qualificate di riuso, introducendo in contesti molto delicati stili di vita prettamente urbani. In altri contesti si sono misurati gli effetti di trasformazioni improprie, che hanno cambiato i connotati a complessi rurali storici e condomini di campagna. La stessa classe degli immobili che possono cambiare la destinazione d’uso vieta peraltro interventi strutturali e di radicale modifica tipologica. Il paesaggio di Sovicille è caratterizzato dalla presenza di edifici tradizionali di grande valore architettonico e testimoniale, molti dei quali di proprietà delle aziende agricole ancora nelle condizioni originarie, per i quali si impone una maggiore attenzione ed una conseguente adeguata tutela. Sono questi caratteri a determinare la peculiarità di questo contesto, che peraltro anche il piano strutturale – ora oggetto di variante – suggeriva di sottoporre al solo restauro e risanamento conservativo. pag. 150/210 Tuttavia dopo attente valutazioni si ritiene possibile ridurre le superfici accessorie minime richieste, si propone di ridurre la superficie netta media minima a 50 mq. oltre alle superfici accessorie richieste pari a 6 mq. netti e comunque con superficie utile abitabile non inferiore a 38 mq. sia nel caso di frazionamento che nel caso di edifici isolati, con conseguente aggiornamento degli artt. 101 e 102 delle Norme Tecniche di Attuazione. parzialmente accolta

pag. 151/210 116 protocollo 27013/2018 17/12/2018 soggetto osservante ordine/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema generale sintesi il PO presenta un notevole numero di criticità che richiederebbero una revisione complessiva. L'articolato si presenta farraginoso, con prescrizioni fumose la cui applicabilità richiede una valutazione estremamente soggettiva, con intrecci di direttive e prescrizioni talvolta in contrasto tra loro e con le norme sovraordinate. Le categorie di intervento sono state definite senza tenere conto delle norme nazionali e regionali, il limite tra conservazione e trasformazione non è chiaramente delimitato con conseguente difficoltà ad applicare, caso per caso, il titolo edilizio dettato dal DPR 380/01 e dalla L.R. 65/2014 e le eventuali sanzioni. In un gran numero di articoli il regolamento esce dall'alveo di competenza comunale modificando o riscrivendo le norme statali o regionali con conseguenti difficoltà derivate dall'applicabilità del regolamento nell'immediato e nel caso in cui vi sia variazione delle norme di livello superiore. Si fa rilevare in primis le difficoltà di lettura delle categorie di intervento per il recupero del patrimonio edilizio esistente, articolate in 4 differenti tipologie. parere L’osservazione non sembra pertinente, visto che il PO di Sovicille non definisce le categorie di intervento edilizio, compito che spetta allo Stato, che le definisce nel TU 380/01. Compito dei Comuni, per la L.R. 65/2014, è quello di classificare il patrimonio edilizio esistente, che nel caso di Sovicille è di grande valore architettonico e/o testimoniale. Si deve considerare che la L.R. 65/2014 ha visto arricchire i propri contenuti con i Regolamenti di attuazione. In particolare, allo scopo di consentire il corretto recupero del patrimonio edilizio esistente, la Regione ha emanato uno specifico Regolamento che contiene le “Disposizioni per la tutela e la valorizzazione degli insediamenti”. Tale Regolamento ora vigente, all’art. 10, prescrive: Art. 10 ‐ Disposizioni per il patrimonio edilizio esistente 1. La disciplina degli insediamenti esistenti contenuta nel piano operativo è riferita, ai sensi dell’articolo 95, comma 2, lettere a) e c) della l.r.65/2014, sia a singoli immobili che a complessi edilizi, siano essi isolati o appartenenti a tessuti edificati. Tali immobili e complessi edilizi sono classificati sulla base dei parametri riferiti ai caratteri morfotipologici, architettonici e urbanistici, nonché al valore storico‐culturale, tipologico, paesaggistico o testimoniale. 2. Gli strumenti della pianificazione urbanistica, in attuazione di quanto previsto dall’articolo 95, comma 2, lettera b) della l.r.65/2014, classificano gli immobili ritenuti di rilevante valore storico ‐ architettonico o storico ‐ testimoniale, esistenti nelle zone agricole, ivi compresi quelli privi della dichiarazione di interesse culturale ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004 n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n.137), in conformità con le disposizioni di cui al titolo IV capo III della l.r.65/2014. 3. Il piano operativo contiene la disciplina degli interventi urbanistico‐edilizi ammissibili per le varie categorie di immobili classificati ai sensi dei commi 1 e 2. Il PO di Sovicille quindi applica rigorosamente quanto prescritto e riferisce gli interventi non alle categorie del TU 380, con le successive e frequenti modificazioni, ma alle categorie di immobili classificati (vedi sopra comma 3). Fermo restando che le opere e gli interventi realizzabili sugli edifici sono individuate in base alla classificazione effettuata dal piano, è del tutto evidente che il riferimento alle categorie di intervento previste dal Testo Unico dell'Edilizia e dalle Norme regionali per il governo del territorio rimane indispensabile per l'individuazione dei necessari titoli abilitativi, per la qualificazione degli abusi edilizi, per il calcolo degli oneri di costruzione e per tutti gli altri scopi eventualmente previsti dalla legge. non accolta

2 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema interventi sempre ammessi sintesi In riferimento alla manutenzione ordinaria e straordinaria si pone una prescrizione relativa agli interventi c1 e c2 che richiama principi propri del restauro e risanamento conservativo di cui al DPR 380 con l'aggiunta "delle tecniche e dei materiali originari". Dalla lettura della norma di principio nazionale e del PO si trovano molte analogie ma non sono totalmente sovrapposte ed entrambe qualificano le opere secondo principi generali di difficile contestualizzazione con i singoli interventi. La definizione del PO, non coincidente con la norma sovraordinata, creerà enormi difficoltà con conseguente blocco di molte attività edilizie e apertura di contenziosi e procedimenti penali. In considerazione di problemi di carattere penale e amministrativo si ritiene che il punto 2 dell'art. 19 vada eliminato, rimandando gli interventi ammissibili alle specifiche definizioni delle singole tipologie di intervento. parere Il PO non definisce niente in sovrapposizione o in contraddizione con le definizioni di legge, ma detta prescrizioni in riferimento ad alcune classi di edifici, in particolare a quelli di particolare valore. A partire da queste considerazioni sembra che possa essere condivisa dagli osservanti, viste le professioni tecniche che esercitano, la necessità, a cui l’osservazione non fa riferimento, di tutelare un patrimonio edilizio di così grande valore come quello presente nel territorio di Sovicille, forse anche grazie al fatto che il vigente PRG lo disciplinava tutto attraverso la categoria del restauro e del risanamento conservativo. Il PO di Sovicille ha inteso aprire a una più ampia possibilità di recupero, consentendo una serie di opere e interventi, che anche nel caso di edifici di valore possono esuberare dalla categoria del restauro e risanamento conservativo, tanto che per questo non si è voluto far riferimento pag. 152/210 alle categorie del TU 380/01, ma a classi di edifici e interventi consentiti. Resta, vista la preoccupazione propria di chi opera per il territorio, la necessità di tutelare gli edifici di elevato valore anche quando questi siano interessati da interventi solo apparentemente irrilevanti, ma che invece condizionano fortemente l’aspetto e quindi la percezione dei valori storici degli edifici. Il rispetto delle tecniche e dei materiali originari non vuol dire che debbano essere utilizzati quelli, quanto piuttosto che non si deve pitturare al quarzo un intonaco a calce. Verrà per questo, in accoglimento parziale dell’osservazione, precisato all'art. 19 che sono ammesse soluzioni compatibili. parzialmente accolta

3 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema classe c1 sintesi Nella classe c1 si fa riferimento al rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell'edificio, in perfetta sovrapposizione con la definizione di restauro con l'art. 3 del DPR 380 ma prima si ammette il restauro descritto dall'art. 29 del D.lgs. 42/2004, che non rileva nulla ai fini della definizione degli interventi ammissibili secondo le categorie del DPR 380 ma stabilisce principi di conservazione del tutto svincolati dalla tipologia del titolo edilizio da applicare; ciò aumenta il livello di incertezza del titolo edilizio da applicare. Considerando che le opere negli edifici qualificati come beni culturali sono assoggettate al parere vincolante della Soprintendenza, la prescrizione relativa al mantenimento degli elementi tipologici, formali e strutturali appare inutilmente pericolosa ai fini della qualificazione del titolo edilizio. Il continuo richiamo alle tecniche tradizionali potrebbe inoltre impedire opere di consolidamento che richiedono tecnologie all'avanguardia. Si ritiene quindi che la tipologia vada ampliamente modificata evitando di porre limiti incerti sulle categorie di intervento applicabili, facendo riferimento all'art. 29 del D.lgs. 42/2004 senza la limitazione al restauro. parere In classe c1 sono classificati gli edifici sottoposti a vincolo, per i quali il riferimento al D.lgs. 42/2004 è doveroso e altri, pur di grande valore, non vincolati. Specifica funzione regolativa del piano è quella rivolta alla conservazione degli edifici, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell’edificio, essendo questi gli elementi che ne definiscono i caratteri peculiari, come risulta evidente dalla schedatura. Per intervenire su di loro si devono mettere in campo le migliori competenze affinché si possano trasmettere alle generazioni future i valori materiali che essi stessi incarnano. Il richiamo alle tecniche tradizionali non esclude la possibilità di introdurre le necessarie innovazioni, visto il chiaro richiamo al principio di compatibilità (quindi è possibile utilizzare tecnologie all’avanguardia, come si diceva un tempo, purché compatibili), né si pongono limitazioni che non siano quelle del rispetto dei caratteri peculiari di un edificio riconosciuto di valore storico e/o architettonico. Pur facendo riferimento a criteri di conservazione il PO non definisce le categorie di intervento edilizio, così come non individua i titoli abilitativi con i quali si debbano richiedere i lavori (che peraltro, all’interno dello stesso edificio possono cambiare a seconda del loro grado di intensità). Le definizioni delle categorie di intervento edilizio spettano alla legge nazionale e sono definite nel Testo unico dell’edilizia DPR n. 380 con le successive, frequenti, modificazioni. Il titolo abilitativo e la procedura per la realizzazione degli interventi sono fissati dalla legge regionale, che differenzia a seconda degli interventi (e non delle categorie del DPR 380) le pratiche necessarie. Ai Comuni spetta disciplinare il patrimonio edilizio esistente sulla base delle classi di valore riconosciute, differenziando le opere e gli interventi ammessi in ciascuna. A seconda degli interventi che si intende effettuare chi opera individua la categoria di intervento edilizio a cui fare riferimento e con quale titolo abilitativo tali interventi si debbano richiedere. Tale compito è specificatamente riservato al professionista abilitato, verso cui gli Organismi di rappresentanza devono esercitare adeguate funzioni di formazione e controllo. Si ritiene comunque possibile riformulare in parte il testo normativo in alcuni punti, aggiornando di conseguenza l'art. 20 delle Norme Tecniche di Attuazione. parzialmente accolta

4 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema classe c2 sintesi La categoria c2 non ha un inquadramento univoco nelle categorie di intervento delle leggi nazionali e regionali; non si capisce se si tratti di restauro o di ristrutturazione conservativa di cui alla L.R. 65/2014. Dalla lettura del testo ci si può rendere conto dell'indeterminatezza delle prescrizioni che, non essendo riferite alle categorie di intervento delle norme superiori, non godono delle interpretazioni giurisprudenziali che nel tempo si sono susseguite; rimane quindi da capire se la norma comunale può prescindere dai principi delle norme sovraordinate. Sarebbe quindi opportuno rimodulare l'art. 21 secondo i principi costituzionali, rimandando alle categorie di intervento nazionali e regionali, proponendo eventualmente delle prescrizioni puntuali all'interno dell'alveo della categoria di riferimento. parere Il PO riconosce alcuni degli edifici e complessi edilizi esistenti come caratteristici del territorio, di un’epoca storica e/o di una determinata cultura (materiale e non solo). Per questi edifici il PO definisce il “campo di azione” entro il quale si devono mantenere i lavori per il loro recupero. Talune di queste opere consentite, se rapportate al TU 380, possono essere comprese nella categoria del restauro e risanamento conservativo, altre invece la superano (ad es. le nuove aperture sui fronti). Secondo i principi costituzionali richiamati, il PO non definisce le categorie di intervento edilizio, così come non individua i titoli abilitativi con i quali si debbano richiedere i lavori (che peraltro, all’interno dello stesso edificio possono cambiare a seconda del loro grado di intensità). Le definizioni delle categorie di intervento edilizio spettano alla legge nazionale e sono definite nel Testo unico dell’edilizia DPR n. 380 con le successive, frequenti, modificazioni. Il titolo abilitativo e la procedura per la realizzazione degli

pag. 153/210 interventi sono fissati dalla legge regionale, che differenzia a seconda degli interventi da eseguire (e non delle categorie del DPR 380) le pratiche necessarie. Ai Comuni spetta disciplinare il patrimonio edilizio esistente sulla base delle classi di valore riconosciute (art. 10 del Regolamento di attuazione della LR 65/2014 ‐ “Disposizioni per la tutela e la valorizzazione degli insediamenti”), differenziando le opere e gli interventi ammessi in ciascuna. A seconda degli interventi che si intende effettuare, chi opera individua la categoria di intervento edilizio a cui far riferimento e con quale titolo abilitativo tali interventi debbano essere richiesti. Tale compito è specificatamente riservato al professionista abilitato, verso cui gli Organismi di rappresentanza devono esercitare adeguate funzioni di formazione e di controllo. non accolta

5 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema classe c4 sintesi Si rileva un probabile errore all'art. 23 relativamente all'ampliamento all'esterno della sagoma che così formulato vuol dire in corpo staccato e non in ampliamento. Si propone di inserire: "all'esterno della sagoma esistente o in aderenza ad essa". parere Si ritiene condivisibile riformulare in parte il testo normativo all'art. 23 precisando che gli ampliamenti sono ammessi in aderenza alla sagoma esistente. accolta

6 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema destinazioni d'uso sintesi Si evidenzia che l'articolato delle norme di PO da 9 a 17 relativo alle categorie funzionali è del tutto in contrasto con l'art. 23ter del DPR 380 e con la L.R. 65/2014. Il PO ridefinisce addirittura le categorie funzionali normandole ex novo, quindi si ritiene che questa parte sia da rivedere riconducendola nei limiti assegnati dalle norme sovraordinate. parere Gli articoli dal 9 al 17 a partire dalle sette “categorie funzionali” indicate dalla legge regionale (per la legge nazionale sono 4), elencano una serie di attività che sono da considerarsi comprese all’interno di ciascuna categoria principale. Il PO introduce in più, come destinazione d’uso distinta, quelle delle attrezzature di servizio pubbliche utile per la computazione delle aree a standard (obbligatoria anch’essa per la stessa legge nazionale). Questa precisazione nel PO è tanto più opportuna, visto il diverso significato da attribuire a servizi privati. Nella gestione urbanistica, le pubbliche amministrazioni hanno sempre più spesso la necessità di esemplificare le attività che possono essere incluse nelle diverse categorie. A scanso di equivoci e per una migliore gestione del piano è decisamente meglio specificare anche l’ovvio quindi. Si invita poi gli osservanti ad una migliore lettura del testo normativo del PO – una guida alla sua lettura è data anche nella relazione illustrativa – che pure è articolata con una facile logica consequenziale. Il Titolo II del piano cerca di aiutare, certo attraverso un elenco non esaustivo (come dichiarato al comma 3 dell’art. 9), a quali attività fanno riferimento le categorie funzionali della L.R. 65/2014, senza dire, tra queste attività, quali siano ammissibili in un determinato ambito. Un conto è quali attività sono comprese all’interno di una categoria funzionale della legge regionale ed un altro conto è stabilire quali tra di loro sono compatibili ed il PO di Sovicille chiarisce in più parti che uffici privati, negozi di vicinato e residenza sono quasi sempre compatibili tra di loro (pur determinando, quando è il caso e come definito dalla legge, nel passaggio dall’una, all’altra, mutamento della destinazione d’uso). non accolta

7 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema recinzioni sintesi Si rileva il contrasto dell'art. 107 con il Codice Civile in quanto si condiziona e limita la possibilità di recingere solo per contingenti motivi legati all'attività agricola. Il Codice Civile dispone invece all'art. 841 che "il proprietario può chiudere in qualunque tempo il fondo". parere Il PO in conformità agli strumenti sovraordinati (PIT‐PPR) e PTC della Provincia di Siena tutela il paesaggio e gli elementi identitari. In Toscana il territorio rurale è per stessa definizione corrente “aperto” a differenza di quello che storicamente può aver riguardato altre regioni. Tale specifica caratteristica è un valore peculiare dell’identità toscana. Il piano dunque si muove nel solco delle pratiche concrete e della percezione che del territorio ne hanno gli abitanti. Il piano poi non esclude la necessità di salvaguardia delle produzioni agricole che invece più sensatamente rendono necessarie le recinzioni (ad es. contro l’intrusione di specie animali per lo più ungulati), per proteggere le coltivazioni e gli allevamenti agricoli. non accolta

8 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema parcheggi

pag. 154/210 sintesi La misura dei parcheggi è totalmente svincolata dalle norme statali che prevedono per le nuove costruzioni una misura pari a 1/10 del volume mentre il regolamento impone 2 mq. ogni 3,5 mq. di SUL, quantità di gran lunga maggiore rispetto allo standard nazionale. Si chiede quindi il rispetto della norma contenuta nella L. 122/89. Si evidenzia anche il fatto che la L. 122/89 si riferisce a edifici e non a unità immobiliari. parere La tutela del bene pubblico e come tale, della qualità urbanistica degli insediamenti dovrebbe essere una preoccupazione condivisa dagli scriventi, che a questo scopo dovrebbero muovere le loro osservazioni. Nel merito è utile evidenziare che la previsione di idonei spazi di parcheggio è una avvertita esigenza urbanistica, almeno dagli anni sessanta, dal boom economico in poi. Tale preoccupazione ha prodotto solo nel 1989 la cosiddetta Legge Tognoli, ancora vigente e integrata nell’art. 41‐sexies della legge urbanistica nazionale. Sono dunque “inderogabili” i parcheggi privati “… in misura non inferiore ad un metro quadrato per ogni dieci metri cubi di costruzione”, mentre il piano, in relazione ai diversi contesti e magari considerando che per quanto fantastica l’Italia del boom non aveva un tasso di automezzi ad uso privato neppure paragonabile a quello odierno, può evidentemente richiedere delle quantità in più, sempre riferite all’interesse pubblico e all’equilibrata distribuzione delle attività e delle persone. non accolta

9 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema parcheggi sintesi Secondo il PO anche il semplice frazionamento di unità immobiliari richiede il rispetto delle aree a parcheggio, diversamente dalle norme nazionali e regionali. Tale previsione è idonea da sola a impedire qualsiasi frazionamento di unità immobiliari ma anche gli ampliamenti funzionali delle aree c4, magari costruite in origine nel rispetto dei limiti nazionali. Si evidenzia anche il fatto che la L. 122/89 si riferisce a edifici e non a unità immobiliari. Si chiede quindi di eliminare la necessità di verificare le aree a parcheggio per i frazionamenti di unità immobiliari. parere Sempre allo scopo di tutelare l’interesse generale il PO esclude il sub sistema R1 dalla necessità di reperire parcheggi privati, così che non si trovino difficoltà, mentre è del tutto evidente che se si intende garantire una adeguata qualità agli insediamenti si debba prevedere un’adeguata dotazione di parcheggi di tipo privato, evitando al contempo la pena di trovare parti di città dove la sosta dei residenti o degli addetti nei parcheggi pubblici riduce l’accessibilità urbana e mortifica lo spazio pubblico. Peraltro, come evidenziato dalla giurisprudenza, la legge nazionale ha più volte stabilito che i parcheggi realizzati nei limiti del metro quadrato per ogni dieci metri cubi mantengono il vincolo di pertinenzialità, mentre quelli eccedenti si possono alienare autonomamente, fatto questo che implicitamente riconosce che possono esserci parcheggi eccedenti le quantità del 41‐sexies. non accolta

pag. 155/210 117 protocollo 27017/2018 17/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via Idilio dell'Era individuazione catastale f. 40, p. 390‐392‐404‐558 tema manufatti per ricovero animali domestici sintesi Si chiede di valutare in base al tipo di intervento di non richiedere la sottoscrizione di un atto unilaterale l'obbligo e di ridurre la superficie agricola utilizzabile minima in quanto si limita o si esclude per i proprietari di terreni con modeste superfici la possibilità di realizzare strutture per ricovero animali domestici. parere Il Piano Operativo richiede una superficie agricola minima di soli 1.500 mq., requisito che risulta assolutamente ragionevole e correttamente dimensionato anche al fine di evitare un indiscriminato proliferare di manufatti in un territorio che propri dai suoi elevati valori paesaggistici trae principale sostegno. Si ricorda inoltre che la formazione del titolo abilitativo per la realizzazione dei manufatti per il ricovero degli animali domestici è per legge regionale subordinata alla sottoscrizione dell'impegno alla rimozione al cessare dell'attività agricola. non accolta

pag. 156/210 118 protocollo 27018/2018 17/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via Idilio dell'Era individuazione catastale f. 40, p. 390‐392‐404‐558 tema manufatti per ricovero animali domestici sintesi L'istanza è identica alla 117.01. Si chiede di valutare in base al tipo di intervento di non richiedere la sottoscrizione di un atto unilaterale l'obbligo e di ridurre la superficie agricola utilizzabile minima in quanto si limita o si esclude per i proprietari di terreni con modeste superfici la possibilità di realizzare strutture per ricovero animali domestici. parere Il Piano Operativo richiede una superficie agricola minima di soli 1.500 mq., requisito che risulta assolutamente ragionevole e correttamente dimensionato anche al fine di evitare un indiscriminato proliferare di manufatti in un territorio che propri dai suoi elevati valori paesaggistici trae principale sostegno. Si ricorda inoltre che la formazione del titolo abilitativo per la realizzazione dei manufatti per il ricovero degli animali domestici è per legge regionale subordinata alla sottoscrizione dell'impegno alla rimozione al cessare dell'attività agricola. non accolta

pag. 157/210 119 protocollo 27025/2018 17/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Poggio Salvi individuazione catastale f. 61, p. 259 tema interventi e opere specifici sintesi Si chiede che, esaminata la particolare situazione dell'unità immobiliare ‐ attualmente in corso di ristrutturazione ‐, sia consentita la rimozione della minima quantità di terra addossata alla casa (circa 15 mc) che ripetutamente è stata oggetto di richieste di variante, per adesso solo parzialmente acconsentite, in quanto è stata autorizzata l'apertura sul giardino dalla cucina. La rimozione della terra non andrebbe ad alterare la volumetria del fabbricato, dal momento che l'involucro esterno fuori terra resterebbe invariato e visto che quando fu rilasciata la Concessione Edilizia originaria (n. 15/01) il volume su cui vennero calcolati gli oneri venne quantificato senza considerare l'interramento suddetto. L'osservazione va letta in un'ottica di salubrità e funzionalità igienico‐sanitaria dell'edificio, oltre che di migliorare l'aspetto estetico, e non certo per eventuali aumenti volumetrici speculativi. Si tratta di un caso specifico di problematiche diffusamente presenti nel territorio comunale. parere In considerazione delle caratteristiche rilevate il PO classifica l'edificio in c4, per i quali sono dunque previsti tutti gli interventi consentiti per il patrimonio edilizio esistente. Le questioni sollevate dall'osservazione sembrano attenere piuttosto all'individuazione del tipo di intervento in riferimento al Testo Unico e alla L.R. 65/2014 ed al conseguente titolo edilizio. non accolta

pag. 158/210 120 protocollo 27029/2018 17/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Casino di Cerreto, Cerreto Selva individuazione catastale tema edifici non classificati sintesi Sulla base di quanto indicato al comma 2 dell'art. 18 delle norme del PO è stata predisposta una scheda dettagliata degli immobili, ad integrazione del piano adottato, e si propone l'assegnazione della classe c3, viste le caratteristiche e lo stato generale degli immobili e le classi attribuite a immobili similari. parere L'edificio, non classificato in quanto in occasione del sopralluogo il rilievo non era stato autorizzato, è classificato sulla base della schedatura conoscitiva (SD536) redatta in analogia a quella prodotta per il PO adottato. La disciplina per il complesso è definita dalla nuova scheda normativa S156, con conseguente aggiornamento dell'Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione e della tavola PO.17 in scala 1:10.000. parzialmente accolta

pag. 159/210 121 protocollo 27030/2018 17/12/2018 soggetto osservante tecnico professionista

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema aree di pertinenza sintesi Si chiede di chiarire che all'interno dei centri abitati di cui alle tavole PO09‐15 (, Ancaiano, Tegoia, Ampugnano, Tonni, Stigliano, Brenna e Orgia) sono da applicare le classi d'intervento definite dalle norme tecniche di attuazione del PO, non essendo di immediata comprensione se sia applicabile la normativa che discende dalla disciplina provinciale relativa alle pertinenze dei centri urbani, degli aggregati e dei BSA. La normativa del PO risulta peraltro più vincolante di quella provinciale tanto da far ipotizzare un vincolo di inedificabilità che dovrebbe/potrebbe essere indennizzato. parere Il Piano Operativo contiene per i borghi e nuclei storici una disciplina di dettaglio, del tutto analoga a quella delle aree urbane, basata su un approfondito e specifico quadro conoscitivo e che ha tenuto debitamente conto anche degli indirizzi e delle disposizioni del PTCP riferite genericamente alle aree di pertinenza. Ferma restando quindi la classificazione del patrimonio edilizio esistente e le previsioni del progetto del PO, negli interventi dovranno comunque essere tenuti in considerazione gli indirizzi e le disposizioni riportati al Capo I del Titolo XI delle NTA per quanto applicabile al contesto dei borghi e nuclei storici, che appartengono comunque al territorio rurale e pertanto si devono osservare i criteri per sua la tutela, soprattutto in presenza di elementi costitutivi del paesaggio agrario. Su questo si provvederà a precisare meglio la norma agli artt. 84 e 85. Non si comprende invece su quale principio possa essere fondata la pretesa di eventuali indennizzi, essendo del tutto legittimo per gli strumenti di pianificazione urbanistica prevedere o meno l'edificabilità delle aree. parzialmente accolta

pag. 160/210 122 protocollo 27031/2018 17/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via di Sotto, Orgia individuazione catastale tema aree di pertinenza sintesi Si chiede conferma che all'immobile sia applicabile l'art. 23 delle norme di PO per consentire l'attuazione degli interventi ammessi per la classe c4, visto che il Borgo di Orgia è anche compreso tra le aree di pertinenza degli aggregati normate dall'art. 84. parere Il Piano Operativo contiene per i borghi e nuclei storici una disciplina di dettaglio, del tutto analoga a quella delle aree urbane, basata su un approfondito e specifico quadro conoscitivo e che ha tenuto debitamente conto anche degli indirizzi e delle disposizioni del PTCP riferite genericamente alle aree di pertinenza. Ferma restando quindi la classificazione del patrimonio edilizio esistente e le previsioni del progetto del PO, negli interventi dovranno comunque essere tenuti in considerazione gli indirizzi e le disposizioni riportati al Capo I del Titolo XI delle NTA per quanto applicabile al contesto dei borghi e nuclei storici, che appartengono comunque al territorio rurale e pertanto si devono osservare i criteri per sua la tutela, soprattutto in presenza di elementi costitutivi del paesaggio agrario. Su questo si provvederà a precisare meglio la norma agli artt. 84 e 85. parzialmente accolta

pag. 161/210 123 protocollo 27032/2018 17/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via di Sotto, Orgia individuazione catastale tema edifici non classificati sintesi Sulla base di quanto indicato al comma 2 dell'art. 18 delle norme del PO è stata predisposta una scheda dettagliata degli immobili, ad integrazione del piano adottato, e si propone l'assegnazione della classe c3, viste le caratteristiche e lo stato generale degli immobili e le classi attribuite a immobili similari. parere Sulla base della documentazione fotografica fornita, tenendo conto anche di quanto prodotto dall'osservazione identificata con il numero 160 (fuori termine), agli edifici è attribuita la classe c2, con conseguente aggiornamento della tavola PO.15 in scala 1:2.000. parzialmente accolta

pag. 162/210 124 protocollo 27039/2018 17/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Linari individuazione catastale tema modifica scheda sintesi In riferimento alla scheda 119 Linari si chiede il cambio di destinazione d'uso dell'edificio 05 da magazzino a civile abitazione e la realizzazione di una piscina quale pertinenza di tale edificio, con un nuovo fabbricato di circa 30 mq. quale locale multifunzionale a servizio della piscina. In alternativa si chiede la demolizione di parti dell'edificio 04 attualmente fatiscenti recuperando il volume per la realizzazione dell'edificio a servizio della piscina. parere Il cambio d'uso richiesto non è ammissibile in quanto per l'intero complesso è prevista la destinazione "alberghi, residence strutture ricettive extralberghiere (Tr)". La struttura ricettiva è inoltre già dotata di una piscina di dimensioni d'ingombro superiori a quelle consentite dal PO. non accolta

pag. 163/210 125 protocollo 27040/2018 17/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo San Rocco a Pilli individuazione catastale f. 80, p. 244‐245‐486‐487 tema aree di pertinenza sintesi Si chiede che per l’area in oggetto venga eliminata la definizione pertinenza di Beni Storico Architettonici, in quanto paradossalmente incongruente con il reale assetto identitario dell’area. Si fa presente che il rapporto con il valore architettonico degli edifici di cui i terreni rappresentano pertinenza è assolutamente nullo considerata l’epoca di costruzione degli stessi (1975 e 2001), l’area non è sottoposta a vincolo paesaggistico, il probabile rapporto con il valore paesaggistico dell’insediamento è stato attribuito tenendo conto della “vicinanza” in linea d’aria della Villa, non considerando che la distanza da questa viene coperta dalla presenza di edifici di nuova costruzione non sottoposte alla medesima disciplina di cui all’art. 85, e la percezione delle visuali esterne è limitata alla presenza del terreno prospiciente posto a valle, in cui si trova il pascolo degli ovini e la stalla. parere La perimetrazione delle aree di pertinenza dei Beni Storico Architettonici deriva dall'individuazione effettuata dal Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Siena che il Piano Operativo deve necessariamente assumere. Il Piano Operativo contiene però una disciplina di dettaglio per le aree urbane come quella in oggetto, basata su un approfondito e specifico quadro conoscitivo e che ha comunque tenuto debitamente conto anche degli indirizzi e delle disposizioni del PTCP riferite genericamente alle aree di pertinenza. Sono confermate quindi la classificazione del patrimonio edilizio esistente e le previsioni del progetto del PO nelle aree urbane, essendo gli indirizzi e le disposizioni riportati al Capo I del Titolo XI delle NTA riferiti essenzialmente al territorio rurale e agli interventi a carattere diffuso che vi possono essere realizzati. Su questo si provvederà a precisare meglio la norma, integrando in tal senso sia gli artt. 84‐85 sia l'art. 57. parzialmente accolta

pag. 164/210 126 protocollo 27042/2018 17/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo la Macchia individuazione catastale f. 42, p. 25‐211‐266‐267‐268‐269 tema Intervento Convenzionato sintesi Si chiede una verifica di compatibilità dell'area di proprietà, identificata dal PO in parte come P1 D e in parte come IC06.01, rispetto alla propria esigenza di realizzare nel luogo un impianto di recupero e trattamento rifiuti da demolizione e da scavo in terre e rocce tramite piattaforma fissa. parere L'attività proposta risulta urbanisticamente compatibile nelle aree appartenenti all'ambito P1.1, dove sono ammesse tutte le attività industriali ed artigianali definite all'art. 11. Per l'intervento IC06.01 all'art. 116 comma 1 può essere aggiunta alla destinazione attività industriali ed attività artigianali (Ii) già prevista anche la destinazione impianti per autodemolizioni, recupero e riciclaggio di materiali (Ir). Dovranno comunque essere svolte le necessarie verifiche per le autorizzazioni di carattere ambientale. parzialmente accolta

pag. 165/210 127 protocollo 27047/2018 17/12/2018 soggetto osservante tecnico professionista

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Cerbaia individuazione catastale tema modifica scheda di rilievo sintesi In riferimento alla scheda dettagliata N° 304 del rilievo del patrimonio edilizio esistente si rilevano una serie di difformità su alcuni edifici associati alla scheda che si chiede di correggere in quanto non coerenti con lo stato dei luoghi. parere La scheda di rilievo verrà puntualmente verificata con quanto proposto nell'osservazione, fermo restando i criteri di analisi e di valutazione adottati per la schedatura. parzialmente accolta

2 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Cerbaia individuazione catastale tema modifica scheda sintesi In riferimento alla Scheda S071 Fattoria di Cerbaia si richiede l’attribuzione della classe c2 per gli edifici 02, 03 e 05, mentre per gli edifici collocati all'esterno del perimetro dichiarato di interesse storico artistico (numeri 06, 07, 08, 09, 10, 11 e 12) si richiede la classe c3. Gli edifici 02, 03 e 05 non rivestono interesse architettonico ma tipologico, ovvero pur essendo edifici di interesse storico nel decreto di vincolo sono indicati come edifici funzionali agli edifici principali 01, 04. Tali edifici erano in passato legati all’attività agricola. In ogni caso tutti gli interventi richiesti saranno oggetto di specifica richiesta di autorizzazione da parte della competente Soprintendenza. Per gli altri edifici la richiesta della classe c3 è motivata dal fatto che i complessi edilizi in oggetto ed i relativi spazi aperti mantengono elementi tipologici ed architettonici tipici degli insediamenti rurali di antica formazione, ma hanno subito alterazioni rilevanti e presentano un valore storico documentale, ma solo di testimonianza storica. parere Tutti gli edifici ricadenti nell'ambito tutelato ai sensi della parte seconda del D.lgs. 42/2004 sono compresi dal PO nella classe c1, rinviando dunque l'approvazione e l'autorizzazione degli interventi al competente organo ministeriale. Tutti gli altri edifici, ad eccezione dell'edificio 10 per il quale è ammissibile la classe c3 (aggiornando la scheda normativa S071 dell'Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione), sono classificati in c2 in quanto "di significativo interesse architettonico, storico e testimoniale e che hanno sostanzialmente mantenuto nel tempo le caratteristiche morfologiche, tipologiche e costruttive che connotano gli insediamenti di antica formazione ed il paesaggio tradizionale". Non si riscontrano infatti alterazioni di rilievo (tranne il tamponamento di aperture che comunque può facilmente essere rimosso), anzi per la maggior parte non si riscontrano affatto alterazioni, anche perché gli edifici non sono più utilizzati da tempo e di fatto non sono stati interessati da interventi in tempi recenti. parzialmente accolta

3 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Cerbaia individuazione catastale tema modifica scheda sintesi In riferimento alla Scheda S071 Fattoria di Cerbaia per quanto prescritto rispetto alla pertinenza, si chiede che sia modificato come segue: "Da conservare integralmente gli elementi costituenti la pertinenza all'interno del perimetro sottoposto a tutela ai sensi della Parte II del Codice dei Beni Culturali in relazione alla perimetrazione del Decreto di Vincolo prot. 24562/2002". parere La richiesta è da ritenersi accoglibile mantenendo comunque la prescrizione della conservazione dei muri e dei terrazzamenti e la limitazione alla realizzazione di nuove pavimentazioni. Si aggiorna di conseguenza la scheda normativa S071 dell'Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione. parzialmente accolta

4 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Cerbaia individuazione catastale tema modifica scheda sintesi In riferimento alla Scheda S071 Fattoria di Cerbaia si chiede di esplicitare che l’intero complesso, per le caratteristiche già acclarate e agli atti, venga considerato quale complesso storico di grandi dimensioni e pertanto soggetto a quanto disposto dall’art. 100 comma 1 lettera f). parere L’art. 100 comma 1 delle NTA riporta gli usi compatibili per gli edifici esistenti nel territorio rurale, articolati secondo le specifiche caratteristiche che i progetti dovranno poi singolarmente verificare. La lettera f) in particolare definisce ulteriori opportunità per

pag. 166/210 alcuni complessi, che possono essere recepite o meno negli interventi ma che non si ritiene di attribuire obbligatoriamente agli ambiti. non accolta

5 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema destinazioni d'uso sintesi In riferimento alla disciplina per gli interventi di recupero per attività turistico‐ricettive nel territorio rurale si chiede che per le attività di somministrazione di alimenti e bevande siano ammesse non solo nei locali al piano terreno ma anche nei locali posti al piano interrato e primo, visto che normalmente la gestione di attività di somministrazione di alimenti e bevande necessita dell’uso di superfici adeguate (ad esempio area di servizio al pubblico, cucine, celle frigo, deposito derrate, cantina, spogliatoi ecc..) che non possono essere aggiunte esternamente e pertanto devono trovare collocazione ai vari livelli. parere La richiesta è accoglibile con conseguente aggiornamento dell'art. 100 delle NTA. accolta

6 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema mutamento di destinazione d'uso agricola sintesi Con riferimento al comma 3 dell'art. 101 "Condizioni al mutamento di destinazione d’uso agricola degli edifici esistenti" si chiede di specificare meglio la natura di tali edifici minori, suggerendo di precisare che la loro dimensione è compresa entro i 5 mq., limite definito dalla Soprintendenza per gli immobili rustici non soggetti a denuncia paesaggistica (DPR 31 del 13.02.2017 – Allegato A di cui all’art. 2 c. 1 ‐ interventi e opere in aree vincolate esclusi dall’autorizzazione paesaggistica). parere Non sussiste alcuna relazione tra la denuncia paesaggistica e rustici minori, che se di valore documentale, anche quando non censiti, devono rimanere tali. Il principio stabilito pare compiutamente espresso al comma 3 dell’art. 101, per il quale tali rustici non possono avere destinazione d’uso autonoma, e sarà meglio espresso anche al comma 4, dove si precisa che non è consentito il cambio d’uso autonomo agli edifici inferiori a 50 mq. oltre la superficie accessoria di 6 mq. netti. parzialmente accolta

pag. 167/210 128 protocollo 27063/2018 17/12/2018 soggetto osservante partito

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema adeguamento norme sintesi Considerato che l'art. 69 Tenuta di Bagnaia contiene degli elementi che non rispecchiano puntualmente i contenuti già deliberati dal Consiglio Comunale a proposito dei piani attuativi adottati nella seduta del Consiglio Comunale del 24/09/2004, dell'art. 38 delle norme del PS approvato definitivamente e della variante al PRG approvata in data 12/12/2016, si chiede che l'articolo riporti le norme relative alla Tenuta di Bagnaia contenute nelle deliberazioni citate. parere La richiesta è accoglibile con conseguente aggiornamento del testo normativo all'art. 69 richiamando esclusivamente i contenuti nella variante al PRG del 2016. accolta

2 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Bagnaia individuazione catastale tema Piano Attuativo sintesi Considerato che le norme del PO relative al Piano Attuativo di Bagnaia (PA10.01) contengono degli elementi che non rispecchiano puntualmente i contenuti già deliberati dal Consiglio Comunale a proposito della variante al PRG approvata in data 12/12/2016 e che non contengono traccia delle norme approvate in accoglimento di osservazioni presentate sia dalle minoranze che dal gruppo di maggioranza dopo approfondito dibattito sia in commissione sia durante la seduta consiliare, si chiede che l'articolo 134 riporti puntualmente le norme relative alla Tenuta di Bagnaia contenute nelle deliberazioni citate, in particolare nella variante al PRG approvata. parere La richiesta è accoglibile con conseguente riallineamento del testo normativo all'art. 134. accolta

pag. 168/210 129 protocollo 27064/2018 17/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Ponte allo Spino individuazione catastale f. 31, p. 106‐123‐92 tema cambio di destinazione d'uso a residenza sintesi Si chiede di portare la SUL minima per il cambio d'uso a residenza a 35 mq. ed eliminare il comma 5 relativamente alla dotazione obbligatoria di minimo 15 mq. di autorimessa. La richiesta è indirizzata al recupero di un ultimo ex capanno agricolo che non ha destato particolare interesse nei sopralluoghi per il PO tanto che non risulta neppure schedato. parere In ordine alla richiesta di diminuzione della SUL media minima prevista al comma 4 dell'art. 101 delle norme di PO per il cambio di destinazione d'uso a residenza nel territorio rurale si evidenzia la piena coerenza del PO con quanto disciplinato dal PTCP di Siena, in particolare all’art. 17 – Le politiche per il contrasto alla crescita insediativa diffusa, per il quale, al comma 2 si prescrive che nei piani comunali si debba: ‐ contrastare l’introduzione di insediamenti incongrui nel territorio rurale, vietando esplicitamente nella pianificazione e nell’urbanistica comunali il ricorso a lottizzazioni di tipo urbano in territorio rurale; ‐ contrastare, allo stesso fine del precedente alinea, il recupero di manufatti in territorio rurale, i relativi cambi d’uso e frazionamenti, aventi effetti di realizzazione di “condominii urbani” in territorio rurale, viceversa regolamentando propriamente detti interventi al fine di agevolare la presenza umana, anche laddove non esclusivamente legata alle attività agricole, in detto territorio e i relativi obblighi al mantenimento dei caratteri ambientali e paesaggistici della ruralità; La possibilità di realizzare monolocali e bilocali in territorio rurale aprirebbe la strada a pratiche poco qualificate di riuso, introducendo in contesti molto delicati stili di vita prettamente urbani. In altri contesti si sono misurati gli effetti di trasformazioni improprie, che hanno cambiato i connotati a complessi rurali storici e condomini di campagna. La stessa classe degli immobili che possono cambiare la destinazione d’uso vieta peraltro interventi strutturali e di radicale modifica tipologica. Il paesaggio di Sovicille è caratterizzato dalla presenza di edifici tradizionali di grande valore architettonico e testimoniale, molti dei quali di proprietà delle aziende agricole ancora nelle condizioni originarie, per i quali si impone una maggiore attenzione ed una conseguente adeguata tutela. Sono questi caratteri a determinare la peculiarità di questo contesto, che peraltro anche il piano strutturale – ora oggetto di variante – suggeriva di sottoporre al solo restauro e risanamento conservativo. Risulta confermato il fatto che l’ex capanno agricolo non rileva alcun interesse e come tale non è stato classificato dal PO, così che si applicano le norme della classe c4, che non consente il cambio di destinazione d’uso verso la residenza. Tuttavia dopo attente valutazioni si ritiene possibile ridurre le superfici accessorie minime richieste, si propone di ridurre la superficie netta media minima a 50 mq. oltre alle superfici accessorie richieste pari a 6 mq. netti e comunque con superficie utile abitabile non inferiore a 38 mq. sia nel caso di frazionamento che nel caso di edifici isolati, aggiornando di conseguenza gli artt. 101 e 102 delle Norme Tecniche di Attuazione. Tali superfici accessorie non devono, come scrive l’osservante, essere destinate ad autorimessa, ma alla manutenzione del fondo o come ripostiglio per le attrezzature che la campagna può richiedere, funzione che può anche essere anche assolta da altri edifici di rimessa già presenti nelle pertinenze. parzialmente accolta

pag. 169/210 130 protocollo 27065/2018 17/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Ponte allo Spino individuazione catastale f. 31, p. 106‐123‐92 tema modifica classe da c4 a c3 sintesi Si chiede di inserire il proprio aggregato in una Scheda norma e classificare c3 l'intervento per attuare le eventuali modifiche e interventi di ristrutturazione. La richiesta è indirizzata al recupero di un ultimo ex capanno agricolo che non ha destato particolare interesse nei sopralluoghi per il PO tanto che non risulta neppure schedato. parere La classificazione del patrimonio edilizio esistente è effettuata sulla base del riconoscimento di caratteristiche di pregio architettonico, valore storico‐documentale, matrice antica, unitarietà e tenendo conto dello stato di conservazione. Gli edifici in oggetto ‐ come risulta anche dalla documentazione raccolta durante i sopralluoghi ‐ non possiedono caratteristiche tali da rientrare nelle classi che individuano i manufatti di pregio e/o valore storico‐documentale, pertanto non è possibile modificare la classe come richiesto. non accolta

pag. 170/210 131 protocollo 27067/2018 17/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Ponte allo Spino individuazione catastale f. 31, p. 126‐129‐146‐147 tema manufatti per ricovero animali domestici sintesi Si chiede che all'art. 98 "Canili rifugio" delle norme di PO la possibilità edificatoria sia estesa anche a chi coltiva la passione per la ricerca dei tartufi, per la realizzazione di un canile per la custodia dei cani di razza Lagotto. L'osservante ha 5 esemplari di cani e non dispone di idonea struttura ma ha una proprietà piuttosto estesa nelle vicinanze della propria abitazione. parere Il limite dei 5 capi sembra appropriato per poter definire l’allevamento amatoriale, senza che debba essere regolato da specifiche norme, che nel caso in questione, all’art. 98, riguarda una attività che viene riconosciuta di interesse sociale e non solamente privata. A conferma di questo spirito viene dato anche un limite minimo di capi allevati, cosa che non può essere per l’attività amatoriale a carattere privato. Manufatti privi di rilevanza edilizia e strutture precarie di cui all’art. 137 della L.R. 65/2014 possono per questo assolvere a quanto richiesto. non accolta

2 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Ponte allo Spino individuazione catastale f. 31, p. 126‐129‐146‐147 tema tettoie sintesi Si chiede la possibilità di realizzare idonea tettoia per il ricovero delle auto per almeno 4 posti auto. parere Le norme verranno revisionate in modo da individuare modalità e limiti per la realizzazione di tettoie, in particolare nel territorio aperto. Si aggiorna di conseguenza l'art. 104 delle Norme Tecniche di Attuazione. parzialmente accolta

pag. 171/210 132 protocollo 27068/2018 17/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Ponte allo Spino individuazione catastale f. 30, p. 22 tema edifici non classificati sintesi Si chiede di eseguire il sopralluogo presso la propria dimora ed inserire i fabbricati, una volta censiti e schedati, in classe c3. Durante i sopralluoghi per la redazione del PO il piccolo aggregato urbano sembra non aver destato troppo interesse dal momento che non risulta neppure schedato. L'osservante ha nel corso degli anni recuperato tutti gli immobili di proprietà. parere Il complesso, non classificato in quanto in occasione del sopralluogo il rilievo non era stato possibile, è classificato sulla base della schedatura conoscitiva (SD565) redatta in analogia a quella prodotta per il PO adottato. La disciplina per il complesso è definita dalla nuova scheda normativa S155, con conseguente aggiornamento dell'Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione e della tavola PO.17 in scala 1:10.000. parzialmente accolta

pag. 172/210 133 protocollo 27069/2018 17/12/2018 soggetto osservante parrocchia

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via Strada, via del Poggetto, San Rocco a Pilli individuazione catastale f. 100, p. 318 tema area soggetta a vincolo espropriativo sintesi Si propone una nuova soluzione per il collegamento viario tra via Strada e via del Poggetto, partendo in prossimità del vicolo di S. Bartolomeo e arrivando nelle vicinanze dell'accesso all'ex podere la Pieve: così il tracciato sarebbe molto più corto, con un dislivello molto inferiore, dove scavi e riporti si compensano, con un impatto ambientale minimo ed un costo notevolmente inferiore. Si potrebbe prendere anche in considerazione la realizzazione di due piccole rotatorie e l'istituzione del senso unico dalla Chiesa fino all'incrocio con via di San Bartolomeo, in modo da evitare il pericolosissimo dosso, e nel nuovo tratto di strada. Il tracciato proposto dal PO (AE08.01) interessa una zona paesaggisticamente rilevante, viene tagliato in due il vecchissimo vialetto con scalinata che collega la Villa Cavaglioni con la Chiesa, interessa un dislivello di circa 4 m. rispetto a via del Poggetto, passa a circa 10 m. dal nuovo edificio parrocchiale e prevede un incrocio pericoloso in quanto vicino a quello già pericolosissimo su via Grossetana. parere Per quanto riguarda la viabilità tra via Strada e via del Poggetto si fa presente che nelle tavole del Piano Operativo è rappresentata una soluzione di massima certo verificata preliminarmente con il livello di dettaglio adeguato allo strumento urbanistico, tenendo conto dello stato dei luoghi, delle pendenze, dei manufatti (muri a retta ecc.) e del contesto, ma ancora aperta per gli approfondimenti che potranno essere svolti nella successiva fase di progettazione, in modo da garantire un basso impatto paesaggistico e la compatibilità con le strutture esistenti della Parrocchia. La proposta del P.O., nello specifico, ipotizza che il tracciato si innesti su via del Poggetto il più lontano possibile dalla Villa Cavaglioni e, interrompendo per un breve tratto il muro a retta esistente, si riporti rapidamente alla quota attuale del terreno, in modo da alterare minimamente l'assetto attuale della stessa via del Poggetto, stretta tra il muro di cinta e gli edifici della Villa e il muro a retta sul lato opposto. Su via Strada l'innesto è pensato in una posizione che non preclude un futuro eventuale prolungamento fino a via Perugini (come già previsto dal Piano Strutturale), opera che evidentemente richiede risorse cospicue ma di fatto sarebbe realmente efficace per rendere più semplice la circolazione ed evitare un utilizzo intenso di strade, come via Strada, del tutto inappropriate. La proposta di innesto in prossimità di vicolo di S. Bartolomeo implicherebbe in futuro dovere utilizzare impropriamente questa viabilità di servizio alle abitazioni come tratto dell'eventuale collegamento con via Perugini. Si ritiene comunque opportuno proporre una soluzione alternativa, esito anche dei sopralluoghi e delle valutazioni svolte dalla Commissione BSA provinciale, che prevede l'innesto su via del Poggetto dopo il podere, per il quale dovranno in ogni caso essere accuratamente verificate le relazioni con il complesso rurale esistente, oltre che con la Villa, tenendo comunque conto che ciò potrà determinare un significativo allungamento del percorso da compiere, diventando meno appetibile. Vien in tal senso aggiornata la tavola PO.05 in scala 1:2.000. La definizione della previsione di Piano Operativo è in ogni caso subordinata alle verifiche di compatibilità paesaggistica ed ambientale che saranno effettuate con gli Enti sovraordinati in sede di Conferenza paesaggistica ai sensi dell'art. 21 della della Disciplina del PIT‐PPR. parzialmente accolta

pag. 173/210 134 protocollo 27071/2018 17/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via Uccianino individuazione catastale f. 78, p. 62‐65‐138‐137‐67‐324 tema rettifica cartografica sintesi Si chiede di stralciare la strada dalla viabilità pubblica e lasciarla come viabilità interna privata di accesso alle singole proprietà. L'insieme aggregato di stradelli e vialetti non ha mai avuto una presa in carico da parte dell'Amministrazione Comunale e la stessa non ha mai installato l'illuminazione o partecipato alla manutenzione, né ha caratteristiche dimensionali e tecniche per essere qualificata come strada pubblica. parere Trattandosi di una viabilità interna privata, si provvederà a rettificare le cartografie di progetto del PO, aggiornando di conseguenza la tavola PO.05 in scala 1:2.000. accolta

pag. 174/210 135 protocollo 27072/2018 17/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via del Castruccio, San Rocco a Pilli individuazione catastale f. 80, p. 226 tema classe c4 sintesi Ai fini dell'applicazione della disciplina per la classe c4, si chiede di chiarire cosa si intende per destinazione d'uso "residenziale": se è da intendere l'intero fabbricato nella sua omogeneità (quindi appartamenti, cantine, autorimesse ecc.) o solamente le unità immobiliari ad uso abitativo. Si vuole capire quali sono gli interventi ammessi sugli annessi esterni, separati dal fabbricato principale ad uso abitativo, ad uso autorimessa e magazzino. parere Il testo normativo all'art. 23 sarà integrato in modo da chiarire che l’incremento di SUL – ora Superficie Edificabile o Edificata SE – è consentito per l’edificio principale, inteso come unità immobiliare, e non può essere esteso agli altri volumi costituenti pertinenze e per i quali valgono le relative norme generali. accolta

pag. 175/210 136 protocollo 27073/2018 17/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via Inghilterra, Carpineto individuazione catastale f. 45, p. 739‐857 tema rettifica cartografica sintesi Visto che nella zona denominata Cuove della vecchia lottizzazione di Carpineto vi è una discrepanza tra le varie cartografie e le recinzioni che evidenziano i resedi dei fabbricati già edificati ed alcune perimetrazioni che incorporano anche fabbricati non censiti, si chiede che venga adottata una nuova perimetrazione che incorpori i resedi di proprietà già delimitati. parere La perimetrazione del resede degli edifici è definita sulla base degli elementi della Carta Tecnica Regionale in scala 1:2.000 alla data di aggiornamento disponibile e nel rispetto del limite del territorio urbanizzato individuato ai sensi dell'art. 224 della L.R. 65/2014. Nel caso specifico è ammissibile comunque apportare una leggera modifica per tenere conto del reale stato dei luoghi, rilevabile anche dalla foto aerea, in coerenza con il PRG vigente. Si aggiorna di conseguenza la tavola PO.04 in scala 1:2.000 parzialmente accolta

pag. 176/210 137 protocollo 27074/2018 17/12/2018 soggetto osservante azienda/e

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo S. P. n. 37 delle Volte Basse individuazione catastale f. 33, p. 98‐99‐152‐659 tema nuova previsione edificazione produttiva sintesi Si propone un nuovo Progetto Unitario Convenzionato a destinazione produttiva, con relativa disciplina specifica, viste le pressanti richieste di utilizzo da parte di strutture non presenti attualmente sul territorio (distribuzione di medicinali nell'area Senese e limitrofe) e visto che nel PO la zona in oggetto non è stata valutata a pieno inerentemente ad un recupero, valorizzazione e sviluppo. parere La proposta avanzata, riguardando un'area esterna al perimetro del territorio urbanizzato individuato ai sensi dell'art. 224 della L.R. 65/2014, rientra nella fattispecie per la quale la normativa regionale richiede lo svolgimento preliminare della Conferenza di Copianificazione, nella quale è valutata la conformità al PIT‐PPR, l'assenza di alternative di riutilizzo di insediamenti esistenti e sono indicati gli eventuali interventi compensativi. non accolta

pag. 177/210 138 protocollo 27075/2018 17/12/2018 soggetto osservante ufficio tecnico

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema adeguamento norme sintesi Dopo il deposito dei documenti relativi al PO e alla variante al PS sono intervenute nuove disposizioni legislative e regolamentari pertanto gli strumenti adottati dovranno essere adeguati, in particolare alla L.R. 41/2018, D.P.G.R. 39/R/2018, nuovo Piano di Protezione Civile ed altri eventuali. parere Il Piano Strutturale, per quanto compatibile con la natura della variante elaborata, e il Piano Operativo verranno aggiornati alle nuove disposizioni. Il Piano Operativo risulta già coerente con il PPC dell’Unione Comuni Val di Merse. accolta

2 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema piano attuativo vigente sintesi Si chiede la revisione delle previsioni relative a piani attuativi convenzionati in corso e non (Volte Basse ‐ San Rocco a Pilli ‐ Rosia Santa Caterina Bagnaia solo a titolo esemplificativo). parere Si provvederà a verificare lo stato di avanzamento dei Piani Attuativi convenzionati. accolta

3 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema viabilità e spazi pubblici sintesi Si chiede la revisione degli standard urbanistici per una omogenea distribuzione degli stessi nell'intero territorio comunale e della viabilità. parere Si provvederà alla verifica degli standard, in particolare nel caso del capoluogo, di San Rocco a Pilli e della frazione di Tegoia, dove la realizzazione del parcheggio pubblico era stata ipotizzata nell'ambito di un intervento di completamento ora stralciato. accolta

4 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema mutamento di destinazione d'uso agricola sintesi In riferimento all'art. 16 delle NTA si chiede di specificare se i fabbricati che non stati oggetto di alcun titolo abilitativo, anche in sanatoria, che ne abbia previsto la perdita dell'uso agricolo siano da considerarsi patrimonio edilizio esistente con destinazione d'uso agricola solo qualora ricadenti in zona agricola. parere La norma all'art. 16 verrà integrata al fine di chiarire meglio in quali casi i fabbricati siano da considerarsi patrimonio edilizio esistente con destinazione d'uso agricola. accolta

5 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema piscine sintesi In riferimento agli artt. 57 e 106 delle NTA si chiede di fornire disposizioni in merito all'ammissibilità delle biopiscine che, oltre che il sistema di depurazione delle acque, si discostano dalle comuni piscine per quanto riguarda forma e dimensioni dell'invaso. parere La normativa del piano è aggiornata all'art. 106 consentendo solo in determinati contesti ed a certe condizioni la realizzazione di biopiscine, laddove la forma naturale e il tipo di depurazione si accordino con il contesto paesaggistico. accolta

6 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo

pag. 178/210 individuazione catastale tema interventi sintesi In riferimento agli articoli da 18 a 24 delle NTA si chiede di dettagliare ulteriormente l'ammissibilità di alcuni tipi di interventi, quali ad esempio l'installazione di pensiline sulle pareti perimetrali esterne, la posa in opera di impianti solari/fotovoltaici in copertura, la chiusura di logge e portici. parere In relazione alle diverse classi di edifici ed in relazione alla loro collocazione in ambito urbano o rurale le Norme si coordineranno per distinguere i casi in cui le opere descritte potranno essere ammesse, indicando eventualmente anche le modalità di realizzazione. accolta

7 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema classe c2 sintesi In riferimento all'art. 21 delle NTA, tenuto conto che il PO individua con la classe c2 immobili di significativo interesse architettonico, storico e testimoniale, si chiede di valutare l'opportunità di consentire deroghe ai requisiti minimi fissati dalle vigenti norme igienico‐sanitarie, previo parere favorevole della azienda USL, così come disposto dall'art. 138 della L.R. 65/2014. parere La deroga, previo parere espresso della azienda USL, verrà estesa alle due classi di edifici di significativo interesse architettonico, aggiornando di conseguenza l'art 21 delle Norme Tecniche di Attuazione. accolta

8 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema classe c3 sintesi In riferimento all'art. 22 comma 2 delle NTA si chiede di chiarire in merito alla realizzazione degli interventi pertinenziali quale sia l'edificio da tenere a riferimento per il computo del volume lordo. parere Verrà meglio specificato all'art. 22 che nel volume da computare non rientrano eventuali volumi pertinenziali già esistenti. accolta

9 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema aree di pertinenza sintesi In riferimento all'art. 85 delle NTA si chiede si chiarire l'ammissibilità o meno dei seguenti interventi: ‐ realizzazione di tettoie e interventi pertinenziali di cui al comma 2 dell'art. 22; ‐ realizzazione di volumi interrati, quali ad esempio cantine, locali tecnici, autorimesse. parere La norma adottata non prevede queste possibilità, che sono state riconsiderate in sede di riesame e di concerto con la Provincia di Siena aggiornando di conseguenza l'art. 85 delle Norme Tecniche di Attuazione. accolta

10 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema classe c4 sintesi In riferimento all'art. 23 comma 2 delle NTA si chiede di chiarire se l'incremento di SUL a seguito di demolizione e ricostruzione o sostituzione edilizia è da intendersi riferito ai soli edifici abitativi o anche ai restanti edifici a destinazione d'uso residenziale ma con funzione accessoria. parere L’incremento di SUL – ora Superficie Edificabile o Edificata SE – è consentito per l’edificio principale, inteso come unità immobiliare, e non può essere esteso agli altri volumi costituenti pertinenze e per i quali valgono le relative norme generali. Si aggiorna di conseguenza l'art. 23 delle Norme Tecniche di Attuazione. accolta

11 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema classe c4 sintesi In riferimento all'art. 23 comma 3 delle NTA si chiede di chiarire se l'ampliamento di 30 mq. di SUL per unità abitativa possa comportare aumento di unità immobiliari.

pag. 179/210 parere Non ci sono limiti alla formazione di nuove unità immobiliari; nell’articolo 23 si chiarirà comunque che l’ampliamento sarà consentito per le unità abitative esistenti alla data di adozione del PO. accolta

12 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema mutamento di destinazione d'uso agricola sintesi In riferimento all'art. 101 delle NTA si chiede di specificare se nella verifica della SUL media non inferiore a 80 mq. è da intendersi inclusa la superficie di 15 mq. da utilizzarsi come locale accessorio e se la SUL media è da calcolarsi sullo stato attuale o sullo stato di progetto. parere La superficie del locale accessorio è esclusa dalla SUL media e la SUL media è da calcolarsi sullo stato di progetto. Si aggiorna di conseguenza l'art. 101 delle Norme Tecniche di Attuazione. accolta

13 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema mutamento di destinazione d'uso agricola e frazionamento sintesi In riferimento agli artt. 101‐102 delle NTA si chiede di valutare l'opportunità di calcolare la SUL media in riferimento alle unità immobiliari oggetto di intervento e non all'intero complesso edilizio. parere Verrà ulteriormente specificato all'art. 101 che Superficie utile (SU) e la SUL ‐ ora Superficie Edificabile o Edificata SE ‐ media dovranno essere riferite alle unità abitative che verranno realizzate con l’intervento (progetto). accolta

14 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Rosia individuazione catastale f. 91 p. 1188 tema modifica classe sintesi In riferimento agli immobili in oggetto si allega documentazione fotografica al fine di una valutazione e verifica nell'ambito della classificazione del patrimonio edilizio esistente. parere In considerazione della documentazione fornita si ritiene opportuno attribuire agli edifici segnalati la classe c2 in quanto di interesse architettonico e valore storico documentale. Si aggiorna di conseguenza la tavola PO.06 in scala 1:2.000. accolta

pag. 180/210 139 protocollo 27081/2018 17/12/2018 soggetto osservante partito

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo San Rocco a Pilli individuazione catastale tema area soggetta a vincolo espropriativo sintesi Rilevando il non recepimento di quanto fatto presente attraverso i contributi presentati, si chiede di riprogettare il collegamento di via Strada alla strada del Padule (AE08.01) seguendo il tracciato contenuto nello schema presentato in quanto la soluzione del PO, oltre alle rilevanti opere di sbancamento necessarie alla realizzazione, si ritiene possa determinare un innalzamento del livello di pericolosità dell’incrocio che si verrebbe a trovare proprio in fronte alla Villa di Cavaglioni, incrocio critico già oggi. Inoltre si determinerebbe una contrazione delle aree a verde della Parrocchia che limiterebbe la superficie oggi utilizzata a tutti gli effetti per esigenze della collettività e dai giovani della frazione e delle zone limitrofe. parere Per quanto riguarda la viabilità tra via Strada e via del Poggetto si fa presente che nelle tavole del Piano Operativo è rappresentata una soluzione di massima certo verificata preliminarmente con il livello di dettaglio adeguato allo strumento urbanistico, tenendo conto dello stato dei luoghi, delle pendenze, dei manufatti (muri a retta ecc.) e del contesto, ma ancora aperta per gli approfondimenti che potranno essere svolti nella successiva fase di progettazione, in modo da garantire un basso impatto paesaggistico e la compatibilità con le strutture esistenti della Parrocchia. La proposta del P.O., nello specifico, ipotizza che il tracciato si innesti su via del Poggetto il più lontano possibile dalla Villa Cavaglioni e, interrompendo per un breve tratto il muro a retta esistente, si riporti rapidamente alla quota attuale del terreno, in modo da alterare minimamente l'assetto attuale della stessa via del Poggetto, stretta tra il muro di cinta e gli edifici della Villa e il muro a retta sul lato opposto. Su via Strada l'innesto è pensato in una posizione che non preclude un futuro eventuale prolungamento fino a via Perugini (come già previsto dal Piano Strutturale), opera che evidentemente richiede risorse cospicue ma di fatto sarebbe realmente efficace per rendere più semplice la circolazione ed evitare un utilizzo intenso di strade, come via Strada, del tutto inappropriate. La proposta di innesto in prossimità di vicolo di S. Bartolomeo implicherebbe in futuro dovere utilizzare impropriamente questa viabilità di servizio alle abitazioni come tratto dell'eventuale collegamento con via Perugini. Si ritiene comunque opportuno proporre una soluzione alternativa, esito anche dei sopralluoghi e delle valutazioni svolte dalla Commissione BSA provinciale, che prevede l'innesto su via del Poggetto dopo il podere, per il quale dovranno in ogni caso essere accuratamente verificate le relazioni con il complesso rurale esistente, oltre che con la Villa, tenendo comunque conto che ciò potrà determinare un significativo allungamento del percorso da compiere, diventando meno appetibile. Viene in tal senso aggiornata la tavola PO.05 in scala 1:2.000. La definizione della previsione di Piano Operativo è in ogni caso subordinata alle verifiche di compatibilità paesaggistica ed ambientale che saranno effettuate con gli Enti sovraordinati in sede di Conferenza paesaggistica ai sensi dell'art. 21 della della Disciplina del PIT‐PPR. parzialmente accolta

2 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo San Rocco a Pilli individuazione catastale tema Piano Attuativo sintesi Rilevando il non recepimento di quanto fatto presente attraverso i contributi presentati, si segnala che per quanto riguarda il collegamento dal bivio del Castello a Via G. da Verrazzano (compreso nell'intervento PA08.03) la soluzione proposta suscita alcune perplessità, specie in relazione al fatto che richiederebbe ai proprietari dei terreni collocati in prossimità del nuovo tratto stradale che potranno costruirvi alcune unità abitative di sostenere l’onere per la costruzione della strada che si ritiene significativamente elevato: ciò potrebbe portare ad un ripensamento dei citati proprietari circa l’opportunità di realizzare tali insediamenti abitativi. Quindi si invita a valutare soluzioni che possano consentirne la realizzazione anche in presenza di rinunce o ritardi nell'utilizzo delle facoltà concesse ai proprietari dei terreni, anche con un'eventuale revisione del tracciato. parere Anche in relazione alle osservazioni pervenute in relazione alle competenze di Regione e Soprintendenza in materia di paesaggio, a quanto emerso in commissione BSA provinciale e attraverso lo svolgimento di adeguati sopralluoghi, che modificano in parte quanto era stato deciso in conferenza di copianificazione, si propone una revisione del progetto. Si aggiornano di conseguenza l'art. 133 e la tavola PO.05 in scala 1:2.000. accolta

3 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo San Rocco a Pilli individuazione catastale tema viabilità e spazi pubblici sintesi Rilevando il non recepimento di quanto fatto presente attraverso i contributi presentati, si ripropone la sistemazione del parcheggio in Via Perugini (quella striscia di terreno che precede l’accesso al campo sportivo) per la migliore fruibilità del paese e della Via Grossetana. parere La destinazione di parte dell'area contigua a via Perugini a parcheggio pubblico è accoglibile individuando una nuova area preordinata all'esproprio (AE08.04), aggiornando di conseguenza l'art. 135 e la tavola PO.05 in scala 1:2.000. pag. 181/210 parzialmente accolta

4 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo San Rocco a Pilli individuazione catastale tema viabilità e spazi pubblici sintesi Rilevando il non recepimento di quanto fatto presente attraverso i contributi presentati, si ripropone la soluzione già segnalata per uno spazio da adibire alle esigenze aggregative della collettività per le quali nulla è stato previsto. La proposta è ritenuta idonea perché collocata all’ingresso sud della frazione, qualificata quindi per posizione e sufficientemente ampia per l’utilizzo prospettato, con un costo sufficientemente limitato per la realizzazione delle vie di accesso e per le minime opere di sicurezza. L’arredo urbano potrà essere arricchito anche nel tempo: con piccoli investimenti effettuati di volta in volta che viene utilizzata ed anche con il contributo dei Privati e delle Associazioni che potrebbero fruirne insieme alla cittadinanza. parere La revisione del progetto di collegamento tra via Grossetana e via Giovanni da Verrazzano conseguente al recepimento delle nuove indicazioni da parte degli enti sovraordinati rispetto a quanto definito in sede di Conferenza di Copianificazione potrà consentire di finalizzare gli interventi prossimi all'area di Poggio Perini anche all'individuazione di uno spazio di aggregazione per la comunità di San Rocco a Pilli, anche attraverso la semplice cessione di aree che nel tempo potranno essere sistemate e attrezzate per la fruizione pubblica. parzialmente accolta

pag. 182/210 140 protocollo 27082/2018 17/12/2018 soggetto osservante partito

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo San Rocco a Pilli individuazione catastale tema viabilità e spazi pubblici sintesi Rilevando il non recepimento di quanto fatto presente attraverso i contributi presentati, si chiede di riconsiderare le proposte avanzate (i contenuti sono i medesimi dell'osservazione 139). parere La destinazione di parte dell'area contigua a via Perugini a parcheggio pubblico è accoglibile individuando una nuova area preordinata all'esproprio (AE08.04), aggiornando di conseguenza l'art. 135 e la tavola PO.05 in scala 1:2.000. parzialmente accolta

pag. 183/210 141 protocollo 27083/2018 17/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo loc. Solatio individuazione catastale f. 102, p. 15 tema nuova previsione edificazione residenziale sintesi Si chiede che il terreno sia inserito all'interno di una nuova UTOE al solo scopo di realizzarvi un'abitazione da adibire a propria residenza per necessità familiari. L'area risulta ben inserita nel nucleo urbano esistente con fabbricati residenziali recenti ed è servita da strade urbanizzate e servizi primari. parere La richiesta non è accoglibile in quanto l'area è esterna al perimetro del territorio urbanizzato, come transitoriamente definito ai sensi dell'art. 224 della L.R. 65/2014. Gli interventi di trasformazione a destinazione residenziale non sono consentiti dalla L.R. 65/2014 fuori dal territorio urbanizzato. non accolta

pag. 184/210 142 protocollo 27095/2018 17/12/2018 soggetto osservante partito

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo San Rocco a Pilli individuazione catastale tema viabilità e spazi pubblici sintesi Si chiede l'individuazione di un'area a parcheggio in via Perugini, nell'area adiacente al Campo sportivo comunale. parere La destinazione di parte dell'area contigua a via Perugini a parcheggio pubblico è accoglibile individuando una nuova area preordinata all'esproprio (AE08.04), aggiornando di conseguenza l'art. 135 e la tavola PO.05 in scala 1:2.000. accolta

2 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Sovicille capoluogo individuazione catastale tema nuova area soggetta a vincolo espropriativo sintesi Si chiede l'individuazione di un'area da destinare a servizi scolastici per la realizzazione di una struttura adibita a refettorio presso la scuola primaria. parere La richiesta è accoglibile introducendo una nuova area soggetta a vincolo espropriativo (AE.01.01) destinata all'ampliamento dell'attrezzatura scolastica. Si aggiornano di conseguenza l'art35 e la tavola PO.01 in scala 1:2.000. parzialmente accolta

pag. 185/210 143 protocollo 27096/2018 17/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo strada della Cetina 1 individuazione catastale f. 4, p. 58 tema edifici non classificati sintesi L'istanza è identica alla 090.1. Si chiede un sopralluogo per la classificazione del fabbricato di proprietà. parere La richiesta non è accoglibile in quanto l'edificio risulta essere stato schedato in occasione dei sopralluoghi per il Piano Operativo e disciplinato attraverso la scheda normativa S010 in classe 1. non accolta

pag. 186/210 144 protocollo 27102/2018 17/12/2018 soggetto osservante azienda/e

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo S. P. n. 37 delle Volte Basse individuazione catastale f. 33, p. 98‐99‐152‐659 tema nuova previsione edificazione produttiva sintesi Si propone un nuovo Progetto Unitario Convenzionato a destinazione produttiva, con relativa disciplina specifica, viste le pressanti richieste di utilizzo da parte di strutture non presenti attualmente sul territorio (distribuzione di medicinali nell'area Senese e limitrofe) e visto che nel PO la zona in oggetto non è stata valutata a pieno inerentemente ad un recupero, valorizzazione e sviluppo. Il PO infatti consente solo un ampliamento minimale (400 mq. di SUL). parere La proposta avanzata, riguardando un'area esterna al perimetro del territorio urbanizzato individuato ai sensi dell'art. 224 della L.R. 65/2014, rientra nella fattispecie per la quale la normativa regionale richiede lo svolgimento preliminare della Conferenza di Copianificazione, nella quale è valutata la conformità al PIT‐PPR, l'assenza di alternative di riutilizzo di insediamenti esistenti e sono indicati gli eventuali interventi compensativi. non accolta

pag. 187/210 145 protocollo 27112/2018 18/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Carpineto individuazione catastale tema nuova previsione edificazione residenziale sintesi Facendo riferimento ad un precedente contributo, si propone uno schema grafico per l'introduzione di una nuova area edificabile e di una nuova viabilità pubblica di collegamento tra via di Carpineto e via Inghilterra, oltre ad una fascia di chiusura e collegamento tra parte a monte e parte a valle. parere La richiesta interessa aree esterne al perimetro del territorio urbanizzato, come individuato ai sensi dell'art. 224 della L.R. 65/2014, per le quali quindi non possono essere previste trasformazioni di carattere urbano. non accolta

pag. 188/210 146 protocollo 27125/2018 18/12/2018 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Orgia individuazione catastale f. 143, p. 134 tema edifici non classificati sintesi Per l'ambito in oggetto, costituito dal fabbricato abitativo principale e da alcuni annessi, edificati nel sec. XIX, si chiede sia attribuita la classe c3. parere L'edificio, non classificato in quanto in occasione del sopralluogo il rilievo non era stato possibile, è classificato sulla base della schedatura conoscitiva (SD493) redatta in analogia a quella prodotta per il PO adottato. La disciplina per il complesso è definita dalla nuova scheda normativa S153, con conseguente aggiornamento dell'Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione e della tavola PO.18 in scala 1:10.000. parzialmente accolta

pag. 189/210 147 protocollo 27144/2018 18/12/2018 soggetto osservante azienda/e

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo strada per Molli individuazione catastale f. 37, p. 76 e f. 38, p. 65‐67 tema impianti tecnologici sintesi Si propone di inserire una sottozona di cui all'art. 71 destinata ad area produttiva per impianti tecnologici per adeguare e potenziare gli impianti esistenti alle nuove esigenze di carattere tecnologico e dotare l'area di un manufatto adibito a locali tecnologici per impianti di telecomunicazioni, sala server, magazzini e accessori di circa 100 mq. (300 mc.). L'area risulta già occupata da tralicci, antenne, ripetitori e relativi accessori ed è tutta recintata. parere Fermo restando gli usi dell'area e lo svolgimento di attività regolarmente autorizzati e compatibili con le discipline urbanistiche relative all'ambito di appartenenza, non si ritiene di riconoscere una destinazione esclusiva per tale area, posta nel territorio rurale, né specifiche potenzialità edificatorie. non accolta

pag. 190/210 148 protocollo 27855/2018 28/12/2018 soggetto osservante ente

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema contributo VAS sintesi Il contributo fornisce dati ed indicazioni per il Rapporto Ambientale in relazione alla qualità dell'aria. In particolare si segnala che l'opportunità che il rapporto ambientale definisca anche il contesto attuale della qualità dell’aria comunale. Si suggerisce di aggiornare la verifica di coerenza esterna al PRQA piuttosto che al Prrm, integrare l’obiettivo di sostenibilità ambientale riferito all’incentivazione dell’utilizzo di fonti rinnovabili di energia aggiungendo anche la riduzione delle emissioni di materiale particolato e prevedere i quali indicatori di contesto le emissioni di CO2 equivalente, il valore medio annuale di PM10 e PM,5 ed il valore medio annuale di biossido di azoto. Si segnala infine come preferibile prevedere almeno un indicatore ambientale per la matrice aria strettamente connesso alle emissioni in atmosfera piuttosto che alla qualità dell’aria. parere Si è provveduto ad integrare la documentazione tenendo conto di quanto evidenziato dal contributo, con particolare riferimento ai paragrafi 3.4.1, 3.4.2 , 4.2.8.1 , 4.2.8.1.1, 4.2.8.1.2 , 4.2.8.4 e 5.1.2 del Rapporto Ambientale. accolta

pag. 191/210 149 protocollo 00700/2019 10/01/2019 soggetto osservante cittadino/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema cimiteri per animali sintesi Si chiede una disciplina cimiteriale inerente gli animali, avendo in programma di attivare tale attività nel territorio comunale. parere Come previsto dal Regolamento di attuazione della L.R. 9/2015 "Disciplina di cimiteri per animali d'affezione", la localizzazione dei cimiteri nello strumento di pianificazione urbanistica (cioè nel Piano Operativo) è subordinata all'individuazione delle aree idonee nello strumento di pianificazione territoriale (cioè nel Piano Strutturale). Vista la natura parziale della variante al Piano Strutturale contestuale al Piano Operativo, questo tema dovrà essere rinviato alla redazione del nuovo Piano Strutturale, da avviarsi entro novembre 2019. non accolta

pag. 192/210 150 protocollo 09889/2019 24/05/2019 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via del Formicolaio 6, Ampugnano individuazione catastale tema edifici non classificati sintesi Si chiede di attribuire una classe di intervento ai fabbricati di proprietà, ai quali non è stata assegnata alcuna classe di intervento. Si chiede inoltre che venga effettuato un sopralluogo per una valutazione più approfondita. parere Sulla base della documentazione fotografica fornita la disciplina per il complesso è definita dalla nuova scheda normativa S165, con conseguente aggiornamento dell'Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione e della tavola PO.17 in scala 1:10.000. accolta

pag. 193/210 151 protocollo 11323/2019 10/06/2019 soggetto osservante titolare/i permessi di costruire

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema piano attuativo vigente sintesi Si chiede che venga confermata la lottizzazione mantenendo le aree identificate come parcheggi, verde pubblico, camminamenti e strada ora contraddistinti con le sigle AE08.03 e R2 Sv B, ridisegnando però il limite della lottizzazione scorporando il lotto "Residenze 1" e con la possibilità di realizzare tipologie diverse. Si chiede quindi la sottoscrizione di una nuova convenzione. parere L'istanza è riferita ad un Piano di Lottizzazione che risultava ancora vigente al momento dell'adozione del Piano Operativo, tanto che con l'osservazione identificata con il numero 100 se ne richiedeva il recepimento, pur con le modifiche ora riproposte. Essendo nel frattempo scaduti i termini di efficacia del piano attuativo, è ora possibile inserire la previsione per il completamento dell'intervento (PA08.04) apportando le modifiche che si ritengono migliorative e più coerenti al progetto complessivo per San Rocco a Pilli, con conseguente modifica della tavola PO.05 in scala 1:2.000 e con l'introduzione dell'art. 133 bis. accolta

pag. 194/210 152 protocollo 12682/2019 21/06/2019 soggetto osservante azienda

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via dei Lavatoi, via Tom Benettollo, Rosia individuazione catastale tema Piano Attuativo sintesi Premesso che l'osservazione al Piano Operativo presentata non è stata accolta, che la previsione come definita dal P.O. limita la possibilità di costruire villette indipendenti come attualmente il mercato richiede rendendo l'intervento antieconomico e visto che il vincolo cimiteriale rende ad oggi impossibile qualsiasi intervento edificatorio, si chiede la revoca della disponibilità edificatoria sia rispetto alla realizzazione degli interventi di edilizia privata che di opere pubbliche. parere Pur non condividendo le considerazioni svolte, si prende atto della volontà espressa e pertanto si provvede ad eliminare l'intervento previsto, con conseguente modifica della tavola PO.06 in scala 1:2.000 e abrogazione dell'art. 123 delle Norme Tecniche di Attuazione. accolta

pag. 195/210 153 protocollo 14091/2019 10/07/2019 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo località Poggione individuazione catastale f. 83, p. 16‐30‐68 tema edifici non classificati sintesi Si chiede la schedatura/classificazione degli immobili al fine di effettuare su di essi interventi di natura edilizia. Si specifica che essi risultano privi di attribuzione di classe per motivi sconosciuti e che erano stati oggetto di "Indagine sul patrimonio edilizio esistente" e schedatura redatta ai sensi della L.R. 5/80. parere Sulla base della documentazione fotografica fornita la disciplina per il complesso denominato Poggione (non classificato nel piano adottato) è definita dalla nuova scheda normativa S162, con conseguente aggiornamento dell'Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione e della tavola PO.16 in scala 1:10.000. Per quanto riguarda i fabbricati indicati dall'istanza con le lettere D e E (censiti in occasione della schedatura del patrimonio edilizio esistente per il P.O.) si conferma la disciplina definita nel piano adottato. parzialmente accolta

pag. 196/210 154 protocollo 19077/2019 09/09/2019 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via di Casalino 4, Ancaiano individuazione catastale tema edifici non classificati sintesi Si chiede l'elaborazione di una schedatura conoscitiva, analoga a quella prodotta per altri fabbricati, in modo da attribuire una classe agli edifici di proprietà. Si suggerisce la classe c3. parere Sulla base della documentazione fotografica fornita al complesso è attribuita la classe c3, con conseguente aggiornamento della tavola PO.09 in scala 1:2.000. accolta

pag. 197/210 155 protocollo 20208/2019 23/09/2019 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo località Podere il Chiostro individuazione catastale tema edifici non classificati sintesi Si chiede l'elaborazione di una schedatura conoscitiva, analoga a quella prodotta per altri fabbricati, in modo da attribuire una classe agli edifici di proprietà. Si suggerisce la classe c3. parere Sulla base della documentazione fotografica fornita la disciplina per il complesso è definita dalla nuova scheda normativa S164, con conseguente aggiornamento dell'Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione e della tavola PO.16 in scala 1:10.000. parzialmente accolta

pag. 198/210 156 protocollo 21729/2019 14/10/2019 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale f. 150, p. 26‐28‐33‐47‐57 tema edifici non classificati sintesi SI chiede che venga assegnata una classe di intervento agli immobili di proprietà (Castello di Capraia). parere Sulla base della documentazione fotografica fornita la disciplina per il complesso è definita dalla nuova scheda normativa S161, con conseguente aggiornamento dell'Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione e della tavola PO.18 in scala 1:10.000. accolta

pag. 199/210 157 protocollo 23736/2019 13/11/2019 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo località individuazione catastale f. 63, p. 51 tema edifici non classificati sintesi Si chiede l'attribuzione della classe al fine di regolamentare gli interventi e le opere ammissibili sul fabbricato. parere Sulla base della documentazione fotografica fornita all'edificio è attribuita la classe c3, con conseguente aggiornamento della tavola PO.17 in scala 1:10.000. accolta

pag. 200/210 158 protocollo 23737/2019 13/11/2019 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo località Barontoli individuazione catastale f. 63, p. 51 tema edifici non classificati sintesi Si chiede l'attribuzione della classe al fine di regolamentare gli interventi e le opere ammissibili sul fabbricato. parere Sulla base della documentazione fotografica fornita all'edificio è attribuita la classe c4, con conseguente aggiornamento della tavola PO.17 in scala 1:10.000. accolta

pag. 201/210 159 protocollo 24618/2019 25/11/2019 soggetto osservante tecnico professionista

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo loc. Borgolozzi, Orgia individuazione catastale tema edifici non classificati sintesi Si chiede la classificazione del fabbricato destinato a civile abitazione suddiviso in più unità immobiliari. Una parte è di recente ristrutturazione sempre per destinazione abitativa. Confina a sud con la strada comunale che conduce a Orgia, ad ovest con una piccola piazzetta sempre di proprietà pubblica, a nord con la vecchia strada comunale e a est con verde privato. Una buona parte ha comunque necessità di interventi di ristrutturazione stante la cattiva manutenzione e precarietà delle volumetrie. parere Sulla base della documentazione fotografica fornita all'edificio è attribuita la classe c2, con conseguente aggiornamento della tavola PO.18 in scala 1:10.000. accolta

pag. 202/210 160 protocollo 25869/2019 12/12/2019 soggetto osservante tecnico professionista

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo via di Sotto 2, Orgia individuazione catastale f. 143, p. 35 tema edifici non classificati sintesi Si chiede che al fabbricato sia attribuita la classe c3, trattandosi di un complesso edilizio che ha mantenuto elementi tipologici ed architettonici tipici degli insediamenti di antica formazione ma che hanno subito in epoca non recente alcune alterazioni, presentando oggi un limitato valore storico documentale. parere Sulla base della documentazione fotografica fornita, tenendo conto anche di quanto prodotto dall'osservazione identificata con il numero 123, all'edificio è attribuita la classe c2, con conseguente aggiornamento della tavola PO.15 in scala 1:2.000. parzialmente accolta

pag. 203/210 161 protocollo 26287/2019 18/12/2019 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo località Ucciano individuazione catastale f. 78, p. 91‐B tema edifici non classificati sintesi Si chiede la schedatura del complesso della Villa di Ucciano. parere Sulla base della documentazione fotografica fornita e delle caratteristiche del complesso, bene vincolato ai sensi degli artt. 10 e 11 del Codice, è attribuita la classe c1, con conseguente aggiornamento della tavola PO.05 in scala 1:2.000. accolta

pag. 204/210 162 protocollo 26337/2019 18/12/2019 soggetto osservante azienda

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema modifica classe sintesi L'istanza ‐ riprendendo quanto esposto con l'osservazione identificata con il numero 18 e con riferimento al parere espresso in merito in sede di controdeduzione ‐ ripropone una riformulazione del testo normativo all'art. 18 ammettendo che i limiti alle opere ed interventi definiti dalle classi possano essere superati anche con la presentazione di uno specifico Progetto Unitario Convenzionato, oltre che con Piano di Recupero, precisando che in tale ipotesi il proponente deve fornire con appositi elaborati la documentata prova della situazione di degrado e le motivate ragioni per le quali la disciplina ordinaria non è idonea a garantire il migliore riuso dell'immobile, così da consentire all'Amministrazione la più ampia e approfondita possibilità di verifica e controllo. parere Si ribadisce quanto esplicitato in risposta all'osservazione identificata con il numero 18, confermando il piano di recupero quale strumento e procedura idonei a documentare gli approfondimenti conoscitivi e progettuali necessari e a garantire alla collettività ed ai soggetti competenti la possibilità di esprimersi e di contribuire alla migliore formulazione della disciplina. non accolta

2 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo individuazione catastale tema interventi e opere specifici sintesi L'istanza riprende quanto esposto con l'osservazione identificata con il numero 18 ‐ dove si faceva presente che quanto previsto al comma 5 dell'art. 43 in merito agli interventi agricoli che comportano movimenti di terra, modificazione dello stato e consistenza delle colture arboree, modifiche delle opere di regimazione delle acque superficiali e profonde, cioè la richiesta di specifici elaborati, contrasta con la normativa sovraordinata per quanto attiene a scelte agronomico colturali e a opere eseguibili senza titolo abilitativo o che non hanno rilevanza edilizia ‐ e, in riferimento al parere espresso in sede di controdeduzione, rileva che su tale punto non è possibile una "precisazione normativa" non essendo possibile distinguere tar opere di "entità significativa e non", non essendo la previsione legittima ove si voglia riferire ai profili di compatibilità paesaggistica (disponendo l'art. 149 del D.lgs. 42/2004 che non sono soggetti ad autorizzazione gli interventi inerenti l'esercizio dell'attività agro‐silvo‐pastorale…) e visto che gli interventi in esame trovano disciplina nella normativa di settore preordinata alla tutela idrogeologica e idraulica. parere Si ribadisce quanto espresso in risposta all'osservazione identificata con il numero 18, istanza parzialmente accolta con conseguente modifica del comma 5 dell'art. 43 delle Norme Tecniche di Attuazione. parzialmente accolta

pag. 205/210 163 protocollo 26729/2019 24/12/2019 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Le Reniere individuazione catastale tema edifici non classificati sintesi Si chiede la classificazione dei fabbricati. parere Sulla base della documentazione fotografica fornita la disciplina per il complesso è definita dalla nuova scheda normativa S163, con conseguente aggiornamento dell'Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione e della tavola PO.16 in scala 1:10.000. accolta

pag. 206/210 164 protocollo 01127/2020 20/01/2020 soggetto osservante cittadino/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo Tegoia individuazione catastale tema nuova area soggetta a vincolo espropriativo sintesi L'istanza rappresenta l'opportunità di individuare uno spazio di uso collettivo o un'attrezzatura pubblica a servizio di posti molto belli, rilevando come soprattutto d'estate a Tegoia ci siano tanti turisti in "pellegrinaggio" verso Molli, ciclisti, motociclisti, escursionisti, boyscout, stranieri e bambini ma manchi anche un'altalena o una porta da calcio. parere L'istanza ‐ giunta molto tardivamente ‐ non può essere valutata in dettaglio in questa fase, non essendoci i tempi sufficienti allo svolgimento della procedura necessaria all'inserimento di una previsione di questo tipo. Si deve pertanto rinviare l'esame nel merito di tale proposta, in linea di massima condivisibile, ad una successiva revisione del Piano Operativo. non accolta

pag. 207/210 165 protocollo 02249/2020 05/02/2020 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo loc. Molinello 10, Torri individuazione catastale f. 107, p. 20 tema edifici non classificati sintesi Si chiede che l'immobile sia classificato in parte come c2 (porzione A definibile "mulino" di antico impianto) e in parte come c4 (porzioni B risultato di successivi e più recenti ampliamenti). parere Sulla base della documentazione fotografica fornita la disciplina per il complesso è definita dalla nuova scheda normativa S166 ‐ attribuendo all'immobile in parte la classe c2, in parte la classe c3 ‐, con conseguente aggiornamento dell'Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione e della tavola PO.17 in scala 1:10.000. parzialmente accolta

pag. 208/210 166 protocollo 02337 06/02/2020 soggetto osservante tecnico professionista

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo loc. Campo di Pagna individuazione catastale f. 18, p. 73 tema edifici non classificati sintesi Si chiede la revisione dell'attuale classe di appartenenza "NC". Il complesso è costituito da: 1) un fabbricato ad uso abitativo con fondi annessi ampliato a fine anni '70, 2) un ex fienile adibito a magazzino, 3) una limonaia (tettoia). Si tratta di manufatti molto semplici, senza elementi di riconoscibilità storica né caratteristiche degne di nota dal punto di vista architettonico. parere Sulla base della documentazione fotografica fornita al complesso è attribuita la classe c4, con conseguente aggiornamento della tavola PO.16 in scala 1:10.000. accolta

pag. 209/210 167 protocollo 04266 04/03/2020 soggetto osservante proprietario/i

fuori termine

1 osservazione al PS osservazione al PO contributo alla VAS indirizzo località La Cetina individuazione catastale f. 4 p. 33 sub. 12 e 13 tema edifici non classificati sintesi Visto che il fabbricato di proprietà non risulta classificato si chiede l'attribuzione della classe ai sensi dell'art. 18 del P.O. al fine di regolamentare gli interventi e le opere ammissibili sullo stesso fabbricato. parere La richiesta non è accoglibile in quanto la documentazione trasmessa risulta parziale e non fornisce elementi conoscitivi sufficienti per la classificazione dell'edificio al quale appartengono le unità immobiliari oggetto di osservazione. Si fa presente che restano comunque consentiti gli interventi fino alla classe c2. non accolta

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