Analisi degli impatti sull’atmosfera AAnnaalliissii ddeeggllii iimmppaattttii ssuullll’’aattmmoossffeerraa

DDDiiittttttaaa GGGeeeooottteeerrr ––– cccooommmuuunnneee dddiii CCCooonnncccaaammmaaarrriiissseee

Dipartimento Provinciale ARPAV di 1

ARPAV

Dipartimento di Verona Ing. Giancarlo Cunego (Direttore)

Progetto e realizzazione Servizio Controlli Ambientali Francesca Predicatori (Dirigente) Enrico Garofoli Stefano Marcazzan Giorgio Donnarumma Marco Padovani Simona De Zolt

Redatto da: Francesca Predicatori, Simona De Zolt, Alessandro Iseppi

Si ringrazia per il supporto fornito: Servizio Laboratori Provinciale di Padova e Venezia

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Sommario

1 Introduzione ...... 4

2 Descrizione dell’impianto e del processo produttivo ...... 4

2.1 Descrizione del sito ...... 4

2.2 Descrizione dello processo produttivo ...... 5

3 Rifiuti e MPS ...... 6

3.1 Esiti attività di controllo ...... 6

4 Emissioni ...... 8

5 Stima modellistica della dispersione degli inquinanti ...... 10

5.1 Analisi meteorologia da Giugno 2013 a Maggio 2014 ...... 10

5.2 Localizzazione impianto ...... 13

5.3 Emissioni dell’ impianto ...... 14

5.4 Analisi episodi di emissioni odorigene ...... 14

5.5 Dispersione degli inquinanti in atmosfera – risultato delle simulazioni ...... 16

5.6 Risultati simulazioni annuali ...... 17

5.7 Risultati della simulazione del 26 marzo 2014 ...... 21

6 Conclusioni ...... 24

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1 Introduzione

A seguito della richiesta del Comune di Concamarise, ARPAV – dipartimento di Verona ha effettuato un controllo sull’impianto della ditta Geoter sita a Concamarise finalizzato a verificare l’entità delle emissioni a camino, le caratteristiche dei rifiuti in ingresso, delle materie prime seconde in uscita dall’impianto. È stata, inoltre effettuata una stima modellistica della dispersione in atmosfera delle emissioni prodotte dall’impianto.

2 Descrizione dell’impianto e del processo produttivo

2.1 Descrizione del sito

L’impianto Geoter, con sede legale in via Lavagnone 11, Lonato del Garda e sede operativa in via A. Volta 55 nel Comune di Concamarise (VR) dista circa 1 Km dal centro abitato del comune di Concamarise ed è ubicato in zona classificata come “zona agricola E”. Il capannone Geoter si inserisce in un contesto ambientale agricolo, che non è interessato da altre attività industriali. Lo strumento urbanistico comunale prevede che all’interno di zone agricole si possano destinare aree ad altre attività, in deroga allo stesso PRG; il cambio di destinazione d’uso deve essere deliberato dal Consiglio Comunale a seguito dell’analisi del progetto di variante presentato. L’approvazione del progetto e la successiva realizzazione dell’impianto Geoter, una volta concluso il procedimento di VIA, costituisce variante allo strumento urbanistico, in base all’articolo 208 del D. Lgs 152/06.

Figura 2-1 – ortofoto con individuazione dell’area su cui sorge il capannone Geoter Srl (Fonte Google Maps ®)

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2.2 DESCRIZIONE DELLO PROCESSO PRODUTTIVO

L’impianto della Geoter s.r.l., trattamento e rigenerazione di rifiuti speciali, è costituito dalle seguenti due linee di trattamento: a) soil washing: separazione del contaminante della matrice solida attraverso processo di lavaggio in acqua; b) thermal desorption (desorbitore termico): separazione fisica dei contaminanti organici della matrice solida mediante un riscaldamento diretto ad alte temperatura che permette la volatilizzazione e la successiva combustione dei contaminanti. Di seguito verrà descritto in dettaglio questo processo che costituisce la fase di maggiore interesse dell’attività di controllo.

Le fasi di pretrattamento di seguito elencate precedono sia l’impianto di soli washing sia quello di thermal desorption e sono comuni ad entrambe le linee; esse sono finalizzate a permettere il corretto svolgimento dei successivi processi. Vagliatura : La vagliatura preliminare del materiale ha la funzione di separare dalla matrice le frazioni grossolane eventualmente presenti che per dimensione non sono compatibili con gli impianti di trattamento. A tal fine il materiale viene caricato all’interno di un vaglio rotante del tipo “a tamburo” o con benna vagliante. Il sotto-vaglio viene omogeneizzato nella fase successiva con il materiale di risulta dalla frantumazione in attesa di essere convogliato all’interno dei cicli di trattamento, mentre il sopra-vaglio può essere eventualmente sottoposto ad un successivo trattamento preliminare (frantumazione). Frantumazione: La frantumazione ha l’obiettivo di ridurre la granulometria del materiale per il successivo trattamento, rendendola omogenea con la parte di sotto-vaglio precedentemente selezionata; in questo modo viene ricostituita la partita integra che garantisce una granulometria idonea al trattamento.

Thermal desorption La tecnologia di desorbimento consiste nella separazione fisica di contaminanti organici dalla matrice solida mediante un riscaldamento diretto in un essiccatoio a temperature comprese tra i 150°C e i 500°C. I contaminanti che vengono volatilizzati nel corso del trattamento termico, sono convogliati in un sistema di depurazione dei fumi, che comprende un filtro abbattitore delle polveri e un ossidatore termico (post combustore). In particolare il filtro depolveratore (filtro a maniche) agisce sui fumi fino a 100°- 150°C trattenendone i solidi sospesi; la pulizia delle maglie avviene mediante degli impulsi d'aria compressa (in controcorrente rispetto ai fumi); l’ossidatore termico (post-combustore) riscalda i fumi oltre gli 850°C per un tempo di permanenza maggiore o uguale 2 secondi, trasformando i composti organici volatili (COV) e gli idrocarburi in inerti, CO2 e H2O. All'uscita della linea di desorbimento termico i materiali solidi trattati vengono stoccati in attesa di essere convogliati alla rispettiva destinazione d'uso, mentre il flusso gassoso depurato è convogliato al camino.

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3 Rifiuti e MPS

3.1 Esiti attività di controllo

Il giorno 8 aprile, in concomitanza del prelievo delle emissioni a camino è stata eseguita dal TdP Marco Padovani un‘ispezione finalizzata a eseguire un campione dei rifiuti in ingresso, destinati al trattamento termico e un campione delle materie prime seconde in uscita al trattamento, per la determinazione di: • clorobenzeni, metalli, PCDD, PCDF, PCB, IPA, cromo,cianuri, fitofarmaci, composti aromatici e alifatici,fenoli totali, idrocarburi. I risultati sono riportati in tabella 3.1; in Figura 3-1, Figura 3-2, Figura 3-3 sono riportati graficamente i risultati delle misure effettuate sui rifiuti in ingresso e sulle materie prime secondarie (MPS) in uscita dal trattamento termico. I rifiuti in ingresso contengono stagno e idrocarburi leggeri in concentrazioni superiori a quelle previste dal D.Lgs 152/06 per i suoli ad uso verde pubblico, residenziale e privato (parte IV, titolo V, All. 5 , tab. 1 col. A) la concentrazione di idrocarburi pesanti è superiore al valore limite fissato dal D.Lgs 152/06 per i suoli nei siti ad uso commerciale o industriale (parte IV, titolo V, All. 5 , tab. 1 col. B). Dopo il trattamento termico, nelle materie prime secondarie si misura una diminuzione consistente degli idrocarburi sia leggeri che pesanti, e dei composti organici volatili. Rimangono sostanzialmente invariate le concentrazioni di metalli e PCB. Idrocarburi policiclici aromatici, clorobenzene, fitofarmaci, esteri dell’acido ftalico erano presenti in quantità inferiore alla soglia di rilevazione nei materiali in ingresso e non vengono rilevati nei materiali in uscita al trattamento termico. La concentrazione di diossine e furani nei rifiuti in ingresso è pari a 9 ng(I-ETQ)/m3, nelle materie prime secondarie in uscita al trattamento è pari 13 ng(I-ETQ)/m3. La variazione delle concentrazioni dei diversi congeneri è rappresentata in Figura 3-3. I suoli in uscita hanno concentrazioni di stagno, diossine, zinco inferiori ai valori limite fissati dal D.Lgs 152/06 per i suoli nei siti ad uso commerciale o industriale (parte IV, titolo V, All. 5 , tab. 1 col. B).

Tabella 3-1: concentrazione di inquinanti nei rifiuti in ingresso e nelle materie prime secondarie in uscita dall’impianto Rifiuti in ingresso MPS in uscita composto concentrazione concentrazione mg/Kg mg/Kg antimonio < 5 < 5 arsenico 5 6 berillio 0.6 0.7 cadmio < 1 < 1 cobalto 7 8 cromo 39 41 mercurio < 1 < 1 nichel 28 39 piombo 26 55 rame 25 33 selenio < 3 < 3 stagno 2 3 tallio <1 < 1 vanadio 32 36 zinco 73 185 cromo VI < 1 < 1 cianuri < 1.0 < 1.0 fluoruri 17 27 IPA < 0.5 < 0.5 composti aromatici totali 0.46 < 0.10 composti organoalogenati < 0.10 < 0,10 clorobenzene < 0,1 < 0.1 fitofarmaci < 0.010 < 0.010 Dipartimento Provinciale ARPAV di Verona 6

Rifiuti in ingresso MPS in uscita composto concentrazione concentrazione mg/Kg mg/Kg diossine e furani TOT I-TE 9.29 ng/kg 13.5 ng/kg policlorobifenili tot. 42 µg/kg 44 µg/kg idrocarburi leggeri (C<12) 220 < 10 idrocarburi pesanti (C> 12) 1800 100 esteri dell’acido ftalico < 5.000 < 5.000

Figura 3-1: concentrazione di metalli, cianuri e fluoruri nei rifiuti in ingresso e nelle terre in uscita dal trattamento termico

200

180

160

140

120 kg 100 g/ m 80

60

40

20

0 cianu fluor Sb As Be Cd Co Cr Hg Ni Pb Cu Se Sn Ta Va Zn Cr VI ri uri Rifiuti 2.5 5 0.6 0.5 7 39 0.5 28 26 25 1.5 2 0.5 32 73 0.5 0.5 17 MPS 2.5 6 0.7 0.5 8 41 0.5 39 55 33 1.5 3 0.5 36 185 0.5 0.5 27

Figura 3-2: concentrazione di metalli, cianuri e fluoruri nei rifiuti in ingresso e nelle terre in uscita dal trattamento termico

500

450

400

350

300 3 m250 g/ µ X 10 in mg/kg 200

150

100

50

0 composti composti idrocarburi idrocarburi esteri clorobenze policlorobif IPA aromatici organoalog fitofarmaci leggeri pesanti (C> dell’acido ne enili totali enati (C<12) 12) ftalico Rifiuti 250 460 50 50 5 42 22 180 2.5 MPS 250 50 50 50 5 44 0.5 10 2.5

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Figura 3-3: concentrazione di metalli, cianuri e fluoruri nei rifiuti in ingresso e nelle terre in uscita dal trattamento termico

50 45 40 35 30 kg g/ 25 n 20 15 10 5 0 1,2,3,4,6 1,2,3,4,6 1,2,3,4,7 1,2,3,6,7 2,3,4,6,7 1,2,3,7,8 1,2,3,4,6 1,2,3,4,7 1,2,3,4,6 2,3,7,8‐ 1,2,3,7,8 2,3,4,7,8 Totale I‐ ,7,8,‐ ,7,8,9‐ ,8‐ ,8‐ ,8‐ ,9‐ ,7,8‐ ,8,9‐ ,7,8,9‐ TCDF ‐PeCDF ‐PeCDF TE HpCDD OCDD HxCDF HxCDF HxCDF HxCDF HpCDF HpCDF OCDF Rifiuti 6.4 29.6 13.5 3.43 12.8 4.97 2.51 4.01 0.5 10.1 1.24 10.2 9.29 MPS 8.75 43.5 28.6 7.6 17.7 5.75 2.78 4.09 0.5 5.66 0.5 4.87 13.5

4 Emissioni

Il giorno 8 aprile 2014 i TdP ing. Giorgio Donnarumma, Dott. Enrico Garofoli e ing. Stefano Marcazzan hanno eseguito un’ispezione all’interno dell’impianto della ditta Geoter sito in via Volta nel comune di Concamarise allo scopo di campionare le emissioni in atmosfera dal camino E1 Al prelievo hanno presenziato per la ditta i sig. Johnny Vanzetta e Eddy Negri.

Il camino E1 è afferente il processo di desorbimento termico, l’impianto è dotato di abbattimento a secco con filtri a maniche e postcombustore rigenerativo. Al momento del prelievo l’impianto produttivo funzionava a regime regolare, come dichiarato dalla ditta, con un carico di processo pari all’80% del massimo consentito.

Sono stati eseguiti: • la misura della portata secondo la norma UNI 10169/01, • un prelievo come previsto dalla norma UNI EN 1948-1/2006 per la determinazione di microinquinanti (PCDD-PCDF-PCB-IPA). • 3 campioni per la determinazione delle polveri totali sospese, • 3 campioni per la ricerca di COV • un campionamento in continuo con campionatore a celle elettrochimiche marca Wohler A600 n. 30417 per la determinazione del gas di combustione.

I risultati sono riassunti in Tabella 4-1 e sono riportati nei rapporti di prova allegati. I valori di concentrazione e flusso di massa misurati sono inferiori ai valori limiti imposti con determina della provincia di Verona n. 2352/11 del 27/05/2011 e dal Dl.gs 152/06 e s.m.i.

Tabella 4-1. Emissioni camino impianto: limiti previsti da AIA e misure. Limiti autorizzazione provinciale Misura ARPAV 22 Apr 14 Inquinante Flusso(g/h) concentrazione (mg/Nm3) Flusso(g/h) concentrazione (mg/Nm3) Polveri 80 10 43 3.7 COV tot (come C) 400 50 52 4.4 NOx n.i. n.i. 770 65

SO2 n.i. n.i. 352 30 CO n.i. n.i. 560 47

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microinquinanti Limiti autorizzazione provinciale Misura ARPAV 22 Apr 14 Inquinante Flusso(g/h) concentrazione (mg/Nm3) Flusso(g/h) concentrazione (mg/Nm3) PCB tot. 4 0.5 0.026 0.00216 PCB WHO-TE n.i. n.i. 0.0017 146.63 ng/Nm3 Diossine e furani ° I- 3 n.i. n.i. 0.00056 mg/h 0.047 ng/Nm TEQ totale PCDD/PCDF ° n.i. n.i. 0.01690 mg/h 1.428 ng/Nm3 metalli Arsenico 8 1 < L.R. < L.R. Cadmio 0.8 0.1 < L.R. < L.R. Cromo 40 5 0.027 0.0025 Nichel 8 1 0.010 0.0009 Piombo 40 5 0.019 0.0018 Rame 40 5 0.016 0.0015 Selenio 8 1 0.002 0.0002 Antimonio 40 5 0.002 0.0002 Stagno 40 5 0.157 0.0144 Tallio 1.6 0.2 0.024 0.0022 Vanadio 40 5 0.010 0.0009 Berillio 0.8 0.1 0.009 0.0008 Zinco n.i. n.i. 0.331 0.0304 Cobalto n.i. n.i. 0.009 0.0008 Mercurio n.i. n.i. 0.131 0.0120

o I valori limite per PCDD/PCDF sono stabiliti dal D.Lgs 152/06 All. 1, parte V tab. A2 cl. II in 0,01 mg/Nm3

I filtri campionati a camino sono stati sottoposti ad analisi anche per la determinazione di idrocarburi policiclici aromatici: l’esito delle analisi non ha permesso per problemi analitici, di ottenere un risultato affidabile.

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5 Stima modellistica della dispersione degli inquinanti

Il modello ADMS-Urban (Cerc, 2005) è stato utilizzato per effettuare una stima modellistica della distribuzione degli inquinanti emessi dall’impianto della ditta Geoter. Tale modello descrive la distribuzione degli inquinanti tramite curve gaussiane in condizioni atmosferiche stabili o neutrali, mentre in condizioni convettive utilizza curve non gaussiane che permettono di tener conto della struttura non simmetrica della componente verticale della turbolenza. Il modello adotta una parametrizzazione della struttura dello strato limite basata sulla lunghezza di Monin-Obukov e sull’altezza dello strato stesso, che vengono calcolati ogni ora di simulazione, in base alle variabili meteorologiche che sono fornite in input.

Il periodo scelto per le simulazioni è compreso tra il 1 giugno 2013 e il 31 maggio 2014, poiché in questo arco temporale sono stati segnalati con precisione gli episodi di odori molesti presso l’abitazione di Via Isolana della famiglia Lanza. È stata, inoltre, effettuata una simulazione in un giorno (26 marzo 2014), selezionato fra quelli in cui sono stati segnalati odori molesti e in cui era in funzione la nuova configurazione dell’impianto, che prevede un sistema di aspirazione a servizio delle aree di stoccaggio e lavorazione che convoglia l’aria nel camino E1. I dati meteorologici sono stati analizzati al paragrafo 5.1. Le caratteristiche dell’impianto e le sue emissioni sono illustrate ai paragrafi 5.2 e 5.3. Nel paragrafo 5.4 vengono analizzati gli episodi di cattivo odore segnalati dalla famiglia residente in prossimità dell’impianto, e vengono confrontati con le variabili meteorologiche presentate al paragrafo 5.1. Le caratteristiche delle simulazioni sono indicate al paragrafo 5.5, mentre i risultati sono presentati ai paragrafi 5.6 e 5.7.

5.1 ANALISI METEOROLOGIA DA GIUGNO 2013 A MAGGIO 2014

I dati meteorologici analizzati sono quelli della stazione meteo di , situata 12 km a Nord- Est dell’impianto Geoter. Essi sono rappresentativi anche della situazione meteorologica del comune di Concamarise, essendo la zona che comprende i due paesi pianeggiante e con caratteristiche piuttosto uniformi, mentre i rilievi montuosi sono situati molto a Nord rispetto alle due località.

L’analisi del vento evidenzia la presenza di un regime di brezza pianura-montagna. Il vento è più intenso durante il giorno, dalle ore 8 alle ore 19, ed è evidente la correlazione con la radiazione solare (Figura 5-1). Di notte, tra le ore 20 e le 7, prevale la componente dai settori nord-orientali, di giorno (ore 8-19) quella da meridione: infatti, in Figura 5-2, si nota una prevalenza di colori freddi (blu e verdi), che rappresentano la frequenza con cui il vento spira dai settori sud-occidentali, durante le ore del giorno; durante la notte prevalgono i colori caldi (giallo-rossi), che corrispondono a un vento proveniente dai settori nord-orientali. Analizzando le serie temporali del vento (non mostrate), si vede che a questo regime di brezza locale si sovrappone la circolazione su scala più ampia, per cui in presenza del passaggio di perturbazioni su larga scala, il vento ad esse associato si “sovrappone” alla brezza, talora cancellandone l’andamento tipico: pertanto, sono presenti giornate in cui il vento ha soffiato tutto il giorno da Nord-Est e l’effetto della brezza non è stato visibile (vedasi caso del 26 marzo 2014, paragrafo 5.7) I principali parametri statistici relativi alle variabili meteorologiche più significative sono riportati in Tabella 5-1. In Tabella 5-2 sono riportati gli stessi parametri calcolati per i principali inquinanti rilevati presso la stazione di , che può essere considerata rappresentativa anche dei valori di fondo del comune di Concamarise.

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Figura 5-1. Giorno tipo della velocità del vento e della radiazione solare: stazione meteo di Roverchiara, giugno 2013 – maggio 2014.

Giorno tipo velocità del vento e radiazione solare

2 600 1.8 500 1.6 1.4 400 1.2 300 1 0.8 200 0.6 100 0.4

Velocità del vento (m/s) 0 0.2 (W/m2) solare adiazione 0 -100 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 Ora

Velocità vento Radiazione Solare

Figura 5-2. Frequenza relativa con cui il vento ha spirato nelle varie direzioni in funzione dell’ora del giorno. I colori caldi (giallo-rosso) indicano vento proveniente dai settori nord-orientali, quelli freddi (blu- verde) indicano vento proveniente dai settori sud-occidentali. stazione meteo di Roverchiara, giugno 2013 – maggio 2014.

Frequenza relativa direzioni del vento: giorno tipo NNW NW 0.045 WNW 0.04 W 0.035 WSW 0.03 SW SSW 0.025 S 0.02 SSE 0.015 SE Frequenza relativa Frequenza 0.01 ESE 0.005 E 0 ENE

0 2 4 6 8 NE 10 12 14 16 18 20 22 NNE Ora N

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Figura 5-3. Rosa dei venti: Roverchiara, Giugno 2013 – Maggio 2014.

350° 0° 10° 340° 1000 20° 330° 30° 320° 40° 800 310° 50° 600 300° 60°

290° 400 70°

280° 200 80°

270° 90°

260° 100°

250° 110°

240° 120°

230° 130°

220° 140° 210° 150° 200° 160° 190° 180° 170° 0 3 6 10 16 (knots) Wi n d sp ee d 0 1.5 3.1 5.1 8.2 (m/s)

Tabella 5-1. Statistica dati meteo stazione di Roverchiara, periodo giugno 2013 – maggio 2014. Calme definite come vento con velocità inferiore a 0.5 m/s. temperatura velocità vento direzione prevalente Pressione Radiazione solare umidità relativa °C m/s °N mm W/m2 % Media 14.7 1.5 146 0 166 80 Max 36.7 8.1 360 37 1011 100 Min -4.0 0.5 0.0 0.0 0.0 15.8 St.dev 8.1 1.1 104.9 0.8 258.0 21.8 N dati validi 8760 8651 8651 8760 8760 8760 N dati 8760 8651 8651 8760 8760 8760 N calme 2119 % Calme 24

Tabella 5-2. Concentrazione di inquinanti e dati statistici. Stazione di riferimento: Legnago, periodo giugno 2013 – maggio 2014.

NO NO2 NOx O3 PM10 3 3 3 3 3 µg/m 293K µg/m 293K µg/m 293K µg/m 293K µg/m 293K media 12 24 42 49 33 st.dev 27 16 51 42 25 max 326 133 581 181 165 min 0 1 0 0 0 N valori 8659 8699 8760 8285 4176 N istanti 8659 8699 8760 8285 4176

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5.2 Localizzazione impianto

Come si vede in Figura 5, l’impianto si trova nel comune di Concamarise, circa 2 km a Sud-Ovest del centro abitato. Il quadrato rosso indicata l’area di interesse per le simulazioni di dispersione degli inquinanti. A circa 200 m a Sud-Ovest dell’impianto vi è il recettore considerato, che ha segnalato gli episodi di odori molesti.

Figura 5-4. Ubicazione dell’impianto della ditta Geoter, nel comune di Concamarise.

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5.3 EMISSIONI DELL’ IMPIANTO

L’impianto della ditta Geoter possiede un solo camino di emissione, denominato E1. I suoi parametri caratteristici sono riportati in Tabella 5-3. I dati di emissioni, sia autorizzate sia misurate, sono riportati in Tabella 5-4

Tabella 5-3. Dati tecnici del camino della ditta Geoter. Camino E1 caratteristiche tecniche Processo Trattamento rifiuti produttivo Sistema Filtro a maniche + Post Combustore abbattimento Diametro m 0.75 Altezza (m) 19

Limiti autorizzazione provinciale Misura ARPAV 8 Apr 14 3 Portata secca normalizzata (Nm /h) 20000 11830 Temperatura fumi in uscita (°C) 100 109 Umidità relativa (%) 13.28 Pressioni (mbar) 1016 Ossigeno (%) 15.83

Tabella 5-4. Emissioni camino impianto: limiti previsti da AIA, D.Lgs. 152/06 e misure. Limiti autorizzazione provinciale Misura ARPAV 8 Apr 2014 Inquinante Flusso(g/h) concentrazione (mg/Nm3) Flusso(g/h) concentrazione (mg/Nm3) Polveri 80 10 43 3.7 COV tot (come C) 400 50 52 4.4 NOx 10000 500* 770 65

SO2 10000 500* 352 30 CO n.i. n.i. 560 47 PCB tot. 4 0.5 0.026 0.00216 * Dl.gs 152/06 tab C, classe V

5.4 Analisi episodi di emissioni odorigene

Il recettore sensibile è rappresentato dall’abitazione situata, in Via Isolana, Salionze, circa 200 m a SW dell’impianto. Sono stati segnalati una serie di episodi di cattivo odore verificatisi tra giugno 2013 e maggio 2014. Sono state analizzate le condizioni meteo verificatesi in occasione di tali episodi, e sono state confrontate con quelle dei periodi in cui, a impianto operativo, gli odori non sono stati indicati.

Gli odori sono stati segnalati prevalentemente con vento proveniente da NE e ENE (Figura 5-5), di intensità debole o moderata (Figura 5-6). Le segnalazioni sono state meno frequenti con venti meno intensi (o calma di vento) e provenienti dagli altri settori, in condizioni di instabilità atmosferica.

Il risultato è ragionevole, poiché un vento moderato da NE porta i fumi del camino dell’impianto in direzione della casa della famiglia. Inoltre le condizioni atmosferiche instabili determinano un rapido abbassamento del pennacchio di inquinante (anziché una sua dispersione orizzontale), e un punto di ricaduta vicino al camino. Dipartimento Provinciale ARPAV di Verona 14

Figura 5-5. Frequenza relativa delle ore in cui, a impianto operativo, è stato segnalato un odore molesto (serie rossa, “odore sì”) ovvero non è stato segnalato (serie verde, “odore no”), in funzione della classe di direzione del vento.

frequenza relativa odore

35

30

25

20 ODORE NO % 15 ODORE SI

10

5

0 N E S W NE SE SW NW NNE ENE ESE SSE SSW NNW WSW WNW Classe direzione vento

Figura 5-6. Frequenza relativa delle ore in cui, a impianto operativo, è stato segnalato un odore molesto (serie rossa, “odore sì”) ovvero non è stato segnalato (serie verde, “odore no”), in funzione della classe di intensità del vento.

frequenza relativa odore

45 40 35 30 25 ODORE NO % 20 ODORE SI 15 10 5 0 m/s) calma m/s) m/s) (U<=0.5 molto debole debole moderato (0.53.0 m/s) Classe velocità vento

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Figura 5-7. Frequenza relativa delle ore in cui, a impianto operativo, è stato segnalato un odore molesto (serie rossa, “odore sì”), non è stato segnalato (serie verde, “odore no”), in funzione della classe di stabilità atmosferica.

frequenza relativa odore

70

60

50

40 ODORE NO % ODORE SI 30

20

10

0 instabile neutrale stabile tipo di stabilità

5.5 Dispersione degli inquinanti in atmosfera – risultato delle simulazioni

Sono state effettuate stime modellistiche della dispersione degli inquinanti emessi dalla ditta Geoter in tre condizioni diverse: 1. Stima annuale dal 1 giugno 2013 al 31 maggio 2014 con parametri emissivi al camino pari a quelli autorizzati. Da ora in poi tale simulazione sarà indicata con il nome “Anno – autorizzazione” 2. Stima annuale dal 1 giugno 2013 al 31 maggio 2014 con parametri emissivi al camino pari a quelli misurati da ARPAV il giorno 22 aprile 2014. Da ora in poi tale simulazione sarà indicata con il nome “Anno – misure” 3. Stima a breve termine il giorno 26 marzo 2014 con dati emissivi pari a quelli misurati da ARPAV, indicata con il nome26mar2014_mis Le principali caratteristiche delle simulazioni sono riportate in Tabella 5-5. I dati meteorologici sono quelli della stazione meteo di Roverchiara, situata 12 km a Nord-Est dell’impianto Geoter. Si assume che l’impianto funzioni dal lunedì al venerdì, dalle ore 7 alle ore 19. La risoluzione spaziale è di 20 m e il dominio di implementazione del modello è un quadrato di lato 2 km centrato sull’impianto in studio. Si è scelto di non descrivere i valori di fondo dei vari inquinanti, per poter evidenziare il solo contributo dell’impianto in studio

Tabella 5-5. Caratteristiche delle simulazioni. Simulazione Inizio Fine Emissioni Risoluzione Anno_autorizzazione 1 giugno 2013 31 maggio 2014 Dati autorizzazioni 20 m Anno_misure 1 giugno 2013 31 maggio 2014 Dati misurati 20 m 26mar2014_mis 26 marzo 2014 ore 00 26 marzo 2014 ore 23 Dati misurati 20 m

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5.6 Risultati simulazioni annuali

I risultati della simulazione “Anno_autorizzazione” sono riportati nelle mappe in Figura 5-8 e in Figura 5-9. Esse rappresentano la concentrazione media e massima, nell’anno compreso tra il 1 giugno 2013 e il 31 maggio 2014, dei principali inquinanti emessi dal camino dell’impianto della ditta Geoter. Si nota che i punti di massima ricaduta si trovano a Sud-Ovest e a Nord-Est dell’impianto, a circa 100 m dal camino stesso. Questo è in accordo con una direzione prevalente dei venti da Nord-Est e da Sud- Ovest. I massimi sono localizzati intorno all’impianto. Analoghi grafici sono stati prodotti in Errore. L'origine riferimento non è stata trovata. e Errore. L'origine riferimento non è stata trovata. per la simulazione “Anno_misure”. In questo caso la distribuzione degli inquinanti è molto simile a quella prodotta dalla simulazione con i dati autorizzati, ma i valori sono molto inferiori.

Figura 5-8. Simulazione Anno_autorizzazione. Concentrazioni medie e massime di NO2 e TSP.

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Figura 5-9.Simulazione Anno_autorizzazione. Concentrazioni medie e massime di VOC e PCB.

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Figura 5-10: Simulazione Anno_misura. Concentrazioni medie e massime di NO2 e TSP.

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Figura 5-11: Simulazione Anno_misura. Concentrazioni medie e massime di VOC e PCB.

La concentrazione dei principali inquinanti simulata dal modello nel punto recettore, che ha segnalato gli odori molesti, è stata analizzata. Il confronto tra la serie temporale delle concentrazioni in tale punto recettore e le segnalazioni di odori molesti, per l’intero anno analizzato, evidenzia che se durante una giornata è stato segnalato un odore molesto, nell’80% dei casi anche il modello simula per quel punto una concentrazione di inquinante superiore alla media. I parametri statistici relativi alle concentrazioni simulate dal modello nel punto recettore sono riportati in Tabella 5-6.

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Tabella 5-6. Principali parametri statistici delle concentrazioni stimate dal modello ADMS in corrispondenza del punto recettore di Via Isolana. Periodo compreso tra il 1 giugno 2013 e il 31 maggio 2014. A desta i risultati per emissioni a camino pari a quelle misurate da ARPAV, a sinistra i risultati per emissioni a camino pari a quelle autorizzate. Anno_autorizzazione Anno_misure

NO2 TSP VOC PCB SO2 NO2 TSP VOC PCB SO2 µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3 media 0.22 0.02 0.11 1.09E-03 2.72 0.02 0.02 0.02 9.8E-06 0.14 dev.st 0.84 0.09 0.42 1.09E-03 10.59 0.08 0.06 0.08 9.8E-06 0.50 max 6.83 0.69 3.45 1.09E-03 86.21 0.59 0.48 0.65 9.8E-06 3.91 min 0.00 0.00 0.00 0.000 0.000 0.000 0.000 0 0 0.000 N dati validi 8651 8651 8651 8651 8651 8651 8651 8651 8651 8651

5.7 Risultati della simulazione del 26 marzo 2014

E’ stata realizzata una simulazione della dispersione degli inquinanti emessi dalla ditta Geoter il giorno 26 marzo 2014, in cui sono stati segnalati odori molesti forti. I valori delle emissioni dell’impianto sono quelli misurati nell’ultimo controllo a camino effettuato da ARPAV il giorno 8 aprile 2014. Come si vede in Figura 5-12 e Figura 5-13, nel periodo della giornata in cui l’impianto ha funzionato (dalle ore 7 alle ore 19), i venti sono stati prevalentemente moderati, sempre nord-orientali, determinando un apporto di inquinante nella direzione dell’abitazione che ha segnalato la presenza di emissioni odorigene. La serie temporale della concentrazione dei vari inquinanti nel punto recettore è riportata in Figura 5-14: dal confronto con Figura 5-12, si nota che essa dipende sia dalla intensità sia dalla direzione del vento. In Errore. L'origine riferimento non è stata trovata. è riportata la stessa serie temporale per il punto di massima ricaduta del pennacchio di inquinante, situato 20 m a SW dell’impianto. La mappa della distribuzione spaziale della concentrazione di COV simulata in varie ore della giornata è rappresentata in Figura 5-15. Il punto di massima ricaduta si trova sempre immediatamente a Sud- Ovest dell’impianto.

Figura 5-12.Serie temporale della velocità e della direzione del vento durante la giornata del 26 marzo 2014. Dati della stazione meteorologica di Roverchiara.

26 marzo 2014

360 6

300 5

240 4

180 3 (°N) (m/s) 120 2 Velocità del vento

Direzione del vento vento del Direzione 60 1

0 0 0 2 4 6 8 10121416182022 Ora

Direzione del vento (°N) Velocità del vento (m/s)

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Figura 5-13. Rosa dei venti, dati della stazione meteorologica di Roverchiara, giorno 26 marzo 2014.

350° 0° 10° 340° 6 20° 330° 30° 320° 5 40°

310° 50° 4

300° 60° 3

290° 70° 2

280° 1 80°

270° 90°

260° 100°

250° 110°

240° 120°

230° 130°

220° 140° 210° 150° 200° 160° 190° 180° 170° 0 3 6 10 16 (knots) Wind speed 0 1.5 3.1 5.1 8.2 (m/s)

Figura 5-14. Concentrazione di vari inquinanti nel punto recettore di Via Isolana, simulato dal modello ADMS il giorno 26 marzo 2014.

26 marzo 2014 Via Isolana

1.2 9.00E-05 8.00E-05 1.0 7.00E-05 0.8 6.00E-05 5.00E-05 0.6 4.00E-05 (µg/m3) (µg/m3) 0.4 3.00E-05

Concentrazione Concentrazione 2.00E-05 0.2 1.00E-05 PCB Concentrazione 0.0 0.00E+00 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10111213 1415161718 1920212223 Ora

NO2 VOC TSP SO2 PCB

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Figura 5-15. Concentrazione media oraria di COV in diverse ore della giornata del 26 marzo

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6 Conclusioni

L’indagine condotta ha interessato sia il processo di recupero di terreni contaminati che avviene all’interno della ditta Geoter, sia l’impatto di tale processo sul territorio circostante la ditta. La prima parte dell’indagine ha comportato il campionamento e la misura dei terreni prima e dopo il trattamento termico, e la misura delle emissioni a camino. Per la seconda parte dell’indagine è stato utilizzato uno strumento modellistico: il programma ADMS Urban sviluppato dalla CRC di Cambridge, che ha per messo di valutare in differenti condizioni l’impatto sull’atmosfera delle emissioni a camino.

La verifica sui terreni ha confermato il rispetto da parte della ditta delle prescrizioni previste dall’autorizzazione AIA (determina della provincia di Verona n. 2352/2011) per quanto riguarda il contenuto di inquinanti nei rifiuti gestiti e nelle materie prime secondarie in uscita dal trattamento. Le emissioni a camino sono risultate conformi a quanto prescritto dalla determina n. 2352/11 e n. 3218/13.

La seconda parte dell’indagine era volta a verificare l’impatto delle emissioni sull’atmosfera del territorio circostante la ditta, ed in particolare si è cercato di verificare se vi è correlazione fra emissioni e percezione dell’odore da parte del recettore più vicino. Le concentrazioni medie annue di inquinanti in corrispondenza del recettore sono contenute e inferiori ai limiti previsti per la qualità dell’aria dal D.Lgs 155/10, sia considerando i valori autorizzati che i valori misurati. Anche ipotizzando le condizioni di funzionamento più gravose (emissioni pari a i limiti autorizzati) il contributo emissivo della ditta Geoter alla concentrazione di inquinanti in atmosfera è contenuto a valori inferiori a un centesimo del limite per NO2 e SO2.

Gli odori sono stati segnalati prevalentemente con vento proveniente da NE e ENE (Figura 5-5), di intensità debole o moderata (Figura 5-6). Le segnalazioni sono state meno frequenti con venti meno intensi (o calma di vento) e provenienti dagli altri settori, in condizioni di instabilità atmosferica. Un vento moderato da NE porta i fumi del camino dell’impianto in direzione del recettore più sensibile. Inoltre le condizioni atmosferiche instabili determinano un rapido abbassamento del pennacchio di inquinante (anziché una sua dispersione orizzontale), e un punto di ricaduta vicino al camino. Il risultato della simulazione effettuata per il giorno 26 marzo 2014, giorno scelto fra quelli in cui è stato segnalata la presenza di odore, evidenzia come nel periodo della giornata in cui l’impianto ha funzionato (dalle ore 7 alle ore 19), i venti sono stati prevalentemente moderati, sempre nord-orientali, determinando un apporto di inquinante nella direzione dell’abitazione maggiormente interessata dagli odori molesti. La stima effettuata con il modello ADMS – Urban il giorno 26/03/2014 evidenzia come i valori massimi 3 3 raggiunti presso il recettore alle ore 8 sono stati circa 0.2 µg/m di VOC e 1 µg/m di SO2, mentre 3 3 valori medi annuali stimati nello stesso punto sono 0.02 µg/m per i VOC e 0.14 µg/m per SO2. In tale situazione è possibile che la concentrazione di inquinante superi la soglia di percezione olfattiva, pur mantenendosi su concentrazioni contenute.

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maggio 2014

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