Prefetture - UTG e Amministrazioni Provinciali di , , Cosenza e Salerno Comuni

Terremoto del 16 dicembre 1857 Grumento Nova (PZ). Rovine del Castello Ciliberti a Saponara, veduta nord (fonte INGV-SGA 1987)

ESERCITAZIONE NAZIONALE DI PROTEZIONE CIVILE RISCHIO SISMICO

2012”

14-15 dicembre 2012

Documento d’impianto generale

Pagina 1 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

INDICE

PREMESSA ...... 3

OBIETTIVI ...... 3

SCENARIO DELL’ESERCITAZIONE ...... 5

L’evento storico di riferimento ...... 5

L’evento simulato ...... 7

I Centri storici ed i beni culturali esposti ...... 10

Le frane sismoindotte ...... 11

L’accessibilità ...... 13

Le dighe ...... 15

Gli stabilimenti suscettibili di causare incidenti rilevanti indotti dal sisma...... 20

L’impianto Itrec di - Matera ...... 21

Il quadro dei Servizi Essenziali ...... 21

I fattori meteo-climatici ...... 24

IL MODELLO DI INTERVENTO ...... 25

Il sistema di coordinamento – i centri operativi ...... 25

Le Aree di emergenza ...... 27

L’accesso dei soccorsi nell’area colpita ...... 28

I livelli del coordinamento e la procedura delle telecomunicazioni ...... 29

La logistica ...... 31

La valutazione rischio residuo e le verifiche su siti strategici per la gestione emergenziale ...... 32

L’analisi della Condizione Limite per l’Emergenza ...... 32

I controlli delle dighe ...... 32

Il monitoraggio sismico ...... 33

La gestione e lo scambio dati territoriali ...... 33

L’informazione e la comunicazione ...... 33

L’informazione alla popolazione scolastica ...... 34

Cronoprogramma generale delle principali attività ...... 35

I PARTECIPANTI ...... 41

ACRONIMI ...... 42

ALLEGATO ...... 43

SCHEMA DEL MODULO PER MESSAGGIO ...... 43

Pagina 2 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

PREMESSA Al fine di mettere a frutto i primi risultati della pianificazione di emergenza per il rischio sismico in Basilicata è stata valutata l’opportunità di organizzare, entro fine anno, un’esercitazione nazionale di protezione civile finalizzata a sperimentare le prime attivazioni ed alcune azioni di protezione civile sul territorio, in un arco temporale di circa 4-5 ore. Lo scenario dell’evento simulato è un terremoto con epicentro in Val D’Agri, i cui effetti interessano le Province di Potenza, Matera nonché di Salerno e Cosenza. Scopo generale dell’esercitazione è verificare, a seguito della simulazione di un forte sisma, le suddette attivazioni, come iniziale risposta operativa all’emergenza nel rispetto della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 dicembre 2008, tenendo conto delle difficoltà per la mobilità e dei tempi di attivazione del sistema di coordinamento nazionale, regionale e locale necessario alla gestione delle risorse disponibili. La maggior parte delle operazioni avverrà per “posti di comando”, per testare la funzionalità del flusso delle informazioni e le procedure di attivazione del coordinamento dal livello periferico a quello centrale. L’esercitazione prevede, per il giorno 14 dicembre, un’attività formativa rivolta al volontariato, per la realizzazione delle aree di accoglienza e prove di evacuazione di tutte le scuole della Regione Basilicata a seguito di un’attività di informazione. Per il mattino del 15 dicembre è prevista la suddetta attività operativa di circa 5 ore, al termine della quale seguirà un briefing conclusivo.

OBIETTIVI L’esercitazione intende mettere alla prova l’efficacia del sistema di risposta delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale di Protezione Civile a livello centrale e periferico, avendo cura in particolare di testare, anche in base al lavoro di pianificazione finora svolto quanto segue: • l’attivazione coordinata dei modelli di intervento dei diversi Enti e Strutture partecipanti e del flusso delle informazioni in emergenza; • le procedure per l’attivazione delle strutture operative per l’esecuzione di interventi tecnici urgenti; • le attivazioni sanitarie con particolare riferimento a: 1. verifica del Coordinamento tra SISTEMA – Funzione Sanità e Regione Basilicata per le attività sanitarie, in particolare delle procedure per l’attivazione dei moduli sanitari da fuori Regione, in applicazione della Direttiva del PCM del 28 giugno 2011 (posti di comando); 2. verifica procedura attivazione Medevac (posti di comando); 3. attivazione di un massiccio afflusso al pronto soccorso dell’Ospedale di Villa d’Agri (effettuato tramite il supporto di figuranti della CRI e dell’associazione di volontariato ANPAS), ed interessamento dei due Dipartimenti di Emergenza Urgenza e Accettazione (DEA) regionali (Potenza e Matera); 4. soccorso alla popolazione disabile o fragile con ausilio di volontariato CRI, ANPAS e Misericordie. Nell’ambito dell’evacuazione in località Poggio Tre Galli, Comune di Potenza, con il supporto del sistema di volontariato, sarà compilata la scheda disabilità in allegato al documento di pianificazione sanitaria; 5. prova di telecomunicazione tra i pronto soccorsi degli ospedali sede di Pronto Soccorso Attivo (PSA) e DEA con la centrale del 118 e la SOR e CCS (si ipotizza l’interruzione delle normali comunicazioni con uso esclusivo del sistema radio del 118). A tal fine ogni azienda avrà cura di

Pagina 3 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

ripristinare, laddove non funzionante o inesistente, l’apparato radio presso il Pronto Soccorso o di verificare la copertura tramite radio portatili; 6. verifica della procedura di attivazione dei moduli sanitari in Regione Basilicata (ANPAS e CRI); 7. attivazione del Piano per il massiccio afflusso dei feriti dell’ospedale S. Carlo di Potenza e Madonna della Grazie di Matera (per posti di comando); • le prime azioni a livello comunale; • la tempistica e le modalità di attivazione dei Centri Operativi Comunali (COC), dei Centri Operativi Misti (COM) e dei Centri di Coordinamento dei Soccorsi (CCS); • il sistema delle telecomunicazioni in emergenza, considerando il caso estremo d’impossibilità di comunicare tramite canali convenzionali forniti dagli operatori di telefonia mobile e fissa nella prima ora successiva all’evento (8:00 – 9:00); • le procedure per la notifica dell’evento e le successive comunicazioni al MIC, con l’impiego del sistema informativo protetto di comunicazioni Common Emergency Communication and Information System (CECIS); • l’operatività del volontariato; • l’ubicazione, l’accessibilità, l’idoneità e la funzionalità di alcune aree di ammassamento dei soccorritori e delle risorse afferenti ai COM; • i tempi e le procedure per la individuazione della sede più idonea ad ospitare la Direzione di Comando e Controllo (Di.Coma.C.); • il modello di valutazione della percorribilità in emergenza della rete dei trasporti terrestri; la verifica del corretto flusso di comunicazione tra gli enti gestori ed i centri di coordinamento; • i punti di accesso terrestri, aerei e marittimi con l’analisi delle procedure di attivazione ed instradamento dei soccorsi sul territorio e della movimentazione del materiale utile alla gestione dell’emergenza; • l’efficacia ed i tempi di attuazione delle procedure per la verifica speditiva dell’idoneità dei manufatti stradali al transito dei mezzi di soccorso; • le procedure per l’attivazione e la movimentazione dei materiali e dei mezzi, dei poli logistici nazionali; • l’attivazione di tecnici liberi professionisti (geologi e ingegneri) per la compilazione delle Schede Geo (Schede di supporto alla prima emergenza sismica per problematiche geologiche e geotecniche) e per la valutazione delle condizioni di rischio residuo e degli interventi non strutturali e strutturali da realizzarsi nell’immediato post evento, nel caso di movimenti gravitativi (frane e sinkhole) indotti dal sisma; • il rilievo per l’analisi della Condizione Limite per l’Emergenza tramite il rilevamento degli edifici strategici, delle aree di ricovero e di ammassamento e delle infrastrutture di connessione e accessibilità; • la procedura per l’attivazione dei controlli da parte dei concessionari delle dighe; • il sistema di comunicazioni nell’ambito del rischio industriale con particolare riferimento al Centro Olio Val D’Agri (COVA) nel Comune di Viggiano; • la procedura di emergenza sull’oleodotto Monte Alpi – Taranto 20; • le modalità e la tempistica di intervento delle aziende erogatrici di servizi essenziali. • lo scambio di dati e di informazioni con i centri di competenza e con gli enti gestori delle infrastrutture e dei servizi essenziali; • la condivisione e l'interoperabilità dei sistemi informativi e dei dati territoriali tra DPC e Enti territoriali (test dello scambio dati in tempo reale con i livelli territoriali per alcune tematiche specifiche e tramite la creazione di standard); • l’attivazione della pianificazione di emergenza degli Enti locali; • l’evacuazione degli edifici scolastici; • l’informazione alla popolazione scolastica;

Pagina 4 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

• i flussi comunicativi e informativi tra i diversi attori coinvolti, sia in riferimento all’elaborazione dei comunicati stampa sia alla gestione del sito web regionale dedicato all’emergenza; • i rapporti con il mondo dell’informazione; • la comunicazione in emergenza diretta ai cittadini, attraverso il Contact Center DPC e il numero verde dell’URP regionale; • la simulazione dello scenario di danno; • la caratterizzazione dinamica con vibrazioni forzate e ambientali di un edificio sede di COM, e la simulazione della registrazione di un aftershock con postazioni accelerometriche temporanee installate sul terreno.

SCENARIO DELL’ESERCITAZIONE

L’evento storico di riferimento Il terremoto storico di riferimento è avvenuto il 16 dicembre 1857 alle 22.15 (ora locale), con un’intensità massima di grado XI MCS (catalogo CPTI11, INGV; Rovida et al., 2011).

Fig. 1 – Terremoto del 16/12/1857 – Carta delle Intensità macrosismiche.

In quella data un terremoto catastrofico colpì l’Italia meridionale, causando circa 11.000 vittime (19.000, secondo fonti non ufficiali) e vaste distruzioni nella Val d’Agri, nella Valle del Melandro-Pergola e nel Vallo di Diano (Guidoboni e Ferrari, 1987; Burrato e Valensise, 2008). Il terremoto suscitò notevole interesse tra gli studiosi europei del tempo; tra questi merita di essere menzionato Robert Mallet che, grazie ad un finanziamento dalla Royal Pagina 5 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

Society of London, poté effettuare un lungo sopralluogo nella regione colpita dal terremoto. Al suo ritorno, Mallet raccolse le sue esperienze in un volume che rappresenta uno dei contributi più importanti agli sviluppi pionieristici della sismologia (Mallet, 1862). Il terremoto fu generato nella fascia sismogenica che corre lungo l’asse della catena Appenninica. Sebbene si tratti di un terremoto di epoca pre-strumentale, la sua localizzazione, le caratteristiche del rilascio sismico della regione, la natura dell’attuale campo degli sforzi nell’area e le considerevoli evidenze di tettonica attiva suggeriscono che l’evento sia stato generato da una faglia normale con direzione NO-SE. Le analisi automatiche della magnitudo momento a partire dai valori di intensità in gradi MCS restituiscono un valore di Mw pari a 7.0, facendo del terremoto del 1857 uno dei più forti terremoti storici italiani (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani; CPTI 11). Tutte le ricostruzioni macrosismiche, a partire da quella elaborata da Mallet stesso, indicano un’area di danneggiamento molto ampia, che si sviluppa in direzione NO-SE. In effetti il terremoto causò danni estesi su un territorio molto vasto. Intensità maggiori o uguali al X grado MCS sono testimoniate in un’area di oltre 900 km2. La Val d’Agri subì danni ingentissimi; intensità del IX e X grado MCS hanno interessato un territorio che si estende dall’estremità settentrionale del Vallo di Diano fino al bacino di Sant’Arcangelo, a SE.

Burrato P., Valensise G., 2008. Rise and Fall of a Hypothesized Seismic Gap: Source Complexity in the Mw 7:0 16 December 1857 Southern Earthquake. Bulletin of the Seismological Society of America, Vol. 98, No. 1, pp. 139– 148, February 2008, doi: 10.1785/0120070094 Guidoboni E., Ferrari G. (Editors), 1987. Mallet’s Macroseismic Survey on the Neapolitan Earthquake of 16th December 1857, Istituto Nazionale di Geofisica and Storia Geofisica Ambiente, Bologna, Italy (anastatic reprint of the original volume). Mallet R., 1862. The great Neapolitan earthquake of 1857, in The First Principles of Observational Seismology, Chapman and Hall, London. Rovida A., Camassi R., Gasperini P., Stucchi M. (a cura di), 2011. CPTI11, la versione 2011 del Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani. Milano, Bologna, http://emidius.mi.ingv.it/CPTI

Pagina 6 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

L’evento simulato Per la realizzazione dello scenario è stato utilizzato un codice di calcolo denominato Sistema Informativo per la Gestione dell’Emergenza (S.I.G.E.) del Dipartimento della Protezione Civile (DPC). A partire dall’inserimento delle coordinate epicentrali e della magnitudo il Sistema informativo consente, nel giro di pochi minuti, di ottenere un quadro territoriale - oltre che la stima, espressa in valori minimi, medi e massimi - dei danni causati da un sisma, in termini di popolazione coinvolta ed edifici interessati. Di seguito si riportano i valori medi.

L’esercitazione prevede la simulazione di un evento sismico di magnitudo M = 6.5, Comune epicentrale Paterno (PZ), analogo a quello descritto nel paragrafo precedente.

La stima degli effetti è stata eseguita tramite il codice di calcolo SIGE: • Coordinate epicentrali: lat. 40,350; long. 15,785 • Comune epicentrale: Paterno (PZ) • Intensità: I = X MCS • Magnitudo: M = 6.5 • Popolazione coinvolta (incluse anche regioni limitrofe): ¾ intensità ≥ VII MCS: 679355 persone ¾ intensità ≥ VIII MCS: 279645 persone ¾ intensità ≥ IX MCS: 58204 persone

I 13 comuni dell’area epicentrale che, in base alla simulazione, risultano maggiormente danneggiati con una intensità macrosismica superiore o uguale al IX grado, sono riportati nella seguente tabella 1:

% di N° persone Cod. Intensità abitazioni coinvolte Provincia Comune ISTAT MCS crollate in crolli (medio) (medio) Potenza 17076046 Marsicovetere X 21.7 953 Potenza 17076091 Tramutola X 22.2 666 Potenza 17076100 Paterno IX-X 18.7 708 Potenza 17076045 Marsico Nuovo IX-X 9.3 424 Montesano sulla Salerno 15065076 IX-X 6.6 416 Marcellana Potenza 17076098 Viggiano IX-X 9.1 302 Salerno 15065087 Padula IX 9.4 450 Potenza 17076037 Grumento Nova IX 5.9 95 Potenza 17076050 Moliterno IX 5.8 218 Potenza 17076081 Sarconi IX 4.7 46 Potenza 17076015 Calvello IX 6 108 Salerno 15065018 Buonabitacolo IX 3.3 67 Salerno 15065114 Sala Consilina IX 2.4 245 Tab. 1 – Comuni con intensità macrosismica superiore o uguale al IX grado.

Effetti sulle abitazioni e sulla popolazione relativamente alle sole province di Potenza, Matera, Cosenza e Salerno La Provincia maggiormente colpita è quella di Potenza. Di seguito si riportano i valori medi degli effetti sulle aree antropizzate in termini di abitazioni e popolazione (tab. 2).

Pagina 7 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

Tot. Coinvolti in Senza Tot. abitazio Crolli Inagibili Province Imax crolli tetto popolazione ni (medio) (medio) (medio) (medio) residente

Potenza X 182418 2692 15711 4589 26925 393529 Salerno IX 447440 1090 13563 1943 25850 1073643 Matera VIII 94237 87 2871 124 4443 204239 Cosenza VII-VIII 418784 27 5422 43 8736 733797 Totali 1142879 3896 37567 6699 65954 2405208 Tab. 2 – Scenario – Effetti sulle abitazioni e sulla popolazione (valori medi).

Di seguito si riporta la mappa del rapporto SIGE inerente i valori attesi della popolazione coinvolta in crolli (fig. 2).

Fig. 2 – Rapporto SIGE – Valori attesi della popolazione coinvolta in crolli.

L’evento sismico è di tale intensità che coinvolge, in termini di danneggiamento e di crolli, anche le regioni limitrofe Campania e Calabria, come si evince dalla figura 3 di seguito riportata, contenuta nel rapporto SIGE.

Pagina 8 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

Fig. 3 – Rapporto SIGE – Valori attesi delle percentuali di abitazioni inagibili.

Nel rapporto SIGE e nei relativi dati di output sono riportati, oltre ai dati dettagliati di danneggiamento, informazioni relative a scuole, ospedali, dighe, industrie e impianti, industrie a rischio di incidente rilevante, reti di monitoraggio e frane.

Pagina 9 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

I Centri storici ed i beni culturali esposti L’area oggetto di esercitazione è sede di oltre 394 Centri Storici, individuati come tali dal primo censimento effettuato dal Ministero per i Beni e le attività Culturali – MiBAC – (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) ed attualmente oggetto di analisi da parte del sito web CSRS del DPC. Si tratta in prevalenza di centri arroccati sulle pendici dell’Appennino. Nel caso di un evento analogo a quello simulato, tali centri subirebbero una perdita notevole di beni culturali in termini di edifici storici di civile abitazione ed architettonici. Di seguito vengono evidenziati i dati attualmente disponibili nel sistema del DPC “CSRS - Centri storici e Rischio Sismico”, forniti dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC). In particolare, le tabelle riassumono a livello provinciale i dati sul patrimonio culturale esposto: • numero di centri storici (tab. 3 - fonte: Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione); • presenza di edifici storici (tab. 4 - dato ISTAT numero di edifici ante 1945); • numero di beni culturali totali (*) e associati ai Centri Storici, questi ultimi suddivisi tra architettonici, archeologici e musei/contenitori (tab. 5 - fonti: Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro e Direzione Generale Paesaggio Belle arti, Architettura e Arti Contemporanee - PaBAAC.

Tab. 3 - Centri storici (ICCD- CSRS) Numero centri storici e PROVINCIA nuclei rurali storici Potenza 117 Matera 33 Cosenza 244 Salerno 391 Totale 785

Tab. 4 - Edifici ante 1945 (ISTAT 2001) Totale edifici storici Percentuale edifici PROVINCIA Totale Edifici ante 1945 storici ante 1945 Potenza 33038 65498 50,44 % Matera 12255 29676 41,29 % Cosenza 67224 229203 29,33 % Salerno 60966 220520 27.65% Totali 173483 544898 ---

Tab. 5 - Numero beni culturali (Carta del Rischio e Beni Tutelati - MiBAC) Museo/Contenito Totale Beni Totale Beni Archeologici Architettonici PROVINCIA re associato ai complessivi (*) associati ai CS associati ai CS. associati ai CS CS Potenza 818 554 67 486 1 Matera 463 267 44 222 1 Cosenza 898 593 12 579 2 Salerno 1106 749 128 614 7 Totali 3285 2163 251 1901 11

(*) Comprende i Beni contenuti in località ISTAT associate ai Centri Storici (CS) identificati dall’ICCD, sia i Beni contenuti nelle “Case sparse”, ovvero nella porzione rimanente dell’intero territorio provinciale.

Pagina 10 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

Le frane sismoindotte

Le frane rappresentano il fenomeno maggiormente rappresentativo tra quelli indotti dal terremoto sull’ambiente, sia per il numero di movimenti franosi provocati dal sisma che per la distruttività dei medesimi. In alcuni casi, infatti, le conseguenze in termini economici e/o di perdita di vite umane a causa delle frane sono state di entità paragonabile se non superiore a quelle del sisma che le ha generate. Altri movimenti gravitativi indotti dal sisma sono gli sprofondamenti (sinkholes) legati alla instabilità di cavità naturali e/o antropiche, oppure dovuti all’innesco/accelerazione di fenomeni di formazione di cavità nel sottosuolo. I fenomeni gravitativi generati dal sisma, laddove vadano ad interessare i centri abitati, le infrastrutture viarie e ferroviarie e le reti dei servizi essenziali (acqua, luce, gas etc), possono determinare un sostanziale incremento dei danni ed aggravare le condizioni di rischio fino al punto di non rendere più fruibili, per motivi precauzionali, i beni esposti al rischio (edifici, strade, etc.), con forti ripercussioni sulle operazioni di soccorso ed assistenza della popolazione. Nel territorio della Regione Basilicata non sono disponibili, al momento, studi e perimetrazioni a scala regionale della suscettibilità del territorio a dare luogo a frane a seguito di un evento sismico. Per le finalità dell’esercitazione sono state quindi sviluppate due tipi di analisi: • un’analisi tecnica semplificata impostata sui dati disponibili e sulle frane censite. Le valutazioni condotte sono partite dalla considerazione che la presenza di frane, anche se inattive nelle condizioni morfoclimatiche correnti, deve essere ritenuto uno degli elementi principali da tenere in considerazione nella valutazione della suscettibilità al dissesto in caso di sisma; • un’analisi scientifica, sviluppata nell’ambito della Progetto Urbisit (Convenzione tra DPC e IGAG-CNR), dal Dipartimento Scienze della Terra dell’Università di Urbino, per ricostruire uno scenario di frane sismoindotte in Val d’Agri in base ai caratteri litologici e morfologici del territorio, alle frane censite nell’Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia (IFFI) e all’evento simulato.

Relativamente alla prima analisi è stato costruito un quadro conoscitivo omogeneo, integrato in un unico ambiente georiferito, contenente i dati sulle frane presenti nei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) redatti dalle quattro Autorità di bacino (AdB) competenti sull’area oggetto dell’esercitazione: AdB Basilicata, AdB Ofanto-Puglia, AdB Sele- Campania, AdB Calabria. Laddove erano disponibili i dati sulla tipologia della frana e sul suo stato di attività, si è provveduto alla classificazione delle frane in funzione della suscettibilità/criticità all’attivazione per scuotimento sismico suddividendola in tre livelli (elevata, moderata, bassa) . Relativamente alla seconda analisi è stata costruito uno scenario di frane sismoindotte in Val d’Agri. Le elaborazioni effettuate hanno permesso la perimetrazione (figura 4) delle aree entro le quali vi sono probabilità dell’84-50-16% di innesco di frane sismoindotte del tipo I secondo Keefer (2002). Le frane di tipo I (rock falls and disrupted slides) corrispondono a frane di crollo o ribaltamento in materiali competenti (rocce o aggregati fortemente addensati) che sono suscettibili di innesco cosismico ad opera delle sollecitazioni in media-alta frequenza. E’ stato inoltre effettuato il calcolo della distribuzione spaziale dei valori dell’intensità di Arias con fasce di isovalori a intervalli variabili (Romeo, 2000). In accordo a vari Autori (Wilson & Keefer, 1989; Wilson 1993, Harp & Wilson, 1995; Prestininzi & Romeo, 2000) una soglia minima di intensità di Arias compresa tra 0,10 e 0,15 m/s può

Pagina 11 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012 essere individuata, al di sopra della quale si attivano frane del tipo I precedentemente descritte. Le analisi condotte portano a ritenere che fino ad una distanza di circa 40 km dall’epicentro risulti sussistere una probabilità medio-elevata dell’innesco di frane sismoindotte del tipo I (cfr. fig. 4).

Fig. 4 – Perimetrazione delle aree con probabilità di innesco dell’84, 50 e 16%

Harp, E.L. & Wilson, R.C.: 1995; Shaking Intensity Thresholds for Rock Falls and Slides: Evidence from 1987 Whittier Narrows and Superstition Hills Earthquake Strong-motion Records. Bulletin of the Seismological Society of America 85, 1739–1757. IFFI; 2007: Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia. APAT (Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici); http//193.206.192.244/cartanetiffi/ Keefer, D.K.; 2002: Investigating Landslides Caused by Earthquakes – A Historical Review. Surveys in Geophysics 23, pp. 473–510. PAI; 2004: Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico; Regione Marche, Autorità di Bacino Regionale. http//www.autoritabacino.marche.it/pai/paiintro.asp Prestininzi, A. & Romeo, R.W.; 2000: Earthquake-Induced Ground Failures in Italy. Engineering Geology 58, pp. 387- 397. Romeo, R.W.; 2000: Seismically-Induced Landslide Displacements: a predictive model. Engineering Geology 58, pp. 337-351. Wilson, R.C. & Keefer, D.K.; 1985: Predicting Areal Limits of Earthquake-induced Landsliding. In J.I. Ziony, (ed.), Earthquake Hazards in the Los Angeles Region – An Earth-science Perspective, U.S. Geological Survey Professional Paper 1360, pp. 317–345. Wilson, R.C.; 1993: Relation of Arias Intensity to Magnitude and Distance in California. U.S. Geological Survey Open- File Report 93-556.

Pagina 12 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

L’accessibilità

Viene di seguito riportata la distribuzione dei punti di accesso individuati sul territorio distinguendo tra accessibilità terrestre, marittima e aerea.

Accessibilità terrestre

Viabilità strategica per il potentino ed il Vallo di Diano L’accessibilità nella zona di Potenza e il Vallo di Diano da Nord è caratterizzata da una buona connessione con le principali arterie di comunicazione dell’Italia meridionale, consentendo un veloce collegamento con la costa adriatica, jonica e tirrenica. In particolare si segnalano le seguenti vie di accesso: • l’autostrada A16 con deviazione su SS 658 in località Candela; • l’autostrada A3 con deviazione su RA 5 (Raccordo Autostradale Sicignano- Potenza), in località Sicignano; • l’autostrada A14 con deviazione su SS 96 in località Bari; • la SS 106 “Jonica” con deviazione su SS 407 in località .

Viabilità strategica per il Pollino (Parco Pollino) – Province di Potenza e Cosenza L’area interessata comprende la parte settentrionale della Provincia di Cosenza e la parte meridionale della Provincia di Potenza. In particolare l’area del Pollino dispone di sole tre direttrici che la percorrono interamente da Nord a Sud:

1. l’autostrada A3;

2. la SS 18 “tirrenica”;

3. la SS 106 “jonica”.

Tali arterie strategiche, qualora impercorribili renderebbero, molto difficoltoso il collegamento di tutto il territorio calabrese con il resto della penisola. A queste si devono aggiungere altre 4 arterie principali, perpendicolari alle precedenti, che mettono in comunicazione la costa tirrenica con quella ionica:

1. la SS 534 che raccorda la A3 da Altomonte alla SS 106 a Sibari;

2. la SS 107 (Silana) da Cosenza (A3) a Crotone, con percorso di montagna che raggiunge i 1400 m s.l.m.;

3. la SS 598 da fino all’immissione sull’A3 altezza di Montesano sulla Marcellana;

4. la SS 653 da Policoro fino all’immissione sull’A3 altezza di Lauria Nord;

5. la SS 585 da Maratea fino all’immissione sull’A3 all’altezza di Lagonegro Nord.

Queste ultime due rivestono carattere strategico per i collegamenti interni, in quanto più prossime alla zona epicentrale.

Pagina 13 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

La rete ferroviaria L’infrastruttura ferroviaria in Basilicata si estende per 347 km di linee (fig. 4); 37 le stazioni. Fa parte della rete fondamentale la linea costiera tirrenica (Battipaglia-) Sapri-Praia (-Reggio Calabria). Le principali linee della rete complementare sono: • la linea costiera ionica (Taranto-) Ginosa- (-Reggio Calabria), che collega i centri costieri presenti nella piana di Sibari; • la linea trasversale interna (Napoli-) Romagnano-Potenza-Metaponto, che confluisce sulla linea ionica; • la linea Rocchetta S.A.L. -Potenza Inferiore, di collegamento tra Potenza e Foggia.

Completano l’infrastruttura regionale: • la linea Rocchetta S.A.L. - Spinazzola (-Gioia del Colle), a servizio dell’area industriale di S.Nicola di Melfi; • la linea Rocchetta S.A.L.- Monticchio (-Avellino), che si sviluppa principalmente nella Campania. (fonte: Gruppo FERROVIE DELLO STATO ITALIANE)

Accessibilità aerea Nel territorio della Regione Basilicata non sono presenti aeroporti che possano rappresentare punti di accesso per le risorse provenienti da fuori regione E’ presente un unico scalo per aeromobili sito in (MT) per voli privati, non dotato di illuminazione notturna, costituito da un’unica pista e da un parcheggio per aeromobili. Nelle Regioni limitrofe alla Basilicata sono invece presenti i seguenti aeroporti di rilevanza strategica sia per essere utilizzati come punti di accesso, stante la vicinanza con il territorio lucano, sia come luoghi di stoccaggio delle risorse:

Regione Calabria: Aeroporto di Crotone, Aeroporto di Lamezia Terme (CZ) e Aviosuperficie di Scalea.

Regione Campania: Aereoporto di Pontecagnano (SA) Regione Puglia: Aereoporto di Ginolisa (FG), Aeroporto di Amendola (FG), Aeroporto di Bari, Aeroporto di Gioia del Colle (BA) e Aeroporto di Grottaglie (TA). In Basilicata sono disponibili campi volo o elisuperfici; in particolare, l’ENAC ha certificato 10 elisuperfici.

Accessibilità marittima In considerazione delle criticità sulla rete dei trasporti terrestri a seguito di un severo evento sismico, il trasporto marittimo diviene strategico per l’accesso delle risorse necessarie alla gestione dell’emergenza, in particolare per il territorio calabrese, in quanto la parte settentrionale della Basilicata risulta meglio connessa alla rete dei trasporti terrestri. Di seguito si elencano le strutture portuali individuate come possibili punti di accesso via mare nelle vicinanze dell’area interessata, che consentono l’accesso di navi commerciali e di traghetti:

Costa Jonica – nord: ƒ Taranto

Pagina 14 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

Costa Jonica – sud: ƒ Corigliano Calabro ƒ Crotone Costa Tirrenica – sud: ƒ Vibo Valentia ƒ Gioia Tauro

In Regione Basilicata sono presenti, inoltre, due porti di piccole dimensioni che possono essere utilizzati per la movimentazione di soccorritori, soprattutto per agevolare l’allontanamento della popolazione, qualora la rete viabilistica presenti delle criticità. In particolare sono presenti i seguenti porti:

Costa tirrenica: ƒ Maratea

Costa Jonica : ƒ Policoro (Soc. Marinagri) ƒ Pisticci (Porto degli Argonauti)

Le dighe

Nei territori interessati dal sisma sono presenti in tutto 34 “grandi dighe”, di cui 14 in Basilicata, 13 nella Provincia di Cosenza e 7 nella Provincia di Salerno. Per quanto riguarda la destinazione d’uso degli invasi, prevale quello irriguo nella Regione Basilicata e nella Provincia di Salerno ed idroelettrico nella Provincia di Cosenza. Si tratta di dighe e di traverse di altezza superiore a 15 metri, che determinano un volume di invaso superiore a 1.000.000 di m3. Su tali dighe la Direzione Generale per le Dighe e le Infrastrutture idriche ed elettriche del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti provvede, ai fini della tutela della pubblica incolumità, all'approvazione tecnica dei progetti ed alla vigilanza sulla costruzione e sulle operazioni di controllo spettanti ai concessionari. Di seguito si riporta l’elenco delle dighe (tab. 6):

Pagina 15 di 47

Tabella 6 - elenco delle dighe nelle Province di Potenza, Matera, Salerno e Cosenza

Nome diga Regione Condizione Fiume Uso Classifica Concessionario (m) Provincia (m s.m.) (m s.m.) Quota max regolazione Quota Autorizz. Autorizz. Quota Altezza L.584/94 Volume L.584/94 (mil. mc) Volume Autorizz. (mil. mc) Fuori esercizio Terra e/o pietrame temporaneo a Con. Bon. Vulture alto ABATE ALONIA Basilicata PZ Rendina Irriguo con nucleo 24,5 22,8 199 seguito bradano verticale prescrizione Ente per lo Sviluppo Terra e/o pietrame Esercizio dell'Irrigazione e la ACERENZA Basilicata PZ Bradano Irriguo con nucleo 55,16 41,81 454,50 432,00 8,90 sperimentale Trasformazione Fondiaria verticale in Puglia, Lucania e Irpinia Ente per lo Sviluppo Irriguo, Terra e/o pietrame Esercizio dell'Irrigazione e la CAMASTRA Basilicata PZ Camastra industriale e con nucleo 54,10 23,70 531,60 531,6 23,70 normale Trasformazione Fondiaria potabile verticale in Puglia, Lucania e Irpinia Ente per lo Sviluppo Terra e/o pietrame Esercizio dell'Irrigazione e la GENZANO Basilicata PZ La Fiumarella Irriguo con nucleo 70 56,00 441 402 3,2 sperimentale Trasformazione Fondiaria verticale in Puglia, Lucania e Irpinia

Esercizio Pietrame con Consorzio di Bonifica Alta MARSICO NUOVO Basilicata PZ Agri Irriguo 68,2 5,36 785 761 1,0 sperimentale manto Val d'Agri

Terra e/o pietrame MASSERIA Esercizio Basilicata PZ Idroelettrico con nucleo 32,1 12,58 670 670,0 12,58 Enel produzione s.p.a. NICODEMO normale verticale Ente per lo Sviluppo Esercizio dell'Irrigazione e la MONTE COTUGNO Basilicata PZ Sinni Irriguo Terra con manto 65,5 482 252 252 482 sperimentale Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia

Pagina 16 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

Nome diga Regione Condizione Fiume Uso Classifica Concessionario (mil. mc) (mil. mc) (m s.m.) Quota max Provincia Volume Autorizz. Volume L.584/94 Quota Autorizz. Autorizz. Quota Altezza L.584/94 (m) regolazione (m s.m.)

Nessun MURO LUCANO Basilicata PZ Fuori esercizio San Pietro Arco semplice 47 5,5 567 utilizzo attuale Ente per lo Sviluppo Esercizio dell'Irrigazione e la PERTUSILLO Basilicata PZ Agri Irriguo Arco gravità 90 152,2531 531 152,20 normale Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia Nessun PIGNOLA Basilicata PZ In costruzione Tora Terra con manto 7,45 5,5 768,6 Con. Asi Potenza utilizzo attuale Ente per lo Sviluppo Esercizio dell'Irrigazione e la SAETTA Basilicata PZ Ficocchia Irriguo Terra con manto 16 4,5 951,24 949 2,2 sperimentale Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia

TOPPO DI Esercizio Pietrame con Consorzio di bonifica Basilicata PZ Lampeggiano Irriguo 34,00 4,60 241,55 233,00 1,5 FRANCIA sperimentale manto vulture alto bradano

Esercizio Traversa in Consorzio di bonifica GANNANO Basilicata MT Agri Irriguo 18,6 2,76 99 99 2,76 normale calcestruzzo bradano e metaponto

Esercizio Gravità ordinaria Consorzio di bonifica SAN GIULIANO Basilicata MT Bradano Irriguo 38,3 94,7 96,60 96,60 94,70 normale in calcestruzzo bradano e metaponto

Irriguo, Terra con nucleo Consorzio irriguo di Esercizio CARMINE Campania SA Carmine idroelettrico e impermeabile 46,4 3,30 593,5 593,5 3,30 miglioramento fondiario normale potabile (zonata) vallo della lucania

CONTRADA Esercizio Pietrame con Campania SA Bussento Idroelettrico 26 0,74 312,5 312,5 0,74 Edipower s.p.a. SABETTA normale manto

Pagina 17 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

Nome diga Regione Condizione Fiume Uso Classifica Concessionario (mil. mc) (mil. mc) (m s.m.) Quota max Provincia Volume Autorizz. Volume L.584/94 Quota Autorizz. Autorizz. Quota Altezza L.584/94 (m) regolazione (m s.m.)

Vallone Terra con nucleo Esercizio Mandrone Consorzio Velia di Bonifica FABBRICA Campania SA Irriguo impermeabile 25,4 1,15 97,8 97,80 1,15 normale delle dell'alento (zonata Fabbriche Irriguo, Consorzio Irriguo di Esercizio Gravità ordinaria NOCELLITO Campania SA Nocellito idroelettrico e 22,5 0,056 674,5 674,5 0,056 miglioramento Fondiario normale in calcestruzzo potabile Vallo della Lucania

Esercizio Traversa in Consorzio di Bonifica PERSANO Campania SA Sele Irriguo 13,6 1,5 46,5 46,5 1,5 normale calcestruzzo Destra Sele

Irriguo, PIANO DELLA Esercizio Consorzio Velia di Bonifica Campania SA Alento idroelettrico e Terra con manto 40,3 28,5 118,5 118,5 28,50 ROCCA normale dell'Alento potabile

SAN GIOVANNI Esercizio Torrente Consorzio Velia di Bonifica Campania SA Irriguo Terra omogenea 18 0,226 221,3 221,5 0,025 CORRENTE sperimentale Cerrito dell'Alento

Esercizio Gravità ordinaria ARIAMACINA Calabria CS Neto Idroelettrico 9,7 1,86 1318,8 1318,8 1,86 Enel produzione s.p.a. normale in calcestruzzo

Regione Calabria - Irriguo, Gravità ordinaria Assessorato ll.PP. - Settore CAMELI Calabria CS Costruzione Esaro 118,6 102 403,85 potabile in calcestruzzo n.19 - Opere Idropotabili Regionali

Esercizio CECITA Calabria CS Mucone Idroelettrico Arco gravità 50 108,22 1142,25 1142,25 94,97 Enel produzione s.p.a. normale

Materiali sciolti Consorzio di Bonifica FARNETO DEL Invaso Irriguo, Calabria CS Esaro con nucleo 27,7 38,85 139,7 136,3 27,4 Integrale dei Bacini PRINCIPE sperimentale laminazione impermeabile Settentrionali del Cosentino

Pagina 18 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

Nome diga Regione Condizione Fiume Uso Classifica Concessionario (m) (mil. mc) Provincia (m s.m.) (m s.m.) Quota max regolazione Volume Autorizz. Quota Autorizz. Autorizz. Quota Altezza L.584/94 Volume L.584/94 (mil. mc)

GARGA Invaso Gravità ordinaria Calabria CS Garga Idroelettrico 13,3 0,02 621,2 621,2 0,02 Enel produzione s.p.a. SARACENA sperimentale in calcestruzzo

Esercizio Gravità ordinaria MORMANNO Calabria CS Battendiero Idroelettrico 13,6 1,14 787 787 1,09 Enel produzione s.p.a. normale in calcestruzzo

Materiali sciolti Esercizio NOCELLE Calabria CS Arvo Idroelettrico con nucleo 25,5 84,02 1278,5 1278,5 83,19 A2A s.p.a. normale impermeabile

Esercizio ORICHELLA Calabria CS Ampollino Idroelettrico Arco semplice 26,1 0,23 795,9 795,9 0,20 A2A s.p.a. normale

Esercizio Gravità ordinaria POVERELLA Calabria CS Savuto Idroelettrico 16,7 1,12 1161,2 1161,2 0,81 A2A s.p.a. normale in calcestruzzo

Materiali sciolti Fiumarella Regione Calabria - REDISOLE Calabria CS Avvio invasi Irriguo con manto di 40,4 1,53 1384,5 (Neto) Dipartimento Agricoltura tenuta Consorzio di Bonifica Invaso Irriguo Traversa in TARSIA Calabria CS Crati 16,1 16 57,85 54 6,3 Integrale dei Bacini dello sperimentale laminazione calcestruzzo Jonio Cosentino Gravità ordinaria Esercizio in muratura di TREPIDÒ Calabria CS Ampollino Idroelettrico 32,5 66,88 1271 1271 66,34 A2A s.p.a. normale pietrame con malta fuori esercizio Gravità ordinaria Regione Calabria - VOTTURINO Calabria CS lavori Ceraso Irriguo 24,1 3,12 1421,5 in calcestruzzo Dipartimento Agricoltura manutanzione

Pagina 19 di 47

Gli stabilimenti suscettibili di causare incidenti rilevanti indotti dal sisma

Sul territorio della Regione Basilicata sono presenti 8 stabilimenti a rischio di incidente rilevante, di cui 4 stabilimenti soggetti all’art. 6 e 5 all’art. 8 del D.lgs 334/99. Tenendo conto dello scenario (cfr. pag. 7), si è voluto considerare anche gli stabilimenti presenti sul territorio delle Regioni limitrofe; quelli relativi alla Provincia di Cosenza sono 5, di cui 2 art. 6 e 3 art. 8 e quelli presenti nella provincia di Salerno sono 16, di cui 10 art. 6 e 6 art. 8. Provincia Comune Attività Artt. 6, 7, 8 Potenza (loc. Contrada Rossellino) Deposito gas liquefatti 6/7 Vaglio Basilicata Deposito gas liquefatti 6/7 Potenza Melfi Stabilimento petrolchimico 6/7/8 Venosa Deposito gas liquefatti 6/7/8 Viggiano Deposito oli minerali 6/7/8 Stabilimento petrolchimico 6/7 Matera Matera Stabilimento petrolchimico 6/7/8 Pisticci Stabilimento petrolchimico 6/7/8 Altomonte Deposito gas liquefatti 6/7 Sabta Domenica Talao Deposito gas liquefatti 6/7 Cosenza Montalto Uffugo Deposito gas liquefatti 6/7/8 Montalto Uffugo (Fraz. Scalo) Deposito gas liquefatti 6/7/8 Rossano Centrale Termoelettrica 6/7/8 Albanella Deposito gas liquefatti 6/7 Angri Deposito gas liquefatti 6/7 Cava de’ Tirreni Deposito gas liquefatti 6/7 Giffoni Sei Casali Deposito gas liquefatti 6/7 Produzione e/o deposito Mercato San Severino 6/7 di esplosivi Padula Deposito gas liquefatti 6/7 Roccadaspide Deposito gas liquefatti 6/7 Produzione e/o deposito Salerno 6/7 Salerno di gas tecnici San Cipriano Picentino Deposito gas liquefatti 6/7 Produzione e/o deposito San Giovanni a Piro 6/7 di esplosivi Buccino Stabilimento petrolchimico 6/7/8 Eboli Deposito gas liquefatti 6/7/8 Padula Deposito gas liquefatti 6/7/8 Pagani Deposito gas liquefatti 6/7/8 Sala Consilina Deposito gas liquefatti 6/7/8 Siano Deposito gas liquefatti 6/7/8 (Fonte: Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, 2012) Tab. 7 – Stabilimenti suscettibili di causare incidenti rilevanti

Durante l’esercitazione verrà testata la procedura di sicurezza per l’impianto del Centro Olio Val D’Agri (COVA) nel Comune di Viggiano a causa di un blackout elettrico simulato, associato all’impossibilità di comunicazione tramite i canali convenzionali per almeno un’ora dal sisma (ore 8:00). L’esercitazione prevede anche una prova di emergenza sull’oleodotto Monte Alpi – Taranto 20, con lo scopo di testare il Dispositivo emergenza Oleodotti.

Pagina 20 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

L’impianto Itrec di Rotondella - Matera

Pur non rientrando nell’ambito degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante occorre citare l’impianto Itrec, acronimo di Impianto di Trattamento e Rifabbricazione Elementi di Combustibile, si trova all’interno del Centro di ricerca Enea-Trisaia di Rotondella (MT). Nell’impianto sono stoccati 64 elementi di combustibile irraggiato del ciclo uranio-torio che non possono seguire la via del riprocessamento, perché non esistono al mondo impianti industriali in grado di ritrattare questo tipo di combustibile. (fonte: http://www.sogin.it/Articolo/106)

Il quadro dei Servizi Essenziali

Strutture di livello nazionale Il territorio della Regione Basilicata è caratterizzato dalla presenza di infrastrutture del sistema energetico di livello nazionale di seguito riportati:

Trasporto e produzione GAS In regione Basilicata è presente una complessa rete di trasporto del Gas costituita dalle tratte dei gasdotti nazionali gestiti da SNAM rete GAS (Numero Verde Pronto Intervento: 800.970.911) sul versante tirrenico e lungo il confine lucano-pugliese, sul versante jonico e nell’entroterra (si riporta la mappa dei principali gasdotti di trasporto lucani – fig. 5).

Fig. 5 – Principali gasdotti lucani.

Snam Rete Gas gestisce in Basilicata, oltre al Gasdotto Transmed, anche circa 886 km di reti di trasporto minori, che collegano il gasdotto principale alle reti di distribuzione cittadina, controllate da altri gestori, e alle utenze industriali e termoelettriche direttamente interconnesse alla rete di trasporto, nonché il trasporto dei volumi immessi in rete dalle produzioni regionali di gas naturale, che rappresentano mediamente il 15% della produzione di gas a livello nazionale. La gestione e il controllo dei parametri di esercizio

Pagina 21 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012 sono assicurate dal Dispacciamento Snam Rete Gas di San Donato Milanese, mediante un sistema di telecontrollo dedicato. I centri di manutenzione competenti sui metanodotti del territorio lucano sono, oltre al centro territoriale di Matera, i centri di Tarsia, Sala Consilina e Foggia.

Produzione, trasporto e stoccaggio Idrocarburi La Regione Basilicata è interessata da un’importante attività di esplorazione e ricerca di idrocarburi. La produzione di olio greggio rappresenta circa l’80% dell’intera produzione nazionale. Nella Val D’Agri, nei pressi di Viggiano (PZ) è attivo il “Centro Olio della Val d’Agri” gestito da Eni, collegato con un oleodotto di circa 140 Km (Oleodotto Monte Alpi-Taranto) alla raffineria presso il porto di Taranto; la raffineria assicura la manutenzione ordinaria ed il controllo dell’oleodotto (numero verde di pronto intervento 800909119). L’altro polo di produzione è il “Centro Olio Pisticci” di Eni la cui produzione è trasportata verso Taranto mediante autobotti. Eni gestisce, inoltre, sul territorio lucano tre centrali Gas: Pisticci, Centrale Gas Ferrandina, nel Comune di non più produttiva da maggio 2012, la Centrale Gas di Catelluccio nel Comune di Ferrandina, che è giunta alla fine della vita operativa.

Trasmissione e produzione energia elettrica La dorsale ad alta tensione dell’infrastruttura nazionale di trasporto dell’energia elettrica è gestita dalla Società Terna S.p.a. - Rete Elettrica Nazionale (numero verde 800 999 666). Si tratta di una rete magliata che garantisce un alto livello di configurabilità composta da linee elettriche a 380 kV, 220 kV e 150 kV, stazioni di trasformazione e smistamento collegate tra loro da almeno due linee, con differenti percorsi, per garantire un alto livello di resilienza della rete. Nella rete confluiscono le produzioni delle centrali termo-idroelettriche della Regione, mentre in uscita si dipartono, tramite le cabine primarie, le reti di distribuzione gestite da Enel Distribuzione. Il sistema di trasporto è continuamente monitorato e condotto dal Centro di Controllo nazionale sito a Roma e dalle sale operative responsabili per l’area sud (Bari e Napoli). L’ingente produzione di energia elettrica collocata nei poli di Brindisi e della Calabria, nonché una consistente produzione da fonte rinnovabile concentrata nell’area compresa tra Foggia, Benevento ed Avellino, determinano elevati transiti in direzione Sud – Centro Sud sulle dorsali 380 kV adriatica e in uscita dalla Calabria.

Telefonia Le aziende - Telecom/Tim (Sala nazionale h24: Control Room Security numero verde 800861077), Vodafone (Security Operation Center Tel: 02 41433333), Wind (Focal Point: 06 83115400), H3G - che operano servizi di telefonia fissa e mobile gestiscono reti complesse altamente riconfigurabili, i cui centri di controllo remoti sono ridondati ed in grado di operare riassetti della rete in tempo reale. Le sale di controllo e gestione delle reti di tutti gli Operatori, attive h24, sono ubicate fuori regione. Gli elementi di rete dispongono di sistemi di alimentazione di backup che garantiscono la funzionalità del servizio per le prime 8 ore circa. Successivamente la sopravvivenza delle stazioni, in caso di mancanza di energia elettrica a rete, deve essere garantita con i gruppi elettrogeni attraverso il rifornimento del carburante. Da rilevare che le linee in fibra ottica di Wind garantiscono anche il funzionamento del telecontrollo di clienti quali Enel, Terna e RFI, di cui condividono le principali infrastrutture fisiche.

Strutture di livello regionale Il territorio della regione Basilicata è caratterizzato, inoltre, dalla presenza di infrastrutture del sistema energetico di livello regionale quali:

Pagina 22 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

Distribuzione GAS Dalle dorsali di trasporto nazionale e dalle derivazioni della rete regionale di Snam, attraverso i punti di riconsegna e le cabine di prima riduzione e misura, si dipartono le reti di distribuzione del gas per gli utenti finali, gestite da diverse aziende quali: Enel Rete Gas (Numero di Pronto Intervento verde 800.900.806), Italgas (Numero di Pronto Intervento: 800.900.999) ed altri operatori locali (elenco consultabile sul sito dell’Autorità per l’Energia Elettrica e Gas: http://www.autorita.energia.it). L’assetto distributivo della rete gas è realizzato al fine di garantire la continuità del servizio, anche in presenza di interruzioni puntuali, con possibilità di supporto di carri bombolai in caso di assenza di percorso alternativo. Le reti di distribuzione sono dotate di teleallarme. In caso di perdita di pressione, il tratto è interessato è isolato automaticamente.

Distribuzione energia elettrica Gli impianti costituenti la rete elettrica Media Tensione(MT)/Bassa Tensione (BT) della Basilicata sono distribuiti sull'intero territorio sia urbano che rurale da ENEL Divisione Infrastrutture e Reti (Numero Verde 803.500) ed Enel Distribuzione, unico operatore in Basilicata. L'infrastruttura serve circa 365.000 clienti, di cui 1.200 alimentati direttamente in MT. L'accesso al servizio riparazione guasti da parte dell'intera clientela è possibile impiegando un unico numero verde 803.500. In caso di crisi questo servizio è automaticamente potenziabile o delocalizzabile tramite virtualizzazione con altri Centri Operativi (Puglia). Gli enti deputati alla gestione di emergenze hanno accesso privilegiato con numeri riservati comunicati tramite Prefettura. Le cabine primarie (collegate alla Rete di Trasmissione Nazionale afferente a Terna), i centri satellite e un elevato numero di cabine secondarie ed organi di manovra sulla rete di media tensione sono telecontrollati H24 dal Centro Operativo Rete sito a Potenza.

Servizio Idrico La grande quantità di risorsa idrica prodotta in Basilicata, stimabile in media in un miliardo di metri cubi all’anno, è utilizzata mediante grandi opere idrauliche: invasi, opere di captazione di sorgenti e falde, reti di adduzione e distribuzione, impianti di sollevamento e potabilizzazione. Il complesso sistema di infrastrutture idriche è suddiviso in tre schemi idrici principali: lo schema Jonico-Sinni che si sviluppa a Sud della Regione Basilicata; lo schema Basento-Bradano nella parte centrale; lo schema Ofanto in quella settentrionale. Ai tre principali schemi, si aggiungono altri minori quali quelli dell’Alta Val d’Agri, del Noce, del Mercure e del Frida, a servizio principalmente degli usi potabili ed irrigui del territorio lucano. I volumi di acqua ad uso potabile sono trasferiti per circa il 90% in Puglia. Il fabbisogno idropotabile della Basilicata, ad eccezione di Potenza e del suo hinterland, approvvigionati dall’invaso del Camastra, è garantito dal diffuso sistema sorgentizio distribuito sul territorio regionale.

Pagina 23 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

I fattori meteo-climatici

Nei territori interessati dal sisma sono stati analizzati i dati climatologici relativi a 10 stazioni pluvio-termometriche della rete dei Centri Funzionali delle Regioni Calabria e Basilicata e dell’Aeronautica Militare, che hanno permesso di caratterizzare gli aspetti più peculiari del clima locale. Sono stati presi in considerazione i dati relativi ai valori medi di temperature e precipitazioni con particolare riferimento ad eventi critici individuati nei giorni in cui la temperatura scende al di sotto di 0°C, in quelli piovosi e quelli in cui possono verificarsi nevicate con l’altezza media della neve al suolo in cm. Trattandosi di un’area montuosa tali parametri risultano direttamente influenzati dall’altitudine, che varia dai 500 – 600 m. s.l.m. della media-Valle dell’Agri e del Vallo di Diano agli oltre 2000 m. s.l.m. dei rilievi del Sirino e del Pollino, culminanti con i 2.267 m.s.l.m. della Serra Dolcedorme. La presenza di questa dorsale distingue in maniera netta l’area occidentale costiera, caratterizzata da un clima molto mite, da quella più orientale in cui il clima è molto più rigido sia all’aumentare della quota che, localmente, nelle conche interne in cui si osservano particolari microclimi. Per quanto riguarda le temperature, prendendo in considerazione i centri abitati, queste oscillano mediamente tra 1°C e 4°C per quanto riguarda i valori minimi, tra 7°C e 10°C per i valori massimi; di almeno 2°C più alte debbono considerarsi le temperature lungo la fascia costiera. I giorni con temperature negative variano generalmente da 4 a 7 e risultano estremamente rari lungo la costa. Le precipitazioni risultano ovunque molto abbondanti; dicembre è il mese più piovoso dell’anno. L’area dove le piogge risultano più consistenti è il Lagonegrese, con cumulate mensili che raggiungono i 300 mm. Viene superata la soglia dei 200 mm nell’area intorno al Massiccio del Pollino. 170 mm risulta il valore medio mensile lungo la fascia tirrenica (Maratea); i quantitativi si riducono verso Est mantenendosi comunque intorno ai 100 mm mensili. I giorni piovosi variano da 12 lungo la costa, il Lagonegrese e la zona del Pollino e si riducono fino a 9 nei settori più orientali. La neve non è molto frequente in dicembre, che risulta essere nell’area un mese con caratteristiche autunnali; molto spesso il fenomeno è del tutto assente mentre, in condizioni particolari, è possibile che si verifichino più giorni nevosi concentrati in brevi intervalli di tempo. La probabilità di nevicate aumenta con la quota: circa 1 giorno intorno ai 500-600 m. s.l.m., 2 a circa 800 m s.l.m. e 3 oltre i 1000 m. s.l.m.; gli spessori al suolo possono superare i 10 cm soltanto al di sopra dei 1000 m. s.l.m.. La direzione di provenienza dei venti è principalmente SW, in secondo luogo NE. Di seguito si riporta l’elenco delle stazioni con i valori medi dei parametri meteo- climatici critici esaminati (cfr. tab. 8): Tab. 8: valori medi per il mese di dicembre H_neve Stazione quota_slm giorni_neve giorni_pioggia giorni_T < 0°C cm Castelsaraceno 1036 13 3 12 7 Stazioni Episcopia 530 5 1 10 6 Idrografico Lagonegro 804 9 2 12 6 Basilicata Maratea 533 0 0 11 1 651 2 1 9 3 Roccanova 727 4 1 9 4 908 8 2 9 4 Tramutola 1277 16 3 12 7 Idrografico_Calabria Campotenese 1121 16 3 12 7 Stazioni A. M. Latronico 896 8 2 11 6

Pagina 24 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

IL MODELLO DI INTERVENTO

Il sistema di coordinamento – i centri operativi Il coordinamento dell’esercitazione è a cura del Dipartimento della Protezione Civile – DPC – ed è strutturato nei livelli nazionale, regionale, provinciale e comunale, come riportato nello schema di fig. 6. A livello nazionale opera il Comitato Operativo della protezione civile attivato presso il DPC, ove sono riuniti i rappresentanti delle Componenti e Strutture operative nazionali e delle Regioni e Province Autonome. Il Comitato Operativo opera ai fini della direzione unitaria e del coordinamento delle attività di emergenza (art. 1 DPCM del 21 novembre 2006). Il Comitato operativo si avvale della Sala Situazione Italia e Monitoraggio del Territorio (SISTEMA), per l’acquisizione delle informazioni provenienti dall’area interessata dall’evento e per mantenere costanti collegamenti con le altre sale operative nazionali, regionali e locali. SISTEMA si struttura in funzioni di supporto secondo una procedura interna. Presso SISTEMA è presente il collegamento con il Monitoring Information Centre a Bruxelles (MIC) per la notifica dell’evento e lo scambio delle informazioni sulle risorse disponibili ed eventuali richieste di intervento, mediante l’impiego del sistema informativo protetto di comunicazione CECIS (Common Emergency Communication and Information Exchange System). La Direzione di Comando e Controllo (Di.Coma.C.), viene istituita dal DPC, senza essere allestita, in accordo con la Regione Basilicata, presso la sede del Palazzo Sociale "Malvaccaro" a Potenza, in via R. Danzi, per la gestione del coordinamento nazionale in posizione avanzata rispetto ai luoghi colpiti dall’evento simulato. La Di.Coma.C. una volta attivata (senza allestimento per l’esercitazione), con l’arrivo dei nuclei di coordinamento del DPC, effettua un primo collegamento con SISTEMA. Le Regioni Basilicata, Campania e Calabria gestiscono le proprie risorse, sulla base delle informazioni acquisite dalle Amministrazioni provinciali e comunali ed i relativi centri operativi, attraverso la propria Sala Operativa Regionale (SOR). A livello provinciale i CCS di Potenza, Matera, Salerno e Cosenza definiscono la strategia degli interventi di emergenza che comunicano ai Centri Operativi Misti (COM; cfr. tab. 9), a supporto delle operazioni coordinate dai Centri Operativi Comunali (COC) attivati dai Sindaci. I COM sono organizzati in funzioni di supporto, specifici settori di attività necessari al coordinamento della risposta operativa sul territorio.

Pagina 25 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

Tab. 9 – Centri Operativi Misti e Comuni afferenti

CCS COM COMUNI AFFERENTI/COC RESIDENTI Abriola, Albano di Lucania, Anzi, Brindisi Montagna, Calvello, LAURENZANA Campomaggiore, Castelmezzano, Corleto Perticara, Guardia 16395 (Centro Polifunzionale SS n. 92) Perticara, Laurenzana, Pietrapertosa, Trivigno. LAURIA Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Castelsaraceno, (Scuola primaria Galdo – Contrada Lagonegro, Lauria, Maratea, Nemoli, Rivello, Rotonda, Trecchina, 42130 Galdo) Viggianello. MARSICOVETERE Armento, Gallicchio, Grumento Nova, Marsico Nuovo, (ex Comunità Montana Alto Agri (Villa Marsicovetere, Moliterno, Montemurro, Paterno, San Chirico 31123 D’Agri – Via F. Petruccelli Della Raparo, San Martino D’Agri, Sarconi, Spinoso, Tramutola, Viggiano. Gattina) MELFI (Scuola Media Statale Ferrara – Via Lavello, Melfi, Rapolla. 35081 Galileo Galilei) MURO LUCANO Balvano, Baragiano, Bella, Castelgrande, Muro Lucano, (ex Comunità Montana Marmo 30984 Pescopagano, Picerno, Ruoti, Vietri di Potenza. Platano – Contrada San Luca) PALAZZO SAN GERVASIO Acerenza, Banzi, Genzano di Lucania, Maschito, Montemilone, (Palazzetto dello Sport – Viale 34476 Oppido Lucano, Palazzo San Gervasio, Venosa. Toronto, Zona 167) Potenza Potenza: Bucaletto, Centro storico Montereale, Centro storico Via POTENZA 1 Cavour, Costa della Gaveta, Rione Betlemme, Rione Castello, (Palazzo della Mobilità – Uffici Rione Francioso, Rione Libertà, Rione Lucania, Rione Mancusi, comunali - Via Nazario Sauro) Rione Murate, Rione San Rocco, Rione Santa Croce, Rossellino, Zona Industriale, Contrade. 66894 POTENZA 2 Potenza: Macchia Giocoli, Macchia Marconi, Botte, Macchia (Centro Sociale – Via Danzi, rione Romana, Rione CEP, Parco Aurora, Rione Santa Maria, Poggio Tre Malvaccaro) Galli, Rione Risorgimento, Cocuzzo – Serpentone, Gallitello, Contrade. RIONERO IN VULTURE Atella, Barile, Filiano, Forenza, Ginestra, Rapone, Rionero in 33310 (Centro Sportivo – Contrada Gaudio) Vulture, Ripacandida, Ruvo del Monte, San Fele. Calvera, Carbone, Castronuovo di Sant’Andrea, Cersosimo, Chiaromonte, Episcopia, Fardella, Francavilla in Sinni, Latronico, (Sede Comunale – Area Piano Missanello, Noepoli, Roccanova, San Costantino Albanese, San 37721 Insediamento Produttivo (PIP)) Paolo Albanese, San Severino Lucano, Sant’Arcangelo, Senise, Teana, Terranova di Pollino. TITO Avigliano, Brienza, Cancellara, Pietragalla, Pignola, Sant’Angelo Le (Scuola Materna – Scalo Ferroviario Fratte, San Chirico Nuovo, Sasso di Castalda, Satriano di Lucania, 48230 (Tito Scalo)) Savoia di Lucania, Tito, Tolve, Vaglio Basilicata.

MATERA Matera 59938 (Istituto Tecnico Industriale A. Olivetti) BERNALDA Bernalda, , , Pisticci, . 46640 (Palazzetto dello Sport) , Farrandina, , Grassano, , , Matera 5401 (Istituto Tecnico Industriale) Salandra, . POLICORO Colobraro, , Nova Siri, Policoro, Rotondella, 32427 (Palazzetto dello Sport) , , , . STIGLIANO , , , , , , 12159 (Centro Sociale) , Stigliano.

CASTROVILLARI Castrovillari, Frascineto, Civita, Morano Calabro, San Basile, (presso comando Vigili Urbani, Cosenza Saracena, Lungro, Acquaformosa, Mormanno, Laino Castello, Laino 47287 traversa Corso Calabria) Borgo.

Atena Lucana, Buonabitacolo, Casalbuono, Monte San Giacomo, VALLO DI DIANO Montesano Sulla Marcellana, Padula, Pertosa, Polla, Sala Salerno (Comunità Montana Vallo di Diano - 60293 Consilina, San Pietro al Tanagro, San Rufo, Sant’Arsenio, Sanza, Padula – Viale Certosa) Sassano, Teggiano. TOT. 638293

(Residenti anno 2011 – fonte ISTAT: dati provvisori estratti il 6/11/2012)

Pagina 26 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

Prima dell’attivazione della Di.Coma.C, il Sistema di coordinamento generale si configura nel seguente schema (fig. 6):

COMITATO MIC OPERATIVO DPC SISTEMA DPC

Sala Operativa Regionale Sala Operativa Regionale Sala Operativa Regionale (Basilicata) (Calabria) (Campania)

CCS Potenza CCS Matera CCS Cosenza CCS Salerno

n. 11 COM n. 5 COM n. 1 COM n. 1 COM

n. 100 COC n. 31 COC n. 11 COC n. 15 COC

Fig. 6: Sistema di coordinamento

Al più presto un nucleo del DPC raggiungerà la sede operativa strategica per l’istituzione della Di.Coma.C. presso la sede del Palazzo Sociale "Malvaccaro" a Potenza in via R. Danzi, senza provvedere al relativo allestimento (attivazione prevista per le ore 13:00).

Le Aree di emergenza

Per lo stoccaggio dei materiali verrà simulato l’utilizzo delle seguenti aree verificate:

Comune Prov Località Latitudine N Longitudine E Potenza PZ Tito Area Industriale 40° 36' 8" 15° 43' 17" Lauria PZ Contrada Galdo 40° 0' 50" 15° 54' 9" Matera MT La Martella 40° 39' 13" 16° 33' 51" Ferrandina MT SS7r E847 vicino ferrovia 40° 29' 20” 16° 29' 46" Castrovillari CS Piazzale Mercato 39° 49' 34" 16° 12' 11" Tab. 10: Aree di stoccaggio dei materiali

Altre aree per lo stoccaggio dei materiali sono in corso di valutazione.

Il giorno 15 dicembre, secondo gli impianti esercitativi comunali di emergenza, a Potenza e Matera è previsto l’allestimento di tende a seguito di attività di evacuazione.

Pagina 27 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

L’accesso dei soccorsi nell’area colpita

La movimentazione di persone, materiali e mezzi da e verso l’area colpita verrà gestita mediante l’individuazione di “Punti di accesso”. Il “Punto di accesso” è un’area ben definita ed attrezzata, situata all’esterno dell’area colpita, il cui fine è quello di accogliere i veicoli impiegati nella gestione dell’emergenza e favorirne il censimento per il successivo smistamento nelle aree di destinazione. Risulta utile individuare un Punto di accesso per ogni direttrice di penetrazione. Per definizione, ogni porto ed ogni aeroporto rispondente a caratteristiche minime di utilizzo rappresenta un punto di accesso privilegiato, qualora ben connesso alla rete dei trasporti terrestri. I Punti di accesso hanno la funzione di accogliere i convogli dei soccorritori provenienti da aree esterne e di filtrare il flusso delle risorse verso le zone colpite, permettendo il transito solo dopo l’individuazione dell’itinerario sicuro. Il percorso sarà fornito sulla base delle indicazioni di percorribilità della rete stradale comunicate dai differenti gestori e, nel caso non fosse garantito il transito in sicurezza, utilizzando altre modalità di trasporto. La funzione dei Punti di accesso cessa di utilità solo quando è possibile fornire alle colonne dei soccorritori, prima della partenza, indicazioni sicure circa il percorso da seguire. Il periodo di esistenza dell’organizzazione dei punti di accesso è, quindi, funzione del grado di danneggiamento della rete dei trasporti terrestri per la movimentazione di materiali e mezzi nella prima emergenza.

Attività in esercitazione Durante l’esercitazione la Funzione accessibilità e mobilità della SSI, una volta recepito lo scenario di danno, individuerà i Punti di accesso strategici per l’emergenza simulata. I Punti strategici verranno scelti tra le infrastrutture del sistema della mobilità descritte nel paragrafo “L’accessibilità” a pag. 13. La suddetta Funzione provvederà, in base alle informazioni provenienti dal territorio circa la percorribilità delle infrastrutture viarie e ferroviarie, ad individuare la modalità d’accesso più opportuna per la movimentazione del personale, dei materiali e mezzi utili alla gestione dell’emergenza simulata.

Pagina 28 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

I livelli del coordinamento e la procedura delle telecomunicazioni

Al verificarsi dell’evento calamitoso dovranno essere effettuate tutte le attività previste dalle procedure, per l’allertamento e l’attivazione ai diversi livelli di coordinamento (fig. 5), adeguatamente suddivisi onde evitare sovrapposizioni. a. Livello Comunale In ambito comunale il Sindaco, in qualità di Autorità comunale di Protezione Civile, al verificarsi dell’emergenza, attiva autonomamente le procedure definite nel piano comunale di emergenza. In particolare: - attiva il Centro Operativo Comunale (COC), le aree di ammassamento e le aree di ricovero della popolazione; - attiva, nell’ambito del Centro Operativo, la Funzione Telecomunicazioni che avrà il compito di: • attivare i radioamatori delle associazioni di volontariato in ambito locale, per la costituzione, presso il COC, di una sala radio (cfr. allegato “Schema modulo per messaggio”) e per assicurare i collegamenti verso le aree di ammassamento e di ricovero garantendone la funzionalità H24. Qualora in ambito comunale non siano presenti associazioni di radioamatori o il numero non sia sufficiente a garantire la funzionalità del servizio dovranno, essere concordate modalità di attivazione in ambito regionale/provinciale. • coordinare le telecomunicazioni di emergenza sul territorio; • assicurare, nella sala radio, la presenza delle Strutture operative presenti sul territorio; • avviare, di concerto con i responsabili territoriali dei gestori di telefonia pubblica, le azioni necessarie per il ripristino, nel più breve tempo possibile, delle comunicazioni ordinarie.

b. Livello Provinciale La Prefettura provvede ad allertare il radioamatore dell’Associazione Radioamatori Italiani (ARI), preposto all’attivazione della stazione radio della “Rete Radiocomunicazioni alternative di emergenza”. Nel caso in cui la sala operativa della Prefettura non sia attivabile, il traffico radio verrà svolto da una postazione alternativa, coerente con la collocazione del centro di coordinamento provinciale individuato in emergenza, la cui scelta sarà a cura del Delegato di Sezione dell’ARI, che dovrà provvedere, oltre al collegamento con il DPC sulle frequenze HF utilizzate per le prove radio (cfr. allegato “Schema modulo per messaggio”) mensili, ad attivare un collegamento di emergenza con la Sala Operativa Regionale, la Prefettura e i COM , tramite canali e frequenze radioamatoriali concordate. In ambito provinciale, sulla base di quanto previsto dalla relativa pianificazione, dovranno essere attivati: - il CCS; - una sala operativa unica ed integrata prevista nell’organizzazione a livello provinciale che attui quanto stabilito in sede di CCS e raccolga, verifichi e diffonda le informazioni, mantenendo un raccordo costante con i centri operativi schierati sul territorio, la sala operativa regionale e SISTEMA; - i COM, sulla base della pianificazione provinciale; - i radioamatori delle associazioni di volontariato sulla base di accordi a livello provinciale o sulla base delle procedure concordate con la Regione o altre strutture operative, per assicurare la costituzione di sale radio (cfr. allegato

Pagina 29 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

“Schema modulo per messaggio”) per i collegamenti tra le strutture a livello provinciale attivate e i COC, garantendone la funzionalità H24; - la Funzione Telecomunicazioni, in ambito del CCS e COM, con il compito di coordinare le telecomunicazioni di emergenza in ambito provinciale e mantenere uno stretto contatto con le omologhe Funzioni dei livelli superiori ed inferiori; - i responsabili territoriali dei gestori di telefonia pubblica, per avviare le azioni necessarie al ripristino, nel più breve tempo possibile, delle comunicazioni ordinarie. Inoltre dovranno essere assicurate le comunicazioni con i porti e gli aeroporti (Punti di accesso) e le aree di atterraggio elicotteri e, nelle sale radio, dovrà essere prevista la presenza delle Strutture operative a livello provinciale. c. Livello Regionale In ambito regionale dovranno essere: - attivate le procedure operative previste nella Sala Operativa Regionale (SOR) mantenendo un costante flusso di informazioni con SISTEMA; - attivati tutti i sistemi delle telecomunicazioni per garantire il coordinamento delle strutture provinciali operanti sul territorio fino all’attivazione della Di.Coma.C.; - inviati rappresentanti della Regione presso la Di.Coma.C. presso la sede del Palazzo Sociale "Malvaccaro" a Potenza, in via R. Danzi (per l’esercitazione, senza la relativa attivazione delle funzioni, ma con una prova di collegamento), CCS e COM; - avviate le procedure previste per l’attivazione dei radioamatori delle associazioni di volontariato, per garantire i collegamenti nell’area e per supportare, ove previsto, i livelli provinciali e comunali; - attivate tutte le postazioni della rete radio regionale (cfr. allegato “Schema modulo per messaggio”) destinata agli organi istituzionali, assicurandone il funzionamento H24.

Fig. 5 – Schema del flusso delle informazioni tra i diversi livelli di coordinamento

Pagina 30 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

La logistica

Durante l’esercitazione verranno attivati per posti di comando: • la colonna mobile nazionale delle Regioni e delle Province Autonome; • le colonne mobili delle Associazioni nazionali di volontariato; • i depositi nazionali deputati allo stoccaggio ed alla distribuzione di materiali e attrezzature del DPC, dei Centri Assistenziali di Pronto Intervento (CAPI) del Ministero dell’Interno e della CRI; • le Forze Armate tramite il Comando Operativo di Vertice Interforze (COI).

I principali depositi nazionali deputati allo stoccaggio ed alla distribuzione di materiali/attrezzature per fronteggiare situazioni di emergenza (tende, posti letto, impianti elettrici, padiglioni igienici, generatori elettrici, torri faro, ecc.) fanno capo a varie Amministrazioni Centrali quali: • Dipartimento della Protezione Civile, i Poli Logistici di: Piacenza, Roma, Settingiano (CZ); • Ministero dell’Interno, i Centri Assistenziali Pronto Intervento o CAPI di: Novi Ligure (AL); Capua (CS); Barberino del Mugello (FI); Buonfornello (PA); Tito Scalo (PZ); Gioia Tauro (RC); Trieste;

Alle predette risorse si aggiungono quelle di alcuni CAPI recentemente trasferiti alle Regioni di appartenenza: Novi Ligure (AL) - CAPI attualmente in condivisione con il Ministero Interno -, Ancona, Bologna, Monastir (CA), Settingiano (CZ), Magione (PG).

Alla Croce Rossa Italiana (CRI) afferiscono i Centri Interventi Emergenza o C.I.E.: 1° C.I.E – Centro, a Roma, 2° C.I.E - Nord Ovest, a Torino, 3° C.I.E - Nord Est, a Verona, 4° C.I.E – Sud, a Potenza, 5° C.I.E – Isole, a Palermo.

I depositi situati nella Regione colpita e nelle Regioni limitrofe svolgono un ruolo fondamentale per il primo impiego di risorse. A tal fine, al verificarsi dell’emergenza, personale del DPC si reca in tali strutture (o almeno nelle principali; per posti di comando per l’esercitazione), per coordinare sia l’invio delle risorse ivi stoccate sul territorio, sia la ricezione, lo stoccaggio e la distribuzione di eventuali risorse in afflusso, secondo le indicazioni della Di.Coma.C..

Pagina 31 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

La valutazione rischio residuo e le verifiche su siti strategici per la gestione emergenziale

Nell’ambito della esercitazione verrà testato il coinvolgimento, in base a protocolli di intesa già esistenti con gli ordini professionali, di geologi e ingegneri liberi professionisti nelle prime fasi della gestione emergenziale. Le attività che verranno sperimentate nel corso della esercitazioni sono (azione): 9 l’effettuazione di sopralluoghi su due dissesti simulati finalizzati alla valutazione del rischio residuo, alla definizione dei sistemi di monitoraggio speditivi da installare per il controllo dei fenomeni, all’individuazione degli interventi provvisionali da realizzare per la mitigazione del rischio. I dissesti che vengono simulati sono: la riattivazione della frana complessa di Brindisi di Montagna (PZ) e lo sprofondamento del terreno, dovuto alla presenza di cavità sotterranee, nel centro abitato di Tursi (MT); 9 la compilazione di una scheda di valutazione postevento (scheda Geo) degli aspetti geologici e geotecnici relativi a edifici, aree e infrastrutture strategiche per la gestione dell’emergenza (edifici strategici, aree di ammassamento/ricovero, infrastrutture di accessibilità/connessione). Tale attività verrà svolta nei Comuni di Tramutola e Marsico Vetere in Provincia di Potenza.

L’analisi della Condizione Limite per l’Emergenza

L’analisi della Condizione Limite per l’Emergenza (CLE), come definita dall’OPCM 4007/2012, prevede il rilevamento degli edifici strategici, delle aree di ricovero e di ammassamento e delle infrastrutture di connessione e accessibilità. Non sono stati presi in considerazione aggregati strutturali e relative unità strutturali interferenti. Il rilevamento di tali aggregati e unità, come definiti all’interno della stessa OPCM, è finalizzato a valutazioni di raggiungibilità di edifici strategici e aree, ma richiede tempi non compatibili con la presente esercitazione. E’ stata predisposta l’analisi della CLE per il Comune di Tramutola al fine di identificare tutti gli elementi che definiscono il sistema di emergenza, così come desunti dal piano di emergenza fornito dal Comune stesso. Ciò consentirà di effettuare, durante l’esercitazione, uno specifico rilevamento post- evento sulle condizioni geologiche e geomorfologiche ai fini della verifica delle condizioni di uso in fase di emergenza. Il suddetto rilevamento post-evento verrà effettuato sulla base della “scheda GEO”, attualmente in fase di sperimentazione da parte del Gruppo di lavoro interistituzionale appositamente istituito, progettata in modo complementare alle schede di rilevamento per l’analisi della CLE. Le suddette schede approfondiscono e descrivono le condizioni idrogeologiche, geologiche e geomorfologiche, con particolare attenzione verso tutti gli aspetti che a seguito dell’evento sismico possono determinare condizioni di pericolo o di attenzione.

I controlli delle dighe

In caso di evento sismico con Mw maggiore o uguale a 4, i Gestori, ai sensi della circolare SDI/3536 del 01 luglio 2002 del Servizio Nazionale Dighe, devono effettuare delle verifiche sulle dighe interessate. Per ogni invaso è individuato un ingegnere responsabile che ha l’obbligo di procedere ai controlli e di operare un raccordo con la Direzione Generale Dighe del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti o i suoi Uffici periferici. Per i territori interessati dal sisma l’Ufficio periferico della Direzione Generale per le Dighe competente è quello di Napoli. Pagina 32 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

Durante l’esercitazione verrà attivata la procedura per i controlli della diga del Pertusillo (PZ), a seguito dell’evento sismico simulato.

Il monitoraggio sismico

Monitoraggio sismico di un edificio Nell’ambito di questa esercitazione si effettuerà la caratterizzazione dinamica del seguente edificio: sede COM del Comune di Potenza – Via Nazario Sauro. Per tale caratterizzazione verranno posizionati ai diversi livelli degli accelerometri (in dotazione al Servizio Monitoraggio sismico del territorio del DPC), ovvero strumenti che misurano le vibrazioni della struttura. La struttura verrà fatta vibrare mediante una vibrodina, uno strumento ancorato su un solaio per generare una forza variabile nel tempo (eccitazione dinamica). In sostanza si genera una condizione simile ad un evento sismico, ma senza causare danni alla struttura. La caratterizzazione dinamica dell’edificio sarà ripetuta anche usando come eccitazione le vibrazioni ambientali dovute al traffico veicolare, vibrazioni a cui gli strumenti sono sensibili anche se non avvertibili dall’uomo.

Monitoraggio sismico sul terreno Nel corso dell’esercitazione si effettueranno anche misure con le reti mobili di monitoraggio accelerometrico (in dotazione alla Provincia di Potenza) del terreno. L’eccitazione sul terreno viene realizzata con un cubo di calcestruzzo armato, di circa 1 m di lato, lasciato cadere dall’alto per generare piccoli sismi in superficie.

La gestione e lo scambio dati territoriali

Al fine della condivisione in tempo reale dei dati che provengono dal territorio utili per la gestione dell’emergenza è auspicabile l’utilizzo di un sistema informativo territoriale che, tramite strumenti e procedure standard, permetta ai diversi soggetti di implementare i dati di competenza ed fruire delle informazioni nelle disponibilità degli altri livelli territoriali.

Durante il test esercitativo verranno perseguiti simulate le seguenti azioni:

• interazione e condivisione di dati tra i sistemi informativi territoriali del DPC e della Regione Basilicata, mediante l’utilizzo di servizi web standard nel rispetto delle specifiche tecniche previste dalla normativa di settore, resi fruibili alle Funzioni tramite interfaccia webgis user-friendly. • Condivisione documentale tramite la piattaforma sharepoint • Implementazione in tempo reale sul SitDPC (sistema informativo territoriale del DPC) di tematismi appositamente scelti e standardizzati dello scenario di danneggiamento derivanti dal modello SIGE; • Test di interoperabilità e scambio dati con alcune componenti del Sistema Nazionale di Protezione Civile ( in particolare nell’ambito dei settori dei servizi essenziali, mobilità e rischi indotti).

L’informazione e la comunicazione

In seguito all’evento simulato, il DPC emetterà un primo comunicato stampa, contenente le prime informazioni disponibili, seguito da un secondo relativo alla convocazione del Comitato Operativo. Dopo la prima ora dall’evento sismico simulato (ore 9:00), periodo di tempo in cui verrà sperimentato il blackout dei sistemi di comunicazione ordinaria, si avvieranno i contatti con i referenti delle Regioni Basilicata, Calabria e Campania per la condivisione Pagina 33 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012 delle informazioni via via disponibili, in base alle quali le Regioni procederanno alla pubblicazione di comunicati stampa (tramite invio a casella mail dedicata) e/o web-news, ciascuna per il territorio di competenza, mentre il Dipartimento della Protezione Civile elaborerà una sintesi generale. In particolare, il sito della Regione Basilicata ospiterà una sezione interamente dedicata all’emergenza simulata (ad accesso protetto, non raggiungibile dai cittadini), in cui saranno pubblicati tutti gli aggiornamenti, i provvedimenti, le domande e risposte e le informazioni di servizio. Sarà disponibile anche un widget destinato all’interazione con gli utenti, con form per la raccolta di segnalazioni e di richieste. Attraverso queste attività si andrà a testare il flusso delle informazioni, dal livello territoriale - Regione↔CCS - a quello nazionale tra Regioni e DPC.

Sempre nell’ambito dell’esercitazione, la Regione Basilicata sperimenterà l’utilizzo del numero verde dell’Urp regionale (contact center) come canale di contatto unico per gestire la comunicazione con i cittadini in emergenza. L’attività di contatto con il cittadino è volta a testare sia il livello minimo di informazioni date ai cittadini nelle prime ore successive a all’emergenza, sia il flusso comunicativo tra il back-office del Contact Center regionale e le funzioni regionali attivate per gestire l’emergenza.

L’informazione alla popolazione scolastica

L’iniziativa si propone di fornire una formazione avanzata (avanzata in quanto l'Ufficio Scolastico Regionale è molto attivo sul territorio con l’organizzazione di corsi di formazione sul tema della sicurezza nelle scuole) a Dirigenti Scolastici e Responsabili della sicurezza di tutta la Regione Basilicata (circa 200 persone), con particolare riferimento alla capacità di tali figure di trasmettere le conoscenze acquisite in materia di protezione civile ai docenti ed agli studenti. I seminari, organizzati in collaborazione con la Direzione Regionale di protezione civile della Basilicata, l'Ufficio Scolastico Regionale, l’INGV e Reluis, si sono svolti a Potenza, Lauria, Rionero in Vulture e Matera a partire dal 16 novembre 2012. Successivamente ai seminari, durante la prima giornata di esercitazione (14 dicembre), sarà organizzata una prova di evacuazione che avverrà in contemporanea presso tutti gli Istituti Scolastici della Regione Basilicata. Parallelamente all’attività di pianificazione del rischio sismico in Basilicata, il Dipartimento della Protezione Civile ha avviato il progetto “Scuola Multimediale di protezione civile” in cui sono stati coinvolti 6 Istituti Comprensivi (IC) della Regione e 764 alunni. Di seguito si riportano gli istituti coinvolti: • I.C. di Barile – 53 alunni di scuola primaria e secondaria di primo grado. Comune di Barile (PZ). • I.C. di Latronico – 137 alunni di scuole primarie e secondarie di primo grado. Plessi afferenti Comuni di Latronico (PZ), Episcopia (PZ) , Agromonte Magnano (frazione di Latronico), Agromonte Mileo (frazione di Latronico). • I.C. di Scanzano Jonico – 220 alunni di scuola primaria e secondaria di primo grado. Comune di Scanzano Jonico (MT). • I.C. di Valsinni – 96 alunni di scuola primaria e secondaria di primo grado . Plessi afferenti Comuni di Valsinni (MT), San Giorgio Lucano, Colobraro. • I.C. di Senise – 158 alunni di scuole primarie e secondarie di primo grado. Plessi afferenti Comune di Senise (PZ) e frazioni varie. • I.C. di Rotonda – 100 alunni di scuola primarie e secondarie di primo grado. Comune di Rotonda (PZ).

Pagina 34 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

Cronoprogramma generale delle principali attività

14 DICEMBRE

Ore 9:00 Corso di formazione in logistica rivolta ai volontari a Potenza, alle ore 9:15, presso la sala A del Consiglio Regionale in via Vincenzo Verrastro, in cui verranno illustrati gli “Indirizzi operativi per la gestione dell’emergenza” (Direttiva PCM del 3 dicembre 2008), il quadro normativo sul volontariato di protezione civile, il trasporto e la movimentazione delle risorse, la progettazione e la realizzazione delle aree di accoglienza. Prove di evacuazione in tutti gli Istituti scolastici della Regione Basilicata. In particolare nella Provincia di Matera si svolgerà una prova di evacuazione “completa”, di quattro scuole per sperimentare anche la pianificazione comunale di emergenza, a cui seguirà un momento formativo. Le scuole sono: l’I.I.S. “Pentasuglia G. Battista” ed il Liceo Scientifico “ A. Dante” a Matera, l’I.I.S. “C.Levi” a Tricarico e l’I.I.S. “Pitagora” a Montalbano Jonico.

15 DICEMBRE

Il Servizio Nazionale della Protezione Civile risponde all’emergenza similata con le attività di seguito riportate, svolte prevalentemente per posti di comando ed in minima parte a scala reale (azione). Le attività operative di livello provinciale sono definite nei relativi impianti esercitativi.

Ore 8:00 Un forte terremoto colpisce un’ampia area nel Sud d’Italia con un importante risentimento in Basilicata, Campania e Calabria. Gli strumenti della rete dell’Istituto di Geofisica e Vulcanologia (I.N.G.V.) cominciano a registrare un segnale sismometrico che indica un evento di magnitudo elevata, il cui epicentro è localizzato nella Provincia di Potenza. A livello locale si attiva immediatamente la macchina dei soccorsi; le singole strutture che operano ordinariamente sul territorio cominciano ad intervenire in modo “spontaneo” per prestare soccorso e prima assistenza alla popolazione, comunicando con le proprie sale operative, attraverso le reti di telecomunicazioni in emergenza (reti radio). Si attiva il Servizio sanitario regionale per le attività di soccorso sanitario urgente intra ed extraospedaliero (cfr. pag. 3).

Fino alle ore 9:00 le comunicazioni avvengono via radio.

Pervengono alla Sala Situazione Italia e monitoraggio del territorio (SISTEMA) del DPC le prime informazioni dalle zone colpite. Le notizie indicano un’ampia area di risentimento, con gravi danni. Un’elaborazione speditiva presso il DPC dello scenario di danno, condotta con il Sistema Informativo per la Gestione dell’Emergenza (S.I.G.E.), sulla base dei parametri comunicati dall’I.N.G.V. (Magnitudo e coordinate dell’epicentro), fornisce un quadro preliminare degli effetti del sisma. Il Dipartimento della protezione civile predispone un primo comunicato stampa contenente i dati comunicati dall’I.N.G.V. e le verifiche in atto da parte della Sala Situazione Italia e monitoraggio del territorio (SISTEMA). Subito dopo la notizia dell’evento, viene contattato il responsabile del Contact center DPC, che provvede immediatamente ad attivare un messaggio in segreteria telefonica per avvisare che il Dipartimento sta lavorando per rendere operative le postazioni del Contact

Pagina 35 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012 center a seguito dell’evento simulato. Si attivano, quindi, tutte le postazioni del Contact center. Inizia la procedura di attivazione, da parte della Regione Basilicata, del numero verde dell’URP regionale. Intanto, sul territorio si attivano i primi Centri Operativi Comunali e Misti, nonché i centri di coordinamento provinciali. La Sale Operative Regionali operano per garantire il necessario supporto alla gestione locale dell’emergenza (per posti di comando). Le Prefetture – Uffici Territoriali del Governo (UTG) garantiscono l’attivazione e l’impiego delle risorse statali disponibili nel territorio di propria competenza (azione). Le Province operano congiuntamente con le Prefetture per il supporto tecnico, l’impiego delle proprie risorse disponibili e le problematiche concernenti la viabilità e le scuole (azione). I Comuni attivano i Centri operativi comunali ed effettuano le azioni previste dal proprio impianto esercitativo. Il Comune di Potenza, in particolare, effettua l’esercitazione a scala reale con il coinvolgimento di parte degli abitanti del quartiere Poggio Tre Galli e del Rione Cocuzzo – Serpentone, un momento formativo e la successiva attività di evacuazione delle seguenti scuole: l’Istituto Professionale per i Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera, il Liceo Scientifico Statale – annesso al Convitto Nazionale “S.Rosa”, l’Istituto Tecnico Commerciale e per Programmatori “F. S. Nitti”, l’Istituto “L. Sinisgalli”, l’Istituto Tecnico Commerciale “G. Falcone”, l’Asilo Nido a Viale Adriatico, la Scuola dell’Infanzia “Due Noci” e la Scuola dell’Infanzia “Apriti Sesamo”. A Matera verranno allestite 3 tende a P.za della Costellazione (azione). Il Presidente del Consiglio dei Ministri, data l’eccezionalità della situazione emergenziale in atto, dispone il coinvolgimento delle strutture operative nazionali per fronteggiare l’emergenza, affidandone il coordinamento al Capo del Dipartimento della Protezione Civile (art.3, L. 286/02) che, quindi, convoca il Comitato Operativo nazionale della protezione civile (azione). Il Dipartimento della protezione civile convoca l’Unità di crisi, secondo le proprie procedure, ed informa il M.I.C. (Monitoring Information Centre) sull’evento avvenuto. Il Dipartimento della protezione civile predispone un secondo comunicato stampa e una news sul sito, dando notizia della convocazione del Comitato Operativo e dell’attivazione del Sistema Nazionale (per posti di comando).

Ore 9:00 Si riunisce in seduta permanente, presso il DPC, il Comitato Operativo/Unità di crisi supportato dalle funzioni di supporto attivate presso SISTEMA (azione) che, sulla base dell’evoluzione dello scenario e dei continui aggiornamenti che arrivano dal territorio, ha il compito di definire le strategie di intervento e di garantire l’impiego coordinato delle risorse nazionali. In particolare vengono assunte le prime decisioni: - invio di uno o più nuclei del DPC per l’attivazione simulata in loco (senza allestimento), congiuntamente con la Regione Basilicata, presso la sede del Palazzo Sociale "Malvaccaro" a Potenza in via R. Danzi, della Di.Coma.C., centro di coordinamento nazionale dell’emergenza, per dare attuazione a quanto stabilito dal Comitato Operativo (azione); - attivazione dei moduli sanitari delle Regioni (per posti di comando); - richiesta alle Regioni delle risorse immediatamente disponibili in termini di uomini, mezzi e materiali da inviare verso le aree colpite (per posti di comando); - attivazione delle risorse delle Strutture operative nazionali (per posti di comando); - attivazione delle Organizzazioni nazionali di volontariato (per posti di comando); - chiusura al traffico stradale ordinario nell’area colpita, fino alla verifica della funzionalità delle infrastrutture (per posti di comando); Pagina 36 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

Nel corso delle ore, in funzione di quanto stabilito dal Comitato Operativo, le diverse Componenti e Strutture operative di protezione civile, ognuna secondo le proprie procedure e operando in stretto raccordo, secondo la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 dicembre 2008, attuano gli interventi di propria competenza.

Le Regioni italiane e le Province Autonome di Trento e Bolzano attivano ed inviano (per posti di comando): - le colonne mobili; - operatori sanitari e strutture mobili (Posti Medici Avanzati – PMA) ad integrazione delle risorse regionali impiegate nell’attività di soccorso ed assistenza sanitaria in coordinamento con la Funzione presso SISTEMA e la struttura sanitaria regionale della Basilicata; - esperti in gestione dell’emergenza per il supporto ai COM; - tecnici per la valutazione delle aree da adibire ad accoglienza della popolazione; - tecnici per la valutazione delle situazioni di rischio ed il censimento del danno.

Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco garantisce (per posti di comando): - l’intervento tecnico urgente e l’attività di ricerca e soccorso anche con unità cinofile; - l’impiego di squadre Speleo Alpino Fluviali (S.A.F.) con elicottero per i recuperi in ambiente impervio; - l’attivazione delle colonne mobili regionali.

Le Forze Armate mettono a disposizione (per posti di comando): - squadre e velivoli in configurazione SAR per l’attività di ricerca e soccorso della popolazione anche in ambiente impervio; - mezzi aerei, navali e di terra per il trasporto dei soccorritori e dei materiali necessari alla gestione dell’emergenza; - uomini e mezzi per il controllo della viabilità (segnalazione dei punti critici, rimozione detriti dalle strade) e per il movimento terra utili all’allestimento di campi base dei soccorritori e aree di accoglienza per la popolazione e alla rimozione di macerie; - risorse per il coordinamento del traffico aereo sui luoghi dell’evento; - mezzi aerei per il rilievo aero-fotografico dell’area interessata dall’evento.

Le Forze di Polizia impiegano (per posti di comando): - uomini e mezzi per il presidio del territorio (ordine e sicurezza pubblica, controllo della viabilità, segnalazione ed isolamento delle zone a rischio) e per la gestione della viabilità in emergenza; - uomini e mezzi per garantire la sicurezza dei centri operativi, e nelle aree di emergenza; - unità cinofile per il concorso alle diverse attività; - squadre e velivoli sia per la ricognizione a in configurazione S.a.R.; - squadre per l’identificazione delle salme.

Il Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera effettua (per posti di comando): - la raccolta delle informazioni sulla situazione, sulle forze disponibili per l’attività S.a.R. e di ricognizione, sull’accessibilità alle zone colpite, sull’agibilità dei porti e sul loro possibile impiego come aree di ammassamento dei soccorritori anche attraverso i contatti con i CCS ed altri centri di coordinamento attivati sul territorio; - l’attivazione dei mezzi navali per favorire l’afflusso dei soccorsi, le attività di evacuazione, il trattamento e trasporto dei feriti (MEDEVAC); - l’emissione dell’AVURNAV per interdire le aree a rischio e facilitare il soccorso; - la ricognizione degli impianti industriali costieri e marini. Pagina 37 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

La Croce Rossa Italiana (C.R.I.) invia (per posti di comando): - personale presso i centri operativi attivati sul territorio; - uomini e mezzi per il soccorso e l’assistenza sanitaria; - cucine da campo e moduli per l’assistenza alla popolazione.

Le Organizzazioni di volontariato assicurano: - il supporto alle altre strutture operative (per posto di comando) - l’attivazione delle Sale Operative di Organizzazione e raccordo con Sala Situazione Italia (azione) - l’assistenza alla popolazione che partecipa all’esercitazione (azione) - parziale allestimento delle aree per l’accoglienza della popolazione a Potenza ed a Matera (azione) - i collegamenti radio tra le aree di emergenza e i Centri operativi (azione) - trasporto mezzi e attrezzature a supporto della funzione logistica (azione)

Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (C.N.S.A.S.) garantisce (per posti di comando): - l’impiego di squadre e mezzi per l’attività di ricerca e soccorso.

Gli Enti gestori della rete dei trasporti terrestri e Viabilità Italia (CCNCV) (per posti di comando): - forniscono un quadro informativo circa lo stato di percorribilità delle reti di competenza; - verificano l’integrità strutturale della rete per garantire il transito dei veicoli di soccorso; - attivano le proprie procedure per il ripristino delle viabilità interrotte; - concorrono, per quanto di competenza a garantire un sistema di infomobility ed assistenza ai viaggiatori bloccati dall’evento emergenziale; - agevolano l’accesso ai soccorritori per l’assistenza dei viaggiatori.

Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dello Sviluppo Economico e Banca d’Italia (per posti di comando): - seguono la situazione per l’avvio delle iniziative di competenza.

Ministero per i Beni e le Attività Culturali (per posti di comando): - acquisisce le informazioni per una prima valutazione dei danni ai beni culturali.

Le Aziende del sistema energetico nazionale, effettuano (per posti di comando): - la regolamentazione della distribuzione di energia elettrica sul territorio colpito; - l’invio di squadre di tecnici per la valutazione dei danni ed il ripristino delle linee interrotte; - l’assistenza tecnica per l’allestimento dei centri operativi di coordinamento (CCS dei COM); - la definizione quadro informativo sui danni subiti dalle proprie infrastrutture di stoccaggio, trasformazione e trasporto dei prodotti, sull’evoluzione della situazione inerente lo stato dei propri impianti ed il possibile impatto con l’esterno nonché sulle risorse aziendali presenti sul territorio disponibili per fronteggiare l’emergenza; - la valutazione dei danni in tempo reale mantenendo i contatti con i responsabili degli impianti; - il coordinamento per il ripristino delle condizioni di sicurezza delle infrastrutture e degli impianti danneggiati;

Pagina 38 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

- il proprio supporto per l’approvvigionamento di carburante.

Il Servizio postale nazionale (per posti comando): - fornisce un quadro informativo circa lo stato di efficienza dei servizi e delle infrastrutture nelle aree colpite dall’evento; - tiene i contatti con i responsabili territoriali della zona colpita al fine di individuare la tipologia ed entità dei danni subiti dalle infrastrutture, nonché per attivare le conseguenti azioni per la verifica dello stato ed il ripristino della loro funzionalità, oltreché per la soluzione di eventuali criticità; - predispone tutte le azioni interne/esterne necessarie per il ripristino d’urgenza, in condizioni di sicurezza, delle infrastrutture e degli impianti danneggiati al fine di garantire la continuità operativa dei servizi, con l’eventuale invio di risorse umane, tecnologiche e mezzi strumentali, anche ad alta tecnologia;

Le Aziende del settore delle telecomunicazioni, si adoperano per garantire (per posti comando): - l’informazione circa lo stato dei servizi di telefonia fissa e mobile; - il ripristino della funzionalità della rete di telefonia mobile; - il potenziamento della rete radiomobile; - la funzionalità delle linee telefoniche fisse presso i centri di coordinamento e le aree di ammassamento dei soccorritori e delle risorse; - il supporto per la ricerca di persone disperse; - le attività necessarie alla individuazione del numero, distinto per nazionalità, dei roamers internazionali presenti nell’area colpita.

ENAC ed ENAV, ognuna secondo le proprie competenze, provvedono a (per posti di comando): - fornire un quadro informativo circa l’agibilità e la capacità degli aeroporti intesi anche come punti di accesso per i soccorritori; - controllare il flusso del traffico aereo; - emettere i NOTAM per regolare l’attività di volo; - interrompere le attività di volo commerciali per mettere a disposizione infrastrutture e velivoli per la gestione dell’emergenza (afflusso dei soccorritori e assistenza alla popolazione colpita); - predisporre note informative sui voli attivi rivolte anche alla riduzione dei disagi per i viaggiatori.

La Direzione Generale per le Dighe, le infrastrutture idriche ed elettriche del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti effettua (per posti di comando): - il monitoraggio della situazione, mediante le comunicazioni provenienti dagli Uffici periferici degli esiti delle verifiche effettuate secondo procedura dai concessionari – attivazione delle procedure di cui ai vigenti Fogli di condizione per l’esercizio e la manutenzione (FCEM); - simulazione di difficoltà di accesso alla diga del Pertusillo (PZ) e necessità di azionare gli scarichi profondi.

I Centri di competenza (CNR, INGV, ISPRA, EUCENTRE, RELUIS) e l’ENEA effettuano (per posti di comando): - scenari di scuotimento nell’area colpita e scenari di danno per porti, rete stradale, ferrovie e impianti industriali; - la predisposizione di squadre per: o la verifica degli effetti cosismici (frane, fagliazione superficiale, processi di liquefazione); Pagina 39 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

o il rilievo macrosismico; o una prima valutazione del danno; o l’istallazione di reti strumentali locali.

La Regione Basilicata attiva la sezione web del proprio sito dedicata all’emergenza e in stretto contatto con i CCS, emette un primo comunicato stampa/web-news sull’attivazione del sistema regionale di emergenza (per posti di comando).

Il DPC aggiorna il sito web sulle decisioni prese durante il Comitato Operativo, le Regioni Campania e Calabria attivano propri canali informativi per i territori di competenza (per posti di comando).

Ore 11:00 Deliberazione dello stato di emergenza (per posti di comando).

Il DPC, d’intesa (simulata) con Palazzo Chigi emette un comunicato stampa riferito alla deliberazione dello stato d’emergenza, mentre prosegue l’aggiornamento del sito web istituzionale (per posti di comando).

La Regione Basilicata, pubblica un comunicato stampa/web-news con le prime dichiarazioni del Presidente della Regione (per posti di comando).

La Regione Basilicata, d’intesa con il DPC, le Prefetture e le Province, predispone un comunicato stampa/web-news che fornisce un primo quadro della situazione sul territorio; contestualmente aggiorna i contenuti della sezione online dedicata all’emergenza (per posti di comando).

Ore 13:30 Attivazione della Di.Coma.C. (senza allestimento) presso la sede del Palazzo Sociale "Malvaccaro" a Potenza in via R. Danzi. Videoconferenza con il Comitato Operativo.

Il DPC, sentite le Regioni interessate, pubblica una news che fornisce il quadro di sintesi sulle tre Regioni coinvolte (per posti di comando).

TERMINE ATTIVITÀ

Ore 14:00 Riunione conclusiva del Comitato Operativo.

Ore 17:00 Debriefing generale a Potenza, presso la sede del Palazzo Sociale "Malvaccaro" in via R. Danzi – sede della Di.Coma.C. per l’esercitazione.

Pagina 40 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

I PARTECIPANTI Dipartimento della Protezione Civile Regione Basilicata Regione Campania Regione Calabria Prefetture di Potenza, Matera, Salerno, Cosenza Amministrazioni Provinciali di Potenza, Matera, Salerno, Cosenza Comuni delle Province di Potenza, Matera, Salerno, Cosenza Aziende Sanitarie Provinciali Aziende Ospedaliere Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (CNVVF) Comando Operativo di vertice Interforze (COI) Esercito Italiano (EI) Aeronautica Militare Italiana (AM) Marina Militare Italiana (MM) Arma dei Carabinieri(CC) Capitanerie di Porto (CP) Polizia di Stato (PS) Polizia Penitenziaria Guardia di Finanza (GdF) Corpo Forestale dello Stato (CFS) Croce Rossa Italiana (CRI) Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) Organizzazioni di volontariato di protezione civile nazionali, regionali e locali Regioni italiane e Province Autonome di Trento e Bolzano Ministero Infrastrutture e Trasporti – Direzione Generale per le Dighe Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dell’Economia e delle Finanze Banca d’Italia Ministero per i Beni e le Attività Culturali Ufficio Scolastico Regionale per la Basilicata Centri di Competenza (CNR, INGV, ISPRA, EUCENTRE, RELUIS) Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) Ordini professionali Ente Nazionale Assistenza al Volo (ENAV) Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) Ente Nazionale per l’Energia Elettrica (ENEL Distribuzione, ENEL Produzione, ENEL Green Power, ENEL Rete Gas) Trasmissione Elettricità Rete Nazionale (TERNA) GSE Ente Nazionale Idrocarburi (ENI) SNAM RETE GAS ITALGAS Viabilità Italia (CCNV) Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori (AISCAT) Ente Nazionale per le Strade (ANAS S.p.A.) Autostrade per l’Italia (ASPI) Gruppo FERROVIE DELLO STATO ITALIANE Compagnie telefoniche Poste Italiane Isoradio

Pagina 41 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

ACRONIMI

AdB: Autorità di Bacino ANAS: Azienda Nazionale Autonoma delle Strade ANPAS: Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze ARI: Associazione Radioamatori Italiani AVURNAV: AVvisi URgenti ai NAViganti BT: Bassa Tensione CAPI: Centro Assistenziale di Pronto Intervento CCNV: Centro Coordinamento Nazionale Viabilità CCS: Centro di Coordinamento dei Soccorsi CECIS: Common Emergency Communication and Information System CFS: Corpo Forestale dello Stato CIE: Centro Intervento Emergenza CLE: Condizione Limite per l’Emergenza CNR: Consiglio Nazionale delle Ricerche CNSAS: Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico COC: Centro Operativo Comunale COI: Centro Operativo di vertice Interforze COM: Centro Operativo Misto CRI: Croce Rossa Italiana CSRS: Centri Storici e Rischio Sismico DEA: Dipartimento Emergenza Urgenza e Accettazione PZ: Potenza MT: Matera SA: Salerno CS: Cosenza Di.Coma.C.: Direzione di Comando e Controllo DPC: Dipartimento della Protezione Civile DPCM: Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ENAC: Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ENAV: Ente Nazionale Assistenza al Volo ENEA: Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile ENEL: Ente Nazionale per l’Energia Elettrica ENI: Ente Nazionale Idrocarburi EUCENTRE: European Centre for Training and Research in Earthquake Engineering FCEM: Foglio di Condizione per l’Esercizio e la Manutenzione FSI: Ferrovie dello Stato Italiane GdF: Guardia di Finanza GDO: Gruppo Data Ora GSE: Gestore Servizi Elettrici HF: High Frequency IC: Istituti Comprensivi ICCD: Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione IFFI: Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia IIS: Istituto Istruzione Superiore INGV: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ISPRA: Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Itrec: Impianto di Trattamento e Rifabbricazione Elementi di Combustibile LOC : Loss of Containment MCS: Mercalli Cancani Sieberg MEDEVAC: Medical Evacuation MiBAC: Ministero per i Beni e le Attività Culturali MIC: Monitoring Information Centre MT: Media Tensione NaTech: Natural Technological NOTAM: NOtice To AirMen OPCM: Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri PaBAAC: Paesaggio Belle arti, Architettura e Arti Contemporanee PAI: Piano di Assetto Idrogeologico PEMAF: Piano di Emergenza per il Massiccio Afflusso dei Feriti PMA: Posto Medico Avanzato PSA: Pronto Soccorso Attivo RELUIS: Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica RIR: Rischio Incidente Rilevante Rocchetta S.A.L.: Rocchetta S. Antonio - Lacedonia SAF: Speleo-Alpino e Fluviale SaR: Search and Rescue SIGE: Sistema Informativo per la Gestione dell’Emergenza SISTEMA: Sala Situazione Italia e Monitoraggio del Territorio SOC: Security Operation Centre SP: Strada Provinciale SR: Strada Regionale SS: Strada Statale SSI: Sala Situazione Italia UNCEM: Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani URP: Ufficio Relazione con il Pubblico UTG: Ufficio Territoriale del Governo VV.F.: Vigili del Fuoco Pagina 42 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

ALLEGATO

SCHEMA DEL MODULO PER MESSAGGIO

Il messaggio, inteso come informazione da trasmettere, viene normalmente compilato utilizzando il “modulo di messaggio”. Il modulo viene compilato dal mittente e inoltrato per la trasmissione alla Sala Radio dove, l’operatore, lo completa con i dati mancanti che ne “certificano” la trasmissione. Descrizione schematica del modulo nella Tavola 1. (1) A cura dell’operatore – Numero progressivo corrispondente al numero risultante sui registri dei messaggi in partenza / arrivo; (2) A cura dell’operatore – contiene la chiamata radio; (3) A cura del compilatore - Spazio riservato alla qualifica di precedenza che determina i tempi di trattazione da parte dell’operatore della Sala Radio; (4) A cura del compilatore – gruppo data orario di compilazione del messaggio: indica la data, l’ora, il fuso orario, il mese e l’anno (Es: 061530 / A GEN 11); (5) A cura del compilatore – eventuali istruzioni particolari per la trattazione del messaggio; (6) A cura del compilatore – Indirizzo dell’Ente mittente; (7) A cura del compilatore – Indirizzo dell’Ente destinatario per competenza; (8) A cura del compilatore – Indirizzo degli eventuali Enti destinatari per conoscenza; (9) A cura del compilatore – Numero di protocollo; (10) A cura del compilatore – Testo del Messaggio; A cura dell’operatore – Prima di iniziare la lettura del testo ed al termine l’operatore inserisce la parola di procedura SEPARAZIONE; (11) A cura del compilatore – Numero di pagine componenti il Messaggio; (12) A cura del compilatore – Identificativo del compilatore (Nominativo e Telefono); (13) A cura del dell’operatore – sulla copia del messaggio per l’archivio della Sala Radio, alla consegna del messaggio, l’operatore fa apporre la firma per ricevuta da: - il compilatore dopo la trasmissione; - la Segreteria alla ricezione; (14) A cura dell’operatore – Data e ora di Ricezione del Messaggio; (15) A cura dell’operatore – Nome e Firma dell’operatore che ha ricevuto il Messaggio; (16) A cura dell’operatore – Data e ora di Trasmissione del Messaggio; (17) A cura dell’operatore – Nome e Firma dell’operatore che ha effettuato la trasmissione del Messaggio; (18) A cura del compilatore - Firma dell’Autorità che autorizza la trasmissione del Messaggio.

Pagina 43 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

MODULO PER MESSAGGIO NON CLASSIFICATO NUMERO Progressivo (1) ……………… SPAZIO RISERVATO PER USO DEL CENTRO/STAZ. DI TELEC. (2)………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

QUALIFICA DI PRECEDENZA GRUPPO DATA ORARIO ISTRUZIONI PER IL MESSAGGIO DI COMPILAZIONE (3) (4) (5)

DA (FM) (6) A (TO) (7) NUMERO DI PROTOCOLLO DEL MITTENTE

(9)

PERCO (INFO) (8)

PER ESERCITAZIONE (10)………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

PAGINA ….….… DI ….…… PAGINE NOME DEL COMPILATORE N. TELEF. FIRMA PER RICEVUTA

(11) (12) (13)

PER USO DATA – ORA NOME E FIRMA DATA - ORA NOME E FIRMA FIRMA DI CHI AUTORIZZA DELLO OPERATORE OPERATORE LA TRASMISSIONE OPERATORE R T (14) (15) (16) (17) (18)

Tav. 1 – Schema del Modulo per messaggio

Pagina 44 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

PROCEDURE PER LA TRASMISSIONE E RICEZIONE DEI MESSAGGI

1. Le procedure che dovranno essere adottate nell’ambito delle strutture per i messaggi trasmessi o ricevuti con sistemi radio non differiscono dalle normali procedure per la corrispondenza ordinaria in ingresso o in uscita, cambia solo il mezzo di trasmissione (riferimento Tavola 1).

a. Struttura mittente - Viene compilato il messaggio in tutte le sue parti; - Il messaggio viene firmato dal responsabile della struttura che ne autorizza la trasmissione (18); - Il messaggio viene protocollato con le normali procedure interne alla struttura (9); - Il messaggio viene consegnato, in duplice copia, in sala radio per la trasmissione; - L’operatore radio verifica che il messaggio sia stato compilato in modo corretto e completo per procede alla sua “accettazione”; - Il messaggio viene registrato sul “Registro dei messaggi in partenza” (Tavola 2) e sulle copie dei messaggi viene annotato il numero progressivo corrispondente al registro (1); - L’operatore radio chiama la stazione corrispondente al/ai destinatari o designata all’inoltro del messaggio; - Ottenuta la risposta, l’operatore inizia la “fedele” lettura del messaggio, inserendo prima del testo (10) ed al termine la parola di procedura SEPARAZIONE; - Se ritenuto necessario può richiedere la verifica della ricezione, facendosi ripetere l’intero messaggio trasmesso o le parti essenziali (date, orari, ecc.); - L’operatore al termine della trasmissione annota sulle copie del messaggio la data e ora di trasmissione (16) e la propria Firma (17); - L’operatore riconsegna la minuta del messaggio trasmesso al mittente trattenendo una copia per l’archivio della sala radio facendo apporre firma per ricevuta (13). b. Struttura destinataria - Alla ricezione della chiamata da parte della sala radio corrispondente l’operatore rimane in attesa della lettura del messaggio; - L’operatore radio ricopia “fedelmente” su un modulo di messaggio quanto dettato dal corrispondente “operatore mittente”; - Se richiesto provvede alla verifica della ricezione, ripetendo l’intero messaggio ricevuto o le parti essenziali (date, orari, ecc.); - L’operatore al termine della ricezione provvede ad effettuare una copia del messaggio annotando la data e ora di ricezione (14) e la propria Firma (15); - Il messaggio viene registrato sul “Registro dei messaggi in arrivo”(Tavola 3) e sulle copie dei messaggi viene annotato il numero progressivo corrispondente al registro (1); - L’operatore consegna l’originale del messaggio alla segreteria di coordinamento trattenendo una copia per l’archivio della sala radio, facendo apporre, sulla copia, firma per ricevuta (13); - L’iter successivo del messaggio segue le procedure interne previste dalla struttura per la posta in arrivo.

2. Al termine della giornata l’operatore provvederà all’archiviazione di tutti i messaggi verificandone la consistenza con quanto contenuto nei Registri dei messaggi in partenza/arrivo.

Pagina 45 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

REGISTRO MESSAGGI IN PARTENZA

SALA RADIO di ………………….. Pag. ………… di ……….. del giorno …………………………………….

ELEMENTI DEL MESSAGGIO Ora di Sala GDO recapito Ora Firma Numero Radio di alla Sala di TX dell’operatore MITTENTE DESTINATARIO di protocollo chiamata NUMERO compilazione Radio Progressivo Qualifica di precedenza 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Tav. 2 – Registro dei Messaggi in Partenza

Pagina 46 di 47

Esercitazione nazionale di protezione civile – rischio sismico – “Basilicata 2012” 14 – 15 dicembre 2012

REGISTRO MESSAGGI IN ARRIVO

SALA RADIO di ………………….. Pag. ………… di ……….. del giorno …………………………………….

ELEMENTI DEL MESSAGGIO Ora di Sala recapito Ora Firma GDO Radio Numero alla di chiamante di RX dell’operatore MITTENTE DESTINATARIO di protocollo Segreteria NUMERO compilazione Progressivo Qualifica di precedenza 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Tav. 3 – Registro dei Messaggi in Arrivo

Pagina 47 di 47