l’eco di Giugno 2018 numero 2

l’eco di TRAVAGLIATO 1 Confessioni Mercoledì 7,30/8,30 in copertina Ogni Sabato 17.30/18.30 Battesimi Ogni prima Domenica del mese sommario Alternando al mattimo ore 11,15 (nella Messa) e al pomeriggio ore 16,00 A testa alta! pag. 3 (senza messa) dopo adeguata Sulle orme di Pietro pag. 4 preparazione Paolo di Tarso pag. 6 Giugno: mese degli anniversari di ordinazione sacerdotale pag. 8 Funerali In memoria di don Costante Duina pag. 9 Ogni giorno Sabato 9 giugno a le ordinazioni di tre nuovi sacerdoti pag. 10 escluso le domeniche e giorni di festa Accolitato pag. 11 Ore 10.00 oppure Bartolomeo Manfredi, Santi Pietro e Paolo, Nuovi vicari, scelti per consigliare pag. 12 Ore 14.30 da Novembre a Marzo Paolo VI Santo: Angelo Maffeis, 1610 ca «annuncio importante» per la Ore 16.00 da Aprile a Ottobre vita della Chiesa pag. 13 Il murales del Pellegrinaggio Parrocchiale al Santuario Montiniano delle Grazie pag. 15 ORARIO SS. MESSE Sesto Pellegrinaggio parrocchiale Festivo Santuario Santa Maria delle Grazie Brescia 27 Maggio 2018 pag. 16 dal 1 Ottobre al 31 Maggio La violenza sulle donne pag. 18 7.00 - 8.30 - 10.00 - 11.15 Pasquetta pag. 20 17 (presso Lourdes) - 18.30 Ricordo dei battesimi celebrati nel 2017 pag. 21 dal 1 Giugno al 30 Settembre Scuola materna parrocchiale pag. 22 Festivo Scuola San Giuseppe 7.00 - 8.30 - 10.00 «The colors of children» pag. 23 17 (presso S. Maria) - 18.30 Torino 2018 pag. 24 Giovanissimi oltre il pregiudizio pag. 25 Servizio Civile Nazionale in Oratorio pag. 26 Feriale Grest allopera 2018 pag. 27 7.00 - 8.30 - 18.30 in Chiesa Parrocchiale Festa oratorio 2018 pag. 29 Raccolta tappi Maggio 2018 pag. 30 ogni Martedì ore 7.00 presso le suore Ancelle Pro Terra Sancta pag. 31 ogni Giovedì ore 8.30 presso Chiesa di Lourdes Caritas Zonale pag. 32 Giugno 2018 - Nº 2 ogni Venerdì ore 18.30 presso Chiesa di Fatima Gruppo di volontariato civico pag. 33 Visita di Papa Francesco a Direttore responsabile San Giovanni Rotondo pag. 34 Il Tour in Sicilia pag. 36 Sac. Antonio Fappani Onlus - Concorso pag. 37 ORARI DI APERTURA Accadeva pag. 38 Direttore Editoriale e redazione Casa Canonica Gita a Roma pag. 39 La generosità dei Travagliatesi pag. 39 Sac. Mario Metelli dal Lunedì al Sabato Resoconto amministrativo 9.00/11.00 e 16.00/19.00 ordinario parrocchiale 2017 pag. 40 Impaginazione e stampa Anagrafe Parrocchiale pag. 42 Tipografia ELC • Travagliato (Bs) Ufficio Parrocchiale Lunedì chiuso Autorizzazione del Trib. di Brescia Martedì 16,30/19,00 n. 19/82 del3/4/1982 Mercoledì 9,30/12,00 Giovedì chiuso Venerdì 16,30/19,00 CERCASI PERSONE DISPONIBILI A DISTRIBUIRE NELLE CASE Sabato 9,30/12,00 IL NOTIZIARIO PARROCCHIALE «ECO DI TRAVAGLIATO» Segreteria Oratorio Mercoledì e Venerdì È necessario un ricambio di alcune dalle ore 20,30 alle ore 22,00 storiche distributrici e alcune vie della nostra città non sono attualmente coperte. Un grande grazie a chi si rende disponibile per TELEFONI UTILI questo importante servizio che Casa Canonica 030 660088 porta direttamente nelle nostre Ufficio Parrocchiale 030 660529 case informazione Segreteria Oratorio S. Michele 030 6864168 e formazione della nostra Curato Sant’Agnese 030 6865312 comunità parrocchiale, tanto importante Caritas Parrocchiale 347 2163810 soprattutto ai nostri giorni Radio Parrocchiale 030 661401

2 sommario l’eco di TRAVAGLIATO A testa alta!

Niente di presuntuoso si nasconde sotto questo titolo. Nessuno vuole sentirsi superiore ad altri o credersi migliore. E’ piuttosto l’invito a re- cuperare un atteggiamento interiore che purtroppo abbiamo dimenticato, banalizzato o addirittura confuso con la supponenza di alcuni. A “testa alta” è l’atteggiamento della persona semplice, ma dignitosa; che non scende a banali compromessi; che sa essere ancorata ai valori, an- che se spesso non condivisi e diffusi; è l’atteggiamento tipico del creden- te, di colui che sa alzare lo sguardo oltre l’orizzonte del proprio interes- se e comodo. Pietro e Paolo, nostri patroni ci sono senz’altro di grande esempio e stimolo. Solitamente nella vita siamo abituati a tenere la testa rivolta verso il bas- so, perché i nostri occhi devono es- sere attenti a dove mettiamo i piedi e scrutare con attenzione il cammino che stiamo facendo; vogliamo vede- re bene cosa ci sta davanti; vogliamo avere tutte le certezze per non in- ciampare e cadere. E non solo fisi- camente, ma anche esistenzialmente. Facendo così i nostri occhi sono sempre rivolti verso il basso e li abi- tuiamo ad essere tristi e semichiusi. Forse è anche per questo che le no- stre vite appaiono spesso poco felici A “testa alta” guardiamo il mondo Applichiamo tutto questo alla nostra ed entusiaste e di conseguenza sem- dall’alto, non con superbia, ma con vita personale, alla nostra vita co- pre alla ricerca di emozioni forti o di empatia. munitaria, alla vita della nostra città gioie immediate. A “testa alta” ci disponiamo a salpa- locale, nazionale e universale; alle Non è perciò banale invitarci e au- re, per raggiungere altre terre, altre tante problematiche che assillano la gurarci di camminare a “testa alta”, mete. nostra moderna convivenza. perché in questo modo anche i no- A “testa alta” riusciamo ad avere una Proviamo a ragionare in questo modo stri occhi si rivolgono verso l’al- visone d’insieme e non solo quella quando siamo chiamati a prendere to. E guardare in alto ci fa scoprire limitata al nostro piccolo orticello. delle decisioni, quando le cose non cose nuove, ci allarga gli orizzonti, A “testa alta” scopriamo attorno a sembra vadano come desidererem- ci apre al mistero, ci proietta in una noi tante altre persone, che hanno mo; comportiamoci così ogni volta dimensione gioiosa. Ma soprattutto bisogno di noi anche se noi non pen- che la nostra vita si apre a qualcosa ci obbliga da avere occhi spalancati siamo di avere bisogno di loro. di nuovo, anche se incognito. e ad assumere un’espressione sorri- Potremmo continuare all’infinito … Non troveremo altro che sereno e dente. sempre comunque in positivo. Certo tante stelle e soprattutto la stella po- A “testa alta” scopriamo la nostra può esserci il rischio di inciampare, lare. stella, una delle tante costellazioni, ma con gli occhi bene aperti e con E allora sarà bello continuare a cam- ma soprattutto la stella polare della il sorriso in bocca, questo non può minare a “testa alta”. nostra vita, cioè Dio. assolutamente farci male. don Mario

l’eco di TRAVAGLIATO editoriale 3 Sulle orme di Pietro da una catechesi di Benedetto XVI

Nella nuova serie di cate­- potente nelle vicende di cui egli era, chesi abbiamo innanzi- tutto cerca- al presente, testimone. to di capire meglio che cosa sia la Era sposato e la suocera, guarita un Chiesa, quale sia l’idea del Signore giorno da Gesù, viveva nella città di circa questa sua nuova famiglia. Poi Cafarnao, nella casa in cui anche Si- abbiamo detto che la Chiesa esiste mone alloggiava quando era in quel- nelle persone. E abbiamo visto che la città (cf Mt 8,14s; Mc 1,29ss; Lc il Signore ha affidato questa nuova 4,38s). Recenti scavi archeologici realtà, la Chiesa, ai dodici Aposto- hanno consentito di portare alla luce, li. Adesso vogliamo vederli uno ad sotto il pavimento a mosaico ottago- cattedra di Gesù. Quando ha finito uno, per capire nelle persone che nale di una piccola Chiesa bizantina, di parlare, dice a Simone: «Prendi il cosa sia vivere la Chiesa, che cosa le tracce di una chiesa più antica si- largo e calate le reti per la pesca». Si- sia seguire Gesù. Cominciamo con stemata in quella casa, come attesta- mone risponde: «Maestro, abbiamo San Pietro. no i graffiti con invocazioni a Pietro. faticato tutta la notte e non abbiamo I Vangeli ci informano che Pietro è preso nulla; ma sulla tua parola get- L’origine di Pietro tra i primi quattro discepoli del Na- terò le reti» (Lc 5,4-5). Gesù, che era Dopo Gesù, Pietro è il personaggio zareno (cf Lc 5,1-11), ai quali se ne un falegname, non era un esperto di più noto e citato negli scritti neote- aggiunge un quinto, secondo il co- pesca: eppure Simone il pescatore si stamentari: viene menzionato 154 stume di ogni Rabbi di avere cinque fida di questo Rabbi, che non gli dà volte con il soprannome di Pétros, discepoli (cf Lc 5,27: chiamata di risposte ma lo chiama ad affidarsi. «pietra», «roccia», che è traduzione Levi). Quando Gesù passerà da cin- La sua reazione davanti alla pesca greca del nome aramaico datogli di- que a dodici discepoli (cf Lc 9,1-6), miracolosa è quella dello stupore e rettamente da Gesù: Kefa, attestato sarà chiara la novità della sua mis- della trepidazione: «Signore, allon- 9 volte soprattutto nelle lettere di sione: Egli non è uno dei tanti rab- tanati da me che sono un peccatore» Paolo; si deve poi aggiungere il fre- bini, ma è venuto a radunare l’Isra- (Lc 5,8). Gesù risponde invitandolo quente nome Simòn (75 volte), che ele escatologico, simboleggiato dal alla fiducia e ad aprirsi ad un proget- è forma grecizzata del suo originale numero dodici, quante erano le tribù to che oltrepassa ogni sua prospetti- nome ebraico Simeòn (2 volte: At d’Israele. va: «Non temere; d’ora in poi sarai 15,14; 2 Pt 1,1). pescatore di uomini» (Lc 5,10). Figlio di Giovanni (cf Gv 1,42) o, Il suo carattere Pietro non poteva ancora immagina- nella forma aramaica, bar-Jona, fi- Simone appare nei Vangeli con un re che un giorno sarebbe arrivato a glio di Giona (cf Mt 16,17), Simone carattere deciso e impulsivo; egli è Roma e sarebbe stato qui «pescatore era di Betsaida (cf Gv 1,44), una cit- disposto a far valere le proprie ragio- di uomini» per il Signore. Egli accet- tadina a oriente del mare di Galilea, ni anche con la forza (si pensi all’u- ta questa chiamata sorprendente, di da cui veniva anche Filippo e natu- so della spada nell’Orto degli Ulivi: lasciarsi coinvolgere in questa gran- ralmente Andrea, fratello di Simo- cf Gv 18,10s). Al tempo stesso, è de avventura: è generoso, si ricono- ne. La sua parlata tradiva l’accento a volte anche ingenuo e pauroso, e sce limitato, ma crede in colui che galilaico. Anch’egli, come il fratello, tuttavia onesto, fino al pentimento lo chiama e insegue il sogno del suo era pescatore: con la famiglia di Ze- più sincero (cf Mt 26,75). I Vangeli cuore. Dice di sì – un sì coraggioso bedeo, padre di Giacomo e Giovan- consentono di seguirne passo passo e generoso –, e diventa discepolo di ni, conduceva una piccola azienda di l’itinerario spirituale. Il punto di par- Gesù. pesca sul lago di Genezaret (cf Lc tenza è la chiamata da parte di Gesù. 5,10). Doveva perciò godere di una Avviene in un giorno qualsiasi, men- La spiritualità di Pietro certa agiatezza economica ed era tre Pietro è impegnato nel suo lavo- Un altro momento significativo nel animato da un sincero interesse re- ro di pescatore. Gesù si trova presso suo cammino spirituale Pietro lo vi- ligioso, da un desiderio di Dio – egli il lago di Genèsaret e la folla gli fa vrà nei pressi di Cesarea di Filippo, desiderava che Dio intervenisse nel ressa intorno per ascoltarlo. Il nu- quando Gesù pone ai discepoli una mondo – un desiderio che lo spinse a mero degli ascoltatori crea un certo precisa domanda: «Chi dice la gente recarsi col fratello fino in Giudea per disagio. Il Maestro vede due barche che io sia?» (Mc 8,27). A Gesù però seguire la predicazione di Giovanni ormeggiate alla sponda; i pescatori non basta la risposta del sentito dire. il Battista (Gv 1,35-42). sono scesi e lavano le reti. Egli chie- Da chi ha accettato di coinvolgersi de allora di salire sulla barca, quella personalmente con Lui vuole una Nella casa di Pietro di Simone, e lo prega di scostarsi da presa di posizione personale. Era un ebreo credente e osservante, terra. Sedutosi su quella cattedra im- Perciò incalza: «E voi chi dite che io fiducioso nella presenza operante provvisata, si mette ad ammaestrare sia?» (Mc 8,29). È Pietro a rispon- di Dio nella storia del suo popolo, e le folle dalla barca (cf Lc 5,1-3). dere per conto anche degli altri: «Tu addolorato per non vederne l’azione E così la barca di Pietro diventa la sei il Cristo» (ibid.), cioè il Messia.

4 eco parrocchiale l’eco di TRAVAGLIATO Questa risposta di Pietro, che non ciare, se necessario, al mondo intero bisogni che noi vediamo. Dio sceglie venne «dalla carne e dal sangue» di per salvare i veri valori, per salva- un’altra strada. Dio sceglie la via lui, ma gli fu donata dal Padre che re l’anima, per salvare la presenza della trasformazione dei cuori nella sta nei cieli (cf Mt 16,17), porta in sé di Dio nel mondo (cf Mc 8,36-37). sofferenza e nell’umiltà. come in germe la futura confessione Anche se con fatica, Pietro accoglie E noi, come Pietro, sempre di nuo- di fede della Chiesa. Tuttavia Pietro l’invito e prosegue il suo cammino vo dobbiamo convertirci. Dobbiamo non aveva ancora capito il profondo sulle orme del Maestro. E mi sem- seguire Gesù e non precederlo: è Lui contenuto della missione messiani- bra che queste diverse conversioni di che ci mostra la via. Così Pietro ci ca di Gesù, il nuovo senso di questa San Pietro e tutta la sua figura siano dice: Tu pensi di avere la ricetta e di parola: Messia. Lo dimostra poco una grande consolazione e un gran- dover trasformare il cristianesimo, dopo, lasciando capire che il Messia de insegnamento per noi. Anche noi ma è il Signore che conosce la stra- che sta inseguendo nei suoi sogni è abbiamo desiderio di Dio, anche noi da. È il Signore che dice a me, che molto diverso dal vero progetto di vogliamo essere generosi, ma anche dice a te: seguimi! E dobbiamo ave- Dio. Davanti all’annuncio della pas- noi ci aspettiamo che Dio sia forte re il coraggio e l’umiltà di seguire sione si scandalizza e protesta, susci- nel mondo e trasformi subito il mon- Gesù, perché Egli è la Via, la Verità tando la vivace reazione di Gesù (cf do secondo le nostre idee, secondo i e la Vita. Mc 8,32-33). Pietro vuole un Mes- sia «uomo divino», che compia le attese della gente imponendo a tutti Dai «Discorsi» di sant’Agostino, vescovo la sua potenza: è anche il desiderio (Disc. 295, 1-2. 4. 7-8; PL 38, 1348-1352) nostro che il Signore imponga la sua potenza e trasformi subito il mondo; Questi martiri hanno visto ciò che hanno predicato Il martirio dei santi apo- Gesù si presenta come il «Dio uma- stoli Pietro e Paolo ha reso sacro per noi questo giorno. Noi non parliamo di martiri poco conosciuti; infatti «per tutta la terra si diffonde la loro voce ai no», il servo di Dio, che sconvolge le confini del mondo la loro parola» (Sal 18, 5). Questi martiri hanno visto ciò aspettative della folla prendendo un che hanno predicato. Hanno seguito la giustizia. Hanno testimoniato la verità cammino di umiltà e di sofferenza. e sono morti per essa. È la grande alternativa, che anche Il beato Pietro, il primo degli apostoli, dotato di un ardente amore verso Cristo, ha avuto la grazia di sentirsi dire da lui: «E io ti dico: Tu sei Pietro» (Mt 16, 18). E noi dobbiamo sempre imparare di precedentemente Pietro si era rivolto a Gesù dicendo: «Tu sei il Cristo, il Figlio nuovo: privilegiare le proprie attese del Dio vivente» (Mt 16, 16). E Gesù aveva affermato come risposta: «E io ti dico: respingendo Gesù o accogliere Gesù Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa» (Mt 16, 18). Su questa nella verità della sua missione e ac- pietra stabilirò la fede che tu professi. Fonderò la mia chiesa sulla tua afferma- cantonare le attese troppo umane. zione: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». Tu infatti sei Pietro. Pietro deriva da pietra e non pietra da Pietro. Pietro deriva da pietra, come cristiano da Cristo. Pietro – impulsivo com’è – non esi- Il Signore Gesù, come già sapete, scelse prima della passione i suoi discepoli, ta a prendere Gesù in disparte e a che chiamò apostoli. Tra costoro solamente Pietro ricevette l’incarico di im- rimproverarlo. La risposta di Gesù personare quasi in tutti i luoghi l’intera Chiesa. Ed è stato in forza di questa fa crollare tutte le sue false attese, personificazione di tutta la Chiesa che ha meritato di sentirsi dire da Cristo: «A te darò le chiavi del regno dei cieli» (Mt 16, 19). Ma queste chiavi le ha ricevute mentre lo richiama alla conversio- non un uomo solo, ma l’intera Chiesa. Da questo fatto deriva la grandezza ne e alla sequela: «Rimettiti dietro di Pietro, perché egli è la personificazione dell’universalità e dell’unità della di me, satana! Perché tu non pensi Chiesa. «A te darò» quello che è stato affidato a tutti. E` ciò che intende dire secondo Dio, ma secondo gli uomi- Cristo. E perché sappiate che è stata la Chiesa a ricevere le chiavi del regno ni» (Mc 8,33). Non indicarmi tu la dei cieli, ponete attenzione a quello che il Signore dice in un’altra circostanza: «Ricevete lo Spirito Santo» e subito aggiunge: «A chi rimetterete i peccati strada, io prendo la mia strada e tu saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi» (Gv 20, rimettiti dietro di me. 22-23). Giustamente anche dopo la risurrezione il Signore affidò allo stesso Pietro La seconda chiamata l’incombenza di pascere il suo gregge. E questo non perché meritò egli solo, tra i discepoli, un tale compito, ma perché quando Cristo si rivolge ad uno Pietro impara così che cosa significa vuole esprimere l’unità. Si rivolge da principio a Pietro, perché Pietro è il primo veramente seguire Gesù. È la sua se- degli apostoli. Non rattristarti, o apostolo. Rispondi una prima, una seconda, conda chiamata, analoga a quella di una terza volta. Vinca tre volte nell’amore la testimonianza, come la presun- Abramo in Gn 22, dopo quella di Gn zione è stata vinta tre volte dal timore. Deve essere sciolto tre volte ciò che hai 12: «Se qualcuno vuol venire dietro legato tre volte. Sciogli per mezzo dell’amore ciò che avevi legato per timore. E così il Signore una prima, una seconda, una terza volta affidò le sue pe- di me rinneghi se stesso, prenda la corelle a Pietro. Un solo giorno è consacrato alla festa dei due apostoli. Ma sua croce e mi segua. Perché chi vor- anch’essi erano una cosa sola. Benché siano stati martirizzati in giorni di- rà salvare la propria vita, la perderà; versi, erano una cosa sola. Pietro precedette, Paolo seguì. Celebriamo per- ma chi perderà la propria vita per ciò questo giorno di festa, consacrato per noi dal sangue degli apostoli. Amiamone la fede, la vita, le fatiche, le sofferenze, le testimonianze e la pre- causa mia e del Vangelo, la salverà» dicazione. (Mc 8,34-35). È la legge esigente della sequela: bisogna saper rinun-

l’eco di TRAVAGLIATO eco parrocchiale 5 Paolo di Tarso da una catechesi di Benedetto XVI

Cari fratelli e sorelle, Fu decisivo per lui conoscere la co- munità di coloro che si professava- Ad essere chiamato dal Signo- no discepoli di Gesù. Da loro era re stesso, dal Risorto, ad esse- venuto a sapere di una nuova fede, re anch’egli un vero Apostolo, è - un nuovo “cammino”, come si di- senza dubbio Paolo di Tarso. Egli ceva - che poneva al proprio centro brilla come stella di prima gran- non tanto la Legge di Dio, quanto dezza nella storia della Chiesa, e piuttosto la persona di Gesù, cro- non solo di quella delle origini. San cifisso e risorto, a cui veniva ormai Giovanni Crisostomo lo esalta come collegata la remissione dei peccati. personaggio superiore addirittura a Come giudeo zelante, egli ritene- molti angeli e arcangeli (cfr Panegi- va questo messaggio inaccettabile, rico 7,3). anzi scandaloso, e si sentì perciò in Dante Alighieri nella Divina Com- dovere di perseguitare i seguaci di media, ispirandosi al racconto di Cristo anche fuori di Gerusalemme. Luca negli Atti (cfr 9,15), lo defi- Fu proprio sulla strada di Da- nisce semplicemente «vaso di ele- masco, agli inizi degli anni ’30, zione» (Inf. 2,28), che significa: che Saulo, secondo le sue parole, strumento prescelto da Dio. Altri venne «ghermito da Cristo» (Fil lo hanno chiamato il “tredicesimo 3,12). Mentre Luca racconta il fatto Apostolo” – e realmente egli insiste con dovizia di dettagli, - di come la molto di essere un vero Apostolo, es- luce del Risorto lo ha toccato e ha sendo stato chiamato dal Risorto -, o cambiato fondamentalmente tutta la addirittura “il primo dopo l’Unico”. sua vita – egli nelle sue Lettere va Certo, dopo Gesù, egli è il perso- diritto all’essenziale e parla non solo naggio delle origini su cui siamo di visione (cfr 1 Cor 9,1), ma di illu- maggiormente informati. Infatti, minazione (cfr 2 Cor 4,6) e soprat- possediamo non solo il raccon- tutto di rivelazione e di vocazione to che ne fa Luca negli Atti degli nell’incontro con il Risorto (cfr Gal Gesù Cristo, sicché la nostra identi- Apostoli, ma anche un gruppo 1,15-16). Infatti, si definirà esplici- tà sia contrassegnata essenzialmente di Lettere che provengono di- tamente «apostolo per vocazione» dall’incontro, dalla comunione con rettamente dalla sua mano e che (cfr Rm 1,1; 1 Cor 1,1) o «apostolo Cristo e con la sua Parola. Alla sua senza intermediari ce ne rivela- per volontà di Dio» (2 Cor 1,1; Ef luce ogni altro valore viene recupe- no la personalità e il pensiero. 1,1; Col 1,1), come a sottolineare rato e insieme purificato da even- Luca ci informa che il suo nome che la sua conversione era non il tuali scorie. Un’altra fondamentale originario era Saulo (cfr At 7,58; risultato di uno sviluppo di pensie- lezione offerta da Paolo è il respiro 8,1 ecc.), anzi in ebraico Saul (cfr At ri, di riflessioni, ma il frutto di un universale che caratterizza il suo 9,14.17; 22,7.13; 26,14), come il re intervento divino, di un’imprevedi- apostolato. Sentendo acuto il pro- Saul (cfr At 13,21), ed era un giudeo bile grazia divina. Da allora in poi, blema dell’accesso dei Gentili, cioè della diaspora, essendo la città di tutto ciò che prima costituiva per lui dei pagani, a Dio, che in Gesù Cri- Tarso situata tra l’Anatolia e la Si- un valore divenne paradossalmen- sto crocifisso e risorto offre la sal- ria. Ben presto era andato a Gerusa- te, secondo le sue parole, perdita e vezza a tutti gli uomini senza ec- lemme per studiare a fondo la Legge spazzatura (cfr Fil 3,7-10). E da quel cezioni, dedicò se stesso a rendere mosaica ai piedi del grande Rabbì momento tutte le sue energie furono noto questo Vangelo, letteralmen- Gamaliele (cfr At 22,3). poste al servizio esclusivo di Gesù te «buona notizia», cioè annuncio Aveva imparato anche un mestiere Cristo e del suo Vangelo. Ormai di grazia destinato a riconciliare manuale e ruvido, la lavorazione di la sua l’esistenza sarà quella di un l’uomo con Dio, con se stesso e con tende (cfr At 18,3), che in seguito gli Apostolo desideroso di «farsi tutto gli altri. Dal primo momento egli avrebbe permesso di provvedere per- a tutti» (1 Cor 9,22) senza riserve. aveva capito che questa è una realtà sonalmente al proprio sostentamento Di qui deriva per noi una lezione che non concerneva solo i giudei o senza gravare sulle Chiese (cfr At molto importante: ciò che conta è un certo gruppo di uomini, ma che 20,34; 1 Cor 4,12; 2 Cor 12,13-14). porre al centro della propria vita aveva un valore universale e concer-

6 eco parrocchiale l’eco di TRAVAGLIATO neva tutti, perché Dio è il Dio di tutti. carono difficoltà, che egli affrontò ni, freddo e nudità; e oltre a tutto Punto di partenza per i suoi viaggi fu con coraggio per amore di Cristo. questo, il mio assillo quotidiano, la la Chiesa di Antiochia di Siria, dove Egli stesso ricorda di aver agito preoccupazione per tutte le Chie- per la prima volta il Vangelo venne «nelle fatiche… nelle prigionie… se» (2 Cor 11,23-28). Da un pas- annunciato ai Greci e dove venne nelle percosse… spesso in peri- saggio della Lettera ai Romani (cfr anche coniato il nome di «cristiani» colo di morte...: tre volte sono sta- 15, 24.28) traspare il suo proposito (cfr At 11, 20.26), cioè di credenti to battuto con le verghe, una volta di spingersi fino alla Spagna, alle Cristo. Di là egli puntò prima su Ci- sono stato lapidato, tre volte ho fatto estremità dell’Occidente, per annun- pro e poi a più riprese sulle regioni naufragio...; viaggi innumerevoli, ciare il Vangelo dappertutto, fino ai dell’Asia Minore (Pisidia, Licaonia, pericoli dai fiumi, pericoli di bri- confini della terra allora conosciuta. Galazia), poi su quelle dell’Europa ganti, pericoli dai miei connaziona- Come non ammirare un uomo (Macedonia, Grecia). Più rilevan- li, pericoli dai pagani, pericoli nella così? Come non ringraziare il Si- ti furono le città di Efeso, Filippi, città, pericoli nel deserto, pericoli gnore per averci dato un Apostolo Tessalonica, Corinto, senza tuttavia sul mare, pericoli da falsi fratelli; di questa statura? E’ chiaro che dimenticare Beréa, Atene e Mileto. fatica e travaglio, veglie senza nu- non gli sarebbe stato possibile af- Nell’apostolato di Paolo non man- mero, fame e sete, frequenti digiu- frontare situazioni tanto difficili e a volte disperate, se non ci fos- se stata una ragione di valore as- soluto, di fronte alla quale nessun limite poteva ritenersi invalica- bile. Per Paolo, questa ragione, lo sappiamo, è Gesù Cristo, di cui egli scrive: «L’amore di Cristo ci spin- ge... perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro» (2 Cor 5,14-15), per noi, per tutti.

Di fatto, l’Apostolo renderà la su- prema testimonianza del sangue sotto l’imperatore Nerone qui a Roma, dove conserviamo e vene- riamo le sue spoglie mortali. Così scrisse di lui Clemente Romano, mio predecessore su questa Sede Aposto- lica negli ultimi anni del secolo I°: «Per la gelosia e la discordia Paolo fu obbligato a mostrarci come si conse- gue il premio della pazienza... Dopo aver predicato la giustizia a tutto il mondo, e dopo essere giunto fino agli estremi confini dell’Occidente, sostenne il martirio davanti ai go- vernanti; così partì da questo mondo e raggiunse il luogo santo, divenuto con ciò il più grande modello di per- severanza» (Ai Corinzi 5). Il Signore ci aiuti a mettere in pratica l’esorta- zione lasciataci dall’Apostolo nelle sue Lettere: «Fatevi miei imitatori, come io lo sono di Cristo» (1 Cor 11,1).

l’eco di TRAVAGLIATO eco parrocchiale 7 Giugno: mese degli anniversari di ordinazione sacerdotale

Giugno è il mese in cui si ricordano e continua a svolgere un servi- gli anniversari di ordinazione dei sa- zio come assistente ecclesiastico cerdoti. Da sempre infatti il Sacra- all’Università Cattolica del Sacro mento dell’Ordine viene conferito al Cuore di Piacenza. Ci aiuta nel ser- termine dell’anno pastorale, prima vizio domenicale. del periodo estivo. Anni fa, il gruppo degli ordinandi Scendendo di un po’ di anni arri- era sempre abbastanza consistente viamo alla celebrazione del 45° e dava la possibilità di rimpiazzare (Messa di rubino) di don LINO nelle parrocchie energie nuove con VAVASSORI. È tra noi a trava- giovani sacerdoti impegnati soprat- gliato suo paese di orine, da alcuni tutto all’interno dei nostri oratori. anni, ospite nella Casa di riposo Per citare qualche esempio: 55 anni don A. Colombo. Nato nel 1949 è fa veniva ordinato don Cesare Verze- stato ordinato il 9 giugno del 1973. letti ed erano in 29; l’anno di ordina- Ha svolto il suo ministero come zione di don Fausto nel 1966 erano curato a mattina, Quin- ed ora si trova nella parrocchia di in 28; nel 1979 in cui è stato ordinato zano d’Oglio, a Campione del Gar- S. Giovanna Antida in periferia di don Mario erano in 20; più recente- da, a S. Maria Calchera in città e a Brescia, dove svolge il compito di mente l’annata di don Claudio nel Cottolengo. aiuto nella unità pastorale. 2005 contava 11 preti, mentre quel- la di don Davide nel 2013 erano 7. Celebrano il 40° due sacerdoti Con lui ricordiamo anche Mons. Quest’anno sono solo 3. della nostra zona pastorale: don LUCIANO BARONIO. Risiede E’ nota a tutti la scarsità delle voca- RENATO MUSATTI Parroco di da noi a Travagliato presso l’abita- zioni sia sacerdotali che religiose e e don FULVIO GHI- zione attigua al Santuario di S. Ma- questo crea ansia e preoccupazione LARRDI Parroco di . ria dei Campi dal 2015. Anche lui nella gestione pastorale delle nostre Mentre il Parroco di Torbole don è nato nel 1939, originario di Villa comunità sapendo comunque che la ANDREA VENTURINI celebra Carcina. Dopo essere stato curato presenza dello Spirito si attua ugual- il 30° e quello di Paderno don a ha svolto per mente in modi e forme diverse. La GIANNI MANENTI il 15°. tanto tempo l’ufficio di Segretario scarsità dei sacerdoti non significa del Vescovo di Brescia Mons. Lu- necessariamente il declino di questa Tra i nostri concittadini celebra il igi Morstabilini. Alla sua morte ha presenza necessaria e importante, ma 10° anniversario don GIOVAN- collaborato a Roma con la Caritas forse la necessaria presenza di forze NI CONSOLATI nato nel 1982 e Italiana. Rientrato in diocesi è sta- alternative provenienti dal mondo ordinato il 14 giugno del 2008. È to parroco di . L’ultimo laicale. stato curato a Verolanuova e ora si suo incarico l’ha svolto a Milano trova a nell’ambito culturale cattolico del- Proprio perché anche la festa patro- le diocesi lombarde. Al compier- nale dei Santi Pietro e Paolo cade in Don DAVIDE CORINI nostro si dei 75 anni è tornato in diocesi giugno, è nostra tradizione valoriz- curato celebra il 5° anniversario. zarla con una solenne concelebra- Ordinato l’8 giugno 2013, da allo- zione in cui vengono ricordati gli an- ra è a servizio della nostra comu- niversari di ordinazione sacerdotale nità. Con lui è stato ordinato Don più significativi. MAURO CINQUETTI curato a e Insegnante in Semi- Ricordiamo perciò il 55° anniver- nario È stato ordinato il 8 giugno sario (Messa di smeraldo) del no- 2013 insieme al nostro curato Don stro concittadino don CESARE DAVIDE CORINI VERZELETTI. Nato nella nostra città nel 1939. È stato curato a S. Anche il nostro Diacono MAS- Giovanni in centro di Brescia, poi a SIMO SALA celebra quest’anno Quinzano d’Oglio. E’ diventato par- il 15° anniversari di Ordinazione roco di , poi di Mompiano Diaconale avvenuta il 6 giugno

8 eco parrocchiale l’eco di TRAVAGLIATO In memoria di Don Costante Duina

Alcuni giorni fa è morto don Costante Duina. I funerali presieduti dal Vescovo Pierantonio sono stati celebrati martedì 12 giugno a Botticino sera, sua parrocchia di origine, dove è stato anche sepolto. Ha svolto il suo servizio nel nostro oratorio S. Agnese per cinque 2003 a , suo paese di anni, dal 1967 al 1972. Non tanti anni, ma sufficienti per farsi voler origine. Ha svolto il suo ministero bene e lasciare un ricordo affettuoso del suo operato. Ha mantenuto a Castrezzato, poi a Trenzano e dal anche in seguito uno stretto legame con la nostra comunità. Spesso 2011 da noi a Travagliato. è tornato per salutare amici e per condividere importanti eventi. Proprio lo scorso anno, nell’occasione della festa dei patroni ha presieduto la solenne concelebrazione festeggiando il suo 60° anniversario di ordinazione. Lo ricordiamo con affetto riportando le sue stesse parole di saluto che ha scritto quarantasei anni fa quando ha lasciato la nostra comunità: sono parole ancora attuali.

Facciamo volentieri memoria del nostro concittadino don GIACO- MO FRANCESCHINI. Avrebbe celebrato quest’anno il 40° anniversario di sacerdozio, ma la morte prematura di alcuni anni fa, non gli permette di festeggiare que- sto traguardo tra noi. Senz’altro lo può fare in compagnia dei santi, in cielo.

don Costante

l’eco di TRAVAGLIATO eco parrocchiale 9 Sabato 9 Giugno a Brescia le ordinazioni di tre nuovi sacerdoti Lorenzo Bacchetta, Alex Recami e Luca Signori hanno scelto di intraprendere questo cammino e con loro sono in festa anche le rispettive comunità articolo tratto da Bresciasettegiorni.it La Diocesi accoglie tre preti novel- li: tanti o pochi «sono pur sempre - sottolinea il Rettore del Seminario monsignor Gabriele Filippini - un dono grandissimo che il Buon Dio fa al popolo che Egli ama». Don Lorenzo Bacchetta di , don Alex Recami di Borno e don Luca Signori di , do- mani alle 16, nella Cattedrale di Brescia, saranno ordinati sacerdoti dal vescovo Pierantonio Tremolada, che non mancherà certo di ricordare a ciascuno l’onore di essere consa- ni, che questi giovani ha formato e crati nell’anno in cui la Chiesa pro- di cui ha avuto cura, sottolinea l’im- Lorenzo Bacchetta clama la santità di Paolo VI, il Papa Lorenzo Bacchetta, classe 1977, del- portanza che assume il «portare il la parrocchia di Gavardo. Nel 2010 bresciano. I nuovi preti portano con Vangelo soprattutto attraverso le re- comincia il percorso per il diaco- sé storie ed esperienze diverse, ma lazioni personali là dove l’uomo del nato permanente, nel 2011 inizia «queste storie di chiamata al sacerdo- nostro tempo vive e in un contesto la facoltà di scienze religiose. Nel zio, una sviluppata ancora nel tempo maggio 2013 si licenzia dal lavoro che non è più prettamente cristiano, e nel settembre 2013 entra in semi- dell’infanzia, l’altra in quella della ma multiculturale». Da qui la neces- nario. Nel 2015 si laurea in scienze giovinezza e la terza in una fase più sità di «avere – come ha più volte religiose con una tesi in Antropolo- matura della vita, fanno capire che il chiesto papa Francesco - preti per gia Teologica sul teologo russo S. N. Signore, come è detto nella parabola una Chiesa in uscita, cioè disposta Bulgàkov. In seminario presta ser- evangelica, va in piazza a chiamare vizio nell’UP della Valgrigna, come a raccogliersi in piazze e strade col Prefetto in propedeutica, presso la a tutte le ore per lavorare al servizio solo scopo di condividere ciò che si Parrocchia di San Bartolomeo in del Regno di Dio». Essere chiama- ha e ciò che si è». Per farlo servono città, Diacono a . ti mentre si sta in piazza, magari impegni che aiutino i seminaristi a Appassionato di montagna, cicli- immersi e affaccendati in tutt’altre smo e sport in generale, di cucina confrontarsi con le povertà, impe- e di lettura. faccende, è la sorpresa che Lorenzo, gnandosi in servizi che domandano Alex e Luca hanno coraggiosamente costanza e serietà «così da poter dare Alex Recami accettato. «A loro – ha detto il ve- un contributo fattivo e concreto alla Alex Recami ha compiuto 26 anni scovo Pierantonio – raccomando di Carità e alle istituzioni caritative». ed è originario della parrocchia di lasciarsi accompagnare e amare dal Borno. Entra in seminario mino- re nel 2006 frequentando l’Istituto popolo di Dio; a ciascuno vorrei poi TUTTO QUESTO nell’anno che an- Cesare Arici di Brescia dove con- ricordare che la gente, soprattutto le nuncia e celebra la santità di quel Pa- segue la maturità classica. Passa in persone che sono parte delle nostre olo VI che in più occasioni, smessi teologia dove il 16/9/2017 diventa comunità cristiane, ha ancora un’al- diacono e nel 2018 consegue il Bac- gli abiti pontificali, corse ad abbrac- cellierato. Ha svolto il suo servizio ta considerazione del sacerdote, che ciare i suoi preti. Non a caso don nelle parrocchie della Valgrigna, a però può anche diventare molto cri- Adriano Bianchi, nel fondo dello , a e l’anno del tica di fronte a comportamenti scor- speciale dedicato ai preti novelli, ri- diaconato nella parrocchia di Cristo retti; a questi tre novelli diocesani, corda quel che il Papa bresciano dis- Re a Brescia. ma anche ai religiosi che saliranno se agli ordinandi il 29 giugno 1975: Luca Signori all’altare per ricevere lo stesso or- «Il sacerdozio non è una dignità solo Luca Signori, classe 1990, origina- dine, ricordo di avere fiducia nel personale; non è fine a se stesso. Il rio della parrocchia di S.Maria della popolo di Dio, dico che il sacerdote sacerdozio è apostolico, è missio- Neve in Boario Terme nel comu- guida certo questo popolo, ma che ne di Darfo. È entrato in Semina- nario, è esercizio di mediazione, è rio in propedeutica nel 2011 dopo da questo popolo è anche sostenuto, essenzialmente sociale, è carità. Il aver conseguito in Valle Camonica confortato e arricchito; ricordo che mondo – aggiunse il papa – ha biso- la maturità di Ragioniere e perito questo popolo gli permette di com- gno di voi! Il mondo vi attende! An- commerciale amministrativo. È dia- prendere meglio le cose che gli stan- che nel grido ostile ch’esso lancia ta- cono da settembre 2017. Ha svolto il no intorno. A ciascuno raccomando suo servizio a , è stato prefetto lora verso di voli, il mondo denuncia nel Seminario minore, ha prestato di sentirsi parte di questo popolo, di una sua fame di verità, di giustizia, servizio nelle parrocchie di Sulzano, non limitarsi a guardarlo dal di fuori, di rinnovamento, che solo il vostro Roè Volciano e l’anno del diaconato di sentire quell’affetto e quella forza ministero potrà soddisfare». Questo lo ha svolto presso le parrocchie di che sempre sa trasmettere e offrire ai veniva proclamato quarantatré anni S. Michele e S. Zenone. suoi sacerdoti». Monsignor Filippi- fa, ma è ancora attuale.

10 eco parrocchiale l’eco di TRAVAGLIATO Ministero dell’accolitato a Giuliano Binetti

Domenica 24 Giugno 2014, alle ore L’identità di questi ministeri e la loro trà anche - in quanto sia necessario 18.30, presso Chiesa Parrocchiale di rilevanza pastorale sono illustrati - curare l’istruzione degli altri fedeli, Travagliato, Dio volendo, giungerà nella Lettera apostolica Ministeria i quali, per incarico temporaneo, aiu- a compimento un ulteriore passo quaedam: tano il Diacono e il sacerdote nelle del mio cammino formativo per il azioni liturgiche portando il messale, Diaconato Permanente. In quella VI. L’Accolito è istituito per aiuta- la croce, i ceri ecc., o compiendo altri data riceverò il dono del ministero re il Diacono e per fare da ministro simili uffici. Egli eserciterà tanto più dell’Accolitato. al Sacerdote. È dunque suo compi- degnamente questi compiti, se parte- Una ulteriore importante tappa to curare il servizio dell’altare, aiu- ciperà alla Santissima Eucaristia con nel percorso di fede al servizio di tare il Diacono e il Sacerdote nelle una pietà sempre più ardente, si nu- Cristo e della Chiesa che con la mia azioni liturgiche, specialmente nel- trirà di essa e ne acquisterà una sem- famiglia sto compiendo. la celebrazione della Santa Messa; pre più profonda conoscenza. Un ringraziamento particolare a don inoltre, distribuire, come ministro L’Accolito, destinato in modo spe- Mario che con tanta generosità e straordinario, la Santa Comunione ciale al servizio dell’altare, apprenda magnanimità mi sta accompagnando. tutte le volte che i ministri, di cui al tutte quelle nozioni che riguardano il Un ringraziamento a tutti i presbiteri can. 845 del CIC, non vi sono o non culto pubblico divino e si sforzi di che seguono me e la mia famiglia possono farlo per malattia, per l’età comprenderne l’intimo e spirituale ed un ringraziamento alla comunità avanzata o perché impediti da altro significato: in tal modo potrà offrirsi, tutta di Travagliato che sento sempre ministero pastorale, oppure tutte le ogni giorno, completamente a Dio molto vicina. volte che il numero dei fedeli, i quali ed essere, nel tempio, di esempio a si accostano alla Sacra Mensa, è tan- tutti per il suo comportamento serio Cosa è il Ministero dell’Accolitato? to elevato che la celebrazione della e rispettoso, e avere inoltre un since- Riportiamo dei passaggi da docu- Santa Messa si protrarrebbe troppo ro amore per il corpo mistico di Cri- menti ufficiali della Chiesa Cattoli- a lungo. Nelle medesime circostanze sto, o popolo di Dio, e specialmente ca. straordinarie potrà essere incaricato per i deboli e i malati. di esporre pubblicamente all’adora- (Direttorio per il Ministero Il conferimento dei ministeri del zione dei fedeli il Sacramento della e la Vita dei Diaconi permanenti lettorato e dell’accolitato Santissima Eucaristia e poi di ripor- 22 febbraio 1998 «Prima che uno venga promosso lo; ma non di benedire il popolo. Po- congregazione per il clero) al diaconato sia permanente sia transeunte, si richiede che abbia ricevuto i ministeri di lettore e accolito e li abbia esercitati per un tempo conveniente», (56) « al fine di disporsi meglio ai futuri servizi della parola e dell›altare». (57) La Chiesa, infatti, «ritiene molto opportuno che i candidati agli ordini sacri, tanto con lo studio quanto con l›esercizio graduale del ministero della parola e dell›altare, conoscano e meditino per un intimo contatto questo duplice aspetto della funzione sacerdotale. E così l’autenticità del loro ministero risalterà con la più grande efficacia. I candidati allora si accosteranno agli ordini sacri, pienamente consapevoli della loro vocazione, «ferventi nello spirito, pronti nel servire il Signore, perseveranti nella preghiera, solleciti per le necessità dei santi» (Rm 12, 11-13) ».

l’eco di TRAVAGLIATO eco parrocchiale 11 Nuovi vicari, scelti per consigliare

Il “consigliare è uno dei modi di co- unità, confrontandosi con umiltà e richiamato anche in occasione della municare della chiesa grazie al quale mitezza, aiutando a superare l’impul- loro nomina, imprime a tutta la nostra essa tende ad essere se stessa, cioè a sività, raccogliendo le idee verso una chiesa, e non solo ai vicari, il rispetto mantenersi unita, a crescere nella sa- sintesi”. Ecco il primo dato. I vicari del processo del ben consigliare, che nità, a dialogare con tutte le culture non sono volti conosciuti al grande come diceva san Tommaso implica e a rimanere fedele al deposito ori- pubblico. Sono tutti Parroci, pastori due cose: la capacità di consigliare ginario. Questo fu detto dal Vescovo in cura d’anime. Preti abituati a sta- bene in coloro che sono chiamati a Tremolada in un recente intervento re accanto alle persone; gente che dare consiglio e la docilità di colo- ai Consigli Diocesani sul compito ha condiviso ritmi e tempi della vita ro che devono rendersi disponibili a del “consigliare nella chiesa”. Con delle proprie comunità, e che, magari quanto viene consigliato. Non sarà la scelta e la nomina dei nuovi Vi- anche attraverso progetti e iniziative facile governare la nostra diocesi cari Episcopali, viene concretizza- particolari hanno intrapreso percorsi composta da 473 parrocchie, oltre to quanto detto. Davanti a noi sono a tratti inediti per dire in modo nuovo 700 preti, più di un milione di abitan- stati presentati i volti di coloro che la gioia del Vangelo nel proprio ter- ti in un territorio vasto e ricco di sfide Tremolada ha scelto come Vicari e ritorio. Paradossalmente non è stata come quello bresciano. Fatte le nomi- membri del Consiglio Episcopale chiesta loro una competenza specifica ne ora la strada è aperta. Con simpa- e delle nomine per il governo della o di settore, ma in primis la passione tia e gratitudine salutiamo chi ha retto chiesa bresciana. Ci potremmo chie- pastorale e missionaria da mettere in questo ministero fino ad oggi, in par- dere perché proprio loro e non altri? gioco con umiltà in comunione col ticolare mons. Mascher e mons. Pol- Lo scopo del consigliare, ha detto il Vescovo nella guida della diocesi. È vara e preghiamo per i nuovi che lo Vescovo, è fornire il proprio contri- giusto che ci aspettiamo dai nuovi hanno assunto. In fondo ci sta a cuore buto in vista di una agire che mira a vicari prudenza, capacità di ascolto, che il volto della Chiesa corrisponda raggiungere un obiettivo in vista di discernimento e infine il coraggio di il più possibile a quello del Signore. una decisione. Questo avviene “met- giungere a maturare decisioni. Lo sti- Adriano Bianchi, tendo in ordine i pensieri, favorendo le della sinodalità che il Vescovo ha da Voce del Popolo

LE NOMINE Il nuovo Vicario Generale è mons. Gaetano Fontana, abate di ; il Vicario per il Clero è don Angelo Gelmini, Parroco di e Molinetto; il Vicario per la vita consacrata è mons. Italo Gorni parroco di Gavardo, Soprazzocco e Vallio; il Vicario per l’amministrazione è don Giuseppe Mensi, parroco di Folzano; il Vicario territoriale per la Zona I è don Mario Bonomi, parroco di Breno; il Vicario territoriale per la Zona II è don Alfredo Savoldi parroco di ; il Vicario territoriale per la Zona III è don Leonardo Farina, Parroco di Maderno e Toscolano: il Vicario territoriale per la Zona IV è don Daniele Faita, parroco di . il Vicario per la Pastorale don Carlo Tartari

12 eco parrocchiale l’eco di TRAVAGLIATO Paolo VI Santo: Angelo Maffeis, «annuncio importante» per la vita della Chiesa

Paolo VI santo: Angelo Maffeis, za di una persona, e questi sono gli “annuncio importante” per la vita aspetti ancora da approfondire e re- della Chiesa alizzare. M.Michela Nicolais Uno dei tratti più caratteristici del Il teologo Angelo Maffeis commen- modo in cui Paolo VI ha portato ta a caldo l’annuncio della prossima avanti il Concilio è la riforma litur- canonizzazione di Papa Montini, gica: lo sforzo per rendere la comu- rivelata dal Papa durante l’incontro nità partecipe del mistero celebrato con i parroci romani è ancora un compito da realizzare, non basta tradurre i testi liturgici “Paolo VI sarà santo quest’anno”. perché la partecipazione sia auto- Lo ha annunciato, a sorpresa, il matica. Papa, durante l’incontro con i sacer- L’altro compito in cui occorre anco- doti e i preti romani, che si è svolto ra esercitarsi è un tratto peculiare del a porte chiuse il 15 febbraio nella pontificato di Paolo VI: entrare in re- basilica di San Giovanni in Latera- lazione con la cultura, con il mondo no. “Un annuncio importante” per della cultura in tutti i suoi aspetti e la vita della Chiesa, commenta don le sue diverse espressioni. Si tratta di Angelo Maffeis, docente presso la uno dei versanti più urgenti dell’e- Facoltà teologica dell’Italia Setten- vangelizzazione, al quale la Chiesa trionale e presidente dell’Istituto Pa- non può sottrarsi e che assume forme olo VI. Il Sir lo ha interpellato per un sempre nuove. commento a caldo. Certamente il tema del rapporto tra fede e cultura è uno dei pilastri Angelo Maffeis del pontificato di Montini: il fatto Qual è la portata dell’annuncio, sia che il Papa ne riconosca la santità pure ancora informale, della pros- spazza via anche alcuni equivoci sima canonizzazione di Paolo VI? che derivano da letture superfi- Certamente è un annuncio importan- ciali del magistero di Bergoglio, te. È il compimento del processo di esercitato il ministero a servizio del- definito “sbilanciato” soltanto sul riconoscimento della santità di Paolo la Chiesa universale. versante sociale… VI: la beatificazione è stato il primo C’è un legame, in altre parole, tra la Papa Francesco testimonia continua- passo, questo annuncio lo propone santità e il ministero: come si leg- mente con il suo magistero la neces- alla Chiesa universale. Anche se già ge nel capitolo cinque della Lumen sità della missione culturale della quando Montini è stato eletto Papa gentium, per i pastori la carità diven- Chiesa, ma lo fa a partire da una cul- e ha esercitato il suo ministero a ta carità pastorale. È il segreto della tura non più europea, che assume più servizio della Chiesa universale era santità, l’anima che sostiene l’eserci- evidenza e peso maggiore perché si già di per sé una figura significativa zio pastorale. fa portatrice di punti di vista lontani per la comunità ecclesiale, con que- Paolo VI è stato il Papa della for- dalla tradizione da cui è stata segnata sta nuova tappa si dà compimento mazione di Bergoglio e il Papa del fino ad ora la concezione della mis- al processo di riconoscimento della Concilio. Francesco ha detto di re- sione della Chiesa cattolica. santità. cente che 50 anni sono pochi, oc- Bergoglio porta all’evidenza il pun- Alcuni ritengono che ci sia quasi corre almeno un secolo perché un to di vista del Sud del mondo, il cui una sorta di automatismo, nel pro- Concilio si sedimenti nella prassi volto non cessa di mostrare nei suoi clamare la santità dei Papi. A mio della Chiesa. Quali sono, secondo viaggi: un rilievo, questo, di grande avviso, invece, è un modo per affer- lei, le intuizioni di Paolo VI da re- importanza anche per la missione mare, in rapporto alla vicinanza dei alizzare ancora? culturale della Chiesa. pastori e al loro modo di esercitare il Certamente ci sono alcuni processi Uno dei testi di Paolo VI mag- ministero, un principio che è già nel- avviati e che già hanno portato frut- giormente citati da Papa France- la Lumen gentium: l’idea, cioè, che to, e non vanno negati. Ma ci sono sco è la Populorum progressio, in la vocazione universale alla santità anche processi che hanno una durata cui si afferma che lo sviluppo è il trovi una conferma anche in chi ha storica molto più lunga dell’esisten- nuovo nome della pace e che la

l’eco di TRAVAGLIATO eco parrocchiale 13 questione sociale è ormai una que- na sociale della Chiesa, la questione immagine di una persona umana che stione capitale. È lui l’unico “lea- sociale si sviluppa considerando il non sia ridotta ad una sola dimen- der mondiale” ad averlo capito? punto di vista del Sud del mondo: sione ma venga messa in condizione Cinquant’anni dopo l’enciclica di non più, quindi, in una prospettiva di sviluppare tutte le sue virtualità, Montini, quanto distanti sono an- europea o centrata sui Paesi ricchi e e “solidale”, perché lo sviluppo non cora le politiche degli Stati dall’af- sviluppati, ma prendendo in conside- può essere un privilegio esclusivo di frontare la “cultura dello scarto” e razione anche i diritti di coloro che alcuni. Non c’è progresso se non è di combatterla? ne sono esclusi. È un aspetto, questo, tutti. Mi sembra una concezione di Uno degli aspetti messi in evidenza che Papa Francesco valorizza con il assoluta attualità, che trova il suo an- da numerosi commentatori e stu- suo magistero. Basti pensare ai due coraggio nella visione antropologica diosi della Populorum progressio è aggettivi che Paolo VI abbina al cristiana: o è così, o non è all’altezza che, per la prima volta nella dottri- progresso umano: “integrale”, cioè del Vangelo.

14 eco parrocchiale l’eco di TRAVAGLIATO Il murales del Pellegrinaggio Parrocchiale al Santuario Montiniano delle Grazie

ogni partecipante mette il suo nome

l’eco di TRAVAGLIATO eco parrocchiale 15 Sesto Pellegrinaggio parrocchiale Santuario Santa Maria della Grazie Brescia 27 Maggio 2018 Testimonianze al Santuario con la recita dell’Affida- logo e motto sul quale riportare an- Anche quest’anno le comunità di mento a Maria. Anche qui la Comu- che il proprio nome e quindi favorire nità di Travagliato-Berlinghetto ha Travagliato e di Berlinghetto hanno la conoscenza e la socializzazione vissuto il 6° pellegrinaggio parroc- espresso con la sua nutrita presenza tra i pellegrini partecipanti; l’idea di- lo spirito di sinodalità ed ha affidato chiale con destinazione il Santuario scrivere brevi messaggi su braccia di Santa Maria delle Grazie a Bre- al Signore e alla Madonna i numero- letti colorati che poi sono stati ridi- si ragazzi e ragazze, anch’essi pelle scia. Oltre ad essere uno dei luoghi stribuiti a caso e portati a casa come di pellegrinaggio per antonomasia grini, ai quali è stato dato il mandato ricordo di questa esperienza. di Animatori del Grest 2018. della nostra diocesi, la scelta è stata Il pellegrinaggio ha avuto il suo mo- dettata anche dalla canonizzazione Ad essi, ma anche a tutti noi... mento culminante nella celebrazione buon cammino nella fede! di Papa Paolo VI, il prossimo 14 ot- comunitaria della S. Messa presso la Carmen tobre. Giovanni Battista Montini era Basilica e successivamente la visita infatti molto legato alla Sacra Im- magine della Madonna conservata- L’appuntamento ai pellegrinaggi nel Santuario, anche perché risiede parrocchiali è un momento emozio e racconti relative alla vita di Papa va nelle sue immediate vicinanze e nante per la nostra famiglia. - Paolo VI che sono stati letti durante quindi era la “Sua” Chiesa. Inoltre, Il primo pellegrinaggio a cui abbia le tappe del pellegrinaggio. qui vi celebrò la sua prima Messa mo partecipato è stato quello a Bre-- Meta del pellegrinaggio era il San- e continuò ad avere un legame con scia nel 2013. Nostra figlia maggiore tuario delle Grazie, raggiungibile a essa anche una volta divenuto Papa. aveva sei anni e mezzo, sarebbe stata piedi, in bicicletta, in autobus o con Quale migliore occasione, dunque, la sua prima biciclettata e l’idea di mezzi propri. per il nostro Pellegrinaggio! arrivare a Brescia partendo da Tra- Il gruppo biciclette è partito alle 9:30 Ma ad arricchire ulteriormente di vagliato tutti in gruppo era davvero del mattino, subito dopo la benedi significato questo pellegrinaggio è emozionante. Siamo amanti delle zione. Prima di partire però ad ogni- stata l’organizzazione, e quindi lo gite in bicicletta e l’idea di fare un partecipante è stato dato un adesivo spirito comunitario, che il Parroco, piccolo viaggio come gruppo ci ha su cui scrivere il proprio nome, per con il Consiglio Pastorale Parroc- subito coinvolto. Il concetto di si- ché la prima cosa che ci identifica - chiale, hanno voluto promuovere, nodalità che il pellegrinaggio di è in effetti il nostro nome. E’ stato grazie anche a diversi incontri pre- quest’anno voleva fare emergere è bello associare tanti volti già noti al paratori con vari rappresentanti di stato in effetti il motivo che ci ha av- loro nome... è stato proprio come co- tutte le realtà cristiane del paese. Il vicinato al primo e coinvolto a quelli noscersi meglio. Pellegrinaggio, infatti, ha rappresen- successivi. tato un esempio concreto di quella Il pellegrinaggio di questo 27 mag- La biciclettata si è conclusa all’ora “sinodalità” che sia il documento del gio è stato per la nostra famiglia il torio della Pace, luogo frequentato da- Progetto Pastorale Parrocchiale Mis- quarto. La parrocchia ha coinvolto papa Paolo VI da ragazzo, il gruppo sionario, oggetto di analisi dell’orga- i vari gruppi che gravitano attorno alpini e volontari dell’oratorio hanno no parrocchiale, ma anche il nostro ad essa (scout, catechisti, coordina- allestito tavoli e panche per la con- Vescovo sottolineano a gran voce. tori, gruppo giovani, coro ecc..) a divisione del pasto, la commissione Ecco quindi le 4 Statio del cammino due incontri, per essere parti attive famiglia ha offerto un aperitivo per preparate rispettivamente dal gruppo nell’organizzazione dell’evento. Ho tutti. Il gruppo dei giovani e gli scout Missionario, dalla Commissione Fa- partecipato ad uno di questi e devo hanno organizzato dei giochi per i miglia, dai Giovani dell’Oratorio e dire che sono emerse idee molto in- più piccoli e sono stati distribuiti dei dal Gruppo di Preghiera Padre Pio;- teressanti che hanno contribuito a braccialetti colorati sui quali ognuno il gazebo allestito nelle due domeni coinvolgere maggiormente le per ha lasciato un messaggio relativo al che precedenti il pellegrinaggio per sone che hanno partecipato e hanno- momento che stata vivendo e condi- promuovere l’iniziativa con opuscoli reso il pellegrinaggio di quest’anno videndo. informativi, il programma e le indi- davvero significativo. cazioni e per raccogliere le iscrizio Con un breve spostamento a piedi ni; la realizzazione di un adesivo con E’ stato distribuito prima della par abbiamo raggiunto il Santuario delle tenza un libretto contenente citazioni- Grazie per la messa del pomeriggio. Abbiamo preso parte attivamente

16 eco parrocchiale l’eco di TRAVAGLIATO Mentre stavo guardando i nostri giovani e le famiglie al loro arrivo all’oratorio della Pace, punto di ritrovo per il pranzo, dopo aver camminato dalla piazza di Travagliato fino a Brescia mi è venuto un pensiero. Per le strade del nostro paese si vedono tante persone, più o meno giovani, camminare oppure pedalare in bicicletta perché fare attività fisica fa bene alla salute e ci si mantiene in forma. Noi con il pellegrinaggio nei luoghi che hanno visto crescere e formarsi Giovanni Battista Montini, futuro Papa Paolo VI, abbiamo curato il corpo ma sopratutto l’anima, che insieme sono dono di Dio. Abbiamo vissuto questo pellegrinaggio respirando un aria di famiglia, famiglia allargata a tutta la comunità, semplice nella sua bellezza ma che camminando insieme e condividendo la fatica e la preghiera diventa una grande famiglia.

Beppe

lasciato da qualcun altro sull’espe- lasciato un messaggio propositivo rienza passata insieme. In conclu- alla messa perché tra i gruppi sono - sulla loro “missione” in qualità di sione consiglio vivamente la parte stati distribuiti alcuni compiti per animatori e guide per i nostri figli. animarla: le letture, la preparazione cipazione ai pellegrinaggi unisce le Uscendo dal Santuario i braccialetti famiglie, la comunità, e fa bene alla dei canti, le preghiere dei fedeli, l’of- con i messaggi sono stati ridistribuiti fertorio. E’ stato molto coinvolgente. salute! casualmente in modo che ad ognu- Marianna La messa si è conclusa col mandato no rimanesse il ricordo del pensiero agli animatori del grest che hanno

l’eco di TRAVAGLIATO eco parrocchiale 17 La violenza sulle donne. Sguardo sul mondo Femminicidio, due idee sull’educare per evitare altri errori

Di questi tempi si parla molto, e giustamente, di violenza sulle don- ne. Pur essendo il nostro ECO una testata con scopi pastorali locali, ci sentiamo di parlarne a nostra volta. Non, però, per riportare fatti di cronaca, quanto per contribuire a creare una maggiore consa- pevolezza intorno a ciò che ognuno, nel suo piccolo, può fare per prevenire la tentazione della violenza, in particolare sulle donne e i più deboli, delle nuove generazioni. Riportiamo dunque un intervento di un importante pedagogista.

Contro il femminicidio non basta- Ecco un paio di idee per affrontare nelle pratiche di pulizia personale no le buone leggi. Non basta la re- le priorità educative che ritengo più dai 5/6 anni. I bambini vanno libe- pressione poliziesca. Si fa strada la urgenti. rati. So di madri che, per eccesso di consapevolezza che alcuni errori Liberare i bambini dall’eccesso di zelo e di controllo, curano l’igiene educativi possono generare, in soffocamento materno. Viviamo un del figlio di 9 anni e lo tengono nel perfetta buona fede e con le mi- eccesso di ruolo materno, di cura, di lettone con sé, e non si rendono con- gliori intenzioni, personalità ma- controllo. Le madri a volte soffoca- to di mantenere il proprio bambino schili talmente fragili da risultare no i figli. Fuori dal lettone dopo i 3 in una situazione di ambiguità, an- permeabili alla tentazione della anni; giù dal passeggino a 4 anni; che un po’ morbosa, in cui il piccolo violenza. via il pannolino a 2 anni; autonomia fatica a sviluppare autonomia e vive

18 eco parrocchiale l’eco di TRAVAGLIATO Sguardo sul mondo

situazioni che possono essere fonte di umiliazione e frustrazione profon- da. Il desiderio, poi, di eliminare la figura femminile può nascere anche da qui. Occorre che entri in gioco il padre: non il padre amicone, divertente, sempre disponibile. Parlo del pa- dre paterno, che mette limiti, che incentiva l’autonomia, che stimola l’esplorazione della vita e valorizza la fatica del crescere senza diventa- re dispotico. E, quando il padre non c’è, alla madre tocca anche questo ruolo paterno di crescere figli auto- nomi e responsabili, non bambini annoiati da tutto, con la vita facile e le difficoltà azzerate. La virilità è una questione di argini, limiti, sponde, coraggio e avventu- re. Aiutarli a litigare bene. Aumenta nei ragazzi la carenza conflittuale. Si tratta dell’incapacità di affrontare e gestire le difficoltà relazionali. La violenza contro le donne non ha ma- trici passionali o amorose: è brutali- tà allo stato puro, incapacità totale di gestire le proprie reazioni emotive, volontà di possesso e di dominio as- soluto, come se i corpi fossero una proprietà privata e potessero essere resi in schiavitù perpetua. Agli uo- mini violenti nessuno ha insegnato a litigare bene. Il litigio infantile è stato sostanzial- mente represso e punito, con puni- zioni anche particolarmente violente e pesanti. Questo ha impedito, e può ancora impedire ai bambini di im- parare a stare nelle contrarietà. Non imparano ad ascoltare l’opinione degli altri; non imparano ad affron- tare la divergenza; non imparano a tollerare un’opposizione alla propria volontà. Sviluppano così una pro- fonda incapacità a relazionarsi bene uomini. L’adulto aiuta i bambini a ragioni altrui, non potrà essere un nelle situazioni critiche e finiscono scambiarsi tra di loro le reciproche uomo violento con una donna. E sa- con l’esplodere. Da qui la rabbia e versioni del litigio. Non punisce ma prà vivere la sua identità maschile la violenza. stimola il confronto. Un giovane senza dover negare quella dell’altro Meglio che imparino a litigare da maschio cresciuto nel rispetto delle sesso. piccoli, potranno acquisire compe- regole, nella soddisfazione dell’au- Daniele Novara tenze preziose per il loro futuro di tonomia e nel riconoscimento delle Pedagogista

l’eco di TRAVAGLIATO eco parrocchiale 19 Pasquetta

Pochi giorni prima della Settima- l’attenzione verso le persone nuove ne popolare alla Madonna diventa il na Santa incontriamo degli amici e poter conoscere in modo informale momento per coniugare la preghiera e, dopo lo scambio di auguri di una i sacerdoti che hanno aiutato nelle e la bellezza della voce. buona Pasqua, ecco rivolgerci la confessioni e nelle celebrazioni del È stata una bella giornata di svago domanda: “Cosa fate a Pasquetta? tempo pasquale. Intanto i bambini, i ma soprattutto una bella occasione Volete venire con le famiglie della ragazzi e i giovani hanno potuto gio- per conoscerci un po’ di più, per parrocchia?”. Così ci siamo trovati care negli spazi offerti dall’oratorio. confrontarci sui problemi educati- a condividere la giornata con una Dopo il pranzo al sacco, don Ma- vi dei figli, sulla scuola, sul lavoro, decina di famiglie e l’inizio è stato rio ci ha guidati tra le vie storiche sull’educazione alla fede. vivere insieme la Santa Messa, pieni di per ammirare le ville, le Un ringraziamento a don Mario e ancora della gioia pasquale. chiese e le abitazioni più antiche. La alla commissione famiglia perché Ci siamo poi spostati nell’accoglien- passeggiata è continuata tra le stra- non si stancano mai di organizzare te oratorio di Erbusco, parrocchia de sterrate dei vigneti franciacortini, appuntamenti per far incontrare e dove don Mario ha svolto il suo dove si possono ammirare dei bei far crescere le famiglie nella fede e ministero prima di arrivare a Trava- panorami del lago d’Iseo. Mentre nell’amicizia. gliato. E’ stato bello poter vedere l’a- si passeggiava, ecco emergere la vo- micizia che c’è tra alcune famiglie e glia di cantare insieme e una canzo- Mariagrazia

INCONTRO A SANTA MARIA DEI CAMPI PER LE GIOVANI FAMIGLIE UNA PREGHIERA DI AFFIDAMENTO ALLA MADONNA E UNA SERATA CONVIVIALE ALLA MELONERA VENERDI 20 LUGLIO alle ore 20,30

20 commissione famiglia l’eco di TRAVAGLIATO Ricordo dei battesimi celebrati nel 2017

Domenica 8 aprile, subito dopo Pa- pare alla celebrazione della S. Messa mo, di far crescere ed educare nella squa, la nostra comunità parrocchia- delle ore 11,15 insieme ai loro pic- fede i loro figli. le ha voluto ricordare e festeggiare i coli. Alle famiglie presenti è stato dato bambini battezzati durante lo scorso Un buon numero di famiglie hanno una piccola pianticella di ulivo, anno 2017. risposto all’invito rinnovando l’im- come augurio di crescita salda e ro- I genitori sono stati invitati a parteci- pegno assunto nel giorno del battesi- busta della fede dei loro piccoli.

CAMPO FAMIGLIA A TEMù LE QUATTRO STAGIONI da domenica sera 12 agosto a Sabato mattino 17 agosto Un’esperienza comunitaria che va oltre la semplice vacanza! la settimana viene vissuta con semplicità in autogestione, condividendo momenti comunitari di svago, passeggiate, gioco, condivisione e riflessione, preghiera…

Iscrizioni in canonica fino ad esaurimento posti Quota giornaliera: Adulti: € 37,00 Primo figlio: € 20,00 Figli sotto i 5 anni e altri figli: € 0,00

l’eco di TRAVAGLIATO commissione famiglia 21 Scuola materna parrocchiale Finisce l’anno scolastico e se per i bambini è dura lasciare l’asilo e approdare alla scuola primaria, da un sondag- gio fatto, risulta essere ancora più dura per i genitori salutare la scuola materna. L’atmosfera di tenerezza e gioco che si è creata in questi anni, le persone che hanno circondato i bambini, l’ambiente che ha dato loro serenità … Alcuni genitori hanno dovuto gareggiare contro certi pranzetti dalla bontà indefinibile e così si sono sentiti spo- destati nella classifica di migliori cuochi del mondo. Alcune mamme dichiarano di non essere mai state abba- stanza belle come la maestra … ed altro; tutto ciò però in fondo ha fatto piacere ai nostri genitori perché non era affatto male sapere che c’era qualcuno, al di fuori dalle proprie mura di casa, che sapeva andare dritto al cuore del proprio bambino. Le maestre di questi “anni di zucchero”, conoscono tutto dei loro bambini e conservano nel loro cuore ogni piccola conquista o traguardo e trovano sempre l’occasione per informare i genitori, per renderli soddisfatti ed entusiasti della scuola che hanno scelto. I genitori ringraziano le rispettive maestre per ogni volta che hanno accolto i bambini con un abbraccio, per le regole che hanno saputo insegnare, per la pazienza, per la disponibilità a capire ogni carattere; per i sorrisi, per averli aiutati a condividere, tollerare ,avere rispetto . Da alcuni genitori arriva un grazie speciale: grazie perché mentre insegnavate ed educavate i nostri bimbi stavate coccolando anche noi rendendo colorate certe giornate malinconiche. Grazie di cuore per tutto Scuola dell’infanzia Parrocchiale, sei stata una parte importante nella nostra vita. Le maestre, la coordinatrice Anna, il direttore don Claudio, le zie Laura, Anna Q, Daniela, Bianca, Alessia e Anna S. augurano a tutti i bambini e alle loro famiglie Buone Vacanze!

22 scuola materna parrocchiale l’eco di TRAVAGLIATO Scuola San Giuseppe «The colors of children»

«I colori dei bambini…» è proprio così che abbiamo de- Finire il percorso tutti colorati. ciso di intitolare la festa di fine anno della nostra scuo- Sentirsi parte integrante di questa grande festa della la dell’infanzia. Il 26 maggio si è svolta “The color of scuola ed entrare in sintonia con tutti. children”, una corsa divertente non competitiva aper- I bambini, i veri protagonisti della festa, tra canti e balli ta a tutta la comunità, in un contesto ricco di colori, hanno saputo “colorare di emozioni” l’intera giornata. musica e allegria. Il nostro obiettivo era di raggiungere Un ringraziamento di cuore alle famiglie, all’ammini- il massimo livello di divertimento insieme ai bambini, strazione comunale, in particolare alla dott.ssa vicesin- ai genitori, parenti e amici; collaborare e far sentire la daco Simona Tironi, all’Oratorio S. Michele che ci ha propria esperienza sul territorio. ospitato, ad Alida dell’Officina del Movimento, alla Cro- Tre le regole valide per tutti i color runner: ce Azzurra e all’intera comunità. Indossare una t-shirt di colore bianco sulla linea di par- tenza. Le suore e le insegnanti

sciami imm halil i, la er ». (K Gib am ge no ran sci re le ) a l’a ba L n o « im c a r n ’a e l i e co r lo e ri b , l e as ci to am n i i o ng am oiare il tr

l’eco di TRAVAGLIATO scuola materna san giuseppe 23 Torino 2018

Quest’anno proprio nel giorno di Pa- giorno seguente siamo stati al Cot- i giorni si occupano diligentemente squa l’oratorio ha dato l’opportunità tolengo o Piccola Casa della Divina di questo posto è stato emozionante a noi ragazzi delle superiori di visi- Provvidenza, fondata dall’omonimo e ancora di più la vicinanza a questa tare una delle città più belle d’Italia, Giuseppe Benedetto Cottolengo (ora realtà che ha toccato il cuore di tutti. quale è Torino. Il viaggio in generale Santo) il 17 gennaio del 1828. Que- Alla fine questo è stato un viaggio è stato davvero molto piacevole e sta “piccola casa” ora è cresciuta e, che ci ha permesso di vedere luoghi soprattutto istruttivo. Ci ha permes- oltre ad ospitare disabili gravi, ha magnifici dal punto di vista -archi so di visitare luoghi importanti che una scuola-convitto e numerose suc- tettonico e artistico, ma anche dal hanno fatto la storia dell’Italia, ma cursali in molti paesi (India, Equa- punto di vista umano che ci ha fatto anche luoghi relativi alla comunità dor, Kenya…). L’incontro con le an- riflettere e ci ha fatti tornare a casa di Torino, soprattutto la parte più bi- celle di Gesù del Cottolengo che tutti con qualcosa in più. sognosa e in difficoltà. Si è formato subito all’inizio della permanenza un gruppo solido e unito, ciò ha con- tribuito a rendere il viaggio ancora più gradevole. Arrivati all’oratorio dei Salesiani nel quartiere di Crocetta, dove abbiamo alloggiato, abbiamo avuto un mo- mento di svago che ha aiutato a rilas- sarci e rompere il ghiaccio giocando a pallavolo e in seguito con le carte. Questo ha permesso di alleggerire un po’ l’atmosfera che crea l’essere lon- tani da casa. Arrivata l’ora di andare a dormire abbiamo steso materassini e sacchi a pelo. Come si può immagi- nare la comodità non era l’obiettivo del viaggio. In più, oltre a dormire sul pavimento duro, la temperatura non era delle più gradevoli, si gela- va e abbiamo dimenticato la finestra aperta durante la prima notte. Detto così si potrebbe pensare che il nostro soggiorno nell’oratorio sia stato pe- sante. In realtà è stato esattamente il contrario. Non ci pesava dormire sul pavimento freddo e duro, perché eravamo in ottima compagnia e tutto scatenava fragorose risate. Visitare la città è stata un’emozione quasi indescrivibile, soprattutto per chi la vedeva per la prima volta. Decisa- mente nessuno si aspettava di tro- varsi davanti dei palazzi di una tale bellezza. Gli affreschi della chiesa di San Lorenzo, la facciata del palazzo reale dove risiedevano i Savoia pri- ma del trasferimento della capitale a Roma, il palazzo del parlamento mai utilizzato e la biblioteca statale, ci hanno lasciati tutti a bocca aperta. Il

24 oratorio l’eco di TRAVAGLIATO Giovanissimi oltre il pregiudizio La disabilità sta negli occhi di chi guarda

Noi giovanissimi della parrocchia di e molto riservati, mentre negli ultimi a Giulianova, dove saremo ospiti del Travagliato abbiamo appena conclu- erano loro a cercare la relazione con centro POC (Piccola Opera Caritas) so il nostro periodo di servizio pres- noi) saranno il nostro miglior ricor- che accoglie più di 200 ragazzi con so l'ospedale San Giovanni di Dio. do. Sicuramente li porteremo con noi le medesime problematiche. Grazie Nel mese di ottobre ci è stato pro- anche nell'esperienza conclusiva del ai bei momenti trascorsi al San Gio- posto di vivere un'esperienza di percorso giovanissimi di quest'anno. vanni di Dio partiremo senza pregiu- volontariato a contatto con persone Si tratta di una settimana in Abruzzo, dizi e pronti a rimetterci in gioco. affette da disturbi psichiatrici e con anziani. Il nostro compito sarebbe stato quel- Le parole degli ospiti dell’IRSSC lo di passare del tempo con loro, É stato molto bello conoscere i ragazzi. Mi sono divertito. giocare mi condividendo semplici momenti ha ricordato quando ero giovane e mi ha fatto stare bene. (Fiore) come una partita a tombola o attività più movimentate con i più giovani. Un sacco di allegria! Ecco: incontrarvi è stata allegria! (Luca) In principio temevamo di essere ina- deguati rispetto all'opportunità of- Stare in mezzo ai giovani mi ha ricordato gli anni che frequentavo fertaci. l’oratorio. Anch’io infatti sono stato animatore (Rosario) Questo stato d'animo derivava an- Inizialmente avevo molta paura ad incontrarmi con dei giovani, ma che dal condizionamento di diversi la loro accoglienza è stata più grande della mia fatica a relazionarmi. pregiudizi diffusi, riguardanti la ma- Grazie (Mauro) lattia psichica, che ci portano a eti- chettare le persone che ne soffrono Facevo fatica a ridere, ma stare insieme mi ha aiutato molto (Marco) come completamente diverse dagli Mi colpisce sempre incontrare dei ragazzi molto giovani che non te- altri senza neppure conoscerle. mono nulla e si mettono in gioco. Vedere un gruppo di giovani che Al contempo però c'era in noi tanto entra nel nostro Istituto e si relazione con tanta semplicità e allegria entusiasmo, grandi aspettative e vo- con il mondo della malattia è fantastico. Una botta di speranza! glia di mettersi in gioco con realtà (Micaela) diverse dalla nostra quotidianità. Durante questi incontri mensili, in cui siamo entrati in diretto contatto con i ragazzi del centro, abbiamo po- tuto instaurare un rapporto d’affetto, che abbiamo potuto riscontrare con gioia nel visibile piacere che aveva- no nel trascorrere con noi anche solo poche ore al mese. Grazie a diverse attività di conoscenza, siamo riusciti ad abbattere l'iniziale barriera di pre- giudizio, che creava una sorta di di- visione tra ''noi diversi da voi''. Con questi momenti abbiamo capito in prima persona che la disabilità non è altro che un' immagine resa negativa dagli occhi di chi guarda. I ragazzi del centro hanno donato noi molto di più rispetto a quello che potevamo aspettarci e più di quanto avessimo potuto offrire loro. I sorrisi e le emozioni condivise, i rapporti che via via si sono rafforza- ti e i cambiamenti in alcuni ragazzi (che nei primi incontri erano timidi

l’eco di TRAVAGLIATO oratorio 25 Servizio Civile Nazionale in Oratorio

Dall’anno prossimo l’Oratorio San Michele di Travagliato Aspettando l’uscita sarà ente accreditato presso il quale poter svolgere il del bando di concorso, Servizio Civile. Per informazioni rivolgersi a don Davide. in Caritas diocesana si danno informazioni SCN: un benefico sconosciuto specifiche e si raccolgono SCN non è la sigla di un nuovo antibiotico o una pre-candidature. Per informazioni gli interessati nuova bevanda energetica, ma sta per Servizio Civile possono prendere appuntamento chiamando Nazionale. il numero 030/37577746 o inviando una mail a E’ un servizio proposto ai giovani italiani e stranieri [email protected]. regolari tra i 18 e i 28 anni dallo stato italiano in collaborazione con vari enti. Nato dall’esperienza Due storie di servizio civile: Giulio e Marina dell’obiezione di coscienza in alternativa al servizio Giulio ha ventun anni non sa cosa fare e, soprattutto, militare obbligatorio, oggi è una proposta alla quale quanto vale. Gli manca la figura del padre e un orizzonte i giovani possono aderire volontariamente. Prevede da raggiungere. Si mette in gioco con il volontariato un’esperienza di un anno in uno dei vari settori in una comunità di minori: le loro storie lo sfidano previsti nei progetti finanziati dall’Ufficio Nazionale che profondamente. Scopre sul campo che la sua missione direttamente erogherà un rimborso mensile di circa è l’educazione: per questo si iscrive all’università e, 433 euro ad ogni volontario a fronte di un impegno di finito il servizio civile, cerca un lavoro per sostenersi circa 30 settimanali. agli studi. La Caritas diocesana di Brescia, impegnata nella Marina ha 23 anni, sta terminando il corso triennale promozione e nell’educazione alla carità e al servizio, di scienze del servizio sociale. Per provare veramente sa quanto questa esperienza arricchisca il cuore e il se la strada che ha scelto è quella giusta ha deciso di carattere dei giovani; per questo ha preparato quattro svolgere un anno di servizio civile presso un centro progetti, per complessivi 53 posti di servizio civile di ascolto della Caritas. All’inizio un po’ titubante, poi in Brescia e provincia, nei settori dell’educazione e prende sempre più fiducia. Si laurea negli ultimi mesi animazione dei minori (oratori), del disagio adulto di servizio. Ora ne è convinta: questa è la sua strada. (mense, dormitori, centri d’ascolto, comunità di vita), dei minori (comunità educative minorili, C.A.G., associazioni di promozione dei bambini) e della disabilità (strutture residenziali e centri diurni per persone disabili). Invitiamo i giovani che hanno finito gli studi superiori, hanno voglia di scoprire “quanto valgono”, di sperimentarsi in una realtà di servizi educativi o di assistenza, a raccogliere la sfida e a mettersi in gioco.

26 oratorio l’eco di TRAVAGLIATO AllOpera è il titolo del Cre-Grest 2018. AllOpera è il comando originario dato da Dio all’uomo, creato a Sua immagine e somiglianza. AllOpera è l’invito che Dio rivolge a ciascuno di noi e che anche noi ci rivol- giamo reciprocamente: non siamo chiamati ad una sorveglianza passiva delle meraviglie del Creato ma ad un agire attivo a servizio di un dono ricevuto gra- tuitamente. Il nostro lavoro e le nostre opere sono benedetti da Dio come possibilità autentica per dare senso al nostro essere e alla realtà in cui ci troviamo.- AllOpera è dare inizio all’opera di sé con gli altri. AllO pera è venire a sapere di sé e degli altri, prendere co- scienza del mondo riconoscendosi nelle cose fatte.

GREST ALLOPERA 2018 Ciò che facciamo dice chi siamo e ciò che siamo si manifesta in azioni. Esse non sono solo fatti esterni a noi ma ci raccontano, ci rappresentano, dicono esplicitamente cosa abbiamo nel cuore. Mi piace molto il tema del grest di quest’anno: indagare come dei veri esploratori sul senso di ciò che facciamo perché in ogni azione che faccio dico in realtà chi sono. Questo è vero per le persone e per la comunità… Perché quindi decidere di fare un GREST? O meglio: il grest cosa dice di ciò che siamo? 1. Il grest SI FA. É qualcosa di concreto, vitale, vero. é l’esperienza che la comunità parrocchiale mette in campo per mostrare la cura per i più piccoli e per le loro famiglie. É amare con i fatti prima che con le parole. É creare comunità attraverso l’incontro con l’altro: potrei anche spendere mille parole sulla comunità ma se non giochia- mo insieme, se non balliamo insieme, se non preghiamo insieme non posso pensare che possiamo essere un solo corpo. 2. Il grest SI FA PER. Si fa per educare, perché crediamo di avere anche noi qualcosa da raccontare ai più piccoli. Perché dal momento in cui progetto una giornata di grest a quando programmo i giochi della settimana io ho bene in mente che al centro ci saranno i bambini e i ragazzi. 3. il grest SI FA CON. Non ci sarebbe grest senza animatori. Lavorare con loro è gioia e fatica, è una scommessa sempre aperta. Dare ad un adolescente tanta responsabilità è credere davvero in lui: riconoscere una bellezza che forse neppure lui sa di avere, avere la convinzione che anche lui in queste tre settimane può crescere e migliorar- si, essere fermamente convinti che ciò che ti cambia davvero nella vita non sono i mille propositi ma il prendersi cura della vita dell’altro che entra a far parte della tua. FARE il grest è la declinazione del verbo ESSERE: essere una comunità unita. FARE il grest è la declinazione del verbo AMARE: amare questi figli, queste famiglie, questi adolescenti. FARE il grest è la declinazione del verbo CREDERE: credere in Dio perché solo il suo Spirito ci può rendere un corpo solo. Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone che Dio ha predisposto perché noi le praticassimo (Ef 2,10). All’opera dunque, secondo il Suo disegno. don Davide

l’eco di TRAVAGLIATO oratorio 27 28 oratorio l’eco di TRAVAGLIATO l’eco di TRAVAGLIATO oratorio 29 Raccolta tappi Maggio 2018

Oggi la raccolta tappi è realtà che vede mezzo Stivale impegnato a raccogliere - tra scuole, parrocchie, bar, Ca- ritas - piccoli e, apparentemente insignificanti, tappi di bottiglie. Anche noi, domenica 13 maggio, nell’arco della mattina- ta, abbiamo assistito piacevolmente al riempirsi dell’a- rea di piazza davanti all’ingresso del Centro pastorale S. Agnese di sacchi, boccioni, borsine traboccanti di tappi di plastica. O meglio, non chiamiamoli, semplicemente, di plastica. Perché sono, più nello specifico, di polietile- ne o polipropilene, materiali che si prestano facilmen- te ad essere rilavorati per fare mobili da giardino e non solo. Per questo i tappi si raccolgono, e poi si rivendono. Le bottiglie sono invece di polietilene tereftalato - quello che conosciamo come Pet - e il processo di riciclaggio è differente. Dividerli, dunque, è un gesto corretto, che fa pozzo un tappo! Raccogliere tappi, oltre che costituire bene all’ambiente e non solo. un gesto semplice ed ecologico, ci permette di capire Un progetto green, che abbraccia pure la solidarietà. meglio il valore di donare quello che noi consideriamo Il successo dell’iniziativa sta nel fatto che tutti possono superfluo e di recuperare gli scarti. FILOMONDO rac- partecipare: ogni giorno abbiamo a che fare con i tappi di coglie e converte i tappi in aiuti concreti da realizzare bottiglie. La selezione, oltre ad avere un valore ecologico nelle zone più povere dell’Africa. Tutti i progetti, quelli e di salvaguardia ambientale, stimola i bambini, i ragazzi portati a termine e quelli in corso d’opera, sono docu- e le famiglie a porre maggiore attenzione all’importanza mentati con dati aggiornati sul sito dell’associazione. In del riciclaggio. modo particolare, due sono gli obiettivi che l’associazio- Quanto si guadagna? Una tonnellata - ovvero 400mila ne si è posta: la realizzazione di pozzi in Africa e in tappi - viene valutata tra i 150 o 200 euro. giro per il mondo e il sostegno all’istruzione di bam- Non un grande cifra, se si conteggiano spese di viaggio bini in alcuni villaggi africani. e raccolta. E, infatti, tutti i progetti funzionano grazie ai Un semplice aggiornamento della raccolta tappi dall’ini- volontari che snocciolano, con fierezza, i risultati. zio di quest’anno fino al 31 maggio: Il Gruppo Missionario di Travagliato, impegnato in que- Raccogliere tappi è facile, così come parlarne con amici, sta attività da ormai 12 anni, constata con orgoglio che colleghi e conoscenti per promuovere l’iniziativa. da allora le famiglie travagliatesi hanno sempre colla- borato all’iniziativa con impegno e costanza veramente lodevoli. L’Associazione a cui noi facciamo riferimento si chiama FILOMONDO e ha sede a Lesmo, nella pro- vincia di Monza e della Brianza. Lo slogan a cui si richiama chiarifica immediatamente l’obiettivo Per un

30 commissione caritas l’eco di TRAVAGLIATO Sull’interminabile conflitto in Si- vengono guardati con ostilità perché Già tempo fa il Gruppo Missiona- ria Papa Francesco ha levato più considerati figli del peccato e non rio, accogliendo un appello della volte un appello per la pace e per vengono iscritti all’anagrafe), e in FOCSIV, aveva contribuito alla rea- garantire corridoi umanitari a una tante occasioni vivono in condizioni lizzazione di un progetto di ricostru- popolazione stremata da violenze terribili. Sono emarginati da tutti e zione. Anche ora abbiamo sentito la e difficoltà di ogni genere. Anni di bisognosi di tutto: di cibo, acqua, ma necessità di rispondere in qualche stragi e violenze, alimentate da una anche di un recupero psicologico e modo a questa richiesta di aiuto per complessa situazione internazionale, sociale. Per questo il vicario aposto- soccorrere bambini orfani e psicolo- rischiano infatti di cadere nell’indif- lico di Aleppo mons. George Abou gicamente provati dagli orrori della ferenza globale. I Frati Francescani, Khazen, fra Firas Lutfi e il Gran guerra e donne madre che hanno bi- attraverso l’Associazione pro Terra Muftì di Aleppo, hanno deciso di sogno di un’occupazione per prov- Sancta, si prendono cura quoti- dar vita a questa nuova iniziativa che vedere alla loro famiglia. Pertanto dianamente di questa popolazione, – sperano – possa tamponare questa domenica 13 maggio, durante la senza distinzione di fede o prove- grave emergenza sociale. L’obietti- raccolta tappi, (ma anche attraverso nienza, aiutando i malati, i bambi- vo principale è sostenere i bambini il coinvolgimento di amici, parenti e ni, gli anziani e le famiglie più po- e le loro mamme nella società, prov- conoscenti) abbiamo venduto borse vere ad affrontare i bisogni primari, vedendo ai loro bisogni più urgenti. di stoffa realizzate artigianalmente sostenendo i giovani, nel tentativo L’Associazione pro Terra Sancta ha da “due provette sarte” del gruppo, di ricucire le profonde ferite che li scelto di essere al loro fianco per re- il cui lavoro e fatica sono stati ripa- affliggono. galare un sorriso a questi bambini. gati dalla considerevole cifra raccol- Oggi questa terra è costretta a ricor- E, mentre si aspetta che le grandi ta: 975 euro. dare il triste anniversario che la tra- potenze internazionali trovino un La campagna d’aiuto continua e chi scina nell’ottavo anno di conflitto, accordo che possa portare a un ac- volesse contribuire lo può fare con iniziato dall’illusione portata delle cordo di pace lunga e duratura, essa un versamento nei seguenti modi: cosiddette “primavere arabe”, arri- rinnova il proprio impegno in par- vate in Siria nel marzo 2011. ticolare per i più poveri e indifesi: SU CONTO CORRENTE: In questi lunghissimi sette anni l’As- i bambini della Siria. ASSOCIAZIONE sociazione pro Terra Sancta, oltre Il futuro del Paese è anche nelle loro DI TERRA SANTA ad aver aperto e reso operativi quat- mani. Si sa che i militari possono Banca Popolare Etica tro centri di emergenza in alcune solo vincere la guerra. Ma costruire IBAN: città colpite dalla guerra (Damasco, la pace è un’altra cosa: implica un IT56R0501812101000014400444 Aleppo, Knayeh e Latakiah), ha lavoro quotidiano e costante, di edu- BIC CODE: CCRTIT2T84A garantito l’assistenza sanitaria a cazione e formazione delle coscien- migliaia di famiglie e l’educazio- ze. Perché non trionfi la rabbia o il BOLLETTINO POSTALE: ne a centinaia di bambini che non rancore per il male ricevuto, ma la conto corrente postale: potevano più andare a scuola. E’ convinzione di poter ricominciare. E 1012244214 intervenuta in ogni situazione che la speranza di poter tornare a chia- intestato a: chiedeva aiuto, grazie alla prezio- mare la Siria una terra di incontro e ASSOCIAZIONE sa collaborazione dei frati che non di pace. DI TERRA SANTA hanno mai lasciato il Paese. Recentemente è stato lanciato un nuovo progetto ad Aleppo, per prendersi cura dei bambini orfani, abbandonati dalle proprie famiglie e di tutti coloro che sono nati da don- ne in seguito a stupri e abusi. È una parte della società che nessuno vuo- le guardare, un problema che spesso viene nascosto per non creare scan- dalo. In questi casi infatti, i bambini e le loro madri non ricevono nessun tipo di assistenza dallo Stato (anzi,

l’eco di TRAVAGLIATO commissione caritas 31 Caritas zonale

02/06/2018 Fantecolo

Nell’amena struttura di Villa S. Giuseppe a Fantecolo, gestita dalle suore operaie, ci siamo incontrati per la periodica “ formazione “ e “confronto” fra le Caritas zo- nali. Presenti i componenti di Ospitaletto, Roncadelle, Ca- stegnato, Travagliato. La mattinata divisa in due tempi, coordinata dal dia- cono Massimo, ha visto una lettura, alternativamente commentata dallo stesso, di alcuni brani tratti dall’ul- tima esortazione apostolica del Santo Padre “Gaudete et exultate”. Qui vengono tracciate le linee guida per un percorso di santità che non è una presunta estasi, ma un ricono- scersi nei poveri e nei sofferenti dove si rivela il cuore misericordioso di Cristo. Dividendoci in due gruppi, poi, sono scaturite osser- vazioni non nuove, ma che ci hanno permesso di svi- luppare ulteriori ragionamenti. Lo spunto “Quanto combattimento interiore viviamo davanti ad alcune situazioni che ci interpellano?”, ha dato modo ancora una volta di misurarci anche in ambiti diversi sull’eterna capacità di rendersi utili, sperando che l’utente sia sincero e inizi in un futuro vicino a camminare con le proprie gambe. Nel pomeriggio,sfruttando appieno la bellissima giornata estiva, ci siamo trasferiti nel parco e qui Massimo ha espresso il desiderio di lasciarci con una possibile iniziativa alle quattro Caritas, che possa maturare e consolidarsi. Fra le proposte scaturite, la prima considerazione consiste nel prendersi carico personalmente o in gruppo di un utente; la seconda è l’auspicio che si possa già dal catechismo educare i bambini ad una vita dedicata alla carità e al dono; la terza (quella che sembra aver avuto più respiro) è di diventare più visibili come Caritas nell’ambito della comuni- tà, rendendo pubblico il nostro pensiero su eventi importanti, in modo semplice e non invasivo, at- traverso uno scritto, un volantino, una presa di posizione.... Giornata costruttiva ed efficace , ”Un lungo viag- gio inizia sempre con un passo”. Ci sarà un nuovo incontro a Ottobre. Commissione Caritas

32 commissione caritas l’eco di TRAVAGLIATO Gruppo di volontariato civico

In poche righe vorrei spiegare il per- affinché preveda che gli interventi stemazione della facciata esterna del ché della mia adesione alla nuova dei volontari possano interessare Centro Pastorale S. Agnese (com- realtà di volontariato, ufficializzata non solo beni demaniali, civili, ma presi lo zoccolo e la tinteggiatura), con Atto Costitutivo in data 27 otto- anche beni “ecclesiali”, della Parroc- e l’accesso alla Sacrestia (quest’ulti- bre 2017 e con sede provvisoria qui chia, nella personale consapevolezza mo intervento, con l’autorizzazione a Travagliato, in Piazzale Ospedale che per la nostra Comunità anche il comunale all’occupazione di suolo n.1. poter professare liberamente il pro- pubblico, è stato già effettuato dalla L’idea era nata alla conclusione dei prio credo sia testimonianza di una nostra associazione e gli storici “tre lavori eseguiti per la ristrutturazio- Città aperta e disponibile. panei” ora sono “tre panei +1”). ne della vecchia canonica, che ha Da atto costitutivo, l’Associazione Per il Comune si è già provveduto impegnato, dall’inizio di gennaio “GRUPPO DI VOLONTARIATO alla posa in opera dell’impianto di ir- del 2014 a tutto giugno dello stesso CIVICO” si propone di “promuo- rigazione a goccia delle varie aiuole anno, un buon gruppo di volontari di vere per i propri associati, anche in di Piazza Libertà, operando nei mesi varie provenienze associative e non convenzione con il Comune di Tra- di novembre 2017 e marzo 2018. (Alpini, Bersaglieri, Artiglieri e Ca- vagliato, collaborazioni in ambito Abbiamo già più di 130 giornate rabinieri per citare i gruppi d’arma, ambientale per la salvaguardia del lavorative messe a disposizione da la Pro Loco e la Protezione Civile, territorio…., collaborazioni in am- quando il Gruppo si è costituito: in- liberi Cittadini della Nostra Trava- bito monumentale ed architettonico vitiamo tutti quelli che hanno voglia gliato). Noto a tutti che si è partiti per il recupero, quali la ristruttura- di dedicare un poco del loro tempo con la demolizione della stanza inso- zione e manutenzione ordinaria e al bene della nostra Comunità ad norizzata sopra la sacrestia, quindi la straordinaria dei beni demaniali, aggregarsi, liberamente, per operare sistemazione della stanza dei manti- comunali, statali ed ecclesiali …col- anche concretamente il bene di tutti. ci dell’organo, la stanza del coro, il laborazioni per finalità di interesse cortile, il camminatoio, la cantina collettivo, sociale e comunitario”. Facchinetti Giovanni Battista, con il pozzo, il ripostiglio, l’androne Per i beni della Parrocchia ci sono a nome dell’Associazione “Gruppo e la facciata esterna su Piazza Liber- ancora lavori in sospeso, quali la si- di Volontariato Civico” tà, la zoccolatura in marmo botticino su Via Marsala… senza dimenticare le opere di tinteggiatura e decorazio- ne pittorica dell’amico Luigi Caser- mieri. I lavori hanno occupato i volontari per un totale di circa 1250 giornate lavorative, impegnando davvero a vario titolo tante, tante, tante care persone: G.O.V.P., il Gruppo Ope- rativo Volontari Parrocchia, che non riesce a costituirsi come Associazio- ne di Volontari, sebbene si rimanga in contatto. Si è poi insistito perché si continuas- se ad operare per la manutenzione della nostra bella Piazza Libertà, con l’intenzione di promuovere un grup- po “organizzato”. Il 12 Ottobre 2017 viene program- mato in Comune un primo incontro tra l’Amministrazione Comunale e un primo gruppo di volontari inte- ressati al progetto. Viene presentata e visionata la bozza dell’atto costi- tutivo dell’associazione, ed integrata

l’eco di TRAVAGLIATO eco parrocchiale 33 Visita di Papa Francesco a San giovanni Rotondo

Nella giornata del 17 marzo 2018, Riguardo alla Preghiera: Dio e portargli la vita del mondo: è il Santo Padre Papa Francesco, in “Possiamo chiederci noi cristiani un’indispensabile opera di miseri- occasione del centenario dell’appa- se preghiamo abbastanza? Spesso, cordia spirituale. rizione delle stigmate e del cinquan- al momento di pregare, vengono in E se noi non affidiamo i fratelli e le tesimo anniversario della sua morte, mente tante scuse, tante cose urgen- situazioni al Signore, chi lo farà? Chi ha fatto visita a Pietralcina, città na- ti da fare a volte, poi, si mette da intercederà, chi si preoccuperà di tale di Padre Pio, e a San Giovanni parte la preghiera perché presi da bussare al cuore di Dio per aprire la Rotondo, dove è vissuto. Il Santo un attivismo che diventa inconclu- porta della misericordia all’umanità Padre ha voluto iniziare la sua visita dente quando si dimentica la parte bisognosa? Per questo Padre Pio ci da Pietralcina con la gioia dei fedeli migliore, quando si scorda che sen- ha lasciato i gruppi di preghiera. A e dei bambini, con la preghiera nella za di Lui non possiamo fare nulla e loro disse: «E’ la preghiera, questa cappella di San Francesco, e le ca- così lasciamo la preghiera. San Pio, forza unita di tutte le anime buone, rezze degli anziani. a cinquant’anni dalla sua andata che muove il mondo, che rinnova le in Cielo, ci aiuta, perché ha voluto coscienze, che guarisce gli ammala- Qui il Papa ha donato ai presenti un lasciarci in eredità i Gruppi di Pre- ti, che santifica il lavoro,che dona la discorso significativo ricordando a ghiera. Raccomandava: “Pregate forza morale, che spande il sorriso tutti che Padre Pio amava Gesù e si molto, figli miei, pregate sempre, e la benedizione di Dio su ogni lan- fidava di Lui e in questo luogo rice- senza mai stancarvi.” guore e debolezza». Chiediamoci: io vette dall’alto speciali doni mistici. Gesù nel Vangelo ci mostra come si prego? E quando prego, so lodare, “Questo umile frate - dice Bergoglio prega. Prima di tutto dice: «Ti rendo so adorare, so portare la vita mia e - ha stupito il mondo con la sua vita lode, Padre»; non incomincia dicen- di tutta la gente a Dio?” tutta dedita alla preghiera e all’a- do “ho bisogno di questo e di quel- scolto paziente dei fratelli. lo” ma dicendo «ti rendo lode». Riguardo alla piccolezza: Imitando il suo eroico esempio e le Non si conosce il Padre senza aprir- “Nel Vangelo, Gesù loda il Padre sue virtù, possiate diventare voi pure si alla lode, senza dedicare tempo a perché ha rivelato i misteri del suo strumenti dell’amore di Gesù verso i Lui solo, senza adorare. Quanto ab- Regno ai piccoli. più deboli”. biamo dimenticato noi la preghiera Chi sono questi piccoli, che sanno Le parole che Papa Francesco ha di adorazione, la preghiera di lode! accogliere i segreti di Dio? I piccoli pronunciato nella sua visita a Pie- Dobbiamo riprenderla. Ognuno può sono quelli che hanno bisogno dei tralcina e a San Giovanni Rotondo domandarsi: come adoro io? Quan- grandi, che non sono autosufficien- ci mettono sulla strada giusta se do adoro io? Quando lodo Dio? Ri- ti, che non pensano di bastare a sé vogliamo come cristiani vivere una prendiamo la preghiera di adorazio- stessi. vita di coerenza al Vangelo. ne e di lode, è il contatto personale, Piccoli sono quelli che hanno il In particolare, nell’omelia ha ricor- a tu per tu, lo stare in silenzio da- cuore umile e aperto, povero e bi- dato tre parole fondamentali: la pre- vanti al Signore il segreto per entra- sognoso, che avvertono la necessità ghiera, la piccolezza e la sapienza re sempre più in comunione con Lui. di pregare, di affidarsi e di lasciar- della vita. La preghiera matura nella lode e si accompagnare. Il cuore di questi Ha voluto accostare a queste parole nell’adorazione, allora diventa ve- piccoli è come un’antenna: capta il tre realtà istituite e vissute dal Santo ramente personale, come per Gesù, segnale di Dio subito, se ne accorge Padre Pio: i gruppi di preghiera dif- che poi dialoga liberamente col Pa- subito, perché Dio cerca il contatto fusi in tutto il mondo, la casa Sollie- dre. con tutti, ma chi si fa grande crea vo della Sofferenza, un ospedale da E allora ci domandiamo: le nostre un’enorme interferenza, non arriva lui realizzato, nel quale Papa Fran- preghiere assomigliano a quella il desiderio di Dio: quando si è pieni cesco, nel momento più commoven- di Gesù o si riducono a saltuarie di sé, non c’è posto per Dio, perciò te della visita, ha incontrato i piccoli chiamate di emergenza? “Ho biso- Egli predilige i piccoli, si rivela a malati del reparto di Oncoematolo- gno di questo”, e allora vado subito loro, e la via per incontrarlo è quella gia Pediatrica, e infine, il confessio- a pregare. E quando non hai biso- di abbassarsi, di rimpicciolirsi den- nale, come luogo di vera sapienza. gno cosa fai? Oppure le intendiamo tro, di riconoscersi bisognosi. Nell’omelia durante la S.Messa sul come dei tranquillanti da assumere Il mistero di Gesù Cristo è mistero di piazzale della Chiesa di San Pio, a dosi regolari, per avere un po’ di piccolezza: Lui si è abbassato, si è Papa Francesco definisce i tre con- sollievo dallo stress? No, la preghie- annientato umilmente per amore. E cetti ra è un gesto di amore, è stare con ora possiamo chiederci: sappiamo

34 gruppo di preghiera san padre pio l’eco di TRAVAGLIATO cercare Dio là dove si trova? non è forte chi risponde al male col pressi» (Mt 11,28). Nell’ammalato si trova Gesù, e nella male. L’unica arma sapiente e invin- Chi di noi può sentirsi escluso cura amorevole di chi si china sul- cibile è la carità animata dalla fede, dall’invito? Chi può dire: Non ne ho le ferite del prossimo cè la via per perché ha il potere di disarmare le bisogno? San Pio ha offerto la vita incontrare Gesù. Chi si prende cura forze del male. e innumerevoli sofferenze per far in- dei piccoli sta dalla parte di Dio e San Pio ha combattuto il male per contrare il Signore ai fratelli. vince la cultura dello scarto, che, al tutta la vita e l’ha combattuto sa- E il mezzo decisivo per incontrarlo contrario, predilige i potenti e repu- pientemente, come il Signore, con era la Confessione, il Sacramento ta inutili i poveri. l’umiltà, con l’obbedienza, con la della Riconciliazione. Chi preferisce i piccoli proclama croce, offrendo il dolore per amore e Lì comincia e ricomincia una vita una profezia di vita contro i profe- tutti ne sono ammirati, ma pochi fan- sapiente, amata e perdonata, lì ini- ti di morte di ogni tempo, anche di no lo stesso; tanti parlano bene, ma zia la guarigione del cuore. Padre oggi, che scartano la gente, scarta- quanti imitano? Molti sono disposti Pio è stato un apostolo del confes- no i bambini, gli anziani, perché non a mettere un “mi piace” sulla pagi- sionale. Anche oggi ci invita lì e ci servono, quello che non serve, quel- na dei grandi santi, ma chi fa come dice: “Dove vai? Da Gesù o dalle lo che non produce va scartato, que- loro? Perché la vita cristiana non tue tristezze? Dove torni? Da colui sta è la cultura dello scarto, i piccoli è un “mi piace”, è un “mi dono”. che ti salva o nei tuoi abbattimenti, non sono voluti oggi. E per questo La vita profuma quando è offerta in nei tuoi rimpianti, nei tuoi peccati? Gesù è lasciato da parte”. dono, diventa insipida quando è te- Vieni, il Signore ti aspetta, coraggio, nuta per sé. non c’è nessun motivo così grave che Riguardo alla sapienza: Dio spiega anche dove attingere la ti escluda dalla sua misericordia”. “Dio dice: «Non si vanti il sapien- sapienza di vita: «Chi vuol vantarsi, I gruppi di preghiera, gli ammalati te della sua sapienza, non si vanti il si vanti di conoscere me» Conoscere della Casa Sollievo, il confessionale; forte della sua forza» (Ger 9,22). La Lui, cioè incontrarlo, come Dio che tre segni visibili, che ci ricordano tre vera sapienza non risiede nell’avere salva e perdona: questa è la via del- eredità preziose del Santo Capucci- grandi doti e la vera forza non sta la sapienza. no: preghiera, piccolezza, sapienza nella potenza. Nel Vangelo Gesù ribadisce: «Venite di vita. Non è sapiente chi si mostra forte e a me, voi tutti che siete stanchi e op- La raccomandazione di Papa Fran- cesco dopo aver spiegato queste tre eredità è un forte invito a guardare alla figura di Padre Pio al grande prodigio che operò, che è il vivere quotidianamente e eroicamente il Vangelo, e l’affidarsi alla preghiera costante ogni giorno. Il Papa ha poi venerato il corpo di Padre Pio, nel Santuario di Santa Maria delle Grazie, appoggiando la stola da confessore sulla teca del santo. Ha poi baciato il crocefisso davanti al quale Padre Pio ricevette le stig- mate il 20 settembre di cento anni fa e, insieme ai frati capuccini, ha pre- gato concludendo con un monito che ai nostri giorni può farci pensare: “Di Padre Pio tutti ne sono ammira- ti ma pochi fanno lo stesso. Tanti ne parlano bene ma quanti lo imitano?” Edi B. (Gruppo di Preghiera Santo Padre Pio)

l’eco di TRAVAGLIATO eco parrocchiale 35 Il Tour in Sicilia

Il Sacro ed il Profano: questo il bi- al III secolo D.C. ed i suoi mosaici le gocce che sgorgano dalla roccia, nomio vissuto da noi 43 pellegrini di elevata bellezza, con sorprendenti gocce d’acqua che comunque ca- (compreso il nostro Parroco Don ritratti di donne che danzano in bi- dono in continuazione sia sul Cele- Mario) nella settimana del Pellegri- kini (si dice che la famosa Ursula brante che sui fedeli raccolti in pre- naggio proposto dalla nostra Parroc- del film “007” sia stata la prima ad ghiera; la seconda a Tindari, nel San- chia in Sicilia. indossare un bikini…abbiam sco- tuario dov’è custodita la statua della Al primo ritrovo, in partenza da Tra- perto non essere vero!!!?), l’Etna. Madonna Nera; la terza a Siracusa, vagliato con destinazione Linate- Toccante è stata la visita al museo di alla Basilica della Madonna delle aeroporto- quindi Palermo, ci si sa- Marsala, dove sono custoditi cimeli Lacrime, dove è custodita l’effigie in luta subito con la Preghiera, mentre dello sbarco dei Mille di Garibaldi gesso raffigurante il Cuore Immaco- ad attenderci a Palermo ci sarà un in Sicilia: nella teca ritraente i 63 lato di Maria che pianse lacrime per viaggio davvero interessante e tante Bresciani partecipanti alla Missio- quattro giorni tra il 29 agosto ed il belle ed intense giornate. ne vi abbiamo trovato la fotografia primo settembre del 1953. La Guida esperta che ci attendeva del Travagliatese Francesco Ziliani Veramente lodevole quanto abbia- all’arrivo ci ha condotti in siti storici (1832-1895). mo visitato, puntualissimi tutti noi risalenti ad anche 1500 anni A.C., ed Tre S.Messe in luoghi suggestivi ad ogni appuntamento con la nostra in luoghi più “dei giorni nostri”, di hanno caratterizzato il profilo sacro guida, piacevole e sincera la com- epoche più recenti: la cattedrale di del nostro tour: la prima al Santuario pagnia di questo gruppetto di trava- Palermo e la Chiesa di Monreale, i di Santa Rosalia, patrona di Palermo, gliatesi in trasferta…dall’altro capo templi greci ed i teatri greco-romani in una grotta naturale, ma talmente dell’Italia! di Siracusa e Taormina, la villa del naturale che al soffitto sono appese Grazie, a presto Casale con opere dal I secolo A.C. delle canalette per la raccolta del- Gian Battista Facchinetti

36 eco parrocchiale l’eco di TRAVAGLIATO C’è un modo semplice e diretto per contribuire, nel limite delle tue possibilità, a tutelare, promuovere e valorizzare il patrimonio artistico e architettonico della tua Parrocchia, frutto della fede e della generosità delle generazioni che ci hanno preceduto.

Diventa socio della Associazione SS. Pietro e Paolo ONLUS Via Marsala n. 3 - Travagliato - cod. fisc. 98137720177 PerPrima diventare settimana socio di Avvento Basta passare in canonica e versare la quota di Euro 50,00 (cinquanta/zerocent) nelle casse sociali tramite: • assegno bancario3 DICE intestatoMBRE e “non trasferibile”, • assegno circolare, • bonifico bancario, RID. • direttamente in canonica all’atto di adesione E’ già funzionante il conto corrente bancario: Banca Unicredit - agenzia di Travagliato codice IBAN IT22V0200855320000100060913. LIBERE DONAZIONI DEDUCIBILI Gli stessi canali e strumenti sono previsti per le contribuzioni straordinarie degli associati (benemerenze) nonché per le libere donazioni di persone fisiche, imprenditori e società per le quali la normativa vigente prevede: persone fisiche - il DPR 917/86 consente la detrazione dall’imposta del 26% delle erogazioni liberali in denaro non superiori ad Euro 2.065,83 (detrazione massima = Euro 393) imprenditori e società - il DPR 917/86 consente la deduzione dal reddito delle erogazioni liberali in denaro e in natura entro Euro 2.065,83. Il limite può essere superato purché rientri nel 2% del reddito dichiarato. Per le erogazioni in natura, l’art. 13 del D.lgs 460/97 disciplina particolari beni. In alternativa l’art. 14 DL 35/05, convertito in L. 80/05, consente la deduzione dal reddito delle erogazioni in denaro o natura nel limite del 10% del reddito totale dichiarato e fino a una deduzione massima di Euro 70.000 annui.

In questi anni l’associazione è intervenuta rendendo possibile il restauro della facciata della Chiesa del Suffragio e la pulitura dell’Altare Maggiore - impianto video-sorveglianza, restauro della tela del Civerchio Continua a sostenere queste opere attraverso le varie modalità, cominciando dal diventare socio

LA PRECEDENTE IMMAGINE È STATA INDIVIDUATA da: naoni letizia

Cotto e marmo fanno di questa Madonna con Bambino una immagine calda, dov’è? Il cardinale Tagle - Arcivescovo di ManIla

l’eco di TRAVAGLIATO eco parrocchiale 37 accadeva...

DALL’ECO DI TRAVAGLIATO DEL MESE DI OTTOBRE 1978

38 eco parrocchiale l’eco di TRAVAGLIATO 14 OTTOBRE 2018 CANONIZZAZIONE DI PAPA PAOLO VI A ROMA

LA PARROCCHIA ORGANIZZA IL VIAGGIO A ROMA PER PARTECIPARE ALLA SOLENNE CANONIZZAZIONE DI PAOLO VI

I GIORNI E IL PROGRAMMA ESATTO VERRA’ COMUNICATO AL PIU’ PRESTO LE ISCRIZIONI VERRANNO RACCOLTE IN CANONICA FINO AD ESAURIMENTO POSTI

La generosità dei travagliatesi

N.N. € 400,00 Offerte Rosario zona Via Mulini € 335,00 Offerte varie per fiori € 970,00 N.N. € 200,00 Ammalati € 370,00 Classe 1943 in memoria di Cola Sergio € 50,00 Silvana,Angiolino,Luciano e rispettive In memoria di Buizza Paolo € 200,00 famiglie in memoria di Spinelli Virginia € 50,00 Classe 1943 in memoria di Barezzani Luigi € 50,00 In memoria di Buizza Paolo € 100,00 PER LA CHIESA DI LOURDES Classe 1946 in memoria di Cassis Maria € 40,00 N.N. per una promessa € 50,00 Gruppo Artiglieri € 100,00 N.N. per una promessa € 100,00 In memoria di don Giacomo Franceschini € 50,00 In memoria di Buizza Paolo € 200,00 Classe 1943 in memoria di Gandossi Primo € 50,00 PER LA RISTRUTTURAZIONE DELLA CANONICA Benedizioni case € 170,00 In memoria di Augusto e N.N. per una promessa € 30,00 Alessandro Maculotti € 100,00 Offerte Rosario zona Via Breda € 95,00 Offerte Rosario zona Via Brescia € 140,00 PER ORATORIO S.MICHELE Offerte Rosario zona S.Maria € 241,00 N.N. € 50,00 Offerte Rosario zona Prati Nuovi € 130,00 Offerte Rosario Chiesa di Fatima € 153,00 PER ORATORIO S.AGNESE Offerte Rosario zona Via Novis € 100,00 N.N. per una promessa € 20,00 Offerte Rosario zona Via Trepola € 300,00 N.N. per le mie nipotine € 20,00

l’eco di TRAVAGLIATO la generosità dei travagliatesi 39 Resoconto amministrativo ordinario parrocchiale 2017

PARROCCHIA delle utenze, le manutenzioni ordinarie e straordinarie ENTRATE € 391.062.14 e la somma girata a coprire il fido per ristrutturazione Collette in chiesa: € 56.246,06 Temù+Canonica. Candele votive: € 19.195,36 ATTIVO € 828.77,00 Servizi religiosi € 20.348,00 Altre libere offerte € 23.377,95 Quarantore e Madri cristiane € 15.091,00 CENTRO PASTORALE S. AGNESE S. Messe € 29.125,00 ENTRATE € 12.092,62 Bollettino parrocchiale € 22.362,88 La cifra è costituita dall’utile del Bar, dalle offerte e dalle Affitti € 25.135,01 varie iniziative e attività organizzate in S. Agnese. Rifusioni € 8.280,66 Contributo 8% € 4.428,26 USCITE € 7.219,29 Attività pastorali varie € 42.480,00 + 3.000,00 (radio) Sono prevalentemente i costi di gestione dell’immobile, Interessi bancari 11.91; usato per le varie attività pastorali e alcune spese legate Eredità € 53.210,26 alle varie attività Attività caritative € 21.640,39 ATTIVO € 4.873,33 Partite di giro varie: € 47.129,40 CASA DI TEMù USCITE € 386.956,36 ENTRATE € 52.315,61 Spese per il culto € 10.747,02 È il ricavo dato dall’utilizzo in autogestione della casa. Assicurazioni € 15.383,28 USCITE € 34.013,11 Imposte IMU e tasse € 8.414,70 Sono le spese delle utenze, di gestione e di lavori straordi- Utenze (luce, gas, acqua, rifiuti) € 29.360,64 nari necessari per l’utilizzo della casa; con la somma gi- Personale (sacerdoti, religiosi, rata a coprire il fido per ristrutturazione Temù+Canonica professionisti e volontari) € 74.570,95 (€ 10.000,00) Ritenute previdenziali € 23.158,00 ATTIVO € 18.302,50 Cancelleria € 3.596,46 Attività pastorali € 47.869,01 Bollettino parrocchiale € 25.216,88 Manutenzioni ordinarie € 4.001,88 Tassa diocesana € 4.179,00 + 8.300,00 S. Messe € 20.240,00 Spese bancarie € 715,81 Manutenzioni straordinarie in Parrocchia: € 15.876.54 Attività Caritative € 23.196,79 Partite di giro varie: € 47.129,40 Girati a coprire il fido per ristrutturazione Temù+Canonica € 25.000,00 ATTIVO € 4.105,78

ORATORIO SAN MICHELE ENTRATE € 190.905,55 Formano questa cifra tutte le attività svolte all’interno dell’oratorio: Catechesi e Formazione, Grest, Campi estivi, Attività varie, Festa dell’oratorio, compresi i con- tributi dati dall’Amministrazione comunale per il CAG e per il Grest.. USCITE € 190.076,78 Sono le spese sostenute per realizzare tutte le attivi- tà sopra elencate. Vanno aggiunte le spese di gestione,

40 eco parrocchiale l’eco di TRAVAGLIATO LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE IL LAVORO DEI VOLONTARI DI TEMU’ E CANONICA Non dimentichiamo un ulteriore capitolo di storia nella Il 2017 si è concluso con € 84.485,62 di entrate (17.660,62 ristrutturazione della Canonica, scritto dai tanti volontari dalla prima domenica del mese; 5.005,00 dalle buste na- appartenenti alle nostre associazioni locali che nel 2015 talizie; 1.820 da offerte varie; 60.000,00 girati da Parroc- hanno completato il restauro dei vecchi ambienti in disu- chia, Oratorio e Temù) e € 2.355,25 di uscite (interessi so e dell’intera facciata della Canonica. Lo hanno fatto in passivi e spese bancarie). forma completamente gratuita e la parrocchia ha dovuto Rimaneva ancora un debito di € 43.204,77. sostenere solo una insignificante spesa rispetto al lavoro fatto, riguardante l’acquisto dei materiali necessari.

Nei primi mesi del 2018, siamo riusciti a coprire tutta la spesa, azzerando definitivamente il debito. La Parrocchia nel 2010 aveva messo in cantiere l’one- roso lavoro di ristrutturazione della Canonica da alcu- ni anni chiusa perché in stato fatiscente e della Casa di Temù anch’essa chiusa da alcuni anni e resa inagibile dal danneggiamento dell’impianto antincendio. I lavori sono terminati per la casa di Temù nel 2011 e su- bito è stata messa a disposizione della nostra parrocchia e di oratori e associazioni di altre parrocchie. I lavori per la Casa Canonica invece si sono protratti per lungaggini burocratiche (Soprintendenza) fino al 2015 ed è stata inaugurata nella festa dei patroni del 2014 in- sieme ai lavori realizzati dai nostri volontari.

Presentando il prospetto definitivo del costo di entrambi i lavori e la fonte di copertura dell’importante operazio- ne finanziaria, ringraziamo di cuore tutte le persone che hanno contribuito in modo diverso alla sua realizzazio- ne. L’opera ha ridato efficienza a due importanti strutture che sono a servizio della nostra comunità di Travagliato e che costituiscono un proprio patrimonio che rimane nella storia. E’ stata una impresa coraggiosa che dimostra l’amore e l’attaccamento di tante persone alle nostre realtà par- rocchiali, nonostante il periodo di crisi e d difficoltà che stiamo attraversando. GRAZIE TRAVAGLIATO !!!

SPESA COMPLESSIVA SOSTENUTA € 843.280,36 • CASA DI TEMU’ € 374.743,55 • CASA CANONICA € 468.536,81

ENTRATE (dal 2009 al 2018) • Prima domenica del mese (dal 2010 al 2018) 187.853,27 • Offerte varie pervenute in Canonica 178.092,44 • Dal bilancio ordinario della Parrocchia 312.448,96 • Dal bilancio ordinario dell’Oratorio 23.103,87 • Dal bilancio ordinario della casa di Temù 65.000,00 • Finanziamento regione, per Temù 75.000,00 • Interessi attivi Banca solidale 1.781,82

l’eco di TRAVAGLIATO eco parrocchiale 41 Anagrafe Parrocchiale

Rinati al fonte Battesimale 8) Falco Ruben 9) Baroni Nicolas 10) Bettoni Marco 11) Lancini Jacopo 12) Armani Riccardo 13) Chiappa Stefano 14) Falcone Desiree 15) Giangrazi Maria 16) Manfredini Alessandro 17) Pastore Aizen 18) Pezzotti Sofia 19) Poli Swami 20) Sicura Lorenzo 21) Giordano Christian Matteo Giuseppe 22) Bianchessi Michele 23) Papa Carmen 24) Pitozzi Giada 25) Ronchi Antonio 26) Saraceno Marco 27) Sberna Irene Pastore Aizen 28) Tambalotti Aurora nato il 24.11.2017 battezzato il 6.5.2018

Uniti in matrimonio

1) Merrina Pasquale - Iseppi Loredana 2) Rodinò Saverio - Marchesi Martina 3) Braga Massimo - Cherchi Giulia 4) Locatelli Igor - Zanotti Alessandra 5) Gandellini Alessandro - Saccon Paola 6) Zugno Andrea - Selvatico Valentina 7) Orlandi Graziano - Ghisleri Paola 8) Mensi Simone - Schioppetti Elisa 9) Vitari Terence - Marino Sara

Martinetti Michele Oneda Ester 2.6.2018

42 anagrafe parrocchiale l’eco di TRAVAGLIATO Anagrafe Parrocchiale

Tornati alla Casa del Padre Barezzani Luigi Cupis Giuseppina Spinelli Virginia 25) Bertozzi Angelo anni 92 nato il 7.3.1943 nata il 16.6.1919 nata il 7.8.1928 morto il 11.4.2018 morta il 26.4.2018 morta il 14.3.2018 26) Fapani Mario anni 60 27) Moriconi Anacleto anni 86 28) Torri Maria ved.Zogno anni 90 29) Chiappa Rosario anni 63 30) Salvi Daniele anni 69 31) Cavalli Modesta ved. Staffoni-Zogno anni 94 32) Barezzani Luigi anni 75 33) Benedetti Ines ved. Alghisi anni 85 34) Cassis Maria anni 72 35) Abeni Licia ved.Paolini anni 90 36) Cupis Giuseppina ved.Ventura anni 98 Bertoloni Carolina Gandossi Primo Zogno Lorena nata il 22.3.1932 nato il 31.12.1943 nata il 9.4.1962 37) Zugno Pierina ved.Bettoni anni 80 morta il 26.5.2018 morto il 9.5.2018 morta il 25.11.2017 38) Gandossi Primo anni 74 39) Abeni Maria Anna anni 60 40) Derada Oliva ved.Speziani anni 94 41) Bertoloni Carolina ved. Franzoni anni 86 42) Cola Sergio anni 75 43) Pitozzi Rosa anni 85 44) Bosis Elvira ved.Tironi anni 83 45) Inselvini Letizia ved. Inselvini anni 97 46) Abeni Giovanni anni 90 Cavalli Modesta Inselvini Letizia Ernesta 47) Staffoni Riccardo anni 71 nata il 5.11.1923 nata il 2.1.1921 nata il 20.1.1950 48) Giacomini Natalina morta il 10.4.2018 morta il 4.6.2018 morta il 8.6.2018 ved. Verzeletti anni 80 49) Soldini Giancarlo anni 75 50) Binetti Maria ved. Inselvini anni 87 51) Frugoni Natalina, anni 93

Chiappa Rosario Salvi Daniele nato il 24.7.1954 nato il 5.9.1948 morto il 7.4.2018 morto il 6.4.2018

l’eco di TRAVAGLIATO anagrafe parrocchiale 43 FESTA DEI PATRONI SS. PIETRO E PAOLO

DOMENICA 24 giugno Orario festivo della Sante Messe

ore 18,30: S. Messa presieduta dal nuovo Vicario Generale mons. Gaetano Fontana, con conferimento del ministero dell’Accolitato a Giuliano Binetti

VENERDI 29 giugno S. PIETRO e PAOLO ore 7,00 e 8,30: S. Messe

ore 10,30: S. Messa con i ragazzi del Grest

ore 19,00: Santa Messa solenne, presieduta da Mons. Aldo Delaidelli, con la partecipazione dei sacerdoti travagliatesi e della nostra zona pastorale.

SABATO 30 giugno ore 20,30: Concerto dei Patroni della nostra Banda Cittadina «S. Cecilia» nel cortile del Centro pastorale S. Agnese

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