Periodico trimestrale edito dalla Lega Navale Italiana sez. di Pozzuoli

la MARTAGANA Anno X n°2/3 - 2017

ACEA/PHOTO GILLES MARTIN-RAGET L’Orgoglio MARTAGANA anno x n.2 -3 / 2017 la di Franco Pennasilico Periodico edito In questo numero: dalla Lega Navale Italiana Cover più Sommario più trafiletto...... pag. 1-2 Qualche giorno fa, nel corso di un week end di intensa attività di verifica delle sezione di Pozzuoli L’Orgoglio...... pag. 3 Nuova Zelanda, La Coppa è tua!...... pag. 4/9 competenze e delle capacità dei 14 candidati, promossi all’importante ruolo Comitato Editoriale Canna da Natante...... pag. 10/17 di Ufficiale di Regata di categoria Zonale FIV, ospitato dal Reale Yacht Club Vincenzo Cassandro Luna Rossa ritorna a sognare...... pag. 18/21 Canottieri Savoia, la Commissione presieduta dall’UdR Nazionale Giovanni Cuma e dintorni...... pag. 22/27 Mameli di Cagliari, affiancata dagli UdR Nazionali Michele Sorrenti e Mario Direttore Respnsabile Volvo Ocean Race, 4500 miglia...... pag. 28/35 di Monte e dal Caposezione Luciano Cosentino, ha sancito il conseguimento Giovanni Caruso Facciamo quattro passi? Si ma sott’acqua...pag. 36/41 del prestigioso brevetto. Coppa Nestore...... pag. 42/43 Informiamo con grande orgoglio che due dei migliori candidati sono stati Um- Responsabile di Redazione Scheria...... pag. 44/45 Raffaele Schiano La coppiola di Guzzetta...... pag. 46/47 berto Basile e Massimiliano Suter, della LNI Pozzuoli, i quali, scusate l’auto- Emergenza in mare...... pag.48 citazione, sono anche validissimi elementi della Redazione del nostro giornale. Redazione e controllo qualità Per la Normativa Federale, l’Udr Zonale presta la propria opera prioritaria- Franco Pennasilico Bello da vedere … ma anche da leggere mente all’interno della Zona di appartenenza e può gestire regate a bassa Marcella Peviani complessità del Calendario Zonale e quindi un innesto di 14 unità significa Loredana Pirrello Il titolo del consueto trafiletto potrebbe sembrare dettato potenziare la capacità organizzativa dei Circoli ed incrementare gli appunta- Redazione da una nostra presunzione, ma speriamo che anche i nostri Vittorio Alabiso menti del calendario regate. “aficionados”ci confermino il nostro entusiasmo dopo aver let- Ancora una volta è stata rispettata la filosofia “agricola” della LNI di Pozzuo- Umberto Basile to questo numero, con ben 48 pagine da “godere”, essendo stati Maurizio Liguori accorpati il secondo e terzo numero del 2017, per motivi tecnici li: “Quando si semina bene, si raccoglie meglio!” Pino Iovane e contingenti. Esordiamo con una comunicazione che ci ha resi Lucio Livio veramente orgogliosi: hanno conseguito il prestigioso brevetto Massimiliano Suter di Ufficiale di Regata di categoria Zonale FIV due compo- Redazione per immagini nenti essenziali della nostra redazione, Umberto Basile e Mas- Mario Di Pinto similiano Suter, entrambi fortemente impegnati sia nell’ambi- Maura ULazzarimberto Basile to delle loro attività che nelle loro passioni, in primis la vela. A Mariano Stellatelli proposito di vela, in questo numero troverete numerosi articoli Webmaster sull’argomento: sull’esito della Coppa America, dove il Team Ettore Lapegna New Zealand ha strapazzato il Team USA, sulla sfida avan- zata da Luna Rossa per la prossima edizione della Coppa più ------Lucio Livio prestigiosa, sulla presentazione della Volvo Ocean Race, il cui Autorizzazione del tribunale arrivo, pensate un po’, è previsto per giugno prossimo e ancora di Napoli n° 25 del 15 aprile 2008 sulla Coppa Nestore giunta alla XIX° edizione e sulla “Sche- ria Cup 2017”, 24 ore no stop intorno all’isola d’Ischia. Che ne dite, amici velisti? Soddisfatti? Ma, come sempre, non abbiamo trascurato gli altri sportivi della nostra sezione, dando spazio alla pesca con la competizione su canna da natante, che ha visto vincitore il nostro socio Giuseppe Cammarota, e ai sub con l’ennesimo ottimo piazzamento di Guzzetta . Per quanto riguarda il nostro territorio, vi proponiamo una pas- seggiata tra i nostri tesori sommersi e vi invitiamo a calarvi nel- la magica suggestione di Cuma e dintorni. Buona lettura a tutti voi e arrivederci al prossimo numero! La Redazione

Umberto Basile 2 3

Lucio Livio Nuova Zelanda, la Coppa America è tua!

Il Team New Zealand strapazza Team USA e accetta la sfida di Luna Rossa per la prossima edizione di Massimiliano Suter

Chi tra tutti gli sfidanti meritava di strappare la Coppa America agli ame- ricani se non i Kiwi? Sempre in finale nelle ultime cinque edizioni, si sono rialzati dopo ogni sconfitta. Tenacia, resistenza, perseveranza. Duro lavoro e testa bassa, per quattordici lunghissimi anni, senza mai perdere di vista l’ob- biettivo. A San Francisco nel 2013 c’erano andati vicinissimi, e l’incredibile rimonta di Oracle Team USA dall’ 8-1 al 8-9, era l’incubo che dovevano asso- lutamente dimenticare.

Volare sull’acqua per tutta la regata, sollevando l’imbarcazione come un aliscafo e sfruttando appendici e timoni, è stata una loro grande conquista. Un’attenzione maniacale dedicata ai dettagli per ridurre al minimo gli attriti all’aria, ottimizzando la barca per venti leggeri e medi previsti all’isola di Bermuda nel periodo delle regate tra maggio e giugno 2017, è stato l’elemento chiave della vittoria.

Nonostante regole, definite dal detentore come previsto dal protocollo, mai così parziali e ingiuste, e un budget dimezzato, la fame di Coppa ha fatto aguzzare loro l’ingegno, facendogli trovare soluzioni tanto geniali quanto ov- vie nella loro semplicità. Come quella dei ciclisti a bordo per azionare i ver- Un equipaggio composto da sei “affiatati” giovani velisti e ciclisti olimpionici, ricelli per le manovre, utilizzando la maggiore potenza delle gambe rispetto a abituati a soffrire sotto gli sforzi intensissimi, e concentrati in soli venti mi- quella delle braccia. nuti di regata. 4 5 Non c’è stata storia con gli altri cinque sfidanti, fino al 6 giugno. Subito dopo la partenza, quando i pericolosissimi AC50 raggiungono più di 40 nodi con il vento al traverso, Aotearoa si ribalta pericolosamente. I sei membri dell’equi- paggio se la cavano con qualche contusione, mentre il catamarano non riporta fortunatamente danni strutturali seri.

Ma il mito assoluto di questa 35a edizione è il timoniere, Peter Burling, solo 26 anni (già oro a Rio 2016 e argento a Londra 2012 nella classe 49er), auto- controllo e sicurezza sovraumane. Abituato alla pressione agonistica, ha sur- classato l’asso del match race, un presuntuoso James Spithill, umiliandolo sul campo di regata e ridimensionandolo nelle conferenze stampa a terra con una naturalezza disarmante.

6 7 Un disastro. Tutto sembra compromesso. I tecnici del team si rimboccano le maniche per riparare rapidamente la barca, e quando la squadra torna in ac- qua, si supera nella gestione del mezzo in tutte le condizioni di vento e cresce regata dopo regata della , sbaragliando avversari probabil- mente più forti degli americani.

Giunti alla fase finale, i kiwi devono vincere 8 regate per portarsi a casa la Coppa. Mostrano una superiorità inaspettata nelle prime tre. La barca ame- ricana sembra lenta. Poi un solo sussulto, sembra il preludio a una super ri- monta come in passato, ma non c’è storia. Emirates Team New Zealand vince in scioltezza per 7-1. Una disfatta bruciante per Oracle Team USA, che poco sportivamente non riconosce gli onori al merito. Finalmente i neozelandesi hanno levato la Coppa a un riccone e l’hanno restituita a un popolo.

Ora definiranno loro le regole concordandole con il primo sfidante, Luna Ros- sa, e nello spirito sportivo kiwi saranno certamente più giuste e imparziali, nel rispetto di quella tradizione che ne ha creato la leggenda.

8 9 CAMPIONATO PROVINCIALE CANNA DA NATANTE 2017 di Alfredo Castaldo Ancora un grande successo per la nostra Sezione ! Non poteva avere miglior esito il Campionato Provinciale Canna da natante, appena celebrato. Infatti il podio ha ospitato nel suo gradino più alto il socio della nostra Sezione Giuseppe Cammarota. Sul podio della competizione per società, poi, è salita anche la LNI Pozzuoli, grazie al grande contributo di tutti i soci della Sezione che hanno partecipato ad entrambe le prove. Ottimi i numeri da tutti i punti di vista: i 56 partecipanti, in rappresentanza di 6 società, hanno pescato 70 chili nella prima prova e 61 chili nella seconda. Le prede tradizionali sono state boghe, pagelli bastardi, sauri, pagelli fragoli- ni, pagri, sparaglioni e saraghi. Il successo della competizione è stato esaltato anche da ottime condizioni me- teo marine, ed è stato favorito dalla partecipazione e dalla disponibilità di diversi soci armatori, alcuni dei quali hanno svolto la funzione di skipper. Una doverosa menzione spetta ai direttori di Gara Alberto De Santis e Al- fredo Castaldo, alla barca giuria di Goffredo Zehender e al giudice di Gara della Federazione Luigi Gallo. La competizione si è conclusa con un ottimo buffet in banchina offerto dai ragazzi che gestiscono il ristorante della nostra Sezione. Successo sportivo e culinario a braccetto. Concludo precisando che il primo classificato si guadagna il diritto a parte- cipare al Campionato Italiano Individuale che si svolgerà nel 2018

10 11 12 13 14 15 16 17 Luna Rossa ritorna a sognare

Lanciata la sfida italiana per la prossima America’s Cup di Massimiliano Suter

Il cerchio finalmente si chiude. Nell’istante in cui la barca di Emirates Team New Zealand vince l’ultima regata della 35a Coppa America, Luna Rossa, attraverso il Circolo della Vela Sicilia, è ufficialmente il primo sfidante (Chal- lenger of Record) alla prossima Coppa America.

C’è molta Italia nella vittoria kiwi, dall’ex skipper di Luna Rossa, Max Sirena, che ha avuto l’onore di sollevare la Coppa, agli esperti ingegneri strutturali, idraulici, elettronici, dai partner tecnologici come Dainese agli sponsor come Pirelli.

Il team italiano era già pronto a questo passo nel 2013 a San Francisco, ma i kiwi non ce la fecero, subendo una rimonta, ancora inspiegabile, di Oracle Team USA, che si tenne ben stretta la Coppa. Nel 2015 il patron Patrizio Bertelli aveva rinunciato a partecipare alla 35a edizione a Bermuda nel 2017, quando gli americani avevano cambiato le re- gole a giochi iniziati. Un’alleanza aveva fatto confluire i suoi elementi migliori a sostegno del team neozelandese.

18 19 C’è sempre stata grande stima tra i due team dal 2000, e ora il Royal Yacht Escono di scena i catamarani e si ritornerà ai monoscafi di 75 piedi (circa 22,5 Squadron di Auckland (il ) è felice di definire le regole della prossi- metri) altamente tecnologici, con 10-12 velisti a bordo. ma coppa con gli italiani. Spariscono anche i ciclisti per far posto ai “vecchi” grinder e tornano le regole Il protocollo è già pronto e intende riportare l’America’s Cup ai valori origi- di nazionalità e i vincoli relativi alla costruzione delle imbarcazioni nel Paese nali del Deed of Gift (“challenge perpetuo per una competizione amichevole sfidante (o defender). tra nazioni”). Tre regate preliminari verranno organizzate nel 2019 e 2020 con le imbar- cazioni Classe AC75; queste si concluderanno con la Christmas Regatta alla quale, nel dicembre del 2020, parteciperanno tutti gli sfidanti e il Defender. La notizia più eclatante, però, riguarda l’addio di Louis Vuitton, che dopo 34 anni smette di essere lo sponsor principale delle regate di selezioni sfidanti, so- stituito da Prada; questo significa che le prossime regate di selezione challen- ger si chiameranno Prada Cup (a gennaio/febbraio 2021), mentre il match si chiamerà The XXXVI America’s Cup presented by Prada. È prima volta che lo sponsor principale sarà anche un team in gara, in questo caso uno sfidante (Prada è sponsor di Luna Rossa).

Le regate si svolgeranno ad Auckland a marzo del 2021, oppure in Italia, nel caso fosse impossibile organizzarle in Nuova Zelanda.

Il prestigiosissimo New York Yacht Club, detentore della coppa dal 1851 al 1983, ha già lanciato la sfida. Anche gli inglesi di Sir Ben Ainslie ci saranno. Forse ci sarà il ritorno di Alinghi e anche lo Yacht Club Costa Smeralda con Azzurra sembra sia interessato. Ora, chi vorrà “sognare” con Luna Rossa, faccia i conti con il fuso orario per restare … sveglio. 20 21 Cuma…e dintorni. di Franco Pennasilico

In ogni numero del nostro giornale vi parlerò di un sito, di un monumento, di una leggenda del nostro splendido territorio… Di luoghi, storie, protagonisti di una storia antica fra quelli meno conosciuti ai più… E, statene certi, al termine di ogni articolo, mi rivolgerò ad ognuno di voi lettori e vi farò la fatidica domanda: ”Ma ti rendi conto della fortuna che hai?”…

Il lago, come gli altri dell’area flegrea, è di origine vulcanica, e a causa dei vapori fu denominato in epoca greca Acherusia Palus, la palude Acherontea, legata secondo la mitologia ai regni dell’oltretomba e a Caronte, il traghetta- tore dei morti.

Sul lato Nord di Torregaveta si ammira un luogo magico e zeppo di rimandi mitologici, il lago Fusaro, sul quale, attraverso un fantastico ponte di legno, si Costeggiando il lago si giunge a un valico detto Croce di Cuma, che conduce accede al Casino Reale (detto anche Casina Vanvitelliana, dal nome dell’ar- dal lato destro allo stupendo Arco Felice Vecchio, il grandioso ingresso della chitetto suo ideatore, che lo progettò per i momenti di riposo e le battute di città antica, che conduce ai nuovi insediamenti di Monterusciello, da Mons caccia del Re Ferdinando IV di Borbone, una caccia che si dice spesso diretta Rosellum (monte delle canne) che era appunto un enorme canneto, come ap- a animali “bipedi” di sesso femminile). preso da documenti di età angioina del 1270. 22 23 La strada conduce poi alla foce di Licola (che prende il nome da “Follicole”, le folaghe, un tipo di uccello che affollava le paludi presenti), nei pressi della quale sorgeva una elegante casina di pesca borbonica, adibita poi a fattoria, oggi nota col nome di Masseria San Severino. Se dalla croce di Cuma, invece, ci dirigiamo a sinistra, incontriamo gli spet- tacolari scavi di Cuma e il suo Anfiteatro (sui quali ci soffermeremo in una prossima puntata), i luoghi cantati da Virgilio..

24 25 Proseguendo sul litorale domizio si giunge al Lago Patria (Literna Palus), che prende il nome dall’iscrizione che Scipione l’Africano volle sulla propria tom- ba, deluso dall’ingratitudine dei suoi concittadini: “Ingrata Patria, ne ossa quidam mea sabea” (Ingrata Patria, non avrai le mie ossa!)

Sono tutti luoghi che attraversiamo per andare a mangiare una pizza o per una giornata al mare, o che costeggiamo con le nostre barche nel corso delle nostre passeggiate, ma ognuno di noi dovrebbe fermarsi un attimo a riflettere, e dire a sé stesso… ”Ma ti rendi conto della fortuna che hai?”… 26 27 Volvo Ocean Race, 45000 miglia intorno al mondo

Partita l’edizione 2017-18 sulla rotta più lunga nella storia della regata di Massimiliano Suter

Sarà una sfida lunghissima tra equipaggi, tra velisti e con se stessi. Una maratona di otto mesi per settantasette uomini e diciotto donne, dai 21 ai 55 anni, che toccherà sei continenti, percorrerà 12500 miglia nell’Oceano Indiano, doppierà Capo Horn verso la fine di marzo 2018, ed arriverà per il gran finale a L’Aia a giugno.

Sono partiti da Alicante il 22 ottobre i sette Volvo Ocean 65 che faranno tappa in dodici porti intorno al mondo. Le regolazioni e i navigatori faranno la differenza su queste barche identiche in carbonio di circa 22 metri, con albero di 30 metri e chiglia basculante di 5 tonnellate, ottimizzate di recente per essere ancora più efficienti, sicure e potenti. 28 29 Photo Ainhoa Sanchez/Volvo Ocean Race Saranno portate sempre al limite intorno all’Antartico, dove si formano al- cune delle depressioni meteo più profonde del pianeta che producono onde giganti e venti fortissimi che possono arrivare a oltre 70 nodi. Come al limite della sopravvivenza sarà la vita a bordo dei velisti, con turni di sonno-veglia di 4 ore, temperature estreme, cibi secchi e liofilizzati da ingurgitare per un fabbisogno di 5000 calorie giornaliere, cali di peso fino a 10 chili in una sola tappa e condizioni igieniche precarie. E se in mezzo all’oceano una ferita ha bisogno di punti di sutura o salta un’otturazione dentale? Due membri sono Dopo le Olimpiadi e l’America’s Cup, la Volvo Ocean Race è il terzo gran- addestrati per risolvere queste emergenze. de evento che non deve mancare nel palmarès di un velista. Mai nessuno è riuscito a conquistare la tripla corona. Due ragazzoni neozelandesi vogliono provarci. Compagni di squadra, iridati a Rio 2016 nella classe 49er, vincitori della Coppa America a Bermuda 2017, Blair Tuke e Peter Burling, si sono divisi. Il primo si è imbarcato su MAPFRE. Il secondo, eclettico timoniere di soli 26 anni, si è unito al Team Brunel, guidato dallo skipper olandese Bouwe Bekking, che ci prova a vincere da 7 edizioni.

Photo Jeremie Lecaudey/Volvo Ocean Race Photo Ainhoa Sanchez/Volvo Ocean Race 30 31 Sarà con Team AkzoNobel che cercherà di riportare il trofeo in Olanda, nazio- ne entrata nella storia della Volvo, vincendola nel 1977-78, 1981-82 e 2005-06.

Photo Ainhoa Sanchez/Volvo Ocean Race

28 velisti sono alla prima esperienza. Martine Gräel, oro olimpico a Rio nel- Photo Ainhoa Sanchez/Volvo Ocean Race la classe 49er FX, vuole seguire le orme del papà, il leggendario Torben, già vincitore della Volvo con Ericsson 4 nel 2009 e attuale detentore del record di 596.6 miglia percorse in 24 ore.

Photo Dave Kneale/Volvo Ocean Race 32 33 La triestina Francesca Clapcich, iri- data del 49er FX, è la prima velista italiana a prendere parte al giro del mondo a vela in equipaggio dall’edi- zione 1989-90. Oltre alla conduzione della barca, uno dei suoi compiti sarà quello di occuparsi della dieta e della cambusa, un settore in cui è esperta grazie alla laurea in scienze motorie.

Photo Jen Edney/Volvo Ocean Race Photo Jeremie Lecaudey/Volvo Ocean Race Photo Pedro Martinez/Volvo Ocean Race Sarà a bordo di Turn the Tide on Plastic, portacolori della campagna Clean Seas della commissione ambiente delle Na- zioni Unite. L’equipaggio misto, composto da giovani under 30, è guidato dal mito della navigazione oceanica, Dee Caffari, unica donna a fare l’oceano in solitario in entrambe le direzioni (da est a ovest e viceversa).

Photo Ainhoa Sanchez//Volvo Ocean Race Photo Brian Carlin/Team Vestas/Volvo Oce- Photo Ainhoa Sanchez/Volvo Ocean Race Atterrarono su un atollo per essersi fidati ciecamente della cartografia elettro- nica. Ricostruirono la barca e vinsero l’ultima tappa alla precedente edizione. Ognuno ha i suoi obbiettivi per la Volvo Ocean Race, leggendaria per la du- Il Team Vestas 11th Hour Racing deve riscattarsi assolutamente. rezza della sfida portata all’estremo. Se però volete mettervi alla prova senza I franco-cinesi di Donfeng hanno grandi ambizioni dopo il podio alla prece- bagnarvi o scompigliare i capelli, allora la regata virtuale è quello che fa per dente edizione. Sun Hung Kai/Scallywag, team di Hong Kong ma con tanti voi (www.volvooceanrace.org/en/game.html). A risentirci all’arrivo e Buon australiani e inglesi a bordo, vuole solo completare il giro per questa volta. Vento. 34 35 FACCIAMO QUATTRO PASSI? Sì, MA SOTT’ACQUA….. di Marcella Peviani

Che ne dite di andare a passeggiare fra i tesori sommersi del parco archeolo- gico di Baia? Potremmo andare a Via Piccola o a Via Herculanea… C’è solo l’imbarazzo della scelta, perché di recente si è ampliato, di un chilometro e di ben cinque nuovi percorsi, l’itinerario che permette ai visitatori di godere degli straordinari scenari offerti dal patrimonio imperiale disceso sui fondali a causa del bradisismo.

Ma sarà possibile visitare i nuovi siti solo ai sub? Nessun timore, anche i co- muni “mortali” che come me non hanno molta confidenza con le immersioni, possono “ incamminarsi” sott’acqua, semplicemente imbarcandosi a bordo del battello Cymba dal fondo trasparente.

36 37 Nel mese di maggio l’apertura ufficiale e precisamente venerdì 28, in occa- sione del Maggio dei Monumenti, sul molo flegreo la presentazione dell’intero progetto, durante la quale verrà proiettato un video di promozione e divulga- zione del patrimonio archeologico terrestre e subacqueo, suggestivo anche nel titolo “ Baiae imago somnii”, ideato e realizzato tramite un drone dall’Asso- ciazione Culturale Fillirea Centro Visite e Coordinamento dell’Amp di Baia.

“Volando” sull’acqua stavolta, si potranno ammirare l’antica Baia emersa e quella inabissata sul fondo del mare e in particolare i due crateri dei Fondi di Baia, il complesso termale del parco archeologico, il castello aragonese e l’a- rea sommersa dal portus Julius proseguendo verso la città imperiale.

38 39 Nella Via Herculanea si potrà osservare il settore termale, mentre nel punto I nuovi percorsi ( Via Piccola, Via Herculanea, Villa con ingresso a protiro, denominato Pilae ad attirare la nostra attenzione sarà il sistema dei frangi- Horrea e Pilae), progettati e proposti dall’archittetto Filomena Lucci, presi- flutti allestito dai Romani per proteggere il porto militare e commerciale. Non dente di Fillirea e dalla dottoressa Monica D’aniello sempre della stessa as- mancherà per gli amanti dello shopping (ovviamente virtuale) una capatina sociazione, si aggiungono agli altri cinque realizzati nel 2002, anno di isti- fra le antiche botteghe, mentre gli amanti della natura potranno godere della tuzione del parco. In particolare attraverso una visita guidata tra ambienti vista dei colonnati in marmo immersi in un’oasi naturalistica sommersa. di ville marittime, sarà possibile “percorrere” le due pavimentazioni svelate: una policroma con un disegno floreale in verde e rosso, l’altra con tessere in bianco e nero, che ritrae due figure in movimento, danzatori o gladiatori.

A completare la ricchezza dell’offerta, la possibilità per subacquei, canoisti e snorkelisti di scaricare brochure digitali continuamente aggiornabili su tablet e smartphone sub. Allora, convinti, si parte… o meglio ci si immerge? 40 41 Coppa di Nestore 2017 di Umberto Basile

Anche quest’anno il Centro Sport Campano ha organizzato la manifestazione velica “Coppa di Nestore “. Siamo ormai giunti alla XIX° edizione di questa manifestazione, ma a dif- ferenza degli altri anni, la Coppa non viene più consegnata al Circolo velico vincitore del trofeo ma all’Armatore che ha tagliato per primo il traguardo. Partendo da Nisida e passando dal Monte di Procida e Lacco Ameno, le im- barcazioni sono arrivate a Casamicciola Terme in largo anticipo rispetto al tempo limite massimo previsto dalle istruzioni di regata. Infatti, subito dopo la partenza, si è messo un bel vento di ponente di circa 10 nodi, con raffiche anche di 15 nodi e mare calmo (onda bassa), condizione ideale per chi naviga a vela.

La prima barca che ha tagliato il traguardo è stata Shere Khan (un first 36.7 di Sandro Cuomo della LNI di Pozzuoli), una bella barca con un ottimo equi- paggio che approfittando delle condizioni meteo marine favorevoli, ha coper- to il percorso in 3 ore, 13 minuti e 18 secondi. Seconda, a poca distanza, è arrivata Tattoo di Luigi Paoletti poi a seguire tutti le altre. La premiazione e la consegna della Coppa è stata celebrata nella piazza di Casamicciola con la partecipazione delle autorità cittadine. Siamo felici che anche quest’anno la Coppa di Nestore è stata assegnata a un’imbarcazione della Nostra Sezione.

Ero sulla barca giuria come UdR nel comitato di Regata presieduto dal dott. Luigi Massa e dopo la partenza dell’ultima barca, e costatato che tutto si era svolto nel rispetto della normativa della FIV, ci siamo diretti verso il punto di arrivo. All’altezza di capo Miseno abbiamo incrociato le barche che avevano scelto le rotta vero terra, ed erano quasi tutte vicine perché prevedendo il Regola- mento la “partenza differita”, avevano scontato in partenza gli abbuoni (le barche più veloci partite dopo, stavano raggiungendo quelle meno veloci). Mi sono rallegrato nel vedere le barche che bordeggiando si incrociavano quasi a toccarsi. Dopo poco tempo dal posizionamento del cancello di arrivo, sono arrivate le prime imbarcazioni. 42 43 Scheria Cup 2017 di Pippo Osci

Nientemale , il First 40 portacolori della nostra sezione anche quest’anno ha partecipato alla “Scheria Cup 2017”, 24 ore no stop intorno all’isola d’Ischia. Si prevedeva che questa edizione sarebbe stata più impegnativa delle prece- denti e tale si è dimostrata. Le 31 imbarcazioni sono partite con vento e mare sostenuto da ponente che man mano è andato ad aumentare fino a raggiungere i 30 kts sotto raffica con onde di 3-4 metri. Già dopo i primi giri alcune barche hanno annunciato il proprio ritiro per le dure condizioni che si prospettavano anche per tutta la notte.

Il comitato decide per i giri in senso antiorario, Nientemale dopo una buona partenza , con tutta Randa e Jib 2, doppia il faro di P.ta Imperatore in secon- 1° ORC Overall e di Classe / 1°IRC Overall e di Classe. da posizione dietro al Milyus 60 “Fra Diavolo”. Appena dietro il capo si da Ovviamente questa nostra vittoria ci obbliga l’anno prossimo a difendere il Spi e cominciano grandi planate con una serie di strambate sotto costa per titolo ed il record. ridurre al massimo le distanze. L’equipaggio di Nientemale per l’occasione era formato da : Alla fine del primo giro siamo secondi in reale ma “solo” a 4 minuti da Fra Pippo Osci - Co armatore/timoniere Diavolo e quindi primi sul tempo. Riccardo Calcagni – co armatore / Tailer Si continua a “girare” con continue manovre e cambi vele, passiamo al Jib 3 Alberto Grippo – tattico/ tailer ma teniamo sempre tutta randa da sfruttare nei cali vento dei ridossi. Arri- Stefano Perris – Randa va la notte ma il meteo non promette niente di buono e non consente turni di Nello Arcella- tailer riposo a tutto l’equipaggio che “stoicamente” tiene duro e resiste per portare Pasquale Amore – Drizze Nientemale al traguardo delle 24 h. Dorotea Cammarota- Drizze Continuano i ritiri e alla fine restano 5 barche in gara, Nientemale realizza Silvio Marsella – Albero il nuovo record della regata con 128 nm percorse equivalenti a quasi 8 giri Nicola Ferri – Grinder dell’isola. Luigi Stendardo - prua 44 45 La coppiola di Guzzetta di Francesco Chiaromonte

Come ogni anno anche questo settembre si è celebrata la finale del campiona- to italiano di Safari Fotosub, disciplina agonistica Federale ormai alla 37° edizione, svoltasi questa volta nelle limpide acque dello Ionio, sui fondali dell’Area Marina protetta di Ca- porizzuto. Purtroppo la crescente ed agguerrita concorrenza e qualche imprevisto tecni- co, che in questo tipo di disciplina è sempre dietro l’angolo, non ha consentito alla squadra composta dai soci Guzzetta e Chiaromonte di riconquistare per la quarta volta il titolo italiano per società.

Ma il “dottore” non si è fermato a Crotone. Completando la sua preparazione fra una gara e l’altra, il nostro socio, appe- na dieci giorni dopo, risalendo lo stivale, ha conseguito all’Elba il brevetto di istruttore M2 , risultando tra i migliori dell’intero corso. L’orgoglio

Qualche giorno fa, nel corso di un week end di intensa attività di verifica delle competenze e delle capacità dei 14 candidati, promossi all’importante ruolo di Ufficiale di Regata di categoria Zonale FIV, ospitato dal Reale Yacht Club Canottieri Savoia, la Commissione presieduta dall’UdR Nazionale Giovanni Mameli di Cagliari, affiancata dagli UdR Nazionali Michele Sorrenti e Mario di Monte e dal Caposezione Luciano Cosentino ha sancito il conseguimento del prestigioso brevetto.

Informiamo con grande orgoglio che due dei migliori candidati sono stati Umberto Per fortuna il guidone della Sezione è riuscito a salire nuovamente sul gradino Basile e Massimiliano Suter, della LNI Pozzuoli, i quali, scusate l’autocitazione, sono anche validissimi elementi della Redazione del nostro giornale. più alto del podio grazie ad una superba prova del nostro Guzzetta nel cam- pionato individuale, nella propria categoria (quella dell’ Ara compatte). Per la Normativa Federale l’Udr Zonale presta la propria opera prioritariamente Nonostante il considerevole numero di specie “catturate” dai suoi diretti con- all’interno della Zona di appartenenza e può gestire regate a bassa complessità del correnti, Vito con una schiacciante superiorità qualitativa sulle foto dei pesci Calendario Zonale e quindi un innesto di 14 unità significa potenziare la capacità più difficili da immortale, è riuscito per il terzo anno consecutivo a conquista- organizzativa dei Circoli ed incrementare gli appuntamenti del calendario regate. re la medaglia d’oro, vincendo al contempo il premio per la migliore foto di Complimenti al “doc” Guzzetta quindi ed un arrivederci al prossimo anno categoria. per la riconquista del titolo per società. 46 47 La Martagana Periodico della L.N.I. Sez. Pozzuoli

Direttore Giovanni Caruso

E’ gradita la collaborazione al giornale da parte dei soci. colo- ro che volessero inviare alla redazione articoli, coerenti con l' identi- tà’ del giornale e della Lega Navale, per la pubblicazione possono far ri- ferimento alla seguente e-mail: [email protected] L’articolo verrà’ pubblicato a giudizio del Direttore.

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