Quotidiano Data 09-06-10 L’OSSERVATORE ROMANO Pagina Foglio 1

Caravaggio e i caravaggeschi raccolgono a Firenze il testimone della mostra delle Scuderie del Quirinale

Il Vero svelato dalla luce figurativa che si riteneva dell'arte del Polo museale, di Antonio Paolucci esemplare, di moderata espone i dipinti di riforma cattolica, introverso presenti nei musei fiorentini - Mentre a Roma volge ormai al e spesso ambiguo patetismo, quelli certi e quelli di prudente anche se acuto termine, alle Scuderie del attribuzione più o meno Quirinale, la grande naturalismo. Rare sono state disputata - insieme ai pittori a Firenze e in Toscana le monografica dedicata a che, tenuti in esposizione o Caravaggio - chiuderà con più incursioni del barocco, conservati nei depositi, guardata con diffidenza se di mezzo milione di visitatori, possono essere iscritti ogni previsione anche la più non con ostilità la moderna indirettamente alla scuola del poetica del Vero svelato ottimistica è stata polverizzata maestro lombardo e, più - Firenze presenta, fino al 17 dalla luce che, sulla scia di correttamente, alla grande Caravaggio, veniva da ottobre, il "suo" Caravaggio. stagione del naturalismo L'evento espositivo si disloca Roma. italiano ed europeo. E quindi Tutto questo è vero per su tre sedi; gli , la e Galleria Palatina, la Villa quanto riguarda il gusto , Cecco comune, la sensibilità e la Bardini sul colle di Belvedere. del Caravaggio e Gerrit Van Quest'ultima ospita il cultura della minore e media Honthorst, Rutilio Manetti, committenza. Perché segmento di mostra , Francesco ("Caravaggio e la modernità" radicalmente diverso fu Rustici. Un biglietto unico di l'atteggiamento dei il titolo) curato da Mina 25 euro, valido tre giorni e Gregori. Vi sono esposti i granduchi Medici. Era il prenotabile, permetterà al loro un collezionismo colto, dipinti (, visitatore di entrare nei tre , Angelo onnivoro, curioso di tutto, luoghi che ospitano la mostra moderno e, anzi, Caroselli, , senza fare lunghe file di Jean Valentin, Giovanni all'avanguardia nelle scelte. attesa. Dall'epoca di Cosimo ii che Battista Caracciolo "il Va detto subito che Firenze, a Battistello", ) già nel 1609-1610 si differenza di Roma e di dimostra ammiratore di della Fondazione Roberto Napoli, non fu mai città Longhi, raccolti intorno al ben Caravaggio al cardinale caravaggesca. Troppo forte Leopoldo che acquistò nel noto Ragazzo morso da un era il peso della grande ramarro, capolavoro del 1667 l'Amorino dormiente tradizione rinascimentale e oggi in Palatina, l'interesse maestro lombardo. Tutti manierista, troppo insieme fanno un doveroso della corte medicea per condizionanti i modelli di stile Caravaggio e per il omaggio al grande storico forniti dalle Vite di Giorgio dell'arte che degli studi sul naturalismo italiano ed Vasari e dagli accademici europeo è costante e Merisi è stato, nel Novecento, delle Arti del Disegno. alfiere e massimo documentato dai quadri di Il Seicento pittorico fiorentino galleria - numerosi, di protagonista. è stato, nel suo complesso, un Agli Uffizi e alla Galleria diversi autori, quasi sempre fenomeno di nostalgia e di di alta qualità - che hanno Palatina Gianni Papi, assieme evocazione del passato, di ai colleghi storici dell'arte del permesso di allestire attaccamento a una tradizione l'evento di cui si parla. Quotidiano Data 09-06-10 L’OSSERVATORE ROMANO Pagina Foglio 2

Le mostre fiorentine offrono senza dubbio un grande sotto l'epigrafe dei quindi l'opportunità di una quadro. Francesco Scannelli "caravaggeschi". Replicando, dettagliata e argomentata lo ricorda negli appartamenti ampliando e rettificando la immersione dentro alcuni granducali e lo dà a memorabile esposizione capolavori di Caravaggio e Caravaggio già nel 1657, ma curata da Evelina Borea nel dentro il movimento le opinioni della critica 1970, i curatori hanno seicentesco del vero naturale. moderna sono contrastanti e chiamato in causa, dalle Le opere certe del Merisi l'attribuzione al Merisi, gallerie e dai depositi possedute dai musei fiorentini fortemente sostenuta da Mina fiorentini, ma in qualche caso sono quattro: il Bacco databile Gregori, stenta a essere da collezioni pubbliche al 1597-98; la Medusa che il accettata senza riserve. italiane e straniere, l'algido cardinale Francesco Maria del Dove invece non è lecito iperrealista e quasi Monte, protettore di dubitare della mano di "metafisico" Francesco Boneri Caravaggio e ambasciatore Caravaggio al suo livello più detto "", della Santa Sede presso il alto, negli anni fra il 1608 e il Artemisia Gentileschi con la Granduca, donò a Ferdinando 1609, è di fronte al Ritratto di sua feroce Decollazione di de' Medici il 7 settembre cavaliere di Malta della Oloferne, vero e proprio 1598; il Sacrificio di Isacco Galleria Palatina. Piace l'idea, manifesto femminista. del 1601-1602 già nella sostenuta dalla Gregori, che si E poi ancora incontriamo gli collezione Colonna di Sciarra tratti del ritratto di Alof de stranieri di formazione ed entrato agli Uffizi nel Wignancourt, il potente gran naturalistica, come Theodor 1917; l'Amorino dormiente maestro che prima colmò Rombauts, come il lucente del 1608 in proprietà delle Caravaggio di onori e di serico , come collezioni Medicee dal 1667. incarichi prestigiosi (la Gerrit Van Honthorst che gli A questi dipinti di autografia Decollazione del Battista e il italiani chiamarono Gherardo assolutamente certa se ne San Girolamo nella cattedrale delle Notti per via delle sue possono aggiungere altri di di Malta) poi lo espulse scene di genere ambientate a paternità più o meno discussa. dall'ordine tamquam lume di candela. Di lui rimane Che sia di Caravaggio il membrum putridum et indimenticabile e Ritratto di cardinale (forse foetidum, cacciandolo in commovente la grande tela Benedetto Giustiniani) che sta prigione e perseguitandolo con l'Adorazione dei pastori nella raccolta Gioviana degli fino alla fine dei suoi giorni. che l'attentato agli Uffizi del Uffizi sotto il nome di Cesare È un dipinto di straordinaria, Maggio 1993 ha quasi Baronio, è piuttosto difficile drammatica intensità, completamente distrutto e che da credere. Più convincente è fisiognomica e psicologica, un pietoso restauro ha l'attribuzione al Merisi del realizzato con una tecnica conservato come memoria. dipinto raffigurante Maffeo veloce sommaria e tuttavia Con i numerosi Bartolomeo Barberini oggi in collezione supremamente vera. Di questo Manfredi efficace divulgatore privata. Ha una provenienza capolavoro si può dire con di idee e composizioni illustre e una qualità esecutiva Mia Cinotti (1983) che è un caravaggesche, con il senese che, dopo il recente restauro, "ritratto magistrale proprio per Rutilio Manetti, con i toscani si è rivelata notevole. quel far molto con Antonio Fontebuoni, Andrea Il Cavadenti della Galleria pochissimo, che è del Commodi, Giovanni Palatina - efferata Caravaggio migliore". Martinelli portatori di qualche rappresentazione della Accanto ai dipinti del Merisi mediato riverbero dalla estrazione di un molare affollano la mostra le opere e poetica caravaggesca, la all'interno di un ambiente "di gli autori che per comodità mostra riesce a farci intendere genere" plebeo e picaresco - è didattica sono stati collocati quali sono stati, sotto il cielo

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di Firenze e grazie al collezionismo mediceo, gli effetti della moderna rivoluzione naturalistica.