LA NOSTRA STORIA Lorenzo Dell’Andrea

Selva di : piccolo paese delle Dolomiti con una grande storia di volontariato

Quest’anno la celebrazione A Selva di Cadore il count-down è finito: i vigili del fuoco volontari sono arrivati al centesimo anno di vita. del centenario di fondazione: Nel 1904, un secolo fa, in soli due giorni, il 16 e 17 marzo, Benedetto Torre raccolse, 60 iscrizioni; altri volontari si aggiunsero nei giorni 1904-2004 seguenti, portando a 80 il numero dei fondatori della “società pompieri volontari di Selva di Cadore”. Erano in prevalenza giovani: 11 non avevano ancora 20 anni e ben 25 erano compresi nella fascia tra i 21 e i 30 anni. L’età media era di 31 anni. Incominciarono subito con entusiasmo: pagarono la quota annuale di 3 lire, presero parte alle esercitazioni antincendio, promossero attività complementari, come la banda. La nascita della società pompieri volontari fu accolta con grande gioia da tutto il paese. La popolazione era molto preoccupata per i frequenti incendi, favoriti dalla tipologia delle case, costruite principalmente in legno, dei numerosi fienili, completamente di legno nella parte superiore, e inseriti in un unico contesto urbano con le abitazioni. Erano ancora aperte le ferite dell’incendio del 1892, che distrusse l’intero villaggio: “Al Monico” e preoccupanti erano le continue notizie di incendi nei paesi vicini: il disastroso incendio di Caprile nel 1895 e quelli che tante distruzioni avevano provocato a , a Dosoledo di Comelico, a , a e altrove. Da tempo gli abitanti di Selva si erano organizzati per un’azione di prevenzione contro gli incendi, con precise norme di comportamento nei riguardi del fuoco e del pericolo di incendi e con la “ronda del fuoch”, un turno notturno di guardia obbligatorio per tutte le famiglie nei periodi di siccità. Ma occorreva di più. Sorse così la 80 volontari società pompieri volontari. Gli 80 diedero sicurezza volontari del 1904 diedero sicurezza al paese. Erano dotati di pompe, di al paese maniche, di scale. In tre punti strategici (Pasadora, Pescul, Toffol) vennero costruiti tre magazzini per il materiale, tenuto sempre efficiente e pronto all’uso. Nel 1912 si fece un passo avanti con la posa di idranti in ogni villaggio collegati al nuovo acquedotto comunale. Tanto era l’entusiasmo della popolazione, che, un mese dopo, nell’aprile 1904 ben 216 famiglie di Selva sottoscrissero la “colletta per i pompieri” raccogliendo oltre 242 lire. Uguale successo ebbero altre sottoscrizioni, tra cui quella del 1934.

62 obiettivo sicurezza LA NOSTRA STORIA Selva di Cadore: piccolo paese delle Dolomiti con una grande storia di volontariato Distaccamento Volontario di Selva di Cadore

FONDAZIONE MARZO 1904 COMPONENTI DEL DISTACCAMENTO 18 persone qualifica: tutti “vigili volontari” età media: 36 anni CAPO DISTACCAMENTO vigile Igor Callegari (dall’aprile 2000) SEDE DEL DISTACCAMENTO ubicazione: nella frazione di Santa Fosca pianoterra di un edificio comunale superficie totale: mq 230 ORGANIZZAZIONE DELLA SEDE autorimessa (mq 120) ufficio (mq 15) dotato di una stazione radio base e di telefono saletta riunioni (mq 15) spogliatoio (mq 30) museo (mq 50): vecchie attrezzature e collezione di elmi, berretti e fregi di pompieri principalmente europei. ORGANIZZAZIONE DEL SOCCORSO recapito attivo 24 ore su 24 richiesta d’intervento: tramite il comando VVF di o direttamente al distaccamento alla richiesta, il vigile di guardia allerta immediatamente la squadra INTERVENTI EFFETTUATI anno 2000 n. 30 anno 2001 n. 30 anno 2002 n. 44 anno 2003 n. 31 TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTI prevalgono gli interventi per incidente stradale allagamenti, frane e dissesti idrogeologici di modeste entità incendi: sono in numero inferiore ma, vista la tipologia degli edifici antichi (prevalentemente in legno) quando si verificano sono di considerevole gravità ATTREZZATURA IN DOTAZIONE due A.P.S. (automezzi di pronto soccorso) un Fiat OM 150 un Fiat OM 160 una campagnola con rimorchio una campagnola con modulo per incendio boschivo un fuoristrada Nissan allestito per incidente stradale atomizzatori per incendi boschivi quattro gruppi elettrogeni attrezzatura varia per officina TERRITORIO DI COMPETENZA comune di Selva di Cadore (m 1400 slm, distante 30 Km da , il più vicino distaccamento dei VVF, e 60 Km da Belluno) spesso interviene anche in comuni limitrofi.

63 obiettivo sicurezza I pompieri volontari non si limitarono ai compiti istituzionali della sicurezza contro gli incendi. Subito divennero il punto di riferimento di molte attività del paese. Basterà ricordare la “musica dei pompieri”, vale a dire una banda, che ebbe momenti di splendore, e la parteci- pazione a tutte le ricorrenze, religiose e civili. Nel 2004, dopo 100 anni qualcosa è cambiato. I carri a mano e le slitte sono sostituiti da moderni automezzi; alla “tromba del fuoco” sono succedute le sirene e una sofisticata rete di segnalazione a mezzo radiotelefono e cellulari; vicino alla sede vi è anche una piazzola per elicotteri. Ma nulla è cambiato dello spirito originario. I 18 vigili volontari di oggi sono animati dallo stesso spirito di servizio, hanno lo stesso amore per il paese dei pionieri di 100 anni fa e tutti quelli che via via durante questi 100 anni hanno portato il loro contributo. Continua la stessa disponibilità a essere presenti nella vita del paese, a collaborare con quanti operano nel campo del volontariato (nello stesso edificio si trova anche la sede del soccorso alpino e l’associazione croce bianca, che assolve al servizio urgente di trasporto con autoambulanza), a partecipare a manifestazioni pompieristiche e a intrattenere frequenti rapporti con altri distacca- menti di vigili del fuoco volontari, specialmente austriaci e tedeschi. L’onore di portare i pompieri volontari di Selva di Cadore alla celebrazione del centenario tocca al giovane vigile Igor Callegari, capo distaccamento dall’aprile 2000. Ma tra Igor Callegari e Benedetto Torre, il benemerito organizzatore del 1904, vi è una straordinaria continuità. Identici sono infatti i valori trasmessi di generazione in generazione e di cui si sono fatti garanti i vari responsabili: ad esempio Liberale Buogo, dagli anni ‘30 per alcuni decenni instancabile animatore, e Adelio Callegari, capo squadra per ben 27 anni, dal 1973 al 2000. La disponibilità del comune per la nuova sede e per altri aiuti e l’intervento del comando VVF di Belluno per la fornitura di alcuni mezzi sono fattori certamente importanti per la vita del distaccamento dei pompieri volontari di Selva di Cadore. Come sono importanti i nuovi ordinamenti giuridici dell’attività. Da quel lontano 1904 Ma l’elemento più importante e davvero fondamentale sta nelle motivazioni ideali, nei “valori”. Da quel lontano 1904 sono cambiate sono cambiate le attrezzature, attrezzature, tecnologie, ordinamenti statutari. Ma non sono cambiati i “valori” e gli “ideali”. le tecnologie e l’ordinamento Proprio la “forza dei valori” e il continuo “riferimento agli ideali” spiegano come mai Selva di Cadore, un piccolo paese di montagna ma non sono cambiati ad un’altezza media sul mare di 1400 metri e di soli 550 abitanti, possa celebrare il centenario di un’istituzione rimasta più che i valori e gli ideali mai vitale. Per realizzare questi “ideali” i pompieri volontari di Selva di Cadore non solo mettono a disposizione lavoro e tempo, ma provvedono anche ad autofinanziarsi. Come? Con il taglio e la vendita di piante cedute annualmente dal comune. Lavorano per autofinanziarsi per far fronte alle spese di gestione, motivati da uno spirito di solidarietà verso il prossimo, e dall’amore per il proprio paese.

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