COPPA ITALIA WHY NOT? Il murale realizzato nel maggio 2019 sulla facciata del grande edificio dei vecchi Magazzini Generali di Bergamo, tra i quartieri Boccaleone e Clementina.

commentario di fatti 18.01.2021 e vita sportivi 67 il settimanale AGENZIA WEB DIGITALE

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di Federica Sorrentino

l grande murale con i volti di Ga- una finale di Coppa Italia per tenta- cela. Sicuramente sarà faticoso dal sperini e dei protagonisti della re di vincerla. O, meglio, rivincerla, punto di vista dell’impegno fisico Igrande cavalcata verso la fina- dopo quella conquistata il 2 giugno e delle energie mentali necessarie le di Coppa Italia del maggio 2019, 1963. Una gioia che non poté essere per affrontare tutto ciò, in partico- realizzato sulla facciata del grande completamente tale ,perché il gior- lar modo con la consapevolezza di edificio dei vecchi Magazzini Ge- no seguente l’umanità diede l’ad- quanto sia importante essere con- nerali di Bergamo, tra i quartieri dio a Papa Giovanni XXIII. Due anni centrati perché le partite vanno ge- Boccaleone e Clementina, non si è fa non andò come avevano sperato stite fino all’ultimo pallone, anche affatto sbiadito. Merito di Rosk&Lo- i 21mila giunti sugli spalti dell’O- quando il punteggio è rassicurante. ste, i due writers siciliani di fama limpico a Roma e il mondo locale La vittoria finale è un sogno che internazionale, autori di forme e e internazionale di tifosi atalanti- quest’anno potrebbe davvero re- colore di quei volti, che furono inca- ni. Perciò c’è voglia di riprovarci. alizzarsi. Dopo l’eliminazione del ricati dalla Lega Serie A di celebra- Il cammino che attende l’Atalan- Cagliari, potrebbe maturare il tem- re l’impresa sportiva individuando ta è un impegno su tre fronti, cioè po del confronto con la Lazio per una zona periferica della città, ma Campionato, Champions League e giocarsi l’accesso alla doppia se- che fosse visibile, nell’ottica di ri- Coppa Italia. Si tratta di otto par- mifinale. La prospettiva è quella qualificazione del territorio urbano tite in quattro settimane, il che si- di una vera e propria rivincita. La attraverso l’unione di arte e calcio. gnifica scendere in campo per ono- Coppa Italia vinta nel 1963 resta L’opera di street art piacque allora rare i diversi appuntamenti ogni l’unico trofeo della storia dell’A- e continua a piacere, perché in defi- tre giorni, con la Coppa Italia ogni talanta e replicare quel trionfo sa- nitiva ricorda che le imprese dell’A- settimana. Grazie alla sua forza di rebbe spettacolare, specialmente talanta non sono finite e i lavori in volontà e alla sua determinazione, per la maggior parte dei giocato- corso possono riportare la squadra la squadra di Gian Piero Gasperini ri della Dea che non hanno anco- di Gasperini a giocare nuovamente ha tutte le carte in regola per far- ra sollevato un trofeo in carriera.

TERZO TEMPO SPORT MAGAZINE - 4 TERZO TEMPO SPORT MAGAZINE - 5 CONTENTS

MONDO ATALANTA OPEN AIR

8 - Imbrigliati dal Grifone 40 - Passione Old per il rugby 10 - Zona mista Atalanta- 12 - Photogallery Atalanta-Genoa 15 - Moschettieri di Coppa (Italia) 18 - Zona mista Atalanta-Cagliari 20 - Photogallery Atalanta-Cagliari 22 - Meteore neroazzurre

RETI E CANESTRI VITE IN QUOTA

43 - Luca Tomasoni nuova stella dello scialpinismo 25 - Agnelli Tipiesse non fa sconti 28 - Colpo di reni di Volley Zanetti 30 - Zero su 9 ma WithU Bergamo c’è 32 - Treviglio si arrende alle geometrie di Urania

VITE IN ACQUA LO SPORT NEI RICORDI

34 - Il sogno di Luna Rossa 46 - Mario Merelli amore per le montagne 36 - Persico, 30 anni sulla scia di ’s Cup

VITE DI CORSA

38- Tre donne da ciclocross AGENZIA WEB DIGITALE PER FAR CRESCERE I RISULTATI www.sitointerattivo.it [email protected] BUILDING

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di Eugenio Sorrentino

La perplessità di Duvan Zapata. Per il colombiano tiri e assist senza fortuna (Ph: F. Moro).

i sono partite che prendo- sione di ottenere i tre punti che le blù si sono rivelati avversario ostico no una piega tale per cui o avrebbero permesso di agganciare per l’Atalanta che non è riuscita ad C trovi il jolly o non la sbloc- la zona Champions della classifica. averne ragione, anche perché l’at- chi. Di zero a zero come quello ma- Opportunità, sperabilmente, solo tacco è stato meno incisivo del so- turato al Gewiss Stadium con un rimandata perché il pareggio a reti lito e l’argine difensivo dei liguri si è Genoa quantomai operaio, come bianche è arrivato alla vigilia della rivelato invalicabile. Partita dai due quello messo in campo da Bal- partita di recupero con l’Udinese. volti, certamente più equilibrata lardini, ne sono piene le cronache La striscia positiva è salva, ma sono nel primo tempo quando l’Atalan- sportive. E l’Atalanta ha impattato sempre due punti persi nella risalita ta corre più rischi del Genoa, che si sul muro rossoblù perdendo l’occa- verso le posizioni di vertice. I rosso- rende pericoloso in due occasioni,

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sempre con l’uzbeko Shomùrod- ov, nella seconda delle quali risulta decisivo Gollini con una delle sue portentose parate. Il portiere ata- lantino è rimasto praticamente in campo da spettatore nella ripresa, quando la squadra di Ballardini si è preoccupata solo di difendere, costretta da arroccarsi. L’occasio- ne più ghiotta è capitata al 20’ del secondo tempo a Hateboer che una bordata di destra ha colpito l’esterno del palo. L’ingresso di Mu- Hateboer, autore del tiro che al 20’ del secondo tempo si è stampato sul palo (Ph: F. Moro). riel e Miranchuk ha vivacizzato la manovra, ma non ha permesso di ne in marcatura e impattato spesso con Hateboer e Gosens sulle fasce. trovare varchi nel muro difensivo nel blocco fisico degli avversari. In avanti Ilicic e Zapata con Malino- dei Grifoni. Gasperini sperava che il Dopo la parentesi di coppa Italia, vskyi a supporto. Il “professore” è colombiano, partito dalla panchina, l’Atalanta si è ripresentata in cam- stato fermato più con le cattive che si rivelasse ancora una volta arma pionato con l’assetto abituale. Gol- con le buone, ma ha dato tutto. E letale, ma così non è stato. Buono lini tra i pali, Palomino subentrato De Roon si confema solido perno a l’impatto del russo, ma è mancato il a Romero nel ruolo di centrale di- centrocampo, in fase di impostazio- piglio decisivo sottomisura. Sotto- fensivo con Toloi e Djimsiti a com- ne e copertura, e Freuler un motore tono, invece, Malinovskyi, asserra- pletare il reparto. De Roon e Freuler inesauribile. Si riparta dalle buone gliato sulla trequarti dalla pressio- tornati a formare la coppia mediana notizie. Come sempre.

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ZONA MISTA ATALANTA-GENOA

di Federica Sorrentino

Gian Piero Gasperini scambia opinioni con l’arbitro a fine partita (Ph: F. Moro).

l dopopartita della partita Ata- un contrasto, salvo poi rialzarsi e “Siamo rammaricati per non aver lanta-Genoa comincia subito ricominciare a correre in un lampo guadagnato i tre punti, ma l'Ata- I dopo il triplice fischio dell’arbi- una volta accertato che l’arbitro lanta ha attaccato per un lungo pe- tro Marinelli, con il quale Gian Pie- gli non avesse dato credito. “È una riodo, ci abbiamo provato, ma non ro Gasperini intrattiene uno scam- cosa che avviene su tutti i campi sono siamo riusciti a segnare. Pec- bio di vedute che poi lo stesso – sottolinea Gasperini – tocca agli cato non essere riusciti a trovare allenatore spiega di fronte ai mi- arbitri tutelare le squadre che vo- lo spunto giusto. Se fosse arrivato crofoni. Tutti hanno sentito e visto gliono giocare e non perdere tem- il gol, avremmo assistito a un altro le urla di qualche giocatore ros- po. È un brutto esempio che va eli- tipo di gara. Siamo partiti piano, soblù stramazzante al suolo dopo minato dal mondo del calcio". mentre il Genoa era più reattivo.

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Nel secondo tempo la gara è stata a nella ripresa li abbiamo schiacciati. con la maglia dell’Atalanta in ogni senso unico. Per come si è sviluppa- Questo pareggio non deve modifi- occasione da quando è rientrato ta la partita, meritavamo di vincere". care i nostri obiettivi”. Il portiere ri- dopo il lungo infortunio. Le ragioni di un risultato a reti corda come il Genoa sia diventato bianche? “Abbiamo creato tanto e un po' la bestia nera ogni qualvol- corso contro una squadra che ha ta gioca a Bergamo. “Anche l'anno fatto la sua partita difensiva. Con scorso giocarono alla stessa manie- il passare dei minuti non hanno più ra, perdendo anche un po' di tem- avuto possibilità di ripartire. Abbia- po, ma è un atteggiamento normale mo creato delle opportunità senza da parte di una squadra che deve riuscire a concludere. A volte basta salvarsi." Sulla prestazione generale una giocata o una palla inattiva. Ma espressa dall’Atalanta, Gollini osser- abbiamo fatto quello che doveva- va che “non si può sempre andare mo fare. al centodieci per cento. Penso che Punto guadagnato o un punto per- la squadra abbia sempre dimostra- so? – è la domanda che viene po- to di esserci e giochi per cercare di sta a Gollini dai microfoni di Sky. vincere". Atalanta-Genoa è stato "Penso sia giusto dire che abbiamo anche un confronto a distanza tra perso due punti, io ho fatto prati- portieri che puntano all’Europeo camente niente (in realtà decisivo con la Nazionale. Gollini lo ritiene al 40’ del primo tempo). Nel primo un obiettivo, da ottenere con quel-

tempo la partita è stata equilibrata, lo che di buono sta facendo vedere Per Gollini obiettivo Europeo con l'Italia (Ph: F. Moro).

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PHOTOGALLERY ATALANTA-GENOA a cura di Francesco Moro

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MONDO ATALANTA

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MONDO ATALANTA MOSCHETTIERI DI COPPA (ITALIA)

di Eugenio Sorrentino

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Sutalo ha firmato il terzo gol contro i sardi (Ph: F. Moro).

uriel, Myranchuk e Maeh- alla fiducia di Gasperini quando lo raccolto l’assist dalla linea di fon- le si sono vestiti da mo- ha schierato dall’inizio, spaziando do di un irresistibile Muriel e in M schettieri per la sfida di su tutto il fronte d’attacco e dan- mezza girata scaricato il pallone in coppa Italia con il Cagliari. Schie- do quella incisività necessaria a rete. E il russo, come già avvenuto rati da titolari, hanno convinto e finalizzare le azioni. Che nel pri- in Champions League (gol del 4-0 in più i primi due hanno segnato. mo tempo sono state tante in una in casa del Midtjylland) e in cam- Muriel, che è già una certezza, ha gara a senso unico: quello verso pionato (gol del 1-1 con l’Inter), ha assunto la fama di arma micidia- la porta del giovane Vicario, bra- bagnato con il gol l’esordio in cop- le quando entra a partita in corso, vo a opporsi fino a quando, poco pa Italia. Ma più di ogni altra cosa, ma ancora una volta ha risposto prima dell’intervallo, Miranchuk ha Miranchuk sembra aver trovato

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il raddoppio e subito il momenta- neo pareggio nella prima azione offensiva dei sardi condotta “coast to coast” da Sottil, che si è bevuto Sutalo e fatto beffa di Sportiello, l’Atalanta ha avuto la capacità di riprendersi prontamente e acquisi- re il doppio vantaggio. In meno di 5’, prima Muriel con un sinistro in diagonale e Sutalo su azione da corner hanno fissato il risultato. Poi da metà ripresa la giostra dei cambi ha regalato più vivacità ai sardi, comunque conte-

Miranchuk, come già in Champions e in campionato, ha bagnato con il gol l’esordio in coppa Italia (Ph: F. Moro). nuti nelle sortite, salvo la traversa colpita da Sottil che ha fatto il paio posizione e convinzione, in forza za, nella partita che ha consentito con quella scheggiata da Muriel su di un talento innegabile che può all’Atalanta di approdare ai quar- calcio di punizione prima che ma- solo fare la differenza nei momenti ti (3-1 al Cagliari, sperando sia un turasse l’1-1. topici. Quanto a Maehle, Gasperini successo portafortuna come nelle In definitiva, prova convincente e ha trovato l’alter ego di Castagne, due stagioni che fecero guadagna- buona gestione del risultato, una facendolo giocare sulla fascia de- re la finale della manifestazione volta acquisito. Anche perché, con stra e da metà ripresa, quando Ha- tricolore), la squadra ha cambiato l’ingresso di Ilicic, la squadra ha teboer è subentrato per occupare una parte dei suoi interpreti, ma continuato a creare. Ora sotto con il suo ruolo naturale, su quella sini- recitato lo stesso copione offensi- la vincente di Lazio-Parma. C’è stra al posto di Gosens. In sostan- vo. Nella ripresa, dopo aver fallito aria di rivincita.

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ZONA MISTA ATALANTA-CAGLIARI

di Federica Sorrentino

lanta nel 1963. Le prime della classe, come l’Atalanta, sono partite dagli ottavi in gara secca, come lo saran- no i quarti. Ma in questa edizione la fase che promuove alla finale si gioca in un tempo assai ravvicina- to. “Se riusciremo ad andare avanti, dovremo affrontare le due semifina- li a febbraio. Cercheremo di fare il massimo perché la finale di Coppa Italia nel maggio 2019 è rimasta in- digesta”. Il giudizio sulla gara, come sempre netto e senza mezzi termini. “Siamo stati bravi, ma le partite si devono chiudere prima, altrimenti si rischia e infatti abbiamo subito il pari. Siamo stati altrettanto bravi a

Gasperini non ha celato la volontà di riscattare la finale di Coppa Italia del maggio 2019 (Ph: F. Moro). riprenderla. Segno che la squadra sta bene e vive un buon momento. a prima affermazione a caldo e il perché è facile da intuire: la fi- Tuttavia, dobbiamo essere più pro- di Gian Piero Gasperini dopo nale di due anni fa non è andata giù. lifici”. La prestazione di Luis Muriel Lil passaggio ai quarti è stata Chiaro che ci sia voglia di ritentare ha convinto una volta di più mister “Teniamo, eccome, alla Coppa Italia”, a vincere il trofeo che fu dell’Ata- Gian Piero Gasperini.

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sere utili per gestire i tanti impegni”. L’attaccante colombiano, già elet- to miglior giocatore del mese di dicembre, è coralmente “man of the match” di Atalanta-Cagliari. Af- fronta l’intervista di fine partita con il sorriso. "Sono felice, molto felice. Lavoro per giocare sempre, dall'ini- zio o a partita in corso. Cerco di dare il mio contributo. La mia allegria mi permette di giocare sereno, tranquil- lo e con essa cerco di contagiare i miei compagni. Con Zapata c’è una bella rivalità, soprattutto sana. Ci aiutiamo dentro e fuori dal campo e

Muriel ha ripagato l’allenatore che lo ha voluto titolare contro il Cagliari (Ph: F. Moro). questo ci ha aiutato a fare bene". A parte, Gasperini ha speso parole "Ha qualità enormi, ha trovato l'am- praticamente non ha saltato una di lode per Miranchuk: “si è dimo- biente ideale per trovare continuità. partita. Impiegato puntualmente strato sicuro, ha dimostrato quale Non sempre è utilizzato dall'inizio, dal suo allenatore durante la gara. sia la sua collocazione, in futuro po- spesso entra dalla panchina. È un "Si gioca ogni tre giorni e le cinque trà giocare anche al posto di Ilicic. giocatore di assoluto valore. Come sostituzioni, che all'inizio non mi Su Maehle, invece, “ha dimostrato di a lui, l'ambiente di Bergamo ha fatto piacevano, sono un grande aiuto in avere grande qualità”. bene a diversi giocatori". queste condizioni. Muriel è l'esempio Giudizio positivo anche per Sutalo, Benché poche volte titolare, Muriel più evidente di quanto possano es- a parte il gol del Cagliari.

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PHOTOGALLERY ATALANTA-CAGLIARI a cura di Francesco Moro

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METEORE NEROAZZURRE

di Luciano Locatelli

Comandini e Dabo arrivarono dopo la stagione 2001 conclusa dall’Atalanta al settimo posto in A

empo di calciomercato in alle numerose plusvalenze effet- Correva l’anno 2001 la Dea era re- serie A che per l’Atalanta tuate la Dea ha scalato posizioni in duce da un ottimo campionato alla Tsembra essersi concluso già classifica non solo dal punto di vista guida di Giovanni Vavassori che l’a- prima di partire, almeno in entrata, sportivo ma anche nella struttura veva portata al settimo posto con con l’acquisto del nazionale danese societaria e soprattutto nella appe- 44 punti a ridosso della zona Uefa, in Joakim Mæhle dal Genk, un acqui- tibilità a livello internazionale. estate i giocatori che si erano messi sto abbastanza costoso per il ruolo Sembrano davvero lontani i tempi in luce vengono venduti e si cerca ricoperto ma di sicuro avvenire se- in cui si aspettavano i colpi di mer- di inserire in rosa alcuni nomi di pri- condo gli esperti mercato. cato per cercare di risalire la china mo piano come Comandini, Saudati Nel giro di pochi anni in casa Ata- e per tentare di trovare una salvez- e Dabo, ma la rivoluzione non ebbe lanta le cose sono davvero cam- za tranquilla, eppure già in passato l’esito sperato con l’Atalanta che finì biate di molto, grazie ai successi in l’Atalanta aveva provato a cambiare il campionato al nono posto e l’anno campionato e nelle coppe nonché inerzia ma non era stata fortunata. seguente retrocesse in serie B.

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Saudati in maglia nerazurra nella stagione 2002 e Facundo Parra, due soli gol nell’unica stagione in maglia atalantina (Ph: F. Moro)

Ma la storia del mercato atalanti- e nessuna rete tanto che venne ri- della sua prima - e unica - stagione no è ricca di meteore, di giocato- spedito in Colombia già a gennaio venne ceduto nella prima divisione ri stranieri che una volta arrivati dello stesso anno. messicana. in Italia non sono poi riusciti ad Un altro giocatore che aveva su- Tornando a tempi più recenti inve- esplodere con la maglia neroaz- scitato grande interesse al suo ar- ce fece notizia l’arrivo alla Dea di zurra dell'Atalanta, tra questi Ivan rivo a Bergamo, anche solo per il Facundo Parra, addirittura presen- Renè Valenciano, arrivato nell’e- soprannome che aveva in Brasile tato in mongolfiera alla Festa della state del 1992 per sostituire il par- (Careca), è Carlos Alberto Bian- Dea il 17 luglio 2012, preso come tente Caniggia e proveniente dal chezi. Acquistato nell’estate del alternativa a Denis e che non è mai Junior Barranquilla, con il quale 1991 dai dirigenti atalantini per so- riuscito a sfondare in campo. Due aveva segnato 44 reti in quattro stituire il connazionale Evair, non sole reti in stagione e 15 presenze stagioni, ma la parentesi atalantina riuscì a rendere altrettanto e nono- tra coppa Italia e campionato pri- fu davvero deficitaria, 5 presenze stante gli 8 goal segnati al termine ma di ritornare in Argentina.

TERZO TEMPO SPORT MAGAZINE - 23 TERZO TEMPO SPORT MAGAZINE - 24 RETI E CANESTRI AGNELLI TIPIESSE NON FA SCONTI

a cura della redazione

Dodicesima vittoria per Agnelli Tipiesse, tuttora imbattuta (credits: ufficio stampa Agnelli Tipiesse).

gnelli Tipiesse passa portando a casa altri 3 punti im- stati pochi gli errori anche nel fon- come un treno in corsa sul portanti per i piazzamenti finali per damentale della ricezione e difesa, A campo di Ortona. E la do- la fase play off. Ma non si è limitata il match si è concluso dopo un’ora dicesima fatica va in archivio con alla vittoria, ha dato un vero e pro- e mezza di gioco, con un terzo set un 3-0 che non ammette dubbi né prio spettacolo dimostrando gran- combattuto punto a punto. repliche. Va detto che la forma- di colpi tecnici e virtuosismi sia da Dall’altra parte della rete i buoni zione abruzzese presentava molti parte della regia (Finoli, grandi re- spunti di Cantagalli e Sette hanno assenti a causa del Covid, ma ciò cuperi e aggiustamenti), che dagli difeso al meglio il campo abruz- non sminuisce il valore del succes- attaccanti (colpi precisi e potenti zese, sebbene non siano riusciti so. Bergamo ha dimostrato grande di tutti gli attaccanti, percentua- ad impensierire e intaccare il gio- prova di compattezza e costanza, li finali di attacco del 48%) Sono co sicuro e collaudato di Agnelli

TERZO TEMPO SPORT MAGAZINE - 25 RETI E CANESTRI

Sul campo di Ortona la squadra di Graziosi ha fatto la differenza a muro (credits: ufficio stampa Agnelli Tipiesse).

Tipiesse che ha tenuto botta fino bito 4 punti con Cargioli, tra muri e 17 pari. Punto di Santangelo per il alla fine senza intoppi, anche nel attacchi. Il primo break importante 21-21. Milesi si porta sul 22-23, poi punto a punto finale del terzo set lo firma Santangelo per il 6-9, poi Santangelo firma il 23-24. Terpin finito ai vantaggi. Pierotti fa ace per il 6-10. Carel- chiude 24-26. Premio fair play al regista Finoli: li murato da Milesi per il 6-11, che “Complimenti a loro perché dopo mura anche Cantagalli per il 6-12. il brutto momento che hanno vis- Agnelli Tipiesse prende il largo suto non era facile scendere in 9-16 con Terpin e Cargioli, alla fine campo, noi sapevamo che sarebbe un errore di Marinelli consegna il stata una partita tosta, ma siamo set a Bergamo 16-25. stati bravi a restare sul pezzo e Nel secondo set Ortona si porta non mollare mai, anche nei mo- sopra 8-5, poi però con un paio di menti difficili siamo stati insieme e attacchi di Terpin e un break di 4-0 abbiamo portato la partita a casa”. Bergamo supera di nuovo 8-9, un A Ortona Agnelli Tipiesse schiera muro di Finoli su Sette firma il 9-11. la classica formazione Santange- Con ottimi Cargioli e Milesi Berga- lo-Finoli in diagonale, Cargioli- Mi- mo si porta sul 20-23, un muro su lesi al centro, Terpin-Pierotti in Cantagalli chiude il secondo set

banda, D’Amico libero 22-25. Nel terzo parziale è un pun- Ancora una prestazione impeccabile per Finoli in

Inizio forte per Bergamo che fa su- to a punto, si passa dal 15 pari al regia (credits: ufficio stampa Agnelli Tipiesse).

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COLPO DI RENI DI VOLLEY ZANETTI

di Luca Lembi

La squadra è tornata a posare per la foto di rito dopo la vittoria (credits: ufficio stampa volleybergamo).

i voleva un colpo di reni per ancora più esaltante la rimonta che muro e difesa. schiacciare la palla oltre la ha permesso alle rossoblù di chiu- Ecco un riassunto della gara. Scac- Crete e tornare a mettere nel dere 3-1 contro Cuneo, nell’anticipo ciati gli spettri dopo il primo set la- paniere tre punti. Volley Zanetti ci della sesta giornata del girone di sciato a Cuneo, la Zanetti cambia è riuscita e ha riassaporato il gusto ritorno. La chiave di volta – come marcia: Fersino vola in seconda li- della vittoria nella cornice del Pala ha sottolineato coach Daniele Turi- nea, il muro va a punto 14 volte (3 Agnelli, purtroppo e ancora per al- no - è stato il secondo set, quando con Prandi e 3 con Dumancic), la tro tempo, senza quel pubblico cal- la squadra ha iniziato a commette- battuta punge la ricezione di Cuneo, do e competente che avrebbe reso re meno errori e lavorato meglio a e Lanier, best scorer, firma 21 punti.

TERZO TEMPO SPORT MAGAZINE - 28 RETI E CANESTRI

Una fase di gioco del match disputato al Pala Agnelli contro Cuneo Abbraccio tra Loda e Dumancic dopo uno scambio vincente

(credits: ufficio stampa volleybergamo). (credits: ufficio stampa volleybergamo).

La grinta di Loda ed Enright fanno dono 22-25. Equilibrato il secondo 10-9, ma la Zanetti riesce in un al- il resto e la vittoria si tinge di ros- set, a metà del quale cambia la re- lungo che la porta al 18-13. Fersino soblù. Zanetti comincia con Kha- gia con Prandi. Le rossoblù si por- vola in difesa (e in ricezione sale lia Lanier in posto 2 opposta alla tano 18-16 grazie al muro della cop- all’83%) e Lanier firma con una pipe palleggiatrice Valentin. Al centro pia Enright-Dumancic. Con Fersino il 20-16 che ferma il nuovo tentativo confermata la coppia Moretto-Mio che riceve (75%) e difende arriva il di rimonta di Cuneo. Ci pensano poi Bertolo, a lato Enright e Loda, libe- 22-20 con il timbro di Sara Loda. Il Enright e Prandi a chiudere (25-22). ro Eleonora Fersino. muro di Mio Bertolo per il 23-21 ac- Nel quarto set Zanetti appare deci- Nel primo set Zanetti prova a lascia- cende il finale di set chiuso da La- sa a chiudere il match e con il turno re subito senza respiro Cuneo con nier con il 25-23 che riporta il match di battuta di Mio Bertolo si trova a una partenza ad alta intensità con in parità. comandare 10-3. Il ritmo rossoblù Lanier (7 punti nel parziale, 50%), Nella terza frazione, Cuneo prova diventa inarrestabile, muro e bat- Enright (3, 50%) e Loda (4, 66%). a non lasciarsi staccare, la gara si tuta fanno la differenza ed è 19-8. Il Ma le ospiti riportano il parziale in accede e l’urlo di Loda arriva per 20-9 di Lanier segna il destino del equilibrio, sorpassano 18-20 e chiu- l’8-5. Le ospiti risalgono da 10-7 a parziale che va a chiudersi 25-16.

TERZO TEMPO SPORT MAGAZINE - 29 RETI E CANESTRI

ZERO SU 9 MA WITHU BERGAMO C’È di Fabrizio Carcano

Nonostante i 25 punti di Rodney Purvis, WithU Bergamo perde di un punto a Trapani e resta a digiuno di vittorie (credits: ufficio stampa Bergamo Basket 2014).

he peccato. Che occasione una gara che al 25’ sembrava illude- Nonostante un grande Rodney Pur- perduta. WithU Bergamo re, sul 53-45 con i bergamaschi. vis, per la prima volta incisivo come Csfiora la prima impresa sta- Ma nel finale sono mancate le ener- ci aspettava da lui: 25 punti con uno gionale a Trapani, perdendo di un gie decisive per lo sprint, sono stellare 10/12 al tiro, con 19 punti nei solo punto, per 90-89, dopo un fina- mancate lucidità e freddezza, nel primi 53 del BB14. Calato l’ex Orlan- le convulso. Sconfitta dolorosa, per ballottaggio punto a punto dove do l’attacco giallonero si è smarrito la classifica che resta deficitaria con Bergamo ha pagato le sue corte e Trapani ha rimontato piazzando zero vittorie in nove giornate, e per rotazioni e non avere giocatori con un parziale di 45-36. il morale, per un ko arrivato dopo facilità di punti nelle mani. “Il nostro peccato originale è stato

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il primo quarto perché poi la squa- chiunque a dire che non abbiamo schi era stata proprio a Trapani, a dra per rientrare sul pareggio all’in- giocato la nostra partita, abbiamo febbraio dell’anno scorso, prima tervallo ha dovuto spendere molte giocato fino all’ultimo secondo, non dell’interruzione del campionato energie fisiche e mentali per recu- siamo una squadra allo sbando”. per la pandemia. Un anno senza vit- perare. Nella seconda parte siamo Peccato perché a Trapani la vittoria torie, un anno e mezzo con un bi- stati bravi, siamo arrivati ad un è stata mancata per un soffio, dopo lancio di 27 perse e appena cinque punto significa che la squadra c’è la miglior prestazione stagionale. A vinte. La cui posizione di Calvani ora è presente. Sono state decisive le dimostrazione tangibile dei miglio- potrebbe essere a rischio, dati i ri- venti palle perse, che significa venti ramenti e della crescita di una squa- sultati, anche se l’impressione dall’e- occasioni in meno, un fattore de- dra che però, per essere competiti- sterno è che la squadra stia con lui e vastante per la nostra partita”, si è va sull’arco di tutti i quaranta minuti, che nessun altro tecnico possa fare rammaricato a fine gara un deluso necessita di un rinforzo di qualità meglio con questo organico di soli coach Marco Calvani. in attacco. Bergamo resta ultima a sei giocatori veri e una panchina di Che guarda lo sprofondo della clas- zero punti con record sempre più ragazzini che danno sempre pochis- sifica: “Siamo zero su nove, ma sfido tristi: l’ultima vittoria dei bergama- simo in termini di punti e giocate.

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TREVIGLIO SI ARRENDE ALLE GEOMETRIE DI URANIA di Simone Fornoni

Quattro ko di fila per Blu Basket Treviglio. Contro Urania Milano 33 punti subìti negli ultimi 10' (credits: Ufficio Stampa Blu Basket / Fortunato Serranò).

rzinuovi, Casale e Orlan- poker sulla BCC Treviglio, addizio- subìti negli ultimi 10'. L'importante dina non hanno insegnato nata di Ion Lupusor (3 in 9') ma dagli è non perdere fiducia e non crear- Ogranché. 65-76 (11-16, 14- equilibri persi per strada. “Avevamo si alibi per i rientri dagli infortuni: 15, 15-12, 25-33), al PalaFacchetti, al in testa una partita soprattutto di- continuità e tenuta sono problemi”. cospetto dell'Urania Milano, tirando fensiva e non ci siamo mai accesi in L'ex scavigliato Borra, partito die- col 18 per cento dalla lunga (5/28, attacco – il sospiro del coach Devis tro D'Almeida, prime due ciuffate e contro il 7/19 altrui): i ko calano il Cagnardi -. La differenza? I 33 punti prova di sostanza (14 in 11' e 2 re-

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cuperi) ma anche 1 solo rimbalzo e (9 ma 2/10 da dove vale dispari), Ultimo vero sussulto prima del unico fouled-out col nemico Piunti Reati (9+3+2) e l'innesto inverna- crollo finale, il 42-43 by Frazier (6+4), s'è limitato a uno stoppone, le riportano sotto i nostri ma non aiutato dal ferro, ma nelle sue cifre 7 punti tra cui l'inchiodata a rimor- troppo, cosa che riesce a Nikolic sono racchiuse tutte le contraddi- chio di uno degli avvicinamenti il- (14+9, il migliore in Blu) grazie al zioni del basket di A2 della Bassa, lusori per il 32-35 a metà del terzo gioco da 4 sul 17-18 a 2'29” della se- 6 punti su 9 match: 13 a referto, periodo regalando carambole sotto conda decade. Il fallo tecnico all'al- con 3/14 di cui la cinquina di missili le plance (4 personali) a Langston lenatore ospite Davide Villa apre la spanierati a casaccio, 8 rimbalzini (18+8) e all'esterno Raivio (13+10). strada all'unico vantaggio del capi- difensivi, altrettanti assist, 3 perse C'è la virgola dell'ala piccola Sarto tano, che infila dal divano il 23-22 e 3 borseggi. Di là, il contorno del (0/1, 0/3 e 4 falli) a macchiare ulte- (6'46"). Nella ripresa, con Langston manico Bossi, 16 e 5 smazzate, il riormente la pagina. a tre penalità, si continua a spadel- 13 di Montano con 3/6 dai 6,75 e il Il primo scavetto dalla lunga altrui è lare da oltre l'arco (3/19 fin lì), an- 7+6 di Raspino. Per risalire la china, con Benevelli (3+4), 9-4 nel bel pie- che dopo il secondo triplete più adesso, Trapani, Biella (mercoledì no del guado in avvio, quindi 14-4 contatto grazie alla combo-guardia 27, ore 21, PalaFacchetti) e il der- del centrone americano dei mene- ex Agrigento che aggancia lo score by di recupero a Bergamo alle 17 di ghini. La primissima bomba di Pepe a quota 38 (6'30"). domenica 31.

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IL SOGNO DI LUNA ROSSA di Rino Fusco

Lo scafo di Luna Rossa, prodotto da , ha iniziato la sua avventura nella , che qualifica alla finale dell’America’s Cup nelle acque di Auckland

(credits: lunarossachallenge).

lle 3 del mattino di vener- America’s Cup ai detentori di Team gio di testimone per conquistare il dì 15 gennaio lo scafo di New Zealand. mondo a vela. A Luna Rossa, uscito nell’ot- Per una strana coincidenza, il gior- Un intreccio di orgoglio e prestigio tobre dello scorso anno dallo sta- no stesso dell’inizio della Prada che si fonde con l’ingegneria nava- bilimento di Persico Marine a Nem- Cup, altre imbarcazioni costruite da le dell’azienda seriana, in cui opera bro e volato da Orio al Serio fino Persico Marine, Linked Out e Pry- una grande squadra di appassionati, alle acque di Auckland, ha iniziato smian Group, salendo verso Nord, artigiani e tecnologi, che hanno de- la sua avventura nella Prada Cup, la e Gitana, scendendo verso Sud, si dicato mesi di lavoro per sviluppare sfida eliminatoria che designerà il sono trovate in Atlantico alla stessa la migliore aerodinamica dello scafo. team che contenderà la prestigiosa latitudine, in una sorta di passag- Ebbene, Persico ha costruito tut-

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te le imbarcazioni di Luna Rossa, due coppie per ogni team, compre- tizione in programma dal 13 al 22 compresa l’ultima, avveniristica, so quello del team neozelandese. febbraio (al meglio delle 13 regate). AC75 che ha iniziato a ingaggiare i Ovvio augurarsi che sia il sindaca- La storia che lega Persico Marine, duelli con i britannici di Team Ineos to italiano, guidato da , azienda leader nella nautica, all’A- e gli statunitensi di American Ma- a sfruttare al meglio la tecnologi- merica’s Cup risale alla fine degli gic per conquistare la Prada Cup. ca messa a punto a Nembro. Luna anni ’80, quando iniziò a produrre Va ricordato che Persico Marine è Rossa, Team Ineos e American (con l’unica fresa a controllo nu- anche fornitore unico ufficiale de- sono chiamati ad affrontar- merico a cinque assi disponibile in gli speciali bracci mobili in carbo- si quattro volte ciascuno in sfide a Italia) le chiglie per le barche del nio, utilizzati da tutte le barche che Round Robin peer determinare chi Moro di Venezia, l’imbarcazione ita- partecipano l’America’s Cup, e che andrà direttamente in finale e chi, liana guidata da Raul Gardini con al sono l’elemento di giunzione dello invece, dovrà passare da un ulterio- timone , che nel 1992 scafo con i cosiddetti “foil” consen- re turno di semifinale da disputare si aggiudicò l’allora Louis Vuitton tendo all’imbarcazione di sollevarsi al meglio delle sette regate per ac- Cup e perse poi in finale contro gli sull’acqua. Ne sono stati prodotti 16, cedere all’ultimo atto della compe- statunitensi di America³.

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PERSICO, 30 ANNI SULLA SCIA DI AMERICA’S CUP di Federica Sorrentino

Marcello Persico, presidente di Persico Marine e figlio di Pierino, fondatore dell’azienda leader nella tecnologia nautica (credits: Persico Marine).

a società Persico Marine da 25 metri per modelli per stam- Ne abbiamo parlato con Marcello del Gruppo Persico viene pi di imbarcazioni e poi nel 2004 Persico, figlio del fondatore e presi- Ldall’azienda, una modelle- la nascita di Persico Marine, che dente di Persico Marine. ria, fondata da Pierino Persico, nel coincide con l’inizio della collabora- 1976. L’installazione nel 1990, prima zione con Luna Rossa e la costru- Da 30 anni chiglie e scafi pro- azienda in Italia, di una fresa a 5 assi zione delle prime due imbarcazioni dotti a Nembro sono protagoni- a controllo numerico che viene usa- per Valencia 2007. Grande merito è sti delle sfide nell’America’s Cup. ta per i bulbi e la chiglia della sfi- avere superato la crisi economica Cosa rappresenta per voi Luna da del Moro di Venezia alla Coppa del 2008 ed essersi proiettati verso Rossa che ha iniziato a gareggia- 1992. Quella, nel 2000, di una fresa nuovi obiettivi nel mondo della vela. re in Nuova Zelanda?

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Il gruppo di lavoro di Persico Marine intorno allo scafo di Luna Rossa (credits: Persico Marine).

Luna Rossa è parte della famiglia. della sfida di un team italiano in do la barca di Luna Rossa, con tutti Con loro lavoriamo dal 2004 e dal Coppa America è una doppia sod- i problemi di riservatezza che la- quel momento siamo partner tecni- disfazione. Speriamo diventi tripla scio immaginare e non facili da ge- co del team per tutte le campagne con i risultati. stire. Si è trattato di interfacciarsi a cui hanno partecipato. E’ una sen- con quattro team in concorrenza sazione meravigliosa sentirsi parte Oltre che per Luna Rossa, la tec- tra di loro. Ognuno cercava di ave- di una squadra che per certi versi nologia Persico permette ad altri re vantaggi sugli altri e quindi noi è assimilabile alla nazionale italiana. tre team di primeggiare in classi dovevano fare da garanti che tut- diverse. Cosa significa essere im- ti e quattro avessero par condicio. Quale sono gli elementi di cui sie- pegnati su più fronti? Correttamente, abbiamo trattato te particolarmente orgogliosi? Luna Rossa alla stregua degli altri È una sfida nella sfida, perché di team per quanto riguarda la forni- Beh, il fatto di avere realizzato la fatto abbiamo realizzato e forni- tura degli arms. Credo che siamo barca di Luna Rossa è motivo di ti gli arms per tutti i team e quin- riusciti a soddisfarli e dotarli di una orgoglio. Vero è che lavoriamo per di avevamo i componenti di tutte fornitura tecnologicamente garan- altri team e per altre competizio- le squadre che venivano da noi a tita, consegnando tutto il materiale ni sportive, ma essere protagonisti Nembro mentre stavamo costruen- lo stesso giorno.

TERZO TEMPO SPORT MAGAZINE - 37 VITE DI CORSA TRE DONNE DA CICLOCROSS

di Luciano Locatelli

Chiara Teocchi, argento nella categoria elite di ciclocross (credits: profilo facebook C. Teocchi).

i sono svolti da poco i cam- franchi (Melavì Tirano Bike) in un su Lisa Canciani (DP66 Giant SMP), pionati italiani di ciclocross ambiente del tutto adatto alla di- con il tempo di 46.31. La 17enne di Sdi Lecce presso il Parco di sciplina, a causa della pioggia e del Canonica d’Adda al termine del- Belloluogo, competizione che ha fango che hanno caratterizzato le la gara ha voluto fare una dedica visto impegnati circa 800 concor- giornate di gara. speciale: “Una dedica a mia non- renti suddivisi nelle varie categorie Lucia Bramati ha conquistato il ti- na Maria Teresa che è mancata da esordienti, allievi, juniores, under ed tolo nazionale di categoria (don- pochi giorni. Oggi ho corso con lei elite, maschili e femminili. Protago- ne juniores) per il secondo anno nel cuore e vincendo per lei. È an- niste le ragazze di casa nostra con consecutivo, in una gara dominata data molto bene, mi sono tolta le atlete Lucia Bramati (Starcasinò dall’inizio alla fine che l’ha vista pre- mie soddisfazioni, sapevo di poter CX Team), Chiara Teocchi (Centro valere sulla valdostana Giulia Chal- gestire bene la gara anche se nulla Sportivo Esercito) ed Elisa Lan- lancin (Development-Guerciotti) e è scontato…”. Sfuma, purtroppo per

TERZO TEMPO SPORT MAGAZINE - 38 VITE DI CORSA

Lucia Bramati, per il secondo anno consecutivo campionessa italiana juniores di ciclocross (credits: facebook). lei, il sogno del mondiale juniores di che ha conquistato il bronzo al suo Ostenda del 30 e 31 gennaio, can- primo anno di categoria, salendo cellato causa Covid. sul terzo gradino del podio. La ci- Medaglia d’argento, invece, per una clista di Leffe difende i colori del- ritrovata Chiara Teocchi nella cate- la Ciclisti Valgandino, ma per la goria “Donne Elite” alle spalle della trasferta pugliese e l’attività brianzola Alice Maria Arzuffi (Fiam- invernale è stata prestata al me Oro). La 24enne di Ponteranica, team Melavì Tirano. Dopo aver che ha preceduto di poco Eva Le- vinto in autunno una prova nazio- chner (Cs Esercito), ha resistito nel nale nel Lazio, Elisa ha confermato finale al tentativo di rimonta della le sue doti anche in questa oc- bolzanina. Grazie a questa presta- casione, rimanendo in testa zione, la ciclista orobica può spera- durante una buona parte di re di correre il mondiale in maglia gara ma a causa di una sci- azzurra e lasciarsi alle spalle defini- volata ha poi dovuto chiu- tivamente il periodo non facile che dere al terzo posto dietro l’ha vista sottoporsi ad un interven- alla piemontese Anita Bai- to di ablazione nel luglio 2020. ma (Gruppo Sportivo Cicli Ottima prestazione anche per la Fiorin Cycling Team) e Be- giovanissima quattordicenne Eli- atrice Tamperoni (Ciclisti- sa Lanfranchi (Melavì Tirano Bike), ca Bordighera).

TERZO TEMPO SPORT MAGAZINE - 39 OPEN AIR PASSIONE OLD PER IL RUGBY

di Rino Fusco

La formazione degli Old del Rugby Bergamo 1950. Mauro Cavallone è il terzo da sinistra, accosciato (credits: I XV del Colleoni).

ono 15 anni che il venerdì campo. Azioni di gioco ma anche È stato in quel momento che ha sera Mauro Cavallone, pro- di solidarietà. Un esempio? Abbia- conosciuto il mondo e i valori del- Sfessore associato di marke- mo organizzato un torneo di rugby, la palla ovale. E quando chiese se ting dell’Università di Bergamo, si condito dall’immancabile terzo tem- uno che non aveva mai fatto sport, presenta al campo di rugby per al- po, e raccolto denaro per acquistare a 48 anni potesse giocare a rugby, lenarsi e giocare con gli Old (dai 42 lenzuola per un ospedale in Malawi”. fu invitato a provare con gli Old. “La anni in su) del Rugby Bergamo 1950. Tutto è iniziato nel settembre del regola per cui “si passa la palla solo “Sono orgoglioso della mia maglia 2006 quando Mauro Cavallone ha all’indietro” è per me una metafora dove è riportato il mio soprannome esaudito la richiesta del figlio Mar- della vita: quante volte per andare KAW e il numero 57, il mio anno di cello di giocare a rugby, per conti- avanti si deve fare un passo indie- nascita. In questi anni mi ha regala- nuare a frequentare un suo compa- tro? Non è facile per nessuno: il ru- to tanti amici speciali, dentro e fuori gno di classe delle elementari. gby in questo è terapeutico”.

TERZO TEMPO SPORT MAGAZINE - 40 OPEN AIR

Gustavo Vendramini, capitano degli Old (credits: I XV del Colleoni).

Gustavo Vendramini, capitano degli chiedo sempre di non tenere nes- Old, ha giocato a rugby in Argentina suna riserva di energia che dopo quando era uno studente liceale e la partita non servirebbe, non una volta trasferitosi a Bergamo si è importa vincere o perdere riavvicinato a questo sport giocan- ma uscire dal campo aven- do con la prima squadra. Raggiunta do dato il massimo”. l’età stabilita dal regolamento, si è Tra di loro gli Old amano “trasferito” negli Old. chiamarsi “fratelli di maglia”. “Alla nostra età diventa importan- il rugby degli Old permette te un allenamento progressivo che di coniugare la passione per parte da un lungo riscaldamento questo sport nobile con il (corsa, navette cioè passare la pal- piacere delle relazioni perso- la avanti e indietro a gruppi di tre nali. “Questo periodo di forzata o quattro), a una parte più tecnica inattività ci ha portato a diven- dove proviamo giocate e schemi, tare creativi per creare occasioni divisi tra mischia e tre quarti, finen- di stare insieme anche se a distanza. do per giocare una partita tra di A proposito, quando sarà di nuovo noi divisa in due momenti, la prima possibile vedersi di persona, la al tocco e la seconda a placcag- aspetto per un terzo tempo dato gio - spiega Vendramini - Quando che è una cosa che abbiamo già

giochiamo una partita in un torneo in comune”. Lo stemma del XV del Colleoni.

TERZO TEMPO SPORT MAGAZINE - 41 TERZO TEMPO SPORT MAGAZINE - 42 VITE IN QUOTA LUCA TOMASONI NUOVA STELLA DELLO SCIALPINISMO

di Federica Sorrentino

Luca Tomasoni, 18 anni, di Castione della Presolana. Medaglia di argento di scialpinismo ai Giochi Olimpici Giovanili di Losanna, si è laureato campione italiano juniores

(credits: fisi e profilo facebook Luca Tomasoni).

opo la medaglia di argen- entrato nella nazionale junior di sci secondi il secondo arrivato e di 1’31” to di scialpinismo ai Giochi alpinismo nel 2019 e lo scorso anno il campione uscente Matteo Sostiz- DOlimpici Giovanili di Losan- ha disputato le prime gare di coppa zo. Lo abbiamo intervistato mentre na, Luca Tomasoni ha confermato del mondo. Nella prova valsa il tito- era impegnato a seguire a distanza di essere un giovane campione in lo italiano, ha chiuso gli 8,260 km le lezioni dell’Isiss Valle Seriana di piena ascesa, aggiudicandosi il ti- del tracciato (un anello da percor- Gazzaniga, dove è prossimo al con- tolo italiano juniores. Il 18enne di rere tre volte per 1019 metri di disli- seguimento della maturità a indiriz- Castione della Presolana (BG) è vello) in 1h06”19 precedendo di 27 zo meccanico.

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Quali differenze tra la prova soste- centra sul percorso, sui cambi e che il ricorso alla didattica a distan- nuta alle Olimpiadi giovanili e quel- sulle discese. za ha agevolato obiettivamente gli la che ha portato al titolo italiano? atleti di interesse nazionale, perché Nella prima gara di Coppa del si risparmia il tempo di viaggio ver- Le differenze sono state notevoli. La mondo di scialpinismo a Ponte so la scuola. gara svolta in Svizzera era innanzi- di Legno hai sfiorato l’ingresso Quindi si riesce a seguire le lezioni tutto più corta, un giro di anello da nei primi cinque. Quali obiettivi ti da casa e subito dopo allenarsi. percorrere vicino alle piste di sci al- pone in questa stagione? Dedico mediamente un paio di ore pino, quindi anche meno tecnica ma al giorno agli allenamenti, che svol- più veloce. Quella che ho sostenuto Mi sono piazzato sesto e mi ritengo go in base al periodo e alle gare settimana scorsa è stata una gara soddisfatto. Ho gestito un po' male la da affrontare, che sia individuale decisamente più tecnica, con disce- sprint. Quanto agli obiettivi, è chiaro o sprint, curando più i cambi o la se più difficili e soprattutto più lunga. che proverò a fare sempre meglio, a tecnica. entrare sicuramente tra i primi cin- Tre salite scalate sull’Adamello que e possibilmente salire sul podio. Qual è il tuo sogno nel cassetto? con oltre mille metri di dislivello positivo. Cosa si pensa mentre si Studio e allenamenti. Come riesci Mi auguro che un giorno lo scial- avanza nella neve? a conciliare le due cose e quante pinismo possa diventare il mio la- opere dedichi alla preparazione? voro, di poter entrare in un gruppo In gara non c’è molto tempo per sportivo e affrontare così la carrie- pensare, prevale la fatica, ci si con- Quest’anno occorre riconoscere ra di atleta.

TERZO TEMPO SPORT MAGAZINE - 44 STREAMING & DIRETTE WEB la forza della connessione

trasmissione servizio in diretta e riprese con archiviazione regia mobile conferenze, on demand integrata convegni, seminari e presentazioni

sitointerattivo TERZO TEMPO SPORT MAGAZINE - 45 COMUNICAZIONE RESPONSABILE Sitointerattivo S.r.l.s. - 348 5555 348 - [email protected] LO SPORT NEI RICORDI

MARIO MERELLI AMORE PER LE MONTAGNE di Paolo Valoti

Il 18 gennaio di nove anni fa la scomparsa di Mario Merelli, alpinista bergamasco dal cuore grande, che aveva scalato dieci degli Ottomila della Terra.

ove anni sono passati e ordinarie scalate dei dieci 8000 e il suo 8000 più prezioso. Mario Merelli, alpinista e saliti nell’arco breve ma intenso dei Gli occhi e il sorriso di Mario, amba- Nsognatore, vive nei nostri primi dieci anni del terzo millennio. sciatore di autentico amore per le cuori, per sempre. Conosciamo A questi suoi sogni realizzati in al- montagne e traccia sicura per tutti, quasi tutto sulle sue avventure vis- tissima montagna si aggiungono le riflettono lo specchio limpido del- sute ‘a fil dei cieli’ e nelle spedizio- sue straordinare imprese di solida- la sua anima e della generosità del ni alpinistiche, dal suo Recastello e rietà, culminate con la costruzione suo cuore aperto a tutti, in partico- i Giganti delle Orobie alle più alte dell’Ospedale di Kalika nel Dolpo, lare ai ragazzi e giovani. montagne del mondo, fino alle stra- che ha definito il suo sogno più alto Quando iniziava a raccontare del-

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le imprese alpinistiche e umane, Mario ha sperimentato direttamente, Ora lui è ancora con noi sulle sue prima si vedevano muovere le sue e poi condiviso con tutti noi l’ostina- montagne e ci aspetta al rifugio “Ma- grandi mani, come un riflesso fisi- ta passione per le altezze e la genui- rio Merelli al Coca”, per sempre ac- co del vibrare della sua intelligenza na volontà per raggiungere una vet- canto a noi sui sentieri, lungo le cre- emotiva, e poi arriva la voce calma ta, con la disciplina e il sacrificio che ste, sulle vette e nel soffio del vento e profonda delle sue parole sempli- una grande meta richiede. per spingerci sempre a guardare ci ma essenziali, come il passo lento Mario, insignito del Premio Fair Play lontano e camminare verso il futuro. e prudente del montanaro. dal Panathlon Club Bergamo nel 2011, Lassù, ci invita a continuare a essere Mario nel raccontare le sue espe- è stato un cercatore di infinito capa- un’affiatata famiglia di giovani, don- rienze, regalava parti della sua ce di lavorare duro, di sopportare ne e uomini per continuare a salire umanità a chi lo ascoltava, e guida- disagi impensabili, di scalare diversi tutti insieme e per coltivare i suoi va con passo sicuro tutti i presenti ottomila, ma anche di trasmettere il e nostri grandi sogni di montagne, dentro le sue intense storie vissute suo genuino entusiasmo, la sua inna- umanità e solidarietà nella consa- tra cime incantate, bufere sferzanti, ta umiltà e la sua gioia senza confini pevolezza che “i sogni si realizzano silenzi assoluti e azzurri infiniti. a chi lo ascoltava raccontare. se uno ci crede”.

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