ISTITUTO COMPRENSIVO POZZOMAGGIORE Via San Pietro, 37/a - 07018 (SS) - tel. 079/801093 - fax 079/800157 C.F. 80008250906 - e-mail [email protected]
"Nella vita non bisogna mai rassegnarsi, arrendersi alla mediocrità, bensì uscire da quella 'zona grigia' in cui tutto è abitudine e rassegnazione passiva" Rita Levi Montalcini
SSOOMMMMAARRIIOO Premessa ...... 5 I significati del Piano dell’Offerta Formativa ...... 6 AMBITO RICOGNITIVO ...... 8 Storia della scuola ...... 9 Circolo Didattico di Pozzomaggiore ...... 9 Scuola Secondaria di I grado di Pozzomaggiore ...... 10 L’Istituto Comprensivo ...... 10 Il contesto di riferimento ...... 11 Gli strumenti di rilevazione ...... 11 L’analisi economica e socio culturale del territorio di Pozzomaggiore ...... 11 L’analisi economica e socio culturale del territorio di Bonorva ...... 13 I contesti familiari ...... 14 Informazioni sull’Istituto ...... 15 Scuola dell’Infanzia ...... 15 Scuola Primaria ...... 15 Scuola Secondaria di I Grado ...... 16 Analisi dei bisogni formativi e del contesto ...... 18 Bisogni formativi degli alunni ...... 18 Bisogni formativi dei docenti ...... 19 Bisogni formativi del personale ATA ...... 19 Bisogni della Scuola ...... 19 Bisogni delle famiglie ...... 20 Bisogni del territorio ...... 20 Le risorse per la realizzazione del Piano ...... 21 Risorse interne ...... 21 Risorse esterne ...... 21 Risorse del territorio...... 22 AMBITO PROGETTUALE ...... 26 Scuola dell’Infanzia ...... 27 Scuola Primaria ...... 28 Scuola Secondaria di I grado ...... 28 Le scelte formative strategiche...... 30 Le finalità della scuola ...... 31 Finalità per la Scuola dell’Infanzia ...... 31
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Finalità del Primo ciclo di Istruzione...... 31 Le scelte dell’Autonomia didattica ...... 33 a) Obiettivi formativi generali per i tre ordini di scuola ...... 33 b) Obiettivi educativi e didattici della Scuola dell’Infanzia...... 33 c) Obiettivi generali del processo formativo della Scuola Primaria ...... 35 d) Obiettivi generali del processo formativo della S. Secondaria di I grado ...... 35 e) Obiettivi Formativi Educativi annuali Scuola dell’Infanzia ...... 36 f) Obiettivi Formativi Educativi annuali Scuola Primaria ...... 37 g) Obiettivi Formativi Educativi annuali Scuola Secondaria 1° grado ...... 39 h) Obiettivi di Apprendimento ...... 41 i) Piani di Studio Personalizzati ...... 42 I curricula nell’autonomia didattica ...... 43 Tempo Scuola ...... 43 Calendario scolastico 2014/2015 ...... 47 Giorni di lezione mensili ...... 48 La Progettazione Formativa ...... 49 I progetti integrati ...... 49 Progetto Orientamento ...... 49 Progetto Accoglienza: “La seconda stella a destra … questo è il cammino” ...... 50 Progetto di integrazione e accoglienza per alunni extracomunitari: “La lingua che unisce” ...... 52 Centro per le famiglie e la comunità ...... 53 Continuità educativa e didattica e Curricolo verticale d’Istituto ...... 54 La Scuola di fronte agli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) ...... 55 L’arricchimento e l’ampliamento dell’Offerta Formativa ...... 59 Scuola dell’Infanzia ...... 59 Scuola Primaria ...... 59 Scuola Secondaria di I grado ...... 60 Progetti per l’integrazione ...... 61 AMBITO ORGANIZZATIVO ...... 62 Il clima scolastico e i provvedimenti disciplinari ...... 63 Le funzioni di servizio ...... 64 Il Dirigente Scolastico ...... 64 I collaboratori del Dirigente Scolastico ...... 64 Il responsabile di sezione staccata o del plesso ...... 64 I coordinatori dei Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe ...... 65
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I docenti referenti dei progetti ...... 67 Le funzioni strumentali ...... 69 Gli organi collegiali e la gestione partecipata ...... 70 Il Collegio dei Docenti e le sue articolazioni ...... 70 Il Consiglio di Istituto ...... 78 La Giunta Esecutiva ...... 78 Il consiglio di intersezione, interclasse, di classe: l’équipe pedagogica ...... 79 La partecipazione e il coinvolgimento dei genitori ...... 79 Il Patto Educativo di Corresponsabilità ...... 80 L'informazione e la trasparenza ...... 82 Criteri per la formazione delle classi ...... 82 Criteri di assegnazione dei docenti alle classi ...... 83 Criteri per la formulazione dell'orario delle lezioni ...... 84 Criteri per l’attribuzione dell’incarico di Funzione Strumentale ...... 84 Criteri relativi alla presentazione di progetti volti all’arricchimento dell’Offerta Formativa ...... 86 I rapporti con Enti e Associazioni ...... 87 Lo sviluppo professionale: l’aggiornamento e la formazione ...... 88 L’organizzazione della gestione amministrativa ...... 89 L’organizzazione dei servizi amministrativi ...... 89 L’organizzazione del servizio dei collaboratori scolastici ...... 89 AMBITO VALUTATIVO ...... 91 I significati della valutazione ...... 92 Gli ambiti e le funzioni della Valutazione ...... 93 La valutazione degli apprendimenti ...... 94 Valutazione del comportamento Scuola Primaria ...... 96 Valutazione del comportamento Scuola Secondaria di 1° grado ...... 97 Valutazione degli apprendimenti nella S. Primaria e Secondaria di 1° grado ...... 100 Validità dell’anno scolastico per la valutazione degli alunni ...... 102 Valutazione degli alunni diversamente abili ...... 103 Valutazione degli alunni con disturbi specifici di apprendimento ...... 103 Modalità delle prove di verifica e strumenti per la valutazione ...... 105 La valutazione della qualità della scuola - eterovalutazione ...... 106 La valutazione della qualità della scuola ...... 107 L’autovalutazione: tempi e modalità dell’autovalutazione ...... 107 L’autovalutazione: gli indicatori di qualità ...... 108
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La valutazione del POF ...... 111 Gli strumenti della valutazione ...... 112 Organico dell’Istituto Comprensivo ...... 113 Organi Collegiali ...... 116 Consiglio di Istituto ...... 116 Giunta esecutiva ...... 116 Consiglio di Intersezione (con indicazione dei docenti e rappresentanti dei genitori per sezione) .... 117 Consiglio Interclasse (con indicazione dei docenti e rappresentanti dei genitori,distinti per classe)118 Consigli di Classe ...... 121
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PPrreemmeessssaa
Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) si propone come strumento dell’organizzazione educativa, didattica e gestionale della scuola.
Secondo il Regolamento sull’autonomia didattica e organizzativa (DPR 275/99 art. 3) è il documento di riferimento fondamentale della scuola che la identifica dal punto di vista culturale e progettuale e ne esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa. Rappresenta quindi la risposta organica ed intenzionale ai bisogni formativi ed alle esigenze di studio dell’utenza scolastica dei comuni di Pozzomaggiore, Bonorva, Cossoine, Giave, Mara, Padria e Semestene.
Il Piano si caratterizza per l’unità dell’impianto culturale e per la coerenza progettuale delle diverse iniziative; esso è il disegno complessivo degli interventi che la scuola intende portare avanti nel corrente anno scolastico nella dimensione didattica, organizzativa e gestionale.
Con il Piano dell’Offerta Formativa ci si propone di:
• Promuovere collaborazioni e interazioni tra la scuola e gli Enti Locali
• Articolare la progettazione nel rispetto dell’identità dell’Istituto e della specificità del territorio
• Innalzare il livello di successo scolastico
• Integrare l’azione educativa e didattica della scuola con quella delle istituzioni e associazioni locali
• Offrire agli alunni un servizio scolastico capace di rispondere ai loro specifici bisogni cognitivi e formativi
• Documentare obiettivi e percorsi di apprendimento
• Dare un’adeguata e corretta informazione alle famiglie
• Definire le modalità di una corretta valutazione dei risultati.
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Il Piano dell’Offerta Formativa poggia su alcuni fondamentali principi: • l’identità dell’Istituto, che opera in una realtà territoriale sostanzialmente omogenea sul piano economico, socioculturale e ambientale; • la partecipazione attiva dei soggetti educativi, protagonisti del percorso di formazione, con il supporto collaborativo delle famiglie, in una visione contrattualistica (Patto Educativo di Corresponsabilità) del servizio scolastico; • il senso di appartenenza all’Istituto degli operatori scolastici e la condivisione degli intenti programmatici e degli assetti operativi; • l’intenzionalità degli interventi e le responsabilità delle funzioni e dei compiti da parte dei singoli operatori scolastici e degli organi collegiali di indirizzo e di gestione; • la flessibilità di una struttura scolastica che vuole offrire un servizio di qualità per tutti i soggetti educativi.
Il POF adotta un razionale metodo programmatico e utilizza il curricolo come lo strumento idoneo a rendere efficaci e concreti gli obiettivi del progetto stesso. Unitamente al Piano Annuale delle Attività, costituisce: • per gli operatori scolastici il quadro di riferimento ai fini dell’impostazione conseguente della progettazione didattica e dei piani didattici curricolari e individuali; • per gli utenti una garanzia di assolvimento delle funzioni istituzionali della scuola e di perseguimento di una efficace azione di formazione e di istruzione; • per i soggetti esterni alla scuola , istituzioni, enti pubblici e privati, una opportunità di sinergie su obiettivi culturali ed educativi condivisi.
Il POF è un progetto partecipato, per cui il Collegio dei Docenti, nella sua elaborazione, tiene conto degli indirizzi generali del Consiglio d’ Istituto e delle esigenze del territorio. Le linee di indirizzo generali elaborate dal Consiglio di Istituto sono le seguenti: - Formazione : educativa e culturale da sviluppare come processo di crescita e di maturazione della personalità dell’alunno, anche come attività trasversale a tutte le discipline (attività di recupero e di potenziamento degli apprendimenti). - Orientamento : percorso educativo e formativo che ha inizio con la Scuola dell’Infanzia e termina con la Scuola Secondaria di I grado con l’obiettivo di far acquisire agli alunni consapevolezza, responsabilità e autonomia. - Cultura : acquisizione di conoscenze e competenze anche attraverso progetti, attività extracurricolari, viaggi d’istruzione e visite guidate. - Curricolo obbligatorio e locale : nel rispetto dei principi contenuti nel regolamento sull’autonomia il curricolo viene articolato in: ● curricolo nazionale, destinato alle singole discipline o alle aree disciplinari riorganizzate sulla base degli obiettivi specifici in termini di saperi e competenze; ● curricolo locale indirizzato ad attività inerenti la propria identità culturale : lingua, storia, ambiente, tradizioni, partendo dai bisogni rilevati nel contesto fino al 20% del curricolo totale. - Indirizzi organizzativi : nel rispetto del DPR n. 89/2009 (Revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112) si prospetta quanto segue:
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Scuola dell’Infanzia : nei vari plessi (Pozzomaggiore, Bonorva, Cossoine, Padria – Mara) l’orario settimanale è di 40 ore; a Bonorva l'ingresso è anticipato alle 8,15 per chi ha particolari esigenze e ne fa richiesta al Dirigente; Scuola Primaria : in tutti i plessi si conferma la strutturazione del tempo pieno con un orario settimanale di 40 ore; anche nelle classi 2a B e 3a B di Pozzomaggiore, a tempo normale nell’organico d’istituto, vengono svolte 40 ore settimanali grazie all’attivazione del progetto “Tempo Pieno”; Scuola Secondaria di I grado : a Pozzomaggiore l’impianto organizzativo è di 30 ore settimanali: 29 ore di insegnamenti curricolari più 1 ora di approfondimento in materie letterarie; a Bonorva la classe 3aA è a tempo prolungato, con orario settimanale strutturato in 38 ore, di cui 35 disciplinari e 3 di mensa, nelle altre classi l’impianto organizzativo è a tempo normale a indirizzo musicale, con orario di 33 ore settimanali, di cui 29 di insegnamenti curricolari, 1 di approfondimento in materie letterarie e 3 di strumento musicale.
Nell’elaborare il Piano dell’Offerta Formativa la scuola si è attenuta, oltre che al regolamento sull’autonomia organizzativa e didattica (DPR n. 275/99), alle indicazioni della normativa vigente ed ha fatto propri i seguenti criteri:
FLESSIBILITA’ : intesa come l’insieme delle scelte innovative per le attività didattiche, organizzative, curricolari ed extracurricolari, modificabili in rapporto alle esigenze e ai mutamenti che avvengono a vari livelli;
INTEGRAZIONE : intesa come coerenza progettuale e coordinamento delle diverse iniziative progettate dalla scuola in accordo con enti e associazioni locali;
RESPONSABILITA’ : intesa come assunzione di impegni per il conseguimento degli obiettivi previsti, attraverso una puntuale verifica e valutazione degli esiti.
Il POF ha le seguenti caratteristiche: - è conosciuto e condiviso da tutti gli organismi interagenti - risponde a criteri di fattibilità e gradualità: tiene conto di vincoli e risorse - è rivolto alla efficienza ed alla produttività - ha validità annuale.
Il POF è completato dal Piano Annuale delle Attività, che esplicita le attività formative didattiche e pedagogiche e le modalità della loro attuazione, nonché dagli altri due documenti previsti dal regolamento dell’autonomia: • la Carta dei Servizi • il Regolamento di Istituto (comprensivo del Regolamento di disciplina degli alunni e del Patto Educativo di Corresponsabilità)
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Circolo Didattico di Pozzomaggiore
Il Circolo Didattico di Pozzomaggiore, in funzione dall’immediato dopoguerra, ha tradizionalmente compreso le scuole di Pozzomaggiore, Padria, Mara, Cossoine e Semestene, paesi viciniori che costituiscono un sub territorio assai omogeneo, con fitte relazioni socio economiche e con specifiche identità comuni. A partire dagli anni ‘70, si sono prodotti vari rimescolamenti nella composizione dei Comuni del circolo, dovuti a meccanismi di razionalizzazione, che hanno comportato, nell’ordine, il passaggio nel 1977/78 di Cossoine a Bonorva e di Mara a Pozzomaggiore; nell’89/90 la soppressione del Circolo medesimo a beneficio di Bonorva per un solo anno; l’accorpamento di Romana a Pozzomaggiore dal 1990/91 al 1997/98; il passaggio di Semestene a Bonorva dal 1/9/1993; il ricongiungimento di Cossoine nel 1997/98 al circolo di Pozzomaggiore.
L’ossatura del corpo direttivo e docente é stata, per lunghi anni, costituita da personale residente in loco. La responsabilità del circolo, per esempio, per vari decenni é stata affidata alla Dr.ssa Lidia Alasia di Pozzomaggiore, cui, per un solo anno, é succeduta una giovane direttrice di Verona.
Per vari anni, successivamente, il circolo non ha avuto direttore titolare, fino all’istituzione dell’Istituto Comprensivo nell’anno scolastico 1997/98.
Nonostante la buona volontà dei vicari e dei direttori a scavalco, l’assetto e l’incisività dell’istituzione ne hanno ovviamente risentito. Anche il corpo docente è stato tradizionalmente composto da insegnanti del luogo, fortemente contestualizzati nell’ambiente; negli ultimi anni, però, si va pronunciando il fenomeno del pendolarismo, oltre che da Sassari, dalla Planargia e dal Macomerese: il che, comunque, non altera, anzi arricchisce con apporti nuovi la generale omogeneità dell’impianto culturale e anche linguistico (si pensi alla matrice della lingua sarda).
Le scelte formative del Circolo, nell’adesione convinta ma non meccanica ai programmi, vecchi e nuovi, hanno sempre perseguito la valorizzazione dei bambini, delle relazioni con le famiglie e, più in generale, dell’ambiente di riferimento, specificatamente connotato da storia, elementi socio economici, costumi e tradizioni, matrici linguistiche, valenze culturali.
Anche in funzione di questa situazione si sono poste le opzioni, in varie occasioni effettuate, per fasi anche lunghe di sperimentazione, per progetti pilota ( “Progress”), per collaborazioni strutturate con gli Enti Locali, per la funzionalizzazione delle metodologie e il consolidamento delle competenze degli operatori.
Lunga e anche abbastanza fattiva é ormai la consuetudine generalizzata a tutto il circolo con le esperienze di tempo pieno , basate sul contemperamento dei curricoli più dichiaratamente cognitivi con attività e sperimentazioni integrative su lingua e cultura sarda, attività grafico pittoriche, educazione alla legalità, ricerca etno antropologica, attività motorie e sportive, teatro.
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Scuola Secondaria di I grado di Pozzomaggiore
Istituita alla fine degli anni ‘40 per iniziativa del parroco Fadda come scuola parificata e legalmente riconosciuta nei locali (per certi versi di fortuna) di S. Croce, parallelamente all’Avviamento Professionale di tipo agrario in funzione dalla fine degli anni ‘30 ed esauritosi nei primi anni ‘60, divenne statale dopo l’istituzione della Scuola Media Unica, in conseguenza della legge n° 1859/62.
Nei suoi primi anni di vita, ospitata in locali del comune ovviamente aspecifici, accolse gli alunni della zona, prima che gradualmente venissero istituite le sezioni staccate di Padria e Mara (attive fino all’anno scolastico 1997/98), Semestene (accorpata parecchi anni fa a Bonorva) e Cossoine (soppressa nell’anno scolastico 2011 2012).
Verso la metà degli anni ‘60, la sede della scuola divenne l’attuale edificio, costruito negli anni ‘50 e complessivamente abbastanza adeguato, sia come ambienti interni, sia come spazi esterni.
Fu intitolata negli anni ‘60 a Nico Pinna Parpaglia , professore di liceo e acuto studioso antifascista, appartenente ad una famiglia che ha dato al paese notorietà regionale per il generale Pietro, Alto Commissario per la Sardegna dal 1943 al 1949, e per il sig. Peppe, sindaco del paese nel 1956 e nel 1960. La famiglia peraltro è stata munifica donatrice dell’area dove è sorta la scuola media.
L’Istituto Comprensivo
Negli anni ‘90, in conseguenza del flusso migratorio e della bassa natalità, sono venuti, da una parte, gradualmente riducendosi gli iscritti nei vari ordini di scuola e, dall’altra parte, si sono pronunciati indirizzi legislativi ed organizzativi di razionalizzazione e contingentamento.
In riferimento a questa situazione e al dibattito, sviluppatosi nelle scuole e nelle amministrazioni comunali del territorio, che ha evidenziato anche elementi culturalmente e pedagogicamente positivi nei processi di verticalizzazione, al di là di logiche difensive di conservazione delle strutture, si è pervenuti, nell’anno scolastico 1997/98, alla formazione dell’Istituto Comprensivo di Scuola Materna, Elementare e Media, sia a Pozzomaggiore che a Bonorva. Questa istituzione ha avviato un’esperienza di riorganizzazione e integrazione pedagogico didattica e funzionale marcatamente innovativa, anche per gli importanti risvolti sperimentali dell’autonomia.
L’Istituto Comprensivo, costituito in base alla legge n. 97/1994, non rappresenta esclusivamente una modalità di riorganizzazione della rete scolastica, ma un’importante opportunità di interpretare unitariamente i bisogni degli utenti e del territorio. L’Istituto Comprensivo è in grado di offrire una maggiore efficacia nei processi formativi (continuità educativa, orientamento scolastico, ecc.) e una maggiore efficienza nei servizi amministrativi. Nell’anno scolastico 2012 2013, a seguito del Piano di Dimensionamento della rete scolastica regionale (Delibera Giunta Regionale della Sardegna n. 7/4 del 16.02.2012 e n. 11/2 del 6.3.2012), è stata disposta l’aggregazione dell’Istituto Comprensivo di Bonorva all’Istituto Comprensivo di Pozzomaggiore. Il decremento demografico ha comportato gradualmente, nel corso di un quindicennio, alla chiusura delle sezioni staccate della Scuola Secondaria di 1° grado prima di Mara, Padria e Cossoine per Pozzomaggiore e di Giave per Bonorva; si è assistito inoltre ad un incremento del pendolarismo non solo per gli alunni della S. Secondaria di 1° grado ma anche per quelli dell’infanzia e della primaria, sia in seguito ad accordi tra le amministrazioni di Mara e Padria sia per scelta dei genitori. ISTITUTO COMPRENSIVO POZZOMAGGIORE Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 pagina 10
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Gli strumenti di rilevazione
L’analisi della situazione economica e socio culturale del territorio e la rilevazione dei bisogni formativi sono state effettuate attraverso: - raccolta di informazioni dirette da docenti e famiglie; - piani socio assistenziali dei comuni di Pozzomaggiore, Bonorva, Cossoine, Giave, Mara, Padria e Semestene; - opuscoli e pubblicazioni riguardanti il territorio; - elaborazioni statistiche effettuate da Enti Locali e istituti di ricerca; - questionari mirati somministrati agli alunni.
L’analisi economica e socio-culturale del territorio di Pozzomaggiore
Dalla rilevazione con gli strumenti indicati emerge una situazione fisico geografica, economico sociale e culturale del territorio, sulla quale opera la scuola, con dei tratti caratteristici come quelli che di seguito vengono descritti. I paesi sono situati in zone più o meno collinari di origine vulcanica e distano una sessantina di chilometri da Sassari e da Alghero, una trentina da Macomer, una quindicina dalla strada statale 131 e pochi chilometri tra loro. Hanno corsi d’acqua a regime torrentizio, flora di tipo mediterraneo, caratterizzata da querce, olivastri e rare sughere, fauna ricca di cinghiali e diversa selvaggina. In questi ultimi decenni e in modo particolare negli ultimi anni, la popolazione ha subito un drastico calo, attestandosi nei quattro centri intorno ai 5000 abitanti, con riduzione di oltre 500 unità negli ultimi 10 anni. In linea con la tendenza vissuta dalle zone interne, lo spopolamento è un fenomeno che ha drammaticamente attraversato e svuotato i paesi del Mejlogu. Bassa natalità, saldo negativo tra mortalità e nascite, ripresa del flusso migratorio, legato ad una crisi occupazionale ormai cronica, hanno determinato il continuo decremento e conseguente invecchiamento della popolazione e significativa diminuzione della popolazione scolastica; da registrare l’insediamento, in questi ultimi anni, di diverse famiglie di extracomunitari, prevalentemente di origine marocchina e cinese, sia a Pozzomaggiore che a Cossoine e Padria. I genitori, in genere giovani o di mezza età, hanno prevalentemente la licenza media, ma anche, in parecchi casi, diploma e, meno, laurea. Il ruolo educativo e di interazione con la scuola è delegato in gran parte alle madri, impiegate, in casi non molto diffusi, anche in lavori extradomestici. Il tempo libero di genitori e figli è largamente ipotecato dalla televisione e da modelli di fruizione, consumo e omologazione culturale piuttosto statici. Da alcuni anni sta emergendo una interessante disponibilità ad attività sportive (scuola calcio, piscina, pallavolo, karate, equitazione, palestre) e culturali, promosse o incentivate da comuni e privati.
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La scuola è vista a volte come strumento di elevazione sociale, più spesso come parcheggio e non sempre come formatrice di individui civilmente più educati e preparati. In questi ultimi anni va crescendo comunque la consapevolezza di arricchimento culturale che essa può offrire, al di là dei pur presenti casi di disadattamento e di tensione. Sono presenti svantaggi e ritardi nel compimento degli studi e la funzione di orientamento della scuola non sempre è facile e liscia, anche perché deve confrontarsi con le peraltro legittime esigenze delle famiglie e i condizionamenti logistici e ambientali. La grave crisi che il settore dell’allevamento, economia trainante, sta vivendo già da qualche anno, ha ulteriormente aggravato la situazione economica del territorio. Il crollo del prezzo del latte, l’aumento dei costi di gestione dell’azienda, la concorrenza nella vendita dei prodotti lattiero caseari hanno fatto sentire il peso della crisi anche nell’importante realtà di produzione, nonché occupazionale, rappresentata dalla Latteria Sociale e prodotto serie ripercussioni nei settori dell’indotto. Negli ultimi anni si è accentuato il fenomeno dell’arruolamento dei giovani nei Corpi di Polizia, Carabinieri, Esercito, segnale inequivocabile di una crisi del mondo del lavoro, legata alla contrazione di occupati nel settore agro pastorale e alla stagnazione nel settore dell’edilizia. Significativo anche il tasso di disoccupazione tra i giovani forniti di titolo di studio medio alto. In mancanza di sbocchi, si allunga e radicalizza il “soggiorno” familiare e la dipendenza da redditi di sopravvivenza da vari tipi di pensione. A testimonianza di una forte volontà di reazione da parte delle popolazioni vanno registrate diverse nuove attività imprenditoriali nei centri urbani e nelle zone di Pozzomaggiore e Campu Giavesu: salumifici artigianali, pastifici, attività cooperativistiche artigianali e commerciali. La presenza di piccole strutture ricettive e B&B attestano l’attenzione di una nuova imprenditoria verso il settore turistico su cui le amministrazioni comunali hanno puntato negli ultimi anni con interventi ed investimenti tesi a sostenere lo sviluppo economico delle aree interne, in una prospettiva di integrazione col turismo balneare delle coste. Sono così cresciute nel territorio iniziative volte a migliorare l’integrazione fra turismo, patrimonio culturale, ambiente e risorse produttive puntando alla destagionalizzazione turistica. Il Museo del Cavallo a Pozzomaggiore, il “Centro espositivo della civiltà contadina” a Mara, inserito nel circuito del Parco “Grazia Deledda”, il recupero di antichi palazzi signorili per usi sociali, la nascita di associazioni culturali sovracomunali come “Isperas” oltre all’istituzione di premi letterari e di poesia: “Gurulis Vetus” a Padria e “G. M. Pinna” a Pozzomaggiore, la gestione dei servizi sociali associati, la presenza di cori polifonici e gruppi folkloristici, le numerose pubblicazioni prodotte dai comuni e dalla scuola, palesano un fermento culturale nuovo che ha finalmente visto Scuola ed Enti Locali elaborare e portare avanti progetti frutto di un lavoro sinergico. E’ stato attivato un nuovo tavolo di confronto, avviato un nuovo percorso di lavoro comune, indispensabile per affrontare insieme i piccoli grandi problemi che la scuola vive, siano essi infrastrutturali, organizzativi, educativi e didattici, perché l’offerta formativa sia sempre più ricca ed adeguata alle sfide che una società sempre più globalizzata pone. I Comuni, referenti privilegiati della scuola, perseguono continui sforzi di dotazione, arricchimento, integrazione di infrastrutture, compatibilmente con le proprie risorse, impegnandosi in un dialogo costante anche e soprattutto nel campo dei servizi sociali. Tuttavia tali sforzi appaiono ancora insufficienti a coprire tutte le reali necessità di risorse, animatori, supporti per una migliore e più continua funzionalità di gestione.
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L’analisi economica e socio-culturale del territorio di Bonorva
Bonorva è un paese del Mejlogu di circa 4100 (Censimento 2001) abitanti (oggi 3728). La popolazione del territorio è stata soggetta negli ultimi 40 anni ad una serie continua di migrazione verso l’esterno ed un decremento della natalità che ne hanno caratterizzato fortemente in senso negativo la consistenza demografica; basta ricordare due dati essenziali: a Bonorva si è passati da quasi 8.000 abitanti del 1951 ai 4637 del 1990, con una variazione in meno di circa il 40% rispetto alla situazione del 2006. Uno degli aspetti negativi del flusso migratorio fu il fatto che impegnò soprattutto le classi medio giovani facendo aumentare in modo sproporzionato le fasce d’età più anziane nella popolazione residente ed aggravando il fenomeno dell’abbandono delle campagne. I processi d’industrializzazione a livello regionale non hanno avuto alcuna influenza sullo sviluppo e l’ammodernamento dell’agricoltura nel territorio che è basata ancora prevalentemente su un’economia agro pastorale. Il territorio dispone di un congruo patrimonio ovino, di una latteria sociale cooperativa di antica data, con un centinaio di soci, che trasforma tutto il latte prodotto. L’attività pastorale è legata sempre ai metodi tradizionali del pascolo brado, ma con diverse aziende a conduzione familiare, moderne e funzionali. Al contrario, le colture cerealicole, specie quella del grano, sono state quasi del tutto abbandonate. Purtroppo non sono stati mai realizzati progetti per potenziare la capacità produttiva della campagna e non si è quindi mai realizzata un’attività economica moderna fondata sulla zootecnia e sulla trasformazione dei prodotti zootecnici. Negli ultimi anni si sono create piccole imprese artigianali a conduzione prevalentemente familiare che operano per lo più nel settore edilizio, nella lavorazione del legno e dei metalli e che attualmente risentono della crisi economica generale per cui la situazione occupazionale del territorio è alquanto precaria con conseguenti e gravi riscontri sul piano socio economico. Non bastano a dare risposte occupazionali neanche le piccole attività tradizionali dell’artigianato locale quale, per esempio, la tessitura della lana che impegna prevalentemente manodopera femminile in un rapporto di lavoro, comunque, molto precario e mal retribuito. Scarsa e limitata è anche l’attività e gli impieghi nel settore terziario. Tra le risorse che il territorio potrebbe offrire, ma che risultano ancora scarsamente utilizzate, sono quelle relative all’enorme patrimonio storico archeologico presente: Valle dei nuraghi, necropoli di S. Andria Priu etc. Attualmente, dopo lunghe vicissitudini di carattere burocratico, sono decollati i lavori per l’approntamento delle strutture di base per uno sfruttamento razionale dei vari siti archeologici presenti un po’ in tutto il territorio che, oltre a costituire un piccolo sbocco occupazionale, rappresentano un importante stimolo culturale. Nel territorio sono presenti piccole associazioni culturali e di volontariato (Avis, Croce Verde, Pro loco, Università Uni 3), associazioni sportive e comitati per le varie feste. Mancano alcuni servizi, esistono in pratica quelli essenziali: biblioteca comunale, ludoteca, oratorio parrocchiale, palazzetto dello sport e Informagiovani; intitolato all’avv. Ligio Solinas, è presente un centro sociale per anziani. In questo contesto la scuola rimane ancora un punto di riferimento ed un grande supporto contro l’isolamento civile, organizzativo, culturale ed operativo; è anche un servizio che, collaborando con le altre strutture presenti, può consentire coordinamenti strutturati per soddisfare parte dei bisogni educativi e civici dell’utenza. I dati sulla dispersione scolastica degli ultimi anni, relativi alla provincia di Sassari e al nostro territorio, hanno fatto suonare un campanello d'allarme su un problema che, se sottovalutato o male
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interpretato e quindi non affrontato, può trasformarsi in ulteriore fattore di rischio nel penalizzare la realtà territoriale. Il problema deve quindi essere affrontato dalla scuola dell'obbligo con interventi di tipo preventivo. La scuola propone progetti educativi diversi che hanno lo scopo di affrontare il problema nella sua complessità. Sono previsti interventi specifici contro la dispersione scolastica, i disagi dell'apprendimento e il recupero di competenze disciplinari e anche interventi mirati a fornire stimoli e a sostenere una crescita culturale dell'allievo, che facciano nascere motivazione per lo studio, per l'impegno sociale ed intellettuale. Le molteplici proposte sono i punti di riferimento per porre le basi di una crescita intellettuale corretta.
I contesti familiari
La gran parte delle famiglie costituisce una buona base educativa veicolando valori positivi e indirizzando i propri figli verso comportamenti e scelte socialmente valide. Ma anche nel nostro contesto sociale, così come in tutto il resto del Paese, la famiglia, nell’ultimo trentennio ha subito radicali cambiamenti: da famiglia di tipo patriarcale si è trasformata in famiglia di tipo nucleare, con conseguente ridimensionamento del numero dei componenti. Sotto l’aspetto economico, in considerazione anche della recessione a livello nazionale, le famiglie vivono quasi tutte di una unica fonte di reddito che in genere riesce a soddisfare comunque i bisogni primari. Le pensioni di vecchiaia costituiscono spesso, anche per giovani nuclei familiari, un supporto indispensabile. Talvolta le modeste possibilità economiche generano, direttamente o indirettamente, stati di insicurezza e sempre più spesso i ragazzi sono indotti a considerare come esigenze primarie anche il possesso di beni voluttuari e questo genera conflitti tra richieste e possibilità di appagarle. Anche nella nostra realtà, d’altro canto si riscontrano, ormai con sempre maggior frequenza, difficoltà ad offrire un sistema valoriale solido, punti di riferimento concreti e supporti educativi e affettivi efficaci, tali da soddisfare i bisogni formativi dei nostri ragazzi. Di conseguenza si evidenziano, fortunatamente non con molta frequenza, problemi di disadattamento con conseguente chiusura al dialogo educativo, che si manifestano attraverso disagi e, nei giovani in età scolare, nel basso rendimento scolastico e talvolta in devianze comportamentali. Molto importante è a questo proposito, per la scuola, la collaborazione e il supporto degli EELL, con i quali si è avviato già da qualche anno un rapporto costruttivo e soprattutto delle famiglie che in numero sempre maggiore accettano o richiedono la collaborazione esterna, sotto forma di assistenza educativa, supporto psicologico e/o recupero in senso strettamente scolastico.
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IInnffoorrmmaazziioonnii ssuullllll’’’IIssttiittuuttoo
Nell’anno scolastico 2014/2015 il numero degli alunni, delle classi e dei docenti è il seguente: Scuola dell’Infanzia
POZZOMAGGIORE
SEZ. 1 a SEZ. 2a TOTALE
(3-5 anni) (3-4 anni)
ALUNNI 30 29 59
DOCENTI 5
BONORVA (Nel plesso è attiva la Sezione Primavera che accoglie i bambini dai 18 ai 36 mesi di età) SEZ. 1 a SEZ. 2 a TOTALE (3-4 anni) (4-5 anni) ALUNNI 26 26 52
DOCENTI 5
COSSOINE SEZIONE UNICA TOTALE
ALUNNI 13 13
DOCENTI 3
PADRIA / MARA SEZIONE UNICA TOTALE
ALUNNI 13 13
DOCENTI 4
TOTALE ALUNNI SCUOLA INFANZIA: 137 Scuola Primaria
POZZOMAGGIORE
1aA 2aA 2aB 3aA 3aB 4aA 5a A TOTALE
ALUNNI 22 20 11 15 10 24 20 122
DOCENTI 18
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BONORVA
1aA 2aA 2aB 3aA 4aA 5aA 5aB TOTALE
ALUNNI 25 16 18 26 24 20 18 147
DOCENTI 16
COSSOINE
1a 2a 3a 4a 5a TOTALE
ALUNNI 5 4 5 5 3 22
n. 2 pluriclassi: 1 a + 2a + 3 a / 4 a + 5 a
DOCENTI 6
MARA / PADRIA 1a 2a 3a 4a 5a TOTALE
ALUNNI / / / 7 7 14
n. 1 pluriclasse 4 a + 5 a
DOCENTI 4
TOTALE ALUNNI SCUOLA PRIMARIA: 305
Scuola Secondaria di I Grado
POZZOMAGGIORE
1a A 2a A 3a A 1a B 2a B 3a B TOTALE
ALUNNI 16 15 16 17 15 16 95
DOCENTI 18
BONORVA 1a A 2a A 3a A 1a B 2a B 3a B TOTALE
ALUNNI 13 17 14 14 17 19 94
DOCENTI 25
TOTALE ALUNNI SCUOLA SECONDARIA: 191
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Tabella riassuntiva media alunni per totale alunni n. sezioni /classi n. insegnanti sezione /classe
Scuola dell’Infanzia 137 6 23 16
Scuola Primaria 305 17 18 40
Scuola Sec. di I grado 191 12 16 38
Totale Istituto 633 35 18 94
Personale amministrativo 4
Personale ausiliario 15,5
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AAnnaallliissii ddeeii bbiissooggnnii ffoorrmmaattiivvii ee ddeelll ccoonntteessttoo
Bisogni formativi degli alunni
I principali bisogni che emergono da una analisi effettuata con l’osservazione delle maggiori carenze di formazione degli alunni alla conclusione del ciclo dell’obbligo e sui quali si rende opportuno ricalibrare gli interventi educativi e didattici, sin dalla scuola dell’infanzia, risultano essere i seguenti:
IDENTITA ’ • conoscere se stessi; • acquisire autonomia di pensiero e di azione; • essere consapevoli dei propri punti di forza e • conoscere le proprie radici storiche e debolezza; culturali specifiche. • sviluppare l’autostima;
SALUTE • acquisire conoscenza e attenzione per il • rispettare l’ambiente; proprio corpo; • interiorizzare i principi di una cultura della • acquisire ritmi di vita e comportamenti sicurezza; alimentari corretti; • vivere in un ambiente idoneo e stimolante.
CULTURA • acquisire il piacere della lettura; • conoscere e rispettare le diversità; • sviluppare il bisogno di conoscere; • orientarsi nelle scelte; • ampliare i propri interessi; • acquisire e utilizzare in maniera integrata le conoscenze.
COMUNICAZIONE • sviluppare/potenziare la capacità di ascolto e • utilizzare in maniera critica e consapevole i di espressione; mezzi di comunicazione multimediale; • sapersi confrontare con altre persone e • manifestare in modo adeguato sentimenti ed realtà; emozioni.
SOCIALITÀ ’ • stabilire relazioni con gli altri; • interiorizzare modelli educativi e valori adeguati. • lavorare in gruppo; • fare propri i valori di rispetto verso culture • essere responsabili nei rapporti umani e differenti. sociali;
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Bisogni formativi dei docenti
La valutazione dei bisogni formativi dei docenti è stata effettuata sia sulla base di un apposito questionario somministrato ai fini della elaborazione del Piano triennale di aggiornamento sia dai risultati riscontrati dal monitoraggio sui principali elementi che caratterizzano il funzionamento del nostro sistema formativo.
In particolare emerge la necessità di rafforzare la professionalità docente in questi settori: • adeguamento alle indicazioni ministeriali • informatica e nuovi strumenti multimediali • comunicazione/capacità relazionali • metodologia didattica • autonomia • progettualità laboratoriale • curricolo e continuità verticale • aggiornamento e formazione • valutazione • sicurezza Bisogni formativi del personale ATA
Allo stesso modo si è proceduto per individuare le necessità che caratterizzano l’azione professionale del personale impegnato in questo settore • autonomia • utilizzo dei macchinari in adozione • sicurezza • aggiornamento e formazione Bisogni della Scuola
La scuola, intesa sia nella sua dimensione istituzionale, visto che come tale si rapporta con le altre del territorio, sia come organizzazione di servizio tendente alla realizzazione della sua missione secondo criteri improntati all’efficienza e all’efficacia della propria azione, individua i propri bisogni principalmente in quattro settori
• immagine: rafforzare la propria immagine interna ed esterna
• organizzazione interna: potenziare chiarezza e trasparenza nell’organizzazione
• comunicazione: rafforzare e qualificare la comunicazione tra docenti e alunni; docenti e docenti; docenti e personale ATA; scuola e famiglia potenziare la circolarità dell’informazione
• intercultura: valorizzare le risorse e le diversità di ogni singolo individuo favorire l’integrazione di chi è in condizione di disagio • collaborazione con gli stabilire accordi condivisi tra Scuola e Comune che migliorino la Enti Locali: qualità del sistema educativo e di istruzione stabilire relazioni più forti tra la scuola dell’autonomia e la comunità
• sicurezza: adeguare la scuola alle norme di sicurezza (D. L.vo n. 81/2008- attuazione art. 1 Legge 3 agosto 2007 n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, integrato dal D. lgs. 3 agosto 2009, n. 106)
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Bisogni delle famiglie
Riguardo alle famiglie, vengono evidenziati i bisogni principali emersi sia nei rapporti con la Scuola che nei rapporti educativi con i figli:
• coinvolgimento nell’accoglienza da parte della Scuola e nella condivisione delle attività
• comunicazione chiarezza e trasparenza dell’informazione, sia nello stile comunicativo che nella sostanza della comunicazione
• consapevolezza dei ruoli formazione dei genitori
Bisogni del territorio
La valutazione dei bisogni del territorio, collegata alla valutazione delle risorse esterne, nasce dall’esigenza di individuare le esigenze formative trasversali alla scuola che caratterizzano questa specifica realtà.
Le esigenze fondamentali del territorio sono quelle di valorizzare le sue risorse di carattere: • ambientale per salvaguardare e valorizzare l’ambiente • storico/archeologico • umano (anziani) • artigianale • socio-culturale per sviluppare: - senso di appartenenza, - interrelazionalità, - spazi di aggregazione • occupazionale per: - salvaguardare e sviluppare le attività artigianali, - sviluppare mentalità imprenditoriale e senso di cooperazione
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LLee rriissoorrssee ppeerr lllaa rreeaallliizzzzaazziioonnee ddeelll PPiiaannoo
Risorse interne
PERSONALE : 1 Dirigente Scolastico 2 Collaboratori del Dirigente 1 Direttore Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) 16 Docenti di Scuola dell’Infanzia 40 Docenti di Scuola Primaria 3 Assistenti amministrativi 15,5 Collaboratori scolastici 38 Docenti di Scuola Secondaria di I grado
LABORATORI : • informatica: aula informatica nella Scuola Primaria di Pozzomaggiore, Bonorva e Cossoine e nella Scuola Secondaria di I grado di Pozzomaggiore e Bonorva • scientifico: dotato di qualche modello sperimentale nella Scuola Secondaria di I grado di Pozzomaggiore e attrezzato nella Scuola Secondaria di 1° grado di Bonorva • musicale: aula di musica nella Scuola Secondaria di I grado di Pozzomaggiore con attrezzature complete ed efficient; auditorium, aule per lezioni strumento musicale e sala incisioni nella Scuola Primaria/Secondaria di Bonorva
EDIFICI SCOLASTICI Sono dislocati nei quattro Comuni in cui si estende l’Istituto: • Pozzomaggiore: Scuola dell’Infanzia/Primaria e Secondaria di I grado • Bonorva: Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria/Secondaria di I grado • Cossoine: Scuola dell’Infanzia/Primaria • Mara: Scuola Primaria • Padria: Scuola dell’Infanzia Tutti gli edifici scolastici dispongono di spazi verdi.
PALESTRE • Pozzomaggiore (comunale, utilizzata dalla Scuola Secondaria di I grado) • Bonorva (interna alla Scuola, utilizzata dalla S. Primaria e Secondaria di 1° grado ) • Cossoine (comunale, utilizzata dalla Scuola Primaria) La situazione delle attrezzature e dei sussidi didattici è da ritenersi generalmente carente nei vari plessi. Risorse esterne Nelle tabelle seguenti sono riportati i diversi servizi e le diverse opportunità dalle quali la Scuola può attingere per la realizzazione delle attività da progettare:
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Risorse del territorio
Pozzomaggiore
Storico Ambientali- Agricoltura, Strutture Strutture e Associazioni Interventi archeologiche naturalistiche industria, pubbliche Servizi culturali socio- artigianato assistenziali
- Domus de janas - Vallate, corsi - Latteria sociale - Caserma CC - Biblioteca - Avis - Assistenza - Tombe dei d’acqua, flora e - Tappeti e faunas - Polizia urbana comunale - Croce Verde domiciliare giganti fauna al telaio - Medici di base - Museo del - Pro-loco - Attività sociali - Nuraghi: Cae, mediterranea - Lavorazione - Medico igiene cavallo - Caritas - Viaggi e soggiorni Alvu, Ala, - Avifauna ferro battuto, pubblica - Palestra parrocchiale per anziani Punta Turre, ….. acquatica pietra, legno - Guardia medica comunale - Coro di - Interventi per i - Dolmen - Bosco Serra - Lavorazione - Veterinario di - Campo sportivo Pozzomaggiore minori e per gli - Necropoli Suelzu coltelli base - Campo da tennis - Gruppo adolescenti Tuscanu - Bosco Monte - Dolci sardi e - Compagnia - Campo cuncordu Planu - Iniziative culturali - Pozzo sacro Murale pane tradizionale barracellare polivalente de Murtas con le scuole - Ponte Oinu - Bosco Badde - Maestri muratori - Banco di - Campo bocce - Comitati feste - Informagiovani (romano) - Sa rocca boida - Aziende agro- Sardegna - Area sosta - Polisportiva - Progetti Plus: - Palazzi padronali - Su guanu pastorali - Banca di Sassari caravan - ACLI Assistenza - Architravi - Stagno de”Sos - Allevamento - Giudice di pace - Piscina comunale - Società ciclistica anziani, aragonesi paris de su cavalli di razza - Servizio - Palestra karate AICS assistenza - San Giorgio monte” Antincendio - Centro ippico - A.S. MEILOGU educativa,
- Santa Croce - Lago di Badde - Ufficio postale - Maneggio - Volley team assistenza - Chiesa Calarighe - Farmacia privato - Dojo Arashi famiglie con Sant’Antonio - Laghetto - Casa di riposo - Oratorio Karate disabili, …. (Madonna della Baragagna parrocchiale - Associazione Salute) (artificiale) - Salone volo ultraleggeri - San Costantino S. Croce con - Associazione
- San Pietro teatro ippica - Santa Maria - Istituto pozzomaggiorese - Ex convento comprensivo - 118 agostiniano - Liceo scientifico - Associazione - S. Barbara - Ludoteca culturale Isperas Cossoine
Storico Ambientali- Agricoltura, Strutture Strutture e Associazioni Interventi archeologiche naturalistiche industria, pubbliche Servizi culturali socio- artigianato assistenziali
- Chiesa - Monte Traessu : - Aziende agro - - Caserma CC - Biblioteca - AVIS - Servizio domicil. parrocchiale boschi e foreste, pastorali - Medico di base comunale - CIF per anziani Santa Chiara area di sosta - Lavorazione - Ufficio postale - Centro sociale - Pro Loco - Corsi ballo, - Chiesa S. Croce “Paule Manna”, maschere sarde - Farmacia - Museo arte sacra - Gruppo folk S. musica, tennis, - Chiesa Santa rimboschimento in legno - Banco di - Museo Chiara ginnastica, vollej Maria Iscalas forestale - Pasticceria dolci Sardegna enogastronomico - NCT Racing - Soggiorni estivi - Chiesa San - Voragine tradizionali - Compagnia - Centro - Gruppo - Convegni e Sebastiano “Mammuscone” - Produzione barracellare documentazione motoristico concorsi culturali - Centro storico - “Pinnettas” cestini in giunco - Salone - Team “500” - Progetti Plus - Scavi - Giardino e pineta - Panificio parrocchiale storiche - Viaggi e soggiorni archeologici comunale - Attività artigiane - Anfiteatro - Polisportiva per anziani - Nuraghe e z.i. - Campo sportivo - Atletico - Giornata Tomba dei - Campo calcetto Cossoine dell’anziano giganti Corruoe- - Palestra - Alkennor: Aidu comunale società servizi - Grotte: Suiles, Su - Piscina turistici Peltusu, …. - Scuola Infanzia e - Ass. Isperas - Nuraghi Primaria - Comitati feste - Domus de Janas
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Bonorva
Storico Ambientali- Agricoltura, Strutture Strutture e Associazioni Interventi archeologiche naturalistiche industria, pubbliche Servizi culturali socio- artigianato assistenziali
- Necropoli S. - Boschi e macchia - Latteria sociale - Campo sportivo - Museo - Croce verde - Cooperativa A.S. Andria Priu mediterranea (Su Cooperativa - Palazzetto dello archeologico - Avis “Progetto H” - Tombe giganti monte, - Lavorazione sport - Biblioteca - Pro-loco - Suore - Pozzo sacro Su Campeda, ferro e alluminio - Campetto tennis Comunale - 118 Vincenziane Lumarzu Mariani) - Lavorazione - Casa dello - Servizio - “S’ischiglia” - Assistente - Strade romane - Vallata di S. Lucia legno studente Informagiovani - “Combattenti e sociale comunale - Fortezza punico- - Rio di S. Lucia - Vendita materiali - Scuole: Infanzia, - Associazione S. Reduci” e psicologa romana - Fonti e sorgenti edili Primaria, Andria Priu - “Carabinieri in - S.E.T. (Servizio - Chiese medievali minerali e - Lavorazione Secondaria 1° e - Uni 3 congedo” educativo campestri: naturali tappeti sardi 2° grado - Scuola Infanzia, - “Compagnia territoriale) - S. Lorenzo, - Isola - Ludoteca Primaria, Barracellare” - Progetti Plus: - S. Francesco - Acqua minerale - Ospedale Manai Secondaria 1° - Circolo “Auser” Assistenza - Chiese: S. Maria, (Santa Lucia) grado pensionati anziani, - S. Giovanni, - Produzione - Liceo classico - Polisportiva Assistenza - S. Vittoria, scarpe e guanti - Istituto calcio educativa, - S. Antonio, da lavoro Professionale per - Karate (Centro Assistenza Convento - Produzione l’agricoltura scuola dello famiglie con Francescano di S. materie plastiche sport) disabili, …. Salvatore - Lavorazione - Gruppo - - Resti di villaggi marmo e pietre folkloristico medievali: - Lavorazione pane - Vari corsi di ballo Trequiddo, Prius tradizionale per diverse fasce - Villaggio - Pasticcerie di età medievale di - Salumificio Rebeccu - Imprese edili - Numerosi nuraghi tra cui Tresnuraghes e Oes Giave
Storico Ambientali- Agricoltura, Strutture Strutture e Associazioni Interventi archeologiche naturalistiche industria, pubbliche Servizi culturali socio- artigianato assistenziali
- S. Andrea - Nek origine - Zona industriale -“Centro - Biblioteca - Ass.ippica giavese - S.E.T Servizio Apostolo vulcanica “Campu Sociale” - Videoteca - Ass. culturale Educativo - Santa Croce - “SaPedra Giavesu” - Ludoteca - Ludoteca “Ant.Uras” Territoriale - San Sisto Mendalza” - con svariati - Campo sportivo - Sportello - Ass culturale - Progetti Plus: - San Cosimo e enorme edificio insediamenti - Anfiteatro linguistico “U ffiziu “Ant.Paba” Assistenza Damiano roccioso industriali- comunale limba sarda” - Colare San Sisto anziani, - Resti chiesetta - Cratere Annaru artigianali- - Pineta - Polisportiva G.S Assistenza campestre Santa (movimento commerciali - Parco Urbano Giavese educativa, Maria naturale - Campetto - Compagnia Assistenza - Domus de janas L.r.31/89) polivalente Barracellare famiglie con Monte Fulcadu, - Monte Traessu - Palestra - Corsi di ballo, disabili, …. Rio molinu e - Valle dei Nuraghi comunale pittura e teatro Sauchesu - Dimore Rurali attrezzata - Arti marziali - Nuraghi: San - (pinettas- - Biblioteca (difesa e Sisto, Oes, pinettos) - Videoteca autocontrollo) Cagules - Resti Castello Roccaforte (Doria 1329)
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Mara
Storico Ambientali- Agricoltura, Strutture Strutture e Associazioni Interventi archeologiche naturalistiche industria, pubbliche Servizi culturali socio- artigianato assistenziali
- Grotte : Sa ’ucca - Pineta e struttura - Dolci e pani tipici - Medico di base - Biblioteca - Comitati feste - Servizio de Su Tintirriolu, di accoglienza in - Aziende - Ufficio postale comunale - Polisportiva domiciliare per Filiestru, Sa località zootecniche e - Farmacia - Centro sociale - Coro Bonuighinu anziani Molina, Tuva ‘e Bonuighinu agricole - Banco di - Campo sportivo - Associazione - Viaggi e soggiorni mare - Tintia e Sos - Uliveti e vigneti Sardegna - Campo culturale Isperas per anziani - Grotta e nuraghe istrampos - Attività - Compagnia polivalente - Laboratori e Tomasu - Rimboschimento movimento terra barracellare - Scuola primaria corsi per la fascia - Vari nuraghi forestale - Lavorazione - Ludoteca giovanile - Domus de janas - Punto di sosta ferro e legname - Centro - Progetti Plus: Su Binza ‘e Sorres espositivo civiltà Assistenza Furrighesu - Parete rocciosa contadina anziani, - Tombe dei Monte Peidru Assistenza giganti - Caldera Badde educativa, - Monolito “Sa Larenta Assistenza pedra longa” - Cava dismessa di famiglie con - Resti castello caolino disabili, …. madievale - Chiesa di Bonuighinu e cumbessias - Parrocchia San Giovanni Battista - Chiesa Santa Croce
Padria
Storico Ambientali- Agricoltura, Strutture Strutture e Associazioni Interventi archeologiche naturalistiche industria, pubbliche Servizi culturali socio- artigianato assistenziali - Domus de janas - Cascata Sa Entale - Aziende agricole - Caserma CC - Museo Civico - PAVOP - Servizio - Nuraghi - Sas Puntas e zootecniche - Medico di base - Biblioteca - Ass. Isperas domiciliare per - Reperti Cultura Biancas - Dolci e pani - Ufficio postale comunale - Ass. ippica anziani Abealzu tradizionali - Farmacia - Centro sociale S’isprone - Laboratori estivi
- Resti punici - Banco di - Campo sportivo - Progetti Plus: - Reperti città Sardegna - Campo Assistenza romana di - Compagnia polivalente anziani, Gurulis Vetus barracellare - Campetto Assistenza - Scavi parrocchiale educativa, archeologici - Ludoteca Assistenza - Chiesa S. Giulia - Scuola Infanzia famiglie con - Chiesa S. Croce - Asilo nido disabili, …. - Chiesa e -Servizio pasti a convento S.Maria domicilio per degli Angeli, nota anziani e malati S. Antonio - Giornata - Chiesa San dell’anziano Giuseppe - Resti palazzo baronale del ‘700
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Semestene
Storico Ambientali- Agricoltura, Strutture Strutture e Associazioni Interventi archeologiche naturalistiche industria, pubbliche Servizi culturali socio- artigianato assistenziali - Chiesa San - Pineta - Aziende agricole - Ufficio postale - Centro sociale - Progetti Plus: Giorgio - Zona boschiva e zootecniche - Medico di base - Campo Assistenza - Santa Croce “Sa Costa” - Farmacia polivalente anziani, (resti) - Compagnia - Piscina / Assistenza - San Nicola di baracellare - Campo sportivo educativa, Trullas - Banco di Assistenza - Santa Giusta Sardegna famiglie con - Nuraghi: Iscolca, disabili, …. Fenosu, Codes - Segretariato - Domus de ianas sociale località “Cantareddu”
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AAMMBBIITTOO PPRROOGGEETTTTUUAALLEE
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II mmooddeellllllii oorrggaanniizzzzaattiivvii pprrooppoossttii nneellllllaa nnoossttrraa ssccuuoolllaa
Scuola dell’Infanzia Plesso di Pozzomaggiore: n. 2 sezioni con un totale di 59 bambini Plesso di Bonorva: n. 2 sezioni con un totale di 52 bambini Plesso di Padria Mara: sezione unica con un totale di 13 bambini Plesso di Cossoine: sezione unica con un totale di 13 bambini Le attività didattiche quest’anno scolastico iniziano il 15 Settembre 2014 e terminano il 30 giugno 2015. La frequenza è gratuita, non obbligatoria e di durata triennale. Il tempo – scuola è organizzato in 40 ore settimanali, distribuite su 5 giorni (dal lunedì al venerdì), con orario dalle ore 8,30 alle ore 16,30; nel plesso di Bonorva l’ingresso è anticipato alle 8,15 per chi ha particolari esigenze e ne fa richiesta alla Dirigente. Servizio mensa ore 12,30/13,30. All’inizio dell’anno è previsto un periodo d’inserimento con orario di frequenza ridotto, per i bambini nuovi iscritti e per chi ne abbia la necessità; durante tale periodo avviene il graduale distacco dalla figura parentale. Per i primi giorni è ammessa la presenza, a scuola, di uno dei genitori, secondo orari e modi concordati con i docenti.
Sezione Primavera Nel plesso di Bonorva è attiva, nei locali della Scuola dell’Infanzia, la Sezione Primavera che accoglie i bambini da 18 a 36 mesi d’età. Si tratta di un servizio socio educativo sperimentale integrativo dell’offerta degli asili nido e della scuola dell’infanzia, finanziato da un accordo dell’Ente locale, Comune di Bonorva. I principali obiettivi che il servizio si propone sono: a) Riconoscere e favorire l’espressione del bambino nei diversi momenti del suo processo educativo, in un contesto di continuità e di coerenza educativa e nel riconoscimento delle diverse identità. b) Permettere al bambino di vivere in un ambiente che faciliti al meglio la sua crescita; ogni intervento sarà incentrato sulla personalità dei piccoli ospiti, e finalizzato alla promozione delle loro potenzialità, nel rispetto delle diverse fasi di sviluppo. c) Allacciare relazioni di gruppo significative con bambini della stessa età e di età diverse. Accanto ed insieme agli elementi sopra evidenziati, particolare e specifica cura sarà dedicata alle attività che riguardano i bisogni primari del bambino: l’alimentazione, la pulizia personale, il riposo, la sicurezza. Tutto il personale della scuola garantisce, con le rispettive professionalità, la miglior organizzazione possibile.
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Scuola Primaria Plesso di Pozzomaggiore: n. 7 classi con un totale di 122 alunni Plesso di Bonorva: n. 7 classi con un totale di 147 alunni Plesso di Mara Padria: n. 1 pluriclasse con un totale di 14 alunni Plesso di Cossoine: n. 2 pluriclassi con un totale di 22 alunni Il percorso di studi (della durata di cinque anni) viene articolato in due periodi didattici: triennio e biennio. Il tempo scuola (anche nelle classi 2a B e 3a B, a tempo normale nell’organico d’istituto ma per le quali viene attuato il progetto “Tempo Pieno”) è organizzato in 40 ore settimanali corrispondenti al modello di tempo pieno (art. 4 DPR n. 89/2009, Revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112). Le lezioni si svolgono dal lunedì al venerdì, con orario dalle ore 8,30 alle ore 16,30. Servizio mensa ore 12,30/13,30.
Scuola Secondaria di I grado Plesso di Pozzomaggiore: n. 6 classi con un totale di 95 alunni Plesso di Bonorva: n. 6 classi con un totale di 94 alunni Si articola in un periodo didattico biennale e un terzo anno che assicura l’orientamento e il raccordo con il secondo ciclo di istruzione. Nella S. Secondaria di Pozzomaggiore l’orario settimanale delle lezioni (art. 5 DPR n. 89/2009) corrisponde a 30 ore settimanali (29 ore di insegnamenti curricolari più 1 ora di approfondimento in materie letterarie) distribuite in sei giorni (dal lunedì al sabato), dalle ore 8,30 alle ore 13,30. Nella S. Secondaria di Bonorva l’organizzazione varia secondo i seguenti moduli orari: ě Tempo prolungato (Classe 3 aA): 38 ore settimanali, di cui 35 disciplinari + 3 di mensa. Le lezioni si svolgono dal lunedì al sabato: orario antimeridiano dalle ore 8,30 alle ore 13,30 mensa ore 13,30 – 14,30 orario pomeridiano: dalle ore 14,30 alle ore 16,30 il martedì e il venerdì, dalle ore 14,30 alle ore 15,30 il mercoledì
ě Tempo normale a indirizzo musicale (1 aA, 2 aA, 1 aB, 2 aB, 3 aB): 33 ore settimanali, di cui 29 disciplinari + 1 approfondimento in materie letterarie + 3 di strumento musicale (2 ore musica d’insieme e 1 ora di lezione individuale). Le lezioni si svolgono dal lunedì al sabato: orario antimeridiano: dalle ore 8,30 alle ore 13,30 orario pomeridiano: per i docenti di strumento dalle 14,30 alle 18,30 tutti i giorni, tranne il sabato per gli alunni un’ora a settimana di lezione individuale di strumento musicale e due ore di musica d’insieme ricreazione dalle 10,20 alle 10,35.
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Corso ad indirizzo Musicale Attivo dall'anno scolastico 2002/2003 presso la Scuola Secondaria di Primo Grado di Bonorva. Il Corso è stato attivato secondo le modalità previste dal D.M. 201 del 6 agosto 1999 il quale, nell’istituire la classe di concorso di "strumento musicale nella scuola media" (n.77/A), ha ricondotto ad ordinamento l’insegnamento delle specialità strumentali riconoscendolo come "integrazione interdisciplinare ed arricchimento dell'insegnamento obbligatorio dell'educazione musicale" ( art. 1). Il Corso di strumento nell’ambito dell’indirizzo Musicale ha durata triennale, si svolge all’interno della Scuola ed è gratuito. Si tratta della possibilità di studiare uno strumento musicale avvalendosi della competenza di insegnanti specializzati, selezionati attraverso i loro titoli didattici e artistici. Lo studio dello strumento viene valutato alla pari delle altre discipline curricolari ed è materia d’esame.
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LLee sscceelllttee ffoorrmmaattiivvee ssttrraatteeggiicchhee
Nel nostro Istituto, il percorso di apprendimento e formazione inizia a tre anni con la Scuola dell’Infanzia e si conclude a quattordici anni con il superamento dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione. In questo ampio arco di tempo (11 anni) si intende aiutare e guidare il bambino prima, il fanciullo e il ragazzo poi a divenire libero, responsabile, democratico, ricco di esperienze e in possesso di valide basi culturali. Le finalità generali del percorso si sviluppano su tre direttive fondamentali:
A – AUTONOMIA
A/1 Orientamento: acquisizione della capacità di effettuare scelte consapevoli e responsabili
A/2 Organizzazione acquisizione di metodo di studio e capacità di organizzare i saperi del lavoro:
A/3 Gestione di sé: attraverso il miglioramento della coscienza e sicurezza di sé, il rispetto/interiorizzazione di regole, l’uso attivo e responsabile della libertà
B – SOCIALITÀ
B/1 Sviluppo dei rapporti interpersonali B/3 Solidarietà verso gli altri
B/2 Rispetto degli altri B/4 Apertura verso l’esterno
C – ISTRUZIONE
C/1 Conoscenze e abilità nelle acquisizione di discipline - conoscenze proprie delle discipline - metodi specifici delle stesse - operazioni intellettuali e capacità operative - linguaggi specifici C/2 Conoscenza di base della cultura - storico sarda negli aspetti: - culturale artistico All’interno di questo percorso si intendono individuare, per l’anno scolastico 2014/15, le seguenti priorità: - avvio/potenziamento delle azioni di orientamento - innalzamento del successo scolastico - acquisizione dei linguaggi essenziali - alfabetizzazione informatica e multimediale - conoscenza delle lingue comunitarie
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Finalità per la Scuola dell’Infanzia La Scuola dell’Infanzia, liberamente scelta dalle famiglie, si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai 3 ai 6 anni di età, è la risposta al diritto all’educazione e alla cura dei fanciulli, in coerenza con i principi presenti nella Costituzione, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea. La Scuola dell’Infanzia si pone come finalità la promozione dello sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza: ••• Identità: Vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile. Sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli. ••• Autonomia: Avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie. Esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli. ••• Competenze: Giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti. Ascoltare e comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise. Essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, “ripetere”, con simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi. ••• Senso della cittadinanza: Scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni. Rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista dell’altro e alle diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti. Porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura.
Finalità del Primo ciclo di Istruzione Il primo ciclo d’istruzione comprende la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado. Ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo dell'identità degli alunni, nel quale si pongono le basi e si acquisiscono gradualmente le competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita. La finalità del primo ciclo è l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona in modo da: rimuovere ogni ostacolo alla frequenza; curare l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità; prevenire l’evasione dell’obbligo scolastico e contrastare la dispersione; valorizzare il talento e le inclinazioni di ciascuno; perseguire con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione.
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In questa prospettiva la scuola pone particolare attenzione ai processi di apprendimento di tutti gli alunni e di ciascuno di essi, li accompagna nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza. La Scuola Primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Ai bambini e alle bambine che la frequentano offre l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici di ciascuna disciplina, permette di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo. La padronanza degli strumenti culturali di base è ancor più importante per bambini che vivono in situazioni di svantaggio: più solide saranno le capacità acquisite nella Scuola Primaria, maggiori saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema dell’istruzione. Nella Scuola Secondaria di primo grado si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo. La valorizzazione delle discipline avviene pienamente quando si evitano due rischi: sul piano culturale, quello della frammentazione dei saperi; sul piano didattico, quello dell’impostazione trasmissiva. Nella Scuola Secondaria di primo grado vengono favorite una più approfondita padronanza delle discipline e un’articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva dell’elaborazione di un sapere sempre meglio integrato e padroneggiato. Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune. Le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva sono promosse continuamente nell'ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire. L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie di scuola caratterizzate ciascuna da una specifica identità educativa e professionale, è progressivo e continuo. L’istituto comprensivo consente la progettazione di un curricolo verticale che è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’istituto. Il curricolo esplicita le competenze in uscita e gli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina ( vedi curricolo verticale d’istituto pag. 55).
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a) Obiettivi formativi generali per i tre ordini di scuola • Favorire il processo di crescita e di maturazione della persona • Riconoscere e valorizzare le diversità degli alunni • Aumentare le conoscenze e competenze dei propri allievi • Promuovere le potenzialità di ciascun alunno • Orientare l’alunno verso scelte consapevoli e responsabili • Promuovere la conoscenza delle lingue dell’Unione Europea • Promuovere l’utilizzo didattico delle nuove tecnologie • Educare al rispetto e alla promozione dei diritti umani • Educare alla democrazia, alla legalità, alla cittadinanza, alla partecipazione efficace e costruttiva della vita sociale.
b) Obiettivi educativi e didattici della Scuola dell’Infanzia Nella Scuola dell’Infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza si concretizzano attraverso i campi d’esperienza (ambiti del fare e dell’agire del bambino):
>>> Il sé e l’altro (le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme) • Prendere coscienza della propria individualità corporea. • Avviarsi alla consapevolezza della propria identità e dei propri ruoli in contesti e relazioni. • Rispettare le regole per una convivenza corretta. • Analizzare modelli di comportamento. • Esprimere e riconoscere le principali emozioni su di sé e sugli altri. • Agire per un fine comune. • Riconoscere e rispettare le diversità e le uguaglianze. • Conoscere usi e costumi di altri popoli.
>>> Il corpo e il movimento (identità, autonomia, salute) • Prendere coscienza del proprio se corporeo in relazione agli altri e allo spazio. • Prendere coscienza delle potenzialità comunicative ed espressive del proprio corpo. • Rappresentare in modo completo e strutturato la figura umana. • Interiorizzare e rappresentare il proprio corpo, in situazione statica e dinamica. • Maturare competenze di motricità fine e globale. • Muoversi con destrezza nello spazio circostante e nel gioco, prendendo coscienza della propria dominanza corporea e della lateralità, coordinando il movimento degli arti. • Muoversi spontaneamente e in modo guidato, da soli o in gruppo, esprimendosi in base a suoni,
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rumori, musica, indicazioni. • Curare in autonomia la propria persona, gli oggetti personali, l’ambiente e i materiali comuni.
>>> Immagini, suoni e colori (gestualità, musica, arte, multimedialità ) • Comunicare, esprimere emozioni e raccontare attraverso il linguaggio del corpo. • Esprimersi attraverso il disegno, la pittura, le attività manipolative utilizzando diverse tecniche. • Esplorare i materiali a disposizione e utilizzarli con creatività. • Inventare storie ed esprimersi attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione. • Scoprire il codice sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale, utilizzando voce, corpo e oggetti. • Sviluppare interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte.
>>> I discorsi e le parole (comunicazione, lingua e cultura) • Acquisire fiducia nelle proprie capacità comunicative. • Ascoltare, comprendere e rielaborare verbalmente narrazioni di fiabe, favole, storie, racconti, resoconti, esperienze vissute. • Utilizzare il linguaggio verbale per comunicare bisogni, emozioni e vissuti. • Cogliere il significato di nuove parole e saperle usare in contesti diversi. • Utilizzare la lingua per giocare con le parole (assonanze, rime, filastrocche). • Usare le regole e le modalità del dialogo. • Elaborare congetture e codici personali in ordine alla lingua scritta.
>>> La conoscenza del mondo ( ordine, spazio, tempo, natura) • Prendere coscienza di sé e dello spazio circostante interagendo con gli altri. • Riconoscere proprietà e funzioni di oggetti e luoghi. • Stabilire relazioni spaziali attraverso il movimento, la comunicazione, la simbolizzazione. • Orientarsi con sicurezza nell’ambiente scolastico. • Collocare persone, fatti ed eventi nel tempo; ricostruire ed elaborare successioni e contemporaneità; registrare regolarità e cicli temporali. • Contare persone, oggetti, immagini; classificare, ordinare, raggruppare per colore, forma, grandezza, ecc. • Osservare, esplorare, sperimentare, fare ipotesi e trovare soluzioni. • Negoziare con gli altri spiegazioni e soluzioni di problemi. • Utilizzare un linguaggio appropriato per descrivere osservazioni ed esperienze.
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c) Obiettivi generali del processo formativo della Scuola Primaria
•Valorizzare l’esperienza del fanciullo (esplorazione e apprezzamento del patrimonio conoscitivo, valoriale e comportamentale del fanciullo). •••Valorizzare l’esperienza corporea (avvaloramento dell’espressione corporea come sintesi di tutte le altre dimensioni della persona). •Valorizzare l’esteriorizzazione delle idee e i valori morali e civili del fanciullo. •Valorizzare il patrimonio culturale, morale e comportamentale anche attraverso le discipline di studio (lingua e linguaggi, attività espressive di natura artistico musicale, scientifico tecnico, storico geografico e della convivenza civile). •Arricchire sul piano analitico e sintetico la visione del mondo e della vita del fanciullo in un continuo confronto interpersonale di natura logica, morale e sociale e orientarli verso la cura e il miglioramento di sé e della realtà che li circonda. •Acquisizione della diversità delle persone e delle culture come ricchezza (rispetto delle persone e delle culture, presa di coscienza delle realtà personali di emarginazione, disagio ed handicap). •Rafforzare l’impegno e la solidarietà sociale (scoperta dell’impegno personale e del lavoro di gruppo attivo e solidale, dialogo e partecipazione costruttiva alla realizzazione di obiettivi comuni, esercizio di buone pratiche richieste dalla convivenza civile).
d) Obiettivi generali del processo formativo della S. Secondaria di I grado
• Promozione di processi formativi attraverso il sapere (le conoscenze) e il fare (abilità) per sviluppare armonicamente la personalità degli allievi e per consentire loro di agire in maniera matura e responsabile. • Acquisizione della realtà sociale e costruzione di competenze personali al fine dell’ integrazione critica nella società contemporanea (collocamento nel mondo). • Maturazione dell’identità: accompagnare il preadolescente nella sua maturazione globale fino alla soglia dell’adolescenza. ••• Orientamento: acquisizione di competenze decisionali fondate sulla conoscenza del sé, adottare nuove scelte. • Sviluppo di conoscenze e abilità disciplinari sulle effettive capacità di ciascuno, utilizzando modalità più motivanti e ricche di senso (motivazione e bisogno). • Prevenzione dei disagi e recupero degli svantaggi attraverso l’accordo e la partecipazione della famiglia per favorire il massimo sviluppo di ciascuno. • Sviluppo e potenziamento di relazioni educative interpersonali che si sviluppano nei gruppi, soprattutto in presenza di ragazzi in situazioni di svantaggio.
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e) Obiettivi Formativi-Educativi annuali Scuola dell’Infanzia Gli obiettivi formativi – educativi sono formulati all’interno dei seguenti criteri:
Criteri 1a sezione 2a sezione 3a sezione
Autonomia Ascoltare brevi messaggi Ascoltare senza Ascoltare senza interrompere interrompere nei tempi e Capacità di Esprimere i propri bisogni nei modi concordati ascolto e Intervenire nella comunicazione conversazione Raccontare e rielaborare il proprio vissuto Raccontare il proprio vissuto
Rispetto e Assumere piccoli impegni Assumere impegni e Assumere impegni nei responsabilità individuali portarli a termine riguardi della sezione e negli impegni dell’intersezione e portarli a assunti termine
Gestione di sé: Conoscere le prime regole Rispettare le regole della Darsi regole e rispettarle rispetto delle e imparare a rispettarle vita comunitaria Prendere iniziative e regole Provare a “fare da solo” Scoprire le proprie capacità attuarle, singolarmente e in gruppo
Autocontrollo Superare il distacco dalla Giocare e collaborare con Partecipare attivamente alla famiglia gli altri vita della sezione e della
comunità scolastica Accettare il nuovo Controllare i propri stati ambiente d’animo Confrontarsi con gli altri, rispettando opinioni Accettare e rispettare gli diverse altri Condividere oggetti e spazi
Orientamento Esplorare gli ambienti Muoversi con sicurezza Utilizzare autonomamente i spaziale scolastici e orientarsi negli negli ambienti scolastici vari ambienti in base alle stessi proprie esperienze organizzative e creative
Socialità Avviare i primi rapporti Realizzare rapporti Rafforzare rapporti costruttivi e solidali con i costruttivi e solidali con i costruttivi e solidali con i
compagni e con gli adulti compagni e con gli adulti compagni e gli adulti Controllare la propria Avere un comportamento Dimostrare rispetto verso aggressività nei confronti corretto e rispettoso verso i gli altri degli altri compagni e i materiali Ascoltare narrazioni dei Partecipare ai giochi e Raggiungere esperienze compagni e inserirsi nella rispettare le regole gratificanti a livello di conversazione piccolo gruppo Riuscire a lavorare in gruppo, discutendo per darsi regole d’azione e progettare insieme
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f) Obiettivi Formativi-Educativi annuali Scuola Primaria
Gli obiettivi formativi – educativi sono formulati all’interno dei seguenti criteri:
• Per il conseguimento dell’ autonomia nello studio : Capacità di ascolto
Classe 1 a Classe 2 a Classe 3 a Classe 4 a Classe 5 a
Eseguire Identificare Distinguere Interpretare lo Identificare correttamente messaggi in contesti l’intenzione scopo dei messaggi, opinioni e punti di semplici consegne diversi comunicativa di chi cogliendo sequenze vista parla e relazioni logiche