Barbianello Stradella , una provincia ricca di emozioni

Montescano Canneto Agenzia CreativaMente e Feste&Patroni vi portano alla scoperta Pavese Montù degli angoli più suggestivi della Provincia di Pavia grazie a percorsi Beccaria selezionati e guidati. Forniscono pacchetti su misura per trascorrere una giornata o un fine settimana di tutto relax, dove si intrecciano sagre e tradizioni, arte e storia, concerti ed eventi di piazza, enoga- stronomia e benessere. Un esempio?

S. Maria Pacchetto week-end: arrivo il Venerdì sera e pernottamento a Villa della Versa Meardi Social Country Resort di . Sabato dedicato ad un itinerario a scelta, con possibilità di visite guidate alle città di Pavia, , o percorsi d’arte (da Vigevano a Sartirana e ) o di fede (Certosa di Pavia o lungo la via Francigena dalla Retorbido lomellina al pavese) o legate a natura ed enogastronomia (Parco Rivanazzano T. del Ticino, Giardino Botanico di Pietracorva, viaggio in Val Versa tra Canneto, Montù Beccarla, e ). Salice In serata cena a base di prodotti tipici e partecipazione ad un con- Terme certo del Festival Borghi&Valli o altro evento musicale. Domenica mattina con tappa alle Cantine Torrevilla di Codevilla per degu- Godiasco stazione vini e tour di ville storiche e dei castelli o dei musei della tradizione. Visita al Borgo storico di , con il salame e i formaggi tipici; in alternativa viaggio tra i sentieri e i boschi della Valle Staffora

Zavattarello o all’abbazia di S. Alberto di Butrio o ai Borghi più belli d'Italia in pro- vincia di Pavia (Fortunago, , Porana). Pomeriggio di relax alle Terme di Salice o partecipazione a sagre caratteristiche. Rientro in serata. Per informazioni: 0383.804175 (orari ufficio)

Varzi

INFORMAZIONI TURISTICHE UFFICI IAT DELLA PROVINCIA DI PAVIA PAVIA, Palazzo del Broletto - P.za della Vittoria; Tel. 0382.597001/002 SALICE TERME, via Marconi 20; Tel. 0383.91207 CODEVILLA, Centro Commerciale "Sorelle Ramonda"; Tel. 0382.597063 VIGEVANO, via Merula, 40; Tel. 0381.690269

INFOPOINT DELLA PROVINCIA DI PAVIA BELGIOIOSO, c/o Comune, via Garibaldi 1; Tel. 0382.970371 , c/o Pro Loco, via Castello 2; Tel. 0382.928826, 340.7752450 , c/o Pro Loco, via della Pineta 7; Tel. 0383.500557 [email protected]; www.probrallo.net CASTEGGIO, piazza Vittorio Veneto; Tel. 331.3918019 , c/o Pro Loco, via Marconi 26; Tel. 0382.1855494 [email protected]; www.prolocodorno.it STRADELLA, c/o Pro Loco, piazzale Trieste 35; Tel. 0385.245912; 339.7185554 [email protected] VARZI, piazza della Fiera; Tel. 0383.52118 VIGEVANO, Castello Sforzesco; Tel. 0381.691636; [email protected]

www.provincia.pv.it Da Salice a Zavattarello lungo la Valle Staffora Alla scoperta della Valle Ardivestra In val Versa, tra musei e vigneti Una delle località più famose e turisticamente Un altro itinerario, con partenza da Salice Molto interessante anche un itinerario lungo la rilevanti nell’ambito dell’Oltrepò Pavese è Salice Terme, è quello che da Godiasco percorre la Valle Versa, con partenza da Broni o da Stra- Terme (nella foto uno scorcio del parco delle Valle Ardivestra, solcata dall'omonimo torrente della e che percorre la zona più prestigiosa per Terme). Proprio da qui partono suggestivi itinerari e caratterizzata da un paesaggio di grande bel- la produzione vitivinicola dell'Oltrepò. che possono essere effettuati anche nell'arco lezza naturalistica. Proprio nel cuore della valle Stradella, in particolare, è famosa in tutto il di mezza giornata, alla scoperta dell'Oltrepò si trova Rocca Susella, piccolo Comune appar- mondo per la produzione di fisarmoniche: qui si Pavese, collinare e montano, terra ricca di sto- tenente alla Comunità Montana dell'Oltrepò può visitare il museo della Fisarmonica “Mariano ria, con notevoli tesori artistici, architettonici e Pavese, costituito da numerosi piccoli centri di- Dallapè”. Situato all’interno di Palazzo Garibaldi paesaggistici; terra di sapori intensi e di grandi stribuiti anche sui versanti delle Valli Schizzola (in Via Montebello 2), il museo è articolato in tradizioni enogastronomiche. (verso Casteggio) e del Rile (verso Retorbido). due sezioni: quella documentaristica e fotogra- Da Salice, percorrendo due chilometri circa a Tra questi è da ricordare la località Giarone, fica e quella espositiva, completate dalla sug- piedi, è possibile raggiungere il vicino Comune che ospita la millenaria Pieve Romanica di San gestiva ricostruzione di un vecchio laboratorio di ,altro centro a vocazione Zaccaria (nella foto), pregevole esempio di arte artigiano. La prima fisarmonica di Dallapè, del termale. Qui si può ammirare la ristrutturata torre romanica la cui costruzione risale intorno al- 1876, fa bella mostra di sé nell’area fotografico- pentagonale del 1200, unico resto delle antiche mura che fino alla metà del XVII secolo cinge- l'anno mille: da vedere i particolari in arenaria scolpiti a bassorilievo del portale strombato, che documentaristica, insieme a vari riconoscimenti di cui è stata insignita e a suggestive immagini vano l'antico villaggio, ed il parco Brugnatelli. Sempre a piedi, attraverso un fitto bosco, si può ricordano i rilievi delle chiese pavesi. A Rocca Susella merita una visita anche la Chiesa Parroc- fotografiche. Nell’area espositiva, oltre ai primi esemplari prodotti dalle fabbriche di Dallapè, raggiungere la frazione di Nazzano , il cui Castello, risalente all’XI secolo, con villa padronale e chiale, dedicata a San Pietro, che si trova in posizione elevata: all’interno sono presenti pregevoli Maga, Rogledi ed altri, è possibile ammirare la cosiddetta fisarmonica "liturgica", particolarmente chiesa, sovrasta Salice Terme; incantevole e ben tenuto è lo splendido giardino all'italiana della opere in legno, caratteristiche dell’artigianato locale, che arricchiscono la sacrestia con un mobile adatta all’esecuzione di musica classica e dotata di un suono molto simile a quello di un organo. villa, del XVIII secolo, vero e proprio "esclusivo balcone" su gran parte della Valle Staffora e sulla risalente al XVII secolo. Il confessionale, invece, è costituito da pannelli scolpiti, raffiguranti i “Misteri Coronata, in passato, da importanti riconoscimenti, è il vero fiore all'occhiello della produzione di Pianura Padana. del Rosario”, provenienti dall’altare rifatto. Da non perdere, poi, il Castello, costruito dai , si- Dallapè. Lo splendido laboratorio artigiano, ricostruito nei dettagli, accoglie i visitatori e restituisce, Risalendo la vallata, in direzione Varzi, dopo 4 chilometri, incontriamo Godiasco, Comune dalle gnori del feudo, che attualmente svolge la funzione di palazzo residenziale, al cui interno sorge con attrezzature originali dell'epoca ed un banco da lavoro del secolo scorso, l’atmosfera delle origini antiche. Vale la pena visitare il borgo medievale, incluso l'antico Castello dove si rifugiò, un piccolo oratorio edificato alla fine del Settecento. La facciata interna porticata del palazzo si antiche botteghe. È inoltre possibile ammirare gli attrezzi da lavoro dell'incisore e dell'accordatore, secondo una precisa ricostruzione storica, Giuliano De’ Medici, poi Papa Leone X. Degni di nota apre su un magnifico bosco di secolari alberi ad alto fusto, molto probabilmente prosecuzione insieme ai preziosi fregi che adornavano gli strumenti. Per informazioni: 0385.42069. anche il portale del Palazzo Malaspina (1594) ed il palazzo Pedemonti, dall'austera struttura set- del parco interno all’edificio in cui risiede un cedro del Libano. Nei pressi di Stradella è d’obbligo una tappa a e Casanova Lonati, piccoli paesi pia- tecentesca. La Valle Ardivestra fa da cornice anche al castello merlato trecentesco di Montesegale, ora di- neggianti, molto ricchi di storia. Il primo, ad esempio, ha origini antichissime e presenta, tra le at- Sempre sulla strada per Varzi, arroccato su di un promontorio, c’è il piccolo borgo di Cecima, mora privata, in perfetto stato di conservazione ed ottimo esempio di architettura medievale le- trattive artistico-monumentali più significative, Palazzo Nocca, dal nome della famiglia che lo che ospita la Chiesa parrocchiale di S. Martino Vescovo, caratterizzata da una facciata di note- gata ai marchesi Malaspina. Il maniero sorge in posizione chiave per il controllo dell'alta e della fece costruire nella seconda metà del XVIII secolo: si possono ammirare due torri, di cui una sem- vole pregio, con il rosone in cotto risalente all'anno 1000. Da Cecima si raggiunge la località di bassa valle del torrente Ardivestra.Il luogo, di cui si hanno notizie fin dal 1029, fu espugnato nel bra risalire all’antico Castello, i cui resti oggi sono visibili nel magnifico parco. Nel giardino di Villa San Ponzo Semola, dove si possono notare i resti di antiche catacombe, a testimonianza delle 1415 dal Conte di Carmagnola, capitano di ventura assoldato dai Visconti. Il torrente Ardiverstra Nocca, inoltre, esiste una suggestiva grotta artificiale sotterranea, con volte in mattoni a vista. persecuzioni contro i primi cristiani. A pochi chilometri, nel versante opposto della stessa vallata, costeggia anche , piccolo centro collinare dell’Alto Oltrepò Pavese articolato in una Merita una visita anche la Chiesa parrocchiale dedicata a S. Giorgio, che risale al 1830. Nella vi- nel comune di , sorge l'Abbazia di Sant'Alberto di Butrio, risalente all'XI secolo, all'in- ventina di frazioni, disseminate lungo i suoi 30 chilometri quadrati di superficie e popolate da 680 cina Casanova Lonati, invece, borgo ancora fortemente legato alle genuine tradizioni della terra terno della quale si trovano affreschi di notevole valore storico ed artistico. Suggestivo lo scenario: abitanti, la cui storia è strettamente legata al Castello di Oramala. Da qui si sale poi fino a rag- e della campagna, è degno di nota il Palazzo Candiani-Beccaria, con accanto la cappella, vo- immersa nella natura incontaminata, l'Abbazia rappresenta un momento di pace, serenità e di giungere la costa di Fortunago, uno dei Borghi più Belli d’Italia, da dove si apre un bellissimo pro- luta dagli esponenti di questo nobile casato, fatta erigere verso la fine del ‘700. E’ dedicata a riconciliazione con se stessi. Dopo questa sosta in perfetta armonia tra spirito e natura, tappa spetto sull’intero rilievo Appenninico e sul paesino di antiche origini celtiche che, come vuole la Santa Eurosia ed alla Madonna delle Nevi. d'obbligo al Castello di Oramala (XI secolo), nel Comune di Val di Nizza, per poi proseguire verso leggenda, fu luogo di rifugio dei primi cristiani perseguitati, come S. Ponzo, a cui è legata la cre- Ritornando sulla via Emilia, a pochi chilometri da Broni, in direzione Casteggio, si può osservare Valverde ed ammirare i ruderi del "Castello Verde". denza della fonte di acqua miracolosa. A Fortunago meritano anzitutto una visita i due principali sulle colline il Castello di Cigognola, la cui costruzione risale probabilmente all'inizio del XIII secolo. Tornando sulla strada provinciale del Penice, proseguendo verso sud, si attraversa , sug- edifici, entrambi nella piazza del paese: il palazzo municipale e la Chiesa di San Giorgio, risalente Restaurato ed ampliato nel corso del ‘500 secolo, subì ulteriori modifiche nell'Ottocento. La pianta gestivo borgo agricolo di origine medievale, con una validissima produzione di mele e ciliegie. Si alla seconda metà del Cinquecento e che si caratterizza per il vistoso campanile romanico, ai del complesso è articolata ed è formata da più corpi e da una torre, circondati da una cinta arriva quindi a Varzi, capoluogo dell'Oltrepò montano. Famosa e prestigiosa la produzione di pre- piedi di un’altura boscosa. Tra gli elementi più significativi due portichetti: quello antistante l’in- muraria e da un terrapieno. Il cortile interno è poligonale e presenta la scala di accesso al castello, libati insaccati, su tutti il tipico “salame di Varzi”, contraddistinto dalla denominazione di origine gresso della facciata principale risale al 1600 e che riporta, sopra il portale, una lunetta affrescata situato in cima a un'altura che domina il centro abitato. Il Castello è proprietà della famiglia Mo- controllata e protetta. Da vedere: la torre dei Malaspina, il borgo medievale, le antiche botteghe che rappresenta “L’Annunciazione”; l’altro, invece, in prossimità del campanile, conserva stralci ratti. Per gli estimatori del buon vino a questo punto è d’obbligo una veloce deviazione dal per- riportate al loro passato splendore, le chiese dei Rossi e dei Bianchi, le torri Sottana e Soprana, di affreschi raffiguranti una “Madonna in trono”, risalente al XV secolo. L’interno della Chiesa, a corso per raggiungere alcuni dei centri oltrepadani più rinomati per la produzione vitivinicola: sulle appartenenti all'antica cinta di mura, la chiesa parrocchiale di San Germano (XIII secolo) e la tre navate, si contraddistingue per la presenza di pregevoli suppellettili sacre e per una pala d’al- prime colline sorge Santa Maria della Versa, capitale dello spumante, ma vale la pena fare una chiesa dei Cappuccini con il monumento a San Francesco. A circa 6 chilometri da Varzi, a cavallo tare molto ben lavorata. Sulla piazzetta all’ingresso del paese, invece, si trova l’Oratorio secen- breve sosta anche a , a Montù Beccaria, a Montescano, e visitare qualche tipica con il Piemonte, in località Cella, sorge il Tempio della Fraternità dei Popoli, originale chiesa edi- tesco di S. Antonio Abate. Ma è soprattutto il centro del borgo, con le tipiche case basse in pietra azienda agricola e, naturalmente, le rispettive cantine. ficata con i reperti bellici provenienti dai campi di battaglia di tutto il mondo. Da Varzi è possibile locale e in cotto (nella foto), a rappresentare la vera “perla” di Fortunago. Nei dintorni, poi, in Proseguendo nel nostro itinerario si giunge al comune di Torricella Verzate, che deve il suo nome raggiungere altre interessanti località dell'Appennino pavese: , patria dei tartufi, dei particolare alle frazioni Costa Cavalieri, Villa Cavalieri e Ponticelli, sono presenti tracce di edifici alla torre Saracena che sorge a ridosso della Chiesa parrocchiale e dell'annesso Santuario, posto funghi e del "formaggio nisso" (il formaggio che cammina), il Monte Penice (1460 metri) sul quale tipicamente medievali, mentre a Sant’Eusebio si trova un piccolo edificio di culto dell’epoca, nel punto più elevato del borgo. Proprio il Santuario della Passione rappresenta una delle principali sorge il Santuario della Beata Vergine, Pian del Poggio (1.400 metri), Pian dell'Armà (1700 metri), che, purtroppo, a causa dei successivi restauri, non conserva più l’aspetto originario. Tra le altre attrattive del piccolo centro: realizzato nel corso del ‘700, è senza fondamenta poichè edificato il Monte Chiappo (1699 metri) e Brallo di Pregola, oltre a , con il Giardino Alpino di numerose frazioni del territorio di Fortunago sono da ricordare anche Cappelletta, che giace in sulla viva pietra, così come le 14 stazioni (o Cappellette) della Via Crucis (nella foto) che, ultimate Pietra Corva, all'interno del quale sono state fondo ad una fresca e tranquilla vallata, insieme nel 1781 e costruite per lo più di gesso, sono for- raccolte numerose e pregevoli piante prove- a Gravanago, Casareggio e La Boatta, ricche mate da 52 statue a grandezza naturale. Nel nienti da varie parti del mondo, e a Zavattarello, di agriturismi e di vigneti. Da non perdere, infine, 1876 furono erette, sul lato sud del Santuario, la uno dei Borghi più belli d’Italia, con l'imponente il Parco locale, collocato su un altopiano a circa Cappella "dell'Incoronazione di spine" e la Castello Dal Verme (nella foto). Il maniero, co- 600 metri di altezza, che si caratterizza per la Scala Santa che si ispira a quella romana di San struito completamente in pietra, sovrasta il presenza di specie boschive, vegetali e faunisti- Giovanni in Laterano. borgo antico abbarbicato sulla collina: antica- che protette. Proseguendo attraverso le colline Ultima tappa a Casteggio , altro grande centro mente era sede di una delle principali scuole di si può raggiungere ad est la Val Versa e a sud agricolo ed industriale, patria della produzione guerra di tutta l'Europa fondata da Jacopo Dal il Castello di Stefanago (XV secolo), edificio in dei vini rossi e sede annuale della più prestigiosa Verme nel XV secolo. La leggenda racconta mattoni su base di pietra, eretto nel XIII secolo rassegna della produzione vitivinicola dell'Ol- che le sue stanze siano ancora oggi abitate dai e poi restaurato nel quattrocento, per poi sfo- trepò. Qui proponiamo una visita alle chiese del fantasmi di Pietro Dal Verme e della sposa Ca- ciare nella Valle Coppa, dove si toccano i centri S. Cuore e di S. Pietro Apostolo, alla Certosa milla del Maino, entrambi assassinati proprio tra di Borgoratto Mormorolo e Borgo Priolo, luoghi Cantù, sede di un importante museo archeolo- quelle mura nel XV secolo. di grande interesse paesaggistico e vitivinicolo. gico, ed ai resti della Fontana di Annibale.

cONSIGLI cONSIGLI cONSIGLI BIO AGRITURISMO VALTIDONEVERDE LA COLLINA DEGLI ACERI CA’ DEL MONDO – LA TRATTORIA DI CASANOVA L’Agriturismo fronteggia il Castello di La Collina degli Aceri è una nuova struttura immersa in Un’oasi in cui ritrovare lo spirito di una volta, grazie alla cu- Zavattarello ed è circondato da una un habitat naturale, caratterizzato da un clima fresco e cina stagionale, alle merende e ad una fetta di salame natura rigogliosa, facendone il luogo asciutto anche nella stagione più calda. Ricavata da un accompagnata da una buona bottiglia di vino dell’Ol- ideale per disintossicarsi fisicamente vecchio fienile ristrutturato, offre 8 camere (6 doppie e 2 trepò. Tutto questo è il ristorante Ca’ del Mondo, dove Ro- e spiritualmente, grazie anche ai trat- triple), tutte con bagno indipendente, tv, telefono e vista berto, forte di un’esperienza ormai consolidata, ha deciso tamenti kinesiologici su richiesta. Il ri- panoramica. E’ inoltre dotata di due sale ristorante, ca- di riportare in vita le antiche tradizioni culinarie. Da non poso è assicurato da un dolce silenzio interrotto a volte dal cinguettio degli usignoli e dalla paci di ospitare anche cerimonie con 60 commensali, perdere le carni, come l'angus, l'argentina e la fassona temperatura ideale, complice la brezza che non manca mai, neanche nelle giornate di nella stagione invernale, ed un centinaio in quella estiva. piemontese, ma anche i primi piatti: dai risotti agli gnocchi afa. La struttura offre tre camere matrimoniali ed una suite con 2+2 posti letto in due camere A disposizione degli ospiti anche una sala tv con bar. La ai ravioli. Il ristorante è aperto dal Lunedì al Venerdì dalle comunicanti. Ognuna è dotata di proprio ingresso, bagno e camino. A disposizione degli struttura principale è affiancata da un attrezzato maneg- 12 alle 14, dal Mercoledì alla Domenica dalle 20, Sabato ospiti anche una piscina d'acqua salata con una meravigliosa vista e tavolo da ping pong. gio e da un ampio parcheggio auto. e Domenica tutto il giorno. E’ gradita la prenotazione. Casa Canevaro, 3 Zavattarello (PV) Frazione Monteacuto 3, Val di Nizza Via Roma 86, Casanova Lonati (PV) Tel./fax: 0383.589668 Tel. 0383.541156; 338.6717836 Tel. 366.1894807 [email protected] - www.valtidoneverde.it [email protected] - www.lacollinadegliaceri.it [email protected] - www.ristorantecadelmondo.it