La Memoria delle Alpi Sulle tracce dell’Islafran camminare nella storia La Mémoire des Alpes La pianurizzazione (CN 18 P1) Gedächtnis der Alpen (CN 15 P1)

Cantone Ticino Bourg Cantone Tra , Somano, e Lovera, nella pri- en Bresse Vallese Alla fine del 1944 i comandanti Gl decisero di sfoltire le bande situa- Annecy mavera del 1944, si andò formando una banda partigiana che Valle d’Aosta te nelle valli: Gesso, Grana, Roia,Varaita e Vermenagna, trasferendo- LYON AOSTA Biella annoverava parecchi stranieri, slavi e francesi. La banda era Chambéry ne reparti in pianura. Ritenevano infatti troppo rischioso affrontare Rhône-Alpes Vercelli capeggiata da Eugenio Stipcevic, ex comandante di partigiani Grenoble TORINO un nuovo inverno di guerra in montagna anche per il forte concen- Alessandria sloveni. Nella stessa zona si erano organizzati: un gruppo che Piemonte tramento di truppe nazifasciste sul “fronte delle Alpi”. Le formazio- Valence Asti comprendeva soprattutto francesi intorno al sarto Simon Gap GENOVA ni partigiane da trasferire lasciarono le borgate sulle montagne e

Samuel, e la banda di Louis Chabas, tornitore meccanico origina- Savona discesero nei fondovalle attraversando la pianura cuneese nel cuore Digne Liguria rio di Lione, che già aveva fatto parte del maquis del Vercors. La Avignon dell’inverno e nella notte, per strade secondarie. Gli uomini, carichi Nice maggior parte di questi partigiani proveniva dalle zone di occu- Imperia di armi e munizioni, affrontarono l’enorme fatica di una lunga marcia pazione italiana in Jugoslavia ed in Francia, dove erano stati arre- Provence-Alpes -Côte d’Azur nel rischio costante di essere scoperti; alcune bande affrontarono Toulon stati dai militari italiani come ribelli. Processati e condannati, MARSEILLE scontri a fuoco ed ebbero dei morti, altre furono decimate dal fred- erano arrivati, per diverse vie e in tempi diversi, al carcere Santa do e dalla fatica. Caterina di . Dopo l’8 settembre 1943 un buon numero Il 21 dicembre i primi a muoversi furono reparti della Brigata valle di questi detenuti politici era evaso e qualcuno di loro si era fer- Vermenagna Piero , che raggiunsero Santo Stefano di mato a combattere in Langa. La Memoria delle Alpi è una rete ecomuseale transfrontaliera dedi- Benevagienna. La Brigata GL Valle Grana Paolo Braccini, al coman- A metà maggio del 1944 tutti i gruppi partigiani dell’Alta Langa cata al territorio alpino ed alla sua storia. Questa rete è il prodotto do di Giannetto Asteggiano trasferì due bande, la Monte Bram e la di un progetto Interreg Italia-Francia-Svizzera che arriverà a compi- vennero riuniti in un'unica formazione, la 16ª brigata d’assalto Monterosso che, dopo alterne vicende, approdarono la prima a mento a fine settembre 2006. Garibaldi generale Perotti, che dalla frazione Lunetta di San In provincia di Cuneo si intrecciano 43 “sentieri della Libertà”, Somano e la seconda a . Benedetto Belbo controllava tre distaccamenti lungo le direttrici segnalati sul territorio, che ripercorrono i passi della persecuzione La Brigata valle Varaita Rolando Besana, guidata da Giorgio Bocca, Somano - Monforte - Barolo - , Monforte - Dogliani, razziale, della seconda guerra mondiale e della Resistenza, per recu- lasciò la montagna il 1 gennaio e giunse indenne a Monforte. Bossolasco - Serralunga - . La forte presenza di stranieri perarne e valorizzarne la memoria storica. La brigata valle Gesso Ildo Vivanti si spostò con due bande: la banda all’interno della Brigata portò alla costituzione di un distacca- Dieci Centri-Rete: Cuneo – Bastia - - Boves – , comandata da Enrico Giorgis, che giunse con 30 uomini a - - Somano – , mento plurinazionale, il cosiddetto «ISLAFRAN» (Italiani, SLAvi, e la banda , comandata da Attilio Fontana, che dispongono di spazi, attrezzature, iniziative, materiali, che offrono FRANcesi), comandato da Eugenio Stipcevic e dal vicecoman- ai 43 percorsi i contenuti della storia e consentono di rivivere, con ebbe un viaggio molto più difficoltoso e perse tre uomini in uno dante Daniel Fauquier. la mente e col cuore, pensieri, progetti, scelte, sentimenti ed emo- scontro, prima di approdare finalmente a Santo Stefano di Il contingente straniero venne poi ingrossato da nuovi arrivi di zioni dei protagonisti. Benevagienna. francesi il 5 luglio, in seguito alla liberazione di altri detenuti del Gli uomini comandati da “Nino” Monaco, della Brigata valle Roia carcere di Fossano da parte dei garibaldini. Si trattò per lo più di “Sandro Delmastro” partirono da Casterino il 7 gennaio, lasciando Per saperne di più sulle realizzazioni consulta anche: combattenti della lotta antinazista nell’Alta Savoia, nel Vercors e sul posto 15 uomini, abili sciatori, affinché si occupassero di mante- www.memoriadellealpi.net nella Provenza. Molti di loro rimasero in Langa confluendo sia www.memoiredesalpes.net nere i collegamenti con la Francia. Il viaggio, particolarmente duro e nelle formazioni autonome del comandante Mauri, sia nelle for- www.gedachtnisderalpen.net costellato di scontri con le brigate nere, si concluse il 2 febbraio mazioni garibaldine. Tra la fine del 1944 e il gennaio 1945 i gari- www.isentieridellaliberta.it 1945 a Santo Stefano di Benevagienna. baldini si riorganizzarono e l’Islafran divenne un distaccamento In totale con la pianurizzazione giunsero nelle Langhe 266 partigiani ipografia Subalpina snc - Cuneo del GAD (Gruppo Arditi Divisionale) comandato dallo stesso T della I Divisione Giustizia e Libertà. I GL si inserivano in un territorio Stipcevic: ne fecero parte, oltre che francesi e slavi, anche russi, controllato fino a quel momento dalle formazioni autonome e da Testi: Adriana Muncinelli e Paolo Giaccone austriaci e cechi. Si trattò dunque di una vera e propria formazio- Immagini: Andrea Galliano e Ist. Stor. della Resistenza quelle garibaldine, con tutte le conseguenze che ciò comportò sul ne internazionale che nella lotta contro la dittatura e della Soc. Contemp. in Provincia di Cuneo piano della definizione delle rispettive zone di influenza e del coor- diede corpo al sogno di un’Europa libera e democratica. Progetto Grafico: Phoenix I sentieri della libertà dinamento delle azioni. Furono 15 i partigiani stranieri caduti nell’Alta Langa. Cartografia: Realizzazione Blu Edizioni srl - Torino Passato l’inverno, 196 partigiani GL rimasero nella zona a formare la III Divisione GL Langhe, comandata da Alberto Bianco, mentre gli

Medaglia d'oro al Valore Civile In Alta Langa altri tornarono alla montagna. LA PIANURIZZAZIONE - CN 15 P1 San Benigno - Murazzo - Ponte di Castelletto Sant’Albano Stura - - Benevagienna - Dogliani - Somano Garombo di Somano Dislivello: m. 50 Modalità di percorrenza: auto - bicicletta Tempi di percorrenza: h. 1 - h.6 Difficoltà: prestare attenzione ad alcuni tratti di intenso traffico

SULLE TRACCE DELL'ISLAFRAN CN 18 P1 Garombo di Somano - Bossolasco - Rossi - Bonvicino Lovera - Somano - Garombo di Somano Copyright Blu Edizioni Dislivello: m. 827 s. Tempi di percorrenza: in mtb : h. 3 a piedi: h.9 Difficoltà: a piedi: escursionisti allenati Mtb: bikers esperti ed allenati. Il percorso può essere suddiviso utilizzando come punto tappa il Centro Rete di Garombo di Somano.

Individuazione su mappa: carta turistica ed escursionistica I sentieri dell’Alta Langa, Comunità Montana Alta Langa, L’Arciere, Cuneo 1995 - Geocart, Torino.

CENTRO RETE DI RIFERIMENTO: Monumento-Rifugio alla Resistenza Somano Loc. Garombo, Somano. Tel. 0173.730101

CENTRO DI DOCUMENTAZIONE E RICERCA:

Copyright Blu Edizioni Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea in provincia di Cuneo C.so Nizza, 21 - Cuneo tel. 0171 603636 e-mail: [email protected] internet: www.cuneo.net/istituto-resistenza/ Orario di apertura: lunedì - giovedì 8,30-12,30 / 14,30-18,00; venerdì 8,30-12,30