Comune di

PAESE DELLE ERBE E DEI FRUTTI DIMENTICATI

DICHIARAZIONE AMBIENTALE

Aggiornamento 2015

Regolamento CE 1221/2009 EMAS III

Dati aggiornati al 31.10.2015

INDICE

1 IL DI CASOLA VALSENIO E LA GESTIONE AMBIENTALE ...... 3 1.1 LA POLITICA AMBIENTALE...... 4 2 STRUTTURA DEL COMUNE ...... 6 3 IL PATRIMONIO COMUNALE ...... 8 4 INQUADRAMENTO TERRITORIALE ...... 10 4.1 ZONE SIC – ZPS E AREE DI INTERESSE NATURALISTICO ...... 11 4.2 ECONOMIA ...... 13 4.3 EMERGENZE AMBIENTALI ...... 14 5 IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE ...... 16 5.1 GENERALITA’ ...... 16 5.2 ADEMPIMENTI ...... 17 5.3 INDIVIDUAZIONE ASPETTI AMBIENTALI ...... 18 6 SCHEDE ASPETTI AMBIENTALI SIGNIFICATIVI E INDICATORI ...... 20 6.1 RISORSE IDRICHE ...... 20 6.2 ENERGIA ELETTRICA ...... 25 6.3 ENERGIA TERMICA ...... 28 6.4 CONSUMO TOTALE DI ENERGIA ESPRESSO IN TEP ...... 30 6.5 RIFIUTI ...... 31 6.6 ACQUISTI E GPP ...... 34 6.7 CERTIFICATI DI PREVENZIONE INCENDI (CPI)...... 35 6.8 RUMORE ...... 36 6.9 CAMPI ELETTROMAGNETICI ...... 37 6.10 BIODIVERSITA’ (CONSUMO DI SUOLO) ...... 38 7 PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE ...... 39 8 COMUNICAZIONE AMBIENTALE ...... 43

2 1 IL COMUNE DI CASOLA VALSENIO E LA GESTIONE AMBIENTALE

Il Comune di Casola Valsenio è certificato EMAS organizzativo basato sull'Analisi Ambientale (Regolamento CE n. 1221/2009) dal 2008. EMAS Iniziale che serve a tenere sotto controllo le varianti è il Sistema Comunitario di Ecogestione e Audit ad ambientali e migliorare le performance ambientali adesione volontaria per imprese e organizzazioni dell'Ente secondo le indicazioni della politica che vogliono impegnarsi a valutare e migliorare le ambientale. Con questa Dichiarazione ambientale, proprie prestazioni ambientali, riducendo l’impatto il Comune di Casola Valsenio comunica e sull’ambiente e il consumo di risorse naturali condivide le caratteristiche ed i risultati del sistema determinato dalle attività gestite più o meno di gestione ambientale EMAS, così da aprire il direttamente. dialogo con i cittadini e tutti i portatori d’interesse.

L’obiettivo non è solo quello di rispettare i limiti di I sistemi di gestione vengono periodicamente legge, ma di migliorarsi continuamente, stimolando verificati da organismi di controllo indipendenti e da in tal senso anche la partecipazione di quanti organismi nazionali, a cui spetta il compio di vengono interessati dalle attività del Comune stabilire se il sistema di gestione sia conforme e stesso. Fine ultimo, il miglioramento della qualità certificabile, consentendo di mantenere l’iscrizione della vita dei cittadini con la consapevolezza che nel registro europeo. I 3 Comuni, avendo deciso di questo passi anche e soprattutto attraverso la certificarsi indipendentemente gli uni dagli altri, qualità dell’ambiente in cui essi vivono. posseggono registrazioni separate e sistemi di gestione che seppur simili fra loro si presentano Il primo grosso passaggio è stata l’elaborazione riadattati sulla base delle esigenze di queste tre delle Analisi ambientali che approfondiscono il diverse realtà. contesto amministrativo in cui operano i Comuni, le caratteristiche ambientali dei territori, la gestione ambientale attuata dai Comuni e gli aspetti ambientali significativi. Questi ultimi sono elementi delle attività dei Comuni che possono avere importanti ripercussioni negative sull’ambiente, e per i quali è necessario un intervento con maggiore priorità rispetto ad altri per migliorare le prestazioni ambientali. Le Analisi Ambientali dei 3 Comuni si trovano sul sito: http://www.collineverdi.comunitamontana.ra.it/inde x.php/articles/docs/4

I Comuni poi si sono dotati di un Sistema di Gestione Ambientale, ovvero di un sistema

3 1.1 LA POLITICA AMBIENTALE

Il Comune di Casola Valsenio, consapevole del proprio ruolo di soggetto attivo nella pianificazione e nella gestione del territorio, ritenendolo di fondamentale importanza per la qualità della vita delle persone che lo abitano e che lo abiteranno in futuro. L’Amministrazione Comunale ritiene di rilevante importanza la promozione di un processo di continuo miglioramento, nell’ambito della sostenibilità ambientale ed alla continua riduzione degli impatti diretti ed indiretti dell’Ente stesso sull’ambiente. A tale scopo, il Comune intende perseguire i seguenti obiettivi:  Il rispetto delle prescrizioni legali applicabili all’Ente e delle prescrizioni che l’Ente stesso sottoscrive ai fini della gestione dei propri aspetti ambientali.  Il raggiungimento di elevati livelli, sia di efficacia che di efficienza, nel soddisfacimento della richiesta di erogazione di servizi.  La promozione e la diffusione dell’informazione ambientale al fine di rendere i propri dipendenti e la cittadinanza quanto più partecipe al processo di salvaguardia della qualità ambientale.  Il massimo rispetto nell’utilizzo delle risorse non rinnovabili e l’incentivazione dell’utilizzo di risorse alternative e rinnovabili.  Una gestione del territorio che ne rispetti le caratteristiche favorendone un utilizzo compatibile con la valorizzazione degli aspetti naturali e la tutela delle risorse ambientali.  La definizione di scenari di rischio finalizzati alla individuazione delle azioni preventive e dell’adozione delle misure correttive necessarie alla riduzione dell’impatto complessivo ed ambientale e a mitigare l’effetto dei cambiamenti climatici sul proprio territorio.  Un recupero eco-compatibile dei dissesti, con cui l’ambiente collinare sembra reagire all’azione antropica, anche attraverso l’adozione di strumenti di rinaturalizzazione, forestazione, bonifica e difesa idrogeologica dei luoghi.  L’adozione di azioni atte a favorire e promuovere l’adozione di tecniche colturali finalizzate alla produzione secondo criteri dell’agricoltura biologica.  L’aumento dell’impiego di tecniche costruttive di bioarchitettura nella realizzazione delle opere pubbliche e l’incentivazione, mediante idonei strumenti di promozione, dell’adozione delle stesse tecniche anche da parte dei privati.  Lo sviluppo di azioni in grado di promuovere ed aumentare l’impegno del Comune e dei propri cittadini rivolto alla differenziazione dei rifiuti ed allo stesso tempo di adottare azioni in grado di far diminuire le quantità di rifiuti prodotti nel proprio territorio.  La salvaguardia e la promozione del patrimonio ambientale, paesaggistico, storico, artistico e culturale mediante un oculato utilizzo delle risorse.  Lo sviluppo della qualità ambientale come volano ad un turismo ambientale e della salute.

Le azioni che l’Amministrazione intende avviare sono quindi: 1. Rinnovare la certificazione ambientale EMAS e ISO. 2. Sensibilizzazione e formazione del personale facente parte dell’organizzazione dell’Ente nell’ottica di un loro convinto coinvolgimento nell’adozione delle azioni che saranno necessarie. 3. Attivazione di strumenti formativi/informativi con il mondo della scuola, con la popolazione residente e con le presenze turistiche temporanee al fine di stimolarne ed accrescerne la sensibilità in termini di rispetto civico del territorio, del patrimonio pubblico e della valenza ambientale dei luoghi 4. Nell’ambito della gestione dei rifiuti: a. favorire gli interventi finalizzati a ridurre la produzione di rifiuti pro-capite, ad elevare l’attuale quota di raccolta differenziata sul territorio urbano e all’introduzione di tecniche di auto-compostaggio nelle zone lontane dal centro abitato, oltre che al controllo del territorio da discariche abusive che possano inquinare il terreno anche per tutelare le risorse idrico- termali. b. Estendere nei luoghi di pubblica utilità, sia gestiti direttamente dal Comune che da privati, sistemi di raccolta differenziata e trovare forme di incentivazione in grado di far aumentare il numero di utenti che si recano direttamente per il conferimento del rifiuto presso la stazione ecologica. c. Ottimizzare il sistema di raccolta dei rifiuti “porta a porta” con l’obiettivo di aumentare la percentuale di raccolta differenziata.

4 5. Adottare tecniche di gestione controllata del calore consumato negli edifici pubblici e ricercare nel rinnovamento delle centrali o nel loro accorpamento, di conseguire tangibili riduzioni dei consumi. 6. Proseguire nello sviluppo delle esperienze in materia di produzione di energia mediante fonti rinnovabili nonché di stimolare presso i privati forme di autoproduzione di energia rinnovabile e compatibile con il territorio. 7. Creazione di un profilo climatico locale ed un registro di eventi correlati a rischio idrogeologico- sismico-meteorologico. 8. Adottare, nel contesto di tutti gli strumenti di pianificazione, una politica mirata alla sostenibilità ambientale ed in particolare finalizzata a monitorare e gestire: - qualità dell’aria e poveri sottili (PM10) - emissioni di onde elettromagnetiche - emissioni rumorose - la qualità e quantità delle acque per garantire la vita fluviale 9. Coinvolgere attivamente gli attori economici presenti sul territorio comunale attraverso l’istituzione di strumenti di confronto e informazione sulle tematiche ambientali 10. Dare massima diffusione del presente “documento di politica ambientale” ai fini dell’informazione e della condivisione in particolare fra tutti coloro che partecipano o collaborano con l’organizzazione dell’Ente.

Casola Valsenio, 09/12/2014

Nicola Iseppi Sindaco di Casola Valsenio

Il documento di politica ambientale è stato approvato con delibera del C.C. n.83 del 23.12.2014

5 2 STRUTTURA DEL COMUNE Il Comune di Casola Valsenio è rappresentato da:

 Nicola Iseppi, Sindaco Deleghe in Comune: Personale, Bilancio, Rapporti con partecipate, Gestioni associate, Polizia Municipale, Protezione Civile, Programmi europei. Deleghe nell'Unione della Romagna Faentina: Vicepresidente con delega al turismo, cultura, parchi e programmazione europea.

 Maurizio Nati, Assessore Deleghe: lavori pubblici, urbanistica, patrimonio, verde e decoro urbano, turismo, cultura, attività produttive, casa e alloggi E.R.P.

 Marco Unibosi, Assessore Deleghe: servizi sociali e sanitari, scuola e biblioteca, ambiente, bilancio e tributi, partecipazione ed integrazione, gemellaggi

Per fornire i servizi di sua competenza, il Comune ha 20 dipendenti, suddivisi nei settori che vengono riportati nell’organigramma sulla pagina che segue.

Figura 1 Organigramma del Comune (aggiornato a Novembre 2014).

6 L’Unione della Romagna Faentina è costituita tra i Comuni di , , Casola Valsenio, , e ed è subentrata il 1 gennaio 2012. Essa costituisce ambito ottimale per la gestione associata di funzioni e servizi.

I servizi oggi gestiti in forma associata dall’Unione dei Comuni sono quelli indicati nella tabella che segue. Questo significa che questi uffici lavorano per tutti e tre gli enti, anche se formalmente il personale dipende sempre da un solo comune.

Servizio associato Servizio associato Servizio associato Servizio associato Servizi sociali Consulenza Ufficio relazioni per le Politiche Manutenzione del associati geologica e con il pubblico abitative (E.R.P.) verde urbano forestale (U.R.P.) Servizio stampa Ufficio urbanistico associato Pianificazione Servizio associato Servizio associato associato urbanistica per la predisposizione del P.S.C., Entrate tributarie Attività produttive Comunicazione del R.U.E. e per l’armonizzazione dei e servizi fiscali istituzionale regolamenti edilizi SERVIZI ASSOCIATI Servizio associato Servizio associato Servizio associato DELEGATI Servizio associato Custodia e ricovero Piano delle Attività Difensore civico ALL’UNIONE DELLA Informatica cani estrattive provinciale ROMAGNA FAENTINA Servizio associato Servizio associato Corpo associato Polizia Servizio associato Servizio associato Valutazione di Personale municipale Funzioni catastali Protezione civile incidenza

Servizio associato Servizio associato Servizio associato Servizio associato Manutenzione della Promozione Assistenza zooiatrica e pronta Statistica viabilità turistica reperibilità veterinaria

Tabella 1: I servizi associati tra i Comuni di Brisighella, Riolo Terme e Casola Valsenio

Il Comune fa parte (con Delibera di Consiglio Comunale n° 7 del 28 gennaio 2009, che ne approva lo statuto) del Consorzio di Gestione del Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola istituito nel luglio 2008, con una quota dell’8%. Il parco si estende per oltre 2.000 ettari in un’area che si divide tra la provincia di e quella di . Il rilievo gessoso, che dà il nome al parco, è lungo 25 km ed è il più grande d’Italia.

Inoltre, è importante notare che le funzioni di pianificazione territoriale per la stesura del nuovo Piano Strutturale Comunale (PSC, entrato ufficialmente in vigore il 31 marzo 2010 e che va a sostituire il Piano Regolatore Generale) vengono svolte in forma associata dai Comuni di Faenza, Castel Bolognese, Solarolo, Riolo Terme, Casola Valsenio e Brisighella, in conformità alla Legge Regionale n. 20/2000, al fine di garantire una gestione del territorio adeguata agli indirizzi di gestione sovracomunale, come ad esempio per turismo, sicurezza, previdenza sociale e servizi di rete.

Infine, si sottolinea che, con DCG n. 54 del 29/06/2010, il Comune ha aderito, assieme agli altri comuni dell’Unione della Romagna Faentina, al Patto dei Sindaci. Il Patto dei Sindaci è il principale movimento europeo che vede coinvolte le autorità locali e regionali impegnate ad aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori. Attraverso il loro impegno i firmatari del Patto intendono raggiungere e superare l’obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020 rispetto al 1990. Il Comune ha redatto un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) assieme agli altri comuni dell’Unione della Romagna Faentina. Il PAES è un documento chiave che indica come i firmatari del Patto rispetteranno gli obiettivi che si sono prefissati per il 2020. Tenendo in considerazione i dati dell’Inventario di Base delle Emissioni, il documento identifica i settori di intervento più idonei e le opportunità più appropriate per raggiungere l’obiettivo di riduzione di CO2. Definisce misure concrete di riduzione, insieme a tempi e responsabilità, in modo da tradurre la strategia di lungo termine in azione.

Il PAES è stato presentato alla cittadinanza iI giorno 13 gennaio 2015.

7 3 IL PATRIMONIO COMUNALE Viene di seguito riportato il patrimonio comunale inteso come parco macchine a disposizione del Comune e fabbricati comunali.

Il parco macchine conta 7 automezzi di cui 4 a benzina, 3 alimentati a diesel; 1 ciclomotore alimentato a benzina e 2 macchinari alimentati a benzina (Tabella 2).

ANNO TIPO MEZZO TIPO DI VEICOLO IMMATRICOLAZIONE CARBURANTE Fiat Panda Van Autocarro 2001 Benzina

Fiat G. Punto Autoveicolo per trasporto persone 2009 Benzina

Piaggio Porter Autocarro 2008 Benzina

Malaguti cc50 Ciclomotore 1995 Benzina Falciatrice + turbina Falciatrice 1985 Benzina neve Generatore di Mod. GE 3000 SX WURTH 2009 Benzina corrente Renault Kangoo Autoveicolo 1999 (demolito) Benzina

Iveco 35C9A Autocarro 2003 Diesel

Iveco A40.10 Scuolabus (trasporto persone) 2002 Diesel

Iveco A40.10 Scuolabus (trasporto persone) 1994 Diesel

Tabella 2: Parco mezzi comunali.

Si nota che non sono incluse macchine con motori alimentati a gas metano. In merito a questo aspetto, l’intenzione dell’Amministrazione sarebbe quella di orientarsi verso l’acquisto di mezzi meno inquinanti alimentati a metano o a GPL. Dal 2012, inoltre è disponibile presso Riolo un nuovo distributore di carburanti in cui sono presenti anche erogatori di GPL e di metano; per questa ragione, le possibilità per il Comune di dotarsi di nuove auto, quando ve ne sarà bisogno, con alimentazione a metano diventa più concreta

Il patrimonio immobiliare del Comune consta di 24 strutture (di cui 12 strutture adibite a Edilizia Residenziale Pubblica) elencate nella tabella che segue:

FABBRICATO UBICAZIONE GESTIONE

LE MEDIE – Centro policulturale Via Roma 10 Comune

Scuola primaria e secondaria di I grado Via S. Martina 2 Comune

Scuola Materna Via Roma 1/B Comune

Magazzino comunale Via XXV Aprile 55 Comune

Biblioteca Via C. Soglia 13 Comune

Sala polivalente Via Fondazza 31 Associazione Teatro sonoro

Campo sportivo Olmatelli Via Cantone 1/A Associazione Calcio

Municipio Via Roma 50 Comune Ass.ne Cittadinanza sportiva Palestra Viale D. Neri 1/O benessere ASD Caserma carabinieri Via Roma 48 Ministero degli Interni

Bar e Cinema Via Roma 46 Associazione culturale Cinesenio Ass.ne Cittadinanza sportiva Piscina comunale Via Gramsci 17 benessere ASD 4 alloggi via Macello * Via Macello 34/38 ACER Ravenna

7 alloggi Bottonelli * Via Roma 19 ACER Ravenna

8 3 alloggi via Sorgente * Via Sorgente 21 ACER Ravenna

4 alloggi Don Dilani * Via Don Milani 12 ACER Ravenna

6 alloggi Don Dilani * Via Don Milani 16 ACER Ravenna

6 alloggi Don Dilani * Via Don Milani 18 ACER Ravenna

1 alloggio via Romai * Via Roma 94 ACER Ravenna

1 alloggio viale D. Neri * Viale D. Neri 34 ACER Ravenna

18 alloggi viale D. Neri * Viale D. Neri 19 ACER Ravenna

4 alloggi via Roma * Via Roma 14 ACER Ravenna

6 alloggi via Matteotti * Via Matteotti 65 ACER Ravenna

4 alloggi via Macello * Via Macello 2/4 ACER Ravenna

Tabella 3: Elenco degli edifici comunali (* Edilizia Residenziale Pubblica).

Utenze luce e gas

Di seguito vengono riportati tutti i punti di consumo di energia elettrica e di gas che il Comune ha a proprio carico e la cui gestione determina l’andamento degli indicatori che verranno illustrati nel Capitolo Errore. L 'origine riferimento non è stata trovata. di questo documento.

UTENZA UTENZA STRUTTURA / EDIFICIO ENERGIA GAS ELETTRICA Utenza per fiere e sagre in Piazza Oriani 43, P x x Monumento Monte Battaglia 11/P x Torre civica x Chiesa di sopra x Pesa Pubblica - Via I Maggio, 36 x Magazzino Comunale - Via 2 Giugno 11/P x Illuminazione Pubblica Via Zattaglia 12X x Parco Cavina - Via Roma 45 AX x Cimitero Capoluogo x Cimitero Valsenio x Cimitero Baffadi x Cimitero Zattaglia x Cimitero Via Valdrio, 4P - S.Apollinare x Municipio - Via Roma, 50 x x Scuola materna - Via Roma, 1/B x x Scuola primaria e secondaria di I grado - Via S. Martina, 2 x LE MEDIE – Centro policulturale - Via Roma, 10 x x Biblioteca - Via C. Soglia, 13 x Centro Culturale Polivalente - Via Fondazza x VV.FF. Volontari - Via 2 Giugno 12/P x x

Tabella 4: Utenze luce e gas del Comune.

9 4 INQUADRAMENTO TERRITORIALE conferenze e concerti. Poco dopo il Cardello sale sulla destra la Il Comune di Casola Valsenio è posto, in media, a provinciale per Fontanélice, detta Strada della 195 m s.l.m., (altezza minima: 98 m s.l.m., altezza lavanda (ai suoi margini ce ne sono circa 4000 massima: 966 m s.l.m.) ed ha una superficie di 84,4 cespugli), che conduce al Giardino officinale di 2 km e 2665 abitanti, secondo dati ISTAT del 2014. Càsola Valsenio, considerato tra i maggiori 2 La densità abitativa è pari a circa 32,71 abitanti/km d'Europa per estensione (4 ettari, di cui 1 a parco) ed è in diminuzione costante. e numero di piante coltivate. Il giardino è noto in tutta Italia grazie a iniziative di alto livello scientifico, ma anche di divulgazione rivolte al Touring Club Italiano. grande pubblico. Fanno parte delle sue strutture una sala con cento pannelli didattici e una stazione Ripresa la statale che risale la valle del Senio, multimediale, oltre a un centro vendita dei prodotti prima dell'abitato di Càsola Valsenio si incontra - coltivati e di pubblicazioni di erboristeria. km 4.8 da Borgo Rìvola - la chiesa di S. Giovanni Tornati a valle, all'incrocio con la statale si può Battista, molto restaurata, che faceva parte di proseguire diritti per la tortuosa strada di valico un'importante abbazia benedettina del x secolo. A diretta a Brisighella, nella valle del Lamone, poca distanza sorge la foresteria medievale anch'essa contornata da cespugli di lavanda. dell'abbazia, trasformata in abitazione nell'800 con Quasi in cima al colle una strada bianca a sinistra il nome di Cardello: qui visse lo scrittore faentino si inoltra nella valle carsica del rio Stella (che più a Alfredo Oriani (1852-1909), che riposa nel parco valle prende il nome di rio Basino), anch'essa di circostante. Mussolini lo considerava ispiratore del notevole fascino naturalistico. Si giunge quindi fascismo per la sua critica alla cultura borghese di a Zattaglia e, oltrepassato il paese, si sale al monte fine 800, e il mausoleo, realizzato in epoca fascista, Mauro. reca gli stemmi delle città italiane che vollero così Nel centro di Càsola, risalente alla prima metà del omaggiare l'artista stimato dal duce. Attorno al Duecento, allorché gli abitanti di Castellaccio monumento si apre un parco affascinante, disposto abbandonarono le case distrutte dai faentini e su terrazze e con piante secolari (simbolo della scesero più a valle, si segnala la parrocchiale, tenuta è il maestoso cipresso che sorge davanti contenente dipinti tardo-seicenteschi e alla casa). Nell'ex corpo per la servitù si tengono settecenteschi.

Figura 2 Casola Valsenio, Riolo Terme e Brisighella, la cartina della valle del Senio e del Lamone.

10 4.1 ZONE SIC – ZPS E AREE DI INTERESSE NATURALISTICO

Vena del Gesso (SIC E ZPS) ALTO SENIO (ZPS)

Si estende in forma di bastione per 25 km da se a nw, interessando le province di Ravenna e di Bologna ed occupando una superficie complessiva di 6317 ha. È interrotta trasversalmente dalla valle del Lamone a brisighella, dalla valle del sintria, poco prima di Zattaglia (Comune di brisighella), dalla valle del senio nei pressi di Borgo Rivola (Comune di riolo terme, RA), dalla valle del Area sub-montana di 1015 ha collocata tra santerno nei pressi di (BO) e l’Appennino Faentino e quello Imolese, si estende dalla valle del Sillaro nei pressi di gesso (BO). Un prevalentemente in direzione Nord-Sud lungo la piccolo affioramento gessoso è presente anche dorsale spartiacque Santerno-Senio dal confine sulla destra idrografica del fiume Lamone. toscano (a 850-900 m s.l.m.) fino a ridosso del L'altitudine varia tra 100 m e 515 m s.l.m. E la cima contrafforte di Monte Battaglia e comprendendo più alta è monte Mauro, sulla sinistra idrografica del torrente sintria. gran parte del sottobacino del Rio Cestina. Corrisponde quasi interamente al complesso ALTA VALLE DEL SINTRIA (ZPS) demaniale Foresta Alto Senio, acquisito dall’Ente pubblico fin dai primi anni ’70 e, come l’alta valle del Senio, raggruppa vasti boschi di latifoglie, per lo più cedui, con rimboschimenti di conifere, castagneti, aree a vegetazione arbustiva ed erbacea sui terreni ormai abbandonati dall’agricoltura.

Area sub-montana dell’Appennino faentino, si estende prevalentemente in direzione NE-SW lungo la dorsale spartiacque Sintria-Lamone, dal confine toscano (ad 800 m s.l.m.) fino al contrafforte di Poggio Lagune (460 m s.l.m.), comprendendo una zona di 1174 ha. Corrisponde quasi interamente al complesso demaniale Foresta Alto Lamone, acquisito all’Ente pubblico fin dai primi anni ’70 e comprende vasti boschi di latifoglie, per lo più cedui, con rimboschimenti di conifere, noccioleti e castagneti, aree a vegetazione arbustiva ed erbacea su ex-coltivi, in un paesaggio in via di rinaturalizzazione, dopo un passato di insediamenti rurali sparsi, attivi fino ad una Figura 3 quarantina di anni fa. http://it.wikipedia.org/wiki/File:La_Rocca_e_il_monumento_di_ Monte_Battaglia.jpg

11 Il Comune di Casola Valsenio, proprio per la dimora prediletta dallo scrittore Alfredo Oriani posizione in cui è situato, presenta un’ampia (1852-1909). Gli eventi che animano il borgo sono varietà di paesaggi che fanno del Comune stesso strettamente legati al territorio, ai suoi prodotti e un’area interessante sia per coloro che amano la alla sua cultura: Erbeinfiore, il Mercatino Serale vita a contatto con la natura, sia per chi fa della delle Erbe e la Festa dei Frutti Dimenticati. natura un campo di studio. 6. La corolla delle Ginestre: Percorso di complessivi 55 chilometri, interamente segnato, che si sviluppa sulle colline di Brisighella, Casola Valsenio e Riolo Terme. Istituito nel 2004, si suddivide in tre percorsi ad anello adatti al trekking, e percorribili con mountain bike e cavalli. Il percorso può essere frazionato anche in più tappe, usufruendo delle strutture ricettive poste lungo il tragitto. È ricco di punti di notevole interesse paesaggistico e storico, oltre che geologico. Lungo il percorso si possono notare le argille plioceniche, i gessi del miocene, le rocce marnoso arenacee e tratti a bosco caratterizzati da carpino nero e roverella alternati ad ampi spazi aridi con grandi macchie di ginestra. Il Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola: Il Parco è stato istituito con Legge Regionale 21 febbraio 2005, n. 10 e presenta una superficie complessiva di 6.063 ettari, di cui 2.041 ettari di parco e 4.022 ettari di area contigua. Le zone di parco sono così suddivise: zona A di tutela integrale 52 ettari; zona B di tutela generale 749 Figura 4 Alcune fra le principali zone di interesse naturalistico ettari; zona C di protezione ambientale 1.240 ettari. Il parco interessa il territorio di sei comuni: Fra le aree di maggiore interesse naturalistico si Brisighella (1.824 ettari); Borgo Tossignano (1.526 possono menzionare: ettari); Casalfiumanese (255 ettari); Casola 1. Strada dei Frutti Dimenticati e Monte Battaglia: Valsenio (981 ettari); (440 ettari); Riolo Percorso naturalistico lungo il crinale del Senio e Terme (1.001 ettari). Attraversa due province, del Santerno che porta alla Rocca di Monte Bologna (2.257 ettari) e Ravenna (3.806 ettari). Il Battaglia (Errore. L'origine riferimento non è s parco è gestito da un Consorzio obbligatorio, tata trovata.), fiancheggiata da otto oasi che costituito nel 2008, a cui appartengono i sei ospitano molte piante tipiche. Comuni e le due Province. 2. Giardino delle Erbe “Augusto Rinaldi Ceroni”: In questo orto botanico (Errore. L'origine r iferimento non è stata trovata.), che si estende su una superficie di 4 ha circa sono coltivate più di 400 varietà di erbe officinali. Esso rappresenta un importante punto riferimento per il mondo scientifico e per tutti coloro che nutrono interesse per questo tipo di piante. E' dotato di un centro di documentazione, laboratori e olfattoteca; offre itinerari didattici, visite guidate, consulenze qualificate. Si possono acquistare piante, semi e prodotti derivati o passeggiare per i bei gradoni coltivati respirando un'atmosfera magica e profumata. 3. Oriano: Borgo risalente al XVIII secolo. 4. La Strada della Lavanda: collega Brisighella alla Valle del Santerno passando per Casola Valsenio correndo fra affascinanti paesaggi.

5. Il "Cardello": antica foresteria dell'Abbazia di Valsenio (Errore. L'origine riferimento non è s tata trovata.), oggi divenuto Museo fu a lungo

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4.2 ECONOMIA

L’economia del territorio è prevalentemente agricola e comprende anche alcuni allevamenti, prevalentemente di tipo avicolo e suinicolo. Si registrano anche alcune significative attività di tipo artigianale ed industriale legate alla lavorazione del gesso e alla preparazione di prodotti per l’industria ceramica. Vi è un’unica struttura ricettiva turistica di tipo alberghiero ed il turismo in generale è caratterizzato dalla presenza di seconde case e dalla notevole affluenza in concomitanza delle tradizionali manifestazioni (“Mercatino serale delle erbe” di Luglio e Agosto, “Festa dei frutti dimenticati” di Ottobre, “Festa di primavera” a fine Aprile). La principale via di comunicazione di fondovalle è la SP306, dalla quale si diramano alcune stupende strade panoramiche: la “Strada della Lavanda” nel tratto da Casola Valsenio a Zattaglia e da Casola Valsenio al Passo di Prugno e la “Strada dei Frutti Dimenticati” nel tratto dal Passo di Prugno a Monte Battaglia, sul confine con la Provincia di Bologna.

13 4.3 EMERGENZE AMBIENTALI

Per i Comuni di Brisighella, Casola Valsenio e Riolo Terme sono individuati i seguenti rischi:  Rischio sismico  Rischio idrogeologico per allagamenti e frane  Rischio industriale e/o legato ai trasporti - rischio di danni all’ambiente  Rischio derivante da nevicate intense  Rischio incendi boschivi.

Rischio Sismico Il territorio dei Comuni di Brisighella, Casola Valsenio e Riolo Terme è stato classificato, con Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3724/2003, come “Zona 2” con sismicità media (la scala va da 1 a 4 con rischio massimo sul valore 1). Su questa tematica, si fa riferimento al “PIANO GENERALE COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE” dell’Unione dei Comuni di Brisighella, Casola Valsenio, Riolo Terme, che ha subito un aggiornamento nel 2012. Una parte del piano, inoltre, quella che riguarda i comportamenti da tenersi da parte della popolazione in caso di calamità, è stata distribuita a nel 2011 alla popolazione attraverso il giornalino del Comune. Con il Consiglio Comunale del 27 luglio 2013 è stato approvato un ulteriore aggiornamento del piano redatto in data 25 giugno 2013 ed avente oggetto l’inserimento di nuove schede relative all’individuazione delle aree di accoglienza e di ammassamento, e l'indicazione delle ulteriori aree/edifici di attesa della popolazione e di prima accoglienza; Rischio idrogeologico Il Comune di Casola Valsenio è solcato da tre corsi d’acqua costituiti dal Senio e dai suoi due affluenti: il Sintria ed il Cestina, che alimenta alcuni invasi adibiti ad uso agricolo e, in caso di emergenze, supplisce alle richieste di acqua dell’acquedotto. Attualmente, ai sensi delle normative (Legge 267/1998 e Legge 365/2000), nel Comune di Casola Valsenio non vi sono “zone a rischio geologico elevato”, mentre, nei documenti di sintesi del Piano stralcio per il bacino del torrente Senio risultano individuate alcune aree a rischio moderato e medio. Sempre in questo piano risultano anche individuate le aree ad elevata probabilità di inondazione. Si riporta in questa sezione che, nel corso del 2015, vi sono state numerose allerte segnalate dalla Protezione Civile. In particolare si riportano le eccezionali avversità atmosferiche tra il 4-7 febbraio 2015, culminate con l’evento franoso del 25 febbraio 2015 cui fanno riferimento le seguenti immagini. È importante rilevare che tali eventi sono considerati “eccezionali” e conseguenti all’insieme dei fenomeni meteo-climatici causati dal cambiamento climatico. Per approfondimenti si riporta la pagina dell’ARPA (E-R) http://www.arpa.emr.it/dettaglio_generale.asp?id=950&idlivello=1006

E’ importante segnalare che gli stati di emergenza sono monitorati e segnalati dalla Protezione Civile che gestisce un sistema di allertamento, cioè un insieme di procedure, strumenti e responsabilità che trasformano la previsione di un evento meteo di particolare intensità (ad esempio pioggia, temporali, neve) in comunicazioni

14 sui possibili effetti (quali alluvioni, frane, piene dei fiumi) e azioni da attivare a tutela dei cittadini e del territorio: http://protezionecivile.regione.emilia-romagna.it/servizi/allerte-avvisi-protezione-civile.

Rischio industriale e/o legato ai trasporti - rischio di danni all’ambiente Il Comune di Casola Valsenio è attraversato dalla via di comunicazione principale Strada Provinciale “Casolana-Riolese” (ex. SS 306); sono presenti diverse altre strade provinciali che, assieme alla via appena menzionata, vanno a creare una situazione di rischio di danni all’ambiente non tanto legato ad attività presenti sul territorio, quanto a sostanze trasportate lungo tali vie. Il Piano di protezione civile codifica questo tipo di rischio e le relative procedure, rinviando alla competenza del “Soccorso Tecnico Urgente” (servizio erogato dai Vigili del Fuoco, in grado di fornire interventi tecnici immediati anche ad alto contenuto specialistico) i compiti più specifici sui singoli comportamenti da adottare. Rischio derivante da nevicate intense Nel Comune di Casola Valsenio, normalmente, nel periodo da ottobre a marzo, sono possibili precipitazioni a carattere nevoso. L’evento è previsto e sono previste attività in specifici piani redatti dagli uffici comunali ed aggiornati annualmente chiamati “Piani neve comunali”. Rischio incendi boschivi Nel territorio del Comune Casola Valsenio si trovano diverse aree boschive con presenza consistente di latifoglie e conifere. Per il rischio di incendio relativo a tali aree si fa riferimento al “Piano Provinciale di Emergenza Rischio Incendi Boschivi” approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 120 del 15/12/2005. Annualmente il dato relativo al numero e posizione, nonché estensione degli incendi avvenuti sul territorio comunale viene registrato sul Catasto incendi boschivi.

15 5 IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE

5.1 GENERALITA’ Il Sistema di Gestione Ambientale “è la parte del sistema di gestione generale, che comprende la struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le prassi, le procedure, i processi, e le risorse per elaborare, mettere in atto, conseguire, riesaminare e mantenere attiva la politica ambientale”. Si fa riferimento alla norma UNI EN ISO 14001 e al Regolamento CE n. 1221/2009 (EMAS III). In sostanza con il Sistema di Gestione Ambientale si stabilisce “chi fa”, “cosa fa” e “come fa”.

Ad una prima fase di pianificazione (Pianifico, in inglese PLAN), segue la realizzazione di quanto pianificato (Faccio, in inglese DO). A fianco della realizzazione pratica delle attività, ci sono il monitoraggio e il controllo per conoscere lo stato di avanzamento delle attività (Controllo, in inglese CHECK). Infine, una fase di revisione di quanto fatto per poter introdurre correzioni e riprendere l’anno successivo con la capacità di migliorarsi (Correggo, in inglese ACT). Per garantire il funzionamento del sistema di gestione ambientale, sono stati definite delle precise responsabilità per la sua attuazione. Queste sono rappresentate nello schema della pagina seguente.

Tutta la struttura di responsabilità, procedure, documenti, studi, è orientata allo scopo ultimo del miglioramento ambientale, come descritto nello schema qui sotto.

Alta Direzione – Direzione (AD) il Sindaco, L’Assessore all’Ambiente, L’Assessore all’Urbanistica il Sindaco, coadiuvato dall’Assessore all'ambiente, dall’ Assessore all'urbanistica e dall'assessore ad EMAS, quale organo che organo di governo del Sistema di Gestione Ambientale, che definisce a politica ambientale e le sue variazioni, approva i documenti attuativi ed ha il compito di sovrintendere alle verifiche connesse al funzionamento del sistema

Rappresentante della Direzione Il Segretario Comunale Autorità e competenza per assicurare alla AD che il SGA sia efficace Assistenza giuridico-amministrativa agli organi dell'Ente circa la conformità dell'azione amministrativa alle leggi, allo Statuto, e ai regolamenti applicabili

Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale (RSGA) Responsabile dell’Ufficio tecnico / territorio ha il compito di assicurare il mantenimento e la corretta attuazione del Sistema di Gestione Ambientale (SGA), in conformità alle norme di riferimento, garantendone l’operatività

Responsabile Gestione emergenze e sicurezza Responsabile Protezione Civile, Responsabile Sicurezza Protezione e Prevenzione (RSPP) Il responsabile della protezione civile interviene nel caso esterno al Comune, se viene messa a rischio la salvaguardia della popolazione residente nel Comune; il RSPP interviene per mantenere uno standard di sicurezza conforme alle normative per quello che riguarda gli edifici e le attività proprie dell’amministrazione comunale

16 5.2 ADEMPIMENTI

Il registro degli adempimenti normativi serve a fornire conoscenze sul sistema normativo in materia ambientale e per semplificare la gestione delle tematiche ambientali in una pubblica amministrazione, applicando correttamente la normativa in vigore e individuando implicazioni tecniche ed operative. Scopo finale dell’aggiornamento del registro è la verifica della conformità legislativa.

Il database del Comune comprende oltre 200 adempimenti normativi, quelli più rilevanti e quelli aggiornati nel corso del 2015 sono riportati di seguito:

Tema Riferimento legislativo Adempiment del Comune Reti duali per l'utilizzo di acque meno pregiate - DLgs152-06, art. 146, ACQUA tecniche di risparmio della risorsa previste negli comma 2 strumenti urbanistici Introduzione di criteri di sostenibilità ambientale negli ACQUISTI VERDI LR28-09 acquisti della pubblica amministrazione Lo Sportello unico per l'edilizia trasmette immediatamente la documentazione di cui al comma 1 DIFESA SUOLO LR19-08 alla struttura tecnica competente, la quale ne verifica la regolarità e completezza. Coordinamento tecnico regionale per la definizione EDILIZIA DGR-993-14 della modulistica edilizia unificata. DPR n. 74 /2013 e DM 10 Adozione dei nuovi libretti caldaie; modifica periodicità ENERGIA febbraio 2014 controlli e inserimento dato su rendimento caldaie PIANIFICAZIONE Elaborazione e approvazione del Piano Strutturale TERRITORIALE E LR20-00 Comunale (PSC) - Il PSC è entrato ufficialmente in URBANISTICA vigore il 31 marzo 2010. L’ultima versione del Piano di Protezione Civile approvato dal Comune risale al 25/06/2013. Si PROTEZIONE CIVILE LR1-05 specifica che da 01/2015 la competenza della Protezione Civile è passata all’Unione. Gli obiettivi di raccolta differenziata sono posticipati al RIFIUTI D.Lgs.152-06, art. 205 31/12/2020. Art. 3 commi 10, 11, 12. I comuni incentivano il compostaggio domestico e di comunità e disciplinano i centri comunali di riuso. Art. 4. Incentivazione alla riduzione dei rifiuti non inviati a riciclaggio Art. 6. Comma 1[…] I comuni decidono quali sono i LEGGE REGIONALE 5 bacini di affidamento […]; Comma 4. I comuni sono

OTTOBRE 2015, N.16 tenuti a fornire ai propri residenti le informazioni sul servizio in loro possesso. Art. 10 Modifica alla legge regionale 23 dicembre 2011, n. 23 - l’applicazione delle sanzioni amministrative relative alle violazioni delle modalità di raccolta dei rifiuti urbani da parte degli utenti nonché l’ammontare delle medesime spetta ai Comuni. Piano di zonizzazione aggiornato (PSC in vigore dal 31 RUMORE L447-95 LR 2001 marzo 2010) Art. 112 LR3-99 ==> Rilascio dell'autorizzazione agli scarichi nelle reti SCARICHI sostituito da Art. 2 della fognarie e agli scarichi delle acque reflue domestiche LR22/2000 Linee guida Regione Analisi delle prescrizioni ambientali relative alla SERBATOI INTERRATI Lombardia dismissione e messa in sicurezza di serbatoi interrati. SICUREZZA DPR151-2011 Nuovo Regolamento di prevenzione incendi - CPI VALUTAZIONE DI Aggiornamento alla Partecipazione del Comune, come ente chiamato ad IMPATTO AMBIENTALE LR3/2012 - esprimere un parere in un procedimento autorizzativo Tabella 5 Elenco degli adempimenti aggiornati a Dicembre 2015.

17 5.3 INDIVIDUAZIONE ASPETTI AMBIENTALI

Nell’ambito del sistema di gestione ambientale è stata sviluppata una metodologia per la valutazione della significatività degli impatti ambientali relativi alle attività del Comune.

In tabella si riporta l’elenco delle attività del Comune con un impatto ambientale ed i relativi aspetti ambientali individuati. Le categorie individuano il tipo di gestione che l’Amministrazione attua su ciascuna attività.

ATTIVITA' ASPETTI AMBIENTALI CATEGORIE ENTE Gestione diretta / autorizzazioni / CONSUMO DI ACQUA ACQUA contratti / convenzioni / pianificazione Gestione diretta / autorizzazioni / RISCALDAMENTO / SICUREZZA / EMISSIONI CONSUMO DI COMBUSTIBILI contratti / convenzioni / progettazione / IN ATMOSFERA pianificazione Gestione diretta / autorizzazioni / CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA ENERGIA convenzioni / pianificazione Gestione diretta / autorizzazioni / PRODUZIONE RIFIUTI EDIFICI RIFIUTI / SOSTANZE PERICOLOSE contratti / convenzioni / pianificazione / COMUNALI vigilanza ACQUISTI MATERIALI Gestione diretta /contratti / USO E MANUTENZIONE DEI MEZZI SOSTANZE PERICOLOSE / TRASPORTI pianificazione SICUREZZA – PREVENZIONE INCENDI Gestione diretta / autorizzazioni / / RUMORE / CAMPI SICUREZZA contratti / convenzioni / progettazione / ELETTROMAGNETICI pianificazione COMUNICAZIONE - FORMAZIONE PUBBLICI Gestione diretta / autorizzazioni / SERVIZIO IDRICO INTEGRATO ACQUA / SCARICHI contratti / convenzioni / pianificazione / vigilanza Gestione diretta / autorizzazioni / ENERGIA RISORSE NON RINNOVABILI convenzioni / pianificazione Gestione diretta / autorizzazioni / IGIENE URBANA E GESTIONE RIFIUTI RIFIUTI contratti / convenzioni / vigilanza ENERGIA / INQUINAMENTO LUMINOSO ILLUMINAZIONE PUBBLICA Gestione diretta / autorizzazioni /RIFIUTI / SICUREZZA SUOLO E SOTTOSUOLO

MANUTENZIONE VERDE ACQUA / RIFIUTI / MATERIALI Gestione diretta / autorizzazioni DISINFEZIONE, DISINFESTAZIONE E SOSTANZE PERICOLOSE / SICUREZZA Contratti DERATTIZZAZIONE SOSTANZE PERICOLOSE / SICUREZZA / MANUTENZIONE STRADALE Gestione diretta / progettazione SUOLO RIFIUTI / (ACQUA, ENERGIA, GESTIONE IMPIANTI SPORTIVI Convenzioni RISCALDAMENTO) RIFIUTI / (ACQUA, ENERGIA, GESTIONE CIMITERI Gestione diretta RISCALDAMENTO) SERVIZIO SCUOLABUS TRASPORTI Gestione diretta RIFIUTI / (ACQUA, ENERGIA, REFEZIONE SCOLASTICA Gestione diretta RISCALDAMENTO) ACQUA / CANTIERI / ENERGIA / MATERIALI / Gestione diretta / autorizzazioni / PROGETTAZIONE, REALIZZAZIONE E RISCALDAMENTO / SICUREZZA / SUOLO / contratti / convenzioni / progettazione / MANUTENZIONE DI EDIFICI PUBBLICI SOSTANZE PERICOLOSE vigilanza

CITTADINI SUOLO / ESTRAZIONE INERTI / STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE E AGRICOLTURA / ELETTROSMOG / PROGRAMMAZIONE – coordinamento INDUSTRIA / SCARICHI / CANTIERE / ACQUA Pianificazione con autorità locali (es. autorità di bacino, / ENERGIA / RISCALDAMENTO / MATERIALI / consorzi di bonifica, corpo forestale) TRASPORTI SUOLO / FANGHI / SCARICHI / RISORSE RINNOVABILI / ESTRAZIONE INERTI / PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI DI SOSTANZE PERICOLOSE / RUMORE / Autorizzazione / gestione RILEVANZA AMBIENTALE AGRICOLTURA / RIFIUTI / RISCALDAMENTO / ELETTROSMOG Tabella 6 Elenco di tutti gli aspetti ambientali

In tabella, le attività selezionate in grigio sono quelle per cui viene calcolato un indicatore al fine del monitoraggio degli impatti ambientali.

Si veda il glossario a fine documento per una definizione dei termini.

18

Nel corso del 2014, la valutazione annuale degli aspetti ambientali ha individuato i seguenti aspetti tra quelli più significativi. Questi potranno essere inserite come azioni di miglioramento incluse nel Piano di Miglioramento Ambientale o saranno oggetto di discussione nell’ambito di una riunione della Giunta Comunale dedicata al tema “Ambiente”.

ASPETTO # SETTORE VALUTAZIONE 2015 AMBIENTALE Gli eventi del febbraio 2015 dimostrano l’urgenza di sviluppare Gestione del strategie e piani che tengano in considerazione la fragilità del territorio in 1 Pianificazione territorio e la necessità di pianificare interventi per valutare e condizioni + prevenire gli effetti di eventi meteo estremi e dei cambiamenti straordinarie climatici. Esercitare un controllo sull’aggiornamento del Piano strutturale Pianificazione e comunale (PSC) e sul regolamento edilizio urbano (RUE); PSC del 2 governo del Pianificazione comprensorio faentino è entrato in vigore il 31/marzo/2010, mentre + territorio RUE è in fase di aggiornamento. Il parco mezzi è composto in gran parte da veicoli di recente Mezzi di trasporto di immatricolazione (decennio 2000). Entro il 2015 verrà sostuito un 3 proprietà del Gestione diretta mezzo del comune e lo scuolabus immatricolato nel 1994 è stato ++ Comune demolito. In corso contrattazione con HERA, attraverso ATESIR (Agenzia Servizio per igiene territoriale dell'Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti), per la 4 urbana e raccolta Contratti stesura di un nuovo bando che preveda l'ottimizzazione del servizio + RSU rispetto alle tariffe applicate (apertura isola ecologica; installazione mini-isole; porta a porta esteso ad altre frazioni oltre alla carta) Edilizia privata (efficienza Promozione della proroga dei bonus per ristrutturazione edilizia e 5 energetica, incentivi Pianificazione riqualificazione energetica degli edifici. + a energie alternative) Rinnovo degli Gradualmente c'è una dismissione delle centrali a gasolio a favore impianti di 6 Progettazione di centrali a metano e cippato. Ad oggi rimane unicamente la riscaldamento degli + centrale a gasolio della Biblioteca. edifici comunali Centrale a cippato La centrale è in funzione da gennaio 2011, occorre monitorare i 7 delle scuole Gestione diretta consumi e valutare possibili interventi migliorativi. ++ elementari e medie Manutenzione Mantenimento dell'efficienza, sono introducibile elementi di 8 ordinaria degli Autorizzazioni miglioramento ma non di vasta portata perché gli edifici sono + edifici comunali distanziati tra di loro e hanno orari d'uso differenti. Efficienza energetica edifici 8 Gestione diretta Da valutare possibili interventi migliorativi dell'amministrazione +/- comunale GPP – acquisti 9 Gestione diretta Valutare come utilizzare i bandi verdi oltre agli acquisti verdi. verdi +/- 2 autobus: per ridurre le spese se ne utilizza solo uno (diesel; standard euro 3) e sovradimensionato rispetto alle necessità. 10 Servizio scuolabus Gestione diretta Ipotesi di affidamento esterno del servizio (per ora non conveniente) + – Agg. 2015: uno scuolabus è stato demolito. Tabella 7 Elenco degli aspetti ambientali significativi: valutazione Dicembre 2015

19 6 SCHEDE ASPETTI AMBIENTALI SIGNIFICATIVI E INDICATORI

6.1 RISORSE IDRICHE

Le reti e gli impianti del ciclo idrico, come anche quelli relativi a elettricità, teleriscaldamento, gas, smaltimento rifiuti, ecc) sono di proprietà del consorzio CON.AMI. Il Consorzio, per conto dei Comuni stessi (l’assemblea del CON.AMI è composta dai 23 sindaci), programma e realizza gli investimenti per migliorare la rete idrica e la gestione dell’intero ciclo idrico, dalla captazione, alla potabilizzazione, alla distribuzione, alla depurazione dell’acqua. La gestione degli impianti, a fronte di opportuni canoni, è affidata invece alla società HERA S.p.A.1: • Acqua potabile (captazione, potabilizzazione, distribuzione) • Fognatura • Depurazione Le fonti di approvvigionamento, di tipo superficiale, sono costituite dalle acque del torrente Senio e dalle acque del Rio Cestina queste ultime raccolte, in località Cà di Zabatta, in due invasi uno a monte e uno a valle, della capacità rispettivamente di 18.000 m3 e 39.000 m3, collegati da una condotta funzionante per gravità. Sul fiume Senio una presa con galleria drenante convoglia l'acqua verso un pretrattamento in un sedimentatore situato lungo il fiume in località Sdazzina ed inviata tramite pompaggio all'impianto di potabilizzazione ubicato in località Monte Fortino. Dalle analisi effettuate sull’invaso di valle, in prossimità della presa della condotta, come previsto dal D.lgs. 152/99, le acque risultano essere classificate in categoria A2 (cfr. paragrafo Monitoraggio acque superficiali). I trattamenti previsti sono: pre-clorazione con ipoclorito di sodio, filtrazione diretta su filtro a sabbia in pressione con dosaggio di cloruro ferrico nel miscelatore a monte dei filtri, filtrazione su filtri a carboni attivi granulari, post-clorazione con biossido di cloro. Oltre all’acquedotto civile è presente una condotta di acqua grezza, alimentata dalle acque del rio Cestina o del fiume Senio, completamente dedicata all’area artigianale del comune.

Fonte : Hera Imola-Faenza

1 E’ il conduttore del servizio non il proprietario, che resta Con.AMI. Hera è una società per azioni la cui maggioranza è in mano pubblica, cioè degli stessi Comuni, tra cui quelli che fanno parte di Con.AMI, che detiene l’8,65% del pacchetto azionario di Hera.

20 Il servizio di fognatura consiste nel collettamento delle acque, ossia nell’attività di raccolta delle acque utilizzate che defluiscono, attraverso gli scarichi, le centrali di sollevamento e le reti fognarie, agli impianti di depurazione. In base alla tipologia di utilizzo delle acque, gli scarichi si distinguono in domestici ed industriali (Hera, Bilancio Sociale). Gli scarichi domestici hanno origine da usi di civile abitazione o assimilati, mentre gli scarichi industriali sono costituiti dalle acque di processo derivanti dai cicli produttivi delle varie attività presenti sul territorio. Il sistema fognario del comune di Casola Valsenio è caratterizzato da una rete mista composta da 11 km di condotte cui sono allacciate 937 utenze civili (2002). Le reti miste raccolgono in un’unica condotta le acque reflue domestiche, le acque reflue industriali e le acque meteoriche. Non vi sono nel comune di Casola scarichi industriali che scaricano in acque superficiali. Al 2002 sono autorizzati 32 scarichi classificati industriali provenienti dalla zona artigianale di Via 1° Maggio, recapitanti in pubblica fognatura; uno scarico di acque reflue assimilate alle domestiche (azienda B.P.B. Italia spa) è autorizzato allo scarico sul suolo. Si ricorda la pubblica fognatura di Via Primo Maggio perché non è dotata di impianto di depurazione. Relativamente allo scarico delle pubbliche fognature l’autorizzazione riguarda 8 punti di scarico, di cui i più significativi sono il depuratore biologico comunale ed il piccolo impianto biologico a fanghi attivi, chiamato Buratta di Sotto. La gestione del servizio idrico integrato si completa con la depurazione delle acque reflue ed infine con la reimmissione nell’ambiente degli effluenti trattati. Gli impianti di depurazione che sono stati realizzati nel tempo per raccogliere e trattare i reflui della collettività casolana, sono tarati su una tipologia di scarico tipicamente civile. L’impianto di depurazione principale, ubicato a valle del Capoluogo, nelle immediate vicinanze del Rio Casola ed in prossimità del fiume Senio, è composto da un trattamento primario di grigliatura grossolana e sedimentazione aventi la funzione di effettuare una separazione dai liquami dei solidi Comune di Casola Valsenio Analisi Ambientale 2005 grossolani e di quelli sedimentabili, cui segue la digestione anaerobica e l’essicamento dei fanghi prodotti. La gestione del depuratore e dell’intero sistema fognario è in carico ad Hera che ne deve garantire l’efficienza, intervenendo con i necessari adeguamenti che fossero necessari. L’impianto di depurazione principale è progettato per trattare un volume di reflui pari a 340 mc/g. Serve 1470 abitanti per un bacino di raccolta di 296.000 mq. Impianti di depurazione Localizzazione Tipologia di Potenzialità di Corpo idrico Bacino Gestore depuratore trattamento progetto in A.E ricettore ricettore Biologico a Casola Valsenio 2.000 Senio fanghi attivi Reno HERA spa Fossa Buratta di Sotto 300 Senio Imhoff* * confluisce nel depuratore di Casola Valsenio. Sono in corso lavori per il miglioramento del servizio idrico integrato e ampliamento della rete degli acquedotti rurali allo scopo di raggiungere case oggi isolate dal servizio. È attualmente in corso il III lotto e la consegna lavori è prevista entro il 31/01/2015. Nell’ambito del Piano Strutturale Comunale sono stati elaborati report e indicatori per le prestazioni ambientali nell’ambito faentino. Si invitano i cittadini a consultare i documenti disponibili al seguente link: http://www.comune.casolavalsenio.ra.it/Servizi/Urbanistica-e-Territorio/Strumenti-urbanistici/PSC/Gli-atti-e- gli-elaborati-area-download/Quadro-Conoscitivo-art.-4-L.R.-20-2000

21 Indicatori

Di seguito si riportano i grafici che illustrano l’andamento dei consumi idrici da parte del Comune e dei cittadini.

Figura 1 Consumi idrici stimati [Fonte dati: lettura contatori al 31/10/2015]

Si rileva un graduale contenimento dei consumi ottenuto grazie ad accorgimenti quali, ad es., l’installazione di riduttori di flusso su tutti i rubinetti. È verosimile ipotizzare che gran parte degli interventi di miglioramento che si potevano sostenere sul fronte di questo tipo di consumo siano stati effettuati e che il margine di miglioramento sia diventato minimo.

Figura 2 Dati sui consumi idrici degli utenti domestici e non domestici e perdite di rete [Fonte dati: Hera – Area Imola-Faenza]

Questo indicatore ha lo scopo di stabilire se siano necessarie campagne di informazione per sensibilizzare la cittadinanza ad un utilizzo più consapevole dell’acqua o per valutare gli esiti di azioni già intraprese. I dati di consumo sono forniti attualmente da HERA e sono quindi relativi ai nuclei famigliari allacciati alla rete in gestione ad essa. Per questa ragione non si fa una normalizzazione sul numero totale di abitanti, ma su utenza. Si tratta quindi di un valore rappresentativo di una parte della popolazione, che ha però una elevata importanza ai fini del monitoraggio sulla gestione della risorsa idrica. Le perdite di rete mostrano invece un andamento variabile nonostante il gestore investa risorse sulla manutenzione degli acquedotti. Non è possibile imputare con sicurezza tale positivo andamento allo svolgimento delle attività per il risparmio della risorsa idrica, ma i consumi sono in progressiva diminuzione. Il dato per il 2015 non è disponibile perché i dati consuntivi vengono comunicati a gennaio dopo la fine dell’anno solare.

Qualità delle acque potabili L’indicatore monitora la qualità delle acque che vengono erogate attraverso la rete di acquedotti gestiti da HERA. Il D.lgs. 31/2001 (e successive modifiche del D.Lgs. 27/2002) impone dei valori limite su determinati parametri chimici (evidenziati in rosso) e dei valori consigliati (evidenziati in blu).

22 Di seguito la tabella dove vengono riportati i dati semestrali reperiti sul sito di HERA, disponibili al sito: http://www.gruppohera.it/gruppo/attivita_servizi/business_acqua/qualita/qualita_acqua_hera/qualita_media_c omuni/-imolafaenza/pagina142.html

Nitrato Nitrito Residuo secco Parametro Ammonio Cloruro pH Durezza Fluoruro - - Sodio (NO3 ) (NO2 ) a 180° C Unità mg/L mg/L unità pH °F mg/L mg/L mg/L mg/L mg/L Limite di legge 0,5 250 6.5 - 9.5 15 - 50 1,5 50 0,5 1500 200 I semestre 2012 < 0.02 18 7,9 28 0,14 2 < 0.02 359 25 II semestre 2012 < 0.02 18 7,9 27 0,17 1 < 0.02 320 21 I semestre 2013 < 0.02 13 7,9 37 0,17 2 < 0.02 437 19 II semestre 2013 < 0.02 15 7,9 26 0,15 < 0.5 < 0.02 329 22 I semestre 2014 < 0.02 12 7,9 33 0,18 2 < 0.02 346 16 II semestre 2014 < 0,02 13 7,9 28 0,16 1 < 0,02 366 20 I semestre 2015 < 0,02 12 7,8 38 0,14 2 < 0,02 417 18

È rilevante riportare che dal 01/07/2014 è attiva la Casa dell'Acqua che viene ampiamente utilizzata dai cittadini come si vede nel grafico che segue:

Considerando che il costo medio dell’acqua in bottiglia è di 300 euro/1000 litri, rispetto un costo medio di acqua del rubinetto a 1,7 euro/1000 litri, si può facilmente calcolare il risparmio ottenuto consumando l’acqua del Sindaco.

Qualità delle acque in uscita dal depuratore Il depuratore gestito da HERA spa è sito in via Montefiorino, di seguito si riportano i valori dei parametri misurati per valutare la qualità delle acque in uscita. BOD5 mg/l 10,00 COD mg/l 13,48 Azoto Ammoniacale mg/l 1,00

BOD5 - Misura la richiesta biologica di ossigeno ovvero la quantità di ossigeno consumato in mg/l, durante alcuni processi di ossidazione di sostanza organica in 5 giorni. L’analisi del BOD 5 indica il contenuto di sostanza organica biodegradabile, presente negli scarichi idrici, espresso in termini di quantità di ossigeno necessario alla degradazione da parte di microrganismi. Il parametro rappresenta un indicatore del potenziale di riduzione dell'ossigeno disciolto nei corpi idrici ricettori degli scarichi con possibili effetti ambientali negativi.

COD - Misura la quantità di ossigeno utilizzata per l'ossidazione di sostanze organiche e inorganiche contenute in un campione d'acqua a seguito di trattamento con composti a forte potere ossidante. Il COD ci da un’indicazione del contenuto totale delle sostanze organiche ed inorganiche ossidabili e quindi della contaminazione antropica.

23 + NH4 - La presenza di azoto ammoniacale nell’acqua può essere indice di inquinamento organico in atto (reflui umani o zootecnici). Le ipotesi vanno comunque confermate con analisi microbiologiche. L’azoto ammoniacale presente nell’acqua può essere anche di origine geologica (terreni torbosi) e quindi non associato ad inquinamento microbiologico.

Aspetti ambientali a. Impianti sportivi e altri utenti b. Consumo di acqua edifici dell'amministrazione comunale c. Servizio per la gestione dei servizi idrici integrati (acquedotto) d. Risparmio idrico nell'edilizia privata e. Incentivazione alla riduzione dei consumi idrici civili f. Gestione verde pubblico g. Realizzazione di opere pubbliche (Piano investimenti e Piano opere)

Autorizzazioni e norme applicabili  AUA Isola Ecologica (via I Maggio) adottata con provvedimento n. 186 del 22/01/2015  AUA Impianto depurazione (via Molino del Sale, 17) richiesta con protocollo n. 3179 del 30/06/2015  AUA Impianto di potabilizzazione (via Montefiorino) richiesta con protocollo n. 15793 del 23/10/2015

 Direttiva Quadro 2000/60/CE recepita con l’emanazione del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante “Norme in materia ambientale”, cui sono seguiti i principali relativi decreti attuativi per le acque superficiali:  Decreto Tipizzazione D.M. 131/2008 - Regolamento recante “i criteri tecnici per la caratterizzazione dei corpi idrici (tipizzazione, individuazione corpi idrici, analisi delle pressioni)”;  Decreto Monitoraggio D.M. 56/2009 - Regolamento recante “i criteri tecnici per il monitoraggio dei corpi idrici e l´identificazione delle condizioni di riferimento per la modifica delle norme tecniche del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante Norme in materia ambientale, predisposto ai sensi dell´articolo 75, comma 3, del decreto legislativo medesimo";  Decreto Classificazione D.M 260/2010 - Regolamento recante “i criteri tecnici per la classificazione dello stato dei corpi idrici superficiali, per la modifica delle norme tecniche del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, predisposto ai sensi dell´articolo 75, comma 3, del decreto legislativo medesimo".  D.Lgs.152-06, art. 146, comma 2 – Reti duali per l'utilizzo di acque meno pregiate - tecniche di risparmio della risorsa previste negli strumenti urbanistici.  D.lgs. n. 152/99 che riporta indicazioni per il Piano di Tutela Acque (PTA) regionale, che individua i corpi idrici significativi relativi sia ai corpi idrici superficiali – corsi d’acqua naturali, corpi idrici artificiali, acque di transizione - sia relativi ai corpi idrici sotterranei.  LR20/2000 – PTCP – Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale pubblicato sul B.U.R. N. 65 DEL 10.05.2006 – (modifiche su B.U.R dell’Emilia-Romagna n°57 del 26.04.2007)

24 6.2 ENERGIA ELETTRICA

Gli impianti di distribuzione dell’energia elettrica nel comune di Casola Valsenio sono gestiti dall’ENEL. Sul territorio comunale è presente una linea elettrica (N° 738) ad alta tensione (132 kV) che giunge dal bolognese per arrivare, passando attraverso il comune di Riolo Terme, ad una cabina di trasformazione posta in prossimità della frazione di Valsenio. Tale linea percorre il territorio comunale per una lunghezza di 1.9 Km. Sono presenti inoltre 84 cabine di trasformazione MT/BT. Indicatori

Figura 3 Fonte dati: lettura contatori al 31/10/2015

Anno 2010 2011 2012 2013 2014 Stima 2015 CONSUMI PER EDIFICI E STRUTTURE NORMALIZZATE PER 7,0 7,1 6,0 5,9 5,7 5,3 DIPENDENTE (MWH/DIPENDENTE) Questo indicatore è importante perché un’attenta gestione dei consumi elettrici significa risparmio economico e risparmio di combustibili fossili alla fonte, oltre che adeguamenti tecnologici innovativi (lampade a risparmio energetico, timer, apparecchiature efficienti, ecc.) che permettono di limitare l’immissione nell’ambiente di sostanze pericolose e di gas serra. Il consumo di energia sugli edifici comunali è in diminuzione, anche per merito della sostituzione delle lampade votive presso tutti i cimiteri con lampade a led, il cui consumo è molto minore (- 70% circa) rispetto alle lampade tradizionali ad incandescenza. Con questo intervento si sono ridotti i consumi totali per le strutture comunali di circa il 10% (15000 kWh).

Il consumo di energia elettrica per la pubblica illuminazione incide per la maggior quota è in diminuzione poiché i nuovi lampioni sono alimentati con lampade al sodio a basso consumo: il numero di punti luce è in crescita mentre il consumo specifico in netta diminuzione.

Anno 2010 2011 2012 2013 2014 Stima 2015 NUMERO PUNTI LUCE 590 594 594 594 600 600 CONSUMO SPECIFICO PER PUNTO LUCE 376 376 374 345 383 369

Questo significa che con la stessa quantità di energia elettrica è possibile avere una migliore illuminazione stradale. Inoltre occorre precisare che l’inquinamento luminoso viene abbattuto poiché le nuove luminarie sono costruite in modo da proiettare la luce verso il terreno senza disperderla oltre la linea dell’orizzonte.

È in corso di valutazione l’installazione di dispositivi di efficienza energetica (progetto MenoWatt) che dovrebbe garantire un risparmio del 30% sui consumi, una riduzione dei costi fissi ed il raddoppio della durata delle lampade.

I valori per il 2015 sono una stima a fine anno solare, basata sui dati misurati da gennaio ad ottobre.

25 La società ESCO Senio Energia S.r.l. (di cui il comune possiede il 43% del capitale sociale) ha installato sui siti comunali alcuni impianti fotovoltaici per un totale di 251 kWp (kilowatt di picco). Un dato interessante riguarda la percentuale di energia prodotta dai pannelli rispetto ai consumi elettrici totali del Comune:

Anno 2012 2013 2014 % ENERGIA FOTOVOLTAICO SU 80,51 79,35 87,26 TOTALE CONSUMI È un dato molto positivo, il cui valore verrà monitorato nel corso dei prossimi anni. Il dato per il 2015 sarà disponibile a Gennaio 2016. Dal 2010 è stato deciso di mantenere monitorato l’andamento delle installazioni di impianti fotovoltaici nel territorio comunale, sia per quanto riguarda il settore pubblico che privato. Il Comune non può intervenire direttamente per modificare l’andamento dell’indicatore, ma può intraprendere azioni che possono incoraggiare il cittadino all’installazione. Il vantaggio nella installazione dei pannelli non è solo per il cittadino, che spende meno, ma è anche per l’ambiente. Di seguito viene riportato un grafico che visualizza l’andamento dell’indicatore, che si presenta molto positivo. I dati vengono ricavati dal sito del GSE (Gestore Servizi Energetici) alla pagina: http://www.gse.it/it/Conto%20Energia/Risultati%20incentivazione/Pages/default.aspx .

Dal 2014 si è deciso di monitorare lo stato di avanzamento dei lavori relativi agli impianti eolici in fase di realizzazione sul territorio di Casola Valsenio. Vi sono una azienda agricola e la Società Senio Energia srl che hanno attualmente inoltrato alla Provincia le autorizzazioni necessarie all’installazione di quattro impianti da 200 kWe ciascuno. Proponente Indirizzo Potenza Stato Estremi dell’atto (kWe) Az. Agr. Loc. Sommorio Comune 200 ACCOLTO Provv. N. 1864 del 31/05/2013 e Provv. Piancastelli di Casola Valsenio Di integrazione N. 2227 del 28/06/2013 Raffaele Senio Loc. Frassineta Comune 200 ACCOLTO Provv. N. 1863 del 31/05/2013 e Provv. Energia s.r.l. di Casola Valsenio Di integrazione N. 2225 del 28/06/2013 Senio Loc. Castelrotto Comune 200 ACCOLTO Provv. N. 1866 del 31/05/2013 e Provv. Energia s.r.l. di Casola Valsenio Di integrazione N. 2228 del 28/06/2013 Senio Loc. Sommorio Comune 200 ACCOLTO Provv. N. 1867 del 31/05/2013 e Provv. Energia s.r.l. di Casola Valsenio Di integrazione N. 2226 del 28/06/2013

Aspetti ambientali Consumi elettrici ed efficienza energetica edifici dell'amministrazione comunale.

Autorizzazioni e norme applicabili  Legge 10-91: Privilegiare l'allaccio a reti di teleriscaldamento - individuare le aree idonee alla realizzazione di impianti e di reti di teleriscaldamento

26  Progettazione energetica degli edifici per il risparmio energetico  Energia da fonti rinnovabili per edifici di proprietà pubblica  Nomina del responsabile per la conservazione e l'uso razionale dell'energia e comunicazione al Ministero Attività Produttive  Deposito del progetto relativo a uso di fonti energetiche rinnovabili e uso razionale dell'Energia L10- 91  Certificazione energetica degli edifici

27 6.3 ENERGIA TERMICA

Il servizio di distribuzione del gas metano utilizzato a fini domestici ed industriali, gestito da Hera, consiste nel trasporto attraverso una rete di gasdotti locali che nel comune di Casola si estende per una lunghezza totale di 23 Km. Le utenze domestiche servite sono 802. Il Comune di Casola gestisce le caldaie di cui si riportano i dettagli nella seguente tabella:

Potenza KW Anno Tipo di EDIFICIO centrale termica installazione combustibile

Scuola Materna 115 1997 metano

Ex Scuola Media 343 2000 metano

Scuola Elementare e 258 2011 cippato Media (Senio Energia)

Biblioteca 115 2000 gasolio

Sala Polivalente 34,9 2014 metano

Municipio 102 2003 metano

Boiler per acqua Area ex campo sportivo metano calda

VV.FF. Volontari 34,8 2008 metano

Protezione Civile 34,8 2008 metano

Indicatori CONSUMO DI COMBUSTIBILI Questo indicatore mette in evidenza l’andamento dei consumi derivanti dagli impianti di riscaldamento degli edifici di proprietà comunale.

Figure 4 Fonte dati: lettura contatori (al 31/10/2015)

Figure 5 Fonte dati: misura gasolio residuo in serbatoio

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Figure 6 Fonte dati: fornitura Senio Energia al 31/07/2015

 ll trend si presenta in diminuzione per quanto riguarda il consumo di gasolio in quanto c’è in progetto di dismettere progressivamente le caldaie che ad oggi sono alimentate con questa fonte.  Un intervento molto importante è stato fatto presso le scuole elementari e medie (oggi accorpate in un’unica struttura) attraverso la sostituzione della vecchia centrale termica a gasolio con una centrale a cippato che per generare calore utilizza risorse rinnovabili costituite da materie vegetali provenienti dal territorio circostante.  Consumo di metano: negli ultimi quattro anni il trend è andato diminuendo, a conferma del buon esito delle attività intraprese dall’ente in un’ottica di continuo miglioramento della gestione degli impianti e dei fabbricati. Fra gli interventi volti al risparmio si elencano l’installazione di pannelli termoriflettenti fra i termosifoni e le pareti esterne di tutte le strutture comunali (per evitare inutili dispersioni di calore verso l’esterno); l’installazione presso l’edificio Le Medie, che accoglie diverse associazioni, di un sistema di contabilizzazione del calore che permette di attribuire i consumi e quindi le spese ad ogni singola associazione (creando perciò un maggiore senso di responsabilità nella gestione del riscaldamento); il frequente monitoraggio dei consumi durante il periodo invernale, volto a rintracciare eventuali anomalie di funzionamento e consentire un pronto intervento.

Il consumo specifico rappresenta una elaborazione dei dati di consumo in relazione ai dati sulle temperature medie registrate nella zona. A tale scopo si calcolano i gradi giorno per le varie annate nel comune di Casola: Grado giorno (GG) = sommatoria delle differenze positive fra la temperatura interna dei locali (intesa essere 20° C) e la temperatura media giornaliera del periodo di riscaldamento (1 Ottobre - 30 Aprile). Quindi più l’inverno è freddo, più alto sarà il numero di gradi giorno. Normalizzando (cioè dividendo) il consumo di combustibili per i gradi giorno, si otterrà un valore che esprime il consumo indipendentemente dalle condizioni ambientali verificatesi. Il grafico che ne risulta è illustrato.

Autorizzazioni e norme applicabili  DPR n. 74 /2013 e DM 10 febbraio 2014: Adozione dei nuovi libretti caldaie; modifica periodicità controlli e inserimento dato su rendimento caldaie.  Convenzione con ditta GTA s.n.c. di Turrini Andrea, attraverso determinazione n. 30 del 01.02.2013, valida fino al 31.12.2014.  Convenzione n. 45 del 28/12/2011 con Senio Energia per la gestione della caldaia a cippato presso le scuole elementari e medie.

29 6.4 CONSUMO TOTALE DI ENERGIA ESPRESSO IN TEP

Di seguito viene descritto un indicatore in grado di riportare ad un’unica unità di misura tutti i consumi energetici del Comune. Il TEP è la tonnellata equivalente di petrolio e rappresenta le tonnellate di petrolio che occorrono per produrre un qualsiasi altro tipo di energia.

Fonte energetica TEP/unità Densità

Elettricità 0,187 TEP/MWh elettrico -

Benzina 1,2 TEP/tonnellata di benzina 0,735 g/l

Gasolio 1,08 TEP/tonnellata di gasolio 0,825 g/l

Tabella di conversione delle fonti di energia utilizzate dal Comune in Tonnellate Equivlenti di Petrolio. (esempio: per produrre 1 Megawattora di energia elettrica occorrono 0,23 tonnellate di petrolio, ovvero 230 kg in media. Con 1 Megawattora di energia elettrica (MWh) è possibile tenere accese 10.000 lampadine da 100 Watt per un’ora oppure una lampadina sola da 100 Watt per un anno, un mese e 20 giorni).

I fattori di conversione per trasformare le unità di volume di metano, gasolio e cippato in unità di energia sono: Fonte energetica Fattore di conversione in kWh

Metano (m3) 10,35 kWh/m3

Gasolio (litri) 9,40 kWh/litro (considerando una densità pari a 0,825 g/l)

Cippato (Kg) 3,4 kWh/Kg

I consumi di gasolio e benzina dei veicoli comunali sono riportati di seguito: Consumo veicoli 2013 2014 2015

Benzina 2643 2497 713

Gasolio 3512 3008 2129 Con gli opportuni fattori è stato convertito l’intero consumo del comune ed il risultato è evidente nel grafico che segue.

In accordo con gli indicatori di consumo delle risorse, l’andamento è in diminuzione, evidenziando un miglioramento generale nella gestione delle risorse. Per il 2015 il consumo energetico in TEP è di 101,36. Autorizzazioni e norme applicabili  Delibera EEN 3/08: Aggiornamento del fattore di conversione dei kWh in tonnellate equivalenti di petrolio connesso al meccanismo dei titoli di efficienza energetica. [Il nuovo valore del fattore di conversione dei kWh in tep è fissato pari a 0,187 X 10-3 tep/kWh]

30 6.5 RIFIUTI

La gestione dei rifiuti presso i Comuni dell'Unione avviene attraverso il Servizio Gestione Rifiuti Urbani all'interno dell''ATESIR – Agenzia Territoriale per i servizi idrici e rifiuti. In applicazione della L.R. 23/12/2011, n. 23 recante "Norme di organizzazione territoriale delle funzioni relative ai servizi pubblici locali dell’ambiente" a decorrere dall'1/1/2012 l'Autorità d'ambito di Ravenna è stata soppressa e posta in liquidazione, le sue funzioni sono ora svolte dall'Agenzia territoriale dell'Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti (ATESIR). Nell'ex Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Ravenna il servizio di gestione dei rifiuti urbani ed assimilati è svolto dal seguente gestore: gruppo HERA - IMOLA FAENZA – Via C. Casalegno, 1 – 40026 Imola (BO). All’interno del territorio provinciale, è possibile individuare due ambiti omogenei per caratteristiche territoriali, socio-economiche e funzioni urbane all’interno dei quali si suddividono i 18 Comuni facenti parti della Provincia di Ravenna: - l’ambito di pianura e montagna, comprendente i Comuni di , , Brisighella, Casola Valsenio, , , Lugo, , , Castel Bolognese, , Faenza, , Sant’Agata sul Santerno e Solarolo; - l’ambito costiero, comprendente i comuni di e Ravenna (capoluogo). Il piano d'ambito analizza lo stato della gestione dei rifiuti e su base triennale definisce gli obiettivi di raccolta differenziata, gli standard di qualità del servizio di gestione e pianifica gli investimenti per le stazioni ecologiche attrezzate.

Il gruppo HERA ha favorito l'aumento della raccolta differenziata mediante gli interventi di seguito riportati:  la raccolta differenziata della carta con il sistema del “porta a porta” e la presenza di campane per la raccolta differenziata di carta, plastica, vetro e alluminio;  La presenza di una stazione ecologica in cui poter portare i rifiuti, tra cui materiali ferrosi, legnosi, mobilio, imballaggi di legno, accumulatori al piombo, pneumatici usati, oli minerali (massimo 5 litri al BATTERIE: 0,15 €/KG giorno) e oli grassi alimentari (massimo 5 litri al CARTA: 0,15 €/KG giorno), beni durevoli derivati da attività domestiche MULTIMATERIALE: 0,15 €/KG (frigoriferi, congelatori, televisori, computer, lavatrici, (Vetro, Plastica, Lattine) condizionatori e mobilio), barattoli di vernice, filtri OLII: 0,15 €/KG olio e bombolette spray, rifiuti inerti, ceramiche, INGOMBRANTI E ELETTRODOMESTICI macerie e sfridi di materiale edile; DI GRANDI DIMENSIONI: 4,00 €  A tutti i clienti domestici e ai non domestici che (PREZZO A CONFERIMENTO MAX 3 conferiscono carta/cartone, vetro, plastica e lattine, CONFERIMENTI/ANNO) verrà riconosciuto uno sconto sulla tariffa del valore di 0,15 euro per ogni kg consegnato.  per i soli Clienti domestici, il medesimo sconto verrà riconosciuto anche per ogni kg di batterie, oli minerali e vegetali, mentre per il conferimento di ingombranti e RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), lo sconto sarà di 4 euro a conferimento indipendentemente dal numero di pezzi consegnati, fino ad un massimo di 3 conferimenti all’anno.  La raccolta a domicilio o attraverso conferimento alla stazione ecologica degli sfalci erbosi;  La presenza di appositi contenitori in cui smaltire pile ed altri in cui smaltire medicinali;  La possibilità di richiedere gratuitamente la compostiera al fine di smaltire i rifiuti organici;  L’incentivo derivante da sgravi sulla tariffa dei rifiuti calcolati in base alla quantità di rifiuti differenziati da ogni singola famiglia;  La possibilità di conferire gratuitamente gli sfalci ai centri di raccolta dedicati;  La possibilità di smaltire gratuitamente il cemento amianto in quantità fino a 250 kg/anno.

Un punto che gioca a sfavore dell’aumento della percentuale della raccolta differenziata è per ora l’assenza della raccolta separata della frazione organica a livello delle famiglie che non viene svolta a causa dell’elevato costo che il gestore del servizio (HERA Imola-Faenza) non ritiene di poter sostenere economicamente. Nella percentuale che viene presentata a grafico infatti non è inclusa la frazione organica, che però viene comunque separata a valle del processo di raccolta, presso gli stabilimenti HERA.

Nel corso del 2015 sono state promosse due iniziative per incentivare la raccolta differenziata da parte degli utenti domestici. Per la consegna di 2 l di olio alimentare, 20 kg tra vetro, plastica, lattine e carta, uno o più

31 elettrodomestici, batteria auto, almeno 10 kg di rifiuti metallici si riceveva in regalo una bottiglia di OLIO PIEVE THO ®.

Si riportano di seguito gli indicatori aggiornati ad ottobre 2015:

Indicatori

La produzione di rifiuti si attesta sui valori degli ultimi anni, o leggermente in calo, mentre il dato sulla raccolta differenziata rimane di poco inferiore al 50% (47,6%). È interessante analizzare il dato di produzione di rifiuti pro-capite; questo dato è particolarmente significativo perché riguarda le abitudini dei cittadini su cui l’Amministrazione Comunale può avere un’influenza promuovendo iniziative per la riduzione della produzione dei rifiuti (ad esempio incentivando negozi che vendono prodotti “sfusi” o “alla spina”). Importante rilevare che la nuova normativa regionale sui rifiuti promuove la creazione di centri comunali del riuso e invita i Comuni a incentivare il compostaggio domestico. Il 27 ottobre 2015 è stata pubblicata la relazione generale del Piano d’Ambito del Servizio di Gestione dei Rifiuti Urbani e assimilati della Provincia di Ravenna che recepisce il Piano regionale Gestione Rifiuti. Si legge che gli obiettivi al 2020 sono: - Adozione di misure tese alla riduzione della produzione di rifiuto indifferenziato (sistemi di controllo dei conferimenti, es. introduzione della tariffazione puntuale); - Potenziamento della raccolta differenziata nelle aree a ridotto tasso di RD, mediante l’applicazione di standard prestazionali omogenei sull’intero territorio provinciale (modalità di raccolta e frazioni oggetto di RD). Per i comuni montani l’obiettivo al 2020 è il 59%.

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Dall’analisi dei contenuti del piano d’ambito si evidenzia che, per il comune di Casola Valsenio: - la frazione merceologica caratterizzata dalla massima produzione pro capite annua nella Provincia di Ravenna è costituita dal verde (89 kg/ab anno); - Umido, Carta e cartone e inerti costituiscono frazioni merceologiche caratterizzate da una produzione pro capite elevate rispetto alle rimanenti. Presso il comune di Casola non viene effettuata la raccolta differenziata dell’Umido; - Vetro, Plastica, Alluminio presso il Comune di Casola vengono raccolti nello stesso contenitore Multimateriale (VPL) - i RAEE permangono in un range di produzione pro capite marginale, anche per la natura stessa del tipo di rifiuto. Tali frazioni merceologiche di rifiuto sono raccolte in modo differenziato presso l’isola ecologica.

Il comune di Casola Valsenio intende promuovere e incentivare la riduzione della produzione dei rifiuti e la raccolta differenziata mediante iniziative quali: - incentivi all’apertura di negozi con vendita di prodotti “alla spina” - realizzazione di centri per i riuso (come incentivato anche dalla legge regionale 16/2015) - promuovere la raccolta di sfalci e potature, ad es. per alimentazione della caldaia a cippato) Tali azioni sono proposte e monitorate nell’ambito del Piano di Miglioramento Ambientale triennale 2015-2016- 2017 (si veda pag. 41).

Autorizzazioni e norme applicabili  LR16/2015: disposizioni a sostegno dell’economia circolare, della riduzione della produzione dei rifiuti urbani, del riuso dei beni a fine vita, della raccolta differenziata e modifiche alla legge regionale 19 agosto 1966 (disciplina del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi).  Il servizio di raccolta rifiuti e la gestione dell’isola ecologica sono affidato a Hera sulla base di una convenzione sottoscritta in data 27.12.2005 con ex-ATO (ora ATERSIR), valida fino al 31.12.2011 e prorogata fino al nuovo affidamento che sarà sempre disposto dall' Agenzia Regionale ATERSIR.  LR23/2011: individuazione di un unico Ambito territoriale ottimale comprendente l'intero territorio regionale, riattribuendo le funzioni delle vecchie Agenzie provinciali ad un nuovo organismo pubblico dotato di autonomia amministrativa, contabile e tecnica: l'Agenzia Territoriale dell'Emilia-Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti (ATERSIR).  Dlgs 152/2006, art 205: obiettivi di raccolta differenziata posticipati al 2020.  Regolamento per la disciplina della Tassa Rifiuti (TARI), approvato con delibera di C.C. nr. 90622 del 17/07/2014 (Art 1 comma 639 della Legge 27 dicembre 2013, n.147). [http://www.comune.ra.it/Amministrazione-Trasparente/Disposizioni-generali/Atti- generali/Regolamenti/Finanze-ed-economato/Regolamento-per-la-disciplina-della-Tassa-Rifiuti- TARI]

33 6.6 ACQUISTI E GPP

Il Comune di Casola tiene monitorati i dati relativi alla percentuale in costo di acquisti verdi effettuati annualmente. Per questa ragione ad ogni acquisto effettuato il Comune contabilizza il costo sotto la voce acquisto verde o acquisto non verde ed a fine anno determina le percentuali.

Il raggiungimento del 60% era un obiettivo del Programma di miglioramento ambientale per il 2011 ed è stato raggiunto. Occorre segnalare che il Decreto 10 aprile 2013 "Piano di azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione-revisione 2013", prevede come obiettivo per il 2014 di raggiungere un livello di appalti verdi, conformi ai criteri ambientali minimi, non inferiore al 50 % sul totale per ciascuna categoria di affidamenti e forniture.

Il Comune di Casola Valsenio è quindi ampiamente al di sopra del limiti. Inoltre, è in corso di valutazione lo studio di una modalità per introdurre il criterio “verde” negli appalti pubblici per i servizi.

Indicatori % spesa per acquisti verdi su totale acquisti = 63 %

Autorizzazioni e norme applicabili  LR28/2009: Introduzione di criteri di sostenibilità ambientale negli acquisti della pubblica amministrazione.

34 6.7 CERTIFICATI DI PREVENZIONE INCENDI (CPI)

Per stabilire quali fossero gli edifici soggetti a CPI, originariamente, il Comune ha svolto un’indagine che ha preso in esame tutte le strutture ed ha stabilito, in base al DM 16 febbraio1982, quali fossero i locali soggetti a CPI. La successiva introduzione del DPR 151/2011 ha apportato alcune novità relativamente alle procedure di rinnovo ed alle attività soggette a CPI, per cui è stato preso in esame nuovamente il parco immobiliare di proprietà comunale e l’elenco dei locali risultati soggetti a CPI sono quelli elencati in Tabella 8. L’edificio che contiene le scuole elementari e medie ha subito nel 2010 delle modifiche molto importanti che riguardano la centrale termica oggi convertita a cippato e l’installazione sul tetto di un impianto fotovoltaico di potenza pari a 34 kWp. In seguito a tale intervento si è reso necessario richiedere l’adeguamento del CPI ai Vigili del Fuoco che lo hanno rilasciato a dicembre 2011. Per il centro policulturale “Le Medie”, che ospita le associazioni locali, si è richiesto il rinnovo. Anche il nuovo archivio comunale, sul quale sono stati fatti i lavori di adeguamento richiesti nel 2013, è dotato di CPI. Con l’introduzione del DPR 151/2011 rientrano nella disciplina anche il magazzino comunale (che ha una superficie superiore di 300 m2) e la palestra comunale (che ha superficie maggiore di 200 m2).

FABBRICATO ATTIVITÀ SOGGETTA A CPI STATO DI AVANZAMENTO SCADENZA Attività 67 e 74 67: Scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie con oltre 100 persone presenti; Asili nido con oltre 30 persone presenti. Il rinnovo per l’attività scolastica Scuola primaria e (rientra nella categoria B in quanto il numero di persone è stato fatto; la SCIA per la secondaria di I presenti è compreso fra 150 e 300) nuova centrale è stata 30-04-2017 grado 74: Impianti per la produzione di calore alimentati a combustibile depositata presso il comando solido, liquido o gassoso con potenzialità superiore a 116 kW provinciale dei VVFF (rientra nella categoria B in quanto il totale delle potenze della caldaia a cippato e quella ausiliaria è compreso fra 350 e 700 kW) Attività 74 LE MEDIE – Impianti per la produzione di calore alimentati a combustibile Centro SCIA presentata il 18/11/2014 18-11-2019 solido, liquido o gassoso con potenzialità superiore a 116 kW policulturale (rientra nella categoria A in quanto la centrale è da 343 kW) Attività 34 Depositi di carta, cartoni e prodotti cartotecnici, archivi di materiale cartaceo, biblioteche, depositi per la cernita della carta Nuovo archivio in usata, di stracci di cascami e di fibre tessili per l'industria della CPI rilasciato dai VVFF 02-03-2017 Via XXV Aprile carta, con quantitativi in massa superiori a 5.000 kg (rientra nella categoria A, in quanto il quantitativo di carta è pari a circa 100 quintali) Attività 75 Autorimesse pubbliche e private, parcheggi pluriplano e meccanizzati di superficie complessiva coperta superiore a 300 L’adeguamento deve avvenire Magazzino m2; locali adibiti al ricovero di natanti ed aeromobili di superficie entro il 07/10/2016 14-12-2020 comunale superiore a 500 m2; depositi di mezzi rotabili (treni, tram ecc.) di (proroga) superficie coperta superiore a 1.000 m2 presentata SCIA il 14-12-2015 (rientra nella categoria A, in quanto la superficie coperta è pari a circa 335 m2) L’adeguamento deve avvenire entro il 07/10/2016 (proroga) Attività 65 Approvazione in Giunta Palestra Locali di spettacolo e di trattenimento in genere, impianti e centri Comunale del comunale sportivi, palestre, sia a carattere pubblico che priva-to, con cronoprogramma: (in gestione capienza superiore a 100 persone, ovvero di super-ficie lorda in - affidamento lavori BRYO per all’Associazione pianta al chiuso superiore a 200 m2. Sono escluse le Previsto entro adeguamento prevenzione A.S.D. manifestazioni temporanee, di qualsiasi genere, che si effettuano 2016 incendi e efficienza energetica Cittadinanza in locali o luoghi aperti al pubblico. - presentazione progetto ai Sport e (rientra nella categoria A, in quanto la superficie è maggiore VV.F. Benessere) di 200 m2, ma il numero di persone che possono essere - esecuzione lavori entro set accolte è inferiore a 100) 2016 – certificazione lavori

Tabella 8 Elenco degli edifici soggetti a CPI

35 6.8 RUMORE

In seguito ai rilievi fonometrici realizzati in occasione della classificazione acustica del territorio eseguita da ARPA non sono emerse particolari problematiche legate a questo aspetto che rendano necessario l’adozione di un piano di risanamento acustico. Il Piano di Zonizzazione Acustica è stato approvato il 21 Giugno 2007 ed è a disposizione del pubblico presso l'Ufficio Tecnico del Comune di Casola Valsenio“. Il piano è stato redatto nell’ambito del Piano Strutturale Comunale (PSC) che è entrato in vigore il 31 Marzo 2010. Di seguito è riportata la mappa, disponibile al sito web: http://www.comune.casolavalsenio.ra.it/Servizi/Urbanistica-e-Territorio/Strumenti-urbanistici/PSC/Gli-atti-e- gli-elaborati-area-download/Quadro-Conoscitivo-art.-4-L.R.-20-2000/D-Sistema-della-pianificazione

Indicatori Nessun indicatore

Autorizzazioni e norme applicabili  LR15/2001, Disposizioni in materia di inquinamento acustico  L447/1995, Legge quadro sull'inquinamento acustico

36 6.9 CAMPI ELETTROMAGNETICI

La presenza di cariche elettriche ed il loro movimento (corrente elettrica) danno origine a campi elettrici e campi magnetici. La variazione nel tempo della corrente elettrica, che percorre un filo o un’antenna, produce dei campi elettrici e magnetici che si diffondono nello spazio sotto forma di onde: siamo quindi in presenza di campi elettromagnetici (cem). Le onde elettromagnetiche si propagano trasportando energia. Le sorgenti elettromagnetiche si dividono in basse frequenze (ELF – tra 10 Hz e 100 kHz) e alte frequenze (100 kHz e 300 GHz). Alle prime appartengono le linee elettriche a bassa media ed alta tensione, mentre alle seconde i ripetitori radio – TV e telefonia mobile. Il sito ARPA è organizzato in sezioni relative ai temi ambientali; nella parte relativa ai dati sui campi elettromagnetici è possibile visualizzare la mappa degli impianti http://www.arpa.emr.it/cem/webcem/ravenna/# La situazione impiantistica per l’emittenza radio televisiva è rappresentata in tabella: Vodafone TIM Wind Tre Radio TV WiMAX Totale Numero impianti 1 2 1 1 0 5 1 11

Indicatori Nessun indicatore

Autorizzazioni e norme applicabili  Legge quadro 36/2001 “sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici e DPCM 08/07/03 per le radioonde microonde, si sono fissati i limiti di esposizione, i valori di attenzione, gli obiettivi di qualità che riguardano le emissioni degli elettrodotti, gli impianti di radio e tele diffusione e gli impianti di telecomunicazione. L’8 luglio 2003 è stato emanato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, attuativo della Legge 36/01, che fissa i limiti, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità che riguardano le emissioni degli elettrodotti (emissioni ELF).  LR 30/2000, la Regione Emilia-Romagna ha emanato le norme per la tutela della salute e la salvaguardia dell’ambiente dall’inquinamento elettromagnetico che regolano l’inserimento delle emittenti radio-televisive e degli impianti per la telefonia mobile con la valutazione complessiva dei programmi dei gestori.  DGR 197/2001 ”Direttiva per l'applicazione della Legge Regionale 31/10/2000, n° 30 Recante norme per la tutela e la salvaguardia dell'ambiente dall’inquinamento elettromagnetico” in cui sono state attribuite alla provincia e al comune l’individuazione delle aree per gli impianti e le reti per la trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica, che devono realizzare il miglior rapporto tra economicità del sistema elettrico ed il suo inserimento nel territorio, nel rispetto dei principi fissati. In tale Direttiva regionale si stabiliscono inoltre le dimensioni delle "fasce laterali di rispetto" per gli elettrodotti esistenti e di futura costruzione, al fine del rispetto dell’obiettivo di qualità prima citato.

37 6.10 BIODIVERSITA’ (CONSUMO DI SUOLO)

Il tema del consumo del suolo dovuto all’espansione urbana e infrastrutturale, sta assumendo un’importanza crescente nel contesto della sostenibilità ambientale e della pianificazione urbana e regionale.

Gli impatti negativi del consumo di suolo sono ormai ben conosciuti a livello scientifico ed è condivisa, anche a livello politico, la necessità urgente di porre un freno ai fenomeni dell’espansione urbana e della progressiva cementificazione del territorio, che causano la perdita, spesso irreversibile, di una preziosa e limitata risorsa ambientale.

Indicatori Questo indicatore indica la superficie urbanizzata (intesa come aree interessate dai fabbricati) espressa in metri quadrati e come percentuale sulla superficie totale comunale. L’indicatore conta sia le aree che vengono destinate ad uso urbano che quelle ad uso produttivo e fornisce quindi una misura della superficie che viene sottratta per lo sviluppo di flora e fauna selvatica.

Non si ha uno storico dell’andamento prima del 2010, anno in cui è stato istituito l’indicatore, se non a cadenza circa decennale.

Il dato di base (anno 2010) è 307.028 m2 pari a 30,7 ha di superficie urbanizzata.

L’area comunale in totale è pari a 84,40 km2, ovvero 8440 ha, quindi, al 2010 l’area urbanizzata è pari allo 0,36% del territorio comunale, un valore che lascia buoni margini per la sopravvivenza e la conservazione delle specie che popolano questi territori. Nel 2013 è stata realizzata una nuova costruzione, per cui il valore dell’indicatore è leggermente aumentato.

La tabella che segue riassume i dati appena mostrati:

Urbanizzazione

Superficie tot Superficie edificata % Anno (m2) (m2) superficie edificata 2012 84.400.000 307.028 0,3638 2013 84.400.001 307.644 0,3645 2014 84.400.001 307.644 0,3645 2015 84.400.001 307.644 0,3645

Autorizzazioni e norme applicabili  DGR-993-14 Coordinamento tecnico-regionale per la definizione della modulistica edilizia unificata. (SUAP)  Regione Emilia Romagna - Atto di coordinamento tecnico regionale per la definizione della modulistica edilizia unificata (art. 12, comma 4, lettere A) e B), e comma 5, LR 15/2013)  "Riduzione del consumo del suolo, riuso del suolo edificato e tutela delle aree agricole" (delibera di Giunta n. 880 del 17 06 14).  Disegno di legge: Contenimento del consumo di suolo e riuso del suolo edificato.

38 7 PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE Nel programma di miglioramento ambientale sono definiti i traguardi e gli obiettivi di miglioramento che l’Amministrazione si impone e vengono pianificate le azioni per il raggiungimento degli stessi. Grazie al sistema di gestione ambientale il Comune di Casola Valsenio individua, anno per anno, le attività che possono essere gestite in modo migliore, le iniziative da attivare

Schede chiuse

Scheda: Valutazione sismica degli edifici 100 % Obiettivo: Il Comune deve eseguire una valutazione sismica di tutti gli edifici di interesse strategico (utili alla protezione civile) ai fini di garantirne la stabilità durante situazioni di emergenza e quindi svolgere eventuali opere di adeguamento sismico. (Responsabile: Responsabile Ufficio Tecnico / scadenza: 2014- 12-31) Traguardo: Adeguamento di tutti gli edifici comunali individuati all’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20/03/2003. Azione aperta: Inserimento delle eventuali opere di adeguamento sismico all’interno dei programmi triennali delle opere pubbliche 2014-2016. (Responsabile: Fausto Salvatori / scadenza: 2014-12-31) Valutazione 2014: Opere di adeguamento interessano sede municipale (anno 2014 – risorse: fondi Regione OCDPC n.52/2013), biblioteca (anno 2015 – risorse: LR14/2008) e scuola materna (anno 2015 – risorse: Regione) inserite nel Programma triennale 2014-2016 delle opere pubbliche.

Scheda: Miglioramento attuale potabilizzatore ed ampliamento della rete 100 % degli acquedotti rurali Obiettivo: Miglioramento del servizio idrico integrato e ampliamento della rete acquedottistica allo scopo di raggiungere case oggi isolate dal servizio (responsabile: Fausto Salvatori / scadenza: 2015-01-31) Traguardo: Miglioramento dell'attuale impianto di potabilizzazione dell’acqua e ampliamento degli acquedotti rurali Valutazione 2014: i lavori sono conclusi.

Scheda: L'acqua del Sindaco 100 % Obiettivo: Ridurre lo smaltimento di bottiglie in plastica (responsabile: Maurizio Nati / scadenza: 2015-07- 31) Traguardo: : Almeno il 50% degli esercizi pubblici in cui si serve acqua deve esporre una targhetta in cui sia esplicito che lì si può richiedere acqua del rubinetto e che questa acqua è più rispettosa dell'ambiente rispetto a quella in bottiglia Valutazione dei risparmi ottenuti con l'utilizzo della casa dell'acqua (responsabile: Francesco Naldi / scadenza: 2015-07-15) Valutazione 2014: modificata la scheda, gli esercizi pubblici non accolgono il risorse interne e CON.AMI progetto ma nel Luglio 2014 è stata installata la Casa dell’Acqua (Con.AMI)

Scheda: Scarichi fuori rete fognaria 100 % Obiettivo: Migliorare il controllo sullo stato autorizzativo degli scarichi (responsabile: Fabio Ceroni / scadenza: 2014-12-31) Traguardo: Ottenere un registro degli scarichi presenti presso il Comune con identificazione dello stato di autorizzazione

39 - Azione aperta: Creazione di un database contenente lo stato di autorizzazione degli scarichi fognari domestici fuori rete in funzione nel territorio comunale. (Responsabile: Fabio Ceroni-Marta Quaranta / scadenza: 2014-12-31) 100 % - Azione aperta: Comunicazione sul sito del Comune in cui si rammenta l'obbligatorietà dell'autorizzazione per gli scarichi fuori rete fognaria (Responsabile: Fausto Salvatori / scadenza: 2014-12-31) 100 % Valutazione 2015: creato un registro per la registrazione di nuove richieste di risorse interne autorizzazione allo scarico per utenze fuori rete fognaria.

Schede aperte

Scheda: Piano del verde pubblico 90 % Obiettivo: Migliorare la gestione del verde (pubblico e privato) (responsabile: Alta Direzione / scadenza: 2015-02-10) Traguardo: Adottare un Piano del verde pubblico Azione aperta: Verifica del Piano del verde pubblico (responsabile: Unione dei Comuni della Romagna Faentina / scadenza: 2014-02-10) Azione: Collaborazione con Università di Bologna –Corso di Laurea in Verde Ornamentale e Tutela del Paesaggio, sede a Imola – per creazione cartografia da allegare al piano regolatore del verde pubblico. Valutazione 2015: In fase di redazione il piano del verde (su modello risorse interne e CON.AMI Castelbolognese), introducendo specie autoctone; possibilità collaborazione con corso di laurea "Verde ornamentale e tutela del paesaggio" per redazione di un piano regolatore del verde pubblico.

Scheda: Progetto pilota per la mobilità elettrica 0 % Obiettivo: Favorire l’utilizzo di automezzi elettrici all’interno del Comune portando un esempio di buona pratica alla cittadinanza (responsabile: Fausto Salvatori / scadenza: 2017-12-31) Traguardo: Fornire in dotazione al Comune almeno un mezzo elettrico ed una pensilina fotovoltaica per il rifornimento Azione aperta: Avvio progetto pilota (responsabile: Fausto Salvatori / scadenza: 2017-12-31) Valutazione 2015: esiste la volontà dell’Amministrazione di avviare un tale programma quando vi saranno bandi o fondi utilizzabili.

40 Nuove schede

Proposte approvate in sede di Riesame della Direzione del 09/12/2014 e riesaminate il giorno 10/12/2015:

Scheda: Comunicazione e formazione ambientale (2017-12-31) 0 % Obiettivo: rendere partecipi i cittadini e gli impiegati del comune e illustrare il piano di miglioramento ambientale (responsabile: Marco Unibosi / scadenza: 2017-12-31) Traguardo: organizzazione di una giornata di formazione/comunicazione all’anno - istituzione di una giornata all’anno per la formazione a carattere ambientale rivolta ai dipendenti comunali e alla cittadinanza - realizzazione di poster con gli indicatori di prestazione ambientale

Valutazione 2015: --

Scheda: Piano di adattamento ai cambiamenti climatici (2017-12-31 ) 90 % Obiettivo: (responsabile: Alta Direzione / scadenza: 2017-12-31) Traguardo: adesione all’iniziativa Mayors Adapt e adozione del Piano - registro eventi correlati a rischio idrogeologico – sismico – meteorologico - creazione di un “profilo climatico locale” (vedi progetto BLUE-AP): es: variabilità climatica locale / uso del suolo e infrastrutture / ondate e isole di calore / sistema idrico e rischio idrogeologico / consumi di acqua e rischio carenza idrica / principali fattori di resilienza (es:progetto BLUE-AP – Comune di Bologna) - analisi ed elaborazione soluzioni o strumenti per una gestione efficace (Comune o Unione dei Comuni) In collaborazione con CIRSA – possibilità di proporre una tesi di laurea sul tema. Valutazione 2015: è in corso di svolgimento un lavoro di tesi finalizzato alla proposta di una strategia di adattamento per il Comune.

Scheda: Rifiuti (2020-12-31) 20 % Obiettivo: Miglioramento delle performance in termini di riduzione della produzione pro-capite e incremento della raccolta differenziata RD (responsabile: Alta Direzione / scadenza: 2020-12-31) Traguardo: riduzione della produzione a 483 kg/abitante e incremento RD a 59% entro il 2020 Azioni proposte: 1- revisione della convenzione con HERA nell’ambito di ATESIR (Agenza territoriale dell’E-R per la gestione del servizio idrico e i rifiuti) - entro il 2016-12-31 2- promuovere la riduzione dei rifiuti procapite (proposta di iniziative a cura di CIRSA) / vedi azioni intraprese nell’ambito di Altra Amministrazione http://www.altramministrazione.it/rifiuti/organizzata dall’Associazione dei Comuni Virtuosi, di cui Casola Valseni fa parte. Da sottolineare però che il servizio è attualmente gestito attraverso l’Autorità d’Ambito Territoriale ed è difficile intraprendere azioni in modo autonomo. - entro il 2016- 12-31 - es. incentivi all’apertura di negozi con vendita di prodotti “alla spina" - entro il 2016-12-31 3- valutare la realizzazione di un centro comunale per il riuso (come incentivato anche dalla legge regionale 16/2015) -entro il 2016-12-31 - es. promuovere la raccolta di sfalci e potature, ad es. per alimentazione della caldaia acippato (valutarne la fattibiltà con Senio Energia). - entro il 2016-12-31 4- incrementare la raccolta differenziata per raggiungere l'obiettivo del 59% - entro il 2020-12-31 (vincolato a contratto con gestore rifiuti) Valutazione 2015: nel corso del 2015 sono state organizzate inziative per promuovere l’uso della stazione ecologica. È in corso la revisione del capitolato da parte di ATERSIR per il nuovo capitolato d’appalto per il servizio di raccolta rifiuti.

41

Scheda: Interventi di ripristino da dissesto idrogeologico (2017-12-31) 90 % Obiettivo: messa in sicurezza delle situazioni di emergenza sul territorio comunale (responsabile: Alta Direzione / scadenza: 2017-12-31) Traguardo: --

- valutazione del progetto di ripristino spondale del Rio Cestina proposta dall’Autorità di Bacino, Consorzio Romagna Acque e con la collaborazione del Corpo Forestale. - ART. 10 L.R. 1/05 - AUTORIZZAZIONI ANNO 2015 - ATTIVAZIONE DEL CONCORSO FINANZIARIO DISPOSTO CON DELIBERAZIONE DI GIUNTA REGIONALE N. 726/2015 FINALIZZATO A FRONTEGGIARE LE SITUAZIONI DI EMERGENZA IN ATTO SUL TERRITORIO REGIONALE. IMPEGNO DI SPESA.  indagini geologiche e primi interventi di messa in sicurezza del campo sportivo (euro 60.000)  intervento di somma urgenza per il consolidamento scarpata a monte della strada comunale e ripristino della sede stradale (20.000 euro)  Loc Capanne: intervento di somma urgenza per il consolidamento della scarpata a monte della strada comunale via Capanne e ripristino sede stradale (20.000 euro)  intervento di somma urgenza per il consolidamento della scarpata a monte della strada comunale in loc Masera e ripristino sede stradale (20.000 euro) - PIANO DEI PRIMI INTERVENTI URGENTI DI PROTEZIONE CIVILE IN CONSEGUENZA DELLE ECCEZIONALI AVVERSITA’ ATMOSFERICHE CHE HANNO COLPITO IL TERRITORIO DELLA REGIONE E-R NEI GIORNI 4-7 FEBBRAIO 2015  intervento per messa in sicurezza del versante in frana che interessa le strade comunali di Cà Budrio e Cestina (150.000 euro)  interventi di messa in sicurezza dei vari tratti della viabilità comunale –Budrio, Torre Capanne, Chiesa di sopra, Settefonti (23.000 euro)  lavori di ripristino delle condizioni di sicurezza al km 4+500 e 7+800 della SP63 “Valletta Zattaglia” ed al km 2+000 della SP70 “Prugno” interessati da movimenti franosi (41.611,96 euro)  lavori di ripristino delle condizioni di sicurezza al km 2+500 della SP63 “Valletta Zattaglia” interessato da movimenti franosi (48.300 euro) - SERVIZIO TECNICO DI BACINO  consolidamento del centro storico (euro 190.000)

Valutazione 2015: nel corso del 2015 si sono verificati diversi eventi meteorici Risorse: LR1/2005; estremi che hanno causato una frana molto grave. Si sono attivati gli strumenti Servizio tecnico di bacino; finanziari regionali di emergenza e di primo intervento della protezione civile per finanziare gli interventi di messa in sicurezza e di indagini geologiche per una analisi approfondita della situazione attuale.

42 8 COMUNICAZIONE AMBIENTALE Il Comune di Casola Valsenio, con la decisione di sviluppare un Sistema di Gestione Ambientale, riconosce la grande importanza della trasparenza nei confronti della cittadinanza e di tutti i portatori di interesse sui temi di carattere ambientale.

Con la Dichiarazione Ambientale, redatta secondo le indicazioni del Regolamento CE 1221/2009 “EMAS III” e le raccomandazioni e decisioni correlate, il Comune si propone di mostrare il Sistema di Gestione Ambientale sviluppato ed i suoi risultati, ma anche di fornire gli strumenti per rapportarsi con il Comune su questioni legate all’ambiente.

Annualmente, la Dichiarazione Ambientale e la Politica Ambientale del Comune di Casola Valsenio vengono pubblicate nella sezione EMAS del sito web http://www.comune.casolavalsenio.ra.it/Comune/EMAS.

Una categoria particolare di cittadini sono i dipendenti stessi dell’Amministrazione. A loro è affidato il compito di implementare e mantenere attivo giorno per giorno il Sistema di Gestione Ambientale. È quindi importante che siano i primi a capirne le ragioni, gli obiettivi, le possibilità di miglioramento. Per questo motivo si organizza annualmente una giornata di formazione ed aggiornamento sul tema Ambiente. Nel 2015 sarà organizzata entro fine anno.

Oltre a questa breve descrizione della struttura comunale, si rimanda per gli approfondimenti a:

- Sito Colline verdi: http://www.collineverdi.comunitamontana.ra.it/index.php/articles/1

- Sito Unione della Romagna Faentina: http://www.comunitamontana.ra.it/

- Sito Comune di Casola Valsenio: http://www.comune.casolavalsenio.ra.it/ http://www.comune.casolavalsenio.ra.it/Comune/EMAS http://www.comune.casolavalsenio.ra.it/Comune/Amministrazione-Trasparente/Informazioni-ambientali http://www.comune.casolavalsenio.ra.it/Servizi/Ecologici-e-Ambientali

- Documento di Analisi Ambientale Iniziale del Comune di Casola Valsenio, disponibile sul sito: http://www.collineverdi.comunitamontana.ra.it/index.php/articles/docs/4 http://www.comune.casolavalsenio.ra.it/Comune/Statuto-e-Regolamenti/Settore-Urbanistica-e-Territorio

- Informazioni sul Piano Strutturale Comunale disponibili sul sito: http://www.comune.casolavalsenio.ra.it/Servizi/Urbanistica-e-Territorio/Strumenti-urbanistici/PSC

43 Glossario

Ambiente: contesto nel quale un’organizzazione opera, comprendente l’aria, l’acqua, il terreno, le risorse naturali, la flora, la fauna, gli esseri umani e le loro interrelazioni.

Analisi Ambientale Iniziale: esauriente analisi iniziale dei problemi, dell’impatto e delle prestazioni ambientali connesse alle attività di un’organizzazione.

Aspetto ambientale: elemento di un’attività, prodotto o servizio di un’organizzazione che può interagire con l’ambiente. Un aspetto ambientale significativo è un aspetto ambientale che ha o può avere un impatto ambientale significativo.

 Aspetti diretti: riguardano gli aspetti che un’organizzazione ha sotto il suo controllo diretto (collegati ad attività che l’organizzazione svolge direttamente, per esempio: l’utilizzo di carta, la produzione di rifiuti dalle attività di produzione).  Aspetti indiretti: riguardano gli aspetti che l’organizzazione non ha sotto il proprio controllo totale, ma sui quali può esercitare un’azione di controllo parziale o di influenza. Audit del sistema di gestione ambientale: strumento di gestione comprendente una valutazione sistematica, documentata, periodica e obiettiva delle prestazioni dell’organizzazione, del sistema e dei processi destinati a proteggere l’ambiente al fine di:

 Facilitare il controllo gestionale dei comportamenti che possono avere un impatto sull’ambiente  Valutare la conformità alla politica ambientale compresi gli obiettivi ed i target ambientali dell’organizzazione Azione correttiva: intervento atto a rimuovere le cause di Non Conformità.

Azione preventiva: intervento atto a prevenire una potenziale Non Conformità.

Ciclo di audit: periodo in cui tutte le attività di una data organizzazione sono sottoposte ad audit relativamente a tutti gli aspetti ambientali pertinenti.

Impatto ambientale: qualsiasi modifica all’ambiente, positiva o negativa, derivante in tutto o in parte dalle attività, dai prodotti o dai servizi di un’organizzazione.

Impresa/organizzazione: società, azienda, impresa, autorità o istituzione, o parte o combinazione di essi, con o senza personalità giuridica pubblica o privata, che ha amministrazione e funzioni proprie.

Miglioramento continuo: processo di miglioramento, di anno in anno, dei risultati misurabili del sistema di gestione ambientale relativi alla gestione da parte di un’organizzazione dei suoi aspetti ambientali significativi in base alla sua politica e ai suoi obiettivi e ai target ambientali questo miglioramento dei risultati non deve necessariamente verificarsi simultaneamente in tutti i settori di attività.

Non conformità ambientale: scostamento dai requisiti della norma, delle procedure, o della legislazione ambientale. Si fa riferimento alla sezione Errore. L'origine riferimento non è stata trovata. per ulteriori d ettagli. Obiettivo ambientale: obiettivo ambientale complessivo conseguente alla politica ambientale, che l’organizzazione si prefigge di raggiungere, quantificato per quanto possibile.

Parte/soggetto interessato: individuo o gruppo, comprese le autorità, interessato alle o dalle prestazioni ambientali di un’organizzazione.

Politica ambientale: obiettivi e principi generali di azione di un’organizzazione rispetto all’ambiente, ivi compresa la conformità a tutte le pertinenti disposizioni regolamentari sull’ambiente e l’impegno a un miglioramento continuo delle prestazioni ambientali; tale politica ambientale costituisce il quadro per fissare e riesaminare gli obiettivi e i target ambientali.

Prestazione ambientale: risultati della gestione degli aspetti ambientali da parte dell’organizzazione.

Indicatori di Prestazioni Operative (OPI): si concentrano sugli aspetti connessi con le operazioni di un’organizzazione (emissioni, prodotto e riciclo di materie prime, consumi, ecc.)

44 Indicatori di Prestazioni di Gestione (MPI): si concentrano sulle attività di gestione per fornire il supporto necessario alla riuscita della gestione ambientale e possono coprire programmi ambientali, obiettivi e target, formazione, piani di incentivazione, frequenza di audit, ispezioni in loco, amministrazione e relazioni comunitarie

Indicatori della Condizione Ambientale (ECI): forniscono informazioni sulla qualità dell’ambiente che circonda l’organizzazione o sullo stato dell’ambiente locale, regionale, mondiale (qualità delle acque di un lago, qualità dell’aria, concentrazione delle sostanze inquinanti nel terreno)

Prevenzione dell’inquinamento: impiego dei processi, pratiche, materiali o prodotti che evitano, riducono, o controllano l’inquinamento, tra cui possono annoverarsi riciclaggio, trattamento, modifiche dei processi, meccanismi di controllo, uso efficiente delle risorse e sostituzione dei materiali.

Programma ambientale: descrizione delle misure (responsabilità e mezzi) adottate o previste per raggiungere obiettivi e target ambientali e relative scadenze.

Sistema di Gestione Ambientale: parte del sistema complessivo comprendente la struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le pratiche, le procedure, i processi e le risorse per realizzare, riesaminare e mantenere la politica ambientale.

Sito: tutto il terreno, in una zona geografica precisa, sotto il controllo gestionale di un’organizzazione che comprende attività, prodotti e servizi. Esso include qualsiasi infrastruttura, impianto e materiali.

Traguardo/target Ambientale: requisito particolareggiato di prestazione, quantificato per quanto possibile, applicabile all’organizzazione o a parti di essa, che deriva dagli obiettivi ambientali e deve essere stabilito e raggiunto per conseguire gli obiettivi medesimi.

Trattamento di una non conformità: attività mirate a rimuovere gli effetti di una non conformità. Verificatore ambientale accreditato: qualsiasi persona o organizzazione indipendente dall’organizzazione oggetto di verifica che abbia ottenuto l’accreditamento secondo le condizioni e le procedure previste dalla vigente normativa.

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CONTATTI

Fausto Salvatori, Responsabile Uff. Tecnico/Territorio e RSGA Comune di Casola Valsenio Via Roma n. 50 CAP 48010 (RA) Telefono: 0546 976524/50 Fax: 0546 73909 E-mail: [email protected]

Sito web: http://www.comune.casolavalsenio.ra.it/Comune/EMAS

Codice NACE: 84.11

(Attività generali della Pubblica Amministrazione)

CAMPO DI APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Gestione e controllo del territorio comunale, dei servizi, delle strutture e delle infrastrutture di competenza, servizi di gestione ambientale affidati a terzi, pianificazione e programmazione ambientale.

I dati contenuti nella dichiarazione ambientale sono aggiornati annualmente. Aggiornamento Dicembre 2015

Redatto con il contributo del CIRSA – Centro Interdipartimentale di Ricerca per le Scienze Ambientali – Università di Bologna – Gruppo di Ricerca sulla Gestione Ambientale

IT- V – 001123

Questa dichiarazione ambientale è stata verificata e convalidata ai sensi del Regolamento CE n.1221/2009 (EMAS III) e della norma UNI EN ISO 14001 da parte di KIWA- CERMET.

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